Explore Ebooks
Categories
Explore Audiobooks
Categories
Explore Magazines
Categories
Explore Documents
Categories
Dicembre 2008
Il rapporto è a cura di Luigi Reggi.
Hanno collaborato alla redazione degli approfondimenti regionali Giada Maio, Simone Mulargia,
Antonio Iossa e Eloisa Testa.
La rilevazione è stata effettuata nel periodo novembre 2006 - gennaio 2007 da Elena Allario, Maurizio
Clemente, Giovanni Denitto, Tiziana Favretto, Antonio Iossa, Sonia Isabella, Daniele Lombardini,
Simone Mulargia, Leonardo Natali, Diana Ortegòn, Stefania Pallottini, Marta Pieroni, Luigi Reggi,
Eloisa Testa.
Hanno coordinato le attività di rilevazione Marco Ippolito, Marta Pieroni e Luigi Reggi.
Si ringrazia Stefano Kluzer per gli utili suggerimenti in fase di impostazione metodologica e Leonardo
Donnaloia per aver contribuito all’impostazione delle mappe contenute negli approfondimenti
regionali.
Introduzione _______________________________________________________________ 4
La metodologia _____________________________________________________________ 6
I servizi di e-government disponibili ____________________________________________ 14
I livelli di erogazione e i servizi offerti in forma aggregata ___________________________ 22
La qualità dei servizi ________________________________________________________ 29
Le determinanti del digital divide nell’offerta di servizi di e-government ________________ 33
Il digital divide dimensionale ________________________________________________ 33
Il digital divide territoriale: un’analisi per ambito tematico _________________________ 38
Altri elementi caratterizzanti a livello comunale _________________________________ 50
Gli strumenti per l’e-partecipation ______________________________________________ 53
Benchmarking regionale _____________________________________________________ 55
Approfondimenti regionali ____________________________________________________ 63
ABRUZZO _______________________________________________________________ 63
BASILICATA _____________________________________________________________ 66
PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO _________________________________________ 70
CALABRIA _______________________________________________________________ 72
CAMPANIA ______________________________________________________________ 76
EMILIA-ROMAGNA ________________________________________________________ 80
FRIULI VENEZIA GIULIA ___________________________________________________ 83
LAZIO __________________________________________________________________ 87
LIGURIA ________________________________________________________________ 91
LOMBARDIA _____________________________________________________________ 95
MARCHE ________________________________________________________________ 98
MOLISE _______________________________________________________________ 102
PIEMONTE _____________________________________________________________ 105
PUGLIA ________________________________________________________________ 109
SARDEGNA _____________________________________________________________ 113
SICILIA _______________________________________________________________ 117
TOSCANA ______________________________________________________________ 120
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO _________________________________________ 125
UMBRIA _______________________________________________________________ 127
VALLE d’AOSTA _________________________________________________________ 131
VENETO _______________________________________________________________ 132
Allegato metodologico 1 Selezione del paniere dei servizi __________________________ 136
Allegato metodologico 2 Prestazioni attribuibili per servizio _________________________ 141
Bibliografia _______________________________________________________________ 151
L’Osservatorio Servizi On Line (SOL) è nato nel 2004, nell’ambito delle attività di Osservatorio
del progetto CRC, allo scopo di misurare, tramite rilevazione annuale, l’offerta di servizi di e-
government da parte delle Amministrazioni Locali.
L’esigenza informativa alla base dell’Osservatorio SOL è stata di monitorare l’attuazione e i
risultati del Piano Nazionale di e-government,
• indirizzando l’orientamento delle politiche nazionali e locali,
• accompagnando l’attuazione dei progetti di e-government attraverso la condivisione di
definizioni, classificazioni e metodologie di rilevazione e benchmarking,
• contribuendo ad assicurare coerenza tra gli interventi di livello nazionale (bandi “primo
avviso” e “riuso”) e regionale.
La rilevazione ha previsto, fin dalla sua nascita, una forte componente di interazione diretta
con i responsabili dei servizi delle Regioni, delle Province e dei Comuni coinvolti
nell’indagine, sia attraverso gli strumenti telematici disponibili sul sito web dell’osservatorio,
sia tramite contatto diretto da parte della rete degli analisti CRC operanti sul territorio.
Inoltre, l’indagine sui servizi on line è inserita nel Programma Statistico Nazionale (PSN) a
partire dal biennio 2006-08 fino all’attuale aggiornamento 2009-10, all’interno dell’indagine
dell’Istat sulle ICT nella PA locale (IST-01928). Nell’ambito della stessa indagine biennale sulle
ICT nella PAL, la rete dei CRC ha poi offerto un fattivo supporto all’Istat e agli uffici di
statistica regionali nella redazione e aggiornamento del questionario, nella definizione degli
aspetti metodologici e organizzativi, nonché nelle fasi di rilevazione e analisi dei dati, mettendo
a disposizione le proprie competenze tecniche e la propria rete di contatti a livello territoriale.
L’indagine ha misurato l’interattività e la qualità dei servizi di e-government offerti da
Regioni, Province, Comuni e, dal 2007, altri soggetti pubblici o privati. Dopo una prima
indagine pilota effettuata nel corso del 2004, sono state effettuate ulteriori 3 rilevazioni
effettuate da una rete di rilevatori operanti nei CRC con il supporto di uno staff centrale di
coordinamento:
• 2005: analisi di 450 servizi di e-goverment locale di Regioni, Province e Comuni con più
di 10.000 ab. (vedi Terzo Rapporto sull’Innovazione CRC 2005), rilevazione
sperimentale
• 2006: analisi di 266 servizi di e-goverment locale di Regioni, Province e Comuni con più
di 10.000 ab. (vedi Quarto Rapporto sull’Innovazione CRC 2006 e “Statistica in breve”
ISTAT sull’Indagine ICT PAL)
• 2007: analisi di 50 servizi di e-goverment locale disponibili nei territori comunali con più
di 10.000 abitanti, indipendentemente dal soggetto erogatore (dati parzialmente
pubblicati dall’Istat nell’ambito dei risultati dell’Indagine ICT PAL).
Dal punto di vista organizzativo, l’ultima attività di rilevazione dati (fine 2006, inizio 2007) ha
impiegato, oltre a risorse dello Staff Centrale dedicate all’impostazione metodologica e alle
attività di analisi e coordinamento (a garanzia dell’omogeneità di rilevazione, della
comparabilità dei dati e dell’imparzialità dell’indagine), una rete di analisti localizzati in 11
Regioni e Province Autonome. A seconda del contesto regionale, e in particolare nelle rimanenti
Regioni prive di analista, hanno contribuito alle attività di analisi ulteriori professionalità senior
capaci di fornire un valore aggiunto in termini di competenza e conoscenza del territorio.
Questo assetto organizzativo ha avuto il vantaggio di rendere più incisiva la capacità di analisi,
Dal punto di vista metodologico, negli anni 2004 e 2005 è stata misurata, tramite visita
diretta, l’offerta di servizi presenti sui siti web istituzionali di Regioni, Province, Comuni con più
di 10.000 abitanti e di un campione significativo di Comuni al di sotto di tale soglia.
I 1112 territori comunali maggiori di 10.000 abitanti rappresentano il 13,7% dei più di 8100
comuni italiani, ma vi risiede il 67,3% della popolazione del Paese. La differente composizione
dimensionale dei comuni appartenenti alle varie regioni italiane determina forti differenze
anche nella numerosità dei territori comunali considerati dall’indagine, che passa da un minimo
di un solo comune rilevato in Valle d’Aosta, ad un massimo di 164 territori comunali analizzati
in Lombardia. A livello di popolazione rappresentata, la regione che presenta il maggior
numero di residenti nei territori analizzati è la Puglia (84%), seguita dal Lazio (83%), dalla
Sicilia (78%) e dalla Toscana (77%).
Tabella 1 - Comuni per regione e classe di ampiezza demografica
Meno di 10mila ab. Più di 10mila ab. Totale
Regioni n. n.
n. comuni Popolazione Popolazione Popolazione
comuni comuni
Abruzzo 280 44% 25 56% 305 100%
Basilicata 119 56% 12 44% 131 100%
Calabria 373 50% 36 50% 409 100%
Campania 430 24% 121 76% 551 100%
Emilia-Romagna 261 28% 80 72% 341 100%
Friuli Venezia Giulia 197 46% 22 54% 219 100%
Lazio 313 17% 65 83% 378 100%
Liguria 211 27% 24 73% 235 100%
Lombardia 1382 42% 164 58% 1546 100%
Marche 215 40% 31 60% 246 100%
Molise 132 65% 4 35% 136 100%
Piemonte 1143 41% 63 59% 1206 100%
P.A. di Bolzano 110 59% 6 41% 116 100%
P.A. di Trento 218 61% 5 39% 223 100%
Puglia 148 16% 110 84% 258 100%
Sardegna 349 48% 28 52% 377 100%
Sicilia 282 22% 108 78% 390 100%
Toscana 205 23% 82 77% 287 100%
Umbria 73 24% 19 76% 92 100%
Valle d'Aosta 73 72% 1 28% 74 100%
Veneto 475 41% 106 59% 581 100%
ITALIA 6989 33% 1112 67% 8101 100%
Fonte: Istat, Censimento della Popolazione, 2001
Rispetto alla disponibilità di servizi on line tipicamente locali, vanno citati anche i servizi
recentemente offerti da alcuni siti di livello nazionale. Solo per citare alcuni esempi, in tutti i
territori comunali italiani è possibile fruire del pagamento on line dell’ICI oppure del servizio di
visura catastale (fatta eccezione per Trento, Bolzano e Gorizia durante il periodo di rilevazione)
sul sito di Poste. Inoltre, l’ICI può essere pagata anche sul sito dell’Agenzia delle Entrate
contestualmente al pagamento on line dell’F24.
Tali servizi di livello nazionale non sono stati presi in considerazione nella presente analisi al
fine di valutare la reale capacità dei soggetti locali di erogare servizi. La presenza di più
modalità di pagamento e la stima dell’efficacia e dell’impatto di tali modalità di erogazione “a
geometria variabile”, però, è un aspetto di grande interesse, eventualmente da approfondire in
ulteriori ricerche, per valutare gli sforzi delle pubbliche amminsitrazioni locali in funzione degli
impatti delle diverse iniziative sul territorio.
Il numero dei servizi è stato ridotto ad un paniere di 43 servizi, rappresentativo per tipologie
(es. autorizzazioni, iscrizioni, pagamenti, ecc.) e aree tematiche (es. settore sanitario, tributi,
ecc.), per destinatari, ampiezza del bacino di utenza e enti di competenza (in prevalenza
comunale, ma anche di Regioni, Province, ASL). La scelta dei servizi del paniere è avvenuta
tramite una metodologia di selezione quali-quantitativa definita in collaborazione con
l’Istat, che ha permesso di stimare, laddove possibile, anche elementi quali l’impatto
potenziale del singolo servizio. Ulteriori informazioni sulla metodologia applicata, gli indici
costruiti e la loro valorizzazione sono riportate nell’Allegato metodologico 2.
I risultati della selezione sono riportati nella tabella 3. I servizi selezionati sono rappresentativi
di 9 ambiti tematici: Anagrafe e catasto, Assistenza e sostegno sociale, Cultura e tempo libero,
Fare impresa, Istruzione, Lavoro, Mobilità, Salute e Tributi locali. Dei 43 servizi considerati,
ben 31 sono di competenza comunale, mentre i restanti sono di competenza provinciale,
regionale o delle ASL. E’ da sottolineare come la competenza amministrativa di questo ultimo
gruppo di servizi vari a seconda delle diverse legislazioni regionali o locali.
