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LICEO STATALE "A.

PIGAFETTA" VICENZA CLASSICO LINGUISTICO MUSICALE

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE


(Regolamento, art.5; O. M. 38 art.6)

Anno scolastico 2012-2013

Classe III sez. B classico


Coordinatore prof. Piergiorgio Casara

INDICE
Pag. 3 Pag. 4 Storia della classe Obiettivi della programmazione annuale

Pag. 5 Attivit integrative Pag. 6 Pag. 7 Pag.8 Pag. 9 Simulazioni effettuate Composizione del consiglio di classe Allegati A : Relazioni e programmi Italiano

Pag.12 Latino Pag.15 Pag.18 Pag.27 Pag. 30 Pag. 34 greco Storia e Filosofia Inglese Matematica Fisica

Pag. 38 Scienze Pag.43 Pag. 48 Pag. 51 Storia dellArte Educazione Fisica Religione

Pag. 53 Allegati B - Testi delle Terze prove Pag. 64 Allegati C - Griglie di Valutazione

LICEO GINNASIO STATALE "A. PIGAFETTA" VICENZA


DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE (Regolamento, art.5; O. M. 38 art.6) Anno scolastico 2012-2013 Classe: III Sez B Indirizzo: Classico Coordinatore: Prof . Piergiorgio Casara

STORIA DELLA CLASSE

1.1. Composizione del consiglio di classe nel triennio


NOME DOCENTI DISCIPLINE Lingua e letteratura italiana Lingua e letteratura latina

I
Luisella Ferrarese Giuseppe Alberti

II
Luisella Ferrarese Giuseppe Alberti Giuseppe Alberti Piergiorgio Casara Piergiorgio Casara Caterina Laratta Giancarlo Peruzzi Giancarlo Peruzzi

III
Luisella Ferrarese Giuseppe Alberti Giuseppe Alberti Piergiorgio Casara Piergiorgio Casara Marzia Andriolo Giancarlo Peruzzi Giancarlo Peruzzi Elena Stefani Cristina Borin Luisa Tealdo Nicoletta Doro

Lingua e letteratura greca

Giuseppe Alberti
Filosofia

Piergiorgio Casara
Storia

Piergiorgio Casara
Lingua e letteratura inglese

Caterina Laratta
Matematica

Liboria Legname
Fisica Scienze

Luisa Consolaro
Storia dellarte

Paola Zamperetti Cristina Borin Luisa Tealdo Nicoletta Doro

Cristina Borin
Educazione fisica

Luisa Tealdo
Religione

Nicoletta Doro

N.B. - va segnalato il cambio di alcuni docenti (nel corso del quinquennio) e quindi la discontinuit didattica nelle rispettive discipline: Inglese (3 docenti), Scienze (4 docenti) 1.2. Percorso scolastico degli studenti nel triennio
Classe Iscritti Ritirati Nuovi inserimenti 21 1 22 14 Scrutinati a giugno Promossi a giugno 19 I liceo II 21 22 2 9 Alunni Sospesi Alunni respinti

III

22

22

1.3. Comportamento della classe nel triennio Per quanto riguarda la socializzazione, la classe ha raggiunto un livello discreto. La capacit di ascolto e di attenzione si mantenuta su livelli discreto La partecipazione al dialogo educativo e didattico stata discreta.

2. OBIETTIVI DELLA PROGRAMMAZIONE ANNUALE 2.1. Sul piano formativo Obiettivo Responsabilit rispetto allimpegno scolastico Rispetto delle regole Incremento e potenziamento della curiosit culturale Sviluppo e potenziamento della capacit di stabilire collegamenti tra le diverse discipline Disponibilit allascolto e al dialogo educativo con gli insegnanti Livello raggiunto (insufficiente, sufficiente,
discreto, buono, ottimo)

Complessivamente pi che discreto Discreto, con qualche punta di selettivit Nel complesso sufficiente con delle punte di positivit e di eccellenza Complessivamente sufficiente con situazioni di maggiore o minore autonomia Disomogeneo , mediamente pi che discreto con punte di positivit

2.2. Sul piano didattico Obiettivo SI FA RIFERIMENTO AGLI OBIETTIVI STABILITI DAI DIVERSI DIPARTIMENTI NELLE PROGRAMMMAZIONI

DELLINIZIO ANNO SCOLASTICO 2.3. Livelli generali raggiunti dalla classe: in termini di conoscenze Nell'acquisizione dei contenuti disciplinari, e specificatamente nellacquisizione di concetti, argomenti, procedure, linguaggi specifici, il livello della classe mediamente discreto pur permanendo qualche caso fragile e per alcuni casi molto buoni in termini di competenze Nellapplicazione delle conoscenze acquisite, la classe ha raggiunto, per la maggior parte delle discipline, un livello mediamente discreto con qualche caso di maggior sicurezza e autonomia

in termini di capacit Nella capacit di analisi la classe ha raggiunto un livello mediamente discreta, nella capacit di sintesi globalmente discreto , nelle capacit di rielaborazione critica delle conoscenze acquisite e nell applicazione delle stesse ai vari campi del sapere complessivamente discreto con alcuni casi positivi.

3. OBIETTIVI SPECIFICI Per quanto riguarda gli obiettivi delle singole discipline si rinvia alla relazione dei singoli docenti 4. ATTIVIT INTEGRATIVE REALIZZATE DAL CONSIGLIO DI CLASSE Nel corso del triennio la classe ha partecipato alle seguenti attivit integrative: Olimpiadi della Matematica Viaggi di istruzione : primo anno in Grecia, nel secondo anno a Torino (con stage al museo del Cinema), nell'ultimo anno visita distruzione a Berlino Attivit di orientamento universitario Giornata della Memoria Giornata del Ricordo: conferenza sulle Foibe Concorso di Fisica- Borsa di studio prof. B.Telch Partecipazione a spettacoli teatrali relativi ai programmi di Letteratura Italiana, Greca e in Inglese Attivit relative alla educazione alla salute Conferenza-lezione in lingua inglese: Joyce, Beckett Premio Astegno ( produzione in lingua italiana) Certificazioni in lingua inglese Lezioni di filosofia orientale

4. ESEMPI DI PROVE EFFETTUATE IN PREPARAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA

4.1 Per i testi e le griglie di valutazione si rinvia all All. B e allAll. C. Il consiglio di classe ha individuato nella tipologia B la pi rispondente al lavoro effettuato nella classe del corso dellintero triennio. 4.2 Simulazioni effettuate Data/e
19-2-2013 10-5-2013

Tipo di prova Durata Materie coinvolte 3 prova 180 Educ. Fisica, Filosofia, Tip .B Ingles,e Scienze 3 prova 180 Ed.Fisica, Inglese, Tip.B Filosofia, Scienze * consentito luso del dizionario bilingue e/o monolingue

Valutazione complessiva Complessivamente discreta

Sono state effettuate altres due simulazioni di prima e seconda prova scritta (rispettivamente il 29 gennaio e il 18 marzo 2013) secondo le tipologie ministeriali. Le tracce sono state concordate in sede di dipartimenti. Allegati Allegato A: relazioni e programmi dei singoli docenti Allegato B: testi delle terze prove Allegato C: griglie di valutazione per prove scritte e colloquio

COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE

DISCIPLINA
Lingua e letteratura italiana Lingua e letteratura latina Lingua e letteratura greca Storia Filosofia Lingua e letteratura inglese Matematica Fisica Scienze Storia dellarte Educazione Fisica Religione

DOCENTE
Luisella Ferrarese Giuseppe Alberti Giuseppe Alberti Piergiorgio Casara Piergiorgio Casara Marzia Andriolo Giancarlo Peruzzi Giancarlo Peruzzi Elena Stefani Cristina Borin Luisa Tealdo Nicoletta Doro

FIRMA

Vicenza, 15 maggio 2013

timbro della scuola

Firma del coordinatore

Firma del Preside ..

ALLEGATI A
RELAZIONI E PROGRAMMI

All. A RELAZIONE E PROGRAMMA DI Lingua e letteratura italiana

Classe: III

Sez : B tradizionale

Prof . Luisella Ferrarese

1. OBIETTIVI RAGGIUNTI DALLA CLASSE: in termini di conoscenze Nell'acquisizione dei contenuti disciplinari, e specificatamente nellacquisizione di concetti, argomenti, linguaggi specifici, le conoscenze della classe risultano complessivamente discrete, in qualche caso individuale ottime ed eccellenti. in termini di competenze Nellapplicazione delle conoscenze acquisite la classe ha raggiunto un livello discreto, distinguendo anche in questo ambito un gruppo esiguo, con un livello ottimo. in termini di capacit Nella capacit di analisi, di sintesi, di rielaborazione critica delle conoscenze acquisite, nell applicazione delle stesse la classe ha raggiunto un livello discreto, con le distinzioni di cui sopra. Si evidenzia in tutti gli allievi una maggiore efficacia nelle prove orali rispetto a quelle scritte. 2. CONTENUTI DEL PERCORSO FORMATIVO E TEMPI DI REALIZZAZIONE Titolo del modulo, Contenuti disciplinari N. unit didattica, argomento L'et napoleonica fra neoclassicismo e sensibilit preromantica. 1 Ripasso Il primo Ottocento fra Romanticismo italiano e polemica classico-romantica. 2
Neoclassicismo e Romanticismo. I grandi maestri del Romanticismo italiano

Mese settembre settembremet novembre

M. DE STAEL, Sulla maniera e utilit delle traduzioni. G. BERCHET, dalla Lettera semiseria di Grisostomo al suo figliuolo: Il pubblico dei romantici. A. MANZONI, da Adelchi, coro atto III, coro atto IV; Odi: Marzo 1821, Il 5 maggio; scritti teorici: Lettre a M. Chauvet, passim; Lettera a Giacinto Carena: La lingua italiana a Firenze. G. LEOPARDI, dallo Zibaldone: voci riguardanti l'infinito, indefinito e poesia, la rimembranza, l'infelicit dell'uomo; dai Canti: Linfinito, Alla luna, A Silvia, La quiete dopo la tempesta, Canto notturno di un pastore errante dell'Asia, A se stesso, La ginestra; dalle Operette morali: Dialogo della Natura e di un Islandese; Dialogo di un venditore di almanacchi e di un passeggere. Poetica e autori della E. PRAGA: Preludio. Scapigliatura A. BOITO: Lezione di anatomia C. ARRIGHI: Scapigliatura pandemonio del secolo I. U. TARCHETTI, da Fosca: Un amore patologico Il Verismo G. VERGA, da Vita dei campi: Rosso Malpelo, Fantasticheria; da Novelle rusticane: La roba Introduzione generale al Ciclo dei Vinti; il "coro" popolare; la dimensione del regresso. L'amante di Gramigna: prefazione. I Malavoglia: La prefazione; 'Ntoni ritorna e riparte Mastro don Gesualdo: Gesualdo e Diodata Decadentismo e G. PASCOLI, da Pensieri e discorsi: Il fanciullino; da Myricae: Simbolismo Lassiuolo, Novembre, X agosto; da Canti di Castelvecchio: La mia sera, Il gelsomino notturno; da Primi poemetti: Italy. (cenni) G. DANNUNZIO, da Il piacere: Andrea Sperelli; Elena Muti, la "divina"; da Alcyone: La sera fiesolana, La pioggia nel pineto. Il primo Novecento fra F. T. MARINETTI: Manifesto del futurismo; Manifesto tecnico Avanguardie e languori della letteratura futurista. "crepuscolari" e/o vocia- A. PALAZZESCHI: Lasciatemi divertire. ni C. GOVONI: Il palombaro. S. CORAZZINI, da Piccolo libro inutile: Desolazione del povero

met gennaio fine gennaio

febbraio

marzoprimi di aprile

poeta sentimentale. M. MORETTI, da Poesie scritte col lapis: A Cesena. G. GOZZANO, da I colloqui: Tot Mermeni, La signorina Felicita ovvero la felicit C. SBARBARO, da Pianissimo: Taci, o anima stanca di godere. I grandi maestri della I. SVEVO, da La coscienza di Zeno: Il fumo; La salute di 8 entro la modernit novecentesca Augusta; La vita inquinata alle radici. terza L. PIRANDELLO, dal saggio Lumorismo: Il sentimento del settimana contrario; da Novelle per un anno: La signora Frola e il signor di maggio Ponza, suo genero; da Uno, nessuno e centomila: La scoperta iniziale; Una conclusione; da Il fu Mattia Pascal: La premessa; da Enrico IV: Enrico IV per sempre. Il silenzio, il canto, la U. SABA, dal Canzoniere: A mia moglie, Citt vecchia, Mio 7 primi di parola, gli oggetti nella padre stato per me l'"assassino", A una campionessa di nuoto; aprile - 4 lirica italiana fra il primo dalle Prose: L'incontro con Lina. maggio e il secondo dopoguerra G. UNGARETTI, da Lallegria: Veglia, I Fiumi, San Martino del Carso, Fratelli, Mattina, Soldati; da Il dolore: Non gridate pi. E. MONTALE, da Ossi di seppia: I limoni, Non chiederci la parola, Spesso il male di vivere, Falsetto; da Le occasioni: Non recidere, forbice, quel volto; La casa dei doganieri; da: La bufera e altro: La primavera hitleriana; Piccolo testamento; da Satura: Ho sceso, dandoti il braccio. 9 Breve panoramica della S: QUASIMODO, Ed subito sera; Alle fronde dei salici; Uomo Programma lirica e della narrativa del mio tempo. che verr italiana fra il primo e il V. SERENI, da Frontiera: Terrazza; dal Diario dAlgeria: Non presumisecondo dopoguerra sanno d'essere morti. G. CAPRONI, da Il passaggio di Enea: Stornello; da Il seme del bilmente svolto piangere: Preghiera; Iscrizione. A. MORAVIA, da Gli Indifferenti: Nell'indifferenza, un entro l'8 capriccio. giugno E. VITTORINI, da Uomini e no: I morti in Largo Augusto. I. CALVINO, da Il sentiero dei nidi di ragno: Solo al mondo. C. PAVESE, da La casa in collina: Nessuno sar fuori dalla guerra; da Il mestiere di vivere: La crisi. P. LEVI, da Se questo un uomo: L'annientamento dell'essere umano. Da met 10 Letture dal Paradiso di Canto I, vv. 1-36; canto III; canto VI; canti XV, XVI, XVII. Dante novembre a gennaio Ore effettivamente svolte dal docente durante lanno scolastico, in data attuale: 103. 3. METODI DEL PERCORSO FORMATIVO E ATTIVIT DI RECUPERO Per quanto riguarda lo studio letterario, il taglio stato quello di rendere centrale la lettura dei testi, tutti presenti nel manuale adottato (S. Guglielmino- H. Grosser, Il sistema letterario 2000, Testi 5, 6, 7, 8, 9, Principato, Milano, 2005). In ogni caso, il momento dellanalisi testuale non mai stato fine a se stesso ed sempre servito come mezzo in vista della comprensione dei testi e degli autori e dellapprofondimento e della riflessione sulle tematiche emergenti. Non si sono mai dati per scontati i facili schemi, in cui anche la storia letteraria e gli autori stessi vengono suddivisi per una loro lettura solo superficialmente chiarificatrice. Lobiettivo di uno studio liceale resta quello, infatti, di problematizzare ogni fenomeno culturale, imparando a fare del dubbio e della complessit le armi per lindagine sulluomo e sulle sue espressioni e produzioni. Per litaliano scritto si provveduto, nel corso dellanno, ad esercitare i ragazzi nelle tipologie previste dall'esame. Per quanto concerne il recupero, date le sporadiche difficolt, si provveduto a qualche suggerimento metodologico, alla proposta di qualche attivit scritta per casa per esemplificazione e potenziamento. Miglioramenti sostanziali si sono riscontrati esclusivamente all'orale, data l'estrema resistenza a fornire all'insegnante elaborati scritti da correggere e valutare. 4. MEZZI SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO Il programma stato cos suddiviso: si veda lo schema al punto 3. Rilevante stato, nel corso dell'anno, il numero di ore di lezione non effettuate per attivit extracurricolari (educazione alla salute, orientamento in uscita, assemblee d'istituto, viaggio d'istruzione, festivit e ponti), nonch il numero di lezioni dedicate alla metodologia, in particolare per quanto riguarda lo svolgimento della prova scritta nelle sue diverse

tipologie: la situazione ha determinato la necessit di imporre qualche taglio drastico al programma, sacrificando letture critiche o snellendo i tempi da dedicare alle verifiche orali. Sporadica e mirata solo ad alcuni allievi la consulenza per l'ideazione di approfondimenti multidisciplinari. 5. CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE Per i criteri di valutazione si rinvia al documento di programmazione degli insegnanti di lettere. Per i voti e i punti da attribuire alle prove si confrontino le schede sulla valutazione offerte nel presente documento, tenendo conto che nel corso dellanno sono stati usati voti in decimi, ma nelle simulazioni il voto stato espresso anche in quindicesimi. Italiano scritto: come specificato negli indicatori per la correzione dei compiti (vedi:valutazione I prova scritta), le voci di base per ogni tipologia di compito sono: completezza testuale; coerenza logica, semantica, stilistica; coesione. Per gli indicatori delle particolari tipologie, per il livello di sufficienza e la valutazione degli altri livelli, si rimanda alla tabella citata. Orale: valgono voci e indicatori della scheda di valutazione del colloquio. Le prove sono state, come di consueto, scritte e orali. Le scritte, come ricordato, sono state impostate sulle tipologie desame.

