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Le fasce, sistema recettore sensibile nella vita quotidiana, sono sede di numerose tensioni la cui origine pu
essere:
-
traumatica
cattiva postura
chirurgicale (cicatrici,aderenze)
ostetrica
infiammatoria
accidentale
falsi movimenti
stress
queste aggressioni provocano una modifica biochimica allinterno del tessuto connettivo traducendosi, cos
come abbiamo visto, per modificazione delle propriet viscoelastiche, queste stesse allorigine di
modificazioni della struttura: densificazione ed orientamento delle fibre di collagene che segue le linee di
forza, perdita di elasticit tissutale. Tutti questi disturbi al livello delle fasce saranno allorigine di
acmbimenti palpabili, quantificabili qualche volta visibili.
Lo scopo del test fasciale dunque quello di indagare grazie allestrema sensibilit delle nostre mani i diversi
problemi apparsi al livello dei tessuti al fine di apportare, in un secondo momento, una risposta terapeutica
efficace.
comprenderle.
Noi abbiamo parlato di una memoria delle fasce, che consiste nel registrare allinterno del tessuto
connettivo limpronta dei diversi traumi, su tutti i livelli, subiti dallindividuo. Il nostro scopo quello
indagare su questa impronta e se possibile eliminarla o almeno attenuarla.
Le fasce abbiamo visto sono dotate di un meccanismo di contrazione generate dal meccanismo
dinnervazione oltre che dalla fase embriologica. Questo meccanismo ha indotto un micro movimento
perpetuo la cui frequenza labbiamo delimitata tra gli 8 e 14 periodi per minuto. Ma le fasce giocano anche
un ruolo di corde e di pulegge per trasmettere la motricit. Ci ci porta a descrivere due modalit di test:
-
i test dascolto
i test di mobilit
questi due test non sono in opposizione. Il test dascolto infatti anche un test di mobilit, ma nella sua
espressione pi sottile manifestata tramite un micro movimento, non indotto e non visibile ma sentito.
Il test di mobilit come lo indica il nome indica uno spostamento indotto molto pi importante, visibile, con
messa in tensione.
1) il contatto manuale
dato che dobbiamo testare movimenti dellordine di alcuni micron, evidente che il minimo granello di
sabbia pu falsificare il test. In primo luogo evitare di avere le mani fredde per non scatenare un riflesso di
difesa. La mano deve essere collocata in modo piatto sulla zona da individuare e stabilire il pi ampio
contatto con i tessuti del paziente; ci per due ragioni principali:
-
quanto pi la superficie di contatto grande, tanto pi grande sar il numero di recettori che ci daranno
informazioni
Bisogna evitare ad ogni costo un contatto con la punta delle dita, poich i tessuti sono di una sensibilit
estrema. Se la palpazione aggressiva, otterremo un silenzio da parte loro, poich essi reagiranno con uno
spasmo riflesso e molto spesso basta poco per scatenare questo ultimo.
B- I TEST DASCOLTO
Essi hanno per scopo di rivelarci unanomalia allinterno dei tessuti molli. Unanomalia pu definirsi solo in
rapporto alla normalit cercheremo; dunque di definire, per quanto possibile, la normalit.
1) la normalit
essa comprende diversi parametri che la mano deve registrare spontaneamente:
-
la temperatura dei tessuti; bench la pelle possa avere delle differenze di temperatura a seconda delle
zone considerate, essa deve essere compresa in un range normale perch si possa paragonare con unaltra
zona del corpo.
Spesso ci capiter di constatare un aumento di temperatura al di sopra del valore normale che tradurr una
reazione sottostante. Pu accadere anche che ci troviamo al di sotto di tale soglia; tale eventualit si riscontra
spesso in corrispondenza di piedi e mani
-
la consistenza dei tessuti; essi devono essere morbidi, piacevoli al tatto, lasciarsi facilmente comprimere,
possedere unelasticit e non essere n troppo tesi n troppo flaccidi. Tale elasticit varier in rapporto
alla fasce considerate.
