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I cartoni animati anni 80…

quelli della mia generazione! Che


belli, ogni volta che li ritrasmettono non riesco a non
guardarli (non proprio tutti eh…). Ricordate tutti ma
proprio tutti i cartoni animati andati in onda negli anni
’80?
In questa sezione vorrei raccogliere un elenco di tutti i cartoni degli anni ’80 ma citare
particolarmente quelli che hanno segnato la mia. E’ la mia top 20, anzi è diventata top 25:
1. Il tulipano nero (La Seine no hoshi) [Unimax 1975] Trama: Simone, figlia del Re d’Austria e di
una cantante d’opera, viene affidata a un fioraio parigino per allevarla come una poverella lontano da
corte. Ma il conte De Voudrel, amico del Re, la riconosce e l’adotta, addestrandola all’uso della
spada per affiancarla al figlio Robert, che in segreto aiuta i bisognosi sotto le spoglie del Tulipano
Nero. Simone fa altrettanto e nasce così la “Stella della Senna”, eroina della Rivoluzione, che però
alla fine si schiera al fianco della sorellastra Maria Antonietta, dopo i soprusi compiuti dal popolo in
rivolta. Alla fine, saranno Simone e Robert a portare in salvo i figli della regina, per costruire tutti
insieme una vera famiglia. 39EP, ITA1, Apr1984 ore 13:30. Ho inserito Il Tulipano Nero anche
tra le più belle sigle dei cartoni animati.
2. Belle e Sebastien (meiken Joly) [Toho 1980] Trama: Sebastien, e il cagnone bianco Belle (Joly)
Sebastien viaggia per cercare la mamma. Belle (Joly) è un cane buono ma tutti lo credono
pericoloso; è un pastore maremmano bianco con tanto di botticella appesa al collo. 64EP, ITA1,
1982
3. Bia, la sfida della magia (Majokko Meg Chan) [Toei 1974] Trama: Bia (Meg) è una giovane strega
mandata sulla Terra per un periodo di tirocinio, assieme a Noa (Non), una collega rivale. Un
ispettore pasticcione deve stabilire chi delle due vincerà la sfida e potrà diventare la regina del regno
della magia. Il finale: né Bia nè Noa diventano regina del Paese delle Streghe, ma vengono
rimandate sulla terra in previsione, forse, di un’altra serie che poi non è stata fatta. 72EP, RAI1,
1981
4. Bun Bun (hoero, Bun Bun !) [Wako 1980] Trama: Bun Bun Cagnolino in cerca della mamma, in
compagnia di due cani randagi: il saggio zio, e un bastardino che ha il sogno di essere adottato da
una famiglia. Bun Bun è inseguito da un allevatore di cani da lotta, che lo vuole catturare per
addestrarlo a combattere. ITA1, 26Feb1985 ore
16:00

5. C’era una volta Pollon (ochamegami monogatari KoloKolo Polon)


[Kokusai Eigasha 1982] Trama: Pollon, Eros, Apollo, Zeus e tutti gli altri dei dell’Olimpo.
Attraverso le avventure della figlia di Apollo, Pollon, vengono rivisti parecchi miti greci in chiave
umoristica. Pollon vorrebbe diventare una dea vera, e per realizzare il suo desiderio deve raccogliere
delle monete speciali che gli vengono donate da l nonno Zeus ogni volta che si dimostra meritevole,
spesso intervenendo per la risoluzione a lieto fine di episodi mitologici. le monete vengono raccolte
in un salvadanaio speciale, che quando sarà pieno le permetterà di realizzare il suo sogno. Nel primo
episodio le appare in sogno la dea delle dee, che per facilitare il suo scopo le fornisce il “miracolo
bon bon”, un magico fermacapelli che permette alla bambinetta di realizzare i suoi desideri. Alla fine
Pollon riceve l’eredità della Dea delle Dee, e diventa Dea della Speranza. Il suo amichetto di giochi é
il bruttissimo Eros. Stacchetto musicale: “sembra talco ma non è, serve a darti l’allegria !” – che sia
cocaina? 46EP, ITA1, Set1984 ore 16:30
6. Chobin, il principe stellare (hoshi no ko Chobin) [Tatsunoko 1974] Trama: Chobin, l’orso
Cumandon, la rana GraGra (col girino in bocca), il coniglio Rapidan
N : Brunga e gli occhi alati Chobin é solo un bozzolo giunto sulla Terra in aun’astronave a forma di
uovo, ma un giorno diventerà un principe dalla forma umanoide. Deve togliere la madre dalle grinfie
di Brunga, e si fa aiutare dagli amici della foresta, da un vecchio e dalla sua nipotina. 26EP, ITA1
7. David Gnomo, amico mio Trama: David Cartone a sfondo naturalistico ambientato interamente in
un bosco. David interagisce raramente con l‘uomo ma spesso deve rimediare alle sue cazzate. David
vive insieme agli altri gnomi in caverne sotterranee con entrate ai piedi degli alberi.
8. Flo, la piccola Robinson (kazoku Robinson – fushigina shima no Flone)
[Nippon Animation 1981] Trama: Flo (Flone), i fratelli Franz e Jack, i genitori Hernst e Anna,
Mercr, il signor Morton “Il naufragio della famiglia Robinson nella meravigliosa isola di Flone” –
Flo e la sua famiglia naufraghi sull’ isola selvaggia, lottano per la sopravvivenza. Fortunatamente, il
relitto della nave si trova non lontano dall’isola, perciò possono saccheggiarla di ogni masserizia
utile, finchè questa non affonda del tutto. Il fratellino fa amicizia con un animaletto (di che razza
era?) che chiama Mercr (Mercoledì, citazione del Venerdì amico di Robinson Crusoe).
Vivono sia in una casa su un albero cavo (con tanto di cantina interna!), sia in una grotta grandissima
che loro dividono in locali. In una sezione inesplorata di questa grotta, Flo scopre una sorgente, che,
grazie al suo improvviso riscaldarsi, avvisa la famiglia dell’imminente risveglio del vulcano
dell’isola.
Scoprono che l’isola è abitata da altre persone (un vecchio ubriacone e un ragazzo nero), insieme
costruiscono una zattera e riescono a fuggire, proprio pochi istanti prima dell’eruzione (citazione
stavolta di Verne, dall’”Isola Misteriosa”). dal romanzo “Swiss Family Robinson”. 50EP, RET4,
1982
9. Hello Spank! (Ohayoo Supanku) – Spank, il tenero rubacuori
[Tokyo Movie Shinsha 1981] Trama: la storia ha inizio con il trasferimento di Aika (Aiko
Morimura) a casa dello zio, una graziosa villetta in riva al mare. Sua madre è dovuta partire per
Parigi (ma perchè i nippo vanno tutti in Francia?) e suo padre, un marinaio, è scomparso in mare
molti mesi prima con la sua imbarcazione, ‘il Gabbiano’, durante una tremenda tempesta. L’unico
compagno di giochi di Aika è un cagnolino di nome Puffy che però, nel primo episodio, le scappa di
mano e finisce sotto le ruote di un’automobile. Il cane Spank, anch’esso in cerca di compagnia e di
amicizia, è ben lieto di prenderne il posto, anche perché è così brutto che tutti lo evitano.. In
compenso Spank si rivela presto un cane straordinario, del tutto fuori del comune e certamente molto
più ‘umano’ di molti uomini in circolazione. Per Aika, Spank diventa un compagno insostituibile e
un amico con cui spartire il brutto e il bello della sua età. E’ lui infatti che si prende cura della
ragazza, a coccolarla e a… sostituirla a scuola quando lei è ammalata (inaudito). Inoltre Spank ha
sentimenti da essere umano; ha infatti un debole per Micia, la gatta di Serina (Serino), costei è una
spocchiosa e snob compagna di Aika. La gatta è ovviamente antipatica come la padrona, ma questo a
Spank non importa… il suo rivale in amore è il gatto Torakiki (Tora), un esemplare tigrato dal
teutonico accento e munito di una vistosa cravatta rossa… Altri personaggi che circondano Aika
sono lo studioso Ryo (il quattrocchi della situazione, insomma), la domestica Saki che teme Spank e
sviene ogni volta che il cane le fa qualche scherzo, e il fighetto della compagnia Rei, che prende in
giro Aika chiamandola ‘capelli di alghe’ (talvolta sembra che lo faccia perchè gli piace la ragazza), il
quale ha un cane, Barone, altro compagno di Spank. Cartone in certi momenti da spanciarsi dal
ridere, tristissimo in altri.
Nota sulla versione tedesca: qui Spank non parla, come invece accade nel doppiaggio italiano, ma fa
solo “arf-arf!”. 52EP su 63, ITA1, 1982
10. Hilary (Hikari no densetsu) [Tatsunoko 1986] Trama: Hillary Avventure di una ragazza che ha la
passione per la ginnastica artistica, in particolare la danza acrobatica col nastro, classico talento in
erba che con tenacia riesce a imporsi sulle rivali e a diventare campionessa mondiale. Non manca la
solita storia sentimentale (sullo stile Mila e Shiro).
Nota: la danza col nastro appare in un cartone per la prima volta in Gigi la Trottola!! 19EP trasmessi
su 20 prodotti
11. I fantastici viaggi di Fiorellino (Honey Honey no sutekina booken)
[Hidera Mizuno 1981] Trama: Florence Ragazzina con una gattina che ha inghiottito un anello
prezioso, il “Sorriso dell’Amazzone”: 5 loschi figuri la inseguono per catturare il gatto e recuperare
il monile, chi ci riuscirà potrà sposare la principessa Florence, proprietaria dell’anello. I pretendenti
sono: lo sceicco Petroldollaro, il nazista Hail Gestapo (che dice di essere figlio di Hitler), l’indiano
Geronimo, un principe panzone, e il ladro gentiluomo Fenice (Phoenix). Il finale si dimostra assurdo
quanto l’intera storia: Fiorellino scoprirà di essere una principessa fenicia, sorella di Florence,
separata da lei fin dalla nascita; hanno entrambe dipinto un fiore sotto il piede (fortuna che non se li
sono lavati !). Fenice si rivelerà il capo dei fenici, e si sposerà con Fiorellino. 29EP, ITA1, 1983
12. Il grande sogno di Maya (galasu no kamen) [Eiken 1984] Trama: La piccola Maya sogna di
diventare attrice di teatro, ed entra in competizione con Ayumi per poter recitare la “dea scarlatta”;
deciderà la signora Tsukikage, un’attrice costretta al ritiro a causa di un’incidente. Maya ha un
ammiratore segreto che le regala sempre delle rose scarlatte, che altri non è che l’odioso capo della
Daito Art Production, Masumi Ayami. Maya è molto scrupolosa nella sua recitazione: ad esempio
per recitare il ruolo di una bambina cieca in “ Anna dei Miracoli”, si benda gli occhi per giorni interi;
darà il meglio di se’ nel ruolo della “bambola”. Il Finale: è un “non-finale”, infatti Maya dopo avere
interpretato con successo “Anna dei Miracoli” a teatro, dimostra di essere diventata una bravissima
attrice così sulla scia di questo successo le viene offerto un contratto televisivo col quale dimostrare
il suo talento. Ma ancora una volta, dovrà competere con la rivale di sempre, Ayumi, e la storia si
ripete. 23EP, ITA1, Giu1985 ore 20:00
13. Kiss me Licia (ai shite night) [Toei 1983] Trama: Licia (Yaeko) ama il capellone della banda dei
Beehive, Satoni, ma il padre, Marrabbio, non gradisce. Licia incontra il bambino Andrea (Hashizo),
e grazie ad esso fa la conoscenza di Mirko (Go), leader carismatico del complesso rock, coi capelli
giallorossi. Ben presto si innamora di lui, rendendo rivali in amore i due rockettari, a discapito
dell’armonia del complesso. Dopo aver ricevuto un ingaggio molto importante con il suo complesso
all’estero, Mirco decide di andare a parlare con Marrabbio, il padre di Licia. Il Finale: avendo
spiegato al padre di avere serie intenzioni nei confronti della figlia, Mirco chiede a Licia di attendere
il suo ritorno che avverrà tra un anno, promettendole che al termine della tourné la sposerà. Così
Licia fiduciosa gli assicura di aspettarlo e nel frattempo si prenderà cura del suo fratellino Andrea.
42EPRecord Assoluto e curiosità: è il cartone che ha introdotto per primo le canzoni cantate
all’interno degli episodi; qualche mese dopo in Giappone verrà trasmesso Creamy Mami, che
sfrutterà ampiamente questo genere.
14. L’incantevole Creamy (mahoo no tenshi Creamy Mami)
[Studio PIerrot / Kitty Film 1983] Trama: Yu Morisawa è una bambina che riceve la visita del
folletto Pino Pino, il quale le dona una bacchetta magica, che la fa diventare sedicenne e superstar
televisiva idolo dei ragazzi, tipo le ragazze di Non è la Rai. I suoi poteri però dureranno solo un
anno. Yu è innamorata di Toshio che stravede per Creamy; nella puntata 25 lui scopre che sono la
stessa persona, ma poi perde la memoria e la riacquisterà solo al termine della serie. Sono due gli
OAV di Creamy, successivi alla serie, trasmessi in Italia: nel primo, “il Ritorno di Creamy”,
Pentagramma organizza il ritorno sulla scena di Creamy, ma è una bufala organizzata da lui, perché
pochi sanno che non può tornare, mentre nel secondo, che ha luogo un anno dopo, il passaggio di
una cometa ritrasforma Yu in Creamy per qualche giorno – stavolta in modo non controllabile.
Pentagramma rimonta il business ma poi resta con le pive nel sacco. Il Finale: Al termine del suo
ultimo concerto Creamy viene risucchiata dall’arca guidata da Pino Pino che le chiede di restituirle il
medaglione visto che ormai è già trascorso un anno. Creamy gli chiede di cantare solo un’ultima
canzone così riappare sul palco. Intanto il suo amico Toshio riacquista la memoria e riconosce nella
sua eroina la sua amica Yu. Al termine del concerto Creamy sparisce congedandosi dai suoi fans e
dai suoi gatti Posi e Nega mentre Toshio attende sotto la pioggia Yu per andarsene insieme a lei (da
verificare: si baciano). 52EP, ITA1, 1984, ore
20:00

15. Là sui monti con Annette


(Watashi no Annette) [Nippon Animation 1983] Trama: La protagonista è Annette, una brava
bambina che aiuta il padre a far pascolare le mucche, e gioca con un ermellino. La madre muore
dando alla luce il suo fratellino Danie (che ha una voce da perfetto rompiballe..) Un giorno Danie
cade in un dirupo per colpa dell’amico di Annette, Lucienne, e rimane paralizzato; Annette in preda
all’ira rompe la statuetta di legno di un cavallo con la quale Lucienne doveva partecipare ad un
concorso. Annette inizia ad odiare Lucienne, e il rimorso di entrambi li tormenterà fino a quando
Danie non verrà curato (e potrà di nuovo camminare) in città da un dottore che si accollerà la spesa
dell’intervento. 52EP, ITA1, 25 Febbraio 1985 ore 17:00
16. Lady Georgie [Tokyo Movie Shinsha 1983] Trama: Ambientato nell’Australia ancora colonia
penale inglese. Georgie è una bambina adottata dai Buttman, ma il nuovo padre muore quasi subito e
di questo la madre incolpa Georgie, odiandola visceralmente. In compenso, è amata (nel vero senso
della parola) dai fratelli Abel e Arthur, la gelosia dei quali si scatena quando la ragazza s’innamora
del damerino Lowell, conosciuto a Londra. Arthur allora parte per la capitale inglese, ma viene
imprigionato perchè scopre un complotto del duca Dangering ai danni della regina Vittoria. Neanche
Georgie se la passa meglio, infatti deve lasciare Lowell perchè lui è ammalato di tisi; allora la
ragazza trova conforto in Abel, anch’egli giunto a Londra, e col suo aiuto ritrova suo padre, il conte
Gerald, e l’altro fratello Arthur. Col consenso del genitore Georgie ritorna felice in Australia coi
fratelli.
Nota: nonostante la presenza di scene vagamente erotiche, (in una puntata Georgie e Abel si
abbracciano nudi sotto le coperte), è stato trasmesso lo stesso dalla Fininvest (però l’ultima volta che
lo hanno mandato in onda, hanno saltato quella puntata). il fumetto di Yumiko Igarashi è molto
meno edulcorato, e termina con la morte di Abel, fucilato dal duca Dangering, con la gravidanza di
Georgie e la nascita di Abel Junior, e col matrimonio di Georgie con l’altro fratello, Arthur, che
credeva morto. 45EP, ITA1, Set1984 ore 20:00
17. Lady Oscar (Versailles no bara)
[Tokyo Movie Shinsha 1979] Trama: Figlia del generale Jarjayes (che è esistito davvero), viene
educata come un ragazzo per soddisfare l’ambizione paterna. Nel 1770 diventa comandante delle
guardie di Luigi XVI e Maria Antonietta. Continuamente combattuta dal doppio ruolo maschile e
femminile, Oscar si invaghisce dello svedese Conte di Fersen, e ciò fa ingelosire Andrè, da sempre
innamorato di lei. Il poverino perderà in un incidente l’uso di un occhio, e progressivamente anche
dell’altro, diventando quasi cieco. Oscar non è che stia meglio, colta dalla tisi le rimangono pochi
mesi di vita. Allo scoppiare della Rivoluzione Francese i due passano dalla parte del popolo, Andrè
rivela a Oscar i suoi sentimenti e lei gli dice di averlo sempre amato segretamente; ma come nella
tradizione dei cartoni giapponesi, a una notizia felice ne segue immediatamente una tragica, infatti
Andrè viene colpito mortalmente in battaglia, lasciando Oscar nella più cupa disperazione. Il Finale:
il 14 luglio 1789 il popolo assedia la Bastiglia; Oscar è presente al fianco dei cittadini, che sparano
coi cannoni verso la prigione; ma viene colpita dai cecchini comandati da suo padre, e muore senza
assistere all’epilogo della Rivoluzione, che vedrà la decapitazione della famiglia reale e la
lapidazione del Conte di Fersen. André ed Oscar ora possono stare insieme, infatti i loro corpi sono
stati sepolti vicini, e verrano sempre ricordati dai loro più cari amici Alain, Bernard e Rosalie. 40 EP,
ITA1, 1982
18. Lovely Sara (shokojo Sarah) [Nippon Animation 1985] Trama: Sara è la figlia di un ricco
proprietario di una miniera di diamanti in India, che studia in un collegio femminile esclusivo,
diretto dall’antipatica Miss Minci. Poi il padre muore e la miniera si scopre che è esaurita, allora
Sara, improvvisamente divenuta povera, é costretta a servire nel collegio dove resiedeva, e a
sopportare le angherie della governante. Alla fine scopre che il ricco e misantropo vicino del collegio
non è altri che il socio di suo padre, che nel frattempo ha riattivato la miniera di diamanti. Costui la
adotta, e Sara decide di rimanere lo stesso nel collegio, tornando studentessa. dal romanzo Sarah
Grewe di F.H.Burnett. 46EP, ITA1,

1986/87
19. Candy Candy – Dolce Candy [Toei 1976] Trama: Orfanella della Casa di Pony, amica di Tom e
Annie, ma questi vengono adottati, il primo da un ranchero, la seconda dai nobili Brighton; Candy ci
resta male per essere rimasta sola, e, mentre piange in un prato, viene consolata da un ragazzo in
abiti scozzesi che suona una cornamusa (come “una fila di lumache che strisciano”) che poi,
andandosene, perde un medaglione. Questo ragazzo rimane impresso nei ricordi di Candy come il
Principe della Collina. Candy poi viene richiesta dalla nobile famiglia dei Legan, che ha uno stemma
simile al medaglione citato, ma non per essere adottata come una figlia, bensì, come scoprirà poi, per
diventare dama di compagnia della perfida Iriza, che, insieme al fratello Neal, non fa altro che
organizzare scherzi atroci a suo danno. Candy trova conforto nei membri della servitù e nei cugini
dei Legan, i ragazzi della famiglia Andrew: Archie, Stear e soprattutto Anthony, che le ricorda il
Principe; i Legan, invidiosi, mandano Candy a dormire in una stalla; fuggendo in barca, viene
salvata da Albert, un vagabondo che vive insieme a tanti animali, che compare altre volte per
salvarla dai guai. Una volta tornata a casa, i ragazzi Andrew, tutti innamorati di lei, intercedono
presso il misterioso zio William, il capofamiglia che nessuno ha mai visto in volto, per farla adottare.
Candy invece ama solo Anthony, che le regala la rosa ‘dolce Candy’, ma che morirà cadendo da
cavallo. Lo zio William manda i ragazzi a studiare in Inghilterra, per lenire il dolore della perdita, e
la signora Legan copia subito l’idea mandando anche i suoi figli. Nel collegio, Candy si innamora di
Terence Granchester, figlio di un nobile e di una famosa attrice, e reincontra Annie, che si fidanza
con Archie, e fa amicizia con Patty, la quale si innamora di Stear, che però parte per la guerra e
morirà su un biplano. Dopo il collegio, Candy torna a Chicago e lavora come infermiera in un
ospedale, poi viene mandata ad assistere i minatori in una miniera. Intanto Terence diventa attore di
teatro, ma un giorno sfiora la morte in un incidente sul palco che purtroppo costa una gamba
all’attrice Susanna Marlowe, nel tentativo di salvarlo; questa (istigata anche dalla perfida madre),
costringe Terence a fidanzarsi con lei come premio per avergli salvato la vita. In seguito Susanna
tenta il suicidio, ma, salvata da Candy, si pente e scioglie Terence dal suo debito; Candy, provando
pietà per Susanna, decide di separarsi da lui, che la implora di non andarsene, e di fatto non lo vede
più, anche se continuerà a pensare a lui. Nell’ultima puntata Candy apprende che Albert, lo zio
William e il Principe della Collina sono la stessa persona, poi torna alla casa di Pony per una festa
insieme a tutti i suoi amici, mentre Terence è in tournee. Ultime parole fuori campo dette dal
narratore: “…l’amore di Terence l’accompagnerà per tutta la vita.” BUGIA: questo è il lieto fine che
ci hanno propinato in Italia; in realtà gli ultimi episodi sono realizzati in modo confuso e non si
capisce bene cosa succeda (non per colpa dei soliti cesoiatori nostrani), perciò eccovi il VERO
finale, preso dal manga: Candy effettivamente non vede più Terence, ma un giorno lo scopre
alcolizzato che recita in un tendone da circo, lui la vede nel pubblico e riprende a recitare
magistralmente come un tempo; si vede la presentazione finale di Albert alla famiglia (che resta con
un palmo di naso, scena ingiustamente omessa nel cartone, anche se scontata) e, infine, Candy si
fidanza proprio con Albert, riconoscendo che lui le è sempre stato vicino fin dall’inizio!!Nota: Dal
montaggio di alcuni episodi della serie, sono stati realizzati in Italia diversi finali. A115EP,
TeleReporter, 1980
20. Magica Emi (mahoo no star Magical Emi) [Studio Pierrot / Kitty Film 1985] Trama: Grazie al
braccialetto portatole dallo scoiattolo volante Moko, può trasformarsi in una ragazza più grande,
ripercorrendo le gesta della famosa prestigiatrice Emily Lowell. Passato un anno, Mei deve scegliere
se mantenere i poteri per sempre o raggiungere con le proprie forze la celebrità: naturalmente sceglie
la 2a via, visto che in Giappone insegnano a essere masochisti fin da piccoli. E’ stato trasmesso
anche il film, condensandolo in una puntata, perciò non se ne afferra completamente la trama. 38EP
21. Mila e Shiro due cuori nella pallavolo (attacker Yu !)
[Knack 1984] Trama: Mila Hazuki é la cugina della famosissima pallavolista giapponese Mimì
Ayuhara (in realtà non è vero, è una delle tante balle che AVM e soci si sono inventati). Shiro è il
fidanzato di Mila e suo primo maestro di pallavolo.
Scesa dalla montagna per andare ad abitare col padre, si iscrive alla squadra di pallavolo della scuola
come attaccante. Subito dimostra di valere quanto la cugina e viene richiesta dalle squadre più
prestigiose, dopo aver vinto con l’amica-nemica Nami i campionati studenteschi (le due sono
antagoniste sul campo ma amiche fuori). Mila sceglie poi la squadra delle Seven Fighters, con le
quali avra’ l’occasione di mettersi in mostra a livello nazionale e coronare il suo sogno di entrare in
nazionale assieme all’amica Kaori. Le partite sono commentate dalla giornalista Tajima che in realtà
è la madre di Mila ma non si vuole rivelare, dice di farlo per il bene della ragazza.
58EP, RETE4, Marzo 1987 ore 13.30
22. Nanà Supergirl (Nanako SOS) [Kokusai Eigasha 1983] Trama: È una ragazzina precipitata sulla
Terra che non ricorda nulla del suo passato. Viene soccorsa da un folle scienziato, Leonetto, che
vede in lei una grande opportunità per guadagnare soldi, impiegandola come eroina tuttofare. Ma
alla fine non becca mai una lira. Quando lei parte alla carica si sente la canzoncina “Vai Nanà,
S.O.S” 39EP, ITA1, Set1984 ore 16:30
23. Occhi di gatto (Cat’s eye)
[Tokyo Movie Shinsha 1983-84] Trama: Le tre sorelle Kisugi che di giorno lavorano al bar “Cat’s
eye” e di notte rubano a mano bassa per recuperare le innumerevoli opere d’arte (quadri, statue,
gioiell) create dal loro padre scomparso; sperano così di ricostruire l’itinerario percorso dal padre e
di riuscire a ritrovarlo. Matthew, il ragazzo di Sheila, fa il poliziotto e vuole assolutamente catturare
le ladre. Insieme a lui lavora la detective Alice la quale è convinta che Sheila sia una delle misteriose
ladre a cui la polizia dà la caccia, ma non riesce a provarlo e quindi tiene per sè i suoi sospetti; il
capo della polizia si chiama semplicemente Capo. La seconda serie ha il character design
peggiore. 1a serie: 36EP – 2a serie: 37EP, ITA1, 1986
24. Pollyanna (ai shoojo Pollyanna monogatari)
[Nippon Animation 1986] Sentimento Pollyanna Orfana di madre, alla morte del padre viene
condotta dalla arcigna zia Polly Harrington, che alla fine si affezionerà alla bambina. Traddo dai
romanzi “Pollyanna” e “Pollyanna cresce”. 51EP
25. Sandy dai mille colori (mahoo no Idol pastel youmi)
[Studio Pierrot / Kitty Film 1986] Trama: Sandy con la sua bacchetta magica può materializzare di
tutto semplicemente dipingendolo. Dovrà aiutare i suoi amici folletti, che vengono da Fiorelandia, a
risvegliare la regina; i due hanno deciso di prestare la bacchetta magica proprio a Sandy perchè
questa ha impedito la tragica morte di una margherita. I guastafeste di turno sono la ricca e grassa
Trudy e il suo fido e baffuto maggiordomo Carmelo. 26EP, ITA1, 26Gen1987 ore 20:00
Un elenco dei cartoni animati degli anni ’80 in ordine alfabetico con indicazione di titolo in italiano,
titolo originale, anno di uscita, numero episodi, anno di produzione e uscita in Italia.
Numero Anno di
Titolo italiano Titolo originale episodi produzione In Italia

A tutto gas Yorishiku Mechadoc 30 1984 1989

Addio Giuseppina! Kujira no Josephina 23 1979 1981


Fat Albert and the 1972 – 1975 –
Albertone Cosby kids 86 1984
1987/89 –
Alf Alf, 2a serie: Alf tales 26 – 21 1988/89
Alice nel paese delle Fushigi no kuni no
meraviglie Alice 26 1984 1987
Alla scoperta di Babbo
Natale Mori no Tonto tachi 23 1984 1986
The Alvin Show, 2a
serie: Alvin & the 1961/62 –
Alvin Show / Alvin Chipmunks, 3a serie: 26 – 103 – 1983/87 –
rock’n’roll The Chipmunks 19 1987/88 1980
Joe heika no petite
Angie girl Ange 26 1977 1982

Anna dai capelli rossi Akage no Anne 50 1979 1980

Annie Go on running Hodori 13 1988

Arrivano i Piccoli The Littles 29 1983/85 1988

Arrivano i Superboys Akakichi no eleven 52 1970 1982


Fangface, 2a serie:
Attenti a Luni Fangface & Fangpuss 16 – 16 1978 – 1979
Automodelli – Mini
4WD Dash! Yonkuro 25 1990 1991

Babar Babar 78 1989/94 1990

Babil Junior Babel nisei 39 1973 1980

Barbapapà Barbapapa 52 – 150 1974 – 1979 1975


Snuffy Smith and
Barney Google Barney Google 50 1962/64 1981

Beany and Cecil Beany and Cecil 26 1962


Mori no yogi na
shojintachi Belfy to
Belfy e Lillibit Lilbit 26 1980 1982

Belle e Sebastien Meiken Jolie 52 1980 1982

Bem Yokai ningen Bem 26 1968 1982


Topo Gigio, 2a serie:
Bentornato Topo Gigio Yume miru Topo Gigio 34 1988 1992

Bia, la sfida della magia Majokko Meg-chan 72 1974 1981

Blackstar Blackstar 13 1981

Blue Noah Uchu kubo Blue Noah 24 1979 1980


Bobobobs Els Bobobobs 26 1988 1988
Born Free – Il risveglio Kyoryu tankentai Born
dei dinosauri Free 26 1976 1985

Boule e Bill Boule et Bill 26 1975


1933/42 –
108 – 125 – 1942/57 –
Braccio di ferro Popeye 220 1960/62

BraveStarr BraveStarr 66 1987 1988

Bufalo Bau Deputy Dawg 102 1962/63

Bun Bun Hoero, Bun Bun! 39 1980 1985


Time bokan series –
Calendar Men Yattodetaman 52 1981 1982

Calimero Calimero 78 – 52 1972 – 1982 1972

Candy Candy Candy Candy 115 1976 1980

Cantiamo Insieme Trapp ikka monogatari 40 1990 1993

Capitan Fathom Captain Fathom 17 1965

Capitan Futuro Captain Future 52 1978 1981


Uchu kaizoku Captain
Capitan Harlock / Harlock, 2a serie: Waga
Captain Harlock SSX – seishun no Arcadia –
Rotta verso l’infinito Mugen kido SSX 42 – 22 1978 – 1982 1978

Cara dolce Kyoko Maison Ikkoku 96 1986 1989

Cari amici animali Anime yasei no sakebi 26 1982 – 1984 1984


Carletto, il principe dei
mostri Kaibutsu kun 47 1980/81 1983
The Harveytoons
Show, 2a serie: The
Casper & Friends / New Casper Cartoon 1950/59 –
Harveytoons Show 78 – 26 1963/64

Centurions The Centurions 65 1986


C’era una volta… lo
spazio / Ai confini Il était une fois…
dell’universo l’espace 26 1981 1982
C’era una volta…
l’uomo / Conosciamoci Il était une fois…
un po’ l’homme 26 1978 1981
Ochamegami
monogatari Kolokolo
C’era una volta… Pollon Polon 46 1982 1984
The Charlie Brown and
Charlie Brown e Snoopy Snoopy Show 90 1983 – 1985

Charlotte Wakasuka no Charlotte 30 1977 1980


Che famiglia è questa
family Oh! Family 26 1987 1988

Chicho e Coca Chicho y Coca 13 1974


Chobin il principe
stellare Hoshi no ko Chobin 26 1974 1982

Ciao Sabrina Idol densetsu Eriko 38 1989 1992

Ciao, io sono Michael What’s Michael? 45 1988 1989


Cip & Ciop agenti Chip ‘n Dale Rescue
speciali Rangers 65 1989/90 1990

Clementine Clementine 39 1985


Clutch Cargo / Tre
contro tutti Clutch Cargo 52 1959/60

Coccinella Tentomushi no uta 104 1974 1984


Conan il ragazzo del
futuro Mirai shonen Conan 26 1978 1982
1988/91 –
Conte Dacula Count Duckula 65 1993

Cool McCool Cool McCool 38 1966


Cristoforo Colombo /
Alla scoperta
dell’America Bokensha 26 1991 1992
Ai no gakko Cuore
Cuore monogatari 26 1981 1982
Miracle shoujo Limit-
Cybernella chan 25 1973 1981
Cyborg 009, i nove
supermagnifici Cyborg 009 26 – 50 1968 – 1979 1982
D’Artacan e i tre
moschettieri Wanwan sanjushi 24 1981 1983
D’Artagnan e i
moschettieri del re Anime Sanjushi 52 1987 1989

David Gnomo amico mio David el gnomo 26 1985 1986

Denny Dennis the menace 234 1985/88

Devilman Devilman 39 1972 1983

Dino Riders Dino Riders 12 1988

Dinosaucers Dinosaucers 65 1987/88


Idol tenshi youkoso
Diventeremo famose Yoko 43 1990 1992
Mahou no angel Sweet
Dolceluna Mint 47 1990 1991
Zukkoke knight – Don
Don Chisciotte de la Mancha 23 1980 1981
Don Chisciotte della Don Quijote de la
Mancha Mancha 39 1979
Don Chuck castoro / 1975 –
Don Chuck story Don Chuck monogatari 26 – 73 1976/77 1980

Don Dracula Don Dracula 8 1982 1987

Donna ragno Spider-Woman 16 1979

Doraemon Doraemon 1787 1979/2005 1982

Dotakon Mechakko Dotakon 28 1981 1983

Draghetto Grisù Draghetto Grisù 28 1975

Dragonball Dragonball 153 1986/89 1989


Droids: the adventures
Droids of R2D2 and C3P0 13 1985
DuckTales – Avventure
di paperi DuckTales 100 1987/90 1989

Dungeons and Dragons Dungeons & Dragons 27 1983/85

E’ quasi magia Johnny Kimagure Orange Road 48 1987 1989


Esteban e le misteriose
città d’oro Taiyo no ko Esteban 39 1982 1984
Evelyn e la magia di un
sogno d’amore Mahoo no yosei Pelsha 48 1984 1985
Shin Maple Town
monogatari – Palm
Evviva Palm Town Town 44 1987 1989
Ewoks, 2a serie: The
adventures of the
Ewoks Ewoks 13 – 22 1985 – 1986

Fabulous Funnies Fabulous Funnies 13 1978

Fantaman Ogon Bat 52 1967 1981


Geragera Bus
Fantazoo Monogatari 92 1987 1989
Fior di favole, leggende Manga nihon mukashi 1975 –
giapponesi banashi 12 – 1453 1976/94 1978
The New Adventures of
Flash Gordon Flash Gordon 32 1979/80
Kazoku Robinson
hyouryuuki – Fushigina
Flo, la piccola Robinson shima no Flone 50 1981 1982
Flying Dragon, il drago Tobidase! Machine
volante Hiryu 21 1977

Formula 1 Gekisou! Rubenkaiser 26 1977 1990

Forza Sugar Ganbare! Genki 35 1980 1983


1983/87 –
G.I. Joe G.I. Joe 102 1989 1987

Galaxy Express 999 Ginga tetsudo 999 52 1978 1982


Gemelli nel segno del Les jumeaux du bout
destino du monde 52 1990 1991

George della giungla George of the jungle 51 1967/69

Georgie Lady Georgie 45 1983 1984

Ghostbusters Ghostbusters 65 1986 1987

Giatrus il primo uomo Hajime ningen Giatrus 77 1974 1984

Gigi la trottola Dash Kappei 62 1981 1986


Gli gnomi delle
montagne Boken Korobokkuru 26 1973 1983
1985 –
Gli orsetti del cuore The Care Bears 22 – 75 1986/88
Grand Prix e il Arrow emblem Grand
campionissimo Prix no taka 44 1977 1980

Gustavo Gusztav 68 – 52 1964 – 1970


Hyoga senshi
Guyslugger Guyslugger 20 1977 1982
Heckle and Jeckle / The
new adventures of 1946/66 –
Heckle & Jeckle Heckle and Jeckle 53 – 32 1969/81

Heidi Alps no shoujo Heidi 52 1974 1978

Hela supergirl Sarutobi Ec-chan 26 1971 1982

Hello Sandybell Hello! Sandybell 47 1981 1983

Hello Spank Ohayo! Spank 63 1981 1982


He-Man e i dominatori He-Man and the
dell’universo masters of the universe 130 1983/84

Hero High Hero High 26 1981

Hilary Hikari no densetsu 20 1986 1988


Holly e Benji due
fuoriclasse Captain Tsubasa 128 1983/85 1986

Hurricane Polymar Hurricane Polymer 26 1974 1982

I bon bon magici di Lilly Fushigi na Melmo 26 1971 1982

I Cavalieri dello Zodiaco Saint Seiya 114 1986/89 1988


Yoroiden – Samurai
I cinque Samurai Trooper 39 1988 1990

I Difensori della Terra Defenders of the Earth 65 1986 1990


I fantastici viaggi di Honey Honey no suteki
Fiorellino na boken 29 1981 1983
I fantastici viaggi di Ty e I fantastici viaggi di Ty
Uan e Uan 26 1980 1980
Manga hajimete
I grandi personaggi monogatari 308 1978/83 1983
I guerrieri Ninja / Il
piccolo guerriero Manga sarutobi Sasuke 24 1979 1981
Adventures of the
I Gummi Gummi bears 95 1985/90 1986
Time bokan series –
Time patrol-tai
I predatori del tempo Otasukeman 53 1980 1985
Adventures of the
I rangers delle galassie galaxy rangers 65 1986

I Telebugs The Telebugs 86 1986/88

I tre marmittoni The new 3 stooges 39 1965


Visionaries: knights of
I Visionari the magical light 13 1987
Ikkyu San, il piccolo
bonzo Ikkyu-san 298 1975 1985
Il colonnello
Montgomery Klaxon Calvin and the colonel 26 1961

Il cucciolo Kojika monogatari 52 1983 1985

Il Dr. Slump e Arale Dr.Slump & Arale-chan 243 1981/85 1983


Il fantastico mondo di Paul no miracle
Paul daisakusen 50 1976 1980

Il fedele Patrash Flanders no inu 52 1975 1984

Il fichissimo del baseball Ippatsu Kanta-kun 53 1977


Il fiuto di Sherlock
Holmes Meitantei Holmes 26 1984 1984
1919/21 –
26 – 154 – 1922/30 –
Il gatto Felix Felix the cat 126 1959/60
Il giro del mondo di Anime hachijuu
Willy Fog nichikan sekai isshu 26 1983 1985

Il grande sogno di Maya Galasu no kamen 23 1984 1985


Jungle book – Shonen
Il libro della giungla Mowgli 52 1989 1991
Mahoo no princess
Il magico mondo di Gigì Minky Momo 63 1982 1983

Il mago pancione Etcì Hakushon daimaho 52 1969 1983


Il meraviglioso dottor The further adventures
Dolittle of Doctor Dolittle 18 1970/71
1967/68 –
Il mio amico Guz Oraa Guzura dado 88 – 44 1987

Il mio amico marziano My favorite martians 16 1973


Il mistero della pietra Fushigi no umi no
azzurra Nadia 39 1989 1991
Il paese del c’era una
volta / Le fiabe di
Andersen Andersen monogatari 52 1971 1981

Il piccolo detective Tobidase! Bacchiri 134 1966

Il Tulipano Nero La Seine no hoshi 39 1975 1984


Inhumanoids – Il ritorno
dei Titani Inhumanoids 13 1986

Io sono Teppei Ore wa Teppei 28 1977 1985

Ippotommaso Kabatotto 560 1971/72 1981

Iridella Rainbow Brite 13 1987


Heathcliff and Dingbat,
2a serie: Heathcliff and
Marmaduke, 3a serie:
Heathcliff and the 26 – 13 – 1980 – 1981 –
Isidoro Show Catillac Cats 89 1984/85
Jacky, l’orso del monte Seton dobutsuki kuma
Tallac – No ko Jackie 26 1977 1983

Jane e Micci Sasurai no Taiyo 26 1971 1984


Jayce, il cavaliere dello Jayce and the Wheeled
spazio Warriors 65 1985

Jem Jem 65 1985/87 1987

Jenny la ragazza del judo Yawara! 124 1989/92 1990


Jenny la tennista Ace o nerae! 26 1973 1982
Will the real Jerry
Jerry Lewis Show Lewis please sit down? 18 1970 1980

Judo boy Kurenai Sanshiro 46 1969 1980

Julie rosa di bosco Nobara no Julie 13 1979 1983


Juny peperina inventa
tutto Hai! Step Jun 45 1985 1987

Kate e Julie Dirty Pair 24 1985 1990

Ken Falco il superbolide Machine hayabusa 21 1976 1979


1984/86 –
Ken il guerriero Hokuto no Ken 109 – 43 1987 1987

Kidd Video Kidd Video 26 1984

Kimba il leone bianco Jungle taitei 52 1965 1978

Kiss me Licia Ai shite knight 42 1983 1985


Kolby e i suoi piccoli
amici Koala boy Kokki 26 1984 1988
1916/17 –
1920/21 –
28 – 11 – 1925/29
94 – 97 – 1929/39 –
Krazy Kat Krazy Kat 50 1962/64 1981
Wanpaku omukashi
Kum Kum il cavernicolo Kumu Kumu 26 1975
Kyashan, il ragazzo
androide Shinzo ningen Casshan 35 1973

La banda dei ranocchi Kerokko Demetan 38 1973 1982


Kagaku ninja-tai
Gatchaman, 2a serie:
Gatchaman II, 3a serie: 105 – 52 – 1972/73 –
La battaglia dei pianeti Gatchaman F 48 1978 – 1979 1981
Üzenet A Jövöböl – A
Mézga Család Különös
Kalandjai, 2a serie:
Mézga Aladár különös
kalandjai, 3a serie:
Vakáción A Mézga 13 – 13 – 1968/69 –
La famiglia Mezil Család 13 1972 – 1978 1980

La macchina del tempo Time bokan 65 1975/76 1983

La maga Chappy Mahotsukai Chappy 39 1972 1983


1964/77 –
La Pantera Rosa Pink Panther 124 – 32 1978/80
Little Lulu to chicchai
La piccola Lulù nakama 26 1976 1980
Kirin Meikyoku Roman
Gekijou – Sasurai no
La piccola Nell shoujo Nell 26 1979 1983

La principessa Zaffiro Ribon no kishi 52 1967 1980


Taketori monogatari –
La regina dei mille anni Sennen Joo 41 1981 1982
Entaku no kishi
monogatari – Moero
La spada di King Arthur Arthur 52 1979 1981
Lady Lovely Locks and
Lady Lovely the Pixietails 20 1987 1988

Lady Oscar Versailles no bara 40 1979 1982

Lalabel Mahoo shoujo Lalabel 49 1980 1982


L’allegro mondo di
Talpilandia Dorimogu daa! 49 1986 1988
Lamù, la ragazza dello
spazio / SuperLamù Urusei Yatsura 216 1981/86 1983
Mitsubachi Maya no
boken / Shin
mitsubachi Maya no
L’ape Maia boken 55 – 52 1975 – 1982 1979
Lassie e la squadra di Lassie’s Rescue
soccorso Rangers 16 1973
Sougen no shoujo
Laura Laura 26 1975 1982

Lazer Tag Lazer Tag Academy 13 1986


Le avventure della dolce Makiba no shoujo
Kati Katori 49 1984 1985
Le avventure dell’ape
Magà / Le nuove
avventure dell’Ape Konchu monogatari – 1970/71 –
Magà Minashigo Hutch 91 – 26 1974 1979

Le avventure di Gamba Ganba no boken 26 1975 1983


Le avventure di
Huckleberry Finn Huckleberry no boken 26 1976 1980
Le avventure di Lupin III 1971 –
/ Lupin, l’incorreggibile 23 – 155 – 1977/80 –
Lupin Rupan sansei 50 1984/85 1979
Le avventure di re King Leonardo and his
Leonardo short subjects 22 1960
Le avventure di Teddy The adventures of
Ruxpin Teddy Ruxpin 65 1987
Le avventure di Waldo The secret lives of
Kitty Waldo Kitty 13 1975
Yama nezumi Rocky
Le favole della foresta Chuck 52 1973 1980
Manga Aesop
Le favole di Esopo monogatari 52 1983
Sekai meisaku dowa
Le favole più belle manga shiriizu 4 1988
Festival of family
Le fiabe più belle classics 20 1972 1982
Grimm meisaku
Le fiabe son fantasia / gekijoo / Shin Grimm
C’era una volta meisaku gekijoo 47 1987/88
Le incredibili indagini Le incredibili indagini
dell’ispettore Nasy dell’ispettore Nasy 52 1980 1980
Le nuove avventure di Animation kikou –
Marco Polo Marco Polo no boken 43 1979 1982
Le nuove avventure di
Pinocchio Kashi no ki Mock 52 1972 1980
Le nuove avventure di The new adventures of
Winnie Puh Winnie the Pooh 83 1988/91 1989
Manga furusato
mukashi banashi, 2a
Le più belle favole del serie: Manga sekai 1976 –
mondo mukashi banashi 26 – 127 1976/78

Lilli un guaio tira l’altro Majokko Tickle 45 1978 1990


Mahoo no tenshi
L’incantevole Creamy Creamy Mami 52 1983 1985
1966 –
L’incredibile Hulk The Incredible Hulk 39 – 13 1982/84
L’invincibile ninja
Kamui Ninpu Kamui gaiden 26 1969 1982

L’invincibile Shogun Manga Mito Komon 52 1983 1985

L’isola del tesoro Takarajima 26 1978 1982


L’isola delle 1.000 The new adventures of
avventure / Il pianeta Gilligan / Gilligan’s
delle 1.000 avventure planet 24 – 13 1974 – 1982 1983

L’ispettore Gadget Inspector Gadget 85 1983/85


Seton dobutsuki – Risu
Lo scoiattolo Banner no Banner 26 1979 1982
Lo specchio magico / Un 1969/70 –
mondo di magia Himitsu no Akko-chan 94 – 61 1988/89 1984
Lo strano mondo di
Minù Spoon oba-san 50 1983 1984
1966/67 –
Lone Ranger The lone Ranger 75 – 28 1980/81

Lovely Sara Shoukoujo Sara 46 1985 1986

Lucy May Minami no niji no Lucy 50 1982 1985

Lulu’ l’angelo tra i fiori Hana no ko Lun Lun 50 1979 1981


L’Uomo Ragno / Spider-Man / Spider- 1967/70 –
L’Uomo Ragno e i suoi Man and his amazing 77 – 26 – 1981/82 –
fantastici amici friends 24 1981/83
L’Uomo Tigre, il
campione / L’Uomo Tiger Mask, 2a serie: 1969/70 –
Tigre II Tiger Mask nisei 105 – 33 1981 1982

Mademoiselle Anne Haikarasan ga tooru 44 1978 1986

Mafalda Mafalda 260 1972


Mahoo no star Magical
Magica, magica Emi Emi 38 1985 1986
Maple Town
Maple Town monogatari 52 1986
Haha wo tazunete
Marco sanzen ri 52 1976 1982

Mask M.A.S.K. 75 1985 – 1987


Tongariboshi no
Memole dolce Memole Memol 49 1984 1986
Michel Vaillant: tute,
caschi e velocità Michel Vaillant 65 1990 1992

Microsupermen Microids 25 1973 1982


Mila e Shiro due cuori
nella pallavolo Attacker You! 58 1984 1987
Mille luci nel bosco / Gli
amici dei sogni The Glo Friends 26 1986 1990
Milly un giorno dopo
l’altro Lady Lady 57 1987 1989
Mimì e la nazionale di
pallavolo / Quella
magnifica dozzina Attack no.1 104 1969/70 1981
Mimì e le ragazze della
pallavolo Ashita e attack 23 1977 1982

Misha l’orsetto Kogame no Misha 26 1979 1981


Mister Baseball Dokaben 163 1976/79 1983
Mister Magoo / The
famous adventures of 1950/59 –
Mister Magoo / What’s 52 – 131 – 1960/61 –
Mister Magoo new, Mister Magoo? 20 – 32 1964 – 1977

Mister T Mister T 30 1983

Moby Dick 5 Mu no hakugei 26 1980 1983

Mòn Cicci Futago no Monchicchi 130 1980 1982


Seigi o aisuru mono
Moon Mask Rider Gekko Kamen 39 1972

Motori in pista F 31 1988 1991


Jim Henson’s Muppet
Muppet Babies Babies 107 1984/90 1986
Tondemo senshi
Muteking Muteking 56 1980

Nanà supergirl Nanako SOS 39 1983 1984

Nel regno di Oz Oz no mahotsukai 52 1986 1987

Nero, cane di leva Norakuro-kun 28 1970 1982


1972 –
Nick Carter Nick Carter nov-17 1977/81 1972
Chiisana ahiru no ooki
na ai no monogatari –
Niente paura c’è Alfred Ahiru no Quack 52 1989

Nills Holgersson Nils no fushigina tabi 52 1980 1982

Ninja Boy Iga no Kabamaru 24 1983

Nino, il mio amico ninja Ninja Hattori-kun 52 1981 1986

Occhi di gatto Cat’s eye 73 1983/84 1985

Palla al centro per Rudy Ganbare! kickers 26 1986 1988

Pandamonium Pandamonium 13 1982 1986


Watashi no ashinaga
Papà Gambalunga ojisan 40 1990 1991
Pat la ragazza del
baseball Yakiukyo no uta 50 1978 1983

Peline Story Peline monogatari 53 1978 1980


Andes shonen Pepero
Pepero no boken 26 1975 1982

Pepito Bucky and Pepito 36 1959/60


Peter Pan Peter Pan no boken 41 1989 1990

Picchiarello Woody Woodpecker 194 1941/1972

Piccola bianca Sibert Bibifoc 26 1984 1987


Wakakusa monagatari
yori – wakakusa no yon
Piccole donne shimai 26 1981 1982

Piccolo Lord Shoukoushi Cedie 43 1988 1989


Hoshi no ojisama –
Piccolo principe Petit Prince 39 1978 1983

Pimpa Pimpa 26 1983


Pinocchio Yori –
Pinocchio Piccolino no boken 52 1976 1982

Pippo e Menelao Pif et Hercule 130 1989 1991

Plastic Man Plastic Man 35 1979

Pole Position Pole Position 13 1984


Ai shoujo Pollyanna
Pollyanna monogatari 51 1986 1987

Popples Popples 42 1986

Prendi il mondo e vai Touch 101 1985/86


Principessa dai capelli
blu Bosco daiboken 26 1986 1988
Psammed, il folletto
della sabbia Onegai! Samia Don 78 1985 1990

Questa allegra gioventù Hiatari ryoko 48 1987 1988


Rahan, fils des ages
Rahan farouches 26 1986

Rambo Rambo 65 1986

Ransie la strega Tokimeki tonight 35 1983


Rascal, il mio amico
orsetto Araiguma Rascal 52 1977 1985
Arthur! And the square
knights of the round
Re Artù table 35 1966/68

Remì, le sue avventure Ie naki ko 52 1977 1979


Robin Hood no
Robin Hood daiboken 42 1990 1991

Robocop Robocop 12 1988


Robottino Cybot Robotchi 39 1982

Rocket Robin Hood Rocket Robin Hood 153 1967/69


Rocky and his friends /
The adventures of
Rocky & Bullwinkle Rocky and Bullwinkle /
Show The Bullwinkle Show 130 1959/63
1970/71 –
Rocky Joe, il campione Ashita no Joe 79 – 47 1980 1982

Roger Ramjet Roger Ramjet 49 1965


Honoo no alpen rose –
Rosa Alpina Jeudi & Lundi 49 1985 1985
Serendipity monogatari
– Pure-tou no
Rosaura Nakamatachi 26 1983
Rubik, the amazing
Rubik cube 13 1983

Ruy, il piccolo cid Little El Cid no boken 26 1981 1983


Ryu il ragazzo delle
caverne Genshi shonen Ryu 22 1971 1979

Sally la maga Mahotsukai Sally 109 1966/68 1982

Sam ragazzo del west Koya no shonen Isamu 52 1973 1982


Sampei, ragazzo
pescatore Tsurikichi Sanpei 109 1980/81 1982
Mahoo no idol Pastel
Sandy dai mille colori Yumi 26 1986 1987

Sasuke, il piccolo ninja Sasuke 29 1968 1981

Sceriffi delle stelle Sei jushi Bismarck 52 1984 – 1987 1987

Scuola di Polizia Police Academy 64 1988 1990

Shazam! Shazam! 13 1981


She-Ra, la principessa She-Ra, princess of
del potere power 91 1985/87
Shirab, il ragazzo di Arabian Night –
Bagdad Sindbad no boken 52 1975 1981

Siamo fatti così Il était une fois… la vie 26 1986 1988


Siamo quelli di Beverly
Hills Beverly Hills Teens 65 1987/88

Skyhawks Skyhawks 17 1969


Sophie e Vivianne: due
sorelle e un’avventura Sophie et Virginie 52 1990 1993
Space Angel / Pattuglia
Spaziale / Avventure
nello spazio Space Angel 52 1962/63

Star Trek Star Trek 22 1973


26 – 26 – 1974 – 1978 –
Starblazers Uchuu senkan Yamato 25 1980 1983
Science Fiction Saiyuki
Starzinger Starzinger 73 1978/79 1981
Alps monogatari –
Sui monti con Annette Watashi no Annette 48 1983 1985
The Super Mario Bros.
Super Mario Super Show! 52 1989 1990

Superauto Mach 5 Mach 5 go go go 52 1967 1982


Pastcon travel
Superbook Tanteidan 26 1983 1983
Superboy Shadaw / La
spada di luce Boken shonen Shadar 156 1967 1982

Supercar Gattiger Cho supercar Gattiger 20 1977 1981

Superkid, eroe bambino Paman 55 1983


1941/42 –
Superman / The new 1942/43 –
adventures of 9 – 8 – 68 – 1966/68 –
Superman Superman 13 1988
1944/61 –
73 – 48 – 1969/81 –
Supermouse Mighty Mouse 38 1987/88

TaleSpin TaleSpin 65 1990 1992

Tamagon risolvetutto Kaiketsu Tamagon 195 1972 1981


Taotao ehonkan – Sekai
Tao Tao doubutsu banashi 52 1983/84 1984
Tartarughe ninja alla Teenage mutant ninja
riscossa turtles 126 1987/91 1988
Tarzan, signore della Tarzan, lord of the
giungla jungle 16 1976

Teen wolf Teen wolf 21 1986


Uchu no kishi
Tekkaman Tekkaman 26 1975 1979
Fusen shoujo Temple-
Temple e Tam-Tam chan 26 1977
Teodoro e l’invenzione Dondon Domeru to
che non va Ron 52 1988 1989
The monkey Goku no daiboken 39 1967 1980

The real Ghostbusters The real Ghostbusters 91 1986/87

Thundarr il barbaro Thundarr the Barbarian 21 1980


Kagaku kyujotai
Thunderbird 2086 Technovoyager 24 1982 1986
1985 –
ThunderCats ThunderCats 130 1987/90
Denver, the last
Ti voglio bene Denver dinosaur 52 1988 1989
Les aventures de Tintin,
Tin Tin d’après Hergé 50 1961 1977

Tofffsy Tofffsy 26 1974 1977


1940/58 –
115 – 13 – 1961/62 –
Tom e Jerry Tom and Jerry 34 1963/67

Tom Story Tom Sawyer no boken 49 1980 1981


182 – 52 – 1968/71 –
Tommy stella dei Giants Kyojin no hoshi 23 1977 – 1979

Toriton dal mare Umi no Triton 27 1972 1982


Tatakae! Cho robot
seimeitai Transformers,
2a serie: Transformers: 1984/87 –
Transformers The Headmasters 98 – 35 1987 1985

Tutti in campo con Lotti Ashita tenki ni nare 47 1984 1986


Tutti in scena con
Melody Maxie’s World 32 1987 1992
Maeterlinck no aoi tori
Tyltyl, Mytyl e – Tyltyl Mytyl no
l’uccellino azzurro boken ryoko 26 1980 1983

Ugo re del judo Inakappe Taisho 208 1970/71


Uchu densetsu Ulysses
Ulisse 31 XXXI 26 1981 1983
Un regno incantato per
Zelda The legend of Zelda 13 1989 1990
Una per tutte, tutte per Ai no wakakusa
una (Piccole donne) monogatari 48 1987 1989

Una sirenetta tra noi Mahou no Mako-chan 48 1970


Viaggiamo con La llamada de los
Benjamin gnomos 26 1987 1988
Viaggio al centro della Journey to the center of
Terra the Earth 17 1967
Vicky il vichingo Chiisana Viking Vicke 78 1974/75 1976
Miracle Giants Domu
Voglia di vittoria Kun 49 1989 1989
My little pony and
Vola mio mini pony friends 65 1984/87

Wuzzles The Wuzzles 13 1985


Time bokan series –
Yattaman Yatterman 108 1977/78 1983

Zero in condotta The new Archies 26 1987 1988


CARTONI ANIMATI DISNEY: ELENCO COMPLETO AGGIORNATO 2017.
Lista cartoni animati Disney – Un elenco dei cartoni
animati Disney in ordine cronologico con titolo in
italiano e anno di uscita.
Quali sono i cartoni Disney più belli? Quali vi mancano nella vostra collezione? La Disney ha
prodotto dei veri e propri capolavori. Di seguito trovate l’elenco completo così, se vi ne avete perso

qualcuno, potete recuperare

Classici Disney + cartoni animati / lungometraggi d’animazione Disney Pixar:


1. Biancaneve e i sette nani – anno 1937
2. Pinocchio – anno 1940
3. Fantasia – anno 1940
4. Dumbo – anno 1941
5. Bambi – anno 1942
6. Saludos amigos – anno 1943
7. I tre caballeros – anno 1945
8. Musica, maestro!– anno 1946
9. Bongo e i tre avventurieri – anno 1947
10. Lo scrigno delle sette perle – anno 1948
11. Le avventure di Ichabod e Mr. Toad – anno 1949
12. Cenerentola – anno 1950
13. Alice nel Paese delle Meraviglie – anno 1951
14. Le avventure di Peter Pan – anno 1953
15. Lilli e il vagabondo – anno 1955
16. La bella addormentata nel bosco – anno 1959
17. La carica dei 101 – anno 1961
18. La spada nella roccia – anno 1963
19. Il libro della giungla – anno 1967
20. Gli Aristogatti – anno 1970
21. Robin Hood – anno 1973
22. Le avventure di Winnie PoohThe Many Adventures of Winnie the Pooh – anno 1977
23. Le avventure di Bianca e Bernie – anno 1979
24. Red e Toby – Nemiciamici – anno 1981
25. Taron e la pentola magica – anno 1985
26. Basil l’investigatopo – anno 1986
27. Oliver & Company – anno 1988
28. La sirenetta – anno 1989
29. Bianca e Bernie nella terra dei canguri – anno 1990
30. La Bella e la Bestia – anno 1991
31. Aladdin – anno 1992
32. Il re leone – anno 1994
33. Toy Story – Il mondo dei giocattoli – anno 1995
34. Pocahontas – anno 1995
35. Il gobbo di Notre Dame – anno 1996
36. Hercules – anno 1997
37. Mulan – anno 1998 La meravigliosa storia della coraggiosa ragazza cinese che decide di travestirsi
da guerriero e di andare in guerra al posto del padre malato. Sfiderà gli Unni con gli amici Mushu,
Khan e Cri-Kee
38. A Bug’s Life – Megaminimondo – anno 1998
39. Tarzan – anno 1999
40. Fantasia 2000 – anno 1999
41. Toy Story 2 – Woody e Buzz alla riscossa – anno 1999
42. Dinosauri – anno 2000
43. Le follie dell’imperatore – anno 2000
44. Atlantis: L’impero perduto – anno 2001
45. Monsters & Co. – anno 2001
46. Lilo & Stitch – anno 2002
47. Il pianeta del tesoro – anno 2002
48. Koda, fratello orso – anno 2003
49. Alla ricerca di Nemo – anno 2003
50. Gli Incredibili – Una “normale” famiglia di supereroi – anno 2004
51. Mucche alla riscossa – anno 2004
52. Chicken Little – Amici per le penne – anno 2005
53. Cars – Motori ruggenti – anno 2006
54. Ratatouille – anno 2007
55. I Robinson – Una famiglia spaziale – anno 2007
56. WALL•E – anno 2008
57. Bolt – Un eroe a quattro zampe – anno 2008
58. Up – anno 2009 -> Guarda chi ha volato come nel film UP
59. La principessa e il ranocchio – anno 2009
60. Rapunzel – L’intreccio della torre – anno 2010
61. Toy Story 3 – La grande fuga – anno 2010
62. Cars 2 – anno 2011
63. Winnie the Pooh – Nuove avventure nel Bosco dei 100 Acri – anno 2011
64. Ralph Spaccatutto – anno 2012
65. Ribelle – The Brave – anno 2012
66. Frozen – anno 2013.Frozen – Il Regno di ghiaccio è un cartone animato 3D genere musical-
fantasy-commedia prodotto da Walt Disney Animation Studios e distribuito dalla Walt Disney
Pictures. Frozen è liberamente ispirato alla favola di Hans Christian Andersen La regina delle
nevi.
67. Monsters University – anno 2013
68. Big Hero 6 – anno 2014
69. Inside Out – anno 2015
70. Il viaggio di Arlo – anno 2015. La storia dell’amicizia fra un dinosauro e un piccolo uomo primitivo
vissuta in un viaggio epico nell’era della preistoria.
71. Strange Magic – anno 2015. Il magico mondo degli Elfi e delle Fate viene in contatto con quello
misterioso governato dalle mostruose creature chiamate Goblin.
72. Zootropolis – anno 2016
73. Oceania (titolo originale Moana) – anno 2016. Perché mi piace questa principessa Disney? Perché
è una guerriera e una combattente come Mulan. Vaiana affronterà un viaggio epico per recuperare
l’identità dei suoi avi e regalare al mondo una nuova primavera.
74. Alla ricerca di Dory – anno 2016. Alla ricerca di Dory è un film d’animazione del 2016, sequel e
spin-off di Alla ricerca di Nemo del 2003 e racconta le avventure della smemorata pesciolina azzurra
Dory e dei suoi amici Nemo e Marlin.
75. Cars 3 – anno 2017. Saetta McQueen e i suoi amici ritornano per gareggiare nella più grande corsa
della Piston Cup.
I film Disney a tecnica mista
1. Il drago riluttante – anno 1941
2. Victory Through Air Power – anno 1943
3. I racconti dello zio Tom – anno 1946
4. Tanto caro al mio cuore – anno 1948
5. Mary Poppins – anno 1964
6. Pomi d’ottone e manici di scopa – anno 1971
7. Elliott il drago invisibile – anno 1977
8. Chi ha incastrato Roger Rabbit? – anno 1988
9. Come d’incanto – anno 2007
10. Paperman – anno 2013
Elenco completo con titolo originale e anno di uscita (Tabella)
Titolo In animazione Ad
# Titolo italiano originale Anno tradizionale In CGI episodi

Snow White and


Biancaneve e i sette the Seven
1 nani Dwarfs 1937 — —
2 Pinocchio Pinocchio 1940 — —
3 Fantasia Fantasia 1940 —
Dumbo – L’elefante
4 volante Dumbo 1941 — —
5 Bambi Bambi 1942 — —
6 Saludos Amigos Saludos Amigos 1942 —
The Three
7 I tre caballeros Caballeros 1944 —
Make Mine
8 Musica maestro Music 1946 —
Bongo e i tre Fun and Fancy
9 avventurieri Free 1947 —
Lo scrigno delle 7
10 perle Melody Time 1948 —
The Adventures
Le avventure di of Ichabod and
11 Ichabod e Mr. Toad Mr. Toad 1949 —
12 Cenerentola Cinderella 1950 — —
Alice nel Paese delle Alice in
13 Meraviglie Wonderland 1951 — —
Le avventure di Peter
14 Pan Peter Pan 1953 — —
Lady and the
15 Lilli e il vagabondo Tramp 1955 — —
La bella
addormentata nel
16 bosco Sleeping Beauty 1959 — —
One Hundred
La carica dei cento e and One
17 uno Dalmatians 1961 — —
The Sword in
18 La spada nella roccia the Stone 1963 — —
The Jungle
19 Il libro della giungla Book 1967 — —
20 Gli Aristogatti The Aristocats 1970 — —
21 Robin Hood Robin Hood 1973 — —
22 Le avventure di The Many 1977 —
Winnie the Pooh Adventures of
Winnie the
Pooh
Le avventure di
23 Bianca e Bernie The Rescuers 1977 — —
Red e Toby The Fox and the
24 nemiciamici Hound 1981 — —
Taron e la pentola The Black
25 magica Cauldron 1985 — —
The Great
Mouse
26 Basil l’investigatopo Detective 1986 — —
Oliver &
27 Oliver & Company Company 1988 — —
The Little
28 La sirenetta Mermaid 1989 — —
Bianca e Bernie nella The Rescuers
29 terra dei canguri Down Under 1990 — —
Beauty and the
30 La bella e la bestia Beast 1991 — —
31 Aladdin Aladdin 1992 — —
32 Il re leone The Lion King 1994 — —
33 Pocahontas Pocahontas 1995 — —
Il gobbo di Notre The Hunchback
34 Dame of Notre Dame 1996 — —
35 Hercules Hercules 1997 — —
36 Mulan Mulan 1998 — —
37 Tarzan Tarzan 1999 — —
38 Fantasia 2000 Fantasia 2000 1999 —
39 Dinosauri Dinosaur 2000 — —
Le follie The Emperor’s
40 dell’imperatore New Groove 2000 — —
Atlantis – L’impero Atlantis: The
41 perduto Lost Empire 2001 — —
42 Lilo & Stitch Lilo & Stitch 2002 — —
43 Il pianeta del tesoro Treasure Planet 2002 — —
44 Koda, fratello orso Brother Bear 2003 — —
Home on the
45 Mucche alla riscossa Range 2004 — —
Chicken Little –
46 Amici per le penne Chicken Little 2005 — —
I Robinson – Una Meet the
47 famiglia spaziale Robinsons 2007 — —
Bolt – Un eroe a
48 quattro zampe Bolt 2008 — —
La principessa e il The Princess
49 ranocchio and the Frog 2009 — —
Rapunzel –
L’intreccio della
50 torre Tangled 2010 — —
Winnie the Pooh –
Nuove avventure nel Winnie the
51 Bosco dei 100 Acri Pooh 2011 — —
52 Ralph Spaccatutto Wreck-It Ralph 2012 — —
Frozen – Il regno di
53 ghiaccio Frozen 2013 — —
54 Big Hero 6 Big Hero 6 2014 — —
55 Zootropolis Zootopia 2016 — —
56 Oceania Moana 2016 — —
In CGI significa Computer-generated imagery, ovvero immagini generate al computer.
GLI ORSETTI DEL CUORE – Personaggi – (Dal 1981)
ORSETTI DEL CUORE

——————————————————

Gli orsetti del cuore (Care Bears) sono una famiglia di personaggi creati da American
Greetings, nel 1981, come soggetti per cartoline di auguri. Si tratta di orsacchiotti di pezza,
colorati con tinte pastello; ciascuno ha sul petto un diverso simbolo. Esiste anche una serie di
personaggi correlata, i cugini degli orsetti del cuore, che comprendeva scimmie, leoni e altri
“animali della foresta”.
In seguito, su questi personaggi furono sviluppati una linea di prodotti commercializzata nel
1983 (che includeva gli stessi orsetti, prodotti dalla Kenner), una serie televisiva
omonima (trasmessa negli USA dal 1985 al 1988 e replicata più volte anche sulle reti italiane)
e tre film prodotti da Nelvana: The Care Bears Movie (1985), Care Bears Movie II: A New
Generation (1986) e The Care Bears Adventure in Wonderland (1987). Questi film descrivono gli
orsetti del cuore come una comunità felice che abita nella città sulle nuvole di Tantamore, nel
magico regno di Premura, dove si trova anche la Foresta dei Sentimenti dove vivono i cugini degli
orsetti. Dal simbolo sul petto degli orsetti scaturisce un raggio d’amore che sconfigge il male
scaldando il cuore di chi viene colpito.

Gli Orsetti del cuore – Storia


Gli Orsetti del Cuore nascono come un set di personaggi creati nel 1981 per una serie di
cartoline di auguri della American Greetings, disegnati dall’artista Elena
Kucharik. L’immensa popolarità degli orsetti portò nel 1983 la Kenner Products a produrre una
linea di peluche sugli Orsetti del cuore.

Ogni Orsetto ha un colore differente ed un simbolo disegnato sulla pancia, che lo


contraddistingue e che è distintivo della sua personalità. Questo simbolo viene chiamato
“tummy symbol”. Poco dopo il rilascio della prima serie di orsetti vengono prodotti anche i “Cugini
degli Orsetti del cuore”, dei pelouche raffiguranti un leone, una scimmia, un pinguino, un coniglio
ed altri animali con le stesse caratteristiche degli Orsetti del cuore.
Gli Orsetti del cuore appaiono anche in una serie televisiva andata in onda dal 1985 al 1988, e
proseguita poi nella forma di tre lungometraggi di animazione: Gli orsetti del cuore – il
film (1985), Gli orsetti del cuore 2 – la nuova generazione (1986), e Gli Orsetti del Cuore nel Paese
delle Meraviglie (1987).

Nel 2002, gli orsetti sono stati rilanciati con una nuova linea di giocattoli. Prodotti dalla Play-Along
Toys, i nuovi pelouche offrono nuove caratteristiche, come le pance che si illuminano quando
vengono premute, orsetti che fanno aerobica, e orsetti che brillano al buio. Nel 2007 vengono
nuovamente rilanciati in occasione del venticinquesimo anniversario della loro nascita. Viene
quindi commercializzata una nuova linea di giocattoli ed il film Oopsy Does It!.

Il trademark ed i copyrights degli Orsetti del cuore appartengono ancora alla American Greetings.

I Personaggi
Nome Colore Simbolo

Tenerorso marrone cuore

Allegrorsa rosa arcobaleno

Brontolorso blu nuvoletta

Mattacchiorso giallo sole sorridente

Amororsa fucsia due cuoricini

Amicorso albicocca margherite

Segretorso arancione lucchetto

Cuordileone oro coraggio

Festorso ocra torta con candelina


Superorso oro coppa

Generorsa lilla frappé

Fortunorso verde quadrifoglio

Dormigliorso azzurro luna

Magicorsa acquamarina stella cadente

Armoniorsa viola cuore con due cuoricini

Nonna orsa grigio rosa

Baby orso celeste stellina

Baby orsa pesca stellina e cuore

Fedelorsa crema stella multicolore

Merchandise
Oltre alla linea di peluche, gli Orsetti del cuore sono stati sfruttati per una larghissima gamma di
prodotti.

LIBRI

Diversi libri per bambini si sono basati sui questi personaggi e i loro cugini. Alcune
pubblicazioni particolarmente degne di nota sono “Meet the Care Bear Cousins” (basato sulla
storia del primo film), “Sweet Dreams for Sally, ” “The Witch Down the Street”, “The Trouble with
Timothy,” e “A Sister for Sam.” . Tutti questi titoli sono stati pubblicati dalla Parker Brothers,
licenziataria del marchio. Durante gli anni ’80 sono stati venduti oltre 45 milioni di libri.
MUSICA

Nel corso degli anni sono stati pubblicati diversi dischi (dapprima 33 giri, in seguito CD, con
canzoni ispirate (o cantate) agli Orsetti del Cuore. Tutte le canzoni degli Orsetti sono state scritte,
prodotte e spesso anche cantate da Mark Volman e Howard Kaylan (anche conosciute come Flo &
Eddie, precedenti membri del gruppoMothers of Invention del periodo di Frank Zappa, cioè
dal 1970 al 1972).
VIDEO GIOCHI

Nel 2001 è stato sviluppato il primo videogioco non ufficiale degli Orsetti del cuore, col titolo “Care
Bears Volleyball”, un gioco di pallavolo per due giocatori, con protagonisti gli orsetti.

Nel 2004 vengono pubblicati Care-a-lot Jamboree e Let’s Have a Ball!, due videogiochi (stavolta
ufficiali) per PC. L’anno seguente esce Catch a Star per PC, e Care Bears Care Quest per Game
Boy Advance.

Recentemente è stato pubblicato il gioco educativo per console Care Bears: A Lesson in Caring,
edito dalla V.Smile. ( 4gen18 )
POKEMON – Serie animata – (1997)
Pokemon

I Pokémon sono personaggi di una linea di videogiochi omonima, di origine giapponese,


creata nel 1995 da Satoshi Tajiri e pubblicata dalla Nintendo. Queste creature immaginarie sono
allevabili dagli esseri umani, che possono farle combattere tra di loro.

Pokemon
Il nome è una parola macedonia formatasi dalla coppia di parole ingle Pocket
Monsters (Poketto Monsutā, «mostri tascabili»). La contrazione, inizialmente dovuta alle ridotte
dimensioni dello schermo del Game Boy, avrebbe dovuto essere “Pockemon“, come visibile in
uno degli episodi dell’anime, formata dalla contrazione della grafia corretta «Pocket Monster».
Tuttavia si preferì rimuovere la «c», sia per evitare confusione che per ragioni commerciali legate
all’esistenza di Monster in my pocket.

Serie animata e lungometraggi


Il 1º aprile 1997 venne trasmesso in Giappone, sul canale TV Tokyo, il primo episodio del cartone
animato omonimo basato sui videogiochi Pokémon Rosso e Blu. La serie animata ebbe tanto
successo che il 18 luglio dell’anno seguente venne diffuso il primo film basato sull’anime. In dieci
anni, a partire dal 1998, sono stati prodotti complessivamente dodici film sui Pokémon, aventi
come protagonista Ash Ketchum e i suoi amici. In ogni film è presente almeno un Pokémon
leggendario. In Italia alcuni dei film sono stati distribuiti in VHS e DVD, altri sono stati trasmessi su
canali televisivi a pagamento.

L’anime e il videogioco

Boeing della compagnia ANA raffigurante tre Pokémon: da sinistra a destra Clefairy,
Pikachu e Togepi. Dietro le ali sono visibili Mewtwo e Snorlax

Si possono notare delle somiglianze tra l’anime e i videogiochi. Ad esempio, nella versione
originale della serie animata, i titoli dei primi episodi erano seguiti da una piccola freccia rivolta
verso il basso. Ciò fu senza dubbio ispirato alle schermate dei videogiochi, che presentano una
freccia quando il testo è diviso in più parti e bisogna scorrerlo per visualizzarlo tutto. Si può notare
che, fino alla quinta serie, al termine di ogni singolo episodio, la scritta “to be continued” che
appariva sullo schermo era preceduta da una piccola freccia rivolta verso destra, che ricorda i tasti
direzionali del Game Boy. Negli episodi più recenti la freccia è scomparsa.

Già dal primo episodio della serie si nota che l’anime è un tentativo di ricalcare il
videogioco. Infatti l’episodio “L’inizio di una grande avventura” (“Pokémon, I choose you!“) inizia
con uno scontro, con stile da videogioco, tra un Gengar e un Nidorino, preso dall’inizio del
videogioco Pokémon Rosso, che si trasforma in stile cartoon. La scelta dell’animazione iniziale
tratta dalla versione Rossa non è casuale, infatti uno dei nomi default del protagonista di questo
titolo è appunto Ash (invece in Pokémon Blu uno dei nomi default è Gary e lo scontro è tra Gengar
e Jigglypuff).

Inoltre i luoghi, gli oggetti e i Pokémon presenti nelle varie zone siano quasi identici a quelli
del gioco. Nonostante siano ripetutamente presenti combattimenti tra Pokémon, i personaggi della
serie animata non sembrano tener sempre conto delle strategie necessarie per vincere gli incontri,
come invece accade nel videogioco, spesso ignorando le statistiche dei Pokemon, le loro mosse o
addirittura il loro tipo. La maggior parte degli episodi dell’anime si mantengono per tutta la durata
su binari estremamente prevedibili con una trama semplice e un’atmosfera a volte molto comica,
fattore che ha contribuito non poco ad attaccare ai Pokémon la nomea di prodotto esclusivamente
per bambini in età scolare.
Tuttavia stando alle dichiarazioni dello storyboarder dell’anime, Masamitsu Hidaka, riproporre
vicende simili all’interno della storia è una scelta voluta e condivisa dagli autori. Essi ritengono
infatti che il pubblico sia in continuo cambiamento e sempre nuove generazioni di spettatori si
appassionano all’anime, mentre altre, superando il target di età a cui si rivolge, lo abbandonano.
Sempre secondo l’intervista pare inoltre che non si abbia l’intenzione di interrompere la serie
fintanto che il business funziona.

Pokemon – Episodi censurati


Il primo caso riguarda il 38º episodio della prima serie, il cui titolo originale è
でんのうせんしポリゴン (Electric Soldier Porygon), che è stato bandito in tutto il mondo.
L’episodio in questione andò in onda la prima ed unica volta il 16 dicembre 1997 in
Giappone, causando quasi 700 casi di epilessia provocate da alcune sequenze nelle quali
vengono mostrate intermittenze luminose troppo veloci. Le intermittenze hanno questa
successione: un fotogramma rosso, uno blu e uno azzurro. Poi di nuovo rosso, blu, azzurro e così
via. Alcune persone hanno sofferto di attacchi di epilessia anche a causa della successiva
trasmissione della sequenza d’immagini incriminate durante la diffusione della notizia tramite
telegiornali. La serie animata dei Pokémon è incorsa più volte in censure, per i motivi più vari.
Un altro episodio censurato in tutto il mondo è stato l’episodio 377! (Shaking Island Battle!
Dojoach VS Namazun!!). La data prevista di trasmissione dell’episodio in Giappone era il 4
novembre 2004, ma non fu trasmesso poiché il 23 ottobre dello stesso anno avvenne il
terremoto nel Chuetsu che fece deragliare un treno (l’incidente non causò vittime). La trama
dell’episodio prevedeva infatti che alcuni Whiscash causassero un terremoto. L’episodio fu prima
rimandato e in seguito il network decise di non trasmetterlo. L’episodio non fu nemmeno tradotto in
inglese, probabilmente a causa dello shock che lo tsunami del 26 dicembre 2004 aveva nel
frattempo causato nell’opinione pubblica.

Questi due episodi sono stati banditi anche in Italia, dal momento che la traduzione italiana è
basata sulla versione statunitense della serie. Oltre a questi, anche altri tre sono stati censurati in
molti paesi: il 18° (Vacanza ad Acapulco!), il 35° (La leggenda di Dratini) e il 252° (La Via Gelata).
Il primo di questi tre episodi mostrava James, membro del Team Rocket, travestito da
donna per partecipare ad un concorso femminile in bikini. In seguito l’episodio è stato trasmesso
senza la sequenza incriminata, non permettendo però una adeguata comprensione dello stesso.

Il secondo è ambientato nella Zona Safari (un’area molto importante nella storia del videogioco).
Questo episodio è stato censurato perché uno dei personaggi, il custode dell’area, era in possesso
di armi da fuoco che usa nel corso dell’episodio per minacciare Ash e i compagni e per attaccare i
membri del Team Rocket. Il motivo principale della censura è collegato al massacro della
Columbine High School e altri eventi simili che sono avvenuti negli Stati Uniti.

Nel terzo episodio, durante il corso della storia, Brock si ammala gravemente e finisce in
ospedale. La Warner Bros. non ha mai dichiarato il motivo della censura. Le idee più diffuse sulla
causa sono tre: la prima è che in quel momento si era diffuso l’allarme SARS. I sintomi mostrati da
Brock durante l’episodio sono molto simili alla malattia accennata. Altri affermano che l’episodio è
stato censurato perché Brock, in stato febbrile, tentando di baciare l’infermiera, rischia di baciare
Jynx (ma poi riconosce il Pokémon ed evita il bacio).
Il mitico Gioco dei Pokemon in scatola dell’epoca

Si ritiene inoltre che sia stato censurato per via dell’aspetto del Pokémon, che ricorderebbe lo
stereotipo di donna dalla pelle nera. Successivamente a causa delle proteste degli afroamericani,
la Nintendo avrebbe cambiato il colore della pelle di Jynx trasformandola in viola.

Infine il diciannovesimo episodio, Le Creature Marine (Tentacool and Tentacruel), è stato


censurato a partire dal 2001, dopo la prima messa in onda nel 1998 e in seguito a tre successive
repliche, poiché Tentacruel distrugge un grattacielo. Questo, secondo la rete, avrebbe potuto
evocare nella mente degli statunitensi gli attentati dell’11 settembre 2001.
Malattie
Il 38º episodio della prima serie ha causato 685 casi di epilessia. Dopo questo incidente la
Nintendo mise un avviso nei videogiochi riferito ai soggetti affetti da epilessia fotosensitiva.

Crudeltà verso gli animali


Alcuni hanno messo a confronto il meccanismo originario delle lotte tra Pokémon e la pratica,
fuorilegge, del combattimento tra galli. Da questo punto di vista, il gioco si fonda principalmente
sul fatto che gli allenatori di Pokémon devono catturare e far combattere tra loro animali selvatici.
Inoltre le pozioni e gli altri oggetti, che servono a curare o a migliorare l’abilità del Pokémon
durante le lotte, sono considerate al pari delle droghe e delle sostanze stupefacenti. Alcuni
pensano che ciò inciti i bambini alla crudeltà verso gli animali o verso il gioco d’azzardo.

Tuttavia, molti fan della serie vedono gli scontri come una competizione amichevole tra due
squadre di Pokémon e tra i loro allenatori. Da questo punto di vista, gli allenatori non
costringono i Pokémon a sfidarsi a tutti i costi. Nonostante esistano Pokémon territoriali (ad
esempio Pidgeotto), la loro aggressività è completamente differente da quella dei galli da
combattimento, che lottano fino a quando uno dei due muore.
I CAVALIERI DELLO ZODIACO – (1987)
I Cavalieri dello Zodiaco

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I Cavalieri dello zodia è uno shōnen manga scritto e disegnato da Masami Kurumada negli anni
ottanta.

Al successo planetario avuto dai 28 volumi del manga classico, hanno fatto seguito una serie
TV di 114 episodi, 5 film, 44 OAV e altri tre manga paralleli (tuttora in pubblicazione) oltre a varie
altre pubblicazioni tecniche.
A 24 anni dalla sua creazione, attualmente Saint Seiya vanta ancora in pubblicazione tre manga
(Next Dimension, The Lost Canvas e Episode G) e in produzione un anime (The Lost ). A questi si
affianca il tanto atteso progetto sulla “Saga dei Cieli”, finora materializzatosi solo in un film-prologo
realizzato nel 2004 (il discusso “Tenkai-Hen: Overture”) e al momento affidato all’evoluzione del
manga Next Dimension.
Anime comics – I Cavalieri dello Zodiaco
In Giappone sono usciti gli anime comic per ogni film dei Cavalieri dello zodiaco; sono stati anche
stampati in Italia dalla Star Comics nel 2000-2001:

1. Anime Comics 27 (dicembre 2000): Saint Seiya – The Movie (La dea della discordia)
2. Anime Comics 29 (gennaio 2001): La sanguinosa battaglia degli dei (L’ardente scontro
degli dei)

1. Anime Comics 31 (febbraio 2001): La leggenda del ragazzo del sole (La leggenda dei
guerrieri scarlatti)
2. Anime Comics 33 (marzo 2001): I combattenti dell’ultima guerra sacra (L’ultima battaglia)

Nel 2006 inoltre la Toei Animation ha realizzato anche gli anime comics della serie The Hades
Chapter – Inferno per celebrare i vent’anni dalla nascita della serie (1986).

L’Anime
Dell’anime esistono l’intero manga classico (realizzato in due blocchi, con l’Hades Chapter animato
a partire dal 2002), 5 film e il “Lost Canvas”, trasmesso in Giappone a partire da giugno 2009.
LA “SERIE CLASSICA” (1986-1989)

La serie animata, chiamata anche “serie classica” per distinguerla dalla nuova “Serie di Hades”, fu
distribuita dalla Toei Animation. Andò in onda per la prima volta l’11 ottobre 1986
sull’emittente giapponese TV Asahi, e terminò il primo aprile del 1989. Consta in tutto di 114
episodi animati da Shingo Araki e Michi Himeno (Lady Oscar, Occhi di gatto, Goldrake etc…).
La serie è divisa in tre sottocapitoli: Sanctuary (in italiano “Grande Tempio”, episodi 1-
73), Asgard (episodi 74-99), Poseidon (in italiano “Nettuno”, episodi 100-114). La storia narra le
gesta dei Bronze Saints, guerrieri fedeli ad Athena, dotati di armature e di capacità prodigiose, che
derivano dal bruciare (o espandere) il Cosmo interiore (una sorta di energia spirituale) e presenta
continui richiami al mondo della mitologia greca classica. Esistono differenze sostanziali tra
manga e anime: nell’anime sono stati infatti aggiunti numerosi elementi come i “Steel Saints”
(Cavalieri d’acciaio nella versione italiana) o addirittura un intero arco narrativo (quello di Asgard)
creato anche per dare a Kurumada il tempo di portarsi avanti con il manga.
Recensioni e riconoscimenti
I 28 tomi del manga originale ideato e disegnato da Masami Kurumada, hanno riscosso un grande
successo, vendendo nel solo Giappone, oltre 25 milioni di copie e hanno goduto di 4
ristampe e una versione Deluxe. Nel 1987, l’anime ottenne il prestigioso premio dell’ Animage
Anime Grand Prix, dopo solo pochi episodi trasmessi, ed ebbe numerosi articoli e riconoscimenti
sulle più famose riviste (giapponesi e estere) specializzate nel settore manga/anime.

Nella classifica commissionata nel 2006 da TV Asahi, “Saint Seiya Hades” si è posizionato
all’11ª posizione tra i migliori anime prodotti negli ultimi periodi, mentre la serie classica ha
raggiunto il 25º posto in quanto apprezzamento e popolarità tra tutti gli anime di sempre. Saint
seiya è considerato ispirazione di numerose serie come Gullkeeva, Gundam wings, I 5 samurai,
Bt’x, e lo stesso autore di Bleach, Tite Kubo, ha ammesso di aver preso spunto dalla serie per la
ideazione di armi e tecniche della sua opera.
Inizialmente pianificata in 52 episodi totali, la serie ha raggiunto una tale popolarità e successo
da essere allargata ad un totale di 145 episodi (non definitiva). Negli anni ’80 Saint Seiya era
considerato l’unico rivale in grado di competere con la serie Dragon Ball in quanto a audience e
merchandising.

Attualmente, Saint Seiya è il secondo marchio più proficuo e prolifico di merchandising della casa
di produzione Bandai dopo Gundam.

Modellismo – I Cavalieri dello Zodiaco

I personaggi dei Cavalieri dello zodiaco sono stati protagonisti di numerose serie di modellismo
e action figures. La serie classica di questi modellini, chiamata Die Cast e prodotta all’inizio degli
anni 90, è stata poi riproposta in parte in Italia dalla Giochi Preziosi nel 2001 in qualità più
scadente (meno dettagli, più parti in plastica e non in metallo, elevato numero di pezzi difettosi) e
solo successivamente con la vecchia qualità nel 2008. Il valore della prima serie, per i
collezionismo, può aggirarsi oggi intorno alle centinaia di euro.

Altri tipi di modellini, la serie Myth Cloth, molto più accurati e fedeli e in numero limitato, sono
tuttora in commercio con un costo che varia dai 40 ai 90 euro a seconda del personaggio. A0560
IRIDELLA – Cartone – Spot – Bambola – (1985)
IRIDELLA

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Iridella (Rainbow Brite) è una linea di bambole che furono prodotte da Mattel, divenute
nel 1985 una serie televisiva a cartoni animati: Iridella; la serie è stata prodotta da DiC
Enterprises, Hallmark Home Entertainment e da Mattel, e comprende 13 episodi. Nello stesso
anno fu realizzato anche un film d’animazione: Iridella e il ladro di stelle.
Trama
Lassù nel cielo, oltre l’arcobaleno, si trova il “Paese dell’arcobaleno” (Rainbowland), un mondo
fatato pieno di colore e di vita. Una terra che interessa molto al Grande Buio, al quale, tanto tempo
fa, riuscì quasi di conquistarlo, annientandone tutti i colori, e trasformandolo in una terra arida e
brulla. Per scongiurare la minaccia, fu inviata una bambina terrestre, Lucilla (Wisp), che riuscì a
riportare i colori al loro posto; dopo questo salvataggio Lucilla prese il nome di Iridella e l’incarico di
fata, per mantenere vivi i colori con la sua speciale polvere magica, e rigenerare l’arcobaleno con
la sua magica cintura.

In questo compito Iridella viene aiutata da Stella Bianca, un cavallo parlante in grado di galoppare
sull’arcobaleno, e da Folletto Bianco, unico ad avere il pelame di questo colore fra la sua gente,
che supervisiona i lavori nelle miniere.

Nelle miniere, dove lavorano i folletti dal pelo colorato e i bambini dell’arcobaleno (Color Kids,
ognuno di un colore differente) vengono estratti i cristalli colorati, indispensabili per la
fabbricazione della polvere magica di Iridella.

Fra i nemici di Iridella ci sono Murky Cupo e Lurky Guffo, una coppia di goffi quanto sgradevoli
figuri, che odiano i colori e desiderano un mondo grigio e tetro.
Lista episodi
n° Titolo originale Titolo italiano

01 Beginning of Rainbowland (Part 1) Nasce il paese dell’arcobaleno

02 Beginning of Rainbowland (Part 2) Alla ricerca della sfera di luce

03 Peril in the Pits Iridella trova un amico

04 The Mighty Monstromurk Menace (Part 1) Tutti contro mostro Murk

05 The Mighty Monstromurk Menace (Part 2) La sconfitta di Murky

06 Invasion of Rainbowland Il primo giorno di primavera

07 Mom La grande corsa

08 Rainbow Night La regina dei folletti

09 Star Sprinkled Polvere di stelle

10 Chasing Rainbows Caccia a Iridella

11 Murky’s Comet La notte di Iridella

12 A Horse of a Different Color La cometa di Murky

13 The Queen of the Sprites L’invasione del Paese dell’Arcobaleno


La Bambola

Nonostante di Iridella, in Italia, fu prodotta una linea per la scuola: diari, zaini, cartelle, quaderni,
astucci, 5 libri illustrati, libri da colorare, la saponetta, il fumetto sul gionalino per bambini
POOCHIE, e poco tempo fa la serie completa in DVD, l’immagine di Rainbow Brite (nome
originale) col relativo merchandising non fu mai sfruttata al massimo come accadde invece in
USA.

Basti pensare che sono stati prodotti biglietti d’auguri, tazze, biccheri, audiolibri, biciclette,
calendari, orologio da polso e da tavolo, costumi di carnevale, culle, seggioloni, VHS, giochi di
società, puzzle, lenzuola, trapunte, piumoni per letto, plaid, ombrelli, borsette, frigoriferi e forni per
bambini, raccoglitori per foto, quadretti, bambole di carta, trottole, adesivi, vari libri da colorare,
stampo per torte, corn flakes… ^_^
Iridella rimane senz’altro una delle linee più riuscite della Mattel, uno dei personaggi più
amati degli anni ’80 e una delle mie serie preferite di tante ragazze dell’epoca, sicuramente per
l’innocenza dei temi affrontati (la perenne lotta tra il bene e il male), per gli strani abiti variopinti dei
Color Kids e per i colori luminosi dei paesaggi senza tempo che ci mettevano allegria e non ci
facevano ancora pensare a quanto li avremmo rimpianti! :

Tanti hanno desiderato di avere il pupazzo di Buddy Blue, essendo il preferito da molti,
personaggio che purtroppo non ne è mai arrivato in Italia, ma che fortunatamente tanti sono riusciti
ad avere… 20 anni dopo tramite il circuito del collezionismo!! Non è mai troppo tardi per continuare
a sognare il paese dell’arcobaleno… ( 2apr17 )
SIAMO FATTI COSI ( Esplorando il corpo umano ) – (1988)

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Esplorando il corpo umano (titolazione Deagostini) o anche Siamo fatti così (titolazione
Mediaset), oppure C’era una volta la vita: la favolosa storia del corpo umano (prima versione
tradotta in italiano apparsa in Ticino nel 1987), il cui titolo originale è: Il était une fois… la Vie, è
una serie televisiva a disegni animati francese educativa, dedicata al funzionamento del corpo
umano.
Creata da Albert Barillé, è composta da 26 episodi di 25 minuti ed è stata trasmessa per la prima
volta nel 1987 da France 3 in Francia e nello stesso anno in Ticino dalla Radiotelevisione
svizzera di lingua italiana. In Italia è stato messo in onda su Italia 1 e da Boing.

Il cartone animato, destinato a un pubblico di bambini e adulti, illustra con l’aiuto di personaggi
animati la struttura e le funzioni del corpo umano, utilizzando figure umanizzate per rappresentarne
i componenti microscopici, dai globuli bianchi alle vitamine, ai componenti del DNA. Fra i
personaggi che hanno un ruolo centrale vi è un gruppo di globuli rossi formato da alcuni individui
tra i quali Emo e Globina, ed un globulo rosso anziano, Globus, che fa da Cicerone, spiegando di
volta in volta, durante ogni episodio, i principali aspetti della biologia umana.
Essa fa parte di un insieme di 6 serie tv dal nome Il était une fois… create a scopo educativo da
Albert Barillé: è la più nota, ma curiosamente l’unica che l’Italia non ha coprodotto e difatti essa
non figura nella lista delle nazioni che hanno cooperato alla sua realizzazione (la lista viene
visualizzata nella versione francese della sigla di apertura cantata da Sandra Kim).

Per contro, la serie è stata coprodotta dalla Televisione della Svizzera Romanda TSR e dalla
Radiotelevisione svizzera di lingua italiana, il cui doppiaggio in italiano è stato eseguito ad ogni
modo dagli studi di Milano. Come conseguenza, la serie è apparsa in italiano nel 1987
originariamente solo in Ticino con il nome di C’era una volta la vita: la favolosa storia del corpo
umano, la quale mantenne inalterata la sigla originale cantata da Sandra Kim.

Da tale cartone è nata l’opera per bambini Esplorando il corpo umano la quale negli anni ha
cambiato più volte aspetto; essa ha debuttato a inizio anni ’90, ma a differenza della versione
visionata in Ticino, essa venne nuovamente doppiata inserendo una voce femminile tra i vari
dialoghi aggiungendo ulteriori spiegazioni durante le varie fasi dell’esplorazione del corpo umano.
La versione originale è per contro la fedele traduzione della versione francese.
Home video
La serie è stata più volte edita dalla Deagostini, con il nome di Esplorando il corpo umano in VHS e
DVD, basati sulla versione francese, ripresa fedelmente nell’ordine di trasmissione e senza
censure. A questa distribuzione sono stati da sempre associati dei fascicoli cartacei e un modellino
di corpo umano da costruire, con diversa forma e dimensione ad ogni nuova edizione. A0138
FANTAZOO – (1989)
Fantazoo

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Fantazoo è una serie televisiva a cartoni animati realizzata da Studio Telescreen Japan,
Teleimage e Meander Studio. Si tratta di una co-produzione nippo-olandese basata su una serie
olandese di fumetti a strisce, ancora oggi pubblicata da diversi quotidiani e settimanali dei Paesi
Bassi, intitolata Ox Tales (traducibile letteralmente dall’inglese come I racconti del bue) e creata da
Wil Raymakers e Thijs Wilms.

Prima tv edizione originale e italiana


La serie fu trasmessa inizialmente dall’emittente giapponese TV Tokyo dal 7 aprile 1987 al 29
marzo 1988 ed è composta da 102 episodi di 12 minuti ciascuno, sebbene in alcune occasioni
siano stati trasmessi a coppie, formando così 51 puntate della durata di 24 minuti. In
seguito Fantazoo è stato doppiato e mandato in onda in numerosi paesi del mondo; in Italia fu
lanciato per la prima volta da Odeon Tv nel marzo 1989, e successivamente da diverse reti
televisive locali (anche attraverso l’ex syndication Junior Tv).
Breve Trama
Le storie di Fantazoo ruotano attorno alle buffe, esilaranti e surreali vicende quotidiane di Alvaro,
un bue gestore della sua fattoria in un mondo naturale ed incontaminato affollato da animali di ogni
specie (che spesso Alvaro chiama “Amici della Foresta”). Alvaro veste con una tutona rossa e
con gli zoccoli di legno ai piedi, ed è affiancato dalla sua migliore amica, la tartaruga Camilla
(talvolta chiamata anche ‘Gnappetta). Nel doppiaggio italiano, per caratterizzare meglio i due
protagonisti del cartone, Alvaro e Camilla parlano due diversi dialetti italiani, rispettivamente
il romanesco e il fiorentino.
PERSONAGGI PRINCIPALI

 Alvaro il bue (nome originale: Boes; doppiato da Piero Tiberi)

Come personaggio è alquanto insolito; lo si nota immediatamente nel vestiario, tutona


rossa e zoccoli in legno.
È un allevatore di campagna, e tiene nella sua piccola proprietà un pollaio ed un recinto di
maiali. Oltre a questi si aggiunge anche il suo orto e la cuccia del suo cane, Toby.

Parla con un accento romano esilarante e sembra avere l’attitudine a compiere qualsiasi
lavoro manuale, anche se alla fine finisce quasi sempre per combinare solo guai. Spesso
cerca di dare dimostrazione della propria capacità fisica, magari entrando in competizioni di
forza con gli altri animali.

E’ solito rivolgersi alla sua amica Camilla con l’appellativo di ‘Gnappetta.


 Camilla la tartaruga (nome originale: Dolly; doppiata da Graziella Polesinanti)

Camilla è una tartaruga femmina, mentre nell’edizione inglese è un maschio che si chiama
Jack Turtleson. Vive con Alvaro nella “Bicocca”, il nome romano con cui il bue chiama la
propria capanna; tuttavia lei stessa definisce la sua vera casa il proprio guscio, che Alvaro
soprannomina la sua “Coccia”.
Solo Alvaro e lei sono in grado di parlare in modo continuo e discorsivo, mentre gli altri
animali emettono poche parole o solo versi.

Ha una particolare mania di cucinare uova in ogni modo e questo ad Alvaro, a lunga
andare, da fastidio. Lo si può notare specialmente in una puntata della serie dove, per non
mangiare altre uova, Alvaro va a cercarsi cibo altrove, ma senza buoni esiti.

Non è un tipo attaccarogne, ma se qualcuno le rimprovera qualcosa, inizia a difendersi


insultando l’altro (nel caso di Alvaro, lo definisce spesso “citrullo”). E’ un’abile tiratrice con
la fionda.

E’, peraltro, l’unica tartaruga del fantazoo; solo in un episodio si vede un piccolo cucciolo di
tartaruga, ma nient’altro. Il suo accento toscano mette in risalto il personaggio, rendendolo
più simpatico.

 Toby il cane (Non è proprio un personaggio principale, ma compare quasi sempre)


Reti televisive italiane che hanno trasmesso Fantazoo
 Odeon Tv
 Telecapri
 Telepace
 Tele Bassano
 Super 3
 Junior TV

Differenze con le altre versioni straniere

 Nella versione italiana è quasi completamente assente il tucano, che nella vesione
inglese si chiama Towilla. Questo personaggio è il narratore della storia e nel cartone
italiano compare una sola volta in tutta la serie, mentre in quella inglese è presente
sovente in tutte le puntate.
 Solo nella versione italiana i personaggi parlano usando degli accenti regionali.
 Nella serie italiana tutti i nomi dei personaggi sono diversi dalle altre serie.
 Molte battute sono adattate per rendere meglio l’italiano nel cartone, nel caso si
incontrassero parole inglesi.

 Camilla è una femmina nel cartone italiano mentre nella versione inglese è un
maschio e si chiama Jack Turtleson, nella versione originale (olandese) invece è sempre
femmina ma si chiama Dolly
 Nel doppiaggio inglese, un solo doppiatore fa la voce dei tre personaggi principali: Alvaro, il
narratore (tucano che, come già citato prima, nella versione italiana compare una sola volta
nella serie) e Camilla (appunto perché è un maschio nel cartone inglese), è A.J.
Henderson. I doppiatori italiani sono invece due ben distinti: Piero Tiberi(Alvaro)
e Graziella Polesinanti (Camilla). A0205
HOLLY E BENJI – (1986)
holly e benji

Capitan Tsubasa, meglio noto in Italia come Holly e Benji, è uno spokon manga giapponese
sul calcio, ideato come fumetto da Yoichi Takahashi nel 1981.

Holly e Benji
Il manga narra la storia di un fuoriclasse del calcio giapponese che, dopo essere cresciuto nella
scuola Nankatsu, a 15 anni lascia il Giappone per avventurarsi nel calcio brasiliano e,
successivamente, diventa professionista in Brasile prima ed in Europa poi.

Il manga si compone di quattro serie: Captain Tsubasa (Capitan Tsubasa in Italia), World
Youth, Road to 2002 (nata per festeggiare i Mondiali di Calcio 2002 tenutisi in Giappone e Corea)
e Golden-23.

Le prime tre serie del manga hanno dato vita in seguito ad altrettante serie di un anime di grande
successo. Sono stati realizzati anche 5 film su Capitan Tsubasa e esistono diversi volumi speciali
su questa serie.
Capitan Tsubasa ha riscosso molto successo sia in Giappone che nel resto del mondo. In Italia è
tuttora oggi una delle serie più amate. Capitan Tsubasa ha contribuito a diffondere il calcio in
Giappone e molti ritengono che sia stato uno dei fattori che hanno contribuito al miglioramento di
prestazioni della nazionale nipponica che nel 1998 si è qualificata per la prima volta ai mondiali e
nel 2002 è riuscita persino a raggiungere gli ottavi di finale. In Italia il manga è edito dalla Star
Comics.

L’ Anime

In seguito al successo del manga venne prodotta una versione animata, Captain Tsubasa,
che fu trasmesso in Giappone dal 1983 al 1986. Vengono realizzati 128 episodi che raccontano
solo la storia dei primi 25 tankoubon (la parte dei campionati nazionali giapponesi giovanili). In
Italia, l’anime appare nel luglio 1986, con i nomi cambiati poiché Fininvest lo aveva richiesto
alla società di doppiaggio in quanto la loro policy era ed è quella di italianizzare o inglesizzare i
nomi giapponesi e con il titolo di Holly & Benji, due fuoriclasse. Curiosità: il telecronista nella
versione italiana è doppiato da un ex radiocronista di Tutto il calcio minuto per minuto, Sergio
Matteucci. La voce fuoricampo che commenta le partite, nell’edizione italiana, è sempre la stessa
in ogni incontro, e viene svelata per pochi secondi nella puntata n.10 della prima serie, al minuto
17 e 31 secondi circa.

Esistono delle differenze tra manga e anime: sono state aggiunte in alcuni casi parti nuove (i
cosiddetti filler) rispetto alla storia del manga come ad esempio la parte del mondiale di Parigi
sognata da Tsubasa la notte prima della finale Nankatsu-Toho (New Team-Toho). In questo sogno
Tsubasa sognava che al termine del torneo delle elementari lui e i suoi amici/rivali fossero stati
convocati nella nazionale juniores per giocare i mondiali di Parigi. In queste puntate Tsubasa e co.
affrontarono avversarie fortissime come l’Inghilterra ai quarti e la Francia di Pierre in semifinale (in
questa partita Tsubasa segnò persino un’autorete) riuscendo però a batterle raggiungendo la finale
dove affrontò la Germania di Schneider. La Germania si portò in vantaggio di due reti ma il
Giappone grazie alla sua grandissima determinazione riuscì a pareggiare. E proprio sul gol del 2-2
che si conclude il sogno di Tsubasa.

Dato che la prima serie dell’anime non raccontava interamente la storia del manga venne
prodotta nel 1989 una serie di 13 OAV, Shin Captain Tsubasa, che narra la storia dal vol. 26
al vol. 36. In questa serie la nazionale nipponica U-16 partecipa al Mondiale U-16 vincendolo a
sorpresa battendo in finale la Germania Ovest 3-2. Per ragioni ignote non è stata realizzata la
versione anime dell’ultimo volume del manga. In questo ultimo volume si vedeva Tsubasa
debuttare nella nazionale maggiore, fidanzarsi con Sanae e partire per il Brasile.
Nel 1994, in seguito all’inizio della pubblicazione della seconda serie del manga, Captain Tsubasa
World Youth Hen, venne realizzata una nuova serie animata su C.T., Captain Tsubasa J,
composto da 46 episodi. Gli autori dell’anime decisero però che per non raggiungere subito il
manga i primi episodi della nuova serie sarebbero stati un remake di parte della prima serie (cioè
dall’inizio della serie alla partenza per il Brasile di Roberto senza Tsubasa). Solo a partire
dall’episodio 34 iniziarono gli episodi inediti che però (per motivi di budget) non narrano l’intera
storia della seconda serie del manga ma solo la storia dei primi 6 volumetti (su 18). La versione
animata del World Youth non è quindi completa e fa vedere solo parte delle qualificazioni
asiatiche.

Nel 1999 Captain Tsubasa J venne trasmesso in Italia su Italia 1 con il titolo Che campioni
Holly e Benji!!!. I nomi furono come sempre inglesizzati anche se alcuni personaggi avevano
come secondo nome il nome originale (per esempio Oliver Tsubasa Hutton e Rob Denton Aoi). In
quest’occasione però, per coprire il “buco” della storia, vennero trasmesse due puntate al giorno
della vecchia serie più la serie Shin, e gli OAV.

Per evitare problemi con la FIFA e per far sì che la serie venisse trasmessa anche all’estero
i produttori dell’anime hanno dovuto cambiare i nomi (e i colori) delle varie squadre
reali (per esempio l’Inter è diventata il Lombardia, la Juventus il Piemonte, il Barcellona Catalunya,
il San Paolo Brancos, il Flamengo Domingo, il Valencia San Jose, il Bayern Monaco Ruteburg,
l’Amburgo Grunwald e così via).
Sigle

L’anime del 1983 è composto di due sigle di apertura e tre di chiusura:

 Opening: Moete Hero (due versioni) la prima cantata da Hiroyuki Okita e Yōko Ogai e la
seconda da Takayuki Takemoto.
 Ending: 1)Fuyu no Lion (冬のライオン, Fuyu no Lion?) (Leone d’Inverno), cantata da
Hiroyuki Okita, 2)Tsubasa yo hashire! – Captain Tsubasa Ouenka (Corri Tsubasa!-la
canzone di C. Tsubasa), e 3)Ashita ni mukatte shoot (Il tiro che guarda al domani) cantata
da Yōko Ogai.

La serie di OAV Shin Captain Tsubasa aveva come sigle in Giappone:

 Opening: So Long Dear Friend di JETZT


 Ending: Saigo no FIRST KISS di Maimoku Sakura
Per quanto riguarda le sigle italiane Mediaset nel (1986) sostituì le sigle originali giapponesi con
la nota sigla italiana intitolata: Holly e Benji due fuoriclasse, cantata da Paolo Picutti. La stessa
sigla venne riutilizzata come sigla dello Shin quando esso venne trasmesso in Italia.

Quando la serie Shin venne trasmessa su Italia 1 nel 1995 venne realizzata una nuova sigla
intitolata Che campioni Holly e Benji, cantata da Cristina D’Avena e Marco Destro , sostituì le
sigle giapponesi Fighting (opening, cantata da Face Free) e Otokodaro (closing, cantata da
Yamazaki Ayako). Questa stessa sigla sostituì anche la vecchia Holly e Benji due fuoriclasse
quando vennero trasmesse le repliche della prima serie. Essa rimase anche con la trasmissione
nel 1999 della serie J.
Nel 2004 con la trasmissione in Italia dell’ultima serie venne ideata una terza nuova sigla:
Holly e Benji Forever, cantata da Cristina D’Avena e Giorgio Vanni, che sostituì le due sigle
originali giapponesi

Nel 2007 la serie, trasmessa su Boing e poi di nuovo su Italia 1, avrà di nuovo la sigla “Che
Campioni Holly e Benji” per la prima serie ma abbreviata (un minuto invece che quasi due) e
cantata interamente da Cristina D’Avena.

Anche negli altri paesi le sigle originali vennero sostituite con altre, tranne che in Germania dove
furono utilizzate le basi musicali di Moete Hero e Fuyu no Lion. Per la sigla francese e quella
spagnola in particolare fu scelta la base musicale della sigla italiana di Lupin III, perché le reti tv
che trasmisero per la prima volta la serie erano di proprietà di Fininvest che in quegli anni passava
loro le basi. Di tale sigla esiste anche una versione portoghese non autorizzata. ( 3ago18 )
SAILOR MOON – Anime – (Anni 90)

Sailor Moon
Sailor Moon è una popolare serie animata giapponese di genere mahō shōjo creata da Naoko
Takeuchi agli inizio degli anni novanta ed esportata in numerosi paesi esteri. La serie prende
il nome dalla divisa alla marinaretta, indossata dalle guerriere nella serie, che è una
rielaborazione della divisa scolastica femminile obbligatoria in molte scuole giapponesi.
La serie getta le basi con il manga Codename: Sailor V, del 1991, per poi nascere ufficialmente
con il titolo Bishōjo senshi Sailor Moon, pubblicato dalla Kōdansha sulla rivista Nakayoshi lo stesso
anno, ed in seguito raccolto in 18 tankōbon. La vera fama fu però raggiunta con la
trasposizione animata, uscita l’anno seguente e diventata una fra le più note espressioni
della cultura pop giapponese del mondo, nonché uno dei maggiori successi dell’animazione
giapponese su scala planetaria degli anni novanta, presso il pubblico infantile, adolescenziale e di
giovani adulti appassionati di anime.
La serie anime è composta da 5 serie televisive (per un totale di 200 episodi), 3 film
cinematografici e diversi special televisivi. Come ogni altra serie di gran successo, la saga di Sailor
Moon ha ispirato e prodotto numerosi articoli da merchandising, dai giocattoli alla cancelleria
scolastica, dai prodotti alimentari fino ai videogiochi.
I Protagonisti principali di Sailor Moon sono
 Usagi Tsukino (Bunny), una ragazza di quattordici anni, allegra e vivace, in grado di
trasformarsi nella guerriera Sailor Moon, guerriera dell’amore, della giustizia e del mistero .
 Mamoru Chiba (Marzio), futuro fidanzato e marito di Usagi, che nei panni dell’inizialmente
ambiguo Tuxedo Kamen (Milord) aiuta la guerriera.
 Luna, Usagi riceve i poteri e viene aiutata da questa gatta parlante, con cui riesce a trovare
le sue compagne.

Si aggiungono le quattro Guardian Senshi, il gruppo che aveva il compito di proteggere la


Principessa Serenity.
 Ami Mizuno (Amy), è la prima sailor che Usagi incontra, una ragazza molto timida e
studiosa, che diventa Sailor Mercury, guerriera dell’acqua e della saggezza.
 Rei Hino (Rea), la terza guerriera sailor, una sacerdotessa miko nel tempio shintoista del
nonno, con grandi abilità, capace di trasformarsi in Sailor Mars, la guerriera della fiamma e
della passione.
 Makoto Kino (Morea), la quarta guerriera, ed è Sailor Jupiter, guerriera del fulmine e del
coraggio, una ragazza molto attiva e socievole.
 Minako Aino (Marta), alias Sailor Venus, è la guerriera dell’amore e della bellezza (nonché
la protagonista del manga Codename: Sailor V), ed è accompagnata dal suo gatto
parlante Artemis.
I Nemici
 Regno delle Tenebre: è il primo gruppo che si scontra con il Sailor Team. Il suo obiettivo è
quello di distruggere la terra. È capitanato da Queen Beryl.
 Ail e An: il trio alieno venuto per raccogliere energie per l’albero dell’oscurità composto
da Ail e An e Makaiju. Compare nella prima parte della seconda serie, solo nell’anime.
 Famiglia della Luna Nera: secondo gruppo della seconda serie, con a capo il Principe
Diamond.

 Esercito del Silenzio: gruppo del Professor Tomoe, padre di Hotaru Tomoe Compare
nella terza serie.
 Circo della Luna Spenta gruppo di Zirconia/Nehelleni, della quarte serie.
o Quartetto Amazzonico: sottogruppo del Circo della Luna Spenta.
 Galaxia e le Veneranti: ultimo gruppo, con a capo Sailor Galaxia, una malvagia senshi.
 Chaos: il vero e proprio nemico delle guerriere, che prende vari aspetti.
Adattamento in Italia

Manga
In Italia la prima edizione del manga fu pubblicata dalla Star Comics dal 1995 al 1999, con
cadenza mensile, per un totale di 49 volumi col titolo Sailor Moon, la combattente che veste alla
marinara.

Nel 2010 i diritti per l’edizione manga vengono acquistati dalla GP Publishing la quale
ripubblica il manga in 2 versioni, una standard da edicola e una deluxe da fumetteria. Il primo
volume uscito il 4 Novembre 2010, è stato presentato in anteprima alla fiera di Lucca Comics.
L’opera contiene tutti i 12 volumi della serie, più 2 volumi di storie brevi ed i 2 volumi che
riguardano la serie Codename: Sailor V. Il tutto è stato realizzato con una nuova traduzione ed un
nuovo lettering, presentando un’opera assolutamente fedele all’originale.

Anime
I cambiamenti maggiori della serie riguardarono soprattutto i nomi delle protagoniste,
italianizzati nella maggior parte dei casi. Molti elementi culturali giapponesi, invece, furono
mantenuti inalterati (scritte sui vari cartelli ed insegne, direzione del traffico stradale), anche se
ogni riferimento a Tokyo ed al Giappone vennero totalmente eliminati dai dialoghi ed adattati
genericamente, lasciando senza ambientazione precisa tutta la storia.

E’ stata apportata anche una certa dose di ‘censura verbale’ come nei casi di termini quali
“morire” o “uccidere”, anche se in alcune occasioni tali termini vengono pronunciati (episodio 44 ed
episodio 86).
Il culmine della censura italiana si ebbe però nel 1997, quando la psicologa Vera Slepoj
affermò che la quinta serie di Sailor Moon comprometteva seriamente l’identità sessuale dei
bambini. L’accusa della Slepoj, piuttosto generica, era basata sulla segnalazione di alcuni genitori,
i cui bambini maschi, appassionati di Sailor Moon, rischiavano di giungere ad identificarsi con la
protagonista. Successivamente la polemica riguardò anche la presenza delle Sailor Starlights le
quali passavano dall’identita maschile della vita quotidiana (che acquisiscono una volta scese sulla
Terra per nascondersi da Galaxia), a quella femminile ogni qual volta riprendevano le loro reali
sembianze di guerriere.

In seguito a queste accuse, gli adattatori italiani, per ovviare il cambio di sesso, decisero di
introdurre nella serie ‘tre nuovi personaggi’; si optò in breve di scindere in due i singoli
personaggi delle Three Lights, così che le Sailor Starlights apparissero essere le loro sorelle
gemelle: ecco che nel momento in cui uno dei tre doveva trasformarsi, la vera guerriera prendeva il
suo posto, giustificando così il cambiamento di sesso; Kou Seiya (Seiya) che si trasforma in Sailor
Star Fighter, divenne così Sailorstar Regina del Coraggio e così via. (Nel CD Cristalli, Petali e
misteri per Sailor Moon venne inoltre spiegato che questo cambio avveniva grazie al seme di stella
con cui i due presunti “fratelli gemelli” comunicavano).

Notevolmente modificato inoltre è stato l’ultimo episodio, in cui la protagonista è coinvolta


in una battaglia particolarmente violenta e dove, nel finale, viene mostrata completamente
nuda: un nudo simbolico, casto e coerente con il senso della storia naturalmente, ma che tuttavia
fu giudicato “inaccettabile” e quindi censurato dall’allora responsabile della serie, nonché
adattatore e voce di Seiya, Nicola Bartolini Carrassi (attivo sulle reti Mediaset dal 1993 al 2003). (
1mag17 )
In molte delle scene in cui Sailor Moon veniva mostrata nuda, si ricorse così a ingrandimenti e
sovrapposizioni di immagini per mascherare il seno ed il pube della protagonista; altre scene
furono invece sostituite da vari fermo-immagine e sequenze ripescate dall’inizio dell’episodio
(spesso in modo incoerente con la trama), impedendo una limpida comprensione del senso della
puntata stessa. L’episodio è stato trasmesso per la prima volta senza tagli video solo nel
2010, in cui tuttavia sono state mantenute le modifiche e le censure nei dialoghi della prima messa
in onda.
MEMOLE DOLCE MEMOLE – (In Italia 1986)
Memole dolce Memole

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Quanti di voi non ricordano la tenera Memole e la sua simpatica sigla “E’ Memole il nome mio
folletto sono io…” cantata da Cristina D’Avena?
Sicuramente in pochi, almeno fra i ventenni, in quanto questo cartone animato giapponese fa la
sua prima apparizione nel gennaio del 1986 su Italia 1 con il titolo “Memole dolce
Memole” (nella lingua originale “Tongariboshi no Memol”). Ideata da Saburo Yokoi e Yasuhiro
Nagura, la serie è stata realizzata dalla Toei Animation per un totale di 54 episodi da 25 minuti
ciascuno, per la regia di Osamu Kasai e i disegni di Michi Himenoito. Memole può essere
considerata la capostipite di tutti quei cartoni giapponesi che hanno come personaggi i folletti,
ultimo dei quali ricordiamo Mirmo.
Memole è una piccola bambina alta pochi centimetri, caratterizzata da uno strano cappello
rosso e i capelli viola, appartenente al popolo dei Fileni provenienti dal pianeta Filo Filo. Mentre
passavano sulla terra con la loro mini-astronave, hanno avuto un guasto a causa del baffo di un
gatto che si è incastrato sul motore. Costretti ad un atterraggio di emergenza, sono sbarcati su un
isoletta in mezzo ad un lago e hanno iniziato una nuova vita.

Il popolo del pianeta Rilulu (nell’edizione Italiana: Filofilo o Filo Filo; abitanti: Fileni), dopo
un atterraggio di emergenza sulla Terra, a causa di un guasto dell’astronave su cui viaggiavano, si
trova a dover affrontare il nostro pianeta tra mille difficoltà; una di queste è relativa alla loro
dimensioni, molto più piccole di quella degli esseri umani.
Tuttavia la piccola Memole è abbastanza sconsiderata e coraggiosa da avventurarsi con un
gruppetto di amici in città. Qui fa conoscenza della dolce Mariel, una ragazza malata, costretta, a
causa del proprio stato di salute, a rimanere chiusa in casa. Dopo l’iniziale sorpresa della ragazza
nel vedere la piccola Memole, le due diverranno inseparabili, e la loro amicizia sarà più forte di
qualunque ostacolo e difficoltà che si troveranno ad incontrare.

Personaggi di Memole dolce Memole


Tra parentesi, il nome originale del personaggio.

Personaggio Doppiatore giapponese Doppiatore italiano

Memole (Memol) Naoko Watanabe Debora Magnaghi

Mariel (Muriel) Akie Yasuda Daniela Fava

Oscar Isaho Nagahisa Felice Invernici

Grazia (Grace) Fuyumi Shiraishi Alessandra Karpoff

Popi (Popit) Chiyoko Kawashima Donatella Fanfani

Piwy (PI) Kumiko Nishihara Graziella Porta

Mino Paola Tovaglia

Barba Antonio Paiola

Cinzia Marcella Silvestri

Arsenio Giorgio Melazzi

Contelu Gianfranco Gamba

Michel Paolo Torrisi

Ermelinda Annamaria Mantovani

Bemolle Pietro Ubaldi

Nicky Paolo Torrisi


E’ QUASI MAGIA JOHNNY – (1989)
Capricciosa Orange Road ( Kimagure Orange Road )è un manga di Izumi Matsumoto, da cui è
stato tratto un anime televisivo seriale.

L’adattamento animato è stato realizzato della Studio Pierrot, che ha affidato il character design ad
Akemi Takada, ed è andato in onda anche in Italia dal 1989 sul circuito Fininvest (oggi
Mediaset), con il titolo È quasi magia Johnny in un’edizione molto rimaneggiata e nota ai
fan per la gran quantità di censure. La serie e i suoi sequel (ad eccezione del primo film) sono
stati comunque pubblicati anni dopo in home video in edizione integrale da Yamato Video e
Dynamic Italia.

Trama di ” E’ quasi magia Johnny “

L’opera è incentrata sul triangolo d’amore tra un ragazzo dai poteri paranormali (ESP) di
nome Kyōsuke Kasuga (nella versione italiana dell’anime Johnny), Madoka Ayukawa
(Sabrina) e Hikaru Hiyama (Tinetta).

Kyosuke Kasuga è un ragazzo quindicenne che, cambiata per l’ennesima volta città a causa delle
sue sorelle (che usano a sproposito i poteri), conosce la bella Madoka, la quale gli regala un
cappello rosso di paglia, e ne rimane subito affascinato. Ben presto viene introdotto il personaggio
di Hikaru, amica del cuore di Madoka, che si innamora di Kyosuke e si avvicina sempre di più al
ragazzo. Nella scuola che frequenta Kyosuke stringe poi amicizia con Seiji Komatsu (Michael) e
Kazuya Hatta (Carlo).
Kyosuke Kasuga si fidanzerà con Hikaru, pur essendo innamorato anche di Madoka; ma senza
trovare mai il coraggio di rivelare i suoi veri sentimenti. Tra i tre sorgeranno spesso delle
incomprensioni, dovute soprattutto alla titubanza di Kyosuke, il quale sembra preferire Madoka, ma
non vuole rinunciare all’amore di Hikaru. Kyosuke riesce però ad uscire dalle situazioni più
scomode grazie all’uso dei suoi poteri o all’utilizzo di stratagemmi come tornare indietro nel tempo.

L’Anime ” E’ quasi magia Johnny “

La serie televisiva di 48 episodi, in Italia ha avuto due edizioni, la prima delle quali è andata in
onda nel 1989 su Italia Uno con pesanti censure e riadattamenti per poterla destinare ad un
target di pubblico di età inferiore a quello di adolescenti cui era originariamente indirizzata la serie;
la stessa versione è stata trasmessa anche su Boing. Successivamente, Dynamic Italia (oggi
Dynit) ha rieditato l’intera serie per il circuito dell’home video, adottando adattamenti e traduzioni
fedeli all’originale.

Una delle scene censurate

Non è stato però ridoppiato il film Voglio tornare a quei giorni (Ano hi ni kaeritai) in cui Kyosuke
prende finalmente una decisione tra Hikaru e Madoka, di cui quindi esiste solo la versione
“edulcorata” prodotta da Mediaset. I titoli dei due film sono appunto Voglio tornare a quei giorni per
il primo, ed … e poi l’inizio di quell’estate… per il secondo.
Il primo film è la prosecuzione della serie TV, mentre il secondo è la conclusione della storia
lasciata in sospeso con l’ultimo episodio della serie.

Le Sigle originali
Apertura

 Night of Summerside – Masanori Ikeda (episodi 1-19)


 Orange mistery – Hideyuki Nagashima (20-36)
 Kagami naka no actress – Meiko Nakahara (37-48)

Chiusura

 Natsu no mirage – Kanako Wada (1-19)


 Kanashii heart wo moete-iru – Kanako Wada (20-36)
 Dance in the memories – Meiko Nakahara (37-48)
La Sigla italiana

E’ quasi magia johnny la sigla

La sigla italiana utilizzata nella messa in onda in TV, intitolata E’ quasi magia Johnny è
cantata da Cristina D’Avena ed è particolarmente conosciuta, non solo in Italia, ma anche
in Spagna e Francia (in quei paesi l’anime fu trasmesso, sempre censurato da Telecinco e La
Cinq), dove è stata importata e poi ricantata nelle diverse edizioni quali Max et
compagnie (francese) e Johnny y sus amigos (spagnola), mantenendo il ritmo della canzone e lo
stesso patchwork di immagini.

Nel testo della sigla italiana viene attribuito al protagonista il potere di leggere nel pensiero,
ma è un errore: come narrato negli episodi 24, 25 e 26, egli non ha tale facoltà, al contrario di suo
cugino Kazuya (Paolo).
Il Manga

In Italia Il manga è stato pubblicato dalla casa editrice Star Comics in due edizioni, la prima
in 25 volumi tra il 1992 e il 1994, la seconda in 18 volumi tra il 2004 e il 2006; in entrambi i casi non
è stato mantenuto il senso di lettura giapponese (nel primo caso, si usava ancora ribaltare le
tavole, mentre nel seconndo si è trattato solo di una ristampa). A0620
...I FRUTTINI

Questa che vi propongo ora è una vera perla rara...Non ho idea di quante persone possano averlo visto o
ricordarselo, credo comunque saremo in pochissimi eletti...Però questo cartone animato mi è rimasto nel cuore e
non ho potuto fare a meno di salvarlo dal dimenticatoio!

E' stato mandato in onda nei primi anni '90 da JUNIOR TV, un programma per bambini e adolescenti trasmesso da
Antenna 3 per quattro ore al mattino e quattro ore al pomeriggio; è bene ricordarlo visto che, nonostante si
trattasse un'emittente locale, è stata la prima a trasmettere in Italia "Dragon Ball", "Dr. Slump & Arale" e altri
cartoni animati (con sigle originali annesse!), e senza, oltretutto, sottoporli alla crudele censura che fece in
seguito Mediaset.

Ma non è il caso che mi dilunghi oltre su questo argomento, e torno a parlare dei cari, vecchi, dolci fruttini: le
trame degli episodi sono molto semplici, poichè l'anime è dedicato a bambini piccoli.

Mi ricordo che mi divertivano parecchio le avventure di questi frutti parlanti, che vivono tutti insieme in un
villaggio accogliendo tra loro anche Kumba, una dolce bambina con i codini.
Tra i personaggi principali troviamo la banana Pak, che era il frutto più saggio e portava sempre con sè uno
zaino, Spinotto il cactus tontolone (mi sono sempre chiesta cosa c'entrasse il cactus in mezzo ai frutti! in ogni
caso con le sue spine difendeva gli amici frutti dai frutti cattivi), e Roly l'ananas (quest'ultimo mi faceva
particolarmente ridere!) che combinava sempre guai.

Vi invito caldamente, come sempre, ad ascoltare la sigla!

APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': "frutto" di una produzione squisitamente spagnola, il cartone animato si intitola
originarimente "Los fruittis", e la varietà dei frutti rimanda simbolicamente alla possibilità di una convivenza
umana tra le diverse culture; se ci fate caso, durante la sigla, Kumba balla con altri bambini che cambiano
continuamente colore della pelle.

Questo particolare taglio dell'anime lo rende più che adatto a un pubblico infantile, ma anche altamente
istruttivo oltre che divertente.
Vorrei contare su una mano quanti cartoni animati di oggi sono ricchi e completi allo stesso modo!
...SANDY DAI MILLE COLORI

Torniamo un secondo negli anni '80 per ricordare quei bellissimi cartoni animati in cui piccole ragazzine
ricevevano da graziosi folletti il potere di trasformarsi in bellissime ventenni: Creamy, Evelyn, Magica Emy vi
dicono qualcosa? Benissimo, negli anni '90 (più precisamente fine anni ottanta) nasce la loro piccola cuginetta,
l'ultima creazione dello Studio Pierrot: Sandy! Questa volta però i poteri sono ben diversi, i folletti di turno
(Pico e Paco) regalano alla protagonista una bacchetta magica a forma di tulipano e un ciondolo che le
permettono di dare vita ai propri disegni! (ah se ce l'avessi io questo potere...) Infatti Sandy, oltre a essere
un'amante dei fiori (mamma e papà sono due fiorai) ha il dono di saper disegnare benissimo!

Purtroppo questi disegni dopo un po' di


tempo svaniscono, non possono essere riprodotti una seconda volta uguali, e inoltre Sandy non può iniziare un
disegno prima che quello precedente sia svanito! Insomma da questo momento in poi avremo 25 episodi in cui la
ragazzina si ritroverà in surreali situazioni in compagnia del suo amico e compagno di scuola Ciccio, e Roby, un
affascinante ma timido ragazzo che lavora come commesso nel negozio dei genitori di Sandy. Un altro
personaggio che compare spesso è Trudy, una signora ricca e cicciona probabilmente allergica ai fiori. Negli
ultimi episodi Sandy avrà la possibilità di entrare nel mondo parellelo di Pico e Paco, la "Terra dei fiori"! La regina
di questo mondo si è addormentata in un grosso tulipano, e a causa di ciò continua a nevicare senza sosta sia nel
mondo dei fiori che nel mondo reale; per risvegliarla e fare in modo che tutto torni alla normalità, Sandy dovrà
recuperare le "gocce argentate" che compaiono al primo sole sul Monte dell'Alba. Quest'ultima avventura
fantastica si concluderà con il risveglio della regina e il ritorno dei protagonisti alla quotidianità; il lieto fine è un
po' rattristato dall'addio dei due folletti che spiegano telepaticamente a Sandy che il mondo fantastico dei fiori
non deve rischiare di mischiarsi con quello umano, tuttavia le consegnano a vita i poteri della bacchetta e del
ciondolo!

APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': Rispetto alle precedenti eroine degli anni '80, il cartone di "Sandy dai mille
colori" si presenta a mio avviso più leggero e meno malizioso, soprattutto per l'assenza di trasformazioni del
corpo; forse questo lo rende fin troppo innocuo, molto più adatto ai bambini, ma pur sempre molto piacevole da
guardare! Ma invece vediamo un po' quali sono i nomi originali giapponesi di questa serie: Yumi Hanazono
(Sandy), Kenta (Ciccio), Kyoeshi (Roby), Fukurokoji (Trudy), Kashimaru e Kakimaru (Pico e Paco).
...E' QUASI MAGIA JOHNNY

Iniziamo subito con un cartone animato che si affaccia per la prima volta sul nostro teleschermo nel 1989 e che
verrà replicato più volte visto il suo grande successo. La trama è semplice: lei ama lui, ma lui ama
un'altra. Johnny, il protagonista maschile, è un ragazzino di 15 anni dotato di poteri paranormali che gli
permettono ad esempio di teletrasportarsi e di manovrare il tempo a proprio piacimento(non legge nel pensiero,
a differenza di quel che dice la sigla!!). Per questo motivo lui e i membri della sua famiglia(il padre, le sorelle
Manuela e Simona,e un bel gattone obeso)altrettanto dotati di questi poteri, sono costretti a cambiare città ogni
volta che vengono scoperti.

