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Anno XII - n.

3/4 - febbraio 2014


Qindicinale dell"Assemblea Regionale Siciliana
Edito dalla Fonda!ione Federico II
La Sicilia
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Direttore editoriale
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Caporedattore
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In redaione
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Redaione
PubblICIt! e banDI
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Anno XII - n. 3/4 - febbraio 2014
Quindicinale dellAssemblea Regionale Siciliana
Edito dalla Fondazione Federico II
La Sicilia
prima di tutto
Cronache Parlamentari
Palermo arabo-normanna, ufficializzata candidatura Unesco
Imposte di produzione, lArs cambia lo Statuto Imposte di produzione, lArs cambia lo Statuto
primo piano
2 P$!(ice, mi%%i!e #'a%i im"!%%ibile
4 La $if!$ma della di%c!$dia
7 La (ia c$'ci% dei C!mmi%%a$i
8 O$lad! c!&$! C$!ce&&a
parlamento
9 Im"!%&e di "$!d')i!e, l+A$% cambia l! S&a&'&!
lavori daula
14 Ca%i* a Pale$m! e Ta!$mia
16 La '!(a ge!g$afia dell+A$%
18 I '!(i !mi della "!li&ica %iciliaa
22 Si$ac'%a, ele)i!i da $ifa$e
24 I la(!$i delle C!mmi%%i!i
27 Ge%a", "'&! i&e$$!ga&i(!
associazioni
28 Q'ad! il $egi%&$! "$e%e)e "$!(!c* mal'm!$i
cultura
30 I%ieme "e$ l+Ue%c!
ComPlesso monumentale
Palazzo Reale
111. # "!",& *-"*)!*. *,$
, Cronache Parlamenari Siciliane
commissione Affari istituzionali,
se si tornasse a votare per le pro-
vince si sancirebbe il fallimento di
questa legislatura. Sarebbe una iat-
tura per la nostra regione, un vero
e proprio baratro nel quale finireb-
bero anche coloro che si oppongono
alla soppressione delle province.
Il capo dellopposizione allArs,
Nello Musumeci ha dichiarato che
buona parte della maggioranza
vorrebbe che si tornasse a votare
per le province. Ci vorrebbe pi co-
raggio da parte dei colleghi della
maggioranza: farebbero bene a dire
che questa riforma una vergogna,
un pasticcio indigeribile.
Gianfranco Vullo, renziano del Pd,
ha fatto sapere che allArs c un
partito in agguato fatto da chi vuole
far votare a maggio e dunque lavora
ad affossare la legge, mentre i grillini
si sono rivolti al web, affidando ai
cittadini la decisione sulla posizione
da assumere sulla riforma.
In queste settimane si sono susse-
guite per ore riunioni di maggioranza
alla presenza del Governatore Cro-
cetta per trovare un accordo su una
riforma condivisa. In alternativa
lArs seguiter a rinviare di data in
data, con il governo intento a tentare
la strada delle proroga dei commis-
sari che per ora si stanno occupando
di gestire le province in via di estin-
zione.
Sulla questione intervenuto
anche il Consiglio di giustizia
amministrativa. Crocetta ha
guardato il bicchiere mezzo
pieno, commentando positi-
vamente la sostanza del parere del
Cga sulla riforma delle province.
Riguardo ai dubbi sollevati dalla
magistratura amministrativa in
merito alla nomina dei nuovi com-
missari straordinari oltre la data
del 31 dicembre 2013, il Governatore
ha chiarito: Nel caso di Trapani,
il precedente commissario si di-
messo. A Siracusa, se ci dovesse es-
sere la necessit, non avrei alcuna
remora a correggere la mia deci-
sione. Ad ogni modo, listituto del
commissariamento che si proroga,
e sedute dellAssemblea re-
gionale siciliana di febbraio
sono state caratterizzate dal
braccio di ferro che ha bloccato
Sala dErcole attorno alla riforma
delle province. Un rebus senza so-
luzione, finora quello della sop-
pressione delle province e della con-
testuale creazione, al loro posto,
dei liberi consorzi di comuni e delle
tre citt metropolitane (Palermo,
Catania e Messina).
Il centro-destra, guidato dal lea-
der dellopposizione Nello Mu-
sumeci, ha dato battaglia sul-
lelezione diretta quantomeno
del presidente dei Consorzi, mentre
il governo Crocetta ha puntato ad
allargare la platea dei votanti ai
consiglieri comunali che formano
il Consorzio. Nonostante sia stata
superata la scadenza del 15, rischio
rispetto al quale i pi allarmati, in
caso di mancato varo del testo, pa-
ventavano il ritorno al voto per le
province, il Governatore ha pi
volte segnalato che ancora possibile
evitare la reviviscenza delle vecchie
circoscrizioni provinciali. Secondo
Antonello Cracolici, presidente della
L
A Sa&a :E,c)&! *!, ./..) %& '!-! % "!bb,a%)
/( b,acc%) % "!,,)
-/&&:ab)&%1%)(! !&&! *,)0%(c!
I" ce$)'%de()'a (! . ba))*)%
&e' "1e"e,!%$e d!'e))a
de" &'e(!de$)e de! C%$(%',!
quasi
Missione
impossibile
N!mero -). ' febbraio ,*+. -
non la persona fisica. Lincarico -
ha concluso - nettamente politico
e fiduciario.
Nonostante la richiesta di alcuni
parlamentari in Aula tra cui il mes-
sinese Santi Formica, della
Lista Musumeci, nonch Fi-
guccia di Forza Italia, di in-
dire una conferenza dei ca-
pigruppo sullargomento, il
Presidente dellArs Ardizzone
ha optato per il prosegui-
mento dei lavori sulla rifor-
ma delle province.
Sul fronte politico si regi-
strano le dichiarazioni del
presidente Crocetta sul man-
cato appoggio concreto da
parte di Ncd alla maggio-
ranza, partito che in Sicilia
schiacciato da Forza Italia,
che molto pi estremista
nellisola che nel resto dI-
talia. Ed ha proseguito:
per me le alleanze saranno quelle
che usciranno fuori dalla riforma
delle province. LNcd ha concluso
Crocetta deve decidere da che
parte stare. Ed in uno sfogo dichiara
che i gruppi politici non uccidono
il governo perch si suiciderebbero
anche loro, ma lo si vuol tenere in
uno stato di agonia permanente.
Ma questa strategia poi la paga la
Sicilia ha proseguito e anche l
c un errore di interpretazione. Al-
cuni non vogliono le citt metro-
politane perch non vogliono togliere
risorse alla Sicilia ma i fondi destinati
alle citt metropolitane sono desti-
nate esclusivamente a queste. Chi
fa questo ragionamento ha con-
cluso fa un danno alla Sicilia.
Il capogruppo di Ncd allArs, Nino
DAsero, ha replicato alle accuse di
Crocetta: n smania di potere n
schiacciamento da parte di Forza
Italia. Siamo sempre stati e restiamo
aperti al confronto e dispo-
nibili al dialogo Abbiamo
sempre ritenuto ha ag-
giunto di non fare unop-
posizione preconcetta e sia-
mo sempre stati disponibili
a dare un contributo che,
quando stato accolto, ha
contribuito al miglioramento
dei ddl in discussione. Sulle
riforme, poi ha concluso
DAsero che riguardano
un sistema di regole valide
per tutti, auspicabile una
condivisione ampia e ragio-
nata con la maggioranza.
Frattanto, anche la Finan-
ziaria-bis in stallo intanto
per alcune divergenze allin-
terno dellesecutivo sulle priorit.
Sar difficile che il testo approdi
in Aula, come preventivato, a met
del mese di marzo, data entro lo
quale sar invece approvata, forse,
la riforma delle province.
Cristina Lombardo
p r i m o
p i a n o
. Cronache Parlamenari Siciliane
n queste settimane allArs si
votato per la celeberrima
riforma delle Province. Prima
per, lassessore regionale alle Au-
tonomie locali, Patrizia Valenti,
aveva annunciato la firma dei de-
creti per la nomina dei nuovi com-
missari delle Province, su cui il
Cga ha espresso un parere critico.
La delibera stata discussa nella
riunione di giunta, presieduta dal
governatore Rosario Crocetta.
Non potevamo lasciare le Province
senza guida ha spiegato Valenti
poich i commissari erano scaduti
il 15 febbraio. Le nuove nomine
sono state varate per coprire il tem-
po fino al 30 giugno, ultima data
utile per gli eventuali ballottaggi
nel caso in cui la riforma delle Pro-
vince non dovesse essere approvata
dallaula e si tornasse al voto.
In questo modo dotiamo le
Province di una guida e la-
sciamo allaula la serenit per
potere approvare la legge nei
tempi necessari.
Lassessore ha motivato la scelta
della giunta, spiegando che per i
comizi elettorali abbiamo un lasso
di tempo che va dal 20 febbraio al
15 aprile, per potere andare alle
elezioni, in questo caso lultima
data utile il 15 giugno con le-
ventuale ballottaggio il 30 giugno
e la legge d 60 giorni di tempo
per la firma del decreto. Quindi
laula ha tempo fino al 15 aprile
per potere definire la riforma.
Quindi, piazzata la nomina dei
nuovi commissari, lArs con voto
segreto ha approvato un subemen-
damento dellopposizione che can-
cella le Citt metropolitane dalla
riforma delle Province. Dai banchi
dellopposizione sono partite urla
di gioia. Il subemendamento, fir-
mato dai deputati di Forza Italia,
passato con 40 voti a fa-
vore, compresi quelli dei
5stelle. Le tre Citt metro-
politane, dunque, spariscono,
dalla riforma delle Provin-
ce.
Opera anche dei franchi ti-
ratori della maggioranza,
che da giorni erano in po-
sizione di sparo e che hanno
sparato col voto segreto, ma
a volto scoperto. Proprio
alla vigilia della seduta, ad
esempio, Anthony Barbagallo del
Pd difendeva a spada tratta i suoi
emendamenti che limitavano il
numero delle Citt metropolitane.
Ma mai possibile che in tutta
Italia saranno solo otto e
noi ne facciamo tre in Si-
cilia? , si domandava il de-
putato democratico ca-
tanese. Probabile che, sul
filo di questo ragionamento,
Barbagallo abbia poi contribuito
a cassarle tutte. Il parlamentare
non conferma, cos come tacciono
altri probabili dissidenti dellarea
Lupo, come Franco Rinaldi e lo
I
A**,)0a.a c)( 0).) -!#,!.) &a *,)*)-.a
!&&:)**)-%1%)(! c$! ca(c!&&a &! C%..2 '!.,)*)&%.a(!
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a$ce (*""a +%)a,!%$e
d! (!$g%"! e#e$da#e$)!
La riforma
della discordia
Pari$ia Valeni
N!mero -). ' febbraio ,*+. /
stesso ex segretario regionale, uscito
sconfitto dalle primarie di domenica
scorso ma adesso a capo di una
ampia corrente che dellanticro-
cettismo fa un credo. Giuseppe
Lupo, in seguito al voto, ha subito
fatto una emblematica annota-
zione: Dopo la soppressione
della norma che istituiva le aree
metropolitane chiaro il dato
politico di una maggioranza che
traballa.
Abbiamo smontato la riforma
sul nascere con un duplice risul-
tato a nostro avviso positivo per
tutti i siciliani ha spiegato invece
Marco Falcone di Forza Italia,
primo firmatario del subemen-
damento Da un lato abbiamo im-
pedito che si potessero istituire le
citt metropolitane, che puntavano
solo a intercettare i fondi del Pon.
Se riforma deve esserci, vogliamo
che sia armonica e funzionale allo
sviluppo degli stessi territori, senza
penalizzare e impoverire ulterior-
mente le aree interne. Se poi Cro-
cetta ci rimane male perch aveva
tenuto insieme la maggioranza
sulle promesse fatte in campagna
elettorale non una questione che
ci riguarda. Questa lennesima
sconfitta politica. Nel caso di Ca-
tania, ancora una volta il presidente
ha tradito le aspettative. Al con-
tempo ha proseguito Falcone
abbiamo voluto mettere dei paletti
alla riforma, chiedendo che non
potessero essere costituiti pi di
nove liberi consorzi, tante quante
sono le Province. Su questo pas-
saggio la maggioranza andata
ulteriormente in confusione.
Dopo avere ascoltato in aula las-
sessore Valenti sui decreti di nomina
dei commissari delle Province ave-
vamo percepito il malessere di
pezzi del centrosinistra, almeno
una dozzina di parlamentari ha
spiegato invece il leader dellop-
posizione Nello Musumeci Avevo
chiesto alla Presidenza dellArs di
sospendere i lavori per qualche
minuto per convocare i capigruppo
alla luce di questa novit. Ma
stato deciso di andare avanti,
e il voto che cancella le citt
metropolitane dimostra che
non esiste la maggioranza.
