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Facolt di Scienze Politiche

Corso di laurea triennale in Cooperazione


Internazionale e Sviluppo

Tra Cooperazione e Sviluppo: lALBA-TCP

Relatore:

Laureando:

Prof.ssa Donatella Strangio

Davide Angelilli
Matricola: 1382793

ANNO ACCADEMICO 2012-2013

Indice

Introduzione ...................................................................................... pag.5

Capitolo 1 - Il dibattito sullo sviluppo in America Latina,


un'introduzione storico economica all'Alleanza Bolivariana ....... pag.9
1.1La CEPAL e la questione del sottosviluppo
1.2 La teoria della dipendenza e la critica marxista ortodossa.
1.3 Neoliberismo e globalizzazione, l' America Latina verso l'ALBA.

Capitolo 2 - L' ALBA, un' integrazione alternativa? .................... pag.34


Introduzione
2.1"Medici per petrolio" e le missioni Bolivariane.
2.2"Non reciprocit", "trattamento solidale" e "commercio compensato".

Capitolo 3 - L'energia per un progetto "Grannacional ............ pag.56


3.1"Complementarit" e concetto di "Grannacional".
3.2 La cooperazione energetica

Capitolo 4- Aspetti conclusivi.


Le nuove frontiere dell' America Latina ..................................... pag.75
3.1 La questione dello sviluppo
3.2 Alcune considerazioni sulla cooperazione.

Fonti ............................................................................................... pag.91


Bibliografia ..................................................................................... pag.92

In un periodo di cos profonda crisi della nostra civilt, che tutto


mortifica e falsifica, non posso che dedicare questa "tesi" a ci che di
pi passionale e autentico mi appartiene. All'affetto e alla gioia
che mi danno i miei amici e le mie amiche, all'amore che mi d la
mia famiglia, dedico le forme nere che danno vita a queste pagine.
In particolare ringrazio mio padre e mia madre, perch senza il loro
impegno per garantire la possibilit di dedicarmi allo studio, questi
fogli sarebbero rimasti bianchi. Voglio, per, fare una dedica anche
a tutti i giovani e le giovani che, con studio e dedizione, lottano per
costruire un nuovo, pi giusto, sistema di amministrare le risorse
di cui disponiamo a livello mondiale. Ritrovare la sensibilit per
comprendere l'ingiustizia e la rapina su cui si alimenta la nostra
opulenza, il punto di partenza.
Qualunque sia il cammino per un mondo migliore.

"Come la schiavit e lapartheid, la povert non naturale. Sono


le persone che hanno creato la povert e che hanno sopportato la
povert, e sono le persone che la sconfiggeranno. E sconfiggere la
povert non un gesto di carit. un gesto di giustizia. la
protezione di un diritto umano fondamentale, il diritto a un vita
decente e dignitosa."
Nelson Mandela
(Dal discorso di accettazione dellAmbassador of Conscience Award,
1 novembre 2006)

Introduzione
L'idea dell'ALBA nasce "pubblicamente" nel 2001 con una dichiarazione
del presidente venezuelano Hugo Chvez a un vertice degli Stati del Caribe,
che espone l'idea di un'alternativa bolivariana alla globalizzazione neoliberista.
Nel 2004 Cuba e Venezuela firmano un accordo per l'applicazione dell'
"Alianza Bolivariana para los Pueblos de Nuestra America". L'espressione
"Nuestra America" deriva dal pensiero dell'intellettuale cubano Jose Mart che,
in un saggio pubblicato nel 1891, invitava i paesi dell'America Meridionale e
dei Caraibi ad unirsi nella realizzazione di una Grande Patria. Come Jose
Mart altri protagonisti della storia latinoamericana, tra gli altri Simon Bolvar
(da cui deriva "Bolivariana"), invitavano i paesi del Sud ad unirsi in un fronte
comune contro le minacce esterne del colonialismo e dell'imperialismo, per
raggiungere uno stato di giustizia e pace sociale, per riappropriarsi del nome
America con cui troppo spesso, ancora oggi, si rimanda esclusivamente agli
Stati del Nord. "Nuestra" per distinguerla dall'America Anglosassone e dalla
sua democrazia aggressiva, di cui i popoli del Subcontinente conoscevano
bene la rapacit.
I governi di Cuba e Venezuela si uniscono formalmente in un'alleanza
politica perch accomunati dalla convinzione che il socialismo possa dare ai
paesi del Sud una possibilit di emancipazione. Identificano i problemi
dell'area con i modelli di sviluppo imposti dall'imperialismo, con l'attivit
economica delle grandi imprese Multinazionali e Transnazionali ed in
particolare con le riforme strutturali imposte dai piani di aggiustamento
neoliberisti negli anni del Consenso di Washington. A oggi, oltre Cuba e
Venezuela, fanno parte dell'ALBA Bolivia, Nicaragua, Ecuador, San Vincent
y Las Granadinas, Antigua y Barbados e Dominica.1 A questo riguardo, le
tabelle A e B allegate forniscono una sintetica idea delle caratteristiche
basiche dei diversi paesi e della diversit delle loro forme di governo.

Haiti, Surinam e Santa lucia, sono invitati speciali.

L'inizio di questo lavoro, che nasce dall'esigenza di voler studiare ed


approfondire i nuovi meccanismi d'integrazione e cooperazione proposti
dall'ALBA, coincide con l'aprirsi del dibattito sullo sviluppo nel pensiero
economico latinoamericano del Dopoguerra.

Il primo capitolo, infatti,

un'introduzione storico-economica dell'argomento centrale, in cui descriviamo


il pensiero degli strutturalisti e il "perch", dalla sua critica, nasce la Teoria
della Dipendenza negli anni '60. La prima parte si conclude con l'avvento
delle politiche Neoliberiste e l'iniziativa statunitense per creare un'area di
libero commercio continentale. Analizziamo le conseguenze dei vari pensieri
economici sui contesti sociali in cui crescono e, soprattutto, la loro relazione
con i processi di regionalismo che si realizzano nel corso di questi anni.
Vediamo come si sviluppano negli ambienti accademici e nei movimenti
politici di orientamento marxista quelle concezioni economiche che
diventeranno centrali nei discorsi dell'ALBA, per certi versi caratterizzati da
una peculiarit latinoamericana, ma sempre animati da un forte sentimento
terzomondista.
La parte centrale, i capitoli secondo e terzo, entrano nel merito dell'analisi
di questi otto anni dell' integrazione bolivariana privilegiando sempre
un'analisi qualitativa, ma anche cercando di illustrarne i risultati raggiunti
finora. Partiamo dalla cooperazione tra Cuba e Venezuela, da cui poi si
sviluppa, con l'adesione della Bolivia, la concettualizzazione di una nuova
forma di intendere e praticare le relazioni economiche tra diversi Stati, dove lo
svolgimento delle attivit commerciali risponde a criteri differenti, perch
considerati pi giusti e solidali. Studiamo, poi, le caratteristiche di una nuova
entit politica cruciale nel processo: il "Grannacional", che vuole andare oltre,
senza sovrastare, gli Stati Nazionali, con il fine di generare piani di sviluppo
regionali che non limitino l'indipendenza dei singoli paesi nella ricerca di uno
sviluppo nazionale equilibrato. Prima della parte conclusiva, esaminiamo con
che modalit e quali finalit sono gestite le risorse energetiche, reale motore di
questo progetto d'integrazione
Nelle conclusioni, vista la velocit con cui si muove il processo, pi che
etichettare il modello di sviluppo e di cooperazione promosso dai paesi
6

dell'Alternativa Bolivariana, cerchiamo di comprenderne la sostenibilit e,


sviscerandone le caratteristiche, le forze che ne agitano il percorso. Riflettendo
sui nuovi scenari che si aprono di fronte all'America Latina.
La scelta di iniziare storicamente "da lontano" questo lavoro dettata dalla
convinzione che solo considerandolo come un problema storico possiamo
comprendere dell'attuale processo Bolivariano tutta la sua autenticit, la sua
complessit, ma soprattutto tutta la sua potenzialit rivoluzionaria all'interno
del dibattito mondiale sulla questione dello sviluppo.

Tabella A - Caratteristiche basiche dei paesi dell'ALBA

Fonte: Rosalba Linares (2013) pag.274

Tabella B -Tipo di governo, lingua, moneta e religione dei paesi


dell'ALBA

Fonte: Rosalba Linares (2013) pag.275

Capitolo 1
Il dibattito sullo Sviluppo in America Latina,
un'introduzione storico- economica all' ALBA.
1.1 La CEPAL e la questione del sottosviluppo.
Gli sconvolgimenti economici dovuti al secondo conflitto mondiale
influirono notevolmente sul pensiero economico latinoamericano. Il periodo
della seconda guerra mondiale, cos come aveva fatto la Prima Grande Guerra,
ha influito nelle economie dei vari paesi a causa dell'altro grado di dipendenza
dalle esportazioni verso i paesi Europei e gli Stati Uniti. Proprio gli USA
durante il conflitto hanno agito in modo da garantire il regolare afflusso di
materie prime dai vicini paesi Latinoamericani. Il conflitto, infatti, aveva reso
gli approvvigionamenti dagli stati dell'America meridionale di fondamentale
importanza strategica per gli USA, che quindi avevano creato un blocco
commerciale dell'area per difenderla dalle minacce provenienti dall'esterno.
L'accesso alle risorse agricole e ad altri materiali strategici, infatti, era
fondamentale per la stabilit e il consolidamento dell'apparato industriale
nordamericano in tempo di guerra. Questo ha garantito alle deboli ed instabili
economie del Sud America un periodo di crescita economica, dovuto alla
cooperazione economica e politica panamericana pensata ad hoc per il
contesto bellico, e scaturita da un calcolo opportunistico di breve termine
degli Stati Uniti. I paesi latinoamericani quindi: "Riuscirono ad affrontare (e
superare) con relativa facilit le ripercussioni provocate dal conflitto, ma solo
grazie all'intervento statunitense".2.
L'analisi della storia economica latinoamericana di quegli anni ci fornisce
un altro aspetto determinante: "le difficolt di trasporto marittimo in tempi di
guerra, e soprattutto le restrizioni esercitate sull' offerta dell'esportazioni ()
continuarono

favorire

una

crescita

rivolta

all'

interno

un'industrializzazione basata sulla sostituzione delle importazioni."3

Federico Romero (2008) pag.12


Oman e Wignaraja (2005) pag.211

Ci che pi interessa lo studio che questo lavoro vuol compiere, comunque,


non tanto l'effetto della Seconda Guerra mondiale sulle economie
Latinoamericane, bens il loro ricollocarsi nel nuovo ordine economico e
politico scaturito dalla guerra mondiale.
Nel 1949 le parole del presidente Truman: "We must embark on a bold new
program for making the benefits of our scientific advances and industrial
progress available for the improvement and growth of underdeveloped areas"4
consegnavano ufficialmente al mondo il concetto di "Sottosviluppo" cos come
di l in poi sarebbe stato al centro del dibattito economico, accademico e
politico latinoamericano.5
Intanto, gli USA si erano imbarcati nel gigantesco piano di aiuti per la
ricostruzione dell'Europa, ma per gli Stati latinoamericani non era previsto
"nessun Piano Marshall". Nel contesto della ormai scoppiata Guerra Fredda,
infatti, un piano di aiuti economici per lo sviluppo dell'America Latina non era
ritenuto utile dai potenti vicini Nordamericani, che, invece, optavano per un
sistema panamericano di difesa militare pi che di cooperazione economica. In
questa cornice, la nascita dell' "Organizzazione degli Stati Americani", che
assegnava una veste istituzionale al sistema panamericano, vedeva da una
parte gli stati del subcontinente speranzosi di compiere i primi passi per una
maggiore cooperazione economica e verso una rinegoziazione degli accordi
commerciali. Dall' altra, il governo di Washington

promuoveva il libero

scambio, l'apertura dell' economie nazionali e dava alla nuova organizzazione


un significato dentro la pi generale politica di contenimento del comunismo6.
Comunismo che nella regione latinoamericana si andava a configurare come
"Un nemico politico e ideologico, il quale prese ad essere visto sia in coloro

Harry Truman, Discorso inaugurale come Presidente degli Stati Uniti .(20 gennaio 1949)
Naturalmente questo non vuol dire che prima non esistesse il temine sviluppo, ma per usare le
parole di Gustavo Esteva i paesi sottosviluppati "se convirtieron en un espejo invertido de la
realidad de otros: un espejo que los desprecia y los enva al final de la cola, un espejo que reduce la
definicin de su identidad, la de una mayora heterognea y diversa, a los trminos de una minora
pequea y homogeneizante." (Esteva,1997)
6
Prima della firma della Carta degli OSA, gli USA gi avevano compiuto passi finalizzati a
costruire un sistema panamericano modellato sulle loro esigenze. Vedi l' "Atto di Chapultepec" e il
"Trattato di Assistenza Reciproca ( TIAR)"
5

10

che n'esibivano la militanza, sia, sempre di pi, nella sua tendenza a confluire
nel nazionalismo,"7
L'indifferenza degli USA verso i problemi economici del subcontinente
dur per tutti gli anni '508, ed fondamentale per comprendere il dibattito
latinoamericano sulla questione del sottosviluppo, che in quegli anni vide
l'irrompere nella storia del pensiero strutturalista e cre le condizioni per la
nascita della "Scuola della Dipendenza" agli inizi degli anni '60.
Fu in questo contesto storico ed economico, infatti, che la Commissione
economica dell'ONU per l'America Latina, (CEPAL) fondata nel 1948,
introdusse il concetto di "centro-periferia" per analizzare il paradigma dello
sviluppo e del sottosviluppo.9 L'analisi del direttore della commissione Ral
Prebisch e della nuova generazione degli economisti latinoamericani andava a
dare manforte alla posizione dei governi del subcontinente, che cozzava
fortemente con le intenzioni nordamericane.
"La nuova politica di sviluppo concepita da Prebisch prevedeva il consenso
dei paesi industrializzati ad accettare la creazione di un sistema preferenziale
per importare i prodotti industriali dal Terzo Mondo () come il pensiero
keynesiano, riteneva che un intervento attivo dello Stato fosse indispensabile
per portare supporto e soluzione ai problemi che si rivelavano; per, mentre
Keynes concentrava la sua attenzione sulla disoccupazione dei paesi
sviluppati, gli strutturalisti riflettevano sul come risolvere i problemi interni
dei

loro

rispettivi

Paesi

riconducibili

al

carattere

strutturale

di

sottosviluppo."10
I nodi vennero al pettine alla IX Conferenza di Bogot in cui "Marshall
lavor soprattutto per frenare ogni speranza di un futuro programma di aiuti,
per promuovere i princpi del libero commercio e degli investimenti privati
() al contrario le delegazioni latinoamericane () fecero propria una
7

L. Zanatta (2010) pag. 140


"A fronte dei circa 19 miliardi di dollari diretti verso l'Europa nel periodo 1949-50, la regione
ricevette solo 400 milioni, cio meno del 2% del totale degli aiuti nordamericani. Perfino il Belgio
e il minuscolo Lussemburgo ottennero tra il 1945e il 1950 pi aiuti di tutta l'America Latina"
Romero (2008)
9
Per una analisi delle teorie di Prebisch e degli strutturalisti, l' autore rimanda alle numerosi
pubblicazioni sul tema, in particolare: O. Rodriguez, La teoria del subdesarrollo de la CEPAL,
Mexico 1980
10
D. Strangio (2011) pag.130
8

11

proposta ecuadoriana che denunciava la forte disparit esistente fra i prezzi


dei materiali strategici e dei prodotti manufatti"11.
Il successo e il largo consenso ricevuto presso i governi dalle posizioni
della CEPAL erano dovuti al fatto che queste si erano ben inserite nella
cornice politica del dopoguerra. Come l' ideologia "populista" di molti governi
latinoamericani, gli strutturalisti vedevano la necessit che lo "Stato
possedesse una forza e un'autonomia sufficiente per eseguire tre funzioni
essenziali: promuovere gli interessi dei capitalisti industriali; riconciliare
questi interessi con quelli di altri gruppi capitalisti e minimizzare e moderare i
conflitti che nascevano tra i diversi gruppi socio-economici"12. La spontanea
politica d'industrializzazione delle economie latinoamericane durante le due
guerre aveva formato "un importante potenziale industriale e gruppi
d'imprenditori locali che producevano beni di consumo per il mercato interno
() inoltre si manifest anche un senso crescente di vulnerabilit riguardo ai
cambiamenti ciclici e strutturali che provenivano dai grandi paesi
capitalistici, ed aumentarono i dubbi sulla possibilit di sostenere un'
industrializzazione di carattere spontaneo nella regione."13
All'inizio degli anni '60, le condizioni favorevoli per le teorie strutturaliste
vennero a mancare: la crescita era diminuita14 e diventata negativa nel periodo
1961-1963, soprattutto nei paesi che maggiormente avevano applicato le
politiche di Industrializzazione per Sostituzione di Importazioni propugnate
dalla CEPAL. Era aumentata la disoccupazione e la sperequazione nella
distribuzione dei redditi, mentre cresceva il debito estero con l'inflazione e,
conseguentemente, aumentavano le tensioni sociali.
Quegli anni avevano visto anche un cambio di atteggiamento della Casa
Bianca: nel 1961 fu lanciato un piano economico continentale mirato alle
11

Romero(2008) pag.32
Oman e Wignaraja (2005) pag.236
13
Ibidem, pag.211
14
"The very low annual growth rate of 1 per cent registered by per capita income in Latin America
as a whole since the midfifties is clear proof of the lack of dynamism in Latin America's
development. Comparison of this rate with the 3.7 per cent attained in Western Europe during the
last decade, Japan's 8.3 per cent and the annual per capita rates of between5.3 and 9.0 per cent in
the socialist countries of Eastern Europe, brings home the full significance of the fact." CEPAL
(1963)
12

12

riforme strutturali, alla modernizzazione (ispirata al pensiero degli economisti


neoclassici)15 e alla democratizzazione. "Durante le amministrazioni KennedyJohnson l'America Latina ricevette quasi il 18% del totale degli aiuti esteri
nordamericani."16

Nonostante il sostegno alle politiche "desarrollistas"

fornito dalla Banca Interamericana di Sviluppo e dall'Alleanza per il Progresso


dell'amministrazione Kennedy17 (che comunque devono essere lette in
funzione del persistente "panamericanismo" statunitense), le politiche di ISI
entrarono presto in crisi. (Oman e Wignaraja, 2005)
L'analisi strutturalista riteneva che

la stagnazione degli anni'60 fosse

dovuta principalmente a due ordini di problemi: gli ostacoli di natura interna


e la contrazione di valuta estera (Oman e Wignaraja 2005).

L'ISI, con

l'avanzare del processo verso la produzione di beni sempre pi complessi,


rendeva necessaria una quota maggiore di importazioni indispensabili e
portava ad un sempre maggiore indebitamento, fino alla riduzione di quella
crescita basata proprio sulla sostituzione delle importazioni. Sull'altro
versante, gli ostacoli interni erano rappresentati dalla struttura della propriet
fondiaria, considerata eredit e strascico del sistema coloniale ma soprattutto
della sua trasformazione nel periodo di crescita orientata all'esterno. La
profonda diseguaglianza nella distribuzione del reddito, inoltre, rendeva
difficile l'aumento dei beni di consumo di massa, mentre favoriva la domanda
per i beni di consumo pi sofisticati prodotti dalle economie dei paesi pi
sviluppati. Le numerose problematiche strutturali interne portavano ad un
ritardo nella crescita dei salari e ad un eccesso di manodopera che
compromettevano tutto il processo d' ISI.
Queste considerazioni determinarono un cambiamento nella politica
economica della CEPAL proprio agli inizi degli anni'60. Fu posta maggiore
enfasi su un aspetto che sar centrale nello schema dell'ALBA, ossia le

15

Vedi il pensiero di Rostow nel prossimo capitolo 1.2


Romero (2008) pag.56
17
E' doveroso segnalare che gli Stati Uniti continuarono a condizionare gli aiuti all'acquisto dei
loro prodotti, impedendo quindi la diversificazione dei partner e la possibilit dei paesi
latinoamericani di operare nelle condizioni migliori. Inoltre il piano nordamericano per il
superamento del sottosviluppo era indubbiamente ispirato alle teorie di Rostow, completamente
discordanti dalle teorie cepaline.
16

13

proposte di riforme sociali e soprattutto la riforma agraria, d'altronde ritenuta


inevitabile anche dalla Casa Bianca.18
"Reform is urgently needed for three main reasons: (a) to bring about
structural changes such as would enable the savings potential to be used to
the full and promote social mobility, with its important economic, social and
political consequences;(b) to satisfy the demand of a rapidly increasing
population that needs to improve its diet; and (c) to raise the level of living of
the rural population."19
Sugli ostacoli esterni, invece, gli strutturalisti ripresero con maggior rigore
a proporre aggiustamenti nelle regole del commercio internazionale:
chiedevano la firma di accordi internazionali volti ad attenuare le fluttuazioni
dei prezzi e ad estendere le preferenze commerciali dei paesi sviluppati a
quelli periferici.
E' in questo contesto che si realizzano i primi processi d'integrazione
regionale nel XX secolo, che andavano oltre la concezione dell' integrazione
"panamericanista" promossa dagli Stati Uniti gi dal secolo precedente (sotto
l'ambigua formula della Dottrina Monroe).

