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Prima domanda, chi sei?

Qual la tua storia e come sei arrivato in Gustav Mahler


Jugendorchester?

Sono Federico Carraro, ho 25 anni. Mi sono diplomato in violino a Padova nel 2009 con Sonig
Tchakerian, poi per casi fortuiti sono passato alla viola, ho preso il Biennio a Castelfranco Veneto,
anche un anno con Bruno Giuranna. Nel mentre ho fatto un Erasmus di sei mesi a Mannheim,
studiando con Hideko Kobayashi. In maniera molto particolare, sono stato poi contattato da una
violista italiana che lavorava in Germania, mi ha visto su Facebook e mi ha chiesto se volevo fare
da aggiunto nellorchestra in cui era prima viola, in Turingia. Lei mi ha preso sotto la sua ala e dopo
un po mi ha consigliato di fare richiesta per un tirocinio presso lOrchestra del Teatro di
Francoforte, dove il suo ragazzo era prima viola. Sono stato preso e mi sono iscritto alla Hochschule
con lui, che mi ha dovuto un po rivoltare tecnicamente e musicalmente.
Questanno suono alla Gustav Mahler Jugendorchester, che praticamente lultima orchestra
giovanile europea che mi mancava. Sono stato alla EUYO, e tutti a dire Ah bravo! Per Verbier
meglio. Sono stato anche a Verbier e questanno il mio docente mi fa Ah Verbier, bravo! Per la
Gustav Mahler meglio. Cos mi son impuntato, ho fatto laudizione ed eccomi qui.

Prima impressione avuta con la GMJO e impressione ora, dopo una settimana di prove?

Guarda, io in orchestra sono uno dei pi vecchi, perch la Mahler fino ai 26 anni, lorchestra
piena di ragazzi di enorme talento, ma molto giovani. Secondo me manca un po di sgamatezza.
Non solo un discorso di esperienza, anche se c gente che ha iniziato da pochi anni a suonare in
orchestra. Il livello veramente ottimo, ma si sentono molti peccati di giovent. Questa stata la
mia prima impressione, che non cambiata pi di tanto, e qui il nostro preparatore orchestrale mi
ammazza, fino a quando non arrivato Herbert Blomstedt. La prima cosa che mi ha stupito sono
state le sue sopracciglia, secondo me se le pettina, poi il fatto che a 88 anni si presentato in
camicia, pantaloni e sneakers, gli avevano messo la sedia per dirigere da seduto e lui ha
commentato la sedia per i vecchi e ha sempre diretto in piedi, tutte le prove. Ma la cosa che
veramente mi ha colpito stato vedere come il primo movimento dellOttava di Bruckner fosse a
posto gi dalla prima volta che lo provavamo con lui. Anche latteggiamento dellorchestra era
diverso, tutti molto pi concentrati, assoluto silenzio durante le prove, gente che si sedeva mezzora
prima per iniziare a provare, e parlo di violini di fila! Quelli che di solito arrivano due minuti prima,
fanno finta di accordare e cominciano a suonare (stonati). La cosa meravigliosa stata che tutti
questi peccati di giovent, come il suonare con troppa irruenza, non seguire il tempo del direttore,
non ascoltare la voce che dovrebbe dominare, tutto questo gi alla prima lettura con Blomstedt
sparito. Limpressione che ho ora molto positiva, il suono si compattato in maniera incredibile,
anche perch lorchestra ha il pregio di prendere spesso gente che ha allincirca la stessa scuola
strumentale, moltissimi ad esempio studiano in Germania. Ci tengono molto ad avere un suono
omogeneo, si impegnano fin dalle audizioni e ci riescono.

Apprezzamenti e problemi con la struttura organizzativa della GMJO?

A livello organizzativo sono sicuramente precisi, non si pu dire il contrario almeno questanno. Io
ho avuto un episodio un po spiacevole perch sono stato male e avevo bisogno di una mattinata
libera per andare in ospedale a farmi prescrivere un antinfiammatorio, ma era il giorno della prima
prova con Blomstedt e nulla, anche se facevo davvero fatica a suonare sono dovuto restare fino alla
pausa pranzo. Sono piuttosto severi e c molta aspettativa, forse anche troppa. Il Presidente
venuto e ci ha detto Noi siamo la migliore orchestra giovanile del mondo, guardate che a Lucerna
noi siamo tutti esauriti, al contrario degli altri, quindi badate bene. Lo prendiamo sempre un po in
giro. Ancora deve iniziare il tour per e le principali problematiche si vedono l. Poi per il resto tutto
buono, certo otto ore di prove al giorno pesante. Fortuna che prossimamente si torna alle sei. Dal
versante economico siamo completamente spesati, anche se non pagati. Non uno scandalo, nelle
orchestre giovanili funziona quasi sempre cos, anche allEUYO cos, a Verbier avevamo una
diaria di 30 al giorno, ma adesso lhanno rimossa, allAccademia di Lucerna avevamo 40 franchi
ma non avevamo il pranzo. Comunque io cho sempre rimesso nelle orchestra giovanili. La birra
costa. Non parliamo della birra in Svizzera per.