Sono stati quindi analizzati solamente i servizi che presentano, ordinando le prestazioni per
livello di interattività, almeno la prestazione “modulistica”, ignorando il servizio nel caso in cui
sia presente solamente il livello informativo. Tale scelta è determinata:
• dalla natura stessa dei servizi del paniere, che trovano la loro maggiore utilità
nell’effettiva possibilità di concludere on line la transazione, a differenza di servizi
prettamente informativi non inclusi nel paniere come ad esempio le rappresentazioni
cartografiche interattive o la consultazione di orari o percorsi dei mezzi pubblici;
• dalla ormai notevole diffusione di tali informazioni sui siti dei Comuni: l’indagine Istat
sulle ICT nella PA locale (anno di riferimento 2007) mette in luce che il 77% dei Comuni
italiani, includendo anche i piccoli e piccolissimi comuni, dichiara di offrire via web
almeno un servizio informativo (si tratta del 98,6% dei Comuni con sito web).
Stage 5
Stage 4
Stage3 Targetization
eEurope online soph
Altre ca
ratter istiche d
el serviz
io
DESCRIZIONE
Il servizio consiste nell'iscrizione dei propri figli al di sotto di 3 anni di età presso un asilo nido comunale.
PRESTAZIONI ATTRIBUIBILI
La ricerca dei 43 servizi del paniere nei 1.112 territori comunali con più di 10.000 abitanti ha
prodotto come risultato 12.334 osservazioni.
Da una prima analisi complessiva delle osservazioni raccolte, i dati raccolti mostrano che:
1. Complessivamente risultano disponibili in ogni territorio comunale considerato, in
media, 11 servizi su 43 (25,6%), di cui 4 transattivi (9,3%);
2. Considerando i servizi di competenza comunale, risultano disponibili, in media, 5,7
servizi per Comune su 31 ricercati (il 18,3% dei servizi potenzialmente erogabili)
3. Per quanto riguarda i servizi di altra competenza amministrativa, erogati quasi
esclusivamente da siti web di livello sovra-comunale, in media sono stati registrati 5,4
servizi su 12 per territorio comunale (45%). Infatti, poco meno della metà del
totale delle osservazioni (49%) si riferisce ai soli 12 servizi del paniere di competenza
sovra-comunale, offerti in modo “aggregato” da soggetti quali Regioni, Province, ASL,
Portali di progetto di e-government, erogati una sola volta ma immediatamente
disponibili in più territori comunali.
Figura 2 - Servizi disponibili nei territori comunali con più di 10.000 abitanti per massimo livello di
interattività e competenza amministrativa
Per quanto riguarda il livello di interattività dei servizi i dati mostrano una ancora notevole
prevalenza della modulistica quale massimo livello di interattività raggiunto. Come
rappresentato in Figura 2, infatti, il 46% del totale delle osservazioni rilevate sono moduli -
stampabili o compilabili – che obbligano l’utente al passaggio allo sportello anche solo per
attivare la procedura. Tale percentuale sale al 65% per quanto riguarda i servizi di competenza
comunale, spesso demandati alla capacità di offerta di ciascun Comune, che, quindi, non
beneficiano di “economie di scala” nella progettazione e implementazione di servizi complessi.
Lo stesso fenomeno è, ovviamente, riscontrabile esaminando la percentuale di servizi
transattivi, che costituiscono il 37% del totale delle osservazioni rilevate e il 26% delle
osservazioni riguardanti i servizi di competenza dei Comuni.
Tali risultati appaiono pienamente coerenti con quanto dichiarato, nello stesso anno di
indagine, dalle Amministrazioni Locali nell’ambito della rilevazione dell’Istat sulle ICT nella PA
Tabella 7 - Amministrazioni locali con sito web istituzionale per livello di interattività dei servizi offerti e
tipologia di amministrazione
Conclusione
Informazioni
Informazione Modulistica della
interattive
transazione
Comuni 98,9 81,6 16,1 3,0
Comunità Montane 99,6 81,7 14,3 1,9
Province 99,0 95,0 45,5 10,9
Regioni e Pr. Autonome 100,0 100,0 86,4 54,5
Totale Amministrazioni locali 99,0 81,8 16,7 3,2
Fonte: Istat, Rilevazione sulle tecnologie dell'informazione e della comunicazione nelle pubbliche
amministrazioni locali - Anno 2007
Le seguenti elaborazioni mirano ad analizzare le varie tipologie di servizi rilevati per ambito
tematico di riferimento2.
La figura 4 mostra il peso relativo dei diversi temi: il tema del lavoro, che include 4 servizi offerti sempre a livello
provinciale o regionale, rappresenta la quota in percentuale più numerosa (24%), seguito dai servizi riconducibili al
tema “Cultura e tempo libero” (16%) tra i quali spicca il servizio di prestito bibliotecario, anch’esso offerto da poli
bibliotecari a carattere provinciale o regionale. E’ da notare che i servizi compresi nel tema “Salute”, pure offerti a
livello “aggregato” da Regioni o ASL, mostrino livelli di diffusione molto più bassi.
Figura 3 - Servizi disponibili nei territori comunali con più di 10.000 abitanti per ambito tematico
Lavoro
24%
Fare impresa
11%
Istruzione
11%
Considerando i servizi transattivi (Figura 4), risulta evidente la netta prevalenza dei servizi
legati al lavoro: le “borse lavoro” regionali o provinciali, infatti, si presentano nella quasi
totalità dei casi pienamente transattive, dando la possibilità ai cittadini di inserire il proprio
curriculum nelle banche dati gestite dal servizio e alle imprese di inserire le proprie offerte e
accedere alle disponibilità inserite. Anche le comunicazioni delle imprese alla pubblica
amministrazione sulle variazioni dei propri rapporti di lavoro si segnala come servizio
altamente transattivo, combinando insieme elementi favorevoli quali una forte domanda da
parte del mondo imprenditoriale e una relativa semplicità nell’implementazione del servizio.
1
Come è facilmente immaginabile, i risultati delle due indagini SOL e Istat non sono immediatamente paragonabili in
quanto la prima ha analizzato un sottoinsieme di servizi nei soli comuni con più di 10.000 abitanti, mentre la seconda
ha richiesto ad un campione rappresentativo dell’universo delle amministrazioni locali, tramite questionario, di valutare
il livello di interattività dei propri servizi erogati. Le amministrazioni hanno risposto di erogare servizi ad un dato livello
di interattività nel caso in cui fosse presente almeno un servizio offerto a quel dato livello.
2
Le elaborazioni qui presentate tengono conto della differente numerosità di servizi appartenenti ai vari ambiti
tematici per il calcolo delle percentuali.
Figura 4 - Servizi transattivi disponibili nei territori comunali con più di 10.000 abitanti per ambito
tematico
Mobilità
Salute
5%
4%
Tributi locali
13%
Anagrafe e catasto
6%
Assistenza e
Lavoro sostegno sociale
49% 2%
Cultura e tempo
libero
9%
Fare impresa
4%
Istruzione
8%
Passando ad analizzare i servizi di competenza comunale, risulta un certo equilibrio tra le classi
considerate. Come mostrato in Figura 4 e Figura 5, infatti, tributi locali, che rappresentano il
tema che conta il maggior numero di occorrenze, mostrano un peso percentuale del 22%,
seguiti dalle tipologie “Fare impresa”, “Anagrafe e catasto” e “Assistenza e sostegno sociale”
(19%).
Figura 5 - Servizi di competenza comunale disponibili nei territori comunali con più di 10.000 abitanti per
ambito tematico
Istruzione
6%
Cultura e tempo
libero Assistenza e
3% sostegno sociale
19%
Anagrafe e catasto
22%
Dopo aver descritto i vari ambiti tematici in relazione alla percentuale di osservazioni rilevate,
è ora opportuno approfondire le analisi effettuate considerando i singoli servizi disponibili.
La Tabella 8 offre il quadro della disponibilità dei diversi servizi on line raggruppati per ambito
tematico e ordinati, all’interno di ciascun tema, in modo decrescente secondo la loro
disponibilità, con dettaglio sull’interattività con cui il servizio è offerto. Nel 92% dei territori
analizzati i soggetti interessati possono fruire di prestazioni relative alla richiesta di borsa di
studio: in 32% dei territori comunali questa richiesta può essere completamente effettuata on
line. Come i già citati servizi di consultazione cataloghi bibliotecari e inserimento di
curriculum/offerte in banche dati, si tratta di servizi che vengono erogati su portali o siti di
livello regionale (agenzia regionale per il diritto allo studio). Tra i servizi di livello comunale, i
più diffusi sono il servizio di autocertificazione anagrafica (che non ha un elevato livello di
interattività, spesso consiste nel mettere a disposizione un’ampia gamma di moduli) e il
servizio di pagamento dell’Imposta Comunale sugli Immobili, transattivo per il 39% dei
territori comunali.
interattive pubbliche
interattive riservate
Conclusione della
Guida al servizio
Informazione a
Informazioni
Informazioni
transazione
modulistica
modulistica
compilabile
transattivo
stampabile
supporto
Servizio on line
Anagrafe e catasto
Autocertificazione anagrafica 66,3 34,1 - 1,5 16,7 80,7 6,1
Dichiarazione cambio di abitazione 55,1 2,7 - 29,9 37,4 80,3 23,1
Richiesta certificati anagrafici 51,5 5,9 - 26,7 44,6 84,2 17,8
Visura catastale 2,1 1,1 2,1 13,8 81,9 97,9 11,7
Carta di identità 80,8 - - 7,7 15,4 84,6 7,7
Assistenza e sostegno sociale
Iscrizione asilo nido 91,5 8,9 0,4 3,3 6,6 78,6 3,0
Assegno nucleo familiare 98,3 2,2 - 0,4 0,9 74,3 -
Contrassegno di invalidità 94,6 3,6 - 1,4 5,0 65,6 5,0
Richiesta assistenza domiciliare 77,6 22,4 - 21,7 21,7 76,2 21,7
Cultura e tempo libero
Consultazione cataloghi e prestito bibliotecario 5,0 - 99,8 22,4 36,9 89,0 18,2
Prenotazione servizi turistici - - 100 - 4,0 96,5 -
Iscrizione centri estivi 100 1,0 - - 2,0 80,4 2,0
Iscrizione a corsi comunali 88,5 6,6 3,3 1,6 8,2 73,8 3,3
Fare impresa
Denuncia inizio attività edilizia (DIA edilizia) 92,6 4,6 8,2 11,3 5,2 53,4 2,0
Autorizzazione Unica SUAP 68,5 31,5 49,4 58,0 28,5 87,4 22,7
Assegnazione annuale carburante Utenti Motori Agricoli (UMA) 87,8 36,3 - 39,8 39,8 91,0 39,8
Concessione occupazione permanente suolo pubblico 86,1 22,3 12,7 13,5 1,6 66,5 13,5
Dichiarazione Inizio Attività produttive (DIA) 96,8 1,8 6,9 8,8 5,1 59,4 2,8
Autorizzazione integrata ambientale 90,5 31,0 - - - 100 -
Comunicazione vendite straordinarie/liquidazioni/saldi/prom. 97,8 2,2 0,6 1,1 1,1 55,8 0,6
Autorizzazione sanitaria somm. temp. alimenti e bevande 96,1 3,9 - 0,7 3,9 50,3 0,7
Istruzione
Richiesta borsa di studio 80,8 4,6 1,9 8,0 31,2 100 8,0
Iscrizione servizio mensa scolastica 91,0 7,0 - 5,0 9,5 73,1 4,0
Richiesta esenzione pagamento mensa scolastica 93,0 3,5 - 1,8 3,5 52,6 1,8
Pagamento quote mensa scolastica - 2,1 - 78,7 44,7 53,2 29,8
Pagamento retta asilo nido comunale - 23,5 - 82,4 88,2 100 58,8
Lavoro
Inserimento offerte di lavoro in banca dati 6,6 58,4 46,6 55,9 91,5 94,7 72,6
Inserimento curriculum in banca dati 4,0 76,5 27,4 47,8 93,7 93,9 71,8
Iscrizione corsi formazione professionale 22,3 1,3 51,2 - 38,4 86,1 18,0
Comunicazione assunzioni/trasformazioni/cessazioni di lavoro 40,6 42,6 27,0 20,0 76,4 94,2 51,2
Mobilità
Concessione passo carrabile 92,4 6,2 - 1,9 6,2 62,1 6,2
Segnalazione guasti / dissesto stradale 25,0 3,2 30,8 14,7 64,7 55,8 11,5
Permesso di transito per zone a traffico limitato (ZTL) 91,2 9,8 1,0 6,9 6,9 62,7 5,9
Pagamento contravvenzioni - 4,7 - 67,1 62,4 72,9 24,7
Salute
Prenotazione visite mediche - - 87,1 19,1 35,4 94,4 19,1
Richiesta esenzione ticket 99,4 0,6 - - - 33,1 -
Scelta del medico di base 17,0 - 83,0 - 44,2 100 -
Tributi locali
Pagamento Imposta Comunale sugli Immobili (ICI) 1,2 1,4 62,0 22,1 74,1 84,6 33,6
Dichiarazione TARSU 79,7 18,6 0,4 3,4 6,4 68,4 1,5
Pagamento TARSU 0,6 5,2 17,5 63,0 63,0 77,9 33,8
Pagamento COSAP/TOSAP 0,8 0,8 15,3 38,1 80,5 50,0 58,5
Dichiarazione ICP 92,9 8,9 0,9 3,6 8,0 67,0 8,0
Pagamento ICP - 4,0 1,0 23,8 100 39,6 67,3
I servizi pubblici on line sono erogati, a prescindere delle competenze specifiche, su siti web di
diverso tipo e di diverso “livello”. Si può trattare del sito istituzionale dell’ente, di un portale
tematico dedicato ai servizi o il sito di una società esterna. La transazione o l’intero servizio
può essere erogata sul sito della società di riscossione tributi o su un sito che consente di
effettuare pagamenti in rete. L’individuazione di questi “canali web” è molto interessante per
descrivere la ricchezza dell’offerta al cittadino e alle imprese, ma anche per indagare forme di
collaborazione pubblico-privato nell’erogazione di servizi telematici.