A Tokyo Johnny conosce per caso, grazie a un vagante cappello di paglia rosso, una bellissima ragazza dai capelli
lunghi neri e gli occhi verdi. Il ragazzo ne rimane affascinato fin da subito, peccato che l'immagine allegra e
spensierata di lei si frantumi quando scopre di essere un suo compagno di classe al liceo: Sabrina infatti appare
molto diversa a scuola, ha dei modi mascolini, fuma, è rissosa ed è sempre imbronciata...una vera teppista di cui
tutti hanno paura! A farle da spalla c'è Tinetta, una ragazzina sbruffoncella dai capelli corti più piccola di un anno
che si innamora perdutamente di Johnny e che non si fa problemi a dichiararlo apertamente ogni volta. Col
passare del tempo Sabrina si addolcisce e i tre diventano grandi amici, ma il triangolo amoroso si fa sempre più
stretto! L'atteggiamento ambiguo e indeciso del ragazzo non fa che alimentare le illusioni di Tinetta e provocare
rabbiose gelosie represse di Sabrina, che allo stesso tempo non vuole ferire i sentimenti della sua amica. A lungo
andare però, è sempre più difficile nascondere la verità, e prima o poi Tinetta dovrà affrontare e accettare il
forte legame che c'è tra i due suoi più cari amici...

CURIOSITA' & APPROFONDIMENTI: Il titolo originale di questo anime è "Orange road", titolo omonimo del manga di
Izumi Matsumoto(per chi non lo sapesse i manga sono i tipici fumetti giapponesi da cui prendono vita la maggior
parte dei cartoni animati). Per adattarlo al pubblico italiano sono stati cambiati anche i nomi dei protagonisti:
Kyosuke Kasuga(Johnny), Madoka Ayukawa(Sabrina), Hikaru Hiyama(Tinetta), Kurumi Kasuga(Simona), Manami
Kasuga(Manuela), Yusaku Hino(Renato, lo spasimante di Tinetta).

Non solo, questa serie animata(come molte altre) è stata vittima in Italia di numerosi interventi di censura, a
volte anche troppo invadenti: interi episodi non mandati in onda, e molti tagliati e ricuciti perchè non adatti a un
pubblico infantile. Mah...è vero che il senso morale giapponese è molto diverso dal nostro, però non si tratta di
cartoni animati a luci rosse e non potersi godere la storia integrale dà leggermente fastidio! Tant'è vero che nel
'94, quando è arrivato da noi il manga originale, i più appassionati hanno fatto la fila per aggiudicarsene una
copia!
...ALVIN SUPERSTAR

Questo cartone animato statunitense ha avuto la fortuna di essere stato riproposto recentemente in versione
cinematografica (nel 2007 è uscito il primo film "Alvin superstar" e nel 2009 il sequel "Alvin supestar 2") e ciò è
servito indubbiamente ad aumentare quel discreto successo che ebbe una quindicina di anni fa, quando fu
trasmesso per la prima volta qui in Italia.
Da bambina sono riuscita ad innamorarmi anche di questo simpatico scoiattolino antropomorfo!

D'altronde il mitico Alvin è un artista a 360°: canta, balla, recita ed è il leader dei "Chipmunks", un gruppo
musicale (virtualmente esistente tuttora) di cui fanno parte anche i suoi fratelli (Simon, quello più alto con la
tuta blu, gli occhiali e l'aria da secchione, e il piccolo Theodore, con la tuta verde, dolce e paffutello). I tre
scoiattoli vivono con David Seville, un uomo gentile (e paziente) che fa loro da padre adottivo e da manager. Ma
tornando al nostro piccolo idolo con la tuta rossa e il berrettino, bisogna dire che non ha un carattere semplice
da gestire: come tutte le star di successo è egocentrico, a volte capriccioso, testardo, e se qualcosa non gli va
bene lo urla ai quattro venti! Ama essere sotto i riflettori o davanti alle telecamere (se Maria De filippi gli avesse
chiesto di fare il tronista non avrebbe certamente rifiutato) e realizza videoclip e concerti esilaranti!

Chiaramente non mancano le fan (me compresa), è un gran rubacuori anche se in fondo è legato alla
bella Brittany, leader a sua volta delle "Chipettes"(band musicale composta, oltre a lei, dalle altre due
scoiattoline Eleanor e Jeanette, eterne rivali dei Chupmunks).
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': nel 1958 l'americano Ross Bagdasarian crea il gruppo musicale "Alvin and the
chupmunks" e incide un disco dal titolo "David Seville and the chupmuks", esibendosi sul palco cantando insieme
alle marionette dei tre scoiattoli; il successo fu tale che venne ideato persino un cartone animato negli anni '60
(si tratta di quegli episodi palesemente disegnati con uno stile diverso, più vecchio, che hanno inserito nella serie
animata nuova e che io ricordo di aver notato da bambina). Nel 1972 Bagdasarian muore, e tocca al figlio Ross
Jr., anni dopo, riportare in vita i Chupmunks in un restyling del 1983 (cioè il cartone animato trasmesso da noi
nei primi anni 90).

Un'altra curiosità da riportare sono i nomi dei componenti dei Chupmunks: Alvin, Simon e Theodore sono
rispettivamente i nomi del presidente,del fondatore e dell'ingegnere capo della loro casa discografica (la Liberty
Records), senza dimenticare che David Seville era il nome d'arte del creatore Ross Bagdasarian.
...D'ARTAGNAN E I MOSCHETTIERI DEL RE

Un cartone animato che un po' alla stregua di Lady Oscar prende spunto da eventi storici della Francia del '600-
'700, questa volta antecedenti alla Rivoluzione; troviamo infatti personaggi realmente esistiti come il re Luingi
XIII e il Cardinale Richelieu, quest'ultimo nelle vesti di cattivo della situazione. Ma a voler essere più precisi, la
vera fonte di questo anime è il romanzo di Alexandre Dumas dal titolo "I tre moschettieri", anche se verranno
effettuati alcuni adattamenti che vedremo più avanti.

D'Artagnan è un giovane apprendista moschettiere che si reca a Parigi con il suo fedele cavallo Ronzinante con lo
scopo di diventare ufficialmente moschettiere del re; ma prima di raggiungere questo obiettivo dovrà dimostrare
il suo coraggio e affrontare numerosi pericoli, sempre però con l'aiuto dei tre moschettieri del re
(Athos, Porthos e Aramis), del piccolo Jean (un orfanello che è alla ricerca della madre) e della bella Constance,
dama di compagnia della Regina Anna. Tra gli antagonisti vi ricordo il Cardinale Richelieu appunto, la perfida spia
di Sua Eminenza Milady (quella dama che ha una scimmietta di nome Pepe sulla spalla e che con la coda è in
grado di ipnotizzare le persone), Il capitano delle guardie di del cardinale, Rochefort, Maschera di ferro e il suo
amico Manson.

E a proposito di quest'ultimo, durante il corso della storia D'Artagnan scoprirà che Aramis in realtà è una
bellissima donna che ha deciso di combattere come un uomo per vendicare l'assassinio del suo fidanzato François
(lo potete vedere nell'immagine qui in basso, abbracciato ad Aramis), ucciso proprio da Manson; questo
particolare è assente nel romanzo originale ed è stato aggiunto probabilmente per rendere il cartone ancora più
intrigante (un po' come fecero per certi versi con la storia di Lady Oscar).
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': potremmo dividere gli episodi in due grossi capitoli: il primo legato alla collana
della regina, e il secondo incentrato sulla Maschera di ferro e allo scambio del re con il suo fratello
gemello Philippe, rapito e sfruttato da Milady. Tornando al romanzo invece, dovete sapere che è stato scritto da
Dumas nel 1844, fu pubblicato a puntate sul giornale francese "Le siècle" e diede inizio a una trilogia che
comprende altri due romanzi: "Vent'anni dopo" del 1845 e "Il visconte di Bragelonne" del 1850. Inoltre il
personaggio di Jean, proprio come la storia biografica di Aramis, è completamente inventato.
...GEMELLI NEL SEGNO DEL DESTINO

Nella Cina di fine Ottocento, era imperatrice una donna crudele e tirrannica (è verosimile credere che sia proprio
l'imperatrice Cixi, realmente esistita), il cui potere era fortemente minacciato da un'antica profezia: due
bambini, precisamente due gemelli, avrebbero posto fine a questo mal governo collocando delle tavolette di
pietra all'interno del Tempio dell'Armonia Celeste, nella città proibita.

La storia inizia a Shangai nel 1897: l'imperatrice, venuta a conoscenza del terribile presagio, ordina di far
uccidere tutti i bimbi appena nati dell'impero; Marko e Marika, due gemelli nati da famiglie diverse (il primo ha
origini cinesi, l'altra inglesi), vengono messi in salvo dalla "Società della libertà", in particolare dal ribelle Sho
Cow che li affida a una nave diretta in Francia. I loro padri invece vengono catturati e trasformati in pietra dal
mago di corte.

Da questo momento in avanti i gemelli verranno perseguitati dai sicari mandati dalla Cina per ucciderli, sia
durante il loro soggiorno francese sotto la tutela del Capitano Tournay, sia durante il viaggio di ritorno verso
Pechino, dove si trovano la città proibita e il famoso Tempio. Intanto in vari episodi i due ragazzini scoprono di
possedere straordinari poteri, oltre alla telecinesi, che col tempo diventano sempre più efficaci; infatti tenendosi
per mano possono generare a loro piacimento ben sette poteri di diversa intensità:
1- Creare illusioni temporanee per confondere i loro aggressori.
2- Proteggersi da eventuali attacchi.
3- Far esplodere oggetti posti in loro prossimità.
4- Manovrare oggetti distanti.
5- Manipolare e telecondurre macchine.
6- Controllare l'ambiente atmosferico (potere piuttosto limitato)
7- Influenzare il pensiero delle persone (questo potere necessita di una grande quantità di energia)
Possiamo quindi capire come grazie a queste soprannaturali capacità i due gemelli riusciranno in 52 puntate a
tornare in Cina, deporre le famose tavolette all'interno del Tempio Celeste e far avverare la profezia:
l'imperatrice è costretta a fuggire intimata dal viloneto attacco della Società della libertà, la Cina finalmente è
libera, e i padri dei gemelli possono tornare ad assumere le loro sembianze umane e riabbracciare i rispettivi
figli.

APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': dovete sapere che la sottoscritta ha la convinzione che i francesi non
siano troppo capaci di fare bei film e, a questo punto, neanche bei cartoni! Non a caso ho scoperto che la serie
animata in questione è francese (il titolo originale è "Les Jumeaux du bout du monde" e i due protagonisti di
chiamano Jules e Julie); non fraintendetemi, ho bellissimi ricordi legati a questo cartone animato e la trama è
molto interessante...ma lo stile del disegno non mi piace per niente! In particolare i due gemelli li ho sempre
trovati piuttosto inquietanti...Questi sono chiaramente pareri personali, voi che ne pensate?!
Un'ultima curiosità: dovete sapere che in Indocina, presso il popolo Karen, esiste una minoranza religiosa che
riconosce come capi politico-religiosi una coppia di gemelli; questa credenza è duramente perseguitata dalle
autorità birmane e thailandesi che nel 2000 hanno ucciso l'ultima coppia di gemelli.
...IL LIBRO DELLA GIUNGLA

E' opportuno ribadire anche in questo caso che non si tratta del cartone animato della Disney, bensì dell'omonima
opera giapponese che è stata trasmessa qui in Italia nei primi anni '90, e che spero qualcuno di voi, oltre a me, si
ricordi! Detto questo, la trama è quella che bene o male conosciamo tutti: Mowgli è un ""cucciolo d'uomo" che,
rimasto orfano dei genitori umani, viene adottato da una famiglia di lupi (da non confondere con Tarzan, accolto
invece dai gorilla) che lo crescono con amore fino alla tarda adolescenza, in cui il giovane comincia a inoltrarsi
nel villaggio degli uomini. Ritroviamo ancora i mitici compagni di avventure del protagonista: la saggia
pantera Bagheera (praticamente il guru del ragazzo), il ghiotto e simpatico orsacchiottone Baloo, e i
fratelli "acquisiti" Akru e Sura, due lupetti che assieme a Mowgly formano un trio inseparabile!

A fare da contorno a tutto questo, ci sono le logiche del branco dei lupi, in particolare Alexander, il padre-lupo di
Mowgly e nuovo leader dei suoi simili, muore durante uno scontro avuto con la minaccia più grande della giungla:
la cattivissima (e soprattutto affamatissima) tigre Shere Khan. Durante il corso degli episodi, che in tutto sono 52,
il cucciolo d'uomo incontrerà molti altri animali, amici o nemici, ognuno dei quali sarà sempre una preziosa
lezione per imparare a sopravvivere nell'intricata giungla indiana.

APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': purtroppo non sono riuscita a trovare molte altre notizie più specifiche, ma
l'importante è ricordare anche questo cartone tra tutti quelli che possiamo aver visto da bambini.

Le uniche informazioni che posso aggiungere ancora, è che il titolo originale di questa serie animata è "Jungle
book shonen Mowgly" e si basa sui racconti del 1894 dello scrittore e poeta inglese (nato però in India, e voce del
colonialismo) Rudyard Kipling.
...SAILOR MOON (Prima serie: il Regno delle tenebre)

L'ANTEFATTO: C'era una volta, tanto tanto


tempo fa, una bellissima regina di nome Selene che governava il sistema solare da un remoto e incantanto regno,
il Regno della Luna (Silver Millennium), garantendo la pace e il benessere di tutti. Un brutto giorno Periglia, la
perfida regina nera del Negaverse che ambiva alla conquista dell'intero sistema, attaccò col suo esercito il regno
lunare, distruggendolo e uccidendone gli abitanti: alla bella sovrana non rimase altra scelta che giocare l'ultima
carta, quindi decise di usare il devastante potere del Cristallo d'argento, a costo di sacrificare la propria vita. In
questo modo riuscì a contrastare i piani della regina nemica, e il preziosissimo cristallo si frantumò in sette pezzi
che si dispersero nel mondo. Prima di morire Selene invia gli spiriti della figlia (la principessa Serenity) e
delle guerriere sailor (custodi dei pianeti del sistema solare e protettrici del regno) nel futuro, per reincarnarsi e
difendere il mondo dall'eventuale rivincita di Periglia.

L'INIZIO DELL'AVVENTURA: il primo episodio ci presenta una ragazzina di 14 anni di nome Bunny dal viso
simpatico, caratterizzata da due buffi codini lunghi biondi e gli occhi grandi blu; pessima studentessa e ingorda
mangiatrice di merendine, nonostante le sue debolezze e soprattutto il suo lato maldestro-piagnucolone, si
intuisce chiaramente che si tratta di una ragazza dal cuore grande: un giorno mentre corre diretta a scuola (in
ritardo come al solito), salva una gattina dalle molestie di un gruppo di ragazzini che si danno subito alla fuga.
Poco dopo il felino le rivelerà di essere un'ambasciatrice della luna (ha un evidente spicchio giallo sulla fronte) e
di essere giunta sulla terra per cercare le guerriere sailor e la principessa. Luna quindi (questo è il nome della
gattina), conferisce alla ragazza il potere di trasformarsi in Sailor Moon (una combattente che veste alla
marinara), a cui affida la missione di trovare la principessa, riunire i frammenti del Cristallo d'argento, e
sconfiggere definitivamente Periglia. Superati i primi tentennamenti, Bunny scopre di avere diversi poteri che le
permettono di affrontare gli emissari della malvagia regina, che nel frattempo si è rifugiata nel Regno delle
Tenebre; da qui invia sul pianeta Terra, tramite i suoi legati (vi ricordate Jack, Nevius, Kaspar e Zacar?), terribili
mostri con lo scopo di sottrarre agli esseri umani l'energia vitale con la quale intende risvegliare Metallia, un'altra
regina sua alleata che è caduta in un sonno profondo.

Chiaramente Sailor Moon non può agire da sola, man mano incontrerà le restanti guerriere reincarnate in ragazze
coetanee di Bunny (Sailor Mercury, Sailor Mars, Sailor Jupiter e Sailor Venus). Inoltre capita spesso che durante
una situazione di alto pericolo, una rosa rossa colpisca bruscamente il terreno interrompendo la scena: si tratta
di Milord, un affascinante tizio mascherato con tanto di cappello e mantello neri che apparentemente interviene
per salvare la vita di Sailor Moon, in realtà anche lui è interessato alle schegge del cristallo ritrovate dalle
guerriere di volta in volta; questo misterioso personaggio, che si intuisce chiaramente essere il bel Marzio (uno
studente universitario che prende sempre in giro Bunny per i brutti voti a scuola), ha bisogno del cristallo
d'argento per recuperare la memoria perduta.

Finalmente dopo mille peripezie si arriva allo scontro finale: le cinque guerriere vengono catapultate sulla Luna
per affrontare Periglia, che nel frattempo è riuscita a risvegliare Metallia e a fondersi con lei! Ora il nemico è
all'apice della pericolosità, e come se non bastasse le guerriere vengono uccise una ad una (scene
strazianti...quanto piangere ragazzi!) e Milord è gravemente ferito; Sailor Moon sembra proprio essere rimasta
sola e disperata piange: le lacrime della ragazza uniscono i sette frammenti nel famoso Cristallo d'argento, che fa
tornare alla memoria tutto il passato dei personaggi: Bunny si scopre essere la tanto ricercata principessa
Serenity, e Milord è il principe Endymion, che aveva perso la vita cercando di difenderla da Periglia durante
l'antico scontro nel Palazzo Lunare. Ancora una volta è il Cristallo d'argento a decidere le sorti della battaglia:
Serenity impugna lo scettro lunare su cui è posto il cristallo, e assieme al potere delle anime delle defunte
amiche, sconfigge per sempre le due creature diaboliche, al prezzo della vita. Il suo ultimo desiderio è quello di
far tornare tutto come prima...e Bunny si risveglia nel suo letto.

E' stato tutto un sogno o ci saranno altre avventure? Lo scopriremo più avanti!

APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': ci sono veramente tante cose da dire su questo fantastico e indimenticabile
cartone animato, cercherò di essere il più esaustiva possibile! Innanzitutto l'anime è il frutto della fantasia della
disegnatrice giapponese Naoko Takeuchi, ed è stato un grande successo a livello mondiale! Ancora una volta qui
in Italia la censura si è fatta sentire, a causa di qualche personaggio ambiguo, soprattutto nella quinta serie (ve
ne parlerò); giusto per farvi un piccolo esempio, Zacar, che nel cartone ci è stato presentato come un
personaggio femminile, amante di Lord Caspar(il consigliere di Beriglia), è in realtà un uomo effemminato. La
città in cui si svolgono gli episodi è Tokio ma viene taciuto ogni riferimento.

I nomi originali dei personaggi sono stati riarrangiati: Usagi (Bunny), Ami (Emi), Rei (Rea), Makoto (Morea), Minako
(Marta), Mamoru (Marzio), Tuxedo kamen (Milord), Queen Beryl (regina Periglia), Lord Kunzite (Lord Caspar),
Jadeite (Jake), Nephirite (Nevius), Zoisite (Caspar).

Poi vorrei farvi tornare alla mente alcune cose, ad esempio nell'ambito scolastico Bunny ha due carissimi
compagni di classe: lo sfigatissimo e occhialuto Ubaldo e la dolce Nina (quest'ultima si innamorerà di un nemico di
Sailor Moon, Nevius, un bel ragazzo dai capelli lunghi castani e gli occhi di ghiaccio. Sarà una storia
tormentatissima che finirà in tragedia: Nevius, gravemente ferito, si dissolve nell'aria mentre Nina lo abbraccia in
un pianto straziante).

Vi rammento anche la bella professoressa di inglese, Arianna, e la mamma terrestre di Bunny, che diventa
isterica ogni volta che la figlia torna a casa da scuola con un pessimo voto.
Altra cosa da sottolineare riguarda Sailor Venus, che è l'unica delle cinque compagne che agiva come guerriera
(assieme al gatto bianco Artemis) già prima del loro ritrovo, sotto il nome di Sailor V, già famosa nella città;
infatti spesso e volentieri capita di vedere Bunny che invece di studiare fa sosta in una sala di videogiochi (dove
lavora il bel biondino Moran, che però non se la fila) e si mette a smanettare col gioco di "Sailor V".
Ulteriore notizia, che sa un po' più di gossip, riguarda Rea: la bella sacerdotessa (lavora nel tempio shintoista col
nonno) non va molto d'accordo con Bunny, soprattutto perchè non sopporta il carattere svampito dell'amica;
nella seconda serie secondo me è ancora più intollerante dopo che l'identità di Milord (e quindi l'antica storia
d'amore tra Endymio e Serenity) è venuta a galla: infatti nei primi episodi è capitato di vederla uscire assieme a
Marzio, anche se lui è sempre sembrato poco interessato alla ragazza. Ma nonostante questo, in fondo in fondo
anche Rea vuole un bene dell'anima a Bunny!

L'ultima cosa che voglio ricordarvi sono i poteri di Sailor Moon di questa serie: il diadema che toglie dalla fronte
per lanciarlo come un freesbey contro il nemico, la penna magica che le permette di trasfrormarsi in qualsiasi
figura femminile, e verso la fine lo scettro lunare. Vi lascio con la frase celebre: "Sono la paladina della legge,
sono la combattente che veste alla marinara, sono SAILOR MOON!!"
...I CINQUE SAMURAI

Qualche amico mi ha giustamente consigliato di recensire questo cartone, che non ha avuto moltissimo successo
(nonostante tanti se lo ricordino, me compresa!) probabilmente per la concorrenza con i ben più famosi "cugini",
i Cavalieri dello zodiaco (di cui parlerò presto) e poi sicuramente per il fatto di essere stato trasmesso su reti
locali (precisamente su Italia 7 nel 1990).

Per raccontarvi la storia occorre fare un rapido flashback: circa un millennio di anni prima, il mondo era
sconvolto dalle guerre di potere e dall'odio che seminava tra gli uomini, tanto che tutte le passioni negative
diedero vita e consistenza a uno spirito malvagio di nome Arago, che si incarnò in un'armatura e iniziò la propria
dittatura nera sugli esseri umani; Ariel, un monaco guardiano del mondo, si ribellò a tutto questo, sfidò Arago e
lo sconfisse uscendone vincitore. Sospettando una possibile rinascita dell'imperatore delle tenebre, il monaco
decise di fondere l'armatura e crearne da questa altre nove, corrispondenti ciascuna alle virtù del coraggio, della
salvezza, della forza vitale, della fedeltà, della giustizia, della lealtà, della pietà, dell'obbedienza e della
serenità. Purtroppo quattro vennero recuerate da quattro spiriti malvagi alleati di Arago che cercheranno di
risvegliarlo per dare inizio alla sua vendetta; le restanti armature vennero quindi consegnate ai cinque samurai,
allievi di Ariel chiamati a sconfiggere per sempre il malvagio spirito e rappresentanti ciascuno gli elementi della
terra: fuoco, acqua, cielo, terra e luce.

Nell'età contemporanea Tokio viene coperta dalle tenebre: come aveva predetto Ariel, Arago è tornato in vita! I
cinque samurai reincarnati in cinque ragazzi della città si ritrovano per infliggere ai demoni la sconfitta
definitiva.
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': Vorrei ricordare con voi i cinque samurai: Rio del fuoco (è il ragazzo con i
capelli castani e l'armatura rossa che va sempre in giro con la sua fedele tigre bianca), Sami della luce, Simo
dell'acqua, Kimo del cielo, Shido della terra. Altri personaggi che compaiono durante la storia sono il Prof.
Yagiyu, il cui padre fece studi approfonditi sulle storiche armature, e sua figlia Ambra, una ragazza che è sempre
in compagnia con un bambino, Denny, custode di una specie di medaglione che si rivelerà indispensabile nello
scontro finale. Invece i quattro samurai del male sono Demon della crudeltà, Kratos dell'oscurità, Rasta degli
inganni, e Krama del veleno. Un aspetto molto interessante di questo anime è la rivisitazione in chiave
tradizionale: appaiono torri e palazzi tipici dell'antica cultura giapponese, inoltre armature, samurai, spiriti
malvagi e positivi vengono ripresi da tradizionali leggende.
...CRISTOFORO COLOMBO

Il celebre personaggio storico non ha bisogno di troppe presentazioni, viene riproposto in questo anime durante
la sua giovinezza, quando già sognava di affrontare avventure per il mare, scontrandosi però con l'opposizione
del padre che invece voleva far intraprendere al figlio la strada dell'artigianato per farlo diventare tessitore come
lui. Con tanta determinazione il ragazzo riuscirà a conquistare la fiducia del padre, e salpa su diverse navi fino a
subire un giorno l'aggressione dei pirati che lo fanno naufragare sulle rive del Portogallo; Colombo decide quindi
di andare a Lisbona dove vive il fratello Bartolomeo, per aiutarlo nel lavoro di cartografo e intanto frequentare la
Scuola di Navigazione per definire la sua abilità nel navigare.

Dopo un po' di tempo riesce finalmente a conquistare il posto di primo ufficiale su una nave diretta in
Groenlandia, e proprio in quest'occasione sente parlare di un'antica leggenda che narra l'approdo di una nave
vichinga in una terra molto lontana: la vocazione di voler raggiungere le Indie comincia a farsi chiara nella sua
mente, ma il re del Portogallo non incoraggia questo progetto. Colombo presenta quindi la sua iniziativa al re e
alla regina di Spagna, che dopo aver ascoltato i pareri degli esperti decidono di finanziare il viaggio che porterà
alla scoperta più famosa ricordata nella storia e al ricordo indelebile del personaggio di Cristoforo Colombo,
"l'uomo del nuovo mondo".

APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': Questo anime è stato trasmesso nel lontano 1992, in occasione del 500°
anniversario della scoperta dell'America, ed è nato dalla collaborazione italo-giapponese (questo è un evento
rarissimo!) di "Mondo TV" e "Nippon Animation" che appunto l'hanno prodotto.
...E' UN PO' MAGIA PER TERRY E MAGGIE

Terry & Maggie sono due sorelle che, oltre a essere gemelle, sono dotate di poteri paranormali ESP: unendo i
rispettivi mignoli possono teletrasportarsi (quello che farei io quando rischio di perdere il treno a Milano!) e in
più possono leggere nel pensiero (quest'altro potere lo userei volentieri per scoprire cosa c'è nella capoccia delle
persone!). La fonte magica che permette loro di fare tutto questo sembrano essere due misteriosi fiori (uno giallo
e uno rosa) che le due ragazze indossano come braccialetti, e che più avanti si scoprirà provenire dal pianeta
Diamante, dove vivono altre due sorelle gemelle, Emma e Marie; quest'ultima è l'erede al trono cresciuta
da Mister X, un uomo senza scrupoli che alimenta la diffidenza tra le due principesse.

Prima di arrivare a questo punto la storia si sviluppa in un misto di paradossi, sentimentalismi e divertimento che
rendono il cartone animato molto piacevole e leggero da seguire. Una cosa che non ho ancora ricordato è che le
protagoniste sono molto diverse tra loro, sia d'aspetto che di carattere: Maggie ha i capelli lunghi, veste sempre
abiti eleganti di pizzo, è molto femminile, studiosa e anche un po' smorfiosetta, ed è fidanzata con Karver, un
ragazzo pacato e maturo che studia a Londra ma col quale Maggie mantiene un solido rapporto epistolare; Terry
dal canto suo ha i capelli corti, è piena di vitalità, simpatica e spigliata, non è propriamente un maschiaccio però
eccelle in qualsiasi sport, proprio come il suo fidanzato Nelson, anche lui di buon carattere, spontaneo e
socievole.

I due ragazzi sono gli unici a conoscere i poteri delle gemelle, senza contare la continua minaccia di essere
scoperte dal Professor Kaspar, l'esaurito professore di chimica della scuola, ossessionato dal desiderio di assistere
ai poteri paranormali e farne oggetto dei suoi studi.
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': il manga a cui l'anime fa riferimento si intitola "Miracle girls" ed è stato creato
dalla mangaka Nami Akimoto. Anche in questo caso, come in molti altri, l'adattamento italiano ha cambiato
completamente i nomi originali: Mikage (Maggie), Tomomy (Terry), Yuya (Nelson), Hideaki (Karver), Shinikiro
(Prof. Kaspar). Detto tra noi...Ma da dove li tirano fuori certi nomi?!
...TAZMANIA

Taz, l'insaziabile diavoletto della Tasmania (durante la sigla potete notare che si mangia in un boccone un
intero FRIGORIFERO! roba da Guinness dei primati!), fa parte della combriccola dei simpatici personaggi creati
dalla Warner Bros (i "Looney Tunes"); tra i più celebri vi ricordo Bugs Bunny, Titti e il gatto Silvestro, Willy il
coyote e tanti tanti altri. Eccezionali! E' giusto rammentarli perchè anche loro hanno contribuito a farci sorridere
da bambini! Ma torniamo alla serie animata in questione, composta da ben 65 episodi che riguardano la
movimentata vita di Taz, della sua famiglia e dei suoi amici e nemici: infatti lo vediamo nell'ambiente familiare
della sua "casa" (si tratta se non sbaglio di una specie di grotta ben arredata all'interno!) o a zonzo per la foresta
incontrando i più strambi personaggi, oppure durante il "lavoro" in un hotel come camerieri/facchino. Vediamo se
rispolverando qualche nome vi torna alla mente qualche ricordo:

HUGH e JEAN: rispettivamente padre e madre di Taz; sono due tipi molto pacifici e bonaccioni! Non si capisce
proprio da chi potrebbe aver ripreso quello sclerato del figlio...

MOLLY: sorella minore di Taz, è una diavoletta adolescente che non sopporta il carattere "vivace" e distruttivo
del fratello, con cui litiga sempre dandogli dell'immaturo.

JAKE: è il fratellino di Taz, che adora e con il quale ama giocare.

Mr.THICKLEY: è un eccentrico canguro che lavora come guida turistica nell'hotel di Bob.

BUDDY BOAR: il cinghiale rosa amico di Taz che sta sempre al cellulare come se fosse un divo di Hollywood...cosa
che spera di diventare per davvero!
WENDEL: un coyote amico di Taz.

DIDGERI DINGO: è un collezionista di tappi che litiga spesso e volentieri con Taz.

FRANCIS: sfortunato ragazzino appartenente a una tribù della foresta, il giovane Francis deve uccidere un diavolo
orsino per diventare un vero uono e succedere al padre come capo-tribù; purtroppo per lui si imbatte sempre in
Taz, e oltretutto non è nemmeno molto abile nel maneggiare arco e frecce.

BOB BUSHWACKER: è forse l'unico essere umano della serie, pancione con gli occhiali e la barba rossa, è il
proprietario dell'hotel in cui lavora Taz; pensa solo agli affari, è egoista e materialista, tuttavia è molto succube
della madre, che tratta sempre male il figlio ed è invece cordiale con tutti gli altri dipendenti dell'albergo!

BULL GATOR: il bracconiere che cerca invano di catturare Taz per il suo zoo.AXL: l'aiutante bracconiere
pasticcione di Bull Gator.

AXL: l'aiutante bracconiere pasticcione di Bull Gator.

CONSTANCE: è una koala che lavora come donna delle pulizie nell'hotel, è innamorata di Taz, il quale però non
ricambia...probabilmente per colpa dei chiletti di troppo!

TIMOTHY & DANIEL: sono due paperi inventori combinaguai! si possono distinguere perchè uno ha gli occhiali e
l'altro è senza.

...Ragazzi i se ricordate altri personaggi non esitate a dirlo!

APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': per tutti quelli che si fossero chiesti che razza di animale fosse Taz: il Diavolo
della Tasmania esiste ed è un marsupiale carnivoro simbolo dell'Australia; nonostante il nome e l'aspetto, si tratta
di un animale timido e inoffensivo; purtroppo ultimamente è vittima di un contagioso cancro facciale che
ha causato la morte di tre quarti della sua specie!
Tornando invece al cartone animato, una caretteristica peculiare di Taz, oltre a mangiare smisuratamente
qualsiasi cosa e in qualsiasi momento, è quella di spostarsi girando su se stesso talmente veloce da diventare un
mini tornado che distrugge qualsiasi cosa incontri! Inoltre quando parla a volte fa smorfie e sputa fino a rendersi
incomprensibile! Il suo bravissimo doppiatore è Pietro Ubaldi.
...AUTOMODELLI 4WD (DASH!)

L'altra sera ero al telefono con un mio carissimo amico, e parlando di cartoni animati da riscoprire mi sono
ricordata di quest'altra chicca che voglio riproporvi, che andava in onda su emittenti locali! Ma sono certa che io
e il mio amico Guido non eravamo gli unici a guardarlo. Innanzitutto le mini 4wd sono automodelli fighissimi in
scala 1/32 e sono le vere protagoniste di questa storia; un gruppo di ragazzi aventi in comune questa grande
passione, formano un valido team facendosi chiamare "Nobili guerrieri" sfidando sulle più svariate piste altri
giocatori. Lo scopo dei ragazzi è quello di superare le fasi regionali e arrivare a competere alla gara finale,
ovvero il Rally infernale; Quest'ultima parte del cartone, in cui Alan, il leader del gruppo, arriva a competere
l'ultima sfida per onorare la morte del padre, non è stata trasmessa. Ho letto che alla fine si scopre che il Rally
infernale è stato organizzato da alcuni malviventi che, approfittando dell'abilità dei racers più bravi, vogliono
scoprire dove si nasconde un tesoro nazista; Alan con l'aiuto dei suoi amici, riuscirà a sventare questi loschi piani
e a vincere la corsa diventando il campione incontrastato di mini.

APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': già che ci sono vorrei rispolverare i nomi e le caratteristiche dei Nobili
guerrieri:

ALAN (Yonkuro Hinomaru): è il ragazzo con la tuta gialla, gli occhi chiari e i capelli neri con la piuma in testa; la
sua mini 4wd è la numero 1 (Dash-1 Emperor) ed è la più efficiente su qualsiasi pista. Il suo stile è spericolato e
audace. Suo padre, morto durante il Rally finale, gli ha trasmesso la passione per questo tipo di automodelli e il
suo sogno è quello di diventare il miglior pilota da corsa.

CICCIO SPRINT (Tankuro): il nome che noi italiani gli abbiamo affibiato dice tutto sulla conformezza fisica di
questo personaggio; la sua mini 4wd è la numero 2 (Dash-2 Burning sun), l'Astro di fuoco e la sua arma vincente è
la potenza, più che la velocità (piuttosto scarsa a dire il vero). Ciccio è un ragazzo inizialmente un po' burbero
ma dal cuore d'oro!

DAVIDE (Shinkuro): è il belloccio del gruppo; la sua mini 4wd è la Regina delle corse (Dash-3 Shooting star) e non
avrebbe nulla da invidiare alla mini di Alan in quanto a potenza e velocità ed efficenza; l'unica pecca è la
superbia del suo pilota.
TED (Pankuro): è un ragazzo molto timido che al momento delle gare si "trasforma" (nel vero senso della parola)
diventando uno spavaldo metallaro truccato e con i capelli colorati. La sua mini 4wd è la Palla di cannone (Dash-4
Cannonball), è instabile e discontinua ma è la più veloce di tutti!

STELLA (Sumeragi Rinko): come è (purtroppo) noto la figura femminile deve rassegnarsi ad assumere il ruolo più
"debole" del resto del gruppo composto da uomini; la sua mini 4wd è la Bellerina (Dash-5 Dancing doll) e non ha
particolari doti se non la versatilità in qualsiasi pista. Stella è una bella ragazza gentile e sempre disponibile. Suo
fratello, Francesco, è il costruttore delle macchinine dei cinque Nobili guerrieri e tempo prima aveva
collaborato alle gare di rally con il padre di Alan.
...PICCOLI PROBLEMI DI CUORE

Voglio rivolgermi in particolare alle donzelle che leggeranno questo post: c'è per caso qualcuna di voi che non era
innamorata di Yuri?! Non ci credo, TUTTE sognavamo di incontrare un ragazzo come lui, diciamocelo...Alto,
biondo, occhio castano ammaliatore, bello, intelligente e anche un po'...stronzo, come piace a noi! Ok la smetto
di fare il monologo su questo personaggio, anche perchè ce ne sono molti altri di cui parlare; ripassiamo
velocemente la trama di questo meraviglioso cartone animato giapponese: Miki Koishikawa, la protagonista, è una
liceale dai capelli rossicci simpatica e carina che un bel giorno torna a casa e scopre così, come se nulla fosse,
che i suoi genitori hanno deciso di separarsi dopo aver conosciuto un'altra coppia che era in vacanza con loro ed
essersi innamorati rispettivamente dell'altro marito e dell'altra moglie...Un vero e proprio scambio di coppia!
Come se non bastasse, hanno intenzione di convivere tutti insieme e appassionatamente sotto lo stesso tetto!
Compreso il figlio dell'altra ex coppia! (sto parlando di Yuri Matsura...quanto ho invidiato questa ragazza!) Dopo
aver giustamente espresso la sua perplessità, Miki dovrà "rassegnarsi" e accettare questa nuova situazione; il
primo approccio con il suo "fratello acquisito" non è dei più simpatici, Yuri in effetti ha un modo di fare piuttosto
introverso, arrogante e sicuro di sè; in più essendosi trasferito in casa Koishikawa, si trova a frequentare
lo stesso liceo di Miki.

Da questo momento la ragazza si troverà al centro di un triangolo amoroso da cui non ne uscirà facilmente: Yuri
comincia a dare segni di interesse (vi ricordo l'episodio in cui il biondino ruba un bacio sulla bocca a Miki
nell'infermeria della scuola) ma Ginta, l'ex ragazzo di Miki (un altro bel fustacchione...tutti lei ce li aveva!) è
deciso nel riconquistare il cuore di lei dopo un fraintendimento accaduto ai tempi delle medie (anche lui le ruba
un bacio, in modo un po' più "passionale" se non ricordo male...). Proprio nel momento in cui Miki capisce di
essere attratta da Yuri, ecco che ricompare la rompiballe di turno, la ex di Yuri: Arimi. Quest'altra ragazza dai
capelli corti e azzurri è sfacciatamente pronta a riprendersi il suo bello, e addirittura si metterà d'accordo con
Ginta per cercare di suscitare le gelosie delle due rispettive prede. Questo piano fallirà nel momento in cui
proprio Arimi e Ginta finiranno per innamorarsi l'uno della'altra...Ma le tentazioni per la coppia a cui stiamo
facendo il tifo da ormai svariate puntate non sono finite qui: sulla scena compiono Kei, un ragazzo che lavora in
gelateria con Miki e che la corteggia a tutto spiano, e Suzu, una studentessa più giovane a cui Yuri imprtisce
ripetizioni e che è convinta di essere la ragazza giusta per lui. Questa volta abbiamo sfiorato la crisi! A fare da
contorno a tutte queste vicende ci sono altre figure minori come la migliore amica della protagnista, Meiko, che
intreccia un delicato rapporto sentimentale con il il Professor Namura, e Satoshi, amcio di Yuri e innamorato di
Meiko.
Inoltre, voi pensavate di aver visto il finale di questo cartone...e invece...vi mancano ben altre 13 puntate! Mai
andate in onda! Ebbene sì, "Piccoli problemi di cuore" detiene il record come cartone animato più censurato qui
in Italia; perchè? principalmente a causa della manzanza di budget per il doppiaggio e l'adattamento (ma è
possibile?). Comunque vi dico io cos'è successo: dopo un periodo turbolento in cui Yuri tra l'altro si trovava in
America lontano da Miki, a un certo punto salta fuori il terribile sospetto che i due ragazzi possano essere fratelli
di sangue; per fortuna si tratta di un grosso fraintendimento con i genitori e la storia si conclude lietamente con
il matrimonio di Meiko con il suo professore e l'intuizione che in futuro si sposeranno anche Miki e Yuri!

APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': Prima del cartone animato nasce il manga di Wataru Yoshizumi, dal titolo
"Marmalade boy", che fa riferimento al fatto che Miki paragona Yuri alla marmellata di arance, dall'aspetto dolce
ma con un retrogusto amaro. I capitoli in cui Yuri si trova in America non esistono nel fumetto, e sono stati creati
apposta per allungare la durata del cartone e farlo terminare in contemporanea col fumetto, per fare in modo
che il primo non svelasse in anticipo la conclusione.
...MARY E IL GIARDINO DEI MISTERI
Questo cartone animato giapponese prende spunto dal romanzo "Secret garden" di Frances Hodgson Burnett,
datato 1909! Da noi viene trasmesso per la prima volta nel 1991, cerchiamo di ricordare brevemente la storia:

La piccola Mary Lennox (non è parente della cantante degli Eurythmics...) rimane orfana dopo la morte per tifo
dei genitori, e così dall'India è costretta a trasferirsi in Inghilterra nel castello dell'ombroso e quasi sempre
assente zio Arcibald Craven. La bambina si dimostra fin dall'inizio insofferente nei confronti della nuova
situazione in cui si trova, e il suo carattere capriccioso e viziato si scontra inevitabilmente con la governante, la
severissima signora Medlock; tuttavia nel castello non è del tutto sola, presto fa amicizia con la giovane Martha,
una dolce cameriera sempre disponibile e di buon carattere, e con il fratello Dick, un simpatico ragazzino capace
di comunicare con gli animali della brughiera. A fare da sfondo a queste nuove relazioni interpersonali c'è
un'atmosfera di mistero che spinge la nostra protagonista a ricercare un qualcosa che viene tenuto nascosto da
tutti e che riaffiora di tanto in tanto dalle fugaci informazioni del giardiniere e della cartomante Camilla; è il caso
di soffermarsi un secondo su quest'ultimo personaggio, che secondo me rappresenta un po' uno dei punti
svelatori della storia: dieci anni prima dell'arrivo di Mary, Camilla era la giovane damigella di compagnia di Lilias
Craven, la moglie dello zio Arcibald; un brutto giorno Lilias muore in seguito a un misterioso incidente avvenuto
nel giardino personale dei coniugi, e Camilla viene ingiustamente additata da tutti come colpevole del fatto e
isolata a vivere nella brughiera come una strega lontana dal resto del mondo e aspettando il ritorno del
fidanzato, anch'esso esiliato come lei. La prima clamorosa scoperta di Mary è proprio l'esistenza
della chiave d'accesso a questo giardino segreto, ma si trova di fronte una natura morta e inselvatichita; decide
quindi di farlo tornare in vita sistemandolo e piantando nuovi fiori, con l'aiuto dell'ormai inseparabile compagno
d'avventura Dick.

Ma c'è un altro enigma inquietante da risolvere: a chi appartengono i pianti e i lamenti che riecheggiano da una
stanza del castello? Scopriremo insieme a Mary che si tratta di Colin, il figlio dello zio, un bambino cagionevole di
salute e costretto a rimanere a letto a causa di una grave malattia che non gli permette di camminare.
Inizialmente debole e isterico (e a buon ragione, oltre ad essere molto malato è trascurato dal padre e per questo
motivo è convinto di essere la causa della morte della madre avvenuta dopo la sua nascita prematura), col tempo
subirà un cambiamento in positivo grazie alla compagnia di Mary e Dick; i due amici nel frattempo sono riusciti a
trasformare il giardino segreto in un magnifico rifugio vegetale, e decidono di mostrarlo anche a Colin: qui
avviene un vero e proprio miracolo, il debole ragazzino riesce ad alzarsi dalla sedia a rotelle e a camminare!
Come reagirà lo zio Arcibald di fronte a tutte queste intime verità svelate? Tornerà la pace familiare nella
travagliata famiglia Craven? Io penso proprio di sì!
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': Questa volta sono io a chiedere a voi (cari lettori!!) di chiarirmi un dubbio: mi
ricordo che Camilla aveva un fermaglio a forma di farfalla, identico a quello che possedeva la mamma di
Mary...Che legame c'è tra queste due figure femminili? Se per caso qualcuno sa...parli!!
Poi volevo informarvi che dal romanzo non hanno tratto solo questo cartone, ma ben tre opere cinematografiche!
Vi consiglio caldamente di vedere il più recente che hanno fatto, del 1993 (la regista è polacca e si chiama
Agniezka Holland). Io ho avuto la fortuna di vederlo in televisione qualche hanno fa, ed è veramente bello e
commovente! Inoltre nel film è molto più profondo il reciproco sentimento di affetto che si instaura tra Mary e
Dick! Se vi capita l'occasione insomma, non fatevelo sfuggire!
...SCUOLA DI POLIZIA

E chi se la dimentica la mitica "scuola di polizia-scuola di ilarità" ?? In questo cartone animato c'erano di quei
personaggi spassosissimi, facevano morire dal ridere! Prima di passarli in rassegna uno a uno, vi ricordo che la
serie animata è stata prodotta dalla Warner Bros in collaborazione con Ruby-Spears Production e prende spunto
dall'omonimo film (composto da più serie) i cui attori vengono riproposti in versione caricaturale nel cartone! Il
contesto principale delle storie rimane sempre l'accademia di polizia, e i protagonisti sono bizzarri cadetti che
combinano un guaio dopo l'altro trovandosi spesso in situazioni tra il ridicolo e imbarazzante, ma alla fine
riescono sempre a catturare i criminali della città! Non so voi, ma io da piccolina mi facevo grasse risate...

APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': vista la particolarità di ogni personaggio mi sembra giusto ricordarli tutti:

CAREY MOHONEY: è il poliziotto con i capelli mossi castani, è un po' sbadato ma in gamba, spesso viene ripreso
dal capitano che gli urla: "Mohoooooneeeey!!". Rispetto al resto del gruppo diciamo che forse è il più
normale...agisce in coppia con Jones.
LARVELL JONES: il poliziotto di colore in pattuglia con Mohoney. Ha la capacità di saper ricreare oralmente
qualsiasi suono, ad esempio elicotteri o sirene...Questo sarà spesso d'aiuto per confondere i nemici.
SWEETCHUCK: bassino con gli occhiali e l'espressione di chi ha paura di qualsiasi cosa! E' in pattuglia con Zed.
(Che accoppiata ragazzi, ora vi ricordo chi è quest'ultimo...oh my god!)
ZED: questo è palesemente il poliziotto più assurdo di tutti, è quello con i capelli rossi spettinati; la
sua faccia rivela che non è molto a posto con la testa, e anche il tono di voce! Si ritrova sempre nei pasticci
trascinando con sè il povero e indifeso Sweetchuck!

MOSES HIGHTOWER: il nome dice già tutto, ma più che una torre lo paragonerei a un grosso armadio! Ha una
forza assurda e riesce a piegare qualsiasi cosa, anche oggetti di metallo! è in coppia con Hooks.
LAVERNE HOOKS: è la poliziotta di colore di bassa statura e con la vocetta stridula. Meglio non farla arrabbiare,
potrebbe lanciare degli urli molto fastidiosi!
THOMAS 'HOUSE' CONKLIN: è il poliziotto grassoccio in pattuglia con Zed e Sweetchuck; ci mancava lui per
formare questo fantastico trio!! ha sempre fame e non è per nulla coraggioso!

EUGENE TACKLEBERRY: ha sempre su il casco e gli occhiali da moto; è forzuto e muscoloso e va in giro, oltre che
con le pistole, col suo inseparabile bazooca! Ogni occasione è buona per sparare. Ha un debole per la sua collega
Callahan.
DEBBIE CALLAHAN: affascinante poliziotta bionda con i capelli raccolti e gli occhiali a specchio (capita che i
malviventi si innamorino di lei); molto seria e irreprensibile nel suo lavoro, a vederla non si direbbe ma ha una
forza davvero incredibile! E tira certe sberle...!
Cap. THADDEUS HARRIS: sempre di pessimo umore, il capitano non ha la minima fiducia nei cadetti e spesso li
accusa di essere dei buoni a nulla, anche per screditare il commissario Lassard e cercare di ottere il comando
della scuola.
Ten. PROCTOR: è il leccapiedi di Harris, ma manda sempre all'aria i piani del capitano! E' talmente tonto che ogni
occasione è buona per scivolare o cadere nelle trappole dei malviventi.
Com. LASSARD: è il buon vecchio commissario, non si separa mai dal suo pesciolino rosso (mah, non chiedemi
perchè!!). Ha un carattere molto tranquillo e svanito, se acciuffa dei criminali è quasi sempre per sbaglio!
PROFESSORE: è lo scienziato dal camicione bianco e i capelli grigi che inventa le armi più strambe ma utili per i
cadetti.
...SANDY DAI MILLE COLORI

Torniamo un secondo negli anni '80 per ricordare quei bellissimi cartoni animati in cui piccole ragazzine
ricevevano da graziosi folletti il potere di trasformarsi in bellissime ventenni: Creamy, Evelyn, Magica Emy vi
dicono qualcosa? Benissimo, negli anni '90 (più precisamente fine anni ottanta) nasce la loro piccola cuginetta,
l'ultima creazione dello Studio Pierrot: Sandy! Questa volta però i poteri sono ben diversi, i folletti di turno
(Pico e Paco) regalano alla protagonista una bacchetta magica a forma di tulipano e un ciondolo che le
permettono di dare vita ai propri disegni! (ah se ce l'avessi io questo potere...) Infatti Sandy, oltre a essere
un'amante dei fiori (mamma e papà sono due fiorai) ha il dono di saper disegnare benissimo!

Purtroppo questi disegni dopo un po' di


tempo svaniscono, non possono essere riprodotti una seconda volta uguali, e inoltre Sandy non può iniziare un
disegno prima che quello precedente sia svanito! Insomma da questo momento in poi avremo 25 episodi in cui la
ragazzina si ritroverà in surreali situazioni in compagnia del suo amico e compagno di scuola Ciccio, e Roby, un
affascinante ma timido ragazzo che lavora come commesso nel negozio dei genitori di Sandy. Un altro
personaggio che compare spesso è Trudy, una signora ricca e cicciona probabilmente allergica ai fiori. Negli
ultimi episodi Sandy avrà la possibilità di entrare nel mondo parellelo di Pico e Paco, la "Terra dei fiori"! La regina
di questo mondo si è addormentata in un grosso tulipano, e a causa di ciò continua a nevicare senza sosta sia nel
mondo dei fiori che nel mondo reale; per risvegliarla e fare in modo che tutto torni alla normalità, Sandy dovrà
recuperare le "gocce argentate" che compaiono al primo sole sul Monte dell'Alba. Quest'ultima avventura
fantastica si concluderà con il risveglio della regina e il ritorno dei protagonisti alla quotidianità; il lieto fine è un
po' rattristato dall'addio dei due folletti che spiegano telepaticamente a Sandy che il mondo fantastico dei fiori
non deve rischiare di mischiarsi con quello umano, tuttavia le consegnano a vita i poteri della bacchetta e del
ciondolo!

APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': Rispetto alle precedenti eroine degli anni '80, il cartone di "Sandy dai mille
colori" si presenta a mio avviso più leggero e meno malizioso, soprattutto per l'assenza di trasformazioni del
corpo; forse questo lo rende fin troppo innocuo, molto più adatto ai bambini, ma pur sempre molto piacevole da
guardare! Ma invece vediamo un po' quali sono i nomi originali giapponesi di questa serie: Yumi Hanazono
(Sandy), Kenta (Ciccio), Kyoeshi (Roby), Fukurokoji (Trudy), Kashimaru e Kakimaru (Pico e Paco).
...SIAMO QUELLI DI BEVERLY HILLS

Prima del telefilm "The O.C.", ancora prima del più celebre "Beverly Hills 90210", viene trasmesso in Italia nel
1988 (e in seguito in pieni anni 90) questo frizzante e coloratissimo cartone animato che ci mostra il beato
fancazzismo dei fighetti della zona più ricca e famosa di Los Angeles; come passano il tempo i personaggi di
questa serie? sicuramente non zappano la terra, altrimenti non ci avrebbero fatto un cartone animato! I 65
episodi sono caratterizzati da pettegolezzi, intrighi amorosi, feste in piscina, belle macchine, shopping e tanto
divertimento!

Le ragazze sono praticamente bellissime Barbie che si differenziano tra loro dal colore dei capelli e dai vestiti, e
lo stesso si può dire per i rispettivi ragazzi-Ken! Potrei sembrarvi sarcastica ma non fraintendete, da piccola mi
piaceva molto questo cartone animato!...ma se penso che in fin dei conti non si discosta molto dalla realtà (e mi
vengono in mente Paris Hilton & co.) mi viene la pelle d'oca!
Non voglio dilungarmi oltre e passo subito a elencarvi nomi e caratteristiche dei protagonisti:

LAURA: bella, bionda, con un fisico invidiabile (come tutte del resto!). Ha un buon carattere ed è fidanzata con il
bellissimo Roy. Gira per le strade con una Ferrari rosa.
ROY: fidanzato con Laura, ama il surf. Non è un ragazzo troppo sveglio però!

BIANCA: bellissima ma odiosa ragazza snob; ha i capelli neri e gli occhi chiari, è altezzosa, modaiola, e
possiede una limousine rosa (l'autista, Guglielmo, è innamorato di lei che ovviamente non lo calcola). Il suo
obiettivo, oltre a raggiungere la notorietà, è quello di rubare Roy a Laura. Ah, dimenticavo! ha un cagnolino rosa.
PIERRE: altro belloccio del gruppo, anche lui vuole rovinare la storia d'amore di Laura e Roy.
RADLEY: surfista amico di tutti.
GIG e JETT: sono due rockettari.
NIKKI: sogna di diventare attrice.
CHESTER: il cervellone (nerd probabilmente) del gruppo.
CHANELLE: la ragazza di colore.

APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': la serie animata è stata creata negli Stati Uniti dallo Studio DIC Animation City,
ed uscì nel 1987 con il titolo originale "Beverly Hills teens". In Francia invece, è conosciuto come "Le club BCBG"
il cui acronimo sta per "Bon chic, bon genre", ovvero buon stile e buona classe...
La sigla non potete assolutamente perderla!
...CONTE DACULA

Alla prima occhiata vi sembrerà che io abbia fatto un errore grammaticale dimenticando una "R", e invece il titolo
è proprio questo; il gioco di parole non rende nella traduzione italiana, che invece è evidente nel titolo originale
della serie: "Count Duckula". Per chi non lo sapesse il termine "duck" significa papero, che guardacaso è il
protagonista di questo bel cartone degli anni '90. Si tratta infatti di una parodia del terrificante Conte Dracula,
che in questo caso assume le sembianze di un innocentissimo paperotto verde che vorrebbe essere amico di tutti
e diventare famoso! ma non può, a causa della sua ben nota fama.

All'inizio dell'episodio il narratore ci spiega che non esiste una dinastia di vampiri, il Conte Dacula è sempre lo
stesso papero che muore e resuscita in seguito a un rituale, praticato dai servi del castello quando il sole si trova
in trigono con Urano. Evidentemente qualcosa è andato storto: la governante del castello (una gigantesca gallina
vestita da Tata e il cervello...da gallina appunto) sbaglia uno degli ingredienti fondamentali del rituale, e al posto
del sangue fresco utilizza del succo di pomodoro! il risultato è un Conte Dacula vegetariano (si nutre di cavoli) e
innocuo, tanto che ha paura lui stesso a vivere nel lugubre castello.

Nonostante il maggiordomo Igor (un inquietante avvoltoio) cerchi invano di risvegliare l'antica crudeltà del conte
incitandolo a nutrirsi di sangue e spaventare gli abitanti dei villaggi vicini, il simpatico papero preferisce viaggiare
per il mondo grazie alla sua "bara magica" che gli permette di teletrasportarsi (insieme a tutto il castello) in posti
soleggiati e piacevoli (sempre a causa del rituale malconcluso, non ha problemi a godersi la luce del sole).
Chiaramente non manca l'antagonista, l'oca psicopatica Von Crapotten, un cacciatore di vampiri dall'accento
tedesco che non riesce mai a catturare il conte.
Tutto questo è il denominatore comune dei 65 episodi trasmessi, e posso dire che da bambina mi hanno divertito
molto!

APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': la serie animata è stata realizzata in Gran Bretagna dalla casa di produzione
Cosgrove Hall. Inoltre esistono un paio di serie a fumetti sotto il nome di Dacula.
...IL MISTERO DELLA PIETRA AZZURRA

Ragazzi questa sessione d'esami è veramente dura, e il caldo non aiuta il mio cervello a partorire tutte le
recensioni che vorrei proporvi; mi scuso ancora per avervi temporaneamente "abbandonato" ma come vedete
sono ancora qui, per parlarvi di un altro cartone animato che ha segnato la nostra generazione!
Anche voi lo guardavate con piacere (soprattutto per la bellezza dei personaggi e, in particolare, della
protagonista) senza avere la minima idea della trama? Tranquilli, è normale! Vi rispolvero io la memoria...

1889, Esposizione Universale di Parigi: Nadia, una bellissima acrobata del circo di quattordici anni,
incontra Jean, un simpatico ragazzo con gli occhiali che di mestiere fa l'inventore e che ha appena ultimato la
realizzazione di un aeroplano. La scena viene interrotta dalla comparsa di tre ladri, un'avvenente donna dai
capelli rossi accompagnata da due scagnozzi (Rebecca, Hanson e Sansone) che hanno intenzione di rubare
la pietra azzurra che la ragazza porta al collo: i due riescono a fuggire grazie all'aeroplano costruito dal
giovane, naufragando però a causa di un guasto, nell'Oceano Atlantico; vengono tratti in salvo da una nave da
guerra che li informa della presenza di un terribile "mostro marino" a cui stanno dando la caccia. Parli del diavolo
e spuntano le corna: la nave viene attaccata improvvisamente dal suddetto mostro, e i nostri protagonisti si
ritrovano sbalzati in mare.
Questa volta vengono raccolti da un sottomarino, il Nautilus, il cui equipaggio è comandato dal Capitano Nemo, a
sua volta possessore di una pietra azzurra. Ora fate attenzione e non perdete il filo: si scopre che il misterioso
mostro marino di cui tutti parlano è proprio il Nautilus su cui i ragazzi si trovano a bordo, ma che il
responsabile dell'affondamento delle navi non è il Nautilus, bensì l'organizzazione segreta di Neo-Atlantide, al
comando dei sottomarini Garfish che causano gli affondamenti delle navi di tutto il mondo! La faccenda inzia a
complicarsi, e i nostri due eroini decidono di ripartire con l'aereo di Jean, che nuovamente naufraga su un'isola
dopo aver ricevuto un colpo sparato da terra (e che sfiga questo aereo).

Qui incontrano la dolce Marie, una bambina rimasta orfana a causa della malvagità dei neo-atlantidei: ci troviamo
infatti sull'isola base della misteriosa organizzazione da cui partono i Garfish, governata da un uomo spregevole
di nome Arco, che sembra conoscere bene Nadia e vuole impossessarsi a tutti i costi della sua pietra. Perchè tutti
vogliono questa pietra azzurra? ve lo spiego subito: lo scopo di Neo-Atlantide è quello di creare una crisi
commerciale marittima internazionale e conquistare il mondo grazie anche alle tecnologie che in segreto
vengono sviluppate e potenziate: tra queste vi è il progetto della "Torre di Babele", un'arma potentissima e
decisiva, a cui manca una componente fondamentale per la sua totale efficacia distruttiva: la mitica pietra
azzurra! Morale della storia, i tre (o meglio i 6, perchè sull'isola nel frattempo sono malcapitati gli inutilissimi
Rebecca Hanson e Sansone...) vengono tratti in salvo nuovamente dal Nautilus, e la Torre di Babele esplode senza
la sua pietra, riducendo in rovine l'intera isola. Non è finita qui, inizia un lunghissimo viaggio sul Nautilus, ricco di
avventure ed episodi stravolgenti, (sempre fuggendo dal sopravvissuto Arco che continua a volere a tutti i costi la
pietra)...fino ad arrivare a svelare tutta la verità: Nadia scopre le sue origini, scopre di trovarsi in realtà
coinvolta sul fronte opposto dei nemici, addirittura al di sopra di questi; difatti la ragazza è la principessa di Neo-
Atlantide, colei che possiede la pericolosissima pietra azzurra destinata a distruggere l'umanità! Nadia si troverà
di fronte a un bivio vitale...quale sarà la sua scelta?
Non facciamoci prendere dal panico, il lieto fine è vicino e se volete sapere che fine fanno i personaggi,
continuate a leggere!

APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': Il capitano Nemo, che si scopre essere il padre di Nadia, salverà la figlia e i suoi
amici dal suo eterno nemico Arco. Alla fine dell'ultimo episodio Marie, ormai adulta nel 1902, ci racconta di
essersi sposata con Sansone, e che l'anno seguente diventerà madre; Nadia e Jean si sono sposati e hanno avuto
un bambino; Hanson ha fondato una società automobilistica diventando ricchissimo, ma non si è sposato, così
come Rebecca che continua a cercare il vero amore...
Il titolo originale dell'anime è "Fushigi no umi no Nadia" ed è stato prodotto dallo studio Gainax, gli stessi di "Neon
genesis evangelion", un altro cartone animato di cui parlerò più avanti!
...I CAVALIERI DELLO ZODIACO

Ragazzi...che storia! Sto per parlarvi dell'ennesimo capolavoro dell'animazione made in Japan; io da piccola lo
guardavo su Junior Tv, canale Antenna 3 (come ben sapete, le reti locali sono state preziosissime fonti di chicche
animate che non tutti conoscono, e che sono riuscite a salvarsi dalla censura di Mediaset).
La serie animata in questione vanta ben 114 episodi, suddivisi in grossi capitoli: la SERIE CLASSICA, che
comprende gli episodi della Battaglia galattica, dei cavalieri d'argento, e dei cavalieri d'oro, la SERIE DI ASGARD, e
la SERIE DI NETTUNO; ma non è finita qui, nel 2002, per la gioia dei più appassionati, è uscito l'ultimissimo
capitolo della saga: la SERIE DI HADES!
Cercherò di riassumere nel modo più conciso e meno dispersivo possibile le vicende pricipali delle serie che vi ho
appena elencato; se volete aggiungere qualsiasi informazione in più che ho trascurato ma che ritenete
importante sapete che potete tranquillamente farlo!

TUTTO HA INIZIO IN GRECIA...


...in un lontano e indeterminato futuro, il malvagio Ares, dio della guerra, progetta di conquistare il potere
salendo sul trono di Atena: per attuare questo terribile piano, uccide e poi prende il posto del Grande sacerdote
tutore della piccola Lady Isabel (Saori), reicarnazione della dea stessa, con lo scopo di eliminare anche lei. E'
tempestivo l'arrivo di un cavaliere d'oro, Micene del Sagittario, che a costo della vita riesce a trarre in salvo la
bambina e affidarla ad Alman di Thule (a cui lascia anche la sua armatura), in Giappone. Alla morte del nonno
adottivo la piccola Isabel viene a conoscenza della sua vera identità, e organizza un torneo per riunire tutti i
valorosi guerrieri e decidere chi portare con sè in Grecia, dove vuole tornare e riportare la pace. Il premio di
questa battaglia è nientemeno che l'armatura d'oro del Sagittario.

Dopo varie vicende (tra cui l'intervento di Phoenix (Ikki) posseduto da uno spirito maligno, e gli episodi
dei cavalieri d'argento), il gruppo dei cinque cavalieri di
bronzo (ovvero Pegasus (Seya), Sirio (Shiryuu), Crystal (Hyooga), Phoenix (Ikki) e Andromeda (Shun) ) parte per la
Grecia con meta il Santuario, preceduto dalle scalinate delle dodici case, presiedute dai Cavalieri d'oro contro cui
i ragazzi devono battersi.
Un imprevisto però coglie di sorpresa i cavalieri: una freccia traditrice trafigge Lady Isabel, che potrà salvarsi solo
se Ares verrà sconfitto entro dodici ore. Inizia quindi una corsa contro il tempo affrontando i dodici cavalieri
d'oro e sconfiggendoli grazie all'acquisizione del settimo senso. Pegasus ha la meglio sul malefico Ares, scoprendo
che in realtà si tratta di Gemini, il cavaliere ribelle di Atena del segno dei Gemelli. [Qui mi soffermo un secondo
esprimendo un mio parere personale; per ragioni di lunghezza sto saltando molti dettagli, ma non posso fare a
meno di dirvi che secondo me, gli episodi dei cavalieri d'oro sono indubbiamente i migliori! La tensione è al
massimo, e l'atmosfera misteriosa e avvincente!]

Ma una nuova minaccia giunge dalle terre fredde del nord di Asgard: il mondo è in pericolo, perchè Hilda, la
sacerdotessa di Odino, smette di pregare e il rischio che i ghiacciai si sciolgano è imminente. Atena quindi si
trasferisce ad Asgard sostinuendo solo temporaneamente Hilda nella preghiera, poichè non è abituata alle basse
temperature dei ghiacci. I suoi fedeli cavalieri nel frattempo devono trovare il modo di eliminare l'anello
malefico che Hilda porta al dito (l'anello del Nibelungo), e per questo devono recuperare i sette zaffiri custoditi
in ognuno dei God Warriors, riunendo i quali si potranno evocare la spada e l'armatura di Odino. Tutto sembra
andare per il meglio: la sacerdotessa si libera dall'incantesimo, ma si scopre anche l'identità di colui che le aveva
donato l'anello oscuro: Nettuno il dio dei mari.

Dunque inizia una nuova faticosa avventura, infatti Nettuno rapisce Lady Isabel portandola con sè in fondo al
mare e rinchiudendola in una delle otto colonne che reggono le acque al di sopra del suo tempio. A questo punto
i nostri eroi dovranno combattere contro i sette guerrieri di Nettuno, i Marine Generals, che sono alla guardia
delle colonne. In loro aiuto sopraggiunge Tisifone (Ophiucus Shaina, sacerdotessa e cavaliere d'argento) con
l'armatura della Bilancia, che sarà una preziosa arma contro i nemici in grado di distruggere le colonne.
L'ultima sfida dei cavalieri dello zodiaco sarà la battaglia negli in inferi del dio Ade...
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': quante cose da dire! Anzitutto l'origine del cartone animato: il manga dal titolo
"Saint Seya" disegnato da Masami Kurumada. Ci sono come sempre alcune differenze tra il manga e il cartone,
oltre ai nomi originali giapponesi (che vi ho indicato tra parentesi) c'è da dire che le armature, ad esempio, sono
diverse...molto più semplici nel fumettoo, e molto più fighe (e colorate soprattutto) nell'anime! Oltretutto nel
manga queste vengono indossate e tolte manualmente, nel cartone si agganciano da sole (sempre più figo). Molte
vicende e personaggi sono assenti nel manga originale, ad esempio l'intera saga di Asgard esiste solo nella serie
animata! Senza dimenticare la profondità psicologica dei personaggi molto viva nell'anime e scarsa nel fumetto.
Passiamo ora all'angolo gossip, che vi piace ancora di più!
Pegasus, il leader dei cavalieri di bronzo, dopo essere rimasto orfano (come tutti i cavalieri del resto) comincia
l'addestramento sotto una ragazza dai capelli rossi e la maschera in viso di nome Castalia, e fino alla fine degli
episodi non si riesce a capire se sia la sorella oppure no..voi l'avete scoperto? Comunque sia tutte le guerriere
donne hanno una maschera, in particolare Tisifone di cui vi ho parlato sopra, durante un combattimento contro
Pegasus, si fa scoprire accidentalmente il volto e guira di uccidere il ragazzo...ma il romanticismo vuole che col
tempo lei se ne innamori, ricambiata!

Poi volevo accennare al cavaliere d'oro del Cancro, il più cattivo, veramente crudele! è colui che fece
precipitare Fiore di Luna, la ragazza amata da Sirio, nella cascata! (tra parentesi, ammettiamolo, Sirio è il
migliore di tutti! è forte, si sacrifica sempre...difatti un profondo legame di amicizia lo lega a Pegasus!) Invece un
altro cavaliere d'oro, Acquarius, è il maestro di Crystal, e si sacrifica pur di conferire al suo allievo
l'indispensabile settimo senso. A proposito di maestri, vi ricordate Libra, l'insegnante di Sirio?! basso, anziano,
col cappellino di paglia? mio fratello lo chiama...il cavaliere d'oro in pensione!!

Sicuramente sapete tutti che quel figone di Phoenix è il fratello maggiore del dolce ed effemminato di
Andromeda; all'inizio della storia è posseduto da sentimenti negativi a causa del duro addestramento all'isola
della Regina nera, agli ordini del maestro posseduto a sua volta da Ares. Difatti nela prima serie lo vediamo
rubare l'armatura del Sagittario durante la guerra Galattica. Saranno le lacrime del fratello Andromeda a farlo
tornare in sè.

Concludo parlando di Crystal, ossessionato dal ricordo della madre. Inizialmente diventa cavaliere e si addestra
per diventare forte unicamente per riuscire a rompere il ghiaccio che sovrasta le acque gelide della Siberia dove
riposa il corpo della defunta madre, nella nave che affondò anni prima! Mi ricordo che durante questa scena mi
ero proprio messa a piangere!

Vi ricordo infine che ogni cavaliere si rifà a una propria costellazione, da cui trae il cosmo, l'energia che viene
dalle stelle e che brucia nella propria interiorità!

Vi metto qui le tre sigle del cartone, la prima è quella originale giapponese che come sempre è la migliore!
Ascoltatela a volume alto...La seconda è quella italiana classica cantata da Massimo Dorati nel 1989, e la terza
interpretata invece da Giorgio Vanni, quando il cartone venne trasmesso su Italia Uno nel 2001.
...LISA & SEYA -UN SOLO CUORE PER LO STESSO SEGRETO-

Eccomi di nuovo qui, dopo un'assenza settimanale per colpa di... (indovinate cosa?) ma degli esami ovviamente!!
Però so che nonostante qualche mio ritardo, mi volete bene lo stesso! Ne approfitto per ringraziare i pochi
affezionati che hanno trovato interessante il mio blog e lo seguono con curiosità! E grazie per i complimenti che,
oltre a farmi estremamente piacere, mi spronano ad andare avanti a scrivere, nonostante gli impegni!

Parentesi chiusa, vi ricordate questo fugace ma bellissimo cartone animato? E' stato trasmesso nel lontano 1997
su Bim Bum Bam, volatilizzandosi in fretta proprio come altri anime di quei tempi! Strano che non l'abbiano mai
riproposto, la storia è intrigante e ben studiata: Lisa (Meimi Haneoka) è una ragazzina di 14 anni che frequenta
un istituto gestito da suore, la "Saint Tail".

Nonostante le apparenze, sotto i panni di questa dolce protagonista si nasconde una scaltrissima ladra
prestigiatrice che si fa chiamare Seya (Saint Tail per l'edizione originale giapponese)!
Ma attenzione, non si tratta di furti a scopi personali e lucrosi! Con la complicità della sorella Mara (una novizia
della scuola), Lisa ruba per aiutare le persone in difficoltà, o per restituire oggetti precedentemente sottratti a
qualcuno, oppure per smacherare truffatori. Niente di più onesto!
Peccato che la polizia non sia dello stesso parere, in particolare il figlio dell'ispettore della città, è
particolarmente motivato nel cercare di catturare la sua preda e sbatterla al fresco; il ragazzo in questione
è Alan (Asuka jr), che guarda caso è un compagno di scuola della ragazza di cui non sospetta minimamente la
vera identità. Solo col tempo inizierà a sovrapporre l'immagine delle due ragazze e a capire l'esistenza di un
ambiguo legame tra le due! Non solo, durante il corso delle puntate si assiste a una vera e propria "caccia" che
ben presto si divide in due binari paralleli: quello poliziesco e quello amoroso; Alan è attratto dalla sua rivale
notturna Seya (che puntualmente gli preannuncia i furti che sta per compiere mediante messaggi plateali) e allo
stesso tempo è innamorato della bella Lisa.

Alla fine il bel detective decide di confessare il suo amore a Lisa, che viene turbata dal senso di colpa di tutte le
sue verità nascoste: in un clamoroso finale Alan scoprirà la vera identità della sua compagna di classe e il
sentimento che si celava nelle comunicazioni di Seya, che non erano semplici comunicazioni dei suoi furti ma
vere e proprie lettere d'amore!

APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': il titolo originale del manga da cui è tratto il cartone è "Kaito Saint Tail" che
letteralmente significa la misteriosa ladra Saint Tail, come vi dicevo, il nome originale dell'italiano Seya; il nome
dell'autrice invece è Megumi Takikawa, e a proposito di manga, in Italia è uscita un'edizione della Star Comics
sulla rivista "Amici".
Attorno ai due personaggi principali ruotano chiaramente altre figure interessanti, ad esempio RINA (Takamiya) la
figlia del sindaco innamorata di Alan e di conseguenza rivale in amore di Lisa, SERGIO (Sawatari) membro del club
di giornalismo della scuola, invaghito di Lisa ma deciso a fotografare Seya per uno scoop eclatante, e infine i
genitori di Lisa: la madre pensate, era una ladra che si faceva chiamare Lucille (Lucifer in originale), ma che
cambia totalmente vita convertendosi dopo aver conosciuto il marito, un abile prestigiatore. Tali genitori tali
figli, non c'è dubbio!
...CITY HUNTER

Bello, moro, aitante, tenebroso e coraggioso...ma..terribilmente buffone e pervertito!

Sto parlando del protagonista del mitico cartone animato "City hunter" trasmesso per la prima volta su Italia 7 nel
Gennaio del 1997 riscuotendo il meritato successo. Sicuramente non fu ritenuto un anime adeguato a un
programma per bambini come quello di "Bim Bum Bam", visti i continui rimandi a sfondo sessuale e le scene di
nudo qua e là (anche se io, a 10 anni, me lo guardavo tranquillamente su Italia 7...in fin dei conti stiamo parlando
di mutandine e reggiseni vaganti).

CHI E' RYO SAEBA? Sopravvissuto a un incidente aereo in America Centrale con la conseguente perdita dei
genitori, viene addestrato e cresciuto dal padre adottivo Kaibara come un guerrigliero, trasferendosi poi negli
Stati Uniti intraprendendo il mestiere dello "sweeper": questa pericolosissima professione consiste nel farsi carico
di "affari sporchi" di cui la polizia non si occupa, ovvero uccidere qualcuno su richiesta (giustificata) di un cliente,
oppure fare la guardia del corpo; per questo motivo agisce sempre con la sua 357 Magnum in gran segreto. In
seguito si trasferisce a Tokyo, in Giappone, e qui continua il suo lavoro con l'aiuto del suo nuovo
assistente HIDEYUKI MAKIMURA. Tuttavia il passato di Ryo rimane coperto da un alone di mistero che gli
impedisce di ricordare esattamente ciò che gli è successo davvero, e che si chiarirà solo negli ultimi episodi.
Dopo poco tempo accade un episodio molto spiacevole: Hideyuki viene assassinato da un tizio, dopo che lui e Ryo
avevano rifiutato di lavorare per lui. E' un colpo durissimo per Ryo, che nonostante l'apparenza superficiale
possiede un animo molto sensibile e profondo, soprattutto nei confronti del prossimo; prima di morire il suo
amico gli chiede di prendersi cura della sorella, KAORI MAKIMURA (Kreta Mancinelli nella versione italiana), che
diventerà il suo nuovo braccio destro..e che braccio destro!! La ragazza ha la forza di sollevare un enorme
martello di 200 chili da sbattere in testa al suo socio ogni volta che fa il cascamorto con una ragazza (in ogni
episodio, casualmente, Ryo ha sempre a che fare con una bellissima donna che ha bisogno del suo aiuto, e che
puntualmente viene molestata per un ricambio "in natura"!).

La gelosia aggiunta al carattere mascolino di Kaori e la frivolezza di Ryo danno vita a scenette piuttosto comiche
che allo stesso tempo lasciano trasparire il sentimento fortissimo che lega i due e che si manifesterà, anche
questo, solamente alla fine. Il nostro playboy infatti non osa dichiararsi per due motivi: per prima cosa non
potrebbe più continuare a provarci con tutto il genere femminile, e secondo teme che i suoi nemici, una volta
scoperto il loro legame, possano fare del male a Kaori usandola come esca (cosa che effettivamente succederà
più avanti...).

Non posso non ricordare altri personaggi importanti come il mastodontico UMIBOZU (il nostro Falcon italiano),
anche lui ex mercenario nella guerra civile in America che combatteva sul fronte opposto di Ryo (è stato proprio
quest'ultimo a ferirlo agli occhi e a costringerlo a indossare sempre un paio di occhiali da sole) ma che ora
collabora con lui nonostante il rapporto altalenante di amore-odio; Umibozu è in grado di preparare complesse
trappole, e oltretutto può espellere dal proprio corpo proiettili calibro 38! Fenomenale...Eppure anche lui ha il
suo tallone d'Achielle: ha molta paura dei gatti!
In ultimo vi ricordo anche la bellissima SAEKO NOGAMI (che noi conosciamo col nome di Selene), affascinante
capo della polizia che spesso chiede una mano a Ryo per risolvere qualche indagine piuttosto pericolosa; neanche
a dirlo, Ryo approfitta ogni volta per fare il provolone ma gli va comunque male: Saeko non solo è molto brava
con la pistola, ma nasconde anche dei coltelli sotto la gonna dal lungo spacco...quindi possiamo dire che si
difende piuttosto bene!

APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': di nuovo si tratta di un gran cartone animato frutto di un grande manga: "City
Hunter" scritto e disegnato da Tsukasa Hojo e che ha avuto molto successo, oltre che in Italia e in Giappone,
anche in Francia e negli Stati Uniti.

E ora un po' di gossip che ci piace tanto: Saeko in passato lavorava assieme a Ryo e Hideyuki, entrambi
innamorati di lei; pare che proprio prima che il secondo morisse, lei avesse fatto la sua scelta propendendo per
Hideyuki. Dopo il lutto Saeko non se la sentì più di iniziare un rapporto con un uomo, a parte probabilmente Ryo
che però, pur corteggiandola per sua indole, non andrebbe mai oltre per rispetto del suo defunto amico.

Kaibara, il padre adottivo di Ryo, ai tempi della guerra propose di dare ai propri soldati una droga chiamata
"polevere degli angeli", ma la sovrintendenza respinse; la somministrò quindi con l'inganno a un soldato che fu
costretto in seguito a lottare contro la morte e la crisi d'astinenza provocata da quella droga: quel soldato era
Ryo! Negli ultimi episodi il padre tornerà a proporgli una nuova alleanza che il ragazzo rifiuterà innescando
pericolose conseguenze per lui ma, soprattutto per Kaori.
Umibozu significa "mostro marino", ma in effetti dietro a un uomo così grande e grosso si nasconde un cuore
tenero: durante la guerra trovò, in un vilaggio completamente distrutto, una piccola orfanella, e decise di
prenderla con sè e insegnarle a cavarsela da sola; decide poi di abbandonarla nel momento in cui la ragazzina
esprime il desiderio di unirsi ai guerriglieri, e così Umibozu parte per il Giappone senza di lei. MIKI, questo è il
nome della ragazza, non si perde d'animo e lo raggiunge con lo scopo di chiedergli di sposarla, essendone
innamorata da sempre. Ci vorrà un po' di tempo prima che questo si avveri, nel frattempo gestisce un bar (il
"Cat's eyes"...guardacaso, l'autore di questo fumetto è lo stesso che ha creato e disegnato "Occhi di gatto"!!)
punto di incontro tra Ryo, i suoi collaboratori e le sue clienti.

Vi propongo ora le sigle giapponesi più belle...Scusatemi ma quelle italiane sono talmente fiacche a confronto,
che ho deciso di non metterle, non ne vale la pena credetemi!
...BENTORNATO TOPO GIGIO!

Scommetto che molti di voi stavano aspettando questa recensione...e vi capisco, d'altronde questo cartone
animato è un tesoro dei nostri ricordi, e a mio parere era troppo bello! Come sempre, prima di scrivere
recensioni, mi sono informata un po' a riguardo, e ho scoperto cose molto interessanti che nemmeno io sapevo!

Innanzitutto Topo Gigio è un topo-astronauta che arriva dal futuro (voi lo sapevate già?! io assolutamente non
l'avevo capito o forse mi sono persa la prima puntata!) precisamente dal 2395!

Destinato a rimanere per sempre ai nostri giorni a causa di un incidente spazio-temporale, fa la conoscenza di
altri amici topi (Kurt, Pierre e Arnold) e di Gina, una dolcissima bambina che lo adotta se ne prende cura insieme
alla sua topina Mimì (col fiocchetto rosa e il sonaglino al collo...che tenera!).

Il cattivo della situazione è chiaramente un gatto, Megalo, e la sua banda di fedeli gattacci del quartiere pronti a
papparsi i nostri topolini!
Ma non c'è da aver paura, Topo Gigio sarà sempre un punto di riferimento fondamentale per tirarsi fuori dai guai.

APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': il titolo originale dell'anime è "Toppo Jijo-Jume Miru Toppo Jijo ", ed è andato
in onda per la prima volta in Giappone nel 1988, mentre in Italia nel 1992; pur trattandosi di una produzione
tutta giapponese, il pupazzo di Topo Gigio è assolutamente italiano dalla testa ai piedi; fu creato dalla fantasia
di Maria Perego (qui nella foto insieme al suo pupazzo) nel 1959 e la voce è inconfondibilmente di Peppino
Mazzullo.

Le frasi ricorrenti del nostro Topo Gigio sono: "ma cosa mi dici mai?!" e "strapazzami di coccole" proprio come
dice durante la sigla di Cristina d'avena che vi invito a riascoltare!
...CURIOSANDO NEI CORTILI DEL CUORE

Quest'altro cartone animato è stato trasmesso per la prima volta in Italia nel lontano 1998; il primo impatto fu
abbastanza duro per noi bambine, nel senso che lo stile dei disegni era piuttosto strano: le Bratz non erano
ancora state inventate, e vedere le gambe dei personaggi dell'anime così lunghe e affusolate infilarsi in scarpe
gigantesche ci lasciò tutti perplessi! Per non parlare dell'abbigliamento, decisamente stravagante, colorato e
piuttosto punk, senza dimenticare le acconciature e il trucco pesante dei personaggi femminili! Insomma,
personalmente mi ricordo che feci fatica ad abituare l'occhio a questo nuovo stile animato (ero abituata a
ragazze acqua e sapone come sailor moon e kiss me Licia per intenderci), però col tempo imparai ad apprezzarlo
anche perchè si tratta di una bella serie animata!

La protagonista di questa storia è Melissa (il nome originale è Mikako), una studentessa di una scuola d'arte e
design che sogna di diventare una grande stilista! Disegna e cuce come una matta, ha un carattere deciso anche
se un po' infantile a volte; TJ (Tsutomu) invece è il suo grande amico d'infanzia, suo coetaneo, frequenta anche
lui lo stesso istituto di Melissa, ma la sua grande passione è la scultura; ha la camera tappezzata delle sue
strambe opere (adora gli UFO...mah) poco apprezzate dalla sua amica, che comunque cela nel suo cuore un
sentimento che va oltre l'amicizia ma che non riesce a dichiarare...lo stesso vale per TJ chiaramente...

Durante il corso delle puntate i due avranno modo di crescere sia "professionalmente" sia interiormente per
riconoscere ciò che hanno dentro il cuore.
Non mancano ovviamente gli amici dei protagonisti, tutti appartenenti alla medesima scuola ma con interessi
differenti, ve li ricordo:
JANET (Lisa): amica di Melissa, ha uno stile dark-punk ed è una ragazza dolce che ama cucire abiti per bambini.
PATTY (P-chan): l'altra amica di Melissa, sembra una bambolina! adora i peluche e le bambole e si veste sempre
con merletti e pizzi...

STEVEN (Yusuke) e JIM (Jiro): i due amici di TJ, il primo è iscritto al corso di pittura mentre il secondo è
appassionato di computer.
MELANY (Mariko): soprannominata "corpo da favola"...ho già detto tutto...è iscritta al corsodesign degli interni.
SAMUEL (Shintaro): fratellino di Melany iscritto al corso di scultura.

ANNIKA (Ayumi): altra studentessa di design e pittura innamorata di Steven.

Tutto questo bel gruppo inoltre, deciderà di formare un club attraverso il quale vendere le loro opere ogni
domenica!

APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': il titolo originale dell'anime e dell'omonimo manga da cui è tratto è "Gokinjo
Monogatari"che letteralmente significa "racconti del vicinato", e i disegni sono di Ai Yazawa (non so se è un caso
ma non credo, l'istituto d'arte dell'anime si chiama proprio istutituto Yazawa).
...WIDGET, UN ALIENO PER AMICO

Curiosando negli angoli più nascosti di youtube, mi sono imbattuta nella sigla di questo cartone animato! Se
avessi visto solo le immagini avrei fatto fatica a ricordarmi ma, ancora una volta, la musica mi ha illuminato.

Widget è un alieno alto circa quattro piedi, giunto dallo spazio per difendere l'ambiente naturale della terra da
coloro che intendono distruggerlo per i propri interessi; non è solo in questa missione, assieme a lui collaborano
il suo assistente Megacervello (un -non saprei definire come- essere vivente molto intelligente, dotato di una
testa rosa e due mani), il cugino color azzurro iperattivo Tempestino, e tre fratelli teenagers
umani, Kevin, Brian e Zanilla (nella versione originale si chiama Kristine...ancora una volta la fantasia nel
cambiare i nomi della produzione italiana mi lascia perplessa!!). Tutti questi personaggi se la dovranno vedere
con gli antagonisti di turno, ovvero il Dottor Dante, un cattivissimo scienziato della terra, e Mega Slunk, l'altro
cattivo proveniente dallo spazio.

APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': l'anime è composto da 65 episodi ed èstato prodotto da Calico Creations, in
America, con lo scopo di insegnare ai bambini i rischi dovuti all'inquinamento e alla cattiva gestione
dell'ambiente naturale.
Widget si presenta come "osservatore della terra" e ha diversi poteri, ad esempio può volare e assumere diverse
forme.
...SAILOR MOON (Seconda serie: la luna splende)
Ben trovati ragazzi! Siete ancora in giro a spassarvela in vacanza o siete tristemente tornati a casa come la
sottoscritta?! Difatti rieccomi qui da voi per recensirvi la seconda saga di Sailor Moon, che è divisa in due parti!
Ecco cos'è successo dopo la terribile battaglia contro la Regina Beriglia:

PRIMA PARTE: SAGA DI ALE & ANNE


Bunny, come vi avevo detto, si risveglia senza ricordare nulla del suo trascorso da guerriera sailor, e questo vale
anche per le altre quattro compagne d'avventura; ci pensano Luna e Artemis, con una sorta di ipnosi, a far
tornare la memoria a tutte!

Un nuovo pericolo incombe sulla città, e le cinque amiche dovranno affrontare nuovi nemici: si tratta di due
alieni antropomorfi, Ale (Ail) e Anne (An) il cui scopo è raccogliere l'energia necessaria per nutrire l'imponente
albero che fornisce loro energia vitale. Da dove prendere tutta questa energia? Ovviamente dagli esseri umani
adescati dai mostri di turno che prendono vita dalle carte dei due alieni.

Le nostre eroine non sospettano minimamente che sotto i panni dei compagni di scuola Michelle e François si cela
l'identità dei due nemici! E viceversa i due ragazzi non sospettano di avere di fronte proprio le guerriere sailor
che imperterrite continuano a sabotare i loro piani! Addirittura François si prende una cotta per Bunny, lusingata
di avere come spasimante il ragazzo più ambito della scuola! Anche Morea perde la testa per il bel François...e
come se non bastasse, Michelle si infatua di Marzio! Inoltre durante le battaglie appare puntualmente il Cavaliere
della luna, ovvero l'alter ego di Marzio che ancora non ha recuperato la memoria ma istintivamente aiuta le sailor
nei momenti di difficoltà, proprio come faceva ai tempi Milord. Non solo, la ragina Selene dona un altro cristallo
d'argento a Sailor moon e un nuovo scettro lunare che le permette di sconfiggere i mostri.
Col passare del tempo i sospetti sui due pseudo fratelli si fanno sempre più evidenti, e le ragazze decidono di
piombare a casa dei due scoprendo la verità; tutte le identità vengono svelate, e inizia una dura lotta che si
conclude con una bella scena: Ale e Anne stremati e aggrappati al loro albero si proteggono a vicenda, divenendo
consapevoli del sentimento d'amore che li lega, unica vera fonte in grado di rivitalizzare l'albero!

I due si rimettono quindi in viaggio per l'universo con un nuovo germoglio dell'albero e la promessa di nutrirlo e
amarsi per sempre.

SECONDA PARTE: SAGA DEL BLACK MOON


Per Bunny e Mrazio sembra giunta la stagione degli amori: cosa c'è di più romantico di un atteso e sospirato
bacio? Peccato che proprio in quel frangente una bambina dai codini rosa piombi sulla testa della ragazza: si
tratta di Chibiusa, arrivata dal futuro alla ricera del Cristallo d'argento. Decisa ad essere aiutata, ipnotizza la
famiglia di Bunny asserendo di essere una lontana cuginetta, infiltrandosi a tutti gli effetti nella vita di Bunny;
inizialmente sembra proprio non esserci feeling tra le due, che continuano a beccarsi soprattutto a causa del
caratterino (insopportabile e arrogante) della bambina. Poco tempo dopo appare nel cielo di Tokio un ufo,
abitato da quattro sorelle e capeggiato da un uomo di nome Ruben: nuovi nemici, nuovi guai! Si tratta della
famiglia della luna nera, i cui componenti sono decisi a catturare il "coniglio" ovvero Chibiusa.
Nel frattempo Marzio è inquieto e continua ad avere incubi sul futuro di Bunny, che sembrerebbe destinata a
morire se i due continuassero a stare insieme; decide quindi di troncare ogni rapporto con la ragazza,
spezzandole il cuore (non solo a lei ma anche a noi bambine!) continuando però a dare il suo aiuto in battaglia.

Le quattro "persecutrici" della luna nera (il simbolo è evidentissimo sulla fronte di questi nemici) a un certo
punto si ribelleranno a Ruben e. liberate dall'influsso negativo grazie al cristallo d'argento, diventano umane
inziando una vita normale. Dopo la sconfitta di Ruben le sailor compiono un viaggio nel futuro insieme a Chibiusa,
approdando a Crystal city;qui le accoglie King Endymion (Marzio adulto), che racconta alle ragazze l'origine di
tutta questa vicenda: alcuni individui malvagi provenienti da un mondo oscuro chiamato Luna nera, avevano
cercato di distruggere il regno e la sua regina, la Neo Queen Serenity che ora giace addormentata in una bara di
cristallo nascosta. Non trovando il loro bottino di guerra, ovvero il cristallo d'argento che era misteriosamente
scomparso, decisero di inseguire la piccola Chibiusa fuggita nel passato. Si scopre quindi che la piccola è la
futura figlia di Bunny e Marzio!

Ma i guai non finiscono qui, altri componenti della Luna nera (Esmeralda, il Principe Diamond e Zaffiro) capeggiati
da un malvagio generale, il Grande saggio, catturano Chibiusa e la trasformano nella perfida Black Lady,
sviluppando al massimo grado il lato oscuro del suo cuore.
Solo l'intervento di Sailor Moon, trasformatasi in Neo Queen Serenity, farà tornare in sè la piccola, che
piangendo, scoprirà di possedere nelle sue lacrime il cristallo d'argento del futuro che sembrava essere smarrito,
e che invece si era fuso nel suo corpo.
Grazie ai poteri dei due cristalli d'argento (del presente e del fututo) la pace torna a splendere, ma non finisce
qui...Alla prossima puntata!

APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': La prima saga di Ale e Anne esiste solo nell'anime, poichè nel manga le
guerriere sailor non hanno perso la memoria.
Chibiusa riesce a viaggiare nel passato perchè Sailor Pluto, la guardiana del tempo che vedremo meglio nella
terza serie, le consegna le chiavi.
Il Grande Saggio è il consigliere del principe Diamond, a cui ha cominciato a plagiare la mente fin da giovane per
assecondare i propri desideri di distruzione e di conquista della regina Serenity di cui è invaghito.
Ecco infine il nuovo scettro lunare di questa serie:
...CARA DOLCE KIOKO (Maison Ikkoku)

Sono felice di poter parlare di un'altra opera della grandissima mangaka


Rumiko Takahashi (vi ricordo che è la stessa creatrice di Ranma 1/2, Lamù e Inuyasha), che con uno stile molto
semplice e pulito del disegno riesce a creare storie appassionanti aggiungendo un tocco inconfondibile di ironia a
tutti i suoi personaggi!
Nel caso specifico di Maison Ikkoku, la nostra Takahashi ha voluto mettere da parte le situazioni e le figure
surreali dei primi due manga che vi ho citato, addentrandosi più nel mondo reale, scegliendo come cornice la vita
quotidiana di Tokyo, e come protagonisti una vedova (Kioko Otonashi) e uno studente universitario (Yusaku
Godai). L'amore rimane un ingrediente imprescindibile, come sempre è il motore della vicenda ed è ostacolato da
qualcosa e qualcuno: il lavoro e gli/le spasimanti della persona amata.

Godai studia all'università (una sorta di scienze della formazione), è perennemente squattrinato e si guadagna da
vivere con lavoretti part-time..insomma è un ragazzo normalissimo che si fa un bel mazzo!
La sua vita sembra destinata alla mediocrità, proprio come gli altri strambi inquilini del Maison Ikkoku, un vecchio
condominio costruito prima della Seconda Guerra Mondiale e che ormai è sull'orlo di cadere a pezzi; finchè un
bel giorno arriva la nuova amministratrice: bella, giovane e dolce, Kioko fa il suo ingresso con un abito elegante e
i capelli neri raccolti, lasciando tutti gli inquilini a bocca aperta! Godai rimane folgorato, se ne innamora
perdutamente a prima vista e da quel momento il suo pensiero sarà rivolto solo ed esclusivamente a lei, in modo
quasi ossessivo.

Inizialmente la ragazza, che ha solo un paio d'anni più di Godai, non sembra accorgersi delle sue attenzioni, e in
effetti capiremo presto che i suoi pensieri sono comprensibilmente rivolti ad altro: Kioko è vedova, suo
marito, Soichiro Otonashi, è morto a causa di una malattia e per aiutarla a uscire dalla depressione il suocero
(che è il proprietario dello stabile), le ha consigliato di andare a lavorare all'Ikkoku. Godai rimane inizialmente
scolvolto dopo questa notizia, tuttavia non si perde d'animo, e arriva addirittura ad essere geloso del cane di
Kioko, che porta lo stesso nome del defunto marito!

A parte questa piccola gag, Godai dovrà vedersela con un avversario molto più preoccupante, ovvero il bellissimo
e ricchissimo maestro di tennis dal sorriso smagliante: Shun Mitaka.

Quest'ultimo non perderà l'occasione di corteggiare insistentemente la ragazza, che tutto sommato non sembra
del tutto indifferente al suo fascino (NDR: vorrei ben vedere!!).

Ma non crediate, anche il nostro affezionatissimo Godai può vantare un certo numero di ammiratrici: spesso esce
con la sua ex collega di lavoro Kozue Nanao anche se di concreto non succede mai nulla, mentre più avanti,
durante una supplenza in un liceo, farà perdere la testa a una sua studentessa, Ibuki Yagami.

A rendere ulteriormente impossibile la vita del povero ragazzo ci pensano gli inquilini dell'Ikkoku, che non a caso
ho definito "strambi". Premettendo che il passatempo preferito di questi personaggi è disturbare Godai
organizzando feste alcoliche in camera sua la notte prima di un esame, ve li passo in rassegna uno ad
uno: Ichinose è una signora in sovrappeso che beve e fuma come una turca; nonostante questo sembra essere
una madre premurosa, anche se il rassegnatisssimo figlio Kentaro, che frequenta le scuole elementari, si trova
spesso in situazioni imbarazzanti a causa sua.
Il marito di Ichinose è sempre assente perchè lavora di notte e dorme di giorno, però abbiamo l'occasione di
conoscerlo durante un episodio: è un uomo schivo, piuttosto timido che ha sposato sua moglie praticamente per
sbaglio, ma a cui ha imparato a voler bene col tempo.

Poi c'è Yotsuya, un uomo probabilmente dalla doppia vita, nessuno conosce il suo passato (e nemmeno di cosa si
occupi nel presente...), ama spiare le persone della casa attraverso le fessure dei muri, scrocca le cene a Godai,
e anche lui non riesce a rinunciare a una buona dose di birra e sake assieme a Ichinose e a un'altra inquilina
particolare: si tratta di Akemi, quel personaggio femminile con i capelli rossi e gli occhi perennemente a
mezz'asta che si aggira per la casa con una sottoveste azzurrina trasparente.

Durante la seconda parte della storia farà la sua comparsa l'ultimo inquilino dell'Ikkoku, Nozumo Nikaido, un
giovane studente che spettegola e si impiccia degli affari amorosi della casa.
Chiaramente attorno ai protagonisti ruotano molte altre figure, ma credo di essermi dilungata già abbastanza, e
concludo con una bella notizia: dopo incomprensioni, fraintendimenti, e vari tentativi di avvicinamento
finalmente Godai e Kioko si dichiarano apertamente il loro amore convolando felicemente a nozze e dando alla
luce una bella bimba di nome Haruka, che tradotto significa profumo di primavera

APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': nulla da dire sulla serie animata, che è stata realizzata in modo impeccabile ed
è stata ulteriormente valorizzata da numerose sigle, talmente belle, che ho deciso di likarvele qui sotto tutte,
d'apertura e di chiusura, perchè vale veramente la pena di sentirle (la mia preferita è in assoluto "Cinema")! Però
ragazzi, il manga è tutta un'altra cosa...in particolare gli ultimi episodi raggiungono una tensione emotiva e una
crescita interiore dei personaggi davvero incredibile: nel cartone è stato omesso il passaggio in cui Godai e
Kioko, esausti dopo l'ennesimo fraintendimento, gettano le armi e decidono di consumare il proprio amore in un
albergo a ore: si fanno la doccia, si infilano nel letto ma Godai non riesce concludere il rapporto perchè è
convinto che lei pensi ancora a Soichiro; delusi e imbarazzati si rivestono e tornano a casa..Necessitano solo di
un ulteriore chiarimento, dopodichè il manga ci regala una bellissima scena : Godai stringe le mani di Kioko, e i
due fanno l'amore mentre fuori cade la pioggia. Tutto questo non compare nell'anime, o comunque viene
sottinteso.

Per quanto riguarda invece il bel Mitaka, si metterà da parte dopo aver messo incinta una ragazza di nobile
famiglia da cui avrà due bimbi gemelli con lo stesso inconfondibile sorriso!
Un'ultima precisazione: nell'arco della storia non avremo mai la possibilità di vedere il volto di Soichiro; solo
nell'ultimo episodio, il giorno prima del matrimonio, Kioko mostrerà una foto delle sue prime nozze a Godai...ma
nemmeno in quell'occasione potremo soddisfare la nostra curiosità!
...BATMAN

Ricordo che nel 1993/94 questo cartone animato veniva trasmesso per ultimo nella striscia pomeridiana di "bim
bum bam" e che io me lo guardavo poco prima di andare a nuoto, verso le sei di sera, quando era già quasi
buio...e in effetti l'atmosfera di fine pomeriggio si adattava benissimo all'ambientazione cupa e notturna
di Gotham city; nonostante tutti conosciate benissimo il personaggio dell'uomo pipistrello creato dalla fantasia
del fumettista Bob Kane, vorrei ricordarvi brevemente la storia di questo memorabile supereroe:

figlio del medico Thomas Wayne e della moglie Martha, all'età di otto anni perde i genitori in seguito a una rapina
subita all'ingresso di un cinema ad opera di un delinquente (Joe Chill); questa tragedia personale segnerà per
sempre il piccolo Bruce, il quale promette a se stesso di vendicarsi e votare la propria vita alla caccia ai criminali.
In seguito diventa l'erede di una grossa fortuna milionaria e viene cresciuto dall'unica persona che gli è rimasta
vicino, il maggiordomo Alfred Pennyworth

Raggiunta l'età matura Bruce gira il mondo con lo scopo di appredere le arti marziali ed efficaci tecniche
investigative dai migliori esperti; al suo ritorno a Gotham city, un piccolo episodio preannuncia la nascita di
Batman: un pipistrello irrompe improvvisamente dalla finestra diventando l'ispirazione per il suo travestimento
notturno; non solo, disponendo di un grosso patrimonio decide di farsi costruire un sofisticato equipaggiamento
(senza dimenticare la fantastica bat-mobile nera).
Batman è pronto per affrontare la malavita della sua città, collaborando con il commissario della polizia James
Gordon nella lotta contro il crimine. Tra i soggetti con cui avrà a che fare Batman, vi ridordo i peggiori
delinquenti: lo psicopatico Jocker, l'Enigmista, il Pinguino e l'ex-procuratore distrettuale Harvey Dent meglio
conosciuto come Due facce.

Un valido aiuto nelle imprese di Batman sarà il suo storico braccio destro, il giovane Robin.

APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': Il protagonista del fumetto è stato creato come vi dicevo, da Bob Kane, e da Bill
Finger (considerato il co-creatore) nel 1939, esordendo per la prima volta sulla rivista "Detective Comics".
La serie animata invece è stata prodotta dalla Warner Bros. in seguito ai successi del film "Batman" di Tim Burton,
da cui riprende la stessa atmosfera cupa ma aggiungendovi un pizzico di ironia, trattandosi di un prodotto rivolto
ad un pubblico molto giovane.

Le fonti che hanno ispirato Kane per la realizzazione del fumetto sono state:
-i progetti ingegneristici di Leonardo Da Vinci per lo sviluppo dell'equipaggio di Batman, in particolare il suo
"uomo volante"
-due film: "Il segno di Zorro" del 1920 in cui l'eroe combatte da solo le ingiustizie, e l'horror "The bat" del 1926
-i pulp magazine in particolare "Black Book Detective" in cui il protagonista è un investigatore mascherato che si
fa chiamare Black Bat
-l'opera fumettistica "Gang busters in action" di Henry Vallely per le ambientazioni urbane
...KISS ME LICIA

Ecco qui per voi la recensione di un altro cartone animato degli anni '90, apparso in Italia già nel 1985.
"Kiss me Licia" è stato accolto tra gli applausi soprattutto del pubblico femminile, per l'originalità di una storia
d'amore condita di musica e buoni sentimenti!
Di nuovo il classico triangolo amoroso che si ripropone, e mette in difficoltà l'affetto dei due
protagonisti: Licia (Yakko Mitamura) è una ragazza timida e riservata, molto semplice ma anche molto carina;
difatti i pretendenti non le mancano, in particolare nei primi episodi assistiamo al corteggiamento di un musicista
dai capelli mossi e viola. Si tratta di Satomi (Satomi Okawa), il tastierista della famosa band della città, i "Bee
Hive".

Un giorno la nostra Licia incontra per caso Andrea (Hashizo Kato), un bambino scappato di casa con il suo
inseparabile gattone Giuliano (Juliano), e decide di prendersi temporaneamente cura di loro.

Poco tempo dopo, tornando da scuola, la ragazza svolta velocemente l'angolo di una strada e si scontra con un
ragazzo: questo strano tipo dalla testa bicolore è Mirko (Go Kato), studente universitario, cantante dei Be Hive, e
nientemeno che il fratello maggiore di Andrea; nonostante gli iniziali battibecchi tra i due, Licia conduce Mirko al
ristorante del padre Marrabbio (Shige-san) dove, tra l'altro, lei stessa abitualmente lavora alternando
quest'impegno con lo studio.
I due fratelli e il grosso micione finalmente tornano a casa insieme, ma questo è solo l'inizio di un amore appena
sbocciato tra Licia e Mirko, che continueranno a frequentarsi grazie al piccolo Andrea, che spesso e volentieri si
reca dal buon "zio Marrabbio" per una frittella; non solo, il piccolo vede nella dolce ragazza una figura materna
che gli è sempre mancata, per questo la ricerca in continuazione.
Ma non fila tutto liscio come l'olio...

Satomi, accecato dalla gelosia, non vuole accettare questo nuovo legame e mette seriamente in discussione non
solo l'amicizia con il suo rivale in amore, ma anche il successo della loro giovane band; ci vorrà del tempo per
dimenticare la bella Licia! Più avanti il ragazzo potrà riscattarsi, mettendosi il cuore in pace per offrirlo a un'altra
ragazza, Marika (Meiko), che inizialmente si presenta arrogante e gelosa delle attenzioni di Satomi nei confronti
di Licia.

Non dimentichiamo inoltre che Mirko è il leader di un emergente gruppo musicale, di conseguenza è circondato
da molte ammiratrici ed è continuamente assillato dal suo cinico agente che gli ricorda di non deludere le proprie
fan impegnandosi con una ragazza. Marrabbio, da buon genitore vecchio stampo, intuisce le dinamiche della
situazione e cerca di scoraggiare i pretendenti "capelloni" di Licia in modo assai burbero e possessivo, per evitare
che la figlia vada in contro a inutili sofferenze.

A complicare ulteriormente le cose ci pensa proprio un'ammiratrice del bel cantante, Manuela (Isuzu), che
inizialmente metterà in crisi il rapporto dei due protagonisti, ma poi diventerà una grande amica di Licia e
addirittura convolerà a nozze con il chitarrista della band (Eiji).
Tutti gli intrecci della storia porteranno al lieto fine: i Bee Hive, ormai all'apice del successo, progettano una
tournée negli Stati Uniti, e Mirko, che nel frattempo è riuscito a guadagnarsi la fiducia del suocero, annuncia
pubblicamente il suo fidanzamento con Licia!

APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': la serie animata è tratta dal manga di Kaoru Tada dal titolo "Love me knight (ai
shite night)", pubblicato in Giappone dal 1982 al 1984.
Nell'edizione italiana il ristorante di Marrabbio viene chiamato "Mambo", in realtà si chiama "okonomiyaki-ya", e
infatti si tratta di un ristorantino specializzato in okonomiyaki, che sono delle specie di frittate/piadine
giapponesi.

In Giappone l'anime non ebbe lo stesso successo che invece si verificò da noi, al punto che la Fininvest, visto che
i giapponesi non volevano saperne di fare una seconda serie, decise di realizzare ben tre telefilm italiani con
Cristina D'Avena nei panni del personaggio di Licia: "Licia dolce Licia" del 1987, "Teneramente Licia dello stesso
anno, e "Balliamo e cantiamo con Licia" del 1988 (io personalmente, essendo appena nata, non ho avuto la
possibilità di vederli).

Ultima notizia, un po' più "piccante": dovete sapere che questo cartone animato venne usato in Giappone per
insegnare ai ragazzini un po' di educazione sessuale; inutile dirlo, le scene implicate in questa spiegazione sono
state prontamente censurate e ritagliate.
...ALLACCIATE LE CINTURE VIAGGIANDO SI IMPARA

Sulla scia del precedente "Esplorando il corpo umano", viene riproposto nel 1998 quest'altro cartone animato con
scopo educativo; questa volta vengono trattati molti altri argomenti oltre allo studio del corpo umano, e devo
dire che si tratta di un anime veramente ben fatto, chiaro e divertente! Pensate che da piccola, grazie a uno
degli episodi, avevo capito perfettamente il ciclo dell'acqua!

Infatti lo scuola-bus in questione, guidato da una sorta di Barbara d'Urso in versione cartone animato, poteva
trasformarsi in un sottomarino per esplorare il mondo acquatico, oppure in un'astronave in giro per lo spazio,o
perfino in un insetto in grado di curiosare sotto terra l'attività delle formiche.

Ricordo un altro episodio in cui gli alunni vengono portati dal bus all'interno di un vulcano, e un altro episodio
ancora, bellissimo, che si svolge nel corpo di uno dei ragazzi rimasto a casa da scuola a causa della frebbre!
Insomma ogni puntata è un'occasione per incuriosirsi e imparare!
Vi riposto i nomi dei personaggi:
LA SIGNORA VALERIE FRIZZLE (l'insegnante che in ogni episodio indossa un vestito dalla fantasia inerente alla
lezione del giorno) gli alunni CARLOS, PHOEBE, KEESHA, DOROTHY ANN, TIM, RALPHY, ARNOLD, WANDA
LI, JANET e LIZ, una specie di simpatico lucertolone e ovviamente il bus antropomorfo che sorride sempre!

APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': il titolo originale è "The magic school bus", è un cartone animato canadese, ed
è stato trasmesso in America nel 1994. E' tratto dalle serie di un libro omonimo, scritto e ideato da Joanna Cole,
una scrittrice nota per il suo talento nel combinare l'educazione con l'intrattenimento.
...UNA PORTA SOCCHIUSA AI CONFINI DEL SOLE (Rayheart)

Ennesimo capolavoro del celebre gruppo CLAMP: il manga dal titolo "Rayheart, Maho kishi Reiasu" è stato
trasposto in versione animata riscuotendo molto successo anche in Italia.
Come era abitudine negli anni '80 e '90, un bel cartone animato deve essere accompagnato da una bella sigla, e
in questo caso davvero Cristina D'Avena & co. hanno fatto centro! Riascoltatevi la sigla mi raccomando!
Anche la storia è stata ideata con cura, e a dire la verità in Giappone l'hanno divisa in due serie (la prima dai toni
più scherzosi e la seconda caratterizzata da un'atmosfera più cupa e matura) mentre in Italia sono state unite in
una serie unica.

Veniamo ora alla trama: durante una normalissima gita scolastica con le rispettive classi, le tre
ragazze Luce (Hikaru Shido), Marina (Umi Ryuzaki) e Anemone (Fu Hooji) salgono sulla Tokyo Tower, e qui odono
una misteriosa voce che invoca i "Cavalieri magici", per poi precipitare improvvisamente nel vuoto!
Vengono tratte in salvo e condotte in una dimensione parallela da un mago (Clef), che ha le sembianze di un
bambino ma che in realtà ha 745 anni. Clef spiega alle ragazze di essere state portate a Sephiro, un mondo
magico sorretto dalla "Colonna portante" ovvero dalle preghiere della bella pricipessa Emeraude, che
sfortunatamente è stata rapita dal suo sacerdote Zagato e rinchiusa in una torre, gettando Sephiro nel panico. Le
tre fanciulle dunque sono state prescelte quali Cavalieri magici, e la loro missione sarà quella di liberare la
principessa con l'aiuto dei loro geni managuerrieri (mashin nella versione originale) ossia potenti spiriti
controllati dai tre cavalieri.

Dopo avere incontrato i più svariati personaggi e aver superato molti ostacoli le nostre guerriere riusciranno
finalmente a salvare Emeraude e ad uccidere Zagato, venendo però a conoscenza di una drammatica verità: a
causa del forte amore che legava la principessa al suo sacerdote, le preghiere della Colonna portante non
avevano più lo stesso effetto su Sephiro; per questo motivo la principessa decise di rinchiudersi lei stessa in una
prigione per dimenticare il suo amato, ma non riuscendoci, cercò di evocare i cavalieri magici per farsi uccidere
da loro, non potendo farlo da sola.

Zagato quindi si mise in mezzo sacrificando la vita esclusivamente per evitare la morte di Emeraude, che a
questo tragico punto, in preda alla rabbia, si trasforma in un managuerriero; i tre cavalieri riescono ad
affrontarla unendo le loro massime forze, e poco prima di spegnersi per sempre, la povera principessa riporterà
definitivamente nel mondo umano le tre ragazze.
Una storia toccante degna di Shakespeare, non trovate?!

APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': una volta tanto Mediaset è riuscita a non stravolgere i nomi dei personaggi e a
sceglierli secondo criteri logici; HIKARU significa luce, utilizzato nella versione italiana, UMI vuol dire mare, e
hanno ribattezzato questo personaggio col nome Marina, e infine FU si traduce come vento, e Anemone in effetti
deriva dal greco "anemos" che significa vento.
Ma non lodiamo più del dovuto la produzione italiana, infatti in questo cartone animato non sono mancati i soliti
tagli e le solite censure, per quanto riguarda i riferimenti orientali, le scene di "violenza" e di (innocente) nudo.
Come se non bastasse anche il fnale è stato stravolto: sappiamo che la principessa e il suo sacerdote vengono
proprio uccisi dalle tre guerriere, ma questa parte è stata tagliata facendo intendere che i due si siano rifugiati in
un altro mondo e addolcendo i toni.
Infine vi ricordo qualche caratteristica dei personaggi:

Luce è la leader del gruppo, ha i capelli rossi e la treccia, il suo managuerriero è Rayheart, un lupo infuocato con
un corno sulla testa. Il suo sport preferito è il kendo.

Marina, la più snob delle tre (frequenta una scuola per figli di personaggi illustri) è la ragazza dai capelli lunghi e
blu; il suo managuerriero è Ceres, un dragone d'acqua. E' abile nella scherma.

Anemone invece è la componente intellettuale del gruppo: è vestita di verde e porta gli occhiali. E' dolce e
timida, e frequenta una scuola per ragazzi più intelligenti della media. Il suo managuerriero è Windam, una
fenice con due paia di ali. Se non ricordo male le sue armi sono arco e freccia. Durante l'avventura si innamora di
Ferio, uno dei tanti personaggi che le ragazze incontrano nel regno incantato di Sephiro.
...STREET SHARKS -Quattro pinne all'orizzonte-

1997...difficilmente una bambina apprezza questo tipo di cartone animato, e in effetti...a me non piaceva
neanche un po'!

Niente a che vedere con le grandissime (e più graziose a vedersi) "tartarughe ninjia", anche se a grandi linee la
trama le ricorda: il malvagio Dr.Paradigm è uno scienziato che insegna all'università, una sorta di genio impazzito
per la scienza che si laureò a soli nove anni!

La sua sete di conoscenza lo porta a rubare, per gelosia, le ricerche del suo ex allievo ed eterno rivale,
il Dr.Bolton, il quale viene trasformato in un mostro. Non contento, Paradigm inietta del DNA di squalo nei
quattro figli di Bolton, trasformandoli a loro volta in forzutissimi squali antropomorfi; lo scopo doveva essere
quello di rendere i ragazzi-squalo dei potenti strumenti di conquista della città, ma qualcosa va storto, e i
quattro "Street Sharks" (così decidono di chiamarsi) sono determinati nell'intralciare i loschi piani dello svitato
professore e trovare il modo di tornare ad essere di nuovo umani.

Intanto Paradigm si inietta accidentalmente il DNA di un piragna assumendone i tratti terrificanti, diventando il
Dr.Piranhia!
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': i nemici che i quattro squali dovranno affrontare, saranno perlopiù pesci
antropomorfi creati da Paradigm! Ma ricordiamo più da vicino i protagonisti:
RIP (John Bolton): lo squalo bianco e il leader dei fratelli; è il più intelligente, esperto di chimica e informatica.
Ha una passione per il biliardo, e la sua abilità è quella di cogliere le presenze circostanti come un radar vivente.
JAB (Clint Bolton): lo squalo martello dalla testa durissima e resistente, la posizione particolarmente laterale
degli occhi gli consente una visuale molto ampia. E' il più pigro ma anche il più spericolato, amante della boxe.
STREEX (Robert -Bobby- Bolton): lo squalo tigre, è il più veloce di tutti e ama gli sport estremi (porta sempre i
rollerblade). E' anche dotato di artigli. E' narcisista!
SLAMM (Coop Bolton): lo squalo balena! non a caso è il più possente e anche il più forte del gruppo. Ama il
football. La sua mossa vincente è l' "effetto slamm".

Mentre le tartarughe ninja, come ben ricordate, erano ghiotte di pizza, gli squali in questione vanno matti per gli
hamburger e le patatine. In ultimo vi ricordo Benz, il migliore amico dei ragazzi e colui che fornisce le
apparecchiature e i mezzi necessari per affrontare i nemici.
...FIOCCHI DI COTONE PER JANIE

Bellissimo cartone animato dalla sigla dolce e indimenticabile...Una storia che racconta e insegna, come un
romanzo, i valori di una vita fatta di sacrifici!
Janie McDowell è una ragazzina sempre sorridente dai capelli lunghi e biondi, che vive in Pennsylvania; siamo nel
1838 e gli episodi iniziali sono assorti in un'atmosfera tranquilla in cui si respira la vita di campagna. Janie suona
il pianoforte prendendo lezioni dalla madre, e ha due amici inseparabili: Stephen, che ama suonare l'armonica,
e Bill, un ragazzo di colore che si diletta con il banjo.

La morte improvvisa della mamma cambierà per sempre la prospettiva della ragazza: Janie decide di dedicare la
sua vita alle persone che soffrono per malattia; per questo motivo, una volta finite le medie, si trasferisce in un
colleggio per imparare la professione d'infermiera, e un po' anche per evadare dalle mura di casa dopo che il
padre si è risposato con una donna dai modi poco gentili.

Dopo un approccio piuttosto problematico con le sue compagne di scuola e con la direttrice, Janie riesce
comunque a diplomarsi e a fare ritorno a casa con Stephen.
Nel frattempo l'amico Bill, facente parte di una Jazz band, perde l'ispirazione e smette di suonare con profondo
dispiacere dei due amici. Janie dal canto suo inzia il suo tirocinio, e comincia a lavorare duramente a fianco di un
severo medico di una cittadina, alloggiando in un misero orfanotrofio.

In questi ultimi episodi vediamo la ragazza impegnata in una lotta contro il sindaco della città che vuole chiudere
l'istituto, e il suo rapporto con Stephen che diventa sempre più importante; dopo essere riuscita ad accumulare i
soldi necessari per salvare il povero orfanotrofio, Janie può finalmente gustarsi il meritato lieto fine: l'amico Bill
ritrova la voglia di sunare, lei diventa un bravo medico e sposa l'amato Stephen col quale avrà una splendida
bambina.

APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': il titolo originale dell'anime giapponese è "Kaze no Naka no Shoujo Kinpatsu no
Janie" ed è stato trasmesso per la prima volta in Italia nel 1994. Le fonti di questo anime sono due: il romanzo di
Shiro Ishinomori, e soprattutto la canzone "Janie with the light brown hair" di Stephen Foster del 1854; è curioso
il fatto che la dedicò alla moglie Janie, e se ci fate caso sono gli stessi nomi dei protagonisti del cartone.
...MIGHTY MAX

Vediamo chi si ricorda del protagonista di questo cartone animato trasmesso nei primi anni '90: un ragazzino dal
ciuffo biondo col cappellino rosso, i jeans, e una grossa "M" disegnata sulla maglietta bianca. Vi viene in mente
qualcosa? Vi dico anche che ai tempi andarono di moda dei cofanetti stile "Polly pocket" al maschile, con allegato
il medesimo pupazzetto in versione "small": molti miei compagni delle elementari ne possedevano uno! E non a
caso questo anime fu creato appositamente per venderne il giocattolo, nato assieme alla linea "Polly pocket" dalla
Bluebird UK ltd.

LA TRAMA: un bel giorno il piccolo MAX riceve un pacco postale contenente una statua d'uccello egiziana che
arreca un'oscura scritta profetizzante; per capire di che si tratta il ragazzo deve presentarsi al mini-market e
aspettare un segnale.

Preso dal panico il nostro personaggio lascia cadere accidentalmente la statua, che rivela nascosto tra i ciotoli un
misterioso berretto rosso: sarà l'origine dei poteri di Max, che gli permetterà di teletrasportarsi in vari siti della
terra e affrontare i demoni del Cavaliere del teschio maledetto (SKULLMASTER), responsabile della caduta dei
lemuriani (Lemuria è il nome di un ipotetico continente scomparso nell'oceano)e di Atlantide.
La prima tappa di Mighty Max è il deserto mongolico: qui incontrerà il suo mentore e compagno di
avventure VIRGIL, un lemuriano che ha l'aspetto di un volatile antropomorfico e il vichingo NORMAN, la sua
guardia del corpo immortale.

Non si tratta quindi di un semplice cappellino da baseball, ma della chiave d'accesso a tutti i portali dello spazio-
tempo, e proprio per questo straordinario potere il perfido Skullmaster vuole averlo a tutti i costi; Max riuscirà
ad affrontare i suoi nemici e a custodire il suo prezioso berretto grazie al quale diventa il "Possente" Mighty Max.

APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': è interessante la figura di Virgil, sempre serio e inflessibile, ha più di diecimila
anni e conosce il passato e il futuro; mal sopporta la superficialità di Max dovuta alla giovane età e quindi alla
voglia di giocare ed essere spensierato come gli altri suoi coetanei; nonostante questo Virgil spiega al ragazzo che
la sua venuta è stata profetizzata nel 3000 a.C. e lo esorta a prendere seriamente la sua missione di custode del
berretto.
Max spesso lo chiama comicamente "pollo" per il suo aspetto, e puntulamente Virgil gli ricorda: "volatile, prego".
Da non dimenticare, il lemuriano è stato, in passato, l'insegnante di Skullmaster...
...GIGI LA TROTTOLA

Si potrebbe definire così: "un genio travestito da idiota"!


GIGI SULLIVAN (Kappei Sakamoto) frequenta il liceo Seirin di Tokyo, non raggiunge neanche il metro d'altezza e
ha una particolare predilezione: le mutandine bianche! Senza decorazioni superflue o pallini colorati, la
biancheria femminile dev'essere pura e candida come la neve; si tratta come tutti sappiamo, di un cartone
animato assolutamente demenziale ma spassosissimo!

Nonostante l'espressione da perfetto imbecille e la bassa statura, come vi dicevo, questo personaggio è geniale e
tiene testa a chiunque incontri sulla sua strada. Riesce bene in qualunque sport, e inizialmente lo vediamo
cimentarsi nel basket, in cui può sfoggiare le migliori (e assurde) acrobazie per far canestro (è capace di giostrare
la palla con la saliva, posso giurarvelo, ho a casa una puntata registrata in cui lo fa!) e le più sottili e pungenti
manipolazioni mentali a cui sottopone l'avversario di turno!

Decide di entrare a far parte della squadra di pallacanestro della scuola dopo aver visto GLORIA (Kaori Natsu), la
bella allenatrice vittima di continue "alzate di gonna" che cerca di tollerare la demenzialità del nuovo venuto
unicamente per il bene della squadra; qui troviamo lo iellatissimo capitano THOMAS (Tachibana), il
bell' ADAMO (Kyoshiro, il giocatore biondo di cui è innamorata Gloria), il grande e labbrone LITTLE JOHN, e
infine JOE. Successivamente al team si unirà anche la dolce ANNA (Akane Aki) come aiuto allenatrice: lei è
l'unico vero amore di Gigi (dopo le mutandine chiaramente, che rappresentano per lui una grande risorsa di
energia), e per accrescere l'assurdità di questo cartone dovete sapere che il cane della
ragazza, SALOMONE (Seichiiro), sogna di sposarsi con lei e si mette in accesa competizione con Gigi per mettergli
i bastoni tra le ruota in ogni occasione (Gigi è l'unico personaggio in grado di parlare con il cane).
Dopo aver vinto l'ultima importantissima partita di basket contro la squadra allenata da suo nonno, e mi riferisco
a quell'inquietante personaggio travestito da Darth Fener di "star wars", il nostro piccolo maniaco comincia a
praticare altri sport in cui eccelle sempre grazie alle sue innate qualità fisiche e "geniali": in particolare buona
parte di queste ultime puntate vengono dedicate al tennis da tavolo, dove possiamo gustarci simpatici siparietti
di Gigi che fa diventare matto il presidente (PRESCOTT) del club, invaghito anche quest'ultimo della bella Anna.
Come si conclude la storia? il grandissimo Gigi contribuisce a vincere una gara contro forzutissimi atleti, salvando
il proprio liceo che sembrava destinato a cedere il posto a un Luna Park.

Dopo quest'ultima impresa il lieto fine: finalmente Anna si fidanza con Gigi! (con che coraggio aggiungo io?!?) con
tanto di mutandine bianche che cadono dal cielo come dolci colombe che coronano un sogno...

APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': il nome originale del manga, e conseguentemente dell'anime, è "Dash Kappei",
creato dalla mente di Noboru Rokuda nel 1980.
Prima di unirsi alla squadra di basket in qualità di assistente, Anna era fidanza con ALAN (Daiba) un colosso
d'uomo, capitano di un'altra squadra antagonista; il loro rapporto è andato in crisi nel momento in cui Gigi ha
rivelato ad Akane le misure "minime" delle parti basse del fidanzato...

Invece quando Gigi vuole fare il "tenebroso" con Anna, in certi momenti appare alto e serio, ma si tratta di
un'apparizione fugace e illusoria: per quanto si sforzi, in un attimo si "risgonfia" tornando ad essere la macchietta
che realmente è!
Un'altra curiosità: Gigi è nato in America, ma i genitori (Gigiotto e Gigetta) decidono di mandarlo in Giappone a
studiare lontano dal terribile nonno che insiste a volerlo sottoporre ad allenamenti durissimi di basket. Nello
scontro finale di cui vi ho parlato sopra cercherà di sconfiggere il nipote, ma senza riuscirci.

Vorrei concludere questo articolo con il motto di Gigi la trottola: "Oh che vita sopraffina quando c'è in giro
qualche bianca mutandina!"... e dopo questa, vi saluto!!
...LISA & SEYA -UN SOLO CUORE PER LO STESSO SEGRETO-

Eccomi di nuovo qui, dopo un'assenza settimanale per colpa di... (indovinate cosa?) ma degli esami ovviamente!!
Però so che nonostante qualche mio ritardo, mi volete bene lo stesso! Ne approfitto per ringraziare i pochi
affezionati che hanno trovato interessante il mio blog e lo seguono con curiosità! E grazie per i complimenti che,
oltre a farmi estremamente piacere, mi spronano ad andare avanti a scrivere, nonostante gli impegni!

Parentesi chiusa, vi ricordate questo fugace ma bellissimo cartone animato? E' stato trasmesso nel lontano 1997
su Bim Bum Bam, volatilizzandosi in fretta proprio come altri anime di quei tempi! Strano che non l'abbiano mai
riproposto, la storia è intrigante e ben studiata: Lisa (Meimi Haneoka) è una ragazzina di 14 anni che frequenta
un istituto gestito da suore, la "Saint Tail".

Nonostante le apparenze, sotto i panni di questa dolce protagonista si nasconde una scaltrissima ladra
prestigiatrice che si fa chiamare Seya (Saint Tail per l'edizione originale giapponese)!
Ma attenzione, non si tratta di furti a scopi personali e lucrosi! Con la complicità della sorella Mara (una novizia
della scuola), Lisa ruba per aiutare le persone in difficoltà, o per restituire oggetti precedentemente sottratti a
qualcuno, oppure per smacherare truffatori. Niente di più onesto!
Peccato che la polizia non sia dello stesso parere, in particolare il figlio dell'ispettore della città, è
particolarmente motivato nel cercare di catturare la sua preda e sbatterla al fresco; il ragazzo in questione
è Alan (Asuka jr), che guarda caso è un compagno di scuola della ragazza di cui non sospetta minimamente la
vera identità. Solo col tempo inizierà a sovrapporre l'immagine delle due ragazze e a capire l'esistenza di un
ambiguo legame tra le due! Non solo, durante il corso delle puntate si assiste a una vera e propria "caccia" che
ben presto si divide in due binari paralleli: quello poliziesco e quello amoroso; Alan è attratto dalla sua rivale
notturna Seya (che puntualmente gli preannuncia i furti che sta per compiere mediante messaggi plateali) e allo
stesso tempo è innamorato della bella Lisa.

Alla fine il bel detective decide di confessare il suo amore a Lisa, che viene turbata dal senso di colpa di tutte le
sue verità nascoste: in un clamoroso finale Alan scoprirà la vera identità della sua compagna di classe e il
sentimento che si celava nelle comunicazioni di Seya, che non erano semplici comunicazioni dei suoi furti ma
vere e proprie lettere d'amore!

APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': il titolo originale del manga da cui è tratto il cartone è "Kaito Saint Tail" che
letteralmente significa la misteriosa ladra Saint Tail, come vi dicevo, il nome originale dell'italiano Seya; il nome
dell'autrice invece è Megumi Takikawa, e a proposito di manga, in Italia è uscita un'edizione della Star Comics
sulla rivista "Amici".
Attorno ai due personaggi principali ruotano chiaramente altre figure interessanti, ad esempio RINA (Takamiya) la
figlia del sindaco innamorata di Alan e di conseguenza rivale in amore di Lisa, SERGIO (Sawatari) membro del club
di giornalismo della scuola, invaghito di Lisa ma deciso a fotografare Seya per uno scoop eclatante, e infine i
genitori di Lisa: la madre pensate, era una ladra che si faceva chiamare Lucille (Lucifer in originale), ma che
cambia totalmente vita convertendosi dopo aver conosciuto il marito, un abile prestigiatore. Tali genitori tali
figli, non c'è dubbio!
...UN FIOCCO PER SOGNARE, UN FIOCCO PER CAMBIARE

La prossima recensione dovrebbe interessare soprattutto alle carissime lettrici di questo blog, che spero si
ricordino ancora di questo delizioso cartone animato datato 1996. Intanto una piccola news a ruguardo: ho
appena scoperto che da Maggio 2010 lo mandano in onda sul canale Hiro del digitale terrestre alle 6:10, alle 8,20
e alle 13,10.
Ve lo ricordate solo a grandi linee? Vi rinfresco subito la memoria!

