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PRESENTA
:
DISPENSA
DI
SCIENZA
DELLE
FINANZE
Seconda
Prova
Parziale
Fonte:
Elementi
di
scienza
delle
finanze
a
cura
Roberto
Artoni,
ed.
Il
mulino
2012
1. Introduzione
Per
quanto
riguarda
il
sistema
sanitario,
ricordiamo
2
caratteristiche
essenziali
:
I
consumatori
hanno
solo
una
limitata
conoscenza
dei
beni
e
servizi
che
acquistano
quando
devono
tutelare
il
loro
benessere
fisico,
dunque
le
loro
decisioni
sono
spesso
influenzate
dai
venditori
dei
servizi
sanitari.
Questa
la
ragione
per
cui
il
sistema
regolamentato.
Laccesso
alle
cure
mediche
deve
essere
fruibile
da
tutti,
indipendentemente
dal
reddito
della
persona.
Questa
la
ragione
per
cui
il
beneficiario
finale
del
servizio
sanitario
paga,
al
momento
della
prestazione,
solo
una
frazione
limitata
del
costo,
poich
operano
i
sistemi
assicurativi
privati
(
sostenuti
con
i
premi
)
o
i
meccanismi
pubblici
di
finanziamento
(
sostenuti
con
le
imposte
).
Da
qui
individuiamo
dunque
2
modelli
di
sistema
sanitario
:
Il
modello
privato,
che
si
fonda
su
un
meccanismo
assicurativo,
e
il
modello
pubblico,
che
si
basa
su
un
meccanismo
di
finanziamento
obbligatorio.
Nella
realta
pero
questi
2
modelli
si
mischiano
poich
nei
sistemi
sanitari
troviamo
elementi
dei
due
modelli.
Lintervento
pubblico
serve
a
:
Regolare
laccesso
alle
prestazioni
sanitarie
Controllare
il
funzionamento
del
mercato
assicurativo
Integrare
il
modello
privato
con
interventi
riguardo
particolari
categorie
della
popolazione
Permettere
a
tutti
di
fruire
del
servizio
in
strutture
di
cura
pubbliche
Consentire
forme
di
concorrenza
fra
strutture
private
e
pubbliche
I
paesi
piu
ricchi,
oltre
a
destinare
alla
sanita
una
quota
piu
elevata
di
risorse,
sono
anche
caratterizzati
da
indici
sanitari
migliori
di
quelli
dei
paesi
in
via
di
sviluppo.
Difatti,
la
speranza
di
vita
notevolmente
migliore,
anche
se
questo
intende
uneta
media
piu
avanzata
e
dunque
un
piu
alto
livello
di
spesa.
2. La
regolazione
Lo
Stato
interviene
come
regolatore
del
sistema
sanitario.
Questo
intervento
dovuto
al
venir
meno
della
simmetria
informativa.
Si
ha
asimmetria
informativa
quando
non
tutta
linformazione
rilevante
condivisa
fra
i
partecipanti
al
processo
economico
:
alcuni
agenti
hanno
a
disposizione
maggiore
informazione
rispetto
ad
altri.
E
si
sa
anche
che,
la
presenza
di
asimmetria
informativa,
impedisce
il
corretto
funzionamento
del
meccanismo
di
mercato.
La
presenza
di
asimmetria
informativa
spiega
il
fatto
che
laccesso
alla
professione
medica
riservato
a
chi
ha
raggiunto
una
particolare
qualifica.
Il
paziente
non
ha
la
competenza
tecnica
per
valutare
la
qualita
delle
prestazioni
offerte,
ed
per
questo
che
il
paziente
in
condizioni
di
inferiorita
rispetto
al
dottore,
che
puo
influenzare
le
sue
scelte.
In
Italia,
lo
Stato
regola
appunto
lattivita
delle
scuole
mediche
e
paramediche,
controllando
landamento
e
il
rispetto
delle
regole
negli
albi
professionali
.
La
ragione
di
una
regolazione
tanto
severa
deriva
dal
fatto
che
gravi
conseguenze
possono
derivare
da
un
inadeguato
trattamento
terapeutico.
da
sottolineare
pero
che
i
medici
stessi
sono
vittime
di
asimmetria
informativa
nel
momento
in
cui
vengono
introdotti
nuovi
farmaci.
Per
questo
motivo,
prima
di
prescrivere
un
medicinale,
egli
deve
aver
superato
il
periodo
di
sperimentazione.
Riassumendo
:
Finora
abbiamo
preso
in
considerazione
che
le
imprese
di
assicurazione:
Neutrali
al
rischio
assicurando
un
numero
elevato
di
individui
lassicuratore
in
grado
di
ridurre
il
rischio
medio
Rischi
indipendenti
Concorrenza
perfetta
dato
che
a
parit
di
coperture
il
consumatore
sceglier
il
contratto
con
premio
minore,
il
valore
di
p
tale
da
azzerare
i
profitti
attesi.
Assenza
di
costi
di
amministrazione
Omogeneit
della
popolazione
(assunzione
implicita)
Se
queste
condizioni
valgono,
l'equilibrio
Pareto
Ottimo.
Questa
situazione
ottimale
pu
grossolanamente
essere
considerata
come
l'equivalente
di
un
primo
teorema
del
benessere.
Come
in
quel
caso,
le
condizioni
spesso
non
sono
verificate
nella
vita
reale,
giustificando
l'intervento
pubblico.
4. I
limiti
del
mercato
assicurativo
4.1. Rischi
non
indipendenti
La
prima
ipotesi
messa
in
discussione
lindipendenza
dei
rischi.
Normalmente,
per
ogni
malato
ogni
anno
c
un
certo
numero
di
persone
che
paga
il
premio
ma
non
si
ammala.
Sui
grandi
numeri,
questa
relazione
vale
con
un
certa
regolarita
se
I
rischi
sono
indipendenti.
Se
I
rischi
sono
correlate
invece,
piu
persone
si
ammaleranno
allo
stesso
tempo,
riducendo
il
numero
dei
sani
e
dunque
i
profitti.
In
una
situazione
di
rischi
fortemente
correlate,
la
variabilita
dei
profitti
attesi
molto
ampia,
con
conseguenze
potenzialmente
disastrose
sulla
solvibilita
dellimpresa
assicuratrice.
Un
esempio
di
rischio
correlate
lepidemia.
