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Elsa Glover

Sommario degli articoli:


pag. 2 Il principio di Indeterminatezza
4 Il ruolo di Scienza e Religione nella ricerca della Verità
5 La massa, l’energia e lo spirito
7 La saggezza dell’Universo
10 L’organizzazione del corpo
12 Macchine e uomo a confronto
14 L’invecchiamento
16 L’evoluzione
18 Il comportamento animale
20 La personalità
22 Le malformazioni di nascita
24 L’alimentazione carnea
26 Che cosa l’oroscopo natale non mostra
27 L’alcool
28 La comunicazione
31 La saggezza è uno spirito d’amore
32 Valori umani
33 La Gravità
34 I miracoli
36 Aumento di potere
38 La natura delle influenze astrologiche
40 L’Era dell’Acquario
42 Promozione dello sviluppo spirituale
44 Come fare per morire in pace
46 La strada verso la vera comunità

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Il Principio di Indeterminatezza

Nel 1820, Pierre Simon Laplace proclamò che se avesse conosciuto la posizione e la velocità di
ogni particella nell’universo, avrebbe potuto predire in principio tutte le future posizioni di tutte
le particelle e quindi tutti gli eventi futuri. A seguito di Laplace, lungo tutto il diciannovesimo
secolo, diversi altri scienziati materialisti condivisero questa opinione. La loro convinzione era
supportata dalle loro osservazioni. Data la posizione e velocità iniziale di una palla lanciata,
potevano predire il luogo del suo arrivo a terra. Data la posizione e velocità iniziale del sole e
dei pianeti, potevano predire dove ciascuno si sarebbe trovato in un tempo successivo. Perfino
oggetti caricati elettricamente sembravano obbedire all’inesorabile legge, così che date la loro
posizione e velocità iniziale, si sarebbe potuto prevedere la loro posizione finale. L’opinione di
Laplace portò la gente a convincersi che il mondo operava esclusivamente in accordo con le
leggi, che ciò che sarebbe successo fosse già predeterminato, e che gli uomini non avevano
alcun controllo sia sul loro proprio futuro che sul futuro del mondo.
Con l’avvicinarsi del ventesimo secolo, gli scienziati iniziarono ad osservare alcune cose che
cominciavano ad intaccare la loro fiducia e la loro capacità (in principio) di predire tutti i futuri
eventi. Nell’esperimento dell’effetto fotoelettrico (1887), nell’esperimento Franck-Hertz (1914),
nell’esperimento effetto Compton (1922) e nell’esperimento della diffrazione elettronica
(1927), gli elettroni e le onde luminose non si comportavano nel modo che la teoria classica
prevedeva. Le conclusioni che all’epoca diedero gli scienziati materialisti furono:
1] La luce si muove nello spazio come un’onda (che si propaga su una data regione dello
spazio), ma quando la luce interagisce con qualcosa, particelle localizzate (chiamate fotoni)
appaiono all’interno dell’onda. La posizione in cui un fotone all’interno di un’onda luminosa non
può essere predetto, nonostante si possa definire la probabilità relativa che il protone appaia in
una data regione.
2] Un elettrone si muove lungo lo spazio come un’onda, ma quando l’elettrone interagisce con
qualcosa, appare una particella localizzata all’interno dell’onda-elettrone. Come con il fotone, si
possono solo fare calcoli di probabilità sul luogo all’interno dell’onda-elettrone la particella-
elettrone apparirà.
3] Similmente, altre particelle elementari (come i protoni e i neutroni) si muovono attraverso
lo spazio come onde e interagiscono come particelle.
Dal quadro dell’onda-particella sulla luce e la materia nacque il Principio di Indeterminatezza,
introdotto per primo da Werner Heisenberg nel 1927. Diamo "delta x" a rappresentare
l’ampiezza di un’onda. Quindi l’indeterminatezza sul luogo nel quale l’onda può apparire sarà
anch’esso "delta x". Si può localizzare dove una particella apparirà sistemando le cose in modo
tale che l’onda-particella sia molto stretta. Ciò che Heisenberg notò fu che più stretta diventa
l’onda, più crescerà l’incertezza della velocità che l’onda può dare alla particella da essa creata.
In formula algebrica, il Principio di Indeterminatezza di Heisenberg afferma che:

dove "delta v" è l’incertezza della velocità di una particella, "delta x" è l’incertezza della
posizione della particella, "m" è la massa della particella, e h=6.626 x 10 alla meno 34a
potenza Js. Così, gli scienziati fisici arrivarono alla conclusione che è impossibile conoscere
esattamente sia la posizione che la velocità di una particella. Se non possiamo conoscere con
precisione velocità e posizione iniziale delle particelle nell’universo, e se le particelle (mentre
non stanno interagendo) possono sparire (divenendo onde) e riapparire in qualche luogo
imprevedibile, allora l’opinione di Laplace che tutti i futuri eventi possono (in principio) essere
previsti non è più sostenibile.
Gli scienziati materialisti attribuiscono l’apparire delle particelle in un luogo o in un altro al
"caso" perché sono capaci solo di fare predizioni di probabilità. Albert Einstein, tuttavia,
affermò nel 1947: "Io non credo che Dio giochi a dadi con il mondo." Quello che appare come
caso agli scienziati materialisti non appare come caso ai chiaroveggenti, che possono vedere
poteri superiori all’opera. I chiaroveggenti vedono molte forze intelligenti che lavorano nel

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mondo. Ogni persona ha uno Spirito (talvolta chiamato Ego) che può dirigere il corpo fisico
denso secondo la propria volontà. Anche gli animali e le piante hanno degli Ego, sebbene i loro
Ego abbiano capacità minori di dirigere i loro corpi fisici densi rispetto all’Ego dell’uomo. Vi sono
anche angeli che aiutano a dirigere i processi di riproduzione e di crescita, e arcangeli che
aiutano a dirigere le migrazioni e la costruzione di abitazioni e altre attività istintive degli
animali, e la formazione di costumi, credi, e attività comuni di nazioni e popoli. Vi sono gli
Angeli del Destino che dirigono le esperienze che le persone incontrano nella vita in modo tale
che ciascuno riceva esattamente ciò di cui ha bisogno per il proprio sviluppo.
Nella Verità non vi possono essere contraddizioni. Fintantoché vi è una verità della scienza
materiale, e fintantoché vi è una verità della religione, le due possono vivere in armonia fianco
a fianco una con l’altra. Lo sviluppo del Principio di Indeterminatezza da parte della scienza
materiale ha portato la scienza di un gradino più vicina alla Verità, e ha fatto posto nella teoria
scientifica ad una interazione dello Spirito con la materia, che la religione deve ancora
compiere.

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Il Ruolo di Scienza e Religione nella Ricerca della Verità

L’uomo possiede organi di senso coi quali fare osservazioni del mondo fisico. Dopo aver fatto
molte osservazioni, inizia a vedere dei modelli in ciò che osserva. Vede che l’acqua scende
verso il basso, che i corpi celesti seguono dati percorsi, che l’elettricità che passa attraverso un
filo metallico produce calore, e talvolta la luce, ecc. Quindi egli sviluppa delle "leggi", che sono
definizioni dei campioni osservati. Sviluppa anche delle teorie, che mirano a spiegare perché le
cose avvengono in quel modo. Spesso queste teorie coinvolgono cose non percepibili, ma che
sono accettate come vere se le spiegazioni che le accompagnano sono ragionevoli. Nessuno ha
mai visto la gravità (o un "campo gravitazionale", come direbbero gli scienziati), ma noi
"spieghiamo" che la ragione per cui l’acqua scende verso il basso e che gli oggetti vicini alla
terra cadono se qualcosa non li sostiene, è quella spinta gravitazionale che agisce su di essi.
Nessuno ha mai visto un elettrone, ma gli effetti di calore di una corrente elettrica si possono
spiegare dicendo che la corrente elettrica è causata dal movimento di elettroni e che questo
movimento possiede energia cinetica (altra cosa invisibile) e che quando gli elettroni collidono
con gli atomi nel ferro, la loro energia cinetica si trasforma in energia di calore. Così, poiché gli
elettroni aiutano a trovare una spiegazione per gli effetti di calore delle correnti elettriche e per
altri fenomeni, gli elettroni diventano parte della teoria e sono accettati.
Questo processo di osservare il mondo materiale e di ricavarne leggi e teorie viene chiamato
"scienza materiale" la scienza materiale ha dei limiti. Essa è basata sulle percezioni dei sensi
fisici dalle quali viene dedotta. Vi sono però alcune cose che non si possono percepire, né
dedurre fisicamente. È necessaria la Religione per completare il quadro. Alcuni individui sono
chiaroveggenti, cioè sono capaci di percepire i mondi superfisici. Hanno osservato questi mondi
e le loro attività e hanno sviluppato e descritto le leggi che appartengono ai mondi superfisici.
Coloro che ancora non riescono a fare queste osservazioni da se stessi possono conoscere i
mondi superfisici solo se vogliono accettare le affermazioni dei chiaroveggenti per fede. La
scienza materiale è consapevole delle relazioni di causa-effetto, ma non può scoprire la guida
delle Influenze Spirituali che controllano ciò che accade sulla Terra. I chiaroveggenti dicono che
i fatti naturali (vulcani, terremoti, i sistemi di illuminazione e riscaldamento) sono azioni volute
dalle gerarchie divine. I chiaroveggenti dicono che persino noi stessi siamo guidati, in modo
che qualsiasi cosa incontriamo nella vita era destinata ad essere qualcosa con cui dovevamo
imparare a trattare allo scopo di avanzare nella nostra evoluzione. la scienza materiale ha
notato che se il corpo A spinge il corpo B, allora il corpo B restituisce la spinta al corpo A con
una forza uguale e contraria, ma la scienza materiale non può fare alcuna affermazione sulle
reazioni che sottostanno a quelle spinte osservate direttamente. Il chiaroveggente dice che
quando la persona A influenza la persona B a livello emozionale, mentale o spirituale, questa
influenza tornerà indietro e sarà più tardi sentita dalla persona A.
Col tempo, ogni persona svilupperà i propri poteri chiaroveggenti. Quello che viene ora
conosciuto tramite la religione sarà allora diventato parte della scienza. Fino ad allora, tuttavia,
religione e scienza saranno complementari una all’altra. Entrambe sono necessarie per un
quadro completo della Verità.

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La massa, l’energia e lo spirito

La massa è una proprietà della materia che rende difficile alla stessa l’accelerazione. La
Seconda Legge di Newton afferma che l’accelerazione di un oggetto è uguale alla forza agente
su quell’oggetto diviso la massa dll’oggetto stesso. lo possiamo scrivere nel seguente modo:

dove "m" è la massa di un oggetto, "F" è la forza agente sull’oggetto, ed "a" è l’accelerazione
dell’oggetto. Da questa equazione possiamo vedere che quando una data forza agisce su un
corpo, maggiore è la massa del corpo minore sarà l’accelerazione prodotta. A causa della
maggiore massa di un camion rispetto a quella dei un’automobile, il camion non riesce a
raggiungere la massima velocità tanto presto quanto l’automobile, e neppure il camion in
movimento può arrestarsi tanto rapidamente quanto l’automobile. La massa influenza anche la
forza di gravità (peso). Più massa possiede un oggetto, con maggior forza dovrà essere spinto
dalla forza gravitazionale in un dato luogo, cioè maggior peso possiederà in quel luogo. Poiché
un camion possiede più massa di un’automobile, è più difficile sollevare un camion (spingere
contro la gravità) piuttosto che alzare un’automobile.
Gli scienziati materialisti generalmente accettano la realtà esclusivamente della massa. Essi
possono sentire una resistenza quando la spingono e possono pesarla, quindi ne accettano
volentieri l’esistenza.
Supponiamo di prendere un blocco di ghiaccio. Il ghiaccio possiede una massa ed è necessaria
una forza per spingerlo o sollevarlo. Supponiamo di porre il ghiaccio su di un piatto e di
riscaldarlo.

Col tempo il ghiaccio si scioglierà. Se continuiamo a riscaldare, diverrà vapore e sparirà dal
piatto.
In effetti, tutti gli oggetti dotati di massa possono essere trasformati in vapore se viene loro
applicato calore sufficiente, quindi possono essere fatti sparire. Lo scienziato materiale ha
imparato ad estendere la propria immaginazione fino ad accettare la sparizione occasionale di
una parte di ciò che egli considera reale. Egli nota che anche quando la materia vaporizza e
sparisce, può essere fatta ricondensare fino a farla riapparire. Una cosa interessante rispetto a
questo processo consiste nel fatto che la massa totale del sistema rimane costante perfino nel
corso della parte invisibile dello stesso. se viene vaporizzato un chilogrammo di ghiaccio, e se
tutto il vapore viene raccolto e ricristallizzato, il blocco di ghiaccio che risulterà possiederà
ancora la massa di un chilogrammo. Poiché il vapore conserva la proprietà di massa senza
perderne, è stato dato credito all’idea che il vapore, sebbene invisibile, è tanto reale quanto lo
è il solido dal quale è stato prodotto.
Con l’arrivo del ventesimo secolo, l’immaginazione degli scienziati materiali fu estesa fino ad un
passo ulteriore. Nel 1905, Albert Einstein teorizzò che massa ed energia sarebbero
intercambiabili secondo l’equazione

dove "E" rappresenta la somma di energia necessaria per produrre una massa "m," e c=2.998
X 10[all’8.a potenza] m/s. Alternativamente, "E" è la somma di energia che può essere
prodotta da una massa "m". L’equazione massa-energia di Einstein è stata verificata
sperimentalmente sia nelle reazioni nucleari che nelle reazioni delle particelle elementari. È
stato osservato che la massa può essere prodotta da radiazioni elettromagnetiche in cui sono
chiamati eventi di "produzione accoppiata". Se una radiazione elettromagnetica con sufficiente
energia (che è priva di massa) passa vicino ad un nucleo pesante, si possono produrre un
elettrone e un anti-elettrone (entrambi dotati di massa). La presenza di un nucleo è necessaria
allo scopo di assorbire qualcosa del momentum della reazione. In modo simile, si possono
produrre un protone e un anti-protone, o un neutrone e un anti-neutrone, o qualsiasi altra
particella e corrispondente antiparticella. Alcuni hanno teorizzato che questo fu il modo in cui la

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materia fu originariamente creata. Inversamente, quando una particella e una antiparticella ne
incontrano un’altra, esse spariscono e rimane solo la reazione elettromagnetica priva di massa.
Nei processi di annichilimento accoppiato, non solo la massa diventa invisibile, ma la massa
stessa cessa di esistere. È interessante notare, tuttavia, che anche quando la massa cessa di
esistere, la massa totale più l’energia divisa per “C” al quadrato rimane costante. Se fosse
convertito un chilogrammo di massa in pura (priva di massa) energia sottoforma di radiazione
elettromagnetica, e se tutta questa radiazione fosse catturata e fossero date le condizioni
adatte, sarebbe teoricamente possibile produrre nuovamente da essa un chilogrammo di massa
(un grande numero di difficoltà dovrebbero essere superate se qualcuno volesse davvero
tentare di farlo). Il fatto che una radiazione elettromagnetica conservi la proprietà di massa-
energia senza perderla, dà credito all’idea che la radiazione elettromagnetica, perfino essendo
priva di massa e non potendola spingere, tirare o pesare, è tanto reale quanto lo sono le
particelle dotate di massa.
La radiazione possiede dell’energia. Viene detto che un sistema possiede energia se ha la
capacità di provocare dei cambiamenti in se stesso o in cose esterne. Le onde
elettromagnetiche si sa che possiedono energia perché possono produrre correnti elettriche
(come fanno le onde radio e TV nell’incontrare le antenne), possono riscaldare degli oggetti
(come fanno i raggi solari e le microonde), possono provocare reazioni chimiche (come fanno i
raggi del sole quando colpiscono le foglie delle piante o la pelle umana), ecc. Così la capacità di
produrre effetti è stata accettata quale parte della realtà dagli scienziati materialisti.
Il chiaroveggente, quando investiga queste materie, è in accordo con le conclusioni dello
scienziato materiale e può inoltre dare qualche sguardo ulteriore. Laddove lo scienziato
materiale potrebbe unicamente dedurre la realtà del vapore e delle onde elettromagnetiche, il
chiaroveggente può direttamente vedere sia il vapore che le onde elettromagnetiche e quindi
confermarne la realtà. Il chiaroveggente classifica il vapore come appartenente alla Regione
Chimica del Mondo Fisico, nel cui Mondo si trovano anche i solidi e i liquidi. Le onde
elettromagnetiche e gli altri campi di forza che agiscono sulle particelle della Regione Chimica
si trovano nella Regione Eterica del Mondo Fisico. Inoltre, il chiaroveggente può vedere e
lavorare in stati ancora più sottili della materia man mano che egli accresce la sua coscienza
fino a ciò che è chiamato il Mondo del Desiderio e il Mondo del Pensiero. Questi mondi superiori
sono per il chiaroveggente tanto reali come lo sono gli oggetti solidi per lo scienziato materiale.
[Il Mondo del Desiderio e il Mondo del Pensiero vengono definiti come "superiori" rispetto al
Mondo Fisico perché la materia vibra in essi ad un tasso superiore rispetto alla materia fisica
(proprio come gli atomi nei gas vibrano ad un tasso superiore rispetto agli atomi dei liquidi, i
quali a loro volta vibrano ad un tasso superiore rispetto agli atomi dei solidi.) Dal punto di vista
dello spazio, il Mondo Fisico, il Mondo del Desiderio e il Mondo del Pensiero si interpenetrano
fra loro (come fanno i solidi, i liquidi ed i gas nel Mondo Fisico).] Il chiaroveggente Max Heindel
afferma che la materia (sia nel Mondo Fisico che nei mondi superiori) è spirito cristallizzato, e
che l’energia (in tutti i mondi) è lo stesso spirito non ancora cristallizzato. Materia ed energia
sono riconosciute dai chiaroveggenti come parti di un’unica realtà: lo spirito.

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La Saggezza dell’Universo

In Proverbi 3:19 è scritto: "Il Signore ha fondato la terra con la sapienza, ha consolidato i cieli
con intelligenza." Gli scienziati materiali hanno fatto molte osservazioni di ciò che vi è
nell’universo e di come funzionano le cose. Queste osservazioni danno evidenza della
saggezza? Per rispondere a questa domanda, dobbiamo avere dei mezzi che ci permettono di
riconoscere la saggezza quando la incontriamo. Un modo per riconoscere se vi è saggezza
nell’attuale universo consiste nel compararlo (immaginarlo) con altri universi possibili, e vedere
se le cose funzionano meglio nell’universo attuale o in quelli alternativi.
Nell’universo corrente, due delle particelle fondamentali da cui la materia è composta sono
l’elettrone e il protone. Si osserva che queste particelle si attraggono a vicenda grazie ad una
forza chiamata elettrica. A che cosa somiglierebbe l’universo se non vi fossero forze fra le
particelle? Tutte le particelle dell’universo volerebbero in giro e nessuna forma potrebbe essere
costruita. Se una consiste nel dare un significato alla creazione fisica, occorre poter mettere
insieme le particelle per creare delle forme. Così, l’esistenza delle forze elettriche dimostra
saggezza.
Nell’universo attuale, la forza elettrica non è capace di tenere insieme due protoni, ma c’è
un’altra forza, chiamata forza nucleare, che è capace di farlo. A cosa somiglierebbe l’universo
se i protoni non potessero essere tenuti insieme? Allora l’unico elemento dell’universo sarebbe
l’idrogeno (che consiste in un protone che orbita attorno ad un elettrone). Se ci fosse un solo
elemento nell’universo, la possibilità della creazione di strutture complesse con proprietà
differenti sarebbe limitata. Così, il mondo materiale è un mondo migliore grazie all’esistenza
della forza nucleare.
Quando alcuni protoni si tengono assieme e attraggono elettroni nell’orbita attorno a se stessi,
il risultato è chiamato atomo. Tutti gli atomi con lo stesso numero di protoni sono chiamati con
lo stesso nome di elemento. Ad esempio, tutti gli atomi con sei protoni sono chiamati atomi di
carbonio, tutti gli atomi con ventisei protoni sono chiamati ferro, tutti gli atomi con
settantanove protoni sono chiamati oro, ecc. Si è osservato che nell’universo attuale i
movimenti degli elettroni attorno ai protoni sono governati da quelle che vengono chiamate
"onde quanto-meccaniche." Esse permettono agli elettroni di entrare solo in certe orbite
attorno ai protoni. A cosa somiglierebbe il mondo se queste onde non governassero i
movimenti degli elettroni? Prima di tutto, nemmeno due atomi di un elemento avrebbero le
stesse proprietà chimiche. Un atomo d’oro avrebbe i propri elettroni posizionati diversamente
rispetto ad un altro atomo d’oro, così che ciascun atomo avrebbe proprietà diverse. Inoltre, gli
atomi sarebbero capaci di cambiare continuamente le loro proprietà. Ogni volta che un atomo
collidesse con un altro atomo, gli elettroni degli atomi sarebbero spinti in orbite diverse e gli
atomi muterebbero le loro proprietà. Gli atomi che formavano un minuto fa un solido
potrebbero diventare un liquido o un gas il minuto dopo, o potrebbero diventare da solido
fragile a solido elastico, o da sostanza non infiammabile a sostanza infiammabile, ecc. Una tale
instabilità nel mondo non potrebbe portare all’edificazione di forme fisiche utili. Così le onde
quanto-meccaniche che governano i movimenti degli elettroni adempiono ad una funzione utile
e dimostrano saggezza.
Quando due o più atomi si uniscono, il risultato viene chiamato una molecola. Dalle molecole
sono costruiti i diversi corpi delle piante, degli animali e dell’uomo. Gli uomini ottengono i
materiali per i loro corpi cibandosi di piante. Si è osservato che i corpi umani non sono costruiti
da pezzi masticati di frutti e verdure. Se lo fossero, le strutture possibili del corpo sarebbero
del tutto limitate. Vi potete immaginare di costruire le arterie e le vene e i capillari con piccolo
pezzi di sedano, tenuti insieme forse con del miele e della farina? È saggio che il corpo umano
sia in grado di ridurre il cibo nelle sue parti componenti con cui ricostruire nuove molecole che
serviranno ai suoi scopi. Ogni molecola può essere demolita se scaldata sufficientemente. Ma
se il corpo umano dovesse tentare di demolire le particelle di cibo con il calore, allora tutte le
molecole in quella regione sarebbero demolite. Ciò non sarebbe saggio, perchè mentre il cibo
ha bisogno di essere demolito, le altre molecole hanno bisogno di essere preservate o edificate
dalle particelle di cibo. I mezzi attraverso cui il corpo demolisce il cibo ed edifica le molecole di
cui ha bisogno evitano i problemi suddetti.

