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RAPPORTO 2009
SULL'INDUSTRIA
MARCHIGIANA

Rapporto n. 17
RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

Il Rapporto Annuale sull'industria marchigiana nasce dalla collaborazione tra


Confindustria Marche e il Gruppo Banca Marche e si configura come un utile strumento
di lavoro sia per le imprese associate che per la generalità degli operatori economici
interessati all'andamento delle attività industriali della regione.

Il presente Rapporto traccia il quadro dell'evoluzione dell'industria regionale nel 2009.

A differenza della pubblicazione trimestrale esso si sofferma ad esaminare le tendenze di


medio periodo cercando di identificare le linee evolutive di fondo relative all'attività
produttiva dei principali settori.

Si ringraziano le aziende che hanno partecipato all'indagine e gli enti che ci hanno fornito
i dati.

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RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

Il presente Rapporto è stato realizzato da M.Cucculelli (coordinatore,


Università Politecnica delle Marche), G.Ciarpella (Confindustria
Marche), A.Iacopini.

Ancona – aprile 2010

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RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

INDICE

IL QUADRO INTERNAZIONALE 7
L’ECONOMIA ITALIANA 9
Le previsioni per il 2010 11
L'ECONOMIA REGIONALE 13
L'ATTIVITÀ PRODUTTIVA 13
Le previsioni settoriali per il 2010 15
I prezzi 19
I costi 20
Costi, prezzi e mark up nella trasformazione industriale 21
L'ATTIVITÀ COMMERCIALE 22
Il mercato interno 22
Il mercato estero 23
IL MERCATO DEL LAVORO 25
Il quadro nazionale 25
Occupazione e mercato del lavoro nelle Marche 28
GLI INVESTIMENTI 35
Le principali tipologie di investimento 37
Le ragioni alla base dell'attività di investimento 38
Le modalità di finanziamento degli investimenti 39
SCENARI E STRATEGIE DOPO LA CRISI 41
Introduzione 41
Il campione 42
Primo scenario. Crisi e processo di internazionalizzazione delle economie. 44
Secondo scenario. Le condizioni del mercato del credito. 47
Terzo scenario. Vantaggi competitivi e opportunità imprenditoriali. 49
Conclusioni 51
LE SCHEDE SETTORIALI 53
Minerali non Metalliferi 54
Meccanica 56
Alimentare 58
Tessile-Abbigliamento 60
Calzature 62
Legno e Mobile 64
Gomma e Plastica 66
APPENDICE STATISTICA 69
A. Contabilità regionale 73
B. Attività produttiva 76
C. Scambi con l’estero 77
D. Lavoro 96
E. Movimprese 101

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RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

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RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

IL QUADRO INTERNAZIONALE

Il dispiegarsi degli effetti della crisi finanziaria a partire dalla


seconda metà del 2008 ha avuto forti ripercussioni sull’andamento
dell’attività economica mondiale nel corso del 2009. Nella prima parte
dell’anno, l’andamento del PIL mondiale ha mostrato evidenti segnali di
contrazione, divenuti progressivamente più marcati nel corso dei mesi
successivi la pausa estiva. Nella media dell’anno, la flessione stimata è
risultata pari a circa lo 0,9% rispetto al 2008 (ISAE).
In forte contrazione il commercio internazionale (WTO: -12% sui
flussi in dollari; Ice-Prometeia: -16,6% sui flussi in euro correnti). A
livello geografico, il rallentamento dell’economia mondiale ha colpito in
particolare le regioni europee e il NAFTA, epicentro della crisi
finanziaria, mentre più contenuto è apparso l’impatto in tutto l’emisfero
australe, nei paesi della sponda meridionale del Mediterraneo e in quelli
del Golfo, che hanno mostrato segnali di tenuta a causa della loro minore
integrazione economica su scala mondiale (Ministero della Sviluppo
Economico-ICE-Prometeia).
L’effetto della massiccia azione di stimolo e del pacchetto di
interventi fiscali e monetari adottati da tutti i principali paesi ha
risvegliato segnali di ripresa già dalla metà del 2009, anche se la velocità
del recupero ad essi associata è apparsa molto differenziata tra le
maggiori aree. Nel terzo trimestre del 2009 il PIL è tornato a crescere
negli Stati Uniti e nell'area dell'euro, ha continuato a espandersi in
Giappone, ha accelerato nelle economie emergenti dell'Asia e
dell'America latina. Anche il volume del commercio mondiale è tornato
ad aumentare, pur rimanendo di circa il 10% al di sotto del livello di un
anno prima. Nel quarto trimestre è proseguito il recupero della
produzione industriale dai minimi toccati nella prima metà del 2009 ed è
ulteriormente migliorato il clima di fiducia; negli Stati Uniti e in
Giappone si è attenuata la caduta dell'occupazione. Conseguentemente, il
PIL è tornato a muoversi su un chiaro sentiero di ripresa, seppure con
differenze tra i principali paesi e aree economiche mondiali in relazione
alle caratteristiche strutturali e di apertura commerciale delle stesse
(Banca d’Italia, Bollettino Economico, n.59, gennaio 2010).
Le previsioni ISAE per il 2010 evidenziano una crescita sostenuta
del Pil negli Stati Uniti (+2,9%), più modesta in Europa (+1,1%), dove la
Germania e la Francia cresceranno rispettivamente dell’1,3% e
dell’1,5%, la Gran Bretagna dello 0,8%; la Spagna è l’unico, tra i
principali paesi europei, a continuare sulla via della recessione con un -
0,3% rispetto al 2009.

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RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

Per il biennio 2010/2011 è prevista una crescita del commercio


internazionale a tassi attorno al 6% a prezzi costanti (Ice-Prometeia) che
tuttavia non appare sufficiente a riportarne i livelli ai valori registrati nel
2008.

Fig. 1.1 - PIL paesi industrializzati


Tassi di variazione rispetto all'anno precedente
4,0

3,0

2,0

1,0

0,0

-1,0

-2,0

-3,0

-4,0

-5,0

-6,0
Francia Germania Italia Spagna Regno Unito Stati Uniti Giappone Area Euro

2009* 2010** 2011**

Fonte: * preconsuntivo; ** previsioni ISAE - febbraio 2010

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RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

L’ECONOMIA ITALIANA

Nel 2009 il PIL in Italia è diminuito del 5% in termini reali,


risentendo pesantemente sia della contrazione del commercio
internazionale, sia della caduta della domanda interna.
La flessione è risultata più marcata all’inizio dell’anno, mentre ha
mostrato un’intensità progressivamente minore nel corso dei trimestri
successivi. La fase di progressivo miglioramento, seppur lento e
discontinuo, è stata in prevalenza sostenuta dal recupero di tono della
domanda interna e internazionale, tornate entrambe su valori positivi,
dopo la netta flessione osservata nel primo semestre.
Ancora debole, invece, pur in presenza di segnali di miglioramento,
la domanda di investimenti delle imprese e di consumi da parte delle
famiglie, a causa del permanere di un difficile clima congiunturale
indotto dall’incertezza sulle prospettive a breve termine della domanda
internazionale e delle condizioni del mercato del lavoro e
dell’occupazione.

Fonte: Banca d’Italia - L’economia Italiana in breve, n.35, marzo 2010.

Gli investimenti fissi lordi hanno mostrato una contrazione del


12,1%, frutto di flessioni che hanno riguardato tutte le tipologie di beni
capitali: macchinari e attrezzature (-18,4%), costruzioni (-7,9%), mezzi
di trasporto (-15,2%), beni immateriali (-5,4%).
Le esportazioni di beni e servizi hanno registrato una diminuzione
del 19,1% nella media del 2009, bilanciate solo parzialmente dalla
contrazione delle importazioni (-14,5%). La domanda estera netta è
risulta in diminuzione dell’1,2%.

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RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

Secondo il rapporto Ice-Prometeia le imprese italiane che hanno


mostrato maggiore difficoltà sono state quelle dei settori tradizionali del
Made in Italy, con la rilevante eccezione dell’alimentare. La domanda di
questi beni si è contratta maggiormente nei tradizionali mercati di
specializzazione dell’Italia e in alcuni di quelli che, negli ultimi anni,
avevano rappresentato una destinazione alternativa (ad esempio la
Russia) e particolarmente dinamica per le esportazioni nazionali del
nostro paese.
I consumi finali hanno registrato una contrazione in termini reali
dell’1,2% rispetto all’anno precedente, condizionati negativamente dalla
flessione della spesa delle famiglie residenti (-1,8%), a fronte
dell’aumento della spesa delle amministrazioni pubbliche (+0,6%) e delle
istituzioni sociali private (+1,1%). La diminuzione dei consumi privati
interni è stata pari all’1,9%; gli acquisti all’estero dei residenti sono
diminuiti del 3,9% mentre le spese sul territorio italiano effettuate da non
residenti sono diminuite del 7,4%.

L'ANDAMENTO DELL’OFFERTA

Dal punto di vista della formazione del prodotto, il valore aggiunto


è diminuito, anche se con intensità diverse, in tutti i settori: l’industria in
senso stretto ha registrato una contrazione del 15,1%, le costruzioni del
6,7%, l’agricoltura, silvicoltura e pesca del 3,1% e i servizi del 2,6%.
La produzione industriale nel 2009 è diminuita del 18%, in calo
marcato rispetto a quanto registrato nel corso dell’anno precedente. La
dinamica dell’attività produttiva è apparsa in forte contrazione nel corso
del primo semestre e ha evidenziato deboli segnali di recupero solo in
chiusura d’anno. La risalita, tuttavia, è stata finora modesta: a dicembre
2009, la produzione industriale in Italia ha recuperato il 4,4% dal minimo
di marzo 2009, dopo avere perduto il 25,4% dal picco di aprile 2008.
Tra i settori industriali il recupero è stato più robusto per i beni di
consumo non durevoli (+8%), mentre le aspettative delle imprese su
produzione e domanda a tre mesi anticipano netti incrementi nei beni di
investimento, e incrementi più contenuti nei beni di consumo e in quelli
intermedi. L’intensità del recupero è stata proporzionale alla profondità
della caduta e al sostegno pubblico: è stata forte nella produzione di
autovetture (+26,6% ) e lungo tutta la filiera automotive (metallurgia
+13,1% e chimica +8,2%)(CSC – Congiuntura Flash – febbraio 2010).

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RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

LE PREVISIONI PER IL 2010

La recessione del 2008-2009 lascia in eredità alla fase di ripresa


importanti fattori di condizionamento che ne frenano l’intensità in gran
parte dei paesi avanzati: squilibri pubblici, privati e nelle bilance dei
pagamenti, deterioramenti nel mercato del lavoro, credito meno fluido
per imprese e famiglie, sistemi finanziari non pienamente normalizzati.
Secondo l’ISAE, nel 2010 il prodotto mondiale tornerà a crescere
anche se ad un tasso inferiore rispetto a quello medio del periodo 2004-
2007. I paesi emergenti continueranno a fornire il maggiore contributo, in
particolare grazie alla dinamicità dell’area asiatica e dell’America Latina;
tra i paesi avanzati, solo gli Usa mostreranno una crescita sostenuta
mentre in Europa la ripresa risulterà modesta (appena superiore all’1%).
Anche per l’Italia, l’ISAE stima una ripresa dell’economia nel
2010 a ritmi contenuti (+1%) grazie all’irrobustimento della domanda
estera e un contenuto miglioramento di quella interna. Su quest’ultima,
qualche effetto di freno potrebbe provenire dall’evoluzione del mercato
del lavoro che risentirebbe delle ricadute ritardate della flessione
produttiva e della scarsa velocità del processo di recupero. I consumi
privati torneranno ad aumentare, anche se a ritmi contenuti (+0,8%); il
ritorno su un sentiero positivo del reddito disponibile nominale
contribuirà a sostenere le spese delle famiglie. Anche gli investimenti
dovrebbero recuperare un’intonazione positiva, grazie all’attenuazione
delle tensioni nel mercato creditizio e al progressivo miglioramento delle
prospettive del ciclo economico interno e internazionale.
Sul fronte dell’export, nel 2010 si assisterà ad un graduale
irrobustimento della domanda di beni di più alto contenuto qualitativo,
con effetti potenzialmente benefici per l’industria italiana. Tuttavia, la
geografia degli scambi potrà continuare ad operare in senso avverso
all’export del nostro Paese poiché i mercati di sbocco dell’Italia
cresceranno meno del commercio complessivo sia nel 2010 che nel 2011.
Nella previsione ISAE, le vendite all’estero tornerebbero a crescere del
3,8% quest’anno e del 3,9% nel 2011.

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RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

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RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

L'ECONOMIA REGIONALE

L'ATTIVITÀ PRODUTTIVA
La crisi che ha colpito l’economia mondiale nel corso del 2009 si è
manifestata, con tutta la sua intensità, anche nelle Marche. Dopo i primi
segnali di contrazione dell’attività produttiva registrati nel 2008 (-3%
rispetto al 2007), il 2009 ha fatto segnare una flessione dei livelli
produttivi decisamente più marcata. Secondo le indicazioni desunte dalle
Indagini Trimestrali di Confindustria Marche, nella media dell’anno la
produzione industriale è diminuita del 10,8% rispetto al 2008, risultato
che, seppur ampiamente negativo, sottolinea il parziale contenimento
della crisi che il settore produttivo marchigiano ha sperimentato rispetto
a quanto osservato a livello nazionale (-18%)(vedi Fig.3.1 e Tab.3.1).
Sulla scia di una domanda internazionale in costante
indebolimento, l’attività produttiva regionale ha mostrato un andamento
in progressiva flessione tra la metà del 2008 e la primavera del 2009,
raggiungendo la massima variazione negativa nel secondo trimestre (-
15,6%). A partire dalla pausa estiva, l’andamento dei tassi di variazione
della produzione ha mostrato un progressivo e lento recupero, che si è
protratto fino alla chiusura del 2009 ed è proseguito fino ai primi mesi
dell’anno in corso.

Fig. 3.1 - Produzione industriale* in Italia e nelle Marche


Tassi di variazione rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente - Dati non destagionalizzati
10,0%

5,0%

0,0%
1_06 2 3 4 1_07 2 3 4 1_08 2 3 4 1_09 2 3 4

-5,0%

-10,0%

-15,0%

-20,0%

-25,0%

ISTAT Confindustria Marche

* l’indice della produzione industriale delle attività manifatturiere (lettera C dell’ATECO 2007)
Fonte: Istat - Confindustria Marche

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RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

Tutti i principali settori manifatturieri hanno accusato flessioni


dell’attività produttiva, soprattutto nel corso dei primi sei mesi dell’anno.
Variazioni negative superiori alla media sono state registrate dai
comparti dei minerali non metalliferi, del tessile abbigliamento e della
meccanica; in linea con la media regionale sono risultati la gomma e
plastica e le calzature. Meno marcata la flessione per il legno e mobile,
mentre sostanzialmente invariati sono apparsi i livelli produttivi del
settore alimentare (vedi Tab.3.1).

Tab. 3.1 - Produzione industriale* nei principali settori - Marche - Italia


Tassi di variazione sullo stesso periodo dell'anno precedente

2009 Marche Italia


2007 2008 I II III IV 2009 2009

Minerali non metalliferi -1,1 -4,5 -19,5 -21,1 -14,6 -12,6 -17,0 -23,2
Meccanica 3,5 -2,7 -14,2 -24,1 -9,6 -8,1 -14,0 -24,0
Alimentare 3,0 -0,1 -0,5 -4,7 3,1 1,6 -0,1 -1,7
Tessile - Abbigliamento 3,1 -3,1 -13,2 -18,9 -19,3 -10,6 -15,5 -
Tessile -20,0
Abbigliamento -4,9
Calzature -0,2 -4,3 -7,0 -14,3 -13,1 -8,7 -10,8 -21,2
Legno e Mobile 5,6 -1,2 -9,6 -8,1 -7,9 -4,8 -7,6 -
Legno -22,5
Mobile -16,1
Gomma e plastica 1,0 0,6 -13,5 -16,9 -8,9 -5,2 -11,1 -18,2

Totale industria 2,4 -3,0 -11,3 -15,6 -9,7 -6,4 -10,8 -18,0

Fonte: per le Marche: Indagine Congiunturale Trimestrale - Confindustria Marche; per l'Italia: Istat
* Indici Istat della produzione industriale delle attività manifatturiere lettera C dell’ATECO2007

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RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

LE PREVISIONI SETTORIALI PER IL 2010

Secondo le previsioni degli operatori, il livello dell’attività


economica si manterrà su toni deboli nel 2010, ma in recupero rispetto a
quanto registrato nel 2009. La situazione di instabilità che interessa
l’attuale scenario competitivo lascia prevedere infatti il permanere di
condizioni difficili anche per l’anno in corso. Emergono tuttavia segnali
di ristabilimento di condizioni di funzionamento più ordinate all’interno
dei mercati reali: le anticipazioni desunte dalle indagini qualitative svolte
nei primi mesi dell’anno in corso lasciano intravedere un progressivo
miglioramento delle condizioni congiunturali, ma solo a partire dai mesi
centrali dell’anno.
Nella Fig. 3.2 sono riportate le previsioni sui tassi settoriali di
sviluppo formulate dagli operatori intervistati nell'ambito dell'Indagine
Trimestrale di Confindustria Marche. Da queste emerge un quadro di
moderata ripresa della produzione per il 2010, con livelli di attività
previsti in aumento di circa l’1% nella media dell’industria.

Fig. 3.2 - Tassi settoriali di sviluppo per l'industria manifatturiera marchigiana


Tassi di variazione previsti per il 2010 rispetto all'anno precedente - Previsioni degli operatori

CALZATURE

LEGNO E MOBILE

ALIMENTARE

MECCANICA

TOTALE

DIVERSE

MINERALI NON MET.

TESSILE ABB.

GOMMA E PL.

-1.0 0.0 1.0 2.0

Fonte: Confindustria Marche

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RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

Tutti i principali settori dell’economia regionale prevedono un


recupero dell’attività produttiva, ad eccezione della gomma e plastica per
la quale invece gli operatori stimano un moderato calo.
La Fig. 3.3 mette a confronto le previsioni di sviluppo per il 2009 –
formulate dagli operatori nelle rilevazioni del 2008 – con i tassi di
variazione settoriale effettivamente realizzati nell’anno appena chiuso. Si
nota come le previsioni siano risultate sospinte verso il basso di circa 10
punti percentuali nella media dei settori. Nessuno dei settori ha registrato
previsioni in linea con le effettive realizzazioni, ad eccezione delle
calzature per le quali il calo previsto nel 2008 si è avvicinato a quello
effettivamente realizzato nel 2009. La forte intensità della crisi e la sua
eccezionalità in termini di ampiezza settoriale spiega la marcata
differenza tra le previsioni formulate in chiusura di 2008 e le effettive
realizzazioni registrate nel corso dell’anno successivo.

Fig. 3.3 - Tassi settoriali di sviluppo 2009 previsti dagli operatori nel 2008 e tassi di sviluppo
effettivamente realizzati nel 2009.
4.0

Gomma e plastica Alimentare


Tassi previsti nel 2008 per il 2009

0.0
-20.0 -18.0 -16.0 -14.0 -12.0 -10.0 -8.0 -6.0 -4.0 -2.0 0.0

Minerali non metalliferi


Legno e mobile
Meccanica
Totale industria

Tessile - Abb.
-4.0

Calzature
-8.0
Tassi realizzati nel 2009

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RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

Fig. 3.4 – Tassi di crescita del fatturato dei principali settori dell'industria manifatturiera
marchigiana
Tassi di variazione previsti per il 2010 rispetto all'anno precedente - Previsioni degli operatori

15.0

Calzature

10.0
Fatturato estero - Tassi di crescita previsti 2010

Meccanica

Industria
5.0
Tessile Abbigliamento
Legno e mobile

Alimentare
Minerali non metalliferi
0.0
-8.0 -4.0 0.0 4.0 8.0 12.0

-5.0

Gomma e plastica

-10.0
Fatturato interno - Tassi di crescita previsti 2010

Fonte: Confindustria Marche

Riguardo al 2010, le previsioni relative al fatturato delle aziende


intervistate mostrano, nella media dell’industria, un recupero compreso
tra il 3,8% per il mercato interno e il 4,7% per il mercato estero.
Considerando la dinamica dei prezzi prevista per il 2010 (1,4% e 1,0%
rispettivamente sull’interno e sull’estero), tale previsione fornisce una
stima della dinamica reale delle vendite pari a circa il 2,4% sull’interno e
al 3,7% sull’estero.
Tale previsione, più ottimistica di quella formulata con riferimento
all’attività produttiva, segnala generali attese di ripresa dell’attività
commerciale, in particolare sui mercati esteri. Per quasi tutti i settori,
infatti, ad eccezione della gomma e plastica, la dinamica prevista per il
mercato estero appare più sostenuta di quella del mercato interno.
Il miglioramento del quadro congiunturale previsto per il 2010
sosterrà la dinamica dei prezzi, con variazioni in aumento previste tra
l’1,0% e l’1,4% rispettivamente per il mercato estero e per quello
interno. Ad eccezione del Tessile abbigliamento, tutti i principali settori
indicano una dinamica dei prezzi più sostenuta all’interno rispetto
all’estero. Analoga tendenza - con l’aggiunta del settore delle calzature -
anche sul fronte dei costi, per i quali la crescita prevista appare
significativa sia sul mercato interno (3,3%), sia sul mercato estero

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RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

(1,8%). A livello settoriale, le variazioni previste dei prezzi di vendita e


dei costi di acquisto sui mercati interni e esteri sono riportate nelle Fig.
3.5 e 3.6.

Fig. 3.5 – Tassi di crescita dei prezzi nei principali settori dell'industria manifatturiera
marchigiana
Tassi di variazione previsti per il 2010 rispetto all'anno precedente - Previsioni degli operatori
2.0
Calzature

Tessile Abbigliamento Meccanica


Legno e mobile
1.0
Industria
Prezzi estero

Alimentari
Minerali non metalliferi
0.0
0.0 0.5 1.0 1.5 2.0 2.5 3.0

Gomma e plastica

-1.0
Prezzi interno

Fonte: Confindustria Marche

Fig. 3.6 – Tassi di crescita dei costi nei principali settori dell'industria manifatturiera
marchigiana
Tassi di variazione previsti per il 2010 rispetto all'anno precedente - Previsioni degli operatori
6.0

Calzatur
4.0
Tessile abbigliamento
Costi estero

Meccanica
2.0
Industria
Legno e mobile

Alimentar

0.0
0.0 1.0 2.0 3.0 4.0 5.0 6.0
Minerali non

Gomma e

-2.0
Costi interno

Fonte: Confindustria Marche

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RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

PREZZI, COSTI E MARGINI NELLA TRASFORMAZIONE INDUSTRIALE

I PREZZI

Le forti difficoltà incontrate dalle imprese nel corso del 2009 hanno
influenzato la dinamica dei prezzi che hanno mostrato una significativa e
consistente contrazione.
Nella media del 2009 i prezzi di vendita sono diminuiti dell’1% sia
sul mercato interno che sul mercato estero, anche se con dinamiche
diverse: sul mercato domestico, la flessione dei prezzi si è concentrata
nei trimestri centrali dell’anno; sul mercato estero, il rallentamento è
andato progressivamente attenuandosi, passando dal -1,1% del primo
trimestre al -0,4% del quarto trimestre (vedi Tab. 3.2). La dinamica della
domanda interna e internazionale, osservata nel corso del 2009, spiega
l’andamento dei prezzi sui due mercati.
Le previsioni relative al 2010 mostrano una contenuta ripresa dei
prezzi, a seguito del recupero previsto nei livelli di attività: le previsioni
relative al mercato interno mostrano un aumento di circa l’1,4%, mentre
sull’estero la variazione attesa è pari a circa l’1%.

Tab. 3.2 - Costi variabili unitari e prezzi dell'output nel settore manifatturiero marchigiano
Variazioni percentuali sul periodo corrispondente

2008 I II III IV 2009 2010*

Costi degli input 2,5 -1,9 -1,6 -1,3 -1,1 -1,4 2,6
Interni 2,5 -2,1 -1,6 -1,2 -1,3 -1,6 3,3
Esteri 2,5 -1,6 -1,5 -1,4 -0,8 -1,3 1,8

CLUP 7,0 11,5 14,7 8,6 5,9 10,2 -1,7


Costo del lavoro 3,3 3,6 3,0 2,8 3,8 3,3 3,3
Produttività -3,7 -7,9 -11,7 -5,8 -2,1 -6,9 5,0

Costi variabili unitari 4,6 4,4 6,1 3,4 2,2 4,0 0,6

Prezzi dell'output 2,6 -0,8 -1,4 -1,1 -0,6 -1,0 1,2


Interni 2,6 -0,6 -1,3 -1,2 -0,7 -1,0 1,4
Esteri 2,6 -1,1 -1,5 -0,9 -0,4 -1,0 1,0

Fonte: elaborazioni su dati Istat e Confindustria Marche

*Previsioni

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RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

I COSTI

Nella media dell’anno, il costo degli input è risultato in flessione


dell’1,4% frutto di una diminuzione dell’1,6% per gli input di origine
interna e dell’1,3% per quelli provenienti dal mercato estero (vedi Tab.
3.2).
Il costo del lavoro per unità di prodotto è cresciuto, invece, di circa
il 10%, il livello più elevato tra quelli registrati nel corso degli ultimi
anni. Tale andamento ha scontato il marcato rallentamento della
produttività (-6,9% nella media dell’anno), indotto dalla dinamica di
forte contrazione dell’attività produttiva, in presenza di limitate
diminuzioni dei livelli occupazionali. Nel corso del 2009, la forbice tra
CLUP e costo degli input ha mostrato una tendenza di progressivo
riallineamento, anche se i tassi di crescita del CLUP sono comunque
rimasti su livelli particolarmente elevati.

