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I

L*ET MODERNA
E L~ATTMBUZEONT;:
DI I D E ~

L'et moderna si apm con due eventi fondameniali e wmlati fra loro: la nascita del pensiero scientifico (quantitativo) e
il passaggio dal m d o di produzione fcudalc n qucllo capiralisiico.
L'appmcio quantitativo alla realt : il subsrrato su cui poggia il capitale: rnisuraric & sinonimo di dominare: si misura la

talt come si misurano le capaciih lavorative degli individui.


I n qucsia fase slorica si assiste, infatli. al passaggio
all'approccio qualiradvo alla reah - rappresentato i n panicoire dal pcnsiern atchrnico - a quello quantitativo - ci& il
pcnsiero scieniifico propriamenre detto. Il cambiamento di
Welransclsauirng conseguente t consisrito nejl'abbandnnare la
relazione di prnssiniir2i con la natura - che si esprimeva nella
strcina relazione fra rnicrocosmo e macrocosmo i n nome
d'una sempre pih prcdominanre vcilonta di dominio sulla natura e sull'uomo siesso. Da questo punto di visia E! escrnplare
Francis Bacon, figura di cclnjinz: ce pure legato ancora alla
scienza occulta sono noti i suoi richiami al pnsiero sosacrociano, al punto che gli ahiianti deil'isola di New Arlunti.~sono,
pare, Rosa-Crticel Bacon 6 anche un rappresentan!e ufficiale
dclla nuova scienza, in quanto fondaiore dc! metodo indunivo.
Ministro dctla giustizia durante il regno di Giacomo 1, Bacon
ieorizzava l'estorsione dei segreti alla natura mediante le sresse tecniche di tortura uiiliz7aie nei processi pcr stsegoncria.

"Francis Bacon 'ill'ornbra d t t l t a11 di lehova'". in F. A. Yatcs.


L'lllumitti~mdei Rosa-Cruce.Einaudi. T d m . 1976.
La stessa autrice mette in luce gli interessi alchanici di un altm impmnte pcnsaton: della nuova m della scienza: Ismc Ncwion.
Si veda ihidcrn. pp. 235-38.

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Come sortolinea anche Friljof Caw. *la naiura, nella sua con.
cezione, doveva essete "rincorsa nelle sue peregrinazioni",
"costretta a servire" e resa "schiava". Essa dovcva esser
"messa in ceppi" e scopo dello xicnriaio doveva essere quello
di "srrapparle con la toflura i suoi segreti". Pane che gran parte
di cluesie immagini violcnic sinrio stati: ispirare dai pr-ssi
per
stregoneria. che erano frequenti al iempo di Baconc. In quanto
minisin, della Giusrizia sotto il re Giacomo t, Bacone aveva
grande familiarit con lali processi. e p i c h t la natura cm considerara di solito femmina, non sorprende chc egli trasferisse
nei suoi scritti scientifici le metafore usate nei tribunali [...].
L'opera di Raeone rappresenta quindi un esempio eminente
dell'influenza di atteggiamenti patriarcali sul pensiero scientifico. L'amico concerio della terra come atma madre fu radicalmente trasformato negli scritti di Baconc. e scomparve del
tutto quando la Rivoluzione scientifica p r d e t t e a sosiituine
la concezione organica della natura con la metafora del mondo
come macchinad.
La nascira del pnsiero scientifico moderno ha cance~latola
concezione secondo cui il mondo era airravercato da una gmndc corrispondenza chc, madianre la circolazione Fra inzerno ed
esterno. alto c basso, pcmcireva un'apertura dialettica sul
mondo stesso. Secondo il pensiero alchemico-qualiiativo,
infatti. l'azione sulla materia si rifleacva anche sul soggetto
detl'opus in mado talc che la trasrnutazione investiva sia il
rnacron>srno che il microcacmo-esserc urnand.
L'operare aichemico, derivato dall'approccio quaiiiativo al
mondo. poneva. quindi, unbaiienzione panicolare alla qualit?i
della vita. mentre il capitalismo nascentc s i fonda su un crirerio quunritafiva fondamentale, il giudizio di iirilird. in base a

F.Capra. I! p n t n di svolra. Feftrinelli. Milafio. 1987, pp. 49-50.


