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Letteratura Inglese: Origini 1700

La letteratura medievale
Paragrafo 1: L'et Anglosassone
1. Prosa storica e prosa omiletica
Alfredo il Grande inizi a risollevare la cultura inglese sul finire del primo
millennio tramite lo studio del latino da una parte, e la traduzione dei testi pi
significativi dall'altra.
La prosa anglosassone nasce cos con le traduzioni della Historia, della Cura
Pastoralis e di parti della Bibbia.
Non meno significativo l'avvio della compilazione annalistica in volgare della
Anglo-saxon Chronicle. Con queste compilazioni possibile seguire nel tempo
lo sviluppo della prosa letteraria in ambito storiografico che raggiunge
livelli notevoli di elaborazione.
Ancor pi importante sotto questo aspetto la produzione omiletica, con le
figure di Wulfstan e Elfric. Attraverso lo studio delle loro opere dato
scorgere una crescente confidenza con gli strumenti retorici e un interesse pi
accentuato nei confronti della storia.
Il fervore culturale del X secolo, coincidente con la piena affermazione della
coscienza nazionale inglese, induce a rivolgere lo sguardo verso le
testimonianze letterarie passate avvertite ormai come parte irrinunciabile della
propria identit storica.
A questo periodo risalgono i 4 manoscritti che contengono la totalit del
patrimonio poetico dell'et anglosassone: Junius, Vercelli, Exeter e Beowulf.
2. Poesia religiosa antico-inglese
Cadmon, primo poeta cristiano dell'Inghilterra anglosassone. Questi avrebbe
ricevuto direttamente da Dio il dono dell'ispirazione poetica. autore di una
serie di componimenti su temi tratti dall'Antico e Nuovo Testamento.
Cynewulf (700 a.C.), versificatore ben pi sofisticato dei suoi predecessori, a
lui si attribuiscono 4 poemi: The Fates of the Apostles, The Ascension, Juliana
ed Elene. Quest'ultimo riprende la leggenda della croce salvata dalla madre
dell'imperatore Costantino.
3. La poesia eroica
Beowulf, il pi antico poema composto in volgare. La presenza di vari dialetti
non rivela molto circa la sua provenienza, si tratta senza dubbio di una copia di
chiss quante copie precedenti. Non possibile nemmeno una collocazione
temporale dell'opera, variamente collocata nell'arco di 200 anni (600 800
a.C.), cos come non possibile risalire all'autore, ammesso sia uno.
Gli scenari dell'azione sono le regioni della Scandinavia, l'azione ruota attorno a
tre nuclei narrativi che ripropongono lo stesso tema di fondo, Eroe vs Mostro.
Parte 1: Castello del re di Danimarca invaso da un orco arriva Beowulf e lo
uccide
Parte 2: Mamma orco vuole vendicare il figlio re di Danimarca chiama
Beowulf Beowulf uccide la mamma dell'orco
Parte 3: Beowulf contro drago custode della coppa Beowulf uccide il drago
ma viene ferito mortalmente: il poema si chiude col funerale di Beowulf (ad
indicare la fine del suo regno).
palese in quest'opera il pessimismo tragico che sta a fondo della visione del
cosmo, tipico della cultura germanica.

A confronto sono evidentemente forze archetipiche: da una parte il Male,


l'Oscurit, il Caos; dall'altra il Bene, la Luce, la Vita.
Attorno al Beowulf, il corpus della poesia eroica anglosassone non annovera
che frammenti.
4. La poesia elegiaca
Vengono riuniti sotto il nome di elegie un certo numero di componimenti nei
quali trova espressione un diffuso senso di desolato sgomento e alienazione a
causa della perdita di un passato che rappresentava stabilit.
Widsith, parla di un cantore di leggende eroiche, depositario di una sapienza
tradizionale.
Deor, in prima persona, parla dell'esilio cui costretto, forse per esser stato
soppiantato presso il suo signore da un altro cantore.
The Wanderer, di ispirazione pi cristiana, lamenta la vanitas di ogni possesso
terreno nella prospettiva della morte che su tutti incombe.
The Ruin, la pi suggestiva delle elegie, parla del Fato che ha distrutto la citt
termale.
Paragrafo 2: La letteratura medioinglese
1. Letteratura omiletica e mistica
I primi esempi di testi omiletici in versi li troviamo verso la fine del 1100 a.C.;
ma comprensibile che sia la prosa a costruire lo strumento meglio adeguato
alle specifiche finalit didattiche e dottrinali che la Chiesa si prefiggeva: in
questo ambito che la prosa inglese offre i risultati pi pregevoli.
Regole delle anacorete il capolavoro del genere.
Scritto per tre giovani sorelle decise a entrare in religione divenendo recluse.
Nel 1200 a.C. Si affermano gli ordini mendicanti dei francescani e domenicani.
Fulcro della loro missione evangelizzatrice la predicazione. Persiste in questo
ambito una consistente produzione in versi. Il fine moraleggiante qui
bilanciato da un linguaggio semplice e da uno stile vivace che fanno di questa
raccolta il migliore esempio di realismo descrittivo prima di Chauser.
1300 a.C.: laicizzazione della cultura, l'individualismo tipico dell'epoca investe
anche la religione, trasformando la produzione da dottrinale e morale a
emotiva, che da voce alle esigenze espressive degli autori stessi.
Tra essi spiccano Hampole e Hilton, del quale si ricorda The Scale of
Perfection.
Contemporaneamente con ci che accade nel resto d'Europa, spiccano anche
nel panorama inglese le voci femminili.
Quella pi importante appartiene a Giuliana di Norwich che lasci due
relazioni di diversa ampiezza delle sue esperienze mistico-visionarie.
2. Produzione comica e lirica
Fra il 1100 e il 1200 a.C. una inedita stagione letteraria di stava affermando.
The Owl and the Nighingale. Dovuto a un autore sconosciuto, il poemetto
articola un contrasto tra due animali, il gufo e l'usignolo. L'autore caratterizza
con freschezza e vivacit i suoi protagonisti, pregi e difetti dell'uno e dell'altro
sono tuttavia sottolineati con grande imparzialit.
L'unico altro esempio di favola animale della tradizione medioinglese The Fox
and the Wolf, anche qui troviamo inscenato un contrasto.
Una giocosa satira rivolta contro i medesimi ambienti la duecentesca Land of

Cokaygne: il diffusissimo tema del paese di Cuccagna, viene qui ripreso da un


chierico irlandese che descrive uno spensierato anti-Paradiso di piaceri e
lussurie.
Solo a partire dal tardo 1300 sono registrate testimonianze di una produzione
lirica in volgare inglese. Gli esempi che possediamo di dividono in due gruppi:
liriche religiose e secolari.
Tematiche pi omogenee sono pi facilmente riconoscibili nelle liriche religiose.