Himi (Himeko Nonohara) è una ragazzina di 13 anni che frequenta le scuole medie, ha i capelli corti biondi, gli
occhi grandi e castani e un carattere molto vivace, a volte irruento e un po' mascolino.

Pur essendo molto carina, il suo lato maschiaccio tende a prevalere sulla sua personalità, mettendola
inevitabilmente in contrasto con la sorella maggiore Annie (Aiko Nonohara), una ragazza dai capelli lunghi scuri
ed estremamente femminile.

Himi soffrirà molto il giorno in cui scoprirà che il ragazzo di cui è da sempre innamorata, Hermes (Kouichi
Hasekua), si è fidanzato proprio con sua sorella.
Dopo questa breve sofferenza la nostra piccola protagonista avrà tutto il tempo necessario per accorgersi delle
piccole ma costanti attenzioni dell'amico Dai-Dai (Daichi Kobayashi), l'unico che a un certo punto della storia
verrà a conoscenza dei segreti nascosti in un semplice nastro per capelli di Himi: si tratta di un fiocco
rosso dotato di poteri magici che Erika, la pricipessa del Mondo della Magia, ha donato alla sua gemella del mondo
terrestre (ovvero Himi) per testarne l'effettiva potenzialità.

Il fiocco permetterà a chi lo possiede di trasformarsi in qualsiasi persona nell'arco di un'ora; oltre il tempo
previsto, Himi sarebbe condannata a conservare per sempre le sembianze acquisite (ricordo, se non sbaglio, che
verso gli uiltimi episodi Himi vivrà attimi di puro panico dopo aver assunto la fisionomia di Dai-Dai per più di
un'ora).

La ragazza avrà a disposizione il fiocco per la durata di un anno (anche se poi ci sarà una proroga di 6 mesi),
dopodichè Erika potrà essere degna di prendere il posto dei genitori alla guida del Regno Magico.
Col tempo Himi acquisterà altri nuovi poteri che le permetterannno di duplicarsi, fermare il tempo e ridursi di
dimensione...Si tratta di magie molto allettanti ma altrettanto pericolose, soprattutto nelle mani di una giovane
ragazza! D'altra parte le avventure non si risparmiano e rendono la trama interessante, ravvivata ancora di più
dal percorso di maturazione dei due protagonisti che li porterà a scoprire l'amore che li lega!

APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': la mangaka Megumi Mizusawa ha disegnato l'opera "Hime-chan no Ribbon" da
cui è tratto l'anime, ispirandosi ai vari "Maho shojo", ovvero tutti quei manga/cartoni che trattano di ragazze dai
poteri magici (ne conosciamo parecchie!). Anche Himi ha accanto un pupazzetto-guida che dà buoni consigli e
l'aiuta nei momenti di difficoltà: Pokotà è un leoncino di pezza che il padre le regalò da piccola, e che prende
vita grazie ai poteri del fiocco.

Vi ricordo anche l'altra sorella di Himi, più piccola (Yucci), che è amica del fratellino di Dai-Dai (Simone).

Non dobbiamo neppure dimenticare che Dai-Dai è considerato il ragazzo più bello della scuola, ed è così popolare
che le ragazze hanno fondato per lui un fanclub; la presidentessa di questo circolo di ammiratrici è Ilaria (Hikaru
Hibino), vanitosa e chiaramente invidiosa della nostra Himi.
...JEM e le Holograms

Uno dei cartoni animati storici della nostra infanzia, è stato trasmesso per la prima volta in Italia nel 1987; ebbe
talmente successo che fu trasmesso ininterrottamente fino al 1990 e poi ancora nel '92, nel '96 e nel '99.
Io inizialmente scambiai la protagonista per la Barbie, ma in effetti è un altro di quei cartoni animati nati per
pubblicizzare una linea di giocattoli, precisamente la Hasbro.

TRAMA: La Starlight Music è una casa discografica appartenente ai due soci Emmet Benton ed Eric Raymond; il
primo muore improvvisamente, lasciando la sua metà nelle mani della figlia JERRICA BENTON, erede inoltre di
un orfanotrofio (la Starlight House) e di un particolarissimo computer olografico (Energy) che oltre a fornirle
preziosi consigli, proietta le immagini tramite un paio di orecchini: questi le permettono di trasformarsi nella
"bella e stravagante" cantante JEM (poichè Jerrica non è minimamente in grado di cantare).

Così, assieme alla sorella Kimber (tastierista e compositrice) e le amiche Aja (la chitarrista) e Shana (la batterista
e stilista), fonda il gruppo musicale delle "HOLOGRAMS" con lo scopo di salvare la casa discografica dalle grinfie
dello spregiudicato Eric Raymond e il suo gruppo rock composto dalle perfide MISFITS (Pizza, Roxy e Stormer).
Le Holograms riescono a ottenere un grande successo, ma devono continuamente stare in guardia contro le
bassezze dei personaggi rivali.
Purtroppo la doppia vita della protagonista complica parecchio il rapporto con
il fidanzato RIO il quale, ignaro della sua vera identità, è attratto dalla figura di Jem, provocando
conseguentemente la gelosia di Jerrica.
In mezzo alla burrasca della coppia si intromette l'affascinante Riot, il leader della rock band degli Stinger che
per un momento farà vacillare la nostra Jem.
Fortunatamente il vero amore trionfa, e anche i diritti Starlight Music sono al sicuro!

APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': Jerrica e Kimber sono le figlie, come vi dicevo, di Emmet Benton e della
precedentemente defunta moglie Jaqui; quest'ultima in vita fu una grande cantante, e dopo la sua morte Emmet
decise di costruire un computer che potesse proiettare l'immagine della donna: si tratta proprio di Energy! (che
nella versione originale americana si chiama Synergy, trattandosi di una sinergia tra teconologia e magia).

LEITH EMMET è uno dei primi scienziati che hanno studiato gli ologrammi (Emmet è anche il nome del padre di
Jerrica), ELMSFORD è il nome di una cittadina dello stato di New York e centro di studi di ologrammi, ed è anche
il cognome di Shana. Invece ERIC RAYMOND MARX è il nome del fratello della sceneggiatrice dell'anime (Christy
Marx) e omonimo dell'antagonista della storia.
Ultima curiosità: Vicky Jenson, regista di Shreck e Shark Tale, ha cominciato a entrare nel mondo
dell'animazione disegnando gli storyboard per i video musicali di Jem.
...SAILOR MOON (Terza serie: il cristallo del cuore)

Il motore d'azione di questa fase centrale dell'anime è il laboratorio del Professor Soichi Tomoe, uno scienziato
decisamente inquietante dagli intenti distruttivi: il suo scopo è quello di recuperare la Coppa lunare, un oggetto
magico in grado di conferire grandiosi poteri a chi la possiede e di risvegliare un essere malefico
chiamato Pharaone 90.

Per fare ciò è necessario riunire i tre talismani (la spada di Urano, lo specchio di Nettuno e lo scettro di Plutone)
che si trovano in potenza all'interno di cuori purissimi.

Durante la prima parte della serie assistiamo alla ricerca costante di persone dal cuore puro da parte
dell'assistente del dottore, Katia (Kaolinite nella versione originale, è la donna con i capelli lunghi rossi), e tra le
vittime vediamo coinvolte persino le nostre guerriere sailor che in ogni puntata combattono senza tregua il
nemico.

Compaiono inoltre due nuove figure, Milena (Mikiru Kaio) e Heles (Haruka Teno): la prima è una raffinatissima
violinista e la seconda è una ragazza dall'aspetto mascolino, tanto che Bunny e compagne (che se ben ricordate
sono delle gran marpione, in particolare Morea, Marta e Bunny) ne rimangono affascinate scambiandola per un
uomo.
Ben presto si scopre che le due strane (e ambigue) ragazze sono nientemeno che altre due guerriere sailor,
precisamente Sailor Nettuno e Sailor Uranus, le quali però non sembrano assolutamente voler collaborare,
preferendo agire da sole in modo piuttosto egoistico.

Dopo continui fallimenti e cristalli del cuore non completamente puri, si arriva a un episodio decisivo: all'interno
di una chiesa abbandonata Milena e Heles vengono intrappolate da Katia e private dei loro cristalli del cuore:
stavolta si tratta di quelli giusti! Intanto giungono sul posto le guerriere sailor guidate da una nuova comparsa,
che in realtà avevamo già intravisto nella seconda serie: Sailor Pluto (Setsuna Meio)!

Quest'ultima impugna uno scettro sulla cui punta si trova il terzo talismano, che si unisce agli altri due che si
sono materializzati dai cuori di sailor Nettuno e Urano; viene dunque a formarsi la famosa Coppa lunare, che
viene prontamente afferrata da Sailor Moon cogliendo di sorpresa il nemico: la coppa conferisce alla guerriera un
potere enorme che le permette di subire un'ennesima trasformazione (Super Sailor moon).

Da questo momento cambiano gli obiettivi ed entriamo nella seconda parte di questa avvincente serie: i nemici
(ovvero l'esercito del silenzio, formato da cinque streghe e guidato sempre dal Dr Tomoe) raccolgono cristalli del
cuore puri per risvegliare una pericolosissima creatura del silenzio, mentre le tre nuove sailor del sistema solare
esterno si dedicano alla ricerca della "suprema essenza" in grado di utilizzare correttamente il potere della Coppa
lunare.
Dal futuro torna a farci visita Chibiusa, mandata nel "passato" per aiutare le nostre eroine e diventare a sua volta
una brava guerriera sailor (Sailor Chibimoon).

Chibiusa farà amicizia con Ottavia (Hotaru Tomoe), una ragazzina molto cagionevole di salute: più avanti
capiremo che si tratta proprio della figlia del Dr Tomoe; anni prima lo scienziato fece una grande scoperta che
provocò un'esplosione che fu letale a tutti i suoi colleghi. Solo lui e la figlia si salvarono, a patto che due creature
malefiche potessero annidarsi nei loro corpi.

La terribile creatura del silenzio che il Dr Tomoe vuole risvegliare è colei che si cela all'interno del corpo di
Ottavia: Despota 9, che a sua volta può risvegliare Pharaone 90.

Sailor Moon e Sailor Chibiusa, grazie anche alla buona volontà di Ottavia che lotta contro la parte malvagia di se
stessa, riescono a scongiurare la terribile distruzione che sarebbe avvenuta in seguito al risveglio di Pharaone 90.
Non è tutto: Ottavia racchiude un altro segreto: l'altra sua metà positiva si manifesta con la trasformazione
in Sailor Saturn; essendo la guerriera della distruzione, Sailor Nettuno e Sailor Uranus cercano di eliminarla, ma
senza riuscirci perchè viene protetta da Sailor Moon che le dà fiducia e affronta le due guerriere dimostrando
tutta la sua forza; dopo essere stata sconfitte capiscono che l'essenza suprema dal cuore nobile che stavano
cercando è proprio Sailor Moon, e d'ora in avanti collaboreranno con tutte le altre guerriere sailor per la salvezza
della Terra.

Ottavia, dopo aver sacrificato la sua vita durante lo scontro con Pharaone 90, torna in vita sottoforma di neonata,
e ricomincia una nuova vita col padre, senza ricordarsi nulla di tutto ciò che è successo prima.

APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': Vi ho già anticipato qualcosa accennando l'ambiguità del rapporto tra Milena ed
Heles; beh l'avrete già capito, le due ragazze sono omosessuali e hanno una relazione. Tutti i riferimenti sono
stati prontamente tagliati anche se io, da piccolina, l'avevo comunque sospettato!!

In questa terza serie le guerriere sailor si trasformano grazie a delle penne colorate; Sailor Moon invece ha una
nuova spilla a forma di cuore, e la forza dell'amore tra lei e Milord crea un nuovo scettro lunare anch'esso a
forma di cuore!
...THE REAL GHOSTBUSTERS

Con un incasso di ben 434.286.000 dollari, il film "Ghostbusters" diretto da Ivan Reitman si conferma il più grande
successo planetario dell'anno 1984; due anni più tardi la Columbia Pictures presenta la serie animata intitolata
"The real ghostbusters", composta da 140 episodi suddivisi in sette stagioni.

Nel cartone ritroviamo gli stessi portagonisti, con qualche variante di cui vi parlerò tra poco; tornando alle
origini, ovvero all'opera cinematografica, vediamo da dove nascono i nostri celebri "acchiappafantasmi": Peter
Venkman, Ray Stantz e Egon Splengler sono tre dottori di ricerca specializzati in parapsicologia, che da tempo
studiano i fenomeni paranormali.

Cacciati dalla loro università a causa della scarsità dei loro risultati, i tre amici decidono di aprire una loro
attività: Ray mette un'ipoteca sulla sua casa d'infanzia, e con i soldi ottenuti acquistano un palazzo di New York,
una caserma di vigili del fuoco, per farne la loro sede di acchiappafantasmi a pagamento, e una vecchia Cadillac
targata New York Ecto-1.

Nel frattempo Egon, il più cervellone del gruppo, costruisce trappole e apparecchiature come gli storici zaini
protonici, con i quali si possono catturare i fantasmi.
In seguito viene assunto un altro uomo per completare il quartetto, e si tratta di Winston Zeddemore.

Da questo momento il telefono della segreteria continuerà a squillare, e le chiamate vengono prontamente
raccolte e annotate da Janine Melnitz che avvisa i colleghi ogni volta che si presenta un nuovo caso da risolvere.

APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': Tutti vi ricorderete di quel simpatico fantasmino mangiatutto verde e
appiccicoso, il mitico Slimer; dovete sapere che in entrembi i film (nel primo e nel sequel) è un personaggio
cattivo, mentre nel cartone animato è buono e vive insieme ai Ghostbusters (diventando la croce di Peter che
puntualmente si becca le affettuose effusioni "salivari" del fantasmino).

Questa è una delle differenze che vi ho accennato prima, inoltre ricordo che i quattro protagonisti del cartone
animato hanno visi diversi rispetto a quelli degli attori, poichè quest'ultimi sono protetti dai diritti. Le tute da
lavoro nel film sono tutte uguali, mentre ciascun ghostbuster della serie animata ha un proprio colore.
Altra piccola puntualizzazione: ancor prima di questa, esisteva già un'altra serie animata dedicata alle figure
degli acchiappafantasmi ma completamente diversa, intitolata semplicemente "Ghostbusters" e ispirata a un
telefilm degli anni settanta dal titolo "The Ghost Busters". Infatti la Columbia dovette chiedere alla casa di
produzione di quest'altro cartone, ovvero la Filmation, i diritti sul nome per poterlo utilizzare.
Credo di ricordarmelo vagamente, se qualcuno di voi ha avuto modo di vederlo me lo dica, così se può farvi
piacere posso dedicare una recensione anche a questo fratello minore dei real ghostbusters!
E ora l'intramontabile sigla!
...RUGRATS

Chissà quanti di voi si ricorderanno del cartone animato di cui sto per parlare...
Altra "chicca" (mi piace usare questo termine, è ufficiale...) proveniente dallo scatolone dei ricordi più nascosti,
ma che BISOGNA tirare fuori!
"Rugrats" è stato trasmesso negli anni novanta sul programma per ragazzi "Junior Tv" di Antenna 3 (che ho già
citato e continuerò a citare!), e ricordo benissimo i protagonisti di questa serie, dei simpatici e bruttini
marmocchi con le teste giganti che si avventurano nella giungla casalinga di un appartamento o di un giardino; si
tratta di episodi veramente geniali, che proprio come una lente di ingrandimento deformano la realtà con la
prospettiva di bambini che hanno meno di tre anni!

Di conseguenza raggiungere una scatola di biscotti sul tavolo, o più semplicemente attraversare il box dei
giocattoli, diventa un'impresa eroica con tutti gli ostacoli del caso annessi.
In un'ottica come questa, gli adulti diventano meri personaggi secondari, spesso ridicolizzati per i loro futili litigi
(chi ha il prato di casa più curato o chi ha il figlio più intelligente).
Entrando di più nello specifico, vorrei ricordare con voi i personaggi principali: Tommy Pickles, caratterizzato da
pannolino e crapa pelata, non ha raggiunto neanche il primo anno di età eppure è un bambino dotato di grande
intelligenza, spirito di iniziativa e intraprendenza; è lui il motore di ogni azione, e con le sue idee spinge il
gruppo di fedeli amici (di cui è lo stimato leader) a intraprendere nuove avventure.

Chuckie Finster (il bambino con gli occhiali, i capelli arancioni e gli incisivi sporgenti) al contrario, è più fifone, e
nonostante lo ammiri per il suo coraggio, cerca sempre di convincere l'amico a rispettare le raccomandazioni dei
genitori. Completano il gruppo i gemellini Phil e Lil DeVille, che vorrei ringraziare per avermi regalato momenti
di esilarante trash: i due fratellini (sono un maschio e una femmina praticamente identici) amano dilettarsi con il
fango e mangiare vermi e cibo per cani...ho detto abbastanza!

In ultimo, un altro personaggio fondamentale di questo cartone è sicuramente Angelica Pickles: è la più grande
dei Rugrats, se non ricordo male ha circa tre anni, e per questo motivo si sente in diritto di spadroneggiare e
maltrattare i bambini più piccoli, perfino il cuginetto Tommy; è viziata, isterica e riesce a manipolare gli adulti
(soprattutto il padre) affinchè questi accontentino ogni suo capriccio. L'unico suo reale affetto è la sua bambola
malconcia "Cinzia", a cui tiene parecchio.

Comunque basta dare un'occhiata ai genitori di Angelica per capire l'origine di tali comportamenti (una madre
troppo impegnata con la carriera e un padre ottuso e troppo accondiscendente), visto che spesso, anche nella
nostra realtà, i figli sono il riflesso di ciò che il nucleo familiare offre loro!

APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': "Rugrats" significa letteralmente "topolini da tappeto" (rug= tappeto; rats=
topi), in italiano può essere tradotto in "pesti". La serie animata, composta da 172 episodi, ha ispirato ben
quattro film e diversi videogiochi, anche per la playstation.
...OCCHI DI GATTO

Dopo una faticosa settimana di studio, lavoro, pallavolo, pioggia e neve, finalmente è arrivato un tranquillo
sabato di sole che mi ha concesso di rimettermi qui a scrivere, per voi carissimi! e anche per me, visto che ormai
questo blog è diventato una passione!
La recensione di oggi è stata molto attesa, tutti voi ricorderete le tre ladre che fin dagli anni ottanta fecero
perdere la testa a tantissimi ragazzi...d'altra parte le loro aderenti calzamaglie "da lavoro" concedevano agli
spettatori di poter immaginare le sensuali curve che si nascondevano sotto.
Una "gatta" di cui innamorarsi per ogni gusto: dall'intrigante ventenne dai capelli lunghi e neri (Sheila, che
nell'edizione originale si chiama Hitomi), alla procace e fascinosa donna matura (ovvero Kelly, il cui nome
giapponese è Rui) e la vispa liceale del gruppo Tati (Ai).

E voi, tra il pubblico maschile, di chi eravate innamorati?!

LA TRAMA: le tre sorelle Kisugi gestiscono insieme un bar, il "Cat's Eye", grazie al quale si guadagnano
tranquillamente da vivere; durante la notte, però, "Cat's Eye" diventa la firma della famigerata banda che turba i
sonni del capo della polizia della città di Tokyo!

Le giovani donne infatti sono alla ricerca delle opere d'arte appartenute al loro padre, il pittore Michael
Heinz misteriosamente scomparso negli anni quaranta. Tramite il "recupero" dell'intera collezione, le tre ragazze
sperano di raccogliere preziosi indizi che portino a lui.

Nonostante i furti vadano sempre e comunque a buon fine, a complicare ulteriormente il lavoro delle ladre
rimane il fastidioso ruolo del fidanzato di Sheila, Matthew (Toshio Utsumi), che guardacaso è l'investigatore
incaricato di catturarle!
Fortunatamente il carattere piuttosto ingenuo del ragazzo non gli permette di andare oltre il suo naso e capire la
vera identità dell'amata Sheila, anzi spesso e volentieri le sue visite al bar si rivelano inconsciamente delle
preziose fonti di informazioni.

L'unica che davvero mette a repentaglio il segreto di Occhi di Gatto, è la collega di Toshio, l'investigatrice
Mitsuko Asatani (Alice nella versione italiana); laureata in psicologia ed esperta di judo, karate e tiro al bersaglio,
grazie al suo perspicace intuito è l'unica che comincia a insospettirsi delle tre sorelle, senza però riuscire mai a
trovare sufficienti prove per arrestarle.
In ultimo ricordo un'altra figura fondamentale della storia, ovvero un amico di gioventù di Michael Heinz: il Sig.
Marlows (Sadatsugu Nagaishi).

Quest'uomo dal passato misterioso rappresenta l'anello di congiunzione tra le sorelle e il loro amato padre;
conosce moltissimi particolari delle opere e fornisce indispensabili suggerimenti per l'attuazione dei piani della
banda, e preziose informazioni su Carnaff, il traditore di Heinz che ne trafugò le opere.

Nel finale non sapremo un bel niente sul padre delle ragazze, ma poco ci interessa...invece Matthew, che col
passare del tempo cominciava a provare attrazione nei confronti di una delle tre gatte, scopre sbalordito
l'incredibile segreto di Sheila; questa conclusione appare in verità nel manga, l'anime invece ci propone un finale
decisamente poco soddisfacente.

APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': nel 1985 viene trasmesso per la prima volta in Italia "Occhi di gatto",
traduzione della serie animata giapponese "Cat's Eye", che prende vita dal manga del grandissimo Tsukasa Hojo
(lo stesso creatore di City Hunter e Angel heart, scusate se è poco!!).
Veniamo ora al punto "hot": scene maliziose con toccatine, intimo, seno in vista e altro, sono state tagliate: in
particolare è stato fatto letteralmente a pezzi un episodio in cui Matthew passa un'intera giornata in casa Kisugi
continuamente provocato e stuzzicato dalle tre sorelle.

Per non parlare della videosigla della seconda serie: Sheila è troppo provocante per essere mostrata a dei
bambini, quindi Mediaset ha ricorso al montaggio di scene prese dall'anime; tranquilli, a voi non toglierò lo sfizio
di potervela gustare con gli occhi! (l'ho trovata solo nella versione francese...meglio che niente!) Qui sotto
trovate come sempre tutte le sigle! In particolare quella italiana ce l'abbiamo tutti nel cuore e tra l'altro, è anche
la suoneria del mio telefono! :)
...UN INCANTESIMO DISCHIUSO TRA I PETALI DEL TEMPO PER RINA

PREMESSA: vi ricordate le fisionomie dei personaggi ma non ricordate assolutamente la trama di questa storia? c'è
un motivo: dovete sapere che l'anime in questione è diviso in ben cinque serie, di cui le prime tre sono state
trasmesse qui in Italia nel 1995, ricompattate in una sola lunghissima saga apportando tagli e censure e
ottenendo, come risultato, episodi confusionari e finali inconcludenti; cercherò di ricostruire nel modo più chiaro
possibile la trama dei primi tre capitoli!

SLAYERS (prima serie): questo cartone animato ci riporta indietro in un'atmosfera indeterminata a metà strada
tra fantasy e medioevo, con un pizzico di buona comicità nipponica; Rina (Lina Inverse nella versione originale) è
una giovane maga di 16 anni che decide di mettere in pratica i suoi poteri in giro per il mondo, catturando e
saccheggiando le refurtive delle bande di ladri che incontra durante il suo cammino; proprio in una di queste
occasioni incontra Guido (Gourry Gabriev), un cavaliere dalla folta chioma bionda che interviene a salvarla
durante l'assalto di un gruppo di briganti; ben presto il ragazzo si rende conto di non avere a che fare con una
gracile e delicata damigella in difficoltà: non chimatela assolutamente "ragazzina" perchè potrebbe andare su
tutte le furie!
Rina oltre ad essere una grande esperta di magia, ha un carattere irrequieto quanto una pentola a pressione: è
permalosa, presuntuosa e irascibile.

Il povero Guido, che nel frattempo si incarica di accompagnarla in qualità di guardia del corpo, si ritroverà
spesso a essere vittima delle sue prese in giro, senza sospettare che la bella fanciulla, sotto sotto, sta
escogitando un piano per sottrargli la sua potente arma magica: la spada di luce; in realtà Rina nasconde (...molto
bene!!) un animo sensibile, e col tempo comincerà a provare "nuovi sentimenti" nei confronti del suo compagno
di avventure...

Durante il tragitto fanno la conoscenza di un essere misto tra golem, demone e umano; si tratta
da Zelgadiss (Zerugadisu), che all'inzio ostacolerà i due ragazzi, ma successivamente si unirà a loro per
fronteggiare un nemico comune: Zeno (Rezo), il Monaco Rosso, parente di Zelgadiss e responsabile di aver
trasformato con l'inganno la pelle di quest'ultimo in pietra, desidera impossessarsi di una statuetta potentissima
di Rina, in grado di restituirgli la vista.
In realtà nell'animo corrotto di Zeno, che in passato era un grande saggio, si annida il grande
demone Sabranivoodoo (Shabranigdu), con cui Rina dovrà vedersela in uno scontro finale, utilizzando un potente
incantesimo che le sottrarrà una grande quantità di energia vitale ma che sconfiggerà definitivamente il demone.

Durante questa prima serie entrano in scena altri personaggi, tra cui Fillionel, il grassoccio re del regno di Sillune
(Rina sperava fosse un buon partito da sedurre...), e la sua figlioletta di 15 anni Amelia (Ameria), una ragazzina
pestifera che cerca goffamente di imparare gli incantesimi di Rina creando simpatici siparietti comici (tra le altre
cose, sembra avere un debole per Zelgadiss!).

SLAYERS NEXT (seconda serie): i nostri beniamini incontrano una nuova figura avvolta nel mistero, un giovane
monaco sempre sorridente chiamato Zeross (Xellos), in apparenza alla ricerca di un testo sacro di magia; questi
difende Rina dagli attacchi dei demoni, ma in realtà fa tutto questo per facilitare i piani del Principe degli
Inferi, Fibrizio (Hellmaster Phibrizzo), interessato proprio ai poteri della ragazza.
Questo personaggio particolarmente crudele si presenta con le sembianze di un bambino dall'animo spietato e
senza cuore (per questo motivo Mediaset ha deciso di censurare quasi per intero gli ultimi tre episodi della
seconda serie).

Un altro personaggio che compare in questo secondo capitolo è la principessa di Zoana, Martina, che insegue
furibonda il simpatico quartetto capeggiato da Rina, che le ha distrutto il palazzo e la macchina golem (in realtà
si è anche invaghita di Zelgadiss e Guido, essendo costantemente alla ricerca di un fidanzato).

SLAYER TRY (terza serie): in quest'ultima parte conosciamo Firia, una dolce ragazza bionda che chiede a Rina e
compagni di aiutarla a non far avverare la profezia sulla fine del mondo; sotto queste graziose sembianze umane
si nasconde un bellissimo drago dorato, il quale confida a Rina di essere stata mandata dalla sorella della
ragazza, Luna.

La storia comunque è incentrata su Valgarv, un tempo drago ancestrale cacciato dai draghi dorati dopo e in
seguito trasformato in mezzo demone; il suo rancore minaccia la pace del mondo, e Zeross (la cui vera natura
ancora non è ben chiara, se sia dalla parte del bene o del male) si unirà a Rina e compagni per difenderlo per
mezzo delle cinque armi di luce.
Infine sarà proprio la purezza di Firia a cancellare l'odio nel cuore del mezzo drago, facendolo rinascere e
tornare cucciolo!

APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': dal manga di Hajime Kanzaka nasce l'omonima serie animata "The slayers";
titolo molto semplice e diretto (significa "uccisori", "assassini") se pensiamo alla fantasia con cui l'hanno
pedantemente tradotto in italiano...
Sono consapevole e colpevole di aver tralasciato alcuni personaggi ed episodi,ma l'ho fatto per evitare che la
recensione diventasse troppo lunga e pesante!
...KEN IL GUERRIERO

Credo che la definizione di "cartone animato", per quanto abbia tutta la sua dignità e il suo valore, non sia
perfettamente attribuibile alla saga di Kenshiro, in quanto essa rimanda a una vivacità di colori e una leggerezza
di argomenti che si adattano a un pubblico prettamente infantile; vorrei quindi usare la parola "opera", per non
dire "capolavoro", perchè di questo si tratta!
Questa premessa che sto facendo è chiaramente un'opinione personale, assolutamente discutibile, e anche se in
effetti all'epoca eravamo per la maggior parte dei casi, bambini o ragazzini, credo che pochi cartoni animati di
quel periodo abbiano colpito il pubblico per la stessa drammaticità, l'intensità di emozioni, e l'abbondanza di
valori che si possono ritrovare nella storia di Kenshiro (non a caso è stato sempre trasmesso da reti locali, e MAI
su "Bim Bum Bam").

Io studio lettere moderne, e proprio in questi giorni sono intenta a leggere per intero due opere epiche: l'
"Orlando furioso" di Ariosto e "La Gerusalemme liberata" di Tasso; tranquilli, non vi annoierò con una lezione di
italiano, volevo solo confermare che rispetto a quest'ultime, l'opera di Kenshiro non ha nulla da invidiare sul
piano dell'intreccio narrativo, la varietà dei personaggi, e la profondità di riflessioni. Davvero nulla!
Dopo questa lunga premessa personale posso iniziare a parlare dell'opera, divisa in due serie: la prima, più
corposa, composta da ben 109 episodi, mentre la seconda si articola in 43 episodi.
LA STORIA ALLE ORIGINI: nell'anime esistono diverse scuole di arti marziali, tra cui la Divina Scuola di Hokuto,
la Sacra Scuola di Nanto, la Scuola Imperiale di Cento, e la Arcana Scuola di Hokuto (o Scuola di Hokuto Gemmy,
che è una branca della Divina Scuola di Hokuto).
Il vecchio Ryuken è l'ultimo rappresentante della Divina Scuola di Hokuto, che tra tutte è quella più raffinata e
potente per la sua filosofia e la sua tecnica invincibile (attraverso l'attivazione di alcuni punti del corpo, si può
aumentare la pressione interna del nemico fino a farlo letteralmente scoppiare in pochi secondi) ; per deciderne
il degno successore, il saggio maestro adotta quattro bambini orfani: Raoul, Toki, Jagger e Kenshiro. La scelta
sembra inizialmente ricadere su Toki, nel quale fortezza esteriore e interiore trovano un felice equilibrio; ma
ben presto il ragazzo viene colpito da una malattia a causa di un'onda atomica, che lo renderà sempre più debole
fino a morte certa. Raoul brama invano di prenderne il posto, ma i grandi maestri recepiscono la sua natura
troppo impulsiva e violenta come una minaccia per Scuola stessa. Jagger viene scartato a priori per la sua
debolezza, e di conseguenza viene designato quale 64° successore della Divina Scuola di Hokuto il più piccolo dei
quattro: Kenshiro.

PRIMA SERIE: Siamo alla fine del XX secolo, e a seguito di un terribile conflitto mondiale atomico, l'intera umanità
è ridotta a brandelli dispersi nel deserto di città distrutte e regredite in condizioni poverissime. Lo sfondo che ci
accompagnerà nell'arco delle puntate sarà quasi sempre lo stesso: grigio, desolato e triste.
In una situazione così critica i più prepotenti non perdono l'occasione di sottomettere la povera gente, e i tiranni
in questione sono spesso i migliori allievi delle più famose scuole di arti marziali, che bramano alla conquista del
mondo avvalendosi di soldati mercenari (ovvero sciocchi tamarri gonfiati dotati perlopiù di crestino colorato) che
si aggirano in moto tra i villaggi sopravvissuti alla guerra, dandosi alla pazza gioia saccheggiando, torturando,
uccidendo e stuprando.

In questo terribile scenario si muove il giovane Kenshiro, (nella prima serie ha circa 18-19 anni) che a seguito
della morte del maestro di Ryuken (per mano traditrice di Raoul) e dello scoppio della guerra atomica, decide di
ritirarsi in pace con Julia, una bellissima ragazza da lui profondamente amata; la felicità del rapporto viene
interrotta dall'arrivo del suo rivale in amore Shin, esponente della Scuola di Nanto che mira alla costruzione di un
impero tirannico. Shin ottiene con la forza Julia, torturando nell'animo e nel corpo Kenshiro che non riesce a
reggere il confronto (in quest'occasione Shin penetra con le dita il petto di Ken formando le famose "sette stelle
di Hokuto").

Da qui inizia il pellegrinare incessante di Ken, che fortifica il corpo e il carattere battendosi con i peggiori
guerrieri al comando di Shin e salvando la vita di molte persone in difficoltà (non so voi, ma ogni volta che
arrivava Kenshiro per salvare la vita di qualcuno, io tiravo un profondo sospiro di sollievo!). Durante il suo
cammino incontra in un villaggio due bambini, la timida e dolce Lynn (a cui il Ken ridona la capacità di parlare) e
il simpatico ladruncolo Bart. Ken, che all'apparenza sembra essersi indurito parecchio, ha in realtà un animo
nobile e pietoso, difatti proteggerà sempre i due ragazzini e sarà sempre disposto a battersi in difesa dei più
bisognosi.

Finalmente giungiamo al Palazzo imperiale di Shin: qui avviene un secondo scontro, che vede vincitore, stavolta,
il rappresentante di Hokuto; prima di suicidarsi Shin rivela al suo avversario che Julia è morta gettandosi per
disperazione da un balcone altissimo.

Ken rimane stordito dopo questa terribile notizia, e si ritrova a vagare senza meta in compagnia di Lynn e Bart; i
tre approdano al villaggio di Mamiya, una giovane che assomiglia moltissimo a Julia, e che lotta con la sua gente
per difendersi dalla parfida famiglia Cobra.
Al gruppo si unirà anche Rey, appartenente alla Scuola di Nanto, e con il quale Ken stringerà una sincera
amicizia; tuttavia si presenta un'incongruenza: Rey è alla ricerca dell'uomo dalle sette stelle che tempo addietro
sterminò tutta la sua famiglia il giorno delle nozze della sorella Ayrin; non può certo trattarsi di Kenshiro, e
infatti più avanti si scoprirà che l'autore della strage fu Jagger, che si procurò le sette cicatrici per screditare Ken
(Jagger odiava profondamente Kenshiro per avergli sfigurato il viso e per il fatto di non essere stato scelto come
successore della Scuola di Hokuto).

Dopo aver ucciso il perfido Jagger con l'aiuto di Ken, Rey potrà ritrovare la sorella, cieca e sfinita per gli abusi
subiti dagli scagnozzi di Jagger; Kenshiro con la sua tecnica di Hokuto riesce a ridonarle la vista.

Ora è il momento di avviarsi verso Cassandra, dove si trova imprigionato il buon Toki, il quale rivela ai due
guerrieri l'identità del terribile dittatore che incute terrore in ogni città: si tratta di Raoul. Quest'ultimo attacca il
villaggio di Mamiya e procura la morte di Rey (lasciando sole fra lacrime la sorella e la fidanzata, la stessa
Mamiya), accendendo d'ira Kenshiro che si batte con il fratello in un duello che finisce momentaneamente in
parità. Ci vorrà ancora un po' di tempo prima di arrivare a uno scontro finale!

Nel frattempo Ken incontra un personaggio molto positivo di questa serie, Shu, un guerriero non vedente della
scuola di Nanto (anni prima si procurò da solo la cecità dopo aver battuto un giovane Kenshiro, per evitare che
quest'ultimo dovesse togliersi la vita a causa della sconfitta) che gli chiederà di liberare la città da un terribile
dittatore rivale di Raoul: Sauzer.

Anch'esso appartenente alla Scuola di Nanto, causerà la morte di Shu schiacciato dalla cima di una piramide in
costruzione, ma verrà presto sconfitto in un secondo duello da Kenshiro che ormai è a conoscenza del suo
segreto: gli organi di Sauzer sono posti al contrario, e di conseguenza anche i loro punti di pressione.

In seguito Ken fa la conoscenza del gigante buono Fudo della montagna, padre adottivo di numerosi bambini
orfani, il quale rivela la notizia che Julia è ancora viva! Infatti il gigante appartiene alla schiera dei "Cinque astri
di Nanto", il cui compito è quello di proteggere l'ultimo guerriero di Nanto, ovvero Julia, che fu miracolosamente
salvata da loro, il giorno in cui si lanciò dal palazzo di Shin.
Fudo e gli altri guerrieri di Nanto ( Shuren delle fiamme, Wein del vento, Juza delle nuvole e Ryaku del mare)
verranno eliminati uno dopo l'altro da Raoul, che infine rapisce Julia e la porta nel suo castello, provocando
sempre di più la rabbia di Kenshiro.

Finalmente i due fratellastri si scontrano, all'aria aperta, mentre Julia giace apparentemente morta tra le braccia
di Lynn e Bart; proprio nel momento in cui Raoul è in fin di vita, Julia si risveglia e Kenshiro scopre la verità: la
donna in precedenza svelò a Raoul di essere molto malata, e questi, innamorato a sua volta di lei, decise di
colpirla in un punto di pressione per allungarle la vita a discapito della propria.
E così il "Re di Hokuto" si sferra l'ultimo colpo mortale al cuore, riscattando tutto il male compiuto con il suo
sacrificio. Ken trattiene la commozione (e tutto sommato anche noi) prende il cavallo nero di Raoul e se ne và
con la sua Julia verso un futuro breve ma intenso. Bart vorrebbe andar con loro ma Lynn, in lacrime, lo trattiene,
è arrivato il momento di mettersi da parte e augurare ai due amanti ogni bene.

SECONDA SERIE: sono passati ben dieci anni, e Kenshiro è diventato un uomo praticamente imbattibile; l'unica
cosa a lui impossibile è evitare la morte dell'amata Julia. Ora il suo unico obiettivo rimasto è quello di liberare le
città dai malvagi tiranni che continuano a tormentare le persone indifese.

Rincontra sul suo cammino i giovani Bart e Lynn, che sono diventati adulti oltre che abili guerrieri, e che hanno
fondato in suo onore "L'Armata di Hokuto" composta da altri guerrieri disposti a lottare per la pace.

Questa volta il capo degli iniqui è Jako, che tiene in ostaggio il vero imperatore (che più avanti si scoprirà
essere Louis, la sorella gemella di Lynn) ricattando i suoi fedeli, i generali della Scuola imperiale di Cento, tra
cui Falco, a capo di essi. Burt interviene e libera Falco, che finalmente uccide Jago. Ma non è finita, perchè Tige,
il braccio destro di Jago, rapisce Lynn e la porta sull'Isola dei Demoni. In questa terra tutti gli abitanti sono
addestrati per uccidere, e le leggi vengono dettate da tre Demoni.
Ken prende una barca e si mette alla ricerca di Lynn, e durante il tragitto si imbatte nella nave del Pirata rosso,
anch'esso diretto all'Isola per cercare vendetta, dopo che anni addietro un ragazzo appena quattordicenne
massacrò il suo equipaggio e il figlio. Nel frattempo Lynn è custodita da un misterioso guerriero di nome Ork che
pratica la tecnica dell' Arcana Scuola di Hokuto.

Ork è in realtà il figlio del pirata creduto morto, e in gran segreto porta Lynn alla corte di Ron, uno dei tre
demoni, e spera che Kenshiro combatta contro di esso per liberare l'amica. E le cose vanno per il verso giusto,
Ken raggiunge Ron sconfiggendolo, e questi gli rivela che l'isola è in realtà la terra d'origine sua e dei fratelli
adottivi Toki e Raoul, che da piccoli vennero portati aldilà del mare dal maestro Jukei per condurli da Ryuken.

Kenshiro decide quindi di liberare la sua terra dalla schivitù, e si presenta al cospetto del capo dei
demoni, Kajo (fratello gemello di Raoul), che gli infligge una terribile sconfitta. Ken viene salvato dal Pirata
rosso, che riabbraccia il figlio prima di morire; Ork quindi, per continuare il sacrificio del padre, porta con sè il
corpo apparentemente morto di Kenshiro nelle fogne.

Una volta risvegliato e guarito dalle ferite, il guerriero di Hokuto si trova faccia a faccia con Hyo, secondo
demone la cui memoria è stata cancellata da Kajo (inoltre crede che Ken abbia ucciso la sua fidanzata Sayaka,
mentre in realtà è stata opera di Kajo, per metterli in rivalità). Difatti non ricorda di essere il fratello naturale di
Kenshiro (colpo di scena!), fino all'arrivo di Ork che interrompe il duello fratricida; Hyo recupera la memoria e
svela a Ken dove si trova la Sacra stele in cui sono scritti i segreti della Divina Scuola di Hokuto, in modo da poter
fronteggiare Kajo.

La verità è questa: Kenshiro e Hyo avrebbero dovuto essere i successori della Scuola, ma l'ambizione di Kaio lo
portò a modificare gli eventi, cancellando la memoria di Hyo e prendendo possesso dell'isola.

Si arriva alla conclusione con una scena clamorosa: Kajo, sconfitto da ken, si lascia travolgere dalla lava vulcanica
con in braccio il corpo morente di Hyo, come simbolo di un'ultima riconciliazione tra i due compagni di vita, per
quanto menzoniera.
Lynn, che era stata prigioniera fino a quel momento di Kajo, ha subìto da quest'ultimo l'attivazione di un punto di
pressione che l'ha fatta cadere in un sonno profondo; quando si risveglierà, si innamorerà della prima persona
che le si porrà innanzi. Bart prende tra le braccia la sua compagna di mille avventure, e la offre a Kenshiro
sapendo quanto la ragazza in cuor suo lo ha sempre amato profondamente fin da bambina. Ma Ken, cosciente
delle battaglie che ancora dovrà affrontare, è convinto che con Bart la ragazza avrebbe un futuro più felice e
sereno.

E così sale in groppa al suo fedele Re Nero, lo storico cavallo di Raul, e si dirige nuovamente verso il suo destino
ricordando con nostalgia tutti i degni guerrieri che ha affrontato fino a quel momento e infine, la sua da sempre
amata Julia.

APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': l'anime è tratto dal manga omonino "Hokuto no Ken", e gli autori sono Tetsuo
Hara e Buronson (pseudonimo dello sceneggiatore Yoshiyuki Okamura).
Non vorrei dilungarmi troppo oltre, visto che la recensione è abbastanza corposa, per quanto io abbia cercato di
riassumere i punti più salienti della storia. Nel caso avessi tralasciato delle informazioni che voi ritenete
importanti (o avessi commesso qualche errore) non esitate ad aggiungerle nei commenti!
In ultimo vorrei ringraziare un mio amico che mi ha regalato i cd con tutti gli episodi di Kenshiro e che condivide
con me la passione per questo straordinario personaggio! :)
...PRENDI IL MONDO E VAI

Eccomi di nuovo qui, dopo una pausa natalizia molto lunga e una sessione d'esami ancora in corso che però non
mi ha impedito di trovare un ritaglio di tempo per il mio blog! Chiedo ancora scusa per la lunga assenza, ma i
periodi delle vacanze estive e invernali saranno sempre i più ostici per me...Spero mi perdonerete! :)
Ma come si suol dire, "bando alle ciance" e parliamo del prossimo cartone animato, semplice nel tratto del
disegno (proprio come il manga da cui è tratto) ma caratterizzato da una storia ben pensata che ruota attorno al
baseball;

Kazuya e Tatsuya Uesugi sono due fratelli gemelli che si differenziano soprattutto per il carattere: molto
studioso e sportivo il primo (è il campione della squadra di baseball della scuola Meisei), pigro e lavativo il
secondo, che preferisce oziare piuttosto che applicarsi a qualsiasi tipo di attività. L'elemento che compensa lo
squilibrio tra i due fratelli è la loro grande amica d'infanzia e compagna di scuola, la dolce Minami.

La serie si compone di tre parti fondamentali, corrispondenti al triennio del liceo: durante il primo anno, i
ragazzi si trovano a dover scegliere un club sportivo a cui iscriversi, e tutti gli amici scelgono con entusiasmo il
baseball tranne Tatsuya, che vuole evitare qualsiasi tipo di competizione col fratello (sul campo sportivo e in
campo sentimentale) e decide di iscriversi al club di pugilato senza troppe ambizioni.
La storia sembra filare liscia, fino a un tragico e inaspettato episodio in cui il buon Kazuya, nel tentativo di
salvare un bambino dalla strada, finisce per essere investito da una macchina; si conclude qui il percorso di uno
dei personaggi principali, di un fuori classe a un passo dalla realizzazione un grande sogno, ovvero portare la
propria squadra a disputare le finali studentesche al Koshien, il famoso stadio giapponese di baseball situato a
Nishinomiya, nella Prefettura di Hyogo.

La scomparsa di Kazuya sembra fermare il tempo dell'azione: tutti i componenti della squadra precipitano nello
sconforto, perdendo una grande competizione e uno stimato compagno di gioco, Minami e Tatsuya cercano di
farsi forza a vicenda per superare un lutto incolmabile.
Finalmente arriva la svolta che permette alla storia di continuare: Tatsuya, che nonostante tutto non perde il suo
lato ironico e ottimista, appare un giorno sul campo di baseball con la divisa del fratello e compie un clamoroso
lancio della palla, talmente potente, che Kuroki il capitano della squadra, intuisce il talento del ragazzo e fa di
tutto per averlo tra i suoi giocatori! Le trattative con il capitano del club di pugilato si risolvono al meglio grazie a
un autografo di Rumiko Takahashi ( vi ricordo che è la grandissima mangaka che ha creato Ranma, Lamù,
Inuyasha e Maison Ikkoku) in cambio di Tatsuya, che riceve così a tutti gli effetti l'eredità del defunto Kazuya con
tanto di maglia # 1.

Minami dal canto suo, entra a far parte della squadra di ginnastica senza rinunciare alla sua passione e
diventando manager della squadra di baseball; in questi due anni successivi i nostri protagonisti avranno modo di
crescere nello sport e, ovviamente, anche sul piano sentimentale! Incontreranno alleati e rivali dunque, nella
vita come sul campo, amore e sport diventano il sale e lo zucchero che rendono questo cartone animato gustoso
nella sua semplicità.
E con questa perla vi saluto, completando il lieto fine di questa storia: Tatsuya e compagni conquistano dopo
tanti sacrifici l'accesso al Koshien, e durante la finale lo spirito di Kazuya appare un'ultima volta per incoraggiare
il fratello. Tatsuya riuscirà a vincere la partita e non solo, vincerà anche in amore rivelando i suoi sentimenti a
Minami, che ricambia teneramente con un bacio.

APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': Come potete immaginare il manga da cui è stato tratto questo cartone animato
non si intitola "Prendi il mondo e vai"...(della serie: "un incantesimo dischiuso tra i petali del tempo...") ma
semplicemente "Touch", ed è stato creato da Mitsuru Adachi negli anni '80. Io lo guardavo da bambina verso la
fine degli anni novanta, anche se la prima TV italiana è stata trasemssa nel settembre del 1988. La Yamato video
inoltre, ha creato due OAV che narrano le vicende successive al manga.
...GEORGIE

Cari lettori,

vi ricordate Georgie? E la sigla? Troppo dolce, adesso piango!


Fin da piccola ho sempre associato Georgie a una specie di lontana cugina di Candy Candy. D'altronde lo stile è
sempre quello: cercasi giovane orfanella bionda boccolosa che affronta le tragedie della vita.
Il tema dell'adozione, sempre tanto caro ai nostri amici giapponesi, è il punto di partenza di questa storia:

Georgie viene trovata in fasce tra le braccia della madre morente in un bosco (probabilmente fuggitiva da un
campo di prigionia) da un agricoltore, il Signor Butman, che decide di adottare la piccola.
La bambina cresce nella cerchia della famiglia Butman, circondata dall'amore del padre, dei due fratelli Abel e
Arthur e da Mary, una madre adottiva non proprio affettuosa.
Ricordo ancora il senso di disagio che provavo durante gli episodi in cui la Signora Butman mortificava la piccola
Georgie. In realtà la Signora Butman, che la sapeva lunga, aveva intuito che la piccola di casa crescendo, avrebbe
portato un mucchio di guai.

E così accade, col tempo comincia a delinearsi un intricato triangolo amoroso: al vertice c'è Georgie, che ignara
di tutto, continua a considerare i due ragazzi i suoi fratelli di sangue. Agli estremi opposti abbiamo Abel e Arthur,
infiammati dai primi istinti adolescenziali e dal sentimento sempre più crescente nei confronti dell a sempre più
avvenente avvenente sorella adottiva.

Ma ecco che all'orizzonte compare un quarto elemento di disturbo: l'aristocratico Lowell J. Gray, figlio del
governatore della città (scusate, dimenticavo di dirvi che la storia è ambientata in Australia durante il XIX
secolo), con cui Georgie intreccia una relazione "clandestina". Ma la Signora Butman che vi ricordo, la sa molto
lunga, "sgama" letteralmente Georgie con Lowell. A questo punto il rancore accumulato dalla donna diventa
incontenibile: non solo caccia Georgie di casa in malo modo (dandole praticamente della sgualdrina...) ma non
perde l'occasione di svuotare definitivamente il sacco rivelando alla ragazza tutta la verità sul suo passato.

Georgie, in preda alla disperazione, scappa; ma la fuga si interrompe presto: la poverina scivola nel fiume
rischiando di annegare, ma per fortuna il pronto intervento del fratello Arthur la porta in salvo. Priva di sensi,
Georgie viene portata dal fratello fino alla casa dello zio Kevin e messa a letto. Più avanti ritorniamo su questo
episodio completamente censurato...
A questo punto la storia volta pagina e per dirla alla "Monty Phyton", si passa a qualcosa di completamente
diverso: Georgie si mette un berretto in testa e decide di lasciare l'Australia e di imbarcarsi su una nave diretta in
Inghilterra camuffata da uomo (si fa chiamare Joe Butman).
Nel frattempo l'intera famiglia Butman, che da tempo aveva perso il punto di riferimento del capo di famiglia,
venuto a mancare tempo prima, si divide nel caos più totale: Abel parte per l'Inghilterra alla ricerca della sorella,
mentre Arthur rimane a casa per assistere la madre durante i suoi ultimi giorni di vita. La povera Mary muore
poco tempo dopo, di crepacuore, sommersa dai sensi di colpa e dai rimorsi.

Georgie raggiunge Lowell in Inghilterra, i due si amano di nascosto nonostante lui sia ufficialmente fidanzato con
tale Elisa, ma solo per interessi di famiglia. La coppia decide di fuggire insieme, lontano dalla famiglia di lui e
dagli obblighi che la società impone loro; ma purtroppo il lieto fine non arriva. Lowell si ammala gravemente di
tubercolosi, guaribile solo con cure mediche molto costose. Georgie aihmè capisce che due cuori e una capanna
non possono andare oltre, e fa un grande sacrificio d'amore: lascia Lowell alle cure di Elisa e della sua famiglia.

Parallelamente Arthur, una volta arrivato anche lui in Inghilterra, rimane coinvolto nei loschi affari del Conte
Dangering (un cognome, una garanzia) e del nipote Irving; queste due tristi figure hanno a che fare con
l'attentato nei confronti della regina Vittoria, attentato per cui era stato ingiustamente accusato il Conte Fritz
Gerald, nientemeno che il vero padre di Georgie. Arthur viene imprigionato dalla famiglia Dangering con lo scopo
di non permettergli di mettere in circolo le verità appena scoperte. Ma per fortuna l'arrivo in Inghilterra di Abel,
l'aiuto di Maria (sorella di Irving) e l'incontro con Georgie e il padre ritrovato, permettono la liberazione di Arthur
e la riaccettazione in società del casato dei Gerald. Georgie, neocontessina Gerald, decide però di fare ritorno in
Australia con i due fratelli, verso la casa della loro infanzia.
Questo è il lieto finale...del cartone.

APPROFONDIMENTI & CURIOSITA':

Il manga, originariamente intitolato in giapponese "Lady Georgie", è stato creato e disegnato da Yumiko Igarashi
nel 1983. La storia della bella orfanella che torna alle origini è ricca di sfumature psicologiche e sessuali che non
si ritrovano nell'anime che abbiamo guardato noi da bambini.
Giusto o sbagliato che fosse, in questo caso trovo comprensibile la censura che è stata applicata (e sapete quanto
io personalmente trovi ingiuste parecchie delle censure che sono state fatte in generale); ricordo che per molti
versi questo cartone animato suscitava in me parecchie domande "adulte" (il rapporto conflittuale tra Georgie e
la madre adottiva ad esempio, era per me piuttosto angosciante da sopportare in alcune scene). Senza contare la
famosa sequenza "a luci rosse", mai andata in onda, dopo che Arthur soccorre Georgie nel fiume: per scaldare la
sorella e salvarle la vita, Arthur si infila completamente nudo nel letto sopra di lei, completamente nuda a sua
volta.
Anche tra Lowell e Georgie ci sono diversi momenti abbastanza intimi...

Per quanto riguarda invece il finale, perfino i giapponesi hanno ritenuto quello del manga fin troppo "tragico",
tanto da modificarlo quasi del tutto. Sapete come va a finire realmente? Siete proprio sicuri di volerlo sapere??
Torniamo velocemente in Inghilterra: per salvare il fratello dalla prigionia di Dangering, Abel si sostituisce ad
Arthur. Quest'ultimo, completamente imbottito di droghe (che gli aveva somministrato Irving con la forza, per
sottometterlo ai propri "desideri"...) si getta nel Tamigi tentando il suicidio e se ne perdono le tracce.
Nel frattempo Abel uccide Irving durante una colluttazione, e per questo viene messo in prigione e condannato
alla fucilazione. In seguito Georgie riesce a far visita al fratellastro, proprio nel carcere i due hanno un momento
di intimità e lei rimane incinta. Abel durante il processo rivela tutta la verità sul conte Dangering, il quale in
preda all'ira afferra un fucile e gli spara. Abel muore tra le braccia di Georgie.
La ragazza, sola, torna in Australia dove dà alla luce il figlio, che con molta fantasia chiama Abel.
Per fortuna il finale riserva un'ultima bella sorpresa: in Australia Georgie ritrova proprio Arthur, il quale era stato
trovato da una nave e riportato in Australia, dove è riuscito a disintossicarsi dalla droga grazie alle cure del
mitico zio Kevin.

...THE END. Io sono un po' sconvolta, e voi?


....TUTTI IN CAMPO CON LOTTI

Oggi vorrei ricordare con voi un ragazzotto che è entrato nei nostri cuori in punta di piedi: Tutti in campo con
Lotti è uno di quegli anime che non ha avuto molto successo eppure, chissà perchè, se lo ricordano tutti!
Sottolineo però, che anche l'orario in cui lo mandavano in onda non aiutava, infatti mi ricordo che lo guardavo
sempre di mattina, tutt'al più d'estate verso giugno/luglio mi pare; questo è ciò che ricordo io, ma in realtà
l'anime è stato trasmesso per la prima volta in Italia già nel 1986.
All'epoca non andavo matta per questo cartone, il golf non mi è mai interessato particolarmente e la trama era
poco complessa; a distanza di anni invece, rileggendo con calma la storia, scopro di apprezzare particolarmente
la storia di questo personaggio:

Lotti, un giovane e robusto adolescente giapponese, è un ragazzo molto semplice e ingenuo che studia e lavora
presso un palazzetto del golf come inserviente per portare a casa i soldi necessari per mandare avanti la propria
famiglia; il padre, che di mestiere faceva il camionista, è venuto a mancare in seguito a un incidente stradale, e
Lotti cerca di aiutare la madre (che gestisce un piccolo ristorante) a mantenere lui e i suoi tre fratellini. E' la
storia di tante persone che ancora oggi fanno fatica ad arrivare a fine mese, e ai tempi non c'era nessun timore di
raccontarlo ai bambini in un cartone animato.
Fortunatamente, e questo succede anche nella realtà, a volte il destino riserva ai più semplici l'occasione di un
riscatto: un giorno Lotti viene sfidato da un arrogante giocatore di golf del palazzetto a lanciare la pallina oltre
130 metri di distanza, e...ci riesce!

Da questo momento il protagonista imbocca la strada del golf, e non solo grazie al sostegno della famiglia e degli
amici, ma anche e soprattutto grazie all'aiuto di un grande ex giocatore di golf americano.
Il nostro Lotti affronterà le gare più difficili fino alla partecipazione agli U.S. Open...e noi siamo contenti per lui!
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': l'anime proviene dall'omonimo manga di Tetsuya Chiba, e il titolo originale è
"Ashita Tenki Ni Naare" che tradotto significa "Speriamo che domani sia sereno", un titolo bellissimo, non trovate
anche voi? La sigla italiana è cantata da Manuel De Peppe.
...MUTEKING

Bentrovati amici lettori!


Probabilmente il titolo di questo post ha lasciato perplessi la maggior parte di voi, e in effetti si tratta di un altro
di quei cartoni animati un po' nascosti e dimenticati.
Io invece me lo ricordo molto bene: andava in onda su una rete locale e credo venisse trasmesso prima o dopo
"Cara dolce Kyoko" verso l'ora di cena.
Muteking è un robot che combatte sui pattini a rotelle ingaggiato da un simpatico polpo rosa di nome Takoro,
quest'ultimo vice-sceriffo di un pianeta lontano, per dare la caccia a una banda di criminali composto da quattro
piovre in grado di trasformarsi in esseri umani, scese sulla Terra con l'intento di conquistarla: i Fratelli Piovra.

Ma dietro a questo immenso guerriero intergalattico si nasconde l'identità di un semplice ragazzino americano di
12 anni di nome Linn, a cui piace pattinare, vedere gli amici e rimorchiare le ragazze.Come spesso capita. ai
giapponesi piace conferire ai protagonisti delle storie un'affascinante doppia personalità; un fascino che non
sfugge neppure alla femmina piovra della banda, che molto spesso a fine episodio si ritrova mezza nuda a causa
di qualche bomba (un finale che riecheggia altri cartoni con uno stile molto simile a questo, come Yattaman e
Calendar Man ad esempio). Si tratta infatti di quel filone di cartoni animati robotici-comici che si distaccano
parecchio da quelli più seri rigorosamente anni '70 come Daltanius o Ufo Robot, e che sono caratterizzati da un
tratto molto più morbido e personaggi estremamente buffi.

Nell'ultimo episodio Takoro, con l'aiuto di Muteking, riuscirà a catturare i Fratelli Piovra e a tornare sul suo
pianeta, ma il capo sceriffo gli fa uno splendido regalo: affida al piccolo polpo un incarico proprio sulla Terra, così
potrà rimanere vicino al suo migliore amico Linn.
...L'INCANTEVOLE CREAMY

Riuscite a crederci? da piccola non sono MAI riuscita a vedere questo magnifico cartone animato per intero.
Allora, premetto di essere classe 1987 e che "L'incantevole Creamy" andava per la maggiore soprattutto negli
anni ottanta (vi ricordo che è apparso per la prima volta in Italia nel 1985); quando ero piccola io, lo
trasmettevano solo durante il periodo estivo, quando mia madre mi assillava per fare i compiti delle vacanze
invece di guardare la televisione. Magari riuscivo a guardare i primi episodi ma a un certo punto, inevitabilmente,
dovevo partire per il mare e addio Creamy.
Eppure non mi sono mai persa d'animo, negli anni ho cercato di informarmi e reperire del materiale, soprattutto
grazie a questa straordinaria invenzione chiamata "Youtube". A proposito, appena finite di leggere questa
recensione andate subito a riascoltarvi la sigla, mi raccomando!
Prima però rispolveriamo i ricordi dei più smemorati:
"L'incantevole Creamy" fa parte di quei cartoni animati che a noi bambine piacevano tanto, in cui piccole
marmocchie dai capelli colorati avevano la possibilità di trasformarsi in bellissime ragazze ventenni; proprio
come è successo alla nostra Yu Morisawa, una bambina "vivace, svelta e carina" che un giorno, passeggiando per
le strade di Tokyo, nota un'arca di cristallo e fa la conoscenza del folletto Pinopino dal pianeta Stella Piumata.
Questo strano personaggio le dona un medaglione magico a forma di portacipria, che avrà il potere di
trasformarla in un'avvenente ragazza dai capelli viola sotto la tutela di due simpatici folletti, i mitici Posi e Nega.
La formula è semplice: basta estrarre la bacchetta e pronunciare la fatidica frase senza senso "pampulu-pimpulu-
parim-pampùm, pimpulu-pampulu-parim-pampùm" ...ed ecco comparire la meravigliosa Creamy Mami, un nome
che la piccola Yu dà alla nuova se stessa in omaggio al negozio di crèpe "Creamy Crèpe" di papà Filippo (Testuo) e
mamma Candida (Natsume).
Questo sarà il nome d'arte che identificherà Creamy come la nuova idol emergente dei teenager giapponesi:
infatti la ragazza viene subito notata dal produttore discografico Shingo Tachibana, che la spinge a inoltrarsi nel
mondo dello spettacolo e della musica. In pochissimo tempo Creamy riesce a catturare l'attenzione di moltissimi
fan grazie alla sua bellezza e alle sue dolcissime canzoni (tutte cantate da Cristina D'Avena). Tra gli ammiratori
ritroviamo i giovani amici di Yu, tra cui Toshio, il bel moretto che fa battere il cuore alla piccola Yu. Sarà proprio
questo personaggio a rischiare di "rovinare" il sogno di Creamy, e credo che tutti voi ricordiate quell'episodio in
cui Toshio, sbirciando in un camerino, assiste alla trasformazione di Yu in Creamy, rompendo tragicamente il
patto con Pinopino. Le cose si aggiusteranno grazie alla perdita di memoria di Toshio, ma in ogni caso la scadenza
di un anno si avvicina, e Creamy dovrà presto dire addio a tutti.

Durante il suo ultimo concerto, che si svolge nello stesso ippodromo dove tempo prima aveva ricevuto i poteri
magici, Creamy canta tutte le sue canzoni circondata da uno spettacolo grandiosamente malinconico fatto di luci
scintillanti. Il pubblico attribuisce agli effetti speciali della scenografia, ma in realtà Pinopino sta richiamando a
sè tutti i suoi poteri, mentre Cramy scompare in un arcobaleno di luce ringraziando continuamente tutti i suoi
ammiratori per l'affetto.
Dopo aver visto ripartire l'arca, Yu e Toshio, il quale nel frattempo ha recuperato nuovamente la memoria, si
rimettono in cammino sotto la pioggia.
Ho guardato l'ultimo episodio su youtbe e non vi nascondo che mi stavo quasi commuovendo...quanti di voi hanno
pianto per davvero?

APPROFONDIMENTI E CURIOSITA':
Il titolo originale di questa serie è "Mahou no Tenshi Kurimi Mami" che tradotto significa "L'angelo della magia
Creamy Mami"; è stata prodotta dal celebre Studio Pierrot (lo stesso che ha prodotto Magica Emi e Sandy dai mille
colori, giusto per fare un paio di esempi), ed è una dei pochi casi in cui il cartone animato gode di una
trasposizione manga, e non viceversa. D'altronde l'anime è stato creato per promuovere tale Takako Ohta, una
idol giapponese emergente negli anni '80 che cantò la sigla di apertura giapponese, ovvero la canzone italiana di
Creamy intitolata "Dimmi che mi ami". Una vera e propria operazione di marketing insomma! Tra l'altro, sono
andata a sbirciare la foto di Takako...bruttina eh, per essere una idol.
Mi raccomando cari seguaci, se avete altre informazioni da aggiungere su questo, o su altri cartoni che ho
recensito, non esitate a scrivere!
Alla prossima recensione, torno presto con tante altre novità in serbo per voi...
...LUPIN III

Gentili lettori, chi vi scrive è la Dottoressa G, recentemente atterrata sul pianeta "Vita Sociale" dopo un lungo
periodo di preparazione di una tesi intitolata "Letteratura e cinema. Labirinti e luoghi di smarrimento nel genere
horror-gotico."; così adesso avete scoperto un'altra mia grande passione dopo Kenshiro e Sailor Moon.
Ora, prima che questo tranquillo periodo di cazzeggio-cerca-lavoro finisca, torno immediatamente a parlarvi di
cartoni animati, per la vostra e per la mia pazza gioia! E a proposito di pazzia...
L'altra sera stavo tornando a casa in macchina da sola, annoiata, ed ecco riaffiorare dal cruscotto uno dei miei
vecchi cd: la scelta è immediata, metto a cannone "Lupin, L'incorreggibile Lupin"!

Lo ammetto, e non è la prima volta: ho cantato a squarciagola la sigla cantata dal grande Vincenzo (Enzo) Draghi!
Se non ve la ricordate vuol dire che avete avuto un'infanzia triste o che potrei essere vostra madre...
Ma chi è Arsenio Lupin III, noto ai più giapponesi col nome di Rupan? Prima di tutto la mia infanzia associa questo
nome all'ora di pranzo, quando appena rientrata da scuola prendevo il mio bel piatto di pastasciutta e andavo
dritta in mansarda a guardare la TV. La seconda associazione mentale sono: gambe storte a stecchino, pantaloni a
sigaretta, e basette nere. Terza e prepotente associazione: le tette di Fujiko Mine, medaglia di bronzo dell'ultimo
sondaggio sulle bellezze femminili degli anime, e sogno erotico di tutti i miei coetanei e non.

Ricapitolando velocemente la trama, Lupin III è un ladro gentilumo, ovvero un simpatico manigoldo capace di
progettare intricatissimi furti internazionali, e allo stesso tempo capace di perdere completamente la testa di
fronte a una bella donna; in particolare la procace Fujiko (Margot nella versione italiana) dal cuore di pietra,
raggira continuamente il povero furfante per soddisfare i propri interessi personali, ovvero soldi e gioielli.
Per fortuna il nostro protagonista è affiancato da due angeli custodi del furto che si preoccupano di riportarlo
sulla retta via, rappresentando un validissimo aiuto durante le imprese più difficili e pericolose: si tratta del
pistolero Daisuke Jigen, (associazioni mentali: barba nera, sguardo celato dal cappello, mozzicone di sigaretta,
gambe a stecchino) e Goemon Ishikawa, un abile samurai shintoista (kimono, katana). Ovviamente non manca
l'antagonista dei personaggi principali, che a dire la verità svolge un ruolo più che dignitoso per la società, e
tuttavia non ha mai goduto del tifo di noi bambini: l'instancabile Ispettore Koichi Zenigata.
Il debutto televisivo italiano di questo intramontabile cartone è datato 1971, anche se in quegli anni la qualità
del prodotto in termini di doppiaggio e adattamenti fu alquanto scarsa. Nel 1987 la ex-Fininvest acquistò tutte e
tre le serie e fece questa volta un buon lavoro, se non fosse per il solito discorso di "taglia e cuci" che abbiamo
imparato a conoscere e ad accettare con rassegnazione...Eppure, e me lo ricordo bene, da piccola ho guardato
un episodio in cui Margot era stata rapita da un criminale e completamente spogliata coi i polsi legati e i seni in
vista, una scena che mi rimase particolarmente impressa. Voi ve la ricordate? Evidentemente la censura non è
sempre stata applicata in maniera impeccabile, per nostra fortuna. Un'altra considerazione che vorrei fare
riguarda le differenti versioni di animazione proposte; io le associo al colore della giacca di Lupin: a me
personalmente piacevano gli episodi in cui indossava la giacca rossa! La versione della giacca blu appariva ai miei
occhi troppo vecchia e poco curata, e quella con la giacca viola mi disturbava perchè i personaggi erano disegnati
con i menti troppo allungati.

Scusate ma questa è una mia sega mentale che ho sempre voluto condividere con qualcuno!

APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': Lupin III nasce da un manga del 1967 scritto e disegnato dal mangaka
giapponese Monkey Punch (pseudonimo di Kazuhiko Kato); il mangaka si è ispirato ai romanzi di Maurice LeBlanc
che raccontavano le avventure di Arsène Lupin, il ladro gentiluomo. Lupin III non è altri che il discendente di
questo personaggio francese!
Invece vi rendo partecipi di un aneddoto che mi ha fatto abbastanza ridere, e che riguarda Fujiko Mine: "Mine"
infatti, significherebbe "picco della montagna" in riferimento ai due grossi seni della donna, e "Fujiko" potrebbe
essere tradotto in "cime gemelle". Va beh, ora ho veramente detto tutto!
...LADY OSCAR

Con l'intenzione di trovare l'ispirazione giusta, quella autentica che aiuta a recuperare le emozioni di tanti anni
fa e a tradurle con le parole adatte, ho voluto riascoltare la sigla di questo straordinario cartone animato, e come
risultato mi sono venuti gli occhi lucidi! Chissà se capita anche a voi?!
Pur conoscendo bene la prima sigla cantata dai "Cavalieri del re", la mia generazione è cresciuta principalmente
con la voce di Cristina D'Avena, e il brano "Una spada per Lady Oscar" è di un'intensità emotiva incredibile.

A dire la verità ogni particolare di questa fortunata serie animata esercita sullo "spettatore" un fascino
particolare: l'atmosfera della corte di Versailles, gli intrighi e gli amori dei personaggi, le musiche, i
colori...immediatamente ci ritroviamo ad assumere il punto di vista della protagonista assoluta della storia (sia
ben chiaro che a differenza di altri personaggi noti, Lady Oscar NON è un personaggio storico realmente esistito):

Oscar François de Jarjiayes nasce il 25 Dicembre 1755 , a dispetto del padre, il Generale de Jarjiayes, il quale
non nasconde la sua delusione per aver messo al mondo la sesta figlia femmina; per questo motivo decide di
crescere la piccola con abiti e abitudini maschili, sottoponendola a duri addestramenti affinchè diventi l'erede
della disciplina militare paterna; a soli 14 anni Oscar si guadagna la nomina di Capitano della Guardia Reale, e
successivamente Guardia del corpo della principessa d'Austria Maria Antonietta, giovane moglie del futuro re di
Francia Luigi VI, e grande ammiratrice di Oscar (durante il loro primo incontro la principessa se ne innamora a
prima vista scambiandola per un uomo).

Tuttavia lo sguardo impavido e il rigore della divisa non riescono a nascondere del tutto la bellezza propriamente
femminile della ragazza, che attira su di sè sguardi e pettegolezzi di uomini e donne di corte; una bellezza che
soprattutto non sfugge all'attenzione di Andrè Grandier, il simpatico nipote della governante della famiglia de
Jarjieyes e grande amico d'infanzia di Oscar.
Purtroppo per noi fans del dolce Andrè, il cuore della protagonista batte per un altro gran figo della corte di
Versailles: il conte Hans Axel Von Fersen, nonchè amante della neo regina Maria Antonietta.
Proprio a causa dei pettegolezzi che girano a corte riguardo la presunta (quanto vera, anche storicamente
parlando) relazione extra-coniugale della regina, Fersen decide di abbandonare il paese per sostenere i
rivoluzionari d'America.

Nonostante i sentimenti contrastanti che confondono la personalità già di per sè complessa di Oscar, combattuta
tra i rigidi doveri militari e la sua vera natura di donna, niente le impedirà di portare avanti il proprio compito di
proteggere Maria Antonietta (che nel frattempo è diventata sua grande amica) dalle continue congiure che
vengono ordite contro i coniugi reali; principalmente si tratta di sgominare le trame di bieche figure nobiliari,
che agiscono per invidia nell'ombra della corte ( vi ricordo la cortigiana preferita del re Luigi XV, Madame Du
Barry, la contessa de Polignac dall'angelico viso e il cuore velenoso, e Jeanne Valois de la Motte, figura di rilievo
nel celebre "Affare della collana" che contribuì a gettare fango sulla figura della regina di Francia).
La cattiveria e il cinismo di questi e altri personaggi che si muovono attorno alla corte di Versailles a volte lascia
esterefatti e increduli noi bambini, che ai tempi eravamo ancora bendati dall'illusione che nel mondo reale non
potessero esistere persone così crudeli...è bastato lasciar passare qualche anno per crescere e convincerci che
ogni giorno accadono realmente cose ben peggiori!

Ma torniamo nel mondo di Lady Oscar, e precisamente al bellissimo Conte Fersen di ritorno dall'America:
finalmente assistiamo a un episodio spettacolare, in cui un'Oscar inedita si concede agli occhi del pubblico come
non l'avevamo mai vista! sto parlando del gran ballo di corte al quale la ragazza si presenta più bella che mai, con
i capelli raccolti e indossando un favoloso abito bianco; tutti la osservano e tutti si chiedono chi sia quella donna
incantevole che balla con Fersen, l'unico che riesce a intravedere qualcosa di familiare in quel viso dolce e
leggermente imbarazzato.

Il conte è deciso a indagare sull'identità della misteriosa dama del ballo, e si presenta a casa di Oscar che cerca di
negare tutto senza riuscire a nascondere i suoi sentimenti; tuttavia Fersen ribadisce di essere innamorato della
regina Maria Antonietta, scatenando in Oscar una sorta di repulsione nei confronti del suo lato femminile che
l'aveva portata a una delusione così grande; a questo punto il buon Andrè, stanco di assistere passivamente
all'ennesima sceneggiata di una donna che si atteggia da uomo, butta istintivamente Oscar sul letto strappandole i
vestiti e dichiarando il proprio amore con un bacio appassionato: in preda alla vergogna la ragazza, che fino a
quel momento non lo aveva mai considerato più di un amico, decide di allontanarsi e abbandonare la Guardia
Reale per arruolarsi a comando dei soldati della Guardia nazionale.
Tuttavia Andrè la raggiunge e si arruola anch'egli per starle vicino, nonostante l'atteggiamento distaccato di Oscar
che oltretutto lo accusa di essere il fantomatico "Cavaliere nero", il ladro che ruba ai ricchi per dare ai poveri; è
bene sottolineare che a questo punto della storia siamo ormai in pieno clima di rivoluzione, il popolo francese è
sempre più povero e sempre più intollerante nei confronti dei benestanti e dell'atteggiamento indifferente della
monarchia.

Andrè riuscirà a dimostrarsi innocente a caro prezzo, infatti perderà la vista di un occhio durante un
combattimento con il vero Cavaliere nero. In seguito Oscar si avvicinerà sempre di più al suo caro amico,
desiderosa di abbandonare le proprie repressioni soprattutto dopo aver scoperto di essere malata di tubercolosi.

Intanto Andrè simpatizza con Bernard (colui che si celava sotto l'abito del Cavaliere nero) e la parte democratica,
e anche Oscar sente di voler combattere per la causa del popolo nonostante rischi ogni giorno di essere linciata
da una folla inferocita ed esasperata. Pertanto tradisce ufficialmente la fedeltà alla regina con una lettera al
padre, e trascorre un'appassionante notte d'amore con Andrè in un bosco. Tutti avremmo voluto che il lieto fine
si fermasse qui, ma purtroppo la vera storia, quella che abbiamo studiato a scuola e che appartiene anche a noi,
vuole che la Rivoluzione francese travolga tragicamente il destino dei personaggi: poco tempo dopo Andrè muore
per salvare la sua amata da un proiettile vagante, mentre Oscar perderà la vita il 14 Luglio del 1789,
combattendo per libertà, poco prima della presa della Bastiglia (che proprio lei contribuisce a far cadere a colpi
di cannonate).
Siamo così giunti alla fine, Rosalie (una ragazza di umili origini che trovò accoglienza presso Oscar) Alain (soldato
della Guardia Nazionale e grande amico di Andrè) e Bernard ci raccontano quello che è successo in seguito: il
Conte Fersen cercò di far scappare la famiglia reale all'estero, ma questi vennero poi riconosciuti a Varennes,
imprigionati e condotti al patibolo.

E' particolarmente toccante la scena di una Maria Antonietta con i capelli lunghi, sciolti e grigi per
l'esasperazione, che si prepara ad essere ghigliottinata; prima di morire, però, porge a Rosalie una rosa di stoffa
bianca cucita da lei stessa, chiedendole di colorarla con il colore preferito di Oscar. Quella rosa rimarrà bianca e
pura!

APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': L'anime, come spesso avviene, proviene da un manga: "Berusaiyu no bara" di
Ryoko Ikeda, che letteralmente viene tradotto "Le rose di Versailles".

Trattandosi di una storia particolarmente passionale e "bella tosta", negli anni '90 ci sono state molte censure, a
differenza della prima televisiva trasmessa nel 1982. Giusto per farvi qualche esempio, è stato censurato
l'incontro tra Oscar e Rosalie; quest'ultima infatti, crendendo che si tratti di un uomo, ferma la carrozza di Oscar
offrendosi in cambio di denaro. Oppure durante il processo a causa della famosa collana, Jeanne Valois de la
Motte accusa Maria Antonietta di avere rapporti lesbici con altre dame di corte, compresa Oscar. Questa scena è
stata dapprima modificata, e poi tolta.
Vorrei concludere questa recensione con alcune delle frasi più belle che possiamo riscontrare nell'anime, ve le
propongo qui sotto:

"Apparentemente sembra che tu abbia il sangue freddo come il ghiaccio... ma dentro di te c'è un fuoco che
brucia." (Andrè a Oscar)

"L'amore può portare a due cose: alla felicità completa, o alla più lenta e triste agonia.."(Oscar)

“Un uomo dolce e caloroso é l’uomo su cui veramente si può contare. Ma quando si accorge di questo, la
maggior parte delle donne è già invecchiata”(Oscar)

"Una rosa, sia essa bianca o rossa, non potrà mai essere un lillà. Una rosa resta sempre una rosa!"(Andrè)

"Se proprio volete sparare sui rappresentanti del popolo, su degli uomini disarmati, dovrete prima passare sul
mio cadavere!" (Oscar)

"L'esperienza mi insegna, maestà, che un piccolo fuoco, può spesso scatenare un grande incendio." (Conte Von
Fersen)
...DRAGON BALL (Prima serie)

UN ERRORE che molti tendono a fare, è quello di considerare Dragon Ball alla stregua dei cartoni animati di
recente generazione, assieme ai Pokemon e i Digimon, per capirci; senza nulla togliere a quest'ultimi, che io
stessa guardavo ai tempi delle medie (pur non rientrando tra i miei preferiti...visto che all'epoca
guardavo esclusivamente Rossana), bisogna specificare che Goku & co. erano già apparsi una decina di anni
prima, rientrando perfettamente nell'arco di tempo che interessa a noi!
Infatti la prima trasmissione italiana risale al 1989 su Junior Tv, con tanto di edizione integrale e musiche
originali giapponesi. Nel 1990 venne ritrasmesso su Italia 7, e pochissimi (compresa la sottoscritta che andava
all'asilo) ebbero la possibilità di gustarsi quest'ultima versione completa di tutte le sue caratteristiche originarie;
per questo, quando nel 1998 venne riproposto nuovamente su Mediaset, per me erano personaggi familiari, senza
contare che alla tenera età di nove anni avevo già letto tutti i fumetti (il manga uscì nel 1996 edito dalla Star
Comics, costava 3000 Lire, e quel santo di mio fratello si comprò tutti i numeri!).

Dopo questa indispensabile premessa, urge farne una seconda: Dragon Ball è un cartone animato bellissimo, ma
anche molto lungo e articolato; così ho deciso, come sto facendo nel caso di Sailor Moon, di dedicare una
recensione per ogni serie da riproporre ogni tanto. Credo sia l'idea migliore, devo solo decidere se recensire
anche Dragon Ball GT che, oltre a non avere la controparte cartacea (sul fumetto intendo), è andato in onda
nel 2003 e secondo il mio modesto parere è la serie meno entusiasmante...Voi che dite? Attendo i vostri pareri!

Ma iniziamo finalmente a ripercorrere la storia di Dragon Ball; il titolo racchiude l'essenza di tutta la trama, il
motore dell'azione, ovvero l'oggetto di ricerca costante da parte di quasi tutti i personaggi coinvolti nella
vicenda: le sette sfere del Drago. Ognuna di esse è contrassegnata da un numero di stelle, e si trovano sperdute
in diverse parti del mondo; una volta riunite, sono in grado di evocare il divino Drago Shenron (creato
direttamente da Dio) pronto a realizzare il desiderio di chi si trova innanzi a lui. Una volta soddisfatta la
richiesta, il Drago scompare e le sette sfere si disperdono nuovamente.
L'INIZIO

Bulma, una ragazzina tutto pepe e tutte curve di 16 anni, abbandona la città per immergersi "in un paese di
montagna a migliaia di chilometri dalla civiltà", dove il suo radar ha localizzato la sfera del drago più vicina;
durante la sua ricerca si imbatte in un ragazzino assolutamente fuori dal comune: un piccoletto di circa 12 anni
che si trascina sulle spalle la sua ingombrante cena (un pesce più grosso di lui, appena pescato dal fiume) che
scambia la macchina di Bulma per un "mostro". I primi episodi di questa serie sono deliziosamente comici, il
contrasto tra una smaliziata Bulma e un ingenuo ragazzino di montagna è esilarante! Tuttavia, nonostante le
numerose divergenze, i due decidono di unire le loro strade senza immaginare che il loro incontro cambierà per
sempre le loro vite!

La ragazza quindi riesce a convincere Goku a seguirla, principalmente per due motivi: il piccolo è dotato di una
straordinaria forza che può sempre tornarle utile, e inoltre, cosa ben più importante, possiede una delle sfere
(quella dalle quattro stelle a cui è molto affezionato, in quanto rappresenta l'unico ricordo del nonno che lo ha
cresciuto). Altre particolarità che non vanno sottovalutate di questo personaggio, sono un bastone capace di
allungarsi fino a parecchi metri di lunghezza, e una evidente quanto insolita coda di scimmia che individua l'unico
punto debole di Goku...

Successivamente i ragazzi incontrano una tartaruga di mare parlante che da quasi un anno ha perso la strada da
quando è andata a funghi con gli amici...senza pensarci troppo Goku se la carica sulle spalle e la riporta verso il
mare, precisamente sull'isola del Genio delle Tartarughe, ovvero il grandissimo Maestro Muten, esperto di arti
marziali e di belle ragazze (non si capisce se la sua fama sia dovuta più alla prima o alla seconda passione). Il
vecchietto, un tipo da spiaggia con la barba lunga, gli occhiali da sole e le infradito, ricompensa la generosità
del piccolo con la nuvola speedy, un soffice batuffolo di nube che gli permetterà di volare a gran velocità. Anche
Bulma ottiene un dono dal maestro: un'altra sfera del drago! pagandola però a caro prezzo...a un prezzo...molto
piccante! Torneremo sull'argomento nell'angolo degli approfondimenti, non vi preoccupate!

L'avventura continua, e dopo questa piccola parentesi marittima torniamo tra le montagne, in un villaggio
stranamente silenzioso, in cui gli abitanti convivono ormai da tempo con la paura del Signor Olong: un maiale
mostruoso che ogni tanto piomba nelle loro case con lo scopo di rapire le bambine più carine. In questa bizzarra
occasione Goku si mette in gioco camuffandosi con abiti femminili e affrontando il mostro di sorpresa (una vera e
propria sorpresa visto che Goku si fa sgamare mentre fa la pipì in piedi...). Si viene dunque a scoprire non solo la
reale debolezza del mostro, ma anche il suo reale aspetto: un maialino fifoncello che può mantenere le sue
trasformazioni non oltre i cinque minuti! Gli abitanti dunque, si fanno condurre nel luogo dove Olong teneva
(anzi, manteneva) imprigionate le ragazzine: una villa lussuosa dotata di ogni possibile comfort! Altro che la dura
vita nei campi!! Conclusa anche questa vicenda, Bulma riesce a ottenere un'altra sfera da una vecchietta del
villaggio e a trascinarsi con sè Olong sotto ricatto (ha fatto mangiare con l'inganno al povero maialino la caramella
"popò bon bon" che lo fa correre in bagno ogni volta che Bulma urla "popò!!" che trash ragazzi...fantastico!).

Siamo solo all'inizio dell'avventura, e l'insolito trio finisce nel mirino dei "predoni del deserto" che cercano di
derubarli: Yamcha è un bel ragazzo fuorilegge con l'unico difetto di non riuscire a superare la paura nei confronti
delle donne, e Pual è un tenero animaletto con gli stessi poteri di Olong (Pual ricorda che il maiale, ai tempi
dell'asilo, gli faceva tanti dispetti e addirittura fu espulso da scuola per aver rubato le mutandine della
maestra...). In uno scontro contro un Goku parecchio affamato e indebolito, Yamcha riesce quasi ad avere la
meglio se Bulma non si fosse fatta vedere provocandogli una specie di paralisi (che timidone!); neanche a dirlo, la
ragazza se ne innamora a prima vista, mentre il bel moretto se la dà a gambe! Ad ogni modo i due ladruncoli
decidono di tenere d'occhio i tre compagni, e di seguirli di nascosto per potergli rubare le sette sfere, una volta
riunite tutte insieme. Più tardi Goku e gli altri giungono nei pressi del Monte padella, sulla cima del quale
signoreggia il castello dello Stregone del Toro (ex allievo del genio delle Tartarughe, assieme al nonno di
Goku) circondato ormai da tempo da fiamme ostili, e all'interno del quale si nasconde, tra i tesori, l'ennesima
sfera del Drago; in questo episodio non solo i nostri amici conosceranno lo Stregone e la figlia Chichi (a cui Goku
prometterà involontariamente di prenderla in moglie, credendo si tratti di cibo...), ma assisteranno per la prima
volta alla incredibile potenza del Maestro Muten, chiamato in aiuto per spegnere l'incendio!
Il vecchietto riuscirà a domare le fiamme grazie alla forza dell'onda energetica, lasciando tutti a bocca
aperta...chi l'avrebbe mai detto?
Il castello purtroppo viene ridotto a pezzi, ma fortunatamente tra le rovine, Bulma trova la sfera desiderata
intascandosela allegramente; si riparte!

SAGA DI PILAF

Dopo una breve parentesi in un villaggio liberato dalla dittatura di un malvagio coniglio, Yamcha e Pual si
uniscono al trio formato da Goku, Bulma e Olong, ma vengono improvvisamente derubati delle sfere dai due
scagnozzi (un volpicello e una ragazza) di Pilaf, un essere insignificante alto mezzo metro che aspira alla
conquista del mondo! Il caso ha voluto però, che Goku abbia conservato la sua sfera dalle quattro stelle nelle
tasche: Pilaf non possiede quindi tutte e sette le sfere, e così imprigiona i ragazzi nel suo castello, riunisce la
sette sfere e invoca il maestoso Drago. Peccato che proprio mentre si appresta ad esprimere il suo desiderio,
Olong interviene (si era liberato assieme a Pual trasformandosi in pipistrello) pregando il Drago di donargli un
paio di mutandine da donna (...). Detto fatto! il Drago svanisce, le sfere si disperdono e Pilaf, in preda alla
collera, rinchiude i guastafeste nella stanza di vetro per farli morire con il calore solare.
Proprio in questo momento di panico avviene il prodigio: Goku per la seconda volta nella sua vita osserva la Luna
piena (il nonno non riuscì a evitarlo, la prima volta, e gli fu fatale...) e in pochi secondi assume le sembianze di in
gigantesco scimmione che distrugge tutto il castello di Pilaf! Pual si trasforma subitamente in una forbice, taglia
la misteriosa coda di Goku rompendo l'incantesimo: tutti salvi, ma tutti distrutti dalla stanchezza! Goku torna
normale, e si appisola come se non fosse successo nulla.

PRIMI ALLENAMENTI PRESSO IL MAESTRO MUTEN


Occorre aspettare un anno affinchè le sette sfere tornino tali; ora che un desiderio è appena stato esaudito, esse
si trovano sparse per il mondo sottoforma di semplici sassi.
E' giunto il momento dei saluti, la delusione non è eccessiva perchè Bulma e Yamcha si fidanzano realizzando il
proprio sogno senza l'aiuto del Drago! Pual è felice per il suo compagno di avventure e Olong ha il suo bel paio di
mutande in testa. E Goku? il nostro eroino ha sicuramente accresciuto le sue potenzialità, ma non basta. Decide
quindi salire sulla nuvola speedy e recarsi dal Genio delle Tartarughe per iniziare un "serio" addestramento (in
realtà questa è una delle parti più divertenti e comiche della serie...) che possa fortficarlo di più. Qui fa la
conoscenza di un altro aspirante discepolo, il piccolo ragazzino calvo di nome Crilin.

Il primo allenamento consiste nel cercare una ragazzina di bell'aspetto da portare in casa Muten. I due piccoletti
non trovano di meglio se non una ragazza molto particolare (Laura, Lunch nella versione originale) che cambia
repentinamente aspetto e carattere con un semplice starnuto! C'è veramente da ridere...Dopo un anno durissimo
di esercizi, il Maestro decreta il momento idoneo per far partecipare i due allievi alla più grande manifestazione
di arti marziali, un raduno dei più grandi combattenti:

IL 21° TORNEO TENKAICHI

Tra i partecipanti al Torneo, ritroviamo anche Yamcha, ma soprattutto un misterioso combattente che si fa
chiamare Jackie Chun, ma che per noi ha un volto mooolto familiare...difatti si tratta proprio del Genio delle
Tartarughe travestito e infiltratosi per mettere alla prova i propri discepoli. Le fasi eliminatorie vengono
facilmente superate da tutti, ma il bello inzia con la fase finale: Crilin se la batte dignitosamente, ma viene
messo in difficoltà da Jackie Chun, che arriva in finalissima scontrandosi con Goku! Il combattimento è lungo ed
estenuante, il piccolo riesce sorprendentemente a tenere testa al Maestro camuffato, ma a un certo punto, a
causa della Luna piena, Goku si trasforma nuovamente in Oozaru (lo scimmione degli episodi precedenti).
Tra il panico generale Jackie Chun ricorre a un antidoto piuttosto estremo: distrugge la luna!
Una volta tornato in sè, Goku riprende nuovamente l'incontro mettendo in seria difficoltà un incredulo maestro;
entrambi alla fine cadono contemporaneamente a terra, Jackie Chun semplicemente riesce a rialzarsi e vince in
questo malo modo il Torneo (guadagnandosi 500.000 zeny). Un applauso a tutti i partecipanti ci sta!

SAGA DEL RED RIBBON

Conclusa la prima esperienza del famoso Torneo, Goku si rimette alla ricerca delle sfere, o meglio, dell'unica
sfera che realmente gli interessa, quella dalle quattro stelle del nonno. Nuova avventura, nuovi nemici sempre
più pericolosi, e questa volta avremo a che fare con l'Esercito del Fiocco Rosso (Red Ribbon), un'organizzazione
criminale con lo scopo di rinunire tutte le sfere. Goku riesce a sconfiggere il Capitano Silver e
successivamente Muscle Tower, grazie anche all'aiuto di Ottone, un androide con le sembianze di Frankeistein.
Durante gli ultimi combattimenti però, il Dragon radar si danneggia, e il ragazzo raggiunge Bulma nella Città
dell'Ovest per farlo riparare (ricordo che Bulma, anche se non sembrerebbe, è una ragazza molto intelligente
esperta di tecnologia, ed è la figlia del Presidente della Capsule Corporation, ovvero l'industria specializzata nella
costruzione di capsule che si trasformano in case, mezzi di trasporto e altro). Anche questo episodio a casa di
Bulma è abbastanza divertente, la madre è svampitissima e informa Goku che Bulma e Yamcha sono in rotta
perchè lui è sempre circondato da belle ragazze!

Ma non c'è altro tempo da perdere, Bulma si aggrega a Goku ,e insieme vanno a trovare il Genio delle Tartarughe
per prendere in prestito un sottomarino. Infatti la prossima tappa è un covo di pirati in cui recuperare una sfera
del Drago. Intanto Crilin ha chiesto il permesso al Maestro di poter accompagnare i due amici, e così il trio si
trova a dover affrontare lo spietato Generale Blue (che tra le altre cose, odia le donne...mi dispiace Bulma, ti è
andata male anche stavolta!).
Il bello è che Goku riuscirà sì a sconfiggere il Generale, ma con l'aiuto di Arale Norimaki nel mitico Villaggio
Pinguino! (se come me amate il mangaka e creatore di DB, Akira Toriyama, questi nomi non hanno bisogno di
essere spiegati!!) Non solo, Sembee Norimaki (ovvero il grandissimo Dr. Slump) costruisce un radar nuovo per i
nostri protagonisti. Goku si rimette in viaggio, segue il segnale e arriva ai piedi della Torre di Karin, una struttura
altissima in cima alla quale vive l'omonimo eremita-gatto. Qui viene inaspettatamente battuto dal
temibile killer Tao Bai Bai, il nuovo sicario incaricato direttamente dalla sede del Fiocco Rosso, che fra le altre
cose ha ucciso Bora, custode della torre e padre del piccolo Upa, nuovo amico di Goku.

Dopo aver subito questa amara sconfitta, il ragazzo decide di scalare la torre per allenarsi con Karin. In seguito
torna a confrontarsi con Tao Bai Bai, stavolta, da vincitore! Non resta che raggiungere la sede centrale del Red
Ribbon: qui Goku dovrà vedersela con il (nano) Comandante Red, l'ennesimo nemico insulso che ha causato tanta
violenza per la propria vanità: voleva semplicemente chiedere al Drago di diventare più alto! il Segretario
dell'organizzazione, Black, (un uomo di colore e di contro, piuttosto alto) scandalizzato per aver combattuto per
una causa così vile, fa un buco in centro fronte al Comandante con la pistola, e propone a Goku di fondare con lui
il "Black Ribbon" e utilizzare le sfere per i futuri piani di conquista. Per tutta risposta Goku lo sconfigge, e Black
perde la vita in seguito a un'esplosione provocata dal suo stesso mecha (un piccolo robot comandabile). Nel
Quartier generale del Red Ribbon il nostro beneamino ritrova tutte le sfere tranne una, proprio quella con le
quattro stelle! il Maestro Muten suggerisce a Goku di recarsi dalla vecchia Sibilla Baba (nonchè sorella del Genio
stesso), la quale è disposta a comunicare al ragazzo dove si trova la sfera in cambio di denaro; trovandosi senza
soldi, Goku dovrà affrontare ben cinque guerrieri e sconfiggerli.

L'unico che dà del filo da torcere è il quinto guerriero, che a un certo punto toglie la maschera svelando la
propria identità: si tratta di Son Gohan, il nonno defunto! che preferisce ritirarsi dopo aver riabbracciato il
nipotino e avergli raccomandato di allenare la coda, unico suo punto debole (per la prima volta vediamo Goku
commuoversi e piangere come un bimbo!).
Finalmente abbiamo il responso della Vecchia Baba: l'ultima sfera è nelle mani di Pilaf, che viene facilmente
sconfitto da Goku.
Non ci sono dubbi, il desiderio che il Drago dovrà esaudire è questo: resuscitare il padre del piccolo Upa. Bravo
Goku!

22° TORNEO TENKAICHI

"Goku è ripartito per accumulare esperienze e diventare sempre più forte, mentre Crilin e Yamcha si allenano
duramente sotto la guida del Maestro Muten; sono passati tre anni, e il nuovo Torneo Tencaichi sta per inziare!".
Nuovi combattenti con cui confrontarsi, pochi quelli memorabili: le vere new entry
sono Tenshinhan e Jaozi (Riff, quest'ultimo, sembra una bambolina di ceramica!), allievi del Genio delle Gru,
storico rivale del Genio delle Tartarughe e fratello del sicario Tao Bai Bai, del quale vuole vendicare la morte.
Jackie Chun si trova ad affrontare Tenshinhan, che riesce a metterlo in effettiva difficoltà; tuttavia il Genio si
ritira, non per paura, ma perchè è soddisfatto di aver incontrato un giovane così forte! e, cosa più importante,
riesce a far cambiare idea a Tenshinhan e Jaozi: i due si ribellano al proprio maestro, non vogliono più diventare
sicari, ma piuttosto indirizzare la loro forza a favore del bene.

Goku arriva in finale scontrandosi proprio con Tenshinhan, e anche stavolta la fortuna non è dalla sua parte:
finiscono entrambi fuori dal ring ma il primo urta una macchina e cade per terra in anticipo rispetto all'altro, che
vince consapevolmente una immeritata vittoria stimando ancora di più il nuovo amico.

SAGA DEL GRANDE MAGO PICCOLO (AL SATAN)

Tutto sembra concludersi al meglio, è il momento dei saluti prima che ognuno se ne torni tranquillo a casa dopo il
Torneo, ma a Goku viene in mente di aver lasciato all'interno della struttura il bastone e la sfera con le quattro
stelle; Crilin molto gentilmente si offre di andarle a recuperare per l'amico, e tornando indietro viene
misteriosamente ASSASSINATO! Come se nn bastasse, la stessa "mano" ha rubato la sfera e la lista dei partecipanti
al Torneo. Lo speaker della manifestazione (anche lui storico, è il tipo biondo con gli occhiali da sole) testimonia
di aver visto un mostro alato compiere tutte queste malefatte. Goku, inferocito, lo insegue ma viene sconfitto. Si
tratta di un mostro al servizio di Al Satan (o Mago Piccolo), un demone pericolosissimo che tempo addietro era
stato sigillato dal Maestro del Genio delle Tartarughe grazie alla tecnica dell'Onda Sigillante.

Ora è tornato (Pilaf l'ha liberato), deciso a riunire le sette sfere, e causa la morte del Genio (che utilizza troppa
energia vitale per cercare di contrastarlo) e di Jaozi, che aveva tentato di invocare il Drago (anche questo ucciso
dal terribile Al Satan, dopo aver espresso il desiderio di tornare giovane). Nel frattempo Goku ha
conosciuto Jairobai, un grassoccio samurai molto forte che si "pappa" il mostro alato.

Intanto Al Satan giunge al palazzo del re del mondo, e qui emana in qualità di sovrano una legge: ogni 9 Maggio
verrà distrutto uno dei 43 quartieri del mondo per festeggiare il suo dominio, a partire dall Città dell'Ovest!
Tenshinahn tenta invano di sigillare il demone, ma il thermos usato ai tempi è guasto, e tuttavia si rivela troppo
debole rispetto all'avversario. Nel frattempo Jairobai conduce nuovamente Goku presso la Torre di Karin, con lo
scopo di fargli bere l'acqua del dio maestoso: Goku accresce la propria potenza e raggiunge il palazzo del re
salvando la vita a Tenshinahn e sconfiggendo Al Satan dopo un estenuante scontro!
Prima di morire Al Satan "sputa" un uovo contenente Junior, suo figlio e sua reincarnazione, come ultimo atto
vendicativo. A Goku non rimane che spostarsi al palazzo di Dio (Il Supremo), per chiedere di far rinascere il Drago
affinchè possa far risusciatare gli amici deceduti durante questa lunga battaglia.

Dio (che ha le sembianze di Al Satan, ma rappresenta la parte buona scissa da quella cattiva) esaudisce ogni suo
desiderio in cambio di una promessa: Goku dovrà rimanere a palazzo, per allenarsi con Popo (aiutante di Dio) in
vista dello scontro con Junior nel prossimo 23° Torneo:

23° TORNEO TENKAICHI


Sono trascorsi altri tre lunghi anni, e noi spettatori che eravamo così affezionati al piccolo Goku paffutello
dobbiamo cominciare ad abituarci a un Goku cresciuto, più maturo! E sia noi donzelle, che Bulma, non possiamo
che constatare che il protagonista di questa avventura è diventato anche un bel ragazzo!

Questo sarà l'ultimo torneo della prima serie di Dragon Ball, decisivo, ma anche ricco di novità! Prima fra tutte è
la comparsa di una misteriosa combattente, partecipante anch'essa al torneo, che sembra proprio arrabbiata con
Goku! Quest'ultimo dovrà sconfiggerla per scoprire il motivo di tanto astio...Detto, fatto: la ragazza si chiama
Chichi, è la figlia dello Stregone del Toro, anch'essa cresciuta, e pronta per diventare la moglie di Goku come lui
le aveva (accidentalmente) promesso!

Direi che non gli è andata male, anche se pare proprio che il ragazzo non apprezzi le smancerie! In ogni caso W
gli sposi!
Ma non c'è molto tempo da dedicare all'amore in questo cartone animato, tra gli avversari troviamo Tao Bai Bai in
versione cyborg, che tenta di vendicarsi su Goku, ma Tenshinhan lo sconfigge nella fase finale. Crilin invece non
riesce a contrastare Junior, ritirandosi dalla battaglia. Yamcha viene battuto da un signore apparentemente buffo
(Divo) che in realtà è il Supremo, venuto sulla terra per affrontare Junior. Divo quindi tenta di colpire il demone
mediante un'Onda sigillante, ma senza riuscirci, anzi viene rinchiuso in una boccetta ingoiata da Junior.

Si arriva così al vero scontro finale, che vede Goku contro Junior. Inizialmente Goku si fa parecchi problemi, in
quanto colpendo l'avversario nuocerebbe anche al Supremo al suo interno. Tuttavia mette da parte i pensieri, in
fin dei conti può sempre far resuscitare il Supremo grazie al Drago! La battaglia tiene tutti sulle spine, Junior
aumenta le dimensioni diventando sempre più minaccioso, dopo che Goku ha cercato di attaccarlo con una
potentissima Onda energetica! A questo punto Goku sfrutta le enormi dimensioni del nemico per entrargli nella
bocca e recuperare il Supremo. Junior torna normale e continua a straziare il povero Goku con attacchi
durissimi, finchè inaspettatamente, questi balza alle spalle di Junior colpendolo con la testa e buttandolo fuori
dal ring! Goku ha vinto, finalmente, ma è dilaniato dalle ferite. Per questo Jairobai gli porge i fagioli miracolosi
che lo fanno rimettere in sesto. Ma non è finita qui: Dio (il Supremo) tenta di dare la morte al suo doppio
malefico, Junior, ma Goku lo ferma in tempo; altrimenti sarebbe morto anche Dio stesso! Come fare per liberarsi
definitivamente di Junior? Goku tranquillamente rassicura tutti dicendo che se in futuro sarà ancora un pericolo,
lo sconfiggerà di nuovo...e che ci vuole?!

Dio addirittura gli propone di succedergli nel mondo celeste, e Goku risponde così: "che brutto scherzo! se
restassi in quel posto morirei di noia! assolutamente no!" il nostro affezionatissimo protagonista dunque, chiama
la nuvola speedy e se ne và salutando tutti portando con sè la sua bella sposina! Mica scemo :)
Alla prossima ragazzi!

APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': ho già parlato di serie televisive, fumetti, autore...di cos'altro parlare ora? ah
ma certo! del lato piccante di questa serie animata! Inutile dire che le scene che sono state maggiormente
censurate in Italia, riguardano soprattutto le situazioni in cui il Genio delle Tartarughe esterna i propri istinti
maniacali: in particolar modo Bulma è spesso al centro di scene imbarazzanti, ad esempio: Goku nei primi episodi
non ha la minima idea della differenza che c'è tra maschi e femmine. Per riconoscere i sessi deve continuamente
ricorrere al "pat-pat" ovvero la palpatina nelle parti basse (lo ha fatto con Bulma, con Chichi, e perfino con la
vecchia di un villaggio...).

Una mattina si sveglia, e togliendo ingenuamente le mutandine a Bulma si rende conto che "non ce l'ha"; lo shock
è troppo grande e non riesce a parlarne con Bulma. Peccato che poco tempo dopo, quando arrivano sull'isola del
Genio, il vecchietto propone uno scambio "ragionevole": avrebbe dato la sfera del Drago a Bulma, se questa gli
avesse fatto dare una sbirciatina alle mutande. La ragazza senza pensarci alza la camicia da notte senza rendersi
conto di essere nuda...provocando la tipica perdita di sangue dal naso del vecchietto...Questo è solo uno dei
numerosi esempi di passaggi maliziosi prontamente tagliati, riadattati e modificati dalla solita censura!
...SAILOR MOON (Quarta serie: il mistero dei sogni)

L'atmosfera di sogno che si respira in questo penultimo capitolo, è qualcosa di unico; a partire dalla sigla, che ci
introduce il tema onirico con tanta dolcezza, ma allo stesso tempo ci lascia una sensazione indefinita di
inquietudine.
Una cosa che ho sempre apprezzato di questo fantastico anime, è lo spessore psicologico che viene concesso
anche ai personaggi più negativi, che non li giustifica ma in qualche modo li riscatta; per questo credo che Sailor
Moon non sia assolutamente un anime banale e scontato.
Prima di cominciare a parlare della trama principale, vorrei raccontarvi la storia di una principessa di un regno
molto lontano della galassia, giovane, bella e amata da tutti i suoi servitori. Un giorno, lo specchio in cui amava
rimirarsi, le rivelò la terribile immagine di una vecchia donna consumata dal tempo.

La principessa, inorridita, riconobbe la propria fisionomia, e decise con freddezza di voler pagare a caro prezzo
l'eterna giovinezza: cibandosi dei sogni di tutti gli abitanti del regno avrebbe potuto conservare la propria
bellezza, in cambio della solitudine.
Gli uomini non possono fare a meno dei sogni, senza i quali diventerebbero esseri spettrali senza sostanza: così la
principessa scelse di "rimanere sola tra schiere di fantasmi", circondata da sudditi trasformati in lemuri.
Una volta esaurite le proprie vittime, la malvagia principessa cercò di appropriarsi del Golden Crystal custodito
nel regno di Illusion, che avrebbe rappresentato una fonte ineusaribile di energia; ma Helios, il guardiano del
pianeta di cui lei stessa si innamorò, non le permise di impossessarsi del cristallo dorato: la principessa cercò di
imprigionarlo, tuttavia lo spirito del giovane si distaccò dal proprio corpo per rifugiarsi, sotto forma di unicorno
(Pegasus), nel sogno di un abitante della Terra.

In seguito a questo affronto Serenity, la regina della Luna, decise di punire Nehellenia (questo è il nome
della pricipessa della Luna spenta) rilegandola in uno specchio e condannandola per sempre alla solitudine e alle
tenebre della Luna nuova.

LA STORIA HA INIZIO QUI: nel primo episodio Bunny e compagne si trovano in un parco di una tranquillissima
Tokyo City per l'osservazione di un'eclissi di sole, durante la quale un enorme e bizzarro circo piomba
silenziosamente dal cielo atterrando sul suolo. Si tratta del Circo della Luna spenta, organizzato con lo scopo di
attirare le persone (soprattutto bambini) e trovare all'interno di esse lo specchio dei sogni in cui si nasconde
Pegasus, il cui corno racchiude il famoso Golden Crystal.

A capo del sinistro circo si trova una vecchia creatura di nome Zirconia, che rappresenta l'alter ego della
vendicativa Nehellenia proiettato nel mondo reale al di fuori dello specchio in cui è ancora imprigionata.
Le nostre guerriere Sailor percepiscono chiaramente il nuovo pericolo, e si troveranno ad affrontare i vari lemuri
che attentano ai sogni dell'umanità; tuttavia inizialmente i loro poteri si dimostrano insufficienti, e in loro aiuto
accorrerà proprio Pegasus evocato dalla piccola Chibiusa tramite un campanellino a forma di cuore; tra i due
infatti si instaura un rapporto magico di amore e protezione, alimentato durante i loro incontri "notturni" nei
sogni di Chibiusa, la quale si trova ad essere inconsapevolmente l'oggetto di ricerca del nemico, ovvero colei che
nasconde lo spirito di Helios nel proprio sogno.

Zirconia nel frattempo schiera dalla sua parte il Trio amazzonico formato da Occhio di Tigre, Occhio di Falco e
Occhio di Pesce; quest'ultimo sarà la causa dell' ammutinamento del gruppo, nel momento in cui scopre di non
possedere sogni (i tre in origine erano una tigre, un falco, e un pesce trasformati in esseri antropomorfi). A
questo punto Zirconia decide di sbarazzarsi del trio (che comunque si salva nel mondo dei sogni grazie
all'intervento di Pegasus) rimpiazzandolo con l'irriverente Quartetto Amazzonico: Para-Para, Besu-Besu, Cere-
Cere, Jun-Jun. In realtà si tratta di quattro guerriere sailor molto giovani risvegliate da Nehellenia per farle
combattere dalla sua parte.

Grazie a queste, Zirconia riesce a individuare Chibiusa e a introdurla nello specchio di Nehellenia, dove si trova
anche il corpo inerme di Helios, il quale grazie ai sentimenti della ragazzina torna in sè provocando un terribile
attacco di gelosia di Nehellenia. Stanca del quartetto disubbidiente e di perdere altro tempo, la perfida regina
riesce a varcare i limiti del suo specchio dissolvendo la proiezione di Zirconia che scompare definitivamente.

A questo punto Helios consegna a Sailor moon il Golden Crystal, col quale riesce a concentrare il potere dei sogni
di tutti gli abitanti della Terra e distruggere il Circo della Luna Spenta che, distaccandosi dalla Terra, risale in
alto verso le tenebre della Nuova Luna.
Non c'è altro tempo da perdere, Sailor Moon viene messa alle strette: Nehellenia prende con sè Chibiusa e risale
le scale del regno degli specchi, in cima al quale rivela tutto il suo passato e la propria sete di vendetta; dopo
aver assunto le sembianze della vecchia che tempo prima aveva visto allo specchio, decide di autoesiliarsi
all'interno del vetro per assumere nuovamente un aspetto giovane, non prima di aver gettato nel vuoto il corpo
di Chibiusa!

Sailor Moon senza pensarci due volte, si precipita anch'essa per recuperare la piccola; ancora una volta
l'intervento salvifico di Pegasus non si fa attendere, e le due riescono a salvarsi ricevendo in dono le sue ali con
cui atterrano dolcemente sul pianeta Terra.

Siamo così giunti a un lieto fine sfiorato, Helios saluta le guerriere sailor, in particolare Chibiusa, con un
romanticissimo baciamano...possiamo stare tranquilli, non si tratta di un addio...sappiamo che Helios e Chibiusa
in futuro prenderenno il posto di Serenity e Endymion come futuri regnanti della Luna!
Nehellenia, invece, la incontreremo di nuovo, all'inzio della quinta serie...ma questa, è un'altra storia!

APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': ancora una volta l'ambiguità sessuale di un personaggio viene oscurata: Occhio
di Pesce, un componente del Trio amazzonico, non è una donna come ci hanno fatto credere da piccoli. Si tratta
di un uomo effemminato, che si palesa peraltro in un episodio censurato, in cui mostra il petto
nudo...completamente e chiaramente piatto! (vi ricordo inoltre che questo personaggio si prende una bella cotta
per Marzio...).

Poi vorrei ricordarvi l'assenza di Sailor Uranus, Sailor Neptuno e Sailor Saturn in questa serie, e la presenza
invece, di una dolce new entry: Diana, la gattina che arriva dal futuro proprio come Chibiusa, nata dall'unione di
Artemis e Luna! In questa quarta serie inoltre possiamo gustarci una Chibiusa meno antipatica e più matura
rispetto agli episodi precedenti, addirittura possiamo vederla in versione adulta in più di un'occasione. Niente
male!
...BEAVIS & BUTTHEAD

Carissimi lettori, sono felice di ricordare questa incredibile coppia di "cazzoni" che ci ha fatto sorridere (per non
dire piegato in due dalle risate) durante i nostri mitici anni 90!

Beavis & Butthead sono due inetti adolescenti amanti della musica rock-metal, che vivono nella cittadina di
Highland, in Texas. La loro vita [a]sociale si sviluppa principalmente in due ambienti: la scuola (quando non
bigiano) e la casa (più precisamente il divano).

Amanti del sano cazzeggio e delle "fighette" irraggiungibili, i due ragazzi trascorrono i pomeriggi seduti sulla
poltrona commentando i video musicali in modo alquanto discutibile, ostentando la loro ignoranza in campo
musicale ma soprattutto, tutta la loro demenzialità. Non bisognerebbe mai giudicare le persone dalle apparenze,
MA in questo caso non si può negare che gli occhi dei nostri due affezionati siano lo specchio chiaro e limpido
della loro anima...

Credo che ognuno di noi, durante la propria carriera scolastica, abbia avuto in classe qualche elemento simile a
questi due personaggi: casi sociali svogliati, con la testa più dura del banco su cui sono appoggiati. Tuttavia grazie
ai loro non indispensabili interventi, le ore di lezione possono tingersi di colori vivacemente trash! Tralasciando
le inutili battaglie dei loro professori che cercano di stillare qualcosa di intelligente dalle teste vuote, sembra
proprio che i ragazzi siano abbandonati a se stessi senza alcuna supervisione adulta; forse mi sbaglio, ma non
ricordo nessuna puntata in cui appare qualcuno dei loro genitori.
A dire la verità Beavis e Butthead lavorano occasionalmente al Burger World o svolgono lavoretti part-time;
questa potrebbe essere l'occasione buona per parlarne bene, se il loro lato grottesco non uscisse
prepotentemente fuori ogni volta che hanno a che fare con il mondo esterno! E' davvero incredibile come
riescano a sopravvivere alle bizzarre situazioni in cui vengono a trovarsi...spesso corrono il rischio di essere
(giustamente) menati da qualcuno!

Vorrei ricordare velocemente le caratteristiche principali dei due ragazzi, premettendo che hanno tutt'e due
un'espressione poco intelligente, le gambette corte e la fronte spropositamente alta: Beavis è biondo, ha un
ghigno costantemente stampato in faccia, gli occhietti e il naso piccoli allungati, ed è dotato di una voce
gutturale. Tra i due è sicuramente quello più eccitabile, è ossessionato dal fuoco, e quando consuma prodotti con
zucchero o caffeina si trasforma nel suo alter-ego iperattivo Cornholio.

Questo personaggio subisce passivamente la personalità più dominante dell'amico: Butthead è castano, e porta un
apparecchio fisso ben visibile grazie al labbro superiore molto sottile che contribuisce a donargli un'epressione
ancora più stupida. I suoi occhi sono particolarmente minuti, mentre le narici del naso sono piuttosto prominenti.
La sua voce nasale è più profonda rispetto a quella di Beavis, inoltre rispetto al suo compagno (a cui dà spesso del
"coglione") è più calmo e marginalmente più intelligente. E' molto sicuro di ciò che afferma, anche quando si
tratta di evidenti idiozie.

Non so voi, ma io spero di poterli rivedere presto in televisione...mi mancano! :)


APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': "Beavis & Butthead" è un cartone animato statunitense andato in onda per la
prima volta in America nel 1993, e in Italia il 7 Aprile 1998. Creatore, autore, e doppiatore della serie è Mike
Judge, e sembra essersi ispirato a due ragazzi conosciuti in gioventù (non oso immaginarli...).

Una nota molto interessante riguarda il doppiaggio italiano: nelle prime tre stagioni le voci furono prestate da
Paolo Rossi e Luigi Rosa, mentre dalla quarta stagione in poi il doppiaggio fu affidato a Elio e Faso degli "Elio e le
storie tese".

Invece durante gli episodi scolastici, notiamo tra gli altri un personaggio molto familiare: Daria Morgendorfer è
una compagna di scuola di Beavis e Butthead, è molto intelligente e spesso viene presa in giro dai due con
l'appellativo "Diarrea"; Daria diventerà la protagonista dell'omonima serie animata trasmessa su MTV che noi tutti
conosciamo!
...MILA & SHIRO (due cuori nella pallavolo)

Ecco un altro anime che merita un posto, oltre che nel nostro cuore, nell'albo d'oro dei cartoni animati che
hanno fatto storia.
Nonostante la meravigliosa sigla ribadisca spesso l'amore tra Mila e Shiro, bisogna specificare che la trama
amorosa è abbastanza secondaria rispetto a tutto il percorso di crescita di un'altleta che con sacrificio e
costanza riesce a coronare il sogno di poter giocare a pallavolo ai massimi livelli!
Questo sport così tecnico e raffinato ha sempre esercitato un certo fascino sulla sottoscritta, che lo ha sempre
praticato fin da bambina; ancora oggi mi alleno due volte a settimana in palestra, e ogni weekend non posso
perdermi una partita della seria A femminile (da spettatrice, ovviamente...). Potete immaginare che non ci misi
molto a innamorarmi a prima vista di questo cartone animato...

Ricordando brevemente la trama: Mila Hazuki (nella versione originale si chiama You Hazuki) è una
ragazzina vivace e carismatica che si trasferisce a Tokyo con il padre (un fotografo professionista) e il dolcissimo
fratellino Sunny dagli occhioni blu e i capelli biondi (in realtà quest'ultimo è stato adottato, ed era il figlio
naturale di un caro amico del papà di Mila, morto in seguito a un incidente). Anche Mila ha gli occhi grandi e
blu... e il taglio corto sbarazzino si addice perfettamente a una personalità così esuberante e a tratti mascolina;
la ragazza, oltre a essere di bocca buona, non ha certo peli sulla lingua, ed è il classico tipo che non riesce
proprio a contare fino a dieci prima di parlare...

I primi giorni di scuola riesce ad attirare l'attenzione di un gruppetto di compagne snob che la sfidano sul campo
di pallavolo. E' proprio in questa occasione che Mila scopre di avere tutte le carte in regola per iniziare a
intraprendere la carriera sportiva! Con una potentissima schiacciata abbatte facilmente la superbia di Nami
Ayase: capitana della squadra di pallavolo della scuola e grande giocatrice nel ruolo difensivo, la ragazza dal
caschetto blu si vedrà costretta a incassare un episodio tanto umiliante, quanto aggravato dal fatto che Daimond,
l'allenatore, convince Mila a far parte della sua squadra, l'Hikawa.

A infuocare ulteriormente la rivalità tra le due ci si mette, ovviamente, l'amore: il bellissimo capitano della
squadra di pallavolo maschile, Shiro Takiki (So Takiki), col tempo ricambierà i sentimenti di Mila nonostante
questa lo metta continuamente in imbarazzo con le sue plateali dimostrazioni di affetto...tuttavia questo
personaggio non è indispensabile per lo svolgimento della trama, pur rappresentando un importante punto di
riferimento, psicologico e tecnico, per la nostra futura campionessa.

La povera Nami continuerà a collezionare "medaglie d'argento" in entrambi i campi; ma nonostante questo lei e
Mila, accomunate dallo sport e dagli schiaffi del coach, diventeranno grandi amiche! A proposito di schiaffi, vale
la pena ricordare la violenza di un allenatore rude e severo come Daimond che non risparmia sgridate e
ceffoni alle sue povere giocatrici! Nella sezione degli approfondimenti vi ricorderò un episodio particolarmente
violento...

Nonostante le difficoltà inziali e il faticoso esordio come raccattapalle, Mila riuscirà a conquistare la fiducia delle
compagne e dell'allenatore, giocandosi strepitose partite ricche di colpi di scena e assorte in un clima agonistico
molto coinvolgente! (ve la ricordate la fiamma che ardeva negli occhi di Mila mentre giocava?!) Successivamente
la nostra Hazuki abbandonerà l'ambiente scolastico per abbracciare la rosa delle Seven Fighters, una squadra
professionistica allenata da un ex giocatore della Nazionale: Mr Mitamura (un altro bel moretto che non passa
inosservato agli occhi di Mila).
I ritiri con la squadra saranno abbastanza duri, ma fortunatamente la compagnia è ottima e il clima molto
amichevole...L'unica che un po' per inividia, e un po' per incompatibilità di carattere, non apprezza la simpatica
buffoneria di Mila è Yoghina Yokono, indimenticabile giocatrice in sovrappeso di questo cartone animato che alla
lunga finirà anche lei col diventare amica della protagonista; un po' come era già successo con Kaori
Takigawa (Eri Takigawa), astro nascente del palleggio, già convocata alle nazionali all'età di 15 anni e capitana
della storica squadra avversaria di Mila, le Sunlight Players.

Negli ultimi episodi saremo fieri di vedere Mila, Nami e Kaori con la divisa della squadra nazionale olimpionica: il
sogno di Mila finalmente si realizza, e la ragazza parteciperà alle Olimpiadi di Seul del 1988 sfidando, come prima
avversaria, la Cina.

APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': L'anime, trasmesso per la prima volta in Italia nel lontano 1986, prende vita dal
manga intitolato "Attacker You" creato da Shizuo Koizumi.
Volevo ricordare con voi un episodio che all'epoca mi lasciò basita: durante uno degli episodi iniziali, Mila riesce a
conquistarsi l'ambita maglia da titolare col numero 3; lo stesso giorno la vediamo indaffarata a organizzare una
festa a sorpresa per l'amato Shiro, e tra un festeggiamento e l'altro Mila arriva tardi al primo allenamento da
titolare: non l'avesse mai fatto! Un incazzatissimo Daimond le molla il solito ceffone e come se non bastasse le
strappa con violenza la maglia, lasciando la ragazza in reggiseno, a terra, in lacrime; tutto questo davanti al resto
della squadra. Mi stupisce che gli adattatori di Mediaset, sempre pronti a censurare e ritagliare gli episodi,
abbiano lasciato intatto un passaggio così "violento"!
Dimentichiamo il sadismo di Daimond e parliamo invece della situazione familiare di Mila: inizialmente il padre, il
Signor Tashiko Hazuki, è fortemente contrario alla scelta della figlia di intraprendere la carriera pallavolistica! In
effetti l'uomo nutre una sorta di antipatia nei confronti di questo sport, da quando la sua ex moglie, nonchè
madre naturale di Mila, abbandonò lui e i figli per continuare a giocare a pallavolo! Le cose si complicano quando
Mila non solo scopre che sua madre non è morta come le avevavo sempre fatto credere, ma addirittura si tratta
di Kiushi, la bella telecronista ed ex giocatrice di pallavolo con cui aveva iniziato ad allacciare un rapporto
confidenziale; in seguito a questa scoperta Mila entra in crisi ed è sull'orlo di abbandonare la pallavolo;
fortunatamente il grande Shiro saprà ascoltarla, sostenerla e spronarla ad andare avanti! Un'altra curiosità di
famiglia Hazuki: nell'anime Mila viene spesso additata come la cugina della famosa giocatrice Mimì...è un chiaro
riferimento alla protagonista di un altro cartone animato, poco seguito dalla mia generazione ma ben conosciuto
da quella precedente: "Mimì e la nazionale di pallavolo". Questo riferimento non esiste assolutamente nella
versione originale, è solo un gossip creato dall'adattamento italiano per riallacciarsi all'anime precedente.

In ultimo ricordo l'antipatia di alcune compagne di squadra di Mila con cui la ragazza ha dovuto misurarsi a livello
tecnico: oltre a Yoghina, Monia e Tullia. Tra i fan più sfegatati invece, vi rammento Saburo Tazaki: capo di una
banda di teppisti dell'Istituto Hikawa. Saburo si è innamorato dell'incredibile forza della ragazza, che
puntualmente lo ricambia con un cazzotto in piena faccia. Non si perde neanche una partita di pallavolo, e
costringe i suoi scagnozzi ad accompagnarlo per fare il tifo, sventolando una bandiera rosa con un panda e la
scritta "Attacker You", evidente gioco di parole col nome della protagonista.

Vi saluto ragazzi: "ATTACK!!" =)


...I PUFFI

Impossibile dimenticarsi di loro, quelle simpatiche creaturine blu alte, secondo Cristina D'Avena, "due mele e
poco più" (secondo me anche meno...) che per un bel decennio invasero la nostra infanzia attraverso la
televisione, i fumetti, e infiniti gadget a loro dedicati! Conquistarono proprio tutti, adulti e piccini, con le loro
bizzarre avventure e il loro rispetto nei confronti di Madre Natura! Potrei ricominciare con le mie solite invettive
contro i cartoni animati di oggi che insegnano poco e niente, ma ve le risparmio...

I nostri cari Puffi vivono in un villaggio nascosto nel cuore della foresta, rintracciabile solo nel caso in cui uno di
loro si offra di fare da Cicerone; le loro case sono un capolavoro di architettura (in questo campo sono molto
avanti, grazie agli studi di Puffo Inventore sono in grado di costruire dighe e altre solide strutture in legno),
ricavate da semplici funghi dal cappello variopinto, attrezzate di porte, finestre e materiale d'arredamento.

La comunità conta inizialmente 99 puffi (in seguito il numero aumenterà con l'introduzione di nuovi personaggi),
guidati da un leader saggio e premuroso, Grande Puffo: il capovillaggio, a differenza degli altri puffi che
indossano un cappellino e attillati leggings bianchi, si distinngue per la barba e l'abbigliamento in tinta rossa. Si
dice che i puffi abbiano un centinaio d'anni, Grande Puffo ne vanta ben 542.
Nonostante le apparenze,questi piccoli folletti non sono tutti uguali! I bambini più attenti avranno sicuramente
colto, ai tempi, l'incredibile varietà psicologica del villaggio; infatti ogni personaggio rappresenta una particolare
tipologia umana che si può cogliere dagli atteggiamenti e da piccoli particolari: Puffo Vanitoso ad esempio, è il
dandy del gruppo, porta un fiore sul cappello e si rimira continuamente nello specchio.
Puffo Burlone si diverte tantissimo a regalare pacchi bomba al malcapitato di turno...Puffo Golosone indossa un
cappello da Chef e un bavaglio, ma soprattutto ama cucinare e mangiare. Puffo Forzuto ha un carattere molto
deciso, è dotato di un'incredibile forza e sfoggia un tatuaggio sul braccio (un cuore trafitto da una freccia).

Puffo Tontolone è il puffo più babbo e maldestro del villaggio, e porta un cappello probabilmente di una taglia più
grossa della sua testa, visto che la parte davanti gli copre costantemente metà occhi (e poi ci credo che inciampa
sempre!); Tontolone viene continuamente ripreso dal mitico Puffo Quattrocchi, il personaggio in stile nerd con gli
occhiali, che dispensa gratuitamente consigli ai suoi simili intercalando un continuo "..che è meglio!"; è convinto
di rappresentare una sorta di vice Grande Puffo, mentre il resto della compagnia lo deride o non lo sopporta.

Puffo Brontolone, ad esempio, lo odia (in verità odia tutto e tutti...). Poi ci sono Puffo Pittore, Puffo Dormiglione,
e tanti tanti altri. Mi preme aprire una piccola parentesi dedicata a Puffetta, l'unica femmina del villaggio (fino
alla creazione della piccola Bontina, la puffina creata apposta per farle compagnia) su cui ho letto in giro varie
leggende: la verità è una sola, e ricordo bene come andarono le cose! In un particolare episodio Gargamella, lo
stregone che vuole papparsi tutti i Puffi assieme al gatto Birba, decide di creare una puffetta che possa fungere
da esca una volta accolta dai piccoli abitanti del villaggio: con un incantesimo dà vita a una puffetta malvagia, con
i capelli neri; in seguito questa tradirà Gargamella, e una volta convertita al bene, Grande Puffo la trasformerà
nell'avvenente Puffetta dai capelli lunghi e biondi che noi tutti conosciamo.
La presenza di incantesimi, sortilegi, pozioni e libri di magia, si accorda perfettamente con l'atmosfera medievale
in cui sono ambientate le vicende: Gargamella, come vi dicevo prima, è il tipico stregone con la tunica nera
rattoppata che vive in una misero castello in rovina. Rappresenta il nemico numero uno dei Puffi, è propriamente
"brutto e cattivo", ed è il figlioccio di un potentissimo mago (al contrario di lui che non azzecca un incantesimo e
viene contonuamente biasimato dalla madre che lo considera la pecora nera della famiglia). Spesso Gargamella è
accompagnato da un giovane apprendista, altrettanto malvagio e molto dispettoso: Lenticchia.

Un ultimo accenno al linguaggio: vi ricorderete sicuramente che il dialetto dei Puffi è basato sul verbo
"PUFFARE", anche se da questo possono derivare anche alcuni aggettivi. Pensate che addirittura Umberto Eco ha
dedicato uno scritto alla semantica della lingua puffa: "Schtroumpf und Drang", in Sette anni di desiderio,
Bompiani, 1983

APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': (fonte tratta da Wikipedia)


<< Il loro nome originale "Schtroumpfs" nasce nel 1958, durante una vacanza al mare, quando Pierre Culliford
(detto Peyo) chiede ad un amico di passargli una saliera, della quale sul momento non gli sovviene il nome.
"Passe-moi le... schtroumpf" ("Passami il... Puffo"), gli dice, e scoppia in una risata. L'amico scherzosamente
risponde: "Ecco il tuo puffo. Quando avrai finito di puffare, ripuffalo al suo posto!" Dopo aver usato
scherzosamente questo termine assurdo più volte nella stessa giornata, Peyo decide di metterlo a frutto.>>
Nasce così l'idea di dare un volto a creature che possano "puffare": appaiono inizialmente come personaggi
secondari nel fumetto intitolato "John & Solfami" di Peyo e qualche altra pubblicazione autonoma; la fama viene
raggiunta in seguito alla realizzazione del famoso lungometraggio "Il flauto a sei puffi" che li consacra
definitivamente. Nella serie animata i ruoli si invertiranno, i Puffi diventeranno i veri protagonisti, mentre John
e Solfami dovranno accontentarsi di fugaci apparizioni.
Qui in Italia il cartone animato venne trasmesso nei primissimi anni '80, accompagnando la nostra generazione e
quella precedente. Il termine "Puffo" è una deformazione dell'aggettivo italiano "buffo".
...SLAM DUNK

Bentornata a me e bentornati a voi, carissimi lettori!


Avete passato bene le vostre vacanze? Siete pronti per un'altra carrellata di vecchi cartoni animati?
Allora ripartiamo subito con un anime che non ha bisogno di troppe presentazioni: "Slam Dunk" è un termine
inglese che viene usato quando un giocatore di basket schiaccia violentemente la palla nel canestro; un titolo
azzeccatissimo per questa fortunata serie trasmessa per la prima volta su Mtv nel lontano Ottobre del 2000,
ovvero il tramonto dei nostri tempi d'oro (sigh).
Ci sono dei particolari che non dimenticherò mai di questo fantastico cartone: la palla da basket, i labbroni di
Akagi, e la folta capigliatura rossa del protagonista.

