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Progetto :
Realizzazione di attraversamenti semaforizzati adeguati alle esigenze
dei non vedenti
Fase:
Progetto Definitivo/Esecutivo
Assessore
Area Tecnica
Dirigente del Servizio
Filippo Alessi
Servizio Mobilit e Infrastrutture
Ing. Rossano Rocchi
Progettisti
Progettisti
geom. Gerarda DEL RENO
geom. Enzo SENSI
Geom. Simone DONATI
Collaboratori
R.U.P.
geom. Gerarda DEL RENO
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Copyright Comune di Prato
vietata la riproduzione anche parziale del documento
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Area Tecnica
Servizio Mobilit e Infrastrutture
INDICE
1. Aspetti generali
2. Dati quantitativi
3. Dati qualitativi
4. Fattori di rischio e possibili linee di superamento
5. Particolari elementi adottati per la valutazione dei fattori di rischio (safety review)
6. Proposte e sue motivazioni
7. Prescrizioni inerenti il progetto
8. Tempi di attuazione
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Area Tecnica
Servizio Mobilit e Infrastrutture
REALIZZAZIONE DI ATTRAVERSAMENTI SEMAFORIZZATI ADEGUATI
ALLE ESIGENZE DEI NON VEDENTI
1. AMBITO TERRITORIALE
Il progetto interessa tutto il territorio urbanizzato della citt di Prato, che ospita oltre 190.000 abitanti e rappresenta,
sotto laspetto demografico, la seconda citt della Toscana e la terza citt dellItalia Centrale.
Il perimetro urbano della citt e gran parte del territorio comunale si estendono al centro della piana di Firenze-PratoPistoia e complessivamente coprono una superficie di circa
97 kmq.
I quartieri pi popolosi del territorio e i principali poli di interesse (centri storici, centri di servizi, poli intermodali, aree
residenziali, ecc.) sono localizzati in aree prevalentemente
pianeggianti e quindi la citt nel suo complesso presenta
grandi potenzialit per lo sviluppo di un sistema della mobilit organizzato per un uso diffuso e costante dei mezzi pubblici e soprattutto di una mobilit alternativa a quella motorizzata, con particolare riferimento alla mobilit dolce come mezzo ordinario per gli spostamenti quotidiani.
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Circoscrizioni
Circoscrizione Nord
Circoscrizione Est
Circoscrizione Sud
Circoscrizione Ovest
Circoscrizione Centro
Circoscrizione (00)
Totale
Totale
Italiani
38.511 32.733
32.489 28.592
44.783 38.400
37.265 31.279
37.574 25.641
188
167
190.810 156.812
Stranieri % Stranieri
5.778
15,0
3.897
12,0
6.383
14,3
5.986
16,1
11.933
31,8
21
11,2
33.998
17,8
intorno alle 12.000 unit, la pi popolosa, le altre Circoscrizioni ospitano mediamente 5.000-6.000 persone ad eccezione della Circoscrizione est leggermente meno popolata (3.897 abitanti).
La citt di Prato, come noto, si caratterizza per essere una citt multietnica in continua crescita. La vera peculiarit
distintiva della citt la presenza di cittadini
Popolazione straniera per cittadinanza dal 2005 al 2013
17.500
monta a circa 16.000 persone, che rappresentano il 9% della popolazione totale e il 47%
15.000
Cinesi
12.500
10.000
Altri stranieri
Albanesi
5.000
Romeni
Pachistani
2.500
Marocchini
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
Anni
cono, inoltre, che nellarco degli ultimi 7 anni, malgrado la crisi economica che ha investito il nostro paese, tutte le
componenti dei cittadini stranieri sono continuate a crescere con un andamento costante che nel complesso pari al
7%. Tra le varie comunit quella cinese quella che cresce pi repentinamente e, in particolare dal 2008, con un ritmo costante.