Esempio
(dal
libro):
q=100,
p=0.125,
d=100,
=1/8,
N=4
Rischi
indipendenti:
Ogni
anno
l'impresa
di
assicurazione
spende
Nd=50
e
incassa
Npq=50.
Quindi,
ogni
anno
P=0
Rischi
correlati
(Per
7
anni
non
succede
nulla,
l'ottavo
anno
tutti
gli
assicurati
subiscono
il
danno):
Anni
1-7:
P=50-0=50
per
anno
Anno
8:
P=50-400=-350
Con
rischi
correlati,
la
varianza
dei
profitti
aumenta
Si
pongono
seri
problemi
di
insolvenza
per
le
imprese
di
assicurazione
4.2. Eterogeneita
della
popolazione
La
seconda
ipotesi
messa
in
discussione
lomogeneita
della
popolazione.
Difatti,
non
tutti
gli
individui
sono
caratterizzati
dalla
stessa
probabilit
di
evento
negative.
Suddividiamo
I
rischi
in
:
alti
rischi
A
(anziani,
malati
cronici)
e
bassi
rischi
B
(giovani).
Quando
i
premi
sono
attuarialmente
equi,
il
risarcimento
pattuito
tende
a
coincidere
con
il
premio
pagato
dagli
individui
a
rischio
elevato.
A
questa
considerazione
va
aggiunta
anche
quella
per
il
costo
delle
cure
mediche,
poich
il
premio
potrebbe
essere
fissato
a
livelli
talmente
elevate
da
eccedere
in
molto
casi
la
capacita
di
pagamento
individuale.
Linassicurabilita
spiega
dunque
perch
i
sistemi
sanitari
privati
isolano
la
popolazione
anziana
e
quella
povera,
e
attribuiscono
la
responsabilita
del
finanziamento
dellassistenza
sanitaria
al
settore
pubblico.
Giulia
Rotelli
e
Alessio
D'Amore
si
riservano
tutti
i
diritti
Riassumendo:
in
un
contesto
di
asimmetria
informativa
non
possibile
offrire
un
contratto
assicurativo
rivolto
a
tutti
che
garantisca
anche
il
pareggio
di
bilancio
impedendo
inoltre
l'entrata
di
imprese
in
grado
di
offrire
contratti
profittevoli
quando
bassa
la
proporziona
ei
individui
a
basso
rischio
sul
totale
della
popolazione,
si
puo'
costruire
un'equilibrio
basato
su
contratti
specifici
indirizzati
alle
diverse
categorie
di
rischio.
Otterremo
una
copertura
completa
per
gli
alti
rischi
ma
una
copertura
incompleta
per
quelli
a
basso
rischio
Se
la
proporzione
degli
individui
a
basso
rischio
alta
allora
potrebbe
non
risultare
un
equilibrio,
Il
mercato
assicurativo
sembra
muoversi
fra
2
ipotesi
polari.
Quando
c'
informazione
simmetrica
si
ottiene
una
copertura
completa
contro
il
pagamento
di
premi
attuarialmente
equi.
Questa
estensione
della
copertura
a
tutta
la
popolazione
non
pero'
raggiunta
se
la
probabilita'
dell'evento
negativo
tanto
elevata
da
non
giustificare
la
copertura
assicurativa
(
esempio
dei
malati
cronici
o
degli
anziani
nei
sistemi
sanitari)
.
In
situazione
di
asimmetria
informativa,
ci
sarebbe
copertura
completa
per
gli
alti
rischi,
e
copertura
parziale
per
i
bassi
rischi.
Le
compagnie
private
sono
in
grado
di
classificare
in
modo
imperfetto
i
rischi
sulla
base
di
caratteristiche
facilmente
osservabili,
come
per
esempio
l'eta'.
Seguendo
questa
ipotesi
si
finisce
per
limitare
il
mercato
a
una
parte
della
popolazione
omogenea,
per
la
quale
puo'
essere
raggiunta
una
copertura
ottimale.
La
possibilita'
di
perseguire
politiche
di
massimizzazione
dei
profitti
spinge
le
imprese
a
ricercare
i
rischi
migliori,
ignorando
i
rischi
peggiori.
Tutto
cio
permette
di
affermare
la
presenza
di
cream
skimming
ossia
i
rischi
pi
elevati
potrebbero
essere
esclusi
dal
mercato
in
quanto
meno
profittevoli.
Possiamo
dunque
capire
molti
aspetti
dell'esperienza
americana
fino
alla
riforma
Obama
:
importanti
segmenti
della
popolazione
non
assicurati
forte
ruolo
del
governo
federale
nella
copertura
sanitaria
di
poveri
e
anziani
4.4.
Le
asimmetrie
informative
e
l'azzardo
morale
L'azzardo
morale
ha
effetto
di
attenuare
gli
incentivi
individuali
ad
evitare
o
annullare
le
perdite
causate
da
un
certo
evento.
In
ambito
sanitario
esistono
2
tipi
di
azzardo
morale.
In
una
prima
ipotesi,
il
fatto
di
essere
assicurato
puo'
indurre
l'individuo
a
ridurre
le
attivita'
di
prevenzione
dell'evento
negativo.
In
una
seconda
ipotesi
l'assicurato
ottiene
una
disponibilita'
maggiore
di
risorse
rispetto
a
quanto
giustificato
o
prevedibile
al
momento
della
stipulazione
del
contratto
assicurativo.
Il
problema
si
pone
quando
l'impresa
non
puo'
osservare
i
comportamenti
degli
individui
assicurativi
e
si
trova
in
una
situazione
di
asimmetria
informativa.
Quando
esistono
problemi
di
azzardo
morale,
le
prestazioni
richieste
aumentano
dopo
la
stipulazione
del
contratto
fino
al
punto
in
cui
il
beneficio
marginale
nullo
:
cio'
significa
che
la
domanda
aumenta
fino
al
punto
in
cui
gli
assicurati
sono
disposti
a
pagare
una
prezzo
positivo.
Dal
punto
di
vista
dell'individuo,
il
prezzo
delle
cure
mediche
addizionali
nullo
mentre
per
le
compagnie
assicurative
si
manifesta
uno
squilibrio
di
bilancio
poiche'
di
fronte
a
premi
incassati
deve
corrispondere
indennizzi.
Per
risolvere
questo
problema
sono
state
introdotto
compartecipazioni
al
costo
delle
cure
mediche,
con
lo
scopo
di
ridurre,
mediante
pagamento
parziale
a
carico
del
beneficiario,
l'azzardo
morale.