Nacquero in questi anni

l'Asociacin Latinoamericana de Libre Comercio (ALALC), il Mercado


Comn Centroamericano (MCCA), entrambi ratificati nel 1960,
Andino e

Il Pacto

il CARICOM , rispettivamente del 1969 e 1973. Tutte queste

iniziative di integrazione regionale erano fortemente influenzate dal pensiero


strutturalista e collegate al processo di industrializzazione per sostituzione
delle importazioni. La creazione di mercati comuni protetti poteva essere una
soluzione alla saturazione dei mercati nazionali a cui si andava incontro con
l'ISI. Queste prime esperienze d' integrazione, che seguendo Muhr (2011) e ai
fini di concettualizzare l' ALBA definiamo come la " Prima Generazione" di
regionalismi, non riuscirono per ad essere sostenute nel tempo. I meccanismi
di livellazione delle asimmetrie tra le varie economie nazionali, come le
politiche di "complementarit" e di "sviluppo equilibrato" restarono semplice
retorica. "In absence of an effective institutionality, and essentially elite and
18

Da notare come anche l' amministrazione Kennedy e le Nazioni Unite ne avevano sottolineato
l'importanza (vedi nota 26).
19

CEPAL (1963)

14

oligarchic projects, often under military dictatorship, the incomplete marketdriven customs union failed to break with structural dependency".20
J. Marchini nella sua ricostruzione storica dei processi d'integrazione
regionale riassume cos il risultato di questa prima ondata di regionalismi. "En
todo caso, la integracin regional qued establecida como objetivo que se
aspiraba, pero que era complementario, condicionado o relativizado a una
necesidad prioritaria del proceso de sustitucin de importaciones del pas,
que requera necesariamente y en primer lugar, una adecuada proteccin
aduanera nacional. La estrategia permiti a muchos pases (en especial a los
ms grandes como Brasil, Mxico, Argentina) que generaran una base
industrial con grados de diversifi cacin vertical y horizontal. () La falta de
escalas de produccin y la existencia de condiciones monoplicas u
oligoplicas en mercados reducidos impidieron la continuidad de la
modernizacin industrial. Los precios de los productos industriales se
mantuvieron altos y se lograron muy pocos progresos comparativos en el
mejoramiento de costos y calidad de los productos. Los procesos de
industrializacin fueron compelidos a la bsqueda de nuevas alternativas
para expandir el tamao de los mercados, tanto por va de obtencin de
preferencias al tratamiento de las exportaciones industriales de los pases
perifricos hacia los centrales, como afirmando la necesidad de expandir el
comercio intrarregional. "21
Ci si basava comunque sul principio che s'iniziava da un'integrazione
economica che avrebbe, in seguito, invaso anche l'ambito politico.22 (La
relazione verr capovolta nel processo d'integrazione bolivariano).
Nei primi anni '60 gli economisti cepalini svolsero un ruolo importante
anche nel dibattito sulla politica economica del neonato governo
rivoluzionario di Cuba, cui ministro dell' Economia era "Che" Guevara. Egli,
che non aveva una formazione da economista ma era un talentuoso
autodidatta, sosteneva fortemente la necessit di un'industrializzazione forzata
per far uscire l'isola caribica dalla dipendenza dell'esportazione di canna da

20

T. Muhr (2011) pag. 101


J. Marchini (2013) pag.58
22
G. Jaramillo (2011) pag.62
21

15

zucchero. Sganciarsi dalla morsa dell'imperialismo voleva dire, per il


rivoluzionario argentino, diversificare la produzione. L'arrivo di economisti
legati alla CEPAL provoc grande euforia, a tal punto che nel 1961 "Regino
Boti, (capo della Giunta Centrale di Pianificazione) annunci che l'economia
del paese avrebbe presto raggiunto un tasso di crescita del 10 per cento."23
La strategia si trov presto ad affrontare ostacoli, in questo contesto forse
ancora maggiori. Lo stato non era in grado di prendere il controllo delle
raffinerie di petrolio, dei zuccherifici e dell' industria manifatturiera
completamente in mani nordamericane, mancavano tecnici e gli economisti
marxisti sull'isola si contavano praticamente sulle dita di una mano. Ben
presto

i fuochi dell'euforia si spensero: era impossibile trasformare

un'economia cos dipendente dalle tecnologie e conoscenze statunitensi in un


sistema socialista in cos breve tempo, senza tecnici e capacit proprie.
L'embargo degli USA, inoltre, non si limit a colpire l'edilizia, ma blocc
l'arrivo di beni di consumo e soprattutto macchinari a cui erano abituati i
cubani e che non potevano, come sosteneva un po semplicisticamente
Guevara, essere sostituiti cos rapidamente dalla "rozza tecnologia" sovietica.
Si ritornava al gi citato problema della mancanza di valuta: "Volendo
importare apparecchiature pi moderne ed efficienti dall' Europa occidentale
o dal Giappone, sarebbero serviti dollari per pagare e per procurarsi dollari
bisognava vendere zucchero."24
Cuba, di l a pochi anni, invert completamente rotta, trovando l'unica strada
possibile per la sopravvivenza economica della Rivoluzione nell'entrata nel
mercato comune sovietico. Entrare nel COMECON signific continuare ad
affidare alla produzione zuccheriera il ruolo centrale della sua economia.

25

"Gli esperti sovietici ritenevano che lo zucchero fosse il prodotto per il quale
Cuba godeva di un relativo vantaggio sui mercati e che gli introiti che ne
derivavano costituissero il modo migliore per saldare i conti delle

23

Gott (2008) pag.221


Claes Brundenies (1984).
25
Il ritorno alla produzione di zucchero fu motivo di dibattito tra gli economisti, molti lo
ritenevano, come Guevara, un errore storico. Per un approfondimento sul tema, vedi Hagelberghannah, Cuba's International sugar trade. (1993)
24

16

importazioni nazionali."26 Lo zucchero di fatto era l'unico prodotto di cui


l'URSS avesse bisogno per i suoi consumatori e la sua produzione crebbe del
40 per cento dal 1960 al 1990. Solo quando croll il colosso Sovietico la
produzione di zucchero fu sostituita dall' attivit legata al turismo.

1.2 La teoria della "Dipendenza" e la critica marxista ortodossa.


Nel primo paragrafo si provato a contestualizzare in un quadro storico il
lavoro della CEPAL, cercando di evidenziare come sin dall'inizio il problema
del sottosviluppo e dell' integrazione regionale in America Latina sia stato
influenzato dalle vicissitudini politiche dovute alla Guerra Fredda. Da una
parte, i potenti "vicini del nord" si adoperavano per una cooperazione militare
pi che economica, e allo sviluppo del Sud anteponevano una strategia di
difesa dal blocco sovietico che trovava origini nelle politiche di
panamericanismo. Dall'altra, i governi latinoamericani chiedevano un piano
per lo sviluppo e la rinegoziazione degli accordi sul commercio internazionale:
la stabilizzazione dei prezzi delle materie prime e il cancellamento delle
barriere protezionistiche nordamericane sui prodotti che esportavano. Inoltre
avevano realizzato i primi processi d'integrazione regionale atti a favorire
l'industrializzazione dell'area, e che non prevedevano la presenza degli Stati
Uniti come protagonisti principali.
In un contesto ancora pi radicalizzato dagli eventi della Rivoluzione
Cubana, si svilupp nel pensiero latinoamericano la teoria della Dipendenza.
Inizialmente da Washington ci si era convinti che la migliore strategia per
evitare nuove rivoluzioni era alleviare le forti tensioni sociali nei paesi del sud
e scongiurare il crescere del marcato antimperialismo. In quest'ottica, gli aiuti,
gi citati, dell'amministrazione Kennedy non riuscirono soprattutto nelle loro
finalit pi "politiche". La rivoluzione sociopolitica che avrebbe dovuto

26

Gott (2008) pag.283

17

causare l' "Alleanza per il Progresso", modellando le societ del subcontinente


alla democrazia rappresentativa, non era attuabile. "In un contesto
contraddistinto dalla presenza di numerose dittature, da un alto livello di
instabilit politica e dal perdurante potere oligarchico()a conti fatti, furono
proprio le lite locali che, percependo una minaccia ai propri interessi e
privilegi, boicottarono sostanzialmente il programma."27
Con l'assassinio di Kennedy e l'arrivo di Johnson nel 1963 le cose
cambiarono

radicalmente:

l'agenda

statunitense

nella

politica

estera

latinoamericana ora si sarebbe ispirata alla dottrina Mann, che si basava su tre
punti fondamentali: promozione della crescita economica, protezione degli
investimenti privati nordamericani, lotta al comunismo. Con l'uscita di scena
di Kennedy fin anche l'interesse degli USA per lo sviluppo del subcontinente,
Johnson come il suo successore Nixon si eressero a strenui difensori del
capitale estero statunitense, i cui interessi cozzavano con strategie di riforma
agraria e sociale che proprio l'Alleanza per il Progresso aveva indicato come
necessarie per lo sviluppo.28 D'altronde, anche nel breve periodo di crescita
dell'industrializzazione prima della stagnazione, chi pi di tutti ne era uscito
avvantaggiato

era

il

capitale

estero

investito

nelle

deboli

societ

latinoamericane. "Il comparto industriale fece registrare una crescita


notevole, sia qualitativa sia quantitativa, in settori come la siderurgia, la
petrolchimica, la produzione di elettricit e automobili. Contestualmente si
verific un incremento considerevole della partecipazione del capitale
straniero proprio nel settore industriale, che releg ad un ruolo del tutto
marginale quello locale."29
Le intense agitazioni politiche e il fermento nel dibattito economico, uniti
alla crescente sensazione che l'ISI avesse causato ulteriori problemi sociali,
portarono quindi ad una serie di interpretazioni pi radicali della realt
economica latinoamericana. La "scuola della Dipendenza" nacque come
risposta

ai

limiti

dell'analisi

cepalina,

27

ma

anche

come

reazione

Romero (2008) pag. 56


"La Casa bianca dispose che per ricevere i fondi (previsti dall'Alleanza per il Progresso) da
Washington i governi recettori dovevano previamente approvare una legge di Riforma Agraria"
A. Born (2008) pag. 3 La traduzione la mia.
29
Romero (2008)
28

18

all'interpretazione ortodossa dello Sviluppo, ovvero la teoria dei cinque stadi


di Rostow.
"Los tericos dependentistas reaccionan contra las tesis rostowianas y la
someten a una crtica rigurosa, histricamente muy bien fundamentada, que
destruye por completo el argumento rostowiano."30
L'approccio di questa nuova generazione di economisti si scagliava contro
la tesi di Rostow delle cinque tappe come unico possibile cammino che porta
dal sottosviluppo allo sviluppo, perch individua questo come un processo
lineare, astorico, in cui le varianti politiche hanno un peso limitato e tutto
affidato alla "bacchetta magica" del mercato.31 "Nella divina Nave, il Mondo,
tutti gli uomini, attraverso lo spazio ed il tempo, fanno lo stesso viaggio e sono
vincolati alla stessa destinazione."32 L'esempio era il modello di societ degli
Stai Uniti, che dovevano prendere la leadership e attuare un programma di
cooperazione per la crescita economica mondiale. Nel continente latino a fare
la parte del leone sarebbe stato il capitale estero, poich fondamentale per
sostenere l'industrializzazione e lo sviluppo senza ricadere nella stagnazione.
Per i teorici della dipendenza non si trattava solo di differire sulle strategie
per promuovere lo sviluppo, ma si controbatteva alla convinzione di poter
percorrere le stesse tappe degli Stati Uniti per raggiungere una societ
migliore. "Il sottosviluppo e lo sviluppo erano individuati come processi
storicamente interattivi, simultanei e che si condizionano reciprocamente."

33

Furtado e Sunkel in particolare concentrarono i loro studi sul concetto di


sviluppo

che

differenziarono

dal

processo

di

crescita

economica,

distinguendosi dall'approccio neoclassico. Lo sviluppo avrebbe dovuto


inevitabilmente coinvolgere il popolo, perch sarebbe dovuto essere conforme
alle tradizioni, alla cultura ed alle istituzioni dell' America Latina. Era quindi il
modello statunitense l'esempio da seguire per tutti i popoli? Si andavano a
formare riflessioni politiche ed economiche che saranno fondamentali nel
discorso cubano e venezuelano di formazione dell'ALBA.

30

A. Born (2008) pag. 7


W.W. Rostow (1960)
32
W.W. Rostow- M. F. Millikan (1957)
33
Oman e Wignaraja (2005) pag.243
31

19

Dello strutturalismo, invece, i teorici della dipendenza criticavano


particolarmente i risvolti "Desarrollistas" che aveva preso negli ultimi anni e,
ponendosi in un'ottica marxista, il fatto che "si proponeva di sfruttare al
meglio le opportunit del mercato mondiale e non di voltargli le spalle in
nome del socialismo."34 Inoltre, la teoria della dipendenza pu anche essere
vista come una critica alle strategie dei partiti comunisti dell'America Latina
(discendenti dalla posizione dell' URSS), che cercavano di promuovere
"rivoluzioni borghesi" in quanto ritenevano che le economie della regione
fossero di natura principalmente precapitalistica.35 Tratto comune della
maggioranza dei teorici era, infatti, l'evidenziare gli effetti sociali che
provocava nella periferia lo sviluppo capitalistico.
Un altro elemento fondamentale fu la critica alla teoria classica
dell'imperialismo, considerata carente nell'analisi della realt latinoamericana
perch spiccatamente "eurocentrica":
"los tericos latinoamericanos de la dependencia queran estudiar el
fenmeno del imperialismo, pero visto desde aqu, desde abajo, desde el pas
sometido a su dominio; per la teora clsica no ofreca demasiadas hiptesis
o lneas de interpretacin que pudieran ayudarlos a entender la especificidad
de la situacin latinoamericana por varias razones."36
Una delle ragioni per cui

questionavano la teoria classica

dell'imperialismo era che i paesi del "Terzo mondo" non erano pi colonie, ma
Stati formalmente indipendenti.37 Secondo questi autori, inoltre, proprio il
processo di decolonizzazione avvenuto nel dopoguerra smentiva la teoria
classica dell'imperialismo nel punto in cui prevedeva una "incessante
espansione coloniale delle economie metropolitane". Per ultimo c'era la
riconfigurazione geopolitica mondiale avvenuta alla fine della seconda Guerra
Mondiale, con gli Stati uniti come grande potenza imperialista che non
34

L. Zanatta (2010) pag. 154


Oman e Wignaraja (2005) pag.237-238
36
A. Born (2008) pag. 5
37
Kwame Nkrumah, primo presidente del Ghana, poco prima di essere rovesciato nel 1966, in un
suo saggio sosteneva che "l'essenza del neocolonialismo sta nel fatto che lo Stato ad esso soggetto
in teoria indipendente e dispone di tutti gli attribuiti esteriori della sovranit internazionale, ma
in realt il suo sistema economico e di conseguenza la vita politica sono interamente dirette dall'
esterno" D. Strangio (2011) pag. 126
35

20

sembrava avere rivali, fatto che metteva in crisi su un altro aspetto la teoria
classica, quello delle guerre inter-imperialiste. (Born, 2008)
La definizione di Dos Santos ci dice che: "La dipendenza la condizione in
cui le economie di un gruppo di paesi sono condizionate dallo sviluppo e
l'espansione delle altre. Una relazione di interdipendenza fra due o pi
economie, oppure fra queste economie ed il sistema del commercio
internazionale diventa una relazione di dipendenza quando alcuni paesi si
espandono in seguito ad un impulso interno, mentre gli altri, essendo in una
posizione di dipendenza, possono solo espandersi in risposta a quanto accade
nei paesi dominanti, che possono tuttavia avere un impatto negativo o positivo
sul loro sviluppo".38
Non per corretto parlare della "teoria della dipendenza" come un'unica
corrente o un unico modo di interpretare la realt Latinoamericana.

39

E'

possibile, infatti, dividere i teorici della dipendenza in tre correnti: la prima


interna alla CEPAL, di cui gli esponenti pi riconosciuti erano i gi citati
Furtado e Sunkel, si occupava principalmente di migliorare l'analisi
strutturalista sugli ostacoli interni ed esterni allo sviluppo capitalistico nella
periferia.
Autori come Enzo Faletto e Fernando Henrique Cardoso, invece,
consideravano possibile uno sviluppo della periferia dentro il sistema
capitalista e concentravano le loro analisi pi sullo studio dei meccanismi
concreti di dipendenza.
Un terzo approccio, quello pi radicale, era sviluppato da Andr Gunder
Frank, Theotonio dos Santos e Ruy Mauro Marini. Questi negavano la
possibilit di uno sviluppo capitalistico dei paesi periferici e vedevano nella
rivoluzione socialista l'unico mezzo di emancipazione dallo stato di
sottosviluppo.

Conosciuti

anche

come

"strutturalisti

radicali",

si

concentravano nel dimostrare l'insufficienza dell'ISI per uscire dal


sottosviluppo. Industrializzazione per sostituzione d'importazioni, in America
Latina, significava secondo loro affidare al settore industriale e alla borghesia
38

T.dos Santos (1970)


Per un approfondimento sulle varie teorie della dipendenza, vedi G.Palma "Dependency: A
Formal theory of Underdevelopment or a methodology for an anlysis of concrete situations of
underdevelopment? In World Development, vol.6 1978
39

21

il ruolo trainante nel processo di sviluppo. Essi, al contrario, richiamandosi


alla teoria dell'estorsione del surplus economico di Baran e Sweezy, credevano
che un'ampia parte del surplus generato dall'economie sottosviluppate,
potenziale motore di sviluppo, veniva trasferito all' estero

attraverso il

rimpatrio dei profitti dai principali esportatori di capitale in quei paesi (come
le multinazionali), da cui gli affari della borghesia e del settore industriale
erano appunto dipendenti.40 L'alleanza tattica con la borghesia nazionale era
quindi impossibile, perch questa classe era considerata inesistente o legata
agli interessi delle stesse multinazionali e dell'imperialismo. Non era allora
difficile spiegare l'inutilit di rivoluzioni borghesi e la necessit del
socialismo. "Per quanto riguarda l'adozione di una strategia "rivolta
all'interno" e di ISI, si pensava che essa avrebbe semplicemente allargato la
base dell'estorsione del surplus".41
La

"scuola

del

sottosviluppo"

invertiva

cos

la

teoria

classica

dell'imperialismo: pi che rallentare l'accumulazione nei paesi sviluppati,


l'imperialismo ha bloccato lo sviluppo di quelli sottosviluppati.
Negli anni '70 l'andamento dell'economia mondiale era cambiato
considerevolmente: "i tassi di crescita, che erano stati grosso modo
equivalenti nella regione dell' OCSE e nei paesi sottosviluppati in tutti gli anni
'50 e '60, vennero a divergere negli anni'70 ( nel Terzo Mondo si registr una
crescita del PIL pari al 20 per cento, mentre nei paesi dell'OCSE si ebbe un
calo del 30 per cento)".42 In questo nuovo quadro, l'approccio dei teorici della
dipendenza fu criticato dall'ambiente marxista ortodosso e dagli studiosi
neoclassici. Le critiche da parte non marxista furono meno sostenute perch
l'esperienza dei NIC (Newly Industrialized Countries) era gi considerata
sufficientemente valida a smontare le tesi dei teorici della dipendenza.
Un'eccezione rappresentata dalla critica teorica di Lall che analizzando il
concetto di dipendenza, ne aveva trovato tratti sociali ed economici, per
esempio la dominazione dal capitale straniero, in paesi come il Belgio e il
Canada. Questo lo port ad affermare che tratti di dominazione e dipendenza
40

Baran e Sweezy (1966)


Oman e Wignaraya (2005) pag. 302
42
Ibidem, pag. 303
41

22

esistono sicuramente, ma sono diffusi nel centro come nella periferia.


Giungendo cos alla conclusione che non ci fosse nessuna casualit tra
dipendenza e sottosviluppo.43
Per comprendere e sintetizzare le critiche marxiste alla "dipendenza"
possiamo prendere spunto dalle riflessioni di Agustin Cueva, secondo cui la
critica dei teorici della Dipendenza all'impostazione classica sull'imperialismo
si basava, in estrema sintesi, su una sbagliata interpretazione terminologica del
pensiero di Lenin, che per "celava in fondo una differenza di concetti e
universi teorici."44
Infatti, l'affermazione di Lenin secondo cui:
"l'esportazione del capitale influisce sullo sviluppo del capitalismo nei
paesi in cui quello investito, accelerandolo straordinariamente."45
Viene cos criticata da Dos Santos:
"Lenin no estudi los efectos de la exportacin de capital sobre las
economas de los pases atrasados. Si se hubiera ocupado del tema, hubiera
visto que este capital se inverta en la modernizacin de la vieja estructura
colonial exportadora y, por tanto, se aliaba a los factores que mantenan el
atraso de estos pases."46
La critica, secondo Cueva, si basava su un equivoco di fondo: "sviluppo
del capitalismo" in una nazione per Lenin

non vuol dire l'uscita da una

condizione di arretratezza del paese, anzi. Il bolscevico, nello stesso testo,


indica la diseguaglianza e livelli di vita pessimi come premesse basiche ed
inevitabili per il modo di produzione capitalista, che altrimenti smetterebbe di
essere capitalismo. L'arretratezza ("el atraso") di cui parla Dos Santos sarebbe
quindi un risultato diretto dello sviluppo del capitalismo nei paesi periferici e
non la prova che questo non sia avvenuto.
Cueva arriva a sostenere che per la scuola della dipendenza non c' spazio
teorico nel marxismo. Le si imputa di aver eliminato la dialettica materialista
dall'analisi storico-economica, cercando di spiegare lo sviluppo di una

43

S.Lall (1975)
A.Cueva (1974) pag. 91
45
V.Lenin (1916) pag.80.
46
T.dos Santos, Dependencia y cambio social (1970) citato su Cueva (1974) pag.90
44

23

formazione sociale

sempre a partire della sua articolazione con altre

formazioni e relegando in un secondo piano tutta l'analisi "del dentro".


Quest'impostazione avrebbe portato anche a considerare i paesi e le regioni
come unit ultime e irriducibili dell'analisi, tralasciando l'importanza delle
lotte di classe interne alle societ e "conferendo alla teoria una tinta
marcatamente nazionalista."47
Autori con un approccio pi economico di Cueva, come Laclau, si
scagliarono contro la tesi dell' infondatezza di una rivoluzione borghese, e
quindi del socialismo come unica via d'uscita possibile dal sottosviluppo.48
Dietro la valutazione di Frank che la produzione di beni destinati al
commercio voleva dire, di per s, la transizione al capitalismo dell'economia
delle colonie spagnole in America Latina, Laclau vedeva l'erronea pretesa di
voler analizzare la struttura economica soffermandosi sulla "sfera dello
scambio" o della "circolazione" e non sui "rapporti sociali di produzioni".49
L'approccio dei teorici della dipendenza appartenenti alla scuola del
sottosviluppo come Frank, Dos Santos o Marini era quindi sbagliato perch
negava il persistere dell'interazione tra i modi precapitalistici e capitalistici di
produzione.

