GdN domenica 22 gennaio 2006 CRONACA DI NAPOLI I7

VIA SAN GIOVANNI A CARBONARA. RISTRUTTURATO CINQUE ANNI FA, MA MANCANO LUCI E ATTREZZATURE. I RESIDENTI: SI SFIORA LA TRAGEDIA

Smottamento nel parco del degrado

Il sottosuolo cede ancora una volta in città. Stavolta a
far da teatro all’ennesimo smottamento non una stra-
da ma un parco pubblico. Un avvallamento, infatti, si
è verificato all’interno dell’area verde di via San Gio-
vanni a Carbonara, denominata “Re Ladislavo” (nella
foto). Qui il terreno è improvvisamente franato proprio
laddove solitamente passeggiano gli anziani e giocano
i bambini. Il caso ha voluto che quando si è registrato
il crollo non ci fosse nessuno tra i viali dei giardinetti
che sorgono alle spalle di una trecentesca chiesa. Il trat-
to interessato dalla voragine è stato prontamente tran-
sennato dagli addetti alla manutenzione del parco in
attesa di un intervento di risistemazione. «Non è la pri-
ma volta che accadono smottamenti in quest’area - ac-
cusa una residente - e prima o poi, se non saranno adot-
tati opportuni provvedimenti, si rischia la tragedia. Ad-
dirittura le buche qui vengono coperte con le foglie».
Numerose le segnalazioni inoltrate sulla problematica
dal locale parlamentino. «Frequentemente - denuncia
a tal proposito il consigliere di An alla circoscrizione
San Lorenzo-Vicaria, Enrico Cella - all’interno del par-
co si registrano smottamenti che mettono in appren-
sione ed in serio pericolo i frequentatori dell’area». Lo
smottamento si aggiunge ad una serie di carenze che
hanno caratterizzato il parco nei 5 anni da quando è sta-
to inaugurato. «L’accesso al parco - prosegue l’espo-
nente del parlamentino - non presenta la rampa a sci-
volo per facilitare i mezzi utilizzati dai portatori di han-
dicap e i passeggini per i bambini, cosa che costringe
le mamme a fare sforzi fisici incredibili». Come se tut-
to ciò non bastasse, l’ascensore-montacarichi, nono-
stante ripetuti lavori di manutenzione, non funziona
da quasi un anno. Dallo stesso periodo risulta spento
l’impianto d’illuminazione, guasto che lascia al buio
l’intera area, rendendola off-limits nelle ore serali.
Mancano panchine, cestini per i rifiuti, attrezzature che
possano attirare gli abitanti a vistare il parco. L’ultimo
cedimento, quindi, riaccende l’attenzione su un an-
golo, a due passi dal centro storico, che resta presso-
ché deserto eccetto in occasione di alcune manifesta-
zioni, e che può trasformarsi in un pericolo in assen-
za di un’adeguata opera di consolidamento del sotto-
suolo. «La situazione è assurda - conclude Cella - in
quanto dimostra la scarsa sensibilità dell’amministra-
zione comunale verso la questione, malgrado una se-
rie di sollecitazioni. Il problema si ingigantisce di gior-
no in giorno e il Comune continua a latitare. Quando
si penserà ad intervenire? Bisogna attendere la trage-
dia?». Interrogativi a cui tutto il quartiere attende una
risposta concreta.
LUCA SAULINO

VIA VITTORIO EMANUELE. CEDE LA STRADA DAVANTI CASTEL NUOVO E INGHIOTTE UN FURGONE, TRAGEDIA SFIORATA. RISTRETTA LA CARREGGIATA