Il movimento dei tessuti; sebbene alcuni tessuti abbiano una direzione di movimento preferita , come
vedremo pi in l, possiamo considerare la normalit di un tessuto se il suo movimento armonico in tutti
i piani dello spazio. Quando si poggia la mano sul tessuto dobbiamo avere la sensazione di un
galleggiamento su tutti i piani come se posassimo la mano su un corpo fluttuante sullacqua. Nessuna
direzione deve essere privilegiata rispetto ad unaltra e se si realizza un micro spostamento attivo, i
tessuti sottostanti devono seguire senza alcuna restrizione
Il ritmo dei tessuti; abbiamo detto che i tessuti sono la sede di un movimento ritmico la cui periodicit
varia da 8 a 14 cicli per minuto. Tutti i valori trovandosi al disopra o al di sotto di tale range saranno
considerati nella maggior parte dei casi anomali. Ricordiamo che alcuni pazienti possono essere al di
fuori ti tali valori senza per questo entrare nella normalit.
il terapeuta si posiziona dietro al paziente, e poggia delicatamente la mano piatta sulla testa del paziente,
senza fare compressione. Spesso constatiamo un movimento del corpo in flessione anteriore, anterolaterale o posteriore. Il fatto di aver creato un punto fisso sul cranio creer una coppia tra il suolo e la
testa e le fasce comprese tra questi due punti potranno mettersi in movimento, se si ha un punto di
fissazione. per questa ragione che appariranno delle inclinazioni completamente involontarie, poich
il punto di fissazione costituir un punto di focalizzazione delle tensioni che a loro volta trascineranno
una flessione del corpo verso questo punto. Ci permette di notare che un problema pu esistere nel
quadrante in cui si situa, ben inteso che da questo solo test non possibile trarre una diagnosi formale.
Infatti esso illustra bene la dinamica delle fasce nella meccanica generale del corpo. Nelle persone
depresse le fasce in generale sono implicate; bisogna essere vigili con questi pazienti poich hanno la
tendenza a cadere in dietro.
ginocchio: una mano in corrispondenza delle tuberosit tibilai (fig 88) laltra sulla parte inferiore del
femore ad esclusione della rotula. In condizione di normalit si sentir una libert di movimento nella
traslazione laterale, superiore, inferiore, cos come nelle rotazioni, con una predominanza di queste.
la mano cefalica registrer un movimento di rotazione interno ed esterno con predominanza con
predominanza della rotazione interna,
Porre una mano bene a piatto sulla faccia antero laterale della parte inferiore della coscia.
Si registrer un movimento generale dellarto inferiore con predominanza della rotazione esterna, in effetti le
fasce sono nel loro insieme pi spesse e resistenti nella parte antero esterna.
Lascolto si far in maniera bilaterale.
4) ascolto degli arti superiori
come abbiamo gi detto, lascolto tissulare dellarto superiore sar nettamente pi delicato di quanto fatto
sullarto inferiore, risulter impossibile in alcuni casi. Questo segmento ha la particolarit come di essere
avvitato al resto del corpo. Se mettiamo la nostra mano sul dorso del mano del paziente in condizione di
normalit lindicazione di motilit minore che nellarto inferiore, risulter la stessa cosa per lascolto
segmentario.
a) Ascolto braccio, avan-braccio (fig 91)
-
una mano sulla faccia antero-esterna del braccio al di sotto della V deltoidea
laltra mano al di sotto della plica del gomito sui muscoli epicondiloidei
La mano prende contatto sulla parte inferiore dellomero in corrispondenza dellarticolazione del gomito
ci dovuto ai potenti pettorali e alle loro fasce che sollecitano larto superiore in rotazione interna?
Abbiamo gi segnalato la tendenza naturale dellarto superiore in rotazione interna. Sembra dunque che
le mani ampiamente aperte saranno collocate sulle parti laterali del torace,
la mano sar il pi possibile a contatto con i tessuti come una ventosa; a partire da questo momento la
motilit delle fasce sottostanti e dello sterno potr essere facilmente rilevata. Bisogna immaginarsi lo
sterno come un sacro rovesciato. Un micro spostamento della mano potr far viaggiare lo sterno in
tutti i piani dello spazio e ci permetter di localizzare molto facilmente il punto di restrizione.
pone i due pollici sul bordo anteriore dei trapezi vicino alla trasversa di C7
la mano aperta riposa sul domo pleurico, sulle clavicole e sul moncone della spalla.
I pollici registreranno le restrizioni intorno alla prima costa. Le mani quelle relative alle inserzioni fasciali
intorno alla clavicola, cos come le eventuali tensioni periarticolari. frequente notare un leggero squilibrio
tra la destra e la sinistra, nel destrimane il complesso spalla clavicola destra ha una tendenza ad orientarsi in
avanti e verso linterno. Nel mancino lopposto. Se questa tendenza molto evidente, avremo una
disfunzione.
La mano ingloba il sacro, facendo effetto ventosa con il tallone in corrispondenza degli angoli inferiori
del sacro.
In caso di disfunzione:
-
se le dita della mano sono attirate cefalicamente il problema si situa probabilmente in corrispondenza
della cerniera lombo sacrale o della fascia lombare.
Se il tallone della mano attratto caudalmente, la disfunzione potr risiedere in corrispondenza del
coccige o del grande legamento sacroischiatico.
