You are on page 1of 20

COMUNE DI SEVESO

CONSIGLIO COMUNALE DEL 19.05.2010

PRESIDENTE

Buonasera a tutti. Do la parola al Segretario per l’appello.

Presidente, mi scusi, devo fare una comunicazione prima


dell’appello.

PRESIDENTE

Dopo l’appello, però.

Prima dell’appello. No, io devo leggere.

PRESIDENTE

Può parlare, ma è fuori dal Consiglio Comunale, fuori


Consiglio.

Certo. Certo. Il giorno 29 aprile scorso, il Consi glio


Comunale di Seveso ha votato il bilancio di previsione. La
votazione ha visto 8 voti a favore, 9 compreso il Sindaco e 7
contrari. Il punto dell’Ordine del Giorno di oggi, integrazione
deliberazione n. 11 del 29/04/2010 avente a oggetto:
“Approvazione del bilancio previsionale 2010”, altro non è che un
espediente della quasi maggioranza per chiarire la posizione della
delibera sul bilancio approvata, come dicevo, con 8 Consiglieri e
non 11 come previsto dallo statuto comunale art. 21 comma 4 e 6.
Avendo dichiarato il Segretario Comunale nella seduta del
Consiglio Comunale del 29 aprile 2010, leggo testualmente: il
Signor Prefetto prenderà i provvedimenti del caso; non spettano
né al Segretario, né a voi, né ai revisori dei conti, né a nessun
altro. Ed essendo stato richiesto da più parti, a partire dal Partito
Democratico, un intervento del Prefetto per chiarire la questione e
ad oggi non essendo pervenuta al protocollo alcuna pronuncia
ufficiale della Prefettura. Ritenendo il bilancio di previsione non
approvato, in quanto non votato dalla maggioranza dei Consiglieri
assegnati, consideriamo l’integrazione proposta oggi non coerente
con le indicazioni espresse nello statuto. Consideriamo a fronte di
un bilancio di previsione non approvato, incoerente il
proseguimento di ogni attività del Consiglio Comunale. Pertanto,
non parteciperemo alla seduta di questo Consiglio e considerando
che anche oggi non viene garantito da parte della maggioranza il
numero legale; che è dallo scorso gennaio che la maggioranza non
è in grado di sintetizzare su alcun tema posizioni condivise
bloccando così di fatto l’attività del Consiglio, rinnoviamo la
nostra richiesta di dimissioni del Sindaco a fronte di una palese
assenza di maggioranza qualificata necessaria per proseguire il
mandato amministrativo.

Sì, io voglio chiedere ancora una volta, al Segretario


Comunale, a distanza di 20 giorni dal Consiglio Comunale, se lei
conferma che servono almeno 11 voti per approvare il bilancio
preventivo. Se vuole rispondere …

SEGRETARIO COMUNALE

Sul fatto che possa o debba rispondere, io sono


disponibilissimo; anzi, diciamo che lei mi fa felice a fare questa
domanda perché finalmente se posso parlare dieci minuti, riesco a
chiarire tante cose, riesco a smentire tante bugie dette anche dai
signori giornalisti che invece che fare chiarezza, hanno fatto solo
rebelot, come se dis in milanes.

No, guardi: io le ho fatto una domanda.