Firma del docente prof.ssa Luisella Ferrarese Vicenza, 11 maggio 2013

All. A RELAZIONE E PROGRAMMA DI LATINO

Classe: III

Sez : B tradizionale

Prof . Giuseppe Alberti

1. Obiettivi raggiunti dalla classe: in termini di conoscenze Nell'acquisizione dei contenuti disciplinari, e specificatamente nellacquisizione di concetti, argomenti, procedure, linguaggi specifici, le conoscenze della classe risultano discrete con qualche caso di eccellenza in termini di competenze Nellapplicazione delle conoscenze acquisite la classe ha raggiunto un livello globalmente accettabile con qualche caso di eccellenza

in termini di capacit Nella capacit di analisi, di sintesi, di rielaborazione critica delle conoscenze acquisite, nell applicazione delle stesse la classe ha raggiunto un livello discreto con qualche caso di eccellenza

2. CONTENUTI DEL PERCORSO FORMATIVO E TEMPI DI REALIZZAZIONE N. Titolo del modulo, unit didattica, argomento
L et giulio-claudia La favola La storiografia Seneca Seneca

Contenuti disciplinari

Mese programmato

1. 2. 3. 4. 5.

7. 8. 9. 10. 11.

Lucano

Persio

Petronio

L Et dei flavi Marziale

Contesto storico e culturale Fedro Velleio Patercolo - Curzio Rufo Vita - Opere: Dialogi - Trattati - Epistole a Lucilio Apokolokyntosis - Le tragedie - Lo stile di Seneca Lettura di brani in latino: Epistulae ad Lucilium: 1; 12, 1-5; 24, 17-21; 47, 1-4; 10-11; 83, 1-7; 95, 51-53. De Brevitate vitae: 1, 1-4; 3, 3-4; 10, 2-5 De tranquillitate animi. 2, 6-15 Lettura di brani in italiano: Epistulae ad Lucilium: 6, 1-5; 8, 1- 6; 53, 1-8; De vita beata: XVI De Ira, I, 1-4 Vita e opere Bellum civile: in italiano: I, 1-32; 33-66; 129-157; VI, 750-767; 776-820 Vita ed opere Le satire: in italiano: I, 13-40; 98-125; III, 1-34; 5272; 94-106 Vita - Il Satyricon: contenuto e problematiche Dalk Satyrikon: in italiano: 32-33; 34; 37-38; 41-42; 44; 50, 3-7; 61,6; 62-10; 110, 6-112 Contesto storico e culturale Vita ed opere

settembre settembre ottobre ottobre - novembre gennaio - maggio

dicembre

dicembre -gennaio

febbraio

febbraio marzo

12. 13. 14.

Quintiliano

Giovenale

Tacito

15. 16

Apuleio

Lucrezio

Dagli Epigrammi: in italiano: I,4; I,10; I,15; III, 26; V, 34; VIII,79; X,4; X,8; X,10; X,23; X,43; XI,44; XII, 18. Vita - Institutio oratoria In italiano: Proemio: 9-12,; I,2, 1-2; 4-8 ; I, 2, 18-22; II, 2, 4-8; X, 1, 125-131 Vita - Satire Satire: in italiano: I, 22-39; 147-171; III, 164-222; VI, 82-124 Vita ed opere In latino: Germania, 1; 4; 18-19; Annales: XV, 38-39 In italiano: Historiae: I, 16; Annales, XIII, 15-16 Vita ed opere Metamorfosi: in italiano: III, 24-25; V, 22-23; VI, 10; VI, 20-21; XI, 1-2; XI, 13-15 Vita ed opera De rerum natura: I, 1-43; I, 62-101; II, 1-19; III 870911; V, 146-155 e 165-174

marzo

aprile

maggio

maggio

dicembre - febbraio

Ore effettivamente svolte dal docente durante lanno scolastico, in data attuale: 90

3. METODI DEL PERCORSO FORMATIVO E ATTIVIT DI RECUPERO

Le lezioni sono state impostate essenzialmente in modo frontale, ora con la presentazione immediata dell argomento, ora con la lettura preventiva di alcuni significativi brani antologici. In ogni caso si cercato di coinvolgere gli alunni stimolandone la partecipazione con riflessioni o confronti con altri autori. Il lavoro stato strutturato per unit didattiche e per percorsi di tipo modulare, soprattutto per quanto riguarda la traduzione (Seneca, Lucrezio e Tacito). Periodicamente la classe stata invitata a tradurre brani di autori vari (Cicerone e Seneca soprattutto), volti ad affinare le capacit interpretative dei discenti. A questo proposito, una parte della classe non ha conseguito risultati particolarmente brillanti, soprattutto per una conoscenza incerta delle regole grammaticali. Ovviamente si cercato di aiutare gli alunni in difficolt, proponendo ulteriori versioni da tradurre oltre a quelle normalmente assegnate, senza per altro imporle come obbligatorie, considerata la notevole mole di lavoro che i ragazzi sono stati chiamati ad affrontare in vista della preparazione dell esame di maturit.

4. MEZZI SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO

Per quanto riguarda i mezzi, sono stati usati essenzialmente i libri in adozione, vale a dire Latina di Garbarino e Pasquariello, voll. 2 e 3 Paravia ed Exedra di Traini- Turtur, La nuova scuola. In ogni caso, si provveduto, se necessario, ad

ampliare con approfondimenti le nozioni contenute nei testi in uso, fornendo agli alunni anche fotocopie. Per quanto riguarda gli argomenti del programma, questi hanno avuto differenti scansioni temporali, a seconda dell importanza degli stessi e degli autori affrontati. Il programma, nel suo complesso, stato svolto come si era ipotizzato all inizio dell anno scolastico, preferendo, comunque, optare per la qualit pi che per la quantit degli argomenti, fermo restando che una parte del monte ore settimanale stato riservato a verifiche scritte ed orali, oltre che all esercizio di traduzione.

5. CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE

Si ritenuto livello minimo di sufficienza, per lo scritto, la comprensione di un brano nelle sue linee generali, affiancata da una certa conoscenza grammaticale e sintattica e da una modesta rielaborazione in lingua italiana; per quanto riguarda l orale, invece, si tento conto, oltre che della conoscenza dei concetti fondamentali e delle nozioni di base, anche dell esposizione abbastanza ordinata e corretta. La classe stata sottoposta a tre verifiche scritte nel trimestre ed a quattro verifiche scritte nella seconda fase dell anno, oltre ad interrogazioni e test a domanda aperta. Gli alunni sono stati anche valutati su una simulazione di seconda prova. In generale la classe ha ben risposto agli stimoli e sostanzialmente, a fine anno, la situazione pu dirsi accettabile, essendo stata raggiunta da pressoch tutti gli allievi una valutazione complessiva discreta, tenuto conto anche del livello di partenza di alcuni; in pi di un caso, essa stata, invece, decisamente buona.

Firma del docente

Vicenza, 15 maggio 2013

All. A RELAZIONE E PROGRAMMA DI GRECO Classe: III Sez : B tradizionale Prof . Giuseppe Alberti

1. Obiettivi raggiunti dalla classe: in termini di conoscenze Nell'acquisizione dei contenuti disciplinari, e specificatamente nellacquisizione di concetti, argomenti, procedure, linguaggi specifici, le conoscenze della classe risultano discrete con alcuni casi di eccellenza in termini di competenze Nellapplicazione delle conoscenze acquisite la classe ha raggiunto un livello globalmente accettabile con alcuni casi di eccellenza

in termini di capacit Nella capacit di analisi, di sintesi, di rielaborazione critica delle conoscenze acquisite, nell applicazione delle stesse la classe ha raggiunto un livello discreto con alcuni casi di eccellenza

2. CONTENUTI DEL PERCORSO FORMATIVO E TEMPI DI REALIZZAZIONE N. 1. Titolo del modulo, unit didattica, argomento
La commedia

Contenuti disciplinari

Mese programmato
settembre ottobre

2.

3. 4.

5. 7.

Le origini della commedia ed i rituali agricoli i caratteri della commedia attica la commedia attica: Cratino Aristofane: la vita la realt cittadina e l orizzonte fantastico la tecnica drammaturgia di Aristofane e la sua produzione teatrale. Testi: Acarnesi: vv.61-173; 628-718. Cavalieri: vv. 763-870. Nuvole: vv.133-262; 889-1104 - 1351-1450 Pace: vv.1-153. Uccelli: vv.1-48; 1118-1169. Lisistrata: vv.845-953 Rane:vv.1-82; 180-268; 830-870; 1197-1247. Donne in assemblea: vv.57-109. Menandro e la commedia Vita ed opere - tematiche ed innovazioni nuova Testi: Il bisbetico: vv.1-188; 711-747 La tosata: atto I, vv.1-76 - atto III 217-300 Larbitrato: atto I, vv. 1-35 - atto II vv.42-206; atto III 266-406; atto V vv.704-774 L Ellenismo: aspetti storici, geografici, culturali e letterari Callimaco Vita ed opere Testi:Aitia: Contro i Telchini Acontio e Cidippe Giambi: Gli ammonimenti di Ipponatte Inni. Ad Artemide: vv.1-189 Per i lavacri di Pallade vv. 53-142 Ecale, frr.160, 260 Pfeiffer Epigrammi: A.P.: V,6, 23; VII, 80, 89; XII,43, 134. Teocrito e la poesia Vita ed opere bucolica Testi: Le Talisie Il ciclope L incantatrice Le Siracusane - Ila Apollonio Rodio e la Vita ed opere poesia epica Le Argonautiche: Le donne di Lemno - Ila rapito dalle Ninfe il passaggio delle rupi Simplegadi - L angoscia di Medea innamorata Giasone eroico L uccisione di Apsirto

ottobre - novembre

novembre dicembre - gennaio

Febbraio - marzo Marzo - aprile

8.

Lepigramma origine

origine, caratteristiche e sviluppo dell epigramma Aprile letterario Epihgramma arcaico: Testi: Il naufrago il padre pietoso il medico la giovinetta Epitafio dei Corinzi morti a Salamina Il boscaiolo. Leonida: A.P. VII, 715, 302, 472, 506, 726, 295, 652, 665. Anite: A.P.VI 312; VII, 202, 190 - Antologia Planudea, 228 Asclepiade:A.P.V, 7, 46, 50, 85, 153, 158, 167, 169, 189. Meleagro:A.P.VII,417;V,179,180,197,171,151,152, 174, 175, 176 Caratteri generali - Polibio: vita ed opere Maggio Testi: La teoria delle forme di governo (VI, 3-5; 7-9) La costituzione romana (VI, 11-18). Luciano: vita ed opere. Maggio - giugno Testi: Le avventure della storia vera: I, 30-37 Menippo nell Ade (Dialoghi dei morti, 2;3). La metamorfosi di Lucio (L asino 12-18). Ippolito: vv. 1-120; 310-361; 565-668 Gennaio - Aprile Contro l accusa di falsa invalidit Dicembre - Gennaio

9. 10.

La storiografia ellenistica Il romanzo

11. 12.

Euripide Lisia

Ore effettivamente svolte dal docente durante lanno scolastico, in data attuale: 82 3. METODI DEL PERCORSO FORMATIVO E ATTIVIT DI RECUPERO Nello svolgimento dell attivit didattica ci si avvalsi di lezioni frontali, supportate dalla lettura di brani antologici, volti a consolidare le conoscenze teoriche, senza tralasciare una riflessione sulla lingua, sulle sue strutture e sulle sue regole. In generale gli allievi hanno dimostrato interesse per la materia, nel complesso profondendo grande impegno nel prendere appunti ad integrazione di quanto riportato dai testi in adozione ed intervenendo con osservazioni personali nel corso delle spiegazioni. Il lavoro stato organizzato secondo unit didattiche , senza per altro tralasciare percorsi di tipo modulare, soprattutto per quanto riguarda la traduzione diretta di passi di autore (Euripide e Lisia). Gli alunni, nel complesso, hanno raggiunto un buon livello di maturit risultando non solo globalmente attenti e disponibili durante le spiegazioni, ma anche impegnati e responsabili in fase di consolidamento domestico dei contenuti. Un esiguo numero di allievi ha incontrato qualche difficolt in fase interpretativa, senza comunque pregiudicare pesantemente l esito delle prove. Ovviamente si cercato di aiutare gli alunni meno brillanti invitandoli a tradurre ulteriori versioni per casa, da svolgere oltre a quelle normalmente assegnate, senza per altro imporle come obbligatorie, soprattutto nella seconda parte dell anno, considerata la notevole mole di lavoro che i ragazzi sono stati chiamati ad affrontare in vista della preparazione dell esame di maturit. Tale esercizio stato ridotto ed alla fine sospeso, dopo la comunicazione da parte del Ministero delle materie d esame e della relativa prova scritta.

4. MEZZI SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO A proposito dei mezzi sono stati essenzialmente utilizzati i testi in adozione, vale a dire: G. Guidorizzi: Il mondo letterario greco, II e III - Einaudi Scuola, Euripide:Ippolito Loffredo Lisia Per l invalido Loffredo editore. Per quanto riguarda gli argomenti del programma, questi

hanno avuto differenti scansioni temporali, a seconda dell importanza degli stessi e degli autori affrontati. E comunque importante rilevare che ad inizio danno e per circa due mesi sono stati presentati alla classe argomenti (caratteristiche della commedia ed Aristofane) che non erano stati affrontati in seconda e che sono da ritenersi basilari per la comprensione di Menandro e della suo teatro. Per questo motivo e per altre interruzioni che vi sono state nel corso dell anno, soprattutto nel semestre, non tutto il programma stato svolto nei tempi e nei modi previsti a settembre. Si quindi preferito optare per la qualit pi che per la quantit degli argomenti, fermo restando che una parte del monte ore settimanale stato riservato a verifiche scritte ed orali, oltre che all esercizio di traduzione.

5. CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE Si ritenuto livello minimo di sufficienza, per lo scritto, la comprensione di un brano nelle sue linee generali, affiancata da una accettabile conoscenza grammaticale e sintattica e da una modesta rielaborazione in lingua italiana; per quanto riguarda l orale, invece, si tento conto, oltre che della conoscenza dei concetti fondamentali e delle nozioni di base, anche dell esposizione abbastanza ordinata e corretta. La classe stata sottoposta a tre verifiche scritte nel trimestre ed a due verifiche scritte nel semestre, oltre ad interrogazioni e a vari test a domanda aperta. Firma del docente

Vicenza, 15 maggio 2013

RELAZIONE E PROGRAMMI DI STORIA E FILOSOFIA a.s. 2012/13 Classe: III liceo Sez : B Prof . Piergiorgio Casara

1. Obiettivi raggiunti dalla classe: in termini di conoscenze Nell'acquisizione dei contenuti disciplinari, e specificatamente nellacquisizione di concetti, argomenti, procedure, linguaggi specifici, le conoscenze della classe risultano mediamente pi che discrete (pur con i dovuti distinguo)
Per la Filosofia: Apprendimento delle caratteristiche principali delle pi significative correnti filosofiche europee, nel periodo tra fine Settecento e primo Novecento, nelle loro linee programmatiche e nelle manifestazioni pi note Identificazione delle principali personalit filosofiche europee nelle connessioni con il clima culturale e sociale ed eventualmente in alcune significative vicende esistenziali Identificazione delle principali tematiche attorno alle quali si strutturano le riflessioni, le analisi problematiche, le prospettive teoretiche e le formulazioni ideologiche e/o cognitive Apprendimento del lessico specifico Per la Storia: Apprendimento dei dati essenziali relativi al singolo periodo, allavvenimento o al fenomeno in esame Identificazione del ruolo condizionante che i fattori politici, culturali, ideologici, economici e religiosi assumono rispetto agli eventi Apprendimento del lessico specifico Tale sistema di conoscenze stato impostato a partire dallinizio del triennio, pertanto in questanno scolastico stato perseguito soprattutto un approfondimento delle strutture cognitive, oltre al completamento del percorso storicistico con gli argomenti relativi ai secoli XIX e XX. Per accedere alla valutazione di sufficienza, lo studente deve ripetere le informazioni con correttezza di contenuto e di lessico; per accedere alla valutazione di discreto, deve selezionare le informazioni pertinenti al contesto ed esprimerle con correttezza; per accedere alla valutazione di buono, deve riorganizzare in sequenze logiche le informazioni ed esporle con propriet di linguaggio; per accedere alla valutazione di ottimo, deve riorganizzare le informazioni con sicurezza e controllo delle connessioni e dei passaggi logici, esponendole con pregnanza lessicale.

in termini di competenze Nellapplicazione delle conoscenze acquisite la classe ha raggiunto un livello globalmente pi che discreto
Per la Filosofia: Controllo argomentativo e logico dellesposizione attraverso luso di strategie e procedure Confronto e discussione della propria comprensione con linterpretazione data dallinsegnante e/o dal manuale Riconoscimento delle analogie e delle differenze fra due diverse posizioni di pensiero Inserimento dei temi filosofici nellambito di una scuola o meglio di una razionalit specifica, di un metodo gnoseologico Identificazione dei nessi logici di identit, differenza, successione, causa, inferenza deduttiva e induttiva, Riorganizzazione degli aspetti acquisiti, per costruire un quadro dassieme di un singolo autore o di una scuola Riorganizzazione degli appunti in una sequenza logicamente controllata Per la Storia:

Riorganizzazione in successione cronologica corretta di avvenimenti e fenomeni di ampio significato Distinzione, nel manuale, tra affermazioni descrittivo/narrative e affermazioni esplicativo/interpretative Identificazione delle affermazioni di tipo valutativo e valoriale Distinzione tra processi di breve, di medio e di lungo periodo Identificazione dei rapporti di successione, concomitanza, interazione e causalit Applicazione consapevole del linguaggio specifico Tali obiettivi operativi sono stati perseguiti fin dal primo anno del percorso scolastico, ovviamente secondo progressivi livelli di difficolt. A conclusione del triennio, per accedere alla valutazione di sufficienza, lo studente deve dimostrare di saper analizzare il concetto o levento utilizzando i parametri dati e applicando il linguaggio specifico; per accedere alla valutazione di discreto o buono, deve dimostrare anche di possedere le ulteriori abilit, se pure nellambito di contenuti informativi noti o di un percorso guidato dallinsegnante; per accedere alla valutazione di ottimo, deve dimostrare di saper applicare autonomamente le metodologie acquisite (di lettura analitica, valutazione selettiva e sintetica, riconoscimento e contestualizzazione)

in termini di capacit Nella capacit di analisi, di sintesi, di rielaborazione critica delle conoscenze acquisite, nell applicazione delle stesse la classe ha raggiunto un livello mediamente pi che discreto
Per la Filosofia: Identificazione dei collegamenti tra riflessione filosofica e realt politica, economica, sociale e culturale Approfondimento individuale di un problema Assunzione in termini di problematicit di ogni risposta filosofica Per la Storia: Identificazione dei collegamenti tra evento storico e contesto politico, economico, sociale e culturale Approfondimento individuale di un problema e/o di un fenomeno Per la valutazione delle simulazioni della terza prova (per la disciplina di filosofia, come allegato nel documento del consiglio di classe) sono stati individuati i seguenti indicatori Conoscenza delle principali dinamiche concettuali relative ai filosofi e alle correnti filosofiche analizzate nelle loro linee programmatiche Capacit di esporre sinteticamente ma con pregnanza concettuale Applicazione consapevole del linguaggio specifico La valutazione finale di suddetta prova frutto di una valutazione globale della singola prova supportata sempre e comunque da una quantificazione per indicatori
Lesplicitazione di tali capacit presuppone, ovviamente, la buona padronanza delle conoscenze e delle competenze gi individuate. Se da un lato tale esplicitazione identifica un livello di preparazione buono o ottimo, dallaltro lato rispetto alle finalit generali dellistruzione secondaria di secondo grado si pu configurare prevalentemente in termini di approccio, manifestandosi in percorsi di approfondimento critico e di individuazione di collegamenti pluridisciplinari e interdisciplinari nei quali lavvio di metodologie di ricerca e comparazione deve necessariamente prevalere sui concreti risultati

2. CONTENUTI DEL PERCORSO FORMATIVO E TEMPI DI REALIZZAZIONE: FILOSOFIA E STORIA Filosofia N. Titolo del modulo, 1. 2. 3. 4. 5. Idealismo tedesco Le filosofie post hegeliane La crisi di fine Ottocento Le filosofie dellesistenza del primo Novecento La crisi dei fondamenti Contenuti disciplinari Fichte, Schelling, Hegel Schopenhauer, Positivismo, Kierkegaard, Feuerbach, Marx Nietzsche, Freud, Bergson Heidegger, Sartre, Arendt Falsificazionismo di K. Popper Mese programmato Settembre- novembre (ore 26) Dicembre-gennaio (ore 20) Febbraio-marzo (ore 18) aprile (ore 10) Maggio (ore 3) Mese programmato settembre ottobre (ore 24) Novembre (ore 6) novembre - dicembre gennaio febbraio (ore 26) febbraio, marzo, aprile (ore 14) aprile maggio (ore 8)

Storia (tutte le unit didattiche rientrano nei nuclei B e C) N. Titolo del modulo, Contenuti disciplinari unit didattica, argomento 1. Guerre e Prima guerra mondiale, Rivoluzione russa, Rivoluzioni biennio rosso europeo, origini del Fascismo in Italia 2. Crisi economica e La grande crisi del 29 nuovo ordine mondiale 3. I sistemi politici Il nazionalsocialismo,il regime fascista, la degli anni trenta e la guerra di Spagna, la seconda guerra seconda guerra mondiale, la Resistenza mondiale 4. Il mondo e lItalia La guerra fredda, la decolonizzazione, ricostruiti lItalia repubblicana dalla ricostruzione agli anni settanta 5. Il mondo attuale La crisi dei regimi comunisti, la globalizzazione

Ore effettivamente svolte dal docente durante lanno scolastico, in data attuale: 155 ore

3. METODI DEL PERCORSO FORMATIVO E ATTIVIT DI RECUPERO


Nello sviluppo del programma, si preferita la lezione frontale di tipo tradizionale, almeno per introdurre gli argomenti. Alla spiegazione dei concetti fondamentali e allanalisi dei contenuti si affiancato, quando utile e possibile, lampliamento di alcune tematiche attraverso la visione critica di materiali audiovisivi a completamento del manuale. Le verifiche hanno offerto la possibilit di dibattere e approfondire i nuclei problematici sfruttando il contributo attivo degli studenti sia nella formulazione di questioni, sia nel trasferimento di conoscenze generali ad ambiti specifici, sia nellapplicazione di metodologie di ragionamento induttivo e deduttivo. Se pure nel rispetto dei nodi tematici pluridisciplinari definiti nella programmazione del Consiglio di classe, la trattazione degli argomenti avvenuta in modo autonomo, da un lato definendo i contenuti specifici alla disciplina, dallaltro lato favorendo negli studenti una metodologia il pi possibile autonoma di collegamenti interdisciplinari e di trasferimento da unarea allaltra di competenze e di informazioni. Correnti filosofiche , autori ed opere sono stati proposti privilegiando il loro inserimento nella complessa rete che li lega al contesto storico, sociale, culturale, secondo il taglio storicistico. In particolare, si cercato di trasmettere agli studenti un metodo sistematico di lavoro, costruito attraverso lo sviluppo e linterazione dei seguenti momenti di riconoscimento e identificazione: Per la Storia: Prendere atto della complessit degli aspetti (economico, politico, sociale, etico, culturale,) che costituiscono gli avvenimenti storici, le cui cause componenti e conseguenze non sono sempre e del tutto facilmente individuabili Cogliere gli eventi storici nelle loro connessioni semplici e complesse, significative dalle strutture sociali sottese Selezionare sequenze significative di eventi riconducibili allo sviluppo degli stati protagonisti della civilt europea e, in seconda istanza, occidentale Analizzare le dinamiche economiche e sociali, gli apporti culturali e le ideologie politiche principalmente responsabili delle relazioni tra eventi e fenomeni Conoscere, se pure nelle strutture generali, quei processi e/o avvenimenti della nostra storia recente che, pur non riguardando direttamente la geografia italiana, hanno profondamente influito sulla cultura attuale (Crisi del 29, Decolonizzazione, Guerra nel Vietnam) Evitare il riassunto estremo della storia generale, superando il livello dei saperi minimi per accedere a scelte pi consapevoli e motivate dei contenuti da approfondire, evitando la parcellizzazione per organizzare le conoscenze in significativi quadri di riferimento Per la Filosofia: Selezione degli autori realmente fondamentali per il rilevante influsso esercitato in ambiti culturali anche diversi, nel passato e nel presente Comprensione dello spessore della storia del pensiero filosofico non solo nei termini di speculazione fine a se stessa, ma soprattutto nelle connessioni pi ampie del pensiero scientifico, politico, etico, economico, storico e antropologico Valorizzazione del pensiero filosofico nelle prospettive sistematiche di ipotesi interpretative della realt e di percorsi di ricerca Valorizzazione delle suggestioni esistenziali riconoscibili nelle pi significative ideologie e/o teorizzazioni dellet contemporanea Nella scelta e nella costruzione degli approfondimenti personali, si tentato di stimolare, negli studenti, un approccio il pi possibile autonomo: in primo luogo nella selezione delle tematiche (secondo gli interessi personali, ma anche, a volte, muovendo dallimpatto emotivo di unopera, di un autore o di un evento); successivamente nella strutturazione del percorso e nella ricerca bibliografica.

4. MEZZI SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO


Fondamentale e insostituibile strumento di lavoro per gli studenti stato il manuale (per filosofia: Cioffi, Gallo, Luppi, Vigorelli, Zanette, Il testo filosofico , Ed. scolastiche Bruno Mondadori, Vol. 3 tomi 1 e 2; per storia: P. Ortoleva, M.Revelli, Let contemporanea, il novecento e il mondo attuale, Ed. scolastiche Bruno Mondadori, Vol. 3. Le scelte e le integrazioni dellinsegnante vanno interpretate come ipotesi di organizzazione della materia in percorsi coerenti e secondo possibili chiavi di lettura. Nonostante nelle lezioni frontali si sia tentato di approfondire tematiche e concetti, gli studenti non sono mai stati incoraggiati a sostituire il manuale con gli appunti, tranne per quegli autori o argomenti (esplicitamente segnalati nel programma) per i quali la trattazione del testo appare inutilmente complessa. Soprattutto per quanto concerne gli argomenti di Storia relativi al Novecento, sono state utilizzate videocassette con filmati depoca e documentari, allo scopo di arricchire il testo e rendere gradevole lo studio avvicinando gli studenti anche alla storia del costume e alla civilt materiale.

5. CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE


Il profitto stato misurato tramite verifiche in forma sia orale sia scritta, queste ultime specificamente predisposte in preparazione alla terza prova desame. In entrambe le forme, le prove sono state finalizzate al controllo del sicuro possesso dei contenuti, delle competenze espositive, dellacquisizione di metodi di analisi e di sintesi, delle capacit di stabilire raffronti e collegamenti, oltre che approfondimenti personali. Esse si sono svolte sia a partire dal singolo evento o autore, quindi procedendo ad inferire le caratteristiche del periodo e/o della corrente filosofica; sia a partire dalla definizione sintetica di concetti e/o di assunti culturali, quindi esemplificando attraverso la scelta motivata di fatti, personaggi, sequenze speculative. La valutazione ha sempre seguito i seguenti criteri generali: Rispetto della personalit e delle attitudini dello studente Interesse, impegno, partecipazione e continuit nello studio Progressi rispetto alla situazione di partenza Conseguimento degli obiettivi, secondo i livelli previsti.
La valutazione delle prove stata effettuata in quindicesimi, seguendo - se pure con gli adattamenti relativi alla specificit delle discipline le griglie di valutazione elaborate dal Consiglio di classe per la terza prova e per il colloquio. Per quanto concerne la taratura dalle prove essa stata mirata pi alla produzione di materiali duso che al confezionamento di prove direttamente utilizzabili, anche perch ci contraddirebbe la libert decisionale della Commissione desame ed il criterio di pertinenza che deve sussistere tra curriculum effettivamente svolto e prova desame. Nella valutazione, particolarmente della terza prova , si cercato di individuare criteri che valorizzino le prestazioni dello studente senza pregiudiziali. Nel caso di prove strutturate con quesiti affini per formulazione e impostazione, in presenza di quesiti senza risposta si proceduto alla misurazione delle competenze (esposizione sintetica, utilizzo corretto del linguaggio) nella globalit della prova, penalizzando quindi solo sul piano delle conoscenze. Nel caso di prove composte da quesiti eterogenei, che coinvolgano competenze diverse la valutazione media degli indicatori ha offerto il punteggio parziale (in quindicesimi) relativo alla singola risposta, la valutazione media tra i punteggi parziali ha dato il voto finale. Ho preferito operare sia nelle verifiche annuali durante i tre anni sia nelle simulazioni di terza prova soprattutto con verifiche scritte di FILOSOFIA perch, a mio parere, questa disciplina permette di valutare in modo pertinente (rispetto alla Storia) le capacit logiche, di sintesi e argomentative degli allievi. Del resto la storia gi molto presente nella strutturazione degli approfondimenti personali, oltre che compresa tra le opzioni della prima prova scritta. Ovviamente, nel corso del triennio, e di questultimo anno, gli allievi sono stati impegnati anche in verifiche scritte di storia.