Hanamichi Sakuragi è un giovane teppista che frequenta il primo anno del liceo Shohoku, nella prefettura di
Kanagawa, e che si innamora perdutamente della dolce Haruko Akagi, sua compagna di scuola; sarà proprio
quest'ultima, impressionata dall'altezza dell'amico, a convincerlo ad entrare a far parte della squadra di basket
dello Shohoku. Ancora una volta l'amore ha il potere di cambiare la vita dei personaggi, nonostante in questo
caso non sia assolutamente ricambiato: una volta entrato nella squadra, Hanamichi si metterà in competizione
con un altro membro del team, il tenebroso Kaede Rukawa.

La bella Haruko ha occhi solo per lui, ma fortunatamente Kaede non la degna di uno sguardo (non considera nè
lei, nè la moltitudine di ammiratrici che assistono a tutte le sue partite) e sembra sia interessato soltanto al
basket, in cui eccelle particolarmente rappresentando un punto di forza della squadra assieme al capitano, il
gorilloso pivot Takenori Akagi (il labbrone che ho menzionato all'inizio e, a sorpresa, fratello di Haruko...).
Inizialmente Hanamichi si troverà parecchio in difficoltà, a causa del suo esaltato carattere ribelle che lo mette
costantemente in conflitto col capitano (il "Gorilla", come lo chiama lui...), ma soprattutto per il fatto di non aver
mai giocato a basket in vita sua; viene quindi considerato l'ultima ruota del carro, e nei primi episodi dovrà
impegnarsi molto prima di acquisire tutti i fondamentali di questo sport (con l'aiuto di Ayako, manager e aiuto-
allenatrice della squadra)...tutto questo sempre per amore della sua Haruko, che continua imperterrita ad
applicargli "la regola dell'amico".
Ma il nostro simpatico protagonista ha la testa bella dura, non si arrende in campo sentimentale e nemmeno sul
campo da basket! Col tempo Hanamichi si renderà conto di essere naturalmente portato per la pallacanestro, un
talento che gli permetterà di migliorare di partita in partita e di diventare ben presto un vero asso della squadra.
Nel frattempo lo Shohoku deve affrontare tutti i licei della prefettura e qualificarsi per i campionati nazionali, e
prima che inizino le eliminatorie il team gode dell'ingresso di altri due giocatori molto importanti: Ryota
Miyagi (playmaker della squadra che compensa la scarsa altezza con l'agilità) e Hisashi Mitsui (guardia, ex
teppista, ed ex MPV delle scuole medie, è un atleta dalle qualità eccezionali).

Ciò che riesce a tenere a freno tutte le teste calde della squadra è senza dubbio il rispetto e la stima nei
confronti dell'allenatore, Mitsuyoshi Anzai: il suo aspetto mite non deve ingannare, in passato è stato un grande
campione di basket e un coach molto severo.
Non credo sia il caso di appesantire la recensione con l'elenco di tutte le partite, ma se qualcuno di voi ci tenesse
a farlo, può annotarle qui sotto tra i commenti!
Concludo con una citazione che a me personalmente è piaciuta molto: "Fare un Dunk vuol dire essere una stella
del basket! Significa schiacciare la palla dentro il canestro, in modo da eccitare il pubblico. E quando la paura
dell'avversario fa concentrare tutta l'energia in un canestro...quello si chiama Slam Dunk!" (Haruko Akagi).
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': il fortunato creatore di questa fortunatissima serie è Takehiko Inoue,
disegnatore assai celebre nel panorama fumettistico giapponese; infatti Slam Dunk nasce dapprima come "spokon
manga" (fumetto sportivo), il cui stile viene riprodotto fedelmente nel cartone, che è stato trasmesso in Giappone
già nel 1993 con 101 episodi. Il successo di questa serie è stato sconvolgente, tanto da riuscire a incoraggiare i
ragazzi giapponesi a praticare il basket; come se non bastasse, un'azienda produttrice di shampoo ha ottenuto il
permesso di utilizzare Hanamichi Sakuragi e la sua folta chioma rossa, per sponsorizzare il suo prodotto!
...D'ARTACAN E I TRE MOSCHETTIERI

D'Artacan, un altro dei miei primi amori infantili...


Quando andavo all'asilo avevo il vizio di innamorarmi di personaggi animati, perlopiù zoomorfi (vedi Topolino,
Robin Hood disneyano, e altri). Poi crescendo ho iniziato a mettere da parte i miei gusti zoofili e a interessarmi
degli esseri umani (chissà se ho fatto un buon affare!). ;)
Credo che in pochi si ricordino di questo cartone, che rispecchia abbastanza fedelmente la storia che noi tutti
conosciamo, del giovane D'Artagnan: il moschettiere di Parigi al servizio del Re di Francia Luigi XIII.

D'Artacan è la trasposizione animata in cui tutti i personaggi sono degli animali, in maggioranza cani, ma troviamo
anche topi, orsi, gatti e maiali. D'Artacan evidentemente è un simpatico cagnolino, dotato di spirito d'iniziativa,
coraggio e intraprendenza. Poi ci sono gli altri tre famosi moschettieri: Porthos (Dogos), Athos (Pontos)
e Aramis (Amis)...e naturalmente non manca la dolce metà del protagonista, Giulietta, cameriera della regina.
Non ricordo molto altro, in giro per la rete ho trovato tale Pom, che dovrebbe essere un topo che abita nel
palazzo di D'Artacan; ritroviamo gli antagonisti di sempre Milady (in versione miciona intrigante) e il Cardinale
Richelieu, e infine il Signor de Treville, capitano dei moschettieri.

Vi esorto come sempre ad aggiungere dettagli e ricordi nel caso mancasse qualcosa nella mia recensione!
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': L'anime è stato prodotto dalla BRB Internacional e dalla Nippon Animation
(quindi è il frutto di una co-produzione ispano-giapponese, del 1981). In Italia venne trasmesso per la prima volta
nel 1983. Più tardi nel 1991 uscì la seconda serie intitolata "Il ritorno di D'Artacan", in cui il giovane moschettiere
e Giulietta si sono sposati e hanno avuto due cuccioli...il nuovo nemico di questa seconda puntata non sarà più il
Cardinale, ma il fratello gemello del re, che trama di prendere il posto sul trono.
...L'INSOPPORTABILE MANU

Ogni tanto mi piace tirare fuori dal mio vecchio scatolone dei ricordi i cartoni da "Carramba, che sorpresa!" come
questo...quelli che nessuno ricorda, ma che con un piccolo sforzo di memoria possono incredibilmente tornare in
vita!
Qualche giorno fa cercavo di ricordare assieme a un amico il mio primo cartone animato: avevo solo tre anni
quando per la prima volta accesi la televisione da sola, nella mia mansarda: rimasi ipnotizzata davanti ai cartoni
animati che trasmetteva Junior TV! (ci misi ancora un paio d'anni prima di scoprire "Bim Bum Bam")
Tra questi ricordavo vagamente poche ma essenziali caratteristiche del personaggio principale: naso grosso
appuntito, ciuffo biondo, occhi piccoli, pantaloni a sigaretta, giacca di pelle nera e voce terribilmente nasale! E'
bastata questa piccola descrizione per aiutare il mio amico a riunire i pezzi del puzzle e ricordare esattamente di
quale cartone stavo parlando! Il titolo probabilmente non vi dirà niente, però sono sicura che le immagini e la
sigla colpiranno alcuni di voi! Purtroppo i miei ricordi sono veramente scarsi, so solo che gli episodi erano basati
sulle avventure urbane di questo personaggio...
Spero che qualcuno dei miei lettori lo riconosca e riesca a darci qualche informazione in più! (Mi sento molto
conduttrice di "Chi l'ha visto?" ahah)
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA'': "Manu" nasce inizialmente in forma cartacea, dalla matita del disegnatore di
fumetti francese Frank Margerin. Su internet ho trovato veramente poco a riguardo, qui sotto vi linko un video
trovato su youtube; sfortunatamente è solo in lingua tedesca, ma la sigla iniziale è esattamente la stessa! Almeno
potete farvi un'idea più precisa di questo dimenticatissimo cartone.
Un grazie a Francesco che mi ha aiutato a ricordarlo!
...TEMI D'AMORE TRA I BANCHI DI SCUOLA

Ancora una volta la fantasia con cui gli italiani stravolgono i titoli dei cartoni animati giapponesi, mi lascia
perplessa...Non so se sia più lungo e padantesco questo, o il già citato "Un incantesimo dischiuso tra i petali del
tempo"? E' una bella lotta, prossimamente potrei fare un sondaggio a riguardo...Vi propongo questo grazioso
cartone animato che andò in onda nel 1996 e che molti di noi ricordano nonostante lo scarso successo: in effetti i
47 episodi che compongono la serie sono piuttosto semplici e banali, e i personaggi hanno un basso profilo
psicologico. D'altronde l'intento dell'autrice, la mangaka Yuu Yabuuchi, era semplicemente quello di raccontare
in modo leggero e spensierato il periodo più acerbo e intricato della nostra vita: la preadolescenza.

Yumi (Yuko Kawai) è una dodicenne che frequenta la prima media, alle prese con le amicizie, gli impegni
scolastici, le incomprensioni con i genitori e i primi batticuori: la storia si articola lungo la direttrice dell'amore
appena scoperto dalla protagonista, inizialmente ostacolato dalla gelosia dell'amica Rika (Takako Takahata) e
timidamente confessato. Yumi comincia a entrare nel mondo dei sentimenti con una semplice domanda rivolta
a Hiroshi Naganuma, figlio dei vicini di casa e suo grande amico d'infanzia: "C'è già una ragazza che ti piace?".
Inaspettatamente la ragazzina si sente rispondere "Sei tu", trovandosi in difficoltà nei confronti di Rika, per la
quale aveva parlato a Hiroshi da semplice intermediaria. Inoltre Yumi inizia a guardare l'amico con occhi diversi:
ora il "ragazzo" è cresciuto, ha tolto gli occhiali, gioca a calcio, è il primo della classe, e come se non bastasse
riscuote tantissimo successo tra le compagne di scuola!

Da questo momento la nostra protagonista piagnucolona si troverà al centro di grandi cambiamenti che spesso e
volentieri le causeranno delle vere e proprie crisi; dovrà imparare a interpretare i battiti del proprio cuore e a
gestire le relazioni con tutte le persone che la circondano, ma non solo: la scoperta della sessualità sarà un altro
argomento centrale di questo anime! non ve ne siete accorti? Ovviamente no, perchè la censura ancora una volta
ha colpito e affondato...Nella parte degli approfondimenti capirete che questo povero cartone animato non era
poi così banale e scontato, ma probabilmente sono stati i tagli della versione italiana a renderlo tale.
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': Partiamo dal titolo originale, "Mizuiro Jidai" letteralmente traducibile in "L'età
color acquamarina". L'anime punta l'attenzione proprio sui problemi adolescenziali scaturiti dalle prime
esperienze, comprese quelle sessuali! purtroppo la versione italiana ha oscurato molto quest'ultimo aspetto,
sempre per la costante paura di ledere la sensibilità dei bambini che guardavano "Bim Bum Bam". Il caso
dell'episodio numero 5 è stato davvero eclatante e molto discusso: in questa circostanza ci viene presentata la
protagonista in crisi, sconvolta a causa di un incubo forse premonitore. In realtà nella versione originale, il
turbamento di Yumi è giustificato dall'arrivo delle sue prime mestruazioni, altro che sogni premonitori!

Questa messinscena va avanti fino alla fine dell'episodio, raggiungendo apici incredibili come le congratulazioni
della mamma fiera dell'avvenimento, che diventano gli auguri per l'onomastico...oppure la scena in cui un
assorbente (ripeto, magari avete letto di fretta: UN ASSORBENTE!!) diventa un TALISMANO che protegge Yumi dai
brutti sogni...
Questo è solo un esempio, che dire ragazzi...se volete godervi tutta la storia senza censure, potete recuperare il
manga che è stato pubblicato qualche anno fa, con il titolo italiano, da Manga Planet.
...CARLETTO IL PRINCIPE DEI MOSTRI

Torniamo nuovamente negli anni '80 per ripescare questo cartone animato andato in onda in Italia nel 1983, e
fortunatamente riproposto una decina di anni dopo, sempre su canali regionali, permettendo anche alla mia
generazione di poterselo gustare.
Carletto, il Principe di Mostrilandia (un lontano pianeta abitato dalle creature più spaventose della fantasia
umana) è stato mandato sulla Terra dal re in qualità di ambasciatore, assieme ai fedelissimi Uomo
Lupo, Conte Dracula e Frankenstein; la sede mostruosa dell'ambasciata è un vecchio castello abbandonato, e fino
a questo punto la storia avrebbe tutte le carte in regola per diventare lo scenario di un eccitante film dell'orrore,
ma...non è questo l'intento di Carletto & co: nonostante l'aspetto terrificante i mostri non sono così cattivi,
devono solo imparare a convivere con gli uomini senza spaventarli a morte!
In questo anime i tratti tipici dei personaggi nati dalla tradizione gotica romanzesca del XIX secolo vengono
completamente capovolti e adattati a una rivisitazione in chiave comica: il Conte Dracula beve succo di
pomodoro e non si ciba di sangue umano, è colto, ha l'accento francese, e dorme tutto il giorno per uscire di
sera.

L'Uomo Lupo ha un aspetto tutt'altro che terrificante, ha un forte accento tedesco, ed è un abilissimo cuoco;
Frankenstein, il maggiordomo del castello, è un omone tutto muscoli e poco cervello, ma conserva quella bontà
d'animo che ritroviamo nell'opera originale della scrittrice ottocentesca Mary Shelley ( a proposito, vi ricordo che
Frankeinstein è il nome dello scienziato che diede la vita alla "creatura", che col passare degli anni ne ereditò
indirettamente il nome fino ai nostri giorni).
Il nostro Principe di Mostrilandia dal canto suo, ha l'aspetto di un simpatico pischello col berretto in testa, ma
possiede anche lui alcune caratteristiche particolari: può allungare gambe e braccia a dismisura e assumere
diverse sembianze; l'unico suo punto debole è la paura dei temporali.
La sede dell'ambasciata si trova precisamente a Tokyo, e qui Carletto farà amicizia con Hiroshi, un bambino un
po' sfortunato che vive solo con la sorella maggiore Sis; durante il corso degli episodi Hiroshi verrà coinvolto nelle
avventure di Carletto, alle prese con mostri buoni e cattivi che litigano, si affrontano, o terrorizzano gli esseri
umani, come ad esempio la Mummia, l'uomo invisibile, la piovra volante, l'uomo zanzara e tanti altri; non solo,
alla fine della storia Carletto riuscirà ad aiutare Sis, la sorella dell'amico terrestre, a diventare felice!

APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': "Carletto il principe dei mostri" (titolo originale "Kaibutsu-kun") è un anime
tratto dall'omonimo manga degli anni '60 di Fujiko Fujio, creatore di Doraemon.
Volevo aggiungere solo un paio di curiosità: molti di voi si ricorderanno che Carletto vola su una scopa, Dracula
autonomamente, mentre Frankie e Wolf si spostano sopra un tappeto.
E non dimentichiamo Kaiko, la fidanzatina di Carletto e figlia del Duca di Mostrilandia: ogni volta che Carletto la
fa arrabbiare, i suoi capelli si allungano come tentacoli!
...C'ERA UNA VOLTA...POLLON
"Sulla cima dell'Olimpo c'è una magica città: gli abitanti dell'Olimpo sono le divinità; poi lì c'è una bambina che
ancora dea non è, è graziosa e birichina Pollon il suo nome è!".

Nel lontano 1984 compare per la prima volta sullo schermo italiano questo "mitico" personaggio destinato ad
essere accolto a pieno titolo nell'"Olimpo" dei cartoni animati più ricordati degli anni '80-'90.
Pollon è la protagonista di questa simpatica serie ambientata nell'antica Grecia, precisamente sul Monte Olimpo,
anche se, come vuole la tradizione, le vicende divine si intrecciano continuamente con gli affari terrestri; la
mitologia greca viene riproposta abbastanza fedelmente in questa versione comica ed
estremamente caricaturiale: Zeus conserva la sua folta barba e il chiodo fisso delle donne; sposato con Era,
un'avvenente bionda con le calze a rete, Zeus viene puntualmente sorpreso durante le sue scappatelle e punito a
suon di fulmini dalla moglie.

Non mancano all'appello tutti gli altri dei, tra cui Efesto, il dio del fuoco che ha una benda sull'occhio destro,
e Artemide, la permalosissima dea della caccia sempre in competizione con Era e Afrodite, la dea della bellezza
che passa la maggior parte del tempo a truccarsi davanti allo specchio.
Eros, il giovanissimo cupido, dio dell'amore armato di arco e frecce, è talmente brutto e sgraziato da far
vergognare perfino sua madre, Afrodite, che lo obbliga a chiamarla "sorella"...

Il dio del mare, Poseidone, è un uomo gigantesco perennemente scottato che non sa nuotare, Dionisio è pelato
con la pancia sempre piena di vino, e la dea della saggezza, Atena, è forse l'unica divinità con un po' di sale in
zucca; tra gli altri ricordiamo Apollo, figlio di Era e Zeus, che trasporta svogliatamente il sole su un carretto
trainato da Dosankos, un ronzino (detto tra noi, il sole e il suddetto ronzino, hanno un'espressione davvero poco
intelligente...).
La nostra dolce Pollon è proprio la figlia prediletta del dio del sole, e attraverso le sue avventure abbiamo la
possibilità di rivivere i celebri miti grechi in chiave umoristica; dopo aver stabilito un patto con nonno Zeus, la
giovane "apprendista dea" dovrà risolvere i guai degli uomini e degli dei (guai spesso e volentieri causati proprio
da Pollon!) per riempire il suo magico salvadanaio: Zeus le donerà una moneta ogni volta che compirà una buona
azione.

La strada per diventare una vera dea è lunga e intricata, ma dalla sua parte Pollon ha l'aiuto di Eros, il suo
inseparabile amico "pennuto" (lui a sua volta la chiama affettuosamente "poppante"), e l'appoggio della Dea delle
dee, una sorta di madrina che la salva dalle brutte situazioni e che può essere invocata tramite un fermaglio
speciale.
L'ultima fatica di Pollon consisterà nel cercare di recuperare tutti i mali usciti dal vaso di Pandora: in
quest'occasione la ragazzina scoprirà che la Dea delle dee era nientemeno che la Dea della speranza, che
nell'ultimo episodio le cederà il titolo, come segno di riconoscenza per aver imprigionato tutti i mostri nel vaso!

APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': anche questa volta abbiamo a che fare con un anime tratto da un manga:
"Olympus no Pollon" di Azuma Hideo, disegnatrice di un altro personaggio abbastanza conosciuto, ovvero "Nanà
supergirl".
Il punto di forza di questo cartone animato è senza dubbio la comicità, e a proposito di questo, non posso non
ricordare la famosissima "polvere magica" che Pollon usa per ritrovare l'allegria perduta!
Una volta cresciuti, tutti ci siamo chiesti se Pollon facesse effettivamente uso di sostanze stupefacenti ogni volta
che cantava questa canzoncina accompagnata da due simpatici orsetti:

"Sembra talco ma non è: serve a darti l'allegria! Se la mangi o la respiri ti dà subito l'allegria!"
...FORZA CAMPIONI

In attesa di un prossimo quanto imminente articolo su Holly & Benji, vi presento questo cartone animato
calcistico del 1994 che si è impresso nella mia mente non tanto per la storia, quanto per la SIGLA; che musica
ragazzi, ascoltatela perchè sicuramente vi tornerà in mente qualche ricordo e allo stesso tempo vi darà una
piccola carica di energia!
La trama a grandi linee è questa: Nick e Roberto sono due cugini che si sono appena trasferiti in una cittadina,
dove Roberto dovrà affrontare un'operazione; il ragazzo infatti è costretto a spostarsi su una sedia a rotelle a
causa di un incidente a cavallo. Nel frattempo i due dovranno anche frequentare l'Università, finchè un pallone
di calcio trovato per caso da Nick, darà il fischio d'inizio della trama vera e propria: Nick non ha mai giocato a
calcio, eppure riesce a palleggiare con una scioltezza tale da far credere a chi lo osserva di avere grandi doti: per
questo motivo Miriam e Doris, due ragazze della stessa città, decidono di parlarne con i componenti
(Dario, Toto, Josè e Marco)della squadra di calcio universitaria "Godai Soccer Club" (Doris tra l'altro è la figlia
dell'allenatore).

Questi insegneranno le regole base del calcio a Nick, che non aveva mai giocato prima! Così il ragazzo comincerà
un percorso di crescita professionale fino a diventare un punto di riferimento fondamentale per la squadra e, di
conseguenza, un vero campione! Dal canto suo Roberto dimostrerà di avere un grande talento come progettista e
architetto.
...CANDY CANDY

Carissimi amici lettori, ben ritrovati!


La mia tesi non è ancora finita, ma tutto procede abbastanza liscio, quindi ho deciso di dedicare questa fredda
mattina di febbraio a voi, al blog, ai cartoni animati della nostra infanzia. E sono felice di ricominciare il mio
percorso con una recensione che mi sta particolarmente a cuore: "Candy Candy" è un cartone davvero speciale.
Oltre ad essere una pietra miliare dell'animazione nipponica che ha inciso in maniera determinante sugli anime in
stile "piccole donne maltrattate da tutto e da tutti" tanto amati dai nostri sadici amici giapponesi, questo è
uno dei pochi cartoni che hanno unito due intere generazioni. E' per questo motivo che noi nati negli anni '80 ci
sentiamo così in sintonia con i nostri fratelloni maggiori classi '70, e così distanti, invece, rispetto agli over '90.
Comincio a sentirmi vecchia, lo ammetto, infatti metto subito da parte questo dirscorso razzista e inizio a
ricordare le tappe principali della nostra "Dolce Candy".

L'INFANZIA E LA CASA DI PONY

Una notte, presso l'orfanotrofio Casa di Pony gestito da Miss Pony e Suor Maria, vengono ritrovate due bambine in
fasce: Annie e Candy. La storia inizia, e non è un caso, con un abbandono. L'infanzia trascorre in
modo abbastanza spensierato, finchè un giorno tali coniugi Brighton chiedono alle direttrici di poter adottare la
simpatica bambina bionda con i codini. In quest'occasione Candy manifesta il lato altruista e generoso del proprio
carattere, mentre la timida amica Annie dimostra di essere una grande...diciamo furbona?
Per non abbandonare l'amica, Candy fa di tutto per indurre i due distinti signori a non adottarla (mi sembra di
ricordare che addirittura finge di aver sporcato le lenzuola del letto) e come ringraziamento Annie approfitta
della situazione per farsi ben volere e infine adottare dai Brighton.

E così la dolce Annie lascia l'orfanotrofio tra le braccia dei suoi nuovi mamma e papà, mentre Candy, incredula,
rimane con gli altri bambini, con Suor Maria, Miss Pony e l'inseparabile procione Klin, uno dei pochi personaggi
che non la ferirà. La piccola se ne va a piangere sulla collina di Pony, il suo rifugio più intimo, e a un certo punto
compare un bellissimo ragazzo biondo con abiti scozzesi che suona una cornamusa; questi si avvicina
sussurrando: "Sei più carina quando ridi che quando piangi". Candy rimane profondamente colpita da questo
incontro, e il giovane sparisce lasciando cadere un medaglione con inciso uno stemma.

I LEGAN E GLI ANDREW

Seconda occasione di riscatto per Candy, che entra a far parte del mondo dei Legan, una potente famiglia
aristocratica guidata dal potere decisionale dell'arcigna zia Elroy, portavoce dello zio William, inspiegabilmente
assente. Tuttavia questa adozione si rivela un pessimo affare per la nostra eroina, che non viene assolutamente
considerata un membro della famiglia, ma viene anzi sfruttata come cameriera. Dormire in una stalla è il minore
dei suoi mali in confronto ai continui dispetti che è costretta a patire (i termini "mobbing" e "sevizie" in questo
caso non sarebbero eccessivi) dai due fratelli Legan: Iriza e Neal.
Piccola parentesi aneddotica: questi due meschini personaggi erano davvero cattivi! nel 1997 ero una bambina di
10 anni molto sensibile...e facevo una gran fatica a guardare gli episodi in cui trattavano male Candy, a volte
addirittura mi coprivo gli occhi! (e pensare che ora sto scrivendo una tesi sul cinema horror...)

Comunque, nonostante le continue umiliazioni, Candy non perde il sorriso e la gioia di vivere che la
contraddistinguono...ogni tanto qualcosa di positivo capita anche a lei; un giorno nel bosco fa la conoscenza di
due simpatici giovanotti: Archie (un avvenente dandy) e Stear (un inventore pasticcione) appartenenti
alla famiglia Andrew. I due ragazzi invitano Candy a una festa presso la loro villa, e qui la ragazza incontra il
cugino dei due fratelli, Anthony, un bellissimo ragazzo biondo con gli occhi azzurri, molto simile a quel "Principe
della collina" con la cornamusa. Dopo aver scampato il rischio di essere mandata in Messico dai Legan, Candy
viene infine accolta dagli Andrew, lontana dalla gelosia della prima famiglia.

Inoltre in questo periodo la fanciulla fa la conoscenza di Albert, un vagabondo che vive in un rifugio nella foresta
circondato dagli animali. Si tratta di uno dei pochi e brevi periodi di serenità nella vita di Candy, che può
conoscere in modo più approfondito Anthony. Il giovane si rivela una persona molto dolce, che ha la passione di
coltivare rose. Una delle sue rose in particolare, è bellissima, bianca e pura: sarà la sua "Dolce Candy".
Purtroppo questa parentesi felice viene interrotta da un episodio terribile: durante una tranquilla caccia alla
volpe il ragazzo cade da cavallo e muore sbattendo la testa. Questo infausto evento provoca un dolore lacerante
in tutta la famiglia, e Candy, affranta, torna alla Casa di Pony per ritrovare un po' di pace.

LA ROYAL SAINT PAUL SCHOOL DI LONDRA

Il misterioso zio William ordina che Candy si trasferisca a Londra per frequentare la prestigiosa Royal Saint Paul
School. Qui ritrova Archie, Stear e Annie, con la quale (purtroppo) riprende un legame di amicizia. In questa
scuola incontra anche un affascinante ragazzo dai capelli lunghi e castani che aveva già incontrato sulla nave e
che l'aveva presa in giro chiamandola "signorina tutte lentiggini": si tratta di Terence Granchester.
Per fortuna entra in scena anche un altro personaggio positivo che diventerà una grande amica di Candy,
ovvero Patty, una ragazza molto dolce con gli occhiali che in seguito si fidanzerà con Stear.

Il destino è veramente beffardo, e vuole che Neal e Iriza Legan frequentino anche loro la stessa scuola di Candy,
la quale si vedrà costretta a sopportare anche stavolta le loro angherie. Dalla sua parte però trova l'appoggio di
Terence, che nonostante gli atteggiamenti arroganti e spavaldi (che tutto sommato a noi donne non dispiacciono)
la difende in parecchie occasioni.
Ma lasciatemi ancora ricordare di Annie, che farebbe meglio a tacere e che invece continua imperterrita a
rompere le scatole: a un certo punto si mostra fredda e distaccata nei confronti di Candy, perchè gelosa marcia
delle attenzioni di Archie nei confronti dell'amica. Fortunatamente le cose si mettono a posto da sole, nel senso
che il ragazzo, vedendosi ricambiato da una graziosa brunetta, cambia le sue mire e si fidanza con Annie. Intanto
Candy fa due importanti scoperte: Albert, il vagabondo della foresta lavora in uno zoo di Londra. E poi scopre che
Terence è il figlio di una famosa attrice di teatro, Eleonor Baker.

Bisogna però sottolineare che in questa fase centrale Candy non ha ancora dimenticato il suo Anthony, anzi il
ricordo proprio in questo periodo emerge piuttosto prepotentemente. Dal canto suo il passionale Terence, in
modo alquanto spregiudicato, cerca di convincere la ragazza a dimenticare il passato e accettare la morte di
Anthony, azzardando addirittura un bacio. Ma attenzione a Irizia che, innamorata di Terence, tenta di separare i
due innamorati organizzando un incontro fedifrago sotto gli occhi della direttrice della scuola. Candy rischia
l'espulsione, ma l'impavido Terence decide di assumersi tutte le responsabilità e fugge in America per
intraprendere la carriera di attore.
LA GUERRA E IL PERIODO A CHICAGO

Candy abbandona a sua volta il collegio e si imbarca clandistanemente su una nave per tornare in America. Torna
alla Casa di Pony, dove apprende che Terence è passato tempo prima per conoscere l'infanzia della ragazza. A
questo punto Candy decide di seguire la propria vocazione e aiutare gli altri (no, non si fa suora) e con l'aiuto di
Miss Pony, si iscrive alla severa scuola di infermiere Mary Jane. Qui conosce Flanny, una ragazza molto
particolare, apparentemente molto fredda ma che nasconde un cuore molto generoso. Intanto scoppia la Grande
Guerra, e le due ragazze vengono mandate a Chicago per lavorare presso l'ospedale Santa Johanna. Proprio a
Chicago Candy ritrova Albert di ritorno dalla guerra, gravemente ferito e colpito da una grave forma di amnesia.
Per questo motivo decide di andare a vivere con lui per aiutarlo e stargli vicino.

Nel frattempo la fanciulla viene a sapere che Terence si trova a New York per la prima di "Romeo e Giulietta", e
decide di raggiungerlo con grande entusiasmo. Ma la sfortuna colpisce ancora: durante le prove
teatrali Susanna, compagna sul palco di Terence, salva il ragazzo da un incidente scenografico perdendo l'uso di
una gamba. In seguito alla minaccia di suicidio di Susanna, e spinta dal solito sentimento altruista che la
caratterizza, Candy si mette da parte ancora, per la seconda volta. Lascia Susanna alle cure di Terence, che
tuttavia ha ammesso di non aver smesso di amarla. Non è tutto, un altro evento colpisce il cuore di Candy: Stear,
che era partito volontario per la guerra, muore tragicamente.

EPILOGO E RITORNO ALLA CASA DI PONY

In quest'ultima parte prende particolarmente rilievo la figura fi Neal, che inaspettatamente si innamora di Candy
senza, ovviamente essere ricambiato. Per questo motivo il ragazzo, che è sostanzialmente un vile, sparge voci
maligne riguardo alla convivenza di Candy con un uomo (Albert, che nel frattempo sta riacquistando la memoria)
e così la povera ragazza viene cacciata da tutti gli ospedali. Come se non bastasse arriva l'ordine da parte della
famiglia Andrew di farla sposare proprio con Neal. Candy, furiosa, riesce a rintracciare lo zio William per
guardarlo finalmente negli occhi e annullare il matrimonio combinato. Con straordinario stupore Candy scoprirà
che lo zio altri non è che Albert, il quale riprende il diritto di parola all'interno della sua famiglia (il vero nome è
William Albert Andrew) e decreta la libertà della fanciulla.

Candy torna serenamente nella sua casetta di Pony, per aiutare Miss Pony e Suor Maria e continuare il lavoro da
infermiera. Siamo quasi al lieto fine: Candy passeggia sulla famosa collina, e riascolta il suono di una cornamusa.
Voltandosi vede in carne e ossa il principe dei suoi sogni, colui che era comparso molti anni prima e che aveva
scambiato per Anthony a causa della grande somiglianza. Si tratta di Albert, il suo benefattore, che sorride e la
guarda come a promettere che d'ora in avanti potrà garantirle la felicitià che ha dovuto inseguire fino a questo
momento.

APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': "Candy Candy" nasce dapprima come romanzo della scrittrice Kyoko Misuki, e
poi come shojo manga (manga destinati perlopiù a un pubblico femminile, trattando maggiornmente temi
d'amore) di Yumiko Igarashi nel 1975. Gli episodi dell'anime, andato in onda per la prima volta qui in Italia nel
1980, sono 115.
Cartoni animati anni 80 – 10 cartoni con cui sono cresciuto
Una piccola lista di cartoni animati anni 80 fra i miei preferiti, così, tanto perché
mi andava di parlarne; e anche perché presumo (credo. Spero) che molti, ormai
“adulti”, come spesso accade a me si sorprendono (leggi agghiacciati dalla paura)
se per strada – o qualsivoglia luogo pubblico – ragazzini adolescenti, persone
generiche et similia, si rivolge a noi con un atterrante “LEI”, “SCUSI”, o il più
brutto di tutti: “SIGNORE”. O comunque qualsiasi altro termine che implichi l’uso
di allocutivi reverenziali.

Anche se ormai qualche impudente capello bianco fa capolino sui nostri crani,
possiamo ancora mimetizzarlo nel fitto della foresta in puro stile vietcong.
Dunque, siccome ce ne freghiamo altamente sentendoci ancora gagliardi, per
tenere a mente che noi saremo sempre giovini dentro indipendentemente da ciò
che dica la carta d’identità, rinfreschiamoci la memoria con un tuffo “amarcord” in
tutto quello che ci ha permesso di essere quelli che siamo oggi. Detto questo,
ciancio alle bande e vediamo un po’ di quello con cui siamo cresciuti.

 Lamù

Manga ideato, scritto e disegnato da Rumiko Takahashi pubblicato in Giappone


dal 1978 al 1987. Da noi trasmesso dal 1981.

Segue le avventure di uno strampalato e quantomai inusuale gruppo di liceali


dell’immaginaria città giapponese di Tomobiki, le cui normali(!?!) vite vengono
stravolte dall’arrivo sulla terra della razza aliena degli Oni. Il protagonista è lo
sfortunatissimo Ataru Moroboshi, coinvolto in un crescendo di situazioni ai limiti
del grottesco dalla relazione in cui (solo inizialmente) si troverà costretto ad avere
con Lamù, figlia del re degli Oni.

Curiosità: Ataru è nato il 13 Aprile. Siccome in giapponese la pronuncia del


numero quattro è uguale a quella della parola morte, si ritiene che questo numero
porti sfortuna e/o cattivi auspici. Ataru è nato il 13° giorno (1 + 3 quindi 4) del
quarto mese dell’anno.

 L’Uomo Tigre

Tratto dal manga di Ikki Kajiwara pubblicato in Giappone nel 1969. Da noi arrivato
molti anni dopo nel 1982.

Opera dai toni decisamente drammatici e complessi, vede come protagonista


Naoto Date, rimasto orfano a causa della guerra. Crescerà fra stenti e difficoltà
fino alla fuga dall’orfanotrofio di cui era ospite, e la successiva entrata a “Tana
delle Tigri”, sadica e violenta organizzazione criminale intenta a
trasformare/plagiare ragazzini in feroci assassini senz’anima. Le vicende seguono
Naoto da adulto e dalla problematica presa di coscienza del fatto di essere un
uomo violento e malvagio, che tenta di sopprimere costantemente con grande
sforzo la sua natura, per poter essere d’esempio agli orfani come lui fu un tempo,
indirizzandoli sulla giusta strada per far sì che un giorno, possano essere persone
migliori e non trasformarsi in uomini come lui.

Curiosità: A partire dal 25 Dicembre 2010, un orfanotrofio di Tokyo, si vide


recapitare un’ingente donazione economica a cui poi seguirono molte altre.
Denaro, vestiti, giocattoli e via discorrendo, iniziarono a essere recapitati con una
certa regolarità. Da lì a poco opere simili seguirono in tutto il Giappone. Il caso
venne seguito non solo per la bontà delle azioni in sé, tanto quanto per il fatto
che il generoso e anonimo benefattore, si firmava col nome di Naoto Date. Il
vero(?) uomo tigre.

 HE-MAN E I DOMINATORI DELL’UNIVERSO

Personaggio immaginario ispirato al tipico eroe fantasy creato nel 1981. Da noi in
onda dal 1983.

Le avventure del principe Adam di Eternia, che nasconde la sua identità segreta
di He-Man per salvaguardare la sua famiglia e lottare contro le forze del male,
capeggiate dal malvagio Skeletor. I suoi poteri derivano dal fatto di essere il
possessore della spada del potere, grazie al quale può trasformarsi in He-Man.

Curiosità: La serie animata creata dalla Filmation su commissione della Mattell


all’epoca, nasce in seguito come “propaganda” pubblicitaria per dare maggior
risalto alla linea di giocattoli da cui è tratta.

 YATTAMAN
Anime Giapponese prodotto dalla Tatsunoko nel 1977. Da noi arrivato cinque
anni dopo nel 1983.

La storia ruota attorno alle vicende del terzetto di ladri e truffatori conosciuto
come Trio Drombo, contattato e “arruolato” dal Dottor Dokrobei, un misterioso e
potentissimo personaggio che si presenta loro sempre e solo in voce, collocata
all’interno di un oggetto diverso di volta in volta, con impresso un teschio, che poi
al termine della spiegazione, esplode. Il loro compito, da quel momento, sarà
trovare i quattro frammenti della pietra Dokrostone, riuniti i quali si potrà ottenere
un favoloso tesoro (il gran filone d’oro citato nella sigla italiana). Ma i tre non
hanno fatto i conti con i paladini della giustizia, gli Yattaman (due ragazzini di
nome Ganchan e Janet, detti anche Yatta1 e Yatta2), che scoprono i loro piani e
li inseguono con i loro mezzi robot a forma di animali.

Curiosità: L’anime Yattaman è la seconda e più famosa parte di una serie,


chiamata “Time Bokan”. La serie Time Bokan ad oggi, in tutto conta dieci capitoli,
di cui solo quattro sono editi in Italia: “La macchina del Tempo”, “Yattaman”, “I
Predatori del Tempo” e “Calendar Man”.

 LUPIN III
Manga ideato e scritto dall’autore Monkey Punch nel 1967. Da noi arrivato nel
1979.

Liberamente ispirato ai romanzi di Maurice Leblanc sul ladro gentiluomo Arsène


Lupin, non credo ci sia bisogno di divulgarsi oltre vista l’enorme popolarità del
personaggio. Se non lo conoscete, sticazzi. Vuol dire che gli ultimi trent’anni li
avete passati in una caverna su Marte con gli occhi chiusi e le dita nelle orecchie.

Curiosità: Jigen Daisuke, inseparabile compagno e braccio destro di Lupin, dal


cappello sempre calato sulla fronte e la sigarette perenne fra le labbra, è un
tiratore formidabile. In un episodio viene spiegato il perché egli non si separi mai
dal suo copricapo: difatti Jigen usa la tesa del cappello per poter prendere la
mira. Senza, la sua abilità di tiratore viene ridimensionata parecchio.

 CARLETTO IL PRINCIPE DEI MOSTRI


E’ un manga di Fujiko Fujio pubblicato in Giappone dal 1965 al 1969. Da noi
arrivato in Tv dal 1980.

Carletto, principe di un Paese abitato dai mostri noto come Mostrilandia, decide di
venire ad abitare sulla Terra, a Tokyo, insieme ai suoi aiutanti, Conte Dracula,
Frank e Uomo Lupo, per poter avere un po’ di tranquillità. Carletto diventa presto
amico di Hiroshi, un bambino intraprendente che vive con sua sorella Sis in un
piccolo appartamento vicino alla vecchia casa dove i mostri si sono stabiliti. Una
delle peculiarità di Carletto, il suo “potere” che di fatto lo rende un “mostro”, è
quello di poter allungarsi a piacimento. Noi tutti ci siamo sempre chiesti se
quest’abilità fosse estesa ad ogni “parte” del suo corpo.

Curiosità: Fujiko Fujio oltre ad essere l’ autore di Carletto, è lo stesso di


Doraemon.

 CINQUE SAMURAI

Anime televisivo giapponese prodotto dalla Sunrise e dalla Nagoya Television in


onda dal 1988. Da noi arrivato nel 1990.

Circa mille anni prima dell’avventura narrata negli episodi, il mondo era devastato
da guerre alimentate dal rancore e dalla smania di potere degli uomini. Questi
sentimenti di odio diedero vita ad Harago, un potentissimo spirito maligno che
prese forma in un’armatura dotata di immensi poteri di distruzione. Ad opporglisi
fu un monaco-guerriero chiamato Hariel che dopo un sanguinoso scontro ne uscì
vincitore e eliminò Harago.

Hariel però, cosciente che lo spirito di Harago sarebbe un giorno tornato, decise
di scindere la sua armatura in altre nove armature destinate ad altrettanti uomini
fra i più virtuosi che avrebbero affrontato il demone al suo ritorno. Secoli più tardi,
gli Spiriti del Male, alleati di Harago, riuscirono purtroppo a risvegliare lo spirito
del loro padrone ed ad impadronirsi del potere di quattro armature che affidarono
a quattro uomini, i Demoni del Male, da loro corrotti e soggiogati. Le restanti
cinque vennero invece assegnate a cinque nobili samurai, allievi di Hariel, per
combattere il male ed eliminare lo spirito maligno di Harago per sempre.

Curiosità: Le armature dei quattro demoni dell’oscurità anziché avere affinità con
gli elementi/virtù come quelle dei protagonisti, presentano affinità con le stagioni:
Primavera/Crudeltà, Estate/Illusione, Autunno/Veleno, Inverno/Corruzione.

 I CAVALIERI DELLO ZODIACO

Serie manga ideata da Masami Kurumada nel 1985. Nel 1986 fece seguito
l’adattamento anime omonimo. Da noi venne trasmesso dal 1989.

Le vicende ruotano attorno ai cinque cavalieri di bronzo (bronze saint)


protagonisti della serie: “Pegasus” (Seiya di Pegasus), “Crystal” (Hyoga del
Cigno), “Sirio” (Shiryu del Dragone), “Andromeda” (Shun di Andromeda) e
Phoenix (Ikki della fenice). Ognuno di essi, in virtù di essere un “cavaliere”, è in
possesso di un’armatura che rappresenta la loro costellazione di appartenenza.
Loro compito è proteggere Lady Isabel (Saori Kido), incarnazione vivente della
dea Atena sulla terra. Il loro compito di protettori della giustizia e della dea
stessa, li vedrà contrapposti dapprima alla casta dominante fra di essi, i cavalieri
d’oro (gold saint), raggirati con un inganno e per questo “nemici” dei protagonisti.
Poi i generali degli abissi comandati dal Dio Poseidone; infine la loro battagli li
porterà nelle profondità degli inferi, scontrandosi contro gli spectre del dio Hades.

Curiosità: In gran parte del mondo, il grande sacerdote è conosciuto come


“ARES”, e a quanto pare, le sue azioni malvagie sono frutto del fatto che egli – al
pari di Isabel per Atena – sia la reincarnazione del Dio della guerra. Siccome però
nel manga originale questo fatto non è mai stato menzionato, una volta tanto è la
nostra versione a essere corretta. “ARLES” è la personalità malvagia del
cavaliere di Gemini (Saga di Gemini) che emerge quando scopre le azioni del suo
gemello malvagio Kanon.

 THE REAL GHOSTBUSTERS

Serie televisiva statunitense basata sul film omonimo realizzata nel 1986. Da noi
arrivò più o meno in contemporanea.

Protagonisti sono i quattro “acchiappafantasmi” del film (Peter Venkman, Ray


Stantz, Egon Spengler e Winston Zeddemore), impegnati a catturare fantasmi in
una New York costantemente assalita da forze soprannaturali. La serie andò
avanti per ben sette stagioni, fino alla sua conclusione nel 1991.

Curiosità: La serie porta la dicitura “the real” per distinguersi da un altro cartone
animato del periodo, più o meno simile, prodotto dalla Filmation: “The Original
Ghostbusters”, ispirata ad una serie TV dal vivo degli anni settanta intitolata
Ghost Busters, la quale non aveva nulla a che fare con il quasi omonimo film del
1984.
 KEN IL GUERRIERO

Manga pubblicato in Giappone a partire dal 1983, ideato e scritto dalla coppia
Tetsuo Hara e Buronson a cui fece seguito l’anime omonimo. Da noi arrivvò nel
1987.

La storia segue le vicende di Kenshiro, 64° successore e maestro della divina


scuola di Hokuto, che in seguito a un conflitto nucleare verificatosi negli anni 90
del XX° secolo, si troverà a vagare su una terra ormai in rovina. Se inizialmente lo
scopo di Ken era solo quello di ritrovare l’ amata Julia, rapita da un suo ex amico,
ben presto si scoprirà che nelle sue mani c’è il destino di quello che resta
dell’umanità. Per via di ciò, Ken si troverà dapprima contrapposto ai maestri della
scuola di Nanto, e poi ai suoi fratelli. In particolare, suo fratello maggiore Raoul.

Curiosità: Tetsuo Hara e Buronson per l’ambientazione post-atomica del mondo


di Ken, presero ispirazione dal film “Mad Max”. Mentre per la caratterizzazione
dei personaggi di Kenshiro e di Raoul, per il primo inizialmente si ispirarono a
Bruce Lee; successivamente dalla seconda parte della storia in poi si ispirano
all’attore Sylvester Stallone. Mentre per il secondo l’ispirazione venne dall’attore
Arnold Schwarzenegger.
Quegli anime anni 90 da (ri)vedere assolutamente
Fondamentalmente, c’abbiamo già buttato un occhio a, ma tipo ‘na valanga di
cartoni animati: anime anni ’80, Gargoyles, Tartarughe Ninja e i loro
pezzentissimi tarocconi e via dicendo. In linea temporale poi, l’ultima cosa di
cui s’è parlato qui sul Sotterraneo, so’ stati i peggiori cartoni animati basati sui
film, no? Ecco, qui però il discorso si fa n’attimo diverso e interessante. Ché
gli anime anni 90 so’, come dire… ‘na specie di testa di ponte fra due mondi.

Mi spiego meglio: per me, cartoni animati e fumetti sono due cose strettamente
correlate. Il primo fumetto, non che ho letto, ma che ho iniziato a collezionare,
che m’ha fatto appassionare a questo mondo, è stato Wolverine. So’ partito dal
numero undici e so’ andato avanti mese dopo mese, fino al numero centodieci.
Nel frattempo, le cose, naturalmente, cambiavano.

Per farla brevissima, grazie a case editrici come Granata Press e Star
Comics et similia, che contribuirono all’esplosione del “fenomeno manga” qua da
noi, non voglio dire mi si aprì un mondo, ma quasi. In pratica, a un certo punto i
fumetti non erano più solo fumetti, ma comics americani e manga. Cartone
animato non era più un termine generico, ché adesso c’erano i cartoni e gli anime
giapponesi. Questo è il motivo per cui gli anime anni 90 per me, so’ un discorso
particolare: hanno segnato il passo, il punto in cui ho cominciato a fa’ distinzione
fra cose e robe.

Patlabor
Vero è che con Patlabor qui, siamo ai limiti visto che l’opera in sé risale al ’88,
ma tant’è. Mi piace partire da quei giorni di un lontano futuro passato. Già, perché
Patlabor nasce da un’idea del collettivo Headgear, formato da Mamoru
Oshii (autore di Ghost in the Shell) Kazunori Itō, Akemi Takada, Yutaka
Izubuchi e Masami Yūki. Il progetto si basava sulla multimedialità,
comprendendo manga, OAV, anime eccetera. Mentre l’idea in sé, era quella di
svecchiare il concetto di mecha anime. Oggi, si fa una distinzione netta fra Super
Robot e Real Robot. Per capirci, i primi so’ cose come Mazinga, Daitarn, Jeeg e
compagnia cantante. Mentre i secondi, si concentrano su aspetti più realistici, coi
robot che essenzialmente, sono accessori.

Nel ’88, c’erano ancora pochi seminali esempi del filone Real Robot, come
Zambot 3 e Gundam, per dire. E Patlabor, partiva da queste basi. La storia era
ambientata nel futuro (passato) a cavallo fra il 1998 e il 2000. I Labor, non sono
altro che esoscheletri (che come dicevo nelle due righe proprio a proposito degli
esoscheletri, basati su ‘na tecnologia manco tanto fantascientifica) in fin dei conti.
Impiegati nell’industria pesante e nel manifatturiero in generale. Solo che, anche
a causa di un’esplosione demografica incontrollata, non è che ci voglia tanto a
fare due più due, e adattare i Labor a scopi criminali. Da qui, nasce la Polizia
Mobile Patlabor.

Ranma 1/2

Anche se non siamo ancora ancora nel pieno degli anime anni 90, non posso non
spenderci due parole su Ranma 1/2, ché è una delle opere che più m’ha fatto
sclerare brutto negli anni. Ovviamente, come pure le scolopendre sapranno,
l’autrice è Rumiko Takahashi, conosciuta anche come The princess of manga, e
autrice anche di un’altra opera storica: Urusei Yatsura. Da noi conosciuto
come Lamù. Nonostante Ranma 1/2 sia uno shonen, che per chi non lo sapesse,
alla buonissima si tratta di quelle storie dove i personaggi generalmente non
fanno altro che riempirsi di mazzate, tipo Dragon Ball e One Piece per capirci, si
distingue tantissimo dal genere.

Ranma Saotome, il protagonista, è un giovane esperto di arti marziali. Durante


un allenamento in Cina, lui e suo padre cadono nelle Sorgenti Maledette di
Jusenkyo. Ora, ogni qual volta Ranma si bagna con l’acqua fredda diventa una
ragazza, mentre il padre un panda. Da qui, partono le strampalate e assurde
vicende in cui di volta in volta, vengono a trovarsi. Grazie anche a tutto un
pantheon di personaggi bizzarrissimi, che gli gravita intorno. Oltretutto, una delle
cose più divertenti è che, grazie alla doppia identità sessuale di Ranma, viene
fuori ‘na commedia degli equivoci tipo gender bender stravagante e piuttosto
originale.

Yu degli spettri (Yū Yū Hakusho)

Yu degli spettri invece, a differenza di Ranma 1/2 è uno shonen, come dire…
classico, insomma. E già qui, dovrei precisare che ormai ‘sto genere non è che
m’entusiasmi più di tanto. Anzi. Tuttavia, Yu Yu Hakusho è l’eccezione che
conferma la regola. Il protagonista, Yusuke Urameshi, è un teppista adolescente
(che a differenza dell’anime, nel manga è un fumatore, alcolizzato e giocatore
d’azzardo cronico) che si trova per una volta a fare una buona azione. In pratica,
salva un bambino che stava per essere investito e muore sul colpo. Ciò
nonostante, era previsto che il bambino si sarebbe salvato comunque e la sua
dipartita imprevista e non programmata, porta scompiglio nel mondo dell’al di là.

Comunque, vista la sua buona azione, gli viene concessa la possibilità di tornare
in vita. Oltretutto, il figlio del re degli spiriti, il piccolo Enma, gli propone l’incarico
di detective del mondo degli spiriti. Per mantenere l’equilibrio tra il bene e il male
tra il mondo degli spiriti, il mondo umano e il mondo dei demoni. A ogni modo, Yu
Yu Hakusho nel complesso è sì uno shounen; e sì, c’ha pure molti dei tipici cliché
del genere. Tuttavia, riesce a uscirsene con parecchie idee originali e creative.
Sopratutto, cose che non t’aspetteresti, la storia, abbastanza avvincente, si
mantiene sopra la media. In secondo luogo, uno sviluppo dei personaggi,
caratterizzati e mai del tutto banali, piuttosto interessante.

Kenshin samurai vagabondo (Rurōni Kenshin)

Rurouni Kenshin è un altro prodotto decisamente singolare. Il


protagonista, Battosai Himura, è un assassino leggendario per via delle sue
abilità e il numero di uomini uccisi durante le guerre Bakumatsu (gli ultimi anni del
periodo Edo, durante i quali ebbe fine lo shogunato Tokugawa e il paese passò
dal sistema feudale dello shogunato al governo Meiji) in Giappone. Tra l’altro,
Battosai è uno pseudonimo: in quanto il Batto è una tecnica del Battojutsu, la
massima esecuzione in velocità dell’estrarre la katana dal fodero per uccidere
l’avversario.

Anni dopo, Himura dà una svolta alla sua vita e assume il nome Kenshin,
diventando un ronin. Abbandonati i panni dell’assassino, vaga per il paese
aiutando chiunque ne abbia bisogno. Fondamentalmente, un modo questo, per
cercare di espiare le sue colpe e trovare finalmente la pace. Ora, Rurouni
Kenshin è piuttosto interessante, poiché parte da una forma ibrida, a metà fra
l’action e lo storico, per poi diventare un battle shonen. Tra l’altro, ora non sono
sicurissimo di ‘sta cosa ma, mi pare di ricordare che tutte le tecniche di spada (o
almeno buona parte) utilizzate, siano reali.

Un incantesimo dischiuso fra i petali del tempo


(Slayers)

Arrivato qua da noi con l’agghiacciante titolo Un incantesimo dischiuso tra i


petali del tempo, The Slayers è un altro di quegli anime anni 90 che più ho
adorato. Con un’ambientazione fantasy tipo Dungeons & Dragons, quest’anime è
un mondo iper-colorato pieno di spadaccini, guerrieri magici e nemici carne da
cannone. Essenzialmente, la serie è una parodia e ogni personaggio al suo
interno, è una caricatura delle classi che si vedono in ogni gioco di ruolo fantasy.

La protagonista è la maga Lina Inverse, che nel corso della serie formerà il
classico, intramontabile party formato dal guerriero-tank Gourry (che poi in
italiano divenne Guido… perché, sì… insomma, Guido lo spadaccino è un nome
temibile, proprio). La chierica Amelia, e il mercenario Zelgadiss, che sarebbe più
o meno una parodia della classe ranger, da quanto mi ricordo. A ogni modo, il
quartetto si aggira per la terra uccidendo banditi, recuperando tesori e salvando
di tanto in tanto il mondo da innominabili esseri malvagi. Ovviamente, quasi mai
situazioni e personaggi si prendono sul serio e la commedia, è in pratica il centro
di tutto. Il che, rende The Slayer una serie leggera, efficace e divertente.
Slam Dunk

Fra tutta la roba che passava nella seconda metà degli anni ’90, con Mtv in testa
che importava anime a tutta forza come se non ci fosse un domani, ammetto
che Slam Dunk era quello che m’attirava di meno. Il fatto è, che sono pochissimi i
film sportivi che mi piacciono; ancor meno gli anime sullo stesso tema. Però…
Slam Dunk è stato diverso. Volendo, è un po’ come Major League – La squadra
più scassata della lega con Charlie Sheen. Solo che al posto del baseball, c’è il
basket. La storia ruota su ‘sto schifo di squadra di pallacanestro del liceo
Shohoku. Il cui unico elemento di spicco è il capitano, Akagi. Questo almeno, fino
a quando allo Shohoku non s’iscrivono Rukawa e quello che a conti fatti è il
protagonista, Hanamichi Sakuragi.

La differenza fra i due, è che Rukawa è un campione, mentre Sakuragi un


incompetente. Che decide di entrare in squadra solo per ottenere le attenzioni di
Haruko, appassionata di basket nonché sorella minore di Akagi. Ok, so che
sembra banale ma, sul serio, non è così semplice. Sin dai primi episodi si può
capire perché sia il manga che l’anime, riscossero ai tempi tutto quel successo.
L’obiettivo è abbastanza chiaro: diffondere la popolarità della pallacanestro (di cui
Takehiko Inoue, l’autore, è un grande appassionato) in un paese in cui la
pallacanestro era quasi inesistente. Ora, non so quanto sia riuscito nell’obiettivo
ma, sicuramente Slam Dunk colpisce perché è il giusto equilibrio fra dramma e
commedia. Azione e narrazione.

Sopratutto, un’ultima cosa: le battute. Il doppiaggio italiano è magnifico, e sentire


i personaggi che spesso e volentieri si danno a vicenda della baldracca, scrofa e
il sempreverde bastarda da battaglia, è ancora fantastico.
Cowboy Bebop

Ci sarebbero ancora n’altra valanga di anime anni 90 da menzionare, ma tant’è.


Non voglio tirarla troppo per le lunghe (o almeno, non più del necessario). Perciò,
vediamo di chiudere in bellezza. A ogni modo, qual è il problema comune alla
stragrande maggioranza delle serie, sia animate che non? Che a lungo andare,
c’hanno la tendenza a diventare noiose e/o ripetitive. Stranamente, Cowboy
Bebop invece no. Ora, lo so che ci vorrebbero due righe dedicate proprio nello
specifico a Cowboy Bebop, dato che fu uno dei più grandi successi degli anni ’90,
ma comunque…

Allora, la trama è ambientata in un futuro abbastanza lontano. L’umanità è in


grado di spostarsi nello spazio agevolmente grazie ai gate che permettono di
effettuare viaggi iperspaziali in pochissimo tempo. Solo che, nel 2022, un gate
sperimentale esplode nei pressi della Luna, danneggiandola, causando una
pioggia di meteoriti che bombardano la Terra. Sterminando gran parte della
popolazione e rendendola inospitale. I sopravvissuti abbandonano il pianeta per
colonizzare nuovi mondi come Marte e Venere. Intorno al 2100 o giù di lì,
l’espansione verso nuovi mondi, ha generato di conseguenza un nuovo tipo di
criminalità, alla quale è difficile mettere freno. Perciò, per far fronte alla minaccia,
è stato istituito un sistema di taglie come quello usato nel vecchio West.

I protagonisti della serie sono appunto due cacciatori di taglie, Spike e Jet, che
viaggiano su una nave chiamata Bebop. Ora, la serie è composta da ventisei
episodi dallo schema piuttosto classico: in ognuno c’è il “cattivo della settimana”
da fermare. Ciò nonostante, ogni episodio è diverso dall’altro e quasi tutti, ti
portano a chiedere come andranno le cose. Ma il punto di forza, il vero punto di
forza di Cowboy Bebop, sono i personaggi e la loro narrazione. In ogni episodio,
viene rivelato un pezzetto del loro passato. Capiamoci, non è ‘na cosa tipo filler,
con quegli episodi flashback che raccontano come so’ i personaggi e capisci tutto
di come e perché so’ oggi. Al contrario. Solo negli ultimi episodi si viene ad avere
un quadro completo della situazione.

Potranno anche non essere il non plus ultra dell’originalità, ok? Sta di fatto che
ogni personaggio, sarà forse per la caratterizzazione, magari per la trama
orizzontale piuttosto intrigante, non saprei. Comunque, ognuno di essi dà
l’impressione di essere, come dire… reale, ecco. Il modo in cui le storie del loro
passato s’intrecciano col presente e il modo in cui tutto finisce è…
impressionante. Il problema è che il dono della sintesi non è fra le mie virtù, e sto
cercando di sintetizzare al massimo qualcosa su cui ci sarebbe da tirarci giù un
paio di pagine. Perciò, fate prima se prendete e ci buttate un occhio.
Anime anni 80 – Altri 10 cartoni animati con cui sono cresciuto
Ok, anime anni ’80. Dunque: su dieci cartoni animati anni ’80 ci siamo già andati
a buttare l’occhio qualche tempo fa, e fin qui ci siamo. Quindi ora, com’è che ci
vediamo altri dieci cartoni animati? Anzi, anime pardon. Perché semplicemente,
ieri sera m’è salito lo sclero sul periodo delle vecchie reti syndication, piena
epoca d’oro della tv per ragazzi. In pratica, quando il palinsesto televisivo
mandava cartoni animati, ma tipo diciotto ore su ventiquattro. A farti bruciare le
sinapsi, proprio. I più dei quali, erano anime, appunto.

In ogni caso, di sicuro adesso non voglio dire che i cartoni dell’epoca erano il
massimo del massimo, eh. Anche perché, a vederle con gli occhi di adesso,
parecchie cose mi paiono abbastanza discutibili. Intanto, sono questi i cartoni
animati che ci hanno formato. Che c’hanno insegnato ‘na caterva di cose e valori.
Mica i Pokemon e le trottole e le Peppa pig di oggi.

Onestamente, ma come si fa a crescere senza l’uomo tigre o Ken il guerriero, che


ti insegnano a non cedere mai e non arrenderti alle difficoltà? Questo Peppa Pig
te lo insegna? No. Al massimo, l’epilessia è l’unica cosa che può insegnarti. Ok,
sorvolando su ‘sto sclero, direi ciancio alle bande e andare a buttarci un occhio a
questi altri dieci cartoni animati venuti fuori dal buio degli anni ’80.

 Lady Oscar

Lady Oscar, il cui titolo originale è “Le rose di Versailles”, è un


manga di Riyoko Ikeda del 1972. Trasmesso da noi a partire dal 1982.
La trama segue le vicende di Oscar François de Jarjayes, nobildonna cresciuta
come un uomo, intrecciarsi con quella di molti altri personaggi (fittizi e non) sullo
sfondo degli ultimi anni dell’ Ancien

Règime in Francia, scendendo nel dettaglio della vita nella corte di Versailles e della
rivoluzione del 1789.

Curiosità: La versione italiana, sempre in virtù del fatto che noi siamo un ottuso
popolo di caciottari, è pesantemente censurata. Difatti, nella versione originale la
“natura” di Oscar era ambigua e reale mistero per tutti. Di conseguenza, molti
dialoghi vennero cambiati, appiattiti e snaturati. Il risultato fu che le scene che più
giocavano sull’equivoco dell’identità di Oscar, vennero a mancare. Infatti, nella
versione originale tutti si rivolgevano a lei come “COLONNELLO” o “SIGNORE”.
Qui mandammo tutto a pizza e fichi, utilizzando un più cristiano-democratico e
accettabile “Madamigella Oscar”.

 Gigi la trottola

In originale Dash Kappei, è un manga di Noburu Rokuda del 1980. Qui da noi a
partire dal 1981.

Il protagonista della storia è Kappei Sakamoto, da noi diventato un


agghiacciante “Gigi Sullivan”. A ogni modo, Gigi, presenta due singolari
peculiarità: la prima, è che non raggiunge il metro di altezza. Il che farebbe di lui
un disabile da prima serata televisiva. La seconda, è che incredibilmente, eccelle
in qualsiasi sport decida di praticare. Alla fine, le vicende seguiranno lui che
decide di sfidare tutti i circoli sportivi della scuola.

Curiosità: La sigla fu composta da Riccardo Zara ed eseguita dal gruppo “I


Cavalieri del Re”. Esiste una versione spagnola del brano, chiamata “Chico
Terremoto”, per la prima messa in onda della serie in terra spagnola. Questa
però, non fu mai autorizzata da Zara e per questo sospesa dopo poche puntate.

 Tartarughe Ninja

Serie a fumetti americana ideata da Kevin Eastman e Peter Laird nel 1984. Da
noi a partire dal 1988. (Qui ‘na decina di serie tarocche nate dal successo delle
Tartarughe)

So bene che questo non è un anime; ma m’andava di metterlo. A ogni modo, la


serie è un calderone di vari generi mescolati fra loro, dalla fantascienza alla
cultura giapponese. Segue le vicende di un gruppo di tartarughe geneticamente
mutate e addestrate da un topo che le ha rese dei formidabili guerrieri ninja. Loro
diventeranno i protettori della città, scontrandosi con una nutrita schiera di
avversari sempre molto sopra le righe, capeggiati dal malvagio Shredder.

Curiosità: A un certo punto esplose una vera e propria “febbre” per le tartarughe
ninja, tanto da definire un intero periodo come “turtlemania”. Da qui si ebbe
un’invasione di merchandising di ogni genere: gadget, magliette, accessori e
quant’altro a cui si poteva apporre un logo. Addirittura le nostre, arrivarono
persino a lanciarsi nel campo della musica formando una… band. Tenendo
concerti a non finire. Alcune indiscrezioni vogliono che il gruppo si sciolse a
causa della dipendenza da droga di Michelangelo.
 Bia la strega

Anime realizzato dalla Toei in Giappone nel 1974. Da noi dal 1981

La trama vede Bia arrivare sulla terra, per una specie di periodo di prova. Tipo
Amish, insomma. Insieme a lei, arriva anche la sua rivale Noa, con cui dovrà
scontrarsi più volte visto che, entrambe, sono le due principali candidate al titolo
di “Regina delle streghe”. Cosa che, naturalmente, darebbe la possibilità di
sedere sul trono del regno della magia.

Curiosità: Nella versione originale, i nomi di Bia e Noa erano


rispettivamente Meg e Non. Inoltre, “Bia” fu il primo anime nel suo genere a dare
il via al fenomeno del “fanservice”, avendo una certa componente voyeuristica al
suo interno. Difatti, la sessualità di Bia era spesso rimarcata, e molte scene la
ritraevano con una vestaglia da notte trasparente cui era possibile vedere l’intimo,
o nei momenti in cui era dedita farsi il bagno.
 CITY HUNTER

Manga scritto e disegnato da Tsukasa Hojo nel 1985. Da noi arrivato molti anni
dopo nel 1997.

La storia segue le avventure di Ryo Saeba e Kaori Makimura che insieme


formano City Hunter, un gruppo indipendente, che agisce nell’ombra e che può
essere assoldato come guardia del corpo o detective privato.

Curiosità: Visto il successo e gli ascolti che la serie animata generò da noi su
varie emittenti private, il gruppo Mediaset acquistò i diritti per la messa in onda su
reti nazionali. Però, visti i contenuti abbastanza spinti, si sarebbe dovuto ricorrere
a troppi tagli e adattamenti. Del resto, pratica comune per molti cartoni animati
dell’epoca ma, in questo caso, i maneggiamenti erano troppi. Quindi non se ne
fece più nulla. Venne persino realizzata una sigla scritta da Enzo Draghi e
cantata dal figlio Christian, che per la mancata messa in onda, venne riutilizzata
come base per il cartone dei Transformer.
 DAITARN III

Nasce come serie anime in Giappone nel 1978. Da noi a partire dal 1980

Il protagonista è Haran Banjo, sorta di incrocio fra un agente segreto alla 007 e
un eroe di film sulle arti marziali. Il suo odio irriducibile e quasi psicotico verso la
razza meganoide è di fondo, il centro principale delle vicende in ogni puntata.

Curiosità: L’autore di Daitarn è Yoshiyuki Tomino, lo stesso di Gundam. Inoltre il


Daitarn, con i suoi 120m di altezza, è uno dei mecha più alti mai ideati, superato
in dimensioni solo da pochi altri.
 STARZINGER

Anime giapponese realizzato dalla Toei nel 1978. Da noi a partire dal 1981.

In generale la trama vede il progressivo diminuire dell’energia cosmica che


mantiene l’equilibrio nell’universo. Cosicché la Principessa Aurora, è chiamata a
compiere il lungo viaggio che risolleverà le sorti delle galassie. Ad accompagnarla
nella sua avventura ci saranno tre cyborg che la difenderanno dai pericoli.

Curiosità: l’anime è basato su un manga di Leijii Matsumoto, autore prolifico è


molto importante, che a sua volta si rifà al classico letterario “Viaggio in
occidente”.
 A TUTTO GAS

Anime prodotto dalla Tatsunoko nel 1985. Da noi arrivato nel 1992.

Il protagonista, Marco, è un giovane meccanico di belle speranze che sogna di


poter partecipare, e vincere, il Gran Premio (di non so cosa). Nonostante la
pochezza dei mezzi a disposizione, riesce a trasformare un utilitaria in un bolide e
a realizzare il suo sogno.

Curiosità: L’auto del protagonista era una Toyota Celica XX, “trasformata” nel
cartone in un bolide capace di gareggiare contro qualunque cosa e su qualunque
terreno. Il nome che le venne dato fu Mechadock.
 L’Ape Magà

Anime giapponese sempre edito da Tatsunoko nel 1970. Arrivato da noi molti
anni dopo nel 1989.

Tristissimo cartone animato che si concentra sulle avventure di un’ape orfana,


alla ricerca del suo posto nel mondo.

Curiosità: In realtà il cartone arrivò da noi – come nostra sacrosanta abitudine –


non tanto per il suo carattere educativo, bensì per sfruttare il successo di un’altra
opera simile: L’ape Maya. Difatti, il titolo originale della serie è “Storie di insetti –
L’orfano Hutch”. Come si evince di conseguenza, l’ape protagonista era maschio,
e si chiamava Hutch appunto. Qui da noi però subì un’operazione lampo di
cambio sesso per poter essere più apprezzato dal pubblico.
 Mila e Shirio

Manga scritto e disegnato da Jun Makimura e Shizou Koizuimi edito in Gaippone


nel 1984. Da noi a partire dal 1986.

Classica serie sportiva dove le vicende, seguono la protagonista Mila che fra
allenamenti degni di tana delle tigri e ritmi da denuncia penale, fratello minore
scemo e genitori snaturati, fra una frustata e l’altra prima delle partite, riesce
anche a innamorarsi di Shiro (appunto) e a coronare i suoi sogni.

Curiosità: Sempre per la nostra famosa abitudine e attinenza alle


marchette/conoscenze, per far aver più seguito al cartone, il nostro doppiaggio
palesa più volte che Mila sia la cugina di Mimì (e le ragazze della pallavolo),
protagonista di una serie simile andata in onda da noi alcuni anni prima. In realtà,
questo non è assolutamente vero. Le due serie erano totalmente slegate e non
avevano il benché minimo punto in comune a parte il tema di fondo. Però che gli
vuoi dì? Le conoscenze fanno curriculum.
Huck e Jim

Le avventure di Hukleberry Finn è un anime giapponese di 26 puntate trasmesso in Italia per la


prima volta nel lontano 1980.
La trama parla di Huck Finn un ragazzo senza una casa abbandonato dal padre, che ha lasciato
il suo villaggio da oltre un anno.
Nonostante viva in una botte è sempre circondato da amici, e proprio durante una delle loro
esplorazioni alla ricerca del tesoro dei pirati Huck scopre che due ladri avevano depredato il
villaggio da dove veniva.
Usando l’ingegno Huck riesce a farli catturare e recuperare la refurtiva, cosi facendo la
comunità del villaggio lo adotta e lo inizia alla vita scolastica nonostante le sue resistenze.

Ma il padre di Huck, attratto dai soldi del figlio, un giorno si fa vivo e lo rapisce. Huck riesce a
fuggire fingendo di essere morto e durante la sua fuga, si imbatte casualmente in Jim, uno
schiavo di miss Watson, sorella della vedova Douglas, che sta scappando perché ha scoperto
che la sua padrona vuole venderlo per 800 dollari.
I due nuovi amici costruiscono così una zattera con la quale intraprenderanno un lungo viaggio
che li porterà alla tanta agonista libertà.
Wacky Races

Wacky races è il titolo di due serie televisive statunitensi. L


a prima debutta nel 1968 ed è incentrata su un campionato di corse automobilistiche con
bizzarre vetture guidate da personaggi particolarissimi.
Tra loro troviamo il cattivo Dick Dastardly con il suo fido Muttley, Penelope Pitstop, i fratelli
Slug, il diabolico Coupé, Red max e tanti altri.
Ovviamente il cattivissimo Dick Dastardly per vincere le gare si inventa qualsiasi scorrettezza
che però puntualmente gli si ritorce contro facendolo sempre arrivare ultimo ad ogni gara.

Sulla scia di questo grande successo e di alcuni dei suoi personaggi, vengono prodotti alcuni
spin-off della serie tra i quali ricordiamo “Dastardly e Muttley e le macchine volanti” e “Le
avventure di penelope Pitstop”.
Proprio nel 2017 viene proposta la seconda serie del programma che altro non è che un
remoto della serie originale.
Personalmente questo cartone mi è sempre piaciuto, il mio personaggio preferito era proprio
Dick Dastardly.
Holly e Benji

Holly e Banji due fuoriclasse èil nome dell’anime televisivo tratto dal manga Capitan Tsubasa.
La serie si compone di 128 episodi e in Italia viene trasmesso perla prima volta nel 1986 da
ReteItalia.
Nel nostro paese ebbe un successo stratosferico e proprio per questo le reti Mediaset
lanciarono successivamente molti cartoni simili a questo ma che mai sono arrivati al successo
di Holly e Benji.

La storia parla di un ragazzino giapponese, Oliver Hutton, soprannominato “Holly”, il cui


obiettivo è vincere il Campionato mondiale di calcio. Figlio di un capitano di navi e di una
casalinga, Holly si trasferisce nella città di Fujisawa, vicino Shizuoka, quando sta per iniziare
l’ultimo anno delle elementari. In questa città esistono due scuole, la Newppy (pubblica) e la
St. Francis (privata).
Dopo aver conosciuto Bruce Harper, capitano della squadra delle elementari Newppy, e alcuni
dei componenti della squadra, decide di iscriversi nell’omonima scuola e di sfidare il portiere
della rivale Saint Francis, Benji Price, che gode della fama di essere pressoché imbattibile,
fama che appunto terminerà a causa di Holly.
Lo stesso giorno della sfida Holly conosce Roberto Sedinho, grande giocatore brasiliano di
origine giapponese amico del padre che per via di un problema agli occhi si era trovato
costretto a terminare la carriera anzitempo. In segno di gratitudine diventerà l’allenatore
personale di Holly e ne affinerà la tecnica.

Dopo essere entrato nel club di calcio della Newppy, Holly inizia la sua prima partita giocando
come difensore nel derby con la rivale Saint Francis, impedendo a Paul Diamond, Ted Carter e
Johnny Mason di segnare nel primo tempo, mentre nella ripresa lo vediamo in attacco
permettere alla sua squadra di uscire imbattuta per la prima volta dal confronto con i rivali. La
partita finisce 2-2 d.t.s. con reti di Mason (Saint Francis), Holly (Newppy), Benji (Saint Francis)
e ancora Holly (Newppy).
Magica Magica Emi

Mai Kazuki è una ragazzina di 10 anni con la passione per i trucchi di magia e l’arte della
prestidigitazione in generale. Figlia di una ex maga e di un pasticciere, Mai sogna di diventare
un giorno una famosa e brava prestigiatrice, come il suo idolo Emily Howell, una leggendaria
maga degli anni trenta, e di poter entrare a far parte del gruppo dei Magical-Art, compagnia di
maghi creata dai suoi nonni.
Un giorno durante il trasloco dei nonni, in una grande villa vicino al negozio dei Kazuki, la
ragazzina nota una sfera di luce che solo lei sembra riuscire a vedere. Rincorsa per tutta la
casa, la sfera di pura energia va a infilarsi in un particolare specchio portatile a forma di cuore
che proprio poco prima il premuroso nonno aveva regalato alla bambina. Mai, guardando nello
specchio, nota che la sua immagine non viene riflessa e che al suo posto sembra esserci
un’altra dimensione fatta di tante sfere lucenti. Una strana creatura, fuoriuscendo dal piccolo
specchio e infilatasi in uno più grande, materializza uno strano braccialetto che rotea fuori dallo
specchio fino a infilarsi sul suo polso: il folletto cerca di spiegare alla ragazzina che con esso
potrà realizzare il suo sogno che lui vede già riflesso nello specchio. La bambina però, non
riuscendo a vedere niente per la troppa luce, costringe Topo (Moko, in Italia), questo il nome
del folletto, a infilarsi nel corpo di un peluche dalle sembianze di uno scoiattolo volante, trovato
fra le scatole della stanza, dando così vita al buffo e tenero pupazzo. Senza troppe domande il
simpatico essere convincerà Mai a provare i suoi poteri, che la bambina userà per la prima
volta proprio per salvare e chiudere uno spettacolo dei Magical-Art, trasformandosi in una bella
e abile prestigiatrice che lei stessa ribattezzerà con il nome di Magical Emi.

La carriera di Magical Emi comincia così per caso grazie anche all’aiuto del signor Koganei
(Bartolomeo), produttore televisivo, che assistendo per caso allo spettacolo dei Magical-Art
rimane sbalordito dalla bravura e dal fascino della misteriosa maga, captandone subito il
grande talento e il successo assicurato per gli share televisivi. Per Mai sembra essersi avverato
il sogno di sempre, iniziando così a vivere tante belle e impegnative giornate come Magical
Emi. La ragazzina arriverà a debuttare persino come idol, unendo ai giochi di prestigio anche
delle melodiose canzoni, rendendo le sue performance sempre più appariscenti e spettacolari.
Trascorsi l’estate e l’autunno, dopo numerosi spettacoli al confine tra veri incantesimi e
illusionismo, Magical Emi e i Magical-Art vengono invitati a partecipare separatamente al
“Premio Emily – Magic Festival”, un concorso per lanciare nuovi talenti nel mondo della magia.

Il verdetto finale vedrà i giovani dei Magical-Art accaparrarsi un premio speciale della giuria
per la gioia di tutti, mentre la fatidica statuetta andrà alla Magical Emi che, per la prima volta,
si sentirà demotivata e distaccata dalla compagnia, avendo ricevuto un premio solo grazie alla
fittizia magia dei suoi poteri. Al party organizzato per festeggiare i vincitori, i Nakamori, nonni
della ragazzina, annunciano inoltre lo scioglimento della compagnia, dal momento che ormai
non hanno più nulla da insegnare ai loro ragazzi, fissando l’ultimo spettacolo per il 28 febbraio.
Mai non distinguendo più bene la realtà dal sogno s’interroga sul futuro della carriera di Emi,
domandando a Topo che cosa sia per lei Magical Emi e che cosa farà quando rimarrà sola.
Nonostante il folletto le dica che Emi non è altro che il suo sogno che lui vede riflesso nello
specchio, la bambina non sembra convinta e un giorno guardando dei vecchi filmati di Emily
Howell, arriva pian piano alla matura e difficile scelta di rinunciare ai suoi poteri, pur non
essendone obbligata, consapevole che solo in tal modo avrebbe potuto davvero impegnarsi per
diventare Magical Mai. Il dolce Topo le augura così buona fortuna non ricordandole però che,
così facendo, avrebbe dovuto dire addio anche a lui. Arrivati al malinconico 28 febbraio, tutti
fremono per vedere l’ultimo spettacolo della compagnia che dà il meglio di sé, fino al gran
finale in cui Emi, ritrasformandosi in Mai davanti a tutti, scompare per sempre insieme a Topo
ormai tornato sfera di luce dileguatasi nello specchio. Tutto è finito e Mai stringendo lo
specchio e il pupazzo inanimato a sé, dà un ultimo struggente sguardo di addio all’immagine
della Magical Emi, rimasta ancora per qualche secondo sul grande schermo elettronico esterno
al teatro.
Bun bun il cagnolino

Bun Bun è un cucciolo di cane razza Dogo Argentino che per una serie di eventi finisce per
separarsi dalla mamma Mary.

Il cagnolino comincia la sua avventura per ritrovare la madre, aiutato da due cani randagi,
Nora, un anziano schnauzer e Ponta, un cane da caccia fifone.
Tuttavia sulle tracce di Bun Bun, a sua volta, si è messo un allevatore di cani da
combattimento, che vorrebbe crescere il cucciolo nella propria scuderia.
Nonostante gli innumerevoli tentativi di prenderlo il cucciolo riesce a scappare con i suoi amici.
Dott Slump & Arale

Sembee Norimaki, noto anche con il soprannome di “Dr. Slump” , è un inventore scapolo di 28
anni maniaco delle donne che abita nel piccolo paese di Penguin Village situato sull’isola di
Gengoro. Egli crea un sacco di invenzioni più o meno utili ma quasi sempre bizzarre, la più
importante delle quali è Arale, un robottino dall’aspetto di bambina. Arale è indistinguibile da
una persona vera, al punto di soffrire persino di miopia, e per questo Sembee la spaccia per la
sua sorellina tredicenne.
L’ingenuità di Arale, dovuta al fatto che ovviamente non conosce nulla del mondo esterno,
unita alla sua incredibile forza fisica saranno una fonte inesauribile di guai per Sembee e tutti
gli abitanti del Villaggio Pinguino.
Con il passare del tempo la singolare famiglia si allargherà: in seguito a un viaggio nella
preistoria, dovuto alla macchina del tempo inventata da Sembee, i nostri porteranno a casa un
uovo, creduto di dinosauro e da cui invece uscirà un esserino alato e asessuato che i due
chiameranno Gacchan. Dopo molto tempo e una lunghissima serie di avventure strampalate,
Sembee deciderà di chiedere in sposa la signorina Midori Yamabuki, la maestra della scuola in
cui il dottore aveva mandato Arale a studiare e di cui era innamorato da sempre. I due
avranno anche un figlio, Turbo, un neonato in possesso di incredibili capacità paranormali,
donategli da alcuni alieni.
Anna dai capelli rossi

Seconda metà del XIX secolo: Anna Shirley è una bambina magra e con dei grandi occhi che
nasce a Bolinghroke, nella Nuova Scozia, da Walter e Berta Shirley, due insegnanti di liceo.
Poco dopo la sua nascita entrambi i genitori muoiono per una grave malattia infettiva e la
piccola, non avendo altri parenti, viene affidata ad una vicina povera e con il marito alcolizzato.
Anna vive con questa famiglia fino all’età di 8 anni fino a che il marito addormentandosi
ubriaco sui binari muore investito da un treno. A questo punto viene affidata alla sig. Ammond
per due anni e poi trasferita all orfanotrofio di Hopetown, dove rimane per 5 mesi. Marilla e
Matthew Cuthbert, sono due fratelli che non si sono mai sposati e vivono insieme in una
fattoria chiamata “Tetto verde” ad Avonlea, cittadina dell’isola di Prince Edward in Canada.
Essendo Matthew vecchio e malato decide di adottare un ragazzo per essere aiutato nel
faticoso lavoro dei campi. Per un equivoco, dall’ orfanotrofio invece del ragazzo arriva Anna,
contentissima di aver finalmente trovato una casa ed una famiglia. Una sera di maggio, una
bimba seduta sui sacchi della posta, sotto la pensilina della stazione di Bright River, attende
che qualcuno la passi a prendere…

Matthew anche se taciturno e timido rimane conquistato subito da questa bambina che durante
tutto il tragitto in calesse lo sommerge di parole dando nomi romantici e fantasiosi ai vari
luoghi che attraversavano ( un viale di meli in fiore è per lei “il bianco viale delle delizie” e uno
stagno “ il lago dalle acque splendenti”). Marilla invece, donna pragmatica e severa, pensa che
una bambina fosse assolutamente inutile e decide quindi di rimandarla all orfanotrofio.
Il giorno dopo Anna racconterà la sua triste storia conquistando anche il cuore della fredda
Marilla che commossa deciderà di tenerla. Anna è una bambina di 11 anni, lentigginosa e con
dei bruttissimi “cappellacci rossi” che le recano tanta sofferenza; è espansiva ed esuberante,
abituata a difendersi dalla tristezza della sua vita con fantasia e sogni. Inseritasi nella vita di
Avonlea, la bambina farà presto la conoscenza di Diana Barry, una ragazzina della sua stessa
età che diventerà la sua più grande amica. In autunno inizia la scuola ed Anna viene ammessa
in 4° elementare; qui conosce Gilbert Blythe, il ragazzo più ammirato della scuola. Questi, per
farsi notare da Anna che l’ha colpito fin da subito, ha la pessima idea di prenderla in giro per i
suoi capelli rossi e, per uno scherzo stupido ma innocente la bambina non gli rivolgerà più la
parola per quasi 5 anni.

In breve tempo, spronata anche dalla voglia di non essere inferiore a Gilbert, Anna recupera la
distanza che la separava dai suoi compagni e a metà anno scolastico viene ammessa in 5°
elementare, diventando la più intelligente della classe. Il nuovo anno scolastico è alle porte ma
Anna, per uno stupido gioco, cade dal tetto della cucina di Diana, fratturandosi una caviglia ed
è costretta a letto per un mese e quindi non potrà conoscere subito la nuova maestre Muriel
Stacy che tanto influenzerà il suo futuro. La rivalità nello studio con Gilbert si fa sempre più
accesa e questo porta i due ragazzi a primeggiare a scuola. Anna fonda con alcune compagne
di classe il “Club del racconto”, un esclusivo circolo per sole ragazze che ha per scopo la
scrittura e la lettura di racconti. Durante l’estate Anna si mette in un altro guaio: durante un
gioco in cui cercava di impersonare Elaine nel dramma “La dama del Giglio”, si trova
intrappolata su una barchetta che inizia ad affondare nelle acque del lago. Viene salvata da
Gilbert che le chiede per l’ennesima volta scusa ma anche questa volta l’orgoglio di Anna ha il
sopravvento. Inizia il nuovo anno scolastico e la bambina riceve la proposta della maestra di
frequentare un corso intensivo di preparazione agli esami di ammissione all’Accademia di
Queen (scuola superiore della cittadina di Charlottetown dove si diplomano i maestri della
scuola elementare). Questo diventa lo scopo della vita di Anna che si impegnerà ancora di più
negli studi. Anna compie 15 anni e prosegue il suo studio intensivo; arriva finalmente il giorno
dell’ esame e risulterà prima tra tutti gli studenti dell’isola a pari merito con Gilbert.

Durante l’estate partecipa ad una recita di beneficenza alla quale è invitata come
rappresentante di Avolea e il tutto si trasforma in un trionfo con tantissime richieste di bis.
Gilberet è seduto tra il pubblico: egli è da sempre innamorato di Anna, nonostante lei lo
allontani, e non nasconde la sua ammirazione. La ragazza si trasferisce a Charlottetown in una
pensione ed inizia il nuovo anno scolastico alle superiori. Frequenta come Gilbert il corso
intensivo 2 anni in uno per ottenere il diploma in un solo anno. Anna scopre che quell anno
sarebbe stata messa in palio una borsa di studio per l’università offerta allo studente più
brillante in letteratura inglese; decide quindi di abbandonare il desiderio di diventare maestra
per proseguire gli studi, andare all’università e laurearsi. Durante il mese di febbraio Matthew
ha un altro attacco di cuore e la ragazza si precipita disperata a casa. Arriva il momento degli
esami finali ed Anna si diplomerà con un punteggio altissimo vincendo la borsa di studio.
Gilbert che non può permettersi l’ingente spesa dell’università, rinuncia la proseguimento degli
studi optando per l’insegnamento alla scuola di Avonlea. Inizia l’estate ed Anna chiede a
Matthew una cosa che pensa sempre: dopo tutto questo tempo, avrebbe forse preferito che
all’orfanotrofio non si fossero sbagliati e che fosse arrivato il ragazzo che lui desiderava e che
lo avrebbe aiutato nel lavoro? Matthew risponde ad Anna che neanche una dozzina di ragazzi
avrebbe potuto sostituire la sua figliola, della quale era tanto orgoglioso. La mattina seguente
Matthew muore stroncato da un infarto. Anna decide di non partire per non lasciare Marilla
sola, anch’ella molto malata rinunciando quindi alla borsa di studio per restare accanto a lei.
Gilbert, scoperta la cosa, rinuncia l’incarico di maestro ad Avonlea, per cederlo ad Anna
accettando un posto di lavoro molto più scomodo e lontano. Finalmente Anna ringrazierà
Gilbert e riuscirà a chiarire quello che in 5 anni non era mai riuscita a dirgli a causa del suo
orgoglio e forse questo nuovo legame di amicizia si trasformerà in qualcosa di più importante.
Anna è in pace con se stessa perché sa che ad Avonlea potrà trovare una quieta felicità.
La pantera rosa

La pantera rosa è uno dei più famosi personaggi del mondo dell’animazione, protagonista di
svariate serie televisive e di numerosi cortometraggi.
Il personaggio animato è molto alto, con un muso lungo e occhi piccoli, possiede inoltre lunghi
baffi e un naso rosso.
Le sue storie si articolano in un mondo molto uniforme e la vittima ricorrente è un piccolo
uomo basso e grassottello.

Nato nel 1963 ben presto il cartone diventa famoso, tanto che nel 1968 la rete televisiva NBC
inizia a trasmettere le serie animate che pio verrano replicate in tutto il mondo.
Ancora oggi con la serie “la pantera rosa &co” possiamo ammirare questo cartone in versione
ovviamente moderna
Il mago pancione Etci.

Il mago pancione, Etcì era una serie animata del 1969, di origine giapponese, composta da
104 episodi. Tutto ha inizio quando Kanchan, uno studente della scuola primaria, trova un
vecchio vaso dimenticato in soffitta, sul quale è raffigurato uno strano volto. Con grande
sorpresa e casualmente (per uno starnuto), scopre che non si tratta di un vaso qualsiasi:
nascosto all’interno c’è un genio (il grande Etcì) che è pronto ad esaudire un desiderio ogni
qualvolta il ragazzino emette uno starnuto. Il compito di Etcì sarà quello di aiutare il suo
piccolo amico a far fronte alle difficoltà quotidiane, ma il protagonista capirà con il tempo che
non sempre è positivo agire utilizzando la magia.

Nella storia ci sono anche altri protagonisti come la moglie e la figlia del Genio evocabili
mediante sbadiglio o starnuto. Mentre Etcì cerca di aiutare l’umano, la figlia (Akubi) cerca
sempre di metterlo in difficolta, sabotandone i desideri. Al termine della serie il Mago Pancione
viene chiamato dai suoi superiori e costretto a far ritorno nel suo mondo. Nonostante i vari
personaggi facciano di tutto per far farlo restare, Etcì dovrà dire addio ai suoi amici.
Hello spank.

Aika Morimura è una quattordicenne quasi sfortunata, non solo ha perso il padre durante una
bufera mentre la madre, stilista di moda, è a Parigi, ma in una cittadina giapponese, ha perso
anche la sua cagnetta Papy che l’ha portato con se da Tokyo, per trasferirsi da suo zio
Fujinami. Ma improvvisamente entra in scena nella sua vita Spank, un cane stranamente
particolare ma scioccamente impacciato e goffo. Ha perso il suo padrone dal mare proprio
come il padre di Aika. Nonostante l’iniziale riluttanza severa di Aika ad adottare quello che
sembra un combinaguai, i due diventano presto inseparabili amici e andranno d’accordo. Ma
purtroppo non sarà così, perchè nonostante la presenza allegra e sciocca di Spank che nessuno
lo sopporta, lui stesso nel corso della serie, vuole essere amato da tutti e anche follemente
innamorato per tutta la vita. Per tutti, specialmente Aika e il gatto Torakiki, sarà perfettamente
un amico o un nemico? Quando Spank alla fine della storia partirà con Aika e sua madre a
Tokyo dopo tanti guai malinconici e verità, Spank viene veramente perdonato da tutti e troverà
persino l’amore che Spank la porterà con sè, e Aika capisce che Spank vuole bene alla sua
innamorata più che alla sua stessa padroncina, e quindi, Spank diventa più super extra felice e
innamorato che mai, e non affatto triste e malinconico, ed è così il finale felice della storia
d’animazione giapponese. Tutti finalmente adorano Spank, pensandolo.
Yattaman

La storia di yattaman si svolge negli anni 80, quando il famoso terzetto di ladri il Trio Drombo
viene arruolato dal malefico Dottor Dokrobei.
Il trio deve trovare tutti e quattro i frammenti della pietra Dokrostone che una volta messa
insieme porterà un favoloso tesoro.
I tre iniziano così a racimolare soldi truffando tutti per costruire costosi robot che li aiuteranno
a trovare i frammenti.
Ma il trio non ha fatto i conti con i paladini della giustizia i famosi Yattaman, che con i loro
robot sventeranno ogni tentativo del trio stesso.
Il cartone animato ha avuto subito un enorme successo, la particolarità sta nel fatto che anche
il terzetto dei cattivi ha avuto un seguito stratosferico.
Daitarn 3

Siamo all’inizio del 21°secolo e sul nostro pianeta inizia a verificarsi strani fenomeni oltreché
misteriose sparizioni.
Tutto questo è opera dei meganoidi cibori creati dal professor Haran Zoso ma sfuggiti dal suo
controllo.
Il piano dei meganoidi guidati da Don Zaucher è quello di ridurre in schiavitù i terrestri,
trasformandoli poi in esseri simili a loro.
A contrastare i meganoidi arriva Haran Banjo figlio del professor Zoso che ha con se il micidiale
robot Daitarn 3.
Inizia così una battaglia senza confini durante la quale si scopriranno parecchie cose
riguardanti i personaggi del cartone animato.
La principessa zaffiro

La principessa Zaffiro racconta le storie di Zaffiro, una ragazza che viene educata come se
fosse un uomo per difendere il trono del padre.
Il suo percorso però viene ostacolato da Neelon e Geralamon che vogliono prendere il comando
al suo posto.
Al fianco di Zaffiro ci sono però Cioppi, il valoroso principe Franco, e la giovane Zelda.
Il cartone è composto da 52 episodi, nel corso dei quali non mancano azione e avventura.
Il cartone “la principessa zaffiro” ha avuto un discreto successo, grazie alla sua diffusione sia
sulle reti locali e su quelle nazionali.
Coccinella

Coccinella è un cartone animato trasmesso per la prima volta in tv a metà degli anni 70.
Questa serie animata è datata 1974 anno della prima messa in onda.
Con le sue 104 puntate trasmesse nel nostro paese per lo più da emittenti locali, questo
cartone animato è ben presto diventato un grande successo.
Fantaman

Il dottor Corallo, conduce per una spedizione di ricerca fino all’Antartide; questo errore si
rivelerà fatale, perché dall’acqua emerge una creatura robotica che affonda la sua nave; di
tutto l’equipaggio si salva soltanto la figlia di lui Maria, soccorsa dal Dottor Steele.
A bordo del mezzo del dottor Steele sono presenti anche il figlio Terry e lo sbadato Gaby.
Anche loro saranno di lì a poco attaccati: infatti nella zona è nascosta una base del dottor
Zero, un geniale scienziato pazzo ossessionato dalla volontà di conquistare il mondo.
Nel corso della loro fuga, finiscono per caso nella perduta isola di Atlantide. Neppure qui sono
al sicuro, e, fuggendo, seguono antichi ideogrammi, solo in parte tradotti da Maria, e arrivano
ad un sepolcro.
Credendo di attivare un qualche genere di meccanismo, versano dell’acqua all’interno della
tomba, riportando così alla vita Fantaman, il terrore dei criminali, che d’ora in avanti
proteggerà loro ed il mondo intero dalle malvagie mire del dottor Zero.
Nanà supergilr
Nanà supergilr è un cartone animato composto da 39 episodi è trasmesso da Italia 1 nel 1984.
La trama parla di Nana’ di una ragazza di cui non si conosce la provenienza.
La stessa d’improvviso acquisisce superpoteri e allo stesso contempo perde la memoria, per
via di un esperimento scientifico mal riuscito.
Tale esperimento è stato fatto dal liceale Leonetto, che promette a Nanà di farle riacquistare la
memoria a patto che la stessa ragazza lo aiuti nella sua società.
In realtà Lionetto vuole sfruttare i poteri della ragazza a suo favore, ma non ci riuscirà mai.
Sotto potrete vedere la sigla del cartone animato.
Lo strano mondo di Minu’

Lo strano mondo di Minu’ è un cartone animato basato su un anime giapponese di 130


puntate.
Andato in onda per la prima volta nel 1985 su rete 4, la trama parla della signora Minu’ una
donna anziana ma con un forte carattere.
Ogni tanto grazie al potere magico del suo cucchiaino la signora Minu’ diventa piccolissima, e
capace di parlare con gli animali.
Si trova così alle prese con problemi che normalmente non ha, deve affrontare spesso i topi
vichinghi e altri problemi dell’essere minuscola.
D’improvviso poi torna alle sue dimensioni naturali e tutto riprende come se niente fosse
successo.
Questo cartone ha vuoto un grande successo, è ancora oggi è trasmesso nelle mittenti locali.
Il giro del mondo di Willy Fog

Il giro del mondo di Willy Fog è una versione fatta a cartone animato del famoso il giro del
mondo in 80 giorni.
La trama parla del Leone Willy Fog che scommette di riuscire a fare un giro del mondo in 80
giorni.
Willy scommette ben ventimila sterline, mettendosi contro parecchi nemici che vogliono far
perdere la scommessa.
Durante il suo viaggio tra mille peripezie il lupo ed i suoi compagni avventurieri esploreranno
posti stupendi, conosceranno nuova gente ma soprattutto riusciranno a portare a termine
l’impresa.
Sampei

Sampei è un famosissimo manga giapponese da cui è stato tratto il cartone animato.


La trama parla per l’appunto di Sampei Nihira un adolescente con la grande passione per la
pesca.
Proprio per inseguire questa sua grande passione il giovane Sampei gira tutto il Giappone in
lungo e in largo per imparare sempre nuove tecniche di pesca.
In questa sfida continua gli sono d’aiuto il nonno e il suo maestro Gyoshin.
Questo cartone animato ha avuto un gran successo nel nostro paese ancora oggi rivederlo è un
enorme piacere.
Chobin

Chobin è una strana creatura aliena che arriva sulla terra dopo la conquista del suo pianeta da
parte di Brunga, una forza demoniaca con ali di pipistrello.
Brunga rapisce la madre di <chobin che aiutato da un anziano e una bimba riuscirà a
sconfiggere il nemico e a salvare la sua adorata mamma.
Don Chuck Castoro

Don Chuck Castoro narra la storia di un piccolo castoro che orfano di madre, cresce
interamente con il papà che lo aiuta in tutte le fasi della sua vita.
Nelle sue avventure quotidiane il piccolo castoro è accompagnato da due inseparabili amici
l’orso Daigo e la castorina Lala.
Gli unici problemi di Chuck arrivano dal terribile compagno di scuola Conta che spesso lo
coinvolge in avventure pericolose.
Lamu’

Lamù è un fortunatissimo cartone animato degli anni 80 che ha riscosso un notevole successo.
Ancora oggi tra gli appassionati di anime è un vero must, nelle varie manifestazioni dove sono
presenti cosplay spesso ci si imbatte in Lamu’.
La storia narra di un gruppo di liceali che vivono a Tomobiki, tra loro c’è Ataru Moroboshi un
ragazzo molto sensibile al fascino femminile.
Qui entra in gioco Lamu’ una giovane aliena che si innamora del giovane Ataru dopo aver
frainteso una una frase del giovane riguardante il matrimonio.
Tutti gli episodi sono incentrati sulle sfortune sentimentali di Ataru e sui nemici alieni di Lamu’,
e le cose spesso si incrociano.
Con ben 195 episodi all’attivo possiamo affermare che questo cartone ha davvero influenzato
la generazione degli anni 80.
Occhi di gatto
Occhi di gatto è un famosissimo cartone animato del 1985 tratto dal manga giapponese che ha
battuto ogni record di vendita con quasi 18 milioni di copie vendute.
La trama parla delle sorelle Kisugi che gestiscono un bar chiama Cat’s Eye.
in realtà il bar è solo una copertura, le tre sorelle infatti sono tre abilissime ladre di opere
d’arte.
Nonostante l’apparenza le tre sorelle rubano solo il dipinti dello scomparso padre Micheal.
Le tre sperano che recuperando tutte le sue opere possano trovare indizi in grado di portarle al
luogo dove è nascosto il loro padre.
Il fidanzato di una delle tre sorelle però è l’investigatore ingaggiato per scovare questi ladri di
opere d’arte, cosi con l’aiuto dell’investigatore le sorelle ladre riescono sempre a farla franca.
Occhi di gatto ha avuto un enorme successo, dal manga sono state tratte ben 73 puntate per
la tv.
Scooby doo

Scooby doo è una di quelle serie di cartoni animati da record.


Nata nel 1969 è entrata nel guinnes dei primati nel 2004 con quasi 500 episodi prodotti,
battuta solo dai Simpson.
La serie parla di quattro ragazzi e un cane (scooby doo per l’appunto) che costituiscono una
società la Misteri e Affini.
I ragazzi più scooby doo girano tutto il mondo con il loro furgone per risolvere misteri che
spesso hanno a che fare con il paranormale.
Altrettanto spesso questi misteri si rivelano una vera bufala e i loro creatori vengono
smascherati.
Nel corso degli anni ai personaggi base si sono aggiunti nuove figure e nuovi temi oltre a
quello del paranormale.
Ryu il ragazzo delle caverne

Ryu il ragazzo delle caverne è un cartone animato molto famoso degli anni 80.
Parla di Ryu un ragazzo che vive in un epoca preistorica, il giovane viene emarginato per via
della sua pelle chiara.
Il piccolo Ryu viene cosi cresciuto da una scimmia di nome Kitty.
Da adulto Ryu vede la madre morire tra le fauci di un dinosauro il terribile Tirano.
Per sconfiggerlo il giovane intraprende un lungo cammino al quale si unirà la giovane Ran.
Questo cartone mi è sempre piaciuto, e ha avuto anche un buon successo di pubblico.
David Gnomo amico mio

David Gnomo amico mio è un cartone animato spagnolo che prende spunti da un opera
illustrata olandese.
Il cartone parla della vita degli gnomi, delle loro abitudini e delle loro giornate.
David è un anziano gnomo di quasi 200 anni che si prende cura degli animali malati in quanto
dottore.
Spesso si prende cura anche degli esseri umani e degli altri gnomi.
Gli unici nemici da cui si deve guardare sono i Trolls, esseri malvagi che vivono nell’oscurità.
Ti voglio bene Denver

Ti voglio bene Denver è un cartone animato trasmesso in Italia per la prima volta nel 1989.
La trama parla di un cucciolo di dinosauro che viene trovato nel suo uovo da un gruppo di
ragazzi, che lo battezzeranno con il nome Denver.
Il dinosauro cosi scopre di saper fare moltissime cose come suonare la chitarra, giocare a
basket e molto altro.
La particolarità però sta nel fatto che sa parlare con gli umani, proprio per questo il malvagio
Morton Frizzback lo vuole catturare per farlo diventare un attrazione a scopo di lucro.
Ti voglio bene Denver ha avuto un gran successo nel nostro paese grazie anche ad una
piacevolissima sigla cantata dalla mitica Cristina D’avena.
Braccio di ferro

Braccio di ferro è un personaggio di fantasia statunitense creato da Elzie Criser Segar.


Apparso per la prima volta come fumetto nel 1929 prende ben presto il nome di “popeye” e nel
giro di pochi anni diventa famosissimo.
Braccio di ferro è innamorato perdutamente della sua Olivia, ma il suo nemico più acerrimo
ossia Bruto cerca sempre di mettergli i bastoni tra le ruote.
Popeye ha con se sempre una scatola di spinaci che gli danno una forza sovrumana non
appena li mangia.
Di questo personaggio sono stati fatte serie tv, film, videogiochi e tanto altro davvero.
Il cartone animato gira sempre sulle avventure dei tre personaggi ed è davvero divertente.
Ransie la strega

Ransie la strega è un cartone animato degli anni 80 molto famoso che ancora oggi ricordiamo
con piacere.
Il cartone è composto da 34 puntate per una durata di 24 minuti l’una.
La trama parla per l’appunto di Ransie una ragazzina dalla normale apparenza ma che
nasconde un grande segreto.
La giovane infatti è figlia di un vampiro (Boris) e di una lupa mannara (Shiira), tutti i
protagonisti provengono infatti da un luogo sconosciuto chiamato “mondo magico”.
La particolarità della ragazza è quella di assumere le sembianze delle vittime di un suo morso,
fino a che uno starnuto le permette di tornare normale.
Ransie come tutte le ragazze della sua età frequenta le scuole medie, e si innamora di Paul,
ma il ragazzo non ricambia.
Innamorato follemente di Ransie invece è Donald un compagno di classe molto molto bravo.
L’uomo tigre

L’uomo tigre senza ombra di dubbio è uno dei cartoni più famosi degli anni 80 e non
solo.
Questa serie animata è composta da 105 episodi, nel nostro paese sono andati in onda a
partire dal 1982.
La prima rete che ha tramesso questo fantastico cartone animato è stata Rete 4,
successivamente visto il successo è stato proposto da innumerevoli tv nazionali e locali.

Trama
Il protagonista del cartone è Naoto Date un orfano cresciuto dopo la seconda guerra mondiale.
Un giorno durante una visita allo zoo rimane letteralmente folgorato dalla vista delle tigri,
tanto da decidere di diventare forte come loro.
Tutto ciò per aiutare gli orfani come lui che vivono in una condizione disagiata.
Decide cosi di scappare e nel suo cammino incontra un emissario della tana delle tigri, luogo
dove passerà i 10 anni a venire.
La tana delle tigri si trova nelle alpi ed è un luogo dove vengono addestrati lottatori di
wrestling per poi inserirli nei vari incontri sparsi per il mondo.
Così dopo 10 anni di durissimi allenamenti il nostro Naoto inizia a combattere divenendo
piuttosto famoso.
Decide così di tornare in Giappone per rivedere il suo vecchio orfanotrofio.
Alla vista di tanta povertà Naoto decide di aiutare con i soldi degli incontri i poveri orfanelli
andando contro i principi della Tana delle Tigri.
Infatti quando un lottatore decide di entrate ed allenarsi con la Tana delle Tigri è obbligato per
tutta la sua carriera a versare metà del suo guadagno derivato dagli incontri a loro.
Se queste condizioni non vengono rispettate si va incontro ad una serie punizioni terribili.
Iniziano cosi per il nostro Uomo Tigre una serie di incontri all’ultimo sangue contro i guerrieri
più forti del mondo, mandati dalla Tana delle Tigri per distruggere Naoto.

Extra
L’uomo tigre oltre che essere stato un cartone animato passato alla storia, è uscito anche
come manga in 15 volumi.
Charlotte

Charlotte è un cartone animato del 1977 composto da 30 episodi.


Il cartone è stato realizzato dalla Nippon Animation, nel nostro paese è stato mandato in onda
dalle reti Rai.
La sigla italiana è chiamata La canzone di Charlotte, ed è scritta da Stefano Jurgens.
Nel 2005 hanno fatto una seconda serie trasmessa da Italia 1.

Trama
Charlotte è una ragazza di 12 anni che vive con il padre in una fattoria canadese.
Nel giorno del suo compleanno Charlotte scopre che la madre non è morta come gli è stato
fatto credere fino ad allora.
La stessa madre sta tornando dalla lontana Francia per riunirsi a lei ed il padre.
Ma proprio mentre la nave che ospita la madre di Charlotte sta per arrivare, scoppia una
tempesta che affonda la nave stessa.
Nel disperato tentativo di salvare la madre nonché sua moglie, il padre di Charlotte si lancia in
mare.
I due genitori purtroppo muoiono e la ragazza si ritrova da sola ad affrontare i problemi della
vita quotidiana.
Un bel giorno però arriva in suo soccorso lo zio Albert che dice alla ragazza di tornare in
Francia con lei per abbracciare la madre che in realtà non è morta.
Charlotte felicissima parte alla volta della Francia ma si accorge ben presto di essere stata
ragirata.
Iniziano cosi una serie di disavventure che alla fine porteranno Charlotte a ritrovare davvero la
madre.
Doraemon

Doraemon è un famoso manga giapponese pubblicato per ben 27 anni, per un totale
di 1345 storie.
In tv è apparso per la prima volta in Italia nel 1982, ed è andato in onda su moltissimi canali
sia Rai che Mediaset.
Ampio spazio ha avuto anche nelle tv locali.

Trama
La trama parla del giovane Nobita, ragazzo dal cuore d’oro perseguitato però dalla sfortuna e
da una pigrizia incallita.
Nobita deve fare i conti tutti i giorni con il prepotente Takeshi un bullo in tutto e per tutto.
Il giovane anche a scuola va davvero male, prendendo costantemente rimproveri dai suoi
genitori che cercano di spronarlo per migliorare il suo futuro.
Nonostante ciò Nobita continua a collezionare fallimenti portando anche i suoi familiari nel
baratro della quasi povertà, e qui entra in scena Sewashi Nobi.
Sewashi altro non è che una discendente di Nobita che torna dal futuro per far cambiare al
giovane tutte le cose che lo hanno portato al fallimento.
Essa lascia a Nobita un gatto robot dal nome Doraemon che aiuterà Nobita a risolvere i
problemi che quotidianamente dovrà affrontare.
La banda dei ranocchi

La banda dei ranocchi, è un anime giapponese del 1973 prodotto in 39 episodi di 30


minuti l’uno.
La prima apparizione sulle tv italiane risale al 1982, questo cartone è stato tramesso su Italia
1, Super 3 e Young Tv.
La sigla è stata cantata dal gruppo Le mele verdi nel 1980.

Trama
Il cartone parla di Demetan un giovane ranocchio proveniente da una famiglia poverissima.
Il ranocchio proprio a causa di questa povertà non riesce ad andare nemmeno a scuola, ma fa
amicizia con una ranocchia proveniente da una famiglia molto ricca.
Il padre di questa ranocchia fa di tutto per separare i due ma nonostante mille difficoltà i due
ranocchi resteranno sempre insieme.
I fantastici viaggi di Fiorellino

I fantastici viaggi di Fiorellino è un manga giapponese, portato poi in tv nel 1981.


In Italia tutti i 29 episodi sono andati in onda per la prima volta nel 1983 per poi ripetersi nel
corso degli anni.
La sigla come molte altre dei cartoni animati i italiani è stata cantata da Cristina D’avena, ed è
stata inserita in parecchie compilation dei tempi.

La trama
Fiorellino è una giovane ragazza che lavora come cameriera in un albergo di Vienna.
In questo albergo è ospite la principessa Florence una ragazza che si promette in sposa a chi le
riporterà un prezioso anello.
Questo anello è stato ingerito dal gattino di Fiorellino e per recuperare questo tesoro cinque
loschi individui si mettono alla ricerca del gatto.
I cinque individui sono lo sceicco Petroldollaro, un nazista di nome Hail Gestapo, l’indiano
Geronimo, un principe, e il ladro Fenice.
Tra tutti questi individui svetta Florence chiamato anche il ladro gentiluomo che fa innamorare
di se Fiorellino.
Alla fine dopo una disperata caccia a Fiorellino e al gatto, il tesoro viene recuperato e Fiorellino
scopre di essere la sorella di Florence.
Il mago di oz

Il mago di oz è una serie animata andata in onda tra il 1986 e il 1987 su Italia uno.
La serie comprende 52 episodi di 22 minuti cadauno, ed è ispirata ai romanzi di Lyman Frank
Baum.
Nel nostro paese è stato trasmesso per la prima volta a settembre del 1986 su Italia 1, il
successo è stato quasi immediato.

La trama
La trama parla di Dorothy una allegra ragazzina che vive in Kansas, nella sua vita tutto fila
liscio fino a quando un tornado non trasporta la sua casa in un regno magico.
Dorothy così inizia a vagare in questo magico mondo incontrando vari personaggi a cui presto
si leggerà in maniera indissolubile.
Tutti i personaggi che la giovane incontra hanno in comune un infinita tristezza, cosi decidono
di viaggiare insieme alla ragazza per andare alla ricerca del mago di Oz.
Nel viaggio non mancheranno certo momenti di tensione, incontri con streghe malvagie e
molto altro.
Ken Falco

Ken Falco è un cartone animato giapponese trasmesso in Italia per la prima volta alla
fine degli anni 70.
Il cartone è composto da soli 21 episodi ci circa 23 minuti ciascuno, nel nostro paese è andato
in onda per la prima volta nel lontano 1976.
L’autore di questo cartone è stato Mikiya Mochizuki, la regia era stata affidata a Yugo
Serikawa.

La trama
La trama parla di Ken Hayabusa che corre per la scuderia Sayongi con una macchina costruita
appositamente per lui dal padre.
I suoi nemici fanno tutti parte della scuderia “black shadow” e ad ogni gara cercano di far fuori
il nostro Ken.
Nonostante gli innumerevoli ostacoli incontrarti durante le gare, il nostro eroe riesce a
sconfiggere tutti ed ha diventare il migliore.
Forza Sugar

Forza Sugar è un cartone animato giapponese realizzato tra il 1976 ed il 1981.


Il cartone conta 35 episodi da 23 minuti cadauno ed è apparso in tv per la prima volta nel
lontano 1983.
Di questo cartone ne è stato fatto anche un manga scritto da Yu Koyama.
Nel nostro paese è andato in onda per la prima volta nel 1980 su Italia Uno.

La trama
La storia parla di Sugar un bambino orfano di madre che vive con il padre.
Lo stesso per cercare di non fare mancare nulla al figlio sale sul ring per fare il pugile, mestiere
per il quale è molto portato.
L’uomo dopo parecchie vittorie arriva a sfidare il campione del mondo, ma nonostante i
pesantissimi allenamenti a cui si sottopone non riesce a vincere l’incontro della sua vita.
Proprio nel match contro il campione del mondo il padre di Sugar viene colpito duramente
riportando un trauma cranico, per non fare preoccupare il figlio l’uomo scappa dall’ospedale ma
muore nel tragitto verso il luna park, luogo dove voleva portare il figlio.
Sugar così inizia ad allenarsi duramente giurando a se stesso di vendicare il padre e dopo 10
anni di allenamenti arriva al tanto atteso incontro contro l’ancora imbattuto campione del
mondo.
Lo stesso rivela al piccolo Sugar poco prima del match quanto stimava il padre sia come uomo
che come pugile, il ragazzo cosi inizia a capire che anche dietro alle persone che sembrano
malvagie si nasconde del buono.
Forza Sugar ricalca la scia dei cartoni a sono pugilistico come il famosissimo Rocky Joe.
Sam il ragazzo del West

Sam il ragazzo del West è stato un famoso manga giapponese dal quale è stata fatta una
serie di cartoni animati per la tv.
La serie tv si compone di 52 episodi della durata di 24 minuti cadauno.
La prima tv italiana a trasmetterlo fu rete 4, poi è andato in onda anche su parecchie emittenti
locali.
Il manga invece è composto da 10 volumi usciti tra il 1971 ed il 1973.
La versione tradotta in italiano dello stesso fumetto.

La trama
Il giovane Sam vive nel vecchio west e spesso gli abitanti del luogo lo deridono perché figlio di
una pellerossa e di un giapponese.
Il ragazzo resta solo quando è ancora in fasce perchè il padre scompare in circostanze
misteriose e cresce con dei fuorilegge che gli insegnano l’uso delle armi.
In piena adolescenza i criminali che lo hanno cresciuto lo mettono alla prova: essi infatti
vogliono che il ragazzo compia una rapina alla banca di El Paso.
Sam però si rifiuta di eseguire l’ordine così salva il suo amico Big Stone e fugge nel west alla
ricerca del padre perduto.
Quello che il nostro eroe non sa e che il padre tanto cercato lui lo ha già trovato e portato in
salvo.
Sam il ragazzo del west ha avuto davvero un grande successo come cartone animato e
ancora oggi viene molto apprezzato.
Mimì e la nazionale di pallavolo

Mimì e la nazionale di pallavolo è un famosissimo cartone animato degli anni 80 tratto


da un manga giapponese.
La prima apparizione sulle reti italiane risale al 1981 ed ebbe subito un ottimo riscontro da
parte del grande pubblico.
Mimì Ayuhara è stata la protagonista assoluta di questa splendida serie ancora oggi molto
apprezzata.

La trama
Siamo all’inizio degli anni 70, Mimì Ayuhara è una giovane studentessa con una sfrenata
passione per la pallavolo.
La giovane Mimì ha sofferto di tubercolosi e proprio per questo decide di trasferirsi a Tokyo in
un sobborgo marinaro che data la sua posizione attaccata al mare dovrebbe aiutarla a
ristabilirsi.
La giovane all’inizio va a vivere a casa degli zii ed inizia a frequentare la scuola.
Proprio a scuola affronta diverse difficoltà nell’inserirsi ma grazie al suo gradissimo talento per
la pallavolo entra a far parte della squadra della scuola e ne diventa capitano.
Entra anche a far parte della nazionale juniores ed anche qui spicca sempre più il suo innato
talento per questo sport.
Con il passare del tempo Mimì riesce ad far parte anche della nazionale maggiore con la quale
vince il campionato mondiale del 1970 e si impone come miglior giocatrice di sempre.

Curiosità
Mimì e la nazionale di pallavolo è andato in onda in Italia dal 1981 al 1983 con ben 104
puntate di 24 minuti cadauno.
partito in sordina sulle tv locali ha avuto il grande successo che meritava quando è passato su
Italia 1 dove ha fatto un vero boom di spettatori.
Memole dolce Memole

Memole dolce Memole è un cartone animato del 1984 tirato fuori dall’omonimo manga
giapponese.
In Italia viene trasmesso per la prima volta su Italia 1 nel gennaio del 1986.
Il successo del cartone è stato quasi immediato e negli anni a seguire anche altre emittenti tv
lo hanno iniziato a trasmettere nelle più svariate fasce orarie.

La trama
Atterrati in piena emergenza sul nostro pianeta, il popolo proveniente dal pianeta Rilulu deve
affrontare le mille difficoltà che incontra nel nostro mondo.
Il più grande dei problemi riguarda le loro dimensioni, davvero molto piccole rispetto a quelle
degli umani.
Tra gli esseri più cuocisi provenienti dal pianeta Rilulu c’è Memole una ragazzina minuscola che
si avventura insieme ad un gruppo di amici in città.
Qui conosce Mariel una ragazza gravemente malata costretta perennemente a stare chiusa in
casa.
Le due ben presto diventeranno amici inseparabili.

Memole dolce memole episodi


La serie è composta da 50 episodi ognuno della durata di 20 minuti.

Curiosità
Memole dolce Memole ha avuto anche uno seguito cinematografico della durata di soli 16
minuti, prodotto dalla stessa Toei Animation.
Il cartone ha avuto un enorme successo in tutto il mondo, nel nostro paese anche la sigla
cantata da Cristina D’Avena ha ottenuto un notevole riscontro di pubblico.
Jem e le Holograms

Jem e le Holograms è un cartone animati degli anni 80 che ha riscosso un buon successo di
pubblico.
Il cartone è andato in onda per 3 stagioni con un totale di 65 episodi.
In Italia è apparso in tv per la prima volta su Italia Uno nel lontano 1987, nel corso degli anni
sono uscite anche delle videocassette a loro dedicate.

La trama
Ereditata dal padre una etichetta discografica caduta in disgrazia, Jerrica Benton grazie ad un
computer come poteri straordinari riesce a trasformarsi in Jem una rockstar.
Jem con l’aiuto delle holograms fonda un gruppo rock dallo straordinario successo, e proprio
grazie a questo successo contribuiscono a mantenere anche un orfanotrofio molto caro al
padre.
L’ex socio del padre di Jerrica scende in campo con una band tutta al femminile creata
appositamente per contrastare Jem e le Holograms.

Curiosità
Come già accennato prima questo cartone fin da subito ha ottenuto un notevole successo,
anche grazie alla sigla cantata dalla mitica Cristina D’avena.
Della band ne sono state fatte anche delle bambole che vendevano con abbinate delle
musicassette.
Sicuramente Jem e le Holograms è un altro di quei cartoni che è entrato nella storia dei
cartoni degli anni 80 e ancora oggi rivederlo è un piacere.
Kimba il leone bianco

Kimba il leone bianco è un manga giapponese dal quale è stata tratta una serie di cartoni
per la tv.
In Italia è andata in onda per la prima volta nel 1977 con 52 episodi trasmessi per lo più sulle
emittenti locali.
Questo cartone animato ha avuto un gran successo di pubblico, e ancora oggi lo si può
rivedere in qualche emittente locale oppure online su siti come YouTube.

La trama
La storia parla di un giovane leone bianco di nome Panja che vuole governare la foresta dopo
la scomparsa dei suoi genitori.
Per garantire a tutti gli animali un luogo dove crescere, Panja si avvicina al mondo degli umani
e libera una mandria di bovini per sfamare gli abitanti della giungla.
Ovviamente facendo ciò il nostro leone si mette contro gli esseri umani che ingaggiano un
cacciatore per farlo uccidere.
Lo stesso però usa una strategia insolita per far fuori Panja, rapisce infatti la leonessa Eliza
compagna di Panja per far cadere in trappola il nostro leone.
Così facendo il cacciatore riesce sia a catturare Eliza per venderla poi ad uno zoo che ad
uccidere Panja.
Eliza però è incinta e durante il viaggio che la porterà allo zoo partorisce il piccolo Kimba il
leone bianco.
A causa del maltempo la nave dove stanno viaggiano i due leoni affonda e il piccolo tra si trova
in balia delle onde.
Raggiunta la terra ferma inizia ad osservare gli umani convincendosi che una convivenza
pacifica tra gli umani e gli animali possa davvero esistere.
Per realizzare il suo piano deve però sconfiggere il malefico Bubu ossia un leone che si è
proclamato re della foresta.
Inoltre deve convincere gli altri animali che una pacifica convivenza è davvero possibile.
Ape Magà

L’ Ape Magà è un famoso cartone animato degli anni 70, andato in onda per la prima volta nel
1971 con un totale di 91 episodi.
Nel 1989 la prima serie è stata totalmente rifatta.
Il cartone ha anche avuto uno spin off uscito in Giappone nel 2010, purtroppo non è mai
arrivato nel nostro paese.
Il nostro cartone è andato in onda nelle tv locali con un discreto successo.

La trama
Tutto ha inizio quando le malefiche vespe attaccano l’alveare dell’ape regina e lo distruggono.
L’unica cosa che si salva è un piccolo uovo dal quale nasce la nostra Magà, che
cresce con Bombo che, in realtà, non è la sua vera madre. Quando la nostra ape scopre che la
sua vera madre è l’ape regina si mette in viaggio per trovarla.
Nel corso del suo viaggio l’ Ape Magà incontrerà molti nemici, ma incontrerà anche un’altra
ape di nome Maya che la aiuterà lungo il suo cammino.
Dopo numerose avventura la nostra piccola ape riesce a salvare la regina madre, che altro non
è che la sua vera madre, e scopre che Maya è sua sorella.
La balena Giuseppina

La balena Giuseppina è un cartone animati del 1979 basato su un anonimo manga


giapponese.
Il cartone nel nostro paese è andato in onda nel 1981 e con le sue sole 24 puntate ha ottenuto
un buon successo di pubblico.
Ogni puntata durava circa 20 minuti, ed inizialmente è stato trasmesso solo da rete A.
Negli anni successivi al 1981 anche alcune tv locali hanno trasmesso questo cartone che
ancora oggi molti di noi ricordano.

La trama
La storia parla di Choppy un bambino molto chiuso che ha come sola amica una piccola balena
magica che vive in un bicchiere d’acqua appoggiato nella sua cameretta.
La mini balena ha diversi poteri come quello di ingigantirsi, viaggiare, parlare e persino volare,
ovviamente nessuno sa della sua esistenza.
Choppy e la balena Giuseppina sono molto legati, la piccola balenottera lo aiuterà infatti nei
piccoli problemi quotidiani e gli farà vivere fantastiche avventure.
Oltre alla balena Choppy è molto legato alla nonna, e quando quest’ultima muore il ragazzo
chiede a Giuseppina di poterla rivedere.
La nostra balena Giuseppina aiuterà ancora una volta Choppy a realizzare questo suo
desiderio.
Una volta diventato adulto la balena Giuseppina si separerà da Choppy perché l’ex bambino
non avrà più bisogno di lei
Tom and Jerry

Tom and Jerry è quasi certamente il cartone animato più conosciuto al mondo.
Creato negli anni 40 da William Hanna e Joseph Barbera questo cartone ha avuto un successo
mondiale, arrivando persino a vincere ben 7 oscar.
Da questo vero e proprio mito ne sono state tratte molte serie tv The Tom & Jerry Show, Tom
& Jerry Tales e Tom & Jerry il film.

La trama
Nonostante le molteplici case di produzione che si sono successe negli anni, questo cartone ha
sempre tenuto fede alla sua trama originale ossia la rivalità tra Tom e Jerry.
Durante tutti gli episodi infatti i due litigano costantemente e tentano di farsi fuori a vicenda.
Il rapporto tra i due è di amore-odio infatti anche se li si vede sempre litigare, il gatto ed il
topo spesso diventano complici dando vita a delle scene fantastiche.
Tom and Jerry ancora oggi è uno dei cartoni più trasmessi e più visti in tutto il mondo, e
nonostante i suoi 80 anni non perde ancora nessun colpo
L’incantevole Creamy

L’incantevole Creamy è un cartone giapponese del 1984 trasmesso nel nostro paese nel
1985. La serie completa è stata mandata in onda da Italia uno con un totale di 52 episodi.
Di questo cartone animato è stato fatto anche un manga molto famoso, e diversi
lungometraggi.
Il successo è stato immediato specie tra le ragazzine dell’epoca, ma anche i maschietti pian
piano lo hanno apprezzato.
Indimenticabile anche la sigla italiana cantata dalla insostituibile Cristina D’avena

La trama
La storia parla di una ragazzina di 10 anni molto vivace e fantasiosa che si chiama Yu
Morisawa.
Questa sua sconfinata fantasia le permette di vedere su nel cielo la mitica arca di cristallo,
oggetto che solo pochi eletti riescono a vedere.
Yu proprio vedendo questa arca la riesce a salvare da una tempesta di sogni ed in premio un
folletto le regala un talismano magico.
Questo talismano però potrà essere usato per un solo anno, e per aiutare la nostra Yu con i
suoi nuovi poteri gli vengono in aiuto due mini folletti Posi e Nega.
Durante il finire di una giornata qualunque la nostra ragazzina recita la formula magica che
attiva il medaglione e la fa trasformare in una ragazze di sedici anni.
Una volta trasformatasi Yu si farà chiamare Creamy e grazie alle sue indubbie doti canore
diventerà la più famosa cantante pop del sol levante.
Nadia – Il mistero della pietra azzurra

Nadia – Il mistero della pietra azzurra è un cartone animato giapponese fatto dalla
casa di produzione Gainax.
La serie è composta da 39 episodi andati in onda in Italia per la prima volta nel 1991.
Questo cartone animato nonostante le sue poche puntate ha raggiunto un vastissimo pubblico
che ne ha di fatto decretato il successo.
La storia di questo cartone è stata presa dai romanzi di Jules Verne, e dopo il cartone animato
venne fatto anche un film di nome Nadia e il mistero di Fuzzy.

La trama
La storia parla delle avventure della giovane Nadia un’artista circense che non conosce le sue
origini.
Nadia insieme a Jean un ragazzo francese con una innata passione per l’ingegneria si trova
intrappolata a bordo del misterioso sottomarino chiamato Nautilus.
Il sottomarino è guidato da un misterioso capitano di nome Nemo ed è in lotta con la flotta di
Neo Atlantide guidata da essere malefico ossia Gargoyle che vuole avere il dominio sul mondo.

Extra
Nadia – Il mistero della pietra azzurra è stato uno di quei cartoni animati che negli anni 90
ha fatto breccia nel cuore di tutti gli amanti dei cartoni giapponesi.
Dopo il lungometraggio sono stati creati anche diversi videogiochi sia per consolle che per pc,
in entrambi i casi di scarso successo.
Tartarughe Ninja alla riscossa

Tartarughe Ninja alla riscossa è un cartone animato creato nel 1987.


Con i suoi 193 episodi suddivisi in 10 stagioni, questo cartone risulta essere tra i più longevi
trasmessi dalla tv italiana.
Tantissime le reti che lo hanno mandato in onda, tra esse ricordiamo Italia 7, Rete 4, Italia 1,
Odeon Tv, / gold e molte altre.
La prima tv italiana è stata nel 1989, ogni episodio durava circa 25 minuti

Trama
Le tartarughe ninja sono 4 tartarughe dalle sembianze umane divenute cosi dopo essere
venute a contatto con uno strano liquido versato nelle fogne.
Anche Splinter il loro maestro di arti marziali è entrato a contatto con il liquido ed ha preso
sembianze umane.
Sia le tartarughe che il loro maestro hanno preso le caratteristiche umane dell’ultimo uomo con
cui sono state a contatto.
Il maestro Splinter decide cosi di dare alle tartarughe i nomi di quattro protagonisti del
rinascimento, ovvero Michelangelo, Donatello, Leonardo e Raffaello.
Le tartarughe ed il maestro Splinter hanno un solo nemico, il malefico Shredder che comanda il
clan del piede.
Nelle loro avventure le tartarughe ninja sono aiutate dalla giornalista April O’Neil unica donna
con cui sono a contatto.
Rascal il mio amico orsetto

Rascal il mio amico orsetto è un cartone animato giapponese del 1977 tratto da un
romanzo autobiografico.
Il cartone animato è composto da 52 episodi ed in Italia è andato in onda per l prima volta nel
1985 su Italia 1.
Il romanzo da cui è stato tratto questo cartone si chiama “Rascal, A Memoir of better era“.

Trama
La storia parla del piccolo Sterling che durante un giorno nel bosco trova un cucciolo di
procione a cui poco prima era stata uccisa la madre.
Dopo diversi tentennamenti lo tiene con se e gli da il nome di Rascal, i due con il passare del
tempo diventano amici inseparabili.
La vita scorre tranquilla fino a quando al giovane Sterling muore la madre, ed il padre va in
rovina finanziaria a causa di due alluvioni che hanno rovinato le sue tenute.
Il ragazzo a questo punto si trova costretto ad andare a vivere a casa della sorella, liberando
Rascal nel suo luogo naturale ossia nella foresta.

Extra
Rascal il mio amico orsetto ha avuto fin da subito un successo clamoroso in tutto il mondo,
nel 1969 la Disney ne ha anche fatto un film affidando la regia a Norman Torak.
Sicuramente questo cartone animato è entrato di diritto nella storia dei cartoni del secolo
scorso, sarebbe bello poterlo rivedere ancora oggi.
Vola mio mini pony

Vola mio mini pony è un cartone animato americano del 1984 che nasce dal successo
mondiale dei giocattoli della Hasbro.
Il cartone si compone di 64 puntate di circa 15 minuti l’uno, nel nostro paese la prima tv è
datata 14 aprile 1984.
L’emittente che lo ha trasmesso è stata Italia 1, la sigla di mio mini pony è cantata dalla mitica
Cristina D’Avena

Trama
La storia parla di Ponyland un luogo lontano dove abitano molte creature magiche.
In questo fantastico sorge anche la Villa del Paradiso, luogo dove vivono i mini pony, che
conducono una vita allegra e pacifica.
Purtroppo come in tutti i luoghi anche qui ci sono creature che si ribellano a questa vita
tranquilla, ed i nostri mini pony spesso si trovano a dover affrontare questi nemici.
L’unico aiuto che hanno è quello di una bambina di nome Megan, l’unica umana autorizzata ad
entrare nel regno magico.