3. La narrativa romanzesca
Il romanzo cavalleresco fior in Inghilterra soltanto nel tardo 1200 inizio 1300.
Fu l'influsso della cultura normanna a sollecitare la produzione di romanzi
cortesi in versi, facenti capo a due filoni tematici principali: quello Bretone e
quello Carolingio.
Il primo, di carattere raffinato e mondano, era incentrato incentrato sulla figura
di re Art e dei suoi cavalieri.
Il romanzo Carolingio, al contrario, volto alla celebrazione delle gesta di Carlo
Magno e dei suoi paladini, aveva un carattere pi propriamente epico.
Intorno al 1260 compaiono i due pi antichi romances medioinglesi che ci siano
pervenuti, King Horn e Florio e Biancifiore. Mentre quest'ultimo narra le
peripezie di due innamorati, King Horn intreccia situazioni romanzesche
archetipiche con protagonisti, scenari e vicende vicine a realt locali, e in
tonalit pi epicheggianti.
L'essenza stessa della tradizione romanzesca del Medioevo inglese si incarna
nella figura di re Art e dei suoi cavalieri. Anche se sar solo agli inizi del
Trecento che saranno pubblicate opere come Arthour and Merlin, Morte Arthur
e Sir Gawain and the Green Knight.
4. Il Gawainpoet
Resta ancora inspiegabile il vuoto di circa 120 iniziato dopo il Brut di Lazamon.
Il capolavoro della rinascita di questo genere senza dubbio Sir Gawain and
the Green Knight.
Nulla si conosce del suo autore. Il poeta ha attinto assai liberamente a
tradizioni prosodiche di diversa provenienza, combinando la solennit dell'epica
con l'eleganza della narrativa cortese. Analoga disinvoltura emerge
nell'orchestrazione del materiale tematico, che sa fondere con grande armonia.
L'esplicita volont di agganciare il proprio poema alla Materia di Roma
trasfigura cos il primo dei due nuclei folklorici del Sir Gawain traducendolo in
un contesto descrittivo che fa di Art paradigmi di stilizzata cortesia.
L'esperienza erotica cortese la chiave del secondo nucleo folklorico,
rielaborato nell'episodio del Sir Gawain sullo scambio delle prede.
L'episodio vede Gawain oggetto di un triplice tentativo di seduzione da parte
della castellana, ripetuto ogni mattina al momento del suo risveglio. La
descrizione delle schermaglie amorose fra la dama e il cavaliere, deciso a
sottrarsi, condotta con grande levit nel raffigurare le reazioni da preda
inseguita di Gawain.
Qualit poetiche non meno elevate sono riconosciute a Pearl, poema compatto,
ma straordinariamente compatto dal punto di vista sia formale sia
contenutistico.
Si tratta di un poema sogno. Del tutto tipico del poema sogno la scena su cui
si apre l'azione: un giardino fiorito, dove il narratore si addormenta, sognando

di ritrovarsi in un nuovo luogo paradisiaco.


Il padre rivede Perla con gioia e vorrebbe ricongiungersi a lei, che per si trova
dall'altra sponda del fiume, completamente trasformata e addirittura sposa di
Cristo. Il padre non riesce a capire l'enorme sproporzione fra ci che lei era in
vita e ci che adesso, in altre parole non riesce ad afferrare con gli strumenti
della ragione la natura della giustizia divina. Questo il nucleo teologico che si
colloca al centro del poema.
Malgrado la mancanza di prove, oltre ai due poemi maggiori appena citati,
anche Patience e Cleanness sembra siano da attribuire allo stesso autore, del
quale rappresenterebbero la fase meno matura.
Elementi a favore di questa ipotesi si possono ritrovare sia sul piano stilistico e
figurativo, sia su quello tematico.
5. William Langland
The Vision of Piers Plowman rappresenta il maggior poema medioinglese, tanto
che viene paragonato alla Divina Commedia. La sua grandezza e profondit si
fondano anche su una complessit strutturale tale da farne un testo di tutt'altro
che facile comprensione; e soprattutto un testo che impossibile cogliere in un
unico sguardo prospettico.
Poco quanto sappiamo sull'autore, a cominciare dal nome: William
Langland, probabilmente.
Nato intorno al 1330, fu forse un chierico appartenente agli ordini minori,
sposato e padre di una figlia.
Nel corso dei suoi ultimi 25 anni di vita fu impegnato in un costante lavoro di
revisione della sua opera: ne esistono infatti tre versioni A, B, C.
Il testo B formato da circa 7000 versi ripartiti in un prologo e in 20 sezioni
diseguali, chiamate passus.
Si tratta di un viaggio, le cui tappe sono momenti di ricerca di risposte che si
rinnovano continuamente. perci una quest destinata gi a non concludersi
nell'appagamento di certezze, bens ad aprirsi ad una ulteriore fase.
Il protagonista Will, il sognatore-narratore, che ci conduce attraverso le varie
fasi della sua cerca.
L'opera pu essere divisa in due parti: il Prologo pi i primi 7 passus formano il
primo blocco narrativo, chiamato Visio de Petro Plowman, distinto dai
successivi 13 che formano la Vita di Dowel.
La Visio mette in scena una prima modalit della quest di Will, il cui ruolo passa
da spettatore passivo nel Prologo a quello pi attivo nei passus seguenti.
Il tema di fondo quello della vita attiva dell'uomo in un mondo, una societ e
in una storia inevitabilmente corrotte, e del rapporto di essa con il regno di Dio.
Nei primi passus (I IV) si parla della ricchezza che corrompe questo mondo, e
della situazione della vita dell'uomo, sospesa tra Bene e Male.
Dal passus V alla conclusione della Visio, viene presa in esame la situazione del
popolo nel suo complesso: qui che appare per la prima volta Piers,
incarnazione terrena di Ges Cristo.
Piers si prefiggeva di indicare al popolo la verit ma, come accadde con Ges
Cristo, molti si rifiutarono di seguirlo, e anche il Perdono non sufficiente ,
poich effettivamente non spiega cosa sia il Dowel, il fare bene. Per scoprirlo
allora indispensabile indagare sul proprio animo; all'inizio della Vita, Piers
esce e Will si pone al centro della ricerca di Dowel. Quanto il sognatore si trova
a dover affrontare non soltanto la natura di Dowel, ma anche di Dobet (fare
meglio) e Dobest (fare IL meglio): una scala della perfezione.

L'esito differente: non gi la mistica contemplazione dell'essenza divina, ma


la realizzazione del Regno di Cristo su questa terra, attraverso la necessaria
rifondazione della Chiesa minacciata al proprio interno dall'Anticristo.
6. Chauser
Il pi grande autore dell'Inghilterra medioinglese. Fortemente influenzato dalla
cultura francese, inizi la sua carriera con le traduzioni di alcune opere
francesi, come il Roman de la Rose.
Contemporaneamente compone The Book of the Duchess, il primo dei suoi
poemi onirici, scritto per consolare John of Gaunt per la morte prematura della
moglie.
Troilo e Creseida, il primo capolavoro di Chauser della sua piena maturit
artistica.
L'autore tratta la materia legata alla legenda troiana con il respiro adatto al
genere romanzesco.
Il percorso dell'azione si dipana secondo lo schema che per il Medioevo era
quello della tragedia, esemplificato nell'immagine della ruota della Fortuna:
ascesa e caduta delle sorti dell'eroe.
Se la fonte boccacciana non mai persa di vista, anche vero che la
trasformazione operata sul testo radicale. Il montaggio, la sistemazione, le
aggiunte hanno come risultato una totale personalizzazione della storia, che si
manifesta in primo luogo nella caratterizzazione dei personaggi.
Canterbury Tales (LIBRO INGLESE)
7. La generazione postchauseriana
Dopo la morte di Chauser, molti dei letterati che si professavano suoi discepoli
si rivelarono essere poco pi che passivi imitatori, la maggior parte di loro si
dimostr incapace di cogliere la spinta innovativa di Chauser.
Il contributo pi innovativo della generazione postchauseriana alla letteratura
inglese del 1400 non giunge dall'Inghilterra, ma dalla Scozia.
Il pi interessanti dei chauseriani scozzesi Robert Henryson, letterato di cui
si conosce pochissimo. La tensione morale la base delle sue opere principali,
tutte riscritture di storie che la tradizione aveva reso gi popolarissime, a
cominciare dalle Moral Fabillis.
Pi interessante risulta The Testament of Cresseid: qui la dipendenza da
Chauser dichiarata, ma problematizzata. Se chauseriani sono la cornice
onirica e lo spunto narrativo; quel che pi significativo che Henryson non
riscrive il Troilo e Creseida, ma subentra al maestro inventando quanto la fonte
aveva taciuto.
8. Malory e la prosa del Quattrocento
Di vera e propria prosa d'arte si pu parlare, a suggellare il Medioevo, soltanto
in relazione a Thomas Malory.
La sua opera non pu non essere considerata sullo sfondo dei turbolenti eventi
di natura politica e bellica che sono presenti nell'Inghilterra della seconda met
del Quattrocento.
Le Morte Darthur, l'opera principale di Malory. Quanto fece Malory in concreto
fu di rimaneggiare una quantit di fonti preesistenti. Il tutto venne da lui
rielaborato e ricucito insieme secondo il criterio dell'abbreviazione e della
condensazione, ma senza alcun progetto unitario. Il risultato infatti una
sequenza di otto romanzi, spesso slegati e talvolta in contraddizione tra loro.
Spiccano nell'opera valori tipicamente cortesi e cavallereschi, quali onere,

fedelt, nobilt d'animo.