Momenti di tensione in Aula
nella maggioranza: nei giorni
scorsi, dai banchi della com-
missione Affari istituzionali,
il presidente Antonello Cra-
colici (Pd) ha urlato bravo...
bravo verso la Presidenza
dellArs. A quel punto Gio-
vanni Ardizzone ha sospeso
i lavori, dopo pochi minuti
ha riaperto la seduta parla-
mentare comunicando il
rinvio della seduta. Prima che il
presidente Ardizzone mettesse ai
voti il subemendamento, Cracolici
ne aveva chiesto linammissibilit
in quanto laula poco prima aveva
votato contro un altro subemen-
damento, della lista Musumeci,
che prevedeva la soppressione
dellintero comma 2 dellarticolo
1 vista lincostituzionalit del
testo sulle province. La norma
stata comunque messa ai voti
ed passata sostenuta dal voto
segreto.
Ma, lopposizione fa opposizione,
e nella maggioranza il vero pro-
blema scoprire chi ha tradito
il testo discusso e approvato
addirittura dentro la direzione
nazionale del Partito Democra-
tico. I sospettati (almeno otto,
secondo Antonello Cracolici)
sono divenuti imputati nel di-
battito interno al Pd, in una riu-
nione di gruppo dei democratici,
ma il problema che, dopo il con-
gresso del Pd, restano irrisolti
diversi nodi nella maggioranza. A
cominciare da quello del rimpasto,
che Crocetta e il neo-segretario
Fausto Raciti hanno concordato
di affrontare, allinterno di un
nuovo patto per lo sviluppo e il ri-
lancio dellazione di governo. La
domanda se nel frattempo si pu,
p r i m o
p i a n o
Anhon# Barbagallo
Marco Falcone
0 Cronache Parlamenari Siciliane
e come, portare avanti la riforma
delle Province. In presenza di ma-
lumori che riguardano altre zone
della maggioranza. Che affliggono
ad esempio lUdc, il cui massimo
rappresentante in Assemblea, il
presidente Giovanni Ardizzone,
stato duramente contestato da Cra-
colici per aver messo ai voti le-
mendamento che ha cassato le
citt metropolitane.
E da verificare rimane latteggia-
mento di Articolo 4 e Democratici
Riformisti per la Sicilia, le forze
minori della maggioranza cui da
settimane ormai Crocetta promette
un ingresso in giunta senza poter
mantenere limpegno. A causa pro-
prio dellUdc, per nulla intenzionata
a perdere un posto.
Non solo, nel momento decisivo,
il presidente Crocetta ha perso an-
che lappoggio dei grillini, che si
sono mossi in libert rispetto alle
indicazioni venute dal referendum
sul web.
Crocetta, in questa situazione, non
pu che minimizzare gli effetti
dello stallo in Aula e lanciare un
appello trasversale: qui il problema
non della maggioranza o dellop-
posizione, il punto che le riforme
spaccano, fanno chiarezza. Ci sono
ampi settori nostalgici del passato.
Io dico che non siamo perduti, c
ancora tempo per recuperare per-
ch nel ddl esiste una norma ancora
da esaminare che parla sempre di
aree metropolitane. Spero che tutti
capiscano che, se questo orienta-
mento negativo fosse confermato,
sarebbero le citt a perdere ingenti
risorse, sarebbe lintero sistema.
Il presidente dellArs, Giovanni Ar-
dizzone, conversando con i cronisti
in sala stampa, ha detto: un pa-
sticcio, dovr essere posto rimedio.
Ora occorre riflessione non pos-
siamo tornare in aula a occhi chiu-
si. Rispetto allattacco del presi-
dente della I commissione, Anto-
nello Cracolici, Ardizzone ha af-
fermato: Cracolici aveva intuito
il pericolo, ma io non potevo non
mettere ai voti il subemendamento,
tant che laula si espressa. Io
debbo garantire limparzialit dei
lavori daula. Le citt metropolitane
non sono state bocciate, perch
la norma che le istituisce allar-
ticolo 7 della riforma delle Province
che stiamo esaminando. Il sube-
mendamento votato in aula riguar-
da le modalit, in sostanza adesso
le citt metropolitane fanno parte
dei Liberi consorzi, dunque con
questo voto si danneggiano i piccoli
comuni.
C.L.
N!mero -). ' febbraio ,*+. 1
passato esattamente un an-
no da quando il Presidente
della Regione, nel corso di
una puntata del programma Rai
lArena annunci che di l a breve
le province siciliane sarebbero
state cancellate.
Cos non stato. O almeno non
ancora. Questi Enti fantasma da
pi di un anno sono guidati da
Commissari straordinari nominati
dal governatore.
Come se non bastasse a fine di-
cembre era scaduti i termini del
commissariamento; lasciando gli
Enti senza guida nellattesa che
lArs faccia qualcosa in questa di-
rezione. A conti fatti un vero e pro-
prio pasticcio con il rischio che i
siciliani potrebbero, di nuovo, tro-
varsi costretti a votare il rinnovo
delle assemblee provinciali. Nel-
lelenco degli errori e degli incidenti
di percorso c, inoltre, stata a fine
dicembre la bocciatura da parte
dellArs della proroga dei Commis-
sari.
Per que-
sta ragio-
ne lasses-
sore re-
gionale al-
le Autono-
mie locali,
Patri zi a
Val ent i ,
ha autorizzato i nuovi decreti di
nomina dei commissari delle Pro-
vince, specificando che Le nuove
nomine sono state varate per co-
prire il tempo fino al 30 giugno,
ultima data utile per gli eventuali
ballottaggi nel caso in cui la riforma
delle Province non dovesse essere
approvata dallaula e si tornasse
al voto. In questo modo dotiamo
le Province di una guida e lasciamo
all'aula la serenit per potere ap-
provare la legge nei tempi neces-
sari.
Un atto che per, qualche settimana
dopo, stato dichiarato inammis-
sibile dal Cga. E cos con la sentenza
il consiglio di giustizia ammini-
strativa ha spiegato che il loro in-
carico, qualora la relativa nomina
risalga a un'epoca precedente la
data del 31 dicembre 2013, conserva
efficacia, alternativamente: fino
alla costituzione dei Liberi Consorzi
comunali, in sostituzione delle
Province regionali e ci implica
che il disegno di legge regionale
al quale sopra si accennato di-
venga legge, entri in vigore e con-
senta, attraverso opportune norme
transitorie, l'immediata operativit
dei Liberi Consorzi comunali, in
luogo delle sopprimende Province
regionali.
Adesso la palla passa allAula e ai
suoi deputati.
p r i m o
p i a n o

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La via crucis
delle Province
2 Cronache Parlamenari Siciliane
uerra fredda tra il primo
cittadino di Palermo, Le-
oluca Orlando e il presi-
dente della regione, Rosario Cro-
cetta. La patata bollente della ri-
forma delle province ha acceso la
fiamma della discordia anche tra
i due. Se lAssemblea siciliana
non approver la riforma delle
Province e listituzione delle citt
metropolitane, la Regione dovr
essere commissariata.
Cos ha tuonato il sindaco Orlando
dopo lennesimo passo falso a Sala
dErcole della giunta crocettiana
sulla riforma delle province che,
a sentire dal giorno del suo inse-
diamento, doveva essere il suo fiore
allocchiello.
Le parole del primo cittadino sono
chiare ed inequivocabili. E non ha
parlato soltanto da sindaco ma an-
che da presidente dellAnci Sici-
lia.
La Regione per un comportamento
incomprensibile rischia di tagliare
fuori non Palermo, Catania e Mes-
sina ma la Sicilia dal circuito na-
zionale ed europeo delle citt me-
tropolitane, ha aggiunto Orlando
nel corso di una tavola rotonda or-
ganizzata dalla Cgil sul tema Le
citt metropolitane e la riforma
istituzionale in Sicilia, con la par-
tecipazione dei sindaci di Palermo;
di Messina, Renato Accorinti; del-
lassessore al Bilancio del comune
di Catania (con delega alle citt
metropolitane), Giuseppe Gilardo;
e del segretario generale della Cgil
Sicilia, Michele Pagliaro, presso
la Fonderia Reale alla Cala di Pa-
lermo.
LAssemblea ancora in con-
dizione di confermare che la spe-
ciale autonomia siciliana serve allo
sviluppo e non a isolarla ha sot-
tolineato. LUe ha deciso di as-
segnare alle citt metropolitane
un canale accelerato di risorse fi-
nanziarie: per il primo anno ab-
biamo 1 miliardo di euro.
Poi Orlando ha concluso con un
calzante paragone con altre citt
italiane. Il tema riguarda limpianto
complessivo ha spiegato sarebbe
singolare che le citt metropolitane
di Bari o di Bologna, notoriamente
pari alla met di Palermo, possono
accedere alle risorse dellUe e Pa-
lermo, Catania e Messina no.
Quindi ha indirizzato la discussione
sullanalisi della scelta operato dal-
lAssemblea. Evidenziando come
in questo caso non si tratti di
una scelta politica ma costi-
tuzionale. La Costituzione pre-
vede le citt metropolitane che
con la programmazione 2014-
2020 saranno interlocutori di-
retti dellUe. Mi sento ridicolo
ha poi ironizzato quando par-
tecipo ai tavoli sulle citt metro-
politane perch non vorrei passare
come abusivo.
C.L.
G
D)*) &:!((!-%') -c%0)&)(! !& G)0!,()
%& *,!-%!(.! !&&:A(c% a&1a &a 0)c!
VS
ORLANDO
CROCETTA
/Se "1A((e#b"ea
$%$ !()!)*!'-
"e c!))- #e)'%&%"!)a$e
"a Reg!%$e d%+'- e((e'e
c%##!((a'!a)a0
N!mero -). ' febbraio ,*+. 3
l mese di febbraio stato quasi
interamente dedicato alla rifor-
ma delle province, il cui iter
abbiamo raccontato nelle pagine
precedenti. Ben sette in questo mese
le sedute dedicate alla cancellazione
degli enti intermedi. L'Ars, tuttavia,
riuscita nel frattempo ad approvare
due disegni di legge-voto e una legge.
Partiamo dai primi due: al Parla-
mento della Repubblica sono stati
sottoposti due testi: uno, approvato
il 12 febbraio, riguarda l'apertura
dei casin a Taormina e Palermo
(vedi pag. 14). Il giorno prima Sala
d'Ercole aveva dato via libera all'u-
nanimit ad un altro ddl voto (162/A)
Schema di progetto di legge costi-
tuzionale da proporre al Parlamento
della Repubblica ai sensi dell'articolo
41 ter, comma 2, dello Statuto, re-
cante Modifica dell'articolo 36 dello
Statuto della Regione, in materia
di entrate tributarie. Un provvedi-
mento che ha sviluppato in aula un
dibattito sullo Statuto siciliano.
Il ddl stabilisce l'assegnazione delle
entrate tributarie derivanti dalle
imposte di produzione alla Sicilia
tramite una modifica dell'articolo
36 dello Statuto. In sostanza il com-
ma 2 sostituito dal seguente:
sono riservate allo Stato le entrate
dei tabacchi e del lotto. Il comma
attualmente invece assicura allo
Stato non solo le entrate di tabacchi
e lotto ma anche le imposte di pro-
duzione, che invece potrebbero
finire in Sicilia, Camera e Senato
permettendo in Sicilia.
Michele Cimino (Grande Sud-Pid
Cantiere Popolare verso Forza Italia),
firmatario della proposta, ha ricor-
dato che un testo di identico con-
tenuto fu approvato dall'Assemblea
nella scorsa legislatura e trasmesso
al Parlamento della Repubblica,
ma l'iter non fu completato a causa
dello scioglimento anticipato delle
Camere.
L'intervento normativo diretto
ha ribadito Cimino - ad attribuire
alla Regione il gettito delle imposte
di produzione attualmente riservato
allo Stato, consentendo in tal modo
un incremento delle risorse finan-
ziarie a favore della Regione, anche
in attuazione dei principi del fede-
ralismo fiscale.
Cosa buona e giusta ha aggiunto
in aula - sarebbe un voto unanime
dellAssemblea perch possa dare
una voce a Roma, affinch Roma
cassi questa norma, una norma
truffa che negli anni ha dirottato
al bilancio dello Stato risorse to-
p a r l a m e n t o
Imposte
di produ!ione#
l$Ars cambia lo Statuto
I
Appro!ato n ddl !oto che sottopone
al Parlamento della Repbblica la modifica dell'articolo 36
per mantenere in Sicilia le entrate tribtarie
Appro!ata legge !oto che sottopone
al Parlamento della Repbblica la modifica dell'articolo 36
per mantenere in Sicilia le entrate tribtarie
+* Cronache Parlamenari Siciliane
gliendole allo sviluppo di questIsola.
Stiamo parlando di circa 9 miliardi
per ogni anno. E' voto unanime in
effetti stato con parole di apprez-
zamento da tutti i gruppi parlamen-
tari.
