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la composizione della miscela a seconda della ricettivit locale del terreno. La soluzione
tecnologica pi razionale di tale problema stata ideata da Ischy negli anni 60 ed
tuttora comunemente in uso. Si tratta dellequipaggiamento dei fori diniezione con tubi
a valvole (tubes manchettes) che consentono liniezione di miscele diverse in ogni
ordine, ad ogni profondit e a qualsiasi intervallo di tempo in uno stesso foro.
Grazie ai progressi tecnologici ed alle innovazioni che interessano ogni aspetto della
tecnica delliniezione, oggigiorno non vi pi alcun tipo di materiale apprezzabilmente
permeabile allacqua che non possa essere iniettato e, se necessario, consolidato con un
netto miglioramento delle propriet meccaniche. Si possono ormai soddisfare le pi
svariate esigenze tecniche, ma non sempre quelle economiche, particolarmente nel
campo delle resine organiche: il costo di tali prodotti pu essere, infatti, da 15 a 300
volte superiore a quello di una comune miscela a base di cemento e cresce fortemente
con leffetto consolidante richiesto.
dei
terreni,
partendo
dalla
trattazione
esemplificativa
dei
campi
2.
pozzo
sbancamenti,
le
iniezioni
sono
generalmente
impiegate
scopo
impermeabilizzante, quando sono previsti forti abbassamenti del livello di falda, oppure
a scopo di consolidamento in alternativa oppure a complemento daltre opere di
sostegno (diaframmi in calcestruzzo, palancolate).
evidente che i consolidamenti mediante iniezioni, specialmente nei centri urbani,
possono avere un campo dapplicazione molto maggiore delle paratie e dei pali
convenzionali, grazie al minore ingombro delle attrezzature di cantiere, alla maggiore
versatilit rispetto agli orizzonti geologici interessati, al minore disturbo indotto al
terreno circostante durante la perforazione.
3.
pi classici del trattamento del terreno mediante iniezioni, ed ancor oggi in espansione
in quanto presenta notevoli vantaggi, soprattutto nella costruzione di dighe ed opere
portuali.
4.
Nei casi in cui sia necessario evitare il cantiere di superficie, si opera con iniezioni in
avanzamento dal fronte realizzando raggiere coniche di fori suborizzontali distribuite in
modo da ottenere un arco portante di terreno trattato con un dato spessore minimo, a
partire dallestradosso della costruenda calotta.
Quando non possibile operare dallesterno, data leccessiva lunghezza dei fori
necessari o per ingombri di superficie, il trattamento realizzato con iniezioni radiali da
cunicolo pilota, oppure mediante consolidamenti da gallerie laterali qualora ve ne sia la
possibilit.
Per le gallerie in ambito urbano, quindi, si realizzano trattamenti preventivi di
consolidamento e/o impermeabilizzazione che consentono lo scavo in sicurezza e la
riduzione dei cedimenti superficiali e dei cedimenti differenziali delle opere adiacenti.
incentivi maggiori allo sviluppo della tecnica delle iniezioni sia costituito dallimpiego,
a partire dagli anni 50, connesso alla realizzazione di dighe in situazioni idrogeologiche
sempre pi difficili. Nella fattispecie, le iniezioni sono utilizzate per costruire diaframmi
impermeabili permanenti al di sotto dellopera di sbarramento vera e propria.
6.
tipo di terreno
dellopera
sotterranea
allo
scopo
di
ridurre
lestensione
della
plasticizzazione.
9
dv
dz
(1)
= viscosit [mPas];
dv/dz
dv
= gradiente di taglio[s-1 ];
dz
Da reologia (pl. -gie), sf Scienza che studia le deformazioni della materia sotto lazione degli agenti
esterni. || Comp. del gr. Rhos, scorrimento + -logia. || sec. XX (definizione tratta dal Grande dizionario
illustrato della lingua italiana, A. Gabrielli)
10
= 0 + P
dv
dz
= sforzo
(2)
di
taglio
necessario
per
dz [/m2 ];
0 = soglia di taglio o rigidit (yeld
value) [/m2 ];
P = viscosit
plastica
dinamica
dv/dz
[mPas];
Figura 6 Reologia dei fluidi binghamiani
dv
= gradiente di taglio [s-1 ];
dz
In letteratura esistono molti sinonimi del termine soglia di taglio: lo stesso concetto
designato da altre espressioni quali limite di scorrimento, limite liquido, resistenza a
taglio, soglia di resistenza, coesione.
La viscosit dinamica2 un parametro molto caratterizzante per le miscele
diniezione ed espressa in mPas o cP, secondo la relazione dequivalenza:
(3)
[mPa s ] = , dove
il termine v rappresenta la viscosit cinematica [m2 /s] e indica la massa volumica del fluido in oggetto
[kg/m3 ].
11
Viscosit [mPas]
1000
100
Soluzione di silicato
di sodio (Newton)
Acqua (Newton)
0.1
1
10
1.
12
304.8 [mm]
152.4 [mm]
50.8 [mm]
4.76 [mm]
di
deformazione,
questo
strumento
consente
di
determinare
13
1.
2.
3.
Densimetro. Ve ne sono di diversi tipi, fra cui uno dei pi diffusi il gelimetro
Rodio, costituito da una sondina cilindrica graduata del diametro di 15 [mm] e
14
Gradiente di velocit al
viscosimetro coassiale [-]
provate.
10
15
Resistenza a
taglio [Pa]
1/P
P = viscosit plastica
Soglia di taglio
15
con
due
meccanismi
spesso
coesistenti:
limpregnazione
dei
vuoti
eventualmente
presenti
nei
vuoti
intergranulari,
senza
diluizione
deterioramento: essa dipende dalla pressione e dalle propriet reologiche del fluido
iniettato.
Per la caratterizzazione dei terreni granulari ai fini delliniettabilit si analizza
innanzi tutto la curva granulometrica, da cui si ricavano diversi parametri, pi o meno
significativi e correlabili con la permeabilit secondo i casi:
a) la
composizione
riferita
percentualmente
classi
granulometriche
Blocchi e ciottoli
> 60
Ghiaia
60 2
Sabbia
2 0.06
Limo
0.06 0.002
Argilla
< 0.002
16
d 60
, in cui d60 il diametro corrispondente al
d 10
Limo
Sabbia
Ghiaia
Ciottoli
Passante [% in peso]
100
80
60
40
20
0.002
0.02
0.06
0.2
0.6
2.0
6.0
20
60
100
Sospensioni caricate
Jet grouting
Resine
17
Le
informazioni
dedotte
dalla
classificazione
granulometrica
forniscono
utili
la superficie specifica dei grani, definita come superficie totale dei grani per
unit di peso o di volume del terreno, un parametro importante ogni qual volta
che liniettabilit sia soggetta a vincoli granulometrici, come nel caso delle
sospensioni.
Questo
parametro
ha
lindubbio
vantaggio
di
fornire
eseguito,
in
prima
approssimazione,
sulla
curva
granulometrica
assumendo per i grani una forma sferica: sotto questipotesi, ogni classe
granulometrica con diametro medio dm risulta caratterizzata dalla superficie
specifica:
S 0 [cm 1 ] =
6
dm
S S [cm 2 / g ] =
(4)
2.22
dm
(5)
18
migliore successo ai fini del risultato: i maggiori consumi di miscela sono da attribuirsi
a fattori quali laumento del volume iniziale dei vuoti, dispersioni oltre i limiti teorici
del trattamento, drenaggio della miscela.
Nellambito dei terreni iniettabili, i valori medi di porosit, solitamente riscontrati,
sono compresi fra 0.2 e 0.3 [-] per i pi grossolani e fra 0.3 e 0.4 [-] per i pi fini.
n[] = 1 d
S
(6)
con:
d = peso dellunit di volume del terreno secco [kN/m3 ] definito come
rapporto fra il peso dei grani solidi ed il volume totale del terreno secco
(
WS
);
V
2. su
campioni
rimaneggiati,
determinandone i valori di
ma
e max e di
WS
);
VS
granulometricamente
rappresentativi,
19
Dr [] =
emax e
emax emin
n[] =
e
1+ e
(7)
(8)
v[m / s ] = k i
(9)
con:
h
);
L
Questo modello valido entro un dato limite di pressione e con una portata che
condizionata dai seguenti fattori:
carico idraulico applicato;
geometria della sezione filtrante;
struttura e permeabilit del mezzo;
viscosit ed eventuale rigidit del fluido.