"Mentre il trasferimento del surplus dalla periferia verso il

centro era,

secondo Frank, la causa del sottosviluppo, per Laclau, esso

costituiva un'espressione della struttura delle classi e della natura delle


relazioni sociali associate alla produzione materiale della periferia."50
Struttura che quindi era la vera causa del sottosviluppo.

47

Ibidem, pag. 87. La traduzione la mia


Lo sviluppo di questa teoria principalmente di Frank in "Capitalism and Underdevelopment in
Latin America: Historical Studies of Chile and Brazil" (1967)
49
Per un approfondimento delle critiche di Laclau alla scuola della Dipendenza, vedi E. Laclau,
"Feudalesimo e Capitalismo in America Latina" (1971)
50
Oman e Wignaraja (2005) pag. 254
48

24

1.3 Neoliberismo e globalizzazione, l'America Latina verso l'ALBA.


Nel periodo postbellico l'obiettivo principale delle societ latinoamericane
era quindi stato l'uscita dalla condizione di sottosviluppo. Gli sforzi compiuti
nei settori produttivi dell'economia avevano indubbiamente portato a risultati
in campo socio-economico, ma con l'arrivo degli anni'70 la crisi internazionale
e il persistere o l'aggravarsi di squilibri politici sociali ed economici portarono
alla fine di questo processo.
Il colpo di Stato Cileno, che mise fine all'esperienza di governo del
socialista Allende nel 1973, segn secondo molti studiosi la fine e l'inizio di
una nuova era. Con l 'arrivo di Pinochet e la politica economica dei "Chicago
boys": "El pndulo binario entre Estado y mercado se volc desde entonces
hacia el mercado. La era del fundamentalismo mercadocntrico comenz en
1975 en Chile."51 Spar dal dibattito politico la preoccupazione per il ruolo
dello stato nello sviluppo economico, rimpiazzato per la fiducia senza limiti
nelle capacit del mercato.
Le cause esogene che provocarono il golpe sono riconducibili alla necessit
degli Stati Uniti di mettere fine a quell'esperienza democratica di socialismo,
che metteva in pericolo la loro egemonia nel subcontinente. Durante gli anni
di Allende, gli Stati Uniti ridussero drasticamente l'aiuto economico ma
aumentarono quello di natura militare per potenziare l'esercito, di cui poi si
servirono per rovesciare il governo dell'"Unidad Popular." L'azione dei
militari, pensata ed attuata con l'aiuto della CIA, non ebbe lo scopo di
"ristabilire l'ordine", ma fu il primo passo per portare a termine una strategia
pi ampia che voleva una riorganizzazione della societ in chiave nettamente
monetarista e ultraliberista. "Ci si tradusse nell'insistenza quasi ossessiva
sullo smantellamento del settore statale attraverso le privatizzazioni delle
imprese pubbliche, la contrazione della spesa pubblica e la forte limitazione
dei servizi sociali; nell' apertura del mercato interno a quello internazionale
mediante la liberalizzazione del commercio, la riduzione dei salari reali."52
Un modello economico neoliberista che, come osserva Sunkel, si conferm in

51

52

Sunkel (2007) pag.473.


Romero (2008) pag. 79

25

seguito con i governi della Thatcher in Gran Bretagna e di Reagan negli Stati
Uniti per poi espandersi a quasi tutto il globo.
Le cause endogene sono invece imputabili alla grave crisi che la societ
cilena stava attraversando nel 1973, dovuta al sabotaggio economico attuato
dalle lites locali legate al capitale straniero, alle divisioni interne al fronte
socialista e alle gravi ripercussioni della politica economica del governo sulla
stabilit socio-economica. Il risultato del fallimento dell'esperienza cilena fu
quello di sollevare forti dubbi sulla possibilit di riequilibrare lo stato della
bilancia dei pagamenti in un contesto di crescita orientata all'interno. "Le
politiche di redistribuzione potevano causare gravi squilibri a livello
settoriale e di bilancia dei pagamenti (comprese una fuga di capitali e
l'evasione fiscale, per non parlare delle pressioni dall'estero), che a loro volta
creavano una forte instabilit e portavano, alla fine, a risultati opposti a
quelli sperati".53
Secondo la ricostruzione dell'era Neoliberista in America Latina di Petras e
Veltmeyer, una seconda fase di riforme strutturali, dopo quella avviata dal
regime di Pinochet ed estesa a Uruguay ed Argentina, si ebbe a partire dal
1983-1990. Questa volta accompagnata da un ritorno alla democrazia e
sostenuta dal concetto di globalizzazione, ideologia definita come un
"matrimonio di convenienza tra il liberalismo economico capitalista ed il
liberalismo democratico in chiave politica".54
La globalizzazione, secondo Petras (intellettuale marxista antimperialista e
studioso

dell'attuale

processo

di

transizione

socialista

in

America

Meridionale), non nient'altro che un programma di riforme politiche,


53

Oman e Wignaraja (2005) pag. 277


La terza fase (1990-2000) sarebbe caratterizzata da un massiccio trasferimento di propriet
pubblica al settore privato, privatizzazione di banche nazionali e settori strategici, un' enorme fuga
di capitali e l' assenza di crescita economica ( meno di 1% pro capite). Una serie di riforme
neoliberiste "with human face", volte a migliorare la condizione degli strati pi poveri e garantire la
sostenibilit del modello, di fronte alla sempre pi ampia resistenza delle popolazioni.
Gli anni dal 2000 al 2009 vedrebbero l' involuzione del sistema capitalista, un collasso degli
investimenti diretti esteri e un forte disincanto dal neoliberismo, accompagnato da un processo di
cambi nei governi ( la famosa svolta a sinistra) in paesi come Argentina, Bolivia, Ecuador,
Uruguay, Nicaragua e Venezuela. Inoltre in questi anni si sarebbe verificato un "riallineamento
della produzione globale" dovuto al boom di richieste da parte di India e Cina di materie prime e
beni di consumo per far fronte alla rapida crescita delle classi medie. (J.Petras -H.Veltmeyer,
2009)
54

26

promosso dagli Stati Uniti e dalle "organizzazioni finanziarie internazionali",


volte ad aprire le economie dei paesi in via di sviluppo all'economia mondiale.
Secondo quest'interpretazione, il processo promosso dalla CEPAL di
nazionalizzazioni, protezione dell'economia domestica, redistribuzione delle
terre e intervento dello Stato in economia, avvenuto in America Latina nei due
decenni dopo la seconda Guerra Mondiale, stato rinvertito, se non
rovesciato, nell'era Neoliberista. Gli effetti sono la crescita di povert e
polarizzazione presente nelle societ del subcontinente fino agli anni '90.
Sunkel, da una prospettiva "neostrutturalista"55, critica fortemente le pieghe
della globalizzazione in America Latina. Anche lui rileva il passo indietro
rispetto agli avanzamenti raggiunti nel dopoguerra.
"La globalizacin no plantea la cuestin general de la sobrevivencia del
Estado - Nacin () sino mucho ms especficamente la continuidad
sociocultural

de

las

sociedades

nacionales

relativamente

exitosas

estructuradas en el periodo de posguerra."56


Nei discorsi, nei documenti e nelle dichiarazioni dell'Alleanza Bolivariana
la retorica antiglobalizzazione, pi che dalla volont di sganciarsi dai flussi
internazionali, deriva da queste considerazioni. Infatti, cruciale proprio il
concetto "sunkeliano" di Sviluppo endogeno. Il "desarrollo desde dentro" va
pi in l e supera la contrapposizione alimentata dal pensiero strutturalista tra
crescita verso l'esterno e verso l'interno dei decenni precedenti. Perch s'ispira
al passaggio da un approccio "statocentrico" o "mercatocentrico", a un nuovo
approccio "sociocentrico", in cui lo sviluppo deve divenire il prodotto di un
insieme di domande poste dalla societ stessa, che si traducono e acquisiscono
efficacia attraverso le politiche pubbliche promosse dallo Stato.
Negli anni del Neoliberismo un altro grande avvenimento aveva provocato
sconvolgimenti nella regione: nel 1989 il tonfo per il crollo del Muro a Berlino
rimbomb per tutta l'America. La fine della Guerra Fredda, che fu gestita da
55

La corrente neo-strutturalista si svilupp in America Latina alla fine degli anni '80, in reazione ai
programmi di stabilizzazione imposti dal FMI dopo la crisi del debito. Le analisi neo- strutturaliste
si differenziano da quelle strutturaliste per l'attenzione prestata al breve periodo, il loro principale
obiettivo stato definire programmi di politica economica indonei a creare stabilit minimizzando i
costi sociali e l'impatto negativo sulla crescita associati ai piani di stabilizzazione ortodossi. (
Oman- Wignaraya 2005)
56
O. Sunkel (2007) pag.477

27

G. Bush alla Casa Bianca dal 1989 fino al 1993, e le ripercussioni politiche del
tramonto del blocco comunista sull'America Latina furono essenzialmente
due. I paesi dell'Europa occidentale e il Giappone cominciarono a rivolgere le
proprie attenzioni verso i nuovi mercati degli ex paesi sovietici, con il
conseguente rischio per i governi latinoamericani di perdere un buon flusso di
capitali e di accentuare la dipendenza dagli Usa. Per un altro verso, quello
militare, il venire meno della minaccia sovietica

rese differente

l'atteggiamento della Casa Bianca verso il subcontinente, poich senza il


pericolo comunista era pi difficile legittimare il frequente interventismo.
Per quanto riguarda Cuba, invece, l'implosione del colosso sovietico
significava la fine di un'era, in cui il piccolo paese caraibico era riuscito a
rendere sostenibile il processo di socialismo grazie all'entrata nel COMECON.
Gi con l'arrivo al potere di Gorbaciov e la sua politica incentrata su glasnost e
perestojka, promozione di un'apertura politica e ristrutturazione economica, si
era scatenato sull' Isola un uragano politico che ebbe i suoi risvolti pi critici
nel 1990, quando smisero di arrivare i rifornimenti di petrolio dall' URSS.
"Tra il 1989 e il 1993 l'economia si trov in caduta libera. Il PIL scese del 2,9
% nel 1990, del 10% nel 1991, dell'11,6% nel 1992 e del 14,9% nel 1993"57
Iniziava per i Cubani quel "Perodo especial en tiempo de paz", in cui il
governo attu una serie di riforme che permisero la sopravvivenza
dell'esperienza socialista. "Il primo provvedimento economicamente essenziale
fu la legalizzazione del dollaro americano () La seconda importante riforma
fu l'introduzione del lavoro autonomo nel settembre 1993()La terza
importante riforma del 1993 comport la sostituzione delle vecchie fattorie
statali con cooperative agricole, note come Unidades Bsicas de Produccin."
58

Iniziava allora quel processo di "socialismo con mercato" di cui si fa

portavoce nel mondo l'ALBA e considerato l'unico attuabile dai presidenti


Correa, Morales, Ortega e Maduro?
E' indicativo per comprendere il terreno su cui germoglia il percorso
bolivariano, che Cuba in quegli anni non fu l'unico paese a dover affrontare
57

A. J. Jatar-Hausman, The Cuban way. Capitalism, Communism and Confrontation. (1999) Pag
46-48.
58
R. Gott (2008) pag 341-343

28

questo delicato passaggio da un mondo bipolare ad uno in cui gli USA


restavano come unica potenza mondiale, e l'economia di mercato l'unico
modello da seguire. Molti paesi del Terzo mondo, che s'ispiravano all'Unione
Sovietica come modello alternativo al capitalismo, furono obbligati ad
abbracciare il sistema neoliberale, a tutti noto come globalizzazione.59 Cuba
cominci anche a sviluppare tutte quelle argomentazioni contro gli
esperimenti neoliberali in America Latina e in Europa Orientale, che
costituiranno l'asse teorico centrale dell'ALBA. Cos Castro giudicava il
percorso intrapreso dagli altri paesi latinoamericani: "Il modello neoliberale
() caratterizzato da liberalizzazione dei prezzi, riduzione dei salari reali e
dei programmi sociali, non ha mai tenuto conto della popolazione e ha
aumentato notevolmente i gi spaventosi livelli di disuguaglianza in quei
paesi."60
In un periodo cos speciale e drammatico sarebbe risultato facile alla
leadership Cubana far passare in modo autoritario tutte le riforme e le
decisioni economiche, nonostante ci, queste furono sottoposte alla
discussione popolare coinvolgendo quasi tre milioni di lavoratori e lavoratrici.
L'agire politico di Cuba nel "periodo especial en tiempo de paz" fu inoltre
caratterizzato dalla rinnovata ostilit da parte del governo degli Stati Uniti:
proprio quando la fine del conflitto est-ovest avrebbe potuto trarre con s uno
scongelamento anche nei rapporti, da Washington si opt per dare un ulteriore
giro di vite all'embargo verso Cuba bloccando tutte le risorse provenienti da
fonti americane, ma anche multilaterali come la Banca Mondiale e il Fondo
Monetario Internazionale.61
Agli altri paesi i potenti vicini del Nord proponevano una zona di libero
commercio continentale, di cui la ratifica NAFTA62 nel 1992 doveva
rappresentare solo il primo passo. I governi latinoamericani reagirono con
59

R. Gott, (2008) pag 348


F. Castro citato in R. Gott (2008) pag244
61
Emblema della rinnovata ostilit degli USA furono la ratifica del Torricelli Act (1993) e dell'
Helms- Burton Act (1996).
62
Il North American Free Trade Agreement (Accordo nordamericano per il libero scambio),
conosciuto anche con l'acronimo NAFTA un trattato di libero scambio commerciale stipulato tra
USA, Canada e Messico, modellato sul gi esistente accordo di libero commercio tra Canada e
Stati Uniti (FTA). Laspetto che maggiormente caratterizza il NAFTA sicuramente legto alla
progressiva eliminazione di tutte le barriere tariffarie fra i paesi che aderiscono allaccordo.
60

29

diffidenza alla proposta e cercarono delle alternative, perch convinti che


avrebbe accentuato la dipendenza delle loro economie da quella statunitense.
In quest'ottica va letta la creazione nel 1995 del MERCOSUR,63 "nato con
l'idea di ridurre la dipendenza dagli Stati Uniti, si propose, oltre che di
migliorare gli scambi tra i paesi membri, di accentuare la competitivit sul
mercato internazionale e di incrementare i vincoli commerciali con Europa e
Giappone"64.
Le aspirazioni statunitensi per la creazione di un'area di libero confluirono
nel progetto dell' Area di Libero Commercio delle Americhe (ALCA), portato
avanti principalmente da George W. Bush, ma gi negoziato "in riunioni a
porte chiusissime fra il 1994 e il 2001"65. Quella degli USA pu essere
considerata come una strategia in perfetta continuit con la posizione
panamericanista, tenuta sin dal precedente secolo, che favorisce gli interessi
delle ristrette classi dominanti latinoamericane, delle grandi multinazionali e
dei gruppi di potere pi influenti sul gabinetto di Washington.

Colin Powell,

segretario di Stato durante la presidenza del secondo Bush, ha dichiarato che il


fine dell'ALCA : "Garantire alle imprese statunitensi il controllo di un
territorio che si estende dall'Artico fino all'Antartide e il libero accesso senza
alcun tipo di ostacolo per i nostri prodotti, servizi, tecnologie e capitali per
tutto l'emisfero."66
Negli USA, un'area di libero commercio continentale avvantaggerebbe i
gruppi esportatori e le compagnie gi installate in America Latina, in
particolare le imprese che operano nel campo dei servizi finanziari e nelle
attivit dipendenti dai contratti di propriet intellettuale, come l'informatica e
la farmaceutica. Al contrario, il convegno causerebbe problemi ai settori
protetti dell'industria e dell'agricoltura, che dovrebbero affrontare la
concorrenza degli esportatori latinoamericani.

63

El Mercado Comn del Sur - MERCOSUR - est integrado por la Repblica Argentina, la
Repblica Federativa de Brasil, la Repblica del Paraguay, la Repblica Oriental del Uruguay, la
Repblica Bolivariana de Venezuela y el Estado Plurinacional de Bolivia. (www.mercosur.int)
64
Romero (2008) pag. 108- 109
65
A. Riccio (2006)
66
Colin Powell, citato da A. Boron (2006) La traduzione mia.

30

Nel campo latinoamericano a promuovere l'accordo sono le poche


compagnie che hanno la capacit di sfruttare l'accesso al mercato statunitense.
In paesi come Messico e Chile, che gi hanno accordi di libero commercio con
i nordamericani, a spingere per la realizzazione sono i settori locali associati
alla fabbricazione nelle "maquillas" e gli esportatori di prodotti agricoli. 67
L'area di libero commercio continentale, come i trattati bilaterali proposti
in alternativa, pi che politiche d'integrazione economica sembrano strategie
di dominazione imperialista.68 Le concessioni latinoamericane servirebbero ad
avvantaggiare le grandi imprese, le multinazionali e compensare i pochi settori
nordamericani svantaggiati dall'accordo. Per questo l'ALCA ha incontrato una
forte resistenza nei governi e soprattutto nei movimenti sociali del continente
latino che, nel terzo vertice dei popoli latinoamericani a Mar del Plata nel
2005, trasformarono le differenze tra i negoziatori in un conflitto irrisolvibile.
Tra gli oppositori pi decisi c'erano i governi di Brasile e Argentina
principali soci del MERCOSUR, che basavano il fermo rifiuto ad un' area di
libero commercio continentale su accurati esercizi di simulazione eseguiti dall'
Istituto di Ricerca economica applicata del Brasile e dal Centro internazionale
del Ministero degli Esteri argentino.69
L'allora presidente del Venezuela Hugo Chvez fu, per, il pi battagliero
degli oppositori. Se la retorica antimperialista ha una storia che trascende il
periodo analizzato in questa tesi, ma che durante questo radicalizzata dagli
eventi, proprio dall' opposizione all' ALCA nasce la retorica dell' ALBA come
integrazione alternativa alla globalizzazione neoliberista,

con cui si indica

l'attuale modello di accumulazione capitalista funzionale alla posizione


egemonica statunitense.

67

C. Katz (2006) pag. 17-18


Per rendere l'idea, a differenza dell' Unione Europea nell' ALCA non prevista la creazione di
nessuna moneta unica, la mobilit di capitale non accompagnata da quella della forza lavoro e
non previsto alcun fondo compensatorio. C. KATZ (2006) pag.26
69
"In Argentina, secondo i risultati ottenuti, le esportazioni verso gli Stati Uniti crescerebbero di
457 milioni di dollari all'anno, ma i prodotti statunitensi importati arriverebbero ai 710 milioni di
dollari Per il Brasile, l' ALCA implicherebbe, secondo questa simulazione, un beneficio di 13
milioni di dollari annuali, mentre per gli Stati Uniti di 762 milioni. La simulazione ha posto in
rilievo anche le perdite che subirebbe il commercio bilaterale Argentina- Brasile." A. Riccio (2006)
Per una descrizione dell'esercizio di simulazione, vedi H. Verbitsky (2005)
68

31

"Chvez convoc a construir el ALBA cuando el ALCA comenz a


naufragar, y defini slo los lineamentos muy genricos de esta opcin. En
cambio, expuso de manera contundente su intencin de situar la propuesta en
un sendero de resistencia a la dominacin norteamericana."70
Sia l'ALBA che l'ALCA possono essere definiti, come spiega Aponte
Garca, regionalismi strategici71: el ALCA es una modalidad de regionalismo
estratgico tradicional que busca generar una creciente regionalizacin
econmica en el Hemisferio Occidental. Regionalizacin porque pretende
crear un esquema de produccinregional favorable para las ETN (Imprese
trans-nazionali) con nacionalidad estadounidense. Regionalismo porque
busca establecer un marco institucional y legal acorde a los intereses de
Washington para regular en un mbito geogrfico limitado al Hemisferio
Occidental, aspectos sobre los cuales no existe consensoa escala global.
(.)El ALBA es una instancia de regionalismo estratgico. En la Alianza
Bolivariana se manifiestan alianzas entre naciones estados, empresas
regionales () y empresas estratgicas".72
L'Alleanza Bolivariana proietta in un ambito regionale le politiche
venezuelane di redistribuzione della ricchezza, ma soprattutto la rottura con il
passato voluta dal governo socialista nella gestione delle enormi risorse
energetiche del paese. Con la famosa "svolta a sinistra" e l'affinit tra i governi
di

Cuba,

Venezuela,

Ecuador,

Bolivia

Nicaragua,

la

retorica

antiglobalizzazione e contro il neoliberismo di Fidel Castro diventa l'asse


teorico su cui si sviluppa l'ALBA, come processo d'integrazione regionale
volto a favorire la transizione socialista dei paesi che ne fanno parte.

70

C. Katz (2006)
Definiamo un regionalismo strategico come: "un proceso que resulta de una alianza entre
Estados nacin y empresas transnacionales o empresas nacionales que han iniciado un proceso de
internacionalizacin de sus actividades econmicas. Su antecedente remonta a la poltica
comercial estratgica, una modalidad aceptada en la nueva teora del comercio internacional para
describir en parte el funcionamiento de ciertos mercados oligoplicos. La poltica comercial
estratgica se comenz a promover en Estados Unidos y otros pases desarrollados en la dcada
del ochenta del siglo XX, cuando se estableci una alianza entre los Estados nacin y las empresas
transnacionales (ETN), cuya sede central estaba en estos pases. Briceo Ruiz (2006) pag. 29
72
Aponte Garca (2011b) pag.10-11
71

32

Capitolo 2
L'ALBA, un'integrazione alternativa?
Introduzione.
Negli anni '60 le teorie della CEPAL portarono, in ambito nazionale, a
politiche d'industrializzazione e, in ambito internazionale, alla creazione dei
primi processi di regionalismo strettamente collegati alle

politiche

"sviluppiste". Con la stagnazione del decennio successivo, il declino dei


termini di scambio per gli esportatori di materie prime e la rinomata "Crisi del
Debito" negli anni' 80, questa Prima Generazione di Regionalismi cadde sotto
la logica delle politiche di aggiustamento strutturale promosse dalle istituzioni
finanziarie internazionali come il Fondo Monetario Internazionale.