Extra
Di Vola mio mini pony nel corso degli anni sono stati fatti anche due lungometraggi dedicati al
natale, innumerevoli i gadget che ancora oggi si trovano in commercio.
Questa serie è arrivata anche nei cinema con un film dedicato proprio ai simpatici mini pony.
Cara dolce Kyoko è un manga dell'autrice Rumiko Takahashi pubblicato
in Giappone a partire dal 1980. È stato raccolto in 15 tankōbon, trasposto
nel 1986 in un anime di 96 episodi, poi in un film (Maison Ikkoku Last Movie),
tre OAV e un live action. Nel maggio del 2007 è stato trasmesso in Giappone
un live drama dell'opera, che ripercorre i primi episodi dell'anime.

La serie venne trasmessa in Italia spezzata in due tronconi: il doppiaggio


del 1993, relativo alla seconda parte della serie, è per questo motivo diverso
da quello dei primi 52 episodi; di contro può contare su un adattamento
relativamente migliore. La Yamato Video a partire dal 2006 commercializza
i DVD della serie con sottotitoli fedeli all'originale.

Trama

La storia si svolge nella città di Tokyo nel periodo dei primi anni '80.
I protagonisti sono Yusaku Godai, rōnin squattrinato, e la giovane e
affascinante Kyoko Chigusa, vedova Otonashi.

Il marito di Kyoko, Soichiro Otonashi, è morto per un male sconosciuto. Le è


stato affidato l'incarico di amministratrice della "Maison Ikkoku" (una
pensione edificata prima della Seconda guerra mondiale) dal padre di
Soichiro, proprietario dello stabile, per tentare di farla uscire dallo stato di
depressione nel quale era finita dopo la morte del marito (quando inizia la
storia Soichiro è morto da circa sei mesi).

Molta gente ha insistito perché non accettasse quel lavoro, poiché


nella pensione abitano delle persone "poco raccomandabili". Ma Kyoko ormai
ha preso la sua decisione e si lancia nel lavoro. Nella Maison Ikkoku
incontrerà subito tutti gli inquilini: Ichinose, una donna di mezza età e
sovrappeso con un figlio di 10 anni, di nome Kentaro, e un marito poco
presente a causa degli orari di lavoro (le piace organizzare festicciole
notturne a tema di birra e sake e spettegolare a destra e a manca); Akemi,
una ragazza di "dubbia moralità" a cui piace andare in giro per casa mezza
nuda (si aggrega volentieri alle feste dove si beve alcool a volontà); Yotsuya,
un uomo decisamente misterioso e approfittatore, che se ne sta tutto il
giorno rinchiuso nella sua stanza (è raro vederlo uscire e del suo passato non
si sa praticamente nulla); infine c'è Yusaku Godai, che avrà un rapporto
speciale con Kyoko: è un ronin, cioè un ragazzo che ha fallito l'esame
d'ammissione all'Università, impegnato proprio nei giorni in cui arriva Kyoko
a studiare per il secondo tentativo. Un ultimo inquilino, ma presente
solamente nel manga, è Nozomu Nikaido, rampollo di buona famiglia che
finisce alla Maison Ikkoku solo per errore (era destinato ad un più lussuoso
stabile, confuso con essa a causa del nome abbastanza simile), ma decide di
rimanere dopo aver conosciuto la bella amministratrice. Infine è presente
anche il cane del marito di Kyoko, suo omonimo: inizialmente il suo nome era
Shiro, ma quando è stato adottato rispondeva solo al nome di Soichiro.

Godai è spesso vittima degli scherzi infami degli altri inquilini e


deve sopportare le loro festicciole notturne, organizzate perennemente in
camera sua. Si prende una cotta per Kyoko anche se è più piccolo di lei di 2
anni. D'ora in poi Kyoko dovrà affrontare gli alti e bassi della vita che
trascorrerà all'interno della Maison Ikkoku e gestire tutte le avventure
amorose che si creeranno intorno a lei e alle persone che conoscerà. Dopo
pochi mesi dal suo arrivo entrerà nella vita di Kyoko anche il bello e ricco
Shun Mitaka, che si farà sempre più insistente con lei e rivaleggerà spesso
con Godai. Unico suo punto debole: il terrore dei cani. Lo zio cercherà di
combinargli un matrimonio di convenienza con Asuna Kujo, timidissima
ragazza di buona famiglia. Di contro Godai sarà corteggiato più o meno
regolarmente da una sua ex collega, Kozue Nanao, e, nella seconda parte
della storia, dalla liceale Ibuki Yagami. La storia tuttavia ha un lieto fine, e
dopo numerose incomprensioni e disavventure, Godai e Kyoko riusciranno a
fidanzarsi e a convolare a giuste nozze. Alla fine del 96º e ultimo episodio
avranno una figlia, a cui verrà dato il nome Haruka, il cui significato è
profumo di primavera.
Personaggi

La storia di Maison Ikkoku ruota principalmente intorno al travagliato


rapporto sentimentale fra lo studente universitario Yūsaku Godai e la
giovane vedova Kyoko Otonashi, amministratrice del condominio dove abita il
protagonista. Pur volendo rimanere fedele alla memoria del defunto marito
Soichiro, Kyoko vede la sua vita ulteriormente complicata da Shun Mitaka,
facoltoso maestro di tennis che vorrebbe fare breccia nel suo cuore. Come
se non bastasse Godai è a sua volta corteggiato dall'ingenua Kozue Nanao e
dall'adolescente Ibuki Yagami, mentre Mitaka deve fare i conti con un
matrimonio combinato con Asuna Kujō. Tutto ciò avviene sullo sfondo
dell'Ikkoku-kan, in cui si svolgono le vite anche degli altri inquilini: la
signora Hanae Ichinose, la libertina Akemi Roppongi ed il misterioso Yotsuya.

Sigle
Apertura

 "Kanashimi yo Konnichiwa" by Yuki Saito (eps 1-23,25-37)


 "Alone Again (Naturally)" by Gilbert O'Sullivan (ep 24)
 "Suki sa" by Anzen Chitai (eps 38-52)
 "Sunny Shiny Morning" by Kiyonori Matsuo (eps 53-76)
 "Hidamari" by Kouzou Murashita (eps 77-96)

Chiusura

 "Ashita hareru ka" by Takao Kisugi (eps 1-14)


 "Ci-ne-ma" by Picasso (eps 15-23,25-33)
 "Get Down" by Gilbert O'Sullivan (ep 24)
 "Fantasy" by Picasso (eps 34-52)
 "Sayonara no Dessan" by Picasso (eps 53-76)
 "Begin the Night" by Picasso (eps 77-96)
Curiosità

 I cognomi degli abitanti dell'Ikkoku-kan sono legati al numero della


loro stanza:
1. Ichinose
2. Nikaido (solo nel manga)
3. Mitsukoshi (solo in due episodi dell'anime)
4. Yotsuya
5. Godai
6. Roppongi (Ro è una variazione di roku, che significa sei)
 Anche altri personaggi che non abitano nello stabile sono legati ai
numeri:

o Mitaka - 3
o Nanao - 7
o Yagami - 8
o Kujo - 9
o Chigusa - 1000 (cognome di Kyoko da nubile)
 Ichinose, Mitaka, Yotsuya e Roppongi sono anche dei quartieri e
città conurbate di Tokyo.
Anna dai capelli rossi
Anna dai capelli rossi ( Akage no Anne) è un anime giappone se
creato dalla Nippon Animation nel 1979 e mandato in onda
dalla Fuji Tv. Tratto dal romanzo omonimo della scrittrice Lucy
Maud Montgomery che si è rifatta alle esperienze della propria
infanzia. Questa serie animata fa parte del progetto World
Masterpiece Theater della Nippon ed è arrivata in Italia nel
1980 sulle reti Rai1 e Rai2.

Trama
Seconda metà del XIX secolo: Anna Shirley è una bambina
magra e con dei grandi occhi che nasce a Bolinghroke, nella
Nuova Scozia, da Walter e Berta Shirley, due insegna nti di
liceo. Poco dopo la sua nascita entrambi i genitori muoiono per
una grave malattia infettiva e la piccola, non avendo altri
parenti, viene affidata ad una vicina povera e con il marito
alcolizzato. Anna vive con questa famiglia fino all’età di 8 ann i
fino a che il marito addormentandosi ubriaco sui binari muore
investito da un treno. A questo punto viene affidata alla sig.
Ammond per due anni e poi trasferita all orfanotrofio di
Hopetown, dove rimane per 5 mesi. Marilla e Matthew
Cuthbert, sono due fratelli che non si sono mai sposati e
vivono insieme in una fattoria chiamata “Tetto verde” ad
Avonlea, cittadina dell’isola di Prince Edward in Canada.
Essendo Matthew vecchio e malato decide di adottare un
ragazzo per essere aiutato nel faticoso lavoro dei campi. Per
un equivoco, dall’ orfanotrofio invece del ragazzo arriva Anna,
contentissima di aver finalmente trovato una casa ed una
famiglia. Una sera di maggio, una bimba seduta sui sacchi della
posta, sotto la pensilina della stazione di Bright River , attende
che qualcuno la passi a prendere… Matthew anche se taciturno
e timido rimane conquistato subito da questa bambina che
durante tutto il tragitto in calesse lo sommerge di parole
dando nomi romantici e fantasiosi ai vari luoghi che
attraversavano ( un viale di meli in fiore è per lei “il bianco
viale delle delizie” e uno stagno “ il lago dalle acque
splendenti”). Marilla invece, donna pragmatica e severa, pensa
che una bambina fosse assolutamente inutile e decide quindi di
rimandarla all orfanotrofi o. Il giorno dopo Anna racconterà la
sua triste storia conquistando anche il cuore della fredda
Marilla che commossa deciderà di tenerla. Anna è una bambina
di 11 anni, lentigginosa e con dei bruttissimi “cappellacci rossi”
che le recano tanta sofferenza; è espansiva ed esuberante,
abituata a difendersi dalla tristezza della sua vita con
fantasia e sogni. Inseritasi nella vita di Avonlea, la bambina
farà presto la conoscenza di Diana Barry, una ragazzina della
sua stessa età che diventerà la sua più grande amica. In
autunno inizia la scuola ed Anna viene ammessa in 4°
elementare; qui conosce Gilbert Blythe, il ragazzo più
ammirato della scuola. Questi, per farsi notare da Anna che
l’ha colpito fin da subito, ha la pessima idea di prenderla in
giro per i suoi capelli rossi e, per uno scherzo stupido ma
innocente la bambina non gli rivolgerà più la parola per quasi 5
anni. In breve tempo, spronata anche dalla voglia di non
essere inferiore a Gilbert, Anna recupera la distanza che la
separava dai suoi compagni e a metà anno scolastico viene
ammessa in 5° elementare, diventando la più intelligente della
classe. Il nuovo anno scolastico è alle porte ma Anna, per uno
stupido gioco, cade dal tetto della cucina di Diana,
fratturandosi una caviglia ed è costretta a le tto per un mese e
quindi non potrà conoscere subito la nuova maestre Muriel
Stacy che tanto influenzerà il suo futuro. La rivalità nello
studio con Gilbert si fa sempre più accesa e questo porta i due
ragazzi a primeggiare a scuola. Anna fonda con alcune
compagne di classe il “Club del racconto”, un esclusivo circolo
per sole ragazze che ha per scopo la scrittura e la lettura di
racconti. Durante l’estate Anna si mette in un altro guaio:
durante un gioco in cui cercava di impersonare Elaine nel
dramma “La dama del Giglio”, si trova intrappolata su una
barchetta che inizia ad affondare nelle acque del lago. Viene
salvata da Gilbert che le chiede per l’ennesima volta scusa ma
anche questa volta l’orgoglio di Anna ha il sopravvento. Inizia
il nuovo anno scolastico e la bambina riceve la proposta della
maestra di frequentare un corso intensivo di preparazione agli
esami di ammissione all’Accademia di Queen (scuola superiore
della cittadina di Charlottetown dove si diplomano i maestri
della scuola elementare). Que sto diventa lo scopo della vita di
Anna che si impegnerà ancora di più negli studi. Anna compie
15 anni e prosegue il suo studio intensivo; arriva finalmente il
giorno dell’ esame e risulterà prima tra tutti gli studenti
dell’isola a pari merito con Gilber t. Durante l’estate partecipa
ad una recita di beneficenza alla quale è invitata come
rappresentante di Avolea e il tutto si trasforma in un trionfo
con tantissime richieste di bis. Gilberet è seduto tra il
pubblico: egli è da sempre innamorato di Anna, no nostante lei
lo allontani, e non nasconde la sua ammirazione. La ragazza si
trasferisce a Charlottetown in una pensione ed inizia il nuovo
anno scolastico alle superiori. Frequenta come Gilbert il corso
intensivo 2 anni in uno per ottenere il diploma in un solo anno.
Anna scopre che quell anno sarebbe stata messa in palio una
borsa di studio per l’università offerta allo studente più
brillante in letteratura inglese; decide quindi di abbandonare il
desiderio di diventare maestra per proseguire gli studi, an dare
all’università e laurearsi. Durante il mese di febbraio Matthew
ha un altro attacco di cuore e la ragazza si precipita
disperata a casa. Arriva il momento degli esami finali ed Anna
si diplomerà con un punteggio altissimo vincendo la borsa di
studio. Gilbert che non può permettersi l’ingente spesa
dell’università, rinuncia la proseguimento degli studi optando
per l’insegnamento alla scuola di Avonlea. Inizia l’estate ed
Anna chiede a Matthew una cosa che pensa sempre: dopo tutto
questo tempo, avrebbe forse preferito che all’orfanotrofio non
si fossero sbagliati e che fosse arrivato il ragazzo che lui
desiderava e che lo avrebbe aiutato nel lavoro? Matthew
risponde ad Anna che neanche una dozzina di ragazzi avrebbe
potuto sostituire la sua figliola, dell a quale era tanto
orgoglioso. La mattina seguente Matthew muore stroncato da
un infarto. Anna decide di non partire per non lasciare Marilla
sola, anch’ella molto malata rinunciando quindi alla borsa di
studio per restare accanto a lei. Gilbert, scoperta l a cosa,
rinuncia l’incarico di maestro ad Avonlea, per cederlo ad Anna
accettando un posto di lavoro molto più scomodo e lontano.
Finalmente Anna ringrazierà Gilbert e riuscirà a chiarire quello
che in 5 anni non era mai riuscita a dirgli a causa del suo
orgoglio e forse questo nuovo legame di amicizia si
trasformerà in qualcosa di più importante. Anna è in pace con
se stessa perché sa che ad Avonlea potrà trovare una quieta
felicità.

Frase famosa : “ Ovunque andrò sarò sempre Anna di Marilla, di


Matthew e del Tetto verde” (episodio 37) .
Sailor Moon, letteralmente "la bella ragazza guerriera Sailor Moon", è una
popolare serie mahō shōjo giapponese creata da Naoko Takeuchi agli inizio
degli anni novanta ed esportata in numerosi paesi esteri. La serie prende il
nome dalla divisa alla marinaretta, indossata dalle guerriere nella serie, che
è una rielaborazione della divisa scolastica femminile obbligatoria in molte
scuole giapponesi.

La serie getta le basi con il manga Codename: Sailor V del 1991, per
poi nascere ufficialmente con Bishōjo senshi Sailor Moon, pubblicato
dalla Kōdansha sulla rivista Nakayoshi, e in seguito raccolto in 18 tankōbon.
La vera fama fu però raggiunta con la trasposizione animata, diventata una
fra le più note espressioni della cultura pop giapponese del mondo, nonché
uno dei maggiori successi dell'animazione giapponese su scala planetaria
lungo gli anni novanta, presso il pubblico infantile, adolescenziale e di giovani
adulti appassionati dell'animazione giapponese. La serie anime è composta
infatti da 5 serie televisive, per un totale di 200 episodi, 3 film
cinematografici e diversi special televisivi. Dopo la conclusione della serie
animata, Sailor Moon sfociò in una trasposizione teatrale, Sailor Moon, e in
una serie televisiva live action, Pretty Guardian Sailor Moon. Come ogni altra
serie, Sailor Moon ha ispirato videogiochi, action figure, album e molto altro
merchandising.

Storia

Parte I

Saga del Dark Kingdom

La prima serie ruota intorno Usagi Tsukino, una ragazza che frequenta
le scuole medie, che tramite una gatta parlante chiamata Luna scopre di
essere una guerriera sailor, il cui compito è quello di proteggere la Terra,
trovare le altre guerriere sailor e con loro rintracciare la Principessa
dell'antico regno lunare, Silver Millennium. Usagi, come guerriera diventa
Sailor Moon, la guerriera dell'amore della giustizia, e inizierà così a
scontrarsi contro gli emissari del Regno delle Tenebre, che mirano al
potente Cristallo d'argento, per risvegliare il loro leader Queen Metallia e
così dominare sulla Terra e sulla Luna. Ad aiutare Sailor Moon si
uniranno Ami Mizuno (Sailor Mercury), Rei Hino (Sailor Mars), Makoto
Kino (Sailor Jupiter) e Minako Aino (Sailor Venus), quest'ultima già attiva
prima delle altre guerriere con il nome Sailor V. Le cinque guerriere durante
le loro battaglie verranno spesso aiutate dalla misteriosa figura di Tuxedo
Kamen, in realtà lo studente (universitario nell'anime e delle scuole superiori
nel manga) Mamoru Chiba. Con il progredire della storia si scoprirà che
Sailor Moon è la reincarnazione della Principessa Serenity del regno di
Silver Millenium, e che custodisce il cristallo d'argento dentro di sè, e che
Tuxedo Kamen è la reincarnazione di Prince Endymion, principe terrestre
innamorato di Serenity. Millenni addietro, durante la battaglia che vide la
distruzione di Silver Millennium e del regno terrestre per mano di Queen
Beryl e del suo esercito che cercava di impossessarsi del potere del cristallo
d'argento, Prince Endimion venne ucciso e Princess Serenity dopo aver
assistito alla scena si suicida. Proprio durante quest'ultima battaglia,
nell'anime, nacque il Regno delle Tenebre.

Parte II

Saga di Ail e An

Presente solo nell'anime per ovviare alle consistenti differenze tra le


due serie, dovuto al fatto che nel manga le guerriere Sailor non perdono la
memoria alla fine della prima parte. Ail e An sono due alieni che sono venuti
sulla Terra per succhiare l'energia vitale necessaria a far guarire l'Albero
dell'oscurità, che consente loro di vivere infondendogli l'energia necessaria
a tenerli in vita. Usagi ritorna a combattere, e per questo la sua gatta Luna
restituisce a lei e alle altre guerriere i loro ricordi. Mamoru non ricorda del
suo amore per Usagi, ma il suo inconscio finisce per creare un alter ego che
aiuta le guerriere in difficoltà, chiamato il Cavaliere della Luna. Infine
vengono anche a lui ridati i ricordi. Dopo la perdita dei poteri di Sailor Moon,
solo con l'intervento di Queen Selene, sua madre, riavrà il potere del
Cristallo d'Argento creduto disperso alla fine della battaglia con Queen
Beryl. Dopo la distruzione dell'Albero dell'oscurità, Sailor Moon lo aiuta a
rinascere in un piccolo germoglio che, come Ail e An capiranno, solo il potere
dell'amore potrà aiutare a crescere e a tornare quello di un tempo.

Saga del Black Moon


La seconda parte, parte dall'atto 14 e finisce al 23 della vecchia edizione e
corrisponde alla stagione Sailor Moon R. Vengono introdotte Chibiusa, Sailor
Pluto (come guardiana delle porte del tempo), e Diana, anche se quest'ultima
non appare in questa saga dell'anime fino alla quarta stagione. Naoko
Takeuchi per i primi episodi ha posto come pre-titolo per ogni capitolo il
nome di Famiglia della Luna Nera nemico di questa serie. Nel XXX secolo essi
vogliono distruggere la futura Crystal Tokyo governato da Neo Regina
Serenity (che non è altre che Usagi adulta) e King Endymion (Mamoru nel
futuro). Per fare questo hanno bisogno del Cristallo d'Argento (maboroshi
no ginzuishou, cristallo d'argento illusorio) da sempre protetto dalla famiglia
reale lunare. La figlia della Regina, Usagi SL Serenity, per dimostrare di
essere una vera lady a coloro che la prendevano in giro per il fatto che non
possedeva alcun potere (cosa risaputa poiché causa del blocco della sua
crescita), prende il Cristallo d'Argento (nell'anime il cristallo d'argento
compare fra le mani della bambina), la madre la inseguì fino all'esterno del
palazzo e in quel momento Crystal Tokyo viene attaccata dai membri del
Black Moon. Durante l'attacco la Regina viene protetta dal cristallo
d'argento che l'avvolge, ma le Guardian Senshi e King Endimion vengono
feriti (nell'anime Neo Queen Serenity viene rinchiusa dalle Guardian Senshi
in una teca di cristallo per essere protetta, e successivamente innalzano una
barriera intorno al Crystal Palace, ma non prima che King Endymion venga
ferito), per esser risvegliata la figlia pensa che serva il cristallo d'argento e
per quello presa dal panico, essendo incapace di usare la pietra, pensa di
andare nel passato per recuperarlo. Ruba la chiave del tempo a Sailor Pluto
(nell'anime Sailor Pluto gliela consegna volontariamente) ed è qui che inizia la
serie, ovvero con l'arrivo di Usagi SL Serenity nel passato, e vista la
presenza di un'altra Usagi verrà chiamata da tutti Chibiusa.

Da qui in poi le differenze tra anime e manga sono molto più evidenti.
Nell'anime i Black Moon vengono a conoscenza del fatto che l'erede al trono
è in possesso della pietra, e la insegue fino al presente, dove avrà a che fare
con le guerriere Sailor. Inizialmente a cercare il "Coniglietto" (Chibiusa
significa piccolo coniglio o coniglietto) è Ruben, che cercherà di modificare il
futuro cercano di contaminare le 9 punte che in futuro costituiranno i
confini del Crystal Palace, aiutato dalle 4 Sorelle Persecutrici, ma esso viene
sconfitto, e le 4 Sorelle si pentono, diventando così umane. Dopo Ruben a
cercare la Piccola Lady è Esmeralda, che cercherà di modificare il futuro
ampliando i punti della terra in cui si immette l'energia negativa, anch'essa
sconfitta dalle guerriere dopo un tiro mancino del Wiseman. Prima della
sconfitta di Esmeralda quando Chibiusa viene attaccata nella sua scuola,
avendo inizialmente celato la sua vera identità alle Sailor, rivela chi sia in
realtà, e le guerriere decidono di recarsi con lei nel futuro per salvare
Crystal Tokyo. Qui Usagi prende consapevolezza di essere la futura madre
di Chibiusa, e sempre in quel frangente si scopre che la sete di potere di
Diamond è dettata dal volere del Saggio, il suo consigliere, che lo ha
ipnotizzato; sete di potere coadiuvata inoltre dal fatto che il Principe della
Luna Nera è innamorato della Neo Regina Serenity. Si scoprirà poi che
il Wiseman è in realtà il Death Phantom, nell'adattamento italiano queste
due figure sono state scisse.

In conclusione le 5 guerriere riusciranno a riportare la pace a Crystal


Tokyo e a Tokyo, sconfiggendo anche gli ultimi nemici, compreso il Death
Phantom. Nel manga la storia si svolge in modo diverso di fatti l'attacco dei
Black Moon avviene mentre la Neo Regina Serenity insegue la figlia che
aveva appena rubato il cristallo d'argento per dimostrare di essere una vera
lady e durante questo attacco la regina viene protetta da una bara fatta
appunto da cristallo d'argento e auto generatasi. Tutte le guardian senshi
vengono ferite e non potranno ulteriormente contrattaccare. Chibiusa allora
ruba la chiave del tempo a Sailor Pluto per poter cercare aiuto nel passato
visto che, non essendo i suoi poteri risvegliati, non riesce ad utilizzare il
cristallo d'argento. Inseguita dai Black Moon da Rubeuse dalle 4 Sorelle
Persecutrici per primi, 3 delle 4 guardian senshi verranno catturate e le 4
sorelle persecutrici e Rubens uccisi dal cristallo d'argento di Sailor Moon.
Rubens invece viene ucciso da Wiseman perché aveva scoperto la vera
identità di quest'ultimo. Chibiusa decide di svelare la sua identità e così
Usagi, Mamoru e Minako tornano nel futuro con Chibiusa dove
conoscono Sailor Pluto. Arrivati nel futuro scoprono ciò che accadrà ma non
potendo restare per un problema di Doppelgänger tornano nel passato e
Chibiusa colta dalla preoccupazione per la sorte degli amici torna nel futuro
di nascosto. Inseguita da Usagi, Mamoru e Minako, Chibiusa verrà catturata
e durante la battaglia la stessa Sailor Moon verrà rapita ma grazie ai suoi
poteri riuscirà a liberarsi e a liberare le 3 compagne rapite in precedenza.
Nulla invece potrà fare per Chibiusa divenuta la Black Lady e per Mamoru
che è stato anch'egli plagiato da Chibiusa. Usagi quindi cerca di contrastare
l'attacco ma Mamoru le ruba il cristallo d'argento. Il Principe Diamond
ottiene ambedue i cristalli d'argento (passato e futuro) e proprio mente li
stava per far avvicinare (cosa che avrebbe portato alla distruzione di
tutto) Sailor Pluto ferma il tempo cosa che la porterà alla morte. Visto il
corpo esanime dell'amica Chibiusa torna normale e i suoi poteri si risvegliano
divenendo Sailor Chibi Moon, Sailor Moon attacca il nemico e svanisce nel
nulla e con lei Mamoru e finalmente la Neo Regina Serenity si risveglia dal
suo sonno. Ridestandosi risveglia anche King Endimion e le Guardian Senshi
ed esorta la figlia ad andare ad aiutare Sailor Moon e così grazie al potere
di Sailor Moon e di Sailor Chibi Moon, Death Phantom viene distrutto.

Parte III

Saga Mugen (Infinito)

È la serie centrale, dall'atto 24 al 33 della vecchia edizione.


Corrisponde alla stagione Sailor Moon S. Il nome deriva dall'Mugen
Gakuen (traducibile come Istituto Infinito, nella versione italiana viene
chiamata semplicemente scuola Mugen o anche Istituto Mugen), diretta e
fondata dal Professor Tomoe ed inoltre frequentata da Haruka
Ten'ō (Sailor Uranus), Michiru Kaiō (Sailor Neptune) e Hotaru Tomoe (Sailor
Saturn), personaggi introdotti in questa serie. Inoltre viene rivelata parte
dell'identità di Sailor Pluto, cioè Setsuna Meiō che non venne rivelata nella
precedente serie. La terza serie vede protagonista il Professor Tomoe, un
folle scienziato che si dice disposto a tutto pur di recuperare la famosa
Coppa Lunare, in originale Rainbow Moon Chalice nell'anime e Seihai (calice
sacro) nel manga. Questo oggetto magico, nell'anime, infatti, dispone di
grandiosi poteri che cambiano in base alla natura di colui che riuscirà ad
utilizzarlo: in mano ad un individuo crudele e spietato, infatti, la Coppa
diventerà un oggetto di pura distruzione. L'artefatto, però, è occultato e
può essere portato alla luce solo quando si hanno in mano i tre talismani; a
loro volta i tre talismani sono custoditi nel cuore puro e senza macchia di tre
persone diverse. Nel manga compare quando Sailor Moon desidera l'unione
dei cuori di tutte le guerriere sailor del sistema solare e non è un oggetto
ricercato dai nemici il cui obbiettivo è il cristallo d'argento che come la
coppa lunare nell'anime consentirà il risveglio di Pharaone 90. Durante tutta
la prima fase della terza serie anime, le forze del Professor Tomoe saranno
impegnate nel tentativo di recupero dell'artefatto, mentre le guerriere
Sailor troveranno notevoli difficoltà dovute anche alla comparsa di due
nuove guerriere, Sailor Uranus e Sailor Neptune, il cui ruolo in principio
sembra oscuro e non necessariamente positivo al gruppo delle Sailor: le due,
infatti, lavorano da sole e sono estremamente forti, nonché prive di scrupoli.
I talismani nel manga sono già in possesso delle guerriere del sistema solare
esterno e la loro risonanza porta all'evocazione di Sailor Saturn, inoltre i
nemici cercano il Cristallo d'argento e non il Calice e non cercano di rubare i
cristalli del cuore delle persone ma le loro anime. Con il trascorrere degli
episodi, la verità sui Talismani si farà sempre più chiara finché, con la
definitiva comparsa della Coppa Lunare, prende vita la seconda parte della
terza serie. In questa seconda fase, Chibiusa fa amicizia con Hotaru Tomoe,
una ragazzina che non gode di ottima salute e la cui identità rimane per gran
parte della serie misteriosa. In questo stesso arco, a far da protagonista
della serie, oltre alla già citata amicizia con Chibiusa, è la battaglia fra le
guerriere e Sailor Saturn, poi Despota 9, un'entità malvagia che necessita di
cuori puri per risvegliarsi totalmente. Grazie agli sforzi congiunti delle
guerriere Sailor, che dapprima si ritrovano separate in due fazioni, poi
costrette a far fronte comune, la terza serie si chiude con lo scontro
decisivo contro Sailor Saturn ed il Faraone 90 al quale poi si unirà Super
SailorMoon.

Kaguya-hime no koibito (l'amante della principessa Kaguya)

Episodio speciale del manga dal quale è stato tratto il film Sailor Moon S
The Movie, ambientato prima della fine della terza serie e dopo l'apparizione
del Seihai (la Coppa lunare anime e Calice sacro nel manga in Italia) dove
compare per la prima volta (e unica nell'anime) Luna in versione umana.

Parte IV

Saga Yume (sogno)

La quarta serie, che inizia dall'atto 34 al 42 della vecchia edizione


manga. La serie animata tratta dalla serie è Sailor Moon SuperS. Il titolo
della saga nel manga, Yume,deriva dal tema di fondo della serie, i sogni.
Viene introdotto Elios, e come nemici sono presenti il Trio Amazzonico ed
il Quartetto delle Amazzoni, sgherri del Circo della Luna Spenta (in originale
Dead Moon Circus). Nell'anime le guerriere sailor devono affrontare il "Circo
della luna spenta", un'organizzazione malvagia diretta dalla
regina Nehellenia e da Zirconia che ha lo scopo di trovare lo specchio dorato
posseduto da un essere umano che ha un sogno meraviglioso in cui Elios
fuggito con il solo spirito dalla gabbia in cui Nehellenia ha rinchiuso il suo
corpo. Elios che si presenterà nei sogni di Chibiusa come Pegasus con
l'aspetto di un cavallo alato viene cercato da Nehellenia per il cristallo che
custodisce nel corno, il cristallo d'oro. Sia il Trio Amazzonico, sia il
Quartetto Amazzonico non riescono a trovare questo specchio (in realtà
posseduto da Chibiusa) e, alla fine, la stessa Chibiusa con Sailor Moon e
grazie alla forza dei sogni meravigliosi dell'umanità riesce ad usare il
cristallo d'oro che sconfigge Nehellenia relegandola in uno specchio nei
meandri delle tenebre e salvando ancora una volta il pianeta Terra. Nel
manga la storia è diversa: non vi sono specchi dei sogni da cercare e
l'obbiettivo di Nehellenia è divenire la vera regina della luna e per farlo ha
bisogno del cristallo d'argento. Anche il finale è diverso e Nehellenia viene
sconfitta dal potere unito di tutte le sailor senshi che ottengono la
trasformazione eternal, di Sailor Moon che in questo frangente diviene
Eternal Sailor Moon e di Mamoru che scopre di custodire dentro di sé il
cristallo d'oro. La storia si conclude con la cerimonia di incoronazione di Neo
Queen Serenity e King Endimion e l'apparizione del Sailor Quartet ovvero il
quartetto delle amazzoni liberato dal malvagio potere di Nehellenia.

Il miracolo del buco nero dei sogni

Sailor Moon Supers: Le 9 Sailor guerriere unite! Il miracolo del buco nero
dei sogni è un film cinematografico ambientato probabilmente dopo la fine
della quarta serie anime; non vi sono corrispondenze con il manga.

Parte V

Saga Stars

L'ultima serie dalla saga, dall'atto 43 al 52 della vecchia edizione.


Nell'anime corrisponde alla serie Sailor Stars, in riferimento agli Star
Seeds (Semi di Stella in italiano), obiettivo del nuovo nemico. Vengono
presentate nuove Sailor Senshi della nostra galassia, ma appartenenti a
sistemi solari differenti, come le Sailor Starlights. Tra i nuovi personaggi ci
sono ChibiChibi, la Principessa Kakyuu e la malvagia Sailor Galaxia. Viene
rivelata, inoltre, l'essenza di ogni male, ovvero Chaos, madre di tutti i
malvagi presenti nella serie (almeno nel manga).La storia diverge molto da
anime a manga, poiché in quest'ultimo Galaxia cerca solo gli Star Seeds delle
guerriere sailor (i Sailor Crystals) ed appaiono molte più Sailor agli ordini di
Galaxia.

I personaggi

I protagonisti dell'anime. Da sinistra Sailor Pluto, Sailor


Uranus, Sailor Neptune, Sailor Mercury, Tuxedo Kamen, Sailor
Mars, Sailor Moon, Sailor Chibimoon, Sailor Jupiter e Sailor Venus.

Principali

I protagonisti di Sailor Moon sono:

 Usagi Tsukino (Bunny), una ragazza di quattordici anni, allegra e vivace, in grado di
trasformarsi nella guerriera Sailor Moon, guerriera dell'amore, della giustizia e del
mistero .
 Mamoru Chiba (Marzio), futuro fidanzato e marito di Usagi, che nei panni
dell'inizialmente ambiguo Tuxedo Kamen (Milord) aiuta la guerriera.
 Luna, Usagi riceve i poteri e viene aiutata da questa gatta parlante, con cui riesce a
trovare le sue compagne.

Si aggiungono le quattro Guardian Senshi, il gruppo che aveva il compito di


proteggere la Principessa Serenity.

 Ami Mizuno (Amy), è la prima sailor che Usagi incontra, una ragazza molto timida e
studiosa, che diventa Sailor Mercury, guerriera dell'acqua e della saggezza.
 Rei Hino (Rea), la terza guerriera sailor, una sacerdotessa miko nel
tempio shintoista del nonno, con grandi abilità, capace di trasformarsi in Sailor Mars,
la guerriera della fiamma e della passione.
 Makoto Kino (Morea), la quarta guerriera, ed è Sailor Jupiter, guerriera del fulmine e
del coraggio, una ragazza molto attiva e socievole.
 Minako Aino (Marta), alias Sailor Venus, è la guerriera dell'amore e della bellezza
(nonché la protagonista del manga Codename: Sailor V), ed è accompagnata dal suo
gatto parlante Artemis.

Il resto del Sailor Team, conosciuto come Outer Senshi, viene rivelato
solamente nelle serie successive, ed è composto da:

 Haruka Ten'ō (Heles), una ragazza molto decisa e sicura che si trasforma in Sailor
Uranus, guerriera del vento.
 Michiru Kaiō (Milena), la raffinata violinista che diventa Sailor Neptune, guerriera
dell'abbraccio e delle acque profonde.
 Setsuna Meiō (Sidya/Silvia), la guerriera dell'oscurità Sailor Pluto e custode della
porta del tempo, guerriera della rivoluzione.
 Hotaru Tomoe (Ottavia Tomoe), incarnazione di Sailor Saturn, la Guerriera della
morte e della rinascita.
 Chibiusa (pronuncia originale Cibiusa diventata Chibiusa nell'adattamento italiano
dell'anime) , figlia di Neo-Regina Serenity (l'Usagi del futuro) giunta dal XXX secolo.
Si trasforma in Sailor Chibimoon (Sailor Chibiusa) a partire dalla terza serie dell'anime
e dalla fine della seconda serie del manga.

Secondari

Si aggiungono alle serie un gran numero di personaggi secondari, che


variano dalle famiglie delle protagoniste ai loro compagni di scuola, fino alle
guerriere sailor provenienti da altri pianeti. Tra i più ricorrenti ci sono
la famiglia Tsukino, i compagni di classe di Usagi, Naru Osaka (Nina) e Gurio
Umino (Ubaldo) ed altri personaggi che compaiono occasionalmente come il
proprietario della sala giochi Crown Motoki Furuhata (Moran) con sua
sorella Unazuki (Ursula). Compariranno anche Diana, la gattina grigia di
Chibiusa, figlia di Luna e Artemis, ed Elios, officiante dell'Elysion e nella
serie anime anche protettore del golden crystal. Tra le nuove guerriere e
possibili alleate fanno la loro comparsa le Sailor Starlights, tre combattenti
provenienti da un altro sistema planetario, conosciute con il nome di Sailor
Star Fighter, Sailor Star Maker e Sailor Star Healer, ed infine ChibiChibi,
piccola guerriera sailor dalle origini misteriose che appare nel corso della
quinta serie.

Nemici
 Regno delle Tenebre: è il primo gruppo che si scontra con il Sailor Team. Il suo
obiettivo è quello di distruggere la terra. È capitanato da Queen Beryl.
 Ail e An: il trio alieno venuto per raccogliere energie per l'albero dell'oscurità
composto da Ail e An e Makaiju. Compare nella prima parte della seconda serie, solo
nell'anime.
 Famiglia della Luna Nera: secondo gruppo della seconda serie, con a capo il Principe
Diamond.
 Esercito del Silenzio: gruppo del Professor Tomoe, padre di Hotaru Tomoe Compare
nella terza serie.
 Circo della Luna Spenta: gruppo di Zirconia/Nehellenia, della quarte serie.
 Galaxia e le Veneranti: ultimo gruppo, con a capo Sailor Galaxia, una malvagia senshi.
 Chaos: il vero e proprio nemico delle guerriere, che prende vari aspetti.
Altri nemici appaiono nei manga one-shot, nei musical.

 Xenian e Fiore nel film "La promessa della Rosa"


 Snow Princess Kaguya e le sue Ballerine di Neve nel secondo film
 Badiane e i suoi elfi nel terzo film
 Vari mostri spiriti maligni nei manga delle serie Battle exam, Casablanca
Memories e Il Diario Illustrato di Chibiusa e negli episodi speciali dell'anime
 Vampiri e alieni del pianeta Dark Sirius e della cometa Coalt nei Musical
 Apsu e le Opposito Senshi nel videogame Sailor Moon: Another Story

Da segnalare che in ogni serie vi è un episodio in cui il nemico minore non


appartiene al gruppo principale di nemici della serie

Oggetti magici in Sailor Moon

Nella serie Sailor Moon appaiono molti oggetti magico-planetari,


lungo le cinque serie della storia. (Sono stati qui divisi per funzione ed opera
principale in cui appaiono. Come nome principale, dove esistente, viene
visualizzato il nome italiano dell'oggetto ed in seguito il nome originale; se
non esistente è presente solo il nome originale).

Trasformazioni
Manga e anime
 Spilla lunare (Henshin Brooch o Moon Brooch), usata da Usagi Tsukino per diventare
Sailor Moon nella prima serie.
 Penna lunare (Moon Pen o Henshin Pen), usata da Usagi Tsukino per assumere la
professione o il ruolo che desidera. Appare per la prima volta nell'atto 2 del manga, e
nel terzo episodio dell'anime.
 Crystal Star usata da Usagi Tsukino per diventare Sailor Moon nella seconda serie, al
suo interno per la prima volta vi è racchiuso il Silver Crystal; questa spilla le viene
donata da Queen Serenity sia nel manga (alla fine della prima parte) che nell'anime
(episodio 51).
 Cosmic Heart Compact, usata da Usagi Tsukino per diventare Sailor Moon nella terza
serie. Nel manga le viene donata da Neo Queen Serenity alla fine della seconda parte,
nell'anime appare grazie all'unione dei poteri di Princess Serenity e Prince Endimion.
(In Italia viene chiamato "Magico Cuore" solo nel riassunto dell'episodio 100).
 Coppa Lunare (Sehai nel manga, Rainbow Moon Chalice nell'anime), usata da Sailor
Moon per diventare Super Sailor Moon nella terza serie; nel manga appare durante la
terza saga dopo la riunificazione di tutte le sailor guerriere del sistema solare, mentre
nell'anime appare quando i 3 talismani delle Outer Senshi entrano in risonanza fra loro.
 Crisis Moon Compact, usato da Sailor Moon per diventare Super Sailor Moon nella 4ª
serie gli viene donato da Pegasus.
 Pink Sugar Compact, usato da Chibiusa per diventare Sailor Chibimoon.
 Chibi Moon Compact, usato da Sailor Chibimoon per diventare Super Sailor Chibimoon.
 Holy Moon Chalice (Sehai nel manga), evoluzione del primo Sehai, questo calice nel
manga simboleggia la riunione di tutte le sailor guerriere del sistema solare, inclusa
Chibiusa, che, raccogliendo i poteri dei castelli delle loro stelle madri all'interno del
calice stesso, permettono a Super Sailor Moon di trasformarsi in Eternal Sailor Moon.
Nell'anime non ha alcun collegamento con il primo calice e le viene donato da ChibiChibi.
 Henshin Pen (penna di trasformazione), usate da Ami Mizuno, Rei Hino, Makoto
Kino e Minako Aino per diventare Sailor Mercury, Sailor Mars, Sailor Jupiter e Sailor
Venus nella prima serie anime, da tutte le quattro Guardian Senshi tranne Sailor Venus
nel manga.
 Star Power Stick, usate da Ami Mizuno, Rei Hino, Makoto Kino e Minako Aino per
diventare Sailor Mercury, Sailor Mars, Sailor Jupiter e Sailor Venus nella seconda e
terza serie dell'anime e nella seconda serie del manga.

Manga
 V Henshin Pen, La penna di trasformazione di V,è la penna usata per trasformarsi
da Sailor Venus nella prima parte del manga e nel manga Codename: Sailor V
 Mercury Crystal, Mars Crystal, Jupiter Crystal, Venus Crystal, Uranus
Crystal, Saturn Crystal, Neptune Crystal, Pluto Crystal, cristalli che contengono il
potere sailor utilizzato dalle sailor senshi per trasformarsi in Super Sailor Senshi.
 Star brooch, contiene i sailor crystal delle Sailor Starlights lo utilizzano per
trasformarsi.

Anime
 Eternal Moon Article, è la spilla usata da Usagi per diventare Eternal Sailor Moon.
Nasce dall'unione dei poteri di tutte le guerriere.
 Crystal Henshin Stick, (nei giocattoli Crystal change Rod) evoluzione degli Star Stick
grazie ai poteri di Pegasus, sono usati da Sailor Mercury, Sailor Mars, Sailor Jupiter e
Sailor Venus nella quarta serie, per passare alla trasformazione di livello successivo, o
secondo livello (come l'autrice le definisce nell'artbook Material Collection) e
diventare super guerriere.
 Lip Rod, sono i mini scettri planetari usati da Haruka Ten'ō, Michiru Kaiō e Setsuna
Meiō per trasformarsi. Non viene mai mostrato un possibile scettro simile di Sailor
Saturn. Il nome Lip Rod deriva dal nome presente nei giocattoli che li rappresenta.
 Microphone Henshin, microfono usato dalle Sailor Starlights per trasformarsi.

PGSM
 Heart Moon Brooch, usata da Usagi Tsukino per diventare Sailor Moon.
 Silver Bracelets, usate da Ami Mizuno, Rei Hino, Makoto Kino e Minako Aino per
diventare Sailor Mercury, Sailor Mars, Sailor Jupiter e Sailor Venus.
 Jewelry Star Bracelet, versione trasformata del silver bracelet ottenuto dopo la
trasformazione dalle guardian senshi.
 Dark Jewelry Star Bracelet, bracciale di Dark Mercury.
 LunatiaL, cellulare che Sailor Luna usa per trasformarsi.
Armi
Manga e anime
 Scettro lunare (Moon Stick, o meglio Crescent Moon Wand), usato da Sailor Moon e
Queen Serenity (atto 5, episodio 25). Nell'anime viene detto che lo scettro lunare è il
simbolo del leader della squadra o sailor team.
 Cutie Moon Rod, secondo scettro usato da Sailor Moon (atto 14, episodio 51). Nel
manga nasce dall'unione dei poteri di Sailor Moon e Tuxedo Kamen e viene utilizzato
anche da Sailor Chibimoon, nell'anime viene donato da Queen Serenity.
 Spiral Heart Moon Rod, terzo scettro usato da Sailor Moon e Super Sailor Moon (atto
23, episodio 91). Nel manga viene donato a Sailor Moon da Neo Queen Serenity,
nell'anime nasce dall'unione dei poteri di Princess Serenity e Prince Endimion.
 Scettro di Super Sailor Moon (Moon Caleidoscope), quarto scettro usato da Super
Sailor Moon (e nel 3° film anche da Super Sailor Chibimoon). Nel manga in origine è,
insieme al ChibiMoon Caleidoscope, un normale caleidoscopio richiamato da Elios e
divenuto arma grazie alla volontà delle due guerriere (Act34). Nell'anime si tratta di
una evoluzione dello scettro precedente (lo Spiral Heart Moon Rod) grazie all'aiuto dei
poteri di Pegasus e senza il quale non è attivabile (episodio 128).
 Scettro dei petali di stelle (Eternal Tiare), ultimo scettro utilizzato da Eternal Sailor
Moon (atto 42, episodio 167).
 Pink Moon Stick, mini scettro di Sailor Chibimoon (atto 28, episodio 103).
 Magica Campana di Chibiusa (Twinkle Bell), usata da Super Sailor Chibimoon per
chiamare Pegasus (atto 34, episodio 130).
 Mistica pergamena (Ofuda), talismano shinto usato da Rei Hino/Sailor Mars (atto 3,
episodio 10).
 Silent Glaive, usato da Sailor Saturn per sferrare il suo attacco più potente.
 Sfere magiche (Amazon Stones ), sfere usate dal Quartetto Amazzonico, nel manga
(dove ne possiedono di diversi tipi) sono usate unicamente per attaccare e nell'anime
per estrarre i Dream Mirrors dalle persone o per altri motivi più o meno seri.

Manga
 Mercury Harp, talismano di Sailor Mercury l'arpa viene usata per l'attacco Mercury
aqua rapsody (atto 35 vecchia edizione).
 Mars Arrow, talismano di Sailor Mars, una sorta di freccia usata per l'attacco Mars
flame sniper (atto 36 vecchia edizione).
 Ooku no ha (foglie di quercia), talismano di Sailor Jupiter è una sorta di corona di
foglie di quercia usata per l'attacco Jupiter Oak Evolution (atto 37 vecchia edizione).
 Ai no muchi (frusta d'amore), talismano di Sailor Venus è una sorta di frusta con delle
rose viene usata per l'attacco Venus Love and beauty shock (atto 39 vecchia edizione).
 Chain Belt, catena portata a mo' di cintura e utilizzata per attaccare da Sailor Venus
dalla prima alla terza serie compresa.
 Seihan, o Maboroshi no ginzuishou no tsurugi (Spada sacra o Spada di Meraviglioso
Cristallo d'argento), è una spada trovata sulle rovine del Moon Palace sulla luna, è la
spada delle Guardian Senshi e viene usata dal leader del gruppo Sailor Venus (atto 10
vecchia edizione).
 ChibiMoon Caleidoscope, scettro usato da Super Sailor ChibiMoon a partire dall'act34,
in origine era, con il Moon Caleidoscope, due normali caleidoscopi richiamati da Elios,
ma divenute armi grazie alla volontà delle due guerriere.
 Scettro di ChibiChibi: è lo scettro usato da ChiChibi nel manga per generare una
barriera protettiva dall'attacco di Sailor Phi e Sailor Chi, sembra una versione più
piccola del Moon Eternal Tiare con un cuore in cima.

Anime
 Holy Moon Chalice, usato da Eternal Sailor Moon (episodio 187). (Moon Power Tiare),
usato da Eternal Sailor Moon, creato dall'unione dell'Eternal Tiare e dell'Holy Moon
Chalice (episodio 187).
 Star Yell (Sailor Star Yell nella linea per giocattoli), compare solamente nella versione
animata (dall' episodio 173) ed è un oggetto a forma di stella utilizzata dalle starlights
per attaccare.

PGSM
 Moonlight Stick, usato da Sailor Moon e Sailor Luna (atto 1 e 27).
 Dark Sword, spada creata da Dark Mercury da un pezzo di ghiaccio (atto 22).
 Ice Sword, spada creata da Silor Mercury, viene usata una sola volta e per pochi
secondi (atto 14).
 Crescent Moon Cutter, oggetto a forma di falce di luna utilizzato da Sailor V per
attaccare (act 1).
 Sailor Star Tambourine, tamburelli donati alle quattro Guardian Senshi da Artemis
(atto 26) usati per attaccare con vari attacchi senza nome per lo più. Vengono plasmati
in altre armi, richiamado il potere delle loro stelle madre, in seguito:
 Mercury Sword, spada creata da Sailor Mercury (atto 49).
 Mars Venus Daggers, spade corte create da Sailor Mars e Sailor Venus in PGSM
(usate e richiamate da Sailor Mars nell'atto 49 e usate e richiamate da Sailor Venus
nello Special act conosciuto anche come act 50).
 Jupiter Spear, lanciata creata da Sailor Jupiter (atto 49).
 Princess Holy Sword, usata da Princess Sailor Moon contro gli attacchi avversari. Si
trasforma nella Princess Harp (atto 36).
 Princess Harp, è un'arpa usata per guarire le persone, ma il più delle volte la usa per
suonare una musica malinconica, e si trasforma nella Princess Sword a piacimento (atto
37).
 Legendary Sword, o Spirit of the Senshi, è simile alla Seihan del manga. Viene usata
da tutte e quattro le Guardian Senshi nello special act della serie per ottenere
momentaneamente il potere di trasformarsi(atto 50).

Altri oggetti
Manga e anime
 Mercury Goggle, una visiera digitale usata da Sailor Mercury per analizzare i nemici
(episodio 9).
 Orogel (Stella incantata nelle repliche giocattolo distiguite dalla Giochi Preziosi),
un carillon a forma di stella che quando aperto suona la versione di pianoforte della
sigla di apertura, questo oggetto era stato donato da Princess Serenity a Prince
Endimion come pegno d'amore prima della distruzione di Silver Millenium, riappare sulla
terra del presente ed è in possesso di Mamoru Chiba (solo anime, episodio 26). In
PGSM e nel manga il suo posto è preso da un orologio con le fasi lunari.
 Sailorofoni presenti in tutte le serie e in forme diverse, ogni guerriera ne possiede uno
e lo usa per comunicare con le altre. Nella prima serie hanno la forma di una piccola
calcoltrice, mentre dalla seconda in poi è a forma di orologio da polso (indicati però nel
doppiaggio italiano come Walkie-talkie), donati loro da Artemis. Chibiusa nella terza
serie usa Luna-P come comunicatore invece. Anche Haruka ne possiede uno, ma non ne
conosciamo l'origine. Nel manga sono sempre degli orologi ma modificati dalla gatta
Luna e nelle serie successive ne vediamo indossarne uno anche da Mamoru.
 Chiave del tempo, usata da Chibiusa per viaggiare nel tempo, per utilizzarla usa la
frase Custode del tempo! Squarcia il cielo e aprimi la porta dello spazio-tempo! La
chiamo con il suo vero nome, o Dio onnipotente del tempo, padre del tempo, Chronos,
guidami, proteggimi, nel cammino di luce!, nell'adattamento italiano rimasto
praticamente invariato. Appare nell'atto 11 del manga, e nell'episodio 82 dell'anime.
 Luna P, altro oggetto di Chibiusa, usato per vari compiti, come trasformarsi in vari
oggetti o comunicare con Sailor Pluto nell'anime (atto 13, episodio 60).
 Galactica Bracelets (braccialetti di Galaxia nell'adattamento italiano dell'anime), usati
da Sailor Galaxia, permettono di evitare la morte di quelle persona a cui è stato
estratto il seme di stella puro, ottenendo allo stesso tempo un potere maggiore ma agli
ordini di Galaxia. Questi bracciali sono indossati anche dalla stessa Sailor Galaxia che,
una volta toltili, nel manga, la faranno scomparire, mentre nell'anime la faranno
diventare Sailor Chaos (come affermato dall'autrice nell'artbook Material Collection).

Anime
 Dark Henges: chiamate Stauette Nere nel doppiaggio italiano sono delle statuette
prodotte da Sapphire e raffiguranti Esmeraude, che la donna colloca su punti ricchi di
energia negativa nel XX secolo in modo da poter aprire il Dark Door, ossia il portale
che consentirà al Potere Nero di contaminare la Tokyo del passato e di cambiare la
storia, impedendo la fondazione della futura Crystal Tokyo.
 Flauto di Ail: è il flauto magico che Ail usa per dare vita ai mostri Cardians in modo
che possano rubare l'energia umana
 Mazzo di carte: è il mazzo di carte da cui Ann sceglie le carte da cui Ail risveglia i
Cardians

Pretty Guardian Sailor Moon, Live


 TeletiaS, cellulare utilizzato dalle sailor senshi per cominicare.
 Karaoke Crown Passport, tesserino ricevuto da Luna per accedere gratuitamente al
Karaoke Crown.
Cristalli
Cristalli dell'Arcobaleno

I Cristalli dell'arcobaleno o Nijizuishou sono dei cristalli che


appaiono solamente nell'anime. Essi sono le sette frammenti del Cristallo
d'argento, quando vi era ancora Silver Millennium non viene detto quando
precisamente, Queen Serenity sigillò in sette frammenti della pietra 7
potenti Youma del Dark Kingdom questi frammenti caddero sulla Terra che
si reincarnarono in sei persone ed un gatto. Se il frammento viene rimosso,
la persona che lo possiede si trasforma nel Grande Youma a cui è affine. Essi
prendono il nome dai sette colori dell'arcobaleno, e sono:

 Red Crystal, nel corpo di Crane Game Joe, affine a Gesen.


 Orange Crystal, nel corpo di un prete, affine a Boxy.
 Yellow Crystal, nel corpo di Ryo Urawa, affine a Bunbo.
 Green Crystal, nel corpo di Yumemi Yumeno, affine a Binah.
 Blue Crystal, nel corpo di Reika Nishimura, affine a Rikoukeidar.
 Indigo Crystal, nel corpo del nonno di Rei, affine a Jiji.
 Violet Crystal, nel corpo del gatto Rhett Butler, affine a Bakene.

Cristalli del Cuore

Il Cristallo del Cuore (Pure Heart Crystal) è un tipo di cristallo che


appare nella terza serie animata, ed è la rappresentazione stessa del cuore
di una persona; senza di esso non a caso una persona non può vivere. Viene
rivelato in seguito che esistono tre cristalli del cuore puri che contengono i
tre talismani, cercati sia dalla outer senshi che dall'Esercito del Silenzio, al
fine di evocare il Rainbow Moon Chalice (Coppa lunare) che rappresenta il
cristallo del cuore più puro della galassia. Nel doppiaggio italiano sono
indicati anche solo come Cuori Puri.

Semi di Stella

Un Seme di Stella o Seme Stellare (star seed nella versione


originale), è un piccolo cristallo che ogni persona ha nel suo animo. Secondo il
manga, tutti i semi di stella vengono creati nel Galaxy Cauldron, e
rappresentano il concetto di anima umana, infatti ogni persona ne possiede
uno. Sempre secondo il manga, quando una persona muore, il suo seme ritorna
nel luogo in cui è stato creato, e può decidere se rimanere in quel luogo o
reincarnarsi in un'altra persona. Nell'anime vi sono gli Star Seed originali(
veri semi di stella nell'adattamento italiano), introdotti nella quinta serie.
Non viene spiegata la natura di questi Star Seed, sappiamo solo che chiunque
possa averli non solo le guerriere sailor, per questo vengono attaccati
normali esseri umani non solo nel corso della serie, ma anche nel finale. I
normali semi quando estratti finiscono per sbiadire e diventare deboli, i veri
semi di stella hanno una luce eterna, come visto per Sailor Galaxianell'ultima
serie. É implicito che i Star Seed Originali delle Sailor controllino il pianeta,
difatti Galaxia si riferisce a quello di Mamoru proprio come "Lo Star Seed
responsabile della Terra!" ed aggiunge che "Ogni forma di vita in questa
galassia ospita uno Star Seed". Un accenno ai Star Seed Originali sembra
essere però fatto anche nel manga, poiché mentre cura Luna, Artemis e
Diana dopo l'attacco di Sailor Tin Nyanko, la principessa Kakyuu afferma che
anche i semi di stella dei tre gatti risplendono come i Sailor Crystal. Sempre
nell'anime vengono mostrati degli Star Seed non originali che una volta
estratto diverrà nero e il suo possessore si trasformerà in un phage. Una
Sailor Senshi possiede invece un Originale Star Seed colorato, esistono
anche gli Originali Star Seed incolore appartenuti agli esseri umani comuni.
Chi è in possesso di un originale star seed e ne viene privato, avviene la sua
morte umana, e il suo corpo si dissolve. Inoltre, Sailor Galaxia, per
proteggere il suo Star Seed da Chaos, sigillato nel suo corpo, lo manda sulla
libero nella galassia alla ricerca delle "guerriere dell'amore e della giustizia",
giunge quindi sulla Terra con forma umana ed è conosciuto con il nome
di ChibiChibi. Nel manga esistono degli Star Seed particolari chiamatiSailor
Crystal.

Sailor Crystal

Sailor Crystal è un tipo particolare di Star Seed posseduto


dalle Sailor Senshi nel manga. Nel manga, i Sailor Crystal vengono introdotto
nella quarta serie, e diventano molto importanti nella trama della quinta
serie. Sailor Moon viene a conoscenza dei cristallo grazie ad una
conversazione con le Sailor Starlights e Principessa Kakyuu, che spiegano
che tutto ciò che ci circonda cresce grazie allo star seed comprese le
guerriere sailor. Da un tipo particolare di star seed nasce però il Sailor
Crystal e il suo potere si spande su una stella da lui scelta per crescere
assieme a lei e diventando alla fine della sua evoluzione la guerriera
guardiana di quella stella stessa. Il Sailor Crystal è il cuore delle guerriere
sailor e il luogo in cui risiede la sorgente del potere Sailor, il Crystal Power
Sailor Make Up, potere alquanto sconosciuto che non può essere mai spento.
Una volta che vengono trafugati avviene la morte umana della guerriera, ma
avviene la sola rovina del corpo, vi è quindi la possibilità di riportare il vita la
guerriere mediante il suo sailor crystal.

Una lista dei cristalli:

 Mercury Crystal - Sailor Mercury


 Mars Crystal - Sailor Mars
 Jupiter Crystal - Sailor Jupiter
 Venus Crystal - Sailor Venus
 Pluto Crystal - Sailor Pluto
 Uranus Crystal - Sailor Uranus
 Neptune Crystal - Sailor Neptune
 Saturn Crystal - Sailor Saturn
 Silver Moon Crystal - Sailor Moon
 Pink Moon Crystal - Sailor Chibimoon
 Golden Crystal - Principe Endymion
 Saffer Crystal - Sailor Galaxia
 Cosmos Crystal - Sailor Cosmos

Altri cristalli
 Kurozuishō - noto in Italia come Cristallo Nero. Appartiene al Regno delle Tenebre,
presente solo nell'anime dove viene evocato da Nevius per trovare il Cristallo
d'Argento. Viene successivamente impegnato da Zackar al fine di recuperare i Cristalli
dell'Arcobaleno e risvegliare i sette youma. In seguito viene affidato ad Endimion
perché riunisca al suo interno le reincarnazione dei sette demoni in modo da creare un
guerriero ancora più potente e viene distrutto dalle Sailor in quest'occasione.
Nell'episdio 33 Zoisite lo usa anche per trasformare un essere umano in youma.
 Jyākokusuishō - chimato in Italia Cristallo Crovino, appartenente alla Famiglia della
Luna Nera. Serve ad aprire il Dark Gate ( in Italia Porte dl Mondo Oscuro), necessario
per far giungere il Potere Nero dalla Nemesis del XXX secolo alla Terra del XX, in
modo da sferrare l'attacc finale.
 Thiolon e Crystal - amuleto di Hotaru Tomoe nel manga con il quale ottiene un
momentaneo sollievo dai dolori che l'affliggono.
 Statua di Cristallo della prima principessa del Regno Diamond, Regno D nel manga, è
il tesoro della famiglia reale del regno Diamond, appare nell'episodio 22 e nell'act 4 del
manga, viene introdotto in quanto sia i nemici che le guerriere sailor pensano che possa
essere il cristallo d'argento ma alla fine si rivela una normale statua, rappresentante la
prima principessa del Regno Diamond, di diamanti da 2000 carati;
 Maboroshi no Aoizuishou - Yuka Sakuragi, solo in PGSM (atto 4) sia i nemici che le
sailor guerriere credevano fosse il cristallo d'argento ma in realtà è un banale
cristallo.
 Barazuishou- è il cristallo di Mamoru nel videogame Sailor Moon: Another Story,
ambientato fra la terza e quarta serie dell'anime.
 Cristallo di ghiaccio,anche indicato, sempre nell'adattamento italiano, come Cristallo
della Cometa, ma senza nome specifico nella versione originale, è il cristallo ritrovato
da Kakeru Oozora ed appartenente a Princess Snow Kaguya, necessario per
permetterle di congelare la Terra. Il cristallo aumenta considerevolmente il suo
potere, assorbento l'energia vitale de giovane scienziato.
 Sfera di cristallo nero: si tratta della sfera di cristallo sospesa sopra il bastone di
Beryl che la usa per osservare cosa accade altrove. Non ha un nome preciso, né
nell'anime e neanche nel manga.

Dream Mirror
I Dream Mirror (Specchi dei sogni) sono degli specchi che risiedono
nel cuore delle persone con sogni e desideri del suo possessore, e vengono
introdotti nella quarta stagione dell'anime. Sia il Trio Amazzonico che
il Quartetto Amazzonico erano alla ricerca di una particolare dream mirror
chiamato Golden Mirror (Specchio dorato), specchio che custodisce un
sogno meraviglioso in cui lo spirito di Elios, con il Golden Crystal, si è
rifugiato dopo che Nehellenia lo ha catturato. Questo specchio custodiva i
sogni di Chibiusa così meravigliosi che la loro luce hanno indicato la via e
offerto un rifugio allo spirito di Elios.

Specchio delle Tenebre

È lo specchio in cui viene sigillata Nehellenia, nella serie anime, come


punizione per la sua brama di potere, dalla principessa del regno della Luna.
Nell'anime lo specchio apparteneva alla stessa Nehellenia, ed era magico
poiché aveva il potere di mostrare il futuro e viene ritrovato in seguito dal
Quartetto delle Amazzoni. Interessante notare che (nell'anime) quando
Nehellenia ricorda il suo sogno di quando era bambina lo specchio va in pezzi,
come se fosse la causa dei poteri e della malvagità di Nehellenia. Nel manga
questo specchio non viene nominato, in quanto nel manga Nehellenia viene
sigillata da Queen Serenity (e non sua figlia, allora ancora in fasce) in uno
specchio che era nella sua camera da letto.

Specchio nero laccato

All'inizio della quinta serie anime, grazie all'aiuto di una forza


sconosciuta, Nehellenia si libera dalla sua prigionia. Una voce misteriosa fa
apparire dinnanzi a lei il suo specchio dei sogni, di colore nero, lo specchio
nero laccato appunto. Sotto consiglio della voce misteriosa, rompe il suo
specchio le cui schegge cadono sulla Terra ferendo varie persone (tra cui
Mamoru) facendole diventare succubi della maledizione di Nehellenia: stare
tutto il giorno davanti ad uno specchio fino a cadere in uno stato d'ipnosi, ed
essere catturati dagli stessi specchi. Altre schegge assumono la forma di
demoni cloni tutti uguali dall'aspetto simile a quello di Nehellenia, le Mirror
Paredro (chiamate erroneamente Mirror Palais Dolly) il cui nome deriva
dai Paredri. Alla fine della serie si scopre che la voce misteriosa era quella di
Sailor Galaxia. A differenza degli specchi visti nella serie precedente, quello
di Nehellenia ha una forma più gotica che ricorda quello dove è stata
imprigionata.

Talismani

I Talismani sono tre oggetti speciali della terza serie Sailor Moon,
corrispondente alla serie animata Sailor Moon S. La ricerca di questi tre
talismani è la missione principale di questa serie, perché solamente riunendo
questi tre oggetti è possibile richiamare la Coppa Lunare che, nelle mani di
un potente individuo chiamato Messiah, può portare distruzione o guarigione
al mondo. I talismani sono contenuti nei cuori puri di tre persone. Sono, in
ordine di ritrovamento, Deep Aqua Mirror (Specchio), Space Sword (Spada)
e Garnet Orb (Sfera di Granato). I tre Talismani si ispirano e sono un
omaggio alle note tre insegne imperiali del Giappone.

Specchio

Il primo talismano ad apparire. Appartiene a Michiru Kaiō, Sailor Neptune.


Questo talismano ha l'abilità di smascherare le menzogne e trovare il punto
debole dei nemici. All'occorrenza può produrre un potente raggio. Nelle mani
di Sailor Neptune le permette di usare l'attacco Submarine Reflection.

Spada

Il secondo talismano ad apparire ha le sembianze di una sciabola.


Appartiene a Haruka Ten'ō, Sailor Uranus. Nel manga, la lama appare
trasparente, mentre nell'anime è di solito bianca. La spada è in grado di
tagliare quasi ogni cosa, e permette a Sailor Uranus di usare gli attacchi
Space Sword Blaster e Space Turbulence.
Sfera di Granato

La Sfera di Granato appare già alla fine della seconda serie, in quanto
posta sull'estremità del bastone di Sailor Pluto, ma è l'ultimo ad essere
rivelato come uno dei tre talismani. Appartiene a Setsuna Meiō. Permette a
Sailor Pluto di usare gli attacchi Chronos Typhoon e la manovra difensiva
Garnet Ball.

Coppa Lunare

La Coppa Lunare, in originale Sehai (Calice Sacro, spesso chimato anche


Santo Graal), è un oggetto che compare nella terza serie Sailor Moon.
Nell'anime questa calice può essere usata solo dal Messia predestinato e può
essere usata per il male o per il bene e dipende dal Messia come la
utilizzerà. Se finisce in mani sbagliate il destino del Mondo è segnato mentre
se finisce nelle mani di una persona dal cuore puro esso donerà immensi
poteri benefici. Nell'anime quando i tre talismani di Sailor Neptune, Sailor
Pluto e Sailor Uranus entrano in risonanza esso appare e durante la terza
stagione fa la sua prima ed ultima comparsa nell'anime. Quando appare per la
prima volta c'è uno scontro tra Sailor Moon e un'aiutante del Dottor Tomoe,
ma alla fine Sailor Moon ha la meglio e al contatto ha una nuova
trasformazione, dopodiché Sailor Moon la custodisce usandola da quel
momento in poi per distruggere i Demon. Ogni volta che la usa però dopo si
sente debole proprio per l'immenso potere che il calice le conferisce e
quindi, proprio per questo motivo, si pensa che non sia lei il Messia. Alla fine
Sailor Moon donerà volontariamente alla Mistress9, credendo così di salvare
Hotaru, il calice che in seguito viene distrutto. La Coppa Luinare è il cristallo
del cuore più puro della terra ed era l'unica cosa che poteva fermare
l'ascesa del Pharao90 è stata eliminata e dopo la sua distruzione non ci
saranno "miracolosi" interventi che la riporteranno indietro, scompare per
sempre, ma solo nell'anime. Nella versioen italiana viene detto che può
essere utilizzato solo dall'essere umano in cui è incarnata la Suprema
Essenza, mentre in quella originale dal cosiddetto Messia, che si rivelerà
essere Sailor Moon. Nel manga viene chiamato semplicemente Sehai (calice
sacro) ed è stato costruito da Mamoru, Usagi e Chibiusa la quale ricorda di
aver visto un quadro nella stanza della madre che lo rappresentava. Chibiusa
aveva provato, infatti a replicarlo durante un compito di scuola usando
dell'argilla, ma con un risultato deludente. Mamoru decide quindi di aiutarla,
ispirandosi ai calici elaborati creati nell'Europa medioevale, e creando così il
Calice che noi conosciamo. Dopo la riunione di tutte le Sailor Senshi del
sistema solare Sailor Moon, riunendo i cuori delle senshi dinnanzi a lei
richiama il calice e grazie ad esso giunge ad una nuova trasformazione
bevendo da esso. Anche nell'anime Chibiusa crea un calice simile alla Coppa
Lunare nell'episodio 107, ma non è quello vero ed è probabile che sia solo un
cameo al manga. A differenza dell'anime non viene distrutto alla fine della
terza serie, ma non può più essere utilizzato poiché le Outer senshi non sono
presenti, con il ritorno di quest'ultime alla fine della quarta serie, esso
ricompare in una versione evoluta e all'interno di esso vengono racchiusi i
poteri dei castelli delle stelle protettrici di tutte le guerriere del sistema
solare, inclusa Chibiusa, e Super Sailor Moon diviene Eternal Sailor Moon.
Questo Calice è il simbolo della riunificazione di tutte le sailor senshi del
sistema solare e non muta il suo nome. Nell'anime appare un calice simile, dal
nome Holy Moon Chalice, ma non ha nessun collegamento con il primo calice di
fatti gli viene donato da ChibiChibi. Nella replica giocattolo della bandai la
coppa lunare viene chiamata Rainbow Moon Chalice come si può notare nella
scatola originale.

Holy Moon Chalice

Di aspetto è simile alla versione evoluta della Calice sacro che appare nel
quarantunesimo atto del manga, quando tutti i guardiani del Sistema solare,
compresa Sailor Chibimoon, si reincontrano e uniscono i poteri dei loro
castelli a quelli di Super Sailor Moon, premettendole così di diventare
Eternal Sailor Moon. Più avanti, nell'arco successivo, il Calice sarà usato
come strumento per la trasformazione da Usagi (sebbene continui a portare
una spilla a forma di cuore, priva di dettagli, anche quando non è
trasformata). Nell'anime quest'oggetto viene (Come già detto) donato da
Chibi-Chibi a Sailor Moon nell'episodio 187, da cui in poi sarà combinato con
lo Scettro dei Petali di stelle ( Eternal Tiare, che in questa versione
combinata viene chiamato Moon Power Tiare) per sferrare il Silver Moon
Crystal Power Kiss. Il nome Holy Moon Chalice sembra deriva dal nome della
replica giocattolo della Bandai.
Candy Candy nasce dal romanzo scritto nel 1975 da Keiko
Nagitata, meglio conosciuta come Kyoko Mizuki, da cui la stessa
trasse poi un manga insieme alla disegnatrice Yumiko
Igarashi. Il clamoroso successo che il manga riscuoteva spinse
la Toei Animation a trasformarlo in un anime televisivo di 115
episodi, con il character design di Mitsuo Scindo e le musico
di Takeo Watanabe.

Trama
La storia inizia con l’abbandono di 2 orfanelle, Candy ed Annie,
presso l’orfanotrofio Casa di Pony, retto da Miss. Pony e Suor
Maria. Quando Annie verrà adottata dalla ricca famiglia
Brighton, Candy resterà all’orfanotrofio sentendosi molto sola,
fino al giorno in cui, sulla collina dove solitamente si recava nei
momenti di maggiore tristezza, incontra un giovane dai capelli
biondi vestito con il kilt scozzese, che la consola suonando per
lei la cornamusa che porta con se. Prova e ricordo di questo
incontro sarà per Candy la spilla a forma di aquila con sopra una
lettera ad A maiuscola, che il giovane da lei soprannominato “Il
Principe della Collina”, ha perso danzando. Poco dopo sarà
adottata anche lei da una potente famiglia aristocratica,
i legan composta da padre, madre ed i due viziatissimi figli Iriza
e Neal. Attraverso la famiglia Legan Candy entra in contatto
con la famiglia Andrew, della quale riconosce lo stemma che ha
già visto sulla spilla caduta al Principe sulla collina. Il capo
famiglia, è il misterioso zio William che è spesso assente, ed in
sua vece vi è l’arcigna ed anziana zia Elroy. Candy fa amicizia con
i 3 nipoti della donna: Archie, un vero damerino, suo
fratello Stear, un inventore maldestro e pasticcione e il loro
cugino Anthony, incredibilmente somigliante ancora al suo
principe incontrato anni prima. Tra candy ed Anthony nasce un
sentimento fortissimo tanto che, quando i Legan vogliono
mandare la ragazza in Messico, il ragazzo e i suoi 2 cugini
faranno di tutto per impedirlo, tanto da convincere la propria
famiglia ad adottarla e farla una Anrew. In questo periodo Candy
conosce Albert, un vagabondo che vive in un rifugio nella foresta
circondato da animali. La vita sembra scorrere tranquilla fino a
che, durante una battuta di caccia alla volpe, Anthony muore
cadendo da cavallo; distrutta dal grande dolore Candy torna alla
casa di Pony. Un collaboratore dello zio William la raggiunge per
mandarla a studiare a Londra in un collegio dove sona gia stati
mandati Archie e Stear. Durante il lungo viaggio in nave Candy
incontra un ragazzo che in un primo momento scambia per
Anthony che la prende in giro senza rivelarle il suo nome.
Alla Royal Saint Paul School la ragazza ritrova la sua vecchia
amica Annie (che si innamorerà di Archie) e conoscerà Patty, una
ragazza studiosa e saggia che si fidanzerà con Stear. Nel
collegio Candy si innamorerà di Terence Grandchester, quello
stesso giovane che aveva incontrato sulla nave e che si rivela
essere un aristocratico anglo-americano, anticonformista e
spavaldo, capace però di un profondo amore verso Candy. La loro
storia d’amore sarà travagliata e sofferta, osteggiata da diverse
persone come Iriza Legan, che con mille sotterfugi riuscirà a
fare espellere Candy dalla scuola. La ragazza decide quindi di
lasciare Londra (come ha già fatto Terence) e torna in America
dove incombe il dramma della guerra: è qui che capisce che la sua
missione nella vita è diventare infermiera. Grazie all’aiuto di
Miss Pony si iscrive alla scuola di infermieri retta da Miss. Mary
Jane. Mentre gli Stati Uniti entrano nella “Grande Guerra”
Candy si trasferisce a Chicago, per lavorare presso l’importante
ospedale della città, il Santa Johanna. Qui incontra l’amico
Albert il quale, a causa della guerra, ha momentaneamente perso
la memoria e per curarlo meglio Candy va a vivere con lui. Le cose
sembrano andare meglio per la ragazza, che riceve un invito
dall'amato Terence per la prima di “Romeo e Giulietta”.
Emozionantissima Candy si reca a New York, dove però l’attende
una dolorosa notizia. Durante le prove per lo spettacolo Susanna,
collega di Terence pazzamente innamorata di lui, lo salva dalla
caduta di un riflettore, perdendo però una gamba e spezzando
così la sua carriera. Il senso di colpa di Terence è alimentato
anche dall’ira della madre della ragazza che pretende che le
resti accanto per tutta la vita. Susanna decide di togliersi la vita
per non rendere infelice colui che l’ama ma Candy, riesce a
convincerla e la salva. Con il cuore spezzato decide dunque di
lasciare per sempre Terence e di tornare a Chicago. La scena
della separazione dei 2 ragazzi resterà nella storia dell’Anime.
Nel frattempo Stear decide di partire come pilota volontario
per andare a combattere in Europa dove morirà. Neal,
innamoratosi di Candy e furioso per il suo rifiuto, la fa cacciare
da tutti gli ospedali della città. La ragazza decide allora di
aiutare un vecchio dottore che gestisce una piccola clinica in
periferia. Su tutti i giornali si apprende la notizia che Terence,
sopraffatto dal dolore, ha abbandonato Susanna ed il teatro.
Albert lo incontra in un bar completamente ubriaco e lo
accompagna a vedere Candy che, nonostante tutti i problemi,
continua a lottare le avversità. Grazie a questo incontro segreto,
Terence decide di riprendere in mano la sua vita e di ritornare
da Susanna. Candy viene a conoscenza che la famiglia Legan sta
organizzando il suo matrimonio con Neal, per volere dello zio
William. Furiosa, lo rintraccia e scopre con grande stupore che
questi in realtà è Albert, il suo grande amico! I due chiariscono
ogni cosa e il matrimonio viene annullato. Il finale vede una festa
alla casa di Pony, dove tutto è iniziato 16 anni prima. Candy si
allontana dalla festa, passeggia per la sua amata collina, sente
nuovamente il suono di una cornamusa e si volta: rivede quel
Principe che non ha mai scordato e che altri non è che Albert.

Curiosità
Candy Candy arriva in Italia come anime ma viene considerata
come la prima soap opera animata per ragazze. Viene trasmessa
per la prima volta nel 1980 su diverse emittenti locali per poi
essere acquisita dalla Fininvest e trasmessa su rete 4 nel 1987 e
su Italia 1 nel 1988, con la sigla italiana cantata dai Rocking
Horse. Nel 1989 viene riproposta su Canale5 con il titolo Dolce
Candy con una nuova sigla cantata da Cristina D’Avena ( che sarà
usata anche in Spagna e in Francia come sigla dell’anime Ciao
Sabrina). Il doppiaggio italiano, stravolge il finale dell’edizione
originale giapponese lasciando intendere che Albert resterà per
sempre un caro amico e che Terence lascerà Susanna per
tornare da Candy. Al cinema tra il 1989 e il 1990 sono stati
proiettati due films che presentano vari spezzoni della serie.
BIA
Trama

Bia, la sfida della magia ( Majokko Megu-chan) , è un anime giapponese


del 1974 della Toei Animation, trasmesso in Italia nel marzo del 1981 su
Rai Due. Senza che il mondo se ne accorga, sulla Terra è in atto la
selezione per eleggere chi diventerà la futura Regina delle streghe. Le
due candidate favorite sono Meg (Bia) e Non (Noa), giovani streghe che
giorno dopo giorno si confrontano per ottenere questo titolo. Bia vive a
casa con i genitori (Mami e papà Japo) e i due fratellini (Rapi e Apo).

La mamma è anch’essa una strega che per amore di un terrestre ha


iniziato una vita da mamma e semplice casalinga. La serie inizia con la
simpatica scena di Bia che” scende “sulla Terra…ad attenderla per
aiutarla nel suo periodo di apprendistato c’è Mammy che opera una piccola
ed innocente magia sui propri cari per fare in modo che credano che Bia
faccia parte della famiglia…Sulla Terra arriva anche Ciosa, un agente della
regina delle streghe, intenzionato a sabotare la possibilità di Bia di
vincere il trono.

Noa viene affidata ad un’altra ex strega, Kilia, pentita di avere sposato un


umano. Le due ragazze frequentano la stessa scuola: pian piano Bia riesce
a capire l’importanza di alcuni valori umani come la famiglia, l’amicizia,
l’amore.. diventa grande amica di Roca e conosce Dany Hamilton…Noa,
invece,non ha la capacità di adattamento della sua rivale, demoralizzata,
decide di lasciare il trono a Bia. Ma così facendo, l’attenderebbe una
punizione e così Bia cerca di spronarla per riaccendere la rivalità e le
propone una sfida. Memorabile è la scena del vortice provocato da Bia che
investe Noa facendola precipitare nel vuoto…è proprio Bia che la salva!
Finalmente si riaccende una sana e leale rivalità!!
Personaggi e doppiatori

Meg Kanzaki- Bia Japo Cinzia De Carolis

Non Gou-Noa Liliana Sorrentino

Mami Kanzaki-Mami Japo Claudia Ricatti

Kanzaki- Papà Kanzaki Renzo Stacchi

Rapi Kanzaki-Rapi Japo Marco Guadagno

Apo Kanzaki-Apo Japo Susanna Frassetta

Choo-san –Ciosa Armando Bandini

Kurou (corvo)-Cra Cra

Furu Furu (gatta)- Fru Fru

Curiosità

In questa serie , è palesemente visibile una componente “ voyeuristica”;


Bia è spesso raffigurata svestita ( in biancheria intima o mentre si fa il
bagno)…Rapi fa degli scherzi alla sorella con lo scopo di svestirla( le alza
la gonna ecc)ed anche Ciosa passava gran parte del suo tempo a spiarla!

Dei 72 episodi, 8 non sono mai stati doppiati in Italia probabilmente per i
temi trattati come il suicidio e la violenza.

Tutti i nomi sono stati cambiati , in Francia Meg rimane tale, Noa è None,
Mami è Mamine e Rapi e Apo sono Robin e Apolline.

Molto amata è stata e lo è ancora la simpatica sigla italiana che nel


ritornello sembra voler insegnare l’alfabeto ai bambini…. scritta e cantata
da Andrea Lo Vecchio e i Piccoli Stregoni!!!!
LADY OSCAR
La serie racconta la storia dei protagonisti scendendo in modo avvincente nel
dettaglio storico della Rivoluzione del 1789. La giovane Maria Antonietta
d'Asburgo-Lorena (figlia dell'imperatrice d'Austria Maria Teresa) viene
promessa sposa al delfino di Francia Luigi Augusto (nipote del re Luigi XV),
ma suo cugino il duca d'Orleans trama per ucciderlo ed usurpare il trono.
Oscar viene nominata capo della Guardia Reale e sventa molti complotti che
mirano ad uccidere i due principi, guadagnandosi la stima e l'amicizia di
Maria Antonietta. Scortando la regina Oscar è presente all'incontro tra
Maria Antonietta e il conte svedese Hans Axel von Fersen, del quale
entrambe le donne finiscono per innamorarsi. Alla morte del Re, Maria
Antonietta e Luigi XVI diventano sovrani di Francia e, poiché si sono diffusi
pettegolezzi su una relazione tra Fersen e Antonietta, il conte abbandona il
paese per non far scoppiare uno scandalo sulla novella regina, e si arruola per
andare a sostenere i rivoluzionari d'America. Dalle strade di Parigi, Rosalie e
Jeanne arrivano a corte per strade diverse; sorelle da parte di padre (un
Valois, nobile decaduto) vivono con la madre di Jeanne nella miseria. Jeanne
riuscirà a farsi adottare da una nobildonna che poi ucciderà dopo aver
preparato un falso testamento a suo favore; Rosalie, decisa a vendicarsi di
una donna che ha accidentalmente ucciso la matrigna della ragazza, cerca di
avvicinarsi a Versailles. Viene aiutata ed ospitata da Oscar, della quale si
infatua. Al ritorno di Fersen dall'America, Oscar gli rivela il suo amore e lui,
già innamorato della regina, si allontana nuovamente dal paese; vedendola
soffrire, André le rivela di amarla, ma lei lo respinge e prende la decisione di
lasciare la Guardia Reale; è dunque il suo secondo, Girodel, a chiedere a suo
padre di poterla sposare, ma Oscar rifiuta. Nel frattempo Jeanne Valois de
la Motte ha tentato di truffare la regina e viene condannata a essere
marchiata a fuoco come ladra, senza riuscire a discolparsi accusando Maria
Antonietta. Si tratta del celebre Affare della Collana, che gettò le prime
ombre sulla figura della regina. Oscar, intanto, assume il comando della
Guardia Nazionale a Parigi, dove si arruola anche André. Coinvolti così nel
turbine della rivoluzione, Oscar e André finalmente si confidano il reciproco
amore, ma entrambi moriranno di lì a poco: Andrè sarà colpito da una palla
vagante il 13 luglio, mentre Oscar cadrà durante i tumulti dell'assalto
alla Bastiglia. La vicenda si chiude con un quadro desolato dei suoi
protagonisti, dei quali sopravviveranno solamente Alain (soldato della guardia
amico di Andrè), Rosalie e suo marito Bernard (l'ex Cavaliere Nero, il
giornalista amico di Robespierre), i quali racconteranno le vicende della
rivoluzione successive alla presa della Bastiglia. Racconteranno la fine della
famiglia reale e la fuga ideata dal conte di Fersen, racconteranno l'ascesa al
potere di Robespierre e Saint-Just e la loro successiva caduta,
racconteranno la condanna a morte e la decapitazione del Re e della Regina e
di come quest'ultima pensasse a Oscar fino all'ultimo momento, realizzando
una rosa con della stoffa dedicata alla protagonista.

La giovinezza

Oscar François de Jarjayes nasce nel giorno di Natale del 1755: è la sesta
figlia femmina del generale François Augustin Reynier de Jarjayes (nobile
francese realmente esisito). Stanco di avere figlie femmine, decide di
crescere la figlia come se fosse un maschio, per "poter dare alla famiglia una
discendenza". Il Generale addestra Oscar all'uso delle armi e la prepara per
una vita militare, tanto che fino a sei anni Oscar è convinta di essere un
maschio. Il suo unico amico è André Grandier, nipote della governante: i due
ragazzi crescono insieme e tra di loro si instaura un rapporto fraterno
nonostante la differenza di classe.

La Guardia Reale

A 14 anni Oscar viene nominata comandante della Guardia Reale: il suo primo
compito è scortare al cospetto del Re di Francia la giovane Maria
Antonietta, promessa sposa del delfino Luigi. La ragazza rimarrà fortemente
affascinata da Oscar, anche dopo aver saputo da una damigella che in realtà
si tratta di una donna.

La Guardia Nazionale

Oscar viene nominata colonnello grazie alla regina Maria Antonietta che,
appena salita al trono, vuole ricompensare il giovane Capitano per la sua
fedeltà inserendola tra le sue amicizie più care ed offrendole uno stipendio
più alto, ma Oscar rifiuta perché il paese sta attraversando una grave crisi
economica. In seguito lascerà l'incarico a Corte per assumere il comando
della Guardia Nazionale a Parigi.
L'inizio di una nuova era

Oscar François De Jarjayes, dopo aver abbracciato la causa del popolo


insorto, muore in battaglia il 14 luglio 1789, poche ore dopo aver dato l'addio
all'amato Andrè Grandier, al comando dei cannoni che tuonano contro le
mura della Bastiglia causandone la successiva caduta, all'inizio
della Rivoluzione francese.

Il manga
Riyoko Ikeda, affascinata dalla nota biografia di Maria Antonietta scritta
dall'austriaco Stefan Zweig, propose al suo editore l'idea di pubblicare un
manga a sfondo storico. L'editore accetta dopo molte riserve, convinto che
una storia ambientata nel '700 non avrebbe avuto presa sulle giovani lettrici.
La condizione imposta all'autrice, quindi, era di interrompere la
serializzazione in caso di flop dell'opera.

Il manga venne pubblicato per la prima volta in Giappone nel 1972 in 82


episodi usciti originariamente su Shukan Margaret (Shūeisha). Il successo fu
enorme. La serie fu in seguito raccolta in nove volumi di circa duecento
pagine ciascuno.

Nel 1984, l'autrice ha pubblicato una miniserie di quattro episodi, dal


titolo Versailles no bara gaiden (ベルサイユのばら外伝 Berusaiyu no bara
gaiden?, "Le rose di Versailles - nuovi capitoli"), posta cronologicamente poco
prima che André venga ferito all'occhio.

Nel 1987 Riyoko Ikeda inizia la serializzazione di Eikō no Napoleon-


Eroika (栄光のナポレオン - エロイカ ? "Il glorioso Napoleone - Eroica"), che
si presenta come un seguito delle vicende di Lady Oscar. Il tutto inizia
infatti dopo gli avvenimenti della rivoluzione francese e questa volta viene
presentata la biografia di Napoleone. Sin da subito appaiono e si muovono
nella trama personaggi che il lettore aveva già avuto modo di conoscere e
incontrare nel corso di Lady Oscar come Alain, Bernard o Rosalie.

Edizioni italiane

In Italia è stato pubblicato una prima volta da Fabbri nel 1983, in


un'edizione colorata e con il finale modificato. Successivamente fu
riproposto da Granata Press nel 1993 e da Planet Manga (2001), che di
seguito ha anche pubblicato Versailles no bara gaiden con il sottotitolo Le
storie gotiche. Il 24 ottobre 2008 d/books ha iniziato, con l'uscita
simultanea dei primi due volumi, la pubblicazione della nuova edizione
italiana, proponendosi maggiore fedeltà all'originale; la pubblicazione è
quindi intitolata Le Rose di Versailles, ed è proposta in edizione lusso con
sovracoperta, in sei volumi. I dialoghi sono stati ritradotti e per ciascun
volume sono previste pagine extra con interviste all'autrice, curiosità, e
note alla edizione giapponese e alla traduzione italiana.

L'anime televisivo

Edizione giapponese

L'anime televisivo si compone di 40 episodi della durata di circa 23 minuti


netti ciascuno, più uno, di durata doppia inedito in Italia, consistente in un
breve riassunto della storia ed intitolato Versailles no bara to onnatachi ("La
rosa di Versailles e le donne"). La serie fu realizzata dalla giapponese Tokyo
Movie Shinsha nel 1979. La regia dei primi episodi fu affidata a Tadao
Nagahama, cui sarebbe subentrato con evidenti miglioramenti Osamu Dezaki:
il subentro di Osamu Dezaki è riconosciuto ufficialmente a partire dal 18°
episodio ma in Giappone è noto che il grande regista affiancò e in pratica si
sostituì a Nagahama già a partire dal 12° episodio della serie, avendo inoltre
già diretto anche il 5°. La realizzazione dei disegni fu affidata alla Shingo
Araki Production e Shingo Araki in persona curò il character design,
affiancato da Michi Himeno. Altri nomi celebri parteciparono alla
realizzazione di questo anime, come l'animatore Akio Sugino. La colonna
sonora fu affidata al compositore Koji Makaino.
La serie, messa in onda dalla giapponese NTV per la prima volta tra il 1979 e
il 1980, si rivelò un clamoroso insuccesso in Giappone, tanto che in alcuni
distretti fu interrotta al 24° episodio, dopo il quale fu improvvisata la
trasmissione di un episodio-documentario sul finale, intitolato Moetsukita
bara no shōzo ('Ritratti di rose che bruciano'). Ma a differenza del 41°
episodio, trasmesso diverse volte in Giappone, questo episodio-documentario
non solo non fu mai esportato, ma si lasciò che venisse praticamente
dimenticato anche nel paese d'origine (soprattutto per volere di Riyoko
Ikeda, che da sempre lo considerò la prova evidente dell'insuccesso della
serie animata).
Una replica trasmessa nel 1986, tuttavia, recuperò in gran parte l'insuccesso
della prima messa in onda, grazie anche alla notorietà acquisita nel
frattempo da Shingo Araki con la serie Saint Seiya (I Cavalieri dello
zodiaco).

Edizione italiana

In Italia invece la serie riscosse da subito un grande successo: andò in onda


per la prima volta nel 1982, con il titolo "Lady Oscar" (stesso titolo voluto in
Giappone dai produttori del film dal vivo per la regia di Jacques Demy).
L'Italia è stata, tra le nazioni europee, quella che fino ad oggi ha trasmesso
l'anime con maggiore frequenza, sebbene nel corso degli anni la serie sia
stata oggetto di molte censure (sia a livello di doppiaggio, sia a livello di veri
e propri tagli nelle sequenze). Alla serie fu dall'inizio associata la sigla Lady
Oscar, composta e cantata dal gruppo di Riccardo Zara, I cavalieri del re,
che riscosse tanto successo negli anni ottanta da entrare nella hit parade.
Negli anni novanta Mediaset decise tuttavia di cambiare il titolo della serie
in Una Spada per Lady Oscar, e di sostituire sia il montaggio originale che la
canzone della sigla di apertura. Il testo del brano venne scritto
da Alessandra Valeri Manera sulle note della musica composta dal maestro
Ninni Carucci, e l'interpretazione venne inizialmente affidata a Enzo
Draghi (che preferì firmarsi con lo pseudonimo Gli amici di Oscar), e poi
a Cristina D'Avena. Dopo un successivo passaggio televisivo con il ripristino
della vecchia sigla, la nuova messa in onda del 2008 ha visto, invece, come
sigla di testa quella degli anni ottanta, e come sigla di coda quella degli anni
novanta. Una spada per Lady Oscar è stata anche tradotta dal
drammaturgo Michael Kunze per l'edizione tedesca della serie, di cui è stata
l'unica sigla, mentre la musica fu riutilizzata in Spagna per la serie "Tres
Hermanos", conosciuta in Italia come "Georgie" (seguendo una consolidata
tradizione di riutilizzo di sigle italiane da parte della Telecinco spagnola).

La prima edizione di Lady Oscar in dvd, attualmente in commercio in Italia,


è stata prodotta da Yamato Video: comprensiva dell'audio originale
giapponese e di sottotitoli che lo traducono fedelmente, contiene i 40
episodi della serie. Va sempre a Yamato Video il merito di aver contribuito
alla riedizione in dvd anche del film di Jacques Demy, che raccontò la storia
di Lady Oscar con attori veri.

Censure

Una delle censure più famose dell'edizione italiana riguarda, ad esempio,


l'incontro tra Oscar e la giovane Rosalie Lamorliere, sorella di Jeanne Valois,
che in seguito verrà ospitata dalla famiglia Jarjayes e andrà quindi a vivere
per un breve periodo a casa di Oscar. Nella versione originale, Rosalie,
disperata, ferma la carrozza di Oscar e credendola un maschio, gli si offre
per denaro; Oscar, non essendo un maschio, scoppia a ridere. Tutto il
dialogo, nella versione italiana, fu dapprima modificato, per poi essere
tagliato di netto. Effettivamente, nella versione italiana l'identità di Oscar
non è un vero e proprio segreto; in molti la chiamano Madamigella, quando il
doppiaggio giapponese prevede Colonnello, Signore o un semplice Oscar. Di
conseguenza è annullato tutto il fascino esercitato dal colonnello Oscar su
alcune donne, sebbene rimanga più che intuibile la cotta di Rosalie nei suoi
confronti.

Nicole D'Oliva, ribattezzata Nicole 'Olivier', usata da Jeanne come sosia di


Maria Antonietta nel corso del famoso scandalo della collana, non chiede la
carità a Jeanne, come nella versione italiana; essa è, in realtà,
una prostituta che, non sapendo chi bussi alla sua porta, presenta prima di
tutto la lista ed i prezzi dei propri "servizi".

Durante il processo a Jeanne, infine, questa accusa Maria Antonietta di


averla costretta a fare cose terribili senza precisare di cosa si tratti,
mentre nei dialoghi originali dichiara di esserne stata l'amante e che la
regina sarebbe stata colpevole di intrattenere rapporti lesbici con molte
dame di corte, tra le quali la contessa di Polignac e anche la stessa Oscar,
che anzi si vestirebbe da uomo proprio per accondiscendere a questo
desiderio deviato della sua regina (è proprio questa frase a far sussultare
Oscar in platea).

Molto spesso i dialoghi vengono riscritti, alcuni di essi vengono appiattiti,


altri del tutto reinventati; pratica molto diffusa in Italia per quanto
riguarda l'animazione giapponese. Non mancano, inoltre, errori di
traslitterazione, per via del fatto che i nomi francesi sono stati traslitterati
originariamente in giapponese, e questi a loro volta traslitterati in italiano; i
più frequenti riguardano parole dove ricorrono le coppie di
suoni l/r oppure b/v, che in giapponese equivalgono entrambe ad un un
unico fonema, di conseguenza, si è venuta a creare confusione nella scelta
delle lettere da utilizzare: per esempio, il cognome di Rosalie Lamorliere è
diventato Lamorielle, quello di Jeanne Valois è diventato Balò. Sempre per lo
stesso motivo, ma ancor più particolare è il caso della marchesa di
Boulainvilliers, che, traslitterato
in giapponese come Burembirie (ブーレンビリエ ?), in Italia è stato
liberamente adattato come 'Brambilliet' nel manga e come 'Bramberie'
nell'anime.

L'anime film
Per il 2009 è annunciata la distribuzione nelle sale cinematografiche
giapponesi del film "La rose de Versailles", attualmente ancora in fase di
pre-produzione, realizzato dalla Toei Animation. Questo film, di cui è stato
presentato un trailer-pilota, sarà un riassunto della storia, disegnato con un
tratto molto simile a quello della serie televisiva, ma senza il character
design di Shingo Araki, che ha annunciato il suo ritiro dopo la realizzazione
di Saint Seiya: Elysion Chapter.

Altre versioni
Teatro

Vista la grande fortuna del manga, in Giappone il gruppo teatrale


femminile Takarazuka ne ha tratto un'opera teatrale che va in scena
dal 1974, con oltre tre milioni di spettatori al 2003.[2]

Film live-action

Nel 1979 il regista Jacques Demy sceneggiò e diresse un film con attori in
carne ed ossa intitolato semplicemente Lady Oscar. Il film, pur condensando
forse eccessivamente la trama, all'epoca godette anche di un discreto
successo. Per la parte di Oscar fu scelta l'attrice Catriona MacColl, mentre
Oscar bambina fu interpretata da una giovanissima Patsy Kensit.
Musical

Nel 2009 è stato messo in scena in Italia «Lady Oscar. François – Versailles
Rock Drama», un musical in due atti liberamente ispirato al romanzo
«Versailles no bara» di Ryoko Ikeda, diretto da Andrea Palotto che è autore
anche dei testi e delle musiche.

Carattere yuri
Sebbene tanto il manga quanto l'anime non presentino nessun esplicito
riferimento al lesbismo, a parte l'iniziale attrazione provata da Rosalie nei
confronti di Oscar e le insinuazioni fatte da Jeanne de la Motte a proposito
dei veri rapporti che intercorrono tra lei e la regina Maria
Antonietta, Versailles no Bara è ritenuto uno dei precursori del
genere yuri vero e proprio. Non avendo figli maschi, il padre decide di
crescere Oscar come un uomo e sebbene la ragazza sia
chiaramente eterosessuale è tuttora considerata un personaggio chiave
perché rappresenta una delle prime donne, in anime e manga, che possono
essere ricondotte allo stereotipo bishonen. Va anche detto che Lady Oscar è
una delle protagoniste più amate dagli otaku del genere yuri, soprattutto a
causa dei costanti riferimenti al travestitismo e all'ambiguità della sua
natura.

Citazioni in altri anime


Il successo del personaggio di Lady Oscar è testimoniato dalle diverse
citazioni presenti in molti anime successivi. Infatti Oscar compare, ad
esempio, insieme ad Andrè in un episodio della serie Lupin III, in cui il ladro
gentiluomo, pur credendola un maschio, se ne innamora. Sempre con Andrè,
Oscar compare anche in un episodio della serie Hamtaro, nelle vesti di un
veterinario. Inoltre, nella prima stagione della serie animata Pokémon i
membri del Team Rocket Jessie e James compaiono una volta con dei vestiti
simili a quelli di Oscar (Jessie) e di Maria Antonietta (James). In un episodio
di Ranma ½, Genma Saotome, padre di Ranma, compare trasformato da panda
nella collezione di oggetti della pattinatrice Azusa Shiratori, indossando i
vestiti di Oscar e una vistosa parrucca bionda. Anche nell'ultimo episodio
di Occhi di gatto il capo di Matthew nel dietro le quinte di uno spettacolo
teatrale a un certo punto indossa un costume da Lady Oscar con tanto di
parrucca.

Lady Oscar - Le storie gotiche

Lady Oscar - Le storie gotiche ( Versailles no bara gaiden?) è una


miniserie manga scritta e disegnata da Riyoko Ikeda. Si tratta di cinque
storie complete pubblicate nel 1985, dopo la conclusione di Versailles no
bara (Lady Oscar), della stessa autrice. Gli episodi presentano un carattere
marcatamente gotico. In Italia il manga è stato pubblicato dalla Planet
Manga nel 2001, con il sottotitolo Le storie gotiche, di seguito al manga
principale (nn. 21-24).[1] Il periodo in cui le storie si svolgono è interno alla
trama di Versailles no bara, all'incirca fra i numeri 7 e 8 del manga (poco
prima che André venga ferito all'occhio). Una delle protagoniste, oltre a
Oscar e il suo fido André, è la piccola Loulou de La Lorencie, nipotina di
Oscar

Le Rose di Versailles

Le Rose di Versailles (Versailles No Bara) è uno shojo manga di Riyoko


Ikeda. Conosciuto in Italia grazie alla celeberrima serie animata
intitolata: Lady Oscar.

Frasi nel manga


 Quello che voglio non è un compagno di giochi, ma di spada. (Oscar ad Andrè)
 Come tu oggi mi hai salvato rischiando la vita... un giorno, darò la mia vita per te.
(Andrè a Oscar)
 Apparentemente sembra che tu abbia il sangue freddo come il ghiaccio... ma dentro di
te c'è un fuoco che brucia. (Andrè a Oscar)
 Fersen, sposi una senza amarla?! (Oscar al Conte di Fersen a proposito della sua
futura moglie)
 [Fersen si è appena arruolato per andare a combattere nella Guerra di Indipendenza
americana] Fersen, sei un vero uomo... non conosco gesti più sublimi che un uomo possa
fare per amore... non morire, Fersen! E ritorna, ritorna vivo! (Oscar)
 Illuminata dai raggi dorati del sole... la tua divisa mi affascina col suo colore scarlatto...
mentre il vento ti muove i biondi capelli comandi con disinvoltura stando a cavallo. Le
tua pupille azzurre e tutta la tua figura ti rendono simile a Pegaso che, con le sue ali,
salta e grida in cielo... (Andrè a proposito di Oscar)
 Vi amo. Vi amo da morire. (Rosalie a proposito di Oscar)
 [Oscar si è vestita da donna per la prima volta per partecipare a un ballo a Versailles e
Fersen l'ha invitata a ballare senza riconoscerla] Madame, conosco una persona che vi
somiglia molto... (Conte di Fersen)
 [Andrè ha appena strappato la camicia a Oscar nel tentativo di violentarla] Hai paura di
me? Oscar, urla e grida quanto vuoi! Non m'importa, anche se mi uccidi! Ti amo! Oscar!
Oscar... da quanto tempo... ogni volta che i tuoi capelli biondi si scioglievano al vento...
ogni volta che trovavo la costellazione di Orione nelle tue pupille, incorniciate dalle
ciglia del colore delle notte, sottili come fili di seta... e ogni volta che dalle tue labbra
usciva un sospiro... emergeva dal profondo del mio cuore un ardore che... mi faceva
perdere la testa. (Andrè)
 Lo so... che posso muovermi come voglio perché... tu mi segui sempre come un'ombra. Io
da sola... non so fare nulla. (Oscar ad Andrè)
 Che senso ha sottomettervi con la forza?! Il vostro cuore non si potrà mai piegare.
Perché il cuore è libero! Tutti, ognuno di noi, purché sia un uomo, non è il servo di
nessuno... abbiamo la libertà del cuore che nessun può toglierci. (Oscar ai soldati della
guardia)
 Per quanto la voglia a tutti i costi... quanto vale l'amore di un uomo senza nascita
nobiliare? Anche se l'amassi eternamente, anche se le dedicassi la mia vita, non
basterebbe! (Andrè a proposito di Oscar)
 Forse non basterebbe la mia vita neanche se ne avessi dieci, però... vi prego... vi prego
di uccidere me in cambio della vita di Oscar. (Andrè al Generale de Jarjayes)
 Capelli del colore dell'uva nera, l'unica pupilla che brilla come ossidiana... non avrei mai
immaginato che esistesse un profumo che mi colpisse così tanto il cuore... che arrivasse
il giorno in cui mi sarei innamorata con tutta me stessa... non posso più vivere, da sola.
(Oscar a proposito di Andrè)
 Desiderare è un atto di egoismo? Se ci amiamo... vorrei unire i nostri corpi... voglio fare
l'amore con lei! Almeno una volta! (Andrè a proposito di Oscar)
 Stanotte voglio passarla insieme a te... come la moglie di Andrè Grandier.
(Oscar ad Andrè)
 [14 luglio 1789] Non è soltanto il cuore che deve essere libero! Di fronte a Dio gli
uomini devono essere uguali e liberi. Dalla punta delle dita fino a quella dei capelli.
Come l'America conquistò da sola l'indipendenza dall'Inghilterra... ora il popolo
francese è coraggiosamente riunito sotto la bandiera della libertà, dell'uguaglianza e
della fraternità. Da questo istante, rinuncio al titolo di contessa e al feudo che mi è
stato assegnato! (Oscar ai soldati della guardia)
 Io sono morta... sono morta con la tua morte... anch'io sono morta. (Oscar a proposito
della morte di Andrè)
 La libertà... l'uguaglianza e... la fraternità... questi sublimi ideali... che siano per sempre
le solide fondamenta dell'umanità! Evviva la Francia! (Oscar in punto di morte)
 Vile chi l'abbandona. [Frase incisa sul'anello che Maria Antonietta spedisce al Conte di
Fersen]
 Ogni cosa a te mi conduce. [Frase incisa in lingua italiana sull'anello donato dal Conte di
Fersen a Maria Antonietta]
 Ma certo, ho capito. Per quanto grande sia la distanza che ci divide... Anche se ci
troviamo in paesi diversi... Niente e nessuno riuscirà mai a separarci. Io sono nata per
voi... Questi capelli, questo petto e il mio sangue, fino all'ultima goccia... Appartengono
solo ed esclusivamente a voi. (Maria Antonietta al conte Fersen)
 Certo lo so bene... Gli aristocratici fuggiti in esilio mi accusano di essere un vigliacco,
un uomo incapace di decidere. Ma è fin troppo facile accusare gli altri quando si è al
sicuro. Finora nessuno si è mai trovato nella mia stessa situazione... Sono stato
abbandonato dal mondo intero. (Luigi XVI)
 Regina Antonietta... Regina Antonietta!! Un tempo avete regnato con la sontuosità di
una rosa rossa... Ancor più splendente della fulgida reggia di Versailles! Addio ultima
regina di Francia! (Rosalie vedendo portare al patibolo Maria Antonietta)
 Coraggio! Adesso mi resta un ultimo compito... Ed è quello di morire con dignità!! (Maria
Antonietta mentre viene portata alla ghigliottina)
 Che sia maledetta l'aria che respiro! Che sia maledetto il mio corpo che sopravvive a
colei che amo! (Conte di Fersen a proposito della morte di Maria Antonietta)
 [La regina sul patibolo osserva il popolo che la insulta] Guardate bene... Così muore la
figlia di Maria Teresa! Anche se la mia testa cadrà e il mio sangue colerà, i miei occhi
resteranno spalancati... Sul futuro della Francia, mia patria! Osservate bene... Così
muore la regina di Francia! (Maria Antonietta)

Frasi nell'anime
 L'uomo può vedere due tipi di luce a questo mondo. Una è la luce del sole e questa può
essere facilmente vista da chiunque. L'altra luce è il cuore, la fiamma interiore della
speranza. E per nutrirsi di questa luce gli occhi non servono. Ed è questa la luce più
importante. Anche se un uomo ha sbagliato, questa forza interiore gli darà sempre la
possibilità di ritrovare la felicità. Non perderti d'animo, non perderti mai d'animo. (Il
mendicante ad Andrè)
 Il suo nome è Oscar, ed è mio figlio. (Generale de Jarjayes)
 [Andrè ha appena strappato la camicia a Oscar nel tentativo di violentarla] Una rosa non
potrà mai essere un lillà. Oscar, ascolta. Non potrai mai cancellare di essere nata
donna. Per vent'anni ho vissuto con te. E ho provato dell'affetto per te, solo per te. Io
ti amo, Oscar. Credo di averti sempre amato. (Andrè)
 Io vi amo, Oscar. Un giorno sarò grande e forte e vi sposerò. Fino ad allora,
aspettatemi. (Principe Louis Joseph) [Il principino Louis Joseph morì di poliomelite
all'età di 7 anni]
 Voi incrocereste la vostra spada con me, Girodel? E voi guardie reali avreste forse il
coraggio di sparare al vostro ex comandante? Se proprio volete sparare sui
rappresentanti del popolo, su degli uomini disarmati, dovrete prima passare sul mio
cadavere! (Oscar)

Dialoghi nell'anime
 Andrè: Una rosa è una rosa anche se essa sia bianca o rossa. Una rosa non sarà mai un
lillà.
Oscar: Vorresti dire che una donna resta sempre una donna in ogni caso? È questo che
vuoi dire, Andrè?
 Oscar: L'amore può portare a due cose. Alla felicità completa, o a una lenta e triste
agonia.
Fersen: No, no, Oscar. Per quello che so io, l'amore porta solo a una lenta e triste
agonia.
 Generale Jarjayes: Andrè! Ma che cosa vuoi fare? Vattene, VATTENE!!!
Andrè: No, Non me ne vado Signor Generale, Non me ne vado: non vi permetterò di
uccidere Oscar...
Generale Jarjayes: Andrè vattene via, vattene!
Andrè(puntando una pistola contro il Generale): Badate: sono pronto a sparare; non vi
muovete, perché adesso io andrò via insieme ad Oscar.
Generale Jarjayes: Cosa? Tu vorresti scappare con Oscar?!?
Andrè: Sì Generale.
Generale Jarjayes: E magari vorresti sposarla, non è vero?
Andrè: Sì.
Generale Jarjayes: No, sarebbe una grossa sciocchezza, perché la differenza di rango
che esiste tra voi non si cancellerebbe mai!
Andrè: Permettetemi una domanda: che cosa significa rango? Non siamo tutti uguali
forse?
Generale Jarjayes: Un nobile prima di sposarsi deve chiedere il permesso a Sua
Maestà il Re!
Andrè: Sì lo so... ma se Sua Maestà il Re si innamora di una donna deve forse chiedere
a qualcuno il permesso di sposarla?
Generale Jarjayes: Basta Andrè! Mi dispiace: non posso perdonarvi!
Andrè: Allora se ci dovete uccidere uccidete prima me, perché se mi uccidete dopo
sarò costretto ad assistere alla morte della donna che io amo.
Oscar: Andrè, io...
Generale Jarjayes: Farò come vuoi: ti ucciderò per primo Andrè.

Personaggi
Personaggi fittizi
 Oscar François de Jarjayes  Madame de Jarjayes
 André Grandier  L'Eco di Parigi
 Marie Grandier  Gerard Lasalle
 Victor Clemente Girodelle  Dottore
 Alain de Soisson  Diane de Soisson
 Bernard Chatelet  Pittore
 Nicole Lamorliére  Locandiere Alaste
 Colonnello Dagôut  Madre di Alain
Personaggi storici

Nella trama appaiono molti personaggi realmente esistiti:

Reali e familiari

 Luigi XV di Francia
 Maria Antonietta d'Austria
 Luigi XVI di Francia
 Madame Elisabetta (sorella di Luigi XVI)
 Luigi Giuseppe di Borbone-Francia (figlio di Luigi XVI)
 Maria Teresa Carlotta di Borbone-Francia (figlia di Luigi XVI)
 Luigi XVII di Francia (figlio di Luigi XVI)
 Adelaide di Borbone-Francia (figlia di Luigi XV)
 Vittoria Luisa di Borbone-Francia (figlia di Luigi XV)
 Sofia Filippina di Borbone-Francia (figlia di Luigi XV)
 Maria Teresa d'Austria (madre di Maria Antonietta)
 Giuseppe II del Sacro Romano Impero (fratello di Maria Antonietta)
 Luigi Filippo II, Duca d'Orleans (cugino di Luigi XVI)

Nobiltà

 Marie-Jeanne Bécu, contessa Du Barry (favorita di re Luigi XV)


 Hans Axel von Fersen
 François Augustin Reynier de Jarjayes
 François Claude de Bouillé
 Yolande de Polastron, duchessa de Polignac
 Aglae de Polignac (ribattezzata Charlotte nella serie)
 Florimond de Mercy-Argenteau (Conte Mercy)
 Marie-Madeleine-Adrienne d’Hallencourt Bernard, marchesa de Boulainvilliers
 Enrique Sebastian de Guéménée
 Gilbert du Motier de La Fayette
 Roland de Guiche
 Contessa de Noailles
 Conte de Mirabeau
Clero
 Cardinale Louis de Rohan

Terzo Stato ed altri

 Rosalie Lamorlière
 Jeanne Valois de la Motte
 Maximilien Robespierre
 Louis Saint-Just
 Jacques Necker
 Antoine-Nicolas de la Motte
 Rose Bertin
 Nicole Le Guet d'Olisva (sosia di Maria Antonietta)
 Retaux de Villette
 Gioielliere Böhmer
Maho no Tenshi Creamy Mami

Episodi:52 - Messa in onda: 01.07.1983 Cha Design Akemi


Takada - Musiche Koji Makaino - Produzione : Studio
Pierrot Rete Televisiva: Nippon Television (NTV)

Trama

Tokyo - 01.07.1983, quartiere di Kurimigaoka. Yu


Morisawa, bambina molto vivace, fantasiosa e piena di
sogni, grazie a queste sue qualità riesce a vedere nel
cielo un'arca di cristallo che pochissime persone al mondo
sembrano riuscire a vedere. Il folletto PinoPino,
proveniente dal pianeta "Stella Piumata", per ringraziare
la bambina di aver liberato l'arca da una tempesta di
sogni, le dona un medaglione magico che le conferirà dei
poteri fantastici. Questo dono però, dovra essere
restituito dopo un anno. PinoPino manda sulla terra due
creature della Stella Piumata, Posi e Nega, dalle
sembianze di due gattini che aiuteranno Yu ad usare i
suoi nuovi poteri e veglieranno su di lei. Quella stessa
sera la bambina prova i poteri de3l medaglione e recita la
formula magica Pampulu-Pimpulu-Parim-Pampum: Ecco che
una fortissima luce pervade la camera di Yu che, dopo
poco, si ritrova trasformata in una ragazza bellissima di
16 anni che, in onore al negozio di Crepe dei genitori di Yu
si chiamerà Creamy Mami. L'incontro casuale con il
produttore discografico Jingle Pentagramma fa sì che Yu
diventerà una icona della canzone pop giapponese sotto le
vesti di Creamy. La bimba inizia così una doppia vita
complicata dal fatto che, pena la perdita immediata dei
poteri magici, non può rivelare a nessuno la sua doppia
identità. Mentirà così ai suoi genitori, e ai suoi amici tra
cui Toshio il ragazzo di cui è innamorata da sempre e che
diventerà il fan numero uno della dolcissima Creamy. Alla
vigilia di Natale, durante la partecipazione di Creamy al
festival della canzone, Toshio assiste involontariamente
alla trasformazione di Yu in Creamy: come aveva
preannunciato PinoPino la bacchetta magica perde
completamente i suoi poteri. Naturalmente la ragazza è
angosciata per non poter più tornare ad essere Yu e
quindi a ritornare a casa dai suoi genitori. posi e Nega nel
frattempo contattano PinoPino richiamando l'arca nei
cieli di Tokjo per far prelevare i due ragazzi da terra: Il
folletto spiega a Toshio che con la scoperta del segreto
di Creamy lui ha automaticamente acquisito la possibilità
di esprimere un desiderio; Toshio accetta così di far
ritornare Creamy la Yu di sempre. PinoPino comunica al
ragazzo di voler ridare a yu i poteri magici a condizione
che egli accetti di cancellare dalla sua mente il ricordo
che Yu e Creamy sono la stessa persona. Egli acconsente
e la bambina riacquista una nuova bacchetta magica e
Creamy, il primo gennaio riappare al suo pubblico.Giunti
vicini alla fine dell'anno concesso da PinoPino Yu viene
informata dai due micini che Creamy scomparirà la sera
del 30 giugno. Tuttavia la ragazza riesce ad ottenere che
il grande concerto per il suo primo anno di carriera venga
fissato per il 29 giugno e proprio nel grande ippodromo
centrale dove la bambina aveva ricevuto i poteri. Lo
stadio è gremito di persone, Creamy canta tutte le sue
canzoni e lo spettacolo è fantastico! Quando manca una
sola canzone al termine del concerto, PinoPino richiama la
ragazza sull'arca per riavere il medaglione in quanto
Toshio, nel frattempo, è riuscito a recuperare la
memoria. Verrà consentito a Creamy di cantare la sua
ultima canzone accompagnata da effetti magici speciali e
la performance si chiude con l'addio al suo pubblico. Dopo
aver detto ancora una volta a tutti grazie, Creamy
scompare in un arcobaleno di luci e tanta malinconia. La
serie si chiude con l'immagine di Yu e Toshio che, dopo
aver visto ripartire l'arca, se ne vanno sotto la pioggia.

I Personaggi:

Yu Morisawa- Protagonista; Bambina di 10 anni vivace e


altruista. Creamy Mami: Controparte magica di Yu
nessuno dovrà conoscere la sua vera
identità. Natsume Morisawa: Madre di Yu, gestisce con il
marito la creperia "Creamy Crepe" (nome
italiano:Candida). Tetsuo Morisawa: Padre di Yu, gestisce
con la moglie la creperia. Toshio Otomo: Teenager di 14
anni amico di infanzia di Yu e grande fan di
Creamy. Midori Kisaragi: Migliore amico di Toshio,
ragazzone simpatico e timido innamorato di Yu. Shingo
Tachibana: Presidente della Parthenon Production, tipico
produttore nevrotico sempre vittima di enormi schiaffoni
da parte di Megumi (nome italiano-Jingle
Pentagramma). Megumi Hayase: Cantante antagonista di
Creamy da sempre innamorata di Shingo. Kidokoro
Hayato: Menager delle due cantanti, pasticcione e
simpatico. Joe Sirk: Giornalista senza scrupoli che cerca
di scoprire la vera identità di Creamy (nome italiano:Joe
Serpe). Posi e Nega: Creature aliene provenienti dalla
stella piumata dalle sembianze di gattini. Posi e nega
significano rispettivamente positivo e negativo,
rispecchiando i singoli caratteri: Dolce consolatorio il
primo e pessimista e irascibile il secondo. PinoPino:
Folletto - alieno del pianeta Stella piumata che
conferisce i poteri a Yu.

Curiosità:

L'incantevole Creamy è stata una delle serie animate


giapponesi di maggior successo, in Italia, degli anni 80. Il
genere è quello dei Maho Shojo, cioè storie aventi come
protagoniste ragazze molto giovani in grado di usare la
magia . Creamy Mami è la seconda maghetta-terrestre e
la prima dello Studio Pierrot. Per la serie è stata
utilizzata in Giappone la tecnica del parallelismo
temporale, ovvero è stata trasmessa in un anno esatto,
esattamente come la durata dell'intreccio: L'anime è
composto di 52 episodi da trasmettere con cadenza
settimanale. Gli episodi intermedi furono trasmessi in
Giappone seguendo il calendario: Quelli ambientati la
vigilia di Natale, andarono in onda il 16 e il 23 dicembre
del 1983; la serie si concluse il 29 giugno 1984, proprio lo
stesso giorno dell'ultimo concerto di Creamy. Nel corso
della serie spesso troviamo personaggi di fantasia come
fate, unicorni, fantasmi, diavoletti o mostri che Yu-
Creamy, con la sua bontà e la sua totale mancanza di
paure e preconcetti, riesce quasi sempre ad addolcire
svelando che i loro comportamenti cattivi e dispettosi
erano legati a situazioni brutte del loro passato. Quindi
se apparentemente alcuni episodi possono sembrare
infantili, in realtà, vi è sempre un significato nascosto e
cioè che bisogna accettare gli altri per quello che sono,
senza paure e preconcetti mentali e che bisogna fare di
tutto per cercar di comprendere che anche chi agisce in
modo negativo forse si comporta così per reazione a
qualche sua sofferenza. Tra le curiosità più importanti
della serie spiccano le numerose citazioni più o meno
indirette alla serie Urusei Yatsura (Lamù); inoltre il nome
del quartiere fittizio in cui vive Yu è un gioco di parole
che letteralmente significa "La collina di Creamy"; infine
l'ideogramma del nome della protagonista corrisponde al
significato di gentilezza e, molti ambienti in cui la storia
si svolge, si ispirano a luoghi che esistono realmente
nell'area di Tokyo.
Kiss me Licia è un manga del 1982 di Kaoru Tada, trasposto poi
anche in un fortunato anime. In Italia il cartone animato ha
debuttato su Italia 1 nel 1985, mentre il manga è stato pubblicato
dalla Star comics, con il titolo Love me Knight, in 7 volumi tra il
2002 e 2003. la sigla italiana della serie è cantata da Cristina
D’Avena, ed è stata la sigla più venduta del 1986. L’opera racconta
di Yaeko Mitamura (detta Yakko; nella versione italiana Luciana,
detta Licia), una ragazzina che lavora al Mambo, L’okonomiyaki-ya
(tipico ristorantino specializzato in okonomiyaki) gestito dal
padre Marrabbio (Shige-san). Un giorno Licia vede per
caso Andrea (Hashizo), un bambino che frequenta l’asilo, scappato di
casa col suo gatto Giuliano, e si prende cura di loro. Poco dopo, per
strada, si scontra con Mirko (Go) il fratello maggiore di Andrea
nonché leader e cantante del gruppo dei Bee Hive, preoccupato per la
scomparsa del fratellino. Dopo un primo momento di attrito, tra i
due, nasce un’amicizia destinata a trasformarsi in un amore
travolgente. Le cose però non sono così semplici perché Licia ha un
certo feeling con il tastierista del gruppo di Mirko, Satomi; tra i due
nascerà una grande rivalità che comprometterà il successo della band.
A complicare ancora le cose arrivano Manuela e Marika: la prima
amica di Licia ed innamorata di Mirko, la seconda, prepotente ed
ambiziosa innamorata di Satomi. Anche il carattere all’antica del
padre della ragazza che non vede di buon occhio i due “capelloni” non
l’aiuterà in questa difficile scelta: Mirko o Satomi? Con il passar del
tempo Licia capirà quello che prova nei confronti di Mirko, grazie
anche all’intervento del piccolo Andrea che vede nella ragazza la
figura materna che non ha mai avuto. Satomi cede alla corte di
Marika e Manuela si accorge di un altro componente del gruppo Tony,
con il quale si fidanza e si sposa. Alla fine della serie i Bee Hive,
cavalcano ormai l’onda del successo e partono per una tourneè negli
Stati Uniti, non prima, però, che Marrabbio abbia obbligato i due
innamorati ad annunciare ufficialmente il loro fidanzamento.
Siccome il cartone ha avuto un grande successo sia in Giappone che
in Italia, nel 1986 esordisce, sempre su Italia 1, il telefilm Love Me
Licia, che vede il debutto come attrice di Cristina D’Avena nei panni
di Licia. Seguiranno poi altri titoli: Licia dolce Licia (1987)
Teneramente Licia (1987) e Balliamo e cantiamo con Licia 1988.
Anche le 4 serie hanno avuto molto successo. Vi hanno recitato attori
come Salvatore Landolina (Marrabbio), Pasquale Filicelli (Mirko); tra i
volti televisivi che hanno partecipato nei telefilm ci sono
Corrado, Marco Bellavia, la conduttrice ed annunciatrice Emanuela
Folliero, il cantante ed attore Manuel De Peppe, la conduttrice di Bim
Bum Bam Carlotta Pisoni Brambilla, la doppiatrice Emanuela Pacotto
(voce di personaggi quali Bulma di Dragon ball, Nami di One Piece e
Sakura di Naruto) e la presentatrice Federica Panicucci nella veste di
Guest star.

Love me Licia
Love me Licia: episodi 35

Anno : 1986

Rete. Italia1

I Bee Hive, gruppo musicale partito per l’America, tornano e vanno


poi in tourneè seguiti dalle fidanzate. Licia sospetta che Mirko si sia
innamorato della manager del gruppo Mary, ma in realtà chi si
innamora di lei è Marrabbio.

Licia dolce Licia


Licia dolce Licia: episodi 39

Anno: 1987

Rete: Italia1
Licia dolce Licia è la seconda serie del telefilm in cui finalmente viene
coronato l’amore dei due innamorati.

Teneramente Licia
Teneramente Licia: episodi 36

Anno: 1988

Rete: Italia1

Nel corso di questa serie vediamo le avventure della vita coniugale dei
due protagonisti e Licia, interpretata da Cristina D’Avena, entra nel
gruppo musicale dei Bee Hive come cantante donna.

Balliamo e cantiamo con Licia


Balliamo e cantiamo con Licia: episodi 36

Anno: 1989

Rete: Italia1

Balliamo e cantiamo con Licia è la quarta ed ultima serie del telefilm


ispirato al cartone giapponese Kiss me Licia. Una serie televisiva di
grande successo in Italia e Spagna con quasi 3 milioni di spettatori a
puntata. Il finale di questo telefilm fa rimanere i telespettatori in
sospeso: infatti Licia scopre di essere incinta e dovrà dirlo a Mirko
quando sarà riuscito a svegliarlo.

Curiosità – anime

Il manga è ambientato ad Osaka, l’anime a Tokyo. Il piccolo Andrea


porta sempre con se un gioco elettronico a forma di cuore. Tale gioco
esisteva davvero, si chiamava “Love Star” ed era prodotto dalla
Casio. Fu importato anche in Italia.
Curiosità- telefilm

Durante una puntata della serie televisiva Licia, Marrabbio e i Bee


Hive partono per una tourneè negli Stati Uniti e precisamente a New
York. In realtà l’intera puntata è stata girata a Jesolo lido in
provincia di Venezia.

Le Canzoni

Frreway

Lonely Boy

1985 Let me feel

Fire

Baby I love you

Lovely smile

Nel grande cielo blu

Broken heart
1986
Baciami kiss me with love

Love me sempre più

I need your love

Love I need you, love I want you

Oh happy happiness
1987
Cosa c’è baby
Semplice, semplice

Mio dolce amore

Ritorna qui da me

Senza di te

I love you, you love me

La poesia sei tu (duetto con Cristina D’Avena)

Nel tuo sorriso

Un sogno aspetta noi (duetto con Cristina D’Avena)

Solo sono io

Se penso a te

Love you are my love

Scende la sera

Tante piccolo cose

Città, città

Il silenzio è (duetto con Cristina D’Avena)

Dolci pensieri d’amore


1988
Tornerà l’allegria

Con la primavera nel cuore (duetto con Cristina D’Avena)

Verità risveglio
Titolo originale:

Lady Georgie

Anno di uscita in Italia: 1984

Ideatore : Rumiko Higarashi

Episodi: 45 - Sigla: Georgie di Cristina D'Avena

Grazie ad alcuni riferimenti storici che si percepiscono guardando gli


episodi, possiamo affermare che approssimativamente la serie ha
ambientazione tra il 1870 e il 1890. Georgie è la figlia di un uomo, il
Conte Gerald, costretto all'esilio in Australia; questo perchè la Gran
Bretagna, che scoprì il continente oceanico nel XVII secolo, decise di
utilizzarla inizialmente come luogo sperduto dove inviare i personaggi
politicamente scomodi per la Corona. Il conte Gerald (ingiustamente
accusato di cospirazione) nella serie è ritenuto uno di questi avversari
politici. La serie nasce come fumetto che ha una trama molto simile,
tranne il finale. Probabilmente questo è stato considerato troppo forte
per il giovane pubblico televisivo...

Georgie viene trovata in fasce tra le braccia della madre in una notte
tempestosa dal padre della famiglia Butman, dalla quale viene adottata
per esplicita preghiera della madre della piccola, in fin di vita dopo un
inseguimento dei soldati inglesi. Su questo antefatto si costruisce
l'intera vicenda della ragazza. Cresciuta come sorella naturale dei
fratelli Abel ed Arthur, Georgie diventa un vero gioiello sia per la
bellezza estetica che quella interiore. L'elemento che turba le acque
tranquille di casa Butman arriverà presto: Georgie incontra e si innamora
di Lowell, giovane appartenente alla nobiltà inglese e promesso sposo di
Elise, nipote del duca Dangering. La ragazza attrae inoltre l'attenzione
dei due fratelli i quali, sapendo che non si tratta di una vera sorella,
fanno a pugni per averla al loro fianco. Georgie quando viene a
conoscenza della dura verità e viene scacciata di casa dalla madre
adottiva, tenta di ricostruirsi una vita imbarcandosi per l'Inghilterra,
alla ricerca del suo amato Lowell ritornato in patria. Dopo tante
peripezie durante il viaggio come mozzo sulla nave, Georgie arriva in
Inghilterra e rivede il suo Lowell, ma la fuga d'amore dura pochissimo:
affetto dalla TBC, il ragazzo rischia di morire e Georgie, spinta da un
immenso altruismo e amore, lo lascia nelle mani di Elise, l'unica capace
di farlo curare. Intanto Abel si era imbarcato per la stessa terra per
rangiungere la sorella ma la ritrova solo a fine serie, quando le chiede
aiuto per liberare il fratello Arthur (anch'egli partito dall'Australia per
avvisare i fratelli della morte della madre). Solo per puro caso, Georgie
incrocia e riabbraccia il vero padre, in una delle scene più commovente
di tutta la serie. Da questo punto in poi lo spettatore può solo intuire
dalle parole dei 3 fratelli, che questi ritorneranno in patria nella loro
fattoria.

Personaggi
Georgie: (voce: Antonella Baldini) la protagonista della serie,
personaggio limpido, leale e affascinante, pronta ad aiutare tutti.
Bellissima sia dentro che fuori.

Abel: (voce: Oreste Baldini) fratello non naturale di Georgie dal forte
temperamento, istintivo, irruento, passionale e il più egoista tra i due
fratelli.

Arthur: (voci: Corrado Monforti, Fabrizio Manfredi) fratello di Abel


completamente diverso da lui: romantico, riflessivo, altruista;
innamorato anche lui di Georgie ma preferisce tacere per non
traumatizzarla, vittima di diversi eventi sfortunati come la morte della
madre e la prigionia da parte del malvagio duca Dangering per molti mesi
per essere stato testimone oculare di un brutto evento.

Sig.a Butman: (voce: Serena Spaziani) è vista dai telespettatori come


una madre crudele ed insensibile che ha faticato sempre a considerare
Georgie come sua figlia. Morirà di infarto per essersi pentita di aver
cacciato Georgie di casa distruggendo l'armonia di casa.