20
v
);
n
del
fluido,
rappresentazione
assumendo
statisticamente
la
valenza
equivalente
della
di
legge
una
di
Navier-Stokes;
6. numero di Reynolds3 minore di 1 [-];
7. gradiente idraulico compreso fra 0.1 e 50 [-];
A riguardo della terza ipotesi, si pu notare che le espressioni del flusso radiale da
sorgente sferica possono essere applicate al caso pi comune di sezione cilindrica
introducendo il concetto di raggio equivalente.
Mentre
lipotesi
di
moto
laminare
valida
per
un
trattamento
corretto
In idraulica il numero di Reynolds indica il passaggio dalle condizioni di moto laminare a quelle di
R[] =
v w d
in cui compaiono la velocit del flusso
(v), il diametro del condotto (d), la massa volumica dellacqua ( w ) ed il coefficiente di viscosit ().
21
k m [m / s ] = k w
m
(10)
con:
k m = coefficiente di permeabilit del terreno alla miscela [m/s];
[ ]
k p m2 = k
(11)
con:
k p = coefficiente di permeabilit intrinseca del terreno [m2 ];
22
Passando alle soluzioni colloidali, ossia ai fluidi newtoniani evolutivi con viscosit
variabile nel tempo, data la complessit di una teoria che tenga conto dellincremento
della viscosit nel tempo, si rientra nel caso delle soluzioni non evolutive assumendo un
valore medio della viscosit, con unapprossimazione tanto migliore quanto pi lenta
levoluzione durante il flusso.Tale schematizzazione teorica risulta invece impossibile
per le sospensioni, che manifestano anche una rigidit evolutiva.
La determinazione diretta della permeabilit pu essere effettuata con varie modalit
in situ, fra cui la pi diffusa la prova Lefranc (che sar trattata pi diffusamente al
paragrafo
Siccome
le
prove
dirette
presentano
spesso
difficolt
esecutive
ed
(12)
con:
A = coefficiente adimensionale compreso fra 0.2 e 0.6, nella pratica
(13)
con:
CU =
d 60
= coefficiente duniformit [-];
d10
Per le sabbie grossolane con grani compresi fra 0.1 e 3 millimetri e coefficiente
duniformit inferiore a 5, si usa la correlazione:
k [cm / s ] = C d102 (Hazen)
(14)
con:
k [cm / s ] =
0.2 w
n3
(Kozeny)
f 2 w S 02 (1 n )2
(15)
con:
24
n = porosit [-];
f = fattore di forma, variabile da 1, per elementi sferici, a 1.4 per grani molto
spigolosi [-];
(16)
con:
n = porosit [-];
Viste le limitazioni dovute alle condizioni di validit della legge di Darcy, la
propagazione dei fluidi newtoniani e binghamiani nei mezzi porosi stata studiata da
Mller-Kirchenbauer (1968) considerando la viscosit come una funzione del tempo,
perch nella pratica si nota una variazione di permeabilit del terreno trattato causata
dalla variazione della viscosit della miscela diniezione. Per i fluidi newtoniani, la
relazione fra la permeabilit e la viscosit la seguente:
k0
=
k 0
(17)
con:
k 0 = permeabilit del terreno con riferimento allacqua;
25
d m' C k
(18)
con:
d m' = diametro medio dei grani o particelle della miscela [m];
26
Parametro
H [m]
Q m3 / s
Portata diniezione
r0 [m]
L[m]
r0' [m]
R[m]
t[s]
[ ]
V m3
k [m / s ]
k m [m / s ]
n[]
[ ]
Q m 3 = 4 r 0 k m H
(19)
con:
r0 = raggio della sezione filtrante [m];
k m = coefficiente di permeabilit del terreno alla miscela diniezione [m/s];
H = carico idraulico utile in corrispondenza della sezione filtrante [m];
27
r0' [m ] =
(20)
con:
2 L
[] = 2
L 4 r2
L + L2 4 r02
ln
1/ 2
2 r0
1/2
(21)
n
3
Q m /s = V
t
(22)
con:
Q m /s =
3
4
n
3
3
R r0
3
t
(23)
con:
R = raggio dinfluenza delliniezione [m];
28
(R
r03 =
3 r0 k m H t
n
(24)
Q m3 / s =
2 L H k m
ln ( R r0 )
(25)
con:
L = lunghezza della sezione filtrante [m];
H = carico idraulico utile in corrispondenza della sezione filtrante [m];
[ ]
V m 3 = R 2 r02 L
(26)
con:
L = lunghezza della sezione filtrante [m];
R = raggio dinfluenza delliniezione [m];
n
3
2
2
Q m / s = R r0 L
t
(27)
con:
R = raggio dinfluenza delliniezione [m];
(R
r02 =
2 k m H t
n ln ( R r0 )
(28)
2
2 r0
2 r0
2 r0
30
4 Idrofratturazione
Dagli studi approfonditi su questo fenomeno, realizzati da Camberfort alla fine degli
anni 70, emerso che la pressione diniezione provoca sulle pareti del foro uno sforzo
tangenziale dugual valore: quando questultimo supera il contrasto del terreno, si ha la
rottura.
Traducendo queste evidenze empiriche in termini pi rigorosi, si pu affermare che il
fenomeno dellidrofratturazione (claquage) si verifica quando la pressione diniezione
superiore alla tensione efficace minore 3' : in tal caso la miscela si diffonde rompendo
il terreno secondo piani perpendicolari alla direzione di 3' .
Quando lidrofratturazione indotta volontariamente, lapplicazione di una pressione
di pompaggio adeguata, causa la formazione di una frattura artificiale che si propaga nel
terreno, secondo le condizioni locali, finch la portata superiore alla capacit
dassorbimento della miscela e funge, a sua volta, da sorgente di trattamento. La
fessura, mantenuta aperta dalla pressione variabile del fluido, non ha una dimensione
costante ed ha unestensione limitata. Questa tecnica impiegata nei trattamenti di
compattazione
statica
dei
terreni,
preliminari
alliniezione
di
soluzioni,
oppure
(29)
Il prodotto fra parentesi rappresenta la tensione principale efficace minore 3' [kPa],
ottenuta come prodotto della tensione principale efficace maggiore 1' [kPa] per il
coefficiente di trasmissione laterale dello sforzo, del terreno in campo elastico
k0 =
31
' z
+ c
p crack [kPa] =
1
(30)
con:
' = peso dellunit di volume del terreno alleggerito [kN/m3 ] calcolato per
differenza fra il peso dellunit di volume totale del terreno ed il peso
dellunit di volume dellacqua ( w );
z = profondit [m];
(31)
Nel caso di terreni coesivi si applica la formula precedente con laggiunta del termine
di coesione:
(32)
32
250
Pcr
200
150
Plim
100
50
0
0
10
15
20
Portata [l/min]
Figura 14 Determinazione sperimentale
della pressione critica
Il procedimento si basa sulliniezione con portate crescenti fino al momento in cui la
pressione tende a stabilizzarsi o diminuisce. Una volta definita statisticamente, con una
serie di prove, la soglia di claquage, si pu definire il limite di pressione diniezione:
Plim [kPa] = 0.9 Pcr
(33)
con:
33
meccaniche,
allerosione,
alla
temperatura
ed
allirraggiamento.
In
particolar modo, i fenomeni termici ed osmotici hanno importanti ripercussioni sul gel
derivante dalle soluzioni.
Dal punto di vista chimico, lacqua riveste un ruolo dominante nei fenomeni di
dissoluzione e alterazione a causa del pH o della presenza di sostanze particolari (sali e
gas, materia organica, batteri).
