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STRATEGIA

Guerra e Strategia
dello Spazio COL. FERRUCCIO BOTTI

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aspetti delle teorie di Mahan e Douhet - non

I
n due precedenti articoli pubblicati sul n. possono essere condivise. Qui si tratta di
2/2000 e sul n. 5/2000 di questa Rivista attribuire a teorie e dottrine il loro giusto
abbiamo preso in esame le origini e le valore. In quanto opera dell’uomo, esse non
principali caratteristiche della guerra spaziale, fotografano mai compiutamente la realtà, né
mettendo in particolare evidenza che essa: possono costituire degli immutabili obelischi
• ha ormai un’autonoma valenza strategica al centro della riflessione strategica. Sono
ed è destinata ad acquistare peso crescente; sempre, in misura variabile, espressione degli
• è il tipo di guerra che più chiede alla idola del tempo, di contingenti e ben definite
macchina e meno all’uomo, quindi è in esigenze della Nazione in cui nascono degli
prima approssimazione la più congeniale uomini a cui sono dovute; risentono,
per le odierne società democratiche naturalmente, anche delle passioni umane e
industrialmente avanzate; delle personali esperienze di chi le formula.
• a medio termine consentirà all’Aeronautica Spesso intendono sensibilizzare gli animi e la
di proiettarsi finalmente nello spazio, pubblica opinione su dati argomenti,
lasciando alle aviazioni di Forza Armata le diffondere determinate idee, creare “una
azioni di aderenza alla guerra di superficie. coscienza” (una coscienza militare,
In questa terza e ultima parte vogliamo aeronautica, una coscienza marittima...) o
approfondirne i contenuti teorici e strategici, obbedire a imperativi politici del momento.
stabilendo anzitutto fino a che punto è Sono, insomma, solo del materiale da
corretto applicare ad essa i fortunati costruzione - da maneggiare con molta
paradigmi e aforismi di Douhet per la guerra cautela - per nuove concezioni. Non vanno
aerea. In proposito, Brian R. Sullivan (1) interpretate come formule definitive per
sostiene che le teorie strategiche con alla base vincere una guerra o risolvere un problema;
fattori di carattere principalmente politico- semplicemente aiutano a cercarle. E’ nello
sociale e spirituale (come quelle di sfruttarle nei limiti del possibile che si misura
Clausewitz) sono di gran lunga superiori a la capacità di una leadership, e anche
quelle basate sulle prestazioni di un dato l’intelligenza e preparazione del lettore. Se si
materiale (le flotte da battaglia per Mahan; il applica, senza attese miracolistiche, questo
grande aeroplano da bombardamento per concetto “relativistico” della validità delle
Douhet). Pertanto, a suo giudizio teorie e dottrine passate e presenti (che, vedi
• “le idee di un pensatore come Mahan o caso, può dirsi clausewitziano, perché
Douhet sull’applicazione della forza corrisponde pienamente all’approccio del
militare spaziale potrebbero essere solo generale prussiano alla problematica della
false o equivoche”; guerra e dei suoi principî), si può affermare,
• “il valore del potere spaziale verrà senza tema di smentite, che Mahan, Douhet,
gravemente diminuito o annullato se verrà Jomini ecc. sono assai utili anche nel definire
applicato rigidamente in base a teorie tipo i caratteri della guerra e strategia spaziale,
quelle di Mahan o Douhet”; purché si sappia distinguere il grano dal
• [perciò] “io spero che nessun Mahan o loglio, individuando tra molti elementi
Douhet della forza spaziale emerga per caduchi ciò che al momento ci interessa.
impedire agli Stati Uniti o ai loro alleati di Con questo approccio equilibrato e realistico,
comprendere la confusa, complessa, così come si deve prendere le distanze dalle tesi
contingente e enigmatica natura della che mettono al bando le teorie di Douhet e
guerra”. Mahan, si deve ugualmente evitare la troppo
Non si può essere dogmatici, ma ancor facile ripetizione e riverniciatura per l’occasione
meno si può esserlo in nome di Clausewitz. dei capisaldi più famosi del pensiero dei due
Queste drastiche e dogmatiche affermazioni autori, a cominciare dall’affermazione che “chi
di Sullivan - dogmatiche almeno quanto certi domina lo spazio domina la terra”, dal ruolo

(1) Brian R. Sullivan, Usi e abusi dei sistemi bellici spaziali (in AA.VV., Italo Balbo - Aviazione e Potere aereo - Atti del Convegno Interna-
zionale nel Centenario della Nascita, Roma, Ed. a cura Aeronautica Militare 1998, pp. 275-284).

