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SOMMARIO

Appello per la ricerca umanistica Appello per la filosofia

Siamo convinti, come già Epimenide, che la storia è Nonostante sia da tutti riconosciuta l’indifferibilità di un
profezia del passato. E siamo convinti anche che la confronto razionale delle esperienze culturali del mon-
ricerca storiografica abbia indicato senza esitazioni che do, l’incontro tra le diverse civiltà è stato ed è segnato da
sulla persona umana, nella sua natura e nei suoi rapporti, un appiattimento dei costumi e delle forme espressive,
mai fu fatta tanta luce come nella cultura umanistica. oppure dalla perdita della memoria storica: piuttosto che
Al centro di tutte le sue scoperte e di tutte le istanze, le rispettive virtù, ciascuna civiltà scambia con le altre i
I’Umanesimo afferma che la persona è identica e pro- difetti, gli aspetti deteriori.
gressiva in qualsiasi cultura. Di proprio gli umanisti In quel crogiuolo di civiltà che fu il mondo classico, è
ritengono che la dignità dell’uomo coincida con la libertà sorto un vitale e perpetuo alimento: la riflessione filoso-
e che, grazie alla razionalità, egli è divino: è imago Dei. fica, un sapere che ha contraddistinto la nostra storia e a
In tal senso l’Umanesimo è permanenza di radici, di semi e cui dobbiamo i tratti distintivi della nostra civiltà. Tutta-
di costume. È dignità dell’uomo la possibilità di governare via l’atteggiamento della società contemporanea verso la
la vita e di incidere nella storia, perché contro le forze della filosofia non appare adeguato ai problemi del presente.
Fortuna egli oppone la Virtù operosa, ossia creativa. Dignità Nelle scuole di molti paesi, I’insegnamento della filoso-
dell’uomo è ancora il diritto attivo alla libertà di pensiero, di fia e della storia del pensiero scientifico è da sempre
coscienza e di domanda contro ogni costrizione. ignorato o si riduce sempre più: milioni di giovani
L’umanista ritiene che dappertutto e in ogni tempo l’uo- studenti ignorano finanche il significato del termine
mo abbia le medesime virtù essenziali. Anzi l’umanista filosofia. Noi educhiamo talenti tecnico-pratici e atrofiz-
propone l’osmosi di queste virtù, ovvero dei pensieri, ziamo il genio dell’invenzione filosofica. Ne consegue
delle istituzioni e delle conquiste di ogni cultura, passata che vi sono sempre meno persone che comprendono - o
e contemporanea. Lo dimostrano le concordanze colte sono effettivamente in grado di comprendere - la connes-
nelle civiltà dell’Egitto, dell’Oriente, dell’Ebraismo, del sione dei fattori che costituiscono la realtà storica. E
Cristianesimo, dell’lslam e di ogni altra esperienza uma- invece oggi il mondo ha più che mai bisogno di forze
na conosciuta: l’Umanesimo è per ciò un crogiuolo. Ed è creative. Per stimolare la creatività abbiamo bisogno di
anche l’idea, espressa anzitutto da Dante, che ciò che non una educazione al giudizio e perciò di uomini educati alla
può l’uomo singolo, lo possa la humanitas, ossia il filosofia.
coordinamento, ideale e fattivo, delle capacità umane. Rivolgiamo dunque un appello a tutti i parlamenti e
Senza questa visione l’umanità sarebbe rimasta sostan- governi del mondo perché venga confermato e rafforza-
zialmente immobile, non sarebbe nata la poesia né la to, o introdotto a pieno titolo, in tutte le scuole lo studio
scienza. E perdendo questa visione la scienza moderna, della filosofia nel suo corso storico e nella sua connessio-
nata dall’Umanesimo, non sarebbe più strumento di ne con la storia delle indagini scientifiche - dal pensiero
conoscenza e di liberazione, ma scientismo, annienta- greco al pensiero delle grandi civiltà orientali fino all’og-
mento dello spirito e quindi dell’etica. gi - come indispensabile premessa ad un autentico incon-
È per questo che nella crisi gravissima, e tuttavia feconda, tro tra i popoli e le culture e per la fondazione di nuove
che l’umanità tutta intera sta attraversando - col rischio di categorie che superino le contraddizioni attuali e orien-
sostituire ai valori etici e storici l’utile individuale, le tino il cammino dell’umanità verso il bene.
divisioni aggressive e il bisogno pigro di autorità ordina- In questa straordinaria e sconvolgente ora della storia,
trici - occorre ripensare l’Umanesimo. quando il termine «umanità» comincia ad assumere il
Per Leonardo è valore primario la fatica della mente nella significato di «tutti gli uomini», vi è necessità di coscien-
ricerca del vero. Abbiamo appreso dai maestri di ogni za civile. Vi è necessità della filosofia.
tempo e di ogni popolo che nelle ore della confusione si
deve ritrovare il fondamento. Perciò facciamo proprio, e
lo estendiamo, un pensiero di Rainer Maria Rilke secon-
do il quale ad ogni svolta storica l’umanità deve interro-
gare Michelangelo, che Kant ritiene il primo dei moderni.
Noi proponiamo di interrogare l’Umanesimo e doman-
diamo ai responsabili del governo civile di ogni nazione,
e specialmente a quanti nell’Umanesimo riconoscono le L’lstituto Italiano per gli Studi Filosofici,
proprie radici, di incentivare o di istituire la ricerca l’lstituto della Enciclopedia Italiana
e la Rai Radiotelevisione Italiana
umanistica dovunque e in ogni modo possibile, a co- Dipartimento Scuola Educazione
minciare dalla scuola. Ma subito, prima che venga smarrito hanno rivolto questo appello
del tutto il senso universale della persona umana e prima che per la ricerca umanistica e la filosofia
si dissolva la percezione dello spirito e delle sue esigenze. ai governi e ai parlamenti di tutto il mondo.

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SOMMARIO

5 CONFERENZA 39 Gadamer e Platone

5 Ragione finita e verità 40 Gracián e la perfezione

40 Bernard Lonergan: le opere

11 SCHEDA

11 La rinascita dell'estetico 41 NOTIZIARIO


dallo spirito del pensiero postmetafisico

43 CONVEGNI E SEMINARI
15 AUTORI E IDEE
43 Genealogie e fratture della memoria
15 Ricoeur e il raccontarsi del Sé
45 Frege: filosofia e matematica
16 Ermeneutica ed esistenzialismo in Pareyson
46 Congresso hegeliano a Stoccarda
16 In ricordo di Jurij M. Lotman
47 Il senso del divenire
17 Hegel e la religione
49 Interpretare Dante
18 Lo spirito della grecità
49 Epistemologia senza soggetto
19 Storicismo e filosofia dell’esistenza
50 Filosofia come metafilosofia
20 In ricordo di Daniele Boccardi

21 La geometria: storia di una scienza astorica


51 CALENDARIO
21 Storia dei racconti

53 DIDATTICA
23 TENDENZE E DIBATTITI
53 Positivismo
23 Marxismo, capitalismo, o...?
53 Convegni
24 Interiorità e verità in S. Agostino

25 Metafisica e fisica matematica


57 STUDIO
25 Il simbolo e le sue forme
57 Sulla “ragion pratica” di Kant
28 La filosofia politica di Rosmini
58 Compendi di filosofia
29 Stirner e la rivolta
59 Una nuova storia della filosofia
30 L’esperienza delle cose nella società moderna
60 La felicità del pensiero nel Medio-Evo
30 Heidegger, il logos e la parola
31 Primo piano:
62 RASSEGNA DELLE RIVISTE
Menone e l’ago nel pagliaio:
le banche dati per la filosofia

67 NOVITÀ IN LIBRERIA
37 PROSPETTIVE DI RICERCA
37 L’ eredità di Wittgenstein

38 Barthes: ‘Oeuvres complètes’

38 Realismo senza dogmi

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CONFERENZA

Hans-Michael Baumgartner (foto di M. Totaro)

4
CONFERENZA

Nell’ambito del ciclo di conferenze “La filo- ragione, cioè è prima dell’apertura alla smen- può andare all’infinito, perché, diventando
sofia in Germania oggi”, organizzato dal tita medesima. La ragione è argomentativa assoluta, essa pone se stessa. Baumgartner
Goethe-Institut di Milano in collaborazione in quanto è prima di essere argomentazione: ha però a sua volta obiettato che questa
con il Dipartimento di Filosofia dell’Univer- il prius è qui costituito dal fatto della ragione. riflessione, continuamente retrocedente ri-
sità degli Studi di Milano, il 23 marzo 1993 Baumgartner ha indicato come centrali, nel- spetto a se stessa, resta estrinseca rispetto
si è tenuta presso l’Ateneo milanese una la propria prospettiva, due temi. Il primo è alla propria essenza; proprio per questo mo-
conferenza di Hans-Michael Baumgart- rappresentato dal motivo, pensato in funzio- tivo essa non raggiunge mai uno stato di
ner, introdotta da Vincenzo Vitiello, con la ne antiidealistica, della finitezza della ragio- assolutezza. In altri termini, secondo Baum-
partecipazione di Carlo Sini. Tema della ne, contrapposto alla tesi relativa alla sua gartner, la riflessione in Kant non rappresen-
conferenza è stata la filosofia trascendentale assolutezza; pretesa, quest’ultima, fondata ta il movimento della cosa, ma quello sulla
nel suo significato, la sua portata, i suoi sull’identità della coscienza con ciò che essa cosa; per questo la cosa non viene mai colta
obiettivi. percepisce. Il “ritorno a Kant” si qualifica dalla riflessione come totalità e la riflessione
Introducendo il dibattito, Vitiello ha soste- perciò, anzitutto, come riproposizione del non può mai porsi come assoluta, restando il
nuto che i molti tentativi che dalla metà del valore dell’io-penso in quanto modello non prodotto di una ragione finita.
secolo scorso si sono qualificati come “ritor- assoluto di interpretazione della realtà. Il Riguardo al concetto di finitezza della ragio-
no a Kant” hanno avuto come significato la secondo tema, correlato al primo, riguarda la ne, sulla quale paiono concordare Baum-
sconfitta della ragione finita. Esemplare il questione della fattualità della ragione. La gartner e Vitiello, Sini ha sostenuto che si
caso di Dilthey dove, a parere di Vitiello, il ragione finita non può fondare se stessa, non perviene a una nozione di finitudine impro-
progetto di una teleologia della storia rivela può regredire fino ad attingere l’infinità, pria, finché la finitezza della ragione vien
la propria trama hegeliana. Il tentativo di proprio perché naufraga nella propria fattua- fatta discendere dall’affermazione secondo
Heidegger, attuato in Sein und Zeit, di fon- lità. In effetti, con le tre Critiche, ha osserva- cui le conoscenze umane sono finite, cioè
dare la ragione finita kantiana si limitate. A un’impostazione sif-
realizza nel progetto, ancora una Goethe-Institut di Milano fatta, ha osservato Sini, appartie-
volta di stampo hegeliano, sotte- in collaborazione con ne la posizione di Apel, che si
so al passaggio dalla Daseina- rivela appunto tautologica; in lui
nalyse (analisi dell’esserci) alla
Università degli Studi di Milano la ragione finita è quella che per-
Seinsgeschichte (storia dell’es- tiene ai dialoganti, in quanto la
sere). Secondo Vitiello, solo con ragione dei dialoganti viene de-
Apel, il cui “ritorno a Kant” è finita come finita. Baumgartner
scevro dalle ipoteche hegeliane
e aperto, invece, al discorso scien-
Ragione finita ha ribadito di ritenere la ragione
“finita” come “non assoluta”: il
tifico e alla dimensione della co-
municazione, la prospettiva e verità concetto critico di ragione finita
non prevede affatto una conce-
muta, laddove si segnala un’at- zione della ragione medesima,
tenzione alla questione etica. In concepita come una sorta di de-
Apel il carattere, per Heidegger, di Hans Michael Baumgartner minutio della ragione divina. Di
“destinale” del dominio della tec- quest’ultima, infatti, non cono-
nica diviene espressione della sciamo nulla. Anche Vitiello, da
responsabilità dell’individuo nel parte sua, rifiuta un rapporto com-
suo essere storicamente deter- parativo tra ragione finita e infi-
minata; in questo modo il “ritor- nita, preferendo ricorrere all’im-
no a Kant” operato da Apel è magine di un medio che non
effettivamente ritorno alla ragio- media tra finito e infinito, ma
ne finita. Il rischio solipsistico tiene sospeso il finito alla sua
viene rimosso alle radici per il fallibilità. Per Vitiello, la finitez-
fatto che ci si colloca nella pro- za della ragione consiste nel fat-
spettiva, originariamente inter- to che essa, nel suo “dar ragione”
soggettiva, del linguaggio argomentativo to Baumgartner, Kant non fa altro che tenta- fondativo, pone capo a una posizione che
delle scienze, concepito come immediata- re di decifrare questo “fatto”. riconosce l’impossibilità di dare una ratio,
mente sociale. Nella riflessione heideggeriana relativa alla intesa come causa, agli enti. Per questo,
In effetti, Baumgartner considera Apel come questione del fondamento, al Satz vom Grund, paradossalmente, la ragione si qualifica come
costante punto di riferimento, seppure in che dimostra come tale “fondamento” non “fatto trascendentale”, cioè come Faktum, e
modo spesso critico. Il terreno è il medesi- sia esplicabile se non filosoficamente, po- non come Tatsache. A questo Sini ha obiet-
mo, quello della scienza; pur nella sua speci- nendolo sempre come già conosciuto in modo tato che così facendo si rischia di riproporre
ficità, fin dalle origini la filosofia - che non è aprioristico, Baumgartner ha indicato la ra- ciò che Hegel definiva “cattiva infinità”: il
cognitio ex principiis, bensì cognitio princi- dice della propria critica ad Apel; questi, “fatto” della ragione rischia di assumere le
piorum - si dichiara epistéme. La specificità appunto, riassorbirebbe il fondamento in ciò caratteristiche dello sprofondamento infini-
della filosofia risiede proprio, a parere di che viene fondato, il trascendentale nell’em- to nell’insignificanza. Accogliendo, contro
Baumgartner, nel suo carattere “trascenden- pirico, mentre Kant avrebbe ammesso la Sini, le indicazioni di Vitiello, di quest’ulti-
tale”. Esso consiste nel continuo ritrarsi del- possibilità che le scienze non siano fondate. mo Baumgartner ha accettato l’esposizione
lo sguardo filosofico, nel suo collocarsi sem- Vitiello ha però espresso il proprio scettici- della nozione di “fatto trascendentale”,
pre un “passo indietro” nei confronti del già smo relativamente al fatto che su questa rilevando come esso possa effettivamente
saputo, nei confronti del sapere costituito. A strada, dopo Hegel, si possa effettivamente porsi come quel regresso, che si determina
partire da questa posizione, Baumgartner giungere a Kant. Egli ha infatti sostenuto che nella dinamica che ha luogo a partire dalla
critica la pratica filosofica di Apel, che si se si vuole rappresentare la riflessione filoso- “possibilità della condizione di possibili-
muoverebbe, a suo parere, nell’ambiguità tra fica come un continuo differenziarsi da sé tà”, a patto che in tale nozione fondativa di
il livello della fondazione trascendentale e stessa, sempre un “passo indietro” rispetto a “possibilità” venga compresa anche l’im-
quello della ricerca empirica. Per Baumgart- se stessa, occorre che la riflessione neghi se possibilità; a patto, cioè, che essa non
ner è possibile alla ragione finita aprirsi alla stessa, proprio come aveva indicato Hegel. venga pensata a partire dalla contrapposi-
smentita solo in quanto essa è, appunto, La riflessione deve cioè riflettersi in sé; non zione fra possibilità e realtà. F.C.

5
CONFERENZA

Il testo che segue rappresenta la rielaborazione di Hans-Michael contenuti. In questo risiede un’essenziale conoscenza di sé
Baumgartner delle considerazioni da lui svolte nella conferenza della ragione: la ragione umana è autonoma, ma non asso-
all’Università degli Studi di Milano. luta. Sebbene sia fonte di conoscenza a-priori, non empirica
e indipendente dal discorso, in linea di principio, riguardo al

I
La questione della verità è fin sapere contenutistico che si costituisce per il suo tramite, la
dall’inizio una questione cen- ragione è incompiuta, superabile, storica. In quanto ragione
trale della filosofia; essa si finita essa rinvia il nostro conoscere a una dimensione di
presenta in modo particolare apertura - poiché il sapere soggiace alla determinazione
nella misura in cui la filosofia fondamentale di un’apertura condizionata in senso trascen-

II viene interrogata riguardo alla


sua possibile verità, ovvero
dentale. Sul terreno di condizioni strutturali a-priori, essa
apre anche alla filosofia lo spazio dell’esperienza: l’espe-
alla sua specifica verità, e con
ciò viene messa nella neces-
sità di comprendere se stessa.
I
rienza del pensiero.

II
Idea guida di questa com- La questione della verità
prensione di sé è naturalmente la questione della ragione, nasce da un interesse origi-
ovvero delle possibilità e dei confini di quella facoltà nario per un orientamento
fondamentale dell’uomo che - per dirla in modo tradizionale fidato della vita: è una que-
- lo caratterizza come animal rationale, come essere che ha
la capacità specifica di pensare, di volere e di agire; in altre
parole lo caratterizza come essere razionale finito.
In quanto essere di questo tipo l’uomo si realizza e si
III stione fondamentale della
vita umana. In quanto at-
traversa tutti i rapporti vita-
li, in essa conoscere e agire,
concepisce come un rapporto che si riferisce a se stesso (si teoria e prassi sono ancora
pensi alla penetrante definizione di Kierkegaard) e che in indistinti. Per questo moti-
quanto tale include una relazione con il mondo e con vo la questione della verità
l’incondizionato. Posto tra finitezza e infinità, tra determi- anche non coincide con la domanda di Pilato: «che cos’è la
natezza e indeterminatezza, l’uomo soggiace alla legge verità?«, che piuttosto presuppone già un atteggiamento
dinamica dell’opposizione limitativa. Questa struttura del- riflessivo e scettico. Al contrario la questione originaria
l’esistenza umana costituisce l’oggetto genuino della rifles- della verità è la questione circa l’insieme di ciò che possia-
sione filosofica, il suo tema centrale. Per questo motivo la mo sapere in modo fidato su noi stessi e sul mondo, di ciò
filosofia, in quanto analisi e teoria di questa struttura a- di cui possiamo fidarci. Vero è ciò che vale, ciò che è fidato,
priori, è nel suo nucleo critica della ragione finita: cognitio ciò che conta. Proprio per questo si può parlare correttamen-
principiorum, conoscenza dei principi del nostro sapere. te tanto di un vero amico, quanto di una asserzione vera e di
Seguendo il suo oggetto, essa sviluppa gradualmente i un accadimento vero.
momenti costitutivi della propria struttura e concepisce Questa comprensione immediata della verità diventa un
infine i concetti più comprensivi della ragione umana, le problema solo quando diventano problematiche la validità
idee trascendentali: in ambito teoretico, le idee di totalità e la fidatezza stesse, e devono con ciò essere interrogate
(anima, mondo, Dio), nelle quali viene progettato, in un riguardo alla condizione della loro possibilità, cioè riguardo
modo di volta in volta specifico, un elemento incondiziona- al loro fondamento. Se ci si domanda in che cosa consista il
to e con ciò una dimensione fondamentale della conoscenza fatto che qualche cosa sia vero, che valga e che di conse-
possibile; in ambito pratico, l’idea di umanità, in quanto guenza ce ne si possa fidare, allora si approda a quel livello
elemento incondizionato della libera persona morale. Otte- di riflessione che si sviluppa storicamente e in cui la verità
nute tramite un’analisi autoriflessiva del sapere e dell’agire, stessa viene tematizzata e diventa un problema. Si dà
le idee teoretiche risultano essere idee necessarie, ma non effettivamente qualche cosa di vero? Dove risiede il suo
oggetti di una conoscenza possibile; al contrario, l’idea fondamento e come si può concepirlo e giustificarlo? Nella
pratica dell’incondizionato viene riconosciuta come evi- conseguenza di questa direzione problematica emergono
denza fondamentale del modo in cui l’uomo ha se stesso e tutte quelle differenziazioni che costituiscono i problemi
il mondo. Dal collegamento di tutto ciò risulta un concetto parziali del problema filosofico della verità. La prima
ben determinato del mondo della vita umana e della molte- conseguenza consiste nel fatto che la questione della verità
plicità del sapere possibile, subordinata alle sue dimensioni venga teorizzata. Fidatezza e validità si separano, in quanto
costitutive, anche della storia. Le idee teoretiche di totalità ci si può fidare di qualche cosa nella misura in cui essa vale;
sono principi regolativi della ricerca, dell’ampliamento ma non viceversa. La validità è primariamente una determi-
sistematico e del completamento della nostra conoscenza. nazione del nostro sapere, un carattere della nostra cono-
Esse offrono una sistematica dimensionale del sapere pos- scenza delle cose. Ma con ciò la teoria viene subordinata alla
sibile, dalla quale segue al tempo stesso che la conoscenza prassi, la conoscenza all’azione. La seconda conseguenza è
filosofica non è in grado di raggiungere la compiutezza la differenziazione e lo sviluppo dell’orizzonte, all’interno
definitiva di un sistema di contenuti. del quale noi poniamo teoreticamente la questione della
In questo modo, appunto, la filosofia protegge la ragione da verità: una cosa è porre la questione di ciò che intendiamo
valutazioni sbagliate, da un’errata posizione assoluta del per verità; un’altra è chiedersi in che modo possiamo
tipo della ragione = sostanza hegeliana, ma anche, all’estre- decidere tra verità e falsità; un’altra ancora è porre la
mo opposto, da una ragione del procedimento priva di questione dei presupposti o della funzione e rilevanza della

6
CONFERENZA

S. Tommaso D’Aquino, affresco di Andrea di Bonaiuto (part.)

7
CONFERENZA

conoscenza della verità. In quanto tutte queste domande sta a un mutamento storico. Tuttavia questa storicità non
hanno il loro punto di riferimento nella definizione di verità, si riferisce alla struttura della verità stessa, ma alla sua
il problema filosofico della verità si cristallizza anzitutto interpretazione. In questa misura è ancora valida la for-
nella questione di fondo di cosa significhi verità: fidato è ciò mula strutturale classica veritas est adaequatio rei et
che è valido teoreticamente. Valida teoreticamente è quella intellectus: la verità è la concordanza di cosa e ragione.
conoscenza che porta ad espressione ciò che accade. Se Questa determinazione è formale e dunque è una mera
s’intende l’essere come insieme di ciò che accade e il sapere spiegazione nominale, ma non una formula che garanti-
come insieme di conoscenze possibili, ciò che intendiamo sca circa la verità della conoscenza umana. Essa potrebbe
come verità si può allora circoscrivere in quanto accordo di anche essere riformulata come segue: se si dà verità, essa
sapere ed essere. A partire da ciò, come terza conseguenza, ha la sua figura compiuta nel fatto che una cosa (la realtà
il problema della verità si dà alla filosofia come la questione effettuale) viene portata a rappresentazione, tramite la
delle condizioni sotto le quali la verità, cioè l’accordo di ragione, nel modo in cui essa è in se stessa. La struttura
sapere ed essere, è possibile. della verità contiene così una relazione di due grandezze
Il problema filosofico della verità nasce dall’interesse vitale diverse: cosa e ragione. Questa relazione è però una
dell’uomo per ciò che è fidato. Il nostro orientamento nel relazione all’interno del linguaggio e della ragione. Se
mondo è fidato quando si basa su una conoscenza della essa deve essere dotata di senso in quanto relazione, la
realtà. Una conoscenza della realtà è vera solo quando cosa di cui si parla come di uno dei membri della
essere e sapere concordano. Ma come si può essere sicuri di relazione deve essere non solo delimitabile, ma anche,
questa concordanza? Sotto quali presupposti essere e sapere sotto un certo profilo e almeno in modo rudimentale,
possono concordare? Da che cosa si può riconoscere questa anche già dischiusa. Ma proprio questo significa che alla
concordanza in casi concreti? E’ questo spettro di problemi struttura della verità appartiene come momento fonda-
che dà avvio e determina costantemente la storia del chiari- mentale il carattere manifesto della realtà effettuale,

II
mento filosofico della verità. ovvero, in termini classici, la verità trascendentale. Nella
sua famosa raccolta di definizioni, De veritate I, 1,
Tommaso d’Aquino lo chiama il momento «in quo

III
La storia del problema della verum fundatur» e introduce per questo la definizione di
verità nella prospettiva filo- Agostino da Soliloquia II: «verum est id quo est»: ciò su
sofica è una storia di sposta- cui si fonda la verità è ciò che è. Potremmo anche dire:
menti essenziali di orizzonte. la realtà effettuale è già sempre e necessariamente di-
schiusa ed è già sempre entrata nell’orizzonte del lin-

IV
La garanzia della verità della
conoscenza umana, il fonda- guaggio e del conoscere. Essa viene concepita e appresa
mento dell’identità di essere linguisticamente.
e pensiero si sposta da una Una logica trascendentale può mostrare in che modo
realtà dell’essere di carattere questo esser-appreso della realtà effettuale venga elabo-
ideale o divino, fondata in un rato linguisticamente e strutturalmente sul cammino del-
atto creativo, alla certezza di la conoscenza umana. Essa porta a conoscenza il fatto che
sé della soggettività e alla fine scompare. Con ciò anche la il giudizio, portando a rappresentazione e affermando
problematica della verità si sposta da una comprensione uno stato di cose, rappresenta la configurazione gnoseo-
logico-ontologica della verità a un problema di analisi logica primaria del compimento della verità. Il luogo
semiotica ed ermeneutica del linguaggio. La questione della della conoscenza della verità è il giudizio. Alla sua
sostanza della verità e delle sue condizioni di possibilità formazione appartengono momenti strutturali a-priori
viene sostituita dalle questioni dei criteri, delle condizioni, dell’esperienza, concetti dell’intelletto in senso kantia-
della rilevanza della verità. La verità viene naturalmente no, che possono essere a loro volta formulati attraverso
ancora definita dalla concordanza di essere e sapere, essere giudizi, le leggi del nostro intelletto. Ma anche, se il luogo
e pensiero, realtà e linguaggio, fatto e asserzione, ecc.; ma primario della conoscenza della verità è il giudizio, con
questa definizione, per quanto precisamente possa venir questo non è affatto detto che ogni giudizio sia vero, e non
sviluppata, viene intesa solo come chiarimento nominale è detto che ogni giudizio vero sia già provato nella sua
della verità, come indicazione di ciò che intendiamo con verità. La questione del modo in cui i giudizi possono
verità. Nel migliore dei casi essa è oggetto di acume essere dimostrati veri conduce in maniera conseguente
riflessivo, ma non più un tema della speculazione filosofica. Il alla questione dei criteri della verità. Di tali criteri se ne

III
nuovo luogo della problematica della verità è il linguaggio. danno molti, secondo il tipo di giudizio con cui si ha a che
fare. Come ambiti in cui si suddividono tali criteri si
potrebbero menzionare i seguenti: osservazione, espe-
rienza, derivabilità logica da altri giudizi, connessione

IV
La conoscenza umana si re-
alizza nel medium del lin- contestuale con altri giudizi (Rescher), inseribilità siste-
guaggio. Con la sua storici- matica in un contesto di coerenza (Puntel), riscattabilità
tà e finitezza sono date an- della pretesa di validità che viene affermata con il giudi-

V
che la finitezza e la storicità zio in un discorso argomentativo, il quale deve soggiace-
della conoscenza umana. re a condizioni tali che il consenso a cui in esso si mira
Per questo già la compren- possa apparire come un consenso fondato (Habermas). In
sione della verità è sottopo- quanto tutti questi criteri non conducono a una validità

8
CONFERENZA

ultima dei giudizi, la conoscenza umana, nel campo del dentale apre l’accadere della verità a tutte le figure dello
sapere empirico, resta in linea di principio ipotetica. Non spirito, che guardano al mondo in modo universale e
possiamo qui discutere fino a che punto la conformità logica insieme prospettivistico. Filosofia, scienza, religione e
a una legge e anche le leggi trascendentali del nostro sapere arte sono modalità dell’accorgersi di sé dello spirito e con
empirico, così come la legge fondamentale della ragione ciò modalità della schiusura del mondo. Alla loro base
pratica, costituiscano una eccezione rispetto a tale ipotetici- stanno le capacità creative dell’uomo di orientarsi nel suo
tà. E’ però indubbio che anche queste conformità a leggi a- mondo in quanto essere finito e di dischiudere al suo
priori della ragione umana soggiacciono alla storicità del esserci possibilità di senso. Queste esperienze hanno certo
linguaggio umano. Il nostro sapere contenutistico sul bisogno, per essere comunicabili, della forma del giudizio
mondo e su noi stessi non può essere in ogni caso fondato e soggiacciono nel loro essere riferite a cose e nella loro
in quanto vero; una verità assoluta in questo senso ci è aspirazione alla verità, nella misura in cui questo deve essere
preclusa. affermato in modo universalmente valido, alla possibile
Tuttavia, anche in questo accadere finito della verità si critica della filosofia e della scienza. Tuttavia esse sono, per
mostra qualche cosa di reale effettuale, di modo che Tom- i loro contenuti, opere spirituali che hanno un proprio diritto.
maso potrebbe dire a buon diritto ancora una volta: ciò che In esse si realizza, in modo di volta in volta specifico,
deriva dai nostri giudizi è il manifestarsi di ciò che è, «Verum l’opposizione limitativa, che caratterizza la struttura della
est manifestativum et declarativum esse»; o, come aveva ragione tra finitezza e infinità, incondizionatezza e condi-
detto Agostino: «veritas est qua ostenditur id quod est» (De zionatezza, non-oggettualità e oggettualità.
vera religione, cap. XXXVI). Nell’accadere della verità il Il loro rapporto con la filosofia può essere determinato
reale diventa manifesto. Questo accadere della verità è storicamente e sistematicamente più da vicino: storica-
qualcosa di finito, ma è orientato all’idea della verità che mente la religione si trova all’origine della storia della
traluce nella menzionata formula strutturale della verità. coscienza dell’umanità. Nel processo dello sviluppo so-
Non siamo in grado di giungere alla completa concordanza ciale essa si differenzia in arte, filosofia e infine scienza,
di res e intellectus; tuttavia questa concordanza è l’idea che le quali si sviluppano progressivamente in figure autono-
abbiamo in mente di una verità completa, di un’identità me dello spirito. Le società industriali moderne possono
assoluta di pensiero ed essere. Questa idea è l’idea del sapere essere caratterizzate dal fatto che i suddetti prodotti dello
divino, l’ideale trascendentale di una omnitudo realitatis spirito sono diventati sistemi autonomi, con un proprio
(Kant), che dobbiamo pensare necessariamente, ma che non significato e una propria storia. Da questo processo di
possiamo riscattare gnoseologicamente. distacco e di differenziazione deriva non solo il plurali-
Nella struttura della verità e nell’accadere finito della verità smo dei sistemi della cultura, ma anche la tendenza per
si mostra così la struttura generale della ragione finita, ben cui ognuno di questi sistemi cerca di subordinare a se
nota a partire da Kant: la ragione finita è costruita con le stesso gli altri. Nascono così mutevoli dominanze e si
autonome, eppur reciprocamente connesse facoltà della formano gerarchie, rimozioni e dissolvenze di singoli
sensibilità (intuizione), dell’intelletto (concetto) e della sottosistemi dello spirito: rapporti dinamici con problemi
ragione in senso stretto (idee). La sua conoscenza empirica di delimitazione e zone di conflitto. Queste mutano o si
è inconclusa e aperta, seppure essa pensa necessariamente spostano; sono oggetto di discussione storica. Dal punto
l’idea dell’incondizionato. La sua struttura fondamentale è di vista sistematico, alla filosofia spetta tuttavia una
quella di una opposizione limitativa: ciò che viene da essa preminenza formale: la filosofia è teoria della struttura
realizzato e prodotto in quanto opera spirituale è determina- della ragione del sapere finito nel medium della riflessio-
to dall’opposizione di finitezza e infinità, condizionatezza e ne concettuale. In conseguenza della sua autocritica, al
incondizionatezza. Dal punto di vista gnoseologico non tempo stesso storica e sistematica, essa non può più
siamo in grado di giungere all’incondizionato; al tempo intendere se stessa come ragione assoluta, ma solo come
stesso però l’incondizionato è un’idea necessaria. Questa ragione critica, che di per sé è in grado solo di delineare
idea conferisce orientamento e senso all’aspirazione alla il contesto di determinazione delle altre figure dello

IV
conoscenza in tutte le sue forme, così come nella sua spirito, ma non i loro contenuti. In rapporto alla scienza,
processualità. all’arte e alla religione, la filosofia può concepire se
stessa solo come interlocutore critico in un dialogo, ma
non come tutrice. In questo modo le altre figure dello

V
L’accadere finito della verità spirito sono concorrenti autonomi nell’interpretazione
non è limitato all’esperienza del senso della vita umana. Come però il luogo della
in senso generale, alle scien- verità è formalmente il giudizio, così le diverse dimensio-
ze e alla filosofia. La verità si ni dell’accadere della verità sono riferite formalmente
dischiude anche nelle altre alla filosofia. In questo riferimento si manifesta la funzio-
figure della spiritualità rifles- ne critica e correttiva della filosofia, della ragione critica,
siva, nell’arte e nella religio- che ha imparato a concepire se stessa come ragione finita
ne. La verità trova sì il suo e storica. La filosofia ha bisogno del momento creativo
luogo sistematico nel giudi- della scienza, dell’arte e della religione; al tempo stesso,
zio, ma la sua esperienza non però, essa è ancora il luogo rappresentativo e il punto di
è affatto delimitata a un ac- riferimento dell’accadere finito della verità che in quelle
certamento di carattere empirico, concettuale e teoretico. si rappresenta. (trad. it. di M.M.)
Nella struttura della verità, proprio il momento trascen-

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SCHEDA

Raymond Hains, La foire aux skis (1988)

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SCHEDA

«Dal concetto di estetica filosofica promana un sapore di tuttavia un pò sconcertante, se pensiamo che questo
vecchio, un po’ come succede al concetto di sistema o di stesso autore si dedica ostinatamente all’“estetica dello
morale». Quando nel 1969 Theodor W. Adorno aprì con stato”, interpretando la politica e i fenomeni attinenti alla
questa frase la sua “Protointroduzione” alla Teoria este- sfera pubblica nei loro tratti simbolici ed estetici. Ma
tica, si fece guidare in questa scoraggiante valutazione questa confusione la si può considerare nell’insieme
da una doppia prospettiva. Da un punto di vista interno come sintomatica dello stato attuale della discussione.
alla teoria, egli ha presente davanti a sé l’estetica filoso-
fica come sistema, così come essa è stata, in modo Pensiero postmetafisico. Chi parla di riabilitazione,
titanico, presentata da Hegel e trascinata, nonostante dà ad intendere che con ciò si annuncia una reintegrazio-
molteplici inizi antisistematici, ancora per tutto il XX ne di precedenti diritti e il ristabilirsi delle capacità.
secolo. Ma della forza hegeliana del pensiero sistematico Entrambe le cose vengono negate all’estetica ad opera di
è rimasto soltanto uno scetticismo abissale o una filoso- quelle due direrzioni tradizionali dello sviluppo posthe-
fia della Weltanschauung di tipo provinciale-accademi- geliano, in cui la filosofia, come ha descritto Herbert
co. Da un punto di vista esterno alla teoria, Adorno volge Schnädelbach nel suo libro La filosofia in Germania
lo sguardo indietro all’evoluzione dell’arte moderna, 1831-1933, si trasforma in scienza dello spirito, storiciz-
che ha preso sul serio la propria autonomia, e lascia zante o filologizzante, oppure elegge a proprio modello
dietro di sé i tentativi, da allora apparentemente senza lo scientismo. Soltanto in una terza direzione, nella quale
speranza, di comprenderla teoreticamente. Il risultato è la filosofia, per le vie traverse della critica della filosofia
lo stesso su entrambi i piani: l’estetica filosofica smarri- a se stessa, si fonda nuovamente come critica o come
sce il proprio oggetto. Dal pensiero esistenziale, vie-
concetto, malamente uni- ne conservato all’estetica il
versale, di estetica proma- suo diritto, o addirittura raf-
na, dunque, l’espressione forzato. Questa direzione
dell’antiquato. va da Kierkegaard, attra-
Ma al disinteresse per La rinascita dell’estetico verso Nietzsche, fino a
l’estetica si aggiunge un Heidegger e alla prima teo-
altro motivo. E’ il sospetto dallo spirito del pensiero ria critica. E questa dire-
scientifico nei confronti di zione viene oggi portata
ciò che non è consolidato postmetafisico avanti in modo estrema-
con sicurezza, che nel cam- mente energico. Purtutta-
po dell’estetico presenta in- via, vengono accolte solle-
dubbiamente un fondamen- di Josef Früchtl citazioni provenienti anche
tum in re. In questa descri- dalle altre due tradizioni.
zione di motivi, Adorno Ciò rende nuovamente
s’incontra con Hans-Georg comprensibile lo stato dif-
Gadamer. Quasi dieci anni fuso e confusionale delle
prima, questi pubblica il suo discussioni attualmente in
opus magnum, che già nel atto. Alla riabilitazione del-
titolo traccia la linea deci- l’estetica filosofica hanno
siva di demarcazione. La a cura di Riccardo Ruschi contribuito oggi molte men-
verità viene contrapposta al ti diverse, allo stesso modo
metodo, scientificamente esercitato, e viene, invece, messa che nel precedente caso della filosofia pratica. Nel caso
scoperto nell’esperienza dell’arte. dell’estetica, però, queste menti hanno tutte una cosa in
Trenta, anzi più precisamente, vent’anni dopo, la situa- comune: pensano in modo fondamentale e, rispetto alla
zione si è completamente mutata. L’estetica filosofica filosofia posthegeliana avutasi finora, in modo ancora
risplende con rinnovato fulgore, tanto che per spiriti più decisamente postmetafisico.
audaci potrebbe sembrare che con ciò si annunci, come Nella filosofia posthegeliana, la critica della metafisica si
due secoli fa, una nuova fioritura della filosofia in genere. esercita nel modo più veemente nei confronti della tradi-
Dopo che era stata introdotta con successo, all’inizio zione scientifica. Essa raggiunge il suo punto più alto
degli anni ’70, la “riabilitazione della filosofia pratica”, quando l’analisi linguistica e la teoria della scienza, a
ha fatto seguito l’estetica filosofica con non minore partire dall’inizio del XX secolo, si orientano verso la
successo. Ciò che Jean Paul, all’inizio del XIX secolo, logica matematica come paradigma della razionalità. In
formulava in tono annoiato: «Di nient’altro pullula di più questo quadro d’insieme, le questioni estetiche, così
la nostra epoca quanto di esteti», celebra oggi una felice come quelle etiche, vengono squalificate in quanto “in-
rinascita. sensate”. Tale prospettiva muta fondamentalmente nel
Ma al recente congresso di Hannover su “L’attualità momento in cui questo quadro d’insieme si spezza, e si
dell’estetico” 3-5 settembre il tono era ben più allarmato: spezza in modo tanto più completo, quanto più la critica
«Un terrore incombe sulla terra: l’accettazione dell’este- si sviluppa a partire dalla sua propria disciplina, nel
tico». Con questa espressione Karl Hein-Bohrer, meglio duplice senso della parola. Questo succede soprattutto
conosciuto come enfant terrible del dibattito culturale in col tardo Wittgenstein e continua oggi in linea diretta con
Germania, ha lanciato il grido d’allarme, in maniera Richard Rothy. Non più un linguaggio ideale, ma la

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SCHEDA

lingua quotidiana diventa pietra di paragone e strumento “parzialmente” estetica può essere ingigantita fino a una
terapeutico per problemi filosofici. Sull’estetica analitica posizione “fondamentalmente” estetica. Come verifica
questo cambiamento ha intanto agito in modo molteplice di entrambe le posizioni, potrebbe essere compresa la
e stimolante. Lo scientismo, che per Gadamer e Adorno questione di come, in un certo modo, l’oggettività, nella
si firma ancora come avversario d’acciaio, attraverso la sua generale validità postmetafisica, possa essere fonda-
sua autocritica contribuisce così, con qualche ritardo ta sulla soggettività. Tale questione, che con Kant viene
nella ricezione a livello europeo-continentale, alla rina- imposta in senso teoretico-conoscitivo alla filosofia, è fami-
scita dell’estetica dallo spirito del pensiero postmetafisi- liare all’estetica sin dal suo inizio, da Baumgarten in poi, ma
co ormai non più ostacolato neanche scientificamente. se ne derivi per essa una particolare competenza nel rispon-
In quanto postmetafisico, il pensiero attuale si riconosce, dere a questa questione, non è così semplice da dire.
dal punto di vista teoretico-razionale, nell’accentuazione
della pluralità delle forme razionali e dei giochi linguisti- Etica antiuniversalistica. La critica protratta della
ci, dal punto di vista teoretico-conoscitivo, nel riconosci- metafisica è il primo importante fondamento dell’attua-
mento di categorie quali “differenziatezza” o “sensibili- lità dell’estetico. Essa ha conseguenze immediate per
tà”, dal punto di vista ontologico nel tener fermo al l’etica. A questo proposito, è soprattutto sul versante del
sensibile di contro al sovrasensibile, all’apparenza mute- postmodernismo, cioè di Foucault, che riallacciandosi
vole di contro all’essenza profonda e immutabile. Sotto alla morale autonoma e individualizzata di Nietzsche
ognuno di questi tre aspetti la filosofia trova rifugio rimette in discussione l’ “estetica dell’esistenza”, l’idea
nell’estetica. In nessuna disciplina filosofica il fattore di una vita plasmata in senso analogo dall’arte. Sul
della pluralità, quand’anche inizialmente più per neces- versante del neoaristotelismo, in forma più attenuata,
sità che per virtù, viene così prontamente accettato come vengono rivendicate idee simili da Charles Taylor, Mar-
nell’estetica; in quasi nessuna (un’etica aristotelica può tha Nussbaum e Alasdair MacIntyre. L’etica aristotelica
avere qui ampio gioco per avanzare pretese di concorren- del “buon vivere” detiene il primato davanti alle etiche
za) l’aisthesis, la facoltà percettiva, viene maggiormente kantiano-universalistiche della giustizia.
richiesta, e in nessuna la sensibilità viene così benevol- Alla riattualizzazione dell’estetica e del pensiero estetico
mente difesa, addirittura eretta ad oggetto lascivo del contribuisce, nell’ambito dell’etica, l’interesse, risve-
godimento, e affermata l’apparenza, senza riserve, come gliato da motivi epocali, per un’etica “ecologica”. Qui il
oggetto del gioco e la realtà come finzione. regresso all’estetica è ovvio, poiché da un lato uno dei
La conseguenza è che quel pensiero che viene preformato temi di questa etica è sempre stato un rapporto diverso
dall’estetica, il “pensiero estetico” (Wolfgang Welsch), con la natura, dall’altro, come si può da ultimo notare in
deve essere ritenuto quello propriamente adeguato. Que- Adorno, essa può compensare delusioni storico-filosofi-
sto pensiero, rappresentato da Michel Foucault, Jacques che e utopiche. Anche nell’ambito speciale dell’estetica
Derrida, Jeans-François Lyotard, Paul Feyerabend e Ri- ecologica della natura, viene in primo piano l’aspetto
chard Rothy, è estetico non primariamente perché fà dei dell’aisthesis, una teoria della conoscenza sensibile.
fenomeni estetici il proprio oggetto, bensì perché si lascia Anche in questo ambito, come in quello dell’etica e della
plasmare nella forma del suo pensare da fenomeni stessi filosofia nel suo insieme, bisogna far attenzione a non
dell’estetico. La riabilitazione dell’ “estetica filosofica”, a rimestare una torbida “minestra dell’estetizzazione”,
tale riguardo, è soltanto un derivato della riabilitazione della anche se proprio Lyotard, che con ragione ha fatto questa
“filosofia estetica”. A questa appartengono già i dialoghi osservazione al congresso di Hannover, da questo punto
platonici. Ancora una volta si rivela la dipendenza - riscon- di vista è stato in precedenza zelante giocatore in qualità
trabile, comunque, a partire da Platone - dell’estetica dalla di chef de cuisine.
teoria gnoseologica. Mentre, però, una volta le spettava Una considerazione differenziata dovrebbe scaturire dal
dipendentemente un posto modesto, oggi le viene offerto il fatto che o l’estetica può costituire il fondamento dell’eti-
posto d’onore. In un ultimo atto di sovranità, la gnoseologia ca - e in questa etica “fondamentalmente estetica” sareb-
conferma l’estetica, in quanto disciplina filosofica speciali- bero da annoverare, con riserva, Nietzsche, Adorno,
sta dell’estetico, nuova sovrana. Lyotard e Welsch - o l’etica, la moralità kantiana o l’ethos
Questa incoronazione, tuttavia, si tira dietro un effetto aristotelico, costituiscono, al contrario, il fondamento
spiacevole per una filosofia che, in quanto decisamente dell’estetica. Muovendo da ciò, si può distinguere tra
postmetafisica o “postmoderna”, vuole rinunciare ad un’etica “parzialmente estetica” e un’etica “anti-esteti-
ogni fondamento. Essa indulge, cioè, ad un nuovo fonda- ca”. Tra i rappresentanti di quest’ultima dovrebbero, al
mentalismo, anche se a un fondamentalismo di tipo presente, essere annoverati, in una singolare coalizione,
vano, o per meglio dire elegante, che si compiace di Bohrer e Karl-Otto Apel. All’interno dell’etica parzial-
perdersi in sottigliezze e in ampie metafore. Solo una mente estetica si può ancora ulteriormente distinguere tra
entusiastica sopravvalutazione dell’estetico può arrivare un’etica estetica di tipo “marginale”, “paritetico” e “per-
ad affermare che la filosofia, nel suo insieme, debba fezionistico”. Talune attribuzioni risultano qui certamen-
ricrearsi esteticamente. te controverse; ma nella rubrica dell’etica marginalmente
Vi sono certamente ambiti problematici - come quello ad estetica, che cioè riserva all’estetico solo un posto margi-
esempio del “buon vivere”, tradizionalmente coltivato in nale, si lascia raccogliere la più ampia scelta di autori,
senso aristotelico - che non possono essere adeguatamen- Kant e qualcuno dei suoi seguaci moderni, così come
te compresi senza l’ausilio dell’estetica. Ma, solo a molti rappresentanti dell’utilitarismo e del neoaristoteli-
prezzo di una rozza indifferenziazione, questa posizione smo. Nell’etica pariteticamente estetica sono da annove-

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SCHEDA

rarsi quei giovani autori che, come Martin Seel, assegna- La modernità postmoderna. Se con l’obbligo di un
no all’estetico un ruolo di pari diritto nel “gioco della pensiero postmetafisico, di un’etica antiuniversalistica e
ragione”; infine, nell’etica perfezionisticamente estetica, di una teoria del moderno si possono definire i fondamen-
che concepisce l’estetico come compimento dell’etico, si ti filosofico-teoretici dell’attualità dell’estetico, è ne-
possono annoverare da un lato Gadamer e Nussbaum, cessario lasciarsi ammaestrare dalla sociologia e dalla
dall’altro Foucault e di nuovo Nietzsche. critica della cultura quando ci si rivolge alla forma più
recente del moderno, il “moderno postmoderno” (Wel-
Teoria del moderno. Accanto alla critica della metafi- sch). All’attualità dell’estetico contribuiscono perciò
sica e alla corrispondente etica universalistica, un ulterio- motivi completamente diversi. Evidenziamone due.
re fondamento dell’attualità dell’estetico vien dato dalla Da un lato, il diffondersi dell’estetico si offre come
coscienza storica, specificatamente moderna, della filo- apertura di una via d’uscita dal moderno sistema sociale,
sofia. Questo fondamento viene elaborato esclusivamen- che sta diventando sempre meno trasparente. L’estetiz-
te sulla base della terza direzione della tradizione posthe- zazione della realtà ha in questa prospettiva, assunta da
geliana, quella “critica”; la coscienza storicizzante delle Odo Marquard e da Rudiger Bubner, la funzione di
scienze dello spirito gli è estranea. Da quando Kant e poi, “compensazione”.
con estrema lucidità, Hegel vedono il compito della La seconda prospettiva pone l’accento, in modo opposto,
filosofia nella capacità di comprendere in pensieri la sulle nuove forme di vita rese possibili dalle società del
propria epoca, la filosofia è tenuta a sviluppare una teoria benessere. In una società in cui arte, pubblicità e consumo
del moderno. Il suo imperativo è l’ “autofondazione”. Il trapassano l’uno nell’altro senza sutura alcuna e in modo
moderno, così come è stato esposto da Jürgen Habermas, seducente, l’edonismo subentra alla morale del lavoro
può e vuole non attingere più da altre epoche i propri protestante e lo stato sociale si sviluppa essenzialmemte
criteri orientativi. nella messa in scena della vita personale in tutti i suoi
Di questo problema, però, non si prende coscienza sol- ambiti. L’economia trae profitto diretto e indiretto dalla
tanto e in primo luogo nell’ambito dell’estetica e della diffusione sociale dell’estetico: la cultura in senso stretto
critica dell’arte, nella Querelle des Anciens et des Moder- è diventata il fattore più significativo dell’economia
nes dell’inizio del XVIII secolo, sicché le espressioni politica e la cultura in senso lato, cioè il potenziale
“moderno” e “modernità” da allora vengono connotate creativo di una società, favorisce il successo nella com-
da un significato estetico; oltre a ciò l’estetica, a partire petizione economica. Anche il consolidamento economi-
da Schiller e dal primo Friedrich Schlegel, fornisce anche co dell’attualità dell’estetico offre, tuttavia, un fonda-
l’ideale normativo, sia pratico-esistenziale che cogniti- mento vacillante. Se fosse giusta l’osservazione che nelle
vo, per l’epoca moderna. L’ “estetizzazione del mondo ricche nazioni industriali, dopo il crollo del socialismo di
della vita” e del “discorso”, di cui oggi ci si rallegra o ci stato nell’Europa dell’Est, incombono ancora, suscitate
si rammarica, si chiarisce, su questo sfondo, non come dai movimenti di migrazione, lotte di ripartizione, allora
scoperta postmoderna, ma a partire dal processo stesso questo è anche un test per verificare se il pensiero estetico
della modernità. Attuale è l’estetico in quanto riscoperta sia qualcosa di più di un’ideologia di viziati figli del
e continuo sviluppo delle proprie origini moderne. benessere. (trad. it. di L.C.)

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AUTORI E IDEE

Paul Ricoeur

14
AUTORI E IDEE

AUTORI E IDEE

Ricoeur e il raccontarsi del Sé scopo della più sintetica trattazione contenu- vista di una conferma dell’ineliminabilità
ta ne L’attestazione. La domanda ontologica della mediatezza.
Un argomento ormai classico - la crisi appare qui come l’esito necessario dell’ana- La centralità del “testo” rinvia però a un’altra
del soggetto cartesiano - esaminato lisi fenomenologica, che non acquisisce la decisiva caratteristica della riflessione di
con l’intento di pervenire, a partire da capacità di autofondarsi in quanto l’ipseità, Ricoeur, quella che fa riferimento, sulla base
un’analisi fenomenologica del Sé, a che in essa si “attesta”, non appare nella sua della relazione di coappartenenza all’essere,
una sua interrogazione ontologica: compiutezza. al primato del pensiero poetico narrativo nei
questo il tema del volumetto di Paul Come nota nella sua ampia “Introduzione” confronti di quello scientifico. In rapporto a
Ricoeur, L’ATTESTAZIONE. TRA FENOMENO- Beatrice Bonato, curatrice dell’edizione ita- queste tematiche è opportuno richiamare qui
LOGIA E ONTOLOGIA (trad. it. e introd. a liana de L’attestazione, nell’idea di un darsi il saggio di Fabio Merlini, L’incerto rac-
cura di B. Bonato, Edizioni Biblioteca dell’essere nella forma della dissimilazione contare del sé. Genealogia e analitica filoso-
dell’Immagine, Pordenone 1993), che si colloca il punto di contatto fra l’ontologia fica della temporalità autobiografica (Edi-
contiene il testo, riveduto e corretto heideggeriana e quella ricoeuriana. La que- zioni Alice, Comano (CH) 1990), che sotto-
dall’autore, di una relazione tenuta da stione ontologica, secondo Ricoeur, s’impo- linea come Ricoeur, nelle sue analisi relative
Ricoeur nel 1989 a Pordenone, nel cor- ne infatti come necessaria proprio a causa alla dimensione temporale del testo narrati-
so di un convegno in suo onore, orga- dell’estrema mediatezza in cui il Sé si dà, per vo (relative, cioè, alla circolarità fra tempo e
nizzato dalla Società Filosofica Italia- i tratti caratteristici che emergono dalla sua racconto), sostituisca una “poetica” con una
na. Vengono qui velocemente com- fenomenologia; su questa strada, Ricoeur si “teoretica” della temporalità. L’intento con-
pendiate le ben più approfondite e muove consapevolmente, e dichiaratamen- siste nel guadagnare un punto di vista sulla
complesse analisi, svolte durante un te, sulle orme della fenomenologia di temporalità, cioè sul testo, non estrinseco ad
corso di lezioni nel 1986, pubblicate in Merleau-Ponty. essa: stante la dimensione uniplanare del
Francia nel 1990 e ora tradotte in ita- La filosofia tradizionale del soggetto non testo nella prospettiva ricoeuriana, la que-
liano con il titolo di SÉ COME UN ALTRO viene dunque rigettata, ma trasformata, in stione della temporalità, osserva Merlini,
(trad. it. di D. Iannotta, Jaca Book, quanto Ricoeur non rinuncia a porre la que- può essere affrontata «solo dal punto di vista
Milano 1993). Sulla riflessione di Rico- stione della verità, ma intende scindere que- di quelle esperienze che si sono impegnate a
eur segnaliamo la monografia dedica- st’ultima dalla determinazione della certez- raccontarla», per cui figure come quelle di
ta a questo autore da Elena Soetje, za. Se il carattere di immediatezza del Sé si Aristotele, Agostino o Heidegger diventano
RICOEUR. TRA NARRAZIONE E STORIA (Rosen- delinea con radicalità tale da legittimare la reali rappresentanti di una filosofia analitica
berg & Sellier, Torino 1993). tesi di una sua differenza, irriducibile al della temporalità.
mondo degli enti in cui esso si manifesta, il Nel suo saggio, eminentemente teoretico,
Ciò che Paul Ricoeur presenta ne L’attesta- complesso di relazioni di tale manifestarsi va Merlini segue le indicazioni di Ricoeur: l’
zione costituisce una sorta di compendio contestualizzato, nel caso della posizione “incerto raccontare del Sé” si configura come
delle cosiddette “Gifford Lectures”, tenute a ricoeuriana, riferendosi più alle analisi svi- un “raccontarsi” del Sé medesimo. Per que-
Edimburgo nel 1986, pubblicate in forma luppate dall’ermeneutica che a quelle con- sto il testo autobiografico risulta la via d’ac-
pressoché integrale in Francia nel 1990, e ora dotte dai filosofi analitici. cesso privilegiata alla questione della tem-
tradotte in italiano con il titolo di Sé come un A proposito delle ascendenze della riflessio- poralità del racconto, che si svolge tra un
altro. Tema centrale della speculazione rico- ne ricoeuriana, proprio all’ambito dell’er- principio e una fine, nell’intento, mai dissi-
euriana è qui la questione del soggetto: più meneutica viene dedicato largo spazio da mulabile da parte del Sé che si racconta, di
precisamente, la questione relativa al cogito Elena Soetje, autrice della monografia mostrare «il disegno lineare di una genesi,
cartesiano e alla crisi che esso conosce nella Ricoeur. Tra narrazione e storia. Sul fonda- che da un meno conduce a un più».
riflessione, non solo filosofica, contempora- mento della preferenza di Ricoeur per il testo L’incertezza di questo raccontare del Sé si
nea. Nei dieci saggi che compongono il testo scritto nei confronti del dialogo, Soetje so- radica però nel presupposto, intrinsecamen-
maggiore, l’analisi di Ricoeur si svolge lun- stiene che “idea direttrice” dell’ermeneutica te aporetico, dell’implodere in se stesso del
go quattro tappe, e la questione del soggetto ricoeuriana sia da considerarsi la ricondu- Sé che si racconta: per quanto il Sé che si
viene sezionata attraverso quattro approcci; zione del discorso allo statuto di testo; poi- racconta appaia preesistente al racconto, esso
in essi, il soggetto appare, di volta in volta, ché la riflessione del pensatore francese si ne è, al contrario, un “effetto”. Sulla base di
come l’autore di un enunciato, il responsabi- organizza intorno alla relazione fra linguag- questo stallo, Merlini conclude a un’aporia
le di un’azione, il titolare di un’identità per- gio ed esistenza, la nozione di testo risulta decostruttiva del soggetto: il venir meno
sonale, e il crocevia di relazioni interperso- centrale per definire l’articolazione della strut- della garanzia della necessità del processo
nali che definiscono la dimensione etica. tura esistenziale di questa riflessione. La narrativo, cioè dell’individualità che si rac-
L’obiettivo dell’analisi è individuato nella posizione di Ricoeur va dunque compresa in conta nell’autobiografia, indica non solo la
parte finale del testo, che verte sulla possibi- relazione a quella di Gadamer, e si configura morte dell’autobiografia, ma, più radical-
lità di un’ontologia del Sé; proprio questa, come un’ontologia del testo, il cui carattere mente, di ogni identità, di ogni possibilità di
d’altra parte, emerge con tutta evidenza come ermeneutico va inteso, anzitutto, dal punto di biografia, inquantoscaccodiogni “autos”. F.C.

