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-The Figure 5Ginnasio-Liceo Classico "C.

Cavour" Anno scolastico 2000-2001 Classe IV D Ricerca di Matematica di MASSASSO Giovanni e AMOROSO Simona

Indice:

IL NUMERO 5 IL 5 IN MATEMATICA IL 5 IN NATURA IL 5 NELLA SCIENZA IL 5 IN INFORMATICA IL 5 IN FILOSOFIA

IL 5 IN GEOGRAFIA IL 5 IN RELIGIONE IL 5 IN ARCHITETTURA E SCULTURA IL 5 IN PITTURA IL 5 IN LETTERATURA IL 5 IN MUSICA IL 5 IN STORIA IL 5 IN GRAMMATICA IL 5 NELLA COMUNICAZIONE IL 5 NELLO SPORT E NEI GIOCHI IL 5 IN POLITICA IL 5 NELLO SPETTACOLO 5 CURIOSIT BIBLIOGRAFIA E SITI INTERNET REFERENZE FIGURE E FOTOGRAFIE

Il numero 5 Uno dei numeri pi importanti e particolari il 5, che ha avuto la sua parte in quasi tutte le arti e le scienze dell'uomo. Anche in natura presente: basti pensare alle dita della mano o ad una stella marina. Il 5 stato interpretato da Leonardo da Vinci con il pentagramma, j, perfetta fusione fra microcosmo e macrocosmo, concreto e trascendentale. La stella a 5 punte, formata dall'incrocio delle diagonali del pentagono, fu definita in certe societ mistiche la "stella fiammeggiante"che il simbolo del rapporto armonioso consentito dalla sezione aurea. La cosiddetta sezione aurea di un segmento definita dalla proporzione L : a = a : b (= 1,618) in cui il segmento intero (L) sta alla sezione aurea (a), come la stessa (a) sta alla parte rimanente (b).

Questa proporzione presente nella stella a 5 punte. Il rettangolo, avente i lati che rispettano la proporzione aurea, detto rettangolo aureo ed esso si pu originare tantissime volte nel cosiddetto Pentalfa. La lettera"G"che viene spesso posta al centro, si riferisce al Grande Geometra, cio al Grande Architetto dell'Universo, colui che regola tutto nel cosmo secondo la misura, il peso e il tempo. Questo simbolo era gi

familiare agli antichi Ind, ed tuttora patrimonio di questa religione. Gi ai tempi di Pitagora (VI-V secolo) la stella a 5 punte godeva di una certa misteriosa considerazione. I Pitagorici la consideravano sacra perch, con la sua punta che svetta verso l'alto, indica come ogni opposizione o divisione (le due punte volte al basso) debba, nel tempo, essere condotta ad una superiore unit; un simbolo pertanto in grado di esprimere la piena armonia fisica e spirituale. Il Pentalfa era il segno di riconoscimento dei Pitagorici. La Stella a 5 punte, quale segno di potenza, rappresenta la luce. E' infatti la Stella che indica ed illumina il cammino dei Re Magi; ed per questo motivo che noi la utilizziamo nel presepio, in cima all'albero di Natale e per adornare le strade nel periodo natalizio. Nel Medioevo, in Germania, questa particolarissima stella era detta Drudenfuss (piede di strega) e le si attribuivano misteriosi poteri diabolici. Soprattutto in ambito massonico il pentagono regolare e la stella a 5 punte sono frequentemente utilizzate. Ne un esempio il simbolo classico della massoneria, ottenuto combinando insieme il compasso, la squadra e la "G" cui si accennato. Il 5 in matematica Nell'antichit il numero 5 era raffigurato come una mano stilizzata dai Babilonesi e dai Romani -V-. Presso i Greci, con il sistema attico (454-95 a.C.), era rappresentato con l'iniziale modificata della parola p??ta (cinque) -G-; dal 95 a.C. in poi si diffuse il sistema ionico, dove il 5 era raffigurato con la 5 lettera dell'alfabeto greco minuscolo e-. Gli Egizi, invece, tracciavano 5 aste verticali -|||||-, mentre i Maya, in America, disegnavano una linea orizzontale - _______ -. Le propriet aritmetiche del 5 non sono molte, ma alcune sono curiose: un numero primo, ha infatti come divisori solo 1 e 5 (se stesso) il 5 numero della serie di Fibonacci: 1, 1, 2, 3, 5, 8, Tutte le sue potenze (con esponente diverso da zero) finiscono con 5: 5=5, 5=25, 5=125 Il fattoriale di 5 : 5!=120 In geometria ci sono ben 5 solidi regolari, detti solidi platonici: 1. il tetraedro 2. il cubo 3. l'ottaedro 4. il dodecaedro 5. l'icosaedro in particolare, il dodecaedro ha le facce pentagonali. Il pentagono la figura piana regolare con 5 lati.

Se all'interno di un rettangolo aureo si disegna un quadrato con lato uguale al lato minore del rettangolo, il rettangolo differenza sar anch'esso un rettangolo aureo. Ripetendo l'operazione per almeno cinque volte si ottiene un effetto visivo adeguato e si pu tracciare, con il compasso, una linea curva detta SPIRALE AUREA.

Il 5 in natura Il numero 5 gode di particolare importanza in natura, lo ritroviamo infatti in molti esseri viventi. 5 sono le dita delle mani e dei piedi dell'uomo, sempre 5 sono i sensi dei mammiferi: 1. udito 2. olfatto 3. vista 4. tatto 5. gusto Molte specie di stelle marine hanno 5 arti. Questi hanno la propriet di rigenerarsi nel caso in cui siano danneggiati, ad esempio, da un attacco di un predatore, dove l'arto viene lasciato a quest'ultimo. Nei vegetali, il 5 riscontrabile in molti elementi: le parti del fiore delle dicotiledoni -come petali, sepali e stami- sono spesso in numero 5 o suoi multipli: le viole hanno un particolare fiore a 5 petali (due posteriori, due laterali e uno anteriore) che varia dal blu-viola al giallo; il basilico ha dei piccoli fiori bianchi con 5 petali e 5 stami. Ci sono poi altri fiori a 5 petali: la rosa canina, la petunia, il gelsomino, il fiore d'arancio, il fiore del melo. La mela, se sezionata trasversalmente, presenta 5 logge ovariche, contenenti ciascuna due semi ovoidi. Anche le foglie di alcune piante hanno forma pentagonale, come la foglia della vite, del platano o dell'acero, tutte con 5 lobi di forma appuntita.

Foglia di vite

Viola del pensiero

Foglia di platano

Rosa canina

Sezione di mela

Gli esseri viventi sono stati divisi in 5 regni: 1. animali 2. vegetali 3. funghi 4. monere 5. protisti. Nel regno animale, per i vertebrati, si riscontrano 5 classi: 1. mammiferi 2. uccelli 3. rettili 4. anfibi 5. pesci (divisi in ossei e cartilaginei) La spirale aurea, gi citata a proposito della sezione aurea, riprodotta in natura in molte specie di conchiglie, come la conchiglia del telescoptum(a sinistra) e quella del nautilus (a destra). Le droghe di origine naturale, tutte prodotte dal mondo vegetale, sono 5: i derivati della cannabis, la morfina dall'oppio, l'alcool dalla vite, la nicotina dal tabacco, la cocaina dalle foglie di coca.

Pianta di cannabis

Il 5 nella scienza Dall'antichit, fino poi al XVIII secolo, 5 erano i pianeti conosciuti (Mercurio, Venere, Marte, Giove, Saturno), poich gli unici che si vedono ad occhio nudo, e che secondo la concezione geocentrica dell'universo, proposta per la prima volta da Aristotele, giravano attorno alla Terra con la Luna, il Sole e la volta celeste. Per pianeti, si intendevano nell'antichit, le cosiddette "stelle erranti", che, come per gli altri astri, erano incastrate in enormi sfere di cristallo. Tutti i popoli antichi identificarono questi pianeti con delle divinit del proprio pantheon. Oggi noi usiamo ancora i nomi degli dei romani, derivati da quelli greci, per indicare questi corpi celesti e analogamente i tre pianeti, ma anche molti asteroidi, scoperti successivamente, hanno mantenuto nomi della mitologia classica. La costellazione di Cassiopea una delle pi note ed inconfondibile per la sua luminosit e per l'asterisma a "W" che compongono le sue 5 stelle. Pur essendo attraversata dalla Via Lattea non molto ricca di oggetti, gli ammassi aperti, come M52, M103, NGC 663, sono molto piccoli e quindi poco spettacolari. Cassiopea era, nella mitologia classica, la moglie di Cefeo re d'Etiopia, e madre di Andromeda. Insuperbita per la meravigliosa bellezza della figlia, Cassiopea la vant superiore in venust e in grazia alle Nereidi, le quali ottennero da Poseidone che Andromeda fosse legata ad uno scoglio, ed esposta alla voracit d'un mostro marino. Da quest'ultimo la liberar Perseo, che la spos, ed ottenne da Giove che Cassiopea fosse collocata in una costellazione della Via Lattea. L'immagine che si ottiene dalla costellazione di una figura seduta su un trono, vista di profilo. Ma il 5 presente nella scienza anche visitando altre culture. Vediamo quindi le 5 fasi della medicina cinese. Tutte le medicine hanno delle basi filosofiche e dei modelli atti a spiegare i processi che coinvolgono salute e malattie. La medicina cinese, nel corso della migliaia di anni, ha sviluppato un certo numero di questi modelli per spiegare cause ed effetti del processo patologico. Uno degli esempi pi recenti, il fondamento del salto filosofico essenziale della medicina, la Teoria dei 5 Elementi o Fasi , che spiega l'equilibrio di corpo, mente e spirito e le loro relazioni tra ambiente interno ed esterno. Questo modello di salute e armonico equilibrio il punto di partenza che ha permesso la comprensione dei meccanismi patologici ed il loro trattamento. Gli antichi cinesi credevano fermamente nell'equilibrio o armonia.