Nelle elaborazioni che seguono, per sito web erogatore si intende il luogo di erogazione del
servizio, cioè il sito dove è offerta la prestazione di livello più avanzato, in termini di
interattività, per quel servizio. Nel caso in cui, ad esempio, le informazioni sul pagamento ICI e
il calcolo della tariffa siano presenti sul sito comunale, ma il pagamento vero e proprio avvenga
sul sito di riscossione tributi, è stato considerato luogo di erogazione quest’ultimo.
Tabella 10 - Siti web, servizi erogati e disponibili per tipologia di sito web e livello di erogazione
Media
N
servizi Servizi
Livello di N siti servizi (2) /
Tipologia sito web erogati disponibili
erogazione web * erogati (1)
per sito (2)
(1)
web
Comunale Sito web del Comune 984 4951 5,0 4951 1
Portale di progetto di e-government 24 123 5,1 540 4,4
Società di riscossione tributi o
30 113 3,8 486 4,3
pagamenti in rete
Inter- Sportello Unico AAPP 28 44 1,6 331 7,5
comunale ASL 18 23 1,3 164 7,1
Azienda municipalizzata 13 15 1,2 23 1,5
Forma associativa 3 6 2,0 12 2,0
TOTALE 116 324 2,8 1556 4,8
Polo bibliotecario di livello provinciale 48 54 1,1 618 11,4
Sito istituzionale della Provincia 35 48 1,4 428 8,9
Centro per l’impiego 14 18 1,3 218 12,1
Provinciale
Portale provinciale dei servizi 18 25 1,4 192 7,7
Camera di Commercio 3 3 1,0 20 6,7
TOTALE 118 148 1,3 1476 10
Portale regionale dei servizi 27 42 1,6 2159 51,4
Sito istituzionale della Regione 20 35 1,8 1050 30
Regionale Sito agenzia regionale 20 22 1,1 865 39,3
Polo bibliotecario di livello regionale 14 17 1,2 239 14,1
TOTALE 81 116 1,4 4313 37,2
* Siti web che erogano almeno un servizio del paniere SOL
Come già descritto nella metodologia, analizzare la diffusione dei servizi on line nella
prospettiva della generale disponibilità su più canali web – la prospettiva, cioè, dei cittadini e
delle imprese che operano su un dato territorio – aiuta a mettere in luce il beneficio dei
servizi progettati per essere usufruiti da un ampio numero di utenti finali (residenti in
un ampio numero di territori) rispetto ai servizi sviluppati e usufruibili in singole realtà locali di
ridotte dimensioni. Infatti, questa distinzione in tipologie di “canale web” permette di
sottolineare il ruolo chiave dei servizi offerti a livello regionale (prevalentemente dedicati alla
Figura 7 - Numero di servizi disponibili per soggetto erogatore e livello di interattività (in %)
Centro per
Portale progetto di
l'impiego Polo bibliotecario
e-government
Amministrazione 2% 7% Sito agenzia
8%
comunale regionale
40% Polo bibliotecario
Portale progetto di 12%
7% Sito web ASL
e-government
4% 1%
Centro per
Sito web
l'impiego
provinciale
Sito agenzia 3%
4%
regionale
7%
Amministrazione
Sito web ASL comunale
Altro 1% 15%
1% Altro
Sito web
provinciale 0,5%
5%
Società di Società di
riscossione tributi riscossione tributi
/ pagamenti in Sito web regionale / pagamenti in Sito web regionale
rete Sito web SUAP 26% Sito web SUAP
rete 37%
4% 3% 3%
10%
La Figura 7 presenta in forma grafica alcuni dati già presentati nella tabella precedente, in
particolare mostra il numero di servizi disponibili nei territori comunali analizzati per ciascuna
tipologia di sito web erogatore e per grado di interattività.
Dal punto di vista di cittadini e imprese operanti nei territori considerati, i siti regionali (sito
web istituzionale delle Regioni, portale regionale dei servizi, etc.) risultano avere un ruolo di
notevole importanza nella disponibilità complessiva di servizi di e-government: il 26% dei
servizi disponibili analizzati è erogato a livello regionale, dato che sale al 37% considerando
solamente i servizi transattivi. Tale risultato è influenzato sia dall’effetto “moltiplicatore” (un
servizio presente su sito regionale è ovviamente disponibile in tutti i territori comunali della
regione stessa), sia la propensione di alcune Amministrazioni regionali a fornire sul proprio
sito, spesso a fronte di specifici progetti, servizi di livello comunale e provinciale in forma
aggregata. Questo avviene sistematicamente nel caso dei “portali di progetto di e-
government”, che “sostituiscono” in questo caso i siti web istituzionali dei Comuni: 50 dei
servizi di pagamento ICI sono disponibili su portali di questo tipo, come 18 casi su 47 di
pagamento delle quote della mensa scolastica.
Nel caso dei siti di agenzie regionali, come ad esempio il portale SistemaPiemonte, può
avvenire una vera e propria “aggregazione” di servizi di competenza locale o, più spesso,
l’erogazione di servizi a carattere regionale come l’erogazione di borse di studio universitarie,
arrivando a offrire il 12% dei servizi transattivi disponibili.
Anche i siti degli Sportelli Unici per le Attività Produttive (SUAP) hanno spesso carattere
sovra comunale, mostrando un ruolo non indifferente di soggetto aggregatore di varie
I siti web istituzionali dei Comuni, ai quali è attribuita la competenza amministrativa per
l’erogazione di 31 servizi sui 43 del paniere, erogano il maggior numero di servizi
effettivamente disponibili sui territori (40% del totale). Il peso relativo dei siti istituzionali
comunali è determinato dal numero di servizi di propria competenza erogati e, ovviamente,
dalla quantità di servizi resi disponibili dai rimanenti livelli amministrativi o soggetti pubblici e
privati. Considerando i servizi pienamente transattivi, però, la percentuale di servizi offerti
tramite tale tipologia di siti web diminuisce dal 40% al 15%, mettendo in luce la prevalenza
della modulistica o, al massimo, di informazioni interattive tra i contenuti offerti dai siti ufficiali
dei Comuni.
Tale evidenza è approfondita in Figura 8: i due grafici mostrano la distribuzione dei siti web
istituzionali dei Comuni per numero di servizi erogati, sia considerando il totale dei servizi sia
solamente i servizi transattivi. Mentre risulta dimezzato, rispetto alla rilevazione SOL condotta
nel 2006, il numero di Comuni che non hanno ancora attivato un sito web istituzionale, che
passano da 36 Comuni nel 2006 a 18 su 1112 nel 2007, rimane basso il numero di Comuni
capaci di erogare veri e propri servizi di e-government tramite il proprio sito.
Figura 8 –Siti web istituzionali dei Comuni per numero di servizi erogati e livello di interattività
Da 5 a 10
Totale servizi servizi Servizi transattivi Da 1 a 2
36% servizi
25%
Da 3 a 4
servizi
Da 11 a 19 4%
servizi Da 5 a 10
6% servizi
3%
No sito Da 11 a 19
Da 3 a 4 istituzionale servizi
servizi 2% 0,2%
21% Sito
No sito
istituzionale
istituzionale
m a nessun
2%
servizio Sito
10% istituzionale
Da 1 a 2 m a nessun
servizi servizio
25% 66%
Figura 9 - Numero di servizi di competenza comunale disponibili per soggetto erogatore e livello di
interattività
Totale servizi Servizi transattivi
Amministrazione
comunale Amministrazione
77% comunale
40%
Portale progetto di
e-government
7%
Portale progetto di
Sito web e-government
provinciale 18%
1%
Sito web
Sito web regionale provinciale
2% 1%
Sito web regionale
Sito web SUAP 5%
5% Altro
Società di 0,8% Sito web SUAP
riscossione tributi 7%
/ pagamenti in
Altro rete Società di
0,6% 8% riscossione tributi
/ pagamenti in
rete
28%
I dati raccolti, infatti, mostrano che il 23% del totale dei servizi rilevati di competenza
comunale è offerto su sito esterno a quello ufficiale del Comune. Si tratta per l’8% di servizi di
pagamento erogati da società di riscossione tributi o di pagamenti in rete, per il 7% da servizi
di varia natura offerti da portali di progetto, per il 5% di servizi alle imprese offerti tramite i siti
degli Sportelli Unici per le Attività Produttive. I restanti servizi sono erogati da altri soggetti tra
i quali i siti di Regioni e Province.
Per quanto riguarda i servizi transattivi, è ancora più evidente la perdita di “peso relativo” da
parte del sito istituzionale del Comune, che passa dal 77 al 40%: in più della metà dei casi,
quindi, un cittadino che voglia concludere on line una transazione dovrà recarsi su siti diversi
dal cosiddetto e-government gateway. Risulta significativo il ruolo di siti capaci di
“aggregare” la domanda di servizi offrendo una unica soluzione di e-government per un
ampio bacino di utenza residente in più di un territorio.