Fig. 3.7 - Costi unitari nella trasformazione industriale nelle Marche


Variazioni percentuali tendenziali – Medie mobili a tre termini.

Costo degli input

12.0 CLUP

CLUP

8.0

4.0

0.0

Costo degli input

-4.0
2005-I II III IV 2006-I II III IV 2007-I II III IV 2008-I II III IV 2009-I II III IV

Fonte: Confindustria Marche

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RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

COSTI, PREZZI E MARK UP NELLA TRASFORMAZIONE INDUSTRIALE

A causa dell’andamento rilevato del CLUP e dei costi unitari degli


input, la dinamica dei costi unitari variabili si è mantenuta su livelli
elevati e ha registrato - nella media del 2009 - un aumento di circa il
4,0% rispetto all’anno precedente, in linea con quello rilevato nel 2008.
Il dato del 2009 prosegue la fase di continua crescita dei costi
unitari che il sistema produttivo regionale sperimenta ormai da oltre un
triennio, attenuatasi soltanto nel corso dei trimestri più recenti a causa
della difficile situazione congiunturale, peraltro insufficiente a contenere
i costi unitari su variazioni non rilevanti per la competitività delle
imprese. A tale dinamica si è affiancata – a partire dalla metà del 2008 –
una brusca caduta dei prezzi di vendita, finalizzata a mantenere le quote
di mercato delle imprese. I margini di profitto nella trasformazione
industriale hanno mostrato un progressivo deterioramento, attenuando la
capacità delle imprese di generare flussi finanziari.
Per il 2010, le previsioni degli operatori indicano un livello dei
margini in moderato recupero rispetto al 2009, a causa dell’effetto
combinato del contenimento dei costi variabili, indotto prevalentemente
da un recupero atteso della produttività, e di un contenuto aumento dei
livelli dei prezzi.

Fig. 3.8 - Costi unitari e prezzi nella trasformazione industriale nelle Marche
Variazioni percentuali tendenziali – Medie mobili a tre termini
6.0

Costi unitari variabili


Prezzi dell'output Costi variabili unitari

4.0

2.0

0.0
2005-I II III IV 2006-I II III IV 2007-I II III IV 2008-I II III IV 2009-I II III IV

Prezzi dell'output

-2.0

Fonte: Confindustria Marche

21
RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

L'ATTIVITÀ COMMERCIALE

L’industria marchigiana chiude il 2009 con una sensibile flessione


dell’attività commerciale pari all’11,5% in termini reali rispetto al 2008.
L’andamento delle vendite in corso d’anno è stato caratterizzato da
una flessione più intensa nei primi mesi del 2009, seguita da un lieve
recupero nella seconda parte dell’anno, non sufficiente a riportare i livelli
commerciali sui valori pre-crisi. Il quadro negativo ha contraddistinto sia
il mercato interno, sia il mercato estero.

IL MERCATO INTERNO

Le vendite sul mercato interno hanno mostrato variazioni negative


di intensità crescente nel corso del primo semestre 2009, che sono andate
poi progressivamente migliorando nella seconda parte dell’anno. Nella
media del 2009 le vendite sull’interno sono diminuite del 7,6% rispetto
all’anno precedente (vedi Tab. 3.3).
Tra i principali settori dell'industria regionale, particolarmente
negative e superiori alla media sono risultate le vendite di minerali non
metalliferi, di prodotti del tessile abbigliamento, della meccanica e di
calzature; contrazioni inferiori alla media sono state registrate nelle
vendite di prodotti della gomma e plastica (-6,4%) e del legno e mobile (-
5,5%). Solo il comparto alimentare ha registrato un aumento dell’attività
commerciale sul mercato interno (+1,8%).

Tab. 3.3 - Vendite sull'interno dei principali settori - Marche


Tassi di variazione sullo stesso periodo dell'anno precedente

2007 2008 I II III IV 2009

Minerali non metalliferi 0,3 -7,1 -18,2 -17,6 -16,1 -18,3 -17,6
Meccanica 2,3 -4,8 -16,6 -12,6 -6,2 -2,4 -9,5
Alimentare 2,9 -1,1 -4,6 -2,8 11,8 2,7 1,8
Tessile - Abbigliamento 4,2 -2,9 -9,6 -16,8 -14,9 -3,0 -11,1
Calzature 2,5 -6,3 -3,1 -18,1 -10,0 -1,1 -8,1
Legno e mobile 4,0 -2,8 -5,8 -8,0 -6,6 -1,7 -5,5
Gomma e plastica -0,6 1,2 -9,5 -13,6 0,8 -3,4 -6,4

Totale industria 1,7 -4,0 -12,3 -13,6 -3,4 -1,2 -7,6

Prezzi di vendita 2,9 2,6 -0,6 -1,3 -1,2 -0,7 -1,0


osti di acquisto 4,0 2,5 -2,1 -1,6 -1,2 -1,3 -1,6

Fonte: Indagine Congiunturale Trimestrale - Confindustria Marche

22
RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

L'andamento del fatturato sull'interno a prezzi correnti ha mostrato,


nella media del 2009, una variazione negativa ma di intensità inferiore al
dato nazionale (vedi Fig. 3.9). L’andamento dell’attività commerciale
sull’interno nella regione evidenzia, già a partire dal terzo trimestre, una
risalita più vivace rispetto a quella rilevata a livello nazionale,
attribuibile probabilmente allo sfasamento temporale con il quale gli
effetti della crisi sono stati avvertiti nei due contesti geografici e alle
connotazioni settoriali delle due aree.

Fig. 3.9 - Fatturato Interno Italia e Marche e prezzi alla produzione


Tassi di variazione sul periodo precedente

15% 7%

6%

10%
5%

4%
5%
3%

2%
0%

1%

-5% 0%

-1%

-10%
-2%

-3%
-15%
-4%

-5%
-20%

-6%

-25% -7%
06.1 2 3 4 07.1 2 3 4 08.1 2 3 4 09.1 2 3 4

Prezzi alla produzione (dx) Fatturato Interno - Marche Fatturato Interno - Italia

Fonte: per l'Italia: Istat - Indici del Fatturato - per le Marche: Confindustria Marche - Indagine Congiunturale Trimestrale

IL MERCATO ESTERO

Andamento particolarmente negativo anche dell'attività


commerciale sull'estero: nella media del 2009, le vendite hanno mostrato
una flessione del 13,4% rispetto all’anno precedente.
Consistente e superiore alla media regionale la diminuzione
registrata dal comparto del tessile abbigliamento (-19,2%), dal legno e
mobile (-16,1%) e dalla meccanica (-14,3%). In linea con il dato medio
regionale, invece, la variazione registrata dal comparto delle calzature (-
13,4%) mentre flessioni meno marcate sono state sperimentate dalla
gomma e plastica (-10,7%) e dai minerali non metalliferi (-7,1%). In
crescita le vendite sull’estero del settore alimentare (+3,5%).

23
RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

Tab. 3.4 - Vendite sull'estero dei principali settori - Marche


Tassi di variazione sullo stesso periodo dell'anno precedente

2007 2008 I II III IV 2009

Minerali non metalliferi -1,2 -1,8 -6,4 -12,9 -8,7 -0,3 -7,1
Meccanica 5,2 -3,4 -5,1 -22,1 -18,2 -11,9 -14,3
Alimentare 5,3 -2,2 0,8 1,1 7,6 4,4 3,5
Tessile – Abbigliamento 2,8 -4,2 -14,9 -25,8 -26,4 -9,6 -19,2
Calzature -3,4 -8,6 -16,9 -12,1 -18,9 -5,8 -13,4
Legno e Mobile 6,7 1,7 -16,4 -21,4 -16,4 -10,3 -16,1
Gomma e plastica 1,5 4,7 -8,8 -15,8 -14,1 -4,2 -10,7

Totale industria 2,5 -3,7 -9,7 -19,5 -15,9 -8,6 -13,4

Prezzi di vendita 2,5 2,6 -1,1 -1,5 -0,9 -0,4 -1,0


Costi di acquisto 3,4 2,5 -1,6 -1,5 -1,4 -0,8 -1,3

Fonte: Indagine Congiunturale Trimestrale - Confindustria Marche

I dati Istat sull’interscambio commerciale evidenziano per il 2009


una consistente flessione dell’attività esportativa dell’industria regionale,
pari al 24,5% rispetto al 2008, risultato più negativo sia di quello
registrato dalla ripartizione dell’Italia centrale (-15,2%) sia della media
nazionale (-21,4%).
A livello settoriale, andamenti particolarmente negativi sono stati
registrati dai macchinari ed apparecchi (-36,1%), dagli apparecchi
elettrici (-31,3%), dai computer ed apparecchi elettronici ed ottici (-
29,2%), dai mobili (-27,8%). Più contenuta la flessione registrata dagli
articoli di abbigliamento e pellicce (-22,5%), dagli articoli in pelle e
calzature (-22,4%), dai metalli e prodotti in metallo (-20,3%) e dagli
articoli farmaceutici, chimico medicinali e botanici (-18,1%).
La flessione delle esportazioni della regione ha riguardato tutte le
principali aree di destinazione, ma in particolare i mercati extra UE27 (-
28%). L’analisi per paese mostra comunque una flessione generalizzata
delle esportazioni che ha interessato tutti i principali mercati: Francia (-
9,6%), Belgio (-18,6%), Germania (-22,7%), Russia (-42,2%), Spagna (-
26,9%), Regno Unito (-27,0%), Stati Uniti (-35,1%), Polonia (-27,7%),
Romania (-29,6%).

24
RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

IL MERCATO DEL LAVORO

IL QUADRO NAZIONALE

Nel 2009 l’occupazione in Italia si è ridotta dell’1,6% rispetto


all’anno precedente (-380.000 unità) a causa della flessione sia
dell’occupazione maschile (-2% pari a -274.000 unità) sia di quella,
meno accentuata, femminile (-1,1% pari a 105.000 unità). Il trend
discendente ha avuto inizio nel corso del terzo trimestre 2008 ed è
proseguito con intensità crescente di trimestre in trimestre.
Il tasso di occupazione 15-64 anni si è attestato al 57,5%, con una
variazione negativa pari a 1,2 punti percentuali rispetto al 2008, a seguito
della flessione dell’1,6% del tasso di occupazione maschile e dello 0,8%
di quello femminile.

Fig. 4.1 - Prodotto e occupazione in Italia - Anni 1997-2009


Variazioni % annue

4,5 4,5

2,5 2,5

0,5 0,5

-1,5 -1,5

-3,5 -3,5

PIL (sx) Occupazione (dx)

-5,5 -5,5
97 98 99 00 01 02 03 04 05 06 07 08 09

Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Marche su dati Istat

25
RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

Alla diminuzione dell’1,0% (-169.000 unità) dell’occupazione


dipendente, rispetto al 2008, si è associata la forte contrazione di quella
indipendente (-3,5% pari a -211.000 unità).
A livello settoriale si è osservata una flessione dell'occupazione in
agricoltura (-2,3% pari a -21.000 unità), sia nella componente alle
dipendenze che in quella indipendente.
Particolarmente significativa la flessione degli occupati
nell’industria in senso stretto (-214.000 unità, pari a -4,3% rispetto
all’anno precedente) che ha riguardato sia gli indipendenti che,
soprattutto, i dipendenti.
In diminuzione anche gli occupati nel settore delle costruzioni (-
1,3%, pari a -26.000 unità), sintesi della crescita della componente
indipendente e della riduzione di quella dipendente.
Nei servizi, alla riduzione degli occupati indipendenti (-3,7% pari a
-147.000 unità) si è associata la leggera crescita di quelli alle dipendenze
(+0,2% pari a 28.000 unità in più). Il complessivo calo dell’occupazione
nel terziario riflette la flessione nel commercio, alberghi e ristorazione,
nei trasporti, nell’istruzione e nella Pubblica amministrazione, non
compensata dall’incremento dei servizi alle famiglie e sociali (attività
ricreative, culturali e sportive).

Fig. 4.2 - Occupati in Italia - Industria e servizi - Anni 1997-2009


Valori in migliaia - dati destagionalizzati
8.500 17.000

16.500

8.000 16.000

15.500

7.500 15.000

14.500

7.000 14.000

13.500

6.500 13.000

12.500

6.000 12.000
97

98

99

00

01

02

03

04

05

06

07

08

09
1.

1.

1.

1.

1.

1.

1.

1.

1.

1.

1.

1.

1.

Servizi (scala destra) Industria (scala sinistra)

Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Marche su dati Istat - Rilevazione continua sulle Forze di Lavoro

26
RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

In relazione alla tipologia di orario, si è osservato un


ridimensionamento dell’1,6% degli occupati a tempo pieno (-314.000
unità) e dell’1,9% degli occupati a tempo parziale (-65.000 unità).
Tra gli occupati dipendenti, quelli aventi un contratto a tempo
indeterminato hanno mostrato una sostanziale stabilità, mentre quelli con
contratto a termine sono scesi del 7,3% (-171.000 unità).
Sale la quota dei dipendenti a tempo indeterminato sul totale degli
occupati, che passa dal 64,6% del 2008 al 65,7% del 2009.
Il lavoro dipendente a tempo parziale rimane sostanzialmente
invariato su base annua (+0,3% pari a 9.000 unità), mentre quello a
tempo pieno diminuisce di circa 178 mila unità.
La diminuzione osservata nel numero di occupati indipendenti è
attribuibile alla consistente flessione sia di lavoratori a tempo pieno (-
137.000 unità pari al -2,6%), sia di quelli a tempo parziale (-74.000 unità
pari al -9,6%).
Nella media del 2009 l’offerta di lavoro ha registrato una
diminuzione dello 0,5%, pari a circa 127.000 unità in meno rispetto al
2008, e ha riguardato sia la componente femminile (-0,3%, pari a 32.000
unità) sia, soprattutto, quella maschile (-0,6%, pari a 94.000 unità).
Il tasso di attività 15-64 anni è risultato pari al 62,4%, sei decimi di
punto in meno rispetto al 2008, a causa della contrazione sia di quello
maschile, passato dal 74,4% al 73,7% sia di quello femminile, passato
dal 51,6% del 2008 al 51,1% del 2009.
Per il secondo anno consecutivo, cresce il numero delle persone in
cerca di occupazione: nella media dell’anno si è osservata una crescita
dei disoccupati del 15% pari a 253.000 unità, che ha riguardato sia le
donne (+8,4% pari a circa 74.000 unità) sia gli uomini (+21,9% pari a
180.000 unità).
Il tasso di disoccupazione è salito dal 6,7% del 2008 al 7,8% del
2009. L’incremento più consistente si è osservato per la componente
maschile, il cui tasso di disoccupazione è passato dal 5,5% del 2008 al
6,8% del 2009; più contenuta la variazione di quello femminile che però
raggiunge il 9,3% (8,6% nel 2008).

27
RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

OCCUPAZIONE E MERCATO DEL LAVORO NELLE MARCHE

La dinamica occupazionale registrata nelle Marche nel 2009 è


apparsa in linea con quella nazionale, anche se su valori più contenuti.
Gli occupati sono risultati in diminuzione dello 0,4% rispetto al
2008, con una contrazione di circa 2.400 unità. Tale risultato è
attribuibile interamente alla flessione della componente maschile (-1,1%
pari a 4.100 unità) a fronte di una crescita di quella femminile (+0,6%
pari a 1.700 unità).
Cresce ulteriormente, dunque, il peso della componente femminile
sul totale degli occupati nella regione, passando dal 42,6% del 2008 al
43% del 2009, mentre subisce un leggero calo la quota maschile, che
scende dal 57,4% del 2008 al 57% del 2009.
Il confronto con il dato nazionale (40,1%) evidenzia, nella regione,
una più elevata incidenza della componente femminile sul totale degli
occupati.

Fig. 4.3 - Occupati per sesso nelle Marche – Anni 2001-2009


Valori in migliaia
700

600

500

400

300

200

100

0
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009

Totale Maschi Femmine

Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Marche su dati Istat - Rilevazione Continua delle Forze di Lavoro

La diminuzione dell’occupazione nella regione è frutto di una


sensibile flessione del numero dei lavoratori dipendenti (-1,2% pari a
circa 6.000 unità), il cui peso sul totale scende ulteriormente rispetto al
2008 e raggiunge il 73,9% (74,5% nel 2008), a fronte di una crescita di
quelli indipendenti (+2,1% pari a 3.600 unità). Prosegue quindi, anche

28
RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

nel 2009, la tendenza osservata a partire dal 2008 alla crescita della quota
di lavoro indipendente, che sale al 26,1% (25,5% nel 2008).

Fig. 4.4 - Occupati per posizione professionale nelle Marche – Anni 2001-2009
Valori in migliaia
700,0

600,0

500,0

400,0

300,0

200,0

100,0

0,0
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009

Totale Dipendenti Indipendenti

Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Marche su dati Istat - Rilevazione Continua delle Forze di Lavoro

Per quanto riguarda i settori produttivi, la contrazione ha


interessato l’industria in senso stretto, che ha registrato una flessione di
5.800 unità (-2,6%), e i servizi, che hanno sperimentato una diminuzione
di circa 3.100 unità pari a -0,8%.
In controtendenza invece il settore delle costruzioni, che ha visto
aumentare i propri occupati di circa 2.900 unità, con un aumento pari a
+6,5%, e l’agricoltura, con un incremento di +3.600 unità (+26,9%).
Si modifica la composizione settoriale dell’occupazione nella
regione: scende la quota di lavoratori occupati nel terziario (dal 57,4%
del 2008 al 57,1% del 2009) e nell’industria in senso stretto (dal 33,8%
del 2008 al 33,1% del 2009), mentre sale quella nelle costruzioni (dal
6,7% al 7,2%) e quella in agricoltura (dal 2% del 2008 al 2,6% del 2009).

29
RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

Fig. 4.5 - Occupati per settore di attività economica nelle Marche – Anni 2008-2009
Valori in migliaia
400

350

300

250

200

150

100

50

0
Agricoltura Industria s.s. Costruzioni Servizi

2008 2009

Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Marche su dati Istat - Rilevazione Continua delle Forze di Lavoro

La contrazione degli occupati registrata dall’industria in senso


stretto (-5.800 unità) è la sintesi della consistente flessione dei lavoratori
indipendenti (-3.900 unità) e di quella, più contenuta, dei lavoratori
dipendenti (-1.900 unità). Sale quindi ulteriormente la quota della
componente alle dipendenze, che raggiunge l’87% del totale degli
occupati (85,6% nel 2008).
La diminuzione dell’occupazione nel settore dei servizi ha
riguardato invece esclusivamente la componente alle dipendenze (-6.800
unità), mentre i lavoratori indipendenti sono aumentati di oltre 3.700
unità. Si modifica pertanto la composizione a favore della componente
indipendente, che sale al 29,7% (28,5% nel 2008) rispetto al 70,3% di
quella dipendente.
Nel settore agricolo resta preponderante, anche nel 2009, la
presenza di lavoratori indipendenti, che salgono al 71,3% (58,5% nel
2008) contro il 28,7% dei dipendenti.
Nel settore delle costruzioni, infine, l’incremento degli occupati è
attribuibile esclusivamente alla componente dipendente (+3.400 unità), il
cui peso sul totale sale dal 54,6% del 2008 al 58,6% del 2009.

30
RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

Fig. 4.6 – Occupati per settore di attività economica e posizione nella professione Marche –
2009 - Composizione %
100,0%

90,0%

80,0%

70,0%

60,0%

50,0%

40,0%

30,0%

20,0%

10,0%

0,0%
Agricoltura Industria s.s. Costruzioni Altre attività Totale

Dipendenti Indipendenti

Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Marche su dati Istat - Rilevazione Continua delle Forze di Lavoro

Fig. 4.7 –Tasso di occupazione nelle regioni italiane – 2009


80,0

70,0

60,0

50,0

40,0

30,0

20,0

10,0

0,0
o

o
a

to

lia

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na

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R

Lo

C
iu
Va
ilia

Tr

Fr
Em

Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Marche su dati Istat - Rilevazione Continua delle Forze di Lavoro

31
RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

Il tasso di occupazione (15-64 anni) ha mostrato una contrazione di


nove decimi di punto rispetto al 2008 (63,8% rispetto al 64,7%),
confermandosi più elevato sia rispetto alla media italiana (57,5%) sia
rispetto alla media delle regioni del Centro (61,9%). Nella graduatoria
2009 delle regioni italiane, dunque, le Marche guadagnano due posizioni
collocandosi all’ottavo posto, e superano l’Umbria (che scende
all’undicesimo posto) ed il Friuli Venezia Giulia, che si colloca al
decimo.
In controtendenza rispetto al dato nazionale, nelle Marche si è
osservato un incremento dell'offerta di lavoro: nella media del 2009 le
forze di lavoro sono aumentate di circa 12.000 unità (+1,7% rispetto al
2008). Tale risultato è attribuibile all’aumento registrato della
componente femminile (+6.700 unità pari al +2,3%) e di quella maschile
(+1,4% pari a 5.300 unità).
Si riduce ulteriormente il peso della componente maschile sul totale
delle forze di lavoro dal 56,9% del 2008 al 56,7% del 2009, mentre
aumenta quello della componente femminile dal 43,1% al 43,3%.

Fig. 4.8 – Tasso di attività nelle regioni italiane – 2009


80,0

70,0

60,0

50,0

40,0

30,0

20,0

10,0

0,0
o

zo
a

to

lia

ria

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te

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To
m

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C
Ba
Sa
lle

Pi
en
R

Lo

C
iu
Va
ilia

Tr

Fr
Em

Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Marche su dati Istat - Rilevazione Continua delle Forze di Lavoro

Con riferimento alla popolazione in età lavorativa (15-64 anni) il


tasso di attività ha mostrato una crescita di circa cinque decimi di punto,
passando dal 67,9% del 2008 al 68,4% del 2009, valore più elevato sia
della media nazionale (62,4%) che di quella delle regioni centrali
(66,8%).

32
RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

Anche in questo caso, la regione Marche guadagna posizioni


collocandosi al settimo posto nazionale superando Veneto, Umbria e
Friuli Venezia Giulia. Guida la classifica, anche nel 2009, l’Emilia
Romagna, con un tasso di attività del 72,0% (72,6% nel 2008).
Il tasso di attività della componente maschile si attesta nella
regione al 76,9%, a fronte di una media nazionale del 73,7%, mentre i
livelli di attività femminile superano di oltre otto punti percentuali la
media nazionale (59,8% contro 51,2%).
Le persone in cerca di lavoro nelle Marche sono aumentate di circa
14.000 unità (+45%) tra il 2008 ed il 2009: ciò ha comportato un
innalzamento del tasso di disoccupazione dal 4,7% del 2008 al 6,6% del
2009. Tra le persone in cerca di occupazione nelle Marche, la
componente femminile rappresenta circa il 47,2% ed il tasso di
disoccupazione tra le donne raggiunge il 7,2% a fronte del 6,2% dei
maschi.
Rispetto alla media italiana, il tasso di disoccupazione complessivo
nelle Marche risulta inferiore di circa 1,2 punti percentuali (6,6% rispetto
al 7,8%); maggiore il divario nella componente femminile (7,2% contro
il 9,3 dell’Italia) rispetto a quello nella componente maschile (6,2%
contro il 6,7% dell’Italia). Tra le regioni più virtuose nell’inserimento
della forza lavoro nel sistema economico troviamo al primo posto il
Trentino Alto Adige, con un tasso di disoccupazione del 3,2%, seguito
dalla Valle d’Aosta con il 4,4%, dall’Emilia Romagna e dal Veneto,
entrambi con il 4,8%. Le Marche perdono due posizioni rispetto al 2008
e si collocano al nono posto.

Fig. 4.9 – Tasso di disoccupazione nelle regioni italiane – 2009


16,0

14,0

12,0

10,0

8,0

6,0

4,0

2,0

0,0
a

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en

Lo

C
iu
Va
ilia
Tr

Fr
Em

Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Marche su dati Istat - Rilevazione Continua delle Forze di Lavoro

33
RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

Nella media dell’anno 2009, le ore complessive di cassa


integrazione autorizzate sono passate da 5,9 milioni del 2008 a 22,7
milioni, con una variazione del 283%.
Tale variazione è attribuibile principalmente alla componente
ordinaria, che è passata da 2,3 milioni di ore del 2008 a 13,4 milioni di
ore del 2009. Cresce anche la componente straordinaria che raggiunge,
nel 2009, i 9,2 milioni di ore autorizzate (3,6 milioni nel 2008).