difficile, allora, non scorgere una profonda ironia nella contraddizione fra i
valori proclamati nella sua opera e la vita di Malory, personalit a dir poco
irrequieta, accusato di una serie di reati minori.
Si potrebbe leggere tutto ci come una regressione consolatoria, una disperata
evasione nelle regioni della fantasia.
La versione di Art di Malory quella che si fissata pi a fondo
nell'immaginario popolare. Il contributo pi personale di Malory sta nel
rinnovamento da lui operato sul tessuto linguistico della prosa d'arte inglese fra
Medioevo e Rinascimento: la sua dizione semplifica infatti la debordante
retorica tipica dello stile aureato.
9. Il dramma medievale
Il corpus teatrale di gran lunga pi significativo del Medioevo inglese di
carattere religioso e comprende i drammi ciclici e le moralities.
Si pu affermare che il dramma religioso in volgare nasce dall'intento di
trasmettere dei contenuti di ordine istruttivo e moraleggiante.
Le sequenze di rappresentazioni chi stato dato il nome di cycle plays mettono
in scena i momenti pi salienti della storia sacra narrati nell'Antico e Nuovo
Testamento.
Nei centri pi importanti dell'Inghilterra del tempo, questi divennero sempre
pi collegate alle principali corporazioni artigianali, alle quali veniva affidata la
realizzazione di una o pi sezioni.
The Pride of Life, sebbene mutilo, il pi antico dramma religioso giunto fino a
noi in stato pressoch integro, ed anche il primo esempio di morality play. Si
tratta di un genere di rappresentazione inteso a fornire al pubblico
insegnamento e persuasione morale, sotto forma di conflitto fra bene e male,
in lotta per la conquista dell'anima del protagonista.
Due sono le metafore centrali su cui si fondano gli intrecci delle morality play: il
combattimento e quello della vita come viaggio, o pellegrinaggio, dalla nascita
alla morte.
La pi rappresentativa delle morality plays rimane Everyman. Anche qui la
metafora principale il viaggio, quello di Ognuno verso la tappa finale, la
morte.
Il favore che il teatro religioso religioso dei cycle plays e delle morality plays
incontr fu sempre vasto, al punto da assicurarne la rappresentazione anche
dopo il Medioevo.
Il rinascimento e Shakespeare
Paragrafo 1: Tra Umanesimo e Riforma
1. Isole reali, isole ideali: More
Utopia una parola coniata sul suolo inglese da Thomas More. il titolo
della sua opera pi nota. Utopia il nome dell'isola visitata dal protagonista e
contiene 54 citt-stato, tutte uguali per grandezza, bellezza e lingua. Avendone
conosciuta una se ne conoscono tutte. Qui More stabilisce la sede di uno Stato
ideale dove non esistono propriet private, denaro, differenze di rango e dove
la guerra sconosciuta.
L'isola di Utopia vuole essere la rappresentazione e contrario dell'attuale isola
di Inghilterra, rigidamente divisa da classi sociali, ingiusta e violenta. L'Utopia
di More costituisce forse il primo esempio di critica della societ
contemporanea che adotta come strategia retorica un punto di vista esterno da

cui risaltano in filigrana i difetti e le assurdit della storia presente.


2. Poeti alla corte di Enrico: Wyatt, Surrey
Thomas Wyatt fu il primo poeta inglese che import la lirica italiana e latina
in Inghilterra. Fu cortigiano di Enrico e trascorse la maggior parte della sua vita
adulta all'estero come ambasciatore per diversi paesi come Spagna , Italia e
Francia.
Fu prevedibilmente a causa del suo mestiere di diplomatico sul continente che
Wyatt acquis la consapevolezza del significato della traduzione di una lingua in
un altra.
Molte delle suo opere sono libere traduzione delle Rime di Petrarca. Della
poesia italiana Wyatt import la disciplina formale che mancava al verso
medievale inglese, aiutandolo cos a separarsi gradualmente dalla musica. La
rima pi comune della sua poesia era composta da tre quartine ed un distico
finale, differente da quella di Petrarca che era composta da due quartine e due
terzine. Le traduzioni di Wyatt non sono piatte traduzioni linguistiche.
L'importazione del mondo culturale di Petrarca in quello immensamente
diverso di Wyatt non avveniva senza modificazioni creative e soggettive.
alla cinica politica di corte che dedicata la sua poesia pi importante: They
Flee from Me. Qui il poeta lamenta la legge impietosa che regola i rapporti tra
gli uomini secondo il posto che occupano nella gerarchia di corte.
Fu Surrey che per primo riconobbe il merito di Wyatt dei aver rinnovato il
verso inglese attraverso l'uso ingegnoso del modello italiano e ne continua la
lezione traducendo anch'egli alcuni sonetti di Petrarca.
Surrey mise a punto la forma definitiva del sonetto inglese che verr usata
nella grande stagione sonettistica del 1590: tre quartine e un distico finale in
rima; abab cdcd efef gg. Inoltre, invent il verso il verso che ebbe poi una
notevole fortuna nei 4 secoli successivi: l'endecasillabo sciolto, il famoso blank
verse.
N Wyatt n Surrey pubblicarono le loro opere in vita, per il semplice fatto che
esse erano destinate al ristrettissimo pubblico di corte. Esse furono pubblicate
solo nella famosa raccolta Tottel's Miscellany.
Paragrafo 2: La poesia elisabettiana
1. Sidney
Philip Sidney divenuto il simbolo della corte elisabettiana. Paradossalmente
ci avvenne dopo la sua morte, sopravvenuta per una ferita nella guerra che
Elisabetta aveva dichiarato agli Spagnoli che occupavano i Paesi Bassi.
La morte prematura e patriottica di un poeta aristocratico fu colta come
occasione ideale per creare quel prestigioso passato letterario che la poesia
inglese non aveva mai avuto.
Figura internazionale e cosmopolita, Sidney fu certamente influenzato dalla
tradizione italiana e latina che assunse agilmente in tutte le sue opere:
Astrophil and Stella, i due romanzi Old Arcadia e New Arcadia e un trattatello
sulla poesia The Defence of Poetry.
The Defence of Poetry la prima e pi influente discussione sulla poesia mai
scritta in Inghilterra, essa si presenta coma una argomentazione che aspira a
convincere il lettore della nobilt della poesia sulla base del suo passato antico
e prestigioso
1.1
Le Arcadie e il romanzo pastorale
Le due Arcadie sfruttano una convenzione allegorica gi in uso nell'antichit.