Voragine nel cuore della city

I tecnici: la causa? Forse i lavori del metrò, controlli nei cantieri. Scoppia il caos
ALESSANDRA FABRIZIO
Una voragine in via Vittorio Ema-
nuele III, a pochi passi dal palazzo
del Municipio, ha paralizzato la city
per alcune ore. Sul banco degli im-
putati i lavori della Metropolitana ed
il vecchio e disastrato sistema fo-
gnario. Durante la manovra di par-
cheggio, un furgoncino è letteral-
mente sprofondato in una buca aper-
tasi sul manto stradale, proprio nel-
la zona interessata da lungo tempo
agli scavi della ferrovia sotterranea.
Una scena da “real-tv” che per for-
tuna non ha registrato feriti. Sembra
che il peso del camioncino abbia fat-
to cedere il manto già, chiaramente,
debole a causa di infiltrazioni d’ac-
qua. Sul posto sono intervenuti i Vi-
gili del Fuoco, gli uomini del servi-
zio Fognature del Comune di Napo-
li e i vigili urbani che hanno inter-
detto la zona al traffico veicolare. Per
almeno tre ore il traffico è stato de-
viato su Piazza Municipio, proce-
dendo poi su via Verdi e ancora su
via Pisanelli. Secondo i primi so-
pralluoghi degli addetti alle fogna-
ture nelle viscere della città, passa-
te alle cronache come scrigno di pre-
ziosi gioielli dimenticati (gli ultimi
ritrovamenti risalgono a circa un an-
no fa quando furono rinvenuti resti
di un gimnasyum, alcune navi di
epoca imperiale), la causa del cedi-
mento sarebbe riconducibile ad una
lesione di una volta lunga circa 15
metri, targata epoca giunta-Lauro. Al
momento resta questa la tesi più ac-
creditata anche se a causa della pre-
senza dei cavi dell’alta tensione, gli
operai non si sono spinti tanto oltre.
L’ispezione sotterranea ha dato alla
luce un’altra “buona nuova”, sem-
pre in via Vittorio Emanuele salen- LA VORAGINE. VIGILI DEL FUOCO E TECNICI COMUNALI EFFETTUANO VERIFICHE NEL SOTTOSUOLO _______________ IL CAOS. LA STRADA È STATA CHIUSA E POI RIAPERTA SOLO IN PARTE NEL POMERIGGIO, TRAFFICO IN TILT __________
do verso il Maschio Angioino è sta-
ta rinvenuta una perdita, la natura è ritornata alla normalità, o quasi. Do- stro della carreggiata le auto rego- motivato considerata la presenza dei sparmiati poi in polemiche nei con-
ancora da accertare anche se dal Ser- po qualche ora di caos e stress per gli larmente in sosta sono state prele- grattini orari. Intanto sul luogo del- fronti dell’amministrazione comu-
vizio fognature hanno spiegato che automobilisti ignari di potersi tro- vate dal carro attrezzi che le ha si- la voragine è scoppiato “un caso nel nale, definendola come “peggiore”.
le condotte fognarie in quel punto vare anche di sabato nel tetris di au- stemate lungo Piazza Municipio, caso”. Gli addetti al Servizio Fogna- Anche se in modo anacronistico, sa-
non destano preoccupazione. La pa- to caratteristico dei giorni lavorativi, una sorpresa per gli automobilisti ture hanno lamentato il modo in cui ranno consegnate le divise “estive”
rola, probabilmente, spetta all’Arin. via Vittorio Emanuele III è stata ria- che al ritorno avranno pensato ad un sono costretti a lavorare. Mancanza ai dipendenti. Pantaloni, camicia e
Intanto solo alle 14 la circolazione è perta ma solo per metà. Dal lato de- furto o ad un provvedimento im- di divise e mezzi, non si sono ri- tutoni monouso.