La
compartecipazione
puo'
essere
ottenuta
mediante
:
introduzione
di
un
deducibile
ove
l'assicurazione
non
paga
la
totalita'
del
danno
ma
rimane
a
carico
dell'assicurato
un
importo
prefissato
-->
q
=
d-f
Giulia
Rotelli
e
Alessio
D'Amore
si
riservano
tutti
i
diritti
coassicurazione
ove
una
certa
percentuale
del
sinistro
rimane
a
carico
dell'assicurato
->
q
=
(1-h)d
Anche
queste
soluzioni
pero'
hanno
dei
limiti.
5.
Il
ruolo
degli
operatori
sanitari
e
la
dinamica
della
spesa
nei
sistemi
privati
caratteristico
del
settore
sanitari
il
fatto
che
sia
lo
stesso
offerente
dei
servizi
a
fissare
le
dimensioni
delle
cure.
Prima
di
tutto
accenneremo
alle
tipologie
di
pagamento
dei
medici
e
delle
strutture
ospedaliere
:
Pagamento
per
prestazione
:
L'operatore
sanitario
viene
pagato
ex
post
sulla
base
delle
sue
prestazioni
in
base
a
un
tariffario
professionale.
La
definizione
dell'importo
avviene
a
posteriori
sulla
base
delle
cure
effettivamente
prestate.
Il
pagamento
ex
post
pero'
spinge
all'espansione
della
spesa
e
all'impiego
di
risorse
in
terapie
non
sempre
necessarie.
Raggruppamento
Omogeneo
Diagnostico
(
DRG
)
:
Pagamento
della
prestazione
fisso
definito
ex
ante
per
ogni
tipologia
di
intervento.
Ogni
diagnosi
colloca
le
cure
in
un
certo
gruppo
cui
corrisponde
l'importo
che
li
operatori
sanitari
hanno
diritto
a
percepire.
Si
persegue
l'obbiettivo
di
legare
la
prestazione
alla
diagnosi
iniziale.
Il
sistema
funziona
se
pagamenti
sono
correttamente
fissati
e
se
esistono
sistemi
di
controllo
capaci
di
evitare
che
fornitori
formulino
diagnosi
scorrette
per
ricevere
pagamenti
piu'
alti
Quota
capitaria
:
L'operatore
sanitario
riceve
un
pagamento
fisso
per
paziente.
Questo
sistema
incentiva
a
minimizzare
il
costo
del
trattamento
medico,
ma
introduce
anche
un
forte
incentivo
a
selezionare
i
paziente
in
basse
alla
loro
rischiosita',
evitando
i
piu
costosi.
Cio'
puo'
indurre
il
personale
sanitario
a
fornire
cure
insufficienti.
Negli
anni
'70
si
diffusero
le
Health
Maintenance
Organizations
(
HMO
)
che
volevano
superare
il
tradizionale
sistema
fee
for
service,
introducendo
forme
di
pagamento
simili
al
meccanismo
capitario.
Le
HMO
garantiscono
una
copertura
contro
i
rischi
di
malattia
a
tutti
coloro
che
pagano
il
premio
prefissato.
Le
cure
pero'
devono
essere
prestate
presso
strutture
sanitarie
sotto
il
controllo
della
HMO.
Il
processo
di
fornitura
del
sistema
sanitario
si
suddivide
in
finanziamento,
assicurazione
e
prestazione
medica.
Le
HMO
unificano
l'assicurazione
e
la
prestazione
in
un
unico
momento.
Rientra
dunque
fra
gli
interessi
della
classe
medica
l'obbiettivo
del
contenimento
dei
costi.
Le
HMO
hanno
difatti
costi
medi
inferiori
rispetto
alla
media
del
sistema,
soprattutto
perch
ricorrono
ai
ricoveri
ospedalieri
in
misura
inferiori
agli
altri
assicuratori.
6.
Un
sistema
sanitario
pubblico
Dal
sistema
privato
due
fondamentali
problemi
:
la
copertura
parziale
della
popolazione
e
l'elevato
livello
di
spesa.
Un
forma
estrema
di
sistema
sanitario
sarebbe
caratterizzato
da
:
partecipazione
obbligatoria
e
universale
il
finanziamento
deriva
o
da
un
prelievo
contributivo
proporzionale
al
reddito,
o
dal
ricorso
alla
fiscalita'
generale
Lo
Stato
gestore
e
proprietario
della
maggior
parte
delle
strutture
ospedaliere
In
un
sistema
sanitario
pubblico
si
vede
risolto
per
definizione
il
problema
della
copertura
universale
della
popolazione.
Inoltre,
questi
sistemi
sembrano
implicare
una
maggior
possibilita'
di
controllo
dell'evoluzione
della
spesa
sanitaria.
Infine,
un
sistema
sanitario
pubblico
compatibile
con
l'accesso
alle
cure
mediche
indipendente
dalle
disponibilita'
reddituali
individuali.
I
limiti
invece
di
questo
sistema
sono
i
caratteri
di
rigidita'
o
ridotta
flessibilita',
legati
al
controllo
della
dinamica
della
spesa
pubblica.
La
ridotta
flessibilita'
puo'
essere
considerata
come
la
manifestazione
dell'incapacita'
di
questi
sistemi
di
rispondere
alle
esigenze
dei
pazienti.
I
sistemi
sanitari
pubblici
hanno
inoltre
un'allocazione
irrazionale
delle
risorse
e
un'insufficienza
di
meccanismi
capaci
di
incentivare
gli
operatori
a
comportamenti
efficienti.A
questo
riguardo,
dobbiamo
considerare
che
:
necessario
che,
all'attivazione
di
certi
strumenti
di
intervento,
si
accompagni
un'adeguata
gestione
politica
e
sociale
L'insoddisfazione
degli
utenti
del
servizio
deriva
dalle
minori
risorse
impiegate
rispetto
al
sistema
privato
Riassumendo
:
Vantaggi:
o No
Cream-skimming
o No
selezione
avversa
o Maggior
controllo
dei
prezzi
(monopsonio)
o Maggior
prevenzione
Problemi
(in
caso
di
non
separazione
fra
acquirenti
e
fornitori):
o Minor
flessibilit
Razionamento
o Inefficienza
della
produzione
7.