La Old Arcadia completamente immersa nel genere a cui dichiara di


appartenere, ma Sidney vi immette una travolgente e innovativa trama
romanzesca presa a prestito dal romanzo greco e dal romanzo cavalleresco.
Molto meno lieve ed umoristica la New Arcadia, rimasta incompleta. Non una
revisione della Old, la New Arcadia, pur conservando personaggi e nomi,
possiede un impianto narrativo del tutto diverso dal romanzo pastorale. La
trama, innanzitutto, si complica al punto da risultare oscura e i personaggi si
moltiplicano fino ad arrivare a un centinaio; essi diventano i protagonisti di
altrettante storie che s'intrecciano con quella principale fino ad offuscarla.
L'impianto ambizioso della New Arcadi, l'aspirazione a inglobare tutti i generi
letterari, hanno fatto siche i tutori della eredit letteraria di Sidney
pubblicassero la New Arcadia piuttosto che la Old Arcadia, ritenendola pi
adatta all'immagine di un Sidney seriamente impegnato nella vita attiva del
suo tempo.
Astrophil and Stella composto da 108 sonetti che raccontano l'amore di
Astrophil (il poeta stesso) per Stella.
Nello scoprirsi innamorato, il poeta scopre anche di essere prigioniero di una
emozione che chiama schiavit, inferno, veleno. Il tentativo di liberarsene
risulta vano e al poeta non rimane altro che sottoporsi alla sua dura legge. La
retorica di questo amore ha molto a che fare con la retorica che regolava il
rapporto fra suddito e sovrano, ed essendo il sovrano una donna, il canzoniere
spesso stato interpretato come una drammatizzazione del rapporto fra
Sidney e la potente regina Elisabetta.
2. Spencer
Spencer fu costretto a mostrare il suo talento come uomo di lettere allo scopo
di ottenere incarichi nella carriera pubblica.
Nonostante la soddisfacente carriera pubblica, l'ambizione di Spencer si
manifest in primo luogo nella poesia. La sua carriera si ispira a quella di
Virgilio che dai primi esperimenti nel genere pastorale prosegue per quello pi
grandioso e impegnativo dell'epica.
Il calendario del pastore, infatti, segue il modello delle Bucoliche di Virgilio. Gli
argomenti variano per ciascuna ecloga, ma hanno generalmente a che fare con
il mondo della corte, sulla quale dotti pastori commentano i difetti morali.
Spencer viene definito il primo poeta nazionale dell'Inghilterra che mette la sua
poesia al servizio della regina. questo ci porta di conseguenza al capolavoro
di Spencer non solo dedicato, ma interamente intitolato alla regina stessa: The
Faerie Qeene, il primo poema epico inglese.
Il progetto dell'opera prevedeva dodici libri, ma Spencer ne riusc a scrivere
solo 6. Dodici il numero delle virt stabilite da Aristotele.
I primi 3 libri trattano della Santit, della Temperanza e della Castit; gli ultimi
3 dell'Amicizia, della Giustizia e della Cortesia.
L'intenzione dell'autore dichiarata esplicitamente in una lettera lettera
indirizzata a Sir Walter Ralegh: Lo scopo generale di tutto il libro dunque
quello di forgiare un gentiluomo o nobile a una virtuosa e gentile disciplina.
2.2
Gli Amoretti ed Epithalamion
Amoretti la raccolta di 89 sonetti che Spencer dedic a Elizabeth, sua
seconda moglie. L'omonimia del nome della moglie con quello della regina
permetteva al poeta ambigue giustapposizioni o nette contrapposizioni tra
amore privato e l'amore politico richiesto da Elisabetta.
Epithalamion una poesia composta di 24 stanze che celebra il matrimonio e

la felicit coniugale.
3. La lirica degli anni Novanta: Drayton
Alla domanda naturale che ci si pone di fronte alla produzione cos torrenziale
di sonetti negli anni Novanta, gli studiosi hanno risposto con alcune ipotesi
parziali. Una potrebbe riguardare l'autore di Astrophil and Stella, la cui morte
avrebbe assicurato al sonetto inglese una origine datata di nobilt di natali e di
meriti. Una seconda ipotesi potrebbe risiedere nella analogia tra discorso
amoroso e discorso politico. La preghiera, la lode, la protesta erano espressioni
che potevano rivolgersi sia all'amata che al signore mecenate, con lo scopo di
ottenerne i favori, amorosi o sociali.
Michael Drayton. Sebbene Idea sia un titolo neoplatonico, non sempre le
parole scelte per l'amata hanno intenzioni idealizzanti, e il verso melodioso e
fluido lascia il posto al ritmo spasmodico dei momenti pi drammatici di una
turbolenta storia d'amore.
Paragrafo 3: La Prosa
1. Il Romanzo: Lily
Raccontare in prosa storie inventate non era ancora diventato nel Cinquecento
inglese un modo di scrivere che potesse assurgere n a livello di genere n a
livello di poesia. In prosa si scriveva essenzialmente per istruire, per
discutere, per tradurre. Eppure in questo secolo vennero fatti i primi
esperimenti di un genere che avr un successo duraturo.
Euphues: analisi dell'intelligenza di John Lily, ha una trama inconsistente e si
presenta al lettore come una sorta di arguto dibattito inteso a dimostrare le
virt dell'intelligenza. Non per la trama o per le sue istruzioni che Euphues
ebbe un immediato successo per il suo stile passato alla storia col nome di
eufuismo. Si tratta di uno stile involuto, caratterizzato da una elaborata
struttura sintattica e da una ricchezza di digressioni erudite.
Paragrafo 4: Il Teatro
1. A Corte
Uno degli effetti della Riforma fu la soppressione del teatro religioso a causa
del trattamento blasfemo dei soggetti sacri. La sua estinzione fu lenta e
progressiva, e fu accompagnata dallo sviluppo di un genere teatrale laico,
l'Interlude. Esso prevedeva l'illustrazione drammatica di un breve episodio
attraverso il confronto fra un numero limitato di personaggi. Si pu dire che
l'Interlude inizia l dove finisce la Morality, rivolgendosi ad un pubblico scelto e
colto. In alcune occasioni prevale l'elemento comico, l'intrattenimento; ma
spesso l'intento specificatamente didattico.
Come accadeva in Europa, anche in Inghilterra il teatro fu nei primi anni della
Riforma asservito alla propaganda religiosa.
John Bale scrisse circa 20 drammi che contengono polemici argomenti
anticattolici.
Fu nelle universit di Oxford e Cambridge, dove i drammi venivano
rappresentati dagli stessi studenti, che si perfezion la struttura del dramma
inglese sulla scia del modello latino e italiano.
Quando Jasper Heywood tradusse le prime tragedie di Seneca, si apr in
Inghilterra un nuovo capitolo per la tragedia che pretendeva ora di competere
con la drammaturgia cinquecentesca del continente europeo.

Le tragedie di Seneca furono il modello del pi notevole dei drammi della corte
di Elisabetta scritto da Thomas Sackville e Thomas Norton: Gorboduc.
La tragedia indaga sulle conseguenze dell'abdicazione di Gorboduc e sulla
guerra civile che produce la mancanza di governo. L'intenzione didattica
esplicitamente dichiarata: la morte di Gorboduc, privo di eredi, lascia la
nazione nel caos; il monito alla regina vergine evidente.
Nonostante il successo di Gorboduc, non fu il teatro di corte ispirato ai classici
che si afferm negli anni successivi.
2. In Citt
Il teatro che si svilupp in Inghilterra alla fine del 1500 fu certamente
l'espressione culturale pi dirompente d'Europa. Non solo grazie al suo pi
grande esponente, Shakespeare, ma perch esso riusc a coinvolgere
praticamente tutta la popolazione inglese.
Per capire la nascita di questa espressione culturale cos ricca, bisogna dire che
la Londra del 1500 era diventata un centro economico, sociale, intellettuale,
con una variet di popolazione e con una relativa stabilit politica; tutti
elementi che furono cruciali per il successo del teatro.
Andare a teatro fu comunque un'attivit ricreativa fortemente osteggiata e
condannata dalle autorit locali e religiose. Il teatro fu ostacolato in primo
luogo dal sindaco di Londra, responsabile dell'ordine pubblico, che temeva in
questi assembramenti di folla un potenziale pericolo di rivolte.
Gli altri grandi nemici del teatro furono i moralisti e religiosi che attaccarono il
teatro perch scandalosamente immorale.
Tanta ostilit non fa che confermare il successo strepitoso dei teatri pubblici
londinesi. Il fatto che lo ottenesse prima di tutto grazie alla regina, che amava il
teatro, fu fondamentale per il suo sviluppo. Le compagnie locali poterono infatti
contare sulla protezione del governo.
La protezione del governo non fu per assoluta. In primo luogo il Privy Council
aveva l'incarico di chiudere i teatri nel caso di una epidemia di peste. Inoltre il
Master of the Revels gradualmente assunse il ruolo di censore, per cui tutti i
copioni dovevano passare al suo vaglio prima di essere messi in scena. Il
Master aveva il compito di eliminare ogni riferimento a cose o persone, per
evitare ripercussioni politiche, sociali o religiose. La conseguenza fu che solo
alcune compagnie ricevettero la licenza di recitare.
Per sottrarsi all'ostilit del governo cittadino, i primi teatri furono costruiti al di
fuori della sua giurisdizione, alla periferia di Londra.
In tutti gli anni Novanta la struttura fisica del teatro fu per lo pi quella di un
grande anfiteatro all'aperto con al centro un palcoscenico quadrato che si
protendeva in un'arena dove quasi met pubblico stava in piedi (i pi poveri).
Intorno all'arena, a cerchio, tre file sovrapposte di gallerie coperte ospitavano
gli spettatori pi ricchi.
La scenografia di questi primi teatri era quasi inesistente e gli attori dovevano
contare su sfarzosi costumi per creare l'illusione della finzione.
L'assoluta novit del teatro pubblico inglese consiste nel fatto che esso fu la
prima forma di intrattenimento organizzato che si finanzi attraverso il
pagamento anticipato di un biglietto, e non, com'era da tradizione, ricevendo
una ricompensa dopo lo spettacolo.
3. Kyd
A Thomas Kyd attribuita convenzionalmente la paternit del teatro
elisabettiano per il solo dramma che arrivato a noi, The Spanish Tragedy.