Se la mano ha tendenza ad infossarsi tra gli iliaci, bisogner pensare a restrizioni riguardanti il piccolo
bacino.
Se la mano attratta lateralmente, la restrizione potr essere dorigine sacro iliaca, del piccolo legamento
sacroischiatico o addirittura dellanca e pelvitrocanterici.
Se il tallone della mano attratto verso il tavolino e in modo cefalico, bisogner pensare ad una tensione
anormale al livello della dura madre.
le mani sono poste bilateralmente rispetto allasse vertebrale oppure una sola mano ingloba il rachide e le
parti laterali
la motilit difficile da apprendere nella regione dorsale bassa. Infatti a questo livello avremo una
risposta in caso di una distorsione
le due mani saranno posizionate sulle scapole. Molto rapidamente si percepir un movimento di queste
come se fluttuassero sulla gabbia toracica. Linterposizione delle scapole rispetto al torace sembra
costituire un amplificatore del movimento. In caso di distorsione la scapola sar attratta in modo
particolare verso la zona in restrizione.
membrane intracraniche
meningi rachidee
la posizione del test sar in decubito supino qualunque sia lasse testato.
a) le membrane intracraniche
non abbiamo affatto intenzione di descrivere le tecniche craniche. Pensiamo che la tecnica a cinque dita sia
molto adatta ad un ascolto cranico generale. In caso di distorsione, pu essere completato da una tecnica
falce tentorio del cervelletto.
-
loccipite riposa sul palmo della mano sinistra con i pollici e lanulare diretti lateralmente come per
avvolgere la tenda del cervelletto
laltra mano messa sulla volta cranica con il medio che indica lasse sagittale della falce del cervello.
Una delle difficolt di percepire le membrane intracraniche dovuta allinterposizione tra la mano e le
membrane aponeurotiche esocraniche e di tutto il piano osseo.
Abbiamo visto che linterno del cranio in relazione con lesterno e viceversa, un parametro pu dunque
influenzare laltro sar necessario per un ascolto intracranico proiettarsi allinterno del cranio.
b) le membrane esocraniche e i loro prolungamenti
la posizione la stessa di quella vista in precedenza. evidente che le aponeurosi esterne possono essere in
restrizione. Non bisogner dunque trascurarle e in caso di tensione superficiale, sar necessario cercare il
la presa sar sotto occipitale con le dita poste le une sulle altre in V molto aperta
aumentare leggermente tale trazione per scendere progressivamente fino al livello sacrale. La dura madre
prende dei soliti attacchi al livello di C2 C3 ma con lintermediario di prolungamenti radicolari prende
anche dei soliti attacchi al livello dei fori di coniugazione bilateralmente. Questi attacchi non sono
teorici; la dura madre solidamente ancorata al periostio vertebrale che costituisce cos un mezzo di
protezione midollare e delle radici intrarachidee. Abbiamo potuto verificare la loro solidit sul maiale
dove per disinserile bisogna applicare una forza importante. Nella normalit una leggera trazione sulla
dura madre non avr risposta affermativa positiva. Questa inestensibile; in corrispondenza di ogni
fissazione sar possibile avvertirla poich non sara pi libera nel suo condotto osseo. Con una certa
pratica abbastanza facile diagnosticare le restrizioni sia in maniera scaglionata che lateralmente.
il punto di partenza di questo asse al livello del bordo esterno del foro occipitale. Quando il potere
frenante dei diversi elementi posti lungo il suo percorso verr oltrepassato, ogni restrizione si
ripercuoter su qualunque punto del suo tragitto alla base del cranio.
Per lascolto di questo asse la presa la stessa che per lasse duramerico; dirigeremo i pollici verso
langolo mandibolare
Il test dascolto completamente passivo e si realizza con tutta la superficie della mano.
Il test palpatorio si far con il polpastrello delle dita e implicher una pressione pi o meno accentuata
seguendo la zona da testare.
Prima di andare oltre apriamo una parentesi:
necessario, prima di porre la mano sul paziente, osservare la zona da testare, poich losservazione fonte
di informazioni molto utili; colore e stato della pelle (fine, spessa, presenza di macchie, tumefazioni, ecc.).
Al livello della linea alba ,per esempio, se constatiamo una deviazione laterale di questa con una curva di
piccola ampiezza, questa segner un problema nel quadrante corrispondente alla deviazione.
1. cambiamenti di struttura
saranno constatate, al livello della pelle, fasce sottostanti secondo una cronologia che va dalla superficie alla
profondit.
a) al livello della pelle
una pelle normale deve essere liscia regolare ed elastica. In caso di cambiamenti potr sembrare:
indurita
infiltrata
edematosa.