Fig. 4.10 - Cassa Integrazione Guadagni - Ore concesse per interventi ordinari e straordinari
nelle Marche - Valori in migliaia

8.000.000

7.000.000

6.000.000

5.000.000

4.000.000

3.000.000

2.000.000

1.000.000

0
1_05 2 3 4 1_06 2 3 4 1_07 2 3 4 1_08 2 3 4 1_09 2 3 4

Ordinaria Straordinaria

Fonte: INPS

34
RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

GLI INVESTIMENTI

Forte flessione nel 2009 dei consuntivi di spesa per investimenti


nelle imprese marchigiane, e in calo più marcato rispetto alle previsioni
formulate dagli operatori nel 2008, che avevano indicato una flessione
pari a circa il 7% su base annua.
La fase di rallentamento del quadro congiunturale è risultata la
principale ragione della frenata del processo di accumulazione, che ha
interrotto l’espansione dello stock di capitale osservata nel corso del
triennio 2005-2007 e proseguita fino alla metà del 2008.
Sulla base dell'indagine condotta presso un campione di imprese
industriali marchigiane, nel 2009 gli investimenti lordi sono diminuiti di
oltre il 14% rispetto al 2008 (+0,9% nel 2008), con dinamiche molto
simili sia tra le diverse dimensioni d’impresa, sia in relazione ai diversi
gradi di apertura ai mercati internazionali. Gli investimenti delle imprese
sono stati frenati dal calo della domanda, in particolare internazionale, e
dalle incerte prospettive riguardanti l’evoluzione a medio termine dei
mercati. In aggiunta, la scarsa redditività aziendale causata dalla
domanda debole ha indotto una forte contrazione dei margini di
autofinanziamento che, sommata all’inasprimento delle condizioni di
finanziamento, hanno frenato bruscamente il processo di espansione
dello stock di capitale delle imprese.

Tab. 5.1 - Investimenti nelle Marche – Campione di 150 imprese industriali


Tassi di variazione sull’anno precedente

Anni Totale <15 mnl >15 mln. < 50% > 50%
Aziende (a) (b) (c) (d)

2004 -7,8 -8,5 -6,1 -9,8 -6,0


2005 0,2 -2,1 1,6 0,8 -0,5
2006 9,2 8,6 14,0 8,5 9,8
2007 4,7 5,7 2,9 5,6 3,5
2008 0,9 -4,3 2,1 1,4 -2,3
2009 -14,2 -16,9 -11,3 -10,9 -17,6
2010* 3,1 -2,7 8,5 2,1 2,9

* programmati
Legenda: (a): Aziende con fatturato inferiore a 15 milioni di euro; (b); Aziende con fatturato superiore a 15 milioni di euro (c): Aziende
con fatturato esportato inferiore al 50%; (d): Aziende con fatturato esportato superiore al 50%
Fonte: Confindustria Marche

35
RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

Tutte negative le variazioni registrate tra le diverse tipologie di


investimento, ad eccezione delle spese per ricerca e sviluppo. Tra le
componenti fisse, sono risultati in calo gli immobili (-5,2%), gli impianti
e macchinari (-28,8%) e i mezzi di trasporto (-10,8%). In flessione anche
le spese in hardware e software (-18,6%) e, in misura minore, le spese di
pubblicità (-3,5%) e formazione (-1,1%). Pressoché ferme le spese per
ricerca e sviluppo (0,1%).

Fig. 5.1 - Investimenti nelle Marche – Campione di 150 imprese industriali


Tassi di variazione sull’anno precedente

15.0% 15.0%

10.0% 10.0%

5.0% 5.0%

0.0% 0.0%

-5.0% -5.0%

-10.0% -10.0%

-15.0% -15.0%

-20.0% -20.0%
2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010* 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010*

Totale <15 mln >15 mln Totale < 50% > 50%

*programmati
Fonte: Confindustria Marche

La previsioni per il 2010 tornano ad essere orientate verso un


recupero, seppur graduale e contenuto, del processo di investimento
nell’industria regionale. Già in avvio del 2010, infatti, la fase di marcata
flessione congiunturale che ha caratterizzato il 2009 ha mostrato chiari
segnali di attenuazione, progressivamente più evidenti con il passare dei
mesi. Tale situazione potrebbe favorire il recupero dell’attività di
investimento delle imprese marchigiane, specie se affiancata da una
attenuazione del clima di forte incertezza che ha caratterizzato
l’evoluzione della domanda internazionale negli ultimi trimestri.
Secondo i piani aziendali, la spesa per investimenti complessivi
potrebbe aumentare di circa il 3% rispetto al 2009, con un recupero più
marcato per gli investimenti in impianti e macchinari e in informatica.
Resta tuttavia l’incognita derivante dalle condizioni sfavorevoli attese
ancora per il mercato del credito che, se associate al calo della
profittabilità operativa delle imprese prevista per il 2010, potrebbero
mantenere su livelli contenuti l’intera domanda di investimenti, in
particolare quelli immateriali e quelli più sensibili alle condizioni del
ciclo (ricerca e sviluppo, formazione, pubblicità).

36
RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

LE PRINCIPALI TIPOLOGIE DI INVESTIMENTO

Nel 2009 la quota di spesa per investimenti fissi è lievemente


diminuita rispetto al totale della spesa per investimenti (66,7% contro
68,4% nel 2008). Gran parte della flessione è attribuibile al calo della
spesa per impianti e macchinari, mentre la quota degli immobili è
risultata in lieve aumento. In aumento anche la quota dei mezzi di
trasporto.
Scende, rispetto al totale della spesa, la quota assorbita da hardware
e software, che passa dal 6,6% al 4,5%. In aumento, nel complesso, la
spesa per le componenti immateriali, che sale al 26,4% dal 25%
dell’anno precedente. Si contrae il peso della pubblicità e promozione,
che scende al 16,7% dal 18,1% del 2008; in aumento il peso della spesa
in ricerca e sviluppo (7,5% contro 5,5% del 2008) e della formazione
(2,2% contro 1,4%).
Le previsioni di spesa per il 2010 indicano un marcato recupero
della componente materiale degli investimenti, in particolare di immobili,
impianti e macchinari, che supera il 70% del totale della spesa. In lieve
contrazione la previsione di spesa per pubblicità e promozione, così
come per gli investimenti in sistemi ICT, in ricerca e sviluppo e in
formazione.

Tab. 5.2 - Principali tipologie di investimento

2009 2010*
TIPOLOGIE

Immobili 15,3 16,2


Impianti e macchinari 51,4 53,9
Mezzi di trasporto 2,4 2,0
Hardware e software 4,5 3,9
Pubblicità e promozione 16,7 15,6
Ricerca e sviluppo 7,5 6,5
Formazione 2,2 1,9

Totale 100 100


*previsioni

Fonte: Confindustria Marche

37
RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

LE RAGIONI ALLA BASE DELL'ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO

Il marcato irrigidimento previsto nelle condizioni di domanda ha


indotto le imprese ad investire sulla razionalizzazione della struttura e
sull’innovazione di prodotto. (Tab. 5.3). Rimane elevata la spesa
finalizzata a razionalizzare gli assetti produttivi, al fine di consentire
condizioni di competitività più solide per le imprese. In flessione la spesa
destinata a contenere i costi di produzione e soprattutto quella finalizzata
all’aumento dei livelli produttivi. Sale marcatamente, raggiungendo il
valore più elevato dell’ultimo decennio, la spesa finalizzata
all’introduzione di nuovi prodotti.

Tab. 5.3 - Motivazioni degli investimenti effettuati

2008 2009
MOTIVI

Riduzione costi di produzione 18,8 16,4


Miglioramento qualità prodotti 20,4 20,5
Aumento dei livelli produttivi 16,9 12,2
Creazione di nuovi prodotti 17,1 24,7
Razionalizzazione struttura 26,8 26,2

Totale 100 100


Fonte: Confindustria Marche

Fig. 5.2 - Motivazioni degli investimenti delle imprese marchigiane


Confronto 2009-2008 - Campione di 150 imprese industriali
30

2007 2008

25

20

15

10

0
Razionalizzazione Miglioramento Riduzione costi di Aumento dei livelli Creazione di nuovi
struttura qualità prodotti produzione produttivi prodotti

Fonte: Confindustria Marche

38
RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

LE MODALITÀ DI FINANZIAMENTO DEGLI INVESTIMENTI

L'analisi delle modalità di finanziamento degli investimenti


effettuati nel 2009 mostra il marcato ricorso all’autofinanziamento da
parte delle imprese, a seguito delle condizioni più stringenti osservate nel
mercato del credito. Il peso di questa fonte è salito al 54,4% nel 2009
rispetto al 48,7% del 2008, tornando sui livelli registrati nel 2006 quando
però era spiegato da una maggior profittabilità delle imprese.
In sensibile calo il ricorso al credito bancario a breve termine e al
leasing, mentre sale marginalmente la quota di finanziamento a medio e
lungo termine, probabilmente a causa di situazioni di consolidamento del
debito. Rispetto al 2008, il ricorso a forme di passivo consolidato si
contrae (27,6% contro 31,6% del 2008), nonostante l’aumento della
quota di finanziamenti a m/l termine.
In calo la richiesta di garanzie bancarie, che tornano sui livelli
osservati nel corso del 2007.

Tab. 5.4 - Modalità di finanziamento degli investimenti effettuati nel 2009

2004 2005 2006 2007 2008 2009


FORMA DI FINANZIAMENTO

Apporto di capitale di rischio 0,6 1,1 0,6 0,3 0,7 0,9


Autofinanziamento 45,2 49,1 54,5 50,7 48,7 54,4
Credito bancario a breve termine 19,7 16,0 13,7 15,8 17,4 14,1
Leasing 13,6 15,6 19,4 15,5 15,0 10,9
Finanziam. a m/l tasso di mercato 13,7 12,0 9,2 12,1 12,4 14,8
Finanziam. a m/l tasso agevolato 6,6 5,3 1,6 3,8 4,2 2,9
Contributi pubblici 0,6 0,9 1,0 1,8 1,6 1,9

Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Richiesta di garanzie
SI 21,4 17,8 15,6 19,4 23,6 19,9
NO 78,6 82,2 84,4 80,6 76,4 81,1

Fonte: Confindustria Marche

39
RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

40
RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

SCENARI E STRATEGIE DOPO LA CRISI


Stato dell’economia e vie di uscita dalla crisi
secondo gli imprenditori

INTRODUZIONE

L’insorgere repentino della crisi a partire dalla metà del 2008 ha


aperto una serie di interrogativi relativi agli effetti del rallentamento sui
sistemi di produzione e sulla capacità delle imprese di reagire al forte
calo della domanda. In tale contesto, la disponibilità di un quadro
previsivo relativo alla dinamica settoriale appare particolarmente
importante perché costituisce la base sulla quale il management aziendale
può assumere decisioni strategiche. Gran parte delle decisioni vengono
infatti prese a partire da congetture e ipotesi relative ai tempi e alla
rapidità della ripresa, associate a dati storici e tendenze osservate nel
recente passato.
L’analisi degli scenari fornisce indicazioni utili per aggregare la
visione che gli imprenditori hanno del contesto economico nel quale si
troveranno ad operare – e decidere – nell’arco di pochi mesi. La
comparazione di “stati del mondo” spesso molto diversi, e talvolta
perfino contraddittori, pone l’osservatore di fronte alla necessità di
considerare variabili e informazioni normalmente escluse dalle
valutazioni di prospettiva in quanto ritenute improbabili o estreme. I dati
congiunturali relativi alla dinamica di importanti variabili economiche,
quali la produzione industriale, il PIL, i tassi di interesse e altre, che
abbiamo osservato nei mesi più recenti, testimoniano, invece, come gli
scostamenti dai dati medi possono essere non solo frequenti, ma anche
particolarmente forti e, in taluni casi, addirittura drammatici. Dunque,
interrogarsi anche relativamente a situazioni estreme in termini di
probabilità di accadimento riteniamo possa essere un utile esercizio per
la definizione delle linee strategiche delle imprese.
Il presente capitolo riporta i risultati di un’indagine finalizzata a
raccogliere le valutazioni degli imprenditori relative alla probabilità di
verificarsi di alcuni scenari alternativi riguardanti tre principali temi:
1. l’evoluzione della crisi e il processo di internazionalizzazione delle
economie;
2. le condizioni del mercato del credito, in termini di costo e di
disponibilità delle risorse finanziarie;
3. le reazioni delle imprese al nuovo quadro competitivo, in termini di
sostenibilità dei vantaggi competitivi posseduti e delle opportunità
di mercato disponibili agli imprenditori.

41
RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

L’obiettivo dell’analisi non è soltanto quello di fornire risposte


sugli scenari più probabili, ma di aiutare gli imprenditori a formulare
domande e interrogativi che tengano adeguatamente conto della grande
variabilità e incertezza che caratterizza l’attuale quadro congiunturale.

IL CAMPIONE

All’interno del periodo di massima incertezza del quadro


macroeconomico (metà dicembre 2009 – metà marzo 2010), abbiamo
sottoposto agli imprenditori un questionario tendente a quantificare le
probabilità associate ad una serie di scenari prevedibili per il 2010. Le
risposte ottenute, distinte per intervallo temporale di compilazione,
consentono di valutare non solo la probabilità associata a ciascuno
scenario, ma anche la differente percezione della crisi che il gruppo degli
imprenditori ha avuto nel corso degli ultimi mesi.

Tab. 6.1 – Composizione del campione degli imprenditori intervistati per provincia e settore
di appartenenza. Risposte al 31.12.2009, 28.02.2010 e successive al 1.03.2010.

Prima del  01.01.2010 Dopo il  


     Totale
31.12.2009 28.02.2009 1.03.2010 
Provincia           
   Pesaro Urbino  7 9 4    20
   Ancona  9 12 9    30
   Macerata  6 7 9    22
   Fermo  7 10 11    28
   Ascoli Piceno  6 11 7    24
              
Settore           
   Industria manifatturiera  27 37 18    82
   Edilizia  3 5 8    16
   Servizi alle imprese  5 7 14    26
           
Totale  35 49 40    124
     

Nell’intero periodo abbiamo raccolto 124 questionari (vedi Tab.


6.1): 35 questionari sono stati raccolti prima della chiusura dell’anno, 49
nel bimestre gennaio-febbraio e 40 nel mese di marzo. Il peso maggiore,
in termini di numerosità delle risposte, è attribuibile alle imprese
manifatturiere, mentre minore è risultata la frequenza delle imprese del
settore edile. Un quinto circa delle imprese che hanno fornito risposte

42
RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

utilizzabili appartiene al settore dei servizi alle imprese: il peso elevato in


termini relativi di questo settore denota l’interesse al tema e l’attenzione
che questi imprenditori hanno rivolto alle modalità di articolazione
dell’analisi.
La composizione del campione in termini dimensionali mostra una
relativa prevalenza di imprese di dimensioni medio-piccole: il 58% delle
imprese che hanno compilato il questionario ha un fatturato inferiore a
20mln di euro, mentre le imprese con meno di 50 addetti sono pari a
circa il 66% del campione. Rilevante comunque il peso delle imprese di
dimensioni medie e grandi: quasi 30 imprese delle 124 considerate
fatturano oltre 50 milioni di euro e 17 imprese occupano più di 100
dipendenti. Considerato il ruolo che tali imprese hanno per posizione
nella filiera e per capacità di aggregare gruppi di imprese satellite di
minore dimensione, riteniamo che i risultati dell’analisi possano
costituire un valido esercizio di proiezione di quelle che sono le
percezioni dell’imprenditoria regionale riguardo all’evoluzione a breve
termine del quadro congiunturale e delle relazioni strutturali che
prevarranno nel medio termine.
Relativamente all’attività internazionale, circa il 60% delle imprese
opera unicamente nel mercato domestico, mentre il restante 40% mostra
livelli di apertura internazionale rilevanti.

Tab. 6.2 – Composizione del campione delle imprese intervistati per fatturato, addetti e quota
di export.

  Fatturato (euro)  n.      Addetti  n.     Quota export  n.  


         
   < 20 mln   72       < 10  27    < 1  74
   20 – 50 mnl  23       10 – 50   55    1 – 20   25
   50 – 250  21       50 – 100  25    20 – 50  15
   > 250  8       > 100  17    > 50  10
       

43
RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

PRIMOSCENARIO. CRISI E PROCESSO DI INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE


ECONOMIE.

Il primo scenario confronta i percorsi di evoluzione del quadro


macroeconomico in relazione a due principali variabili: il processo di
internazionalizzazione delle economie e la percezione dello stato della
crisi. Relativamente alla prima variabile, la parte alta del box conferma i
segnali di ottimismo - che provengono da varie fonti - relativi al fatto che
la frenata nel processo di internazionalizzazione delle economie sia da
considerarsi transitoria (La gelata primaverile) e che il percorso potrà
ripartire anche a breve (Ha smesso di piovere!). Solo parzialmente in
linea con tale conclusione le indicazioni relative allo stato della crisi: la
percezione degli operatori riguardo a tale tema oscilla, infatti, tra una
presenza ancora attuale e pervasiva della crisi e, viceversa, il suo
sostanziale esaurirsi nel corso dei prossimi mesi.

Fig. 6.1 – Scenario 1 – Crisi e processo di internazionalizzazione delle economie.

44
RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

La Figura 6.2 riporta le risposte degli imprenditori in relazione a


quello che è ritenuto lo scenario più probabile. Il 42% degli imprenditori
definisce lo scenario più probabile come l’esito di una gelata primaverile,
ossia come un periodo nel quale l’intensità della crisi è apparsa talmente
forte da mutare in modo irreparabile il quadro delle relazioni economiche
in essere nel periodo pre-crisi. Nonostante la ripresa del processo di
internazionalizzazione, gli imprenditori ritengono che il ristabilirsi
dell’equilibrio avverrà con attori e modalità competitive diverse da quelle
pre-crisi, e che il perdurare della fase di crisi stimolerà un processo di
riconfigurazione del sistema produttivo molto selettivo e tale da
accentuare le differenziazioni nelle performance delle imprese.

Fig. 6.2 – Scenario 1 – Crisi e processo di internazionalizzazione delle economie.


60

42
40

29

23

20

0
La gelata primaverile Il tiepido sole Ha smesso di piovere La glaciazione

Circa il 29% degli imprenditori ritiene invece più probabile il


permanere di condizioni competitive simili a quelle pre-crisi, solo
temporaneamente congelate dall’apparire della crisi. I vincoli, in questo
scenario, sono riconducibili principalmente alla mancata ripartenza dei
mercati internazionali, in un quadro congiunturale di sostanziale
attenuazione degli effetti negativi della crisi.
Nel complesso, la concentrazione di oltre il 70% degli imprenditori
in questi due scenari mostra come la situazione più probabile è
contraddistinta da un livello elevato di incertezza, che potrà riflettersi sui
processi di selezione delle imprese nel mercato o, parimenti, dilazionare

45
RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

le prospettive di recupero associate alla ripresa della domanda


internazionale.
Punto centrale in questa analisi è costituito dal motivo alla base del
recupero di ottimismo. Nel primo caso (la gelata primaverile), la ripresa è
in larga parte trainata dalla domanda internazionale, con ovvie
conseguenze in termini di imprese che ne beneficeranno (quelle più
aperte ai mercati internazionali e più reattive in termini di capacità
competitiva) e di struttura industriale che ne deriverà (forte selezione
indotta da mutate relazioni di fit competitivo con il mercato). Nel
secondo caso, la ripresa appare stimolata principalmente dall’azione dei
governi, concentrata su tassi e credito da un lato e domanda domestica
dall’altro. Nei due casi, la probabilità di osservare dinamiche anche
molto divergenti nelle traiettorie di sviluppo post-crisi di differenti
gruppi di imprese appare molto elevata e condizionata più a fattori di
struttura imprenditoriale/aziendale che di tipo settoriale.
Più contenuti – anche se comunque ragguardevoli - i gruppi di
imprenditori che aderiscono alle parti più estreme della distribuzione dei
possibili esiti. Il quadro prevedibile a medio termine appare in evidente
recupero per il 23% degli imprenditori, che stanno già beneficiando dei
miglioramenti della domanda internazionale e dei bassi livelli dei tassi di
interesse. Ancora più piccola, seppur comunque presente (6%), la
pattuglia di coloro che temono il permanere di effetti particolarmente
negativi a carico del nostro Paese e del sistema delle imprese
manifatturiere. Anche in questo caso, il permanere di una situazione di
marcata stasi delle relazioni economiche appare la principale molla di
stimolo all’adozione di processi di riconfigurazione strategica delle
relazioni intra-aziendali e tra le imprese partecipanti alla medesima
filiera.
.

46
RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

SECONDO SCENARIO. LE CONDIZIONI DEL MERCATO DEL CREDITO.

La metà delle imprese intervistate (49%) ritiene più probabile uno


scenario definito di “fuga laterale”, nel quale le condizioni del mercato
del credito seguiteranno ad essere dettate da fattori macro-economici al
di fuori del controllo delle imprese: da un lato, i tassi di interesse saranno
mantenuti bassi, ma solo per il finanziamento dei disavanzi pubblici
generati per far fronte alla crisi; d’altro lato, le condizioni di mercato in
termini di disponibilità di credito appaiono non facili per la maggioranza
degli intervistati, evidenziando come la leva della disponibilità di credito
non sia tra le opzioni al momento prevedibili nel pacchetto di strumenti a
disposizione delle imprese. Se ne desume la percezione che il credito
possa accentuare - nei prossimi trimestri – il suo ruolo di variabile di
selezione delle imprese, in aggiunta a quello di accompagnamento della
crescita che tradizionalmente svolge.

Fig. 6.3 – Scenario 2 – Le condizioni del mercato del credito.

47
RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

E ciò potrà avvenire in maniera tanto più incisiva quanto maggiori


saranno le necessità delle Autorità di politica monetaria di tenere sotto
controllo gli spunti di rialzo dei prezzi indotti non solo dalla ripresa
economica, ma anche dalla sua localizzazione in quei paesi che sono
grandi utilizzatori di materie prime.
Peraltro, il timore di un repentino aumento dei tassi in associazione
con la ripresa dei livelli di attività economica appare uno scenario
potenzialmente osservabile per almeno quattro imprenditori su dieci: tale
quadro spinge le imprese a considerare ancora la capacità di selezione dei
progetti e il fit strategico con il mercato come gli strumenti più adatti per
uscire rapidamente dalla situazione di crisi che interessa i sistemi
produttivi di molti paesi occidentali.

Fig. 6.4 – Scenario 2 – Le condizioni del mercato del credito.


60

49

40

22
20
20

0
La fuga laterale .. Pochi ma buoni L'abbondanza Tempi duri…

Da ultimo, si può osservare come la selezione dello scenario nel


quale il basso costo del credito si associ con una grande disponibilità di
risorse finanziarie appare credibile solo per l’8% degli intervistati,
mentre l’opzione speculare - definita come “tempi duri” - appare
credibile per almeno un imprenditore su cinque. Ne deriva una lettura del
rapporto impresa-sistema finanziario ancora improntato al mantenimento
di condizioni stringenti riguardo alla possibilità per le imprese di
sfruttare la leva finanziaria per sostenere i propri progetti di espansione.

48
RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

TERZO SCENARIO. VANTAGGI COMPETITIVI E OPPORTUNITÀ


IMPRENDITORIALI.

Il terzo scenario fornisce indicazioni sulle modalità con le quali gli


imprenditori ritengono di poter uscire dalla crisi a partire da quelle che
sono le caratteristiche degli scenari che andranno a definirsi nel prossimo
futuro. Lo schema di analisi è costruito sulla base di due ipotesi
complementari rispetto alla evoluzione a medio termine del quadro
congiunturale: si confronta cioè, da un lato, la capacità delle imprese di
operare sul fronte della gestione della competizione in alternativa alla
gestione dell’innovazione; dall’altro, le scelta per le imprese tra lo
fruttare le risorse necessarie per la competizione e la capacità di
generarne di nuove rispetto alle disponibili.

Fig. 6.5 – Scenario 3 – Vantaggi competitivi e opportunità imprenditoriali.