Largomento ha detto il capo-
gruppo di Ncd Nino D'Asero -
molto importante perch finalmente
mettiamo un impegno su quella che
la reale applicazione dello Statuto
della nostra Regione siciliana, si av-
verte sicuramente la necessit di
un forte impegno da parte di tutto
il Parlamento siciliano, al fine di ri-
solvere una volta e per tutte questo
nostro contenzioso con lo Stato e
ottenere quelle giuste spettanze che
ci devono essere riconosciute. In
questa direzione ritengo che c
anche da parte nostra, del Nuovo
Centrodestra, un voto favorevole,
e il nostro auspicio che in queste
materie ci sia sempre un confronto
serio, di grande garbo e rispetto isti-
tuzionale, che possa portare una
voce univoca del Parlamento regio-
nale siciliano verso lo Stato, perch
si affermino sempre pi e sempre
meglio le prerogative dello Statuto
della nostra Regione
Per il capogruppo di Forza Italia
Marco Falcone un disegno di
legge, sebbene legge voto, intelli-
gente che dovrebbe vedere tutti i
nostri parlamentari nazionali im-
pegnati. Dir gi domani sera al
nostro coordinatore regionale, il
senatore Vincenzo Gibiino, di essere
a capo della battaglia per rivendi-
care le ragioni di questa Sicilia
cos mortificata. Noi oggi, diciamo
che dobbiamo con forza sottoporre
al Parlamento nazionale il tema
Sicilia e lo dobbiamo sottoporre
non con arroganza, ma rivendi-
cando un nostro legittimo diritto
e lo vogliamo fare senza prevari-
cazione, senza quella protervia che
forse, nel passato, ha caratterizzato
qualche rivendicazione, o senza
quella sudditanza che non ci com-
pete. Andiamo avanti. Ha fatto
bene, Presidente Ardizzone, ad in-
cardinare stasera questo disegno
di legge che, sono convinto, trover
lapprezzamento unanime del Par-
lamento. Poi, ciascun rappresen-
tante di tutti i partiti, ciascun rap-
presentante siciliano avr il diritto
e il dovere di farsi portatore di que-
sta battaglia, portatore sano per
dimostrare di essere ancora classe
dirigente nei confronti di questa
Sicilia che merita molto pi di
quello che oggi ha.
N!mero -). ' febbraio ,*+. ++
Tra i pi interessati all'argomento
Pippo Gianni del Gruppo Misto,
che ha seguito costantemente l'iter
del testo gi in prima commissione.
In un momento difficile come quello
che attraversiamo, in cui magari il
dibattito politico articolato su
riforme che per qualcuno sono in-
teressanti, per qualche altro, come
me per esempio, non sono affatto
interessanti, come il problema delle
Province, penso che dare una risposta
alle migliaia e migliaia di disoccupati,
alle migliaia e migliaia di ammalati
sia per noi un atto di priorit assoluta.
Allonorevole Cimino dico grazie
per avere ripensato a questo disegno
di legge e chiedo a tutti noi e a lei,
Presidente Ardizzone, di inviare
una lettera a tutti i deputati e i se-
natori eletti in Sicilia perch si fac-
ciano carico di fare per conto nostro
e anche per conto loro una battaglia
che certamente servir a fare uscire
questa Regione dallagonia e dalla-
sfissia in cui si trova. Questo disegno
di legge, questo articolo 36 da solo
vale almeno sei miliardi lanno, cos
come larticolo 37 e vale anche la
legittimazione di questo Parlamento,
attaccato da tutti i fronti. Se, come
si prevede, a Commissione paritetica
insediata Stato-Regione, entro due
anni avremo fatto in modo che le
simmetrie degli interventi tra lo
Stato e la Regione siano poste in
essere, riusciremo infine nellintento.
Anche Antonio Venturino (Misto)
ha voluto rimarcare come dal 1946
che in questAula si dibatte sullar-
ticolo 36, sono passati pi di ses-
santanni e siamo ancora oggi a par-
lare se e come agire per mettere in
atto un articolo, il 36, che ci darebbe
la possibilit di superare problemi
economici che sono sotto gli occhi
di tutti e che, non pi tardi di due
settimane fa, hanno visto addirittura
bocciare per la maggior parte la Fi-
nanziaria di questo Governo. Per
cui credo che sia arrivato il momento,
questa sera, da parte di tutti quanti,
di votare e di fare in modo che a
Roma i nostri referenti si facciano
carico e non si corra alcun rischio.
Leggevo nella relazione presentata
dallonorevole Cimino che gi nella
passata legislatura si era portato
avanti un ragionamento, che poi
stato impedito perch nel frattempo
era finita quella legislatura e quelliter
rimase bloccato. Ora bisogna inter-
venire in fretta.
Giovanni Di Giacinto (Il Megafono
Lista Crocetta) ha dichiarato voto
favorevole e ha fatto un apprezza-
mento allonorevole Cimino che
da anni si batte perch venga rico-
nosciuto alla Regione siciliana lar-
ticolo 36 dello Statuto regionale,
uno Statuto speciale, ma in questo
caso la specialit non stata mai
applicata. Dobbiamo pur ricordare
per che questa una legge voto,
non che stasera approvando questo
disegno di legge significa che risol-
veremo tutti i problema della Sicilia.
Sappiamo che questo articolo vale
diversi miliardi e che probabilmente
risolveremmo davvero i problemi
della Sicilia e ci auguriamo che tutti
in questo Parlamento voteremo fa-
vorevolmente a questo disegno di
legge, ma che poi i nostri parla-
mentari siciliani che ci rappresen-
tano al Parlamento, che poco hanno
fatto fino ad oggi rispetto allarticolo
36, anzi dico nulla hanno fatto ri-
spetto a questo riconoscimento
alla nostra Terra, mi auguro che
trovino quel pizzico di orgoglio.
Per Bernadette Grasso (Gs-Pid Cp
verso Forza Italia) per troppi anni
c stato uno scollamento fra la
Regione siciliana e lo Stato, pur-
troppo, come se in Sicilia non aves-
simo dei parlamentari, dei deputati
eletti che mi aspettavo in questi
anni avessero con forza difeso le
prerogative di una Regione che,
oggi pi che mai, sta morendo e
che invece, ahim,sembra che, una
volta varcato lo Stretto, dimenti-
chiamo quali sono i problemi di
questa Terra. Perch dico questo?
Perch la mancata applicazione
di tutti i decreti attuativi, subito
dopo lapplicazione dello Statuto
siciliano, dimostrano che non c
stata una vera volont politica.
Anche il M5S ha apprezzato il prov-
vedimento, per bocca di Sergio
Tancredi: Colgo loccasione per
fare i complimenti allonorevole
Cimino per questo disegno di legge
perch permette, secondo noi, se-
p a r l a m e n t o
Ade((% "a &a'%"a
a Se$a)% e Ca#e'a,
!$ g!%c% c!'ca
9 #!"!a'd! d! e*'%
Anonio Ven!rino
condo il mio Gruppo, di mettere
sotto la piena attenzione quella che
per noi, e per noi, personalmente,
particolarmente importante, cio
lattenzione alla piena applicazione
del nostro Statuto che, in un mo-
mento di enorme difficolt per la
nostra Regione, potrebbe dare, nel
medio periodo, dei grandi risultati
alla Sicilia in termini di ripartenza.
Come Movimento Cinque Stelle,
quindi, crediamo che questo disegno
di legge sia un primo passo impor-
tante per rimettere sotto lattenzione
il fatto di portare quellorgoglio si-
ciliano che ci permette di avere
una rivendicazione dei nostri pieni
diritti che, da troppo tempo, ven-
gono calpestati.
Vincenzo Figuccia (Fi) ha dato il
merito alla Prima Commissione e
al relatore del disegno di legge che
propone un approccio nuovo attra-
verso il quale non si va pi a Roma
col piattino, non si va pi a Roma
proponendo delle politiche assisten-
zialistiche ma delle politiche attive,
evitando scorribande da parte di
aziende che, in Sicilia, stabiliscono
la loro sede, evitando scorribande
da parte di soggetti che poi nulla
hanno a che fare col tessuto pro-
duttivo siciliano e che, grazie a
questo disegno di legge, verranno
incastrate, verranno mese di fronte
a legittime responsabilit.
Vincenzo Vinciullo fu relatore di
questo disegno di legge nella pre-
cedente legislatura, testo firmato
anche allora da Cimino: diamo la
possibilit, cos come gi avvenuto
in altre regioni dItalia, di aumentare
e, quindi, integrare le entrate tribu-
tarie a favore della nostra Regione,
che tanto ha sofferto nel passato e
tanto continua a soffrire. Questo
disegno di legge, come giustamente
ricordato nellintroduzione, fu ap-
provato gi nella scorsa legislatura
ed era arrivato alle Camere nazionali,
ma l si era fermato. Il rischio con-
creto che, anche in questa occa-
sione, possa fare la stessa fine di-
ventando una legge-manifesto. Per
questo motivo, ognuno di noi deve
impegnare i propri rappresentanti
parlamentari, sia alla Camera dei
Deputati sia al Senato della Repub-
blica, affinch ognuno per la propria
parte, per quello che di propria
competenza, si impegni per far ap-
provare velocemente la proposta di
questo Parlamento.
Santi Formica (Lista Musumeci)
ha affermato che una norma di
importanza straordinaria che pur-
troppo dovr passare dalla tagliola
della riforma costituzionale e, cos
come nella legislatura passata ci
avevamo provato, poi si interrotta
la legislatura, come spesso avviene,
il percorso si interrotto. Tutti do-
vremmo sollecitare i nostri rappre-
sentanti in Parlamento nazionale,
di tutte le componenti politiche,
perch ci sia una rapida approvazione
dei vari rami del Parlamento.
Prendendo spunto dall'approvazione
di questo disegno di legge, l'Ars ha
approvato anche un ordine del giorno
sull'art.37 dello Statuto, presentato
da Venturino, Cimino e Gianni, a
cui hanno posto la firma tutti i de-
putati presenti. L'odg impegna il
Presidente della Regione a parteci-
pare al prossimo Consiglio dei Mi-
nistri, con il rango di Ministro ai
sensi dell'art. 21, comma 3, dello
Statuto, onde modificare il comma
5 dell'art. 11 del decreto-legge 8
aprile 2013, n. 35, convertito, con
modificazioni, in legge 6 giugno
2013, n. 64, anticipando retroatti-
vamente l'efficacia della piena at-
tuazione dell'art. 37 dello Statuto
a decorrere dal 1 gennaio 2014.
Nella seduta di marted 11 febbraio,
presieduta dal Vice presidente Sal-
vatore Pogliese e dal Presidente Gio-
vanni Ardizzone, stato discusso
ed approvato all'unanimit (49 voti)
il disegno di legge Promozione
della ricerca scientifica in ambito
sanitario.
Come spiega il relatore e primo fir-
matario della norma che adesso at-
tende di essere pubblicata in Gaz-
zetta, Mimmo Turano (Udc), la Re-
gione si doter di un piano triennale
per promuovere la ricerca sanitaria.
Il testo composto da 8 articoli.
E' una legge che contribuir spiega
Turano a ridurre la cosiddetta mo-
bilit passiva: grazie alla ricerca,
tanti siciliani potrebbero non essere
pi costretti a farsi curare in strutture
+, Cronache Parlamenari Siciliane
Mimmo T!rano
A&&'%+a)a
a""'*$a$!#!)-
"a "egge (*""a
'!ce'ca (c!e$)!f!ca
N!mero -). ' febbraio ,*+. +-
del nord Italia, un fenomeno che
costa alla Regione oltre 30 milioni
di euro lanno.
Nello specifico, la norma approvata
prevede che lamministrazione re-
gionale si faccia carico del finan-
ziamento di progetti di ricerca, in
relazione alla disponibilit del Fondo
per la ricerca sanitaria, facendo
bandi e progetti mirati a sostegno
della ricerca, soprattutto biomedica.
Verranno individuate, nel territorio
siciliano, le strutture di ricerca
idonee che, per, dovranno essere
valutate da una commissione tecnica
istituita proprio dalla Regione.
Un disegno di legge simile era stato
presentato e approvato nella scorsa
legislatura, ma il commissario dello
Stato lo impugn perch, per fi-
nanziare le attivit di ricerca, si fa-
ceva affidamento sul Fondo sanitario
regionale. Oggi la copertura non
viene affidata esclusivamente a quel
fondo, ma riferita anche a dona-
zioni libere e incentivi forniti da
fondazioni, onlus e associazioni,
anche private. Secondo quanto pre-
visto dalla norma, poi, anche il go-
verno potr intervenire per favorire
donazioni al Fondo per la ricerca
sanitaria in Sicilia, che come pre-
visto nel testo dovrebbe essere
istituito nelle prossime settimane.
Il diritto alla salute si costruisce
e si rafforza potenziando i servizi
e le attivit strumentali, ma anche
con la ricerca commenta Turano
. La legge approvata all'Ars apre
una nuova fase nella sanit siciliana.
Puntando sulla ricerca scientifica
si fa un investimento sul futuro:
senza l'innovazione tecnologica e
sperimentale, che si esprime attra-
verso la ricerca, la sanit rischia di
essere penalizzata e marginalizzata.