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striale considerata la pi grande lottizzazione industriale,totalmente privata, posizionato nella parte centrale della
Piana e precisamente tra il San Giusto e Tavola in direzione Nord-Sud. La realizzazione di una area industriale ha
determinato un prima suddivisione del traffico fra pesante e residenziale.
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infatti, definiscono il PUMS come un piano strategico ed integrato, costruito insieme agli altri strumenti di pianificazione esistenti, che tiene conto dei principi di integrazione, partecipazione e valutazione per soddisfare i bisogni di
mobilit attuali e futuri degli individui al fine di migliorare la qualit della vita nelle citt e nei loro quartieri.
Aderendo alle specifiche linee guida, elaborate a livello europeo per supportare le Amministrazioni comunali
nellelaborazione del PUMS, e in sintonia con la programmazione regionale in materia di mobilit e trasporti, che con
deliberazione del Consiglio Regionale n. 18 del 12/02/2014, ha approvato il Piano Regionale Integrato Infrastrutture
e Mobilit (PRIIM), il Comune di Prato ha avviato un processo di elaborazione condivisa, per sviluppare un piano
strategico per la futura mobilit urbana.
Gli obiettivi principali del PUMS sono :
Migliorare la sicurezza;
Ridurre linquinamento;
1.d) La mobilit
Lorganizzazione attuale dei trasporti della Citt di Prato, cos come quella della maggior parte delle grandi citt italiane, caratterizzata dalla predominanza del traffico su strada, con luso principalmente di automezzi privati, ed ha
forti conseguenze negative sul piano economico sociale ed ambientale.
Infatti Prato una citt abbastanza congestionata dal traffico dove lindice di motorizzazione relativo allanno
20123
La rete stradale
La viabilit di competenza dellAmministrazione Comunale pari a circa 780 Km. di rete stradale costituita da due
assi principali: la cosi detta Tangenziale che collega il Nord con il Sud e la declassata ossia Viale Leonardo da
Vinci che collega la parte Est con Ovest della citt. Inoltre sono presenti delle direttrici principali che attraversano
tutta la citt .
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La rete costituita da piste che hanno prevalentemente carattere circolare esterno al centro abitato principale, mentre
risultano da implementare i percorsi radiali da e per il centro citt.
Le piste ciclabili, inizialmente sono state realizzate lungo il corso del fiume Bisenzio con lobiettivo di promuovere
lattivit ludico-sportiva. Negli ultimi anni, per i motivi indicati in premessa (et giovanile della popolazione e crisi
economica), stato rilevato un incremento delluso delle due ruote come alternativa economica e sostenibile per gli
spostamenti, che ha rimesso in discussione le strategie e le politiche di mobilit dellA:C. Infatti da qualche anno a
questa parte il Comune ha realizzato e tuttora sta realizzando percorsi ciclabili che collegano i vari punti nodali della
citt, in modo da favorire gli spostamenti con la bicicletta.
Sono stati realizzati percorsi ciclabili che permettono di raggiungono edifici scolastici, edifici di interesse pubblico.
stazioni ferroviarie.
2. DATI QUANTITATIVI
Stato dellincidentalit allanno 2014
Dai dati raccolti ed elaborati risulta che complessivamente nel corso dellanno 2014 sono stati rilevati 800 incidenti,
che hanno determinato 792 feriti e 8 decessi.
