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r RADICALIZZAZIONI VIOLENTE:

UNA DIDATTICA DI PREVENZIONE

Promosso dalle Associazioni: LBA Leon Battista Alberti,

Destinatari: docenti degli Istituti secondari di primo e secondo grado e Istituzioni


formative.

I mutamenti dello scenario geopolitico internazionale, cos come le trasformazioni che


hanno investito le societ nazionali, stanno incidendo enormemente sul modo in cui le
collettivit vedono se stesse e percepiscono non solo il presente ma anche il proprio
futuro. I fenomeni migratori, peraltro prerogativa non di questi tempi ma della storia in
quanto tale, sono variamenti percepiti e vissuti dalle popolazioni europee. Il
Mediterraneo, soprattutto nelle sue aree meridionali e orientali, attraversato da
numerosi sconvolgimenti politici e sociali, che si riflettono sugli equilibri non solo dei
paesi che ne sono direttamente coinvolti ma anche, in immediato riflesso, nella sponda
settentrionale, a partire dalla stessa Italia. Un vecchio sistema di equilibri ne quindi
da tempo messo in difficolt. Raccontare il cambiamento cosa difficile.
Il rischio di usare parole, immagini ma anche idee in maniera del tutto inadeguata,
ripetendo e rafforzando inoltre un insieme di luoghi comuni, parte integrante della
nostra incapacit di fare fronte alla nuova complessit con la quale dobbiamo
confrontarci.
La questione assume una particolare rilevanza nel confronto con i fenomeni di
radicalizzazione politica e ideologica quandessi assumono la potenza, a tratti
devastante, del terrorismo. Il rapporto con il mondo islamico, una realt
estremamente complessa, differenziata e stratificata di storie, comunit, identit e
relazioni, spesso filtrato, soprattutto attraverso i mezzi di comunicazione di massa,
dagli echi delle violenze che si consumano nelle societ che sono sottoposte alla
violenza dei gruppi terroristici.
La formazione si rivolge agli insegnanti per il ruolo chiave che possono svolgere
nellaffrontare in modo costruttivo le polarizzazioni delle opinioni che possono
ingenerare stigmatizzazioni, discriminazioni, discorsi dodio e forme di radicalizzazione
violenta, in un contesto di classi dove aumenta ogni anno la presenza di studenti di
provenienza diversa in termini culturali, religiosi ed etnici.

OBIETTIVI

Un primo modulo seminariale si propone di approfondire:


da un lato come si possano intrecciare gli interventi dei docenti e le proposte
educative delle famiglie nello sviluppo dei valori, delle norme, dellidentit personale
e sociale dei ragazzi in rapporto anche ai modelli di comportamento presentati dagli
adulti e alle loro capacit di ascolto e comprensione dei bisogni e problemi dei
bambini/adolescenti.
dallaltro come possa essere possibile organizzare un curricolo, una proposta
disciplinare, che tenga insieme il bisogno di conoscere, lo spazio dato alle emozioni e
alla creativit, mediante relazioni significative, al fine di consentire una crescita
psicologica equilibrata, una mente critica, capace di non lasciarsi strumentalizzare
dai mass media, dagli stereotipi, da false ideologie.
segue un approfondimenti su come affrontare in classe i temi che i programmi
scolastici non contemplano: argomenti di attualit e geopolitica - come i pi recenti
conflitti e terrorismi, le immigrazione, lIslam - dai quali scaturiscono polarizzazioni
delle opinioni che possono ingenerare stigmatizzazioni, discriminazioni, discorsi
dodio e forme di radicalizzazione violenta.

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Un secondo modulo ha lobiettivo di:
Aumentare la consapevolezza e la comprensione del fenomeno terroristico, del
processo di radicalizzazione violenta e delle forme di reclutamento in gruppi
estremisti.
Aiutare i docenti a riconoscere e gestire alcuni dei segni presentati negli studenti
vulnerabili a rischio.
Dotare i docenti di metodi e competenze per rispondere in modo appropriato e
positivo e proattivo, con approcci e strumenti di contro-narrativa e storytelling digitale
atti a sviluppare coesione sociale, resilienza, capacit critiche e cittadinanza attiva
attraverso le modalit despressione della creativit giovanile.

Utilizzando la forma di workshop si affrontano quindi a) le conoscenze di base legate


alla filiera delle violenza, dal suo insorgere nei pregiudizi, allo sviluppo dei processi di
radicalizzazione, fino al terrorismo con le sue articolazioni ideologiche e religiose; b) la
riposta positiva e preventiva atta a fornire i metodi e gli strumenti per costruire percorsi
di coesione, pace e legalit con luso appropriato dei linguaggi digitali nelle forme
despressione vicine a quelle apprezzate o utilizzate dai ragazzi.

ARTICOLAZIONE DEL MODULI


I due moduli, per un totale di 20 ore, sono usufruibili separatamente e si articolano
rispettivamente:
1 modulo: in forma essenzialmente seminariale costituito da 4 incontri, tra
novembre 2017 e gennaio 2018, di 2.30 ore cadauno per un totale di 10 ore .
2 modulo: in forma essenzialmente di workshop costituito da 4 incontri, tra febbraio
2018 e maggio 2018, di 2.30 ore ciascuno per un totale di 10 ore

Valutazione
Ad inizio e fine corso sar effettuata lanalisi delle competenze e dei bisogni formativi e
quella degli obiettivi formativi raggiunti in uscita. La valutazione delle
informazioni/competenze acquisite dai docenti coinvolti sono monitorate attraverso
questionari strutturati per ogni docente e per gruppi di incontri nel corso dei due moduli

Docenti: i due moduli sono attivate da docenti/animatori con specifica formazione


psicologica, pedagogica, psicopedagogica ed esperienza scolastica, da una parte; e
con specifica formazione geopolitica, storica, sociologica e semiotica sia in ambito
scolastico che nella RAN (la rete della Commissione europea sul problema della
radicalizzazione) nei settori del terrorismo, radicalizzazione, cultura islamica, linguaggi
e comunicazione digitale, dallaltra.

Sede di svolgimento
CE.SE.DI., via Gaudenzio Ferrari 1 - Torino

Periodo: 1 Modulo novembre-gennaio 2Modulo febbraio-maggio

Costi: il costo di ogni modulo di euro 100,00.

ADESIONI
I docenti interessati sono pregati di far pervenire al CE.SE.DI. lapposita scheda
entro il 27 ottobre 2017.

REFERENTE per il CE.SE.DI.


Stefano REMELLI
tel. 011.8613626 - fax 011.8614494 e-mail: stefano.remelli@cittametropolitana.torino.it

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