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Dipartimento di
Economia Aziendale
INTRODUZIONE
A PAUL K. FEYERABEND
Settembre 2011
di
Valentina COSTA
Dottoranda in Economia Aziendale
Universit di Brescia
e
Carlo GOBEO
Dottorando in Economia Aziendale
Universit di Brescia
Indice
Laddio alla ragione in Paul K. Feyerabend
Valentina Costa
1. Introduzione ....................................................................................................... 1
2. La vita, i valori ............................................................................................... 1
3. Il ragionamento scientifico: la critica al razionalismo e lesempio di
Galileo Galilei .................................................................................................... 4
4. La critica allautorit della scienza: il profilo sociale della filosofia di
Feyerabend ......................................................................................................... 7
5. Conclusioni ...................................................................................................... 11
Bibliografia .......................................................................................................... 12
Paul K. Feyerabend, la conoscenza anarchica nel Secolo XX
Carlo Gobeo
1. Mutamenti nelle basi della scienza:
teoria della relativit e teoria dei quanti ........................................................... 13
2. Sviluppi dellepistemologia ............................................................................ 14
2.1 Il razionalismo critico di Karl Popper ..................................................... 14
2.2 La teoria delle rivoluzioni scientifiche di Thomas Kuhn .......................... 15
2.3 La teoria dei programmi di ricerca di Imre Lakatos................................ 16
3. Lanarchismo metodologico di Paul Feyerabend ........................................... 16
3.1 Da Contro il metodo al Dialogo sul metodo ............................................ 16
3.2 Le riflessioni di Feyerabend sullopera scientifica di Galileo Galilei
costituiscono un inno alla libert (della scienza)...................................... 22
3.3 Le nozioni di theory-laden e di incommensurabilit tra teorie ....... 26
3.4 Influenza esercitata sulle tesi di Feyerabend dal pensiero di
Michael Polanyi......................................................................................... 29
4. Conclusioni ...................................................................................................... 31
Bibliografia .......................................................................................................... 32
1. Introduzione
Questo lavoro si pone lobiettivo di approfondire la conoscenza del
filosofo Paul Karl Feyerabend, delle sue opere e del suo pensiero. La sua
idea di scienza irrazionale, la sua visione anarchica della conoscenza, la
difesa della libert di opinione e di scelta del cittadino paiono infatti di
grande interesse anche se considerate al di fuori del contesto di studio della
filosofia della scienza.
Lo studio, pur condotto in assenza di specializzazione epistemologica,
intende raccogliere gli elementi pi innovativi della filosofia di Feyerabend,
con particolare attenzione alla critica rivolta al mondo degli intellettuali e al
profilo sociologico del suo pensiero.
2. La vita, i valori
Ammazzando il tempo il titolo dellautobiografia di Paul Feyerabend,
pubblicata nel 1994, anno della sua morte.
Nel titolo dellopera contenuto il senso della vita del filosofo che, con
riferimento ai primi anni trascorsi presso lUniversit di Berkeley, afferma:
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Ibidem, pp.125-126.
P. K. FEYERABEND, Addio alla ragione, op. cit., p. 292.
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Ibidem, p.146.
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Ibidem, p. 29.
P. K. FEYERABEND, Dialogo sul metodo, Roma, Editori Laterza, 1989, pp. 29-30.
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Ibidem, p. 57.
23
P. K. FEYERABEND, Contro il metodo. Abbozzo di una teoria anarchica della
conoscenza, op. cit., p. 39.
24
Ibidem, pp. 40-41.
25
P. K. FEYERABEND, Dialogo sul metodo, op. cit., p. 33.
21
26
Ibidem, p. 38.
