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Appunti sull’incontro riservato ai genitori

all’interno del corso di Metodologia dello Studio per la 2^ media


FAES – 28 novembre 2009
Prof. Giuliana Pigoli

1. Come migliorare la SISTEMATICITÀ nello studio


a. Eliminare distrazioni
b. Agenda – programmazione (giornaliera e settimanale) – diario (utile anche per noi genitori)
c. Fissare un limite nello studio (es.: non si studia dopo cena)
d. Utilità del nostro esempio
e. Utile cercare triangolazione con altri piuttosto che inutili “omelie”
f. Lasciare che sbaglino
g. Incoraggiare studio con un compagno
h. Simulazione di compiti in classe
i. Migliorare l’autostima, dare soddisfazioni
j. Verificare e confrontarsi con tutor e docenti
k. “libertà vigilata”
2. Come sviluppare la CURIOSITÀ
a. Insegnare a fare domande
i. Coinvolgerli su temi di attualità
ii. Superare la pigrizia iniziale (soprattutto per maschi)
iii. Stimolare la lettura
b. Ricavare tempo libero e aiutare a sfruttarlo, anche con i compagni
i. studiare insieme in modo che, se fanno in fretta, avranno tempo per giocare
insieme)
ii. Incoraggiare l’organizzazione di giochi (anche di società) con amici
iii. In vacanza: diario di viaggio
iv. Giornalino scolastico
c. I genitori devono conoscere e “prepararsi” sugli argomenti che i ragazzi studiano, per poterli
aiutare a trovare stimoli

3. Aiutare nel trovare MOTIVAZIONI per lo studio (quale arricchimento, che però esige sforzo)
a. MEZZI INDIRETTI:
i. Trasmettere:
1. Gioia
2. Passione
3. Divertimento (conoscere i loro interessi (letture, musica, film, ecc.), creare
un ponte con loro)
ii. Esempio del nostro lavoro: condividere, mostrare le nostre fatiche e gioie, superare
la spaccatura tra il mondo dei giovani e quello degli adulti
iii. Stimolare la curiosità, far partecipi i figli delle nostre passioni per aiutarli a maturare
passioni loro (non necessariamente coincidenti con le nostre). Creare occasioni per
instaurare conversazioni
1. Viaggi
2. Cultura
3. Interessi da coltivare
4. Hobby
iv. Insegnare ad accettare lo sforzo, la rinuncia, che sono inevitabili (nello studio ma,
soprattutto, nella vita!)
1. Non si finisce mai di imparare  lo studio ti accompagna tutta la vita
2. Stimolare la responsabilità
3. Autostima  dare soddisfazione e far apprezzare le cose belle (anche
piccole)
v. No “genitori-elicottero”, che controllano, sorvegliano, escludono ogni rischio e
pericolo, ecc.
b. MEZZI DIRETTI:
i. Mostrare disponibilità:
1. Conoscere quello che stanno studiando
2. Offrire approfondimenti e collegamenti
3. Aiutare a cogliere i legami tra quello che studiano e la realtà (es.: il teorema
di Pitagora e le sue applicazioni quotidiane)
4. Attualizzazione di quello che studiano
ii. Evitare prediche e la motivazione “affettiva”, che a quest’età non rende più
iii. Educare all’autonomia nello studio:
1. Aiutare a predeterminare il tempo da dedicare alle singole cose da studiare
2. Far capire che il tempo dedicato alla pianificazione è un investimento e un
guadagno
3. Far notare l’utilità, anche per noi, di organizzarsi
iv. Fissare degli argini e lasciarli sbattere addosso, ogni tanto
v. Insegnare a non accontentarsi e a non puntare alla sufficienza
vi. Gruppi di studio (può essere un mezzo per trovare stimoli reciproci)
vii. L’”orgoglio della resistenza”

Sunto a cura di Giovanni De Marchi


gdemarchi.2@notariato.it

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