2012
Mese
2013
Incidenti
2014
Incidenti
Incidenti
Mor
tali
Totale
Totale
%
Mortali
Totale
Totale
%
Mortali
Totale
Totale %
Gennaio
58
58
6,71
65
66
7,55
62
63
7,88
Febbraio
42
42
4,86
56
56
6,41
47
48
6,00
Marzo
76
76
8,79
58
58
6,64
81
81
10,13
Aprile
62
64
7,40
83
85
9,73
55
55
6,88
Maggio
90
91
10,52
70
71
8,12
91
91
11,38
Giugno
93
93
10,75
83
84
9,61
65
65
8,13
Luglio
72
72
8,32
77
77
8,81
76
77
9,63
Agosto
58
58
6,71
63
63
7,21
32
35
4,38
Settembre
61
61
7,05
86
86
9,84
80
80
10,00
Ottobre
84
84
9,71
89
90
10,30
68
69
8,63
Novembre
85
86
9,94
76
77
8,81
73
73
9,13
Dicembre
80
80
9,25
60
61
6,98
62
63
7,88
861
865
100,00
866
874
100,00
792
800
100,00
Totale
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Dallanalisi dei soggetti interessati negli 800 incidenti rilevati, grazie alle rilevazioni eseguite dagli organi di polizia,
possiamo dire che sono stati coinvolti 176 pedoni. Alleghiamo qui di seguito una tabella che indica la fascia di et e il
sesso dei pedoni coinvolti negli incidenti stradali rilevati nel 2014.
Classe
di et
Maschi
v.a.
Femmine
v.a.
Totale
v.a.
Fino a 17
18-30
31-40
41-50
51-60
61-70
71-80
81 e oltre
15
10
9
16
3
5
12
7
19,5
13,0
11,7
20,8
3,9
6,5
15,6
9,1
20
11
6
20
7
12
14
9
20,2
11,1
6,1
20,2
7,1
12,1
14,1
9,1
35
21
15
36
10
17
26
16
19,9
11,9
8,5
20,5
5,7
9,7
14,8
9,1
Totale
77
100,0
99
100,0
176
100,0
20
20
20
16
15
14
15
10
12
11
10
12
9
9
7
7
5
0
Fino a 17
18-30
31-40
41-50
51-60
61-70
71-80
81 e oltre
Classe di et
Si evidenzia che la popolazione femminile ha un maggior numero di persone coinvolte in incidenti stradali e che la
fascia maggior percentuale di pedoni rimasti coinvolti in incidenti stradali sono rispettivamente nella prima che va
fino ai 17 anni di et e in quella che va dai 41 ai 50 anni.
Lungo la rete stradale cittadina sono presenti 84 impianti semaforici di cui 55 che regolano intersezioni stradali e 29
che sono dedicati allattraversamento, a richiesta, pedonale. Solamente alcuni impianti semaforici a richiesta pedonale, sono dotati di pulsante e avvisatore per ipovedenti e di idonei indicatori tattili di pericolo. Alcuni impianti semaforici a richiesta furono adeguati grazie ai finanziamenti ottenuti attraverso il Bando per il finanziamento a favore dei
Comuni per ladeguamento degli attraversamenti semaforizzati alle esigenze dei non vedenti e che con nota del Ministero dei Trasporti Prot. 25859 del 19 marzo 2008, fu ammessa al finanziamento degli interventi proposti. Pertanto
il presente progetto proposto per gli impianti esclusi dal precedente finanziamento.
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3. DATI QUALITATIVI
Gli elementi qualitativi utilizzati dal gruppo di lavoro Sicurezza Stradale sono riportati ed esplicitati nellallegato
dellALLEGATO I.
il numero pi consistente di veicoli interessati dai sinistri sono le autovetture private (51%) e a seguire i
mezzi motorizzati a due ruote (20%) . Buona parte degli incidenti si verificano nei tratti rettilinei (mediamente oltre 400 sinistri) ed a seguire agli incroci.
il 22% degli incidenti presenta il coinvolgimento dei pedoni, di cui quasi il 30 % sono accaduti in prossimit
di un attraversamento pedonale regolato da impianto semaforico: infatti, nel corso del 2014 sono stati rilevati 51 sinistri, lesito dei quali ha fatto rilevare 52 feriti. Gli altri 125 incidenti, sono stati rilevati lungo la rete stradale, dove il pedone attraversava o in prossimit di un attraversamento pedonale oppure in totale mancanza di tale segnaletica stradale.
