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Anno 43 - N 144

luglio 2015

Comunit Viva

bollettino parrocchiale di castions


BOLLETTINO PARROCCHIALE - Castions di Zoppola - Dir. resp. Mons. Bruno Cescon - New Print Fossalta
di Portogruaro (VE) Sped. in a.p. art. 2 / 20/c legge 662/96 - Udine - Mittente PARROCO 33080 CASTIONS
di Z. (PN) - Tel. (0434) 97241

Vi t a n u o v a e p r o f e z i a c r i s t i a n a

Comunit Viva

LAUDATO S

Il 18 giugno Papa Francesco ha pubblicato


una nuova enciclica dal
titolo LAUDATO SI
che affronta il delicato e
urgente tema della cura
del creato. Come si capisce subito dal titolo,
lenciclica si ispira alla figura e allopera di san
Francesco di Assisi.
Ho pensato di aprire questa nuova edizione del
bollettino parrocchiale con alcuni brani tratti
dalla parte introduttiva dellenciclica.
Laudato si, mi Signore, cantava san Francesco dAssisi. In questo bel cantico ci ricordava
che la nostra casa comune anche come una
sorella, con la quale condividiamo lesistenza, e
come una madre bella che ci accoglie tra le sue
braccia: Laudato si, mi Signore, per sora nostra
matre Terra, la quale ne sustenta et governa, et
produce diversi fructi con coloriti flori et herba.
Non voglio procedere in questa Enciclica senza
ricorrere a un esempio bello e motivante. Ho
preso il suo nome come guida e come ispirazione nel momento della mia elezione a Vescovo
di Roma. Credo che Francesco sia lesempio
per eccellenza della cura per ci che debole
e di una ecologia integrale, vissuta con gioia
e autenticit() Egli manifest unattenzione
particolare verso la creazione di Dio e verso i pi
poveri e abbandonati. Amava ed era amato per
la sua gioia, la sua dedizione generosa, il suo
cuore universale. Era un mistico e un pellegrino
che viveva con semplicit e in una meravigliosa
armonia con Dio, con gli altri, con la natura e con
se stesso.
La sua testimonianza ci mostra anche che lecologia integrale richiede apertura verso categorie
che trascendono il linguaggio delle scienze
esatte o della biologia e ci collegano con lessenza dellumano. Cos come succede quando
ci innamoriamo di una persona, ogni volta che
Francesco guardava il sole, la luna, gli animali
pi piccoli, la sua reazione era cantare, coinvolgendo nella sua lode tutte le altre creature.
La sua reazione era molto pi che un apprezzamento intellettuale o un calcolo economico,
perch per lui qualsiasi creatura era una sorella,
unita a lui con vincoli di affetto. ()
Se noi ci accostiamo alla natura e allambiente
senza questa apertura allo stupore e alla meraviglia, se non parliamo pi il linguaggio della
fraternit e della bellezza nella nostra relazione
con il mondo, i nostri atteggiamenti saranno
quelli del dominatore, del consumatore o del
mero sfruttatore delle risorse naturali, incapace

di porre un limite ai suoi interessi immediati.


Viceversa, se noi ci sentiamo intimamente uniti
a tutto ci che esiste, la sobriet e la cura scaturiranno in maniera spontanea. La povert e lausterit di san Francesco non erano un ascetismo
solamente esteriore, ma qualcosa di pi radicale:
una rinuncia a fare della realt un mero oggetto
di uso e di dominio.
La sfida urgente di proteggere la nostra casa
comune comprende la preoccupazione di unire
tutta la famiglia umana nella ricerca di uno sviluppo sostenibile e integrale, poich sappiamo
che le cose possono cambiare. Il Creatore non ci
abbandona, non fa mai marcia indietro nel suo
progetto di amore, non si pente di averci creato.
Lumanit ha ancora la capacit di collaborare
per costruire la nostra casa comune.
Desidero esprimere riconoscenza, incoraggiare e
ringraziare tutti coloro che, nei pi svariati settori
dellattivit umana, stanno lavorando per garantire la protezione della casa che condividiamo.
Rivolgo un invito urgente a rinnovare il dialogo
sul modo in cui stiamo costruendo il futuro del
pianeta. Abbiamo bisogno di un confronto che
ci unisca tutti, perch la sfida ambientale che
viviamo, e le sue radici umane, ci riguardano e ci
toccano tutti.
Tutti possiamo collaborare come strumenti di
Dio per la cura della creazione, ognuno con la
propria cultura ed esperienza, le proprie iniziative e capacit.
Spero che questa Lettera enciclica, che si aggiunge al Magistero sociale della Chiesa, ci aiuti
a riconoscere la grandezza, lurgenza e la bellezza della sfida che ci si presenta.

PRIMA CONFESSIONE
Un anno meraviglioso!

Si vero stato un anno davvero meraviglioso!


Come dice papa Francesco nellEvangelii Gaudium: La gioia del vangelo riempie il cuore e la
vita intera di coloro che si incontrano con Ges.
Questa gioia labbiamo vissuta tutti, noi ca-

PRIMA COMUNIONE

(foto di Margherita Munarini)

Bregu Denis, Cazzol Andrea, Corazza Filippo, Malpaga


Isak, Mariutti Emma, Minato Martina, Ornella Margherita, Pilosio Gino, Pippo Sara, Pizzolito Martina, Presotto Alessia, Quattrin Alberto, Sangion Elena, Scipioni
Alessandra, Tramontin Andrea, Valbuena Julian, Zanchin
Paola.

Ricevere per la prima volta Ges Eucarestia


sempre una grande emozione, e anche per
i catechisti che accompagnano i bambini a
questo incontro lemozione e la responsabilit
di fare bene molta. Durante gli incontri di
preparazione abbiamo cercato di far capire ai
bambini che il regalo pi bello che possiamo
avere quello dellamicizia di Ges, che il
suo amore ci accompagna in tutto ci che noi
facciamo. Cos il 10 maggio quando i nostri ragazzi si sono recati allincontro con un amico
speciale erano davvero emozionati, come ci
hanno poi raccontato negli incontri seguenti;
per tutti, lattesa di questo momento stata carica di agitazione e gioia, proprio come
quando sai che incontrerai un amico e non vedi
lora che ci avvenga.

PRIMA MESSA SOLENNE


DI DON ANDREA
ORMENESE
Sabato 30 maggio
nella Cattedrale di Concordia
Sagittaria stato
ordinato sacerdote don Andrea
Ormenese. La
domenica successiva, 5 giugno,
don Andrea ha
celebrato nella
nostra chiesa
una delle sue prime messe solenni in occasione della festa del Corpus Domini. E stato un
momento di grande commozione per tutti e in
particolare per don Andrea che ha ringraziato il
Signore per linestimabile dono del sacerdozio
e per laffetto e lamicizia ricevuti nei due anni
trascorsi nella nostra comunit.

Comunit Viva

techisti, don Ugo, ma in modo particolare i


bambini di terza elementare e le loro splendide
famiglie. stato lanno della prima confessione
che ha visto impegnati ben venti bambini vivaci
e di grande sensibilit. Noi catechisti con il
don e le famiglie li abbiamo accompagnati al
giorno tanto atteso. Prima con unattenta catechesi il sabato mattina, poi con alcuni incontri
ai quali hanno preso parte anche i genitori e
con un incontro conclusivo pomeridiano vissuto tutti insieme. Ma ecco il giorno tanto atteso,
una splendida domenica di marzo, in unatmosfera conciliante e piena dellamore di Cristo si
sono susseguiti sullaltare per la confessione i
nostri bambini accompagnati dalle preghiere
e dai canti che li hanno aiutati a rimanere ben
concentrati. Il pomeriggio si concluso con un
momento conviviale offerto e preparato dalla
preziosa disponibilit dei genitori. Alla fine noi
catechisti abbiamo donato ad ogni bambino
un libretto di preghiere molto speciale perch
composto da tutte le preghiere scritte da loro
durante lanno e colorato da splendidi disegni.
Bravi tutti! Grazie per il tempo prezioso che ci
avete donato. Vi aspettiamo il prossimo ottobre per dare il via ad un nuovo anno altrettanto
importante: lanno della comunione.

Gita al Palaghiaccio di Claut


(Foto relativa allarticolo successivo
Domeniche pomeriggio insieme)

DOMENICHE
POMERIGGIO INSIEME

Comunit Viva

Nei mesi di gennaio, febbraio e marzo ci siamo


trovati insieme ai bambini per trascorrere numerose domeniche pomeriggio insieme con la
proiezione di fantastici film, attivit creative e per
concludere una fantastica gita al Palaghiaccio di
Claut. Una domenica piena di sole e di felicit.
Ecco tutta lallegra compagnia con la cornice delle belle montagne di Claut e con un cielo veramente limpido. Al ritorno come conclusione della
splendida giornata ci siamo fermati a Maniago
per il solito gustoso gelato e a sorpresa i carri del
carnevale rimandato a quaresima inoltrata a causa della pioggia delle domeniche precedenti
diciamo: perch saremmo arrivati noi.

MESE DI MAGGIO NEI


CORTILI DEL PAESE
Ci siamo ritrovati questanno pi numerosi del
solito durante il mese di maggio per la recita del
Rosario. Come gi da anni tradizione abbiamo
aperto e chiuso il mese di maggio con la recita
del Rosario presso la chiesetta della Madonuta
in via Domanins. Poi di seguito ci siamo ritrovati
nei cortili o nelle case di diverse famiglie.
Ci siamo ritrovati presso le famiglie di Battista
Pagnucco in via Venuzze, di Mauro Ius in via San
Marco, di Sergio Cucit e di Sergio Colautti in via
Viattis, di Perch Rossano in via Valerutti, di Zamuner Gigliola e di Valeriano Galvanin in via Saccons,
di Celso Pagurut in via Camposanto, di Dorino Pagura in via Fontanive, di Gianni Gasparotto in via
Gorizia, di Buzzo Gianni in via Chiesa, a Cevraia, di
Valerio Pagura in via Cao Mercato, di Mantellato
Bruno in via SantIlario, di Bertolo Ivana in via Del
Troi, di Battista Ornella in via Favetti e in piazza.
In alcune famiglie al termine del Rosario per far felici bambini e adulti, anche se non era richiesto ma
stato molto gradito, si sono consumate insieme
delle buonissime torte e perfino salame e bistecchine. Ci diamo lappuntamento per il prossimo
anno, speriamo con ancora pi bambini del catechismo con assieme qualcuno dei loro genitori.