L'esperienza
del
Regno
Unito
Il
National
Health
Service
caratterizzato
da
:
finanziamento
a
carico
del
bilancio
pubblico
strutture
sanitarie
maggiormente
di
proprieta'
pubblica
integrazione
verticale
elevata
centralizzazione
La
riforma
del
'89
pone
l'obbiettivo
di
migliorare
l'efficienza
nell'uso
delle
risorse
impiegate
ma
anche
la
qualita'
e
l'efficacia
del
servizio
attraverso
meccanismo
concorrenziali.
La
riforma
ha
separato
gli
acquirenti
di
prestazioni
mediche
per
conto
dei
pazienti
dai
fornitori
di
cure
mediche
specialistiche
e
assistenza
ospedaliera.
Agli
acquirenti
assegnata
una
quota
o
pagamento
fisso
per
paziente,
differenziata
in
base
alle
caratteristiche
degli
iscritti.
Compito
delle
strutture
di
medicina
di
base
quello
di
trovare
le
modalita'
di
cura
piu
efficaci
ed
economiche
fra
quelle
dei
fornitori.
Cio'
dovrebbe
generare
un
processo
di
concorrenza
benefico
per
il
malato,
grazie
all'impiego
ottimale
delle
risorse
disponibili.
Questo
sistema
si
definisce
quasi
mercato.
Giulia
Rotelli
e
Alessio
D'Amore
si
riservano
tutti
i
diritti
10
11
12
13
Unaltra
ragione
poi
costituita
dallinflazione,
riconosciuta
come
uno
dei
maggiori
rischi
sociali
gestibili
solo
e
unicamente
dalla
componente
pubblica.
CLASSIFICAZIONE
DEI
SISTEMI
PENSIONISTICI:
RIPARTIZIONE
E
CAPITALIZZAZIONE
I
sistemi
pensionistici
possono
essere:
a. a
ripartizione:
qui,
il
gettito
contributivo
riscosso
in
un
certo
periodo
finanzia
le
prestazioni
erogate
nello
stesso
periodo;
in
tale
sistema,
dunque,
non
si
ha
alcuna
necessit
di
accumulare
riserve
per
pagare
le
pensioni!
Il
gettito
contributivo
di
un
anno
destinato
alle
classi
demografiche
che
non
lavorano
pi.
b. a
capitalizzazione:
qui,
i
contributi
che
ogni
lavoratore
versa
nel
periodo
di
attivit
sono
investiti
sul
mercato
dei
capitali.
Nel
periodo
di
pensionamento,
la
pensione
percepita
dallo
stesso
lavoratore
pari
ai
contributi
versati
aumentati
del
rendimento
ottenuto
dal
loro
impiego.
In
tale
sistema,
quindi,
si
accumulano
riserve.
Questi
due
sistemi
pensionistici
possono
confrontati
in
base
al
risparmio
individuale
dei
contributi
versati
e
gli
effetti
sullaccumulazione
e
risparmio
dato
dallintroduzione
al
sistema
pensionistico:
a) rendimento:
in
tal
caso,
prendiamo
ad
esempio
un
certo
numero
di
lavoratori
che
prendono
lo
stesso
stipendio
al
tempo
t;
al
tempo
t
il
monte
salari
sar
W(t);
poi,
consideriamo
che
loccupazione
cresce
al
tasso
n
e
la
produttivit
individuale
cresce
al
tasso
m.
Detto
ci,
capiamo
che
al
tempo
t+1:
il
monte
salari
sar
W(t+1)
=
W(t)
(1+n)(1+m)
A
questo
punto,
introduciamo
un
sistema
pensionistico
a
ripartizione,
e
sappiamo
che
una
certa
percentuale
alfa
del
monte
salari
destinata
al
pagamento
delle
pensioni;
se
indichiamo
C(t)
e
P(t)
contributi
e
pensioni
avremo:
C(t)=
P(t)=
alfa
W(t)
Al
tempo
t+1
i
contributi
saranno:
C(t+1)=
P(t+1)=
alfa
W(t+1)=
alfa
W(t)
(1+n)(1+m)
Il
rendimento
implicito
ottenuto
dalla
generazione
che
lavora
e
versa
i
contributi
al
tempo
t
e
percepisce
la
pensione
al
tempo
t+1
sar:
Pensione
percepita/contributi
versati
-1
P(t+1)/alfa
W(t)
-1=
(1+m)(1+n)
-1=
n+m+nm
14
In
un
sistema
a
capitalizzazione,
invece,
il
monte
pensioni
pari
ai
contributi
versati
nel
periodo
precedente
capitalizzati
al
tasso
di
interesse
corrente
i:
P(t+1)=
alfa
W(t)
(1+i)
b) effetti
sul
risparmio:
un
sistema
a
ripartizione
in
grado
di
avviare
i
trasferimenti
pensionistici
a
favore
delle
classi
anziane,
anche
se
in
precedenza
non
stato
versato
alcun
contributo!
Invece,
lattivazione
di
un
sistema
a
capitalizzazione
necessita
del
versamento
dei
contributi.
Detto
ci,
ricordiamo
che
i
teorici
moderni
ritengono
che
si
possa
conseguire
un
maggior
livello
di
risparmio
in
un
sistema
a
capitalizzazione
piuttosto
che
in
un
sistema
a
ripartizione;
ci
dovuto
alle
seguenti
ragioni:
in
un
sistema
a
capitalizzazione
un
individuo
che
risparmia
nel
primo
periodo
obbligato
a
destinare
parte
del
proprio
risparmio
al
finanziamento
della
sicurezza
sociale,
cos
che
il
livello
complessivo
del
risparmio
di
ogni
individuo
non
muta!
In
un
sistema
a
ripartizione,
invece,
alla
generazione
anziana
al
tempo
t
deve
essere
immediatamente
corrisposta
una
pensione
di
importo
P(t),
cosa
che
determina
una
riduzione
permanente
del
risparmio.
15
16
IL
SISTEMA
PENSIONISTICO
COME
MECCANISMO
CONTRATTUALE
La
pensione
pu,
ora,
essere
vista
come
una
sorta
di
contratto
fra
le
diverse
generazioni
che
porta
allassunzione
di
impegni
pi
o
meno
vincolanti
e
pi
o
meno
onerosi
per
le
parti
coinvolte.
Dunque,
i
sistemi
pensionistici
possono
essere
distinti
anche
per
la
distribuzione
di
alcuni
fondamentali
rischi
fra
le
diverse
generazioni.