Figura 10 – Territori comunali per numero di servizi di competenza comunale resi disponibili da qualunque
soggetto erogatore e livello di interattività
Da 5 a 10
Totale servizi servizi Servizi transattivi Da 3 a 4
44% servizi
11%
Da 1 a 2
servizi
Da 11 a 19 47% Da 5 a 10
servizi servizi
11% 5%
Da 11 a 19
Nessun servizi
servizio 0,7%
3%
Da 1 a 2 Nessun
Da 3 a 4 servizi servizio
servizi 20% 36%
22%
Come evidenziato in Figura 10, considerando anche gli altri soggetti erogatori, aumenta
considerevolmente la disponibilità di servizi nei territori comunali considerati. Prendendo in
considerazione il totale dei servizi di competenza comunale e confrontando i dati con quanto
riportato in Figura 9, infatti, il numero di territori con più di 5 servizi aumenta da 474 a 616,
mentre gli ambiti territoriali non coperti da alcun servizio passa dal 10 al 3%. Tale dinamica è
ancora più evidente considerando i servizi transattivi: il numero complessivo di territori con a
disposizione almeno un servizio aumenta da 354 a 710, mentre, specularmente, il numero di
territori “scoperti” passa da 740 a 402.
In base alla situazione appena descritta, ci si potrebbe domandare se la strada intrapresa dalle
amministrazioni comunali in merito alla “esternalizzazione” del front office dei propri servizi
web sia corretta e raccomandabile.
Le successive tabelle offrono un dettaglio sul ruolo dei vari soggetti erogatori a seconda
dell’ambito tematico dei servizi considerati.
Vi è una prevalenza dei siti web comunali, soprattutto per quanto riguarda le prestazioni a più
basso livello di interattività, nell’erogazione dei servizi appartenenti alle tipologie “Anagrafe e
catasto” (89,8% del totale delle occorrenze registrate) e “Mobilità” (86%). Per quanto riguarda
la categoria “Assistenza e sostegno sociale”, i siti istituzionali dei Comuni rendono disponibili l’
89,7% dei servizi rilevati, ma, considerando il livello transattivo, sono i siti regionali a detenere
il maggiore “peso” relativo (50% dei servizi transattivi). I siti regionali, inoltre, hanno un peso
elevato nell’erogazione dei servizi del tema “Lavoro” (64,1% del totale e 70% dei servizi
transattivi) e “Salute” (60%). I portali di progetto di e-government sembrano mostrare una
“specializzazione” verso i servizi anagrafici (26% dei servizi transattivi), i servizi per la mobilità
(22,4%) e i servizi alle imprese (21%).
Fare impresa
tempo libero
Assistenza e
Anagrafe e
Cultura e
sostegno
catasto
sociale
Tipologia sito web erogatore
Tabella 12 - Servizi disponibili per tipologia di sito web erogatore, ambito tematico e interattività (in %,
seconda parte)
Istruzione
Mobilità
Lavoro
Tributi
Salute
locali
Tipologia sito web
erogatore
Tot Tran Tot Tran Tot Tran Tot Tran Tot Tran
Amministrazione comunale 20,7 9,0 1,8 0,6 86,1 69,5 3,2 2,3 56,1 26,1
Centro per l'impiego 8,8 7,7
Polo bibliotecario 1,2 1,5
Portale progetto di e-
3,0 5,3 2,2 2,8 11,4 22,4 3,8 12,5 10,1 10,7
government
Sito web ASL 30,2 18,8
Sito web provinciale 14,9 8,5 1,8 5,7 0,7 1,3
Sito web SUAP
Società di riscossione tributi
0,7 2,3 1,6 2,3 30,8 59,9
/ pagamenti in rete
Sito web regionale 26,2 1,9 64,1 70,1 60,1 60,2 0,8 1,6
Sito agenzia regionale 49,9 83,0 7,1 8,8 1,0 3,9
Altro (aziende
municipalizzate, camera di 0,2 0,8 1,6 0,4
commercio, etc.)
Totale 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100
73,2
Solo modulistica
Informazioni
Interattive (18,3)
6,2
Solo info interattive
2,3
1,7
7,8
1,9
6,9
Modulistica Solo conclusione
(79,1) Conclusione
della transazione
(18,3)
Il diagramma in Figura 11 mostra il grado di sovrapposizione fra gli insiemi costituiti dai servizi
classificati secondo i tre principali livelli di interattività analizzati (modulistica, informazioni
interattive e conclusione della transazione). Tale sovrapposizione è dovuta, come già
ampiamente descritto, dalla prevista compresenza delle prestazioni rilevate.
L’analisi mostra, in primo luogo, la maggiore diffusione della modulistica, prevista dal 79,1%
dei servizi erogati. La conclusione della transazione e le informazioni interattive, sempre
considerando i servizi “unici”, mostrano un identico grado di diffusione, pari al 18,3%.
Approfondendo i dati rappresentati in figura, notiamo che, se la modulistica è la prestazione
più diffusa, ben il 92% dei moduli (si tratta del 73,2% del totale servizi rilevati) rappresenta il
massimo livello di interattività raggiunto, non essendo associato a nessuna altra prestazione di
livello superiore. Considerando invece i due rimanenti livelli di interattività, notiamo una
maggiore sovrapposizione tra di essi: il 7,8% dei servizi rilevati, infatti, consente sia l’accesso
a database o allo stato di avanzamento pratiche sia l’effettiva possibilità di concludere la
100%
80% 87,6% 86,8%
60% 68,8%
40%
20%
0%
Modulistica Informazioni interattive Conclusione della
transazione
Un importante indicatore di qualità dei servizi adottato dalla presente ricerca è rappresentato
dalla presenza di informazioni sul servizio offerto, quali la guida al servizio, l’indicazione dei
passi da seguire previsti dall’iter della pratica, la presenza di F.A.Q., etc. Il rilevatore ha
valutato l’adeguatezza delle informazioni fornite al fine della fruizione del servizio secondo
parametri condivisi. Come mostrato in Figura 12, poco meno di un terzo dei moduli rilevati sono
sprovvisti di adeguata informazione: si tratta spesso di modulistica in formato elettronico
contenuta in lunghe pagine web che consentono il download del modulo ma non forniscono
altra informazione a parte il nome del servizio a cui il modulo è associato. In presenza di
prestazioni a maggiore interattività, il numero di servizi coperti da adeguata informazione
aumenta a 87% circa.
Figura 13 – Interattività dei servizi rilevati (in % sul totale servizi unici analizzati)
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
Livello regionale (116 servizi) Livello provinciale (154 servizi)
Livello inter-comunale (324 servizi) Livello comunale (4951 servizi)
Il grafico in Figura 13 riporta la percentuale di servizi unici analizzati per prestazioni relative
all’interattività - elencate in ordine crescente - e per livello di erogazione del servizio
(comunale, intercomunale, provinciale e regionale).
L’elaborazione mostra, per quanto riguarda i siti istituzionali dei Comuni, come già evidenziato
nelle analisi precedenti, una elevata diffusione della modulistica, presente nel 75,7% dei servizi
Figura 14 – Altre caratteristiche dei servizi rilevati (in % sul totale servizi unici analizzati)
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
Targetizzazione Autenticazione
0,2 4,7
0,4 22,4
Guida al 13,0 31,2
Conclusione
SENZA
servizio Solo targetizzazione,
transattivo autenticazione autenticazione,
5,2 guida
22,9
100
Conclusione
della transazione
E’ possibile notare, innanzitutto, che solo il 13% dei servizi unici transattivi comprende tutte le
prestazioni, essendo erogato attraverso una procedura di autenticazione, accompagnato da
una guida alla fruizione del servizio transattivo e una precompilazione dei moduli da parte
dell’ente erogatore, mentre il 22,4% dei servizi transattivi non presentano nessuna prestazione
legata alla qualità del servizio. Tra il primo gruppo di servizi, i più diffusi sono la Consultazione
dei cataloghi bibliotecari, il prestito connesso e la richiesta di certificati anagrafici. Tra il
secondo gruppo, invece, sono stati rilevati la segnalazione di guasti e dissesto stradale (spesso
costituito dalla compilazione di un modulo on line di segnalazione), l’autocertificazione
anagrafica e il pagamento dell’ICI. Notiamo poi che i servizi transattivi che, per essere fruiti
necessitano di un accesso riservato tramite autenticazione dell’utente, sono il 71,8% del
totale: il 36,9% è accompagnato anche da una guida al servizio, mentre il 17,7% prevede
inoltre la preventiva compilazione dei moduli da parte dell’amministrazione.
La Figura 16 rappresenta la percentuale di servizi con autenticazione anche per quanto
riguarda le informazioni interattive e la modulistica. Come ci si potrebbe attendere, un
maggiore livello di sofisticatezza del servizio, associato alla necessità di trasferire informazioni
sensibili in entrambe le direzioni, fa crescere l’esigenza di dotarsi di sistemi di protezione. La
percentuale di servizi che prevedono l’uso di password, carte o verifica della residenza passa
dal 5,7% nel caso dei moduli al 61% nel caso delle informazioni interattive fino al 71,8% già
menzionato per quanto riguarda i servizi transattivi.
Figura 16 - Servizi unici transattivi con autenticazione, per livelli di interattività (in % sul totale)
80%
70%
60% 71,8%
50% 61,0%
40%
30%
20%
5,7%
10%
0%
Modulistica Informazioni interattive Conclusione della
transazione
Il capitolo ha lo scopo di fornire alcuni elementi preliminari per lo studio delle determinanti dei
differenziali nella diffusione delle tecnologie ICT di front office delle Pubbliche Amministrazioni
Locali. Verranno considerate le differenze tra i servizi disponibili nei diversi territori analizzati,
al fine di mostrare la rilevanza, nel contesto nazionale, sia di un digital divide di tipo
“dimensionale”, cioè legato alla dimensione dei territori analizzati intesa come popolazione
residente, sia di un digital divide “territoriale”, legato cioè alla localizzazione geografica dei
territori considerati, che sarà successivamente approfondito nelle analisi regionali. Una parte
del capitolo sarà dedicata all’analisi della localizzazione dei servizi per ambito tematico di
appartenenza. Infine, saranno considerate, attraverso analisi prettamente descrittive, altre
variabili di livello comunale che possono contribuire a spiegare la variabilità registrata.
12
10 13,5
9,3
6
8,0
4 6,0
4,4 4,4
3,6 4,7 5,1
0
10.000 -
15.000 -
14.999 20.000 -
19.999 30.000 -
29.999 40.000 -
39.999 60.000 -
classi di popolazione (ab.) 59.999 80.000 -
79.999 100.000 -
99.999 > 500.000
499.999
Sito web istituzionale del Comune
Altro canale web
Figura 18 - Numero di servizi per territorio comunale, in media, per livello massimo di interattività e classi
di popolazione
7,9 8,0
8
8,0
7 8,7
6
6,6
5,2 5,5 5,6
4,6 5,1
5 5,1
5,1
4 3,9 4,1 4,5
3,9 4,0 4,3
2
1,9
1 1,7 1,9
1,7 1,8 2,1 2,4
2,0 2,5
0
10.000 -
15.000 -
14.999 20.000 -
19.999 30.000 -
29.999 40.000 -
39.999 60.000 -
59.999 80.000 -
Informazioni interattive 79.999 100.000 -
99.999 > 500.000
Servizi transattivi 499.999
classi di popolazione (ab.)
Modulistica
Il grafico in Figura 18 mostra come varia la media dei servizi disponibili per territorio
all’aumentare della popolazione del territorio comunale e del livello di interattività raggiunto
dal servizio. In particolare, è evidente come i servizi transattivi crescano all’aumentare della
popolazione, suggerendo, nella fase attuale di sviluppo dell’e-government, una capacità
notevolmente maggiore da parte delle amministrazioni maggiori di erogare servizi a più alta
complessità tecnologica e organizzativa.