SEGRETARIO COMUNALE

No. No. No. Ho anch’io le trascrizioni e posso dire, quindi


se voi mi date la parola, io ho ben piacere di spiegare. Partiamo
dall’ultimo Consiglio, non partiamo dai due precedenti perché
anche lì ci sarebbero tante cose da dire. Ora, prima di tutto
facciamo chiarezza sulla figura del Segretario Comunale: il
Segretario Comunale non è un funzionario di parte, che sta per la
destra, che sta per la sinistra, per il centro. A me personalmente,
per farmi proprio usare le parole brutte e volgari, non me ne frega
niente! Io sono pagato dal Comune, ma non sono un dipendente
del Comune e penso finora di avere dato dimostrazione di non
tenere né a destra, né a manca. Anzi, a volte do delle risposte che
sembrano favorevoli alla maggioranza, vengo accusato dalla
minoranza di essere schiavo della maggioranza. A volte do delle
risposte come adesso, tra l’altro Tagliabue, farò degli interventi
anche sui suoi interventi, dove sostengo la minoranza, e
naturalmente la maggioranza magari mi guarda di traverso, mi
dice: ma tu, da che parte stai? O per questo funzionario, non a me,
non a Re Agostino che potrebbe essere chissà chi, ma al
funzionario, Segretario Comunale che oggi sono io, domani, spero
molto presto, potrebbe essere qualcun altro, o avete la fiducia che
quello che sa ve lo dice, quello che può dire ve lo dice; o
altrimenti se pensate che tenda a destra o tenda a sinistra, parlate
chiaro, dite al Sindaco che mi mandi via, perchè il Sindaco può
mandarmi, io non posso mandare via il Sindaco, me lo devo tenere
così com’è.
Torniamo quindi all’ultimo Consiglio Comunale. C’era il
bilancio e cercherò di parlare molto chiaro dicendo anche le cose
che sappiamo, le cose di dietrologia. Il problema c he si presentava
da una settimana, due, tre, non era quello della vo tazione. Il
problema era quello se c’era il numero legale, cioè, se c’erano gli
11 che si sedevano per avvalorare la seduta di prima convocazione
che come tutti bene sapete è di 11 su 21, quindi l’attenzione
nostra era lì. Quando siamo stati qui, purtroppo, le cose si
verificano così come succedono, non è che uno se li inventa. È
successo che alcuni sono rimasti, invece di disertare come era
successo le due precedenti sedute; si sono seduti anche alcuni
della maggioranza, per cui la seduta era regolare. Si è passati in
grandissima fretta, perché la fretta era quella di votare, si è
passati alle votazioni. A questo punto, giustamente, il Consigliere
Butti che è sempre molto attento a queste cose, giustamente dice:
Segretario, ma qual è la maggioranza per approvare il bilancio,
quindi non la maggioranza per dare validità alla seduta. La
maggioranza per approvare il bilancio. Non è che la domanda è
caduta così a vuoto perché sia lui, sia io era da giorni che
andavano a farfugliare tra regolamenti e statuto. C osa succede?
Succede una cosa stranissima; non lo so, è successo un disguido, è
successo una svista, è successo che i Consiglieri che hanno
approvato lo statuto se lo sono dimenticati, l’hanno lasciato nella
penna. Il nostro statuto non prevede questo articol etto. Adesso io
vi posso leggere, io non sono andato a cercare come ha fatto il
Consigliere Tagliabue su tanti altri Comuni. Io lavoro nel Comune
a Nova, ho preso lo statuto di Nova e all’articolo 95 dice: il
bilancio si approva con la maggioranza assoluta degli assegnati al
Comune. 11. Quindi, avendolo detto, se lo statuto l o ha detto
chiaramente, a Nova non ci sono problemi: o si è in 11 o il
bilancio è bocciato. Con 10 soltanto, non passa. Ma noi non ce la
avevamo. Io me lo posso inventare se non c’è nel nostro statuto.
Sarà la prima cosa da fare, sarà quella di sederci e integrarlo
come vorrete voi. Non so, mettendo una maggioranza qualificata,
meno qualificata, più qualificata. Non c’è, però, c’è un altro
articolo maledettissimo, scritto ancora peggio. Io prenderei quei
Consiglieri che hanno fatto la commissione e sinceramente non gli
pagherei la pizza perché hanno lavorato male. Hanno fatto dei pot-
p o r r y, h a n n o m e s s o i n s i e m e t r e , q u a t t r o , c i n q u e b o z z e d i s t a t u t o
ed è saltato fuori un rebelotto. Guardate, che non è la prima volta.
Anche la storia delle seconde sedute di seconda convocazione c’è
dentro un errore, ci sono due articoli che dicono due cose diverse
e questo succede quando si va a pescare da uno statuto, quando si
va a pescare da un altro statuto. Gliela farò vedere, ve la farò
vedere, c’è un errore e non è l’unico errore, quindi, c’è un
secondo articolo ancora più confuso che parla della relazione
previsionale programmatica e dice: la relazione previsionale
programmatica all’origine viene votata con la maggioranza
a s s o l u t a d e i a s s e g n a t i a l C o m u n e . O k a y, b u o n o e q u i n d i 1 1 . P o i ,
va avanti e dice: si approva il bilancio. Qui, diventava una
questione di interpretazione, è lì che forse qualcuno ha detto, o si
stava qui una mezz’oretta a discuterne con calma, si discuteva, si
prendeva una decisione diciamo collegiale, cercavate di mettervi
d’accordo, o altrimenti la via d’uscita non c’era. Io la mia
interpretazione penso di averla detta. Adesso, prim a di passare,
non la voglio ripetere, però, mi pare che sia implicito che
probabilmente, quello che ho detto io non era un errore e questo
lo dico per quei cretini dei giornalisti che hanno scritto che il
Segretario Comunale ha sbagliato! Il Segretario Com unale non ha
sbagliato, perchè altrimenti non sareste qui questa sera a vota
questo bilancio! È vero o no? Allora, nel dubbio, io ho cercato di
fare il solito buon padre di famiglia e di dire: si gnori, la norma,
in effetti, non è chiara, perché uno la può interpretare in un modo
e un altro la può interpretare in un altro. Nella nostra fattispecie,
in effetti, cosa succede? Che è logico, la maggioranza cerca di
interpretarla in un modo, la minoranza in un altro, dimenticando
magari chi vuole forzare l’interpretazione, che un domani
potrebbe trovarsi in minoranza ed essere esattamente più contento
se le cose fossero diverse da quelle che aveva votato prima.
Siccome, però, noi qua non siamo qua a giocare, siamo qua a
prendere decisioni serie io ho detto: votate tranquilli, perché
comunque, al di sopra del povero segretario di campagna, c’è un
funzionario che si chiama prefetto che vede 150 comuni, che ha
un’esperienza che non finisce più, che queste cose le vede una
volta al mese. Guardatevi intorno e vedete i comuni limitrofi cosa
succede e quindi ha la saggezza per prendere decisioni in merito.
Che non vuole dire che il Prefetto, io non ho mai detto: il Prefetto
commissarierà, me ne sono ben guardato, perché non è quella la
prassi. La prassi è che il Prefetto verrà informato come in effetti è
stato informato come avevo detto io perché lo per esperienza, lo
sanno il giorno dopo quello che succede, state tranquilli, e poi
finora, non è successo niente. Ufficialmente non è successo
niente. A questo punto cosa volete che vi dica? Bisogna prendere
atto di una realtà poco chiara, che però non è poco chiara perché
io l’ho interpretata male, ma semplicemente perchè avevamo
questo errore, questo peccato originale che sta nel nostro statuto e
ci ha impedito di essere chiari. Aldilà di questo, non lo so. A me
sinceramente …

Grazie. Per me, è sufficiente. Ho solo detto che per me è


sufficiente.