In tal caso saranno constatati al livello dellelasticit con diminuzione o perdita di questa. In questi casi sar
impossibile creare una plica cutanea mentre in altri, si constater una durata anormale della scomparsa di
questa plica che si traduce con unalterazione dei legami transversali.
b) al livello delle fasce sottostanti
le fasce sottostanti al rivestimento cutaneo devono essere percepite come delle strutture dotate di una certa
fermezza; essa varia di consistenza a seconda delle zone considerate, infatti si passa da zone facilmente
comprimibili ,come le fasce intorno al collo, a delle zone dalla resistenza pi forte come al livello di
inserzione delle fasce, dei legamenti o di alcuni meso.
In linea di massima una fascia funzionale pu presentare delle ondulazioni oppure no ed costituita da
strisce parallele orientate verso lo stesso senso. Al momento della distorsione va ad alterare le propriet
viscoelastiche, modificado in tal modo le sensazioni palpatorie.
La perdita di elasticit costituir un fastidio alla palpazione, che, risalir lungo la fascia tesa in maniera
anomala e necessiter di una forza pi grande per penetrare in profondit.
I mutamenti delle fibre di collagene metteranno in evidenza allinterno della fascia:
B- TESTS DI MOBILITA
I test di mobilit seguono in modo naturale i tests palpatori. Essi sono strettamente connessi.
1) scopo del test
di mettere in evidenza una perturbazione della mobilit sia al livello della pelle, di un legamento, di un
viscere che di una articolazione. Ha lo scopo di confermare il test di ascolto.
Dato che si pu applicare in qualsiasi parte del corpo, esso richiede una conoscenza dellanatomia molto
avanzata. Pi le nostre conoscenze anatomiche palpatorie sono complete e pi preciso sar il test di mobilit
pi efficace sar il trattamento che ne deriver.
Il test di mobilit si far seguendo due modalit:
a gran leva
segmentario
Il paziente in decubito supino, arto inferiore piegato, il piede poggiato sul lettino.
- on il polpastrello dei due pollici, testare dal basso verso lalto lo spazio osteo-muscolare della loggia
anteroesterna.
-Con il polpastrello delle dita testare inseguito lo spazio osteo-muscolare posteriore.
In caso di fissazione molto difficile far penetrare le dita in profondit causando dolore al paziente.
Questo test pu essere molto utile in seguito a postumi di nevralgia dello sciatico, frattura, strappi muscolari
o di dolori del polpaccio.
B14 la fascia del nervo sciatico (fig 106-106bis)
Il nervo sciatico qualunque sia il suo modo di separazione circondato da una fascia che laccompagna in
tutta la sua lunghezza. In condizione di normalit, il nervo sciatico non avvertito al momento di una
palpazione profonda. In caso contrario ne risulta una patologia.
- Il paziente in decupito prono
- Il terapeuta si colloca al lato del paziente.
Cominciare la palpazione approssimativamente sotto la plica glutea.
Lasso del nervo sciatico lasse longitudinale della coscia cio il piano di clivaggio tra il bicipite da una
parte e semimembranoso e semitendinoso dallaltra.
- penetrare progressivamente con il polpastrello delle dita in profondit poi mobilizzare i piani profondi
seguendo un asse longitudinale e trasversale.
- Scendere progressivamente fino al cavo popliteo poi fino al tendine di Achille passando tra i due gemelli.
A questo livello a volte utile mettere la gamba in leggera flessione.
In caso di patologia del nervo sciatico la mobilizzazione dei piani profondi difficile e dolorosa.
- collocarsi lateralmente al paziente, poi poggiare le due mani piatte sulle scapole.
- Mobilizzarle in seguito in tutte le direzioni per testare lo scivolamento dei punti sottoscapolari.
- Testare in seguito con il polpastrello la zona sovraspinosa e sottospinosa.
Al livello del sottospinoso troveremo delle zone di tensione dolorosa situate tra i fasci muscolari in direzione
orizzontale.
Quando dobbiamo testare una zona qualunque del corpo, buona regola seguire una certa cronologia per
ottimizzare le informazioni.
-
prima di tutto bisogna saper osservare e ,come abbiamo gi detto, ci pu rivelarsi molto istruttivo.
In seguito fare il test di motilit che permette a sua volta di rassicurare il soggetto e di entrare ion
contatto con i suoi tessuti.
Ci teniamo a ribadire che sarebbe pericoloso accontentarsi di un solo parametro. La diagnosi osteopatica
deve essere una diagnosi di convergenza, e deve cercare di accomunare il massimo di informazioni cliniche,
radiologiche, biologiche, test dascolto, di mobilit, per poi affermare con il minimo di possibilit di errore
lorigine del dolore del paziente.