Con

l'avvento delle politiche neoliberali, infatti, la deregolamentazione dei mercati,


la liberalizzazione del commercio, l'inserimento nell'economia globalizzata
basato sulla competizione tra le regioni e la promozione dello sviluppo di
settori non tradizionali "controllati" dal capitale estero caratterizzarono una
nuova "Seconda Generazione di Regionalismi", che definiamo "aperti".
"Molti dei regionalismi della prima generazione furono trasformati in
questo senso, inclusa l'ALALC, convertita nel 1980 nell'"Asociacin
Latinoamericana de Integracin" (ALADI); il MCCA, reinaugurato nel 1993
con la creazione del "Sistema de la Integracin Centroamericana" (SICA); il
Pacto Andino, formalizzato come "Comunidad Andina de Naciones" (CAN)
nel 1996 e ratificato come regionalismo aperto nel 1997; il CARICOM,
convertito in un progetto neoliberale con il Tratto di Revisione di
Chaguaramas dal 2000 in poi."73 Ne furono anche ratificati degli altri, nel
1995 Colombia Messico a Venezuela formarono il Gruppo dei Tre (G-3) e nel
1991, Argentina Brasile Paraguay e Uruguay diedero vita al Mercado Comun
del Sur (MERCOSUR). Nonostante i molti sforzi, soprattutto da parte del
MERCOSUR e della CAN, per includere nelle politiche d'integrazione aspetti

73

T. Muhr (2011) pag.100 . La traduzione mia.

33

sociali, culturali e ambientali, questi regionalismi rimasero principalmente


iniziative commerciali. "Durante los 90's el eje de la integracin es el
comercio y su fin ltimo es la constitucin de mercados comunes a travs de
la progresiva y sistemtica liberalizacin de mercados, creacin de uniones
aduanera, creacin de mecanismos de facilitacin de comercio y resolucin
de controversias comerciales, con el fin de poner todo a los pases emergentes
(.) Con el rgimen internacional ms importante de la Post-Guerra Fra
representado en la Organizacin Mundial de Comercio (OMC)."74
Alla fine degli anni '90, le asimmetrie tra i paesi della regione erano
aumentate,

com'era

cresciuta

la

pauperizzazione

delle

societ,

la

disoccupazione e la contrazione dei salari.75


L'ALBA segna l'inizio di una nuova tappa nel processo di regionalismo nel
continente latino76, in cui la resistenza alle proposte neoliberiste assume
un'importanza

centrale

cos come

l'antimperialismo. "Esta

finalidad

antiimperialista explica por qu el proyecto alude a una gesta liberadora y no


a las caractersticas mercantiles de la integracin regional".77 L'uscita del
Venezuela dalla CAN e dal G-3 un passo verso questa direzione, cos come
la scelta di entrare nel Mercosur dell'allora presidente Chvez, in quest'ottica,
potrebbe sembrare un tentativo di ridefinire il blocco neoliberale.
L' ALBA si differenzia nettamente dal "regionalismo aperto" degli anni'90
su quattro punti fondamentali: il rifiuto di una integrazione basata sull' idea del
commercio come fattore di per se trainante nel conseguimento di benessere
sociale, di conseguenza: " la idea de un proceso de integracin en la cual la
apertura regional no implique establecer barreras frente a terceros, como se
propone el regionalismo abierto, es rechazada."78 Secondo punto: invece di
proporre un'"integrazione profonda" tra i mercati nazionali, l'agenda
74

G. Jaramillo (2011) pag. 60.


"Para 1999, en torno al 43.8% de la poblacin de la regin se encontraba en situacin de
pobreza. En trminos del volumen de poblacin en situacin de pobreza, ste alcanzaba en 1999
a algo ms de 211 millones de personas, de las cuales algo ms de 89 millones se encontraban
bajo la lnea de indigencia. Con respecto a 1997 esta cifra representa un aumento de 7.6 millones
de personas pobres, en tanto que el nmero de indigentes tuvo un pequeo incremento en el
trienio, que abarc a 0.6 millones de personas." (CEPAL, 2001)
76
Anche la creazione dell' UNASUR andrebbe in questa direzione.
77
C. Katz (2006)
78
J. Briceno luiz (2011) Pag. 98
75

34

dell'integrazione economica si concentra sulla cooperazione energetica,


l'alleanza produttiva tra imprese statali e l'investimento in materia di salute ed
educazione.

Terzo

punto: l'ALBA,

nonostante

includa

politiche

di

cooperazione funzionale con paesi sviluppati come la Cina, privilegia la


cooperazione sud- sud a quella nord-sud. L'ultimo punto quello inerente alla
nuova

concezione

di

sviluppo

considerato

come

un

processo

multidimensionale. La multidimensionalit, comporta, a livello interstatale,


un'integrazione che non abbracci solo l'ambito commerciale ed economico ma
anche quello culturale e politico, e, a livello "nazionale", la partecipazione al
processo di una pi ampia fascia di popolazione possibile, organizzata in reti,
associazioni, comunit.

Definiamo allora l'Alianza Bolivariana para los

pueblos de Nuestra America, come il processo con cui ha inizio in America


Meridionale la "Terza Generazione di Regionalismi".
"L'ALBA-TCP rimpiazza la teoria ortodossa dei vantaggi comparati locali
con i "vantaggi cooperativi" rivitalizzando il progetto degli anni '70 di un
Nuovo Ordine Economico Internazionale (.) Al centro della nuova politica
economica, c' l'idea dello sviluppo endogeno".79
Questi criteri d'associazione permetterebbero di ridurre le asimmetrie tra i
paesi, perch al posto di comprare e vendere seguendo i diktat del profitto si
comincerebbe a commerciare in funzione di quello che ogni paese necessita e
produce.80 E' una sfida radicale non solo ai modelli d'integrazione neoliberista,
ma pi profondamente all'egemonica concezione capitalistica dell'economia;
la cooperazione, complementazione e la collaborazione, nella teoria
dell'Alleanza Bolivariana, sostituiscono la competizione come valore fondante
delle teorie "classiche" e condizione del progresso umano. Secondo
quest'interpretazione "Neo-Gramsciana" di alcuni autori,81 l'ALBA non
rappresenta solamente una sfida alla dominazione economica statunitense
nella regione, ma anche un tentativo di imporre sul piano regionale l'egemonia
di una nuova "ideologia anticapitalista", che permea tutti gli aspetti della

79

T. Muhr (2011) pag. 8


E. Sader (2006)
81
Tra questi A. Califano, T. Muhr.
80

35

societ, in netta contrapposizione con i valori e le forme della


globalizzazione.82

2.1 L'interscambio "Medici per petrolio" e le "missioni" .


La concezione della cooperazione tra i paesi dell'ALBA frutto delle
politiche cooperative in ambito energetico, culturale e sanitario, intraprese a
partire dagli ultimi anni del secolo passato dal governo cubano e venezuelano.
Una formalizzazione degli accordi tra i due paesi rappresentata dalla ratifica
del "Convenio de Cooperacin Integral " firmato nel 2000. Gli articoli 2,3,4
recitano:
"ArtculoII. En aplicacin del presente Convenio, la Repblica de Cuba
prestar los servicios y suministrar las tecnologas y productos que estn a
su alcance para apoyar el amplio programa de desarrollo econmico y social
de la Repblica Bolivariana de Venezuela (.). Tales bienes y servicios sern
definidos cada ao, segn el acuerdo de ambas partes, precisando el monto
monetario, las especificaciones, regulaciones y modalidades en que sern
entregados. Estos bienes y servicios sern pagados por la Repblica
Bolivariana de Venezuela, en el valor equivalente a precio de mercado
mundial, en petrleo y sus derivados.
ArtculoIII. La Repblica Bolivariana de Venezuela se compromete a
proveer a la Repblica de Cuba a solicitud de sta y como parte de este
Convenio Integral de Cooperacin, bienes y servicios que comprenden
asistencia y asesoras tcnicas provenientes de entes pblicos y privados, as
como el suministro de crudos y derivados de petrleo, hasta por un total de
cincuenta y tres mil (53.000) barriles diarios () Los precios sern
determinados por el mercado en base a las frmulas aplicables. Las ventas
82

L' egemonia culturale viene indicata da Gramsci come un concetto che descrive le forme con
cui un gruppo o una classe sia in grado di imporre ad altri gruppi, attraverso pratiche quotidiane
e credenze condivise, i propri punti di vista fino alla loro interiorizzazione, creando i presupposti
per un complesso sistema di controllo. A. Gramsci, Quaderni dal carcere, a cura di F. Platone,
Torino( 1948-1951).

36

sern sobre las bases de un esquema de financiamiento mixto de corto y largo


plazo, utilizndose las escalas aplicables al Acuerdo Energtico de Caracas,
que es la siguiente:

Precio

promedio

realizacin/venta

de
por

Ajuste %

barril de crudo en dlares


estadounidenses
> =15

> = 20

10

> =22

15

> = 24

20

> = 30

25

La anterior frmula ser aplicada al resto de los combustibles y


lubricantes. ()
ArtculoIV

Disposicin

Especial.

La

Repblica

de

Cuba

ofrece

gratuitamente a la Repblica Bolivariana de Venezuela los servicios mdicos,


especialistas y tcnicos de la salud para prestar servicios en lugares donde no
se disponga de ese personal. Los mdicos especialistas y tcnicos cubanos en
la prestacin de sus servicios en la Repblica Bolivariana de Venezuela
ofrecern gratuitamente entrenamiento al personal venezolano de diversos
niveles que las autoridades soliciten. () El gobierno de Cuba garantizar a
todos los galenos y dems tcnicos sus salarios. "83
In cambio della prestazione di servizi per parte dei medici cubani, il
Venezuela offre vendita di petrolio e derivati a

prezzi preferenziali,

formalizzando quello scambio di beni e servizi tra i due paesi meglio


conosciuto come "Medici per Petrolio". Si tratta essenzialmente di
cooperazione e assistenza tecnica, per la grande differenza dalla concezione
classica la mancanza del tradizionale concetto di "Aiuto".
83

Proprio

Testo del Convenio Integral de Cooperacin Venezuela Cuba (2000) en www.cubadebate.cu

37

l'assistenza tecnica, tuttavia, uno dei punti pi criticati e ambigui nella prassi
della cooperazione internazionale; se per un verso questo dovuto ai suoi costi
elevati, dall'altra c' anche la questione di legarla all'acquisto di determinati
beni e servizi. In questo caso i servizi offerti da Cuba si muovono tra
solidariet e mercato, offrendo la gratuit delle prestazioni e dell'assistenza
medica rivolta alla fascia di popolazione pi povera. Inoltre, nonostante
l'espressione "Medici per Petrolio" possa far pensare a un semplice baratto,
l'interscambio di beni e servizi tra Cuba e Venezuela offre molti spunti di
riflessione: anche in presenza di un'assistenza tecnica "legata" questo tipo di
cooperazione alternativa alla tradizionale, perch una parte di questi beni e
servizi viene pagata con la compensazione (petrolio e derivati per servizi in
campo medico). 84
In Venezuela, inoltre si attivano numerosi piani sociali realizzati con
l'assistenza tecnica, le cosiddette Missioni. " De las primeras 13 Misiones que
se forman entre mediados de 2003 y principios de 2004, la gran mayora
entre ellas Barrio Adentro (salud), Robinson I y II (alfabetizacin y
educacin primaria), Ribas (educacin secundaria), Sucre (educacin
universitaria), Milagro (operaciones oftalmolgicas que en poco tiempo
tendrn extensin continental a travs de la Operacin Milagro), Vuelvan
Caras (formacin profesional) y Mercal (distribucin de alimentos
subsidiados) se estructur y en muchos casos sigue operando con un aporte
esencial de personal cubano."85 Alla fine del 2005, il paese era dichiarato
dall' UNESCO seconda nazione, dopo Cuba, libera dall'analfabetismo nel
continente latino.86
Il lancio delle Missioni nell'ALBA ispirato all'esperienza della
cooperazione cubana in Venezuela e pu essere trattato come un classico
esempio di triangolazione sud-sud-sud: una cooperazione finanziata e eseguita

84

Il presidente degli Stati Uniti Truman, in un suo discorso al Congresso il 24 Giugno del 1949,
dichar che l'assistenza tenica ha lo scopo fondamentale dicreare le condizioni in cui l'
investimento di capitalre risulti proficuo. Sweezy (1962) pag. 99 Nel caso della cooperazione
Cuba-Venezuela, l' accezione di "assitenza legata" completamente differente.
85
D. Benzi (2012) pag.91
86
Hanno raggiunto l' obiettivo con l'ingresso nell' ALBA, la Bolivia nel 2008, l' Ecuador e il
Nicaragua nel 2009.

38

da due paesi del Sud ( Venezuela e Cuba), cui beneficiario un altro paese del
sud.
"Il modello dell'ALBA basato su una sorta di "snowballing effect", una
volta che un piano ha dimostrato avere successo in Venezuela, l'attenzione
pu essere spostata su un altro paese. () Da oggetto passivo dei servizi
medici cubani, () la Repubblica Bolivariana diventata dalla fine del 2005
attiva dispensatrice, in particolare finanziatrice, di servizi."87
Nell'Accordo per l' applicazione dell' Alleanza nel 2004, l'Articolo 12.5
recita: "El precio del petrleo exportado por Venezuela a Cuba ser fijado
sobre la base delos precios del mercado internacional, segn lo estipulado en
el actual Acuerdo de Caracas vigente entre ambos pases. No obstante,
teniendo en cuenta la tradicional volatilidad de los precios del petrleo, que
en ocasiones han hecho caer el precio del petrleo venezolano por debajo de
12 dlares barril, Cuba ofrece a Venezuela un precio de garanta no inferior a
27 dlares por barril"
Il 12.12 stabiliva che: "Los servicios integrales de salud ofrecidos por Cuba
a la poblacin que es atendida por la Misin Barrio Adentro y que asciende a
ms de 15 millones de personas, sern brindados en condiciones y trminos
econmicos

altamente

preferenciales

que

debern

ser

mutuamente

acordados." 88
Il valore dei beni transitati non viene identificato direttamente con la loro
quotazione mercantile nazionale o internazionale, bens in relazione a questa
gli viene attribuito un prezzo preferenziale che considerato "giusto". " La
cooperacin cubana (...) es extremadamente competitiva y apreciada por su
tradicin histrica y capacidad actual de moverse hbilmente entre la
solidaridad y el mercado ".89 A seconda della prospettiva da cui si analizza la
questione, la "disconnessione" tra i prezzi dei beni transitati e la loro
quotazione nel mercato pu essere vista negativamente o positivamente. Come
causa d'instabilit politica ed economica, o come un positivo esempio di
commercio solidale e di "vantaggi cooperativi", in contraddizione con le

87 A. Califano (2012) pag.43. La traduzione mia.


88
ALBA-TCP, (2004c)
89 D. Benzi (2012) pag. 96

39

norme capitaliste che guidano il progetto dell'ALCA. Per A. Califano, si


potrebbe far riferimento al concetto di "disconnessione" coniato da Amin,
secondo cui il commercio internazionale per favorire lo sviluppo dei paesi pi
arretrati dovrebbe basarsi su una legge del valore a base nazionale e rilevanza
popolare, invece che sulla legge di valore del capitalismo mondiale.90 Se
consideriamo la "disconnessione" nella sua accezione generica che indica la
volont di un governo del Sud di attuare una politica di sviluppo che non
ricalchi il modello economico dei paesi centrali, concordo con A. Califano.
La questione dei prezzi nello scambio "medici per petrolio", per, a mio
parere, non pu essere "rigorosamente" vista in quest'ottica: l'economia
Venezuelana, come vedremo meglio in seguito, fortemente dipendente dalle
esportazioni del petrolio verso gli USA.

Se ci si riferisce all'ambito

prettamente economico, parlare di "Deconnexin" non corretto, infatti, lo


stesso petrolio che il Venezuela fornisce a Cuba legato al dollaro. Il valore
che attribuito ai beni scambiati non deriva da un processo economico
intrapreso dai paesi coinvolti che gli permette di determinare un prezzo basato
sulla produttivit dell'economia nazionale, ma da un'alleanza politica di
governi che condividono la volont di superare il capitalismo.91
Per

quanto

riguarda

l'analisi

dei

risultati

generati

dall'

"internazionalizzazione" delle missioni bolivariane nei paesi dell'ALBA, non


semplice tuttora trarre conclusioni, infatti, queste vanno a complementare le
politiche sociali eseguite dai governi nazionali e gli altri progetti di
cooperazione nord-sud e sud-sud di cui beneficiano tutti gli stati, eccetto il
Venezuela e Cuba. "Por otra parte () si por un lado () se nota cierta falta
de continuidad y seguimento, por el otro hay una absoluta falta de
transparencia y/o de rigor en la presentacin de los costos y de los
resultados."92

90 A.Califano (2012) pag. 17


91

La mia posizione a riguardo conseguenza anche del contenuto delle interviste rilasciatemi da L.
Vasapollo e D. Benzi. Nelle interviste, che non sono state pubblicate, i due studiosi si esprimono anche su
questo tema. Per un' analisi(da cui comunque differisco) della relazione tra il pensiero di Amin e l' ALBA,
vedi Modi Jesus
92

D. Benzi (2012) pag. 142

40

Il giudizio delle numerose "Missioni" nel campo sociale, prendendo come


esempi "Yo si puedo" e "Barrio Adentro" che agiscono rispettivamente nel
campo della lotta all'analfabetismo e nel servire assistenza medica a comunit
"tradizionalmente emarginate", non pu fermarsi a valutare la quantit di
popolazione toccata. Deve includere il potenziale apporto allo sviluppo
endogeno, anche in termini economici, che l'applicazione di questi metodi
altamente innovativi pu dare a qualunque paese. Nel caso di "Yo si Puedo";
"L'accumulazione di conoscenza () comincia con la lotta all'analfabetismo.
Questa dopo si muove con campagne post-alfabetizzazione (Yo si puedo
seguir), e finalmente si concentra sui pi alti livelli di educazione."93 In
quest'ottica

iniziative come quella dell' Universidad de los Pueblos del

ALBA, completano con il livello istituzionale l'intervento nel campo della


formazione, cercando di offrire a tutta la popolazione la possibilit di formarsi
culturalmente. D'altro canto, nel campo della salute il programma Barrio
Adentro, come quello de Atencin a Personas con Discapacidad (per persone
disabili), la Misin Milagro nel campo oftalmologico94, o la creazione di un
registro sanitario unico dell'area per facilitare l'accessibilit a medicine efficaci
e di qualit (ALBAmed), assistendo settori della societ tradizionalmente
esclusi ne promuovono l'incorporazione senza discriminazione ad attivit del
settore produttivo, culturale, economico.95
I risultati raggiunti nel campo dello Sviluppo Umano grazie alle numerose
missioni nel campo della salute, dell' alimentazione, dell'educazione nei primi
5 anni dell' Alternativa Bolivariana sono positivi, e in controtendenza, come
riporta la seguente tabella, all'andamento generale dell' America Latina. Anche
nel campo della lotta alla povert, come riporta la tabella successiva, il
Venezuela, il paese che ha ridotto pi di tutti la percentuale di poveri nel
2011, notevoli sono anche i risultati in Bolivia ed Ecuador.96
93

A. Califano (2012) pag.46. La traduzione mia.


Vedi il grafico a pagina successiva.
95
"Promover, sobre la base de sus resultados y en la medida que vaya siendo posible,
la incorporacin de las personas con discapacidad a las actividades y labores de los
sectores productivo, econmico, social y cultural, sin discriminacin" (ALBA,2009)
96
"La Repblica Bolivariana de Venezuela present la mayor reduccin de la pobreza, de 5,6
puntos porcentuales (del 29,5% al 23,9%), y de la pobreza extrema, de 2,0 puntos porcentuales
(del 11,7% al 9,7%). En el Ecuador la pobreza baj 3,1 puntos porcentuales (del 35,3% al 32,2%)
y la indigencia 0,9 puntos porcentuales (del 13,8% al 12,9.)" (CEPAL2013)
94

41

Fonte: ALBA-TCP, Official website : http://www.alba-tcp.org/en

Missione Milagro: pazienti curati 2004-2010 (Giugno)

Fonte: Espinosa (2013) pag.281

42

Fonte: CEPAL (2013)

Il seguente grafico, invece, riporta la variazione dell' indice di Gini in 15


paesi selezionati dell' America Latina. Tra il 2002 e il 2012 Bolivia, Ecuador
e Venezuela sono tra i paesi che hanno ridotto di pi la diseguaglianza.