SEGRETARIO COMUNALE

Io ho sentito, comunque ci terrei a dire chi è brav o e chi non


è bravo. C’è qui una, deve essere una giornalista che ha scritto,
non ha parlato di incertezza, ma ha detto: l’opposizione ha chiesto
un chiarimento al Segretario Comunale Agostino Re il quale ha
avanzato ipotisi di un possibile intervento. Questo è parlare
chiaro. Ha avanzato ipotisi di un possibile intervento, quindi, io
vi pregherei per il futuro, quando vi esprimete sia come
giornalisti, sia come Consiglieri, cercate di usare le parole adatte,
perché il Segretario Comunale è un serpentello velenoso, sta
buono se lo lasciate lì, ma se mi pestate sui piedi, io comincio a
tirare fuori tutte le cose, tutte le cavolate enormi che dicono a
destra e sinistra e vi svergogno qua, perchè ne dite a volte, una
più grossa dell’altra!

Segretario, lei faccia il suo mestiere.

SEGRETARIO COMUNALE

Siamo fuori. Io dico: vada a leggersi lo statuto. Lei vada a


leggersi la legge, non lo statuto. Il Segretario partecipa senza
avere neanche l’autorizzazione del Presidente, perché i fatti
dimostrano che è così che si deve agire.

PRESIDENTE

Allora, non c’è dibattito perché non siamo neanche in sede


di Consiglio Comunale. Su questa cosa, se permettete, dice una
cosa il Presidente. Io ringrazio il Segretario Comu nale perché
nell’interpretazione che ha dato nello scorso Consiglio Comunale
in un clima di agitazione evidente, siamo tutti testimoni, ha dato
un’interpretazione, uso un termine del codice civil e, da buon
padre di famiglia, assolutamente garantista dei diritti di tutti,
soprattutto dell’opposizione. Cosa è successo? Che tanti gruppi,
tanto di maggioranza, quanto di opposizione, ci risulta
informalmente perché agli atti non c’è assolutamente nulla, ma
sappiamo in termini informali, si sono rivolti alla Prefettura.
Dalla Prefettura, mai è arrivato né ufficialmente, né
informalmente il minimo dubbio sulla validità di una votazione
con 9 voti. Questo perché l’articolo 21 del nostro statuto richiede
la maggioranza degli 11 voti per quanto riguarda l’approvazione
delle linee programmatiche e rimanda a una maggioranza semplice
l’approvazione del bilancio, il quale deve essere dichiarato
coerente con tali linee programmatiche. Soltanto una
dichiarazione di coerenza; diverso sarebbe se andassimo a
modificare le linee programmatiche. Io credo che sui giornali da
parte di molte forze politiche, poi i giornalisti chiaramente hanno
recepito quello che veniva detto loro, ma da parte di molte forze
politiche siano state dette delle totali falsità o per non conoscenza
degli atti, o perché in questa momento c’era qualche volontà
politica superiore. Questo è quanto. Punto. Adesso passiamo a
fare l’appello e apriamo il Consiglio Comunale.

Mi scusi Presidente, ma io motivo il fatto per il quale non


parteciperò a questo Consiglio. Io non partecipo pe rché in questo
Consiglio non c’è certezza delle regole. Quando ci sarà certezza
delle regole, io parteciperò a questo Consiglio. Grazie.

PRESIDENTE

Io ritengo che ci sia certezza delle regole. Do la parola al


Signor Segretario per l’appello.
SEGRETARIO COMUNALE

Il Segretario Comunale procede all’appello dei Consiglieri


presenti.
CONSIGLIO COMUNALE DEL 19.05.2010

PRIMO PUNTO ALL’O.d.G.

COMUNICAZIONI DEL SINDACO

PRESIDENTE

Passiamo al primo punto per il quale per le comunicazioni,


così come per le interpellanze e le interrogazioni, non è richiesta
la presenza degli 11 Consiglieri.

SINDACO

Le due comunicazioni che devo fare presente all’assemblea


sono la revoca della fiducia all’Assessore Renato Alari che siamo
in ritardo, è vero, perché nella seduta scorsa avrebbe dovuto farlo
e non l’abbiamo fatto, per cui non ho difficoltà a dire che lo
facciamo in questo … (segue un intervento fuori microfono).

PRESIDENTE

Signor Formenti, o si siede in qualità di Consigliere, allora,


ho tutti i diritti riconosciuti dai Consiglieri, oppure la faccio
allontanare!