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All’interno del corpo vi sono molecole che sono chiamate enzimi. Vi sono molti tipi diversi di
enzimi. Per ciascun tipo di molecola che deve essere demolita, c’è un enzima specifico che può
impossessarsi e rompere solo quel tipo di molecola, e nessun’altra. Inoltre, per ciascuna piccola
molecola che deve essere costruita, c’è un enzima che è capace di impossessarsi degli specifici
componenti necessari, ignorando tutte le altre sostanze presenti, e spingere insieme questi
componenti fino alla loro unione. Così, il corpo è specializzato nel demolire alcune molecole che
non può usare e nell’edificarne altre che può usare.
Gli enzimi sono in grado di unire alcuni componenti per creare una piccola molecola. La
molecola di proteina media di cui il corpo umano ha bisogno contiene una catena di circa 400
aminoacidi, tutti sistemati in una configurazione specifica. Il compito di mettere assieme una
tale molecola è troppo grande per un enzima. Vi sono all’interno del corpo alcune molecole
(chiamate molecole DNA), che hanno, in forma codificata, le configurazioni secondo cui le varie
proteine del corpo devono essere messe assieme. Così il corpo umano può ricavare per sé i tipi
di molecole di cui ha bisogno. E neppure queste molecole che costruiscono altre molecole
smettono di lavorare e di costruire continuamente delle proteine (in un corpo sano). Vi sono
altri tipi di molecole (chiamate geni regolatori, repressori e operatori) capaci di sentire se una
particolare proteina è necessaria e di stimolarne la produzione qualora lo fosse, o di reprimerne
la produzione in caso contrario. È efficiente (e perciò saggio) per il corpo non disperdere le
proprie energie producendo cose di cui non ha bisogno.
Quando cominciamo a guardare alla struttura dei vari organi e sistemi all’interno del corpo
umano, troviamo ulteriore evidenza di questa saggezza. Il corpo, attraverso il sangue, è
capace di trasportare ossigeno ed elementi nutrienti a tutte le cellule del corpo e di portare via
dalle stesse tutti i prodotti di rifiuto. Senza la circolazione del sangue, le cellule somiglierebbero
ad una stufa non alimentata con nuovo combustibile o aria, dalla quale non fossero rimosse le
ceneri. Presto si spegnerebbe.
Non solo il corpo umano possiede tutte le caratteristiche necessarie a funzionare nel mondo
fisico, ma possiede anche molte caratteristiche che ne massimizzano la capacità di funzionare.
Le ossa sono composte di sostanza compatta vicino alla superficie e una mescola di materiale
poroso all’interno, che dà forza senza aumentarne il peso. I polmoni (con i loro alveoli), gli
intestini (con i loro villi), e i sistemi circolatori (con i loro capillari) possiedono delle branchie
che ne massimizzano le aree di superficie, che accrescono l’efficienza e l’assorbimento di
materiali da queste superfici. Il naso è costruito in modo tale che è capace di scaldare e filtrare
la polvere da tutta l’aria respirata, in modo da non danneggiare i polmoni. Le palpebre degli
occhi si possono chiudere quando si avvicinano particelle che potrebbero colpire l’occhi o
quando la luce nell’occhio non è desiderata. La pelle è capace di sudare quando il corpo è
surriscaldato, in modo che esso venga raffreddato dall’evaporazione. I capillari nel sistema
circolatorio hanno la caratteristica di potersi aprire e chiudere secondo necessità, in modo di
portare più sangue ad alcune parti del corpo. Ciò consente al corpo di operare con minor
sangue di quanto ne sarebbe necessario se tutti i capillari dovessero fornirlo sempre di sangue.
Le corde vocali, assieme alla lingua e alle labbra, permettono di fare non solo suoni, ma suoni
controllati (parole). Per di più, il corpo ha molte parti "di ricambio", in modo di poter continuare
a funzionare perfino con alcune parti ferite. Il corpo può continuare a vivere e funzionare
efficacemente perfino senza metà cervello, un rene, un polmone, tre quarti del fegato, e quasi
l’ottanta per cento del piccolo intestino.
Procedendo nel nostro esame dell’universo, volgiamo l’attenzione alla Terra e al Sole. Il Sole
brilla sulla Terra e la fornisce di energia. Senza questo influsso, tutte l’acqua gelerebbe, nessun
vento potrebbe soffiare, nessuna pianta crescere, e gli animali e l’uomo non potrebbero vivere.
Il metodo di produzione dell’energia nel Sole sono le radiazioni nucleari, che convertono la
massa in energia. Questo metodo di produrre energia è talmente efficiente che il Sole può
irradiare energia circa allo stesso tasso per un periodo di circa dieci miliardi di anni. Così la vita
sulla Terra ha il tempo sufficiente per sviluppare e devolvere le complesse forme vitali. Al
confronto, se il Sole producesse la propria energia attraverso reazioni chimiche (come avviene
con il fuoco ordinario da carbone o gas), il Sole con la sua massa attuale non potrebbe
continuare l’emissione dei energia attuale per più di 1400 anni. Così, il metodo nucleare di
produzione di energia è il più saggio. La collocazione e i movimenti della Terra mostrano pure
saggezza. La Terra è alla distanza adatta dal Sole (non troppo lontana e non troppo vicina) e
possiede gli adatti moti rotatorio e di rivoluzione per provvedere alle forme vitali con la giusta

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quantità di radiazioni solari e per promuoverne la vita e l’evoluzione. L’atmosfera della Terra
contiene l’ossigeno necessario alla respirazione degli animali e dell’uomo. Se tutte le forme di
vita respirassero ossigeno ed emettessero anidride carbonica (come fanno gli animali e gli
uomini), la scorta di ossigeno ben presto si esaurirebbe. Le piante, tuttavia, prendono anidride
carbonica ed emettono ossigeno mantenendo così stabile la situazione. Se la gravità fosse la
sola forza ad agire sull’acqua, tutte le acque si verserebbero negli oceani e le piante e gli
animali sulla terra morirebbero. L’acqua ha, tuttavia, la proprietà di evaporare dall’oceano. I
venti, energizzati dal Sole, trasportano allora il vapore acqueo sulla terraferma dove si
condensa e cade in forma di pioggia. Così le piante ottengono l’acqua di cui hanno bisogno, e i
fiumi e i ruscelli forniscono animali e uomini di acqua fresca. Tutti questi processi operano
assieme per produrre un ambiente stabile per lo sviluppo della vita sulla Terra per un lungo
periodo di tempo. Considerando la natura lenta dell’evoluzione degli esseri coinvolti, ciò
dimostra saggezza.
Col tempo, tutte le forme "muoiono" e si dissolvono. Anche questo è saggio. I corpi delle
piante, degli animali e dell’uomo, nonostante mostrino saggezza nella loro struttura, ancora
non sono perfetti. È perciò un bene per gli spiriti che abitano queste forme, dopo che hanno
ottenuta tutto l’esperienza possibile da una forma, abbandonarla e costruirne una di migliore.
Perfino i soli si esauriscono e i sistemi solari si dissolvono col tempo. Viene allora un tempo in
cui il sistema solare ha vissuto la sua utilità e si deve dissolvere, così da poter essere
ricostruito in una maniera ancora più perfetta.
Noi uomini lavoriamo assieme alle altre gerarchie creatrici. È bene per noi riconoscere che cosa
è saggio nella creazione, per non cambiare ciò che già è buono, rendendo le cose peggiori
anziché migliori.

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L’organizzazione del corpo

Gli scienziati materialisti hanno osservato qualità di regolarità e di organizzazione nei corpi
delle creature viventi. Come ha notato il botanico Edmund W. Sinnot (capitolo 2 del suo lavoro
La Creatività e la sua Coltivazione):
“Le cose viventi sono organismi. Un organismo è, prima di tutto, un sistema organizzato di
strutture ed attività. Non è una massa informe di parti e processi semi-indipendenti, ma è
tenuto insieme da un controllo coordinato… Il cibo entra in esso e viene composto… Come i
tessuti vengono scartati, la materia lascia nuovamente l’organismo… Tuttavia non muta il
sistema vivente poiché una serie di processi regolatori dell’organismo lo mantengono…
L’organismo vivente ha… il proprio ciclo specifico di sviluppo progressivo e creativo. Il
cambiamento continuo è la nota chiave di questo ciclo; non è un cambiamento privo di guida,
ma un cambiamento che si muove verso una meta ben definita: l’individuo maturo e il
completamento del ciclo… Il corso normale dello sviluppo verso una meta particolare può
essere bloccato e alterato in vari modi… (ma) l’organismo mostra una tendenza persistente ad
arrivare alla meta…
La punta di un germoglio che cresce su una pianta, tagliata e messa in acqua o nella sabbia,
rigenererà il perduto sistema delle radici. Vari organi degli animali (se perduti) saranno
restaurati: le chele di un granchio, parti di larve anfibie, le code dei vermi, gli occhi dei
serpenti, ecc…”
Nello stesso libro, al capitolo 3, l’architetto Alden B. Dow sottolinea che più variati sono i
blocchi-base disponibili per fare qualche cosa, più variata può essere la struttura di quella cosa.
Egli nota che in natura vi sono molte varietà di atomi e molecole e che vi sono perciò miriadi di
modi possibili di combinazioni. Conclude: “Per questa ragione non sono sorpreso della
creatività e dell’individualità trovata nelle strutture naturali. Sono tuttavia stupito che con tuta
questa capacità creativa la natura voglia conformarsi quel tanto che basta per produrre una
cosa che possiamo riconoscere come può essere una comune margherita. Se i blocchi-base
sono simili, posso vedere come ci dovrebbe essere un tipo comune di carattere fra le forme
individuali. Ad esempio, una casa costruita con mattoni è una casa di mattoni, e una casa
costruita di legno è una casa di legno. Questo, indubbiamente, è ciò che chiamiamo genetica,
ma non rende conto della similarità delle forme di tutte le margherite.”
Gli scienziati materialisti sono imbarazzati. Che cosa dona l’organizzazione all’organismo? Che
cosa dirige lo sviluppo e la guarigione dell’organismo? Che cosa rende gli organismi di un
particolare tipo conformi ad un campione riconoscibile, nonostante le varianti che possono
avvenire all’interno del campione generale? I chiaroveggenti possono vedere le forze-guida che
dirigono questi fenomeni, e ciò può dare risposta a queste domande.
I chiaroveggenti notano che una distinzione ha dapprima bisogno di essere fatta fra il corpo e
lo spirito. Lo spirito è tanto separato e distinto dalla propria forma quanto il muratore lo è ed è
personalmente indipendente dalla casa che costruisce per essere da lui occupata. È lo spirito
che modella la forma come espressione di sé.
Lo spirito costruisce corpi con saggezza, scopi e premeditazione. Esso concepisce mentalmente
le varie funzione che desidera che quel corpo sia capace di svolgere, quindi crea varie strutture
all’interno del corpo capaci di effettuare dette funzioni. Così, i corpi non sono il risultato di una
fortunata combinazione di atomi, piuttosto sono il risultato di una attenta pianificazione. Per
questo vediamo organizzazione negli organismi.
I corpi fisici densi sono in grado di crescere verso una forma specifica e di guarire se stessi
qualora la loro forma venga danneggiata perché lo spirito ha creato una matrice di campi di
forza eterici (detta corpo vitale), che dirige il collocamento delle particelle dense immesse nel
corpo fisico (come cibo). Se prendiamo una tavola con delle tacche e vi facciamo correre sopra
delle biglie, queste seguiranno l’andamento delle tacche. Analogamente, gli atomi seguono i
punti di forza del corpo vitale. Durante la crescita, i punti del corpo vitale assumono un
processo di riempimento di atomi. Se un tessuto viene tagliato via o un organo asportato, e se
il corpo vitale è intatto, l’organo ricrescerà affinché la regione della matrice si riempia
nuovamente. Così, il corpo vitale rende atto l’organismo a svilupparsi verso una forma
predeterminata e a guarirsi.

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La ragione della somiglianza delle forme è che molte forme possono essere create da un
modello mentale unico. Una volta che gli spiriti creatori hanno creato mentalmente un
campione fondamentale di margherita, questo stesso campione è stato usato nella creazione di
tutte le margherite. Inizialmente, un campione fondamentale fu creato per la forma umana. Col
tempo, furono fatte modificazioni in questo campione, così che risultarono distinti campioni
fondamentali per ciascuna razza e nazione. Gli uomini hanno raggiunto oggi lo stadio della loro
evoluzione nel quale sono capaci di fare individualmente un lavoro creativo. Così gli spiriti
umani hanno iniziato a modificare individualmente le strutture dei loro corpi, in modo che
ciascuno è diventato riconoscibilmente diverso da tutti gli altri.
Ovunque in natura possiamo vedere, se ci facciamo caso, l’evidenza della saggezza, dell’ordine,
della relazione fra le parti e della progressione verso obiettivi.
Tennyson era ripieno di queste meraviglie della natura quando scrisse:

Fiore nella fessura del muro,


io ti strappo dalla tua fessura,
ti tengo qui, con tutte le radici, nella mia mano,
piccolo fiore – ma se potessi comprendere
che cosa sei, con tutte le radici, nella tua totalità,
saprei anche che cosa Dio e l’uomo sono.

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Macchine e uomo a confronto

Viviamo in un’era di alta tecnologia nella quale le macchine sono state sviluppate al punto di
poter vedere (telecamere), udire e parlare (registratori), piantano, coltivano, innaffiano e
raccolgono il cibo, assistono in molti processi di fabbricazione, si muovono sul terreno
(automobili) e nell’aria (aeroplani) e conducono processi logici (computer). Questi risultati
hanno portato molti a chiedersi se le macchine potessero essere costruite in modo tale da fare
tutto ciò che fanno gli uomini, e molti ricercatori hanno lavorato allo scopo di sviluppare
macchine capaci di rivaleggiare con l’uomo. Questi tentativi, nonostante avessero prodotto
macchine dalle capacità strabilianti, hanno anche incontrato profondi problemi. Hubert L.
Dreyfus, nel suo libro “Che cosa i computer non possono fare”, ha fatto uno studio esauriente
sui limiti dei computer (e quindi anche sulle macchine controllate da computer). Egli nota che
le aree principali nelle quali i computer non sono capaci di competere con l’uomo sono: 1)
vedere uno scopo e agire con uno scopo; 2) vedere un quadro d’insieme e mettere in relazione
una parte con l’insieme; 3) riempire dettagli non visti o non specificati basandosi sul senso di
un insieme; 4) decidere cosa è rilevante e ignorare il superfluo; 5) vedere le similitudini fra le
situazioni.
I chiaroveggenti possono fornire informazioni aggiuntive sul motivo per cui le macchine non
possono compiere le cose che fanno gli umani. I chiaroveggenti possono vedere che gli uomini
hanno, oltre al loro corpo fisico denso, un corpo vitale, un corpo del desiderio, una mente
concreta, uno Spirito Umano, uno Spirito Vitale, uno Spirito Divino. Le macchine non
possiedono questi corpi e spiriti superiori e l’uomo, nel suo presente stato di evoluzione, non
ha ancora la capacità di incorporare nelle macchine questi corpi e spiriti. Di conseguenza, le
macchine non saranno in grado di esprimere le caratteristiche che derivano da questi corpi
funzionando attraverso il corpo denso. L’azione del corpo vitale nel corpo denso abilita
quest’ultimo ad assimilare il cibo, ad espellere qualsiasi sostanza non necessaria, a crescere
sano e a riprodursi. L’azione del corpo del desiderio nei corpi denso e vitale permettono i
sentimenti di amore e odio, simpatia e antipatia, scopo e devozione. L’azione della mente
abilita a creare un’immagine di una situazione d’insieme nella quale sono correlate tutte le
parti. La mente può anche operare intuitivamente (raccogliendo idee e significati che non sono
stati esplicitati) e creativamente.
Lo Spirito Umano (che opera nella regione del pensiero astratto) può dirigere laddove l’azione
lo richiede nelle circostanze in cui si presenta. Ad esempio, le “regole” d’azione che una
persona usa nel luogo di lavoro possono essere del tutto diverse dalle “regole” d’azione usate
in una festa. Ciò che è adatto in una circostanza può non esserlo in un’altra. I robot
generalmente devono operare sotto condizioni specifiche e ben delineate, e non possono farlo
in condizioni diverse da quelle per le quali sono stati costruiti.
Lo Spirito Vitale dona una sensazione intuitiva di cosa sia giusto o sbagliato, di cosa sia buono
o cattivo e di cosa sia utile o inutile. La saggezza contenuta dello Spirito Vitale è l’essenza
estratta da molte vite sulla Terra. Lo Spirito Divino dona la capacità di dire “io voglio” e di agire
consapevolmente e con iniziativa.
Quando leggono il piano per il futuro evolutivo dell’uomo, i chiaroveggenti ci dicono che nel
Periodo di Giove l’uomo svilupperà la capacità di dotare le macchine che creano di corpi vitali.
Nel Periodo di Venere l’uomo svilupperà la capacità di dotare le macchine che creano anche di
un corpo del desiderio. Nel Periodo di Vulcano l’uomo svilupperà la capacità di aggiungere una
mente alle macchine che crea. Allora i sogni attuali di creare corpi viventi, senzienti e pensanti
saranno adempiuti. Gli spiriti che abitano questi corpi non saranno, tuttavia, creati dall’uomo.
Essi esistono già e semplicemente useranno quei corpi come abitazioni nelle quali lavorare ed
evolvere.
Il trabocchetto principale per le persone in un’età tecnologica non risiede nel creare
supermacchine. L’esercizio intellettuale è un bene per la mente, e le macchine possono
adempiere a compiti che gli uomini non compiono di buon grado. Il trabocchetto principale
risiede nel vedere che le macchine adempiono a (alcuni) compiti umani e dedurre che gli
uomini non sono nient’altro che macchine, e quindi accingersi a trattare gli uomini come si
trattano le macchine. Dobbiamo sforzarci sempre di tenere a mente il fatto che gli uomini sono
scintille di Dio, degni del nostro massimo rispetto e costante meraviglia. Tutti gli uomini,

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nonostante appaiano attualmente intellettualmente e spiritualmente ciechi, hanno un
potenziale infinito, e attraverso il
processo evolutivo un giorno diverranno
tutto amore, tutta saggezza e creatori, allo
stesso livello del Cristo.

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L’invecchiamento

Gli scienziati materialisti hanno osservato che i corpi umani, col tempo, incontrano un processo
di invecchiamento. Il corpo diventa impedito da depositi terrosi. Le cellule dei vari organi
(cuore, reni, cervello, ecc.) si indeboliscono, così che la loro capacità di funzionare diminuisce.
Le pareti delle arterie perdono elasticità e aumentano di spessore, cosa che causa difficoltà al
sangue di fluire. Le ossa tendono a perdere forza.
Gli scienziati materialisti hanno studiato dei mezzi che ritardano il processo di invecchiamento.
Per rallentare l’impedimento del corpo a causa di depositi minerali, si possono usare bevande e
cibo che contengono poco materiale terroso, come acqua distillata, latte, verdura e frutta
fresche. Si ha anche bisogno di mantenere buona l’eliminazione, così che il materiale terroso
entrato possa essere eliminato il più rapidamente possibile. Per rallentare il processo di
indebolimento delle cellule, sono importanti la vitamina C, la vitamina E e l’acido pantotenico.
L’acido pantotenico si trova nel lievito fermentato, nelle patate, nei piselli, nel riso scuro, nei
semi di girasole e nella farina integrale. La vitamina C si trova in tutta la frutta fresca e nelle
verdure. La vitamina E si trova nei cereali integrali, nella verdura dalle foglie verdi, nelle noci,
nei fagioli e nei piselli. Anche altre vitamine B, il selenio e gli aminoacidi cisteina, metionina e
ornitina aiutano a prevenire l’indebo-limento delle cellule. I grassi insaturi (poiché contengono
radicali liberi) possono provocare l’indebolimento cellulare. Per rallentare l’indurimento e
l’ispessimento delle pareti delle arterie, occorre evitare di assumere troppo colesterolo e
grasso. A questo scopo, bisognerebbe limitare l’assunzione di latte grasso, carne grassa, torli
d’uovo, olio di cocco, margarina e oli in genere. Latte schiumato può essere usato al posto del
latte intero. Cereali, noci e legumi possono essere usati al posto di cibi carnei. Anche l’esercizio
aiuta a tenere basso il livello del colesterolo.
Allo scopo di impedire alle ossa di perdere forza, occorre esercizio e quantità idonee di
vitamina C e di calcio. Buona fonte di calcio è il latte, la soia, le verdure dalle foglie verdi, i
semi di sesamo, le mandorle, e i semi di girasole. La vitamina D (nelle uova, nel latte, nei semi
germogliati, nei funghi, nei semi di girasole e nei raggi solari) e l’aminoacido lisina aiutano
l’assorbimento del calcio.