La durabilit dei trattamenti diniezione dipende quindi fondamentalmente dalle
sostanze impiegate e dalle tecniche di messa in opera. Per ogni tipo di miscela
pertanto
necessario
conoscere
le
eventuali
incompatibilit
(durante
dopo
lindurimento) con lo scheletro solido del terreno, lacqua interstiziale ed i gas che
possono essere inclusi.
per interessante osservare che, nel campo delle sospensioni stabili a base ci
cemento e bentonite, la presenza delladditivo stabilizzante ricuce notevolmente la
suscettibilit agli agenti aggressivi come le acque molto dolci, acide e selenitose.
Nel campo delle resine, invece, nota limperfetta polimerizzazione in ambiente
basico, come si trova frequentemente nei terreni calcarei. Per questo tipo di miscele,
comunque, i rischi sono limitati alla fase dindurimento e quindi sono facilmente
controllabili in laboratorio con prove su campioni dacqua e terreno.
34
per
la
manipolazione,
il
trasporto
lo
stoccaggio.
Sono
indicati
Intensit di migrazione
Tempo d'osservazione
Figura 15 Modello qualitativo della migrazione dei sottoprodotti del gel di silice
nelle acque sotterranee
In linea generale, comunque, necessario ricordare che lapproccio allo studio
dellimpatto ambientale dei trattamenti diniezione, non pu prescindere dallanalisi
caso per caso dei componenti delle miscele adottate e delle loro interazioni reciproche e
con i costituenti del terreno (fase solida, liquida, gassosa).
35
7 Miscele diniezione
In base ai componenti ed alle propriet reologiche, le miscele diniezione possono
essere classificate in due categorie principali:
1.
ceneri volatili, argille) dispersi in acqua. Secondo il tipo ed il tenore di materia secca,
sono a loro volta distinte in sospensioni:
1.a Instabili: formate da una sospensione di cemento in acqua resa omogenea
dallagitazione. I grani solidi tendono a sedimentare rapidamente al cessare
dellazione meccanica, separando unapprezzabile percentuale della fase liquida.
1.b Stabili: una miscela stabile definita in tal modo quando manifesta una tendenza
alla sedimentazione nulla o trascurabile. Queste miscele sono generalmente
ottenute con sistemi quali laumento del tenore totale di materia solida,
limpiego di componenti minerali colloidali, quali la bentonite, o limpiego
dadditivi quali il silicato di sodio nelle miscele acqua-cemento e acquacemento-bentonite. Il corretto dosaggio dei costituenti e lagitazione meccanica
consentono di ridurre la tendenza alla separazione della fase solida.
2.
liquidi o polveri disciolte in acqua. Secondo le propriet reologiche, sono al loro volta
distinte in soluzioni:
2.a Evolutive o colloidali: la viscosit varia nel tempo, da un valore iniziale ad uno
finale corrispondente al gel.
2.b Non evolutive o pure: la viscosit resta costante, pari al valore iniziale, fino al
momento della presa con formazione del gel.
3.
4.
36
C-I
Miscele caricate
C-I
I
C I
Emulsioni di bitume
Consolidamento
Concentrato
Bassa viscosit
Concentrato
Diluito
Gel di silice
Impermeabilizzazione
Resine
Caratteristiche
del terreno
Acriliche
Fenoliche
Terreni
grossolani
C = Consolidamento
I = Impermeabilizzazione
37
100 [m]
50 [m]
20 [m]
15 [m]
ad
umido
(Nishigori
Takimoto,
1991)
che
consiste
nella
40
40
80
30
60
1
20
40
10
20
0
0
0.5
1.0
1.5
Velocit di sedimentazione
[10-4 cm/s]
Viscosit [mPas]
2.0
42
43
0.8
1.0
20
40
1.5
2.0
Rapporto A/C
60
44
96100%
Viscosit Marsh
3545 [s]
Viscosit Stormer
2040 [mPas]
1020 [mPas]
Soglia di taglio
0.02 [kPa]
occorre
nuovamente
applicare
una
pressione
superiore
al
limite
tixotropico.
Al contrario, la soglia di taglio dei fluidi binghamiani non si ripresenta quando la
pressione ridotta al di sotto di tale valore. Ci dovuto al tempo trascorso dopo la
preparazione della miscela, durante il quale lacqua assorbita dal solido in modo
irreversibile. In base a dati sperimentali, Camberfort e Caron hanno definito la seguente
espressione del gradiente di pressione necessario a vincere la soglia di taglio:
p
[] = 100 0 S 0 (1 n )
R min
(34)
con:
p = pressione diniezione [/m2 ];
n = porosit [-];
45
Un altro criterio, proposto da Raffle e Greenwood, si basa sul diametro medio dei
pori del terreno, individuando il gradiente idraulico minimo con la relazione:
i min [] = 4 10
0
d
p
(35)
con:
0 = soglia di taglio [/m2 ];
d p = diametro dei pori [m] misurabile con il porosimetro a mercurio o
1/ 2
(36)
con:
w = viscosit dinamica dellacqua (10-3 [s/m2 ] alla temperatura di 20
[C], pari a 1 [mPas]) [s/cm2 ];
w = peso specifico dellacqua (10-2 [/cm3 ]) [/cm3 ];
Una volta superata la soglia di pressione imposta dalla rigidit iniziale, per
mantenere costante la portata si ha un progressivo aumento della pressione dovuto
allevoluzione della viscosit della miscela.
Le miscele a base di cemento stabilizzate con bentonite sono quindi stabili grazie alla
scarsa tendenza alla sedimentazione del cemento ed hanno lunghi tempi di presa e bassa
velocit di rigidificazione, buona penetrazione nei terreni compatti, impermeabilit e
resistenza al dilavamento. Si deve comunque osservare che la penetrabilit di queste
miscele decresce con laumentare delleffetto consolidante richiesto.
46
< 12 [mPas]
Viscosit plastica
< 8 [mPas]
Soglia di taglio
Sedimentazione
< 3%
Rapporto C/A
0.12 [-]
40-80 [cm3 ]
Bentoniti attivate: sono bentoniti permutate alle quali sono aggiunti dei polimeri per
migliorare il rigonfiamento, ottenendo valori variabili fra 10 e 25 [-].
In particolare si ricorda che limpiego della bentonite con cementi alluminosi da
evitare perch la basicit conferita allacqua dalle bentoniti permutate causa la
disgregazione della struttura di questi cementi.
richiesta,
della
fluidit
necessaria
al
pompaggio
della
stabilit
80 400
[kg/m3 ]
bentonite
20 80
[kg/m3 ]
cemento
100 700
[kg/m3 ]
(37)
48
Per rapporti C/A fra 0.2 e 1 [-] si utilizza, invece, la seguente relazione riferita a provini
invecchiati 28 giorni:
C
Rc 28d [MPa ] =
A
(38)
con:
Rc 28d [MPa]
[-]
0.20.4
23
0.41.0
1.52.0
25
20
15
10
5
0
0
0.5
1.0
1.5
2.0
Rc 28d
[MPa]
50
10
5.0
1.0
0.5
0.1
0.05
0.01
100
200
1000
C/A
0.5
sostituisce
egregiamente
le
sospensioni
instabili
di
cemento
50
51
impiegare
un
insieme
di
cemento
Portland
cementi
alluminosi
52
sintetiche
(poliacrilati,
naftalene
solfonato)
minerali
bentonite-cemento)
si
contrasta
questo
fenomeno
aumentando
la
In questo modo la
superficie specifica Blaine dei grani passa da 3500 [cm2 /g] a valori prossimi a
8000 [cm2 /g].
Sospensioni a resistenza meccanica migliorata. Questo scopo si pu raggiungere
aumentando il rapporto C/A a viscosit costante utilizzando un plastificante riduttore
dacqua oppure modificando il rapporto calce/silicio del cemento con lutilizzo di
additivi silicei reattivi che conferiscono un carattere pozzolanico al cemento. Questi
prodotti possono essere pozzolane reattive naturali o artificiali come le ceneri volatili
delle centrali termiche a carbone e, spesso, sono accompagnati da una piccola
percentuale (in peso rispetto al cemento) dattivanti quali soda o carbonato di sodio.
