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Case Ecologiche: Progettare un Edificio Sostenibile

con l'Albero del Costruire Ecologico

Cos’è una casa ecologica? La progettazione di un edificio sostenibile ha come necessaria


premessa una profonda consapevolezza degli effetti ambientali del costruire e degli aspetti
su cui intervenire per evitare il manifestarsi di tali problemi.

Photo credit: Emmanuel LATTES

E' necessario mettere assieme tutti i singoli elementi del progetto, dopo aver verificato che
ognuno sia, di per sé, privo di controindicazioni di carattere ambientale. Ciò significa avere
un approccio olistico al tema progettuale che ci si trova ad affrontare, un approccio basato
sulla comprensione del concetto di sostenibilità. Un modo di operare apparentemente
semplice ma che applicato ad un organismo complesso, come un edificio, propone al
progettista un compito tutt’altro che facile.

Un edificio è costituito da un gran numero di parti e componenti, che obbligano a tenere


conto di una infinità di aspetti diversi. Proprio al fine di rendere più agevole l’iter di un
progetto ecologicamente corretto, è stato elaborato uno strumento di supporto alla
progettazione, che consente di tenere continuamente sott’occhio il quadro dei problemi e
degli aspetti che devono essere considerati nelle diverse fasi del processo.

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L’albero del costruire ecologico è, in sostanza, una checklist, che in forma piuttosto
pedagogica elenca e mette in relazione gli elementi di cui bisogna continuamente tenere
conto mentre si elaborano le soluzioni progettuali. Il suo fine è proprio quello di fungere da
pro-memoria, visualizzando l’approccio olistico con un escamotage grafico (l’albero,
appunto).

L’albero è costituito da un tronco che, collegato alla terra da 4 radici, si divide in 4 branche.
Le branche a loro volta si sviluppano in 4 rami, ognuno dei quali dà infine vita ad altri 4
“virgulti”, per un totale di 64 rametti.

Il tronco simboleggia il corpus di conoscenze che è necessario possedere per comprendere e


progettare un edificio sostenibile, che hanno direttamente a che fare con la terra, ossia con i
problemi ambientali di cui soffre il pianeta.

Dalla Caverna alla Casa Ecologica


Storia del comfort e dell'energia

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Le radici

Photo credit: AnyaLogic

Le radici sono costituite dai differenti argomenti che spiegano perché e com’é necessario
agire per la salvezza del pianeta:

a) sviluppo sostenibile: il concetto così com’è stato enunciato alla conferenza di Rio del
1992 e attuato in iniziative come l’Agenda 21;

b) ecologia umana: perché è necessario comprendere il nostro essere, parte dell’ecosistema


terrestre;

c) stili di vita: cos’è la nostra “impronta eco-logica” e i motivi per cui è necessario ridurla;

d) eco-tecnologia: la consapevolezza che differenti tecnologie hanno un diverso bilancio-


ecologico.

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Le branche

Photo credit: Lomo-Cam

Le branche simboleggiano i 4 elementi fondamentali di un costruire “sostenibile” o


ecologico.

1) La salute

L’edificio sostenibile deve essere un edificio sano, sia per le persone sia per l’ambiente. Ciò
significa che deve essere un buon posto per abitare o per lavorare (o per entrambe le
funzioni), che non deve soffrire di alcuna sindrome da edificio malato e che il flusso di
materiali o energia necessari per costruirlo e farlo funzionare non deve inquinare o
danneggiare l’ambiente.

2) Conservazione

L’edificio sostenibile deve essere efficiente dal punto di vista della gestione delle risorse.
Ciò comporta un’accurata analisi del flusso di risorse necessario a far funzionare
l’organismo edilizio e le attività in esso contenute e la considerazione di come attuare e
gestire tali flussi al fine di minimizzarli.

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3) Eco-cicli

In un edificio sostenibile le risorse che vengono utilizzate, sono integrate nei cicli eco-logici
naturali. Si utilizzano, quindi, i flussi naturali (come l’energia solare), con più attenzione si
impiegano gli stock di risorse rinnovabili (tenendo conto dei ritmi di riproduzione), mentre
le risorse non rinnovabili vanno impiegate solo secondo le modalità che ne consentano il
riciclo.