Programma di STORIA
Anno scolastico 2012/2013 Classe III sez. B liceo Insegnante: Piergiorgio Casara NUCLEI TEMATICI E RISPETTIVE UNITA DIDATTICHE Volume in adozione: P. ORTOLEVA, M. REVELLI, Let contemporanea, Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori, Milano 2001. 1. GUERRA E RIVOLUZIONI 1.1) Le origini della prima guerra mondiale Le cause del conflitto, 27; lattentato di Sarajevo, 22; Alleanze militari e mobilitazione generale, 23; la dimensione mondiale del conflitto, 23; lEuropa alla vigilia del conflitto, 24/25 scheda; 1.2) Lo sviluppo del conflitto La guerra di posizione, 32/33 scheda; lItalia dalla neutralit allintervento, 34-36; il nuovo rapporto tra stato e societ, 51; la militarizzazione della politica, 52; i trattati di pace, 84-85; lEuropa dopo la prima guerra mondiale, 86 (scheda); 1.3 La rivoluzione russa La Russia allinizio del novecento, 54; la rivoluzione di febbraio, 56; i soviet, 59; le tesi di aprile e le posizioni bolsceviche, 61; la presa del palazzo dinverno, 65; guerra civile e invasioni straniere in Russia dal 1917 al 1922, 70 scheda; la NEP, 79; il testamento di Lenin, 144; la crescita del potere nelle mani Stalin, 145; limposizione dalle strutture agricole collettive, 301; stalinismo e repressione, 310-311; 1.4) Il biennio rosso europeo La societ dalle Nazioni, 87 scheda; dissoluzione del Reich e nascita della repubblica di Weimar, 91; la crisi politica italiana, 100; loccupazione dalle fabbriche in Italia, 102-103; il compromesso giolittiano e la fine dellagitazione, 105; la nascita del P.C.dI., 105; loccupazione di Fiume, 109; 1.5) Le origini del fascismo in Italia La paralisi politica, 111; il movimento fascista, 114-115; i liberali e il fascismo, 115; la marcia su Roma, 116-117; lattribuzione dei pieni poteri, 119; 2. CRISI ECONOMICA E NUOVO ORDINE MONDIALE 2.1 La grande crisi e i suoi insegnamenti economici Dal red scare allisolazionismo, 148-150;I fattori della fragilit, 178; il tracollo dei titoli azionari, 174; la recessione negli Stati Uniti, 175; la dimensione internazionale della crisi, 176-177 la debolezza del sistema finanziario, 178; le politiche protezionistiche, 188; lo stato interventista, 192, i caratteri dalle politiche Keynesiane, 196, il new deal, 246, 247, 251; New Deal e trasformazione dello Stato, 258-259; glossario: welfare state, 251; 3. I SISTEMI POLITICI DEGLI ANNI TRENTA E LA SECONDA GUERRA MONDIALE 3.1) Il nazionalsocialismo Lascesa del partito nazionalsocialista, 260; le elezioni del 32, 265; gli elettori dellNsdap, 267; la nomina di Hitler a cancelliere, lincendio del Reichstag e i pieni poteri a Hitler, 268; ideologia: la definizione di un modello politico, 271; leliminazione dellopposizione interna e la formazione dello stato totalitario, 272; la politica finanziaria, 275; lantisemitismo: le radici ideologiche, 278; la notte dei cristalli, 279; una gestione scientifica dello sterminio, 280; 3.2) Il regime fascista La fascistizzazione dello stato, 121; i primi provvedimenti, 121; le elezioni del 1924, 122; lassassinio di Matteotti, 123; la secessione dellAventino, 123; il Colpo di Stato del 3 gennaio 1925, 123; le leggi fascistissime, 124; la concentrazione del potere nellesecutivo, 128; lantifascismo, 124; Glossario: Tribunale speciale, 294; 3.3) LItalia fascista I patti lateranensi, 284; il plebiscito del 29, 285; laccordo di Stresa, 291; la guerra dEtiopia, 292; la scelta autarchica, 293; lalleanza con la Germania, 294, lorganizzazione del consenso, 296; 3.4) Le potenze democratiche europee e la guerra di Spagna 3.5) La solidit dalle istituzioni politiche e la presenza di una forte borghesia, 326-327; le difficili condizioni di governo in Spagna, 341; linsurrezione militare, 342; lintervento dalle potenze fasciste, 342; il contraddittorio atteggiamento dalle democrazie occidentali. 343; la dittatura franchista, 346; la guerra di Spagna, 347 (scheda);

3.6) Verso il conflitto mondiale Il disegno nazista di un nuovo ordine europeo, 348; loccupazione della Renania e l Anschluss, 348; la conferenza di Monaco, 349; il patto tedesco-sovietico. 350; lespansione tedesca alla vigilia della seconda guerra mondiale, 277 scheda; 3.7) La seconda guerra mondiale (I) La sconfitta della Francia, 351; la battaglia dInghilterra, 352; laggressione tedesca allURSS, 353; la resistenza sovietica, 356; la battaglia di Stalingrado, 360; lattacco giapponese e lintervento USA, 351; 3.8) La seconda guerra mondiale (II) Lintervento italiano nel conflitto, 366; la sconfitta italiana in Africa, 367; la guerra di Grecia e la campagna di Russia, 368; la caduta del regime, 369; il crollo dellasse, 363 scheda; gli interessi contrastanti dalle potenze vincitrici, 378; la conclusione della guerra, 379; La Resistenza Le prime bande, 371; la formazione della Repubblica Sociale Italiana, 371; dal congresso di Bari alla svolta di Salerno, 373; il movimento partigiano, 373; Resistenza e liberazione, 375 (scheda); la guerra partigiana, 376; le tre guerre nella Resistenza, 377; Il processo di Norimberga, 384-385. 4. IL MONDO RICOSTRUITO 4. 1) La divisione del mondo in blocchi e la guerra fredda Gli obiettivi dellURSS 394, ; Il piano Marshall e la Nato, 399; la guerra fredda, 403, 410-411; la divisione di Berlino, 406-407; lOrganizzazione dalle Nazioni Unite, 422-423; 4.2 La decolonizzazione e le sue conseguenze Caratteri e aspetti generali della decolonizzazione; lindipendenza dellIndia,424-426; Decolonizzazione dellAfrica, 433-435 (visione del film: La Battaglia di Algeri, di G. Pontecorvo); la vittoria comunista in Cina, 426-428; la conferenza di Bandung, 431; i presupposti del sottosviluppo, 431; la nascita dello Stato di Israele, 414-415 (scheda) (documentario: la nascita dello Stato di Israele) 4.3 La guerra del Vietnam la guerra del Vietnam, 450-451 scheda; le ragioni dellintervento americano, 452; le ripercussioni globali di una guerra locale, 454; documentario: il Vietnam; prima parte del film Apocaliss now di S. Kubrick 4.4 LItalia repubblicana dalla ricostruzione al centro-sinistra I governi di unit antifascista, 490; la questione istituzionale, 491; i contenuti democratici e sociali della Costituzione, 494; la scelta repubblicana, 492; il miracolo economico, 506; linstabilit del sistema politico italiano, 507; dal centrismo alla svolta a sinistra, 509; Aldo Moro e il centro-sinistra, 511; (visione del filmato : La notte della repubblica. Lassassinio Moro di Sergio Zavoli, documento RAI ) ; 4.5) LItalia degli anni settanta e ottanta Le lotte operaie nel biennio 1968-69, 653; il terrorismo di destra: la strategia della tensione e le organizzazioni segrete, 657 e 662 (visione del filmato La notte della Repubblica: lo stragismo di destra di Sergio Zavoli, documentario RAI); il terrorismo di sinistra, 661; i governi di unit nazionale,659 e il rapimento di A. Moro, 661; levoluzioni dei tre maggiori partiti negli anni ottanta, 667-668; 4.7) La Globalizzazione Una nuova rivoluzione spaziale, 670; Gli stadi della globalizzazione, 672; il processo di decentramento della produzione, 674; la globalizzazione finanziaria, 675; Problemi di identit, 703; i fondamentalismi e il nuovo tipo di conflitto, 704. N.B I numeri accanto ai titoli indicano le pagine del testo Vicenza, 15 maggio 2013 Firma del docente Piergiorgio Casara

PROGRAMMA DI FILOSOFIA
a.s. 2012/2013 classe III liceo sez. B

FICHTE
Gli elementi teorici fondamentali: I, 51-52, i principi della Dottrina della Scienza, I, II, III, 53; dalla coscienza teoretica a quella pratica, I, 56;.I, 58

HEGEL
La Fenomenologia dello Spirito: I, II, III, 184; II, 187; I, 188 + scheda 188 I e II ; III, 191; I, 192; Il sistema hegeliano La filosofia come conoscenza concettuale: II, 210; La Logica: la dialettica, I, II, III, 241; II, 215; La filosofia dello Spirito: lo Spirito soggettivo: I, 223; I, 225; lo Spirito oggettivo: II, 225; - lEticit: II, 227; I, 228; ; III, 230; - la storia: II, 232; I, 233 lo Spirito Assoluto: - arte e religione: III, 233; - la filosofia: II, 236; II, 237.

SCHOPENHAUER
La struttura dellopera: I, II, 271 Il Mondo come volont e rappresentazione: II, III, IV, 274; I, 275; IV, 276; Il problema della liberazione dalla Volont: II, IV, 278; II, III, 279;I, II, III, 280.

IL POSITIVISMO
Caratteri generali: I, 351

KIERKEGAARD
Il concetto di esistenza: dizionario, 484 Le possibilit e la scelta: II, III, IV, 457; I, 458; I, 459; I, II, 460; La religione: II, 461; I, 462; I, II, 465.

FEUERBACH
Alienazione e religione: II, III, 430;

MARX
Lavoro e alienazione:I, II, 493 + Scheda lettura: I, 519 Concezione materialistica della storia: II, 495; II, 498; I, 500; Critica delleconomia e analisi della societ capitalistica: II, 501; I, 502; II, 504; I, II, 503

NIETZSCHE
Filosofia e filologia: I, II, 630; Spirito Apollineo e Spirito Dionisiaco: II, III, 631; I, II, 634; I, 635; Critica della cultura: III, 637; II, 638; I, II, 644; III, 652; I, II, 653; La gaia scienza: la morte di Dio, I, II, 646; Lbermensch: I, II, 647; I, 649; Leterno ritorno e La volont di potenza: III, 649; I, II, 650; I, 651.

FREUD
La nascita della psicoanalisi: I, 878; Il sogno: I,II, 884 La struttura della personalit: II, 888; II, 889; I, 890 Il disagio della civilt (scheda) I, III, 891; I, II, 892.

BERGSON
Tempo spazializzato e tempo vissuto: II, III, 926;

tomo secondo
HEIDEGGER
Il problema del senso dellEssere: I, 151; II, 153 Lanalitica esistenziale: I, III, 155; III, 156; II, lesistenza in autentica: III, 157; Lessere-per-la-morte: I, II, III, 158.

SARTRE
LEssere e la scissione tra lin-s e il per-s: I, 299 Lesistenzialismo un umanismo: I, 300 (con lettura analitica dell'opera e selezione delle categorie esistenziali )

FALSIFICAZIONISMO ED EPISTEMOLOGIE CONTEMPORANEE


Lepistemologia falsificazionista di Popper: III, 662; II, 663; II, 664; I, 665

HANNA ARENDT
Vita activa: sintesi dellopera (scheda a cura del docente); la prassi e il discorso, 746

Vicenza, 15 maggio 2013

Firma del docente Piergiorgio Casara

All. A

RELAZIONE E PROGRAMMA DI INGLESE Classe: III Sez : B tradizionale Prof . M. Andriolo

1. Obiettivi raggiunti dalla classe: in termini di conoscenze Nell'acquisizione dei contenuti disciplinari, e specificatamente nellacquisizione di concetti, argomenti, procedure, linguaggi specifici, le conoscenze della classe risultano quasi discrete, in alcuni casi decisamente buone. in termini di competenze Nellapplicazione delle conoscenze acquisite la classe ha raggiunto un livello mediamente sufficiente, in alcuni casi pi che buono. in termini di capacit Nella capacit di analisi, di sintesi, di rielaborazione critica delle conoscenze acquisite, nellapplicazione delle stesse la classe ha raggiunto un livello globalmente pi che sufficiente, in alcuni casi ottimo.

2. CONTENUTI DEL PERCORSO FORMATIVO E TEMPI DI REALIZZAZIONE N. 1. 2. Titolo del modulo, unit didattica, argomento The Romantic Age W. Wordsworth Contenuti disciplinari Pre-Romantic period The Romantic movement E. Burke, A philosophical enquiry on the ideas of the Sublime and Beautiful Preface to Lyrical Ballads I Wandered Lonely as a Cloud My Heart Leaps up She Dwelt among the Untrodden Ways Ode: Intimations of Immortality Composed upon Westminster Bridge Biographia Literaria: Poetry and Imagination The Rime of the Ancient Mariner I, II, III, IV, VII Ozymandias Ode on a Grecian Urn Historical, social, literary context Hard Times Coketown Wuthering Heights The Picture of Dorian Gray The Importance of Being Earnest Modernism, Symbolism and Realism Interior Monologue/Extreme Interior Monologue: V. Woolf J. Joyce Heart of Darkness Dubliners: The Sisters Eveline extracts from Ulysses The Waste Land I, IV, V Waiting for Godot Mese programmato Settembre Settembre - Ottobre

3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11 12. 13. 14.

S. T. Coleridge P.B. Shelley J. Keats The Victorian Age C. Dickens E. Bronte O. Wilde The Modern Age J. Conrad J. Joyce T.S. Eliot S. Beckett

Ottobre Novembre Dicembre Febbraio Febbraio - Marzo Marzo Aprile - Maggio Marzo - Aprile Maggio da Gennaio Maggio Maggio

Le ore non dedicate esclusivamente alla presentazione dei contenuti disciplinari sopra indicati sono state utilizzate per svolgere verifiche orali, verifiche scritte, correzione delle stesse, recupero. In particolare, le verifiche scritte sono state corrette individualmente e, quando apparso necessario, stato impostato un lavoro di recupero, con quesiti assegnati per casa. Ore effettivamente svolte dal docente durante lanno scolastico, in data attuale: 81 3. METODI DEL PERCORSO FORMATIVO E ATTIVIT DI RECUPERO Movimenti, autori ed opere proposti sono stati trattati ponendoli, per quanto possibile, in relazione al contesto storico, sociale e culturale di riferimento, secondo una prospettiva storico letteraria. Sono state inoltre evidenziate le convinzioni estetiche ed i temi della produzione di ciascun autore. Il lavoro in genere iniziato dalla lettura ed analisi dei testi originali, in seguito integrate da notizie su autori e opere. Lattivit di recupero, tesa principalmente al recupero di lacune nello scritto, stata svolta tramite sostegno individuale con assegnazione di quesiti da trattare per casa, che sono stati corretti dallinsegnante ed in seguito consegnati agli alunni e commentati individualmente.

4. MEZZI SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO Le lezioni si sono svolte in aula, in alcuni casi con lausilio audio-visivo del notebook collegato al proiettore. Lo studio delle opere e degli autori iniziato dai brani proposti dal manuale in uso, che stato talvolta integrato con testi ritenuti significativi. Si cercato di dedicare tutto il tempo necessario allassimilazione di quanto man mano proposto. Dato lesiguo numero di ore a disposizione, tre unit orarie settimanali, sono state operate scelte molto nette sia in relazione agli autori sia in relazione alle opere trattate. Si infatti privilegiato lo studio di pochi autori tra i pi significativi dei periodi romantico, vittoriano e del primo 900, e lanalisi di un numero limitato di testi, per dare agli allievi la possibilit di apprezzare le caratteristiche salienti degli autori studiati, attraverso brani originali tratti dalle loro opere. Ogni autore stato inserito nel contesto storico-sociale di appartenenza. Ad integrazione e approfondimento sinergico di alcune tematiche proposte per il XX secolo, gli studenti hanno assistito a due conferenze in lingua sulla vita e le opere di J. Joyce e S. Beckett, che sono state tenute nel nostro istituto nel mese di gennaio 2013. A questo proposito, per fare in modo che gli studenti seguissero le conferenze con sufficienti conoscenze, da gennaio alcune ore sono state dedicate allo studio del XX secolo. Per quanto riguarda le attivit in preparazione allEsame di Stato, oltre alle simulazioni comuni di terza prova, i compiti in classe nel corso dellanno sono stati impostati secondo le modalit della terza prova desame.

5. CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE Sia le verifiche orali che le verifiche scritte sono state finalizzate alla misurazione delle conoscenze e della acquisizione dei contenuti, delle competenze espositive e linguistiche, della capacit di rielaborazione autonoma e di adeguata contestualizzazione. Le verifiche scritte sono consistite nella trattazione sintetica di quesiti relativi agli autori e ai periodi man mano studiati, nelle verifiche orali, che sono considerate parte integrante del lavoro quotidiano, si dato spazio anche a presentazioni autonome e interventi volontari da parte degli studenti. La valutazione ha tenuto conto dei seguenti criteri: interesse, impegno e continuit nello studio, progressi rispetto alla situazione di partenza, raggiungimento degli obiettivi prefissati. Per la valutazione si rimanda inoltre alle griglie elaborate dal dipartimento di inglese.

Vicenza, 15 maggio 2013

I rappresentanti degli studenti

Linsegnante

___________________________________ ___________________________________

All. A RELAZIONE E PROGRAMMA DI MATEMATICA Classe: III Sez : Bt Prof . Giancarlo Peruzzi

1. Obiettivi raggiunti dalla classe: in termini di conoscenze Nell'acquisizione dei contenuti disciplinari, e specificatamente nellacquisizione di concetti, argomenti, procedure, linguaggi specifici, le conoscenze della classe risultano discrete. in termini di competenze Nellapplicazione delle conoscenze acquisite la classe ha raggiunto un livello discreto. in termini di capacit Nella capacit di analisi, di sintesi, di rielaborazione critica delle conoscenze acquisite, nell applicazione delle stesse la classe ha raggiunto un livello discreto. 2. CONTENUTI DEL PERCORSO FORMATIVO E TEMPI DI REALIZZAZIONE
DATA MODULO 13/09/2012 FUNZIONI ARGOMENTO LEZIONI Insiemi numerici limitati e non limitati, estremi, massimo e minimo di insiemi. Intorni e punti di accumulazione. Correzione esercizi. Le funzioni, definizioni e classificazioni.
Massimo e minimo di una funzione. Funzioni crescenti e decrescenti. Pari e dispari.