A Roma dal Papa:


un prezioso
pellegrinaggio
Cari amici, il sessantesimo anniversario di
fondazione dellIstituto Secolare Piccole Apo-

stole della Carit vi ha offerto loccasione di


venire qui a Roma ad incontrare il Successore
di Pietro. Saluto con affetto anzitutto voi, cari
bambini e ragazzi, e vi dico che sono molto
contento di incontrarvi. Grazie della vostra
presenza! Saluto i vescovi e i sacerdoti che vi
accompagnano, la Responsabile generale e i
Dirigenti dellAssociazione La Nostra Famiglia che si occupa con tanta premura di voi e
delle vostre necessit. Il fondatore, beato Luigi
Monza, intu la necessit della vicinanza alle
persone disabili, con competenza e con amore.
Il suo carisma, sostenuto dal venerabile Paolo
VI, quando era Arcivescovo di Milano, sia un
esempio per le famiglie e per quanti hanno
responsabilit pubbliche. Di cuore vi impartisco la Benedizione. Io adesso devo andare
in piazza alludienza generale e credo che voi
lo vedrete sul maxi schermo, mi diceva una
mamma di restare un po di pi io qui, ma il
tempo dittatore, ma dopo ludienza in piazza
volentieri rimarr da voi, grazie tante, pregate
per me, che io pregher pervoi, che il Signore
vi benedica, buona giornata devo andare di l!
Grazie di questo saluto.
Con queste parole Papa Francesco ha accolto in aula Paolo VI i 2600 pellegrini che sono
giunti da strade diverse verso ununica meta,
proprio come gli Apostoli e i primi discepoli
di Ges, per alimentarsi alla sorgente originaria della fede. Si! Eravamo in tanti che, di
buonora, ci apprestavamo ad entrare in San
Pietro. Un fiume di colori che ordinatamente ci
accingevamo ad incontrare il Papa. Dal clima
presente si capiva che non era un incontro
come tutti gli altri, ma qualcosa di speciale si
stava concretizzando. Ognuno di noi portava
con s le gioie ma anche le fatiche nel seguire, accudire, accompagnare chi i propri figli
diversamente abili e chi altre persone speciali.
Era lincontro tanto atteso con il Papa ma era
anche lincontro con il Pastore, quello buono
che conosce e riconosce le sue pecore. Il Papa
uscito allimprovviso da una porta laterale
del palco ed ha subito salutato le persone che
gli erano vicine. Dal suo sguardo si immediatamente capito che ha riconosciuto il suo
gregge, si reso conto di qualche pecora
stanca, di parecchie altre meno fortunate e di
altre ancora affaticate. Dal suo sorriso, dalla
sua semplicit siamo
stati tutti conquistati
e contagiati, immediatamente coinvolti. Limpressione di
tutti stata quella di
reincontrare un ami-

Massimo Ius

I Lions Club Sesto al


Reghena sostengono
le iniziative del
Gruppo Gioia de La
Nostra Famiglia
A fine febbraio abbiamo ricevuto un invito
a cena, a Castions, molto particolare... non
pensavamo di ritrovarci seduti a tavola con
tante persone desiderose di ascoltare. A volte
le persone hanno bisogno di essere ascoltate;
questa volta invece le persone speciali che
ci hanno invitato, avevano un solo desiderio:
ascoltarci per conoscere e sostenere le iniziative del Gruppo Gioia de la Nostra Famiglia di
San Vito al Tagliamento.
Ma chi il Gruppo Gioia? Il Gruppo Gioia
nato da un desiderio di alcuni giovani, che trovandosi accanto ad adolescenti disabili, ascoltando le loro richieste e sentendosi chiamati in
prima persona, hanno con entusiasmo intrapreso un cammino di amicizia e di gruppo. Ci si
resi conto che nonostante le tante sensibilizzazioni, diventa sempre pi difficile, in particolare
per gli adolescenti e giovani con una certa
disabilit, trovare nellambito del territorio
della parrocchia o dei vari gruppi, occasioni di
vera amicizia con i coetanei e luoghi dove pos-

sano soddisfare e alimentare il proprio bisogno


di relazionarsi, sperimentarsi e vivere insieme
la bellezza della vita senza sentirsi esclusi. Nel
2004 abbiamo iniziato lavventura con 6 ragazzi
e 3 animatori. Il gruppo ha appena compiuto
10 anni... e di strada ne ha fatta tanta; infatti
oggi siamo in 25 animatori e 40 ragazzi. Chi
partecipa al gruppo? Al gruppo partecipano:
- giovani e adolescenti con disabilit cognitiva e motoria lieve, affinch possano sentirsi
accolti e riconosciuti allinterno di un gruppo di
coetanei, con il quale trascorrere insieme una
domenica al mese, una settimana di vacanza in
estate ed il capodanno. - Giovani e adolescenti
che desiderano far parte del gruppo per animarlo in prima persona, affiancando i referenti
nella preparazione e nello svolgimento delle
attivit.
Ci piace immaginare che il gruppo possa continuare a far sperimentare a tutti, nel vivere la
normalit della vita, la gioia di stare insieme sapendo di non essere soli, ma di poter contare
sullaiuto di chi pu e vuole aiutarci... Il nostro
sogno quello di: crescere nella gioia e imparare a stare insieme, formarci a livello spirituale,
morale e culturale, viaggiare per conoscere le
persone e i luoghi, aiutarci a comprendere la
nostra vocazione nel mondo.
Sentiamo il bisogno di avere accanto a noi persone che desiderano comprendere il nostro linguaggio per conoscerci, stare al nostro passo...
a volte lento, a volte veloce, a volte bizzarro,
a volte felice, a volte triste, a volte faticoso, a
volte tanto semplice e bello da condividere per
imparare ad essere persone con la P maiuscola. In questi dieci anni abbiamo scoperto che
sono proprio i nostri passi che devono essere
educati dai passi di chi cammina con noi...
una bella sfida che ci educa a esserci e a
stupirci ancora. Quando uno inizia il cammino
con noi, poi non vuole pi fermarsi, anzi impara
a ridimensionare la propria vita per ricercare
la propria verit attraverso le nostre attivit: Incontri di preghiera per una crescita personale
e spirituale. - Lavori di gruppo per imparare a
relazionarsi e a comunicare. - Uscite finalizzate
a conoscere e apprezzare le citt darte. - Feste
e ricorrenze, per vivere alcuni momenti importanti insieme. - Partire insieme per la vacanza
estiva. - Fare formazione agli animatori - Collaborare con le famiglie.
A volte le parole non bastano. Possiamo solo
augurare a chi legge, di incontrarci per fare un
piccolo pezzo di strada insieme a noi. Sicuramente al termine del viaggio si sentir pi
leggero.
Ringraziamo gli amici del Lions Club Sesto al

Comunit Viva

co da tempo aspettato piuttosto che adempiere un dovere di visita a una persona importante a cui rendere onore e rispetto come
ad unautorit. Nella semplicit ci ha salutato
come uno di casa, facendoci pregare insieme
ci ha chiesto di pregare per lui. Ringrazio tutti
i ragazzi che nelloccasione ho avuto modo
di conoscere, in particolar modo Roberto e
Michele che assieme abbiamo anche condiviso
il resto delle giornate, dalle colazioni ai riposi
notturni! Senza di loro andare a Roma sarebbe
stata solo una semplice gita.

Reghena in Silvis per aver Ascoltato e Compreso la bellezza di questa avventura e per il
contributo che hanno donato.
Grazie da Brigitte e Massimo a nome di tutti i
ragazzi e giovani del Gruppo Goia!

Comunit Viva

CELSO COSTANTINI E
LEUCARESTIA NELLE
ORE TRAGICHE DELLA
GRANDE GUERRA

Non vi un santo che non sia stato devoto dellEucaristia. Con queste parole Celso
Costantini ha voluto rendere omaggio allAugustissimo Sacramento, in unopera dal titolo
significativo Dio nascosto, pubblicata nel 1944.
Mentre si trovava a Roma, nel turbine di odio
della Seconda Guerra Mondiale, egli ripensa a
quello che era accaduto ad Aquileia nella notte
del 27 ottobre 1917, parrocchia che lo aveva
visto Reggente e Conservatore dei suoi insigni
monumenti.
Il fronte italiano era crollato e lesercito era nella disfatta di Caporetto; don Celso, consigliato
di rimuovere le specie eucaristiche dalla basilica, o almeno di consumarle, prova un enorme
travaglio intimo. Egli ricorda il suo stato
danimo: Quando, dopo la mezzanotte, entrai
per una porta laterale nella basilica, i colonnati,

nei lampeggiamenti della luce esterna, sembravano contorcersi; il mosaico del pavimento
aveva bagliori rossi e sembrava insanguinato;
la visione era grandiosa e terrificante.
Inginocchiato presso la fenestella confessionis, scorge la luce calma della lampada accesa
dinanzi al Santissimo. Racconta: L era la vita
nascosta, l era la pace; e mi parve che luragano esteriore non sfiorasse la divina tranquillit
del santo mistero. Non mi resse lanimo di
asportare e consumare le sacre Specie, per
non privare la basilica della presenza di Cristo. Squarciato il tempio da una bomba, esso
continuava a vivere per la presenza di Ges
nella quiete del Santissimo, che vi rimase. E
la millenaria basilica, in mezzo allo sfacimento
della effimera e tumultuosa vita umana, continu la sua vita divina. Albergava Cristo, davanti
a cui i nemici del momento ritornano fratelli.
Sappiamo dalle testimonianze che Costantini
aveva un rapporto strettissimo con lEucaristia
non solo nelle ore tragiche. Vi sostava dinanzi
ogni giorno; di essa evidenziava due caratteristiche che - a suo dire - possono servire a
modellare la vita del buon sacerdote: Carit e
nascondimento.
Quando fond i Discepoli del Signore, religiosi
da lui costituiti in Cina, volle che si reggessero
su un cardine essenziale: ladorazione quotidiana di Cristo nellEucaristia. Da Lui potevano
attingere la profondit dellamore, secondo
lespressione di Giovanni: li am sino alla
fine. Costantini pens anche ad ognuno di noi
consegnandoci leredit eucaristica contenuta nel suo volume Dio nascosto. In esso afferma: ,Il mondo, intossicato dodio, ha sete di
amore. Guardiamo allEucaristia, che lei fonte
divina dellamore tra Dio e gli uomini e tra gli
uomini stessi; un tesoro inesauribile di scienza e di sapienza, di piet e di consolazione.
Christian Gabrieli (da IL POPOLO)