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AUTORI E IDEE

Ermeneutica ed esistenzialismo struzione della teoria dell’interpretazione. versità di Tartù in Estonia, dove visse per
in Pareyson Emerge così come il concetto pareysoniano quasi tutta la sua vita in una specie di segre-
di interpretazione sia legato a una ontologia gazione, impostagli dal regime sovietico,
La recente pubblicazione di una rac- dell’inesauribile, per cui da una parte non c’è che proibiva gli studi semiologici perché
colta di saggi di Luigi Pareyson, PRO- interpretazione se non dell’essere, dall’altra, non si ponevano il problema di una compa-
SPETTIVE DI FILOSOFIA CONTEMPORANEA e allo stesso tempo, l’essere si affida al tibilità con il sistema marxista. Ma nonostan-
(Mursia, Milano 1993) e di una mono- processo interpretativo senza risolversi in te questa situazione Lotman poté continuare
grafia dedicata a questo autore ad esso: in questa prospettiva la posizione di gli studi e fondare la scuola semiologica di
opera di Francesco Russo, ESISTENZA E Pareyson viene specificata ulteriormente a Tartù, che si distinse subito per l’eterogenei-
LIBERTÀ. IL PENSIERO DI LUIGI PAREYSON (Ar- fronte di quelle di Gadamer e di Ricoeur. tà delle posizioni ideologiche e religiose: lo
mando Editore, Roma 1993) richiama- Chiude la monografia un capitolo dedicato stesso Lotman, pur essendo iscritto al partito
no con forza l’attenzione sui motivi e i all’ermeneutica dell’esperienza religiosa, dal 1942, non risparmiò critiche alla conce-
tratti peculiari del pensiero del filoso- dove vengono delineate e trattate le temati- zione marxista dell’arte, accusata di aver
fo recentemente scomparso. che proprie dell’ultima speculazione parey- introdotto il principio dell’influenza dei rap-
soniana: il mistero del male e l’abissalità porti sociali sull’arte come unico e dominan-
Il volume che con il titolo Prospettive di della libertà originaria. C.F. te fattore di possibile spiegazione.
filosofia contemporanea riunisce i saggi, Fu soprattutto il concetto di cultura ad essere
gli articoli e le commemorazioni di Luigi prevalente nel pensiero di Lotman. Una cul-
Pareyson si presenta con una quadruplice tura viva, vissuta; non un puro concetto
ripartizione in “Filosofia dell’esistenza”, astratto, bensì una serie di strutture date dal
“Idealismo”, “Esistenzialismo positivo e In ricordo di Jurij M. Lotman cervello: «Fra ambiente e comportamento
spiritualismo cristiano”, “Dibattiti odier- dell’uomo si frappone il cervello, che gioca
ni”, a cui fa seguito un’appendice, “La Il 29 ottobre 1993, all’età di 71 anni, un ruolo niente affatto passivo. La cultura è
filosofia italiana alla fine degli anni qua- Jurij Michajlovic Lotman si è spento a un cervello collettivo che ha la sua struttura
ranta”. Gli scritti, non organizzati in ordine Mosca in quel silenzio attivo con cui si immanente, la sua memoria; fra l’azione
cronologico, coprono un lungo periodo (dal è sempre posto all’interno del dibatti- esterna e i prodotti della cultura c’è la sua
1941 al 1989) e consentono di cogliere i to culturale internazionale. Di Lotman, interna organizzazione, senza la quale nulla
temi peculiari della speculazione di Parey- sebbene fosse notissimo in ambito di nuovo si produrrebbe. La ricerca culturo-
son e di individuarne i rapporti e le relazio- internazionale, da noi non si è mai logica è volta a questo “trasformatore” che
ni intrattenute con altri autori e con le parlato molto quando era in vita; uomo traduce la lingua della effettualità in quella
tematiche del suo tempo. In questa direzio- schivo e riservato, non amava gli at- delle persone». Fondamentale per Lotman è
ne si muove anche la monografia di Fran- teggiamenti divistici e plateali. Negli dunque cercare di ritrasformare la lingua
cesco Russo, che parte da una attenta rico- ultimi anni della sua vita, anche per la poetica in linguaggio umano, proprio, e solo,
gnizione della [...] ermeneutica di Luigi malattia che lo aveva colpito, non fece perché l’umano è l’ultimo volto, quello defi-
Pareyson, per affrontare «l’insieme della sentire spesso la sua voce in quasi nitivo, di ogni testo inteso come polisemico,
sua speculazione, distesa tra il personali- nessuna pubblicazione. Eppure, molti cioè portatore di molteplici messaggi refe-
smo ontologico e l’ontologia della libertà»; ebbero a dire che il suo fu un silenzio renti ad un unico fattore: l’uomo nella sua
lo studio si presenta, quindi, come una “rumoroso”, perché carico di quell’at- potenzialità intellettuale.
ricostruzione genetica della speculazione tenzione al mondo e al suo evolversi, Per tutta la vita Lotman cercò di affermare
pareysoniana, a partire da un attento esame che sempre lo contraddistinse. questo principio contro una cultura che an-
dello sfondo storiografico che soggiace dava disgregandosi sotto i suoi occhi in una
alla riflessione di questo filosofo. Nato a Pietrogrado (oggi S. Pietroburgo ed miriade di esercizi formali e strutturali di
Nell’analisi della scelta per l’esistenziali- ex Leningrado e Stalingrado) il 28 febbraio analisi del testo. In questo tentativo tre sono
smo e della concezione dell’ermeneutica 1922, Jurij Michajlovic Lotman studiò le domande fondamentali che Lotman sem-
come struttura costitutiva della conoscen- all’università della sua città, una delle più bra porsi: 1) che cosa vuol dire “avere un
za umana, si delineano con precisione i prestigiose di tutto l’ex impero sovietico, significato”; che cosa c’è oltre il semplice
motivi dominanti della speculazione pa- sotto la guida di Mordovcenko, che lo con- testo letterario o poetico; quali sono i modi
reysoniana e, allo stesso tempo, le coordi- vinse, verso la metà degli anni ’40, a dedicar- secondo cui un testo letterario diventa porta-
nate entro cui inquadrarla. Russo ne indivi- si con impegno agli studi di semiologia. tore di un pensiero determinato; 2) che cos’è
dua alcuni fondamentali: l’abbandono del- Ricordiamo, a questo proposito, che alla la comunicazione artistica di contenuti; qual
l’orizzonte hegeliano, i cui caratteri scuola sovietica di semiologia si deve, in è l’essenza di un tale atto comunicativo; 3)
Pareyson individuò nell’assolutizzazione particolare, la distinzione tra “fonema” e qual è la funzione sociale del messaggio; che
della ragione, nella complementarietà di “suono”, dove il fonema è la rappresentazio- cosa significa un testo per chi scrive e per chi
finito e infinito e nella condizionalità stori- ne vera e propria della lingua e il suono la legge. Tutte domande legate all’idea di cul-
ca della filosofia, motivo, quest’ultimo, manifestazione esterna, esistente solo in ri- tura che, a sua volta, viene considerata un
rielaborato nella direzione di una condizio- ferimento al fonema. Questo portò i semio- linguaggio con strutture interne e una capa-
nalità storico-esistenziale della filosofia; la logi russi, soprattutto Kruszewski, a consi- cità di essere mezzo di conservazione e di
concezione della coincidenza di auto ed derare la lingua una struttura, cioè un insie- trasmissione dell’informazione.
etero-relazione e dell’ontologicità dell’esi- me organico con leggi e meccanismi propri, Ma se la cultura produce cultura tramite il
stenza; la posizione della distinzione tra da indagare necessariamente sotto il duplice linguaggio informativo, è necessario allora
pensiero rivelativo e pensiero espressivo, a aspetto dell’espressione, “il come si dice”, e spaziare attraverso tutti i campi del linguag-
cui conseguirà la critica radicale di ogni del contenuto, “il cosa si dice”. gio: il teatro, il cinema, la musica, la lettera-
ideologia; la difesa del carattere speculativo Cresciuto in questa ortodossia strutturalista, tura, la storia, la religione, la pittura e anche
della filosofia e l’unità di teoria e prassi; la Lotman abbraccia, in seguito, la semiologia la politica. Così Lotman cercò di applicare il
rivelanza filosofica della scelta per il Cristia- critica di Michail Bachtin, ponendo sempre suo metodo polisemico a opere come Anna
nesimo e la critica al dogmatismo inconsape- più l’accento sull’aspetto contenutistico del Karenina di Tolstoj, Eugenio Onegin di Pu-
vole del razionalismo metafisico. testo. La scuola americana di Chomsky, che skin, ai films di Fellini (come Otto e mezzo)
I capitoli centrali della ricerca di Russo sono in seguito rivoluzionerà la semiologia, era ai e di Visconti e anche alla pittura di Van Eyck.
dedicati allo studio del personalismo ontolo- suoi inizi quando Lotman, nel 1963, divenne In materia politica Lotman fu diffidente
gico e dell’ontologia della libertà e alla rico- docente ordinario di letteratura russa all’Uni- verso le riforme gorbacioviane, sebbene

16
AUTORI E IDEE

con l’avvento di Gorbaciov, nel 1986, poté Hegel e la religione concetto e rappresentazione. La plausibile
compiere il suo unico viaggio in Italia, nel prossimità del momento della rappresenta-
1987, a Napoli, per una serie di lezioni Due recenti studi sulla concezione he- zione e di quello del concetto, pur nella
presso l’Istituto Italiano per gli Studi Filo- geliana della religione, HEGEL. LA RELI- sottolineatura della loro discontinuità, con-
sofici. La diffidenza nasceva in lui dalla GIONE E L’ERMENEUTICA DEL CONCETTO (Edi- duce ad affermare una identità di identità e
sua profonda conoscenza della storia, della zioni Scientifiche Italiane, Napoli 1992), non identità tra filosofia e religione. In
cultura russa e dell’illuminismo francese: di Maurizio Pagano, e LA DOTTRINA DELLA particolare il rapporto tra momento univer-
era per lui impossibile che nella storia russa TRINITÀ IN HEGEL (trad. it. di G. Sansonet- sale e momento interpretativo si rende pos-
un rivolgimento democratico si potesse ti, Queriniana, Brescia 1993), di Jörg sibile nel rinvenimento del carattere rela-
attuare per gradi. Le spinte nazionalistiche Splett, richiamano l’attenzione, da un zionale dell’unità concettuale: «la filosofia
successive al golpe dell’agosto ’91 lo punto di vista specificatamente filoso- [...] offre certo alla rappresentazione un’uni-
preoccupavano e gli apparivano un restrin- fico, il primo, e più propriamente teo- tà, ma questa unità non è l’uno astratto che
gimento culturale privo di fondamenti sto- logico, il secondo, sulla portata, il va- sta per sé, ma un uno relazionale, un “uno
rici. Per questo, forse, negli ultimi anni, a lore e gli esiti della filosofia della reli- di due”, che non è senza relazione al conte-
parte una breve lettera sull’argomento, gione di Hegel. nuto che unifica». In questa direzione va
pubblicata sulla rivista “Novyj Mir”, non sottolineata anche la natura relazionale dello
scrisse quasi nient’altro, preferendo gli stu- Dichiarandosi in accordo con l’ipotesi in- stesso assoluto hegeliano, in quanto l’unità
di, la riflessione e il ricordo della moglie, terpretativa di E. L. Fackenheim, e pren- che esso pone include sempre un ineludibi-
deceduta qualche anno prima. L.B. dendo le distanze dalle letture di W. Jae- le riferimento alla dimensione empirica.
schke e di M. Theunissen, Maurizio Pa- In una prospettiva del tutto difforme si
gano propone una linea di ricerca tesa a situa, invece, il lavoro di Jörg Splett, il cui
Bibliografia delle opere in volume mostrare che se è impossibile oggi ripro- scopo fondamentale è quello di completare
STRUKTURACHU DO ZHESTEBENNO, (Dalla struttura al-
porre la sintesi hegeliana, va tuttavia rico- il programma delineato da J. Hessen nel-
l’azione del testo poetico-struttura poetica) Iskus- nosciuto alla filosofia il compito di mante- l’opera Trinitätslehre. Zugleich eine Ein-
sjvo, Mosca 1970. nere «la tensione fra tutti i suoi elementi, di fuhrung in sein System (La dottrina della
mantenere cioè la tensione fra il radica- Trinità. Con un’introduzione al suo siste-
ANALIZ POETICESKOGO TEKSTA. STRUJTURA STCHA, (analisi
Prosvescenie, Leningradskoe otodelenie, Leningrad
mento esistenziale concreto e l’apertura ma, 1922). Hessen riteneva, in generale,
1972. universale della ragione». Lo studio di Pa- che la filosofia intellettualista di Hegel non
gano si muove all’interno di una prospetti- rendesse giustizia né alla religione, né alla
Indagine semiotica, trad. it. a cura di Clara Strada va che è quella dell’ermeneutica del con- realtà in quanto totalità, perché quest’ulti-
Janovioc, Einaudi, Torino 1973.
cetto, consistente, da una parte, nel richia- ma non è concepibile semplicemente come
ROMAN V STICHACH PUSKINA “EUGENIJ ONEGIN”, Tartù mare l’intreccio di ermeneutica e logica, pensiero. Situandosi in questa direzione di
1975; trad. it., Il testo e la storia. L’ ‘Eugenij Onegin’ presente in Hegel, e dall’altra nel portare ricerca, Splett ritiene che sia necessario
di Puskin, Il Mulino, Bologna 1985. approfondire lo studio sulla dialettica, in-
l’attuale orizzonte filosofico in giudizio di
The structure of the artistic text, trad. ingl. di Ronald fronte a Hegel e viceversa. Attraverso l’ana- dagando gli influssi della religione sulla
Vroom e Ann Arbor, University of Michigan, De- lisi del concetto di religione e delle critiche dialettica stessa. Occorre, inoltre, esamina-
partement of slavic languages and literatures, 1977. mosse alla filosofia della religione di Hegel re il rapporto Dio-Figlio-Spirito e, in partico-
Introduzione alla semiotica del cinema, Officina, da parte di Schelling e del teologo cattolico lare, quello Figlio-mondo sulla base di una
Roma 1979. F. A. Staudenmaier, Pagano mette in evi- analisi che colga «la specificità della distin-
ROMAN A.S. PUSKINA “EVGENIJ ONEGIN” KOMMENTARI. denza come Hegel prenda le mosse dal zione e della identità dialettiche». L’autore
POSOBIE DLJA UCITELJA, (Commento al romanzo di conflitto che lacera la coscienza moderna. prende pertanto in esame la concezione della
Puskin “Eugenio Onegin”. Sussidio per gli inse- I poli del conflitto sono individuati da Hegel Trinità nell’intera produzione hegeliana de-
gnanti) Prosvescnie, Leningradskoe otdelemie, Le- nel diritto assoluto del soggetto, di cui ha lineando, nella parte conclusiva del suo lavo-
ningrad 1980. preso coscienza l’epoca moderna, e nelle ro, “il guadagno e il pericolo” di cui è porta-
Testo e contesto. Semiotica dell’arte e della cultura, ragioni dell’oggetto, cioè nel contenuto tore al riguardo il pensiero di Hegel. La
a cura di Simonetta Salvestrani, Laterza, Bari 1980. infinito presente nella religione. Di fronte a Trinità, precisa Splett, diviene per il filosofo
ciò Hegel non rimuove la complessità: tiene di Stoccarda «l’immagine di quella identità
Da Rousseau a Tolstoj. Saggi sulla cultura russa, Il
Mulino, Bologna 1984. insieme le ragioni del soggetto e dell’ogget- dell’identità e della non-identità, la cui cono-
to. Emerge, così, l’impostazione della sua scenza rende tutto comprensibile, il cui ri-
The semiotics of russian culture, a cura di Ann ermeneutica: da una parte si profila un “prin- chiamo “riconcilia” il mondo»: il problema
Shukman e Ann Arbor, University of Michigan,
1984.
cipio di globalità”, consistente nel non la- è, pertanto, se per Hegel si dia una Trinità.
sciar cader ciò che è autentico e reale, bensì In un serrato dialogo con i maggiori critici
La semiosfera. L’assimetria e il dialogo nelle strut- leggerlo nella luce del concetto. Dall’altra, e e interpreti del pensiero hegeliano e con
ture pensanti, a cura di Simonetta Salvestrani, Mar- insieme, si delinea un “principio recettivo”, molti teologi contemporanei, la Trinità
silio, Venezia 1985.
secondo il quale la salvezza si dà nel condur- hegeliana viene letta come una “biunità” o
Semiotica e culture, R. Ricciardi, Milano-Napoli re la realtà nella luce del concetto, nella come una unità che si dispiega «in un
1985. misura in cui la realtà stessa viene rispettata modalismo per il quale il numero dei mo-
SOTVORENIE KARAMZINA, (La creazione di Karamzin) nella sua configurazione concreta. menti è infine equivalente». L’unità paoli-
Lotman-Moskva, Kniga, 1987. L’esame della deduzione empirica e della na della scritturale tripersonalità di Dio,
Tipologia della cultura, a cura di R. Faccani e M.
deduzione speculativa nel corso del 1824 e conclude Splett, è del tutto sconosciuta
Marzaduri, tad. it. di M. Barbato Faccani, Bompiani, dell’esposizione speculativa della religio- alla Trinità hegeliana, nella quale «l’altro
Milano 1987. ne nel corso del 1827 conducono Pagano a è soppresso nel Sé invece di restare ricono-
sottolineare come l’intenzione fondamen- sciuto nel vero rapporto reciproco»: ciò
V SKOLE POETICESKOGO SLOVA: PUSKIN, LERMONTOV, GO-
GOL: KNIGA DLJA UCITELJA, (A scuola di linguaggio
tale di Hegel consista nel congiungere rigo- conduce l’autore a interrogarsi circa l’esi-
poetico: Puskin, Lermotov, Gogol: testi poetici per rosamente il momento universale con quel- stenza di Dio all’interno della stessa con-
insegnanti) Prosvescenie, Moskva 1988. lo interpretativo. Il rapporto tra questi due cezione hegeliana. Chiude il volume una
momenti può essere proficuamente discus- appendice su “Hegel e il Mistero” che
KUL’TURA I VZRJV, ( Cultura e esplosione) Gnosis,
so, e qui la proposta di Pagano si confronta pone la questione se e in che misura la
Progress, Moskva 1993.
con alcuni momenti del dibattito contem- dialettica hegeliana possa pensare il mi-
poraneo, sotto l’aspetto del rapporto tra stero in quanto mistero. C.F.

17
AUTORI E IDEE

Testa dell’Afrodite di Cnido, detta “testa Kaufmann” (Parigi, Museo del Louvre)

Lo spirito della grecità filosofia, ma individuando invece quello nello spazio e nel tempo, nel dio-logos che
spirito del contingente e del tragico che “è” spazio e tempo. L’evento si concretiz-
Secondo Carlo Diano il mondo greco è pervade la cultura greca a partire dal per- za quindi nel divenire del fatto in continuo
pervaso da uno spirito duplice che lo sonaggio di Ulisse fino alla filosofia degli ripiegarsi su se stesso, nella contingenza
attraversa in tutte le sue manifesta- Stoici, opposto a quello del necessario e dell’esistenza che si rivela soltanto nel-
zioni, dal mito al “logos”: la forma, dell’epico, riscontrabile in Achille come l’hic et nunc.
cioè la tendenza alla razionalità e alla in Platone o Aristotele. La cesura che de- Come osserva Remo Bodei nell’introdu-
perfezione, riscontrabile in Achille termina lo spirito greco non si manifesta zione al volume di Diano, l’evento «è
come in Platone, e l’evento, cioè lo pertanto come separazione storica tra due sempre puntuale e individualizzato: costi-
spirito della contingenza e del cam- culture, ma come continuo rimando della tuisce un vissuto e non un pensato». L’epi-
biamento, presente tanto negli Stoici forma all’evento. Per questo l’interpreta- fania dell’evento si contrappone così al-
come in Ulisse. È questa la tesi di zione di Diano non è cronologica: partire l’oggettività della forma, a sua volta pen-
Diano nel suo FORMA ED EVENTO (Marsi- dal logos o dal mythos, che qui perdono la sata e non vissuta, paradigma ordinato
lio, Venezia 1993), oggi ripubblicato loro identità, è irrilevante ai fini dell’ana- nella sua luminosità. Lo stesso spirito,
dopo quarant’anni dalla prima edizio- lisi, che non presenta un’impostazione sto- secondo Diano, attraversa anche il mondo
ne. A questa interpretazione può es- rica e scavalca la temporalità. del mythos e si concretizza nelle figure di
sere accostata quella di Bernard Wil- Diano analizza il sillogismo aristotelico in Achille e Ulisse: se l’eroe dell’Iliade, in-
liams, che nel suo SHAME AND NECESSITY opposizione a quello stoico: se il primo fatti, è l’eroe della forma, quello dell’Odis-
(University of California Press, Berk- rappresenta la necessità dei concetti, la sea è l’eroe dell’evento. Achille è l’eroe
ley 1993), individua nel mondo greco forza della verità logica, il secondo si che contempla la sua immagine sempre
una intensa tragicità senza scopo. manifesta nella particolarità e nella con- identica a se stesso: in Achille «l’essere e
tingenza del fatto, al di là dell’universali- l’esser visto coincidono» in un’identità
Alla classica distinzione mito-filosofia tà: Aristotele contro Zenone; il Motore perfetta. Ulisse è invece l’eroe dell’azio-
Carlo Diano sostituisce quella di forma immobile contro il dio che diviene e si dà ne, della furbizia e dell’inganno; è l’eroe
ed evento, categorie che attraversano la nelle cose. A fianco di Aristotele Diano dai mille volti e dalle mille trasformazioni.
Grecia del mythos e del logos, legati in colloca la metafisica, che in Platone e Achille è sempre visto nella sua giovinez-
questo modo da una continuità di fondo. Parmenide ha trovato il suo apogeo: l’eter- za, che al di là dello spazio e del tempo
Forma ed evento rappresentano due mondi nità e la necessità dell’essere si caratteriz- trascende la contingenza dei fatti per rag-
nettamente distinti che oppongono la cul- zano come forma sempre identica a se giungere l’idealità delle forme. Ulisse in-
tura della necessità dei concetti e della stessa, al di là dello spazio e del tempo in vecchia e rivela la sua esistenza attraverso
razionalità a quella della contingenza dei una perfetta intelligibilità. In contrasto alla il divenire affaccendato nel tempo; come il
fatti e della differenza. Diano apre piccoli luminosità della forma, Diano individua la dio-logos degli stoici, Ulisse si stacca dal
squarci nella cultura greca, non distin- contingenza dell’evento nella filosofia el- destino della necessità, si pone in perpetuo
guendo il mondo del mito da quello della lenistica: nel dio che diviene e si manifesta divenire nell’assenza di fondamento, nel

18
AUTORI E IDEE

“caso” che è non-senso: la logica del- Storicismo Cantillo mette in luce la profonda novità
l’evento non ha “logica” e per questo è e filosofia dell’esistenza della concezione storiografica di questo au-
fondamentalmente tragica. Achille invece tore, di cui viene evidenziato il richiamo da
non diviene: è la perfezione che si materia- Una chiara valenza “critica” definisce un lato alla centralità dello Erleben, dall’al-
lizza nell’eroe, è la forma che nella sua il percorso dello storicismo che Giu- tro all’attualità infinita della Kulturgeschichte.
necessità anticipa l’ontologia classica; per seppe Cantillo traccia nel suo recente Ma se la dimensione culturale dell’uomo,
questo la forma non è tragica, bensì epica, studio: L’ECCEDENZA DEL PASSATO. PER UNO che Droysen pone prepotentemente in primo
trasparente e immediata. STORICISMO ESISTENZIALE (Morano edito- piano, deve assumere un valore fondamenta-
Forma ed evento, ovvero epico e tragico, re, Napoli 1993), in cui viene proposta le nell’analisi storica, è la speculazione di
costituiscono così i due generi che perva- una linea di contiguità sostanziale tra Troeltsch che si avvicina di più a questo
dono l’antichità classica, non segnata quin- gli itinerari dello storicismo e quelli intento. Nel definire “storicamente” l’espe-
di da un’evoluzione determinista o co- dell’esistenzialismo. rienza religiosa, nel farne oggetto di cono-
munque da una legalità. L’avvicendarsi di scenza filosofica, Troeltsch dà vita a un’ope-
forma ed evento costituisce a sua volta un Risultato di una complessa attività di ricerca, ra destinata a porsi come paradigma della
fatto contingente. Bene allora dice Bodei i saggi che compongono lo studio di Giusep- riflessione storicista sui “valori”. Sovente in
nell’introduzione: «in principio era l’even- pe Cantillo prendono in esame alcune tra le contrasto con le affermazioni rickertiane in-
to», assegnando una priorità logica al- voci più rappresentative del pensiero storici- torno alla Geltungsphilosophie, nell’intento
l’evento e alla particolarità; in fondo le due sta e dell’esistenzialismo tedesco italiano, di riconciliare “Sistema-di-valori” e “Vita-
categorie sono tali proprio perché si mani- nella definizione di un quadro analitico che storica”, Troeltsch resta infatti, secondo Can-
festano nell’individualità degli eventi cul- metta in evidenza la portata dirompente del- tillo, molto vicino al «soggetto concreto,
turali e perché non seguono una logica, lo Storicismo nella temperie culturale fin du vivente, al diltheyano “Io che pensa, vuole e
che di fatto si perde nella contingenza dei siècle, tanto da rappresentare la radice teori- sente” (...). La vita storica, piuttosto che la
fatti. Non è possibile pensare ad un rappor- ca dei successivi sviluppi dell’ Existenz- forma storico-individualizzante del cono-
to “formale” e simmetrico tra forma ed philosophie. Droysen, Dilthey e Troeltsch scere, diventa ora sempre più chiaramente il
evento, solo ad un rimando reciproco che sono infatti, osserva Cantillo, rappresentanti centro della riflessione troeltschiana, che
si scopre nella sua tragicità. di una nuova sensibilità filosofica novecen- proprio perciò porta sempre più in primo
In questa priorità dell’evento sulla forma, tesca che riconosce i limiti del pensiero piano la problematica dello sviluppo storico
del tragico sull’epico, l’interpretazione che matematizzante positivista e neo-kantiano, e della continuità della storia».
Diano fa del mondo antico può essere rivendicando per il sapere umano un nuovo Proprio a partire dalla significativa posizio-
accostata a quella di Bernard Williams, ambito di definizione, non più esclusiva- ne troeltschiana, che assegna al soggetto
che nel suo Shame and Necessity indivi- mente scientifico (nel senso delle Natur- empirico un ruolo operante nella storia, Can-
dua nel mondo greco una intensa tragicità wissenschaften), ma anche storico (secondo tillo cerca ora di rintracciare una linea comu-
senza scopo. Secondo Williams la cultura il significato delle Geistes-wissenschaften). ne nella riflessione storicista e nella espe-
greca, e in particolare il mito e la tragedia, Due direttive, dunque, emergono dall’inter- rienza dell’esistenzialismo. In particolare
manifestano una profonda frammentazio- pretazione di Cantillo; l’una riguarda le pos- nelle considerazioni su Piovani, Cantillo
ne dell’integrità del mondo, una mancanza sibilità teoriche dischiuse dalle nuove meto- sottolinea la continuità esistente tra Histori-
di senso e di sistematicità, che ricordano la dologie dell’Historismus, l’altra sottolinea smus e filosofia dell’esistenza: margine di
tragicità dell’evento di Diano. Williams la necessità di recuperare il senso integrale congruenza che si determina proprio nella
studia le idee etiche dei greci, come quelle dell’Io: non solo la sua produttività teoretica, messa in rilievo dell’importanza dell’indivi-
di responsabilità e di giustizia, che, fonda- ma anche il suo agire pratico e storicamente duo nella storia, del peso della volontà empi-
te solo su se stesse, mancano di una qual- determinato. Dell’universalità e centralità rica nel sistema intemporale dei valori. «La
siasi teleologia. Secondo Williams, Plato- della natura storica dell’Io sono informate, e filosofia dell’individualità - osserva Cantillo
ne e Aristotele hanno cercato di imporre non è un caso, tanto la speculazione di Droy- - incontra così la storia come l’orizzonte più
la logica della necessità e della giustifica- sen, quanto quella di Dilthey e Troeltsch. In proprio dell’individualità e riconosce la sto-
zione razionale, non riuscendo però nel effetti, la necessità di riconsiderare il valore ricità come il suo costitutivo modo di essere.
loro scopo. Per questo nella Grecia classi- meta-empirico dell’agire umano e il bisogno Accettando di esistere, l’individuo non può
ca la logica del tragico, profondamente di definire l’assolutezza della dimensione non accettare le conseguenze di questo origi-
nichilista, vince su quella della razionalità etica - che rappresenta la natura più intima nario atto di libertà e di responsabilità».
metafisica: seguendo la terminologia di dell’individuo e che determina il dispiegarsi D’altro canto la filosofia dell’esistenza, ag-
Diano, il mondo dell’evento continua a dell’esistenza storica - diventano in Droy- giunge Cantillo, nel suo voler recuperare il
prevalere su quello della forma. Ma non sen altrettanti punti-cardine intorno a cui si significato fondamentale della “decisione”
solo: Williams accosta la tragicità dei gre- costituiscono i momenti salienti della sua nella vita dell’uomo, è necessariamente por-
ci alla mancanza di sistematicità dei nostri speculazione. Interlocutore spesso polemi- tata a ridefinire anche i limiti di una conce-
giorni. Il profondo nichilismo, già radica- co di personalità di spicco nel panorama zione storicista che invece ponga l’accento
to nella Grecia classica, si manifesta anco- scientifico a lui contemporaneo (Klemm, soprattutto sulla necessità del “Sistema-dei-
ra oggi nel mondo contemporaneo, inca- Boechk e lo stesso Hegel), Droysen esprime valori” e sulla indipendenza dell’accadere
pace di darsi un fine o uno scopo. La innanzitutto l’esigenza di porre nuove basi storico dalle individualità concrete.
ricerca del paradigma ordinato e struttura- metodologiche su cui fondare una filosofia A questo riguardo, fa notare Cantillo, già
to di un’oggettività pensabile resta allora della storia, capace di leggere il passato con all’interno dello Historismus esistono due
un’esigenza dell’uomo, che nel corso dei intelligenza, di trarre dall’esperienza vissuta gli tendenze di pensiero contrapposte; la storia
secoli ha sempre cercato di razionalizzare insegnamenti per il presente e per il futuro, dello storicismo nell’Ottocento e nel Nove-
e giustificare gli eventi di per sé tragici nella concezione di un tempo storico come cento, come appunto suggerisce Piovani, «è
senza riuscire mai, però, a legittimarli de- interno all’Io e flusso ininterrotto, un tempo che fondamentalmente storia del contrasto fra
finitivamente. La forma, che in Diano ha non ha un’unica direzione, ma che anzi, “sim- due concezioni storicistiche (...): l’una so-
comunque una propria autonomia, diventa melianamente”, sa anche guardare all’indietro. stanzialmente rivolta a restaurare nella Sto-
in Williams quell’ideale regolativo che, Con l’ausilio prezioso di uno scritto di Droy- ria teologizzata una filosofia assoluta ed
dallo spazio del nichilismo, viene richia- sen, tradotto per la prima volta in italiano, universalistica, l’altra sostanzialmente rivolta
mato all’infinito. A.S. Der Mensch und die Menscheit (L’uomo e a far tesoro della lezione della ricerca storica
l’umanità), originaria sezione conclusiva al servizio ideale [di una] filosofia pluraliz-
delle Vorlesungen über die Historik del 1857, zata ed antimonistica». M.P.R.

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AUTORI E IDEE

In ricordo di Daniele Boccardi ne condividano o no la scelta con cui esso sempre più grande di individui è sempre
si conclude. più spesso a contatto con sempre più mac-
Il 14 febbraio 1993 è prematuramente Boccardi chiama la sua opera «un’occa- chine, sempre più difficili da capire e co-
scomparso Daniele Boccardi, giova- sione per l’epistemologia». In realtà, si mode da usare». Di fronte a questa situa-
ne promettente studioso di Filosofia tratta di un incontro fra la filosofia e la zione che sente alienata, Boccardi accetta
del diritto, allievo di Marcello Pera. La storia o, più precisamente, fra un filosofo la diagnosi di Heidegger, che l’uomo au-
recente pubblicazione dell’ultimo la- e un episodio di storia della scienza, fatto tentico o «l’Esserci che si mantiene nella
voro di Boccardi, PER UNA FILOSOFIA DEL- con due scopi: uno teorico, di capire la chiacchiera, in quanto essere-nel-mondo,
LA SCIENZA SPERIMENTALE. LA CONTROVER- peculiarità dell’impresa scientifica e uno, è del tutto tagliato fuori dal rapporto origi-
SIA PASTEUR - POUCHET (Edizioni ETS, che direi antiprometeico, di «dissociare il nario e genuino del proprio essere col
1993), offre la possibilità di cogliere riconoscimento della peculiarità dalla scel- mondo»: a conferma che tanto fascino
una traccia significativa del pensiero ta di rifiutare quella impresa e i suoi pro- dell’heideggerismo, specie tra i giovani di
di questo autore attraverso la Prefa- gressi». Non ci si dovrà perciò stupire se in questa dolente generazione, si nutre di uno
zione di Marcello Pera, da cui appunto un lavoro dedicato ad una pagina scientifi- stato d’animo di disagio e insoddisfazione
è tratto il brano che segue. ca tra le più ammirate si dà credito alla tesi che poco si cura se i rimedi heideggeriani
centrale del penetrante romanzo di R.M. e dei loro predicatori “post moderni” con-
La cronologia degli eventi al centro del Pirsig, Lo Zen e l’arte della manutenzione tro la supposta inautenticità della vita odier-
lavoro di Daniele Boccardi può essere della motocicletta, in materia di rapporto na possano avere esiti più costosi e anche
contenuta in pochi dati. Alla fine del 1858 rovesciato fra individuo e tecnologia, e si più crudeli del male denunciato, o se questo
F. A. Pouchet invia all’Accademia delle celebrano le intuizioni di Bacone in fatto male sia davvero così irreparabile e nuovo.
scienze di Parigi una “Nota su alcuni pro- di peculiarità della ricerca scientifica per Del resto, per Boccardi, rimedio non c’è.
toorganismi vegetali e animali, nati spon- finire con la condanna radicale della tecni- Non solo egli rifiuta la tesi di H. Marcuse,
taneamente nell’aria artificiale e nel gas ca ad opera di M. Heidegger. Non si tratta, ancora intrisa di speranza, di una rivolta
ossigeno”. Il 3 gennaio 1859 (è l’anno in entrambi i casi, di suggestioni o emozio- dei «reietti e degli stranieri, degli sfruttati
stesso della prima edizione dell’Origine ni sentite, ma di un pensiero meditato e e dei perseguitati» contro il tentativo di
della specie di Darwin, l’opera che più di compiuto, e anche di uno stile di vita. «imporre la Ragione su una intera socie-
altre ha bisogno, se non di una teoria della Quanto alla peculiarità della scienza, la tà», ma è d’accordo con la posizione di
generazione spontanea, almeno di una te- novità del risultato di Boccardi proviene R.M. Pirsig, assai più disperante, che «non
oria dell’origine della vita) si apre la di- dalla novità della domanda iniziale. Con le c’è nessun “cattivo” che ci vuol costringe-
scussione; il 17 gennaio Pouchet presenta sue parole, essa suona: «che cosa si deve re a vivere vite senza senso, è solo che la
le sue “Note sulle obiezioni relative ai incontrare perché si possa dire che siamo struttura, il sistema, lo esige, e nessuno è
protoorganismi riscontrati nell’ossigeno e di fronte ad un caso di...», dove la sospen- disposto ad assumersi l’arduo compito di
nell’aria artificiale”, e nel marzo viene sione può essere rimpiazzata dai principali cambiare la struttura solo perché non ha
bandito il premio Alhumbert con il tema di concetti su cui continua ad affaticarsi la senso». D’altro canto, Boccardi avverte il
«provare, con delle esperienze ben fatte, a filosofia della scienza: razionalità, pro- male della struttura come radicale, origi-
gettare una luce nuova sulla questione gresso, accettazione, falsificazione, espe- nale, insuperabile. Così, nonostante la di-
delle generazioni dette spontanee». In quel- rimento cruciale, ipotesi ad hoc, ecc. La chiarazione in contrario dell’intelligenza,
lo stesso anno, Pouchet dà alle stampe la peculiarità della scienza così concepita è quell’arduo compito diventa impossibile
sua enorme (settecento pagine) Hétéroge- quella stessa scoperta da Bacone, in cui anche per il cuore più generoso.
nie ou traité de la génération spontanée Boccardi, non senza qualche enfasi, vede Il 14 febbraio 1993, Daniele Boccardi ha
basé sur des nouvelles expériences, cui «già presenti tutti gli elementi che caratte- guardato negli occhi il mostro spietato
seguono cinque note fondamentali di L. rizzano, in modo specifico, i mezzi e i fini della Stuttura e ha scoperto che davvero
Pasteur (6 febbraio, 7 maggio, 3 settem- di questa disciplina». Da questo punto di non aveva senso per lui. Se n’è accorto con
bre, 5 novembre 1860 e 7 gennaio 1861), vista, Boccardi rmprovera alla “nuova fi- mente lucida, sguardo fisso, volontà ferma.
finché, il 3 giugno 1861 egli presenta la losofia della scienza” due “distrazioni”: E allora ha deciso di mettere il mostro alla
sua celebre Mémoire sur les corpuscules quella di essersi concentrata su il soggetto, prova, dandogli un’ultima, crudele “istru-
organisés qui existent dans l’atmosphère. piuttosto che sui singoli ricercatori, e su la zione” per un ultimo, fatale “esperimento”.
Examen de la doctrine des gènérations teoria, piuttosto che sulle specifiche ope- C’è vuoto freddo in chi ha lasciato, e ram-
spontanée. Il 24 novembre 1862, dopo che razioni che i ricercatori fanno. Con la marico e sgomento per non essere riusciti
ormai, per una serie di vicende, nella Com- conseguenza che l’aspetto tipico, proprio, persuasivi abbastanza nel mostrargli che
missione erano rimasti solo i suoi avversa- della scienza ha finito col diluirsi. Invece, altra struttura meno spietata può esistere e
ri, Pouchet si ritira dal premio che viene ciò che è proprio della scienza è il fare, il altro commercio con l’umanità, improbo e
assegnato, all’unanimità, a Pasteur il 22 manipolare, l’agire e il dominare, insom- dolente come l’esercizio del vivere ma
dicembre 1862. Quando nel 1864 Pouchet ma il baconiano “commercio con la natu- meritevole di essere tentato, può stabilirsi.
darà alle stampe le Nouvelles expériences ra”: un insieme di interventi mirati e di Ma non può esserci per nessuno sentimento
de génération spontanée et la resistance trasformazioni provocate. Si tratta allora, di colpa. Perché nell’esperimento c’è posto
vitale, tutto ormai sarà concluso. per gli scienziati che svolgono questa atti- solo per la ragione, tanto più in quell’espe-
A giudicare da tanta rapidità, è come se ci vità, di fornire “istruzioni” per ottenere rimento della vita in cui, come Boccardi
si trovasse di fronte ad una lunga ed este- “risultati”. E’ su ciò che si basa il valore aveva scritto in uno dei suoi versi che
nuante partita risolta improvvisamente in cognitivo della scienza ed è da ciò che può trafiggono l’anima: «Dio si approfitta di un
poche mosse con uno scacco matto. partire la nostra presa di posizione sul suo cieco/ e lo veste di colori stonati./ Ma il
Eppure, proprio perché non intende de- valore pratico. cieco sa il gioco di Dio,/ non conosce i
scrivere “come andarono realmente le Individuata nel fare la peculiarità della colori/ e lo lascia giocare». Allora Daniele
cose” o prescrivere “come avrebbero do- scienza, Boccardi si pone ora la questione Boccardi si è rifiutato al gioco. Che sia
vuto andare” o “perché avrebbero dovuto morale (anche se egli preferisce non chia- così: «Mi butto/ nel cuore/ di un fiore».
andare in un certo modo”, questo lavoro è marla così) dell’uso dello strumento di
utile per gli storici, stimolante per i filoso- questo fare, cioè della tecnica. Secondo il
fi, e provocatorio per tutti coloro che in- suo modo di vedere, oggi, quando l’esplo-
tendono atteggiarsi in modo consapevole sione tecnologica investe sempre nuovi
nei confronti della scienza e della tecnica, settori della vita,accade che «un numero

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AUTORI E IDEE

La geometria: di una razionalità universale, mettendo al- di fondo dello studio di Catherine Ve-
storia di una scienza astorica tresì in evidenza il ruolo della scienza geo- lay-Vallantin. Diversamente dalle va-
metrica nella definizione delle “proporzio- rie scuole che studiano le strutture di
In Francia, alcuni “ maestri” del pen- ni” che fondano la correttezza del giudizio produzione e di trasmissione dei raccon-
siero come Jean-Toussaint Desanti e razionale e morale. ti, interessate per lo più a reperire o
Gilles-Gaston Granger si sono spesso Alle interpretazioni di Serres fanno riscon- teorizzare entità rigide, sovratemporali
pronunciati per una riflessione centra- tro, in area francese, alcuni altri recenti (vuoi della psiche profonda, vuoi della
ta sui rapporti di parentela fra filosofia interventi sulla questione del rapporto tra costituzione antropologica sovranazio-
e scienza, in particolare nell’ambito filosofia e scienze “esatte”, che hanno in nale), Velay-Vallantin rivendica il ca-
delle scienze matematiche e della lo- comune la ricerca di un linguaggio preciso, rattere storico e contingente dei raccon-
gica. Da segnalare in questo contesto ma semplice, per rilanciare la discussione ti. Lungi dal costituire delle varianti, i
il volume di autori vari: LE LABYRINTHE DU filosofico-scientifica al di là dei “circoli” di racconti vivono di vita propria, intessuti
CONTINU (Il labirinto del continuo, Sprin- specialisti. in una storia d’infinite variazioni e va-
ger, Parigi 1993), a cura di Jean-Michel Uno dei temi che da Parmenide a Einstein rianti, di cui protagonista non è il racconto,
Salanskis e di Hourya Sinaceur, in cui ha più appassionato filosofi e scienziati è ma il narratore, il cantastorie. L’adattabi-
viene affrontata l’esperienza fenome- sicuramente l’infinito. Le labyrinthe du lità dei racconti non risiede nella duttilità
nologica dell’infinito, a partire, in pri- continu riunisce, in tal senso, interventi di con cui essi rivestono forme quasi-univer-
mo luogo, dal concetto di continuo. Si autori vari, che sotto la direzione di Jean- sali, ma nella plasticità con cui paiono
affianca a questo tipo di teorizzazione Michel Salanskis e di Hourya Sinaceur, essere sempre gli stessi, pur cambiando
anche l’ultimo studio di Michel Serres, s’interrogano sull’esperienza fenomenolo- continuamente e radicalmente.
LES ORIGINES DE LA GÉOMETRIE (Le origini gica dell’infinito, a partire, in primo luogo, Come è stato riconosciuto da più parti, lo
della geometria, Flammarion, Parigi dal concetto di continuo. Come pensare il studio attento delle procedure di tra-
1992), che si situa decisamente al con- continuo? In che modo le cose si manifesta- smissione (fogli sparsi, colportage, rap-
fine tra ricerca storica, riflessione filo- no nella loro persistenza su una superficie porto testo/immagine) rende particolar-
sofica e epistemologia. di esperienza in cui tutto cambia? L’eserci- mente convincente l’ipotesi dell’autri-
zio fenomenologico, sottolinea uno degli ce, che da un’attenzione capillare per le
Cronologicamente il momento che vede la autori della raccolta, Jean-Toussaint De- differenti edizioni di un racconto, trae
formalizzazione di una scienza che studia santi, è innanzitutto dare significato al un gusto erudito per il viaggio, seguendo
le proprietà delle figure e le relazioni tra gli fatto che la nostra esistenza, per quanto così nel tempo le metamorfosi di un
spazi è databile attorno al V secolo a.C. in fragile, si sviluppa come “continua”: qual- racconto, che solo di primo acchito ap-
Grecia. Michel Serres invita tuttavia a cosa che non cessa di essere, pur variando. pare già visto, già sentito. Da questo
considerare l’origine come «l’era che pre- Di Hourya Sinaceur, che dirige con Mi- punto di vista Velay-Vallantin rivendica
cede la geometria»; la scienza delle “forme chel Blay la collana “Mathésis”, dobbiamo l’arbitrarietà della separazione fra orale
pure”, dell’astrazione razionale, è figlia di qui anche segnalare, accanto al suo lavoro e scritto: il viaggio da lei compiuto è un
un sapere pratico ed empirico, né può esse- più imponente, Corps et modèles. Essai sur viaggio ermeneutico, capace di dimo-
re diversamente, dal momento che «prima l’histoire de l’algèbre réelle (Corpi e mo- strare come l’interpretazione non com-
di essere razionali, eravamo intelligenti». delli. Saggio sulla storia dell’algebra reale, prenda solamente i testi, ma in qualche
La testimonianza dell’utilizzo di un crite- Seuil, Parigi 1993), l’opera di pubblicazio- modo li “crei”. Un esempio può essere il
rio di misurazione delle superfici ci viene ne, che egli va compiendo, di tutta una serie fatto che alcuni racconti orali, conside-
da Erodoto, che la riferisce all’attività di di testi fondamentali della storia della logi- rati fonti primarie, sono in realtà delle
riscossione delle imposte sul suolo da parte ca, come Les lois de la pensée (Le leggi del manipolazioni, trasformazioni di raccon-
dei funzionari del faraone; ma ancor prima pensiero) di Boole, o gli articoli di Leibniz ti scritti. Talvolta l’orale precede lo scrit-
i Babilonesi disponevano di un insieme sul calcolo infinitesimale. Rientra in que- to e inventa così una tradizione da tra-
abbastanza esteso e articolato di conoscen- sto contesto anche la sua recente traduzio- mandare: Barbablù è certo una favola
ze geometriche. ne dell’opera di Bernardo Bolzano, Les che Perrault ha tratto dalla tradizione
La geometria è dunque, in origine, «misu- paradoxes de l’infini (Il paradosso dell’in- orale. Ma è vero anche che da lui, attra-
razione della terra», una pratica che i Greci finito, Seuil, Parigi 1993). F.M.Z./E.N. verso i libri di colportage, si è sviluppata
ereditano dalle culture egizie e babilonesi e un’altra tradizione, spacciata per antica,
che portano ad un livello di astrazione in realtà già ampiamente lavorata dagli
scientifica. L’attribuzione di un valore uni- interpreti.
versale a questo sapere pratico è infatti la L’interesse per le frontiere labili fra scrit-
scoperta decisiva della civiltà greca: il qua- Storia dei racconti to e orale, libro edito e libro plagiato, ha
drato, la sfera, il triangolo diventano forme spinto Velay-Vallantin - da noi intervi-
pure, ideali, soggette a regole razionali ed Con la pubblicazione di due studi di stata a questo proposito - a occuparsi
eterne; Serres non esita a parlare di miraco- grande risonanza, L’HISTOIRE DES CONTES della pantomima, della gestualità del cir-
lo per definire questa trasformazione della (La storia dei racconti, Fayard, Paris co, che hanno una loro tradizione mimi-
geometria in scienza delle forme pure, che 1993) e LA FILLE EN GARÇON (La fanciulla ca, imparentata con quella cultura del-
inaugura un mondo di regole universali ed travestita da uomo, Garae-Hésiode, l’immagine rappresentata dalle lanterne
un tempo assoluto, astorico. Questo è lo Tolosa 1993), una giovane studiosa, magiche; una prospettiva di ricerca que-
statuto epistemologico della geometria che Catherine Velay-Vallantin, ha recen- sta, che peraltro, almeno all’inizio, le ha
i Greci ci hanno lasciato in eredità. Nella temente fatto parlare di sé in Francia procurato non pochi ostacoli in ambien-
mirabile ricostruzione delle origini della per le sue originali ricerche sulla storia te accademico. Va osservato inoltre che
geometria, Serres mette in relazione i due dei racconti e si sta attualmente pre- Velay-Vallantin si dimostra estranea a
differenti momenti, ugualmente originari, parando ad affrontare oggetti di ricer- ogni tipo di utilizzazione nazionalistica
della scienza della misura: il momento sen- ca altrettanto originali: le lanterne dei racconti: il suo sguardo rimane capa-
sibile, contingente e politico, proprio di magiche, il mimo, la pantomina. ce di vaste vedute, europee e non sola-
una disciplina destinata a regolare i rappor- mente. Un vero spirito da viaggiatore,
ti e a stabilire i criteri della configurazione, Ciò che da parte della stampa e degli che non trova che tutto il mondo è paese,
e dello svolgimento, delle cose umane, e il studiosi francesi ha suscitato più inte- bensì che ogni paese è un mondo fami-
momento intellettuale, teorico e fondatore resse, ma anche riserve, è stata l’ipotesi liare e insieme lontano. F.M.Z.

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TENDENZE E DIBATTITI

Manhattan fotografata da Weehawken, New Jersey (foto di A. Feininger, particolare)

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TENDENZE E DIBATTITI

TENDENZE E DIBATTITI

Marxismo, capitalismo, o...? affatto oggi intenzionato a “convertirsi” o a za» tra coloro che intendono ispirarsi a
ricredersi. D’altra parte lo stesso Marx par- Marx in modo nuovo «per una critica dei
Dissacratore dell’ortodossia comuni- lava di un fantasma: «uno spettro si aggira concetti di Stato e di Nazione». Infatti
sta negli anni ’70, nella sua nuova per l’Europa - si legge nel Manifesto - lo l’irragionevolezza delle autorità interna-
opera, SPECTRES DE MARX (Spettri di Marx, spettro del comunismo». Ma che cosa ren- zionali che sono al servizio degli stati più
Editions Galilée, Parigi 1993), Jacques de urgente per Derrida il recupero di questo potenti, la legge del mercato, la disparità
Derrida invoca il fantasma di Marx fantasma? dello sviluppo tecnico-scientifico, econo-
come rimedio ai mali che affliggono la Mettendo il dito sulle “piaghe” del nuovo mico e militare non fanno che aumentare la
società contemporanea. A questa ipo- ordine mondiale, più che esultare per la disuguaglianza effettiva.
tesi fa riscontro una recente pubblica- fine delle ideologie e glorificare lo stato L’ “analisi chimica”, che mira a separare lo
zione di Emanuele Severino, IL DECLINO attuale, Derrida ammonisce di “gridare” spirito del marxismo, a cui è opportuno
DEL CAPITALISMO (Rizzoli, Milano 1993), tutto questo. Una proposta peraltro già ac- rimanere fedeli, dagli altri spiriti orientati
in cui si tenta una conclusione dello colta da circa duecento intellettuali, tra cui in senso totalitario, non è altro che una
scontro tra capitalismo e marxismo, anche Derrida, Lyotard, Blanchot, che nel decostruzione del pensiero di Marx. Ma
consumati entrambi da una logica di luglio 1993 hanno sottoscritto un appello “decostruire”, osserva Derrida, si rivela
fondo contradditoria. Come terza for- alla fondazione di un Parlamento Interna- proprio quell’operazione che l’invocato
za sembra farsi avanti la tecnica, vinci- zionale degli scrittori, riunitosi poi in otto- spettro di Marx insegna a compiere, se per
trice dell’antica sfida e ultima manife- bre a Strasburgo. La costatazione di un’uma- “critica radicale” intendiamo la ricerca in
stazione del divenire dell’essere occi- nità sofferente, sostiene Derrida, non solo profondità non della radice, ma di ciò che è
dentale. mostra quanto siamo lontani dall’aver rea- irriducibile a una “origine”, a un “fonda-
lizzato una democrazia liberale come tra- mento” e che si presenta come traccia,
Punto di riferimento polemico, bersaglio guardo finale del governo umano, ma so- disseminazione, simulacro, fantasma. L’at-
dichiarato di Jacques Derrida in questo prattutto rivela che bisogna ripensarne gli to decostruttivo, la “critica radicale”, rivela
suo ultimo lavoro è Francis Fukuyama, assiomi e le istituzioni democratiche mi- così l’insufficienza di un’ontologia della
che in The End of History (La fine della nacciate. Per far questo, suggerisce Derri- presenza e dell’assenza nel pensare l’even-
storia e l’ultimo uomo, trad. it., Rizzoli, da, occorre essere “fedeli” a Marx: «Ci to, che è appunto ciò che Derrida si propone
Milano 1992) celebra l’istituzione della sono pochi testi nella tradizione filosofica, attraverso la rilettura di Marx. Lo spettro
democrazia liberale e del capitalismo come forse nessun altro, la cui lezione appaia diventa allora il paradigma per pensare l’
traguardi ultimi della storia. Spectres de oggi più urgente». Con questo non si tratta “evenire dell’evento”: quel che accade,
Marx, che rielabora i contenuti di una serie di assolvere la teoria marxista per condan- accade nel modo di quel che è là senza esser
di conferenze tenute a Riverside (Califor- nare le sue applicazioni storiche; ciò che là, come il fantasma, e come oggi la virtua-
nia), ci riserva un Derrida dai toni inediti, negli anni ’70 Derrida rifiutava del marxi- lizzazione dello spazio e del tempo, ci
tant’è che lui stesso definisce quest’opera smo, la sua piega totalitaria, continua a mostrano inequivocabilmente. La necessi-
«un libro di protesta», una denuncia del essere da lui considerato un aspetto struttu- tà di «pensare a un altro spazio per la
«discorso dominante», quello appunto che rale dell’ideologia e non un semplice inci- democrazia a venire e dunque per la giusti-
recita il de profundis del marxismo. Un’ac- dente di percorso. Si tratta piuttosto di zia» s’impone allora a partire dall’inade-
corta e minuziosa lettura dei testi di Marx, distinguere innanzitutto gli “spettri” che guatezza del vecchio paradigma ontologi-
condotta secondo l’ormai collaudato “me- inchiodano il marxismo alla sua «pretesa co che ha dato luogo all’attuale concezione
todo” decostruttivo, fa qui tutt’uno con la totalità sistemica, metafisica o ontologi- della democrazia e della giustizia.
presa di posizione nei confronti del mondo ca», riscontrabile sia nella teoria della dia- Di diverso avviso sembra invece Emanue-
contemporaneo. Derrida definisce il testo lettica materialistica che negli apparati nati le Severino, che ne Il declino del capitali-
di Fukuyama un “gadget mediatico”, un sotto la sua stella. Si tratta, in altri termini, smo sostituisce alla classica immagine del-
“neo-vangelo”, andato a ruba «nei super- di recuperare quello spirito di critica radi- lo scontro tra capitalismo e comunismo
mercati ideologici di un Occidente ango- cale del marxismo. quella di un marxismo ormai definitiva-
sciato», fungendo quasi da ansiolitico. Restare fedeli a Marx significa allora met- mente consumato e di un capitalismo pros-
Fukuyama diventa così l’emblema di quel- tere in atto una critica sociale che oggi simo alla fine, vittime di una contraddizio-
l’atteggiamento oggi diffuso che da un lato coinvolge la democrazia parlamentare, i ne logica che ruota intorno ad una terza
esulta per la scomparsa delle società im- concetti di uomo e cittadino, le leggi del forza, la tecnica, considerata il destino ne-
prontate al modello marxista e dall’altro capitale. Derrida auspica che questa fedel- cessario di entrambi.
«canta l’avvento dell’ideale di democrazia tà possa esprimersi attraverso una “nuova Secondo Severino il marxismo è definiti-
liberale e del mercato capitalista nell’eufo- Internazionale”, diversa da quella sociali- vamente morto grazie ad una serie di con-
ria della fine della storia». sta, un’alleanza senza istituzione, senza traddizioni che hanno determinato il dis-
Non marxista quando tutti lo erano, per partito, senza ideologia, sorretta da un «le- solversi della sua logica di fondo. In primo
quanto intempestivo, Derrida non sembra game di affinità, di sofferenza e di speran- luogo il venir meno della possibilità di una

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TENDENZE E DIBATTITI

verità immutabile e necessaria: la pretesa consistenza della tecnica riconoscendo in condizione di ineludibile finitezza, pos-
di un dogmatico assolutismo ha costituito il essa l’ultima espressione della volontà di siede, secondo A. Pieretti, una sua “digni-
limite interno del marxismo stesso, poiché potenza dell’uomo occidentale: la tecnica, tà”, determinata dalla possibilità di distac-
ogni immutabile, sostiene Severino, è de- definita da Severino come la capacità di co dalle cose materiali e dall’apertura alla
stinato a tramontare in quanto testimone di realizzare qualcosa di “essente” dal “nulla” dimensione spirituale dell’eterno.
una pretesa di eternità e necessità che stride e quindi come la massima espressione del Il tema dell’amore per Dio si ritrova nella
con il presupposto ontologico occidentale divenire dell’essere, diviene in tal senso la riflessione di B. Studer collegato con l’al-
del divenire dell’essere. Il marxismo, inol- manifestazione estrema della “follia” del- tro pilastro fondamentale della tematica
tre, nato come dottrina fondata sui valori di l’Occidente. Con ciò Severino esclude il religiosa agostiniana, che è quello della
uguaglianza sociale, ha dovuto via via ri- presupposto che regge l’interpretazione di speranza concepita come attesa paziente
nunciare alla propria etica per potersi di- Derrida; se per Derrida, infatti, è ancora di una buona realtà futura. L’uomo supera
fendere dal capitalismo: l’apparato tecno- possibile evocare quegli “spettri” del marxi- la sua nullità esistenziale attraverso una
logico, che è diventato lo strumento neces- smo che, sfuggendo ai concetti assorbiti speranza immensa che proviene diretta-
sario per fronteggiare economicamente il dall’ideologia, ci richiamano ancora un mente da Dio, il quale, sceso nelle profon-
capitalismo dell’Ovest, ha tradito i valori senso di giustizia sociale, lo stesso non è dità interiori dell’anima umana, fornisce
di partenza e con essi l’essenza stessa del possibile per Severino, che ci propone l’im- significato all’esistenza dell’uomo. D’al-
marxismo. Infine il marxismo non ha capi- magine di marxismo e capitalismo come tro canto Lettieri mette invece in evidenza
to come la contraddizione vera e propria sistemi essenzialmente contraddittori e come solamente il valore immane della
del capitalismo sia strutturale e non ideolo- destinati all’esaurimento completo in virtù grazia possa consentire all’uomo il contat-
gica: avendo confuso capitalismo e tecno- della tecnica. A.M./A.S. to spirituale con Dio. L’uomo è quindi
crazia, ha perso la possibilità di competere, viator, alla continua ricerca della verità,
sul piano logico, con il capitalismo. mosso da un infinito amore per Dio e
Ma se il marxismo è giunto al proprio proiettato verso l’imperscrutabile direzio-
epilogo a causa della sua struttura essen- ne della “grazia”.
zialmente contraddittoria, anche il capitali- Interiorità e verità L’amore per Dio si manifesta anche attra-
smo sembra essere prossimo al tramonto a in S. Agostino verso l’amore per il prossimo, in quanto
causa di una contraddizione logica. Se- partecipe della stessa natura divina. L’in-
guendo la definizione aristotelica per cui Un intenso dibattito su alcuni temi fon- teriorità si apre agli altri e comunica attra-
«il fine di un’azione non è qualcosa di damentali della concezione filosofica di verso il segno linguistico, lasciando che il
esterno ad essa, bensì ne costituisce l’es- S. Agostino è quello che emerge nel significato autentico dell’interpretazione
senza», Severino identifica l’essenza del volume INTERIORITÀ E INTENZIONALITÀ (In- venga ricercato da colui che ascolta attra-
capitalismo nella logica del profitto, rico- stitutum Patristicum “Augustinianum”, verso la discesa nella profonda caverna
noscendo in quest’ultima la causa di una Roma 1993), che raccoglie gli atti del IV interiore della sua memoria, del suo tempo
contraddizione fondamentale: lo sviluppo Seminario internazionale del Centro intimo. K. Flasch esamina il rapporto tra
industriale si sta dirigendo verso l’annien- Studi Agostiniani di Perugia, a cura di l’interiorità e il tempo, dove il tempo ago-
tamento delle risorse naturali che costitui- Luigi Alici, Remo Piccolomini, Antonio stiniano si definisce come il movimento
scono la base della produzione economica. Pieretti. Un’interessante integrazione espansivo ed estensivo dell’anima umana
Di fronte alla minaccia della distruzione di questo ambito di riflessioni è offerta che rivela il proprio carattere di prodotto
della Terra, e quindi della sua auto-distru- dallo studio di Orlando Todisco, PAROLA della creazione divina. In questa prospetti-
zione, il capitalismo, osserva Severino, o E VERITÀ (Anicia, Roma 1993). va, osserva G. Santi, si può verificare l’in-
prosegue, fatalmente, nella medesima di- contro con l’ermeneutica di Gadamer che,
rezione, o rinuncia al fine che gli è proprio, Nel volume Interiorità e intenzionalità sebbene sia svincolata da una fondazione
il profitto, per darsene un altro, cioè la viene seguito il cammino esistenziale e ontologica della verità, mira a valutare l’im-
salvezza della Terra, chiedendo aiuto alla religioso della concezione filosofica ago- portanza dell’ascolto, della comprensione
tecnica. In entrambi i casi il capitalismo stiniana alla luce di nuove riflessioni su della parola e quindi dell’interpretazione
rinuncerebbe tuttavia alla propria essenza e alcune tematiche fondamentali. Il percor- possibile, compiuta dall’ascoltatore. Di-
si avvierebbe, in ogni caso, al suo epilogo. so riflessivo segnato dai vari contributi al viene così fondamentale il rapporto tra
La tecnica diviene così il “farmaco”, per volume si snoda attraverso i temi centrali segno linguistico e il significato interiore,
usare un termine caro a Derrida, del capita- della teoria di S. Agostino e stabilisce i il legame della parola con il contenuto
lismo; farmaco inteso sia come rimedio, in nessi significativi che l’interiorità rivela mentale. Secondo E. Esposito il linguag-
quanto lo salva dalla rovina della Terra, sia nella sua apertura esistenziale. gio rivela una dimensione significativa
come veleno, in quanto lo conduce, in ogni L. F.Tuninetti e G. Fidelibus pongono dell’essere, poiché è abitato dall’essere,
caso, al suo tramonto. Capitalismo e tecno- l’accento sulla relazione esistente tra l’in- come propone la riflessione heideggeriana.
crazia, sottolinea Severino, accomunati da teriorità e Dio, sottolineando le similitudi- Questa prospettiva apre interessanti dire-
Marx, e in fondo dallo stesso Derrida, in ni che legano, al di là delle differenze, la zioni di ricerca riguardo al valore determi-
una medesima logica contraddittoria, sono prospettiva agostiniana con la concezione nante dell’interpretazione in funzione del
caratterizzati da strutture che entrano ne- religiosa tomistica. M. Fabris mostra in- significato della comunicazione umana: in
cessariamente in collisione. La tecnica, in vece come Maine De Birain abbia recepi- quest’ottica può acquistare grande impor-
quanto possibilità indefinita di realizzare to l’appello agostiniano a calarsi nell’inte- tanza “ ripensare S. Agostino”.
scopi, ha come fine ultimo l’eliminazione riorità dell’anima umana attraverso la se- Il tema del rapporto tra interiorità e segno
della scarsità e la realizzazione della mas- parazione dal mondo esterno, per cogliere linguistico, sottolineato qui in particolare
sima efficienza e benessere. Di contro il la verità interiore. Infatti, l’interiorità rap- da G. Balido, R.A. Markus e da G. Santi,
capitalismo necessita di una situazione di presenta per S. Agostino la vera dimensio- acquisisce un rilievo specifico nello studio
scarsità per poter imporre la propria ric- ne dell’uomo, poiché questi, solo ripie- di Orlando Todisco, Parola e Verità, in
chezza ed il proprio capitale in vista del gandosi in sé, può trovare la verità. Tutta- cui viene analizzato il valore che la filoso-
profitto. Così la tecnica si rivela in ultima via l’interiorità è anche “tensione verso”, fia del linguaggio assume nella prospetti-
analisi il fattore che ha concorso al tramon- che ne impedisce la chiusura rigida in se va teorica di S. Agostino alla luce del
to del marxismo e che oggi minaccia il stessa, ponendola in continuo movimento rapporto tra parola e verità. S. Agostino
capitalismo dall’interno della sua struttura. “itinerante”, illuminato dalla rivelazione rifiuta la concezione “rappresentativa” del
Severino giustifica il ruolo distruttivo e la divina. Così l’uomo, pur trovandosi nella linguaggio, mostrando come le parole non

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TENDENZE E DIBATTITI

rappresentino le cose, ma siano segni che sopprime la separazione di oggetto e sog- del gesto; oppure, considerando la simpa-
rinviano oltre se stessi. Pertanto la verità getto, la scissione tra natura e comprensio- tia di Chatelet per Deleuze e Guattari, una
non deve essere ricercata nella parola “este- ne. Il rifiuto del dualismo di pensiero e metafisica della “piega” e del movimento
riore”, ma in quella “interiore” che ognuno natura s’impone per Chatelet a una filoso- che le corrisponde, il “dispiegamento”.
ascolta dentro di sé in un profondo silenzio fia che voglia pensare adeguatamente la Una guida di lettura alle opere fondamen-
mistico. Solo la parola “interiore” può fisica matematica. tali della fisica matematica: i Discorsi di
conferire significato a quella “esteriore”, Docente di fisica teorica e direttore di Galileo, i Principia di Newton, l’Horo-
poiché la verità risiede nell’intimo del- ricerca al Collège international de philo- logium di Huygens, con le relative di-
l’uomo nel quale si è rivelata la luce divina sophie, Chatelet si stupisce che l’armonia mostrazioni commentate passo per pas-
che dissipa le false ombre. L’essenza divi- tra filosofia, fisica e matematica, che an- so, è quella offerta da Michel Blay in
na non è segno perché non rinvia ad altro che Kant aveva colto, sia andata perduta. Les raison de l’infini.
all’infuori di se stessa, essendo il signifi- Nel tentativo di renderla nuovamente per- Sebbene l’approccio non sia nuovo, il te-
cato di tutta la realtà, essendo luce nel cui cepibile, Chatelet fornisce esempi circa i sto ha il pregio della chiarezza e della
riverbero tutte le cose del mondo ricevono contributi che la filosofia ha dato per il precisione. Esso mostra come il progetto
senso. perfezionamento della matematica o della di costituzione della fisica matematica,
Todisco mostra come la concezione ago- fisica, mostrando una propositività assen- abbozzato da Galileo in termini di geome-
stiniana della realtà, intesa come mondo te nell’epistemologia, laddove essa si li- tria euclidea, viene messo a punto da La-
dei segni che rimandano ad altri segni mita a fornire una modellizzazione teorica grange nel suo Meccanica analitica del
attraverso un continuo rinvio di significa- del fare scientifico. Les enjeux du mobile 1788, dove il modello matematico propo-
ti, riveli la possibilità di una ininterrotta si presenta come una vera e propria opera sto non è più di tipo geometrico. L’univer-
interpretazione di ciò che viene detto. Nella di riabilitazione della metafisica, del vec- so non è più scritto in «triangoli, quadrati,
comunicazione con gli altri, compiuta sem- chio “mondo intellegibile”, inteso però cerchi», ma in caratteri algebrici. L’inven-
pre con lo sfondo della presenza divina, come spazio di virtualità e dell’attività di zione del calcolo infinitesimale e gli svi-
avviene un perenne scambio di segni, pas- pensiero ad esso relativa, la “contempla- luppi dell’analisi hanno così consentito
sibili delle più varie interpretazioni in base zione”. Questa è emblematicamente con- alla famosa formula galileiana, «l’univer-
a quella “parola interiore” che ognuno cepita come “gesto intellettuale”; e pro- so è scritto in termini matematici» di ac-
sente nel profondo abisso temporale della prio la nozione di gesto si rivela il comune quisire un senso pieno.
propria interiorità. Se ciò che conta non denominatore delle ricerche condotte dal- Blay esamina le condizioni di questo cam-
sono le cose materiali ma i segni linguisti- l’autore in metafisica, fisica e matematica. biamento: nel XVII secolo, la questione
ci, che rinviano ai significati interiori, l’uo- Il proposito di Chatelet è infatti quello di dell’infinito in matematica trovava resi-
mo non può far altro che interpretare e la ritrovare l’intuizione centrale di una teo- stenze religiose, in quanto la nozione d’in-
filosofia del linguaggio diviene essenzial- ria, coglierne il gesto inaugurale, quindi di finito era riservata solo a Dio. Sarà Fonta-
mente interpretazione e quindi “ermeneu- ripercorrere a ritroso quel movimento che nelle, nel suo Elements de la geometrie à
tica”. M.Mi. ha consentito di compiere un salto nel l’infini (1727), a spianare la strada a La-
sapere fisico o matematico. È sul terreno grange, distinguendo tra infinito geome-
della metafisica, quel che gli antichi chia- trico e infinito metafisico. A.M.
mavano “mondo intellegibile”, che si “ap-
prende” a esercitare il gesto intellettuale.
Metafisica e fisica matematica Il mondo virtuale più classico e accessibile
è per Chatelet quello della geometria: lo
In un momento in cui la filosofia dia- spazio geometrico è il mondo astratto ini- Il simbolo e le sue forme
loga preferibilmente con l’ermeneuti- ziale in cui matematici e fisici hanno colto
ca o con le scienze umane, delegando i rispettivi oggetti. Tanto la fisica che la Se la modernità e l’epoca della tecni-
agli epistemologi i rapporti con la matematica hanno bisogno di questo spa- ca hanno determinato una sorta di
scienza, il proposito dell’opera di Gil- zio virtuale “metafisico” per esplorare le demitizzazione della cultura e di per-
les Chatelet, LES ENJEUX DU MOBILE (La realtà che costituiscono i rispettivi campi dita del significato di una dimensione
posta in gioco di ciò che si muove, d’indagine; esso si rivela supporto fonda- simbolica, appare senz’altro urgente
Seuil, Parigi 1993) è avvincente quan- mentale all’esercizio dell’intuizione, ope- una risimbolizzazione della realtà che
to insolito: mostrare che l’esigenza razione costitutiva della ricerca fisica e necessariamente deve passare attra-
della metafisica è ancora attuale, ri- matematica. Ma Chatelet non trascura ne- verso un confronto fattivo con la tra-
destare la filosofia della natura dal anche le trasformazioni che questo mondo dizione, soprattutto quella romanti-
sonno in cui è piombata dopo l’ideali- virtuale subisce attraverso i “gesti” mate- ca, e con una ridiscussione del rap-
smo tedesco. Di taglio diverso è il matici e fisici ed esamina i guadagni teori- porto tra segno e simbolo, uno degli
testo di Michel Blay, LES RAISON DE ci determinati dai principali cambiamenti esiti più rilevanti della riflessione con-
L’ INFINI. DU MONDE CLOS A L’ UNIVERS MA- di prospettiva in campo scientifico: nel temporanea. L’annuario “Estetica
THEMATIQUE (Le ragioni dell’infinito. Dal XVIII secolo con la comparsa della nozio- 1992”, a cura di Stefano Zecchi, che
mondo chiuso all’universo matema- ne di “forza”, nel XIX con l’elettrogeome- compare con il titolo monografico:
tico, Gallimard, Parigi 1993), che si tria, nel XX con la relatività. Mostra infine FORME DEL SIMBOLO (Il Mulino, Bologna
presenta nei termini di una rivisita- che questo mondo intellegibile ha oggi la 1993), intende affrontare questi pro-
zione a fini didattici di uno dei più dignità di un oggetto reale e una consisten- blemi attraverso una serie di inter-
affascinanti capitoli della storia della za tanto più solida quanto più la fisica e la venti di autori vari.
scienza, quello che riguarda la costi- matematica si sono evolute verso un grado
tuzione della fisica matematica. di maggiore complessità, ovvero verso una Nel suo saggio “Simbolo e allegoria nel
gestualità più ricercata. primo romanticismo tedesco” Ernst Beh-
Come esempio di un dialogo oggi dimen- Questa metafisica “a fior di pelle”, neces- ler mette in luce come il primo romantici-
ticato tra scienza e filosofia Gilles Chate- saria per pensare la fisico-matematica deve smo tedesco attui una svolta, non soltanto
let chiama in causa Shelling, quando nelle rinunciare, secondo Chatelet, alla distin- da un punto di vista strettamente termino-
sue Idee per una filosofia della natura, con zione tra contenuto (fisico) e linguaggio logico, rispetto alla posizione del classici-
l’affermazione «dell’identità assoluta del- (matematico). Sulla scia di Merleau-Pon- smo tedesco e della filosofia idealistica:
lo spirito in noi e della natura fuori di noi», ty potremmo ribattezzarla una metafisica simbolo ed allegoria, fino ad allora non