SINDACO

Ma è efficace. Non c’è nessun problema, mentre invece, la


novità è la nomina dell’Assessore Nicola Tallarita ad Assessore a
sport, tempo libero e commercio. Praticamente, l’Assessore
Tallarita in questo momento in cui bene o male siamo in attesa di
ridistribuire le deleghe che in parte sono state assegnate, per cui
do un benvenuto all’Assessore Tallarita nella compagine di questa
amministrazione.
CONSIGLIO COMUNALE DEL 19.05.2010

PUNTO N. 2 O.d.G.

SURROGAZIONE DEL SIG. TALLARITA NICOLA, CESSATO


DALLA CARICA DI CONSIGLIERE PER ACCETTAZIONE
DELLA NOMINA AD ASSESSORE

PRESIDENTE

Il prossimo punto all’Ordine del Giorno è un altro di quei


punti … Silenzio per cortesia! Silenzio. Silenzio. Una città di
23.000 abitanti, non può essere messa in scacco da due coniugi,
altri 3 o 4 persone che li seguono. Per cortesia, rispetto della
città! Dicevo che il prossimo punto all’Ordine del Giorno riguarda
un’altra di quelle … Silenzio! Signora, la richiamo ufficialmente
ai sensi del nostro regolamento, al prossimo disturbo, la faccio
allontanare. Stavo dicendo … Silenzio, per cortesia. Per cortesia,
chiedo alla polizia municipale: ci sono quelle due persone che
stanno rendendo impossibile lo svolgimento del Cons iglio. Dicevo
che al prossimo punto dell’Ordine del Giorno riguarda una materia
che di per sé non è normata dal regolamento, ovvero, la surroga.
Sta di fatto che dal momento che la legislazione vigente
garantisce il ripristino delle integrità degli organi elettivi, i quali
possono venire meno in questa integrità o per dimissioni
spontanee dei Consiglieri, o per il venire meno delle condizioni di
eleggibilità quale, ad esempio, è la nomina ad Assessore, questo
principio viene prima di tutto, quindi noi mettiamo ai voti la
surroga, al fine di reintegrare la totalità dell’organo elettivo.
Dopodiché, in base alla surroga, procederemo con il Consiglio
Comunale, quindi, passo formalmente al secondo punto
dell’Ordine del Giorno. Il Consiglio, il Consiglier e non presente
Formenti, è aperto, si può aprire in condizioni normali per quanto
riguarda interrogazioni e interpellanze per le quali non è richiesta
la maggioranza. Io stavo dicendo se lei era attenta , evidentemente
no, che nel caso di surroga di Consiglieri, esiste un diritto
primario che è quello che garantisce l’integrità dell’organo
elettivo prima di tutto il resto, tant’è che questi punti a
prescindere da come vengono iscritti all’Ordine del Giorno, anche
se fosse già stato emesso un Ordine del Giorno precedente, hanno
la precedenza su tutti gli altri perchè? Perché un’amministrazione
comunale non può sopravvivere, non può deliberare, non può
funzionare se non è nell’integrità dei propri eletti. Per questo
motivo, d’altra parte voi ricorderete che nel primo Consiglio
Comunale è una sorta di autonomina quella che noi votiamo in
sede di primo Consiglio Comunale, è un’auto convali da. Ecco, qui
praticamente è una cosa del genere, è una presa d’atto finalizzata
al reintegro della integrità del Consiglio Comunale, per cui io
vado a mettere in discussione, in votazione, il secondo punto che
è quello della surroga del Signor Tallarita Nicola, che è cessato
dalla carica di Consigliere per accettazione della nomina ad
Assessore. Il primo dei candidati non eletti che risulta subentrare
al Consigliere Tallarita Nicola è il Signor Sandro Mauri. Per presa
visione, per accettazione se non ci sono … Silenzio! Se non ci
sono interventi, io lo metto in discussione. Silenzio, per cortesia!
Silenzio, per cortesia, anche perchè qui siamo tutt i bravi a urlare.
Io sfido chiunque, soprattutto quei Consiglieri Com unali di
opposizione che dovrebbero avere più responsabilità a
dimostrarmi se è mai … No, parlo di quelli che hanno più
responsabilità, non degli altri che ne hanno meno e che pure
stanno all’opposizione e anche magari nella maggioranza, a
dimostrarmi se mai è arrivato un atto nel Comune di Seveso da un
organo superiore che abbia smentito uno solo degli atti che noi
abbiamo messo in essere. Per cui, sino a prova contraria, chiedo il
silenzio e il rispetto di quello che legittimamente sto facendo il
Consiglio Comunale di Seveso.
Allora, ci sono interventi sulla surroga alla cessata carica
del Consigliere Tallarita? Nessuna. Chi è favorevole?
All’unanimità dei presenti. Allora, pure essendo soltanto una
presa d’atto, dato che mi è sembrato di leggere sul regolamento
che è consigliata anche l’immediata esecutività, io metto in
votazione anche l’immediata esecutività. Chi è favo revole?
All’unanimità come prima. Io invito a questo punto ad
accomodarsi ai banchi del Consiglio Comunale il Signor Sandro
Mauri.
Do la parola al Signor Sindaco.