IL MIO VIAGGIO A
SANTIAGO
Partiamo col dire che il camino de Santiago
non mai uguale luno con laltro e luno con
quello degli altri pellegrini, unesperienza
unica ed inimitabile. Lidea di partire iniziata
anni fa quando due nostre compaesane (Vanessa e Luana) lavevano fatto e me ne avevano parlato, da l la voglia di partire, per prima
avevo luniversit da finire quindi e decisi di
rimandare a dopo la laurea.

mi alzavo alle 6.30 e partivo per le 7.30, dopo


unabbondante colazione, i km che percorrevo
erano fra i 20 e 30, segnalati dalla guida che
mi avevano regalato prima di partire, alla sera
si dormiva in albergue municipali o privati con
un costo che variava dai 5-10 a notte, con la
possibilit di avere la cucina; inoltre ci sono
quelli parrocchiali dove chiedevano poco e latmosfera era da veri pellegrini (consiglio di farli
perch meritano) o quelli donativi (anchessi
magici perch non hanno scopo di lucro ma
vivono dello spirito del pellegrino). La domanda che pi veniva fatta tra i pellegrini era: - Ma
perch hai fatto il cammino? Molti lo facevano
per gusto o perch cercavano qualcosa, altri
non avevano motivazioni ed altri lo percorrevano per altre persone, le motivazioni erano
molte ma i miei occhi hanno visto gente fare
il camino in stampelle, gente partire da casa,
gente da tutto il mondo essere l a camminare
per km e km per un credo o semplicemente
per conoscere persone nuove; il mio reale motivo lo scoprir durante il cammino.
Con larrivo a Burgos le cose erano leggermente cambiate, avevo capito che limportante non
era arrivare a Santiago ma bens viversi il cammino, ed infatti era da l che avevo cominciato
a ridurre i km e a non fermarmi nei paesi tappa,
dove si fermava la maggior parte della gente,
facendo cos avevo vissuto momenti davvero
intensi ed imbattuto sulla vera spiritualit del
cammino.
Da Burgos il cammino inizia ad inserirsi nelle
mesetas, km e km nel nulla, in mezzo a campi
coltivati e fra un paesino e laltro potevano
passare pure 17 km. Nelle mesetas ti ritrovi

Comunit Viva

Gli anni passarono ed eccomi qui laureato e


pronto a partire, lo zaino (7/8 kg) il pi leggero
possibile per facilitare la camminata, al suo
interno le cose pi essenziali: sacco a pelo,
borraccia, ciabatte, ricambi (lunghi e corti) e
il kit per vesciche e quantaltro, la data prefissata era il 22 Aprile con volo da Bergamo per
Lourdes.
Salutati mamma, pap e nonni partii da Pordenone in direzione aeroporto di Bergamo
tramite un passaggio trovato tramite BLABLACAR. Arrivato allaeroporto, fatti i controlli di
routine ed eccomi sullaereo; pronti, partenza e
via. Inizia il mio viaggio.
A Lourdes ho dormito in un albergue per pellegrini al cui interno ho trovato vari italiani (che
nel cammino non mancheranno mai!) tra cui un
signore di nome Aldo che abita a Poincicco. La
sera cena comunitaria preparata dallospitalero
(persona che gestisce lalbergue) per i pellegrini presenti. La mattina seguente visita alla
cattedrale e alla famosa grotta, a mezzogiorno
partenza in taxi per raggiungere Saint Jean
Pied de Port, paese di partenza del cammino
francese, cammino che porta a Santiago de
Compostela. Eccoci pronti h 7.30 del 24 aprile
iniziano i miei primi passi assieme al mio zaino,
contenente oltre alle cose materiali, anche
pensieri e domande che durante il cammino
spero di trovarvi risposta.
Ora descrivervi giorno per giorno sarebbe una
cosa lunghissima, ma per chi facesse piacere
mi pu incontrare e sar felice di raccontarla nel dettaglio, ora dato che lo spazio a me
disponibile non molto vi racconter a grandi
linee il mio cammino. Per le prime settimane

Comunit Viva
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solo ed hai il tempo e il modo di riflettere sulle


domande che ti eri caricato nello zaino. Fortunatamente avevo trovato le risposte alle mie
domande ed inoltre avevo capito che stavo
percorrendo il cammino non per me, ma per
mio nonno.
Il punto pi importante prima dellarrivo a
Santiago la Cruz de Hierro, che una croce
di ferro posizionata in cima ad un lungo palo
di legno, ed essendo quello il punto pi alto
del cammino, spiritualmente si pi vicini a
Dio e quindi da tradizione bisogna lasciare
un sasso (rigorosamente portato da casa) alla
base di questa croce. Il sasso raffigurerebbe i
peccati da noi commessi e portati nelle spalle
lungo tutto il cammino, con larrivo alla croce,
ci liberiamo dei nostri peccati e ci presentiamo
a Dio/Santiago liberi da ogni peccato.
Dopo aver percorso 775 km, anche se in realt
sono molti di pi, eccoci in dirittura darrivo;
il giorno prima di Santiago cera un mix fra
euforia e tristezza; per molti domani sarebbe
stata la fine di un lungo viaggio, per altri come
me, era semplicemente una tappa importante
perch la fine del cammino sarebbe stata a
Finisterre, sullAtlantico.
Larrivo a Santiago infinito, si passa per tutta
la citt fino a che non si incominciano ad intravvedere i primi pezzi della cattedrale, il passo
aumentava quasi ad una corsa, ed infine eccoci
li distesi nella piazza davanti alla cattedrale, la
soddisfazione per quellimpresa non aveva paragoni, cera chi si abbracciava, chi si inginocchiava davanti alla cattedrale, chi piangeva, chi
urlava, chi rideva e scherzava, un mix di emozioni che ognuno di noi aveva caricato lungo
il cammino nello zaino e che aveva liberato al
suo arrivo. La cosa che pi mi ha fatto piacere
arrivare a Santiago con le persone con cui ho
legato di pi nel cammino, con cui ho condiviso momenti miei personali davvero importanti.
Rimango 2 giorni l e poi riparto, mi aspettano
3 giorni di cammino per arrivare alloceano e
concludere la mia esperienza di vita. Il cammi-

no di Finisterre completamente diverso da


quello per Santiago, si nota subito che per
pochi, infatti il tragitto meno commerciale e
per la maggior parte passa fuori dalle citt e
non in mezzo come quello per Santiago.
Lultimo giorno di cammino era carico di emozioni, quel giorno volevo camminare solo per
vivermi al massimo gli ultimi momenti. Dopo
giorni e giorni di cammino la vista delloceano
stata una cosa inspiegabile, mi aveva riempito il cuore di una carica pazzesca e gli ultimi km
li ho fatti correndo. Larrivo stato stupendo,
vedevi loceano ma non lo raggiungevi mai
e ad un certo punto giri langolo ed eccolo l
davanti a te. Una gioia indescrivibile circa 900
km fatti dalla Francia alla parte opposta della
Spagna, 41 giorni di cammino per arrivare in un
paradiso.
Finisterre famosa per essere, al tempo del
medioevo, la terra alla fine del mondo e per il
rito di fine cammino, cio negli anni i pellegrini
che arrivavano fino a li bruciavano qualcosa utilizzato nel cammino (vestiti, calzini, oggetti vari)
ed io come molti di loro ho bruciato un paio
di calzini e degli oggetti a me cari portati da
casa. La cosa pi emozionante stata guardare
il tramonto sulloceano assieme ai miei compagni di viaggio seduti sulla spiaggia e durante il
tramonto ripensare al viaggio appena compiuto dal primo giorno allultimo.
Concludendo, consiglio a tutti di farlo, per
partite soli e non mettetevi una data di ritorno,
partite e tornate quando vorrete vivetevi
il cammino come fosse la vostra vita. Buen
camino.
Fabio Magro

Rubrica Con gli


occhi di un bambino
MARGHERITA E LA SUA
FAMIGLIA
Margherita seduta sulle assi un po sconnesse del vecchio ballatoio, le gambe penzolano
nel vuoto dalle ginocchia in gi e lei le muove
avanti e indietro quasi con un ritmo cercato
e cadenzato, le braccia sono appoggiate alla
ringhiera di legno e il mento poggiato sulle
braccia; sul viso unespressione pensierosa.
Alcune nubi grigie si sono ammassate in cielo
proprio sopra di lei, fra poco probabilmente
piover e il cortile sottostante si riempir di
rivoli dacqua e pozzanghere che poi deflui-

le scarpe quasi sempre slacciate


con i legacci che come elettrici
vermiciattoli strisciano nel fango.
La bimba scende in fretta le scale
del ballatoio, raggiunge il pap e
lo prende per mano, operazione
non facile perch le braccia di lui
sono come le pale di un mulino
a vento, ma lei ha imparato ad
appendervisi, finch le sue tenere
dita non incontrano quelle ruvide e callose del padre e in quel
momento, di solito succede il
miracolo: il pap, al contatto con
le mani della bimba si calma,
le piccole dita morbide creano
un sortilegio. Luomo prende la
bimba in braccio, la stringe e la
bacia in ogni punto del viso e poi
la porta in casa, al coperto, dove
entrambi si asciugano con un
sorriso quasi divertito a scacciare
i brutti pensieri.
Succede in certi momenti di pioggia ma succede anche di notte talvolta, di sentire le grida
del pap preso da un incubo che non riesce a
scomparire. Allora lei, che dorme assieme, lo
accarezza con le sue mani e lui si calma piano
piano, fino a quando gli esplode il sorriso.
Purtroppo la mamma lontana, a sevizio presso una famiglia di Trieste; c bisogno di un
po di denaro in casa e il pap lavora saltuariamente. Gli atteggiamenti psicotici descritti
prima gli impediscono, per il momento, di
emigrare in Canada, dove potrebbe trovare
lavoro presso unimpresa di costruzioni diretta
da cugini.
La casa dove vive Margherita una delle pi
vecchie del paese; fatta di sassi e legno con
il tetto di coppi. Ormai da qualche tempo
dal tetto penetra un po dacqua piovana che
rischia di marcire sia le travi che le assi dei
pavimenti delle camere.
Il Pap voleva emigrare in Canada proprio per
guadagnare i soldi utili a costruire una casa
nuova per la propria famiglia. Si rammarica nel
vedere le persone che ama, vivere in una casa
malsicura.
La mamma invece, proviene da una numerosa
famiglia di contadini, mezzadri del Conte del
paese. Prima di sposarsi aveva il compito di
seguire i fratelli nei campi, quindi abituata a
qualsiasi sacrificio. Ora diventata brava nel
fare le pulizie e anche nel preparare il pranzo:
prima di sposarsi non sapeva neanche comerano fatte le pentole perch cera una sorella
incaricata di questo compito. Ogni compo-

Comunit Viva

ranno verso il cancello dellorto.