Gli scienziati materialisti possono solo dare dei suggerimenti per rallentare il processo
dell’invec-chiamento. Non riescono ancora ad arrestarlo. Ci troviamo ancora nella situazione
annotata da Henry Wadsworth Longfellow quando scrisse:

l’arte è lunga e passeggero il tempo,


e i nostri cuori, seppur prodi e forti,
ancora, come sommessi tamburi, battono
marce funebri verso la tomba.

Gli scienziati materialisti hanno notato che non solo i corpi umani sottostanno
all’invecchiamento, ma anche i corpi degli animali e delle piante, fino a che giunge la morte. La
Terra invecchia mentre i suoi depositi di carbone, petrolio, gas e minerali che sono minati ed
utilizzati, e mentre le sue montagne sono demolite e trasportate dall’acqua corrente fino al
mare, e mentre all’interno gradualmente si raffredda. Il sole invecchia mentre irradia calore e
luce nello spazio; per restaurare il calore e la luce perduti, esso brucia stabilmente del
combustibile nucleare al suo interno. Ogni giorno, il nostro sole brucia dalla 10a alla 13a
potenza delle sue dalle 10 alle 27 tonnellate di potenza combustibile del suo centro. La riserva
di combustibile è limitata. Un giorno, dopo circa 10 miliardi di anni dal tempo in cui iniziò a
bruciare combustibile (circa 5 miliardi di anni da oggi), il sole esaurirà il suo combustibile
nucleare. Allora si raffredderà e alla fine cesserà di brillare.

Gli scienziati materialisti hanno, di fatto, osservato che tutti i processi irreversibili dell’universo
conducono all’invecchiamento dell’universo. Ciò è riassunto nella cosiddetta Seconda Legge
della termodinamica, la quale afferma che “in ogni processo irreversibile, aumenta l’entropia
dell’univer-so”. Entropia è un termine tecnico che ha una definizione matematica in certo modo
complicata, ma in breve l’entropia è la misura del disordine fisico nell’universo. Quando un
foglio di carta è stracciato in pezzettini, la carta stracciata ha più disordine del foglio intero. La
Seconda Legge nota che possiamo cominciare con un foglio intero e poi stracciarlo, ma non
possiamo cominciare con un foglio stracciato e farlo tornare insieme di nuovo senza sacrificare

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l’ordine di qualcos’altro per compiere il processo. Se un essere umano spende le sue energie
per rimettere insieme il foglio, l’aumento di ordine della carta sarà minore della diminuzione di
ordine causata dal consumo di piante (e talvolta animali) allo scopo di avere l’energia per
rimettere insieme la carta. Così il disordine dell’universo aumenta e l’universo invecchia.

I chiaroveggenti possono dare una visione ulteriore del processo di invecchiamento. Essi
vedono che mentre le attività terrestri dell’uomo causano invecchiamento del corpo denso,
esse causano anche crescita della sua anima. La registrazione delle attività terrene è
depositata nel corpo vitale. Questa registrazione contiene sia ciò che facemmo che gli effetti
delle nostre azioni sugli altri. Col tempo, lo spirito rivede queste registrazioni, volontariamente
durante la vita nell’esercizio di retrospezione, oppure automaticamente dopo la morte.
(L’esercizio di registrazione coinvolge il riesame degli avvenimenti di ciascun giorno dopo
esserci ritirati per la notte prima di addormentarci. Gli avvenimenti sono rivisti in ordine
inverso rispetto all’ordine in cui si verificarono, così che si vedono per primi gli effetti, e in
seguito le cause. Nel rivedere gli avvenimenti, si suppone che si cerchi di sentire quali effetti
hanno provocato le proprie azioni nelle altre persone, e di valutare se le proprie azioni furono
buone o cattive). Quando si rivede la registrazione, le azioni sono notate e i loro effetti sono
sentiti, e lo spirito ne estrae dall’esperienza complessiva le conclusioni su cosa sia bene e cosa
sia male, su cosa sia giusto e su cosa sia sbagliato, e su cosa sia degno e su cosa sia indegno.
Lo spirito conserva queste conclusioni e quindi cresce in saggezza e potere. Il processo di
invecchiamento, che sembra essere un continuo declino dal punto di vista fisico, è visto essere
come crescita e miglioramento continui dal punto di vista spirituale. Come disse Paolo (1 Cor.
15:44), “Si semina un corpo fisico e si raccoglie un corpo (anima) spirituale”, e (2 Cor. 4:16),
“Se anche il nostro uomo esteriore si va disfacendo, quello interiore si rinnova di giorno in
giorno”.

Il chiaroveggente può anche vedere che, nonostante il corpo denso invecchi, il modello
secondo il quale il corpo denso fu costruito rimane intatto nel tempo. Quando il corpo denso è
invecchiato al punto in cui è diventato impossibile abitarlo, lo spirito lo lascia, ma porta con sé
il modello secondo cui fu fatto il corpo denso. Lo spirito può effettuare dei cambiamenti nel
modello se vi ha notato dei difetti, e quindi usa questo modello per costruire un nuovo corpo
all’interno del grembo di una nuova madre. Anche se i corpi declinano durante il tempo di una
vita sulla Terra, la tendenza dal tempo di una vita ad un altro sulla Terra è di un continuo
miglioramento.

Analogamente, il Sistema Solare si può ritirare dalla manifestazione quando “ha finito la corsa”
e ha bisogno di ottenere un nuovo inizio con rinnovato impeto e scopo.

Poiché le cose fisiche sembrano essere in un continuo stato di declino, qualcuno può diventare
pessimista e perdere la speranza se focalizza la sua attenzione solo sul fisico. Sforziamoci
perciò di tenere sempre in mente che lo spirito è in un continuo stato di crescita, e che noi ci
stiamo passo dopo passo movendo verso uno stato di gloria al di là di ogni comprensione.

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L’evoluzione

Basandosi sulle loro osservazioni della natura sui processi di decadimento nucleare, gli
scienziati materialisti hanno dedotto diverse leggi intorno a questo fenomeno. Applicando
queste leggi a differenti materiali, è possibile dedurre per quanto tempo il processo di
decadimento nucleare si è svolto in modo incontrastato all’interno del materiale stesso. In
questo modo il tempo dalla solidificazione di una roccia o il tempo dalla morte di una pianta o
di un animale possono determinarsi da una campione della roccia, della pianta o dell’animale.
Usando queste procedure, gli scienziati hanno trovato che le rocce lunari sono stimate vecchie
fra i cinque e i sei miliardi di anni e le più antiche rocce terrestri fra i tre e i cinque miliardi di
anni. I fossili dei corpi delle piante e degli animali hanno mostrato un’età di più di 560 milioni
di anni. Quando vengono ordinati questi fossili secondo il tempo in cui si sono formati, si può
osservare che nei primi tempi solo le forme di vita più semplici erano presenti, e che col
passare del tempo apparivano forme sempre più complesse. I fossili più antichi sono le alghe,
le meduse, alcuni coralli e i vermi primitivi. Più tardi apparvero i primi animali marini dotati di
conchiglia, successivamente i primi pesci, quindi i primi anfibi, poi i primi rettili, poi i primi
uccelli, poi i primi mammiferi, più tardi ancora apparvero i primi uomini.
Lo scienziato materialista impara sul passato facendo osservazioni presenti e quindi
estrapolando il passato secondo le leggi scientifiche come lui le ha apprese. Ovviamente
questo metodo ha dei limiti in ordine a quanto indietro è possibile andare e in ordine alla
precisione. Il chiaroveggente può studiare il passato con maggiore precisione e può spingersi
più indietro dello scienziato materialista perché egli può leggere la registrazione del passato,
che è depositata nei mondi superfisici. Lo scienziato materialista non può vedere i poteri
superfisici che diressero lo sviluppo dei processi fisici, ma il chiaroveggente può vedere quello
che questi poteri fecero, quindi può aiutarci a completare il quadro.
Il chiaroveggente Max Heindel dà un resoconto dettagliato dell’evoluzione della Terra e delle
forme viventi su di essa e degli spiriti che operano in queste forme viventi nella Cosmogonia
dei Rosacroce. Egli inizia il suo resoconto in un tempo che precede persino l’esistenza
dell’attuale Sistema Solare. Ci dice come la presente umanità, nel più remoto passato, era
formata da esseri spirituali all’interno di Dio, e non aveva alcun corpo denso o sentimenti o
pensieri come li possediamo oggi. Non avevamo autocoscienza e nessuna capacità di esercitare
l’iniziativa. Per aiutarci a sviluppare l’autocoscienza, diverse gerarchie creatrici all’interno di Dio
ci aiutarono a costruire i corpi attraverso molti e lunghi passaggi, lavorando attraverso i corpi
per un periodo, per poi lasciarli, modificare i piani di edificazione del corpo e quindi
nuovamente ricostruirlo. Questo continuò per molte ere prima addirittura della formazione
della nostra Terra attuale. Gli spiriti che abitano i corpi degli animali odierni furono anch’essi
aiutati ad iniziare l’apprendimento nella costruzione dei corpi prima della Terra attuale, ma
iniziarono generalmente dopo dell’umanità di oggi. Gli spiriti che abitano i corpi delle piante
attuali furono a loro volta aiutati ad iniziare l’apprendimento di costruire i loro corpi prima
dell’esistenza della Terra d’oggi, ma iniziarono generalmente più tardi degli odierni animali.
Il chiaroveggente afferma che i gradini nella costruzione delle forme vitali sull’attuale Terra si
svolsero come segue: Primi gli umani (con l’aiuto di diverse gerarchie creatrici) costruirono le
forme minerali (differenti combinazioni atomiche e molecolari e forme di cristalli). Quindi gli
umani lasciarono le forme minerali e costruirono (aiutati) forme vegetali e lavorarono
attraverso e dentro di esse. Poi lasciarono le forme vegetali e costruirono (aiutati) forme
animali, quindi finalmente costruirono (aiutati) le forme umane, e stanno tuttora costruendo e
migliorando queste forme. Una volta che una forma è stata costruita, essa si può riprodurre
(mediante la generazione) e altri spiriti possono abitare la forma originariamente destinata ad
altri. Così gli spiriti degli animali e della piante iniziarono a funzionare sulla Terra entrando
nelle forme originariamente costruite da e per gli umani. Essendo meno avanzati, gli animali e
le piante non potrebbero fare lo stesso nei corpi che possedevano gli umani, così sotto la cura
degli spiriti degli animali e dei vegetali (e degli spiriti superiori che li guidano), le forme che
avevano preso dagli umani talvolta iniziarono a degenerare. Ad esempio, dopo che il corpo di
una "scimmia primitiva" era stato formato dagli umani, alcune di queste forme corporee
(abitate da spiriti umani) furono migliorate fino alla forma umana attuale, e altre (abitate da
spiriti animali) degenerarono fino alla forma attuale. Col tempo, naturalmente, man mano che
gli spiriti degli animali continuano a lavorare attraverso le loro forme, impareranno
gradualmente a migliorarle..

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Gli scienziati materialisti hanno osservato che il campione genetico della prole differisce
talvolta dal campione genetico dei genitori. Gli scienziati materialisti non possono vedere i
poteri che dirigono i mutamenti nel campione genetico poiché questi poteri trovano la loro
origine nei mondi superfisici. Max Heindel descrive nel dettaglio le molte gerarchie creatrici che
hanno diretto e che stanno dirigendo i processi di costruzione del corpo. Queste gerarchie
creatrici edificano con uno scopo. Esse tentano di rendere i corpi adatti ad esseri che
rispondano sempre più alla Volontà degli Spiriti che li abitano. Noi, come umani, apparteniamo
alle gerarchie creatrici e lavoriamo a migliorare le forme dei corpi sia degli animali che delle
piante. La maggior parte di questo lavoro è svolto nell’intervallo fra le nostre vite, quando la
nostra coscienza è focalizzata nei mondi superiori.
Alcune nuove forme sono costruite e alcune si estinguono, alcune avanzano e altre
degenerano. La cosa importante da tenere in mente, tuttavia, è che gli spiriti non degenerano
mai e che essi evolvono continuamente (in generale). La legge fondamentale dell’evoluzione è
"Avanti, verso l’alto per sempre”.

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Il comportamento animale

Quando si confrontano con nuovi problemi che non hanno in precedenza mai incontrato, essi o
nessuno della loro specie, gli animali generalmente mostrano poca o nessuna capacità
ragionevole nel tentativo di trovare una soluzione, e semplicemente tentano alcuni movimenti
nella sola speranza che in qualche modo possano ottenere il risultato voluto. Gli animali,
tuttavia, frequentemente sono in possesso di modelli di comportamento capaci di risolvere i
loro problemi comuni nella vita, che sono così complessi da rendere difficile per gli scienziati
materialisti determinare il modo in cui l’animale, privo di ragione, è arrivato a un tale modello
di comportamento. Ad esempio, vi è una specie di ragni che ottiene il cibo costruendo una rete
elastica, trattenendone il centro indietro in modo da costituire una forma a cono, e quindi di
lasciarla quando un insetto volante si avvicina, così che essa scatta e lo cattura (v/ John Paul
Scott, “Animal Behavior”).
La lontra di mare che vive nelle coste occidentali del Nord America si immerge per trovare
cozze, molluschi e aragoste. Quando ne porta una in superficie, porta con sé anche una roccia
piatta, quindi giace sulla propria schiena sull’acqua, si mette la roccia sul petto, prende la
preda con entrambe le zampe e la sbatte con forza contro la roccia fino a quando non si rompe
la conchiglia (v/ idem).
Alcuni scienziati materialisti teorizzano che in passato qualche ragno o orca di mare si siano
imbattuti nel loro modello di comportamento “per caso”, e questo sia proseguito nel tempo
visto che si dimostrava efficace. La prole e la comunità di questo particolare ragno o di questa
orca di mare possono quindi avere appreso quel tipo di azione per imitazione. Vi sono, tuttavia,
alcuni modelli complessi di azioni che gli animali di una specie osservata portano avanti, pur
non avendo essi mai visto altri animali della stessa specie. Ad esempio, l’ameba è un animale
unicellulare privo di organi di senso e perciò senza i mezzi necessari per vedere gli altri ameba.
Eppure tutti gli ameba hanno una “saggezza” simile per la cattura delle prede. Se la preda si
muove e quindi passibile di fuga, la circonda con un vasto abbraccio in modo di non disturbarla
prematuramente. Una volta tranquillizzata la preda, la circonda più strettamente. Se la preda è
qualcosa che di solito si muove su di un piano orizzontale, l’ameba inizia a circondarlo
dapprima su questo piano, e poi le taglia la via di fuga verticale (v/ Margaret F. Washburn,
“The Animal Mind”).
Alcuni zigoli indaco furono separati dagli altri esemplari in tenera età e tenuti segregati. Se non
venivano esposti al cielo notturno fin da piccoli, non sapevano in quale direzione viaggiare in
autunno. Se venivano esposti al cielo notturno o anche ad un cielo artificiale di un planetario in
tenera età, allora erano capaci di scegliere correttamente la direzione meridionale per la loro
migrazione autunnale (v/ Scott, idem). Come arrivassero alla loro scelta di direzione
meridionale gli zigoli indaco, pur privi della scia degli altri uccelli, rimane per gli scienziati
materialisti un mistero.
Altro rimarchevole esempio di un modello complesso di comportamento che i membri di una
specie portano avanti senza avere osservato altri membri è la costruzione del nido da parte di
alcuni uccelli d’Australia. Il maschio scava un buco nella sabbia quando si fa tardo inverno, lo
riempie di vegetazione e lo copre con una collinetta di sabbia. La decomposizione scalda la
sabbia, arriva la femmina sulla collinetta, si accoppia e depone un uovo molto grande circa una
volta alla settimana. Il maschio copre ciascun uovo con la sabbia e visita quotidianamente la
collinetta, scoprendo il nido e saggiando la temperatura ficcando nella sabbia il becco aperto.
Se diventa troppo calda, l’uccello apre prima il nido alla mattina e gratta via la sabbia calda.
Con l’avanzare dell’estate, meno calore la vegetazione decomposta irradia, e l’uccello impila
sempre più profondamente la sabbia allo scopo di fornirla di insolazione. Più avanti in autunno,
il terreno comincia a rinfrescarsi, e l’uccello tiene caldo il nido aprendolo durante le ore
mediane della giornata e graffiando dentro di esso la sabbia che è stata riscaldata dal sole. In
questo modo, riesce a mantenere il nido ad una temperatura relativamente costante di 33°C
durante la stagione con i giorni più lunghi. Nel processo di incubazione, quest’uccello può
costruire un monticello di sabbia largo quattro metri e mezzo e alto un metro, e spostare una
gran quantità di sabbia ogni giorno. Quando l’uovo si schiude, i pulcini si aprono la via
attraverso un metro circa di sabbia, lasciano il nido e si inoltrano fra gli arbusti in cerca di cibo.
Essi non restano a guardarsi attorno per osservare le attività dei genitori, eppure una volta
cresciuti mettono in atto le stesse procedure (v/ Scott, idem).
I chiaroveggenti possono vedere una parte di realtà che gli scienziati materialisti non possono
vedere, e in questo modo essi possono fornire delle informazioni riguardo la sorgente di

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saggezza degli animali che rimane un enigma per lo scienziato materiale. Secondo i
chiaroveggenti, ciascun animale possiede uno spirito individuale. Essi concordano con gli
scienziati materialisti sul fatto che gli spiriti degli animali non hanno sviluppato il potere di
pensiero capace di risolvere problemi. I chiaroveggenti, però, vedono anche che un arcangelo
è associato ad ogni specie o tribù animale. L’arcangelo della specie è collegato a ciascun
membro attraverso un cordone argenteo composto di sostanza del Mondo del Pensiero. Per
mezzo di questo cordone argenteo, l’arcangelo può inviare comandi all’animale, cosicché da
dirigerlo in ogni data circostanza. L’arcangelo è in contatto con la saggezza cosmica, e può
quindi portare modelli di comportamento che incorporano saggezza per gli animali a lui
sottoposti.
È l’arcangelo incaricato dei ragni che guida questi a costruire ed agire nelle loro reti “a fionda”.
È l’arcangelo incaricato delle lontre di mare che le guida ad usare la pietra per spezzare le
conchiglie dei mitili. È l’arcangelo incaricato delle ameba che le guida nella loro caccia alle
prede. È l’arcangelo incaricato degli zigoli indaco che li aiuta a determinare in quale direzione
volare osservando le stelle. È l’arcangelo incaricato degli uccelli australiani che li guida nella
costruzione e nella cura dei loro nidi.
L’arcangelo di ciascuna specie animale designa i modelli d’azione per quella specie, allo scopo
di promuoverne il benessere. Talvolta gli individui di una specie incontrano circostanze non
comuni, per le quali il modello di risposte non è adatto. Allora gli individui possono avere
bisogno di risposte specializzate. Se un animale mangia una cosa particolare che gli provoca
una reazione spiacevole, quell’individuo imparerà a stare lontano da quel tipo di cibo. La guida
degli arcangeli non impedisce od ostacola il bisogno di apprendere per il singolo animale.
Una illustrazione interessante dell’apprendimento individuale che gli animali innestano è stata
ottenuta osservando le taccole, uccelli simili ai corvi. Una taccola inesperta che compone il suo
primo nido, inizialmente raccoglie quasi ogni cosa, compresi pezzi di ghiaccio, lampadine e
rami inutili. Una taccola alle prese con un potenziale nido tenta di spingere l’oggetto negli altri
materiali già raccolti. Se non riesce ad inserire l’oggetto, lo scarta. I tipi di materiali che sono
stati scartati una volta non saranno più raccolti. La maggior parte delle taccole diventano col
tempo specialisti, raccogliendo rami di una sola specie di piante che appaiono produrre
materiale speciali per “buoni” nidi (v/ John Alcock, Animal behavior).
Un bambino ha bisogno della cura dei suoi genitori per assicurargli le necessità della vita e
tenerlo lontano dai pericoli. Ma durante gli anni delle cure genitoriali, il bambino cresce,
sviluppando la propria abilità, e impara intorno al mondo in modo che col tempo sarà capace di
prendersi cura di sé. Analogamente, durante gli anni in cui gli animali sono diretti dagli
arcangeli anch’essi sviluppano le loro abilità in modo che col tempo supereranno il bisogno di
direzione da parte degli arcangeli. I chiaroveggenti possono vedere che gli spiriti degli animali
non sono diversi, essenzialmente, dagli spiriti umani. Gli spiriti degli animali sono solo meno
evoluti. Gli animali sono, così, in verità, i nostri “fratelli” minori, e degni del nostro rispetto e
compassione.