Da
un
lato,
possono
manifestarsi
rischi
nella
fase
di
formazione
del
diritto
alla
pensione:
1. rischio
dinadeguatezza:
pensione
insufficiente
per
condurre
una
vita
dignitosa
Dallaltro
lato,
si
possono
manifestare
rischi
nel
periodo
successivo
al
pensionamento:
1. rischio
dinflazione:
decurtazione
della
rendita
2. rischio
demografico:
rapporto
fra
la
popolazione
pensionata
e
quella
attiva
o
totale
3. rischio
salariale:
i
trattamenti
pensionistici
possono
essere
collegati
allevoluzione
salariale
corrente;
qui,
il
rapporto
fra
pensione
e
salario
percepito
dai
lavoratori
attivi
rimane
invariato
con
conseguenti
maggiori
oneri
sui
lavoratori
attivi!
I
rischi
appena
analizzati
ci
permettono
di
definire
3
concetti
di
equilibrio
di
un
sistema
pensionistico:
1. equilibrio
finanziario:
entrate
contributive
uguali
alle
pensioni
erogate;
con
riferimento
a
un
sistema
a
ripartizione
possiamo
introdurre
il
concetto
di
aliquota
contributiva
di
equilibrio,
che
si
ottiene
quando
il
gettito
contributivo
uguale
allammontare
delle
pensioni
erogate.
In
equilibrio
avremo:
=
MP/W=
PNp/RlNl
dove
laliquota
di
equilibrio,
MP
il
monte
pensioni,
W
il
monte
salari,
P
la
pensione
media
pro
capite,
Np
il
numero
di
percettori
di
pensione,
Rl
il
salario
medio
pro
capite,
ed
Nl
il
numero
degli
attivi
che
percepiscono
il
salario.
Detto
questo,
ricordiamo
che
nel
sistema
a
capitalizzazione
lequilibrio
finanziario
viene
garantito
automaticamente!
2. equilibrio
macroeconomico:
realizzato
quando
il
rapporto
fra
monte
pensioni
e
PIL
non
eccessivo
e
non
tende
a
crescere
nel
tempo
in
modo
incontrollato.
3. equilibrio
equitativo:
realizzato
quando
sono
ottenute
le
finalit
distributive
giudicate
rilevanti.
17
RIASSUMENDO:
1. La
determinazione
delle
prestazioni:
allorigine
era
previsto
un
sistema
a
capitalizzazione,
poi
reso
inadeguato
dallinflazione
avutasi
durante
e
dopo
la
guerra.
Si
cre
quindi
una
sorta
di
sistema
misto
capitalizzazione-ripartizione
rimasto
in
vigore
fino
al
1970,
anno
in
seguito
al
quale
si
optato
per
un
sistema
a
ripartizione.
Nel
corso
del
tempo,
per,
anche
tale
sistema
stato
profondamente
modificato;
osserviamone
le
tappe:
- prima
della
riforma
Amato:
si
aveva
una
pensione
pari
alla
media
degli
stipendi
degli
ultimi
5
anni;
tale
sistema,
con
rendimento
pensionistico
(b)=2%,
prevedeva
per
il
massimo
del
periodo
contributivo
una
pensione
pari
all80%
della
retribuzione
pensionabile,
fino
a
un
importo
di
27.000
euro.
La
novit,
introdotta
dalla
riforma
Amato
(1992),
fu
estendere
il
periodo
di
riferimento
per
il
calcolo
della
retribuzione
pensionabile;
questo,
infatti,
non
era
pi
pari
alla
media
degli
stipendi
degli
ultimi
5
anni,
ma
era
pari
alla
media
degli
stipendi
dellintera
vita
lavorativa!!
- riforma
Dini
(1995):
si
applica
a
chi
ha
cominciato
a
lavorare
dal
1996;
con
tale
riforma
si
passa
al
metodo
di
calcolo
contributivo.
Si
calcola
cio:
Giulia
Rotelli
e
Alessio
D'Amore
si
riservano
tutti
i
diritti
18
MC=
Rj
(1+r)^L-j
Si
spalma
il
MC
(montante
contributivo)
sulla
vita
attesa
VA(P)=
P
e(L)
ove
P=
MC/e
(L).
=
33%
legato
al
tasso
di
crescita
del
PIL;
si
pu
andare
in
pensione
dai
57
anni
ai
65
anni;
le
pensioni
non
sono
pi
indicizzate,
e
vi
la
mancanza
di
funzione
previdenziale:
si
rischia
di
cessare
lattivit
lavorativa
e
andare
a
percepire
una
pensione
troppo
bassa!
FUNZIONE
ASSICURATIVA
E
PREVIDENZIALE:
CONFRONTO
TRA
SISTEMI
Tassi
di
sostituzione:
a. Pre-Amato:
a
parit
di
anzianit
contributiva,
il
TS
simile
per
tutti:
equit
previdenziale.
b. Amato:
inversamente
proporzionali
al
tasso
di
crescita:
no
equit
previdenziale
c. Dini:
crescenti
con
l'et
di
pensionamento
e
decrescenti
per
profili
salariali
pi
dinamici
che
crescono
pi
del
PIL:
no
equit
previdenziale
Tassi
di
rendimento
interno:
a. Pre-Amato:
pi
elevati
per
profili
salariali
dinamici
e
minore
et
di
pensionamento:
no
equit
attuariale
b. Amato:
tassi
ridotti
per
profili
dinamici:
ancora
no
equit
attuariale
c. Dini:
uguali
per
tutti:
equit
attuariale.
Rischio
salariale
e
di
inflazione
a. Pre-Amato:
Indicizzazione
totale
delle
pensioni:
rischi
tutti
a
carico
dei
lavoratori
b. Amato:
indicizzazione
totale
all'inflazione
e
discrezionale
alla
crescita
dei
salari:
rischio
inflazione
a
carico
dei
lavoratori,
rischio
salariale
a
carico
dei
pensionati.
c. Dini:
ridotta
indicizzazione
all'inflazione,
eliminata
quella
alla
crescita
salariale:
rischio
inflazione
su
entrambe
le
categorie,
rischio
salariale
sui
pensionati
Equilibrio
finanziario:con
la
riforma
Dini
l'aliquota
contributiva
fissata
in
modo
da
garantire
un
equilibrio
di
gestione.
Incentivi
al
posticipo
della
pensione:
con
la
riforma
Dini,
chi
va
in
pensione
pi
tardi
ottiene
una
pensione
pi
elevata.