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TENDENZE E DIBATTITI

Léon Spilliaert, Vertige, l’escalier magique (1908, particolare)

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TENDENZE E DIBATTITI

distinti con precisione, assumono signifi- da Carlo Sini con il saggio: “Il pensiero e verso un «uso estetico delle immagini».
cati ben differenti e diverso è anche il loro il simbolo”, che prende spunto dalla rifles- L’intervento di Burghart Schmidt (“La
rapporto con la poesia. Il primo a separare sione di Wittgenstein sulla logica della polemica sul simbolo nella logica dell’ar-
nettamente il simbolo dall’allegoria è Go- rappresentazione. Il problema posto da te”) affronta la tematica del simbolo a
ethe che sottolinea la capacità del simbolo Wittgenstein è infatti quello di come una partire da due posizioni estreme: da un lato
di rappresentare in forma intuitiva ed allu- cosa possa significarne un’altra. Egli sot- la posizione di Goethe che, muovendo
siva l’universale, “l’idea” in un’immagi- tolinea l’insignificanza del contenuto ma- dall’arte, vede il simbolo come presenza
ne, un fenomeno, mentre l’allegoria viene teriale dei simboli e più in generale dei piena di ciò che è significato nella rappre-
relegata al ruolo di mera metafora, legata segni: il simbolo, come il segno, si limita sentazione; dall’altro quella di Peirce che,
all’ambito del concettuale e quindi poco a rendere trasparente e nominare il “nu- in rapporto ad una più generale dimensio-
adatta ad esprimere l’essenza del poetico. cleo logico” di un’immagine sensibile dal ne segnica della rappresentazione, vede il
Ma è soprattutto con Schelling che il nuo- punto di vista del pensiero; pertanto non ha simbolo come ciò che rappresenta qualco-
vo concetto di simbolo assume una valen- senso distinguere segno e simbolo come sa per mezzo di qualcos’altro. All’interno
za filosofica, inscrivendosi anche all’in- categorie ontologicamente diverse, per- di questo dualismo tra presenza-luminosi-
terno di una nuova teoria della creazione ché il pensiero non può che raffigurarsi il tà del significato in Goethe, assenza-con-
artistica: «la rappresentazione dell’asso- mondo logicamente, cioè nel segno e come venzionalità del significato in Peirce, si
luto che comporta l’assoluta indifferenza segno. Il significato si dà solo nell’espres- pone secondo Schmidt l’esperienza esteti-
dell’universale e del particolare nel parti- sione, e proprio per questo ogni attività ca del simbolismo del XX secolo. Se nello
colare» è possibile solo nel simbolo; in dell’uomo è simbolica: significato del stile simbolista il nesso significante è frut-
esso l’universale non è il particolare, né il mondo e sua espressione sempre aperti. to di una convenzione, quest’ultima viene
particolare è l’universale, perché entrambi Jacques Taminiaux prende invece in esa- fissata solo dall’artista ed è priva di quel
sono «assolutamente uno», come compiu- me nel suo intervento (“Il simbolo nell’on- senso comunicativo riconosciuto, propo-
tamente avviene nella mitologia greca. tologia fondamentale di Heidegger”) la sto da Peirce.
Un rilevante spostamento rispetto a Schel- dimensione del simbolico limitatamente Attraverso un’analisi delle figure più si-
ling è quello operato da Novalis, il quale al progetto dell’ontologia fondamentale di gnificative della letteratura contempora-
rinuncia alla funzione di rappresentazione Heidegger; il metodo d’approccio qui adot- nea, Aldo Trione (“Udire l’oscurità”) sot-
dell’assoluto propria dell’arte e fa della tato è quello fenomenologico: il simbolo tolinea la centralità in essa dell’elemento
poesia stessa una realtà assoluta. In questo ricade da un lato nella dimensione dell’Er- della poiesis, che colloca nella forma la
senso la posizione di Novalis appare più in scheinung che, a differenza del fenomeno cifra caratteristica della poesia della mo-
linea con quella espressa dai fratelli Schle- primordiale, non ha la caratteristica del- dernità: il contenuto non è più causa, ma
gel ed altri teorici della poesia che assumo- l’automanifestazione, bensì una funzione effetto della forma, come, secondo, Velery,
no una posizione più moderata nei con- referenziale, l’indicare una cosa per mez- accade emblematicamente in Mallarmé.
fronti della designazione “simbolo” e meno zo di un’altra; dall’altro lato proprio il Lo spazio della poiesis è uno spazio sim-
ostile verso l’allegoria. rinvio del simbolico a ciò che non può bolico dominato dalla forma pura che an-
Partendo invece dal presupposto che la essere visibile lo relega sul piano del di- nulla il mondo, diventato un puro Nulla,
modernità è caratterizzata da una “demito- scorso semantico che non è né vero, né ma che rivela nuove affinità e nuovi rap-
logizzazione”, nel suo intervento (“L’arte falso. Ma è soprattutto dall’esame del 17 porti. In questa prospettiva del fare poeti-
del XX secolo e il simbolo”) Jean Claude di Essere e Tempo (“Rimando e segno”), co, osserva Trione, dire le cose significa
Pinson si chiede in quale misura essa osserva Taminiaux, che tale riduzione del- farle poeticamente, aprendo un’utopia del
influenzi l’arte del nostro secolo. La di- la portata del simbolo si attua emblemati- fare, dell’arte come promessa di un «risar-
mensione simbolica dell’arte, nonostante camente; a livello della Cura e della riap- cimento immaginario di quella catastrofe
la “desimbolizzazione” operata dalle este- propriazione del suo più proprio poter es- che è la storia del mondo».
tiche del nostro secolo, risulta in realtà ben sere, il Dasein giunge intuitivamente e Con il suo intervento dal titolo: “Emozio-
presente nella produzione artistica della istantaneamente alla visione della sua ne, immagine, simbolo”, James Hillmann,
modernità, come dimostra emblematica- più autentica possibilità, al di là dei se- attraverso un immaginario colloquio, met-
mente l’esperienza del monocromo di gni che popolano il suo essere-nel-mon- te in luce infine il complesso rapporto
Malevic. Qui l’assoluto, quell’assoluto che do quotidiano. esistente tra immagine, rappresentazione
la speculazione estetica romantica poneva Dal fatto che l’unità delle arti sembra di- ed immaginazione, sottolineando come le
nel simbolo, si dà in absentia; Malevic pendere dalla comune filiazione dalla me- immagini ci coinvolgano come portatrici
rifiuta ogni legame e senso di appartenen- moria (le Muse sono figlie di Mnemosine), di una testimonianza della nostra natura e
za ai simboli remoti o latenti e concepisce prende spunto la riflessione di José Jimé- come tale simbolicità costituisca l’essenza
la sua arte come sradicamento, la cui sim- nez (“Il rischio dell’immagine”), che sot- della creatività dell’anima.
bolicità è data proprio dal rinvio ad un’as- tolinea come tale unità trovi radice nella Completa la serie degli interventi una par-
senza non rappresentabile che si offre come capacità rappresentativa delle arti, il loro te monografica dedicata a Richard Wa-
un’intuizione dell’infinito, privo di qual- essere immagine. E’ in Wittgenstein, so- gner, figura emblematica della contrad-
siasi legame con la terra. Forse meno at- stiene Jiménez, che l’idea di una rappre- dittorietà e complessità delle forme del
tento all’assoluto ed al divino, ma altret- sentatività, del linguaggio in particolare, simbolo. S.C.
tanto aperto ad una risimbolizzazione del- acquista una rilevanza filosofica centrale:
l’arte, il surrealismo sviluppa da un lato il linguaggio si costruisce come immagine
un’iconografia tesa a demistificare e desa- del mondo. Tuttavia, sottolinea Jiménez,
cralizzare i simboli tradizionali, dall’altro che la tesi dell’iconicità del pensiero e del
sviluppa un’ontologia della bellezza, si- linguaggio non implica un’immagine come
gnificativamente proprio in Breton, come semplice copia di essenze, ma rimanda
apertura all’essere, al di là della solita alla dimensione antropologica e conven-
esistenza ed in una dimensione più analo- zionale di ogni immagine in rapporto ad un
gica che logica, che assume i caratteri di determinato contesto culturale. Ed è in
un’emozione dinnanzi alla sacralità. quest’ottica che è possibile giustificare
Un’analisi critica dei presupposti teorici l’unità delle arti come «materializzazione
sottesi alla considerazione del simbolo della capacità proiettiva dell’essere uma-
come altro dal segno, è quella sviluppata no», la cui unità simbolica emerge attra-

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TENDENZE E DIBATTITI

La filosofia politica di Rosmini della società, ma soprattutto mostra come vità e di positività e basandosi su miti utopici
esso abbia scardinato il connubio Chiesa e e irrealizzabili di redenzione sociale. In que-
Inquadrare il pensiero politico di Ros- Stato, rivelando l’anelito verso una religione st’ottica la proposta politica di Rosmini
mini nel contesto storico-culturale del liberata da compromessi mondani e politici. mostra di basarsi sull’esame delle reali condi-
suo tempo, al fine di rendere le conce- Per lo più, le riflessioni presenti nel volume zioni della società che possono consentire o
zioni di questo autore più facilmente Filosofia e politica sono volte a cogliere i meno l’applicabilità di una forma di governo.
comprensibili, è quanto si propone il significati centrali della concezione della Assai interessante risulta essere a questo
volume FILOSOFIA E POLITICA (Morcellia- società e dello Stato di Rosmini per una proposito il confronto critico di Rosmini con
na, Brescia 1993), a cura di Giorgio fondazione di una scienza politica, svincola- Popper. Sebbene i punti di partenza e le
Campanini e Francesco Traniello, in ta da determinazioni quantitative e connessa motivazioni teoriche dei due filosofi siano
cui vengono presentati gli atti di un con altri rami del sapere, in particolare con diverse, tuttavia conducono ad un medesimo
convegno dedicato a questo autore, l’antropologia filosofica, che costituisce il risultato: la critica ad una concezione politi-
promosso dal Comune di Rovereto. perno della teoria politica rosminiana. Un ca che si ponga come esaustiva, che non
Alla questione del rapporto che lega la tema fondamentale di quest’indagine con- consideri i suoi limiti, che invada le altre
scienza politica rosminiana ad altri cerne la funzione che la società deve eserci- sfere dell’esistenza umana come quella reli-
ambiti del sapere è rivolto invece sia lo tare: concepita come la manifestazione visi- giosa, che sia omnicomprensiva, totalizzan-
studio di Evandro Botto, ETICA SOCIALE E bile e concreta di una società invisibile e te e distruttiva degli spazi del singolo. E se
FILOSOFIA POLITICA IN ROSMINI (Vita e pen- quindi religiosa, essa deve regolamentare i Popper si attiene ad un pensiero scientifico
siero, Milano 1992), che quello di Fran- diritti dei cittadini senza pretendere di garan- critico, ad un sapere che non si trasformi in
co De Faveri, ESSERE E BELLEZZA (Morcel- tire la felicità umana che rimane nell’arbitrio potere, Rosmini considera invece fondamen-
liana, Brescia 1993). unico del singolo. tale la separazione dello Stato dalla Chiesa
Nelle analisi politiche di Rosmini si possono per lasciare che ogni uomo viva attraverso il
Le problematiche politiche sollevate da Ro- peraltro intravedere tematiche specificata- cerchio unico della propria individualità
smini nella sua opera si confrontano conti- mente moderne: la critica al dispotismo di l’esperienza sacra della fede.
nuamente con le linee teoriche della sua uno Stato che in nome di assoluti mandati Il tema del nesso indissolubile che lega la
epoca nel clima della Restaurazione, mo- abusa del potere, rivelandosi intrusivo nei scienza politica rosminiana ad altri ambiti
strando legami, in particolare, col pensiero confronti del diritto inalienabile del singolo del sapere viene preso in considerazione da
di Tocqueville e di altri rappresentanti della alla libertà; la critica alle teorie socialiste e Evandro Botto in Etica sociale e filosofia
cultura francese. L’evento cardine della sto- comuniste che si basano su un errato ideale politica in Rosmini. Tra i diversi ambiti di
ria con il quale la riflessione rosminiana si di “perfettibilità” nella loro assurda pretesa sapere, risulta in particolare determinante
misura è la Rivoluzione francese. Rosmini di stabilire in astratto ciò che è bene per l’antropologia metafisico-personalistica. Per
non solo valuta il significato di rottura che l’uomo, svalutando i limiti della realtà con- Rosmini la filosofia della politica può svol-
questo evento ha rappresentato nei confronti creta e non tenendo conto della natura umana gere compiutamente la sua funzione solo se
della struttura signorile e della forma civile nella sua duplice caratterizzazione di negati- trascende la sua sfera di competenza valoriz-
zando il nucleo individuale della persona
umana, il cui vero bene costituisce il fine
ultimo della società civile. In tal senso Botto
prende in esame la critica di Rosmini alle
concezioni politiche del passato, che si basa-
no su una prospettiva limitata dell’antropo-
logia, come nel caso del Sensismo che ap-
piattiva le caratteristiche della persona riducen-
dole alle sole componenti sensibili. Per Rosmi-
ni, invece, la persona è quella componente che
unifica le molteplici dimensioni proprie della
sua natura (sensibili, razionali, spirituali).
Questa concezione della persona, osserva
Botto, è tipica di Rosmini e lo collega alla
filosofia personalistica, poiché anch’egli mira
a cogliere l’integrità della persona umana
contro ogni possibile dispersione e fram-
mentazione. L’analisi di Botto è essenzial-
mente rivolta a dimostrare come nella teoria
rosminiana la filosofia della politica, per
evitare di incorrere nella mancata considera-
zione dell’individuo, non possa fare a meno
di saldarsi all’etica sociale.
Anche la dimensione estetica di Rosmini è
strettamente collegata con la concezione
metafisica, come emerge dall’analisi di Fran-
co De Faveri Essere e bellezza, in cui viene
analizzata la concezione ontologica della
bellezza in Rosmini alla luce nelle coordina-
te teoriche della cultura europea del suo
tempo. Dopo aver esaminato in modo appro-
fondito la problematica gnoseologica rosmi-
niana, volta a cercare una mediazione tra il
realismo dogmatico del filone aristotelico-
tomistico e l’occasionalismo di Malebran-
Antonio Rosmini (litografia di Seghesio) che, proponendo un realismo critico, De

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TENDENZE E DIBATTITI

Karl Marx, Ludwig Feuerbach

Faveri si addentra nell’indagine della com- Stirner e la rivolta l’egoismo stirneriano (che viene anche ap-
plessa questione della fondazione ontologi- parentato a quello di Bentham) rimarrebbe,
ca della teoria del bello di Rosmini. Privile- Un convegno della fine del 1992, i cui dal punto di vista filosofico, sul piano del
giando il valore di unità della molteplicità atti sono stati recentemente pubblicati dilettantismo.
come significato preminente della bellezza, con il titolo: INDIVIDUO E INSURREZIONE, D’altra parte, l’irriducibilità del concetto
la prospettiva estetica rosminiana, fa notare STIRNER E LE CULTURE DELLA RIVOLTA (a cura stirneriano di rivolta a quello marxiano di
De Faveri, va a inquadrarsi in una corrente di di Elio Xerri e Vincenzo Talerico, Il Pic- rivoluzione non necessariamente comporta
pensiero che richiama costantemente il prin- chio, Bologna 1993) e due monografie, la riduzione dell’opera di Stirner al livello
cipio dell’unità come raccordo del moltepli- una di Giorgio Penzo, MAX STIRNER. LA della letteratura, o della propaganda d’agita-
ce e rivelatore della bellezza. RIVOLTA ESISTENZIALE (Marietti, Genova zione. Secondo Penzo, la centralità del con-
La teoria rosminiana manifesta tuttavia la 1992, 3ª ed. riveduta e aggiornata), l’al- cetto di rivolta introdurrebbe invece alla
sua originalità in base al legame che istitui- tra di Enrico Ferri, L’ANTIGIURIDISMO DI MAX dimensione più propria della riflessione di
sce tra l’ideale oggettivo presente nella men- STIRNER (Giuffrè, Milano 1992) rivelano questo autore, quella ontologico-esistenzia-
te umana e la bellezza reale. Infatti la bellez- un rinnovato interesse per la figura e le, dissimulata e sistematicamente celata da
za può essere colta solo attraverso il suo l’opera di Max Stirner. Stirner medesimo. Differenziando il proprio
rapporto ontologico con la verità metafisica, detto dal suo senso profondo, che rimane
con l’oggetto ideale della mente, con l’es- Un primo problema, nell’affrontare il pen- indicibile, l’opposizione di Stirner al cristia-
senza divina. Nella callologia rosminiana, siero di Max Stirner, pseudonimo di Johann nesimo, similmente a quanto accade in
tra i diversi tipi di bellezza risulta preminente Caspar Schmidt, consiste nel collocarne la Nietzsche iuxta l’interpretazione heidegge-
la bellezza divina e soprannaturale che nella riflessione sul piano filosofico piuttosto che riana, non deve essere interpretata come una
sua assolutezza sussume sotto di sé la bellez- su quello ideologico, come puntualizza Gior- posizione antireligiosa, bensì, osserva Penzo,
za macrocosmica e la bellezza umana, che a gio Penzo in apertura della terza edizione come una tesi ontologica indirizzata contro il
sua volta si suddivide in bellezza corporea, della sua monografia, Max Stirner. La rivol- pensiero metafisico occidentale.
psichica e microcosmica. ta esistenziale. Alla considerazione filosofi- Analogamente, nell’interpretazione di En-
La bellezza ha per Rosmini un duplice aspet- ca della riflessione stirneriana ha senza dub- rico Ferri, l’antigiuridismo di Stirner indica
to, essendo formale e materiale, intellegibile bio contribuito la polemica di Stirner con la chiave d’accesso, ancorché apparente-
e concreta, ideale e reale e può trovare solo Marx ed Engels, dalla quale l’opera di Stir- mente settoriale, al complesso della rifles-
nell’unione tra questi due aspetti quel senti- ner - del quale, più di ogni altro pensatore, si sione stirneriana, e in quanto critica al fonda-
mento morale che è segno, che è emblema può forse dire sia stato l’autore di un solo mento medesimo dell’idea di diritto, al con-
della divinità. La bellezza rosminiana è ar- libro, L’Unico e la sua proprietà (trad. it. di cetto cioè della doverosità giuridica, rappre-
monia, ordine, perfezione, unità, lontana dalla C. Berto, a cura e con introduzione di G. senta «una variante e un’estensione del rifiu-
infinità dispersiva del sublime; è integrità, Penzo, Mursia, Milano 1990) - esce con le to di ogni doverosità etica, tanto che essa si
totalità, oggettività, luminosità e plauso na- sembianze di una manifestazione di anarchi- fondi su valori trascendenti, quanto imma-
turale e sovrannaturale. M.Mi. smo selvaggio su base individualistica, dove nenti: su Dio (teologia) o sull’uomo (antro-

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TENDENZE E DIBATTITI

pologia)». È d’altra parte noto, a questo plificazione, che limita la capacità dell’indi- zazione” generale, basata sulla “riproduci-
proposito, il ruolo che il disprezzato Stirner viduo di interpretare la realtà poiché ora ogni bilità”. Le cose che ci circondano possie-
ebbe nel distacco di Marx dall’antropologi- individuo viene qualificato dagli oggetti di dono tanti vettori di significato che posso-
smo feuerbachiano. sua appartenenza, che pure hanno perduto i no essere rispettati solo se viene lasciata
La riflessione stirneriana si configura dun- significati che avevano nelle società passa- intatta nell’uomo la possibilità di interpre-
que come una critica radicale della metafisi- te come oggetti carichi di significazioni tare, di decifrare un mondo che non deve
ca occidentale e delle categorie da essa for- affettive e individuali, dotati di valore uni- avere un significato assoluto, dato una vol-
mulate, quella del politico in primo luogo. co e non passibili di un’interscambiabilità ta per tutte. M.Mi.
Proprio la valenza politica e ideologica della che li defrauda della possibilità di rappre-
nozione stirneriana di rivolta ha costituito il sentare la cornice esistenziale e individuale
tema del convegno “Individuo e insurrezio- dell’uomo.
ne”, promosso dalla Libera Associazione di Tra gli interventi presenti nel volume, Al-
Studi Anarchici e tenutosi alla Casa del fonso M. Jacono e Franco La Cecla sotto- Heidegger, il logos e la parola
Popolo di Firenze il 12-13 dicembre 1992, di lineano l’equazione cosa-merce in base alla
cui vengono ora pubblicati gli atti nel volu- quale l’utilità pratica sostituisce il valore L’uomo, la parola, l’ascolto dell’Altro:
me omonimo. L’opera collettanea contiene simbolico delle cose. In particolare Jacono sono queste le coordinate fra le quali si
saggi, fra gli altri, di Giorgio Penzo, Rober- mostra il legame tra le cose e il feticcio muovono due testi per molti versi tra
to Escobar, Ferruccio Andolfi, Enrico mentre Wanda Tommasi evidenzia il rap- loro differenti, quello di Gino Zaccaria,
Ferri, Antimo Negri, Alfredo Maria Bo- porto delle cose con l’idolo. Le cose intese L’ETICA ORIGINARIA. HÖLDERLIN, HEIDEGGER E
nanno, Fabio Bazzani, nonché il resoconto sia come feticci che come idoli vengono IL LINGUAGGIO (Egea, Milano 1993) e quel-
dei dibattiti svoltisi nelle due giornate del assolutizzate senza rimandare ad altro da sé, lo di Graziano Ripanti, PAROLA E ASCOLTO
convegno. La figura di Stirner risulta qui in quanto vengono desiderate per se stesse, (Morcelliana, Brescia 1993). Li accomu-
colta nella completa molteplicità dei suoi investite di significati totali. In tale contesto, na il riferimento a Heidegger, quale
aspetti: quella esistenziale, quella politico- osserva Luisa Leonini, le cose diventano il filosofo il cui pensiero ha affrontato la
ideologica, quella di critico della cultura. supporto sostitutivo rispetto al mancato rag- questione del linguaggio e della dimen-
Vengono inoltre approfonditi da un lato il giungimento di un’identità personale, espri- sione di alterità che esso implica.
rapporto fra Stirner e i suoi contemporanei, mendo una pienezza che si rivela indicativa
dall’altro le eredità, tanto sul piano storico- di un vuoto interiore. Verso l’etica, al di là dell’etica: questo il
filosofico, quanto su quello politico, della Nell’attuale società, sostiene Tommasi, le programma che guida la ricerca di Gino
riflessione stirneriana. Colta nella globalità cose, non essendo più simboli, rinviano in- Zaccaria ne L’etica originaria. Ma qual’è la
dei suoi aspetti, la figura di Stirner emerge definitivamente ad un’altra catena di segni, concezione di etica verso cui ci si intende
dagli interventi al convegno di Firenze nel entrando in un circolo vizioso che impedisce dirigere? Più agevole, forse, è intendersi su
suo carattere di “cesura” del paradigma della il riferimento a qualcos’altro da sé. Nelle quella che si vuole oltrepassare: l’etica me-
ragione moderna, nella complessità delle cose attuali, come rileva Ezio Manzini, è tafisica, che pone l’uomo come presupposto
sue articolazioni. F.C. presente una componente “immateriale” che dato, stabile nella sua inconcussa soggettivi-
evoca una miriade di immagini “prefabbri- tà, che si rapporta al mondo, concepito come
cate” prive di senso “terrestre”. l’insieme degli enti oggetto, attraverso le sue
Andrea Borsari si sofferma invece sul lega- facoltà. Un’etica siffatta “pensa per valori” e
me tra le cose e la memoria in rapporto al fa corrispondere a un’ontologia che non pone
L’esperienza delle cose tentativo ossessivo dell’uomo di colleziona- la questione dell’essere un’assiologia che
nella società moderna re oggetti antichi per placare il proprio senso non fa questione del fondamento del valore,
di vuoto interiore, che non solo non scompa- del luogo dove accade l’abitare dell’uomo,
Nel volume di autori vari ESPERIENZA DEL- re, ma viene esaltato dall’eccessiva moltitu- che è ciò cui l’ “etica”, in senso originario,
LE COSE (a cura di A. Borsari, Marietti, dine delle cose possedute nell’alternanza rimanda. Si tratta dunque, per Zaccaria, di
Genova 1992) la questione di fondo è sinistra di “presenza” e “assenza”, risultato recuperare l’etica in quanto domanda sul-
rappresentata dall’esperienza umana di una mancata elaborazione del “lutto”, l’ethos dell’uomo, uno spazio la cui essenza
delle cose nella società postmoderna della “perdita”. In tal senso Giorgio Franck originaria Zaccaria vede circoscritta da tre
rispetto alle società del passato. In par- fa notare come l’uomo, immerso in un mon- “figure”, quella del linguaggio, quella del
ticolare viene posta l’attenzione sul fat- do di cose semplicemente presenti, prive di metodo, quella della verità.
to che nella società attuale non solo il spessore simbolico, ambigue, si vive, si av- Per intendere rettamente ciascuna di queste
soggetto ha perso il suo significato più verte come “cosa” tra le cose, costretto a figure di pensiero occorre rifarsi, secondo
autentico, ma le cose stesse non sono subire la drammatica situazione di un’esi- Zaccaria, alle teorizzazioni heideggeriane.
che “feticci”, venendo meno il loro va- stenza che si svolge sotto l’emblema di un Avvicinandosi al luogo originario dell’ethos,
lore fondamentale di comunicazione destino “non decifrabile”. si fa avanti come decisiva la questione del
con gli uomini, da cui traspare il tipo di Per Chiara Zamboni le cose rimandano ai linguaggio, in quanto nodo in cui l’essenza
struttura sociale vigente in una data sentimenti, significano gli “affetti” solo se dell’uomo si manifesta nel suo carattere po-
cultura. l’uomo è in grado di stabilire un rapporto ietico: è questo ciò che emerge dal dialogo
autentico con esse, non chiudendosi nel cen- fra Heidegger e Hölderlin, delle cui poesie
La società attuale con la sua economia di tro rigido di una soggettività avulsa dal mon- Zaccaria fornisce alcuni saggi di traduzione,
mercato di tipo capitalistico è dominata dal do esterno e nello stesso tempo non proiet- nell’intento di ripetere, con la lettura di
consumismo e dal forte senso della proprie- tandosi in un mondo oggettivo separato dal Hölderlin, l’essenza del gesto heideggeriano
tà, che privano le cose del loro potenziale soggetto, come ci ha insegnato Heidegger. di “tener fede e render grazie” al carattere
valore simbolico. Le cose occupano, affolla- Secondo Stefano Zecchi sono gli oggetti poietico-poetico del linguaggio. Spazio di
no lo scenario della vita moderna, acquisen- d’arte che hanno il potere di “salvare” l’uo- apertura (Lichtung), quest’ultimo, in cui l’uo-
do un carattere universale, oggettivo, valido mo dall’utilitarismo, una volta che la Bellez- mo attinge al proprio essere, in quanto collo-
per tutti che le rende oggetti neutri, privi di za venga rispettata nel suo valore insostitui- cato nel proprio ethos originario. In questo
proiezioni simboliche individuali, chiamati bile. Gli oggetti d’arte sono unici, individua- senso, la questione etica si fa questione lin-
a designare lo status sociale, i valori, la li e irripetibili, osserva Birgitta Nedelmann, guistica, e da qui poetica; per questo la poesia
personalità di chi li possiede. Questa univer- testimoni di una soggettività che non si lascia di Hölderlin, nella lettura di Heidegger, è
salizzazione si traduce in una notevole sem- irretire dalle maglie intricate di una “stiliz- “destinale”, in quanto congiunge essere e

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TENDENZE E DIBATTITI

pensare, pensare e dire (poeticamente) e Spiegare lo sviluppo della conoscenza


abitare. In questo senso, sostiene Zaccaria, umana è sempre stato un bel grattacapo per
Hölderlin è “il poeta del poeta”; non perché i filosofi. Come si passa dall’ignoranza alla
egli rifletta sul proprio poiein, ma perché conoscenza? In un passo del Menone (80d-
egli “poeta” (cioè “dice poeticamente”) e) Platone presenta la questione nei termi-
l’essenza destinale del linguaggio, in quan- ni del famoso dilemma: «in quale modo,
to poesia. Nell’accadere del poetico, l’uo- Socrate, andrai cercando quello che assolu-
mo si ritrova nell’Aperto, che è il suo luogo Primo piano: tamente ignori? E quale delle cose che
più proprio, e viene condotto in avanti, filosofia e computer ignori farai oggetto di ricerca? E se per un
spinto da un appello che gli proviene dalla caso l’imbrocchi, come farai ad accorgerti
lontananza: la Grazia (Charis, Huld) che lo che è proprio quella che cercavi, se non la
apre al richiamo dell’Altro, del Divino. conoscevi?». Il problema è che «l’uomo
Proprio a misurare questo rapporto è chia- non può cercare né quello che sa, né quello
mato l’uomo nell’opera di Graziano Ri- che non sa: quel che sa perché conoscendo-
panti, Parola e ascolto, che tematizza la lo non ha bisogno di cercarlo; quel che non
questione dell’Altro, inserendo, sul filone sa perché neppure sa che cosa cerca (81a)».
del confronto con Heidegger, tematiche di Menone e l’ago nel pagliaio: All’apparenza il dilemma di Menone sem-
ascendenza ebraica, potentemente risonanti le banche dati per la filosofia bra solo un sofisma, ma basta adottare la
nel pensiero di Rosenzweig, Ricoeur e traduzione inglese di Jowett (where can
Levinas. L’ermeneutica di Gadamer solo Quindici anni fa François Lyotard azzar- you find a starting-point in the region of the
in subordine viene qui richiamata al suo dava una previsione: «L’Enciclopedia unknown?) perché esso si trasformi in una
fondamento ontologico, l’essere (di cui si del domani sono le banche di dati. Esse delle questioni centrali dell’epistemologia:
sottolinea, comunque, la dimensione di radi- eccedono la capacità di ogni utilizzato- l’uomo può uscire dal suo stato di ignoran-
cale alterità), e ne viene invece evidenziato il re. Rappresentano la “natura” per za? La conoscenza può crescere? E in caso
carattere dialogico; la parola diventa dunque l’umanità postmoderna». Le tre osser- affermativo, secondo quale logica?
Parola dell’Altro, e l’apertura all’Altro con- vazioni avevano valori diversi. La prima La teoria dell’anamnesi ed il dualismo
figura la relazione dell’ascolto. era azzeccata: il domani del 1979 è ontologico costituiscono la risposta plato-
Muovendo dagli ultimi sviluppi della ri- l’oggi, quando “trovare un ago nel pa- nica a questi quesiti; ma all’inizio del
flessione heideggeriana, dalla “nostalgia gliaio” non è più un problema, visto che secondo libro della Metafisica Aristotele
dell’essere” che nutre il “pensiero ramme- lo facciamo cercare dal computer a una propone un’alternativa più “secolare”.
morante”, Ripanti intende esplicitamente velocità prossima a quella della luce , «Anche se i filosofi, singolarmente presi,
trascendere la posizione di Heidegger, po- dentro quegli ordinati covoni elettroni- non hanno dato alcun contributo o hanno
nendo capo a un “pensiero della rivelazio- ci che sono le banche dati. L’enciclope- contribuito solo in piccola parte alla cono-
ne”. A questo scopo, secondo Ripanti, oc- dia si è smaterializzata, tanto che l’ec- scenza della verità, tutti quanti messi in-
corre abbandonare il concetto heideggeria- cesso di accessibilità ai dati porta oggi sieme, hanno conseguito risultati di una
no di essere, la centralità del quale impedi- al problema dei crimini informatici, certa importanza» (II,[…], 1, 993b, 1-5).
sce a Dio la possibilità di farsi dire o farsi mentre le grandi potenzialità di regi- Platone accetta l’impostazione monistica
pensare, cioè di rivelarsi: Dio - e questa strazione comportano il rischio oppo- e a-temporale implicita nel dilemma di
costituisce, per Ripanti, suprema “barbarie sto della perdita totale dei dati. L’ulti- Menone, mentre Aristotele articola l’unità
intellettuale” - è qui collocato sullo stesso ma delle tre affermazioni di Lyotard era della mente nella nozione di comunità
piano del divino, cioè degli dei. La sortita banale: non le banche dati, ma l’enci- scientifica, caratterizzando la ricerca come
dal pensiero dell’essere porta la questione clopedia umana, creatasi nell’epoca mo- percorso diacronico e costruttivo. Si esce
nella dimensione linguistica; Dio, liberato derna grazie alla stampa, ha rappresen- dall’ignoranza per tentativi. Si accumula il
dall’essere (progetto cui mettono mano, tato la realizzazione anche fisica di un sapere secondo un processo storico. L’in-
come riconosce Ripanti, tanto Heidegger, secondo ambiente naturale per l’uo- dividuo non si trova perduto nel bel mezzo
quanto Levinas nel tentativo di opporre, mo. Il sapere e la sua memoria hanno della sua insipienza, ma partendo dalle sue
rispettivamente, la filosofia alla teologia, e rappresentato l’ambiente in cui l’uomo poche certezze si fa forte della tradizione e
l’ontologia all’etica), ha qui il suo luogo “moderno” ha svolto le sue attività e forse lentamente, ma fermamente, colo-
epifanico. Si configura così un’ermeneuti- trascorso la propria esistenza perlo- nizza le regioni dell’ignoto. Se avete letto
ca che, nella predominanza metafisica del meno a partire dal Rinascimento. Ciò le prime pagine de Il Pozzo e il Pendolo -
testo biblico, ovvero della Parola di Dio, che è più interessante, tuttavia, è che il racconto di Edgar Alan Poe in cui il
grazie all’assoluta emergenza e radicale la seconda osservazione di Lyotard protagonista, dopo aver preso coscienza di
alterità di quest’ultima, spezza il cerchio mancava il bersaglio: la differenza tra essere disteso sul pavimento di un miste-
magico del “circolo ermeneutico” e si de- l’enciclopedia e le banche dati non rioso luogo completamente buio, cerca
termina perciò come un’ermeneutica del- risiede nel fatto che queste ultime “ec- faticosamente di tracciarne il perimetro -
l’ascolto. cedono la capacità di ogni utilizzato- avete presente l’equivalente “aristotelico”
Nell’ascolto del mondo, degli enti dati (che re” - perché ciò è ovviamente vero del mito della caverna.
rimangono fissati nella loro oggettività solo anche per l’enciclopedia - ma nel fatto A partire dal V secolo a.C. la cultura occi-
dallo sguardo teoretico, che impone il pri- che contrariamente alla semplice en- dentale è rimasta in bilico tra il modello
mato della “visione”), si verifica, secondo ciclopedia le banche dati mettono ogni platonico e quello aristotelico. Come usci-
Ripanti, una doppia trascendenza: «essa volta a disposizione dell’utente tutto re dal circolo vizioso dell’ignoranza inizia-
giunge da un altrove del mondo compiuto e solo ciò di cui egli ha bisogno. L’en- le e della conoscenza che ci rende coscienti
della visione, ed è rottura e oltrepassamen- ciclopedia cartacea è un registro, le di non sapere ? Nel 1455 Guttenberg e Fust
to del dato». Per questo l’ascolto dell’Al- banche dati sono una memoria inte- pubblicano la Bibbia Mazarina. Di colpo
tro, la subordinazione alla Parola, si rivela- rattiva che può essere interrogata, ri- l’invenzione della stampa fa pendere la
no come «la dimensione originaria, episte- modellata, adattata alle proprie esi- bilancia a favore di Aristotele. Oggi vivia-
mologicamente autentica, del pensare er- genze e rappresenta il ritorno, in ver- mo in un mondo in cui la perdita di infor-
meneutico». F.C. sione artificiale, di quella cultura del mazioni è un incubo, ma per secoli essa è
dialogo rimpianta da Platone e che stata una fatalità cui l’uomo era rassegnato.
oggi definiremmo “a misura d’uomo”. Poche copie di un testo potevano scompa-

31
TENDENZE E DIBATTITI

rire facilmente, come avvenne. Vecchi uomini possono perdersi all’interno della zioni relative alla natura fisica del mano-
manoscritti erano raschiati perché potesse- loro stessa memoria. Se l’universo della scritto, al suo autore, al suo incipit, alla sua
ro essere riutilizzati. La scarsità dei sup- conoscenza non è il prodotto di una sola datazione e così via. Un field è l’unità
porti fisici determinava la selezione dei mente, ma il risultato degli sforzi cognitivi informativa più piccola gestita dal databa-
lavori che le generazioni future avrebbero di milioni di vite, come può un solo indivi- se, ed equivale a quello che in linguistica è
ereditato (pensate a che cosa fareste se in duo riappropriarsi del conosciuto? Agli il morfema. La funzione base del software
tutta la vostra vita aveste a disposizione un inizi del Settecento Menone poteva di nuo- è quella di permettere la registrazione (re-
solo floppy disk). L’invenzione della stam- vo chiedere: «in quale modo, Socrate, tro- cord) che può essere preclusa all’utente
pa rivoluziona tutto questo. Improvvisa- verai ciò che sai essere già presente nell’en- finale, la ricerca (query), il recupero (retri-
mente l’accumulazione e la conservazione ciclopedia umana? Dove cercherai il sen- eval) e l’analisi dei dati nella maniera più
del sapere divennero allo stesso tempo più tiero che ti guiderà attraverso la regione del semplice per l’operatore/utente (trasparen-
facili e più sicure. L’occidente smise di conosciuto?». L’umanità era passata dal za user-friendly) e nel modo più adeguato
selezionare le conoscenze del passato per circolo vizioso dell’uovo o la gallina al alla natura delle informazioni trattate (per
iniziare ad ammassare dati ad una velocità processo infinito dell’ago nel pagliaio. una chiara introduzione al tema il lettore
che avrebbe fatto impallidire Menone. I Lo sviluppo del sapere è rimasto sotto lo può ora consultare Itzcovich [1993] e Spru-
libri stampati trasformarono la conoscenza scacco del nuovo paradosso di Menone gnoli [1987]).
in un territorio che cominciò a richiedere fino al secondo dopoguerra, quando gra- Le banche dati oggi disponibili sono innu-
mappe precise per essere attraversato. Pre- zie all’informatica la cultura occidenta- merevoli, tanto che strumenti di navigazio-
sto apparve chiaro che solo delle guide le ha dato una risposta scientifica e pro- ne elettronica come i gophers, o software di
esperte avrebbero trovato i percorsi giusti cedurale alla crescita della memoria (si interrogazione come Veronica, trattano al-
al’interno del dominio del sapere. Essere veda “Informazione Filosofica”, n. 13- tre banche dati come oggetti di ricerca
uno studioso divenne una professione. 14, 1993). Questa risposta sono le “ban- (tornerò sull’argomento nel quinto articolo
Nacquero le grandi biblioteche europee, che dati” (databank). di questa serie, quando parlerò della “co-
che iniziarono a espandersi a dismisura, Tecnicamente, un databank si compone di munità elettronica”). In generale il singolo
proprio grazie a quella metodologia della dati informativi relativi ad un certo argo- operatore che desideri creare e gestire la
cooperazione modulare e strutturata che mento e di un “sistema per la gestione di propria banca dati deve distinguere tra i
Aristotele prefigurava come fondamentale base di dati” che li organizza (DBMS, Data database, come dBaseIII - il cui principale
per interpretare il percorso del sapere. Ad Base Management System, o più breve- fine è soprattutto quello di gestire informa-
un certo punto l’enciclopedia umana fu lì, mente database). I database rappresentano zioni e testi (ad esempio una bibliografia) -
con i suoi problemi fisici e la sua pressione l’intelligenza del sistema. Quando le infor- e i fogli elettronici (spreadsheet) come
psicologica. mazioni sono strutturate, esse lo sono ge- Excell o Lotus 1-2-3, il cui fine è quello di
Tutto ciò spiega perché all’alba dell’epoca neralmente secondo un modello “gerarchi- gestire valori quantitativi per calcolare fre-
moderna la mnemotecnica assunse un ruo- co” (struttura ad albero), “reticolare” (ogni quenze, somme, percentuali, tracciare dia-
lo determinante, trasformandosi da sempli- dato è accessibile attraversando percorsi grammi etc. Gli storici quantitativi, ad esem-
ce aiuto per l’arte retorica a strumento di diversi), “relazionale” (l’accesso e la strut- pio, fanno grande uso di quest’ultimo ge-
orientamento, in quanto logica della regi- tura dei dati è stabilita da relazioni predefi- nere di software (per una semplice applica-
strazione, dell’ordinamento e del rinveni- nite tra tabelle, è questo il genere di databa- zione di una spreadsheet si veda il dia-
mento. Nel 1666 Leibniz scrisse il suo De se più diffuso) oppure “orientato all’ogget- gramma a colonne, concernente la diffu-
arte combinatoria; ma sarebbero dovuti to” (OOP, object-oriented programmed). sione dei manoscritti di Sesto Empirico nel
passare tre secoli prima che le sue idee Le prime applicazioni di OOP risalgono Rinascimento ed il crollo di produzione
seminali trovassero un’applicazione tec- agli anni sessanta; ma l’approccio ha rice- successivo alla pubblicazione della tradu-
nologica. Di fatto, trenta anni dopo gli vuto grande attenzione solo negli ultimi zione di Henri Estienne nel 1562, in Floridi
uomini disperavano ormai di poter venire a anni. Il rinnovato interesse per l’OOP è [1994]; si tratta di un’ovvio caso di spiega-
capo dell’accumulo del sapere. Nel 1699 filosoficamente significativo. Invece di zione post hoc ergo propter hoc).
Thomas Baker scriveva: «il sapere è dive- separare le procedure dai dati, ponendo le Quando i dati non sono strutturati, o lo sono
nuto ormai così voluminoso che ha iniziato prime al centro e considerando gli ultimi solo in forma minima, come avviene nei
ad affondare sotto il suo stesso peso; i libri come gli ingredienti nei confronti della testi liberi (free text), allora ci troviamo di
si ammucchiano ogni giorno in numero ricetta, la metodologia object-oriented par- fronte a software finalizzati al ritrovamen-
sempre maggiore e sono ammassati l’uno te dall’analisi dei dati per arrivare ai pro- to dell’informazione, programmi noti an-
sull’altro; il loro numero infinito distrae le cessi in cui essi possono essere coinvolti. che come IRS (Information Retrieval Sy-
nostre menti e scoraggia ogni nostro sfor- Dati e algoritmi (come l’addizione) sono stems), TRS (Text Retrieval Systems), TM
zo». Il processo aristotelico aveva finito uniti in una struttura definita oggetto. Gli (Textbases Managers) o più semplicemen-
per trasformare il mondo delle idee in una oggetti rappresentano poi i nodi che si te textbase. Il più semplice esempio di
realtà concreta. Platone era vendicato. Nel scambiano i messaggi di procedura. Proce- textbase è fornito da un file e dalla funzione
1751 Diderot e D’Alambert pensarono dure stabilite per classi di oggetti possono search presente in tutti i più diffusi word
fosse ormai tempo che si desse una descri- essere ereditate dalle loro sottoclassi. In processing package, si pensi alle varie ver-
zione adeguata e completa di questo uni- questo ambito gli ingegneri parlano ad sioni di Microsoft Word o Wordperfect. Un
verso, disponibile per tutti. Era il primo di esempio di ELH, entity life cycle, il ciclo di textbase permette di sfogliare il testo (brow-
una lunga serie di tentativi. vita di un insieme di dati - come quello se), la ricerca di stringhe di simboli alfanu-
La vendetta di Platone fu presto seguita dal attraversato dalle informazioni che mettete merici - magari abbreviate con caratteri
ritorno del paradosso di Menone. Secoli di nella vostra dichiarazione dei redditi -, di jolly o wild cards quali “*” oppure “?”, o
continuo accumulo avevano ormai dimo- eredità delle proprietà dei dati e così via. E’ combinate con operatori Booleani “and”
strato che l’uomo era in grado di uscire dal la rivalutazione della nozione di sostanza oppure “or” - e a volte fornisce una lista dei
suo stato di ingoranza. La conoscenza po- nei confronti di quella di funzione. termini che possono essere ricercati, come
teva essere accresciuta progressivamente. Torniamo al nostro database. Elementi di accade nel software del Philosopher’s In-
Ma ora il mondo dell’enciclopedia umana un insieme di dati, ad esempio i manoscritti dex (si veda la scheda in questo stesso
era divenuto altrettanto misterioso e scar- tratti dalla bibliografia dell’Iter Italicum, numero).
samente penetrabile quanto quello natura- rappresentano i records; ogni record è ca- Se si prescinde dalla logica organizzativa,
le. La conoscenza, come la storia e la cul- ratterizzato da un numero finito di attributi che è spesso del tutto “trasparente” (cioè
tura, sono una questione umana, ma gli (fields), nel nostro caso le varie informa- invisibile) per l’utente, le banche dati pos-

32
TENDENZE E DIBATTITI

sono essere analizzate secondo due para-


metri: accessibilità, e funzione. Quasi tutte
le banche dati utili al filosofo sono accessi-
bili sia in versione network (rete) che in
versione CD-rom. Raramente si tratta di
servizi gratuiti, ma in genere i costi sono
sopportati dall’istituzione cui l’utente può
fare riferimento. La distinzione network/
CD (compact disk) nasconde poi un impor-
tante fattore culturale. Le case editrici tra-
dizionali (da Brill alla Oxford University
Press, alla Zanichelli) non amano molto il
prodotto “in rete”. Preferiscono stampare
centinaia di copie di CD-rom, magari da
aggiornare periodicamente, per un’appa-
rentemente ovvia questione finanziaria: più
prodotti, maggior profitto. In realtà si tratta
di una mentalità obsoleta, che risente del
tradizionale mercato librario, oltre che del-
la dinamica dello sviluppo tecnologico. La
gestione del sapere sta infatti abbandonan-
do progressivamente la logica degli oggetti
per user a favore della logica per time del
servizio in rete attraverso il quale si vendo-
no ore di consultabilità. Proprio in questi
mesi, ad esempio, il “Sole-24 Ore” ha pre-
sentato il suo servizio Big on Line, la banca
dati rappresentata da tutte le edizioni della
testata a partire dal 1984. Basta un compu-
ter, un modem e una rete telefonica digitale
(quella che fa bip quando componete il
numero di telefono) per collegarsi (e poi
due milioni di lire per assicurarsi dodici ore
di accesso in un anno). Nonostante il prez-
zo sia proibitivo per le tasche dei filosofi,
l’idea di fondo rimane interessante. Chi
produce informazioni le vende all’utente
direttamente, assumendosi tutti i costi di
installazione e manutenzione dell’hardwa-
re, addestramento del personale, aggiorna-
mento della banca dati e consulenza. Dia-
log ha seguito la stessa strada per il suo
Philosopher’s Index, oltre a quella del CD-
rom. Tutto ciò vale anche per le banche dati
testuali. Chi vuole studiare il testo elettro-
nico della Divina Commedia può comprare
il CD-rom edito da Editel per 150 mila lire,
andare nella biblioteca più vicina incro-
ciando le dita, oppure collegarsi con un
modem alla posta elettronica e di qui al
Dartmouth Dante Database (indirizzo in-
ternet: baker.dartmouth.edu, una volta al-
l’interno del database inviare il comando
“connect dante”) e consultare gratuitamen-
te sia il testo che sessanta commentatori
medievali e moderni, senza alzarsi dalla
scrivania. E’ ovvio che in futuro la fonte di
produzione dell’informazione finirà per
saltare la mediazione delle case editrici per
mettersi in contatto direttamente con l’agen-
zia che gestisce un network, a meno che chi
ha sempre stampato libri, ed ora anche CD-
rom, non decida di passare allo sfruttamen-
to in rete delle stesse informazioni, magari
accordandosi proprio con una società di
servizi informatici per una loro vendita-
gestione in appalto. Che le cose si stiano
muovendo in questa direzione lo dimostra
anche il fatto che sempre più case editrici,
a partire da quelle universitarie americane Pol Bury, 16 Balls, 16 Cubes in 8 Rows (1966)

33
TENDENZE E DIBATTITI

come la Chicago University Press o la tocento riporta knowledges, ma che tutti l’accesso all’informazione, liberando le idee
Harvard University Press, forniscono ora il (ad esclusione di A general Dictionary of dal peso dei dati, esse hanno reso possibile
proprio catalogo di libri e relativa vendita the English Language, compilato da Tho- l’acquisizione di nuova conoscenza.
per corrispondenza via internet (il network mas Sheridan, London 1780) riportano la I due esempi precedenti aprono un panora-
internazionale). Il risultato sarà che in futu- definizione di knowledge data da Locke: ma nuovo. Se volete sapere che cosa scri-
ro gli editori rivestiranno sempre più spes- «the perception of the connection and agre- vono i filosofi di Princeton potete fare una
so il ruolo di managers dell’informazione. ement, or disagreement and repugnancy, richiesta per citazioni degli autori apparte-
Gestiranno unità di tempo-accesso, non of our ideas». In effetti sulla base di questa nenti a quell’università. Si può controllare
supporti fisici magnetizzati, soprattutto definizione non si vede come potrebbe lo sviluppo di un tema nel corso degli anni
quando i dati sono sottoposti ad un conti- venire in mente di formulare il plurale del (qual’è stata l’evoluzione culturale seguita
nuo mutamento diacronico. Si può aggiun- sostantivo. Sergeant e Bacone usavano dal “Gettier-problem”?), sapere quale testo
gere che anche il mercato televisivo si sta knowledges per tradurre cognitiones oppu- di un autore classico ha ricevuto meno
orientando in questa direzione, sebbene ci re scientiae; mentre Locke aveva a disposi- attenzione, capire quale filosofo deve an-
sia una differenza: siccome è molto più zione gli equivalenti anglicizzati. Passia- cora essere tradotto in una certa lingua, pur
difficile rendere il piccolo schermo interat- mo al testo elettronico di Locke (ci fu essendo famoso in un’altra, o quando un
tivo, il presente stato della ricerca tecnolo- una polemica assai aspra tra lui e Serge- tema ha cominciato ad essere di moda. Non
gica lascia presagire che i prodotti per la ant) e non troviamo nessuna occorrenza ci si deve limitare alla sola filosofia. Quan-
televisione registrati su supporto indivi- di knowledges. A questo punto nasce il to impiega un testo ad essere assorbito
duale (analogico o digitale), come i video- sospetto che Locke stesso abbia contri- dalla comunità scientifica cui appartiene?
tape o i videodischi, avranno un ciclo eco- buito ad eliminare il plurale del sostan- E come si misura l’estensione della sua
nomico più lungo delle banche dati o te- tivo. Con un po’ di pazienza si può tro- influenza? Ogni generazione scrive i suoi
stuali per computer prodotte in versione vare conferma dell’ipotesi nell’edizione manuali, come si passa da uno all’altro?
individuale. curata da Hamilton di The Works of Tho- Come accade che un autore passi dall’esse-
Per quanto riguarda la funzione delle ban- mas Reid. Secondo Hamilton «Knowle- re citato nella bibliografia all’essere citato
che dati, due aspetti risultano di particolare dges era una parola usata comunemente nell’indice degli argomenti? Che cosa pub-
interesse. Anzitutto si può distinguere tra sia da Bacone che dai nostri filosofi blicano certe riviste e quali sono le riviste
banche dati “specializzate” per la ricerca inglesi fino a Locke e non dovrebbe del settore più comunemente citate? Le
umanistica, come Francis Philosophie, il essere abbandonata» (si veda Floridi banche dati a nostra disposizione oggi sono
Philosopher’s Index, l’Humanities Cita- [1994b]). Il risultato è che una banca ancora organizzate secondo la loro funzio-
tion Index o l’Iter Electronicum (si veda la dati generale come un dizionario è stata ne “speciale” o “generale”. Non sono pen-
scheda che segue), e banche dati “genera- usata come banca dati specializzata per sate per essere gli strumenti di una “ideo-
li”, come i cataloghi elettronici delle bi- risolvere un problema di tipo storico, metria”, che applichi l’uso dell’analisi quan-
blioteche (da quello della Library of Con- riguardante il lessico epistemico ingle- titativa alla storia delle idee, perciò hanno
gress, accessibile via internet da casa, a se. L’informatica, in questo caso, non ha appena iniziato a darci qualche risposta in
quello della British Library, contenente solamente facilitato il lavoro; lo ha reso questa direzione. Usarle per indagini di
otto milioni e mezzo di schede bibliografi- possibile. tipo quantitativo è un po’ come usare gli
che aggiornate fino al 1975, di cui esiste Secondo esempio. La banca dati del quota- elenchi del telefono di Frosinone e provin-
anche una versione in CD-rom), i dizionari tion index fornisce informazioni su milioni cia per scoprire dove vivono i professioni-
(per un dizionario di informatica si può di citazioni prese da centinaia di riviste sti, individuare quale zona della città è in
consultare il gopher wombat.doc.ic.ac.uk) specializzate, a partire dal 1981, con ag- espansione sulla base del numero di nuovi
o le enciclopedie. All’interno delle banche giornamento settimanale (la lista è otteni- collegamenti, delineare le zone ad alta den-
dati finalizzate si può quindi distinguere tra bile via posta elettronica). Nel suo uso sità di popolazione e così via. La strumen-
banche dati “bibliografiche”, come quelle primario la banca dati serve a scoprire dove tazione tecnica e concettuale tuttavia è già
appena citate, e banche dati “testuali”, come e quando una certa opera di un certo autore disponibile. Per questo oggi più che mai
la Patrologia Latina o il Thesaurus Lin- è stata citata. Posso tuttavia basarmi sul sarebbe poco lungimirante sostenere che le
guae Graecae (di queste ultime mi occupe- numero di citazioni per scoprire in una lista banche dati testuali siano mediamente più
rò successivamente in questa rivista). Vi- di cento filosofi quale filosofo può rappre- istruttive di quelle bibliografiche, per quan-
viamo tuttavia in una fase della digitalizza- sentare un settore di ricerca maturo e quale tità di Kbyte (kilobyte, cioè 1024 bytes) di
zione del nostro sapere in cui la facilità di no. Karl Marx è il più citato (più di diecimi- memoria utilizzata. Il filosofo è un notevo-
rinvenimento delle informazioni, da un lato, la riferimenti, seguono al secondo e al terzo le consumatore di informazioni, soprattut-
e l’apprezzamento dei dati quantitativi dal- posto Aristotele e Platone). Ed il più trascu- to in qualità di bibliotecario di se stesso; ma
l’altro hanno iniziato ad offuscare la prece- rato? Difficile dirlo; ma certo Nicola Cusa- si tratta di elaborazione dell’informazione
dente distinzione. Per spiegare il fenomeno no, con sole 15 citazioni, rappresenta per la a scarso valore aggiunto, come nel caso del
farò un paio di esempi. cultura anglofona un potenziale settore di rinvenimento di una determinata traduzio-
Supponiamo di voler scoprire se un tardo ricerca ancora tutto da sviluppare (la banca ne o la stesura di una bibliografia. Se si
filosofo scolastico come John Sergeant dati è americana e risente dell’orientamen- paragona questo aspetto al lavoro principa-
abbia influenzato il lessico inglese. La se- to linguistico nella scelta delle riviste). Per le del filosofo, cioè la comprensione di testi
conda versione dell’ Oxford English Dic- una controprova posso controllare il cata- e la riflessione su problemi astratti, può
tionary in 20 volumi, con mezzo milione di logo elettronico della biblioteca dell’Uni- sembrare che un Kbyte di banca dati biblio-
definizioni e quasi due milioni e mezzo di versità di Cambridge, che registra testi suc- grafica “dica assai meno” dell’equivalente
citazioni che illustrano i vari usi linguistici, cessivi al 1977. Così scopro che delle 35 quantità di memoria testuale (si pensi ad un
è consultabile su CD-rom (edito dalla opere connesse in qualche modo al nome di brano della Critica della ragion pura). Ma
Oxford UP, 1992). In pochi minuti scopria- Cusano solo 11 sono in lingua inglese, tra abbiamo appena visto che i dati bibliogra-
mo che John Sergeant è citato soprattutto traduzioni e monografie, una è francese e fici in senso ampio (citazioni, istituzioni di
per il suo uso tecnico del plurale di know- tutte le altre sono in tedesco, pur trovandoci appartenenza, livelli di consultazione, nu-
ledges. Non è un uso del tutto originale. Il in Inghilterra. L’ipotesi sembra conferma- mero di copie pubblicate, vendita presso il
temine piaceva anche a Francis Bacon. ta: gli studi su Cusano sono veramente un pubblico in rapporto alla vendita alle bi-
Controlliamo la lista dei dizionari compila- settore trascurato dalla cultura filosofica di blioteche, numero dei remainder, ecc.)
ta da Giorgio Tonelli e notiamo che nessun lingua inglese. In questo caso le banche permettono un’analisi quantitativa, l’indi-
dizionario inglese del settecento o dell’ot- dati generali non hanno solo velocizzato viduazione di costanti, di leggi, di similitu-

34
TENDENZE E DIBATTITI

dini e trame, di incroci e fratture, di artico- Le banche dati in filosofia Nazionale delle Ricerche (C.N.R.), consentendo
lazioni macroscopiche che la visione mi- un rapido accesso alle informazioni di primo li-
Non è possibile fornire un elenco esaustivo di tutte le
vello su circa 10 000 progetti di ricerca, singolar-
croscopica interna, “da dentro il mare delle banche dati che un filosofo potrebbe trovare utili per
mente descritti e relativi a progetti degli Organi
informazioni” non lascerebbe scoprire. La la sua ricerca. Le indicazioni che seguono riguarda-
C.N.R. e progetti finalizzati, nonché sulla struttu-
loro analisi richiama terminologie di tipo no solamente alcuni di quegli strumenti che hanno
ra organizzativa e le competenze disponibili di
una rilevanza immediata per la ricerca filosofica.
estensionale e perciò non solo insiemisti- 270 Organi di ricerca. La banca dati DBCNR è
che (descrizione statica del discreto), ma Philosopher’s Index: è la versione elettronica composta dalle seguenti basi di dati: “Brevetti”
anche geografiche (descrizione statica del dei volumi editi dal Philosophy Documentation (Brevetti e marchi, 1987-91), “Indirizzi” (indiriz-
Center dell’Università di Bowling Green. I dati zi di Istituti e Centri, 1992), “Istituti” (struttura di
continuo) - come nelle mappe del sapere, si riguardano gli articoli di riviste di filosofia soprat- Istituti e Centri, 1990), “Progetti” (progetti fina-
pensi al linguaggio topologico di Foucault tutto di lingua inglese a partire dal 1940 (per una lizzati e di ricerca di Istituti e Centri, 1989-90 e
- ed economiche (descrizione dinamica e sua descrizione si veda la scheda di Diego Marco- 1992), “Ricercatori” (elenco dei ricercatori in
procedurale del prodotto e del suo merca- ni al termine della nuova edizione dell’Enciclope- Matematica e Fisica degli Enti Pubblici italiani,
to), si pensi ad espressioni come creazione dia Garzanti di Filosofia, Garzanti, Milano 1993). 1991), “Risultati” (pubblicazioni e attività scien-
e scambio di conoscenze, tasso di crescita C’è da aggiungere che il PI è ottenibile anche su tifiche e tecnologiche di Istituti e Centri, 1988-
CD-rom e che per coloro che non hanno accesso a 90). Le informazioni contenute nella banca dati
o curva esponenziale delle informazioni, DIALOG è possibile connettersi via network al PI DBCNR sono disponibili su CD-rom, in volume a
transazione o volume di dati come le usa mediante CompuServe (il servizio tuttavia è più stampa e on-line tramite accesso attraverso il
Fritz Machlup. L’ideometria può essere costoso). L’aggiornamento è quadrimestrale. Centro di Calcolo del Servizio Informatico Area
un fecondo settore degli studi umanistici. Francis Philosophie: banca dati prodotta dal Milanese (SIAM).
Per svilupparsi ha solo bisogno di essere Centre National de la Recherche Scientifique, Enciclopedia Multimediale delle Scienze
munita delle banche dati adatte. L.F. Institut de l’Information scientifique et technique, Filosofiche (EMSF). Prodotto dalla Rai DSE, dal-
sciences humaines at sociales (CNRS/INIST). E’ l’Istituto per gli Studi Filosofici, dall’Istituto del-
Bibliografia un online service (Telesystems - Questel) contie- l’Enciclopedia Italiana, il progetto della versione
ne circa 80000 citazioni, di cui circa la metà con ipermediale e ipertestuale su CD rom dell’Enciclo-
Baker T., Reflections upon Learning, wherein is abstract, riguardanti la letteratura mondiale fi- pedia raccoglie i testi di circa 700 interviste-lezioni
shown the insufficiency thereof in its several Par- losofica, dalla storia della filosofia alla logica. in tre lingue, consultabili secondo diverse modalità
ticulars. In order to evince the Usefulness and Corrisponde al Bulletin signaletique, sciences (titoli delle interviste, nomi dei filosofi intervistati,
Necessity of Revelation, London 1699. humaines: section philosophique, ed ha una co- piano dell’opera, indice analitico dei concetti) e
Chili G., Pensare per oggetti ovvero la riscossa del pertura internazionale a partire dal 1972. L’ag- corredati di abstracts. Tra le varie parti che com-
dato, in “Informatica Oggi & Unix”, novembre giornamento è quadrimestrale, per un totale di pongono il CD rom figurano un lessico dei concetti
1993, pp. 26-28. circa 5000 nuove voci ogni anno. fondamentali di oltre 200 parole, suddivisi in grup-
Religion Indexes: banca dati per gli studi religio- pi tra loro in connessione secondo parentele di
Fabbi F., “La TV interattiva secondo Time War-
si e teologici, contiene riferimenti estratti da oltre significato, disciplina, correnti di pensiero ecc.;
ner”, in “Bit”, novembre 1993, pp. 128-130.
480 riviste e 425 monografie. La versione CD- una storia del pensiero filosofico dai presocratici ai
Floridi L., “The Diffusion of Sextus Empiricus’ nostri giorni; una raccolta antologica dei testi più
rom copre argomenti che vanno dalla storia delle
Works in the Renaissance”, in “Journal of the significativi della storia del pensiero, accompagna-
religioni agli studi biblici a partire dal 1975 e
History of Ideas”, 1994a (in corso di stampa). ti da una breve presentazione del filosofo; un atlan-
viene aggiornata annualmente.
Floridi L., “Objective Knowledge”: the Disappea- te della filosofia, che mostra la collocazione dei
Citation Index: questo servizio è fornito dall’In- filosofi nelle diverse epoche storiche, nelle princi-
rance and Revaluation of “Knowledges” from John
stitute for Scientific Information. Si compone di pali correnti di pensiero, nelle diverse discipline;
Sergeant to Karl Popper, in “Nouvelles de la Repu-
tre banche dati, Science Citation Index, Social una scheda bio-bibliografica, accompagnata dalla
blique des Lettres”, 1994b (in corso di stampa).
Science Citation Index e Arts and Humanities fotografia con firma autografa, per ogni filosofo
Foucault M., L’archeologia del sapere, Rizzoli, Citation Index. Insieme, i tre indici coprono indi- intervistato. Il CD rom è inoltre strumento di con-
Milano 1971 (ed. or. fr. 1969). cazioni bibliografiche estratte da articoli prove- nessione tra le varie versioni dell’Enciclopedia
nienti da circa 7000 riviste. Si può lavorare solo su Multimediale (collane di videocassette, program-
Hamilton W. (a cura di), The Works of Thomas
una delle tre banche dati alla volta. All’interno, mi televisivi, radiofonici e via satellite, libri, di-
Reid, Maclachlan, Edinburgh 1846, pp. 763-4.
alcuni semplici menu lasciano all’utente la scelta spense, software per computer ecc.): questa biblio-
Itzcovich O., L’uso del calcolatore in storiografia, dell’autore, del titolo del saggio, della rivista, teca di testi voci, immagini e video costituisce
Angeli, Milano 1993. dell’istituto di appartenenza, della lingua, del- quella parte del CD rom dedicata alle visite guidate.
Jowett B., The Dialogues of Plato. Vol. I, Meno, l’annata, del periodo di tempo ecc. su cui fare la Il CD rom sarà realizzato sia in versione Macintosh
Clarendon, Oxford 1953. Per una traduzione più ricerca. Se si lavora sul servizio on line, una volta che Windows.
letterale si veda W. R. L. Lamb, Meno, Harvard ottenute le informazioni richieste, esse possono
Edizione Elettronica di Informazione Filosofica
U.P., Cambridge Mass. 1957 (Loeb Classical Li- essere inviate sotto forma di file al proprio indiriz-
zo elettronico e quindi essere scaricate sul proprio (EEIF): l'Edizione Elettronica di "Informazione
brary, vol. II). Filosofica" si propone di offrire, in una diversa
computer. La banca dati è sempre disponibile, ad
Lyotard J. F., La condizione postmoderna, Feltri- esclusione di tre ore settimanali durante le quali versione, il materiale filosofico finora raccolto ed
nelli, Milano 1981 (ed. or. fr. 1979), cit. da p. 94. avviene l’aggiornamento. Solo gli utenti registrati elaborato nei primi dieci numeri della rivista (equi-
hanno libero accesso al database. In Inghilterra il valente ad un libro di 3.000 pagine, con 500
Machlup F., Knowledge: its Creation, Distribution articoli, 6.000 opere citate, 600 realazioni e con-
and Economic Significance, Princeton U.P., Prin- servizio è gestito da BIDS (Bath Information &
Data Services). ferenze segnalate, 2.000 articoli di riviste italiane
ceton N. J. 1980-4. e estere recensiti e 2.500 novità librarie italiane ed
Machlup F. e Leeson K. (a cura di), Information Iter Electronicum: versione su CD-rom dell’Iter estere schedate). In particolare, questa edizione
through the Printed World, Praeger, New York Italicum di Paul Oskar Kristeller. Prodotto da permette di accedere a tutte queste informazioni e
1978. Brill a cura di Luciano Floridi, sarà disponibile dati attraverso modalità di ricerca decisamente
alla fine del 1994. più articolate e approfondite di qualsiasi altro
Machlup F. e Mansfield U., The Study of Informa- mezzo tradizionale di consultazione. Il materiale
tion, Interdisciplinary Messages, John Wiley and Prosopography of Italian Renaissance Uni-
versity Teachers and Students: progetto in che costituisce questa edizione elettronica è orga-
Sons, New York 1983. nizzato in una sorta di "rivista elettronica" (deno-
corso di sviluppo presso l’Università di Londra
Pittari M., La televisione nel video, in “LAN & riguardante i dati biografici dei docenti universi- minata Infobase) con tanto di sommario, indice
Telecomunicazioni”, ottobre 1993, pp. 76-79. tari nel periodo rinascimentale. Per informazioni analitico e lessico, sulla quale però è possibile
rivolgersi a Peter Denley, Department of History, effettuare ricerche di parole attraverso raffinati
Platone, Menone, Laterza, Roma-Bari 1966. operatori sintattici. Inoltre questa "rivista elettro-
Queen Mary and Westfield College, University of
Sprugnoli R., Le basi di dati, Editori Riuniti, Roma London, Mile End Road, London E1 4NS, Email: nica" può essere personalizzata dall'utente con
1987. p.r.denley@qmw.ac.uk. l'aggiunta di note a margine, sottolineature e se-
gnalibro, che vengono memorizzate separatamente
Tonelli G., A Short-title List of Subject Dictiona- Banca Dati delle attività di ricerca del C.N.R. e restano a disposizione, senza intaccare la base
ries of the sixteenth, seventeenth and eighteenth (DBCNR): banca dati interdisciplinare (in cui dei dati. L'Edizione Elettronica di "Informazione
centuries as aids to the History of Ideas, The figura il settore disciplinare “Scienze storiche, Filosofica" è attualmente disponibile su dischetto
Warburg Institute, London 1971. filosofiche e filologiche”), che organizza l’insie- per i sistemi Ms Dos e Windows, e dal primo
me dei progetti di ricerca finanziati dal Consiglio trimestre del 1994 anche per Macintosh.