P. K. FEYERABEND, Addio alla ragione, op. cit., p. 309.
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A tale proposito, Feyerabend cita in Addio alla ragione unopera dello studioso
iraniano Majid Rahnema, che paragona gli aiuti allo sviluppo con gli effetti dellAids, che
distrugge il sistema immunitario del corpo umano:
le culture e le civilt sono state formate, arricchite e trasmesse da milioni di persone
che imparavano vivendo e agendo, per le quali vivere e imparare erano sinonimi, dato che
dovevano imparare per vivere e imparavano qualunque cosa fosse sensata per loro e per la
comunit alla quale appartenevano. Prima che sorgesse lattuale sistema scolastico, per
migliaia di anni listruzione non era un bene scarso. Non era il prodotto di fabbriche
istituzionali, il cui possesso concedeva a una persona il diritto di essere chiamata
istruita [] Il sistema scolastico funzion [] come un canale piuttosto efficiente al
servizio dellEstablishment per selezionare gli individui pi ambiziosi e talvolta pi
brillanti che aspiravano alla fama personale e professionale [] I vecchi tempi in cui
ogni adulto era un insegnate finirono per sempre. Da quel momento solo quanti erano
autorizzati dal sistema scolastico, secondo criteri da esso stesso formulati, potevano avere
il diritto di insegnare. Listruzione divenne cos un bene raro. Da Majid Rahnema.
Education for Exclusion or Partecipation, manoscritto, Stanford, 16 aprile1985.
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Bibliografia
M. Baldini, Introduzione a Karl R. Popper, Roma, Armando Editore, 2002.
P. K. Feyerabend, Addio alla ragione, Roma, Armando Editore, 2004.
P. K. Feyerabend, Ammazzando il tempo. Unautobiografia, Roma, Editori Laterza,
1994.
P. K. Feyerabend, Contro il metodo. Abbozzo di una teoria anarchica della
conoscenza, Milano, Feltrinelli, 2009.
P. K. Feyerabend, Dialogo sul metodo, Roma, Editori Laterza, 1989.
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1. Mutamenti nelle basi della scienza: teoria della relativit e teoria dei
quanti
Nel corso del primo ventennio del 900 la ricerca teorica, nel campo delle
scienze della natura 1 svilupp nuove ipotesi e nuovi concetti, che diedero
luogo a un generale ripensamento dei risultati che luomo riteneva di aver
acquisito.
Questo rinnovamento del sapere scientifico interessa la storia della
filosofia da due punti di vista. In primo luogo le nuove teorie scientifiche
configuravano unimmagine della natura, delluniverso e dellesperienza
profondamente diversa da quella che la filosofia aveva dato per presupposta.
In secondo luogo il rinnovamento metodologico e concettuale, da cui le
scienze erano investite, esigeva una vera e propria rielaborazione dei
caratteri costitutivi della conoscenza scientifica.
La teoria della conoscenza 2 si trovava di fronte una nuova realt, che
rendeva inadeguati i modelli interpretativi applicati alla scienza.
proprio sulla spinta di questa esigenza che, a partire dagli anni Venti
del 900 (soprattutto grazie allopera dei neopositivisti del Circolo di
Vienna 3), assume carattere di disciplina autonoma lepistemologia 4. Questa
disciplina pu essere intesa come teoria diretta alla riflessione sistematica
sui fondamenti, sul metodo, sulle condizioni di validit e sui limiti della
conoscenza scientifica. Gli epistemologi indagano inoltre sui criteri di
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N. Abbagnano, Storia
dallermeneutica alla filosofia
pag. 190.
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N. Abbagnano, Storia
dallermeneutica alla filosofia
pag. 441.
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Paul K. Feyerabend, Contro il metodo - Feltrinelli Editore, Milano, 1979, pag. 13.
Paul K. Feyerabend, Dialogo sul metodo - GLF Editori Laterza, Bari, 2007, pag. 89
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Il brano incriminato, che si trova a pag. 206 della versione tedesca (1976) di Contro
il metodo, recita cos: La Chiesa dellepoca di Galileo si attenne alla ragione pi che lo
stesso Galileo, e prese in considerazione anche le conseguenze etiche e sociali della dottrina
galileiana. La sua sentenza contro Galileo fu razionale e giusta, e solo per motivi di
opportunit politica se ne pu legittimare la revisione.
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Di fronte allesplosione della polemica innescata, nel gennaio del 2008 allUniversit
La Sapienza di Roma, da un gruppo di professori universitari e da una parte del mondo
studentesco, i quali richiamarono le posizioni antigalileiane assunte nella conferenza
universitaria del 1990, il Pontefice Benedetto XVI prefer annullare limpegno, onde evitare
episodi sgradevoli.