SECONDIGLIANO. DOMANI L’ANNIVERSARIO DEL CROLLO. MORIRONO 11 PERSONE, RIQUALIFICAZIONE ANCORA FERMA PIAZZA MEDAGLIE D’ORO

Valigia sospetta davanti al metrò,

Quadrivio, 10 anni di vergogna
Associazione in rivolta.
«Neanche un monumen-
to per ricordare le vitti-
me. Solo degrado».
«Quando accadde la tragedia tutti ci
vennero mostrarono solidarietà, poi
tutti si sono dimenticati di noi».
Amalia De Santis è la mamma di Se-
rena, una delle undici vittime del
drammatico scoppio che il 23 gen-
naio 1996 devastò il quadrivio di Se-
condigliano. A poche ore dall’anni-
versario decennale del disastro, che
sarà ricordato con la celebrazione di
una messa sul luogo della deflagra-
zione e un convegno in serata pres-
so la sede dell’associazione “Città
senza periferie”, la donna non na-
sconde l’amarezza per i ritardi nel-
la realizzazione delle opere di ri-
qualificazione e per la mancanza di
sostegno alle famiglie delle vittime.
«Avevamo chiesto al Comune una
cappella all’interno del cimitero di
Secondigliano o un monumento al
Quadrivio per ricordare tutte le vit-
time, Abbiamo ottenuto una picco-
la cappella dove non ci si può nem-
meno avvicinare perché altrimenti i
tossici ti rapinano», tuona la De San-
tis. «Dove sono finiti i finanziamen-
ti del piano di riqualificazione? - si
chiede ancora la mamma di Serena
- È vergognoso che dopo dieci anni
i lavori non abbiano ancora preso il
via». La donna evidenzia, inoltre,
che il casolare diventato una tana
per i tossici, all’angolo con corso Se-
condigliano, è ancora in piedi. «Pro-
prio per la presenza dei tossici ho
paura di andare a portare anche un
fiore nella cappella del Quadrivio»,
dice ancora la donna. Che, stanca
delle mille promesse fatte dall’am-
ministrazione comunale, sostiene:
«Lunedì ci sarà una giornata per non
dimenticare il sacrificio delle undi-
ci vittime. In quell’occasione ci vor-
scatta l’allarme bomba al Vomero
rebbe una rivolta contro il Comune
che in dieci anni non è riuscito a fa-
re nulla per il Quadrivio». Poi
mamma Amalia lancia un appello al
sindaco Iervolino. «Fate presto ad
iniziare i lavori. In questi dieci anni
nessuno del Comune, dopo il perio-
do iniziale, si è fatto vivo, e non sia-
mo riusciti ad avere interlocutori
con Palazzo San Giacomo».
A due passi dal Quadrivio prossi-
mamente partiranno i lavori di sca-
vo per la metropolitana. Per la De
Santis c’è il concreto rischio di una
nuova tragedia. «Vorrei conoscere
quali interventi il Comune ha fatto
per mettere a posto il sottosuolo. Le
istituzioni lo dicano chiaramente ai PIAZZA MEDAGLIE D’ORO. LA VALIGIA DIMENTICATA, LA ZONA È STATA ISOLATA DALLA POLIZIA ____________
cittadini prima che crolli un’altra
galleria», afferma la signora. Lunedì, Una valigia marrone dimenticata davanti all’uscita della metropo-
intanto, dibattito sulla riqualifica- litana di piazza Medaglie d’Oro (nella foto) ha fatto scattare l’al-
zione del Quadrivio, con la parteci- larme bomba al Vomero. Alcuni residenti hanno immediatamente
pazione del vicesindaco Rocco Pa- chiamato la polizia che ha attivato tutte le procedure di emergen-
pa, del consigliere regionale Antonio za. La zona del ritrovamento è stata circoscritta e l’accesso impedi-
Amato, del consigliere provinciale to ai pedoni. La squadra di artificieri intanto ha fatto brillare la va-
Donato Capone. ligia all’interno della quale vi erano soltanto degli abiti.
[LUCSAU]