La comparazione tra oceano rosso e oceano blu sintetizza il focus


dell’impresa in termini di rapporto con il proprio ambito competitivo: nel
primo caso, il principale impegno dell’impresa è quello di gestire e
fronteggiare una maggiore competizione operando all’interno di mercati
e strutture competitive strettamente definite (managing competition). Nel
secondo caso, l’imprenditore vede come principale azione strategica la
capacità dell’impresa di ampliare l’ambito competitivo e, per tale via,

49
RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

sottrarsi alla maggiore competizione portata dai concorrenti attraverso


l’ampliamento delle opportunità di mercato (managing innovation).
La comparazione tra focalizzazione e organizzazione nella seconda
variabile di analisi richiama, invece, l’adozione di due approcci strategici
alternativi sul fronte della capacità di generare e usare le capacità
distintive. Nel primo caso, la focalizzazione spinge le imprese a costruire
risorse in grado di mantenerle sulla frontiera e distaccare in tal modo i
competitor (resources and capabilities building); nel secondo caso,
l’impresa è portata a sfruttare lo stock di risorse costruite nel tempo per
estendere i propri ambiti di mercato e sostenere un gioco competitivo che
diventa progressivamente più veloce ed è giocato su spazi più ampi
(resource use/exploitation).

Fig. 6.6 – Scenario 1 – Vantaggi competitivi e opportunità imprenditoriali.


60

40

32

27

22
20
20

0
L'oceano rosso L'oceano blu Focalizzarsi! L'organizzazione

I risultati riportati nella Figura 6.6 mostrano come la selezione dei


diversi approcci strategici sia fortemente differenziata tra le imprese e
non polarizzata su una sola opzione: la grande variabilità con la quale le
imprese selezionano approcci strategici - spesso molto differenti - denota
la mancanza di un paradigma condiviso di azioni per contrastare la crisi.
La natura e la quantità di azioni possibili dipende strettamente da quelle
che sono le percezioni dell’imprenditore e le competenze distintive in
possesso dell’impresa. L’ipotesi di una strategia individuale riportata al
centro delle relazioni tra struttura dell’industria e perfomance d’impresa
sembra dunque trovare ulteriore conferma, specie in un momento come

50
RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

l’attuale nel quale l’accresciuta incertezza e l’attenuarsi delle relazioni


tra le principali variabili economiche minano la solidità dei modelli di
business esistenti e delle modalità consolidate di svolgere le operazioni
sui mercati.

CONCLUSIONI

Il successo dei modelli di business adottati dalle imprese è in larga


parte riconducibile al loro adeguamento ad una situazione esterna
continuamente mutevole. La variabilità delle condizioni di contesto è,
infatti, la principale generatrice delle occasioni di sviluppo per le imprese
in quanto produce spazi progressivamente più ampi per l’adozione di
nuovi modelli di business. Tale azione generatrice di opportunità è ancor
più evidente in periodi - come l’attuale - nei quali la crisi mette in
discussione il modo consueto di fare business, costringendo le imprese a
cercare più efficaci paradigmi tattici e nuove soluzioni strategiche.
In tale quadro, la comparazione di scenari alternativi pone
l’imprenditore di fronte alla necessità di dover prendere in
considerazione possibili stati del mondo normalmente non inclusi nelle
valutazioni medie. Obbliga l’analisi strategica a dare un peso a
situazioni, anche molto singolari, alle quali possono essere associati
livelli elevati di rischio per l’impresa. Spinge i responsabili aziendali ad
allargare lo spettro dei possibili esiti di mercato al momento della
formulazione delle linee strategiche aziendali. In questo senso, e in
aggiunta alla valenza informativa riguardante le probabilità di
accadimento di singoli eventi, l’analisi di scenario proposta può
agevolare l’azione imprenditoriale di identificazione e di sfruttamento
delle opportunità di mercato, che normalmente compaiono dopo
situazioni di crisi molto pronunciate come quella che stiamo vivendo.

51
RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

52
RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

LE SCHEDE SETTORIALI

53
RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

MINERALI NON METALLIFERI

Il trend negativo che ha interessato il settore dei Minerali non


Metalliferi in Italia negli ultimi anni è proseguito, con maggiore
intensità, nel 2009.
Alle difficoltà causate dalla crisi del settore edile, dopo anni di
costante crescita, si sono aggiunte quelle legate ad un contesto macro-
economico recessivo. Secondo le rilevazioni Istat, l’indice grezzo della
produzione industriale ha mostrato una diminuzione del 23,2% nella
media del 2009, risultato peggiore di quello medio dell’industria
manifatturiera nel suo complesso.
L’andamento in corso d’anno mostra una concentrazione della
flessione soprattutto nei primi trimestri dell’anno ed una progressiva
attenuazione della caduta dei livelli produttivi in chiusura di 2009.
Nelle Marche l’attività produttiva del settore, nel 2009, ha mostrato
una contrazione del 17%, rispetto all’anno precedente, con un leggero
miglioramento nella seconda parte dell’anno.
Anche l'attività commerciale è apparsa in forte flessione: nella
media dell’anno, le vendite sul mercato interno hanno mostrato una
diminuzione del 17,6% rispetto al 2008, mentre sul mercato estero si è
osservata una contrazione del 7,1%.
In aumento i prezzi di vendita sia sul mercato interno (+1,2%) che
sull’estero (+1,0%).
I costi delle materie prime sono apparsi in leggera crescita sia sul
mercato interno (+0,7%) che sull’estero (+0,8%).
I livelli occupazionali hanno mostrato una contrazione dell’1,6%
nella media dell’anno; in forte aumento sono risultate le ore di Cassa
Integrazione autorizzate passate dalle 177 mila del 2008 alle 704 mila del
2009.

54
RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

Fig. 7.1 - Indice ISTAT della produzione industriale* Italia e indice Confindustria Marche -
Minerali non Metalliferi
Variazioni percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente
10,0%

5,0%

0,0%
1_06 2 3 4 1_07 2 3 4 1_08 2 3 4 1_09 2 3 4

-5,0%

-10,0%

-15,0%

-20,0%

-25,0%

-30,0%

-35,0%

ISTAT Confindustria Marche

* l’indice della produzione industriale registrato per le attività manifatturiere (lettera C dell’ATECO 2007)
Fonte: Istat, Confindustria Marche

Tab. 7.1 - Indagine congiunturale trimestrale - Minerali non Metalliferi


Variazioni percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente

I trim 2009 II trim 2009 III trim 2009 IV trim 2009

Produzione -19,5 -21,1 -14,6 -12,6

Vendite
-mercato interno -18,2 -17,6 -16,1 -18,3
-mercato estero -6,4 -12,9 -8,7 -0,3

Prezzi
-mercato interno -0,4 0,2 2,3 2,6
-mercato estero 0,1 -0,2 1,8 2,1

Costi materie prime


-mercato interno 1,7 0,6 0,3 0,2
-mercato estero 0,4 1,1 0,8 0,8

Tendenza delle vendite*


-mercato interno in diminuzione in diminuzione in diminuzione stazionaria
-mercato estero stazionaria in diminuzione stazionaria stazionaria
*Previsioni degli operatori per il trimestre successivo

55
RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

MECCANICA

Nel 2009 il settore della meccanica ha visto proseguire la fase


recessiva iniziata a partire dal secondo trimestre del 2008 e, solo in
chiusura d’anno, ha registrato i primi segnali di attenuazione del ciclo
negativo.
Nella media dell’anno, l’attività produttiva del settore ha mostrato
una flessione del 24%, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente,
variazione di intensità superiore a quella registrata dall’industria
manifatturiera nel suo complesso.
Secondo Federmeccanica il calo dell’attività produttiva ha
interessato in modo profondo, anche se in misura diversa, tutti i comparti
che compongono l’aggregato metalmeccanico. In particolare, la
metallurgia ha ridotto l’attività produttiva del 30,3% mentre la
fabbricazione di prodotti in metallo è diminuita mediamente del 28,4%.
La produzione di computer, apparecchi radioTV e Tlc, medicali, di
precisione e strumenti ottici, è diminuita mediamente del 9,8% mentre la
produzione di macchine, apparecchi elettrici ed elettrodomestici è
diminuita mediamente del 26,6%. La produzione di macchine ed
apparecchi meccanici ha evidenziato una contrazione media dell’attività
produttiva del 28,5% con punte negative superiori al 35% sia nella
fabbricazione di macchine per l’agricoltura che per le macchine utensili.
Gli autoveicoli e rimorchi hanno evidenziato nella media del 2009 il calo
di produzione più significativo tra i comparti metalmeccanici (-35,1%);
la produzione di altri mezzi di trasporto è diminuita mediamente del 10%
Anche nelle Marche il settore della meccanica ha mostrato una
flessione dei livelli produttivi: nella media del 2009 la variazione rispetto
all’anno precedente è stata del 14%.
La contrazione dei livelli produttivi ha interessato tutti i comparti, a
partire dalle apparecchiature elettriche ed elettroniche (-17,8%), alle
macchine e apparecchi meccanici (-16,1%), ai metalli e prodotti in
metallo (-10%). Negativa anche l'attività commerciale che ha fatto
registrare una diminuzione del 9,5% sul mercato interno e del 14,3%
sull’estero.
I prezzi sono risultati in diminuzione sia sul mercato interno (-
0,5%) che sull’estero (-0,9%); i costi di acquisto delle materie prime
sono diminuiti del 2,6% sul mercato interno e dell’1,5% sull’estero.
In lieve contrazione i livelli occupazionali del settore nella media
del 2009 (-0,7%), mentre i ricorsi alla Cassa Integrazione Guadagni sono
passati da 2,2 milioni di ore autorizzate del 2008 a 10,6 milioni di ore del
2009 con un incremento del 390%.

56
RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

Fig. 7.2 - Indice ISTAT della produzione industriale* Italia e indice Confindustria Marche –
Meccanica
Variazioni percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente
10,0%

5,0%

0,0%
1_06 2 3 4 1_07 2 3 4 1_08 2 3 4 1_09 2 3 4

-5,0%

-10,0%

-15,0%

-20,0%

-25,0%

-30,0%

-35,0%
ISTAT Confindustria Marche

* l’indice della produzione industriale registrato per le attività manifatturiere (lettera C dell’ATECO 2007)
Fonte: Istat, Confindustria Marche

Tab.7.2 - Indagine congiunturale trimestrale - Meccanica


Variazioni percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente

I trim 2009 II trim 2009 III trim 2009 IV trim 2009

Produzione -14,2 -24,1 -9,6 -8,1

Vendite
-mercato interno -16,6 -12,6 -6,2 -2,4
-mercato estero -5,1 -22,1 -18,2 -11,9

Prezzi
- mercato interno -0,4 -1,2 -0,6 0,1
- mercato estero -1,3 -1,7 -0,5 -0,2

Costi materie prime


-mercato interno -2,2 -3,6 -4,4 -0,3
-mercato estero -1,6 -2,0 -1,8 -0,4

Tendenza delle vendite*


-mercato interno in diminuzione in diminuzione stazionaria stazionaria
-mercato estero in diminuzione in diminuzione stazionaria stazionaria
*Previsioni degli operatori per il trimestre successivo

57
RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

ALIMENTARE

Nel 2009 l’industria alimentare italiana ha reagito meglio degli altri


comparti industriali agli effetti della crisi. Dopo i primi segnali di
contrazione dei livelli produttivi registrati nel 2008, il 2009 conferma il
trend produttivo registrando una diminuzione dell’1,7% rispetto all’anno
precedente, a fronte però di un -18,0% registrato in media dall’industria
italiana.
Le esportazioni dell’industria alimentare hanno registrato un calo
del 4,9% rispetto al 2008 dimostrando, anche su questo fronte, andamenti
decisamente più brillanti rispetto al complesso dell’industria
manifatturiera del Paese, a conferma, anche in un anno profondamente
critico come il 2009, delle caratteristiche anticicliche del settore.
I risultati a livello di comparti, secondo Federalimentare,
evidenziano una buona dinamica produttiva del settore oleario, seguito
dal comparto delle fette biscottate e dalla pasticceria conservata, oltre che
dalla distillazione miscelatura degli alcolici. Variazioni marginali attorno
allo zero per il vino, il molitorio e la lavorazione di carne e derivati. In
flessione, invece, i succhi di frutta, i condimenti e spezie, l’alimentazione
e i gelati, il comparto cioccolatiero, il pane e i prodotti di pasticceria
freschi e il lattiero-caseario.
L’andamento del comparto alimentare nelle Marche è risultato
migliore rispetto al dato nazionale: secondo i risultati dell'Indagine
congiunturale di Confindustria Marche, nel corso del 2009, il settore ha
mostrato livelli produttivi sostanzialmente stazionari rispetto al 2008 (-
0,1%).
In crescita l’attività commerciale sia sul mercato interno (+1,8%)
sia, soprattutto, sul mercato estero (+3,5%).
I prezzi di vendita hanno sperimentato una lieve diminuzione sia
sul mercato interno (-0,7%) che sul mercato estero (-0,5%). In sensibile
flessione i costi di acquisto delle materie prime sia sul mercato interno (-
2,3%) sia sull’estero (-2,7%).
Stabili i livelli occupazionali del settore nella media del 2009
mentre in forte aumento sono apparsi i ricorsi alla CIG passati da 181
mila ore del 2008 a 358 mila ore del 2009 (+98,3%).

58
RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

Fig. 7.3 - Indice ISTAT della produzione industriale* Italia e indice Confindustria Marche -
Alimentare
Variazioni percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente
5,0%

4,0%

3,0%

2,0%

1,0%

0,0%
1_06 2 3 4 1_07 2 3 4 1_08 2 3 4 1_09 2 3 4

-1,0%

-2,0%

-3,0%

-4,0%

-5,0%

-6,0%

ISTAT Confindustria Marche

* l’indice della produzione industriale registrato per le attività manifatturiere (lettera C dell’ATECO 2007)

Fonte: Istat, Confindustria Marche

Tab. 7.3 - Indagine congiunturale trimestrale - Alimentare


Variazioni percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente

I trim 2009 II trim 2009 III trim 2009 IV trim 2009

Produzione -0,5 -4,7 3,1 1,6

Vendite
-mercato interno -4,6 -2,8 11,8 2,7
-mercato estero 0,8 1,1 7,6 4,4

Prezzi
-mercato interno -0,6 0,1 -0,9 -1,3
-mercato estero -1,4 -0,2 1,1 -1,6

Costi materie prime


-mercato interno -0,9 -1,8 -2,9 -3,6
-mercato estero -1,3 -1,9 -3,3 -4,1

Tendenza delle vendite*


-mercato interno stazionaria stazionaria stazionaria stazionaria
-mercato estero stazionaria stazionaria in aumento stazionaria
*Previsioni degli operatori per il trimestre successivo

59
RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

TESSILE-ABBIGLIAMENTO

Nel corso del 2009 la filiera Tessile-Abbigliamento italiana ha


risentito pesantemente delle criticità di un contesto competitivo
recessivo.
Il settore ha subito un significativo ridimensionamento sia
dell’attività produttiva che di quella commerciale e la contrazione ha
colpito, pur con intensità diverse, tutti i comparti sia a monte che a valle
della filiera.
Per quanto riguarda il Tessile, secondo le stime di Sistema Moda
Italia, nel 2009 si sono accentuate le dinamiche negative iniziate già sul
finire del 2007 e proseguite nel 2008. Nella media dell’anno, l’indice
grezzo della produzione industriale è risultato in diminuzione del 20%
rispetto all’anno precedente
Più contenuta la flessione dei livelli produttivi del comparto
abbigliamento (-4,9%), che ha dovuto subire sia il deterioramento del
mercato interno, già debole da diverse stagioni, sia soprattutto il crollo di
alcuni tra i principali mercati di sbocco esteri, che in passato avevano
assicurato nuova vitalità al comparto.
Nelle Marche l’attività produttiva del settore tessile abbigliamento
è risultata in diminuzione del 15,5% rispetto al 2008.
Anche l’attività commerciale ha registrato un andamento negativo:
le vendite sul mercato interno sono diminuite dell’11,1% rispetto
all’anno precedente, mentre le vendite sull’estero hanno registrato una
flessione più accentuata e pari al 19,2%.
Prezzi di vendita in diminuzione sia sul mercato interno (-0,6%) sia
sull’estero (-1,3%); in flessione anche i costi di acquisto delle materie
prime, sia sul mercato interno (-2,2%) sia sull’estero (-1,6%).
In diminuzione, rispetto al 2008, i livelli occupazionali del settore
(-1,1%) mentre in aumento sono risultate le ore di Cassa Integrazione
autorizzate passate da 198 mila ore del 2008 a 1,3 milioni ore del 2009.

60
RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

Fig. 7.4 - Indice ISTAT della produzione industriale* Italia e indice Confindustria Marche -
Tessile-Abbigliamento
Variazioni percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente
30,0%

20,0%

10,0%

0,0%
1_06 2 3 4 1_07 2 3 4 1_08 2 3 4 1_09 2 3 4

-10,0%

-20,0%

-30,0%

-40,0%
ISTAT - Tessile Confindustria Marche ISTAT - Abbigliamento

* l’indice della produzione industriale registrato per le attività manifatturiere (lettera C dell’ATECO 2007)
Fonte: Istat, Confindustria Marche

Tab. 7.4 - Indagine congiunturale trimestrale - Tessile-Abbigliamento


Variazioni percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente

I trim 2009 II trim 2009 III trim 2009 IV trim 2009

Produzione -13,2 -18,9 -19,3 -10,6

Vendite
-mercato interno -9,6 -16,8 -14,9 -3,0
-mercato estero -14,9 -25,8 -26,4 -9,6

Prezzi
-mercato interno -0,8 -0,2 -1,2 -0,3
-mercato estero -1,7 -0,4 -2,0 -1,1

Costi materie prime


-mercato interno -3,3 -3,8 -1,9 0,2
-mercato estero -2,9 -1,7 -2,2 0,4

Tendenza delle vendite*


-mercato interno in diminuzione in diminuzione in diminuzione in diminuzione
-mercato estero in diminuzione in diminuzione in diminuzione in diminuzione
*Previsioni degli operatori per il trimestre successivo

61
RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

CALZATURE

Il settore calzaturiero, già provato negli ultimi anni da un


prolungato ciclo riflessivo, ha risentito sensibilmente, nel 2009, del
pesante contesto macroeconomico internazionale.
Secondo l’Anci, le aziende calzaturiere italiane hanno registrato
un’ulteriore contrazione dei livelli produttivi a causa di un andamento
negativo dei consumi, in particolare sui mercati esteri. I consumi delle
famiglie italiane invece sono apparsi sostanzialmente stabili nel corso
dell’anno sia nei volumi che in termini di spesa.
Per quanto riguarda l’interscambio commerciale, l’Anci registra
una marcata riduzione delle esportazioni sia in quantità che in valore, a
fronte di una più contenuta contrazione delle importazioni, soprattutto in
valore, a causa di un significativo aumento dei prezzi medi unitari.
Questa tendenza ha riguardato tutte le principali tipologie di
prodotto (scarpe in pelle, da passeggio, sandali), ad eccezione di
scarponcini e stivali che hanno mostrato una flessione di intensità
minore.
I dati Istat sulla produzione evidenziano, nella media del 2009, una
flessione del 21,2%, rispetto all’anno precedente, che porta l’indice ad
attestarsi su un valore pari a 62,2 cioè quasi quaranta punti percentuali in
meno rispetto al valore di riferimento 2005.
Nelle Marche il settore calzaturiero, nel 2009, ha mostrato una
migliore capacità di reazione alla crisi internazionale rispetto a quanto
osservato a livello nazionale: nella media dell’anno, infatti, i livelli
produttivi sono diminuiti del 10,8% rispetto al 2008.
La flessione dei livelli produttivi delle imprese regionali è stata
accompagnata dalla diminuzione dell’attività commerciale sia sul
mercato interno (-8,1%) sia sui mercati esteri (-13,4%).
Prezzi di vendita in diminuzione sul mercato interno (-1,0%),
stabili sull’estero (+0,1%).
In diminuzione i costi d'acquisto delle materie prime: nella media
del 2009 la variazione è stata pari al -1,4% sul mercato interno ed al -
1,0% sull’estero.
In flessione i livelli occupazionali del settore (-0,8%) mentre in
aumento sono risultati i ricorsi alla CIG nel 2009 che hanno superato i 3
milioni di ore autorizzate (+171,2%).

62
RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

Fig. 7.5 - Indice ISTAT della produzione industriale* Italia e indice Confindustria Marche -
Calzature
Variazioni percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente
15,0%

10,0%

5,0%

0,0%
1_06 2 3 4 1_07 2 3 4 1_08 2 3 4 1_09 2 3 4

-5,0%

-10,0%

-15,0%

-20,0%

-25,0%

-30,0%
ISTAT Confindustria Marche

* l’indice della produzione industriale registrato per le attività manifatturiere (lettera C dell’ATECO 2007)
Fonte: Istat, Confindustria Marche

Tab. 7.5 - Indagine congiunturale trimestrale - Calzature


Variazioni percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente

I trim 2009 II trim 2009 III trim 2009 IV trim 2009

Produzione -7,0 -14,3 -13,1 -8,7

Vendite
-mercato interno -3,1 -18,1 -10,0 -1,1
-mercato estero -16,9 -12,1 -18,9 -5,8

Prezzi
-mercato interno -2,2 -2,6 1,9 -1,1
-mercato estero 0,4 -1,1 1,3 -0,4

Costi materie prime


-mercato interno -2,5 -3,9 1,7 -0,9
-mercato estero -0,5 -2,8 0,8 -1,4

Tendenza delle vendite*


-mercato interno in diminuzione in diminuzione in diminuzione stazionaria
-mercato estero stazionaria in diminuzione in diminuzione stazionaria
*Previsioni degli operatori per il trimestre successivo

63
RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

LEGNO E MOBILE

E’ proseguito nel 2009 il trend negativo registrato dal settore


Legno-Arredamento italiano già nel corso del 2008.
I dati preconsuntivi elaborati dal Centro Studi Cosmit/Federlegno-
Arredo mostrano una forte contrazione del fatturato totale del settore
determinata da un crollo delle esportazioni e da una contrazione dei
consumi.
Il settore, caratterizzato da una spiccata vocazione internazionale,
ha subito gli effetti negativi del blocco dell’espansione del commercio
mondiale, che negli ultimi anni aveva trainato la crescita, ed è stato
esposto maggiormente alla congiuntura internazionale a causa della
struttura delle sue esportazioni, principalmente orientate ai paesi colpiti
prima e con maggiore intensità dalla crisi (Europa orientale e Russia in
primis).
Il mercato nazionale ha sofferto della stagnazione dei consumi
causata dalla diminuzione del reddito disponibile delle famiglie italiane,
dalla crisi immobiliare, dalla sostituzione della spesa per arredamento
con altri beni durevoli come le auto che hanno beneficiato di incentivi
statali.
Negativo anche l’andamento dei livelli produttivi: l’indice Istat
della produzione, infatti, registra una contrazione del 22,5% per il
comparto della lavorazione del legno e del 16,1% per il comparto del
mobile.
Nelle Marche, nella media del 2009, il settore Legno e Mobile ha
registrato una flessione dei livelli produttivi più contenuta rispetto al dato
nazionale pari al 7,6%.
Negativo anche l’andamento dell’attività commerciale sia sul
mercato interno (-5,5%) sia, soprattutto sul mercato estero (-16,1%).
Prezzi di vendita sostanzialmente stabili sia sul mercato interno
(+0,3%) che sull’estero (+0,2%); costi delle materie prime in leggera
crescita sia sull’interno (+0,9%) che sull’estero (+0,6%).
I livelli occupazionali del settore hanno accusato una leggera
flessione rispetto al 2008 (-0,5%) mentre in sensibile aumento sono
risultati i ricorsi alla CIG passati da 191 mila ore del 2008 a 1,8 milioni
del 2009.