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decisivo della guerra nello spazio, dai riflessi che richiamandosi alla guerra e strategia in
determinanti della vittoria in uno scontro genere. Anch’essa deve avere uno scopo
spaziale, ecc. ecc.. Si può solo affermare che chi, politico; perciò nel suo caso meno che mai si
oggi, voglia dominare pienamente il mare, l’aria può commettere l’errore di taluni autori, i
o la terra deve, prima, dominare lo spazio: quali continuano ad affermare che la strategia
questi dominî sono, tutti insieme, la condizione aerea (e quella marittima) consistono nel
necessaria - ma non sufficiente - anche per il conquistare o mantenere rispettivamente il
successo nelle operazioni terrestri. Al tempo dominio dell’aria o del mare (che è un mezzo
stesso, bisogna considerare che il dominio dello e non uno scopo) o che servono a conquistare
spazio presuppone anche il controllo del o mantenere il potere marittimo o aereo.
territorio per alimentarlo e mantenerlo, e che il Definizione errata, perché ignora lo scopo
“potere” più “dipendente” è forse, oggi, quello politico finale di qualsivoglia impiego,
aereo: esso per essere esercitato presuppone, potenziale o effettivo, della Forza Armata.
infatti, non solo il dominio dello spazio ma Essa inoltre trascura che, per chi è inferiore, si
anche quello della terra (eliminazione delle tratta di impedire alle Marine e Aviazioni
difese aeree, di efficacia crescente). Quanta preponderanti proprio quella conquista o
differenza dalle teorie di Douhet, nate quando le mantenimento del dominio del rispettivo
armi antiaeree erano all’infanzia, fino a indurlo a elemento, che solo per chi ha netta
sostenere che erano inutili! superiorità di forze può essere un obiettivo
realistico. In quanto al “potere” (aereo,
La Guerra Spaziale ed i suoi principi: marittimo, spaziale o terrestre), esso esprime
definizioni teoriche una possibilità, una capacità variabile da Stato
a Stato e dovuta a vari fattori anche extra-
Gli elementi teorici relativi alla guerra e militari, che per tradursi in atto ha comunque
strategia spaziale non possono essere definiti bisogno dello strumento militare e di