Si tratta di una tragedia di vendetta nel quale il personaggio principale decide


di vendicare la morte del figlio. L'influenza di Seneca dichiarata
esplicitamente, ma al contrario dell'attenzione di Seneca per la lettura a cui le
sue tragedie erano destinate, la tragedia di Kyd mira ad un effetto spettacolare.
A partire dalla rappresentazione del fantasma di Andrea che compare all'inizio
della scena chiedendo vendetta.
Il tema della vendetta si riveler denso di potenzialit per la costruzione di fitte
trame e passioni estreme nella produzione dei drammi successivi.
4. Marlowe
Marlowe inizi la sua carriera come spia del regno elisabettiano. Fu reclutato
quando era ancora a Cambridge, in un momento in cui si erano moltiplicati i
complotti cattolici contro il regno di Elisabetta. in questo clima politico che si
deve situare la morte di Marlowe nel 1593.
Scrisse il primo dramma quando era ancora a Cambridge: Didone, regina di
Cartagine, drammatizza l'appassionata e tragica storia d'amore fra Didone ed
Enea.
In pieno clima trionfale per la sconfitta della Invincibile Armata spagnola,
Tamerlano il Grande suscit un tale entusiasmo che Marlowe ne dovette
scrivere una seconda parte. Il dramma racconta la storia eroica di Tamerlano
che con i suoi soli meriti assurge al rango di imperatore del mondo. La vittorie
di Tamerlano sui potenti nemici dovevano far risuonare nelle orecchie del
pubblico elisabettiano la vittoria appena conseguita sulla prepotente Spagna e
quella conquista del mondo che l'Inghilterra si accingeva a strapparle.
Con La tragica storia del Dottor Faustus lo spazio si restringe dal mondo intero
allo studio di un personaggio non meno ambizioso di Tamerlano. Non si tratta
stavolta di conquistare il mondo, bens una conoscenza infinita. Dopo aver
stipulato un patto col diavolo Mefistofele e avergli venduto l'anima in cambio
della conoscenza infinita, Faustus prova un momento di felice liberazione che
assomiglia a un realizzato desiderio di onnipotenza, anche se in realt Faustus
non otterr potere e l'onore che desidera.
Altrettanto solitario il perfido Barabas, protagonista de L'ebreo di Malta.
Barabas un ricco e avido mercante escluso dalla comunit politica di Malta.
Privato della sua ricchezza dal governatore, Barabas imbastisce una serie di
trame sotterranee allo scopo di vendicarsi di lui e di tutta la popolazione
dell'isola. Finisce naturalmente male per Barabas, vittima dei suoi stessi
stratagemmi.
Al contrario dei suoi ambiziosi predecessori Edoardo II, protagonista della
tragedia Edward II, l'unico dramma storico di Marlowe, un re perdutamente
innamorato, ingiustamente passato alla storia come re debole. Edward II
narra la storia di un re del Trecento che perde il trono a causa di un amore
doppiamente trasgressivo per un uomo socialmente inferiore. L'amore assoluto
di questi due uomini sembra confermare le insinuazioni sulla omosessualit di
Marlowe, ma il fatto che Edward II non sub alcuna censura dimostra che
l'omosessualit non veniva ritenuta un peccato ne religiosamente ne
socialmente.
5. Shakespeare
(DAL LIBRO DI INGLESE)
6. Jonson
Nel 1616 apparve per la prima volta in Inghilterra un volume di opere raccolte

e curate dal suo autore: Le opere di Benjamin Jonson. Ben Jonson fu il primo
autore inglese che ebbe piena coscienza di s come scrittore e che indic ai
suoi contemporanei e ai posteri come dovevano leggere la sua opera.
Dotato di una opinione di s a dir poco elevata, Jonson fu una figura
onnipresente in ogni disputa letteraria del periodo.
Scrittore versatile e prolifico, Jonson scrisse brevi elegie, epitaffi, tributi ad
amici e ad aristocratici. Pubblic l'intera produzione poetica nelle opere
Epigrammes e The Forrest.
Per il teatro pubblico scrisse commedie e tragedie. Ma siamo molto lontani
dall'irregolare prassi del teatro elisabettiano. Qui le unit di tempo e spazio
sono osservare in modo rigoroso.
The Alchemist si svolge interamente in una casa a Londra dove Subtle e Face
fingono di essere alchimisti capaci di trasformare il metallo in oro. Ma piuttosto
che fabbricare miracoli, Subtle e Face vendono ai loro clienti la realizzazione
effimera dei loro desideri di onnipotenza.
Anche al centro di Volpone c' l'oro.
I personaggi delle commedie di Jonson possono ridursi a due categorie: gli
imbroglioni e gli imbrogliati, i furbi e i creduloni o, in altri termini, gli attori e gli
spettatori.
infatti per i creduloni che viene messa in scena la commedia. Ma non con
gli imbrogliati che Jonson chiede l'identificazione dello spettatore vero ma con
gli imbroglioni, insieme a loro che lo spettatore ride perfidamente alle spalle
dei creduloni.
Non dunque la psicologia conflittuale di personaggi tragici, n il bene n il
male il campo di indagine del teatro di Jonson. Jonson studia le eccentricit, le
assurdit, le manie e le stravaganze della societ urbana della Londra
contemporanea.
L'ideale classico e armonioso di Jonson non compare mai nella commedie, ma
si presenta nelle poesie. To Penshurst forse racchiude ed esemplifica il primato
estetico che Jonson coniuga con un certo tipo di aristocrazia. Il classicismo di
Jonson si lega a un determinato ceto sociale che non n la moltitudine
disprezzata, n la smaniosa classe dei cittadini Londra, n la superba
aristocrazia dei potenti. Contro l'eccesso e lo sfarzo, Jonson propone gli ideali
della discrezione e dell'occultamento.
Al contrario di quanto accade con Shakespeare dove re e mendicanti vivono
nello stesso universo, l'opera di Jonson risente della sua formazione classicista
e mantiene separate le classi sociali e cui dedica distinti generi: le commedie e
la satira per i cittadini, i masques e la celebrazione per i re.
Con i masques, Jonson celebra il potere dei re, e per questo vengono recitati
all'interno della corte stessa, per cui erano uomini e donne della corte a
recitare.
Queste opere venivano introdotte da un antimasque, questa prima parte
rappresentava il disordine e il male, che rimanevano sulla scena fin quando non
apparivano le forze della Virt, impersonate dai nobili, che trionfavano su di
loro ristabilendo l'ordine.
Il Seicento
Paragrafo 1: La Poesia
1. L'et giacomiana e carolina
La lirica della prima met del Seicento viene divisa in due gruppi: Metaphysical
e Cavalier.

