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TRACCIA DI STUDIO
Per descrivere e quantificare aspetti epidemiologici,
necessario fare uso di rapporti tra dati legati da un
nesso logico. Il risultato viene sovente moltiplicato
per un multiplo di dieci allo scopo di chiarire linformazione (un caso particolare rappresentato dalle
percentuali, ma pi frequentemente come fattore
moltiplicativo viene usato il mille).
Rapporti di derivazione
Esiste un nesso causale tra due termini tra loro non
omogenei (per esempio, tra morti e popolazione):
levento al numeratore deriva da quello espresso al
denominatore. Quando il denominatore fa riferimento a una popolazione, si parla di tassi o quozienti.
Tassi o quozienti
Indicano lintensit con cui un fenomeno si verifica.
Sono generalmente riferiti al periodo di un anno. Se
viene considerata solo una parte di popolazione di interesse particolare, si ottengono rapporti specifici.
Tassi di morbosit
Forniscono indicazioni sulla diffusione delle malattie:
prevalenza. Si tratta di una proporzione; rappresenta la quota di popolazione che in un dato
momento affetta da una data malattia;
incidenza. indicativa della velocit di diffusione
di una patologia in quanto ottenuta dal rapporto tra i nuovi casi di una patologia e la numerosit della popolazione iniziale esposta al rischio
di contrarla.
Elementi di Statistica medica - Pasquale Bruno Lantieri, Domenico Risso, Giambattista Ravera
Tassi di morbilit
Forniscono indicazioni sulla la durata di una patologia.
Tassi di mortalit
Si riferiscono alle cause di morte e si dividono in
generici, quando descrivono il fenomeno in generale, e specifici, se riguardano particolari situazioni:
generici (riferiti a tutte le cause di morte);
specifici (per una causa, oppure in base a sesso,
et ecc.).
Per effettuare confronti tra due popolazioni di diversa
struttura, sui dati si pu applicare una forma di correzione che tenga conto di tali differenze: la standardizzazione diretta (conoscendo la popolazione da
ESERCIZI
1. vero che il numero di morti in una popolazione rispetto al totale della popolazione un rapporto
di composizione?
2. Quale significato ha il coefficiente k presente nelle formule per il calcolo dei tassi?
3. Ai primi di gennaio sono stati rilevati 2726 casi di disturbi psichici in una comunit costituita da 73 228
individui. Alla fine dellanno, i casi sono risultati 3058. Calcolare il tasso di prevalenza e il tasso di incidenza dei disturbi psichici in quella comunit e la loro durata media (espressa in anni).
4. In un mese sono stati controllati i casi di infezioni ospedaliere in una struttura per lungodegenti con
260 ricoverati. Allinizio del mese, risultavano 8 casi di infezione; durante il periodo, si sono aggiunti 10 casi e al termine ve ne erano in totale 9. Calcolare prevalenza puntuale e periodale.
5. In una citt, nel 2002, sono stati diagnosticati 60 nuovi casi di diabete senile in soggetti ultracinquantenni, in aggiunta ai 412 casi preesistenti. La popolazione media nellanno ammontava a 23 519,
con il 42% di ultracinquantenni. Calcolare il tasso di morbosit a inizio periodo e quello di incidenza. Sapendo inoltre che tra gli individui gi affetti da diabete ne sono deceduti, per tale causa, 9, tutti in et pensionistica, calcolare tasso specifico di mortalit e tasso di letalit.
6. La sopravvivenza mediana, dopo la diagnosi per uno specifico tumore, stata stimata in 4 anni. Se lincidenza della malattia allanno 30 su 100 000, quante persone ne sono presumibilmente affette?
7. La popolazione residente in una citt di 200 000 abitanti, suddivisi in parti uguali tra maschi e femmine. In un dato anno, si sono verificati 1500 decessi per tutte le cause (di cui il 60% era di sesso maschile). Nello stesso anno, i casi di AIDS sono risultati 300 (200 maschi e 100 femmine) e tra questi si
sono avuti 60 decessi, 40 dei quali di soggetti di sesso maschile. Si domanda:
a) il tasso di mortalit generale della popolazione nellanno esaminato e il tasso specifico per i due
sessi;
b) il tasso specifico di mortalit per lAIDS complessivo e disaggregato per sesso;
c) il tasso di morbosit per AIDS complessivo e disaggregato per sesso;
Elementi di Statistica medica - Pasquale Bruno Lantieri, Domenico Risso, Giambattista Ravera
< 55 anni
Sesso
Popolazione
Morti
55-74 anni
> 74 anni
Totale
MF
262 121
107
265 523
26
80 179
638
103 425
315
16 795
1090
34 855
1893
359 095
1835
403 803
2234
762 898
4069
Calcolare la mortalit nei due sessi per questa malattia e commentare i risultati ottenuti.