53
D[%] =
Vacqua
h
100 =
100
Vtotale
H
(39)
54
Sospensione
stabile
Sospensione
instabile
Livello iniziale dell'acqua
Acqua limpida
H
Sospensione decantata
dopo due ore
3000
10
20
30
(120')
(100')
4000
5000
0.8
(180')
1.0
(120')
1.5
(80')
40
50
60
(80')
(60')
2.0
Rapporto A/C
55
molto
minore
della
resistenza
corrispondente
alla
presa
in
termini
normalizzati.
PRESSOFILTRAZIONE: si misura sia in laboratorio che in situ con la filtropressa
standard (filtropressa Baroid) secondo le modalit stabilite dalla norma API 13B.
Siccome, alla pressione normalizzata di 700 [kPa], la pressofiltrazione ha un decorso
proporzionale alla radice quadrata del tempo, il comportamento delle sospensioni a base
di cemento pu essere caratterizzato da un unico parametro che esprime la velocit di
flusso
dellacqua
pressofiltrata:
il
coefficiente
di
pressofiltrazione
definito
dalla
relazione:
k f [] =
AF
(400 t )
(40)
con:
AF = volume dacqua filtrata dopo t minuti [cm3 ];
56
trattato in situ. Nel caso delle sospensioni rivestono un certo interesse anche le prove
sulla miscela pura.
I test di compressione monoassiale o triassiale sono realizzati su provini cubici o
cilindrici di miscela indurita, o terreno trattato, di snellezza 1.5
H
2 . Le prove sono
D
57
assenza di rigidit;
assenza di una fase solida che pu separarsi da quella liquida per effetti di
sedimentazione o pressofiltrazione;
Le soluzioni sono fluidi newtoniani evolutivi per i quali esiste una relazione lineare
fra la portata e la pressione diniezione, per ogni valore di viscosit. Siccome
questultima aumenta nel tempo, si ha un incremento proporzionale della pressione, a
portata costante, oppure un calo di portata, a pressione costante. Durante la fase
diniezione, queste soluzioni evolutive si diffondono per impregnazione nei terreni
granulari secondo la legge di Darcy e, con ogni dosaggio di silicato di sodio e reagente,
la penetrabilit aumenta con la diluizione, comportando una diminuzione delleffetto
consolidante. Lazione di un qualsiasi reagente modifica lequilibrio elettrico, che
mantiene i gruppi di silicati distaccati, portandoli a riunirsi in strutture a catena che
irrigidiscono lassieme. La resistenza del gel che ne deriva dipende dalla quantit
dacqua e dalla natura del reagente.
58
nSiO 2 Na2O
(41)
Rp [] =
SiO 2
Na2 O
(42)
e dalla densit, espressa in gradi Baum ([B]) o in gradi Twaddle ([Tw]). A titolo
indicativo, 38 [B] corrispondono ad una massa volumica di 13 [kN/m3 ] ad una
temperatura di 20 [C].
I silicati di sodio liquidi abitualmente utilizzati hanno un rapporto ponderale Rp
compreso fra 3 [-] e 4 [-], una densit compresa fra 30 e 42 [B] (52 e 82 [Tw]) ed un
peso specifico compreso fra 1,36 e 1,38 [daN/dm3 ].
La qualit del silicato di sodio denotata anche dal contenuto dacido silicico, che
influenza direttamente le propriet del gel di silice formato dalla reazione di
neutralizzazione.
Il silicato di sodio si pu trovare anche sotto forma di silicati vetrosi che devono
essere messi in soluzione acquosa in autoclave a 150 [C] e 0.6 [MPa], oppure in
polvere o atomizzati che possono essere disciolti in acqua a 40 [C].
importante rilevare che labbassamento della temperatura causa un rapido aumento
della viscosit del silicato di sodio: pertanto necessario evitarne lesposizione a
temperature inferiori a 0 [C] in qualsiasi fase di lavorazione.
59
15
30
%SiO2
B - %Na2O - %SiO2
20
=
Rp
40
2.0
25
B
/
20
C
=
Rp
50
3.0
30
60
3.3
3.3
=
Rp
=
Rp
35
40
5
10
15
20
25
%Na2O
60
(43)
100-200 [l/m3 ]
Bicarbonato di sodio
15-30 [kg/m3 ]
Lalluminato di sodio ( NaAlO 2 ) reagisce con il silicato di sodio formando un silicoalluminato di sodio dalla struttura complessa:
(44)
50-300 [l/m3 ]
Alluminato di sodio
10-30 [kg/m3 ]
61
Nel consolidamento dei terreni si utilizzano anche reagenti quali il cloruro di calcio
che provoca la presa quasi istantanea con formazione di un gel di scarsa penetrabilit
che non permette di realizzare il trattamento per impregnazione. Si tratta della reazione
di neutralizzazione alla base del procedimento Joosten per la formazione di un gel duro
impiegato esclusivamente nei lavori di consolidamento del terreno:
Na2 O SiO 2 + CaCl2 + H 2O Ca(OH )2 + nSiO 2 NaCl
(45)
Viscosit [mPas=Centipoises]
200
180
Soluzione a base
di silicato di sodio
Reagente: diestere
160
140
120
100
80
60
40
Viscosit iniziale
20
0
10
20
30
40
50
60
70
Tempo [minuti]
Tempo d'iniettabilit
Tempo di presa
COONa
COOCH 3
(CH 2 )
COOCH 3
+ 2CH 3OH
(46)
COONa
(47)
63
180-800 [l/m3 ]
Reagente organico
40-150 [l/m3 ]
Tra i reagenti organici meno diffusi si possono ricordare: gli acidi organici (acido
citrico), gli esteri (carbonato detile), la formamide.
9.4 Acqua
Lacqua utilizzata nella preparazione delle soluzioni deve contenere quantit di
sostanze organiche o minerali minime e preferibilmente nulle: pertanto non si devono
mai impiegare acque di mare o salmastre.
9.5 Coloranti
La fenolftaleina un indicatore che pu essere impiegato per individuare la presenza
di gel di silice in un terreno iniettato inumidito perch in ambiente basico vira passando
dallincolore al rosso.
64
dalla qualit del silicato di sodio e dalla dose di reagente. Il silicato meno denso fa
registrare delle viscosit pi basse a parit di diluizione, ma, restando nellambito dei
dosaggi normali (5070% di silicato e 47% di reagenti) linfluenza minima.
Ovviamente levoluzione della viscosit condiziona il tempo diniettabilit, perci
importante conoscerne lo sviluppo. In generale si osserva che la viscosit si mantiene
pressoch costante per un periodo pari almeno alla met del tempo di gelificazione.
Dopo un periodo pari a circa 2/3 del tempo di gelificazione si ha un aumento del 50%
della viscosit, mentre un netto incremento (23 volte) si ha solo dopo l80-90% del
tempo di gelificazione. Per certi reagenti, la soluzione deve essere mantenuta in
agitazione permanente durante liniezione, ma il tipo di reagente non influenza
sensibilmente levoluzione della viscosit.
3
2,5
2
1,5
1
0,5
0
0
0,2
0,4
0,6
0,8
t/tg [-]
una
rigidezza
gelificazione dipende dalla qualit e dalla concentrazione del silicato e dei reagenti.
Esso varia anche con la temperatura ed regolabile da alcuni minuti fino ad un massimo
di due ore tramite il dosaggio dei componenti (il silicato di sodio ed il reagente). Per
temperature superiori a 20 [C] vale la legge dArrhenius 4 , mentre al di sotto dei 20 [C]
il tempo di gelificazione raggiunge un massimo a circa 10 [C] per poi diventare quasi
nullo attorno a 0 [C]. Da ci si deduce che, operando in condizioni ambientali a basse
temperature (010 [C]), necessario riscaldare la soluzione durante la fase diniezione
poich la gelificazione, oltre ad essere troppo rapida, diventa reversibile; infatti, le
Tempo di gelificazione
[scala variabile]
Legge di
Arrhenius
10
20
30
40
Temperatura [C]
S. Arrhenius (1859-1927) Chimico-fisico svedese. Secondo la sua teoria, gli acidi sono sostanze che,
disciolte in acqua, liberano ioni H+. Invece le basi, disciolte in acqua, liberano ioni OH-. Ovviamente
questa teoria, anche detta legge dArrhenius dipendente dalle condizioni di temperatura che
influenzano la cinetica chimica. Questa teoria verr successivamente revisionata ed ampliata da Lewis.
