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Legge 125/2008,c.d. pacchetto sicurezza: modifica i Cpt in CIE, ovvero centri di identificazione ed
espulsione. Prolunga il termine massimo di trattenimento nei centri dai 3 ai sei mesi(180 giorni). Inoltre,
introduce laggravante di clandestinit`.
Sentenza n. 249 dell8 luglio 2009, Corte Cost.: illegittimit costituzionale dell'art. 61 num. 11 bis c.p.,
aggravante di clandestinit` ( si fonda su uno stato soggettivo del soggetto, mancano gli elementi di
materialita` e offensivita` ).
Legge n. 94/2009, c.d. pacchetto sicurezza: introduce il reato di ingresso e soggiorno irregolare sul
territorio.
Direttiva comunitaria 2008/115/CE, in vigore in modo effettivo dal 24 dicembre 2010: non si applica su
respingimenti ed espulsioni giudiziali.
Obiettivi principali direttiva :
1. Listituzione di unefficace politica in materia di allontanamento e rimpatrio basata su
norme comuni affinch le persone siano rimpatriate in maniera umana e nel pieno rispetto
dei loro diritti fondamentali e della loro dignit (considerando n. 3):
2. La necessit di stabilire una procedura equa e trasparente [con] decisioni adottate caso
per caso non limitandosi a prendere in considerazione il semplice fatto del soggiorno
irregolare (considerando n. 6).
3. La conseguente necessit di stabilire garanzie giuridiche minime comuni sulle decisioni
connesse al rimpatrio per lefficace protezione degli interessi delle persone interessate (
considerando n. 11). Gli Stati membri possono introdurre o mantenere disposizioni pi favorevoli,
purch compatibili con le norme della direttiva (art. 4).
4. La previsione che il ricorso al trattenimento dovrebbe essere limitato e subordinato al
principio di proporzionalit con riguardo ai mezzi impiegati e agli obiettivi perseguiti se
luso di misure meno coercitive insufficiente (considerando n. 16)
5. Il considerando n.20 recepisce la richiesta degli stati di aiuto nella gestione del fenomeno,
prevedendo che lobiettivo della direttiva non pu essere realizzato in misura sufficiente dagli
Stati membri e pu essere realizzato meglio a livello comunitario. La comunit pu intervenire in
base al principio di sussidiariet sancito dallart. 5 del trattato.
Decreto Legge n. 89/2011: recepisce e da` attuazione alla Direttiva Rimpatri nellordinamento interno e
allunga fino a 18 mesi la detenzione amministrativa nei CIE.
INGRESSO
Art. 3: POLITICHE MIGRATORIE
La normativa italiana in materia di ingresso dei cittadini extracomunitari si ispira al principio del c.d Flusso
regolato (Cons. di Stato, sent. 2437\2008), ossia alla previsione di quote massime di stranieri, cui
consentito annualmente l'accesso ed il soggiorno nel territorio dello Stato, per motivi di lavoro subordinato e
autonomo, in relazione non solo alla capacit occupazionale del Paese, ma anche alla possibilit di offrire e
garantire loro mezzi idonei di sostentamento e una vita dignitosa.
La fissazione delle quote viene disposta con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, cd. "decreto
flussi" e devono tenere conto anche dei ricongiungimenti familiari e della misure di protezione temporanea
eventualmente disposte. I visti d'ingresso e i permessi di soggiorno possono essere rilasciati nei limiti delle
quote individuate.
Sono previste restrizioni numeriche per gli Stati che:
b) decreto flussi: emanato con decreto P.d.C, previo parere di vari organi e per la durata di 1 anno.
finalizzato alla determinazione della quota massima annuale di visti di ingresso e di permessi di
soggiorno per lavoro subordinato, stagionale, autonomo, rilasciabili da parte dello Stato nel rispetto di
quanto rilevato dal documento programmatico.
I criteri nellattribuzione delle quote sono indicati dall'art 21; di questi, alcuni sono relativi solo a determinate
categorie di lavoratori.