La nuova legge anche uno stru-
mento di sana concorrenza perch
ci consente di entrare, a pieno titolo,
nel sistema ricerca. E' una op-
portunit per tanti giovani ricercatori
che potranno misurarsi con le di-
namiche degli studi scientifici. Con-
sentiremo, a tanti di loro, di rimanere
ancorati alla loro terra, di non di-
sperdere energie, conoscenze, ta-
lento, che spesso sono costretti ad
emigrare per trovare spazio e con-
siderazione. Le nuove norme aprono
anche ad un meccanismo di finan-
ziamento che amplifica le possibilit,
con le donazioni, la liberalit ed
anche con diverse forme d'incen-
tivazione. La Sicilia pu fare un
salto di qualit proponendo una
sanit pi moderna ed efficiente.
La politica, almeno in questa oc-
casione, riuscita a fare la sua parte,
dando una risposta concreta e riap-
propriandosi del suo ruolo.
Ultimo capitolo degno di nota: le
reazioni che hanno suscitato a Sala
d'Ercole le dichiarazioni del presi-
dente dellIRSAP Alfonso Cicero,
il quale aveva parlato pubblicamente
di "deputati che agiscono in modo
pericoloso" con ambienti affaristi-
co-mafiosi in Sicilia.
Sull'argomento sono intervenuti
gli onorevoli Falcone, Gianni, An-
selmo e il Presidente Ardizzone che
ha sottolineato come non sia la pri-
ma volta che accadono simili episodi.
C un gioco al massacro ha detto
Ardizzone - con cui si cerca di de-
legittimare tutti, e quindi ha invitato,
il presidente della Commissione
Antimafia, onorevole Musumeci,
ad approfondire la vicenda. Lono-
revole Musumeci ha sottolineato
la gravit delle dichiarazioni del
geometra Cicero ed ha assicurato
che aveva gi previsto di trattare
largomento nella seguente Com-
missione prevista per domani e che
riferir alla Presidenza sulle deter-
minazioni che saranno adottate al
riguardo.
La Commissione regionale Antimafia
si riunita tuttavia l'indomani e al-
l'unanimit ha ritenuto superflua
la convocazione in audizione del
presidente dell'Irsap, in quanto Ci-
cero "afferma di aver gi 'fatto de-
nunce ben precise con nomi e co-
gnomi di alcuni deputati che con-
tinuano a sostenere ambienti affa-
ristico-mafiosi'. Da qui la decisione
di non convocare il presidente del-
l'Irsap, per rispetto della "autonomia
investigativa della magistratura".
Al tempo stesso, si legge in una
nota, la Commissione antimafia ha
dato mandato al presidente dellAs-
semblea regionale siciliana, Giovanni
Ardizzone, e a Musumeci, di "pro-
muovere un incontro urgente con
la Procura della Repubblica di Pa-
lermo e di Caltanissetta, per rasse-
gnare lesigenza di tempi brevi nel-
l'espletamento delle eventuali in-
dagini sulle segnalazioni effettuate.
Ci - si legge - allo scopo di fare as-
soluta chiarezza sulla vicenda e
contribuire a restituire serenit e
credibilit alla stessa Assemblea
parlamentare".
Sergio Capraro
p a r l a m e n t o
G'a+! acc*(e
da" P'e(!de$)e I'(a&
a! de&*)a)!.
La C%##!((!%$e
A$)!#af!a &'%#*%+e
!$c%$)'%
c%$ "a P'%c*'a
+. Cronache Parlamenari Siciliane
differenza di quanto tutti si
aspettassero, tempi rapidis-
simi contraddistinguono liter
legislativo del cosiddetto disegno
di legge Leanza. A meno di due
settimane dallapprovazione del di-
segno di legge-voto allArs, il testo
gi approdato sia alla Camera che
al Senato. Ora non resta che il Par-
lamento studi e voti lopportunit
di aprire due casin in Sicilia, uno
a Palermo e uno a Taormina.
Il cambio di guida al governo na-
zionale non ha rallentato il percorso.
Ministro degli Interni rimasto il
siciliano, leader di Ncd, Angelino
Alfano, che gi da tempo era al cor-
rente della proposta. Ci potrebbe
accelerare il percorso ma il condi-
zionale dobbligo.
Ma facciamo un passo indietro, ri-
cordando innanzitutto che neces-
sario il vaglio del Parlamento na-
zionale poich la Regione non ha
potest legislativa primaria in questa
materia. La proposta di legge, primo
firmatario Lino Leanza dellUdc -
c anche la firma di Vincenzo Fi-
guccia di Forza Italia - giunta a
Roma dopo essere stata approvata
il 12 febbraio a sala dErcole. Il ddl-
voto passato a maggioranza con
39 favorevoli, 12 contrari, 4 astenuti.
Voto contrario dei 12 deputati del
M5S presenti in aula.
Bocciata la proposta di un terzo ca-
sin a Trapani. Lemendamento era
stato presentato dai deputati del
Megafono Lista Crocetta, Giovanni
Di Giacinto, Salvatore Oddo e altri.
Contrari sia la prima commissione,
presieduta da Antonello Cracolici
(Pd), sia il governo regionale, rap-
presentato in aula da Ester Bonafede,
assessore per la famiglia, le politiche
sociali e il lavoro.
Due casin nellIsola possono essere
un importante volano di crescita
turistica e di sviluppo - ha detto
Lino Leanza - e rappresentano una
forma di risarcimento per le tante
discriminazioni subite dalla nostra
isola. Mi auguro che anche a livello
nazionale mostrino coesione analoga
a quella dimostrata in queste ore
dal parlamento siciliano. E una
opportunit che la Sicilia non pu
farsi sfuggire gli fanno eco Pippo
Currenti e Tot Lentini di Articolo
4 -. Troppo spesso i turisti lasciano
la regione per dirigersi sulla vicina
isola di Malta dove si pu anche
giocare in un Casin".
Esultano anche i Democratici e
riformisti: Con legge voto approvata
stasera all'Ars per l'istituzione dei
casin a Taormina e Palermo, la Si-
cilia fa un passo avanti. Siamo certi
dicono il capogruppo Giuseppe
L:A--!'b&!a a**,)0a &a &!##!-0).) a&&:A,-.
La *a,)&a a& Pa,&a'!(.) Na1%)(a&!
A
Casin" a Palermo
e Taormina
Casin" a Palermo
e Taormina
N!mero -). ' febbraio ,*+. +/
Picciolo e Marcello Greco che il
ministro Alfano, che abbiamo in-
contrato per discutere sull'argomento
grazie al collega Nino German, si
sta adoperando col il governo na-
zionale, in collaborazione con il
presidente della regione Crocetta,
per completare il procedimento. I
casin in Sicilia saranno certamente
una forte attrazione turistica ed
avranno un impatto economico no-
tevole.
Hanno votato contro i Cinquestelle.
Ecco il modo in cui la politica si-
ciliana pensa di fare turismo, il
commento della parlamentare pen-
tastellata Claudia La Rocca. Durante
una delle sedute che hanno preceduto
lapprovazione della legge, i grillini
hanno contestato lesito della vota-
zione di un emendamento per alzata
e seduta. Secondo i pentastellati la
Presidenza non ha comunicato lesito
che era evidente e ha rinviato la se-
duta allindomani.
Sul fronte governo, lassessore re-
gionale al turismo Michela Stancheris
ha sottolineato limportante valenza
turistica delle case da gioco, un fe-
nomeno in grado di attrarre nuove
fasce di utenza da sfruttare quindi
per dar luogo a una strategia com-
plessiva mirata ad accrescere i flussi
turistici. Un plauso giunto anche
dalleconomista Pietro Busetta, che
da tempo stimola una strategia volta
alla destagionalizzazione del turismo
ma ha detto - si tratta di un primo
tassello - occorre tuttavia una stra-
tegia complessiva per il turismo e
ad oggi ancora non c. Non a caso
la piccola Malta fa le stesse presenze
della Sicilia. Non credo che lapertura
dei casin sar sufficiente ad invertire
la tendenza. Certamente un primo
passo.
Lintento di fondo dellArs quella
di promuovere e sviluppare il distretto
produttivo legato al turismo, una
delle principali potenzialit per la
crescita territoriale sotto il profilo
economico e occupazionale. Taor-
mina e Palermo, le due citt prota-
goniste delliniziativa, potrebbero
richiamare infatti investimenti in-
frastrutturali, ulteriore fonte occu-
pazionale in una Regione storica-
mente gravata dalla penuria di posti
di lavoro. Alberghi e ristoratori po-
trebbero beneficiare dellintroduzione
delle due nuove strutture e secondo
coloro che hanno votato favorevol-
mente gli altri quattro casin gi
presenti sulla penisola sono un
ottimo esempio di volano per leco-
nomia della zona in cui sono situati
grazie alla popolarit che ha ottenuto
negli ultimi anni coi sempre pi
affollati tornei di Poker. Il numero
di potenziali clienti senza dubbio
rilevante, corroborato daltronde
dalla crescita verticale degli ultimi
anni del poker online, una pratica
sportiva in larga diffusione nellintera
penisola. La realizzazione delle due
strutture dovrebbe richiamare gli
operatori del settore che organizzano
a livello internazionale ed europeo
tornei di grande richiamo.
Infine una curiosit: lapertura o
l'espansione di un casin in una co-
munit legata a un aumento del
reddito delle famiglie, a una dimi-
nuzione dei tassi di povert e a una
riduzione del rischio di avere bambini
in sovrappeso o obesi. A dirlo, uno
studio pubblicato sulla rivista JAMA.
Il gruppo di scienziati della Johns
Hopkins Bloomberg School of Public
Health di Baltimora, ha valutato se
lapertura o lespansione di casin
era associata con il rischio obesit-
sovrappeso infantile analizzando
dati provenienti da 117 distretti sco-
lastici. I risultati hanno mostrato
che l'apertura del casin era associata
con un aumento del reddito annuale
pro capite e una diminuzione delle
persone che vivevano in povert,
oltre a una riduzione della percen-
tuale di obesi o in sovrappeso. Gli
autori ipotizzano che questa asso-
ciazione fra casin e obesit-so-
vrappeso infantile potrebbe essere
dovuta al miglioramento delle con-
dizioni economiche familiari e del-
l'intera comunit.
Sergio Capraro
p a r l a m e n t o
I" )e()% f!'#a)% da Lea$,a . ()a)% +%)a)%
a #agg!%'a$,a a Sa"a d1E'c%"e. I" $% d! M5S
Lino Lean$a Cla!dia La Rocca
+0 Cronache Parlamenari Siciliane
A 15 '!-% a&&:%(%1%) !&&a &!#%-&a./,a
!+/%&%b,% *)&%.%c% %( ')0%'!(.)
a Pa&a11) !% N),'a((%
La nuoa geografia
dell$Ars
N!mero -). ' febbraio ,*+. +1
quindici mesi dallinizio della
XVI legislatura la geografia
allArs cambiata. Inizial-
mente a incidere sono state quasi
esclusivamente vicende legate alla
politica regionale, negli ultimi mesi
invece si trattato delle conseguenze
dei fatti romani. Il riferimento
soprattutto alla scissione del Pdl
dopo la rottura Alfano-Berlusconi
e alla nascita a Palazzo dei Nor-
manni di due gruppi separati: Nuovo
Centrodestra, guidato dallex ca-
pogruppo del Pdl Nino DAsero e
Forza Italia, costituito recentemente
e guidato da Marco Falcone.
Al momento entrambi i gruppi
sono composti da sei deputati
ma Fi pu contare anche sul-
lapporto di altri due gruppi
che hanno aggiunto la scritta
Forza Italia alla denomina-
zione del Gruppo: Grande
Sud - PID Cantiere Popolare
verso Forza Italia (unico bloc-
co espressione di due partiti, quello
di Gianfranco Miccich e quello
di Saverio Romano) e Lista Musu-
meci verso Forza Italia: del primo
fanno parte complessivamente 5
deputati, tenendo conto anche del
recente rientro dal Misto di Roberto
Clemente. Il secondo conta 3 de-
putati.
Il gruppo di Forza Italia all'Ars
nato l11 febbraio scorso. Ne fanno
parte tre ex An (Marco Falcone,
Salvo Pogliese e Giorgio Assenza),
oltre a Vincenzo Figuccia (ex Mpa),
Giuseppe Milazzo (transitato da
Ncd) e il nuovo arrivo Edy Bandiera
che dopo aver perso a primo turno
per la corsa a sindaco di Siracusa,
si insediato come deputato sup-
plente lo scorso 5 gennaio al posto
di Giuseppe "Pippo" Sorbello, de-
putato regionale dellUdc, sospeso
temporaneamente dal mandato
parlamentare per diciotto mesi per
effetto della legge Severino. Lex
sindaco di Melilli stato condannato
in primo grado per un reato di
abuso dufficio risalente al 2006.
Il gruppo Fi stato battezzato col
placet del Cavaliere, che ha avuto
colloqui telefonici con la classe di-
rigente siciliana del partito, oggi
coordinato in Sicilia dal senatore
Vincenzo Gibiino.
Alfano pu contare invece in Sicilia
su un gruppo formato, oltre al citato
DAsero, anche sullex Presidente
dellArs Francesco Cascio, Pietro
Alongi, Vincenzo Fontana, Nino
German e Vincenzo Vinciullo.