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un’idonea sua strategia d’impiego. Ciascuna tradursi in atto solo attraverso l’impiego
Nazione (o ciascun gruppo di Nazioni) dello strumento militare, o essere
esercita perciò un grado di “potere” nei contrastata solo con tale strumento. Il
quattro elementi, proporzionato alle sue dominio dello spazio, invece, è il risultato
capacità economiche e militari. In uno stesso più favorevole dell’avvenuto impiego di
ambiente geografico non vi è posto solo per il tale strumento; è uno stato di fatto
“potere” preponderante: ve ne sono diversi, militare, che può essere conquistato,
ciascuno con una propria valenza strategica. conteso, ostacolato, mantenuto solo con
Al di là di astrazioni teoriche, la guerra in un’idonea strategia militare. Quest’ultima
uno dei quattro ambienti geografici non è in prima approssimazione, detta le grandi
altro che la guerra in quell’ambiente e da linee per raggiungere obiettivi militari
quell’ambiente. Verso dove? Verso la superficie consoni all’obiettivo politico della guerra,
terrestre (riferimento comune) o verso la il cui raggiungimento è anche lo scopo
superficie marittima. Più in generale, la finale dell’impiego dello strumento militare
guerra del periodo post-guerra fredda - i cui stesso e quindi della strategia, che ha un
titolari non necessariamente sono gli Stati - obiettivo militare tale da corrispondere a
può essere definita “stato di ostilità o di lotta uno scopo politico al quale l’obiettivo
conseguente o meno a un conflitto di grandi militare stesso è sempre subordinato.
interessi o a una crisi, che raggiunge un livello Potremmo perciò adottare per il potere
tale da rendere necessario e inevitabile il spaziale la seguente definizione: “complesso di
ricorso da ambedue le parti, su scala fattori statici e dinamici di vario ordine
ragguardevole, all’impiego potenziale e/o (geografici, economici, industriali,
effettivo della Forza Armata per raggiungere i tecnologici, morali, spirituali e militari)
rispettivi obiettivi politici”. (2) mediante i quali uno Stato o un insieme di
Per ottenere una definizione di guerra Stati acquistano la capacità di conquistare e
spaziale, non si deve fare altro che sostituire a mantenere, anche con mezzi militari, un
“Forza Armata” l’espressione “sistemi spaziali grado di possesso e/o controllo dello spazio
anche offensivi”. Si deve solo sottolineare che corrispondente agli interessi nazionali o di
mentre la guerra in genere ammette come una coalizione”. Sostituendo a “spazio”
protagonisti anche Entità o gruppi organizzati l’espressione “spazi aerei” si avrebbe una
non statuali, oggi le esigenze tecnologiche e definizione di potere aereo.
finanziarie sono tali da richiedere un’accurata Non ci sembra, perciò, pienamente
pianificazione a lungo termine, una puntuale condivisibile la definizione di potere spaziale
preparazione, ingenti risorse economiche e data da Colin Gray, nella quale si riscontrano
industriali, e pertanto solo gli stati possono evidenti reminiscenze douhetiane e
essere titolari della guerra spaziale. Va da sé mahaniane: “capacità di usare lo spazio
che anche nei conflitti e crisi - cosa ben negandone allo stesso tempo un uso efficace
diversa dalla guerra - l’apparato spaziale è una all’avversario”. Questa definizione risente di
componente (di crescente importanza per un’indebita contaminatio tra due concetti ben
l’Occidente) dello strumento armato, diversi, quali quelli di potere e di dominio.
componente sempre di grande rilievo perché Ripetiamo ancora che mentre il potere è una
ne rende possibile l’impiego coordinato e ne capacità non solo militare, il dominio è un
identifica e determina gli obiettivi, guidando preciso stato di fatto solo militare che per
sopra di essi i sistemi d’arma a più lungo Douhet consiste nel disporre liberamente
raggio d’azione e individuando degli spazi aerei, negandone l’uso
tempestivamente le contromisure nemiche. all’avversario (concetto, questo, che va bene
Il potere spaziale non va confuso con il anche per lo spazio). Ovviamente il dominio
dominio dello spazio. Il primo, come già dello spazio può essere conquistato e esercitato
detto, esprime una capacità che può solo da una potenza preponderante, ma ciò
(2) Per una più approfondita analisi dei caratteri teorici della strategia odierna, che giustificano questa definizione, rimandiamo al Nostro
L’Arte militare del 2000, Roma, Ed. Rivista Militare 1998, capitoli V e VI.

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non può avvenire automaticamente anche per gradi e tipi di controllo dello spazio: ma il
il potere spaziale. fatto più rilevante è che anche una media
Come già avviene per la guerra marittima e potenza potrà raggiungere almeno
aerea, anche nel nostro caso è possibile temporaneamente o localmente (cioè in
impedire al nemico l’uso dello spazio, ma non determinate fasce) un certo grado di controllo
necessariamente ciò significa che se ne possa dello spazio, quindi potrà contrastare il
disporre liberamente. Saranno sempre controllo dello spazio da parte di una potenza
possibili situazioni prolungate di dominio dominante rendendolo almeno non assoluto,
dello spazio contrastato, dove anche chi è ciò che è già un grande risultato. Finora
inferiore avrà delle chances. All’atto pratico, l’Occidente ha impiegato i satelliti senza
insomma, il potere spaziale non può essere alcun contrasto da parte di altri: ma sarà
ridotto alla sua espressione assoluta, e anche sempre così? Quando qualche nemico
in questo caso valgono le obiezioni di Corbett dell’Occidente sarà in grado di mettere in
e Castex al dogmatismo e all’assolutismo orbita dei satelliti (in fondo, ciò è già
mahaniano. In caso diverso tanto varrebbe, avvenuto), allora nascerà una nuova corsa agli
per una media potenza, rinunciare senz’altro a armamenti spaziali, che potrà sfociare anche
un impegno, a una politica spaziale, lasciando in guerre “calde”: nessuna Nazione
che l’abbia solo la superpotenza o chi sarà tecnologicamente può fare a meno, ormai,
eventualmente in grado di affrontarla. dello spazio.
Per questa ragione i concetti meno In ogni caso, il peso effettivo del potere
ambiziosi di controllo dello spazio o di spaziale e/o del grado di controllo dello spazio
superiorità nello spazio (che non ne è variabile a seconda dei tipi di situazione da
presuppone necessariamente il dominio) fronteggiare, e oscilla tra due estremi:
come già nella guerra aerea sono di conflitti, crisi o guerre nei quali il potere
particolare importanza. Vi possono essere vari spaziale può far sentire al massimo le sue