SINDACO

Volevo dare il benvenuto a Sandro Mauri, vecchio amico ma


grande sevesino, grande sampietrino, è il motore del maggio
sampietrino, motore degli artigiani di Seveso, per cui per il
Consiglio Comunale di Seveso è una grande conquista averlo fra
noi. Grazie di essere fra noi, grazie Sandro.
CONSIGLIERE MAURI SANDRO

Vorrei ringraziare per quest’onore che mi è toccato; mi


auguro di comportarmi onestamente e i lavorare per questa città
che è la mia dalla nascita. Grazie.

PRESIDENTE

Abbiamo ritenuto di non rifare l’appello perché, direi, è


automatico: sono presenti tutti i consiglieri che era presenti
all’appello precedente, più il Consigliere Mauri che è subentrato
in questo momento.
CONSIGLIO COMUNALE DEL 19.05.2010

PUNTO N. 3 O.d.G.

INTEGRAZIONE DELIBERZIONE DEL CONSIGLIO


COMUNALE N. 11 DEL 29/04/2010 AVENTE AD OGGETTO
“ESAME ED APPROVAZIONE DEL BILANCIO DI
PREVISIONE 2010, DELLA RELAZIONE PREVISIONALE E
PROGRAMMATICA 2010-2012 E DEL BILANCIO
PLURIENNALE 2010-2012

PRESIDENTE

Passiamo allora al punto n. 3 – Integrazione e delibera del


Consiglio Comunale n. 11 del 29/04/2010 avente per oggetto
“Esame ed approvazione del bilancio di previsione 2010, della
relazione previsionale programmatica 2010-2012 e del bilancio
pluriennale 2010.-2012. Do la parola per l’illustrazione al Signor
Sindaco.

SINDACO

Questo è un punto che rileggendo lo statuto ci siamo resi


conti che quello che era stato fatto negli anni precedenti che
implicitamente diceva che il bilancio comunale era coerente con le
linee programmatiche, in realtà non era sufficiente. Cioè, cosa è
successo? È successo che il nostro statuto all’articolo 21 comma 6
recita testualmente la seguente frase: il Consiglio definisce
annualmente l’attuazione delle linee programmatiche da parte del
Sindaco, dei singoli Assessori con l’approvazione della relazione
previsionale programmatica del bilancio preventivo e del bilancio
pluriennale, che nell’atto deliberativo sono espressamente
dichiarati coerenti con le predette linee. Questa frase, del fatto di
essere espressamente dichiarati coerenti con le predette linee deve
essere, deve risultare nel deliberato della delibera di bilancio.
Questo non era mai stato sollevato prima d’ora, però, visto che è
stato sollevato, noi abbiamo preso atto, abbiamo dovuto prendere
atto che effettivamente deve essere così, per cui nel deliberato
deve esserci questa frase, deve esserci che il bilancio è
espressamente coerente con le linee. Per cui, questa delibera
praticamente diciamo che così dichiara che tali atti sono coerenti,
gli atti del bilancio, con le linee programmatiche dell’azione di
governo, approvate con deliberazione di Consiglio Comunale 51
del 29 settembre 2008. Questo è tutto.

PRESIDENTE

Ci sono dichiarazioni, interventi? No. Chi è favorevole?


Unanimità dei presenti. Votiamo anche per l’immediata
esecutività. Come prima, unanimità dei presenti.
CONSIGLIO COMUNALE DEL 19.05.2010

PUNTO N. 4 O.d.G.

APPROVAZIONE DEL RENDICONTO DELLA GESTIONE


DELL’ESERCIZIO FINANZIARIO 2009

PRESIDENTE

Passiamo al punto successivo dell’Ordine del Giorno –


Approvazione del rendiconto della gestione dell’esercizio
finanziario 2009. L’illustra il Signor Sindaco e poi per la parte
tecnica daremo la parola al Direttore generale.

SINDACO

Poche parole in premessa, perché il nostro Assessore è


ancora nel limbo per cui sono io che dico alcune parole di
introduzione, anche se poi la parte tecnica sarà in maniera molto
sintetica illustrata dal nostro Direttore generale che come sempre,
io ripeto sempre abbiamo la fortuna, la strafortuna che oltre a
essere laureata in matematica, ha avuto una grossa esperienza in
provincia, all’interno dell’amministrazione provinciale. È il
rendiconto di quello che è l’amministrazione dell’anno scorso; in
soldoni, avanziamo molto, ma sembra molto ma in realtà è poco.
Perché questo? Perché l’avanzo di amministrazione in realtà
comprende delle cifre che non sono utilizzabili. Adesso la
Dottoressa vi spiegherà il perché. Diciamo che però prendendo in
esame questa situazione, ci siamo resi conto che il bilancio aveva
bisogno di una pulizia, aveva bisogno proprio di rendersi conto di
quali erano le voci che ci trascinavamo inutilmente come delle
voci di avanzo di amministrazione che in realtà poi non lo erano.
Adesso non voglio entrare nel dettaglio di questioni che non sono
di mia competenza, per cui lascio la parola alla Dottoressa per
l’illustrazione.

