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Molto è stato detto e scritto su Forza Nuova, sul loro impianto fortemente nostalgico e
identitario, sul richiamo al fascismo rumeno, sulla sua forte impronta familista e
fondamentalista cattolica. Fascisti duri e puri, tradizionalisti, abbastanza fuori dalla
nostra epoca per non attecchire oltre lo 0,3% di elettori che ha racimolato alle ultime
consultazioni politiche.
Ma un altro orientamento fascista è ormai venuto alla luce. Quello che nelle parole dei
suoi principali animatori si chiama fascismo del terzo millennio.
Occorre andare per ordine, e tornare alla scorsa primavera, quando il Movimento
Sociale – Fiamma Tricolore di Luca Romagnoli, partito di coloro che nel 1995
rifiutarono la svolta di Fiuggi dell'allora leader MSI Gianfranco Fini, si trovava a
dibattere dell'insoddisfacente esito elettorale dell'alleanza con La Destra di Francesco
Storace e Daniela Santanché: poco più del 2% di voti , nessun deputato eletto alla
Camera.
La ricetta di Romagnoli e dei suoi fedeli si delinea in poche settimana: rottura con
Storace, avvicinamento al PDL di Berlusconi e Fini. Ma un componente della
segreteria nazionale è di diverso avviso. Trattasi di Gianluca Iannone.
Chi è costui? Romano, trentacinque anni, sposato da cinque, padre di due figli. Alto
1.90, capelli rasati e barba lunga. Un tatuaggio sul lato sinistro del collo: «Me ne
frego». Entra nel MSI a quattordici anni. Con lo pseudonimo di Sinevox, capeggia il
gruppo nazirock degli ZetaZeroAlfa, uno dei più famosi, contraltare romano e
fiammista dei forzanovisti Legittima Offesa dell'emiliano Luigi Guerzoni. Gestisce un
pub, il "Cutty Sark", e una annessa libreria, "Testa di ferro", che vende i tomi del
pantheon fascista. Ma soprattutto partecipa dal 2003 all'occupazione di CasaPound,
un "centro sociale di estrema destra" organico alla Fiamma, o come piace a loro
definirsi, "Occupazione Non Conforme". Negli ultimi sei anni ONC sono spuntate
numerose in tutte Italia. Sono occupazioni che abbinano una forte rivendicatività
sociale a una esplicita xenofobia: opposizione al carovita, diritto alla casa... ma solo
per gli Italiani.
Di CasaPound Iannone diventa presto un punto di riferimento delle frange più
giovanili, che nell'estate 2006 organizza nel Blocco Studentesco. I giovani fiammisti
chiedono l'arresto dell'immigrazione, odiano tutte le droghe, accusano i libri di storia,
di propaganda antifascista, chiedono l'aumento delle ore di educazione fisica. Ma
abbracciano anche rivendicazioni "di sinistra": non vogliono i fondi alle scuole private,
reclamano energie rinnovabili.
Il Blocco mostra subito notevole capacità di radicamento e riproduzione a Roma e in
tutta Italia. Nella capitale vincono lo scorso febbraio le elezioni per la Consulta
Provinciale Studentesca superando il 20% dei voti e, alleandosi nonostante le
divergenze con gli aennini di Azione Studentesca e i forzanovisti di Lotta Studentesca,
ne assumono il controllo.
Intanto Iannone si dedica all'altra sua creatura: nel settembre 2007 nasce a
CasaPound Radio Bandiera Nera, emittente online dichiaratamente fascista destinata
a mettere rapidamente insieme una ventina di redazioni locali e qualcuna estera.
Torniamo ai tempi recenti. Iannone, dicevamo, maldigerisce l'orientamento governista
che prende piede nella dirigenza di FT. Il 9 Maggio fonda ufficialmente l'Associazione
CasaPound Italia. Essa nasce già ramificata nel territorio, aggregando quasi ovunque
la base militante del partito. «Una associazione -si legge nel comunicato che ne
sancisce la nascita- che si propone di sviluppare in maniera organica un progetto ed
una struttura politica nuova, che proietti nel futuro il patrimonio ideale ed umano che il
Fascismo italiano ha costruito con immenso sacrificio.(...) Progetto e struttura che
vogliamo vivi e presenti in strada ogni giorno al fianco e alla guida di un popolo
disorientato». Una corrente, apparentemente. Sennonché una decina di giorni dopo
Iannone e i suoi occupano la sede nazionale del partito, in polemica con Romagnoli,
accusato di non convocare il congresso nazionale (per statuto biennale) e quindi di
occupare abusivamente la poltrona di segretario dal dicembre 2006. La reazione è
rabbiosa, il 24 maggio con un telegramma Sinevox è espulso dalla Fiamma. Tutta CPI
solidarizza con il leader, in pochi giorni si consuma una vera e propria scissione tra
base e quadri del Movimento Sociale, molte sezioni della Fiamma chiudono o
diventano sezioni di CasaPound. Blocco Studentesco, fedele al fondatore, esce tutto
intero dal partito e da allora fa riferimento a CPI, non smettendo di crescere e
progettando l'espansione all'Università, concretizzatasi il 1 Ottobre in un volantinaggio
realizzato in contemporanea al di fuori delle facoltà di diversi atenei italiani. La
piattaforma declina il no all'ingresso dei privati nelle università, lo snellimento
burocratico, migliori servizi e più potere agli studenti.