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La personalità

Gli scienziati materialisti osservano che la personalità è influenzata, prima di tutto, dalla
struttura e composizione del corpo, il quale è influenzato per via ereditaria, da quello che la
madre inserisce nel proprio corpo durante la gravidanza, e dalla dieta dopo la nascita. I
bambini hanno la metà dei loro geni dalla madre e metà dal padre, e i geni determinano le
caratteristiche maggiori della struttura del corpo. I materiali dai quali il corpo del bambino
viene formato provengono dal corpo della madre. Per costruire un corpo forte e sano del
piccolo, la madre ha bisogno di un apporto appropriato di proteine, vitamine e minerali. Se la
dieta della madre non contiene sufficienti proteine, ne può derivare un ritardo mentale nel
bambino. Se la madre fuma, il corpo del bambino si svilupperà più lentamente e forse potrà
nascere prematuramente, cosa che accresce il rischio di deformità (specialmente fessure
palatali o labiali). Se la madre assume medicine o droghe, vi è il pericolo di uno sviluppo
scorretto del corpo del piccolo. Dopo la nascita, è necessaria una nutrizione adatta per un
corretto sviluppo e funzionamento. La mancanza di vitamina B nella dieta è stata messa in
relazione con irritabilità, depressione e smemoratezza. Il consumo di alcol porta ad una bassa
capacità di formarsi corretti giudizi, diminuisce la memoria e cala l’autocontrollo. Le droghe
possono influenzare le capacità emotive e razionali. Il monossido di carbonio nelle sigarette
diminuisce la capacità di trasportare ossigeno del sangue, cosa che riduce l’ossigeno che
giunge al cervello, con calo di attenzione e abilità cognitive.
Gli scienziati materialisti osservano che anche l’ambiente influenza la personalità di una
persona.
Ciò che ci circonda fisicamente, i libri che leggiamo, quello che si vede alla TV, le persone con
le quali ci troviamo, tutte queste cose possono influenzarci. L’ambiente fisico stimola lo
sviluppo della personalità attraverso i vari tipi di problemi che presenta e le difficoltà che si
devono superare. Dai libri e dalla televisione si vedono esempi di come altri hanno agito in
svariate circostanze, cosa che può portare all’emulazione. Le compagnie non portano solo
esempi da imitare, ma danno anche il retroterra delle proprie azioni quando si esprimono con
approvazione o disapprovazione, o se premiano o puniscono determinate azioni. Gli scienziati
materialisti hanno osservato che le persone tendono a fare ciò che premia e a non fare cose
che provocano loro effetti che considerano indesiderabili.
La personalità dunque dipende solo dall’eredi-tarietà, dallo sviluppo del corpo durante la
gravidanza, dalla dieta, dall’ambiente fisico, dai modelli che si osservano e dai condizionamenti
che si sono ricevuti sottoforma di premi e punizioni? Queste sono tutte le influenze che gli
scienziati materialisti hanno investigato, ma il chiaroveggente può vedere delle ulteriori
influenze.
Il chiaroveggente può vedere che ciascun Ego ha una lunga storia precedente il momento del
concepimento, e che in questo tempo precedente il concepimento ha sviluppato da sé modelli
della propria struttura corporea e molte abilità e concetti di giusto e sbagliato e di buono e
cattivo. Nonostante l’Ego debba ottenere i propri geni e i materiali del proprio corpo denso dai
genitori, egli adatta questi materiali (al meglio che può) nel modello della precedente struttura
del corpo denso. Nonostante l’Ego possa apprendere alcune cose in questa vita, viene nella
vita conoscendone certe altre (che apprese nelle vite precedenti).
Il chiaroveggente può vedere che i differenti Ego stanno lavorando con differenti modelli di
forze astrologiche, e che quello fra i differenti modelli ambientali che uno è più propenso ad
imitare è determinato da ciò che è più in sintonia col proprio modello di forze. Inoltre, il
modello di forze astrologiche con il quale uno deve lavorare influenzerà ciò che egli considera
essere un premio.
Può la personalità di una persona essere completamente spiegata in termini di ereditarietà,
sviluppo del corpo durante la gravidanza, dieta, ambiente fisico, modelli, condizionamenti,
sviluppo ed esperienze pre-concepimento (la vita passata), e modelli di forze astrologiche? La
risposta è ancora no. Né il chiaroveggente, né lo scienziato materialista possono vedere la
Volontà dell’Ego. A prescindere da qualsiasi circostanza o condizione passata o presente, l’Ego
può esercitare la propria Volontà e rompere col passato, e prendere una nuova direzione o
levarsi al di sopra delle presenti circostanze se così decide. È a causa di ciò, che senza riguardo
a cosa i nostri genitori o insegnanti fecero o non fecero, senza riguardo a cosa le nostre
compagnie fanno, senza riguardo a cosa noi abbiamo fatto in passato, senza riguardo
all’oroscopo che abbiamo, possiamo già cambiare la nostra vita nella direzione che vogliamo.
Noi stessi possiamo rendere la nostra vita bella o orribile, produttiva o distruttiva,

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soddisfacente o vuota. È perché l’Ego ha la capacità di esercitare la sua Volontà che Paolo
poteva ammonirci (Ef. 4:22-24) a “Deporre l’uomo vecchio con la condotta di prima, l’uomo
che si corrompe dietro le passioni ingannatrici, e a rinnovarci nello spirito della nostra mente e
rivestire l’uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e nella santità vera.”

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Le malformazioni di nascita

Il processo fisico attraverso cui nasce un bambino è assai complesso. Il corpo umano si
compone di unità strutturali chiamate cellule. Ciascuna cellula comprende una parte centrale,
detta il nucleo, circondata dal citoplasma, che è a sua volta circondato da una membrana. Nel
nucleo vi sono i "geni" che contengono i campioni di codice attorno ai quali le varie proteine del
corpo sono costruite. Questi geni sono legati assieme in catene dette cromosomi. Quando si
deve produrre una nascita, i cromosomi all’interno della cellula devono moltiplicarsi, e i
cromosomi duplicati formano allora una cellula sperma o una cellula uovo. Una cellula sperma
si unisce con una cellula uovo e la cellula risultante procede quindi a duplicarsi e vediamo
l’embrione che inizia a crescere.

Se uno o entrambi i genitori sono dotati di geni difettosi, e se questi geni difettosi fanno parte
della metà che è trasmessa allo sperma e all’uovo, allora il bambino avrà geni difettosi e la
possibilità di avere debolezze strutturali e funzionali nel suo corpo. Nei processi di duplicazione
e separazione nella produzione dello sperma e dell’uovo e nella prima crescita del feto, se un
gene non è duplicato correttamente, o se una parte di un cromosoma si rompe o se i
cromosomi si rompono e si riattaccano in maniera impropria, o se troppi o troppo pochi
cromosomi sono trasferiti allo sperma o all’uovo, allora le debolezze strutturali e funzionali del
corpo possono restarne alterate.

Attraverso tutte le epoche vi sono sempre stati (per quanto indietro possiamo arrivare a
conoscere) bassi livelli di "raggi cosmici" che sono capaci di produrre mutazioni genetiche e
cromosomiche. Inoltre, le infezioni virali che possono indurre mutazioni (come il virus che
produce il morbillo) sono stati per qualche tempo nell’aria. L’umanità ha, tuttavia, introdotto
nel suo ambiente diversi fattori nuovi capaci di accrescere significativamente il numero di
mutazioni. Radiazioni ad alta energia prodotte dalle macchine dei raggi X, o materiali
radioattivi o schermi video; alcune sostanze chimiche (combinazioni di gas, formaldeide,
diossano, caffeina, fumo da sigarette, alcool, erbicidi, tinture acide, etiluretano, fenolo, ecc.); e
alcune droghe (LSD, dietilstilbestrolo, aspirina, ormoni, ecc.) si è trovato che aumentano i casi
di mutazioni. In generale sono le donne in gravidanza che devono evitare questi agenti
mutagenici, ma in alcuni casi la mutazione può trovare origine nel padre. Soldati ai quali fu
assegnato il compito di spruzzare erbicidi in Vietnam si sono riscontrati padri di un’insolita
quantità di bambini malformati al loro ritorno in famiglia negli Stati Uniti.

I chiaroveggenti vedono che molti difetti congeniti trovano origine nelle vite precedenti. Max
Heindel nota (vedere "La Trama del Destino") che quando l’energia creatrice è stata, in una
vita, sprecata per la gratificazione delle passioni, vi è di conseguenza scarsità di energia
creatrice disponibile nella vita successiva per la costruzione del cervello, del sistema nervoso e
della laringe. così, l’Ego può nascere in un corpo con disordini mentali, nervosi, e/o della
parola. Il materialismo in una vita può portare alla costruzione di un corpo nella successiva
nella quale parti che dovrebbero essere molli siano indurite, e parti che dovrebbero essere
dure siano molli. La noncuranza continuata per la verità con lo scopo di servire la natura dei
propri desideri egoistici in una vita può portare ad un disallineamento dell’Ego con le forze di
verità quando si forma l’archetipo del corpo per la vita successiva. Questo può portare alla
malformazione dell’archetipo e perciò alla malformazione del corpo per la prossima vita. Quelli
che falliscono nel fare l’uso corretto dei loro organi di senso in una vita, che tentano di isolarsi
dal mondo attorno a loro, che ignorano il grido d’aiuto o l’opportunità di vedere le condizioni e i
bisogni degli altri, possono essere menomati d’udito o della vista nella loro prossima vita.

I chiaroveggenti vedono anche alcune malformazioni congenite dovute ad azioni fatte nelle
vite precedenti. Alcuni Ego possono non avere fatto nulla di particolarmente sbagliato, ma
possono avere bisogno di concentrarsi sullo sviluppo di alcuni poteri animici, e abitare un corpo
con certe limitazioni li può aiutare a focalizzare i loro sforzi sullo sviluppo di questi poteri
dell’anima sforzandosi di superare le loro limitazioni. Alcuni Ego possono trovarsi nel processo
di ristrutturazione di un particolare organo e nei passaggi transitori detto organo può non
funzionare bene. È questa l’origine di alcuni problemi presentati da qualche persona, il cui

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occhio si trova nel processo di essere ristrutturato in modo tale che anziché ricevere i raggi
riflessi e formare un’immagine sulla retina, sarà sensibilizzato il cosiddetto punto cieco e quella
persona vedrà attraverso l’occhio direttamente la cosa, sia al suo esterno che al suo interno.
Appena prima che un Ego entri nel feto, esso vede un panorama della vita che l’aspetta. Se
l’Ego vede che gli si prepara una vita particolarmente difficile, può andare in panico e cercare
di scappare dal grembo materno, causando una parziale sconnessione fra i centri dei sensi dei
corpi eterico e denso, in modo che il cranio eterico si estenda sopra il cranio fisico. Lo spirito
non può così entrare nel corpo e prenderne il controllo. Ne risulterà l’idiozia.

Lo scienziato materialista vede le malformazioni congenite come il risultato dell’ereditarietà,


dei fattori ambientali e del "caso" (che determina quali geni una nascita radunerà da ciascun
genitore e quali geni e cromosomi saranno influenzati dai fattori ambientali). Il chiaroveggente
vede le malformazioni congenite come il risultato di azioni passate e l’attuale anima sviluppa le
necessità dell’Ego che sta entrando nel corpo. Questi due punti di vista possono essere unificati
se si consente che quegli eventi attribuiti al "caso" sono, in realtà, controllati in modo
intelligente. Possiamo allora farci il seguente quadro unificato: Un Ego, a causa di azioni
passate o attuali necessità di sviluppo animico, ha bisogno di abitare un corpo dotato di
determinate limitazioni. Gli Angeli del Destino trovano per questo Ego alcuni genitori che
possono fornire il gene e le strutture cromosomiche adatte, e gli stessi Angeli del Destino
sovrintendono ai processi di duplicazione per assicurarsi che si ottenga la voluta scelta di geni
da ciascun genitore e che questi geni siano (se necessario) mutati come richiesto dalle
necessità dell’Ego che è in arrivo. Questo quadro risulta vero nei casi in cui avvengono
mutazioni "naturali". Quando è l’uomo ad introdurre agenti mutagenici nel suo ambiente, non
esiste più la situazione naturale. L’uomo è dotato di libero arbitrio, e ha il potere di fare cose
che sono dannose a se stesso e agli altri. Quando l’uomo introduce agenti mutagenici nel suo
ambiente, sta probabilmente mettendo in moto una catena di causa-effetto. Può causare
malformazione o malfunzionamento in alcuni corpi che sarebbero altrimenti sani. In tali casi, i
debiti saranno registrati e sarà necessario ripagarli in qualche vita futura.

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L’alimentazione carnea

La scienza materiale ha osservato che le persone che consumano la carne hanno i rischi
maggiori di sviluppare arterio-sclerosi, problemi alle coronarie cardiache, infarto, problemi
diverticolari, cancro al colon e al seno.
La carne contiene livelli elevati di colesterolo e di grasso. Se una persona ha troppo colesterolo
e grasso nel proprio sangue, i depositi di grasso tendono a depositarsi nelle arterie,
restringendole e creando difficoltà al flusso sanguigno. Se un grumo di sangue entra in
un’arteria ostruita che conduce al cervello o al cuore può causare un attacco cardiaco o un
infarto.
La carne contiene poche fibre. Le fibre, quando raggiungono l’intestino crasso, apportano
acqua nel tratto intestinale in modo che quanto vi è contenuto non diventi troppo duro. Le fibre
aiutano la stimolazione della peristalsi nell’intestino, che agevolano il movimento del
contenuto. Quando il contenuto degli intestini si muove rapidamente, diminuisce il pericolo di
problemi diverticolari (nelle cui tasche sulle pareti intestinali si raccolgono materia e batteri) e
di appendiciti. Quando il contenuto degli intestini non rimane troppo a lungo, vi è meno
occasione per i batteri di produrre carcinomi e quindi minor rischio di cancro al colon.
La carne tende a sviluppare più batteri anaerobici carcinogeni negli intestini, mentre una dieta
vegetariana produce più batteri aerobici, non carcinogeni.
In tutti i corpi animali, il sangue venoso è pieno di anidride carbonica e altri prodotti nocivi che
si dirigono ai reni o ai pori della pelle per esserne espulsi, come l’urina o il sudore. Queste
sostanze nauseanti si trovano in ogni parte della carne, e quando mangiamo un cibo simile
riempiamo il nostro corpo di veleni tossici. La carne contiene urea e acido urico, che tende a
produrre gotta o artrite. Al giorno d’oggi, molti allevatori nutrono con ormoni, tranquillizzanti e
antibiotici il loro bestiame. DES (dietilstilbestrolo), l’ormone estrogeno sintetico usato per
ingrassare gli animali, è stato isolato come carcinogeno.
Molti pesci che arrivano al mercato sono stati allevati in acqua inquinata da scarti industriali,
piombo e mercurio.
È stato anche osservato dagli scienziati materialisti che le persone che mangiano
principalmente proteine animali (carne, uova, latte) non riescono a mantenere esercizi fisici
vigorosi per un tempo tanto lungo quanto coloro che hanno una dieta complesso-carboidrata
(pane, patate, cereali).
I chiaroveggenti osservano che le cellule vegetali e dei corpi animali trasportano con sé dei
componenti invisibili non rintracciabili dagli scienziati materiali. Le cellule vegetali sono
permeate di etere il quale, se ingerito, energizza il corpo vitale dell’uomo. Le cellule dei corpi
animali contengono poco etere perché il loro corpo vitale lascia il corpo denso al momento
dell’uccisione. Le cellule dei corpi animali durante la vita lavoravano ed erano interpenetrati
con il corpo individuale del desiderio dell’animale, e sono permeati dalle loro passioni e
desideri. Quando ingerisce la carne animale, questa tende a stimolare le passioni animali
(ferocia, bassa furbizia e depravazione) nell’uomo. Le cellule animali sono più individualizzate
delle cellule vegetali, per cui è necessaria più energia per sopraffarle e renderle obbedienti alla
Volontà di chi le usa come cibo.
Il chiaroveggente osserva anche che gli animali sono esseri evolventi che si incarnano allo
scopo di ottenere esperienza. Quando gli uomini ne abbreviano la vita, ne ostacolano
l’evoluzione. Nonostante anche i vegetali siano esseri evolventi, quando il frutto è maturo ha
raggiunto il suo scopo, che è quello di agire come un grembo per il seme. Se non viene
mangiato, putrefà e finisce nei rifiuti. Ogni uovo o seme di per sé, è privo di vita. Se gli
vengono date le condizioni adatte di incubazione o di suolo, la vita entra in esso, cogliendo
l’opportunità così fornita di produrre un corpo denso. Se l’uovo o il seme viene cotto, macinato
o posto in condizioni utili alla vita, l’opportunità è persa, ma questo è tutto.
I chiaroveggenti notano anche che attraverso l’evoluzione tutti gli uomini sono destinati a
sviluppare poteri di chiaroveggenza e spirituali che li renderanno capaci di vedere le cose dello
spirito e di pronunciare la parola creatrice. Ma prima che essi possano prendere confidenza con
questi poteri devono diventare mansueti come colombe, altrimenti potranno mutare i loro
poteri in scopi tanto egoistici e distruttivi da diventare una minaccia inconcepibile per gli altri.

Quando si decide di smettere di mangiare carne, si deve riordinare la dieta in modo che essa
ottenga le necessarie proteine da altre fonti. Latte scremato e prodotti del latte, legumi, noci,
semi e cereali interi sono buone fonti di proteine. Molti frutti e verdure contengono delle
proteine.

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Le proteine sono composte di aminoacidi. Nella digestione le proteine sono scisse nei loro
componenti aminoacidi, che vengono poi ancora sintetizzati in nuove proteine che il corpo
possa utilizzare. Vi sono otto aminoacidi essenziali per gli adulti (dieci per i bambini). Sono
essenziali perché il corpo umano non può sintetizzarli in quantità sufficiente per soddisfare il
proprio bisogno.
Tutte e otto devono essere ricevute nello stomaco entro circa quattro ore una dall’altra in una
data quantità relativa, per essere utilizzata dal corpo efficacemente. Se un aminoacido è
presente in una quantità inferiore a quella ideale, diminuirà l’utilizzazione di tutte le altre. Tutti
gli alimenti elencati nello schema che segue contengono tutti e otto gli aminoacidi ad un livello
almeno del 40 percento dell’ideale, così che uno possa sopperire le necessità proteiche del
corpo con almeno il 40 percento di efficacia. Gli aminoacidi che sono elencati come deficitari si
trovano fra il 40 e il 60 percento dell’ideale.

Alimento: Aminoacidi deficitari:


Latte, uova, anacardi, spinaci Nessun aminoacido deficitario
Germe di grano Triptofano
Funghi, crusca di grano Isoleucina
Semi di girasole, miglio Lisina
Lievito di birra, fagioli di soia, cavolini di Metionina
Bruxelles,
cavolfiori, broccoli, piselli
Fagioli bianchi, fagioli americani, lenticchie, Triptofano, Metionina
piselli secchi
Patate, senape e rape, asparagi, piselli Isoleucina, Metionina
dall’occhio nero
Arachidi Isoleucina, lisina, Metionina, Treonina
Segale, mais Triptofano, Isoleucina, Lisina

Se gli alimenti dello schema qui sopra che sono deficitari in qualche aminoacido vengono
assunti con alimenti che ne sono provvisti, allora l’efficacia di questi alimenti nel fornire il
bisogno di proteine del corpo sarà aumentata.
Il vegetariano deve anche fare uno sforzo particolare per ottenere sufficiente vitamina B12,
poiché essa non è presente in misura apprezzabile nei vegetali. Le uova, il latte e il lievito di
birra contengono vitamina B12.

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Che cosa l’oroscopo natale non mostra

Considero estremamente importante rendersi conto che l’astrologia non ci mostra cosa siamo e
neppure dove siamo. Tutto quello che l’astrologia ci mostra sono le forze con cui dobbiamo
lavorare e i problemi con i quali ci confronteremo nella vita. Quello che facciamo con queste
forze e se risolveremo costruttivamente i problemi dipende dall’esercizio che facciamo della
nostra libera volontà, che non è evidenziata nell’oroscopo.
Nel Messaggio delle Stelle, capitolo 2, Max Heindel annota che un astrologo per leggere
accuratamente un oroscopo deve conoscere il grado di evoluzione spirituale dell’individuo.
Persone di diverso grado di evoluzione spirituale possono rispondere in maniera diversa ad un
dato numero di forze astrologiche.
Un astrologo francese fece una volta un esperimento nel quale raccolse gli oroscopi di un certo
numero di criminali incarcerati e li mescolò con gli oroscopi di un certo numero di altre
persone, e chiese quindi ad alcuni astrologi di dire quali erano i criminali e quali erano gli altri.
Gli astrologi non riuscirono a stabilirlo. La ragione per la quale non poterono farlo sta nel fatto
che per ogni dato numero di forze astrologiche, alcuni possono agire come foglie sbattute dal
vento e cadere nelle trappole indicate, altri possono esercitare la loro saggezza e la loro
volontà e usare quelle forze costruttivamente. Con l’esercizio della saggezza e il potere della
volontà, i problemi della vita possono essere risolti e le forze in quadratura e opposizione
possono esser usate tanto costruttivamente quanto quelle in sestile e in trigono.
Ho conosciuto persone con la maggior parte di sestili e trigoni, e solo una o due quadrature od
opposizioni, che facevano una rovina della loro vita. Ne ho conosciuto altre che avevano una
grande quantità di quadrature ed opposizioni che avevano ottenuto il controllo della loro vita e
stanno vivendo costruttivamente.
Qualche astrologo nota che quando l’oroscopo mostra dispiaceri, “l’anima conoscerà che
attraverso le sue azioni nelle vite passate esso ha accumulato questo pesante debito karmico
che prima o poi deve essere pagato”.
Supponiamo che un bambino porti a casa dei compiti dalla scuola. Se i genitori vedono il
compito, quali conclusioni trarranno? Dedurranno che il bambino ha sbagliato qualche cosa e
che gli fu dato questo compito per rimediare? Dedurranno che il compito fa parte del normale
processo di apprendimento assegnato a tutti gli scolari della classe? O dedurranno che il
bambino è più avanti del resto della classe e gli è stato affidato del lavoro extra? Ovviamente,
il solo vedere il compito non basta per dire ai genitori il motivo del compito per casa, e quale
delle tre deduzioni è quella corretta.
L’oroscopo mostra i problemi dei “compiti per casa” che ci sono stati dati da risolvere per
questa vita. Non dovremmo fare delle deduzioni sul fatto che siano dovuti a vecchi problemi da
rimediare per avere commesso degli errori in passato, o se siano nuove sfide che ci aiutano a
sviluppare forza spirituale. Solo chi abbia investigato direttamente le vite passate di un
individuo può fare qualche affermazione sul fatto che i problemi che ci troviamo davanti siano
vecchi o nuovi.
Inoltre, le persone debbono stare attenti a fare affermazioni sui debiti karmici. Nella
retrospezione postmoderna, tutti i debiti di sofferenza devono essere pagati totalmente (il solo
tipo di debiti che rimangono riguarda i debiti di servizio). Se, senza alcuna colpa personale in
questa vita, una persona prova delle sofferenze, le possibili cause sono: 1) la persona ha
qualche lezione da imparare o qualche forza spirituale da sviluppare da queste esperienze, o 2)
la persona può essere tormentata da un’altra persona che esercita la sua libera volontà al di
fuori di ogni controllo degli agenti del destino. Se questo è il caso, colui che causa il tormento
soffrirà per la sua imprudenza in purgatorio, e sarà inoltre debitore verso il sofferente di un
debito di servizio. Senza la vista spirituale non possiamo dire quali di queste spiegazioni è
applicabile o se sono applicabili entrambe nel caso in esame.