L'appellativo storico-culturale di Cavalier allude allo stesso tempo a un dato


politico e sociale e a un elemento fondamentale di contenuto, e cio la
celebrazione di istituti, ideali e valori che sono propri della cultura aristocratica
della prima parte del Seicento. Dal punto di vista della forma, la poesia dei
Cavalieri tendenzialmente persegue l'equilibrio, la simmetria e la perfezione
metrica.
Pi specificatamente letterario il temine Metaphysical, applicato a Donne.
Oggi le caratteristiche determinanti che permettono di designare questo tipo di
lirica tendono ad essere scelte stilistiche ed espressive: la concentrazione
semantica, il wit (arguzia), l'uso del concetto non a scopo ornamentale ma
essenzialmente argomentativo.
2. Lo spazio dell'interiorit: Donne
La raccolta di liriche amorose di John Donne, i Songs and Sonnets, ha ben
poco in comune con le grandi sequenze di sonetti elisabettiane. I Songs and
Sonnets disattende le aspettative del lettore: non esiste al loro centro una
donna unica, il soggetto della comunicazione amorosa si pluralizza, tanto da
esprimere atteggiamenti anche in forte contraddizione tra loro. Manca anche
l'omogeneit metrica tra un componimento e l'altro: ciascuna poesia raggiunge
autonomamente una propria specifica saldatura di forma e contenuto.
Contemporanee ai Songs and Sonnets sono un gruppo di elegie amorose e di 5
satire.
Le satire sono tra i primi componimenti del genere in Inghilterra. Attraverso
toni di violenta derisione si estremizza la distanza ideali fra oggetti dello
sguardo e punto di osservazione. Il pessimismo sociale che emerge nelle satire
si approfondisce in anni pi maturi nella visione del disordine universale
tratteggiata nei due Anniversari. Qui il motivo elegiaco serve da pretesto e
cornice a una serie di meditazione sulla decadenza dell'universo e sul destino
dell'anima in questo mondo e nell'aldil.
Paragrafo 2: Le forme nel trapasso dal romance al novel
1. Wroth e Behn
Lady Mary Wroth un personaggio di grande rilievo alla corte di Giacomo I.
la sua Countess of Montgomery's Urania un lungo romance pastorale,
composto da una serie di racconti intrecciati. Un'impronta nuova data dalla
femminilizzazione del romanzo, che ha per protagonista la fedele Pamphilia,
incapace di recedere dal sentimento che domani la sua esistenza, la passione
per l'immeritevole Amphilanthus, e condannata, dunque, al perpetuo martirio
del cuore.
Mary Wroth disegna personaggi di donne dotate di grande nobilt d'animo e
poco a loro agio tra le costrizioni e le impostazioni sociali che le vorrebbe
forzare alla passivit e alla rassegnazione. Non pi meri oggetti di amore,
queste donne si vedono assegnata per la prima volta una soggettivit piena, il
diritto di manifestare le proprie emozioni.
Ad Aphra Behn si devono due opere narrative particolarmente significative
per l'evoluzione verso il novel.
Le Love Letters between a Nobleman and His Sister sono il primo romanzo
epistolare inglese e caratterizzato dall'approfondimento dell'aspetto psicologico
della protagonista, che si riconosce come motivata essenzialmente dal proprio
desiderio amoroso.
Il romanzo breve Oroonoko, or The Royal Slave, un testo fortemente

autobiografico, nel senso che la storia si presenta attraverso una narrazione in


prima persona, dove la narratrice si caratterizza anche come testimone oculare
della parte finale e pi tragica della vicenda. Quest'ultima ruota intorno alla
figura di un principe africano fatto schiavo dagli Inglesi con l'inganno.
Il teatro della Restaurazione
Paragrafo 1: La riapertura dei teatri
I teatri in Inghilterra restarono chiusi dal 1642 a 1660.
I puritani, protagonisti della rivoluzione che port all'abolizione della monarchia
e all'instaurazione del regime repubblicano, erano nemici giurati del teatro,
visto come luogo di perdizione.
L'assenza del palcoscenico doveva essere assai dolorosa: dopo l'intervento
delle truppe realiste a Londra nel 1660, ben tre compagnie teatrali diedero
inizio alla loro pubblica attivit. Fu questo uno dei primi aspetti della
Restaurazione monarchica; e fu il re stesso, Carlo II, a regolamentare la vita
teatrale londinese. Solo due compagnie furono autorizzate dal re a esercitare la
professione teatrale. Il problema era dove e come, dato che dei teatri
elisabettiani si era perso il ricordo.
Nel giro di qualche anno, le due compagnie si dotarono di un teatro, capaci di
ospitare un tipo di spettacolo completamente rivoluzionario. La platea, fatta a
U, conteneva 10 file di panche; sulla platea di elevavano due ordini di palchi
e sopra la galleria. Le dimensioni erano pi piccole dei teatri francesi e italiani.
La novit pi clamorosa fu rappresentata dalle scene mobili: le scene venivano
cambiate facendo scorrere dei pannelli lungo travi collocate nella parte
posteriore del palcoscenico. Nella parte anteriore gli attori agivano, avendo cos
alle spalle dei fondali dipinti che riproducevano il luogo dell'azione.
Sul palcoscenico, novit altrettanto stupefacente, nei ruoli femminili recitavano
delle attrici, e non pi dei giovani attori. Il pubblico grad subito l'innovazione,
subito sfruttata dai capocomici per inscenare quelle opere elisabettiani in cui lo
sviluppo della vicenda richiedeva che la fanciulla si travestisse da uomo.
Paragrafo 2: La tragedia e Dryden
Alla riapertura dei teatri, la tragedia elisabettiana, non poteva costituire un
modello per il presente. Lo era invece quella di Corneille, conosciuta dal re
durante i suoi anni di esilio e prontamente riproposta in traduzione inglese
come esempio per dare vita a una nuova tragedia inglese: ne nacque la heroic
tragedy.
Principale esponente della tragedia eroica fu John Dryden.
Nella tragedia eroica un ruolo fondamentale assumeva la spettacolarit, per cui
si privilegiavano ambientazioni esotiche, che davano il via libera all'invenzione
scenografica. Il tema ricorrente era quello del conflitto tra Amore e Onore, che
si realizzava per esempio nella decadente Roma, tra guerre e conflitti politici
che vedevano gli innamorati in campi diversi.
La morte non era necessaria: la tragicit stava nelle sofferenze dei due
innamorati e ammirati dagli spettatori, e applaudivano il trionfo finale del bene.
Questa era la nuova sensibilit del pubblico dell'epoca.
Nei primi 20 anni della Restaurazione furono scritte pi di 40 tragedie eroiche,
di cui 5 di Dryden, tutte caratterizzate da toni magniloquenti.
Il suo capolavoro tragico All for Love, scritto ispirandosi a Shakespeare, in
particolare Antonio e Cleopatra, passando dai 34 personaggi di Shakespeare ai
10 di Dryden. All for Love concentra tutta la sua attenzione sui due

protagonisti, in particolare Antonio: ma il personaggio si rivela privo di


profondit tragica, mentre il conflitto tra l'amore per Cleopatra e il suo dovere
di cittadino romano gi risolto sin dal titolo.
Paragrafo 3: La rinascita della commedia
Alla riapertura dei teatri il mestiere di drammaturgo doveva essere reinventato,
partendo dai nuovi esempi forniti da Spagna e Francia.
Fu lo stesso re a suggerire a Samuel Tuke, che con lui aveva condiviso l'esilio,
di adattare una movimentata commedia spagnola che, col titolo di The
Adventures of Five Hours, fu il primo successo della Restaurazione. Sull'onda
dei consensi ottenuti da Tuke si svilupp un vero e proprio sottogenere della
commedia, battezzato con il nome di Spanish Plot. In un prima fase si tratt
soprattutto di adattamenti, ma in seguito numerosissime furono le commedie
originale scritte dagli autori inglesi.
Accanto alle imitazioni e agli adattamenti, negli anni immediatamente
successivi alla riapertura dei teatri andarono in scena numerose commedie
politiche, caratterizzate dalla satira contro i puritani, si tratt comunque di
lavori modesti.
Il genere, invece, che si and affermando come commedia pi praticata negli
anni della Restaurazione fu la London Comedy. Quella della London Comedy
una categoria molto ampia, al cui interno facile distinguere tipi di commedia
assai diversi, da quella elegante, alla sex comedy e alla comedy of manners.
1. Etherege
Sir George Etherege uno dei volti che tracciarono il nuovo teatro della
Restaurazione. Drammaturgo per diletto, Etherege scrisse solo tre commedie,
ma tutte di grande rilievo teatrale.
The Comical Revenge ha innanzitutto un valore pionieristico, essendo una delle
primissime London Comedies. Ma famosa anche per una geniale trovata
linguistica. La vicenda si sviluppa infatti attraverso 4 plots intrecciati fra loro,
collocati in diversi livelli sociali, e a ciascuno di essi corrisponde un diverso
linguaggio. Il protagonista si muove da un livello all'altro, ponendo il suo
linguaggio al centro del confronto linguistico con gli altri 3: saranno lui e la sua
esperienza linguistica a risultare vincitori.
Nella successiva She Would if She Could gli elementi costitutivi della commedia
londinese sono tutti presenti. I personaggi appartengono all'alta societ della
capitale, le convenzioni e le regole mondane vengono messe in primo piano, i
due giovani protagonisti sono campioni di wit, e altrettanto lo sono le due
fanciulle che essi corteggiano. Dietro le frasi eleganti della sfida verbale poi
possibile cogliere quel contrasto tra regole sociali e desideri.
Il capolavoro di Etherege, The Man of Mode, pone al centro duella sua vicenda
due tipi di personaggio fondamentali nel teatro della Restaurazione, il fop e il
libertino. Il comportamento di questo personaggio guidato esclusivamente
dall'erotismo, che in genere si ravvedere poi nel finale.
Quello di Dorimant un erotismo in cui il piacere di conquistare una fanciulla
pari a quello che gli procura l'abbandonarla. Dorimant vede Harriet e decide di
conquistarla, e nel quinto atto corona con successo la corte di Harriet e la
madre di lei volentieri approva le nozze. Resta il dubbio che Dorimant non si sia
davvero ravveduto, e la figura di Harriet pu farci ritenere che sia cos. Bella,
intelligente, colta padrona delle regole mondane. Una delle sue armi principali
l'autocontrollo: non si scopre mai, non gli da quasi mai motivo di speranza,
tant' che sono gli amici a dover confermare a Dorimant che lei lo ama.