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potenzialità intrinseche, fino a sostituire altri Proprio perché tipicamente sostitutiva di


“poteri” in misura variabile, e situazioni altre strategie e, meno di altre strategie atta a
invece in cui per ragioni diverse il suo esercitare effetti di dissuasione, la strategia
apporto diventa minimo, o meno rilevante. spaziale è la più militare e operativa che ci sia.
È quanto nel periodo post-guerra fredda Anche una strategia senza aggettivi - questo
sta avvenendo, del resto, per tutti i sistemi va sottolineato - può essere nazionale o di
d’arma e “poteri” in un quadro internazionale coalizione, di teatro o di scacchiere. In tutti i
dominato dall’assenza di minacce precise, casi, la sua matrice rimane sempre operativa,
dalla molteplicità dei rischi, e il suo grado di operatività aumenta
dall’imprevedibilità delle crisi. Di questa proporzionalmente all’importanza che in essa
realtà deve tener conto una definizione ha la componente spaziale in tutte le sue
generale di strategia, che potrebbe essere la manifestazioni.
seguente: “concezione e pianificazione delle Rimane da stabilire se e come guerra e
grandi linee dell’uso della forza armata (o strategia spaziale ammettano dei principî, e,
prevalentemente armata) e suo impiego in caso affermativo, quali sono detti principî.
potenziale/effettivo per raggiungere gli scopi In linea generale, si deve notare che - a
della politica, in una situazione di contrasto. maggior ragione nella situazione attuale
Comporta delle scelte tra diverse opzioni e caratterizzata dall’assenza di una precisa
l’indicazione di priorità”. Anche in questo minaccia, dalla molteplicità dei rischi, dalla
caso, sostituendo a “forza armata” mutevole fisionomia e dall’imprevedibilità
l’espressione “sistemi anche offensivi”, si delle crisi e dei conflitti - il termine principî,
avrebbe una definizione di strategia spaziale. sulla cui centralità Clausewitz ha già espresso
Abbiamo finora parlato di strategia (senza fondati dubbi, è fuori posto; è anche
aggettivi) alla quale riferire la strategia sintomatico che ciascun Esercito adotti
spaziale. Con il puro e semplice termine principî diversi. Poiché c’è sempre bisogno di
strategia noi intendiamo quella propria di uno capisaldi teorici sia pure non troppo
Stato o di una coalizione di Stati; e ne vincolanti, meglio sarebbe sostituire tale
abbiamo indicato la matrice nell’impiego termine - che indica il fondamento di una
(magari solo potenziale) della forza armata in dottrina o di una scienza - con l’altro (assai
genere. Siamo convinti che nel periodo post - meno impegnativo e più flessibile) “fattori
guerra fredda si imponga un mutamento. essenziali di successo”, riferendo inoltre tali
Traendo tutte le conseguenze dal concetto fattori solo alla strategia e al massimo alla
(condiviso anche dal Coutau - Bégarie) che la tattica, non all’arte della guerra in genere
strategia si riferisce essenzialmente alla (come molti da sempre fanno).
violenza organizzata, riteniamo che nel In altra sede abbiamo indicato tali fattori
periodo post-guerra fredda, nel quale non è come segue: coordinamento e integrazione
più richiesta alcuna mobilitazione totalitaria degli sforzi, capacità di rapida concentrazione
delle risorse nazionali per vincere la contesa degli sforzi stessi, loro economia, sorpresa,
con l’Est, sia possibile rinunciare al concetto iniziativa. (3) Se si guarda alla fisionomia
di strategia globale, concetto da sempre più della guerra spaziale prima delineata, si arriva
politico che militare i cui confini con la alla conclusione che senza coordinamento,
politica di sicurezza sono sempre stati labili o senza concentrazione degli sforzi (anche in
inesistenti. Oggi è possibile fare chiarezza, fase di studio dei materiali e preparazione),
lasciando alla politica ciò che è della politica e senza economia degli sforzi stessi non si
alla strategia ciò che è sempre stato della giunge ad alcun risultato. La sorpresa è
strategia, cioè una fisionomia possibile prima di tutto nel campo
fondamentalmente operativa che si riassume tecnologico, cioè con l’impiego di materiali
in prevalenza nell’impiego della forza militare che realizzino un salto di qualità rispetto a
o armata, fatta salva la possibilità di ricorrere quelli dell’avversario, e in secondo luogo con
anche ad altri mezzi. la scelta di obiettivi particolarmente sensibili
(3) ivi, capitolo VI, paragrafi 4-5.