64
RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

Fig. 7.6 - Indice ISTAT della produzione industriale* Italia e indice Confindustria Marche -
Legno e Mobile
Variazioni percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente

15,0%

10,0%

5,0%

0,0%
1_06 2 3 4 1_07 2 3 4 1_08 2 3 4 1_09 2 3 4

-5,0%

-10,0%

-15,0%

-20,0%

-25,0%

-30,0%

ISTAT - Legno Confindustria Marche ISTAT - Mobile

* l’indice della produzione industriale registrato per le attività manifatturiere (lettera C dell’ATECO 2007)
Fonte: Istat, Confindustria Marche

Tab. 7.6 - Indagine congiunturale trimestrale - Legno e Mobile


Variazioni percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente

I trim 2009 II trim 2009 III trim 2009 IV trim 2009

Produzione -9,6 -8,1 -7,9 -4,8

Vendite
-mercato interno -5,8 -8,0 -6,6 -1,7
-mercato estero -16,4 -21,4 -16,4 -10,3

Prezzi
-mercato interno 0,4 0,6 0,1 0,2
-mercato estero 0,3 0,1 0,3 0,1

Costi materie prime


-mercato interno -0,1 0,9 1,1 1,6
-mercato estero -0,5 0,6 0,9 1,4

Tendenza delle vendite*


-mercato interno in diminuzione in diminuzione in aumento in aumento
-mercato estero in diminuzione in diminuzione stazionario in aumento
*Previsioni degli operatori per il trimestre successivo

65
RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

GOMMA E PLASTICA

E’ proseguita anche nel 2009, e con maggiore intensità, la


contrazione dei volumi produttivi del settore della Gomma e Plastica in
Italia iniziata nel 2008.
Nella media dell’anno la produzione del settore ha registrato una
flessione del 18,2% rispetto all’anno precedente, con una contrazione
particolarmente marcata nel primo semestre ed un successivo
miglioramento nel secondo.
Il segno negativo della produzione nazionale di polimeri è stato in
parte determinato dalla fermata degli impianti PVC di Porto Marghera e
Porto Torres. Sul fronte dei consumi nel 2009 si è assistito ad un drastico
calo della domanda: -10,5% per i polietileni a bassa densità, penalizzati
dal forte rallentamento delle applicazioni in palletizzazione, -8,1% per il
polietilene ad alta densità, trainato verso il basso dalle applicazioni
industriali (tubi e fusti/cisterne) e dall’edilizia. Meno marcata è apparsa la
flessione del polipropilene (-6,3%), del polistirene, con consumi tra
espansi e compatti in calo del 6,2%, mentre la domanda di PVC (-15%) e
tecnopolimeri (con cali variabili tra -15% e -20%) sconta pesantemente
l’andamento depresso dei principali settori di sbocco come l’automotive,
gli elettrodomestici e la meccanica. Unico polimero in controtendenza è il
PET, che chiude l’anno con un +2,9%, grazie alla tenuta del comparto
dell’imbottigliamento di liquidi alimentari.
A livello regionale, l’andamento dell’attività produttiva del settore,
nella media del 2009, è risultata in diminuzione dell’11,1% rispetto
all’anno precedente, mostrando però un progressivo miglioramento nel
secondo semestre.
L’attività commerciale è risultata in contrazione sia sul mercato
interno (-6,4%) sia, soprattutto, sull’estero (-10,7%).
Prezzi di vendita in leggera diminuzione sia sul mercato interno (-
0,5%) sia sull’estero (-0,7%); costi di acquisto in flessione più marcata sul
mercato interno (-1%) che sull’estero (-0,7%).
In diminuzione anche i livelli occupazionali del settore.

66
RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

Fig. 7.7 - Indice ISTAT della produzione industriale* Italia e indice Confindustria Marche -
Gomma e Plastica
Variazioni percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente
15,0%

10,0%

5,0%

0,0%
1_06 2 3 4 1_07 2 3 4 1_08 2 3 4 1_09 2 3 4

-5,0%

-10,0%

-15,0%

-20,0%

-25,0%

-30,0%
ISTAT Confindustria Marche

* l’indice della produzione industriale registrato per le attività manifatturiere (lettera C dell’ATECO 2007)
Fonte: Istat, Confindustria Marche

Tab. 7.7 - Indagine congiunturale trimestrale - Gomma e Plastica


Variazioni percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente

I trim 2009 II trim 2009 III trim 2009 IV trim 2009

Produzione -13,5 -16,9 -8,9 -5,2

Vendite
-mercato interno -9,5 -13,6 0,8 -3,4
-mercato estero -8,8 -15,8 -14,1 -4,2

Prezzi
-mercato interno 1,1 -0,4 -1,9 -0,7
-mercato estero -0,6 0,2 -1,4 -1,1

Costi materie prime


-mercato interno 0,4 -1,1 -1,8 -1,5
-mercato estero -1,0 -0,1 -1,1 -0,6

Tendenza delle vendite*


-mercato interno in diminuzione in diminuzione in diminuzione in diminuzione
-mercato estero stazionaria in diminuzione in diminuzione in diminuzione
*Previsioni degli operatori per il trimestre successivo

67
RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

68
RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

APPENDICE STATISTICA

69
RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

70
RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

INDICE DELLE TAVOLE

A. CONTABILITÀ REGIONALE

Tav. A1 - Conto economico delle risorse e degli impieghi - Marche - valori concatenati (milioni di euro)
Tav. A2 - Valore aggiunto ai prezzi base e prodotto interno lordo - Marche - valori concatenati (milioni di euro)
Tav. A3 - Valore aggiunto ai prezzi base - Marche (composizione percentuale dei valori concatenati)
Tav. A4 - Valore aggiunto ai prezzi base - Marche (variazione percentuale dei valori concatenati)
Tav. A5 - Valore aggiunto ai prezzi base dell'industria - Marche - valori concatenati (milioni di euro)

B. ATTIVITÀ PRODUTTIVA

Tav. B1 - Indici della produzione industriale Italia-Marche


Tav. B2 - Produzione e vendite delle imprese industriali delle Marche

C. SCAMBI CON L’ESTERO

Tav. C1 - Esportazioni Marche (valori in euro)


Tav. C2 - Esportazioni Marche (dati in quantità)
Tav. C3 - Esportazioni Marche (variazione % dati in valore)
Tav. C4 - Esportazioni Marche (variazione % dati in quantità)
Tav. C5 - Esportazioni Marche (composizione % dati in valore)
Tav. C6 - Esportazioni Marche (composizione % dati in quantità)
Tav. C7 - Quote percentuali del valore delle esportazioni delle Marche su quelle italiane per settori
Tav. C8 - Quote percentuali delle quantità delle esportazioni delle Marche su quelle italiane per settori
Tav. C9 - Esportazioni Marche (valori medi unitari)
Tav. C10 - Esportazioni delle Marche per aree geografiche e settori (valori in euro)
Tav. C11 - Esportazioni delle Marche per aree geografiche e settori (composizione %)
Tav. C12 - Esportazioni delle Marche per aree geografiche e settori (composizione %)
Tav. C13 - Importazioni Marche (valori in euro)
Tav. C14 - Importazioni Marche (dati in quantità)
Tav. C15 - Importazioni Marche (variazione % dati in valore)
Tav. C16 - Importazioni Marche (variazione % dati in quantità)
Tav. C17 - Importazioni Marche (composizione % dati in valore)
Tav. C18 - Importazioni Marche (composizione % dati in quantità)
Tav. C19 - Importazioni Marche (valori medi unitari)

D. LAVORO

Tav. D1 - Popolazione per condizione professionale e sesso nelle Marche (in migliaia)
Tav. D2 - Forze di lavoro nelle Marche (in migliaia)
Tav. D3 - Principali indicatori del mercato del lavoro delle Marche per sesso
Tav. D4 - Occupati nelle Marche per settore di attività economica e posizione professionale (dati in migliaia)
Tav. D5 - Occupati in complesso nelle Marche per settore di attività economica (serie storica - dati in migliaia)
Tav. D6 - Occupati in complesso nelle Marche per settore di attività economica (serie storica – variazioni percentuali)

E. MOVIMPRESE

Tav. E1 - Movimentazione anagrafica delle imprese delle Marche (valori assoluti)


Tav. E2 - Movimentazione anagrafica delle imprese delle Marche (composizione %)

71
RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

72
Tav. A1 - Conto economico delle risorse e degli impieghi - MARCHE - valori concatenati - anno di riferimento 2000 (milioni di euro)

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Prodotto interno lordo 30.560,7 31.255,9 31.892,5 31.767,5 32.220,3 32.560,3 33.628,7 34.165,0 33.750,7
Importazioni nette .... .... .... .... .... .... .... .... ....
Consumi finali interni 24.845,7 25.246,9 25.357,1 25.516,0 25.838,2 26.011,5 26.255,8 26.404,1 ....
Investimenti fissi lordi 6.333,1 7.069,6 6.935,7 6.930,1 7.562,6 6.485,9 7.001,4 7.070,9 ....
Variazione delle scorte .... .... .... .... .... .... .... .... ....

VALORI PRO CAPITE (euro correnti)


PIL ai prezzi di mercato per abitante 20.920,5 22.002,8 22.946,7 23.278,2 23.918,0 24.409,3 25.645,6 26.498,6 26.652,3
PIL ai prezzi di mercato per unità di lavoro 45.551,8 47.161,2 49.035,5 49.311,2 50.764,1 52.042,7 54.457,4 56.129,6 56.956,2
Consumi finali interni per abitante 17.008,3 17.758,0 18.201,6 18.725,8 19.126,5 19.556,0 20.329,1 20.555,7 ....
Redditi da lavoro dipendente per unità di lavoro dipendente 26.697,6 27.691,0 28.422,5 29.496,8 30.562,1 31.411,5 32.979,2 33.196,5 34.329,0

Fonte: Elaborazioni Centro Studi Confindustria Marche su dati ISTAT - Conti economici territoriali

Tav. A2 - Valore aggiunto ai prezzi base e prodotto interno lordo - MARCHE - valori concatenati - anno di riferimento 2000 (milioni di euro)

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Agricoltura, silvicoltura e pesca 794,4 774,4 789,0 672,9 738,1 779,0 738,7 701,8 729,1
Industria 8.810,8 9.083,1 9.073,6 8.893,9 9.231,2 9.308,2 9.788,3 9.768,2 9.477,0
Industria in senso stretto 7.400,0 7.734,1 7.631,7 7.531,0 7.767,3 7.735,7 8.289,5 8.161,7 ....
Costruzioni 1.410,8 1.349,0 1.441,0 1.363,1 1.461,6 1.561,4 1.503,0 1.598,8 ....
Servizi 17.502,0 17.906,7 18.504,7 18.628,9 18.712,7 18.912,7 19.446,1 20.091,6 20.051,9
Commercio, riparazioni, alberghi e ristoranti, trasporti e comunicazioni 5.885,1 6.073,9 6.353,0 6.212,7 6.324,8 6.320,8 6.430,2 6.876,4 ....
Intermediazione monetaria e finanziaria; attività immobiliari ed imprenditoriali 6.536,6 6.619,6 6.937,8 7.054,3 6.924,7 7.118,0 7.545,4 7.774,6 ....
Altre attività di servizi 5.080,2 5.213,2 5.215,8 5.365,5 5.472,4 5.477,5 5.463,4 5.455,9 ....
Valore aggiunto a prezzi base (al netto SIFIM) 27.107,1 27.764,2 28.362,4 28.192,4 28.680,4 28.993,5 29.982,5 30.587,4 30.273,2
IVA, imposte indirette nette sui prodotti e imposte sulle importazioni 3.453,6 3.491,7 3.527,5 3.576,1 3.530,7 3.556,8 3.634,4 3.567,6 3.468,2
Prodotto interno lordo ai prezzi di mercato 30.560,7 31.255,9 31.892,5 31.767,5 32.220,3 32.560,3 33.628,7 34.165,0 33.750,7

Fonte: Elaborazioni Centro Studi Confindustria Marche su dati ISTAT - Conti economici territoriali
Tav. A3 - Valore aggiunto ai prezzi base - MARCHE (composizione percentuale dei valori concatenati anno di riferimento 2000)

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Agricoltura, silvicoltura e pesca 2,9% 2,8% 2,8% 2,4% 2,6% 2,7% 2,5% 2,3% 2,4%
Industria 32,5% 32,7% 32,0% 31,5% 32,2% 32,1% 32,6% 31,9% 31,3%
Industria in senso stretto 27,3% 27,9% 26,9% 26,7% 27,1% 26,7% 27,6% 26,7% ....
Costruzioni 5,2% 4,9% 5,1% 4,8% 5,1% 5,4% 5,0% 5,2% ....
Servizi 64,6% 64,5% 65,2% 66,1% 65,2% 65,2% 64,9% 65,7% 66,2%
Commercio, riparazioni, alberghi e ristoranti, trasporti e comunicazioni 21,7% 21,9% 22,4% 22,0% 22,1% 21,8% 21,4% 22,5% ....
Intermediazione monetaria e finanziaria; attività immobiliari ed imprenditoriali 24,1% 23,8% 24,5% 25,0% 24,1% 24,6% 25,2% 25,4% ....
Altre attività di servizi 18,7% 18,8% 18,4% 19,0% 19,1% 18,9% 18,2% 17,8% ....

Valore aggiunto ai prezzi base 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100%

Fonte: Elaborazioni Centro Studi Confindustria Marche su dati ISTAT - Conti economici territoriali

Tav. A4 - Valore aggiunto ai prezzi base - MARCHE (variazione percentuale dei valori concatenati anno di riferimento 2000)

01/00 02/01 03/02 04/03 05/04 06/05 07/06 08/07

Agricoltura, silvicoltura e pesca -2,5% 1,9% -14,7% 9,7% 5,5% -5,2% -5,0% 3,9%
Industria 3,1% -0,1% -2,0% 3,8% 0,8% 5,2% -0,2% -3,0%
Industria in senso stretto 4,5% -1,3% -1,3% 3,1% -0,4% 7,2% -1,5% ....
Costruzioni -4,4% 6,8% -5,4% 7,2% 6,8% -3,7% 6,4% ....
Servizi 2,3% 3,3% 0,7% 0,4% 1,1% 2,8% 3,3% -0,2%
Commercio, riparazioni, alberghi e ristoranti, trasporti e comunicazioni 3,2% 4,6% -2,2% 1,8% -0,1% 1,7% 6,9% ....
Intermediazione monetaria e finanziaria; attività immobiliari ed imprenditoriali 1,3% 4,8% 1,7% -1,8% 2,8% 6,0% 3,0% ....
Altre attività di servizi 2,6% 0,0% 2,9% 2,0% 0,1% -0,3% -0,1% ....

Valore aggiunto ai prezzi base 2,4% 2,2% -0,6% 1,7% 1,1% 3,4% 2,0% -1,0%
Prodotto interno lordo ai prezzi di mercato 2,3% 2,0% -0,4% 1,4% 1,1% 3,3% 1,6% -1,2%

Fonte: Elaborazioni Centro Studi Confindustria Marche su dati ISTAT - Conti economici territoriali
Tav. A5 - Valore aggiunto ai prezzi base dell'industria - MARCHE - valori concatenati - anno di riferimento 2000 (milioni di euro)

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Industria 8.810,8 9.083,1 9.073,6 8.893,9 9.231,2 9.308,2 9.788,3 9.768,2 9.477,0
Industria in senso stretto 7.400,0 7.734,1 7.631,7 7.531,0 7.767,3 7.735,7 8.289,5 8.161,7 ....
Estrazione di minerali 66,1 67,5 61,0 61,2 58,3 67,1 54,8 55,9 ....
Industria manifatturiera 7.029,7 7.347,7 7.238,8 7.163,9 7.387,6 7.372,5 7.894,5 7.773,4 ....
- Industrie alimentari, delle bevande e del tabacco 440,7 445,0 453,7 452,5 477,6 501,9 559,0 496,1 ....
- Industrie tessili e dell'abbigliamento 521,5 549,2 597,7 592,6 584,0 598,9 606,2 568,2 ....
- Industrie conciarie, fabbricazione di prodotti in cuoio, pelle e similari 1.157,0 1.318,1 1.226,4 1.172,7 1.157,9 1.108,9 1.203,7 1.131,2 ....
- Fabbricazione della pasta-carta, della carta e dei prodotti di carta; stampa ed editoria 333,6 358,1 334,9 349,3 364,0 358,0 413,0 419,8 ....
- Cokerie, raffinerie, chimiche, farmaceutiche 267,7 299,1 276,5 267,3 273,2 257,5 247,6 274,4 ....
- Fabbricazione di prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 228,0 228,0 225,8 234,3 234,5 245,6 260,4 293,2 ....
- Produzione di metallo e fabbricazione di prodotti in metallo 921,7 999,5 1.057,0 1.091,7 1.078,3 1.151,4 1.188,6 1.227,2 ....
- Fabbricazione di macchine ed apparecchi meccanici, elettrici ed ottici; mezzi di trasporto 1.729,8 1.757,8 1.639,5 1.633,1 1.804,1 1.802,5 1.952,5 2.014,4 ....
- Industria del legno, della gomma, della plastica e altre manifatturiere 1.429,8 1.393,0 1.435,0 1.384,1 1.435,3 1.376,6 1.492,8 1.379,6 ....
Produzione e distribuzione di energia elettrica, di gas, di vapore e acqua 304,2 318,9 331,6 304,7 320,3 294,0 337,7 330,1 ....
Costruzioni 1.410,8 1.349,0 1.441,0 1.363,1 1.461,6 1.561,4 1.503,0 1.598,8 ....

Fonte: ISTAT - Conti economici territoriali


Tav. B1 - Indici della produzione industriale - Italia, Marche (base 2005=100)

Anni ISTAT Confindustria


Marche

2000 106,6 97,0


2001 105,7 100,6
2002 103,7 99,9
2003 101,8 100,1
2004 102,5 100,8
2005 100 100
2006 103,3 102,7
2007 106,5 105,2
2008 103,1 102,1
2009 84,6 91,1
Fonte: ISTAT, Confindustria Marche

Tav. B2 - Produzione e vendite delle imprese industriali delle Marche


(variazioni percentuali sullo stesso periodo dell'anno precedente)

Anni Produzione Vendite


Interno Estero Totale

1993 3,2 -7,2 20,7 5,3


1994 8,5 1,7 22,5 10,5
1995 6,5 3,6 12,6 7,2
1996 2,6 -3,7 4,6 0,2
1997 2,3 0,8 5,4 2,6
1998 1,4 2,2 -1,3 0,4
1999 0,3 2,0 -2,8 -0,4
2000 3,9 3,1 8,2 5,6
2001 3,8 1,5 8,2 4,8
2002 -0,8 -0,6 -1,9 -1,4
2003 0,2 -0,8 0,0 -0,6
2004 0,8 0,7 2,5 1,7
2005 -0,9 -1,1 1,8 0,4
2006 2,7 0,4 5,7 3,2
2007 2,4 1,7 2,5 2,2
2008 - I trim -1,6 -1,8 -2,1 -2,0
- II " 0,6 -1,6 4,0 0,7
- III " -3,6 -3,8 -8,2 -6,4
- IV " -7,2 -8,7 -8,4 -8,6
2009 - I trim -11,3 -12,3 -9,7 -11,6
- II " -15,6 -13,6 -19,5 -17,7
- III " -9,7 -3,4 -15,9 -11,2
- IV " -6,4 -1,2 -8,6 -5,6
Fonte: Confindustria Marche
Tav. C1 - Esportazioni Marche secondo la classificazione ATECO02 - valori in euro

20 04 2005 2006 200 7 2008 2 009

Prodotti dell 'ag rico ltura , sil vicoltura e p esca 34.8 05.8 41 36.538.171 51.722.489 5 0.73 1.45 2 50.862.552 39.639.488
Prodotti dell e minie re e dell e cave 9 66.6 40 1.537.636 1.317.023 1.82 4.26 7 1.407.892 769.034
Prodotti alimen tari, bevande e tabacco 1 26.9 14.6 50 140.278.029 156.254.096 18 3.90 7.17 7 192.335.504 166.578.279
Prodotti tessili 64.5 04.8 72 63.214.670 74.527.349 8 9.40 6.62 8 82.631.639 64.095.036
Arti coli di abbig liamento (a nche in pelle e in pelliccia) 5 95.6 83.3 12 579.860.208 632.487.779 56 4.34 1.29 1 505.701.886 391.668.761
Arti coli in pelle (escluso abb igliamento) e simili 1.6 85.1 31.3 68 1.797.067.610 2.000.439.379 2.01 1.69 0.06 1 1.938.337.121 1.504.176.143
Legno e prodotti in legno e su ghero (esclusi i mob ili); articoli i n pa glia e materiali da i 44.7 33.8 61 49.674.048 58.631.734 7 6.89 8.11 3 67.834.125 48.728.218
Car ta e prodotti di ca rta 1 56.6 55.1 91 175.900.210 194.443.631 22 2.69 3.35 7 224.668.045 216.354.694
Prodotti dell a stampa e dell a rip roduzione di suppo rti registrati 1 45.6 33 201.950 236.849 11 3.87 3 125.715 89.980
Coke e prodotti petroliferi raffinati 12.5 12.1 54 51.985.547 7.026.205 2 8.44 5.46 7 48.609.387 22.287.089
Sostanze e p rodotti ch imici 1 60.9 88.6 78 173.164.175 213.057.746 24 2.80 2.97 7 253.093.041 216.156.906
Arti coli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici 1 90.7 52.0 66 457.712.255 1.422.052.567 1.69 9.98 4.80 8 931.202.827 762.918.124
Arti coli in gomma e materie plastiche 4 29.4 16.2 45 448.670.838 459.648.037 49 8.52 1.54 0 470.745.912 384.488.872
Altr i pro dotti della lavorazione di min erali non me talli feri 87.0 07.6 73 80.783.371 75.822.600 8 4.96 8.09 7 79.997.908 57.493.148
Metalli di base e prodo tti in metallo, e sclusi macchine e imp ianti 7 10.4 30.5 45 739.488.267 873.074.743 95 6.64 9.61 3 913.382.523 728.267.990
Compu ter, apparecchi e lettronici e o ttici 2 33.5 95.9 74 280.325.597 325.440.432 22 1.71 1.18 7 230.988.117 163.463.462
Apparecchi elettrici 2.2 63.6 75.1 66 2.137.779.757 2.381.868.628 2.40 0.68 6.96 7 1.796.139.396 1.233.393.985
Macchinari ed apparecchi n.c.a . 1.0 63.5 76.4 05 1.148.157.025 1.297.404.099 1.61 2.08 6.75 4 1.566.127.485 1.000.394.538
Autovei coli , rimorchi e semirimorchi 57.5 68.7 94 59.347.265 70.484.785 6 6.60 7.12 6 68.222.182 51.933.412
Altr i mezzi di trasporto 1 87.0 62.5 33 262.348.386 373.893.890 51 1.82 8.16 1 364.690.028 334.786.900
Mobil i 6 27.7 13.2 37 618.673.465 650.869.238 68 5.10 2.95 5 652.724.329 471.080.909
Prodotti dell e al tre industrie man ifatturiere 2 07.3 80.6 99 208.090.416 214.471.162 21 9.04 0.07 3 194.438.799 167.585.087
Energia e se rvizi 16.0 35.7 77 13.597.314 20.356.417 2 8.24 4.35 3 31.206.490 31.124.458

Industria Manifatturi era 8.9 05.4 49.0 56 9.472.723.089 11.482.134.949 1 2.37 7.48 6.22 5 10.581.995.969 7.985.941.533
Totale 8.9 57.2 57.3 14 9.524.396.210 11.555.530.878 1 2.45 8.28 6.29 7 10.665.472.903 8.057.474.513

Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Marche su dati ISTAT


Tav. C2 - Esportazioni Marche secondo la classificazione ATECO02 - quantità in Kg

20 04 2005 2006 2007 2008 20 09

Prodotti del l'a grico ltur a, si lvicoltura e pesca 31.9 60.1 11 28.888.698 50.770.065 35.791.533 36 .484 .258 4 1.95 7.23 8
Prodotti del le mini ere e del le cave 1.5 74.5 11 1.933.727 1.448.612 4.210.362 3 .502 .454 1.55 1.41 9
Prodotti alime ntari , bevande e taba cco 1 23.4 37.1 08 185.914.084 215.229.909 260.208.470 289 .517 .684 20 8.22 3.78 1
Prodotti tessili, abbiglia mento , pelli e accesso ri 79.3 42.6 75 79.057.908 81.946.966 70.982.422 64 .252 .609 5 3.02 9.58 0
Legno e prodotti in legno ; car ta e stampa 1 40.5 02.5 81 167.691.960 184.112.969 196.515.298 158 .632 .908 15 8.21 9.41 2
Coke e prodotti petroliferi raffina ti 94.5 18.0 91 302.778.867 33.839.937 75.164.311 97 .516 .831 8 2.17 2.77 8
Sostan ze e p rodotti chimici 85.5 04.7 36 86.914.179 107.972.032 122.814.202 120 .289 .229 11 1.09 4.91 9
Arti coli farmaceuti ci, chimico-medicina li e botanici 5.6 80.9 49 3.793.405 6.177.501 5.988.644 14 .973 .384 5.20 4.53 7
Arti coli in gomma e materie plastich e, altri p rodotti della lavorazione di minerali no 2 37.8 72.8 72 233.433.182 192.787.914 215.360.211 201 .018 .107 16 2.59 1.61 1
Metalli di base e prod otti in metallo, esclusi ma cchine e impianti 1 73.6 03.1 08 175.535.652 210.188.078 227.587.167 209 .915 .343 17 5.59 3.99 2
Comp uter, apparecchi e lettronici e ottici 16.2 16.4 53 17.783.427 23.399.366 8.497.462 8 .091 .259 5.26 8.82 6
Apparecchi elettrici 5 78.0 83.5 57 514.134.548 553.978.277 537.946.475 351 .326 .560 22 9.42 8.91 6
Macchinari ed appare cchi n.c.a. 1 25.6 85.4 10 134.900.410 151.180.112 181.428.281 178 .201 .124 12 1.60 5.46 3
Mezzi di tra spor to 17.5 69.2 85 20.762.948 68.969.808 103.510.739 22 .189 .688 1 6.63 1.74 6
Prodotti del le al tre attività man ifattu riere 2 31.8 71.9 86 201.585.820 204.976.812 204.523.805 192 .174 .961 14 0.18 0.96 8
Energia e servizi 11.0 34.7 27 18.362.234 35.028.258 61.852.705 108 .406 .898 13 4.91 4.54 9