4) Il luogo

Le considerazioni ecologiche vertono sulle relazioni con le altre specie viventi e con i
biotopi che ci circondano. Per riuscire ad adattare l’edificio al sito è necessario studiare a
fondo le caratteristiche del luogo in cui ci si appresta a costruire, per riuscire a progettare
qualcosa che sia in armonia con ciò che in quel luogo esiste già.

I rami

Photo credit: Gabba Gabba Hey!

Nei rami si specificano i 4 aspetti principali di ogni branca, salute, conservazione, eco-cicli
e luogo.

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1) Salute: per far sì che un edificio risulti essere un luogo in cui si sta bene, vanno
considerati i seguenti 4 elementi.

1.1 Materiali: i materiali impiegati non devono essere dannosi per l’uomo e per la natura, e
non devono essere pericolosi per i lavoratori che li maneggiano.

1.2 Impianti: gli impianti installati nell’edificio devono essere quelli necessari e sufficienti
a garantire un salubre clima interno.

1.3 Sistemi costruttivi: le tecnologie utilizzate nella costruzione dell’edificio devono essere
tali da non indurre alcuna forma di sindrome da edificio malato.

1.4 Implementazione: deve essere costantemente controllata, in modo da non perdere mai
di vista gli obiettivi che ci si è proposti.

2) Conservazione: la gestione delle risorse, per lavorare in modo efficiente con i flussi di
materiale.

2.1 Riscaldamento e raffrescamento: lavorare in modo consequenziale (integrato) perché


l’edificio risulti efficiente dal punto di vista energetico;

2.2 Energia elettrica: scegliere apparecchiature e impianti tali da ridurre al minimo


l’energia elettrica necessaria per far funzionare le attività ospitate dall’edificio;

2.3 Acqua: scegliere apparecchiature e sistemi in grado di far sì che il risparmio d’acqua sia
una funzione integrata nell’edificio stesso.

2.4 Rifiuti: operare prima sui materiali e poi sui rifiuti in modo da minimizzare il problema
della produzione di scarti.

3) Eco-cicli: scegliere e gestire i flussi di materiali necessari per usare l’edificio in un’ottica
di sostenibilità.

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3.1 Energia rinnovabile: utilizzare in modo integrato le energie rinnovabili per ottenere il
riscaldamento e il raffrescamento dell’edificio;

3.2 Elettricità rinnovabile: usare le fonti energetiche rinnovabili per produrre l’elettricità
di cui l’edificio ha bisogno;

3.3 Reflui: lavorare sui reflui in modo che i nutrienti in essi contenuti possano essere
riutilizzati, senza rischi, in agricoltura o nelle attività di giardinaggio ecc.;

3.4 Vegetazione: fare in modo che nelle vicinanze dell’edificio vi siano piante o aree verdi,
anche per facilitare il riuso di nutrienti derivati dai reflui o dai rifiuti.

4) Luogo: sostenibilità significa seguire i principi ecologici nell’interagire con il proprio


biotopo.

4.1 Natura: studiare le caratteristiche naturali del luogo e adattare il progetto in modo che
natura ed habitat interagiscano;

4.2 Infrastrutture: il sito non è fatto solo di natura, ma anche di infrastrutture realizzate
dall’uomo che costituiscono un patrimonio da utilizzare e sviluppare;

4.3 Edifici esistenti: gli edifici esistenti possono essere usati, riciclati e migliorati secondo i
criteri del costruire ecologico;

4.4 Persone: il luogo in cui ci si appresta a costruire, è abitato da persone portatrici di una
propria cultura, con cui è necessario interagire.

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I virgulti

Photo credit: gadl

Salute

1.1 Materiali: per scegliere i materiali appropriati bisogna avere conoscenze in merito
alla scienza dei materiali, ai criteri di selezione e alle metodologie di valutazione degli
stessi, oltre che su come combinare ogni singolo materiale all’interno degli elementi della
costruzione.

1.2 Impianti: nella scelta dei sistemi atti a garantire la salubrità del clima interno è
necessario conoscere i sistemi di ventilazione artificiale, i sistemi di ventilazione naturale, la
prevenzione delle dispersioni e gli elementi che influenzano il clima elettrico interno.