Intanto con il transito di Pippo
Currenti (da Lista Musumeci) e di
Alice Anselmo (dallUdc) nel gruppo
"Articolo 4", questo divenuto oggi
il terzo partito allArs con 9 deputati.
Qualcosa di imprevedibile a inizio
legislatura, quando il partito fondato
la scorsa primavera da Lino Leanza
nemmeno esisteva.
Se torniamo indietro di 15 mesi
vediamo come la gi citata geografia
stata stravolta. L11 dicembre
2012 quando stata ufficialmente
annunciata la composizione dei
gruppi la situazione era ben diversa.
Allora il puzzle era composto da
11 gruppi: Pd 17 deputati; Movi-
mento Cinque Stelle 15 deputati;
UDC- Unione di centro 13 deputati;
Popolo della Libert 10 deputati;
Partito dei Siciliani MPA 8 deputati;
Grande Sud 5 deputati; Lista Cro-
cetta 5 deputati; Lista Musumeci
5 deputati; PID- Cantiere Popolare
5 deputati; Territorio 5 deputati;
Gruppo Misto 2 deputati.
Oggi i gruppi sono 12: il Partito
Democratico ha 19 deputati grazie
allingresso nellaprile 2013 del ren-
ziano Gianfranco Vullo, eletto nella
Lista Crocetta, e dello stesso Pre-
sidente della Regione, che aderito
ad ottobre scorso dopo le po-
lemiche con lo stesso Pd che
ne aveva sostenuto la candi-
datura.
I Cinquestelle erano e riman-
gono 14, Articolo 4 con 9 de-
putati ha superato lUdc che
oggi ha 8 deputati. Seguono
Forza Italia, Ncd e Partito dei
Siciliani-Mpa con 6, Il Me-
gafono Lista Crocetta con 5, Grande
Sud-Pid Cp verso Forza Italia con
5. Stesso numero di deputati per i
Democratici Riformisti di Sicilia,
movimento politico di maggioranza
nato a marzo e oggi presieduto da
Giuseppe Picciolo, che ha attinto
da diversi partiti. Infine 4 deputati
di diverso orientamento politico
compongono il Misto e 3 sono nel
gruppo di opposizione Lista Mu-
sumeci.
Il risultato che il Governo continua
ad avare una maggioranza risicata
e variabile in aula; la partita di volta
in volta si gioca su equilibri molto
precari, non a caso stato spesso
battuto su provvedimenti importanti
e costretto a dialogare quasi co-
stantemente con lopposizione.
Sergio Capraro
p a r l a m e n t o
A
D%&% !" N*%+% Ce$)'%de()'a
(! . c%()!)*!)%
a$ce !" g'*&&% F%',a I)a"!a.
A')!c%"% 4 d!+e$)a "a )e',a
c%#&%$e$)e c%$ 9 de&*)a)!,
&'eced*)% da Pd (19)
e M5S (14)
+2 Cronache Parlamenari Siciliane
tempo di grandi cambia-
menti nello scenario politico
nazionale e regionale. Men-
tre il neonato Nuovo Centrodestra
comincia a strutturarsi, tre fra i
partiti che hanno contraddistinto
la vita politica italiana degli ultimi
anni, stanno cambiando pelle. Si
tratta delle ovvie conseguenze delle
scosse di assestamento dei due ter-
remoti politici del 2013 (scissione
Berlusconi-Alfano e Renzi eletto
alla guida del Pd).
Cos il 2014 iniziato col rinnovo
della classe dirigente di Forza Italia
in tutta la Penisola, proseguito
in Sicilia con le primarie per l'e-
lezione del nuovo segretario re-
gionale del Partito Democratico e
si concluso col congresso nazio-
nale dell'Udc per scegliere il se-
gretario nazionale. Il tutto mentre
Renzi sostituiva Letta alla presi-
denza del Consiglio.
Partiamo dall'ultimo degli eventi
accaduti, che riguarda gli scudo-
crociati. Il 22 febbraio a Roma il
segretario uscente dell'Udc Lorenzo
Cesa ha vinto al fotofinish (435
voti contro 431, 3 schede nulle) la
sfida interna al partito e batte Gian-
piero D'Alia, sostenuto (non uffi-
cialmente) da Pierferdinando Ca-
sini. Cesa stato cos riconfermato
segretario nazionale dell'Udc. "Ci
siamo confrontati a viso aperto,
ci siamo detti le cose che ci dove-
vamo dire e come in tutte le grandi
famiglie ora siamo pronti a ripartire
insieme".
Si scontravano due linee, quella
'continuista' di Cesa, che ha ga-
rantito un'apertura verso una squa-
dra pi giovane e un rinnovamento
della struttura di governo del partito.
Dall'altra parte, Giampiero D'Alia,
uomo forte del partito in Sicilia
che aveva da poco lasciato il Mi-
nistero della Pubblica amministra-
zione, e giunto al congresso pun-
tando sulla linea di netta rottura
con l'apparato in favore di un ri-
cambio sia politico, sia generazio-
nale. Il terzo candidato era Antonio
De Poli, che si tuttavia ritirato
per appoggiare Cesa, quando il se-
gretario si messo a disposizione
per un nuovo mandato. Alla pro-
clamazione Cesa stato accolto
da qualche contestazione poi so-
vrastata dagli applausi. Quindi ha
promesso una gestione unitaria
del partito, dando un sostegno
certo al governo Renzi fatto di gio-
vani. D'Alia, sconfitto di misura,
ha comunque le idee chiare sulla
strada che il partito di Casini deve
seguire: abbiamo fatto un congresso
del partito in cui stata decisa la
linea unitaria di costruire il Partito
Popolare europeo partendo dalle
forze che sostengono lattuale ese-
cutivo, vale a dire Udc, Ncd, Po-
polari per lItalia di Mauro. Ma
non sufficiente, lo spazio entro
cui avviare questo dialogo non pu
escludere chi oggi ha la rappre-
sentanza di circa il 20% degli elettori
italiani, una porzione di elettorato
alternativa alla sinistra. E mi rife-
risco a Forza Italia.
Solo qualche giorno prima, il 16
febbraio, circa 70 mila persone si
erano recate nei 400 gazebo sparsi
in tutta la Sicilia, per scegliere il
nuovo segretario regionale del Par-
tito Democratico. Con oltre il 61%
dei consensi il giovane cuperliano
Fausto Raciti, deputato e a capo
dei giovani democratici, su cui si
I( S%c%&%a F),1a I.a&%a -c!#&%! G%b%%(),
Rac%.% 0%(c! &! *,%'a,%! !& P.
C)(#,!--) Uc: -)&) 4 0).% -.acca() C!-a a D:A&%a

I nuoi nomi
della politica siciliana
N!mero -). ' febbraio ,*+. +3
sono compattati anche i renziani
e i crocettiani del Megafono, stato
eletto nuovo segretario regionale
del Pd. Giuseppe Lupo, segretario
uscente e deputato all'Ars, ha ot-
tenuto il 33%: Soli contro tutti,
un risultato incredibile, ha com-
mentato Lupo, che ha chiamato
Raciti per congratularsi. La civatiana
Antonella Monastra ha ottenuto il
5,45%. Raciti prevale in tutte le
province, tranne Messina e Ragusa,
dove si ferma attorno al 40% contro
il 54% circa di Lupo. Va forte a En-
na, regno di Vladimiro Crisafulli,
dove supera l'83%, sfiora l'80% a
Caltanissetta e va oltre il 70% ad
Agrigento, il 68% in provincia di
Trapani. L'uscente vince a Palermo,
citt dove lo ha sostenuto il sindaco
Leoluca Orlando, ma il dato pro-
vinciale gli consegna un 38,4%,
contro il 53% di Raciti.
Fausto Raciti, trentenne ragusano,
segretario nazionale dei Giovani
Democratici. Cresciuto ad Acireale,
dove vive la sua famiglia e si for-
mato politicamente, ha ricoperto
l'incarico di segretario nazionale
della Sinistra Giovanile, l'organiz-
zazione che riuniva i giovani ade-
renti ai Democratici di Sinistra. Il
21 novembre del 2008 eletto, at-
traverso le primarie, segretario na-
zionale dei Giovani Democratici,
l'organizzazione giovanile del Pd.
Il 24 marzo 2012, a seguito del pri-
mo congresso nazionale, viene ri-
confermato segretario dei giovani
con l'83,2% delle preferenze.
Dopo essere stato inserito nel listino
dell'allora segretario Pier Luigi
Bersani, alle politiche del 2013
stato candidato ed eletto alla Ca-
mera in quinta posizione nella lista
Pd nella circoscrizione Sicilia II.
Il 5 giugno 2013 viene scelto come
Responsabile nazionale per i Gio-
vani del Partito Democratico nella
nuova Segreteria nazionale dal Se-
gretario reggente Guglielmo Epifani.
Vicino politicamente alla corrente
dei Giovani Turchi che appoggiava
l'ex leader democratico Pierluigi
Bersani.
p r i m o
p i a n o
Loren$o Cesa
Gianpiero D(Alia
,* Cronache Parlamenari Siciliane
Con le primarie ha detto Raciti
si voltata la prima pagina di una
storia nuova. Ora inizia il difficile,
il tentativo di ridare al partito forza,
autorevolezza, capacit di incidere
sui processi decisionali di questa
regione. Si riparte con alcune prio-
rit: innanzitutto restituire la Par-
tito Democratico la forza del pro-
getto politico, l'elemento che lo
qualifica come partito dello sviluppo
in Sicilia. Raciti ha affermato an-
che che il Pd non rappresenta la
maggioranza dei siciliani, nella
nostra azione di partito e di governo
dobbiamo tenere conto di questo.
Quindi le riforme importanti vanno
condivise il pi possibile costruite
facendo parlare, respirare il dibattito
alla cittadinanza, non per decreto.
Dopo la complicata approvazione
della legge sulle province all'Ars,
Raciti ha incontrato il presidente
della Regione: a Crocetta ho detto
che ora ha di fronte un partito
unito, determinato a contare nei
processi decisionali, non nei termini
di misurazione delle quote all'in-
terno del governo, ma di un con-
tributo decisivo sul terreno delle
riforme e dello svoluppo economico.
Questo significa anche una rimo-
dulazione del rapporto, che il go-
verno necessita di un rapporto col
Pd, di un rapporto con laula e so-
prattutto con i siciliani. Vice se-
gretaria del partito in Sicilia la
renziana Mila Spicola: Con lei
non c' un ticket, ma parlerei di
tandem, ha specificato Raciti.
Lanno era iniziato, come detto,
con la nomina dei nuovi coordi-
natori regionali di Forza Italia. Tra
questi anche quello siciliano, il se-
natore Vincenzo Gibiino. Il primo
compito dei neo-coordinatori sar,
in accordo con Berlusconi, la co-
stituzione di un Comitato di Pre-
sidenza Regionale composto da
altri tre Vice Presidenti che li af-
fiancheranno nello svolgimento
delle loro funzioni.
Vincenzo Gibiino nato 49 anni
fa a Catania. Un tempo vicino al
Fa!so Racii
N!mero -). ' febbraio ,*+. ,+
sindaco di Bronte, Pino Firrarello
non lo ha seguito nell'Ncd. Avvocato
civilista, patrocinante in Cassazione,
imprenditore, ha aderito al movi-
mento di Silvio Berlusconi sin dal
1994, anno della fondazione, ri-
coprendo dal 1999 il ruolo di coor-
dinatore provinciale. Eletto nel
2008 alla Camera dei Deputati col
Pdl. Rieletto al Senato nel 2013,
attualmente capogruppo di Fi-Pdl
in Commissione lavori pubblici e
comunicazioni a Palazzo Madama
e capogruppo nella Commissione
bicamerale sullattuazione del fe-
deralismo fiscale. Berlusconi lo
ha scelto come segno di rottura
col passato. A questo ruolo ambi-
vano tra gli altri anche Stefania
Prestigiacomo e Gianfranco Mic-
cich: E' con estremo senso di re-
sponsabilit ha detto Gibiino
dopo la nomina , spirito di servizio
e gratitudine che accolgo dal pre-
sidente Silvio Berlusconi l'incarico
di guidare Forza Italia in Sicilia.
Un impegno importante in un mo-
mento storico ed economico al-
trettanto importante, per la nostra
terra bistrattata, per i nostri con-
cittadini considerati troppe volte
italiani di serie B. Nostro primo
obiettivo: il riscatto e la crescita
della nostra terra. Il suo impegno
politico incentrato in questa
prima fase nel lancio dei Club Forza
Silvio nell'Isola, attraverso meeting
su vari temi. L'ambizione dei club
afferma Gibiino diventare
l'anello di congiunzione tra cittadini
e istituzioni, in modo da realizzare
un vero cambiamento, che resti-
tuisca credibilit al mondo della
politica. I club dimostreranno che
esiste un entusiasmo contagioso
tra quanti hanno sposato il progetto
di Silvio Berlusconi.