Armonizzare se stessi con l'ambiente, la natura, era ed di estrema importanza. L'equilibrio permette al binomio corpo-mente di vivere serenamente con quanto lo circonda e di ridurre lo stress. I 5 Elementi sono LEGNO, FUOCO, TERRA, METALLO e ACQUA e descrivono un ordine ed un equilibrio che consentono ad una persona di comprendere come seguire il Dao o pervenire ad una perfetta salute. L'uomo, che secondo la filosofia orientale il prodotto del Cielo e della Terra, si serve dei 5 Elementi nella sua vita. Inoltre questi elementi sono legati tra loro da diversi criteri. Infatti, ad esempio, ognuno di essi genera un altro (come mostra l'immagine a sinistra con frecce circolari colorate) attraverso vari mutamenti -il legno brucia e genera il fuoco, la cenere forma la terra, da cui si ricava il metallo, che fondendosi genera l'acqua, cibo per le piante e quindi il legno-. Inoltre ogni elemento domina su un altro, (frecce marroni)che quindi teme il primo -la terra limita le acque, le quali spengono il fuoco, che fonde il metallo; l'ascia di metallo taglia un albero (legno), le cui radici tengono la terra. La medicina cinese ha associato un organo umano ad ogni elemento, tenendo cos conto dei legami degli elementi anche nel corpo umano.

Il 5 in informatica Dopo l'invenzione del telaio di Neumann, la nascita e l'evoluzione rapida dei computer hanno caratterizzato tutto il XX secolo. Siamo gi arrivati alla 5 generazione di computer. Essa appartiene al futuro che , sotto molti aspetti, gi iniziato, con l'introduzione di macchine intelligenti in grado di comprendere il linguaggio grafico, visivo e parlato, di tradurre da una lingua all'altra, di risolvere i problemi pi svariati congiuntamente allo sviluppo dell'intelligenza artificiale. Sono in fase di elaborazione diversi progetti nei settori della microelettronica e dell'intelligenza artificiale, come ad esempio, il progetto giapponese FGCS (Fifth Generation Computer System), i programmi americani finanziati dall'Agenzia ARPA (Advanced Research Project Agency) e dalla NSF (National Science Foundation), il progetto europeo ESPRIT (European Strategic Programme for Research and development of Information Technology). I computers tradizionali hanno una memoria di elefante e sono velocissimi, ma non possiedono un'intelligenza paragonabile a quella dell'uomo. Le prime cose, che un essere intelligente deve risolvere per sopravvivere, sono la coordinazione del proprio corpo, la capacit di apprendere in fretta come reagire a nuove situazioni e la gestione di rapporti con gli esseri della propria e delle altre specie, tutti aspetti non facili da riprodurre in una macchina. Il robot CO6, che si trova nel laboratorio di intelligenza artificiale del Massachusetts Institute of Technology (MIT) stato creato da Rodney Brooks e costruito nel 1993. Si tratta di un robot umanoide progettato per sviluppare intelligenza e comportamenti paragonabili a quelli di un bambino di due anni. CO6 impara a muoversi autonomamente grazie ad un corpo quasi simile a quello umano, che gli consente di esplorare ed interagire con l'ambiente che lo circonda, inoltre dotato di testa girevole, mani prensili, una meccanica simile ai muscoli dell'uomo,

ma anche sensi elettronici (telecamere, microfoni, e sensori tattili). Inoltre, grazie ad accelerometri e giroscopi, CO6 riesce ad avere un elementare senso dell'equilibrio. Questo robot ha imparato a riconoscere le facce, capire se una persona lo guarda, accorgersi dei movimenti che avvengono attorno a s, fare s con la testa e seguire qualcuno con lo sguardo. Tali prestazioni, impossibili da programmare, sono rese possibili dall'inserimento nel cervello sintetico di CO6 di sistemi di apprendimento automatico, le reti neurali, le quali si basano su un modello matematico che simula in modo semplificato il funzionamento di una cellula cerebrale umana. Il robot Kismet una testa di 3,6 chili, creata da Cynthia Breazeale, assistente di Rodney Brooks. Il robot manifesta le emozioni in essa provocate dall'ambiente circostante e dai suoi interlocutori, in quanto munita di occhi (videocamere) che le consentono di riconoscere gesti ed espressioni, di microfoni (orecchie) che interpretano l'intonazione di voce e di sensori che rilevano l'intensit del battito cardiaco o il respiro degli interlocutori umani Nei laboratori ATR di Kyoto (Giappone), invece, il ricercatore Hugo De Garis sta cercando di costruire un cervello artificiale che un giorno sar collegato alla testa di un gatto-robot, il Robokoneko. Tale cervello formato da un'estesa rete di neuroni che sfrutta circuiti elettronici rivoluzionari perch le connessioni tra transitor possono essere cambiate in pochi nanosecondi. Ogni circuito pu mutare fisicamente, plasmato dal programma, e trasformarsi in una serie di calcolatori specializzati. I circuiti sono chiamati FPGA ("Field Programmable Gate Array")". Il cervello artificiale che dovrebbe governare il Robokoneko talmente complesso che nessun ingegnere sarebbe in grado di scrivere un programma capace di farlo funzionare. Cos i ricercatori dell' ATR di Kyoto lasceranno che sia la macchina a decidere la propria architettura interna, imitando il processo della selezione naturale dei viventi. Il programma che descrive le connessioni di rete sar, quindi, lasciato evolvere da solo fino a che emerger la soluzione pi efficace, la quale sar oggetto di simulazione computerizzata, ed infine sar costruito il Robokoneko vero e proprio. Anche in Europa, nei laboratori dell' EPFL in Svizzera e con il contributo del CNR di Roma, si lavora per sviluppare robots intelligenti. Piccoli robot di 6 cm, che posseggono un processore neurale, vengono lasciati evolvere senza alcun intervento esterno: in una notte essi imparano a spostarsi in un labirinto senza sbattere contro i muri, in una settimana riescono a trovare un caricabatterie, rifornirsi e spostare gli ostacoli con un microbraccio. I tentativi che si stanno facendo per realizzare l'intelligenza artificiale, prendendo come modello i neuroni del cervello, sono per molti aspetti simili a quelli fatti, nei secoli scorsi, per realizzare il volo artificiale ad imitazione degli uccelli. Alla fine dell'Ottocento c'era chi pensava di brevettare una tuta da aviatore ricoperta di penne. Tale concetto di volo era cos radicato che, ancora nel 1900, un articolo apparso su "English Mechanic" ribadiva : la vera macchina volante sar a tutti gli effetti un uccello artificiale. Gli ideatori dei primi aeroplani non individuarono i princpi dell'aerodinamica studiando l'anatomia degli uccelli. Gli stessi fratelli Wright non seppero mai veramente spiegare perch il loro Flyer

volasse. L'uomo non riuscito a progettare una macchina capace di fermarsi su un ramo di un albero ma ha costruito aeromobili che possono superare la velocit del suono e volare a parecchie migliaia di metri di altezza. Allo stesso modo non sar, forse, possibile realizzare un cervello artificiale identico a quello umano e tantomeno sar utile duplicare l'unico essere intelligente esistente sulla terra. Se i nostri cervelli sono realmente dei calcolatori biologici, si tratta di calcolatori davvero eccezionali. Il 5 in filosofia Riguardo la concezione dell'Universo presso gli antichi Greci, gi stato detto in parte precedentemente. Ma non sono stati nominati gli elementi che, secondo i filosofi greci, e per primo Empedocle, costituivano il mondo. Essi erano, in ordine di peso, TERRA, ACQUA, ARIA, FUOCO, e secondo Aristotele doveva esserci anche, non a caso, il 5 elemento: l'ETERE. Per capire com' nata l'idea di quest'ultimo, dobbiamo innanzitutto distinguere tra il mondo celeste e il mondo sublunare. Mentre il primo rimaneva immutato nel tempo, poich le costellazioni si presentavano sempre nello stesso modo, il mondo sublunare subiva dei cambiamenti; i pianeti, il Sole e la Luna, girando attorno alla Terra, cambiavano posizione, ma, come osservava il Aristotele, ci non comportava alcuna forma di corruzione. Aristotele riprese l'idea di Platone del movimento circolare come immagine mobile dell'eternit e formul la teoria del quinto elemento, che permetteva agli astri di girare. L'ETERE, appunto, doveva essere privo di peso, incomposto, ingenerato, eterno, inalterabile ed invisibile. Esisteva nelle sue forme pi pure nelle regioni celesti, ma si decomponeva nelle regioni al di qua della Luna. Aristotele, inoltre, sosteneva l'esistenza di tre moti: il moto orizzontale della terra e dell'acqua, il moto verticale dell'aria e del fuoco e il moto circolare dell'etere. Egli asseriva ancora che tutto ci che si muove deve essere messo in moto da qualcos'altro, e quindi, per sfuggire ad un regresso all'infinito, propose un primo motore.