DIRETTORE GENERALE

Allora il rendiconto della gestione è un documento nel quale


vengono dimostrati i risultati della gestione di un intero anno
finanziario che incomincia il primo di gennaio e si conclude con il
31 dicembre. Stiamo rendicontando i risultati della gestione
dell’anno 2009. Il rendiconto della gestione comprende una serie
di documenti fra i quali, i più importanti sono il conto del
bilancio, il conto economico e il conto del patrimonio. Il conto
del bilancio illustra. Dimostra i risultati finali della gestione
autorizzatoria contenuta nel bilancio annuale di previsione. Per
ogni risorsa di entrata e per ogni intervento di spesa, il conto del
bilancio comprende in maniera distinta per residui che sono le
somme accertate o impegnate a seconda che si tratti di entrate o di
spese negli anni precedenti e rimaste ancora da riscuotere oppure
pagare e per la gestione di competenza. Per l’entrata in modo
particolare il rendiconto, nella fattispecie il conto del bilancio,
verifica le somme accertate distinguendo le riscossioni e la parte
ancora da riscuotere. Per la parte spese, invece, c’è una
distinzione fra somme impegnate pagate e rimaste da pagare.
Prima dell’inserimento nel conto del bilancio dei residui attivi e
passivi dell’ente, ogni funzionario responsabile al quale sono stati
attribuite col piano esecutivo di gestione le responsabilità di
spesa e di riscossione per le entrate, verifica …

PRESIDENTE

Chiedo scusa. Pregherei chi non è interessato all’ascolto, di


accomodarsi fuori, così non disturba coloro che invece stanno
ascoltando l’illustrazione. Grazie.

