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ENRICO PERESSUTTI
fotografie mediterranee
BREVE: Si inaugura il 7 dicembre presso la sala Angioina del Castello Svevo di Bari, la mostra fotografica
Enrico Peressutti - fotografie mediterranee, dedicata agli scatti che l’architetto friulano ha
realizzato in puglia durante un suo soggiorno negli anni ’50.
Calendario della mostra: 07.12.2010 > 18.12.2010,
Sede: sala Angioina, Castello Svevo Piazza Federico II di Svevia, Bari. Orario di apertura 9/18
Convegno e inaugurazione > 07.12.2010
COMUNICATO STAMPA: Dopo essere stata presentata allo Iuav di Venezia dalla figlia di Peressutti, Marina,
e dalla docente Iuav Serena Maffioletti, curatrice della mostra e del catalogo che l’accompagna (edizione Il
Poligafo – Padova con saggi di Sabrina Maffioletti, Italo Zannier, Amerigo Restucci e Angelo Maggi, pp.136,
euro 30), la mostra arriva il 7 dicembre a Bari, dove il Politecnico di Bari, che insieme allo Iuav è il promotore
dell’iniziativa, organizza un convegno nella giornata inaugurale.
Nella sala Angioina saranno esposti sino al 18 dicembre 88 scatti, fotografie in b/n di dimensione quadrata,
scattare con una reflex bioculare da Peressutti, che utilizzò per la prima volta la fotografia per analizzare il
territorio. La mostra racconta la Puglia dei trulli e di un universo rurale, quell’architettura spontanea,
architettura mediterranea che diventa riferimento antropologico primario. Gli stessi scatti, selezionati da
Peressutti tra gli oltre 300 realizzati durante il reportage furono raccolti in due album presentati a un
convegno dell’Industrial Designer’s Institute nel periodo in cui l’architetto insegna alla School of Architecture
di Princeton. Da lì, Peressutti invia alcuni «scatti pugliesi» a Le Corbusier che ne parla in termini
entusiastici: ([…] le vostre magnifiche fotografie. Sono del più grande interesse, sono architettura, sono
arte. La pagina che gira oggi permette precisamente di prendere contatto con il passato più essenziale –
anche la preistoria, cioè con l’essere umano per eccellenza. Tutto ciò è molto incoraggiante. Di più, ciò che
colpisce è che la mano dell’uomo appariva in tutto ciò, nei profili, sulle superfici d’intonaco. Scala umana,
paesaggi, natura ed esaltazione dei materiali più fondamentali. Sono molto fiero di queste fotografie e La
ringrazio sinceramente»).
Per Nicola Martinelli, Prorettore del Politecnico ed urbanista “questa fotografie assumono un valore
fondamentale per la capacità di documentare il valore identitario di queste architetture e di questi paesaggi.
Rappresentano un monito per uno sviluppo sostenibile che va perseguito”. In questa chiave si svilupperà
infatti il convegno inaugurale previsto per il 7 dicembre, nel corso del quale si affronteranno questioni legate
al valore identitario delle persistenze, temi attraverso i quali riconoscere la fotografia di Peressutti.
Enrico Peressutti (1908-1976) con il gruppo BBPR (Gian Luigi Banfi, Lodovico Barbiano di Belgiojoso ed
Ernesto N. Rogers), è stato un protagonista dell’architettura italiana del Novecento, con progetti che
spaziano dall’edilizia all’urbanistica, passando per il design e la fotografia, forma espressiva che ha esplorato
insieme ad altre, con passione e risultati stupefacenti.