Il 5 in geografia

Nella descrizione del globo terrestre il 5 presente praticamente quasi ovunque, tanto sulla crosta, tanto sull'atmosfera, tanto sulla struttura interna. La Terra dotata di un'atmosfera(78%ossigeno, 21%azoto, 1%altro), che arriva ai 600 km dalla superficie e permette la presenza di vita sul pianeta, poich oltre a procurare ossigeno protegge dalle radiazioni solari. Si divide in ben 5 strati: 1. la troposfera, dal greco (io volgo), dove avvengono i fenomeni atmosferici 2. la stratosfera, sopra i 15 km, detta anche ozonosfera perch contiene l'ozono (O3), gas che distrugge i raggi ultravioletti del sole 3. la mesosfera, che si trova a met 4. la termosfera, che va oltre i 560 km ed caratterizzata dalla presenza di ioni 5. ultima l'esosfera, che poi sfuma oltre i 600 km fino a scomparire nel vuoto cosmico Scendendo, giungiamo sulla crosta. Viene quindi spontaneo parlare di 5 continenti, sebbene esista anche il continente antartico e sebbene geograficamente Europa e Asia formino l'Eurasia. Quindi bisogna parlare di "continenti popolati" e delle loro vicende storiche distinte, tornando cos al numero 5: 1. Europa 2. Africa 3. America 4. Asia 5. Oceania Il collegamento ai 5 continenti ripreso diverse volte in loghi di vario tipo: Il simbolo del Giubileo del 2000 con le 5 colombe I famosi 5 anelli delle Olimpiadi.

La Terra, formata da vari strati, suddivisa in 5 parti: 1. la crosta o litosfera(da 50 a 5 km),solida, costituita di rocce e minerali -in greco ????? (pietra)- , dove troviamo i continenti e gli oceani 2. il mantello superiore, (50-900 km) fluido, diviso dalla crosta dalla discontinuit di Mohorovicic 3. il mantello inferiore, (900-2900 km) solido 4. il nucleo esterno, (2900-5100 km) fluido, diviso dal mantello dalla discontinuit di Gutenberg 5. il nucleo interno, (5100-6370 km) solido Ma non finita qui, infatti parlando di zone climatiche, si ritrova il numero 5: 1. zona climatica fredda, compresa tra il polo nord e il circolo polare artico 2. zona climatica temperata, compresa tra il circolo polare artico e il tropico del Cancro 3. zona climatica calda compresa tra i due tropici e comprendente l'equatore 4. altra zona climatica temperata, compresa tra il tropico del Capricorno e il circolo polare antartico 5. altra zona climatica fredda, compresa tra il circolo polare antartico e il polo sud. Infine, il 5, oltre a dominare in geografia, domina anche in amore e le "5 Terre", nome dato a cinque paesini sulla riviera ligure (Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore) sono la meta di poeti e romantici. Arrampicati sulle montagne che scendono a picco sul mare, le 5 Terre costituiscono un parco naturale. La vista sull'aspra costa rocciosa e sulle colline terrazzate coltivate a vigneto incantevole. Monterosso con le sue antiche torri che dominano il paese e la sua splendida spiaggia una nota meta per i turisti. Vernazza si affaccia su una delle insenature pi spettacolari della costa. Da

Riomaggiore parte la splendida "Via dell'Amore" che, scavata nella parete rocciosa, arriva fino a Manarola, antico borgo marinaro. Cos vengono sinteticamente descritte le Cinque Terre dall'UNESCO, che nel 1997 ne ha riconosciuto universalmente il valore, insieme a Portovenere e alla isole, fregiandole del titolo di Patrimonio Mondiale dell'Umanit, il prestigioso riconoscimento attribuito a solo 582 siti in tutto il mondo. "La regione costiera ligure nella zona delle 5 Terre costituisce un patrimonio di alto valore paesaggistico e culturale. La disposizione e la conformazione dei piccoli paesi e dei terrazzamenti sulle colline che li circondano, costruiti sormontando le difficolt di ripidi e scoscesi terreni, racchiude chiaramente in se la storia e la cultura degli insediamenti di questa regione nel corso di un millennio".

Il 5 in religione Le 5 grandi religioni nel mondo sono: 1. Ebraismo 2. Cristianesimo 3. Islamismo 4. Buddhismo 5. Induismo La grande variet di credenze nel mondo da intendersi come il culto dello stesso Dio. nel nome dell'unico Dio che oggi verifichiamo quanto di comune abbiamo e quanto ancora un giorno potremo avere. Sri Ramakrishna, diceva: "Un lago ha diverse rive. Ad una gli ind con vasi attingono acqua e la chiamano jal, ad un'altra i mussulmani l'attingono con otri e la chiamano pani, ad una terza i cristiani la chiamano acqua. La sostanza una con nomi differenti e perci ognuno va ricercando la stessa sostanza, solo il clima, l'indole ed il colore creano differenze Lasciate che ogni uomo segua la sua via". Nella Bibbia 5 il numero dei libri della prima parte, che in comune ad Ebrei e Cristiani ed chiamato Torah (leggi) dai primi e Pentateuco(Greco, penta, "cinque"; teuch, "rotolo, libro"). I 5 libri sono:

1. la Genesi, che narra dalla Creazione fino a Mos 2. l'Esodo, che parla appunto della fuga dall'Egitto 3. i Numeri 4. il Levitico che raccolgono tutte le norme dell'Alleanza 5. il Deuteronomio Il termine Pentateuco fu utilizzato dal teologo cristiano Origene per indicare ci che gli ebrei del suo tempo chiamavano i "Cinque quinti della Torah" (insegnamento): la Torah il pi venerato dei testi sacri ebraici. L'espressione "I cinque libri di Mos" per indicare il Pentateuco fu usata la prima volta nella Chiesa occidentale da san Gerolamo e dal teologo cristiano Tirannio Rufino. La paternit mosaica dell'opera non viene esplicitamente dichiarata nei libri, ma fu tacitamente accettata dall'ortodossia cristiana. Il Pentateuco comprende vari strati testuali, in particolare quello jahvista ( J che indica Dio come Jahve, il moderno Geova) e quella elohista (E che indica Dio come Elohim). Il sacerdote e riformatore ebreo Esdra, il cui lavoro associato a un altro componente testuale del Pentateuco noto come "strato sacerdotale" (P), incentiv l'osservanza delle regole del Pentateuco. Il 5 assume pi importanza in una delle religioni pi diffuse: l'Islam. Le cosiddette"5 colonne o pilastri dell'islam" sono infatti, le regole che ogni mussulmano ha il dovere di rispettare e mettere in pratica. 1. Confessare che c' un solo Dio (Allah). 2. Pregare 5 volte al giorno in direzione di La Mecca 3. Osservare il Ramadan (un digiuno di 30 giorni) 4. Praticare l'elemosina per i poveri e per i bisognosi 5. Recarsi in pellegrinaggio, alla Mecca, almeno una volta nella vita. Naturalmente vi sono diverse altre regole che il credente mussulmano deve osservare. Egli deve fare tutto ci per trovare il favore di Allah. Il monumento pi tipico dell'arte buddista lo stupa che certamente deriva dalle tombe a tumulo che si costruivano sopra i defunti in epoca prebuddhista. Gli stupa iniziali erano di forma molto semplice e quasi privi di decorazioni. In seguito, la loro costruzione assunse forti caratteri simbolici espressi nelle diverse parti che compongono uno stupa e che sono riferite a 5 elementi fondamentali. La base, quadrata, rappresenta la terra; la parte centrale a forma di cupola l'acqua; la parte