La bimba guarda lontano, proprio
verso quel punto; fra poco arriver il pap che andato a raccogliere una cesta di mele. Il suo
pap bello, con i baffetti neri che
la pizzicano quando la bacia; il
suo pap un po strano allorquando si mette improvvisamente a
gridare. Succede talvolta quando
piove forte ed per questo che
ora ha paura.
Si alza e si scrolla dai suoi pensieri tristi ed entra nella stanzetta
l vicino. una cameretta con
dentro un po di cianfrusaglia e
un com, cio quel mobile a cassettoni profondi che si usa tenere
in camera per porvi il corredo.
Ebbene quel mobile, ormai in
disuso, contiene molti segreti di
Margherita: prima di tutto i suoi
desideri, poi i suoi progetti ed infine i suoi giochi. Spesso queste tre cose lei le coglie assieme, in particolare quando si veste da signora
indossando un vestito di tela leggera blu a
pois bianchi, con una fila di bottoni altrettanto
bianchi che scendono dal colletto alla cintura;
da questa labito si allarga e scende ad ampie
pieghe fino alle caviglie. In verit si sente un
po goffa in questo vestito, grande per lei, ma
riflette il suo desiderio di essere da grande
una bella signora, di diventare una brava maestra in una grande citt come Udine o Trieste.
Alla fine poi la bimba sorride, si spoglia dellabito e lo rimette nel cassetto; stato il suo
solito gioco del travestimento in quel piccolo
palcoscenico dove lei si sente attrice e pubblico nello stesso tempo. Si passa le dita nei
capelli riccioluti che le rivestono il capo come
un casco nero; c sempre un ricciolo che le
scende sulla fronte e lei si diverte a ricacciarlo
su con un soffio ben sapendo che non ci riuscir mai, ma un gioco divertente.
Nel frattempo, un po in sordina, si messo a
piovere e lei non si era accorta, ma poi le gocce sono diventate fitte e pesanti a formare un
vero acquazzone. Margherita pensa subito al
pap, ancora fuori nellorto; questi acquazzoni
risvegliano in lui ricordi ed immagini dei tempi
di guerra, cos hanno detto anche i dottori;
infatti lui incomincia a gridare un nome: Rachel
e si mette a girare su se stesso come una
trottola, con le braccia allargate come Cristo
in croce.
Sopraggiunge infatti da sotto i rami alti del
fico la sua voce urlante fra la pioggia intensa,

Comunit Viva
10

nente la famiglia della mamma aveva un suo


incarico ben preciso, poi poteva dedicarsi
anche ad altro.
Margherita andava a trovare volentieri le zie
perch, di solito, si riunivano tutte in una
camera a raccontarsi storie, a leggere i primi fotoromanzi e fare scherzi. La piccola era
molto amata dalle zie: qualche regalino o
qualche caramella ci scappava sempre; ma ci
che lattirava di pi era lallegria che permeava
la camera di queste ragazze dove si riunivano
per cucire, rammendare, filare, ecc.
Anche zia Carmen, sorella del pap, le voleva
molto bene, lei faceva linfermiera nellospedale di Pordenone. Passava ogni tanto davanti
alle vetrine dei negozi della citt e quando
vedeva un bel vestitino per bimba esposto
in vetrina, copiava su di una carta speciale
bianca, quasi trasparente, il modello con una
matita che portava sempre nella borsa; poi
comprava della stoffa, meno costosa di quella
esposta e cuciva labitino uguale a quello in
vetrina. Margherita aveva quindi dei bei vestitini da far invidia alle compagne, anche pi
ricche, ma questo a lei non interessava; era gi
soddisfatta dellaffetto che tutte le persone
della famiglia avevano per lei.
Giorgio Rosin

AUSER
Centro di socializzazione

LAUSER unAssociazione per lautogestione


dei Servizi e la Solidariet, quindi persegue
esclusivamente finalit legate alla solidariet,
alleducazione degli adulti, alla socializzazione.
A tutto ci si conforma anche lAUSER del
Comune di Zoppola che con attivit di puro volontariato ha creato un suo gruppo associativo.
Fino allanno scorso il Centro di riunione era
situato a Zoppola, in una sala di un edificio
parrocchiale. Per esigenze della Parrocchia ha
dovuto lasciare questo luogo per cui i membri
dellAUSER hanno dovuto guardarsi attorno in

cerca di unaltra sede.


Il Presidente del Gruppo, Sergio Santarossa, si
ricordato di aver esercitato il ruolo di barista, assieme alla moglie Josephine nellosteria
CRAL di Castions, anni 70, e ora chiusa da
tanto tempo. Una parola tira laltra ed arrivato ad un accordo con i proprietari, geometri Pighin, per ottenere luso dello stabile in comodato. Con il gruppo di amici AUSER riuscito
in due / tre mesi di lavoro a rendere adeguato
e accogliente lintero vecchio CRAL.
Il giorno 26 aprile, alle 15.00, c stata la festa
di apertura di questo nuovo Centro di associazione a Castions con la presenza di molte donne. Allora prevista era affollato ed il Presidente
Santarossa ha fatto gli onori di casa, ringraziando i presenti ed in modo speciale, tutti coloro
che hanno prestato la loro opera per rinnovare
lintero locale. Dopo di lui ha preso la parola il
Parroco don Ugo Gaspardo, il quale ha dato la
benedizione di rito allambiente, complimentandosi poi per liniziativa ed in particolare per
le finalit associative.
Nel frattempo era arrivato anche il Sindaco
del Comune, Francesca Papais, la quale si
complimentata con i membri dellAssociazione,
sottolineando anche lei come sia importante
per tutte le persone, in particolare quelle pi
anziane, potersi incontrare e passare assieme
qualche ora in serenit. Era presente anche
Guido Pagura, co-fondatore del Bar CRAL
(1955), che si dichiarato altamente soddisfatto di poter assistere alla riapertura di questo
locale per la nascita del quale si era adoperato
in prima linea. Nel frattempo il bar si riempito
di persone per le quali era stato preparato un
buon rinfresco.
A conclusione di questa bella giornata di
apertura, il Direttivo AUSER esprime fortemente laugurio e la speranza che il locale venga
frequentato il pi possibile dalle persone che
desiderano trascorrere dei momenti di buona compagnia dando la stura a tante storie e
ricordi, discutendo, giocando a carte e tanto
altro ancora.
Il Centro AUSER situato nel vecchio CRAL in

Giorgio Rosin

A NONNO ALFREDO
CON AFFETTO E
GRATITUDINE

varci in Sede, noi sappiamo che siamo di fronte


ad una persona speciale che per non vuole
sentirsi tale, perch vuole essere accolto sempre
semplicemente come un amico Alpino.
Proprio per questo io avanzo la proposta di
ripetere questo brindisi ogni anno che verr
almeno fino ai cent anni, e poi si vedr!
Buon compleanno Alfredo e grazie ancora per
la tua presenza.
II Gruppo Alpini di Castions 15 marzo 2015
Giorgio Rosin

FESTEGGIAMENTI AL
PARCO 2015
Domenica 15 marzo il Gruppo Alpini di Castions ha festeggiato i 95 anni (9 marzo 1920
9 marzo 2015) del socio Alfredo Borean, reduce
di Russia.
Erano presenti molti Alpini del Gruppo ed il
Delegato di Zona Alberto Ambrosio che ci
ha onorati della sua presenza, con il Labaro
sezionale.
Il Capogruppo Renzo Crivellari ha donato a
nonno Alfredo una suggestiva tavoletta
recante una targhetta con la data e un piccolo
cappello alpino, entrambi in metallo, quale
ricordo di questa importante giornata.
Il Vice capogruppo Giorgio Rosin ha letto una
affettuosa lettera dalle cui parole si evinceva tutto
laffetto del Gruppo verso nonno Alfredo e lorgoglio di averlo ancora fra loro.
Il tutto si concluso con un brindisi di rito, gli auguri personali, e qualche lacrima di commozione.
Caro Alfredo, noi siamo felici ed orgogliosi di
essere qui a brindare ai tuoi 95 anni. Tu per noi
sei un importante punto di riferimento: il nonno che tutti vorrebbero avere.
Sento vicino, come fosse ieri, il mattino che tu
mi hai raccontato le tue memorie di guerra; ho
sempre pensato che I atmosfera fosse quella di
un nonno che racconta le storie al suo nipotino: senza enfasi speciali, ma solo con la serenit
e Iobiettivit di chi racconta un momento del
suo passato diventato poi importante.
Noi ti conosciamo cos, Alfredo, e ogni volta che
ti incontriamo o, come fai spesso, vieni a tro-

Buond a tutti! Siamo qui per annunciarvi che


siamo pronti per i Festeggiamenti al Parco
Burgos 2015! Il programma sar un insieme di
vari men tematici e degustazioni, di spettacoli
di vario genere. Spazieremo dal teatro, alla
musica dorchestra, alla musica giovane !
Ecco a voi il nostro programma in anteprima!
Giovedi 20 - Apriamo i festeggiamenti 2015,
serata per tutti! SERATA ALLA TAGLIATA DI
ANGUS, al chiosco della Fiorentina, men di
tagliata di angus e degustazione di prodotti e
vini locali, GARA DI BRISCOLA e ARC DI
SAN MARC. Il parco ospita per la prima volta
Arc di San Marc compagnia teatrale che ci
intratterr con lo spettacolo CABAR(N)ET.
Cabar(n)et definito un armonioso pasticcio di
gag unatiralaltra come le ciliegie! Allora cin
cin buon Cabar(n)et a tutti!
Venerdi 21 - Il parco vi far vivere una MIAMI SUMMER NIGHT! In occasione di questa
serata americana la cucina propone il piatto
tematico HAMBURGOS.
Dalle 21 si potr godere di una tipica atmosfera di un vero e proprio Miamy Party insieme
a DJ CARINZ e il mitico DJ SALE ormai noto
tra le Miami Beach!
PAROLA DORDINE: I N F R A D I T O !
Sabato 22 - Sabato targato ABSOLUTE5 =
divertimento allo stato puro! Gli Absolute5
accenderanno il ritmo con le loro spumeggianti
ed energiche cover! DOMANDA: Sono o non
sono una tra le partyband italiane pi apprezzate? RISPOSTA: ABSOLUTAMENTE SI!
Domenica 23 - Domenica sempre Domenica I COLLEGIUM intratterranno con la loro

Comunit Viva

Piazza Indipendenza 4A a Castions. aperto


dal marted alla domenica; orario invernale:
15.00 18.00; orario estivo: 16.00 19.00.