Fonte: CEPAL (2013)


43

Curiosamente il programma Yo si puedo stato applicato anche in Europa,


in particolare nel municipio andaluso di Sevilla. In uno studio eseguito dal
comune della citt, 34.000 dei 700.000 residenti della citt risultavano
analfabeti. Dai mesi finali del 2008 per due anni, grazie all'applicazione del
programma, con la partecipazione dei movimenti sociali e di molti studenti e
studentesse universitarie, sono stati alfabetizzati 1100 cittadini e cittadine. Il
cambio di maggioranza politica nel 2011, con la vittoria del Partido Popular,
ha messo fine al programma, senza fornire argomentazioni, a quest'esperienza
di cooperazione Sud-Nord.97

2.2 "Non reciprocit", "trattamento solidale" e "commercio


compensato".
Il ruolo del commercio nell'Alleanza Bolivariana stabilito dal primo
articolo della Dichiarazione, con cui i governi di Cuba e Venezuela hanno
enunciato i princpi guida del processo d'integrazione:
"El comercio y la inversin no deben ser fines en s mismos, sino
instrumentos para alcanzar un desarrollo justo y sustentable, pues la
verdadera integracin latinoamericana y caribea no puede ser hija ciega del
mercado, ni tampoco una simple estrategia para ampliar los mercados
externos o estimular el comercio. Para lograrlo, se requiere una efectiva
participacin del Estado como regulador y coordinador de la actividad
econmica."98
Nello stesso documento, all'articolo n.9, troviamo la formalizzazione
dell'interscambio di beni e servizi; il commercio compensato visto come uno
strumento per sfruttare i "vantaggi cooperativi", fomentando l'attivazione di
processi produttivi nei singoli paesi. Le Missioni (i programmi in campo
sociale) sono il mezzo principale con cui si portano

a termine le

"compensazioni in servizi"." El comercio compensado () se estructura en


97
98

Aa.vv (2012)
ALBA-TCP (2004b)

44

torno a los Convenios Comerciales Compensados () cada repblica


propone acciones propias donde expone lo que necesita y lo que otorga. Los
convenios compensan bienes y servicios segn las necesidades y capacidades
de cada cual. En el caso de Cuba, la isla recibe petrleo a precios y trminos
preferenciales y parte del pago es el servicio de los mdicos en la Misin
Barrio Adentro; el ofrecimiento de becas de estudio a venezolanos y/o el
servicio mdico que venezolanos reciben en Cuba. (). De igual forma,
Dominica puede pagar hasta un 40% de su factura de petrleo, con
guineos."99
Con l'inclusione della Bolivia nel 2006, la "nuova" idea delle relazioni
commerciali, gi delineata nei primi passi dell'ALBA, viene concettualizzata
per volere del presidente indigeno Evo Morales con il nome di "Tratado de
Comercio de los Pueblos" (TCP) per evidenziarne la contrapposizione con i
Trattati di Libero Commercio (TLC).
Il principio della "non reciprocit" e il "trattamento differenziato solidale",
insieme al "commercio compensato", sono i tre princpi che nell'integrazione
bolivariana rendono il commercio "giusto e solidale". (Girvan, 2008)
La "non reciprocit" stabilisce che uno stato non debba obbligatoriamente
concedere o reciprocare negli stessi termini gli accordi che gli sono concessi
da altri paesi. "Desgravaciones arancelarias asimtricas y no reciprocas que
permiten a los pases menos desarrollados subir sus aranceles para proteger
a sus industrias nacientes o cuando consideren necesario para su desarrollo
interno y el bienestar de su poblacin."100
D'altro canto, il "trattamento solidale differenziato" stabilisce che, nella
scelta delle misure commerciali da applicare, possano essere considerate le
condizioni sociali del paese in questione. "Mientras los TLC imponen reglas
iguales y reciprocas para grandes y chicos, el TCP plantea un comercio que
reconozca las diferencias entre los distintos pases a travs de reglas que
favorezcan a las economas ms pequeas."101

99

Aponte Garca (2009) pag.96


ALBA -TCP (2009)
101
Ibidem
100

45

La complementarit degli apparati produttivi, ancor prima che nelle


relazioni commerciali, un altro termine ricorrente e strettamente collegato
alla teoria dei "vantaggi cooperativi" che nella retorica bolivariana rimpiazza
la teoria Ricardiana dei "vantaggi comparati". "El desarrollo de la
complementacin

socioproductiva

sobre

bases

de

cooperacin,

aprovechamiento de capacidades y potencialidades existentes en los pases, el


ahorro de recursos y la creacin de empleos. La bsqueda de la
complementariedad, la cooperacin y la solidaridad entre los diferentes
pases."102
A differenza degli altri due criteri d'associazione, per, quello della
complementarit delle forze produttive latinoamericane era gi stato un tema
principale nel pensiero della CEPAL. Prebisch in particolare avvertiva i
governi dell'insensatezza di promuovere politiche d'industrializzazione senza
una concertazione tra le varie parti dell'area,103 ma allo stesso tempo spingeva
per promuovere all'interno dell'ALALC misure che facessero rispettare il
principio di reciprocit tra le parti.104 Per questo, concordo con Aponte Garcia
e Girvan

sulla centralit della "non reciprocit" e del "trattamento

differenziato solidale" nell'analisi degli aspetti pi innovativi dello spazio


economico-commerciale dell' ALBA.
E' importante notare come tutti questi princpi e la teoria del Tratado de
Comercio de los Pueblos non avevano portato alla definizione di un vero e
proprio spazio economico sino all'Acuerdo para la Constitucin del Espacio
Economico del ALBA-TCP (ECOALBA-TCP), nel 2012.
L'ECOALBA-TCP finalizzato alla costruzione di uno spazio economico
di sviluppo condiviso, interdipendente, mirato alla consolidazione di un
102

Ibidem

103

"En los pases de Amrica Latina se est tratando, por lo general, de desarrollar a un lado de
la frontera las mismas industrias que al otro. Ello tiende a disminuir la eficiencia productora y
conspira contra la consecucin del fin social que se persigue. Es una falla muy seria." (Prebisch,
1949) E ancora: "an equitable distribution of benefits cannot be expected merely as a result of the
play of economic forces. It will have to be ensured by programmes for industrial complementarity
between particular industries in this sector, and between those industries and other activities." (
CEPAL 1963)
104
Prebisch, comunque, non riteneva che il principio di reciprocit implicasse direttamente ed
esclusivamente l'obbligatoriet di reciprocare un accordo negli stessi termini. Bens : "each member
country should be given an assurance that if the agreements and the reduction or abolition of duties
do not provide equality of benefits, other measures will be taken to achieve it" (CEPAL, 1963)

46

modello alternativo di relazioni economiche. Viene ribadita la volont di


rispettare i princpi di "non reciprocit" e di "trattamento

differenziato

solidale", come di intraprendere politiche di incatenamento produttivo

commerciale complementare tra la parti. L'articolo1.4 d un' idea di come la


teoria dei "vantaggi cooperativi" ispiri nella pratica l'azione economica dei
poteri esecutivi in campo nazionale e internazionale. "El impulso de una
especializacin productiva, en funcin de las fortalezas de cada pas, pero que
no limite el desarrollo integral de sus aparatos productivos y permita superar
las asimetras existentes entre Las Partes y al interior de ellos."105 La teoria
dei vantaggi cooperativi, quindi, non si contrappone

ad ogni tipo di

specializzazione produttiva, bens alla specializzazione competitiva che gli


strutturalisti, come abbiamo visto pocanzi, gi indicavano come un ostacolo
allo sviluppo latinoamericano. C' una differenza fondamentale per tra il
ruolo della complementarit nell'ALBA e nel pensiero strutturalista, infatti,
come nota Benzi: "La complementariedad se contrapone directamente a la
especializacin competitiva, marcando efectivamente un retorno a la
concepcin cepalina de los 50. Sin embargo, a diferencia de sta, no est
pensada slo en funcin del crecimiento de los mercados internos y en la
activacin de economas de escala, sino ms bien en la creacin de
mecanismos para fomentar las ventajas cooperativas que permitan compensar
las asimetras existentes.106
Qual la relazione tra la teoria dei "vantaggi cooperativi" e la
complementarit che permetterebbe un superamento della concezione
strutturalista degli anni'50, consentendo ai paesi dell' ALBA, mediante un
"regionalismo strategico", di sfruttare il commercio internazionale per uno
sviluppo equilibrato delle forze produttive? Aponte Garcia (2011b) crede che
si debba partire dagli studi di alcuni economisti, in particolare Krugman, che
hanno portato alla fine degli anni'80 alla formulazione di una nuova teoria del
commercio internazionale. " La contribucin de esta teora, para efectos de la
discusin que aqu se aborda, fue introducir el concepto de la empresa y de la
competencia imperfecta a los modelos de comercio internacional entonces
105
106

ALBA-TCP(2012)
D. Benzi (2012) Pag. 177

47

predominantes. Bajo la teora de comercio internacional tradicional, se


consideraba que la base para el comercio internacional eran las ventajas
comparadas entre las naciones, y la recomendacin-receta de poltica
econmica era que el libre comercio conducira al crecimiento. La nueva
teora de comercio internacional establece que una vez que la empresa y la
competencia imperfecta se introducen en el modelo, el patrn de comercio
consiguiente ser impredecible. Adems demostr que los efectos del libre
comercio son, a lo sumo, controversiales."107
Come rientra questa nuova concezione del commercio internazionale
nell'esperienza dell'ALBA? E per quali ragioni le conclusioni a cui si arriva
hanno portato alla formulazione dei "vantaggi cooperativi"? "En primer
trmino, contrario a lo que plantea la teora de comercio tradicional que
postulaba el libre comercio como la mejor poltica econmica, la nueva teora
postula que () la poltica estratgica de comercio internacional puede
utilizar instrumentos tales como los subsidios de exportacin, las restricciones
a impuestos, la inversin y la investigacin y el desarrollo, y esto puede
redundar en un beneficio para ese pas. (.)En segundo trmino, contrario a
lo que planteaba la teora de comercio tradicional, que los patrones de
especializacin internacional estaban dados por la productividad o por la
dotacin de factores, la nueva teora plantea que no hay un atributo nico que
explique la localizacin actual de la produccin, y por ende, lo que un pas
est destinado a producir.108" La divisione internazionale del lavoro, quindi,
non sarebbe il risultato di una logica determinista, ma di un insieme pi
complesso di cause legato anche a fattori storici e politici.109 "Lo que se
107

Aponte Garcia(2013) pag.243


Aponte Garcia (2011b) pag. 8
109
qu determina el patrn de especializacin internacional? En la nueva teora un elemento
importante de arbitrariedad se aade a esta hisrotia () Porqu los aviones Aircraft se
manufacturan en Seattle? Es difcil argir que hay un atributo nico en la localizacin de la
ciudad que explique esto completamente. El punto es, por el contrario, que la lgica de las
economas crecientes de escala ordena que la produccin de aviones est concentrada en algn
lugar, y sucede casualmente que Seattle es dnde la rueda de la ruleta se detuvo. En muchos de los
nuevos modelos de Comercio internacional, la localizacin actual de la produccin es hasta cierto
grado indeterminada. Sin embargo, lo que el modelo de Seattle sugiere, y lo que es explcito en
algunos de los modelos, es un rol crucial para la historia. Debido a que Seattle (o Detroit o el
Valle Silicn) fue dnde la industria se estableci inicialmente, las economas de escala crecientes
mantuvieron la industria all" Krugman citato da Aponte Garcia (2011b) pag.9
108

48

desprende como alternativa entonces es romper, tanto con el patrn

de

produccin y comercio que impuso la Integracin Hacia Afuera, como con las
viejas soluciones de la Sustitucin de Importaciones."110

I "vantaggi

coperativi" sono allora quei meccanismi con cui si vuole fomentare uno
sviluppo regionale attraverso politiche volte a favorire imprese considerate
appunto strategiche, non solamente per uno sviluppo nazionale, ma per la
trasformazione dei modelli produttivi di ogni paese dell'ALBA.
Come si sviluppa, invece, il commercio intra-ALBA? Partiamo dalla
premessa che non solo c' un enorme divario tra le condizioni dei paesi
aderenti all'ALBA, ma anche nella loro partecipazione allo spazio economico
bolivariano in relazione con il loro volume commerciale totale. Basti pensare
alla differenza tra il Nicaragua che ha un trattato di libero commercio (il
CAFTA-DR) operante con gli USA, e a Cuba, ancora sotto le misure
economiche dell'embargo statunitense. La marcata interdipendenza delle
economie dei paesi con economie esterne all' Alleanza, o il "doppio gioco" del
Venezuela con la sua recente entrata nel MERCOSUR, fanno dubitare molti
sulla capacit d'integrazione del processo. Tanto pi se i fini che questa si
prepone sono di combattere il sistema economico mondiale capitalista e
l'antimperialismo.

"Se

participa

simultneamente

en

negociaciones

comerciales multilaterales, plurilaterales y bilaterales, cuyo resultado es


incierto, en una estrategia que trata de reducir el riesgo y la incertidumbre en
materia de acceso a los mercados externos. Este regionalismo disperso
debilita la cohesin interna de la integracin e impide su profundizacin, ya
que

supone

compromisos

extrarregionales

que

en

ocasiones

son

contradictorios con la integracin, en particular en materia arancelaria o de


normas de origen."111
Nello specifico caso dell'ALBA sarebbe a mio parere impensabile una
completa disconnessione dai flussi economici mondiali. Un esempio quello
dell'impossibilit del governo

venezuelano di rompere le

relazioni

economiche, legate all' esportazione del petrolio, con il gabinetto di


Washington.
110
111

Nonostante la roboante retorica antimperialista infatti: "le

Ibidem, pag. 9
Sanahuja (2009) pag.20

49

qualit chimico-fisiche del petrolio venezuelano, rendono assai difficile


sfruttare la dipendenza energetica degli Stati Uniti in funzione antiamericana.
La maggior parte del greggio attualmente estratto in Venezuela, infatti
particolarmente pesante e impuro e richiede pertanto elaborati e costosi
processi di raffinazione. Guarda caso, il grosso della capacit di raffinazione
mondiale per questo tipo di petrolio si trova a tre/quattro giorni di
navigazione dalle coste venezuelane, presso il pi vicino e importante
consumatore del greggio di Caracas: gli Stati Uniti."112
L'impossibilit di creare uno spazio economico totalmente disconnesso dal
sistema mondiale non sembrerebbe precludere all'ALBA, intesa come blocco
regionale, la possibilit di perseguire gli obiettivi dichiarati di appianare le
asimmetrie esistenti tra le parti (stati). Altro per il discorso sulla possibilit
di eliminare le disuguaglianze sociali tra le parti all'interno degli stati. A causa
dei vincoli politici che i trattati di libero commercio come il CAFTA-DR
impongono ai loro governi, in paesi come il Nicaragua, per esempio,

si

verrebbe a riprodurre a livello nazionale quella contrapposizione tra il


commercio e l'economia solidale promossa dai TCP bolivariani e le
privatizzazioni vincolate agli invasivi TLC. Se prendiamo come ultima entit
d'analisi uno Stato come il Nicaragua, quindi, questo potrebbe raggiungere un
elevato miglioramento nel PIL grazie agli aiuti provenienti dall'ALBA. Per le
classi sociali pi povere, per, la possibilit di perseguire il miglioramento
delle condizioni sembra affrontare seri ostacoli dovuti ai vincoli imposti dal
CAFTA-DR, che minerebbero proprio la possibilit della "profundizacin"
dell'integrazione, intesa come effettiva adozione delle riforme

strutturali

economiche nei piani nazionali.


Ritornando ai flussi commerciali all'interno dell'Alternativa Bolivariana, per
alcuni il dato pi rilevante il grande peso delle esportazioni petrolifere
venezuelane da cui sarebbe dipendente tutto lo "spazio".
"Venezuela tiene un peso exportador del 80% del valor de los bienes
comerciados (.), que representan ms de 7.000 millones de dlares.
Igualmente, Cuba es el principal importador con el 50%. Si se excluye el
112

Limes (2007) pag 42-44

50

petrleo, Ecuador es el principal exportador con 34% (lo que equivale a unos
622 millones de dlares) y Venezuela ocupa el cuarto lugar detrs de Cuba y
Bolivia, manteniendo una balanza comercial negativa en el sector nopetrolero."113 E ancora: "En general, todos los signatarios tienen entre sus
principales productos de exportacin materias primas, las cuales pueden
rondar el 90% de su cartera de exportacin para 2007 (Anuario Estadstico
CEPAL 2008). Bajo este escenario, los retos inmediatos () radican en
trascender la dependencia comercial en el petrleo venezolano, ampliar la
capacidad exportable de las economas ms pequeas y contribuir con la
diversificacin productiva de los pases tanto superavitarios (ya que stos
mantienen sus balanzas comerciales sobre la base de la exportacin de
materias primas limitadas) como deficitarios del acuerdo"114

Percentuale esportazioni per paesi dell' area ALBA-TCP nel 2008


(senza petrolio)

Fonte: Rosales (2010) con dati forniti all'autore dalla Commissione


tecnica per l' implementazione del SUCRE. Pag.11

113
114

Rosales (2010) pag.11


Ibidem, pag 12

51

Percentuale esportazione per paesi dell' area ALBA-TCP nel 2008


(con petrolio)

Fonte: Rosales (2010) con dati forniti all'autore dalla Commissione


tecnica per l' implementazione del SUCRE. Pag.11

Aponte Garcia, partendo dai dati del database delle Nazioni Unite "UN
Comtrade",115 ha contrariamente posto l'accento sull' aumento del commercio
tra i paesi aderenti all'ALBA (grafico a pagina seguente).

115

D. Benzi, nella gi citata intervista, mi ha riferito di non ritenere attendibili i dati della UN
Comtrade, perch calcolano solo le vendite di petrolio a prezzo di mercato, escludendo quindi i
flussi che passano per Petrocaribe o dati a Cuba nell' ambito dell' interscambio "medici per
petrolio". Ho comunque riportato i grafici di Aponte Garcia perch "formalmente" Petrocaribe, non
rientra negli accordi di cooperazione ratificati nell' ALBA. Tuttavia i due schemi si intrecciano e le
riflessioni di Benzi restano valide per una riflessione sulla natura del commercio tra i paesi. Per
quanto riguarda l'accordo Venezuela-Cuba, come abbiamo visto, gi era in vigore prima della
ratifica dell' Alternativa Bolivariana, quindi non influisce pi di tanto sull' analisi quantitativa di
questa.

52

Commercio Intra-ALBA, calcolato per esportazioni.


(in milioni di dollari)

Fonte: Aponte Garcia (2011b) elaborazione con dati della UN Comtrade.

E dopo ha rilevato che: "contrario a lo que proclama el discurso meditico


en contra del ALBA, las categora de la industria petrolera no es la que
refleja el crecimiento ms significativo (.) despus de 2005, las dos
categoras con los por cientos ms altos en comercio intra-ALBA son la de
Alimentos y Bebidas y la de Suministros Industriales."116

Commercio intra-ALBA. Totale secondo categorie ampie.


( In percentuale)

Fonte: Aponte Garcia (2011b) elaborazione con dati della UN Comtrade.


116

Aponte Garcia (2011b) pag.18

53

Tornando al Venezuela, contrariamente al grande peso che ha nel sistema


la sua attivit esportatrice di petrolio, "las importaciones de la Repblica
Bolivariana desde los pases del ALBA siguieron escasas respecto al total."117
Dal seguente grafico, che rappresenta l'esportazioni non petrolifere e le
importazioni totale con i paesi dell' Alleanza, queste ultime sembrerebbero
comunque in crescita, allo stesso tempo in cui diminuisce l' offerta
venezuelana in esportazioni non petrolifere.

Segno che il governo

sta

stimolando le importazioni commerciali da questi paesi. (Benzi 2012)

Fonte: BANCOEX118

117

D. Benzi (2012) pag 169

118

http://www.bancoex.gov.ve/web/index.php/productos-y-servicios/inteligencia-comercial/perfilpais-venezuela/ficha-pais-otros-paises.

54

Capitolo 3
L'energia per un progetto "Grannacional".
3.1 Complementarit e concetto di "grannacional".
Nel precedente capitolo, riferendoci al concetto di complementarit nella
teoria dell'ALBA, ne abbiamo sottolineato la diversit con la concezione nel
pensiero strutturalista: lo sviluppo economico complementare tra le parti non
visto solo in funzione di una crescita dell' apparato industriale nazionale, bens
in vista di un processo che appiani le asimmetrie tra gli stati e dentro essi. Non
c', comunque, un superamento della priorit assegnata alla produzione e al
mercato nazionale, ma pi specificamente si stimola la "Proteccin de la
produccin de inters nacional, para el desarrollo integral de todos los
pueblos y naciones. Todos los pases pueden industrializarse y diversificar su
produccin para un crecimiento integral de todos los sectores de su economa.
() El privilegio de la produccin y el mercado nacional que impulsa la
satisfaccin de las necesidades de la poblacin a travs de los factores de
produccin internos, importando lo que es necesario y exportando los
excedentes de forma complementaria."119
La complementarit socio-produttiva tra le nazioni, quindi, non orientata
nemmeno al passaggio da una dimensione statale a una sovrastatale, bens a
stimolare la creazione di quei meccanismi atti a coordinare la produzione e il
commercio tra le parti. La specializzazione produttiva promossa quando
contribuisce, non solo a trasformare le deformazioni dei modelli produttivi
ricollegando l'attivit economica alla sua funzione sociale e di eliminazione
delle disuguaglianze, ma quando consente un miglior incatenamento delle
economie tra i vari paesi. (vedi pag.37). "El ALBA, en tanto que alianza
poltica estratgica tiene el propsito histrico fundamental de unir las
capacidades y fortalezas de los pases que la integran, en la perspectiva de
producir las transformaciones estructurales y el sistema de relaciones

119

ALBA-TCP (2012) art 2.4

55

necesarias para alcanzar el desarrollo integral requerido para la continuidad


de nuestra existencia como naciones soberanas y justas120"
Nell'Alternativa Bolivariana la definizione di questi meccanismi orientati
alla complementarit tra gli stati avviene nel 2008, con la formazione di due
nuove categorie: le Imprese (IGN) e i Progetti Gran Nazionali (PGN).121
"El concepto grannacional puede asimilarse al de mega estado, en el
sentido de la definicin conjunta de grandes lneas de accin poltica comn
entre estados que comparten una misma visin del ejercicio de la soberana
nacional y regional, desarrollando y desplegando cada uno su propia
identidad social y poltica, sin que ello implique en el momento actual la
construccin de estructuras supranacionales."122 Il terreno culturale e politico
su cui cresce il progetto gli reso fertile dall'eredit lasciata dalla visione di
Simon Bolvar, che predic la conformazione di una "Grande Nazione"
formata dalle Repubbliche della "Nostra America". Il fondamento "socioeconomico" su cui si basa, invece, la consapevolezza dei governi aderenti
della necessit di superare i confini nazionali nella "pianificazione" dello
sviluppo economico di fronte alla realt economica latinoamericana e
mondiale.
Dobbiamo anzitutto chiarire che, nonostante la retorica del "mega stato",
nell'orizzonte del Socialismo del XXI secolo su cui si muove in particolare la
Repubblica Bolivariana del Venezuela ma che guida l'azione di tutti i governi
dell' ALBA, il modello produttivo non si articola " en torno a un viejo modelo

120

ALBA-TCP (2008)
"No todo proyecto grannacional debe convertirse en una empresa grannacional. Pero toda
empresa grannacional deber ser el producto de un proyecto grannacional, por el cual deber
guiar su desarrollo. En atencin a lo anterior, los proyectos grannacionales de las reas sociales y
culturales pueden ser perfectamente instrumentados a partir de las estructuras y capacidades
instaladas en nuestros pases, sin necesidad de crear otras que redunden en aumento de gastos y
recursos. Un ejemplo de ello, los programas de alfabetizacin que hoy se cumplen en Bolivia. Un
proyecto grannacional puede nacer y desarrollarse en dos o ms pases, pero no es requisito
indispensable a los efectos de considerarlo como tal, el que abarque el mbito de todos los pases
del ALBA. Lo que le otorga carcter de proyecto grannacional es que se enmarque en los fines y
los principios del ALBA, y que en su concepcin e instrumentacin participen dos o ms pases del
ALBA. En resumen, tenemos que un proyecto grannacional es todo programa de accin dirigido a
cumplir con los principios y fines del ALBA, que haya sido validado por los pases integrantes y
cuya ejecucin involucre a dos o ms pases, para beneficio de las grandes mayoras sociales."
(Ibidem)
122
Ibidem
121

56

del socialismo del siglo XX con el nfasis en las empresas estatales bajo la
gobernanza de una planificacin centralizada y la eliminacin del mercado, si
no que se estructura en una diversidad y pluralidad en la propiedad."123 Qual
allora il ruolo del

"pubblico"

nelle economie dei paesi dell'ALBA?