0 10 20 30
Totale servizi Servizi transattivi
0 5 10 15 20
Totale servizi Servizi transattivi
La rappresentazione dei dati tramite box plot3 cerca di andare oltre i dati medi appena mostrati
allo scopo di raffigurare con maggiore dettaglio la distribuzione dei servizi registrati per ogni
territorio, evidenziandone la simmetria, la concentrazione intorno alla mediana e l’eventuale
presenza di valori statisticamente “anomali”, rappresentati in figura da punti isolati, che
costituiscono territori di eccellenza o di particolare ritardo per quanto riguarda la disponibilità
di servizi. La Tabella 13 riporta i dati rappresentati nel box plot con l’aggiunta di altre statistiche
quali la media e la deviazione standard delle variabili considerate.
3
In un box plot la linea interna alla scatola rappresenta la Mediana della distribuzione, mentre le linee estreme della
scatola rappresentano il primo ed il terzo quartile. Le linee che si allungano dai bordi della scatola (Baffi) individuano
gli intervalli in cui sono posizionati i valori rispettivamente minori di Q1 e maggiori di Q3; i punti estremi dei "baffi"
evidenziano i valori adiacenti. Se si indica con r = (Q3-Q1) la differenza interquartilica, il valore adiacente inferiore
(VAI) è il valore più piccolo tra le osservazioni che risulta maggiore o uguale a Q1-1,5r. Il valore adiacente superiore
(VAS), invece, è il valore più grande tra le osservazioni che risulta minore o uguale a Q3+1,5r. Pertanto se gli estremi
della distribuzione sono contenuti tra Q1-1,5r e Q3+1,5r essi coincideranno con gli estremi dei "baffi", altrimenti come
estremi verranno usati i valori Q1-1,5r e Q3+1,5r. I valori esterni a questi limiti (esterni rispetto ai valori adiacenti,
chiamati in genere valori anomali), vengono segnalati individualmente nel box-plot per meglio evidenziarne la
presenza e la posizione (Cleveland 1993).
Nelle rappresentazioni che seguono vengono localizzati i servizi rilevati, dapprima quelli di
competenza comunale, al fine di evidenziare i differenziali tra singoli comuni a livello
territoriale, poi i servizi appartenenti ai diversi ambiti tematici, evidenziando in questo caso
anche l’eventuale ruolo dei soggetti sovraordinati quali Regioni, Province e ASL.
Figura 20 – Servizi on line di competenza comunale disponibili per territorio comunale con più di 10.000
ab.
Passando ad esaminare i servizi erogati con dettaglio per singolo ambito tematico coperto, ci
soffermiamo innanzitutto sul tema “Anagrafe e catasto”, con riferimento alla Figura 22, che
comprende i seguenti servizi: Autocertificazione anagrafica, Visura catastale, Dichiarazione
cambio di abitazione, Richiesta certificati anagrafici e Carta di identità.
La mappa rappresenta, tramite pallino verde, i territori comunali in cui sono disponibili quattro
dei cinque servizi sopra menzionati. Si tratta di Argenta, Santarcangelo di Romagna e Cesena
(Emilia-Romagna), Como, Mesagne (Puglia), Padova, Pescara, Prato, Segrate e Trento.
Per quanto riguarda i servizi compresi nell’area “Assistenza e sostegno sociale” (Figura 23) –
che ricordiamo sono Richiesta assistenza domiciliare, Iscrizione asilo nido, Contrassegno di
invalidità e Assegno nucleo familiare – notiamo innanzitutto, come nel caso precendente,
l’assenza di territori capaci di coprire contemporaneamente tutti e 4 i servizi. Osserviamo,
però, la presenza di numerosi territori in cui ne sono disponibili 3, concentrati perlopiù al
Centro-Nord.
Il tema “Cultura e tempo libero” (Figura 24) comprende i servizi Consultazione cataloghi e
prestito bibliotecario, Prenotazione servizi turistici, Iscrizione a corsi comunali e Iscrizione ai
centri estivi. In questo caso, oltre alle Comunali, assumono un ruolo importante i soggetti di
livello regionale per l’erogazione dei servizi di prenotazione in ambito turistico, a volte a capo
di agenzie regionali e accessibile alle Amministrazioni Comunali, sia dei servizi bibliotecari,
erogati da poli regionali. In particolare, in Calabria, Sardegna, Umbria, Toscana, Liguria,
Piemonte, Veneto e nelle Province Autonome di Trento e Bolzano entrambi i servizi sono offerti
a livello regionale. I territori che, combinando tali disponibilità con l’offerta delle singole
amministrazioni comunali, rendono disponibili tutti e 4 i servizi sono, forse un po’
sorprendentemente, Anguillara Sabazia, Viterbo e Ceccano nel Lazio, Sona in Veneto e Vinci in
Toscana.
L’area tematica “Fare impresa” (figura 26) si compone di 7 servizi: Assegnazione annuale
carburante Utenti Motori Agricoli (UMA), Autorizzazione Unica AAPP, Denuncia inizio attività
edilizia (DIA edilizia), Dichiarazione Inizio Attività produttive (DIA), Autorizzazione sanitaria
somministrazione temporanea alimenti e bevande, Concessione occupazione permanente suolo
pubblico, Comunicazione vendite straordinarie/liquidazioni/saldi/promozioni.
In alcuni contesti i servizi sono offerti a livello regionale. In particolare la Liguria offre 3 servizi
(l’assegnazione annuale del carburante, l’autorizzazione Unica per le attività produttive e
l’autorizzazione integrata ambientale) tramite il proprio sito istituzionale o altri portali regionali
quali Liguriainrete.
I territori capaci di offrire tutti e 7 i servizi si localizzano prevalentemente in Veneto, in Emilia-
Romagna e nelle Marche.
Appartengono all’ambito tematico “Istruzione” i servizi on line Richiesta borsa di studio, Pagamento quote mensa
scolastica, Iscrizione servizio mensa scolastica, Pagamento retta asilo nido comunale e Richiesta esenzione pagamento
mensa scolastica, tutti di competenza comunale tranne il primo, ricercato solo in ambito regionale (da quasi tutte le
regioni come mostrato in Figura 26) sui siti delle Agenzie per il diritto allo studio.
In alcuni territori sono disponibili 4 dei 5 servizi previsti. Si tratta di Empoli, Pisa, Genova, Ancona, Potenza, Pescara e
Francavilla al Mare. Al contrario, i Comuni della Calabria mostrano un particolare ritardo: solo uno di essi, infatti, offre
servizi in questo ambito.
I servizi dell’area tematica “Lavoro” si contraddistinguono per un’offerta quasi solamente a carattere “aggregato”, in
capo alle Amministrazioni regionali, alle Province tramite i propri siti istituzionali e ai Centri per l’Impiego provinciali. I
servizi considerati sono la cd. “borsa lavoro”, declinata in due servizi on line distinti (“Inserimento offerte di lavoro in
banca dati” e “Inserimento curriculum in banca dati”, nella mappa è specificata la presenza del servizio “borsa lavoro”
in presenza di almeno uno dei due), le comunicazioni in merito alle trasformazioni dei rapporti di lavoro (assunzioni,
trasformazioni o cessazioni) e l’iscrizione a corsi formazione professionale.
La mappa rappresenta la disponibilità dei singoli servizi offerti a livello regionale, provinciale e, come conseguenza
diretta, di singolo territorio. 9 Regioni offrono due servizi, mentre 7 ne offrono 1. Tra le province, quella di Cuneo
offre 3 dei 4 servizi.I Comuni che, complessivamente, usufruiscono del maggior numero di servizi si concentrano in
Veneto, Friuli Venezia Giulia, Basilicata e in alcune province di Emilia Romagna, Piemonte, Toscana, Liguria e Marche.
Nell’area tematica “Mobilità” si considerano i servizi Segnalazione guasti / dissesto stradale, Pagamento
contravvenzioni, Concessione passo carrabile e Permesso di transito per zone a traffico limitato (ZTL), offerti
prevalentemente a livello comunale o attraverso portali di progetto di e-government.
Le Amministrazioni Comunali capaci di erogare tutti e 4 i servizi considerati sono Francavilla al Mare e Rosignano
Marittimo in provincia di Livorno.
Appartengono all’area “Salute” 3 servizi: la prenotazione di visite mediche o di servizi sanitari, la richiesta di esenzione
del ticket e la scelta del medico di base, erogati prevalentemente a livello regionale o dalle ASL e, solo in casi isolati,
attraverso il sito web del Comune.
La Regione Basilicata offre sia la possibilità di scegliere on line il medico di base sia la prenotazione di visite mediche.
La richiesta di esenzione del ticket è disponibile in Puglia, Liguria e Alto Adige, mentre la prenotazione di visite
mediche è possibile in Veneto, in Trentino e in Piemonte. La Regione Lazio offre la possibilità di cambiare o scegliere il
medico di base.
E’ da segnalare l’erogazione per tutti i territori in provincia di Catanzaro del servizio di prenotazione di prestazioni
sanitarie tramite portale di progetto di e-government, così come in Veneto è possibile prenotare le visite mediche
tramite il portale del progetto IESS (Integrazione per l'erogazione di Servizi Sanitari).
L’area “Tributi locali” comprende il pagamento o le dichiarazioni concernenti varie tipologie di tasse o canoni: si tratta
del pagamento dell’Imposta Comunale sugli Immobili (ICI) e del canone o tassa per l’occupazione di suolo e aree
pubbliche (COSAP/TOSAP), la dichiarazione e il pagamento della Tassa Smaltimento Rifiuti Solidi Urbani (TARSU) e
dell’Imposta Comunale insegne e Pubblicità (ICP), per un totale di 6 servizi.
Solo il Comune di Torino consente di accedere a tutti i servizi, mentre sono 29 i comuni che ne offrono 5, quasi sempre
attraverso l’implementazione di piattaforme condivise sviluppate nell’ambito di progetti di e-government. Essi si
concentrano soprattutto in Calabria, Sardegna, Abruzzo e Basilicata.
Oltre al fattore dimensionale e alla localizzazione geografica, si introducono infine altri due
elementi caratterizzanti le singole realtà comunali che potrebbero risultare significativi in futuri
studi in merito alle determinanti della diffusione dell’e-government a livello locale.
Il primo elemento è costituito dagli assetti di finanza locale. Pare opportuno, infatti, prendere
in considerazione gli aspetti legati alla solidità finanziaria degli Enti locali nell’analisi degli
investimenti in innovazione quali sono i servizi di e-goverment.
Facendo ricorso ai dati bilancio consuntivo dei Comuni dell’anno 20054, si calcolano, per i
Comuni oggetto di analisi, due indici5:
1. un indice che misura l’autonomia finanziaria (1) come rapporto tra entrate proprie e
il totale delle entrate correnti, in grado di stimare l’indipendenza dell’Ente da fonti
finanziarie esterne. Le entrate proprie, infatti, dipendono, ad esempio, dalle scelte di
ciascun Comune in merito alle aliquote delle tasse locali o dalla capacità di contrastare
l’evasione fiscale
2. un indice che misura l’autonomia finanziaria (2) come rapporto tra le entrate proprie
e le spese “rigide”, cioè le spese per il personale e per il rimborso dei prestiti.
Figura 31 - Relazione tra il grado di autonomia finanziaria dei Comuni con più di 10.000 ab. e il numero di
servizi on line disponibili di competenza comunale
20
20
15
15
10
10
5
5
0
0
.2 .4 .6 .8 1 0 1 2 3 4 5
Autonomia finanziaria (1) Autonomia finanziaria (2)
Come mostrato anche tramite gli scatterplot in Figura 31, nella Tabella 14 e nella successiva Figura
32, che mettono in relazione i due indici con il numero di servizi di competenza comunale
erogati, vi è evidenza di una correlazione positiva tra l’autonomia finanziaria e la capacità di
effettuare investimenti in e-government.