35
PROSPETTIVE DI RICERCA

Ludwig Wittgenstein
Rush Rhees, Ludwig Wittgenstein, Georg Henrik von Wright, G.E.M. Anscombe
La casa in cui morì Wittgenstein, in Storey’s End 76, Cambridge

36
PROSPETTIVE DI RICERCA

PROSPETTIVE DI RICERCA

L’ eredità di Wittgenstein Nedo, in un volume introduttivo che ri- che ha rifiutato la costrizione di una
percorre al contempo la travagliata vi- forma definitiva per mettere in gioco
L’opera di Ludwig Wittgenstein è al cenda del lascito. Per il restante materia- continuamente se stesso. Al rischio di
centro di una imponente iniziativa le si renderà poi nuovamente necessario una probabile disintegrazione del senso,
editoriale: è stata infatti annunciata in il consenso degli eredi, i quali tuttavia in cui purtroppo incorre una tale edizio-
Germania, durante l’edizione ’93 della hanno già una volta concretamente ma- ne, come hanno sempre temuto gli ese-
“Buchmesse” francofortese, una nuo- nifestato la loro fiducia nei confronti del cutori testamentari, si è voluto ovviare
va edizione critica delle opere del filo- curatore. con la compilazione di sei volumi di
sofo: LUDWIG WITTGENSTEIN . WIENER Risulta chiaro dalla lettura del volume indice, grazie ai quali diviene possibile
AUSGABE (a cura di M. Nedo, Springer- introduttivo quanto sia mutato rispetto mantenere una visione d’insieme, nel
Verlag, Wien-NewYork 1993). Diver- alle precedenti edizioni l’approccio al collegamento fra i rimandi tematici da
ranno in tal modo finalmente accessi- Nachlass. Mentre infatti gli eredi lette- un testo all’altro.
bili le migliaia di pagine manoscritte rari avevano operato, non senza dubbi e Nel frattempo in Francia, a ulteriore con-
lasciate dal filosofo alla sua morte, incertezze, una selezione del materiale ferma dell’attenzione intorno a questo
pagine sulle quali, sino ad ora, è stata loro disponibile, pubblicando solo una autore, viene pubblicato il Tractatus lo-
esercitata da parte degli eredi letterari minima parte delle migliaia di pagine gico-philosophicus in una nuova edizio-
una stretta censura. manoscritte in stadi diversi di elabora- ne a cura di Gilles-Gaston Granger
zione e stesura, la nuova edizione ha (Gallimard, Parigi 1993). A ciò si affian-
Desta interesse e suscita vaste aspettati- inteso seguire un criterio maggiormente ca la traduzione di due opere fondamen-
ve nel mondo intellettuale l’annuncio di aderente al metodo di lavoro del filoso- tali della letteratura critica, già presenti
una edizione critica delle opere di Lud- fo. E’ noto infatti che Wittgenstein ha in edizione italiana: la monografia di
wig Wittgenstein. Essa risponde infatti pubblicato in vita solo una minima parte David Pears, La Pensée - Wittgenstein
all’esigenza, più volte rivendicata dagli delle sue riflessioni filosofiche, cui si (trad. fr. di C. Chauviré, Flammarion,
studiosi, di una consultazione dell’opera dedicava nella sua tormentata genialità Parigi 1993; ed. orig. Londra 1971), che
del filosofo che vada al di là delle edizio- con il massimo rigore e con una forza di testimonia l’intenso travaglio intellet-
ni parziali, e spesso filologicamente poco concentrazione tale da esaurire le ener- tuale che portò Wittgenstein dalla teoria
corrette, pubblicate dagli eredi testamen- gie intellettuali degli allievi presenti alle del linguaggio come “raffigurazione lo-
tari. Garantisce ora dell’accuratezza del sue lezioni universitarie. Lezioni che del gica del mondo” alla ricerca incessante
lavoro il nome di Michael Nedo, filologo resto - come ricordava Norman Mal- dei diversi modi in cui i significati si
che già nel 1979 aveva coordinato e diretto, com in L. Wittgenstein - A memoir (1958, originano nella pluralità dei “giochi lin-
insieme al linguista Hans Jürgen Herin- trad. it. 1974) - «si svolgevano soprattutto guistici”, e l’importante biografia ad
ger, il lavoro del gruppo di Tubinga intorno in forma di conversazioni», in assenza di opera di Ray Monk, Wittgenstein - Le
al lascito wittgensteiniano. una qualsiasi traccia scritta e condotte sem- devoir du génie (trad. fr. di A. Gerschen-
Le difficoltà che da sempre gli eredi pre al limite della tensione intellettuale. feld, Odile Jacob, Parigi 1993; ed. orig.
letterari - Rush Rhees, Elisabeth Nel consentire oggi al pubblico una vi- 1990 trad. it. 1991), che presenta, unita-
Ascombe e Georg Henrik von Wright sione quanto più completa possibile del mente al racc onto della vita d i
- hanno sollevato nei confronti di chi materiale esistente, è stato necessario al Wittgenstein, un percorso guida attra-
volesse avere accesso al Nachlass, fan- tempo stesso tener conto del fatto che ci verso le opere del filosofo.
no sì che la grande iniziativa editoriale, si trovava di fronte al divenire di un In Italia, a seguito della proiezione della
che nella veste definitiva dovrebbe con- pensiero, sviluppatosi attraverso le nu- versione cinematografica della vita di
tare una cinquantina di volumi, possa merose rielaborazioni cui l’autore sotto- Wittgenstein, è stata pubblicata la sce-
per il momento assicurare solamente la poneva le proprie riflessioni, passando neggiatura del film: Wittgenstein. La sce-
pubblicazione dei quindici volumi rela- da semplici annotazioni su taccuini alla neggiatura di Terry Eagleton. Il film di
tivi agli anni 1929-1935. Si tratta della compilazione di manoscritti - e quindi di Derek Jarman (Ubulibri, Milano 1993),
produzione di Wittgenstein corrispon- dattiloscritti - più volte scomposti, ri- che dimostra come la versione filmica sia il
dente agli scritti Annotazioni filosofiche presi e annotati. Ampliare la pubblica- frutto del fecondo innesto della creatività
e Grammatica filosofica, già compresi zione degli scritti, significa allora ren- di Derek Jarman sulla sceneggiatura ori-
nella Werkausgabe (Francoforte 1989), dere conto delle successive stratifica- ginale di Terry Eagleton. N.C.
rispettivamente nel volume secondo e zioni del testo e del fatto che l’autore
quarto. A partire dalla prossima prima- stesso non riteneva definitiva nessuna di
vera dovrebbero pertanto essere resi di- tali stesure. L’approccio ermeneutico
sponibili annualmente da due a cinque mira perciò ad una ricostruzione del la-
volumi dell’opera critica, i cui criteri voro filosofico, seguendo da presso il
guida sono stati esposti dal curatore, sorgere e il modificarsi di un pensiero

37
PROSPETTIVE DI RICERCA

Barthes: ‘Oeuvres complètes’ Fnac di Parigi e un numero monografico di cielo; quelle scientifiche attestano invece
“Magazine Littéraire” (ottobre 1993), che come vadia il cielo».
E’ uscito in Francia il primo volume, a contiene un articolo del 1984 di Umberto Per capire le legittime reazioni nei confron-
cura di Eric Marty, delle OEUVRES COM- Eco, in cui si afferma: «Barthes ci ha inse- ti di questa concezione da parte della Chie-
PLÈTES (Seuil, Parigi 1993) di Roland gnato l’avventura d’un uomo di fronte al sa e di un sistema filosofico aristotelico
Barthes, scomparso nel 1980. Questo testo». Lungi dal propinare modelli o schemi ancorati ad una unica verità: quella metafi-
volume comprende le opere dal 1942 astratti, Barthes è stato un maestro che ha sica, occorre collocarsi nel clima culturale
al 1965; ne sono previsti altri due, incarnato un certo modo di pensare, un certo del ‘600. A questo proposito vale la pena
complessivamente. Le polemiche su- uso dell’intelligenza volto a cogliere l’espe- qui segnalare tra gli studi recenti che hanno
scitate da questa edizione testimonia- rienza sub specie semiotica. Eco ricorda riportato documenti sui processi per eresia
no tuttavia della difficoltà di identifi- quando Barthes sosteneva che, passeggian- intentati contro Galilei la ricerca di Anto-
care con precisione l’eredità di pensie- do per strada, dove altri vedono fatti e avve- nino Poppi: Cremonini, Galilei e gli inqui-
ro lasciata da Barthes. A questo pro- nimenti, lui scorgeva segni in atto. Eco insi- sitori del santo a Padova (Centro Studi
posito è da segnalare la pubblicazione ste, inoltre, difendendo Barthes da certe “ap- Antoniani, Padova 1993), in cui vengono
di interventi su questo autore: BARTHES propriazioni” ingiustificate: le sue idee sul presentati, a titolo storico informativo, con-
APRÈS BARTHES : UNE ACTUALITÉ EN QUE- testo, non si prestano affatto a una prospetti- tenuti e motivi dei processi inquisitoriali
STION, (Barthes dopo Barthes: un’at- va deconstruzionista, alla “celebrazione” del- contro Galileo Galilei, scoperti nell’Archi-
tualità in questione, a cura di C. Coqui l’inafferrabile, alla deriva del senso: più vi- vio di Stato di Venezia. Tra le altre cose, si
e R. Salado, PUP, Pau 1993). cino a Agostino che alla Kabbala, osserva racconta che «il 21 aprile del 1604, un certo
Eco, Barthes pensava al piacere del testo signor Silvestro Pagnoni (amanuense di
Le polemiche seguite alla pubblicazione del connesso al controllo reciproco dei segni e Galilei) denunciò all’Inquisizione padova-
primo volume delle opere complete di Ro- dei contesti. F.M.Z. na Galileo Galilei per formulare con sicu-
land Barthes possono riassumersi nel se- rezza assoluta giudizi sulla vita dei suoi
guente paradosso: Barthes occupa certo un clienti in base ai segni zodiacali». Ma è
posto importante nella cultura francese, ma l’adesione di Galilei al sistema eliocentrico
quale? Dove si situa la sua recente eredità? copernicano - «Io non posso senza... gran
Come, in altri termini, si dovrebbero collocare Realismo senza dogmi ripugnanza al mio intelletto, sentir attribu-
in libreria le opere di Barthes? In quale sezione? ire per gran nobiltà e perfezione ai corpi...
Scienze umane? Filosofia? Narrativa? Il realismo è stato spesso considerato dell’Universo questo essere impassibile,
Secondo alcuni quest’edizione non era ne- una questione vecchia, priva di senso, immutabile, inalterabile... » - che determi-
cessaria; nuoce anzi all’eredità di Barthes. In combattuta e superata. Con il volume: na il crollo di una certa visione comoda e
primo luogo, esiste già una scelta delle opere REALISMO SENZA DOGMI (Guerini e Asso- sicura della filosofia aristotelica, convinta
di Barthes a cura di François Wahl; questa ciati, Milano 1993), Fabio Minazzi si è nell’esistenza di un mondo celeste immu-
di Eric Marty (che si occupa fra l’altro di recentemente impegnato in una nuo- tabile e incorruttibile.
una nuova edizione del Diario di Gide ne va lettura di questa corrente di pensie- Galilei, non riteneva dannosa la tradizione
“La Pléiade”), aggiunge qualche testo intro- ro, in particolare del realismo galileia- aristotelica in sé, ma nel suo ergersi a dogma
vabile o non ancora pubblicato, ma non è no. A riaprire la questione filosofica incontrollabile. Minazzi giustifica questo
critica. Resta un ibrido fra commemorazione del realismo interviene anche John aspetto della teoria di Galilei: «Solo uno
e pseudo-scientificità. Marty si difende, in- Banville, che avanza una riconsidera- studio scientifico, secondo Galileo, permet-
vocando il problema del tempo: Barthes è zione critica di questo fenomeno, ri- te di elaborare un’effettiva spiegazione del
stato un “maestro”, ma è ancora troppo “con- proponendo la figura di Keplero come moto, che eviti sia l’errore di limitarsi alla
temporaneo” per un’edizione critica; ci vuo- “poeta della matematica” in un suo descrizione estrinseca dei fenomeni, sia quel-
le il tempo della “memoria”, una serena recente studio: KEPLERO (trad. it., di L. lo di sconfinare in pretese spiegazioni meta-
valutazione del peso specifico del suo inse- Noulian, Guanda, Parma 1993). fisiche, fantasiose e incontrollabili». Di fat-
gnamento. Non solo dunque un problema di to, proprio per evitare questi due errori oppo-
“classicità”, ma anche d’interpretazione: Non si può negare l’importanza che il ‘600 sti, Galilei ricorre all’ausilio della matemati-
come “appropriarsi” di Barthes? Non stupi- ha avuto per la scienza e la filosofia moder- ca, che gli consente di intrecciare le dimo-
sca allora il titolo di “Nôtre Roland Barthes” na. Una vera e propria rivoluzione di vedu- strazioni alle sensate esperienze.
con cui è stato reso pubblico un ricordo te, metodi di indagine e di interpretazione Vicinissimo a Galilei per studi e contributi di
affettuoso e grato verso l’intelligenza serena della realtà, destinati a non restare indiffe- pensiero è Keplero, di cui John Banville
e sorprendente di Barthes, che pure tocca un renti né per gli scienziati e per i teologi di ridisegna lo spirito teorico matematico in
problema fondamentale nell’attuale cultura allora, né per i contemporanei, che ancora una recente monografia dedicata a questo
francese: a chi “appartiene” Barthes? Chi, a oggi si ritrovano a fare i conti con una autore. Anche Keplero, come Galilei, è inda-
dieci anni dalla morte, lo comprende meglio visione del mondo “ex novo”. Muovendo gatore del cielo e anche per lui «l’Astrono-
di quanto lui si comprendesse? Chi e come da un aperto confronto di differenti pro- mia insegna solo che fin dove si scoprono le
riprende e adatta, adegua, rilancia le sue spettive in dialogo, in Realismo senza dog- stelle, anche le più piccole, lo spazio è finito,
intuizioni, le sue analisi, le sue idee? Dire: mi Fabio Minazzi si esercita in un’analisi sicché l’infinito è inaccessibile all’osserva-
nôtre (il nostro), segnala la difficoltà per quanto più obiettiva delle teorie sostenute zione». La scienza dunque, si deve dedicare
ogni “maestro” recentemente scomparso di nel lontano 1600 da Galileo Galilei, la cui all’indagine della realtà naturale, perché solo
passare dalla celebrazione al “monumento”, grande innovazione, osserva Minazzi, è su di essa ci si può pronunciare.
dal lutto alla costruzione di un’eredità. La l’aver separato scienza e fede, dichiarando Per quanto superate siano le tesi di un “rea-
fedeltà, più volte invocata, secondo cui que- l’autonomia della prima. Scienza e fede lismo senza dogmi”, tali reinterpretazioni
sta edizione tradirebbe lo spirito frammenta- hanno differenti finalità (salvezza per la critiche di Galilei e Keplero permettono di
rio della scrittura di Barthes, è un argomento fede e conoscenza per la scienza) e diverse proseguire con spirito aperto in una riflessione
pericoloso, perché non chiarisce se si voglia modalità di fondazione e di accettazione: filosofica che giunge fini ai nostri giorni e che è
essere “fedeli” all’autore, oppure alla pro- nella fede vale l’autorità delle scritture; capace di servirsi del passato, pur superandolo:
pria “immagine” dell’autore. nella scienza si opera per sensate esperien- occorre riconoscere che le vere rivoluzioni
Così si sono succeduti articoli, incontri, pub- ze e necessarie dimostrazioni. Si legge in scientifiche-filosofiche sono possibili pro-
blicazioni, micro-colloqui, tra cui il dibattito alcune pagine scritte da Galilei: «Le propo- prio grazie a quei paradigmi, che, se messi in
pubblico fra Eric Marty e P. Roger alla sizioni de fide ci dicono come si vadia al discussione, danno vita al “nuovo”. D.M.

38
PROSPETTIVE DI RICERCA

Gadamer e Platone

La breve antologia di testi di Plato-


ne raccolti nel volume: TEORIA DELLE
IDEE (trad. it. a cura di S. Fadda, Il
Melangolo, Genova 1993), introdot-
to e commentato da Hans-Georg
Gadamer, costituisce un significati-
vo esempio dell’approccio ermeneu-
tico gadameriano alla dottrina pla-
tonica delle idee, nella convinzione
dell’imprescindibilità del ruolo me-
diatore dell’interprete nella lettura
di un testo, filosofico e non.

In questa raccolta di testi Hans-Georg


Gadamer presenta e commenta passi del
Fedone, del Parmenide e della Lettera set-
tima di Platone, con l’intento di mettere in
luce il nucleo centrale della teoria delle
idee, che si manifesta nel rapporto tra la
dimostrazione dell’immortalità dell’anima
e l’elaborazione della dialettica.
La distinzione delle idee dai fenomeni,
affermata nel Fedone e sviluppata nella
Repubblica, costituisce il fondamento del-
la discriminazione tra sofistica e filosofia;
secondo Gadamer essa non va interpretata,
come si è fatto fino al XIX secolo sulla
scorta della lettura neoplatonica, come una
“teoria dei due mondi”; né, all’opposto,
come ha fatto il neokantismo di Marburgo
(presentando un Platone precursore del cri-
ticismo kantiano), come una fondazione
gnoseologica del sapere delle scienze em-
piriche, bensì come “momento integrati-
vo” della dialettica. La distinzione delle
idee dai fenomeni va pensata in Platone,
sostiene Gadamer, a partire dalla loro in-
scindibilità. La dialettica della partecipa-
zione esposta nel Parmenide non rappre-
senta perciò una crisi della teoria delle idee,
ma l’altro lato di essa, a essa consustanzia-
le, nonché il punto d’innesto delle temati-
che riguardanti le cosiddette “dottrine non
scritte” di Platone, relative ai numeri ideali.
Scartando anche qui le opposte teorie inter-
pretative, secondo le quali per un verso la
presentazione della dialettica nel Parmeni-
de rappresenterebbe un mero artificio reto-
rico, per l’altro occorrerebbe “prendere sul
serio”, come fece il neoplatonismo, una
caratterizzazione dell’essere molto vicina
alla configurazione della “teologia negati-
va”, Gadamer vede in questo dialogo l’espli-
carsi della dimensione riflessiva del pen-
siero. Secondo Gadamer, riconoscendo il
fatto che le determinazioni di essere e non
essere, identità e differenza, appartenendo
necessariamente a ogni ente, non consisto-
no in determinazioni di genere, Platone
tematizza l’attività essenziale del concetto,
che distingue per separare, e separa per
sintetizzare. La teoria delle idee esposta nel
Fedone e nella Repubblica non viene dun-
que, nella dialettica diairetica del Parmeni-
de, né abbandonata, né profondamente ri-
maneggiata, bensì fondata; la teoria diven-
ta pratica euristica, e la contemplazione si
trasforma in ostensione e concreta esem- Hans-Georg Gadamer (foto di M. Totaro)

39
PROSPETTIVE DI RICERCA

plificazione dell’articolarsi dell’essere. Pro- appaiono»; per questo «valere e saper mo- rietà delle circostanze di cui l’umana esi-
prio insistendo su questo aspetto “pratico” strare che si vale significa valere due volte: stenza fa prova; la sua connessione con il
della dottrina platonica, che con ciò prende ciò che non si vede è come se non ci fosse». juicio conferisce al “metodo” gracianiano
congedo da una visione sapienziale della D’altra parte, le accuse di formalismo, non- le caratteristiche di quello della scienza
conoscenza, si qualifica invece una pratica ché di amoralità, spesso mosse a Graciàn, moderna (che nasce nel medesimo volgere
ermeneutica. si scontrano con le sue esplicite afferma- di anni), alla quale appartengono, come
Nella Lettera settima, secondo Gadamer, è zioni, secondo le quali «la virtù è l’unica ideale di conoscenza, l’interrogazione e la
presente la chiave d’accesso alla dimensio- cosa che conta davvero, tutto il resto è riconduzione delle infinite varietà dell’espe-
ne più propria della riflessione platonica, e nulla. La capacità e la grandezza si devono rienza alla chiarezza e al rigore della rifles-
in particolare della dottrina delle idee. L’in- misurare alla stregua della virtù e non della sione. La “prudenza” gracianiana, sottoli-
tera opera dialogica platonica, sostiene fortuna; la virtù sola basta a se stessa». nea Patella, esclude tanto l’attivismo sog-
Gadamer, rappresenta un’apologia di So- Gracián interpreta il proprio secolo come gettivista, tipico dell’età contemporanea,
crate, nonché la risposta, sul piano metafi- luogo irto di insidie e tranelli per l’uomo quanto il quietismo e il ritrarsi della spiri-
sico, alla questione, politica ed etica, rela- retto; egli non raccomanda affatto l’isola- tualità nella dimensione ascetica. Tutta tesa,
tiva alla possibilità dell’esistenza del giu- mento dal mondo, bensì, al contrario, grazie alla mediazione dell’intenzionalità
sto, Socrate, in un mondo ingiusto. La veste un’approfondita conoscenza della malizia cosciente, alla perfezione è dunque la vita
dialogica corrisponde, dal punto di vista che lo governa, osservazione e compren- dell’uomo; ciò esclude, come ricorda anco-
teoretico, a una presa di posizione di Plato- sione delle strategie che portano al succes- ra Patella, una considerazione “naturalisti-
ne che lo colloca fra i seguaci (o il caposti- so, a partire da uno sguardo che si colloca ca” della perfezione in quanto data all’uomo,
pite) del fallibilismo logico. Solo in questa al di là di questo mondo, e che è al contem- a favore invece della assai più realistica idea
prospettiva la dottrina delle idee entra nel po fine e luogo di residenza più proprio di una sua indefinita perfettibilità. F.C.
cono di luce che la fa emergere nel suo dell’uomo giusto.
carattere più proprio, quello di prassi erme- Nell’Introduzione storica e critica e nella
neutica: neppure la prova dell’immortalità presentazione, in chiusura del volume, di
dell’anima presentata nel Fedone, che co- alcune linee fondamentali dell’eredità del
stituisce la chiave di volta per argomentare filosofo, Giuseppe Patella scandaglia le Bernard Lonergan: le opere
l’esistenza del mondo delle idee, a parere di molteplici sfaccettature e connessioni del-
Gadamer ha forza di per se stessa, «al di la riflessione gracianiana, rilevando come É stato pubblicato il quinto volume
fuori dell’esempio vissuto del morire sere- per Gracián l’uomo ideale sia colui che sa delle opere di Bernard Lonergan con il
no e tranquillo che Socrate ci offre». F.C. esercitare, con accortezza e prudenza, l’ele- titolo: COMPRENDERE E ESSERE (a cura di
zione (elección), la scelta, che definisce N. Spaccapelo e S. Muratore, Città
l’uomo in quanto tale. Esiste infatti, secon- Nuova, Roma 1993). Si tratta del pri-
do Gracián, una contrapposizione fra due mo volume di un piano di edizione
determinazioni, l’ “uomo” e la “persona”: italiana, che nella sua completezza
Gracián e la perfezione il primo (hombre) rappresenta lo “stato abbraccia ben 22 volumi, di cui solo
naturale” della vita umana, ma proprio per quattro sono noti al pubblico italiano
Benché l’opera di Baltasar Gracián sia questo esso è nulla, dal punto di vista della per precedente traduzione. Il volume
quasi totalmente disponibile in lingua “vera umanità”, che consiste invece nel- è stato presentato ufficialmente il 29
italiana, la sua fortuna critica è decisa- l’acquisizione della dimensione propria ottobre 1993 a Roma, presso l’Aula
mente inferiore a quella riscontrabile della “persona”. Questa è frutto non della Magna di Palazzo Frascara.
in altri paesi europei. Anche per que- natura, bensì dell’artificio: «donde no me-
sto è opportuno segnalare, a cura di dia el artificio, toda se pervierte la natura- Le 400 pagine del primo volume delle
Giuseppe Patella, la pubblicazione di leza». In ciò, osserva Patella, si esprime opere di Bernard Lonergan raccolgono
un’antologia di testi gracianiani, con compiutamente lo spirito barocco, intima- riflessioni e interrogativi sollevati dal filo-
un’ampia bibliografia ragionata: mente pervaso dall’idea della necessità per sofo nel lontano 1958, in una serie di semi-
GRACIÁN O DELLA PERFEZIONE (Edizioni l’uomo di un agire che, inesorabilmente e, nari da lui tenuti presso l’Università “St.
Studium, Roma 1993). talvolta, anche a dispetto di lui stesso, tra- Magi” di Halifas in Canada. Tra i temi
sforma l’esistente “naturalmente” dato. trattati spiccano scritti di carattere preva-
Figlia di un secolo tutto proteso alla ricerca La vita dell’essere umano consiste dunque lentemente filosofico, ma con riferimenti
dell’essenza, dell’artificio, la riflessione di in un viaggio o, meglio, in un pellegrinag- alla psicologia del profondo, alla logica,
Baltasar Gracián, gesuita spagnolo, risul- gio, che lo porta dalla condizione di uomo alla matematica e, perfino all’economia.
ta rappresentativa della cultura barocca, a quella di persona, caratterizzata dal saper Nello scorrere i titoli colpisce la profondità
anelante da un lato all’assoluto, all’infini- esercitare con prudenza e accortezza l’atto e l’originalità dello studioso cattolico nel-
to, dall’altro pervasa dalla coscienza dei elettivo; un atto che è, insieme, formativo e l’ambito del pensiero filosofico contempo-
propri limiti, dalla finitezza in cui la sensi- autoformativo, in quanto rivolto da un lato raneo. Natalino Spaccapelo e Saturnino
bilità costringe la vita umana. Fortissimo alla trasformazione del mondo circostante, Muratore hanno tradotto con fedeltà i que-
qui è il senso della caducità della vita dall’altro rivolto a se stesso, alla purifica- siti discussi tra il maestro e i suoi allievi; ma
medesima, nei confronti della quale occor- zione del proprio agire dalle inclinazioni questa posizione non ha loro vietato alcune
re comportarsi con un’accortezza non di- sensibili. La condizione del “pellegrino” varianti, motivate per altro dalle differenze
sgiunta dalla consapevolezza della sua va- gracianiano, se ha un fondamento teoretico culturali italiane e europee e dalle differen-
nità. Se la mancanza di abilità porta neces- diverso e opposto rispetto a quello del ze editoriali e redazionali. L’elemento più
sariamente una natura retta al fallimento, “viandante” di Nietzsche, risulta connota- significativo in questo processo di “muta-
nondimeno Gracián ritiene che l’abilità da ta da una tonalità esistenziale non molto zione” riguarda il diverso modo in cui i
sola non basti; prudenza e accortezza sono distante da esso: l’accettazione dell’esi- traduttori hanno riportato la lista delle ope-
doti di per sé vuote, se non servono da stenza del mondo nella sua effettività si re di Lonergan. E stata rispettata invece
strumento per orientare una natura proba. coniuga, infatti, con la convinzione del- l’integralità dei contenuti e del valore filo-
Figlio del suo secolo, Gracián lo è anche l’ineliminabilità dell’eccedenza della vita sofico del testo, che comunicano gli assi
quando rileva, senza alcun tono di condan- umana, in quanto tale, rispetto a esso. portanti del pensiero e della personalità di
na moralistica, che «le cose non si conside- La prudenza gracianiana si nutre della ca- Lonergan.
rano per quel che sono, ma per quel che pacità di osservazione delle molteplici va- Il filosofo teologo, come testimonia la sua

40
PROSPETTIVE DI RICERCA PROSPETTIVE DI RICERCA

opera, si è sforzato (con buon esito) di


rinnovare le modalità di approccio di quel-
la parte di cultura cattolica spesso chiusa
“nel suo habitat”, aprendosi ad un dialogo
con la cultura laica e ponendosi in con-
fronto con i saperi contemporanei. In que-
sto Lonergan ha il merito di aver creato
uno dei più solidi movimenti di pensiero
della riflessione cristiana contemporanea,
rivelandosi tra i pensatori più all’avan-
guardia del XX secolo.
In Comprendere e Essere l’autore svilup-
pa e approfondisce la “conoscenza” intesa
come ricerca dell’ignoto. Nell’affascinan-
te itinerario conoscitivo, il soggetto è la
voce attiva che entra nei meandri dell’og-
getto sconosciuto. Lonergan invita a pas-
sare dall’ontologia, che si riferisce al lo-
gos, all’ontico, ovvero al giudizio sull’es-
sere, che si riferisce a ciò che uno è nella
sua globalità. La portata dell’avventura
conoscitiva, sostiene Lonergan, acquista
valenze diverse a seconda del modo con
cui il soggetto si pone di fronte a se stesso
e ad essa. «La ricerca della conoscenza è
ricerca di un ignoto; essa non è solo una
ricerca conscia, ma anche una ricerca in-
telligente, razionale, deliberata. Ognuno
poi deve giudicare, deve arrivare alla pro-
pria conclusione e decidere se sa qualcosa
in base alla propria esperienza personale.
Se egli non trova alcuna ragionevolezza in
se stesso, non dobbiamo, ovviamente, pre-
occuparci troppo di ciò che egli ha da dire.
C’è una quantità di trappole con questo
conoscere se stessi. Se una persona non è
conoscente, allora si sta praticamente esclu-
dendo da sola dalle discussioni e dalla
ricerca comune».
Trapela dalle affermazioni di Lonergan il
valore indiscutibile della persona, unica
vera responsabile del proprio mondo inte-
riore, alla quale è dato vivere in contatto
con un mondo esteriore (in quanto altro da
sé), che rimane “ignoto” fintanto che si è
“ignoti” di fronte a se stessi. Lonergan
crede in una conoscenza che avvicina l’uo-
mo alla perfezione, che lo arricchisce, po-
nendo le basi per superare la frammenta-
zione del sapere e del vivere. Tutta la
conoscenza (nel senso più ampio del ter-
mine) è lo strumento più efficace per dar
vita ad un’esistenza feconda, con la qua-
le la cultura dell’amore e della tolleran-
za supera quella del divisionismo e del-
l’arroganza.
A distanza ormai di dieci anni dalla morte
di Lonergan e di quaranta dall’inizio del
suo insegnamento alla Pontificia Univer-
sità Gregoriana, emerge sempre più netta
la statura imponente di questo studioso e il
grande significato che può assumere oggi
la sua opera, definita non senza ragione
«un organon, per una nuova epoca della
storia». D.M.

41
NOTIZIARIO

NOTIZIARIO

Il campo di indagine classico della zione del 1991 è stato tratto il volu-
gnoseologia è ormai condiviso da me Formal Ontology, curato da R.
molteplici scienze particolari, dalla Poli e P. Simons (di prossima pub-
spicologia sperimentale alla neuro- blicazione presso Kluwer). M.P.
fisiologia, e molte di esse trovano
sempre più proficuo ricorrere alle
riproduzioni al calcolatore per veri- Vengono pubblicate in un solo volu-
ficare le proprie ipotesi teoriche. me le opere più celebri di
D’altro canto, anche le scienze del- KIERKEGAARD, fra cui Aut-aut e La
l’informazione hanno al loro attivo malattia mortale (Laffont, Parigi
tutta una serie di ricerche di carattere 1993). Il curatore, Régis Boyer, apre
più generale che si propongono la il volume con un importante saggio
realizzazione di macchine intelligenti introduttivo, ricordando gli autori
e, di conseguenza, la formalizzazio- scandinavi che hanno influito su
ne dei processi essenziali, tipici del Kierkegaard e che sono stati influen-
ragionamento intelligente: tra i quali zati da lui. Questa nuova edizione
ad esempio il riconoscimento degli rappresenta una tappa importante nel-
stimoli esterni. Questa comunanza la storia, spesso assai confusa e non
di interessi tra gnoseologia e scienza sempre edificante, della pubblicazio-
dell’informazione è alla base di ne in Francia delle opere di
un’iniziativa dell’Istituto Mitteleu- Kierkegaard. L’edizione di
ropeo di Cultura di Bolzano, ormai Kierkegaard a cura di Régis Boyer
giunta alla sesta edizione, promossa riprende la traduzione francese di
dall’Associazione Italiana di Intelli- Paul-Henri Tisseau delle Oeuvres
genza Artificiale e dal Comitato complètes (Orante, Parigi 1966-
Europeo di Coordinamento per l’In- 1986). La storia di questa edizione è
telligenza Artificiale: le SCUOLE singolare: in primo luogo, è la storia
ESTIVE INTERNAZIONALI DI di un solo individuo, Paul-Henri Tis-
FILOSOFIA E INTELLIGENZA AR- seau - sposato con una donna danese,
TIFICIALE, che da cinque anni orga- docente in Romania, poi lettore al-
nizzano incontri con studiosi prove- l’Università di Lund, in seguito do-
nienti da tutto il mondo. I parteci- cente di latino a Nantes - che ha
panti alle Scuole sono per la maggior voluto sacrificare tempo, denaro, ri-
parte ricercatori e docenti e, dal 1991, sorse e addirittura la propria vista alla
sono a loro disposizione diverse bor- traduzione delle opere complete di
se di studio per la partecipazione alle Kierkegaard. Non riuscendo a trova-
lezioni. Nelle passate edizioni si sono re un editore, a partire dal 1934 Tisse-
alternati studiosi di indubbia fama: au si organizza per tradurre, pubbli-
Jean Petitot ha partecipato alla terza care, e diffondere da solo l’opera. Ma
edizione su “Fenomenologia e filo- durante la guerra la sua casa e tutti i
sofia analitica” e “Architetture co- manoscritti delle traduzioni vengono
gnitive”; John Searle alla prima su distrutti. Bisogna rincominciare tutto
“Prospettive filosofiche dell’intelli- da capo: uno ad uno escono i testi
genza artificiale”; Hubert Dreyfus tradotti, tutti con la semplice dicitura:
alla quarta su “Ontologia formale” e “Trd. Paul-Henri Tisseau, Bazoges-
“Simbolo e riferimento”. Alla quin- en-Pareds”. Solamente pochi mesi
ta edizione su “Filosofia del linguag- prima di morire, Tisseau riceve l’of-
gio” e “Ragionamento temporale” ferta di un aiuto economico e nel
hanno partecipato, tra gli altri, An- 1966 prende avvio ufficialmente l’edi-
drea Bonomi, J. van Benthem e E. zione completa delle opere.
Sandewall. L’edizione del 1993, te- Questa storia coraggiosa e tenace è
nutasi dal 5 al 9 luglio, ha proposto accompagnata da un’altra poco edi-
due cicli di lezioni, raccolti sotto un ficante: nella confusione più genera-
unico titolo: “Che cosa è una for- le, alcuni editori smembrano l’opera
ma”, ai quali hanno partecipato J. di Kierkegaard, incollano, cambia-
Petitot, I. Grattan-Guinnes, G. Sim- no a piacimento i titoli. Così compa-
mons e A. Zimmer. Una selezione re in libreria un testo di Kierkegaard
dei lavori svolti nelle prime tre edi- dal titolo: Erotisme, frutto di un ope-
zioni è stata pubblicata nel volume razione editoriale di assemblaggio
Topics in Philosophy and Artificial di proposizioni sulle donne, tratte da
Intelligence, a cura di L. Albertazzi fonti diverse. E ancora: La malattia
e R. Poli (Bolzano 1991). Dall’edi- mortale si trova ora edita con il tito-

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NOTIZIARIO

lo: La Maladie à la mort, ora come Boulgakov ai pamphlets su/contro ne” i testi letterari e storici, i quali Bruxelles, in cui il fisico danese, espo-
Le traité du désespoir. l’attualità, o ancora, da Karl Marx suggeriscono discretamente al lettore nendo la teoria dei quanti, pose una
Ricordare questa vicenda non è solo (Oeuvres philosophiques) a Groucho ampliamenti della filosofia. La criti- grossa ipoteca sulla fisica classica.
riportare un fatto di cronaca, bensì Marx (Correspondance). Questo pa- ca del marxismo dogmatico (per la Se, infatti, nella fisica newtoniana il
sottolineare come Kierkegaard sia esaggio contrastato, attraversato dal- riedizione di Marx, l’edizione di Sou- presupposto è l’indipendenza di sog-
stato mal letto e mal interpretato in la filosofia di Hegel (Ecrits politi- varine e di Papaiaonnou) s’accompa- getto e oggetto, di mente e realtà, con
Francia: alla lettura esistenzialista ha ques, 1974) e da quella di Spinoza gna progressivamente ad una apertu- la teoria di Bohr, sostenuta poi anche
fatto seguito la semplice lettura da (Ethique, 1993), non è l’effetto di un ra alle opere classiche, presentate sot- da Heisenberg, si mette in discussio-
parte di tutti coloro che hanno voluto sincretismo, ma di una certa “filoso- to un aspetto però originale; ecco ne la consistenza ontologica della
vedere in Kierkegaard non solo una fia” dell’uso dei testi filosofici all’in- allora le Poésies di Nietzsche e Le materia a livello subatomico: lo stato
critica alla filosofia sistematica, ma terno del loro paesaggio culturale; le voyage de Petersbourg à Moscou di della materia non esiste in sé, viene
anche una critica al pensiero, non opere filosofiche sono accompagnate Raditchev, presentato da F. Venturi generato dall’atto di osservazione. La
cogliendo lo spessore filosofico di da studi positivi e da testi letterari (1988). Per la filosofia strictu sensu biografia mette bene in luce l’ampio
questo autore. La nuova edizione di (come Ma vie di Alfieri, 1989), che la recente riscoperta di una traduzio- respiro delle implicazioni filosofiche
Kierkegaard a cura di Boyer sembra le chiarificano tanto quanto ne sono ne esemplare di Spinoza, tanto leggi- della teoria dei quanti: negare l’insei-
invece essere segno di un interesse chiarificati. bile quanto rigorosa, adottata da Brun- tà della materia implica i caratteri del
più competente (un’edizione comple- Questa struttura editoriale, che è tut- chvig e da Deleuze, sarà seguita pros- soggettivismo, dell’idealismo e del-
ta è in preparazione anche ne La Pléia- t’uno con quella della casa editrice, simamente dai Ricordi di Guicciardi- l’antirealismo: condizioni inaccetta-
de), anche se non sono mancati sui ha essa stessa una storia, talvolta ni, presentati da Alain Pons. La ren- bili per una scienza di tipo positivista
giornali gli scontati elogi di movimentata: dalla creazione delle trée autunnale è stata inaugurata dal- e per lo stesso Einstein, citato spesso
Kierkegaard come scrittore tout court, edizioni Champ libre nel 1970, in l’edizione di W. Fraenger, Le Royau- e volentieri da Pais come grande an-
il cui interesse principale, pare, è as- pieno fermento politico, ad opera di me millénaire, uno studio molto inte- tagonista di Bohr. A.S.
sorbito da questioni riguardanti vi- Gérard Lebovici, all’assassinio di ressante su Jérome Bosch, che ha
cende della vita privata. F.M.Z. questi nel 1984; dalla ripresa della avuto una vasta eco sui giornali e alla
casa editrice da parte della moglie radio, e da un altro romanzo di Feno- É stata pubblicata la prima edizione
con il nome di Editions Gèrard Lebo- glio, per sottolineare il rifiuto della del DIZIONARIO DELLE RELIGIONI
A 10 anni dalla morte di RAYMOND vici (1984-1991), alla creazione delle separazione ordinaria fra teoria e let- ORIENTALI (Garzanti, Milano 1993).
ARON le edizioni Flammarion di Editions Ivrea nel 1992, sotto la dire- teratura; le Edizioni Ivrea desiderano Scorrendo le 496 pagine del volume
Parigi pubblicano una sua biografia zione del figlio di Lebovici. Mentre preservare questa originalità rivol- curato da A. Vallardi, il lettore può
curata dal sociologo Nicolas Bava- gli anni ’70 erano dominati dagli in- gendosi a nuovi domini, come il cam- entrare in contatto con la complessità
rez. Non è un’opera agiografica, piut- terrogativi politici, negli anni succes- po italiano, filosofico e letterario, così e la ricchezza delle tradizioni dei po-
tosto una rivisitazione critica dell’uo- sivi fu maggiormente accolta la lette- come la scelta del nuovo nome, Ivrea, poli dell’oriente. Nomi, figure, ta-
mo e del suo pensiero, un’occasione ratura (Melville e Fenoglio) e l’es- luogo di nascita dell’attuale respon- belle servono all’immaginazione per
per ricordare l’opera di un’intellet- senziale dell’opera di George Orwell. sabile, lascia intendere. D.T. affiancare l’intelletto nel penetrare
tuale poliedrico che ha vissuto il suo Ispirata all’inizio dal movimento del- culture complesse ed estranee alla
tempo con un impegno totale e, per l’I.S. (Internazionale Situazionista) e razionalità occidentale. Ampio spa-
molti versi, solitario. Solitaria infatti dal pensiero critico di Guy Debord, la E‘ stato pubblicato dalla Cambridge zio viene dedicato agli assi portanti
fu la battaglia contro il comunismo, casa editrice privilegiò la critica so- University Press il carteggio del 1960 del pensiero religioso e delle culture
assimilato, già prima della seconda ciale, grazie alla riedizione di classici tra CHARLES DARWIN e noti biolo- indiana e cinese, dal buddhismo al-
guerra mondiale, al nazismo. Il suo del pensiero politico-filosofico e del- gi e botanici dell’epoca. Le 450 lette- l’induismo, al confucianesimo, al ta-
grande merito è quello di averci inse- l’anarchismo e anche alla pubblica- re raccolte nel volume testimoniano oismo.
gnato a trattare la storia da tutte le zione di studi storici sui movimenti di le reazioni del mondo scientifico alla I temi proposti sono ad ampio raggio
possibili angolazioni: dal punto di protesta. Furono così pubblicati Marx pubblicazione, dell’anno precedente, e forniscono indicazioni precise sul-
vista del giornalista a quello dello (1979) e i critici del marxismo (Karl de L’origine della specie. Darwin af- lo shintoismo, sullo zoroastrismo,
studioso; unico imperativo, la ricerca Korsch, 1970, Gustav Landauer, fronta con i suoi interlocutori il tema sul giainismo, così come sulle scuo-
continua della verità e la lucidità di 1974; Lucio Colletti, 1976), e ancora dell’assenza di una qualsiasi proget- le, i movimenti, i maestri delle reli-
vedute. Compagno di Sartre all’Eco- Hegel, Dietzgen (1973) e l’opera fi- tualità finalistica o comunque di un gioni orientali. Il lettore più appas-
le Normale, fu spesso suo avversario losofica di August von Cieszkowski sistema deterministico nello svilup- sionato ha così modo di immergersi
nella realtà quotidiana, volendo sem- (1973). Il progetto più impressionan- po della specie; le lettere rivelano le nei più svariati simboli, approfon-
pre conservare intatto quello spirito te di questo periodo, senza pari in reazioni dello scienziato alle criti- dendone i significati, intraprenden-
di indipendenza che gli permise di Europa, resta l’edizione delle Oeu- che e alle lusinghe apportate dai let- do così un viaggio verso la conquista
leggere nelle vicende storiche senza vres complètes di Bakounin ( in 8 tori alla teoria evoluzionistica che, dell’equilibrio, della serenità, della
per questo restarne coinvolto. volumi, 1973-82) da parte di Arthur escludendo la possibilità di un qual- gioia, mete autentiche della religio-
Tra i problemi storici e politici del Lehning. Come eco di questo orienta- siasi disegno divino, suscita tra il sità orientale. D.M.
suo tempo che maggiormente lo ap- mento, furono pubblicati anche auto- pubblico un notevole scalpore. Se
passionarono, un posto d’onore spet- ri significativi del periodo rivoluzio- nelle prime lettere, comunque, no-
ta al dibattito sull’unità d’Europa. Fin nario (Anacharsis Cloots, 1979; Sa- tiamo un Darwin timoroso e in crisi Un nuovo strumento in grado di
dalla fine della guerra, infatti, fu uno int-Just, 1984) nonché dei grandi clas- per le critiche ricevute, in quelle soddisfare ampie esigenze di in-
dei più accesi sostenitori della neces- sici della strategia politica (Clausewit- seguenti rileviamo nell’autore una formazione e di approfondimento,
sità di una riconciliazione franco-te- tz, Jomini, Picq, Napier). Troviamo progressiva indifferenza verso i pa- il DI ZIONA RIO TEO LOGICO
desca, come polo gravitazionale del- anche dei testi decisivi dell’avanguar- reri negativi e senz’altro una mag- ENCICLOPEDICO (Piemme, Milano
l’unità europea. Quando si trattò, però, dia estetica di inizio secolo, russa giore sicurezza nella propria teoria. 1993) è oggi a disposizione degli stu-
di passare dal pensiero ai fatti, si (Chlovski, 1973, Taraboukine, 1972, Il carteggio rivela come le implica- diosi, finora costretti a ricorrere a più
schierò contro quel Jean Monnet che Malevitch,1975), tedesca o viennese zioni “nichiliste” dell’evoluzionismo strumenti per avere una sintesi tema-
proponeva la creazione di una forza ( Almanach Dada, 1980, Karl Kraus, non siano mai affrontate direttamen- tica della materia. L’opera si distin-
militare europea. Secondo Aron non 3 volumi, Adolf Loos, 1979), france- te dallo scienziato: l’ordine intellet- gue infatti, rispetto ai tradizionali di-
si poteva creare una forza europea, se e belga (Ribemond-Dessaignes, tuale e la sicurezza degli studi fatti zionari di teologia, per la vasta gam-
senza aver previsto prima un’ autorità 1974-78, Pansaers, 1986) e portoghe- consentono a Darwin di non vacilla- ma di argomenti e di discipline con-
politica, economica, finanziaria e se (Pessoa, 1973). Questa costella- re su questioni metafisiche che poco siderate. In 1200 pagine sono conte-
morale europea. Era, di fatto, neces- zione fa spazio anche anche ai trattati avevano a che fare con l’intento nute 1100 voci che trattano non solo
sario costruire, prima di qualsiasi for- della dissimulazione del gesuita Gra- scientifico da lui perseguito. A.S. di dogmatica e teologia speculativa,
za militare, un’entità e una coscienza cián e di Castiglione, disegnando così ma anche di esegesi biblica, storia,
europea. L.B. un luogo atipico in cui Jean de la spiritualità, teologia, morale, reli-
Croix risponde a Spinoza. Menzio- Il rapporto scienza-filosofia costitui- gioni. Il dizionario affronta temi re-
niamo infine la pubblicazione delle sce l’ossatura della biografia dedica- moti e questioni attualissime (come
Una piccola casa editrice francese, Conférences psychanalytiques à ta da Abraham Pais a NIELS BOHR ad esempio la “bioingegneria gene-
IVREA, accorda uno spazio partico- l’usage des malades di Georg Grod- con il titolo: Il danese tranquillo (Bol- tica”), si pronuncia (anche) in termi-
lare alla filosofia, pubblicata con par- deck (3 volumi) che conferisce all’in- lati Boringhieri, Torino 1993). La ni storici evolutivi sulla riflessione
simonia e discernimento in un insie- sieme una fisionomia originale, in cui biografia si occupa in particolare del teologica e si dispensa con una mini-
me di testi che va dagli studi storici ai les opere teoriche contribuiscono se- periodo intorno al 1927, anno in cui si bibliografia che dà ampio spazio alla
classici della strategia, dai romanzi di gretamente a mettere “sotto tensio- tennero due congressi, a Como e a letteratura italiana. D.M.

42
CONVEGNI E SEMINARI

CONVEGNI E SEMINARI

Genealogie e fratture concetto continuistico di passato tipico nella Seconda Inattuale - tra l’accanimento
della memoria dello storicismo. terapeutico verso “pesanti” memorie ed
Accanto a questa lotta, fa notare Bodei, vi un’estrema leggerezza dell’oblio, in cam-
Presso la sede dell’Istituto Italiano per è oggi, nel mondo, una tendenza all’unifor- po culturale e politico, poiché non si può
gli Studi Filosofici di Napoli, dal 28 mità e alla globalità culturale, mediante ricordare solo ciò che interessa al nostro
giugno al 2 luglio 1993 Remo Bodei ha l’unificazione delle abitudini e la mummi- presente, né tantomeno, storicisticamente
tenuto un seminario sul tema: “OBLIO E ficazione di alcuni - scomodi - passati loca- e avalutativamente, ricordare “tutto”, ta-
MEMORIA NELLA FORMAZIONE DELL ’IDENTITÀ li; mediante la simultanea coordinazione cendo i conflitti ed evitando di guardare
COLLETTIVA”, dove è stato analizzato il degli eventi planetari grazie alle reti tele- dall’esterno la propria identità storica.
complesso e stratificato intreccio di matiche, e la conseguente liberazione dalla La strada impervia che Bodei auspica è
dimenticanza e ricordo che caratteriz- dipendenza dal contesto geografico. La ten- quella verso un’identità collettiva sem-
za l’identità dei popoli e degli individui denza opposta, la frammentazione esaspe- pre più allargata, capace di estendere il
nel corso della storia. rata, ci riporta ad una drammatica richiesta senso di appartenenza al “Noi” con una
di identità su basi “biologiche”: là dove memoria condivisibile da molti. Contro
La memoria collettiva di una comunità si l’oblio ha operato come forma sostitutiva tale tendenza ha sempre operato nella
forma mediante stratificazioni che, nel tem- della memoria e si è disgregata l’identità storia la manipolazione politica della
po, producono negli individui che la com- stabile, vi può essere la negazione di ciò memoria e dell’oblio, la deturpazione di
pongono un più o meno forte senso di che era stato collettivamente ritenuto vali- ciò che resta o la sua deformazione in
appartenenza, il quale si manifesta nell’at- do, e l’invenzione di una identità poco termini sociali o religiosi.
taccamento a tradizioni in cui si è sedimen- verificabile con metodi rigorosamente Bodei ha mostrato anche il livello antropo-
tata l’idea stessa della comunità di cui si è storici, o mai esistita nel passato. Ciò logico della memoria storica, retroattiva
parte. Tuttavia, ha esordito Remo Bodei, accade, ha sottolineato Bodei, nelle fasi rispetto all’idea dei morti di una comunità,
all’interno della memoria super-individua- di transizione, quando vengono meno i ricordare i quali comporta la santificazione
le si presentano delle discontinuità o dei criteri di selezione della memoria tradi- del luogo dove sono sepolti come patria e
“vuoti” che intaccano la compattezza del- zionale, e se ne alterano quei “quadri come proprietà da difendere a costo della
l’identità, fagocitando a volte nell’oblio sociali” che Maurice Holbwachs aveva vita. Il valore simbolico della memoria, ha
intere civiltà o linguaggi. Allo stesso modo, posto alla base della stessa identità indi- osservato Bodei, è quello di una vittoria
quando l’identità collettiva si forma me- viduale, per dimostrare l’inesistenza di sulla morte; esempi di una simile memoria
diante aggregazione di tradizioni diverse, una dimensione esclusivamente privata sono offerti dalle varie strategie che gli
la lunga opera di sovrapposizione cultura- del ricordo - e finanche del sogno. uomini escogitano per ricordare senza sof-
le non appare indolore, poiché vi è sempre Bodei ha proseguito la sua analisi eviden- frire, dalla necessità della memoria che l’
qualcosa che viene perduto e costituisce il ziando gli aspetti narrativi, che costituisco- “essere” dell’uomo si compia in differita,
prezzo pagato dalla comunità per un’iden- no l’identità attraverso la rielaborazione tramite il ricordo.
tità più ampia, il rovescio inquietante delle mnestica, e la continua interpretazione del Per Heidegger, ha poi osservato Bodei, sia-
filosofie della storia che hanno disegnato passato. La memoria si presenta qui come mo vittime dell’oblio dell’Essere: non siamo
trionfali coscienze unitarie, rispecchianti- palinsesto sempre riscritto alla luce di un più capaci, come i presocratici, di guardare e
si nelle Istituzioni di un popolo o di una medesimo trauma e impone di distinguere, di farci guardare dall’occhio dell’Essere come
civiltà. Così, ha osservato Bodei, quando già con Aristotele, tra semplice ricordo totalità indeterminata, avendolo scisso in
un regime cade o muta radicalmente la come registrazione passiva del fatto, ed soggetto e oggetto, la cui immagine e il cui
forma di governo di un Paese, gli uomini attiva reminiscenza, la quale è spesso co- ricordo sono legate all’esattezza ed alla se-
sembrano non ricordare il passato prossi- stretta a rimuovere la cortina dell’oblio che paratezza del concepire. Il problema, ha obiet-
mo, e recuperano un passato lontano, ri- nasconde ciò che deve essere ricordato, che tato Bodei, è che non esistono criteri condi-
muovendo la “colpa” recente attraverso la resiste alla rete anamnestica dei rimandi. Il visibili di selezione di ciò che viene ricordato
riesumazione di remote tradizioni. Tale revisionismo storiografico avviato in Ger- o dimenticato, e che non si può allargare
rimozione collettiva rivela il carattere in- mania dopo il 1989 è un esempio di attiva indefinitamente lo scenario collettivo di
stabile e oscillante della memoria di un e volontaria ricostruzione dell’identità col- memorie, tra loro, incompatibili. Ciò si evi-
popolo; quando alcuni eventi ne toccano lettiva tedesca, che considera l’esperienza denzia particolarmente nella memoria dei
l’identità profonda, allora può intervenire, fascista come “reazione” al bolscevismo reduci e degli emigrati, che compiono trasfe-
a modificarla per sottrazione, l’oblio, che (1917) e dunque scaturigine di una sorta di rimenti di identità nei luoghi dove si insedia-
non è un semplice vuoto, ma il risultato di “guerra civile europea”, conclusasi con la no, costretti ad un tempo, per vivere, a ricor-
un conflitto all’interno della stessa memo- caduta del muro di Berlino. L’esempio dare le origini e a dimenticarle, testimoni
ria storica. Vi è dunque una volontà di tedesco, ha fatto rilevare Bodei, mostra della scissione esistente, già nella forma-
dimenticare pari alla volontà di ricorda- quanto sia difficile trovare il giusto equili- memoria, tra ricordo e oblio.
re, e la lotta tra le due mette in crisi il brio - che Nietzsche aveva già profilato L’Europa oggi offre un esempio dramma-

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CONVEGNI E SEMINARI

Gottlob Frege

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CONVEGNI E SEMINARI

tico di memoria divisa, poiché possiede della matematica di Frege sia stata meno da una proposizione diversa, come propo-
una smisurata, ma non unitaria, memoria considerata, soprattutto in relazione al sa- neva Hankel, la cui dottrina fu battezzata
storica: vi sono vistose crisi dell’idea di pere matematico coevo. da Frege, con tono dispregiativo, “formali-
comunità europea e di quella di sovranità Intorno agli anni 1820, più o meno contem- smo”. Da una posizione come quella di
nazionale, a favore di sovranità locali, alle poraneamente, ma del tutto indipendente- Hankel può derivare, secondo Frege, la
quali è impossibile accettare una coesisten- mente, Gauss, Lobacevskij e Bolyai fon- definizione di enti in apparenza “matema-
za pacifica. Gli stati europei hanno tuttora darono quella che poi venne chiamata geo- tici”, ma in realtà destituiti di qualsiasi
potere, ma soffrono di un vuoto di sovrani- metria non euclidea. Tale geometria, in cui significato matematico. Gli esempi addotti
tà che comporta un processo di differenzia- l’unità di misura non è arbitraria, ma una da Frege dovevano mostrare che non basta
zione etnica - soprattutto nei Balcani - che costante naturale, possiede caratteri forte- definire, attraverso un sistema di assiomi e
non passa attraverso i modelli integrativi mente controintuitivi: una figura non può di regole di sostituzione, un dominio, per-
dell’Europa occidentale. La situazione at- essere ingrandita o rimpicciolita (non esi- ché questo abbia anche una verità matema-
tuale ci ammonisce sulla precarietà di una ste similitudine), un piano può essere rico- tica. Tuttavia, ha fatto notare Toth, tutti gli
identità europea solo “ad uso esterno”, os- perto non da quadrati, ma da pentagoni, e esempi addotti da Frege sono falsi. L’esem-
sia funzionante solo quando l’Europa, pe- così via. L’opposizione a questi risultati pio più ripetuto, il sistema di due equazioni
nisola dell’Asia, è territorialmente minac- mostruosi portò ad una controversia molto X+1=2 e X+2=1, suona intuitivamente as-
ciata, e sull’idea antica di un’Europa unita accesa, che si protrasse sino al primo dopo- surdo, eppure è matematicamente assolu-
nella difesa della libertà e del cristianesi- guerra mondiale. L’opposizione di Frege tamente legittimo, ed inoltre è anche stori-
mo contro un’Asia dispotica e pagana. alla geometria non euclidea, ha osservato camente attestato, in quanto si trova nel IX
Secondo Valéry, la civiltà europea ha Toth, rappresenta un caso particolarmente libro degli Elementi di Euclide, e definisce
mostrato, nel corso dei secoli, di poter interessante per la coerenza della sua posi- la prima teoria deduttiva del pari e dispari.
creare una civiltà planetaria al prezzo di zione e per il suo ruolo entro il dibattito sui In generale Frege non accettò mai l’idea
introiettare disomogeneamente ogni alte- fondamenti della matematica. Se tuttavia centrale del formalismo di Hankel (e di
rità, dividendo la propria spugnosa memo- Frege non ha mai dato un’esposizione si- Hilbert), per cui è un sistema assiomatico a
ria, e valorizzandone le stratificazioni, le stematica esplicita della propria filosofia definire un ente, la cui verità non è dunque
diversità, il pluralismo. Ciò non ha impe- della matematica, è perché non riteneva di preesistente alla definizione stessa.
dito l’esaltazione del nazionalismo come formulare una particolare filosofia della Un altro ampio fronte di polemiche, ha
valore ultimo. E.deC. matematica, ma la filosofia eterna della continuato Toth, fu aperto da Frege sul
matematica, i cui principi egli intendeva versante delle geometrie non euclidee, spe-
solo stabilire rigorosamente e chiaramente cialmente dopo la pubblicazione, nel 1899,
per mezzo della logica. Furono, secondo dell’opera di Hilbert Die Grundlagen der
Frege, i matematici dell’epoca a infran- Geometrie, che sgombrava definitivamen-
Frege: filosofia e matematica gerne le regole immutabili, non rispettan- te il campo da equivoci, non confrontando
done i principi che sono anche alla base più le nuove geometrie con quella euclidea,
L’opera di Frege è alla base dello svi- della sua filosofia. in qualche modo sempre presupposta e
luppo della logica contemporanea, ma Un principio spesso ripetuto da Frege e quindi intuitivamente considerata “vera”.
la sua ricerca era da lui intesa come costantemente messo in discussione dai Ad esempio Hilbert mostrava, al di là di
mezzo per un fine più ampio, una fon- matematici è quello dell’unicità dell’esse- ogni dubbio, come una “retta” della geo-
dazione filosofica solida di tutta la re e della verità. Toth ha rilevato come metria iperbolica fosse “retta” esattamente
matematica. A partire da questo pre- Frege analizzi dapprima, nei Grundlagen allo stesso titolo di quella euclidea. Ma in
supposto Imre Toth ha svolto una se- der Arithmetik, l’aritmetica e l’analisi. Se- questo modo il principio di non contraddi-
rie di seminari sul tema: “LA FILOSOFIA condo Frege tutti i numeri, come ad esem- zione non è più valido, in quanto si possono
MATEMATICA DI FREGE E LA MATEMATICA AL pio l’insieme N dei naturali, poi l’insieme dare differenti (e compossibili) significati
TEMPO DI FREGE”, presso l’Istituto Italia- Q dei razionali (che i Greci chiamavano della parola retta. In effetti, ha osservato
no per gli Studi Filosofici di Napoli. logoi, rapporti), quindi l’insieme R dei Toth, la svolta non euclidea consiste pro-
reali, che includono gli “irrazionali” (alo- prio nel non presupporre che una geometria
Imre Toth ha esordito osservando come la goi o arretoi) come √2 o π, e infine l’insie- sia quella vera, rispetto alla quale le altre
posizione programmatica di Gottlob Fre- me C dei complessi (gli “immaginari”), sarebbero al più variazioni metaforiche. In
ge, solitamente conosciuta come logici- tutti questi numeri sono oggetti esistenti questo modo però si opera una ridefinizio-
smo, non costituisca una novità in filoso- eternamente e indipendentemente dal sog- ne del concetto di verità matematica inac-
fia: l’aspirazione a una fondazione assio- getto conoscente, e costituiscono un mon- cettabile agli occhi di Frege. Va però sotto-
matica della matematica è reperibile alme- do chiuso. Il principio di unicità dell’essere lineato, ha aggiunto Toth, che il principio
no a partire da Leibniz. Anche nella ricerca implica che tutti i numeri facciano parte di con cui Hilbert definisce una retta, usando
propriamente matematica tra la seconda un unico mondo soggetto ad un’unica leg- solo proprietà topologiche e non facendo
metà dell’Ottocento e gli inizi del XX seco- ge, così come la verità è unica, valida per riferimento alla misura, è lo stesso adottato
lo si diffonde, in maniera non altrettanto tutti i mondi e tutti gli oggetti. E la coscien- da Euclide, sicché risulta come Frege leg-
rigorosa ai suoi inizi, la consapevolezza di za, sia che si occupi degli enti matematici o gesse gli Elementi con gli occhiali della
un’esigenza di formalizzazione e fonda- di qualsiasi altro dominio, non crea: l’og- tradizione medioevale, vedendo in essi una
zione dei concetti matematici. Ma sebbene getto esiste prima della conoscenza di esso. nozione di verità che essi non contengono.
il programma logicista sia fallito, ciò non Frege, ha notato Toth, si pone così in netto Frege fu il più coerente e lucido esponente
sminuisce l’importanza di un tentativo che contrasto con le dottrine di matematici come del movimento logicista nell’avversare le
aveva i caratteri della necessità, nel senso Cantor, Dedekind, Weierstrass, Hankel o geometrie non euclidee, tenendo una posi-
che le condizioni storico-teoretiche del- Heine. Ad esempio, se la verità è una e zione di estrema coerenza ed intransigenza
l’epoca imponevano una ricerca di questo immutabile, non è accettabile per Frege il sia in filosofia, sia in matematica, sia in
tipo. Di fatto, pur riconoscendo questo fal- punto di vista di Dedekind, che pretendeva politica. Poiché si rendeva conto come la
limento, Frege non smise di considerare di “creare” enti matematici, riprendendo concezione geometrica da lui criticata apris-
valida la filosofia di fondo del logicismo, i l’antica teoria di Eudosso. Ugualmente, se la strada ad una filosofia della matema-
cui principi, ha rilevato Toth, furono da lui per Frege, non può essere accettato il fatto tica fondata sulla libertà, Frege, ha ribadito
sempre sostenuti e riaffermati sino agli che un numero possa essere definito una Toth, perseguì sempre il programma di
ultimi scritti. Ciò ha fatto sì che la filosofia volta da una proposizione e un’altra volta dimostrarne l’inaccettabilità teorica e la