19
APPROFONDIMENTO:
ALTRE
RIFORME
Riforma
Maroni
a. Accelerazione
del
superamento
delle
pensioni
di
anzianit
b. Limiti
di
et:
60
anni
donne,
65
anni
uomini
Riforma
Fornero
a. Ulteriore
innalzamento
dellet
anagrafica
(66
anni
per
uomini
e
donne
e
almeno
20
anni
di
contribuzione)
b. Abolizione
pensioni
anzianit
e
introduzione
pensioni
anticipate
c. Esodati
20
FUNZIONE
ASSISTENZIALE
I
parametri
associati
a
tale
funzione
sono:
periodo
contributivo
minimo,
integrazione
al
minimo
pensionistico,
assegni,
pensioni
di
invalidit,
pensione
sociale
e
assegno
sociale.
Con
riguardo
alla
pensione
di
invalidit,
anno
1939,
lattribuzione
di
questa
era
il
risultato
di
un
doppio
giudizio:
sanitario
e
socioeconomico;
infatti,
era
considerato
invalido
lindividuo
la
cui
capacit
di
guadagno
fosse
ridotta
in
modo
permanente,
dallinvalidit
stessa.
Con
la
legge
del
1984,
il
sistema
della
pensione
di
invalidit
stato
radicalmente
modificato;
tant
vero
che
scompare
il
concetto
di
incapacit
di
guadagno,
e
prende
vigore
quello
di
incapacit
di
lavoro.
Infine,
si
distinguono
con
la
nuova
legge
incapacit
totali
e
parziali,
nonch
incapacit
temporanee
e
permanenti!
Un
incentivo
alla
ricerca
del
riconoscimento
dellinvalidit,
poi,
stato
dato
dallinferiorit
delle
pensioni
sociali
finora
concesse
rispetto
alle
pensioni
minime
dellINPS;
la
riforma
Dini
ha
introdotto,
ancora,
delle
profonde
modifiche
sul
fronte
assistenziale:
a
discapito
della
pensione
sociale,
infatti,
stato
inserito
lassegno
sociale
(dai
65
anni
in
poi).
RIPARTIZIONE
DEI
RISCHI
Levoluzione
demografico-occupazionale
misurata
dalla
variazione
del
rapporto
fra
pensionati
e
occupati.
Se
i
livelli
occupazionali
sono
determinati
dal
contesto
economico,
il
numero
dei
pensionati
dipende
dalleta
di
pensionamento
e
dalla
durata
attesa
di
vita.
Esiste
dunque
un
rilevante
rischio
demografico
che
deve
essere
ripartito
su
piu
generazioni.
Lo
spostamento
delleta
pensionable
costituisce
una
risposta
allevoluzione
demografica
e
occupazionale
dei
prossimi
decenni.
Il
rischio
demografico
viene
in
sostanza
neutralizzato
riducendo
il
numero
di
pensionati
attraverso
il
controllo
del
flusso
di
ingresso.
Al
rallentamento
delluscito
della
forza
lavoro
corrisponde
pero
laumento
dei
tempi
di
attesa
per
lentrata
nel
mercato
del
lavoro.
Le
norme
attuali
dettano
lequiparazione
delleta
di
pensionamento
di
vecchiaia
fra
uomini
e
donne
a
66
anni
a
partire
dal
2013.
Leta
pensionabile
sara
comunque
adeguata
alla
speranza
di
vita.
Questa
equiparazione
vede
un
periodo
transitorio
in
cui
verra
inalzata
leta
pensionabile
delle
lavoratrici.
Per
lerogazione
delle
pensioni
si
dovra
pero
pur
sempre
raggiungere
20
anni
di
contribuzione.
stata
poi
introdotta
la
pensione
anticipata.
Coloro
che
godono
di
una
pensione
calcolata
con
il
metodo
contributivo
potranno
ottenere
la
rendita
al
compimento
dei
63
anni,
a
condizione
che
la
pensione
sia
superiore
a
2,8
volte
lammontare
della
pensione
sociale.
Esiste
infine
la
possiblita
di
proseguire
il
rapporto
di
lavoro
dopo
i
66
anni
fino
ai
70
anni,
con
aumento
del
montato
contributivo
e
dunque
della
pensione.
Per
coloro
che
hanno
invece
la
pensione
calcolara
parzialmente
con
il
metodo
retributivo,
previsto
che
la
pensione
sia
erogata
al
raggiungimento
di
unanzianita
contributiva
pari
a
42
anni
per
gli
uomini
e
41
per
le
donne.
Lassegno
corrisposto
con
una
dimuzione
del
25%
per
ogni
anno
di
anticipo.
Nel
nostro
sistema
penionistico
si
puo
spostare
il
rischio
demografico
sulle
generazioni
attive
attraverso
il
coefficiente
di
trasformazione
del
montante
in
rendita
che
riflette
la
speranza
di
vita
al
momento
del
pensionamento.
La
protezione
contro
linflazione
nel
periodo
di
pensionamento:
lonere
sempre
sulle
generazioni
attive
(generazione
che
lavora)
Il
collegamento
con
i
salari.
La
riforma
Dini
ha
confermato
labolizione
dellindicizzazione
delle
pensioni
alla
crescita
reale
dei
salari.
Con
tassi
di
sostituzione
elevati
e
con
piena
Giulia
Rotelli
e
Alessio
D'Amore
si
riservano
tutti
i
diritti
21
22
Inoltre,
con
la
riforma
Dini,
sono
stati
ridimensionati
alcuni
istituti
assistenziali
che
hanno
in
passato
notevolmente
appesantito
la
gestione
pensionistica
nel
nostro
paese,
quali
in
particolare
le
integrazioni
al
minimo.
La
natura
dei
contributi
sociali:
- concezione
di
tipo
assicurativo:
un
individuo
accantona
parte
del
proprio
salario
destinandola
alle
assicurazioni
sociali
che
poi
restituiranno
in
un
periodo
successivo
i
contributi
accantonati.
In
tale
quadro,
irrelevante
la
distribuzione
dellonere
formale
fra
il
datore
di
lavoro
e
il
lavoratore.
- forma
di
imposizione:
si
aprono,
qui,
discorsi
non
facili
e
non
conclusivi
sulleffettiva
incidenza
dei
contributi
sociali,
e
che
di
conseguenza
non
tratteremo.
N.B.
conseguenza
del
ricorso
alla
contribuzione
sociale:
aumento
prezzo
relativo
del
fattore
lavoro
rispetto
agli
altri
fattori.
Equilibrio finanziario
Si
realizza
qualora
le
entrate
contributive
siano
tendenzialmente
uguali
alle
pensioni
erogate.