I costumi costituiscono l'oggetto principale della satira di Etherege. Non


casuale che a fornire titolo e sottotitolo sia un personaggio secondario, il fop, il
damerino, che costituisce il principale oggetto di ridicolo per Dorimant e i suoi
amici. Egli fa parte dello stesso gruppo sociale dei suoi derisori, ma sono i suoi
eccessi nel porsi come campione di eleganza che gli valgono le beffe degli altri
gentiluomini.
2. Wycherley
William Wycherley esord con una commedia spagnola, Love in a Wood. Si
tratta di una commedia d'intrigo, che si svolge a Londra e si conclude con un
matrimonio d'amore, il cui fine la liber.
La commedia della Restaurazione fa della riflessione sul matrimonio uno dei
suoi temi centrali.
Wycherley vedeva nella commedia e nella satira la forma teatrale per
eccellenza con cui proporre il ritratto della societ del proprio tempo. The
Country Wife racconta la vicenda di Horner, che si fa credere eunuco per poter
sedurre con pi facilit le dame della buona societ.
Dalla trama difficile dedurre quale sia l'oggetto della satira, ma i suoi sviluppi
chiariscono come Wycherley muove un attacco frontale alla forma che regola i
rapporti sociali.
3. Congreve
Il commediografo che domin la scena inglese negli ultimi anni del secolo fu
William Congreve.
Costruttore di avvincenti intrecci e di personaggi riuscitissimi, Congreve fu
soprattutto creatore di un dialogo spumeggiante e di suprema bellezza.
Sin da The Old Bachelor evidente la sua maestria nel dare vita a personaggi
perfettamente credibili che rispondono ai tipi canonici della comedy of manners
(il libertino che alla fine si ravvedere per amore, la bella e ricca fanciulla che gli
degna rivale) e l'acutezza della satira di costume: con tono scettico e
divertito Congreve colpisce sia la forma delle convenzioni del tempo, sia
l'atteggiamento nei confronti del matrimonio.
The Double Dealer ha toni fortemente satirici. Insoliti sono i due protagonisti:
Lady Touchwood, preda di una forte passione per il nipote; e l'antagonista, il
doppiogiochista, Maskwell, che si realizza nella dissimulazione. Alla fine sar
scoperto e punito; ma non dopo avere bravamente collaborato a mostrare
l'ipocrisia, la falsit che fanno corona all'istituto matrimoniale.
Di carattere solare, pur in presenza della graffiante satira di costume, invece
Love for Love, da molti considerato il capolavoro di Congreve. Ne
protagonista Valentine, che stato un libertino che si ravveduto per amore di
Angelica. Le preoccupazioni economiche e il modo di risolverle fanno tutt'uno
con la storia d'amore: il contratto amoroso sar concluso solo dopo che sar
accertata la sicurezza economica. La componente satirica affidata a Valentine
stesso, che fingendosi pazzo per amore, getta in faccia ai vari personaggi la
loro accettazione delle ipocrite convenzioni correnti.
Love for Love ebbe un successo grandissimo; ma il pubblico che l'applaudiva
chiedeva che la disinvoltura fosse mitigata da un atteggiamento moralmente
rassicurante. A dar voce a questo sentimento diffuso fu il pamphlet del
reverendo Collier contro l'immoralit del teatro.
Congreve si adatt, scrivendo uno dei testi pi belli di tutto il teatro della
Restaurazione, The Way of the World. La commedia racconta la storia del wit
Mirabell e dell'affascinante Millamant. Non ci sono veri impedimenti alle loro

nozze: il problema fare in modo che Millamant possa sposarsi conservando


tutto il suo patrimonio. Gli ostacoli sono rappresentati dalla zia di lei e da suo
genero, Fainall. Sar un documento legale, poi, a consentire il matrimonio. La
trama, pi che un racconto amoroso, fa pensare a una storia di macchinazioni
giuridiche e finanziarie.
I due personaggi pi affascinanti sono Millamant e il cattivo Fainall. Millamant
un campione di wit, ma anche capace di amabile civetterie. Fainall un cinico
libertino e un vero wit.
Il Settecento
Paragrafo 1: Definizioni
Questo periodo ricco di aspetti contrastanti e di vere e proprie contraddizioni.
Insieme al culto della ragione, si valorizza ci che irrazionale, istintivo e
soggettivo.
Il Settecento viene definito come stagione augustana e neoclassica.
La prima definizione rimanda ai fasti, sia letterari che politici, di quella che
viene considerata l'et d'oro della cultura latina, sotto il regno dell'imperatore
Augusto, che corrisponderebbe al regno di Anna e agli artisti che scrivono e si
affermano in questo periodo, e che si ispirano appunto ai grandi autori latini.
La seconda include la prima e la estende cronologicamente e culturalmente su
un periodo molto pi lungo.
Paragrafo 2: Poeti e poetesse, prosatori e saggisti
1. La poesia e la satira: Pope e Swift
Alexander Pope che compendia sul Saggio sulla Critica la teoria letteraria
neoclassica, sottesa alla interpretazione poetica aristotelica, il cui concetto
principale quello di imitazione della Natura. Questo saggio fa conoscere Pope
ai circoli letterari pi importanti.
L'adesione di Pope ai due circoli letterari pi noti del primo Settecento, di
impronta neoclassica, conferma l'interesse per le opere e le poesie dei
predecessori, sia latini che inglesi.
Una raffinata elaborazione e trasformazione dei modelli classici si trova in The
Rape of the Lock, uno dei pi grandi capolavori della poesia inglese. Tutti i
generi classici vengono rielaborati, in un complesso di riferimenti e richiami
intertestuali da tutta la tradizione letteraria.
Eloisa ed Abelardo e Elegia in memoria di una signora sfortunata trattano i temi
dell'amore e della passione con accenti di grande emotivit.
Ritroviamo un complesso di forme ed elementi della tradizione classica anche
nell'opera di Pope come traduttore dell'Iliade Omero. L'Omero di Pope non ha
come scopo quello di rendere famoso un autore sconosciuto, ma di farlo
conoscere nel linguaggio poetico del Settecento, ponendo le basi per una
rielaborazione dell'epica. La traduzione di Omero proseguir con la versione
dell'Odissea.
L'opera di Pope comprende anche il genere della satira. lo Scriblerus Club il
promotore di una sorta di campagna per mettere in ridicolo tutti i falsi gusti
nel campo del sapere.
Jonathan Swift, DAL LIBRO DI INGLESE.
Paragrafo 3: I periodici
1. Steele