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pericolosità pratica, mantenendosi fedele ger Bittner ha osservato in proposito che bili per una decisione etica. Che l’assenza
ad una concezione filosofica globale che un’aspirazione normativa della ragione non di principi assoluti non implichi l’indiffe-
prese la forma, in politica, di una concezio- può essere ricavata dalla descrizione del- renza delle convinzioni, non significa che
ne rigidamente reazionaria, antisemita, l’esperienza. Se si parte infatti dalla descri- le ragioni relative rendano capaci di una
anticattolica, antifrancese e filonazista. Stre- zione dell’esperienza, il legame tra l’aspi- decisione etica.
nuo nemico della libertà e paladino della razione normativa della ragione e una qual- Il problema del diritto con cui un’azione
necessità, egli mostrava così, con grande siasi indicazione concreta di comportamen- può essere considerata razionale è stato
acutezza, il valore teoretico, filosofico e to appare arbitrario. invece al centro dell’intervento di Onora
politico delle nuove geometrie, portatrici In opposizione a questa accentuazione del- O’Neill, che ha preso le mosse dalla con-
di un messaggio di libertà del soggetto che lo iato tra ragione ed esperienza, Harry G. statazione che “ragionevole” è solo ciò che
la sua filosofia non poteva accettare e che Frankfurt ha sviluppato un concetto di non viene fatto arbitrariamente e in forza di
non fu mai accolto. L.V. “amore incondizionato”, inteso come al- una autorità. Analizzando quattro modelli
ternativa alla ragione pratica di Kant, in di ragione pratica (obiettivo-teleologica,
cui gli aspetti dell’autonomia e della neces- soggettivo-teleologica o strumentale, nor-
sità della ragione vengono ricondotti stret- mativa e critica), O’Neill ha affrontato il
tamente a una concreta situazione espe- problema di un’azione ragionevole che sia
Congresso hegeliano rienziale. Comune a un comportamento in grado di soddisfare questi criteri. Il pri-
a Stoccarda amoroso e a un comportamento obbligato è mo modello ha il vantaggio di conferire
che la necessità di agire in un determinato autorità a uno scopo obiettivo che deve
E’ stato dedicato al tema “VERNUNFT- modo è al tempo stesso espressione di essere posto dalla ragione stessa. All’obie-
BEGRIFFE IN DER MODERNE” (Concetti di libertà e autonomia. In questo caso, osserva zione che tuttavia ogni determinazione di
ragione nella modernità) il congres- Frankfurt, agire autonomamente significa, uno scopo obiettivo soggiace al sospetto di
so hegeliano internazionale svolto- diversamente da quanto avviene in Kant, essere una posizione arbitraria, risponde il
si a Stoccarda dal 10 al 13 giugno agire nel senso di un amore che si rivolge a secondo modello, nella misura in cui inten-
1993. A differenza del precedente qualche cosa senza essere condizionato da de la ragione solo come strumento per
congresso, che ha avuto per tema la un interesse affettivo o da una mira nei ottenere uno scopo soggettivo, e non solle-
questione della metafisica, in que- confronti di ciò che è amato. Questo amore va dunque l’esigenza che la ragione stessa
st’ultimo, sotto il titolo di “concetti non condizionato è legato, secondo ponga degli scopi (che sia pratica). Secon-
di ragione”, è stato trattato il tema Frankfurt, alla “natura essenziale” di una do il terzo modello un’azione è ragionevole
della possibilità della ragione nel persona ed è espressione della sua identità. se è guidata da norme che hanno carattere
mondo contemporaneo. In questo progetto di autonomia in quanto obbligante, in quanto costituiscono l’iden-
autenticità resta tuttavia problematico il tità di una comunità o di una persona. Come
In accordo con il plurale del titolo del fatto che l’autenticità non contenga in sé nel caso di uno scopo obiettivo, l’idea di
convegno, gli interventi hanno mostrato la alcun momento critico. Il concetto di amo- norme obbliganti fallisce per quanto ri-
tendenza unitaria per cui nella filosofia re di Frankfurt presuppone che ci sia una guarda la possibilità di analizzare i fonda-
post-kantiana e post-idealistica, con il con- motivazione (ruling passion of love), pur menti secondo i quali viene conferita auto-
gedo da un concetto fondamentalistico e prescindendo da interessi particolari. Così rità a determinati contenuti: non appena si
unitario di ragione, non viene messa in resta in dubbio se la necessità di un’azione diventa consapevoli del fatto che le norme
questione la possibilità della ragione, ma la compiuta per amore possa significare qual- hanno valore all’interno di un punto di
discussione sulla questione della ragione cosa d’altro da un dispiegamento della na- vista determinato e che esso viene conside-
(che genera l’esigenza dell’incondiziona- tura, non influenzata da condizioni esterne rato dall’esterno, esse non sono già più di
tezza) viene posta sul terreno della raziona- a essa; il concetto di amore di Frankfurt necessità obbliganti. Il concetto di ragione
lità nelle condizioni dell’esperienza uma- rappresenterebbe pertanto un concetto fat- che O’Neill predilige è quello critico, se-
na. Sebbene una tale liberalizzazione della tuale e non normativo di necessità. condo cui l’aspirazione di un’azione alla
tematica produce caratterizzazioni della Altri interventi hanno invece sottolineato il razionalità non implica che questa azione
ragione, che rappresentano di volta in volta fatto che la ragione non va vista in opposi- sia assolutamente necessaria, ma solo che
concetti propri di ragione, frutto di tentativi zione alle passioni, ma essa stessa ha biso- venga esercitata sulla base di riflessioni
teoretici diversi, dove la ragione è sempre gno di una relazione con i sentimenti, an- che possono essere comunicate e effettuate
posta, relativamente a comportamenti e che se poi non è risultato chiaro come in da ognuno. E poiché la razionalità consiste
atteggiamenti umani, al di qua di un con- questi casi si debba intendere l’aspetto nor- qui solo nella razionalità del processo deci-
cetto normativo in quanto fondamento cri- mativo della ragione. Marta C. Nußbaum, sionale dell’agire, essa può assumere al
tico, i contributi presentati al convegno ad esempio, ha confrontato la scepsi pirro- proprio interno il momento della distanza
hanno tuttavia tentato di tematizzare aspet- niana e il decostruttivismo di Derrida e di critica rispetto alle azioni che devono vale-
ti normativi della ragione. Fish, e contro entrambi ha fatto valere il re come razionali, senza annullarne il loro
Nella sua relazione Michael Theunissen fatto che la mancanza di criteri trascenden- status razionale.
ha sostenuto la tesi che la “cosa della ragio- tali per rispondere a domande etiche ha sì A differenza di quanto avviene con il con-
ne” esige la decisione elementare di assu- come conseguenza la possibilità di convin- cetto obiettivo-teleologico di ragione, nel
mere in generale una «ragione normativa- zioni in conflitto tra loro, ma non l’indiffe- modello critico i criteri sulla cui base viene
mente pregna di contenuti [...] libera da renza delle convinzioni. Una risposta posi- esercitata la critica non sono essi stessi
scopi [...] unificante», che vada oltre un tiva a questo tipo di scepsi, ha osservato principi contenutisticamente determinanti.
tipo di razionalità per la quale è sufficiente Nußbaum, non può essere ottenuta, tema- Resta perciò dubbio se si possa attribuire
il concetto di intelletto. Comune ai diversi tizzando questioni etiche dal punto di vista un’autorità alla ragione critica, come fa
approcci presenti al convegno è stata inve- di una persona in una situazione esistenzia- O’Neill, o se nel caso di una ragione non
ce proprio la rinuncia a questa decisione le concreta e prendendo in considerazione normativa contenutisticamente l’aspetto
preliminare di un “genuino concetto di il contenuto informativo degli affetti che autoritativo non coincida con l’aspetto del-
ragione”, sotto il quale possa venire ordi- così si presentano (paura, amore ecc.). la non-arbitrarietà. Il carattere obbligante
nato l’ambito della razionalità. Se si segue Questo punto di vista mette tra parentesi la di un’azione si sviluppa dalla razionalità
la tesi di Theunissen, resta in dubbio se a questione se esista una connessione tra la riconoscibile del processo decisionale e
quegli approcci possa riuscire di cogliere richiesta di convinzioni indubitabili e la non può essere trasposto al contenuto de-
l’aspetto normativo della ragione. Rüdi- rilevanza di ragioni concrete e relativizza- terminato di un’azione (in modo che l’azio-

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CONVEGNI E SEMINARI

ne venga esercitata in forza di una autorità), nuto un problema obsoleto, ciò che occorre scheramento del “non si può”, nel senso che,
poiché l’accordo circa la correttezza del- chiarire è il modo in cui deve essere deter- nonostante una vittoria temporanea (il fatto
l’azione non può comunque aver fine, se minato il confine della potenza della ragio- che il limite sia stato oltrepassato), presto o
non si ricorre a un principio normativo e ne, che implica il riconoscimento di qual- tardi arriverà la punizione, che smentirà l’il-
pregno di contenuti. cosa che rispetto alla ragione è precedente, lusione della vittoria.
Ram Adhar Mall, nel suo intervento sulla privo di ragione. Schelling piega la ragione A questo punto Severino concentra la pro-
relativizzazione interculturale della ragio- a una potenza che la precede, al fine di pria attenzione proprio su questa deduzio-
ne, ha a sua volta difeso in modo coerente superare il carattere destinale di una ragio- ne necessaria della punizione come conse-
la causa di un concetto di ragione non ne priva di limiti. In opposizione a questa guenza di determinate azioni. Riprendendo
contenutistico. Tanto l’idea che la ragione intenzione schellinghiana di una critica della il concetto di “scienza misuratrice” dal
sia normativamente pregna di contenuti, mitologia, il riconoscimento da parte di Protagora di Platone, ci accorgiamo, os-
quanto il tentativo di determinare la ragio- Nietzsche di un “altro della ragione” va serva Severino, che di “scienza”, di episte-
ne attraverso dei contenuti, rovesciano, inteso come mero spostamento della coa- me, come capacità di svelare in modo sta-
secondo Mall, la pretesa di universalità zione destinale nella realtà immemorabile. bile e incontrovertibile il senso ultimo del
della ragione in una totalizzazione di punti Seguendo la critica schellinghiana si po- mondo, oggi non se ne può più parlare. In
di vista particolari. Poiché la ragione non è trebbe dire, secondo Theunissen, «che il altri termini, nella nostra epoca, caduta la
determinata prima del suo uso, non è pos- post-moderno, avviato da Nietzsche, fissa possibilità di raggiungere una verità defini-
sibile risalire oltre la pluralità delle im- l’errore che la modernità fa rispetto a se tiva e assoluta, vengono a cadere i nessi
pronte culturali, che tuttavia, in quanto stessa, il tradimento mitico del suo poten- necessari tra le cose, e quindi anche la
modi dell’uso della ragione, si possono ziale di libertà». Il superamento del caratte- necessarietà che ad una determinata azione
riferire reciprocamente e si “sovrappongo- re destinale tanto della ragione, quanto della segua una determinata punizione. Ciò che
no”. A questo intervento può essere avvici- contro-ragione o non-ragione, può avvenire dunque si riesce ad ottenere, quando oltre-
nata l’interpretazione, proposta da Ange- solo, sostiene Theunissen, ponendo l’altro passiamo un limite che, ci viene detto, non
lika Nuzzo, dell’universalità della ragione della ragione, in cui essa trova i propri con- si deve oltrepassare, è qualcosa che “real-
nel contesto di un’analisi della teoria hege- fini, non come essere dispotico, ma solo mente e veramente” otteniamo. Ad esem-
liana del pensiero. La ragione viene qui come risultato dell’astrazione della ragione - pio distruggere il divino, in qualunque for-
intesa come quella forma di pensiero che come un “mero esistente”, che rappresenta ma esso ci si presenti, è cosa non solo lecita,
non è un modo determinato del pensiero, una base non-razionale della ragione. La ma anche non violenta. La violenza è l’ol-
ma la condizione di ogni pensiero determi- proposta di Theunissen implica dunque un trepassamento di un limite che non si deve
nato. Non si può così parlare di un «punto alleggerimento della ragione da un compito oltrepassare; ma la voce del “non si deve”
di vista della ragione», bensì solo di mani- unificante, per via del fatto che i suoi confini non è altro che la voce delle volontà per-
festazioni della ragione, che sono «punti di non vengono posti attraverso un altro auto- denti, poiché il “non si deve” perde fonda-
vista nella ragione». nomo, ma in dipendenza da essa. U.S. mento laddove tramonta la verità definiti-
L’interpretazione dell’unità della ragione va. Ma come parlare di violenza, se violen-
in Kant offerta da Paul Guyer delinea un to non può essere oltrepassare ciò che si
concetto di ragione in cui viene integrata la lascia vincere? La violenza è dunque vo-
problematica del rapporto del momento lontà che vuole l’impossibile, che vuole
normativo della ragione con l’ambito degli Il senso del divenire abbattere l’imbattibile.
scopi materiali. La pretesa della ragione Proprio intorno al tema dell’impossibile si
non viene determinata né nella distanza da Il 17 giugno 1993, presso il Centro è concentrata la seconda parte della confe-
scopi empirici, né solo in relazione a con- Culturale “La Casa Zoiosa” di Milano, renza di Severino, riprendendo la questio-
tenuti empirici, ma viene orientata in base si è tenuta una conferenza di Emanue- ne dell’identità o meno dei due termini, a
a una connessione sistematica di scopi con- le Severino sul tema: “IL SENSO DEL quo e ad quem, del divenire. Se ci chiedes-
creti. Con ciò la proporzionalità tra virtù, in DIVENIRE”, che ha concluso il ciclo di simo se la legna è la cenere, risponderem-
quanto azione secondo posizioni formali di conferenze di argomento filosofico mo ovviamente di no, così come tutta la
scopo, e felicità, in quanto realizzazione di sulla questione del limite, organizzato tradizione dell’occidente ha fatto. Lo stes-
un insieme massimale di scopi concreti dal Centro per l’anno ’92-’93. Ripren- so Platone, nel Teeteto, afferma che nem-
compatibili, non appare mediata da un prin- dendo tematiche già espresse, Severi- meno in sogno, nemmeno nella follia un
cipio esterno, ma diventa la conseguenza no ha condotto il proprio discorso fino uomo può pensare di essere altro da sé,
della realizzazione compiuta della ragione alla determinazione del divenire come eppure diciamo che le cose divengono,
(da pensarsi solo come ideale). In Guyer il impossibilità e di ogni forma di volon- diciamo che la legna è divenuta cenere.
dominio proprio della ragione sembra di- tà come violenza. Divenire è dunque identificarsi con ciò che
ventare quello dell’esperienza, sempre che si diviene; la legna si identifica con la
questo non implichi o una limitazione della In senso propriamente etimologico, ha rile- cenere, ovvero è l’essere altro da sé. É pro-
ragione a razionalità (Rationalität) o un’as- vato Emanuele Severino, il divenire si defi- prio qui, ha affermato Severino, che trovia-
solutizzazione dell’esperienza. nisce già come un passaggio da un termine a mo l’impossibile: impossibile è che qualco-
Al presupposto della non pre-razionalità quo ad un termine ad quem, ovvero come un sa sia il proprio altro, che divenga. Ma cosa
dell’esperienza Michael Theunissen ha oltrepassamento di un limite. Il confronto fa ogni volontà, che sia distruttrice o salvatri-
opposto la decisione preliminare di una con la tradizione ci presenta una distinzione ce? Ogni volontà richiede che qualcosa si
“ragione genuina”, portando il suo discor- in limiti che si possono oltrepassare e limiti trasformi, basandosi sulla credenza che le
so sulla questione della portata della ragio- che, invece, non si devono oltrepassare. La cose possano diventare altro da sé. Qualsiasi
ne. Dal punto di vista storico, ha rilevato prima considerazione sollevata da Severino volontà vuole dunque l’impossibile; qualsi-
Theunissen, le «carenze della ragione illu- è che, se un limite si può “realmente” e asi volontà è dunque violenza.
ministica depotenziata a intelletto» vengo- “veramente” oltrepassare, perché mai non Per risolvere i problemi del nostro tempo, ha
no ipercompensate nella filosofia idealisti- dovremmo farlo? La risposta della tradizio- aggiunto Severino, non è sufficiente con-
ca dell’identità di Hegel attraverso l’attri- ne Severino la scova a partire dai frammenti trapporre buone volontà a volontà cattive.
buzione alla ragione di una funzione unifi- di Anassimandro, quando questi parla del Cristo stesso predicava violenza, perché vo-
catrice, che estende la sua potenza all’ «pagare il fio dell’ingiustizia», ovvero della leva trasformare il mondo, e la violenza delle
“altro della ragione”. Da quando l’infinito punizione riservata ai colpevoli. Il “non si religioni è più pericolosa delle violenze espli-
superamento dei limiti della ragione è dive- deve”, quindi, non sarebbe altro che un ma- cite, proprio perché si maschera. G.B.

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CONVEGNI E SEMINARI

Dante, Divina Comedia (Inferno, Canto VIII), di Federigo da Montefeltro

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CONVEGNI E SEMINARI

Interpretare Dante lare sull’opposizione otium-negotium re- incontro Dante-Rabelais, Pinchard indivi-
lativa al binomio Dante-Petrarca. Debo- dua dunque una particolare storia dell’indi-
A Tours, nel quadro delle iniziative del rah Parker (Villa Tatti, Firenze) ha rico- viduazione del soggetto, alternativa a quel-
Centre d’Etudes Superieures de la Re- struito la “geografia” dei “commenti” alla la storico-accademica della filosofia. Didi-
naissance, Bruno Pinchard, in collabo- Commedia nel Rinascimento, mostrando- Huberman ha invece ricostruito e decostru-
razione con Stéphane Toussaint, ha ne la complessità e la variabilità a seconda ito l’invenzione del “mito” dell’amicizia
organizzato dal 30 giugno al 5 luglio dei pregiudizi storici e letterari del mo- fra Dante e Giotto nella visione di Vasari:
1993 un congresso internazionale dal mento. Michelangelo Picone (Zurigo) ha questo mito sarebbe servito a giustificare
titolo: “L’EMPIRE DE DANTE. LES LECTURES analizzato la presenza dantesca in Petrar- una certa visione dell’arte e della storia
HUMANISTES DE DANTE”. La participazio- ca e le differenze letterarie e esistenziali dell’arte, in particolare del ritratto “dal
ne di studiosi differenti per età, disci- dei rispettivi “programmi di vita”. A par- vivo”, in cui sarebbe stato “rimosso”, messo
plina e nazionalità, è stata pensata tire da un’analisi nutrita dei testi, in parti- a lato, il carattere funerario, votivo, rituale
come occasione per rilanciare la di- colare dei Rerum vulgarium fragmenta di del ritratto in nome di un programma artisti-
scussione sulla presenza di Dante nel- Petrarca, Picone osserva che se in Dante la co-cognitivo centrato sull’ideale dell’imita-
la critica letteraria e nella storia delle “biografia” ha un senso, se cioè la conver- zione naturalisitica e del disegno.
idee; in questo modo, filologi, lettera- sione alla salvezza è possibile, per Petrar- Alcuni studiosi si sono infine dedicati a
ti, filosofi e storici, hanno cercato di ca questa svolta non si compie mai: il suo esaminare la figura di Dante in epoche
mettere a punto la ricezione e la crea- itinerario, grazie all’amore per Laura, è post-umanistiche: Pierre Caye (CNRS) ha
zione del “mito” di Dante nel pensiero una “erranza” e non, come per Dante, una ricostruito il divorzio del nesso virtù-amo-
occidentale. “peregrinazione”. re, presente in Dante, nei pensatori politici
Estremamente interessante è stato inoltre posteriori, fra cui Machiavelli e Campa-
Dopo la conferenza inaugurale di Maria l’intervento di Frank La Brasca, che si è nella. Nicolò Mineo (Catania) ha invece
Corti , dedicata alla rilettura di Dante sulla occupato di leggere attraverso i commenti analizzato la figura storico-letteraria di
base della scoperta di nuove fonti testuali e, di Dante, la logica e la storia delle querelles Dante nella poetica delle Grazie di Ugo
in particolare, consacrata all’esegesi del teologiche del XV-XVI secolo. Attraverso Foscolo. Jean-François Marquet (Paris
mito di Ulisse, sono stati messi a fuoco i le differenti interpretazioni di Dante da IV), infine, ha concluso il convegno rico-
“nuovi risultati dell’interpretazione dante- parte di Landino, Bembo, Vellutello, Ser- struendo l’interpretazione di Dante in
sca”, grazie anche ai contributi di giovani ravalle, la Brasca restituisce la complessi- Fichte, Schelling e Hegel. F.M.Z.
studiosi, fra cui Thomas Ricklin (Fribur- tà di differenti modelli d’interpretazione a
go) e Bianca Garavelli (Milano). L’ame- seconda che si privilegi un’attitudine te-
ricano Robert Hollander (Princeton) ha stuale-letterale (Vellutello) o un opzione
poi fatto il punto sull’epistola a Cangrande. pregiudiziale come quella di Landino, che
La parte centrale del congresso, la più den- interpreta Dante sull’onda del neoplatoni- Epistemologia senza soggetto
sa, ha affrontato la “ricezione umanista di smo. Da un punto di vista più prettamente
Dante”, entrando così nel vivo della que- storico, Richard Cooper (Oxford) ha in- Con il passaggio alla postmodernità, il
stione ermeneutica. Alcuni, fra cui Marthe terrogato la presenza di Dante sotto Fran- soggetto viene radicalmente decostru-
Dozon (Nancy III) e Claude Cazale-Be- cesco I e Jean Balsamo (Chambéry) l’uti- ito o neutralizzato, e quella che in
rard (Paris X - Nanterre) hanno centrato le lizzazione di Dante nelle guerre di religio- precedenza rappresentava la conqui-
loro analisi sulla ri-lettura (e ri-scrittura) di ne in Francia. sta più alta, l’autoaffermazione del-
Dante. Dozon ha parlato di Boccaccio “let- Sull’interpretazione di Dante in ambiente l’individualità, del singolo, viene ora
tore” di Dante nelle Esposizioni sopra la ficiniano si sono espressi Cesare Vasoli denunciata come ideologia, come im-
Commedia, un’opera incompiuta, una se- (Firenze), che si è occupato del rapporto fra posizione di un ordine fittizio, privo di
rie di annotazioni, in cui appare evidente Ficino e Dante, concentrandosi in partico- legittimazione reale e di inconcusse
come Boccaccio abbia rivisitato Dante se- lare sulla traduzione in volgare della Mo- evidenze. In un ciclo di lezioni su “L’EPI -
condo le sue preoccupazioni morali, dimi- narchia, e Stéphane Toussaint (CNRS), STEMOLOGIA SENZA SOGGETTO ”, tenutosi
diato fra la difesa della teologia e di una che ha rivendicato la specificità della rice- presso l’Istituto Italiano per gli Studi
certa eticità e la concomitante difesa della zione di Dante nell’ambiente dei matema- Filosofici di Napoli dal 14 al 19 giugno
poesia dei Classici, non cristiani. Centrale tici e degli architetti legati alla “nuova 1993, Carlo Vinti ha preso le mosse da
diviene la sua apologia della verità allego- cultura” non accademica di Manetti, Buo- questa Destruktion, in particolare da
rica delle fabulae e la ricerca, nel mito, di naccorsi, Brunelleschi, Palmieri. quella operata dal sistematico ridu-
una compresenza di sacro e di poetico. Gli interventi più “eccentrici”, nel senso di zionismo neopositivistico, dove il sog-
Cazale-Berard ha insistito, invece, sulla ri- più estranei a un’ottica storico-letteraria, getto, viene cancellato dall’impresa
scrittura di Boccaccio dell’Amor gentile, sono stati quelli di Bruno Pinchard e di conoscitiva, ora tutta orientata sul
in cui questi sostituirebbe alla griglia teolo- Georges Didi-Huberman. Pinchard ha espo- “dato” immediato del reale naturale.
gica di Dante una fenomenologia letteraria sto succintamente i risultati di un suo per-
della passione. Qui Boccaccio abbandona sonale studio sul rapporto tra Dante e Ra- Partendo da questa cancellazione, Carlo
l’imitatio per abbracciare a piene mani la belais, trovando un punto di contatto tra i Vinti ha esaminato quattro autori, Popper,
narratio e per individuare, così, la propria due nell’idea di “rivoluzione linguistica”, Bachelard, Morin, Polanyi, in cui è presen-
specificità letteraria: nella difesa dell’amo- poiché entrambi costringono la lingua a te quel complesso intrecciarsi di istanze
re si annida anche e soprattutto la difesa una torsione poetica connessa a una “logica “forti” (l’ideale razional-positivistico), e
della letteratura e l’elevazione della lette- del comico”. Guardando in filigrana i due “relativistiche” (la problematicità erme-
ratura “mezzana” in volgare. scrittori, ciascuno a suo modo “comico”, è neutico-storicistica), che caratterizza l’epi-
Un altro approccio interpretativo fecondo è possibile rintracciarvi il medesimo prima- stemologia postneopositivistica e che con-
stato quello, per così dire, biografico: l’in- to della lingua come primato dello “stile” e duce ad un ritorno del soggetto sulla scena
terpretazione dantesca è stata vista sia at- del “tema” sulla “tesi” e sul “contenuto”. teoretica.
traverso i numerosi “commentari” sia gra- Rivoluzionario, eccedente e estraniante si La concezione di Popper, ha osservato
zie alle “biografie” più o meno immagina- rivela il primato logico del comico, grazie Vinti, scuote la pretesa di un accesso puro
rie. Lucia Gualdo Rosa (Napoli) ha ana- a cui viene significato un pensiero che «non e univoco alla realtà oggettiva, affermando
lizzato le Vite di Dante e di Petrarca di è un modo dell’essere, ma che detta il tono la primarietà e l’eccedenza della teoria
Leonardo Bruni, attardandosi in partico- all’ontologia». Attraverso questo inusuale rispetto ai dati empirici. Di per sé il dato

49
CONVEGNI E SEMINARI

empirico non dà luogo ad asserti scientifi- zione, la fase distale, è solo un lato della le uniche deputate ad affrontare un discorso
camente consistenti (critica all’induttivi- conoscenza, che è invece fattualmente sem- sulla mente, identificando la mente con il
smo); occorre, invece, che essi vadano a pre accompagnata da un complesso intrec- corpo, anche se poi in questa relazione l’iden-
inquadrarsi in una precedente ipotesi teori- cio di fattori storici, contestuali, intuitivi tità non è biunivoca, il corpo cioè non si
ca, che conferisca loro significato, ordine, (fase prossimale). identifica con la mente. I mentalisti, da parte
chiarezza. Gli stessi “asserti di base”, i fatti Il riferimento all’individualità del ricerca- loro, attribuiscono alla mente possibilità
empirici, sono frutto di convenzione da tore, ha concluso Vinti, è certamente un oggettivabili, rapportandola al corpo secon-
parte dei ricercatori. Nella prospettiva pop- segno emblematico della distanza antipo- do una certa forma di dualismo cartesiano.
periana, ha fatto notare Vinti, questo signi- dale dell’epistemologia odierna rispetto alle Per Moravia bisogna invece ripensare la
fica accentuare il momento valutativo, le posizioni neopositivistiche, da cui la sepa- domanda stessa su “cosa è la mente”; non si
scelte che sorreggono l’impresa scientifi- ra un’opera di progressiva “umanizzazio- tratta cioè di porre domande sul rapporto
ca, e che inevitabilmente assumono una ne” dell’impresa scientifica. Quel che certo mente-corpo, ma sull’agire delle soggettivi-
connotazione etica, sottraendo il ricercato- accomuna gli autori citati è il tentativo di tà nel mondo, sulle loro relazioni, sulle loro
re alla pericolosa illusione si perseguire sottrarre la scienza all’identificazione col modalità di rapporto. Il mentale non è una
l’assoluta oggettività. nichilismo, con l’ “oblio dell’essere” e, cosa, ma un linguaggio, uno dei tanti lin-
Vinti ha poi rilevato i punti di contatto tra reciprocamente, di sciogliere il nesso uma- guaggi che hanno diritto di esprimersi, e con
Popper e Bachelard, entrambi accomunati nesimo-terrore. Il progressivo recupero il quale cerchiamo di differenziarci dagli
dal tentativo di contemperare oggettività della soggettività in epistemologia ha per altri corpi nel mondo, con il quale cerchiamo
della conoscenza e storicità del suo farsi Vinti un significato fondamentalmente eti- di dire l’ambivalenza, l’indicibilità della vita,
rigore e autonomia del metodo scientifico e co, reintroducendo nell’anonimia della “co- la dimensione soggettiva del nostro esistere,
imprescindibilità dei condizionamenti in- munità scientifica” il senso della decisio- dei nostri sentimenti.
dividuali e sociali. Secondo Vinti, i noti ne, della responsabilità, della storia, troppo La posizione di Moravia esprime una filoso-
concetti bachelardiani di “ostacolo” e “rot- spesso rimosse in nome di una comoda fia che non ha più pretese di verità in quanto
tura” epistemologici, sebbene siano tesi ad neutralità del sapere. M.R. offerta di un fondamento valido universal-
esaltare la potenza e la purezza del ragiona- mente, o di un metodo a cui le scienze
mento scientifico in opposizione al senso possano riferirsi. La filosofia non ha una
comune, evidenziano tuttavia la tensione, collocazione precisa nella quale possa essere
la profonda interazione tra sfera immagi- definita: essa è atopica; trasgredisce ogni
nativo-soggettiva e oggettività. Lo stesso Filosofia come metafilosofia confine e non può essere dotata di caratteri
Bachelard, d’altro canto, nell’intento di oggettivati come qualsiasi altra disciplina.
isolare fenomenologicamente i tratti non- Muovendo dal presupposto che la filo- La filosofia, secondo Moravia, è un’attività
razionali, non-discorsivi del pensiero, ha sofia sia l’esercizio del pensiero del legata alla parzialità plurima e contestuale
condotto una serie di ricerche di “psicana- filosofo di fronte ai problemi della vita dei filosofi.
lisi della conoscenza oggettiva”, da cui vissuta, Sergio Moravia ha svolto dal 7 Questa proposta di Moravia di uscire dalla
emerge la sottostruttura intuitiva, analogi- al 10 giugno 1993, presso l’Istituto filosofia, guardando ad essa dall’esterno,
co-metaforica, che sorregge la creazione Italiano per gli Studi Filosofici di Na- potrebbe definirsi metafilosofica. Metafilo-
poetica e orienta precategorialmente anche poli, un seminario dal titolo: “FILOSO- sofia come possibilità di esercitare uno sguar-
quella scientifica. FIA, METAFILOSOFIA, POST-FILOSOFIA ”, in cui do ermeneutico sul gioco molteplice delle
L’ineludibilità del soggetto, ha rilevato la parola filosofica è stata praticata al altre posizioni, è anche in tal senso esercizio
Vinti, diventa addirittura strutturale nello di là di ogni legame con i testi, rifiutan- del sospetto, capacità di essere dentro e fuori
schema sistemico di Morin: nel nuovo do il concetto di filosofia come lettura, le cose contemporaneamente, segnalando
“paradigma” della complessità, vige una commento, ripetizione, e riconquistan- quella dimensione di inquietudine connessa
relazione di circolarità, piuttosto che di do in questo modo l’intensità della alla relazione tra prossimità e distanza, tra
opposizione, tra soggetto e oggetto. Tra parola diretta. dicibile e indicibile, tra ragione e caos. Pro-
osservatore ed osservato, sistema ed am- prio nello sforzo di trovare parole per l’indi-
biente, teorie e referente, s’intuisce una La filosofia, secondo Sergio Moravia, è il cibile, per ciò che sfugge al linguaggio codi-
mutua determinazione, mai riducibile, poi- partire da sé del filosofo, ed in quanto tale è ficato dei saperi, la filosofia assume, secon-
ché ogni ulteriore osservazione è sempre pensiero indisciplinato, pensiero della plura- do Moravia, la propria valenza etica. La
una modificazione dell’osservato. L’atto lità, che esclude da sé ogni forma di univer- filosofia interviene proprio là dove si annida
conoscitivo è per Morin complesso e con- salità. Il pensiero è legato alla vita ed ai suoi l’incommensurabilità tra la vita e l’universa-
testuale; in esso v’è sempre co-implicazio- fenomeni, ai quali non si può rispondere lità astratta del sapere scientifico; essa è etica
ne di livelli eterogenei, ed il soggetto è secondo le categorie generali. Nell’uso delle nella misura in cui si occupa di problemi non
sempre parte di ciò che si conosce. Al categorie trapela sempre un metodo che uni- assiologici, relativi a valori e contesti. In
paradigma gerarchico e riduzionista, ha fica, semplificandolo, il complesso delle cose. quanto tale essa è sempre in situazione; non
fatto notare Vinti, si sostituisce quello com- Di fatto, ha osservato Moravia, non si tratta è mai neutrale e si riferisce sempre alla
plementaristico e sistemico, che mentre più di porre la domanda su “che cosa è il perturbabilità degli uomini.
scardina la costituzione trascendentale del- mondo”, ma bisogna piuttosto domandarsi La filosofia come etica, ha concluso Mora-
la soggettività, riconduce il soggetto alla “cosa mi interessa nel mondo”. Il mondo non via, affronta il problema dell’alterità, pro-
dialettica concreta dell’agire conoscitivo, è fatto di cose oggettivabili, ma di segni, blema che ci pone di fronte alla riflessione
in quanto azione, relazione, scambio, coin- esperienze; esso è sempre parte di un vissuto. sulla vita come agire nel mondo, in un
volgimento. Mantenendo lo stile della parola diretta e in mondo comune dove emergono categorie
Con Polanyi, infine, si compie, secondo quanto tale produttiva, Moravia ha affronta- nel senso di direzioni etiche, che Moravia
Vinti, un ulteriore passo verso il recupero to il problema mente-corpo, questione rilan- propone riferendosi soprattutto a Levinas,
dell’elemento individuale, del contributo ciata in anni recenti in sede scientifica e a Jonas ed in generale alla cultura ebraica
personale, creativo, che il ricercatore offre intellettuale, soprattutto nell’ambito della del ‘900. La pazienza, l’umiltà, l’attenzio-
alla scienza. Nella formulazione di teorie cultura anglo-americana, dove il problema è ne con cui negoziare con il mondo stesso,
permane sempre un qualcosa di implicito, stato trattato più in senso filosofico che fisio- rivalutando in questa tradizione i motivi in
di inespresso, dovuto all’eccedenza del logico, con un approccio dunque di natura cui predomina una forma di passività come
potere della mente rispetto all’asserzione epistemologica e psico-antropologica. I fi- rispetto dell’alterità, dei ritmi del mondo,
positiva, al “fatto” descritto. L’oggettiva- siologisti considerano le neuroscienze come come attesa ricca di speranza. A.C.

50
CALENDARIO

Nell’ambito delle attività culturali del ● Informazioni: Centro di Studi del


Centro Italiano di Ricerche Fenome-
nologiche, il giorno 8 gennaio 1994,
CALENDARIO pensiero filosofico del ‘500 e del ‘600,
C.N.R., via Albricci 9, 20122 Mila-
in occasione della pubblicazione del no, tel. 02/8052538.
libro di Paul Ricoeur, Sé come un
altro (Jaca Book, Milano 1993), Fran-
cesca Brezzi, Daniella Iannotta, Do- Nell’ambito delle attività culturali
menico Iervolino, Tomonobu Ima- della Fondazione Collegio San Carlo
michi e Marcello Sanchez Sorondo di Modena, da gennaio a marzo 1994
hanno parlato su: L’ermeneutica del si svolge un Seminario di studio su
Sé. Il giorno 26 febbraio 1994, in Hans Blumenberg. Mito, metafo-
occasione della presentazione del li- ra, modernità, con il seguente pro-
bro di Marco Ivaldo, Libertà e ragio- gramma: 19 gennaio, V. Vitiello: “Per
ne. L’etica di Fichte (Mursia, Milano una definizione topologica del mo-
1992), Franco Bianco, Armando Ri- derno: Blumenberg, l’ermeneutica e
gobello, Angela Ales Bello e Marco il superamento della storia”; 16 feb-
Ivaldo intervengono su: Fatto mora- braio, B. Maj: “Motivi metaforici,
le e metodica trascendentale. logico-politici e storici nella metafo-
● Informazioni: Centro Italiano di rologia di Hand Blumenberg”; 2 mar-
Ricerche Fenomenologiche, via dei Il giorno 13 aprile 1994, presso l’Uni- rotonda con la partecipazione di G. zo, M. Cometa: “Mitologie dell’oblio.
Serpenti 100, 00100 Roma. versità degli Studi di Milano (Aula Fiori, B. Manghi, A. Marchetti, L. Hans Blumenberg e il dibattito sul
“Crociera alta”), si terrà una tavola Ronconi, A. Devaux, G. Forni, G. mito”; 23 marzo, B. Accarino: “Visi-
rotonda, coordinata da M. A. Del Tor- Gaeta, U. Perone e N. Bosco. bilità e modernità. Hans Blumenberg
Venerdì 25 febbraio 1994, presso il re, sul tema Libertà dell’individuo ● Informazioni: Centro Studi tra antropologia e filosofia della sto-
Centro Culturale Polivalente di Cat- elegittimità del potere tra liberali- T.S.T., piazza San Carlo 161, 10123 ria”. A conclusione dei lavori si terrà
tolica, Armando Torno apre la XVI smo e democrazia: attualità di Torino, tel. 011/5169405. il 16 maggio 1994 una giornata di
edizione del ciclo di incontri “Cosa John Stuart Mill Partecipano G. La- studio con interventi di R. Bodei, G.
fanno oggi i filosofi?”. Le conversa- naro, G. Giorello, V. Lora, P. Zanelli. Carchia, F. Rigotti, P. A. Rovatti.
zioni, realizzate in collaborazione con ● Informazioni: Prof.ssa M. A. Del Organizzato dal Dipartimento di Fi- Prosegue intanto il ciclo di lezioni:
l’Istituto Italiano per gli Studi Filoso- Torre, Dipartimento di Filosofia, losofia dell’Università di Genova, in La prova dello straniero, con il
fici di Napoli e con la rivista “Nuova Università degli Studi, Via Festa del collaborazione con l’Istituto Italiano seguente calendario: 11 febbraio, F.
civiltà delle macchine” si svolgeran- Perdono 7, Milano. per gli Studi Filosofici di Napoli, dal Jarauta: “Abitare la frontiera”; 25 feb-
no quest’anno intorno al tema: Meta- 7 all’11 febbraio 1994 si svolge al- braio, S. Tabboni: “Lo straniero e la
fisica. Questo il programma degli l’Università di Genova un Seminario modernità”; 18 marzo, E. Pozzi: “Il
incontri: 25 febbraio, A. Torno: “Me- Organizzato dalla Facoltà di Filoso- di Studio dal titolo: Leopardi filoso- traditore come straniero interno”; 13
tafisica, via divina”; 4 marzo, L. fia dell’Ateneo Romano della Santa fo-poeta, in occasione della presen- aprile, A. Pizzorno: “Usi cognitivi e
De Crescenzo: “Che tempo fa nella Croce, dal 24 al 25 febbraio 1994 si tazione del libro di A. Caracciolo, normativi della metafora dello stran-
metafisica?”; 11 marzo, E. Berti: “Per tiene il III Convegno di Studio su: La Leopardi e il nichilismo (Bompiani, niero”; 22 aprile, G. Vattimo: “L’al-
una metafisica problematica e dialet- verità scientifica. La scienza at- Milano 1994). Sono previsti gli inter- tro tra ermeneutica ed epistemolo-
tica”; 18 marzo, D. Losurdo: “Meta- tuale di fronte all’intelligibilità del venti di S. Givone: “Leopardi: il ni- gia”; 6 maggio, M. Douglas: “Immi-
fisica, Antimetafisica e Storia”; 25 reale. Questo il calendario degli in- chilismo e il nulla” (10 febbraio); C. grati e stranieri”.
marzo, C. Bernardini: “Il non fisico terventi: 24 febbraio: V. Cappelletti, Galimberti: “Profilo storico della que- Prosegue anche il ciclo di lezioni: In
della fisica”; 8 aprile, R. Bodei: “Il “Pensiero, natura, essere”; F. T. Arec- stione” (7 febbraio); “Lo Zibaldone: cammino verso Dio. La metafora
mondo nascosto”; 15 aprile, A. Ma- chi, “Come la scienza legge il mondo: motivi e fasi del pensiero leopardia- del viaggio nell’esperienza reli-
sullo: “Un sapere equivoco”; 20 apri- ruolo dei modelli e delle metafore”; no” (8 febbraio); “Lo Zibaldone: for- giosa , con il seguente calendario: 10
le, U. Eco: “Brevi cenni sull’essere”; M. Baldini, “Verità ed errore nelle mulazione e rappresentazione del febbraio, F. Cardini: “Immagini e di-
29 aprile, F. Volpi: “La ‘Metafisica’ di riflessioni degli scienziati e degli epi- pensiero” (9 febbraio); “Il pensiero mensioni del pellegrinaggio medie-
Aristotele oggi: suggerimenti filosofi- stemologi”. 25 febbraio: R. Martì- nella poesia dei Canti” (10 febbraio); vale”; 17 febbraio, A. M. Chiavacci
ci per l’età post-metafisica”. Il 6 mag- nez, “Congetture, certezza e verità: la “Il pensiero nella poesia delle Ope- Leonardi: “Il nuovo Ulisse. Il viaggio
gio conclude la serie degli incontri una natura fallibile della scienza”; M. rette Morali” (11 febbraio). nella ‘Divina Commedia’ “; 24 feb-
rappresentazione scenica di Platone, Artigas, “Scienza e verità parziale”; ● Informazioni: Università di Ge- braio, E. Macola: “Il percorso sogget-
Apologia di Socrate, a cura di C. Ri- J. Zycinski, “Realismo scientifico e nova, Dipartimento di Filosofia, via tivo nell’esperienza mistica. Da Juan
volta con la presentazione di G. Reale. metafisica”. Balbi 4, 16100 Genova. de la Cruz a Teresa de Avila”; 24
● Informazioni: Centro Culturale ● Informazioni: Rev. Prof. R. Mar- marzo, G. Celati: “Dopo la siccità.
Polivalente, piazza della Repubblica tìnez, Ateneo Romano della Santa Sul viaggio mistico di Rilke”; 14
31, 47033 Cattolica, tel. 0541/967802. Croce, piazza Sant’Apollinare 49, In relazione ai problemi della scien- aprile, S. Dianich: “La chiesa popo-
00100 Roma, tel. 06/68803752. za il Centro di Studi del pensiero lo in cammino. Dalle ‘Scritture’ al
filosofico del ‘500 e del ‘600, in Vaticano II”.
In occasione della pubblicazione del collaborazione con il Dipartimento ● Informazioni: Fondazione Col-
libro di Edith Stein, La ricerca della Organizzato dal Dipartimento di Er- di Filosofia dell’Università degli Stu- legio San Carlo, via San Carlo 5,
verità. Dalla fenomenologia alla fi- meneutica Filosofica dell’Università di di Milano, organizza dal 1 febbraio Modena, tel. 059/222315.
losofia cristiana (a cura di A. Ales di Torino, in collaborazione con il al 3 novembre 1994 un Seminario su
Bello, Città Nuova, Roma 1993), il Centre Culturel Francais e l’Associa- Teorie e problemi di percezione
22 gennaio 1994 ha avuto luogo un tion pour l’Etude de la Pensée de visiva nell’età moderna. Questo il La Fondazione Ugo Spirito organiz-
incontro sul tema: Fenomenologia Simone Weil di Parigi, in occasione calendario delle lezioni: 1 febbraio, za dal dicembre 1993 al dicembre
e Metafisica. Il dibattito, organizza- della messa in scena di Venezia salva W. Bernardi: “Teorie e modelli di 1994 un ciclo di seminari dal titolo:
to dalla Società Internazionale Tom- di Simone Weil (regia di Luca Ron- visibilità nelle scienze naturali e nelle Ugo Spirito nella cultura italiana
maso d’Acquino, dall’Associazione coni), dal 27 al 28 gennaio 1994, scienze della vita del XVII secolo”; del Novecento, in preparazione a un
Docenti di Filosofia e dal Centro Ita- presso il Teatro Carignano di Torino, 29 marzo, R. Rey: “La théorie de la convegno internazionale sul pensiero
liano di Ricerche Fenomenologiche, ha avuto luogo un Convegno di studi vision chez Lecat”; 28 aprile, A. Hen- di Ugo Spirito in occasione del cente-
si è tenuto presso l’Università “San dal titolo: Le passioni di Simone ning: “Vom Starstich zur Kataraktex- nario della sua nascita (1996). Questo
Tommaso” e vi hanno preso parte: Weil. Politica, cultura, religione. traktion (1750). Fakten und symboly- il calendario dei primi tre incontri: 7
Carla Bettinelli, Abelardo Lobato, Questi gli interventi: 27 gennaio: U. sche Paradigmen”; 31 maggio, H. M. dicembre, V. Mathieu: “Ugo Spirito e
Battista Mondin e Xavier Tilliette. Perrone, saluto e presentazione; A. F. Koelbing: “Teorie della visione e Augusto Guzzo; 19 gennaio, G. Des-
● Informazioni: Università “San Devaux, “Simone Weil ou la passion conoscenza dell’occhio all’inizio del- sì: “Ugo Spirito e Augusto Del Noce”;
Tommaso”, Largo Angelicum 1, de la verité”; G. Gaeta, “Simone Weil, l’epoca moderna (XVI e XVII secc.)”; 17 febbraio, C. Gily Reda: “Ugo Spi-
00100 Roma. una lettura politica”; P. C. Bori, “Ogni 4 ottobre, G. Brykman: “Le privilège rito e Remo Cantoni”. Gli incontri
religione è l’unica vera”; discussione épistémologique de la vue chez Be- proseguiranno con il seguente ordi-
conclusiva e messa in scena di Vene- rkeley”; 3 novembre, R. G. Mazzoli- ne: H. A. Cavallera: “Ugo Spirito e
zia salva. 28 gennaio: G. Forni, “Si- ni: “Anatomia e fisiologia dell’oc- Giovanni Gentile”; M. Ciliberto:
mone Weil e il cristianesimo”; tavola chio (1650-1840). “Ugo Spirito e Cesare Luporini”; V.

51
CALENDARIO

Sainati: “Ugo Spirito e Armando “Filosofia e topologia”; 24 febbraio, L’Istituto di Filosofia dell’Università ● Informazioni: Dipartimento di Fi-
Carlini”; F. Perfetti: “Ugo Spirito e E. Berti: “La presenza della tradizio- degli Studi di Perugia ha organizzato losofia, Università di Macerata, Via
Giuseppe Bottai”; A. Russo: “Ugo ne classica nel dibattito filosofico un convegno per il 24-26 marzo 1994 Garibaldi 10, Macerata, tel. 0733
Spirito e Agostino Gemelli”; G. Sas- contemporaneo”; 2 marzo, G. Limo- sul tema: Il dibattito su Parmenide. 258305; oppure Istituto di Filosofia,
so: “Ugo Spirito e Guido Calogero”; ne: “Figure del simbolo e figure del- Aspetti della filosofia greca tra V Università di Perugia, P.zza Rimini,
G. Longo: “Ugo Spirito e Camillo la simbolica”; 8 marzo, E. Agazzi: e IV secolo a.C.. Sono previste rela- Perugia, tel 075 5854921.
Pellizzi”. “Scienza e metafisica”; 14 marzo, R. zioni di T. Calvo Martìnez (“Melis-
● Informazioni: Fondazione Ugo Bodei: “La post-storia”; 15 marzo, so”), G. Casertano, N.-L. Cordero
Spirito, via Genova 24, 00184 Roma, S. Maffettone: “L’ontologia nel di- (“Parmenide parmenidizzato”), C. L’Istituto di Filosofia dell’Università
tel. 06/4743779. battito etico contemporaneo”; 21 Eggers Lan (“Stadio di Zenone”), I. degli Studi di Perugia, in collabora-
marzo, F. Moiso: “Storiografia e er- Ghirassi Colombo (“theos/thea”), R. zione con il Centro di Studi Agosti-
meneutica filosofica”; 23 marzo, S. Laurenti (“La componente geometria niani, ha organizzato per i giorni 22 e
La Scuola Normale Superiore e l’Uni- Veca: “Paradigmi e versioni del della teologia di Empedocle”), M. 23 marzo 1994 il VI Seminario di
versità degli Studi di Pisa, d’intesa mondo: da Nelson Goodman a Migliori, G. Mignini, L. Rossetti (“Pa- Studio dal titolo: Il mistero del male
con l’Amministrazione provinciale, Hilary Putnam”. rodia gorgiana del parmenidismo”), e la libertà possibile: lettura delle
organizzano da gennaio a maggio ● Informazioni: Dott. C. De Rita, M. Vegetti (“Figura del sophos arcai- Confessiones e del De Trinitate di
1994 un ciclo di seminari dal titolo: Istituto Universitario Suor Orsola Be- co”). In occasione del convegno, tra il Agostino. Questo il programma de-
Friedrich Nietzsche centocin- nincasa, Via Suor Orsola 10, Napoli, 14 e il 23 marzo, N.-L. Cordero terrà a gli interventi: 22 marzo, N. Cipriani:
quant’anni dalla nascita. Questo il tel. 081 400070/412908. Perugia un seminario su Parmenide. “L’autonomia della volontà umana
programma delle lezioni: 27 gennaio, nell’atto di fede; le ragioni di una
D. M. Fazio: “Fortune e sfortune di teoria prima accolta e poi respinta da
Nietzsche in Italia”; 10 febbraio, A. Istituto Italiano S. Agostino”; I. Sciuto: “La volontà
Orsucci: “Nietzsche, Spencer e l’et- per gli Studi Filosofici del male tra libertà e arbitrio”; M.
nologia”; 17 febbraio, D. M. Hoff- Via Monte di Dio 14, Napoli Bettetini: “Libertà e male nel XII
mann: “Le problematiche relative al libro delle Confessioni”; V. Grossi:
Nachlass: il caso di Friedrich “Libero arbitrio, libertà e antropolo-
Nietzsche”; 24 febbraio, R. Venuti: 21-25 febbraio 21-25 marzo gia nelle Confessioni”; G. Balido:
“Nietzsche e Schiller: alcune consi- Sten Ebbesen Reiner Wiehl “Realtà divina e virtualità antropolo-
derazioni sulla nascita della trage- Medieval Logic La filosofia della natura gica nel De Trinitate; V. Pacioni:
dia”; 3 marzo, F. Volpi: “Dall’abisso Tha native tradition. “Nominales”, nel XX secolo. “Auctoritas e ratio, via alla vera li-
di Nietzsche”: Heidegger e la volontà “Poretani” and others - When the La cosmologia filosofica bertà”; P. A. Ferrisi: “Male, mistici-
di potenza”; 10 marzo, P. D’Iorio - F. native tradition met a new Aristotle. di A. N. Whitehead smo e sessualità nel pensiero di S.
Fronterotta: “La nascita della filoso- La metafisica su nuove strade - Storia Agostino”. 23 marzo, J. O. Reta: “Esi-
fia dallo spirito scientifico: Nietzsche 21-25 febbraio della natura ed evento naturale. genze della libertà e del male nelle
e i filosofi preplatonici”; 24 marzo, Aldo Masullo Confessioni; M. Cristiani: “Manichei-
U. Marti: “L’epoca democratica e Il fantasma della comunità 5-8 aprile smo e responsabilità personale”.
«l’uomo superiore»”; 14 aprile, G. e lo scandalo del politico Karl Otto Apel Nei giorni 27-28 aprile 1994 avrà
Campioni: “Nietzsche e la cultura La “comunità” o il modello antropo- Formalpragmatik invece luogo un incontro su Lectio
francese della décadence”; 21 apri- logico del “primitivismo” (da Tön- oder transzendentalpragmatik. Augustini: il De Doctrina Christia-
le, L. Alfieri: “Il pensiero politico nies a Freud) - Il neo-comunitarismo Eine auseinandersetzung na. Questi gli interventi: 27 aprile: L.
giovanile: un Nietzsche diverso?”; e la maturità etica della teoria politica mit Jürgen Habermas Alici, “Lettura del I Libro”; U. Pizza-
28 aprile, K. Pestalozzi: “La ricezio- liberale. Empirisch universale oder transzen- ni, “Lettura del II Libro”; 28 aprile: P.
ne della Nascita della tragedia nella dentale Sprachpragmatik? Grech, “Lettura del III Libro”; L. F.
letteratura tedesca di fine secolo”; 5 21-25 febbraio Pizzolato: “Lettura del IV Libro”.
maggio, M.-L. Haase: “L’edizione Hans-Georg Gadamer 6-8 aprile ● Informazioni: Prof. Luigi Alici,
critica di Così parlò Zarathustra”; Estetica e ermeneutica Giovanni De Crescenzo Istituto di Filosofia, Università degli
12 maggio, F. Orlando: “La «corru- Estetica e arte - La Critica del giudi- Individuo, critica e tradizione Studi di Perugia, Via Aquilone 8,
zione dell’istinto»: musica e signifi- zio di Kant - Le Lezioni di estetica di in Karl Popper 06123 Perugia, tel 075/5854715.
cato in Wagner”. Hegel - Il passaggio dall’estetica al-
● Informazioni: tel. 050 911471. l’ermeneutica - Ermeneutica e filoso- 11-15 aprile
fia pratica. Biagio de Giovanni L’Istituto di Filosofia dell’Accade-
Filosofia del diritto mia Ceca delle Scienze ha organizza-
L’Istituto Universitario Suor Orsola 7-11 marzo e filosofia dello Stato in Hegel to un convegno, che si svolgerà dal 5
Benincasa di Napoli organizza pres- Franco Volpi Hegel e la Rivoluzione Francese - al 15 aprile 1994 a Praga, dal titolo:
so la propria sede, da novembre 1993 Heidegger e Hegel Hegel e l’individuo moderno. Democrazia: Identità e Differen-
a marzo 1994, un Corso di aggiorna- Didattica ed ermeneutica: la lettura za. Gli argomenti trattati saranno: 1)
mento e perfezionamento in discipli- heideggeriana di Hegel fino a Essere 11-15 aprile La politica dell’identità; 2) Il sogget-
ne Storico-Filosofiche sul tema: La e Tempo. Valerio Verra to dei diritti; 3) I problemi del Libera-
filosofia contemporanea. Storia Hegel interprete lismo; 4) L’Estetica dell’esistenza; 5)
della Storiografia Filosofica. Il Cor- 14-18 marzo dell’idealismo tedesco Autonomia e autenticità; 6) Soggetti-
so prevede il seguente svolgimento: Osvaldo Guariglia Analisi delle fonti - Kant - Jacobi - vità e intersoggettività; 7) Nuove for-
29 novembre, V. Mathieu - F. M. De Universalismo y particularismo Fichte - Schelling. me di individualizzazione; 8) Politi-
Sanctis: “Inaugurazione del Corso”; en la ética contemporanea ca, Ragione e Estetica; 9) Il Sé nel
30 novembre, V. Verra: “La dialetti- Aristotelismo y kantismo en la tradi- 18-22 aprile processo di civilizzazione; 10) Il Sé
ca nella cultura filosofica contempo- cion ética - Sentido y alcance del Teng Shouyao postmoderno; 11) Ritradizionalizza-
ranea”; 6 dicembre, L. D’Alessan- sentido formal de universalizacìon. Chinese traditional philosophies zione, Anomia e Società civile; 12)
dro: “Forme giuridiche e genealogia General Survey of Chinese Traditio- Diritti di gruppo e Identità; 13) De-
della verità in Michel Foucault”; 11 14-18 marzo nal Philosophy - Diverse Schools of mocrazia e cultura politica; 14) Cari-
gennaio, F. Volpi: “La filosfia pratica Armando Savignano Chinese Philosophy. sma e Democrazia; 15) Teorie fem-
contemporanea”; 18 gennaio, C. Sini: Ortega y Gasset: ministe del Sé; 16) L’individuo, gli
“Il problema della pratica filosofica”; la ragion vitale e storica 18-22 aprile affetti e le passioni; 17) Liberalismo,
25 gennaio, A. G. Gargani: “La revi- Ortega e la filosofia tedesca. La scuo- Vincenzo Placella Republicanismo, Democrazia radica-
sione critica della tradizione metafi- la di Marburgo - Ortega e Husserl. Un’ipotesi per Vico le, Comunitarismo; 18) Nazione,
sica nel neo-pragmatismo di Richard Percorsi del De Antiquissima - La Comunità e cittadinanza del mondo,
Rorty”; 1 febbraio, M. Ferraris: “Le 21-25 marzo polemica col “Giornale de’ Letterati 19) La globalizzazione del Locali-
metamorfosi dell’ermeneutica”; 8 Muhsin S. Mahdi d’Italia” e il successivo sviluppo del smo; 20) Varietà di Universalismo.
febbraio, A. Trione: “L’estetica con- Alfarabi metodo vichiano. ● Informazioni: Prof. A. Ferrara,
temporanea come problema”; 10 feb- and the classical tradition Università degli Studi di Roma “La
braio, D. A. Conci: “Realtà e oggetti- Trasmission and Innovation - Alfara- Sapienza”, via Salaria 113, 00198
vità nel pensiero cognitivo contem- bi’s Philosophy of Plato - Alfarabi’s Roma, tel. 06 8549638.
poraneo”; 16 febbraio, V. Vitiello: Philosophy of Aristotle.