-
Sistema
a
ripartizione:
Montante
pensionistico:
MP
=
xW
PxNp=
xRlxNl
Aliquota
di
equilibrio:
a
=
MP/W=
PxNp/RlxNl
-
Sistema
a
capitalizzazione:
automaticamente
garantito,
dal
momento
che
i
diritti
pensionistici
sono
per
definizione
pari
ai
contributi
versati,
comprensivi
dei
rendimenti
ottenuti.
Equilibrio macroeconomico
Si
realizza
qualora
il
rapporto
tra
monte
pensioni
e
prodotto
interno
lordo
non
risulta,
secondo
qualche
accettabile
criterio,
eccessivo,
e
non
tende
ad
accrescersi
nel
tempo
in
modo
incontrollato.
Sp
/
PIL
=
(Np/Nx)
x
(
Nx
/
popolazione
)
x
(
popolazione
/
Nl)
=
(Sp/Np)/(PIL/Nl)
Nx
:
numero
anziani
Sp
:
spesa
pensionistica
Nl
:
numero
lavoratori
Np
:
numero
pensionati
Equilibrio
equitativo
Si
realizza
qualora
siano
conseguite
le
finalit
distributive
giudicate
socialmente
rilevanti.
Giulia
Rotelli
e
Alessio
D'Amore
si
riservano
tutti
i
diritti
23
Silenzio
assenso:
dal
1
gennaio
2007,
salvo
esplicita
volont
contraria
(6
mesi),
il
TFR
maturando
confluisce
in
un
fondo
pensione
(fondi
chiusi,
aperti,
)
Quote
di
TFR
maturando
che
non
confluiscono
ad
un
Fondo
Pensione
a. Se
lazienda
ha
pi
di
49
dipendenti
INPS
b. Se
lazienda
ha
meno
di
50
dipendenti
azienda
Problemi:
per
le
aziende,
perch
rinunciano
a
una
fonte
di
finanziamento
a
basso
costo
I
FONDI
PENSIONE
In
Italia
a
contribuzione
definita:
ogni
lavoratore
titolare
di
una
posizione
nellambito
del
fondo
alla
quale
confluiscono
i
contributi.
I
versamenti
contributivi
periodici
e
i
frutti
dei
contributi
accumulati
danno
luogo
a
un
capitale
che
si
trasforma
in
rendita
al
momento
della
cessazione
dellattivit
lavorativa.
Rischio
investimento
(perdite
in
conto
capitale
o
rendimenti
inadeguati)
a
carico
del
titolare
del
conto
(come
i
sistemi
pubblici
a
capitalizzazione).
Alternativa:
fondi
a
prestazione
definite;
qui,
il
beneficio
pensionistico
fissato
sulla
base
di
una
formula
che
lega
la
prestazione
al
salario
e
al
numero
di
anni
di
contribuzione.
Rischio
allimpresa
(come
schemi
a
ripartizione
con
metodo
retributivo),
cui
spetta
lonere
di
integrare
gli
accantonamenti
pensionistici
quando
questi
si
rilevino
insufficienti.
Giulia
Rotelli
e
Alessio
D'Amore
si
riservano
tutti
i
diritti
24
CAPITOLO
12-
IL
PROCESSO
DECISIONALE
E
LEVOLUZIONE
DELLA
FINANZA
PUBBLICA
IN
ITALIA
Nozioni
di
operatore
pubblico:
1) Pubbliche
Amministrazioni:
unit
istituzionali
che
producono
beni
e
servizi
non
destinati
alla
vendita,
e
che
attuano
una
redistribuzione
del
reddito
2) Settore
pubblico:
comprende
le
PA,
e
le
aziende
statali
e
locali
che
vendono
beni
e
servizi
per
il
mercato
IL
BILANCIO
DELLO
STATO
Il
bilancio
dello
Stato,
ovvero
il
documento
contabile
con
cui
il
Parlamento
autorizza
il
Governo
a
erogare
spese
e
incassare
entrate,
pu
essere
redatto
secondo
due
versioni:
1) bilancio
di
previsione:
riporta
le
entrate
e
le
spese
che
si
prevede
di
realizzare,
in
un
certo
periodo
2) bilancio
consuntivo:
riporta
i
risultati
di
una
gestione
che
gi
conclusa
Tali
bilanci
si
possono
presentare,
a
loro
volta,
in
due
versioni
ovvero
la
versione
di
competenza
(entrate
che
lo
Stato
ha
diritto
ad
accettare
e
spese
che
deve
effettuare
nellesercizio),
e
la
versione
di
cassa
(entrate
che
lo
Stato
riscuote
e
spese
che
paga).
La
differenza
tra
queste
due
versioni
data,
sostanzialmente,
dalle
diverse
fasi
in
cui
vengono
acquisite
le
entrate
e
pagate
le
spese.
Per
le
entrate
prendiamo
in
considerazione
due
momenti,
ovvero
quello
dellaccertamento
(lamministrazione
competente
determina
la
ragione
del
credito
dello
Stato,
e
mette
nella
sua
contabilit
lammontare
di
credito
che
scade
entro
lesercizio),
e
quello
della
riscossione
(si
realizzano
i
crediti
accertati
prima).
Per
quanto
riguarda
la
spesa,
invece,
consideriamo
altri
due
momenti,
ovvero
limpegno
(emerge
lobbligo
per
lo
Stato
di
effettuare
un
certo
pagamento),
e
il
pagamento
(passaggio
materiale
delle
somme).
A
questo
punto
notiamo
come
le
entrate,
riportate
nel
bilancio,
hanno
carattere
indicativo
e
le
spese
sono
dei
limiti
vincolanti
o
per
gli
impegni
o
per
le
erogazioni!
Al
bilancio
di
competenza
associato
listituto
dei
residui.
Avremo
un
residuo
attivo
quando
parte
delle
entrate
accertate
non
viene
poi
riscossa
nellesercizio
di
competenza
(es.
debiti
vs
fornitori),
e
un
residuo
passivo
quando
parte
delle
spese
impegnate
non
giunta
alla
fase
del
pagamento
nellesercizio
di
competenze.
Ora,
potremmo
chiederci:
ma
che
connessione
c
tra
bilancio
di
competenza
e
di
cassa?
La
risposta
la
possiamo
trovare
definendo
innanzitutto
il
concetto
di
massa
spendibile.
