SABATO 26 SETTEMBRE 2009

R
14 LA GAZZETTA DELLO SPORT

FORUM GAZZETTA

Tessera del tifoso.

Maroni può rinviare
di una stagione
con il sì di tutti i club
Il ministro dell’Interno: «Sono pronto a discuterne soltanto se ci
sarà un impegno scritto da parte del 100 per 100 delle società»
A cura di STEFANO BOLDRINI e MAURIZIO GALDI stro Maroni, il presidente della Federcalcio Giancarlo Abete, il Ministro Maroni, la tessera del lare il programma perché i club
presidente della Lega calcio Maurizio Beretta e il direttore gene- tifoso sarà obbligatoria dal 1˚ non vogliono, oppure andare
ROMA Giocava terzino all’oratorio, il suo primo idolo è stato Ro- rale della Federcalcio Antonello Valentini. Nel dibattito, il mini- gennaio 2010: la data viene con- avanti. La collaborazione è fon-
meo Benetti («un combattente, io ero come lui»), ma nella matu- stro Maroni ha riaffermato la volontà di far partire il progetto, fermata? damentale. La tessera del tifo-
rità è rimasto folgorato dalla classe di Van Basten («il suo calcio ma ha concesso un’apertura alle società di calcio. Il ministro «Confermo. La decisione è sta- so non vuole essere una misura
era sublime»). Ora segue nel fine settimana il figlio, impegnato sarebbe disposto a discutere l’ipotesi di un rinvio del program- ta presa dopo aver sentito tutte coercitiva, ma chi non collabo-
nel campionato Esordienti. Milanista («feci questa scelta di cam- ma, ma solo ad una condizione: l’adesione totale, con un docu- le componenti. Non ci sono sta- ra avrà maggiori restrizioni».
po perché tutti i miei amici erano interisti e juventini»), il mini- mento firmato da tutti i presidenti di A e B, al progetto. In questo te forzature. Nel 2008 ho di-
stro dell’Interno Roberto Maroni è un grande appassionato di caso, si potrebbe partire all’inizio della prossima stagione. Il mi- scusso con le società. Sul piano Presidente Beretta, i club han-
calcio e negli ultimi mesi si è dedicato al programma della Tesse- nistro Maroni ha poi tracciato un bilancio delle prime tre giorna- sostanziale, i club hanno dato no posizioni diverse sulla tes-
ra del tifoso. Il progetto, che dovrebbe partire dal 1 gennaio te di campionato. Rispetto al 2007 e al 2008, la violenza negli l’okay. Su quello pratico, han- sera del tifoso. Il problema di
2010, ha incontrato però resistenze da parte dei club ed è stato stadi è in leggero aumento. «Questo significa che non si può no cercato di fissare dei paletti. fondo riguarda i costi?
duramente contestato dagli ultrà. La Gazzetta dello Sport ha abbassare la guardia. Io sono per la tolleranza zero. Se servirà, A questo punto, c’erano due «Noi stiamo lavorando per tro-
organizzato un forum a Roma al quale hanno partecipato il mini- metteremo anche i metal detector all’ingresso degli stadi». strade da percorrere: o cancel- vare una soluzione, ma il mio