piramidale indica il fuoco; la parte a forma di luna crescente l'aria ed infine la parte terminale a forma di sole rappresenta lo spazio. Tuttavia con il passare del tempo e la diffusione del buddhismo in molti paesi asiatici, la forma dell'edificio cominci a subire varie modifiche e soprattutto la parte piramidale si affusol come in Birmania dove assunse la forma di una punta lunga. Anche la struttura stessa dell'edificio sub mutamenti che sono espressi in maniera significativa dal chedhj thailandese e dalla pagoda cinese. In origine si erigevano gli stupa per conservare reliquie del Buddha che godevano di una venerazione particolare, ma gi dal tempo di Ashoka divenne abitudine costruire degli stupa votivi per la fondazione di un monastero, o per ricordare un luogo santo. L'edificio perse cos parte della sua sacralit, riconquistata poi a Ceylon dove lo stupa fu riportato al centro del culto buddhista. Nella religione induista, il Karma una forza invisibile che influenza l'anima e la obbliga ad una nascita nuova in una condizione umana o animale, determinata dalla qualit delle azioni passate. L'uomo che riesce a contemplare l'identit tra Brahman e Atman raggiunge la liberazione, la moska, la salvezza dal ciclo di reincarnazioni cui l'anima costretta, dal Samsara. La teoria della migrazione delle anime compresa all'interno della pi complessa dottrina dei 5 fuochi, secondo la quale gli dei creano l'anima di ciascuno con 5 fuochi sacrificali. Quando l'individuo muore il suo cadavere viene bruciato, le sue ceneri sparse e attraverso il fuoco l'Atman passa attraverso altri 5 fuochi sacrificali per reincarnarsi nuovamente in un altro essere umano. Attraverso le varie reincarnazioni l'Atman si purifica al fine di poter tornare a far parte di quel principio divino da cui ha avuto origine e del quale dentro di s ha il desiderio. Alla morte i defunti vanno nella luna, dove viene giudicato tutto ci che hanno fatto in parole, azioni e pensieri durante la loro vita. E' dovere di ogni uomo accettare la vita presente, perch attraverso questa accettazione paga il suo debito e tende alla liberazione. Nella religione Maya il mondo terreno era concepito con 5 punti cardinali, a cui erano associati dei colori, riferiti al tipo di mais, pianta sacra ai Maya, che cresceva in quel settore della terra: il nord era di colore bianco, il sud era giallo, l'est era rosso, perch legato al sangue e alla nascita del sole, l'ovest era nero, perch legato alla morte del sole e all'arrivo della notte. La 5 direzione era il centro, di colore verde, perch, tenendo insieme ed in equilibrio le altre quattro direzioni, dava fertilit. Inoltre, in ogni settore cresceva un albero sacro detto Ceiba, sul quale sedeva un'uccello divino. Il 5 in architettura e scultura La civilt greca classica tent di unificare tutte le arti e le scienze secondo rapporti armonici inerenti all'universo. Gli architetti e gli artisti greci facevano grande uso dei rettangoli aurei nelle loro opere. I Greci apprezzavano il rettangolo aureo per le sue proporzioni perfette e caratteri magici in quanto riproducibile geometricamente un'infinit di volte (illuminante esempio di questa propriet del rapporto aureo la stella a 5

punte che ebbe grande successo tra i Pitagorici). Questo principio matematico di bellezza, riflette appieno la genialit dello spirito greco che caratterizza gran parte delle opere scultoree del periodo classico. Questi rettangoli aurei erano usati per disegnare la pianta del pavimento e della facciata dei templi: ad esempio il Partenone, sull'Acropoli di Atene. Il fine era sempre quello di conferire agli edifici l'idea di equilibrio e perfezione, di raggiungere l'Armonia universale. Fidia fu l'artista chiamato da Pericle per costruire il Partenone, eretto con la sua collaborazione, da Ictino e Callicrate. L'edificio ancora conserva, nonostante le distruzioni e le spoliazioni, tutto il fascino che gli viene da una struttura equilibrata e proporzionata, in un miracoloso accordo di misure geometriche esatte e di un'ispirazione libera da regole fisse, viva, naturale. E' come se l'architettura si tramutasse in scultura per variare armoniosamente di effetti con il variare della luce. E ci appunto il messaggio e la conquista dello spirito Greco: armonia del vero e dell'ideale, di ci che momentaneo e di ci che dura, del senso e dello spirito; le emozioni e i sentimenti vivono e mantengono il loro valore accanto al valore immortale della ragione e dell'idea. Il Partenone il pi celebre monumento dell'architettura Ellenica contiene molti rettangoli aurei e le stesse proporzioni auree si riscontrano nelle statue in esso presenti. Esempio significativo sono le Korai dell'Eritteo.Il Partenone, oggi per la maggior parte in rovina, era un tempio dedicato alla dea Atena, protettrice della citt, e fu costruito attorno al 440/430 a.C. La pianta del Partenone un rettangolo con lati aventi rapporto 1:p5, ossia la lunghezza radice di 5 volte la larghezza.

Nell'architrave della facciata il rettangolo aureo ripetuto pi volte.

Nell'arco di Trionfo di Costantino a Roma l'altezza dell'arco divide l'altezza totale secondo la sezione aurea, mentre i due archi pi piccoli giocano lo stesso ruolo nella distanza tra la base e il listello inferiore. La sezione aurea si riscontra non solo nell'architettura romana, ma anche in quella gotica; anche nel Rinascimento ritroviamo proporzioni auree nell'altezza (nella Certosa di Pavia per esempio). Esempi di questo genere non sono per altro limitati all'Europa; compaiono soluzioni uguali anche nell'architettura del Medio Oriente, confermandoci che fatti culturali cos distanti nello spazio e nel tempo si sono potuti verificare per l'esistenza di un principio naturale comune.

Altri famosi monumenti furono in seguito progettati seguendo le proporzioni del rettangolo aureo. Basti pensare alla cattedrale di Notre Dame a Parigi e al palazzo di vetro dell'ONU a New York.

Il disegno del portale di Castel del Monte, esempio di architettura gotica in Puglia, scaturisce dal pentagono stellato e dalla sua scomposizione secondo il numero d'oro, 1.618, le sue potenze e le sue radici.

Il 5 in pittura Nella pittura e nel disegno la sezione aurea presenta un notevole rilievo nella distribuzione degli elementi piani, senza che, chi vi fa ricorso, ne sia sempre cosciente. Nella rappresentazione di un panorama si ottiene un risultato migliore quando l'orizzonte suddivide l'altezza totale del quadro secondo la sezione aurea, come si vede nell'acquerello di Albrecht Drer "Camposanto di S.Jons presso Neurenberg". In realt dimostrato che la percezione umana mostra una naturale preferenza e predisposizione verso le proporzioni in accordo con la sezione aurea; gli artisti tenderebbero dunque, quasi inconsciamente, a disporrre gli elementi di una composizione in base a tali rapporti. Gli artisti e i matematici del Rinascimento tra cui Leonardo da Vinci, Piero della Francesca, Bernardino Luini e Sandro Botticelli rimasero molto affascinati dalla sezione aurea. Allora essa era conosciuta come divina proportione e veniva considerata quasi la chiave mistica dell'armonia nelle arti e nelle scienze. De divina proportione anche il titolo del trattato redatto dal matematico rinascimentale Luca Pacioli e illustrato da sessanta disegni di Leonardo da Vinci (1452-1519). In particolare Leonardo incorpor il rapporto aureo in tre dei suoi capolavori: La Gioconda, L'ultima cena e L'Uomo di Vitruvio. Nella Gioconda il rapporto aureo stato individuato: nella disposizione del quadro nelle dimensioni del viso nell'area che va dal collo a sopra le mani in quella che va dalla scollatura dell'abito fino a sotto le mani

Ne L'Ultima cena, Ges, il solo personaggio veramente divino, dipinto con le proporzioni divine, ed racchiuso in un rettangolo aureo.

Ne L'Uomo, Leonardo studia le proporzioni della sezione aurea secondo i dettami del De architectura di Vitruvio che obbediscono ai rapporti del numero aureo. Leonardo stabil che le proporzioni umane sono perfette quando l'ombelico divide l'uomo in modo aureo. Vitruvio nel De Architectura scrive: "Il centro del corpo umano inoltre per natura l'ombelico; infatti, se si sdraia un uomo sul dorso, mani e piedi allargati, e si punta un compasso sul suo ombelico, si toccher tangenzialmente, descrivendo un cerchio, l'estremit delle dita delle sue mani e dei suoi piedi".

La sezione aurea affascin anche Botticelli (1445-1510) che la rappresent ne La Venere. Infatti misurando l'altezza da terra dell'ombelico e l'altezza complessiva il loro rapporto risulter 0.618, cos anche il rapporto tra la distanza tra il collo del femore e il ginocchio e la lunghezza dell'intera gamba o anche il rapporto tra il gomito e la punta del dito medio e la lunghezza del braccio.