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Considerazioni tratte dagli articoli pubblicati ne Il Corriere della sera del 25 gennaio
2008, pagg. 56 e 57, a firma di Giulio Giorello e Antonio Carioti.
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Tanto che lo stesso Galileo dovette definirla sicuramente falsa, cfr. Paul K.
Feyerabend, Contro il metodo - Feltrinelli Editore, Milano, 2005, pag. 46.
22
Galileo fa rilevare che, sia nellesperimento della caduta del sasso dalla
torre, sia nel caso della Luna, che sembra seguire le persone che camminano
per le strade, limpressione sensoriale e lasserzione da essa suggerita sono
saldamente unite in modo tale da sembrare un tuttuno. Occorre allora
interporre il discorso per giudicare dellefficacia o della falsit
dellimpressione sensibile. Occorre in altre parole distinguere fra le
sensazioni e quelle operazioni della mente, che conseguono dal senso e che
sono connesse cos fermamente con le reazioni dei sensi da rendere difficile
operare una separazione. Feyerabend, riferendosi a tali operazioni della
mente, usa il termine di interpretazioni naturali.
Il ragionamento degli aristotelici, tratto dallosservazione del movimento
della pietra in caduta libera, sembra confutare la concezione copernicana, il
che potrebbe dipendere da uninsufficienza intrinseca del copernicanesimo,
ma anche, alternativamente, dalla presenza di interpretazioni naturali
bisognose di essere migliorate. Se uninterpretazione naturale frappone
ostacoli ad una concezione interessante, e se la sua eliminazione rimuove la
concezione dal campo dellosservazione, lunico procedimento accettabile
consiste nellusare altre interpretazioni e vedere che cosa accade.
Linterpretazione usata da Galileo restituisce ai sensi la loro posizione di
strumenti dellosservazione, ma solo in rapporto alla realt del moto
relativo. Galileo afferma nulla operar il moto tra le cose delle quali egli
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Paul K. Feyerabend, Contro il metodo - Feltrinelli Editore, Milano, 2005, pag. 60.
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Paul K. Feyerabend, Contro il metodo - Feltrinelli Editore, Milano, 2005, pag. 66.
Paul K. Feyerabend, Contro il metodo - Feltrinelli Editore, Milano, 2005, pag. 104,
nota 24.
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Dalle osservazioni al telescopio emergevano ancora altre anomalie. La Luna e alcuni
fra i pianeti, come per esempio Giove, si vedevano ingranditi, mentre il diametro apparente
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quasi interamente ad hoc, e non possono non esserlo. Esse vengono inoltre
emendate solo in modo frammentario, per estensione graduale, cos che
finiscono con lapplicarsi a situazioni che vanno oltre il loro punto di
partenza 29.
3.3 Le nozioni di theory-laden e di incommensurabilit tra teorie
Per Feyerabend non esiste una base osservativa neutra: la conoscenza, in
ogni sua fase, condizionata da esperienze precedenti e da elementi
teoretici, che derivano dalle pi sofisticate teorie fisiche come dalle pi
modeste aspettative e disposizioni emotive del soggetto.
Probabilmente proprio nella theory ladenness delle osservazioni
rintracciabile uno dei fondamenti su cui poggia la tesi
dellincommensurabilit, approfondita da Feyerabend.
LAutore attacca ogni tentativo di ingabbiare la scienza in un sistema di
regole, norme e metodi ben definiti. Se prendiamo levidenza storica come
criterio, diventa impossibile stabilire regole per il procedimento scientifico.
Lidea di un metodo che contenga principi fermi, immutabili e
assolutamente vincolanti come guida nellattivit scientifica si imbatte in
difficolt considerevoli quando viene messa a confronto con i risultati
della ricerca storica. Troviamo infatti che non c una singola norma, per
quanto plausibile e per quanto saldamente radicata nellepistemologia,
che non sia stata violata in qualche circostanza. Diviene evidente anche
che tali violazioni non sono eventi accidentali, che non sono il risultato di
un sapere insufficiente o di disattenzioni che avrebbero potuto essere
evitate. Al contrario, vediamo che tali violazioni sono necessarie per il
sapere scientifico. In effetti, uno fra i caratteri che pi colpiscono delle
recenti discussioni sulla storia e la filosofia della scienza la presa di
coscienza del fatto che eventi e sviluppi come linvenzione dellatomismo
nellAntichit, la rivoluzione copernicana, lavvento della teoria atomica
moderna (teoria cinetica; teoria della dispersione; stereochimica; teoria
quantistica), il graduale emergere della teoria ondulatoria della luce si
verificarono solo perch alcuni pensatori o decisero di non lasciarsi
vincolare da certe norme metodologiche ovvie o perch
involontariamente le violarono.30
Paul K. Feyerabend, Contro il metodo - Feltrinelli Editore, Milano, 2005, pag. 78.