52
DIDATTICA

DIDATTICA

a cura di Riccardo Lazzari

Positivismo sulla diffusione delle poetiche realistico- E’ evidente che il momento della media-
naturalistiche francesi e sul verismo italia- zione presuppone un sapere dai lineamenti
Il volume di Ferdinando Vidoni, IL POSI- no. Il capitolo quinto è dedicato ad una certi e consolidati. La lunga storia della
TIVISMO (Morano, Napoli 1993), ha il disamina della crisi del positivismo fra filosofia, come si sa, non è garanzia di una
merito di proporre una ricostruzione Otto e Novecento, alla nascita, con il circo- identità stabile, proprio perchè essa si è
puntuale del pensiero positivistico dai lo di Vienna, della corrente nota come sempre proposta come un sapere entro cui
suoi albori in Francia, agli inizi del neopositivismo e agli sviluppi di quest’ul- si fa questione anche di se stessa. E in
secolo scorso, fino al neopositivismo timo intorno al dibattito sui “protocolli”, tempi in cui, su molti versanti, il sapere
del ‘900 e alle discussioni che ne sono sul fisicalismo e sull’unità della scienza; filosofico viene spogliato delle sue conno-
seguite nell’ambito della “nuova filo- segue, nel medesimo capitolo, un’analisi tazioni tradizionali fino a proclamarne la
sofia della scienza”. Ne risulta un utile dei problemi relativi alla “liberalizzazio- “decostruzione”, è arduo discutere di tra-
e ricco strumento di approfondimento ne” dell’empirismo, al “falsificazionismo” smissione e insegnamento di qualcosa che
del pensiero positivistico, che può fa- di Popper, alla “posizione acquisita” di rimane fluido e sfuggente. Il tema del
vorire un’immagine nuova e più criti- studiosi come Nagel e Hempel; per ultima convegno non poteva quindi riguardare
ca di questa corrente filosofica rispet- viene delineata la critica alla concezione solo la “tecnica” didattica - che pure è di
to a quella spesso tramandata dai neopositivistica e alla pretesa di discrimi- grande interesse e utilità - ma investiva
manuali e dalle storie della filosofia. nare fra enunciati teorici e osservativi da anche lo statuto di un sapere che attraversa
parte dei “nuovi filosofi della scienza” (fra una perenne “crisi di identità”.
La ricostruzione di Ferdinando Vidoni si cui Kuhn, Lakatos, Feyerabend), che ha dato Le conclusioni più significative e stimo-
apre con una disamina degli inizi del posi- luogo ad un orientamento definibile, appros- lanti a cui si è giunti al convegno si possono
tivismo in Francia in relazione al progetto simativamente, come “postpositivismo”. così schematizzare: a) il sapere filosofico,
di riforma della società e di sapere positivo Nelle “Osservazioni conclusive” Vidoni fa secondo una diagnosi che ha trovato ampi
in Saint-Simon e agli sviluppi di queste il punto intorno a quegli aspetti che in consensi, sarebbe caratterizzato, nonostan-
tematiche da parte del suo “discepolo dis- genere sono assunti come caratterizzanti te tutto, da una decisa rivalutazione, per-
sidente” Auguste Comte. Viene poi rico- delle varie concezioni positivistiche (il va- ché, dopo le tendenze “utilitaristiche” e
struito il percorso del positivismo inglese lore della scienza, l’accento riposto sui l’accentuazione di tipo “professionalisti-
nelle sue diverse versioni, legate all’utilita- fatti, il rifiuto della metafisica, l’ottimismo co” prevalenti negli anni ’60 e ’70 nelle
rismo e alla metodologia scientifica di J. e la concezione del progresso, il rapporto teorizzazioni e nelle politiche scolastiche,
Stuart Mill, alla teoria dell’evoluzione bio- fra quest’ultimo e il richiamo all’ordine ora si stanno imponendo di nuovo, nella
logica di Darwin, all’evoluzionismo di H. sociale) e mostra come essi non siano omo- svolta sociale e culturale che si sta vivendo,
Spencer, per poi passare ad una ricostru- logabili a soluzioni univoche o semplifica- almeno in Italia, le questioni fondanti del
zione del “clima positivistico” del tardo te, ma risultino variare nelle riflessioni senso e delle finalità, che sono sempre stati
Ottocento: sono messi a fuoco, in questa specifiche dei diversi pensatori. R.L. al centro della riflessione filosofica; b) la
ricostruzione, il movimento positivistico “didattica” o il momento della mediazione
francese (Littré, Bernard, Taine, Renan), lo di un determinato sapere non possono esse-
sviluppo delle scienze sociali da parte di re considerati componenti “esterne” a quel
Durkheim, le linee di intersezione delle sapere, perchè esse investono la sua capa-
tematiche positivistiche in Germania (il Convegni cità di incidere nel contesto storico entro
materialismo, la “fisiologia fisica”, il mo- cui tale sapere viene elaborato - senza per
nismo, la psicologia fisiologica, l’empi- Si è tenuto a Treviso dal 25 al 27 questo cadere nelle degenerazioni del “di-
riocriticismo), il positivismo in Italia (le- novembre 1993 il convegno annuale datticismo” e del “pedagogismo”, in cui il
gato non solo al pensiero di Ardigò, ma della Società Filosofica Italiana sul momento metodologico prende il soprav-
anche all’opera di medici, psichiatri, antro- tema: LA DIDATTICA DELLA FILOSOFIA NEL- vento su quello dei contenuti; c) in questa
pologi). La presenza del positivismo in L’ UNIVERSITÀ E NELLA SCUOLA SECONDARIA prospettiva, forte è stato il consenso riscos-
tutti i campi viene documentata da Vidoni SUPERIORE . Oltre trecento insegnanti so dai nuovi “programmi Brocca” - curati,
con grande obbiettività ed attenzione alle italiani, in grande maggioranza ope- per il settore filosofico, da una sottocom-
molteplici versioni di un pensiero filosofi- ranti nella scuola secondaria, ma con missione presieduta da Enrico Berti - con-
co che è stato a lungo svalutato per il ritorno una significativa presenza anche di senso motivato anche dall’indicazione, in
di tendenze antitetiche nella nostra cultura docenti universitari, hanno dibattuto essi contenuta, di estendere l’insegnamen-
novecentesca. Un capitolo specifico è de- un argomento che, pur non avendo to della filosofia agli ultimi due anni degli
dicato al rapporto fra positivismo e lettera- un’immediata rilevanza teorica, inve- altri indirizzi della scuola secondaria; d) a
tura, incentrato sui temi del realismo nella ste però la concreta mediazione del livello liceale si avverte una esigenza for-
letteratura francese, sulla concezione del- sapere filosofico, soprattutto nella tissima di innovazione didattica, a lungo
l’arte in Taine, sul naturalismo di Zola, scuola, e non solo in essa. frustrata da una politica scolastica assen-

53
DIDATTICA

teista e inerte, mentre a livello universita- ha portato alla elaborazione di quello che to specifico è stato quello dell’ispettrice
rio, per autodenuncia degli stessi docenti rimane l’unico documento di una certa ministeriale Anna Sgherri. Dopo un rapi-
presenti, si procede con le stantie pratiche consistenza nel panorama avaro e disa- do bilancio di quello che è stato fatto negli
della lezione ex cathedra, senza neanche strato della politica scolastica di questi anni precedenti, senza apportare nuove
tentare di aprirsi a metodi differenti di anni, la Riforma “Brocca” della scuola indicazioni per il futuro, la proposta finale
didattica ormai consolidati, come ad esem- secondaria. La scelta culturale fondante di ha riguardato un fantomatico “autoaggior-
pio quelli delle università tedesche; e) nella questa riforma consiste nell’individuazio- namento assistito”, che, in sostanza, espri-
didattica liceale della filosofia, la linea di ne delle tre grandi “aree” culturali, entro le me l’indisponibilità dell’attuale bilancio
tendenza, che è sembrata prevalere e ri- quali collocare l’intero impianto della statale per operazioni di aggiornamento a
scuotere il consenso maggiore, riguarda la mediazione didattica: comunicazione ed largo raggio e l’affidamento, per l’ennesi-
rivalutazione e la centralità del “testo” filo- espressione, scienze umane e storia, scien- ma volta, alla buona volontà del singolo
sofico, non più inteso come mero supporto ze della natura. Dall’interno di queste aree, insegnante, sia pure con l’assistenza, certo
documentario alle tesi manualistiche, ben- si dipartono i vari ‘indirizzi” specifici, non sistematica, di alcune iniziative istitu-
sì come momento centrale e costitutivo delineati sulla base di valutazioni critiche zionali, a partire da quelle promosse dai
dell’atto didattico - senza rifiutare, in que- dell’attuale assetto della cultura e delle vari IRRSAE. Ad una di queste, organiz-
sto modo, l’apporto del tradizionale ma- società occidentali. In particolare, per quan- zata dall’IRRSAE-Lombardia, è stata de-
nuale ed anche il ricorso alle nuove oppor- to riguarda l’indirizzo di “scienze umane e dicata la relazione di Gianna Sidoni. In
tunità offerte da strumenti multimediali. storia”, cui fa riferimento l’insegnamento collaborazione con il Dipartimento di Fi-
Passando ora alla serie degli interventi, della filosofia, Serravalle ha sostenuto l’in- losofia dell’Università degli Studi di Mi-
Gabriele Giannantoni, attuale presidente teressante tesi per cui, in una società fun- lano e con alcuni docenti di filosofia del-
della Società Filosofica Italiana, ha aperto zionaltecnologica, fortemente secolariz- l’Università Cattolica, l’IRRSAE-Lombar-
i lavori del Convegno con un giudizio pre- zata, perché priva dei riferimenti ideali che dia si è fatto promotore di un corso di
occupato sulle ultime novità della politica la tradizione culturale europea ha fin qui aggiornamento degli insegnanti di filoso-
scolastica italiana, soprattutto per quanto garantito, l’insegnamento della filosofia fia nelle scuole secondarie, con il coin-
riguarda l’insegnamento della filosofia. Il può contribuire, in un clima di dialogo e di volgimento anche di alcuni insegnanti di
progetto di legge di riforma della Seconda- tolleranza tra orientamenti differenti, a te- altre materie. L’iniziativa, sviluppatasi nel
ria, già approvato dal Senato, ma destinato ner viva la riflessione sulla dimensione dei corso degli anni 1990-91, si proponeva di
all’ennesimo affondamento alla Camera, valori e del senso visto che, come già avvie- sperimentare progetti di innovazione di-
presenta alcuni punti inaccettabili come la ne in altre nazioni europee, la vera prepara- dattica, a partire dalle normali condizioni
disarticolazione regionalistica e territoria- zione professionale specifica potrebbe es- dell’attività scolastica. L’obiettivo cultu-
le dell’istituzione scolastica, la sparizione sere rimandata a una fase di formazione rale consisteva nella riflessione sull’intrec-
del nome stesso di “filosofia” dalla defini- successiva alla scuola secondaria. Tesi cio tra cultura dell’immagine, entro cui
zione dell’area di “storia e scienze umane”, questa ribadita d’altra parte, durante la ta- avviene la prima acculturazione dei giova-
la mobilità del personale insegnante senza vola rotonda conclusiva del convegno, an- ni, e la cultura della scrittura prevalente
nessuna riconversione professionale. che da R. Di Nubila, coordinatore del all’interno delle istituzioni scolastiche. Il
Sul problema della didattica della filosofia Comitato P.I. della Confindustria. Con una momento didattico-metodologico s’intrec-
a livello universitario sono intervenuti certa sorpresa dei partecipanti, il rappre- ciava con quello della ricerca, in vista della
Carlo Sini e Salvatore Veca. Il primo, sentante della Confindustria ha insistito sul produzione di itinerari praticabili all’inter-
dopo aver premesso che il modello della valore “formativo” della scuola, escluden- no delle scuole, sopratutto nei licei.
moderna università è ancora quello della do come primaria la finalità pratico-profes- Un ultimo gruppo di interventi ha riguar-
ricerca disinteressata risalente a von Hum- sionalizzante del sapere. La filosofia deve dato i sussidi “tecnologici” per l’insegna-
boldt, ha sviluppato una requisitoria im- dare il suo insostituibile contributo, soprat- mento della filosofia. Renato Parascan-
pietosa sull’insegnamento universitario tutto sotto l’aspetto metodologico ed epi- dolo, ha presentato il progetto della Enci-
della filosofia. Anche l’università è stata stemologico, aiutando i giovani a penetrare clopedia multimediale delle scienze filo-
investita dal degrado tipico della cultura criticamente la struttura dei saperi che stan- sofiche: videocassette con interviste ai fi-
massmediologica e dai relativi conformi- no alla base della società industriale. losofi contemporanei più rappresentativi
smi. Un rinnovato insegnamento della fi- Una analisi specifica dei programmi di su temi d’attualità, percorsi storici, con-
losofia, ha osservato Sini, dovrebbe arti- filosofia contenuti nel “progetto Brocca” è cetti fondamentali; il tutto elaborato in
colarsi secondo tre linee fondamentali: la stata condotta da D. Massaro, che ha indi- vista della realizzazione di un CD-ROM,
filosofia come componente di una cultura viduato le linee di forza di questo progetto, in cui il materiale possa essere utilizzato in
di base, la filosofia come oggetto di inse- rilevandone le novità: l’introduzione del- modo multimediale e interattivo. Nel me-
gnamento, la filosofia come ricerca pura. l’insegnamento della filosofia nei futuri desimo contesto tecnologico è stata pre-
Ciò che conta, comunque, non sono le istituti ad indirizzo tecnologico, sia pure in sentata anche l’edizione elettronica dei
leggi, bensì la disponibilità a fare una una versione limitata alla sola filosofia primi dieci fascicoli di “Informazione Fi-
autentica “esperienza filosofica”. Veca ha moderna; l’impostazione culturale fina- losofica”, consistente in una base-dati, che
invece tessuto un “elogio della filosofia” lizzata alla formazione generale, oltre che rispecchia esattamente il contenuto dei
come “sapere inutile”, di fronte all’appa- al superamento e al controllo critico degli fascicoli, a cui è possibile accedere tramite
rente trionfo dei saperi “utili” ovvero ca- specialismi dominanti nella società “com- uno specifico programma di ricerca d’in-
paci di “risolvere problemi” (pratici). La plessa”; la scelta didattica della centralità formazioni.
filosofia, posta la “modernità” delle “scien- del testo, all’interno di percorsi prefissati, Va infine ricordata la parte “sommersa” del
ze umane e sociali”, si configura come che non trascurano però né la dimensione convegno, ma forse la più preziosa, costitu-
sapere “arcaico”, la cui funzione resta quel- storica, né quella problematica. A questo ita da sei “Laboratori” su varie tematiche:
la di “costruire identità” (chi siamo?) e di intervento si può affiancare quello di Ce- la didattica universitaria, l’aggiornamento,
sviluppare la flessibilità per l’accesso alla sare Quarenghi, che ha fornito alcune l’insegnamento del pensiero filosofico del
molteplicità dei “giochi linguistici”, men- anticipazioni circa l’indagine, da lui con- ’900, l’insegnamento mediante il ricorso ai
tre la specificità le è data sotto la forma di dotta, sull’insegnamento della filosofia, testi, il rapporto tra la filosofia e gli altri
“permanenza di un genere”. che aggiorna i dati emersi da un preceden- saperi, la didattica filosofica. In questi
L’intervento di Ethel Serravalle, mem- te evento, pubblicati nel 1987. ambiti più ristretti, i partecipanti hanno
bro della Commissione “Brocca”, ha ri- Sulla questione dell’aggiornamento degli potuto confrontare, in modo ravvicinato, le
percorso l’itinerario politico-culturale, che insegnanti di filosofia, un primo interven- rispettive esperienze didattiche. A.C.

54
DIDATTICA

Organizzato dall’ARIFS (Associazione dell’anima e della causalità. Lo stesso ricor- platoniche nella manualistica scolastica è
per la Ricerca e l’Insegnamento di Filo- so alla forma del dialogo è sintomo di una stato affidato alla relazione di Bruno Cen-
sofia e Storia) si è tenuto a Firenze nei costellazione teorica complessa e variegata, trone, che ha rilevato come in una fase molto
giorni 19 e 20 Novembre 1993 un Con- espressa in miti che si presentano come riparo e ricca ed in continua evoluzione di studi pla-
vegno nazionale per l’aggiornamento salvezza rispetto alle durezze del tempo storico. tonici, sia difficile per i libri di testo di
degli insegnanti sul tema: PLATONE, con Anche nei confronti della scienza, ha rileva- filosofia tener conto dei nuovi contributi
il coordinamento scientifico di Carlo to Mario Vegetti, il pensiero platonico si “eterodossi” e prevalga la tendenza a ricalca-
Augusto Viano e con la partecipazio- presenta sotto le spoglie della ambiguità. re i giudizi critici più collaudati, anche quan-
ne di noti studiosi quali Francesco Questo è l’effetto teorico di presupposti as- do sono seriamente messi in discussione o
Adorno, Giuseppe Cambiano, Mario sai divergenti tra loro: da un lato i linguaggi per lo più superati: è il caso della scarsa
Vegetti, Margherita Isnardi Parente, scientifici devono produrre significati stabili importanza attribuita ai dialoghi giovanili,
Luc Brisson e Bruno Centrone. e purificati, garanti della solidità, della uni- della presentazione piuttosto tradizionale e
versalità e della gerarchia dei saperi; dall’al- poco problematica riservata alla dottrina delle
L’obiettivo fondamentale del convegno è tro, tuttavia, si pone l’esigenza dell’effica- idee, di una scarsa analisi critica del ruolo
stato quello di focalizzare alcuni nodi teorici cia, della potenza del sapere (come nel caso dell’insegnamento esoterico di Platone.
del pensiero platonico alla luce delle più della medicina). La proliferazione delle for- La tavola rotonda conclusiva dei lavori è
recenti posizioni storiografiche e di confron- me argomentative dei linguaggi scientifici stata diretta da Pietro Rossi ed ha permesso
tarli con le tracce e gli orientamenti domi- non si ricompone in unità semantica e teorica una ulteriore focalizzazione di due temi prin-
nanti nella manualistica e nella divulgazione e lascia aperto il campo alla molteplicità cipali: la centralità del pensiero platonico
didattica. L’intervento di Francesco Ador- delle interpretazioni. nella storia della filosofia occidentale e il
no si è snodato attorno ad un perno metodo- Margherita Isnardi Parente ha affrontato rapporto di Platone con la polis ateniese. Per
logico fondamentale, la necessità di «non due punti cruciali del pensiero di Platone: la quanto riguarda il primo punto, mentre Via-
spiegare il prima con il dopo», il che signifi- valenza del suo discorso politico e il suo no ha insistito sulla varietà dei percorsi inter-
ca, nel caso di Platone, di non interpretarlo rapporto tra oralità e scrittura. Premesso che pretativi possibili attraverso le esposizioni
attraverso il platonismo, ovvero attraverso vi è una intenzionalità discorsiva diversa tra filosofiche di Platone, al punto da dover
quelli che sono stati gli sviluppi filosofici la Repubblica ed il Politico (nel primo caso quasi rinunciare a trovarvi saldi riferimenti
successivi. In questo quadro, Adorno ha si parla di leggi di uno stato ideale, nel fondativi, Isnardi Parente ha ricordato con
tratteggiato l’importanza dell’influenza di secondo di leggi in una realtà politica più puntiglio una serie di punti strategici della
Socrate, la fecondità dei “semi socratici” nel concreta), Platone mostra una continuità di tradizione filosofica occidentale a partire da
pensiero di Platone. La dialettica platonica pensiero tra un livello di riferimento teorico Platone, come le nozioni di incorporeo, di
va dunque strettamente ricollegata all’ap- e un altro connesso alla prassi politica, con- intelligibile, di bene, di etica, di applicabilità
pello fondamentale di Socrate, cioè l’assun- tinuità che si basa sulla unità del procedi- delle forme matematiche al sensibile. Più
zione della domanda radicale del ti ésti entro mento dialettico. Sarebbe un errore, ha os- affine alla posizione di Viano quella di Ve-
un approfondimento di analisi di se stesso servato Isnardi Parente, cadere nella con- getti, che ha ribadito come la compresenza
quale base per ritrovare i termini della rispo- trapposizione tra un’immagine profetica e di molti semi platonici renda impossibile
sta, le condizioni teoretiche del giudizio. salvifica di Platone ed una di politico in determinare un’unica tradizione da lui origi-
Su come si deve leggere Platone e che rap- senso strettamente pragmatico; in ogni caso nata. Più affine a quella di Isnardi Parente si
porto bisogna istituire tra i dialoghi e le egli rimane il filosofo, il cui atteggiamento di è rivelata invece la posizione di Brisson,
cosiddette dottrine orali si è interrogato Giu- fondo è critico e riflessivo. Ed è un filosofo secondo il quale almeno due assunti, la pre-
seppe Cambiano, che ha analizzato i carat- che affida il suo pensiero ai grammata, an- minenza dell’anima sul corpo e del logos sul
teri specifici del dialogo platonico, forma che se nel caso della politica è ben conscio mito, sono pilastri fondanti della filosofia
letteraria già utilizzata dai sofisti e, quindi, dell’opportunità di adattare il discorso scrit- occidentale. Per quanto riguarda invece il
scelta consapevole del filosofo per comuni- to ai mutamenti della realtà empirica attra- secondo punto, molti interventi hanno evi-
care le proprie elaborazioni attraverso la verso la mediazione della parola orale. denziato che tra Platone e la città vi è un
presentazione di differenti posizioni teori- L’intervento di Luc Brisson, uno dei princi- rapporto attivo, ma non di corrispondenza
che. A partire da queste premesse Cambiano pali animatori della “Società Internazionale biunivoco, nel senso che l’atteggiamento del
ha criticato quelle posizioni che privilegiano dei Platonisti”, ha tracciato un bilancio com- filosofo è quello teoretico e, d’altra parte,
le dottrine orali, interpretando ad esempio il plessivo degli orientamenti recenti della ri- l’atteggiamento della città è di sostanziale
dialogo come espediente tattico per nascon- cerca su Platone: stilometria, procedimenti rifiuto e marginalizzazione delle sue posi-
dere le vere idee esposte da Platone all’inter- letterari, argomentazione, etica e dottrine zioni, come già era stato nei confronti di
no del ristretto cenacolo dei suoi più fedeli non scritte, un punto quest’ultimo sul quale Socrate. Il filosofo come funzionario del
amici. Cambiano ha concluso invitando ad Brisson si è maggiormente soffermato, con- bene è sempre portavoce di un ideale di vita
abbandonare ipotesi metafilosofiche poco statando che su questo punto il dibattito in teoretica, fonte e matrice di una felicità auto-
sostenibili e ad incontrare direttamente nei Italia è assai intenso, a differenza della Ger- noma dello spirito.
testi il pensiero di Platone senza ricorrere a mania, patria della scuola di Tubinga. Bres- Se la ricchezza, la varietà e le differenziazio-
presupposizioni prive di una adeguata base son ha contestato in più punti le posizioni di ni del dibattito si possono ricomporre in una
documentativa. In questa direzione interpre- Giovanni Reale, sostenitore della priorità formula condivisa da tutti i partecipanti,
tativa si è inoltrato anche Carlo Augusto delle dottrine non scritte, osservando che a) questa può essere la definizione della figura
Viano, mettendo in luce l’impossibilità di occorre molta prudenza storiografica per di Platone proposta da Isnardi Parente: Pla-
ricondurre la pluralità delle suggestioni filo- rileggere Platone attraverso l’hegelismo o, an- tone non deve essere interpretato né come
sofiche di Platone entro uno schema di pen- che, l’heideggerismo; b) la sistemazione unita- capo politico, né come pensatore mistico-
siero lineare, compatto e univoco, il cui asse ria del suo pensiero è opera dell’Accademia ed religioso, ma come filosofo di cui va recupe-
portante è costituito dalla teoria delle idee. è ad essa che si rifà Aristotele; c) la prefigurazio- rata la complessità e l’interezza nella sua
Altri sono i nuclei teorici che presentano una ne di Platone creatore della teologia cristiana imprescindibile specificità. A fine lavori il
loro sistematicità: l’insieme delle dottrine risponde più alle convinzioni personali di Reale presidente dell’ARIFS, Giancarlo Conti,
politiche, l’interpretazione della natura e i che ad un effettivo riscontro sui testi. In positivo, ha comunicato che il prossimo convegno
riferimenti prodotti nei miti. Il mito, secondo Bresson ha proposto la tutela di una lettura avrà come tema “La filosofia analitica e il
Cambiano, assume un ruolo primario come pluralista di Platone, fedele alle tensioni interne Circolo di Vienna” con il coordinamento
via di accesso alle idee, i cui contorni si che attraversano il suo pensiero. scientifico di Paolo Parrini e si svolgerà a
intrecciano ambiguamente con i problemi Il compito di verificare le interpretazioni Brescia nel novembre 1994. F.S.

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Immanuel Kant. Miniatura acquarellata di G. Doeppler (1791)

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Sulla “ragion pratica” di Kant ducci nello stesso rapporto dei Prolegome- sofia morale. Ne ricava Landucci un’osser-
ni con la prima Critica, non già per l’ante- vazione importante relativa all’odierna “ria-
Opera quanto mai famosa e celebra- riorità della Fondazione, ma perché essa bilitazione”, specialmente in Germania,
ta, la CRITICA DELLA RAGION PRATICA di non è affatto un riassunto o un’esposizione della filosofia pratica: «Se si parla di riabi-
Kant è anche opera straordinariamen- più accessibile della seconda Critica e co- litazione, e d’un ritorno, è precisamente
te complessa, di lettura non facile per stituisce piuttosto un’opera del tutto auto- contro il discredito in cui la “filosofia pra-
chi non dispone già di un’adeguata noma, tale da rappresentare un momento tica” tradizionale era caduta proprio ad
conoscenza della filosofia kantiana. preciso dello sviluppo del pensiero di Kant opera di Kant».
Una chiave di accesso a quest’opera intorno alla morale. Secondo Landucci la Seguono poi, nello studio di Landucci, una
viene offerta da Sergio Landucci nel Fondazione del 1785 segna non solo un chiarificazione di termini come “ragion
volume LA ‘CRITICA DELLA RAGION PRATICA’ grande mutamento nel pensiero etico di pratica”, “facoltà di desiderare”, “massi-
DI KANT. INTRODUZIONE ALLA LETTURA (La Kant, ma testimonia anche d’uno stato di me” della volontà, e una definizione del
Nuova Italia, Firenze 1993), che inau- crisi rispetto al problema del movente della rapporto fra moralità e santità, moralità e
gura una serie di studi di filosofia, moralità, che sarà risolto solo nell’opera felicità, moralità e legalità. Circa il prover-
curati da C. Cesa per la collana “La del 1788, la quale ha peraltro il suo punto biale formalismo dell’etica di Kant, Lan-
Nuova Italia Scientifica”. Nella stessa d’origine nel quadro della problematica ducci ci avverte come il procedimento che
collana compare un’antologia a cura sollevata da Jacobi con le Lettere sulla è alla base dell’imperativo categorico, e
di G. Tognini, INTRODUZIONE ALLA MORA - dottrina di Spinoza. che egli definisce come test dell’universa-
LE DI KANT . GUIDA ALLA CRITICA (La Nuova La parte più corposa del libro di Landucci lizzazione delle massime (che consente di
Italia, Firenze 1993), che raccoglie al- è occupata da una disamina incentrata su controllare se esse possano o no valere
cuni contributi di studiosi sulla filoso- alcune delle “voci” principali di cui è intes- come leggi), sia in realtà «un appello ad una
fia pratica kantiana. suto il testo della seconda Critica kantiana. fervida immaginazione morale, e cioè tutto
Si prende spunto dalle prime pagine del- il contrario d’un freddo intellettualismo».
Lo studio di Sergio Landucci non vuol l’opera per introdurre i concetti di legge Vengono poi esaminati il concetto di “mo-
essere né un’introduzione “da manuale” morale e di imperativo categorico. La disa- tivazione morale” (il “rispetto” come “mo-
alla morale di Kant, né un commentario mina condotta consente al lettore di orien- vente” della moralità), il problema dell’au-
che segua, passo per passo, la Critica della tarsi in modo graduale e chiaro nel com- tonomia della volontà e della libertà del
ragion pratica, ma una guida ad una rilet- plesso del testo kantiano e per certi aspetti volere (e dunque il rapporto, non scevro di
tura di quest’opera attraverso un’analisi fornisce una chiave di comprensione del- qualche margine di equivocità in Kant, fra
dei temi principali che la contraddistinguo- l’intera filosofia di Kant dall’angolazione libertà come autonomia e come atto di
no, dall’imperativo categorico alla critica specifica che vi occupa il problema morale. scelta), la nozione di “fatto” della ragione
dell’etica della felicità, dall’autonomia della Landucci non rinuncia a introdurre alcuni (con la cui introduzione si assiste, nella
volontà alla fede morale in Dio, in modo da elementi critici ed interpretativi di rilievo seconda Critica, ad una sorta di “colpo di
riferirsi liberamente al complesso del testo che vanno oltre gli scopi di una semplice scena”, rispetto alle premesse poste nella
kantiano. Un primo capitolo è dedicato agli introduzione. Così, per esempio, egli sotto- Fondazione, poiché ora Kant afferma che
esordi del Kant morale, e dunque soprattut- linea come nella Critica della ragion pra- del principio della morale non v’è bisogno
to ad una breve analisi della Ricerca sul- tica scompaia, rispetto al testo della Fon- di una fondazione filosofica, bensì solo
l’evidenza dei principi della teologia natu- dazione, la distinzione fra le due specie d’una esplicitazione rigorosa), ed infine il
rale e della morale (1763), che già ci mo- dell’imperativo ipotetico: tutti gli impera- riaprirsi della questione della felicità nella
stra come originarie in Kant l’opposizione tivi ipotetici sono ora assimilati alle “rego- forma del problema del bene morale com-
fra moralità e ricerca della felicità e l’esclu- le dell’abilità” (laddove innanzi si distin- pleto, da cui il “diritto” ad una “fede razio-
sione della “prudenza” dall’ambito mora- gueva fra queste e i “consigli della pruden- nale” nell’immortalità e in Dio.
le, e le Osservazioni sul sentimento del za”); al tempo stesso tali regole sono intese Ulteriori analisi Landucci dedica alla strut-
bello e su quello del sublime (1764), che semplicemente come criteri conoscitivi, tura della Ragion pratica, alla sua genesi, e
anticipano (in tono minore) alcuni motivi come norme tecniche riguardanti la deter- alle opere successive relative alla religio-
della Fondazione della metafisica dei co- minazione dei mezzi idonei per determina- ne, al diritto e alla storia. La riflessione
stumi (1785) e che lasceranno traccia nello ti fini, e come tali vengono espunte da Kant conclusiva verte sulla posizione della Cri-
scritto di Schiller Grazia e dignità. dall’ambito della praticità. A questo punto tica della ragion pratica nella storia della
Nel passare alla disamina della Critica “pratico” non si riferisce più a tutto quanto filosofia. Al riguardo, sostiene Landucci,
della ragion pratica, Landucci accenna al ha attinenza con l’agire, con la prassi (come l’originalità di Kant consiste «nella combi-
problema del suo rapporto con la preceden- era in Aristotele), bensì solo a ciò che nazione di limitazione del sapere - nella
te Fondazione della metafisica dei costumi riguarda specificamente la volontà in senso conoscenza di ciò che è - e rivendicazione
(1785). Quest’ultima, rispetto alla Ragion morale e ai “motivi” che la determinano: d’un sapere trascendente - a proposito del
pratica (del 1788), non sta secondo Lan- l’unica filosofia pratica diventa così la filo- dover essere», e dunque in una «combi-

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STUDIO

nazione di platonismo e antiplatonismo». da Henrich; Silber mostra l’inizio di un manca, ad esempio, Mario dal Pra, proba-
Se di solito si contrappongono l’etica di atteggiamento interpretativo nuovo da par- bilmente considerato più uno storico della
Aristotele e quella kantiana come «i tipi te della letteratura critica anglosassone; filosofia. Jacques Derrida, Michel Foucault
esemplari, rispettivamente, dell’etica det- Düsing focalizza le due diverse fasi del e Wilard Van Orman Quine risultano inve-
ta classica e dell’etica moderna», nondi- pensiero kantiano intorno alla concezione ce completamente rifatti per essere meglio
meno, avverte Landucci, occorre andare del sommo bene; Heimsoeth propone un’in- inseriti nel dibattimento attuale. Compa-
assai cauti sulla modernità dell’etica di terpretazione del problema dell’attuazione iono inoltre, per la prima volta, alcuni
Kant, la quale, proprio per il modo in cui della legge morale da un punto di vista nomi del dibattito filosofico di questi ulti-
egli fonda le nozioni di dovere e di respon- alternativo a quello indicato da Henrich; mi anni. Parecchio spazio è dedicato infat-
sabilità e per la preoccupazione di garanti- Landucci approfondisce sia l’interpreta- ti a Richard Rorty o Jean Francois Lyotard
re assolutezza all’etica, è ben più metafisi- zione della teoria definitiva del fatto della per quanto riguarda l’ermeneutica, Hilary
ca che non quella aristotelica. Ciò che vi è ragione, sia i presupposti della particolare Putnam, per la filosofia analitica, John
di profondamente moderno nel pensiero forma di conoscenza costituita dalla consa- Ronald Searl e Donald Davidson per il
morale di Kant è piuttosto il suo impianto pevolezza della legge. R.L. pragmatismo.
di fondo, in cui domina la situazione del Come appare chiaramente le novità di que-
singolo solo con se stesso. sta ultima edizione riguardano maggior-
La scelta di saggi contenuta nell’antologia mente l’ambito della linguistica e dell’epi-
critica curata da Giorgio Tognini nasce stemologia. La parte storica resta pressap-
dall’intento di far conoscere gli orienta- Compendi di filosofia poco fedele a quella dell’edizione prece-
menti interpretativi che, dagli anni ’50 in dente, così come la teologia, la psicologia
poi, hanno contraddistinto la ricerca sulla La nuova edizione della ben nota e la pedagogia. Chiudono il volume sei
filosofia morale di Kant, studiandone in ENCICLOPEDIA GARZANTI DI FILOSOFIA (Gar- nuove appendici, che trattano argomenti
particolare il periodo che va dalla prima zanti, Milano 1993), curata da Gian- di sfondo alle voci trattate. Tra queste
Critica alla Critica della ragion pratica, ni Vattimo, offre la possibilità di notiamo una cronologia generale degli
passando attraverso la Fondazione della un’agile consultazione, aggiornata eventi filosofici, una tabella di notazioni
metafisica dei costumi e le Riflessioni ine- e curata nei dettagli, della tradizio- logiche e assiomatiche, una bibliografia di
dite. Da questo panorama di studi emerge ne filosofica attraverso i suoi autori. riviste e manuali filosofici.
come non si dia un semplice nesso di Di diversa impostazione, anche se L’idea di racchiudere in poco più di 240
linearità fra la scoperta del metodo filoso- per questo non meno efficace, è l’AT - pagine l’intera storia della filosofia nei
fico “critico” e le principali dottrine etiche LANTE DI FILOSOFIA (Sperling e Kupfer, suoi concetti è lo scopo del nuovo Atlante
kantiane, le quali conoscono, nel periodo Milano 1993), ad opera di Peter Kunz- di filosofia, che offre un compendio bril-
che va dal 1781 al 1788, un’evoluzione mann, Franz-Peter Burkhard, Franz lante e sintetico delle linee essenziali della
complessa e una ridefinizione profonda Wiedmann, che propone una sintesi produzione filosofica. Il percorso scelto
del concetto di libertà (come libertà prati- per concetti della storia della filosofia, dagli autori Peter Kunzmann, Franz-
ca e libertà trascendentale), un diverso accompagnata sistematicamente da Peter Burkhard e Franz Wiedmann, è
impiego delle nozioni di felicità e di som- tavole esplicative. quello storico-cronologico e la periodiz-
mo bene, una rinuncia a fondare la morale zazione ricalca gli schemi classici: la Gre-
su ipotesi ad essa esterne. Così, nel saggio La nuova edizione dell’Enciclopedia Gar- cia antica, il Medioevo, il Rinascimento,
di Martial Guérolt, “Canone della ragion zanti di filosofia, sempre curata da Gianni l’Illuminismo, l’Idealismo tedesco, il XIX
pura e Critica della ragion pratica” (1954), Vattimo, si avvale di due nuovi collabora- secolo ed il XX secolo. Proprio perché la
viene mostrato come nel “Canone della tori: Maurizio Ferraris e Diego Marco- struttura dell’opera è cronologica, gli au-
ragion pura”, che concludeva la Critica ni. Le novità rispetto alla precedente edi- tori hanno periodizzato la filosofia in capi-
della ragion pura, si prospettasse una dot- zione sono diverse: sono aumentate le pa- toli, in cui l’esposizione analitica degli
trina completa della filosofia morale che gine (circa 250 in più), i collaboratori autori è preceduta da brevi inquadramenti
escludeva radicalmente qualcosa come il specialisti (140 complessivamente) e le storici, che forniscono le linee essenziali
progetto di una critica della ragion pratica. voci (circa 450 in più). All’interno delle del periodo preso in esame.
Dieter Henrich, nel suo saggio “Il concet- nuove voci troviamo poi ulteriori cambia- La novità di questo sommario di storia
to di intuizione etica e la dottrina kantiana menti: categorie filosofiche, concetti e della filosofia è l’impiego sistematico di
del fatto della ragione” (1960), si sofferma autori risultano in parte arricchiti e inte- schemi e immagini che, utilizzando una
in particolare sulla “scoperta” della capa- grati, in parte completamente rifatti, in sorta di cultura visiva, riassumono ed esem-
cità motivante che appartiene direttamen- parte all’esordio. Compaiono, ad esem- plificano i concetti proposti. Sia per quan-
te alla comprensione razionale della legge pio, per la prima volta voci come “intelli- to riguarda la periodizzazione, che per
morale, quale viene al termine di un itinera- genza artificiale” o “globalizzazione”, che quanto riguarda l’esposizione del pensiero
rio di riflessione in cui Kant ha cercato, con sono entrate a far parte ormai della concet- dei filosofi maggiori, gli autori provvedo-
differenti mezzi, di derivare i caratteri della tualità filosofica corrente, o voci come no a fornire delle tavole che, utilizzando
legge morale a partire dal concetto di libertà. “bioetica”, “sociologia della scienza” o immagini e disegni, sintetizzano i conte-
Altri saggi compresi nell’antologia sono “postmoderno”, che appartengono di di- nuti presentati. Questo sistema, già utiliz-
quelli di John R. Silber, “La concezione ritto alla speculazione filosofica attuale. zato per autori come Platone o Kant (si
kantiana del sommo bene come immanente Argomenti, invece, come “ontologia”, pensi all’immagine della linea per il primo
e trascendente” (1959); Heinz Heimsoeth, “strutturalismo”, “filosofia analitica” o o allo schematismo trascendentale per il
“Libertà e carattere secondo le Riflessioni “linguistica” vengono riveduti e aggiorna- secondo), che si prestano facilmente a rap-
5. 611-5. 620” (1967); Klaus Düsing, “Il ti in funzione degli ultimi sviluppi. presentazioni grafiche, costituisce una pia-
problema del sommo bene nella filosofia Aumentano anche i concetti filosofici veri cevole novità per autori estranei a questo
pratica di Kant” (1971); Henry E. Allison, e propri; troviamo, ad esempio, voci come tipo di schematizzazione: si pensi, ad esem-
“L’argomento preparatorio di Kant nella “altro” o come “modello Popper-Hem- pio, ad una rappresentazione grafica che
terza parte della Fondazione” (1989); S. pel”, che non comparivano nella prece- raffiguri l’emanazione secondo Plotino, la
Landucci, “La metaetica di Kant nella dente edizione. Ma è negli autori che tro- libertà di Dio secondo Schelling o l’eterno
Critica della ragion pratica” (1990). Come viamo le più grosse novità: compaiono ritorno secondo Nietzsche. L’utilizzazio-
fa notare Tognini nella sua Introduzione, Gianni Vattimo, Emanuele Severino, ne delle tavole come metodo esplicativo
Allison puntualizza alcune tesi prospettate Umberto Eco e Massimo Cacciari, mentre ha sicuramente una matrice didattica, che

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STUDIO

funziona come sintesi sia per l’insegnante, gi” storiche equivale a negare qualsiasi Platone proprio dalla sua filosofia. Analoga-
che per lo studente. comprensione e conoscibilità di tutti gli mente in Aristotele la metafisica viene af-
Un’altra particolarità di quest’opera consi- eventi passati, presenti, futuri». Queste frontata soltanto dopo l’esposizione della
ste nel rilievo dato alla filosofia orientale, parole di Giulio Preti sembrano porsi come logica, della teoria dell’anima e del movi-
alla quale viene dedicato un intero capitolo il pensiero di fondo che anima questa nuo- mento. Ciò conferma peraltro quanto viene
che precede l’esposizione della storia della va Storia della filosofia, curata da Pietro espresso da Viano e Rossi nella Prefazione al
filosofia occidentale, chiaramente predo- Rossi e Carlo Augusto Viano. L’opera, primo volume: la filosofia non viene mai
minante nel testo. Per quanto riguarda i che deve essere accostata di diritto ai tre dedotta da un principio fondativo, viene
contenuti osserviamo che gli autori impo- “monumenti” della storiografia filosofica altresì narrata e le narrazioni si intrecciano
stano l’atlante seguendo un filo conduttore di questo secolo, la Storia della filosofia di via via nelle diverse tematiche.
di tipo metafisico-ontologico. Viene dato G. De Ruggiero, la Storia della filosofia di La presentazione della nuova Storia della
molto spazio, infatti, alle filosofie che ap- N. Abbagnano e la Storia del pensiero filosofia di Viano e Rossi al Gabinetto Vies-
partengono all’area culturale tedesca. In filosofico e scientifico di L. Geymonat, si seux di Firenze si è aperta con un caloroso
particolare vediamo che le parti antica e prefigge infatti di presentare la storia della messaggio di Vito Laterza che ha ricordato
medievale vengono trattate in modo pun- filosofia facendo a meno di una linea filo- l’antico sodalizio intellettuale con molti de-
tuale ed efficace. L’esposizione è forse un sofica che ne definisca lo sfondo interpre- gli animatori di questa impresa editoriale fin
po’ troppo rapida nella trattazione del- tativo. Il proposito di Viano e Rossi, sem- dagli anni ’50. Ha poi preso la parola Fran-
l’aspetto matematico della filosofia del ‘600 pre puntuali nel risalire alle fonti storiogra- cesco Adorno, che ha sottolineato come
(Cartesio e Spinoza), mentre lascia più fiche originali e nel mettere in guardia il quest’opera metta in atto un modo più auten-
spazio alle problematiche ontologiche. Lo lettore da tutte quelle forzature che spesso tico e fedele di ricostruire il pensiero, rispetto
stesso taglio viene dato alla trattazione, hanno caratterizzato l’interpretazione dei a un’impostazione storicistica, protesa a
puntuale e particolareggiata, dell’ideali- filosofi, è altresì quello di esporre una sto- imbastire una trama compatta ed evolutiva,
smo tedesco, nel quale viene inserito di ria della filosofia che, pur non essendo un intessuta di precorrimenti e superamenti.
fatto Kant, non inquadrato come criticista, contenitore caotico di contenuti, descriva Ciò spiega l’assenza di categorie artificiose
bensì accostato a Fichte, Schelling e Hegel. «un complesso di tradizioni molteplici che nei filosofi antichi, come quella di presocra-
La parte più ricca è quella relativa al XX si incontrano, si scontrano, si sovrappon- tici - invenzione della scuola aristotelica - o
secolo, in cui trovano spazio diverse ten- gono», senza però mai rispondere ad un di ellenistici. Paolo Rossi ha accentuato
denze: dalle problematiche relativistiche sistema preordinato. Possiamo parlare, in ulteriormente il giudizio di Adorno, rilevan-
(vengono trattati personaggi come Einstein tal senso, di metodo descrittivo-ralaziona- do come molti dei quadri storiografici tradi-
o Heisenberg), alla fenomenologia, all’esi- le; gli autori intendono infatti presentare zionali non siano che miti: è il caso di
stenzialismo, alla filosofia del linguaggio. una storia della filosofia che non rifletta né Aristotele, raffigurato alla stregua di un
Non viene dato spazio, invece, né alla psi- una teleologia metafisica di fondo, né una principe costretto a uccidere i fratelli per
canalisi, forse non considerata propriamente qualsiasi impostazione ideologica: piutto- assurgere al trono di un immaginario regno
filosofica, né all’epistemologia contempo- sto si tratta di delineare gli eventi filosofici filosofico. Al contrario, la filosofia viene
ranea, rappresentata dal solitario Popper, nel dispiegarsi complesso delle loro rela- presentata come oggetto fluttuamte, non ri-
né all’ermeneutica: Heidegger è collocato zioni e dei loro rapporti. gorosamente delimitato: la storia della filo-
a fianco degli esistenzialisti, mentre Gada- L’opera, che si avvale del contributo scien- sofia perde il carattere di regina e matrice di
mer non compare. A. S. tifico di sessanta studiosi, è suddivisa com- tutte le altre storie.
plessivamente in sei volumi, ognuno dei Mario Vegetti ha invece analizzato alcune
quali è provvisto, per ogni autore trattato, di scelte fatte dagli autori, ai quali ha ricono-
una scheda bio-bibliografica, in cui vengono sciuto il merito di aver collocato la loro opera
presentati un breve profilo biografico, le entro una visione complessiva “non eufori-
Una nuova storia della filosofia opere con le relative edizioni e i maggiori ca” della filosofia, per cui essa si è venuta
studi critici. Il primo volume, appena pubbli- maggiormente modellando attraverso deter-
Con la pubblicazione del primo volu- cato, è dedicato al mondo antico, il secondo minazioni negative che simmetriche deter-
me, a cui seguiranno nei prossimi anni al Medioevo, il terzo alla filosofia moderna minazioni positive. Nel lavoro storiografico
altri cinque volumi, prende ufficial- sino al 6oo, il quarto, il quinto e il sesto agli di Viano e Rossi si esibisce un netto rifiuto di
mente avvio l’edizione della STORIA DEL- ultimi tre secoli. La struttura dell’opera si una concezione della filosofia quale a) surro-
LA FILOSOFIA (Laterza, Roma-Bari 1993) svolge attraverso percorsi di pensiero. Nel gato salvifico dell’ideologia; b) specchio
curata da Pietro Rossi e Carlo Augusto primo volume, infatti, solo Socrate, Platone, della storia; c) culmine e sintesi della cultura.
Viano. L’opera si propone di ripercor- Aristotele e Agostino vengono trattati indi- Pur condividendo questo quadro di riferi-
rere storicamente la tradizione del vidualmente. I concetti vengono esposti con mento, Vegetti ha tuttavia mosso alcuni rilie-
pensiero filosofico con l’intento di de- una struttura tematica che evita anche i mo- vi: in primo luogo, la netta esclusione del
scriverne gli eventi nella loro autenti- vimenti filosofici già codificati: non si parla, pensiero scientifico (non sono neppure citati
cità e nel dispiegarsi delle loro relazio- ad esempio, di atomismo, o di ontologia. scienziati quali Ippocrito, Tolomeo, Euclide);
ni. L’opera è stata presentata il 19 Troviamo così Empedocle separato da Anas- poi, la massiccia presenza di pensiero reli-
novembre 1993, presso la sede del sagora: mentre il primo viene associato a gioso; infine, la mancanza di un rapporto tra
Gabinetto Vieusseux di Firenze, con Parmenide per la struttura oracolare del pensiero filosofico e sostrato sociale.
la partecipazione, oltre ai curatori, di pensiero, il secondo viene affrontato paralle- A questo punto la parola è passata ai curatori
Francesco Adorno, Paolo Rossi e lamente a Democrito per il tipo di filosofia del volume che hanno risposto agli interventi
Mario Vegetti. più aperta al demos. dei relatori. Carlo Augusto Viano ha moti-
Di particolare rilievo è l’interpretazione che vato l’esclusione sia del pensiero scientifico
«Se per “leggi” storiche si intendono delle gli autori offrono sia di Platone, che di che - ha aggiunto a sua volta - del pensiero
grandi necessità metafisiche soggiacenti Aristotele. In Platone la teoria delle idee, giuridico romano. In entrambi i casi la scelta
agli eventi allora è giusto, data l’inverifica- che nella maggior parte degli studi apre la è stata quella di inserire le interferenze di
bilità di tali leggi, negarne la validità ed trattazione sul filosofo, è qui posta dopo la pensiero esterno all’ambito specificamente
esistenza. Ma se per “leggi” si intendono teoria dell’anima, dell’amore e la concezio- filosofico solo nel momento in cui esse han-
certe costanti associative per cui determi- ne politica. In tal modo non si deduce la no effettivamente fecondato questo ambito,
nati eventi appaiono legati costantemente a filosofia platonica dalla teoria dell’essere, un fenomeno questo che di fatto si è verifica-
certi altri eventi, negare l’esistenza di “leg- ma si ricava, al contrario, l’ontologia di to solo in epoca successiva a quella antica.

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STUDIO

(Cesare e i Fenici,1991), la traduzione e


l’introduzione a Maître Eckhart. Traités et
sermons (Mastro Eckhart. Trattati e ser-
moni, 1993), Averroès et l’averroisme
(Averroè e l’averroismo, 1991); quasi un
primo, paziente lavoro di scavo e di rico-
struzione filologica, volto a preparare un
discorso filosofico e una posizione cultu-
rale di ben diverso spessore.
La riflessione filosofica di de Libera non si
può qualificare come “storia delle idee”,
bensì come riflessione su quella particola-
re storia che ha come protagonista il pen-
siero e la sua legittimità: in altri termini, le
procedure, le trasformazioni, gli ideali del
pensiero nella storia dei suoi protagonisti
e la rappresentazione del pensiero nell’au-
toriflessione e autogiustificazione dei me-
desimi. Questo pensiero che è poi un pen-
sare, non è un blocco uguale a se stesso nel
corso dei secoli: al contrario è scandito da
irrimediabili discontinuità e fratture. “Pen-
ser au Moyen Age” significa allora per de
Libera, interrogarsi su come gli intellet-
tuali pensavano nel Medio-Evo, e al tempo
stesso, pensare, senza pregiudizi, al Me-
dio-Evo, su cui incombe tutta una tradizio-
ne interpretativa, pesantemente determi-
nata dall’ideologia etnocentrista e da una
storiografia sospetta. Per molto tempo,
infatti, a partire dallo stesso Petrarca, il
Medio-Evo, un periodo di dieci secoli rias-
sunto in un aggettivo, è stato identificato a
Duns Scoto (manoscritto del sec. XIV) un momento barbaro e buio della cultura:
cattivo gusto, logicismo alambiccato, di-
spute noiosissime, stravolgimento delle
Questa stessa ragione ha d’altra parte portato La felicità del pensiero fonti e in particolare delle autentiche fonti
all’inserimento di parti relative alla cultura nel Medio-Evo del pensiero: quelle greche contaminate
religiosa, avendo ebrei e primi cristiani uti- dai filosofi arabi nonché barbari.
lizzato strumenti filosofici per sistematizza- Di primo acchito, un insigne studioso Ma de Libera non è preoccupato solo per i
re e approfondire la loro fede. di filosofia medioevale potrebbe sem- pregiudizi ancora vigenti sul Medio-Evo;
Nell’intervento conclusivo Pietro Rossi ha brare lontano “per definizione” dal- ancor più lo preoccupa un certo “ritorno”
spiegato come in una riproposizione di pen- l’attualità e dall’urgenza del pensie- della filosofia medioevale nell’editoria e
satori del passato le presenze e le esclusioni ro, raccolto in un amorosa e pacifica nei dibattiti. Tre fattori hanno incentivato
sono determinate dall’immagine complessi- cura del passato risolutamente remo- una certa ripresa della filolosofia medie-
va che si ha della filosofia. L’atteggiamento to. Alain de Libera, direttore di studi vale: la ridefinizione del lavoro filologico
dominante doveva evitare due rischi: la dis- all’Ecole pratique des hautes études nella filosofia, che negli anni ’60-’70 ha
soluzione della storia della filosofia in storia della Sorbona, è certo un eccellente visto gli studi medievali impegnarsi in un
politico-culturale e la pretesa di vedere in specialista della filosofia medievale, notevole lavoro di edizione e una più raf-
essa la coscienza generale di un’epoca e la ma anche un filosofo ben ancorato al finata pratica ermeneutica sulle fonti; la
chiave interpretativa del passaggio da un’epo- presente e alle trappole delle ideolo- coscienza del carattere plurivoco del Me-
ca ad un’altra. L’originalità dell’opera, ha gie culturali. Il suo ultimo lavoro: LA dio-Evo, nutritosi di più fonti, passato di-
messo in evidenza Rossi, non risiede tanto PHILOSOPHIE MÉDIÉVALE (La filosofia me- spute nient’affatto obsolete o astratte. Così,
nelle scelte delle correnti e degli autori presi dievale, PUF, Parigi 1993), prosegue grazie ai progressi della logica contempo-
in esame, ma nelle modalità con le quali una linea ben precisa di riflessione ranea, molti studiosi hanno potuto rivalu-
vengono trattati. Inoltre, se si opera il con- filosofica e storica. tare le dispute teologiche scorgendone uno
fronto tra questo primo volume ed il corri- spessore filosofico fin’ora trascurato; di
spondente primo volume di altre imprese Nel 1991, Alain de Libera pubblicò Pen- conseguenza, sono stati evidenziati più
editoriali, è assai rimarchevole l’aumento ser au Moyen Age un lavoro decisamente centri d’interessi nel pensiero medievale,
del tasso di informazioni presente in esso. “nuovo”, che fu capace di suscitare un spesso ridotto alla querelle sugli universa-
Questo non sta a significare un corrispon- vero dibattito, di cui quest’ultimo suo la- li o alla problematica della doppia verità.
dente aumento del tasso di certezze negli voro, La philosophie médiévale, può esse- Inoltre, la critica del quadro etnocentrico
autori dell’opera; al contrario, l’estensione re considerato, per certi aspetti, il seguito. ha permesso di studiare in modo non pre-
di problemi aperti e irrisolti cresce di pari Questi due lavori di ampio respiro sono giudiziale le contrade e i viaggi del pensie-
passo, conformemente alla presa di coscien- stati preceduti da un insieme coerente di ro medievale fra Oriente e Occidente.
za che la storia della filosofia non riflette né pubblicazioni, puntuali e rigorose: Intro- L’ultimo libro di de Libera è un manuale di
il progresso della ragione, né lo sviluppo duction à la mystique rhénane (Introdu- filosofia medievale di grande valore: sono
infinito dello spirito, ma descrive, più sem- zione alla mistica renana, 1984), Albert le identificati quattro insieme geoculturali,
plicemente, la faticosa, incerta ed inesausta Grand et la philosophie (Alberto il Grande Oriente e Occidente cristiani, Islam orien-
ricerca intellettuale dell’uomo. A.S./F.S. e la filosofia, 1990), César et le Phénix tale e occidentale, che costituiscono anche

60
STUDIO

le tappe o meglio le contrade di un cammi-


no, quello percorso dal pensiero antico, i
cui bagagli (fonti, ideali ecc) si sono tran-
sferiti nel corso dei mille anni del pensiero
medievale. La translatio studiorum è il
viaggio di un’eredità composita, delle sue
tappe e delle sue pause, durante la quale il
pensiero greco è entrato nel mondo latino.
A partire dall’espulsione dei filosofi della
scuola d’Atene da parte di Giustiniano
(529 d.C.), la scienza e la saggezza greche
partono per un lungo viaggio: dapprima
accolte in Siria, poi a Bagdad, fino a Cor-
dova e a Toledo; ma non si tratta di un’esi-
lio. Al contrario, l’oriente si “appropria”
dell’Antichità, rinnovandone lo studio: una
messe di traduttori viene messa al servizio
dei testi del passato, tanto che i testi che
circoleranno più tardi sotto il nome di
Aristotele dipendono dalla cultura araba.
Si pensi solamente al testo Liber de causis,
che gli occidentali hanno creduto a lungo
di Aristotele e in cui viene esposta una
concezione del cosmo che sarà fondamen-
tale per le discussioni teologico-filosofi-
che. Ebbene, questo libro è un’adattazione
di Proclo compiuta da un anonimo al tem-
po di Al-Kindi a Bagdad (IX sec): è, in altri
termini, un montaggio di fonti.
Un altro punto importante del lavoro di de
Libera concerne proprio la figura dell’in-
tellettuale medievale, analizzata non da un
punto di vista sociologico (Le Goff), bensì
prettamente filosofico, interessato allo stu-
dio dell’esperienza del pensiero. Molti
aspetti interessanti vengono alla luce, fra
cui l’ipotesi che decisivo sia il periodo fra
il XIII e il XIV secolo, in cui viene riven-
dicato un ideale di felicità filosofica, debi-
trice al contempo dell’ideale contemplati-
vo di Aristotele e della fiducia philosophan-
tium di Averroé. Questo ideale, nato nelle
università, trova un più fecondo terreno in
ambienti non-filosofici: presso beghine,
religiose, poeti, eretici; in altri termini,
attecchisce in chi eredita l’ideale filosofi-
co, ma non è filosofo di professione. Molte
pagine interessanti sono dedicate a due fra
le figure più prestigiose di questa “depro-
fessionalizzazione”: Dante e Mastro
Eckhart, promotori in Europa, e soprat-
tutto, nell’Europa volgarizzata, di un ide-
ale nuovo di vita: la felicità mentale di
Dante, la Gelanssenheit (rilassatezza) di
Eckhart, “coronamento sereno dell’aristo-
telismo medievale”. F.M.Z.

Alberto Magno. Affresco di Tommaso da Modena (part.)

61
RASSEGNA DELLE RIVISTE

RASSEGNA DELLE RIVISTE

a cura di Silvia Cecchi

DIALEKTIK DEUTSCHE ZEITSCHRIFT bro di T. Borsche (Fink, München 1990).


n. 3, 1993 FÜR PHILOSOPHIE
Meiner, Hamburg Vol. 41, n. 5, 1993 Zur Geschichte der mittelalterlichen Phi-
Akademie Verlag, Berlin losophie, di M. Kaufmann: recenti pubblica-
Grenzen der Naturerkenntnis, di P. Janich. zioni sulla storia della filosofia medievale.
Hegels Lehre von Der Wahrheit, di H.
Naturbegriffe-Alltagssprache, Wissen- Schnädelbach: prolusione tenuta presso Zur Kyoto-Schule, di H. Waldenfels: re-
schaft, Philosophie. Eine enzyklopädische l’Università di Berlino il 26/5/93. centi pubblicazioni sulla scuola di Kyoto e
Perspektive, di M. Stöckler: muovendo da sulla figura di Kitaro Nishida.
una spiegazione del termine “natura”, ven- Moralisches Leben als Selbstaufklärung,
gono illustrati storicamente alcuni concetti di F. Tallár.
e concezioni della natura, importanti nel-
l’attuale dibattito. Vengono inoltre esami- Viene presentata in questo numero una
nate alcune questioni di etica della natura. sezione sul tema: “Nietzsche e la filosofia REVUE PHILOSOPHIQUE
pratica”, in relazione all ripresa di interesse DE LA FRANCE ET DE L’ETRANGER
Entdecken, di I. Hacking: esposizione di per la filosofia pratica e politica nella ri- n. 1, gennaio-marzo 1993
alcuni concetti dell’epistemologia di flessione contemporanea. PUF, Paris
Hacking.
Mitleid und Gnade: Nietzsche’s Stoizismus, Tema della rivista: “Rousseau e Ribot”.
Der Einzelne und die Wissenschaften, di di M. C. Nussbaum.
M. Otte. Émile et Robinson, di S. Berteloot: la pre-
Zwischen Zerostörung und Auslöschung, senza, nell’Emilio, di suggestioni prove-
Technik und Natur. Eine Geschichte be- di J. L. Nancy. nienti dal romanzo Robinson Crusoe.
ziehungsreicher Gegensätze, di W. Krohn:
l’articolo analizza il rapporto tra tecnologia Nietzsches Moralistik, di H. Fink-Eitel. Imagination créatrice et connaissance se-
e natura, richiamando l’attenzione sul fatto lon Théodule Ribot, di M. Meletti Bertoli-
che una contrapposizione tra questi due aspetti Ist das Tier, das versprechen darf, ein Zoon ni: l’immaginazione creatrice nell’Essai
non si adatta alla storia del pensiero filosofi- politikon?, di U. Marti. sur l’imagination créatrice (1900).
co e sottolineando come sia necessario un
ripensamento più articolato. Von Lämmern und Raubvögeln, di H. Hes- Une nouvelle édition de Maine de Biran, di
se, osservazioni sulla Genealogia della M. Adam: sulla recente riedizione delle
Das Buch der Natur in der Schrift der Morale. opere di Maine de Biran.
Kultur. Empirie und die Herstellung der
Phänomene, di H. J. Sandkühler: il rappor- La philosophie de l’histoire de la philo-
to tra filosofia e scienza nel nostro secolo è sophie de Martial Gueroult, di J. Bernhardt.
stato caratterizzato dal fatto che la scienza
traduce i “fatti” in segni e simboli che sono PHILOSOPHISCHE RUNDSCHAU
il risultato di un’interpretazione. L’articolo Vol. 40, n. 3, 1993
propone una riflessione in proposito. Mohr Verlag, Tübingen
ARCHIVES DE PHILOSOPHIE
Einmaliges und Gesetzmässiges. Naturwis- Jacques Derridas Recht auf (Zugehörti- Vol. 56, n. 2, aprile-giugno 1993
senschaftliche Evolutionsforschung auf gkeit zur) Philosophie, di H. D. Gondek: Beauchesne, Paris
dem Wege zur Geschichtswissenschaft?, di nuovi studi su Derrida come empirista e
U. Röseberg: partendo dalla riflessione neo- filosofo trascendentale; il rapporto con Plotin, Descartes et la notion de causa sui,
kantiana sulla divisione tra scienze nomo- Husserrl, Heidegger, Gadamer, Levinas. di J. M. Narbonne: il concetto di Causa sui
tetiche e scienze idiografiche, l’articolo ha un’origine molto antica nella filosofia
intende riflettere sul rapporto tra scienze Das Ende der Metaphysik und die Optik occidentale; lo troviamo nelle speculazioni
naturali e storia. des Kunstlers. Neuere Litetatur zu Friedri- sull’autocausalità della filosofia ellenistica
ch Nietzsche, di G. Figal. e soprattutto in Plotino, vero padre del
Natur, naturwissenschaftliche Kultur und concetto di causa sui. Al di là delle diver-
Werte, di J. Erpenbeck: riflessione sul ter- Was etwas ist. Fragen nach der Wahrheit sità dei sistemi, l’articolo intende mostrare
mine “natura” attraverso la tesi della Wer- des Bedeutung bei Platon Augustinus, quali difficoltà si aprano davanti a Plotino
tfreiheit di Weber e la tesi delle “due Nikolaus von Kues und Nietzsche, di T. e a Cartesio in rapporto a questa nozione.
culture” di Snow. Buchheim: recensione dell’omonimo li-

62
RASSEGNA DELLE RIVISTE

Les compas cartésiens, di M. Serfati: il conciliare questa visione con una dottrina Hegel, il suo rapporto con Kant e il contri-
pensiero matematico giovanile di Cartesio particolarmente severa e rigida come quella buto di Hegel e dell’idealismo hegeliano al
a partire dai compassi cartesiani. del nominalismo. Ma se il nominalismo è da pensiero contemporaneo.
un lato congeniale a Goodman per costruire
Métaphysique et politique, le singe de Dieu, un sistema filosofico, dall’altro si dimostra Thomas Aquinas’ double metaphysics of
l’homme, di J. Benoist: razionalismo e po- insufficiente quando il filosofo si occupa di simplicity and infinity, di E. C. Sweeney: le
litica in Cartesio. arte o di problematiche scientifiche. nozioni di infinità e semplicità sono usate
in Tommaso in due sensi opposti e sono
Nietzsche et l’égalité des droits. De l’usage A rebours: conceptions et “reconception”, dedotti da diverse prospettive metafisiche.
juridique d’un concept religeux chrétien, di J. P. Cometti: viene qui negata l’ipotesi
di Y. Ledure: per Nietzsche una delle con- di una frattura tra un Goodman aperto alle Defensible anarchy?, di H. H. Harriot:
quiste fondamentali della democrazia, riflessioni sull’arte e un Goodman mag- argomentazioni in chiave negativa e in
l’eguaglianza nel diritto, riprende l’idea giormente al centro dell’attuale dibattito chiave positiva del pensiero anarchico.
cristiana dell’eguaglianza dell’uomo da- filosofico.
vanti a Dio. Ma tale utilizzo di un concetto What-being: Chuang Tzu versus Aristotle
teologico in campo giuridico è improponi- di Chenyang Li: la metafisica del filosofo
bile e provoca la necessità, per il pensatore cinese Chuang Tzu rappresenta un’alterna-
tedesco, di un ripensamento del concetto tiva plausibile alla filosofia di aristotele.
stesso di democrazia. LES ÉTUDES PHILOSOPHIQUES
aprile-giugno 1993
La question du statut ontologique du PUF, Paris
monde dans la métaphysique lavellien-
ne, di J. École. Tema della rivista: “Hegel e Marx”. MAN AND WORLD
Vol. 26, n. 4, ottobre 1993
Jean Hyppolite et Hegel, di B. Bourgeois: Dordrecht, Boston, London
l’approccio, l’interpretazione e la lettura di Kluwer Academic Publishers
Hegel da parte di Hyppolite.
REVUE INTERNATIONALE Truth, meaning and functional understan-
DE PHILOSOPHIE L’établissement de la notion de renverse- ding: a post-sartrean meditation, di D.
Vol. 46, n. 2-3, 1993 ment chez le jeune Marx, di P. Goutefan- Barbiero: l’articolo analizza un testo sar-
Universa, Wetteren gea: la nozione hegeliana di rovesciamento triano pubblicato nel 1989, Verità ed esi-
è una categoria attraverso cui si esprime il stenza, dove, accanto a considerazioni epi-
Tema della rivista: “Nelson Goodman”. E’ fondamento della filosofia di Marx. L’arti- stemologiche, viene analizzata la teoria del
questo il primo di una serie di fascicoli che colo analizza come tale nozione prenda significato.
la rivista intende dedicare ai filosofi con- corpo nel giovane Marx.
temporanei. The economy of exteriority in Derrida’s
Hegel et l’histoire de la philosophie: la speech and Phenomena, di J. Protevi.
Status and System, di N. Goodman. critique de Fichte dans l’écrit sur la “dif-
férence”, di M. J. Königson-Mondain: sul- Wild being, the prepredicative and expres-
Un, deux ou trois Goodman?, di J. Morizot: l’importanza di Fichte nella genesi del sion: how Merleau-Ponty uses phenome-
sulla pluralità degli interessi di Goodman, pensiero hegeliano. In particolare viene nology to develop an ontology, di E. M.
con particolare riguardo per dei suoi studi esaminato il dominio della morale nella Godway.
estetici. Differenza.
Transcendence East and West, di D. Loy:
Ritual change, di I. Scheffler. L’état bureaucratique. Hegel et Marx, di alcuni concetti della riflessione indiana,
M. Maesschalck: la critica di Marx alla cinese e giapponese, i loro reciproci con-
Stratégies nominalistes, di C. Panaccio: sul contraddizione storica dello stato moderno trasti, la nozione di trascendenza ed il rap-
ruolo di Goodman nell’ambito del nomina- teorizzato da Hegel e realizzato nello stato porto con la riflessione occidentale.
lismo, di cui è considerato un difensore; prussiano.
analisi dei contributi di Goodman a questa Studyind Zen as studying philosophy, di J.
teoria. Alexandre Kojève lecteur de Heidegger di Murungi: la verità della filosofia e la verità
D. Pirotte: l’interpretazione di Kojève del- dello Zen.
Recolocating aesthetics, di C. Z. Elgin: sul la Fenomenologia è profondamente influen-
rapporto tra arte e scienza. zata dal pensiero di Heidegger di Essere e Constituting the political subject, using
Tempo. Foucault, di B. Seitz: il legame tra verità e
Goodman’s new riddle is pre-humian, di I. potere in Foucault.
Hacking: una riflessione sull’induzione alla
luce degli esiti del dibattito aperto dal con-
tributo di Goodman.
INTERNATIONAL PHILOSOPHICAL
Goodman, Scheffler, M.me Bovary et quel- QUARTERLY JOURNAL OF THE HISTORY
ques anges, di R. Pouivet. Vol. XXXIII, n. 3, settembre 1993 OF PHILOSOPHY
Fordham University, New York. Vol. XXXI, n. 3, luglio 1993
Sur la pluralitè des mondes, di R. Nadeau: Washington University, St. Louis
più di altri, Goodman ha insistito sull’im- Hegel, idealism and R. Pippin, di K. R.
portanza di adottare una prospettiva plura- Westphal; Pippin on Hegel’s critique of The truth evaluability of stoic Phantasiai:
lista al fondo della quale non sta tanto una Kant, di S. Sedgwick; Hegel’s original ‘Adversus Mathematicos’ VII, 242-246, di
preoccupazione di ordine ontologico, ma insight, di R. B. Pippin: interventi al simpo- C. Shields.
di ordine epistemologico. Il problema è sio, tenutosi a Chicago nell’aprile 1993, su

63
RASSEGNA DELLE RIVISTE

Consciousness and self-knowledge in Aqui- magine e della raffigurazione rappresenta- siero che, lontano da Kant, auspica un
na’s critique of Averroe’s psychology, di no un esempio calzante dell’interdipen- ritorno all’ontologia.
D. L. Black: si vuole qui prendere le difese denza nel Tractatus tra logica, ontologia e
del filosofo arabo Averroè, più volte criti- semiotica. Liberté et détermination: un humanisme
cato da Tommaso a proposito dell’unicità extra-religeux, di S. A. Salvaggio: presup-
dell’intelletto umano. L’articolo analizza Un cristiano utopista: Matin Bucero, di G. posti per una discussione più approfondita
le principali obiezioni di S. Tommaso, rile- Martano: un profilo del monaco domenica- sulle idee proto-sociologiche del Marx ado-
vandone le eventuali aporie, ed esamina no Martin Butzer (1491-1551), suggestio- lescente.
l’interrelazione che il filosofo arabo istitu- nato dalla lettura di Erasmo e Lutero, nel
isce tra intelletto ed immaginazione, indi- quinto centenario della nascita. Il carteggio Gilson-Maritain: metafisica e
spensabile per l’esercizio del pensiero. testimonianza, di M. L. Facco: dallo scam-
Ardimenti pericolosi di un pensiero illimi- bio epistolare tra i due filosofi emergono
Clarke’s extended soul, di E. Vailati: tato. Rileggere Nietzsche, di P. Miccoli: non solo i legami di reciproca stima, ma
un’analisi degli scritti più significativi di ancora una riflessione su Nietzsche a parti- anche i presupposti delle loro forme specu-
Clarke tra il 1704 ed il 1716 a proposito del re dalla recente pubblicazione della Volon- lative.
problema dell’indivisibilità dell’anima e la tà di potenza.
controversia con Leibniz e Collins. Lineamenti per una filosofia dell’intersog-
Sei personaggi ed un autore di cinema. gettività, di R. Rossi: continuazione di un
Christian Wolff’s criticisms of Spinoza, di Stefano Quantestorie di Maurizio Nichetti, articolo apparso nel n. 60.
J. C. Morrison: Wolff ed il Pietsmo in di M. Maisetti.
rapporto al principio di ragion sufficiente Kant as precursor of liberationist herme-
elaborato da Spinoza. Segni di Peirce in Italia, di C. Caputo: neutics, di A. Ramos: l’articolo discute le
recensione di Peirce in Italia, a cura di M. tesi principali di Kant sul rapporto tra filo-
Kantian moral motivation and the feeling A. Bonfantini e A. Martone (Napoli, 1993) sofia trascendentale e teologia.
of respect, di R. Mccarty: in controtenden- volume che raccoglie gli atti di un omoni-
za rispetto a ipotesi di recente formulate mo convegno internazionale tenutosi a Bibliografia degli scritti di Maria Teresa
dalla critica, viene sottolineata l’importan- Napoli (5-7 dicembre 1990). Antonelli, di S. Zanoni.
za del sentimento morale nella motivazio-
ne morale in Kant. Ermeneutica e filosofia del terzo mondo, di
A. Papa: recensione di Filosofia e libera-
Karl Jaspers and scientific philosophy, di zione. La sfida del pensiero del terzo mon-
J. O. Bennett. do, a cura di G. Cantillo e D. Jervolino IL CANNOCCHIALE
(Capone Editore, Lecce 1992). n. 1, gennaio-aprile 1993,
Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli
Utopia e rivoluzione moderna, di E. M.
Fabrizio: recensione di A. Colombo, G. Enseñanza y comunicaciòn en el Teeteto de
SEGNI E COMPRENSIONE Schiavone: L’utopia nella storia: la rivolu- Platòn, di F. Pascual.
Anno VII, n. 20, settembre-dicembre 1993 zione inglese (Dedalo, Bari 1992)
Capone Editore, Lecce Cicularis Ratio. Zur Methode in Jean Bo-
dins ‘Universae Naturae Theatrum’ (1596),
Lettura retrospettiva: verso la nozione di di R. Häfner.
un retro-lector, di, A. T. Tamburri: in base
alla nozione di retor-lector molti scritti FiLOSOFIA OGGI Scienza e riflessione in Kant, di A. M.
non-canonici possono essere letti ed inter- Anno XVI, n. 62-64, aprile-dicembre 1993 Jacolbelli Isoldi: sullo sviluppo della teo-
pretati attraverso una lettura retrospettiva, Edizioni dell’Arcipelago, Genova rizzazione kantiana del giudizio, in parti-
indipendente o concomitante con quella colare del rapporto tra giudizio determi-
cronologica riguardante opere coeve dello Pourquoi la vérité “catholique” plutôt nante e giudizio riflettente.
stesso autore, al fine di raggiungere una que la vérité “chrétienne” de l’homme, di
ampia comprensione delle intenzioni for- P. Rostenne: premessa al volume dell’au- “Concetto psicologico” e periodizzamen-
malistiche e contestuali del testo. tore dal titolo: Homo religiosus (Bière, to: il romanticismo in alcune note teoreti-
Bordeaux 1993). che minori di Benedetto Croce, di V. Stella.
Heidegger, prospettiva ermeneutica e sto-
ria della filosofia, di T. Rockmore. Benedetto Croce, di V. Stella: un profilo Le nozioni di “limite” e “confine” nella
biografico e filosofico del pensatore na- filosofia trascendentale di Kant. Problemi
Il pathos della filosofia politica europea poletano. e prospettive di ricerca negli studi recenti,
nel “dopo marxismo”, di W. L. McBri- di A. Gentile: rassegna di alcuni studi re-
de: nel termine “dopo marxismo” si cela Premesse vichiane per una metafisica del- centi dedicati alla nozione kantiana di “li-
anche la possibilità di un ritorno a Marx l’azione, di G. M. Pozzo: nello storicismo mite” e “confine”, come apertura a nuove
nella cultura europea e americana; alcu- vichiano possono essere individuate le pre- prospettive di ricerca sulla filosofia tra-
ne riflessioni su questa prospettiva e su messe dottrinali dell’umanesimo storici- scendentale.
recenti prese di posizione di politologi stico.
marxisti e non. Poesia e conoscenza, di L. A. Manfreda:
Les identités polyvalentes et Sergueï Para- lettura tenuta dall’autore in occasione del
Sotto il segno della sfinge. Il luogo del- dzanov, di B. L. Zekiyan. Seminario annuale della forma, dedicato a
l’enigmatico in Hofmannsthal e in Else “Pensiero e Poesia” (La Forma, 21/12/91).
Lasker-Schüler, di M. Buono. Herder e l’estetica ontologica, di F. De
Faveri: la polemica antikantiana che ca- Nostalgia della bellezza: forma ed essenza
“Bild” e “Abbildung” nel Tractatus di ratterizza la riflessione estetica di Her- nell’ultima arte romanica (S. Bernardo e S.
Wittgenstein, di F. Ferrante: i temi dell’im- der ha determinato un oblio del suo pen- Tommaso), di F. Sigismondi.