Ciò che più preoccupa nella nascita e nello sviluppo di questa formazione è l'impronta
fortemente sociale, il mirare alla "pancia" delle persone. Già due giorni dopo la
fuoriuscita dal MsFT, contro il carovita incappucciano i parchimetri in sacchetti di
plastica accusando le amministrazioni di razziare le tasche degli onesti cittadini, il 15
settembre mettono in scena un'altra azione simbolica a difesa dei lavoratori Alitalia.
Sempre con il medesimo modus operandi: la stessa iniziativa riprodotta
contemporaneamente in tutta Italia e rivendicata sui media nazionali e locali, che non
si fanno mai problemi a pubblicizzarla. E poi nuove occupazioni, alcune riuscite
(Latina) altre subito sgomberate (Ghedi, vicino a Brescia).
Pianificazione meticolosa, presenza capillare sul territorio, movimentismo, richiamo a
tematiche sociali spesso tradizionalmente appannaggio delle sinistre, xenofobia, uso
dei media e di internet per niente dissimile a quello di collettivi e centri sociali di
opposto orientamento, parziale occultamento dell'identità fascista (spesso i militanti di
CPI non hanno affatto un look nazi, nel loro simbolo non ci sono fiamme, celtiche o
svastiche ma una tartaruga, ecc).Un mix che rischia di rivelarsi efficace, sicuramente
molto più al passo coi tempi dei veterofascismi a cui eravamo abituati. Un pericolo
nuovo, ancora poco conosciuto, da non perdere di vista.
Fonte "assemleantifascistabologna.noblogs.org"
CasaPound Reggio Emilia, un primo sguardo
Casa Pound Reggio Emilia nasce nel maggio del 2008 da una scissione all'interno del
partito fiamma tricolore, segretario provinciale Luca Tadolini, creatasi dopo
l'espulsione di Gianluca Iannone da parte della direzione nazionale del partito.Tale
scissione data 25/05/2008 ed è documentata da una lettera che qui riportiamo
integralmente.
Da Reggionelweb.it :
"Al poco On. segretario nazionale del Movimento Sociale Fiamma Tricolore Luca
Romagnoli
Domenica 25 maggio 2008 la base militante del Movimento Sociale Fiamma Tricolore
di Reggio Emilia ha occupato la sede della federazione provinciale della Fiamma
stessa per protestare contro l’espulsione di Gianluca Iannone, portavoce di Casa
Pound, mente corpo e spirito delle uniche iniziative propositive che il MSFT ha
effettuato negli ultimi due anni e probabilmente in tutta la sua misera esistenza.
Espulsione che statuto alla mano è illegale visti gli articoli 41 42 e 52 dello statuto
stesso. Come è illegale l’attuale segretario nazionale il quale dovrebbe convocare il
congresso nazionale ogni due anni mentre invece l’ultimo congresso è datato
dicembre 2004. Statuto alla mano il segretario nazionale Luca Romagnoli è abusivo.
Da oggi per il MSFT non ci sarà più nessuno spazio di nessun tipo a Reggio Emilia e
in tutta la sua provincia.
Dopo questa scissione iniziano ad apparire fuori Roma, in molte città d' Italia, sedi
locali del "movimento sociale" Casa Pound Italia, registrata come associazione di
promozione sociale.
Casa Pound rimprovera ai "padri" di Fiamma di essere solamente dei nostalgici senza
alcuna progettualità politica e sociale, rivendicando una volontà di agire su tematiche
quali il mutuo sociale e il diritto alla proprietà della casa ( solo per gli italiani e per gli
stranieri provenienti dalla ex-colonie, considerate come una specie di "mare nostrum" )
, l'immigrazione e i diritti salariali per donne in maternità.
In pratica stanchi di attendere passivamente (salvo ogni tanto pestare un immigrato o
un omosessuale o un militante di sinistra) un ritorno ai valori del fascismo da parte
della popolazione, questi "nuovi" militanti si adoperano per proporre attivamente
politiche che richiamano al fascismo sociale del ventennio "quando ancora non era
stato corrotto dall'alleanza con il Fuhrer".