4
Il matching tra i due database ha portato alla costruzione di un campione di 1048 Enti. I rimanenti 64 Comuni con più
di 10.000 abitanti non sono stati considerati per mancanza dei dati di bilancio. A inizio 2007, periodo in cui i dati sono
stati richiesti al Ministero dell’Interno, infatti, essi non avevano ancora fornito i propri bilanci in forma ufficiale al
Ministero stesso.
5
Un’analisi simile è inclusa nel rapporto “I numeri del CST” a cura del CNIPA (2008), pag. 77.
In particolare, i dati riportati nella Tabella 14 mostrano come i servizi erogati aumentino al
crescere del grado di autonomia finanziaria, sia calcolato come rapporto tra entrate proprie e il
totale delle entrate correnti (1) sia come rapporto tra le entrate proprie e le spese “rigide” al
punto (2).
Questo risultato appare particolarmente significativo considerando anche la popolazione media
residente nei Comuni appartenenti alle varie classi: le Amministrazioni inserite nelle classi con
maggiore autonomia finanziaria contano una popolazione media tendenzialmente più bassa,
forse contribuendo in una qualche misura a spiegare l’alto numero di comuni di piccole
dimensioni capaci di buone performance relative.
Figura 32 - Servizi on line di competenza comunale per classi indice di autonomia finanziaria (1)
7,0
6,0
5,0
4,0
3,0
2,0
1,0
-
< 0,4 da 0,4001 a da 0,6001 a > 0,8
0,6 0,8
Indice di autonomia finanziaria (1)
Un secondo elemento che potrebbe influire nelle performance del front office degli Enti
analizzati, già introdotto nell’ambito del commento puntuale ai dati presentati, è il grado di
partecipazione ai progetti del Primo Avviso Nazionale di e-government, che
rappresenta la principale attuazione della Prima fase del Piano Nazionale di e-government
avviata nell’aprile 20026.
All’avviso hanno partecipato più di 4.000 Comuni in qualità di Ente sviluppatore o di semplice
riusatore delle soluzioni sviluppate. Tra i 1112 Comuni con più di 10.000 abitanti oggetto della
6
Obiettivo dell’avviso era quello di promuovere la presentazione dei progetti da parte di regioni ed enti locali aventi
come oggetto la realizzazione di servizi di e-government rivolti a cittadini e imprese e di servizi infrastrutturali. Una
delle caratteristiche fortemente sollecitata dall’avviso di e-government è stata la presentazione dei progetti non da
parte di singole amministrazioni, ma da insiemi di amministrazioni che partecipavano alla realizzazione dei progetti
anche semplicemente per il riuso dei risultati ottenuti. Tale requisito ha favorito una estesa partecipazione ai progetti.
Sono stati presentati circa 400 progetti di cui 134 cofinanziati con 120 M€, per un valore complessivo di circa 500 M€.
(CNIPA, Rapporto finale di monitoraggio, Dicembre 2007).
7
La modulistica di partecipazione all’avviso ha previsto che l’ente potesse definirsi alternativamente “sviluppatore”,
“sviluppatore e riusatore”, “riusatore”. Sono stati considerati tra gli Enti sviluppatori solo i Comuni che si sono
dichiarati “sviluppatori”. I dati sulla partecipazione all’Avviso sono aggiornati a fine 2006, nei due anni successivi si
sono verificati variazioni non significative delle aggregazioni dei Enti partecipanti ai diversi progetti.
Nel presente capitolo si presentano brevemente i risultati della rilevazione sulla presenza di
strumenti di e-democracy nei siti web istituzionali dei 1112 Comuni con più di 10.000 abitanti.
Considerando gli Enti provvisti di sito web, gli strumenti più utilizzati per il dialogo con i
cittadini, ormai capillarmente diffusi in tutti (o quasi) i siti istituzionali, sono la posta
elettronica e il numero di telefono dei vari uffici, in alcuni casi affiancato dal numero
verde del call center o dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP). Come previsto già a partire
dal 2006 dal Codice dell’Amministrazione Digitale, la quasi totalità delle Amministrazioni
Comunali con più di 10.000 abitanti fornisce informazioni di minima sull’organizzazione o i
lavori del Comune, sulle delibere, sui bandi o gli avvisi pubblici. In alcuni casi è offerta la
possibilità di compilare form on line per segnalare guasti o inviare domande o opinioni, che
giungono agli uffici in forma di e-mail.
50%
40%
40%
30%
20%
20% 17% 18%
15%
9%
10% 6% 7% 5%
0%
Tra gli strumenti più avanzati, una buona diffusione registra la newsletter, come mostrato nel
grafico in Figura 33. Il 21% dei Comuni permette, previa registrazione dell’utente in forma non
anonima, l’invio automatico via e-mail delle notizie più rilevanti sulle tematiche di interesse
pubblico che coinvolgono il Comune come soggetto decisore. La percentuale sale al 40% nei
Comuni grandi (più di 60mila ab.), mentre si attesta su valori di inferiori al 20% nei Comuni
dai 10 ai 60mila abitanti. A livello regionale, la maggiore diffusione si registra in Lombardia,
Liguria e Emilia-Romagna, con percentuali attorno al 30%. Bene anche Toscana e Veneto
(28%), Sicilia, Lazio e Piemonte (23% circa), mentre Puglia e Campania fanno registrare i
valori più bassi (8% circa).
Spesso la newsletter è presente sui siti che fanno dell’attività redazionale un proprio punto di
forza: news dinamiche, notiziari, link e opuscoli informativi di interesse culturale, turistico o
sportivo affollano le home page, che assomigliano sempre più alle versioni on line dei giornali
locali. In alcuni casi, le newsletter prendono la forma di SMS, tecnologia utilizzata, secondo
l’Istat, dall’8% Comuni per l’erogazione di servizi informativi ma anche, ad esempio, per il
pagamento dei parcheggi.
Tra le applicazioni web più utilizzate seguono i forum e i sondaggi, diffusi rispettivamente
nell’8 e nel 7% dei Comuni considerati. Si conferma il divario tra piccole e grandi
amministrazioni: i Comuni con più di 60mila hanno attivato i forum e i sondaggi
rispettivamente nel 17 e 15% dei casi, gli Enti con popolazione compresa tra i 20 e 60mila
Il presente capitolo ha lo scopo di presentare i servizi rilevati dal punto di vista della regione o
provincia autonoma nella quale essi sono disponibili. Una prima parte dell’analisi si concentrerà
su un benchmarking tra le regioni allo scopo di comparare, per quanto possibile, la disponibilità
media di servizi nei territori comunali con più di 10.000 abitanti.
Figura 34 - Servizi on line disponibili nei territori con più di 10.000 ab. per regione e livello di interattività
Figura 35 - Servizi on line disponibili nei territori con più di 10.000 ab. per regione e livello di erogazione
La Figura 35, mettendo a confronto il totale dei servizi disponibili con i servizi offerti a livello
regionale, conferma la relazione molto forte tra la disponibilità media di servizi per territorio e
il numero di servizi offerti in modo “aggregato”, in special modo a livello regionale,
immediatamente disponibili per tutti i territori appartenenti, a seconda dei casi, all’Ente
sovraordinato o all’aggregazione di Comuni.
La Provincia di Trento, la Basilicata e le Marche, che si collocano nel quadrante in alto a destra
delle regioni “virtuose”, rappresentano anche le regioni dove il grande contributo in termini di
servizi presenti è dato dall’impegno regionale nell’erogazione di servizi attraverso portali
(anche di servizi di competenza comunale, per i quali si offrono soluzioni integrate). Nel caso
della Basilicata, il portale Basilicatanet rappresenta un “contenitore” di servizi in grado di
aggregare la domanda anche comunale di servizi di e-government. Nel secondo delle Marche, i
servizi sono forniti a partire dalla profonda articolazione del portale regionale in portali tematici
di servizio al cittadino. E’ da notare che tutte queste realtà presentano dimensioni piccole o
Figura 36 - Servizi on line disponibili nei territori > 10.000 ab. per regione e livello di erogazione del
servizio
Abruzzo 47 49 4
Basilicata 40 3 57
Calabria 88 9 12
Campania 87 13
E-R 83 3 10 4
FVG 86 7 7
Lazio 100
Liguria 71 6 23
Lombardia 97 12
Marche 36 2 24 19 19
Molise 100
Piemonte 84 8 03 5
PA Bolzano 71 29
PA Trento 69 20 12
Puglia 57 27 8 6 1
Sardegna 36 11 38 16
Sicilia 74 15 11
Toscana 79 7 10 12
Umbria 62 38
VdA 100
Veneto 76 9 5 7 3
Amministrazione comunale
Società di riscossione tributi / pagamenti in rete
Portale progetto di e-government
Sito web SUAP
Il grafico in Figura 37 riporta il numero di servizi on line di competenza comunale disponibili nei
territori comunali analizzati mostrando quanti di questi sono offerti direttamente dal Comune
sul proprio sito istituzionale oppure tramite sito “esterno”.
In particolare, è interessante notare come tali dinamiche siano fortemente differenziate nelle
varie regioni.
Nella maggior parte delle regioni (17 su 21) il sito istituzionale resta il principale veicolo per
l’erogazione dei servizi. L’incidenza maggiore è registrata in Lazio, Molise e Valle d’Aosta
(100%), Lombardia (97%), Calabria (88%) e Campania (87%).
In quattro regioni, però, i soggetti terzi erogano più del 50% dei servizi di competenza
comunale. E’ il caso dell’Abruzzo, della Basilicata, delle Marche e della Sardegna, già
evidenziate tra le regioni a maggior grado di interattività e copertura dell’offerta di servizi. In
particolare, un forte ruolo dei portali di progetto di e-government è riscontrabile in Basilicata
(57% del totale dei servizi), Abruzzo (49%), Sardegna e Umbria (38%), mentre le società di
riscossioni tributi o di pagamenti in rete, inoltre, assumono un peso relativo importante
specialmente in Puglia (27%).
Nella categoria “altro” sono registrati prevalentemente servizi offerti a livello regionale,
riscontrabili in particolare nelle Marche, in Liguria e in Alto Adige.
0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%
Abruzzo 7 6 11 19 14 19 7 3 14
Basilicata 4 5 11 17 9 21 5 11 18
Calabria 18 3 18 5 0 20 5 1 29
Campania 28 3 7 8 22 1 30 28
E-R 8 8 10 28 9 23 5 2 7
FVG 7 7 8 20 8 26 5 6 12
Lazio 6 4 20 22 11 19 3 9 5
Liguria 5 6 13 31 9 17 4 7 7
Lombardia 11 10 10 15 14 23 5 0 13
Marche 7 10 13 27 10 19 7 0 8
Molise 13 13 17 9 9 9 22 0 9
Piemonte 6 6 10 18 10 26 3 10 11
PA Bolzano 11 13 13 18 11 12 8 6 6
PA Trento 18 5 17 21 1 14 8 6 9
Puglia 8 7 13 13 15 8 3 13 20
Sardegna 11 5 16 12 9 24 31 19
Sicilia 9 6 23 12 14 16 5 4 11
Toscana 7 8 14 22 9 23 6 2 9
Umbria 5 3 17 16 11 24 5 0 19
VdA 20 20 20 0 20 0 20 0
Veneto 6 8 14 23 8 26 4 2 10
Anagrafe e catasto Assistenza e sostegno sociale
Cultura e tempo libero Fare impresa
Istruzione Lavoro
Mobilità Salute
Tributi locali
Si considerano ora, con riferimento alla Figura 38, il totale dei servizi disponibili per regione e
per ambito tematico.