11

Comunit Viva
12

orchestra la serata di liscio che tutti gli affezionati del genere aspettano! Borotalco in pista
e via che si vola tra valzer e lenti! Ricordiamo che, come ogni anno al mattino ci sar la
S. Messa al parco a cui seguir un momento
conviviale!
Giovedi 27 - Ripresi dalla prima tranche? Ripartiamo a stupirvi innanzitutto sotto laspetto
culinario! Al chiosco della Fiorentina SERATA
AL GUSTO FURLAN con costata di pezzata
rossa friulana e degustazioni di prodotti e vini
locali! Dalle braci roventi passiamo a un palco
infuocato con SIR OLIVER SKARDY e il suo
nuovo spettacolo MADE IN ITALY SOUND SYSTEM REGGAE DOC E MUSICA ITALIANA!
M.I.S.S. il nuovo spettacolo dedicato al reggae e alla musica italiana di Sir Oliver Skardy.
Salgono con lui sul palco: Baby dei Fahrenheit
451 alla voce, e Fricchetti DJ alla consolle, coadiuvati da Roberto Rasta al mixer e agli effetti
speciali. Il risultato fluida effervescenza resa
spumeggiante da un pizzico di inedita improvvisazione. Spettacolo unico: si canta insieme a
squarciagola e si balla sotto al palco!
Preparatevi ad un tuffo tra il rosso, il verde e
il giallo del reggae e il nuovo sound system
marchiato Italia che verr proposto con questo
nuovo spettacolo!
Venerdi 28 - Si riconferma il VENERDI ITALIANO DEL PARCO BURGOS, penetrante,
viscerale e ovviamente imperdibile dalle 17:00
in poi il miglior sound tricolore di tutti i tempi!
In occasione della serata italiana tante sorprese inaspettate, tra cui il men a tema! E Dopo
aver assaggiato il piatto speciale accompagnato con un buon aperitivo inizia la FESTA! Dalla
consolle carichi pi che mai DJ ALESSANDRO
GALLI, DJ KOSS e DJ MOLE e special guest,
il giovane sassofonista ufficiale di Jovanotti,
MATTIA DALLA POZZA! Puro condensato di
versatile talento, voluto, cercato dal responsabile della sezione fiati di super Jova con cui
collabora in tournee da anni! Come in un VENERDI sera italiano che sembra tutto perduto poi ci rialziamo! Sabato Sabato sempre
Sabato! Anche di VENERDI sera sempre
Sabato sera!
Sabato 29 - Come ormai da anni accade, lultimo sabato dei Festeggiamenti al Parco Burgos
firmato Tribute Band! Stupore: DIRE STRAITS
OVER GOLD! Uno spettacolo dedicato ad una
tra le band inglesi pi amate, i DIRE STRAITS,
e al suo storico frontman Mark Knopfler Il
parco a suon di limpido-blues ROCK!
Domenica 30 - Ultimo giorno e che giorno!
ORE 09:00. Pronti, partenza, via! 22a Castions
Pedala con partenza dalla piazza e arrivo al

parco per pastasciutta e premiazioni, dove


tutto il ricavato verr devoluto in beneficienza
allAss. ne IL CORDON! ORE 21:00. GIMMY &
RICORDI, orchestra nota a tutti e ormai di casa!
Insieme a questo gruppo, come ogni anno,
chiuderanno i Festeggiamenti al Parco Burgos,
in allegria tra qualche ballo liscio, balli di gruppo divertenti e tanta musica per scatenare un
turbinio di energia finale!
Durante la serata ci saranno le premiazioni
del concorso Spaventapasaris in Pais che
questanno avr come tematica LEXPO
DEGLI SPAVENTAPASSERI. (per info e regolamento www.acastions.it )
Come mancare alle serate CUN CHEI DI
CJASTEONS?! Vi aspettiamo numerosi!
Mandi!
Ass. La Piazza

RITROVO DELLA
FAMIGLIA GASPARDO
Mi piace condividere con la comunit dei Castionesi lindimenticabile incontro delle famiglie dei
Gaspardo avvenuto domenica 21 giugno 2015
con la messa delle undici e un quarto e poi con
il pranzo presso il centro comunitario. Lincontro
proseguito con la presentazione di un libretto
supportato anche da varie documentazioni digitali della storia della nostra famiglia con materiale raccolto risalente fino a met milleseicento. Le
famiglie riunite hanno goduto dei nostri spazi e
delle nostre strutture parrocchiali e per questo
ringraziano caldamente la comunit di Castions.
Nella foto ecco ritratti i presenti alla festa.

CERA UNA VOLTA SAN


MARCO
Cera una volta San Marco. A Castions c
ancora, ma non pi lo stesso, come non lo
il resto del mondo. A renderlo diverso, pi
che lo stravolgimento della toponomastica - la

dia. Anche il piacevole rumore del fiume ora


soffocato dai rasaerba accesi a qualsiasi ora,
dalle sirene degli antifurti, dalle discoteche
improvvisate nei giardini. Il rispetto del prossimo
o meglio del vicino viene continuamente calpestato. Persino i bambini sembrano aver imparato
in fretta che il mondo cambiato. A differenza di
un tempo non si sentono pi giocare allaperto,
e non solo perch meno numerosi, ma perch
anchessi rimangono rinchiusi tra le mura di casa.
A cimentarsi spesso a fare sport, che per oggi
pi di tifo che di pratica. Daltronde la palestra
delle strade oggi meno sicura di un tempo.
E se allora trasformarla in un campo di pallone
era considerato prassi quotidiana, ora verrebbe
giudicata prassi impavida e da incoscienti.
Per non parlare delle nuove passeggiate salutiste in compagnia di un piccolo monitor in
grado di calamitare qualsiasi occhio ed escluderne completamente il circondario. Si dice che
questo il prezzo che paghiamo al benessere. Gi il benessere, sinonimo di egoismo, ha
invaso anche il nostro borgo. Abbiamo perso
parte delle nostre radici, in cui la solidariet
era fatta di gesti quotidiani e di relazioni con
il proprio vicino. Siamo riusciti a restaurare la
nostra vecchia chiesetta, ma i nostri vecchi stili
di vita sono cambiati. Forse inesorabilmente.
Come spiegare alle nuove generazioni che i
nostri vecchi abitavano in una grande famiglia,
senza finestre e porte chiuse e che il salotto non
comprendeva un divano o una poltrona ma un
pezzo di mattone attorno alla pomputa di San
Marco? Forse a qualcuno ritorner un po di nostalgia. Ma capire come eravamo potrebbe non
essere inutile per aiutare a disegnare un mondo
- o anche semplicemente un borgo - di come
vorremmo essere.
1 di San Marc

Comunit Viva

chiesetta, il fiume, la pomputa, persino il cimitero, sono l dove stavano prima - sono stati i
cambiamenti delle persone. La loro vita oggi
diversa: per stile ed abitudini.
San Marco era fino a qualche decennio fa un
borgo che manteneva un sapore contadino.
Anche quando i pi erano passati a lavorare
in fabbrica. Ci si conosceva, le relazioni sociali
erano strette. La strada pi che un luogo di passaggio lo era dincontro. Le viuzze laterali erano
un campo giochi, la piazzetta, con la pompa un
luogo di ritrovo e di ristoro, i vicoletti un luogo
per aggiornarsi ed aiutarsi. Ogni tanto anche
bisticciando.
Ora San Marco - come altri borghi nel paese -
semplicemente una via. Come tante altre.
Se salutare e spendere due parole nei crocicchi,
o tra vicini, era un tempo del tutto normale oggi
- qui come altrove - risulta uneccezione. Manca
il tempo, e la voglia. Persino lorologio della
chiesetta scandisce, con i suoi rintocchi, ormai
il susseguirsi di appuntamenti lontani. I propri
impegni sono quasi sempre fuori San Marco, e
persino lincontro con gli amici - reali o virtuali riguardano sempre meno il nostro prossimo.
Anche gli amici vengono e sono da fuori. Un
tempo non era cos.
Come ogni borgo di paese, San Marco aveva
una sua vita. E aveva i propri eroi: quei personaggi che si ammiravano - per tante ragioni,
professionali, spirituali, umane, o semplicemente folcloristiche. E con i propri meriti, o con
le proprie ubbie si distinguevano. Ognuno li
conosceva, e se qualcuno li dimenticava non tardava a ricordarselo, durante i pomeriggi passati
a giocare sulla strada. O durante gli incontri al
rientro di una giornata di fatiche, o negli scambi
dei dopocena, privi della tanta tv di oggi.
Ora anche questi eroi sono passati in cavalleria,
rimpiazzati da quelli standardizzati dei mass-me-