Industria Manifattur iera 1.9 09.8 88.8 11 2.124.286.390 2.034.759.681 2.210.527.487 1 .908 .099 .687 1.46 9.24 6.52 9
Totale 1.9 54.4 58.1 60 2.173.471.049 2.122.006.616 2.312.382.087 2 .056 .493 .297 1.64 7.66 9.73 5

Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Marche su dati ISTAT


Tav. C3 - Esportazioni Marche secondo la classificazione ATECO02 - variazioni percentuali dei dati in valore

2005/04 2006/05 2007/06 2008/07 2009/08

Prodotti dell'agricoltura, silvicoltura e pesca 5,0% 41,6% -1,9% 0,3% -22,1%


Prodotti delle miniere e delle cave 59,1% -14,3% 38,5% -22,8% -45,4%
Prodotti alimentari, bevande e tabacco 10,5% 11,4% 17,7% 4,6% -13,4%
Prodotti tessili -2,0% 17,9% 20,0% -7,6% -22,4%
Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) -2,7% 9,1% -10,8% -10,4% -22,5%
Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 6,6% 11,3% 0,6% -3,6% -22,4%
Legno e prodotti in legno e sughero (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio 11,0% 18,0% 31,2% -11,8% -28,2%
Carta e prodotti di carta 12,3% 10,5% 14,5% 0,9% -3,7%
Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati 38,7% 17,3% -51,9% 10,4% -28,4%
Coke e prodotti petroliferi raffinati 315,5% -86,5% 304,8% 70,9% -54,2%
Sostanze e prodotti chimici 7,6% 23,0% 14,0% 4,2% -14,6%
Articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici 140,0% 210,7% 19,5% -45,2% -18,1%
Articoli in gomma e materie plastiche 4,5% 2,4% 8,5% -5,6% -18,3%
Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi -7,2% -6,1% 12,1% -5,8% -28,1%
Metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti 4,1% 18,1% 9,6% -4,5% -20,3%
Computer, apparecchi elettronici e ottici 20,0% 16,1% -31,9% 4,2% -29,2%
Apparecchi elettrici -5,6% 11,4% 0,8% -25,2% -31,3%
Macchinari ed apparecchi n.c.a. 8,0% 13,0% 24,3% -2,9% -36,1%
Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 3,1% 18,8% -5,5% 2,4% -23,9%
Altri mezzi di trasporto 40,2% 42,5% 36,9% -28,7% -8,2%
Mobili -1,4% 5,2% 5,3% -4,7% -27,8%
Prodotti delle altre industrie manifatturiere 0,3% 3,1% 2,1% -11,2% -13,8%
Energia e servizi -15,2% 49,7% 38,7% 10,5% -0,3%

Industria Manifatturiera 6,4% 21,2% 7,8% -14,5% -24,5%


Totale 6,3% 21,3% 7,8% -14,4% -24,5%

Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Marche su dati ISTAT


Tav. C4 - Esportazioni Marche secondo la classificazione ATECO02 - variazioni percentuali dei dati in quantità

2 005/04 2006/05 200 7/06 2008/07 2 009/08

Prodotti del l'a grico ltur a, si lvicoltura e pesca -9,6% 75,7% -29 ,5% 1,9% 15,0 %
Prodotti del le mini ere e del le cave 2 2,8% -25,1% 190 ,6% -16,8% -55,7 %
Prodotti alime ntari , bevande e taba cco 5 0,6% 15,8% 20 ,9% 11,3% -28,1 %
Prodotti tessili, abbiglia mento , pelli e accesso ri -0,4% 3,7% -13 ,4% -9,5% -17,5 %
Legno e prodotti in legno ; car ta e stampa 1 9,4% 9,8% 6 ,7% -19,3% -0,3 %
Coke e prodotti petroliferi raffina ti 22 0,3% -88,8% 122 ,1% 29,7% -15,7 %
Sostan ze e p rodotti chimici 1,6% 24,2% 13 ,7% -2,1% -7,6 %
Arti coli farmaceuti ci, chimico-medicina li e botanici -3 3,2% 62,8% -3 ,1% 150,0% -65,2 %
Arti coli in gomma e materie plastich e, altri p rodotti della lavorazione di minerali non metall -1,9% -17,4% 11 ,7% -6,7% -19,1 %
Metalli di base e prod otti in metallo, esclusi ma cchine e impianti 1,1% 19,7% 8 ,3% -7,8% -16,4 %
Comp uter, apparecchi e lettronici e ottici 9,7% 31,6% -63 ,7% -4,8% -34,9 %
Apparecchi elettrici -1 1,1% 7,7% -2 ,9% -34,7% -34,7 %
Macchinari ed appare cchi n.c.a. 7,3% 12,1% 20 ,0% -1,8% -31,8 %
Mezzi di tra spor to 1 8,2% 232,2% 50 ,1% -78,6% -25,0 %
Prodotti del le al tre attività man ifattu riere -1 3,1% 1,7% -0 ,2% -6,0% -27,1 %
Energia e servizi 6 6,4% 90,8% 76 ,6% 75,3% 24,5 %

Industria Manifattur iera 1 1,2% -4,2% 8 ,6% -13,7% -23,0 %


Totale 11,2 % -2,4% 9,0% -11,1% -19,9%

Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Marche su dati ISTAT


Tav. C5 - Esportazioni Marche secondo la classificazione ATECO02
- composizione percentuale dei dati in valore

2004 2005 2006 2007 2008 2009

Prodotti dell'agricoltura, silvicoltura e pesca 0,4% 0,4% 0,4% 0,4% 0,5% 0,5%
Prodotti delle miniere e delle cave 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
Prodotti alimentari, bevande e tabacco 1,4% 1,5% 1,4% 1,5% 1,8% 2,1%
Prodotti tessili 0,7% 0,7% 0,6% 0,7% 0,8% 0,8%
Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) 6,7% 6,1% 5,5% 4,5% 4,7% 4,9%
Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 18,8% 18,9% 17,3% 16,1% 18,2% 18,7%
Legno e prodotti in legno e sughero (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio 0,5% 0,5% 0,5% 0,6% 0,6% 0,6%
Carta e prodotti di carta 1,7% 1,8% 1,7% 1,8% 2,1% 2,7%
Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
Coke e prodotti petroliferi raffinati 0,1% 0,5% 0,1% 0,2% 0,5% 0,3%
Sostanze e prodotti chimici 1,8% 1,8% 1,8% 1,9% 2,4% 2,7%
Articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici 2,1% 4,8% 12,3% 13,6% 8,7% 9,5%
Articoli in gomma e materie plastiche 4,8% 4,7% 4,0% 4,0% 4,4% 4,8%
Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 1,0% 0,8% 0,7% 0,7% 0,8% 0,7%
Metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti 7,9% 7,8% 7,6% 7,7% 8,6% 9,0%
Computer, apparecchi elettronici e ottici 2,6% 2,9% 2,8% 1,8% 2,2% 2,0%
Apparecchi elettrici 25,3% 22,4% 20,6% 19,3% 16,8% 15,3%
Macchinari ed apparecchi n.c.a. 11,9% 12,1% 11,2% 12,9% 14,7% 12,4%
Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 0,6% 0,6% 0,6% 0,5% 0,6% 0,6%
Altri mezzi di trasporto 2,1% 2,8% 3,2% 4,1% 3,4% 4,2%
Mobili 7,0% 6,5% 5,6% 5,5% 6,1% 5,8%
Prodotti delle altre industrie manifatturiere 2,3% 2,2% 1,9% 1,8% 1,8% 2,1%
Energia e servizi 0,2% 0,1% 0,2% 0,2% 0,3% 0,4%

Industria Manifatturiera 99,4% 99,5% 99,4% 99,4% 99,2% 99,1%


Totale 100% 100% 100% 100% 100% 100%
Tav. C6 - Esportazioni Marche secondo la classificazione ATECO02
- composizione percentuale dei dati in quantità

20 04 2005 2006 2007 2008 20 09

Prodotti del l'a grico ltur a, si lvicoltura e pesca 1,6 % 1,3% 2,4% 1,5% 1 ,8% 2,5%
Prodotti del le mini ere e del le cave 0,1 % 0,1% 0,1% 0,2% 0 ,2% 0,1%
Prodotti alime ntari , bevande e taba cco 6,3 % 8,6% 10,1% 11,3% 14 ,1% 1 2,6%
Prodotti tessili, abbiglia mento , pelli e accesso ri 4,1 % 3,6% 3,9% 3,1% 3 ,1% 3,2%
Legno e prodotti in legno ; car ta e stampa 7,2 % 7,7% 8,7% 8,5% 7 ,7% 9,6%
Coke e prodotti petroliferi raffina ti 4,8 % 13,9% 1,6% 3,3% 4 ,7% 5,0%
Sostan ze e p rodotti chimici 4,4 % 4,0% 5,1% 5,3% 5 ,8% 6,7%
Arti coli farmaceuti ci, chimico-medicina li e botanici 0,3 % 0,2% 0,3% 0,3% 0 ,7% 0,3%
Arti coli in gomma e materie plastich e, altri p rodotti della lavorazione di minerali no 12,2 % 10,7% 9,1% 9,3% 9 ,8% 9,9%
Metalli di base e prod otti in metallo, esclusi ma cchine e impianti 8,9 % 8,1% 9,9% 9,8% 10 ,2% 1 0,7%
Comp uter, apparecchi e lettronici e ottici 0,8 % 0,8% 1,1% 0,4% 0 ,4% 0,3%
Apparecchi elettrici 29,6 % 23,7% 26,1% 23,3% 17 ,1% 1 3,9%
Macchinari ed appare cchi n.c.a. 6,4 % 6,2% 7,1% 7,8% 8 ,7% 7,4%
Mezzi di tra spor to 0,9 % 1,0% 3,3% 4,5% 1 ,1% 1,0%
Prodotti del le al tre attività man ifattu riere 11,9 % 9,3% 9,7% 8,8% 9 ,3% 8,5%
Energia e servizi 0,6 % 0,8% 1,7% 2,7% 5 ,3% 8,2%

Industria Manifattur iera 97,7 % 97,7% 95,9% 95,6% 92 ,8% 8 9,2%


Totale 10 0% 1 00% 100% 100% 100% 100 %

Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Marche su dati ISTAT


Tav. C7 - Quote percentuali del valore delle esportazioni delle Marche su quelle italiane per settori

2004 2005 2006 2007 2008 2009

Prodotti dell'agricoltura, silvicoltura e pesca 0,9% 0,9% 1,2% 1,0% 0,9% 0,9%
Prodotti delle miniere e delle cave 0,1% 0,2% 0,1% 0,1% 0,1% 0,1%
Prodotti alimentari, bevande e tabacco 0,8% 0,9% 0,9% 1,0% 0,9% 0,8%
Prodotti tessili 0,6% 0,6% 0,7% 0,8% 0,8% 0,8%
Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) 4,1% 3,9% 4,0% 3,4% 3,0% 2,8%
Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 13,6% 14,5% 14,8% 14,1% 14,1% 13,4%
Legno e prodotti in legno e sughero (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio 3,2% 3,6% 3,9% 4,6% 4,3% 4,1%
Carta e prodotti di carta 3,3% 3,5% 3,7% 4,0% 4,1% 4,4%
Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati 0,5% 0,9% 0,9% 0,4% 0,3% 0,2%
Coke e prodotti petroliferi raffinati 0,2% 0,5% 0,1% 0,2% 0,3% 0,2%
Sostanze e prodotti chimici 0,9% 0,9% 1,0% 1,1% 1,1% 1,2%
Articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici 2,0% 4,1% 12,1% 14,2% 7,8% 6,2%
Articoli in gomma e materie plastiche 4,0% 4,0% 3,8% 3,8% 3,7% 3,7%
Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 0,9% 0,9% 0,8% 0,8% 0,8% 0,8%
Metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti 2,6% 2,5% 2,3% 2,2% 2,0% 2,3%
Computer, apparecchi elettronici e ottici 1,8% 2,1% 2,3% 1,8% 2,0% 1,7%
Apparecchi elettrici 12,7% 11,5% 11,5% 11,0% 8,2% 7,2%
Macchinari ed apparecchi n.c.a. 2,1% 2,2% 2,2% 2,3% 2,2% 1,8%
Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 0,3% 0,3% 0,3% 0,2% 0,2% 0,3%
Altri mezzi di trasporto 2,0% 2,9% 4,0% 4,5% 3,1% 3,0%
Mobili 7,2% 7,3% 7,3% 7,1% 7,0% 6,5%
Prodotti delle altre industrie manifatturiere 2,2% 2,1% 1,9% 1,8% 1,7% 1,8%
Energia e servizi 0,2% 0,2% 0,2% 0,3% 0,3% 0,4%

Industria Manifatturiera 3,3% 3,3% 3,6% 3,6% 3,0% 2,9%


Totale 3,1% 3,2% 3,5% 3,4% 2,9% 2,8%

Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Marche su dati ISTAT


Tav. C8 - Quote percentuali delle quantità delle esportazioni delle Marche su quelle italiane per settori

20 04 2005 2006 2007 2008 20 09

Prodotti del l'a grico ltur a, si lvicoltura e pesca 0,7 % 0,7% 1,1% 0,7% 0 ,7% 0,9%
Prodotti del le mini ere e del le cave 0,0 % 0,0% 0,0% 0,1% 0 ,1% 0,0%
Prodotti alime ntari , bevande e taba cco 0,7 % 1,0% 1,5% 1,2% 1 ,4% 1,5%
Prodotti tessili, abbiglia mento , pelli e accesso ri 3,5 % 3,6% 3,6% 3,2% 3 ,2% 3,1%
Legno e prodotti in legno ; car ta e stampa 2,6 % 3,0% 3,2% 3,3% 2 ,9% 3,1%
Coke e prodotti petroliferi raffina ti 0,4 % 1,1% 0,1% 0,3% 0 ,4% 0,3%
Sostan ze e p rodotti chimici 0,7 % 0,7% 0,8% 0,9% 1 ,0% 1,0%
Arti coli farmaceuti ci, chimico-medicina li e botanici 2,4 % 1,5% 2,4% 2,4% 5 ,1% 1,8%
Arti coli in gomma e materie plastich e, altri p rodotti della lavorazione di minerali no 1,3 % 1,3% 1,0% 1,1% 1 ,1% 1,1%
Metalli di base e prod otti in metallo, esclusi ma cchine e impianti 0,9 % 0,9% 0,9% 0,9% 0 ,9% 1,0%
Comp uter, apparecchi e lettronici e ottici 4,0 % 4,6% 5,8% 2,3% 2 ,2% 1,9%
Apparecchi elettrici 17,2 % 15,3% 15,6% 16,7% 11 ,5% 9,7%
Macchinari ed appare cchi n.c.a. 2,4 % 2,5% 2,5% 2,5% 2 ,6% 2,5%
Mezzi di tra spor to 0,4 % 0,5% 1,5% 1,9% 0 ,4% 0,5%
Prodotti del le al tre attività man ifattu riere 10,0 % 9,2% 8,8% 8,4% 8 ,4% 7,4%
Energia e servizi 0,2 % 0,3% 0,7% 1,1% 1 ,5% 2,2%

Industria Manifattur iera 1,7 % 1,8% 1,7% 1,6% 1 ,5% 1,4%


Totale 1,5% 1,6% 1,5% 1 ,5% 1,4% 1,4 %

Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Marche su dati ISTAT


Tav. C9 - Esportazioni Marche - Valori medi unitari in euro

20 04 2005 2006 2007 2008 20 09

Prodotti del l'a grico ltur a, si lvicoltura e pesca 1,089 1 ,265 1,01 9 1,4 17 1,394 0,9 45
Prodotti del le mini ere e del le cave 0,614 0 ,795 0,90 9 0,4 33 0,402 0,4 96
Prodotti alime ntari , bevande e taba cco 1,028 0 ,755 0,72 6 0,7 07 0,664 0,8 00
Prodotti tessili, abbiglia mento , pelli e accesso ri 29,559 30 ,865 3 3,03 9 37,5 51 39,324 36,9 59
Legno e prodotti in legno ; car ta e stampa 1,434 1 ,346 1,37 6 1,5 25 1,845 1,6 76
Coke e prodotti petroliferi raffina ti 0,132 0 ,172 0,20 8 0,3 78 0,498 0,2 71
Sostan ze e p rodotti chimici 1,883 1 ,992 1,97 3 1,9 77 2,104 1,9 46
Arti coli farmaceuti ci, chimico-medicina li e botanici 33,578 120 ,660 23 0,19 9 2 83,8 68 62,191 1 46,5 87
Arti coli in gomma e materie plastich e, altri p rodotti della lavorazione di minerali no 2,171 2 ,268 2,77 8 2,7 09 2,740 2,7 18
Metalli di base e prod otti in metallo, esclusi ma cchine e impianti 4,092 4 ,213 4,15 4 4,2 03 4,351 4,1 47
Comp uter, apparecchi e lettronici e ottici 14,405 15 ,763 1 3,90 8 26,0 91 28,548 31,0 25
Apparecchi elettrici 3,916 4 ,158 4,30 0 4,4 63 5,112 5,3 76
Macchinari ed appare cchi n.c.a. 8,462 8 ,511 8,58 2 8,8 86 8,789 8,2 27
Mezzi di tra spor to 13,924 15 ,494 6,44 3 5,5 88 19,510 23,2 52
Prodotti del le al tre attività man ifattu riere 3,602 4 ,101 4,22 2 4,4 21 4,408 4,5 56
Energia e servizi 1,453 0 ,741 0,58 1 0,4 57 0,288 0,2 31

Industria Manifattur iera 4,663 4 ,459 5,64 3 5,5 99 5,546 5,4 35


Totale 4,583 4 ,382 5,44 6 5,3 88 5,186 4,8 90

Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Marche su dati ISTAT


Tav. C10 - Esportazioni delle Marche per aree geografiche e settori - gennaio-dicembre 2009 (valori in euro)
UE27 ALTRI PAESI EUROPEI AFRICA ALT RI PAESI AFRICANI AMERICA AMERICA CENT RO MEDIO ORIENTE ASIA CENT RALE ASIA ORIENTALE OCEANIA E ALTRI MONDO
SETTORI SETT ENTRIONALE SETT ENTRIONALE MERIDIONALE TERRITORI

Prodotti dell'agricoltura, silvicoltura e pesca 31.174.938 3.119.906 102.449 3.000 490.034 63.651 3.826.323 2.410 747.521 109.256 39. 639.488

Prodotti delle miniere e delle cave 405.226 58.070 5.163 29.550 - 1.334 110.559 63.560 93.138 2.434 769.034

Prodotti aliment ari, bevande e t abacco 86.973.667 38.146.505 5.858.921 701.121 13.601.917 808.704 11.267.365 328.838 8.205.922 685.319 166. 578.279
Prodotti tessili 30.213.713 10.919.166 6.776.339 107.147 1.948.887 1.482.972 400.699 743.359 11.422.520 80.234 64. 095.036

Art icoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) 233.638.054 105.423.840 1.646.390 422.252 14.103.077 701.582 11.220.155 3.373.126 20.346.454 793.831 391. 668.761
Art icoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 881.593.440 328.323.165 33.305.161 5.092.105 84.153.515 4.735.232 41.515.313 20.968.724 95.115.579 9.373.909 1.504. 176.143

Legno e prodotti in legno e sughero (esclusi i mobili); articoli in paglia e 29.505.190 15.072.838 534.785 675.979 692.872 230.436 909.483 434.198 647.556 24.881 48. 728.218

Cart a e prodotti di carta 123.823.062 24.073.758 4.193.645 5.517.357 4.840.742 2.028.707 3.511.298 31.356.984 15.554.731 1.454.410 216. 354.694

Prodotti della st ampa e della riproduzione di supporti registrat i 39.351 50.629 - - - - - - - - 89.980

Coke e prodotti petroliferi raffinati 17.995 4.737.133 7.654 13.456 - 15.472 11.493.187 - 6.002.192 - 22. 287.089

Sostanze e prodotti chimici 104.506.819 47.792.756 11.683.678 5.431.076 6.150.998 5.592.842 18.487.034 4.649.307 11.270.299 592.097 216. 156.906

Art icoli f armaceutici, chimico-medicinali e botanici 753.824.615 2.717.521 67.571 118.667 233.727 185.556 884.315 35.885 4.834.753 15.514 762. 918.124
Art icoli in gomma e mat erie plastiche 277.486.886 38.822.076 13.495.886 12.985.158 3.736.634 13.896.446 6.565.183 8.515.699 5.496.126 3.488.778 384. 488.872

Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 33.726.436 10.178.575 1.000.374 1.445.976 1.072.571 2.069.168 4.597.506 575.293 2.299.539 527.710 57. 493.148
Metalli di base e prodot ti in metallo, esclusi macchine e impianti 457.451.268 115.452.700 21.602.820 6.181.691 58.248.004 18.625.885 25.261.486 11.035.211 13.018.935 1.389.990 728. 267.990

Computer, apparecchi elett ronici e ottici 91.841.940 9.861.806 18.289.946 1.584.552 6.070.584 5.333.810 10.149.739 3.626.257 15.683.889 1.020.939 163. 463.462

Apparecc hi elett rici 750.520.934 179.212.439 50.039.168 18.369.615 42.982.665 32.638.608 88.890.854 10.039.055 41.421.731 19.278.916 1.233. 393.985

Macchinari ed apparecchi n.c.a. 592.549.631 98.297.307 40.560.859 17.107.551 42.738.496 61.664.349 51.087.637 41.523.534 39.622.561 15.242.613 1.000. 394.538

Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 35.759.545 7.050.869 3.173.089 937.824 649.642 860.300 1.026.422 207.246 2.045.086 223.389 51. 933.412
Altri mezzi di trasporto 151.590.362 24.348.780 728.379 27.242 22.828.305 118.700.521 5.232.024 4.385 3.439.915 7.886.987 334. 786.900

Mobili 252.286.083 108.333.181 21.915.473 3.879.884 23.115.333 9.636.226 31.657.329 7.182.002 11.557.910 1.517.488 471. 080.909
Prodotti delle altre industrie manifatturiere 120.655.927 16.604.245 5.652.892 2.019.457 5.390.038 2.064.045 5.752.801 659.515 7.160.462 1.625.705 167. 585.087

Energia e servizi 6.671.344 1.689.249 571.319 84.105 1.088.994 359.250 1.061.884 821.136 16.450.798 2.326.379 31. 124.458

T otale 5. 046.256.426 1.190.286.514 241.211.961 82.734.765 334.137.035 281.695.096 334.908.596 146.145.724 332.437.617 67.660.779 8.057.474.513

Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Marche su dati ISTAT


Tav. C11 - Esportazioni delle Marche per aree geografiche e settori - gennaio-dicembre 2009 (composizione percentuale)
UE27 ALTRI PAESI EUROPEI AFRICA ALT RI PAESI AFRICANI AMERICA AMERICA CENT RO MEDIO ORIENTE ASIA CENT RALE ASIA ORIENTALE OCEANIA E ALTRI MONDO
SETTORI SETT ENTRIONALE SETT ENTRIONALE MERIDIONALE TERRITORI

Prodotti dell'agricoltura, silvicoltura e pesca 0,6% 0,3% 0,0% 0,0% 0,1% 0,0% 1,1% 0,0% 0,2% 0,2% 0,5%
Prodotti delle miniere e delle cave 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
Prodotti alimentari, bevande e tabacco 1,7% 3,2% 2,4% 0,8% 4,1% 0,3% 3,4% 0,2% 2,5% 1,0% 2,1%
Prodotti tessili 0,6% 0,9% 2,8% 0,1% 0,6% 0,5% 0,1% 0,5% 3,4% 0,1% 0,8%
Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) 4,6% 8,9% 0,7% 0,5% 4,2% 0,2% 3,4% 2,3% 6,1% 1,2% 4,9%
Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 17,5% 27,6% 13,8% 6,2% 25,2% 1,7% 12,4% 14,3% 28,6% 13,9% 18,7%
Legno e prodotti in legno e sughero (esclusi i mobili); 0,6% 1,3% 0,2% 0,8% 0,2% 0,1% 0,3% 0,3% 0,2% 0,0% 0,6%
Carta e prodotti di carta 2,5% 2,0% 1,7% 6,7% 1,4% 0,7% 1,0% 21,5% 4,7% 2,1% 2,7%
Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti r 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
Coke e prodotti petroliferi raffinati 0,0% 0,4% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 3,4% 0,0% 1,8% 0,0% 0,3%
Sostanze e prodotti chimici 2,1% 4,0% 4,8% 6,6% 1,8% 2,0% 5,5% 3,2% 3,4% 0,9% 2,7%
Articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici 14,9% 0,2% 0,0% 0,1% 0,1% 0,1% 0,3% 0,0% 1,5% 0,0% 9,5%
Articoli in gomma e materie plastiche 5,5% 3,3% 5,6% 15,7% 1,1% 4,9% 2,0% 5,8% 1,7% 5,2% 4,8%
Altri prodotti della lavorazione di minerali non metallife 0,7% 0,9% 0,4% 1,7% 0,3% 0,7% 1,4% 0,4% 0,7% 0,8% 0,7%
Metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine 9,1% 9,7% 9,0% 7,5% 17,4% 6,6% 7,5% 7,6% 3,9% 2,1% 9,0%
Computer, apparecchi elettronici e ottici 1,8% 0,8% 7,6% 1,9% 1,8% 1,9% 3,0% 2,5% 4,7% 1,5% 2,0%
Apparecchi elettrici 14,9% 15,1% 20,7% 22,2% 12,9% 11,6% 26,5% 6,9% 12,5% 28,5% 15,3%
Macchinari ed apparecchi n.c.a. 11,7% 8,3% 16,8% 20,7% 12,8% 21,9% 15,3% 28,4% 11,9% 22,5% 12,4%
Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 0,7% 0,6% 1,3% 1,1% 0,2% 0,3% 0,3% 0,1% 0,6% 0,3% 0,6%
Altri mezzi di trasporto 3,0% 2,0% 0,3% 0,0% 6,8% 42,1% 1,6% 0,0% 1,0% 11,7% 4,2%
Mobili 5,0% 9,1% 9,1% 4,7% 6,9% 3,4% 9,5% 4,9% 3,5% 2,2% 5,8%
Prodotti delle altre industrie manifatturiere 2,4% 1,4% 2,3% 2,4% 1,6% 0,7% 1,7% 0,5% 2,2% 2,4% 2,1%
Energia e servizi 0,1% 0,1% 0,2% 0,1% 0,3% 0,1% 0,3% 0,6% 4,9% 3,4% 0,4%