Anche in questo caso è possibile individuare, specialmente per quanto riguarda alcuni temi,
differenziali molto elevati tra le varie regioni. In particolare, alcune scelte “radicali” sui
servizi da realizzare – che tendono ad escludere quasi completamente alcune tipologie in
favore di altre, come confermato anche dai dati rappresentati nelle mappe tematiche del
capitolo precedente – sollevano dubbi sulle capacità di alcuni sistemi regionali di predisporre la
propria offerta di servizi in base alle reale domanda dell’utenza e rappresentano un
ulteriore indizio della fase ancora acerba e iniziale dell’implementazione dell’e-government in
cui si trovano molte realtà territoriali.
Complessivamente, gli ambiti tematici che presentano i maggiori differenziali tra regioni sono
l’Istruzione (le percentuali passano dal 22% della Campania a meno dell’1% in Calabria), il
Lavoro (dal 26% in Veneto all’8% in Puglia) e i servizi alle imprese (dal 31% in Liguria al 5%
in Calabria). L’Assistenza e sostegno sociale è un ambito maggiormente coperto in Molise e
nella Provincia Autonoma di Bolzano e, al contrario, quasi assente proprio in Campania e
Calabria (3%). L’ambito legato alla cultura vede Sicilia e Lazio tra le regioni con la maggiore
percentuale di servizi. La quota maggiore di servizi alle imprese è invece riscontrabile, oltre
che nella già citata Liguria (31%), anche in Emilia-Romagna (28%), nelle Marche (27%) e in
Veneto (23%).
Livello provinciale
SIC
Area a bassa Info interattive pubbliche
sofisticatezza LAZ Area ad alta
Dimensione 2 ( 1.0%)
0.1
CAM MOL
VEN Livello regionale sofisticatezza
E-R PIE BAS Informazione no
TOS
VdA sul servizio Conclusione
CAL
0
UMB
no no no no no LIG FVG Autent. Guida
Livello
TAA
intercomunale Info
Modulistica PUG no Modulistica
stampabile no interattive
-0.1
8
La scelta dell’ACM per l’analisi delle prestazioni offerte dai servizi analizzati è suggerita dalla disponibilità di una
matrice di dati 0-1 corrispondente alla presenza/assenza delle varie prestazioni legate al servizio on line. Infatti, il
criterio di ottimizzazione dell’analisi in componenti principali può essere applicato sia a dati quantitativi che qualitativi:
nel primo caso la tecnica corrispondente prende il medesimo nome di analisi in componenti principali (ACP), nel
secondo prende invece il nome di analisi delle corrispondenze (Bolasco 1999 e Greenacre 2006).
E’ stato utilizzato l’approccio classico che prevede l’utilizzo della matrice di Burt. L’inerzia totale è pari a 0,1432,
mentre l’inerzia spiegata dalle prime due dimensioni è pari al 90,1%.
L’ACM è stata applicata anche ai dati Istat dell’Indagine sulle ICT nella PA locale (anno 2005), e in particolare al
sottoinsieme dei dati sui servizi on line prodotti dall’osservatorio CRC, al fine di ottenere un indice sintetico di front
office. Vedi in particolare Arduini et al., 2008.
A questo punto è interessante valutare in tale ambito il posizionamento dei vari contesti
regionali e dei livelli amministrativi di erogazione del servizio (livello regionale,
provinciale, comunale, ecc.)9.
La maggior parte delle regioni si colloca approssimativamente al centro degli assi,
caratterizzandosi per una sorta di equidistanza dalle aree sopra menzionate. Alcune regioni,
per contro, mostrano caratteristiche più nette.
Nell’area ad alta sofisticatezza si trovano le Marche e l’Abruzzo – che presentano valori della
dimensione 2 molto elevati ad indicare la relativa minore presenza di informazioni interattive
pubbliche – l’Umbria e la Calabria. L’applicazione dell’ACM, quindi, da una parte conferma le
analisi descrittive mostrate negli scatterplot precedenti che indicavano tali regioni tra le più
transattive, dall’altra parte raffina e completa il concetto di “transattività”, prima rappresentato
dalla sola prestazione “conclusione della transazione”, includendo anche altre prestazioni
relative alla qualità quali la presenza di autenticazione o di informazioni interattive riservate.
L’analisi, mostra, infatti, che alcune regioni, pur presentando più di 5 servizi transattivi per
territorio (ad es. Piemonte, Veneto e Friuli Venezia Giulia, come mostrato nella precedente
Figura 34), si mostrano piuttosto lontane dall’area ad alta interattività.
Considerando ora i livelli amministrativi nei quali avviene l’erogazione dei servizi, si collocano
in quest’area i servizi offerti a livello “inter-comunale” quali i portali dei progetti di e-
government e i siti degli Sportelli Unici per le Attività Produttive. Questo dato è molto utile per
tentare di spiegare le performance delle regioni di quest’area, effettivamente caratterizzate da
un numero relativamente elevato di servizi sviluppati nell’ambito di progetti di e-government.
Ci si riferisce in particolare ai casi dell’Abruzzo, della Sardegna e delle Marche, come già
sottolineato commentando la Figura 36, ma anche alla Calabria che, pur non mostrando
un’incidenza particolare di servizi offerti tramite portale di progetto, presenta un numero
significativo di servizi sviluppati da progetti di e-government ma veicolati attraverso i siti
istituzionali dei Comuni. Anche l’Umbria, come mostrato in Figura 37, mostra un elevato numero
di servizi di competenza comunale offerti tramite portali esterni.
La regione più vicina all’area a bassa sofisticatezza, dove prevale la sola modulistica
stampabile, risulta essere la Puglia. Altre regioni a confine con l’area centrale sono la Liguria,
l’Emilia-Romagna e la Campania. E’ significativo il fatto che i servizi erogati tramite sito web
istituzionale del Comune, caratterizzati prevalentemente, come abbiamo visto, dall’offerta di
modulistica, si collochino pienamente nell’area a bassa interattività.
9
Le variabili categoriali relative alla regione di appartenenza e al livello amministrativo sono inserite nell’ACM come
variabili supplementari, cioè escluse dalla fase di estrazione dei fattori ma inserite successivamente considerando la
loro posizione sugli assi fattoriali. L’appartenenza delle regioni e dei livelli amministrativi alle varie aree è il frutto di
un’analisi grafica, anche se potrebbe essere ulteriormente approfondita in futuri sviluppi della ricerca tramite tecniche
più robuste quali la cluster analysis.
ABRUZZO
L’indagine, analizzando i territori abruzzesi con più di 10.000 abitanti, ha delineato una
situazione che, a livello complessivo, risulta essere in linea con il contesto nazionale per quanto
riguarda la generale disponibilità di servizi on line a cittadini e imprese (si tratta di 12 servizi
disponibili in media per territorio comunale, contro una media nazionale di 11,1).
La regione si colloca invece al terzo posto tra le regioni italiane per quanto riguarda i servizi
completamente transattivi, vantando una media di 6,8 servizi contro i 4 servizi disponibili
mediamente in Italia.
Gran parte delle buone performance degli Enti Locali abruzzesi sono da imputare al ruolo
rilevante assunto negli ultimi anni dalla Regione, e dai relativi portali, e soprattutto dai progetti
di e-government che hanno visto una partecipazione piuttosto diffusa soprattutto tra i Comuni
costieri.
Nelle seguenti elaborazioni si presentano in dettaglio i dati raccolti nei singoli ambiti territoriali,
analizzando gli elementi di forza e di debolezza del territorio regionale e confrontando la
situazione locale con il contesto nazionale.
N. Servizi on line
(competenza comunale) Teramo
1 servizio
da 2 a 3 Citt… Sant'Angelo
da 4 a 5 Penne Pescara
Francavilla al Mare
da 6 a 7
da 8 a 10 Pescara
da 10 a 12
Chieti
da 12 a 14 L'Aquila
da 14 a 16
da 16 a 19
Centro per
l'impiego Polo bibliotecario
Polo bibliotecario Portale progetto di 7%
2% e-government 2%
25%
Portale progetto di
e-government
Amministrazione 4%
Sito agenzia comunale
Amministrazione regionale 40%
comunale 8% Sito agenzia
24% regionale
7%
Sito web ASL
3% Altro Sito web ASL
1% 1%
Sito web
Sito web SUAP provinciale
Sito web Società di
2% 5%
provinciale riscossione tributi
3% / pagamenti in
Sito web regionale rete Sito web regionale
33% 4% 26%
I due grafici, che considerano tutti i servizi disponibili nei territori comunali analizzati,
rappresentano il “peso” relativo dei vari soggetti erogatori sul totale dei servizi disponibili per
l’utente finale, in media, nei territori comunali con più di 10.000 abitanti, a livello regionale e
nazionale.
Confrontando la situazione regionale con quella nazionale, possiamo notare alcune peculiarità
che caratterizzano il contesto locale:
Tabella 16- Primi 15 servizi on line per numero di territori comunali con più di 10.000 ab. in cui il servizio
è disponibile e % di popolazione raggiunta
Totale di cui servizi che
permettono la
conclusione on line
della transazione
Servizio on line Territori Popolazione Territori Popolazione
comunali resindente comunali resindente
Prenotazione servizi turistici 100% 100% 0% 0%
Inserimento offerte di lavoro in banca dati 100% 100% 100% 100%
Richiesta borsa di studio 100% 100% 100% 100%
Autorizzazione integrata ambientale 100% 100% 0% 0%
Inserimento curriculum in banca dati 100% 100% 100% 100%
Autocertificazione anagrafica 48% 52% 28% 33%
Dichiarazione Tassa Smaltimento Rifiuti 44% 58% 16% 11%
Solidi Urbani (TARSU)
Autorizzazione Unica SUAP 40% 50% 8% 20%
Concessione passo carrabile 40% 53% 24% 31%
Iscrizione asilo nido 40% 46% 12% 9%
Pagamento Imposta Comunale sugli 36% 45% 24% 31%
Immobili (ICI)
Denuncia inizio attività edilizia (DIA edilizia) 32% 44% 12% 29%
Dichiarazione Imposta Comunale insegne e 32% 44% 24% 31%
Pubblicità (ICP)
Pagamento TARSU abitazioni 28% 33% 24% 31%
Pagamento contravvenzioni 24% 31% 24% 31%
La tabella offre il quadro della disponibilità dei diversi servizi on line ordinati in modo
decrescente secondo la loro disponibilità in termini di copertura territoriale e di popolazione
raggiunta.
Nel territorio regionale, i primi 5 servizi riportati in tabella coprono tutti i territori provinciali in
quanto offerti a livello regionale dal sito istituzionale della Regione Abruzzo e dai siti delle
Aziende per il diritto allo studio.
Tra gli altri servizi che presentano un alto livello di diffusione citiamo l’Autocertificazione
anagrafica e la dichiarazione per la TARSU, disponibili anche sui portali di Cittadino Più e
Provincia Unica, e l’Autorizzazione Unica per le Attività Produttive, offerta tramite i siti dei
“patti territoriali” Sangro Aventino, Trigno Sinello, dal portale di Cittadino Più, e dai siti
istituzionali dei Comuni di Sulmona, Atri, L'Aquila e Celano.
Diversamente da quanto riscontrabile a livello nazionale, l’analisi delle distribuzioni per classe
di popolazione non mostra notevoli differenze nella disponibilità di servizi tra i territori
comunali considerati. Infatti, nell’ambito del territorio regionale, i 12 territori con popolazione
compresa tra i 10 e i 20.000 abitanti presentano in media 11,6 servizi on line, mentre negli 11
territori comunali con popolazione compresa tra i 20 e i 60.000 abitanti i servizi mediamente
disponibili sono pari 11,4. Solo considerando i 2 comuni con più di 60.000 abitanti, tale dato
aumenta a 18,5 servizi disponibili: l’influenza del Comune di Pescara, capace di un’offerta
eccellente, è evidente.