2 tipi:
- classico
- transitorio: in caso di mancata pubblicazione del decreto di programmazione annuale, il
P.d.C puo provvedere in via transitoria, con decreto entro il 30 novembre nel limite delle
quote stabilite nellultimo decreto emanato . E' di uso frequente in quanto permette un
procedimento accelerato.
Co.6 bis e 8: i decreti annuali devono tener conto delle indicazioni fornite dal Ministero del Lavoro
(qualifiche e mansioni) sullandamento delloccupazione e dei tassi di disoccupazione a livello nazionale e
regionale, nonch sul numero di cittadini stranieri non UE iscritti alle liste di collocamento e vanno
predisposti in base ai dati relativi alla effettiva richiesta di lavoro, suddivisi per regione e per bacini
provinciali.
Il visto di ingresso consiste in un talloncino che viene applicato sul passaporto e viene rilasciato dalle
rappresentanze diplomatiche e consolari italiane nello Stato di origine o stabile residenza dello straniero e ne
legittima l'accesso e la permanenza nel territorio dello Stato per periodi brevi ( per un massimo di 90 giorni ).
Nel caso in cui, invece, intenda trattenersi per un periodo superiore, deve richiedere il permesso di soggiorno
al questore della provincia in cui si trova, entro 8 giorni lavorativi, dal giorno del suo ingresso nel territorio
dello Stato.
I Paesi terzi, soggetti a obbligo di visto, sono individuati con appositi regolamenti comunitari (vedi fine
documento in allegato).
LE DIVERSE TIPOLOGIE DI VISTO:
1. Visti Schengen Uniformi (VSU), validi per il territorio dell'insieme delle Parti contraenti il trattato di
Schengen, rilasciati per:
Transito ( tipo B ), necessario per attraversare il territorio delle parti contraenti il trattato di Schengen
nel corso di un viaggio che ha come destinazione finale uno Stato terzo;
Il VSU viene rilasciato dalla Rappresentanza dello Stato che costituisce la meta unica o principale del
viaggio. Ove non sia possibile individuare una meta principale, competente al rilascio sar la
Rappresentanza dello Stato Schengen di primo ingresso.
2. Visti a Validit Territoriale Limitata (VTL), validi soltanto per lo Stato Schengen la cui Rappresentanza
diplomatica o consolare abbia rilasciato il visto, senza alcuna possibilit di accesso, neppure per il solo
transito, al territorio degli altri Stati Schengen. Costituisce una deroga eccezionale al regime comune dei
VSU, ammessa soltanto per motivi umanitari, di interesse nazionale o in forza di obblighi internazionali.
3. Visti per Soggiorni di Lunga Durata o "Nazionali" (VN), validi solo per soggiorni di oltre 90 giorni (tipo
D), con uno o pi ingressi, nel territorio dello Stato Schengen la cui Rappresentanza abbia rilasciato il visto,
e per leventuale transito - per non pi di cinque giorni - attraverso il territorio degli altri Stati Schengen.
Il VN viene rilasciato dalla Rappresentanza di quello degli Stati Schengen presenti sul posto che costituisce
la destinazione di lungo soggiorno del cittadino straniero. Qualora lo Stato Schengen competente al rilascio
del visto non abbia una propria Rappresentanza diplomatica o consolare nel Paese di residenza dello
straniero, il Visto Schengen Uniforme pu essere rilasciato dalla Rappresentanza diplomatica o consolare di
un altro Stato Schengen che lo rappresenti.
4. Visti per Soggiorni di Lunga Durata o "Nazionali", aventi anche valore di visto per soggiorni di
breve durata (VDC), sono visti identici a quelli di cui al punto 3, ma permettono la libera circolazione
nell'area Schengen per un periodo massimo di 90 giorni a semestre.