Prendiamo due esempi che possono chiarirci l'idee.


Nel caso della Bolivia : "El Estado es lo nico que puede unir a la
sociedad, es el que asume la sntesis de la voluntad general y el que planifica
el marco estratgico y el primer vagn de la locomotora econmica. El
segundo es la inversin privada boliviana; el tercero es la inversin
extranjera; el cuarto es la microempresa; el quinto, la economa campesina y
el sexto, la economa indgena. Este es el orden estratgico en el que tiene que
estructurarse la economa del pas124
Jorge Giordani, politico venezuelano laureato in Italia, descrive cos il
modello economico della Repubblica Bolivariana: "se identifican tres
componentes: las empresas pblicas, las empresas de economa social y las
empresas privadas. La empresa pblica es la dinamizadora del modelo, y a
travs de estas empresas el Estado se reserva las actividades productivas
estratgicas para el desarrollo del pas respondiendo directamente a la
planificacin central.125
Nell'ambito della cooperazione internazionale, invece, gli stati promuovono
la creazione di Imprese Gran Nacionales (considerate le imprese strategiche di
cui parlavamo riguardo il ruolo del commercio internazionale): "iniciativa de
produccin regional articulada a base de las empresas estatales mixtas con
capital de los pases miembros del ALBA() son aquellas empresas pblicas
mixtas que operan con capital de uno o ms pases del ALBA."126 Il lato pi
innovativo, o se si vuole quello pi alternativo al modello neoliberista, infatti
la centralit, non l'unicit,

assegnata al ruolo dello stato, che a monte

garantisce l'accesso alle risorse e a valle la distribuzione dei beni o servizi


prodotti, svolgendo una funzione pianificatrice. Come si vede nel grafico
123

Aponte Garca (2011b) pag.13


lvaro Garca Linera, politico boliviano della coalizione al governo (MAS) citato da Stefanoni
(2006) pag.72
125
J. Giordani (2009) pag 124
126
Aponte Garca (2009) pag.92
124

57

seguente, infatti, le IGN "serve as lead firms and coordinators in networks


and chains that integrate private, mixed and social economy firms into
regional production chains. These initiatives incorporate diverse enterprises
into the model. "

Fonte: A. Califano (2012)

Per questo il concetto di "Impresa Gran Nazionale" visto come antitetico


a quello di Impresa Transnazionale o di Multinazionale, a cui viene attribuita
proprio la responsabilit di aver messo in crisi "la importancia que los Estados
Nacin tuvieron en el desarrollo del capitalismo en los marcos del modelo
keynesiano (en Amrica Latina y el Caribe fue el modelo de industrializacin
por sustitucin de importaciones de aliento Cepalino) que estuvo vigente en la
postguerra hasta el decenio de los aos 80."127
Partendo dalla nozione d'integrazione produttiva e complementazione
economica tra i paesi, quindi, uno due o pi stati investono nella creazione di
una IGN, che, a composizione azionaria, di loro propriet. La produzione e
distribuzione, anche con la partecipazione di capitale privato, viene destinata
prioritariamente al mercato interno allo spazio economico dell'ALBA, in
particolare al soddisfacimento delle necessit sociali. L'eccedente potr,
invece, essere destinato al mercato internazionale. Quest'enfasi posta nella
creazione di un circuito di produzione e commercio regionale rompe con i
processi d'integrazione regionale che abbiamo definito della seconda

127

ALBA-TCP(2008)

58

generazione. Questi, infatti, nonostante la retorica regionalista, sono nella


pratica orientati ai mercati esterni. (D. Benzi, 2012)
Una "pianificazione gran nazionale" considerata come premessa per
raggiungere l'efficienza delle imprese, ed basata sull'ottimizzazione delle
risorse disponibili128. Poich in questi paesi la maggioranza dei governi ha
nazionalizzato le fonti di materie prime, lo stato a garantire direttamente il
rifornimento alle IGN. (ALBA-TCP, 2008).
I Progetti Gran Nazionali, invece, sono quelle iniziative come i programmi
sociali di alfabetizzazione che vengono eseguiti con la compartecipazione dei
diversi governi, mediante la creazione di una IGN, ma anche solamente con
strumenti e strutture gi esistenti nei paesi. Al contrario, un'Impresa Gran
Nazionale pu nascere solo in funzione della necessit di portare a termine un
PGN, del quale deve guidare lo sviluppo. (ALBA-TCP, 2008) Se prendiamo il
campo dell'educazione, un esempio di Progetto Gran Nazionale "ALBAEducacin",129 che, seguendo Muhr, ha svolto un ruolo fondamentale
contribuendo a formare nella comunit regionale una "coscienza gran
nazionale", obiettivo considerato d' importanza strategica per la riuscita del
"processo bolivariano".

Da una prospettiva Neo Gramsciana lo studioso

inglese considera che: "The strategic relevance () may thus be summed up


as the pursuit of the complementary and solidarian integration of the national
education systems in order to confront the expansion of the mercantilist
(US/EU) higher education agendas and the educative and cultural
imperialism and dependency associated with them."130
Se le definizioni teoriche e l'orientamento politico delle Imprese e dei
Progetti Gran Nazionali sono ben definite, al contrario,

la realizzazione

pratica dei progetti ancora in fase di costruzione. La tabella in basso mostra


le IGN e PGN "attivati" gi nel 2011. Non ancora possibile, anche per la
mancanza di dati empirici e di alcuni elementi fondamentali per l'analisi,
128

Questo un elemento che "avvicina" l'esperienza bolivariana all' esperienza sovietica del
COMECON. Tuttavia, la pianificazione economica nell' ALBA ristretta solamente all'attivit
dell' IGN.
129
Nel campo dell'istruzione, i programmi sociali sono portati avanti con strumenti e strutture
nazionali (ossia non prevista la creazione di alcuna IGN) e, come gi detto, riuniti sotto il nome
del Progetto Gran Nazionale "ALBA-Educacin".
130
Muhr (2008) pag.11-12

59

trarre conclusioni sicure sulla riuscita dei processi in corso. Tuttavia l'esempio
nell'ambito energetico di PETROCARIBE, a cui accenneremo nel prossimo
capitolo, pu dare gli spunti per una riflessione teorica maggiormente
approfondita e supportata da pi dati quantitativi.

Fonte: Aponte Garcia (2011b) pag.4

60

Fonte: Aponte Garcia (2011b) pag.5

2.3La cooperazione energetica.


"El desarrollo endgeno y la integracin estn atados a una
nacionalizacin o renacionalizacin de los recursos naturales, en una
coyuntura histrica en la cul los productos primarios y los recursos
naturales han pasado de ser subvalorados a ser estratgicos. De esta manera,
el control sobre y la gobernanza de los recursos no-renovables, () y los

61

recursos vinculados a la soberana alimentaria y energtica, adquieren una


importancia estratgica."131
Nel caso dei paesi dell'ALBA, la questione energetica principalmente
legata alla politica venezuelana di radicale rottura con il passato voluta dal
presidente Hugo Chvez, che sin dagli anni '90 promise la nazionalizzazione
del petrolio, unico motore dell'economia del paese, in funzione di uno
sviluppo equilibrato dell'economia nazionale. In Venezuela, nonostante la
"Ley de Nacionalizacin" del 1975, la compagnia petrolifera nazionale
Petrleos de Venezuela, S.A. (PDVSA) 132 a causa dell' internazionalizzazione
del mercato negli anni' 80 e l' "apertura" negli anni' 90, operava discostandosi
nettamente dall' interesse nazionale. "Se le invitaba a las compaas petroleras
privadas a invertir en las operaciones aguas arriba (exploracin y
extraccin), y a ser dueas de operaciones en las cuales ejercan el control de
ms del 50 por ciento de la propiedad. Entre el 1995 y el 1999, varias
empresas mixtas se establecieron en Venezuela, en las cuales PDVSA era
duea de menos del 50 por ciento."

133

A Caracas, con l'arrivo al potere della

coalizione socialista nel 1999, la musica cambiata nettamente: in primo


luogo il governo ha ripreso il controllo di PDVSA, poi, gli ingressi legati al
petrolio hanno cominciato ad essere la risorsa per politiche contro la povert e
per lo sviluppo dell' integrazione regionale alternativa.
In Bolivia la coalizione al governo MAS (Movimiento Al Socialismo) ha
nazionalizzato gli idrocarburi con un decreto del Primo Maggio 2006134. Nel
2007, un decreto del governo di Rafael Correa in Ecuador ha stabilito che il 99
percento del guadagno legato alle riserve petrolifere del paese (invece del 50
percento anteriore) deve andare allo Stato.135
131

Aponte Garca- Polanco (2013) pag. 319


La PDVSA, settima tra le compagnie petrolifere mondiali, domina l'industria del Venezuela, il
quinto maggiore esportatore di petrolio al mondo.
133
Aponte Garca (2013) pag.254
134
"En ejercicio de la soberana nacional, obedeciendo el mandato del pueblo boliviano expresado
en el Referndum vinculante del 18 de julio del 2004 y en aplicacin estricta de los preceptos
constitucionales, se nacionalizan los recursos naturales hidrocarburferos del pas.
El Estado recupera la propiedad, la posesin y el control total y absoluto de estos recursos."
Articolo 2 del Decreto DS28701 01/05/2006, Bolivia.
135
El Gobierno de Ecuador aclar hoy que el 99 por ciento de las ganancias petroleras
extraordinarias que obtienen las empresas que operan en el pas ir al Estado, mientras que el 1
132

62

Secondo l'acuta analisi di Katz (2006), che scrive "a caldo" sulla
nazionalizzazione del gas in Bolivia, la decisione di Evo Morales costituisce
l'antitesi simbolica delle privatizzazioni degli anni '90, aprendo al paese la
possibilit di intraprendere un processo d'industrializzazione nazionale, prima
reso impossibile dall'attivit delle imprese private transnazionali che
estraevano il combustibile semplicemente per esportarlo.136 In altri termini:
"La soberana petrolera es parte de una serie de medidas que pueden ser
adoptadas por las compaas petroleras nacionales para establecer polticas
industriales estratgicas al nivel del Estado () De esta manera, la soberana
se conceptualiza como una respuesta a las contradicciones de las relaciones
entre las compaas petroleras nacionales y las privadas internacionales y
como una alternativa relacionada con el socialismo del siglo XXI"137
Prima di passare alla cooperazione energetica negli spazi dell'Alba bene
ricordare due antecedenti importanti. In primo luogo, una delle iniziative
proposte dagli USA all'interno delle negoziazioni per la firma dell'ALCA fu la
consolidazione, in campo energetico, del ruolo che gli Stati avevano assunto
prima delle nazionalizzazioni, ovvero semplici enti normativi con funzione di
regolazione fiscale e privati del controllo dei settori produttivi. (Mayorbe,
2006)138 Nel 2003, inoltre, il coinvolgimento degli Stati Uniti nel fallito
"golpe" ai danni del governo Chvez pu essere letto come parte di un pi
esteso e complesso tentativo di recuperare "mostrando i muscoli" l'egemonia
economica , " buscando controlar la provisin de petrleo como un medio de
contrarrestar las amenazas de prdida de poder de la economa global"139.
Per quanto riguarda l' America Latina, la strategia del governo Bush, una volta
arenatasi

definitivamente

l'ALCA,

"ha

rispecchiato

una

concezione

por ciento restante ser para las compaas. ()El petrleo es el principal producto de
exportacin de Ecuador y su venta financia casi el 35 por ciento del presupuesto del Estado. (
"LAVANGUARDIA. COM " (5,10,2007)
136
Pero el 98% de las concesiones estn repartidas entre cinco compaas, con claro predominio
de Repsol (43,6%) y Petrobrs (35,2%). A pesar de la excepcional riqueza energt
ica del pas, menos del 1% de la poblacin tiene acceso al gas natural, ya que la explotacin est
diseada para la exportacin. Por eso de los 1500 millones de dlares que generaba el sector
durante el auge de las privatizaciones, el estado slo capturaba a travs de impuestos 200
millones de dlares. (Katz, 2006)
137
Aponte Garca (2013) pag.253
138
La proposta di Washington meglio conosciuta come Iniciativa Energetica Hemisferica.
139
D. Harvey (2004)

63

dell'ordine continentale che si allontanata sempre di pi dalla retorica del


libero commercio () e si avvicinata, al contrario, in maniera crescente,
alla nozione di impero."140
Nell'ALBA, la cooperazione energetica deve essere vista come un
prolungamento in ambito regionale (un'internazionalizzazione) della politica
economica petrolifera del governo venezuelano, che come abbiamo detto
destina una parte degli utili del petrolio proprio allo sviluppo dell'Alternativa
Bolivariana.
Nel 2008, con il "Tratado Energtico" dell'ALBA sottoscritto dai presidenti
di Bolivia, Nicaragua, Cuba e Venezuela "considerando que debe ser un
objetivo del ALBA, garantizar el suministro universal de la energa como un
derecho de nuestros pueblos, indispensable para la educacin, la salud y la
produccin"141, la Repubblica Bolivariana garantisce alle Parti una
partecipazione nella Falda petrolifera del Orinoco (appunto in Venezuela)
affinch i paesi abbiano una fornitura garantita per i successivi 25 anni. Inoltre
si stimolano iniziative per promuovere la fornitura di gas e progetti di
sfruttamento congiunto di questa risorsa, attraverso imprese statali e miste.
S'incita anche la messa in moto di progetti comuni volti all'utilizzo di energia
alternativa, risparmio energetico e alla massimizzazione dell'uso di energia
idroelettrica, al fine di riuscire a garantire il servizio elettrico anche a zone
tuttora escluse. L'ultimo, ma non meno importante aspetto del Trattato, la
costituzione di una "Empresa Gran Nacional de Energia"142 intesa come "una
corporacin de empresas binacionales de los Estados (.)y se construir
sobre la base de potenciar sus capacidades tcnicas, financieras y disposicin
de recursos, de tal manera de que permita desarrollar en cada uno de las
Partes los proyectos requeridos para la utilizacin de los recursos energticos
disponibles en sus respectivos pases, as como tambin, el desarrollo de la

140

R. Nocera (2008) Pag.118


ALBA-TCP (2008c)
142
La Impresa Gran Nazionale ALBA-ENERGIA, non riportato nella precedente tabella a
riguardo perch vengono riportate solo le IGN che sono associate a un Progetto Gran Nazionale.
Restano quindi escluse ALBA-ENERGIA, come ALBA-MINERAL e ALBA-INDUSTRIAL.
141

64

infraestructura, capacidad de generacin, transporte y comercializacin de


los recursos energticos."143
L'espressione pi lampante delle politiche di cooperazione in campo
energetico tra i paesi dell'ALBA, per, costituita indubbiamente da
PETROCARIBE.144 Ne fanno parte 18 paesi: Antigua y Barbuda, Bahamas,
Belize, Cuba, Dominica, Repblica Dominicana, Granada, Guatemala,145
Guyana, Hait, Honduras, Jamaica, Hait, Nicaragua

San Vicente y las

Granadinas, Santa Luca, San Cristbal y Nieves, Suriname e Venezuela.


costituito come un'organizzazione "multistatale" di carattere permanente
atta a sviluppare la cooperazione energetica tra le parti, di cui l'organo
decisionale pi importante il "Consiglio Ministeriale" formato da delegazioni
dei diversi paesi. La "Segreteria esecutiva", che funziona come organo
esecutivo dell' organizzazione, parte integrante del Ministero di Energia e
Petrolio di Caracas. Nel pi ampio ridisegno della cooperazione energetica
latinoamericana il ruolo assegnato a PETROCARIBE espresso chiaramente
nella

"dichiarazione

d'intenti"

del

governo

venezuelano

sul

sito

dell'organizzazione. "La creacin de Petrocaribe constituye el primer acuerdo


energtico de naturaleza solidaria y con fines de desarrollo social y justicia
firmado entre un grupo de Estados de cualquier regin del mundo. ()
Petrocaribe ha sido creado para el suministro del crudo venezolano a precios
justos y facilidades de pago. Pero sus objetivos van ms all e incluyen la
planificacin de la poltica energtica de sus pases miembros"146
La cooperazione energetica , secondo Muhr, insieme a quello politicoideologico, il campo principale dove si sta svolgendo il "proceso"
143

Ibidem
"Si bien Petrocaribe es otra cosa con respecto al ALBA como organizacin, no caben dudas
sobre la estrecha relacin existente entre los dos esquemas: ambos fueron ideados por la
Repblica Bolivariana de Venezuela y, en este momento, representan la expresin ms acabada de
la poltica exterior chavista en la regin caribea y centroamericana. La lectura del prembulo
revela una estrecha correspondencia lingstica y de contenido con el acuerdo constitutivo del
ALBA. En l se reafirman los principios inspiradores prcticamente al pie de la letra: cooperacin
y solidaridad, lo cual se manifiesta de manera particular en la previsin del tratamiento especial y
diferenciado, la bsqueda de complementariedad econmica, la concepcin integral del desarrollo
y la idea de la integracin latinoamericana necesaria en el marco de una globalizacin cada vez
ms orientada a la formacin de grandes bloques econmicos dominantes." (Benzi, 2012. Pag.117)
145
Il Guatemala ha annunciato, a Novembre 2013, di voler uscire da PETROCARIBE per non aver
ricevuto i tassi ridotti di ultrafinanziamento che gli erano stati promessi.
146
http://www.petrocaribe.org
144

65

dell'integrazione alternativa, perch consente di sfruttare le risorse energetiche


per gli scopi socio-umanitari che la legittimano e che ne sono alla base . "The
sub-regional treaty is one strategy that puts the ALBATCP principles into
practice by use of Venezuela material capabilities derived from its oil
resources, through:1) the elimination of intermediaries along the value chain
as participation is restricted to state companies that are created with
Venezuelan assistance in countries where no adequate state infrastructure
exists; 2) payment in kind and services; 3)a long-term, low interest financing
scheme; 4) and bi- and multilateral strategic development funds, such as the
ALBA Caribe Fund, through which social, economic, and cultural
development projects are funded (e.g. housing, social economy, micro-credits,
infrastructure, education.)"147
Le seguenti tabelle spiegano i termini di finanziamento offerti dal
Venezuela, l'eventuale possibilit per i paesi importatori di pagare una parte
del debito in beni o servizi e, appunto, la quantit di prodotti ricevuti dal
Venezuela come compensazione nel 2012 da Nicaragua, Repubblica
Dominicana e Guyana. I paesi caraibici hanno sfruttato questa "possibilit di
compensazione" per un totale di beni e servizi che corrisponde alla cifra di 493
milioni di dollari.148 Le percentuali di finanziamento dipendono dal prezzo
corrente del petrolio sul mercato mondiale: pi aumenta il prezzo del barile,
pi cresce la percentuale che finanzier il Venezuela.149 Come si vede dalla
tabella, in alcuni casi una parte del debito accumulato pu essere saldata con
l'acquisto da parte del Venezuela di beni e servizi (per esempio alimenti,
prodotti tessili, assistenza sanitaria) a termini preferenziali. I paesi dell'ALBA
e quelli cui concesso un "trattamento differenziato" godono di maggiori
benefici all'interno dello schema.150 La tabella qui sotto , quindi, una sintesi
indicativa.

147

Muhr (2013b) pag 772. La "numerazione" mia


Califano (2012) pag.60
149
Se debe recordar y considerar que un Bono PDVSA 2022 a travs del cual la empresa se
financia, paga un cupn del 12,75% anual. ( Boletin PETROCARIBE,2013)
150
En vista de las circunstancias especiales de los pases pobres y altamente endeudados, todos
los trminos y condiciones de los convenios de financiamiento aplicable se establecern mediante
conversaciones bilaterales con dichos pases(PETROCARIBE,2005)
148

66

Fonte: Boletin Petrocaribe (2013)

Fonte: PDVSA (2013) TM= 1000kg UND= unit

Alla fine del 2011, la Segreteria dell'Organizzazione stimava a 98 MBD


(Miles de Barriles por dia) la media di petrolio distribuito. Il report sulla
gestione annuale 2010 di PDVSA riportava che la somministrazione reale

67

stata nel 2009 paria a quasi 110 MBD, e nel 2010 pari a 99,2 MBD151.
Secondo il report del 2012, da cui presa la seguente tabella che indica la
distribuzione per paesi, invece, la quantit totale di crudo somministrata nel
2012 ammonta a 111 MBD.

Fonte: PDVSA (2013)


(1) paesi con condizioni e finanziamento dell' ALBA.

La successiva tabella riassume tutti i progetti portati avanti da


PETROCARIBE (solo in ambito petrolifero). Come si pu notare, secondo la
ONG "Transparencia Venezuela" che ha raccolto i dati ufficiali e pubblicato il
bollettino (da cui sono tratti alcuni grafici), le informazioni ufficiali non
specificano n la data di chiusura n la quantit di denaro investito in ogni
progetto. Le uniche eccezioni sono le Raffinerie, I Complessi Industriali e le
basi Petrochimiche, progettate in Nicaragua e a Cuba. 152
151
152

PDVSA(2011) pag.165
"La falta de informacin causa dudas en cuanto a la realizacin y costo de los proyectos y

supone un posible foco de corrupcin y uso discrecional y sin control ciudadano de los recursos.
Un caso especfico es en los proyectos que se realizan en Nicaragua; en el boletin de Petrocaribe
de mayo del 2009 se public que se construira una re_nera con capacidad total para 150 mil
barriles diarios, y tres aos ms tarde, en el Boletn de Petrocaribe de 2011, se public la
construccin del Complejo Industrial El Supremo Sueo de Bolvar que incluye, entre otras

68

Fonte: Boletin Petrocaribe(2013)

La creazione di compagnie statali per la realizzazione delle operazioni


energetiche costituite con la cooperazione tecnica del Venezuela , nella
cornice di un'impresa "multistatale" come PETROCARIBE, la strategia per
raggiungere una diminuzione dei costi d'intermediazione e una migliore
efficienza energetica.
La cooperazione energetica tra PETROCARIBE si "incrocia" con
l'Alleanza

Bolivariana

tramite

l'istituzione del Fondo ALBA-CARIBE.