13

Comunit Viva

RICORDI E VISIONI

14

Domenica 4 giugno 1994 - Sono sola. In cortile


c un sole meraviglioso.
Stamattina ha piovuto a rovescio, soprattutto
alle undici, ora di messa cantata nel giorno
del Corpus Domini, cos non c stata neanche
quella sempre pi misera processione. Cosa
sar del mondo di domani Signore?
Giuseppe andato da Margherita, per ha
lasciato il televisore acceso che sta trasmettendo il giro dItalia ( Passo dello Stelvio, Bormio,
etc.). Visioni, paesaggi, monti stupendi: il mio
cuore torna ai miei monti, al pap che nel suo
modo adorava la montagna, e che da giovane,
prima in bicicletta, poi in moto, poi con la macchina, ogni anno con enormi sacrifici, finanziari
prima, e dopo personali, ci faceva fare sempre
una giornata in montagna. Lultima, il 16 agosto
1991. Io e lui soli, partimmo da qui di domenica
mattina. Domanins, Spilimbergo, Pielungo.
E una gran bella valle, mangiammo il nostro
pranzo, come portavo sempre, (appena fuori
dal paese, dove ci sono i tavoli le panche ed i
cestini dei rifiuti messi dal comune).
Dopo pranzato, fece un pisolino su una panca
ed io naturalmente vagai un po, per erbe e fiori.
Poi il sole si era coperto, il cielo minacciava e ci
convenne ritirarci in macchina, anche perch il
pap aveva freddo, perci ci si mise a girovagare da una valle allaltra, da un casolare allaltro,
(molti abbandonati); passammo per Campone
e poi scendemmo al lago di Redona (che tante
volte abbiamo veduto) e l espresse il desiderio
di passare dallaltra parte del lago a Chievolis,
prendere la strada per Sella Clautana, dove
non siamo mai stati.
Quando fummo
vicini al ponte, la
stanchezza lo vinse e
disse... unaltra volta,
e unaltra volta non
c stata pi.
Il giro dItalia arrivato, non ho capito
niente, ho visto tanti
paesaggi bellissimi,
tanta gente entusiasta, questi giovani
sudati, stanchi, mi
hanno fatto rivedere Cesare, che ha
tanto corso, sudato,
caduto, non ha mai
avuto la soddisfazione di vincere.
Hanno detto 78

Giro dItalia, nella mia mente... Maresca, (mio paese natale) estate, domenica come oggi, babbo
vestito a festa, mamma anche. Mario... noi sorelle avevamo tutte e tre il vestito rosso, la Wilma
con la vita lunga e la sottana a pieghe, la Cesara
con la casacca alla marinara, io come la Wilma
ma con la cravatta bianca. La stoffa era regalo
della zia Rosa, la cucitura di Maria Breschi, che
non ancora sposata, viveva con nonna Maria e
nonno Carlo; sartina alle prime prove, si faceva in
quattro perch noi fossimo sempre ben messe.
Credo di aver avuto tre anni, certo non capivo
perch si andava a Campo Tizzoro. Quando
dallaia passammo dal vicolo, cera Diamante
che domand: la famiglia dei belli dove va?
Gli fu risposto: al giro. Ricordo tanta gente
al ponte della Falce. Tanti marescani, la strada
provinciale passava i paesi di Campo Tizzoro,
Bardalone, Oppio, Limestre, San Marcello.
Babbo disse: non ci si ferma qui perch c
tanta polvere e andammo pi avanti, laggi
davanti alle ville (che ci sono ancora) dove di
qua e di la cerano i tigli. Il mio rifugio era Mario che giocava con me e quando ero stanca,
mi prendeva a cavalluccio sulle spalle.
Ricordo questa gente che si sbracciava e sbraitava, anche babbo: dai, dai, forza!
E del giro cosa ricordo? Questi uomini con il
fiatone, carichi di polvere, con certe lanterne
agli occhi, fermati con lelastico di gomma
dietro la testa, un berrettaccio con il frontino
di dietro, e tante cose tra le braccia e le spalle,
che poi ho saputo erano i tubolari di riserva. Mi
sembra di sentire ancora il fruscio delle ruote e
il sapore della polvere.
Era il 1924 o 25 credo. Quello sar stato uno
dei giorni pi felici della mia famiglia; forse
la mia mamma era gi malata, ma finch non
and dal dottore, nessuno se lo aspettava.
La sentenza del dottore fu terribile (tubercolosi)
e la realt ancora di pi.
La decisione fu una sola: via la bimba. In autunno andai alla Vetrice e per me e per tutti fu
voltato pagina.
Marcella Vivarelli - Castions 1994

COMPLEANNI
Novantesimo
Compleanno per
Paola Fabbro
Lo scorso 25 gennaio
Evelina Paola Fabbro ha festeggiato
il Compleanno con

I cento anni di Cornelia Mistruzzi

La zia Cornelia Mistruzzi, il giorno 26/05/2015


come per la grande guerra, ha compiuto cento
anni. Pi anziana di tutti i fratelli e unica superstite della sua generazione.
Carla Mistruzzi.

GRASSIS SABINA
Sabina Brusutti, classe 1927, cresce in un ambiente di grandi valori anche se nella povert e
precariet di un tempo attraversato dal secondo
conflitto mondiale. accanto alle suore nellattivit di taglio e cucito, si iscrive allAzione Cattolica, fa parte del coro femminile e matura la sua
consacrazione al servizio della chiesa. Ugualmente presente in famiglia soprattutto con i nipoti,
fa esperienza di accoglienza spirituale con le
ragazze del villaggio della fanciulla, alla colonia
di Cimolais, come catechista e apprezzata cuoca
nei campeggi. Un posto speciale nella sua vita ha
avuto il cugino Padre Angelo Andreetta, ma non
si pu dimenticare la sua disponibilit concreta
verso i sacerdoti che negli ultimi anni hanno operato nella nostra parrocchia e la sua preghiera
quotidiana per i bisognosi. Donna dalla forte personalit, a volte per questo un po indisponente,
ma che, nonostante i suoi limiti, ha saputo fare
della sua vita unautentica testimonianza di fede.
Con questo piccolo ricordo noi, a nome di tutti,
la vogliamo ringraziare: Grassis Sabina!
Monica e Giorgio

LENTUSIASMO
TRASFORMA IL DURO
ALLENAMENTO IN
PIACEVOLE LAVORO
Il mio primo incontro con la palla ovale avviene intorno ai dodici anni, quando il mio amico
Antonio di Casarsa, mi invita al campo del
Pordenone Rugby per fare un allenamento di
prova. Non stato certo un bellincontro, anzi
stato devastante, troppa fatica, non uno
sport per me. Tutto termina l, un seme lanciato
in un terreno tutto da lavorare.
Lanno successivo verso febbraio, il terreno pu
essere di nuovo lavorato: io frequento la terza
media a Zoppola, dove vengono degli allenatori del Pordenone Rugby per presentare questa disciplina sportiva, che nei nostri paesi
scarsamente conosciuta. Qui il seme comincia
a crescere. Dopo un mese di giornate informative, vengo invitato a far parte dellUnder 14.
Io dico subito di s, mi sento molto motivato,
anche perch il mio fisico me lo permette e
riesco ad avere buoni risultati. Mi assegnano
subito il ruolo da titolare, con esperienza zero
ma entusiasmo e voglia di fare, al massimo.
Da qui comincia la vera passione per questo
bellissimo sport, con tutte le difficolt annesse.
Lanno successivo, inizio la scuola superiore e
gli impegni scolastici non mi impediscono di
far crescere questa passione. Alla mattina scuola a Spilimbergo ed al pomeriggio, tre volte
a settimana, allenamento a Pordenone; alla
domenica partita, naturalmente.
Questo impegno sportivo, mi permette anche
di lavorare al mio comportamento esuberante.
Gli scontri non mancano sia a scuola, in famiglia e... nel campo, ma la passione diventa la
mia forza ed il campo un modo per riflettere su
alcuni miei atteggiamenti sbagliati.
Nel 2013, capitano dellUnder 16 nel ruolo di
terza linea centro, vengo notato da un tecnico
federale e chiamato nella rappresentativa del
Friuli Venezia Giulia. Da qui capisco che devo
metterci pi impegno, perch a livello tecnico
sono molto indietro rispetto ad altri compagni
che hanno cominciato in et precoce.
Porto gli allenamenti da tre a quattro volte alla
settimana, unora di palestra e due ore di campo. Dopo qualche mese arriva anche la notizia di
una convocazione ASA (un ritiro dove verranno
poi scelti trenta giocatori del Triveneto per entrare allAccademia zonale di Mogliano Veneto,
centro di formazione scolastico - sportivo per
accedere alle convocazioni nazionali). Tra allenamenti a Treviso e ritiri a Vicenza, a giugno arriva

Comunit Viva

i nipoti Giampero, Delfina e Tiziana Brustolin.


Con le pi vive Felicitazioni!

15

Comunit Viva
16

la tanto attesa convocazione per


lAccademia. C molta gioia
e soddisfazione nella squadra
naoniana, perch sono il primo
pordenonese e lunico in regione
ad essere stato convocato.
Nei mesi estivi la mia seconda
casa la palestra, per non perdere fisicamente i risultati ottenuti.
Arriva settembre, con trepidazione, timore e senso di molta responsabilit, si
parte per una nuova avventura: non pi le mura
domestiche a fare da cuscinetto, ma un gruppo di
trenta nuovi compagni da imparare a conoscere
ed uno staff tecnico di adulti, che certo non ammettono scorciatoie.
I primi due mesi tutto nuovo, tutto da scoprire: che bello a 16 anni fuori di casa, non pi i
genitori che mi dicono fai cos, fai col...
Ma leuforia delle novit si affievolisce, e dopo
un paio di mesi comincio a sentirne il peso.
La lontananza da casa, la mancanza di libert,
spazi da condividere minimo con quattro compagni, la scuola che richiede studio e impegno,
lo sport che diventa pi intenso...
Mamma voglio tornare a casa! Ed qui che
stato necessario il supporto morale/affettivo
della famiglia. Essere aiutato ad affrontare le
difficolt, a non mollare, a capire che i risultati
si hanno con il sacrificio.
Certo che la vita per un adolescente impegnato
agonisticamente nello sport, richiede molte rinunce. Nonostante un infortunio che mi tiene fermo
per qualche mese, il primo anno volge al termine,
e vengo riconfermato anche per il secondo anno.
Ora per, dopo questa esperienza, il Pordenone Rugby non fa pi per me: c bisogno di
una squadra diversa. Vengo dato in prestito
alla Benetton Treviso per un anno dove, di
comune accordo, se entro gennaio non ci sono
risultati, si ritorna a casa a Pordenone. Mi impegno e dimostro quello che ho imparato. Vengo
inserito nella squadra con il ruolo di pilone, che
non ho mai svolto; unaltra sfida, d il massimo;
a ottobre mi mettono da titolare.
Tempo libero a disposizione sempre meno,
a casa solo per fare il cambio della biancheria e per un frugale scambio di affetto con la
famiglia. Ma la passione e la determinazione
portano a fare molti sacrifici.
A dicembre, ecco allorizzonte la possibile convocazione in nazionale Under 18, per gli europei che si terranno a fine marzo 2015 in Francia.
A fine gennaio primo test match allAquila contro i francesi, a fine febbraio a Dublino contro
gli irlandesi; a marzo si vola in Francia!
Che emozione indescrivibile indossare la maglia

dellItalia e a cantare linno nazionale in campo:


da brivido! Qui capisci quanto importante
lunione con i compagni, qui impari che da solo
non sei nessuno, che devi lavorare con loro,
devi fidarti di loro e loro di te. Impari lintesa, il
rispetto, il sacrificio, la disciplina, lo scontro, la
durezza del campo! Ma poi a fine partita ci si
abbraccia, si fa festa insieme, si fa il terzo tempo
(viene fatto a tutti i livelli!).
Il rancore e la rabbia della partita vengono
lasciati in campo.
Per il prossimo futuro tutto da decidere nei mesi
che vengono, se continuare lAccademia per altri
due anni a Parma o trovare un club nel Veneto.
Nel rugby lavversario si rispetta quando vince,
e si onora quando perde.
Damiano Borean