Questa
si
viene
a
configurare
come
la
somma
degli
stazionamenti
di
competenza
e
dei
residui
passivi,
ed
la
base
per
la
definizione
delle
autorizzazioni
di
cassa.
La
massa
spendibile,
inoltre,
come
un
indicatore
del
limite
massimo
che
possono
raggiungere
le
erogazioni,
se
non
esistesse
il
vincolo
ai
pagamenti
posto
dalle
previsioni
di
cassa.
25
26
IL
PROCESSO
DI
BILANCIO
Art.
81
Cost.:
- comma
1:
lo
Stato
assicura
equilibrio
tra
entrate
e
spese
- comma
2:
la
legge
permette
lindebitamento
solo
al
verificarsi
di
eventi
eccezionali
- comma
3:
con
la
legge
di
approvazione
del
bilancio
non
si
possono
stabilire
nuovi
tributi
e
spese
- comma
4:
ogni
legge
che
comporta
nuove
o
maggiori
spese
deve
indicare
i
mezzi
per
farvi
fronte;
inoltre,
ogni
nuova
spesa
corrente
deve
essere
finanziata
con
una
riduzione
di
altre
spese
correnti
o
con
un
aumento
delle
entrate
correnti.
Infine,
il
finanziamento
in
deficit
previsto
solo
per
le
spese
in
conto
capitale.
Ora,
bene
ricordare
che
il
processo
con
cui
si
approva
il
bilancio
di
previsione
dello
Stato
determinato
dalla
legge;
il
Governo
deve
presentare
alle
Camere:
entro
il
10/04
il
DEF,
che
delinea
la
manovra
di
finanza
pubblica
per
il
periodo
compreso
nel
bilancio
pluriennale.
Con
il
DEF,
sono
fissati
gli
obiettivi
di
politica
economica
e
le
regole
che
dovrebbero
consentire
il
raggiungimento
di
questi
obiettivi.
Per,
il
DEF
un
documento
non
giuridico
e
dunque
gli
obiettivi
fissati
devono
diventare
norme
di
legge
con
lapprovazione
della
legge
finanziaria.
Il
DEF
,
infine,
inviato
alle
istituzioni
comunitarie,
per
il
controllo.
entro
il
20/09
la
nota
di
aggiornamento
del
DEF,
che
permette
di
aggiornare
il
documento
suddetto
con
dati
pi
recenti
e
affidabili
sul
quadro
macroeconomico,
e
con
le
raccomandazioni
approvate
in
ambito
europeo.
entro
il
15/10
il
disegno
di
legge
di
stabilit
e
il
disegno
di
legge
di
approvazione
del
bilancio
annuale
e
pluriennale
entro
gennaio
dellanno
successivo
i
disegni
di
legge
collegati
alla
manovra
di
finanza
pubblica.
La
legge
finanziaria
contiene
il
livello
massimo
del
ricorso
al
mercato
finanziario,
la
variazione
delle
aliquote,
la
determinazione
della
quota
annuale
per
le
leggi
riguardanti
spese
a
carattere
pluriennale
e
quantificazione
alla
legge
finanziaria,
i
fondi
speciali,
e
limporto
destinato
al
rinnovo
dei
contratti
del
pubblico
impiego.
LEVOLUZIONE
DELLE
PROCEDURE
DI
DECISIONE
FINANZIARIA
E
LOBIETTIVO
DELLEQUILIBRIO
DI
FINANZA
PUBBLICA
Evoluzione
processo
di
bilancio
dal
dopoguerra
a
oggi:
- anni
70:
a) venuto
meno
equilibrio
tra
spese
ed
entrate
b) venuta
meno
distinzione
fra
spese
correnti
e
spese
in
conto
capitale
c) legge
468/1978
era
volta
a
ripristinare
un
processo
di
bilancio
pi
controllabile
e
trasparente,
e
presentava
le
seguenti
innovazioni:
introduzione
del
bilancio
di
cassa
(finora
si
privilegiava
quello
di
competenza),
ed
introduzione
della
Legge
Finanziaria.
d) Il
processo
di
bilancio
era
ora
caratterizzato
dai
seguenti
momenti:
presentazione
bilancio
di
previsione
annuale,
di
competenza
e
di
cassa
e
bilancio
pluriennale
a
Giulia
Rotelli
e
Alessio
D'Amore
si
riservano
tutti
i
diritti
27
anni
80:
a) legge
362/1988:
preve
due
fasi,
ovvero
la
fase
di
presentazione
del
documento
programmatico
(DFP),
e
la
fase
di
presentazione
di
un
documento
di
modifica
dellassetto
normativo
(legge
di
stabilit).
b) Regolamento
della
formazione
dei
fondi
speciali
c) Divieto
di
destinare
a
nuove
spese
le
economie
che
si
dovessero
realizzare
nelle
erogazioni
per
interessi
passivi
LEVOLUZIONE
DELLA
FINANZA
PUBBLICA
Dal
1970
al
2010:
- la
spesa
pubblica
aumentata
di
18
punti
- allaumento
delle
spese
corrisposto
un
equivalente
incremento
delle
entrate
inferiore
a
1
punto
- fabbisogno
annuale
fortemente
ridotto,
dal
1998
- prodotto
interno
nel
1970
44%,
nel
2010
119%
- lavoro
dipendente
+
1
punto,
trasferimenti
alle
famiglie
+
7%,
interessi
passivi
+
3
punti
LE
DETERMINANTI
DELLA
CRESCITA
DEL
RAPPORTO
FRA
DEBITO
E
PRODOTTO
Identit
di
bilancio
delloperatore
pubblico:
F(t)=
bB(t)/dt
+
dM(t)/dt
Qui,
F(t)
il
fabbisogno
complessivo,
B(t)
lo
stock
del
debito
fruttiero,
e
M(t)
lo
stock
di
moneta.
Formazione
del
fabbisogno
complessivo:
F(t)=
G(t)
T(t)
+
iB(t)
Giulia
Rotelli
e
Alessio
D'Amore
si
riservano
tutti
i
diritti
28
- Fenomeno
inflazionistico:
anni
70,
forte
crescita
tasse
attraverso
il
fiscal
drag,
riduzione
dei
tassi
di
interesse
reali,
e
rallentamento
crescita
retribuzioni
in
termini
reali;
anni
80,
crescita
in
termini
reali
dei
tassi
di
interesse,
riduzione
entrate
fiscali
e
retribuzioni
dipendenti
pubblici;
XI
secolo
miglioramento
situazione
generale
e
avvento
crisi.
29