29/10/2012 LIMITI

15/02/2013 LE DERIVATE

Ricerca del campo di esistenza di una funzione. Studio del segno di una funzione. Cinque esempi e prime definizioni. Limite di f(x) per x che tende a x0. Regole. Limite pi infinito per x che tende a x0. Limite -infinito e infinito per x che tende a x0. Limiti infiniti per x che tende a x0+ e x0- (limiti destro e sinistro). Limite finito per x che tende a infinito. Limite infinito per x che tende a infinito. Teoremi dell'unicit, della permanenza e del confronto con dimostrazioni. Teoremi della somma/differenza, prodotto/quoziente e potenza di limiti. Forme indeterminate. Primi esempi. (2 ore) Forme indeterminate: +oo -oo. 0/0, oo/oo. Limiti con esponenziali e logaritmi. Limiti notevoli: sinx/x e (1+1/x)^x. Infiniti e infinitesimi per x --> c. Funzioni continue in un punto. Specie dei punti di discontinuit . Teoremi delle funzioni continue (Bolzano, permanenza del segno, Weierstrass). Teorema di Weierstrass. Teorema di Bolzano-Darboux. Asintoti orizzontali e verticali. Asintoti obliqui. Studio approssimativo di funzioni. Rapporto incrementale. La derivata come limite del rapporto incrementale e suo significato geometrico. Correzione esercizi sulle derivate. Calcolo di alcune derivate fondamentali. (ripasso di alcuni limiti fondamentali).

Altre derivate fondamentali. Tangente ad una curva in un punto. Derivata di x^n e di x^alfa. Derivata della somma e della differenza. Dimostrazione della derivata di x^n. Coefficienti binomiali. Regola della derivata del prodotto e del quoziente. Dimostrazione del teorema della derivata del prodotto, dell'inversa e del quoziente. Derivabilit e continuit . Dimostrazione. Derivata di una funzione composta. Le derivate di ordine superiore. Teorema di Rolle (con dimostrazione). Teorema di Lagrange (senza dim.) Le conseguenze del teorema di Lagrange. Consegna e correzione verifica. Teorema di Cauchy. Primo teorema di de L'Ospital. Secondo teorema di de L'Opital. Esercizi. Forma indeterminata 0.infinito. Recupero verifica per 5 allievi. Altre forme indeterminate che si risolvono con l'Opital. STUDIO DI 06/05/2013 FUNZIONI Estremanti ed estremi. Ricerca dei massimi e dei minimi assoluti e relativi. Flessi. Studio completo di una funzione.

Ore effettivamente svolte dal docente durante lanno scolastico, in data attuale: 97. Ricontrollare!!!
3. METODI DEL PERCORSO FORMATIVO E ATTIVIT DI RECUPERO stata data rilevante importanza alla parte applicativa in modo da rendere pi digeribile la parte teorica. Sono stati dimostrati i teoremi pi importanti per i quali la dimostrazione potesse rappresentare un ulteriore e utile momento di riflessione di elaborazione mentale. Molti esercizi sono sempre stati svolti prima delle verifiche scritte e per il recupero sono state svolte spesso verifiche ulteriori per dare agli studenti la possibilit di raggiungere una migliore valutazione.

4. MEZZI SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO Le tre ore settimanali sono state sempre ripartite tra teoria ed esercizi e anche allinterno della stessa ora di lezione si cercato di alternare la parte teorica a quella pratica.

5. CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE Verifiche scritte con esercizi e domande o test per una verifica delle conoscenze teoriche.

Firma del docente

Vicenza, 15 maggio 2013

Programma effettivamente svolto Materia: Matematica Docente: Prof. Giancarlo Peruzzi DATA MODULO 13/09/2012 FUNZIONI ARGOMENTO LEZIONI Insiemi numerici limitati e non limitati, estremi, massimo e minimo di insiemi. Intorni e punti di accumulazione. Correzione esercizi. Le funzioni, definizioni e classificazioni.
Massimo e minimo di una funzione. Funzioni crescenti e decrescenti. Pari e dispari.

29/10/2012 LIMITI

15/02/2013 LE DERIVATE

Ricerca del campo di esistenza di una funzione. Studio del segno di una funzione. Cinque esempi e prime definizioni. Limite di f(x) per x che tende a x0. Regole. Limite pi infinito per x che tende a x0. Limite -infinito e infinito per x che tende a x0. Limiti infiniti per x che tende a x0+ e x0- (limiti destro e sinistro). Limite finito per x che tende a infinito. Limite infinito per x che tende a infinito. Teoremi dell'unicit, della permanenza e del confronto con dimostrazioni. Teoremi della somma/differenza, prodotto/quoziente e potenza di limiti. Forme indeterminate. Primi esempi. (2 ore) Forme indeterminate: +oo -oo. 0/0, oo/oo. Limiti con esponenziali e logaritmi. Limiti notevoli: sinx/x e (1+1/x)^x. Infiniti e infinitesimi per x --> c. Funzioni continue in un punto. Specie dei punti di discontinuit . Teoremi delle funzioni continue (Bolzano, permanenza del segno, Weierstrass). Teorema di Weierstrass. Teorema di Bolzano-Darboux. Asintoti orizzontali e verticali. Asintoti obliqui. Studio approssimativo di funzioni. Rapporto incrementale. La derivata come limite del rapporto incrementale e suo significato geometrico. Correzione esercizi sulle derivate. Calcolo di alcune derivate fondamentali. (ripasso di alcuni limiti fondamentali). Altre derivate fondamentali. Tangente ad una curva in un punto. Derivata di x^n e di x^alfa. Derivata della somma e della differenza. Dimostrazione della derivata di x^n. Coefficienti binomiali. Regola della derivata del prodotto e del quoziente. Dimostrazione del teorema della derivata del prodotto, dell'inversa e del quoziente. Derivabilit e continuit . Dimostrazione. Derivata di una funzione composta. Le derivate di ordine superiore. Teorema di Rolle (con dimostrazione). Teorema di Lagrange (senza dim.) Le conseguenze del teorema di Lagrange. Consegna e correzione verifica. Teorema di Cauchy. Primo teorema di de L'Opital. Secondo teorema di de L'Opital. Esercizi. Forma indeterminata 0.infinito. Recupero verifica per 5 allievi. Altre forme indeterminate che si risolvono con l'Opital. Estremanti ed estremi. Ricerca dei massimi e dei minimi assoluti e relativi.

STUDIO DI 06/05/2013 FUNZIONI

Flessi. Studio completo di una funzione.

I rappresentanti di classe: _______________________________

Il docente: (Prof. G. Peruzzi) _________________________________

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All. A RELAZIONE E PROGRAMMA DI FISICA Classe: III Sez : Bt Prof . Giancarlo Peruzzi

1. Obiettivi raggiunti dalla classe: in termini di conoscenze Nell'acquisizione dei contenuti disciplinari, e specificatamente nellacquisizione di concetti, argomenti, procedure, linguaggi specifici, le conoscenze della classe risultano discrete. in termini di competenze Nellapplicazione delle conoscenze acquisite la classe ha raggiunto un livello discreto. in termini di capacit Nella capacit di analisi, di sintesi, di rielaborazione critica delle conoscenze acquisite, nell applicazione delle stesse la classe ha raggiunto un livello discreto. 2. CONTENUTI DEL PERCORSO FORMATIVO E TEMPI DI REALIZZAZIONE
DATA MODULO ARGOMENTO LEZIONI
L'azione a distanza e ll concetto di campo. Il campo gravitazionale. Da Newton a Einstein. Il moto dei satelliti. La quantit di moto e la sua conservazione. L'energia cinetica negli urti elastici e anelastici. Gli urti elastici su un piano tra masse uguali. Il momento angolare e la sua conservazione nei sistemi isolati. L'energia meccanica e la sua conservazione. Il lavoro. Forze conservative ed energia potenziale. Forze conservative. Il moto armonico e la conservazione dell'energia. Le oscillazioni in una corda. Ampiezza, periodo, frequenza. La funzione d'onda. Periodo, lunghezza d'onda. frequenza, velocit . Eq. d'onda. Onde trasversali e longitudinali. Polarizzazione. Fronte d'onda. Inizio Fenomeni ondulatori. Riflessione e rifrazione: legge di riflessione elegge di Snell. Interferenza e sovrapposizione degli effetti. Diffrazione e principio di Huygens. L'ondoscopio. Le onde stazionarie. Il suono. Effetto Doppler. La luce. Sorgenti. Propagazione rettilinea. Legge di riflessione. Rifrazione della luce. Gli indici di rifrazione. La riflessione totale. Le lenti sottili e l'equazione degli ottici. Le lenti convergenti e la formazione dell'immagine. Lenti divergenti. Il modello ondulatorio della luce. L'esperienza di Young. Interferenza. Interferenza (fenditure di Young). Puntualizzazioni sull'ottica geometrica e l'ottica fisica. Un esercizio sul prisma. La dispersione e l'esperienza di Newton. I termometri e le scale della temperatura Celsius e Fahernheit. La dilatazione nei solidi e nei liquidi Il principio 0 della termodinamica. Le leggi di Gay-Lussac. La scala della temperatura assoluta. Trasformazioni isocore, isobare e isoterme (legge di Boyle) L'equazione di stato dei gas. Correzione esercizi. La teoria cinetica dei gas. Correzione esercizi sulla teoria cinetica dei gas.

15/09/2012 CAMPI LA QUANTITA 18/09/2012 DI MOTO LENERGIA E LA SUA 20/09/2012 CONSERVAZIONE

11/10/2012 LE ONDE

LABORATORIO

15/12/2012 TERMODINAMICA

02/03/2013 ELETTROLOGIA

23/04/2013 MAGNETISMO LABORATORIO

Calore. Calore specifico. Capacit termica. Stati di aggregazione. Calore latente di fusione. Calore latente di ebollizione. Conduzione. Convezione. Irraggiamento. Energia interna. Equivalenza tra lavoro e calore. Primo principio della termodinamica. Le trasformazioni reversibili e irreversibili. Il primo principio di termodinamica nelle trasformazioni isobare, isocore, isoterme e adiabatiche. Le macchine termiche. Il rendimento. Il ciclo di Carnot. La macchina frigorifera. Il secondo principio della termodinamica. Entropia. Esperienze con l'elettroscopio. La carica elettrica. La legge di Coulomb. Il campo elettrico. Campo elettrico di una superficie piana infinitamente estesa. Campo elettrico di due sup. piane di carica opposta. La circuitazione e l'energia potenziale gravitazionale. La circuitazione e l'energia potenziale elettrica. Il potenziale elettrico. La differenza di potenziale. Il lavoro in una regione di campo elettrico uniforme. I condensatori piani. La capacit di un condensatore. L'energia immagazzinata in un condensatore. Moto di una carica in un campo elettrico. Intensit di corrente. Velocit di deriva. Generatori di tensione e f.e.m. La resistenza e la Prima legge di Ohm. La seconda legge di Ohm. Il circuito elettrico. La potenza. Resistenze in serie. Resistenze in parallelo. Condensatori in serie e in parallelo. Introduzione a i fenomeni magnetici. Esperienza di Oersted e esperienza di Faraday. Legge di Ampere. La forza di Lorentz. La resistivit . L'esperienza di Oersted. La legge di Biot-Savart. Spire e solenoidi. Materiali magnetici. Il moto di una carica in un campo magnetico. Linduzione magnetica.

Ore effettivamente svolte dal docente durante lanno scolastico, in data attuale: 75.Ricontrollare!!!
3. METODI DEL PERCORSO FORMATIVO E ATTIVIT DI RECUPERO stata data rilevante importanza allo svolgimento dei problemi in classe in modo da rendere pi digeribile la parte teorica. Nei limiti del tempo disponibile, molto poco data la vastit del programma, gli studenti sono stati accompagnati in laboratorio per assistere ad alcune esperienze e, possibilmente, per compiere essi stessi alcune misure. In caso di insufficienze sono state effettuate prove di recupero oppure interrogazioni per dare agli studenti la possibilit di migliorare la loro valutazione. 4. MEZZI SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO Le tre ore settimanali sono state sempre ripartite tra teoria ed esercizi e anche allinterno della stessa ora di lezione si cercato di alternare la parte teorica a quella pratica. 5. CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE Verifiche valide per lorale con esercizi e domande o test.

Firma del docente


Vicenza, 15 maggio 2013

Programma effettivamente svolto Materia: Fisica Docente: Prof. Giancarlo Peruzzi DATA MODULO ARGOMENTO LEZIONI
L'azione a distanza e ll concetto di campo. Il campo gravitazionale. Da Newton a Einstein. Il moto dei satelliti. La quantit di moto e la sua conservazione. L'energia cinetica negli urti elastici e anelastici. Gli urti elastici su un piano tra masse uguali. Il momento angolare e la sua conservazione nei sistemi isolati. L'energia meccanica e la sua conservazione. Il lavoro. Forze conservative ed energia potenziale. Forze conservative. Il moto armonico e la conservazione dell'energia. Le oscillazioni in una corda. Ampiezza, periodo, frequenza. La funzione d'onda. Periodo, lunghezza d'onda. frequenza, velocit . Eq. d'onda.

15/09/2012 CAMPI LA QUANTITA 18/09/2012 DI MOTO LENERGIA E LA SUA 20/09/2012 CONSERVAZIONE

11/10/2012 LE ONDE

LABORATORIO

15/12/2012 TERMODINAMICA

Onde trasversali e longitudinali. Polarizzazione. Fronte d'onda. Inizio Fenomeni ondulatori. Riflessione e rifrazione: legge di riflessione elegge di Snell. Interferenza e sovrapposizione degli effetti. Diffrazione e principio di Huygens. L'ondoscopio. Le onde stazionarie. Il suono. Effetto Doppler. La luce. Sorgenti. Propagazione rettilinea. Legge di riflessione. Rifrazione della luce. Gli indici di rifrazione. La riflessione totale. Le lenti sottili e l'equazione degli ottici. Le lenti convergenti e la formazione dell'immagine. Lenti divergenti. Il modello ondulatorio della luce. L'esperienza di Young. Interferenza. Interferenza (fenditure di Young). Puntualizzazioni sull'ottica geometrica e l'ottica fisica. Un esercizio sul prisma. La dispersione e l'esperienza di Newton. I termometri e le scale della temperatura Celsius e Fahernheit. La dilatazione nei solidi e nei liquidi Il principio 0 della termodinamica. Le leggi di Gay-Lussac. La scala della temperatura assoluta. Trasformazioni isocore, isobare e isoterme (legge di Boyle) L'equazione di stato dei gas. Correzione esercizi. La teoria cinetica dei gas. Correzione esercizi sulla teoria cinetica dei gas. Calore. Calore specifico. Capacit termica. Stati di aggregazione. Calore latente di fusione. Calore latente di ebollizione. Conduzione. Convezione. Irraggiamento. Energia interna. Equivalenza tra lavoro e calore. Primo principio della termodinamica. Le trasformazioni reversibili e irreversibili. Il primo principio di termodinamica nelle trasformazioni isobare,

02/03/2013 ELETTROLOGIA

23/04/2013 MAGNETISMO LABORATORIO

isocore, isoterme e adiabatiche. Le macchine termiche. Il rendimento. Il ciclo di Carnot. La macchina frigorifera. Il secondo principio della termodinamica. Entropia. Esperienze con l'elettroscopio. La carica elettrica. La legge di Coulomb. Il campo elettrico. Campo elettrico di una superficie piana infinitamente estesa. Campo elettrico di due sup. piane di carica opposta. La circuitazione e l'energia potenziale gravitazionale. La circuitazione e l'energia potenziale elettrica. Il potenziale elettrico. La differenza di potenziale. Il lavoro in una regione di campo elettrico uniforme. I condensatori piani. La capacit di un condensatore. L'energia immagazzinata in un condensatore. Moto di una carica in un campo elettrico. Intensit di corrente. Velocit di deriva. Generatori di tensione e f.e.m. La resistenza e la Prima legge di Ohm. La seconda legge di Ohm. Il circuito elettrico. La potenza. Resistenze in serie. Resistenze in parallelo. Condensatori in serie e in parallelo. Introduzione a i fenomeni magnetici. Esperienza di Oersted e esperienza di Faraday. Legge di Ampere. La forza di Lorentz. La resistivit . L'esperienza di Oersted. La legge di Biot-Savart. Spire e solenoidi. Materiali magnetici. Il moto di una carica in un campo magnetico. Linduzione magnetica.