Allievi Real Castellana


stagione 2014/2015

Salve, come ogni anno in questo periodo facciamo un resoconto inerente alla stagione appena
conclusa. Primo anno della una nuova categoria allievi; ancora si sale di un gradino, oltre al
passaggio di categoria, che comporta sempre
degli assestamenti ci sono anche delle novit
di una certa importanza. Andiamo con ordine:
la prima linserimento di Fabio Ius, che ha
appena deciso di lasciare il calcio giocato nella
prima squadra, per intraprendere la strada di
allenatore con laiuto di Mauro Borean. Bene,
pi persone ci sono pi si dividono i compiti e
si riesce a lavorare meglio. La partenza ottima,
poi tra vari ostacoli e gratifiche durante il campionato, la stagione termina con un bilancio pi
che buono e positivo. Ci piazziamo dietro alle
squadre pi collaudate, a quelle che sono gi alla
seconda annata. Da segnalare che a gennaio in
collaborazione con il mister Livio Colussi e luca
Ban della prima squadra, c stato lesordio in
una partita amichevole contro il Calcio Zoppola
di sei giocatori allievi che ben figurando durante
la gara, sono stati di ottimo auspicio per il futuro.

complimenti per i risultati ottenuti e lauspicio


che questa squadra, con lumilt, il sacrificio
e il duro lavoro in palestra, possa continuare
a raccogliere successi ed affermazioni ai pi
alti livelli negli anni a venire. Un doveroso
ringraziamento va a Don Ugo, che noleggiando il pulmino, ci ha permesso di raggiungere
lAbruzzo in modo pi agevole.

NEOLAUREATI
Daneluzzo Michele si
laureato in design industriale presso luniversit di
Vienna il 23 gennaio 2015.
Con le pi vive Felicitazioni
e Auguri da parte nostra.

17

Ezio Tonizzo

Una famiglia in campo


Una piccola nota:
nellultima partita in
amichevole ho avuto la
fortuna di veder giocare
i due fratelli insieme
con lo stesso colore di
maglia, Simone e Andrea e con la mia presenza a bordo campo
abbiamo fatto... una famiglia in campo; stato
un momento molto bello.
LE GATTE ROSSE
Risultato storico per le cestiste della Polisportiva Basket Casarsa, (le Gatte Rosse) squadra
di cui fa parte la castionese Marta Quattrin,
classificatesi al sesto posto nella categoria
under 15 alle finali nazionali disputate a Roseto degli Abruzzi dal 26 maggio al 2 giugno.
Questo gruppo di ragazze, insieme allallenatore Pasquale Gallo, ha ottenuto un risultato
straordinario che finora, pochi e poche, possono vantare di aver raggiunto. A tutte quindi, i

Comunit Viva

Lintento, infatti, che nel breve tempo possibile


ci sia lintroduzione graduale di questi ragazzi
nella prima squadra. Il primo a fare questo passo
stato Andrea Tonizzo, che nelle due partite di
fine campionato stato convocato e fatto esordire. Durante la penultima contro lo Spilimbergo
e per tutta la partita contro il Brugnera giocando con disinvoltura e con ottime giocate. Direi
ottimo come inizio. Il lavoro fatto con passione e
voglia in questi anni, insieme allarrivo di Fabio e
Mauro che intendono proseguire su questa linea,
sta portando buoni frutti; bene cosi. Un grande
augurio di un buon proseguimento a tutti. Se
durante lanno ci sono stati degli ottimi momenti
conviviali oltre al calcio, che dire della giornata
di chiusura che si svolta domenica 24 maggio
scorso: oltre 75 persone tra giocatori, famigliari
e dirigenti hanno condiviso la festa di fine stagione per tutto il giorno. Lo sponsor e Guerrino
e Sandra ci hanno fatto una sorpresa portando
una grande torta a forma di campo sportivo con
al centro la foto della squadra... che giornata!
Adesso il meritato riposo e poi si ripartir a fine
agosto. Un grazie di cuore alla societ e a tutti
quelli che spesso non si vedono in prima fila, e
sono tanti, ma che con il loro grosso contributo
fanno si che si possano fare al meglio tutte queste cose; non cito nomi altrimenti scordo qualcuno, ma loro lo sanno... grazie e mandi.

CRONACA IN BRICIOLE
GENNAIO

Come ogni anno alla vigilia dellEpifania si accendono i fal: alle 16.15 in Casa di Riposo e poi intorno alle
ore 20.00 presso al famiglia Pellegrini e nei pressi della
Chiesa di San Marco. Bruciati i fal poi si trascorrono
momenti di festa con la Pinsa, il vin brul, musetto
polenta e altro.
Domenica 11 alla messa delle ore 11.15 anima i canti il
coro di Alvisopoli (frazione di Fossalta di Portogruaro)
diretto dal Maestro Natalino Zoccolan, il maestro che
spesso accompagna con lorgano i funerali nella nostra
chiesa. Il coro si ferma al centro comunitario per il pranzo e un momento conviviale.
Domenica 18 nel pomeriggio premiazione del concorso presepi. Hanno partecipato pi di una ottantina di
ragazzi. La mostra dei presepi rimasta aperta per tutto
il tempo del Natale ha avuto un grande successo: ogni
bambino doveva realizzare un presepe su un pannello
di 50 centimetri quadrati con qualsiasi tipo di materiale.
Non mancata la fantasia e la creativit. Complimenti
vivissimi ai ragazzi e ai loro genitori!

FEBBRAIO

Domenica 1 febbraio GIORNATA PER LA VITA, come


ogni anno alla messa delle 11.15 vengono invitate le
famiglie che hanno celebrato il Battesimo lanno precedente.
Nel pomeriggio iniziano le Domeniche Insieme per i

ragazzi con la proiezione di un film.


Mercoled 11 Giornata Mondiale del Malato ore 15.30
messa in Casa di Riposo presieduta da Mons. Basilio
Danelon.
Sabato 14 carnevale per i ragazzi al centro comunitario.
Domenica 15 alla messa delle 11.15 celebrazione degli
anniversari di Matrimonio.

Comunit Viva

MARZO

18

Sabato 7 marzo inizia in seminario il corso per i nuovi Ministri Straordinari della Comunione. Riceveranno
dal Vescovo il Patentino per questo servizio: Pagura
Lily, Pagura Gianna, Sartori Marina, Mior Barbara che si
aggiungono agli attuali Ministri: Martel Lucia (referente),
Gasparini Roberto, Mirella Ius. In una domenica allinizio
del prossimo anno pastorale i nuovi Ministri saranno
presentati alla comunit e inizieranno il loro servizio per
gli anziani e gli ammalati.
Domenica 8 marzo Gita al Palaghiaccio di Claut con i
ragazzi del catechismo: siamo pi di ottanta. Al rientro
sosta a Maniago per un gelato. Riusciamo a vedere anche
i carri allegorici dellormai mitico carnevale di Maniagoa
causa della pioggia nelle domeniche precedenti la sfilata
dei carri viene rimandato a questa domenica. E la terza
domenica di quaresima!
Gioved 12 marzo pizza con le Donne del Tempio: una
occasione speciale per ringraziare tutte le signore che
si prestano volontariamente per la pulizia della chiesa e
laddobbo dei fiori e altri servizi per la comunit. Se qualche signora che ne avesse la possibilit volesse aggiungersi al gruppo non solo sempre ben accolta ma ogni
anno c sempre bisogno di qualche aiuto in pi.
Gioved 19 quinto appuntamento con la LETTURA
CONTINUATA DELLA PAROLA DI DIO accompagnata
dai canti del Coro SantAndrea: dopo lascolto di anno in
anno dei quattro vangeli negli anni precedenti questanno stata letta met del libro degli Atti degli Apostoli.
Domenica 22 marzo Nel pomeriggio Prima Confessione
per 20 bambini di terza elementare.

APRILE

Per le celebrazioni della Settimana Santa e della Pasqua


presente in parrocchia per un aiuto nelle molteplici
liturgie don Ettore Aprilis cappellano del Policlinico San
Giorgio di Pordenone.
Domenica 26 inaugurazione presso la vecchia sede del
CRAL di una sala di incontro per anziani ad opera dellassociazione AUSER e di alcuni amici volontari che hanno
rimesso a nuovo il locale. Tra le tante persone presenti
allinaugurazione ci sono il presidente provinciale dellAuser, il sindaco e il parroco.

MAGGIO

Ogni sera del mese di maggio si recita il Rosario nei


cortili e nelle case di una quindicina di famiglie della
comunit.
Domenica 10 Festa della Prima Comunione per 17
bambini della nostra comunit. La Prima Comunione e
sempre, per genitori e bambini, un momento atteso con
trepidazione e vissuto con tanta commozione e tanta
gioia. Certo, ogni domenica Ges ci aspetta per donarci
la sua Parola e il suo amore nella celebrazione eucaristica,
sarebbe bello fossimo sempre in tanti ma non succede
cosisperiamo meglio in futuro. Il sabato successivo i
bambini hanno fatto visita agli anziani della Casa di Riposo
portando loro tanta gioiosa festosit.
Domenica 24 solennit di Pentecoste. Messa solenne alle
11,15 con la benedizione del pane dello Spirito Santo. Nel
pomeriggio 4^ edizione del Concerto di Pentecoste offerto dal nostro Coro SantAndrea e dal Quartetto a plettro
Citt di Udine diretto da dal Maestro Dino Zimolo.

