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Direzione Opere pubbliche, difesa del suolo, economia montana e foreste

Servizio Sismico

Classificazione
Sismica
del
territorio regionale e procedure
per la prevenzione del rischio
sismico

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Servizio Sismico

D.P.R. 380/01 Parte II, Capo I ..art. 52

In tutti i comuni della Repubblica le COSTRUZIONI sia pubbliche che private


debbono essere realizzate in osservanza delle norme tecniche riguardanti i
vari elementi costruttivi fissate con Decreti del Ministro per le infrastrutture e
i trasporti, sentito il Consiglio superiore dei lavori pubblici, che si avvale
anche della collaborazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche.. Qualora
le norme tecniche riguardino costruzioni in zone sismiche esse sono
adottate di concerto con il Ministro per l Interno.

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Servizio Sismico

Criteri generali tecnicotecnico-costruttivi per la progettazione, esecuzione e


collaudo degli edifici in muratura e per il loro consolidamento;
(D.M. 20/11/1987 Norme tecniche su edifici in muratura;
del
el tipo e
Carichi e sovraccarichi e loro combinazioni, anche in funzione d
delle modalit costruttive e della destinazione dell opera, nonch
nonch criteri
generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni;
(D.M. 16/01/1996 Norme tecniche per la verifica, carichi e sovraccarichi;
La protezione delle costruzioni dagli incendi;
(D.M. 16/05/1986 Norme di sicurezza per gli edifici di abitazione

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Servizio Sismico

Indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilit dei pendii naturali


naturali e delle
scarpate, i criteri generali e le precisazioni tecniche per la progettazione,
progettazione,
esecuzione e collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle
delle opere di
fondazione; i criteri generali e le precisazioni tecniche per la progettazione,
esecuzione e collaudo di opere speciali, quali ponti, dighe, serbatoi,
serbatoi,
tubazioni, torri, costruzioni prefabbricate in genere, acquedotti,
acquedotti, fognature;
D.M. 9/01/1996 Norme tecniche per strutture in c.a. e metalliche;
D.M. 11/03/1988 Norme tecniche su terreni;
D.M. 04/05/1990 Norme tecniche su Ponti stradali;
D.M. 3/12/1987 Norme tecniche su costruzioni prefabbricate;

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D.P.R. 380/01, Parte II, Capo IV, Sez. I, art. 83, comma 1

Tutte le COSTRUZIONI, la cui sicurezza possa comunque interessare la


pubblica incolumit, da realizzarsi in zone dichiarate sismiche ..,
sono disciplinate oltre che dalle norme di cui allart. 52, da specifiche
NORME TECNICHE emanate, anche per i loro aggiornamenti, con .
Decreto del Ministro per le Infrastrutture ed i trasporti, di concerto con il
Ministro per linterno, sentiti il Consiglio Superiore dei lavori pubblici, il
CNR e la Conferenza unificata.

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D.P.R. 380/01, Parte II, Capo IV, Sez. I, art. 83, comma 2

Con Decreto del Ministro per le Infrastrutture ed i trasporti, di concerto con


il Ministro per linterno, sentiti il Consiglio Superiore dei lavori pubblici, il
CNR e la Conferenza unificata, sono definiti i criteri generali per
lindividuazione delle zone sismiche e dei relativi valori differenziati
del grado di sismicit

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D.P.R. 380/01, Parte II, Capo IV, Sez. I, art. 83, comma 3

Le REGIONI, sentite le Province e i Comuni interessati, provvedono alla


individuazione
aggiornamento

delle

zone

dichiarate

sismiche,

alla

formazione

degli elenchi delle medesime, nel rispetto dei criteri

generali di cui al comma 2.

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D.P.R. 380/01,Parte II, Capo IV, Sez. I art. 89, comma 1

Tutti i comuni, nei quali sono applicate le specifiche norme tecniche per le
costruzioni in zone sismiche, e quelli di cui allart. 61, devono richiedere il
PARERE del competente Ufficio Tecnico Regionale sugli strumenti
urbanistici generali e particolareggiati, prima della delibera di adozione,
nonch

sulle

lottizzazioni

convenzionate

prima

della

delibera

di

approvazione, e loro varianti ai fini della verifica della compatibilit delle


rispettive previsioni con le condizioni geomorfologiche del territorio.