Riferimenti:
-Lappe, Frances M. Diet for a Small Placet. - 1975

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L’alcool

Gli scienziati materialisti osservano che quando si consuma alcool, esso passa attraverso lo
stomaco e la parete intestinale nel sangue. Quindi viene trasportato in tutto il corpo. L’alcool
agisce come un sedativo sul funzionamento del cervello e del sistema nervoso. Una piccola
quantità di alcool seda l’area del cervello che tratta del giudizio, del sistema motorio,
dell’autocontrollo e della memoria. L’individuo può quindi sentirsi meno inibito e può dire e fare
cose che ordinariamente non farebbe. Se si consuma una quantità maggiore di alcool, ne
soffrono il coordinamento muscolare e i riflessi, arriva il sonno e il battito cardiaco può ridursi e
il respiro diminuire. La gran parte dell’alcool nel corpo è lavorata dal fegato. In esso l’alcool
subisce un processo chimico di ossidazione, nel quale la sua energia viene rilasciata come
calore. Una parte d’alcool è ossigenata o bruciata nei polmoni, e una parte espulsa col sudore e
l’urina. Se si consuma una piccola quantità di alcool diluita, quando il corpo se ne è liberato
può sembrare di essere tornato alla normalità.
Quando si consumano notevoli quantità di alcool (per un periodo di tempo), altri effetti
diventano evidenti. L’alcool è particolarmente velenoso per il protoplasma delle delicate cellule
del sistema nervoso. Esso interferisce con il loro funzionamento ai primi stadi, causando alla
fine una alterazione permanente del tessuto. Le cellule diventano indistinte per forma, talvolta
con delle parti aggrinzite. A questo stadio esse non sono più recuperabili. Vi è perdita di
memoria, scarso giudizio, confusione e disorientamento. L’alcool può danneggiare anche le
cellule nervose dello stomaco, impedendone così la capacità di mescolare e passare il suo
contenuto. L’alcool rilascia i muscoli, indebolendoli e riducendone l’attività. Col tempo
diventano flosci. Quando è il muscolo cardiaco a venire così colpito, la circolazione diminuisce;
ne risultano fatica e respiro corto. L’alcool può causare la distruzione delle cellule del fegato
(cirrosi). Può danneggiare la mucosa interna dello stomaco, provocando ulcerazioni. Può
causare il decadimento dei reni così che i prodotti di rifiuto vengono trattenuti mentre si
permette all’albumina di fuoriuscire.
I chiaroveggenti possono dare informazioni aggiuntive sugli effetti del consumo di alcool. Essi
possono vedere che l’uomo possiede sia un corpo denso (composto di atomi) che un corpo
vitale, che contiene dei “punti” che entrano nei centri vuoti degli atomi, empiendoli di forza
vitale che li fa vibrare ad un tasso maggiore di quelli dei minerali terrestri, che non sono così
accelerati. Normalmente, quando il cibo entra nel corpo, durante il processo di assimilazione,
le particelle di cibo si adattano all’interno dei punti del corpo vitale, e il loro tasso vibratorio
viene portato ad armonizzarsi con il resto del corpo. L’alcool vibra ad una intensità talmente
rapida che lo spirito umano non è capace di adattarlo e controllarlo. Esso agisce come un
anestetico e porta parzialmente fuori il corpo vitale. Esso quindi accelera il tasso vibratorio
degli atomi del corpo alla propria velocità. Così, l’alcool prende il controllo del corpo
dall’esterno dell’uomo. Per gli scienziati materialisti è difficile spiegare perché l’alcool dà
assuefazione. Tutto quello che possono dire è che le cellule nel corpo del bevitore mutano il
loro metabolismo in modo di diventare dipendenti di alcool. Il chiaroveggente Max Heindel ci
dice che non è il corpo denso che brama l’alcool: il corpo denso si ammala a causa dell’alcool,
e preferirebbe piuttosto farne a meno. Esso protesta invano in diversi modi, ma il corpo del
desiderio dell’ubriacone brama la bevanda e costringe il corpo denso a prenderla, in modo da
ottenere la sensazione di piacere risultante dall’aumentata vibrazione.
Quest’ultima affermazione può a tutta prima apparire contraddittoria: abbiamo detto che
l’alcool accelera il tasso vibratorio degli atomi del corpo, e un tasso vibratorio accelerato è di
solito associato ad una coscienza superiore (più spirituale). L’alcool ottenebra il corpo pituitario
e la ghiandola pineale, impedendo a questi organi la funzione di percepire i mondi spirituali,
facendo distogliere da essi la coscienza dell’uomo. Possiamo comprendere meglio la relazione
fra queste affermazioni attraverso una analogia. Supponiamo che qualcuno catturi un uccellino,
leghi con un nastro le sue ali impedendogli di volare, e lo lasci poi libero; anche se lo lanciasse
in alto, l’effetto sarebbe che l’uccellino diventerebbe un animale terreno. Analogamente,
l’alcool impedisce alla persona di elevarsi ad altezze spirituali nella coscienza, anche se potesse
aspirare a sogni di grandezza nella vita terrena che ne deriva. Proprio come l’uccellino con le
sue ali legate perde l’autocontrollo se qualcuno lo alza da terra, così l’uomo perde
l’autocontrollo quando usa alcool per elevare il tasso vibratorio del proprio corpo.

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La comunicazione

Gli scienziati materialisti osservano che le persone possono comunicare attraverso la parola
parlata. Quando una persona parla, pone in vibrazione le proprie corde vocali. Quando le corde
vocali si muovono verso l’alto, comprimono l’aria che si trova sopra di esse; quando si
muovono verso il basso, l’aria diventa più rarefatta. In questo modo, l’alternarsi del
movimento verso l’alto e verso il basso delle corde vocali produce una serie di compressioni e
rarefazioni nell’aria, nota come onda sonora. La lingua e le labbra possono assumere diverse
posizioni al passare in mezzo a loro di questa onda sonora, formando così le parole. L’onda
sonora può viaggiare all’esterno in tutte le direzioni rispetto all’oratore. Se una parte entra
nell’orecchio di un ascoltatore, ogni compressione spinge il suo timpano verso l’interno e ogni
rarefazione lo spinge verso l’esterno. Il timpano si mette così a vibrare con la stessa frequenza
dell’origine del suono, ricevendo lo stesso messaggio che era stato inviato. Il timpano di una
persona ha la capacità di rispondere solo ad una data ampiezza di frequenze. Se la frequenza
del suono è troppo alta o troppo bassa il suono non sarà udito. L’orecchio umano non è in
grado di udire il suono ad alta frequenza prodotto da un fischietto per cani, mentre il cane lo
sente.
Gli scienziati materialisti osservano anche che l’informazione può essere trasportata attraverso
onde elettromagnetiche. Le onde radio e TV, radar e microonde, luce visibile e raggi X, sono
tutti esempi di onde elettromagnetiche. Le onde elettromagnetiche sono prodotte da cariche
elettriche oscillatorie o vibratorie. Nelle antenne trasmittenti radio, TV e radar gli elettroni sono
fatti correre avanti e indietro. In oggetti molto caldi, come il filamento di un bulbo luminoso o
una fiamma, gli elettroni vibrano all’interno degli atomi e delle molecole. Anche le onde
elettromagnetiche viaggiano dalla loro sorgente all’esterno in tutte le direzioni fino a quando
incontrano un altro oggetto. Che l’onda elettromagnetica sia in grado di trasmettere la propria
vibrazione all’oggetto che colpisce dipende dalla capacità dell’oggetto di vibrare a quella
frequenza. Esso riceverà le onde di una stazione che trasmette a quella frequenza, ma tutte le
altre onde passeranno oltre senza produrre effetto alcuno. I nostri occhi sono capaci di
rispondere solo ad una data gamma di frequenze. Non possiamo vedere le onde radio, TV,
radar o le microonde, poiché la loro frequenza è troppo bassa. Non possiamo vedere i raggi X
perché la loro frequenza è troppo alta. Vediamo solo lo spettro visibile: rosso, arancio, giallo,
verde, blu e violetto.
I chiaroveggenti osservano che oltre alle onde sonore ed elettromagnetiche vi sono altre
radiazioni che trasportano messaggi attraverso lo spazio. In ogni persona vi è un piccolo
organo nel cervello noto come ghiandola pineale. Se qualcuno pensa molto intensamente ad
una singola idea, con concentrazione e attenzione prolungata, l’etere nella ghiandola pineale si
mette in vibrazione. Questo emette onde nell’etere circostante, il quale viaggia all’esterno in
tutte le direzioni. Quando queste onde raggiungono la ghiandola pineale di un’altra persona, se
mettono in vibrazione l’etere in essa contenuto le vibrazioni sono trasmesse al corpo del
desiderio e alla mente in successione, raggiungendo così la coscienza. Se la seconda ghiandola
pineale non è in grado di riprodurre queste ondulazioni, allora il pensiero passerà ignorato, non
producendo alcuna impressione.
Le onde-pensiero stesse sono in grado di trasportare messaggi senza scendere nella Regione
Eterica del Mondo Fisico. Il pensatore, avendo creato una forma-pensiero, la può inviare
direttamente ad un’altra mente sul piano mentale. In effetti, tutti i pensieri si irradiano
all’esterno a partire da chi ha dato loro origine e possono influenzare menti recettive e
sensibili. Ciascuna mente che riceve un pensiero riproduce le vibrazioni e poi irradia di nuovo il
pensiero, rinforzando così l’onda-pensiero originale, in modo da poter influenzare altre menti.
Gli uomini comunicano tra di loro attraverso le parole parlate o le onde elettromagnetiche o le
onde eteriche o le onde-pensiero. Essi si guardano attorno e si chiedono: “Con chi altri
possiamo comunicare?” Una piccola parte di comunicazione si ottiene con gli animali per mezzo
di suoni, azioni e pensieri. Gli uomini guardano poi verso il cielo chiedendosi se ci sia qualcuno
“là fuori”. Gli scienziati materialisti hanno fatto molti studi tentando di determinare quali
condizioni sono necessarie perché esista la vita (come essi la conoscono), dove nell’universo
esistono queste condizioni, e quali comunicazioni si possono stabilire con tali forme viventi. Su
razzi inviati oltre il Sistema Solare sono state poste placche iscritte con simboli che si spera un
alieno dovrebbe comprendere. Sono stati anche irradiati segnali radio in analoghe direzioni
portanti simboli che si ritengono universali, e qualche “ascolto” di segnali dallo spazio esterno è
anche stato fatto. Fino ad oggi, nessuna comunicazione sembra sia stata stabilita. Alcune

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persone credono che degli oggetti non identificati (UFO) possano visitarci da altre civiltà, ma le
relazioni sugli UFO non soddisfano la comunità scientifica perché essa trova che un grande
numero di queste relazioni si possano spiegare in termini di fenomeni naturali (terrestri), e
perché nessun UFO è stazionato per un periodo sufficientemente lungo per sostenere una
investigazione scientifica. Così, la scienza materiale dipinge ancora l’uomo come viaggiatore
piuttosto solitario in questo grande universo.
Il chiaroveggente, che è in grado di percepire una gamma più ampia di frequenze rispetto allo
scienziato materiale, scopre molti esseri viventi oltre i confini della Terra. Max Heindel nota che
le dodici costellazioni dello zodiaco sono i veicoli visibili delle dodici grandi Gerarchie Creatrici
che hanno aiutato ed aiutano l’umanità ad evolvere. L’intero Sistema Solare può essere
considerato come il corpo del Dio del Sistema Solare. Ogni atomo al suo interno è infuso con la
Sua Vita e coscienza, e cesserebbe di esistere se fosse ritirata da esso la Sua Vita. Dio
contiene dentro il Suo Essere una moltitudine di altri esseri a vari stadi di sviluppo. Le loro
diverse necessità richiedono ambienti diversi. Allo scopo di fornire loro le condizioni adatte,
furono estratti i diversi pianeti dalla massa centrale, ciascuno costituito in modo differente. Il
Cristo e gli Arcangeli hanno la loro sede principale nel Sole, sebbene il Cristo invii un raggio
della Sua coscienza sulla Terra ogni anno durante l’autunno e l’inverno e gli arcangeli lavorino
per portare i raggi solari dal Sole ai vari pianeti e da pianta a pianeta. Alcuni arcangeli lavorano
anche come ambasciatori dei diversi pianeti sulla Terra, e altri come spiriti di razza e di
nazionalità sulla Terra.
Jehovah e gli angeli hanno la loro sede principale sulle lune dei vari pianeti, sebbene essi
lavorino sui pianeti per dirigere i processi di crescita e di riproduzione delle forme. Quattro
angeli, chiamati Angeli del Destino, guardano che ciascun essere umano paghi i propri debiti di
destino e trovi quelle esperienze delle quali ha bisogno per la sua evoluzione. Gli Spiriti
Luciferici (angeli caduti) hanno la loro sede su Marte, ma lavorano per incoraggiare gli uomini
a ottenere l’autocoscienza, a cercare la conoscenza e ad agire creativamente e
indipendentemente dalle forze esterne. I membri della classe degli Spiriti Vergini alla quale la
nostra umanità appartiene sono, nel corso dei periodi evolutivi, progrediti a ritmi diversi, e
hanno allo stato attuale bisogni diversi in calore e vibrazioni. Così alcuni della nostra classe di
Spiriti Vergini si trovano su ciascuno dei pianeti e delle loro lune. Quelli su Mercurio, Venere e
Giove sono generalmente più avanzati. Le lune servono come sedi per i ritardatari che non
furono in grado di tenere il passo con gli esseri del pianeta principale.
Il chiaroveggente può non solo vedere questi esseri extraterrestri, ma può anche notare
l’interazione di questi esseri con l’umanità sulla Terra. Egli vede che ciascun Arcangelo che
agisce come spirito nazionale irradia nell’atmosfera della nazione della quale è incaricato varie
immagini, idee e sentimenti, influenzando in questo modo la struttura del corpo, la lingua, le
abitudini, i costumi e i sentimenti degli abitanti. Tutte le persone rispondono alle direzioni dello
spirito della razza, della nazione o della famiglia fino a quando il loro sviluppo del potere della
volontà, della coscienza e della ragione non diventi la loro stessa guida.
Vi sono degli Arcangeli che portano i raggi solari sulla Terra sia direttamente che
indirettamente per mezzo della Luna o altri pianeti. Questi raggi (che sono quelli studiati dagli
astrologi) portano ciascuno un messaggio, e ciascuno ha potere di animare differenti parti della
persona se questua si mette in sintonia con esso permettendogli di risuonare nel suo essere
(proprio come l’onda radio ha il potere di “animare” una radio il cui circuito sia sintonizzato alla
frequenza di quell’onda). Ogni anno, durante i mesi autunnali e invernali, il Cristo inonda la
Terra con un flusso di luce spirituale che porta con sé un messaggio di amore, buona volontà e
generosità verso tutti. Al giorno d’oggi gli uomini sentono ancora debolmente questi raggi
Cristici, ma man mano che l’umanità aumenta la sua capacità a rispondervi, i sentimenti di
Fratellanza Universale cresceranno sulla Terra.
La comunicazione fra i poteri superiori (il Cristo, gli Arcangeli ed altri) e l’umanità è a senso
unico? Scorre sempre dall’alto verso il basso? No! Anche l’uomo può inviare comunicazioni al
Cristo, agli Arcangeli e agli altri poteri superiori. Fare questo è ciò che chiamiamo preghiera. Ai
poteri superiori non importano le modalità con cui la preghiera è effettuata (posizione del
corpo e luogo non sono importanti per essi). In effetti, ogni pensiero di ciascun essere umano
è a loro noto e in un certo senso costituisce una preghiera. Il Cristo ci ha promesso (Mt 7:7):
“Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto”. Ad alcune persone
sembra che non ci sia risposta alle loro richieste. Bisogna pazientare. La richiesta continua, col
tempo, porterà la risposta se chiediamo con tutti noi stessi e faremo tutto quanto è in nostro
potere per realizzare lo scopo desiderato, e se ci saranno le condizioni di rispetto delle Leggi
Divine. Quest’ultima condizione era nota a San Giacomo quando scrisse (Giacomo 4:3) “Voi

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chiedete e non ricevete perché chiedete male, per spendere per i vostri piaceri”. Se due paesi
sono in guerra fra loro, ed entrambi chiedono a Dio di aiutarli nella vittoria,
Dio non potrà naturalmente rispondere ad entrambi positivamente. Max Heindel ci dice: “Se le
vostre preghiere… sono in accordo con le leggi di Dio, il proposito divino si manifesterà
attraverso di noi e le vostre preghiere saranno esaudite”.

Max Heindel afferma anche che è possibile pregare gli ambasciatori dei pianeti sulla Terra.
elenchiamo di seguito i loro nomi:

Nome: Pianeta di origine degli Ambasciatori:


Arcangelo Tituriel Urano
Arcangelo Cassiel Saturno
Arcangelo Zachariel Giove
Arcangelo Samael Marte
Arcangelo Anael Venere
Arcangelo Raphael Mercurio
Arcangelo Michael Sole
Angelo Gabriel La Luna della Terra

Bibliografia:
A. Besant. “Through Power. Tomo III.
B. Max Heindel:Le Risposte alle vostre Domande,
vol. I.

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La saggezza è uno spirito d’amore

Lo scienziato cerca di ottenere conoscenza per mezzo dell’osservazione oggettiva e usando il


pensiero logico per dedurre conclusioni dall’osservazione. È importante quello che uno
scienziato pensa di Dio? È importante qual è lo scopo dell’investigazione scientifica – se essa
sia egoistica o altruistica? È importante se lo scienziato ama ciò che sta investigando? Questo
capitolo cercherà di rispondere a queste domande.
In Proverbi 8:22 ecc. la saggezza viene così rappresentata: “Il Signore mi ha creato all’inizio
della sua attività, prima di ogni sua opera, fin d’allora. Dall’eternità sono stata costituita, fin
dal principio, dagli inizi della terra… Quando egli fissava i cieli, io ero là… Quando fissava le
sorgenti dell’abisso, quando stabiliva al mare i suoi limiti, sicché le acque non trasgredissero i
suoi comandi… Quando disponeva le fondamenta della terra, allora io ero con lui…”. Dio creò la
saggezza; cioè creò il piano secondo cui l’universo si doveva evolvere. Dio è tutta saggezza.
Egli conosce il piano e come creò tutte le cose. Egli sa anche tutto quanto sta ora accadendo
della Sua creazione perché è onnipresente. “In lui abbiamo vita, movimento ed essenza” (Atti
17:28).
Se Dio è tutta saggezza, allora coloro che comunicano con Dio impareranno la saggezza. Molti
secoli fa, il re Salomone scrisse (in La Saggezza di Salomone 7:17-20), “Egli (Dio) mi ha
concesso la conoscenza infallibile delle cose, per comprendere la struttura del mondo e la forza
degli elementi,… il ciclo degli anni e la posizione degli astri, la natura degli animali e l’istinto
delle fiere, i poteri degli spiriti e i ragionamenti degli uomini, la varietà delle piante e le
proprietà delle radici”. In tempi più recenti, viene attribuita a Thomas Edison la credenza che le
sue invenzioni arrivassero a lui attraverso le infinite forze dell’universo. Il Dr. Gorge
Washington Carter si alzava presto tutte le mattine e pregava Dio prima di recarsi al suo
laboratorio, portando in esso le indicazioni che aveva ricevuto durante la preghiera. “La
preghiera”, diceva, “è un contatto interiore”.
Se uno riceve la sua saggezza da Dio attraverso la preghiera, le sue motivazioni devono essere
pure. Il Cristo disse (Mt 5:8): “Beati sono i puri di cuore, perché essi vedranno Dio”. Il re
Salomone diceva inoltre (La Saggezza di Salomone 7:25-27): “(La Saggezza) è un’emanazione
della potenza di Dio, un effluvio genuino della gloria dell’Onnipotente, per questo nulla di
incontaminato in essa si infiltra. È un riflesso della luce perenne, uno specchio senza macchia
dell’attività di Dio e un’immagine della sua bontà… e attraverso le età entrando nelle anime
sante, forma amici di Dio e profeti”.
L’amore di Dio può condurre alla comunione con Lui e alla condivisione della Sua saggezza. In
una scala inferiore, anche, se una cosa si vuole conoscere, bisogna amarla. È l’amore che porta
all’unione simpatica di una coscienza con un essere fuori di noi stessi, che conduce alla
comprensione di quell’altro essere. Gorge Washington Carter amava le piante che studiava.
Egli diceva: “Nessun libro è mai stato portato qui (nel laboratorio)… Qui io parlo alla piccola
arachide ed essa mi rivela i suoi segreti… Qualsiasi cosa mostrerà i suoi segreti se noi la
amiamo abbastanza”. In questo modo il dr. Carter scoprì trecento nuovi usi dell’arachide, fra
cui cipria, grasso per parti meccaniche, inchiostro per stampa, shampoo, saponi, smacchiatori,
ecc. Se il chimico vuole comprendere i misteri delle molecole, dovrà amare le molecole. Se
l’ingegnere elettrico vuole conoscere i misteri dei circuiti elettrici, dovrà amare i circuiti
elettrici. Se il medico vuole imparare come guarire i suoi pazienti, dovrà amare i pazienti.
Quando nello scienziato crescerà l’amore verso Dio e le diverse parti della Sua creazione,
quando questo amore crescerà in altezza ed ampiezza, quando esso lo guiderà come una forza
sempre più vicina alla sorgente della saggezza, verrà un tempo in cui avrà il potere di
proiettarsi nei mondi invisibili dove si potranno vedere direttamente le forze che formano e
controllano tutte le manifestazioni terrestri, dove si potranno percepire tutte le aspirazioni
interiori e le speranze e le paure di ogni essere vivente (v/ Max Heindel, “La Pietra Filosofale”).
Egli avrà allora raggiunto la sorgente della saggezza. Da quel punto in poi, avrà il potere di
controllare le forze di natura potendo fare cose come creare pane dalle pietre, calmare le onde,
levitare e guarire gli ammalati.
Il Cristo affermò che il più grande comandamento della legge è: “Amerai il Signore Dio tuo con
tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente… e amerai il tuo prossimo
come te stesso”. Questi comandamenti sono per lo scienziato tanto importanti quanto per il
sacerdote; sono importanti sia per ottenere la comprensione del mondo, sia per ottenere il
favore di Dio. Possa la Luce dell’Amore illuminare coloro che camminano nell’oscurità.