66
60
45
30
Soluzione a base di
silicato di sodio
Reagente: diestere
15
0
0
10
20
30
Temperatura [C]
67
Rc
48h
[MPa]
P = 60 %
2.0
P = 50 %
1.5
P = 40 %
1.0
P = percentuale volumetrica
di silicato nella miscela [%]
0.5
Soluzione a base di
silicato di sodio Rp = 3.3
(35-37 B)
Reagente: aldeide
0
0
2.5
4.0
4.5
Percentuale volumetrica di
reagente nella miscela [%]
68
Soluzione a base di
silicato di sodio
Reagente: diestere
40
30
20
10
0
0
20
30
40
50
60
70
gel ottenuto. La presenza del sodio libero non neutralizzato, pu, infatti, causare lo
scioglimento del gel.
Durabilit
40%
<6 mesi
45- 65%
6-24 mesi
>70%
indefinita
La sineresi provoca la contrazione del gel con espulsione dacqua ricca di silice e
sottoprodotti della reazione di neutralizzazione. Questo fenomeno influenzato da
qualit e concentrazione dei componenti della miscela e non si verifica nel trattamento
delle sabbie fini in quanto impedita leliminazione dellacqua.
Tra le sollecitazioni meccaniche che limitano maggiormente la durabilit delle
iniezioni, come per le sospensioni, hanno importanza i sovraccarichi protratti nel tempo
che accentuano il fluage.
Siccome le soluzioni sono impiegate per limpregnazione dei terreni fini poco
permeabili, lerosione pressoch assente a causa della trascurabile velocit di
circolazione dellacqua.
La temperatura riveste un ruolo notevole per la stabilit delle propriet del gel di
silice, infatti ne condiziona la coesione al punto che questa risulta irrimediabilmente
compromessa da cicli successivi di gelificazione e scioglimento.
Nel caso delle soluzioni le acque basiche con valori di pH superiori a 12 [-]
provocano la dissoluzione della silice costituente il gel.
Infine la presenza nel terreno di materia organica naturale o artificiale (rifiuti) e di
microrganismi possono causare a lungo termine alterazioni dovute alla biodegradazione
dei sottoprodotti della reazione di neutralizzazione del silicato di sodio ad opera di
reagenti organici.
70
Composizione [% v]
Viscosit
Tempo di
iniziale
gelificazione
3-8 [mPas ]
30-90 minuti
3-8 [mPas ]
40-90 minuti
66-77% acqua
3-4% reagente organico
15% silicato di sodio
82% acqua
3% reagente inorganico
La scarsa viscosit iniziale che rende la miscela simile allacqua consente liniezione
anche nelle sabbie fini.
Con iniezioni a bassa pressione si raggiungono al massimo resistenze di 0.2-0.5
[MPa] a compressione e dalcuni kPa a taglio.Naturalmente questo tipo di soluzioni
conferisce al terreno trattato una scarsa resistenza, trascurabile quando lo scopo
precipuo dellintervento limpermeabilizzazione: si pu ridurre la permeabilit del
terreno fino a valori di 1 10 6 - 1 10 7 [m/s].
Lazione del gel si sviluppa in circa due settimane, fino al raggiungimento di un
coefficiente di permeabilit che risulta stabile per circa un anno, dopodich inizia ad
aumentare. Per ci che concerne la durabilit del trattamento, infatti, si riscontra che la
permeabilit nel tempo pu aumentare a causa di fenomeni di dilavamento, erosione e
sineresi.
La sineresi si manifesta soltanto se in gel ha la possibilit di contrarsi, cosa che
accade prevalentemente nei terreni a granulometria pi grossolana. Perci, fra i reagenti
minerali, si utilizza lalluminato di sodio nei terreni grossolani perch conferisce al gel
il minimo tasso di sineresi, mentre nei terreni fini impiegato il bicarbonato di sodio
che causa un maggiore tasso di sineresi.
71
70
60
50
40
30
20
10
0
0
20
Reagente:
40
60
Percentuale volumetrica di SiO2 [%]
Aldeide
Aldeide modificata
Soluzione di silicato di sodio
Rp = 3.35 (35-37 B)
0.15 < < 0.25
= peso del reagente / volume di silicato di sodio
72
Resistenza a
compressione [MPa]
gelificazione.
66.6
0.8
50.0
0.4
0.2
0.1
33.0
0
12
16
20
Viscosit
Tempo di
Tasso di
iniziale
gelificazione
neutralizzazione
15 [mPas]
30 minuti
77%
20% acqua
16% reagente
50% silicato di sodio
30% acqua
7 [mPas]
40 minuti
84%
20% reagente
73
Rc 28d
[MPa]
Sabbia di
7.5
0.3
0.2
0.15
1.3
0.65
0.25
5.0
2.5
0
0
74
H
2 . In questo caso, infatti, le prove meccaniche su
D
75
c[kPa] =
1
B tg [cos (1 sin )]
2
(48)
con:
= angolo dattrito del terreo non trattato [];
[kPa] = c + 1 tg
(49)
con:
1 [kPa] =
1
B (1 sin )
2
(50)
76
il
modulo
di
deformazione
indipendente
dalla
pressione
di
Quindi,
parit
di
reagenti,
le
soluzioni
meno
concentrate
77
0.2
4.0
0.08
3.0
0.04
1.0
2.0
0.0 0.2
2
345
525
2.0
415
13 [MPa]
Velocit di deformazione
[% dell'altezza iniziale
del provino al minuto]
0
0.5
1.0
1.5
Deformazione [%]
Tempo di carico
c
[MPa]
N = 70%
= 0.5
3
N = 30%
= 0.5
N = 50%
= 1.0
N = 50%
= 1.3
0
10-6
10-5
10-4
10-3
10-2
0.24
2.4
24
scheletro-matrice.
Infine,
la
prova
di
compressione
semplice
rappresenta un modello pessimistico ed inadeguato alla descrizione dello stato tensodeformativo reale del terreno trattato, perci appare migliore limpiego della cella
triassiale.
79
10 Resine
I diversi tipi di resine si distinguono per la modalit di reazione o indurimento:
1.
2.
costituiti
da
polimeri
precondensati
(resine
epossidiche
aminoplastiche, poliesteri);
Nonostante le resine presentino una grande variabilit in termini di composizione,
propriet e resistenza meccanica, sono accomunate da uneccellente durabilit e
pertanto sono impiegate correntemente nei trattamenti permanenti con ottimi risultati.
Esse possono essere alterate soltanto da particolari agenti chimici (acidi, solventi,
basi, ossidanti concentrati).
Le resine sono impiegate sia per il consolidamento che per limpermeabilizzazione,
soprattutto quando richiesta durabilit, e sono state concepite per rispondere ad
esigenze che le sospensioni e le soluzioni non sono in grado di soddisfare:
82
Tipo di terreno
Applicazioni
Impermeabilizzazione del terreno
allacqua ed ai gas
Acrilica
Fenolica
Amminica
Granulare organico
Poliuretanica
con
le
superfici
minerali.
Queste
miscele
sono
utilizzate
Nonostante la semplicit del concetto alla base del trattamento del terreno mediante
iniezioni, la messa in opera della miscela un procedimento articolato che si pu
sintetizzare nelle seguenti fasi:
85
1.
2.
3.
4.