Si va avanti
pensiero è che si è partiti con il
piede sbagliato. La scadenza
del 1˚ gennaio 2010 è obietti-
vamente complicata e rischia
di essere vissuta come una sche-
datura. Al contrario, uno stru-
mento di questo genere, costru-
ito bene, penso che possa avere
un valore positivo. Noi rivolgia-
mo questa proposta al ministro
Maroni: rinviare la partenza
della tessera del tifoso all’ini-
zio della prossima stagione. Il
rinvio non avrebbe lo scopo di
x ha detto
PROPOSTA DI BERETTA
Rinviare la tessera
all’inizio della prossima
stagione non avrebbe lo
scopo di guadagnare
tempo ma quello
di creare una politica
di consenso
guadagnare tempo, ma quello,
invece, di creare una politica di
consenso».
Presidente Abete, qual è la po-
sizione della Federcalcio?
«La nostra idea è quella di se-
guire un percorso comune fino
a gennaio e poi di fare una veri-
fica. Il problema non è la tesse-
ra del tifoso, ma il biglietto no-
minale, che esiste solo in Italia.
C’è anche, a mio avviso, un pro-
blema di comunicazione. Va
spiegato bene il concetto che la
tessera del tifoso è una facoltà
e non un obbligo».
Ministro Maroni, la sua rispo-
sta ad una richiesta di rinvio?
«Non esistono problemi tecnici
e giuridici che giustifichino il
rinvio. Non essendoci proble-
mi di questo genere, perché
non partire? Io invece vorrei ca-
pire se i club vogliono davvero
la tessera del tifoso. A questo
punto io potrei dire si parte,
ma tendo una mano: sono pron-
to a discutere l’ipotesi di un rin-
vio, ma solo di fronte all’adesio-
ne unanime dei club di A e B al
programma».
Presidente Beretta, come ri-
sponde all’apertura del mini-
stro Maroni?
«Il problema di fondo è che è
passato un messaggio che fa vi-
vere male la tessera. Ci sono al-
cuni meccanismi da rivedere.
Q
I NOSTRI OSPITI
Il ministro
tra i due
presidenti
Da sinistra a destra, i
partecipanti al forum della
Gazzetta dedicato al progetto
riguardante la tessera del
tifoso: il presidente della Lega
Maurizio Beretta, 54 anni; il
ministro dell’Interno Roberto
Maroni, 54; il presidente della
Federcalcio, Giancarlo Abete,
59. Il dibattito si è svolto nella
redazione romana
Le forzature non aiutano, ser-
ve la politica dei consensi».
Ministro, qual è la sua replica?
«Forse non mi sono spiegato
bene. Non c’è alcuna volontà
da parte mia di riaprire il tavo-
lo di discussione. Io mi aspetto
l’adesione unanime delle socie-
tà, un impegno scritto da parte
del cento per cento dei club. È
solo questa la condizione preli-
minare per un eventuale rin-
vio. Non posso accettare che
un presidente come Zamparini
affermi che la tessera del tifoso
è liberticida e richiama il fasci-
smo. Se queste sono le premes-
se, il ministro va avanti per la
sua strada».
Ministro Maroni, è vero che è
allo studio il lancio di una cam-
pagna d’informazione per spie-
gare agli italiani che cosa sia la
tessera del tifoso?
«Sì, abbiamo un lungo elenco
di personaggi da coinvolgere
nell’iniziativa. Sicuramente
non si tratterà di calciatori».
Sono allo studio nuovi provve-
dimenti antiviolenza?
«Le normative attuali garanti-
scono la sicurezza all’interno
degli stadi. Ora dobbiamo mi-
gliorare la situazione all’ester-
no. Va reso più efficiente il si-
stema dei controlli».
La situazione attuale?
«Le prime tre giornate di cam-
pionato hanno mostrato alcuni
segnali di ripresa del fenome-
no violenza. È la conferma che
se si allenta la vigilanza, la vio-
lenza torna a farsi sentire».
Come si giustifica il lancio di 17
bombe carta in curva Sud du-
rante Roma-Fiorentina?
«Io sono per la tolleranza zero
e sono pronto ad inasprire i con-
trolli per evitare che si ripetano
fatti come quelli di Roma-Fio-
rentina. Se serviranno i metal
detector o altri filtri che costrin-
geranno i tifosi a restare in co-
da due-tre ore per entrare allo
stadio, lo faremo».
A Firenze c’è stato un segnale
di tendenza opposta con l’ab-
battimento delle barriere.
«La strada di Firenze è quella
giusta. Noi vogliamo arrivare a
questo tipo di modello».
Mai pensato all’abolizione del ti-
fo organizzato, come sta acca-
dendo in Spagna?
«È una strada difficilmente pra-
ticabile in Italia».
SABATO 26 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT R
15
x
TUTTO SULLA TESSERA
HANNO Eccola: assomiglia
DETTO
a una carta di credito
Maroni
V
Non accetto
che Zamparini
dica che la
tessera è
liberticida e
che richiama il Ecco come si presenterà la tessera del tifoso:
fascismo una tessera personale, tipo bancomat o carta di
credito, con dati anagrafici e foto del tifoso.
Come ottenerla Il tifoso che non abbia
precedenti per fatti violenti potrà farne richiesta
alla società, che la concederà soltanto dopo aver
avuto il nulla osta dalla questura.
Che cosa consente I titolari della tessera
potranno andare allo stadio (pure in trasferta)
V anche in presenza di eventuali restrizioni nella
Abete vendita dei biglietti
C’è anche un Costo Alla società ogni tessera costerà circa 7
problema di euro.
comunicazione.
Va spiegato che
la tessera è una
facoltà e non
un obbligo Palazzo
di vetro
di RUGGIERO PALOMBO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Beretta
V
Si è partiti
Da quell’orecchio
con il piede
sbagliato. La
Bobo non sente
scadenza del 1˚
gennaio è
obiettivamente
complicata
Quattro parole rispedite al mittente. «Le
forzature non aiutano». Le ha pronunciate il
presidente della Lega di Milano Maurizio
Beretta, che quanto a dialettica non è
secondo a nessuno ma che in quel momento,
forse, pensava di avere già portato a casa la
partita dello slittamento. E’ lì che il ministro
degli Interni Roberto Maroni ha preso
cappello. Beninteso, come lo si può prendere
tra gente di mondo, seduta educatamente
intorno al tavolo della Gazzetta dello Sport,
dove la voglia di mediazione, complice
anche il presidente della Federcalcio
Giancarlo Abete, era e restava
predominante.
Maroni («Forse non mi sono spiegato bene»)
ha cambiato faccia, tono, contenuti. Quel
«non ci sarà nessuna riapertura del tavolo»
è stato ripetuto più volte, a sottolineare che
la scadenza del 31 dicembre 2009 quale
confine invalicabile per l’introduzione della
tessera del tifoso rimaneva tale. Poi, dopo il
bastone, la mezza carota d’una disponibilità
a prendere in considerazione una proposta
che Beretta dovrà però fare sottoscrivere ai
presidenti di tutte le 42 società di A e B,
come a dire «di loro non mi fido». Di
Zamparini (che aveva definito la tessera una
misura fascista), evocato dal ministro,
soprattutto.
Il sereno è tornato perché Beretta ha
compreso la delicatezza del momento.
Consapevole di essersi forse spinto troppo
oltre nel voler portare d’un colpo le lancette
dell’orologio al luglio 2010, ha incassato
l’irrigidimento di Maroni senza rilanciare
ulteriormente. Dedicandosi poi a quella che
si è rivelata la sua specialità: la risposta
politica.
E’ stato quel che si suol definire un vertice
interessante e costruttivo: interessante
perché i tre illustri ospiti hanno offerto un
contributo appassionato e ricco di contenuti,
con vista sul non secondario problema stadi;
costruttivo perché, molto semplicemente e
come ha lasciato bene intendere Maroni,
non potrà essere altrimenti. La tessera del
tifoso ormai è in marcia e non la fermerà
niente e nessuno. Né una curva vuota né
qualche bomba carta. Né, se c’è, qualche
presidente con le fregola del tifoso duro e
puro.