Sig. Butman: (voce: Fabio Boccanera) questo personaggio ha il ruolo più


breve di tutti tra i familiari perchè muore prestissimo per salvare la
piccola Georgie che adora e considera sua figlia proprio come gli altri
due.
Zio Kevin: (voce: Aldo Barberito) segue i bambini come se fossero i suoi
nipotini, da qui il soprannome di "Zio". E' lui a prendersi cura di Georgie
quando questa cade nel fiume.

Lowell Gray: (voce: Riccardo Rossi) capelli biondi, occhi azzurri,


lineamenti delicati e perfetti come un principe azzurro. In realtà è un
personaggio fragile: si innamora di Georgie appena la vede rinunciando al
proprio ceto pur di averla. Torna in patria per scogliere il fidanzamento
con Elise ma si ammala di tubercolosi. Vorrebbe vivere con Georgie ma è
chiara la sua totale incapacità di competere con il dinamismo e la gioia
di vivere della ragazza. E' un personaggio essenzialmente debole.

Il duca Dangering: E' il cattivo della serie, la malvagità per antonomasia


e il simbolo della immoralità.

Jessica: (voce: Cristina Boraschi) lavora al porto cittadino e non è certo


quella che si potrebbe definire una ragazza dai sani principi. Si innamora
di Abel e rimane affranta quando viene lasciata promettendo a se stessa
vendetta contro Georgie.

Elise: (voce: Laura Mercatali) promessa sposa di Lowell e nipote del duca
Dangering. E' la tipica nobile attezzosa e maliziosa. Il conte Gerald:
(voce: Rodolfo Bianchi) è il vero padre di Georgie; viene ingiustamente
accusato di complotto alla Regina e deportato in Australia dove perde
moglie e figlia durante la fuga dall'esilio e torna da solo a casa. Non si
rassegna mai di aver perso Georgie e alla fine la ritrova. Il dott.
Skiffins: ( voce: Giorgio Locuratolo) appare per la prima volta in
Australia per cercare Georgie, sua nipote, su incarico del fratello. Lo
ritroviamo dopo sulla nave per l'Inghilterra dove è vittima sfortunata
del tentativo di avvelenamento verso Georgie. Gli animali: ci sono alcun i
animali significativi nella serie. Il primo è Lup, il koala adottato da
Georgie, suo amico per tutta l'infanzia fino a che trova la sua compagna
e se ne distacca. Il barone William Adams Junior: il cane di zio Kevin,
fedele amico di Georgie che l'accompagna in Inghilterra imbarcandosi
con lei. Non tollera gli alcolici e spesso vittima di singhiozzo. Il
pappagallo della fiammiferaia: è il mezzo di comunicazione tra i fratelli
in Inghilterra; è lui che trova Georgie ed è lui che avvisa Arthur
facendo da piccione viaggiatore.
Le censure
Questa serie è stata molto censurata. Prima censura: Georgie ha appena
saputo dalla madre di non essere sua figlia; disperata vaga nella
prateria sotto una tempesta molto violenta, cadendo nel fiume in piena.
Arthur la cerca, la salva e la trasporta a casa di zio Kevin. L a ragazza
giace inerte sul letto dello zio ed ecco che Arthur si offre volontario
per riscaldarne il corpo gelido. Ecco il primo motivo di scandalo. Seconda
censura: Siamo in Inghilterra ed Arthur è prigioniero dei Dangering. Il
figlio del duca, dalle chiare tendenze diverse, vorrebbe costringere
Arthur a sottostare ai suoi desideri. Terza censura: i baci tra Georgie
e Lowell molto più intensi di quelli che abbiamo visto in tv. Quarta
censura: Georgie è imbarcata come mozzo sotto il nome di Joe Butman
per raggiungere l'Inghilterra; viene accusata di furto e le viene
strappata la camicia che indossa per cui per alcuni secondi viene
inquadrato un seno scoperto.

Curiosità
Georgie nasce dalle mani della stessa autrice di Candy Candy. A parte
questo, le similitudini tra le due protagoniste si fermano; infatti Georgie
è molto femminile e sensuale rispetto a Candy. Se analizziamo bene la
storia questo racconto non è molto ottimistico, perchè nessuno dei
personaggi realizza il proprio sogno: Georgie perde Lowell, Abel non
riesce a sposare Georgie, Arthur ci deve rinunciare per il fratello; i
Butman muoiono presto, il padre di Georgie si accontenta solo di
conoscerla senza poterci vivere accanto. Eppure Lady Georgie si rivela
istruttivo in quanto tutti i personaggi buoni non smettono mai di lottare
per i propri sogni affrontando fatiche grandissime ed attraversando
oceani. La prima a combattere è proprio la protagonista, alla ricerca
della verità e dell'uomo che ama con molto coraggio.

La frase memorabile della serie: "..non posso odiarti, ma non ti


perdonerò mai se succederà qualche cosa a Georgie. Io non
l'abbandonerò mai" (Arthur alla madre che ha svelato la verità a
Georgie).
Evelyn e la magia di un sogno d'amore (Mahō no yōsei Perusha?,
letteralmente, La fata della magia Persia), è una serie
televisiva anime del 1984, adattamento del manga Persia ga suki! (Persia mi
piaci!), composto di 9 tankōbon, e
andata in onda in Italia per la prima
volta nel mese di settembre
del 1985 su Retequattro. Nel 1987 ne è
stato realizzato anche un OAV.

Trama

Persia Hayami (Evelyn in Italia) è una


bambina di 11 anni, figlia di una coppia di
nipponici, ma cresciuta in Africa. Dopo
tanti anni trascorsi nel caldo
continente, la ragazzina, affidata al
miglior amico del padre, il professor
Muroi, torna con quest'ultimo
in Giappone dai genitori. Durante il viaggio di ritorno, l'aereo viene
risucchiato in una dimensione parallela chiamata Lovely Dream (Sogno
d'Amore, in Italia); qui la ragazzina incontra tre Kappa, dei buffi ominidi
verdi, i quali le spiegano che il loro mondo è legato al nostro tramite i sogni
umani, ma che tuttavia la maggior parte di essi non riesce a superare la
barriera di Lovely Dream congelandosi prima di realizzarsi. Solo l'energia
dell'amore può scongelare questi sogni e riportare la primavera in tale
mondo sempre più ibernato; viene così chiesto aiuto alla bambina a cui viene
donato un cerchietto magico con cui potrà raccogliere l'energia d'amore ogni
volta che ne farà uso. Accettando quasi involontariamente Persia si ritrova
così immersa nella frenetica vita di Tokyo e con dei poteri in mano, che
scoprirà, sin dal suo arrivo in patria, darle l'opportunità di trasformarsi in
una bella ragazza di 17 anni dalle mille capacità professionali. Verso metà
della storia, la protagonista, dopo aver incontrato sulla sua strada tutta una
serie di simpatici personaggi, più o meno secondari che arricchiscono la
vicenda di umorismo e colore locale, arriverà a conoscere il famoso pianista
Kenji Sawaki, il quale scoprirà essere l'innamorato del suo doppio magico; i
tre kappa spiegano infatti alla ragazzina che ogni volta che lei si trasforma
assomiglia incredibilmente alla fata-padrona di Lovely Dream: Principessa
Fairy. Quest'ultima innamoratasi di Kenji, a cui aveva chiesto di scrivere una
canzone, non potendo abbandonare il suo mondo solo per il suo amore
egoistico nei confronti dell'umano, rinchiusasi in un'enorme stella di
ghiaccio, era caduta in un sonno profondo. Per poter andare avanti nella
raccolta dell'energia d'amore e tenere in vita Lovely Dream, viene così
chiesto a Persia di scambiare i due medaglioni che possiedono
rispettivamente Fairy e Kenji simbolo del loro legame; la ragazzina, messasi
sulle tracce del pianista, riesce in extremis a raggiungerlo prima della sua
partenza per l'America e a fare il fatidico scambio. Da questo momento
iniziano per Persia tutta una nuova serie di avventure più o meno comiche,
attraverso le quali si approfondiranno sempre più i singoli personaggi; la
ragazzina arriverà perfino a cambiare bacchetta dopo un errato uso dei suoi
poteri e a essere affiancata da un nuovo folletto di nome BonBon.

Giunti in primavera finalmente avviene il risveglio di Fairy che potrà


riabbracciare il suo Kenji ritornato dall'America, anche se solo per l'ultima
volta: i due infatti, appartenendo a mondi diversi, non potranno mai stare
insieme realmente. Il Prof. Muroi nel frattempo prende la decisione di
tornare in Africa definitivamente e i suoi due nipoti gemelli, Riki e Gaku (di
cui quest'ultimo legato sentimentalemente a Persia) non potendolo lasciare
solo, decideranno di andare con lui. Anche Persia è così destinata a dividersi
dai suoi amati amici, pur giurando a sé stessa di tornare in Africa un giorno
da loro. Tornata a casa dall'aeroporto, Persia sarà colpita però anche da
un'altra separazione, stavolta a sorpresa: quella dai kappa e BonBon. I 4
folletti infatti per non doverle dire addio, scompaiono di nascosto,
lasciandole il cerchietto magico da utilizzare un'ultima volta come saluto.

I Personaggi

§ Persia Hayami - Protagonista. Cresciuta nella zona


del Serengeti. Istintiva, testarda e forzuta, Persia, coi suoi modi un po'
selvatici sembra più africana che giapponese; la sua indole selvaggia e
genuina la porta spesso a usare i suoi poteri in modo comico e assurdo,
ironizzando sul suo stesso ruolo di maghetta. (nome italiano:Evelyn).

§ Principessa Fairy - Controparte magica di Persia.


Inizialmente nominata semplicemente Bishojo Persia (bella Persia), in
seguito si scoprirà essere nient'altro che il corpo della principessa di
Lovely Dream, la quale "presta" le sue sembianze ad ogni trasformazione
della ragazzina, per diventare una abile professionista in ogni attività.
(nome italiano: Principessa Fata).

§ Simba - Leone africano. Cresciuto con la piccola Persia, è il


suo migliore compagno di avventure. Lasciatisi alla partenza di Persia per
il Giappone, quest'ultima tramite la magia lo teletrasporterà nel suo
paese, trasformandolo involontariamente in una sorta di gatto parlante.
(Questo strano leogatto a metà fra creatura umana e animale, risulta
forse essere il personaggio più caratteristico dell'intera serie, sia per la
sua posizione neutrale all'interno della storia, sia per la schiettezza dei
dialoghi resi ancora più spassosi dalla bravura del doppiatore
italiano Antonello Governale, uguagliando al meglio il doppiatore
originale Daisuke Gōri ).

§ Kumi Hayami - Madre di Persia. Gestisce con il marito il mini-


market Persia-Store; donna gentile e ingenua quanto basta, sembra
sempre molto impegnata a venire incontro ai bisogni del marito e della
figlia, ma senza mai realmente riuscire a stare dietro a quest'ultima.
(nome italiano: Betta).

§ Hideki Hayami - Padre di Persia. Gestisce con la moglie il


mini-market Persia-Store; uomo semplice e onesto tende spesso a
preoccuparsi per la vivace figlia che potrebbe non riuscire ad adattarsi
alla pacifica ma stretta vita metropolitana. (nome italiano:Pietro).
§ Gōken Muroi - Miglior amico degli Hayami. Famoso etologo ha
vissuto molto tempo in Africa e si è preso cura dei suoi due nipoti Gaku e
Riki rimasti orfani dei genitori dopo la loro morte in un tragico incidente
stradale. Uomo estremamente intelligente, è legato molto anche a Persia
che considera come una terza nipote. Insieme a Simba risulta essere
forse il personaggio più schietto e simpatico della serie. (nome
italiano: Willy Muroi).

§ Gaku Muroi - Nipote del Dt. Muroi e fratello gemello di Riki.


Teenager di 15 anni, gentile, calmo e sensibile, è il più gettonato della
scuola. Sempre in lite con il fratello risulta il più intellettuale dei due,
preferendo i lavori manuali allo sport. Dichiarerà i suoi sentimenti per
Persia. (nome italiano: Roby).

§ Riki Muroi - Nipote del Dt. Muroi e fratello gemello di Gaku.


Teenager di 15 anni, impulsivo e testardo, è l'opposto del
fratello;bravissimo negli sport, risulta il più atletico ma anche il più
grottesco fra i due. Non ha una vera ragazza fissa, pur essendo legato
sentimentalmente a Sayo.

§ Sayo Otomo - Compagna di classe e amica dei gemelli Muroi.


Determinata e simpatica, Sayo sembra preferire al diligente Gaku il
ruvido Riki al quale non manca di scaricare sonori pugni in momenti di
forte gelosia.(nome italiano: Sheela).

§ Kappa - GeraGera, PuriPuri, MesoMeso: questi i nomi delle tre


creature che aiutano Persia nella sua avventura. Provengono dal pianeta
Lovely Dream dove sono asessuati; quando giungono sulla terra i 3 sono
così costretti a rientrare nei due generi diventando nell'ordine: un
maschietto, una femminuccia ed Ö (una via di mezzo). (nomi italiani: Dodo,
Mila e Mino).
La serie tv

I 48 episodi della serie televisiva furono trasmessi settimanalmente


dalla Nippon Television dal 6 luglio 1984 al 31 maggio 1985.

Edizione italiana

Inizialmente annunciata in prima visione su Italia 1 da un promo


nell'estate 1985 con il nome di Pelush, la serie venne trasmessa da
settembre dello stesso anno suRete 4 con il titolo adattato in Evelyn e la
magia di un sogno d'amore all'interno del contenitore Ciao Ciao al debutto
quell'anno. Forse anche per questa scelta di programmazione, non riscosse lo
stesso successo delle precedenti Creamy Mami e Magical Emi.

In generale l'adattamento italiano ha seguito lo standard qualitativo delle


precedenti maghette dello Studio Pierrot. I nomi dei personaggi sono stati
mantenuti quasi tutti, tranne quello della protagonista, dei suoi genitori e
pochissimi altri. Forse la vera curiosità, in tal senso, è proprio il nome
originale "Persia" che nello stesso adattamento originale fu traslitterato in
tutte le maniere possibili: si parte da Persia, per passare a Perusha e Pelsha,
arrivando al definitivo Pelsia che dal 4º episodio viene mantenuto.

L'edizione italiana ha come sigla iniziale e finale "Evelyn e la magia


di un sogno d'amore", musica di Giordano Bruno Martelli, testo di Alessandra
Valeri Manera, interpretata da Cristina D'Avena.

Adattamenti e censure

La serie in Italia ha subito alcuni adattamenti e censure, come il


rimontaggio del prologo nel primo episodio, il taglio di alcune scene, come la
sequenza del bagno di Roby a casa di Evelyn nell'episodio 17 ("A guardia della
casa"), e la censura dell'intero episodio 8 ("Roby è trasformato in una
ragazza") mai trasmesso in Italia.

Doppiaggio

L'adattamento italiano è stato curato dallo Studio PV e la direzione del


doppiaggio è di Enrico Carabelli. L'episodio 8 ("Roby è trasformato in una
ragazza"), mai trasmesso sulla TV italiana, ed altre sequenze censurate
nell'edizione televisiva sono stati appositamente doppiati da Yamato
Video per l'edizione su DVD. Il nuovo doppiaggio parziale è stato curato
dallo Studio Raflesia di Milano e la direzione del doppiaggio è di Dania
Cericola, che è anche la doppiatrice di Evelyn.

Le canzoni di Persia

Pur non essendo una serie a carattere musicale come le altre del
genere, questa è la maghetta dello Studio Pierrot con più sigle di apertura e
chiusura. All'interno della serie tv vengono proposti solo due brani di cui uno,
la canzone di Fata, è stato adattato in italiano e cantato da Cristina
D'Avena.

- Il viaggiatore del paese sconosciuto — Titolo italiano e traduzione del


titolo originale Mishiranu kunino tripper. È la canzone che il pianista Kenji
Sawaki scrive per Principessa Fata, nonché prima sigla di apertura e tema
dell'intera serie tv. Viene proposta all'interno della serie compreso
l'ultimo episodio.

- Lovely Dream — Prima sigla di chiusura. Inedito in Italia.

- Essere alla moda — traduzione del titolo Osharu mesaruna, è la seconda


sigla di apertura ed è cantata da Mima. Inedito in Italia.

- Mi piaci tanto Simba — traduzione del titolo Daisuki Simba, è la seconda


sigla di chiusura ed è l'unica canzone cantata dalla doppiatrice di
Persia, Mina Tominaga. Inedito in Italia.

- I Kappa monelli — traduzione del titolo Itazura kappa, è una canzone


contenuta all'interno della serie tv, trasmessa anche in Italia in originale.
Tutte le canzoni, tranne la terza e la quarta, sono cantate da Maiko
Okamoto popolare idol negli anni ottanta.

OAV

Mahōno yosei Persia: Kaiten mokuba (letteralmente, 'Persia la fata


della magia: la giostra'), inedito in Italia. Uscito stranamente dopo tutte le
serie delle maghette, il 25 settembre del 1987, questo è
l'unico OAV dedicato a Persia. Si tratta di un semplice OAV musicale, detto
anche Music reversion, della durata di 45', in cui non vi è presente alcuna
nuova storia originale. Consiste in un montaggio delle musiche originali sulle
migliori immagini della serie TV, intervallate da gag umoristiche di Persia
coi Kappa. Vi sono anche raccolte tutte le sigle originali di apertura e
chiusura della serie, più i 48 schizzi originali dell'autore utilizzati come
sfondo per i singoli titoli degli episodi.

Oltre a questo OAV, dedicato esclusivamente al personaggio, Persia compare


anche in Majocco Club: Alien X - Terrore dalla dimensione A, un team-
up del 1987 in cui sono presenti anche altre tre eroine dello Studio
Pierrot: Creamy, Emi e Sandy.

Manga

Il manga originario di Takako Aonuma, Persia ga suki (Perushya ga suki?,


letteralmente, Persia, mi piaci!) è stato serializzato sul giornale Margaret
magazine dal 1984 fino all'ottobre 1985, ed è composto più che altro da gags
umoristiche, basate sulle differenze che intercorrono tra la vita civilizzata
nipponica e quella più spartana dell'Africa rappresentata dalla stessa
protagonista. Il manga raccolto in un totale di 9 tankōbon, fu ripubblicato
dal 2000 al 2001 in 6 volumetti ed è ancora inedito in Italia.
Lamù è la protagonista femminile dell'anime e del
manga Lamù dell'autrice Rumiko Takahashi. Nella versione giapponese è
stata doppiata da Fumi Hirano, mentre in Italia nel primo passaggio
televisivo da Rosalinda Galli, mentre nei film distribuiti dalla Yamato
Video da Roberta Gallina.

Storia del personaggio

Lamù non nasce come protagonista principale di Urusei Yatsura: il suo


personaggio doveva essere nelle intenzioni di Rumiko Takahashi, soltanto
un comprimario ad Ataru Moroboshi (il protagonista indiscusso), nel primo
capitolo del manga Una buona preda. Nell'episodio successivo Un povero
diavolo infatti il personaggio di Lamù non è contemplato affatto. Tuttavia
il successo personale di Lamù portò i fans dell'autrice a richiedere a gran
voce il ritorno del personaggio nella serie, che infatti, dal terzo episodio in
poi diventa coprotagonista del manga. Nel corso degli anni, Lamù è
diventato uno dei personaggi più amati e rappresentativi del mondo
dell'animazione giapponese. Il nome "Lum" deriva dal nome di Agnes Lum,
una modella cino-americana di bikini, popolare in Giappone negli anni '70,
anche se a lungo si è speculato sulla possibilità che in realtà il nome "Lum"
non fosse altro che la contrazione del nome dell'autrice.

Biografia

Lamù è una aliena proveniente dal pianeta Oniboshi (stella malvagia),


abitato da oni. In quanto oni, Lamù ha determinate caratteristiche fisiche
che la contraddistinguono: canini aguzzi e due cornini posti all'altezza delle
tempie. La sua divisa tipica è un bikini tigrato. È dotata del potere di volare
(ereditato dal padre) e quello di lanciare scariche elettriche (ereditato dalla
madre). Il suo unico punto debole sembra essere l'aglio, il cui solo odore la
soffoca. Al contrario, pur non essendo una grande cuoca, Lamù predilige la
cucina estremamente piccante. Nel manga Lamù ha capelli di innumerevoli
colori, ma nell'anime la cosa è stata semplificata, rendendo la sua chioma
alternativamente Verde marino o blu.

Lamù è scesa sulla Terra quando la sua razza decise di conquistare il


pianeta. L'unica possibilità di salvezza lasciata agli umani fu una gara: un
rappresentante umano estratto a sorte (Ataru) avrebbe dovuto
"acchiappare" un rappresentante alieno (Lamù); in tal caso gli oni avrebbero
rinunciato alla conquista. Ataru riuscì nell'impresa ma, per un equivoco, Lamù
si convince che Ataru volesse sposarla (in realtà quella promessa Ataru la
stava facendo a Shinobu), e decide di stabilirsi in pianta stabile a casa
Moroboshi. Nonostante le premesse, Lamù è sinceramente innamorata di
Ataru, sebbene questi tenda a corteggiare tutti i personaggi femminili della
serie, tranne la stessa Lamù, che di fatto è l'unica ben disposta nei suoi
confronti. Tuttavia, in più di una occasione Ataru dimostrerà di ricambiare
l'amore di Lamù, pur non riuscendo mai ad ammetterlo del tutto e
preferendo continuare ad essere libero di poter correre dietro a qualunque
altra ragazza. Da notare che nell'episodio Mondi paralleli Lamù finisce in vari
mondi, tra cui uno dove Ataru ammette di amarla, tuttavia la ragazza
sceglierà di tornare nel suo mondo dal suo vero Ataru.

Lamù è amorevole e premurosa nei confronti di Ataru, che lei chiama con
l'appellativo tesoruccio o amoruccio (in originale darling); darling in
giapponese si scrive dar-rin, ed il motivo della scelta sta in questo: Rumiko
Takahashi ha confessato tempo fa di essersi ispirata al telefilm americano
"Strega per amore", in cui la strega Samantha sposa un mortale di nome
Darrin Stevens. Lamù soffre di una gelosia mortale (peraltro giustificata)
che si esplicita il più delle volte in punizioni corporali (soprattutto scosse
elettriche) o macchinosi sistemi, anche piuttosto meschini, per controllare
Ataru e prevenire eventuali tradimenti. Per il resto, Lamù è solitamente
molto tranquilla e socievole, con una ingenuità piuttosto infantile. È
diventata oggetto del desiderio di quasi tutti i compagni di classe di Ataru,
che in seguito diverranno anche i suoi, dato che nel corso degli episodi, Lamù
si iscriverà al liceo Tomobiki per poter essere sempre al fianco del suo
tesoruccio.

Lamù nella versione originale si riferisce a sé stessa con "uchi" ed è anche


celebre il fatto che termina ogni frase con la parola "~daccha". Come parola
a sé stante, "daccha" significa "sì". Questo tipo di parlata risulta piuttosto
infantile ed enfatizza i connotati kawaii del personaggio.

Lamù è un manga pubblicato in Giappone dal 1978 al 1987, scritto e


disegnato da Rumiko Takahashi, dal quale sono stati nel tempo tratti una
serie anime televisiva, sei film ed undici OAV.
Nel 1981 la serie ha vinto il Premio Shogakukan per i manga in entrambe le
categorie shōnen e shōjo[1], e nel 1987 il Premio Seiun come miglior
fumetto SF/fantasy.

Significato del titolo

Il titolo originale è un gioco di parole pressoché intraducibile in altre


lingue: urusei è una versione colloquiale e meno formale di urusai, cioè
"chiassoso" o "fastidioso", usata generalmente dagli uomini come
esclamazione per zittire qualcuno che disturba. Yatsura è anch'essa una
forma colloquiale e non troppo garbata per "gente", anche con significato di
"quelli là" o "quei tizi".

Tuttavia, poiché nel titolo la parola urusei è scritta con il kanji, che
significa corpo celeste, il suo significato può essere anche letto
come pianeta Uru o stella Uru. In questo modo nasce il gioco di parole del
titolo, il cui senso può essere sia Quei chiassosi tizi, sia Quei tizi del pianeta
Uru o Gente del pianeta Uru. Una possibile, seppur approssimativa,
traduzione in italiano potrebbe quindi essere: Quei chiassosi tizi della stella
Uru. All'interno di alcuni numeri di Shonen Graphic dedicati ad Urusei
Yatsura compare la traduzione in inglese noisy people (gente rumorosa).

Va inoltre notato che il pianeta (o stella) Uru non viene mai citato nella
narrazione, tanto nel manga che nell'anime. Non va quindi confuso con il
pianeta dal quale la co-protagonista Lamù proviene, che viene più volte citato
nella narrazione col nome di Oniboshi, traducibile sia come Pianeta degli
Oni sia come Pianeta Malvagio.

Trama

La storia narra le bizzarre avventure di un gruppo di liceali che vivono a


Tomobiki, località immaginaria nel distretto cittadino di Nerima, Tokyo, dove
frequentano l'omonimo Liceo. La vicenda in particolare ruota intorno
ad Ataru Moroboshi, un ragazzo estremamente sfortunato e donnaiolo, e a
Lamù, figlia del grande capo degli Oni giunto dallo spazio per invadere la
Terra. Vestita unicamente di un bikini tigrato, Lamù s'innamora di Ataru
dopo aver frainteso una sua frase per una proposta di matrimonio. Le
avventure sono organizzate per singoli episodi, ed in alcuni casi un episodio è
diviso in più puntate. Gli argomenti sono in genere la sfortuna e le avventure
sentimentali di Ataru che si incrociano con gli insoliti alieni amici di Lamù o
con i terrestri suoi "simili" dalle personalità più grottesche. Molte delle
situazioni che di volta in volta si presentano, altro non sono che parodie della
società moderna e del folklore giapponesi (un po' come sono i Simpson per il
pubblico statunitense).

Nel passaggio dal manga all'anime alcune storie sono state parzialmente
modificate per adattarle alla animazione, mentre alcune storie tra gli ultimi
capitoli e qualche personaggio presenti nel manga, non sono stati trasposti in
animazione.

La serie TV

La serie televisiva venne prodotta da Kitty Films, Studio Pierrot e Fuji


Television, tra il 1981 e il 1986. Vennero prodotti e trasmessi 195 episodi.
Buona parte degli episodi della serie non sono tratti da storie presenti nel
manga e sono creazioni originali dello staff : alcuni di questi si discostano
anche pesantemente dal consueto tono del manga, soprattutto quelli
realizzati quando a capo dello staff c'era Oshii.
Nella serie sono presenti numerosi riferimenti, in chiave ironico-satirica, alla
cultura nipponica (tra cui gli stessi anime) e in particolare alle
molteplici leggende giapponesi, ma anche alla cultura occidentale e ai suoi
costumi, tra cui molte citazioni cinematografiche. Tra gli esempi più
significativi in tal senso possono essere citati:

 l'episodio, E poi non rimase nessuno, appare come la parodia di Dieci piccoli
indiani di Agatha Christie;
 l'episodio La sorella di Mendo, che presenta il personaggio di Ryoko, può essere letto
anche come una parodia di Romeo e Giulietta;
 l'episodio, Precario equilibrio, è organizzato come un episodio di Ai confini della realtà;
 nell'episodio L'amnesia di Lamù e nel primo film, le forze armate di Mendo vestono
l'uniforme nera delle SS;
 nell'episodio Lotta mascherata i mercenari di Mendo onorano il loro padrone
sfoggiando il saluto nazista "Heil Mendo";
 nelle feste in maschera spesso sono presenti gli alieni tratti da Alien o Ultraman;
 in un episodio e nel secondo film appare il personaggio Dart Fener di Guerre stellari;
 in un episodio Shinobu, per liberarsi di un corteggiatore, esegue una mossa di judo le
cui movenze ed immagini richiamano palesemente l'anime Judo boy;
 nell'episodio, Quei gatti sui tetti che scottano, è citato "per immagini" Rocky Joe;
 l'episodio Amo Shinobu!, Ken il guerriero è citato in un combattimento fra il gatto
Kotatsu e un compagno di classe somigliante a Kenshiro;
 in un episodio compare Nausicaä protagonista del noto film Nausicaä della valle del
vento;
 nell'episodio 78 Le casalinghe la madre di Ataru si ritrova nello scenario del film "La
guerra dei mondi";
 nell'episodio 85 Mendo spara i pugni atomici come Mazinga;
 nell'episodio 85 Ryunosuke accelera come il personaggio Cyborg 009 della serie Cyborg
009;
 nell'episodio 100 Un dolcetto indigesto si cita Alice nel paese delle meraviglie;
 nell'episodio 106 L'amnesia di Lamù: 2°parte Ataru salta in moto un recinto di filo
spinato come Steve McQueen ne La grande fuga;
 nell'episodio 217 s'intravede Kyoko Otonashi, la coprotagonista di Maison Ikkoku (Cara
Dolce Kyoko), anime che sarebbe stato trasmesso nello stesso slot a partire dalla
settimana successiva.

Edizione italiana della serie TV

Francobollo dedicato a Lamù. (2009)

Dall'autunno del 1983 fino al 1985 vennero trasmessi in Italia i primi 86


episodi, col titolo Lamù, la ragazza dello spazio. Dall'inverno
del 1988 vennero trasmessi altri 43 episodi, con differente adattamento e
doppiaggio,[3] col titolo Superlamù. A partire dal 1999 la serie venne
replicata col titolo Mi hai rapito il cuore, Lamù.

La serie venne raccolta incompleta in videocassette, e successivamente


riproposta in una nuova edizione in DVD, per la quale, nel 2006, vennero
doppiati i restanti episodi con doppiaggio e adattamento ancora differenti.

Da notare che considerando i due cast che hanno doppiato i sei film e quello
che ha doppiato gli OAV, in totale Urusei Yatsura è stato doppiato da almeno
sei diversi cast di doppiatori, con cambi repentini di ruolo degli stessi
persino nell'ambito delle stagioni di loro competenza.

È stata trasmessa solo da tv private e da circuiti televisivi senza censura.


Le sigle

L'edizione originale giapponese della serie ha avuto un alternarsi di sigle per


un totale di sei sigle iniziali e nove finali.

Sigle iniziali

1. Lum no love song di Hiroko Matsuya (ep 1-77)


2. Dancing star di Izumi Kobayashi (ep 78-106)
3. Pajama jama da! di Kanako Narikiyo (ep 107-127)
4. Chance on love di Cindy (ep 128-149)
5. Rock the planet di Steffanie (ep 150-165)
6. Tonogata gomen asobase di Shōko Minami (ep 166-195)

Sigle finali

1. Uchū wa taihen da! di Hiroko Matsuya (ep 1-21)


2. Kokorobosoi na di Helen Sasano (ep 22-43)
3. Hoshizora Cycling di Virgin VS (ep 44-54)
4. I, I, you and ai di Izumi Kobayashi (ep 55-77)
5. Yume wa love me more di Izumi Kobayashi (ep 78-106)
6. Koi no Möbius di Rittsu (ep 107-127)
7. Open invitation di Cindy (ep 128-149)
8. Every day di Steffanie (ep 150-165)
9. Good luck di Shōko Minami (ep 166-195)

Le sigle italiane

Dalla sua prima trasmissione italiana fino alla fine degli anni novanta, la serie
ha avuto una sigla sconosciuta della quale non sono mai stati riportati titolo,
autori e interpreti.

Dalle repliche del 1999, tale sigla venne sostituita da Mi hai rapito il cuore,
Lamù, di Stefano Bersola. Entrambe le sigle non sono state
commercializzate. Per l'edizione in DVD sono state mantenute le sigle
originali giapponesi, anche se la sigla italiana "Mi hai rapito il cuore, Lamù" è
contenuta nella sezione extra di tutti i DVD dell'edizione del 2006.

OAV
1. Che cosa accadrà nel futuro di Lamù
2. Gelati arrabbiati
3. Fidanzati sulla spiaggia
4. La guardia elettrica
5. Ululo alla luna
6. La capra ed il formaggio
7. Prendimi il cuore
8. Il terrore degli occhioni
9. Appuntamento con un fantasma
10. Il tea party di Ryoko
11. Memorial album

Gli ultimi due OAV sono soltanto dei collage di spezzoni della serie Tv..

I film

Dal 1983 al 1988 sono stati prodotti cinque lungometraggi animati con
protagonisti Lamù e gli altri personaggi della serie, l'ultimo dei quali tratta i
capitoli finali del manga. Un sesto film è stato rilasciato nel 1991 per
celebrare i dieci anni della serie televisiva. I film sono stati proposti in
Italia solo per il mercato dell'home video, dapprima in sei videocassette,
successivamente in due cofanetti da tre DVD ciascuno, infine in sei
differenti DVD.

 1983 - Lamù: Only You diretto da Mamoru Oshii.


 1984 - Lamù: Beautiful dreamer diretto da Mamoru Oshii.
 1985 - Lamù: Remember my love diretto da Kazuo Yamazaki.
 1986 - Lamù: the Forever diretto da Kazuo Yamazaki.
 1988 - Lamù: Un ragazzo, una ragazza diretto da Satoshi Dezaki.
 1991 - Lamù: Sei sempre il mio tesoruccio diretto da Katsuhisa Yamada.

Manga Japan

Il manga venne pubblicato a partire dal 1978 sul settimanale


antologico Shonen Sunday (una delle principali pubblicazioni a fumetti
giapponesi), diventando istantaneamente un grande successo di critica e di
pubblico e per il quale Rumiko Takahashi ricevette il premio per il "Miglior
Nuovo Artista" dalla Shogakukan (la casa editrice dello Shonen Sunday).
Benché la rivista su cui venisse serializzato fosse (e sia tuttora) riservata
ad un pubblico prevalentemente maschile, il fumetto della Takahashi ha
aumentato la sua popolarità tra le ragazze. Le edizioni giapponesi finora sono
state le seguenti:
 Shonen Sunday: venne pubblicato su questo settimanale antologico dal 1978 al 1987,
insieme a più di altri 20 titoli. Il manga è composto da storie, generalmente
autoconclusive, della lunghezza di 15 pagine, in bianco e nero. Occasionalmente le prime
pagine di una storia sono a colori, oppure l'intera storia poteva essere realizzato in
duotono. La carta impiegata dai settimanali antologici Giapponesi dediti alla
serializzazione dei manga era (ed è tuttora) di cattiva qualità (normalmente questo
tipo di pubblicazione viene letto e poi gettato, i lettori particolarmente appassionati ad
una storia la ricomprano rilegata in volumetti di qualità superiore), pertanto sono
rimaste pochissime copie di questa pubblicazione originale.
 Tankōbon: come per altri manga di successo le storie vennero raccolte e stampate in
libretti (che in questo caso raccoglievano 11 puntate per volta). Complessivamente
vennero prodotti 34 volumi. La qualità della carta è decente ed ogni volume ha una
sovracopertina in plastica a colori.
 Wideban: gradualmente le ristampe dei Tankōbon vennero sostituite dai Wideban,
questi iniziarono ad essere pubblicati agli inizi degli anni 1990 verso il decimo
anniversario della prima pubblicazione. Ogni numero contiene 25 storie per complessivi
15 volumi, stampati su carta di qualità migliore.
 Bunkoban (edizioni tascabili): di dimensioni intermedie tra i Tankōbon ed
i Wideban hanno rimpiazzato questi ultimi a partire dalla fine degli anni '90.
Contengono prefazioni di personalità del mondo del manga che parlano di quanto siano
stati influenzati da Urusei Yatsura.
 My First Big: un formato simile ai tankōbon ma stampati su carta di qualità inferiore e
con copertine più sgargianti per essere venduti nei negozi aperti 24 ore; sono
indirizzati al lettore casuale, piuttosto che al collezionista.

Italia

In Italia la prima pubblicazione fu curata dalla Granata Press all'interno del


mensile antologico Mangazine. Ogni numero conteneva una singola storia e
complessivamente dall'aprile 1991 al marzo 1995 pubblicò i primi 45 capitoli
del manga. L'edizione venne quindi trasferita al mensile monografico Manga
Classic. Furono stampati 4 numeri di Manga Classic (dal maggio
all'agosto 1995) che ristampavano storie già presentate all'interno
di Mangazine. L'intento era di stampare tutta la serie in volumi monografici,
ma le pubblicazioni vennero interrotte a causa del fallimento della Granata
Press.

La Star Comics riprese successivamente il titolo e pubblicò tutta la serie in


48 volumetti monografici dal marzo 1997 fino al febbraio 2001, nella collana
Young (a partire dal numero 34).
Stati Uniti

Negli Stati Uniti il manga venne pubblicato dalla Viz (una sussidiaria
della Shogakukan) a partire dal 1989 in numeri mensili, nel formato standard
dei comics americani, ognuno contenente due storie, con il titolo Lum*Urusei
Yatsura. Dopo i primi sette numeri la serie venne sospesa e ripresa diversi
anni più tardi nella rivista Animerica.

Grazie alla favorevole accoglienza ricevette di nuovo un proprio mensile


intitolato The Return of Lum * Urusei Yatsura, ma a circa 1/3 del ciclo
completo di storie venne di nuovo interrotta nel 1998 e non più ripubblicata
(anche se la Viz detiene tuttora i diritti per l'edizione in inglese).
Ransie la strega
Titolo originale : Tokimeki Tonight

Autore :Koi Ikeno

Genere : Shojo- Commedia -Drammatico

Musiche :Harumi Kamo

I cavalieri del re

Rete : Nippon Television

Anno : 1982

Episodi : 34

Trama
Batticuore notturno( Tokimeki Tonight) noto in Italia
come Ransie la strega,è un manga di Koi Ikeno edito in
giappone dalla Shueisha dal 1982 al 1995 in 30 tankobon ,
seguiti poi nel 2000 dallo speciale “ Nei pressi di una
stella” che conclude la serie.

In Italia il manga è uscito solo nell ’ottobre del 2002 in


30 volumi. La serie animata è invece stata trasmessa
negli anni 80’ come ansie la strega, titolo che compare
anche nell’edizione italiana del manga.
La storia ha come protagonista Ranze Eto (Ransie
Lupescu) , una studentessa delle medie all’apparenza
normale, che nasconde però un grande segreto: è figlia di
un lupo mannaro (Sheera) e di un vampiro (Mori- Boris).
La sua famiglia proviene da un universo sconosciuto ai
terrestri , chiamato Mondo Magico, nel quale vivono
mostri e figure fiabesche dotati di poteri soprannaturali.

Ranze assume le sembianze delle vittime che morde,


lasciando la sfortunata in stato incosciente, fino a che
Ranze non starnutisce riacquistando il suo aspetto,
mentre la vittima non ricorda più nulla.

Ranze viene educata come un’umana e frequentando la


scuola, si innamora di un compagno di classe, Shun
Makabe (Paul Cavor), destando l’ ira dei suoi genitori e la
gelosia di Lisa, un’altra compagna di classe.

La trama ruota intorno a questo amore in principio non


corrisposto e si arricchirà di tanti colpi di scena. Il più
sconcertante è senza dubbio la rivelazione che Shun è il
fratello gemello di Aron, principe ed erede del Mondo
Magico , allontanato alla nascita insieme alla madre ed
ignaro delle sue origini.

Nel manga, dal numero 17 al 22, viene presentato meglio


il personaggio di Narumi Ichihashi, amica d’infanzia di
Rinze Eto ( Ronnie) , il fratellino di Ranze, che
casualmente ottiene il potere di dare vita a qualsiasi cosa
attraverso il bacio. Nella terza ed ultima parte, vi sono
narrate le vicende amorose di Aira Makabe, la
secondogenita di Ranze e quelle tra Taku ( primogenito) e
la principessa Coco ( figlia di Aron). A questi volumi,
segue quello conclusivo speciale “Nei pressi di una stella
“.
Jem (Jem & The Holograms) è una serie
animata televisiva americana prodotta da una collaborazione fra la Hasbro e
la Sunbow Production. La serie è ispirata ad una linea di bambole edita
dalla Hasbro.

Jerrica Benton ha ereditato dal padre Emmett Benton la "Starlight Music"


una casa discografica rovinosamente in bolletta. Tuttavia fra i lasciti del
padre c'è anche Synergy, un potentissimo computer dotato di personalità
umana, che dona a Jerrica la possibilità di trasformarsi in Jem. Jem si può
avvalere della collaborazione del gruppo delle Holograms, composto dalla
sorella Kimber Benton (tastierista), e dalle sue amiche Aja
Leith (chitarrista) e Shana Elmsford (batterista e bassista). Jem e le
Holograms ottengono un successo tale da riuscire coi proventi a sostenere
anche la Starlight House, l'orfanotrofio di cui si occupava il padre di
Jerrica.

Tuttavia la doppia identità di Jerrica la mette in crisi col fidanzato, nonché


tuttofare della Starlight, Rio Pacheco, che seppur innamorato di Jerrica,
subisce anche la fascinazione della bellissima Jem. Inoltre Eric Raymond,
ex-socio di Emmett, ha intenzione di mettere i bastoni fra le ruote a
Jerrica, lanciando sul mercato le Misfits, gruppo rivale delle Holograms,
formato da Phyllis "Pizzazz" Gabor (chitarra e voce), Roxanne "Roxy"
Pellegrini (bassista) e Mary "Stormer" Phillips (tastierista)

Discografia
In allegato con le bambole di Jem, delle Holograms e delle Misfits venivano
date delle musicassette contenenti 3 brani ciascuna, relativi ai due gruppi.
Le canzoni poi venivano anche inserite nel corso degli episodi, come fossero
dei videoclip.

Personaggi e doppiatori
Di seguito l'elenco dei personaggi principali della serie animata, con di
seguito il doppiatore originale e quello italiano.

 Jem/Jerrica Benton: Samantha Newark (voce), Britta


Phillips (canto); Donatella Fanfani
 Kimber Benton: Cathianne Blore; Patrizia Salmoiraighi
 Aja Leith: Cathianne Blore; Marcella Silvestri
 Shana Elmsford: Cindy McGee; Dania Cericola
 Carmen "Raya" Alonzo: Linda Dangcil; Daniela Fava
 Energy: Marlene Aragon; Tullia Piredda
 Pizzazz: Patricia Alice Albrecht (voce), Ellen Bernfeld (canto); Paola
Maralli
 Roxy: Bobbie Block, Lisa Mazzotti
 Stormer: Susan Blu, Daniela Trapelli
 Jetta: Louise Dorsey, Adriana Libretti
 Rio Pacheco: Michael Sheehan; Gianfranco Gamba
 Eric Raymond: Charlie Adler; Tony Fuochi
 Riot: Townsend Coleman (voce), Gordon Grody (canto); Paolo Marchese
 Rapture: Ellen Gerstell (voce), Vicki Sue Robinson (canto); Alessandra
Karpoff
 Minx: Kath Soucie; Valeria Falcinelli

Riferimenti a Jem
 La band Freezepop nel 2004 nell'album, "Fancy Ultra-Fresh," ha
incluso una bonus track, che è una cover della sigla di Jem.
 In un episodio dei Griffin, il sindaco Adam West guarda un episodio di
Jem, e dice, "Jem, tu sei stravagante. Davvero, davvero, davvero
stravagante...", riprendendo il tema della sigla del cartone.
 Jem appare anche in South Park.
Hello Spank
 Titolo originale: Ohayo! Spank
 Character Design: Takao Kozai
 Studio: Tokyo Movie Shinsha
 Musiche : Koji Makaino
 Rete : TV Asahi
 Episodi : 63
 Reti italiane: Italia1 Rete4
 Prima tv italiana: 1982
Hello Spank è un manga creato da Shun’ ichi Yukimuro e Shizue
Takanashi .
Nel 1981 fu trasposto in una serie tv animata prodotta dalla
Tokyo Movie Shinsha per un totale di 63 episodi. Il manga vinse
il Kodansha Manga Award del 1981 per la categoria shojo. La
serie tv animata è stata trasmessa anche in altri paesi europei
come la Francia, la Spagna e la Germania. In quest’ultima Spank
e gli altri animali non parlano ma semplicemente abbaiano o
miagolano proprio come accade nella versione originale
giapponese. Hello Spank può essere considerato il più famoso
anime che ha come protagonista un cane, che di animale ha ben
poco… Spank è stato disegna volutamente bruttino e goffo ma
dalla sconfinata generosità e tenerezza. E’ tra i pochi animali
della serie insieme a Torakiki che cammina su due zampe e che
svolge una vita quasi umana: si veste, si pettina, mangia a tavola
usando le posate, cucina, parla al telefono ecc. In Italia è stato
scelto di dotare Spank di un linguaggio elementare, quasi
infantile e tutto questo desta nello spettatore italiano una
tenerezza disarmante. I meriti vanno alla doppiatrice Liù Bosisio
che ha ideato all’impronta, cioè senza un copione, espressioni
come “bimba” o “Iaia” per chiamare Aika, e soprattutto la
famosissima “Che botta!”.

Trama
Aika Morimura (Aiko in Giappone), è una ragazza di 14 anni che
si trasferisce nella città dove vive lo zio che la ospiterà durante
la permanenza parigina della madre, stilista di moda. Il padre di
Aika scomparve in mare durante una bufera con il suo yacht.
Arrivata nella nuova cittadina, la ragazza subisce un’altra
perdita: a causa di un incidente stradale, le muore la sua
amatissima cagnetta Papy che era cresciuta con lei. Vedendola triste, il
vecchio saggio del porto, che tutti chiamano nonno Jen, le affida Spank,
un cucciole di cane bianco con le orecchie scure il cui padrone sparì in
mare proprio come suo padre. Aika inizialmente non era molto convinta di
adottare questo cane “combina guai” ma poi i due diventano presto amici
inseparabili. Spank farà amicizia con Torakiki, un gatto buffo con una
cravatta rossa e di cui diventerà il migliore amico anche se si
contenderanno l’amore della bella gattina Micia, un po’ snob come la sua
padroncina Serina (Serino nella versione giapponese). Anche Aika
sembrerà in un primo momento legata sentimentalmente ad un ragazzo di
nome Rei il quale però scompare dalla scena spinto dalla sua passione per
musica classica, che lo porterà a partire per l’Europa. Successivamente
nella storia troviamo nuovi personaggi che ci presenteranno di volta in
volta le loro vite personali in cui Spank non rinuncerà a mettervi il muso.
Passata l’estate e l’inverno, torna la madre di Aika da Parigi per andare a
vivere definitivamente a Tokyo con la figlia. La donna rivelerà tutta la
verità a sua figlia riguardo a suo padre: la dura realtà è che non tornerà
mai perché morto. Aika sconvolta fuggirà di casa fin quando, accettando
questa verità, deciderà di partire con lei e Spank per Tokyo dove vivranno
per sempre.
Personaggi
 Spank: cane vagabondo protagonista principale della
serie
 Aika: co-protagonista della serie, 14enne che sogna,
studia, soffre come tutte le adolescenti della sua età. Come
altri personaggi delle serie animate, è priva di qualche affetto
familiare.
 Sig. Fujinami: è lo zio di Aika, se ne preoccupa e la ama
come fosse sua figlia. Di lui si sa solo che non è sposato.
 Saky: è la domestica che simpaticamente sviene ogni
volta che vede Spank, soprannominato da lei “Il mostro”.
 Rei: marinaio il cui fratello era il primo padrone di
Spank. Dal 14° episodio lo si vede partire per l’Austria per
coltivare la sua passione per la musica. Aika se ne invaghisce in
maniera adolescenziale.
 Nonno Jen: è un personaggio pieno di esperienza data
la sua età, soprattutto sugli eventi del mare e del porto dove
lavora.
 Micia: è la gattina di Serina che ha gli stessi tratti
caratteriali della padrona: schizzinosa, raffinata e snob. Sa di
piacere agli animali della serie ed assiste compiaciuta agli
scontri iniziali tra Spank e Torakiki.
 Rio: compagno di classe di Aika.
 Shinako: inseparabile amoca di Rio per il quale poi
svelerà di provare un sentimento particolare. La su voce è quella
di Cinzia De Carolis, doppiatrice di Lady Oscar.
 Torakiki: gatto del porto con accento tedesco amico-
nemico di Spank, con il quale si contenderà il cuore di Micia. In
realtà il conflitto con Spank è soltanto apparente perché sarà
sempre il primo a correre in suo aiuto.
 Seiya: compare dal 16° episodio, compagno di classe di
Aika amante del mare che la chiama ”capelli di alghe”; tra i 2
ragazzi c’è un rapporto di attrazione repulsione. Deve occuparsi
della sorella Aya, malata d’asma.
 Barone: è il cagnetto di Seiya, grande amico di Spank
per cui prova una vera e propria venerazione; aiutante di
Torakiki.
 Maima: padrone di Torakiki, di corporatura molto
grande, studia il Karate. E’ perennemente innamorato di Aika
senza essere ricambiato.
 Nelson: fotografo amico di Maima che lo accompagna
d’ovunque.
 Fanfan: entra in scena solo al 38° episodio, quando
Spank deve vaccinarsi contro la rabbia. Diventa subito la sua
nuova fiamma sostituendo Micia ma questa volta sarà ricambiato
e apprezzato. La cagnetta vive in custodia della sorellina di Rio.
 Prof. Ishibashi: insegnante di Aika terrorizzato dai
cani.

Le sigle
Sigla di apertura: Ohayo! Spank (Buon giorno! Spank) cantata da
Nozomu Inoue
Sigle di chiusura: Dagyo no Spank cantata da Noriko Tsukase.
Spank no hyakumenso (le 1000 facce di Spank) cantata da
Noriko Tsukase
Sigla italiana: Hello! Spank cantata dal gruppo Aiko e Company.

Nel 1994 la sigla fu cambiata e sostituita da una nuova cantata


da Cristina D’Avena con il titolo Spank tenero rubacuori, con cui fu
rinominata la serie stessa. In Germania come sigla è stata usata la base
musicale della sigla italiana della serie animata Siamo quelli di Beverly
Hills.

Doppiaggio
Spank: Liù Bosisio
Aika: Laura Boccanera
Sig. Fujinami: Riccardo Membi
Saki: Cristina Grado
Madre di Aika: Alba Cardilli
Rey: Massimo Rossi
Torakiki: Sandro Pellegrini
Maima: Giuliano Santi
Serina: Laura Lenghi
Micia: Rosalinda Galli- Rossella Acerbo
Rio: Riccardo Rossi
Shinako: Cinzia De Carolis
Seya: Fabio Boccanera
Barone: Liliana Jovino
Fanfan: Alessandra Korompay
Nonno Jem: Armando Bandini
Nelson: Fabio Boccanera
Prof. Ishibashi: Carlo Allegroni
Taty: Susanna Fassetta
Tutaipa: Susanna Fassetta
Don Volpone: Fabrizio Mazzotta
Jack il vagabondo: Vittorio Guerrieri
Mamma di Spank: Alba Cardilli
Mamma di Torakiki: Emanuela Fallini
Corvo: Marco Bresciani
Pellicanus: Marco Guadagno
Gatto randagio: Marco Bresciani
Agente di Polizia: Marco Allegroni.

Spank nei vari paesi:


Francia: Claire et Tipoune
Germania: Hallo! Kurt!
Spagna: Ola, Spanky!
Il magico mondo di Gigì (titolo originale Maho no Princess
Minky Momo) è una serie animata giapponese prodotta nel
1982, tratta dall'omonimo manga di Shudo Takeshi e ispirato
alla fiaba di Momotaro. La serie originale, composta da 63
episodi è andata in onda in Italia su Rete 4 con il titolo Il
magico mondo di Gigì; nel 1991 è stata realizzata una
seconda serie di 65 episodi, intitolata Tanto tempo fa ....
Gigì, trasmessa su Italia 1 nel 1995. Sono stati realizzati
anche 2 OAV inediti in Italia ed 1 film intitolato "Viaggio
nell'isola che non c'è" trasmesso in Italia nel 1986. La
protagonista della serie è Gigì (Minky Momo), principessa del
regno di "Fairyland" che viene inviata sulla Terra dai genitori
con la missione di far tornare a sognare gli esseri umani e
far riavvicinare i due pianeti che lentamente si stavano
allontanando l'uno dall'altro. Gigì si trasferisce quindi sulla
Terra dove assume i panni della figlia di una coppia di
veterinari (i quali sotto ipnosi la credono loro figlia) ed è
accompagnata dai suoi amici Bonkers, Coco e Yum Yum
(rispettivamente un cane, un uccellino e una scimmietta;Pipir,
Motcha e Shindobuk nella versione originale). Per portare a
termine la sua missione Gigì deve riuscire a far brillare i 12
diamanti della corona del padre e per farlo, dovrà compiere
delle buone azioni (ogni 4 buone azioni si accende 1
diamante). Nella prima parte della serie la trama è
abbastanza uguale: Gigì incontra qualcuno in difficoltà, si
trasforma in una adulta esperte nel campo in questione e lo
aiuta a risolvere i suoi problemi. La storia subisce un brusco
cambiamento nell'episodio 46 della prima serie, con la morte
di Gigì, travolta da un bus. Dopo 2 episodi si reincarnerà in
una neonata, nascendo nella stessa famiglia che l'aveva
adottata. Ci saranno altri 14 episodi con le nuove avventure
di Gigì, che ha perso i suoi poteri e non potrà portare a
termine la sua missione.

Tanto tempo fa....... Gigì


La seconda serie ha inizio con il re di Fairyland che chiama suo cugino il
re del male per chiedergli di mandare sua figlia sulla Terra, facendole
continuare il lavoro interrotto da Gigì 10 anni prima. Anche questa volta
la nuova Gigì ha 3 amici - assistenti e viene adottata da una famiglia
che gestisce un Hotel. Durante la serie nuova la nuova Gigì incontrerà la
vecchia (diventata umana e senza poteri) e le loro vite si intrecceranno
in maniera decisiva, tanto che nell'episodio finale anche la nuova Gigì
deciderà di rimanere sulla Terra e dirinunciare ai suoi poteri magici.

Sapevi che.....

Mediaset censurò la scena della trasformazione di Gigì in adulta perchè


per alcuni secondi ella compariva nuda e nonostante in Italia queste
scene fossero sempre state trasmesse integralmente prima dell'acquisto
di Mediaset! Inoltre cambiò anche il titolo in Benvenuta, Gigì e sostituì
la vecchia sigla italiana con quella cantata da Cristina D'Avena.

Nell episodio 38 della serie animata di Ken Shiro (la tragedia di Bella),
Ken, Rei e Mamiya soccorrono un vecchio ed una bambina: quest'ultima è
identica alla principessa Gigì.

In uno dei primi episodi de I cavalieri dello Zodiaco si può scorgere Gigì
tra gli spettatori che assistono a un duello.
Heidi,, basato sull'omonimo romanzo per ragazzi scritto
nel 1880 dall'autrice svizzera Johanna Spyri, è un celebre anime co-
prodotto nel 1974 dallo studio di animazione giapponese Zuiyo Eizo (da
cui più tardi nacque la Nippon Animation) e dalla tedesca Taurus Film e
diretto da Isao Takahata. Hayao Miyazaki ha disegnato le scene e
il layout.

Heidi è uno dei molti anime del World Masterpiece Theater, tratti da
diversi classici occidentali della letteratura per ragazzi.

Trama
Heidi è rimasta orfana in tenera età e sua zia Deith si è presa cura di lei
fino all'età di 6 anni. Ma la zia trova lavoro a Francoforte e non può più
occuparsi della bambina: è quindi costretta ad affidarla all'unico suo
parente ancora in vita, il nonno da tutti conosciuto come "il vecchio
dell'Alpe" uomo burbero e misantropo, che vive in una casetta di
montagna isolato da tutti. Il vecchio prende in casa la bambina di
malavoglia, ma la simpatia e l'innocenza di Heidi hanno subito la meglio
della sua ruvida scorza di uomo burbero.

Molto velocemente Heidi, smessi gli abiti da cittadina quale era stata
fino a quel giorno, si abitua alla vita della montagna con la sua natura
incontaminata, ogni giorno alla scoperta delle cose meravigliose che la
montagna le offre. Incontra Peter, un pastorello che si occupa delle
pecore del nonno, che diventerà subito il suo più grande amico.

Immediatamente il nonno si rende conto quindi che Heidi, che


inizialmente lui aveva reputato quasi un peso ed un'inutile distrazione dal
suo isolamento, diventa un supporto indispensabile per la sua vita
solitaria ed un valido aiuto anche per le incombenze di tutti i giorni.
Heidi infatti si occuperà dei lavori domestici, della cura delle pecore e
della preparazione del formaggio di capra, che poi il nonno andrà a
vendere al villaggio sottostante.

La zia Deith è comunque convinta che non sia giusto che la piccola viva a
lungo con il vecchio misantropo isolata su in montagna. Ritorna quindi da
Francoforte dopo aver trovato per Heidi l'occasione di vivere a casa di
una famiglia dove abita Clara, una ragazzina di 10 anni costretta su una
sedia a rotelle da una malattia. Heidi sarebbe dovuta diventare quindi
una sorta di "dama di compagnia" di Clara.

Heidi è costretta quindi ad abbandonare il nonno e i suoi amati pascoli e


si ritrova catapultata nella frenetica Francoforte. Al suo arrivo nella sua
nuova casa, la bambina prova subito un'istintiva e ricambiata simpatia
per Clara, ma stenta ad inserirsi nei ritmi di vita della sua nuova
famiglia, osteggiata anche dalla signora Rottenmeier, l'arcigna
governante della casa ed istitutrice di Clara. Fortunatamente la nonna di
Clara, che ogni tanto va a trovare la nipote riesce a comprendere Heidi e
il suo carattere solare, le è di conforto e l'aiuta a sopportare meglio la
lontananza dal suo amato mondo di montagna.

Heidi, dopo molte difficoltà, riesce a convincere la nonna ed il padre di


Clara a portare la ragazzina in montagna per una breve vacanza, durante
la quale l'amica, rinvigorita dall'aria salubre e dal cibo sano, riuscirà
anche ad abbandonare la sedia a rotelle e a camminare. Alla fine Heidi
ritornerà quindi definitivamente a vivere a casa del nonno, senza però
dimenticare Clara, la sua grande amica di Francoforte.

Differenze col romanzo


L'anime approfondisce numerosi temi, situazioni e personaggi su cui il
libro sorvola (come lo stesso Peter) o non cita affatto, rimanendo allo
stesso tempo molto fedele allo stile e allo spirito della Spyri.

I primi anni sull'alpe, per esempio, vengono concentrati in pochi capitoli.


Peter ha un ruolo solo agli ultimi capitoli, presentandosi sempre e per
nulla amichevole con Clara, della quale distrugge la carrozzella. Anche la
signorina Rottenmeier è poco rappresentata e, soprattutto, non
raggiungerà mai l'alpe con Clara, che invece vi si trasferisce fin
dall'inizio con la nonna. Papà Seseman e il dottor Classen sono amici e si
danno del tu, mentre nella serie animata vi è una qualche deferenza del
dottore. Classen, inoltre, nel corso del racconto perderà moglie e figlia.

Di non poca importanza, soprattutto nella seconda parte del romanzo, è


il ruolo assunto dalla fede in Dio, al quale tutti si rivolgono più volte
in preghiera. Infine, ulteriore discordanza, il nonno di Heidi, al ritorno
della nipotina, si reinserisce nella vita del paese.
Edizione italiana
In Italia, uno dei paesi dove la serie ha avuto maggior successo, l'anime
venne trasmesso per la prima volta su Rai 1 il 7 febbraio del 1978, con la
celebre sigla di Elisabetta Viviani che ebbe un inatteso successo anche
nelle compilation di musica. La sigla originale giapponese invece è cantata
da Mitsuko Horie. Passata nel tempo dalle reti RAI a quelle Mediaset, il
cartone è stato trasmesso ripetutamente, dato il sempre buon livello
d'ascolto.

Personaggi principali
„ Heidi: la protagoniosta della serie. Ha 6 anni; vivace, solare, simpatica e
molto altruista le sue qualità. Adora le "sue" montagne e aspetta con
ansia l'arrivo di Peter con il gregge tutte le mattine, per unirsi a lui e
raggiungere gli alti pascoli. Adora gli animali e correre a piedi scalzi.
Pur essendo molto giovane impara parecchi lavori manuali.

„ Peter: co-protagonista della serie è un bambino di 12 anni. Nella stagioni


Primavera e Estate porta le capre degli abitanti del paese ai pascoli in
alta montagna e viene ricompensato per questo. Generoso con tutti, e
molto orgoglioso. Diventa subito amico di Heidi.

„ Clara: è una bambina di 12 anni, figlia del signor Seseman ed orfana di


madre. È dolce e molto intelligente. Vive dalla nascita su una sedia a
rotelle poiché affetta da poliomielite e di conseguenza paralizzata. Di
lei e della sua educazione si occupa la signorina Rottenmeier, che rende
le sue giornate noiose. Non ha mai avuto possibilità di avere un'amica
fino a quando non arriva Heidi a Francoforte. Presto le due bambine
diventano amiche, studiando assieme e facendo tanti giochi. L'anno
successivo Clara viene condotta in montagna a trovare Heidi, ma lo
scopo del viaggio è anche quello di far cambiare aria alla bambina per
tentare di farla camminare, come sperano sia il nonno di Heidi che il
dottore. Con tanto esercizio e volontà Clara riuscirà finalmente a
camminare, e i Seseman per sdebitarsi faranno portare Clara da Heidi
ogni primavera.
„ Nonno di Heidi: vive eremita con il cane Nebbia in una baita, lascia il
paese per via del suo carattere molto introverso. La gente del villaggio
lo chiama "vecchio dell'Alpe" o "vecchio pazzo". La sua vita cambierà
radicalmente con l'arrivo di Heidi.

„Nonna di Peter: viene chiamata nonna anche da Heidi, è cieca. Passa la


maggior parte del suo tempo a filare la lana.

„Brigida: è la mamma di Peter. Vive in una casa alquanto malandata appena


fuori paese insieme a sua madre e Peter.

„Signorina Rottenmeier: è l'istitutrice di Clara Seseman, nubile. È una


donna molto severa, mai allegra, che esige sempre la disciplina in casa.
Renderà la vita difficile ad Heidi spesso maltrattandola, chiama Heidi
sempre con il nome esteso, Adelaide. Malsopportata da tutti, anche dal
nonno di Heidi, è una donna molto paurosa.

„ Sebastiano: è uno dei due servi di casa Seseman assieme a Tinette. È un


uomo buono e gentile, sempre con il sorriso pronto. Conosce bene ogni
angolo di casa Seseman e sarà lui a riaccompagnare Heidi a casa dal
nonno (dove ritornerà una seconda volta, in occasione della visita di
Clara in montagna).

„ Tinette: è la cuoca e cameriera in casa Seseman. Teme la signorina


Rottenmeier e sembra che Heidi non le vada molto a genio.

„ Giovanni: è il cocchiere dei Seseman, vuole bene a Heidi, ed è molto


amico di Sebastiano.

„ Signor Seseman: il padre di Clara, ha impegni di lavoro a Parigi ed è


quasi sempre fuori casa. Vuole molto bene a Clara e anche ad Heidi,
tanto da trattarla come una seconda figlia. Il suo nome è molto
influente a Francoforte, tutti in città conoscono la famiglia Seseman.

„ Signora Seseman: la nonna di Clara, va spesso a trovare la nipotina a


Francoforte e si affeziona molto alla piccola Heidi, che reputa una
presenza molto importante per la salute di Clara.

„ Zia Deith: è la zia di Heidi, sorella di Adelaide, la mamma di Heidi. Dopo


la morte di Adelaide, Heidi viene affidata a Deith e alla vecchia zia
Ursula. Dopo qualche anno Deith trova lavoro a Francoforte come
cameriera in casa Seseman, e non potendo più badare ad Heidi la lascia
dal nonno paterno, ultimo parente rimasto ad Heidi. Tornerà da loro
tre anni dopo trasformata in un vera cittadina, per portare via Heidi
da suo nonno (con l'inganno) e condurla a Francoforte in casa Seseman
come compagna di giochi per Clara.

Doppiatori italiani

„ Francesca Guadagno: Heidi

„ Riccardo Rossi: Peter

„ Silvia Tognoloni: Clara

„ Sergio Fiorentini: Nonno di Heidi

„ Clelia Bernacchi: Nonna di Peter

„ Gianfranco Bellini: Sebastiano

„ Rosetta Calavetta: Signorina Rottenmeier

„ Piero Tiberi: Insegnante di Clara

„ Luciano De Ambrosis: Signor Seseman

„ Anna Miserocchi: Signora Seseman

„ Mario Milita: Tom

„ Germana Dominici: Zia Deith

„ Winni Riva: Babette

„ Renato Mori: Guardiano campanile

„ Giorgio Piazza: Voce narrante

„ Pino Locchi: Maestro di scuola nelle alpi


Errori
„ Prima di prendere il treno per Francoforte con la zia Deith, Heidi riceve
in dono dalla zia un sacchetto di dolciumi che non gradisce e che butta
a terra per protesta, dopo aver scoperto che non sarebbe tornata a
casa dal nonno. Nell'inquadratura successiva, il pacchetto, che
dovrebbe essere ai piedi di Heidi, è sparito.

„ A Francoforte, un suonatore ambulante, interpellato da Heidi per


ricevere informazioni, chiede in cambio dalla ragazzina 200 lire,
nonostante in Germania la moneta fosse il marco. È un probabile errore
di traduzione italiana.

„ Durante una lezione di geografia di Heidi e Clara a Francoforte, appare


una scena con inquadrata una cartina dell'Europa che, con evidente
anacronismo, riflette la situazione politica europea della seconda metà
del XX secolo (le due Germanie, l'Austria separata dall'Ungheria e
dalla Jugoslavia, ecc.).

„ Quando torna ad avere nostalgia della montagna, dopo che la nonna di


Clara se ne torna a casa, Heidi è pallida e senza le sue guance rosse,
ma nel momento in cui scoppia a piangere nel letto le gote le tornano
rosse per un istante.

Film
Nel 1979 è stato prodotto un lungometraggio sempre dalla Zuiyo, ormai
entità separata dalla Nippon Animation, che assunse gran parte dello
staff che aveva lavorato nella serie televisiva. Tutto il cast di
doppiatori, eccetto Kazuko Sugiyama e Kohei Miyauchi, voci di Heidi e
del nonno, fu rimpiazzato. Il film fu anche l'unica versione
cinematografica in lingua inglese dell'anime pubblicato commercialmente
negli Stati Uniti in VHS negli anni ottanta.

Censura
Nel 2007 in Turchia, il libro illustrato tratto dalla serie e pubblicato dalla
casa editrice turca Karanfil, è stato sottoposto ad una parziale censura:
seguendo i dettami del Ministero dell'Educazione di Ankara, sono state
ritoccate le figure in cui la bambina, correndo, mostrava parzialmente i
mutandoni; inoltre alla signora Seseman sono stati fatti indossare la tunica e
l'"hijab". Il presidente turco Mustafa Gul, musulmano moderato, ha preso le
distanze da queste scelte.
Lo Specchio magico è un manga scritto da Fujio Akatsuka ed uno dei
primi del genere maho shojo. Dal manga è stato tratto una serie
di anime che in Giappone venne trasmesso a partire dal 1960, seguita da
due serie remake realizzate nel 1988 e nel 1998. Due film sulla seconda
serie sono stati creati nel 1989, e prima di essi altri cinque.

Trama

Anche se la serie ha avuto diversi remake la storia è rimasta la


stessa. La protagonista chiamata Stilly Kagami (Atsuko "Akko-chan" in
originale) è una ragazzina delle elementari, con ottimi voti a scuola, molto
diligente e circondata dagli amici. Un giorno il suo specchio favorito si
ruppe e la ragazzi seppellì in giardino i frammenti del suo prezioso
specchio. Di notte lo spirito degli specchi volle premiare il buon cuore
della ragazza, regalandole in dono uno specchietto dai poteri magici, il
potere di trasformare Stilly in tutto ciò che desidera. Nelle ultime due
serie a dare a Stilly lo specchio è la regina del mondo degli specchi. Nella
terza serie, inoltre, Stilly otterrà il potere di vedere qualunque luogo
attraverso lo specchio donatole dalla regina.

Manga

Il manga è stato pubblicato in Giappone sulla rivista Ribon dal 1962


al 1965 e in Italia da Fabbri Editori sulla rivista CandyCandy con tavole
colorate e ribaltate dal numero 216 al numero 235. La pubblicazione
italiana è però incompleta

Serie TV

L'anime originale conta 97 episodi trasmessi nel corso degli anni


1969 e 1970. La serie è stata animata da Toei Animation e trasmessa
da TV Asahi, ed ha avuto un grande successo tanto che nel corso dei
tempi ha avuto due remake, uno del 1988 con un totale di 61 episodi e
l'ultimo di 44 episodi nel 1998. Le tre serie sono state interamente
trasmesse in Italia.
Sigle

Sigle Italiane

 Lo Specchio Magico, cantata dai Cavalieri del Re (prima serie).


 Un mondo di magia, cantata da Cristina D'Avena (seconda serie).
 Stilly e lo specchio magico, cantata da Cristina D'Avena (terza
serie).

I film

La seconda serie (conosciuta in Italia col titolo Un mondo di magia) ha


avuto due film sequel: Himitsu no Akko-chan movie del 1989 e Himitsu no
Akko-chan: Umi da! Obake da!! Natsu Matsuri sempre dello stesso anno
Magica magica Emi (Mahō no staru majikaru emi?, letteralmente, La stella
della magia Magical Emi), è una serie televisiva animata prodotta
in Giappone nel 1985 e adattata successivamente in un manga composto da
3 tankōbon. In Italia la serie è stata trasmessa per la prima volta
nell'agosto del 1986 su Italia 1.

Trama
Mai Kazuki è una ragazzina di 10 anni con la passione per i trucchi di
magia e l'arte della prestidigitazione in generale. Figlia di una ex maga e di
un pasticcere, Mai sogna di diventare un giorno una famosa e
brava prestigiatrice, come il suo idolo Emily Howell, una leggendaria maga
degli anni '30, e di poter entrare a far parte del gruppo dei Magical-Art,
compagnia di maghi creata dai suoi nonni.

Un giorno durante il trasloco dei nonni, in una grande villa vicino al


negozio dei Kazuki, la ragazzina nota una sfera di luce che solo lei sembra
riuscire a vedere e sentire. Rincorsa per tutta la casa, la sfera di pura
energia va ad infilarsi in un particolare specchio portatile a forma di cuore
che proprio poco prima il premuroso nonno aveva regalato alla bambina. Mai,
guardando nello specchio, nota che la sua immagine non viene riflessa e che
al suo posto sembra esserci un'altra dimensione fatta di tante sfere lucenti.
La strana creatura, fuoriuscendo dal piccolo specchio ed infilatasi in uno più
grande, materializza uno strano braccialetto che rotea fuori dallo specchio
fino ad infilarsi sul polso di Mai. Il folletto cerca di spiegare alla ragazzina
che con esso potrà realizzare il suo sogno che lui vede riflesso nello
specchio. La bambina però, non riuscendo a vedere niente per la troppa luce,
costringe Topo, questo il nome del folletto, a infilarsi nel corpo di un peluche
dalle sembianze di uno scoiattolo volante, trovato fra le scatole della stanza,
dando così vita al buffo e tenero pupazzo. Senza troppe domande il
simpatico essere convincerà Mai a provare i suoi poteri, che la bambina
userà per la prima volta proprio per salvare e chiudere uno spettacolo
dei Magical-Art, trasformandosi in una bella e abile prestigiatrice che lei
stessa ribattezzerà con il nome di Emi.

La carriera della Magical Emi comincia così per caso grazie anche
all'aiuto del signor Koganei (Bartolomeo in Italia), produttore televisivo, che
assistendo per caso allo spettacolo dei Magical-Art rimane sbalordito dalla
bravura e dal fascino della misteriosa maga, captandone subito il grande
talento e il successo assicurato per gli share televisivi. Per Mai sembra
essersi avverato il sogno di sempre, iniziando così a vivere tante belle e
impegnative giornate come Magical Emi. La ragazzina arriverà a debuttare
persino come idol, unendo ai giochi di prestigio anche delle melodiose
canzoni, rendendo le sue performance sempre più appariscenti e
spettacolari.

Trascorsi l'estate e l'autunno, dopo numerosi spettacoli al confine tra


veri incantesimi e illusionismo, Magical Emi e i Magical-Art vengono invitati a
partecipare separatamente al Premio Emily - Magic Festival, un concorso per
lanciare nuovi talenti nel mondo della magia. Il verdetto finale vedrà i giovani
dei Magical-Art accaparrarsi un premio speciale della giuria per la gioia di
tutti, mentre la fatidica statuetta andrà alla Magical Emi che, per la prima
volta, si sentirà demotivata e distaccata dalla compagnia, avendo ricevuto un
premio solo grazie alla fittizia magia dei suoi poteri. Al party organizzato
per festeggiare i vincitori, i Nakamori, nonni della ragazzina, annunciano
inoltre lo scioglimento della compagnia, dal momento che ormai non hanno più
nulla da insegnare ai loro ragazzi, fissando l'ultimo spettacolo per il 28
febbraio.

Mai non distinguendo più bene la realtà dal sogno s'interroga sul
futuro della carriera di Emi, domandando a Topo che cosa sia per lei Magical
Emi e che cosa farà quando rimarrà sola. Nonostante il folletto le dica che
Emi non è altro che il suo sogno che lui vede riflesso nello specchio, la
bambina non sembra convinta e un giorno guardando dei vecchi filmati di
Emily Howell, arriva pian piano alla matura e difficile scelta di rinunciare ai
suoi poteri, pur non essendone obbligata, consapevole che solo in tal modo
avrebbe potuto davvero impegnarsi per diventare Magical Mai. Il dolce Topo
le augura così buona fortuna non ricordandole però che, così facendo,
avrebbe dovuto dire addio anche a lui.

Arrivati al malinconico 28 febbraio, tutti fremono per vedere l'ultimo


spettacolo della compagnia che dà il meglio di sé, fino al gran finale in cui
Emi, ritrasformandosi in Mai davanti a tutti, scompare per sempre insieme a
Topo ormai tornato sfera di luce dileguatasi nello specchio. Tutto è finito e
Mai stringendo lo specchio e il pupazzo inanimato a sé, dà un ultimo
struggente sguardo di addio all'immagine della Magical Emi, rimasta ancora
per qualche secondo sul grande schermo elettronico esterno al teatro.

I Personaggi
 Mai Kazuki - Protagonista. Sensibile, romantica e un po' maldestra, Mai ha sempre la
testa immersa nella sua passione per la magia, sognando di diventare un giorno come
Emily Howell, leggendaria maga degli anni '30.
 Magical Emi - Controparte magica di Mai. Si trova per caso a salvare il primo
spettacolo dei Magical-Art, venendo notata così da un produttore televisivo, grazie al
quale acquisirà da subito una certa popolarità.
 Misaki Kazuki - Fratellino minore di Mai. Bambino di 4 anni vivace e vispo,
sembrerebbe lui, paradossalmente, quello più portato della famiglia a fare i trucchi
magici, sottolineando il carattere più maldestro della sorella. (nome italiano: Giuppi)
 Yūko Kazuki - Madre di Mai. Gestisce con il marito la pasticceria "Cookie". Prima di
sposarsi era la più brava maga dei Magical-Art. Affascinante e ancora molto giovane, la
donna è dipinta come una premurosa e dolcissima mamma responsabile, la quale però
non nasconde a volte una leggera ombra nostalgica per la sua carriera di
passata prestigiatrice. (È forse il personaggio meglio caratterizzato dell'intera serie
grazie anche al prestigioso doppiaggio della brava Lella Costa). (nome italiano: Annie)
 Jyunichi Kazuki - Padre di Mai. Gestisce con la moglie la pasticceria "Cookie".
Maldestro e bravo pasticcere, è un uomo timido e bonaccione che appare sempre un po'
seccato per il continuo parlare di magia tra i figli e la moglie, non riuscendo a capire
che cosa ci sia di così tanto interessante in tale lavoro. Anche lui a volte sembra
nascondere una leggera tristezza per aver fatto abbandonare alla moglie la sua
carriera di maga. (nome italiano:Enrico)
 Haruko e Yusuke Nakamori - Nonni materni di Mai. Famosi prestidigitatori da giovani,
hanno una scuola di magia nella loro grande casa, chiamata "Nakamori School". (nomi
italiani Fiorella e Giovanni).
 Magical Art - Yukiko (Stella), Susumu (Daniele), Akira (Gennaro). Giovani apprendisti
prestigiatori che vivono nella casa-scuola dei Nakamori.
 Shō Yūki - Teenager di 17 anni è amico e ospite della famiglia Nakamori. Figlio di una
famosa coppia di maghi, ex colleghi dei Nakamori, andata a lavorare in America, decide
di rimanere in Giappone per coltivare il suo sogno di diventare un bravo pugile pur
avendo un talento naturale per la prestidigitazione. Tipica figura del ribelle che non
vuole seguire le orme del padre, Sho è un ragazzo generoso e gentile, rappresentando
più che il ragazzo ideale, il fratello perfetto. (nome italiano: Ronni)
 Shigeru Koganei - Produttore e autore televisivo (nome italiano: Bartolomeo).
 Madoka Kokubunji - Manager di Emi (nome italiano: Pellecchia).
 Topo - È un folletto dello specchio il quale, vedendo riflesso il sogno di Mai dentro di
esso, dona i poteri magici alla protagonista. Le sue vere sembianze sono quelle di una
lucente sfera di energia, la quale ha il potere di animare qualsiasi oggetto entrandoci
dentro. In questo caso entrerà in uno scoiattolo volante di peluches. (nome
italiano: Moko)

I temi della serie


Terza maghetta dello Studio Pierrot, Magical Emi è stata
dopo L'incantevole Creamy quella di maggior successo, in Italia, negli anni
'80.

Anche per questa serie è stata usata la tecnica del parallelismo


temporale. L'edizione originale giapponese è stata trasmessa infatti in 8
mesi esattamente come la durata dell'intreccio; il debutto di Emi avviene
in giugno e l'ultimo episodio è stato trasmesso il 28 febbraio, proprio la data
dell'ultimo spettacolo dei Magical-Art. Inoltre anche qui molti episodi
intermedi furono trasmessi in Giappone seguendo il calendario come per la
serie di Creamy. La serie è composta di 38 episodi, trasmessi con
cadenza settimanale.

La serie della Magical Emi, pur avvicinandosi apparentemente molto ai


temi affrontati in Creamy Mami, con il mondo dello spettacolo, canzoni e
doppia vita della protagonista, si allontana di parecchio dalla struttura
ideologica dell' "angelo della magia", proprio a partire da quella costante
atmosfera malinconica e più realistica che permea tutti gli episodi, fino alla
diversa concezione di fondo della storia: se infatti in Creamy è l'aspetto
sentimentale e magico a prevalere, in Emi la vicenda si basa tutta sulla
realizzazione di un sogno che, da quello della protagonista, si estenderà a
tutti i personaggi.

Qui l'elemento "magia" viene ad essere solo il pretesto o il mezzo, per


arrivare alla consapevolezza di doversi mettere in discussione e rischiare in
prima persona per realizzare i propri sogni. Non è un caso che in tale serie
sia assente la classica perdita e riacquisizione dei poteri magici, ormai
semplificati al massimo anche nell'oggettistica e usati esclusivamente per
diventare una proiezione onirica di se stessi. In definitiva il valore più
grande della serie sta nell'inedito finale, indubbiamente pessimistico, in cui i
destini dei protagonisti appaiono molto meno rosei e scontati delle
precedenti colleghe. Forse anche per questo, in patria, Magical Emi è
rimasta la maghetta dello Studio Pierrot più popolare.
Anime
Adattamento in Italia

L'adattamento italiano è stato curato dalla Merak film e la direzione


del doppiaggio è di Guido Rutta.

I nomi dei personaggi sono stati cambiati quasi tutti, mantenendo solo
quello della protagonista Mai, che però nei titoli di coda fu scritto May.
Anche il nome di Akira (Gennaro) nei titoli di coda e nell'OAV
diventa Germano. Si può dire che da questa serie in poi, ebbe inizio un
processo di italianizzazione molto forte negli adattamenti delle serie
animate nipponiche a seguire.

Le voci dei personaggi sono:

 Mai/Emi: Alessandra Karpoff


 Annie: Lella Costa
 Enrico: Gianfranco Gamba
 Giuppi: Debora Magnaghi
 Moko: Pietro Ubaldi
 Ronni: Ivo De Palma
 Daniele: Donato Sbodio
 Stella: Patrizia Salmoiraghi
 Gennaro: Diego Sabre
 Fiorella: Angela Cicorella
 Giovanni: Riccardo Mantani
 Bartolomeo: Vittorio Bestoso
 Pellecchia: Federico Danti

La sigla del cartone animato è stata cantata da Cristina D'Avena.

OAV
Subito dopo il successo della serie tv, nel 1986 fu prodotto il primo
dei due OAV originali dedicati a Magical Emi. Il secondo OAV fu prodotto in
occasione dell'uscita del dvd-box del 2002 ed inserito al suo interno
come bonus track.
Pioggerella

Il primo Oav è Pioggerella, titolo italiano di Mahōno star Magical


Emi: Semishigure (letteralmente, Magical Emi, la stella della
magia: orchestra di cicale).

L'OAV si apre con una Mai un po' cresciuta intenta a sfogliare un album di
fotografie dell'estate 1985, tramite il quale si apre una sorta di
episodio flashback, cronologicamente posto fra l'episodio 8 e 13, nel quale
ritroviamo tutti i protagonisti immersi nella nipponica calura estiva.
Stranamente assenti e sbadati quasi come immersi in un' ipnotica atmosfera
caratterizzata dall'ossessivo frinire delle cicale, tutti i personaggi appaiono
come assuefatti al torpore estivo che, all'apparenza, sembra essere la vera
causa comune di simbolici micro problemi della quotidianità di ognuno. Solo
una breve rinfrescante pioggia estiva sembrerà sbloccare e risvegliare la
volontà dei singoli personaggi per risolvere le loro piccole difficoltà.

L'OAV si chiude in maniera circolare con un ritorno al presente in cui


ritroviamo Mai guardare piacevolmente con sorpresa il suo specchio nel quale
per un attimo ricompaiono fiocamente le lucenti sfere di luce, quasi come
richiamate dagli intensi ricordi della ragazzina racchiusi nell'album di
fotografie che stava sfogliando.

Questo insolito OAV fu trasmesso anche in Italia diviso in tre


parti, dapprima col titolo unico Magica Magica Emi: pioggerella, e poi
rispettivamente intitolate La rinuncia ai poteri, Il gioco del
filo e L'arcobaleno. Tradotto erroneamente Pioggerella, in realtà lo Studio
Pierrot con questo titolo voleva mantenere quella poetica e animista falsa
riga narrativa che aveva caratterizzato la serie tv: il
termine Semishigure (alla lettera pioggerella di cicale) si riferisce infatti
all'ossessivo frinire delle cicale come una pioggia scrosciante, ed è spesso
utilizzato per evocare in senso animista la stagione estiva nel suo fulgore.

Le canzoni di Magical Emi


Sicuramente l'elemento musicale è uno dei segreti del successo della
serie di Magical Emi, la cui qualità supera quasi sicuramente quella delle
precedenti maghette, risultando anche uno dei migliori soundtrack originali
dell'animazione anni '80. Le canzoni cantate da Emi nella serie tv originale
sono tre di cui due sono state eseguite per la versione italiana da Cristina
D'Avena:

 I meravigliosi colori della felicità — titolo italiano e anche traduzione


dell'originale Fushigi iro happiness; è la prima canzone che Emi propone nei suoi
spettacoli nonché sigla di apertura e tema dell'intera serie.
 Sognando solo te — traduzione del titolo originale Anata dake dreaming; sigla di
chiusura della serie. Brano proposto in alcuni episodi come sottofondo. Intitolato in
italiano La sirena tropicale questo pezzo è stato proposto come la seconda canzone di
Emi al posto di quella vera.
 La sirena tropicale — traduzione del titolo originale Tropical mermaid; è la seconda
canzone che Emi propone nei suoi spettacoli a partire dall'episodio 32. Questo brano
non è mai stato adattato in italiano e fu sostituito con Sognando solo te. (Questo
avvenne probabilmente per il fatto che Sognando solo te, comparendo prima del 32°
episodio come sottofondo, fu adattata in italiano per prima).

La cantante-doppiatrice giapponese di Magical Emi è Yoko Ōbata,


popolare idol degli anni '80.
Fancy Lala , letteralmente, (Il palcoscenico della magia, Fancy Lala), è una
serie televisiva anime prodotta in Giappone nel 1998, di genere mahō
shōjo, prodotta dallo Studio Pierrot e parallelamente adattata
in mangacomposto di 2 tankōbon.
In Italia è stata trasmessa per la prima ed unica volta in chiaro dal 4
giugno 2001 su Italia 1 (poi replicato, da maggio 2010, sul canale a
pagamento Hiro di Mediaset Premium).
Trama

Tokyo primavera 1998, inizio dell'anno scolastico. Miho Shinohara, 9 anni,


alunna di terza elementare della Fujigaoka School, è una bambina
sognatrice un po' annoiata dalla realtà e che, forse anche per questo, ama
molto disegnare e leggere manga. Dopo la scuola, recandosi in un negozio a
cercare dei retini per i suoi disegni, Miho si imbatte in due buffi pupazzi
dalle sembianze di piccoli dinosauri che poi in realtà si riveleranno essere
due creature provenienti dal mondo Memoria del tempo. Accusata dal
proprietario del negozio di voler rubare i due animaletti (Attaccatisi in
realtà da soli al suo zainetto), Miho verrà "scagionata" da un misterioso
quanto bizzarro signore dal look un po' retrò, con bombetta e valigia al
seguito, che pagherà i due "pupazzi" per la ragazzina dicendole di tenerli
con sé. Quella sera stessa, mentre Miho ricorda di aver già visto
quell'uomo nel sogno fatto la notte precedente, i due strani esseri di
nome Pig e Mog rivelano alla bambina di essere capitati per qualche motivo
in quella dimensione chiedendole pertanto di poter rimanere con lei fino a
che non riusciranno a tornare indietro; in cambio della sua ospitalità le
due creature donano così a Miho una penna e un album da disegno magici
con cui sarà in grado di trasformare i disegni in realtà e lei stessa in
un'adolescente di 15-16 anni. Entusiasta la bambina proverà subito gli
strani poteri, disegnando sull'album gli stessi abiti che aveva creato per
l'ultimo dei suoi personaggi cartacei, da lei stessa chiamato Fancy Lala,
per poi indossarli una volta divenuta adulta.
Il giorno dopo Miho non resiste al desiderio di recarsi, nelle
vesti di Lala, ad Harajuku, quartiere giovane di Tokyo noto per la
presenza ditalent scout in cerca di nuovi potenziali Idol. Senza nemmeno
farlo apposta la ragazzina non solo sarà notata, ma si troverà
direttamente a salvare in extremis la reputazione della piccola agenzia di
modelle e spettacolo Lyrical Production, diretta da un ex modella di nome
Yumi Haneishi.
Lala debutta così nel mondo dello show business da prima come
semplice fotomodella per poi divenire, dopo una gavetta fulminante,
ancheIdol. In soli 6 mesi Fancy Lala arriverà in effetti a far uscire il suo
primo disco con tanto di concerto per la sorpresa dei suoi già affermati
colleghi, Miki Yumeno e l'idolatrato Hiroya Aikawa.
Giunti al giorno dell'annunciato primo concerto, la ragazzina inizierà
a porsi i primi dubbi sul vero futuro di Lala: farà carriera e crescerà in
parallelo con Miho? A tale domanda i due folletti non sembrano riuscire a
dare una risposta, come d'altronde non riescono per tutta la vicenda
nemmeno a sapere il completo funzionamento dei poteri magici dati alla
ragazzina o chi sia in realtà l'uomo con la bombetta che la bambina chiama
"Mr. Mistero". Entrambe Pig e Mog sembrano solo sapere che nel passato
erano creature gigantesche e che possono decidere di tornare
su Memoria del tempo quando vogliono perché il tempo, non finendo mai, li
aspetterà sempre.
Nonostante i forti dubbi di Miho nel voler debuttare come
cantante nei panni di Lala, alla fine deciderà di tenere il concerto al quale
assisterà anche la sua famiglia. Il giorno dopo la Lyrycal
Productions riceve numerose chiamate di lavoro per la ragazza la cui
performance sembra aver riscosso un certo successo. L'obiettivo appare
raggiunto e tutto sembra filare liscio finché Miho, nel tornare a casa
piena di regali fra le mani, si dimentica per strada lo zainetto con dentro
il blocco e la penna magica. La bambina pur cercando l'oggetto smarrito
per una giornata intera, sarà costretta alla fine a rinunciare e a disdire
tutti gli impegni che aveva con l'agenzia, facendo così scomparire Lala
proprio alla sua ribalta ufficiale. Nessuno è in grado di capire il misterioso
gesto e la scomparsa della ragazza che ormai risulta irraggiungibile anche
al cellulareregalatole all'inizio della storia.
Quella notte stessa Miho, disperata, chiede a Pig e Mog di provare
a ricreare i due oggetti magici proprio come avevano fatto la prima volta:
il risultato sarà la scomparsa dei due folletti che verranno risucchiati dal
loro stesso vortice di luce da cui tutto era iniziato. Il giorno seguente
Miho, a metà fra l'incredulo e lo smarrito, decide di recarsi alla Lyrical
Production per dare in qualche modo un ultimo doloroso saluto a tutto lo
staff. Al tramonto la bambina reincontra per l'ultima volta anche Mr.
Mistero il quale spiegherà a Miho che Pig e Mog esistono in ogni tempo,
come lei stessa d'altronde, nonostante adesso sia rimasta
apparentemente da sola. Aggiunge inoltre che i poteri magici vengono
vissuti dalle persone in maniera diversa a seconda delle persone stesse:
c'è chi ne è travolto, chi ne abusa fallendo, chi li usa una sola volta
pensando che non gli serviranno e infine c'è chi li perde, come nel suo
caso.
È così che si congeda da Miho quello strano signore che si scoprirà
essere stato conosciuto da bambino anche dal visagista di Lala che,
incontrando la bambina per strada e riconoscendone la vera identità
sfiorandole i capelli, le confiderà del segreto, confermandole che lei
stessa diventerà Lala in pochi anni vivendo senza fretta la sua
adolescenza.
Personaggi

Tra parentesi il nome dei personaggi nell'edizione italiana dell'anime.

Miho Shinohara (Shinohara Miho) (Miha Izuki) / Fancy Lala (Fanshī


Rara)
La protagonista della serie. Bambina di 9 anni introversa non molto
sicura di sé ma simpatica, ama disegnare personaggi e inventare
storie all'interno delle quali spesso lei stessa ci si perde a occhi
aperti. Fancy Lala è la controparte magica di Miho. Ingaggiata per
caso come fotomodella per la Lyrical Production, debutterà anche
come cantante per cercare di diventare una idol completa.
Doppiata da Reiko Ōmori (giapponese), Alessandra
Karpoff (italiano).

Chisa Shinohara (Shinohara Chisa) (Chrissy Izuki)


Sorella maggiore di Miho. Studentessa di 17 anni iscritta al primo
anno della Rokunomiya High School, diligente e sveglia, sembra un
po' più matura della sua età forse per il fatto di dover reggere il
ruolo della primogenita. Ha un ragazzo non particolarmente popolare
o carino a detta delle sue coetanee ma a cui lei sembra tenere
molto.
Doppiata da Mifuyu Hiiragi (giapponese), Cinzia Massironi (italiano).

Mamiko Shinohara (Shinohara Mamiko) (Mami)


Madre di Miho, 39 anni. Produttrice televisiva, rappresenta bene le
moderne madri in carriera giapponesi che si barcamenano fra il
lavoro e la famiglia. Rispettata e temuta sul lavoro, in realtà è molto
gentile e premurosa in casa sia col marito che con le figlie.
Doppiata da Yoshiko Sakakibara (giapponese), Patrizia
Scianca (italiano).

Yōichirō Shinohara (Shinohara Yōichirō)


Padre di Miho, 43 anni. Paleontologo, ha uno studio in casa dove
sembra passare la maggior parte del suo tempo a lavorare. Forse
anche per questo appare lui il vero casalingo di famiglia. Pur non
sapendo cucinare, può essere definito un vero padre "chioccia".
Doppiato da Noboru Hoshino (giapponese), Mario
Scarabelli (italiano).

Yumi Haneishi (Haneishi Yumi) (Sig.ra Yumi)


Presidente della Lyrical Production, agenzia di nuovi volti e talenti. È
una donna molto determinata che dedica tutte le sue energie al
lavoro per il quale sembra nutrire una vera passione al punto da
preferirlo alla famiglia. Si scoprirà essere infatti reduce da un
divorzio e madre di un bambino di 5 anni affidato al padre.
Doppiata da Atsuko Tanaka (giapponese), Anna Bonel (italiano).

Miki Yumeno (Yumeno Miki)


Idol dell'agenzia Five Star Records. Già popolare, nonostante i suoi
17 anni, ha sempre lavorato nello show business sin da piccola. Per
questo motivo è anche molto amica della madre di Miho. Non è
chiaro se tema di più la concorrenza di Lala da un punto di vista
professionale o sentimentale.
Doppiata da Fumie Kusaki (giapponese), ? (italiano).

Hiroya Aikawa (Aikawa Hiroya) (Hiro)


Collega di Lala e Miki, è un popolare idol di 19 anni. Hiroya incarna il
classico bel ragazzo intento a fare carriera nello show business e
che tutte le ragazzine compresa Miho amano forse più per la sua
bellezza che per le sue doti artistiche. Sembrerà inclinarsi più verso
Lala che Miki per una potenziale relazione sentimentale.
Doppiato da Hideo Ishikawa (giapponese), Patrizio Prata (italiano).

Akiru Yūki (Yūki Akiru) (Akira)


Compagna di scuola di Miho e sua migliore amica.
Doppiata da Omi Minami (giapponese), Jasmine Laurenti (italiano).

Anna Nozaki (Nozaki Anna)


Compagna di scuola ed amica di Miho.
Doppiata da Mayumi Iizuka (giapponese), ? (italiano).

Tarō Yoshida (Yoshida Tarō) (Teddy)


Vicino di casa nonché compagno di classe di Miho. Bambino di 9 anni,
sveglio e un po' confusionario, ama giocare a baseball ed è
segretamente affezionato a Miho da sempre. È anche il cugino di
Miki Yumeno. Sarà proprio lui a comprare il primo cd di Fancy Lala.
Doppiato da Kappei Yamaguchi (giapponese), Monica
Bonetto (italiano).

Fushigi-san (Fushigi-san) (Mr. Mistero)


Padrone forse della dimensione "Memoria del tempo". Misterioso
uomo paffuto che dona a Miho i due folletti Pig e Mog. Compare
quasi sempre in situazioni difficili dalle quali la bambina potrebbe
non riuscire a svincolarsi da sola. Sembra quasi il muto narratore
onnisciente dell'intera vicenda per non dire il simbolo stesso
dello Studio Pierrot (Funny Face, un pierrot stilizzato) in versione
umanizzata, che, con tono sereno e distaccato, non manca mai
occasione di sottolineare l'ingenuità umana nel credere ciecamente
sempre ad un'unica dimensione temporale.
Doppiato da Ryūnosuke Ōbayashi (giapponese), Riccardo
Rovatti (italiano).

Pig e Mog (Pigu to Mogu) (Peo e Pea)


Sono due creature provenienti dalla dimensione
"Memoria del tempo", dalle sembianze di piccoli dinosauri con lunghe
orecchie che permettono loro di volare. Rispettivamente azzurro e
rosa possiedono l'uno una stella sulla coda e l'altra sull'orecchio.
Doppiati da Shinobu Adachi e Michiko Neya (giapponese), Federica
Valenti e Emanuela Pacotto (italiano).

Komiyama
Stilista e visagista di Lala. Nell'ultimo episodio rivela a Miho di aver
incontrato a sua volta Mr. Mistero (che chiamava Il Vecchio Signore
col Cappello). Subito la riconosce come Lala e la esorta ad aspettare
qualche anno per poter ritornare ad essere Lala. Sembra sempre
sapere più di quello che realmente accade.
Doppiato da Ken Narita (giapponese), Pino Pirovano (italiano).
Anime

Quinta maghetta dello Studio Pierrot, Fancy Lala è in realtà il


risultato di un progetto più ampio che avrebbe dovuto prendere forma 10
anni prima per chiudere il cerchio delle cosiddette "Pierrot magical girls
series". Nel 1988, infatti, lo Studio Pierrot, reduce dal successo
internazionale delle maghette e giunto ai suoi primi 10 anni di vita, ritenne
non potesse esserci miglior occasione per creare la quinta e tanto
attesa maghetta. (Non furono pochi in effetti i fan che rimasero un po'
delusi da Pastel Yumi, privata di una controparte adulta).
Già alla fine del 1986, il Pierrot project, insieme alla nota ditta di
prodotti da carta e cancelleria, Seika Co., pensando di commercializzare
dei personaggi sulla falsa riga del genere majokko, creò il titolo Maho no
designer Fashion Lala (La stilista della magia Fashion Lala) che molti
ritennero poter diventare una nuova serie anime (sempre smentita dai
responsabili). La storia originaria prevedeva che la protagonista Miho,
aspirante stilista, ricevesse da due folletti fuoriusciti dal computer, di
nome Pig e Mog provenienti dal Mondo dei sogni, una magica penna
ottica con il potere di trasformarla in una bella modella di nome Lala in
grado di indossare le sue stesse creazioni. A questo progetto ne furono
affiancati altri, tra cui uno, affidato ad Akemi Takada, chiamato Maho no
stage Idol Koko la cui storia avrebbe dovuto basarsi sull'idea di
trasformare la protagonista in due personaggi, Nana (una Idol) e Sara
(modella).
Entrambe i progetti non approdarono a nessuna serie tv, ma il
personaggio di Lala, riscuotendo un certo successo nel settore
del merchandising, riuscì almeno a "debuttare" in un Oav del 1988,
affidato per la caratterizzazione all'altro noto nome legato
alle maghette, Yoshiyuki Kishi, intitolato Harbor Light Monogatari:
Fashion Lala yori (letteralmente La storia del porto di luce: da Fashion
Lala). In questa storia autoconclusiva, in stile musical favolistico moderno,
Miho viene trasformata in Lala direttamente da Pig e Mog, solo per una
notte, per poi scoprire che il tutto era stato solo frutto di un sogno.
Fu solo dieci anni dopo che lo Studio Pierrot, proprio per il suo
ventesimo anniversario, ritenne giusto riunire entrambe i progetti e
creare così la tanto attesa quinta serie mancante; da Fashion Lala fu
ripreso dunque l'intero concept della vicenda, i nomi della protagonista e i
due folletti che furono leggermente ritoccati graficamente, mentre
da Idol Koko fu ripresa la radice del titolo maho no stage. Da Fashion
Lala fu in parte ripresa anche l'idea di abbinare Pig e Mog al "Mondo del
tempo", da cui in realtà provenivano altre due fatine che affiancavano
Miho nei prodotti cartacei, chiamate Mañana e Ayer (Domani e Ieri).
I 26 episodi della serie furono trasmessi settimanalmente da TV
Osaka dal 5 aprile 1998 al 27 settembre 1998.

Edizione italiana
In Italia l'anime è stato trasmesso per la prima volta a partire dal 4
giugno 2001 su Italia 1. Da maggio 2010 è stato ritrasmesso sulla
rete Hiro per ben 4 volte: alle 10,45 e 17,10 la prima volta, e
successivamente replicato alle 9,05 e 13,20 e di nuovo alle 7,25 e alle
11,40. Il 6 luglio 2011 è stata avviata la quarta replica alle 9,05 13,20 e
22,45.
Considerando che il periodo della messa in onda fu uno di quelli in cui
la moda di manga ed anime toccò punte di popolarità molto alte in Italia, è
alquanto strano come tale serie non sia riuscita ad evitare una massiccia
censura, non tanto dal punto di vista grafico, quanto da quello culturale e
linguistico, essendo stati eliminati il più possibile tutti quei riferimenti
inevitabili a scritte e nomi giapponesi; nonostante questo non sono
mancate le incongruenze, come la scelta di cambiare il cognome della
protagonista in un altro sempre giapponese, ma soprattutto quella più
evidente di aumentare l'età dei personaggi stridendo così, sia con il
target già basso a cui era indirizzata la serie stessa, sia con le situazioni
che alcuni di questi vanno a vivere.
Adattamenti e censure
Punto dolente sono state le alterazioni di alcuni dialoghi (tra cui il
più noto è rimasto quello dell'episodio 15) o addirittura l'aggiunta di
battute inesistenti per ricoprire i meditativi silenzi dei personaggi su cui
invece si basa un po' tutta l'atmosfera riflessiva che permea la storia
originale. Inoltre, nella prima ed unica messa in onda in chiaro del 2001,
alcune scene vennero tagliate per dare spazio alle numerose pause
pubblicitarie che allora vessavano gli anime trasmessi da Italia Uno.
Alcuni episodi (20, 23, 26) vennero trasmessi direttamente in coda ad
altri comportando il taglio di numerose scene, a partire dal titolo, tanto
da farli divenire quasi incomprensibili. Per la trasmissione
del 2010 (finora l'unica replica dell'anime), queste sono state reintegrate
così come i titoli italiani degli episodi, mai resi noti precedentemente.

Scene tagliate nella prima trasmissione italiana

· Episodio 20 - Insieme io e te!


Per motivi di lavoro Miha, nei panni di Fancy Lala incontra la madre,
importante produttore della televisione, e sgomenta si rende conto
di essere entrata in contatto con un'estranea (dolce e materna a
casa, fredda, inflessibile e determinata sul lavoro) come le è
estraneo il suo mondo professionale, di cui la madre non ha mai
parlato in famiglia.
Nell'episodio sono state tagliate le scene dove i collaboratori fanno
commenti di nascosto sulla madre di Lala, definendola ripetutamente
"un diavolo", dove le compagne di classe di Miha fanno allusioni sui
possibili rapporti extraconiugali della madre e dove Miha chiede per
la seconda volta alla madre di lasciare il lavoro.
L'episodio è stato trasmesso integralmente sul canale Hiro il 2
giugno 2010.

· Episodio 23 - Il ragazzo di Chrissy


Tecnicamente Imahi non è il ragazzo di Chrissy: non si è mai
dichiarato sia per timidezza e sia perché forse non si ritiene alla sua
altezza, ma da un po' di tempo Chrissy esce con lui. Norigi è invece
l'opposto di Imahi, bello e spavaldo, un giorno invita al cinema e a
cena Chrissy, che dopo molti dubbi, accetta.
Nell'episodio tra l'altro sono state tagliate le scene del primo
tentativo di Miha nei panni di Fancy Lala di fare desistere la sorella
ad andare all'appuntamento, del bacio "rubato" di Norigi a Chrissy (è
lì che la ragazza si rende conto dei profondi sentimenti che la legano
a Imahi) e della dichiarazione d'amore di Chrissy ad Imahi.
L'episodio è stato trasmesso integralmente sul canale Hiro il 5
giugno 2010.
Temi censurati negli episodi

· Episodio 15 - Amore senza fine


Tema: il divorzio
Lala viene invitata da Hiro a seguire la registrazione del suo
concerto. Prima di poter arrivare in sala registrazioni incontra un
bambino di nome Teppei. Scoprirà che questi è il figlio di Kishi, il
chitarrista di Hiro, e che è venuto lì in studio per passare una
giornata insieme alla zia, la signorina Yumi. In realtà Teppei è il
figlio di Yumi e Kishi, e dato che lei ha preferito il lavoro alla
famiglia i due hanno divorziato, lasciando il figlio in affidamento al
padre.
Nella versione italiana la scena è troppo ricca di pathos per essere
semplicemente la storia di una zia che rivede il nipote dopo tanto
tempo e anche quando i colleghi rivelano a Lala la vera relazione che
lega Kishi a Yumi è palese che la loro sia una reazione troppo
esagerata per dei semplici cognati. Per di più Miha non sarebbe così
pensierosa sul tema della famiglia se si trattasse solo di zie e
cognati.
Colonna sonora
Questa è l'unica serie delle maghette le cui sigle originali, iniziale e
finale, non sono mai presenti come temi portanti all'interno della storia.
In tal senso c'è chi ha letto, soprattutto attraverso la sigla iniziale,
un'ennesima conferma dell'omaggio che lo Studio Pierrot avrebbe voluto
fare, con questa serie, a sé e allo stesso genere majokko, in quanto: nelle
immagini si vede la protagonista festeggiare un simbolico compleanno, e
nel testo si sottolinea metaforicamente la figura della "maghetta" nel
verso, «Gomenne hissori naisho no watashini kawaruwa/ akogare o
atsumete hoshi o kuttsukete ima/ maho jikake onnanoko no fushigi(..)»
(Scusatemi ma devo trasformarmi segretamente, raccogliendo i miei sogni
e raggiungendo le stelle, ora, in una misteriosa ragazza dai poteri magici).
Le canzoni cantate dai vari protagonisti presenti nell'anime
giapponese sono sei, di cui quattro in Italia sono state cantate dai
rispettivi doppiatori nostrani. L'adattamento italiano è avvenuto solo a
livello di testi, mentre le musiche sono quelle originali giapponesi.

· Lalala-kuchibiru ninegai o komete (Lalala, esprimo un desiderio


con le labbra): Sigla d'apertura della serie. È cantata da Reiko Ōmori,
la doppiatrice originale di Miho / Lala.

· Shiawasena Kibun (Buon umore): Sigla di chiusura della serie. È


cantata da Reiko Ōmori, la doppiatrice originale di Miho / Lala.

· Fancy Lala: Sigla italiana della serie. Musica di Max


Longhi e Giorgio Vanni, testo di Alessandra Valeri Manera, cantata
da Cristina D'Avena[4].

· Transparence: Conosciuta in Italia con il titolo Giorno dopo


giorno. È il primo singolo con cui Lala debutta ufficialmente come idol.

· Haru iro photograph (Fotografia dai colori


primaverili): Conosciuta in Italia con il titolo Cuore di bambina. È il
singolo cantato dalla già affermata idol Miki Yumeno. Anche Lala ne
canta una versione demo al pianoforte.

· Jewelry Love: Il titolo italiano non è mai stato comunicato


nell'anime. È uno dei singoli del già affermato idol Hiroya Aikawa.
Brano già presente nell'episodio 10 in sottofondo (lasciato in versione
originale anche in Italia), viene ufficialmente presentato e proposto in
italiano nell'episodio 15.

· Birthday Girl: È un altro singolo del già affermato idol Hiroya


Aikawa. È presente solo nell'episodio 15 come sottofondo (lasciato in
originale anche in Italia).

· Humming: Brano canticchiato da Miho nell'episodio 18, nella


versione italiana è stato sostituito con Giorno dopo giorno.

· Tarō juuhachiban (Tarō il diciottesimo): Il titolo italiano non è


mai stato comunicato nell'anime. Brano canticchiato da Tarō e poi
anche da Miho / Lala nell'episodio 9. È una canzone dissacrante e
volutamente infantile interpretata da Kappei Yamaguchi, doppiatore
originale di Tarō. Nella versione italiana è cantata da Monica Bonetto,
doppiatrice italiana di Tarō.
Piccoli problemi di cuore è un shōjo manga (fumetto romantico solitamente
destinato ad un pubblico giovane e femminile), creato da Wataru Yoshizumi e
pubblicato in Giappone sul mensile Ribon, edito dalla Shūeisha. Nel 1994 in
contemporanea al successo del manga è stato prodotto un anime (prodotto
da Toei Animation) di 76 episodi.

In Italia la serie viene trasmessa su Canale 5a partire


dal marzo 1997 all'interno del contenitore Bim Bum Bam. Il 31
marzo 1997 l'anime trasloca su Italia 1 a seguito di un cambiamento generale
dei palinsesti Mediaset, che vede il contenitore fare ritorno alla sua storica
collocazione sulla rete giovane; in seguito la serie verrà trasmessa anche
all'interno di Game Boat, il contenitore in onda nella fascia preserale di Rete
4. La serie italiana si ferma all'episodio 63. Ciò è dovuto principalmente alle
notevoli censure apportate all'opera originaria dagli adattatori italiani.
L'anime detiene non a caso il triste primato di cartone più censurato mai
trasmesso sulla televisione italiana[1]. Basti pensare che, al di là delle
innumerevoli scene tagliate e dei dialoghi modificati, in Italia non sono mai
state trasmessi i 5 episodi "veramente" finali della serie.

Trama

La protagonista, Miki Koishikawa, è una ragazza vivace e spensierata,


che passa il suo tempo al liceo con gli amici Meiko e Ginta, con cui divide la
passione per il tennis.

Un giorno, apprende una pessima notizia: con il sorriso sulle labbra i


suoi genitori le comunicano di voler divorziare. Miki rimane totalmente
basita quando i genitori aggiungono che avrebbero convissuto in una nuova
grande casa con i rispettivi partner, conosciuti alle Hawaii. Uno scambio di
coppie in piena regola, che porta nella vita di Miki una specie di fratellastro,
Yū Matsura. Miki lo paragonerà alla marmellata di arance, che dietro
l'aspetto dolce nasconde un retrogusto amaro, e lo soprannominerà
marmalade boy; Yū "ricambierà il favore", soprannominandola mustard girl
per via del suo carattere vispo, piccante e pungente come la senape (in
inglese, mostard). I due superano gli iniziali disaccordi, finendo per fare
amicizia.
La vita di Miki si complica ulteriormente quando la sua vecchia fiamma,
Ginta Suo, si dichiara proprio quando Miki capisce di provare qualcosa di
serio per Yū. Ai tempi delle scuole medie,i due giovani erano innamorati l'uno
dell'altro, ma la loro amicizia era finita per un malinteso. Infatti la ragazza
aveva lasciato una lettera d'amore in una rivista nella cartella del ragazzo,
ma quando fu un suo amico a trovarla, Ginta negò ogni possibile inclinazione
sentimentale verso di lei. Miki assistette alla scena e scappò via piangendo
per la delusione. Ginta rivela in seguito a Miki di aver negato di amarla di
fronte ai suoi compagni perché non voleva litigare con loro: infatti la ragazza
ai tempi delle medie era molto corteggiata.

La trama si complica ulteriormente con la ricomparsa di una ex-


fidanzata di Yū, Arimi Suzuki, che immediatamente rivela di voler
riconquistare il cuore di Yū. Miki però è sempre più attratta da Yū: Ginta e
Arimi si alleano, fingendo di essere innamorati, con l'obiettivo di far
ingelosire Miki e portarla a lasciare Yū. Ginta si innamorerà di Arimi e la
situazione tornerà alla normalità.

La felicità dei due giovani verrà turbata più volte da Suzu, una ragazza a
cui Yū dà ripetizioni, convinta che Miki non sia adatta ad essere la sua
ragazza, e da Kei, un ragazzo che lavora con Miki; i due giovani metteranno
seriamente in crisi il rapporto dei due protagonisti.

Il manga non tratta solamente della storia d'amore tra Miki e Yū, ma
anche delle vicende sentimentali degli altri personaggi: ad esempio, Satoshi,
amico di Yu e cugino di Suzu, cercherà in tutti i modi di iniziare una
relazione con Meiko, che a sua volta è follemente innamorata del prof.
Namura, un giovane professore della ragazza.

Personaggi

Miki Koishikawa

Miki è una ragazza di 16 anni molto allegra e vivace;molto instintiva.. le


piace moltissimo il tennis; è incapace di nascondere i propri sentimenti.
La sua migliore amica è Meiko a cui confida ogni suo pensiero. Quando
frequentava le scuole medie era follemente innamorata di Ginta, un suo
caro amico, ma riceve un rifiuto. Dopo anni di vita spensierata il
fratellastro Yū metterà in crisi ogni rapporto che aveva con i suoi
amici.Si innamorera di Yuri

Yū Matsuura

Yū (Yuri nell'adattamento Mediaset) è un ragazzo chiuso e introverso;


quando i suoi genitori decidono di separarsi non si scompone, con
pochissime persone riesce veramente a essere se stesso. Ha una
grandissima passione per l'architettura che lo porterà a girare il
Giappone e ad avvicinarsi a Satoshi, suo unico amico.

Ginta Suo

Ginta (Ghinta nell'adattamento Mediaset) è l'opposto di Yū, è molto


vivace ed estroverso, un vero casinista. Alle medie amava Miki, ma a
causa di una sua debolezza l'aveva persa. Spesso combina guai, a cui
però rimedia e proprio questo suo carattere da "testa calda", che però
nasconde un lato molto dolce, porterà Arimi ad innamorarsi del
ragazzo.

Arimi Suzuki

Primo amore di Yū; è una ragazza molto curata e raffinata, è da


sempre innamorata di Yū e tenterà in ogni modo di mettere i bastoni
fra le ruote di Miki; sembra smorfiosa, ma in realtà è molto sincera e
romantica, non prende mai nulla con leggerezza. Frequenta il liceo
Sagaki ed è una delle più forti atlete del club di atletica.

Meiko Akizuki

Meiko (Mary nell'adattamento Mediaset) è la migliore amica di Miki, è


molto chiusa e introversa, ma estremamente gentile e disponibile. Ha
alle spalle una difficile situazione familiare: il padre è molto ricco, e la
madre l'ha sposato unicamente per danaro; hanno infatti entrambi un
amante (il motivo per cui si scoprirà la relazione tra Namura e Meiko è
appunto che ella, dopo uno dei tanti violenti litigi familiari, scapperà a
casa di Namura per trovare conforto, ed un genitore del liceo, vedendo
la ragazza entrare nell'abitazione, denunzierà l'accaduto al preside.
Questo è uno dei tanti tagli che la Mediaset ha operato sul manga,
ritenendolo eccessivamente scandaloso).

Raramente parla di sé e questo farà soffrire Miki, che innocentemente


crederà di essere solo un peso per l'amica. È follemente innamorata di
un suo professore, Shinichi Namura, difatti la ragazza non a caso per
la difficile situazione a casa è portata ad avvicinarsi a figure più
mature. Diventerà un'importante scrittrice.

Satoshi Miwa

Satoshi (Steve nell'adattamento Mediaset) è il figlio di un famoso


architetto ed è il presidente degli studenti del Toryo, la scuola che
frequentano i protagonisti; è il seduttore per eccellenza, anche se
quando conoscerà Meiko, concentrerà su di lei ogni suo sforzo. È
l'unico amico di Yū e per un periodo si pensava che avessero una
relazione amorosa. Nell'anime tale sezione è stata però completamente
eliminata. Avrà un periodo di avvicinamento a Meiko dopo averla invano
corteggiata per lungo tempo, ma tra i due non sboccierà l'amore e
Meiko (Mary nell'anime) sposerà infine Namura (Nick).

Tsutomu Rokutanda

Tsunomu (William nell'adattamento Mediaset) è il cugino di Ginta, ha il


suo stesso carattere irascibile, è follemente innamorato di Arimi,
anche se alla fine accetterà la sconfitta quando il cugino rivelerà di
stare con Arimi. Anche lui gioca bene a tennis. Si fidanzerà anche lui
ed assieme a Miki combinerà l'incontro-riconciliazione tra Arimi e
Ginta, che si erano lasciati proprio per la gelosia della ragazza nei
confronti di Miki.

Susy Miwa
È la cugina di Satoshi (Steve nell'adattamento Mediaset)nonche una star
della pubblicià, che notando una foto di Yū sulla scrivania di una agenzia
pubblicitaria (nella quale lavora la madre di Yū) e trovandolo molto carino
chiede di poter girare il suo prossimo spot insieme a lui. in seguito Yū le darà
ripetizioni. darà molto su cui pensare a Miki e darà del filo da torcere alla
sua storia d'amore

Manga

Il manga è stato pubblicato sulla rivista Ribon a partire del 1992,


successivamente la serie è stata serializzata in 8 tankobon (volumetti). Il
manga risulta molto simile all'anime nella prima parte, poi le differenze si
fanno sempre più marcate; molte parti non esistono (ad esempio la parte in
cui Yū è in america) poiché si era voluto concludere il manga e l'anime in
contemporanea in modo che l'anime non svelasse il finale prima che l'autrice
lo disegnasse. Nel manga in molte pagine vi sono disegni dell'autrice che nei
volumetti sostituivano le pubblicità della rivista Ribon, inoltre spesso
l'autrice scriveva note e pensieri (detti free talks) a lato pagina oppure delle
spiegazioni come fa sul tennis in occasione della partita di Ginta e Yū contro
Tsutomu.

Nell'ultimo volume l'autrice ha scritto un paio di capitoli extra intitolati


"L'altro Marmalade" I e II in cui viene spiegata la prima idea di Marmalade
Boy in cui tutti i personaggi avevano i sessi invertiti: il protagonista (che
sarebbe diventato Miki) era un ragazzo timido e tranquillo che si ritrova a
dover convivere con una ragazza molto bella (Yū) ma dai capelli lunghi ed un
po' diavoletta, che non perde l'occasione per infastidirlo, il ragazzo ha un
amico di infanzia (Meiko) e una specie di ex-fidanzata (Ginta); è per questo
motivo che il manga è intitolato "marmalade BOY", perché inizialmente il
protagonista del manga è un ragazzo, però l'editore della rivista Ribon, visto
che la rivista era letta quasi esclusivamente da ragazze, impose all'autrice di
cambiare il sesso al protagonista e la storia si è trasformata in quella che è
stata poi pubblicata; il titolo è rimasto lo stesso, abbinandolo in modo un po'
forzato a Yū.

In Italia il manga è stato pubblicato dalla Planet Manga in sedici volumi a


partire dal settembre 1998 e successivamente in 8 volumetti "collection"; il
manga, nella versione italiana, è stato ribaltato in modo che si leggesse
"all'occidentale", ovvero da sinistra a destra.

Anime

L'anime si divide in due stagioni che, sebbene vengano considerate come


parte di un'unica serie, presentano alcune differenze. Infatti l'anime è
stato disegnato contemporaneamente al manga: questo ha permesso agli
sceneggiatori di narrare nuove situazioni e di far maturare i personaggi.
Nella seconda stagione sarà presente ad esempio una Miki più determinata,
uno Yū meno introverso e un Kei meno egocentrico.

 la prima stagione si compone di 49 episodi e narrano tutta la prima parte della storia: il
divorzio, la scelta di Miki tra Yū e Ginta, i problemi con Kei e Suzu, lo scandalo della
relazione tra Meiko e il prof. Namura.
 la seconda stagione va dal 50esimo episodio e il 76 esimo episodio. Questa narra tutta
la parentesi americana di Yū disegnata in modo da far finire l'anime in contemporanea
al manga, perché altrimenti l'anime avrebbe svelato la fine.

L'autrice stessa ha dichiarato di non aver mai voluto osteggiare il lavoro


degli sceneggiatori dell'anime, curando però il character design di alcuni
personaggi non presenti nel fumetto come Anju (una vecchia amica di Yū
malata di cuore) oppure Brian, Will, Jinny, Doris (tutti personaggi conosciuti
da Yū in America). Inoltre non ha voluto che alcuni personaggi morissero
evitando così la scomparsa di Anju e del prof. Namura.

Versione italiana

L'adattamento italiano della serie è composto da 63 episodi contro i 76 della


versione giapponese.

L'anime è stato in parte censurato. Il problema maggiore tuttavia non è la


censura, sicuramente non così pesante come in altri cartoni, bensì la mancanza
di ben 13 episodi, e si è arrivati ad affermare che «La serie in Italia è da
considerarsi mai trasmessa, visto il trattamento del materiale che consente
di parlare per Piccoli problemi di cuore di una serie totalmente diversa,
ottenuta partendo dal materiale originario»[2].

Infatti in Italia, l'anime, seppur ha un suo finale, tralascia una parte


importante della trama, in cui Miki e Yuri si sposano.
Riguardo alle musiche, in fase di adattamento sono state apportate alcune
modifiche alla versione originale: alcune canzoni cantate sono state
sostituite dalla rispettiva versione strumentale. Altre invece sono state
scritte ed interpretate da Nicola Bartolini Carrassi. Alcuni sono stati
cantati assieme ad Emanuela Pacotto, voce di Mary,a Simone D'Andrea voce
di Yuri e a Nadia Biondini.

Il finale mai visto in Italia

La versione italiana del cartone si conclude con Yū e Miki che si rimettono


insieme, dopo varie peripezie, incomprensioni e un lungo periodo di
separazione dovuto anche alla decisione di Yū di partire per gli Stati Uniti.

In realtà la versione originale del cartone conta altre 13 puntate, che sono
state totalmente eliminate nell'adattamento italiano, a causa principalmente
della mancanza di budget per il doppiaggio e l'adattamento, e per aver dato
più importanza ad altre serie in quel momento in arrivo. E forse anche per le
difficili tematiche trattate nei successivi episodi.

In sintesi, quando ormai tutto tra i due protagonisti sembra andare a


meraviglia e niente sembra poter ostacolare la loro relazione, Yū scopre
fortuitamente che lui e Miki sono fratelli di sangue, poiché il padre naturale
di Miki un tempo aveva avuto una relazione con la madre del ragazzo.
Relazione di cui Yū pensa di essere il frutto.

Yū decide di tenere Miki all'oscuro della sua scoperta, ritenendo il peso


dell'incesto troppo gravoso da sopportare e quindi preferendo tenere tutto
per sé. Rompe la relazione con Miki con una scusa banale, e torna negli Stati
Uniti, nella speranza che il tempo e la lontananza dalla ragazza lo aiutino a
rimarginare la ferita e a disinnamorarsi di lei.

Miki, lacerata dal dolore, non riesce a capacitarsi della decisione del ragazzo
e intuisce subito che ci dev'essere qualcosa che lui non le ha voluto dire.
Ripresasi dal colpo subito, grazie anche al supporto di Meiko e dei suoi amici,
decide di raggiungere Yū negli Stati Uniti, determinata più che mai a
conoscere quantomeno la verità che si nasconde dietro alla decisione del
ragazzo.
Raggiunto Yū nel campus, Miki lo costringe a confrontarsi con lei, e il
ragazzo, sentendosi come un pugile alle corde, le confessa la verità, e quindi
la mette al corrente del loro legame di sangue.

Miki, sconvolta, scappa, ritrovandosi poi a vagare da sola nei vicoli di New
York, dove rischia di essere aggredita e derubata da dei malviventi. A
salvarla è l'intervento di Yū e dei suoi amici. I due, di nuovo a confronto, si
rendono conto che il loro amore è ormai troppo forte, e decidono di
continuare a coltivarlo nonostante la consapevolezza di essere fratelli di
sangue, e ciò che comporterà questa scelta per le loro (il peso della loro
condizione, il senso di colpa, l'impossibilità di avere figli, ecc).

Decidono di affrontare i loro quattro genitori, che nel frattempo li hanno


raggiunti a New York, e di metterli al corrente della loro decisione di
restare insieme, nonostante il loro legame di sangue.

I genitori dei ragazzi cadono dalle nuvole, e rivelano ai ragazzi che ciò che
credono non corrisponde assolutamente alla verità. È vero che i genitori si
conoscevano fin dai tempi dell’università, e che le coppie erano quelle
riformatesi all'inizio della storia. Poi, per una serie di malintesi e gelosie, Jin
e Rumi (i genitori di Miki) si erano messi assieme ed erano partiti per
l’Inghilterra. Youji e Chiyako, rimasti in Giappone, avevano cominciato a
frequentarsi. Proprio in quel periodo Chiyako aveva scoperto di aspettare un
bambino dall’ex fidanzato. Bambino che però non era Yū , in quanto lo aveva
perduto a causa di un aborto spontaneo. Una volta rincontratisi da adulti, i 4
si erano finalmente chiariti, ed erano tornati alle coppie originali.

Yū e Miki non sono quindi assolutamente fratelli di sangue, e possono quindi


vivere liberamente la loro storia d'amore, senza complessi o impedimenti di
alcun tipo.

Il cartone si conclude quindi con il matrimonio tra Namura e Meiko,


lasciandoci intuire che di lì a pochi anni anche Yū e Miki potranno coronare in
egual modo la loro storia d'amore.

Il successo

Con il titolo di A little love story la versione censurata fu rivenduta ad altri


12 paesi dove ebbe un discreto successo. Mai tuttavia come in Italia, dove
nonostante ciò Piccoli problemi di cuore con uno share che tocca il 20%
riscuote un enorme successo, appassionando grazie alle sue tematiche (come
ad esempio anche quella del divorzio) grandi e piccini. Una volta portato
su Game Boat nel preserale lo share superò addirittura il 20% con picchi fino
al 30. Se ne parla ampiamente sulla rivista Digital Japan ed è tuttora
materia di discussione sul web.

Curiosità

L'uscita della serie animata di Marmalade Boy in Giappone fu annunciata per


la prima volta in Italia nella rubrica delle news di Mangazine, storica testata
edita dalla Granata Press. Nel testo, il redattore scrisse di nutrire seri
dubbi sulla possibilità che la serie venisse trasmessa in Italia, per via della
sua singolare trama.

OAV

Nel 1995, visto l'enorme successo della serie animata e del manga, è stato
prodotto anche un breve OAV Quel giorno a casa di Yū, che racconta
brevemente cosa accadde a Yū il giorno prima della cena in cui Miki conosce
per la prima volta Yū e i Matsuura. Tutto questo per la prima volta visto non
dalla parte di Miki, ma dagli occhi di Yū.

In questa giornata il ragazzo incontra una buffa ragazza (Miki) che


disturbata da cinque monelli si mette a giocare con loro, facendo finta di
essere il mostro salvietta Koishikawa, causando l'ilarità di Yū. In
quest'occasione, il ragazzo raccoglie un polsino dimenticato da Miki e
successivamente per caso la vede camminare con un'amica (Meiko),
decidendo di seguirle: quando rischia di essere scoperto, si dilegua.

Il giorno dopo ha la conferma di quello che immaginava: il mostro salvietta


Koishiwava è la ragazza con cui sarebbe andato a vivere. Ripromettendosi di
restituirle il polsino, manterrà la sua decisione anche se non è concesso
conoscerne le modalità, poiché nelle puntate 63 e 64 Miki ha effettivamente
il polsino. Si capisce un dettaglio interessante della storia in questo OAV,
ovvero che Yū aveva già visto e si era già preso una cotta per Miki.

La versione italiana del film è stata curata dalla Yamato Video e diretta
dallo stesso Nicola Bartolini Carrassi stavolta esente da censure o
modifiche, anzi, con un avviso all'inizio del film dove lui stesso si dichiara
felice che la 'vera' storia sia finalmente arrivata in Italia. I doppiatori sono
gli stessi della serie animata. Alcune canzoni (Egao ni Aitai e Moment) sono
state ricantate in italiano da Carrassi e da Emanuela Pacotto, con una
traduzione abbastanza libera.

Videogiochi

Nel 1995 uscì in Giappone il videogioco Marmalade boy basato sul cartone
per Super Famicom. Nel gioco il giocatore interpreta il ruolo di Miki che
prova a fidanzarsi con uno dei tre personaggi maschili principali della serie
(Yu, Ginta e Kei). Questo gioco è stato altamente criticato per il fatto di
essere un'imitazione della famosa serie Konami Tokimeki Memorial.
Memole dolce Memole (Tongari Boshi no Memoru, Memole dal cappello
a punta) è un anime televisivo giapponese creato nel 1984, tratto da
un manga di Yasuhiro Nagura.

Trama

Il popolo del pianeta Rilulu (nell'edizione Italiana: Filofilo o Filo


Filo; abitanti: Fileni), dopo un atterraggio di emergenza sulla Terra,
a causa di un guasto dell'astronave su cui viaggiavano, si trova a
dover affrontare il nostro pianeta tra mille difficoltà; una di queste è
relativa alla loro dimensioni, molto più piccole di quella degli
esseri umani.

Tuttavia la piccola Memole è abbastanza sconsiderata e coraggiosa da


avventurarsi con un gruppetto di amici in città. Qui fa conoscenza
della dolce Mariel, una ragazza malata, costretta, a causa del
proprio stato di salute, a rimanere chiusa in casa. Dopo l'iniziale
sorpresa della ragazza nel vedere la piccola Memole, le due
diverranno inseparabili, e la loro amicizia sarà più forte di qualunque
ostacolo e difficoltà che si troveranno ad incontrare.

Personaggi e doppiatori

 Memole (Memol): Naoko Watanabe; Debora Magnaghi


 Mariel (Muriel): Akie Yasuda; Daniela Fava
 Oscar: Isaho Nagahisa; Felice Invernici
 Grazia (Grace): Fuyumi Shiraishi; Alessandra Karpoff
 Popi (Popit): Chiyoko Kawashima; Donatella Fanfani
 Mino: Paola Tovaglia
 Piwy (PI): Graziella Porta
 Barba: Antonio Paiola
 Cinzia: Marcella Silvestri
 Arsenio: Giorgio Melazzi
 Contelu: Gianfranco Gamba
 Michel: Paolo Torrisi
 Ermelinda: Annamaria Mantovani
 Bemolle: Pietro Ubaldi
 Nicky: Paolo Torrisi
Sigle

Sigla di apertura giapponese

"Tongari Boushi no Memoru" cantata da Satoko Yamano.

Sigla di chiusura giapponese

"Yasashii Tomodachi" cantata da Satoko Yamano.

Sigla iniziale e finale italiana

"Memole dolce Memole", musica e arrangiamento di Giordano


Bruno Martelli, testo di Alessandra Valeri Manera, voce
di Cristina D'Avena.
CIAO SABRINA

Trama
Sabrina Tamura è una ragazza di 14 anni un po' viziata, ma di buon cuore,
unica figlia di Luciano, presidente della Tamura Productions (compagnia che
opera nel mondo dello spettacolo) e di Milena, una famosa ex-cantante. Ma
un giorno avviene la tragedia: i due genitori hanno un terribile incidente
d’auto che causa la morte del padre e il ricovero in gravissime condizioni
della madre, rimasta in coma.