Totale 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100%

Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Marche su dati ISTAT


Tav. C12 - Esportazioni delle Marche per aree geografiche e settori - gennaio-dicembre 2009 (composizione percentuale)
UE27 ALTRI PAESI EUROPEI AFRICA ALT RI PAESI AFRICANI AMERICA AMERICA CENT RO MEDIO ORIENTE ASIA CENT RALE ASIA ORIENTALE OCEANIA E ALTRI MONDO
SETTORI SETT ENTRIONALE SETT ENTRIONALE MERIDIONALE TERRITORI

Prodotti dell'agricoltura, silvicoltura e pesca 78,6% 7,9% 0,3% 0,0% 1,2% 0,2% 9,7% 0,0% 1,9% 0,3% 100%
Prodotti delle miniere e delle cave 52,7% 7,6% 0,7% 3,8% 0,0% 0,2% 14,4% 8,3% 12,1% 0,3% 100%
Prodotti alimentari, bevande e tabacco 52,2% 22,9% 3,5% 0,4% 8,2% 0,5% 6,8% 0,2% 4,9% 0,4% 100%
Prodotti tessili 47,1% 17,0% 10,6% 0,2% 3,0% 2,3% 0,6% 1,2% 17,8% 0,1% 100%
Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) 59,7% 26,9% 0,4% 0,1% 3,6% 0,2% 2,9% 0,9% 5,2% 0,2% 100%
Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 58,6% 21,8% 2,2% 0,3% 5,6% 0,3% 2,8% 1,4% 6,3% 0,6% 100%
Legno e prodotti in legno e sughero (esclusi i mobili); 60,6% 30,9% 1,1% 1,4% 1,4% 0,5% 1,9% 0,9% 1,3% 0,1% 100%
Carta e prodotti di carta 57,2% 11,1% 1,9% 2,6% 2,2% 0,9% 1,6% 14,5% 7,2% 0,7% 100%
Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti r 43,7% 56,3% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 100%
Coke e prodotti petroliferi raffinati 0,1% 21,3% 0,0% 0,1% 0,0% 0,1% 51,6% 0,0% 26,9% 0,0% 100%
Sostanze e prodotti chimici 48,3% 22,1% 5,4% 2,5% 2,8% 2,6% 8,6% 2,2% 5,2% 0,3% 100%
Articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici 98,8% 0,4% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,1% 0,0% 0,6% 0,0% 100%
Articoli in gomma e materie plastiche 72,2% 10,1% 3,5% 3,4% 1,0% 3,6% 1,7% 2,2% 1,4% 0,9% 100%
Altri prodotti della lavorazione di minerali non metallife 58,7% 17,7% 1,7% 2,5% 1,9% 3,6% 8,0% 1,0% 4,0% 0,9% 100%
Metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine 62,8% 15,9% 3,0% 0,8% 8,0% 2,6% 3,5% 1,5% 1,8% 0,2% 100%
Computer, apparecchi elettronici e ottici 56,2% 6,0% 11,2% 1,0% 3,7% 3,3% 6,2% 2,2% 9,6% 0,6% 100%
Apparecchi elettrici 60,9% 14,5% 4,1% 1,5% 3,5% 2,6% 7,2% 0,8% 3,4% 1,6% 100%
Macchinari ed apparecchi n.c.a. 59,2% 9,8% 4,1% 1,7% 4,3% 6,2% 5,1% 4,2% 4,0% 1,5% 100%
Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 68,9% 13,6% 6,1% 1,8% 1,3% 1,7% 2,0% 0,4% 3,9% 0,4% 100%
Altri mezzi di trasporto 45,3% 7,3% 0,2% 0,0% 6,8% 35,5% 1,6% 0,0% 1,0% 2,4% 100%
Mobili 53,6% 23,0% 4,7% 0,8% 4,9% 2,0% 6,7% 1,5% 2,5% 0,3% 100%
Prodotti delle altre industrie manifatturiere 72,0% 9,9% 3,4% 1,2% 3,2% 1,2% 3,4% 0,4% 4,3% 1,0% 100%
Energia e servizi 21,4% 5,4% 1,8% 0,3% 3,5% 1,2% 3,4% 2,6% 52,9% 7,5% 100%

Totale 62,6% 14,8% 3,0% 1,0% 4,1% 3,5% 4,2% 1,8% 4,1% 0,8% 100%

Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Marche su dati ISTAT


Tav. C13 - Importazioni Marche secondo la classificazione ATECO02 - valori in euro

2004 2005 200 6 2007 2008 20 09

Prodotti del l'a grico ltur a, si lvicoltura e pesca 189.999.768 112.607.453 12 4.38 6.32 0 141.017.609 145.515.349 10 8.43 4.38 9
Prodotti del le mini ere e del le cave 702.751.341 1.014.199.939 1.16 4.25 0.20 6 1.302.103.282 1.668.852.964 1.05 9.39 2.82 6
Prodotti alime ntari , bevande e taba cco 243.717.657 189.589.872 20 8.27 1.34 1 237.395.571 263.296.697 22 6.32 4.76 1
Prodotti tessili 68.853.850 64.082.305 6 7.36 4.84 8 80.549.003 77.111.935 6 0.33 1.56 9
Arti coli di abbig liamento (a nch e in pell e e in pelliccia) 171.226.814 202.549.644 21 8.74 6.67 3 222.281.760 211.864.703 18 2.71 1.56 8
Arti coli in pelle (escluso ab bigliamento) e simili 519.719.146 634.544.120 71 8.33 1.60 7 671.141.347 620.238.368 52 9.17 1.52 7
Legno e prodotti in legno e su ghero (esclu si i mobili); articoli in paglia e ma te 119.855.692 119.667.575 13 0.85 0.09 6 148.041.879 111.332.790 7 5.25 7.01 2
Car ta e prodotti di ca rta 168.169.373 170.881.798 19 0.13 8.28 9 207.287.303 186.318.749 15 6.67 0.67 2
Prodotti del la stampa e del la ri produzione di sup porti regi strati 47.073 76.190 15 3.55 5 42.872 18.043 21 4.61 6
Coke e prodotti petroliferi raffina ti 21.176.191 12.939.264 6 6.71 1.52 5 23.055.238 23.464.368 4 0.45 6.55 6
Sostan ze e p rodotti chimici 299.588.729 735.752.699 1.50 7.09 9.39 9 1.787.554.454 1.156.009.600 1.06 7.54 1.29 8
Arti coli farmaceuti ci, chimico-medicina li e botanici 67.953.112 71.891.968 12 5.28 1.61 1 262.066.198 205.166.281 12 4.75 6.81 7
Arti coli in gomma e materie plastich e 87.301.320 101.284.933 12 0.86 2.74 7 135.031.041 128.819.708 11 0.70 7.04 9
Altri pro dotti della lavorazione di mi nerali non meta llife ri 50.004.586 59.043.454 6 3.24 7.61 9 77.646.866 72.048.760 6 0.67 7.02 3
Metalli di base e prod otti in metallo, esclusi ma cchine e impianti 349.734.837 383.857.090 50 3.06 3.46 3 688.172.473 534.868.274 36 8.86 0.54 5
Comp uter, apparecchi e lettronici e ottici 173.249.596 175.927.432 25 8.35 7.53 3 242.607.845 225.685.826 29 7.63 4.72 4
Apparecchi elettrici 204.385.085 230.453.000 30 1.63 5.11 2 350.494.325 350.145.631 28 4.21 7.29 6
Macchinari ed appare cchi n.c.a. 328.982.106 310.000.802 36 2.40 8.26 3 410.388.984 362.147.501 22 3.69 5.38 8
Autove icol i, rimorchi e semirimorchi 104.833.616 120.505.755 13 6.97 1.53 8 124.402.254 90.017.428 9 1.24 6.07 0
Altri mezzi di tra spor to 30.814.651 32.524.126 6 0.22 1.19 8 48.278.710 43.186.455 3 0.44 3.03 3
Mobi li 32.338.891 38.056.749 4 6.22 7.94 1 61.579.635 56.480.484 4 3.10 6.36 9
Prodotti del le al tre industrie ma nifa tturiere 55.697.767 64.915.408 8 5.38 6.43 2 88.035.954 84.640.859 8 7.36 8.46 8
Energia e servizi 15.645.410 22.176.903 3 9.10 4.88 5 55.565.812 37.296.990 2 2.74 0.02 3

Industria Manifattur iera 3.097.650.092 3.718.544.184 5.17 1.33 0.79 0 5.866.053.712 4.802.862.460 4.06 1.39 2.36 1
Totale 4.006.046.611 4.867.528.479 6.49 9.07 2.20 1 7.364.740.415 6.654.527.763 5.25 1.95 9.59 9

Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Marche su dati ISTAT


Tav. C14 - Importazioni Marche secondo la classificazione ATECO02 - quantità in Kg

2004 2 005 200 6 2007 2 008 200 9

Prodotti del l'a grico ltur a, si lvicoltura e pesca 590.168.195 2 70.813.389 306 .194 .980 312.588.195 289.180.654 22 4.58 9.14 8
Prodotti del le mini ere e del le cave 4.232.425.406 4.0 51.289.378 3 .879 .684 .352 4.313.097.973 4.264.448.580 4 .02 0.40 2.82 0
Prodotti alime ntari , bevande e taba cco 201.648.052 1 60.901.974 201 .248 .672 218.876.468 226.975.670 22 0.31 7.76 7
Prodotti tessili, abbiglia mento , pelli e accesso ri 53.311.758 59.152.043 66 .387 .735 67.010.572 58.596.050 5 2.10 8.38 8
Legno e prodotti in legno ; car ta e stampa 540.004.961 5 37.585.787 563 .187 .050 584.683.914 474.119.807 43 1.24 2.92 2
Coke e prodotti petroliferi raffina ti 106.413.951 55.287.732 185 .691 .176 75.859.102 62.084.743 12 1.25 9.60 2
Sostan ze e p rodotti chimici 285.879.227 3 35.106.002 443 .898 .938 384.048.077 357.853.382 32 2.98 8.26 4
Arti coli farmaceuti ci, chimico-medicina li e botanici 3.400.283 3.066.052 3 .451 .227 4.076.776 4.090.505 2.57 5.63 7
Arti coli in gomma e materie plastich e, altri p rodotti della lavorazione di miner 86.589.004 1 90.176.945 137 .786 .505 151.695.877 120.573.734 9 8.16 5.52 8
Metalli di base e prod otti in metallo, esclusi ma cchine e impianti 267.786.677 2 72.174.271 295 .092 .220 382.955.348 265.940.969 23 4.77 8.97 1
Comp uter, apparecchi e lettronici e ottici 9.762.217 10.103.197 14 .472 .811 9.692.498 9.578.957 1 0.42 0.54 0
Apparecchi elettrici 40.117.646 42.893.056 57 .021 .686 62.687.236 52.683.496 4 9.14 7.74 5
Macchinari ed appare cchi n.c.a. 48.591.091 38.740.248 71 .273 .126 48.958.170 45.310.825 2 4.02 7.60 6
Mezzi di tra spor to 22.927.020 21.410.298 24 .303 .451 24.381.508 19.005.260 1 8.06 7.86 1
Prodotti del le al tre attività man ifattu riere 19.754.946 21.275.396 26 .798 .316 35.448.186 32.425.360 2 7.53 3.59 9
Energia e servizi 14.447.134 18.744.132 23 .827 .191 38.211.871 29.621.122 1 7.76 2.12 8

Ind. Manifatturi era 1.686.186.833 1.7 47.873.001 2 .090 .612 .913 2.050.373.732 1.729.238.758 1 .61 2.63 4.43 0
TOTALE 6.523.227.568 6.0 88.719.900 6 .300 .319 .436 6.714.271.771 6.312.489.114 5 .87 5.38 8.52 6

Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Marche su dati ISTAT


Tav. C15 - Importazioni Marche secondo la classificazione ATECO02 - variazioni percentuali dei dati in valore

2005/04 2006/05 2007/06 2008/07 2009/08

Prodotti dell'agricoltura, silvicoltura e pesca -40,7% 10,5% 13,4% 3,2% -25,5%


Prodotti delle miniere e delle cave 44,3% 14,8% 11,8% 28,2% -36,5%
Prodotti alimentari, bevande e tabacco -22,2% 9,9% 14,0% 10,9% -14,0%
Prodotti tessili -6,9% 5,1% 19,6% -4,3% -21,8%
Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) 18,3% 8,0% 1,6% -4,7% -13,8%
Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 22,1% 13,2% -6,6% -7,6% -14,7%
Legno e prodotti in legno e sughero (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio -0,2% 9,3% 13,1% -24,8% -32,4%
Carta e prodotti di carta 1,6% 11,3% 9,0% -10,1% -15,9%
Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati 61,9% 101,5% -72,1% -57,9% 1089,5%
Coke e prodotti petroliferi raffinati -38,9% 415,6% -65,4% 1,8% 72,4%
Sostanze e prodotti chimici 145,6% 104,8% 18,6% -35,3% -7,7%
Articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici 5,8% 74,3% 109,2% -21,7% -39,2%
Articoli in gomma e materie plastiche 16,0% 19,3% 11,7% -4,6% -14,1%
Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 18,1% 7,1% 22,8% -7,2% -15,8%
Metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti 9,8% 31,1% 36,8% -22,3% -31,0%
Computer, apparecchi elettronici e ottici 1,5% 46,9% -6,1% -7,0% 31,9%
Apparecchi elettrici 12,8% 30,9% 16,2% -0,1% -18,8%
Macchinari ed apparecchi n.c.a. -5,8% 16,9% 13,2% -11,8% -38,2%
Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 14,9% 13,7% -9,2% -27,6% 1,4%
Altri mezzi di trasporto 5,5% 85,2% -19,8% -10,5% -29,5%
Mobili 17,7% 21,5% 33,2% -8,3% -23,7%
Prodotti delle altre industrie manifatturiere 16,5% 31,5% 3,1% -3,9% 3,2%
Energia e servizi 41,7% 76,3% 42,1% -32,9% -39,0%

Industria Manifatturiera 20,0% 39,1% 13,4% -18,1% -15,4%


Totale 21,5% 33,5% 13,3% -9,6% -21,1%

Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Marche su dati ISTAT


Tav. C16 - Importazioni Marche secondo la classificazione ATECO02 - variazioni percentuali dei dati in quantità

2005/04 2006/05 20 07/0 6 2008 /07 2009/08

Prodotti del l'a grico ltur a, si lvicoltura e pesca -54,1% 13,1% 2 ,1% -7,5% -22,3%
Prodotti del le mini ere e del le cave -4,3% -4,2% 11 ,2% -1,1% -5,7%
Prodotti alime ntari , bevande e taba cco -20,2% 25,1% 8 ,8% 3,7% -2,9%
Prodotti tessili, abbiglia mento , pelli e accesso ri 11,0% 12,2% 0 ,9% -12,6% -11,1%
Legno e prodotti in legno ; car ta e stampa -0,4% 4,8% 3 ,8% -18,9% -9,0%
Coke e prodotti petroliferi raffina ti -48,0% 2 35,9% -59 ,1% -18,2% 95,3%
Sostan ze e p rodotti chimici 17,2% 32,5% -13 ,5% -6,8% -9,7%
Arti coli farmaceuti ci, chimico-medicina li e botanici -9,8% 12,6% 18 ,1% 0,3% -37,0%
Arti coli in gomma e materie plastich e, altri p rodotti della lavorazione di miner 119,6% -27,5% 10 ,1% -20,5% -18,6%
Metalli di base e prod otti in metallo, esclusi ma cchine e impianti 1,6% 8,4% 29 ,8% -30,6% -11,7%
Comp uter, apparecchi e lettronici e ottici 3,5% 43,2% -33 ,0% -1,2% 8,8%
Apparecchi elettrici 6,9% 32,9% 9 ,9% -16,0% -6,7%
Macchinari ed appare cchi n.c.a. -20,3% 84,0% -31 ,3% -7,4% -47,0%
Mezzi di tra spor to -6,6% 13,5% 0 ,3% -22,1% -4,9%
Prodotti del le al tre attività man ifattu riere 7,7% 26,0% 32 ,3% -8,5% -15,1%
Energia e servizi 29,7% 27,1% 60 ,4% -22,5% -40,0%

Ind. Manifatturi era 3,7% 19,6% -1 ,9% -15,7% -6,7%


TOTALE -6,7% 3,5% 6,6% -6,0% -6,9%

Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Marche su dati ISTAT


Tav. C17 - Importazioni Marche secondo la classificazione ATECO02 - composizione percentuale dei dati in valore

2004 2005 2006 2007 2008 2009

Prodotti dell'agricoltura, silvicoltura e pesca 4,7% 2,3% 1,9% 1,9% 2,2% 2,1%
Prodotti delle miniere e delle cave 17,5% 20,8% 17,9% 17,7% 25,1% 20,2%
Prodotti alimentari, bevande e tabacco 6,1% 3,9% 3,2% 3,2% 4,0% 4,3%
Prodotti tessili 1,7% 1,3% 1,0% 1,1% 1,2% 1,1%
Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) 4,3% 4,2% 3,4% 3,0% 3,2% 3,5%
Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 13,0% 13,0% 11,1% 9,1% 9,3% 10,1%
Legno e prodotti in legno e sughero (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio 3,0% 2,5% 2,0% 2,0% 1,7% 1,4%
Carta e prodotti di carta 4,2% 3,5% 2,9% 2,8% 2,8% 3,0%
Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
Coke e prodotti petroliferi raffinati 0,5% 0,3% 1,0% 0,3% 0,4% 0,8%
Sostanze e prodotti chimici 7,5% 15,1% 23,2% 24,3% 17,4% 20,3%
Articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici 1,7% 1,5% 1,9% 3,6% 3,1% 2,4%
Articoli in gomma e materie plastiche 2,2% 2,1% 1,9% 1,8% 1,9% 2,1%
Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 1,2% 1,2% 1,0% 1,1% 1,1% 1,2%
Metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti 8,7% 7,9% 7,7% 9,3% 8,0% 7,0%
Computer, apparecchi elettronici e ottici 4,3% 3,6% 4,0% 3,3% 3,4% 5,7%
Apparecchi elettrici 5,1% 4,7% 4,6% 4,8% 5,3% 5,4%
Macchinari ed apparecchi n.c.a. 8,2% 6,4% 5,6% 5,6% 5,4% 4,3%
Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 2,6% 2,5% 2,1% 1,7% 1,4% 1,7%
Altri mezzi di trasporto 0,8% 0,7% 0,9% 0,7% 0,6% 0,6%
Mobili 0,8% 0,8% 0,7% 0,8% 0,8% 0,8%
Prodotti delle altre industrie manifatturiere 1,4% 1,3% 1,3% 1,2% 1,3% 1,7%
Energia e servizi 0,4% 0,5% 0,6% 0,8% 0,6% 0,4%

Industria Manifatturiera 77,3% 76,4% 79,6% 79,7% 72,2% 77,3%


Totale 100% 100% 100% 100% 100% 100%

Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Marche su dati ISTAT


Tav. C18 - Importazioni Marche secondo la classificazione ATECO02 - composizione percentuale dei dati in quantità

2004 2 005 200 6 2007 2 008 200 9

Prodotti del l'a grico ltur a, si lvicoltura e pesca 9,0% 4,4% 4 ,9% 4,7% 4,6% 3,8%
Prodotti del le mini ere e del le cave 64,9% 66,5% 61 ,6% 64,2% 67,6% 6 8,4%
Prodotti alime ntari , bevande e taba cco 3,1% 2,6% 3 ,2% 3,3% 3,6% 3,7%
Prodotti tessili, abbiglia mento , pelli e accesso ri 0,8% 1,0% 1 ,1% 1,0% 0,9% 0,9%
Legno e prodotti in legno ; car ta e stampa 8,3% 8,8% 8 ,9% 8,7% 7,5% 7,3%
Coke e prodotti petroliferi raffina ti 1,6% 0,9% 2 ,9% 1,1% 1,0% 2,1%
Sostan ze e p rodotti chimici 4,4% 5,5% 7 ,0% 5,7% 5,7% 5,5%
Arti coli farmaceuti ci, chimico-medicina li e botanici 0,1% 0,1% 0 ,1% 0,1% 0,1% 0,0%
Arti coli in gomma e materie plastich e, altri p rodotti della lavorazione di miner 1,3% 3,1% 2 ,2% 2,3% 1,9% 1,7%
Metalli di base e prod otti in metallo, esclusi ma cchine e impianti 4,1% 4,5% 4 ,7% 5,7% 4,2% 4,0%
Comp uter, apparecchi e lettronici e ottici 0,1% 0,2% 0 ,2% 0,1% 0,2% 0,2%
Apparecchi elettrici 0,6% 0,7% 0 ,9% 0,9% 0,8% 0,8%
Macchinari ed appare cchi n.c.a. 0,7% 0,6% 1 ,1% 0,7% 0,7% 0,4%
Mezzi di tra spor to 0,4% 0,4% 0 ,4% 0,4% 0,3% 0,3%
Prodotti del le al tre attività man ifattu riere 0,3% 0,3% 0 ,4% 0,5% 0,5% 0,5%
Energia e servizi 0,2% 0,3% 0 ,4% 0,6% 0,5% 0,3%

Ind. Manifatturi era 25,8% 28,7% 33 ,2% 30,5% 27,4% 2 7,4%


TOTALE 100% 1 00% 100% 100% 1 00% 100 %

Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Marche su dati ISTAT


Tav. C19 - Importazioni Marche - Valori medi unitari in euro

2004 2 005 200 6 2007 2 008 200 9

Prodotti del l'a grico ltur a, si lvicoltura e pesca 0,322 0,416 0 ,406 0,451 0,503 0,48 3
Prodotti del le mini ere e del le cave 0,166 0,250 0 ,300 0,302 0,391 0,26 4
Prodotti alime ntari , bevande e taba cco 1,209 1,178 1 ,035 1,085 1,160 1,02 7
Prodotti tessili, abbiglia mento , pelli e accesso ri 14,252 15,235 15 ,130 14,535 15,517 1 4,81 9
Legno e prodotti in legno ; car ta e stampa 0,533 0,541 0 ,570 0,608 0,628 0,53 8
Coke e prodotti petroliferi raffina ti 0,199 0,234 0 ,359 0,304 0,378 0,33 4
Sostan ze e p rodotti chimici 1,048 2,196 3 ,395 4,655 3,230 3,30 5
Arti coli farmaceuti ci, chimico-medicina li e botanici 19,985 23,448 36 ,301 64,283 50,157 4 8,43 7
Arti coli in gomma e materie plastich e, altri p rodotti della lavorazione di miner 1,586 0,843 1 ,336 1,402 1,666 1,74 6
Metalli di base e prod otti in metallo, esclusi ma cchine e impianti 1,306 1,410 1 ,705 1,797 2,011 1,57 1
Comp uter, apparecchi e lettronici e ottici 17,747 17,413 17 ,851 25,030 23,561 2 8,56 2
Apparecchi elettrici 5,095 5,373 5 ,290 5,591 6,646 5,78 3
Macchinari ed appare cchi n.c.a. 6,770 8,002 5 ,085 8,382 7,993 9,31 0
Mezzi di tra spor to 5,917 7,147 8 ,114 7,082 7,009 6,73 5
Prodotti del le al tre attività man ifattu riere 4,456 4,840 4 ,911 4,221 4,352 4,73 9
Energia e servizi 1,083 1,183 1 ,641 1,454 1,259 1,28 0