Sergio Capraro
p a r l a m e n t o
Vincen$o Gibiino
,, Cronache Parlamenari Siciliane
Elezioni regionali da rifare
in nove sezioni della pro-
vincia di Siracusa, tre a Ro-
solini e sei a Pachino. Una decisione
che mette in bilico sei dei novanta
deputati dellAssemblea regionale
siciliana rinnovata nel 2012, eletti
nel collegio di Siracusa. Cos ha
stabilito il Consiglio di giustizia
amministrativa che il 5 febbraio
ha accolto il ricorso dell'ex deputato
regionale Mpa Giuseppe Gennuso,
non rieletto alle regionali del 2012
per un centinaio di voti. In prece-
denza era stato disposto il ricon-
teggio delle schede che non stato
tuttavia possibile effettuare perch
la documentazione conservata nel
Palazzo di Giustizia sparita (per
cause ancora da chiarire).
I sei deputati regionali eletti nel
collegio di Siracusa chiarisce il
presidente dell'Ars Giovanni Ardiz-
zone resteranno legittimamente
in carica e continueranno a esercitare
il loro mandato fino all'esito del
nuovo voto, come disposto dalla
sentenza del Cga in nove sezioni
dei Comuni di Pachino e Rosolini.
Il Presidente della Regione Rosario
Crocetta ha detto solo che il caso
stato sottoposto allufficio legale
per decidere cosa fare.
Il 19 febbraio, a 15 giorni dalla sen-
tenza del Cga, Gennuso, aveva in-
viato una lettera di diffida ai pre-
sidenti della Regione e dellArs, al
direttore generale dell'assessorato
alle Autonomie locali e per cono-
scenza al procuratore della Corte
dei Conti, affinch si desse seguito
alla sentenza emessa dal Cga. Se-
condo i legali di Gennuso la sentenza
immediatamente esecutiva e quin-
di il decreto di indizione delle ele-
zioni deve essere pubblicato non
oltre il quarantacinquesimo giorno
antecedente la data stabilita per la
votazione e pertanto, entro 90 giorni
dalla pubblicazione della sentenza.
Nella diffida si sottolinea che anche
al fine di non incidere sul corretto
plenum dell'Assemblea ed evitare
il protrarsi di situazioni che vedono
allo stato permanere nelle funzioni
soggetti la cui proclamazione
stata annullata dall'Autorit Giu-
diziaria, con conseguente danno
erariale, necessario procedere
immediatamente al disposto rinnovo
delle operazioni elettorali.
Penso di avere subito due attacchi
inqualificabili ha detto Gennuso
non vorrei che si arrivasse anche
al terzo colpo di pirateria, violando
una sentenza del Cga, tra laltro
inappellabile". Parole forti dell'ex
deputato dell'Mpa-Pds, vittima
afferma - di un colossale broglio
elettorale in occasione delle Re-
gionali del 2012. Negli ultimi giorni
si incatenato per protesta: rester
incatenato oltranza fino a quando
non arriveranno risposte concrete
da parte della presidenza della Re-
I& 5 "!bb,a%) &a -!(.!(1a !& C#a )*) %& ,%c),-)
% G%/-!**! G!((/-) *!, *,!-/(.% b,)#&% !&!..),a&%
E
Siracusa#
ele!ioni da rifare
Gi!seppe Genn!so
N!mero -). ' febbraio ,*+. ,-
gione e se nel frattempo non ver-
ranno indette le elezioni nelle 9 se-
zioni incriminate di Rosolini e Pa-
chino.
Lex parlamentare all'Ars si chiede
anche perch da 16 mesi si trova
fuori dal Parlamento siciliano,
avendo vinto le elezioni. Ho de-
nunciato alla Procura della Repub-
blica di Siracusa i brogli, la spari-
zione dei plichi elettorali. Per tre
ore ho portato le prove al procu-
ratore Giordano e a tuttoggi non
succede nulla.
La pensano diversamente i deputati
eletti a Siracusa. Tra questi Bruno
Marziano (Pd), presidente della
Commissione Attivit produttive.
Sarebbe opportuno afferma -
che Pippo Gennuso smettesse di
fare queste plateali proteste, che
hanno tutto il sapore di una pres-
sione indebita nei confronti della
magistratura. Gennuso ha aggiunto
- continua in queste plateali forme
di protesta che non hanno ragion
dessere, perch tendono sempli-
cemente a rovesciare la verit. Il
deputato del Pd, con gli altri sira-
cusani eletti, hanno presentato una
denuncia alla magistratura per lac-
certamento della verit ha spiegato
Marziano perch 5 dei 6 parla-
mentari interessati, con questa sen-
tenza del Cga, da innocenti vengono
sospettati di essere colpevoli, e da
vittime diventano carnefici poich
avrebbero violato le regole eletto-
rali. Marziano aggiunge di non
poter essere minimamente sospet-
tato di avere alterato il risultato
elettorale, per una questione di
numeri. Nei seggi in cui Gennuso
ha preso oltre 300 voti ha sotto-
lineato il deputato regionale - io
ne ho presi 0, e dove Gennuso ne
ha presi centinaia, io ne ho presi
mediamente 10 a seggio.
Anche Vincenzo Vinciullo (Pdl),
Vicepresidente della Commissione
Bilancio, nelle ultime settimane
uscito dal silenzio su questa vicenda:
ho tenuto fino ad oggi un atteg-
giamento sereno, ha detto - da oggi
replicher rigo per rigo, passo per
passo, parola per parola a chi pensa
di infangare coloro che, come me,
sono usciti pi che limpidi da un
indagine della magistratura pa-
lermitana. Ci lo sappiano tutti,
perch da oggi il mio dire sar pari
alle accuse anche se involontaria-
mente sostenute.
Si ritorna a votare - ha aggiunto
- solo se ci sono stati brogli certi,
con i sospetti non si scrivono le
sentenze. Voglio assicurare che,
nonostante non sia abituato a fre-
quentare le aule dei tribunali, tut-
tavia conosco, esattamente, la dif-
ferenza tra la figura del testimone
e quella del ricorrente. I ricorrenti
hanno dichiarato che vi stato il
ricorso alla scheda ballerina, ora
se ne devono assumere la respon-
sabilit perch facile scagliare
la pietra e nascondere il braccio.
Il braccio che ha scagliato la pietra
deve dire alla Procura di Siracusa
come, quando e chi ha dato vita
al fenomeno della scheda ballerina,
altrimenti, da domani, chiunque
potr presentarsi davanti ad un
giudice e fare condannare dei cit-
tadini innocenti. Da Gaio ad oggi,
honus probandi stato sempre a
carico di chi accusa e mai, come
in questo caso innovatore, a carico
di chi si difende.
Sergio Capraro
p a r l a m e n t o
Vincen$o Vinci!llo
Br!no Mar$iano
,. Cronache Parlamenari Siciliane
Sec$#da C$""''$#e
B!a#c$ e P&$g&a""a+$#e
P&e'de#(e:
A#($##$ D#a
La Commissione Bilancio e pro-
grammazione dellAssemblea re-
gionale siciliana, presieduta dal
Presidente Nino Dina, nella seduta
del 5 febbraio ha affrontato la ver-
tenza Seus.
I rappresentanti sindacali dei la-
voratori hanno manifestato la si-
tuazione di forte disagio in cui ver-
sano i lavoratori della societ e
hanno contestato la sussistenza di
un esubero strutturale di 600 unit,
ricordando che parte dei lavoratori
stata negli anni utilizzata, attra-
verso la stipula di apposite con-
venzioni, dalle aziende sanitarie
ed ospedaliere nella qualit di ope-
ratori socio-sanitari (OSS). Hanno
dichiarato, inoltre, di essere fer-
mamente contrari alla riduzione
dellorario di lavoro a 30 ore setti-
manali e di ritenere indifferibile la
nomina del direttore generale e,
conseguentemente, la predisposi-
zione di un nuovo piano industriale
strategico, pi funzionale alle esi-
genze della societ. Il dirigente re-
sponsabile del Servizio 6 Program-
mazione dellemergenza dellasses-
sorato regionale della Salute, dot-
toressa Di Liberti ha assicurato
che lAssessorato ha istituito un ta-
volo tecnico per risolvere le prin-
cipali problematiche della societ,
attraverso la predisposizione di un
nuovo piano industriale che indi-
vidui le aree sanitarie da presidiare.
Il Presidente Dina ha dato, quindi,
la parola al Presidente del Consiglio
di sorveglianza di SEUS Guagliano
che ha manifestato la propria in-
tenzione di rassegnare dimissioni
irrevocabili dalla carica di presidente
e rinunciare al compenso sinora
maturato.
Nella seduta dell11 febbraio, invece,
sono stati sentiti in audizione las-
sessore regionale alla Formazione
Professionale Nelli Scilabra e il di-
rigente generale dellAssessorato
Annarosa Corsello che hanno illu-
strato cosa succeder in seguito
allapprovazione del Decreto del
Fare.
Lo Stato italiano ha predisposto,
insieme alle Regioni, un piano na-
zionale per i soggetti NEET (not
in employement, education or trai-
ning, cio soggetti non impiegati,
non in istruzione, non in tirocinio),
gi notificato alla Commissione
UE e che le Regioni avvieranno
con decorrenza 1 marzo 2014. Ogni
Regione dovr dotarsi di una or-
ganizzazione dettagliata; le risorse
destinate alla Sicilia, dove la di-
soccupazione giovanile raggiunge
la percentuale del 58%, sono di
circa 200 milioni di euro, cui si
aggiungeranno altri 100 milioni
di euro provenienti per il 40% dal
fondo sociale europeo (FSE) e per
il rimanente 60% cofinanziamento
statale-regionale. Il target dei de-
stinatari del progetto NEET co-
stituito dai giovani di et compresa
tra i 15 e i 24 anni, anche se si sta
lavorando allipotesi di estendere
il progetto ai soggetti di et com-
presa tra i 24 e i 29 anni. La Regione
dovr contribuire attivando i propri
servizi per limpiego, non essendo
presente nel nostro territorio una
rete privata accreditata per lo svol-
gimento di tali servizi. Essi do-
vranno essere organizzati per ga-
rantire un ventaglio di interventi
ai giovani che si presenteranno
negli uffici di front office.
Il Dirigente Corsello stata anche
interrogata sulla possibilit di as-
sunzioni a tempo indeterminato
negli enti, eventualit che ha net-
tamente escluso, poich una simile
eventualit comporta automati-
camente la perdita di ogni finan-
ziamento da parte della Regione.
Le Commissioni al laoro
A/!&4&*)"
+", '6A--"--*,"
a''a F*,(a4&*)"
N!mero -). ' febbraio ,*+. ,/
p a r l a m e n t o
Te&+a C$""''$#e
A((*(, P&$d)((*e
P&e'de#(e:
B&)#$ Ma&+a#$
La commissione Attivit Produttive,
presieduta dal Presidente Bruno
Marziano, nella seduta del 5 febbraio
ha ascoltato lonorevole Vanessa
Ferreri che ha illustrato il contenuto
del disegno di legge n. 633, Mo-
difiche di norme in materia di per-
messi di prospezione, di ricerca e
per le concessioni di coltivazioni
di idrocarburi liquidi e gassosi nel
territorio della Regione. Ferreri
ha ricordato che la normativa re-
gionale prevede unaliquota sulla
produzione mineraria, destinata
per due terzi ai comuni in cui si
trovano le attivit di coltivazione
e per un terzo alla Regione; attual-
mente, la quota di spettanza co-
munale incassata dallAssessorato
regionale competente che la tra-
sferisce successivamente, con spe-
cifico provvedimento, ai comuni.
Questo passaggio genera ritardi e
complicazioni nellacquisizione
delle somme da parte dei comuni,
inoltre erode risorse per via degli
innumerevoli adempimenti che gli
Uffici competenti devono compiere;
con il disegno di legge n. 633 si
propone, pertanto, di trasferire di-
rettamente ai comuni le somme in
questione ed altres di vincolarne
luso ad interventi di miglioramento
ambientale e di sostenibilit ener-
getica , in conformit con gli obiet-
tivi fissati in materia a livello di
Unione europea. Positivo il parere
della Commissione, ma alcuni de-
putati hanno evidenziato loppor-
tunit di destinare la quota di spet-
tanza comunale non solo a finalit
di carattere ambientale ma anche
allo sviluppo, in particolare eco-
nomico, del territorio.
Nella seduta del 20 febbraio, i de-
putati della Commissione hanno
ascoltato, in un incontro prope-
deutico, i rappresentanti dei nove
distretti agro-alimentari ed agro-
ittici, che rappresentano un numero
considerevole di imprese che a loro
volta rappresentano migliaia di la-
voratori, per concordare con il Go-
verno regionale una strategia di fi-
nanziamento per i Fondi europei.