Rolando, lo zio di Sabrina, uomo privo di scrupoli e molto ambizioso,


approfitta subito della situazione per subentrare a Luciano nella presidenza
della compagnia, ottenendo pure l'affidamento della ragazza.

Il padre di Sabrina aveva da poco realizzato il suo sogno: il grande e


modernissimo auditorium "Marine Live Stage", costruito in fondo al mare, ma
non era vissuto abbastanza per inaugurarlo. E proprio durante
l'inaugurazione della struttura si scatena un violento terremoto e il pubblico
è preso dal panico. Sabrina, con presenza di spirito sale sul palco e cantando
una vecchia canzone della madre riesce a calmare il pubblico, dimostrando di
avere un grande talento come cantante.

Subito lo zio pensa di sfruttare le doti della nipote per il suo tornaconto
personale e lei praticamente sarà costretta a fuggire di casa aiutata da
Giorgio, il più grande amico dei genitori, che dopo un aspro contenzioso con
Rolando, riuscirà ad ottenere l'affidamento della ragazza.

Da quel momento Giorgio aiuterà Sabrina ad entrare da professionista nel


mondo della canzone. La ragazza, nonostante i tentativi di distruggere la sua
carriera perpetrati dallo zio, diventerà ben presto una idol conquistando il
cuore di tutto il Giappone, ma dovrà sempre lottare contro le invidie ed i
boicottaggi del mondo dello spettacolo.
Personaggi
Nell'edizione Fininvest sono stati italianizzati tutti i nomi dei personaggi, i
cognomi sono invece rimasti quelli originali. Nella lista viene riportato il nome
del personaggio dell'edizione italiana con, tra parentesi, il nome originale.
Gli Idol

· Sabrina (Eriko Tamura)

· Susi (Rei Asagiri)

· Max (Shohgo Ohgi)

· Fabrizio (Hiroshi Ohsawa)


La famiglia di Sabrina

· Luciano (Yuusuke Tamura)

· Milena (Minako Tamura)

· Italo (Ijuuin)

· Ines (Yuki Katsuragi)

· Fortissimo e Pianissimo
Gli amici

· Daniela (Asami Yamagata)

· Roberta (Yasuko Nakata)

· Giorgio (Shin'ya Uchida)

· Gianluca (Kazuki Uchida)


Gli antagonisti

· Rolando (Kosuke Tamura)

· Simonetta (Ryoko Asagiri)


Sigle
Giappone -La sigla iniziale dal titolo "Namida no Hanbun", musica
di Toshiyuki Watanabe è interpretata da Eriko Tamura

Giappone -La sigla finale (ep. 1-50) dal titolo "Unchained Heart", musica
di Toshiyuki Watanabe è interpretata da Maiko Hashimoto

Giappone -La sigla finale (ep. 51) dal titolo "May be Dream", musica
di Toshiyuki Watanabe è interpretata da Eriko Tamura

Italia - La sigla iniziale e finale dal titolo "Ciao, Sabrina", musica di Piero
Cassano e di Paolo Marino, testo di Alessandra Valeri Manera è
interpretata da Cristina D'Avena.

Spagna- La sigla iniziale e finale dal titolo "Eriko", musica di Carmelo


Carucci è il tema della sigla italiana "Dolce Candy"

Francia- La sigla iniziale e finale dal titolo "Erika", musica di Carmelo


Carucci è il tema della sigla italiana "Dolce Candy", l'anime in seguito fu
trasmesso da un'altra emittente al posto di La Cinq.
Edizione italiana

Adattamento e censure

L'adattamento italiano, come in altri anime trasmessi dalle


reti Fininvest nello stesso periodo, ha comportato il tentativo di mitigare il
più possibile la presenza della lingua giapponese nella storia. Sono state
quindi tagliate alcune brevi sequenze che contenevano scritte in giapponese,
i nomi dei personaggi sono stati italianizzati e sono spariti tutti quelli delle
località, tanto che nella versione italiana non viene mai esplicitamente
menzionato il fatto che la storia si svolge in Giappone, fino addirittura a
suggerire un'ambientazione italiana: ad esempio nell'episodio 50 (Sabrina è
scomparsa) Roberta ordina un frappé al bar e lo paga 3000 Lire.

Sono inoltre stati censurati alcuni passaggi giudicati non adatti alla
cultura italiana: ad esempio nell'episodio 34 (Vecchi ricordi) è stata tagliata
una breve scena dove Sabrina e la madre Milena fanno assieme il bagno nella
vasca.

Infine sono state effettuate modifiche ai dialoghi per eliminare alcuni


passaggi problematici. Ad esempio nell'episodio 22 (Un'amica in difficoltà)
durante una trasmissione radiofonica che Sabrina sta conducendo in diretta,
Claudia una ragazza di 16 anni telefona rivelando la sua volontà di "scappare
di casa". Ma il comportamento di Claudia (corre in bicicletta come in trance
in mezzo al traffico incurante dei semafori, arriva al molo a tutta velocità e
frena solo all'ultimo momento prima di cadere in acqua, sale sul tetto di un
grattacielo e si sporge dal parapetto guardando in basso e piangendo) e la
disperata insistenza di Sabrina nel volere continuare a parlare con lei,
indicano chiaramente che lo "scappare di casa" dell'edizione italiana era
invece la volontà di suicidarsi nella versione originale.

Le canzoni

L'anime è ambientato nel mondo dello spettacolo e della musica leggera:


viene dato quindi un grande risalto alla musica e alle canzoni, che servono
anche a riflettere la psicologia dei vari personaggi che le interpretano
(allegre, soft e un po' ingenue le canzoni della giovane Sabrina, dure e
rockeggianti quelle della più matura Susi). Contrariamente alle versioni di
alcuni altri Paesi, come la Spagna e la Francia, dove le canzoni sono state
lasciate in originale giapponese, grande cura è stata dedicata
all'adattamento italiano di tutte le parti cantate della serie, interpretate
da Nadia Biondini (Sabrina - Eriko), Paola Tovaglia (Susi - Rei) e da Vincenzo
Draghi (Max - Shoogo e Fabrizio - Hiroshi).
Iridella
 Titolo originale Rainbow Brite
 Autore Jean Chalopin
 Studio DiC Enterprises
 Rete Syndication
 Prima TV 1985
 Rete italiana Italia 1
 Prima TV ita. 1986

Rainbow Brite è una linea di bambole prodotte dalla Mattel nel 1985,
diventate poi una serie televisiva a cartoni animati; La serie è stata
prodotta da DiC Enterprises, Hallmark Home Entertainment e da Mattel e
comprende 13 episodi.In quello stesso anno fu realizzato anche un film
d’animazione : Iridella e il ladro di Stelle.

Nel cielo, oltre l’arcobaleno,c’è il “Paese dell’arcobaleno” (Rainbowland),


un mondo fatato e pieno di colori ed allegria.

Questa terra interessa molto al Grande Buio che, tempo prima, riusc’
quasi a conquistarlo, eliminandone tutti i colori e trasformandolo in un
luogo triste e buio.Per salvarlo, fu inviata una bambina terrestre, Lucilla
(Wisp) che riuscì a riportare i colori al proprio posto prendendo il nome di
Iridella e l’incarico di fata per mantenere vivi i colori con la sua speciale
polvere magica e rigenerando l’arcobaleno con la sua magica cintura.

Al suo fianco ci sono Stella Bianca, un cavallo parlante capace di


galoppare l’arcobaleno , e Folletto Bianco . I folletti lavorano nelle
miniere insieme ai bambini dell’arcobaleno (Color Kids) dove vengono
estratti i cristalli colorati indispensabili per fabbricare la polvere bianca
di Iridella.

I nemici di Iridella sono Murky Cupo e Lurky Guffo , che odiano i colori a
favore di un mondo grigio e tetro.
Personaggi
 -Narratore
 -Iridella (Rainbow Brite- Lucilla)
 -Stella Bianca (Starlite)
 -Folletto Bianco (Light up Twink)
 -Baby Brite
 -Puppy Brite
 -Brian
 -Canary Gialla (Canary Yellow)
 -Violetta (Sky Violet)
 -Indachella (Indigo)
 -Patty Verde (Patty O’Green)
 -Lala Arancio (Lala Orange)
 -Buddy Blu (Buddy Blue)
 -Red Rosso (Red Butler)
 -Lurky Guffo
 -Murky Cupo
 -Sprites
 -Twink
 -Evil Force
 -Monstro Murk
Pollyanna è serie animata giapponese prodotta dalla Nippon Animation
come parte del World Masterpiece Theater e basata sui romanzi
Pollyanna e Pollyanna cresce di Eleonor H.Porter.
La serie è composta da 51 episodi ed è andata in onda fra il 12
gennaio e il 28 dicembre 1986 su Fuji Tv. In Italia la serie è stata
trasmessa per la prima volta sulla rete Italia 1nel 1987.
Trama
Pollyanna è una bambina di otto anni che vive con il padre, pastore nella
locale chiesa, dopo la morte della madre. Tra padre e figlia vi è un
ottimo rapporto e il pastore in particolare insegna a Pollyanna "il gioco
della felicità", un particolare modo di vedere la vita sempre in positivo,
nonostante le avversità. Purtroppo un giorno anche il padre muore e la
bambina viene affidata alla cognata Polly.
La zia di Pollyanna riteneva il cognato in parte responsabile della morte
della sorella, che lui aveva condotto in una vita disagiata e di povertà
contro il volere della sua famiglia, per questo inizialmente accoglie
piuttosto freddamente la bambina, ma col passare dei giorni Pollyanna
con la sua dolcezza ed il suo buon carattere faranno sì che zia Polly si
affezioni a lei e la veda sempre più come una figlia. Anche la servitù
della zia si affezionerà profondamente alla bambina e Pollyanna non
faticherà a farsi tanti amici nella nuova città dove è andata a vivere.
La vita procede in armonia, quando un brutto giorno Pollyanna
viene investita da una carrozza e rimane paralizzata. In questo
frangente la forza d'animo della bambina, gli insegnamenti del padre e
soprattutto il "gioco della felicità", che le suggeriva sempre di guardare
alla vita con occhio positivo, avranno il sopravvento sulla terribile nuova
situazione che la bambina è costretta a vivere. Quando però la bambina
è ormai rassegnata alla sua nuova condizione, un bravissimo medico, il
dott. Chilton, riuscirà a trovare la cura giusta per farla di nuovo
camminare.
Il medico non è altri che il vecchio fidanzato della zia e gli avvenimenti
riavvicineranno i due che scopriranno che il loro amore non è ancora
finito. Ma quando dopo il matrimonio tra zia Polly ed il medico la felicità
sembra sia entrata nella vita di Polly e Pollyanna, il dott. Chilton
rimarrà vittima di un incidente mortale. Pollyanna e la zia rimarranno
quindi di nuovo sole, ma entrambe sanno che potranno sempre contare
sul grande affetto che ormai le unisce profondamente.
Dal romanzo all'anime
La serie animata è la trasposizione dei romanzi "Pollyanna" e
"Pollyanna cresce" diEleanor H. Porter, rispettivamente del 1913 e
del 1915.
Nonostante la serie segua con estrema fedeltà i due romanzi,
nella seconda parte della serie (che coincide con gli episodi 28 - 51),
dove viene dato spazio alla narrazione di quanto riportato nel libro
"Pollyanna cresce", si può notare un importante modifica rispetto al
romanzo originale: Pollyanna non viene fatta crescere. Nel romanzo
infatti, dopo aver subito l'operazione che le fa riacquistare l'uso delle
gambe, Pollyanna va ad abitare a Boston per un po' di tempo, affidata
come "toccasana" a Ruth Carew, la sorella dell'infermiera che ha avuto
in cura la piccola, la quale è in un profondo stato di depressione dopo
l'improvvisa sparizione del nipotino, Jamie Kent. Pollyanna riesce a
riportare la luce nella vita della donna e a farle adottare un ragazzino
povero, nel quale la piccola crede di riconoscere il nipote perduto di
Mrs. Carew. Infatti il ragazzo si chiama Jamie e non ha memoria del
suo passato.
Dopo questo ennesimo successo, Pollyanna torna a Beldingsville,
dopodiché, nel romanzo passano 6 anni e Pollyanna compie 20 anni. La
morte del dottor Chilton, la tristezza della zia Polly, le vacanze di
Pollyanna in compagnia di Jimmy, Jamie e Ruth Carew, la scoperta del
vero Jamie Kent, il fidanzamento di John Pendleton con Mrs. Carew,
sono tutti avvenimenti che nel romanzo vengono affrontati quando
Pollyanna è adulta, mentre nell'anime Pollyanna rimane sempre bambina
e, di conseguenza, il suo fidanzamento con Jimmy Bean, l'opposizione
della zia Polly al loro matrimonio e la felice conclusione del secondo
romanzo vengono omessi.
Va notato anche come, nell'anime, sia stata alterata l'età della
protagonista per farla apparire il più giovane possibile (nell'anime
Pollyanna all'inizio ha otto anni, nel romanzo undici), esperimento che
verrà replicato con Maria, la protagonista dell'anime "Cantiamo insieme".
Osservazioni
La particolare visione della vita che spinge a trascurare gli
avvenimenti negativi per ricordare solamente quelli positivi, che
nell'anime è chiamata "gioco della felicità", è contemplata
dalla psicologia cognitiva come "Sindrome di Pollyanna” proprio dal nome
del personaggio del romanzo di Eleanor H. Porter. Questo
comportamento nell'anime è comunque attenuato rispetto al romanzo.
Sigle

Sigle di apertura

"Shi-a-wa-se Carnival" interpretata da Youki Kudoh (ep. 01-27)

"Hohoemu Anata ni Aitai" interpretata da Youki Kudoh (ep. 28-51)

Sigle finali

"Ai ni Naritai" interpretata da Youki Kudoh (ep. 01-27)

"Shiawase" interpretata da Youki Kudoh (ep. 28-51)


E’ quasi magia Johnny

Titolo originale Kimagure Orange Road

Autore Izumi Matsumoto

Character

Design Akemi Takada

Studio Studio Pierrot

Musiche Sagisu Shirou

Rete Nippon Television

Prima tv jap 1987

Episodi 48

Rete italiana Italia 1

Prima tv ita 1989

Episodi 46 (rimossi ep. 35 e 37)

Censura italiana SI

Kimagure Orange Road, è un manga da cui è stata


tratta la serie animata per opera della Kitty film che ha
affidato il character design ad Akemi Takada. In Itlia è
andata in onda con il titolo “E’ quasi magia Johnny”.

Tutta la storia si concentra sul triangolo amoroso tra


un ragazzo dai poteri paranormali di nome Kyosuke
Kasuga (Johnny), Madoka Ayukawa (Sabrina) e Hikaru
Hiyama ( Tinetta).
Kyosuke è un sedicenne che , cambiata per l’ennesima
volta città a causa delle sorelle, conosce la bellissima
Madoka che gli regala un cappello rosso di paglia.
Ovviamente il ragazzo ne rimane subito affascinato! Poi si
introduce il personaggio di Hikaru, migliore amica di
Madoka, che si innamora perdutamente di Kyosuke.

Sono stati pubblicato 18 volumetti (Star Comics), una


serie animata di 48 episodi , 8 OAV, 2 film e tre romanzi.

La versione televisiva del 1989 ha subito una pesante


censura perché indirizzata ad un pubblico di adolescenti.
Successivamente, Dynamic Italia (Dynit) ha ridoppiato
tutta la serie senza censure.

La sigla italiana “E’ quasi magia Johnny” è cantata da


Cristina D’Avena ed è conosciuta anche in Spagna e
Francia ( rispettivamente “Johnny Y sus amigos” e “Max
et compagnie”).Gli episodi 35 e 37 sono stati eliminati
nella versione censurata trasmessa dalla Fininvest.
Lupin III è un manga ideato dal mangaka giapponese Monkey
Punch nel 1967, liberamente ispirato alle vicende di Arsène Lupin raccontate
nei suoi romanzi da Maurice Leblanc e da cui sono stati tratti anche
numerosi anime.

Le serie TV ed i film
Lupin III era un normale manga fin quando non venne
prodotto l'episodio pilota nel 1969, a indicare una futura trasmissione di
Lupin nelle reti locali. Così nacque la prima serie, che fu un grande successo,
ma in Italia il doppiaggio non fu molto curato, perché la serie era
considerata di poca importanza dato che a quei tempi arrivavano tantissimi
anime. Anni dopo venne prodotto un doppiaggio molto più curato in cui
vennero migliorati i dialoghi e gli adattamenti, anche se comparvero delle
censure.
In seguito al successo della suddetta, venne prodotta poi la seconda
serie, nel 1977, con maggior numero di episodi, ma non dettagliata come la
prima. Da questo momento, Lupin diventa di fama mondiale e vennero
prodotti i suoi primi due film d'animazione per il cinema: La pietra della
saggezza e Il castello di Cagliostro, ancora prima che la serie fosse finita.
Finita la serie venne poi in mente di creare una serie riguardante i
successori della banda Lupin in una Parigi del XXII secolo, intitolata Lupin
VIII, ma di cui venne prodotto un solo episodio senza doppiaggio, ma con
effetti sonori. La causa dell'arresto della produzione furono gli eredi dello
scrittore Maurice Leblanc che non permisero di usare il nome Lupin in un
nuovo progetto.
I disegni vennero riversati così nella terza serie, del 1984, che non
riscosse il successo delle precedenti. La cosa è principalmente dovuta al
nuovo stile dei personaggi, che è più demenziale del solito. Finita la
trasmissione della serie, vollero riprovare a proporre questo nuovo stile,
anche se con qualche miglioria, così venne prodotto il terzo film per il
cinema, La leggenda dell'oro di Babilonia, che non riscosse molto successo. A
questo seguirono altri due film per il cinema campioni di incassi: Le profezie
di Nostradamus e Dead or Alive, quest'ultimo venne diretto proprio
da Monkey Punch, il creatore di Lupin.
Oav e special
Contemporaneamente ai film, si pensò anche a produrre film
televisivi, gli special, che vengono ancora prodotti al ritmo di uno all'anno.
Nel2002, per festeggiare i 30 anni di Lupin III, si decise di creare l'oav Il
ritorno di Pycal, ma non ebbe molto successo, anche se Lupin torna quello
della prima serie. Sempre per questo anniversario venne prodotto lo
special Episodio: 0, che torna indietro nel tempo a quando la banda di Lupin
non si era ancora formata. Nel 2007 venne poi prodotto un nuovo special per
festeggiare i quarantanni di Lupin III: L'elusività della nebbia,
reinterpretazione dell'episodio tredici della prima serie. Sempre in
occasione dell'anniversario venne prodotto l'OAV Green vs Red nel 2008.
Lupin è disegnato in un nuovo stile e sono stati aggiunti effetti di computer
grafica e nuovi dettagli ai personaggi (ad esempio l'iride).
Lupin III VS Detective Conan: il crossover
Come già annunciato dalla rivista Shonen Sunday, nel 2009 è stato
creato un nuovo special dedicato a Lupin, che in questa occasione si trova
faccia a faccia con il piccolo Conan Edogawa, protagonista di Detective
Conan (il celebre anime basato sul manga di Gosho Aoyama), le cui storie
vengono pubblicate appunto su Shonen Sunday: il titolo dello special è Lupin
III VS Detective Conan. Il TV special, datato 27 marzo 2009, ha l'intento
di celebrare i 55 anni della Nippon Television e i 50 di Yomiuri TV e dura 2
ore. La lavorazione di questo speciale è durata 2 anni.
Doppiaggio
In Italia il doppiaggio ha doppiatori ufficiali, come in originale, in modo
che si evitino doppiaggi diversi per ogni anime. Il doppiaggio è affidato
aMediaset, che, rispetto a quanto succede alla maggior parte degli anime
doppiati in Italia, ha fatto registrare le edizioni italiane a Roma.
Cinema
Nel 1980, due anni dopo la proiezione giapponese di La pietra della
saggezza, questo venne proiettato in Italia con il titolo di Lupin
III. Nel 2007, per i quarant'anni di Lupin, l'Italia ha voluto festeggiare
proponendo il film Il castello di Cagliostro per la prima volta
nei cinemaitaliani con un esclusivo doppiaggio creato appositamente per
l'avvenimento con i doppiatori ufficiali.
Serie TV
In Italia sono uscite in DVD tutte e tre le serie, pubblicate da Yamato
Video e poi ristampate in edicola con la Deagostini. Per la prima serie è stato
mantenuto il primo doppiaggio, quello senza censure. Per la seconda serie non
è stato possibile recuperare alcune scene, censurate e non, e sono
presentate quindi in versione sottotitolata. Dal 24 gennaio 2009 è uscita in
edicola anche la terza serie, anche se la versione è quella censurata
televisiva con separate, negli extra, le scene tagliate in lingua originale.
Dal 23 marzo 2010 la Yamato Video ha ristampato la terza serie in box
contenente sia la versione televisiva italiana che la versione integrale
giapponese sottotitolata.
Film, OAV e special
In Italia, tutti i film, gli OAV e gli special, ad eccezione di Green vs
Red e La lampada di Aladino, sono stati pubblicati in dvd, tutti senza censure
e da varie case editrici (principalmente Yamato Video).
Ascolti sulla TV Italiana
La serie, a distanza di anni dalla sua 1TV Italiana, ha continuato a
mantenere appeal anche nelle nuove generazioni, tanto che nella replica del
2007 ha registrato un indice di gradimento del 34,6%, nel target 4-14 anni.

Nome : Arsenio Lupin

Nato :Bordeaux, 13
maggio 1951

Nazionalità :
sconosciuta

Altezza : 179 cm

Peso : 63 kg

Arma preferita :
Walther P38

Sigarette preferite :
Gitanes Caporal

Lupin III (Rupan Sansei) è il titolo di un manga ideato da Monkey


Punch nel 1967 ed ispirato liberamente ai romanzi del ladro gentiluomo
Arsène Lupin di Maurice Leblanc.

Lupin è un ladro dalle incredibili abilità, ricercato dalla polizia di tutto


il mondo.

E’ agile, magro, maestro nei travestimenti.Quando si trova davanti una


belle ragazza, perde letteralmente la testa! Sembra che sia nato in
Giappone ma poi afferma lui stesso di aver “ ricevuto il primo bagno nelle
acque gelide della Senna”.Del resto suo nonno era francese, ed ha
istituito il premio più ambito dai ladri , il “Lupin d’oro”, che è sempre
stato suo nipote a vincere.Lupin è allergico al polpo, la sua pistola è una
Walther P38 e guida una Mercedes-Benz SSK del 1928 modificata (con
un motore Ferrari) oppure la sua variante sportiva, la SSKL. Spesso però
lo abbiamo visto anche al volante di una Fiat 500.

Nome : Daisuke Jigen

Nato : Tokyo, 24
gennaio 1949

Nazionalità :
giapponese

Altezza : 178 cm
Peso : 70 kg

Arma preferita : Smith


& Wesson M19

Sigarette preferite :
Pall Mall

Jigen è un pistolero infallibile che ha sempre tra le labbra un


mozzicone di sigaretta spenta ; è taciturno, accanito bevitore e
fumatore , sospettoso nei confronti delle donne. Ha una mira infallibile ,
il suo genere di musica preferito è la classica, porta un cappello calato
sugli occhi col quale si aiuta a prendere la mira. Monkey Punch, per il
personaggio di Jigen si è ispirato a James Coburn nel film I magnifici
sette.

Nome : Goemon Ishikawa

Nato : Aomori, 22 dicembre


1957

Nazionalità : giapponese

Altezza 180 cm

Peso : 63 kg

Arma preferita : Katana


zantetsu
Goemon è un abile samurai discendente da un’antica famiglia dedita
al furto nel corso dei secoli. E’ di religione Scintoista, calmo e riflessivo,
odia le donne, ascolta solo musica originale giapponese e mangia solo cibo
nazionale. La sua particolarità è la satana, chiamata Zantetsu-ken (spada
che taglia il ferro) . La sua lama si mantiene sempre al di sopra di una
certa temperatura anche in inverno! ( forse perché si dice fatta con un
metallo inesistente sulla Terra). Ma è la precisione e l’abilità di Goemon a
renderla ancora più speciale, una precisione che le permette di tagliare
anche i proiettili in volo…

Nome : Fujiko Mine

Nata : 18 agosto 1960

Nazionalità : giapponese

Altezza : 167 cm

Peso : 50 kg

Arma preferita :
Browning M1910

Sigarette preferite :
More menthol

Fujiko ( Margot nella versione italiana della seconda serie tv) è una
giovane e bella avventuriera per la quale Lupin sarebbe disposto anche a
morire. E’ molto egoista ed avida : ricorre al doppio gioco ed alla truffa
per soldi e gioielli, spesso raggirando anche Lupin. Lei chiede aiuto a Lupin
e lui cade ai suoi piedi , esasperando Jigen e Goemon. Il suo profumo
preferito è Chanel No 5, guida una Kawasaki, due Harley-Davidson ed una
Austin Mini. Il suo cognome, Mine, significa picco della montagna , e il
gioco di parole è associato al fatto che la ragazza ha due grandi seni.
Nome : Koichi
Zenigata

Nato : Tokyo, 25
ottobre 1940

Nazionalità :
giapponese

Altezza : 181 cm

Peso : 73 kg

Arma preferita : Colt


1911A1 Government

Sigarette preferite :
Shinsei

Zenigata è l’acerrimo nemico di Lupin dell’ Interpol, che lo insegue


da anni senza essere stato capace di tenerlo a lungo in prigione. Lo scopo
della sua vita è acciuffare Lupin, è goffo, sfortunato, onesto e
rispettoso della legge.

Lupin lo chiama affettuosamente “ paparino “ , “ papà Zenigata “ o “Zazà”


. Il suo nome deriva dal famoso personaggio della letteratura giapponese
Heiji Zenigata che arrestava i nemici lanciando monete, proprio come fa
Zenigata con le manette.

La produzione dell’anime legata a Lupin, che risale al lontano 1971, è


senza precedenti ! il suo successo non è mai venuto meno e lo dimostra il
fatto che ancora oggi le sue avventure vengono trasmesse in tv , vengono
pubblicati DVD in tutto il mondo.

Vi sono varie serie di Lupin : la prima serie è quella con la giacca verde ;
fu trasmessa in Giappone per la prima volta nel 1971 e nel 1979 in Italia.
Siccome inizialmente la serie non ebbe un grande successo, la produzione
chiamò in regia Hayao Miyazaki ed Isao Takahata che la trasformarono
in una serie di qualità. Miyazaki lavorerà ancora su Lupin producendo il
film “Il castello di Cagliostro” e gli episodi 145 e 155 della seconda
serie.

La seconda serie risale al 1977 trasmessa in Italia nei primi anni 80. Qui
Lupin indossa la giacca rossa.

Poi c’è una terza serie in cui la giacca è rosa. Anche le sigle sono
cambiate negli anni.

La prima sigla del 1979 è ”Planet O” (iniziale) e la finale è la sigla


originale giapponese “Rupan Sansei theme song 2 “.

La seconda sigla del 1981/82 è quella con la fisarmonica dell’orchestra


di liscio “Castellina Pasi”.

La terza sigla del 1987 è “Lupin, l’incorreggibile Lupin “ de “Gli amici di


Lupin “ ( ovvero Enzo Draghi il solista, Cristina D’Avena, il piccolo coro
dei cantori di Milano ).

C’è anche una sigla inedita del 1981 cantata da “I cavalieri del Re”
intitolata “Lupin, ladro gentiluomo “ o “ Il fantomatico Lupin”.
Il grande sogno di Maya ( Garasu no kamen, Glass no kamen) è
unmanga di Suzue Miuchi, iniziato nel 1976 ed ancora in fase di
pubblicazione, che racconta la storia di una ragazza che sogna di diventare
una grande attrice. Dal manga sono state tratte due serie anime, una
prodotta nel 1984 e una nel 2005, più un OAVprodotto nel 1998.

Il titolo originale significa "La maschera di vetro", e si


riferisce metaforicamente alla maschera che gli attori indossano quando
esprimono delle emozioni che non sono realmente loro, e al fatto che tale
maschera è fragile come il vetro: se gli attori si distraggono la maschera può
rompersi mostrando al pubblico i loro veri sentimenti. Il titolo italiano fa
invece riferimento al nome della protagonista, Maya Kitajima, ed alla sua
grande ambizione di calcare il palcoscenico.

Trama

Maya Kitajima è una ragazzina priva di particolari qualità, ma è devota al


teatro con immensa passione, ed il suo sogno è diventare un'attrice
professionista. Un giorno incontra casualmente la famosa ex-attrice Chigusa
Tsukikage, che scorge subito in lei un grande potenziale, la prende come
allieva nella sua scuola e la inizia al mestiere di attrice in parti sempre più
complesse ed in spettacoli volti a formare la sua professionalità e forgiare il
suo talento. Maya è frequentemente in competizione con una talentuosa
rivale, Ayumi Himekawa, che al contrario della protagonista è benestante e
dotata di grande bellezza e carisma, ed entrambe cercano di prendere parte
a molte rappresentazioni in modo da migliorarsi continuamente: il loro scopo
è quello di acquisire la bravura e il bagaglio di esperienze necessario a
interpretare La Dea Scarlatta, una leggendaria opera teatrale i cui diritti di
rappresentazione sono in mano alla signora Tsukikage. Nella sua scalata
verso il successo Maya sarà sostenuta da un ammiratore segreto, meglio
noto come "ammiratore delle rose scarlatte" vista la sua abitudine di inviarle
tali fiori alla fine di ogni rappresentazione; questi si scoprirà essere Masumi
Hayami, l'uomo considerato da tutti come l'affarista senza scrupoli della
Daito Art Production e che in realtà è segretamente innamorato della
ragazza.

Manga

Glass no kamen è stato pubblicato in Giappone sulla rivista Hana to


yume dell'editoreHakusensha e raccolto in 44 tankobon dal prezzo di 420
yen. La storia si dipana a partire dai 13 anni di Maya fino ad arrivare ai suoi
19 anni: l'anime del 1988 che è stato tratto dal manga, narra soltanto la
vicenda dei primi 13 tankobon. In Italia il manga è stato pubblicato da Star
Comics in volumetti di circa 180 pagine che presentano il senso di lettura alla
giapponese (da destra verso sinistra).

A partire dal 1994 l'editore Hakusensha ha iniziato la ristampa


dell'opera in volumetti brussurati di oltre 300 pagine, più curati
tipograficamente e più costosi (600 yen) della prima edizione.

In Giappone il fumetto vive una pubblicazione molto travagliata e


dilatata a causa del perfezionismo dell'autrice, che impiega molto tempo nel
suo lavoro e lo rielabora ogni volta che viene trasferito dal formato ad
episodi su rivista a quello monografico su volumetti; questa caratteristica è
valsa all'autrice il soprannome di tartaruga. Dopo anni di pausa, Suzue Miuchi
ha annunciato nel 2008 che la pubblicazione della sua opera sarebbe ripresa
con un ritmo regolare a partire da luglio dello stesso anno; in ogni caso dopo
34 anni e oltre 50 milioni di copie vendute, l'autrice ha confermato che è
ormai arrivato il tempo di mettere la parola fine alle avventure di Maya.

Anime

Sono stati realizzati tre adattamenti animati della serie: una prima serie
di 23 episodi prodotta dalla Eiken nel 1984, poi un remake in OAVdei primi
capitoli del manga nel 1998 dalla TMS Entertainment dal titolo "La maschera
di vetro" (garasu no kamen ~sen no kamen wo motsu shōjo), infine
nel 2005 un remake in 51 episodi sempre dalla TMS, che riprende la storia
dall'inizio.
Anime del 1984

L'anime prodotto dalla Eiken avrebbe dovuto essere di 26 episodi, ma visto


lo scarso successo ottenuto in Giappone, è stato interrotto all'episodio 22
(più uno riassuntivo), corrispondente al tredicesimo tankobon del manga. Il
cartone animato ha invece avuto molto successo in Italia (dove è stato
trasmesso per la prima volta da Italia 1 nel 1985) ed in Francia (col
titolo Laura ou la passion du théâtre). È stato inoltre riproposto nel 2009 sul
canale satellitare RaiSat Smash Girls. Nella seconda metà del 2009
la RAI propone nuovamente il cartone, in collaborazione con la Yamato Video,
sul canale tematico Rai Gulp sul digitale terrestre Italiano e Tivù Sat.
Nell'edizione Yamato Video non appare la sigla Italiana, cantata da Cristina
D'Avena e presente in diverse raccolte di sigle TV, bensì quella originale
giapponese.

Le "rose scarlatte" dell'edizione italiana


Le rose che Masumi Hayami fa puntualmente recapitare a Maya Kitajima
sono definite murasaki, cioè purpuree, ma nell'edizione italiana del cartone
animato sono impropriamente definite "scarlatte" o "rosse" nonostante siano
evidentemente di colore viola. L'edizione italiana del manga, benché del
tutto fedele all'originale, non ha volontariamente corretto questo errore
data la sua penetrazione nell'immaginario collettivo del fandom. Dopo la
prima messa in onda dell'anime, questi aggettivi, giudicati errati, sono stati
eliminati quasi totalmente dal doppiaggio. La cosa è percepibile per il tono di
voce dei personaggi, che quando si riferiscono alle rose hanno un tono di voce
"spezzato" che lascia intuire che dopo la parola "rose" ci sarebbe stato
qualcos'altro, che è stato evidentemente eliminato. L'edizione Yamato del
DVD ha utilizzato la colonna audio "censurata" da Mediaset e non l'edizione
originale del doppiaggio italiano senza tagli.

Doppiaggio
Il doppiaggio italiano è stato eseguito presso lo Studio Marchesi con la
collaborazione della COOP. ADC, sotto la direzione di Marco Balbi e
di Raffaele Fallica.
Questo è l'elenco dei titoli delle puntate dell'anime prodotto dalla Eiken.

OAV del 1998-Doppiaggio

Il doppiaggio italiano, a cura della Shin Vision è stato eseguito nel 2004
presso lo studio TIME OUT sotto la direzione di Tiziana Lattuca. I dialoghi
italiani sono di Laura Vergelli.

Telefilm

In Giappone il network TV Asahi ha prodotto una serie televisiva live


action in due stagioni, la prima di 11 episodi, trasmessa a partire dal7
luglio 1997, che racconta la storia dal primo all'ottavo capitolo del manga, la
seconda in 12 episodi, trasmessi a partire dal 13 aprile 1998che arrivano a
raccontare le vicende fino al capitolo 11. Nel 1999 è stata inoltre realizzata
un'ulteriore puntata a conclusione della serie. Gli episodi sono stati diretti
da Nishimae Toshinori , Imai Kazuhisa e, solo nella seconda
stagione, Sugiyama Noboru .
Titolo originale: Cat's Eye

Autore: Tsukasa Hojo

Character design: Akio Sugino, Satoshi Hirayama

1ª TV italiana : Settembre 1985

Episodi: 73 (completa)

Trama
Cat's Eye: occhi di gatto è un manga di Tsukasa Hojo, da cui è stata
tratta anche un serie tv anime andata in onda in Giappone nel 1983.
In Italia il manga è stato pubblicato da Star Comics nel 1999, mentre
l'anime, trasmesso con il titolo Occhi di gatto, è andato in onda per la
prima volta nel 1985 su Italia 1. Le protagoniste della storia sono tre
sorelle Rui, Hitomi e Ai Kisugi (Kelly, Sheila e Tati nell'edizione italiana) che
gestiscono il bar Cat's Eye, ma queste formano anche una banda di ladre di
opere d'arte, chiamata anch'essa Cat's Eye, nome presente sui biglietti da
visita che lasciano ogni volta sulla scena dei loro furti. Le sorelle, in realtà,
non si dedicano al furto di preziose opere per lucro, ma rubano
esclusivamente i dipinti del famoso artista degli anni '40, Michael Heinz,
ovvero il loro padre scomparso, con la speranza di ricostruire la sua
collezione sottratta anni prima ai nazisti e riuscire a trovare abbastanza
indizi per permettere loro di ritrovarlo.
A complicare le cose c'è il fatto che l'investigatore incaricato di
arrestarle, Toshio Utsumi (Matthew nell'edizione italiana dell'anime), è
anche il fidanzato della stessa Hitomi (Sheila). È proprio questo il tocco
comico della storia dal momento che Hitomi è costretta a estorcere
informazioni al suo fidanzato, che non sospetta minimamente delle tre
sorelle. Così facendo la banda riesce quasi sempre a farla franca e a fuggire
con le varie opere.
Nonostante il tono generalmente leggero e divertente della storia, il manga
ha un finale particolarmente amaro scritto l'anno dopo la conclusione della
serie anime. La serie animata consta di 73 puntate divise in due stagioni, di
cui l'ultima ha un finale aperto.

Personaggi
Hitomi Kisugi (Sheila Tashikel)

(doppiatrice: Keiko Toda /Claudia Razzi) Sorella di mezzo, la più agile e


atletica delle tre, tanto da essere il "braccio" della banda. Di solito si
occupa di mettere in pratica i piani delle sorelle. Il suo fidanzamento
con Matthew è sempre messo in crisi dal fatto che lei non può
rivelargli di essere una delle ladre che lui cerca disperatamente di
arrestare. È l'unica delle tre sorelle ad avere una relazione
sentimentale stabile.

Rui Kisugi (Kelly Tashikel)

(doppiatrice: Toshiko Fujita / Barbara Castracane): Sorella maggiore e


leader di "Occhi di Gatto". È la "mente" della banda, esperta
nell'elaborare i piani per riuscire a rapinare i musei. È molto materna
ed affettuosa verso le sorelle ed antepone loro e la loro missione prima
di qualunque cosa.

Ai Kisugi (Tati Tashikel)

(doppiatrice: Chika Sakamoto / Susanna Fassetta) Sorella minore,


frequenta ancora il liceo. È la più spensierata delle tre ed è un piccolo
genio della meccanica. È capace di costruire praticamente qualunque
tipo di marchingegno ed uno dei suoi divertimenti preferiti è mettere
in imbarazzo Matthew e Sheila.

Toshio Utsumi (Matthew Hisman)


(doppiatore; Yoshito Yasuhara/ Teo Bellia) Investigatore e fidanzato
di Sheila. È perennemente stressato dal fatto che non riesce mai a
catturare la banda Occhi di Gatto, e non capisce come loro facciano a
sapere sempre in anticipo i piani della polizia.

Mitsuko Asatani (Mitsuko Alice)

(doppiatrice: Yoshiko Sakakibara / Piera Vidale). Un'investigatrice


della polizia. Laueata in psicologia, campionessa di tiro al bersaglio,
oltre che esperta di Judo e Karate, è l'unica donna che sta dalla parte
della polizia e più di una volta, fin dalla sua prima apparizione, grazie
alla sua intelligenza è sul punto di smascherare le tre sorelle, ma alla
fine non vi riesce mai.

Capo

(doppiatore: Kenji Utsumi / Dario De Grassi). Uomo di mezza età


Commissario della seconda sezione criminale del distretto di polizia
Inunari di Tokyo. Originario di Fukuoka, come Matthew, di cui è
diretto superiore.Sembra aderire perfettamente alla carica,
impartendo ordini e sbraitando sempre con i suoi sottoposti. Rispetto
al manga, in cui ha un ruolo quasi paterno nei confronti di Matthew,
nell’anime è impulsivo e spesso irriconoscente, particolarmente
accanito contro il giovane agente, che è costretto a subire da lui ogni
tipo di vessazione. È chiaramente la parodia dell’uomo di comando: ha
infatti un carattere iroso, ma in fin dei conti alza la voce solo verso i
suoi sottoposti. Sempre accondiscendente e servizievole nei confronti
dei superiori e degli uomini di potere, spera sempre di fare bella figura
con la direzione, per essere promosso a una carica di maggior prestigio.
in realtà ha trovato in Matthew il perfetto capro espiatorio per
nascondere le sue incapacità direttive, che mettono in continuo
repentaglio la sua posizione. A seguito dei continui passi falsi subiti
dalla polizia a causa di Occhi di Gatto, il capo ha frequenti crisi di
nervi e dal quinto episodio comincia ad assumere costantemente
medicinali, presumibilmente pillole per la pressione alta. Per cercare di
catturare le tre ragazze si lascia spesso convincere da Matthew o
Alice a usare metodi poco ortodossi, finendo persino per improvvisarsi
ladro. In più di un’occasione mette a repentaglio la vita di civili senza
rendersi conto delle conseguenze.

Sig. Marlows

(doppiatore: Tamio Ōki / Germano Longo). Ha un ruolo fondamentale


nelle azioni della banda. Vecchio amico di Michael Heintz, sarà lui, dopo
la scomparsa di quest'ultimo, a prendersi a cuore le sorti di Kelly,
Sheila e Tati, divenendo per loro una figura paterna. Uomo di grande
esperienza e dal misterioso passato, lascia spesso trapelare una vasta
cultura, ponendolo come preziosa fonte d'informazioni per le tre
sorelle. Marlows è l’unico a conoscere tutti i particolari sulle opere di
Heintz ed è per questo anche l’unico anello di congiunzione tra le
ragazze e il loro padre, non perdendo, grazie al suo aiuto,la speranza di
ritrovarlo: è lui a dare indicazioni necessarie per recuperare le sue
opere, a gestire il patrimonio delle Tashikel e a occuparsi
personalmente di tutte quelle recuperate. I suoi contatti gli
permettono di preparare incredibili piani di fuga alle tre ladre (a volte
mobilitando addirittura mezzi militari e caccia F-15 o sottomarini, il
che potrebbe essere spiegato dalla sua precedente attività nelle forze
armate giapponesi, come lascia emergere l’autore nel manga originale).
Nel manga si scopre che ha una mano artificiale, in quanto l’aveva persa
a causa dell’altrettanto misterioso Cranaff. Marlows è anche il
creatore con Heintz del “famoso” cocktail “Cat’s eye”

Manga
Il manga è stato pubblicato per la prima volta in Giappone
dalla Shūeisha su Shonen Jump dal 1981 al 1985 ed è formato da 18 volumi.
In Italia è stato pubblicato dalla Star Comics sul
mensile Starlight dall'aprile 1999 al settembre 2000. Questa edizione ha
mantenuto i nomi originali dei protagonisti, pur riportando il sottotitolo
"Occhi di gatto" in copertina per attirare l'attenzione degli spettatori
televisivi.

Anime
L'anime è stato prodotto dalla Tokyo Movie Shinsha e trasmesso
sulla NTV ed è suddiviso in due serie, la prima per la regia di Yoshio
Takeuchi formata da 36 puntate, mentre la seconda con la regia di Kenji
Kodama formata da 37 puntate. In Italia è stata trasmessa su Italia 1 dal
settembre 1985 con il titolo Occhi di gatto e i nomi dei protagonisti
cambiati come indicato sopra. La sigla italiana porta lo stesso titolo
dell'anime ed è cantata da Cristina D'Avena.

Curiosità
Il Cat's Eye, il bar gestito dalle tre sorelle protagoniste della serie,
compare anche nelle due successive opere principali di Hojo, City
Hunter e Angel Heart, nelle quali viene gestito da Umibozu.
Conan il ragazzo del futuro è un anime televisivo di 26 episodi, diretto
da Hayao Miyazaki (con la collaborazione di Keiji Hayakawa e Isao
Takahata), adattamento del romanzo di fantascienza per ragazzi “The
Incredible Tide” di Alexander Key (tradotto anche in italia da Kappa
Edizioni). In alcuni punti, nella scelta di alcune situazioni e di alcuni
personaggi, la serie si discosta dal libro in modo significativo.

La serie è stata trasmessa per la prima volta in Giappone dal 4 aprile al 31


ottobre del 1978 dalla rete NHK TV e in seguito sulla rete satellitare
anime Animax, per poi venire tradotto in inglese per il mercato del Sud e del
Sud-Est asiatici.

La serie è stata tradotta in molte altre lingue, tra


cui francese, spagnolo, italiano, portoghese e arabo, ed è stata diffusa
anche in America Latina, nel mondo arabo e in molte altre regioni del mondo.

In Italia la prima TV, con il semplice titolo Conan, risale ai primi anni
ottanta in varie tv locali, ma fu l'emittente TelePadova (in futuro Italia 7
Gold), tramite laDoro Tv Merchandasing, a trasmettere la serie di Miyazaki,
con la sigla cantata da Georgia Lepore nel settembre del 1981. Dopo anni di
oblio in cui nessuna tv comprò i diritti di Conan, fu TMC a rilanciare il
cartone nella seconda metà degli anni novanta, con una nuova sigla
interpretata dai Cartoon Kids (più o meno contemporaneamente la serie
riandò in onda anche su Italia 7 e Junior TV con la prima sigla). Conan è
considerato come un piccolo gioiello della produzione nipponica degli anni
settanta ed in Italia, dove in quel periodo le innumerevoli tv locali
trasmettevano molti cartoni giapponesi, ebbe subito notevole successo. La
serie è stata pubblicata in videocassetta nel 1993 dalla Granata Press,
nel 1996 dalla Dynamic Italia e nel 1999 dalla Yamato video.
Successivamente è stata editata per due volte in DVD: nel 2000 dalla
Yamato con il doppiaggio realizzato per l'edizione televisiva ed i sottotitoli
per le poche scene all'epoca tagliate; nel 2008 dalla Dynit con in più un nuovo
doppiaggio più aderente ai dialoghi originali. Questo doppiaggio è stato
trasmesso nel 2007 daCultoon e dal 20 dicembre 2010 gli episodi sono
pubblicati senza limiti di tempo dalla web tv gratuita on demand Popcorn Tv.
Trama
La storia è ambientata nel 2028 all'indomani della guerra atomica. Nel
luglio del 2008, durante la terza guerra mondiale, le esplosioni di bombe
elettromagnetiche molto più potenti di qualsiasi arma atomica conosciuta
distrussero in poche ore oltre la metà della superficie della Terra. La stessa
crosta terrestre ne risentì e l'asse di rotazione del pianeta fu spostato. La
conseguenza di questi sconvolgimenti fu la frattura dei continenti che in
gran parte si inabissarono sotto gli oceani. Solo pochi sopravvissuti
riuscirono per caso a salvarsi dalle ondate di marea, rimasero isolati nei
pochi territori emersi e dovettero ricominciare da zero, fondando, dopo un
duro inizio, villaggi agricoli. I gruppi umani non organizzati sono invece
destinati a una vita miserevole.

All'epoca della storia, l'unica città-stato ancora basata sulla tecnologia


è la dispotica Indastria, in cui le persone sono divise in caste e la maggior
parte della popolazione è sfruttata dai potenti.

Conan è un ragazzo nato poco prima della catastrofe, unico bambino


nato da due componenti del gruppo di astronauti che cercarono inutilmente
scampo fuori dall'orbita terrestre e precipitarono dopo il cataclisma su di
un'isola deserta, unico affioramento di quello che un tempo era un
continente, e che venne ribattezzata "Isola Perduta".

Ormai cresciuto, Conan vive sull'isola con il nonno, l'ultimo degli


astronauti sopravvissuti, che pensa che sulla Terra non siano rimasti altri
abitanti oltre a sé stesso ed il ragazzo. La vita di Conan è semplice e in
intimo contatto con la natura; egli, dotato di una forza e un'agilità fuori del
comune, è un abile pescatore, in grado di resistere in immersione molto più a
lungo delle altre persone.

Un giorno Conan trova sulla spiaggia Lana, una ragazza della sua età
che, inseguita da un aereo, è naufragata sull'isola ed è svenuta. Soccorsa e
curata da Conan e dal nonno, la ragazza rivela che molte altre persone sono
sopravvissute alla catastrofe nella sua isola di Hyarbor, dove la gente vive in
pace e armonia, anche se minacciata dalla lontana e aggressiva società di
Indastria governata dal dittatore Lepka.

L'arrivo sull'isola del Falco, l'aereo di Indastria pilotato da Monsley,


sconvolgerà la vita di Conan, che in poche ore assiste al rapimento di Lana e
alla morte del nonno, ucciso in un incidente mentre cercava di scacciare
dall'isola gli arroganti invasori.

Conan promette al nonno di andare a cercare Lana, e di mettersi in


contatto con le altre persone che vivono ancora nel mondo. Costruita con
mezzi di fortuna la sua imbarcazione, Conan abbandona la sua Isola Perduta
e comincia così il lungo viaggio che lo porterà alla liberazione di tutti gli
uomini oppressi dalla tirannia di Indastria.

Il tiranno-dittatore Lepka finisce per precipitare col suo enorme


bombardiere in mare dopo che Conan e i suoi amici hanno sabotato la
mostruosa macchina volante. Alla fine anche il dottor Rao muore durante il
viaggio di ritorno ad High Harbor, Il capitano Deis e Monsley si sposano e,
assieme a Conan, Lana, Gimsey e alcuni abitanti di High Harbor, vanno a
colonizzare l'"Isola Perduta", facendo tornare la speranza di una nuova era
di pace sulla Terra.

Personaggi
Lista dei personaggi principali della serie. Quando necessario, viene
segnalata la differenza dei nomi tra la prima e la seconda versione italiana.

 Conan - Il ragazzo dodicenne protagonista dell'intera vicenda, dotato di


grandissima forza fisica e capacità di trattenere a lungo il respiro
sott'acqua.

 Lana - La ragazzina coetanea inseparabile amica di Conan. Viene ricercata


da Indastria in quanto nipote del dottor Rao.

 Jimsey/Gimsey - Il primo amico di Conan, conosciuto sull'Isola della


Plastica. Dall'aspetto primitivo, è un bonario amicone e ghiotto di rane.
 Dottor Briac Rao - Nonno di Lana, ex-astronauta unico a conoscere il
segreto dell'Energia Solare e il modo per ottenerla.

 Capitano Deis/Capitano Dyce - Capitano della nave Barracuda. Dal


carattere irascibile all'inizio e alleato di Indastria, cambia nel corso degli
eventi e non esita ad aiutare Conan e Lana per ritornare ad High Harbor.

 Monsley , sovente chiamata Miss Monsley - Vice direttrice di Indastria.


Braccio destro di Lepka, verso la fine della storia si "converte" e aiuterà
Conan e i suoi amici a combattere la tirannia di Indastria.

 Lepka (Repka) - Dittatore e tiranno di Indastria e "cattivo" della storia.

 Nonno - Ex-astronauta e nonno adottivo di Conan.

 Goros - Nostromo del Barracuda (l'uomo con la voce ridicola).

 Pasco - Marinaio del Barracuda (l'uomo con la pelle scura).

 Gutchie - Cuoco del Barracuda.

 Terit - Vice del dottor Rao sulla piattaforma di recupero, cerca in tutti i
modi la scalata verso le classi più alte di Indastria, oltre che di sbarazzarsi
del suo capo, nonostante ne tema l'autorità.

 Luka - Anziano addetto al recupero della nave affondata, ha una nipote


dell'età di Lana.

 Zio Gooll/Signor Gull - Esperto di bombe è un pescatore del villaggio su


High Harbor. Conan lavora per lui durante la sua permanenza sull'isola.

 Teki - Gabbiano amico di Lana. Alla fine della storia, Lana penetra nella
sua mente per poter volare e trovare Conan perduto in mezzo all'oceano.

 Mucu - Cane di Monsley.


 Guzu - Assistente di Monsley in divisa verde e coi baffetti, l'accompagna
quasi sempre.

 Comitato di Indastria - Ingegneri che hanno progettato la Torre del


Sole e la bomba magnetica che ha semidistrutto il pianeta. Dovrebbero
essere la classe dirigente di Indastria, ma sono troppo presi dalla gestione
della città per rendersi conto delle mire di Lepka. Alla fine della storia,
rendendosi conto di essere ormai un retaggio del passato, non fuggiranno
dalla città e verranno inghiottiti assieme a lei dall'oceano.

 Rooke - Capo degli abitanti del sottosuolo. Liberato da Conan durante la


sua prigionia ad Indastria, guiderà la rivolta degli altri prigionieri contro
Lepka.

 Oghi - Anziano abitante del sottosuolo. Conan gli si affeziona subito in


quanto è del tutto simile a suo nonno.

 Uro/Orlo - Ragazzo prepotente che abita con la sua banda nell'area


opposta al villaggio di Hyarbor/High Harbor, che aiuterà Monsley a prendere
possesso dell'isola e ad imprigionare i suoi abitanti.

 Tera - Sorella di Uro/Orlo. Si affeziona a Jimsey.

 Zia Mesa - Figlia del dottor Rao e zia di Lana, abitante dell'isola di
Hyarbor/High Harbor.

 Zio Shan - Marito di Mesa, medico di Hyarbor/High Harbor.

 Capomastro - Sindaco di Hyarbor/High Harbor.

 Signor Tàrocos - Capo operaio di Hyarbor/High Harbor.

 Chit - Capo del villaggio degli orfani ad Hyarbor/High Harbor, e giovane


pastore.
Luoghi

 L'Isola Perduta - È così che Conan chiama l'isola dove ha vissuto assieme al
nonno da quando è nato ed è il luogo in cui anni prima era precipitata
l'astronave che stava trasportando un gruppo di donne e uomini in fuga dalla
Terra in guerra, tra i quali i futuri genitori di Conan. Si trova ad oriente
dell'isola della plastica, oltre il Mare Burrascoso.

 L'Isola della Plastip o Isola della plastica - Isola dove vive Jimsey e in cui
gli abitanti di Indastria cercano la plastica che trasportano con il Barracuda,
oltre che prelevare gli uomini adulti per usarli come schiavi in Indastria.

 Hyarbor/High Harbor - Isola di Lana, caratterizzata da un grande lago


interno ("High Arbour", "Baia alta"). Isola con diversi piccoli villaggi e
abitanti, con una numerosa varietà di cibi e animali, dove si coltiva il
frumento e si ottiene il pane grazie ai mulini a vento, che alimentano anche la
segheria, il fabbro e la fabbrica di tessuti.

 Indastria - Resti di una grande città futuristica di cui rimane solo la Torre
del Sole.

 La Torre del Sole - Centro della città industriale prima che questa fosse
distrutta. Centro di "raccolta" dell'energia solare costruito alla fine del
ventesimo secolo, include tre torri (X, Y e Z) che servono per convogliare
l'energia attraverso enormi specchi posti sulle sommità delle stesse..

 Centro Core/Nucleo - Enorme cavità sotterranea, un tempo rifugio degli


scampati alla Grande Catastrofe della 3ª Guerra mondiale.

 Il Deserto - Luogo arido e sabbioso caratterizzato dalla presenza di


centinaia di residuati bellici.

 La Piattaforma - Stazione di lavoro con macchine operatrici alle dipendenze


di Indastria.
Mezzi di trasporto e mezzi militari

 Il Falco - Aereo idrovolante a retroelica color arancio, pilotato da


Monsley

 Il Barracuda - Nave bialbero del capitano Dyce

 La macchina volante - Piccolo Velivolo del dottor Rao

 Il sommergibile volante - Veicolo del dottor Rao in grado sia di navigare


che di volare.

 Robonoide - Macchinario da lavoro dotato di braccia e gambe, utilizzabile


anche per combattimenti e fughe.

 La cannoniera - Nave da guerra di Indastria

 Il Gigante/il Giganto - Enorme aereo da guerra utilizzato nel terzo


conflitto mondiale e da allora nascosto.

Tematiche
Nel cartone animato è facile distinguere ad una sola occhiata il bene (i
contadini, la natura) dal male (l'industria e le macchine) anche se molte
persone ritenute in principio malvagie si trasformano aiutando il
protagonista nella lotta alle macchine e alle armi, responsabili della guerra
che ha devastato la Terra. I personaggi hanno costumi semplici. Gli abitanti
di Indastria hanno delle divise, differenti in base al grado di importanza
nella rigida scala sociale della città; le donne hanno nel 99 per cento dei casi
vestiti femminili, (solo Mosley fa eccezione); gli scienziati del Comitato sono
minimamente caratterizzati. Se i paesaggi naturali sono curati in tutto il
dettaglio possibile negli anni '70-80, gli ambienti artificiali sono invece
volutamente grigi e spogli.
Un tema ricorrente è la nostalgia e il confronto tra passato e
presente. Lungo tutta la storia sono evidenti i richiami alla società del
passato (città sommerse, resti della vecchia società dispersi ovunque sulle
isole e nel Nucleo della Torre Triangolare, immagini del passato nella Torre
del Sole, ecc.) e al dolore per quanto è andato perduto. Tuttavia molti
personaggi ritengono che la vita nell'epoca attuale sia migliore di quella
precedente al cataclisma (emblematici a questo proposito sono il nonno di
Conan e il sindaco di Hyarbor), e non rimpiangono l'abbandono della mentalità
che imperava prima della terza guerra mondiale.

Anche la scienza viene guardata con occhio molto critico, in quanto


possibile responsabile di grandi distruzioni. Il dottor Rao si rivela essere uno
degli scienziati che lavorarono al progetto della bomba magnetica;
ossessionato dal rimorso per il grande male commesso, in tutta la storia si
adopera per salvare quante più persone possibile, così "da compensare con un
po' di bene all'immenso male che ha fatto". Il dottor Rao si oppone
disperatamente a che l'energia solare, l'ultimo segreto tecnologico di cui è
depositario, finisca nelle mani sbagliate, causando altri lutti. Anche il
consiglio degli scienziati di Indastria (il Comitato) ha una connotazione
negativa: nessuno degli scienziati che lo compongono è un uomo malvagio,
tuttavia questi uomini vivono arroccati nella Torre del Sole, circondati dalla
tecnologia. Nella loro torre d'avorio non si accorgono delle macchinazioni di
Lepka per il potere, né del fatto che gran parte della popolazione di
Indastria vive in condizioni di schiavitù, vessata dai seguaci del malvagio
dittatore (che sempre dalle parole del dottor Rao, è "l'ultimo [rimasto] di
quelli che distrussero il mondo").

L'insuccesso iniziale
La prima volta che la serie fu trasmessa in Giappone, fu un clamoroso
insuccesso ed una delusione per i manager della potente TV nazionale
giapponese. Secondo quanto riportato su Mangazine n.34 (che dedicò un
dossier a Conan, in occasione della pubblicazione della serie in VHS ad opera
della stessa Granata Press) le cause furono essenzialmente tre:
 A quei tempi la NHK non era famosa per gli anime e la serie fu trasmessa
nel tardo pomeriggio, nella stessa fascia oraria dei programmi di maggior
successo delle emittenti avversarie

 In Giappone, il romanzo originale ed il suo autore erano sconosciuti ai più,


quindi la loro (scarsissima) fama non contribuì a far crescere l'interesse dei
potenziali telespettatori

 La programmazione di Conan iniziò mentre la serie era ancora in fase di


lavorazione, e spesso la trasmissione veniva rimandata perché gli episodi non
erano pronti in tempo.
Il riscatto fu in seguito, quando la serie fu riproposta dalla stessa NHK e da
alcune emittenti private.

Doppiaggio
Della serie esistono due versioni di doppiaggio. La prima risale allo storico
primo doppiaggio del 1982 per la messa in onda nelle tv locali dell'epoca. Nel
2007 il cartone fu trasmesso dal canale Cultoon di Sky con un nuovo
doppiaggio, più aderente ai dialoghi originali. Questo lavoro fu dedicato
a Enzo Consoli, scomparso qualche mese prima, che del primo doppiaggio,
oltre a essere la voce del Capitano Deis, è stato anche il direttore del
doppiaggio. Tra parentesi è indicato il nome dei personaggi usato nella prima
edizione italiana del 1982, quando diverso da quello dell'edizione del 2007.

Sigle

Sigla d'apertura originale


Ima Chikyū ga Mezameru , musica e arrangiamento di Shin'ichirō Ikebe,
testo di Hikaru Kataoka, è interpretata da Naozumi Kamata e Yūko Yamaji[].
Sigla di chiusura originale
Shiawase no Yokan , musica e arrangiamento di Shin'ichirō Ikebe, testo di
Hikaru Kataoka, è interpretata da Naozuki Kamata e Yūko Yamaji.
Sigla di apertura e chiusura italiana
Conan, musica di Massimo Buzzi, testo di Lucio Macchiarella, arrangiamento
di Mario Scotti, è interpretata da Georgia Lepore ed incisa sul
singolo Conan/Fiordiligi.
Adattamento italiano
Nella sigla di apertura dell'edizione televisiva italiana Hayao Miyazaki
era stato chiamato Shun Miyazaki, mentre Keiji Hayakawa era chiamato
Tetsuzo Hayakawa.

La traduzione in italiano ha portato diversi cambiamenti nei nomi delle città


o dei vari personaggi. Per fare un esempio Hyarbor starebbe per High
Harbor, Indastria sarebbe Industria, ecc.

Nel 2008 la Dynit, in occasione della sua edizione in dvd della serie, ha
realizzato un nuovo doppiaggio più fedele ai dialoghi originali. Ad esempio,
nel vecchio doppiaggio televisivo alcuni nomi erano stati cambiati (il capitano
Dyce diventa Deis; Orlo diventa Uro, eccetera); nel secondo doppiaggio,
invece, sono stati mantenuti i nomi della versione originale.

Di seguito sono elencati alcuni cambiamenti presenti nel primo doppiaggio,


dovuti anche alla traslitterazione dal giapponese.

 Dyce, nel libro si chiama Dice; pronuncia nel primo doppiaggio: Deis

 Monsley, nel libro non c'è; nel primo doppiaggio: Mosri

 zia Meisar, nel libro si chiama Mazal, pronuncia: Meizal

 Orlo, nel libro si chiama Orlo; nel primo doppiaggio: Uro

 Lana, nel libro: Lanna


Carletto il principe dei mostri è un anime giapponese tratto
dall’omonimo manga di Fujiko Fujio, autore anche di Doraemon. La prima
serie del 1968 è composta da 50 episodi, mentre la seconda, del 1980,
da 188 episodi di 10'. In Italia la serie è stata trasmessa per la prima
volta daItalia 1 e successivamente da reti regionali a partire dai
primi anni ottanta, anche se rimontando quella del 1980 per un totale di
104 episodi.

Il piccolo Carletto, principe del paese abitato dai mostri, decide


di venire ad abitare sulla Terra, a Tokyo, insieme ai suoi aiutanti, Conte
Dracula, Frank e Uomo Lupo, per poter avere un po' di tranquillità.
Carletto diventa presto amico di Hiroshi, un bambino intraprendente
che vive con sua sorella Sis in una villa vicino alla vecchia casa dove
vivono i mostri. Nel corso della serie, Carletto non solo incontra dei
mostri un po' buoni o un po' cattivi, e fare amicizia con gli uomini, ma
deve anche aiutare Hiroshi e rendere più felice la sorella del proprio
amico.

Nella grande trama, inoltre, a volte, in tutti vari episodi, alla


presenza di Carletto e il suo trio, soprattutto in compagnia di Hiroshi,
un'avventura dopo l'altra in cui mostri e umani si affrontano, si
capiscono, si combattono e diventano amici, ma soprattutto alla salvezza
del mondo dai pericoli mostruosi e demoniaci, nonostante il mondo è più
popolato da mostri. Non c'è poi tanta differenza, se uno non si ostina a
guardare le apparenze.

Personaggi Principali
 Carletto - ha l'aspetto di un bambino, anche se si capisce ben
presto che è più grande di quanto sembri. È figlio del re di
Mostrilandia, il paese dei mostri, e ha il potere di cambiare forma,
volto e di allungare mani e piedi. Si muove spesso su una scopa
volante, e abita in una vecchia casa insieme a Lupo, Frank e Dracula.
Utilizza un passaggio segreto che parte dal suo frigorifero e che lo
porta a essere il vicino di casa di Hiroshi. La sua unica debolezza
sono i temporali, di cui ha paura. È simpatico, coraggioso e buffo, ma
anche severo e aggressivo contro i mostri, sia buoni che cattivi.
Inoltre, tenta sempre di non contrariare Kaiko, la sua ragazza.
 Hiroshi - è un bambino delle elementari sfortunato e un po'
scontroso: è il migliore amico di Carletto anche se è un essere
umano a tutti gli effetti. Orfano di entrambi i genitori, vive con la
sorella Sis, che è sempre particolarmente premurosa con lui. Alcune
volte litiga con Carletto, ma poi fanno sempre pace.
 Lupo (detto anche Wolf o Uomo lupo) - è il cuoco della casa in
cui abitano i mostri. Parla con uno spiccato accento tedesco e di
giorno è umano, mentre di notte, se c'è la luna piena, è un lupo
mannaro. Dei tre mostri è quello che esce più spesso di casa,
soprattutto per fare la spesa, e in quelle occasioni a volte indossa
una camicia con lettere che formano la parola Wolf.
 Frank - è la parodia del mostro di Frankenstein. È il
maggiordomo della casa, alto, grosso e dotato di una forza enorme.
È il più innocente del gruppo e si esprime solamente con il suo tipico
verso "Me-he-he".
 Dracula (detto spesso il Conte) - passa il giorno a dormire ed
esce soltanto di notte. Ha un mantello che gli permette di volare,
parla con accento francese, comunica con i pipistrelli e odia il sole;
desidera essere ricco e in alcune storie litiga un po' con Wolf.
Invece del sangue beve succo di pomodoro, anche se spesso
dimostra di non aver perso del tutto la brama per il fluido vitale. È il
più colto del gruppo ed è spesso lui a svelare l'identità dei mostri
incontrati nelle varie puntate della serie.
Secondari

 Sis, la sorella di Hiroshi (il cui vero nome è Utako). Anche se a


volte è un po' severa col fratello, in realtà vuole molto bene sia a lui
che a Carletto. Premurosa e simpatica, è considerata dal fratello
Hiroshi una ragazza bella e onesta, ed è lei ad occuparsi del fratello
come una madre. Alla fine della storia, finalmente, diventa felice.
 Il dottor No, il medico dei mostri, lavora in uno studio sulla
Terra.
 Kaiko, fidanzata di Carletto e figlia del duca di Mostrilandia.
Entrerà a far parte della squadra. È particolarmente carina e si
dimostra sempre buona e orgogliosa, anche se quando si arrabbia i
suoi capelli si allungano come se fossero dei tentacoli.
Ricorrenti

L'uomo pesce dell'Amazzonia.

Nobilas, un mostro tipo dinosauro verde.

Kong, la parodia di King Kong.

Bem, alieno nemico di Carletto.

Nonna Grimm, nonna di Carletto.

L'uomo invisibile.

Granny Cornacchia, nonna di Kaiko.

Agente di polizia, poliziotto di Tokyo.

A partire dalla fine del 2009 sono stati doppiati per il mercato home-
video e per DeA Kids, alcuni episodi rimasti inediti. Ad eccezione di Massimo
Corizza, voce storica di Carletto, per le altre voci dei personaggi ci si è
affidati ad altri doppiatori Inoltre la serie è stata ritrasmessa sui canali di
Sky (DeA Kids e DeA Super) e sul canale terrestre Anime Gold, con degli
episodi normalmente ritrasmessi più altri nuovi trasmessi prima e dopo.
Curiosità
Nell'episodio 28 ”L'allievo supera il maestro“ tra la folla si notano
Doraemon e Nobita. Nell'episodio 81 "Una gita al mare" si vede Doraemon
nel mare. Nell'episodio 66 ”Olimpiadi“ si vede il personaggio Famedoro
interagire con Carletto e gli altri come se li conoscesse già ma Carletto
incontrerà questo personaggio solo nell'episodio successivo ”Famedoro“.
Sigle

Italiane

"Carletto, principe dei mostri", di apertura, cantata da I Mostriciattoli

"Che paura mi fa", di chiusura, cantata da I Mostriciattoli


Giapponesi

Tre sigle con i testi di: Tōko Fujio / Compositore: Kobayashi A-boshi/
Disposizione: Tsutsui Hiroshi.

"yukaitsūkai kaibutsu-kun",di apertura, cantata da: Nozawa Masako,


Kimotsuki Kaneta, Kamiyama Taku san e Sagami Tarō

"Ore tacha kaibutsu san-ningumi yo", prima sigla di chiusura, cantata


da: Kimotsuki Kaneta, Kamiyama Taku san e Sagami Tarō

"Shin kaibutsu-kun ondo", seconda sigla di chiusura, cantata da:


Nozawa Masako, koorogi' 73, Kimotsuki Kaneta, Kamiyama Taku san,
Sagami Tarō J-Drama

"Monster", di apertura, cantata dagli Arashi.


LADY LOVELY

Trama
Si tratta di un cartone apparso per la prima volta su Italia1 alla
fine del 1988 e arrivato direttamente dagli USA dove aveva ottenuto un
discreto successo. Nacque per pubblicizzare le bambole e i giocattoli
della serie; nel 1989 fu creato anche un fumetto made in Italy apparso
su “Magic girl” e sul “Corriere dei piccoli” la sigla tv è Lady Lovely ed è
cantata da Cristina D’Avena.

La storia
Lady Lovely è la principessa del regno di Lock, regno in cui
riesce a mantenere la pace gaie alla magia contenuta nei suoi capelli. La
magia, che riesce a rifortificare quando vuole immergendovi un ristallo
magico, le permette di ristabilire l’ordine e la serenità quando i suoi
nemici intervengono per distruggere il paese. La sua nemica più
agguerrita è Neronda, una duchessa che trascorre il suo tempo rinchiua
in una torre altissima a spiare le mosse della principessa dal suo
specchio magico. L’unico desiderio di Neronda è conquistare il regno di
Lock, e per farlo ha bisogno di una ciocca dei magici capelli di Lady
Lovely. Viene aiutata dal suo scagnozzo Sacco di peli un folletto
malvagio dedito alle arti oscure ma che con le sue porzioni riesce
combinare solo guai…

Tenterà più volte di rapire la principessa ma Lovly riuscirà


sempre a salvarsi grazie all’aiuto dei suoi magici folletti. I folletti amici
della principessa, i Ciuffetti, sono dotati di magici poteri contenuti nella
loro lunga coda colorata. Anche i Pettignomi, due malvagi aiutanti di
Neronda, insieme a Sacco di pelo, erano folletti prima di passare dalla
parte del male. Nel castello della principessa vivono anche le sue due
fidate amiche, le dame Cioccabella e Ricciolina, senza dimenticare i due
animali Cucciolo di seta (un buffo cagnolino rosa) e Criniera di seta (il
suo cavallo lilla). Pronti ad aiutare le tre ragazze nel momento del
pericolo ci sono il mago e il principe Cuorforte, costretto da un maleficio
di Neronda a rimanere chiuso nel castello del mago pena la
trasformazione in un cane bianco appena abbandonate le sue mura.

I protagonisti: Lady Lovely Locks, dama Cioccabella, dama


Ricciolina, i folletti, il principe Cuorforte, il Mago, Cucciolo di seta,
Criniera di seta, duchessa Neronda, Sacco di peli, i Pettignomi.
POOCHIE VUOL DIRE AMICIZIA….

Salve a tutti! Mi chiamo Moira e sono qui per presentarvi, grazie alla
webmaster Susy, la mia personale collezione dei giornalini di Poochie
(unitamente ai fumetti di Poochie provenienti da altre riviste italiane).

Ma partiamo con la presentazione del personaggio.

Poochie, la deliziosa cagnolina dalle orecchie rosa e dalla zampette che


lasciano l’orma a forma di fiore, appartiene alla scuderia Mattel ed è uno di
quei personaggi di spicco degli indimenticabili anni ’80. Sorta negli anni 80
essenzialmente come gadget da edicola ha man mano sommerso negozi di
ogni tipo. Indimenticabile è tutto il merchandising del reparto cartoleria:
cartellette, quaderni, timbrini, diari, lavagnetta, zainetti, temperini, gomme,
matite e via dicendo. Si pensi poi all’ambito vestiario: scaldaorecchie,
babbucce, lacci per le scarpe, laccetti per capelli, felpe e pantaloni targati
Poochie. Per non tralasciare il reparto giocattoli: pelouche di ogni
dimensione, walkie-talkie, salvadanai per dirne alcuni. Senza dimenticare gli
album di figurine da edicola. Pensate poi che sulla scia del successo ne uscì
anche una versione, non autorizzata, di bomboniere con il corpo in ceramica e
le orecchie pelose nelle versioni rosa e celeste. Per promuovere verso gli
acquirenti tutti questi prodotti, si pensò di farne quindi il giornalino
dell’amicizia con dichiarato scopo pubblicitario.

Questa realtà editoriale italiana conquistò talmente le lettrici da protrarne


la pubblicazione per oltre 10 anni, per l’esattezza dal 1985 al 1996 (non
conosco purtroppo quando terminò esattamente la pubblicazione della
rivista, comunque l’ultimo numero certo uscito è il 138 datato settembre
1996).

Questa pubblicazione mensile serviva per pubblicizzare sia prodotti


Poochie che altri della Mattel tipo Iridella, Lady Lovely, Skipper rollerblade,
Cherry Merry Muffin, Le bambole dei lamponi, La famiglia cuore, Polly
pocket, Peppermint rose a ciascuno dei quali fu dedicato un proprio fumetto,
oltre alle pagine pubblicitarie. Stranamente Barbie non venne pubblicizzata
al suo interno ma probabilmente tale scelta fu dettata dal fatto che la
bambola in questione aveva già un proprio giornalino monotematico. Al di là
delle pubblicità onnipresenti Poochie è comunque una rivista vera e propria;
ha il proprio angolo della posta, quello degli annunci dei lettori, pagine di
giochi, articoli vari in particolare incentrati sulla natura. È interessante
notare che il fumetto di Poochie riscosse un tale successo da invadere anche
altre riviste. In primis Magic girl (e qui la cosa fu abbastanza naturale
essendo un’altra rivista Mattel), ma anche il Corriere dei Piccoli, Più e il suo
gioco, e “Il Giornalino”.

In questa sezione verranno presentati man mano tutti i fumetti di Poochie


che possiedo da qualsiasi edizione provengano.

Riguardo i giornalini di Poochie chiarisco che, causa il gran numero di pagine


totali, vengono qui inserite solo le pagine espressamente riguardanti il
personaggio omonimo nonché tutta la sezione poster e fumetti (sono stati
volutamente tralasciati i fumetti di Iridella e Lady lovely in quanto
precedentemente già spediti ad altro sito, così come due copertine che, per
lo stesso motivo, potete vedere solo in bianco e nero). Gli interni di alcune
riviste inoltre, vedi ad esempio la numero 1, sono stati ricostruiti grazie alle
raccolte estive “Tutto fumetto” di Poochie. Tali riviste infatti riportavano
nel sommario il numero esatto da cui proveniva ogni episodio ripubblicato. È
per questo che in alcuni casi non vedete le copertine relative ma quelle delle
raccolte estive.

Detto questo non mi resta che lasciarvi alla lettura dei fumetti di Poochie
augurandovi buon divertimento.
Remì le sue avventure è un anime giapponese creato dalla Tokyo Movie
Shinsha nel 1977, tratto dal romanzo "Senza famiglia" (Sans famille) dello
scrittore francese Hector Malot. È stato trasmesso in Italia su Raiuno a
partire dall'ottobre 1979 con il titolo "Remì le sue avventure". La sigla era
cantata da "I ragazzi di Remì" e firmata da Vince Tempera.

Nel 1999 Mediaset ha prodotto una nuova edizione dal titolo Ascolta
sempre il cuore Remì con una nuova sigla di Cristina D'Avena con titolo
omonimo e rifacendone interamente il doppiaggio. Nel 2003 la stessa
Mediaset ha riproposto l'anime con la vecchia sigla del 1979 pur mantenendo
le immagini e il titolo della nuova sigla. A differenza della serie
del 1996 "Dolce piccola Remì" della Nippon Animation, ispirato assai più
liberamente allo stesso romanzo e che ha per protagonista una bambina,
questa versione ha come protagonista un ragazzo ed è molto più rispondente
alla trama originale del libro.

Trama
Nato a Londra da una nobile famiglia inglese, Richard Milligan viene
rapito ancora in fasce per ordine dello zio che vuol diventare unico erede
delle fortune di famiglia. I rapitori lasciano il neonato in Francia a Parigi,
dove il signor Gerolamo Barberin lo trova per caso e decide di allevarlo
insieme alla moglie, dandogli il nome di Remì. Il padre lavora come muratore a
Parigi e manda i pochi soldi che guadagna alla moglie in paese, ma un brutto
giorno si infortuna cadendo da un'impalcatura, rimanendo invalido al lavoro.
Fa causa al padrone del cantiere spendendo tutti i soldi della famiglia nel
processo, ma la perde: la famiglia è completamente rovinata ed è costretta a
vendere l'unica mucca per ripagare i debiti. Remì ora è una bocca di troppo
da sfamare e il signor Barberin accetta la proposta del signor Vitali,
incontrato per caso in una locanda della città, che si dice interessato a
prendersi cura del ragazzino ormai di otto anni, e farlo lavorare nella sua
compagnia artistica ambulante. La decisione spezza il cuore della madre
adottiva, che non accetta la decisione del marito, ma Remì è ormai partito ed
è un membro della compagnia Vitali, assieme ai cani Capi, Zerbino, Dolce ed
alla scimmietta Joli Coeur. Col passare del tempo Remì si integra
perfettamente nella compagnia, imparando a fare parecchi numeri divertenti
con gli animali, ma i momenti sereni terminano quando il signor Vitali, per
difendere il suo cane Capi dai maltrattamenti di un gendarme, finisce in
carcere per due mesi. Remì è così costretto ad addossarsi il carico del
mantenimento degli animali e quando ormai, stremato e senza cibo è assalito
dalla disperazione, incontra casualmente la signora Milligan, che con la sua
imbarcazione, il Cigno, sta risalendo i fiumi della Francia nella speranza di
guarire il figlioletto Arthur colpito da una grave forma di artrosi alle gambe.
La signora Milligan è in realtà la vera madre di Remì, ma sia lei sia il ragazzo
non hanno assolutamente idea del legame che li unisce. Accolto sulla barca,
Remì accetta di passare sul Cigno i mesi che lo separano dalla scarcerazione
del signor Vitali e il lungo soggiorno del ragazzo a bordo, porta la signora a
convincersi che il suo primogenito Richard, rapito in tenera età, sia ancora
vivo. Allo scadere del secondo mese, Vitali viene liberato e Remì si rimette
in viaggio con lui, ma la vita della compagnìa subisce un duro colpo durante lo
stesso inverno di quell'anno. Le nevicate insistenti non lasciano scampo a chi,
come loro, si rifugia in una capanna nei boschi: nella notte i lupi sbranano
Zerbino e Dolce, inoltre la scimmietta si ammala di una preoccupante
polmonite. Vitali si rende conto dell'impossibilità di sopravvivere in
condizioni simili e decide di trovare una sistemazione per il suo figlioccio. Il
destino però non gli sorride, una seconda tormenta gli è fatale e dopo la
morte della scimmietta pochi giorni prima, muore lasciando solo il ragazzo,
che sopravvive solo perché il fedele Capi lo salva scaldandolo con il suo
corpo. Il ragazzo semiassiderato viene trovato dalla famglia Acquin, che lo
cura e lo accoglie come un figlio, anche per la forte simpatìa che per lui
nutre Elisa[2] la più piccola delle figlie, che per una malattia infantile ha
perso l'uso della parola. Non passa molto tempo che la sciagura si abbatte
senza pietà anche sulla famiglia Acquin, la quale, già indebitatasi per
costruire una serra di fiori, perde ogni cosa dopo che una violenta grandinata
distrugge tutte le serre. Il padre, condannato al carcere per debiti e alla
confisca dei beni, lascia i figli presso i suoi parenti sparsi per la Francia, ma
per Remì non c'è posto. Il ragazzo promette ai nuovi fratelli che avrebbe
fatto da collegamento fra loro, andandoli a trovare a turno e va a Parigi,
dove ritrova un vecchio amico, Mattìa, che per sopravvivere escogita ogni
stratagemma ai limiti della legalità.

Intanto anche Gerolamo Barberin si reca a Parigi per cercare Remì e


consegnarlo all'avvocato Galley che sta cercando il ragazzo per conto della
sua vera famiglia. Ma Gerolamo è gravemente malato e ritrova Remì
solamente quando è ormai in fin di vita. Prima di morire rivela al ragazzo che
sua madre è ancora viva e che lo sta cercando.
A questo punto Remì e Mattia decidono di partire per l'Inghilterra per
recarsi dall'avvocato Galley, ma cadono senza volerlo nel tranello teso dai
Driscoll, che fingendosi la vera famiglia di Remì, avevano incaricato Galley di
ritrovare il ragazzino per poi usarlo come ostaggio ed estorcere denaro ai
veri genitori. I due ragazzi sono quindi catturati dai Driscoll e durante la
loro prigionia scoprono casualmente che la vera madre di Remì è proprio la
signora Milligan che Remì aveva incontrato tanto tempo prima in Francia.
Mattia e Remì organizzano un piano di fuga, ma proprio quando sembrano
poter sfuggire ai Driscoll, l'intera banda, autrice di numerosi furti viene
arrestata della polizia londinese assieme allo stesso Remì durante una
retata. Remì si professa estraneo alla banda, ma l'ispettore della polizia, non
convinto della sua versione, lo invia al riformatorio. Mattia, con l'aiuto di
Bob, un amico dei due ragazzi, riesce però a farlo fuggire. Finalmente Remì e
Mattia possono ritornare in Francia alla ricerca della signora Milligan, la vera
madre di Remì. La fortuna comincia a sorridere al ragazzo ormai diventato
quasi undicenne: la signora Milligan, infatti, ha incontrato casualmente
Beniamino, uno dei figli del signor Acquin, il quale le ha raccontato le
peripezie del ragazzo accennando alle sue misteriose origini di trovatello. La
donna, insospettita dalle ombre sul passato di Remì, decide di andare fino in
fondo alla faccenda e si reca al villaggio di Chavanon per incontrare la donna
che lo ha trovato ed allevato nei primi anni di vita. Il vestito indossato dal
bambino, ancora conservato dalla signora Barberin, non lascia dubbi alla
nobile inglese: ora sa che Remì è il bambino che le venne rapito ancora in
fasce. Anche Mattìa e Remì arrivano poco dopo a Chavanon, e la madre
adottiva informa Remì che la la signora Milligan è appena partita per Ginevra
con il figlio Arthur e con la piccola Elisa. Arthur dovrà essere operato e
Elisa sarà visitata da un esperto per tentare di farla parlare di nuovo. A
Ginevra si ha l'incontro finale della serie: Remì ritrova la sua vera madre e
Elisa, che finalmente riesce a parlare di nuovo dopo aver rivisto il suo
adorato Remì. Ora la tranquillità sembra entrare nella sua vita e Remì
potrebbe fermarsi con Mattia nella casa della signora Milligan, tuttavia i due
ragazzi decideranno di proseguire per un po' il loro viaggio per la Francia per
raggiungere la loro totale indipendenza. Dieci anni dopo Remì sposerà la
dolce Elisa e diverrà avvocato, Mattìa invece sfrutterà il suo grande talento
nella musica e diventerà un violinista di fama internazionale.
Edizioni italiane
La prima edizione della serie televisiva è stata curata
dalla Rai nel 1979. Nel 1999 in occasione della prima trasmissione su Italia
1, Mediaset ha curato una seconda edizione, con un nuovo doppiaggio ed una
nuova sigla.

Sigle

Giappone La sigla di apertura dal titolo "Ai ni Tsuite" è interpretata


da Masashi Sada

Giappone La sigla finale dal titolo "Shiawase no Yokan" è interpretata


da Youca

Italia 1979 La sigla iniziale e finale dal titolo "Remì, le sue avventure",
testo di Luigi Albertelli, musica e arrangiamento di Vince Tempera è
interpretata da Giampi Daldello e I ragazzi di Remì.

Italia 1999 La sigla iniziale e finale dal titolo "Ascolta sempre il cuore,
Remì", testo di Alessandra Valeri Manera, musica di Gianfranco Fasano, è
interpretata da Cristina D'Avena.

A partire dal 2003, la serie animata è stata replicata in Italia con la sigla
originale del 1979.
Lulù l’angelo tra i fiori è un anime giapponese del 1979 prodotto dalla
Toei Animation e trasmesso dalla TV Asahi nello stesso
anno. In Italia è stato trasmesso nel 1981 per la prima volta e
replicato successivamente nel 1988 da Italia 1. Nella serie italiana la
sigla iniziale è cantata dai Rocking Horse.

Alla serie nel 1980 è seguito il film d'animazione (OAV) dal titolo
"Hana no Ko Runrun Konnichiwa Sakura no Sono".

Trama
In un tempo remoto gli spiriti delle piante vivevano in armonia
con l'umanità, fino a quando negli umani cominciò gradualmente a
nascere avidità e crudeltà. Questo fatto spinse gli spiriti delle piante
a migrare verso un altro mondo che soprannominarono Stella dei Fiori.
Parte della loro eredità rimase comunque in quei terrestri che avevano
conosciuto il vero significato dell'amore e della bontà. Al fine di
poter far salire al trono il nuovo sovrano della Stella dei Fiori,
vengono mandati sulla Terra due spiriti dei fiori, Nubo e Cat (Dundù e
Nanà in Italia), sotto le sembianze di un cane e un gatto parlanti,
per trovare la persona che, grazie a tali caratteristiche, avrebbe
potuto ritrovare il Fiore dei Sette Colori unico mezzo per poter
avviare la successione.
È in Francia che i due folletti incontrano Lulù, una giovane
orfana, discendente sia dagli spiriti dei fiori che dagli umani, che vive
con i suoi nonni proprietari di un negozio di fiori. Il giorno del suo
quindicesimo compleanno Dundù e Nanà chiedono alla ragazza di unirsi
a loro nella ricerca del prezioso fiore, svelandole quindi l'esistenza
della Stella dei fiori e della sua reale natura. Accettando l'incarico,
spinta anche dai suoi premurosi nonni, a Lulù viene regalata una spilla
magica, dono del Re della Stella dei Fiori, grazie alla quale potrà
essere in grado di acquisire capacità professionali a seconda delle
esigenze del momento. Unico requisito per il suo pieno funzionamento
è quello di trovare ogni volta un fiore da far riflettere nello
specchietto della spilla senza il quale l'oggetto non sembra potersi
attivare. Inizia così il lungo viaggio che porterà Lulù e i suoi due
compagni a girare per tutta l'Europa e in cui non mancherà di
conoscere e aiutare svariati personaggi che incontrerà sul suo
cammino.
Lulù, Dundù e Nanà non sono però gli unici a cercare il fiore; i
tre sono infatti continuamente seguiti e perseguitati da una maldestra
coppia di furfanti, composta dall'egoista fata Togenicha e il suo
servo Yavoque (uno strano procione antropomorfo), i quali vorrebbero
impossessarsi del prezioso fiore per poter così regnare sulla Stella
dei Fiori. Ogni volta che Lulù ed i suoi amici si troveranno ad aiutare
qualcuno incappato sulla loro strada, Togenisha e Yavoque, faranno di
tutto per costringere la ragazza a tornare sulla ricerca del fiore
anche a costo di sbarazzarsi del malcapitato di turno.
I tre protagonisti verranno inoltre aiutati da Serge (Celi in
Italia), un misterioso giovane fotografo che, alla fine di ogni
avventura, regala alle persone aiutate da Lulù dei semi di fiore per
ricordargli, attraverso il linguaggio dei fiori, la simbolica lezione
imparata.
Giunta a circa metà viaggio, Lulù si trova suo malgrado a
rompere per caso la spilla floreale cadendo da un tronco a strapiombo
su di una cascata per salvare la vita di Celi. Svenuta nel fiume la
ragazza verrà risvegliata e salvata dallo stesso spirito di Celi il quale,
donandogli una nuova spilla, che stavolta coincide con lo stesso
stemma reale, l'avverte che, se questa dovesse mai perdersi o
rompersi, non solo la sua vita sulla Terra finirebbe, ma non sarebbe
nemmeno più in grado di tornare sulla Stella dei Fiori.
Verso la fine della storia, dopo rocambolesche avventure per
tutta Europa, Lulù sarà costretta ad abbandonare il viaggio per poter
tornare dal nonno che viene a sapere essersi ammalato. Tornata in
Francia la ragazza scopre che ognuna delle persone che era riuscita
ad aiutare, aveva spedito al suo negozio parte di quei semi di fiore
regalatigli da Celi e che premurosamente i nonni avevano piantato nel
loro giardino per poterli far crescere come segno di ringraziamento e
ricordo del posto in cui Lulù era stata. La commozione della ragazza è
grande ma la missione non è stata portata a termine e la rabbia di
Togenisha e Yavok non si fa aspettare: i due furfanti cercano di
devastare l'intero giardino con una ruspa, fino a quando il
fatidico Fiore dai sette colori sboccia nello stesso giardino immerso
fra gli altri, probabilmente grazie all'energia scaturita dall'affetto di
tutti i semi spediti a Lulù. Nel tentativo di impossessarsene,
Togenisha e Yavoke, vengono spazzati via da una luce abbagliante
sprigionatasi dallo stesso magico fiore, uscendo così di scena per
ricomparire solo alla fine della storia. Ora Lulù è finalmente pronta
per andare sulla Stella dei fiori a riportare il miracoloso fiore alla
famiglia reale. Giunta nel regno attraverso una vera e propria
carrozza 'cenerentolesca', Lulù scoprirà che l'erede al trono
della Stella dei Fiori non è altri che lo stesso Celi, il quale chiederà a
Lulù di sposarlo. La ragazza sorpresa ma esitante deciderà di
rinunciare al trono, pur amando il ragazzo, perché troppo legata ai
propri nonni. I due sembrano destinati a dividersi fino a quando, Celi,
per amore della ragazza, deciderà di lasciare il trono al fratello
minore per sposare Lulù e vivere sulla Terra con lei impegnandosi a
far sì che sempre più gente ami i fiori. La stessa Togenisha, ignara
di chi fosse il principe, ormai delusa dalla Stella dei Fiori deciderà di
tornare sulla Terra con Yavok alla ricerca di nuovi seguaci.

Sigle

Sigla di apertura giapponese


"Hana no Ko Lun lun" interpretata da Mitsuko Horie
Sigla di chiusura giapponese
"Onna no kotte" interpretata da Asei Kobayashi
Jenny la tennista è uno shōjo manga sportivo di Sumika Yamamoto,
pubblicato negli anni settanta, da cui sono state tratte due serie
televisive anime nel 1973 e nel 1978, due serie diOAV nel 1988 e nel 1990 e
un film cinematografico nel 1979 diretto da Osamu Dezaki.

Della serie TV esistono due edizioni italiane: una andata in onda per la prima
volta nei primi anni 80 e un'altra trasmessa dal1990 su Italia 1 con il
titolo Jenny Jenny. Nel 2004 è stato infine mandato in onda un dorama in 11
puntate con Aya Ueto nel ruolo della protagonista, dal titolo Ace o nerae!.
Trama
La storia parla d'una ragazza che lotta per poter diventare una buona
tennista: vengono raccontate le avventure sportive e l'amore contrastato di
Hiromi (Jenny in italiano), una timida studentessa appassionata di tennis.
Inizia a giocare appena entrata al liceo; all'arrivo al prestigioso club cade
però immediatamente in soggezione davanti a Reika.
Cerca di imitarla e prendere esempio da lei, affascinata com'è da questa
ragazza più grande, la quale è oltretutto la miglior giocatrice della squadra
scolastica, conosciuta anche come "Madame Butterfly" per la grazia del suo
gioco.
Pratica con costanza e con grande forza di volontà i corsi di tennis,
sport che lei adora, per poter arrivare a partecipare ai tornei più prestigiosi,
e così realizzar il suo sogno di emulare Reika, che tanto stima e ammira.
Viene ben presto riconosciuto il suo indubbio e personalissimo talento.
Quando la squadra giungerà ad aver un nuovo allenatore, questi
s'accorgerà immediatamente del potenziale insito in lei e inizia allora ad
addestrarla intensamente per farla diventar una grande campionessa; ma
ben presto la ragazza s'innamora: spinta da Jin (Jeremy in italiano) a
sacrificare la vita privata in cambio dell'affermazione in campo sportivo,
Jenny trascura il proprio amore per Teddy, il miglior giocatore del club
maschile. Ma di questo ne soffre intensamente.
La sua improvvisa salita alla ribalta ha intanto provocato l'inevitabile
gelosia degli altri: Jenny deve affrontare ogni giorno l'invidia e l'astio nei
suoi confronti da parte delle altre giocatrici, soprattutto Evelyn, esclusa dal
torneo da Jeremy a favore di Jenny, tanto da esser oggetto di pettegolezzi,
molestie e maldicenze.
Sigle
Sigla di apertura

(Ace o nerae! [Aim for the Ace!]) cantata da Kumiko Ohsugi


Sigla di chiusura

· "Shiroi Tennis Court (White Tennis Court)" cantata da Kumiko Ohsugi


Sigla Italiana prima serie 1981

· "Jeremy and Jenny destra-sinistra" cantata da Nico Fidenco


Sigla Italiana seconda serie 1990

· "Jenny, Jenny" cantata da Cristina D'Avena

Shin Ace o nerae!


Trama
Shin Ace o nerae!, che erroneamente è spesso definito come il seguito
della prima serie, si tratta invece di un remake delle prime avventure di
Hiromi, con una trama che risulta più fedele al manga originale rispetto alla
prima trasposizione animata. La serie non è mai arrivata in Italia.
Colonna sonora
Sigla di apertura

· (Ace o nerae! [Aim for the Ace!]) cantata da Kumiko Ohsugi


Sigla di chiusura

· "Shiroi Tennis Court (White Tennis Court)" cantata da Kumiko Ohsugi

Ace o nerae 2!
Seguito delle avventure di Hiromi Oka che parte per l'America,
insieme a Reika, Todo, Osaki: lì le due coppie dovranno rappresentare il
Giappone in un prestigioso torneo. Durante il soggiorno in America
l'allenatore Jin muore di leucemia, ma solo Todo viene a saperlo. Hiromi
guadagna il secondo posto, ma la tragica notizia smorza i festeggiamenti e
l'entusiasmo. Passano le settimane e Hiromi ormai completamente
demotivata passa tutte le sue giornate chiusa in camera. Improvvisamente si
fa vivo Katsura, un monaco buddhista, ex-tennista e grande amico di Jin, che
per rispettare una promessa fatta all'amico sul letto di morte, decide di
occuparsi di Hiromi. È arrivato finalmente il momento per i quattro giovani di
decidere di passare al professionismo o no.
Sigla di apertura

· "Endoresu Doriimu" cantata da Hiroko Moriguchi


Sigla di chiusura

· "Tooku kara Miteite" cantata da Hiroko Moriguchi

Ace o nerae! Final Stage


Trama
Saga finale della storia della giovane tennista giapponese Hiromi Oka e
dei suoi amici e colleghi Reika, Todo, e Osaki. La bella Hiromi finalmente ha
raggiunto il suo sogno: diventare testa di serie a livello nazionale. Tuttavia
bisogna ancora superare qualche ostacolo e qualche difficoltà prima di
raggiungere la completa felicità, compreso il rapporto col fedele Takayuki
Todo.
Colonna sonora
Sigla di apertura:

· "Never Say Goodbye" cantata da Hiroko Moriguchi


Sigla di chiusura:

· "Manatsu no Arisu" cantata daHiroko Moriguchi

Il film
Il film è un lungometraggio di 88 minuti fatto con nuove animazioni mixato
a qualche scena presa dalla serie tv (come ad esempio la corsa del primo
allenamento). Uscito nelle sale giapponesi nel 1979, il film è stato pubblicato
anche in Italia in VHS ad opera della Yamato Video e in DVD dalla Mondo Tv.

Personaggi

Hiromi Oka

· Doppiata da Kousaka Makoto (vers. giapponese)


· Doppiata da Piera Vidale (1a vers. italiana)

· Doppiata da Susanna Fassetta (2a vers. italiana)


(Jenny Nolan nella versione italiana). Una ragazza di 14 anni matricola
di liceo che, come tutte le sue coetanee, è piena di sogni e speranze.
All'inizio per lei entrare a far parte del prestigioso club di Tennis
della scuola significa solo stare vicino a Takayuki Todo, che lei ama in
segreto, e seguire le orme del suo idolo Reika Ryuzaki.
Man mano però che il tempo passa la passione per questo sport le farà
intraprendere una lunga e dura serie di allenamenti sotto l'occhio
attento e scrutatore dell'inflessibile allenatore Jin Munakata, che
diverrà la persona più importante e significativa nella sua vita, il quale
vede in lei chiare potenzialità da campionessa.
Nonostante il carattere impulsivo e un po' infantile, i numerosi
sacrifici, le cocenti sconfitte e le felici vittorie non la faranno mai
rassegnare, fino a farle raggiungere grandi risultati in ambito sportivo.
Jin Munakata

· Doppiato da Nakata Kouji (vers. giapponese)

· Doppiato da Riccardo Rossi (1a vers. italiana)

· Doppiato da Angelo Maggi (2a vers. italiana)


(Jeremy nella versione italiana). Allenatore di tennis del Nishi High
School, è affetto da un male incurabile che lo porterà alla morte da lì a
tre anni. Nonostante ciò ha deciso di dedicarsi anima e corpo ad
addestrare una ragazza dal futuro brillante, Hiromi. Nonostante la
propria natura severa e inflessibile finirà per affezionarsi
profondamente alla ragazza.
Reika Ryuzaki

· Doppiata da Ikeda Masako (vers. giapponese)

· Doppiata da Silvana Sodo (1a vers. italiana)

· Doppiata da Laura Lenghi (2a vers. italiana)


(Reika Ross nella versione italiana). Conosciuta come "Madame
Butterfly" per lo stile di gioco elegante e simile allo svolazzare delle
farfalle; è figlia del presidente della federazione tennistica
giapponese e si comporta praticamente come una vera e propria diva.
Famosa a livello nazionale, Reika diventerà gelosissima di Hiromi, per il
talento e a causa del fatto che Jin, che lei ama, si dedica
completamente alla giovane, lasciandola così in disparte. Alla fine,
comunque, le due impareranno a essere amiche.
Ranko Midorikawa

· Doppiata da Yanaga Kazuko (vers. giapponese)

· Doppiata da Stefania Patruno (2a vers. italiana)


(Rosy O'Connors nella versione italiana). Sorellastra di Jin, di cui è
profondamente innamorata, Ranko è membro del team nazionale di
tennis. D'animo focoso e indomabile, si sottopone ad allenamenti
durissimi pur di riuscire a battere la sua avversaria Reika, che
nonostante tutto è anche la sua più grande amica. Ha un servizio e
prestanza fisica incredibilmente potenti.
Evelyn

· Doppiata da Stefania Giacarelli (1a vers. italiana)

· Doppiata da Antonella Rendina (2a vers. italiana)


Personaggio tanto triste quanto sconosciuto, di lei sappiamo infatti ben
poco Evelyn è una compagna di tennis di Hiromi e Madame Butterfly,
nei confronti della quale ha una grande ammirazione; infatti il suo stile
di gioco risulta esser molto simile a quello della diva. Ma per disputare
i tornei della federazione Jin non sceglie lei da affiancar a Reika, bensì
proprio Hiromi.
Questo evento non andrà inizialmente proprio giù a Evelyn che
cercherà d'infangare il nome di Hiromi a tutti i costi. Ma lei è malata
gravemente al braccio destro e ben presto dovrà smettere di giocare:
voleva a tutti i costi sfruttare il poco tempo che le rimaneva ancora a
disposizione per diventare una grande tennista, cosa questa che
Hiromi, seppur involontariamente, le ha impedito. Jin le farà da guida
silenziosa verso l'accettazione di Hiromi, di se stessa e dei suoi più
reali pregi, facendole cambiare spirito e divenir una delle grandi
estimatrici e amiche di Hiromi.
Takayuki Todo
· Doppiato da Mori
Katsuji (vers. giapponese)

· Doppiato da Massimo Corizza (1a


vers. italiana)
(Teddy nella versione italiana). Presidente del corpo studentesco e
vice-capitano del Tennis club maschile e abilissimo giocatore, un
ragazzo sensibile e solare di cui Hiromi era inizialmente innamorata.
Tuttavia man mano che Hiromi si concentrerà sempre di più sullo sport,
i suoi sentimenti per lui andranno scemando e Takayuki (che a sua volta
si innamorerà di Hiromi) diventerà semplicemente un buon amico.
Maki Aikawa

· Doppiata da Monica Caudieri (1a


vers. italiana)

· Doppiata da Stella Musy (2a vers. italiana)


(Mary nella versione italiana). La migliore amica di Hiromi nel corso di
tutta la serie. È una ragazza simpatica e spontanea che si comporta
come una sorella nei confronti di Hiromi. Anche lei è una tennista, ma
non sarà mai invidiosa dei miglioramenti compiuti dalla sua carissima
amica.
Takashi Chiba

· Doppiato da Stefano Onofri (2a


vers. italiana)
(Paul (1^ vers.), Thomas (2^ vers.) nella versione italiana). Amico di
Takayuki e Yuu, è un fotografo dilettante che lavora per una rivista
sportiva. Ovviamente il suo soggetto preferito è Hiromi, anche se
sembra avere un'infatuazione per Reika.
Yuu Ozaki

· Doppiato da Riccardo Rossi (1a


vers. italiana)
(Norman nella versione italiana). È il capitano del club maschile di
Tennis della Nishi High School. Migliore amico di Takayuki e Takashi,
anche lui è innamorato di Reika.
Mila e Shiro due cuori nella pallavolo, conosciuta in Giappone come Attacker
YOU! , è una serie televisiva animeprodotta dalla Knack
Productions trasmessa su TV Tokyo dal 1984 al 1985 e arrivata
in Italia nel 1986 su Rete 4. La serie animata è in realtà l'adattamento del
manga di genere spokon e shojo Attacker YOU! scritto e illustrato da Jun
Makimura e Shizou Koizumi ed arrivato in Italia nel 2003 per conto
della Star Comics con il titolo originale e il sottotitolo Mila & Shiro.

La serie narra delle avventure di Yu Hazuki (Mila Hazuki nell'edizione


italiana dell'anime), una ragazza di campagna, che si trasferisce in città per
frequentare l'equivalente giapponese delle scuole medie. A scuola Yu viene a
contatto con il gioco della pallavolo, diventando col tempo una campionessa.

Riesce a fare delle schiacciate molto potenti ma è scarsa nel bagher. Con la
sua squadra che ha come ricevitrice Nami Hayase riuscirà a arrivare in
finale dove perderà contro Kaori Takigawa.

In seguito Yu si iscrive al club di pallavolo dell'istituto superiore che ha


scelto insieme a Nami e vince il torneo delle superiori. Dopo il torneo viene
convocata in nazionale: il suo sogno si è così avverato.

Le due versioni della storia manga e anime differiscono molto fra di loro: in
particolare la trama della versione animata è più complessa e sono presenti
vari personaggi inediti sin dalla prima puntata.

Nel 2008, in occasione delle Olimpiadi di Pechino, è stato realizzato


un sequel della serie animata dal titolo Mila e Shiro - Il sogno continua.

Trama
Attacker You! è la storia dell'ambiziosa ed energica alunna delle
medie Mila Hazuki (You Hazuki nella versione originale), una ragazza di
campagna che si trasferisce a Tokyo per andare a vivere con suo padre
Toshiko, un fotografo recentemente ritornato dal Perù, e per frequentare
le scuole medie. La madre di Mila, che la protagonista crede essere morta, è
una ex campionessa di pallavolo, che aveva militato anche nella nazionale
giapponese e che per continuare a giocare aveva abbandonato la sua famiglia
quando Mila aveva pochi anni; il padre, per non fare soffrire troppo la figlia,
aveva deciso così di far credere alla piccola che la madre fosse morta. Mila
ha anche un fratellino minore, Sunny, molto legato alla sorella maggiore e
che la segue dovunque lei vada, anche a scuola e alle partite di pallavolo.

A scuola Mila viene a contatto con il gioco della pallavolo, diventando col
tempo una campionessa. Il suo sogno infatti si rivela presto essere quello di
entrare a far parte un giorno della nazionale giapponese femminile e di
partecipare alle Olimpiadi di Seul 1988. Inizialmente la ragazza giocherà
nella squadra di pallavolo della scuola omonima Hikawa, diventandone
velocemente una delle titolari, sebbene il suo allenatore, Daimon, appaia duro
nei modi di fare e avverso alla ragazza, preferendole la capitana e
ricevitrice Nami Hayase. Presto le due ragazze imparano comunque ad
essere amiche nonostante la loro perenne rivalità sia nello sport che in
amore: Mila si innamora infatti anche del capitano del club di pallavolo
maschile, il suo senpai Shiro Takiki (So Tachiki in originale), cosa di cui
appare essere anche Nami.

Mila si rivelerà presto molto abile e potente nelle schiacciate, ma scarsa


in ricezione, cosa a cui sopperirà proprio la bravura della centrale e
ricevitrice Nami Hayase; nonostante i metodi rudi di Daimon (che per questo
sarà costretto a lasciare la squadra ed essere sostituito dal preside della
scuola ignorante in pallavolo), le unicorn riusciranno ad arrivare alla finale
del campionato studentesco, dove però perderanno contro le Sunlight, la
formazione di Kaori (Eri, in originale) Takigawa, un genio della pallavolo che
già a 15 anni era stata chiamata nella nazionale olimpica e con cui Mila
stringerà una fortissima amicizia.

Passato il periodo delle medie, Mila riuscirà ad entrare nella squadra


professionistica delle Seven Fighters, facendo amicizia tra le altre con una
sua compagna piuttosto "robusta", Yogina Yokono, ed in seguito (dopo la
vittoria del campionato) con una sua collega e concorrente per lo stesso
ruolo in campo di schiacciatrice, Sori Shinoda. Con questo club Mila riuscirà
a vincere sia il campionato che il torneo open, venendo convocata in
nazionale. È solo a questo punto che scoprirà la verità sulla madre, Kiushi
Tajima, dalle stesse parole della donna con il relativo racconto
dell'abbandono per continuare a giocare a pallavolo. Il contraccolpo per Mila
è forte e la ragazza lascia gli allenamenti. Shiro, che ormai risulta quasi
essere il suo fidanzato, alla fine la ritroverà e convincerà a tornare sui suoi
passi. Mila ritorna così al ritiro della nazionale riallacciando anche i rapporti
con la madre ormai diventata telecronista sportiva.

La nazionale olimpica, dopo l'amichevole vinta contro l'URSS, viene


divisa in due squadre: la Nazionale A (composta da Kaori, Rayaka Omori,
Yogina e la sorella minore Namiki Yokono, detta Moby Dicki, per la sua mole
non indifferente, ed alcune giocatrici delle Sunlight) e la Nazionale B
(composta da Mila, Tullia Kaido, Nami Hayase, Sori Shinoda, le alzatrici Vera
e Oki e alcune componenti delle Seven Fighters). Quella che vincerà le tre
amichevoli tra di loro avrà più speranze di portare giocatrici alle Olimpiadi di
Seul 1988. Mila all'interno della sua squadra troverà una potente rivale nella
ruvida ed energica Tullia Kaido (scoperta di Daimon), la quale imponendosi
con la sua apparente prepotenza e rudezza rovinerà l'armonia della squadra;
tuttavia Mila avrà modo di dimostrare che è lei la migliore in campo nel
momento in cui Tullia effettuerà lo scambio passando alla Nazionale A. Alla
fine la squadra di Mila riuscirà a vincere fino alla formazione di una squadra
per il Torneo delle quattro nazioni. Sarà solo a questo punto che Tullia
ammetterà i suoi errori e diventerà amica di Mila.

La serie si chiude con Mila in battuta per la prima partita contro


la Cecoslovacchia con una formazione che vede naturalmente in campo, tra le
altre, le insostituibili compagne ed amiche Nami e Kaori nei loro rispettivi
ruoli di difensore centrale ed alzatrice.

Differenze anime e manga

- Nel fumetto Mila cerca di entrare nelle Seven Fighters, ma poi


Mitamura la convince ad iscriversi al Serin dove la potrà allenare ed a cui
la ragazza si iscriverà con Nami; sono pertanto assenti anche le compagne
di squadra come Yogina e Sori, mentre nel manga sono presenti altri
personaggi come la senpai Mishiro.
- Sunny, il fratellino adottivo di Mila, compare solo nell'anime.

- Mentre nell'anime Mila scopre che sua madre (Kiushi Tajima) è viva, nel
fumetto ella è davvero morta.

- Nel fumetto Daimon (l'allenatore di Mila e Nami alle scuole medie) è un


personaggio molto marginale, e non entrerà mai in competizione con
Mitamura e Yamahoka per avere il ruolo di allenatore della nazionale
femminile giapponese, uscendo di scena con il passaggio della protagonista
dalle medie alle superiori.

- Nel manga il rapporto tra Yu e So (Shiro) non viene approfondito,


tuttavia il ragazzo nel manga appare più spesso che nell'anime per
incoraggiare Yu.

Personaggi principali

Mila Hazuki
All'inizio della storia ha circa 14 anni e frequenta le scuole medie
Hikawa. È una ragazza abbastanza alta, atletica con i capelli rossi ed
una grande passione per la pallavolo (nell'anime inizialmente osteggiata
da Toshiko suo padre) Entra nella squadra di pallavolo della scuola dopo
essere stata notata dall'allenatore del club femminile, Daimon. Nella
squadra femminile dell'Hikawa la ragazza assume il ruolo di
schiacciatrice e incontra incontrerà il capitano Nami Hayase che in
seguito grande diverrà sua amica e comincerà il suo rapporto di
amicizia-rivialità con l'asso delle Sunligth Kari Takigawa.nello stesso
periodo Mila s'innamora a prima vista del suo senpai Shiro Tachiki,
capitano della squadra maschile di pallavolo.
Verso la fine delle scuole medie Mila viene notata dal mister Mitamura,
che l'allenerà negli anni successivi (seppur in situazioni differenti fra
anime e manga) in modo da affinare affinerà la sua classe sportiva e
portarla ad essere selezionata per le Olimpiadi di Seul dalla nazionale
giapponese.
Kaori Takigawa
Kaori Takagawa è una giovane ragazza dai capelli rossi, che hai soli 14
anni è famos per le sue alzate. Ha partecipato a molte olimpiadi e le ha
vinte tutte. Diventerà insieme a Nami la migliore amica di Mila.
Nami Hayase
Nami Hayase, all'inizio della serie frequenta la sqadra di pallavolo della
scuola Hikawa e ne è titolare. All'inizo odia Mila, è scontrosa ed
esuberante, ma alla fine si rivela dolce, buona, sensibile e si
affezionerà a Mila, tanto da diventare insieme a Kaori Takigawa una
delle sue migliori amiche. Ha come ruolo difensore centrale.
Personaggi secondari

Shiro Takiki : Senpai di Mila alle medie e giovane promessa


della pallavolo maschile. Nel manga il ragazzo non rivelrà mai i
suoi sentimenti per lei, rimanendo pur sempre una fonte di
sostegno per la ragazza e facendole più da fratello maggiore.
Nell'anime pur ricambiando i suoi sentimenti,farà si che la storia
tra loro interferisca con la passione della ragazza per la
pallavolo. Nel finale del fumeto la sua squadra si classifica al
primo posto maschile del torneo Inter-higth (il campionato
nazionale dei club di pallavolo delle scuole superiori).
Sebbene nel titolo italiano sia stato elevato a co-protagonista,
in realtà Shiro è un personaggio minore della storia.

Toshiko Hazuki (soprannominato dalla figlia Toshi[]) è il padre di


Mila e un famoso fotografo. Nell'anime sarà inizialmente
contrario alla scelta della figlia di entrare nel club di pallavolo
per via dei passati dissapori con l'exmoglie (e madre della
ragazza) Kiushi, anch'essa giocatrice di volley.

Daisaku Daimon : allenatore del club di pallavolo femmnile


dell'Hikawa, è lui che propone a Mila di entrare in squadra dopo
averla vista giocare. Nell'anime viene caratterizzato come un
allenatore che usa metodi d'allenamento anche brutali (come
picchiare le giocatrici con la sua spada di bambù), caratteristica
assente nel manga originale.

Dani Mitamura Chibi (Meiko Nanao, detta Mei)


Personaggi esclusivi del manga
Naito
Rumi Mishiro
Michiyo Kogure e Nobuko Kumashiro
Matsuo
Personaggi esclusivi dell'anime

Sunny Hazuki : Nato in Perù è il fratellino adottivo di Mila.


Isamu Sato, il suo vero padre era emigrato in Perù e vi aveva
portato la pallavolo ai massimi livelli. Alla morte dei genitori,
Sunny viene adottato da Toshiko (amico di vecchia data del
padre del bambino) e si affeziona subito alla sua nuova sorellona
Mila.
Oltre a Mila Sunny ha una sorella adottiva in Perù, cresciuta
Sato come fosse figlia sua

Kiushi Tajima : Ex giocatrice, commentatrice televisiva ed


allenatrice di pallavolo. In realtà è la madre di Mila che la
ragazza credeva invece morta. La donna molti anni prima, dopo
che il marito le aveva imposto di scegliere tra la carriera
agonistica e la famiglia, lo aveva abbandonato assieme alla figlia.
Yogina Yokono
Manga
Creato da Makimura Jun e Koizumi Shizuo negli anni ottanta e
pubblicato dalla casa editrice Kodansha, il manga è composto da
3 tankōbon ed è stato pubblicato in Italia, con il titolo originale, dal
febbraio all'aprile 2003, da Star Comics sul periodico Starlight.
In precedenza era stato già pubblicato parzialmente in Italia
negli anni ottanta sul Corriere dei Piccoli (la serie fu sospesa alla
fine del primo volume), con le tavole colorate, ribaltate ed i nomi
cambiati.

Al termine del terzo volume si trova una storia autoconclusiva


degli stessi autori, ma indipendente dalla storia di Yu dal
titolo Irina e i pirati del mar dei caraibi.

Anime
Adattamento italiano

L'anime è stato trasmesso per la prima volta nel 1986


da Rete 4, per poi passare su Italia 1.

Nonostante l'amore non sia affatto un tema centrale della serie, il


titolo italiano è stato forzatamente spinto verso questo aspetto
puntando sulla storia affettiva tra la protagonista e Shiro, che in
realtà è marginale per tutta la serie. Questi adattamenti saranno
adottati anche nelle successive edizioni francese e spagnola.

Nell'adattamento italiano inoltre Mila viene fatta diventare,


tramite l'alterazione di un dialogo all'interno di un episodio, cugina
di Mimi Ayuhara, protagonista del primo anime sulla pallavolo Mimì
e la nazionale di pallavolo. Le due protagoniste in realtà non hanno
alcun legame familiare, come non vi è alcun legame fra nessuna delle
tre serie anime dedicate alla pallavolo fino ad oggi.

Doppiaggio

Il doppiaggio italiano è stato effettuato presso gli studi MOPS


FILM sotto la direzione di Willy Moser. I dialoghi italiani sono
di Francesco Vivaldi.

Alcuni doppiatori hanno prestato la voce a più personaggi; tranne


alcune eccezioni (tra cui la protagonista), generalmente a ciascun
personaggio sono stati infatti associati più doppiatori che si
alternano tra le varie puntate o addirittura all'interno di un singolo
episodio stesso, come nel caso di Kaori Takigawa, doppiata in una
stessa puntata da Laura Boccanera (sua voce "ufficiale"), da
Barbara Castracane e da Rita Baldini.

Sigle
Sigla di apertura giapponese

"Seishun Prelude" , interpretata da Harumi Kamo.


Sigla di chiusura giapponese

"TWINKLE,TWINKLE" interpretata da Harumi Kamo.


Sigla italiana

"Mila e Shiro due cuori nella pallavolo", testo di Alessandra


Valeri Manera, musica di Carmelo Carucci, è interpretata
da Cristina D'Avena.
Sigla francese

"Jeanne et Serge", testo di Alessandra Valeri Manera, musica


di Carmelo Carucci, è interpretata da Valérie Barouille.
Nomi negli altri paesi

Giappone:YOU!

Mondo anglofono: Attacker YOU!

Francia: Jeanne et Serge

Spagna: Juana y Sergio


DVD

L'intera serie è stata pubblicata nel 2007 da Dynit. I 58 episodi


sono suddivisi in 2 box contenente ognuno 4 dischi.
Camei

Nell'episodio 53 (L'azzardo di Daimon) appare per 5 secondi Jun


Hono, il pilota di Venus Alfa nella serie il Grande Mazinga, seduta
sugli spalti, alle spalle di Sunny e del papà di Mila.

Censure nell'anime
L'edizione Mediaset trasmessa in Italia, in Francia e in Spagna
ha comportato numerose censure, principalmente riguardanti
comportamenti violenti e scene (perlopiù ironiche) con alcuni nudi o
inquadrature diindumenti intimi femminili.

Episodio 1

A metà dell'episodio Mila indossa solo un telo da bagno perché


si è appena fatta la doccia. Quando sente gridare Sunny che ha
riempito troppo la vasca da bagno allagando la casa, batte
disperata i pugni sul tavolo. È stata tagliata la sequenza di circa
3 secondi che la vede a seno nudo dopo che il telo da bagno che
indossava le scivola di dosso.

Durante la ricreazione e subito prima della sfida in palestra con


Nami, Mila si precipita in bagno entrando per errore in quello dei
maschi e causando la fuga scomposta dei ragazzi alcuni dei quali
con i pantaloni calati. Nell'edizione Mediaset la scena inizia
soltanto nell'istante in cui Mila esce dalla toilette, ma è rimasta
una traccia della censura: ci sono due porte, Mila esce
sospirando da quella di sinistra e sopra a quella di destra si vede
il simbolo della toilette per le donne.

Nell'ultima scena dell'episodio Mila dopo tanto tempo incontra


finalmente il padre. Nell'edizione Mediaset si assiste al
ritrovarsi di una famiglia felice, ma è stata tagliata una
sequenza di circa 30 secondi con un aspro litigio tra Mila e
Toshiko, con schiaffi dati e presi da entrambe le parti.
Episodio 2

Nella scena del cantiere durante la lotta tra Mila e i


motociclisti, la ragazza fa un salto prodigioso addosso a Saburo.
Sono stati tagliati alcuni fotogrammi in cui si vedono in primo
piano le mutandine di Mila con il disegno di un panda mentre
arrivano direttamente in faccia a Saburo.

Saburo e i suoi amici motociclisti arrivano alla scuola di Mila. È


stata tagliata la prima parte della scena nella quale i motociclisti
corrono velocemente nel cortile della scuola sollevando le gonne
delle studentesse per controllare le loro mutandine (stanno
cercando una studentessa che ha mutandine con il disegno di un
panda). Nella versione Mediaset Daimon è arrabbiato con i
motociclisti ed ingiunge loro di "andare a fare le bravate da
un'altra parte", ma lo spettatore non sa a quali malefatte si stia
riferendo.
Episodio 3

Mitamura fa un sogno erotico nel quale Mila lo abbraccia e lo


bacia, ma si sveglia sul più bello in un bagno di sudore (e se ne
rammarica). La scena è stata tagliata nell'edizione francese,
mentre è presente in quella italiana e spagnola, anche se in
versione accorciata (è stato eliminato il motivo del brusco
risveglio di Mitamura: il suo collaboratore nel sonno è uscito dal
suo futon e gli ha dato un calcio).

Anche Mila sogna di baciare Mitamura, ma viene svegliata da


Daimon che batte sulla porta della sua stanza. In questo caso la
scena del sogno è stata tagliata in tutte e tre le versioni
linguistiche di Mediaset.
Episodio 6

Durante la lezione Mila sta sonnecchiando ed una compagna la


sveglia facendole leggere una rivista specializzata sulla pallavolo.
Nella rivista Mila vede un articolo su Mitamura e fa capire di
essere innamorata di lui. La compagna la rimprovera e le fa
invece vedere la spiegazione delle tecniche di ricezione, in cui
Mila è carente. L'edizione Mediaset ha tagliato la sequenza su
Mitamura e il rimprovero dell'amica è dovuto al fatto che Mila
stava sonnecchiando.

Durante un allenamento Daimon caccia dal campo Yokita, che sta


avendo risultati deludenti in ricezione e Nami prende le parti
della compagna. Daimon colpisce ripetutamente Nami sul volto
fino a farle uscire il sangue dalla bocca, facendola poi cadere a
terra. Nell'edizione Mediaset dopo il primo schiaffo la parte
centrale della sequenza con la decina di colpi al viso ed il sangue
è stata censurata e la scena riprende con Nami che cade a
terra.
Episodio 7

Mila vede Shiro parlare con Nami e confida alle amiche che
"farà una pazzia" per conquistarlo. Lei sta pensando ad un regalo
di San Valentino, ma le amiche la immaginano nuda a letto con
Shiro mentre lo abbraccia e lo bacia. Nell'edizione Mediaset la
parte "immaginata" è stata tagliata e rimane solo l'enorme
sollievo delle ragazze quando scoprono i reali intendimenti di
Mila.

Durante la partita allo stadio, Mila si sbraccia dalla balaustra


quando vede Mitamura in campo, perde l'equilibrio e quasi cade
di sotto. Nella scena in cui Mila si ritrova a testa in giù sospesa
nel vuoto la gonna le si solleva facendo vedere chiaramente le
mutandine. Nell'edizione Mediaset la sequenza della mancata
caduta è stata eliminata.
Episodio 8

All'inizio della partita tra le titolari (con Nami) contro le


riserve (con Mila), Saburo ruba il microfono alle due ragazze
che avrebbero dovuto fare la radiocronaca. Le ragazze però non
ci stanno e mentre una gli salta addosso e gli allarga le gambe,
l'altra gli si avvicina minacciosa con un enorme paio di tenaglie in
mano. Per tutto il campus si odono le terribili urla di dolore di
Saburo trasmesse dal microfono aperto. Nell'edizione Mediaset
la sequenza con le tenaglie è stata tagliata e le grida sono state
trasformate in un semplice litigio tra Saburo e le ragazze.
Episodio 10

Mila al parco giochi fa alcune acrobazie sull'altalena, cade e si


ritrova a testa in giù. La gonna sollevata lascia vedere le sue
mutandine con il solito disegno del panda.

Mila assieme alle compagne va alla palestra delle Seven Fighter


invece di allenarsi con Nami. Quando Mila vede Mitamura, gli
corre incontro facendo un grande salto, lui si scansa e lei cade
scompostamente. Nella versione Mediaset è stata tagliata la
sequenza dove lei si rialza mostrando le mutandine e abbassa
velocemente la gonna per coprirle.

Mitamura chiede alle ragazze di mettersi in tenuta di gioco per


partecipare agli allenamenti. Nello spogliatoio si assiste ad una
violenta discussione tra Mila e le altre. Nell'edizione Mediaset
la scena è stata eliminata e le ragazze passano dalla gonna ai
pantaloncini apparentemente senza motivo.
Episodio 31

Durante la lunga scena del bagno termale che Mila fa assieme


alla fisioterapeuta Eco, si intravvedono i loro corpi nudi immersi
nell'acqua assieme a quelli di altre bagnanti presenti.
Nell'edizione Mediaset trasmessa in Italia la scena è stata
accorciata e alcuni fotogrammi con troppe nudità femminili sono
stati sostituiti con altri presi dalla medesima scena. Le versioni
francese e spagnola dell'episodio sono state invece trasmesse
integralmente.
Milly, un giorno dopo l'altro (Lady! Lady! - Hello! Lady Lynn) è una serie
anime televisiva giapponese dellaToei Animation, adattamento
del manga Lady!! di Yōko Hanabusa. La serie è stata prodotta e trasmessa
in Giappone in due stagioni, rispettivamente di 21 e 36 episodi, trasmessi
in Italia in un'unica stagione di 57 episodi, dal 16 gennaio al 26 maggio
1989 su Italia 1tra le 20:00 e le 20:30 (successivamente è stata replicata
all'interno dei contenitori "Ciao Ciao" e "Bim Bum Bam").
Trama

La storia incomincia quando la giovane Milly (in originale Lynn) e sua


madre arrivano dal Giappone per incontrare il padre di Milly, il Visconte
Marble, che vive in Inghilterra. Sulla strada per Casa Marble, Milly e sua
madre hanno un tragico incidente d'auto nel quale la madre di Milly perde
la vita. Quando Milly si risveglia in ospedale, la verità sulla morte della
madre le viene tenuta nascosta dal padre che non sopporta di darle un
così grande dolore.
Milly, quindi si trasferisce a Casa Marble sotto la tutela del padre
dove incontra un gruppo eterogeneo di domestici, i quali sono affascinati
dalla sua spontaneità. Milly scopre inoltre che non è l'unica figlia del
Visconte Marble, infatti ha una sorella maggiore di nome Sarah che ha
perso anche lei la madre. In principio Sarah è fredda e distante nei
confronti della sua nuova sorella minore, poiché teme che il carattere
allegro ed estroverso di Milly attireranno le attenzioni del loro padre così
come dei due bei giovanotti loro vicini di casa.
Dopo varie situazioni le due sorelle stringeranno un forte legame. I
problemi sorgeranno poi con l'arrivo degli intriganti Wavebury che si
stabiliscono di prepotenza a Casa Marble mentre il Visconte è via.
La bambina cerca di adattarsi alla vita dell'alta società e ottenere
l'approvazione della nobiltà. Il suo più grande desiderio è quello di
diventare ciò che sua madre sperava che lei fosse: una vera Signora.
Tempo dopo, a causa di debiti non pagati i Russell perdono Casa Marble
a causa della banca. Sarah e Milly vivranno in case diverse. Tuttavia, Milly
non cede ed alla fine diventa una lady.
Personaggi

Milly Russell (Lynn)


la protagonista

Sarah Frances Russell


Sorella maggiore di Milly, figlia della prima moglie del padre

George Russell Visconte Marble


Padre di Milly e Sarah

Arthur Drake Brighton


Calmo, riservato e affascinante, è il figlio maggiore ed erede della
nobile famiglia Brighton

Edward Brighton
Fratello minore di Arthur, energico e giocherellone, molto
protettivo nei confronti di Milly

Baronessa Magdalene Wavebury


proveniente da una famiglia molto ricca vuole sposare il Visconte
Marble così che la sua famiglia entri a far parte della nobiltà

Thomas Wavebury
È un ragazzo perfido e cattivo che si diverte con sua sorella Mary a
tormentare Milly

Mary Wavebury
Come suo fratello si diverte a deprimere la piccola Milly

Sophie
Perfida bambina, poco più piccola di Milly. Lontana parente

Richard Duca di Woburn


Padre di George; si rifiuta di accettare Milly in famiglia a causa
della famiglia materna della piccola, fa pressioni su George perché
sposi la Baronessa Wavebury per risolvere i suoi problemi economici
al punto da offrirgli di accettare Milly in famiglia se lui lo fa

Lady Isabel Montgomery


Sorella di nonno Richard, gentile e comprensiva

Robert
È il maggiordomo di Casa Marble

Brenda
Governante di Casa Marble

Jill
Domestica di Casa Marble

Tom
Giardiniere di Casa Marble
Sigle

Sigla iniziale giapponese (prima stagione)


LADY è interpretata da Shonen-tai

Sigla finale giapponese (prima stagione)


Futari dake no Moonlight è interpretata da Shonen-tai

Sigla iniziale giapponese (seconda stagione)


Lady Crest Tobira wo Akete , musica di Ryo Matsuda, arrangiamento
di Keiichi Oku, testo di Mitsuko Shiramine è interpretata da Kaori
Moritani

Sigla finale giapponese (seconda stagione)


Nobara no Shouzou lett. "Ritratto di una rosa di campo", musica di
Ryo Matsuda, arrangiamento di Keiichi Oku, testo di Mitsuko
Shiramine è interpretata da Kaori Moritani

Sigla iniziale e finale italiana


Milly, un giorno dopo l'altro, musica e arrangiamento di Carmelo
Carucci, testo di Alessandra Valeri Manera è interpretata
da Cristina D'Avena con i cori di Moreno Ferrara, Ricky Belloni e
Silvio Pozzoli.
Curiosando nei cortili del cuore ( Gokinjo Monogatari) è un manga di Ai
Yazawa, il cui titolo è traducibile in italiano come Racconti del vicinato. Il
manga è stato serializzato sulla rivista Ribon della casa
editrice Shūeisha tra il 1995 e il 1998. Dal manga è stato poi prodotto
un anime andato in onda tra il 1995 e 1996 e un film. In Italia la serie anime
è stata mandata in onda per la prima volta nel 1998 su Italia 1.

Trama
Mikako Koda (Melissa nell'adattamento italiano) è una ragazza di 16 anni che
frequenta l'istituto d'arte e design Yazawa. Il suo sogno è quello di poter diventare, un
giorno, una famosa stilista e di vedere indossati i suoi abiti in ogni parte del mondo.
Accanto a lei c'è il suo miglior amico Tsutomu Yamaguchi (TJ) che conosce fin da
piccola: i due abitano nello stesso condominio, esattamente uno di fronte all'altra.
Tsutomu ha la stessa età di Mikako e frequenta anche lui la scuola d'arte; è iscritto al
corso di design perché adora costruire strane sculture con tutto quello che gli capita a
tiro, specialmente UFO. La sua cameretta è invasa dalle sue opere che, a detta di
Mikako non sono propriamente belle da vedersi.

Mikako ha due carissime amiche, Lisa (Janet) e P-Chan (Patty). La prima ha


uno stile decisamente dark-punk, adora cucire ed i bambini, il suo sogno è infatti di
diventare stilista per i più piccolini. P-Chan è invece l'opposto di Lisa: adora le
bambole ed i pelouche, si veste di pizzi e merletti sembrando lei stessa una bambolina.