DOTTORESSA MARIANI

Verifica, ogni funzionario, le ragioni del mantenimento in


bilancio di tutto o parte dei residui. Il conto del bilancio poi si
conclude con la dimostrazione del risultato di gestione e del
risultato contabile di amministrazione che può essere avanzo di
amministrazione, disavanzo oppure pareggio. Nella tabella che
osservate abbiamo la gestione di competenza, quindi tutto ciò che
è avvenuto nel corso dell’anno, dell’esercizio finanziario 2009 per
quanto riguarda le entrate. La tabella è stata ripresa dalla
relazione della Giunta al rendiconto della gestione, che è uno
degli allegati fondamentali al rendiconto. In quest a scheda vedete
le entrate di competenza che sono suddivise nei sei titoli di
entrata: entrate tributarie, entrate derivanti da trasferimenti e
contributi dello Stato, entrate extra-tributarie, entrate derivanti da
alienazioni e trasferimenti di capitale, entrate derivanti da
cessioni di prestiti e le partite di giro. Nella tabella sono indicati
nella prima colonna gli stanziamenti definitivi che sono stati
mantenuti in bilancio con la manovra di assestament o generale di
bilancio che è avvenuta entro il 30 novembre dell’esercizio
finanziario di competenza, quindi entro il 30 novembre del 2009.
Con quella manovra si è anche provveduto e con variazioni di
bilancio precedenti, ad applicare l’avanzo di amministrazione che
è stato accertato con il rendiconto della gestione che è stato
approvato l’anno scorso, il 19 di maggio, se non erro, ancora con
questa data, il 19 di maggio del 2009 e nel corso dell’anno 2009 è
stato applicato avanzo per 1.297.773. Il totale della gestione di
competenza per quanto riguarda le entrate ammonta come
stanziamenti a 20.178.367; come accertamenti a 17.895.070. Nella
slide successiva avete invece la situazione sul versante delle
spese, sempre il risultato di gestione ella competenza. Le spese di
competenza si suddividono naturalmente in spese correnti, spese
in conto capitali, spese per rimborso di prestiti e le partite di
giro. Gli stanziamenti confermati in bilancio, con l’assestamento
ammontano complessivamente a 20.178.367 mentre l’impegnato è
pari a 17.467.057. Il risultato della gestione di c ompetenza,
quindi, riepilogando, è rappresentato in questo schema dove nella
prima parte, nella prima riga troviamo il risultato della gestione
su fronte entrate: gli stanziamenti vengono riportati e gli impegni
che abbiamo visto in due slide precedenti, con questo scostamento
fra l’accertamento e lo stanziamento che poi vedremo in dettaglio
nelle schede successive. Per quanto riguarda la gestione delle
spese abbiamo visto nella scheda precedente l’ammontare
complessivo degli stanziamenti previsti in bilancio e gli impegni
di competenza, la differenza fra gli accertamenti e gli impegni,
quindi, entrate, meno spese, ammonta a 428.012,94. Questi
428.012,94 non sono altro che una parte dell’avanzo di
amministrazione che deriva dalla gestione di competenza 2009. In
modo particolare, nella relazione dei revisori al rendiconto della
gestione, è stato distinto questo avanzo per quanto riguarda la
parte che deriva dalla gestione corrente che poi vedremo nel
dettaglio che è pari a poco più di 82.000 euro, quindi una somma
abbastanza piccola e quella che deriva dalla gestio ne in conto
capitale, dagli investimento che è pari a 345.000 euro. Ora
vediamo questi 82.202,59, cioè, quella quota di avanzo che deriva
dalla gestione corrente come viene calcolato complessivamente.
Allora, se prendiamo le entrate correnti che sono l e entrate dei
primi titoli del bilancio, quindi entrate tributarie, entrate
derivanti da trasferimento dello Stato, entrate extra tributarie, il
totale degli accertamenti ammonta a 13.179.286. A queste
togliamo le spese correnti impegnate per 14.002.991 e le spese per
rimborso di prestiti che sono le quote di capitale delle rate di
ammortamento dei mutui in essere. La differenza che è negativa,
in quanto le spese sono maggiori delle entrate, ammonta a circa
1.022.463. A questa differenza sommiamo quella part e di oneri di
urbanizzazione che viene applicata alla parte corrente del bilancio
perché nel bilancio una quota degli oneri di urbanizzazione può
essere applicata al finanziamento delle spese correnti. Nel nostro
caso nel 2009 per 398.866 euro gli oneri sono stati applicati alla
parte corrente del bilancio, aggiungiamo l’avanzo di
amministrazione applicato alla gestione corrente, quindi utilizzato
per finanziare la spesa del titolo primo che è stata pari 705.800.
La somma algebrica di queste poste dà un totale di 82.202 che è
esattamente quella parte che abbiamo visto prima di avanzo di
amministrazione che deriva dalla gestione di compet enza corrente.
Nella scheda successiva invece c’è la dimostrazione degli altri
354.810 che derivano dalla gestione di competenza in conto
capitale. In particolare le entrate dei titoli quarto e quinto
destinate agli investimenti sono state pari a 2.246 .000 circa. È
stato applicato nel corso dell’anno 2008, avanzo di
amministrazione al titolo secondo, quindi diciamo la sua primaria
applicazione che è pari a 591.973. Sul fronte delle spese, abbiamo
spese sul titolo secondo per investimenti di circa 2.093.000 euro e
entrate del titolo quarto, quindi, oneri di urbanizzazione applicate
al titolo primo della spesa che dobbiamo togliere dal totale
complessivo delle entrate del titolo quarto, quindi dalla prima
riga, perché abbiamo visto prima sono state applicate alla parte
corrente per 398.866. La somma algebrica dà esattam ente la quota
di avanzo derivante dalla gestione di competenza in conto capitale
che sono questi 354.000 che sommati agli 82.000 di prima, danno i
428.012.
Nella scheda successiva viene indicato, viene fatto un
rendiconto dell’avanzo di amministrazione complessivo di cui ha
accennato prima il Sindaco, che ammonta complessivamente nella
sua completezza a 1.253.003,80. In questa scheda ab biamo la
dimostrazione dell’avanzo che la legge dice pari al fondo di cassa
al 31 dicembre dell’anno di competenza e viene aumentato dei
residui attivi e diminuito dei residui passivi. Complessivamente la
gestione che è qui illustrata, porta ad un avanzo di
amministrazione di 1.253.003. Nella scheda successiva si dimostra
quello a cui faceva riferimento il Sindaco. Questo avanzo non è
tutto disponibile, cioè, non è possibile una volta accertato con il
rendiconto applicarlo in toto durante l’esercizio 2010, in quanto
per circa 290.000 euro è costituito da dei fondi vincolati che sono
stati accantonati per coprire eventuali minori entrate, minori
crediti che abbiamo in bilancio di cui non si ha la matematica
certezza della riscossione. Per 436.607,14 può essere utilizzato
per il finanziamento delle spese in conto capitale perché proviene
da una gestione degli anni precedenti in cui l’avanzo è stato
finalizzato, è stato utilizzato in quei bilanci per finanziare spese