L'inaugurazione della sede di CP a Reggio Emilia, situata in via Montefiorino 10,
risale al 20/12/2008, mentre il 13/02/2009 viene inauguarata, all'interno della sede, la
libreria "non conforme Gabriele D' Annunzio" alla presenza del presidente nazionale di
Casa Pound Italia Gianluca Iannone.
Chi è Ferdinando Raiola
A Roma durante un corteo del movimento studentesco contro le riforme dei ministri
Tremonti e Gelmini e le misure anticrisi, colpevoli di tagli indiscriminati a Università e
mondo della scuola, una sessantina di militanti di Blocco Studentesco e Casa Pound
(tra i quali spiccano diversi dirigenti nazionali del movimento studentesco neofascista,
in particolare Francesco Polacchi e Giorgio Evangelisti) tentano di entrare in Piazza
Navona, occupata dai collettivi degli studenti medi e dai Cobas, le uniche realtà
autorizzate a stanziare nella piazza con sound system, megafoni e striscioni.
Il leit-motiv del tentativo di cavalcare l’Onda studentesca è stato quello del “né rossi,
né neri, ma liberi pensieri”, declamando la necessità di mettere in secondo piano le
differenze politiche e manifestare tutti uniti contro il potere, i tagli, il sistema stesso.
C’è solo un problema: studenti medi e Cobas (ben consapevoli dei comportamenti “di
strada” di questi individui) non accettano e ben presto questi prodi guerrieri neofascisti
attaccano con cinghie e bastoni decine di studenti per lo più 15-16enni, sotto gli occhi
vigili delle forze dell’ordine che guardano la scena senza intervenire.
Avendo “conquistato” un angolo della piazza, i camerati fanno entrare il loro
camioncino bianco, carico di caschi, spranghe avvolte nel tricolore e altre amenità atte
a offendere, sempre “protetti” (o quantomeno ignorati) dalla polizia, per aspettare
l’arrivo del corteo degli universitari della Sapienza in Onda e di Roma Tre che,
informati di quanto accaduto, si stanno dirigendo verso piazza Navona.
Il resto è cronaca, cinque minuti di scontri, la polizia che interviene isolando Blocco e
manganellando i compagni, 14 arresti, tutti militanti di Blocco Studentesco.
http://it.youtube.com/watch?v=FizCrcRGJ7Y
http://it.youtube.com/watch?v=rAr__Q4z-j0&feature=related
http://it.youtube.com/watch?v=4CodwREBkrQ&feature=related
http://www.archive.org/details/Burattini2008
Il Blocco Studentesco a Reggio Emilia e il sessismo neofascista
Lui si chiama Roberto Jonghi Lavarini e presiede il comitato Destra per Milano
(confluito nel Partito della libertà). Sostiene le "destre germaniche", il partito boero
sudafricano pro-apartheid - il simbolo è una svastica a tre braccia sormontata da
un'aquila - e rivendica con orgoglio l'appartenenza alla fondazione Augusto Pinochet.
In un'altra foto compare a fianco del sindaco di Milano, Letizia Moratti. Poi ci sono gli
stretti rapporti del sindaco leghista di Verona, Flavio Tosi, con l'ultra-destra violenta e
xenofoba del Veneto Fronte Skinhead. Ruoli istituzionali, incarichi, poltrone distribuiti
ai leader delle teste rasate venete, già arrestati per aggressioni e istigazione all'odio
razziale.
Sessantatre sigle di gruppi ultrà (su 85) sono di estrema destra: in pratica il 75 per
cento delle tifoserie che, dietro il "culto" della passione calcistica, compiono
aggressioni e altre azioni violente premeditate. La firma: croci celtiche, fasci littori,
svastiche, bandiere del Terzo Reich, inni al Duce e a Hitler. Sono state 330 le
aggressioni da parte di militanti neofascisti tra 2005 e 2008. Concentrate soprattutto in
tre aree del paese: il Veneto (Verona, Vicenza, Padova), la Lombardia (Milano,
Varese) e il Lazio (Roma, Viterbo). Sono i vecchi-nuovi "laboratori" dell'estremismo
nero. Con Roma - anche qui - capitale.
A Milano c'è Cuore Nero. Il circolo neofascista fondato da Roberto Jonghi Lavarini e
dal capo ultrà interista Alessandro Todisco, già leader italiano degli Hammerskin, una
setta violenta nata dal Ku Klux Klan che si batte in tutto il mondo per la supremazia
della razza bianca. Dopo l'attentato incendiario subito l'11 aprile del 2007, i nazifascisti
di Cuore nero ringraziano in un comunicato ufficiale tutti coloro che gli hanno espresso
solidarietà e sostegno: tra gli altri, "in particolare", la "coraggiosa" onorevole
Mariastella Gelmini, all'epoca coordinatrice lombarda di Forza Italia e attuale ministro
dell'Istruzione.
Fonte: www.repubblica.it