In particolare:
a- visto per inserimento nel mercato del lavoro ( un VN ): consente l'ingresso nel territorio italiano, ai
fini del soggiorno di lunga durata, al cittadino straniero, al quale possa essere garantito l'accesso al lavoro,
secondo quanto previsto dagli artt. 23.1,2 e 3 del presente T.U. I requisiti e le condizioni per l'ottenimento del
visto sono invece previsti dal regolamento di attuazione dello stesso;
b- visto per lavoro autonomo ( VSU o VN ): consente l'ingresso in Italia, ai fini di soggiorno di breve o
lunga durata, allo straniero che intenda esercitare attivit lavorativa autonoma ( ex art. 26 );
c- visto per lavoro subordinato ( VSU o VN ): consente l'ingresso, ai fini di un soggiorno di breve o lunga
durata, a tempo determinato o indeterminato, allo straniero che sia chiamato in Italia a prestare un'attivit
lavorativa a carattere subordinato. I requisiti e le condizioni per l'ottenimento del visto sono previsti dagli artt.
22, 24, 27 del T.U. E dagli artt. 29,30,31,38,40 del regolamento di attuazione.
per lo straniero che proviene da Paesi che non applicano l'Accordo di Schengen, l'obbligo di rendere
la dichiarazione di presenza soddisfatto con l'apposizione del timbro uniforme Schengen, sul
documento di viaggio, al momento del controllo di frontiera;
lo straniero che proviene da Paesi che applicano l'Accordo di Schengen, invece, dovr presentare la
dichiarazione di presenza al questore della provincia in cui si trova, entro 8 giorni dall'ingresso.
l'essere stato espulso, salvo che sia trascorso il periodo di durata del divieto, o si sia ottenuta
apposita autorizzazione;
l'esistenza di un provvedimento di espulsione;
il costituire minaccia per l'ordine pubblico, per la sicurezza nazionale ovvero per la tutela delle
relazioni internazionali;
la condanna anche con sentenza non definitiva per taluni reati ( ex. Art. 380.1 e 2; reati inerenti il
traffico di stupefacenti, la libert sessuale, il favoreggiamento dell'immigrazione clandestina etc.) .
L'ingresso sar regolare a tutti gli effetti solo se avverr attraverso i valichi di frontiera appositamente istituiti,
salvi i casi di forza maggiore.
N.B. L'accordo e la Convenzione di Schengen hanno inciso profondamente sull'assetto della disciplina in
tema di ingresso nel territorio dello Stato, sulla politica dei visti, sui controlli alle frontiere. Tra gli interventi di
maggior rilievo nell'ambito della cooperazione di Schengen ricordiamo: definizione comune delle condizioni
di attraversamento delle frontiere esterne nonch norme e procedure uniformi per il controllo alle frontiere,
armonizzazione delle condizioni di ingresso e di concessione dei visti per i brevi soggiorni e creazione di
sistema informativo comune per la segnalazione di merci e persone che attraversano le frontiere.
Considerazioni:
Larticolo segue il generale progetto di programmazione e regolamentazione dellingresso di extracomunitari
in Italia. Solo attraverso un'adeguata opera programmatoria pu tendersi al raggiungimento dellobiettivo di
una immigrazione socialmente ed economicamente sostenibile. Il disegno teorico dei flussi dovrebbe in
qualche modo tutelare gli extracomunitari dal rischio della disoccupazione.
Le quote vengono suddivise tra le varie regioni e provincie.
La regola generale della determinazione annuale dei flussi di ingresso, prevede:
SOGGIORNO
Art 5: PERMESSO DI SOGGIORNO
La situazione soggettiva, per cui lo straniero ha diritto a soggiornare sul territorio dello Stato, ha natura di
interesse legittimo (giurisprudenza di legittimit): ne consegue che i provvedimenti in materia di permesso di
soggiorno vengono stabiliti dal giudice amministrativo.
Lo straniero entrato regolarmente (ex art.4), per poter soggiornare sul territorio dev'essere provvisto di:
- carta\permesso di soggiorno in corso di validit
- visto d'ingresso
- contratto di soggiorno (per lavoro)
- passaggio regolare tramite i valichi di frontiera
PERMESSO DI SOGGIORNO
Lo straniero, dopo aver sottoscritto il contratto di soggiorno per motivi di lavoro presso lo sportello unico
sull'immigrazione entro 8 giorni dall'ingresso nello Stato, deve presentarsi alla Questura della Provincia:
- fornire le sue generalit complete e 4 foto in formato tessera;
- indicare luogo e motivo del soggiorno;
- presentare il passaporto o un documento equipollente;
- fornire la documentazione relativa ai mezzi economici per il rimpatrio;
- dimostrare il regolare passaggio alla frontiera;
- dev'essere sottoposto a rilievi fotodattiloscopici.