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e con l’appropriata e rapida concentrazione attribuendo senz’altro all’avversario


delle forze su tali obiettivi. L’unico fattore chedeterminati comportamenti, o
nel campo spaziale, almeno oggi, può trovare comportamenti razionali: cioè pianificando
ridotta applicazione è quello dell’iniziativa: un aspetto da sempre riservato all’intuito
troppi sono i vincoli tecnici che richiedono della leadership. Fortunatamente non c’è
accurata pianificazione e ben calcolate stato bisogno di collaudare tali teorie; non
predisposizioni, dove le capacità di scelta del c’è, oggi, alcun bisogno che ai nuclear
singolo sono ridotte. strategists succedano gli spatial strategists.
Non bisogna, invece, stancarsi di studiare,
Conclusione di penetrare a fondo, di dibattere l’intima
natura della strategia, senza trascurare
Al termine della sua analisi sul potere l’apporto della storia. Se si saprà fare
spaziale nella storia, Colin Gray si è chiesto questo, si sarà anche in grado di affrontare
enfaticamente: “dov’è la teoria sul potere nel modo migliore le prevedibili sfide
spaziale? Dov’è il Mahan per la frontiera spaziali del prossimo secolo, definendo una
finale?”. Noi riteniamo che sarebbe teoria strategica spaziale - e soprattutto una
irrealistico e dannoso pretendere di prassi strategica spaziale - libere da
formulare una teoria strategica spaziale condizionamenti, che spesso sono
valida una volta per tutte, ma che essa vada strumentali.
costruita giorno per giorno, con i Anche se il potere spaziale è il meno
riferimenti teorici più adatti e guardando ai maturo e il più suscettibile di futuri
mutamenti in atto. Per fare questo, non sviluppi, non esiste, né è alle porte, una
occorre un nuovo Mahan o un nuovo rivoluzione dell’arte della guerra provocata
Douhet, né occorrono nuovi profeti e dai sistemi spaziali. Esistono solo dei
sacerdoti dispensatori di verità assolute. mutamenti imposti dalle nuove tecnologie,
Non è per nulla facile dare alla strategia che rendono necessari nuovi equilibri tra i
spaziale, ultima arrivata, il giusto ruolo che le fattori in gioco. Quest’ultimi sono quelli di
compete. Si tratta di navigare tra Scilla e sempre, legati al binomio uomo-materiale e
Cariddi: cioè di evitare sia una alla capacità di armonizzare, riconducendoli
sopravvalutazione dei riflessi della guerra a un unico obiettivo, sforzi diversi in diversi
spaziale negli altri elementi indulgendo, ambienti geografici. E’ tuttavia certo che il
magari, a formule miracolistiche e profezie, paradigma della guerra e strategia spaziale è
sia un approccio conservatore e di Forza destinato a riprodurre, nelle grandi linee,
Armata, tendente a vedere nello spazio solo quanto è avvenuto in campo aereo. Nei suoi
un prolungamento e un ausilio della guerra primi articoli del 1910 Giulio Douhet ha
nel rispettivo ambiente geografico. Le basi concepito - per il momento - l’aeroplano
delle armi spaziali possono essere sulla terra, solo come un mezzo d’esplorazione di
in mare o nell’atmosfera; ma questo non importanza decisiva, come potrebbe oggi
autorizza a ritenere un sistema d’arma spaziale essere ritenuto il satellite. E ha previsto che
terrestre, marittimo o aereo tout court, con si sarebbe combattuto per il dominio
sistemi spaziali separati e non integrabili per dell’aria, proponendo però di arrestare la
questa o quella Forza Armata. competizione che stava iniziando con un
L’auspicio è che per la strategia spaziale trattato internazionale che bandisse le armi
non si ripetano i pericolosi schematismi - dal nuovo ambiente. (4) Non è stato
razionalizzanti e razionali solo all’apparenza possibile: anzi, la guerra dell’aria ha portato
- con i quali i nuclear strategists civili della morte e distruzione senza precedenti anche
guerra fredda hanno cercato di ingabbiare la tra le popolazioni civili, che almeno nel XIX
realtà della competizione nucleare, secolo gli eserciti tendevano a risparmiare.

(4) Si vedano, in merito, gli articoli di Giulio Douhet sul giornale “La Preparazione” del 21-22 luglio 1910 e 29-28 luglio 1910 (analizza-
ti in Ferruccio Botti - Mario Cermelli, La teoria della guerra aerea in Italia 1894-1939, Roma, Ufficio Storico Aeronautica 1989, pp.
48-54).