Rotopercussione
1. Utensili di perforazione
Tricono
Taglienti
Corona diamantata
Curetta a percussione
Trivella
2. Fluidi di perforazione
Aria
Acqua
Fango bentonitico
Fanghi biodegradabili
Miscele a base di bentonite e cemento
3. Rivestimento del foro
Simultaneo all'avanzamento
Al termine di ogni manovra
4. Parametri di perforazione registrati
Velocit d'avanzamento
Spinta sull'utensile
Pressione del fluido di perforazione
Energia di percussione riflessa
foro [mm]
Argille, marne
Sabbie, alluvioni
Rocce tenere
60-100
60-100
60-100
R[m] =
V
n L
(51)
con:
successive [m];
VV
, in cui VV il volume
V
Maglia triangolare
R
2R
Foro primario
2R
1.5 R
1.8 R
Maglia quadrata
Foro secondario
Per le sospensioni, il raggio dazione dipende dalla capacit di penetrazione dei grani
solidi, prima che si verifichi il fenomeno della pressofiltrazione, mentre, per le resine e
le soluzioni, il raggio dazione condizionato dallevoluzione della viscosit fino
allinizio della presa.
Nella progettazione della maglia di perforazione necessario tenere conto anche
della possibilit di deviazione del foro dalla traiettoria teorica prevista che pu
verificarsi a causa delleterogeneit del terreno o della lunghezza eccessiva per il
materiale di perforazione impiegato (aste troppo snelle). Per le tecniche di perforazione
utilizzate per le iniezioni, la deviazione sul piano orizzontale si pu stimare
realisticamente 35 [mm/m] di foro.
Partendo da queste considerazioni, nella seguente tabella riportata la spaziatura dei
fori usualmente adottata fino a profondit di 25 metri.
88
Terreni granulari
(profondit 25 [m])
Descrizione
Sabbie fini
0.8 1.3
Sabbie ghiaiose
12
Ghiaie
24
Ghiaie sabbiose ( k H kV )
35
diniezione
dei
dellingabbiamento, consiste nel partire dalla periferia della maglia e procedere verso
il centro: in campo aperto risulta vantaggioso perch simpedisce la diffusione della
miscela allesterno della zona di terreno da trattare. Il secondo metodo linverso del
primo e consiste nel procedere dal centro alla periferia della maglia di perforazione:
siccome presenta il vantaggio di allontanare progressivamente lacqua dalla zona da
trattare ed evitare idrofratturazione o sollevamento del piano campagna, utilizzato
preferibilmente nei trattamenti per impregnazione ed ogni volta che si opera in ambito
urbano.
89
La cavit anulare compresa fra il rivestimento e la parete del foro sigillata dalla
cosiddetta iniezione di guaina: uniniezione di sospensione di cemento e bentonite,
appositamente realizzata per consentire la fuoriuscita della miscela delliniezione vera e
propria dalle valvole a manchette senza bloccarle, e contemporaneamente evitare il
rifluimento a boccaforo. Si comprende, perci, il ruolo di questoperazione e la
conseguente importanza duna corretta esecuzione: la resistenza della guaina, dopo un
certo tempo di maturazione, deve essere tale da impedire che la miscela iniettata in
pressione la sospinga lungo il tubo, e, daltra parte, non pu essere troppo alta perch
deve sempre consentire, anche a distanza di tempo, la rottura radiale entro un
determinato limite di pressione applicata allinterno del tubo.
In generale sadotta un rapporto C/A attorno a 0.5 [-] ed una dose di bentonite
adeguata a rendere la sospensione stabile ed adeguatamente fluida.
Liniezione di guaina pu essere realizzata dal basso con un apposito otturatore che
occlude il fondo del tubo di rivestimento, oppure sostituendo il fluido di perforazione
con la miscela di guaina nel corso dellesecuzione del foro o al termine.
In alcuni casi il rivestimento del foro realizzato con tubi leggeri in plastica che
possono essere rimossi o lasciati in posto al termine delliniezione.
90
causa idrolisi o idratazione. Un aspetto correlato alle modalit di stoccaggio dei prodotti
e delle miscele, la sicurezza dellimpianto, intesa comefficace protezione delluomo e
dellambiente dalleventuale tossicit delle sostanze trattate.
Metodo di stoccaggio
Sacchi
Silos
Contenitori stagni
Dosatore
Miscelatore
Sospensioni a base di
cemento
Miscele caricate
Soluzioni
Resina
Miscelatore a pistola
91
Viscosit [mPas]
500
100
50
10
5
1
20
40
60
Nel caso in cui il punto diniezione distante dal luogo di preparazione, si compie il
trasporto della miscela mediante tubazione fino a vasche di ripresa per mezzo di pompe.
Per le brevi distanze, invece, liniezione avviene per mezzo di pompe situate nel
luogo di preparazione della miscela: in questo caso si parla di centrale diniezione.
Questa soluzione impiantistica presenta notevoli vantaggi in termini di controllo,
automatizzazione dei processi, rendimento delle pompe. La tendenza attuale, infatti,
consiste nella minimizzazione dellintervento degli operatori, che si limitano allo
svolgimento dei controlli sui processi in atto: uno dei compiti fondamentali della
centrale, infatti, la registrazione dei parametri diniezione.
Le tubazioni per la miscela diniezione sono resistenti alla pressione e, generalmente,
hanno diametro compreso fra 2 e 5 centimetri per consentire portate adeguate ed evitare
la decantazione. Per le iniezioni con resine, le tubazioni sono costruite con materiali che
impediscono il passaggio dei raggi U.V., in grado di alterarne le propriet.
In ogni caso, necessario specificare che nella pratica di cantiere risulta
fondamentale lavare opportunamente le tubazioni dopo luso per eliminare la presenza
di residui di miscela che, dopo la presa, possono renderle inutilizzabili.
Attrezzatura
Pompa centrifuga (portata 10 50 [m3 /h]),
pompa a vite (portata 10 20 [m3 /h])
t t
dt [C ] = l f k (1 e) i a
Q
(52)
con:
Per un tubo non isolato, con diametro interno di 26 [mm], spessore 3.5 [mm] e
coefficiente di conducibilit termica k = 11.5 [kcal/m2 hC], la formula precedente si
semplifica e pu essere espressa nomogramma riportato in seguito:
dt [C] 0.02 (t i t a )
l
Q
(53)
50
100
200
300
400
500
50
750
40
1000
30
25
20
20
15
10
0
1.0
3.0
5.0
7.5
10
20
30
40
50
10
60
Portata [l/min]
ORDINE DINIEZIONE DEI FORI. stabilito in base alle esigenze dei singoli
casi, ma di norma si parte dai fori pi esterni, in modo da creare un contenimento che
riduce le dispersioni oltre i limiti previsti ed aumenta progressivamente lefficacia del
trattamento.
2.
essenzialmente dal rapporto volumetrico fra il volume della miscela ed il volume del
cilindro ideale di terreno da trattare, che integra la porosit del terreno ed il coefficiente
di riempimento dei vuoti. Per questo motivo si usa la denominazione: iniezioni
condotte a volume controllato. La definizione dei quantitativi delle miscele da iniettare
attraverso ogni valvola, in ordine crescente di penetrabilit, tiene conto di diversi fattori
pratici oltre quelli teorici di progetto. Il riempimento effettivo dei vuoti, la dispersione
della miscela oltre il limite teorico previsto ed il possibile drenaggio, fanno s che
spesso lesecuzione delliniezione permetta di trarre informazioni utili alla modifica in
corso dopera delle specifiche di progetto.
3.
diffusione della miscela nel terreno, in linea generale, si pu affermare che la pressione
diniezione aumenta in ragione della portata (Q) e della viscosit (), mentre diminuisce
allaumentare della permeabilit del terreno (k) e del passo (l). La pressione diniezione
quindi un parametro difficile da valutare e da controllare, si pensi, ad esempio alla
difficolt di valutare la caduta di carico per trafilamento alle valvole a manchette:
pertanto in questo caso lapproccio numerico perde efficacia a confronto con
lesperienza degli operatori. Lapproccio teorico porta a pensare che i risultati migliori
si ottengano con la massima pressione diniezione possibile, mentre le evidenze
95
che
qualora
sia
pu
causare
trascurato:
effetti
a
questo
collaterali
fenomeno
negativi
si
riferisce,
risultati
infatti,
4.
deve limitare la portata in modo che la pressione si mantenga inferiore alla pressione
didrofratturazione del terreno. La portata deve essere tarata in funzione della
permeabilit specifica del terreno nei confronti della miscela diniezione.