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Valori umani

Il sociologo Pitirim A. Sorokin ha fatto un vasto studio su che cosa i diversi popoli lungo la
storia hanno considerato essere di valore. Ha diviso i sistemi valutativi umani in due grandi
classi, che ha chiamato “sensoriali” e “ideali”. Il sistema valutativo sensoriale dà valore a ciò
che può essere percepito esternamente con i sensi fisici. Quello ideale dà valore alle cose
intellettuali e spirituali. Sorokin ha trovato che ciò che le persone considerano essere di valore
influenza il loro credo, le loro strutture sociali e politiche e la loro arte e musica.
I popoli che sostengono il punto di vista sensoriale ottengono la verità dalle osservazioni
fisiche, e credono che la relazione fra la causa e l’effetto sia una invariante, o determinata dal
puro caso. I popoli che sostengono il punto di vista ideale ottengono la verità dall’ispirazione o
dalla rivelazione da Dio, e credono che le vere cause giacciano in un mondo oltre il mondo dei
sensi. I popoli che sostengono la veduta sensoriale identificano il bene con la felicità; quelli che
sostengono la veduta ideale credono che il bene sia determinato dai principi. I popoli che
sostengono la veduta sensoriale pongono l’individuo prima di tutto, e la società è di valore solo
se aiuta il raggiungimento individuale di una più piena realizzazione degli impulsi personali. Il
ricco o il militare, o coloro che dominano fisicamente sono i governanti nella società sensoriale.
I popoli che sostengono la veduta ideale credono che il bene dell’insieme venga prima di tutto
e i “diritti” individuali possono essere abrogati per il bene dell’insieme. Il sacerdote o le guide
religiose governano nella società ideale.
L’arte e la letteratura sensoriali tengono ad essere realiste, e basate su oggetti o persone
familiari. L’arte e la letteratura ideale sono simboliche, impressionistiche e allegoriche. La
musica sensoriale è fatta per essere interessante, godibile, appariscente e spettacolare. Può
essere accompagnata dalla danza, da un elaborato scenario e dal cibo. La musica ideale è
intesa come convogliante significati nascosti, qualcosa che sta oltre i suoni e per la quale i
suoni sono meri simboli e segni.
Nel corso della storia, talvolta il punto di vista sensoriale è stato predominante, e talaltra ha
predominato quello ideale. Vi sono spesso stati conflitti fra i proponenti dei due sistemi. Qual è
il migliore? Quale dei due dovremmo adottare? Per rispondere a questa domanda, dobbiamo
esaminare l’intero schema evolutivo (come lo vede il chiaroveggente). All’inizio dello schema
evolutivo, eravamo uniti con la coscienza di Dio. Avevamo allora il punto di vista ideale nella
sua forma più pura. In questo stato eravamo Onniscienti, ma non eravamo autocoscienti, e
non potevamo perciò esercitare l’iniziativa o agire creativamente. Allo scopo di guadagnare
l’autocoscienza, fummo aiutati a costruire i corpi. Questi corpi agivano come muri attorno al
sé, così che perdemmo l’Onniscienza ma guadagnammo l’autocoscienza e la capacità di agire
come entità indipendenti e creatrici. Questo stato di autocoscienza è il punto di vista sensoriale
nella sua forma più pura. Nello stato di autocoscienza, sorgono conflitti fra gli individui, e vi
sono lotte, guerre e molta sofferenza.
Lo scopo ultimo dell’evoluzione è quello di riguadagnare l’armonia onnipervasiva
dell’Onniscienza, mantenendo però l’iniziativa e la creatività individuale assieme
all’autocoscienza. Il nostro fine quindi dovrebbe essere quello di fondere i punti di vista
sensoriale e ideale, di unire il secolare con il religioso, la testa con il cuore, e il bene
dell’individuo con il bene dell’insieme. Le cause possono essere trovate sia nel campo
supersensoriale che in quello dei sensi. L’evidenza di entrambi, i sensi e l’intuizione, devono
essere ammessi e adattati alla nostra immagine del mondo. Attraverso l’amore dobbiamo unire
gli interessi della società e quelli individuali. Se tutti, per mezzo dell’empatia, risentono delle
ferite e delle gioie di ciascuno, allora il bene di uno diventa il bene dell’insieme. Le guide
politiche devono essere sia uomini di stato che guide religiose, l’arte, la letteratura e la musica
hanno bisogno di fondere la bellezza esteriore con il significato interiore.
Quando si realizzerà l’unificazione, allora avverrà il “matrimonio mistico”, e noi potremo
entrare nella Città Santa (stato d’essere) nella quale non ci sarà più morte o dolore, dove
fluisce l’acqua di vita e dove la gloria di Dio è fonte di luce (come è descritta in Apocalisse
19:7-9 e nei capitoli 21 e 22). È il Regno del Cristo, per il quale preghiamo “Venga il Tuo
Regno”.

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La Gravità

La scienza materiale ha trovato che può essere assegnato un numero ad ogni oggetto
nell’universo (detto massa dell’oggetto), in modo tale che la forza gravitazionale di ogni
oggetto su ogni altro sia proporzionale al prodotto delle masse degli oggetti, e sia
inversamente proporzionale al quadrato della distanza fra gli oggetti stessi. Detta relazione è
scritta in termini di simboli algebrici come segue:

F = GM1M2
R2

dove “G” è una costante, “M1” è la massa dell’oggetto uno, “M2” è la massa dell’oggetto due,
“R” è la distanza fra i centri degli oggetti ed “F” è la forza di un oggetto sull’altro. Questa
equazione è chiamata Legge di Gravitazione di Newton.
Vicino alla superficie della Terra, la Legge di Gravitazione di Newton descrive correttamente
l’attrazione della Terra sugli oggetti (attrazione che fa cadere gli oggetti liberi, e che fa fare un
sentiero a curva verso terra agli oggetti scagliati). Quando l’uomo lancia razzi in orbita attorno
alla Terra usando questa legge, egli è in grado di predire accuratamente quanto forza deve
avere la spinta da esercitare sul razzo per mantenerlo in una data orbita. Quando la Legge di
Gravitazione di Newton è applicata al moto dei pianeti, le predizioni teoriche del loro moto si
accordano con l’osservazione entro alcuni secondi d’arco per secolo.
Einstein sviluppò una nuova teoria per descrivere la gravità, che è chiamata “Teoria Generale
della Relatività”, la quale porta a predizioni ancora più prossime a quelle della legge di Newton.
Vi è tutta via ancora qualche leggera, incalcolabile deviazione fra le predizioni teoriche e
l’osservazione.
I chiaroveggenti sono in grado di dare qualche informazione aggiuntiva all’argomento della
gravità. Max Heindel ci dice che “Quando i ritardatari abitanti una Luna recuperassero la loro
posizione per tornare al pianeta madre, o quando la continua regressione causasse la completa
disintegrazione dei loro veicoli, la Luna abbandonata comincerebbe anch’essa a dissolversi…
Col tempo, il potere di attrazione esercitato dal pianeta madre diminuirebbe, la sua orbita si
allargherebbe, fino a raggiungere il limite del nostro sistema solare. Viene allora espulso nello
spazio interstellare per dissolversi nel Caos.”
Gli scienziati non hanno notato alcun sostanziale declino nella forza gravitazionale di un
pianeta sulla sua luna, ma ciò può essere dovuto al fatto che non hanno studiato in dettaglio
ogni luna nel processo di essere rilasciata, o perché l’effetto era troppo piccolo o diffuso in un
tempo troppo lungo per essere notato.
Nel Salmo 75:3 Jehovah dice: “Nel tempo che avrò stabilito io giudicherò con rettitudine, si
scuota la terra con i suoi abitanti, io tengo salde le sue colonne”. Max Heindel dice anche (v/
“Risposte alle vostre Domande” – vol. 2, n. 99) che “prima dell’inizio dell’era cristiana Jehovah
aveva il compito di guidare la nostra Terra dall’esterno… Così la Terra era tenuta in orbita dal
Suo potere. Ma durante il cambiamento avvenuto sul Golgotha, lo Spirito del Cristo penetrò
nella Terra per aiutarci… Ora il Cristo guida la terra nella sua orbita dall’interno, e continuerà a
farlo fino a che avremo imparato a rispondere alla vibrazione dell’amore. Questo ci permetterà
di applicarne il potere al nostro pianeta e di guidarlo dall’interno nella sua orbita.”
Gli scienziati hanno notato piccole deviazioni dalla Legge di Gravitazione di Newton e di
Einstein. È possibile che l’influenza stabilizzatrice del Cristo sia responsabile di queste piccole
deviazioni. È anche possibile che sia necessaria l’influenza del Cristo semplicemente allo scopo
di far obbedire la Terra alla legge. Le Leggi furono formulate durante il suo “regno”, e noi non
sappiamo quali sarebbero state le Leggi se il Cristo non avesse guidato la Terra e gli altri
pianeti. Senza il Cristo, l’atteg-giamento e il pensiero materialistici avrebbero forse
incrementato la massa della Terra, cosa che ne avrebbe causato la spinta fuori dalla sua orbita
(con lo scopo di mantenere il momentum angolare), portandola ad un’orbita più piccola. Può
essere stata l’influenza del Cristo ad aiutare la massa della Terra ad essere costante, e quindi a
trattenerla dal muoversi verso il Sole.

33
I miracoli

Una legge scientifica è un’esposizione di un’osservazione fatta in un campo di comportamento


nel mondo. Talvolta si trova che alcune leggi sono valide solo sotto determinate condizioni.
Così, alcune leggi possono essere valide solo a basse temperature, altre possono esserlo ad
alte temperature. Alcune possono valere solo per oggetti macroscopici, altre possono applicarsi
ad oggetti microscopici. Ma sotto le stesse condizioni, il mondo generalmente si comporta allo
stesso modo in qualsiasi epoca. Un miracolo può definirsi come un evento che sia altamente
improbabile o impossibile secondo le leggi note. Nella Bibbia troviamo descritti numerosi
miracoli. Come possono questi adattarsi al punto di vista scientifico (al giorno d’oggi, i miracoli
sono talvolta testimoniati da testimoni attendibili; gli stessi argomenti che applicheremo ai
miracoli biblici possono essere applicati anche ai miracoli odierni)?
Alcuni miracoli biblici sono allegorie e non devono essere presi come registrazione di
osservazioni scientifiche. La storia di Adamo ed Eva tentati dal serpente parlante, che
mangiano un frutto e diventano saggi (Gen. 3) è un’allegoria che descrive come gli Spiriti
Luciferici (il serpente) portò la consapevolezza dell’umanità (Adamo ed Eva) nel suo corpo
denso e alla sua capacità di prendere decisioni in accordo con ciò che avrebbe o non avrebbe
voluto fare. La storia della moglie di Lot che si voltò indietro e divenne una colonna di sale
(Gen. 19:26) è un’allegoria che indica che se le persone si attaccano ai vecchi modi di agire,
cristallizzeranno le loro vite impedendo qualsiasi progresso. La storia di Sansone. Che
possedeva un forza miracolosa quando aveva una lunga capigliatura, ma la perdeva quando gli
si tagliavano i capelli (Giudici 16), è una rappresentazione allegorica del sole, che acquista
potere quando i suoi raggi crescono in primavera e in estate, ma perdono potere quando i
raggi diminuiscono in autunno e in inverno. La storia di Giona che scappò in mare per evitare
alcuni compiti assegnatigli da Dio, che fu gettato in mare e inghiottito da una balena, e fu
liberato (illeso) dal ventre della balena e nuovamente chiese di fare lo stesso compito, è
un’allegoria che mostra come una persona che commette suicidio allo scopo di sfuggire da
determinati problemi, quegli stessi problemi si troverà ad affrontare alla successiva rinascita. Il
racconto che indica la nascita di Gesù da una Vergine è una rappresentazione allegorica del
fatto che Maria e Giuseppe, nonostante avessero un rapporto, questo fu scevro da passione,
mantenendo uno stato mentale puro e santo. Poiché queste storie sono delle allegorie, non vi è
necessità di spiegare i miracoli che raccontano, così come non serve spiegare come la fata
buona di cenerentola poté trasformare una zucca in una carrozza.
Alcuni miracoli biblici non contraddicono realmente leggi scientifiche note, ma appaiono
rimarchevoli per l’epoca in cui si svolsero. Leggi scientifiche note consentirebbero ad un forte
vento di spingere indietro il mare, ma il fatto che il Mar Rosso fosse spinto indietro proprio
quando gli israeliti vollero attraversarlo e subito dopo il flusso si richiuse (Esodo 14:21-31) è
rimarchevole per il suo tempismo. Leggi scientifiche note consentirebbero che fulmini,
tempeste, terremoti, siccità, piaghe o altri disastri “naturali” possano accadere, e che persone
ammalate possano guarire, ma è rimarchevole che le piaghe colpissero l’Egitto quando il
Faraone si rifiutava di lasciare andare gli israeliti (Esodo 7-12); che la terra si aprisse e
inghiottisse le tende di Core e degli altri che si erano ribellati a Mosè, ma senza colpire gli
Israeliti fedeli (Numeri 16); che i Filistei fossero colpiti con tumori mentre tenevano l’Arca
dell’Alleanza (1 Sam. 5); che quando i Filistei aggiogarono i buoi ad un carro che trainava
l’Arca, i buoi si dirigessero verso la terra degli Israeliti (1 Sam. 6); che Uzzah cadesse morto
subito dopo aver toccato l’Arca (2 Sam. 6:7); che fuoco dal cielo consumasse un’offerta che
Elia aveva preparato (1 Re 18:38); che Ghecazi fosse colpito dalla lebbra quando chiese
pagamento da Nàaman dopo che Eliseo ebbe curato Nàaman dalla lebbra (2 Re 5); e che molte
persone fossero guarite quando toccavano la veste del Cristo, o quando il Cristo toccava loro.
Questi miracoli indicano che Dio (o gli esseri spirituali superiori in generale) lavora spesso in
accordo con le leggi fisiche. Se qualcosa dev’essere distrutto o qualche popolo punito, il modo
più agevole o conveniente per Dio di effettuarlo può essere rilasciare quelle energie correnti
che mettono in moto le catene fisiche di causa-effetto.
Alcuni miracoli sembrano contraddire le leggi scientifiche note. Una ragione di questa
contraddizione può trovarsi nella modificazione delle condizioni, che fanno del campo d’azione
attuale diverso da quello precedente. In Genesi 5-9 sono elencate sette persone (Adamo, Set,
Enos, Kenan, Iared, Matusalemme e Noè) che vissero tutte più di novecento anni.
L’investigazione chiaroveggente indica che i corpi di quell’epoca erano soggetti alla vecchiaia
quanto lo sono oggi, ma allora un padre poteva passare la propria memoria ai suoi discendenti

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e perciò il padre “viveva nella memoria” dei discendenti per un certo numero di generazioni.
Poiché le condizioni necessarie per il passaggio di questa memoria (precisamente il matrimonio
all’interno della piccola tribù di famiglia) non sono più valide oggi, una tale lunghezza di vita
non è più osservata.
Un altro motivo per cui i miracoli possono contraddire le leggi scientifiche, può trovarsi
nell’azione di alcune leggi sconosciute. I chiaroveggenti che possono vedere i mondi spirituali e
quindi anche i campi d’azione di quei mondi e di come questi “mondi superiori” influenzano il
Mondo Fisico, possono estendere il raggio di leggi note in modo tale che davanti a miracoli
apparenti divengano allora comprensibili. I chiaroveggenti vedono che nei mondi superiori il
passato e il futuro esistono simultaneamente col presente. Così possono comprendere come i
profeti riescano a prevedere il futuro, o come la coscienza di qualcuno possa trovarsi in un
dato tempo o muoversi all’indietro in modo da far apparire fermi il sole e la luna (Giosuè
10:11-14) o di far sì che l’ombra del sole di una meridiana appaia dieci gradi più indietro (2 Re
20:9-11). I chiaroveggenti possono proiettare la loro coscienza in modo da poter vedere cose
che non sono a portata d’occhio dei loro occhi fisici. Possono così comprendere come Eliseo
conoscesse che Ghecazi aveva ricevuto un immeritato compenso da Nàaman (2 Re 5:26); e
come il Cristo potesse dire alla donna Samaritana al pozzo tutto sulla sua famiglia (Giovanni
4;17-19) e potesse dire a Natanaele che era stato seduto sotto un albero di fico (Giovanni
4:17-19) e potesse dire ai suoi discepoli dove gettare le loro reti per fare il pieno di pesci
(Giovanni 21;4-14).
Nei mondi spirituali, il chiaroveggente può vedere gli archetipi secondo cui tutte le forme
fisiche vengono costruite e la varia gamma di vibrazioni che portano ad essere i diversi tipi di
materia sulla Terra. Così egli vede come il tasso vibratorio possa essere modificato per
tramutare una pietra in pane o acqua in vino o il cibo possa essere creato dall’aria. Egli può
comprendere come possa apparire la manna dal “nulla” (Esodo 16:14-35); come l’olio e la
farina della vedova potesse riempire continuamente la giara (1 Re 17:14-16); come il Cristo
poté trasformare l’acqua in vino (Giovanni 2:1-11); e come il Cristo, iniziando da sette pani e
pochi piccoli pesci, fu in grado di nutrire quattromila uomini, oltre a donne e bambini (Matteo
15:32-38). Quando l’archetipo è tenuto mentalmente insieme anche alla presenza del fuoco,
allora si può camminare in esso senza bruciarsi, come fecero Sadrach, Mesach e Abdènego
(Dan. 3:19-27). Quando un archetipo di un corpo umano ha perduto la sua energia vibrante, la
persona muore. Il chiaroveggente può vedere come il decadimento dell’archetipo possa essere
rigenerato e come lo spirito dipartito possa tornare al corpo riportando così il morto in vita.
Così il risorgere dalla morte del figlio della vedova da parte di Elia (1 Re 17:17-24), del figlio
della Sunammita da parte di Eliseo (2 Re 4:18-37), e del figlio della vedova da parte del Cristo
(Luca 7:11-17) diventa comprensibile.
Man mano che l’uomo compie sempre più osservazioni (sia fisicamente che con la
chiaroveggenza), e da queste ottiene sempre più comprensione delle leggi secondo le quali
opera l’universo, egli trova che fenomeni che aveva precedentemente considerati essere dei
miracoli appaiono ora come l’azione di determinate leggi. Ogni novità nelle osservazioni,
tuttavia, porta anche ulteriori fenomeni inspiegati, spingendo lo scienziato a cercare altre
spiegazioni.
Vi è una massima occulta che dice: “Velo dopo velo si leverà, ma velo dopo velo ci sarà”.

Bibliografia:
Max Heindel. La Pietra Filosofale, Iniziazione Antica e Iniziazione Moderna.
Max Heindel. La Cosmogonia dei Rosacroce.

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Aumento di potere

Gli scienziati materialisti osservano che quando numerose forze sono presenti, l’effetto
massimo si ottiene se tutte le forze spingono nella medesima direzione. Quando le molecole
d’aria volano attorno in tutte le direzioni, esse non esercitano alcuna forza osservabile sugli
oggetti. Ma se una considerevole parte si muove in una data direzione (come avviene quando
soffia il vento, o quando un ventilatore o un motore d’aeroplano sono messi in moto, o quando
opera una macchina), non solo l’aria muove piccoli oggetti, ma può abbattere alberi e case, e
innalzare aerei nell’aria. Ciascun atomo di un pezzo di ferro è un piccolo magnete, ma il ferro
non può esercitare alcuna forza osservabile su altri pezzi di ferro fino a quando una parte
sostanziale dei magneti atomici individuali sono allineati in modo che i loro poli nord indichino
tutti la stessa direzione.

Gli scienziati materialisti osservano che quando forze sono condotte insieme e non viene loro
permesso di disperdersi, si ottiene una potenza maggiore. È molto più facile piantare un chiodo
nel legno dalla parte della punta, piuttosto che piantarlo dalla parte della testa, perché nella
punta tutte le forze sono concentrate in uno spazio piccolissimo ed entrano perciò meglio nel
legno. Quando un fiume scorre in un letto largo la corrente è tranquilla, ma quando il canale si
restringe la corrente diventa forte. Quando è permesso al vapore di scappare in tutte le
direzioni da una pentola non ha che poca forza, ma se il vapore viene canalizzato in un solo,
stretto condotto è capace di esercitare una pressione enorme. Vicino al Sole la luce e il calore
sono intensissimi, ma più ci allontaniamo dal Sole più i raggi si allargano e meno intensa
diventa l’irradiazione. Così, i pianeti più prossimi al Sole ne ricevono maggior calore rispetto ai
pianeti più lontani. I raggi solari diffusi sulla superficie della Terra producono solo un calore
moderato, ma se con una lente o uno specchio concavo ne facciamo convergere i raggi,
possiamo usarli per produrre del fuoco o cucinare il cibo.