Lasciamo quindi le magiche proporzioni auree e vediamo ora un quadro che ha il 5 come protagonista. Si tratta di un celebre quadro del pittore statunitense Charles Demuth del XX secolo. Quest'opera, intitolata "Figure Five in Gold"( 1928) inspirata da una poesia di William Carlos Williams, un amico di Demuth ed un esempio di ritratto astratto, che consiste nel accumulare una serie di immagini associabili alla persona ritratta, in questo caso

dell'amico Williams, di cui compare il nome Bill Carlos nello stesso quadro. Nella poesia, l'autore dice di aver visto passare un camion dei pompieri rosso fuoco con un 5 in oro disegnato sopra. Il quadro a destra appartiene invece a Robert Indiana, si intitola "The Figure Five" ed stato inspirato dal dipinto di Demuth. The Great Figure Among the rain and lights I saw the figure 5 in gold on a red fire truck movingtense unheeded to gong clangs siren howls and wheels rumbling through the dark city -- William Carlos Williams Infine, esiste un quadro di Vincent Van Gogh, uno della famosa serie di nature morte con girasoli, che si intitola "Natura morta: vaso con 5 girasoli". Purtroppo quest'opera and distrutta in un incendio durante la Seconda Guerra Mondiale.

Il 5 in letteratura Parlando di letteratura cinese antica, non si pu tralasciare l'opera di Confucio, filosofo, una delle figure pi significative della storia cinese, fondatore del confucianesimo, non solo per quello che egli stesso ci ha lasciato nel campo letterario ma soprattutto per la sua attivit di raccoglitore di composizioni antiche in prosa e in poesia che egli riteneva fosse necessario conoscere per acquistare le virt. Nei Wujing "5 libri" si ritiene che Confucio abbia raccolto i testi gi esistenti, filtrando ed escludendo quelle composizioni che non si accordavano con la sua dottrina. I "5 libri" raccolgono cos quanto di pi antico ci rimasto della letteratura cinese. Essi sono: 1. Shijing "Libro della poesia": la pi antica antologia poetica cinese (305 inni di corte, canzoni popolari, elogi di eroi, inni rituali); 2. Shujing "Libro dei documenti": costituisce una tra le pi antiche fonti del patrimonio storiografico della Cina (cronache, aneddoti, verbali...); 3. Yijing "Libro delle mutazioni": un manuale di divinazione, noto da noi come "I King"; 4. Lijing "Libro dei riti": una raccolta di regole di comportamento per ogni livello e stato sociale; 5. Chunqiu "Primavera e Autunno": di carattere storico; la cronaca del Principato di Lu, patria di Confucio.

Tutti, grandi e piccoli, ricorderanno i famosi 5 denari d'oro che Pinocchio, personaggio dell'omonimo racconto di Carlo Collodi, ricevette in dono da Mangiafuoco, per aiutare il povero Geppetto. Come poi si sa, i denari finiranno in mano al Gatto e alla Volpe. "Il giorno di poi Mangiafoco chiam in disparte Pinocchio e gli domand: - Come si chiama tuo padre? - Geppetto. - E che mestiere fa? - Il povero. - Guadagna molto? - Guadagna tanto, quanto ci vuole per non aver mai un centesimo in tasca. Si figuri che per comprarmi l'Abbecedario della scuola dov vendere l'unica casacca che aveva addosso: una casacca che, fra toppe e rimendi, era tutta una piaga. - Povero diavolo! Mi fa quasi compassione. Ecco qui cinque monete d'oro. Vai subito a portargliele e salutalo tanto da parte mia. Pinocchio, com' facile immaginarselo, ringrazi mille volte il burattinaio, abbracci, a uno a uno, tutti i burattini della Compagnia, anche i gendarmi: e fuori di s dalla contentezza, si mise in viaggio per tornarsene a casa sua. Ma non aveva fatto ancora mezzo chilometro, che incontr per la strada una Volpe zoppa da un piede e un Gatto cieco da tutt'e due gli occhi, che se ne andavano l l, aiutandosi fra di loro, da buoni compagni di sventura. La Volpe che era zoppa, camminava appoggiandosi al Gatto: e il Gatto, che era cieco, si lasciava guidare dalla Volpe." Il 5 rievoca anche una poesia intitolata "Il 5 maggio" di Alessandro Manzoni, in cui si celebra la morte di Napoleone Bonaparte, morto in esilio a Sant'Elena il 5 maggio 1821. In questo bellissimo carme si ricordano le grandi imprese di Napoleone, che tanto vinse e trionf, quanto perse. [. . .] Lui folgorante in solio vide il mio genio e tacque;

quando, con vece assidua, cadde, risorse e giacque, di mille voci al snito mista la sua non ha: vergin di servo encomio e di codardo oltraggio, sorge or commosso al sbito sparir di tanto raggio; e scioglie all'urna un cantico che forse non morr. Dall'Alpi alle Piramidi, dal Manzanarre al Reno, di quel securo il fulmine tenea dietro al baleno; scoppi da Scilla al Tanai, dall'uno all'altro mar. Fu vera gloria? Ai posteri l'ardua sentenza: nui chiniam la fronte al Massimo Fattor, che volle in lui del creator suo spirito pi vasta orma stampar. La procellosa e trepida gioia d'un gran disegno, l'ansia d'un cor che indocile serve, pensando al regno; e il giunge, e tiene un premio ch'era follia sperar; [. . .] Il 5 in musica La musica legata al 5 in modo particolare: viene scritta infatti su 5 righe, ovvero sul pentagramma.

Le immagini qui sotto indicano lo sviluppo del pentagramma in quattro fasi: 1) Musica Enchiriadis, IX secolo, Francia e Germania Non si usano le linee, ma solo gli spazi per rappresentare gli intervalli. (T=tono; S=semitono)

2) X secolo, Italia e Inghilterra le altezze relative sono indicate dalla distanza della linea. Francia, Spagna e La chiave fissa l'altezza chiave di do indica la nota spazi sono usati per rappresentare gli intervalli. 4) Inizio del XIII secolo, Francia Pentagramma (5 linee) con chiave e armatura di chiave. 3) XII secolo, Italia, Inghilterra assoluta (qui la do). Le linee e gli

E per un'altra volta, ci inoltriamo nella cultura orientale della Cina. I Cinesi usano infatti una scala pentatonica, cio formata di 5 note. Il sistema musicale cinese stato spiegato in diversi trattati, taluni molto antichi. Alcuni di essi come il Ll Xinshuo (Nuovo trattato dei L, sec. XII) oppure il Ll Qingyi (Il trattato dei L, sec. XVI), descrivono la determinazione del suono fondamentale da cui deriverebbero tutti gli altri. Il suono fondamentale prodotto da una specie di flauto, ricavato da una canna di bamb lunga circa nove pollici; l'altezza del suono secondo alcuni studiosi si avvicinerebbe al mi3, secondo altri al fa3. Da esso hanno origine, per progressione delle quinte, gli altri suoni (l) che sono complessivamente 12, con nomi anch'essi evocanti per lo pi un parallelismo con il mondo naturale. Dalla scala dei l ha origine la scala pentatonica, base del sistema musicale cinese. Verso il 1000 a.C. entr in uso anche una scala eptatonica, che si form aggiungendo due note alla gamma pentatonica. Ma la scala pentatonica fu sempre in Cina la pi importante e la pi usata (soprattutto per le musiche popolari), tanto da essere definita "cinese" per antonomasia. Questa probabilmente la scala pi usata in assoluto, in quanto ben si adatta ai pi disparati generi musicali, dal rock al pop, dal blues al jazz, dal country addirittura alla musica classica. Comparandola con la scala maggiore, viene da pensare che la pentatonica ha un carattere pi melodico gi di per se stessa, in quanto mostra al suo interno degli intervalli larghi tra alcune note. Inoltre, nella sua forma minore, da sempre stata associata all'improvvisazione nel blues, genitore dichiarato di tutti i generi moderni da cui hanno tratto lezione. Scala Pentatonica Maggiore

Scala Pentatonica Minore

Ludwig van Beethoven, nato a Bonn nel 1770, come si sa, fu un grande compositore del Neoclassicismo e, con la sua musica, si pu considerare il padre della musica romantica. Scrisse nove sinfonie. La 5 e la 6 vennero presentate in un unico concerto il 22 dicembre 1808 a Vienna. Il successo, sopratutto per la 5, fu totale. Essa segue la struttura della forma sonata. I due temi principali si contrappongono per il loro carattere: il primo interrogatorio, l'altro pi tranquillo. I due temi del primo movimento insistono spesso nelle zone estreme delle frequenze sonore. Beethoven affronta il problema dell'arte con una decisione estrema e con un impeto mentale che denuncia ed attesta l'eroismo e la genialit della condizione umana. Masse di sensazioni uditive che traggono carattere dal fascio di suoni, suoni inclinati, obliqui, ricurvi faticosamente in un turbine di sentimento che piega vittoriosamente il Fato. Musica vulcanica che opera ascensioni vertiginose e cadute fragorose di elementi sonori che non danno refrigerio o respiro. Musica folgorante, terrorizzata a volte nelle pause che appaiono come abissi di silenzio. I Concerti a 5 di Antonio Vivaldi, composizioni un poco "anomale" nel vastissimo panorama della produzione del musicista veneziano, sono tra le opere in cui maggiormente spiccano la spontanea freschezza e l'opulenta gioiosit del barocco musicale italiano. Alternativamente solisti o "ripienisti", i 5 strumenti si compiacciono in arabeschi raffinatissimi, con andamento virtuosistico e brillante nei tempi allegri, e una tenera e dolce cantabilit (spesso affidata alla voce del flauto) nei tempi adagio.