Parlando di orchestre giovanili, cosa ne pensi? Questo proliferare di orchestre giovanili, anche
in Italia dove in alcuni casi, vedi il Teatro Olimpico, vanno a sostituire le orchestre ufficiali,
diventa, sia a livello musicale che a livello di apprendimento per chi ci suona, un bene o un
male?

Quando hai citato le orchestre giovanili mi si sono illuminati gli occhi, poi hai citato alcuni esempi
e mi crollato il mondo addosso. Le orchestre giovanili sono una gran bella cosa, ci si diverte
molto, vengono direttori importanti, la Giovanile Italiana un fiore allocchiello. Anche se non cho
mai suonato ho visto amici andarci e tornare completamente diversi, partono mediocri e tornano con
dei miglioramenti mostruosi, altra mentalit, altri concetti, suonano dieci volte meglio. Essere diretti
da Muti, Axelrod e cos via conta, insomma! Io, dal canto mio, grazie alle giovanili avuto modo di
suonare con Rattle, Boulez, Dutoit, Gergiev, Ashkenazy, gente che nel mondo vero non incontri se
non suoni alla Scala.
Per non mi piace lidea che sta passando, ossia che le orchestre giovanili possano scalzare le
orchestre professionali. Oltre che allOlimpico lo hanno fatto anche altrove. Tutte queste realt
orchestrali che ti spacciano come ultra formative per non mi lasciano convinto. Magari chiamano
anche direttori bravi, ma secondo me non vale la pena, specie se devi licenziare i professionisti.
Lidea di voler risparmiare creando orchestre giovanili pessima, le giovanili devono nascere dal
nulla, non scalzare realt preesistenti. Si trasforma una bella iniziativa in un cattivo pensiero. Anche
lORCV era unottima esperienza, un peccato davvero che non si faccia pi.

Secondo la tua esperienza, fra Italia e estero come cambia la percezione dellorchestra e del
fare musica insieme, sia per gli orchestrali che per gli organizzatori?

Una grossa differenza lho vista nella vita di teatro. Un teatro in Germania veramente come essere
una grossa famiglia. Si molto alla buona su alcune cose, in Italia si molto pi fiscali. Forse non
limmaginario collettivo, ma ti assicuro che cos, per due motivi. In Italia ci sono pochi soldi e si
cerca di ottimizzare le risorse. In Germania pi facile che ti diano unaspettativa o un permesso
artistico. Ho visto davvero cose assurde, concerti sinfonici di un teatro in cui entrambe le spalle
sono di ruolo e viene chiamato comunque un esterno perch gli altri due sono a fare concerti
altrove. Pu essere un bene come no, per dimostra fiducia. Il secondo motivo appunto che c
molta fiducia allestero, in Italia ancora un po ti fanno mettere per iscritto che il leggio era intatto
prima che suonassi perch se si rovina poi te lo fanno pagare. Per laspetto orchestrale, secondo la
mia esperienza, in Germania c unatmosfera molto pi rilassata. Per il resto per si assomigliano
molto, gli aspetti organizzativi non sono poi molto diversi. Una cosa cui non ero abituato invece
che in Germania i cantanti di unopera sono dipendenti del teatro. Questo aiuta quel discorso
dellambiente familiare e hanno moltissime voci, in modo da fare opere e repertori molto diversi.
Ovviamente non potrebbero permetterselo se non avessero ben altri finanziamenti.

Definisci qualche momento buffo e memorabile dalla tua esperienza

Devo per forza tornare a Verbier perch ce ne sono stati molti. Lanno scorso abbiamo suonato con
Temirkanov, con lui abbiamo fatto Alexander Nevsky di Prokofiev e il terzo di Rachmaninov con
Trifonov. Temirkanov arrivava, provavamo 40 minuti e poi ci mandava in pausa sigaretta e a fronte
delle tre prove che dovevamo fare facevamo due ore e quaranta minuti e poi tornavamo a casa. Una
volta a Lucerna siamo andati a fare dei concerti cameristici con lorchestra dellAccademia, cera
stata una defezione, arriva un mio amico violista e mi fa Ti andrebbe di suonare il primo duetto di
Mozart, Ma il primo duetto di Mozart per violino e viola e siamo due violisti, Eh vabb, io
faccio il violino sulla viola. Io non lo toccavo da un anno e mezzo, ci siamo presi la parte e
abbiamo fatto una provetta. Solo che non mi fidavo ad andare in pubblico cos, devo bere prima. Ed
cos che ho suonato in infradito, allaperto coi fogli che andavano ovunque e la gente che ce li
raccattava. Alla fine ho suonato anche benino, dai. Un'altra volta ci svenuto in EUYO il fagottista
poco prima di suonare la Sagra della Primavera di Stravinskij a Varsavia, durante lintervallo e il
secondo fagotto ha dovuto sostituire il primo sul momento.

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