Q)#(a C$""''$#e
C)!()&a, F$&"a+$#e e La*$&$
P&e'de#(e:
Ma&ce!!$ G&ec$
La quinta commissione Cultura,
Formazione e Lavoro, presieduta
dal presidente Marcello Greco, nella
seduta del 6 febbraio ha sentito in
audizione il Commissario straor-
dinario dellAsp di Trapani, Fabrizio
De Nicola, in merito alla problema-
tica dei professionisti Spresal che,
assunti nellambito del Piano regio-
nale 2010-2012, chiedendo, in par-
ticolare, il reintegro degli stessi, la-
mentando una disparit di tratta-
mento rispetto ad altri lavoratori,
assunti nellambito dello stesso pro-
getto, da parte di altre AA.SS.PP. Il
presidente Marcello Greco, trattan-
dosi di funzioni riconosciute essen-
ziali dalla ASP, invita a voler valutare,
anche attraverso leffettuazione dei
concorsi per le assunzioni a tempo
indeterminato, di poter intraprendere
una nuova procedura per il reclu-
tamento con contratti di collabo-
razione.
Nella seduta del 12 febbraio, i de-
putati della quinta Commissione
hanno sentito prima i rappresentanti
sindacali della societ Megaservice
e poi i rappresentanti dellUnione
Italiana Ciechi. Questi ultimi, in
particolare, hanno chiesto lappli-
cazione della legge regionale n. 60/76
relativa al collocamento lavorativo
dei non vedenti. Lassessore regionale
per la Famiglia, le Politiche Sociali
e il Lavoro, Ester Bonafede, consi-
derata limportanza della proble-
matica, ha promesso che chieder
agli uffici di predisporre immedia-
tamente una relazione sullapplica-
zione della legge regionale in materia
P,*!/4&*)"
(&)",a,&a.
S" )" !&-/."
I)*).,*
*) & 'a0*,a.*,&
!"''a S+,"-a'
,0 Cronache Parlamenari Siciliane
della Regione siciliana a Bruxelles,
Maria Cristina Stimolo, in merito
agli assetti dello stesso Ufficio. Il
presidente ha chiesto di fornire
informazioni circa lattivit dellUfficio
di Bruxelles, per consentire alla
Commissione di rendersi conto di
come esso operi, specie in un mo-
mento in cui, essendo in fase di
avvio la nuova programmazione, si
richiede un coordinamento tra i
vari soggetti istituzionali. La dot-
toressa Maria Cristina Stimolo ha
riconosciuto allattuale Presidente
della Regione il merito di aver con-
sentito una pi ampia libert di
azione allUfficio, e di averne incre-
mentato il personale, che oggi conta
di otto unit. Si tratta di esperti, in-
caricati di seguire i principali aspetti
delle politiche dellUnione europea,
ossia gli obiettivi strategici e le po-
litiche legate allenergia, ai fondi
strutturali, e che dedicano attenzione
anche alle politiche euromediteranee,
alla pesca e alle questioni legate alle
risorse marittime. La Commissione
propone di chiedere formalmente
al Presidente dellAssemblea regionale
siciliana di inviare alla Commissione
tutti i disegni di legge che prevedono
impegni di spesa per consentire una
verifica della compatibilit comu-
nitaria.
a cura di Cristina Lombardo
Nella seduta del 4 febbraio, la sesta
commissione per i Servizi Sociali e
Sanitari si riunita nella sala del
Consiglio Comunale di Leonforte,
in provincia di Enna. Allordine del
giorno, lesame delle problematiche
afferenti i servizi ospedalieri e la ri-
modulazione della rete dei posti letto
nella provincia di Enna. Il presidente,
Pippo Digiacomo, ha sottolineato
che per la prima volta la Commissione
si trovava sul territorio di Enna per
esaminare con le popolazioni inte-
ressate una nuova rete ospedaliera
regionale ed in particolare le con-
dizioni delle realt sanitarie periferiche
e marginali. Presente anche lassessore
regionale per la Salute, Lucia Bor-
sellino, che, dopo avere ringraziato
tutti per lapproccio costruttivo ma-
nifestato, ha accolto la richiesta del
sindaco affinch venga mantenuta
lattivit di chirurgia e di medicina
di Leonforte. E ha assicurato, altres,
che verr mantenuto anche il pronto
soccorso. Nelle sedute successiva,
la Commissione ha affrontato anche
lesame delle problematiche afferenti
i servizi ospedalieri e la rimodulazione
della rete dei posti letto nella provincia
di Trapani.
C$""''$#e e'a"e
de!!e a((*(,
de!!-U#$#e E)&$%ea
Vce P&e'de#(e:
Sa!*a($&e C$&da&$
Nella seduta del 12 febbraio la Com-
missione ha ascoltato in audizione
il Dirigente dellUfficio di Presidenza
di collocamento dei soggetti non
vedenti. Nella seduta del 18 febbraio
i rappresentanti sindacali degli ope-
ratori tecnici della ASP di Ragusa
hanno chiesto lautorizzazione alla
assunzione straordinaria degli stessi
al fine di garantire la manutenzione
dei vari presidi aziendali. Lex com-
missario straordinario dellASP 7
di Ragusa, Angelo Aliqu ha depo-
sitato una memoria sullattivit
svolta da questi lavoratori, eviden-
ziando il determinante apporto degli
stessi per la funzionalit dei plessi
ed il risparmio derivante dal mancato
ricorso alle esternalizzazioni. Il pre-
sidente della Commissione, Giovanni
greco, ritenendo che i lavoratori po-
trebbero essere agganciati alla nor-
mativa di riordino del precariato
delle ASp, ha invitato il dipartimento
regionale competente ad approfon-
dire la problematica.
Nelle sedute successive, la Commis-
sione si occupata dellente Fiera
di Messina e di Taormina Arte.
Se'(a C$""''$#e
Se&*+ S$ca! e Sa#(a&
P&e'de#(e:
G)'e%%e Dgac$"$
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F*/- -/''a +,*0&)&a
!& E))a
N!mero -). ' febbraio ,*+. ,1
p a r l a m e n t o
ella seduta dell11 febbraio,
la quarta commissione del-
lAssemblea regionale sici-
liana Ambiente e Territorio, pre-
sieduta dal presidente Giampiero
Trizzino ha ascoltato il Presidente
della Gesap SpA, Fabio Giambrone,
in merito alle criticit relative al
processo di privatizzazione della
societ che gestisce laeroporto Fal-
cone e Borsellino di Palermo.
Dopo i saluti di rito, il presidente
Giambrone ha riferito che stata
di recente deliberata dal Comune
di Palermo e dalla Camera di Com-
mercio la privatizzazione della Ge-
sap: Si tratta di un processo im-
portante ha detto in vista del
quale in atto un tavolo permanente
con i sindacati al fine di garantire
un confronto costante. Il presidente
di Gesap ha rivendicato alla propria
gestione il merito di avere attivato
collaborazioni con ulteriori com-
pagnie aeree, ha annunciato la pros-
sima apertura di nuove aree e strut-
ture aeroportuali e lattivazione di
nuovi servizi. Ma Giambrone ha
anche fatto notare la necessit di
una ricapitalizzazione.
Alla seduta era presente anche il
commissario straordinario della
Provincia di Palermo, Domenico
Tucci che, dopo aver condiviso le-
sigenza di tutelare i dipendenti, ha
confermato quanto detto dal Giam-
brone riguardo alla ricapitalizzazione,
ricordando di aver chiesto venti
giorni di tempo per approvare prima
il bilancio e valutare a sufficienza
le relative modalit tecniche.
Lamministratore delegato Gesap,
Dario Colombo ha confermato la
necessit di una privatizzazione
per garantire che gli aeroporti
siano gestiti da chi possiede le ne-
cessarie competenze, soprattutto
tenendo conto dei limiti del pub-
blico, puntualizzando che laumento
di capitale non si richiede per co-
prire perdite ma per garantire gli
investimenti che nel tempo si ren-
deranno necessari.
Lonorevole Fabrizio Ferrandelli
ha manifestato la propria preoccu-
pazione per il momento non pro-
prio positivo che attraversa lae-
roporto, come si evidenzia ad esem-
pio ha continuato dal calo del
numero dei passeggeri, da opere
incompiute, da indagini che hanno
riguardato taluni amministratori
Gesap.
Laeroporto di Palermo ha aggiunto
Ferrandelli rimasto prevalente-
mente pubblico, mentre la maggior
parte degli aeroporti italiani sono
privati. Chiediamo dunque lacqui-
sizione della gara dappalto, per ve-
rificare i criteri eseguiti per laffi-
damento di servizi, si intende inoltre
verificare la possibilit di mante-
nimento degli attuali livelli occu-
pazionali, e chiedere chiarezza su
una serie di aspetti gestionali e sui
livelli retributivi delle figure diri-
genziali. Limpressione conclude
quella di una complessiva sva-
lutazione della struttura.
La seduta si conclusa con gli in-
terventi di tutti i rappresentanti
sindacali dei lavoratori di Gesap e
con lintenzione di confrontarsi an-
cora per seguire il procedimento
di privatizzazione.
C.L.
Gesap& p!no inerrogai"o
N!&&a -!/.a !&&:11 "!bb,a%) %( +/a,.a
C)''%--%)(! &! c,%.%c%.2 !&&) -ca&) *a&!,'%.a()
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d! fa' fa""!'e "a (%c!e)-
ae'%&%')*a"e
N
Fabio Giambrone
AREoPoRto DI PALERmo NEL mIRINo
AREoPoRto DI PALERmo NEL mIRINo
,2 Cronache Parlamenari Siciliane
on allordine del giorno le-
same del disegno di legge
Interventi in favore dello
svolgimento dellattivit sportiva
connessa allesercizio del golf lAs-
semblea si avvia a vivere una delle
purtroppo frequenti pagine inglo-
riose che contraddistinguono lat-
tivit parlamentare di questi tempi.
Siamo in un giorno della prima
decade di novembre del 2007. In
unAula pressoch deserta, non
presente alcun membro del gover-
no, il deputato Cracolici (I Demo-
cratici Ulivo), prendendo la parola
sullordine dei lavori, ironizza con
la Presidenza sul fatto che non
possa avvalersi della formula rituale
dellincipit degli interventi parla-
mentari Signor Presidente ed ono-
revoli colleghi essendo solo loro
due al momento in Aula e quindi
costretto ad un dialogo solitario
seppur prestigioso con il presidente
di turno Stancanelli (An).
Ammette di avere avuto modo di
salutare di buonora qualche collega
C),,!0a &:a(() 2007: /( a..) % .,a-*a,!(1a
-/-c%.5 %& ,%-!(.%'!(.) !% !*/.a.%
nel palazzo, ma del governo nes-
suno, forse perch ancora impegnati
a Roma alla manifestazione di pro-
testa. Questo governo infatti pi
che governare svolge un ruolo di
opposizione, nel senso che vive la
dimensione della battaglia politica
con la cultura della lotta piuttosto
che di governo. Ed lelemento
identificativo, uno dei misteri si-
ciliani, di questo esecutivo che ieri
ha distribuito un viaggio-premio
a decine, centinaia di consiglieri
comunali e provinciali siciliani
per far compagnia a Roma al Pre-
sidente della Regione e ad alcuni
suoi assessori.
C un tempo per tutto: un tempo
per lindignazione, un tempo per
la protesta, ma qui si stanno su-
perando tutti i tempi. Il segretario
siciliano di Forza Italia ha dichia-
rato che la maggioranza non pre-
sente in aula perch lAssemblea
si occupa di cose che sostanzial-
mente non lappassionano e ha
fatto appello allesigenza di esa-
minare la finanziaria: allora si
vedr che la maggioranza sar
compatta come un solo uomo
in Aula. Ed intanto continua Cra-
colici si procede di rinvio in rinvio
ed ogni seduta si conclude sulla
verifica della mancanza del numero
legale. Cosa occorre attendere per-
ch il Parlamento siciliano torni
a funzionare? La sceneggiata quan-
do deve finire? Il Parlamento non
pu dipendere dalla crisi politica
di questa maggioranza, da una
crisi che fa finta di essere deter-
minata dallattesa degli esiti del
processo Cuffaro, diventato un
alibi per questa maggioranza che
non ha unidea, non ha uno straccio
di ipotesi legislativa su cui misu-
rarsi.
Esaurita la premessa procedurale
sullordine dei lavori la Presidenza
avvia lesame del disegno di legge
e per il governo presente il Vice
Presidente della Regione, Nicola
Leanza (Mpa), il quale ammette
che le argomentazioni test svi-
C
Q!ando il regisro
presen$e
pro"oc% mal!mori
di Andrea Spica Russotto
STORIA PARLAMANTARE
S T O R I A P A R L A M A N T A R E
a s s o c i a z i o n e
e x d i p e n d e n t i
N!mero -). ' febbraio ,*+. ,3
luppate riguardo allassenza in
Aula della maggioranza ed in par-
ticolare allassenza del governo de-
rivano da una realt che sotto
gli occhi di tutti. Non si pu non
dare atto che in effetti la minoranza,
nonostante tutto, abbondante-
mente presente mentre la maggio-
ranza, purtroppo, non lo asso-
lutamente. Chiede pertanto un ul-
teriore senso di responsabilit e
lo chiede allopposizione - ribadisce
loratore - e non alla maggioranza
che pensa ad altro e non c, sot-
tolineando di assumersi la respon-
sabilit delle cose che dice ed in-
vitando appunto lopposizione ad
andare avanti nella discussione
del disegno di legge, perch non
vero che i provvedimenti non
appassionano: qualunque disegno
di legge che arriva in Aula interessa
i cittadini.