Figura 42- Distribuzione statistica del numero di servizi on line disponibili nei territori comunali analizzati,
per classi di popolazione
6 8 10 12 14 16 18 20 22
N. Servizi on line
Il box plot rappresenta la distribuzione statistica dei servizi on line disponibili nei territori
comunali con più di 10.000 abitanti appartenenti al territorio regionale, evidenziandone la
simmetria, la concentrazione intorno alla mediana.
Le considerazioni riportate in precedenza in merito all’influenza positiva di una diffusa
partecipazione ai progetti di e-government trovano conferma nella distribuzione delle
osservazioni rilevate. Il confronto tra le prime due fasce di popolazione, infatti, indica una
maggiore concentrazione dei comuni più piccoli verso valori leggermente superiori alla classe
“20.000 – 60.000 ab.”, suggerendo chiavi di lettura differenti dalla mera dimensione del
Comune per spiegare il numero di servizi on line disponibili. La classe intermedia, peraltro,
mostra una distribuzione più ampia, caratterizzata da valori massimi più elevati.
BASILICATA
Il risultato dell’applicazione della metodologia di indagine SOL ai territori con più di 10.000
abitanti della Regione Basilicata mette a luce i punti di forza del peculiare contesto regionale
nella capacità rendere disponibili i servizi ai cittadini e imprese operanti nel territorio. La
situazione fotografata dall’indagine si configura come benchmark a livello nazionale: i territori
lucani hanno fatto registrare la media più alta di servizi disponibili per territorio (18,7 servizi
contro una media nazionale di 11,1) e un valore comunque superiore alla media nazionale per
quanto riguarda i servizi pienamente transattivi (5 contro i 4 offerti mediamente a livello
nazionale).
Tale risultato è in gran parte spiegabile con l’elevato livello di partecipazione ai progetti del
Bando 1° Avviso di e-Government da parte della Regione Basilicata, ed è indicativa del forte
ruolo giocato dall’Amministrazione regionale nell’attuazione delle politiche di e-government sul
proprio territorio, fortemente centralizzate ma molto orientate verso l’inclusione degli enti
locali e dei cittadini tramite servizi innovati.
Nelle seguenti elaborazioni si presentano in dettaglio i dati raccolti nei singoli ambiti territoriali,
analizzando gli elementi di forza e di debolezza del territorio regionale e confrontando la
situazione locale con il contesto nazionale.
Figura 43- Distribuzione territoriale dei servizi online di competenza comunale, disponibili nei territori
comunali con più di 10.000 abitanti
Rionero in Vulture
N. Servizi on line
(competenza comunale)
Avigliano
1 servizio
da 2 a 3
da 4 a 5 Potenza
da 6 a 7
da 8 a 10 Potenza
Matera
da 10 a 12
da 12 a 14
da 14 a 16
da 16 a 19
Nella mappa è rappresentata la distribuzione territoriale dei servizi online rilevati. L’indagine
considera solamente i territori comunali con più di 10.000 abitanti, determinando ovviamente
una differente concentrazione di osservazioni tra le diverse province. Il diametro delle bolle è
proporzionale al numero di servizi disponibili per cittadini e imprese.
Per i territori comunali oggetto di indagine appartenenti alle province di Matera e Potenza si
registra, in media, un numero molto alto di servizi disponibili per territorio (rispettivamente
15,6 e 20,9), sebbene entrambe abbiano pochi territori e Comuni con più di 10.000 abitanti (5
territori per Matera e 7 per Potenza), come mostra la figura.
Basilicata Italia
Centro per
Polo bibliotecario
l'impiego
Polo bibliotecario Portale progetto di 7%
2%
5% e-government
24%
Portale progetto di
e-government
Amministrazione 4%
Sito agenzia
Amministrazione comunale
regionale
comunale 40%
5%
17% Sito agenzia
regionale
7%
Sito web
Altro
provinciale
5% Sito web ASL
5% Altro 1%
1%
Sito web
provinciale
Società di riscossione Società di
5%
tributi / pagamenti in riscossione tributi
rete / pagamenti in
1% Sito web regionale rete Sito web regionale
38% 4% 26%
Tabella 17- Primi 15 servizi online per numero di territori comunali con più di 10.000 ab. in cui il servizio è
disponibile e % di popolazione raggiunta
Totale di cui servizi che
permettono la
conclusione online della
transazione
Servizio online Territori Popolazione Territori Popolazione
comunali residente comunali residente
Prenotazione visite mediche 100% 100% 100% 100%
Assegnazione annuale carburante Utenti Motori 100% 100% 0% 0%
Agricoli (UMA)
Scelta del medico di base 100% 100% 0% 0%
Autorizzazione integrata ambientale 100% 100% 0% 0%
Prenotazione servizi turistici 100% 100% 0% 0%
Consultazione cataloghi e prestito bibliotecario 100% 100% 0% 0%
Richiesta borsa di studio 100% 100% 0% 0%
Inserimento curriculum in banca dati 100% 100% 100% 100%
Inserimento offerte di lavoro in banca dati 100% 100% 100% 100%
Iscrizione corsi formazione professionale 100% 100% 0% 0%
Comunicazione 92% 95% 0% 0%
assunzioni/trasformazioni/cessazioni di lavoro
Pagamento Imposta Comunale sugli Immobili 75% 84% 8% 6%
(ICI)
Pagamento canone/tassa occupazione suolo e 75% 84% 8% 6%
aree pubbliche (COSAP/TOSAP)
Dichiarazione Tassa Smaltimento Rifiuti Solidi 75% 84% 75% 84%
Urbani (TARSU)
Pagamento TARSU abitazioni 75% 84% 0% 0%
Figura 45- Distribuzione statistica del numero di servizi online disponibili nei territori comunali analizzati,
per classi di popolazione
10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30
N. Servizi on line
Il box plot rappresenta la distribuzione statistica dei servizi online disponibili nei territori
comunali con più di 10.000 abitanti appartenenti al territorio regionale, che, nel caso delle
ultime due classi è rappresentata da una unica osservazione: la prima classe (10.000 e i
19.999 abitanti), infatti, è quella con il numero più alto di territori (10) con una media di
servizi di 17,7, mentre le due classi rimanenti sono rappresentate dai soli capoluoghi di
provincia, Matera in quella intermedia (con 18 servizi) e Potenza in quella più alta (con 29
servizi).
L’analisi mostra comunque, per quanto riguarda la prima classe, una distribuzione simmetrica
per quanto riguarda la concentrazione intorno alla mediana, un livello minimo di servizi online
molto alto relativamente al contesto italiano (11 servizi di cui 4 transattivi) e un livello
massimo di 25 servizi disponibili. In particolare, il caso di eccellenza è costituito dal territorio
comunale di Avigliano, seguito da Melfi con 23 servizi e Rionero in Vulture con 20.
Il dato, che è certamente influenzato anche dalla presenza di servizi offerti a livello sovra-
comunale e pertanto disponibili per definizione in tutti i territori coinvolti, mostra che nel
territorio regionale anche ambiti territoriali con dimensione non elevata quali i territori
appartenenti alla classe di popolazione “10-20.000 abitanti” rendono disponibile un numero di
servizi online comparabile con le realtà maggiori e molto alta rispetto al livello nazionale, con
la media regionale di 18,7 servizi online contro 11,1 della media italiana.
Essendo l’indagine rivolta ai territori comunali con più di 10.000 abitanti, l’assoluta prevalenza
di piccoli Comuni nella regione non permette un’analisi di tipo statistico sui dati ottenuti. Le
osservazioni raccolte, infatti, afferiscono a solo 6 territori comunali: il capoluogo Bolzano, e i
Comuni di Bressanone, Brunico, Laives, Appiano sulla strada del vino e Merano.
Le seguenti elaborazioni sono volte, quindi, all’approfondimento dei singoli casi rilevati, anche
in paragone con le altre realtà territoriali italiane.
Figura 46- Distribuzione territoriale dei servizi on line di competenza comunale, disponibili nei territori
comunali con più di 10.000 abitanti
Brunico - Bruneck
Bressanone - Brixen
Merano - Meran
Laives - Leifers
N. Servizi on line
(competenza comunale)
10
io
12
14
16
19
iz
a
rv
10
12
14
16
se
da
da
da
da
da
da
da
da
1
E’ da notare la sostanziale omogeneità dei risultati dei diversi territori comunali analizzati, che
si posizionano su livelli di eccellenza relativamente al panorama italiano. La media dei servizi
disponibili in questi 6 comuni, pari a 16,3 servizi, infatti, rappresenta il terzo valore più alto
fatto registrare dalle varie Regioni e Province Autonome.
Polo
Centro per
bibliotecario
l'impiego
7%
2%
Portale
progetto di e-
Amministrazione
Polo government
comunale Amministrazion
bibliotecario 4%
45% e comunale
6%
40%
Sito agenzia Sito agenzia
provinciale regionale
7% 7%
I due grafici rappresentano il “peso” relativo dei vari soggetti erogatori sul totale dei servizi
disponibili per l’utente finale, in media, nei territori comunali con più di 10.000 abitanti, sia per
quanto riguarda la Provincia Autonoma di Bolzano sia per quanto riguarda il dato medio
nazionale.
La figura mette in luce il ruolo fondamentale della Provincia nell’erogazione dei servizi di e-
government in un contesto caratterizzato prevalentemente da Comuni di piccole o piccolissime
dimensioni. I servizi offerti dalla provincia rappresentano il 42% del totale dei servizi
disponibili, in media, nel territorio provinciale di Bolzano.
La tabella offre il quadro della disponibilità dei diversi servizi on line ordinati in modo
decrescente secondo la loro disponibilità in termini di territori coperti. I primi 8 servizi sono
disponibili in tutti i territori analizzati.
CALABRIA
L’applicazione della metodologia di indagine SOL ai territori calabresi con più di 10.000 abitanti
ha fotografato una situazione che si caratterizza per un complessivo ritardo rispetto al contesto
nazionale per quanto riguarda la generale disponibilità di servizi on line a cittadini e imprese (si
tratta di 7,5 servizi disponibili in media per territorio comunale, contro una media nazionale di
11,1), mentre si trova in linea con il dato italiano per quanto riguarda i servizi completamente
transattivi (3,8 contro 4 servizi in media a livello nazionale).
Quest’ultimo dato, in particolare, sembra fortemente influenzato dalla partecipazione delle
Amministrazioni comunali a progetti di e-government che hanno saputo veicolare servizi
transattivi attraverso i siti istituzionali dei Comuni partecipanti. La scarsa numerosità dei
servizi disponibili nei Comuni non coinvolti da tali progetti, infatti, e la necessità di una più
qualificata offerta di servizi a livello regionale contribuiscono a spiegare, in gran parte, il
ritardo ancora da colmare.
Nelle seguenti elaborazioni si presentano in dettaglio i dati raccolti nei singoli ambiti territoriali,
analizzando gli elementi di forza e di debolezza del territorio regionale e confrontando la
situazione locale con il contesto nazionale.
Castrovillari
N. Servizi on line
Rossano
(competenza comunale)
CetraroCosenza
1 servizio
da 2 a 3 Cir• Marina
Montalto Uffugo
da 4 a 5
San Giovanni in Fiore
da 6 a 7
Crotone
da 8 a 10
Catanzaro
da 12 a 14
Vibo Valentia
da 14 a 16
Vibo Valentia
Gioia Tauro
da 16 a 19
Reggio di Calabria
Taurianova
Reggio di Calabria
Calabria Italia
Centro per
l'impiego Polo bibliotecario
Amministrazione 2% 7%
comunale
54% Portale progetto di
e-government
Amministrazione 4%
comunale
Centro per 40%
l'impiego Sito agenzia
20% regionale
7%