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D.P.R. 380/01,Parte II, Capo IV, Sez. I art. 93

Nelle zone sismiche di cui allart. 83, CHIUNQUE intenda procedere a


costruzioni, riparazioni e sopraelevazioni, tenuto a darne preavviso scritto
allo sportello unico, che provvede a trasmettere copia al competente Ufficio
Tecnico della Regione, indicando il proprio domicilio, il nome e la residenza
del progettista, del direttore dei lavori e dellappaltatore.
Alla domanda deve essere allegato il progetto ..
Il contenuto minimo del progetto determinato dal competente Ufficio
Tecnico della Regione ..

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D.P.R. 380/01 Capo IV, Sez. II, ART. 94

AUTORIZZAZIONE PER LINIZIO DEI LAVORI


Fermo restando lobbligo del titolo abilitativo,nelle localit
sismiche, ad eccezione di quelle a bassa sismicit alluopo indicate
nei decreti di cui allart. 83, non si possono iniziare i lavori senza
PREVENTIVA AUTORIZZAZIONE SCRITTA del competente ufficio
tecnico della regione;
Lautorizzazione rilasciata entro sessanta giorni dalla richiesta e
viene comunicata al comune, ;

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CLASSIFICAZIONE
SISMICA PIEMONTESE

D.M. 04/02/1982
Classificazione Sismica con S = 9 di
N. 40 COMUNI DELLA
PROVINCIA DI TORINO
N. 1 COMUNE DELLA
PROVINCIA DI CUNEO

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LATTIVITA DELLA REGIONE PIEMONTE

L.R. 19 del 12/03/1985

DGR n. 49-42336 del 21/03/1985

DGR n. 2-19274 dell8/03/1988

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LORDINANZA P.C.M. N. 3274/2003

AMBITI COMPRESI IN
ZONA 2
AMBITI COMPRESI
IN ZONA 3
AMBITI COMPRESI
IN ZONA 4

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LORDINANZA P.C.M. N. 3274/2003


N. Comuni in
zona 2

N. Comuni in
zona 3

N. Comuni in
totale

Alessandria

46

46

Cuneo

59

60

Torino

40

40

80

Verbania

23

23

Totale

41

168

209

PROVINCIA

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DOPO LORDINANZA P.C.M. N. 3274/2003

ORDINANZA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI n. 3519


del 28 aprile 2006.

APPROVA i criteri generali ai fini dellindividuazione delle zone sismiche e


della formazione e aggiornamento degli elenchi delle medesime zone, nonch
la mappa di pericolosit sismica di riferimento a scala nazionale.

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DOPO LORDINANZA P.C.M. N. 3274/2003

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DOPO LORDINANZA P.C.M. N. 3274/2003

DECRETO MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI, di concerto


concerto con
il MINISTRO DELLINTERNO e con
il CAPO DEL DIPARTIMENTO DELLA
PROTEZIONE CIVILE
14 settembre 2005 NORME TECNICHE PER LE
COSTRUZIONI ;
pubblicato sul Supplemento Ordinario n. 159 della Gazzetta
Gazzetta Ufficiale n. 222 del 23 settembre
2005.
Entra in vigore il 23/10/2005
DECRETO MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE di concerto con il MINISTRO
MINISTRO
DELLINTERNO e con il CAPO DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE del
14/01/2008 NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI
G.U. n. 29 del 4/02/2008 Supplemento Ordinario n. 30

Entrato definitivamente in vigore il 01/07/2009

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DISPOSIZIONI REGIONALI

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 17 novembre 2003


n. 61-11017 Prime disposizioni in applicazione dellOrdinanza della
Presidenza del Consiglio dei Ministri n. 3274 del 20/03/2003 Primi
elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del
territorio e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica,
pubblicata sul B.U.R. n. 48 del 27 novembre 2003
in allegato elenco dei Comuni Piemontesi, classificati in zona 2 e 3, che
interessano le province di Alessandria, Cuneo, Torino e Verbania.
Si decide di non introdurre per la zona 4 lobbligo della progettazione
antisismica, ad esclusione di alcune tipologie di costruzioni.