Durata del permesso di soggiorno
- 9 mesi per lavoro stagionale
- 1 anno per lavoro subordinato a tempo determinato
- 2 anni per lavoro subordinato a tempo indeterminato
- 2 anni per lavoro autonomo
Il permesso di soggiorno rilasciato e rinnovato verso la corresponsione di un contributo ricompreso tra gli
80 e i 200 euro.
La richiesta di rinnovo dev'essere presentata prima della scadenza in Questura entro:
- 30 giorni per lavoratori stagionali
- 60 giorni per lavoratori a termine
3. Trasferimento della richiesta di nulla osta al Centro Unico per l'Impiego. Questo verifica se, in relazione
alla specifica attivit per la quale stata avanzata richiesta numerica di nulla osta, sono disponibili lavoratori
italiani, comunitari, stranieri regolari (?) gi iscritti nelle liste di collocamento.
Questo procedimento ha finalit solamente informative nei confronti del datore di lavoro, il quale libero di
decidere se confermare o meno la richiesta di nulla osta che nel frattempo resta sospesa, con il solo onere di
motivare tale scelta.
4. La Direzione Provinciale del lavoro verifica l'osservanza delle condizioni previste nel contratto collettivo di
lavoro per evitare il cd. dumping sociale e il rischio di assunzioni fittizie.
5. La Questura verifica la sussistenza di motivi ostativi al rilascio del nulla osta per lavoro subordinato, al fine
di accertare che lo straniero non rappresenti un pericolo per la sicurezza. Termina la fase istruttoria.
6. Lo S.U. per l'immigrazione adotta il provvedimento di rilascio o diniego del nulla osta. Se adotta il
provvedimento, convoca il datore di lavoro per:
- stipula del contratto di soggiorno
- rilascio del nulla osta (termine di validit: 6 mesi dalla data di rilascio)
7. Il datore informa lo straniero dell'avvenuto rilascio. Nel caso di richiesta numerica, la notizia dell'avvenuto
rilascio del nulla osta e la relativa documentazione vengono trasmesse, su richiesta del datore di lavoro, agli
uffici consolari, assieme al codice fiscale di quest'ultimo.
8. Lo straniero deve recarsi entro sei mesi alla rappresentanza consolare o diplomatica italiana sita nel suo
Paese d'origine per richiedere il Visto d' ingresso.
9. La rappresentanza rilascia il Visto solo dopo aver ricevuto la relativa documentazione e il contratto di
soggiorno per lavoro da parte dello Sportello Unico per l'immigrazione e ne d notizia al Ministero
dell'Interno, al Ministero del Lavoro, all'INPS e all'INAIL.
10. Arrivato in Italia, il lavoratore deve presentarsi allo S.U. per la sottoscrizione del contratto, entro 8 giorni
dall'ingresso.
11. Lo S.U. gli rilascia il modulo per la richiesta del permesso di soggiorno da presentare alla Questura.
Considerazioni:
In funzione degli interessi collettivi, il contratto in questione vincolato nelle forme, nei contenuti e nelle
procedure di formazione legislativamente previsti. Da una valutazione complessiva della normativa emerge
che lo Stato effettua un controllo estremamente approfondito e pervasivo sul datore di lavoro, il che
costituisce un forte disincentivo alla stipula di contratti regolari. Per il datore di lavoro prevista la possibilit
di rivalersi delle spese sostenute al fine di garantire un alloggio allo straniero sul salario dello stesso, in
misura comunque non superiore a un terzo. Ovviamente, se si tratta di contratto di lavoro a tempo
determinato, lo straniero deve fare ritorno nel suo Paese d'origine\provenienza alla scadenza del contratto.
Le spese per il rimpatrio sono a carico del datore di lavoro.
In modo analogo, lo straniero entrato nel territorio per ragioni di lavoro autonomo pu svolgere attivit di
lavoro subordinato, con il solo onere di registrazione nell'elenco anagrafico.