"Para contribuir con el desarrollo econmico y social de los pases del

cosas, una refinera con capacidad total para 150 mil barriles diarios. La falta de informacin con
respecto a este caso no deja claro si efectivamente se planea construir dos refineras o solamente
una, la que se incluye en el Complejo industrial." (Boletin PETROCARIBE, 2013)

69

Caribe, PETROCARIBE dispondr de un Fondo destinado al financiamiento


de programas sociales y econmicos, con aportes provenientes de
instrumentos financieros y no financieros; contribuciones que se puedan
acordar de la porcin financiada de la factura petrolera y los ahorros
producidos por el comercio directo. Este Fondo se denominar ALBACARIBE. Con el propsito de activar el Fondo ALBA-CARIBE, la Repblica
Bolivariana de Venezuela aportar un capital inicial de Cincuenta Millones
de Dlares ."153 I termini di finanziamento del fondo, per, non sono ben
chiari. Secondo Muhr, basandoci sullo schema di funzionamento di
PETROCARIBE una parte (il 25%) del pagamento dilazionato del debito
versato nel Fondo per realizzare progetti sociali e infrastrutture.154
Le cifre officiali a Ottobre 2013 riportano l'assegnazione di 207 milioni di
dollari assegnati attraverso il fondo destinati al finanziamento di 88 progetti di
sviluppo nei 12 paesi membri, per un totale di 12,5 milioni di persone che
beneficiano di progetti finanziati in ambiti di salute, educazione, protezione
dell'ambiente e nelle infrastrutture.155
Concludiamo la nostra analisi sulla cooperazione energetica cercando di
"tirare le somme" su questi primi otto anni del progetto PETROCARIBE e, in
generale, sulla nuova diplomazia petrolifera venezuelana
imperialista

non pi sub

e pro statunitense come dal 1958 (anno di restaurazione della

democrazia nel paese), ma orientata "no slo en una perspectiva comercial y


para forjar alianzas polticas, sino orientada a estimular la creacin de
vnculos productivos y cierto tipo de integracin econmica."156
PERTROCARIBE, a mio parere, rappresenta uno schema e una formazione
di cooperazione energetica rivoluzionaria per l'area latinoamericana.
Considerando il grande peso del Venezuela, rispetto alla tradizionale
cooperazione Nord-Sud non presenta le "solite" clausole di condizionamento
politico ed economico per i paesi ricettori di aiuti, in linea con la concezione
bolivariana di cooperazione.

La volont di concedere un trattamento

153

PETROCARIBE (2005)
Muhr (2010) pag.122
155
Boletin PETROCARIBE (2013)
156
Benzi (2012) Pag.130
154

70

differenziato per i paesi pi sottosviluppati stata pienamente rispettata come


dimostra il caso di Haiti, paese a cui dopo il violento terremoto del 2010, oltre
all'ordinaria concessione di termini preferenziali, non solo stato assegnato
un ingente aiuto economico straordinario, ma stato anche cancellato il
debito di 395 milioni di dollari con PETROCARIBE, dei quali poco pi della
met sono stati tirati fuori proprio dal fondo ALBA-CARIBE.157 Il fondo,
d'altronde, considerato da Muhr la prova che il Venezuela sta tentando di
collegare la sovranit energetica dell'area con la sicurezza sociale.158 Come
giustamente notano sia gli studiosi pi critici sia quelli pi favorevoli a
riguardo, senza la cooperazione sanitaria cubana ed energetica venezuelana
l'attuale crisi mondiale avrebbe significato per i paesi pi poveri dell'area una
tragedia immane.
Un altro aspetto fondamentale nell'analisi della cooperazione energetica
venezuelana l'effetto anticiclico del modello. La stabilizzazione anticiclica
infatti di fondamentale importanza per paesi sia esportatori che importatori
cos dipendenti da una materia prima tanto volatile nel mercato come il
petrolio. Sicuramente queste politiche di stabilizzazione, d'accordo con
Califano, non appartengono esclusivamente a PETROCARIBE, ma sono una
caratteristica delle politiche economiche della "nuova" sinistra latinoamericana
al governo.159 Basti pensare al gi citato articolo 12.5 dell'Accordo per
l'applicazione dell'ALBA, in cui Cuba offre al Venezuela di comprare il
petrolio a 27 dollari a barile anche quando il mercato ne determina un prezzo
inferiore.
Le nazionalizzazioni sono state poi una tappa cruciale per mettere in modo
questo processo di sviluppo endogeno caraibico, per riorientare la rendita
legata alle risorse energetiche verso le economie nazionali sottraendo potere e
benefici alle grandi imprese transnazionali che comandavano sino allora.
Appoggiando il ragionamento di Katz sul tema, per, concordo sul fatto
dell'ambiguit di affermare che i beneficiari di questa gigantesca opera di
"riconversione" dell'attivit economica in campo energetico siano i paesi della
157

http://www.cubadebate.cu/noticias/2010/01/25/condona-chavez-deuda-por-compra-de-petroleoa-haiti/
158
Muhr (2012) pag.122
159
A. Califano (2012) pag. 63

71

regione. Infatti, non si chiarisce chi effettivamente usufruisce delle


potenzialit e dei vantaggi offerti. Fondamentale quindi il passaggio dalla
cooperazione internazionale alle strutture e dinamiche statali dei singoli paesi.
"Democratizar la gestin de las empresas pblicas es indispensable para
orientar su administracin hacia las necesidades populares"160 In altri
termini: "Si los fondos pblicos se canalizan a favor de los grupos
capitalistas, la nacionalizacin reproducir todos los vicios del estatismo
petrolero. Si, por el contrario, los fondos se orientan a incrementar los
salarios, iniciar la reforma agraria, financiar a los pequeos agricultores,
crear empleo y sostener la obra pblica comenzar una redistribucin
progresiva del ingreso. Una larga experiencia de estatizaciones burguesas
demuestra que el nmero de empresas traspasadas al sector pblico no es
sinnimo de mejora popular. Slo la presencia, control e intervencin directa
de los movimientos sociales en la administracin de los nuevos fondos
permitira asegurar su utilizacin en beneficio de la poblacin"161.
Il fondo ALBA-CARIBE rappresenta la volont di dirigere gli aiuti ad
attivit capaci di migliorare il benessere sociale e generare un processo di
sviluppo endogeno, per, i problemi di corruzione e clientelismo che
affliggono le societ latinoamericane inevitabilmente influiscono sulla
gestione nazionale di tali processi. Sono stati fatti grandi passi in avanti, ce ne
sono da fare ancora tanti altri.
D'altro canto dobbiamo citare anche la preoccupazione di alcuni studiosi
come Girvan e Benzi sulla sostenibilit del progetto. In particolare Girvan,
avverte sulla: " Vulnerability relates to the issues of (a) external indebtedness
and (b) possible political change in Venezuela."162 Nonostante il debito verso
lo stato venezuelano implichi meno obbligazioni comparato con quello
contratto con una "normale" attivit commerciale o una banca, il suo crescente
peso nelle economie dei paesi caraibici desta preoccupazione. In secondo
luogo, la situazione interna della Repubblica Bolivariana altamente instabile,
in misura maggiore dopo la morte di Chvez.
160

Katz (2006) pag.77


Ibidem pag. 101-102
162
Girvan (2008) pag. 12
161

72

Le cause sono

dovute

soprattutto all'attivit destabilizzante di gruppi ostili al processo bolivariano e


legati agli interessi statunitensi, senza sottostimare il peso degli errori
commessi

dal

governo,

soprattutto

73

in

campo

economico.

Aspetti conclusivi:
Le nuove frontiere dell'America Latina
3.1 La questione dello sviluppo
"Il problema che resta una divergenza irrisolta fra chi vuole un altro
mondo. C' chi crede che il mondo abbia bisogno di pi sviluppo, pi
modernizzazione, e cos la possibilit di una pi equa distribuzione di risorse.
E c' chi crede che lo sviluppo e la modernizzazione sono la maledizione della
civilt capitalista e che dobbiamo ripensare le premesse culturali
fondamentali di un mondo futuro, e chiamano questo un cambiamento di
civilt. Chi chiede un cambiamento di civilt lo fa sotto diversi ombrelli. Ci
sono i movimenti indigeni delle Americhe (e non solo) che dicono di volere un
mondo fondato su quello che i latinoamericani chiamano il "buen vivir"
essenzialmente un mondo fondato su valori buoni, tale da richiedere il
rallentamento della crescita illimitata che, dicono, il pianeta troppo piccolo
per sostenere. Se i movimenti indigeni imperniano le loro richieste intorno
all'autonomia per controllare i diritti alla terra nelle proprie comunit,
esistono in altre parti del mondo movimenti urbani che evidenziano i vari
modi in cui la crescita illimitata sta portando al disastro climatico e a nuove
pandemie. E ci sono movimenti femministi che sottolineano il legame fra le
richieste di crescita illimitata e la conservazione del patriarcato.
Questa discussione su una "crisi di civilt" ha vaste implicazioni per il tipo
di azione politica che si vuole appoggiare e per il tipo di ruolo che i partiti di
sinistra che cercano di andare al potere nei vari stati svolgerebbero nella
trasformazione mondiale in discussione. Non si risolver facilmente. Ma il
dibattito cruciale del prossimo decennio ".163

Ho voluto riportare una sostanziosa parte dell'intervento di Wallerstein al


Forum Sociale Mondiale nel 2011 perch credo che il dibattito di cui parla lo
163

Wallerstein (2011)

74

studioso statunitense sia cruciale anche tra le forze che spingono il processo
d'integrazione bolivariano. D'altronde, la centralit affidata al Socialismo del
ventunesimo secolo nell'ALBA frutto di un pensiero che, se per un verso
cerca di ridefinire la geografia mondiale del potere politico ed economico con
la creazione di un blocco di potere regionale,

dall'altro si prepone la

redistribuzione del potere politico ed economico statale includendo nella "lotta


per lo sviluppo" i movimenti indigeni, le periferie urbane, i tradizionalmente
esclusi. In altri termini, si cerca di armonizzare in un'unica danza il movimento
di due ballerine con stili diversi, uno ispirato alle teorie di

Marx sulla

transizione socialista per il superamento del capitalismo, ma anche al pensiero


terzomondista di Amin, al pensiero strutturalista e della dipendenza delle
scuole di pensiero della sinistra sudamericana, e l'altro, ispirato alla filosofia
del "Buen Vivir"164 dei popoli indigeni di cui parla proprio Wallerstein nel suo
intervento.
Questa "mescolanza" di teorie, di visioni e l'effervescenza creativa che ne
alla base sono sicuramente la causa delle qualit pi rivoluzionare della
concezione di sviluppo del processo bolivariano, che riuscito a trasformare le
diversit in un punto di forza, in un fiume in piena capace di rimuovere molti
degli ostacoli che si ponevano nel suo corso, e a confluire queste "tensioni
creative" con la pi antica idea "unionista" di Nuestra America del poeta Mart
e del Libertador Bolvar.
Solo se comprendiamo il simultaneo agire di tutte le forze, gli attori sociali
ancor prima che economici e le visioni che influiscono, assume importanza
l'analisi storico economica di questo lavoro, l'interpretazione di alcune
contraddizioni che caratterizzano l' ALBA, ma anche degli storici passi in
avanti compiuti da questi paesi.

164

La filosofia del Buen Vivir trova il suo signifcato ed applicazione politica nelle giovanissime
costituzioni di Ecuador e Bolivia. Come sono differenti le culture degli indigeni boliviani da quelli
dell' Ecuador, cos sono differenti le due espressioni normative del concetto. Il significato che
attribuiamo nel nostro lavoro al concetto di Buen Vivir, pur riconoscendone l'eterogeneit, quello
di radicale rottura con il concetto tradizionale di Sviluppo. Rottura che non implica semplicemente
l'utlizzo di nuovi strumenti per misurare lo Sviluppo, ma che implica una cambio nel relazionare
l'attivit antropica con la natura, non pi in funzione utilitarista, ma armonica. La questione
ambientale centrale, con forti implicazione nelle politiche energetiche. (GUDYNAS, E. 2011)

75

I risultati pi significativi, come abbiamo visto, sono sicuramente quelli


compiuti nella lotta alla povert in tutti i suoi aspetti e nel campo dello
Sviluppo Umano.

165

A favorire questi traguardi sociali stato proprio il

contributo dato dalle societ nel loro insieme (comunit urbane, rurali,
ambienti accademici, culture indigene) al fervente dibattito che ha significato
il superamento del concetto classico di sviluppo, e della messa in pratica da
parte dei governi di politiche ispirate a queste "nuove concezioni".166
La redistribuzione della ricchezza, che ha segnato l'inizio di questo
processo su livello istituzionale, stata possibile grazie alle nazionalizzazioni
delle risorse energetiche, al ritorno dello Stato come attore economico e non
come semplice arbitro regolatore. La rottura netta con il passato della
Repubblica Bolivariana,

che ha tolto al capitale privato il controllo del

petrolio per orientare i benefici economici dell'attivit estrattiva allo sviluppo


dell'area, stato un passaggio cruciale. Allo stesso tempo, le contraddizioni
pi grandi messe in luce da alcuni autori (tra cui D. Benzi e E. Gudynas) sono
proprio quelle legate alle politiche di "neoestrattivismo".

Facendo delle

risorse energetiche e in particolare del petrolio la fonte di sostentamento dello


sviluppo c' la possibilit di mettere

165

a rischio, non solo la sostenibilit

E' importante soffermarci sulla questione dello Sviluppo Umano, che proprio nella cornice del
Buen Vivir non deve essere pensato semplicemente come un miglioramento della condizione del
benessere individuale, piuttosto come un miglioramento delle condizioni di vita delle comunit in
cui si organizza la popolazione. "."La concepcin del Buen Vivir necesariamente recurre a la idea
del nosotros porque el mundo no puede ser entendido desde la perspectiva del yo de
occidente. La comunidad cobija, protege, demanda y es parte del nosotros. La comunidad es el
sustento y es la base de la reproduccin de ese sujeto colectivo que todos y cada uno somos. De
ah que el ser humano sea concebido como una pieza de este todo, que no puede ser entendido slo
como una sumatoria de sus partes. La totalidad se expresa en cada ser y cada ser en la totalidad."
(REPBLICA DEL ECUADOR, PLAN NACIONAL PARA EL BUEN VIVIR 2009-2013)
166
La volont da parte dei governi di includere nel processo bolivariano le strutture di base, la
comunit organizzata, i movimenti sociali che hanno partecipato sin dall'inizio alla "scalata" al
potere delle coalizione socialiste si formalizzata con la creazione del Consiglio dei Movimenti
Sociali. " El Consejo de Movimientos Sociales (CMS) es el principal mecanismo que facilita la
integracin y participacin social directa en la Alianza Bolivariana para los Pueblos de Nuestra
Amrica / Tratado de Comercio de los Pueblos (ALBA-TCP), es un espacio antiimperialista,
antineoliberal y comprometido en trabajar para alcanzar, la mayor suma de seguridad social y de
felicidad posible, en armona con la naturaleza, la justicia social y la verdadera soberana de
nuestros pueblos. Tiene como misin articular a los Movimientos Sociales de los pases miembros
del ALBA-TCP y a aquellos de pases no miembros, que se identifiquen con este esfuerzo y tiene la
responsabilidad de aportar al desarrollo y ampliacin del proceso del ALBA-TCP." ( ALBA-TCP,
2008d) Tuttavia, il consiglio ancora non sembra avere un peso decisionale all'interno
dell'architettura istituzionale.

76

ambientale dell' ALBA, ma anche la riuscita delle trasformazioni strutturali


dell' economie dei paesi, che cos rischiano di continuare ad essere dipendenti
da un paese: il Venezuela.
Leggendo gli autori che studiano

questo tema, il cui lavoro ha reso

possibile la mia ricerca, e avendo avuto la fortuna di poterne intervistare


qualcuno (D. Benzi e L.Vasapollo) mi sono fatto un'idea a riguardo: alcuni,
pur riconoscendo la redistribuzione attutata dai governi della nuova sinistra
latinoamericana, sono fortemente scettici riguardo la possibilit che l' ALBA
rappresenti una possibilit di un "cambio civilizatorio". Le ragioni sarebbero
legate alla dipendenza dal petrolio, allo statalismo e al "presidenzialismo
personalista", alle persistenti deformazioni nell'economie e all'instabilit
politica su cui si regge il processo. "Los planes de desarrollo nacional de los
pases miembros del ALBA son por lo dems clarsimos, reflejando una
extraordinaria propensin por el neoextractivismo y el neodesarrollismo que,
en el caso de la Repblica Bolivariana, alcanza el pice a la hora de
fundamentar su propuesta de socialismo del siglo XXI en la quema de
combustibles fsiles." 167
Altri, invece, credono che sia l'orizzonte strategico su cui si basano queste
politiche che rappresenti il vero potenziale rivoluzionario dell'esperienza.
Nella fase di transizione che stanno vivendo i paesi dell'ALBA, secondo questi
autori, la razionalit economica del sistema che si vuole costruire a
legittimare

l'uso

"intensivo"

delle

risorse

energetiche,

credono

nell'Alternativa Bolivariana non solo come un recupero di alcune conquiste,


che erano state sottratte ai lavoratori durante il periodo neoliberista, ma come
progetto potenzialmente capace di creare le condizioni oggettive e soggettive
per il superamento del capitalismo in quell'area.

"Il vero problema

mantenere sempre chiara la distinzione fra l'orizzonte strategico e l'orizzonte


tattico. Lo stesso Che Guevara non si meravigliava che durante il socialismo
potesse essere in alcune forme vigente la legge del valore o ci potesse essere
la moneta"168

167

168

D. Benzi (2012) pag. 229


Vasapollo (2011) pag.577

77

Ora, vista la velocit con cui si muove l'ALBA, ci che a noi interessa
trarre dalle differenti interpretazioni dei fatti e delle teorie conclusioni che
portino, non a etichettare l'integrazione bolivariana, ma a comprendere un
modello di sviluppo alternativo che indubbiamente la "mescolanza" del
pensiero indigeno e marxista ha proposto in questi quasi dieci anni di vita.
Prima che mi sia concesso esprimermi a riguardo, credo sia utile riportare il
seguente passo di un saggio sul Buen Vivir di F. Houtart che riporta, nello
specifico caso dell'America Latina, quello stesso dibattito interno alla sinistra
di cui parla Wallerstien.
"Lo que ocurre hoy en Amrica Latina () es el pasaje de la crtica a la
elaboracin de alternativas que, si bien todava parciales, son reales. La
accin de los movimientos sociales se tradujo en poltica, y avances
revolucionarios han venido tomando lugar dando origen a una situacin de
transicin por varias razones. (.) Sin embargo, no existen modelos
experimentados de otro Estado, por lo que la dificultad consiste en cumplir
con la tarea de reconstruccin al mismo tiempo que organizar un Estado, ms
democrtico, participativo y respetuoso de las diferencias. Al mismo tiempo,
surgen concepciones diferentes de desarrollo como exigencias a escala
mundial, y tambin en las prcticas de los nuevos Estados () El discurso de
los movimientos indgenas insiste mucho sobre la necesidad de una otra
concepcin. De ah las tensiones que provienen de contradicciones entre
modelos de crecimiento: producir ms o bien vivir. Por un lado, el aumento
de la produccin, an en condiciones socialmente ms justas y ms aceptables
para el entorno, significa poner en peligro el bienestar de franjas importantes
de la poblacin, en particular de los pueblos indgenas. Por otro lado, el
buen vivir puede aparecer como el rechazo a un progreso destinado a ser
aprovechado por el conjunto de la poblacin. Por eso se necesita de un
pensamiento dialctico que oriente las soluciones: ni el desarrollo lineal de la
modernidad capitalista, ni un fundamentalismo indgena con mira al
pasado."169

169

F. Houtart (2011) pag. 127

78

Il concetto di sviluppo nell'ALBA quindi chiaramente frutto di una


dialettica tra due interpretazioni della storia e dell'economia differenti, quella
indigena rivolta al passato170 e quella, non solo propria del capitalismo ma
anche del marxismo, legata alla concezione lineare di sviluppo. Lo stesso Evo
Morales scrive a riguardo: "El Vivir Bien es un sistema que supera al
capitalista, pero que adems plantea un desafo que tambin pone en jaque
algunos preceptos clsicos de la izquierda que en un nimo desarrollista se
planteaba el dominio de la naturaleza por el ser humano." 171
Questo movimento dialettico, a mio parere, stato in grado di determinare
una svolta fondamentale nel pensiero critico del capitalismo. In particolare,
l'aver incluso la problematica emarginazione ed esclusione dei movimenti
indigeni nelle dinamiche del conflitto tra capitale e lavoro ha significato molto
per la presa di coscienza e l'integrazione nel processo dei movimenti sociali,
che devono continuare ad avere un ruolo centrale nella costruzione delle
politiche e nel dibattito sullo sviluppo. La sfida superare le contraddizioni
che si stanno presentando e che si presenteranno, senza cadere nell' errore di
associare tutte le politiche governative

non collegate al profitto con il

benessere sociale generale. "Existen numerosos antecedentes de esta


modalidad de intercambio que favorece a las elites estatales o las burocracias
opresoras. El ejemplo ms evidente fue la cpula de la URSS que reforzaba su
poder con los mecanismos de comercio que regan en el ex bloque
socialista (Comecon). Tambin ha sido muy frecuente el uso de privilegios
comerciales por parte de distintos gobiernos con finalidades diplomticas,
polticas o militares."172 Nella costruzione dell'ALBA questo vuol dire
costruire politiche che non solo significhino il ritorno da una concezione
170