Lanalisi dei report dei sinistri verificatisi in prossimit di attraversamenti pedonali regolati da impianto semaforico,
ha determinato le seguenti considerazioni:
in molti casi difficile per i conducenti vedere le strisce di separazione delle corsie e i semafori. Le auto in
sosta riducono la visibilit dei pedoni in attesa di attraversare;
i pedoni che attraversano in corrispondenza dei semafori tra Piazza San Marco/via Ferucci/via Pomeria/v.le
V. Veneto devono attraversare un percorso molto lungo;
lingresso in alcune vie che presentano una sezione molto larga incoraggia alte velocit, specialmente se presentano un unico senso di marcia. La configurazione della strada, con strade di servizio laterali e palazzi lontani dalla carreggiata, tende a dare limpressione agli utenti che possibile viaggiare ad elevata velocit. Le
alte velocit hanno determinato incidenti per tamponamento e per sorpasso ai semafori, e investimento dei
pedoni (via Filzi intersezione via Marini via Roncioni intersezione con via Roma via Arcangeli intersezione con via Livi ecc.);
presenza di numerosi poli attrattori per i pedoni (uffici pubblici, banche, negozi)
Fattore di rischio
Evento
Azione di contrasto
Riqualificazione dellimpianto di
pianto semaforico
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lungo
pianto semaforico
Attraversamento intersezio-
pianto semaforico
cia
veicoli
Implementazione segnaletica o-
zontale
rizzontale
5. PARTICOLARI ELEMENTI ADOTTATI PER LA VALUTAZIONE DEI FATTORI DI RISCHIO (SAFETY REVIEW)
Scaturisce la necessit di dedicare una particolare cura allanalisi di tali rischi, affrontando il problema da un punto di
vista dellutente della strada sia pedone e conducente del mezzo - attraverso lanalisi dei rilievi della dinamica del
sinistro, analizzando le modalit con cui lo spazio stradale viene percepito, interpretato ed utilizzato dai diversi utenti
della strada stessa.
Unanalisi preventiva di sicurezza stradale (Safety-Review) evidenzier, in base alle caratteristiche tecnico geometriche e funzionali, quale tipologia dintervento sar necessaria da applicare. Ad esempio, la mancanza di visibilit richieder un intervento di miglioramento e potenziamento dellilluminazione, mentre in altri casi, sar opportuno prevedere la sostituzione della segnaletica orizzontale esistente con materiale pi riflettente, aumentando la percezione
dellattraversamento da parte degli utenti.
Le principali verifiche della geometria stradale sono di seguito riportate:
Sezione trasversale
verifica delle dimensioni modulari: larghezza corsia e banchina: la sezione stradale non presenta dimensioni costanti,
infatti sono state rilevate pi sezioni constatando che le misure variano da un minimo di ml 3,00 a un massimo di ml
14,00 di carreggia;
verifica presenza utenze deboli : in tale strada previsto la presenza di utenze;
Tracciato planimetrico
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verifica degli elementi planimetrici in funzione della velocit di progetto: tale verifica rilevato il limite di velocit di
50Km/h;
verifica della soluzione della criticit non rilevata criticit confermato: il limite di velocit di 50Km/h risulta idoneo;
Tracciato altimetrico
verifica elementi altimetrici in funzione della velocit di progetto: tale verifica ha rilevato che il tracciato per lo pi
pianeggiante, salvo la parte finale di rampa che comunque conforme alla normativa;
verifica della risoluzione della criticit: non rilevata criticit, rampa con pendenza conforme;
Coordinamento plano-altimetrico
verifica coordinamento in funzione della velocit di progetto : tale verifica ha rilevato che la strada ha il limite di
velocit
verifica della risoluzione della criticit: non rilevata criticit, limite di velocit confermato a 50 Km/h;
Segnaletica
coerenza del piano di segnalamento: sono state individuate carenze di comunicazione allutente sullorganizzazione
della circolazione, in ordine alla segnaletica orizzontale, che quella verticale di preavviso.