Gli scienziati materialisti osservano anche che maggiore è il tempo con cui una forza viene
applicata, maggior effetto essa produrrà. Quando una palla da baseball viene battuta, più a
lungo la battuta resterà in contatto e spingerà la palla, più lontano questa sarà spinta.

Così, nel mondo materiale, i tre modi fondamentali per aumentare la potenza sono:
1. Allineare le forze in modo che tutte spingano nella stessa direzione.
2. Non permettere che le forze si disperdano e concentrarle in un solo punto.
3. Estendere il tempo d’azione delle forze.

L’assioma Ermetico recita: “Come in alto, così in basso”. Corrispondente a ciascun modo di
aumentare la potenza nel mondo materiale, vi è un modo analogo di aumentare il potere
spirituale. Consideriamo alcune applicazioni spirituali di ciascuno dei suddetti tre modi.

1) Allineare le forze in modo che tutte spingano nella stessa direzione. Se vogliamo sviluppare
i poteri spirituali, dobbiamo vivere la vita in modo che ogni azione sia diretta verso questo
obiettivo. Dobbiamo evitare azioni che ci allontanino da esso, come bere alcolici, prendere
droghe per nostro piacere, fumare, mangiare carne e usare in modo degenerativo la forza
creatrice. Dobbiamo anche evitare azioni che, anche se non ci allontanano, non siano dirette
verso l’obiettivo, come sprecare tempo ed energie per raccogliere e curare possedimenti
materiali dei quali non abbiamo davvero bisogno, leggere libri e guardare spettacoli che non
sono di carattere elevato, cercare conoscenze che non ci sono utili, e parlare in modo che chi ci
ascolta non ne tragga alcun beneficio. Dobbiamo riempire le nostre ore di veglia con quelle
attività che portano verso lo sviluppo dei poterti spirituali, come eseguire gli esercizi di
Concentrazione e Retrospezione, avvicinarsi a conoscenze che ci aiuteranno a perfezionare il
nostro essere servendo l’umanità, facendo del servizio disinteressato agli altri, dicendo ciò che
può essere d’aiuto al prossimo, ecc.
Non dobbiamo permettere alla nostra mente di oscillare fra “posso” e “non posso”, “voglio” e
“non voglio”, “faccio” e “non faccio”, ecc. Se vogliamo ottenere dei poteri spirituali, dobbiamo
decidere che cosa deve essere fatto, convincerci che possiamo farlo, deciderci di farlo e poi non
lasciare che nulla (tranne non renderci conto che quella risoluzione era un errore) ci impedisca
di farlo.

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2) Non permettere che le forze si disperdano e concentrarle in un solo punto. Il costante
sbarramento alle impressioni dei sensi che ci arriva durante le ore di veglia tende a
defocalizzare la mente (mentre è deviata dall’impressione di un senso ad un’altro) e a
disperdere i poteri spirituali. Possiamo cercare di evitare alcuni stimoli sensoriali; uno può
cercare di stare lontano dai rumori, da suoni disarmonici, e può cercare di prendersi cura del
corpo denso in modo di non sentirne un disagio. Di solito non è possibile, tuttavia, rimuovere
tutti i disturbi. Dobbiamo quindi, alla fine, allenare la nostra mente ad ignorare e a rifiutare di
ricevere quelle impressioni che non sono di alcuna utilità, e di concentrarne tutta l’attenzione
su quelle impressioni che sono utili o provengono dalla propria attività interiore.
Abbiamo bisogno di imparare a focalizzare la mente su di una cosa ad un dato momento. Se
stiamo osservando un oggetto, dovremmo per pochi momenti focalizzare la nostra attenzione
su quell’oggetto e osservarne tutti i dettagli accuratamente. Se stiamo ascoltando qualcuno,
dovremmo focalizzare tutta la nostra attenzione su di lui e bloccare qualsiasi altra cosa fuori
dalla mente. Se stiamo pensando attorno a qualche soggetto, non dovremmo consentire alla
nostra mente di divagare su altri soggetti finché non permetteremmo coscientemente loro di
farlo.

3) Estendere il tempo d’azione delle forze. Se qualche obiettivo non si può raggiungere in un
minuto, lavoriamo su di esso per due minuti. Se un obiettivo non è raggiungibile in un’ora,
lavoriamo su di esso per due ore. Se un obiettivo non è raggiungibile in un anno, lavoriamo su
di esso per due anni, o vent’anni o il tempo di una vita. Se un obiettivo non è raggiungibile nel
tempo di una vita, continuiamo a lavorare su di esso nella prossima vita. Più tempo uno passa
a dirigere i propri sforzi in una data direzione, più si costruiscono i poteri spirituali, e un giorno
il potere sarà sufficiente a compiere il suo obiettivo. Chiunque può fare qualunque cosa se ci
lavora abbastanza a lungo e con abbastanza costanza.

37
La natura delle influenze astrologiche

Dio è Luce… Se noi camminiamo nella Luce come Egli è nella Luce, siamo in comunione gli uni
con gli altri –I Gv. 1:5-7
Altro è lo splendore del sole, altro lo splendore della luna e altro lo splendore delle stelle:
ogni stella infatti differisce da un’altra nello splendore – I Cor. 15:41

Quando parliamo o cantiamo, generiamo onde sonore che viaggiano in tutte le direzioni
partendo dal nostro corpo, che possono influenzare gli altri se sono in ascolto. Il nostro corpo
genera calore e irradia calore nell’aria che ci circonda o negli oggetti più vicini riscaldandoli. Il
nostro corpo genera anche altri tipi di onde più sottili (onde eteriche, onde emotive e onde
mentali) che possono viaggiare all’esterno fino ad influenzare gli altri se si sono “sintonizzati”
con noi. La natura delle onde eteriche, emotive e mentali che irradiamo, dipende dalla natura
del nostro carattere. Se noi siamo avidi, irradiamo avidità; se siamo generosi, irradiamo
generosità; se siamo amorevoli, irradiamo amore.
Il Sole, i pianeti che orbitano attorno al Sole, e le lune che orbitano attorno ai pianeti, sono i
corpi di esaltati esseri spirituali. Proprio come noi attraverso i nostri corpi irradiamo onde
differenti, così questi esseri spirituali fanno lo stesso generando e irradiando onde di tipo
differente. Proprio come la natura delle onde che noi irradiamo dipende dalla natura della
nostra personalità, così pure la natura delle irradiazioni del Sole, dei pianeti e delle lune
dipende dalla natura degli esseri che operano in questi corpi. È stato osservato dagli astrologi
che i pianeti irradiano onde che tendono a stimolare i seguenti aspetti negli uomini (gli
astrologi di solito abbreviano la frase “Sole, Luna e pianeti” con “pianeti”, includendo anche il
Sole e la Luna):

Pianeti: Qualità stimolate:


Sole Autodirezione, uso del potere della volontà
Mercurio Pensiero logico, autoespressione
Venere Armonia, bellezza, amore personale
Luna Memoria, immaginazione
Marte Desiderio
Giove Devozione, dono di sé
Saturno Retrospezione, previdenza, costanza
Urano Altruismo, esplorazione, indipendenza
Nettuno Intuizione
Plutone Rigenerazione, perdono, riforma

Proprio come gli angoli dei raggi solari determinano se la Terra esperimenterà l’estate o
l’inverno, così anche gli angoli con cui i diversi raggi planetari colpiscono la Terra
determineranno la natura dell’influenza delle irradiazioni planetarie. Allo scopo di determinare
gli angoli e il prodotto dei diversi angoli, il cielo come si può vedere dalla posizione di una
persona sulla Terra viene diviso in dodici settori, chiamati case, e il percorso attraversato dal
Sole viene diviso in dodici sezioni, chiamate segni dello Zodiaco. La prima casa ha inizio
all’orizzonte Orientale. Il primo segno (Ariete) ha il suo inizio nel punto del cielo dove il Sole si
trova all’inizio della primavera.

Gli astrologi osservano che la casa in cui si trova un pianeta determina l’area della vita nella
quale le irradiazioni planetarie tendono a focalizzarsi:

Casa n: Area di vita:


1 Personalità
2 Possessi materiali
3 Pensiero concreto
4 Focolare domestico
5 Leadership
6 Servizio
7 Compagnia
8 Desideri
9 Pensiero astratto

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10 Popolarità
11 Amicizie
12 Isolamento

Gli astrologi osservano che il segno in cui si trova un pianeta determina la parte del corpo
umano dove i raggi planetari saranno focalizzati e il livello di esistenza o di coscienza nel quale
i raggi saranno focalizzati:

Segno: Parte del corpo: Livello di esistenza:


Ariete Parte alta d. testa Fuoco-Cardinale
Toro Mascella, collo Terra-Fisso
Gemelli Braccia, polmoni Aria-Comune
Cancro Stomaco Acqua-Cardinale
Leone Cuore Fuoco-Fisso
Vergine Intestini Terra-Comune
Bilancia Reni Aria-Cardinale
Scorpione Genitali Acqua-Fisso
Sagittario Anche, cosce Fuoco-Comune
Capricorno Ginocchia Terra-Cardinale
Acquario Caviglie Aria-Fisso
Pesci Piedi Acqua-Comune

I segni cardinali stimolano l’attività nel corpo fisico; i segni fissi stimolano la costanza nella
natura del desiderio; i segni comuni stimolano la ricerca con la mente. I segni di fuoco
focalizzano la coscienza sulla vitalità; i segni di terra focalizzano la coscienza sulla materia; i
segni d’aria focalizzano la coscienza sulla mente; i segni d’acqua focalizzano la coscienza sui
sentimenti.

Quando nasce un bambino, l’esatto istante in cui egli inala il primo respiro viene presa l’ora su
cui si baserà l’oroscopo. La ragione di ciò risiede nel fatto che questo primo respiro porta con
sé i campioni vibratori dell’atmosfera in quel momento. Questi campioni vibratori sono
trasportati dai polmoni al sangue e da esso in ogni parte del corpo, e fissano ciascun atomo del
corpo ad un analogo tasso di vibrazione. Il corpo viene in questo modo sintonizzato al
campione vibratorio presente nel momento in cui è inalato il primo respiro. Questa
sintonizzazione rimane per tutta la durata della vita. Man mano che i pianeti si muovono lungo
il cielo nel corso della vita della persona, essi tendono a stimolare una o l’altra parte del
campione vibratorio natale. La persona potrà quindi sentire un impulso o un’energia dentro di
sé che la spinge a voler fare qualche cosa (quale cosa sia dipende dal pianeta particolare
coinvolto e dal suo angolo).

Uno degli scopi dell’evoluzione è diventare pienamente capaci di rispondere agli impulsi di tutti
i pianeti. Tutte le nostre energie provengono dai pianeti e dalle stelle, e solo fino a quando
sapremo riceverle esse saranno disponibili per il nostro uso.
Un altro scopo dell’evoluzione è di conquistare il controllo cosciente delle energie che useremo.
Il solo fatto che abbiamo l’energia necessaria per fare qualche cosa, non significa che quella
cosa sia bene farla. Non tutte le energie si fondono armoniosamente tra loro. Dobbiamo
imparare come e quando usare le energie disponibili e quando lasciarci solo attraversare da
esse.

Bibliografia:
Max Heindel: Il Messaggio delle Stelle
Max Heindel: Basi di Astrologia Spirituale

39
L’Era dell’Acquario

La Terra ruota sul proprio asse, compiendo


un giro completo ogni ventiquattro ore.
21
Settembre Mentre la Terra mostra i suo i diversi lati al
Sole, la vita sulla Terra alterna le esperienze
del giorno e della notte. Le creature terrestri
organizzano il tempo delle proprie attività in
Terra
modo che durante il giorno esse svolgano
cose che sono agevolate dalla luce e dal
calore, e durante la notte facciano cose che
sono adatte a condizioni di oscurità e freddo.
Supponiamo di vedere il sistema solare da
una nave spaziale, che voli in modo tale che
21 Piano dell’equatore il centro della Terra appaia essere in riposo.
terrestre
Marzo Quando guardiamo il Sole dalla nave
Cammino del Sole spaziale, esso sembrerà viaggiare formando
approssimativamente un cerchio attorno alla
Terra. Il cammino del Sole è inclinato in
modo che una parte di esso si trovi sopra il
Figura 1. Il percorso del Sole incrocia il piano dell’equatore
terrestre andando verso Nord il 21 Marzo, e incrocia il piano dell’equatore terrestre (v/ fig.1).
piano dell’equatore terrestre andando verso Sud il 21 Quando il Sole si trova nella parte del suo
Settembre. cammino superiore al piano dell’equatore
(dal 21 Marzo al 21 Settembre), i giorni
nell’emisfero Nord sono più lunghi delle notti e ci si trova nelle stagioni della primavera e
dell’estate. Quando il Sole si trova nella parte del suo cammino al di sotto del piano
dell’equatore (dal 21 Settembre al 21 Marzo), nell’emisfero Nord i giorni sono più brevi delle
notti, e ci si trova nelle stagioni dell’autunno e dell’inverno. La vita della Terra adatta le sue
attività al mutare delle stagioni, usando la primavera e l’estate per la procreazione e la
crescita, e l’autunno e l’inverno per il raccolto e l’ibernazione.
L’epoca nella quale il cammino del Sole incrocia il piano dell’equatore terrestre nel suo
cammino verso Nord (circa al 21 Marzo) è chiamata l’equinozio di primavera. Iniziando dalla
posizione del Sole all’equinozio di primavera, il cammino del Sole viene diviso in dodici settori,
chiamati segni dello Zodiaco.
Proprio come l’atomo sembra avere una struttura simile a quella del sistema solare, così anche
questa struttura suddivisa in dodici appare in vari livelli all’interno dell’universo. Il corpo
umano è divisibile in dodici parti, aventi ciascuna una particolare sensibilità alle radiazioni
solari quando queste arrivano dal settore corrispondente del cammino del Sole. Oltre alle
dodici parti del corpo umano e alle dodici parti del cammino del Sole (segni dello Zodiaco), vi
sono dodici campioni di stelle fisse (che vengono chiamate costellazioni).
A causa del lento moto di oscillazione dell’asse terrestre, il piano dell’equatore terrestre cambia
lentamente la sua orientazione. Ciò fa sì che l’equinozio di primavera cambi la sua posizione
rispetto alle costellazioni. Visto dalla Terra, l’equinozio di primavera avvenne nella costellazione
del Toro circa fra il 3700 a.C. e il 1600 a.C. Si dice che la Terra si trovava nell’Era del Toro, e
l’adorazione del toro era prevalente in diverse religioni. All’equinozio di primavera, ogni cosa
sulla Terra si impregna di vita, così che quando l’equinozio di primavera era nella costellazione
del Toro, il Sole focalizzava una influenza del Toro in tutte le piante e le creature sul nostro
pianeta, rinnovandola ad ogni primavera.
L’equinozio di primavera avvenne nella costellazione di Ariete circa fra il 1600 a.C. e il 498 d.C.
Allora l’agnello iniziò ad essere adorato. Il sangue dell’agnello fu usato per proteggere i Semiti
Originari quando tentarono di fuggire dalla terra del toro (chiamata Egitto nel racconto biblico).
Il Cristo chiamò se stesso il Buon Pastore.
L’equinozio di primavera entrò nella costellazione dei Pesci circa nel 498 d.C. e continuerà ad
essere nei Pesci fino circa al 1638 d.C. Il Cristo chiamò i suoi discepoli ad essere “pescatori di
uomini” e la mitria dei vescovi ha la forma di una testa di pesce.
L’equinozio di primavera sarà nella costellazione dell’Acquario circa dal 2638 d.C. al 4700 d.C.
Poiché l’equinozio di primavera non ha ancora raggiunto la costellazione dell’Acquario, la
domanda che può sorgere è perché ci occupiamo oggi a parlare dell’Era dell’Acquario. Un
motivo per guardare avanti è che è bene tenere in mente quale sia la meta, in modo di

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muoverci senza deviazioni verso di essa. Un altro motivo è che nonostante l’equinozio non
entrerà nella costellazione dell’Acquario fino al 1638 d.C., il Sole focalizza le influenze in arrivo
non da un punto esatto, ma da una fascia nel cielo (che è più larga dei confini fisici del Sole).
Questa fascia d’influenza del Sole tocca già la costellazione dell’Acquario, quindi già ora questa
influenza inizia ad essere sentita da alcune persone. Un’altra ragione è che fra le milioni di
persone che sono alla Scuola della Vita sulla Terra, alcune sono sufficientemente precoci da
muoversi in avanti più velocemente delle altre e sono già pronte ad entrare in una nuova era
prima che il tempo scatti per l’umanità nel suo insieme (proprio come alcuni possono avere
bisogno di rimanere in una vecchia era dopo che la maggior parte del resto dell’umanità sia già
passata più avanti).
In natura vi sono cicli all’interno di cicli. Nel ciclo giorno-notte, tende ad essere più caldo
durante il giorno e più freddo di notte. Nel ciclo estate-inverno, tende ad essere più caldo in
estate e più freddo in inverno. Con il ciclo estate-inverno sovrapposto al ciclo giorno-notte, i
giorni estivi tenderanno ad essere più caldi dei giorni invernali, e le notti estive tenderanno ad
essere più calde di quelle invernali. Similmente, nel corso di un’era, le caratteristiche di
quell’era si sovrappongono a tutti i cicli minori dell’era stessa. Nell’era dei Pesci, il Sole
attraversa ancora tutti i dodici segni dello Zodiaco ogni anno, portandone le influenze di
ciascuno, ma una influenza dei Pesci è sovrapposta a tutti. Nell’Era dell’Acquario, il Sole
attraversa ancora i dodici segni dello Zodiaco ogni anno, portando le influenze di ciascuno, ma
l’influenza dell’Acquario si sovrapporrà a tutti.
Gli astrologi hanno osservato che una influenza dei Pesci stimola le persone a rispettare
l’autorità, a credere a ciò che le autorità dicono loro di fare, e ad obbedire alla legge imposte
dalle autorità. Coloro che sono poste in posizioni di “autorità” nei Pesci possono giungere a
detta posizione per eredità (re, o altri individui “per lignaggio” o “per classe”), o attraverso
l’esercizio del potere fisico (guide militari, dittatori), oppure per qualche dispensazione divina
(sacerdoti, clero). Le tradizioni e i costumi ergono anche ad “autorità” e vengono usati come
guida all’azione.
Un’influenza Acquariana, d’altra parte, stimola le persone a rompere con le tradizioni e con il
governo d’autorità, e a desiderare di esercitare liberamente la propria iniziativa. Acquario è
governato dal pianeta Urano, e una delle caratteristiche fondamentali di Urano è
l’indipendenza. Altra caratteristica fondamentale di Urano è la ricerca. Quando le persone sono
stimolate nella ricerca di nuove idee, sono impegnate nella scienza e a sviluppare la loro stessa
creatività. Quando la ricerca è di comprendere altri gruppi, religioni, razze e nazioni, si
sviluppa l’amore universale. Acquario è governato anche dal pianeta Saturno, la cui
caratteristica fondamentale è lo stabilimento di connessioni fra il passato, il presente e il
futuro. Nell’Era dell’Acquario le persone saranno stimolate a sviluppare la comprensione delle
relazioni di causa-effetto, e ad usarle per ottenere l’auto-controllo.
La vita è una scuola. Le diverse ere possono essere considerate dei gradi della scuola. Proprio
come in una scuola regolare essi sono delle cose che si suppone gli studenti debbano imparare
ad ogni grado, così in ciascuna era vi sono determinate cose che si suppone l’umanità debba
apprendere. Molti apprendono inconsciamente; ma non conoscendo l’obiettivo vagano e
prendono molti passaggi inutili che non conducono alla meta. Se, tuttavia, noi studiamo il
piano di evoluzione come mostrato dalle stelle, allora possiamo conoscere quali lezioni ci si
aspetta da noi, in modo da muoverci direttamente e sicuramente, evitando dispersioni inutili di
forze.