Il coefficiente di permeabilit riferito allacqua fornisce, infatti, solo indicazioni
parziali e spesso fuorvianti in relazione alla capacit dassorbimento del fluido
diniezione. Indicativamente, la portata necessaria a riempire i vuoti intergranulari
maggiori e di 40-60 [l/min], mentre per limpregnazione dei pori nei terreni fini si usano
portate di 20-30 [l/min]. Al fine di ottimizzare i risultati del trattamento, nella pratica
del cantiere, si adotta anche laccorgimento di ridurre la portata a 1-3 [l/min] nella fase
finale della passata.
5.
V
Qmedia
). Liniezione in pi passate
dalla stessa valvola una procedura utile ad ottenere lomogeneit radiale del
trattamento: con ununica passata, infatti, si rischia che la miscela segua una direzione
preferenziale. Naturalmente, la durata della passata deve essere compatibile con il
tempo di presa e diniezione, secondo le caratteristiche specifiche del tipo di miscela
iniettata.
96
6.
Pressione
d'iniezione
Raggio di diffusione
effettivo
Portata
Tempo
Fase
transitoria
Fase
finale
97
98
Iniezione dalla testa del foro. Questo metodo, adatto a trattamenti poco profondi
e resistenti o per liniezione attraverso murature, prevede che la miscela sia iniettata
applicando la pressione su tutta la lunghezza del foro, occluso in testa per mezzo di un
otturatore gonfiabile o di un raccordo filettato.
Rondelle di serraggio
Gomma
2.
3.
diffusa, consiste nelliniettare sezioni del foro di lunghezza variabile tra 0.25 e 1 metro
partendo dal basso e risalendo fino al limite superiore della zona da trattare, con
lausilio di un tubo valvolato.
Completata la perforazione, sintroduce nel foro il tubo valvolato di materiale
plastico, con diametro compreso fra 1 e 1.5 [inch] e 2 o 3 valvole per metro. Esso
provvisto, ad intervalli regolari, di fori coperti da valvole di non ritorno (valvole a
manchette).
Successivamente si riempie lintercapedine esterna con una miscela cementizia a
bassa resistenza (iniezione di guaina).
99
Miscela in pressione
Tubo valvolato
Iniezione
di guaina
Terreno
non trattato
Guarnizioni
"a coppelle"
Valvola
"a manchette"
Trattamento
in corso
Terreno
trattato
100
Uno dei maggiori vantaggi di questo metodo legato al fatto che consente
lesecuzione delliniezione a volume controllato in pi fasi, eventualmente con
limpiego di miscele diverse per ogni fase, in modo da realizzare iniezioni di
riempimento dei vuoti maggiori e, successivamente, iniezioni dimpregnazione con
miscele a maggiore penetrabilit. Nel caso di terreni eterogenei, invece, possibile
differenziare la miscela adattandola alle caratteristiche del terreno.
Un ulteriore vantaggio offerto dalliniezione con tubo valvolato la possibilit
dimplementare
liniezione
con
il
procedimento
Joosten,
iniettando
Aria compressa
Iniezione di guaina
Guarnizioni
gonfiabili
"packers"
Miscela in pressione
Terreno
non
trattato
Valvola
"a manchette"
Trattamento
in corso
Tubo valvolato
Terreno
trattato
101
4.
Terreno
trattato
Lunghezza
della passata
Guarnizioni
Trattamento
in corso
Parete
del foro
Tipo d'otturatore
Otturatore in
testa al foro
Otturatore
semplice
Otturatore
gonfiabile
Terreno da trattare
Ordine d'interesse
crescente da 2 a 1
1
2
2
1 2
2
1 1
102
Vantaggi
Svantaggi
Impossibilit di passate
Rapidit
selettive
Il terreno deve avere
dequipaggiamento del
resistenza sufficiente da
foro
consentire la tenuta
dellotturatore
Iniezione indipendente
dalla perforazione
Iniezione con tubo valvolato
Necessit
Possibilit diniezione
dequipaggiamento del
selettiva e ripresa in
fasi successive
Sezioni di terreno
trattato perfettamente
delimitate
Iniezione in avanzamento
Possibilit di pressioni
elevate
Possibilit diniezione
senza equipaggiamento
Necessit di perforazione
del terreno trattato dopo
ogni iniezione
Possibilit di sollevamento
del piano campagna
del foro
Impossibilit diniezione
Iniezione dalla batteria daste
di perforazione
selettiva e mirata
Restrizioni su
composizione e viscosit
della miscela
103
inequivocabile
dinconvenienti
quali
linefficacia
delliniezione
di
guaina,
104
13 Studi preliminari
Lo scopo degli studi preliminari lacquisizione di conoscenze sufficienti sul terreno
e sullopera da consolidare o impermeabilizzare, al fine di poter prospettare le soluzioni
tecniche pi valide in termini di costi, tempi desecuzione e ricadute ambientali.
A seguito della scelta della modalit dintervento pi idonea, le informazioni raccolte
consentono la messa a punto delle indagini specifiche successive.
Per accertare la fattibilit e definire le pi adeguate modalit di un trattamento con
iniezioni, si dovr quindi procedere attraverso le seguenti fasi:
1. Studio della natura del terreno, della sua struttura e dellidrologia sotterranea
mediante
sondaggi
geognostici,
osservazioni
piezometriche
prove
di
permeabilit in situ.
2. Indagini di laboratorio su provini rappresentativi per la determinazione dei
parametri geotecnici dinteresse generale e specifico ai fini della valutazione
diniettabilit.
3. Formulazione in laboratorio di uno pi tipi di miscele presumibilmente idonee
ed esecuzione di prove specifiche relative allo studio dei parametri diniezione:
penetrabilit, limiti di pressione, portata e tempo, effetti consolidanti ed
impermeabilizzanti, compatibilit ecologica.
4. Prove diniezione e controllo dei risultati in situ, per verificare i dati
sperimentali colmandone le lacune e trarre indirizzi pratici pi precisi sulle
modalit operative.
La sintesi dei dati raccolti in questa fase, orienta il progettista nella scelta della
tecnica di trattamento pi appropriata ed influenza la successiva fase di studi specifici.
105
Idrogeologia
Condizioni al contorno
Tempistica esecutiva
Altri trattamenti
Ricadute
Scelta del trattamento con iniezioni
geotecnici, idrogeologici)
106
filtrante cilindrica creata mediante la posa di ghiaia o sabbia, con graduale sollevamento
della colonna. La pi diffusa fra queste metodologie dindagine la prova Lefranc che
consiste nellimmissione a gravit, dacqua a fondo foro e nella misura della portata
dassorbimento.
Unaltra modalit dindagine, denominata prova Lugeon, consiste nellisolamento di
un tratto di foro con un doppio otturatore gonfiabile e nellimmissione dacqua in
pressione nella sezione individuata. Il procedimento si basa sullaumento della
pressione per intervalli discreti e la misura della corrispondente portata dassorbimento.
La valutazione del coefficiente di permeabilit (k) presenta sempre difficolt ed
incertezze: salvo nei casi di terreno omogenei ed isotropi e di condizioni al contorno
perfettamente note, i valori sperimentali possono essere affetti da notevoli errori.
Le modalit di perforazione, di pulizia del foro e disolamento della sezione filtrante
sono essenziali per lattendibilit di queste prove, che possono essere condotte:
Una regola empirica orientativa stabilisce che il limite inferiore del coefficiente di
permeabilit, per una valutazione con metodi semplici, sia dello stesso ordine di
grandezza di quello pratico diniettabilit: k = 10-6 [m/s].
Per una maggiore accuratezza necessario ricorrere a fori o tratti di foro attrezzati
come veri e propri pozzi filtranti, isolando opportunamente la zona da indagare.
