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Il piccolo libro del 1755 apparso originariamente a Dresda con una tiratura bassissima, circa 50

esemplari, considerato il primo grande saggio di estetica militante. punto di riferimento


obbligato per una questione centrale per la moderna teoria letteraria e per gli studi di cultura
visuale: la descrizione delle immagini (lkphrasis). A partire dai pensieri sullimitazione delle
opere greche winckelmanniani, le descrizioni del Laocoonte e quella della Madonna Sistina di
Raffaello divengono paradigmatiche.

A sinistra si vede il gruppo statuario (risalente al I secolo a.C., rinvenuto nel 1506 e trasportato in Vaticano
come appariva allepoca di Winckelmann e Lessing. A destra come si vede oggi, dopo che nel 1905
Ludwig Pollak ha ritrovato il braccio destro originario del Laocoonte.

La definizione wilckelmanniana del bello artistico come espressione di quellarmonia che si


manifesta plasticamente nella misura ideale del corpo umano che domina nella statuaria greca ha un
fondamento antropologico. Gi nei Pensieri e, pi ancora, nelle pagine della grande Storia dellarte
nellantichit (Geschichte der Kunst des Altertums, 1762), si riconosce il tentativo di scorgere
nellantica Grecia il luogo di sublimazione e trasfigurazione delle culture, delle tendenze e delle
istanze che ne ispirarono larte: per Winckelmann le radici egizie e orientali dellarte greca sono,
infatti, il presupposto non sufficiente della fioritura artistica ellenica. Soltanto la fioritura ellenistica
greca fu infatti in grado di fonderle e comporle in un insieme armonioso capace di essere e rimanere
regola di gusto in ogni tempo. Winckelmann fonda questa tesi sullidea che un clima fortunato e
una natura estremamente benevola favorirono pi di ogni altra la nazione greca. La frase di
Winckelmann divenuta, per lintero Settecento e oltre, in tutta Europa, lespressione del gusto
neoclassico per eccellenza appare nei Pensieri del 1755, allinterno di una descrizione del gruppo
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marmoreo del Laocoonte: Il contrassegno eminente e universale dei capolavori greci [] una
nobile semplicit, una quieta grandezza, sia nella postura sia nellespressione (Das allgemeine
vorzgliche Kennzeichen der griechischen Meisterstcke ist [] eine edle Einfalt und eine stille
Gre, sowohl in der Stellung als im Ausdruck). Aggiunge: Come le profondit marine restano
sempre quiete, per quanto la superficie possa infuriare, cos lespressione delle raffigurazioni
greche, in tutte le loro passioni, esibisce unanima grande e pacata (So wie die Tiefe des Meeres
allezeit ruhig bleibt, die Oberflche mag noch so wten, ebenso zeigt der Ausdruck in den Figuren
der Griechen bei allen Leidenschaften eine groe und gesetzte Seele). Winckelmann concepiva
questa formula come regola dellintera arte greca, poesia e letteratura incluse: ci spiega lenorme
importanza che essa assunse non solo nellambito delle espressioni figurativa, ma anche in ambito
letterario.

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