The Tatler fu fondato da Richard Steele. L'orientamento era quello di


riformare i costumi e il teatro, per quanto riguardava la vita culturale. Attacco
infatti tutte quelle che considerava le immoralit della commedia della
Restaurazione. Il tono della rivista divenne via via pi impegnato, e assunse
toni da saggio moraleggiante, vuoi sui problemi dibattuti in societ, vuoi su
questioni di costume.
Due anni dopo la fondazione del Tatler, Steele fond The Spectator. Lo scopo
del giornale quello di vivacizzare la moralit. Rispetto al Tatler, lo Spectator
l'interesse si spostano dalle varie considerazioni moraleggianti a un piano di
riflessione filosofica, e l'intento principale da perseguire si rivela quello di
educare i lettori e di innalzare il livello generale del gusto.
I saggi dello Spectator spesso affrontano e semplificano i temi complessi,
consentendo la loro comprensione e diffusione, e segnalando sviluppi e
mutamenti fondamentali della cultura settecentesca.
Ma l'importanza ideologica dello Spectator fu quella di porre al centro i valori
borghesi, dichiarandone la piena dignit di classe.
2. Addison
Joseph Addison sin da giovane manifest l'interesse verso i classici.
Addison anche autore di una tragedia, Cato, in cui per, accanto alla vicenda
di Catone, tracciata anche una delicata storia d'amore, che ne garant il
successo.
Uno dei meriti principali di Addison fu quello di plasmare il gusto dei lettori
britannici per tutto il Settecento; la sua ambizione fu quella di portare la
filosofia fuori dalle stanze degli studiosi e dalle biblioteche. Il filosofo del quale
Addison propag le idee fu Locke.
L'opera di Addison anche esemplare dell'importanza assunta dalla forma del
saggio, che si afferma a partire dal Tatler, e in particolare di quello di critica
letteraria, che costituiva la parte pi importante dei periodici. La conoscenza
dei grandi scrittori non rimase appannaggio esclusivo degli studiosi di
professione, ma entr a far parte della cultura media.
Paragrafo 4: Il teatro
1. Goldsmith
Irlandese, inizia la sua carriera come traduttore e collaboratore di periodici e le
sue prime opere lo fanno emergere come uno dei personaggi pi interessanti
dell'ambiente intellettuale.
Si dedica anche al teatro: la sua prima commedia, L'uomo dal buon carattere,
non riscuote molto successo. Bizzarro, sempre ironico e trasgressivo, Goldsmith
sembra incarnare tutte le ambivalenze e le contraddizioni dell'epoca.
La rielaborazione di generi della tradizione inglese si riscontra in She Stoops to
Conquer.
fondata su equivoci, travestimenti, scherzi e ambiguit.
L'intreccio amoroso, che vede protagoniste due coppie, si snoda in una
dimensione realistica e decisamente comica, in cui per vengono affermati
valori quali la sincerit, la fedelt e l'amore, anche nel suo aspetto erotico.
Le due donne della commedia, cos come i due uomini, sono determinate e
piene di iniziative, capaci di sentimenti sinceri. Lo scioglimento dell'intreccio si
apre alla prospettiva di due matrimoni felici costruiti su solide basi.
Paragrafo 5: Il romanzo
E' questo il genere con cui il Settecento inglese viene maggiormente

identificato. L'istituzione letteraria del novel deriva da vari modelli narrativi, in


cui spesso si incrociano e si compenetrano le due tendenze divergenti del
romance, di carattere fantastico, e della history, di impronta pi realista.
Il maestro dei romanzi settecenteschi Cervantes, che, nel Don Quijote,
mantiene viva l'idea del romance proprio attraverso il realismo del libro e la
contrapposizione tra la coerenza visionaria dell'eroe e la dura realt della
Spagna del Seicento.
1. Defoe
DAL LIBRO DI INGLESE
2. Richardson
La piena affermazione del romanzo come genere avviene con l'opera narrativa
di Samuel Richardson, Pamela, o la virt premiata. L'idea originaria del libro
era quella di scrivere una serie di lettere, scambiate tra i membri della famiglia,
sui problemi quotidiani. Pamela, infatti, consiste di lettere e di una forma di
diario, di cui Richardson si presenta curatore, che raccontano le vicende di una
graziosa servetta sedicenne insidiata dal giovane padrone, e infine premiata
col matrimonio per la sua virtuosa resistenza.
Il romanzo ebbe un successo strepitoso. Le ragioni di questo successo sono da
ricercarsi nel contesto socio-culturale in cui il romanzo si situa, perch
espressione dell'ideologia della nuova borghesia mercantile.
Come il teatro, anche la narrativa condizionata dai gusti e dalle esigenze
della classe borghese, che preferisce la prosa alla poesia, chiede istruzione,
informazione, la rappresentazione della realt quotidiana.
La forma epistolare si ripete in Clarissa: ovvero, la storia di una giovane donna.
In esso si racconta della seduzione, dello stupro e infine della morte edificante
della fanciulla, vero esempio di virt in difficolt, vittima prima di una crudele,
poi di un libertino senza scrupoli.
Lo stesso spessore e profondit non si ripetono nell'ultimo di Richardson, Sir
Charles Grandison, dove il protagonista maschile un modello di onore,
sensibilit e saggezza.
3. Fielding
Henry Fielding ritenuto, insieme a Richardson, uno dei grandi creatori del
romanzo inglese. Le sue prime opere sono parodie della Pamela di Richardson,
Shamela e Joseph Andrews.
Nel 1749 appare il capolavoro di Fielding, Tom Jones, la storia di un trovatello,
che poi si riveler nipote del signore che lo accudiva, il quale si salver dalle
situazioni pericolose in cui incorso, verr reintegrato nella sua famiglia e
sposer la donna amata.
La struttura simmetrica, il procedimento per causa ed effetto e la costruzione
sintattica delle frasi, esprimono una visione armonica in cui confluiscono le
molteplici istanze della cultura settecentesco e si conciliano i suoi estremi,
razionalit e sensibilit.
Amelia, l'ultimo romanzo di Fielding, mostra una pi accentuata tendenza verso
il genere sentimentale. Luogo della vicenda la Londra cupa e corrotta; qui
che risalta la virt messa a dura prova della protagonista. Il mondo dei
sentimenti, rappresentato da Amelia, posto in contrasto con il mondo
circostante, in una opposizione che si fa emblema delle contraddizioni
ideologiche e sociali dell'Inghilterra settecentesca.

4. Sterne
Il termine sentimentale viene associato a Laurence Sterne, che nei pi
recenti studi sul romanzo settecentesco viene incluso tra gli autori di
sentimental literature: tale inclusione pu apparire fortemente limitativa, data
la straordinaria complessit e importanza di questo autore.
In realt, l'adesione al culto del sentimentalismo in Sterne a dir poco
ambiguo: la presenza dei toni sentimentali innegabile; ma altrettanto
innegabile l'ironia attraverso cui sono filtrate le storie sentimentali e la malizia
delle ricorrenti allusioni erotiche.
Tristram Shandy; il libro rese l'autore immediatamente famoso. La trama
perennemente interrotta da digressioni temporali; la relativit del tempo
dell'esperienza umana viene evidenziata dalla costante frantumazione delle
sequenze; espedienti tipografici quali asterischi, diagrammi, la presenza di
pagine bianche, contribuiscono a veicolare il senso della inafferrabilit del
reale. attraverso la soggettivit di Tristram, personaggio-narratore, che si
conoscono eventi e personaggi.
L'altra grande opera di Sterne, Viaggio sentimentale attraverso la Francia e
l'Italia, introduce nell'uso comune l'aggettivo sentimental: inizialmente questo
termine rimanda a significati diversi da quello attuale; solo dopo la met del
secolo si sposta fino a far prevalere l'aspetto emotivo.
Il Viaggio sentimentale si collega alla letteratura di viaggio , il genere pi
popolare e diffuso dell'epoca, anche se quella di Sterne una straordinaria
parodia del genere.

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