3 A quwrn ttmnrica dedicato il l a v m di L. Rtir~.ito.
Alcliimin e wmpiu.
Pcibcani. Roma. 1990.
In questo stecso libm di Parinciio somi anche messi in luce gli sinti d i fica11di coscienza che accompagnavano I'aaivii3 dell'a~chimlsisC sui
quali sr fwidava l'accusa di pazzia.

cui misura i corpi e li separa, ne traccia i confini e al di l di


questi gctta I'iriiiiile. 1"oltro.
I corpi. le csisienze nell'epcca moderna cominciano ad
essere altiraversate da muri: quegli stessi muri all'interno dei
quali erana sorte anriche civilih, ora agiscono nei soggetti. in
un proccsso di espansione rericolare.
L'inclusione alt'interno dcllc mura. atto fondativo delle
civilth s~anzfali- ma amhc di ogni ~IusionPP- olire a ponare
con sd un'idea di sicurezza cbhc come conseguenza I'anribuzione di un'identita precisa. che portava a indicare come
niostruoso lutto c i che rcstava al d i fuori dclle mura.
Mostruoso in quanto minaccioso. ma anche mostruoso perch
diverso. Quelia inclusione-sedwione significava, infatti, aderire a una foma ordinaria di viia - a un'idcntid 'nomale'che
v a v a a ritenere anormali Fe soggettiviih che ne restavano al

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di fu,.
Inoltre la stanzializzazione necessilava di una diversa organizzazione dello s p i o che rendesse limifaio e detminato un
ierritorio tino a quel momento aperto.
L a percezione rerriroriolizzoro contempla dunque. necessariamcntc, una riduziotre delle poxsibilird, il sacrificio dei percorsi possibili a favore dell'acquisizione di sicurezza.
Come ossma Renato Cutcio mila sun r i m a Reclusione vdontaria.
Sensibili nllc foglie. Roma. 1997. pp. 334: K i n g c r s i di un muro t i 1
primo C Fondamentnlc stio della civili3 Occidcnwle. Un atto volonrario le
cui moiivazioni si perdom in un ramificato intreccio di paure. Paure esisicnzEaIi. nnziiutta. I
k
I nomnde. dcl vagante. dell'altro sconosciuto. Dei
suoi Dci C dcl sua ptcnsiale di minaccia. [...1 !%ma di simliolcggiare
una jstituzionc iolale. nel senso aituale dcl reminc. il muro di cinu ha
"chiuso" C dilcso un luogo regolato da nonne. Icmi e prtscnziani. uno
spazio simbol~coc m i l l e : lo spazio rnomicentrico C iolale oltre ilquale si
csrendeva un fosco imitotio non-umano. quc! i~miorioin cui prolifmvano sclvnggi. mosiri. pcnmli e terrori. I popoli dell'oltre-muro vcngono di
qucsti alhnri punteggiali come Enfcnori. d ~ l s u tdalla
i
spccie c collocnii
in un intcrrtgno prossimo agli animali su cui lutto ?t impunementc permesso: dalla pnrola dcnipratricc. alla iorura. alla mone. 1.. .] In breve.
ciiih C isiiturionc totale sorto wr eofl d ~ r eoggetti sociali che rientrano in
una stesa classe: Ic fanne sociali dell'orimnic chiuso..

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Bi~letticornciitciiisfcnie! Cib sig~ificacite la prassi alchemica - comc i l snrtiiiiiiFmm p r M a r x HE la vera risoluzione


dell'antagonisma rra l a natura e I'uornoallQ. Auiorisanamento
dcl mondo significa, dunque, liberarsi dalle mdalit8 di relazione alienate che inves~onotanto il rapporto fra 1"essere
umano e la natura quanto quello fra gli esscri umani. Proprio a
proposito di quesr'ulrimo Marx nora comc E'alienazionc stia
alla base della svnloriztotione del linguaggio immediato. che
vicnc in tal modo taccialo di follia, mentre in rcalth si imita
d'un linguaggio timano, non olienolo 111.

A partire dal linguaggio, quello che viene colpiro pih i n


profondit t proprio l'immaginario: ridotto a delirio e patologizzaro.esso perde ogni apenura sul fururo e si airofizza.
Parinciio coglie. molto soitilmente, la conilomilanza fra l a
perdita d ~ m p e r t a n x adell'immaeinario e l a snaritione
d e l l ' a p p m i o qualitativcicon la n2iiura nella
moderna
del capitale e dclla nuova scienra- 1 1.: mentn
:he rjcor-

i
,

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loK. Unm. Manoscritti c~'mmico-I;In..rificidel 1#4.