I rappresentanti di classe: _______________________________

Il docente: (Prof. G. Peruzzi) _________________________________

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Allegato A RELAZIONE E PROGRAMMA DI SCIENZE Classe: III Sez : BT Prof . Stefani Elena

1. Obiettivi raggiunti dalla classe: in termini di conoscenze Nell'acquisizione dei contenuti disciplinari, e specificatamente nellacquisizione di concetti, argomenti, procedure, linguaggi specifici, le conoscenze della classe risultano in generale discrete e per una parte della classe buone. in termini di competenze Nellapplicazione delle conoscenze acquisite la classe ha raggiunto in generale un livello discreto e per una parte della classe buono. in termini di capacit Nella capacit di analisi, di sintesi, di rielaborazione critica delle conoscenze acquisite, nell applicazione delle stesse la classe ha raggiunto un livello in generale discreto e per una parte della classe buono. 2. CONTENUTI DEL PERCORSO FORMATIVO E TEMPI DI REALIZZAZIONE N. 1. Titolo del modulo, unit didattica, argomento
Cap. 24. I sistemi muscolare e scheletrico.

Contenuti disciplinari
Lorganizzazione corporea dei mammiferi. I tessuti del corpo umano. Alcune importanti funzioni dellorganismo. Il sistema muscolare. Il sistema scheletrico. Il sistema digerente: unintroduzione. Masticazione e deglutizione del cibo. Lo stomaco: demolizione del cibo. Lintestino tenue: digestione e assorbimento del cibo. Lintestino crasso: assorbimento ed eliminazione. Regolazione del glucosio ematico. Una dieta corretta.

Mese programmato Settembre Ottobre

2.

Cap. 25. Il sistema digerente.

Ottobre

3.

Cap. 26. Il sistema respiratorio.

Diffusione e pressione atmosferica. Il sistema respiratorio. Trasporto e scambi di gas. Il controllo della respirazione. Approfondimenti: La respirazione artificiale Si pu smettere di fumare?

Ottobre - Novembre

4.

Cap. 27. Il sistema circolatorio.

Il sistema circolatorio.

Novembre Dicembre

Il sangue. I vasi sanguigni. Il cuore. La pressione sanguigna. Il sistema linfatico. Approfondimenti: Colesterolo e malattie cardiocircolatorie. Le cellule staminali.

5.

Cap. 28. Il sistema escretore e la termoregolazione.

Anatomia del sistema escretore. La funzione dei reni. La regolazione della temperatura corporea. Approfondimenti: Organismi ectotermi e endotermi.

Gennaio

6.

Cap. 31. Il sistema nervoso.

Struttura del sistema nervoso. Limpulso nervoso. Lepilessia. (no: Sclerosi laterale amiotrofica) La sinapsi. (no: Azione degli psicofarmaci) La percezione sensoriale. La strutture dellencefalo ( in generale). Le meningi. Cervello e corteccia cerebrale. Cervello destro e sinistro. Il sistema limbico: sonno e sogno, memoria e apprendimento. I neuroni specchio. Approfondimenti. Oppiacei interni: le endorfine Droghe e dipendenze ( concetti fondamentali).

Gennaio Febbraio

7.

Cap.30. Il sistema endocrino.

I due sistemi di comunicazione. Anatomia e fisiologia del sistema endocrino. Lipofisi. Lipotalamo. La tiroide e le paratiroidi. Le ghiandole surrenali. Il pancreas. La ghiandola pineale. Il meccanismo dazione degli ormoni. Approfondimenti: I feromoni Le prostaglandine.

Marzo - Aprile

8.

Cap. 32. Il sistema riproduttore.

Il sistema riproduttore maschile. Il sistema riproduttore femminile. Le malattie a trasmissione sessuale. La fecondazione. La contraccezione. Approfondimenti: Il dimorfismo sessuale Esami diagnostici per la prevenzione dei tumori femminili

Aprile - Maggio

Se non specificato nulla, ma viene riportato solo il titolo del paragrafo, si intende che il paragrafo stato trattato completamente. Sono state trattate solo le schede di approfondimento riportate in programma.

Ore effettivamente svolte dal docente durante lanno scolastico, in data attuale: 56

3. METODI DEL PERCORSO FORMATIVO E ATTIVIT DI RECUPERO Tutte le spiegazioni sono state svolte in modo frontale integrando con schemi, filmati , cd-rom e cercando di coinvolgere quanto pi possibile gli alunni, stimolandoli alla comprensione e allanalisi degli argomenti. Particolare attenzione nello svolgimento delle unit tematiche stata riservata ai collegamenti e ad un uso corretto della terminologia specifica. Sono stati svolti e poi corretti gli esercizi alla fine del capitolo ( quelli segnati). Nella prima parte dellanno inoltre si svolta unattivit di ripasso di argomenti svolti negli anni precedenti ma propedeutici ai temi affrontati in questo anno scolastico. Le attivit di recupero sono state svolte in itinere visto anche il modesto numero di insufficienze.

4. MEZZI SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO Il testo utilizzato Invito alla biologia B - Fisiologia umana sesta edizione di H. Curtis , N. Sue Barnes Ed. Zanichelli. Il testo stato integrato con DVD, cd-rom e materiale rintracciato online. Dato il numero esiguo di ore a disposizione non stato possibile, come nelle intenzioni, svolgere il capitolo relativo al sistema immunitario e approfondire ulteriormente gli argomenti trattati.

5. CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE Oltre alle verifiche orali sono state svolte prove scritte strutturate per ottenere un numero congruo di valutazioni. La valutazione ha tenuto conto della partecipazione e dellimpegno, delle conoscenze acquisite, della capacit di rielaborazione ed esposizione, della capacit di effettuare collegamenti con altri argomenti e del possesso di un linguaggio scientifico chiaro e preciso.

Firma del docente Elena Stefani Vicenza, 15 maggio 2013

RELAZIONE E PROGRAMMA DI STORIA DELLARTE Classe: III 1. Sez : B Prof . Cristina Borin

Obiettivi raggiunti dalla classe:

in termini di conoscenze Nell'acquisizione dei contenuti disciplinari, e specificatamente nellacquisizione di concetti, argomenti, procedure, linguaggi specifici, le conoscenze della classe risultano mediamente buone, con punte di livello ottimo. A conclusione di un percorso formativo coerentemente sviluppato nellarco del triennio, gli studenti hanno conseguito, secondo diversi livelli, i seguenti obiettivi: Apprendimento delle progressive modificazioni nel tempo dellarte visuale, in ordine ai contenuti e al linguaggio, secondo levoluzione interna relativa al suo specifico ordinamento e secondo lassimilazione, dal contesto extra-artistico, di modelli iconici, strutturali, stilistici Apprendimento delle caratteristiche principali dei pi significativi movimenti dellarte europea, nelle loro linee programmatiche e nelle manifestazioni pi note Identificazione delle principali personalit artistiche europee nelle connessioni con il clima culturale e sociale ed eventualmente in alcune significative vicende esistenziali Apprendimento dei principali procedimenti tecnici e delle caratteristiche dei materiali Apprendimento del lessico specifico Apprendimento delle fondamentali leggi di percezione del testo visivo, relative a segno, forma, configurazione, colore. Tale sistema di conoscenze stato impostato a partire dallinizio del triennio, pertanto in questanno scolastico stato perseguito soprattutto un approfondimento delle strutture cognitive, oltre al completamento del percorso storicistico con gli argomenti relativi al XIX e XX secolo. Per accedere alla valutazione di sufficienza, lo studente deve ripetere le informazioni con correttezza di contenuto e di lessico; per accedere alla valutazione di discreto, deve selezionare le informazioni pertinenti al contesto ed esprimerle con correttezza; per accedere alla valutazione di buono, deve riorganizzare in sequenze logiche le informazioni ed esporle con propriet di linguaggio; per accedere alla valutazione di ottimo, deve riorganizzare le informazioni con sicurezza e controllo delle connessioni e dei passaggi logici, esponendole con pregnanza lessicale. in termini di competenze Nellapplicazione, in forma analitica e in forma sintetica, delle conoscenze acquisite la classe ha raggiunto un livello mediamente discreto, in diversi casi buono. A conclusione di un percorso formativo coerentemente sviluppato nellarco del quinquennio, gli studenti hanno conseguito, secondo diversi livelli, i seguenti obiettivi: Lettura analitica del testo visivo secondo i seguenti parametri: Elementi visivo-strutturali (processi percettivi relativi a forme e strutture, punto di vista ricettivale) Elementi tecnico-strutturali (disegno, colore, produzione tridimensionale, ) Elementi iconico-rappresentativi (concetti iconologici, nesso riconoscibile fra tradizione e fonte letteraria, ) Riconoscimento della polifunzionalit e polisemia dellimmagine (raffigurazione come veicolo di significati ampi e profondi, trasmessi dagli aspetti denotativi connotativi strutturali e materiali) Riconoscimento nel testo artistico dei fondamentali elementi dellatto comunicativo (emittente testo utente)

Valutazione selettiva e sintetica del testo visivo (riconoscimento degli elementi visivi, inferenza, relazioni tra segni e conformazioni) Inserimento del testo visivo in un contesto storico-culturale Applicazione consapevole del linguaggio specifico Tali obiettivi operativi sono stati perseguiti fin dal terzo anno del percorso scolastico, ovviamente secondo progressivi livelli di difficolt. A conclusione del triennio, per accedere alla valutazione di sufficienza, lo studente deve dimostrare di saper analizzare il testo visivo utilizzando i parametri dati e applicando il linguaggio specifico; per accedere alla valutazione di discreto o buono, deve dimostrare anche di possedere le ulteriori abilit, se pure nellambito di testi visivi gi noti o di un percorso guidato dallinsegnante; per accedere alla valutazione di ottimo, deve dimostrare di saper applicare autonomamente le metodologie acquisite (di lettura analitica, valutazione selettiva e sintetica, riconoscimento e contestualizzazione) a testi visivi non noti, se pure assimilabili ad altri gi studiati. in termini di capacit Nella capacit di approfondimento autonomo e di rielaborazione critica delle conoscenze acquisite, nellapplicazione delle stesse la classe ha raggiunto un livello mediamente discreto, in diversi casi buono. A conclusione di un percorso formativo coerentemente sviluppato nellarco del triennio, gli studenti hanno conseguito, secondo diversi livelli, i seguenti obiettivi: Individuare linterazione tra il sistema comunicativo estetico e gli altri sistemi, nelle rispettive capacit di interpretare i bisogni comunicativi della societ Organizzare autonomamente un approfondimento critico selezionando fonti bibliografiche pertinenti e qualificate. Lesplicitazione di tali capacit presuppone, ovviamente, la buona padronanza delle conoscenze e delle competenze gi individuate. Se da un lato tale esplicitazione identifica un livello di preparazione buono o ottimo, dallaltro lato rispetto alle finalit generali dellistruzione secondaria di secondo grado si pu configurare prevalentemente in termini di approccio, manifestandosi in percorsi di approfondimento critico e di individuazione di collegamenti pluridisciplinari e interdisciplinari nei quali lavvio di metodologie di ricerca e comparazione deve necessariamente prevalere sui concreti risultati. 2. CONTENUTI DEL PERCORSO FORMATIVO E TEMPI DI REALIZZAZIONE N. Titolo del modulo, unit didattica, argomento
Romanticismo

Contenuti disciplinari

Mese programmato

1.

concezioni estetiche in rapporto ai nuovi valori: natura, storia, politica Pittoresco e Sublime (cenni) profonda esigenza di aderire al vero; ricerca della verosimiglianza; arte e fotografia; istanze di denuncia sociale; Courbet il realismo in Italia (cenni)

settembre (2 ore)

2. 3.

La pittura di natura Realismo

settembre ottobre (2 ore) ottobre (7 ore)

4.

Impressionismo

arte en plein air; sperimentazione di un nuovo linguaggio; i temi e i soggetti; le serie; Manet Monet Degas Renoir scomposizione scientifica della luce e Pointillisme; Seurat e Signac dalla sperimentazione impressionista ai nuovi esiti espressivi; Gauguin e il primitivismo; Van Gogh e lespressione gestuale; Czanne e la lettura strutturale della realt riflessione sullarte e sullartista; provocazione, soggettivismo, spiritualismo, irrazionalismo, primitivismo; identit arte/vita pre-espressionismo; Munch Ensor il contenuto stravolge la forma; uso arbitrario del colore; Die Brcke; Fauves spiritualismo e realt interiore; dominio della interpretazione soggettiva; codificazione di un linguaggio segnico; Kandinsky Mondrian indagine strutturale e razionale della realt; fasi analitica e sintetica; Picasso e Braque mito del progresso e della velocit; studio della fotografia; Boccioni Balla Carr Duchamp: dal Nudo che scende le scale al Grande Vetro al Ready-made la realt al di l delle apparenze: de Chirico e Carr subconscio e arte; lautomatismo psichico; irrazionale e assurdo Espressionismo astratto; Action Painting; Pollock New Dada e Pop Art

novembre (5 ore)

5.

Neoimpressionismo e Postimpressionismo

novembre dicembre gennaio (7 ore)

6.

Le avanguardie storiche

gennaio (1 ora)

7.

Espressionismo

gennaio febbraio (4 ore)

8.

Astrattismo

febbraio marzo (4 ore)

9.

Cubismo

marzo (3 ore)

10.

Futurismo

aprile (6 ore)

11.

Dadaismo

maggio (2 ore)

12. 13.