Ma, la prevedibile richiesta della
verifica del numero legale da parte
dellopposizione manda in frantumi
lauspicato proseguimento dei
lavori dellAs-
semblea, che alla
verifica risulta
appunto non es-
sere in numero
legale. Lesame
del disegno di
legge cos rin-
viato.
Ma, la settimana
dopo le cose non
cambiano. Que-
sta volta a man-
care non il nu-
mero legale, ma
lunit della
maggioranza che esce sconfitta
alla verifica del voto segreto, che
affonda al suo primo articolo, dopo
le reiterate assenze che ne avevano
bloccato liter legislativo, il disegno
di legge sullattivit sportiva con-
nessa allesercizio del golf. Si calcola
che almeno venti deputati della
Casa della libert abbiano votato
con lopposizione; considerazione
che fa indignare il Vice Presidente
della Regione Leanza. Temo af-
ferma - che si sia toccato il fondo!
Chiedo pertanto il rinvio della se-
duta. Il capogruppo dellUdc, Dina,
in una dichiarazione fra laltro af-
ferma: Sul voto contro la legge
ha pesato anche il disappunto verso
la scelta del Presidente dellAssem-
blea di far firmare ai deputati un
registro delle presenze, quasi che
i parlamentari fossero dei giam-
burrasca.
La replica del Presidente Miccich
non si fa attendere: Mi dispiace
che la risposta
dellAula ad un
atteggiamento di
trasparenza sia
stata cos violen-
ta. Ma se qual-
cuno ha imma-
ginato che fossi
disponibile a co-
prire privilegi e
truffe, si sba-
gliato di grosso
e proprio non mi
conosce. Oggi il
Parlamento non
si diviso sulle
idee ma tra chi
difende strenua-
mente il privile-
gio di una casta
e chi invece in-
terpreta il proprio mandato in fa-
vore della collettivit.
Un atto di trasparenza pu essere
vissuto come vessatorio di un sup-
posto status elitario, ritenuto ne-
cessario per lo svolgimento di una
funzione di rappresentanza demo-
cratica.
Presidente
Associazione Ex Dipendenti Ars
-* Cronache Parlamenari Siciliane
ta prendendo forma la na-
scita del sito seriale Unesco
Palermo arabo - normanna
e Cattedrali di Cefal e Monreale.
Il 7 febbraio a Palermo, nella cor-
nice di Palazzo Branciforte, stato
firmato un protocollo dintesa tra
tutti gli attori interessati nella
proposta di candidatura e gestione:
dal Presidente della Commissione
Nazionale Unesco Gianni Puglisi,
al direttore della Fondazione Une-
sco Sicilia, Aurelio Angelini. Presenti
anche i sindaci dei tre comuni in-
teressati, Leoluca Orlando (Paler-
mo), Rosario Lapunzina (Cefal)
e Filippo Di Matteo (Monreale),
nonch il segretario generale dell'Ars
Sebastiano di Bella e il direttore
della Fondazione Federico II Fran-
cesco Forgione.
Il documento impegna le istituzioni
a costituire un comitato di pilo-
taggio, che svolger un ruolo di
indirizzo e impegno anche finan-
ziario, composto dal Ministero dei
Beni e delle Attivit Culturali e del
Turismo, dal Ministero dellInterno,
dalla Regione Siciliana, dallAs-
sessorato dei Beni Culturali e del-
lIdentit Siciliana, dallAssemblea
Regionale Siciliana, dai Comuni
di Palermo, Cefal e Monreale,
Insieme per l$Unesco
U""%c%a&%11a.a &a ca(%a./,a !&&:%.%(!,a,%)
8Pa&!,') a,ab)-(),'a((a ! Ca..!,a&% % C!"a&6
! m)(,!a&!9, *a.,%')(%) !&&:/'a(%.2
S
N!mero -). ' febbraio ,*+. -+
dalle Arcidiocesi di Palermo, Mon-
reale e Cefal, dallEparchia di
Piana degli Albanesi, dalla Fonda-
zione Patrimonio Unesco Sicilia,
dalla Fondazione Sicilia e dalla
Fondazione Federico II. Il comitato,
presieduto a turno per due anni
da uno dei tre sindaci, si riunir
a Palermo, almeno due volte lanno,
nella sede della Fondazione Patri-
monio UNESCO della Sicilia. Il
protocollo sar esteso anche alle
quattro universit siciliane.
Le amministrazioni coinvolte -
ha spiegato il direttore della Fon-
dazione Unesco Sicilia Angelini -
contribuiscono con una quota di
0,30 centesimi per abitante, mentre
i musei regionali, Cappella Palatina
e Palazzo dei Normanni devolve-
ranno 0,30 centesimi per biglietto
pagante ad un fondo. Le somme
serviranno alla valorizzazione del-
l'itinerario. A meta marzo una pri-
ma previsione di spesa sar definita
nella riunione del comitato, pre-
sieduto da uno dei tre sindaci a
turno.
Il Presidente della Commissione
Nazionale Italiana per lUNESCO
Puglisi ha idealmente passato il
testimone ai sindaci: Adesso ha
detto - sono loro i veri protagonisti,
ho messo la mia firma alla candi-
datura inviata a Parigi, ma Palermo
Patrimonio dell'Umanit a pre-
scindere, un gioiello darte asso-
luto, bizantino, arabo normanno
che porta all'Unesco un valore ag-
giunto unico, quello del sincretismo
culturale e religioso. Se entrer
prossimamente anche la candida-
tura della vite ad alberello di Pan-
telleria tra i beni immateriali, la
Sicilia sar senza dubbi la prima
regione dItalia. Da siciliano ha
aggiunto Puglisi sono felice e or-
goglioso di questa candidatura.
Palermo un patrimonio dellU-
manit a prescindere dallUnesco,
con una storia millenaria, unica
al mondo. Linsieme degli edifici
costituenti litinerario Arabo-Nor-
manno rappresenta un eccezionale
valore universale come esempio
di convivenza e interazione tra di-
verse componenti culturali di pro-
venienza storica e geografica ete-
rogenea, che ha generato uno stile
c u l t u r a
A Pa"a,,%
B'a$c!f%')e f!'#a)%
!" &'%)%c%""% )'a "e
!()!)*,!%$! c%!$+%")e
-, Cronache Parlamenari Siciliane
architettonico originale in cui sono
mirabilmente fusi elementi bizan-
tini, islamici e romanici, capace
di volta in volta di prodursi in com-
binazioni uniche.
Il sindaco di Palermo Leoluca Or-
lando ha sottolineato che se ci li-
mitassimo ad indicare i siti can-
didati al riconoscimento da parte
dellUnesco faremmo unoperazione
riduttiva rispetto al senso di questa
candidatura. Credo ha aggiunto
- che siamo in presenza di qualcosa
di diverso, che possiede una sua
originalit. la candidatura di
unanima di un territorio, di una
realt di straordinaria fusione di
identit e cultura. Siamo una citt
mediorientale in Europa, che in
virt dellanima normanna diviene
anche europea. In nostro, quindi,
un patrimonio immateriale. Le
amministrazioni comunali hanno
creato, con uno straordinario rap-
porto di collaborazione, una task
force dedicata in maniera concreta
alla valorizzazione dei siti. Ho
avuto, ad esempio, un incontro
sulla mobilit insieme con il Mo-
vimento 5 Stelle ed abbiamo con-
cordato di organizzare un percorso
arabo-normanno dei sette siti della
citt in mobilit sostenibile. un
modo per diffondere e far cogliere
ai cittadini linteresse per questa
esperienza.
Il direttore generale della Fonda-
zione Federico II Francesco For-
gione ha parlato di giornata im-
portante, frutto di un lavoro con-
giunto tra i soggetti protagonisti.
un punto di partenza, non di ar-
rivo. Questanno ha aggiunto
- sono stati 355 mila i biglietti stac-
cati per la visita di Palazzo dei Nor-
manni. Il nostro sito uno dei
pochi che registra elettronicamente
lo sbigliettamento.
Per il sindaco di Monreale Filippo
Di Matteo: E un risultato che pre-
mia tanti sacrifici e il massimo im-
pegno che la mia amministrazione
ha portato avanti in questi anni
per adempiere a tutte le richieste
che erano state prescritte. Per
sono convinto che la candidatura
oltre alle difficolt porter tanti
benefici nel futuro e dar oppor-
tunit di lavoro.
La candidatura motivo di vanto
per la mia citt ha affermato Ro-
sario Lapunzina, sindaco di Cefal
ci carica di grandi responsabilit.
Sono Sindaco dal maggio 2012 e
gi dai primi mesi ho cercato di
puntare sulla valorizzazione dei
beni artistici e culturali; ne abbiamo
tantissimi che erano stati abban-
donati.
Ma come nasce la candidatura?
Nel 2001 esisteva una lista propo-
sitiva che comprendeva Palermo,
il suo centro storico e la Cattedrale
di Monreale, ma lUnesco aveva
come obiettivo una pi ampia rap-
presentanza dei beni. Nel 2008,
lallora Fondazione Banco di Sicilia,
diede lincarico alla storica dellarte
Maria Andaloro di studiare un per-
corso preliminare pi ampio. Cos
si abbandon lidea del centro sto-
rico e nacque Palermo Arabo-
Normanna e le Cattedrali di Cefal
e Monreale, un itinerario straor-
L
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N!mero -). ' febbraio ,*+. --
dinario e suggestivo.I mosaici
della Sicilia normanna - spiega
Maria Andaloro - sono testimo-
nianza eccezionale dellarte bizan-
tina fuori Bisanzio. Le decorazioni
musive della Cappella Palatina e
della chiesa di S. Maria dellAm-
miraglio a Palermo, quelle del duo-
mo di Cefal e del duomo di Mon-
reale, costituiscono infatti i pi
vasti e meglio conservati cicli a
mosaico del periodo comneno.
Sotto la loro guida lImpero bizan-
tino riacquist potenza. Nel marzo
2010 una delegazione della Com-
missione Cultura della Camera
fece visita nei siti arabo-normanni
di Palermo, Monreale e Cefal.
Il 26 gennaio 2011 allAssemblea
regionale siciliana si tenne il tavolo
tecnico con istituzioni regionali,
amministrazioni locali, esponenti
religiosi, fondazioni e associazioni
del mondo della cultura, con lo-
biettivo di sostenere da parte di
tutte le istituzioni la candidatura
dellitinerario tratteggiato.
Infine eccoci al Protocollo di Pa-
lazzo Branciforte: lelenco dei mo-
numenti proposti per la costituzione
dellitinerario arabo-normanno
comprende: Palazzo Reale/Cappella
Palatina, Chiesa di Santa Maria
dellAmmiraglio (Chiesa della Mar-
torana), Chiesa di San Cataldo,
Cattedrale di Palermo, Palazzo
della Zisa, Ponte dellAmmiraglio,
Chiesa di San Giovanni degli Ere-
miti, Complesso Monumentale di
Cefal: Cattedrale e Chiostro, Com-
plesso Monumentale di Monreale:
Cattedrale e Chiostro. Ovviamente
Palermo e dintorni offrono tanti
altri temi, ma dovendo sceglierne
uno solo, pur mettendo da parte
significativi livelli di stratificazione,
la preferenza caduta sullo strato
arabo- normanno. Si scelto di
non candidare tutto il centro storico,
perch lUnesco non accetta pi
interi complessi urbani,
Cos il percorso si estende dal Pa-
lazzo Reale di Palermo, monu-
mento principe per la manifesta-
zione della ricchezza e del potere
politico e culturale del regno nor-
manno, al Duomo di Monreale,
che al suo interno custodisce la
pi vasta decorazione a mosaico
dellintera produzione del bacino
Mediterraneo; dalla chiesa di Santa
Maria dellAmmiraglio, simbolo
della purezza del genio bizantino
ortodosso, adorna di mosaici bi-
zantini tra i pi stupefacenti nel
panorama della produzione di epo-
ca comnena, al Palazzo della Zisa,
che con le sue peculiarit costruttive
e le sue forme cristalline rifrange
le luci dellarchitettura ifriqena. Al
centro, come ago di bilancia, splen-
de la Cappella Palatina, utilizzando
le parole di Guy de Paupassant,
la pi bella chiesa del mondo, il
pi sorprendente gioiello religioso
sognato dal pensiero umano ed
eseguito da mani di artista. In
questo itinerario impensabile
trascurare il Duomo di Cefal, cu-
stode di mosaici che studiosi di
arte bizantina come Viktor Lazarev
classificarono eccellenti fra tutti
ed egregiamente conservati.
Sergio Capraro
c u l t u r a
L
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a&1a,! %& &%0!&&) % +/a&%.2 !& ()-.,) &a0),)9. S.C.
Fondazione Federico II

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