10. In tabella figurano le numerosit di due popolazioni, suddivise per fasce det, il numero di morti e
i tassi specifici di mortalit di una popolazione standard di riferimento:
Classi et
Popolazione A
Popolazione B
< 30 anni
30-59 anni
60 anni
218 197
209 447
457 004
460 224
558 318
375 332
10,64
23,50
46,93
Totale
884 648
1 393 874
2954
3478
N. morti
Popolazione
1991
2000
678 771
636 104
2215
2321
Elementi di Statistica medica - Pasquale Bruno Lantieri, Domenico Risso, Giambattista Ravera
RISPOSTE
1. Non vero. Si tratta di un tasso di mortalit, che non un rapporto di composizione, bens di derivazione. Il numeratore non appartiene al denominatore, cio i morti non fanno pi parte della popolazione, ma ne sono derivati. Un rapporto di composizione si riferisce a due termini in cui nel denominatore compreso anche il numeratore, per esempio il numero di dipendenti femmine sul totale
dei dipendenti di una ASL, il numero dei linfociti rispetto agli elementi della serie bianca, le varie frazioni di colesterolo rispetto al colesterolo ematico totale ecc.
2. Si tratta di una costante specifica espressa come potenza in base 10 (100, 1000, 100 000 ecc.). Rappresenta un modo pi divulgativo per esprimere i risultati. Dire che si sono verificati 12 decessi su
100 000 abitanti per una determinata causa di pi immediata comprensione che esprimere lo stesso concetto affermando che il tasso di mortalit 0.00012.
Casi di disturbi psichici a gennaio
3. Prevalenza
Popolazione a gennaio
Incidenza
N. nuovi casi
Popolazione non malata
2726
k 1000 37.2
73 228
3058 2726
332
k 1000 1000 4.7
73 228 2726
70 502
37.2
Prevalenza
Durata media 7.9 8 anni.
Incidenza
4.7
4. La prevalenza puntuale si calcola in riferimento a uno specifico momento di rilevazione. In questo caso, la prevalenza puntuale pu essere valutata allinizio (t0) e alla fine (t1) del mese:
Prevalenza t0
Prevalenza t1
N. ricoverati al tempo t0
N. ricoverati al tempo t1
8
k 100 3.1%
260
9
100 3.5%.
260
La prevalenza periodale considera i casi presenti in qualsiasi momento del periodo (t0, t1):
Prevalenza t0, t1
8 10
k 100 6.9%.
260
I risultati sono espressi in percentuale (k 100 anzich labituale k 1000) per renderli pi adeguati
alla dimensione della popolazione.
5. Per il diabete senile si pu considerare come popolazione a rischio la fascia degli ultracinquantenni,
della quale si pu ricavare lammontare:
Popolazione > 50 anni 23 519 0.42 9877.98 9878.
Per cui:
Prevalenza
412
k 1000 41.7
9878
Elementi di Statistica medica - Pasquale Bruno Lantieri, Domenico Risso, Giambattista Ravera
Incidenza
Mortalit
Letalit
60
k 1000 6.3
9878 412
9
k 1000 0.9
9878
9
k 100 2.2%.
412
Se non fosse stato chiaro che i deceduti facevano parte del gruppo delle vecchie diagnosi, sarebbe
sorto il dubbio se inserire anche i nuovi casi nel denominatore della formula. In situazioni del genere,
si potrebbe considerare la popolazione ammalata a met anno, il che, ignorando il momento di insorgenza dei nuovi casi, corrisponde a considerarne la met:
Letalit
9
k 100 2.0%.
412 30
6. Se la sopravvivenza mediana viene equiparata alla durata della patologia, la prevalenza del tumore
si pu ricavare da Prevalenza Incidenza Durata.
30
Poich lincidenza vale I 1000 0.3, la prevalenza per tale patologia risulta 0.3 4 1.2.
100 000
7. Il quadro della situazione, organizzato in una tabella, il seguente:
Maschi
Femmine
Totale
100 000
100
20
600
200 000
300
60
1500
Popolazione
100 000
Malati di AIDS
200
Morti per AIDS
40
Morti per tutte le cause
900
a) M totale
1500
k 1000 7.5
200 000
M maschi
M femmine
b) M AIDS totale
900
k 1000 9
100 000
600
k 1000 6.
100 000
60
k 1000 0.3
200 000
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M AIDS maschi
M AIDS femmine
c) Morbosit AIDS
40
k 1000 0.4
100 000
20
k 1000 0.2.
100 000
300
k 1000 1.5
200 000
Morbosit AIDS M
200
k 1000 2
100 000
Morbosit AIDS F
100
k 1000 1.