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Gli ultimi avvenimenti (guerra del Per quanto attiene alla rinnovata
Kosovo nel 1999; decisione del nuovo prospettiva dello “scudo spaziale”, occorre
Governo americano già a fine 2000 di anzitutto chiedersi: come potrà esserne
riprendere gli studi e esperimenti per lo evitata la militarizzazione, se lo spazio è già
“scudo spaziale”) confermano le precedenti così importante per gestire l’impiego dei
considerazioni teoriche. Senza il dominio missili e la guerra negli altri elementi? Una
dello spazio, non sarebbe stato possibile cosa è certa: che le ricadute tecnologiche
l’esercizio del dominio dell’aria con degli studi per bloccare i missili saranno di
l’offensiva aerea contro la Serbia. Al tempo tutto rilievo anche sui sistemi antiaerei,
stesso, l’impiego di aerei pilotati è stato ulteriormente riducendo le possibilità di
sostituito - in misura ancor maggiore di sopravvivenza dell’aeroplano pilotato. Per
quanto è avvenuto nel Golfo - da missili a altro verso la decisione americana di
media gittata con testata convenzionale tipo proseguire gli esperimenti sullo “scudo
Cruise/Tomahawk, con il grande vantaggio spaziale” conferma, semplicemente, che la
di evitare il più possibile perdite di guerra futura si estenderà anche allo spazio
aeroplani e piloti, sfruttate dalla e che anche il missile strategico sta
propaganda nemica (come è avvenuto trovando - come finora è avvenuto per tutte
nell’unico caso di un aereo stealth le nuove armi - delle valide armi di
abbattuto). Tuttavia, sempre in questa contrasto. Dal punto di vista storico, lo
guerra il potere aereo e spaziale hanno scudo spaziale è l’ultima manifestazione
rivelato, accanto alla loro efficacia, anche i della insopprimibile tendenza delle società
loro oggettivi limiti. industriali avanzate alla guerra di macchine,
I satelliti non sono stati sufficienti per e della millenaria tendenza a sfruttare
consentire l’individuazione e la distruzione presto o tardi anche a scopo militare i
dall’alto dell’esercito serbo, che ha subìto nuovi ritrovati scientifici. Non c’è, perciò,
perdite molto inferiori a quelle che ragione di essere molto ottimisti sulle
sarebbero state necessarie per provocarne la concrete possibilità future di bandire la
sperata, rapida dèbacle. L’impiego degli guerra nello spazio: la storia, e quanto
aerei e delle “armi intelligenti” ha risentito, avvenuto nel secolo XX prima per il potere
come sempre, delle condizioni meteo. Non aereo e poi per l’atomo, non lo consentono.
è stato possibile neutralizzare In proposito, ci sembra calzante quanto ha
completamente le difese aeree nemiche; affermato uno scrittore militare di un
questo ha costretto gli aerei - come sempre secolo fa: che, cioè, tutto dipende dal cuore
- a mantenere quote alte, a discapito - come degli uomini, degli eserciti, dei popoli.
sempre - della precisione. Insomma: Anche le armi più perfezionate e micidiali,
l’ultima guerra del secolo XX in Europa se affidate a uomini che non intendono
non accredita certo estremismi teorici nel usarle o le usano il meno possibile e di
campo aerospaziale. Essa ha dimostrato, malavoglia, risultano innocue o poco
ancora una volta, che i due punti di forza dannose: si combatte poco, e uno dei due
presenti e futuri dell’Occidente - il potere contendenti si arrende presto. Al contrario,
spaziale e quello aereo - sono fondamentali anche eserciti armati di semplici clave se
ma hanno anche limiti severi e non ambedue determinati a combattere fino
possono sostituire o sostituire interamente all’ultimo senza dare tregua al nemico,
le forze terrestri, di fatto rimanendo - come possono far scorrere il sangue a fiumi.(5)
già in passato - armi principalmente di L’utilizzazione a fini militari dello spazio è
logoramento e non per la decisione rapida una realtà dalla quale non si può e non si
delle guerre. Al tempo stesso, risulta deve prescindere: si può solo sperare che
confermata e crescente la capacità essa non sia causa dei contrasti rovinosi del
sostitutiva del missile rispetto all’aeroplano. passato.

(5) Col. Enrico Barone, La guerra nell’ascensione economica, Roma 1912, pp. 11-12.

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