Il 5 in storia A Cerveteri, nel grande complesso archeologico di tombe etrusche, troviamo la tomba delle 5 sedie. La tomba si trovava inclusa in un cumulo. Nonostante risulti oggi danneggiata ricostruibile in base ai disegni che vennero eseguiti al momento della scoperta, avvenuta nel secolo scorso. Malgrado le sue modeste dimensioni unica per la

disposizione degli ambienti, infatti le due camere laterali sono messe in comunicazione con quella centrale mediante due piccolissimi ambienti, probabilmente per l'importanza che le due stanze avevano per il cerimoniale. Infatti nella camera di sinistra si trovano alcuni arredi scolpiti nel tufo identificabili un tempo in due troni con spalliera ricurva, ormai scomparsi, oltre a una serie di 5 sedili quadrangolari, con bassa spalliera cruciforme e poggiapiedi. Su di essi si trovano tre statuette di terracotta, che per dovevano essere 5 in origine, raffiguranti gli antenati, ora visibili nei Musei Capitolini e al British Museum di Londra. Dal 405 a.C. fino alla conquista romana, la storia della Sicilia e' dominata da 5 tiranni, che si succedono a Siracusa come veri sovrani. Dionisio I (405-367 a.C.) Dionisio fu un personaggio di capacit eccezionali, riconquist le citt siciliane, sottraendole al dominio dei Cartaginesi. Successivamente si rivolse contro Reggio, assoggett gran parte della Calabria e si spinse lungo la costa adriatica, dove fond Lissa, Faros (Lesina), Corcira Melaina (Curzola), Tragurion (Trani), Ancona, Numana e Adria alla foce del Po. Poi si rivolse alla costa del Tirreno e conquist Pirgi in Etruria, gran parte della Corsica e l'isola d'Elba. Il concetto dello stato manifestato da Dionisio I differente da quello greco, infatti cre uno stato unitario federativo diviso in furarchie (province) precorrendo la via che seguiranno la Macedonia di Alessandro Magno e poi Roma stessa. Dionisio II (367-344 a.C.) Successe al padre senza opposizioni, ma si rivel di tempra assai inferiore. Prefer risiedere a Locri (Calabria) e lasci di fatto il potere nelle mani di altri. Siracusa conobbe un periodo di confusione e di disordine per le lotte tra aristocratici e popolo che reclamava la ridistribuzione della terra. In questi frangenti, sotto il pericolo di un intervento di Cartagine, Siracusa chiese aiuto alla citt-madre, Corinto, che mand un esercito con a capo Timoleonte. Timoleonte (344-337 a.C.) In soli sei anni fu padrone della Sicilia, nonostante disponesse di poche risorse militari ed economiche. Dionisio II fu mandato in esilio a Corinto, mentre i Cartaginesi furono sbaragliati. Timoleonte attu un programma di riforme per il rilancio economico della Sicilia, i cui positivi risultati sono testimoniati dagli scavi archeologici che documentano uno straordinario sviluppo urbano e monumentale ad Akragas (Agrigento) e a Gela. Agatocle (317-289 a.C.) Sal al potere con l'aiuto delle classi popolari cui aveva promesso riforme sociali e distribuzioni di terre. Egli rivolse le sue mire espansionistiche verso Corcira (Corfu') e verso Crotone in Calabria. Si alle con Pirro, re dell'Epiro, cui diede in sposa una figlia,

mentre

egli stesso spos una figlia di Tolomeo, re d'Egitto. Il suo potere mancava, per, di solide basi e quando egli fu assassinato nel 289 a.C., segu un periodo di conflitti e d'anarchia. Dopo la scomparsa di Agatocle la Sicilia, ancora minacciata dai Cartaginesi, chiese aiuto a Pirro che, dopo aver battuto i Cartaginesi, se ne ritorn in Epiro e la Sicilia continu ad essere minacciata, oltre che dai Cartaginesi, dalla nascente potenza di Roma. Ierone II (269-215 a.C.) Salito al potere con il titolo di re, egli non concep disegni espansionistici, conscio del fatto che, se i suoi predecessori avevano potuto fronteggiare Cartagine, nessun sovrano siciliano avrebbe potuto fronteggiare Cartagine e Roma. Nel 263 a.C. Timoleonte abbandon l'alleanza con i Cartaginesi e, alleandosi con Roma, favor l'inizio della prima guerra punica (264 a.C.). Nel 241 a.C. la Sicilia divenne provincia romana; solo Siracusa conserv l'indipendenza con un piccolo territorio. Fece costruire un grandioso tempio che prese il nome di "Ara di Ierone". Ierone mantenne l'amicizia con i Romani; la sua splendida corte vide la presenza del matematico Archimede e del poeta Teocrito. Nel 218 a.C. scoppi la seconda guerra punica. Siracusa, alla morte di Ierone, vide prevalere la fazione antiromana ed entr nella sfera d'influenza di Cartagine. Il console romano Marcello l'assedi e fu il genio di Archimede a farla resistere a lungo (utilizzando specchi ustori e catapulte), ma, dopo tre anni di assedio, Siracusa capitol nel 212 a.C.

Una delle vie romane pi celebri la Via Appia, che univa Roma a Capua. Il V miglio certamente il punto pi interessante. Qui vengono ricordate le Fossae Cluiliae; noi non sappiamo bene cosa fossero, certi archeologi dicono delle fortificazioni oppure delle opere di bonifica dell'Ager Romanus, comunque era una fossa che andava trasversalmente alla via Appia da qui fino alla Via Latina, e quindi sbarravano la pianura in questa zona. Il luogo era probabilmente connesso all'antico confine tra il territorio di Roma e quello di Alba Longa, la citt "madre", dalla quale Roma era nata attraverso Romolo e Remo. Al tempo di Tullo Ostilio (il terzo Re di Roma), Roma entra in conflitto con Albalonga e i due eserciti si affrontano proprio qui, sulle Fossae Cluiliae (cos la leggenda antica viene tramandata) che segnano il confine tra i due Stati. Eppure il fatto che i Romani e gli Albani, due nazioni dello stesso sangue, si affrontassero e si massacrassero dovette sembrare empio, e per questo motivo il Re di Roma e il Dittatore di Albalonga decisero di allestire un duello fra tre Romani e tre Albani: i famosi fratelli Orazi e Curiazi. Si racconta che, schierati gli eserciti ai due lati di un campo, i sei si affrontano e, subito, due Orazi caddero uccisi mentre i tre Curiazi furono feriti. Il romano superstite, sebbene nel pieno del suo vigore, non avrebbe potuto affrontare i tre avversari contemporaneamente. Allora, con uno stratagemma, finse di fuggire verso Roma inseguito dai tre Curiazi che, feriti in modo diverso, si distanziarono tra loro. In questo modo l'unico Orazio affront i tre avversari uno ad uno con successo. La leggenda era ancora ricordata in et imperiale, e si indicavano le tombe degli Orazi e dei Curiazi proprio in questo posto, dove ancora si vedono alcuni tumuli circolari a forma di cono. Nello stesso punto esiste un grande recinto, di forma quadrata, che gli eruditi dei secoli scorsi indicavano come il campo dello scontro tra Orazi e Curiazi. In realt si tratta di un grande ustrino, cio un grande recinto dove si bruciavano i cadaveri per incinerirli. E' comunque un dato di fatto che la via Appia, in questo punto, fa una deviazione senza alcun motivo, forse per rispettare un luogo "sacro", un sacello, un tempio, un altare, antico e primitivo, che ricordava un antico confine dello Stato romano. Oggi riconosciamo lungo le grandi strade consolari che escono da Roma, tra il V e il VII miglio, un santuario che segnava il confine dello Stato romano al tempo dei Re. La Massoneria era una societ segreta (detta anche framassoneria) le cui origini pare risalgano alle corporazioni medievali inglesi e tedesche di liberi muratori. La massoneria moderna, ispirata agli ideali illuministici di tolleranza religiosa, libert di pensiero ed eguaglianza sociale, fu fondata a Londra nel 1717 e si diffuse rapidamente in Europa e in America. Fu introdotta in Italia da Napoleone ed ebbe notevole influenza nella vita politica italiana (dovendo per superare l'ostacolo della scomunica della Chiesa