1.3 Costruzione: delle soluzioni costruttive carenti possono causare problemi di umidità e
di infiltrazioni di radon dal terreno. Una buona tecnica costruttiva prevede una riduzione dei
rumori e la semplificazione delle operazioni di pulizia.

1.4 Implementazione: per realizzare un edificio sostenibile è necessaria un’adeguata


capacità di gestione del progetto, in modo da non far innalzare troppo i costi di costruzione,
un’adeguata pratica nella gestione del sito del cantiere e un’adeguata pratica nella gestione
degli scarti del processo edilizio.

Conservazione

2.1 Riscaldamento e raffrescamento: per realizzare un edificio efficiente dal punto di


vista energetico è necessario lavorare sull’architettura, ad esempio sul rapporto tra forma e
massa, sulla pelle dell’edificio, ad esempio sull’isolamento e sulle aperture, e sul recupero
del calore.

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2.2 Energia elettrica: per minimizzare il fabbisogno di energia elettrica è necessario
scegliere elettrodomestici, apparecchiature elettriche e sistemi di illuminazione efficienti; e
valutare per le funzioni che originano il fabbisogno sono disponibili delle alternative
all’energia elettrica.

2.3 Acqua: per minimizzare il consumo d’acqua bisogna utilizzare le tecnologie per la
conservazione dell’acqua, per la conservazione dell’acqua calda e dell’energia e se è
possibile sfruttare risorse idriche locali o sistemi locali di purificazione dell’acqua.

2.4 Rifiuti: in una società sostenibile i rifiuti vanno riutilizzati attraverso la loro
separazione, i sistemi per il riciclo e con speciali sistemi di riciclo dei rifiuti organici. Ma la
via principale è ridurre i rifiuti attraverso un design ecologico dei prodotti.

Eco-cicli

3.1 Energia rinnovabile: per riscaldare o raffrescare le abitazioni utilizzando le energie


rinnovabili è necessario sapere come impiegare la biomassa, l’energia solare, la pompa di
calore, e che cosa implicano tali sistemi rispetto alla progettazione del sistema di
riscaldamento-raffrescamento.

3.2 Elettricità rinnovabile: per produrre elettricità impiegando fonti energetiche


rinnovabile è necessario imparare come usare l’energia idrica, l’energia eolica e quella
fotovoltaica, oltre alla cogenerazione alimentata dalla combustione di biomassa.

3.3 Reflui: pianificare un sistema sostenibile di gestione dei reflui è necessario conoscere
i relativi impianti, i sistemi di depurazione meccanica e di depurazione naturale e l’uso dei
nutrienti sui terreni coltivati.

3.4 Vegetazione: l’integrazione di piante e aree verdi nell’ambiente costruito può essere
realizzata attraverso la collocazione della vegetazione sugli edifici, programmi di sviluppo
del verde urbano, di sviluppo dell’orticoltura o attraverso programmi di permacoltura.

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Il luogo

4.1 Natura: è necessario studiare la geologia e topografia del luogo, così come
l’idrologia, la flora e la fauna e il microclima, facendo in modo che i nuovi edifici si
armonizzino a tali elementi; necessità di “progettare con il clima”.

4.2 Infrastrutture: minimizzare le necessità di trasporto e, in particolare, gli spostamenti


delle auto private, pianificare l’intorno pensando in termini olistici, pensare a come
accorciare i collegamenti tra città e campagna e a come rispettare i modelli culturali
esistenti.

4.3 Edifici esistenti: i vecchi edifici spesso necessitano di provvedimenti per ridurre lo
spreco di energia, per renderne più efficiente il funzionamento e la manutenzione, di metodi
di gestione ecologicamente consapevoli e di adeguate ipotesi di ristrutturazione e riciclo.

4.4 Persone: in molti luoghi vi sono persone con proprie idee e sentimenti, e un nuovo
edificio porta con sé altre persone. Le persone desiderano bellezza e senso di comunità,
sono sensibili ai fattori estetici e alla percezione che hanno dall’abitazione.

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