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DISPOSIZIONI REGIONALI

N. Comuni in
zona 2

N. Comuni in
zona 3

N. Comuni in
totale

Alessandria

46

46

Cuneo

59

60

Torino

40

40

80

Verbania

23

23

Totale

41

168

209

PROVINCIA

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DISPOSIZIONI REGIONALI

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 23 dicembre


2003, n. 64 11402
Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 20 marzo 2003, n. 3274 Primi
elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio
nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica Disposizioni
attuative dellarticolo 2, (sono individuati gli edifici e le opere di carattere
strategico e quelle rilevanti);

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DISPOSIZIONI REGIONALI

CIRCOLARE DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA


REGIONALE
Ufficiale n. 17 del 29/04/2004)
27 APRILE 2004, N. 1/DOP (Bollettino

Indicazioni procedurali per lapplicazione della D.G.R. 61-11017 in relazione alle


diverse zone sismiche individuate (ZONE 2, 3, 4), e alle differenti tipologie di edifici e
costruzioni .

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DISPOSIZIONI REGIONALI

Il territorio Regionale risulta suddiviso in tre zone: zona 2, zona 3,


zona 4
La zona 4 considerata a bassa sismicit
Per ognuna delle zone si individuano modalit differenziate per
lapplicazione delle norme antisismiche

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Le recenti iniziative regionali di Riclassificazione


1.

DGR N. 11-13058 DEL 19/01/2010 Aggiornamento e adeguamento dellelenco delle


zone sismiche (O.P.C.M. n. 3274/2003 e O.P.C.M. 3519/2006); pubblicata sul
B.U.R. n. 7 del 18/02/2010;
Cosa prevede:

Si aggiorna lelenco delle zone sismiche del Piemonte, sulla base delle
indicazioni di uno studio del Politecnico di Torino;

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Si ribadisce lentrata in vigore della Normativa Tecnica Nazionale (D.M.


14/01/2008) a far data dal 1/07/2009 su tutto il territorio regionale, e si
precisa che per tutte le costruzioni da realizzare nelle zone sismiche 3S, 3
e 4 si applica lart. 93 del DPR 380/2001, introducendo la progettazione
antisismica anche per la zona 4;

Si mantengono inalterate le procedure in atto per la ex zona 2 e per i


comuni individuati in classe 3S;

Si prevede per i comuni classificati in zona 3 lapplicazione delle procedure


previste dalla l.r. 19/85 e dalla DGR n. 49-42336 del 21/03/1985, stabilendo
nuove percentuali di controllo a campione nelle misure minime del 5% per
le costruzioni in cat. B e 1% per le costruzioni in cat. C;

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Nellambito delle zone 3 e 4, si prevede per le costruzioni strategiche e


rilevanti, il mantenimento dellobbligo della dichiarazione asseverata del
progettista circa il rispetto delle prescrizioni della normativa antisismica di
cui al D.M. 14/01/2008;

Si prevede, per le costruzioni strategiche e rilevanti, lintroduzione di un


controllo a campione nella misura non inferiore al 40% per le opere da
realizzarsi in zona sismica 3 e in misura non inferiore al 5% per quelle in
zona 4;

Si mantiene per la zona 3 lobbligo del parere preventivo, ai sensi dellart.


89 del DPR 380/2001, secondo le modalit definite dalla L.R. 19/85 e dalla
DGR n. 2-19274 del 8/03/1988;

Si prevede di non introdurre per la zona 4 lobbligo del rispetto dellart. 89


del DPR 380/2001;

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Si stabilisce che gli strumenti urbanistici generali gi approvati alla data


dellentrata in vigore della DGR, si ritengono conformi allart. 89 del DPR
380/2001, se adeguati alla Circolare P.G.R. 7/LAP del 1996, e la conformit
vale anche per gli strumenti urbanistici esecutivi gi approvati;