in conto capitale. I fondi non vincolati ammontano a 523.441. I
revisori dei conti però in sede di relazione al rendiconto della
gestione, hanno ulteriormente, in via prudenziale, vincolato altri
120.000 euro di avanzo, in quanto hanno verificato che ci sono dei
residui attivi iscritti in bilancio abbastanza datati, sulla cui
riscossione c’è dubbia certezza e pertanto ci hanno vincolato
un’altra quota parte dell’avanzo pari a 120.000 euro, in modo da
potere eventualmente coprire questa quota di entrate qualora non
si avesse la certezza di una riscossione abbastanza veloce con una
quota a parte dell’avanzo. Nella scheda successiva è indicata
invece la programmazione gestione dell’entrata con gli
accertamenti e le riscossioni e la percentuale di accertato e di
riscosso sulla base degli stanziamenti scritti in bilancio. Come
potete vedere, per quanto riguarda le entrate tributarie, la
percentuale di accertamenti è molto vicina al 100%, siamo oltre il
97%. Per quanto riguarda le riscossione si scende invece, quindi,
materialmente il rientro di queste poste nella cassa comunale.
Questo è dovuto ad alcune poste, soprattutto all’Ic i, quella che
deve essere pagata dai contribuenti nel mese di dicembre che
generalmente non viene, ma … (fine cassetta 1 lato A). …
Successivamente perché il cittadino ha tempo fino al 16 di
dicembre, quindi, spesso e volentieri rientra nella cassa dell’anno
successivo. Per quanto riguarda le altre poste, di particolare
importanza avete il contributo dello Stato, anche qui molto alto
come accertamento e anche così sulle entrate tributarie, mentre
sulle entrate derivanti da alienazioni, vedete che si scende, in
quanto si è già detto più volte in diverse occasioni,
l’accertamento degli oneri di urbanizzazione e la riscossione
diciamo che è molto, molto più difficile. Nella scheda successiva
avete un quadro riepilogativo della programmazione, della
gestione della spesa con i vari programmi, visto che il bilancio
deve essere letto anche per programmi, con i vari programmi che
riguardano le funzioni, i compiti del Comune. Avete la colonna
dello stanziamento per ogni programma e degli impegni per ogni
programma, così come i pagamenti. Successivamente abbiamo
predisposto una serie di schede che facciamo scorrere in maniera
molto veloce; per ogni programma ho indicato gli stanziamenti,
gli impegni e i pagamenti. L’importo complessivo relativo al
programma, il totale della programmazione e il peso del
programma in percentuale sul totale, così avete modo di vedere
velocemente, quanto incide ogni funzione del Comune, ogni
compito del Comune sul totale complessivo del bilancio comunale.
Andiamo alla scheda successiva, la polizia locale. La scheda
successiva ancora, istruzione pubblica, cultura e beni culturali,
sport e ricreazione scheda successiva ancora. Avanti con viabilità
e trasporti. Avanti ancora con gestione del territorio,
dell’ambiente; il settore sociale che ha un peso di circa l’11%, lo
sviluppo economico, distretto diffuso del commercio di cui
abbiamo parlato nella presentazione del bilancio e infine i servizi
produttivi.
Patto di stabilità interno come è stato già ribadito in
occasione della seduta de bilancio, per quanto riguarda l’anno
2009, l’ente non ha rispettato il patto di stabilità interno. Questa
è la dimostrazione del patto di stabilità con la competenza mista
quindi accertamenti e impegni per quanto riguarda la parte
corrente; riscossioni e pagamenti per quanto riguarda la parte in
conto capitale. Sostanzialmente i pagamenti del titolo secondo,
quindi le opere pubbliche che si sono concluse, hanno visto la
loro fase conclusiva e quindi hanno previsto pagamenti,
ammontano complessivamente nel 2009 a 3.000.000 di euro.
Questo non ha consentito il pagamento delle spese in conto
capitale, non ha consentito il raggiungimento dell’obiettivo
previsto dal patto di stabilità interno. Nella scheda successiva
abbiamo i risultati della gestione per quanto riguarda il discorso
della cassa. Siamo partiti con un fondo di cassa al primo gennaio
di 3.740.000 euro, chiudiamo l’esercizio finanziario con un
risultato di cassa di 2.168.000 euro. Siamo partiti illustrando il
rendiconto della gestione nei suoi elementi fondamentali che sono
il conto del bilancio, il conto economico e il conto del
patrimonio. In questa scheda abbiamo un’illustrazione, in questa e
nelle schede successive di quale sono le poste del conto
economico. Sostanzialmente, voglio dire semplicemente questo:
che il Comune gestisce una contabilità di tipo finanziaria, la
contabilità economica non è una contabilità in uso presso il
Comune. La contabilità economica è in uso presso le aziende
generalmente. Il Comune in fase di rendiconto attra verso un
prospetto che viene chiamato prospetto di conciliazione, va a
costruire il conto economico. Il conto economico del nostro ente è
nella forma del conto economico del privato, sostanzialmente con
alcune correzione in quanto noi abbiamo: proventi da concessione
da edificare che ovviamente il privato non ha, piuttosto che
proventi da servizi pubblici o proventi da trasferimenti che
ovviamente sono tipici soltanto del conto economico di un
Comune, però, fondamentalmente il risultato economico
dell’esercizio, quindi l’utile nella penultima scheda,
sostanzialmente ammonta a cifra iperbolica: 37.174.805, in quanto
questo risultato è dovuto a queste sopravvenienze attive che
trovate tra i proventi e oneri straordinari pari a quasi 42.000.000
di euro che sono dovuti a che cosa? Nella scheda successiva ve
l’ho riassunto. Con una deliberazione della Giunta Comunale, la
n. 40 del 12 marzo 2010 si è provveduto ad aggiornare
l’inventario comunale. L’ultimo aggiornamento risaliva al 20
maggio 2001 e quindi il miglioramento del risultato della gestione
operativa rispetto all’esercizio precedente è motivato proprio
dall’allineamento delle mobilizzazioni materiali con l’inventario.
Quello dell’aggiornamento dell’inventario è un obbl igo che il
Comune ha; l’inventario purtroppo, era fermo da qualche anno.
L’ufficio tecnico nel corso dell’esercizio 2009, ha fatto una
revisione complessiva dell’inventario ed è andato anche a
rivalorizzare l’inventario seguendo un criterio che è indicato negli
atti che costituiscono l’inventario stesso.

PRESIDENTE

Grazie Dottoressa Mariani. Ci sono interventi? Sono presenti


anche i membri del collegio dei revisori. Io ho chi esto prima a
loro; non è prevista, mi dicevano, una loro relazio ne. Se ci sono
domande per i revisori, li possiamo porre, altrimenti passiamo alle
eventuali dichiarazioni e poi votazione. Ci sono domande? No.
Quindi, se non ci sono interventi direi che possiamo mettere in
votazione. Chi è favorevole? Unanimità dei presenti . Votiamo
anche per l’immediata esecutività. Chi è favorevole? Come prima,
unanimità dei presenti. Grazie a tutti, sia i presenti, sia a quelli
che ci hanno seguito tramite la diretta web, buonanotte a tutti.

You might also like