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Promozione dello sviluppo spirituale

Gli Angeli Archivisti sono gli agenti del destino. Il loro scopo è di dare a tutti ciò di cui hanno
esattamente bisogno per la propria evoluzione. Le questioni che esploreremo in questo articolo
riguardano le attività svolte dagli Angeli Archivisti, o del Destino, per svolgere il loro compito e
i modi nei quali gli uomini possono agevolare questo processo.
Per potersi sviluppare spiritualmente gli uomini hanno bisogno di due cose. Hanno bisogno di
esercitare i vari muscoli spirituali in modo tale da accrescere la forza spirituale, e hanno
bisogno di sperimentare gli effetti delle loro azioni in modo da imparare quali sono sagge e
quali sono stolte. Affinché l’universo rimanga in equilibrio mentre si svolgono questi processi,
le persone che incorrono in debiti di destino debbono ad un certo punto renderne conto. Gli
Angeli del Destino, allora, hanno la responsabilità di conformare i programmi alle esperienze
spirituali delle persone, alle retrospezioni e al pagamento dei loro debiti. I loro doveri specifici
comprendono i seguenti:
1. Prima della nascita abbozzano le grandi linee del piano di vita di ciascuna persona e
scelgono il tempo in cui quella data persona incontrerà quei modelli di energia astrologica che
la sfiderà ad esercitare quei muscoli spirituali che hanno più bisogno di essere sviluppati.
2. Guidano le persone nei loro incontri “fortunati” con altre persone, in modo tale che ciascuna
si incontri con coloro che promuoveranno il piano di lavoro stabilito per la sua vita.
3. Dopo la morte, gli Angeli del Destino controllano che ciascuno veda la propria retrospezione
e senta gli effetti di ogni suo singolo atto sulla terra. Ciò sgombrerà completamente i debiti e i
crediti di gioia e di dolore, in modo che alla rinascita quella persona non trovi debiti o crediti in
sospeso. La persona potrà avere ancora debiti di servizio sui quali lavorare. Se, in una vita,
essa ha ricevuto più servizi di quelli che ha dato, allora sarà debitrice di servizio quando
tornerà a vivere sulla terra. Si possono contrarre debiti di servizio anche attraverso delle azioni
che colpiscono o ritardano il progresso evolutivo di altri. In ciascuna vita, gli Angeli del Destino
predispongono per le persone in modo tale da dare loro l’opportunità di pagare quanti più
debiti di servizio esse sono in grado di fare.
Le persone hanno volontà libera, ed esse la possono usare sia per lavorare con gli Angeli del
Destino promuovendo lo sviluppo spirituale di se stesse e degli altri, sia per lavorare contro gli
Angeli del Destino e contro la promozione dello sviluppo personale proprio o di altri. Gli Angeli
del Destino non si scoraggiano a causa della mancanza di volontà degli uomini, e continuano a
dare loro delle opportunità di sviluppo e relative retrospezioni fintantoché alla fine non avvenga
generalmente lo sviluppo spirituale. Gli esseri umani però, con le loro azioni, possono
accelerare o rallentare il processo.
Che cosa possono fare gli uomini per accelerare lo sviluppo spirituale? Possono accettare le
sfide della vita e fare del loro meglio per risolvere qualsiasi problema si trovino di fronte.
Possono rivedere le loro azioni al termine di ogni giorno, tentando di vedere e sentire gli effetti
delle loro azioni, imparando così quali hanno prodotto effetti desiderabili e quali effetti
indesiderabili. Possono anche servire ovunque se ne presenti l’occasione.
Tutto questo porta alla seconda domanda. Come possono gli esseri umani servirsi
reciprocamente, cosa che si traduce in come possono gli esseri umani svilupparsi
spiritualmente gli uni gli altri? Per promuovere lo sviluppo spirituale negli altri noi dobbiamo
incoraggiarli ad affrontare le sfide e a risolvere i problemi della loro vita. Ciò non implica fare
per gli altri quello che dovrebbero fare da se stessi, anche se potrebbe implicare fare per gli
altri delle cose che essi non sono attualmente pronti ad imparare a fare da soli. Non implica
dare agli altri qualsiasi cosa vogliano (cosa che potrebbe privarli delle motivazioni per
sviluppare le abilità di imparare a fare le cose da soli), anche se potrebbe implicare dare agli
altri le informazioni e le risorse necessarie per dare inizio a qualche attività produttiva. Non
implica dire alle persone che stanno facendo un gran lavoro quando non è vero (cosa che
potrebbe dare loro la falsa sensazione di soddisfazione, e diminuire la motivazione a
migliorarsi), ma potrebbe implicare ricordare alle persone che hanno delle capacità, e che
possono compiere grandi cose se persistono nei loro sforzi. Non implica riparare le persone
dalle conseguenze delle loro azioni, anche se potrebbe implicare lo stare loro accanto nei loro
problemi e aiutarli a trovare un modo per attraversarli.
Una necessità particolare di servizio si presenta quando le persone sono malate. Tutte le
malattie sono date al sofferente dagli Angeli del Destino, allo scopo di mettere in grado quella
persona di imparare delle lezioni, o allo scopo di aiutarla a sviluppare determinati poteri
spirituali. Ad esempio, se la persona si ammala perché non sa come mantenersi in buona

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salute, la sua lezione può consistere nell’imparare a cose come una dieta appropriata, un
esercizio, un riposo o uno stato mentale armonioso. Se la persona sa come si deve fare per
mantenersi in buona salute, ma non controlla abbastanza il proprio corpo del desiderio per
attenersi a quelle regole, allora la sua lezione consisterà nell’imparare a vivere secondo quelle
regole.
Alcune malattie possono non essere effetto di una vita errata, ma essere piuttosto causate da
qualche incidente imprevedibile o problema congenito. Queste malattie possono essere state
date dagli Angeli del Destino per aiutare la persona a sviluppare qualche qualità spirituale
come la pazienza, la compassione per coloro che soffrono, l’umiltà, la forza di volontà, la
ricerca di una comprensione spirituale, ecc. I bisogni spirituali di qualcuno che è ammalato
sono quelli di imparare la lezione che la malattia sta tentando di insegnargli, e di sviluppare i
poteri che la malattia ha lo scopo di sviluppare in lui. Quando questi sono sviluppati, allora gli
Angeli del Destino solleveranno la malattia da quella persona. Il servizio effettuabile a chi è
ammalato può implicare l’aiuto nei lavori quotidiani e domestici (se ne ha bisogno), l’aiuto a
comprendere la possibile causa della malattia (e perciò anche la via per la guarigione), l’aiuto a
considerare la situazione sotto il punto di vista spirituale (in modo che egli possa vedere il
bene dell’universo e superare emozioni negative come l’angoscia, la paura e la
preoccupazione).
Sono guaritori spirituali coloro che sono capaci di portare la salute a chi è afflitto, lavorando
con gli Angeli del Destino per promuovere lo sviluppo spirituale del paziente? Se non sono degli
iniziati, essi probabilmente non sono capaci di operare contro gli Angeli del Destino, perché
non saranno in grado di guarire qualcuno che gli Angeli del Destino hanno deciso che non è
ancora pronto per essere guarito. Gli iniziati hanno il potere di guarire a volontà, ma hanno la
saggezza di usare questo potere soltanto quando è di beneficio per lo sviluppo spirituale del
paziente. Così, gli iniziati lavoreranno coscientemente con gli Angeli del Destino nel
promuovere lo sviluppo spirituale delle persone.
Un altro metodo di servizio si effettua tramite la preghiera o la meditazione o la proiezione di
pensiero. Qualsiasi preghiera o pensiero puri, amorevoli ed elevati hanno un effetto positivo
sullo sviluppo spirituale del mondo. È possibile fare delle preghiere per commissione, dicendo
agli Angeli del Destino che se loro ci inviano qualcuno che ha bisogno di servizio, noi faremo
del nostro meglio per aiutarlo (è utile farlo sapere agli Angeli del Destino). Se, nelle nostre
preghiere, chiediamo qualche cosa, potremmo seguire l’esempio di Re Salomone: egli chiese la
saggezza per poter servire la gente nel modo migliore.

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Come fare per morire in pace

Vi sono molte cose che, se fatte in modo sbagliato, portano dolore e sofferenze, ma se fatte
correttamente possono portare pace e perfino piacere. La morte è una di queste cose. Lo
scopo di questo articolo è di indicare che cosa dev’essere fatto allo scopo di morire in pace.
Prima della nascita di una persona, gli Angeli del Destino creano nella Regione del Pensiero
Concreto un archetipo per quella persona, che un giorno attirerà a sé sostanza fisica che si
conformerà secondo la forma del corpo vitale. Fin dal primo inizio questo archetipo è stabilito
durare per un certo quantitativo di tempo. La morte naturale di un individuo avviene quando il
suo archetipo cessa di funzionare.
La morte naturale non è dolorosa e non dev’essere necessariamente preceduta da malattia, se
uno si prende cura del corpo denso in modo adeguato, in modo che esso non sia dismesso
prima che l’archetipo cessi di funzionare. Il suicida, che rende intenzionalmente inabitabile il
proprio corpo denso, sperimenta molto dolore dopo la morte, perché l’archetipo tenta di
attrarre materia fisica ma non può riuscire a farlo. Ciò dà al suicida un senso doloroso
paragonabile a quello di una fame intensa, che continua finché non arriva il tempo in cui
sarebbe avvenuta naturalmente la morte. Possiamo così scrivere la prima regola per una morte
in pace.

Regola 1. Tenere buona cura del corpo denso durante la vita.

Prima della nascita, quando gli Angeli del Destino stanno costruendo l’archetipo della vita di
una persona, pianificano per lei diversi apprendimenti e occasioni di servizio. Se, durante la
vita, quella persona trascura i vantaggi dell’apprendimento e del servizio datigli, e si indirizza
verso un sentiero di poco valore per la crescita della sua o altrui anima, gli Angeli del Destino
possono accorciare la vita dell’archetipo, facendo che la morte arrivi per lei ad una
relativamente giovane età, prima di quanto fosse precedentemente pianificato. È difficile
morire nel mezzo della vita, quando si hanno ancora molti interessi terreni. Arriviamo così alla
seconda regola per una morte in pace.

Regola 2. Prendere il più possibile vantaggio dalle occasioni di apprendimento e servizio


durante la vita.
(Nota: gli archetipi di alcune persone possono essere costruiti per una vita breve, perciò non
possiamo concludere che tutti coloro che muoiono giovani non abbiano preso vantaggio dalle
loro occasioni di apprendimento e di servizio. Inoltre, il fatto che seguendo la Regola 2
comporti una morte in pace non è la sola ragione perché debba essere seguita: le altre ragioni
esulano dalla nostra discussione).

Quando una persona si avvicina al momento della morte, lo Spirito e i suoi veicoli superiori
possono iniziare a lasciare il corpo denso. Questo, come più sopra accennato, non è doloroso.
È tuttavia doloroso al morente essere sottoposto a stimolanti che forzano i veicoli superiori a
tornare indietro nel corpo denso con uno strattone, dando un forte shock all’individuo. Questo
può generare sensazioni simili a quella prodotta da un rumore forte ogni volta che si sta
cadendo nel sonno. Abbiamo così la terza regola per una morte in pace.

Regola 3. Evitare di dare stimolanti al morente.

Quando avviene la morte naturale, il cuore cessa di battere. Per tre giorni e mezzo dopo che il
cuore si è fermato, lo Spirito è impegnato nel rivedere le scene della sua vita passata e nel
trasmettere la registrazione delle scene dai veicoli inferiori a quelli superiori. Questo riesame
delle scene non è associato a sensazioni, in modo che questo intervallo di tempo sarebbe
pacifico per lo Spirito. Durante questo tempo, tuttavia, lo Spirito è ancora collegato con il corpo
denso e può ancora risentire, in una certa misura, di qualsiasi cosa si faccia al corpo denso. Gli
esami post-mortem, la rimozione degli organi, l’imbalsamazione, la cremazione prima dei tre
giorni e mezzo, e rumori forti possono causare dolore e disturbare lo Spirito. Abbiamo così:

Regola 4. Per tre giorni e mezzo dopo che il cuore ha cessato di battere, il corpo dovrebbe
essere lasciato in un ambiente il più tranquillo possibile e dovrebbe essere disturbato il meno
possibile.

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Successivamente ai tre giorni e mezzo dopo che il cuore ha cessato di battere, una quantità di
sensazioni diventa possibile. I cosiddetti “morti” possono ancora vedere ciò che avviene e
sentire ciò che si dice sulla Terra quando rivolgono in quella direzione la loro attenzione. Si può
causare loro afflizione quando vedono l’afflizione dei parenti. Si può causare frustrazione ad
una persona deceduta che vuole portare a termine i propri “affari” sulla Terra e non è in grado
di farlo. Abbiamo così:

Regola 5. Coloro che ancora vivono sulla Terra dovrebbero adottare un atteggiamento di calma
e di preghiera quando muore una persona amata.

Dovrebbero cercare di prendersi cura di tutti gli affari lasciati incompiuti dal trapassato, e
tentare di farlo nel modo che lo potrebbe soddisfare (se ragionevole). Poiché vi è un limite a
quanto ci si può aspettare che amici e parenti si prendano cura di questi “affari” dopo la
morte, dobbiamo anche:

Regola 6. Uno dovrebbe curarsi dei propri affari in modo tale da essere pronto in ogni
momento (o quasi) a morire.

La morte non cancella il desiderio terreno. Quelli che erano dipendenti dal fumo, dall’alcool o
da droghe prima della morte sentono lo stesso impulso dopo la morte, ma che non può essere
soddisfatto da uno Spirito disincarnato. La sofferenza durerà fintantoché l’impulso non sarà
superato. Così, per uno stato di pace dopo la morte, dobbiamo:

Regola 7. Evitare di diventare dipendenti da qualsiasi cosa durante la vita sulla Terra. Se la
dipendenza esiste, dovrebbe essere superata prima della morte.

Quando l’attenzione di una persona morta diventa col tempo incentrata nei mondi superiori, le
scene della vita passata sono nuovamente esaminate. Durante questo secondo esame, la
persona inizia a sentire gli effetti delle sue cattive azioni sulla Terra. Davanti ad una scena
nella quale essa ha ferito qualcuno, sente ora dentro se stessa la ferita. Possiamo ridurre la
sofferenza che sentiamo in questo stadio, se riduciamo le sofferenze che causiamo agli altri
durante la vita terrena. Per insensibilità o ignoranza possiamo talvolta far soffrire gli altri non
intenzionalmente. Possiamo però fare la revisione di questi avvenimenti nel corso della vita
sulla Terra, cercando di sentire pienamente gli effetti di tali azioni mentre siamo ancora nel
corpo. Se riusciamo a fare questo, la registrazione viene cancellata e saremo di conseguenza
liberati dalle sofferenze dopo la morte. Abbiamo così la:

Regola 8. Durante la vita, si dovrebbe fare la retrospezione di quanto si è fatto e tentare di


sentire i pieni effetti delle proprie azioni.

Dopo lo stadio in cui risentiamo degli effetti delle nostre cattive azioni, passiamo nei mondi
celesti. In questi mondi non vi è più né dolore né sofferenza, a prescindere da quello che
abbiamo fatto o non fatto negli stadi precedenti. Vi è molta attività nei mondi celesti, e vi è
molto che possiamo fare durante la vita sulla Terra per prepararci ad ottenere il massimo
beneficio dal nostro soggiorno in questi mondi, ma queste considerazioni vanno oltre lo scopo
di questo articolo.

Se dovessimo fare un viaggio in un paese sconosciuto e potenzialmente pericoloso, saremmo


pieni di apprensione. Se, tuttavia, conoscessimo a quali rischi andiamo incontro e potessimo
prepararci a sufficienza per evitarli o superarli, lo potremmo affrontare con più fiducia. Se
teniamo in mente le regole di questo articolo, possiamo evitare i “rischi” connessi con la morte
e avvicinarci ad essa con fiducia, in qualunque momento essa possa arrivare.

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La strada verso la vera comunità

Non sarebbe bello se, quando le persone lavorano o vivono insieme, potessero formare fra loro
dei veri gruppi comunitari nei quali "se un membro soffre, tutti soffrono insieme; se un
membro viene onorato, tutti gioiscono insieme" (I Corinzi 12:26), gruppi nei quali le persone
amano il loro prossimo come se stesse e si servono reciprocamente? Perché accade che alcuni
tentativi di formare delle comunità falliscono, e altre hanno successo?
L’autore persiano Saadi ha scritto: "Ho paura che non raggiungerai la Mecca, o Nomade!
Poiché la strada che stai percorrendo conduce al Turkestan!" Se un gruppo di persone volesse
raggiungere la vera comunità, deve percorrere una strada che conduce in quella direzione. Allo
scopo di scoprire questa strada, inizieremo esaminando la vera comunità stessa, e poi
ripercorreremo la strada passo dopo passo per vedere da dove essa proviene. Allora, forse,
saremo in grado di riconoscere la strada e di percorrerla a volontà.
In una vera comunità le persone si amano reciprocamente. Che cos’è l’amore? Esso consiste in
più di un semplice sorriso fra le persone, in più di un abbraccio e di essere educati fra di noi. Il
dr. Scott Peck definisce l’amore come "La volontà di estendere il proprio sé con lo scopo di
nutrire la crescita spirituale propria o di un altro." "Il proprio sé" vi è incluso perché solo
nutrendo la nostra crescita spirituale possiamo cercare di nutrire la crescita altrui.
Che cosa può portarci a ricercare di nutrire non solo la nostra crescita spirituale, ma anche la
crescita spirituale di altri? La risposta è compassione. Quando arriviamo a conoscere i problemi
degli altri e a sentire simpaticamente i loro dolori, le loro ferite e frustrazioni, allora saremo
mossi a voler aiutare tutti a crescere spiritualmente in modo che i problemi siano risolti.
Che cosa può aiutarci a comprenderci reciprocamente e a sentire reciprocamente
compassione? Se fossimo chiaroveggenti tutto quello di cui avremmo bisogno sarebbe di
sintonizzare la nostra mente all’altro e conosceremmo istantaneamente tutto sui suoi
sentimenti, sui suoi pensieri e sulle sue speranze. Ma poiché la maggior parte di noi non è
chiaroveggente, per arrivare a sapere che cosa passa nell’interiorità degli altri dobbiamo usare
il metodo più mondano della parola e dell’ascolto.
Non tutta la parola e tutto l’ascolto portano alla comprensione e alla simpatia reciproca. Molte
parole non dicono nulla intorno ai sentimenti, ai pensieri e alle speranze di chi le ha
pronunciate. In effetti, molte persone fanno un grande sforzo per nascondere i propri
sentimenti, pensieri e speranze. Perché? Perché hanno paura. Perché temono di non essere
simili, o accettati, o rispettati, se fosse rivelata la loro vera natura interiore. Possono anche
ritenere che gli altri tenterebbero di forzarli a cambiare parte della loro natura interiore che
essi non desiderano cambiare.
Che cosa può aiutare le persone a lasciare le loro paure in modo da poter comunicare
apertamente con un’altra persona? Che cosa può aiutare le persone a sentirsi sicure? Per
rendere le persone capaci di sentirsi sicure, bisogna impegnarsi ad accettarsi e a rispettarsi
incondizionatamente. Questo significa che l’accettazione e il rispetto sarà dato a tutti
indipendentemente da quello che dicono o fanno – anche se ignorante. Questo significa che
nessuno sarà minacciato dal gruppo, qualsiasi cosa dica o faccia. E neppure si cercherà di
controllare un altro con l’ira o il ridicolo. Piuttosto vi sarà gentilezza reciproca.
A questo punto il lettore potrebbe dire: "Tutto questo appare bello e idealistico, ma se
smettiamo di cercare di controllarci fra noi con l’ira, col ridicolo, e a minacciarci di espulsione,
come dovremmo comportarci con il male? Volete davvero che rispettiamo il male?" Max
Heindel dice che, "Vi è un solo peccato: l’Ignoranza; e una sola salvezza: la Conoscenza
Applicata". La gente commette il male per ignoranza. Parole e azioni indebite sono dovute
all’ignoranza dei sentimenti delle vittime e all’ignoranza della legge cosmica che, col tempo,
richiede che venga raccolta (sentita su di sé) la sofferenza che abbiamo causato agli altri. Le
azioni errate sono compiute per ignoranza delle conseguenze. Quando affrontiamo il peccato
con l’ira o il ridicolo, e minacciando l’espulsione, che cosa avviene? Di solito, il peccato viene
sepolto e si nasconde. Ma non è stato eliminato. Un modo più efficace di trattare il peccato è di
metterlo gentilmente a contatto con la luce della conoscenza. Non possiamo vincere l’oscurità
con l’oscurità; possiamo farlo solo con la luce.
Riguardo la questione di rispettare incondizionatamente le persone, anche quando fanno
(quanto a noi appare essere) il male, ricordiamo: ciascuno possiede un’essenza divina celata in
lui. Perciò ciascuno è degno del nostro rispetto. Il fatto che noi rispettiamo la divinità interiore,
non significa che, comunque, dobbiamo essere d’accordo con quello che la persona fa. Se un
maestro a scuola sente un alunno dire, "due più due fanno cinque," non cessa di rispettare

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quel bambino o di nutrire speranza per lui. Cerca semplicemente di mostrargli gentilmente il
suo errore, e spera che la volta successiva effettuerà correttamente l’addizione. Nella vita,
"Non vi sono santi senza un passato, non vi sono peccatori senza un futuro."
Una volta che la gente si sente abbastanza sicura da cessare di nascondersi e parlare
apertamente, è necessario un buon ascolto per completare il processo di comunicazione. Il
buon ascolto coinvolge non solo il dare attenzione alle parole dette, ma anche tenere la mente
aperta a nuove idee e a nuovi punti di vista. Il dr. Scott Peck afferma: "Fino a quando non
riusciamo a svuotare noi stessi di aspettative, e a cessare il tentativo di riempire gli altri e le
nostre relazioni di esse con modalità preconcette, non possiamo realmente ascoltare, udire o
sperimentare." Mentre ascoltiamo, dobbiamo formare uno spazio bianco nella nostra mente,
nel quale depositare ciò che stiamo udendo, in modo che i nostri stessi pensieri non distorcano
quello che sentiamo, impedendoci di distinguere i pensieri degli altri dai nostri.
Poiché il tipo di amore necessario a formare una vera comunità coinvolge "La volontà di
estendere il proprio sé con lo scopo di nutrire la crescita spirituale propria o di un altro," la
volontà è implicata. Ciò che noi vogliamo non può essere stabilito per legge. Deve provenire da
dentro. Ciascun membro di una comunità dev’essere un partecipante volontario, impegnato
nella comunità dalla sua libera scelta.
La strada alla vera comunità può perciò essere riassunta nel modo seguente: Un gruppo di
persone che si impegnano volontariamente a non cercare di controllarsi reciprocamente con
l’ira o col ridicolo o a minacciarsi di espulsione, e a darsi reciproca accettazione incondizionata
e incondizionato rispetto. Allora le persone del gruppo si sentiranno sicure e volontariamente
parleranno in modo aperto e onesto le une con le altre. Man mano che le persone si svuotano
delle aspettative intorno a cosa gli altri dovrebbero dire, e cominciano ad essere capaci di udire
veramente gli altri, la comprensione e la simpatia cominciano a svilupparsi. Allora, col tempo,
le ferite di uno diventano le ferite di tutti, e le gioie di uno diventano le gioie di tutti. Allora la
vera comunità è stata raggiunta. Formare una vera comunità implica impegno, duro lavoro e
tempo. La strada può essere lunga e difficile, ma se il gruppo nel suo insieme e ciascuno
individualmente continua ad esaminare se stesso e le reciproche relazioni rispetto all’ideale, la
strada può essere percorsa e una vera comunità edificata.

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