Scordia Bene Comune interviene in merito all’ordinanza sull’ordine
pubblico e sulla "movida" tanto discussa in questi giorni. Si ritiene opportuno che le questioni su citate andassero regolamentate, ma allo stesso tempo era necessario un confronto con le categorie di settore, con le istituzioni e con i residenti dei quartieri interessati affinchè si trovasse una soluzione idonea per tutti. Esprimiamo forti perplessità sulla possibilità che si possa promulgare un'Ordinanza per il divieto della diffusione musicale piuttosto che limitarne l'intensità, così come già prevede la legge in vigore. Sarebbe come puntare sul divieto di ascoltare musica ai frequentatori dei locali, piuttosto che concentrarsi sul rispetto della normativa sull'inquinamento acustico e proponendo di effettuare diffusione musicale entro le soglie previste dalla norma. A nostro avviso questa ordinanza non risolve il problema della quiete pubblica e non fa altro che buttare fumo negli occhi dei cittadini che hanno bisogno invece di fatti molto più concreti. Il buon governo della città passa dal semplice far rispettare le regole che a dir il vero erano già state scritte (esisteva infatti un’ordinanza dell’ex sindaco Angelo Agnello) adottandone gli strumenti necessari per farle rispettare. E' il caso, ad esempio, dell'ordinanza sulla chiusura di alcune strade ad esclusione dei residenti, dei diversamente abili e dei mezzi di soccorso, senza che però siano state previste le idonee segnaletiche per la creazione della ZTL e senza prevedere un pass per gli autorizzati. Invitiamo il sindaco e l’intera amministrazione a convocare un tavolo tecnico per poter trovare insieme a tutti i soggetti interessati la miglior soluzione. Infine, riteniamo che sia poco elegante che il Primo Cittadino continui a intimare azioni legali contro chi esponga una critica al suo operato, ricordando che il confronto con i propri cittadini sta alla base di una buona amministrazione.