Ind. Manifatturi era 1,837 2,127 2 ,474 2,861 2,777 2,51 8


TOTALE 0,614 0,799 1 ,032 1,097 1,054 0,89 4

Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Marche su dati ISTAT


Tav. D1 - Popolazione per condizione professionale e sesso nelle Marche (in migliaia)

Popolazione Forze di lavoro Non Forze di lavoro


Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale

I trim 05 734 774 1508 382 284 665 353 490 842
II trim 05 737 775 1511 382 289 671 354 486 841
III trim 05 738 776 1513 385 277 663 352 498 851
IV trim 05 739 777 1.516 389 276 664 351 501 852
Media 2005 737 775 1512 384 281 666 353 494 846
I trim 06 740 778 1519 392 278 670 348 500 848
II trim 06 742 780 1522 394 292 686 348 488 836
III trim 06 743 781 1524 389 292 681 353 489 842
IV trim 06 743 782 1525 395 278 674 348 504 852
Media 2006 742 780 1522 393 285 678 349 495 845
I trim 07 744 783 1527 391 280 671 354 503 857
II trim 07 745 784 1529 393 288 681 352 496 848
III trim 07 747 786 1533 390 300 690 358 486 844
IV trim 07 749 788 1536 395 292 687 354 495 849
Media 2007 746 785 1531 392 290 682 354 495 849
I trim 08 751 790 1541 396 294 689 355 496 851
II trim 08 753 793 1546 388 298 687 365 494 859
III trim 08 756 796 1552 388 291 680 368 504 872
IV trim 08 758 798 1555 397 305 702 361 492 853
Media 2008 755 794 1548 392 297 689 362 497 859
I trim 09 760 799 1559 394 306 700 366 494 859
II trim 09 761 802 1563 400 302 701 362 500 862
III trim 09 762 803 1565 400 306 706 363 497 859
IV trim 09 763 804 1567 397 302 699 366 502 868
Media 2009 762 802 1564 398 304 702 364 498 862

Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Marche su dati ISTAT - Rilevazione continua Forze Lavoro
Tav. D2 - Forze di lavoro nelle Marche (in migliaia)

Occupati Disoccupati
Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale

I trim 05 367,3 265,8 633,1 14,2 18,1 32,3


II trim 05 365,8 269,8 635,6 16,3 19,0 35,3
III trim 05 375,7 262,3 638,0 9,7 14,8 24,6
IV trim 05 377,2 254,3 631,6 11,3 21,3 32,6
Media 2005 371,5 263,1 634,6 12,9 18,3 31,2
I trim 06 376,7 260,3 636,9 15,2 18,1 33,3
II trim 06 380,6 268,6 649,1 13,7 23,1 36,7
III trim 06 379,7 277,0 656,7 9,6 15,1 24,7
IV trim 06 384,2 261,0 645,2 11,3 17,2 28,4
Media 2006 380,3 266,7 647,0 12,4 18,4 30,8
I trim 07 377,4 255,7 633,2 13,2 24,2 37,4
II trim 07 384,2 269,8 654,0 9,0 17,9 26,8
III trim 07 383,3 287,7 671,0 6,3 12,6 18,9
IV trim 07 380,4 275,9 656,3 14,2 16,4 30,6
Media 2007 381,3 272,3 653,6 10,7 17,8 28,4
I trim 08 380,4 277,4 657,8 15,3 16,2 31,5
II trim 08 375,4 281,1 656,5 13,1 17,4 30,5
III trim 08 374,9 274,1 649,0 13,4 17,4 30,8
IV trim 08 377,9 288,6 666,5 18,9 16,5 35,5
Media 2008 377,2 280,3 657,4 15,2 16,9 32,1
I trim 09 369,0 288,6 657,7 25,0 17,1 42,1
II trim 09 374,5 282,3 656,8 25,0 19,4 44,4
III trim 09 376,6 282,5 659,1 23,0 23,9 46,9
IV trim 09 372,1 274,4 646,5 25,3 27,3 52,6
Media 2009 373,1 282,0 655,0 24,6 21,9 46,5

Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Marche su dati ISTAT - Rilevazione continua Forze Lavoro
Tav. D3 - Principali indicatori del mercato del lavoro delle Marche per sesso

Tasso Attività Tasso di Occupazione Tasso di Disocccupazione


15-64 15-64
Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale

I trim 05 75,7 57,2 66,5 72,8 53,5 63,2 3,7 6,4 4,9
II trim 05 75,5 58,7 67,1 72,2 54,8 63,6 4,3 6,6 5,3
III trim 05 76,5 56,5 66,5 74,5 53,4 64,0 2,5 5,4 3,7
IV trim 05 77,0 55,9 66,5 74,7 51,6 63,2 2,9 7,7 4,9
Media 2005 76,2 57,1 66,7 73,6 53,3 63,5 3,4 6,5 4,7
I trim 06 77,4 56,3 66,9 74,3 52,6 63,5 3,9 6,5 5,0
II trim 06 77,6 58,8 68,2 74,9 54,1 64,5 3,5 7,9 5,4
III trim 06 76,5 59,1 67,9 74,6 56,0 65,4 2,5 5,2 3,6
IV trim 06 77,8 56,2 67,0 75,5 52,7 64,2 2,8 6,2 4,2
Media 2006 77,3 57,6 67,5 74,8 53,9 64,4 3,2 6,5 4,6
I trim 07 77,2 56,5 66,9 74,5 51,6 63,1 3,4 8,6 5,6
II trim 07 76,8 58,1 67,5 74,9 54,5 64,8 2,3 6,2 3,9
III trim 07 76,1 60,6 68,4 74,8 58,0 66,5 1,6 4,2 2,7
IV trim 07 77,2 58,6 67,9 74,4 55,2 64,9 3,6 5,6 4,5
Media 2007 76,8 58,5 67,7 74,7 54,8 64,8 2,7 6,2 4,2
I trim 08 77,4 59,0 68,2 74,3 55,7 65,0 3,9 5,5 4,6
II trim 08 75,5 59,8 67,7 72,9 56,4 64,7 3,4 5,8 4,4
III trim 08 75,9 58,2 67,1 73,2 54,7 64,0 3,4 6,0 4,5
IV trim 08 76,9 60,3 68,6 73,1 57,0 65,1 4,8 5,4 5,1
Media 2008 76,4 59,3 67,9 73,4 56,0 64,7 3,9 5,7 4,7
I trim 09 76,3 60,6 68,4 71,3 57,1 64,3 6,3 5,6 6,0
II trim 09 77,2 59,7 68,5 72,3 55,9 64,1 6,3 6,4 6,3
III trim 09 77,2 60,0 68,6 72,6 55,3 64,0 5,8 7,8 6,6
IV trim 09 76,9 58,9 67,9 71,9 53,5 62,7 6,4 9,1 7,5
Media 2009 76,9 59,8 68,4 72,0 55,5 63,8 6,2 7,2 6,6

Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Marche su dati ISTAT - Rilevazione continua Forze Lavoro
Tav. D4 - Occupati nelle Marche per settore di attività economica e posizione professionale (dati in migliaia)

Agricoltura Industria Servizi Totale

Dipendenti Indipendenti Totale Dipendenti Indipendenti Totale Dipendenti Indipendenti Totale Dipendenti Indipendenti Totale

I trim 05 5,6 16,1 21,7 198,2 55,9 254,1 243,3 114,0 357,3 447,2 185,9 633,1
II trim 05 9,9 16,0 25,9 185,1 51,3 236,4 245,6 127,7 373,3 440,6 195,0 635,6
III trim 05 7,2 13,2 20,4 190,2 56,9 247,1 243,9 126,6 370,5 441,3 196,7 638,0
IV trim 05 8,1 12,4 20,4 213,7 54,4 268,0 234,7 108,4 343,1 456,5 175,1 631,6
Media 2005 7,7 14,4 22,1 196,8 54,6 251,4 241,9 119,2 361,1 446,4 188,2 634,6
I trim 06 7,5 10,3 17,8 205,4 53,8 259,2 248,2 111,7 360,0 461,1 175,8 636,9
II trim 06 4,2 11,5 15,7 194,8 50,6 245,3 262,7 125,5 388,1 461,6 187,5 649,1
III trim 06 5,1 14,5 19,6 198,9 50,9 249,8 274,7 112,7 387,3 478,6 178,1 656,7
IV trim 06 5,5 10,2 15,7 210,6 48,6 259,2 264,3 105,9 370,3 480,4 164,8 645,2
Media 2006 5,6 11,6 17,2 202,4 51,0 253,4 262,5 113,9 376,4 470,4 176,5 647,0
I trim 07 5,8 10,6 16,4 209,7 49,3 259,0 255,8 102,0 357,8 471,3 161,8 633,2
II trim 07 3,4 8,5 11,9 207,6 54,2 261,8 275,3 104,9 380,3 486,3 167,7 654,0
III trim 07 4,4 9,4 13,8 204,5 46,1 250,6 305,3 101,3 406,6 514,2 156,7 671,0
IV trim 07 4,6 6,4 11,0 204,2 52,1 256,4 273,3 115,7 388,9 482,1 174,2 656,3
Media 2007 4,5 8,7 13,3 206,5 50,4 256,9 277,4 106,0 383,4 488,5 165,1 653,6
I trim 08 3,6 7,8 11,4 214,0 54,5 268,5 270,8 107,1 377,9 488,4 169,4 657,8
II trim 08 4,9 5,9 10,8 215,1 54,7 269,9 272,4 103,4 375,8 492,4 164,1 656,5
III trim 08 7,6 7,3 14,9 216,8 47,9 264,7 259,8 109,6 369,4 484,3 164,7 649,0
IV trim 08 6,2 10,5 16,7 212,2 51,6 263,8 276,4 109,6 386,0 494,8 171,7 666,5
Media 2008 5,6 7,9 13,4 214,5 52,2 266,7 269,8 107,4 377,3 490,0 167,5 657,4
I trim 09 3,9 6,7 10,6 218,2 46,5 264,7 275,6 106,8 382,4 497,7 160,0 657,7
II trim 09 6,8 13,1 19,9 222,6 46,7 269,2 250,7 117,0 367,7 480,1 176,7 656,8
III trim 09 4,8 15,5 20,4 212,3 50,6 262,9 260,2 115,7 375,9 477,3 181,8 659,1
IV trim 09 4,1 13,4 17,4 211,1 47,1 258,3 265,5 105,3 370,8 480,7 165,8 646,5
Media 2009 4,9 12,2 17,1 216,0 47,7 263,8 263,0 111,2 374,2 483,9 171,1 655,0

Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Marche su dati ISTAT - Rilevazione continua Forze Lavoro
Tav. D5 - Occupati nelle Marche in complesso per settore di attività economica (serie storica - dati in migliaia)
Occupati
Industria Agricoltura Altre attività
Industria s.s. Costruzioni
1998 562,2 220,2 191,0 29,2 20,7 321,3
1999 573,5 222,4 196,3 26,1 16,9 334,3
2000 581,5 220,3 192,0 28,3 13,4 347,9
2001 593,8 226,2 197,5 28,7 14,4 353,1
2002 601,3 228,8 199,9 28,9 15,0 357,4
2003 623,0 240,1 204,0 36,1 19,6 363,3
2004 633,4 249,8 208,7 41,2 23,1 360,5
2005 634,6 251,4 201,0 50,4 22,1 361,1
2006 647,0 253,4 204,1 49,3 17,2 376,4
2007 653,6 256,9 205,7 51,2 13,3 383,4
2008 657,4 266,7 222,4 44,3 13,4 377,3
2009 655,0 263,8 216,6 47,2 17,1 374,2
Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Marche su dati ISTAT - Rilevazione continua Forze Lavoro

Tav. D6 - Occupati nelle Marche in complesso per settore di attività economica (serie storica – variazioni percentuali)
Occupati
Industria Agricoltura Altre attività
Industria s.s. Costruzioni
1999/98 2,0% 1,0% 2,8% -10,7% -18,3% 4,0%
2000/99 1,4% -0,9% -2,2% 8,5% -20,9% 4,1%
2001/00 2,1% 2,7% 2,9% 1,5% 7,9% 1,5%
2002/01 1,3% 1,1% 1,2% 0,6% 3,9% 1,2%
2003/02 3,6% 4,9% 2,0% 24,9% 30,8% 1,7%
2004/03 1,7% 4,1% 2,3% 14,1% 17,9% -0,8%
2005/04 0,2% 0,6% -3,6% 22,3% -4,3% 0,2%
2006/05 2,0% 0,8% 1,5% -2,1% -22,3% 4,3%
2007/06 1,0% 1,4% 0,8% 3,9% -22,8% 1,9%
2008/07 0,6% 3,8% 8,1% -13,5% 1,4% -1,6%
2009/08 -0,4% -1,1% -2,6% 6,5% 26,9% -0,8%
Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Marche su dati ISTAT - Rilevazione continua Forze Lavoro
Tav. E1 - Movimentazione anagrafica delle imprese delle Marche

Attività economiche 2005 2006 2007 2008 2009


Ateco 02 Iscritte Cessate Operative Iscritte Cessate Operative Iscritte Cessate Operative Iscritte Cessate Operative Iscritte Cessate Operative

Agricoltura, caccia e silvicoltura 956 1.612 36.151 848 1.909 35.222 1.357 1.717 34.987 1.174 1.779 34.532 945 1.964 33.626
Pesca, piscicoltura e servizi connessi 19 47 779 16 48 770 19 50 750 9 61 723 17 32 725
Estrazione di minerali 1 - 125 2 7 122 - 4 120 - 9 113 - 7 108
Attività manifatturiera 1.261 1.675 24.175 1.154 1.653 24.173 1.231 2.265 24.157 1.072 1.799 24.420 973 1.649 23.918
Industrie alimentari 177 189 3114 149 193 3203 179 243 3275 154 235 3325 137 185 3367
Industrie del tabacco 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Industrie tessili 53 101 904 48 107 868 48 112 835 39 70 821 55 81 803
Industrie abbigliamento 128 179 1598 123 182 1576 141 247 1560 138 167 1653 120 184 1621
Industrie pelli cuoio e calzature 314 439 4539 295 343 4562 266 618 4532 252 448 4557 234 367 4463
Industrie legno escl. mobili 51 93 1524 52 86 1504 65 155 1468 29 97 1444 25 80 1397
Industrie carta 4 11 221 5 8 219 5 21 214 3 8 208 5 9 202
Industrie editoria, stampa 33 50 803 29 36 803 23 64 786 28 49 790 25 46 780
Industrie fabb. coke, raffinerie 0 1 14 0 0 12 0 0 11 0 0 11 1 1 9
Industrie chimiche 2 6 136 3 12 127 5 16 131 1 7 134 3 7 131
Industrie gomma e plastica 18 28 520 14 31 523 14 43 511 11 34 511 10 32 494
Industrie minerali non met. 15 42 691 13 38 679 17 49 670 21 54 660 8 27 641
Industrie metalli e derivati 134 145 3036 126 172 3058 133 182 3084 117 181 3089 95 177 2977
Industrie macchine e app. meccanici 72 72 1551 61 91 1520 61 100 1535 66 75 1573 59 80 1582
Industrie macch. elettr. ed elettroniche 71 108 1951 62 121 1954 68 110 1953 57 89 1961 48 114 1877
Industrie autoveicoli e altri 55 27 411 57 27 450 96 47 531 60 65 580 40 76 532
Industrie mobili e altre ind. 131 180 3072 115 205 3021 107 251 2963 93 219 3000 108 182 2936
Industrie recupero per riciclaggio 3 4 90 2 1 94 3 7 98 3 1 103 0 1 106
Prod. e distr. energia elettr., gas e acqua 3 3 99 4 6 105 1 7 102 8 3 121 13 10 144
Costruzioni 1.903 1.259 21.226 2.062 1.427 22.288 2.034 1.747 22.970 1.752 1.778 23.379 1.391 1.844 23.195
Commercio ingrosso e dettaglio 2.371 2.648 38.603 2.316 2.934 38.744 2.259 3.240 38.934 2.081 2.929 38.944 2.312 2.989 38.877
Alberghi e ristoranti 334 503 6.630 421 513 6.905 388 652 7.052 370 626 7.183 358 587 7.234
Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni 222 365 5.550 157 347 5.467 134 412 5.329 148 368 5.212 137 311 5.098
Intermediazione monetaria e finanziaria 193 216 2.939 207 225 2.981 248 290 3.007 208 250 3.013 197 275 2.956
Immob., noleggio, inform., ricerca 919 761 13.439 887 807 14.270 814 989 14.840 819 983 15.332 796 1.015 15.569
Istruzione 15 15 352 16 22 356 17 32 359 26 23 375 11 24 367
Sanità e altri servizi sociali 21 26 508 23 30 533 23 52 547 22 21 583 17 26 608
Altri servizi pubblici, sociali e personali 297 368 7.067 287 400 7.180 338 469 7.277 309 427 7.357 316 377 7.491
Imprese non classificate 3.512 511 750 3.528 501 252 3.634 718 276 3.601 622 380 3.305 504 321

Totale 12.027 10.009 158.393 11.928 10.829 159.368 12.497 12.644 160.707 11.599 11.678 161.667 10.788 11.614 160.237

Fonte:elaborazioni Centro Studi Confindustria Marche su dati InfoCamere-Movimprese


Tav. E2 - Movimentazione anagrafica delle imprese manifatturiere delle Marche (composizione percentuale)

Attività economiche 2005 2006 2007 2008 2009


Ateco 02 Iscritte Cessate Operative Iscritte Cessate Operative Iscritte Cessate Operative Iscritte Cessate Operative Iscritte Cessate Operative

Agricoltura, caccia e silvicoltura 7,9% 16,1% 22,8% 7,1% 17,6% 22,1% 10,9% 13,6% 21,8% 10,1% 15,2% 21,4% 8,8% 16,9% 21,0%
Pesca, piscicoltura e servizi connessi 0,2% 0,5% 0,5% 0,1% 0,4% 0,5% 0,2% 0,4% 0,5% 0,1% 0,5% 0,4% 0,2% 0,3% 0,5%
Estrazione di minerali 0,0% 0,0% 0,1% 0,0% 0,1% 0,1% 0,0% 0,0% 0,1% 0,0% 0,1% 0,1% 0,0% 0,1% 0,1%
Attività manifatturiera 10,5% 16,7% 15,3% 9,7% 15,3% 15,2% 9,9% 17,9% 15,0% 9,2% 15,4% 15,1% 9,0% 14,2% 14,9%
Industrie alimentari 1,5% 1,9% 2,0% 1,2% 1,8% 2,0% 1,4% 1,9% 2,0% 1,3% 2,0% 2,1% 1,3% 1,6% 2,1%
Industrie del tabacco 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
Industrie tessili 0,4% 1,0% 0,6% 0,4% 1,0% 0,5% 0,4% 0,9% 0,5% 0,3% 0,6% 0,5% 0,5% 0,7% 0,5%
Industrie abbigliamento 1,1% 1,8% 1,0% 1,0% 1,7% 1,0% 1,1% 2,0% 1,0% 1,2% 1,4% 1,0% 1,1% 1,6% 1,0%
Industrie pelli cuoio e calzature 2,6% 4,4% 2,9% 2,5% 3,2% 2,9% 2,1% 4,9% 2,8% 2,2% 3,8% 2,8% 2,2% 3,2% 2,8%
Industrie legno escl. mobili 0,4% 0,9% 1,0% 0,4% 0,8% 0,9% 0,5% 1,2% 0,9% 0,3% 0,8% 0,9% 0,2% 0,7% 0,9%
Industrie carta 0,0% 0,1% 0,1% 0,0% 0,1% 0,1% 0,0% 0,2% 0,1% 0,0% 0,1% 0,1% 0,0% 0,1% 0,1%
Industrie editoria, stampa 0,3% 0,5% 0,5% 0,2% 0,3% 0,5% 0,2% 0,5% 0,5% 0,2% 0,4% 0,5% 0,2% 0,4% 0,5%
Industrie fabb. coke, raffinerie 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
Industrie chimiche 0,0% 0,1% 0,1% 0,0% 0,1% 0,1% 0,0% 0,1% 0,1% 0,0% 0,1% 0,1% 0,0% 0,1% 0,1%
Industrie gomma e plastica 0,1% 0,3% 0,3% 0,1% 0,3% 0,3% 0,1% 0,3% 0,3% 0,1% 0,3% 0,3% 0,1% 0,3% 0,3%
Industrie minerali non met. 0,1% 0,4% 0,4% 0,1% 0,4% 0,4% 0,1% 0,4% 0,4% 0,2% 0,5% 0,4% 0,1% 0,2% 0,4%
Industrie metalli e derivati 1,1% 1,4% 1,9% 1,1% 1,6% 1,9% 1,1% 1,4% 1,9% 1,0% 1,5% 1,9% 0,9% 1,5% 1,9%
Industrie macchine e app. meccanici 0,6% 0,7% 1,0% 0,5% 0,8% 1,0% 0,5% 0,8% 1,0% 0,6% 0,6% 1,0% 0,5% 0,7% 1,0%
Industrie macch. elettr. ed elettroniche 0,6% 1,1% 1,2% 0,5% 1,1% 1,2% 0,5% 0,9% 1,2% 0,5% 0,8% 1,2% 0,4% 1,0% 1,2%
Industrie autoveicoli e altri 0,5% 0,3% 0,3% 0,5% 0,2% 0,3% 0,8% 0,4% 0,3% 0,5% 0,6% 0,4% 0,4% 0,7% 0,3%
Industrie mobili e altre ind. 1,1% 1,8% 1,9% 1,0% 1,9% 1,9% 0,9% 2,0% 1,8% 0,8% 1,9% 1,9% 1,0% 1,6% 1,8%
Industrie recupero per riciclaggio 0,0% 0,0% 0,1% 0,0% 0,0% 0,1% 0,0% 0,1% 0,1% 0,0% 0,0% 0,1% 0,0% 0,0% 0,1%
Prod. e distr. energia elettr., gas e acqua 0,0% 0,0% 0,1% 0,0% 0,1% 0,1% 0,0% 0,1% 0,1% 0,1% 0,0% 0,1% 0,1% 0,1% 0,1%
Costruzioni 15,8% 12,6% 13,4% 17,3% 13,2% 14,0% 16,3% 13,8% 14,3% 15,1% 15,2% 14,5% 12,9% 15,9% 14,5%
Commercio ingrosso e dettaglio 19,7% 26,5% 24,4% 19,4% 27,1% 24,3% 18,1% 25,6% 24,2% 17,9% 25,1% 24,1% 21,4% 25,7% 24,3%
Alberghi e ristoranti 2,8% 5,0% 4,2% 3,5% 4,7% 4,3% 3,1% 5,2% 4,4% 3,2% 5,4% 4,4% 3,3% 5,1% 4,5%
Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni 1,8% 3,6% 3,5% 1,3% 3,2% 3,4% 1,1% 3,3% 3,3% 1,3% 3,2% 3,2% 1,3% 2,7% 3,2%
Intermediazione monetaria e finanziaria 1,6% 2,2% 1,9% 1,7% 2,1% 1,9% 2,0% 2,3% 1,9% 1,8% 2,1% 1,9% 1,8% 2,4% 1,8%
Immob., noleggio, inform., ricerca 7,6% 7,6% 8,5% 7,4% 7,5% 9,0% 6,5% 7,8% 9,2% 7,1% 8,4% 9,5% 7,4% 8,7% 9,7%
Istruzione 0,1% 0,1% 0,2% 0,1% 0,2% 0,2% 0,1% 0,3% 0,2% 0,2% 0,2% 0,2% 0,1% 0,2% 0,2%
Sanità e altri servizi sociali 0,2% 0,3% 0,3% 0,2% 0,3% 0,3% 0,2% 0,4% 0,3% 0,2% 0,2% 0,4% 0,2% 0,2% 0,4%
Altri servizi pubblici, sociali e personali 2,5% 3,7% 4,5% 2,4% 3,7% 4,5% 2,7% 3,7% 4,5% 2,7% 3,7% 4,6% 2,9% 3,2% 4,7%
Imprese non classificate 29,2% 5,1% 0,5% 29,6% 4,6% 0,2% 29,1% 5,7% 0,2% 31,0% 5,3% 0,2% 30,6% 4,3% 0,2%

Totale 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100%

Fonte:elaborazioni Centro Studi Confindustria Marche su dati InfoCamere-Movimprese


RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA
RAPPORTO 2009 SULL'INDUSTRIA MARCHIGIANA

La presente pubblicazione è stata realizzata


dal Centro Studi di Confindustria Marche
con le informazioni disponibili al 2 Aprile 2010

Redazione:
GLORIA CIARPELLA
MARCO CUCCULELLI
ALESSANDRO IACOPINI

Progetto grafico ed illustrazione copertina:


RAFFAELE GIORGETTI

Stampa:
LITOGRAFIA LUCIANO MANSERVIGI

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