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Studio sul Il risveglio spirituale nella famiglia

Tra le mura domestiche Modulo n 6

Inizio: Avvisi e preghiera 1

Obbiettivo dello studio: La settimana scorsa abbiamo visto come la mansuetudine


fondamentale per un risveglio spirituale nelle nostre case. Questa settimana
scopriremo quali sono le vere e proprie mancanze tra i membri della famiglia per
poterle correggere e vivere un risveglio spirituale nellintimit della propria casa.

La prima famiglia..

Adamo ed Eva, formavano la prima famiglia della storia delluomo. Furono


creati da Dio con lintento di vivere in armonia col proprio creatore, adorandolo
e onorandolo attraverso tutti i loro pensieri e azioni ed in secondo luogo con lo
scopo di servire luno allaltro in sottomissione reciproca. Nel tempo chiamato
in teologia et dellinnocenza, tutto funzionava in modo armonico, lunica
scelta che i nostri progenitori avrebbero fatto e in realt potuto fare, in questo
tempo sarebbe stata quella tra il bene ed il meglio per Dio e per il proprio
coniuge. Noi sappiamo attraverso le scritture, che il perfetto sistema di
relazioni che Dio aveva impiantato nel loro cuore crollato con il peccato
originale e quindi, la famiglia allora come oggi, nonostante sia sopravvissuta la
sua struttura, diventata il luogo dove sempre pi spesso, si vivono
incomprensioni, litigi, freddezza, tensione, barriere, paure, chiusura, rancori,
amarezza,ecc.(Gen.3.7/9)

Cosa in realt venuto a mancare ?

1. E venuta a mancare la vera trasparenza: Einteressante notare come la


prima reazione dopo il peccato sia stata quella di nascondersi e coprirsi con
una foglia di fico. La paura, stata la motivazione di questa primo e
innaturale sentimento che nato nel cuore delluomo verso Dio, ma anche
verso il proprio coniuge. Questa terribile emozione non era presente prima
del peccato (Gen.2.25).In effetti, la famiglia ancora oggi il luogo dove
abbiamo la grande opportunit di spogliarci completamente dellabito che
indossiamo spesso per mostrarci in pubblico, e di essere come siamo nella
realt. Molto spesso i nostri coniugi, non conoscono i pensieri pi profondi
di scoraggiamento, bassa autostima, insicurezza ecc. e la paura di non
essere capiti o di essere giudicati, pregiudica una relazione veramente
intima e armonica.

2. E venuto a mancare il vero amore: Molto spesso pensiamo allamore, come


a due persone che nel tempo hanno imparato a camminare insieme
abitando sotto lo stesso tetto, sopportandosi a vicenda per lalta causa
dellunit famigliare, ma questo figura pi come una passivit acquisita
nel tempo. Appena il peccato entrato nel cuore della famiglia, luomo ha
accusato sia Dio che la moglie delle sue sopraggiunte attitudini negative.
(Gen.3.12).La realt dellamore intesa da Dio completamente diversa,
lamore tuttaltro che una passivit una attivit proveniente da
decisioni costanti e un carattere forte, allenato a rinunciare a se stessi per
la sua causa. Pensiamo allamore immaginato da Dio in 1 Cor.13 e ce ne
renderemo conto Nel giardino dellEden come oggi nei giardini delle
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nostre famiglie, viene a mancare


2 ancora oggi il senso di cosa il vero
amore come inteso da Dio.

3. E venuto a mancare il senso dellidentit e dellappartenenza: I ruoli di


uomo e donna,oggi pi che mai si sono scambiati. Non solo il momento
storico a determinarlo, ma una attitudine nata col peccato originale e
stimolata da una societ sempre pi frenetica e materialista. La donna ha
un ruolo sempre pi preminente e luomo sempre di pi di secondo piano.
Questo porta in se conseguenze molto serie nelle famiglie sia cristiane che
non. Il senso di appartenenza ha lasciato il posto al rilassamento per
luomo e alla competitivit della donna, mentre uno dei fenomeni
emergenti principalmente nei non credenti lomosessualit, proprio a
causa di questi modelli errati. Vedi questo testo di Genesi che parla del
rapporto marito,moglie nel quotidiano dopo il peccato... i tuoi desideri si
volgeranno verso tuo marito ed egli dominer su di te. (Gen.3.16/b)

Cosa fare allora?...

Il tentativo di occultare la realt del peccato, dei nostri progenitori un


pericolo sempre in agguato nella famiglia. La foglia di fico sempre pronta a
essere indossata per nascondere ci che siamo e facciamo. Quello che il
Signore ci chiede di fare attraverso la sua Parola di portare ogni cosa alla
luce. Il peccato in se stesso ha una personalit, che si nasconde sotto
svariate giustificazioni: Ho sbagliato perch ha sbagliato Lui/Lei per primo/a,
tutti fanno cos, quindiecc. quando noi invece, lo chiamiamo per nome,
(orgoglio, ipocrisia, egoismo,) il suo potere nella nostra vita, cessa. E come
togliere la foglia di fico e ritornare alla luce di Dio e dei nostri famigliari.
Vediamo questo testo biblico: 1 Gv.1.5/10. Notiamo che il sangue di Ges
come descritto in questo testo, acquista il suo potere sullanima del
credente, per ristabilire la comunione con Dio e con gli uomini. Nel momento
esatto in cui noi portiamo alla luce ogni cosa, attiviamo questo potere
attraverso la confessione. Questo importantissimo passo, ci fa diventare,
come degli specchi nei quali le persone attorno a noi cominciamo a vedere
ci che anche loro stessi dovrebbero essere. Agendo sulla loro coscienza lo
Spirito Santo avr quindi libert di trasformare, altri membri della famiglia. Si
passer in questo modo dalle accuse reciproche, alla responsabilit
personale. Il diavolo sar incatenato e non potr pi agire attraverso noi,
anche se per un tempo potrebbe mantenere la presa sulla vita dei nostri
famigliari.

La responsabilit sempre personale, non dobbiamo mai permettere al


nostro orgoglio di dire: se non lo fa lui/lei, per primo io non lo far. Al
contrario se riusciremo a percorrere per primi, la via del Calvario, cambier
sicuramente la comunicazione, la libert di sentirsi per quello che siamo e un
amore genuino verr ripristinato nelle pi importanti relazioni della vita ossia
quelle famigliari. (Gc.5.16)

Per la discussione
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1) Il modello di amore di 1 Cor.13 corrisponde


3 con la mia vita personale di
credente?
2) Posso dire di vivere completamente nudo nella mia casa davanti ai miei
famigliari e accettando la stessa trasparenza dei miei cari accettando le loro
debolezze e limitazioni?
3) Prendiamoci ora un tempo di preghiera, per poter confessare con tutto il nostro
cuore i peccati che ancora non sono emersi nella nostra vita. Teniamo presente
questa bellissima preghiera del re Davide nei Salmi (Sl.139.23/24)

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