Paul K. Feyerabend, Contro il metodo - Feltrinelli Editore, Milano, 2005, pag. 21.
26
Paul K. Feyerabend, Contro il metodo - Feltrinelli Editore, Milano, 2005, pag. 55.
Paul K. Feyerabend, Contro il metodo - Feltrinelli Editore, Milano, 2005, pag. 61.
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4. Conclusioni
Lavventura della scienza, secondo Feyerabend, non avanza in modo
lineare e progressivo, alla luce della ragione e delle verifiche fattuali, come
vorrebbero i razionalisti e gli empiristi: tra laltro le teorie scientifiche non
possono avere, di regola, unorigine logico-razionale basata su osservazioni
incontestabili e verifiche sperimentali. Occorre invece ammettere che la
scienza molto pi irrazionale della sua immagine metodologica. Senza una
frequente rinuncia alla ragione non c progresso.
Nel Seicento la teoria copernicano-galileiana si trov ad essere
incompatibile con fatti noti ed ovvi. In tempi successivi la teoria della
gravitazione di Newton incontr difficolt abbastanza serie, che sembravano
portare alla sua confutazione. Il modello atomico di Bohr fu introdotto e
conservato, nonostante lesistenza di precisi e incontestabili fatti di
esperienza contrari. La teoria speciale della relativit fu conservata
nonostante chiari risultati sperimentali in conflitto con essa. Lo stesso pu
essere ripetuto per la teoria della relativit generale e in genere per le teorie
quantistiche. E certamente situazioni del genere si sono presentate e si
presenteranno ancora nella chimica, nella biologia, nelleconomia e nelle
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scienze sociali .
Sul piano metodologico non resterebbe dunque che aderire
allanarchismo, il cui unico principio riconosciuto consiste in unistruzione
contro il metodo: anything goes (qualsiasi cosa pu andar bene). Per
Feyerabend si pu motivare tale scelta con la constatazione lakatosiana che
nessuna singola teoria mai in accordo con tutti i fatti noti del suo campo 38.
Il principio appena indicato non significa la distruzione di qualsiasi criterio
o regola, ma la libert degli scienziati nella ricerca e nella scelta delle
metodologie e delle norme da adeguare ai casi concreti. Quando si tratta di
acquisire nozioni utili a costituire unimmagine del mondo comprensibile e
armoniosa, tutto va bene.
Quindi si potrebbe concludere osservando che alla vecchia distinzione tra
le scienze fisiche o naturali e quelle sociali non corrisponde nessuna
differenza. Tutte le scienze sono scienze umane e tutte le scienze umane
implicano la conoscenza 39.
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Paul K. Feyerabend, Contro il metodo - Feltrinelli Editore, Milano, 1979, pag. 47.
Paul K. Feyerabend, Contro il metodo - Feltrinelli Editore, Milano, 1979, pag. 46.
Paul K. Feyerabend, Dialogo sul metodo - Editori Laterza, Bari, 2007, pag. 134
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Bibliografia
N. Abbagnano, Storia della filosofia, Vol. 7, Il pensiero contemporaneo:
dallermeneutica alla filosofia analitica, Gruppo Editoriale LEspresso,
Bergamo, 2006
Paul K. Feyerabend, Ambiguit e armonia, Editori Laterza, Bari, 1996
Paul K. Feyerabend, Contro il metodo - Feltrinelli Editore, Milano, 1979
Paul K. Feyerabend, Dialoghi sulla conoscenza - GLF Editori Laterza, Bari, 1991
Paul K. Feyerabend, Dialogo sul metodo - GLF Editori Laterza, Bari, 2007
Michael Polanyi, Studio delluomo, Morcelliana, Brescia, 1973
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