Metafisica Surrealismo

maggio (2 ore) maggio (2 ore)

14.

avanguardie americane

giugno (2 ore)

Ore effettivamente svolte dal docente durante lanno scolastico, in data attuale: 56. 3. METODI DEL PERCORSO FORMATIVO E ATTIVIT DI RECUPERO Nello sviluppo del programma, si preferita la lezione frontale di tipo tradizionale, almeno per introdurre gli argomenti. Alla spiegazione dei concetti fondamentali e allanalisi dei contenuti si affiancato, quando utile e possibile, lampliamento di alcune tematiche attraverso la visione critica di altri testi e repertori di immagini a completamento del manuale. Le verifiche hanno offerto la possibilit di dibattere e approfondire i nuclei problematici sfruttando il contributo attivo degli studenti sia nella formulazione di questioni, sia nel trasferimento di conoscenze generali ad ambiti

specifici, sia nellapplicazione di metodologie di ragionamento induttivo e deduttivo. La trattazione degli argomenti avvenuta in modo consequenziale, da un lato definendo i contenuti specifici alla disciplina, dallaltro lato favorendo negli studenti una metodologia il pi possibile autonoma di collegamenti interdisciplinari e di trasferimento da unarea allaltra di competenze e di informazioni. Movimenti, autori ed opere sono stati proposti privilegiando il loro inserimento nella complessa rete che li lega al contesto storico, sociale, culturale, secondo il taglio storicistico. Nei limiti delle ore disponibili, lanalisi dellopera ha svolto un ruolo centrale, a partire dallapproccio globale sintetico per ricostruire, attraverso un percorso guidato dallinsegnante ma arricchito dallapporto degli studenti, le strutture significanti, i rapporti interni, i livelli di senso, le tecniche, i rapporti con il contesto di provenienza. In particolare, si cercato di trasmettere agli studenti un metodo sistematico di lettura dellopera, costruito attraverso lo sviluppo e linterazione dei seguenti momenti di riconoscimento e identificazione: Aspetto tematico e rappresentativo (dal significato letterale a quello connotativo e simbolico) Aspetto linguistico-strutturale (lettura di segni organizzati in una composizione) Aspetto tecnico (medium espressivo e procedimento della sua utilizzazione) Aspetto comunicativo Rapporto con il genere, la tradizione, la situazione storico-sociale, la cultura del tempo. 4. MEZZI SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO Fondamentale e insostituibile strumento di lavoro per gli studenti stato il manuale (Bona Castelletti, Percorso di Storia dellArte, vol 3, Dal Neoclassicismo ai minimalismi , Einaudi Scuola): le scelte e le integrazioni dellinsegnante vanno interpretate come ipotesi di organizzazione della materia in percorsi coerenti e secondo possibili chiavi di lettura. Nonostante nelle trattazioni in classe si sia tentato di approfondire tematiche e concetti, per lo studio domestico gli studenti non sono mai stati incoraggiati a sostituire il manuale (o altri testi di libera consultazione) con gli appunti desunti dalle lezioni dellinsegnante. Quanto ai tempi, le ore di lezione nellanno scolastico sono state 66, circa un terzo delle quali riservato alle verifiche. 5. CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE Il profitto stato misurato tramite verifiche in forma sia orale sia (prevalentemente) scritta, queste ultime specificamente predisposte secondo le tipologie in uso nella terza prova desame. In entrambe le forme, le prove sono state finalizzate al controllo del sicuro possesso dei contenuti, delle competenze espositive, dellacquisizione di metodi di lettura delle opere, delle capacit di stabilire raffronti e collegamenti, oltre che approfondimenti personali. Esse si sono svolte sia a partire dalla singola opera darte, quindi procedendo ad inferire le caratteristiche dellautore, del movimento o del periodo; sia a partire dalla definizione sintetica di concetti e/o di assunti culturali, quindi esemplificando attraverso la scelta motivata di opere specifiche. La valutazione ha sempre seguito i seguenti criteri generali: rispetto della personalit e delle attitudini dello studente interesse, impegno, partecipazione e continuit nello studio progressi rispetto alla situazione di partenza conseguimento degli obiettivi, secondo i livelli previsti. Le verifiche, scritte e orali, sono state valutate in riferimento alla tabella qui di seguito riportata, che presenta un punteggio tarato sia in decimi (per la normale valutazione intermedia) sia in quindicesimi (per le simulazioni di terza prova). I normali test somministrati durante lattivit

didattica sono stati costruiti prevalentemente sulla tipologie A e B. TABELLA DI VALUTAZIONE - STORIA DELLARTE
Giudizio sintetico Conoscenza dellargomento Competenze espositive Competenze lessicali

Gravemente insufficiente 1-7/15 o 1-4/10 Insufficiente 8-9/15 o 5/10 Sufficiente 10/15 o 6/10

Conoscenze non Esposizione acquisite correttamente frammentaria

Lessico scorretto

Conoscenze parzialmente acquisite Conoscenze acquisite in forma elementare

Esposizione schematica Esposizione nel complesso completa ma lineare

Lessico povero

Lessico generico ma corretto

Discreto buono 11-14/15 o 7-8/10 Ottimo 15/15 o 9-10/10

Conoscenze assimilate Esposizione completa Lessico specifico in forma corretta e appropriata Conoscenze bene assimilate Esposizione articolata Lessico specifico e accurato PUNTEGGIO TOTALE (media dei precedenti)

Punteggio parziale

Firma del docente

Vicenza, 15 maggio 2013

RELAZIONE E PROGRAMMA DI EDUCAZIONE FISICA Classe: III Sez : B Prof . Tealdo Luisa

1. Obiettivi raggiunti dalla classe: in termini di conoscenze Nell'acquisizione dei contenuti disciplinari, e specificatamente nellacquisizione di concetti, procedure, linguaggi specifici, le conoscenze della classe risultano discrete

argomenti,

in termini di competenze Nellapplicazione delle conoscenze acquisite la classe ha raggiunto un livello discreto

in termini di capacit Nella capacit di analisi, di sintesi, di rielaborazione critica delle conoscenze acquisite, nell applicazione delle stesse la classe ha raggiunto un livello discreto 2. CONTENUTI DEL PERCORSO FORMATIVO E TEMPI DI REALIZZAZIONE N. Titolo del modulo, unit didattica, argomento 1. Modulo delle cap. condizionali e coordinative Contenuti disciplinari 1. definizione di prestazione e analisi dei valori di intensit e durata; 1. conoscenza del concetto di adattamento (testo pag. 226 229); 2. conoscenza del concetto di abilit motoria (tsto pag. 230 -237); 3. conoscenza del concetto di apprendimento motorio ( testo pag. 238 243); 4. conoscenza del concetto di capacit motoria (testo pag. 244 247); 5. conoscenza dei concetti di allenamento e di carico allenante; (testo pag. 248 -255) 6. conoscenza dei concetti di enrgia e di consumo energetico anaerobico e aerobico; (testo pag. 256 260) 7. conoscenza dei concetti di recupero, di debito di O2, di supercompensazione; (testo da pag. 261 -263 e appunti) 8. conoscenza dei principi che regolano la programmazione dellallenamento (testo pag. 273), definizione dei principi generali e dei metodi di allenamento della resistenza (testo pag. 300 307 e appunti), della velocit (cenni) (testo pag. 310-314) e della forza (testo pag.274-281,286,289,290,292,293,296,297) 9. attivit pratica sulla corsa di resistenza: percorsi in ambiente naturale a ritmo continuo, costante e variabile; controllo, rilevazione e confronto dei valori della frequenza cardiaca a riposo, sotto sforzo e in fase di recupero; 10. esercizi di coordinazione generale e specifica a corpo libero e/o con attrezzi; 11. attivit pratica di controllo della postura, es. di tonificazione generale a corpo libero e con attrezzi, es. di potenziamento pre-atletico propedeutici alle specifiche discipline sportive; 12. saltelli e/o andature Mese programmato Settembre: 1 ora Ottobre: 1 ora

Ottobre : 1 ora

Ottobre: 1 ora

Ottobre: 2 ora

Aprile: 2 ore Settembre/Ottobre/ Novembre 5 ore

Ogni lezione Ogni lezione

Ogni lezione

2.

Modulo della conoscenza e della pratica sportiva

Atletica leggera: prove di corsa campestre su distanze di mt. 1600, mt. 2000 e mt.2400 anche in preparazione alla gara distituto; Marcia: analisi del gesto atletico ed esrcizi per la corretta esecuzione della disciplina atletica. Giochi di squadra: intercrosse: es. tecnici e coordinativi di apprendimento dei fndamentali di gioco, semplici schemi tattici di attacco e di difesa, conoscenza dei regolamenti e partite. Pallavolo: esercizi di ripasso dei fondamentali di attacco (palleggio di alzata e schiacciata) e di difesa (muro ); pratica del gioco di squadra con l alzatore in zona 3 e 2 (cambio d'ala). Definizione del regolamento di gioco (testo pag. 68- 80); Pallamano: esercizi di ripasso dei fondamentali di attacco (palleggio,passaggi, finte, tiro) e di difesa (posizione e modalit di intervento ), ruoli e azioni dei giocatori i campo, avvio al gioco di squadra. Esercizi di tonificazione generale a corpo libero, con luso degli elastici e delle palle mediche secondo il metodo del cross-fit

Settembre:2 ore Ottobre-Novembre:4 ore (recupero 3 ore) Marzo: 2 ore

Dicembre: 2 ore Gennaio: 2 ore Febbraio: 2 ore Marzo: 4 ore

Aprile: 3 ore

Gennaio: 4 ore

3.

Modulo sulla tutela della salute e della prevenzione

Conoscenza dell'apparato locomotore (testo da pag 409-417, pag.422-428, 243, 426-427) conoscenza delle norme igieniche e dei comportamenti da seguire per praticare in sicurezza le attivit sportive; definizione e finalit della fase di riscaldamento e di recupero; finalit dellattivit motoria ai fini della prevenzione e della tutela della salute (testo pag. 6 -8, 21 -23, 32 -37); conoscenza dei principi che regolano una corretta alimentazione e un equilibrato fabbisogno energetico (testo pag. 378 - 399; conoscenza della natura e del corretto utilizzo degli integratori alimentari; conoscenza ed analisi del fenomeno doping (testo pag. 47 - 51)

Aprile: 1 ora Ogni lezione Ogni lezione Febbraio: 2 ora Febbraio: 1 ora Marzo: 2 ore

Ore effettivamente svolte dal docente durante lanno scolastico, in data attuale: 60 3. METODI DEL PERCORSO FORMATIVO E ATTIVIT DI RECUPERO Le attivit sono organizzate a moduli e presentate in unit didattiche; i contenuti sono collegati tra loro e proposti in modo sequenziale. Le lezioni sono frontali; gli argomenti sono presentati, analizzati, spiegati e fatti dimostrare praticamente quando necessario. Il lavoro proposto secondo una metodologia analitica/globale e con progressioni didattiche che procedono dal semplice al complesso. Si privilegia una tipologia di lavoro che sia di stimolo, analisi, riflessione, ragionamento e collegamento. Lattivit praticata a gruppi e/o singolarmente in relazione alla disciplina proposta e alle esigenze di recupero, di rinforzo e di potenziamento della abilit personali. Al termine di ogni unit didattica e in relazione ai risultati espressi dagli studenti si inseriscono lavori di recupero con esercizi specifici di sostegno per superare difficolt, ripetizioni di esercizi propedeutici e/o ripasso di argomenti noti per aiutare gli studenti che necessitano di tempi di lavoro pi lunghi, lavori di approfondimento/arricchimento delle competenze per gli studenti che rivelano particolare predisposizione per lattivit svolta. 4. MEZZI SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO Le attivit sono praticate a corpo libero e con luso di attrezzi, piccoli e grandi, propri delle singole discipline sportive. Gli spazi abituali di lavoro sono le due palestre interne al Liceo, quella dei Filippini e i giardini Salvi per la corsa di resistenza. Per gli argomenti teorici la classe utilizza il testo Movimento + sport = salute, gli appunti presi durante le lezioni e materiale proveniente da altre fonti biblografiche. I tempi di trattazione delle singole unit didattiche variano tra le 4 e le 8 ore di lezione; una certa flessibilit dei periodi di lavoro si resa necessaria per rispettare le necessit della classe, i turni di rotazione nelluso delle palestre e il calendario delle manifestazioni sportive scolastiche. 5. CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE La valutazione dellattivit pratica si attua attraverso prove nelle quali si verificano i livelli delle conoscenze, competenze e capacit acquisiti, limpegno profuso nel corso del lavoro, i progressi evidenziati, la partecipazione alle lezioni e alle manifestazioni sportive scolastiche, la collaborazione nel gruppo. La valutazione dei contenuti teorici si basa su prove scritte di tipo B (quesiti a risposta aperta) e interrogazioni orali nelle quali si verificano la pertinenza e il livello di conoscenza degli argomenti, luso di una terminologia corretta, la forma espositiva e la capacit di sintesi e/o di rielaborazione personale dei contenuti. La sufficienza nelle prove pratiche determinata dal raggiungimento della conoscenza corretta del gesto, delle competenze progressivamente evidenziate e della capacit di gestire le stesse in modo personale ed autonomo. Nelle prove scritte la sufficienza data dalla conoscenza degli elementi essenziali dei contenuti, dalluso di una terminologia corretta e da una forma espositiva chiara e organica. Vicenza, 15 maggio 2013 Firma del docente

All. A RELAZIONE E PROGRAMMA DI RELIGIONE Classe: III Sez : B Prof . NICOLETTA DORO

1. Obiettivi raggiunti dalla classe: in termini di conoscenze Nell'acquisizione dei contenuti disciplinari, e specificatamente nellacquisizione di concetti, argomenti, procedure, linguaggi specifici, le conoscenze della classe risultano discrete in termini di competenze Nellapplicazione delle conoscenze acquisite la classe ha raggiunto un livello discreto

in termini di capacit Nella capacit di analisi, di sintesi, di rielaborazione critica delle conoscenze acquisite, nell applicazione delle stesse la classe ha raggiunto un livello discreto

2. CONTENUTI DEL PERCORSO FORMATIVO E TEMPI DI REALIZZAZIONE N. 1. Titolo del modulo, unit didattica, argomento 1^ Unit di Apprendimento Identit religiosa ed etica nella societ pluralista 2^ UA La societ attuale tra lavoro e consumo 3^ UA 4^ UA La famiglia e il matrimonio Contenuti disciplinari Il problema etico personalista cristiana nella Mese programmato prospettiva Settembre/Ottobre

Il dialogo fra le diverse impostazioni etiche Il concetto del lavoro come fondamentale Novembre/dicembre/ dimensione dellesistenza umana a gennaio confronto con la visione cristiana e la dottrina della Chiesa Questioni di bioetica in particolare leutanasia La famiglia nella societ attuale. Levoluzione di modelli e cambiamenti interni. Matrimonio civile, matrimoni religioso Febbraio/marzo/aprile Maggio

2.

3. 4.

Ore effettivamente svolte dal docente durante lanno scolastico, in data attuale: 23 ore

3. METODI DEL PERCORSO FORMATIVO E ATTIVIT DI RECUPERO Lezioni frontali, utilizzo guidato di documenti, approfondimento personale, attivit di gruppo, dibattito.

4. MEZZI SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO Testi integrativi, schede di approfondimento, articoli, documenti magisteriali, materiali audiovisivo

5. CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE In ottemperanza alla normativa vigente in materia, il giudizio di valutazione degli alunni stato formulato principalmente in base allinteresse e alla partecipazione che essi hanno espresso durante le lezioni e considerando in particolare modo: lutilizzo del lessico specifico la capacit di sostenere in modo argomentato la propria posizione, tenendo conto anche di quanto approfondito nel corso delle lezioni la capacit di confrontarsi criticamente con posizioni diverse dalla propria in base a quanto svolto in classe la capacit di inserirsi nel dialogo educativo con interventi pertinenti e significativi, frutto di unelaborazione autonoma e personale. La tabella di valutazione in utilizzo la seguente: OTTIMO = obiettivo lodevolmente raggiunto DISTINTO = obiettivo pienamente raggiunto BUONO = obiettivo raggiunto in modo soddisfacente SUFFICIENTE = obiettivo sostanzialmente raggiunto NON SUFFICIENTE = obiettivo non raggiunto

Firma del docente

Vicenza, 15 maggio 2013

ALLEGATI B
TESTI DELLE TERZE PROVE SCRITTE

SIMULAZIONE TERZA PROVA LICEO STATALE A. PIGAFETTA VICENZA VERIFICA DI ED. FISICA Tipologia b (quesiti a risposta aperta ) ANNO SCOLASTICO 2012/2013 COGNOME NOME 5 DATA: 06/03/2013 CLASSE III B

Definisci il concetto di corretta dieta alimentare e illustra il valore funzionale dei nutrienti.

Dopo aver definito il concetto di fabbisogno energetico spiega e motiva come debba essere correttamente assicurato al corpo umano lapporto calorico giornaliero.

7 Dopo aver definito il concetto di doping commenta come tale fenomeno non rappresenti solo un illecito sportivo.

LICEO CLASSICO A. PIGAFETTA - VICENZA Simulazione della terza prova Verifica di FILOSOFIA Classe III sez. B liceo a.s. 2012/2013
1) Definisci il concetto di alienazione in Marx evidenziando gli aspetti dell'alienazione come genere ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ 2) Analisi della prima figura fenomenologica hegeliana della coscienza ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ 3) Come si sviluppa il rifiuto della filologia accademica in Nietzsche ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________

Liceo A.Pigafetta Vicenza


a.s. 2012/2013 classe III liceo sez. B

SIMULAZIONE TERZA PROVA: FILOSOFIA


Spiega perch l'essere per la morte di Heidegger non pu essere considerato un atteggiamento pessimistico (max 10 righe)
________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________

Qual la prospettiva della scienza, secondo Popper, quando essa ha perso la forza della veirificabilit (max 10 righe)
________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________

3) Spiega come Kierkegaard sviluppa lanalisi della fede come paradosso e scandalo
________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________

06.03.2013

Simulazione di Terza Prova Inglese

IIIB tr.

Name What was the most popular literary genre in the Victorian Age and why? ....

Write a paragraph about the relationship James Joyce had with his native town. .. .. .. .. .. ...... .. ..

Show how the main theme of Dubliners, paralysis, is developed in one of the short stories you have read.

............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................