Luned 25 Veglia di Pentecoste alla quale sono invitati i


fedeli della vecchia Forania di Valvasone.
Sabato 30 nella cattedrale di Concordia viene ordinato
sacerdote Don Andrea Ormenese.
Domenica 31 conclusione dellanno catechistico: messa
alle ore 18.00 e poi cena e cerchio attorno al fuoco con la
presentazione delle attivit estive
per i ragazzi e i giovani. Presso la
Madonuta chiusura del mese di
maggio con il rosario.
Nel mese di maggio vengono
sostituiti i motori e le parti elettro-meccaniche delle campane
perch ormai vetusti e usurati. A
fronte di una spesa di 2.909,70 le
offerte dei parrocchiani sono state
di 2.940,00.

GIUGNO

Marted 2 giugno gita delle Donne del Tempio a


Marano con giro in motonave allinterno della laguna. E
stata una gita indimenticabile che ha soddisfatto tutti i
partecipanti.
Domenica 7 solennit del Corpus Domini, presiede la
celebrazione eucaristica e la processione don Andrea
Ormenese nella prima domenica dopo la sua ordinazione. E stata una celebrazione molto commovente:
Don Andrea ci ha ringraziati per i due anni trascorsi nella
nostra comunit e noi lo abbiamo ringraziato per il dono
di essere prete.
Dal 15 al 17 una decina di animatori partecipa al corso per
animatori del Grest allistituto Bearzi di Udine organizzato
dai salesiani per tutto il triveneto. Gli animatori rientrano a
casa carichi ed entusiasti pronti per una nuova avventura.
Marted 23 nel duomo di San Marco di Pordenone il
vescovo presenta il nuovo Piano Pastorale per il prossimo
anno dal titolo: Ges volto della misericordia del Padre.
Il 29 giugno inizia il FORTISSIMO GREST dal titolo Kaleidos: un viaggio alla ricerca della bellezza che ognuno
porta dentro di s. Sono iscritti 91 bambini guidati dal 46
animatori giovani e aiuto-animatori e 6 genitori.
Nel mese di giugno alcuni genitori molto volenterosi e attenti al mondo dei ragazzi ridipingono le porte del nostro
campetto da calcio e vi mettono le nuove reti. Che dire
un grandissimo grazie!

Famiglia Pillon 20, NN 50, Michieli Teresa 10, NN 50, Ius Roberto 90, De Carli Angelina 40, in memoria Pagura Emilio 40, NN 70, Cavalsi Bruno e Giuseppe 100, NN 20, NN 100, NN 50, NN 20, NN 300,
NN 50, NN 50, pro caldaia canonica 50, in memoria Quattrin Valerio 100, NN 60, NN 15, Club Alcolisti
in trattamento 250, in memoria Morson Sabina 100, Falegnameria Pellegrini 50, Battesimo Bomben
Alessandro 100, Battesimo Tramontin Cristian 80, in memoria Morson Sabina 50, la moglie in memoria
Ornella Germano 100, I fratelli in memoria Ornella Germano 100, pro Madonna di Lourdes 20, Filippuzzi
Rita 5, NN 30, in memoria Campagna Roberto 50, in memoria Cantarutti Luigia 100, Cordon 250, NN
55, NN 30, Auser 150, in memoria Ius Giovanni 350, NN 50, Battesimo Bozzetto Carolina 150, NN 200,
NN 50, NN 40, NN 40, CIQUM 240, in memoria Verardo Romano 200, Donne del Tempio 8, NN 30, NN
50, NN 50, NN 10, Moras Nicola 20, contributo Cordon per infissi 280, Battesimo Serafin Chiara 150, Pizzato Sergio 50, Pantarotto Maria 50, Comunione anziani 90, Mariutti Bruna 20, Bailot 30, Barabas Maria
20, dagli ammalati 50, NN 25, in memoria Lorenzon Aurelio 100, festa San Marco 50, NN 20, Battesimo
Bagnarol Alessio 100, NN 30, in memoria Ius Felice 100, Battesimo Michieli Daniele 100, in onore Madonna delle Grazie 20, in onore Madonna di Fatima 20, Borean Olga 20, Genitori Prima Comunione pro
attivit del Catechismo 325, in memoria Squizzato Tedesco Ida 50, NN 20, in memoria Lorenzon Aurelio
50, Breda Ludovico 20, NN 10, NN 50, NN 30, Real Castellana 45, in memoria Lorusso Gennaro 100,
sposi Pizzato Sara e Stefano per attivit giovanili 150, Battesimo Pagura Giorgio 50, per pulitura due
lampade in Chiesa 500, NN 30, NN 30, in memoria Malfante Severina 150, in memoria Curto Romeo
200, Battesimo Piccinin Luca 100, NN 20, Gruppo ballo 80, Battesimo Pantarotto Luca 50, in memoria
Vendramin Ferruccio 400, Martin 20, in memoria Caldarola Giovanni 100, Sposi Giust Denis e Pagura
Giorgia 100, in memoria Ornella Doviglia 500, Benedizione Famiglie 2.510.
PRO CAMPANE
NN 100, NN 150, NN 100, NN 50, NN 50, NN 50, NN 50, NN 90, NN 500, NN 140, NN 200, NN 50, NN 50
NN 500, NN 500, NN 50, Pagura Raffaella 50, Santin Olimpia 30, NN 50, NN 50, NN 30, NN 50, NN 50.
OFFERTE BOLLETTINO
Ornella G. Pagura L. Zanchetta R. 100, Ius Lia 50, NN 30, NN 50, Del Rizzo Gabriella e Pietro 50, Pagura
Dorino 40, Pitton Assunta (Australia) 35, famiglia Marchi 30, NN 50, Del Rizzo Luciano 20, NN 50, NN 50,
NN 5, NN 200, NN 40, NN 10, NN 20, NN 40, Pitton Luigi e Anna (Australia) 50, Sartor Adele 30, Filippuzzi Rita 10, Ius Loris 50, Zanet Severino (Canada) 60, NN 10, Borean Maria (Australia) 30, NN 30, NN
50, NN 50, Martin Angelo e Adele (Canada) 35,65.

Per chi volesse inviare direttamente le proprie offerte, tramite Bonifico bancario
e senza uso di contante, forniamo di seguito le coordinate bancarie:
IT58 S063 4065 0600 7404 042488W
Importante: indicare sempre la causale del versamento (pro Chiesa, pro Bollettino
ecc.) e la eventuale volont di anonimato, nella pubblicazione su questo Bollettino.

NOTE DELLA REDAZIONE


NUOVO SERVIZIO VIA COMPUTER
Chi volesse ricevere Comunit viva in formato elettronico (PDF) sulla propria casella di
posta elettronica, pregato di farne richiesta fornendo il proprio indirizzo al:
Parroco don Ugo Gaspardo: tel. 0434 97241 - email: parrocchiacastions2011@gmail.com
INFORMIAMO
inoltre che gi possibile leggere e scaricare sul proprio computer Comunit viva visitando il sito: www.acastions.it
INVITO
Coloro che desiderano pubblicare alcuni eventi che possono interessare la vita di comunit
(es. matrimoni fuori parrocchia, lauree, ecc.) lo facciano presente.

Comunit Viva

OFFERTE PARROCCHIA

19

DEFUNTI

SABINA MORSON
in Scodeller
di anni 43
il 10 gennaio 2015

ROBERTO
CAMPAGNA
di anni 65
il 27 gennaio 2015

GIANFRANCO
POLESEL
di anni 65
il 28 gennaio 2015

GERMANO
ORNELLA
di anni 76
il 2 febbraio 2015

CARMELA
SASANELLI
di anni 88
il 13 febbraio 2015

GIOVANNI IUS
(Gianni)
di anni 79
il 19 febbraio 2015

Anagrafe
Parrocchiale
gennaio - giugno 2015

ROMANO
VERARDO
di anni 97
il 10 marzo 2015

CLAUDIO BOREAN
di anni 67
il 12 marzo 2015

AURELIO
LORENZON
di anni 91
il 16 aprile 2015

FELICE IUS
di anni 85
il 24 aprile 2015

Battesimi
TRAMONTIN CHRISTIAN
di Daniele e Bettello Loretta
01.02.2015

SEVERINA
MALFANTE
di anni 97
il 4 maggio 2015

GENNARO
LORUSSO
di anni 92
il 18 maggio 2015

ALBERTO
QUATTRIN
di anni 95
il 23 maggio 2015

ROMANO CURTO
di anni 76
l8 giugno 2015

BOZZETTO CAROLINA
di Angelo e Delli Zotti Silvia
01.03.2015
MICHIELI DANIELE
di Paolo e Silan Luisa
01.03.2015
SERAFIN CHIARA
di Janusz e Jolanta
06.04.2015
BAGNAROL ALESSIO
di Luca e Gentile Rosa
26.04.2015

GIOVANNI
CALDAROLA
di anni 74
il 13 giugno 2015

PASQUALE
GALLO
di anni 87
il 15 giugno 2015

FERRUCCIO
VENDRAMIN
di anni 75
il 16 giugno 2015

ANTONIO POLLONI
di anni 83
il 24 giugno 2015

PAGURA GIORGIO
di Andrea e Zava Barbara
24.05.2015
PANTAROTTO LUCA
di Franco e Alina
14.06.2015

anniversari
DOVIGLIA
ORNELLA
di anni 87
il 27 giugno 2015

ADELE SARTOR
Ved. Mazza
di anni 94
il 22 maggio 2015
a Tirano (SO)

PICCININ LUCA - ANGELO


di Stefano e Michieli Sara
14.06.2015

matrimoni
ROBERTO BOREAN
A ricordo a 10
anni dalla tragica
scomparsa
25 giugno 2005
25 giugno 2015

NOVELLO STEFANO e PIZZATO SARA


16.05.2015
GIUST DENIS e PAGURA GIORGIA
06.06.2015

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