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Matteo Rampazzi

intrUSI Gruppo di Lavoro Exam Survival


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Appunti del corso di

Semiotica
2000 2001 prof. Schulz 4 pagine 30 kB

Autore: Matteo Rampazzi

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Matteo Rampazzi

Semiotica: riassunti dallantologia ROLAND BARTHES: Semiotica della pubblicit

Matteo Rampazzi Il messaggio pubblicitario Tutta la pubblicit un messaggio: essa comporta infatti una fonte di emissione, un punto di ricezione e un canale di trasmissione. Ogni messaggio unassociazione di una piano dellespressione o significante, e un piano del contenuto. Una frase pubblicitaria contiene due messaggi la cui interrelazione stessa costituisce il messaggio pubblicitario nella sua particolarit. Il primo di questi due messaggi costituito dalla frase nella sua letteralit, fatta astrazione della sua intenzione pubblicitaria. Per isolare questo messaggio basta immaginare un Marziano che da un lato conosca perfettamente la lingua e che dallaltra parte ignori tutto del commercio. Egli non terr alcun conto delle metafore della nostra lingua. Si tratta, a questo primo livello, di un insieme sufficiente di significati e questo insieme rimanda ad un corpus, anchesso sufficiente, di significati; in rapporto alla realt che si suppone il linguaggio nel suo complesso traduca, questo primo messaggio chiamato di denotazione. Il secondo messaggio non ha minimamente lo stesso carattere analitico del primo; un messaggio globale, e deriva questa globalit dal carattere singolare del suo significato: questo significato unico ed sempre lo stesso in tutti i messaggi pubblicitari: consiste nelleccellenza del prodotto annunciato. Il significato del messaggio si esaurisce quando il messaggio viene percepito. In cosa consiste il significante di questo messaggio? Il significante di questo secondo messaggio costituito da tutto il primo messaggio. Si dice quindi che il secondo messaggio connota il primo. Questo fenomeno di sganciamento o di connotazione ha una grandissima importanza, che va molto al di l del messaggio pubblicitario stesso: sembra infatti essere strettamente legato alla comunicazione di massa. Ci che noi percepiamo per primo il secondo messaggio, cio il suo carattere pubblicitario. A questo punto va spiegata lesistenza stessa del messaggio di denotazione. Infatti si potrebbe semplicemente dire: Acquistate X. Si potrebbe dire che il primo messaggio sviluppa delle argomentazioni al secondo. In realt non cos, il primo messaggio serve a naturalizzare il secondo, a sottrargli la sua finalit interessata, la rigidit della sua affermazione. La motivazione commerciale si trova quindi raddoppiata da una rappresentazione molto pi vasta, poich fa comunicare il lettore con i grandi temi umani. In effetti il messaggio denotato a detenere la responsabilit umana della pubblicit. Il buon messaggio pubblicitario quindi quello che condensa in se stesso la retorica pi ricca e realizza con precisione (spesso una sola parola) i grandi temi onirici dellumanit. I criteri della pubblicit sono gli stessi della poesia (metafore, figure retoriche)

Matteo Rampazzi Leccellenza del significante pubblicitario dipende quindi dal potere, che bisogna sapere attribuirgli, di collegare il suo settore con la maggior quantit di mondo possibile Attraverso larticolazione dei due messaggi, il linguaggio pubblicitario ci introduce a una rappresentazione parlata del mondo: qualsiasi pubblicit dice il prodotto ma racconta qualcosaltro. Toccando il prodotto attraverso il linguaggio pubblicitario, gli uomini gli danno un senso e trasformano cos il semplice uso in esperienza dello spirito.

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