In generale si stabilizza il livello idrico con una o pi portate diverse, predisponendo
talvolta una rete di piezometri circostanti per una migliore interpretazione dei risultati
ricostruendo un reticolo idrodinamico di maggior dettaglio. Con questa procedura si
realizzano valutazioni globali in formazioni omogenee ottenendo dati accurati di
permeabilit orizzontale.
Nella fase di studio preliminare appare invece pi utile realizzare una fitta serie di
misure puntuali con un procedimento basato sulla misura della velocit verticale di
circolazione dellacqua entro un pozzo filtrante mediante un micromulinello. Le
prove sono eseguite, dopo un accurato spurgo, entro un foro allestito con filtro continuo
108
che interessa tutta la zona da indagare e senza la necessit disolare strati pi o meno
permeabili. Si procede in due fasi distinte:
1. misura delle eventuali velocit naturali, indicanti la presenza di falde acquifere a
diverso livello piezometrico;
2.
k [m / s ] =
Q
L H
(54)
con:
L = spessore dello strato [m];
H = depressione o innalzamento della falda a regime nel pozzo [m];
Q m 3 / s = A v R
(55)
con:
A = sezione orizzontale del pozzo [m2 ];
estensivo
che
completano
le
informazioni
puntuali
acquisite
con
le
110
rispetto al volume dello scheletro solido: ne consegue unelevata saturazione dei vuoti
ed una probabile riduzione dei contatti intergranulari.
Un secondo metodo consiste nelliniezione in candela di un campione di terreno
indisturbato o ricostruito con precise modalit. Si tratta di una procedura abbastanza
complessa, che per pu fornire informazioni pi precise e complete, sia in senso
assoluto che comparativo. Il procedimento pi largamente diffuso stato messo a punto
dalla societ francese Rhone-Progil. Il materiale di riferimento la sabbia di
Fontainebleu: una sabbia silicea fine con diametro dei grani compreso fra 0.1 e 0.3
[mm], con superficie specifica S S = 139 [cm2 /g] o S 0 = 375 [cm-1 ]. La sabbia viene
immessa e costipata in un tubo di PVC trasparente lungo un metro e con diametro da 40
a 100 millimetri.
La compattazione attuata in modo da ottenere le seguenti caratteristiche medie:
1.626 [cN/cm3 ]
Porosit ( n )
0.386 [-]
8.410-5 [m/s]
111
Setto di drenaggio
Campione da iniettare
Compressore d'aria
Miscela
d'iniezione
Filtro
112
limpiego
contenute
di
tecniche
nella
geofisiche
documentazione
consentono
lattualizzazione
progettuale
analizzata.
In
delle
casi
113
delliniezione.
In generale le informazioni che si possono trarre sono utili ad una prima verifica
delle modalit operative previste, ma i controlli del risultato sono spesso difficili e
tendono a sottovalutare leffetto globale del trattamento, poich i risultati ottenuti sono
validi nella zona di prova. Per questo motivo, quando lestensione del sito da trattare
importante, per garantire la rappresentativit statistica delle prove preliminari, si devono
eseguire almeno 12 prove diniezione.
114
Cavit
sotterranee
Terreni
sciolti
(R)
(R)
(R)
3. Caratteristiche idrogeologiche
Permeabilit
Velocit di circolazione
(R)
(R) Riempimento esistente
Metodi d'indagine
- Geofisica:
di superficie (microgravimetria)
in foro (sismica a rifrazione)
- Sondaggi geognostici:
riconoscimento stratigrafico
campionamento in foro
- Perforazione a distruzione:
registrazione parametri
- Prove meccaniche in situ:
penetrometrica (SPT)
pressiometrica
- Prove idrauliche in foro:
prova Lefranc
prova d'idrofratturazione
prova d'assorbimento
prove con traccianti
- Video-ispezione in foro
III
III
2 2
I
I
2
1
2 1 1 1 1
II
1 1
2 2
1 1
1
2
1
1
III
2
3
3 3 3 2 3 2 1 2 1
I
II
I
I
I
III
2 1 1 1
115
boccaforo, del sollevamento del piano di campagna e delle modificazioni indotte nella
circolazione delle acque sotterranee. Anche linterpretazione dei dati di pressione,
portata e volume di miscela iniettata funzionale a questo scopo.
2.
che
riducano
il
disturbo
indotto
nel
terreno
circostante.
117
Pressione
Em = 2.66 Vm
V0 + V f
2
, calcolato come:
P
V
(56)
Em/2.66V m
1
PL
Pf
P0
V0 Vf
Vm
VL
Volume
cella
Losservazione diretta del terreno trattato fornisce indicazioni sulla diffusione della
miscela e si pu effettuare tramite la vide-ispezione di fori di sondaggio o lesecuzione
di piccoli scavi. Spesso, per evidenziare il terreno trattato, si utilizzano marcatori
chimici aggiunti alla miscela (fluoresceina, blu di metilene, cosina, rodamina) o
applicati sul terreno inumidito (fenolftaleina).
Infine si possono citare prove di permeabilit e le misure piezometriche,
fondamentali per il controllo dei trattamenti dimpermeabilizzazione. Il controllo della
permeabilit pu rappresentare un valido giudizio indiretto sulla qualit di un
trattamento in termini domogeneit.
Impermeabilizzazione Consolidamento Parametri da determinare per il controllo dei risultati
1. Localizzazione delle zone trattate
2. Parametri fisici
Deformabilit e resistenza meccanica
3. Caratteristiche idrogeologiche
Permeabilit
- Geofisica:
in foro (sismica a rifrazione)
- Sondaggi geognostici:
riconoscimento stratigrafico
campionamento in foro
- Perforazione a distruzione:
registrazione parametri
- Prove meccaniche in situ:
penetrometrica (SPT)
pressiometrica
- Prove dirette in situ:
escavazioni
prove meccaniche
- Prove idrauliche in foro:
prova Lefranc
prova d'idrofratturazione
prova d'assorbimento
misure piezometriche
- Video-ispezione in foro
Puntuale
Metodi d'indagine
Globale
4. Ricadute ambientali
III
3 2
I
I
3 3
2
II
I
II
2
1
I
II
I
I
I
III
2 1
2 1
3
3
III
1
1
119
16 Documentazione di cantiere
Lesecuzione dei trattamenti segue un programma di lavoro, stabilito in sede
progettuale, che comprende indicazioni inerenti sia le fasi di perforazione ed
equipaggiamento dei fori, sia la fase diniezione vera e propria. Durante la parte
esecutiva, inoltre si compilano quotidianamente rapporti dei lavori che costituiscono, a
loro volta, la documentazione tecnica di base per il controllo dellevoluzione e dei
risultati finali del trattamento.
I documenti di perforazione riportano i dettagli relativi a:
numero dei fori e ordine esecutivo;
inclinazione e lunghezza dei fori;
installazione del rivestimento;
tecnica di perforazione (rotazione, percussione, rotopercussione);
fluido di perforazione (aria, acqua, fango, miscela diniezione o di guaina);
utensile di perforazione (tricono, corona diamantata);
diagrafia di perforazione;
tipo dequipaggiamento per liniezione (pareti nude, tubo finestrato, tubo
valvolato);
composizione e tecnica di messa in opera delliniezione di guaina;
La documentazione diniezione indica:
ordine diniezione dei fori;
numero delle fasi di trattamento;
ordine diniezione delle passate;
caratteristiche della miscela;
indicazioni sulla preparazione della miscela;
pressione, portata e volume complessivo diniezione per ogni passata;
I rapporti dei lavori devono riportare le condizioni operative (caratteristiche della
miscela preparata, condizioni ambientali), le eventuali deviazioni dalle condizioni di
progetto, le indicazioni strumentali (pressioni ai manometri, portate indicate dai
contatori), e le osservazioni degli operatori (rifluimenti di miscela a boccaforo,
sollevamenti del terreno, anomalie di funzionamento delle attrezzature).
120
2.
3.
4.
5.
6.