Lo straniero regolarmente soggiornante sul territorio nazionale deve richiedere l'iscrizione all'anagrafe del
Comune di abituale dimora.
REQUISITI PER L'ISCRIZIONE :
-permesso di soggiorno di durata superiore a tre mesi;
-passaporto in corso di validit;
-codice fiscale;
-contratto di affitto registrato (lo straniero considerato dimorante abituale anche quando ospitato da pi di
tre mesi in un Centro di Accoglienza o Comunit);
-documenti relativi allo stato civile.
Allo straniero registrato viene fornito un documento di identificazione non valido per l'espatrio, che deve
mostrare a richiesta dell'autorit pubblica. Il diniego ingiustificato a esibire tale documento costituisce
autonoma figura di reato.
ALLONTANAMENTO
Art 13: ESPULSIONE AMMINISTRATIVA
L'allontanamento dello straniero pu avvenire tramite:
1. respingimento alla frontiera (ex art 10)
2. espulsione, che pu essere:
L'espulsione disposta in ogni caso con decreto motivato immediatamente esecutivo. Il decreto un atto
recettizio, il cui contenuto tradotto nella lingua dell'interessato ed sempre revocabile. L'espulsione
eseguita dal questore, con accompagnamento alla frontiera a mezzo della forza pubblica.
Un procedimento eccezionale si applica nel caso di mancata richiesta di rinnovo del permesso di soggiorno
scaduto di validit da pi di 60 giorni: l'espulsione contiene l'intimazione a lasciare il territorio dello Stato
entro il termini di 15 giorni.
Il trattenimento dello straniero disposto dal questore, che deve trasmettere copia degli atti, entro 48 ore
dall'adozione del provvedimento, al giudice di pace. Quest'ultimo deve provvedere alla convalida entro le 48
ore successive (4 giorni in tutto), mediante udienza in camera di consiglio con la partecipazione necessaria
di un difensore. Il questore ha la facolt, ma non il dovere, di stare in giudizio. Il trattenimento dello straniero
presso i CIE pu durare per un periodo di 30 giorni.
Se per l'accertamento dell'identit o della nazionalit dello straniero, ovvero l'acquisizione di documenti per
il viaggio presentano gravi difficolt, il giudice, su richiesta del questore, pu prorogare il termine di ulteriori
30 giorni. Se, entro tale termine, i Paesi terzi non hanno cooperato al rimpatrio del cittadino, il questore pu
chiedere una proroga di ulteriori 60 giorni. Se anche entro quest'ultimo termine, nonostante sia stato
compiuto ogni ragionevole sforzo, non possibile procedere all'espulsione, il questore pu chiedere
un'ulteriore proroga di altri 60 giorni. Il periodo massimo complessivo non pu comunque superare i 180
giorni ( 6 mesi ).
Attenzione! A seguito del Decreto Legge n. 89/2011 che da` attuazione alla Direttiva Rimpatri
nellordinamento il periodo massimo di detenzione amministrativa nei CIE e` stato allungato a 18 mesi.
Se non possibile trattenere lo straniero presso un CIE o se la permanenza in tale struttura non ha
comunque consentito l'espulsione con accompagnamento alla frontiera, il questore ordina, mediante decreto
motivato, che lo straniero lasci il territorio dello Stato entro 5 giorni. Lo straniero che, senza giustificato
motivo, permane illegalmente nel territorio dello Stato punito con la reclusione (c.d. Reato di
inottemperanza allordine di allontanamento del Questore, ex art. 14, co. 5 ter-quat).
Considerazioni
1. Ampio margine di discrezionalit dell'autorit amministrativa:
la motivazione del provvedimento questorile che dispone il trattenimento dello straniero presso un
CIE si sostanzia nell'apposizione di una crocetta su un modulo prestampato in cui sono indicati i 4
casi ci sui all'art 14, co. 1. ( Potrebbe essere una motivazione fittizia o molto lontana dalla realt ).
Realizzato da
Progre`
Gruppo immigrazione
(Cleo Feoli, Enrico Legnini, Roberto Lucarella, Tommaso Ronchini, Maria Sebastiani, Ludovico Rossi, Michele Rossi, Giulia
Travain)