cattolica) ed europea del XIX sec. Il suo simbolo era una stella a 5 punte con una G all'interno, iniziale di Geometra (Dio), Generazione, Genio umano. La stella era considerata una rappresentazione dell'uomo, se si considerano i quattro arti e la testa, che costituiscono i 5 vertici del corpo umano. Nel risorgimento italiano, un evento significativo sono le 5 giornate di Milano (18-22 marzo1848) durante le quali il popolo di Milano si oppone alla dominazione degli Austriaci. "Qui si ha da fare con un popolo che ci detesta e ritiene giunto il momento di poter prendere posto nel consesso delle grandi nazioni" scrive nel 1848 l'ottantunenne feldmaresciallo Radetzky. Uninarrestabile vento di Libert soffia in tutta l'Europa e solleva anche l'Italia. L'operosa Milano gode di un'economia in espansione, ma il popolo soffre: la carestia del '47 lo ha prostrato. Tasse e balzelli lo schiavizzano. La cieca e bieca persecuzione poliziesca lo umilia. Fra i milanesi serpeggia l'insofferenza, il desiderio di ribellione, la voglia di provocazione. Durante le 5 giornate i valori tradizionali vengono quasi annullati. Le donne sparano vestite da uomo, i ricchi aprono le loro case per rifocillare chi ne ha bisogno. "Il carattere di questo popolo sembra cambiato come per il tocco di una bacchetta magica" dir Radetzky all'indomani della presa di Porta Tosa. Si tratta di uno slancio che nasce spontaneo e incontrollabile. Intellettuali, ciascuno con i propri diversi ideali, aristocratici, clero, borghesia e popolo si mischiano in una miscela eterogenea capace di generare incredibili energie. L'Impero Austriaco si prepara ad affrontare l'insurrezione con un esercito fornitissimo. La sera del 18 marzo i milanesi sono in possesso di circa 300/400 fucili, ma nei giorni seguenti centinaia di armi abbandonate dal nemico in fuga o sottratte in rapide sortite contro gruppi di soldati vanno ad equipaggiare un imprecisato ma imprevedibilmente dinamico apparato offensivo. Il famoso D-Day, giorno dello sbarco degli Alleati in Normandia, mossa decisiva per le sorti della II Guerra Mondiale, si svolse su 5 spiagge. Erano le prime ore del 6 giugno 1944, quando inizi l'offensiva. Nel piano degli Alleati, la costa normanna compresa dalle foci dei fiumi Douve e Orne, venne divisa in settori, Utah e Omaha, zone di attacco americane, Gold e Sword, zone di attacco britanniche e Juno, zona di attacco canadese. Se si confrontano gli obiettivi fissati per il D-Day dagli alleati con quelli effettivamente raggiunti, appare chiaramente la differenza tra di essi, dovuta soprattutto alla drammatica lentezza della penetrazione americana a Omaha e al blocco degli inglesi davanti a Caen. In ogni caso, alla mezzanotte del D-Day le truppe alleate erano solidamente attestate sul suolo francese e avevano creato una testa di ponte sufficientemente ampia: gi questo costituiva un innegabile successo, anche se la futura campagna di Normandia avrebbe riservato molte difficolt. Ancora oggi le spiagge normanne conservanno questi nomi, in ricordo della grande

impresa.I mezzi usati dall'esercito americano durante la II Guerra Mondiale erano contrassegnati, come simbolo distintivo, con stella bianca a 5 punte talvolta inscritta in un cerchio.

Il 5 in grammatica Parlando di grammatica, viene facile parlare delle 5 vocali dell'alfabeto latino: A, E, I, O, U. Esse derivarono dalle rispettive vocali dell'alfabeto greco. solo con l'avvento delle lingue indo-europee le vocali acquistano importanza, tanto da avere dei propri simboli per essere rappresentate. Infatti, negli alfabeti delle lingue semitiche o nei sistemi di scrittura degli Egizi e dei Mesopotamici, qualora ci fossero grafemi con valore fonetico, erano scritte solo le consonanti, mentre le vocali erano aggiunte nella lettura. In alcune lingue europee attuali, poi, le vocali sono pi di 5: c' in pi la Y o la , o nella pronuncia presentano suoni diversi. In italiano, ad esempio, esistono in realt sette vocali: a, (chiuse), i, (aperte), u. Nell'alfabeto italiano, mancano 5 lettere, presenti invece in altri alfabeti europei: J, K, W, X, Y. Si usano solo in parole straniere (whisky) o in sigle (km=chilometri, J=Joule). La loro assenza motivata dal fatto che sono inutili nella lingua italiana. La J era ancora usata fino al secolo XIX e alcuni letterati la usavano anche nel '900. rappresentava la I semiconsonantica. La K e la W non sono mai state presenti in italiano, poich sono sostituibili l'una da c o da ch, l'altra da u o da v. La X non esiste neanche come suono, fatta eccezione per alcune parole di origine straniera come taxi, che possono essere scritte anche con doppia s :tass. Infine la Y, antica vocale greca con suono , inesistente in italiano, si pronuncia in molte lingue come i; sostituibile quindi con tale lettera. La lingua latina distingue 5 declinazioni per i sostantivi: 1 declinazione: nomi in vocale a rosa, ae 2 declinazione: nomi in vocale o lupus, i 3 declinazione: nomi in vocale i ed in consonante collis, is/ laus, laudis 4 declinazione: nomi in vocale u fructus, us 5 declinazione: nomi in vocale e dies, ei Il 5 nella comunicazione

Affinch un testo giornalistico tratti un argomento in modo chiaro ed comprensibile, deve seguire lo schema delle 5 W, ovvero deve rispondere essenzialmente a 5 domande, che in inglese si caratterizzano per il fatto di iniziare tutte e 5 con W: Who? (Chi?) riguarda gli individui, che hanno preso parte al fatto; What? (Cosa?) riguarda il fatto accaduto in s, ovvero la descrizione degli eventi; When?; (Quando?) indica il tempo dell'accaduto; Where? (Dove?) indica i luoghi coinvolti nel fatto Why? (Perch?) d un motivo al fatto, la causa che ha portato al verificarsi di tali eventi. Le 5 W sono proprie del giornalismo, ma si possono facilmente adattare alle diverse attivit dell'uomo: dalla campagna pubblicitaria di un prodotto alle regole per costruire un sito internet. Il 5 nello sport e nei giochi Come abbiamo gi visto in Geografia, i cerchi del logo delle Olimpiadi riprendono i 5 continenti. Il pentathlon una specialit atletica femminile comprendente cinque gare (100 m ostacoli, 200 m piani, salto in alto e salto in lungo, lancio del peso). Dal 1981 stato sostituito dall'eptathlon, con l'aggiunta di lancio del giavellotto e 800 m. Il pentathlon moderno, complesso di cinque gare (equitazione, scherma, tiro, nuoto, corsa) istituito su iniziativa svedese a modello del pentathlon classico inserito nei giochi olimpici a partire dal 1912 (Olimpiadi di Stoccolma). La pallacanestro giocata da due squadre di 5 giocatori, un regista o playmaker, guardie, pivot, e ali. L'obiettivo del gioco segnare punti: questi si realizzano lanciando il pallone all'interno di un canestro, formato da un anello di ferro e da una rete in corda senza fondo.

In assoluto il calcio a 5 fa la sua prima comparsa in Brasile dove, intorno al 1920, le assolate spiagge carioca iniziano ad ospitare le

gesta di straordinari giocolieri brasiliani che amavano attirare le folle sfidandosi, cinque contro cinque, su un mini campo allestito a pochi metri dal mare. Questo gioco assunse il nome di "Futebol de Salao" che, ad inizio anni '50, port alla nascita della prima Federazione Brasiliana di calcio a 5. Pi o meno contemporaneamente il "Futebol de Salao" inizi a diffondersi anche in alcuni paesi del Nord Europa come Belgio ed Olanda i cui inverni venivano trascorsi dalle societ di calcio ad undici con tornei di calcio indoor o "5 a side". Tra gli anni '50 e '60 anche l'Italia inizi a praticare il cosiddetto "calcetto". Fu soprattutto Roma con i suoi circoli sportivi sul Lungotevere ad iniziare questa pratica sui campi da tennis in terra battuta trasformati, senza rete e con l'utilizzo di mini-porte, in campi di calcio a cinque. Il calcio a 5 segue essenzialmente le regole del classico gioco del calcio con undici giocatori. Il Ki-Aikido una disciplina orientale si fonda sul presupposto che la mente guida il corpo e che se si desidera muovere il corpo dell'avversario, prima bisogna necessariamente muovere la sua mente. Per ottenere questo occorre non entrare in collisione, evitando cosi' ogni eventuale contrasto fisico o mentale. Una posizione impettita con volto e corpo contratto, cioe' marziale, in realta' rende deboli e goffi con un inutile spreco di energia. Il corpo deve rimanere rilassato durante le tecniche per permettere un movimento elastico e naturale. Chi usa forza e' di fatto piu' debole e manipolabile se contrapposto ad un avversario completamente rilassato. Si basa su 5 principi: 1. Lasciare che il KI si estenda 2. Conoscere l'internzione dell'avversario 3. Rispettare il KI dell'avversario 4. Guidare con sicurezza 5. Mettersi allo stesso posto dell'avversario Nei giochi, troviamo il 5 nella cinquina del lotto, indovinando tutti i 5 numeri estratti, e nella cinquina del famoso gioco della tombola, quando si hanno tutti i 5 numeri di una riga della propria tabella. I 5 cerchi olimpici, se disposti in modo diverso, possono originare un curioso quesito: Quale anello necessario spezzare affinch i rimanenti risultino tutti svincolati?