Pavimentazioni
adeguatezza tipologia in funzione delle condizioni ambientali: il manto stradale esistente di tipologia standard, ovvero non presenta criticit in relazione al drenaggio, alladerenza; si rileva un manto stradale non perfettamente uniforme a causa di molteplici interventi di ripristino, ma nel complesso buono ed idoneo.
di cui le specifiche e i dettagli, si rimanda agli elaborati grafici di cui alla Tav. 3 PARTICOLARI COSTRUTTIVI
Gli interventi proposti, meglio rappresentati nella planimetria Tav. 2 saranno nelle seguenti intersezioni (black point):
1.
Piazza San Marco intersezione con via Ferrucci e via Pomeria presenza di molti negozi, supermercati,
banche e uffici pubblici;
2.
via Arcangeli con via Pomeria percorso casa lavoro e casa scuola;
3.
4.
via Cavour ingresso ambulatori specialistici struttura ASL (Giovannini e Misericordia e Dolce);
5.
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6.
7.
8.
9.
92.000,00
2.000,00
94.000,00
1,7%
Imprevisti
SOMMANO
94.000,00
3.760,00
1.598,00
642,00
6.000,00
Totale
6.000,00
100.000,00
E utile ricordare che lanalisi ha individuato ulteriori black point, che saranno oggetto di un intervento finanziato da
questa Amministrazione, con proprie risorse per un ammontare di 370.000,00. Infatti da una lettura dellallegato
grafico Tav. 2, le intersezioni semaforiche evidenziate con colorazione arancione (sfera), sono 29. Per gli ulteriori
interventi previsti, saranno adottati gli stessi elementi correttivi proposti in questo progetto.
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7.2 indagini preliminari Dal punto di vista geologico lintervento non presenta particolari problemi, considerata la tipologia dei lavori.
Non dovrebbero riscontrarsi interferenze con le reti dei servizi, tuttavia saranno presi contatti, prima di ogni intervento sulle singole strade, con gli Enti eroganti i servizi per individuare la loro presenza nel sottosuolo ed eventuali necessit.
7.3 - disponibilit delle aree Il progetto prevede interventi su aree di propriet comunali e/o area inserite nella disponibilit comunale, pertanto ,
non necessario attivare procedure di occupazione durgenza o di esproprio di propriet private.
Parimenti, se gli interventi interesseranno spazi tutelati ai sensi del T.U. n 490 del 29.10.1999, sar provveduto a
richiedere ed ottenere il nulla osta degli enti preposti alla tutela.
7.6 - sicurezza nel cantierePer quanto riguarda lapplicazione del D.Lgs 81/08, occorre tenere presente che gli interventi saranno localizzati in
diversi parti del territorio comunale e ciascuno di essi costituisce un singolo cantiere mobile con una durata complessiva di trenta giorni, ai sensi dellart. 90 - comma 1. La tipologia dei lavori tale che ciascun intervento pu essere
eseguito da una sola impresa pertanto non sono applicabili gli obblighi di cui allart. 90, comma 3 della suddetta Legge, in virt di quanto espresso al comma 3 dello stesso articolo. Rimangono validi gli obblighi del comma 9 del suddetto articolo. Resta inteso che nel caso in cui, nel corso dei lavori, si verifichi la presenza di pi imprese in uno o pi
dei cantieri mobili, per quellintervento dovranno essere applicate le disposizioni del comma 3 del detto articolo.
Prima della stipula del contratto lImpresa aggiudicataria dovr presentare il piano operativo della sicurezza ed il
piano di sicurezza sostitutivo, di cui allart. 131 del D.Lgs. 163/06, che saranno parte integrante del contratto stesso.
Gli oneri per la sicurezza evidenziati in perizia non saranno soggetti a ribasso dasta.
8. TEMPI DI ATTUAZIONE
A seguito del finanziamento del progetto sono previsti le seguenti attivit:
- Redazione ed approvazione del progetto esecutivo e approvazione entro 60 giorni dal parere favorevole da
parte del Ministero.
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INSERTO FOTOGRAFICO
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