64
RASSEGNA DELLE RIVISTE

FILOSOFIA Una fondazione naturalistica dell’anar- ne tedesca della seconda metà del secolo
Anno XLIV, n. 2, maggio-agosto 1993 chismo. Pëtr Kropotkin, di M. La Torre: appare particolarmrnte rilevante per la for-
Mursia, Milano confronto tra la tradizione oggettivistica e mazione martinettiana, soprattutto se si
naturalistica dell’anarchismo, rappresen- considera il “ritorno a Kant” operato dal
Pascal e Spinoza: etica religiosa ed eticità tata dal russo Kropotkin, e quella soggetti- neocriticismo, sia quello proposto dalla
della metafisica, di A. Deregibus: l’articolo vistica e volontaristica a cui appartiene Scuola di Marburgo, sia quello proposto
intende analizzare alcuni momenti di contat- Malatesta. dalla cosiddetta “Scuola sud-occidentale”.
to tra Spinoza e Pascal. Se è infatti indubbio La prima e più impegnativa opera di Mar-
che Pascal non abbia conosciuto la riflessio- La teoria contemporanea de la justicia, de tinetti, Introduzione alla metafisica, può
ne spinoziana, non si può con certezza affer- Rawls a MacIntyre, di C. I. Massini Correas. essere intesa solo alla luce di questo retro-
mare il contrario. Sono anzi numerose le terra culturale.
affinità, pratiche e teoriche, che è possibile La legge nascosta. Il paradosso di Kafka,
ritrovare: l’ascendenza critica della ricerca di F. Sciacca: autorità e forza sono concetti L’interpretazione martinettiana di Kant e
filosofica e scientifica di Cartesio, la meto- costantemente presenti in Kafka e che si di Hegel, di M. Ferrari: accanto a Hegel e
dologia razionalistica e geometrica, il pen- identificano ora con il padre, ora con la Kant, nell’Introduzione alla metafisica
siero ricercante, il realismo pratico. legge, ora con la giustizia, generando nello Martinetti risente della cultura filosofica e
scrittore un senso di prigionia. scientifica sviluppatasi in Germania in con-
Ironia e allegria, di G. Gallino: una rifles- comitanza con la fioritura della psicologia
sione sull’estetica romantica. Croce e la giuridicità delle associazioni scientifica.
criminose, di B. Troncarelli: la teoria
Circostanze. Michel Serres e la questione crociana della pluralità degli ordinamenti Martinetti e la filosofia indiana, di D. Pa-
del tempo, di A. Delcò. giuridici. stine: l’influsso della cultura filosofica e
filologica tedesca sugli interessi per i siste-
La filosofia della medicina di Viktor von mi filosofici indiani di Martinetti.
Weizsäcker, di B. Antonielli: la revisione
dei tradizionali modelli della medicina e Storia, mito e simbolo nell’interpretazione
della fisiologia classica, insufficienti, se- RIVISTA DI FILOSOFIA del Cristianesimo, di A. Vigorelli: una rifles-
condo Weizsäcker, a spiegare il fenomeno Vol. LXXXIV, n. 3, dicembre 1993 sione su Gesù Cristo ed il Cristianesimo,
della percezione. Il Mulino, Bologna opera della tarda maturità di Martinetti (1934),
a lungo ignorata dalla cultura italiana.
Questo numero della rivista è dedicato alla
figura di Piero Martinetti, guida e ispirato- Martinetti e la teologia protestante, di
re della rivista dal 1927 al 1943, anno della M. Miegge: la prospettiva e l’incontro-
SCHERIA morte. L’occasione del cinquantenario del- scontro di Martinetti con la cultura teo-
Anno II, n. 4, gennaio-aprile 1993 la scomparsa offre l’occasione per una ce- logica protestante, da lui ben conosciu-
Valentino Editore, Casamicciola lebrazione del filosofo che trae spunto an- ta, in Ragione e Fede (1942) e Gesù
che dal convegno organizzato a Torino (22 Cristo ed il Cristianesimo.
Come la filosofia “informa il mondo”, di marzo 1993) dall’Accademia delle Scien-
H. S. Harris: una riflessione sulla Prefa- ze di Torino, dall’Istituto Italiano per gli
zione alla Filosofia del Diritto di Hegel, in Studi Filosofici e dall’Università di Tori-
cui la filosofia viene paragonata alla “not- no. Gli articoli che vengono qui presentati
tola di Minerva” che inizia il suo volo al sono una rielaborazione delle relazioni pre- AQUINAS
crepuscolo. sentate in quell’occasione, a cui sono stati Anno XXXVI, n. 2, maggio-agosto 1993
aggiunti una serie di documenti biografici Facoltà di Filosofia
Una nuova maniera di ragionare in fisica ed epistolari inediti o poco conosciuti; ap- Università Lateranense, Roma
teorica, di A. Drago. pare inoltre una bibliografia completa de-
gli scritti di e su Martinetti. Archeologia del postmoderno: M. Foucault,
La comprensione dello sguardo. Appunti sul di P. Pellecchia: l’articolo ricostruisce il
Decalogo di Kieslowski, di B. Di Marino. “Martinettismo” torinese, di N. Bobbio: senso dell’archeologia per Foucault.
pur non essendo stato professore all’Uni-
Delacroix e il “linguaggio del colore” nella versità di Torino, Martinetti ebbe un ruolo A conception of theoretical biology, di G.
pittura romantica europea, di A. De Paz. fondamentale per l’educezione intellettua- Blandino.
le e morale di almeno tre studenti di questa
Rilievi dedicati alle ninfe Nitrodi, di L. Forti. Università negli anni ’30: Geymonat, Del Leibniz, San Tommaso e la Scolastica, di
Noce e lo stesso Bobbio. G. Zingari: l’attenzione di Leibniz per la
Logica formale e problematica trascenden- Scolastica e per San Tommaso non è asso-
tale, di C. Imbert: una revisione della separa- La cultura filosofica nella Torino di fine lutamente un aspetto secondario della sua
zione, posta da Kant, di questi due ambiti. Ottocento, di G. De Liguori. filosofia, ma ne costituisce piuttosto uno
degli assi portanti, in quanto l’originalità
Martinetti e i suoi “autori” tedeschi, di S. della riflessione leibniziana consiste pro-
Poggi: come molte altri pensatori italiani prio nella discussione e nel confronto delle
dell’Ottocento, anche Martinetti deve es- questioni della Scolastica con la nuova
RIVISTA INTERNAZIONALE sere interpretato alla luce del confronto, da prospettiva filosofica aperta da Cartesio.
DI FILOSOFIA DEL DIRITTO lui messo in atto, con la filosofia tedesca
Vol. LXX, n. 2, aprile-giugno 1993 dell’Ottocento, in particolare con i filosofi Ciencia, dialectica y sofistica. Actuali-
Giuffrè Editore, Milano dell’età d’oro dell’idealiasmo tedesco, dad del pensamiento aristotelico-tomi-
Kant, Hegel e poi, a ritroso od in contrap- sta en la critica epistemologica, di F.
Legal argumentation as rational discour- posizione, Spinoza, Leibniz e Mihura Seeber.
se, di R. Alexy. Schopenhauer. Tuttavia anche la riflessio-

65
RASSEGNA DELLE RIVISTE

Ontosemantica en el umbral de la metafisi- La metafora della danza in Rilke e Valery, PROSPETTIVA PERSONA (Anno II, apri-
ca (II), di L. V. Burgoa. di C. Sandrin. le-giugno 1993, Demian, Teramo) presen-
ta una serie di articoli dedicati a Simone
Dall’ideologia alla speranza. Per un uma- Il tema della lingua nelle opere giovanili di Weil, in occasione del cinquantesimo anni-
nesimo plenario, di S. M. Palumbieri. Benjamin, di S. Tedesco: il saggio Sulla versario della morte. Lo scopo è quello di
lingua in generale e sulla lingua dell’uomo rileggere le pagine della pensatrice alla
del 1916, testo fondamentale per Ursprung luce dei possibili collegamenti con il neo-
des deutschen Trauerspiels. personalismo.

RIVISTA DI ESTETICA Il problema estetico tra rappresentazione e FILOSOFIA E TEOLOGIA (Anno VII, n. 2,
Anno XXXII, n. 40-41 comprensione: per un’estetica wittgenstei- 1993, Edizioni Scientifiche Italiane, Napo-
Rosemberg & Sellier, Torino niana, di L. Distaso: l’evoluzione del pen- li) è dedicata al tema: “Crisi e critica della
siero di Wittgenstein come avvio ad una teodicea”, e presenta un articolo di S. Sor-
Tema della rivista: “Luigi Pareyson, esteti- riflessione ermeneutica ed estetica. rentino, La ragione filosofica e il problema
ca e ontologia della libertà”. della teodicea. Libertà di Dio ed esperien-
za religiosa. Inoltre troviamo L’abbraccio
Pareyson dall’estetica all’ontologia, di G. di Ananke. Causa errante ed istinto di
Vattimo: l’articolo intende mostrare come morte nel Timeo, di G. Scalera MacClin-
la riflessione estetica di Pareyson non sia FENOMENOLOGIA E SOCIETA’ tock e L’attenzione creatrice ed il vuoto in
un filone marginale del suo pensiero, ma Anno XVI, n. 1, 1993 Simone Weil: Un’analisi dei Quaderni di
acquisti invece un ruolo centrale sia per Edizioni Piemme, Milano Marsiglia, di A. Putino.
quanto riguarda l’ermeneutica e le sue im-
plicazioni ontologiche, sia per l’ “ontolo- La semantizzazione dell’essere nel giova- THEOLOGIE UND PHILOSOPHIE (Vol.
gia dell’inesauribile”, ultimo approdo del- ne Heidegger, di U. Regina. 68, n. 3, 1993, Freiburg, Basel, Wien, Her-
la sua filosofia. der Verlag) presenta un articolo di G. Frank,
Soggettività umana e linguaggio nell’an- Philipp Melanchthons Idee von der Un-
Le sporcizie della forma, di U. Eco: una tropologia filosofica e nella filosofia erme- sterblichkeit der menschlichen Seele.
riflessione su una breve pagina dell’Esteti- neutica, di F. Bosio: la centralità del lin-
ca del 1954 (Sottoparagrafo 10, paragrafo guaggio e della dimensione linguistica nel CULTURA E LIBRI (n. 87, luglio-agosto
3, capitolo III). dibattito contemporaneo apre un possibile 1993, Dante Alighieri, Roma) è dedicata al
incontro tra filosofia ermeneutica e antro- tema: “Il pragmatismo: Europa e America
Un’estetica dell’eccesso, di M. Perniola: la pologia filosofica. nell’era postmoderna”, e presenta, tra gli
riflessione dell’ultimo Pareyson. altri, articoli su Peirce e Putnam. Sottoline-
“Scelte tragiche”: fondamenti teorici e ando come il pragmatismo sia stato troppo
Diderot, Coquelin, Salvini e la nascita di implicazioni pratiche della dimensione eti- a lungo ignorato, se non screditato, dagli
Stanislavskij, di C. Vicentini: in un para- ca dell’economia politica, di A. Villani: a intellettuali europei e che solo di recente se
grafo dell’Estetica. Teoria della formativi- partire dalla pubblicazione di Teoria della ne sia colto pienamente il valore, anche
tà dal titolo “Interpretazione come cono- giustizia di Rawls è possibile instaurare un attraverso una completa traduzione degli
scenza di forme da parte di persone” trovia- importante dibattito sul rapporto tra etica scritti dei maggiori esponenti di questa
mo alcune riflessioni essenziali per la com- ed economia. corrente filosofica, il volume monografico
prensione della recitazione teatrale con- vuole soprattutto evidenziare l’attualità di
temporanea. “Il problema kantiano” in antropologia di questa riflessione. Infatti molteplici sono
M. G. Lombardo: la dimensione noumeni- le affinità tra il pragmatismo americano e la
Complessità, interpretazione e pensiero ca kantiana e gli interrogativi che essa pone prassi ideologica nell’Europa di oggi; in
tragico di S. Givone. all’antropologia. particolare, tratto comune è la tendenza a
cogliere un fondamento unitario per le scien-
Esperienza e metafisica dell’arte. L’esteti- Heidegger e il marxismo, di A. Bertin: pur ze dell’esperienza, l’atteggiamento anti-
ca di Luigi Pareyson, di G. Carchia: l’Este- non avendo attuato un confronto diretto metafisico, e il rifiuto totale dell’idealismo
tica di Pareyson, opera complessa ed eclet- con Marx ed il marxismo, la riflessione assoluto. In sostanza ne emerge una linea di
tica, rappresenta un superamento dell’este- politica di Heidegger e quella sulla tecnica continuità tra il pragmatismo americano ed
tica crociana anche per la drammaticità che risentono del ruolo determinante del marxi- il “pensiero debole”.
la caratterizza e che riflette la drammaticità smo.
dell’agire umano ad essa sotteso. PER LA FILOSOFIA (Anno X, n. 28, mag-
Politica e potere: Habermas lettore di gio-agosto 1993, Massimo, Milano) pre-
Un’estetica senza opere, di M. Ferraris. Hannah Arendt, di P. Costa. senta un articolo di G. Penati, Unità dina-
mica del sapere e trascendenza dell’asso-
Ivan e Alesa discutono di formatività, di R. Reificazione e teoria dell’agire comunica- luto. Compare inoltre Etica e politica in A.
Salizzoni: il rapporto tra la teoria della tivo, di E. Donaggio: una riflessione su Del Noce, di M. Cangiotti e Tendenze in-
formatività ed il dialogo con Dostoevskij Teoria dell’agire comunicativo di terdisciplinari nel pensiero di Enzo Paci,
sul problema del male in Dmitrij confuta Habermas. di E. Muzzolon.
Ivan (1991). Compiti politici per le persone oneste, di E.
Mascitelli: recensione di A. Heller: Oltre AESTHETICA (n. 38, agosto 1993, Centro
Luigi Pareyson: la realizzazione della li- la giustizia (Il Mulino, Bologna, 1990). Internazionale Studi di Estetica, Palermo)
bertà, di L. Bagetto: il concetto di “possibi- presenta un volume a carattere bibliografi-
lità” in Pareyson. Metafisica ed interpretazione tra stupore e co sul tema: “Sublime antico e moderno”,
orrore, di L. Bottani: stupore ed orrore tra in cui viene fornito un elenco, selettivo ma
Dmitrij S. Merezkovskij. Fino alla fine del Vico e Dilthey. sufficientemente esauriente, degli studi cri-
mondo, di N. Caprioglio. tici su questa tematica.

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NOVITÀ IN LIBRERIA

AA.VV Aul, Joachim


Natur als Vorbild.
Was können wir von der Natur
NOVITÀ IN LIBRERIA Die Problemstellung von Kants
theoretischer Philosophie
zur Lösung unserer Junghans, agosto-settembre 1993
Probleme lernen? pp. 176, DM 48
Schulz-Kirchner, novembre 1993
pp. 224, DM 32
Bahm, Archie J.
Axiology - Science of Values
AA. VV. Rodopi, settembre-ottobre 1993
Plato’s dialogues. pp. 134, Fior. Ol. 40
New Studies and Interpretations Questo libro espone i principi basilari
Rowman & Littlefield dell’ axiologia, uno dei maggiori cam-
novembre 1993 pi dell’indagine filosofica. Questi
pp. 288, $ 24 principi possono esssere scoperti e
Enfatizzando l’interdipendenza del- dimostrati da metodi scientifici. Pren-
le idee filosofiche, degli elementi dendo in considerazione l’indagine
drammatici e letterari e del contesto scientifica, il libro porta chiarezza su
storico e culturale, questa raccolta di Ansaldi, Saverio Apel, K.-O. - Kettner, M. che cosa sono i valori e come vengo-
saggi di filosofi, filologi e storici, La Tentative schellingienne: (a cura di) no conosciuti. L’autore sostiene che
esemplifica sia il pluralismo che le un système de la liberté Mythos Wertfreiheit? Neue Beiträge l’axiologia fornisce la base all’etica,
valutazioni condivise dagli studi più est-il possible? zur Objektivität in den Human come scienza della oughtness.
recenti sui dialoghi di Platone e sulla L’Harmattan, novembre 1993 und Kulturwissenschaften
sua filosofia. pp. 174, F 110 Campus, novembre 1993
La filosofia della libertà di F. Schel- pp. 240, DM 39 Bailly, Jean-Christophe
ling diventa il luogo privilegiato dove L’obiettività scientifica e le valuta- Adieu: essai sur la mort des dieux
Adorno Archiv (a cura di) agiscono e vengono generate le di- zioni si escludono a vicenda. Questa Ed. de l’Aube, ottobre 1993
Frankfurter Adorno Blätter II verse tensioni speculative del pensie- tesi appartiene all’eredità lasciata da pp. 143, F 82
Ed. Text + Kritik, novembre 1993 ro contemporaneo; dall’ontologia di Max Weber alle scienze che si occu- E’ stato detto che viviamo i tempi
pp. 153, DM 34 Heidegger all’immagine ripetitiva di pano del comportamento sociale. I della morte degli dei. Ma siamo vera-
Il volume documenta la lezione “Der Deleuze, dalla dialettica negativa di paradigmi post-empirici e gli impulsi mente in grado di non fare più conto
Begriff der Philosophie”, una delle Adorno all’agire comunicazionale di della teoria critica hanno però am- su di essi o continuano invece ad
prime lezioni tenute da Adorno dopo Habermas. pliato le conoscenze rispetto al ruolo aggirarsi intorno a noi come dei morti
l’esilio. Il volume contiene tra l’altro ricoperto dai rapporti di valore. non sepolti? Una riflessione che ri-
anche delle ricerche sulla filosofia guarda sia la nostra attualità che la
del linguaggio di Adorno e sulla sua Anselmo nostra letteratura.
“concezione illuminata dell’arte”. Proslogion: allocution Apel, K.-O. - Kettner, M.
sur l’existence de Dieu (a cura di)
trad. dal latino di B. Pautrat Zur Anwendung der Diskursethik Baltes, Peter
Aleksandrowicz, Dariusz Flammarion, ottobre 1993 in Politik, Recht und Wissenschaft Lebenstechnik. Eine kritische
’Und werdet die Wahrheit erkennen’. pp. 160, F 31 Suhrkamp, novembre 1993 Theorie des Alltags
Von Hegels Wahrheitslehre In questo testo, uno dei più famosi del pp. 373, DM 27,80 Wissenschaftliche Buchgess.
zur Philosophie des real Medioevo, l’arcivescovo di Canter- agosto-settembre 1993
existierenden Sozialismus bury propone un nuovo metodo per pp. 190, DM 22,80
Böhlau, novembre 1993 dimostrare l’esistenza di Dio, la pro- Aristotele Lo scopo comune all’umanità, di tro-
pp. 128, DM 39 va che verrà chiamata metafisica, fin- Werke in deutscher Übersetzung vare una buona vita e di realizzarla, è
ché Kant non la chiamerà ontologica. a cura di H. Flashar raggiungibile, solo se ci sono principi
trad. e commento di W. Detel vincolanti ed una struttura di pensiero
Alt, Karin Akademie-Vlg., agosto-set. 1993 comune, che valgano per il singolo,
Weltflucht und Weltbejahung. Ansén, Reiner DM 168. per la comunità e per gli Stati.
Zur Frage des Dualismus Defigurationen. Versuch
bei Plutarch, Numenios, Plotin über Derrida
Steiner, settembre-ottobre 1993 Königshausen & Neumann Aristotele Balzer, Noel
pp. 277, DM 98 settembre-ottobre 1993 De l’âme The Human Being
pp. 168, DM 34 trad. dal greco di R. Bodéüs as a Logical Thinker
Questo studio offre una ricostruzione Flammarion, ottobre 1993 Rodopi, settembre-ottobre 1993
Althaus, Horst differenziata e precisa delle proble- pp. 288, F 43 pp. 146, Fior. Ol. 45
Vita di Hegel matiche e dei procedimenti della de- Una nuova traduzione di questo gran- Lo scopo di questo libro è di spiegare
Gli anni eroici della filosofia costruzione di Derrida. de testo di Aristotele che si inserisce la razionalità umana. I principi fon-
Laterza, dicembre 1993 nel progetto di una filosofia della damentali del pensiero umano ven-
pp. 580 natura il cui oggetto è costituito da gono enunciati secondo i Principi di
Un volume che si inserisce nella tra- Antoniol, Lucie tutto ciò che è animato. Balzer e ne viene illustrata l’operati-
dizione germanica delle biografie fi- Lire Ryle aujourd’hui: vità nella vita di ogni giorno.
losofiche, caratterizzate soprattutto au sources de la philosophie
dallo stretto rapporto tra contesto sto- analytique
rico, vita del filosofo e sviluppo del Pref. di T.S. Champlin Aubenque, Pierre Barberis, Mauro
suo pensiero. De Boeck-Wesmael, settembre 1993 Toredesillas, Alonso (a cura di) Introduzione allo studio
pp. 133, F 125 Aristote politique: études della filosofia del diritto
Un’interpretazione originale dell’ope- sur la ‘Politique’ d’Aristote Il Mulino, novembre 1993
Anne, Chantal ra La notion d’esprit, pubblicata nel PUF, novembre 1993 pp. 248, L. 20.000
L’Amour dans la pensée 1949 dal filosofo e logico britannico pp. 576, F 498 Le vicende della filosofia del diritto
de Soren Kierkegaard: Gilbert Ryle (1900-1976). Quest’ul- La Politica di Aristotele è di particola- dalla sua apparizione nella Germania
pseudonymie et polyonymie timo, discepolo di Wittgenstein, con- re interesse per noi moderni per la di fine Settecento sino all’attuale di-
L’Harmattan, settembre 1993 siderava la filosofia come un’attività limitazione volontaria del suo oriz- battito, passando per le relazioni al-
pp. 143, F 90 tesa ad eliminare le ambiguità del zonte alla dimensione propriamente lacciate con materie analoghe o omo-
L’autrice rivela qui i limiti della logi- linguaggio comune. umana. Gli studi riuniti in questo volu- loghe, quali la jurisprudence o la te-
ca dell’amore con i quali si è trovato me ne testimoniano l’attualità , poiché oria generale del diritto.
confrontato Kierkegaard, sia nei rap- fanno luce, al di là del corpus aristote-
porti tra gli uomini e le donne sia nella lico, sulla riflessione contemporanea
dinamica della comunicazione. riguardante la politica.

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NOVITÀ IN LIBRERIA

Baumanns, P. (a cura di) Besnier, Jean-Michel sotto il titolo di Parité de la vie et de Breton, Stanislas
Realität und Begriff. Histoire de la philosophie la mort. Un esempio significativo Matière et dispersion
Festschrift für Jakob Barion moderne et contemporaine: della circolazione clandestina delle J. Millon, ottobre 1993
Königshausen & Neumann figures et oeuvres idee filosofiche nel XVIII secolo. pp. 192, F 120
agosto-settembre 1993 Grasset, ottobre 1993 Una riflessione sul “Trattato delle
pp. 408, DM 86 pp. 684, F 195 due materie” delle Enneadi di Ploti-
Manuale di consultazione che pre- Blondel, Maurice no. In questo trattato è contenuto un
senta di volta in volta, in una ventina L’Action: essai d’une critique pensiero che si può ritenere rivolu-
Becker, Werner di pagine, l’insieme di un sistema de la vie et d’une science zionario nella misura in cui esso pone
Die beiden Grundtypen der Moral filosofico. Membro della rivista de la pratique, 1893 al centro dello spirito una materia
Palm und Enke, novembre 1993 Esprit, l’autore è titolare della catte- PUF, novembre 1993 intellegibile, necessaria tanto al pen-
pp. 30, DM 18 dra di Storia delle Idee alla Ecole pp. 528, F 92 siero quanto ad una libertà causa sui.
Centrale. Attuare la scienza della pratica non
significa solamente sviluppare, di fron-
Belaval, Yvon te al pensiero ponderato, tutto il conte- Brody, T.A.
Etudes leibniziennes: Besnier, Jean-Michel nuto della coscienza spontanea, ma è The Philosophy Behind Physics
de Leibniz à Hegel L’Humanisme dechiré molto di più: è indicare il mezzo per Springer, settembre-ottobre 1993
Gallimard, ottobre 1993 Descartes & Cie, novembre 1993 rintegrare nell’operazione voluta tutto pp. 350, DM 98
pp. 406, 52 pp. 125, F 89 quello che si trova al principio del- Brody ha sviluppato una teoria dei
In questo volume sarà possibile tro- Disilluso e tragico, paradossale e im- l’azione volontaria. “cicli epistemici attivi” per spiegare
vare la presa in esame di alcune no- paziente, l’umanesimo che ci è con- come giungiamo alla conoscenza delle
zioni fondamentali della lingua tede- cesso d’ora in avanti deve scendere a cose. Questa teoria rende giustizia
sca, del fondamento del diritto, del- patti con il pessimismo e con l’inde- Boccardi, Daniele alla ricchezza ed alla complessità della
l’epistemologia. Verrà anche consi- bolimento della nostra volontà di aver Per una filosofia ricerca scientifica, in contrasto rispetto
derata l’eredità di Leibniz nel XVIII un avvenire. Lo può fare senza ri- della scienza sperimentale ai resoconti superficiali e scarni fre-
secolo in Francia, in particolare in schiare di rinnegarsi o di cedere ai ETS, dicembre 1993 quenti tra i filosofi della scienza che
Voltaire e Diderot e soprattutto, più miraggi di una saggezza slegata dai pp. 133 non hanno nessuna reale esperienza
tardi, in Germania, in Hegel, sul pro- tempi in cui viviamo? della ricerca scientifica.
blema dell’essenza.
Brandt, R. (a cura di)
Bialas, Wolfgang Autographen, Dokumente
Benedetto, Croce Von der Theologie der Befreiung und Berichte. Zu Edition, Brunnhuber, Stefan
La mia filosofia zur Phulosophie der Freiheit. Amtsgeschäfte und Werk Der dialogische Aufbau
a cura di G. Galasso Hegel und die Religion Immanuel Kants der Wirklichkeit. Gemeinsame
Adelphi, novembre 1993 Univ.-Verl., novembre 1993 Meiner, novembre 1993 Elemente im Philosophiebegriff
pp. 250, L. 18.000 pp. 172, DM 39 DM 78 von Martin Buber, Martin Heidegger
L’essenza di Croce raccolta da Croce und Sigmund Freud
stesso. Come il filosofo vedeva se Roderer, sett.-ottobre 1993
stesso e come sapeva illuminare le Bielefeldt, Heiner Brandt, R. - Orlik, F. (a cura di) pp. 140, DM 42
innervature del suo pensiero. Un’im- Wiedergewinnung des Politischen. Philosophisches Denken
magine globale della sua opera che Eine Einführung in Hannah Arendts Politisches Denken
trasmette il senso di una cinquanten- politisches Denken Olms, novembre 1993 Buber, Martin
nale riflessione filosofica e storica. Königshausen & Neumann pp. 270, DM 54 Il principio dialogico
agosto-settembre 1993 Il volume contiene gli atti del Her- e altri saggi
pp. 110, DM 24,80 mann-Cohen-Kolloquium, tenutosi a San Paolo, novembre 1993
Benelli, Gian Carlo Hannah Arendt, ricorrendo all’antica Marburg nel 1992. pp. 337, L. 40.000
Arte, memoria, utopia polis cerca di affermare a livello teori- I testi fondamentali della filosofia
Antropologia dell’arte co la dignità del “politico” e di metter- dialogica di Buber, una filosofia tra le
e fenomenologia della verità la al sicuro rispetto al funzionalismo Braun, E. (a cura di) più radicali e rigorose del nostro se-
Bonacci, dicembre 1993 che pervade ormai tutta la moderna Die Zukunft der Vernunft colo.
pp. 255, L. 25.000 società basata sul lavoro. Il proposito aus der Perspektive
Partendo da una posizione critica nei di H. Arendt viene dimostrato nel- einer nicht metaphysischen
confronti del Razionalismo e dello l’analisi delle sue opere principali. Philosophie Bürger, Peter
Storicismo, vengono affrontati con Königshausen & Neumann Die Tränen des Odysseus
ottica neoplatonica tre problemi: l’ar- agosto-settembre 1993 Roder, settembre 1993
te come realtà da comprendersi nel Blackburn, Simon pp. 320, DM 68 DM 79
momento della sua produzione; la Essays in Quasi-realism L’unità della ragione, oggigiorno so- Esiste una terza soluzione vicino alla
verità come un indicibile che si può Oxford UP, settembre-ottobre 1993 spettata di metafisica sulla base della tradizione razionalista illuminista e
soltanto testimoniare; l’utopia come pp. 288, £ 17 storia, messa in discussione nel dibat- la sua messa in discussione post-strut-
motore della storia. Questo volume è una collezione dei tito sul “Post-moderno” come qual- turalista? Esiste un rapporto con la
saggi pioneristici dell’autore sul “qua- cosa da congedare, sembra ormai che teoria che non perpetui la concezione
si realismo”, una posizione filosofica debba essere liquidata e sostituita da di teoria tradizionale e non pretenda
Beppler, Henning da lui introdotta per la prima volta nel una forma di ragione pluralistica. I di oltrepassarla? Le lacrime di Odis-
Moralische Pflichten 1980 e che è diventata un’opzione contributi a questo volume hanno lo seo forniscono la risposta a queste
und Welthunger. Eine Kritik significativa e molto discussa dalla scopo di porsi la domanda sul futuro domande: attraverso i mezzi dell’im-
an Garrett Hardins Lifeboat-Ethik metafisica e dall’etica. della ragione. maginazione. Nel momento in cui le
Breitenbach, sett.-ottobre 1993 teorie vengono raccontate, queste as-
pp. 141, DM 26 sumono uno status diverso.
Bloch, Olivier (a cura di) Breil, Reinhold
Parité de la vie et de la mort: Grundzüge einer Philosophie
Bertram, Georg W. la Réponse du médecin Gaultier der Natur. Buridan, Jean
Verschriebene Rahmung. Universitas-Voltaire Foundation Eine transzendentalphilosophische Sophismes
Das Werk der Kunst an Lukács’ novembre 1993 Untersuchung trad. di Joël Blard
Heidelberger Schriften pp. 307, F 280 zur Wissenschaftstheorie Vrin, novembre 1993
und eine lebensphilosophische Spur Vengono presentate le quattro ver- und Technikphilosophie pp. 301, F 198
Passagen-Vlg., novembre 1993 sioni di un trattato materialista pub- Königshausen & Neumann J. Buridan, nato verso il 1300, morto
pp. 256, ÖS 385 blicato nel 1714 dal medico A. Gaul- novembre 1993 dopo il 1358, insegnò alla Faculté
tier con il titolo Réponse en forme de d’Arts di Parigi dove si rese famoso
dissertation à un théologien, che cir- per la sottigliezza delle sue analisi
colò poi sotto forma di due mano- logiche. Il suo proposito era di chiari-
scritti per ricomparire poi nel 1771 re le ambiguità contenute nelle frasi,

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NOVITÀ IN LIBRERIA

di differenziare il significato di un Cancik, H. - Cancik-Lindemaier H. Forte di una doppia esperienza in Dahlstrom, Daniel O.
termine a seconda del posto che occu- (a cura di) campo filosofico e letterario, l’autore Das logische Vorurteil
pa nella proposizione e di fare della Nietzsches vierte Unvollendete ha voluto chiarire i rapporti esistenti Passagen-Vlg., novembre 1993
critica del linguaggio uno studio pre- ’Wir Philologen’. tra queste due dimensioni del lin- pp. 368, ÖS 490
liminare ad ogni indagine filosofica. Entwürfe und Vorarbeiten guaggio. Inscrivendosi nella corrente
Metzler, novembre 1993 fenomenologica, Clemens rinterroga
pp. 280, DM 98 i principi filosofici insiti nel linguag- Damast, Thomas
Burr, John R. L’opera teatrale Wir Philologen gio per metterne in evidenza i tratti Jaen-Paul Sartre und das Problem
World Philosophy merita il massimo della considera- costitutivi. des Idealismus. Eine Untersuchung
A Contemporary Bibliography zione dal punto di vista storico e zur Einleitung
Greenwood, sett.-ottobre 1993 testuale, in quanto testo chiave del in ‘L’être et le néant’
pp. 416, £ 71.95 passaggio di Nietzsche dalla filo- Coreth, Emerich et al. (a cura di) Akademie-Vlg., novembre 1993
Questa bibliografia fornisce l’elenco logia alla filosofia. Fino a questa Philosophie des 20. Jahrhunderts pp. 270, DM 124
dei più importanti scritti filosofici edizione, le opere complete di Kohlhammer, agosto-settembre 1993
pubblicati a livello mondiale tra il Nietzsche presentavano questo te- pp. 244, DM 26
1976 e il 1992. Il volume comprende sto in maniera inadeguata. Si tratta della seconda edizione, rive- De Chamfort, Nicolas
un totale di quasi 4000 voci di libri e duta e corretta di un libro di testo di Massime e pensieri
monografie, la maggior parte dei quali storia della filosofia. introd. di Albert Camus
corredati da brevi annotazioni e de- Challemel-Lacour, Paul Rizzoli, ottobre 1993
scrizioni. Etudes et réflexions pp. 728, L. 15.000
d’un pessimiste, 1862; Couloubaritsis, Lambros Questa tormentata raccolta di “Mas-
Un Bouddhiste contemporain Wunenburger, Jean-Jacques sime” illustra con inarrivato acume
Burri, A. - Freudiger, J. en Allemagne, Arthur Schopenhauer (a cura di) il volto più oscuro e nevrotico del
(a cura di) Fayard, ottobre 1993 La Couleur XVIII secolo; alle dense formule di
Realtivismus und Kontextualismus F 180 Ousia, novembre 1993 Chamfort dobbiamo il privilegio di
Realitivism and Contextualism. Challemel-Lacour appartiene ad una pp. 382, F 160 un’osservazione assolutamente in-
Festschrift für Henri Lauener generazione di filosofi formatisi ne- Raccoglie una parte dei testi presen- dipendente sui fatti che condussero
Editions Rodopi, sett-ottobre 1993 gli istituti universitari voluti da Victor tati durante un convegno tenutosi a alla Rivoluzione, analizzati alla luce
pp. 312, FL 100 Cousin. Bandito dalla Francia nel Digione e a Bruxelles. La diversità di una sensibilità così vigile da far
1851, insegna all’estero e, al suo del simbolismo del colore non può apparire sovraumane le sue intuizio-
ritorno, sette anni più tardi, intrap- essere interpretata secondo dei siste- ni. Si spiega insomma il fascino che
Busch, Elmar prende la carriera politica. Nel suo mi di riferimento univoci, poiché la l’autore ebbe a esercitare nel tempo
Viele Subjekte, eine Person. libro presenta grandi scrittori: Shake- simbologia che si ricollega al colore è sui suoi pochi lettori: fra tutti Chate-
Das Gehirn im Blickwinkel speare, Byron, Pascal e soprattutto diversa da una cultura all’altra. In aubriand, Stendhal, Schopenhauer e
der Ereignisphilosophie Schopenhauer. compenso il suo utilizzo è universale Nietzsche.
A.N. Whiteheads e caratterizza una delle esperienze
Königshausen & Neumann più importanti dell’uomo.
settembre-ottobre 1993 Charlesworth, Max De Luca, Stefano
pp. 200, DM 48 Bioethics in a Liberal Society Constant
Cambridge UP, sett.-ottobre 1993 Craemer-Ruegenberg, I. Laterza, dicembre 1993
£ 27.95 Speer, A. (a cura di) pp. 200, L. 22.000
Bushuven, Siegfried Charlesworth sostiene che, visto Scientia und ars im Hoch Personaggio multiforme, teorico
Ausdruck und Objekt. che non può esserci un consenso und Spätmittelalter politico, storico e filosofo delle
Wilhelm Wundts Theorie pubblico su una serie di valori fon- de Gruyter, novembre 1993 religioni, letterato di successo, pub-
der Sprache damentali, le società liberali accet- pp. 1065, DM 580 blicista e oratore brillante, Con-
und seine philosophische Konzeption tano una varietà di prese di posi- Nell’alto e tardo medioevo ebbe luo- stant rappresenta una delle più in-
ursprünglicher Erfahrung zioni religiose e non religiose, po- go una modificazione del concetto di teressanti figure del periodo che va
Waxmann, agosto-settembre 1993 litiche e morali. Egli ritiene che educazione e di scienza che è testi- dalla Rivoluzione del 1789 a quel-
pp. 235, DM 49 debba esistere anche una pluralità moniato dalla trasformazione, signi- la del 1830.
di prese di posizione etiche. ficativa dal punto di vista storico e
concettuale, da ars a scientia. Quello
Callaway, H. G. che prima era un modo di conoscenza De Sanctis, Francesco
Context for Meaning and Analysis. Chignola, Sandro unitario, un Wissen, si trasformò in Schopenhauer e Leopardi
A Critical Study of Language Società e costituzione una molteplicità di diverse scienze. Ibis, novembre 1993
Ed. Rodopi, novembre 1993 Teologia e politica nel sistema pp. 96, L. 12.000
pp. 200, FL 60 di Bonald La filosofia di Schopenhauer e la
Questo libro è un studio critico della Angeli, ottobre 1993 Craig, Edward poesia di Leopardi sono espressio-
tradizione analitica all’interno della pp. 256, L. 38.000 Was wir wissen können: ni emblematiche della cultura ro-
filosofia del linguaggio, da Frege e Louis de Bonald (1754-1840), no- pragmatische Untersuchungen mantica dell’Ottocento e il signifi-
Russel fino a Quine e Davidson. Ven- tabile e filosofo, è l’autore del pro- zum Wissensbegriff cato che esprimono oltrepassa i li-
gono in particolar modo illustrati de- getto di definire un complessivo Suhrkamp, sett.-ottobre 1993 miti temporali per rappresentare
gli aspetti centrali per i concetti di système de la societé, una prima, pp. 148, DM 16,80 quello che è il disagio stesso della
significato ed analisi. significativa approssimazione al Il volume raccoglie le lezioni su Wit- modernità, l’angoscia profonda
tentativo di composizione “meto- tgenstein tenute all’Università di dell’uomo. Il libro, pubblicato nel
dologica” tra analisi storica e scien- Bayreuth. 1858 nella “Rivista contempora-
Camizzi Montecchi, Annamaria za sociali. Il volume cerca di rico- nea” e ripreso nei Saggi critici,
Croce e Gentile. struire il processo di definizione mette in luce le analogie che lega-
Moralità e eticità degli assetti logici del système e di D’Aosta, Anselmo no questi due autori.
Angeli, novembre 1993 verificare come l’approdo bonal- Proslogion
pp. 208, L. 28.000 diano alla nozione di “costituzione In difesa dello stolto Gaunilone
Il bonomio filosofico Croce-gentile naturale” definisca un esito origi- di Marmoutiers e Risposta Deleuze, Gilles
che dominò la cultura italiana del nale nel panorama controrivoluzio- di S. Anselmo Critique et clinique
primo ventennio di questo secolo si nario francese. Scuola, dicembre 1993 Minuit, ottobre 1993
spezzò clamorosamente con l’avven- pp. 143, L. 15.000 pp. 187, F 85
to del Fascismo. Il saggio vuole met- Significato e contenuti fondamentali Analizza come un’altra lingua si crea
tere in evidenza, oltre le radici filoso- Clemens, Eric dell’opera, collocata nell’ambito cul- nella lingua in maniera tale che il
fiche del dissidio, le regioni della La Fiction et l’apparaître turale di Anselmo d’Aosta. La fama linguaggio nel suo complesso tenda
lunga collaborazione tra i due filosofi Albin Michel, novembre 1993 dello scritto, dovuta principalmente verso il suo limite oppure verso ciò
e la necessità che il loro sodalizio si F 150 alla dimostrazione dell’esistenza di che è al di fuori del linguaggio stes-
sciogliesse proprio in quel momento Dio, ha sollevato discussioni tra i so. Prende inoltre in considerazione
della vita nazionale. filosofi di tutti i tempi. come la psicosi e la realtà del delirio

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si inseriscono in questo percorso; Eckensberger, L.H. Epitteto Fresco, M.F. (a cura di)
come ciò che sta al di fuori del lin- Gähde U. (a cura di) Entretiens: livres I à IV Farns Hemsterhuis (1721-1790).
guaggio è fatto di percezioni visive e Ethische Norm und empirische trad. di J. Souilhé e Armand Jagu Quellen, Philosophie und Rezeption
uditive non esprimibili attraverso la Hypothese Gallimard, novembre 1993 Lit, settembre-ottobre 1993
lingua, ma che solo il linguaggio Suhrkamp, settembre-ottobre 1993 pp. 364, F 78 pp. 450, DM 58,80
rende possibili. pp. 384, DM 27,80 Epitteto è, insieme a Seneca e Marco
Aurelio, una delle grandi figure dello
stoicismo dei primi due secoli della Frewer, A. - Rödel C. (a cura di)
Derrida, Jacques Eisenhardt, P. - Kurth, D. nostra era. Gli appunti di queste con- Person und Ethik.
La Dissémination (a cura di) versazioni e lezioni sono noti come il Historische
Seuil, settembre 1993 Emergenz und Dynamik. Manuale di Epitteto. und systematische Aspekte
pp.460, F 54 Naturphilosophische Grundlagen zwischen medizinischer
Terza opera filosofica, dopo La Phar- einer Nichtstandard-Topologie Anthropologie und Ethik
macie de Platon e La Double séance, Junghans, agosto-settembre 1993 Fallot, Jean Palm & Enke, sett.-ottobre 1993
questo saggio studia in particolare il pp97, DM 30 Cette mort qui n’est pas une pp. 140, DM 28
lavoro della differenza semantica Presses universitaires de Lille Contiene i resoconti del 1˚ Convegno
come differenza seminale. novembre 1993 di studio dell’Etica nella medicina,
Elepfandt, A. - Wolters G. pp. 216, F 120 tenutosi a Erlangen nel 1992.
(a cura di) Riflessioni sullo stato di morte appa-
Döring, Kl. - Ebert, Th. Denkmaschinen? Interdisziplinäre rente, sotto l’aspetto metafisico e ide-
(a cura di) Perspektiven zum Thema ologico: i necrologi nell’Antichità, la Frossard, André
Dialektiker und Stoiker. Gehirn und Geist morte falsa nel Medio Evo, la morte L’Homme en questions
Zur Logik der Stoa Universitätsvlg Konstanz imperfetta secondo l’Enciclopedia, la Stock, ottobre 1993
und iher Vorläufer novembre 1993 morte clinica o relativa alla nostra epoca. F 98
Steiner, settembre-ottobre 1993 pp. 240, DM 58 Seguendo la stessa formula di Dieu
pp. 350, DM 148 en questions, che lasciava molto spa-
Fastenrath, Heinz zio all’obiezione, questo libro parla
Eming, Knut Kurswissen Religionskritik. dei problemi che vengono presentati
Dreier, Wilhelm Die Flucht ins Denken. Ein Abriß atheistischer alla nostra coscienza sia dalla vita
Umkehr zur Zukunft. Die Anfänge der platonischen Grundpositionen: Feuerbach, Marx, quotidiana sia dalla situazione a livel-
Sozialethische Wegzeichen Ideenphilosophie Nietzsche, Sartre lo mondiale: dal dramma somalo alle
in ein postkolonialistisches Meiner, sett.-ottobre 1993 Klett, settembre-ottobre 1993 pretese di purificazione etnica... Si
Zeitalter pp. 158, DM 64 pp. 175, DM 26,80 tratta di argomenti della morale, della
Breitenbach, agosto-settembre 1993 Con l’interpretazione analitica di Pla- ragione e dell’esperienza.
pp. 255, DM 41 tone, la filosofia delle idee è di nuovo
il fulcro di una critica logico-ontolo- Fetz, R. L. - Rath, M.
gica. Il punto di vista platonico viene Schulz, P. (a cura di) Gadamer, Hans-Georg
Dumont, Jean-Paul (a cura di) presentato e chiarificato sulla base di Studien zur Philosophie Gesammelte Werke
Eléments d’histoire modelli logici moderni. von Edith Stein Vol. 8: Ästhetik und Poetik I.
de la philosophie antique K. Alber, novembre 1993 Kunst als Aussage
Nathan, ottobre 1993 pp. 360, DM 96 J.C.B. Mohr, novembre 1993
pp. 773, F 198 Emondts, Stefan Si tratta degli atti del Internationales- pp. 470, DM 68
Quest’opera si propone di offrire agli Menschwerden in Beziehung. Edith-Stein-Symposion tenutosi a Ei-
studenti delle scuole e delle universi- Eine religionsphilosophische chstatt nel 1991.
tà un accesso diretto ai testi e di ga- Untersuchung der medizinischen Gardeya, Peter
rantire ad un pubblico più vasto la Anthropologie Platone Philebos.
possibilità di basare l’approfondimen- Viktor von Weizsäckers Flasch, Kurt Interpretation und Bibliographie
to delle proprie conoscenze diretta- Intr. C.F. v. Weizsäacker Was ist Zeit? Augustinus von Hippo. Königshausen & Neumann
mente su fonti, che spesso rimangono frommann-holzboog Das XI. Buch der ‘Confessiones’. agosto-settembre 1993
poco accessibili. agosto-settembre 1993 Historisch-philosophische Studie. pp. 42, DM 24
pp. 600, DM 88 Klostermann, novembre 1993
pp. 460, DM 68
Duso, Giuseppe (a cura di) Questo volume, che comprende il te- Gargani, Aldo, G.
Il contratto sociale Epicuro sto dell’undicesimo libro delle Con- Der Text der Zeit.
nella filosofia politica moderna Lettre sur le bonheur: fessioni, la traduzione in tedesco ed Denkkonstruktionen
Angeli, novembre 1993 lettre a Ménécee un commento, non ha un’impostazio- einer Autobiographie.
pp. 416, L. 38.000 trad. di X. Bordes ne filosofico-storica, ma analizza la Trad. dall’italiano
Studio dedicato alla logica che la Mille et une nuits, ottobre 1993 teoria del tempo di Agostino nellla Campus, novembre 1993
costruzione contrattualistica ha nel pp. 32, F 10 sua qualità di campo di indagine per pp. 130, DM 38
giusnaturalismo moderno. La ri- Prima di condannare i principi del la storia del pensiero. Gargani mostra un mondo di costella-
cerca tende a determinare il signi- piacere che governerebbero il mon- zioni esistenziali inquietanti, all’inter-
ficato specifico che i concetti ven- do, bisogna leggere Epicuro. no del quale le allusioni alle formula-
gono ad assumere in ragione delle Forschner, Maximilian zioni delle domande - così come ven-
reciproche relazioni che hanno nel Über das Glück des Menschen. gono considerate da Heidegger, Witt-
contesto teorico più ampio della Epicuro Aristoteles, Epikur, Stoa, genstein, Lyotard e George Steiner -
moderna scienza politica. Massime Thomas von Aquin, Kant divengono delle pietre miliari che per-
Epicure ou le Bonheur sans retour Wiss. Buchgess., agosto 1993 mettono una mediazione tra esperien-
Acte sud: Labor: Aire pp. 156, DM 34 ze personali e filosofia.
Eagleton, Terry novembre 1993 Tramite le teorie filosofiche classi-
Che cos’è l’ideologia pp. 51, F 33 che della felicità che vengono qui
Saggiatore, ottobre 1993 Le Massime, il fulcro del pensiero di presentate, l’autore vuole riaprire la Gebauer, G. (a cura di)
pp. 320, L. 32.000 Epicuro, pubblicate qui separatamente discussione filosofica sugli obiettivi Die Aktualität der Sportphilosophie
Il volume affronta una delle questioni rispetto al resto dell’opera del filoso- dell’essere umano. The Relevance of the Philosophy
centrali del nostro tempo: la contrad- fo e in una traduzione del XVIII seco- of Sport
dizione tra la fine delle certezze ide- lo, vengono accompagnate da un com- Academia-Verlag, novembre 1993
ologiche e il sopravvivere, comun- mento, la cui ambizione è di elimina- Freise, Kristin pp. 296, DM 58
que, dell’ideologia. re il malinteso intorno al sistema filo- Die Abtreibungsproblematik Contiene gli atti dell’assemblea an-
sofico epicureo, troppo spesso ridot- im Spannungsfeld zwischen Moral, nuale della Philosophic Society for
to ad un semplice modo di vivere Recht und Politik Study of Sport tenutasi a Berlino nel-
edonista. Breitenbach, sett-ottobre 1993 l’ottobre del ’92, dal titolo The Rele-
pp. 191, DM 35 vance of the Philosophy of Sport.

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Georgopoulis, N. (a cura di) Grau, Gerd-Günther Habib, Claude Heinrich, Richard


Tragedy and Philosophy Kritik des absoluten Anspruchs. Mouchard, Claude Wittgesteins Grenze. Essay
Macmillan Press, sett-ottobre 1993 Nietzsche - Kierkegaard - Kant (a cura di) Deuticke, agosto-settembre 1993
pp. 288, £ 40 Königshausen & Neumann La Démocratie à l’oeuvre: pp. 144, ÖS 198
Attraverso diversi saggi, viene svi- agosto-settembre 1993 autour de Claude Lefort In questo saggio, R. Heinrich collega
luppato un tema centrale: il rapporto pp. 140, DM 29,80 Esprit, novembre 1993 le prospettive della filosofia con quel-
tra la filosofia e la tragedia. Vengono L’autore, partendo dalla filosofia di pp. 70 le dell’estetica letteraria e della critica
fornite interpretazioni originali della F. Nietzsche e dalla sua globale criti- d’arte, per illustrare - tramite l’esem-
tragedia ed approcci nuovi a punti di ca della conoscenza, analizza e criti- pio di L. Wittgenstein - il cambiamen-
vista tradizionali ed innovative con- ca le possibili forme di pretesa di Häfner, Ansgar to del concetto di critica nel momento
cezioni filosofiche. assolutezza nella filosofia. Sehnsucht - Affekt und Antrieb. della tensione tra il razionalismo ed il
Begriff, Struktur und praktische sorgere dell’epoca moderna.
Bedeutung
Gil, Thomas Greisch, Jean K. Alber, novembre 1993
Ethik Comprendre et interpréter: pp. 290, DM 76 Held, Kl. - Henningfeld, J.
Metzler, novembre 1993 le paradigme herméneutique (a cura di)
pp. 130, DM 24,80 de la raison Kategorien der Existenz.
Nella sua introduzione cronologi- Beauchesne, novembre 1993 Haken, H, et altri (a cura di) Festschrift für Wolfgang Janke
ca all’etica filosofica, Gil ricostru- pp. 432, F 190 The Machine as Metaphor and Tool Königshausen & Neumann
isce i più importanti modelli argo- Si tratta di uno studio sull’ermeneuti- Springer, settembre-ottobre 1993 settembre-ottobre 1993
mentativi etici. ca, dal XIX secolo ai giorni nostri. pp. 200, DM 48 pp. 480, pp. 98
Fino a che punto esistono dei limiti Il volume ha per tema il cambiamento
all’applicazione di modelli meccani- dall’analisi delle categorie tradiziona-
Givsan, H. - Schmied-Kowarzik Grondin, Jean cistici per la descrizione e la com- li a quella orientata in senso esistenzia-
(a cura di) L’Horizont herméneutique prensione dei fenomeni vitali? Que- le. L’analisi viene svolta in una pro-
Reflexionen zur geschichtlichen de la pensée contemporaine sto volume tratta della funzione sti- spettiva sia storica che obiettiva.
Praxis. Helmut Fleischer Vrin, novembre 1993 molante e problematica delle mac-
zum 65. Geburtstag pp. 288, F 190 chine in numerose discipline delle
Königshausen & Neumann L’ermeneutica, interrogata dai pro- scienze naturali. Hellerich, Gert
agosto-settembre 1993 blemi del relativismo e del linguag- Wider die Moderne.
pp. 346, DM 48 gio, potrebbe anche liberarci dal do- Die Postmoderne und Abweichungen
Con questo volume, contributi di minio che essi hanno su di noi. E’ con Hausmanninger, Thomas Die Blaue Eule, agosto-sett. 1993
diversi autori tendono a comme- questo spirito che le ricerche raccolte (a cura di) pp. 170, DM 48
morare il lavoro in campo filosofi- in questo volume si propongono di Christliche Sozialethik
co di Helmut Fleischer. Gli autori, verificare il futuro del versante erme- zwischen Moderne und Postmoderne
ognuno dal proprio punto di vista, neutico della fenomenologia. Schöningh, novembre 1993 Hermanni, Friederich
offrono un approccio ai temi di pp. 240, DM 38 Die letzte Entlastung.
filosofia della storia, di etica, di Questo volume offre, da una parte, un Vollendung und Scheitern
prasseologia o di antropologia in Guarini, Ruggero compendio che presenta i nuovi prin- des abendländischen
genere, che sono in rapporto con Il pensiero quotidiano cipi e le nuove tendenze dell’etica Theodizeeprojektes in Schellings
l’opera di Helmut Fleischer. Piccolo sillabario filosofico sociale cristiana, arricchendo quindi Philosophie
per tutti la discussione sui fondamenti di que- Passagen-Vlg., novembre 1993
Rizzoli, ottobre 1993 st’etica; dall’altra parte viene fornito pp. 304, ÖS 420
Good, Paul pp. 290, L. 15.000 un fondamento discorsivo al bisogno
Heraklit in Kunst und Philosophie. Il libro è diviso in voci, come una di ricerca di vie d’uscita dalla crisi
Drei Beispiele piccola enciclopedia filosofica. L’am- dell’epoca moderna. Hirsch, Eli
Rimbaud, agosto-settembre 1993 bizione dell’autore è insieme umile e Dividing Reality
pp. 96, DM 35 sfrenata: farsi capire da tutti senza Oxford UP, settembre-ottobre 1993
incoraggiare troppo la poltroneria Hegel, Georg Wilhelm Freidrich pp. 304, £ 32.50
mentale dei lettori della domenica. Vorlesungen über die Philosophie Questa monografia identifica ed
Gräfrath, Bernd der Religion. esplora un dilemma filosofico che
Ketzer, Dilettanten und Genies. Parte 1˚: Einleitung. l’autore chiama “il problema della
Grenzgänger der Philosophie Guerraggio, A. - Nastasi, P. Der Begriff der Religion divisione”. Si tratta del problema di
Junius, agosto-settembre 1993 Gentile e i matematici italiani A cura di W. Jaeschke fornire una spiegazione al perché la
pp. 400. DM 58 Lettere 1907-1943 Meiner, settembre-ottobre 1993 lingua divida la realtà in un modo
Un viaggio di esplorazione pieno di Bollati Boringhieri, novembre 1993 pp. 365, DM 38 piuttosto che in un altro o a quale sia
sorprese tra i pensatori contro corren- pp. 260, L. 25.000 la base razionale delle lingue che con-
te e di confine appartenenti alla “cor- Matematica, cultura e potere nell’Ita- tiene certi tipi di parole.
porazione dei pensatori”. Qui la filo- lia postunitaria. Hegel, Georg Wilhelm Friederich
sofia è come dovrebbe essere: indivi- Phénomenologie de l’esprit
dualista, divertente, irriverente, libe- trad. di Jarçzyk e Labarrière
ra dalle costrizioni accademiche. Gusdorf, Georges Gallimard, novembre 1993 Hobbes, Thomas
Le Romantisme pp. 928, F 295 Oeuvres
2 voll. Uno degli scritti maggiori della storia Vol I: De la liberté
Granarolo, Philippe Payot, ottobre 1993 della filosofia, che rileva già in ma- et de la nécessité; Réponse à
L’Individu éternel: pp. 1600, F 280 niera eminente la piena maturità di ’La Capture de Léviathan’:
l’expérience nietzschénne Il romanticismo di G. Gusdorf è una Hegel. controverse avec Bramhall
de l’éternité rivoluzione culturale la cui attualità Vrin, novembre 1993
Vrin, ottobre 1993 permanente mette in discussione la pp. 294, F 198
pp. 176, F 147 situazione dell’uomo nell’universo, il Heidelberger, Michael Nella prima parte, redatta nel 1646,
L’esperienza paradossale della visio- suo rapporto con Dio, con il mondo, Die innere Seite der Natur. Hobbes esamina le conseguenze eti-
ne del ritorno eterno. con la storia e con se stesso. La verità Gustav Theodor Fechners che delle sue posizioni filosofiche,
religiosa, la verità scientifica e la veri- wissenschaftlich-philosophische opposte all’idea del libero arbitrio, e
tà umana modificano il loro significa- Weltauffassung rifiuta il libro pubblicato da Bramhall
Grassi, Lodovico to ed il loro valore. G. Gusdorf, filoso- Klostermann, novembre 1993 l’anno precedente, La cattura del
Jacques Maritain fo e storico delle idee, è l’autore di una pp. 458, DM 118 Leviatano. Il secondo testo, apparso
Giunti, dicembre 1993 grande collana, Les Sciences humai- Questo testo tratta sia della filosofia nel 1682, costituisce l’ultimo episo-
pp. 240, L. 20.000 nes et la pensée occidentale. Questi della scienza e della natura di Fech- dio della controversia.
due volumi comprendono i quattro ner, sia delle conclusioni che egli ne
tomi di questa collana, che l’autore ha trasse ed applicò al suo lavoro nel
dedicato al romanticismo. campo delle scienze naturali.

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Hong, Seong-Ha Huppenbauer, Markus Kant, Immanuel Klibanski, Raymond


Phänomenologie der Erinnerung Mythos und Subjektivität. Saggio sulle malattie della mente Pears, David
Königshausen & Neumann Aspekte neutestamentalicher Ibis, novembre 1993 (a cura di)
agosto-settembre 1993 Entmythologisierung im Anschluß pp. 64, L. 10.000 La philosophie en Europe
pp. 256, DM 64 an Rudolf Bultmann und Georg Picht La grande attenzione che Kant ebbe Gallimard, ottobre 1993
Il lavoro si occupa della fenomenolo- J.C.B. Mohr, agosto-settembre 1993 sempre per il dibattito scientifico del pp. 814, F 68
gia del ricordo di Husserl in una pro- pp 240, DM 150 suo tempo, appare con chiarezza da In quest’opera sarà possibile trovare de-
spettiva di sviluppo storico. L’apertura nei confronti del mito e questo breve Saggio, pubblicato nel gli inventari, suddivisi per paesi, delle
l’accettazione del mito greco negli 1764, in cui analizza le manifestazio- tendenze e delle problematiche filosofi-
anni 80 cercava di rendere giustizia ni e le cause della malattia psichica. che ed un compendio del dialogo tra
Hornung, E. - Schabert, T. all’essenza del mito. E’ comunque pensatori e intellettuali al di là delle fron-
(a cura di) possibile, nella situazione di un Illu- tiere nazionali e culturali europee.
Strukturen des Chaos minismo ormai compiuto, non sotto- Kekes, John
W. Fink, agosto-settembre 1993 porre il mito ai propri meccanismi di The Morality of Pluralism
pp. 200, DM 48 pensiero moderni? Princenton UP, agosto-sett. 1993 Klibansky, R. - Regen Fr.
Nei contributi a questo volume, che pp. 240, $ 18 Die Handschriften
spaziano dalle concezioni degli inferi Sostenendo che una buona vita deve der philosophischen Werke
per gli antichi Egizi alla fisica moder- Irrgang, Bernhard essere ragionevole e negando che si des Apuileius. Ein Beitrag
na e che includono anche la mistica e Lehrbuch der evolutionären debba conformare ad un unico vero zur Überlieferungsgeschichte
lo gnosticismo, viene sempre eviden- Erkenntnistheorie. Evolution, modello, Kekes sviluppa e giustifica Vandenhoecke & Ruprecht
ziato il doppio aspetto del caos: esso Selbstorganisation, Kognition un resoconto pluralistico di vite e settembre-ottobre 1993
uccide e ridà vita, distrugge e nutre, UTB, novembre 1993 valori buoni ed enuclea le implicazio- pp. 232, DM 95
annienta e rigenera. pp. 250, DM 32,80 ni politiche, morali e personali.