Il 5 in politica Il Pentagono, sede del ministero della Difesa degli Stati Uniti d'America, ubicato ad Arlington, in Virginia. Fu terminato nel 1943 ed il pi grande centro amministrativo del mondo, occupando un'area coperta di 12.000 ettari. Il termine indica spesso, oltre che l'edificio di per s, lo stesso ministero della Difesa, inteso nelle sue funzioni e per il potere esercitato nel mondo.

"Alla sicilia, alla Sardegna, al Trentino-Alto Adige, al Friuli Venezia Giulia e alla Valle d'Aosta sono attribuite forme e condizioni particolari di autonomia secondo statuti speciali adottati con leggi costituzionali". Cos recita l'articolo 116 della Costituzione italiana. Le 5 regioni a statuto speciale si differenziano dalle altre regioni per la loro posizione geografica estrema, il bilinguismo e per diverse culture e tradizioni. L'origine delle stellette militari viene da alcuni collegata al motto Il attend mon astre, adottato per la prima volta da Amedeo VI di Savoia nel 1373 e successivamente da altri membri della stessa dinastia.

Le stellette furono istituite per la prima volta dal Ministro Cesare Ricotti Magnani con Regio decreto 13 dicembre 1871, n. 571, registrato alla Corte dei Conti il 26 dicembre dello stesso anno. L'art. 1 di detto decreto, senza far richiamo ad alcuna precedente regolamentazione, stabilisce: "Tutte le persone soggette alla giurisdizione militare, a mente dell'articolo 323 del Codice penale militare per, l'Esercito, e dell'art. 362 di quello per la Regia Marina, porteranno, come segno caratteristico della divisa militare, comune all'Esercito ed all'Armata (Marina Militare), le stellette a cinque punte sul bavero dell'abito della rispettiva divisa". La stella a 5 punte molto diffusa anche nel campo dell'araldica e attualmente moltissimi Stati l'hanno adottata nei loro stemmi o nelle loro bandiere. Il 25% delle bandiere dei governi mondiali riporta una o pi stelle a 5 punte . I colori dominanti delle stelle sono:

giallo (10%) CINA bianco (8%) USA rosso (3%) NUOVA ZELANDA SOMALIA TURCHIA VIET NAM CEE

COREA DEL NORD

TUNISIA

verde (1,5%) IRAQ SENEGAL SIRIA

nero (1,5%) GHANA azzurro (1%) HONDURAS PANAMA. GUINEA BISSAU SAO TOM

Anche l'Italia, pur non avendo direttamente la stella sulla propria bandiera, ha come emblema della Repubblica una ruota dentata contornata da un ramoscello d'ulivo e di quercia con al centro una stella a 5 punte.

Il 5 nello spettacolo Un film fantascentifico di produzione europea "Il 5 elemento", uno spettacolare film da 170 miliardi di lire. Il film inizia con un ritrovamento in Egitto, nel 1914, di quattro steli, rappresentanti i quattro elementi del mondo (terra, acqua, fuoco, aria). Nel 2214 un taxista (Willis) - ex agente speciale - si trova coinvolto in una vicenda pi grande di lui: un'aliena venuta sulla Terra (la meravigliosa Milla Jovovich), unica speranza di salvezza per la Terra minacciata dal Male Supremo, lo incontra casualmente fuggendo dalla Polizia. La ragazza, senza che lei lo sappia, il 5 elemento mancante SCHEDA DEL FILM : Titolo: Il quinto elemento Regia: Luc Besson Cast: Bruce Willis (Korben Dallas), Milla Jovovich (Leeloo), Gary Oldman (Zorg), Ian Holm (Cornelius), Chris Tucker (Ruby Rhod), Lee Evans (Fog) Produzione: Patrice Ledoux (Columbia Pictures) Anno: 1997 Durata: 122 minuti Genere: azione

Il 5 era il numero fortunato per la stilista francese superstiziosa Gabriel Coc Chanel. Nel 1921 lei scelse il 5 giorno del 5 mese per introdurre la sua nuova marca di profumi, che chiam Chanel No. 5. Al tempo, la sua fragranza non era come nessun'altra sul mercato, dominato dai profumi floreali. Fu un enorme successo e oggi uno dei pi famosi e costosi profumi validi.

Un famoso canale di TV commerciale Canale 5, nato nel 1980.

5 curiosit Per chiudere bene il discorso sul 5, ecco 5 curiosit su questo numero meraviglioso: 1) Secondo una leggenda, il presidente degli Stati Uniti, George Washington, voleva originariamente usare la stella a sei punte per la bandiera americana. Una certa Betsy Ross consigli invece la stella a 5 punte. Quando per la Commissione si lament che tale stella era difficile da disegnare, la Ross prese un pezzo di carta, lo pieg pi volte con estrema destrezza e con un solo taglio di forbici ottenne un perfetta stella a 5 punte.

prese un foglio di carta (10''x 8 -1/2'') e lo pieg a met, poi pieg di nuovo il foglio per determinare la met in entrambe i

sensi;

port il vertice in alto a sinistra sulla linea centrale orizzontale, assicurandosi di piegare il foglio iniziando dalla linea centrale verticale; poi pieg il foglio, riportando il vertice di prima sul margine di sinistra, come mostra

l'immagine,

ora pieg la parte a destra su quella a sinistra

e riport l'angolo sul margine, come nell'immagine.

Infine, tagli una piccola parte della punta e

ottenne una stella a 5 punte perfetta! 2) Il cosiddetto pentacolo era una stella a 5 punte, uno dei simboli caratteristici delle streghe, e della Wicca. Il cerchio che la include, essendo senza fine e senza inizio, rappresenta l'infinito e

l'eternit. Un altro significato del pentagramma che contiene una rudimentale figura umana come se fosse in piedi con gambe e braccia aperte. Quindi il pentagramma nel circolo il simbolo della natura umana in relazione con l'infinito. La figura a otto braccia nel centro del pentagramma rappresenta le otto celebrazioni rituali dell'anno stregonesco, quattro Grandi Sabba e quattro Sabba Minori. Il numero otto di questo simbolo piu' il numero cinque del pentagramma fanno tredici il numero della congrega delle streghe. Le due S rappresentano l'antico simbolo dei serpenti gemelli, le forze positive e negative, yang e yin, maschile e femminile, che sottintendono a tutte le manifestazioni. I simboli sulle tre punte superiori del pentagramma sono le due fasi crescente e decrescente della luna e al centro la luna piena. Assieme rappresentano la primordiale dea della natura, spesso raffigurata in triplice forma come ninfa, madre e vegliarda, le tre fasi della luna. I due simboli sulle due punte inferiori del pentagramma rappresentano i due aspetti dell'antico dio delle streghe. Essi sono convenzionalmente disegnati come testa cornuta e teschio con le ossa incrociate. Il primo segno rappresenta il dio con le corna simbolo di vita e fertilit, l'ultimo il dio della morte e dell'Oltre.

3) Questa filigrana, raffigurante un fiore a 5 petali, dal disegno regolare, che ricorda una pervinca, segnalata in Provenza nel 1408, a Fabriano nel 1413, a Ravensburg nel 1434 , e in un manoscritto della Biblioteca di S. Quintino scritto nel 1443.

4) La presenza di 5 stelle sull'insegna di un hotel indice di massimo livello di qualit e comfort .

5) In Italia 5 anni sono il periodo di studi della scuola elementare, di un istituto superiore come il Liceo e della maggior parte delle facolt universitarie. Anche la durata del periodo legislativo per il Parlamento , normalmente, di 5 anni Bibliografia e siti internet: - il numero 5: http://www.esonet.org/scrips/vis_articoli.asp?codice=495 http://abcschio.it/zanella/multimedia/mate/aurea/stella.html http://www.enet.it/scuole/berchet/ricerche/sezioneaurea/sez1.htm - il 5 in matematica: http://digilander.iol.it/basecinque/latomagi/pdc.htm http://www.enet.it/scuole/berchet/ricerche/sezioneaurea/sez1.htm - il 5 in natura: http://kidslink.bo.cnr.it/g2g/mari/faunauttstmrn.htm http://www.regione.piemonte.it/agri/ita/piemontedoc/frutta/mela/melo.htm http://www.ad-maiora.com/CollaborazioniSardegnaTossicodipendenza.htm http://www.abcschio.it/zanella/multimadia/mate/aurea/spirale3.html - il 5 nella scienza: http://www.astronomia.com/GAMessier/Costellazioni/Cassiopea.htm http://members.nbci.com/bottonpaolo/ita/medintro1.htm - il 5 in informatica: http://web2.gpnet.it/pellegrini/museo/origini/benedetti/computer.htlm

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