"Los pueblos indgenas andinos aportan a este deba-te desde otras epistemologas y
cosmovisiones ynos plantean el sumak kawsay, la vida plena. Lanocin de desarrollo es inexistente
en la cosmovisin de estos pueblos, pues el futuro est atrs, esaquello que no miramos, ni
conocemos; mientrasal pasado lo tenemos al frente, lo vemos, lo conocemos, nos constituye y con
l caminamos. En estecamino nos acompaan los ancestros que se hacenuno con nosotros, con la
comunidad y con la natu-raleza. Compartimos entonces el estar juntos contodos estos seres.
Seres que tienen vida y son partenuestra. El mundo de arriba, el mundo de abajo, elmundo de
afuera y el mundo del aqu, se conectany hacen parte de esta totalidad, dentro de una pers-pectiva
espiral del tiempo no lineal" (REPUBLICA DEL ECUADOR, PLAN NACIONAL PARA EL BUEN
VIVIR 2009-2013)
171
E. Morales (2011)
172
C. Katz (2006) pag. 69-70

79

"mercatocentrica" a una "statocentrica", ma che, per usare ancora un termine


di Sunkel, siano basate su una visione "sociocentrica".173 Molte delle politiche
intraprese vanno in questa direzione, altre no.
Aver invertito la rotta del profitto legato alla rendita delle risorse
energetiche un traguardo d'importanza storica, come ha grandissima
rilevanza il fatto che un gruppo di governi nel "Sud dell'Occidente" ha
intrapreso politiche concertate, complementari, uniti dalla stessa necessit di
eliminare la povert. La grande sfida dei governi nazionali sar passare da una
fase di redistribuzione e di cancellazione di quella "deuda social" che
attanaglia le societ, all'effettiva trasformazione delle strutture economiche (e
quindi anche delle relazioni di produzione) dei paesi, sfruttando i vantaggi e le
possibilit economiche fornite dall'ALBA.
"La razionalit sociale ha bisogno della razionalit economica come
premessa, ma quest' ultima non esprime automaticamente la razionalit
sociale. Non si tratta n della quantit n della qualit dei beni o dei servizi,
ma piuttosto del modo in cui questi si producono e delle relazioni sociali che a
lungo termine derivano da tale modo di produzione."174
Per un processo "sostenibile" che significhi non solo unalternativa, ma
anche alterit dal sistema capitalista, fondamentale incrementare gli sforzi in
particolare su tre ambiti: nel rispetto del Buen Vivir bisogna promuovere la
razionalizzazione dell'utilizzo delle risorse energetiche in funzione di una
sostenibilit s ambientale, ma senza dimenticare quella economica e sociale;
in secondo luogo si deve stimolare la partecipazione democratica non solo in
ambito politico, ma anche economico e culturale; infine, c' la necessit di
costruire un mercato regionale che privilegi il valore d'uso e non di scambio
delle merci, ridando all' economia la sua funzione di distribuzione delle risorse
e non accumulazione.175
173

"En la sucesin histrica binaria de Estado y mercado(), se ha transitado desde una matriz
sociocultural, poltica y econmica estadocntrica a otra mercadocntrica, sin percibir que
Estado y mercado son slo medios para un fin superior: el bienestar de las personas, que en su
conjunto constituyen la sociedad civil. La cuestin central actual me parece, por ello, la
elaboracin y aplicacin de una concepcin sociocntrica del desarrollo" (O. Sunkel 2007
pag.484)
174
L. Vasapollo (2007)
175
F. Houtart (2011) pag. 129

80

A oggi innegabile, seppur con tutte le problematiche e le imperfezioni, il


contributo dell'ALBA al significativo miglioramento delle condizioni dei
paesi, dovuto ovviamente ad una redistribuzione della ricchezza, ma anche
all'impegno da parte dei governi in tutti e tre gli ambiti sopra citati. Come
innegabile che questa realt proietti fuori di s la discussione che ne anima le
parti. In un mondo globalizzato e afflitto da una crisi drammatica le nuove
frontiere dell'America Latina sono frontiere ideologiche, perch ci mettono di
fronte, non solo il questionamento oltreoceano di un modello di sviluppo qui
da noi totalizzante, ma alla pratica di politiche orientate al superamento di
contraddizioni proprie del nostro sistema e alla lenta ma dinamica costruzione
di una societ basata su altri valori.

3.2 Alcune considerazioni sulla cooperazione.


Nei precedenti capitoli abbiamo riportato alcuni dati sul commercio intraALBA e sulla cooperazione energetica nella cornice di PETROCARIBE.
Valutare "quantitativamente" i benefici portati ai paesi dalle politiche di
cooperazione di questi primi dieci anni, come abbiamo gi detto, non
semplice per due questioni. La prima la poca chiarezza sui dati, a cui si
potrebbe rimediare con il lavoro sul campo. La seconda che le politiche
messe in campo dall'ALBA si complementano con quelle attuate dai governi
nazionali e con gli accordi, di cooperazione o di commercio, stipulati da questi
con paesi non aderenti allo schema. A mio parere, infatti, la costante retorica
antiglobalizzazione che anima i discorsi dei presidenti e i documenti ufficiali
dell'ALBA non deve far credere che i paesi che vi partecipano stiano portando
avanti politiche d'isolazionismo o di disconnessione dal sistema economico
globalizzato in cui si trovano.

L'uscita dal sottosviluppo non vista

nell'ALBA come una rottura delle relazioni tra il Centro e la Periferia, come lo
era per i teorici della Dipendenza che criticavano agli strutturalisti proprio di
"non aver voltato le spalle al commercio internazionale". Al contrario, quello
che stanno cercando nella pratica i paesi dell'ALBA uno sviluppo, s
endogeno, ma favorito da un inserimento vantaggioso nei flussi della
81

globalizzazione. In vista soprattutto di una riconfigurazione geopolitica


mondiale che porti alla costruzione di un "mondo multipolare." Il progetto del
canale interoceanico in Nicaragua, con la partecipazione da protagonista del
capitale cinese176, come la volont di creare una nuova architettura finanziaria
per l'area, che ha gi portato all'istituzione del SUCRE177, una moneta virtuale
per gli scambi tra i paesi dell'ALBA, a mio parere vanno interpretati in quest'
ottica.
Privileger quindi l'analisi qualitativa nel trarre delle conclusioni sulla
cooperazione nell' ALBA. Prima per, onde evitare fraintendimenti, credo sia
utile puntualizzare una questione: il fatto che io "legga" le politiche nazionali
dei governi dell' ALBA come tentativi di inserirsi nella globalizzazione non
implica il non riconoscere gli sforzi compiuti nell'ambito dell'Alleanza
Bolivariana per raggiungere la sovranit in campi nevralgici per il benessere
sociale, come quello energetico e alimentare. A questo proposito, mentre la
cooperazione energetica vede come attori principali le imprese statali che con
le nazionalizzazioni hanno assunto il controllo delle risorse, nel settore
176

Chiaro esempio di come il canale interoceanico collegato all'inserzione nella globalizzazione


sono gli articoli 41 e 42 della legge n.800 dell' Assemble Nazionale del Nicaragua, inerente alla
grande opera: "Por su carcter de servicio pblico internacional, la ruta de El Gran Canal de
Nicaragua y las zonas aledaas que se determinen, sern consideradas como zonas econmicas y
de regmenes especiales, a fin de facilitar el trnsito expedito y sin demora de los barcos a travs
del territorio nacional y la operacin misma de El Gran Canal de Nicaragua. Art. 42
Exenciones. Los buques, cargas, pasajeros y tripulaciones que transiten por El Gran Canal de
Nicaragua, estarn exentos de todo tributo, derecho o gravamen por parte del Estado de
Nicaragua, estando tambin exentos los pasajeros y tripulantes de las regulaciones y controles
migratorios establecidos, salvo que pretendan ingresar al pas".
177
M. Ceresal descrive cos il SUCRE: " un Sistema unitario di pagamento a compensazione
regionale, una piccola moneta comune che per ora poco pi che una realt virtuale. E una unit
di conto, la prima funzione del denaro fra quelle descritte da Marx. Una unit di misura che
permette di calcolare il valore di scambio dei prodotti e di scambiarli, appunto, su larga scala. Si
tratta di una moneta fiduciaria che non ancora stata coniata. E rischia di non esserlo perch le
dinamiche internazionali del sistema sono feroci Il sucre cerca di compensare i valori di
transazione in corso tra i paesi dellAlba allinterno di una camera di compensazione virtuale, in
base ai conti effettuati dalle banche che accettano i sucre, la moneta dellunit di conto. Queste
banche acquistano dei coupon con la loro moneta locale senza ricorrere alla divisa internazionale,
il sucre fa funzione di divisa di cambio. Abbiamo immaginato un sistema di scambi un po pi
sovrano, non per rimpiazzare il dollaro ma per essere un po meno dipendenti: per ora durante
appena un semestre." (Colotti, 2012) Hanno aderito al progetto 5 paesi dell' ALBA: Venezuela,
Cuba, Ecuador, Bolivia e Nicaragua. A prima vista potrebbe essere letto come un tentativo di
"delinking", la mia opinione invece che rientra nel tentativo di sfruttare le possibilit offerte dai
flussi economici della globalizzazione, senza subirne gli effetti negativi come la speculazione
finanziaria. Si cerca la rottura dalla dipendenza del dollaro (che tuttora resta comunque la "moneta
di fiducia") non l'isolamento dall' economia mondiale, ma soprattutto come spiega Rosales (2010)
il fine ultimo svincolarsi dall'economia speculativa e privilegiare l'economia reale e produttiva.

82

alimentare178, ad eccezione di Cuba, sono principali protagoniste le imprese


private. Se prendiamo come esempio quest'ultimo ambito, notiamo come la
cooperazione nell'ALBA si basa essenzialmente sul lavoro svolto dalle
Imprese Gran Nazionali. Il ruolo di pianificazione svolto dal "pubblico", a
monte garantendo l'accesso alle risorse per le imprese, e a valle, garantendo il
consumo locale degli alimenti per i bisognosi e coordinando l'esportazione
dell' eccedente verso altri paesi dello schema, secondo Aponte Garcia (2011),
ha permesso ai paesi dell' area di far fronte alla grave crisi alimentaria degli
ultimi anni. Contribuendo al raggiungimento della sovranit alimentare
regionale.179 Il grafico in basso, come quello a pag. 42, mostra la crescita del
peso degli alimenti nel commercio intra-ALBA.

Fonte: Aponte Garcia (2011)pag.10

178

Nell' area dell'ALBA-TCP-Alimentos, esistono sei IGN ( non tutte ancora operanti) : ALBATCP-Arroz; ALBATCP- Leguminosas; ALBA-TCP-PescALBA; ALBA-TCP-Avcola;
ALBATCP- Porcinos; y ALBA-TCP-Leche yLcteos.
179
Sul depliant distribuito dal Ministero di Comunicazione del Venezuela con l'obiettivo di
informare la popolazione sul senso e il funzionamento della Missione Mercal, per garantire
l'accesso degli alimenti a tutti, si legge: "La soberana alimentaria se refiere al derecho de los
pueblos a definir su poltica agraria y alimentaria. La soberana alimentaria va ms all del
concepto usual que plantea slo asegurar que se produzca suficiente alimento con garanta
sanitaria, sin tener en cuenta qu tipo de comida se produce, cmo, dnde y de qu manera se
distribuye. Desde esta perspectiva, la seguridad alimentaria pasa a ser un tema de inters
colectivo. Para eso se hace necesario formar un nuevo tejido productivo que posibilite la
alimentacin integral de cada una de las comunidades que habitan el territorio nacional."

83

Il ruolo dello stato quindi quello di coordinare l'attivit economica di cui


protagonista insieme con imprese di varia natura (private, miste, sociali) che
operano principalmente nei processi di lavorazione e distribuzione. " Las
inversiones pblicas y las empresas estatales cumplen un rol importante en la
economa. La gerencia de la inversin extranjera es conducida hacia
garantizar los beneficios para el pas anfitrin. Las cadenas internacionales
de produccin y distribucin aguas arriba y aguas abajo son monitoreadas
por el estado."180
E' la pianificazione quindi lo strumento principale con cui i paesi
dell'ALBA cercano di massimizzare i benefici offerti dal nuovo schema di
cooperazione.181 Non solo quando, come in campo energetico, a gestire la
produzione e distribuzione sono principalmente imprese pubbliche, bens in
tutti i settori in cui si stanno avviando i cosiddetti Progetti Gran Nazionali. Il
ruolo dello stato fortemente legato alla pianificazione, in funzione della
necessaria efficienza e della volont di organizzare la produzione di modo che
si generi uno sviluppo equilibrato. Sulla questione della pianificazione
nell'ALBA, bisogna sottolineare la notevole novit, rispetto alla vecchia
concezione socialista del XX secolo, rappresentata dal tentativo di far
convivere una pianificazione centralizzata statale con una pianificazione
decentralizzata. Le comunit locali determinano, nell'ambito del piano
centrale, quali sono le possibilit concrete in un piano decentralizzato affinch
si valorizzino al massimo le potenzialit dell' economia locale. Ad oggi,
tuttavia, non sono ancora ben definiti i meccanismi di decentralizzazione della
pianificazione inerente alla cooperazione internazionale. Se comunque
pensiamo

ai

PGN

nell'ambito

dell'educazione,

un

esempio

di

decentralizzazione, valido per noi, ma anche per la sperimentazione


nell'ALBA, rappresentato dalle "nuove" Sedi Universitarie Municipali a
Cuba. Queste, infatti, nascono proprio dall'esigenza di "adattare" la

180

Aponte Garcia (2013)pag.321-322


Per una lettura approfondita sul ruolo della pianificazione in America Latina, vedi: " Los
fundamentos de la planificacin del desarrollo en Amrica Latina y el Caribe" Textos
seleccionados del ILPES (1962-1972) Ricardo Martner Jorge Mttar Compiladores

181

84

preparazione accademica degli studenti alle esigenze territoriali, gestendo


l'educazione della popolazione in funzione dello sviluppo locale. 182
Implementare

la

decentralizzazione

dei

processi

di

cooperazione

internazionale tra i paesi dell'ALBA , a mio parere, una delle necessit pi


impellenti per dare continuit alla felice esperienza della cooperazione
internazionale di questi paesi. La cooperazione internazionale decentralizzata
(CID) potrebbe, attraverso il coinvolgimento degli attori locali, coniugare
meglio gli interessi geopolitici del proceso bolivariano con quelli delle singole
comunit. Questa consentirebbe, inoltre, una maggiore partecipazione della
popolazione, contribuendo soprattutto all'obiettivo di organizzare la comunit
in funzione delle necessit locali, e senza creare un pericolo socialismo basato
su un'idea di stato paternalista e assistenzialista. Secondo Gonzalo Fernandez,
assessore alla Direzione di Cooperazione del Governo Basco la CID ha una
maggiore capacit di generare alleanze con le comunit che vanno pi in la del
piano economico.183 Non si deve comunque pensare alla CID nell'ALBA con
gli stessi parametri utilizzati per la Cooperazione Decentralizzata Nord-Sud184
o della Sud-Sud tradizionale, poich le condizioni oggettive e soggettive,
intese rispettivamente come le relazioni economiche tra gli Stati e la
predisposizione delle comunit a rendersi partecipi, sono nettamente diverse.
Se "La Cooperazione internazionale deve essere intesa come quella modalit
di relazioni tra paesi che perseguono un beneficio mutuo che si origina nel
manifesto interesse di mutuo appoggio tra le nazioni per raggiungere uno
sviluppo pieno dei popoli e preservare l'ordine mondiale",185 a rendere
182

Per un approfondimento sul ruolo della pianificazione nelle economie di transizione al


socialismo e sulla pianificazione decentralizzata a Cuba, vedi Vasapollo (2011)
A riguardo utile riportare le parole dell' allora Presidente Chavez sulla necessit di attuare una
serie di riforme per sostenere il processo socialista. "Chvez denomin el cuarto motor como la
geometra del poder, integrado por la nueva manera de distribuir los poderes poltico,
econmico, social y militar sobre el espacio nacional, ya que propuso revisar la distribucin
poltico- territorial del pas y generar la construccin de sistemas de ciudades y de territorios
federales.
La explosin revolucionaria del poder comunal es el quinto motor constituyente, el cual, segn el
Mandatario Nacional, tiene mayor fuerza y depender del xito de los anteriores ejes
revolucionarios de esta nueva era de la administracin pblica." (Su : Agencia Bolivariana de
Noticias (ABN) | Mircoles, 10/01/2007 07:11 PM)
183

Fernandez G. (2011) pag. 65

184

Per un'approfondit analisi sui vantaggi e i rischi che comporta la CID tra paesi del Nord e del
Sud, vedi PTM-MUNDUBAT (2011)
185
Montejo V. (2010) pag.160 , la traduzione mia.

85

sostanzialmente peculiare la cooperazione nell'Alternativa Bolivariana il


concetto di solidariet, che rimpiazza quello di mutuo aiuto tipico della
cooperazione internazionale. Solidariet che si basa su un preciso "progetto
storico" che accomuna l'azione dei governi e pi che la preservazione
dell'ordine mondiale ne vuole la trasformazione.

Solo considerando ci,

possiamo inoltre comprendere la razionalit degli elementi pi caratteristici e


rivoluzionari nella concezione delle relazioni internazionale nell'ALBA: il
"trattamento differenziato solidale" e la "non reciprocit". Per questo, credo
sia utile concludere questo lavoro cercando di definire come il concetto di
solidariet muove la cooperazione nel processo bolivariano, differenziandola
in alcuni punti sulla tradizionale Cooperazione Internazionale per lo Sviluppo.
Gli sviluppi politici latinoamericani che hanno portato al potere i governi
socialisti aderenti, con Cuba, all'ALBA hanno comportato un processo
culturale in cui la solidariet considerata centrale, fondamentale per il
raggiungimento di uno stato di benessere sociale. Nelle costituzioni di
Venezuela, Ecuador e Bolivia, la parola solidariet compare rispettivamente
13, 13 e 14 volte. Potremmo definire la solidariet come: "el desarrollo de una
conciencia social basada en la conviccin de que los problemas sociales
pueden ser resueltos por la fuerza de la unidad y por la lucha en torno a una
causa comn. Por lo tanto, la verdadera solidaridad es lo contrario del
individualismo; y no podra subsistir con base en la explotacin. Por ltimo,
la solidaridad trasciende la cohesin social en la medida que le agrega una
conciencia poltica."186 Le missioni sociali sarebbero quindi un atto di
solidariet dello stato verso il popolo e la cooperazione internazionale tra i
paesi dell'ALBA sarebbe la pratica della solidariet internazionalista. Non si
deve fare l'errore di interpretare la solidariet come un atto di carit, o credere
semplicisticamente che sostituisca nella pratica politica la cooperazione o il
commercio internazionale. In primo luogo, la solidariet si distanzia
nettamente dalla carit o dal concetto di aiuto.187 Inoltre, affermare che la
186

Pagliccia N. (2011) pag.150


Potremmo descriverne la differenza con le parole dell' intellettuale uruguaiano Eduardo
Galeano: "A diferencia de la solidaridad, que es horizontal y se ejerce de igual a igual, la caridad
se practica de arriba hacia abajo, humilla a quien la recibe y jams altera ni un poquito las

187

86

solidariet guida la politica estera di un governo non vuol dire credere che
questa equivalga al commercio o alla cooperazione internazionale: " no se est
considerando al comercio internacional y a la solidaridad internacional como
conceptos o procesos equivalentes. Tan slo se est sugiriendo que la
solidaridad puede ser la moneda de valor subyacente a las transacciones
entre pases. Los beneficios sociales recibidos por Venezuela de los servicios
mdicos cubanos, son obviamente considerados ms valiosos en trminos de
vidas humanas que el petrleo a precio reducido que Venezuela le vende a
Cuba. De forma anloga, la ayuda venezolana es invaluable cuando la
moneda dlar se retira. Esta es una poltica exterior concreta que refleja el
espritu detrs de la Alianza Bolivariana para los Pueblos de Nuestra
Amrica"188 Sostituire, quindi, il tradizionale concetto di "aiuto allo sviluppo"
con la solidariet di uno stato verso un altro, non deve nemmeno far credere
che la cooperazione sia slegata dagli interessi del paese che contribuisce
finanziariamente o tecnicamente alla realizzazione del progetto. Nel caso
dell'ALBA sono illuminanti le parole con cui il governo venezuelano spiega
chiaramente il "ritorno" della cooperazione energetica: "Es Petrocaribe un
acuerdo desventajoso para Venezuela? No! Con esta iniciativa de poltica
exterior, el pas recupera su presencia en un espacio que le es natural, debido
no slo a la cercana geogrfica, sino a las profundas afinidades culturales e
histricas que unen a nuestros pueblos. Dentro de la estrategia geopoltica
venezolana de construccin de un mundo pluripolar, Petrocaribe se prepara
para dar un salto y convertir a la regin, a partir de las potencialidades de los
pases que la integran, en un polo de desarrollo. Un espacio econmico que
permita resolver, en conjunto, los problemas comunes, pero que tambin sirva
para asistir como bloque a las negociaciones con otras potencias,
independientemente de su tamao. "189
Non si potrebbe spiegare pi chiaramente il fondamento politico della
nuova concezione di cooperazione internazionale che ha caratterizzato questi
relaciones de poder". Secondo Samora Moiss Machel (primo Presidente del Mozambico
indipendente, 1975-1986), "la solidariet, non un atto di carit, un atto di unione tra alleati
che combattono per gli stessi obiettivi in terreni differenti"
188
Pagliccia N. (2011) pag.154
189
http://www.petrocaribe.org/

87

primi dieci anni di Alternativa Bolivariana per i popoli di Nostra America.


Nel profondo cambiamento che sta scuotendo l'ordine mondiale cos come lo
abbiamo conosciuto sin dal secondo dopo guerra, l'ALBA, soprattutto grazie
al nuovo modo di intendere le relazioni tra gli stati che sta proponendo, ha un
ruolo

da

88

protagonista.

89

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90

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ESPACIO ECONMICO DEL ALBA-TCP (ECOALBA-TCP) (ECOALBATCP). Disponibile su :
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