1
1
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Einaudi. Torino.

1983.p. 1 1 1 .
Si vada aneht I'acsostamnro Mm-Panicelso in L. M n a r o . Alchimia e
utopia. ed. cit.. pp. 188-89.
*L'unini linguaggio cornprmsihile che p r l i a m Trn noi k queHo c k i
nostri oggrii p 3 r l ~ n ofra loro. Non comprcndinrno pih un lingunggio
umano. esso rimane senza cllciro: d3 una pane vicnc visto c scniito come
prcghiaa. comc supplica come umi~iazfonte percib vicne profcnto con
un senso di vcrgognn C di repulsione; dall'alira panc vicn p m o e rtfiutnio
come impudtnra o patziu. Siamo n al punio r e c r p a m e n t e esironiaii
dall'esxrc umano. che il linguaggio Immediato di questo essere ci nppare
come una afle.~a
allo dignir uniano. menirc invccc il linguaggio alienato
dei valori oggcitivi c i apparc comc giusrificata dignita umana che ha fidiicia in W stesm, che r i ~ o n o sc
~ ~SI~SKI*.
c
K. Mnrx, Appunti fu J a t n ~ sMill. cii. in L. hrinciio. Morx divcrsnpmrsa, ed. cir.. p. 70.
l 2 t.Parinato AEchimia c uiopia. ed. cit.. p. 136.

fio coglie l a *funzione utopica della produzione dell'uomo


migliore, d i un mondo migliore*'".
Ma pr immaginare P: necessario desiderare, e viceversa;
infatti desideri muovono dal corpo e l'immaginario non le:
separato dal corpoll4. Analoga alla connessione dcll'irnmaginario col corpo t quella - altrettan~ofondamentale - fra utopia
e malesia messa in luce da Bloch riferendosi alla rnareria
incompiufo che apub cosiituire la base della spera
quanto dcrappresenia anche l'apertura di un vasto or
delle vaste prospettive dell'essere-in-possihiliialls,
E questa materia siamo noi sressi. Incompiurl e perta111~
ptatori di spemnza (se pure non gamriin): proprio per l'incompiutezza dell'essere umano e della nostra specie, secondo
Bloch. stiamo muovendo se pur lentamente. troppo lenramente! dalla preistoria verso la srosialb6.
L'incompiulem stessa, con lo spazio che apre al!a prassi
trasformavice, dh luogo, secondo Bloch. ad una contraddizione in Hegel, che del&ina un'anomalia: se in Hegel *I7azionc.
la preoccupazione o l a disperazione che chiamano I'aorna ad
agire mancano anche nell'insieme ddla storia le della culiurar,
Bloch sosiiene invece che 4 sempre il soggeiio indigente. in
quanto trova se stesso ed i1 proprio lavoro non adegualamente
oggctiivaii. colui che d l a spinta alle contraddizioni che sor-

da come il sonno della fantasia generi nazismo, nell'imopina-

'

1'3 E. Bloeh. 'La r i l d t a i! dottrina di cib cht i! necessario. comc wilonrh


per il sua concetto. come mfmlto della sua voiund'. in AA W. Morx c lo
riwlurione. F~lu-inclli. Milano. 1932. p. 22.
E Bloc h. Filosofia drl Rirroscirn~mm.od. cit.. p. 19.
l M Come, d'altra pane. sostiene anche Sartrc mtolincando l i p~riccipuzionc del corpo alla formazione &Sliimnwgine.
1. P. Sartrc. Imniogirre t corcitnza. Psir rilngia~enornenologicadcll'
immaginazimr, Einaudi. Tonno. t948, p. 213.
"5 E, Blmh. 'Gli strati della carcgoria dclla psibi'titl'. in A A VV,
Filosofi irde~chid "oggi.il Mulino. Rologna. 1 %7. p. W.
E. Blmh. Marxirmo C utopia. Editori Riuniti. Roma. 19&4,p. 158.
1 16 E. Dloch. S<iggertn-Oggeilu. Cummenrn a He~el.il Mulino, Bologna.

1975. pp. 535-37

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