Köhnke, Klaus Christian


Horst, Althaus Jünger, Hans-Dieter Kellinghusen, Elisabeth Entstehung und Aufstieg
Vita e opere di Hegel Mnemosyne und die Musen. Wir graben den Tunnel von Babel. des Neukantismus. Die deutsche
Laterza, dicembre 1993 Vom Sein des Erinnerns Kritik der Totalität - Universitätsphilosophie zwischen
pp. 650, L. 58.000 bei Hölderlin eine subversive Vertiefung Idealismus und Positivismus
Una biografia filosofica caratterizza- Königshausen & Neumann der Gedankengänge Franz Kafkas Suhrkamp, settembre 1993
ta dallo stretto rapporto tra contesto agosto-settembre 1993 Passagen Verl., agosto-sett. 1993 pp. 624, DM 34,80
storico, vita del filosofo e sviluppo pp. 350, DM 68 pp. 192, ÖS 280
del suo pensiero. Attraverso varie fonti Questo studio fenomenologico svela
vengono ricostruiti i continui sposta- - in diretto dialogo con la tarda produ- Kolmer, P. - Korten, H.
menti di Hegel e i contatti con gli zione poetica di Hölderlin ed i suoi Kernal, Salim et al.(a cura di) (a cura di)
intellettuali dell’epoca: Kant, Fichte, antenati greci - la sostanza del ricordo Explanation and Value Grenzebestimmungen der Vernunft.
Goethe. poetico come un’esperienza diretta in the Arts Philosophische Beiträge zur
della verità dell’essere nel suo signi- Cambridge UP, sett.-ottobre 1993 Rationalitätsdebatte
ficato costitutivo per la filosofia e la pp. 236, £ 35 K. Alber, novembre 1993
Hubeny, Alexandre poesia. Una raccolta di studi di storici del- pp. 460, DM 96
L’Action dans l’oeuvre l’arte, teorici della letteratura e filo- Il libro, dedicato a Hans Michael Bau-
de Hannah Arendt: sofi su argomenti centrali per la spie- mgarten in occasione del sessantesi-
du politique à l’éthique Kann, Christoph gazione di opere letterarie e pittori- mo anniversario della sua nascita, of-
Larousse, novembre 1993 Die Eigenschaften der Termini. che. Il testo considera questi argo- fre un vivo ritratto delle definizioni
pp. 159, F 95 Eine Untersuchung menti come fonte di interesse per le contemporanee del concetto di ragione.
Un’analisi attraverso la politica e l’eti- zur ‘Perutilis Logica’ belle arti e prende in considerazione
ca, l’individuo e la collettività, la li- Alberts von Sachsen il ruolo dell’ideologia.
bertà, la memoria e l’esperienza e che E.J. Brill, settembre-ottobre 1993 Kross, Matthias
propone una riflessione sulla dimen- pp. 208, FL 85 Klarheit als Selbstzweck.
sione politica dell’esistenza umana. Kettering, E. (a cura di) Wittgenstein über Philosophie,
Verantwortlich Mensch sein. Religion, Ethik und Gewißheit
Kant, Emmanuel Ein philosophisches Symposion Akademie-Verlag, ottobre 1993
Huber, Wolfgang Fondements de la métaphysique zu Ehren von Richard Wisser pp. 276, DM 68
Die tägliche Gewalt. des moeurs v. Hase und Koehler, novembre 1993
Gegen den Ausverkauf trad.di V. Delbos pp. 168, DM 25
der Menschenwürde LGF, ottobre 1993 Raccoglie gli atti del simposio in onore Kubes-Hofmann, Ursula
Herder, agosto-settembre 1993 pp. 252, F 30 di Richard Wisser. Das unbewußte Erbe.
pp. 192, DM 32 I commenti presentano questo te- Weiblische Geschichtslosigkeit
Il famoso studioso di etica Wolfgang sto chiave della filosofia di Kant, zwischen Aufklärung
Huber si confronta con le cause della mostrandone le implicazioni ed i Kierkegaard, Soren und Frühromantik. Mit
violenza. Egli mostra soprattutto che significati. Stadi sul cammino della vita einem Nachwort zu Hannah Arendt
cosa possiamo fare per contrastare la a cura di Ludovica Koch Wiener Frauenvlg
crescente freddezza, che sta alla base Rizzoli, novembre 1993 agosto-settembre 1993
della violenza. Kant, Emmanuel pp. 750, L. 80.000 pp. 240, ÖS 288
Leçons sur la théorie philosophique Il testo di Kierhegaard, capolavoro
de la religion sconosciuto in Italia, venne scritto tra
Hubig, C. LGF, ottobre 1993 il 1843 e il 1845, in una specie di Kuhlmann, Hartmut
Technik- und Wissenschaftsethik. pp. 343, F 50 follia creativa, durante la quale com- Schellings früher Idealismus.
Ein Leitfaden Quando Kant tiene queste lezioni, il pose anche Aut aut, Timore e tremo- Ein kritischer Versuch
Springer, settembre-ottobre 1993 suo pensiero è in una fase di matura- re, Il concetto di angoscia. Il libro è Metzler, novembre 1993
pp. 250, DM 58 zione completa e si assiste quasi “in una imitazione e una parodia sinistra pp. 344, DM 58
In questo libro vengono discussi i diretta” all’evoluzione delle sue idee del Simposio di Platone.
principi di un’etica della tecnica e rispetto alle tesi difese da Kant ne La
della scienza e vengono trattati i pro- critica della ragion pura. Un ampio Lachelier, Jules
blemi di una sua trasposizione nella capitolo è dedicato all’analisi di que- Kimmich, Dorothee Fondaments de l’induction
pratica. La responsabilità individuale sto testo ed al significato profondo Epikureische Aufklärungen. Presse-Pocket, settembre 1993
del tecnico o dello scienziato ed i delle idee di Kant sulla religione. Philosophische und poetische F 44
criteri di valutazione per i necessari Contiene anche un glossario delle Konzepte der Selbstsorge Jules Lachier si situa all’inizio
modi di agire richiedono anche pre- espressioni latine e greche. Wiss. Buchges., agosto-sett. 1993 della storia della filosofia france-
messe istituzionali per l’assunzione pp. 400, DM 89 se contemporanea. Questa edizio-
di responsabilità. ne permette di rileggere i suoi sag-

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gi più importanti, corredati da una Lavelle, Louis In questo capolavoro di erudizione Questo poema, diviso in sei canti, si
prospettiva critica. La Conscience de soi filosofica, scritto verso il 1824, Leo- ispira al materialismo di Epicuro ed è
C. de Bartillat, ottobre 1993 pardi evidenzia alcuni aspetti scot- l’unica opera di Lucrezio conosciuta.
pp. 311, F 80 tanti riguardanti l’attualità italiana di
Lampert, Laurence Lavelle è uno dei grandi maestri del quegli anni: la mancanza di coesione
Nietzsche and Modern Times. pensiero cristiano del nostro secolo. nazionale, il cinismo generalizzato, Luhmann, Niklas
A Study of Bacon, Descartes la messa in dubbio dell’esistenza stes- Das Recht der Gesellschaft
and Nietzsche sa dell’Italia. Suhrkamp, novembre 1993
Yale UP, agosto-settembre 1993 Lecourt, Dominique pp. 640, DM 58
pp. 480, $ 40 A quoi sert donc la philosophie? Nei singoli capitoli di questo volume
Se si riconoscono Bacone e Cartesio PUF, novembre 1993 Lessing, U. - Mutzenbecher, A. vengono trattati in prevalenza temi
come legislatori dell’epoca moderna pp. 304, F 174 (a cura di) classici della teoria e della sociologia
in un senso specificatamente nietz- Non esistono domande che non ri- J. König - H. Plessner: del diritto. Per esempio il problema
schiano, si può anche considerare guardino per qualche aspetto il pen- Briefwechsel 1923-1933 delle forme di validità del diritto, il
Nietzsche in un modo diverso: come siero nel suo complesso e che non K. Alber, novembre 1993 senso della giustiza e le forme argo-
il primo pensatore che ha capito l’epo- sollecitino l’interrogazione filosofi- pp. 280, DM 68 mentative giuridiche, la funzione dei
ca moderna e l’ha trascesa in una ca. E’ possibile riscoprirlo oggigior- Il volume comprende anche un sag- tribunali all’interno del sistema giuri-
visione del mondo post-moderna. no anche a proposito delle domande gio epistolare di König su Plessner, dico ed in particolar modo in rapporto
scottanti sollevate, per esempio, dalle Die Einheit der Sinne. all’entrata in vigore del diritto dal pun-
nuove teorie fisiche, dagli scenari to di vista legislativo e contrattuale.
Largeault, Jean cosmologici, dalla messa in opera del
Intuition et intuitionisme genio genetico. Libera, Alain de
Vrin, novembre 1993 La Philosophie médiévale Lukasiewicz, Jan
pp. 238, F 198 PUF, novembre 1993 Über den Satz des Widerspruchs
Quale dei due modi di arrivare alla Leibniz, Gottfried Wilhelm pp. 512, F 149 bei Aristoteles
verità, attraverso la percezione diret- Thomasius Jakob Il volume inquadra all’interno del loro Trad. dal polacco
ta e attraverso la deduzione, deve Correspondances: 1663-1672 contesto di origine le dottrine ed i Olms, novembre 1993
controllare l’altro? Il disaccordo tra a cura di Richard Bodéüs sistemi filosofici del Medio Evo, av- pp. 252, DM 98
gli intuizionisti e i deduttivisti si ma- Vrin, novembre 1993 vicinandosi al pensiero bizantino, ara-
nifesta nella metodologia delle scien- pp. 366, F 174 bo-musulmano, ebreo e latino.
ze matematiche. Il volume, che con- J. Thomasius, professore all’univer- Macann, Christopher
tiene anche la traduzione di due sità di Lipsia, è stato il primo maestro Martin Heidegger
testi di L.E.J. Brouwer (18881- di Leibniz. Questa corrispondenza, Linares, Filadelfo Routledge, novembre 1993
1966), dimostra come egli abbia presentata qui per la prima volta in Einblicke in Hugo Grotius’ Werk pp. 1472, £ 350
dato un’espressione sistematica ed maniera esaustiva, rivela le principali ’Vom Recht des Krieges Questa raccolta di interventi su Mer-
unitaria ai principi intuizionisti. preoccupazioni del giovane filosofo e und des Friedens’ tin Heidegger include articoli classici
consente di apprezzare il punto di par- Olms, novembre 1993 ed altri redatti in occasione della pub-
tenza delle sue riflessioni, in particolar pp. 81, DM 48 blicazione di questo volume.
Largeault, Jean modo di quelle riguardanti la fisica.
La Logique
PUF, novembre 1993 Longuenesse, Béatrice Magnus - Magnus - Stewart
pp. 128, F 40 Lenain, Thierry Kant et le pouvoir de juger Nietzsche’s Case. Philosophy
La logica è diventata una disciplina Pour une critique de la raison PUF, novembre 1993 as/and Literature
complessa, che si ramifica un una ludique: essai sur pp. 512, F 380 Routledge, agosto-settembre 1993
molteplicità di campi e di metodi. Il la problématique nietzschéenne Si tratta di una lettura dell’Analitica pp. 350, £ 13
volume prende in considerazione la Vrin, novembre 1993 trascendentale (il secondo libro della Questo studio della filosofia e della
teoria dei modelli, della dimostrazio- pp. 196, F 160 Critica della ragion pura): dall’ana- letteratura mette a confronto testi di
ne, della decisione, la complessità Dall’epoca moderna a quella post- lisi delle forme logiche del giudizio Nietzsche con il Nuovo Testamento,
algoritmica ed altri argomenti. moderna, il progetto ludico, inteso da all’elucidazione del loro rapporto con con testi di Sidney, Spenser, Milton,
Nietzsche come un’esperienza di le sintesi percettive. Shakespeare, Browning, Coleridge,
emancipazione radicale rispetto ai Wordsworth, Blake e Lawrence non-
Lask, Emil principi esteriori, ha costituito la com- ché con testi di filosofia classica e di
Die Logik der Philosophie ponente principale della cultura delle Losev, Aleksej F. critica da Platone a Derrida.
und die Kategorienlehre. avanguardie. Ma qual’è la sua attua- Dialektik des Mythos
Eine Studie über den lità oggi? Meiiner, settembre-ottobre 1993
Herrschaftsbereich pp. 200, DM 48 Maier, H. - Rusconi G.R.
der logischen Form Schöllgen, G. - Vajda M.
Mohr, settembre-ottobre 1993 Lenk, Hans Wiehel, R.
pp.312, DM 59 Interpretationskonstrukte. Losurdo, Domenico Wiederkehr der Geschichte?
In questa terza edizione, con una po- Zur Kritik der interpretatorischen Autocensure et compromis dans Vadenhoeck & Ruprecht
stfazione di F. Kaulbach, una delle Vernunft la pensée politique de Kant novembre 1993
più importanti opere tra Neokanti- Suhrkamp, novembre 1993 Presses universitaires de Lille pp. 105, DM 40
smo e Heidegger, viene ripresentata pp. 620, DM 98 novembre 1993
in edizione commentata. Il costruzionismo interpretativo fu agli pp. 210, F 130
inizi concepito come principio me- Le ambiguità e le “duplicità” della Maine de Biran
todologico e venne poi sviluppato. teoria politica di Kant permettono di Oeuvre
Lateigne, Josette Può essere però anche visto come un mantenere l’immagine di un pensato- Correspondace philosophique
La Question du jugement approccio interpretativo kantiano tra- re essenzialmente preoccupato di di- Maine de Birane - Ampère
L’Harmattan, settembre 1993 scendentale sulla scia della teoria fendere l’ordine stabilito? Non si trat- Vrin, ottobre 1993
pp. 255, F 144 della conoscenza tradizionale, quasi ta piuttosto di un segno di autocensu-
L’opera è suddivisa in quattro ca- una teoria della conoscenza di un ra e di una ricerca di compromesso
pitoli: “La teoria kantiana dei essere culturale e simbolico, l’essere con le forze al potere, imposti a tutti i Mainusch, H. (a cura di)
giudizi analitici e dei giudizi umano. pensatori progressisti dal contesto Einheit und Wissenschaft
sintetici”, “Lo studio compa- tedesco dell’epoca? pp. 200, DM 28
r ato di Kant e Wittgenstein”; “La Gli autori investigano intorno alla
critica wittgensteiniana”; “Giu- Leopardi, Giacomo questione se, la diffusa accetta-
dicare per pensare in modo vero, Discours sur l’état des meours Lucrezio zione dell’esistenza di “due cul-
secondo Jacques Poulain”. des Italiens De rerum natura - De la nature ture”, cioè della divisione tra le
trad. di Michel Orcel trad. di J. Kany-Turpin scienze della natura e dello spiri-
Allia, novembre 1993 Aubier, ottobre 1993 to non sia solo sbagliata, ma pos-
pp. 100, F 80 pp. 551, F 160 sa anche essere pericolosa.

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NOVITÀ IN LIBRERIA

Mann, Heinrich Millon-Delsol, Chantal emergere un rapporto di ordine es- Uno studio di come diverse tradi-
Nietzsche L’Esprit européen senziale e di ordine costruttivo fra zioni etiche trattano il problema
Saggiatore, ottobre 1993 Mamme, novembre 1993 metafora, significato e conoscenza fondamentale morale degli affari
pp. 96, L. 12.000 pp. 256, F 95 scientifica. internazionali.
Scritto nel 1938, questo testo esegue In questo saggio, Chantal Millon-
una difesa del pensiero di Nietzsche Delsol, professore di filosofia politi-
da un lato utilitaristicamente usato ca e direttore del Centro di Studi Mourel, Pierre (a cura di) Nida-Rümelin, Julian
dalla propaganda nazista, dall’altro Europei dell’Università di Marne-la- Démocrite et l’atomisme ancien: Kritik des Konsequentialismus
attaccato dagli intellettuali progressi- Vallée, cerca di mettere in evidenza les textes et les thèmes Oldenburg, novembre 1993
sti. Mann interpreta l’itinerario del la cultura europea, cioè la maniera fondamentaux de la philosophie pp. 197, DM 78
filosofo alla luce del rapporto con specifica in cui la cultura dà un senso et de la science Il consequenzialismo è una concezio-
Wagner e insistendo sulla critica alla al mondo, alla vita e a se stessa. Press-Pocket, settembre 1993 ne razionale che consiglia: “scegli le
cultura tedesca. F 33 azioni i cui effetti sono ottimali”.
Benché si sappia poco della vita di
Missa, Jean-Noël Democrito di Abdera, il contempora-
Maor, Eli L’Esprit-cerveau: la philosphie neo di Socrate, la sua influenza sulla Niessen, Stefan
All’infinito e oltre de l’esprit à la lumière filosofia del XIX secolo è comunque Traum und Realität:
Storia culturale del concetto des neurosciences stata considerevole. ihre neuzeitliche Trennung
di infinito Vrin, novembre 1993 Königshausen & Neumann
Mursia, dicembre 1993 pp. 266, F 198 settembre-ottobre 1993
pp. 304, L. 48.000 Si tratta di un’indagine filosofica at- Müller, Wolfgang, E. pp. 324, DM 68
Il ruolo del concetto di infinito in traverso le filosofie ed i campi di Albert Schweitzers Questo libro analizza la storia delle
matematica e geometria, l’impatto ricerca più interessanti delle neuro- Kulturphilosophie im Horizont interpretazioni dei sogni e delle teorie
culturale sulle arti e sulle scienze. scienze contemporanee. J.N. Missa, säkularer Ethik sui sogni da Omero a Kant e colloca
La profonda impressione che da indagando sulla percezione e il rico- de Gruyter, agosto-settembre 1993 la svolta cartesiana riguardante la
sempre l’infinito ha esercitato sul- noscimento visivo, la visione cieca, il pp. 331, DM 148 concezione del sogno nel contesto
la mente umana. cervello diviso, l’intenzionalità, il Raccoglie delle analisi sull’impor- generale della storia della coscienza.
darvinismo neurale e su altri argo- tanza dell’etica del profondo rispetto
menti, mette in evidenza l’apporto della vita di Albert Schweitzer.
Martinus, Angelicus delle neuro-scienze alla filosofia del- Nietzsche, Friederich
Über di Verpflichtungen lo spirito. Oeuvres
De obligationibus Müller-Seyfarth (a cura di) Laffont, novembre 1993
A cura di Franz Schupp ’Die modernen Pessimisten pp. 3105, F 318
Meiner, settembre-ottobre 1993 Mistrorigo, Luigi als décadents’. Von Nietzsche Una critica radicale delle basi kantia-
pp. 170, DM 86 Carl Schmitt zu Horstmann. ne della conoscenza e del razionali-
I trattati logici medioevali De obliga- Dal “decisionismo” al Texte zur Rezetionsgeschichte smo scientista.
tionibus gettarono le basi per la for- ”nomos della terra” von Philipp Mainländers Philosophie
mazione del metodo dell’argomenta- Ed. Studium, dicembre 1993 der Erlösung
zione ipotetica, la forma basilare e L. 27.000 Königshausen & Neumann Novalis
centrale per il pensiero scientifico In questo libro vengono analizzate le settembre-ottobre 1993 Opera filosofica
dell’epoca moderna. principali tematiche e provocazioni pp. 148, DM 39,80 Einaudi, dicembre 1993
schmittiane; dalla critica al “romanti- pp. 869, L. 85.000
cismo politico” alla teologia politica;
Mengue, Philippe dal concetto di “politico” alla sfida Munz, Peter
Gilles Deleuze dell’eccezione quale presupposto del Philosophical Darwinism. Nozick, Robert
Belfond, novembre 1993 suo “decisionismo”. On the Origin of Knowledge The Nature of Rationality
pp. 350, F 140 by Means of Natural Selection Princenton UP, agosto-sett. 1993
Il volume contiene un saggio di pre- Routledge, agosto-settembre 1993 pp. 232, $ 25
sentazione e il riassunto, l’analisi ed Mittmann, Jörg-Peter pp. 272, £ 35 In questo volume Nozick continua la
il commento delle opere di Deleuze, Das Prinzip der Selbstgewißheit. Il volume esamina la conoscenza alla sua ricerca sui rapporti tra la filosofia
prese in considerazione una per una Fichte und die Entwicklung luce della biologia ed in particolare e l’esperienza “comune”. Nello stile
da parte dell’autore. der nachkantischen della teoria della selezione naturale di accessibile e vivo che ormai i suoi
Grundsatzphilosophie Darwin. Munz sostiene che l’acquisi- lettori si aspettano da lui, Nozick of-
Athenäum Hain Hanstein zione della conoscenza è un diritto fre un’ardita teoria della razionalità,
Methling, Alexander novembre 1993 ininterrotto, dalla protozoa fino alle quella tradizionalmente tesa a fissare
Das Realitätsproblem pp. 218, DM 64 teorie scientifiche più avanzate. il “carattere speciale” dell’umanità.
im Denken Schopenhauers.
Eine Untersuchung zur Struktur
seines Systems Monk, Ray Musso, Paolo Nuzzo, A. (a cura di)
Shaker, settembre-ottobre 1993 Ludwig Wittgenstein: Rom Harré e il problema La logica e la metafisica di Hegel
pp. 196, DM 119 le devoir du génie del realismo scientifico Nis, dicembre 1993
O. Jacob, ottobre 1993 Angeli, novembre 1993 pp. 168, L. 27.000
F 220 pp. 208, L. 28.000
Meyer, Theo Questo volume presenta una biogra- Sono qui affrontati tutti i principali
Nietzsche und die Kunst fia e uno studio dell’opera del noto temi dell’epistemologia contempora- O’Donohue, John
UTB, novembre 1993 logico austriaco naturalizzato britan- nea, dal problema del realismo a quello Person als Vermittlung.
pp. 487, DM 36,80 nico, nato a Vienna nel 1889 e morto del metodo, dal dibattito tra verifica- Die Dialektik von Individualität
Nella prima parte Meyer illustra gli a Cambridge nel 1951: il suo percor- zionismo e falsificazionismo a quello und Allgemeinheit in Hegels
aspetti fondamentali della concezione so personale, i suoi rapporti tesi con tra razionalismo e irrazionalismo, dal ’Phänomenologie des Geistes’.
dell’arte di Nietzsche: il rapporto tra l’ambiente filosofico inglese, in par- ruolo della logica alle rivoluzioni Eine philosophisch-theologische
vita dionisiaca, estetica della creazio- ticolare con Bertrand Russell, il suo scientifiche, fino al funzionamento Interpretation
ne e perspettivismo, la posizione reci- scetticismo e il suo pessimismo. degli esperimenti cruciali e ai proble- Matthias-Grünewald-Vlg.
proca delle arti e delle forme di poesia, mi posti dai più recenti sviluppi della agosto-settembre 1993
il rapporto tra Nietzsche e Wagner, il scienza dei sistemi complessi. pp. 490, DM 56
processo artistico di Nietzsche. Nella Montuschi, Eleonora
seconda parte viene evidenziato l’in- Le metafore scientifiche
flusso di Nietzsche a partire dalla let- Angeli, novembre 1993 Nardi, Terry et al. (a cura di) Oehler, Klaus
teratura del Naturalismo passando at- pp. 144, L. 24.000 Traditions of International Ethics Charles Sanders Peirce
traverso i classici dell’epoca moderna Diverse teorie ed analisi della meta- Cambridge UP, sett-ottobre 1993 C.H. Beck, novembre 1993
e fino ai contemporanei. fora scientifica, presentate, confron- pp. 342, £ 16.95 pp. 180, DM 24
tate e commentate, con lo scopo di far

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NOVITÀ IN LIBRERIA

Oehler presenta un’introduzione Panikkar, Raimon Parrochia, Daniel tentativo di chiarificazione storiogra-
completa a Peirce, che riesce però Saggezza stile di vita Philosophie des réseaux fica in un’ampia considerazione de-
ad approfondire sia le circostanze Giunti, dicembre 1993 PUF, ottobre 1993 gli aspetti etico-politici, estetico-filo-
della sua vita, che i suoi rapporti pp. 192, L. 20.000 pp. 304, F 198 sofici di tale riflessione.
con Kant, la sua teoria della cono- Secondo l’autore di questo saggio ai In che direzione va la società moder-
scenza, il suo concetto di realtà, la confini tra etica, religione e filosofia na? Si troverà in una situazione simi-
sua teoria del segno, l’estetica, l’eti- morale, è il nostro modello culturale le ad una rete intricata, oppure dovrà Perko, Gudrun
ca e la filosofia della religione, a impedire il raggiungimento di quel- fronteggiare una qualche rilevante Aufschlüsse der Einbildungskraft.
come pure i suoi accenni relativi la completezza conoscitiva che costi- catastrofe? Oppure ci aspetta un con- Auswirkungen und Wirkungsweisen
alla cosmologia evoluzionistica. tuisce la saggezza. Nell’ambito indi- trollo progressivo di questo univer- der Phantasie
viduale la saggezza riuscirà a trovare so fluido della comunicazione, nel Centaurus, agosto-settembre 1993
la propria “dimora” laddove sapran- quale siamo entrati, nel bene e nel pp. 112, DM 24
Ollmann, Bertell no formarsi una piena presa di co- male? Un filosofo si interroga.
Dialectical Investigations scienza e una serena accettazione della
Routledge, agosto-settembre 1993 propria vita. Perry, John
pp. 208, £ 13 Pasqua, Hervé ’The Problem of the Essential
Un’introduzione di base alla dialettica Introduction à la lecture Indexical’ and Other Essays
ed una stimolante esposizione della Papajorgis, Kostis de ‘Etre et temps’ Oxford UP, agosto-settembre 1993
sua applicazione ad una vasta gamma Der Rausch. Ein philosophicher de Martin Heidegger pp. 352, £ 32
di fenomeni sociali e storici. In questo Aperitif Age d’homme, ottobre 1993 Questa raccolta di saggi presenta di-
volume l’autore presenta sei casi di Trad. dal greco moderno pp. 184, F 120 versi aspetti dell’opinione dell’auto-
metodo dialettico in azione. Klett-Cotta, novembre 1993 Si è dovuto aspettare fino al 1985 per re sulla filosofia del linguaggio e la
pp. 175, DM 38 poter avere una traduzione integrale , filosofia della mente. Egli discute i
realizzata da E. Martineau, di Sein problemi legati ai self-locating belie-
Opocher, Enrico und Zeit, pubblicato per la prima vol- fs, quelle convinzioni che si esprimo-
Lezioni di filosofia del diritto Papi, Fulvio ta nel 1927. Questo studio ha lo scopo no con gli indexicals ed i dimostrativi
Cedam. ottobre 1993 Capire la filosofia di facilitare l’accesso a questo testo, come “io” e “questo”.
pp. 320, L. 38.000 Ibis, novembre 1993 ritenuto difficile.
Seconda edizione: La filosofia del di- pp. 128, L. 18.000
ritto, Momenti essenziali nella storia Capire la filosofia è un problema che Pettit, Philip (a cura di)
della coscienza giuridica dell’Occi- nasce in una piega del complicato Patella, Giuseppe Consequentialism
dente, Tre riflessioni sul diritto come mondo del “se stessi” quando un de- Graciàn o della perfezione Dartmouth, sett.-ottobre 1993
valore. siderio di pensiero, non importa come, Ed. Studium, dicembre 1993 pp. 500, £ 60
si fa strada tra gli itinerari dell’espe- L. 24.000 Quest’opera si occupa dei tutti gli
rienza e i luoghi del senso comune. Questo lavoro si presenta come una aspetti del consequenzialismo; inclu-
Palous, Radim Ma poi? Poi bisogna saper ascoltare il riflessione sul pensiero del gesuita de infatti: l’utilitarismo, l’alienazio-
Das Weltzeitalter. tessuto filosofico dei testi, imparare spagnolo, proponendosi da un lato ne, le richieste della moralità, il con-
Eine Hypothese über das Ende le loro lingue, saper ripetere i loro come una ipotesi interpretativa, che sequenzialismo restrittivo, le azioni
der Europäischen Epoche und über percorsi fedeli al loro significato. cerca di cogliere il significato essen- alternative, una guida oggettivista ai
den Anfang des Weltzeitalters ziale di tale pensiero all’interno delle valori soggettivi, un’opera recente sui
Academia-Vlg, agosto-sett. 1993 complesse coordinate della cultura limiti dell’obbligo ed altro.
pp. 128, DM 29,50 del Barocco, e dall’altro come un

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NOVITÀ IN LIBRERIA

Philenko, Alexis italiana, francese e spagnola (presen- Una delle opere fondamentali del- Raters-Mohr, Marie-Luise
Lecture de la ‘Phénomelogie’ tati nel corso del convegno, tenutosi a l’importante filosofo razionalista. Intensität und Widerstand.
de Hegel: Préface, Introduction Napoli dal 1˚ al 3 novembre ’93) su John Deweys ‘Art as Experience’
Vrin, novembre 1993 Tommaso Cajétan, il commentatore als philosophisches System,
pp. 258, F 198 domenicano dell’opera di Tommaso Poulain, Jacques als politischer Appell
Nel volume è possibile trovare il rias- d’Aquino. Durante il suo soggiorno a La Neutralisation du jugement und als Theorie der Kunst
sunto dei testi che sono serviti da Padova nel 1491, Tommaso Cajétan ou la Critique pragmatique Bouvier, agosto-settembre 1993
supporto alle lezioni consacrate a si inserisce nei dibattiti tra averroisti, de la raison politique pp. 260, DM 48
Hegel e tenute alla Facoltà di Lettere scotisti e tomisti. Nel 1498, a Pavia, L’Harmattan, settembre 1993
dell’Università di Rouen nel 1991- redige l’Analogia dei nomi e raggiun- pp. 268, F 140
92. Secondo A. Philenko, lo spessore ge il punto più alto della sua riflessio- La critica pragmatica sviluppata da Reale, Giovanni
speculativo di Hegel era l’espressio- ne sui fondamenti della metafisica. K.O. Apel e J. Habermas intende ri- Zu einer neuen Interpretation
ne di un pensiero coerente e chiaro generare la vita etica e politica, rego- Platons. Eine Auslegung
che i commentatori hanno complica- landola attraverso la potenza critica der Metaphysik der großen Dialog
to inutilmente. Platone del consenso. Per l’autore, questa eti- im Lichte
Protagora ca neutralizza ogni giudizio persona- der ‘ungeschriebenen Lehren’
Tr. di M. Trédeé e P. Demont le, mentre solo l’esercizio del giudizio trad. dall’italiano
Phillips, D.Z. LGF, settembre 1993 politico può restituire alla vita politica Schöningh, settembre-ottobre 1993
Wittgenstein and Religion F 30 la sua forza di emancipazione. pp. 640, DM 128
Macmillan, sett.-ottobre 1993 Protagora viene pregato da Socrate di
pp. 240, £ 15 dare una definizione della sofistica.
Le esplorazioni delle nozioni centrali Segue in dialogo sulla politica, la Prigogine, I. - Stengers, I. Rehberg, K.-S. (a cura di)
della tarda filosofia di Wittgenstein virtù e la poesia. Al testo di Platone Das Paradox der Zeit. Arnold Gehlen Gesammtausgabe
sono destinate ad influire sul dissidio sono state aggiunte le proposte di Zeit, Chaos und Quanten Vol. III: Der Mesch, seine Natur
tra fede ed ateismo, linguaggio e ri- Protagora riportate dalla tradizione. Piper, settembre-ottobre 1993 und seine Stellung in der Welt
tuale, male e teodicee, sulla compren- I commenti e le note sono adatatte pp. 320, DM 48 Klostermann, novembre 1993
sione dell’esperienza religiosa, sui agli studenti del liceo e a quelli del Recentemente dalle scienze naturali pp. 960, DM 148
miracoli e la possibilità di una filoso- primo ciclo. ci sono venute nuove, entusiasmanti Questa edizione critica include l’ope-
fia cristiana. teorie che ci aiuteranno a comprende- ra completa, edita nel 1940.
re meglio il tempo. Prigogine e Sten-
Platone gers mostrano come è nato il parados-
Phillips, Derek L. Le sophiste so del tempo, quali conseguenze ha Reiter, Peter
Looking Backward. trad. di N. L. Cordero avuto e come l’instabilità ed il caos Der Seele Grund. Meister Eckhart
A Critical Appraisal Flammarion, ottobre 1993 contribuiranno a risolvere il parados- und die Tradition der Seelenlehre
of Communitarian Thought pp. 320, F 40 so del tempo. Königshausen & Neumann
Princenton UP, agosto-sett. 1993 Oltre alla critica della sofistica, il settembre-ottobre 1993
pp. 280, $ 35 primo tema del dialogo, viene dibat- pp. 564, DM 98
Phillips, prendendo in considerazio- tuto il problema dell’essere e non Prodi, Enrico Questo lavoro riunisce in sé una vi-
ne l’importanza della comunità per essere, che si conclude con la distru- Quale metodo per la scienza? sione d’insieme sviluppata dal punto
la nostra vita politica e morale attua- zione dell’assioma di Parmenide. Angeli, novembre 1993 di vista argomentativo e acuta da quel-
le, fornisce la prima critica esaurien- pp. 664, L. 75.000 lo speculativo ed una collocazione
te delle affermazioni storiche, spes- Alle svariate proposte alternative, filosofico-storica sicura e meticolo-
so nostalgiche, che percorrono le ver- Plumpe, Gerhard volte a determinare criteri per la scel- samente ancorata al testo.
sioni dominanti della filosofia co- Ästhetische Kommunikation ta razionale del metodo scientifico, si
munitaria. der Moderne. contrappone la più classica meta-me-
Vol. 2: Von Nietzsche todologia assiologica che fa dipendere Rella, Franco
bis zur Gegenwart la giustificazione del metodo dalla sua Miti e figure del moderno
Picht, Georg Westdt. Vlg., sett-ottobre 1993 relazione con lo scopo della scienza. Feltrinelli, ottobre 1993
Geschichte und Gegenwart. pp. 270, DM 52 pp. 176, L. 13.000
Vorlesungen und Schriften Il secondo volume approfondisce la Nella dissoluzione dei miti e delle
Introd. di E. Schulin scientifizzazione e la politicizzazio- Quéré, Louis ideologie che poggiavano sui presup-
Klett-Cotta, novembre 1993 ne della teoria dell’arte nel contesto La théorie de l’action: posti della razionalità classica, il mo-
pp. 142, DM 68 storico dell’avanguardia e tematizza le sujet pratique en débat derno appare come disgregazione,
il ritorno della grande filosofia este- Ed. du CNRS, ottobre 1993 “evanescenza dei limiti del mondo”.
tica nel nostro secolo, che riprende i pp. 342, F 190 E così lo percepirono anche i filosofi,
Pieper, Hans-Joachim leitmotiv della filosofia dell’arte ro- Come è possibile rendere conto delle a partire dalla seconda metà dell’Ot-
’Anschaung’ als operativer Begriff mantica. azioni umane? Questa domanda, che tocento. Rella ci offre un affascinante
Eine Untersuchung zur Grundlegung era già centrale per la filosofia greca, percorso attraverso la costellazione
der transzendentalen Phänomenologie continua ad alimentare i dibattiti con- dei nuovi miti e delle nuove enigma-
Edmund Husserls Plutarco temporanei nel settore delle scienze tiche figure emerse negli ultimi cen-
Meiner, settembre-ottobre 1993 Le contraddizioni degli stoici umane e sociali. tocinquant’anni della civiltà europea.
pp. 308, DM 86 Rizzoli, ottobre 1993
Con un intervento critico immanente pp. 454, L. 16.000
questo libro rende trasparente la strut- Questo scritto, nato per confutare e Rademacher, Claudia Renaut, Alain
tura dei tentativi di impostazione di distruggere il pensiero degli Stoici, è Versöhnung oder Verständigung. Sartre: le dernier philosophe
Husserl. Vengono così alla luce le diventato una delle poche fonti del Kritik der Habermasschen Grasset, ottobre 1993
premesse implicite nel metodo e le pensiero dei filosofi di questa scuola. Adorno-Revision pp. 252, F 120
sue contraddizioni immanenti. Infatti, per dimostrare gli errori degli zu Klampen, agosto-settembre 1993 L’Etre et le néant fu pubblicato nel
Stoici, Plutarco espone le loro posi- pp. 120, DM 28 dicembre del 1933. A cinquantanni di
zioni e cita passi delle loro opere. La distanza da questa pubblicazione,
Pinchard, Bruno - Ricci, Saverio presente edizione si distingue per l’impossibilità di concepire un pro-
(a cura di) l’ampio commento di Marcello Za- Ränsch-Trill, Barbara getto della stessa portata costiuisce il
Rationalisme analogique natta cui si devono pure l’introduzio- Harlekin. Zur Ästhetik migliore approccio negativo alla no-
et humanisme théologique: ne e la traduzione. der lachenden Vernunft stra situazione filosofica. Nel volume
la culture de Thomas de Vio, Olms, novembre 1993 ci si interroga sulla condizione filoso-
Il Gaetano - pp. 228, DM 39,80 fica alla fine del XX secolo.
Actes/colloque de Naples Popper, Karl R.
1er-3 nov. 1990 Objektive Erkenntnis.
Vivarium, novembre 1993 Ein evolutionärer Entwurf
pp. 393, F 264 Hoffmann & Campe, agosto 1993
Il testo raccoglie degli studi in lingua pp. 432, DM 28

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NOVITÀ IN LIBRERIA

Rescher, Nicholas Rohbeck, Johannes Ruben, David-Hillen (a cura di) Savigny, Eike von
Warum sind wir nicht klüger? Technologische Urteilskraft. Explanation Wittgensteins ‘Philosophische
Der evolutionäre Nutzen Zu einer Ethik technischen Handels Oxford UP, agosto-sett.1993 Untersuchungen’. Ein Kommentar
von Dummheit und Klugheit Suhrkamp, nocvembre 1993 pp. 328, £ 10 für Leser
Hirzel, novembre 1993 pp. 312, DM 22,80 Una raccolta dei più importanti scritti Vol. I: brani 1-315
pp. 96, DM 29 sulla natura della spiegazione. Il vo- Klostermann, novembre 1993
L’essere umano rimane ancora legato lume copre un ampio spettro di argo- pp. 410, DM 78
al punto di partenza dell’evoluzione Rohrhirsch, Ferdinand menti, dalla filosofia della scienza Si tratta della seconda versione, com-
biologica dello spirito e della natura: Letzbegründung fino all’argomento filosofico centra- pletamente rivista ed ampliata.
il fatto che la nostra scienza e la nostra und Traszendentalpragmatik. le della teoria della conoscenza.
matematica siano applicabili alla re- Die Kommunikationsgemeinschaft
altà, che noi siamo così stupidi (o così in der Kritik Schefe, P. - Boden M.A.(a cura di)
intelligenti) come siamo, ha la sua Bouvier, agosto-settembre 1993 Runzo, Joseph (a cura di) Informatik und Philosophie
origine nella naturalezza sociale e pp. 200, DM 54 Is God Real? Bl-Wiss.-Vlg., novembre 1993
biologica dell’essere umano. Con la dimostrazione di una ragio- Macmillan, agosto-settembre 1993 pp. 336, DM 38
ne che si assoggetta a se stessa pp. 288, £ 40
all’infinito, il ricorso di Apel alla Questa raccolta di saggi affronta il
Reusswig, Fritz società della comunicazione idea- dibattito contemporaneo sul realismo Schluck-Volkmann, Karl-Heinz
Natur und Geist. Grundlinien le diventa superfluo. La storicità teologico. Esiste una realtà trascen- Nicolò Cusano
einer ökologischen Sittlichkeit della ragione viene valutata in dente e divina indipendente dal pen- La filosofia nel trapasso
nach Hegel modo nuovo, nella sua importanza siero umano? Il libro presenta un dia- dal Medioevo all’Età Moderna
Campus, novembre 1993 per i concetti di fondazione. logo tra realisti e non realisti, attra- Morcelliana, dicembre 1993
pp. 256, DM 68 verso saggi di importanti sostenitori L. 35.000
Al centro dell’argomentazione è col- di entrambe le fazioni. Questa monografia è un’introduzio-
locato il concetto della soggettività, Rorty, Richard ne alla filosofia cusaniana. Con un
che viene interpretata come una con- Scritti filosofici argomentare serrato e analizzando le
stellazione formata da natura, indivi- Vol. II Rusterholz, P. - Svilar, M. opere maggiori del Cusano, l’autore
duo e società. Reusswig enuclea i a cura di Aldo G. Gargani (a cura di) inizia il lettore ai concetti cardine del
principi di una teoria delle istituzioni Laterza, ottobre 1993 Welt der Zeichen - pensiero cusaniano: l’aenigmatica
riflessive e di una integrità ecologica pp. 300 Welt der Wirklichkeit scientia, le dottrine della mens, della
nelle opere di Hegel. Il linguaggio, i rapporti tra filosofia e Haupt, agosto-settembre 1993 contractio...
letteratura, i temi etico-politici: il con- pp. 150, DM 49
tributo di un eminente studioso ai temi Relazioni del congresso di Mün-
Ricken, Friedo più attuali del pensiero filosofico. chenwil e della serie di lezioni del Schmidt, B. - Raulet, G.
Geschichte der Philosophie. Collegio Generale dell’Università di (a cura di)
Von der Antike bis zur Gegenwart Berna tenutesi nel semestre estivo Kritische Theorie des Ornaments
Kohlhammer, novembre 1993 Rosen, Stanley dell’anno 1992. Böhlau, novembre 1993
pp. 1166, DM 120 The Question of Being. pp. 200, ÖS 380
A Reversal of Heidegger Lo scopo della teoria critica dell’or-
Yale UP, agosto-settembre 1993 Ruß, Hans G. namento è di chiarire le premesse
Ricoeur, Paul pp. 368, $ 38 Der neue Mystizismus. teoriche, ideologiche e filosofiche del
Il male Stanley Rosen propone una nuova Östliche Mystik und moderne concetto di ornamento all’interno
Una sfida alla filosofia interpretazione della metafisica, che Naturwissenschaft im New Age- della storia dell’arte moderna.
e alla teologia si oppone alle dottrine tradizionali Denken
Morcelliana, dicembre 1993 attaccate da Heidegger, da una parte, Königshausen & Neumann
L. 10.000 e dai filosofi contemporanei influen- settembre-ottobre 1993 Schmidt, Hermann Josef
In pagine intessute di finezza erme- zati da Heidegger dall’altra. pp. 96, DM 24,80 Nietzsche absconditus
neutica e rigore teoretico, Ricoeur oder Spurlesen bei Nietzsche
disegna da un lato una fenomenolo- Vol II: Jugend. Interniert
gia del male: la sofferenza, la pena, il Rosset, Clément Sänger, Monika in der Gelehrtenschule:
peccato, l’intreccio di male subìto e Logique du pire: élements Kurswissen praktische Philosophie Pforta 1858 bis 1864
male commesso. D’altro lato rico- pour une philosophie tragique Ethik. Grundpositionen oder Wie man entwickelt,
struisce il formarsi dell’onto-teolo- PUF, novembre 1993 der normativen Ethik was man kann, längst war
gia e delle sue diverse teodicee. pp. 192, F 55 Klett, settembre-ottobre 1993 und weiterhin gilt, wie man
In questa nuova edizione del volume pp. 179, DM 26,80 ausweicht und doch neue
di Rosset, viene descritta nella ma- Wege erprobt
Rivenc, François niera più precisa possibile - ed ecco il Parte I: 1858-1861
Recherches sur l’universalisme perché dell’espressione logique du Savater, Fernando IBDK, novembre 1993
logique: Russel et Carnap pire (“logica del peggio”) - ciò che Invito all’etica pp. 633, DM 84
Payot, ottobre 1993 può essere l’estasi filosofica di fronte Sellerio, novembre 1993 Anche questa parte delle monografie
pp. 312, F 195 allo spettacolo di avvenimenti tragici pp. 156, L. 22.000 singole sulle opere giovanili di Nietz-
Studio delle rivoluzioni concettuali o dettati dal destino. La scoperta della responsabilità e sche dimostra quanto siano impor-
della logica tra il 1900 e il 1950, dell’identità, la scoperta del soggetto, tanti per una comprensione più ade-
attraverso le ricerche di Russel e Car- oltre e contro il Fato e il Cosmo degli guata delle opere filosofiche dell’au-
nap, che vengono presentate in ma- Roviello, Anne-Marie antichi. Un’indagine sui fondamenti tore.
niera chiara e rigorosa e collocate nel Weymbergh, Maurice (a cura di) della certezza morale e del razionali-
loro contesto storico. F. Rivenc non si Hannah Arendt et la modernité smo dell’azione umana.
nasconde dietro agli autori che stu- Vrin, settembre 1993 Schöeps, J.H. - Bagel-Bohlan, A.
dia, ma prende posizione sugli argo- pp. 173, F 120 Heitmann M. - Lohmeier D.
menti presentati. Il pensiero di H. Arendt, sempre in Savigny, Eike von (a cura di)
tensione tra il ritiro legato allo stupo- Die Philosophie der normalen ’Philo des 19. Jahhunderts’.
re filosofico e l’impegno appassiona- Sprache. Eine kritische Einführung Studien zu Salomon
Rodotà, Stefano (a cura di) to del giudizio, ci ricorda la dignità in die ‘Ordinary Ludwig Steinheim
Questioni di bioetica ontologica del politico, il luogo fon- Language Philosophy’ Olms, novembre 1993
Laterza, novembre 1993 damentale della questione del senso, Suhrkamp, novembre 1993 pp. 303, DM 58
pp. 440 secondo il filosofo. pp. 424, DM 29,80
Scienziati, giuristi e filosofi di tutto il
mondo, direttamente impegnati nella Schöpf, A. et al. (a cura di)
ricerca, dialogano sulle implicazioni Moral und Gesellschaft
sociali ed etiche nei campi dell’inge- H. Röll, novembre 1993
gneria genetica e della biomedica. pp. 148, DM 24

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NOVITÀ IN LIBRERIA

Il volume pone la domanda sulle pos- Mai come oggi è necessario un pro- Skirbekk, Gunnar Stelzner, W. (a cura di)
sibilità di fondare una morale che fondo ripensamento sul sistema capi- Rationalité et modernité Philosophie und Logik
comprenda la pluralità di dati di fatto talistico, considerandolo sprattutto, L’Harmattan, novembre 1993 de Gruyter, novembre 1993
e di condizioni della società indu- in quanto immerso in un continuum, pp. 158, F 90 pp. 422, DM 118
striale moderna. correlato cioè con politica, tecnolo- Essere moderni significa saper usare Il volume contiene gli atti dei Frege-
gia, democrazia, ecologia, etica, Chie- la propria ragione. L’apologia della Kolloquien, tenutisi a Jena dal 1989
sa, pensiero filosofico, e non come soggettività moderna e la denuncia al 1991. Si tratta di una serie di lavori
Schulte Günther un’entità a sé stante destinata a un’esi- post-moderna della sua volontà di che analizzano il contesto scientifico
Der blinde Fleck in Luhmanns stenza eterna. Severino in queste pa- potenza sono due atteggiamenti filo- di Gottlob Frege, il fondatore della
Systemtheorie gine traccia un bilancio e fornisce sofici che l’autore considera sorpas- logica moderna e l’iniziatore della
Campus, novembre 1993 un’interpretazione sullo stato attuale sati. Egli, confidando nel potere della filosofia analitica, e prendono in con-
pp. 240, DM 48 del capitalismo, perché sia venuto a razionalità, non esita ad estendere la siderazione le problematiche della
L’autore rivela come la teoria dei costituirsi quale lo vediamo e quale critica sociale al problema ecologico. logica filosofica contemporanea.
sistemi sia una grande metastruttura possa essere il suo destino.
narrativa, un’ideazione mitica di un
mondo che attraverso l’osservazione Sober, Elliott Störig, Hans-Joachim
si rende inosservabile. Nella sua cri- Shäfner, L. - Ströker, E. Philosophy of Biology Kleine Weltgeschichte
tica Schulte si rifà alla biologia co- (a cura di) Westview, agosto-settembre 1993 der Philosophie
gnitiva di Maturana e alla logica di Naturauffassungen in Philosophie, pp. 224, £ 15 Kohlhammer, novembre 1993
Spencer Brown. Wissenschaft, Technik Una guida ad alcuni degli sviluppi pp. 752, DM 49,80
Vol. I: Antike und Mittelalter che si sono avuti nella filosofia della Si tratta della sedicesima edizione,
K. Alber, novembre 1993 biologia. Vengono analizzati argo- riveduta, di questa storia della filoso-
Seneca, Lucio Anneo pp. 258, DM 68 menti come la teoria evolutiva, il fia.
La brevità della vita creazionismo, la teleologia, la natu-
Rizzoli, novembre 1993 ra rispetto all’educazione e la socio-
pp. 102, L. 12.000 Shimony, Abner biologia.
Il senso della fuga del tempo e della The Search for a Naturalistic Strube, Claudius
caducità delle cose percorre tutta World View Zur Vorgeschichte
l’opera; Seneca sa che la vita è un Vol. 1: Scientific Method Spruit, Leen der hermeneutischen
terreno di lotta minato dall’ansia e and Epistemology Species intellegibilis Phänomenologie
dalla realtà dello scacco. A questa Vol. 2: Natural Science From Perception to Knowledge. Königshausen & Neumann
realtà egli oppone il fronte di una and Methaphysics Vol. 1: Classical Roots settembre-ottobre 1993
problematica saggezza, che invita a Cambridge UP, sett-ottobre 1993 and Medieval Discussion pp. 142, DM 34
liberare lo spazio breve dell’esisten- pp. 650, £ 30 E. J. Brill, sett-ottobre 1993
za dalla futili tendenze. Le opere di Shimony hanno avuto pp. 250, FL 135
un’influenza sia sulla filosofia sia sulle Questo studio esamina la storia di un Sturlese, Loris
comunità dei fisici. Questa raccolta problema fondamentale della psico- Die deutsche Philosophie
Seppmann, Werner in due volumi dei suoi saggi, scritti logia cognitiva aristotelica, cioè della im Mittelalter. Von Bonifatius
Subjekt und System. Zur Kritik nell’arco di quarant’anni, esplora le natura e della funzione dei meccani- bis Albert dem Großen
des Strukturmarxismus interrelazioni tra scienza e filosofia. smi che forniscono alla mente umana trad. dall’italiano
zu Klampen, agosto-settembre 1993 i dati concernenti la realtà fisica. Il Beck, novembre 1993
pp. 190, DM 38 volume traccia la storia della psicolo- pp. 460, DM 128
Silvestrini, Gabriella gia cognitiva dai tempi classici fino al
Alle radici del pensiero XV secolo.
Sernin, André di Rousseau Szlezák, Thomas Alexander
Auguste Comte prophète Angeli, novembre 1993 Platon lesen
du XIXe siècle: sa vie, son oeuvre pp. 224, L. 32.000 Stapp, H.P. Frommann-Holzboog
et son actualité Il volume traccia un quadro delle isti- Mind, Matter agosto-settembre 1993
Albatros, ottobre 1993 tuzioni comunali di Ginevra e studia and Quantum Mechanics pp. 180, DM 34
pp. 465, F 150 i dibattiti che hanno accompagnato i Springer, settembre-ottobre 1993
Attraverso questa presentazione del- conflitti tra cittadini e governanti nel- pp. 260, DM 58
la vita e dell’opera di A. Comte, l’au- la prima metà del Settecento, al fine Henry Stapp è uno degli esponenti Taylor, Charles
tore intende rendere giustizia a que- di ricostruire il contesto linguistico, più conosciuti del settore problemati- Radici dell’Io
sto pensatore universalista, nemico storico e politico che, seguendo le co e pieno di implicazioni della teoria Feltrinelli, ottobre 1993
dei fanatismi, nella speranza che ciò indicazioni della recente storiografia, dei quanti. Questa raccolta di ristam- pp. 656, L. 100.000
di vivo che resta della sua dottrina appare imprescindibile per una mi- pe di saggi e di nuovi saggi sulla Obiettivo del libro è quello di spo-
contribuisca a colmare il vuoto la- gliore comprensione del pensiero teoria dei quanti e sulla mente inte- gliare l’immagine moderna dell’Io
sciato dal crollo delle ideologie do- politico di Rousseau. resseranno un vasto pubblico di scien- dall’artificialità che spesso le deriva
minanti. ziati, filosofi e non addetti ai lavori da un approccio privo di spessore
interessati ad argomenti scientifici. storico, per restituirle tutta la pre-
Simmons, Keith gnanza culturale e morale che ad essa
Serres, Michel Universality and the Liar. è propria, facendone il punto d’in-
Die fünf Sinne. Eine Philosophie An Essay on Truth Stark, Werner contro delle infinite dimensioni di cui
der Gemenge und Mischungen and the Diagonal Nachforschungen zu Briefen è intessuta la vicenda umana.
Suhrkamp, novembre 1993 Argument und Handschriften Immanuel Kants
pp. 420, DM 68 Cambridge UP, sett-ottobre 1993 Akademie-Vlg., sett-ottobre 1993
Questo libro si occupa di come po- £ 30 pp. 376, DM 124 Thiel, Detlef
trebbe svilupparsi una problematica Questo saggio è su uno dei paradossi Platons Hypomnemata.
già approfondita dalla filosofia ai suoi più sorprendenti, il famoso parados- Die Genese des Platonismus
inizi in Grecia: sitratta della domanda so del Liar (“il bugiardo”). Keith Sim- Steiger, Robert aus dem Gedächtnis der Schrift
sul rapporto tra il soggetto che pensa, mons discute le soluzioni proposte Die kopflose Gesellschaft K. Alber, novembre 1993
giudica e parla e ciò che gli viene dai filosofi medioevali e offre le sue oder ein Bericht pp. 272, DM 68
fornito in maniera diretta tramite la soluzioni (la soluzione della singola- zur Lage der Nation
percezione attraverso i suoi cinque rità) e, nel processo, valuta gli altri Die Blaue Eule
sensi. tentativi contemporanei di risolvere agosto-settembre 1993 Tommaso d’Aquino
il paradosso. pp. 160, DM 34 Prologen zu den Aristoteles
Kommentaren
Severino, Emanuele a cura di F. Cheneval e R. Imbach
Il declino del capitalismo Klostermann, novembre 1993
Rizzoli, novembre 1993 pp. 116, DM 28
pp. 280, L. 30.000 Nell’ultimo periodo della sua vita,

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NOVITÀ IN LIBRERIA

Tommaso d’Aquino ha commenta- ma da ciò che vi è di più serio. La metodo con il quale viene avviata una Weingarten, Michael
to dettagliatamente dodici opere di filosofia, in una delle sue origini, è riflessione sulla storia, riscoperta poi Organismen - Objekte oder Subjekte
Aristotele. Questo lavoro non te- comica.” dalla nostra epoca. Per Vico la verità der Evolution?
stimonia solamente il suo interesse non va cercata se non nell’azione. Wissenschaft. Buchges.
per la filosofia, ma gli assicura settembre-ottobre 1993
anche un posto all’interno della Ueberweg, F. pp. 321, DM 54
storia delle interpretazioni dei testi Grundriß der Geschichte Vincent, Bernard (a cura di)
di Aristotele. der Philosophie. Thomas Paine ou la République
Die Philosophie des 17. sans frontières Weissman, David
Jahrhunderts Presses universitaires de Nancy Truth’s Debt to Value
Touraine, Alain Vol. II: Frankreich ottobre 1993 Yale UP, settembre-ottobre 1993
Critica della modernità und Niederlande pp. 200, F 100 pp. 288, £ 25
Saggiatore, ottobre 1993 Schwabe, novembre 1993 Analizza la dimensione cosmopolita Il testo prende in considerazione di-
pp. 448, L. 50.000 pp. 110, DM 276 della Rivoluzione francese attraverso verse scuole di pensiero sulla natura
Touraine cerca in questo libro le con- Si tratta della edizione completamen- una problematica fondamentale: il della verità. Wiessman sostiene che
dizioni per una democrazia che non te rielaborata della storia della filoso- legame storico tra nazione e libertà, la verità esiste nella corrispondenza
sia più solo formale. La modernità fia curata da F. Ueberweg. tra progresso nazionale e sviluppo tra esposizione e fatto: ciò che può
dev’essere il risultato delle comple- della speranza democratica. essere detto sul nostro mondo può
mentarietà e opposizioni tra l’attività essere misurato nei confronti di una
della ragione, la liberazione del sog- Vailati, Giovanni realtà che ha un carattere ed un’esi-
getto e il radicamento nel proprio Pojero, Giuseppe Amato Vollmer, Gerhard stenza indipendentemente da ogni
corpo e nella propria cultura del sog- Epistolario (1898-1908) Wissenschaftstheorie im Einsatz. caratteristica che noi le ascriviamo.
getto stesso. Angeli, novembre 1993 Beiträge zu einer selbstkritischen
pp. 224, L. 30.000 Wissenschaftsphilosophie
In questo carteggio, che viene offerto Hirzel, sett-ottobre 1993 Weiß, Johannes
Tugendhat, Ernst al pubblico insieme con altre 72 lette- pp. 226, DM 38 Vernunft und Vernichtung.
Vorlesungen über Ethik re finora inedite di Vailati ad Amato Zur Philosophie und Soziologie
Suhrkamp, novembre 1993 Pojero, si trovano utili riscontri sulla der Moderne
pp. 400, DM 58 filosofia di questo pensatore crema- Weber, Christa Westdt. Vlg., agosto-sett. 1993
Come deve essere considerata la sco, che i firmatari del manifesto del Systemtheoretische Ansätze pp. 300, DM 49
morale quando tutte le instanze fon- Circolo di Vienna non esitarono a in der Geisteswissenschaft. Con la crescente autocritica della ra-
damentali religiose e tradizionali ven- collocare accanto a Russel, Wittgen- Mit besonderer Berücksichtung gione, in particolare di quella scienti-
gono a cadere? Considerando che il stein e Peano. von Johann Wolfgang von Goethe fica, nell’accertarsi delle proprie pos-
programma di Tugendhat, “non devi und Rudolf Steiner sibilità e dei propri limiti, diventa
strumentalizzare nessuno”, non può Interk. Kommunikation sempre più assurda l’idea che una
essere motivato in maniera assoluta, Venturini, Nello agosto-settembre 1993 globale scientifizzazione di tutti gli
ma solo reso plausibile, viene con- Chiesa e Stato in Antonio Rosmini pp. 75, DM 32 ambiti dell’esperienza e della vita
cesso ampio spazio alla presentazio- Nuova Coletti, novembre 1993 possa inevitabilmente portare con sé
ne di altri concetti ed alla loro messa pp. 312, L. 39.000 il mondo della verità, della libertà e
in discussione. Weinbruch, Ulrich dell’uguaglianza.
Das bewußte Erleben.
Vergely, Bertrand (a cura di) Ein systematischer Entwurf
Ucciani, Louis La Philosophie Königshausen & Neumann Wilke, G. (a cura di)
De l’ironie socratique Larousse, novembre 1993 agosto-settembre 1993 Horizonte. Wie weit reicht
à la dérision cynique: élements pp. 768, F 150 pp. 144, DM 36 unsere Erkenntnis heute?
pour une critique par L’autore cerca di far luce sul processo Hirzel/Wiss. Verlagsges.
les formes exclues costitutivo della realizzazione umana. settembre-ottobre 1993
Belles lettres, ottobre 1993 Vico, Giambattista Questo realizzarsi è una somma di pp. 316, DM 48
pp. 270, F 240 De l’antique sagesse de l’Italie momenti, che si alimentano a vicenda, Raccoglie gli atti del convegno tenu-
”Socrate ironizza con Càllicle. Anti- trad. di J. Michelet (1835) senza essere riconducibili gli uni agli tosi ad Aquisgrana dal 19 al 21 set-
stene e Diogene deridono Platone. Flammarion, ottobre 1993 altri. La chiara disamina dei momenti, tembre 1992, organizzato dalla “Ge-
Ognuno ride dell’altro. Ed è sorpren- pp. 192, F 35 presi sia singolarmente sia nei loro sellschaft Deutscher Naturforscher
dente che ciò che suscita il riso non Non si tratta solamente di un’opera rapporti, svela la falsità dell’alternati- und Ärzte”.
nasca dal raccontarsi delle frottole, patriottica sull’Italia, ma anche di un va tra sensibilità e ragione.


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NOVITÀ IN LIBRERIA

Willems, Klaas Wittgenstein, Ludwig Yandell, Keith E. (a cura di) Zierhofer, W. - Steiner, D.
Sprache, Sprachreflexion Letzte Schriften über The Epistemology (a cura di)
und Erkenntniskritik. Versuche die Philosophie der Psychologie of Religious Experience Vernunft angesichts
einer transzendental- (1949-1951). Das Innnere Cambridge Up, agosto-sett. 1993 der Umweltzerstörung
phänomenologischen Klärung und das Äußere pp. 432, £ 35 Westdt. Vlg., agosto-sett. 1993
der Bedeutungsfrage Suhrkamp, novembre 1993 Affronta una domanda basilare per la pp. 280, DM 49
Narr, novembre 1993 pp. 140, DM 34 filosofia della religione. L’esperien- La cultura razionalista occidentale è
pp. 490, DM 96 za religiosa può fornire la prova della in procinto di privarsi delle proprie
Questo studio si rivolge sia ai lingui- fede? Se sì, come? Secondo l’autore basi vitali. Che cosa può significare
sti (soprattutto ai semantisti) che sono Witzany, Günther l’esperienza religiosa non è ineffabi- allora la ragione, di fronte alla distru-
interessati ai fondamenti della loro Natur der Sprache le; egli sostiene che una forte espe- zione ambientale? Verso cosa si deve
disciplina, sia ai filosofi a cui preme Sprache der Natur. rienza numinosa fornisce qualche pro- orientare la valutazione della convi-
che vengano illustrati ed approfonditi Sprachpragmatische Philosophie va dell’esistenza di Dio. venza ragionevole degli uomini tra di
i legami tra filosofia e linguistica. der Biologie loro e con la natura nella società,
Königshausen & Neumann dominata a livello mondiale da gran-
agosto-settembre 1993 Yaqub, Aladdin M. di sistemi anonimi come l’economia,
Wils, J.-P.(a cura di) pp. 250, DM 58 The Liar speaks the Truth. la politica e la scienza?
Orientierung durch Ethik. L’autore parte dal presupposto che la A Defense of the Revision
Eine Zwischenbilanz. natura animata sia strutturata ed orga- Theory of Truth
Schöningh, settembre-ottobre 1993 nizzata dal punto di vista linguistico e Oxford UP, novembre 1993 Zimmer, Jörg
pp. 240, DM 38 comunicativo. Tutti gli esseri viventi, pp. 176, £ 22.50 Die Kritik der Erinnerung.
Con questo libro, famosi etici di di- ed anche l’uomo, sarebbero quindi Il concetto di verità è sempre stato Metaphysik, Ontologie
versa provenienza fanno un bilancio membri della natura, una comunità oggetto di molta attenzione da parte und geschichtliche Erkenntnis
provvisorio, interrogano l’etica sulla comunicativa universale, in cui, per della letteratura filosofica, ma non in der Philosophie Ernst Blochs
sua capacità di fornire un orienta- poter sopravvivere, devono essere ri- ha comunque trovato delle spiega- Dinter, agosto-settembre 1993
mento. Contributi di: Karl-Otto Apel, spettate determinate regole di comu- zioni adeguate. Questo studio esplo- pp. 198, DM 39,80
Vitorio Hösle, Dietmar Kamper, Ju- nicazione. ra un concetto “smitizzante” o “mi-
lian Nida-Rümelin, Dietmar Mieth, nimalista” della verità che può giu-
Konrad Ott, Wilhelm Schmidt, Klaus stificare la sfida proposta da para- Zimmerli, W.Ch. - Sandbothe, M.
Steigleder, Reiner Rimmer. Wollgast, Siegfried dossi semantici quale quello del Liar (a cura di)
Philosophie in Deutschland (“il bugiardo”). Klassiker der modernen
zwischen Reformation Zeitphilosophie
Wingert, Lutz und Aufklärung (1550-1650) Wiss. Buchges., agosto-sett. 1993
Gemeinsinn und Moral. Akademie-Vlg., novembre 1993 pp. 320, DM 59
Elemente einer intersubjektivischen pp. 1040, DM 128 Zea, L. Un manuale, che guida il lettore alle
Moralkonzeption Filosofia Latino americana diverse tradizioni della moderna filo-
Suhrkamp, agosto-settembre 1993 Pacini Fazzi, novembre 1993 sofia del tempo.
pp. 340, DM 58 Woolhouse, Roger pp. 121, L. 20.000
Con che cosa ha a che vedere la mo- Descartes, Spinoza, Leibniz. Una filosofia specifica latino ameri-
rale? Che cosa significa assumere un The Concept of Substance cana in quanto qualsiasi filosofia non Zimmerli, Walter Ch.
punto di vista morale? Come e fino a in Seventeenth Century Metaphysics può che partire da situazioni umane Einmischungen. Die sanfte Macht
che punto possono essere giustificati Routledge, settembre-ottobre 1993 determinate e contingenti. La pratica der Philosophie
dei giudizi morali che provengono da pp. 224, £ 13 filosofica in quanto tale, mentre spie- Wiss. Buchges., sett-ottobre 1993
un punto di vista di questo tipo? Le Woolhouse fornisce una trattazione ga le differenze, le riporta a nuclei pp. 160, DM 19,80
risposte di Lutz Wingert a queste do- sistematica delle fondamentali opi- problematici che riguardano l’intera La storia contemporanea nel ritratto
mande costituiscono gli elementi di nioni in materia di metafisica di que- condizione umana. fornitoci da un filosofo critico.
una concezione intersoggettiva della sti importanti filosofi tra loro correla-
morale. ti ed esamina le aree di accordo e
disaccordo. a cura di A.M.; trad. it. di L.T.


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