Simulazione di terza prova IIIB tr. 10.5.2013 Inglese Name

My love for Linton is like the foliage in the woods. Time will change it, Im well aware, as winter changes the trees. My love for Heathcliff resembles the eternal rocks beneath a source of little visible delight, but necessary. Nelly, I am Heathcliff hes always, always in my mind not as a pleasure, any more than I am always a pleasure to myself but as my own being. Wuthering Heights presents several Romantic elements. Point out the Romantic features of the novel with particular reference to the ones you can find in this passage.

....

Briefly illustrate the cultural climate which favoured the development of Modernism.

.. .. .. .. .. ...... .. .. .. ..

Discuss Joyces narrative technique.

....

SIMULAZIONE DI TERZA PROVA MATERIA: SCIENZE ALUNNO.. CLASSE.. DATA

1. Descrivi la funzione dei reni. 2. Spiega come avviene la regolazione della produzione di ormoni maschili nella specie umana. 3. Descrivi come avviene la contrazione muscolare.

Simulazione di terza prova. Materia: Scienze Alunno.. classe: III Bt Data

1. Come strutturato il sistema nervoso periferico? 2. Spiega cosa sono, dove si trovano e qual la funzione dei centri respiratori. 3. Descrivi la struttura del sistema scheletrico nelluomo.

ALLEGATO C
Griglie di valutazione delle prove scritte

GRIGLIA DI VALUTAZIONE

Prima prova scritta: Italiano

INDICATORI

Comuni a tutte le prove: correttezza ortografica e sintattica propriet lessicale coerenza testuale coesione

1. In particolare per la tipologia A: comprensione del testo analisi contestualizzazione ed approfondimenti

2. In particolare per la tipologia B: comprensione ed utilizzo dei documenti e dati forniti coerenza ed organicit del contenuto ( saggio a tesi o a tema) integrazioni ed approfondimenti titolo, destinazione, registro linguistico

3. In particolare per le tipologie C e D: aderenza alla traccia quantit e qualit di conoscenze e informazioni approfondimenti personali e giudizi critici qualit della struttura espositiva

DESCRITTORI

Punti 3-7: - gravemente scorretto orto-morfo-sintatticamente - molto carente nel lessico - testo privo di coerenza Punti 8-9: - scorretto orto-morfo-sintatticamente - carente nel lessico 1. In particolare per la tipologia A: - comprensione non del tutto chiara - analisi incompleta e/o parziale - approfondimento mancante o appena accennato 2. In particolare per la tipologia B: - mancato rispetto della tipologia - uso inadeguato del dossier - disorganicit del contenuto - mancanza di approfondimenti critici 3. In particolare per le tipologie C e D: - aderenza alla traccia non del tutto rispettata - informazioni parziali o scorrette - mancanza di approfondimenti critici Punti 10: - sufficientemente corretta - forma espositiva non ricercata, ma sostanzialmente accettabile - testo sufficientemente coerente e lineare dal punto di vista logico 1. In particolare per la tipologia A: - comprensione corretta - analisi sufficientemente corretta, ma un po semplicistica - commento non approfondito, che si mantiene su un livello di lettura superficiale, anche se corretta 2. In particolare per la tipologia B: - rispetto della tipologia - utilizzo corretto del dossier, senza tuttavia una personale integrazione e rielaborazione - informazione sufficiente - forma espositiva corretta ma scontata 3. In particolare per le tipologie C e D: - lavoro aderente alla traccia, sviluppata in modo lineare, senza approfondimenti critici rilevanti

Punti 11-12: - corretto orto-morfo-sintatticamente - propriet lessicale discreta - registro linguistico adeguato alla tipologia testuale - testo coerente 1. In particolare per la tipologia A: - comprensione corretta e completa - capacit di riflessione critica e di contestualizzazione 2. In particolare per la tipologia B: - rispetto adeguato della tipologia - utilizzo corretto del dossier - chiara sottolineatura della tesi o dellargomentazione logica 3. In particolare per le tipologie C e D: - discreta aderenza alla traccia
sviluppo adeguato delle informazioni

discreto approfondimento personale e critico

Punti 13-14: - corretto orto-morfo-sintatticamente


utilizzo del lessico specifico e tecnico registro linguistico accattivante testo coerente

1. In particolare per la tipologia A: - comprensione sicura e bene evidenziata


analisi articolata ed approfondita sintesi completa, brillante, non generica o scontata

2. In particolare per la tipologia B: - pieno rispetto della tipologia - buon utilizzo del dossier - chiara sottolineatura della tesi o dellargomentazione logica, anche con uso di parole chiave 3. In particolare per le tipologie C e D: - piena aderenza alla traccia
buona qualit e quantit delle informazioni originali approfondimenti critici

esposizione fluida ed accattivante

Punti 15: - corretto orto-morfo-sintatticamente


uso brillante del lessico registro perfetto per la tipologia richiesta piena coerenza

1. In particolare per la tipologia A: - comprensione e analisi si distinguono non solo per capacit sintetiche, ma anche per originalit nellapproccio e nello sviluppo
approfondimento originale, che avela autonomia di giudizio critico ed ottima rielaborazione personale dellargomento

2. In particolare per la tipologia B: - completa adeguatezza alla specificit della tipologia testuale (saggio breve / articolo) - utilizzo tecnicamente perfetto e brillante del dossier o di altri riferimenti - puntuale sottolineatura della tesi o dellargomentazione logica, con originali punti di riflessione 3. In particolare per le tipologie C e D: - il lavoro si distingue per ricchezza di informazioni, per il gusto dellapprofondimento culturale e la capacit di fondere il tutto in coerenza e coesione perfette

GRIGLIA DI VALUTAZIONE Tipologia A: Analisi del testo

PROVA DI ITALIANO

Studente: ___________________________

Classe: __________

Indicatori Comprensione a) Comprensione del testo nella sua globalit e nei passaggi logici Analisi a) Capacit di riconoscere le strutture linguistiche. b) Capacit di interpretarle in modo critico Sintesi a) Capacit di contestualizzare il testo in esame con opportuni collegamenti ed approfondimenti. b) Capacit di arricchire il ragionamento con adeguate riflessioni critiche Struttura espositiva a) Correttezza ortografica e sintattica. b) Propriet lessicale. c) Efficacia espositiva PUNTEGGIO

Grav. Insuff. 3-7 (2-4)

Insuff. 8 (5)

Quasi Suff. 9 (5.5)

Descrittori Suff. Pi Suff. 10 11 (6) (6.5)

Discreto 12 (7)

Buono 13-14 (8-9)

Ottimo 15 (10)

TOTALE

GRIGLIA DI VALUTAZIONE Tipologia B: Saggio breve articolo di giornale

PROVA DI ITALIANO

Studente: ___________________________

Classe: __________

Indicatori Rispetto della tipologia scelta (saggio breve / articolo di giornale) a) Indicazione corretta del destinatario; contesto; titolo; impostazione grafica. Adeguato utilizzo del dossier a) Per il saggio breve: note e citazioni. b) Per larticolo: manipolazione dellinformazione. Coerenza ed organicit del contenuto a) Saggio a tesi o a tema; articolo di opinione, articolo di fondo, intervista immaginaria, ecc.) Approfondimenti personali e critici a) Utilizzo di altri documenti o riferimenti.

Grav. Insuff. 3-7 (2-4)

Insuff. 8 (5)

Quasi Suff. 9 (5.5)

Descrittori Suff. Pi Suff. 10 11 (6) (6.5)

Discreto 12 (7)

Buono 13-14 (8-9)

Ottimo 15 (10)

Struttura espositiva a) Correttezza ortografica e sintattica. b) Propriet lessicale. c) Efficacia espositiva PUNTEGGIO TOTALE

GRIGLIA DI VALUTAZIONE Tipologia C: Tema di argomento storico / di ordine generale

PROVA DI ITALIANO

Studente: ___________________________

Classe: __________

Indicatori

Grav. Insuff. 3-7 (2-4)

Insuff. 8 (5)

Quasi Suff. 9 (5.5)

Descrittori Suff. Pi Suff. 10 11 (6) (6.5)

Discreto 12 (7)

Buono 13-14 (8-9)

Ottimo 15 (10)

Aderenza alla traccia

Quantit e qualit delle informazioni e delle conoscenze

Approfondimenti personali e ragionamenti critici Struttura espositiva a) Correttezza ortografica e sintattica. b) Propriet lessicale. c) Coerenza. d) Coesione testuale PUNTEGGIO TOTALE

DESCRITTORI E GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA COMPRENSIONE DI UN TESTO DI LATINO/GRECO 8 OTTIMO DISTINTO BUONO DISCRETO SUFFICIENTE LIEVEMENTE SUFFICIENTE INSUFFICIENTE GRAVEMENTE INSUFFICIENTE DEL TUTTO NEGATIVO COMPRENSIONE DEL TESTO 15 14 13 11-12 10 9 8 6-7 1-5 10 9 8 7 6 5-6 5 4-5 1-3 Coglie tutte le informazioni e dimostra di comprendere il significato profondo del testo. Coglie pienamente il senso del testo con qualche incertezza. Coglie il senso pi evidente del testo. Coglie in modo globale il senso del testo, con qualche errore isolato di interpretazione. Coglie il modo globale il senso del testo, pur in presenza di qualche alterazione grave. Coglie parzialmente il senso del testo. Fraintende il senso del testo. Fraintende il senso del testo, con gravi errori. Testo totalmente frainteso o ampiamente incompleto; prova non eseguita.

CORRETTEZZA MORFO-SINTATTICA OTTIMO DISTINTO BUONO DISCRETO SUFFICIENTE LIEVEMENTE SUFFICIENTE INSUFFICIENTE GRAVEMENTE INSUFFICIENTE DEL TUTTO NEGATIVO 15 14 13 11-12 10 9 8 6-7 1-5 10 9 8 7 6 5-6 5 4-5 1-3 Traduce correttamente tutte le forme e le costruzioni sintattiche. Riconosce e traduce pur con lievi imprecisioni Riconosce e traduce con qualche imprecisione Riconosce le costruzioni con qualche errore Riconosce le costruzioni fondamentali con qualche errore Riconosce le forme e compie qualche errore di traduzione Non riconosce le forme e compie errori di traduzione Non riconosce le forme e compie gravi errori di traduzione Testo totalmente frainteso o ampiamente incompleto; prova non eseguita.

PRECISIONE LESSICALE SCELTE FORMALI E STILISTICHE RIELABORAZIONE PERSONALE OTTIMO DISTINTO BUONO 15 14 13 10 9 8 Usa un lessico pertinente,corretto e vario; sa riprodurre in modo adeguato lo stile del testo. Usa un lessico pertinente, sa esprimere con fluidit lo stile del testo. Usa un lessico pertinente e corretto

DISCRETO SUFFICIENTE LIEVEMENTE SUFFICIENTE INSUFFICIENTE GRAVEMENTE INSUFFICIENTE DEL TUTTO NEGATIVO

11-12 10 9 8 6-7 1-5

7 6 5-6 5 4-5 1-3

Usa un lessico per lo pi pertinente e quasi sempre corretto. Usa un lessico pertinente,anche se con impropriet. La resa formale modesta. Usa un lessico pertinente con qualche errore. Usa un lessico non sempre pertinente e corretto. Usa un lessico non pertinente e con gravi errori. Testo totalmente frainteso o ampiamente incompleto; prova non eseguita,

PARAMETRI E GIUDIZI DI VALUTAZIONE PER LE PROVE SCRITTE


MATERIA: EDUCAZIONE FISICA

Indicatori
Pertinenza e conoscenza dei contenuti

Descrittori
Scarso o nullo

Giudizi
Mancanza di conoscenza dellargomento. Conoscenza frammentaria e lacunosa

Punteggio
1 2 3 4

Carente / Gravem. dellargomento. insufficiente


Insufficiente Conoscenza superficiale e generica dei contenuti essenziali dellargomento. Conoscenza corretta dei contenuti essenziali dellargomento.

5 Sufficiente Discreto Buono Ottimo Conoscenza esauriente dei contenuti dellargomento. 6 Conoscenza ampia dei contenuti dellargomento. 7 Conoscenza completa ed approfondita dei contenuti dellargomento 8

Propriet linguistica / conoscenza e correttezza terminologica

Carente Insufficiente Sufficiente

Scarsa propriet linguistica e terminologica. Propriet linguistica poco corretta e terminologica specifica non sempre appropriata. Propriet linguistica semplice, ma corretta; qualche imprecisione nella terminologia specifica. Propriet linguistica articolata e ricca;

1 2 3

Discreto / Buono Capacit espositiva / sintesi Insufficiente Sufficiente Discreto / Buono

terminologia appropriata e precisa. Forma espositiva confusa e poco organica. Forma espositiva semplice, corretta e abbastanza scorrevole. Forma espositiva chiara, scorrevole e personale.

4 1 2 3

GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA - TIPOLOGIA B Anno scolastico 2012/2013 prof. Piergiorgio Casara Disciplina: Storia voto in quindicesimi Sintesi della formulazione e utilizzo del linguaggio specifico

Selezione degli eventi e riorganizzazione in successione cronologica

Identificazione del ruolo condizionante dei fatti politici, ideologici ed economici

Disciplina: Filosofia Voto in 15esimi Conoscenza delle principali dinamiche concettuali di filosofi e correnti filosofiche analizzate nelle loro linee programmatiche

Capacit di esporre sinteticamente ma con pregnanza concettuale

Applicazione consapevole del linguaggio specifico

Descrittori: Grav. Insuff: 1-5, Insuff: 6-9, Suff. 10, Discreto 11-12, Buono 13-14, Ottimo 15

INGLESE
Griglia di valutazione per la terza prova I descrittori da considerare sono quattro comuni pi uno specifico per larea letteraria e uno specifico per larea scientifica. non pertinente parzialmente pertinente completamente pertinente Conosce i temi proposti parzialmente e non sempre correttamente in modo corretto ma limitato ampiamente e in modo approfondito Sa individuare i concetti chiave ma non sa collegarli e stabilire semplici collegamenti e stabilire validi collegamenti Conosce e utilizza la terminologia in modo incerto in modo sufficiente in modo adeguato Non esprime giudizi personali n opera scelte proprie Esprime giudizi appropriati ma non adeguatamente motivati Rivela buona capacit di rielaborazione personale Esecuzione incompleta completa corretta e precisa in ogni sua fase

1) Pertinenza a quanto richiesto

2) Conoscenze

3) Sintesi

4) Utilizzo di corretta terminologia

5) Criticit (area letteraria)

5) Correttezza dellesecuzione (area scientifica)

N.B. Si assegnano da 1 a 3 punti per ogni voce opportuno non suddividere i 15 punti assegnandone una frazione ad ognuno degli argomenti proposti, bens valutare ciascun argomento assegnando un massimo di 15 punti; quindi sommare le singole valutazioni e poi dividere per il numero di prove assegnate.

Allegato C SCIENZE GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA TIPOLOGIA B


Obiettivi 1. Capacit di interpretare correttamente la domanda e conoscenza dei contenuti 2. Uso corretto di terminologia e simbologia specifiche della disciplina 3. Capacit espositiva sintetica/organica e rispetto degli spazi assegnati per la risposta Descrittori Punti 1quesito 2quesito 3quesito 1 2-3 4-5 6 7-8 9 1 2 3 1 2 3 Punteggio totale:

Indicatori
Pertinenza della risposta e conoscenza dei contenuti Scarsa Parziale Imprecisa Essenziale/Basilare Precisa Esauriente/Approfondita Scorretto/Assenza di termin. Con imprecisioni o poca ter. Appropriato e completo Disorganica/Incomprensibile Comprensibile Organica/Efficace Punteggio massimo 15

Uso terminologia e simbologia specifiche Capacit espositiva e di sintesi

Determinazione del punteggio: ciascun insegnante assegner un punteggio in quindicesimi ad ogni quesito; la media aritmetica (eventualmente arrotondata per eccesso o per difetto) dei punti costituir la valutazione conclusiva relativa alla disciplina. Nel caso di superamento dello spazio assegnato per la risposta verr tolto un punto alla Capacit espositiva e di sintesi

LIVELLO DI SUFFICIENZA Indicatori + Descrittori Pertinenza e conoscenza: essenziale/basilare Uso terminologia e simbologie specifiche: con imprecisioni o scarso uso di terminologia Capacit espositiva: comprensibile Totale punti

punti 6 2 2 10/15

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