100 000
d) Letalit AIDS
e)
60
k 100 20%.
300
60
k 100 4%.
1500
8. I tassi utilizzati nelle risposte da a) a d) riguardano rapporti di derivazione, cio rapporti in cui numeratore e denominatore sono eterogenei (la popolazione e i morti o i malati); il tasso del punto e)
un rapporto di composizione: il numeratore parte del denominatore ed entrambi si riferiscono alla popolazione deceduta e non alla popolazione totale (in cui sono compresi anche i non deceduti).
9. Si calcola la mortalit specifica per patologie del sistema cardiocircolatorio (mcc) e per sesso:
Mortalit maschi
1835
k 1000 5.1.
359 095
Mortalit femmine
2234
k 1000 5.5.
403 803
Apparentemente, la mortalit per malattie cardiocircolatorie sembra moderatamente superiore nelle femmine (5.5 contro 5.1); questa affermazione sarebbe valida se le due popolazioni (maschile e femminile) avessero la stessa struttura per et. Conviene utilizzare i tassi standardizzati: avendo a disposizione i dati disaggregati per classi di et, si pu confrontare la mortalit nei due sessi ricorrendo alla standardizzazione diretta dei tassi e utilizzando come popolazione standard la somma delle due popolazioni. Si calcola lincidenza nelle varie classi di et e se ne ricavano i casi attesi di morte riferendoli
alla popolazione standard.
Per esempio, per i maschi di et < 55 anni:
Mortalit
specifica maschi
107
< 55 1000 0.4
262 121
Elementi di Statistica medica - Pasquale Bruno Lantieri, Domenico Risso, Giambattista Ravera
N. morti
attese maschi
0.4
< 55 527 644 211.
1000
Le mortalit totali per sesso derivano dalla somma delle rispettive frequenze di casi attesi di ogni classe det.
Et
< 55
55-74
> 74
Totale
Sesso
Popolazione
Morti
Mortalit
Morti attese
Popolazione
standard
262 121
107
0.4
211
265 523
26
0.1
53
80 179
638
8.0
1469
103 425
315
3.0
551
16 795
1090
64.9
3352
34 855
1893
54.3
2805
527 644
183 604
51 650
A questo punto si ricavano i rapporti standardizzati di mortalit (RSM), specifici per sesso:
RSM maschi
RSM femmine
5032
k 1000 6.60%
762 898
3409
k 1000 4.47%.
762 898
Con i tassi standardizzati, la mortalit maschile risulta superiore a quella femminile, al contrario di quanto riscontrato per i tassi grezzi. Tramite lindice comparativo percentuale ICP, si calcola quanto diversa la mortalit per questa causa nei due sessi:
ICP
RSM maschi
RSM femmine
6.60
100 100 148%.
4.47
10.64
460 224 489.7
10 000
Elementi di Statistica medica - Pasquale Bruno Lantieri, Domenico Risso, Giambattista Ravera
e cos di seguito.
I risultati sono riportati in tabella:
Classi det
Tasso
( 10 000)
N. morti
attese in A
N. morti
attese in B
< 30
30-59
60
10.64
23.50
46.93
232.2
492.2
2144.7
489.7
1312.0
1761.4
2869.1
3563.1
Totale
3478
RSM(B) 0.98
3563.1
1.03
ICP 1.05.
0.98
La mortalit dalla popolazione A superiore del 5%, meno pronunciata di quanto facevano supporre i tassi grezzi di mortalit (33.39/24.95 1.338 33.8%).
11. a) Nati-mortalit
Nati morti
Nati vivi Nati morti
b) Mortalit infantile
c) Mortalit perinatale
45
k 1000 18.0.
2500
20 12 58
90
k 1000 1000 36.7.
2500 45
2455
k
45 20
65
1000 1000 26.0.
2500
2500
12. Il numero di morti passato da 2215 nel 1991 a 2321 nel 2000 registrando un incremento di 106 unit
(2321 2215) a fronte di un decremento di 42 667 abitanti.
I tassi di mortalit in questi due anni sono stati rispettivamente di:
2215
Mortalit 1991 1000 3.263
678 771
2321
Mortalit 2000 1000 3.694.
636 104
Il risultato espresso con pi decimali per una maggiore precisione nel calcolo dellincremento medio che deve essere valutato come media geometrica trattandosi di dati provenienti da rapporti.
Lincremento medio annuo del tasso di mortalit risulta, applicando i logaritmi:
QF
P
1
QI
100
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QF
P
ln 9 ln 1
QI
100
ln QF ln QI
P
ln 1
9
100
0.1119
ln 3.649 ln 3.263
1.2945 1.1826
0.0124
9
9
9
P
0.0124 ln 1
100
P
e 0.0124 1
100