Educazione civica a scuola, RETINOPERA. SI APRE LA CONVENTION NAZIONALE DEL NETWORK CATTOLICO. ACOCELLA: «ECCO LE PIAGHE DI NAPOLI»

raccolte più di 5mila firme
Ha ormai superato le cinquemila firme la petizione proposta nel
2002 da Carmine Attanasio e rilanciata nello scorso mese di lu-
glio dall’associazione ambientalista Seme. Ne danno notizia lo
stesso Carmine Attanasio, Gennaro Varriale e Franco Visaggio
massimi esponenti della stessa associazione. «La nostra propo-
sta - affermano Carmine Attanasio, Gennaro Varriale e Franco
Visaggio - con la quale si chiede di istituire e far divenire l”Edu-
cazione Civica e Ambientale, prima materia di studio nelle scuo-
le dell’obbligo, è più che mai attuale ed ha superato le cinque-
mila firme proprio nel momento in cui si sente forte il bisogno
di iniziative concrete che possano arginare la dilagante micro-
criminalità e la incivile strafottenza di migliaia di “cittadini” che
non hanno alcun rispetto delle minime regole dettate dalla ci-
vile convivenza». «Facciamo appello all’assessore all’educa-
zione Corrado Gabriele - concludono i i tre - affinché venga for-
mata una classe docente ad hoc al fine di introdurre “l’educa-
zione civica e ambientale” come prima materia di studio».
«Camorra e politici corrotti, così muore la città»
È partita ieri mattina la convention nazionale di Re-
tinopera, il network che riunisce le principali as-
sociazioni cattoliche italiane. I lavori nel com-
plesso di Sant’Ignazio di Loyola a Cappella Can-
gianila si sono aperti sul tema “Cristiani, da Napoli
per un nuovo Mezzogiorno”. Domattina la chiu-
sura, con le relazioni di tutti i presidenti nazionali.
«Abbiamo colmato le separazioni che caratteriz-
zano troppo spesso il mondo dei cattolici - ha af-
fermato Luca Jahier, segretario nazionale di Reti-
nopera nel saluto ai circa 400 partecipanti - e vo-
gliamo costruire il futuro del Paese per dare una
“buona vita” a tutti. La nostra semina si basa sul-
la dottrina sociale della Chiesa, ma non siamo né
i soldatini di Ruini, né quelli che vogliono costi-
tuire un “Partito di Dio». Paola Bignardi, presi-
dente nazionale di Retinopera, ha invece dichiarato
che il suo movimento «si pone subito tre sfide: Ri-
partire dalle città; scommettere sulla cultura e sul-
la formazione; creare una nuova classe dirigente
per l’Italia». Molto apprezzata la relazione di Pino
Acocella, vicepresidente del Cnel, che si è soffer-
mato sulla situazione di continua emergenza so-
ciale di cui è afflitta Napoli. «Questa città è afflit-
ta da 5 grosse piaghe - ha detto Acocella rifacendosi
ad una metafora religiosa - che sono la sua eterna
ombra negativa d’immagine; la camorra; la mo-
dernizzazione senza sviluppo, che accelera i con-
sumi mentre stranamente non aumenta l’occupa-
zione; il ruolo della borghesia che si è defilata dai
suoi compiti di classe dirigente; e i cosiddetti “vi-
ceré”, quella parte del ceto politico che non lavo-
ra per la partecipazione dei cittadini alla vita pub-
blica ma solo per il proprio consenso. Di fronte a
ciò - ha concluso lo studioso - noi cattolici non dob-
biamo certamente negare l’evidenza, ma neppure
rassegnarci al declino senza speranza». Una pre-
cisazione in tal senso è giunta poi da padre Fabri-
zio Valletti, già rettore della chiesa di Santa Maria
della Speranza a Scampia: «Solo se i cattolici sa-
ranno uniti, forti e numerosi, potranno incidere ve-
ramente sulla vita del Paese - ha affermato il sa-
cerdote “di frontiera” - portando il loro bagaglio di
cultura della solidarietà e del servizio. Certo, non
bisogna dimenticare che molti cattolici sbagliano
- ha aggiunto - basti vedere quanti inseguono pro-
getti illegali e acquisizione di ricchezze». Sono in-
tervenuti il sindaco Rosa Russo Jervolino, il presi-
dente della Provincia Dino Di Palma e l’assessore
regionale all’Università Teresa Armato.
GIANMARIA ROBERTI