Per le costruzioni iniziate ed in corso nellambito dei comuni che passano


dalla zona 4 alla zona 3, alla data di entrata in vigore della DGR, si deve
attestare, mediante apposita dichiarazione asseverata di professionista
abilitato, ladeguatezza degli elaborati tecnico-progettuali depositati e
dellidoneit della parte gi realizzata a resistere allazione delle possibili
azioni sismiche in zona 3. Tale dichiarazione costituisce autorizzazione al
proseguimento della costruzione, da ultimarsi comunque entro due anni
dalla data di entrata in vigore della DGR;

Si demanda ad un successivo provvedimento la raccolta, il riordino delle


disposizioni regionali previgenti, nonch la definizione di nuove procedure
attuative, nel rispetto dei criteri ivi fissati;

Si stabilisce lentrata in vigore decorsi 120 giorni dalla pubblicazione della


DGR (18/06/2010);

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2.

DGR N. 28-13422 DEL 01/03/2010 Differimento del termine di entrata in


vigore della nuova classificazione sismica del territorio piemontese, approvata
con DGR n. 11-13058 del 19/01/2010 e ulteriori disposizioni; pubblicata sul
B.U.R. n. 10 del 11/03/2010;

Cosa prevede:

Stabilisce lentrata in vigore delle disposizioni della precedente DGR n. 1113058 del 19/01/2010 decorsi 365 giorni (18/02/2011) dalla pubblicazione
della citata DGR sul BUR e comunque non prima dellapprovazione delle
disposizioni attuative di cui al punto 10 della DGR stessa;

Stabilisce, nei comuni che dalla zona 4 passano alla zona 3, che dalla data
di pubblicazione del provvedimento (11/03/2010) i progetti delle strutture
che vengono depositati o per le opere pubbliche di cui sia stata avviata la
progettazione definitiva od esecutiva, siano dimensionati in linea con le
norme tecniche vigenti per la zona 3;

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Si stabilisce che ai fini dellapplicazione delle diposizioni inerenti lart. 104


del DPR 380/2001, per costruzioni in corso si deve intendere quelle per le
quali non siano state portate a termine le opere strutturali e pertanto
sintendono ultimate le costruzioni per le quali sia stata depositata la
comunicazione di fine lavori delle opere strutturali (relazione struttura
ultimata);

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3.

DGR N. 8-1517 DEL 18/02/2011 Modifica del termine di entrata in vigore della
nuova classificazione sismica del territorio Piemontese, come approvata con
DGR n. 11-13058 del 19/01/2010;

Cosa prevede:

Stabilisce lentrata in vigore delle disposizioni della DGR n. 11-13058 del


19/01/2010, come modificata dalla DGR n. 28-13422 del 1/03/2010, per il
30 settembre 2011, in sostituzione dei termini gi previsti

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4.

Legge Regionale n. 10 del 11/07/2011, art. 29 Proroga dellentrata in vigore delle


disposizioni sulla nuova classificazione sismica del territorio piemontese.

Cosa prevede:

la scadenza dei termini dellentrata in vigore delle disposizioni sulla nuova


classificazione sismica del territorio piemontese, stabilita dalla Giunta regionale,
differita al 31 dicembre 2011;

le nuove procedure attuative sono definite dalla Giunta regionale, sentita la


Conferenza permanente Regione-Autonomie locali e informata la Commissione
consiliare competente.

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5.

Deliberazione della Giunta regionale n.4-3084 del 12 dicembre 2011 approva le


Procedure di gestione e controllo delle attivit urbanistico-edilizie ai fini della
prevenzione del rischio sismico.

Cosa prevede:

la conferma della classificazione sismica gi approvata


semplificandone il riconoscimento secondo le tre zone 3S, 3 e 4;

nel

2010,

il riordino delle disposizioni regionali previgenti, con la definizione di nuove


procedure attuative, nel rispetto dei criteri fissati dalle precedenti disposizioni;

la definizione di procedure uniformi su tutto il territorio regionale e rimanda a


successivi atti dirigenziali la definizione di eventuali procedure informatizzate
per le denunce;

dispone che le procedure entrino in vigore dal 1 gennaio 2012.

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