Gli amici di Tsutomu sono Yusuke (Steven) e Jiro (Jim), anche loro studenti
dello stesso anno nella stessa scuola. Yusuke si occupa di pittura, è bravo a dipingere
ma la sua massima aspirazione non gli è molto chiara all'inizio della serie, mentre Jiro
è un appassionato di computer, è iscritto ad un corso di informatica e vorrebbe un
giorno diventare programmatore. Infine c'è Mariko (Melany) soprannominata "corpo
da favola", iscritta al corso di arredatrice di interni. La ragazza ha un fratellino,
Shintaro (Samuel), iscritto anch'egli allo Yazawa, al corso di scultura. Si unisce a tutti
loro la bella e dolcissima Ayumi (Annika), iscritta al corso di pittura e design, che si
innamorerà perdutamente di Yusuke.

Mikako, nelle prime battute della storia, appare come una ragazza
capricciosa e frivola. Innamoratissima del suo lavoro eccelle negli studi con
il soprannome di "fanatica dei pomeriggi", in quanto le capita spesso, dopo
la scuola, di femarsi a finire il lavoro o di continuarlo a casa a ritmi
serratissimi. È innamorata di Tsutomu ma non trova il coraggio di
dichiararsi. D'altro canto non è semplice distinguere il sentimento di
amicizia che li lega fin da piccoli da un qualcosa di più profondo. Mikako,
oltretutto, ha modi di fare e di pensare molto infantili e nel corso della
vicenda avrà modo di crescere, affrontando dure prove. Tsutomu da parte
sua ricambia i sentimenti della ragazza, anche se non vuole dichiararsi
apertamente, sia per la paura di un suo rifiuto e sia perché vorrebbe
vedere più chiaro dentro di se.

I ragazzi decidondo di formare il club dell'Akindo, un gruppetto che ogni


domenica può vendere le proprie cose al pubblico. Mentre il lavoro dei
ragazzi procede e si sviluppa, le loro vicende sentimentali diventano più
intricate e complesse....

Ai Yazawa

Ai Yazawa (Osaka, 7 marzo 1967) è un'autrice di fumetti giapponese.

Il suo è un nome d'arte, tratto dal nome del cantante giapponese Eikichi
Yazawa. Fin da piccola è stata un'appassionata di disegni. Durante le scuole
medie inferiori ha partecipato al suo primo concorso come fumettista per
la casa editrice Shūeisha (per cui scrive e disegna tuttora), vincendo il
primo premio come esordiente. Oltre al disegno, Yazawa ha una grande
passione per la moda com'è facilmente intuibile dai suoi fumetti
costantemente curati e dettagliati nella riproduzione dell'abbigliamento,
ama inoltre confezionare abiti per se stessa. Questa passione l'ha portata
ad iscriversi ad un istituto di moda di Osaka, abbandonato ben presto per
trasferirsi a Tokyo per dedicarsi interamente al lavoro di mangaka. Ad oggi
vediamo ancora viva questa sua passione testimoniata dai frequenti
richiami alla stilista Vivienne Westwood effettuati nel suo più
recente manga "Nana". Il primo manga pubblicato in Italia è stato "Gokinjo
monogatari", il cui character design ha contribuito all'importazione anche
della serie animata da noi conosciuta come "Curiosando nei cortili del
cuore". In seguito è stato pubblicato il racconto in tre volumi "Kagen no
tsuki" pubblicato in Italia col titolo "Ultimi raggi di luna". Sono inoltre stati
pubblicati il seguito di Gokinjo monogatari (intitolato "Paradise Kiss") e
"Tenshi nanka ja nai" col titolo di "Non sono un angelo".
Opere
Date di inizio pubblicazione : manga

 (1984) : Ano Natsu (Quell'estate) - manga di debutto


 (1986) : 15 Nenme
 (1987) : Rabureta (Love Letter)
 (1988) : Kaze Ni Nare ed Escape
 (1989) : Ballade Made Sabani Ite
 (1990) : Marin Blue (No Kaze Ni Dakarete)
 (1991) : Tenshi Nanka Ja nai (Non sono un angelo in Italia)
 (1992) : Usubeni No Arashi
 (1995) : Gokinjo Monogatari (Cortili del cuore in Italia)
 (1998) : Kagen to Tsuki (Ultimi raggi di luna in Italia)
 (2001) : Paradise Kiss e Nana
Nadia - Il mistero della pietra azzurra ("Nadia dei mari delle
meraviglie"), noto anche col sottotitolo internazionale The Secret of
Blue Water, è un anime televisivo composto da 39 episodi prodotto
dallo Studio Gainax, ambientato nel 1889/1890 e diretto da Hideaki
Anno e Shinji Higuchi, da un soggetto originale di partenza di Hayao
Miyazaki (non accreditato nei titoli di testa), celebre per le
serie Heidi e Conan, il ragazzo del futuro. La storia è basata molto
liberamente su diversi romanzi di Jules Verne, in particolare Ventimila
leghe sotto i mari, ma anche Cinque settimane in pallone e L'isola
misteriosa. Dopo la serie televisiva la Gainax produsse anche un
film, Nadia e il mistero di Fuzzy, seguito della serie TV.
La serie è stata trasmessa in Giappone dal 1990 al 1991 e, in Italia,
dal luglio 1991 su Italia 1 con il titolo Il mistero della pietra azzurra, con
varie repliche successive (l'ultima, non completa, sulla TV gratuita,
nell'estate del 2007). Sempre nell'edizione italiana, nei primi anni '90 la
serie è stata riproposta per l'home video dalla Bim Bum Bam Video a cui
ha fatto seguito nel 2003 l'uscita della serie sempre nella sua edizione
televisiva in videocassetta per il circuito delle edicole in contemporanea
con l'uscita della versione integrale in DVD da parte dellaYamato Video.
Infatti, nel 2003, la Yamato Video ha curato una nuova edizione in
versione integrale dal titolo Nadia - Il mistero della pietra
azzurra contenenti tutti i trentanove episodi e il lungometraggio, con un
nuovo adattamento e un nuovo doppiaggio. La versione integrale della serie
nell'adattamento Yamato Video è trasmessa per la prima volta in TV a
partire dal 1º luglio 2010 sul canale satellitare Man-ga.

Trama
È il 1889 - durante l'Esposizione Universale di Parigi Nadia, una
ragazza quattordicenne orfana e dalla pelle scura che lavora come
acrobata in un circo, incontra il suo coetaneo Jean. Il ragazzo - che
s'innamora a prima vista di lei - è un geniale inventore giunto alla
realizzazione di un aeroplano efficiente. I due ragazzi devono però
sfuggire a un tentativo di rapimento da parte di un trio di avventurieri
(Grandis, Hanson e Sanson - Rebecca, Hanson e Sansone nella prima
edizione italiana), che vogliono impossessarsi del gioiello che Nadia porta
al collo, una pietra azzurra.
Jean e Nadia riescono a fuggire grazie all'aereo del giovane
inventore, ma naufragano nell'Oceano Atlantico a causa di un guasto.
Vengono tratti in salvo da una nave da guerra impegnata nella caccia ad un
misterioso "mostro marino" che da tempo sta imperversando in quelle
acque affondando le navi di passaggio. Di lì a poco il mostro attacca la
nave e durante il terribile scontro i due ragazzi sono di nuovo sbalzati in
mare assieme al loro aereo. A salvarli questa volta è un avveniristico
sottomarino, il Nautilus, il cui equipaggio è comandato dal
misteriosocapitano Nemo, possessore a sua volta di un'altra pietra
azzurra. A bordo del battello i ragazzi scopriranno che il "mostro marino"
al quale le marine mondiali danno la caccia sono in realtà il Nautilus e i suoi
diretti nemici, i sottomarini di Neo-Atlantide Garfish responsabili degli
affondamenti delle navi.
L'aereo viene riparato dall'equipaggio del Nautilus e Jean e Nadia
possono ripartire, ma poco dopo il decollo, mentre stanno sorvolando
un'isola, l'aereo viene abbattuto da un colpo sparato da terra. I due
ragazzi si salvano fortunosamente e scopriranno che l'isola è in realtà la
base segreta dell'organizzazione di Neo-Atlantide da cui partono
i Garfish. Neo-Atlantide è governata da Gargoyle (Argo nella prima
edizione italiana), e aspira al dominio sul mondo tramite lo sconvolgimento
dei commerci navali e la progressiva ricostruzione di misteriose
tecnologie appartenenti ad una civiltà perduta: Atlantide.
Sull'isola Nadia e Jean incontrano la piccola Marie, una bambina alla
quale i neo-atlantidei hanno ucciso i genitori e la cui situazione rivela loro
la crudeltà dell'organizzazione "Neo-Atlantide". Stranamente Gargoyle
sembra conoscere perfettamente Nadia e tenta di catturarla per
impossessarsi della sua pietra azzurra. Nadia, Jean e Marie sono quindi
obbligati ad allearsi con Grandis, Hanson e Sanson, che erano riusciti a
raggiungerli, nel tentativo di sfuggire ai tentativi di cattura da parte
delle truppe di Neo-Atlantide.
Nel frattempo sull'isola, Gargoyle sperimenta la Torre di Babele, la
prima super-arma ottenuta dalle antiche tecnologie di Atlantide. Il potere
della Torre è così immenso da poter vaporizzare un'isola nelle vicinanze,
ma la macchina può effettuare solo un test, a causa di un
malfunzionamento: la componente mancante - infatti - è la misteriosa
pietra azzurra al collo di Nadia, senza la quale i surrogati neo-atlantidei
sono inutili. I tre ragazzi e i tre avventurieri vengono salvati di nuovo
dal Nautilus mentre la base di Neo-Atlantide è distrutta dall'esplosione
della Torre di Babele.
Inizia da quel momento per Nadia un lungo viaggio in compagnia di
tutti i suoi nuovi amici, Jean, Marie, il capitano Nemo ed il suo equipaggio,
ma anche Grandis, Hanson e Sanson, sempre inseguiti da Gargoyle
bramoso di possedere la pietra e con essa dominare il mondo. Ma il viaggio
sarà anche interiore e Nadia lentamente comincerà a capire sempre più
cose su sé stessa, sulle sue misteriose origini e sullo strano legame che ha
con il capitano Nemo. Di avventura in avventura, alcune divertenti, altre
drammatiche, la ragazza alla fine scoprirà con sgomento la sua natura
malvagia e non umana, ed il terribile ed imprevisto ruolo che ha in tutta la
vicenda, fino a rendersi conto di ritrovarsi in realtà dalla parte dei suoi
nemici: al di sopra dei neo-atlantidei e di Gargoyle c'è infatti lei, la
"principessa Nadia", principessa di Neo-Atlantide, detentrice del
terribile potere della Pietra Azzurra e destinata a distruggere l'umanità.
Nell'ultimo episodio comunque Nadia sarà liberata dalla sua condizione di
principessa di Neo Atlantide scoprendo anche che l'Imperatore altri non
era che suo fratello maggiore. Gargoyle (che era umano e non atlantideo)
morirà per mano della Luce emanata dalle Pietre Azzurre e tutti i membri
del Nautilus si salveranno grazie al Capitano Nemo, che, lasciando un figlio
ad Electra, sacrificherà la sua vita per gli altri e soprattutto per la figlia
Nadia.
Epilogo
Dopo i titoli di coda dell'ultimo episodio, la scena si sposta nel 1902,
dodici anni dopo gli ultimi avvenimenti e Marie ormai adulta racconta che
cosa è avvenuto ai protagonisti dopo il termine della storia:

 il Nuovo Nautilus è stato fatto affondare al largo del Giappone e


l'equipaggio si è sciolto;

 Echo ed Icolina si sono fidanzati;

 Electra sta allevando da sola il bambino che ha avuto con il capitano


Nemo;
 Jean e Nadia si sono sposati cinque anni prima, nel 1897 e vivono
a Le Havre. Nadia è diventata madre e continua ad essere vegetariana;

 Grandis è ancora circondata da mille spasimanti, ma continua a


cercare il "vero amore";

 Hanson dopo aver fondato una società automobilistica, sta


diventando l'uomo più ricco del mondo, ma non si è mai sposato;

 Ayrton, che era veramente conte, ha ereditato le ricche proprietà


della sua famiglia;

 Sanson e Marie si sono sposati (nonostante la netta differenza


d'età) e l'anno seguente la ragazza diventerà madre.
Epilogo alternativo
Nella prima bozza dell'epilogo redatta dal regista Anno, Nadia
diventa giornalista per il New York Times (idea utilizzata per il
lungometraggio Nadia e il mistero di Fuzzy), Sanson studia recitazione e
sposa Grandis, Hanson e Jean vanno a studiare in Germania, mentre un
radiofaro farà in modo che gli abitanti di M78 giungano sulla Terra nel
1999. Già previsto fin dall'inizio, l'epilogo avrebbe dovuto essere
ambientato molti anni dopo gli eventi della serie, il 6 agosto 1945 a Le
Havre, dove Jean e Nadia ormai anziani apprendono sgomenti dal Paris
Match dell'esplosione della bomba atomica su Hiroshima.
Protagonisti

 Nadia: è una ragazza quattordicenne, orfana, vegetariana, che


lavora come acrobata in un circo di Parigi. Ha la pelle scura, e questo la
rende nostalgica nei confronti della sua terra d'origine, che
effettivamente ignora, ma continua a pensare che sia l'Africa.
Possiede un ciondolo, una pietra azzurra, che s'illumina quando lei si
trova in pericolo. È molto dolce, ma anche scontrosa e testarda: solo
Jean e Marie riescono a farla ragionare. Il regista Anno ha costruito il
personaggio di Nadia ispirandosi a sé stesso: entrambi hanno infatti un
carattere simile, sono vegetariani, pacifisti ed animalisti, odiano il
sangue e sono terribilmente testardi.
· Jean: Coetaneo di Nadia, occhialuto e grande appassionato di
scienza e meccanica. Ha un formidabile talento per le invenzioni, ma,
data la sua inesperienza, spesso finiscono con il rompersi. Ha perso la
madre da piccolissimo, e il padre è perito in mare dopo un attacco di
Gargoyle alla sua nave; è stato dunque allevato dagli zii. Incontra Nadia
all'esposizione universale di Parigi, ed è, per lui, un colpo di fulmine.
Team del Gratan

· Grandis Granba: avvenente donna italiana dai lunghi capelli rossi,


molto abile nel cucinare (al contrario di Nadia), è decisamente ironica e
irascibile. Era la figlia del ricco proprietario (italiano, come si evince
dall'incontro con Gonzales, una sua fiamma di gioventù nell'episodio
"Operazione Salvataggio") di una miniera di ferro, ma, quand'egli perse
tutti i suoi averi, si ritrovò in strada, e divenne ladra di gioielli.
Fortunatamente, l'incontro con Jean e Nadia le farà cambiare ideali.

· Hanson: era il meccanico della famiglia di Grandis, l'unico, assieme


a Sanson, a rimanerle fedele. Ha una grande passione per la scienza e
per la meccanica: farà infatti molto presto amicizia con Jean, al quale
darà molti consigli di vita. Il Gratan o Caterina, come lo chiama
Grandis, è una sua invenzione. Durante la serie farà continue
riparazioni a quest'ultimo a causa delle varie avventure, fondamentale
sarà l'aiuto di Jean.

· Sanson: era l'autista della famiglia di Grandis, a cui rimase fedele.


È muscoloso e dotato di una forza straordinaria (fa andare in tilt un
robot ingaggiando una gara di resistenza), ma è anche molto narcisista.
Oltre alla forza sovrumana (non a caso si chiama Sanson, Sansone nella
versione Mediaset) è molto abile nell'uso della pistola. Anch'egli darà
molti consigli a Jean insieme al suo amico Hanson, che è anche il suo
migliore amico.
Equipaggio del Nautilus

· Capitano Nemo (vero nome Elusys Ra Arwal): uomo di mezza età,


dallo sguardo misterioso: affascina subito Grandis. Ha un passato
molto oscuro alle spalle che verrà mostrato nel corso della serie. È
comunque un ottimo comandante, costretto a volte a prendere delle
scelte durissime per la sopravvivenza del sottomarino.

· Electra (vero nome: Medina Ra Lugensius): ufficiale in seconda del


Nautilus, ha perso tutta la famiglia durante la distruzione di Tartesso
(Noe Azzurro) e viene in seguito salvata da Nemo, al quale è legata da
un rapporto di affetto, che si scoprirà, verso la fine della serie, essere
amore.

· Echo Villan: giovane addetto al sonar del Nautilus, è stato salvato


da Nemo dopo l’affondamento della nave in cui lavorava come marinaio
al servizio del padre di Jean. Sensibile ma molto coraggioso, è
innamorato dell’infermiera di bordo, Icolina, in onore della quale ha
fondato un Fan Club. Nell’epilogo scopriremo che l’ha sposata.

· Icolina: nipote del medico di bordo, è una ragazza disponibile e


sensibile, molto dedita al suo lavoro di infermiera. Imbarazzata dalla
corte di una buona parte dell’equipaggio, Sanson compreso, alla fine
Icolina sposerà Echo, l’addetto al sonar.

· Primo ufficiale di macchina: L’anziano capo macchinista,


sopravvissuto alla tragedia che ha colpito Tartesso nel 1876, è un
grande amico di Nemo. Saggio e infaticabile, svolge al meglio il suo
lavoro. Conosce ogni membro dell’equipaggio, ed è affezionato ad
ognuno di loro.

· Primo timoniere e ufficiale di immersione: il timoniere è un


giovane uomo dal fisico forte e atletico: il suo compito è quello di
manovrare l’immenso sommergibile Nautilus in ogni suo spostamento.
Suo collaboratore è un ragazzo pallido dai capelli lunghi e neri che,
nonostante possa apparire un tipo serio, ama scherzare sia con il
timoniere che con Echo.

· Dengil Echino: è il medico di bordo, nonché nonno dell’infermiera


Icolina. Estremamente protettivo nei suoi confronti, non tollera che gli
altri membri dell’equipaggio la importunino con le loro corti. Sarà lui a
rivelare a Sanson e agli altri che l’unico in grado di curare una febbre
tropicale è il Capitano Nemo.
· Fate: meccanico del Nautilus, stringerà amicizia con Jean, al quale
darà qualche consiglio per conquistare Nadia. Gioviale e tuttofare,
Fate morirà asfissiato in sala macchine, a seguito di una fuga di gas
radioattivo, insieme ad altri due uomini. I suoi funerali si terranno ad
Atlantide.
Altri personaggi

· Marie Anne Löwenbräu: graziosa bimba, ha perso i genitori, uccisi


dai soldati di Neo-Atlantide nella loro isola-base. Considera Nadia e
Jean come suoi genitori, ma all'occasione può divenire più adulta e
coscienziosa di loro. Diventerà una grande amica di King. Alla fine della
serie, lei rimarrà a terra con Ayrton, King e una parte di equipaggio del
Nautilus: inoltre, sarà lei a narrare l'epilogo della serie, ormai sposata
con Sanson (nonostante la differenza d'età) e incinta di lui.

· King: piccolo cucciolo di leone e migliore amico di Nadia prima che


questa conosca Jean e gli altri. Diventa presto il compagno di giochi
preferito di Marie, ricoprendo spesso il ruolo di "marito" ed a volte
anche subendo le conseguenza dell'esuberanza della bambina (fa le
parti del martello in un esercizio di lancio del martello). È un animale
molto geloso, cosa che dimostra in particolare quando Nadia e Jean
diventano più intimi.

· Ayrton Glenarvan: personaggio alquanto curioso, viene incontrato


da Jean e Nadia per la prima volta a bordo della corazzata che li trae
in salvo in mare, precipitati con l'aereo costruito da Jean. Si presenta
come un tipo piuttosto arrogante e saccente che, all'apparenza,
racconta un sacco di frottole. Ayrton ricomparirà a metà serie sulla
strana isola vagante (sepolto in terra, spuntando fuori solo la sua
testa): da adesso, non abbandonerà mai il gruppo. Si infatuerà di
Grandis e tenterà, senza successo e con grande ira di Hanson e
Sanson, di conquistarla. Tra l'altro, Ayrton dimostra un'eloquenza e
delle maniere assai raffinate: effettivamente, continua a ripetere di
essere un conte inglese. A dispetto di quanto potesse sembrare in un
primo tempo, Ayrton risulterà essere veramente un conte!
· Gargoyle (vero nome Nemesis Ra Algol): Quando la civiltà di
Tartesso era ancora fiorente era il primo ministro del re.
Successivamente, con un colpo di Stato, prese il potere e fondò
l'organizzazione di Neo-Atlantide. Ora che la civiltà di Atlandide è
scomparsa, il suo scopo è quello di riportarla alla luce usufruendo della
razza umana (creazione genetica di quel popolo) come schiava: per
questo scopo, è determinante la pietra azzurra, necessaria a
controllare tutte gli antichi frutti della tecnologia atlantidea (tra cui il
Red Noah). Per praticamente tutta la serie ha volto e spalle coperti da
un cappuccio; inoltre indossa una maschera. Alla fine della serie, si
coprirà con un cappuccio di acciaio a cono, poi lascerà intravedere una
parte di viso e dei contorni molto sfocati al momento della sua morte.
Dopo che per tutta la vita ha creduto di essere un Atlantideo, proprio
pochi istanti prima della sua morte scoprirà di essere anch'egli un
terrestre e perciò morirà a causa del potere delle Pietre Azzurre.

· Imperatore Neo (vero nome: Vinusis Ra Arwal; nome fittizio


datogli da Gargoyle: Neo Icon Epifanes): è l'imperatore di Neo-
Atlantide e fratello di Nadia, ma è effettivamente una marionetta
nelle mani di Gargoyle, che, avendolo trovato ucciso dall'esplosione
della Torre di Babele, utilizzò la tecnologia di Atlantide per ricostruire
un automa a partire dai suoi pochi resti. Egli dunque non sembra avere
la facoltà di provare emozioni, tuttavia quando viene messo duramente
alla prova dalla vista di suo padre in agonia e di sua sorella Nadia in
pericolo, prenderà nuovamente coscienza di sé e salverà quest'ultima,
perdendo poi quell'ultimo barlume di vita rimastogli.

· Zio di Jean: in seguito alla morte della madre e alla scomparsa in


mare del padre, Jean è stato cresciuto dallo zio. Edonista e inventore,
si deve a lui la passione di Jean per la meccanica. Ama chiacchierare,
scherzare, godersi la vita, insomma.

· Zia di Jean: contrariamente a suo marito, la zia di Jean è


intransigente e severa fino all’inverosimile, soprattutto quando si
tratta di denaro che, secondo lei, suo nipote non fa altro che sprecare
nella costruzione di strane invenzioni. Razzista e materialista, non
accetterà di ospitare Nadia a casa sua.
· Capitano Mayville: Capitano di mezza età della corazzata
americana Abraham, porta in salvo Jean e Nadia, naufragati in mare a
seguito di un malfunzionamento dell’aeroplano di Jean. La sua missione
è quella di distruggere i “mostri marini” che hanno ucciso migliaia di
valorosi marinai. Darà del filo da torcere al Nautilus, una volta
identificato anche grazie all’aiuto di una spia di Gargoyle. Suo fedele
tenente in seconda è il signor Holland.

· Ilion: è una balena di ventimila anni di età. È infatti l’ultimo


esemplare rimasto in vita delle balene che gli antichi Atlantidi
sfruttarono in numerosi esperimenti, atti a creare la razza perfetta
da schiavizzare. Vista la sua età, ha visto lo scorrere della storia del
mondo e dell’umanità, umanità che lo affascina per via delle sue
caratteristiche peculiari e uniche. Grande amico di Nemo, è in grado di
parlare con gli esseri umani per mezzo della pietra azzurra. Morirà
poco dopo aver visto Nemo per l’ultima volta e parlato con Nadia.

· Guardiano del Red Noah: misteriosa entità all’interno del Red


Noah, pare abbia come unici scopi quelli di raccontare la storia del
popolo di Atlantide e di ufficializzare la salita al trono degli eredi della
pietra azzurra. Infatti, una volta incontrata Nadia, cercherà di
convincerla che andare ad Atlantide è la cosa più giusta da fare. Nadia,
irremovibile, riuscirà a persuaderlo del contrario, ma lascerà la
ragazza con un ultimo monito: “Per quanto lo desideri, non potrai
sfuggire al tuo destino. Ci rivedremo ancora, Principessa Nadia.”

· Hamahama: giovane indigeno africano, è nato il 3 gennaio 1877.


Inizialmente ostile nei confronti di Nadia e degli altri, cambierà subito
atteggiamento una volta riconosciuta la pietra azzurra al collo della
ragazza. Promesso sposo di Muramura, sarà rivale di Jean, dal
momento che Nadia avrà una breve cotta per lui.

· Gonzales: cacciatore di tesori, Gonzales è un uomo egoista, sadico


e avido di denaro. È stato il primo fidanzato di Grandis, e dopo averne
indebitato fino al collo il padre, ha preso possesso di tutti i suoi beni.
La sua roulotte è stracolma di oggetti rari e preziosi. È accompagnato
da due giovanissime ragazze di facili costumi.
· La Regina madre: la regina, moglie di Nemo e madre di Nadia,
morta nel primo assalto dei ribelli Neo Atlantidi, appare soltanto due
volte in tutta la serie: prima perché è raffigurata nell’ologramma
commemorativo di Nemo, poi, perché viene invocata da Nadia. Non
esiterà a sacrificare le anime di tutti gli Atlantidi morti migliaia di anni
or sono per salvare la vita del ragazzo che sua figlia Nadia ama
perdutamente.
Produzione
Il progetto di ciò che poi sarà Fushigi no umi no Nadia nasce
nel 1988 dal produttore Hiroshi Kubota, impiegato della rete televisiva
nazionale giapponese NHK. Questi, trovandosi da poco a trattare con
l'animazione, vuole puntare su soggetti non ancora trasposti. L'attenzione
cade su due opere di Jules Verne, ovvero Ventimila leghe sotto i
mari e L'isola misteriosa. Non essendo presenti bambini nei soggetti
originali, Kubota decide di mantenere il tema portante dei racconti, cioè il
contrasto tra scienza e natura, trasferendolo in due ragazzi tredicenni
(nella stesura finale avranno 14 anni): un ragazzo amante delle invenzioni e
una controparte femminile più legata alla natura.
Tuttavia il progetto è, in modo abbastanza evidente, una
riformulazione di Laputa: il castello nel cielo di Miyazaki, il quale, tra
l'altro, presenta elementi "riciclati" dalla sua serie Conan, il ragazzo del
futuro, oltre ad elementi, come il nome e l'idea del castello volante,
ispirati a I viaggi di Gulliver di Jonathan Swift.
La realizzazione viene affidata allo studio Group TAC (Holly e
Benji, Touch), che subappalta il lavoro allo studio Gainax. Inizialmente si
pensa di affidare la regia a Yoshiyuki Sadamoto, che cerca di rendere
meno palesi i richiami all'opera di Miyazaki. La sua proposta viene però
bocciata dalla NHK, portandolo a ritirarsi dal ruolo di regista della serie.
Non avendo altre soluzioni, nel giugno del 1989 la Gainax affida tutto
il progetto alle mani del giovane Hideaki Anno che sta appena terminando
la sua prima opera come regista Punta al Top! GunBuster, una mini-serie di
soli 6 OAV. Messo in difficoltà dalle diverse richieste di
NHK, Toho e Group TAC, tutte ferme sulle loro posizioni, Anno sceglie
allora l'unica alternativa che gli sembra possibile, quella della parodia,
solamente nei primissimi episodi della serie, riuscendo così ad imporre la
sua idea di conduzione per il resto della serie, portandola su binari ben
diversi.
Problemi tecnici
A circa due terzi della serie la produzione andò incontro a difficoltà
finanziarie e a ritardi sulla produzione, tanto che Anno dovette lasciare la
regia all'amico Shinji Higuchi per la realizzazione degli episodi 23/27 (il
capitolo delle isole), in modo da potersi completamente dedicare alla
parte finale.

Controversie
Anche se Nadia pensa di provenire dall'Africa e il colore della sua
pelle sembra effettivamente confermarlo, i suoi capelli sono lisci,
piuttosto che ricci. Sulla rappresentazione dei capelli gli animesi prendono
generalmente molte libertà, ma gli autori ammisero di non aver potuto
disegnare Nadia come avrebbero voluto. Alcuni dei disegni preparatori
mostrano un taglio di capelli più vicino ai tratti etnici tipici dell'Africa.
Inoltre uno dei bozzetti per il Capitano Nemo suggerisce che inizialmente
anch'esso avrebbe dovuto essere nero. Le speculazioni dei fans su questo
cambiamento vanno dall'ipotizzare che i produttori ritenessero il pubblico
giapponese non ancora pronto per un personaggio nero protagonista,
all'idea che avrebbe reso troppo ovvia la connessione tra Nadia e Nemo.
Il character design finale del personaggio di Nemo ricorderà molto il
capitano Bruno J. Global/Henry J. Gloval della serie Macross/Robotech,
serie per cui lo stesso Hideaki Anno aveva lavorato ad inizio carriera
come animatore. In ogni caso i caratteri somatici di Nadia,
apparentemente molto più vicini a quelli indiani piuttosto che a quelli
africani (anche Jean, nell'episodio 1, chiede a Nadia se lei non sia nata
in India) sono giustificabili dalla trama, visto che anche se Nadia è nata
effettivamente in Africa, la sua etnia non è riconducibile ad alcun ceppo
terrestre.
Il film della Walt Disney Atlantis - L'impero perduto viene
criticato da alcuni appassionati perché ritengono che il film ricalchi
troppo palesemente alcuni elementi - anche stilistici - della serie, pur
discostandosi molto per quanto riguarda la trama. Secondo i difensori del
film, la Disney usa semplicemente le ben conosciute leggende
di Atlantide e, piuttosto, Atlantis somiglia di più all'opera di Hayao
Miyazaki Laputa: il castello nel cielo da cui la stessa serie di Nadia ha
dichiaratamente attinto, essendo stata commissionata dalla rete
televisiva nipponica NHK come parziale rifacimento di Laputa.

Riferimenti ad altre opere

· Il regista Hideaki Anno ha riutilizzato nella serie alcuni nomi


presenti nella sua prima opera d'animazione ad episodi, ovvero Punta al
Top! Gunbuster. Ad esempio quelli originari del Nautilus e del New
Nautilus, "Eltreum" ed "Excelion", erano già stati assegnati alle due
grandi navi spaziali che appaiono nella precedente serie. Nell'episodio
14, la Reef 64 (faglia oceanica) è un riferimento a Reef 64, il pianeta
dove si dirige l'Excelion nel terzo episodio di Gunbuster. Inoltre
l'arma del robot Gunbuster chiamata "Homing Laser" è esattamente la
stessa, anche per animazione, che il Capitano Nemo utilizza durante la
spettacolare battaglia contro il Red Noah.

· L'aspetto dei personaggi ed il design delle macchine ricompaiono


anche in lavori successivi dello studio Gainax; infatti il character
designer della serie è Yoshiyuki Sadamoto che curerà assieme ad Anno
anche Neon Genesis Evangelion, i cui personaggi somigliano vagamente
a quelli del Mistero della Pietra Azzurra .

· L'opera contiene anche numerose tematiche e situazioni che


saranno riprese ed amplificate in Neon Genesis Evangelion; per
esempio il limite del potere della scienza, il mistero sulla causa della
distruzione di una società: qui Atlantide, nell'altra opera il Second
Impact, il viaggio al polo sud, la visione di un Adamo primordiale e la
problematica origine dell'uomo (negli ultimi episodi).

· La serie contiene numerose citazioni ed omaggi ad altre serie di


produzione nipponica, per esempio i tre presunti "cattivi" Grandis,
Sanson e Hanson (Rebecca, Sansone e Hanson nell'edizione italiana
Mediaset) sono un omaggio ai cattivi della serie delle Time Bokan (le
varie serie di Yattaman, I predatori del tempo, Calendar Men, ecc.),
conosciuti come il Trio Drombo.
· Nel videogioco Gunstar Heroes, prodotto dalla Treasure per Mega
Drive nel 1993, vi è una evidente citazione a Grandis, Sanson e Hanson
nei personaggi di Pink e i suoi due scagnozzi, i quali attaccano con un
robot da guerra e dovranno essere affrontati per due volte come boss
di fine livello.

· La tuta indossata da Rei Ayanami in Neon Genesis Evangelion e


da Nadia in una delle illustrazioni negli art-book è stata ripresa da
quella di Electra nella parte nel nuovo Nautilus negli ultimi episodi.
Quest'ultimo personaggio ricorda, durante l'incontro con i
protagonisti, un'altra eroina di anime: Simone, La stella della Senna,
dalla serie Il tulipano nero: la maschera a farfalla ha simile forma e
stesso colore, i capelli, gli occhi e l'acconciatura sono gli stessi.

· Una citazione da Il tulipano nero si ritrova nel nome degli aerei


costruiti da Jean e citati nei primi episodi della storia come Etoile de
la Seine (Stella della Senna, appunto) seguiti dai numeri di serie.
L'aereo che appare nel primo episodio, che deve essere usato nella
gara all'Esposizione Universale, è l'Etoile de la Seine VII e quello sul
quale i due "naufragano" è l'Etoile de la Seine VIII.

· Il character design del capitano Nemo è basato su quello di Bruno


J. Global di Macross, ma alcuni dettagli ricordano un altro capitano
spaziale famosissimo, Capitan Harlock (nelle ultime puntate il
nuovo look di Nemo richiama esplicitamente quello del pirata dello
spazio); inoltre la sua uniforme somiglia a quella del capitano Juzo
Okita (capitano Avatar negli adattamenti occidentali) della serie Star
Blazers (La corazzata Yamato).

· Il cane di Marie che nell'episodio 5 viene ucciso dai neo-atlantidei


ha lo stesso nome di quello di Monsley in Conan, il ragazzo del futuro.

· La scena della dichiarazione di guerra di Neo del 37º episodio cita


quella di Devilman, in cui Zenon compare contemporaneamente in tutto
il mondo, con tanto di didascalie, per annunciare la guerra totale

· Come diventerà prassi della Gainax, l'ultimo episodio di alcune sue


serie ha il titolo di un romanzo di fantascienza: in questo caso, il titolo
del 39º episodio, Eredita le stelle, è letteralmente la traduzione di
quello del romanzo d'esordio di James Patrick Hogan Inherit the
stars, pubblicato in Italia come Lo scheletro impossibile.
Imprecisioni
La serie è ambientata verso la fine dell'Ottocento, ma gioca molto
su divertenti anacronismi, soprattutto riguardanti le invenzioni di Jean
(dalle minibatterie al litio dell'episodio 29 alla macchina per
il karaoke dell'episodio 34), che non vanno quindi considerati come
imprecisioni - Anno ha tra l'altro cercato, nel capitolo dell'isola deserta,
di non rendere troppo pesante il problema della sopravvivenza dei
protagonisti limitandosi col descrivere una situazione più leggera, dove
due ragazzini "moderni" (molto più moderni del XIX secolo) abituati
all'elettricità e all'acqua corrente devono fare i conti con l'assenza di
questo genere di comodità. Sono solo tre i casi in cui si potrebbero
riscontrare un anacronismo e un errore: il primo nel 1º episodio: la cima
della Torre Eiffel non era composta da due balconi sovrapposti con delle
estremità ad ogni angolo, conformazione con cui si presenterà dal 1957. il
secondo si nota per la prima volta nell'episodio 5, dove i soldati che danno
la caccia ai protagonisti imbracciano quelli che sembrano dei fucili
Mondragòn, ma, come già accennato, la storia è ambientata
nel 1889 mentre il progetto di quest'arma risale al 1907, cioè a diciotto
anni dopo; il terzo si riscontra nell'episodio 35, dove Nadia rivela che la
sua gente proviene dalla nebulosa M78, affermando che essa dista dalla
terra 277,5 anni luce, mentre in realtà la nebulosa dista dalla Terra 1.600
anni luce.

Sigle

Sigla di apertura

· Blue Water cantata da Miho Morikawa

Sigla di chiusura

· Yes, I will... cantata da Miho Morikawa

Sigla italiana
· Il mistero della pietra azzurra cantata da Cristina D'Avena
Edizione italiana
In Italia la serie ha avuto due edizioni. La prima è stata quella
curata da Mediaset per la trasmissione televisiva. Come per altre serie,
questa versione ha subito censure (un intero episodio è stato eliminato a
causa della presenza di numerose canzoni che lo rendevano in pratica un
mini-musical), ed erano inoltre presenti alcuni errori di traduzione e
adattamento (ricorretti nella successiva versione per home video); tale
versione è stata poi passata alla rete televisiva francese La Cinq nello
stesso anno. La trasmissione dell'estate del 2000 ha subito ulteriori tagli
e una divisione in episodi diversa da quella originale (anche se
apparentemente venivano trasmessi due episodi al giorno). Alla fine di
dicembre del 2001/inizio gennaio 2002 e nell'estate del 2007 la serie è
stata trasmessa in modo parziale (interrompendola dopo le prime 6
puntate nel secondo caso, andate in onda ogni lunedì, mercoledì e venerdì).
Una delle censure principali della versione Mediaset è il tacere sul fatto
che Gargoyle si riferisce ai Neo-Atlantidi come esseri divini, in quanto
discendenti dei creatori dell'umanità.
Home Video
L'edizione Mediaset è stata poi riproposta in 6 videocassette
prima dalla Bim Bum Bam Video nei primi anni '90, poi dalla Yamato
Video all'inizio degli anni 2000 per il circuito delle edicole.
Nel2003 sempre la Yamato Video ha curato una nuova edizione integrale
dal titolo Nadia - Il mistero della pietra azzurra in dieci DVD per il
mercato delle fumetterie, contenenti tutti i trentanove episodi e
l'OAV Nadia e il mistero di Fuzzy con un nuovo adattamento e un nuovo
doppiaggio, più fedeli all'originale giapponese e senza censure. In questo
adattamento anche i nomi dei personaggi hanno subito leggere modifiche,
sempre nello spirito di essere più aderenti ai nomi originali.
Sigla italiana
La sigla di apertura e chiusura della versione televisiva, intitolata
anch'essa Il mistero della pietra azzurra, è cantata da Cristina D'Avena.
Scritta da Alessandra Valeri Manera (testo) e da Carmelo "Ninni"
Carucci (musica), la sigla è inserita nell'album Fivelandia 9 pubblicato
nel 1991 dalla Five Record. Altre incisioni si possono trovare negli
album Cristina D'Avena e i tuoi amici in TV 7 del1994 e Fivelandia
18 del 2000.
Esiste anche un rarissimo 45 giri contenente la versione strumentale
incisa sul lato B. Inoltre, è stata incisa anche la base originale con cori
che si può trovare sulla musicassetta Cantiamo con Cristina - Che
avventura! del 1992.
Sono state realizzate due versioni differenti della videosigla italiana:
si tratta sostanzialmente di un diverso montaggio dei fotogrammi, dovuto
forse al fatto che la prima versione, utilizzata per la prima trasmissione
nel 1991 su Italia 1 e nelle repliche successive su Canale 5 e Rete 4,
mostrava troppe scene che svelavano il finale della serie. Nella
trasmissione dell'estate 2007(misteriosamente interrotta dopo solo 9
episodi) è stata utilizzata la prima versione per l'apertura e la seconda
versione per la chiusura. In entrambe le versioni è stata comunque
mantenuta la celebre sigla di Cristina D'Avena.
È da notare che nella sigla italiana viene detto «Se un ragazzo
tredicenne salverà/un'acrobata del circo della stessa età», ma in realtà i
protagonisti sono quasi quindicenni.
Nella versione DVD curata da Yamato video è stata invece mantenuta la
sigla originale giapponese.
Censure e tagli
I passaggi televisivi sulle reti Fininvest/Mediaset sono
stati censurati, rimuovendo per esempio alcune scene in cui compare del
sangue o la protagonista senza abiti, così come sono stati riadattati alcuni
dialoghi in cui (specie quelli in cui Gargoyle si riferisce agli Atlantidi
come dei), in alcuni casi apparentemente solo per ridurre la durata
dell'episodio. Nell'episodio 13 ("Marie è in pericolo") è stato
completamente tagliato un passaggio che ha come sottofondo musicale la
canzone della sigla di testa giapponese. Inoltre l'episodio 34 ("La mia
adorata Nadia") che contiene numerose canzoni, non è mai stato
trasmesso.
Yamato Video nell'edizione per DVD con il suo nuovo doppiaggio, ha
recuperato tutte le scene tagliate e ha curato i dialoghi in modo da
renderli più vicini agli originali giapponesi.
Nanà supergirl , è un manga e anime giapponese (titolo originale Nanako
SOS) prodotto nel 1983 da Hideo Azuma (manga) Juzo Tsubota (anime)
e Kokusai Eigasha e trasmesso in Italia dal 1984. Hideo Azuma è anche il
disegnatore di Pollon.

Trama
La serie, che si compone di 39 episodi, racconta la vita di Nanà, una
ragazza d'ignota provenienza e dotata di superpoteri. Ella viene aiutata da
Leonetto, giovane supposto scienziato, ancora studente, che non manca di
sfruttarne i poteri a proprio vantaggio creando una ditta, la "società
tuttofare" con cui arricchirsi, ma sempre senza risultati. Ne fanno parte
Nanà, Leonetto e l'amico e compagno di classe Bobolo, un disegnatore
di fumetti che s'innamora subito di Nanà. Ella è invece segretamente
innamorata di Leonetto, il quale nel corso della serie, preso com'è sempre
dal desiderio di guadagnare, si dimostra un po' freddo e calcolatore, ma
spesso alla fine di una puntata finisce per dimostrare anche egli buoni
sentimenti. Nella prima puntata egli voleva dotare Bobolo di superpoteri,
tuttavia in seguito al fallimento dell'esperimento e dall'esplosione che ne
consegue, c'è l'arrivo di Nanà, che scende dalle nuvole come cullata e priva
di conoscenza; sfidando la legge di gravitàlentamente arriva proprio tra
le braccia di Leonetto e a quel punto è svegliata dal rumore di un fulmine, ma
l'unica cosa che ricorda è il suo nome. I momenti comici non mancano,
facilitati dalla galleria dei nemici che il terzetto si trova ad affrontare: il
Professor Ishikawa, torreggiante scienziato dal fisico simile a Frankenstein
e dall'incarnato cinereo, ghiotto consumatore di uova crude che si sposta su
un colossale e fantascientifico elicottero; Pannocchione, bizzarro individuo
vestito con indumenti artici che viaggia con tre maldestri assistenti su un
sommergibile nucleare; Gotanda il collezionista di mostri, milionario
eccentrico che vuole aggiungere la super-ragazza Nanà alla sua "raccolta";
Klondike, giovane e ricchissimo capitano d'industria che vuole strappare
Nanà all'influenza di Leonetto e Bobolo per farne la sua sposa. La sigla
italiana Nanà Supergirl è Cantata da Cristina D'Avena.
C'era una volta... Pollon è una serie animata tratta dal manga di Azuma
Hideo (autore anche di Nanà Supergirl) Olympus no Pollon (lett. Pollon del
monte Olimpo, pubblicato in Italia semplicemente col titolo Pollon),
pubblicato nel1977 dall'Akita Shoten sulla rivista Princess. Si compone di 46
episodi trasmessi tra il 1982 e il 1983 e prodotti da Fuji Television. La serie
è diventata molto popolare in Italia, dove è stata trasmessa per la prima
volta e da sempre su Italia 1 nel 1984, all'interno del popolare
contenitore Bim Bum Bam. La sigla italiana è interpretata da Cristina
D'Avena, è scritta da Piero Cassano dei Matia Bazar e da Alessandra Valeri
Manera, e si intitola Pollon, Pollon combinaguai.

Trama

La storia tratta delle avventure della piccola Pollon, unica figlia del
dio Apollo, che vive con suo padre e tutti gli altri dei sul monte Olimpo,
rappresentato come un posto simile alla Terra dei giorni nostri, con
televisione e supermercati.

Pollon desidera sopra ogni cosa diventare una dea. A tale scopo suo
nonno Zeus stabilisce un patto con lei: la farà diventare una dea quando avrà
riempito un magico salvadanaio con le monete che lui le donerà ogni volta che
compierà una buona azione. Le sue intenzioni verso il prossimo sono buone
ma, spesso, invece di aiutare qualcuno lo mette ancora più nei guai.

Insieme a Eros, dio dell'amore e suo inseparabile compagno di


disavventure, Pollon va dunque alla ricerca di persone da aiutare,
imbattendosi appunto nei protagonisti dei miti greci rivisitati in chiave
moderna. Ad aiutarla lungo il suo cammino trova anche la Dea delle dee, che
la incoraggia e la salva da brutte situazioni, come un angelo custode,
regalandole un fermaglio col quale contattarla e usare il miracolo Bon Bon.

Le situazioni in cui si viene a trovare traggono spunto dalla mitologia, con


chiari riferimenti alle Metamorfosi di Ovidio, della Grecia classica, spesso
mutando anche la più triste tragedia in chiave umoristica. Durante lo
svolgimento della storia vengono presentati di volta in volta gli dei
dell'Olimpo e i miti a loro legati: essi compaiono allo spettatore come esseri
tutt'altro che divini, fallibili e dediti al vizio e soggetti alle debolezze
umane, proiettando sempre le situazioni da un punto di vista umoristico.

Come ultima fatica per diventare dea, Pollon salva la Terra dai mali usciti
dal vaso di Pandora: grazie alla speranza, che era rimasta in fondo al mitico
vaso dei demoni, la bambina riesce a imprigionare di nuovo i mostri e scopre
che la Dea delle dee era proprio la dea della speranza. Come segno di
riconoscenza per gli sforzi di Pollon, la dea le cede il titolo.

Personaggi principali

Pollon

Vispa e curiosa bambina dai riccioli d'oro, dall'aspetto dolce, simpatico e


meraviglioso, è figlia del dio Apollo e vuole a tutti i costi diventare una dea.

Si considera la più grande showgirl dell'Olimpo e pur essendo molto stonata,


obbliga tutti a sentirla cantare, sottoponendo gli ascoltatori a vere e proprie
torture. La sua canzone preferita è "...sono la figlia di Apollo...la figlia del dio
Sol...". Spesso negli episodi utilizza una polvere magica dotata del potere di
ridare l'allegria perduta, introdotta sempre da una canzoncina che ne
annuncia le proprietà:

Eros

Il miglior amico di Pollon, Eros è il dio dell'amore, rappresentato però come


un ragazzino brutto, basso, sgraziato, con ali minuscole
ed ombelico pronunciato. Figlio di Afrodite, è un totale fifone, ma viene
comunque coinvolto nei guai di Pollon, non riuscendo a resistere alla
personalità della sua amica. Lei lo chiama Pennuto e Nanerottolo mentre lui la
chiama Poppante. Eros è sempre nudo, ma non presenta gli attributi maschili.
Qualche volta si rivela anche innamorato di Pollon.

Apollo

Apollo è il padre di Pollon e figlio di Zeus. Trasporta il sole fumante su un


carretto trainato da un ronzino dallo sguardo poco intelligente e triste,
chiamato Dosankos. Non è un esempio di serietà e dedizione al lavoro
(spessissimo, invece di partire sul carro del Sole, preferisce suonare la lira o
dormire), e per questo viene sempre sgridato da Zeus; ma è un padre
amorevole, sempre pronto ad aiutare la figlia, che pure lo adora. Spesso è in
cerca di una mamma per Pollon. Nei primi episodi ci proverà con Dafne, poi
con Atalanta e nell'episodio 16 s'innamorerà della dea Selene.

Zeus

Il padre degli dei è un donnaiolo sempre alla ricerca di nuove prede (aspetto
che si trova anche nella mitologia greca). Spesso le sue scappatelle sono la
fonte delle avventure di Pollon e puntualmente vengono scoperte dalla
gelosissima moglie Era, che spesso lo ripaga con una scarica di fulmini oppure
gli aizza contro gigantesche vespe. Si veste con una pelliccia d'orso chiusa
da una cintura con le sue iniziali inkatakana.

Poseidone

Poseidone è il gigantesco dio del mare. Nonostante la mansione, non sa


nuotare, anche perché l'acqua gli arriva al massimo alla cintola. Raffigurato
con la barba ed i capelli raccolti da una fascia (come si vede in molte pitture
vascolari greche), si veste solo con le mutande e porta alla cintura un'anfora
di sake. È sposato con Anfitrite e ha un figlio di nome Tritone che non sa
nuotare.

Era

È la moglie di Zeus, troppo spesso tradita dal consorte; ha un vestito rosso


e calze a rete, e spesso si mostra perfida e sadica, punendo il marito
infedele con dei fulmini da lei stessa creati. Passa molto del suo tempo a
spettegolare, o davanti allo specchio a truccarsi per competere in bellezza
con Afrodite.

Negli episodi di Pollon, Era è la nonna di Pollon e la madre di Apollo, mentre


nella mitologia classica, Era è la matrigna, perché Apollo è un figlio
illegittimo di Zeus, nato da una relazione amorosa con Latona,
mentre Artemide è la sorella gemella di Apollo.
Efesto

Efesto è il dio del fuoco e dei metalli, e anche un grande scienziato: privo
dell'occhio destro (coperto da una benda simile a quella dei pirati), appare
poco intelligente e molto simpatico, ma ha antipatia per tutti gli dei maschi,
specialmente Apollo, quasi sicuramente a causa del bell'aspetto di
quest'ultimo, contrastante con il suo. È il marito di Afrodite.

Artemide

Artemide è la permalosa dea della caccia e della luna e anche zia di Pollon.

Afrodite

Afrodite è la madre di Eros ed è la più bella tra tutte le dee. Proprio perché
dea della bellezza, si vergogna della bruttezza del figlio, Eros, che obbliga a
non chiamarla mamma, ma sorella. Passa gran parte del suo tempo allo
specchio a truccarsi.

Altri personaggi

Azuma-mushi

È il narratore della storia. Fa la sua comparsa in ogni puntata all'inizio,


durante e alla fine di ogni episodio per fornire spiegazioni sui miti greci
trattati nelle puntate o semplicemente commentare le scene; non interviene
mai nella storia, né comunica con i personaggi salvo qualche eccezione.

Azuma-mushi ha l'aspetto di un insetto alato dal volto umano e porta in


testa un pennino e un calamaio. Si tratta probabilmente della caricatura
dell'autore del manga, Azuma Hideo: non a caso, infatti, porta il suo stesso
nome con il suffisso mushi che significa 'insetto' e appunto nell'anime ha tali
sembianze.

Cha Cha Cha

È un medico buffo, incontrato da Pollon (ad esempio nella puntata di Apollo e


Dafne). Come ogni personaggio, questo medico è uno dei più strampalati e,
nonostante la sua professione e il suo aiuto, ne combina di tutti i colori
dando alla piccola aspirante dea le peggiori pozioni e intrugli che, anziché
migliorare la situazione la peggiorano soltanto. Ha inoltre la parlantina
bizzarra, infatti, ogni volta che parla aggiunge sempre un "cha-cha" o "cha-
cha-cha" sia davanti ad una parola oppure dietro alla parola (talvolta capita
anche che ne dica due o tre di fila).

Eris

È la dea della discordia. Le basta fare l'occhiolino per infondere l'odio


nell'animo degli esseri viventi. Apparentemente è una ragazza molto gentile
e riceve da Pollon la mela d'oro, in qualità di dea più bella dell'Olimpo.

Dioniso

È il dio del vino: pelato e con la pancia tonda, adora bere e porta sempre con
sé una bottiglia in bocca o in mano; utilizza occhiali da sole sul volto
paonazzo e svariate volte lo si vede con la sigaretta in bocca. Da notare che
in questa serie Dioniso non è figlio di Zeus.

Atena

È la dea della saggezza e della scienza, con neri occhi a mandorla, armata di
elmo. Per il suo atteggiamento antipatico nei confronti degli altri, è chiamata
da tutti "vecchia zitella". Stranamente si vede la sua nascita nell'episodio
18 La trasformazione di Mirra ma compare già adulta nell'episodio 12 La
vendetta di Atena.

Eos

È la dea del risveglio, grida sempre con il gong per svegliare Apollo. Nella
versione in lingua italiana viene chiamata dea del tempo.

Paperotto

È una papera amica di Pollon. All'inizio era un ragazzo aviatore ma a causa di


una magia di Artemide si è trasformato in una papera.

Sole

È il sole parlante e fumatore che viene sempre portato con sé da Apollo.


Ade e Persefone

Sono gli dei dell'oltretomba, non hanno capelli, ma in compenso hanno la


carnagione azzurra. Il fisico magrissimo di Ade lo fa rassomigliare ad uno
scheletro, al contrario la moglie è ben in carne. Se in ogni cartone animato
che si rispetti, quando un personaggio riceve una legnata in testa vede le
stelle che girano davanti ai suoi occhi, Ade vede teschi in simili situazioni.

Dea delle Dee

È una figura divina femminile che compare nella seconda parte della serie e
aiuta Pollon a diventare una vera dea conferendole di volta in volta un potere
divino. In particolare, le dona un oggetto a forma di farfalla, chiamato
Miracolo bon bon, che per l'appunto ha dei poteri magici. È una divinità
presumibilmente superiore a tutte le altre, ma nelle ultime due puntate si
scopre che in realtà si tratta della dea della speranza, rimasta rinchiusa
nel Vaso di Pandora. Donerà i suoi poteri a Pollon facendola diventare a sua
volta la dea della speranza.

Influenze della cultura giapponese contemporanea

Nonostante il contenuto di argomento mitologico e fantastico e


l'ambientazione nell'antica Grecia, negli episodi di Pollon compaiono
continuamente riferimenti più o meno evidenti alla cultura e alle
tradizionigiapponesi. Ne sono esempio alcune abitudini quotidiane dei
personaggi (come il fatto di camminare scalzi nelle abitazioni, indossare
il kimono e mangiare riso in ciotole servendosi delle tipiche bacchette
giapponesi), l'utilizzo occasionale dei kana e dei kanji come sistema di
scrittura (in cartelli, lettere, eccetera) e la presenza di elementi della
mitologia giapponese nei più celebri miti greci. Ad esempio nella terza
puntata Uno sposo per Dafne, Apollo, triste per l'amore non ricambiato di
Dafne, si rifugia dentro una caverna portando con sé il sole e oscurando il
mondo, chiaro riferimento al mito Shinto di Amaterasu.
Lovely Sara è un anime prodotto in Giappone nel 1985 dalla Nippon
Animation e trasmesso in Italia dal 1986. La serie fa parte del progetto
denominato World Masterpiece Theater della Nippon Animation.

La storia è tratta dal romanzo "La piccola principessa", di Frances Hodgson


Burnett e narra le disavventure, spesso portate alle estreme conseguenze
della piccola Sara, una bambina appartenete ad una ricca famiglia che viene
mandata a studiare in collegio. Rimasta orfana e povera rimarrà nell'istituto
a lavorare come sguattera.

Trama
«Perché Lavinia sei tanto cattiva con lei?»
«Se vuoi saperlo, Margherita, perché nonostante quello che ha passato e
passa ogni giorno, è serena e io al suo posto sarei disperata, capisci? È
ancora lei la più forte, è ancora lei!»
(Ep. 39 - Nella stalla)

Sara Morris[1] ha 10 anni, quando il padre decide che è tempo per lei di
partire dall'India dove ha fino ad allora vissuto, per andare a Londra, città
natale del padre, per frequentare un collegio femminile ed affinare la sua
educazione. Sara è orfana di madre e quindi il suo rapporto con il padre è
molto profondo. Ma il padre, dopo averla lasciata in collegio, riparte per la
lontana India e la bambina si sforza di comportarsi con contegno e di non far
vedere la sua disperazione per il distacco.

Il collegio è diretto da Miss Minci[2], che riserva subito un trattamento


privilegiato alla piccola Sara sia per l'estrema ricchezza del padre, sia per
poter consolidare il buon nome del suo collegio. Fin dall'inizio Sara dimostra
di non essere altezzosa e viziata come si aspetta Miss Minci, ma di essere
gentile e generosa con tutti, non badando affatto al rango sociale: tenterà
quindi d'instaurare un rapporto di amicizia anche con Peter, il cocchiere del
suo calesse privato, e con Becky, la giovane servetta del collegio.

La ragazzina dimostra anche una straordinaria raffinatezza ed un'eccellente


attitudine scolastica che le causerà l'antipatia di Miss Minci, messa
involontariamente in ridicolo da Sara[3], e dell'invidiosa Lavinia, una sua
compagna di classe abituata fino ad allora ad essere ossequiata da tutti, che
a confronto con Sara appare inadeguata e goffa.

La direttrice continua comunque suo malgrado a trattare Sara con


rispettoso riguardo, fino a quando, durante una splendida e costosa festa
organizzata dal collegio per il compleanno della ragazzina, giunge l'improvvisa
notizia della morte del padre di Sara. E c'è di peggio: il padre, convinto da un
amico, ha investito tutti i suoi averi in un'improduttiva miniera di diamanti in
India, ed ora Sara si ritrova sola e senza un soldo. La ragazzina rischia ora
di essere cacciata dal collegio e buttata in mezzo alla strada, ma Miss Minci
alla fine si persuaderà a tenere Sara per non rovinare la reputazione della
scuola.

Da questo momento per Sara cambia tutto: quello che possiede viene
venduto per ripagare tutti i suoi debiti e le viene assegnata una lugubre
stanzetta in soffitta, accanto a quella di Becky. Ovviamente ora non potrà
più frequentare le lezioni, ma dovrà guadagnarsi da vivere: sfruttata come
sguattera, le verrà riservato un trattamento durissimo sia da Miss Minci sia
dalla servitù del collegio, che scaricherà su di lei tutti i compiti più ingrati.

Tutto il mondo di Sara è crollato, e l'unico modo che ha per resistere a


questa terribile situazione è d'immaginarsi di essere una principessa, altera
e generosa, con un atteggiamento nobile verso tutti, incurante delle
traversie della vita. Questo comportamento, che Sara adotterà con estrema
determinazione, la renderanno sempre più forte, nonostante le dure
punizioni che riceverà e il suo lento precipitare in un inferno di privazioni ed
umiliazioni.

Tutte le disavventure che nel corso dei mesi capiteranno a Sara porteranno
alla luce la sua generosità. Dividerà con Becky il poco cibo che le viene
concesso e sopporterà i momenti più difficili grazie alla sua determinazione,
alla sua fervida immaginazione e alla bambola-amica Priscilla, l'ultimo ricordo
del padre. Inoltre beneficerà dell'amicizia e dei gesti di solidarietà di tutti
coloro a cui era stata vicina durante i momenti felici della sua vita: Peter,
Becky e le sue ex compagne di classe Margherita e Lalla.

Improvvisamente però qualcosa cambia: nell'abitazione accanto al collegio


viene ad abitare uno strano personaggio. Sembra molto debilitato (è su una
sedia a rotelle) e si circonda di servitori e di manufatti indiani. Sara è molto
incuriosita dall'uomo, che le ricorda i tempi di quando anche lei viveva in
India col padre, e lo osserva nei pochi momenti liberi dalla finestra della sua
soffitta. Ma anche Ram Dass, l'attendente indiano del misterioso inquilino la
nota e vede le terribili condizioni di vita che le vengono imposte.

In realtà il nuovo abitante della casa accanto, è Chrisford, l'amico ora


pentito, che aveva convinto il padre di Sara ad investire tutti i suoi averi
nella miniera di diamanti. La miniera, apparentemente improduttiva, alla fine
si è rivelata ricchissima ed ora l'uomo ha come unico scopo della sua vita di
ritrovare la figlia perduta dell'amico morto, per adottarla e per condividere
con lei la ricchezza che, morto il padre, le spetta di diritto. Crede che sia
stata mandata a studiare a Parigi (la città natale della madre) e sta facendo
effettuare ricerche dal suo avvocato in tutti i collegi della capitale
francese. Non sa invece che la ragazzina che sta cercando è accanto a lui,
praticamente dall'altra parte del muro.

Ram Dass e la famiglia dell'avvocato erano molto incuriositi da quella povera


bambina che nonostante gli stracci che indossava, tutto sembrava fuorché
una povera mendicante, e sollecitano Chrisford a fare qualcosa per lei. Il
ricco inquilino della casa le fa quindi arrivare di nascosto delle cose buone da
mangiare e delle coperte per ripararsi dal freddo nella sua soffitta, inoltre
spedisce un pacco al collegio con dei vestiti su misura per lei. Lentamente
l'uomo comincia a voler bene a Sara e nel segreto del suo cuore inizia a
temere che la figlia dell'amico, una volta ritrovata, non sarebbe stata
all'altezza della piccola sguattera.

Un giorno l'avvocato ritorna dopo il suo ultimo lungo ed estenuante viaggio,


ammettendo che tutte le ricerche sono state vane: la ragazza è introvabile.
Improvvisamente suona il campanello: è Sara che ha riportato la scimmietta
di Ram Dass, che era scappata e si era rifugiata nella sua soffitta. La
ragazza saluta educatamente in hindi la servitù e venendo portata al
cospetto del padrone di casa. dimostra subito di avere ricevuto un'ottima
educazione. Quando Carrisford le chiede come mai lei conosca la lingua
indiana, Sara comincia a raccontare la sua storia e ben presto l'amico del
padre capisce di trovarsi di fronte alla ragazza che per anni aveva cercato.

In seguito Sara, ritrovata la ricchezza, si dimostrerà generosa sia con tutti


gli amici che l'avevano aiutata durante i terribili momenti della sua vita
(Becky andrà a vivere con lei, come dama di compagnia ed amica), sia con
coloro che l'avevano disprezzata ed umiliata (sovvenzionerà con un assegno
di 100.000 sterline il collegio di miss Minci e stringerà amicizia con Lavinia
nonostante l'odio e il disprezzo che la ragazza aveva sempre dimostrato
verso di lei). Sara accetterà di rimanere al collegio a studiare con le altre
sue compagne dopo però avere intrapreso un viaggio insieme a mr. Chrisford
e a Becky per l'India che durerà tre o quattro mesi. Al ritorno Sara non
ritroverà però più Lavinia che andrà a vivere e studiare a New York.

Personaggi principali
Sara Morris (Sarah Crewe)

È una bambina di dieci anni, che dopo la morte del padre per
sopravvivere si ritrova a lavorare come sguattera presso il prestigioso
collegio femminile presso il quale studiava. Di carattere dolce ma
determinato, per poter resistere alla terribile situazione in cui
improvvisamente si trova si rifugia nella fantasia, immaginando di
essere un'altera principessa che non si cura delle traversie della vita,
ma che ha un comportamento sempre nobile e misurato. Nonostante le
avversità e le umiliazioni, Sara diventerà quindi ogni giorno più forte,
seguendo sempre i principi e valori che il padre le aveva trasmesso.

Miss Geltrude Minci (Miss Minchin)

È la direttrice del collegio presso il quale Sara prima studia e poi è


costretta a lavorare. Orfana di entrambi i genitori, fin da giovane ha
dovuto lavorare duramente per mantenere sé stessa e la sorella più
giovane, rinunciando per questo a proseguire gli studi. Tutto questo ha
indurito il suo carattere, trasformandola in una donna cinica ed
opportunista. Miss Minci quindi accoglie Sara a braccia aperte nel suo
collegio, quando era una ricca ragazzina di buona famiglia, ma non esita
ad infierire su di lei con umiliazioni ed angherie non appena Sara
diventa inutile al buon nome dell'istituto.

Lavinia

Nata negli Stati Uniti, è stata mandata dal padre a Londra nel
prestigioso collegio femminile di Miss Minci. Studentessa modello e
rappresentante del collegio, si ritrova però surclassata da Sara, più
giovane di lei, ma con una cultura molto più vasta. Per questo Lavinia
prende subito Sara in antipatia e non appena la ragazzina è costretta a
lavorare nel collegio come sguattera, si vendica ripetutamente di lei.
Sara però continua a comportarsi con Lavinia in modo dolce e gentile,
incurante delle umiliazioni a cui viene sottoposta, e questo alla fine fa
comprendere con sgomento a Lavinia che Sara, nonostante le sue
terribili condizioni di vita, rimane sempre la più forte delle due.

Becky

È una ragazza di tredici anni che proviene da una famiglia molto povera
e che lavora come sguattera del collegio. Ha l'ordine di non parlare mai
con le studentesse, che a loro volta la trattano quasi come se non
esistesse, ma Sara non bada alla differenza di ceto e tenta fin
dall'inizio di diventare sua amica. Becky non dimentica tutto questo e
quando Sara è costretta ad abbandonare gli studi e a lavorare come lai,
le rimane quindi sempre vicina per tentare di risollevarla dallo
sconforto in cui era caduta ed aiutarla ad abituarsi a quella sua nuova e
terribile vita.

L'anime e il romanzo

La serie animata è tratta dal celebre romanzo "La piccola principessa", della
scrittrice americana Frances Hodgson Burnett. Il romanzo è considerato un
classico della letteratura per ragazzi ed ha avuto nel corso degli anni
numerose trasposizioni cinematografiche e televisive, come il film del
1939 di Walter Lang con Shirley Temple o il più recente film del
1995 di Alfonso Cuaròn. Seguendo la tradizione del World Masterpiece
Theater del quale la serie animata fa parte, "Lovely Sara" tra tutte le
trasposizioni si distingue per l'aderenza alla trama del romanzo e alla
psicologia dei personaggi, nonostante gli ampliamenti della storia per
permettere al serial di coprire un'intera "stagione" televisiva. Tra i
cambiamenti più importanti dell'anime rispetto al romanzo, si possono
segnalare i seguenti punti:
 Peter, il ragazzo che accudisce il pony di Sara e che nell'anime è uno dei
personaggi principali, nel romanzo non è presente (si fa solo un riferimento al
pony che viene venduto per ripianare i debiti della ragazza). Pertanto nel
romanzo non c'è alcun riscontro di tutte le avventure che nell'anime sono legate
a Peter.
 Nel romanzo non esiste neppure il padrone della sartoria nella quale Sara
troverà la sua bambola. Nell'anime questo personaggio anche dopo molto tempo
si ricorda della ragazza ed è in grado di confezionarle dei vestiti su misura
anche se lei non è presente. Nel libro il particolare di come Mr Carrisford possa
fare recapitare a Sara dei vestiti della sua taglia rimane inspiegato.
 Contrariamente al romanzo, Miss Minci diventa consapevole delle
trasformazioni dell'attico di Sara e si impossessa di tutto ciò che Ram Dass
aveva portato.
 Nell'anime Sara viene ad un certo punto scacciata dal collegio ed è costretta ad
andare a vivere a casa di Peter e a guadagnare qualche soldo vendendo
fiammiferi[7]. Nel romanzo tutto ciò non avviene.
 Il finale del romanzo è leggermente diverso: non vi è la riappacificazione con
Lavinia e la ricca sovvenzione al collegio. Sara, non dimentica l'estrema
indigenza in cui si era trovata durante l'ultimo inverno e farà sì che i bambini di
strada di Londra non abbiano più a patire la fame.

Tematiche
Nell'anime viene affrontato principalmente il tema del lavoro minorile che
soprattutto nel XIX secolo interessava gran parte dei paesi industrializzati.
Le terribili condizioni di vita di Sara e di Becky e la vita di espedienti di
Peter e dei suoi amici, erano situazioni piuttosto comuni per gli appartenenti
alle classi inferiori. La Nippon Animation, nell'ambito del progetto World
Masterpiece Theater ha prodotto altre serie incentrate su questo
argomento: Peline Story - Perīnu Monogatari del 1979 (storia per certi versi
molto simile a Lovely Sara), Spicchi di cielo tra baffi di fumo - Romio no aoi
sora del 1995 e in parte anche Marco - Haha o Tazunete Sanzenr del 1976.

Riferimenti ad altre opere


La storia di Peline in Peline Story, trasposizione del romanzo In
famiglia di Hector Malot ha molti punti di contatto con La piccola
principessa e conseguentemente con Lovely Sara. Anche Peline è una ragazza
di buona famiglia che si ritrova precipitata nell'estrema indigenza,
rischiando di morire di stenti. Dovrà quindi lavorare come operaia presso una
grande industria, nonostante i suoi 13 anni, sperimentando lo sfruttamento
sul lavoro e le precarie condizioni di vita a cui erano sottoposti i lavoratori
dell'epoca. Alla fine della storia, anche Peline come Sara dopo lunghe
ricerche verrà "ritrovata" (nel suo caso dal nonno) riassumendo il ruolo che
le compete, ma conservando per sempre il ricordo delle misere condizioni in
cui aveva vissuto.
I Puffi sono delle piccole creature immaginarie blu simili a folletti, che
vivono in una forestaeuropea nell'era medievale. Apparsi inizialmente
come personaggi secondari del fumetto John & Solfami di Pierre
Culliford detto Peyo, si sono presto guadagnati una loro pubblicazione
autonoma, ad opera dello stesso Peyo, in collaborazione con Yvan
Delporte, giornalista belga. La loro notorietà è poi aumentata grazie alla
realizzazione di un lungometraggio (Il flauto a sei Puffi, tratto dalla loro
prima apparizione) ed a diverse serie a cartoni animati prodotte
da Hanna-Barbera.
Il loro nome originale "Schtroumpfs" nasce nel 1958, durante una vacanza
al mare, quando Peyo chiede ad un amico di passargli una saliera, della
quale sul momento non gli sovviene il nome. "Passe-moi le... schtroumpf"
("Passami il... Puffo"), gli dice, e scoppia in una risata. L'amico
scherzosamente risponde: "Ecco il tuo puffo. Quando avrai finito di
puffare, ripuffalo al suo posto!" Dopo aver usato scherzosamente questo
termine assurdo più volte nella stessa giornata, Peyo decide di metterlo a
frutto.

Storia
Johan & Pirlouit
Peyo era l'autore di una striscia a fumetti su Le Journal de
Spirou chiamata "Johan & Pirlouit" (in Italia John & Solfami), ambientata
nell'Europa del Medioevo: Johan è il coraggioso scudiero al servizio
del re, mentre Pirlouit è il suo "fedele" amico ingaggiato a corte
comebuffone. I due protagonisti incontrano spesso nuove genti nei loro
viaggi; nella striscia del 23 ottobre 1958, mentre sono alla ricerca del
magico flauto a sei fori, evocano gli Schtroumpf: è la prima apparizione
dei Puffi. Yvan Delporte, autore della maggior parte delle storie dei puffi
(in particolar modo dopo la morte di Peyo, nel 1992), è morto il 5
marzo 2007.
Fumetti
Le prime sei ministorie autonome firmate da Peyo prendono il via nel
n. 1107 su Le Journal de Spirou il 25 luglio 1959. Il primo di questi
racconti si intitolava "Les Schtroumpfs noirs" (I Puffi neri), e sarà
ridisegnato per la successiva uscita in album seguito dal secondo Le
Schtroumpfs volant (Il Puffo volante). Nella versione graficamente
riveduta e corretta, i piccoli gnomi hanno lineamenti più tondeggianti e,
tra le altre cose, quattro dita per mano anziché cinque. In Italia "I Puffi
neri" appare a puntate sul Corriere dei piccoli, dove gli gnometti
acquisteranno per la prima volta il nome col quale tutti i lettori (e gli
spettatori) italiani li conoscono. Ma non è questa la prima uscita in Italia
della comunità di questi personaggi. Il loro effettivo debutto è collegato
alla licenza che nel 1962 la casa editrice milanese Dardo ha acquistato
dall'editore Dupuis per tradurre e adattare in Italia diversi personaggi
del fumetto franco-belga.
Serie televisive
Verso la fine degli anni settanta i gadget dei Puffi sbarcarono
negli Stati Uniti ottenendo un enorme successo: la figlia di Fred
Silverman, produttore dell'NBC, ottenne una bambola dei Puffi, e
Silverman pensò che una serie basata su di loro sarebbe stata perfetta
per i programmi della domenica mattina.
I Puffi si assicurarono un posto nella cultura popolare americana
quando nel 1981 la NBC cominciò a trasmettere la serie animata prodotta
daHanna-Barbera Productions; la trasmissione divenne uno dei più grandi
successi dell'emittente, vincendo numerosi premi Emmy.
Nel 1983 fu realizzata una versione inglese di "La Flûte à six
schtroumpfs", intitolata "The Smurfs and the Magic Flute" ("I Puffi e il
flauto magico"). La trasmissione dei puffi continuò fino al 1990, anno in
cui fu cancellata dalla NBC per via della diminuzione degli ascolti. Due anni
dopo, nel dicembre del 1992, Peyo morì nella sua casa di Bruxelles.
Cinema
Nel 1965 uscì un film d'animazione in bianco e nero di 90 minuti,
intitolato "Les Aventures des Schtroumpfs" (in italiano: "Le avventure dei
Puffi"), che però non riscosse molto successo. Nel 1976 fu realizzato "Il
flauto a sei Puffi", ("La Flûte à Six Schtroumpfs") un adattamento della
storia originale di "Johan & Pirlouit", (John e Solfami in italiano) con
la colonna sonora di Michel Legrand. Per il 2011 è prevista l'uscita di I
Puffi, un film in tecnica mista a cavallo tra l'azione dal vivo e la grafica
computerizzata.
Storia de I Puffi in Italia
I Puffi sono arrivati in Italia per la prima volta in versione
fumettistica nel 1963, sulla rivista Tipitì. Il nome originario era "Strunfi".
Si può verificare ne "Il Flauto a Sei Strunfi" pubblicato su Tipitì n.21/27
(Dardo, 1963).
Dal 1964, fu il Corriere dei Piccoli a pubblicare le storie degli omini blu,
mutando il nome in Puffi, Il flauto a sei Puffi è uscito sui numeri 24/33
del Corrierino.
Il termine "Puffo (pl. Puffi)" deriva dall'aggettivo italiano
"buffo", ovvero "divertente". Si dice che il nome originale sia stato
completamente abbandonato per via della sua assonanza con la parola
"stronzo". Prima dell'attuale "Puffi" venne adoperato anche il nome
"Frilli".
In Italia la serie animata dei Puffi è stata trasmessa inizialmente
sulle reti locali sicuramente nel 1982 ma può anche darsi nel 1981, dato
che è l'anno in cui uscirono il 45 giri della prima sigla e il 33 giri "Arrivano
i Puffi". Ai tempi delle primissime trasmissioni, quantomeno nel Nord
Italia, e per pochi episodi, i personaggi venivano chiamati con i nomi
americani. In tempi brevi, quegli episodi furono ridoppiati con i nomi a noi
noti oggi. Nel Lazio l'emittente era Teleroma 56 alle 19.10 (come riporta
Scelta Tv il cui archivo è consultabile, in parte, online compresi i numeri in
cui riportano la trasmissione dei Puffi su teleroma 56). La prima sigla fu
"Il Paese dei Puffi". Successivamente la serie venne acquistata da
Fininvest e trasmessa da Canale 5 e Italia 1 sempre nel 1982, con sigle
targate Five Record e interpretate principalmente daCristina D'Avena.
Dalla metà del 1982 trasmette i Puffi su Italia 1 con altre stagioni dal
1983 al 1990. Repliche dal 1992 o 1993 su Canale 5. Repliche successive
trasmesse anche da Rete 4, poi sempre in repliche su Italia 1 dai fine anni
1990 e dagli anni 2000 sul canale Boing del digitale terrestre e anche su
canali satellitari di Sky.
Collezionismo
Molte figure e situazioni sono state riprodotte come giocattoli per i
bambini: puzzles e pupazzi, perlopiù in plastica dura di 4 o 5 cm.
Inizialmente e principalmente in Belgio ed in Germania per i mercati
interni e in seguito in tutto il mondo. Il merchandising ha poi fatto
compiere a questi pupazzi un salto di qualità notevole. Il puffo è diventato
un "fatto di costume", da esibire, magari in ufficio sulla scrivania. A volte
gli adolescenti li usano in sostituzione del biglietto augurale (tra i più
gettonati il puffo con il cuore, il cupido, il postino e le puffette).
La Schleich produce otto Puffi nuovi ogni anno. Ecco così la serie
dedicata agli sport (calcio, rugby, tennis, canottaggio, motociclismo ecc.)
la serie dedicata alle professioni (falegname, pompiere, vigile, poliziotto,
dottore, magistrato ecc.), al mondo della scuola (alunno, accademico ecc.)
fino ad arrivare alle più moderne: segni zodiacali (2010), Puffi per il
50esimo anniversario dei Puffi stessi (2009) e così via. Raccogliere tutti i
pezzi è diventata una moderna forma di collezionismo minore, da qui la
pubblicazione di interi cataloghi e siti internet esclusivamente dedicati
alle figure ed agli accessori (casette del villaggio a forma di fungo, mulino
a vento e altri accessori). I pezzi più vecchi, oramai fuori produzione da
anni, hanno assunto quotazioni spesso impensabili per essere semplici
oggetti di plastica.
Canzoni Dei Puffi
La maggior parte delle sigle della serie animata dei Puffi andata in
onda sui canali fininvest Italia 1, Canale 5 erano cantate da Cristina
D'Avena, tuttavia esistono molte altre canzoni incise su vari supporti
fonografici non andate in sigla eseguite da "Victorio Pezzolla e i Puffi" e
anche dalla stessa Cristina D'Avena. Tra queste troviamo:
La prima sigla in assoluto della serie fu

Il Paese dei Puffi" (1981) eseguita da "Victorio Pezzolla e i Puffi"


(disco K-tel T-169- dist. RCA S.p.a.)
e la seconda sigla di "John e Solfamì" (spin-off dei Puffi) fu eseguita da
"orchestra e coro di Augusto Martelli e sul disco del 1984 riporta "sigla
della serie tv I Puffi in onda su Italia1", ovvero:

Due giovani eroi, John e Solfamì"


La colonna sonora dei cartoni animati sono brani di musica classica
di Franz Schubert (Sinfonia "Incompiuta).
Personaggi
Un puffo per ogni occasione
La struttura delle storie è molto semplice e lineare, fedele alla
classica avventura. Anche i protagonisti hanno una forma molto simile tra
loro; tutti i Puffi si assomigliano: maschi, molto bassi (essere "alti tre
mele" è un'espressione francese), con la pelle blu, i pantaloni e il cappello
bianchi, più qualche accessorio personale per indicarne il mestiere, il
carattere e/o la personalità da cui deriva il nome proprio del singolo
individuo. Non abbandonano mai il loro cappello, cosa che lascia agli
appassionati il mistero sul fatto che abbiano o no i capelli. In realtà
nell'episodio "Golosone supergoloso" (St.2/Ep.15) Golosone nasconde una
torta sotto il proprio cappello. Quando Grandepuffo se ne accorge gli
"ordina" di togliersi il cappello per consegnargli la torta. Per un attimo si
vede Golosone senza il suo cappello; ebbene, i puffi non hanno i capelli!
Possono camminare e correre, ma nella maggior parte dei casi si limitano
ad andare in giro saltellando. I Puffi riproducono gli archetipi della gente
comune: c'è Puffo Pigrone, Puffo Burlone (che regala a tutti i puffi dei
pacchi esplosivi), Puffo Inventore(che si distingue dagli altri per la
matita sempre all'orecchio), Puffo Golosone (il cui cappello ha la forma
tipica del copricapo da cuoco ed è infatti il cuoco della comunità), Puffo
Quattrocchi (il puffo che contesta sempre tutto la cui frase celebre
è :"Che è meglio", a volte contrapposta da "Che è peggio". Quando eccede
con la petulanza oppure quando predica bene e razzola male, viene
sospinto fuori dal villaggio con un calcio nel sedere e finisce per cadere a
testa in giù), Puffo Pauroso, Puffo Tontolone(migliore amico di
Quattrocchi, sempre con la testa fra le nuvole e caratteristico per
l'esclamazione "yup"), Puffo Forzuto(con un cuore colpito da una freccia
tatuato su di un braccio), Puffo Vanitoso (molto dandy, con un fiore sul
cappello e che non abbandona mai il suo specchio onde poter esercitare il
suo narcisismo), Puffo Sognatore, Puffo Lanoso, Puffo Pittore, Puffo
Brontolone (con la faccia sempre imbronciata e che dice di odiare tutto
quello che sente nominare, ad esempio "io odio scavare e scavare!",
formando a volte anche frasi sgrammaticate come ad esempio "io odio
FACCIO COSI'", quando un altro dice "io faccio così" e se un altro dice di
odiare qualcosa al posto suo, lui risponde "anch'io!") e via dicendo.
Si dice che tutti i Puffi abbiano 100 anni (tranne il Grande Puffo
che ne ha 542), e che nella versione originaria (ossia quando
cronologicamente incontrano John e Solfami per la prima volta) ci fossero
99 Puffi (compreso il Grande Puffo), poi aumentati con l'introduzione di
nuovi personaggi.
Ad esempio, il centesimo puffo nasce dal riflesso nello specchio
di Puffo Vanitoso che viene colpito da un fulmine e prende vita. Questo
compensa il problema del fare la danza dei 100 puffi che appunto
abbisogna di 100 puffi, non uno di più e non uno di meno (compreso il
direttore della stessa, cioè il Grande Puffo) per essere eseguita.
Alcuni personaggi si discostano vistosamente da queste caratteristiche
principali:

Grande Puffo ha come detto 542 anni; porta una barba bianca e ha i
pantaloni e il cappello rossi; è il più anziano e saggio di tutti i Puffi
(almeno fino all'arrivo di Nonno Puffo nella serie animata), che lo
rispettano come capo della comunità;

Puffetta è un Puffo femmina, inizialmente mora e cattiva era una


streghetta creata dal mago Gargamella; fu trasformata poi da Grande
Puffo in una vera puffa. Ha lineamenti più delicati rispetto agli altri
Puffi, i capelli biondi e lunghi, indossa un vestito bianco e scarpe col
tacco bianche;

Baby Puffo si è aggiunto alla storia in un secondo momento, facendo


salire il numero dei Puffi a 102. Ha un'età paragonabile all'anno umano.
Verso la metà degli anni ottanta vennero introdotti i puffolini, tre maschi
e una femmina (con un'età paragonabile ai 10 anni umani). I maschi in
origine erano Puffi normali che facevano parte del villaggio (Puffo
Naturone; Puffo Sciccoso; Puffo Sciattone), ma un giorno furono
mandati da Grande Puffo nella casa di Padre Tempo ed entrarono per
errore in un orologio magico, che li fece ringiovanire. Bontina invece è
stata creata artificialmente dai tre puffolini (che rubarono la formula dal
libro magico di Gargamella), per dare un'amica a Puffetta, che soffriva di
solitudine essendo l'unica femmina in tutto il villaggio.
Alcuni anni dopo venne introdotta la figura di Nonno Puffo,
anziano giramondo dalla lunghissima barba tornato al villaggio dopo 500
anni per rigenerare i poteri del più grande tesoro dei puffi: la pietra di
lunga vita (senza la quale morirebbero per un invecchiamento repentino),
seguito a breve da Nonna Puffa, anche lei assente da moltissimo tempo
perché intrappolata per secoli in un castello al di là del tempo e dello
spazio. Fanno parte della serie animata e non apparvero mai nei fumetti
originali.
C'è infine il Puffo Selvaggio, che si vede saltuariamente nel
cartone animato e che, stando alle fonti ufficiali, non rientra nel computo
dei 99 puffi iniziali.
Gargamella
Il terribile nemico dei Puffi è lo stregone Gargamella,
accompagnato dalla sua gatta Birba. Gargamella è vecchio, brutto e
additato come pazzo, figlioccio di un potentissimo mago (Baldassarre), è
la pecora nera della famiglia, con tanto di madre sempre pronta a
ricordarglielo. Egli vive in un castello in rovina in un'arida zona della
foresta. Ha bisogno di sei puffi, che bolliti nel veleno di serpente
costituiscono l'ingrediente fondamentale nella formula della pietra
filosofale che trasforma metalli vili in oro. Nella serie animata i Puffi
risultano essere semplicemente deliziosi manicaretti per il mago, ma
soprattutto per la sua gatta Birba, sempre impegnata nel tentativo di
mangiare tutti i Puffi in cui si imbatte. A Gargamella, sempre nel corso
della serie animata, si accompagnerà anche un giovane aiutante, un
apprendista stregone, il pigro e dispettoso Lenticchia, con cui ha un buon
rapporto di amicizia, che camuffa l'opinione bassa del suo apprendista in
merito al suo maestro. Fa di tutto pur di riuscire a prendere un Puffo o,
come sogna lui, cento...

Il linguaggio
Parte fondamentale del linguaggio dei Puffi è il termine "puffo" ed
ogni suo derivato, usato con diversi significati a seconda del contesto,
talvolta come verbo, altre come aggettivo (puffare, puffoso, ecc.).
Questo rende le loro conversazioni alquanto divertenti, ma a tratti
difficili da seguire: spesso capita che i Puffi si capiscano grazie al tono
con cui pronunciano "puffo", variazioni però troppo sottili per essere
comprese da John e Solfamì. Gli stessi Puffi discutono sull'usare "puffo"
come verbo, nome o aggettivo. Addirittura Umberto Eco ha dedicato uno
scritto alla semantica della lingua puffa.

Il villaggio
I Puffi vivono dentro case ricavate da funghi in un villaggio
segreto, da qualche parte in una foresta, dal quale si allontanano solo in
casi eccezionali; sono John, Solfamì e altri abitanti della foresta ad
andare a trovarli. Gargamella (fortunatamente per loro) non sa dove si
trovi il villaggio. Nessuno può raggiungere il villaggio se non è
accompagnato da un puffo. C'è anche un incantesimo del grande puffo che
rende introvabile la radura in cui vivono. I passatempi preferiti dei puffi
sono "giocare a palla-puffa" ed eseguire la "danza dei 100 Puffi".
Ranma ½ ("Ranma un-mezzo" o "Ranma mezzo") è un manga di Rumiko
Takahashi pubblicato in Giappone dalla Shogakukan ed in Italia dalla Star
Comics. Kitty Films ne ha tratto un anime composto da 161 episodi, suddivisi
in due serie. Nel 2011 ne è stato fatto un adattamento live action dallo
stesso titolo, il film è uscito in Giappone in dicembre.

Ranma Saotome è un giovane esperto di arti marziali afflitto da una


singolare maledizione: durante un allenamento in Cina, lui e suo padre sono
caduti nelle Sorgenti Maledette di Jusenkyo. Chiunque cada in una di queste
sorgenti, non appena entra a contatto con l'acqua fredda, è destinato a
trasformarsi nell'animale o nella persona che ci annegò centinaia o migliaia di
anni prima; per ritornare al proprio aspetto bisogna bagnarsi con dell'acqua
calda. Genma Saotome, il padre di Ranma, cade nella sorgente in cui era
annegato un panda gigante, mentre Ranma in quella in cui era annegata una
ragazza. Ranma è inoltre affetto da una debilitante fobia dei gatti che lo
rende in grado di diventare, anche se solo mentalmente, un gatto egli stesso.

In Giappone Soun Tendo, amico di vecchia data di Genma, informa le sue


tre figlie Kasumi (19 anni), Nabiki (17 anni) ed Akane(16 anni), che una di loro
dovrà sposare Ranma (di cui non avevano mai sentito parlare) per assicurare
il futuro del dojo Tendo. Quando, con gran fragore, in casa Tendo arrivano
un panda e una ragazza, Soun crede che Ranma sia in realtà una donna e
sviene. Akane, sollevata, chiede amichevolmente a Ranma-ragazza se vuole
allenarsi insieme a lei in palestra. Sconfitta, commenta «Per fortuna sei una
ragazza!! Non sopporterei di essere stata battuta da un maschio!». Questa
frase lascia silenziosa la nuova arrivata.

Il segreto di Ranma viene scoperto più tardi dalla stessa Akane: Ranma,
riacquistate le sembianze di ragazzo grazie ad un bagno caldo, esce dalla
vasca proprio mentre entra Akane. Dopo le spiegazioni di Genma sulle
maledizioni, le due sorelle maggiori candidano per il fidanzamento Akane,
giustificandosi con la frase: «Tu odi i ragazzi e Ranma è tale solo per metà».
Akane è però furiosa per l'accaduto e lei e Ranma si mettono a litigare,
finché agli insulti del ragazzo lei non gli tira il tavolo in testa. Ranma è
ufficialmente da questo momento fidanzato con Akane, ma i guai per i due
sono appena cominciati.

A scuola, Kuno Tatewaki, innamorato pazzo di Akane, vuole sconfiggerlo


per rompere il fidanzamento. Lo sfortunato Kuno si innamorerà però anche
della versione femminile di Ranma soprannominandola "ragazza con il codino"
(Osage no Onna).

Anche Kodachi Kuno la Rosa Nera, sorella di Tatewaki, s'innamora di


Ranma (anche se da ragazzo). Oltre a lei si faranno avanti nella storia
diverse altre presunte fidanzate: l'amazzone cinese Shampoo e Ukyo Kuonji,
amica d'infanzia di Ranma.

Ryoga Hibiki è un rivale storico di Ranma e non possiede il minimo senso


dell'orientamento. Ha in mente un solo obiettivo: vendicarsi di Ranma per
averlo fatto cadere nelle sorgenti maledette, che lo costringono a
trasformarsi in un porcellino nero. Conosciuta Akane se ne invaghisce
perdutamente, e come porcellino diventerà anche il suo animaletto
domestico, P-Chan.

La storia dunque ruota tutta attorno a Ranma, che è richiesto sia dalle
ragazze che dai ragazzi, sulle sue trasformazioni e sul rapporto difficile con
Akane, tra combattimenti di tutti i tipi ma mai troppo violenti, personaggi
bizzarri, intrecci sentimentali e i continui tentativi del protagonista di
tornare un giorno a essere un ragazzo normale.

Un vero finale avviene solo nel manga, sebbene sia un finale aperto, il cui
unico cambiamento è la consapevolezza di Akane e Ranma dei propri
sentimenti a seguito della loro ultima avventura in Cina.

Una curiosità è il fatto che Ranma e Akane, sebbene innamorati, non si


baciano mai veramente nell'opera. Ranma 'bacia' Akane una volta in cui è
convinto di essere un gatto a cause della sua fobia, tuttavia quando ritornerà
normale non ricorderà niente di tutto ciò. Durante una recita di Romeo e
Giulietta (nell'anime "Chi bacerà Akane?"), Akane gli mette sulla sua bocca
del nastro isolante nella scena del bacio. Ranma verrà invece baciato da molti
altri personaggi: Shampoo lo bacia diverse volte in forma di ragazzo, mente
Ranma-ragazza bacia Kuno nella puntata della recita di Romeo e Giulietta
(sempre usando il nastro isolante sulla bocca). Inoltre, le verrà rubato un
bacio sulle labbra da Mikado Sazenin (esperto di pattinaggio da
combattimento), provocando l'ira del protagonista.

Personaggi principali

· Ranma Saotome

· Akane Tendo

· Genma Saotome

· Nabiki Tendo

· Kasumi Tendo

· Soun Tendo

I luoghi

Ranma ½ si svolge prevalentemente a Tokyo nel quartiere di Nerima, per la


precisione nella zona di Furinkan.

Arti marziali

In Ranma ½ le arti marziali sono spesso parodie delle arti marziali vere e
proprie. Esistono diverse scuole di combattimento che trasformano in arti
marziali sport come la ginnastica ritmica o il pattinaggio artistico sul
ghiaccio, oppure ispirate alle tecniche per
cucinare okonomiyaki oppure takoyaki, o altri aspetti della cultura
giapponese (ad esempio l'arte marziale della cerimonia del the).

Le scuole o stili di combattimento apparsi sono:

· Scuola indiscriminata di arti marziali (Musabetsu Kakutō


Ryū): praticata da Ranma, Akane, Genma, Soun ed Happosai. Si tratta di
una scuola aperta alla conoscenza di ogni stile di combattimento e si
conoscono tre correnti: la scuola originale (di Happosai), la scuola Tendo e
la scuola Saotome (la cui specialità è il combattimento aereo).
Altri personaggi appartenenti a questa scuola sono Natsumi e Kurumi,
apparse nell'OVA Due eredi di troppo, e Genji (apparso nell'anime).
Anche Hinako Ninomiya utilizza tecniche di questa scuola.

· Ginnastica ritmico-marziale: è lo stile di combattimento


praticato da Kodachi. È un tipo di lotta ispirato alla ginnastica ritmica in
cui è severamente vietato l'uso della lotta a mani nude, ed in cui qualsiasi
cosa e persona può essere usato come attrezzo.

· Pattinaggio artistico-marziale: praticato da Azusa Shiratori e


Mikado Sanzenin. In questa disciplina non è importante soltanto saper
combattere sui pattini da ghiaccio, ma è molto importante anche
l'eleganza dei movimenti.

· Scuola Kuonji degli okonomiyaki: è lo stile di combattimento


usato da Ukyo, consiste nell'attaccare lanciando okonomiyaki esplosivi, gli
attrezzi e gli ingredienti di questo piatto. Da quando detto dall'anime è
stata fondata dal bisnonno di Ukyo stessa.

· Scuola di combattimento dei takoyaki: è lo stile di


combattimento di Hayato che consiste nel lanciare takoyaki di ogni tipo e
spesso esplosivi.

· Arti marziali di Joketsu: sono le arti marziali tramandate nel


villaggio di Joketsu, praticate da Shampoo, le sue allieve Lin-lin e Lan-lan
e Obaba (che ne ha tramandate alcune a Ryoga e Ranma). Le arti marziali
di questo villaggio sono molto varie e vanno da colpi micidiali come l'Hiryu
Shotenah di Cologne ad attacchi assurdi come quelli di Rin-rin e Ran-ran.
Non si sa se anche le tecniche di Mousse appartengano a questo villaggio.

· Stile di combattimento di armi nascoste: è lo stile di


combattimento di Mousse, consiste nel tirare fuori dall vestito vari
oggetti per colpire l'avversario.
· Tecnica frastagliatrice della scuola Kuno: è l'unica tecnica
che si sa essere propria della famiglia Kuno. Consiste nel muovere la
tosatrice in senso circolare, facendo in modo da trasformare una spada di
legno in una scopa e di tagliare velocemente i capelli dell'avversario.

· Tecnica di combattimento della cerimonia del tè: è l'arte di


combattimento praticata dalle famiglie Daimoji (che utilizza attrezzi per
la cerimonia di taglia normale e lo spostamento sulle ginocchia) e Miya-
koji (che utilizzano attrezzi giganti e la posizione eretta). Nell'anime le
due famiglie sono state in rivalità per anni per decidere quale dei due stili
è il migliore, fino al matrimonio fra i due eredi: Sentaro e Satuski.

· Tecnica della lotta a tavola francese: una tecnica nata


in Francia, consiste nell'allungare la lingua e ed allargare la bocca in un
modo spropositato per essere in grado di poter mangiare senza mani e ad
una velocità talmente elevata da non poter essere vista ad occhio nudo, il
cibo praticamente scompare. Esiste, tuttavia, una tecnica
considerata maledetta dalla maggioranza dei praticanti di questa tecnica:
la Gourmet de Fois Gras, elaborata da un gruppo dotato di bocche normali
per ovviare il loro svantaggio: consiste nel mettere in bocca all'avversario
le pietanze che in teoria andrebbero mangiate, trattandolo come un'oca
per il Fois Gras.

· Scuola di Shitamachi: apparsa nell'episodio 94 dell'anime, è


una scuola di arti marziali nata nei quartieri popolari per contrastare lo
strapotere dei samurai durante l'epoca Edo. Le sue tecniche si basano
sull'uso dei giocattoli.

· Arte marziale Xiangxing della dinastia Jako: è l'arte


marziale della stirpe di Herb, che consiste nell'imitare i movimenti degli
animali; per raggiungerne la perfezione la stirpe decise di unirsi ad
animali dopo averli trasformati in donne umane, tramite la sorgente della
ragazza annegata.
· Scuola di combattimento della calligrafia: piuttosto recente
(poiché nemmeno Obaba ne è a conoscenza) fondata, probabilmente, da
Gedatsu Jinsei (l'unico utilizzatore noto) consiste nello sconfiggere
l'avversario nel mentre si trascrive un ideogramma predefinito a inizio
gara, solitamente è scelto l'ideogramma "Ei" in quanto per trascriverlo
sono necessari tutti i movimenti di mano alla base della scrittura
giapponese. Al fine di poter venire accettati come avversari per questo
tipo di lotta bisogna dimostrare di saper scrivere perfettamente

· Tecniche di combattimento delle Kunoichi: sono le tecniche di


combattimento ninja utilizzate da Konatsu e la sua famiglia. Essendo
tecniche di donne ninja, gli attacchi possono comprendere l'uso del
rossetto.

L'origine del nome

Il nome Ranma significa "confusione" in giapponese: per questo l'autrice


l'ha scelto per il protagonista di questo suo manga, caratterizzato proprio
da una grande caoticità. Il nome Ranma fu scelto dalla Takahashi anche
perché molto raro e può essere dato sia a uomini che a donne.

Anche il protagonista del cartone Cinderella Boy del mangaka Monkey


Punch è chiamato Ranma. Mentre la versione animata è del 2003, il fumetto
risale agli anni ottanta, ed è precedente di otto anni a Ranma ½. Anche
in Cinderella Boy il protagonista, l'investigatore privato Ranma, si trasforma
in una ragazza, la spia Rella; dopo un incidente stradale vengono salvati da
uno scienziato, che però li unisce in un solo corpo: i due si scambiano ogni 24
ore, allo scoccare della mezzanotte.

Il manga

Edizione giapponese

Il manga fu serializzato in Giappone sulla rivista Shuukan Shonen


Sunday della Shogakukan dal 1987 fino al 1997, con episodi a cadenza
settimanale; successivamente, come di consueto in Giappone, i vari episodi
sono stati raccolti in 38 tankōbon, ovvero volumetti di lusso di circa 200
pagine ciascuno.

Edizione italiana

In Italia uno dei primi episodi del fumetto, tradotto in italiano, fece la
sua prima apparizione sulla fanzine Mangazine nel n. 4 del 1990.

La serie a fumetti fu importata a metà degli anni novanta dalla Granata


Press, che la pubblicò sulla rivista Mangazine (omonima della precedente) e,
in seguito, raccolse su volumetti alcuni degli episodi. Poi, la serie proseguì su
albi monografici compatti. Il fallimento della Granata Press interruppe la
pubblicazione che rimase incompleta (la Granata si fermò al primo degli
episodi pubblicati sul VI tankōbon).

La serie venne ripresa dal principio dalla Star Comics, che pubblicò
l'intera serie in 53 albi, di dimensione inferiore ai volumi originali giapponesi,
sotto la testata Neverland. In seguito l'intera serie fu ristampata sulla
testata Greatest, sempre di Star Comics, in 38 volumi corrispondenti ai
tankōbon originali, dal 2001 al 2004, con lettura all'occidentale, ciò può
essere dovuto al fatto che i diritti italiani per la pubblicazione di Ranma
sono stati ottenuti attraverso l'edizione americana della Viz Media

Gli anime

La serie animata

L'anime, prodotto da Fuji Television, Kitty Film e Shogakukan, consta di


161 episodi suddivisi in sette stagioni; a questi vanno aggiunti 3 film,
3 OAV da due episodi ognuno, 1OAV Special contenente due episodi e
1 OAV Super da tre episodi (per un totale quindi di 11 OAV e 3 film). La
prima stagione andò in onda dal 15 aprile al 16 settembre 1989, raccogliendo
solo 18 episodi; i restanti 143 episodi andarono a convogliare nella seconda
stagione (raggruppamento delle altre 6 chiamate "Nettōhen" (Saga
dell’acqua calda) in onda dal 20 ottobre 1989 al 25 settembre 1992. La serie
televisiva termina con un finale provvisorio, che ricalca fedelmente un
episodio del manga (Il primo incontro di Ranma con la madre, che conclude il
XXII volumetto); gli OAV e il terzo film, successivi alla fine della serie in tv,
presentano episodi che continuano la storia ma non propongono un finale
definitivo come quello del manga: gli ultimi capitoli del fumetto, infatti, non
hanno mai goduto di una trasposizione animata sino ad ora.

Differenze tra il manga e l'anime

Nel manga, dopo il primo duello con Mousse, quasi tutti gli studenti del
Liceo Furinkan sono al corrente della trasformazione di Ranma; nell'anime, la
cosa diventa nota solo verso la fine della 7ª stagione, durante lo scontro
con Mariko Konjo, la cheerleader. Questo porta anche a delle gag di tipo
differente.

Nella serie TV, il personaggio di Hikaru Gosunkugi fa la sua apparizione


solo dalla 6ª stagione. I suoi interventi sono sostituiti da un personaggio
presente solo nell'anime:Sasuke Sarugakure, il ninja servitore di Kuno.

La serie televisiva di Ranma ½ copre solo il 55% circa del fumetto (in
un'intervista Rumiko Takahashi dichiarò che prima o poi ci sarebbe stato un
lungometraggio che avrebbe concluso la serie), poiché durante lo sviluppo
della serie, il manga non era ancora stato concluso. Per guadagnare tempo
furono inoltre disegnati numerosi episodi riempitivi.

Sempre allo scopo di allungare il numero di episodi della serie, alcune


storie del manga sono state allungate: ad esempio quella della Nan Nichuan
Giapponese (in ItaliaSorgente della volpe rossa). Nel manga Ranma e Ryoga
trovano subito un semplice vasetto al cui interno è riportata l'informazione
che la Sorgente ha esaurito il suo effetto e di dirigersi in Cina alla ricerca
di quella originale. Nell'anime invece la vicenda si snoda in tre episodi, in cui i
due devono trovare tre diversi vasi (uno blu, uno rosso e uno giallo) per
scoprire i luogo dove dovrebbe trovarsi la sorgente.
Anche Sentaro Daimoji, esperto nel combattimento della cerimonia del
tè, che nel manga appare in una sola saga, nell'anime è presente in quattro
episodi. Nel manga Ranma combatte contro Sanae, la scimmia che la
promessa sposa di Sentaro (Chasky) ha mandato al suo posto perché troppo
timida, mentre nell'anime Ranma deve combattere contro la nonna di
Sentaro e Chasky apparirà solamente in un episodio successivo.

Nell'anime l'anziana amazzone Cologne ed il Maestro Happosai


s'incontrano sin dall'arrivo di quest'ultimo a Nerima. Nel manga Cologne
riconosce Happosai solo nella vicenda del braccialetto con le tre pillole
dell'amore, tesoro segreto della famiglia di Cologne rubato da Happosai anni
prima. Nell'anime è presente anche un altro cimelio rubato da Happosai a
Cologne: lo Specchio greco.
Edizione italiana

Alcuni aspetti di Ranma ½ hanno spinto Mediaset, che per prima ne


acquistò i diritti, a non trasmettere l'opera (mai messa in onda perché
bocciato per ben due volte dalla commissione interna incaricata di
giudicarlo).[senza fonte] La prima messa in onda fu ad opera della tv romana GBR.
Successivamente fu mandato in onda da TMC all'interno del contenitore Zap
Zap (in seguito Zap Zap TV), col titolo Ranma.
I primi 50 episodi di entrambe le versioni italiane hanno lo stesso
doppiaggio (TMC ha censurato le scene ritenute inidonee, che poi MTV ha
reinserito); i restanti episodi (51-161) sono stati adattati da due staff
diversi:

quelli editi da Dynamic, che lasciano praticamente inalterato il cast, godono


di un ottimo adattamento che ricalca in maniera quasi fedele quello originale,
inoltre non ci sono censure, e le scritte giapponesi sono tradotte quando
possibile, questa edizione arriva fino all'episodio 126; l'altra versione, della
CRC di Roma e mandata in onda da TMC dopo aver mandato i primi 50
episodi, invece è unanimemente ritenuta di qualità inferiore non solo per le
troppe censure, ma anche per la scelta dei doppiatori e per i tanti errori di
traduzione. In questa versione, inoltre, gli ideogrammi dei cartelli di Genma
e i credits delle varie sigle giapponesi non sono stati tradotti, molti
riferimenti al Giappone sono stati modificati (per esempio gli okonomiyaki
sono stati adattati in crèpes) e il nome di Cologne è diventato Colomba.
Questa edizione copre gli episodi 51-161, e difatto è l'unico doppiaggio degli
episodi che vanno dal 127 in poi. Durante la trasmissione su MTV gli episodi
sono stati trasmessi divisi in tre blocchi intitolati Ranma½, Le nuove
avventure di Ranma½ e Ranma½ - Gli scontri decisivi
Colonna sonora
Sigle giapponesi

Sigle di apertura

1. Jajauma ni sasenaide - Etsuko Nishio (episodi 1-18)

2. Little date - Ribbon (25-41)

3. Omoide ga ippai - Doco (42-63)

4. Zettai! part 2 - Yoshie Hayasaka (64-87)

5. Chikyū orchestra - Kusu Kusu (88-117)

6. Mō nakanaide - Azusa Senō (118-135)

7. Love seeker can't stop it - VisioN (136-161)

Sigle di chiusura

1. Platonic Tsuranuite - Kaori Sakagamai (1-13)

2. Equal romance - Doco (14-18)

3. Don't mind lay lay boy - Etsuko Nishio (19-41)

4. Lambada Ranma - Coral Ensemble (42-56)


5. Present - Tōkyō Shōnen (57-72)

6. Friends - Yawmin (73-87)

7. Hinageshi - Michiyo Nakajima (88-117)

8. Positive - Miho Morikawa (118-135)

9. Niji no taiyō no oka - Piyo Piyo (136-161)


Sigle italiane

Sigle

· Ranma Ranma, cantata da Max Alto e Monica


Ward, remake di Jajauma Ni Sasenaide, usata solo per gli episodi delle
prime stagioni.

· Ranma, sigla creata da TMC per la prima messa in onda dei


primi 50 episodi del cartone all'interno del contenitore Zap Zap testi di
Francesco Berlincioni e Silvio Amato, musica di Silvio Amato. Cantata dai
Cartoon Kids.

Gli OAV
Sigle

Molte delle sigle sono eseguite dai DoCo, una band formata dalle cinque
doppiatrici femminili dei personaggi principali.
D'apertura

· OAV 1-6: "Koi da! Panic!" di Yawmin

· OAV 7: "Bokutachi wa kore kara" dei DoCo

· OAV 8: "Jugyōchū no shōgakkō" dei DoCo

· OAV 9: "Kagayaku sora to kimi no koe" dei DoCo

· OAV 10: "Omoide ga ippai" dei DoCo


· OAV 11: "Fukuzatsu na ryōomoi" (versione live) dei DoCo

· OAV 12: "Danger Zone" (lett. Zona pericolosa) di Heartcharge


Di chiusura

· OAV 1-6: "Ranma to Akane no Ballad" di Kappei


Yamaguchi (Ranma ragazzo) e Noriko Hidaka (Akane)

· OAV 7: "Kiyoku tadashii Christmas" dei DoCo

· OAV 8: "Akai kutsu no SUNDAY" dei DoCo

· OAV 9: "Sukoshi dake sakamichidei DoCo

· OAV 10: "Koi ga hitotsu kiete shimatta no" dei DoCo

· OAV 11: "Kare" dei DoCo

I film
1. Titolo italiano: Ranma ½: Le sette divinità della fortuna

Durata: 75 minuti
Anno di produzione: 1991
2. Titolo italiano: Ranma ½: La sposa dell'isola delle illusioni

Durata: 60 minuti
Anno di produzione: 1992
3. Titolo italiano: Ranma contro la leggendaria fenice

Durata: 30 minuti
Anno di produzione: 1993

Live action

Nel 2011 è stato trasmesso uno special televisivo live action basato sul
manga.
Videogiochi

Sono stati prodotti alcuni videogiochi tratti dal cartone: 4 giochi di lotta
(3 su Super Nintendo, almeno 2 rilasciati in tutto il mondo e prodotti da
Ocean di cui uno però ha usato personaggi fittizi, e 1 per Playstation venduto
solo in Giappone), 1 puzzle (per Super Nintendo, solo in Giappone) e 1 gioco di
ruolo (sempre per Super Nintendo e venduto solo in Giappone; la rom fu poi
tradotta in inglese).

Comparse di personaggi e riferimenti ad altri anime e manga

· Nell'anime Kimagure Orange Road, nell'edizione italiana, appaiono


alcuni riferimenti riguardanti Ranma 1/2:

· Nell'episodio 30, mentre Kyosuke, il protagonista, è intento a


scoprire per chi sua sorella si fosse presa una cotta, due ragazze di
passaggio, parlando tra di loro dicono: "Secondo te Ranma riuscirà a
sposare Akane?".

· Nell'episodio 36, quando Komatsu e Hatta cercano di mostrare al


pubblico i poteri di Kyosuke, un ragazzo tra gli spettatori urla
protestando: "E pensare che c'era Ranma in TV questa sera, ragazzi!
Voglio andare a vedere Ranma!" (un anacronismo dell'adattamento
italiano, in quanto la prima trasmissione giapponese di Kimagure
Orange Road precede di almeno un anno quella di Ranma).

· Nel manga Ranma 1/2 spesso si vedono chiaramente i protagonisti


di Doraemon quando la professoressa Hinako Ninomiya ozia davanti alla
televisione.

· Nella puntata n. 16, "Il triste amore di Pi-Chan", Rumiko Takahashi fa


un omaggio alla sua collega Ryoko Ikeda, l'autrice di Lady Oscar: Azusa
Shiratori, capricciosa ragazza ma abile pattinatrice, ha il vizio di
collezionare tutte le cose che reputa carine dandogli perfino un nome (in
francese); quindi prende Genma in versione panda, lo veste con la divisa di
Lady Oscar e gli attribuisce il soprannome Oscar.

· Nell'anime compaiono ogni tanto (e di sfuggita) alcuni personaggi


di Lamù, precedente successo della Takahashi:

· Nella puntata n. 15, "La danza degli spiriti", quando l'inquadratura si


sposta verso il pubblico durante la sfida di pattinaggio si può
vedere Ataru per qualche secondo.

· Nella puntata n. 30, "Arriva il cambia insegne", Shampoo entra


irruentemente nella palestra della scuola Furinkan per cercare Ranma
e, dopo averlo trovato, gli mostra una 'polverina miracolosa' che
consente a chiunque (anche agli animali) di trasformarsi in uomini,
rompendo per sempre la maledizione del ragazzo. Per dimostrarglielo,
la ragazza prende un cagnolino e lo immerge nell'acqua in cui ha
disciolto la polvere. E, quando riemerge, non appare un uomo qualunque
ma Ataru Moroboshi!

· Nella puntata n. 47, "La Minestra della Forza", nello strano campo
da ping-pong, Akane e Ranma ragazza si sfidano in un duello (più o
meno corretto). Akane rompe una enorme catena a mani nude e fa
volare i pezzi in aria. Proprio in quel momento c'è un'inquadratura
delle persone nel pubblico (i volti scorrono veloci) e, al rallentatore, si
possono vedere i visi di due personaggi di Lamù: Sakurambo e Ataru.

· Nella puntata n. 55, "Ritorno al passato", non c'è un personaggio che


compare improvvisamente ma una sorprendente somiglianza: dopo che
la giovane e bella Cologne difende il vecchiaccio dagli attacchi di
Ranma, lui invece di ringraziarla e ricambiare romanticamente il suo
amore si mette ad infastidire delle ragazze; Cologne si infuria,
ingelosita. I capelli che si alzano e l'aspetto sono identici a quelli
di Lamù. Dove anche la circostanza è analoga all'altra storia.
· Shampoo, per il suo aspetto e per gli atteggiamenti nei confronti
del suo innamorato, ricorda molto Lamù.

· Nell'episodio 10, "Non te ne va bene una P-Chan!", il signore che


adotta P-Chan, credendolo il suo maialino scomparso Gonkichi, somiglia
molto a Sakurambo.

· Nel quinto numero del manga (edizione Greatest), l'ottava storia si


intitola "È quasi magia Ranma", evidente richiamo a "È quasi magia
Johnny" (Kimagure Orange Road).

· In un episodio di Slayers appaiono due gemelle (Mimi e Nenè) disegnate


in maniera identica a Shampoo.

· Nell'episodio 43, Lo starnuto dell'amore, viene citato il


film Casablanca.

· La storia di Konatsu, nel volume 35 del manga (collana Greatest) è una


chiara parodia di Cenerentola.

· Nell'episodio 63 di InuYasha, altra famosissima opera di Rumiko


Takahashi, compaiono i personaggi della Sacerdotessa Rossa e della
Sacerdotessa Bianca, evidentemente ispirate, nella loro fisionomia, ai
personaggi rispettivamente di Nabiki Tendo e Akane Tendo.

· Nella puntata n. 156 "La più bella della spiaggia", verso il finale, vi è la
parodia del film "A qualcuno piace caldo". Quando il grosso gatto (che è
sempre in cerca di una moglie) continua a rincorrere Tsubasa (un ragazzo
che però ha il vizio di vestirsi da donna) avviene il seguente dialogo:
GATTO: "Io sarò un marito perfetto, con il tempo imparerai ad amarmi";
TSUBASA: "Stupido, io non ti posso sposare! Non posso perché sono un
uomo! È chiaro?"; GATTO: "Beh, questo non è un problema, mia cara: io ti
amo e, in fondo, nessuno è perfetto. Giusto? Mao-maramiao".
· Ci sono molte somiglianze con i personaggi di Lamù e i personaggi di
Ranma: Ranma e suo padre Genma assomigliano nei comportamenti e nei
problemi sulla "definizione del sesso del figlio/a" ( anche se per motivi
differenti), sulle continue liti tra i due, e sul fatto che il genitore decide
sempre per il figlio/a senza consultarlo/a, ai personaggi diRyūnosuke
Fujinami e suo padre, Akane soprattutto nelle prime puntate nell'anime
per i momenti di dolcezza alternati a quelli di violenza (soprattutto
quando lancia oggetti) assomiglia a Shinobu Miyake, Kuno assomiglia per la
provenienza ricca di famiglia, per portare sempre con se la spada e per
l'eccentricità sua e dei suoi familiari a Shutaro Mendo, il padre di Ranma
nella sua forma di Panda svolge un ruolo simile al Gatto
Kotatsu, Happosai assomiglia nel fisico (anziano basso e brutto)
a Sakurambo e nel carattere da maniaco per le donne a Ataru
Moroboshi, Shampoo nell'aspetto e comportamento assomiglia a Lamù,
buona parte delle storie si svolgono o almeno iniziano all'interno di una
scuola superiore e il luoghi delle vicende sono in un quartiere/distretto di
Tokio: Tomobiki, località immaginaria corrispondente al distretto
cittadino di Nerima a Tokyo per Lamù e Ranma ½ si svolge
prevalentemente a Tokyo nel quartiere sempre di Nerima.

· Nell'episodio n.37 I biscotti di Kodachi Kuno compare in una scena con


un bavaglino sul quale è stampato il disegno piyo piyo,lo stesso disegno
compare sul grembiule "ufficiale" di Kyōko Otonashi durante tutta la
serie di Maison Ikkoku altra famosissima opera di Rumiko Takahashi.

· Nell'episodio n.31 Il rapimento di Akane nella scena dell'inseguimento


tra Mousse e Ranma, in uno dei mercati della fiera, defilata sulla sinistra,
è possibile scorgere Ibuki Yagami, altro personaggio della serie Maison
Ikkoku.

· Nell'episodio n.61 ``La saponetta incantata`` nelle fasi


iniziali Ryoga ascolta una conversazione tra due ragazze di cui una ha lo
stesso disegno degli occhi (pupilla nera con disegno di stella a 4 punte)
della Famiglia Mizunokouji che sono personaggi di Lamù.

Curiosità

· Takahashi in un'intervista ha ammesso che la parte finale del manga


(volumetto 37 e 38) sarebbe dovuta essere trasposta in animazione
sottoforma di un film animato (lungometraggio), cosa che per ignoti
motivi non è mai accaduta.

· Takahashi dopo l'uscita del volume finale il 38°, ha ammesso che in


futuro le sarebbe piaciuto realizzare qualche altro volumetto su Ranma
1/2, anche questa cosa per ignoti motivi non è mai accaduta.

· In Giappone l'anime di Ranma come anche il manga hanno avuto un grande


successo, tanto che erano sempre nei primi posti nelle classifiche di
vendite e di gradimento.

· Il manga di Ranma è stato uno dei manga di maggior successo di sempre,


nell'ambito internazionale.

· Il manga di Ranma ha venduto in Giappone 53 milioni di copie

Note

1. Spesso il character designer della prima serie viene erroneamente


indicato come Akemi Takada che invece non ha mai preso parte nella
realizzazione di Ranma ½ come confermato da lei stessa in una recente
intervista

2. Nella fonologia giapponese, la 'n moraica' viene pronunciata come


/m/ davanti le consonanti /m/, /b/ e /p/.

3. Di solito s'intende il nome in kanji riferito a Ranma-ragazzo, in


hiragana a Ranma-ragazza
4. Come si legge nella nota riportata in ogni volumetto delle due
edizioni Star Comics sotto il sommario

5. Parte del titolo è volutamente scritto in inglese già nel titolo


giapponese.
He-Man and the masters of the universe (He-Man and the masters of the
universe) è una serie televisiva a cartoni animati che reinterpreta la
omonima classica serie di cartoni del 1983: He-Man e i dominatori
dell'universo; è stata prodotta nel 2002 dalla Mike Young Productions, in
coincidenza con il ravvivarsi del marchio dei Masters of the
Universe operato dalla Mattel dopo anni di oblio. Si compone di 39 episodi
distribuiti in due stagioni. Inizialmente è stata trasmessa
dalla emittente Cartoon Network; la versione DVD è per ora prevista
soltanto per il mercato anglofono.

Contrariamente rispetto al precedente cartone animato su He-Man,


ambientato nel futuristico mondo di Primus (chiamato semplicemente: He-
Man), questa versione tende verso un ritorno alle radici della storia, ma con
una maggiore attenzione nel fornire dettagli utili alla comprensione degli
avvenimenti, rispetto alla serie classica del 1983. Nella confezione dello
spettacolo sono stati ripresi elementi da tutto il materiale animato
precedente; per esempio, l’idea dei saggi e delle architetture fatte di
cristallo proviene appunto dalla serie futuristica; il personaggio
di Hordak era stato pensato per la serie di She-Ra, ecc…

La serie si è avvalsa della collaborazione di alcuni fra gli scrittori della serie
classica, fra cui Larry DiTillio.

Adam e He-Man

Nella serie classica del 1983 il principe Adam esagerava volutamente la


sua goffaggine ed incoscienza, proprio per mantenere una notevole distanza
fra la sua figura e quella di He-Man, perché nessuno potesse immaginare che
fossero la stessa persona; proprio alla stessa maniera di Don Diego per non
essere accostato a Zorro.

In questa serie invece le cose sono cambiate: il principe Adam è realmente


goffo ed infantile; un inesperto ragazzino di sedici anni, in luogo del
giocherellone, ma in fondo affidabile, giovane di diciotto della serie classica.
I due principi Adam sono diversi anche nel fisico: mentre nella serie classica
Adam è muscoloso quanto He-Man e si presenta come un giovane
compiutamente cresciuto, nella serie del 2002 Adam è gracile e tarchiato,
con un fisico ancora immaturo. Questa volta He-Man non è più soltanto un
"travestimento con superpoteri", ma è una vera e propria trasformazione in
un’altra persona; He-Man diventa la versione cresciuta di Adam nel fisico e
nel carattere.

La serie animata

In questa serie le puntate, pur essendo autoconclusive, seguono una


trama di fondo, ed i vari personaggi diventano spesso protagonisti
temporanei, in modo che il pubblico possa conoscerli meglio e magari
affezionarcisi. È secondo questa logica che vengono altresì narrate le origini
di alcuni di loro, e anche la storia di Eternia. Sono anche presenti alcuni
personaggi provenienti dalle serie di giocattoli che non erano mai apparsi
sullo schermo. Inizialmente questa serie era stata pensata per essere un
seguito di quella classica del 1983; poi la Mattel cambiò idea, ma i lavori non
vennero ricominciati da capo, e questo fatto ha lasciato il segno su alcuni
particolari. Secondo il copione originario Skeletor aveva conquistato
Grayskull e la Spada del Potere Duplice (la prima spada maneggiata da He-
Man era composta da due lame affiancate); He-Man doveva fronteggiarlo
con una spada frutto delle conoscenze congiunte di Man-At-Arms e
Sorceress: un spada per metà mistica e per metà tecnologica, che venne poi
adottata comunque.

Stagione 1 (26 episodi)

Il Pianeta Eternia ha visto la fine di tirannia e malvagità. La comunità


vive in pace, nella sicurezza che le peggiori minacce sono esiliate dietro la
muraglia mistica, nei desolati territori vicino alla Montagna del Serpente.
Ritenendo il pericolo fuori portata, nessuno si preoccupa dei tentativi
di Skeletor per rompere la barriera, che alla fine cede, lasciando lui e i suoi
accoliti liberi di diffondere nuovamente la sua malvagità, cominciando con la
cattura del re di Eternia Randor. Skeletor è incollerito particolarmente da
questo capitano divenuto re, perché nella battaglia che precedette il suo
esilio, quando ancora si chiamava Keldor, evitando e ritorcendogli contro il
suo attacco, lo sfigurò orribilmente. Il crollo delle mura viene subito
avvertito da Sorceress, maga guardiana del castello di Grayskull, che chiama
il fidato amico Man-At-Arms, avvertendolo che il destino delle mura si è
compiuto, e che è giunta l’ora che un altro destino, quello dell’eroe di
Grayskull, abbia a compiersi.

Il giovane Adam, viziato e spensierato principe, futuro erede al trono di


Eternia, è allenato giornalmente dalla severa Teela, sua migliore amica. Adam
viene avvicinato dal di lei padre adottivo, Man-at-arms, che lo conduce al
Castello di Grayskull. Lì Adam apprende da Sorceress l’avvicinarsi del male
ed il suo ruolo nella difesa del regno come He-Man. Adam, ovviamente rifiuta
incredulo ogni responsabilità, e fa ritorno al Palazzo reale, dove però scopre
amaramente l’avvenuto attacco ed il rapimento del padre ad opera delle
forze di Skeletor.

Ricredendosi sugli avvertimenti di Sorceress e stupito della forza dei


soldati di Skeletor, Adam torna subito al Castello di Grayskull, senza curarsi
di apparire un codardo. Nell’antica fortezza Sorceress gli consegna la Spada
del Potere: con essa, Adam trasforma se stesso in He-Man, e la sua tigre
domestica in Battle-Cat. Così “armato” He-Man si reca al campo di Battaglia,
rovescia le sorti della battaglia in favore dei dominatori dell’universo, e salva
il re Randor.

Nel corso della prima stagione, la difesa di Eternia migliora, grazie agli
accordi con nuovi alleati, come il popolo di Andrinos (gli uomini-ape), o
convinti direttamente da He-Man, come Cyclone. La maga di Grayskull,
Sorceress, si rivela come la madre di Teela; si apprende che quest’ultima,
soggetta a manifestazioni di incontrollati poteri, ne dovrà ereditare la
responsabilità e il manto di “Sorceress”. Skeletor apprende che il potere dei
saggi, durante il suo esilio, è finito a Grayskull e dedicherà ogni sforzo per
entrarvi. Si accenna anche al “mentore” di Skeletor, il terribile Hordak, il
vincitore degli uomini serpente.
Molto più che nella serie classica, la vendita dei giocattoli era un
obiettivo del cartone; perciò in alcune puntate vediamo He-Man e Skeletor
con costumi differenti, ora invernali, ora armature antiche, ora esoscheletri
tecnologici. La prima stagione ha termine in un momento di grande tensione:
Skeletor ha radunato i maggiori avversari di He-Man, e usando i suoi
consueti alleati come esca, riesce a catturare la gran parte dei dominatori;
Adam perde la Spada del Potere, e si trova a difendere senza di essa il
Castello di Grayskull, contro Skeletor e tutti i suoi alleati, vecchi e nuovi.

Stagione 2 (13 episodi - incompiuta)

La serie si apre con la risoluzione del conflitto lasciato in


sospeso: Orko riporta la Spada del Potere ad Adam, i dominatori vengono
liberati, Skeletor battuto, la sua nuova banda sciolta. Evil-Lyn, offesa dal
tradimento di Skeletor, cerca una nuova guida e decide, con l’ausilio di
Khobra-Khan, di liberare gli uomini-serpente ed il loro condottiero, re Hiss,
dalla loro prigione nella montagna del Serpente (nel cui nome è spiegata
l’esistenza), lo stesso covo di Skeletor. Adam apprende della sollevazione
degli uomini-serpente da Sorceress, e scopre le vestigia di He-Man molto
cambiate: una nuova armatura, pensata appositamente per contrastare i
nuovi nemici. Skeletor passa momentaneamente in secondo piano, per poi
recuperare il suo status di antagonista.

Questa stagione è più corta della prima, e gli episodi sono ormai
susseguenti e non più autoconclusivi. I personaggi vengono maggiormente
sviluppati, e ne vengono reintrodotti dei vecchi, come Fisto, un soldato della
Grande Discordia, disonorato per una assenza non permessa, riottoso
fratello di Man-At-Arms. Nell’episodio “Ritorno al Passato” (Out of the Past)
si narra di come la giovane Sorceress, all’epoca libera dai suoi doveri, assisté
un soldato sofferente per le ferite e l’amnesia, innamorandosene
perdutamente. Il soldato scomparve misteriosamente e non è chiaro se
costui dovesse essere stato Man-At-Arms, Fisto o qualcun altro, lasciando
oscuro questo mistero. Vengono poi rivelate anche le origini di Skeletor e di
Evil-Lyn; del potere del Castello di Grayskull, del suo antico re e dei saggi,
antichi dominatori.

Se la produzione non fosse stata interrotta, la seconda stagione


sarebbe stata completata così: re Hiss si sarebbe ristabilito, dopo la sua
cattura operata dai dominatori, e avremmo assistito al confronto finale fra
lui e Skeletor, che avrebbe visto quest’ultimo vincitore. Una creatura di
Skeletor sarebbe stata mandata per annientare la reputazione di He-Man e
rovesciare il governo di re Randor, una comparsa ripresa dalla serie classica:
“Impostore” (Faker), un alter ego malvagio di He-Man, con la sua stessa
forza.

Stagione 3 (mai realizzata)

Nella terza stagione avremmo assistito alla conquista di Eternia da


parte dell’annunciato Hordak e delle sue orde maligne (fra cui
l'irsuto Grizzlor, il viscido Mantenna, il mostro succhia potere Leech, i
cyborgMosquitor e Dragstor), riportate nella dimensione eterniana da Evil-
Lyn. Sopraffatto Skeletor e sparso caos per tutta Eternia, He-Man e
i dominatori sarebbero allora divenuti fuggitivi ricercati.

Al termine della stagione l’ingrato Skeletor sarebbe riuscito a sopraffare


persino il terribile Hordak, al quale doveva la vita; Man-At-Arms sarebbe
stato catturato e trasformato in un uomo-serpente (ma non si sa se questa
avrebbe dovuto essere una condizione definitiva), Teela avrebbe compiuto il
suo destino divenendo la nuova Sorceress di Grayskull, She-Ra avrebbe
fatto la sua comparsa, insieme ad altri vecchi personaggi.

Cancellazione

Compiuta la prima parte della seconda stagione, la serie è stata rimossa


dai palinsesti da Cartoon Network, seguita rapidamente anche dalla Mattel.
La motivazione è che lo spettacolo non ha ricevuto grandi ascolti, e che la
linea di giocattoli non è piaciuta alle masse. L’opinione dei fans è che il
fallimento era annunciato in partenza dalla cattiva promozione che se ne è
fatta. Criticato anche il lavoro dei “Four Horsemen Studios”, disegnatori
delle action figure, giudicate non “moderne” in un catalogo carente (perché
presente un numero eccessivo di static figure, cioè i vecchi pupazzi non
snodabili), e poco appetibili dai collezionisti.

È amaramente ironico osservare come anche in questo caso He-Man and the
masters of the universe ha sofferto degli stessi problemi di una volta,
nonostante i quasi venti anni trascorsi. Allora una carente e malgestita
distribuzione del catalogo presso i commercianti (ad esempio
tre Skeletor contro una Evil-Lyn), impossibilitò a molti collezionisti il
procurarsi la serie completa, mentre per molti commercianti fu un problema
riuscire a vendere il merchandise dedicato a personaggi poco pubblicizzati.

Fumetti

In coincidenza con la nuova serie animata fu pubblicata anche una


nuova serie a fumetti, da parte della MV Creations. Inizialmente fu un
successo annunciato: non per nulla erano andati bene anche i
nuoviTransformers e i G.I. Joe; inoltre era un periodo di riscoperta del
genere fantasy e di varie “operazioni-nostalgia”. Però alla lunga questo
fumetto, molto più maturo della serie animata, non ha saputo entrare nelle
simpatie dei maggiori acquirenti di comics statunitensi: i teenager. Oltre al
problema di pagare le royalties, gli autori avevano anche il problema, dovuto
a motivi legali e di contratto, di non potere aggiungere nessun personaggio
che non fosse presente anche nel cartone; a meno che non fosse anonimo.
Nel 2004, con il numero 8 del Volume 3, la serie venne interrotta.

Lo stile del fumetto, più maturo rispetto alla serie animata,


rispecchia quella che è stata la polemica fra gli addetti ai lavori e la Mattel.
Quest’ultima ha pesantemente influenzato la produzione della serie animata,
contrariamente a quel che accadde con la Filmation, alla quale venne data
praticamente carta bianca (nella creazione delle storie e nell’adattamento
dei personaggi). La volontà dei fumettisti di creare una continuità
indipendente venne amaramente delusa. Fra i disegnatori di questa
generazione di fumetti c'è un anche un artista italiano, Emiliano Santalucia.
Belle e Sébastien è una serie televisiva anime giapponese creata dalla MK
Company nel 1981 e mandata in onda dalla NHK. In Italia è stata trasmessa
per la prima volta a partire da aprile 1981 su Italia 1.

La serie è basata su Belle et Sébastien, una raccolta di novelle francesi


di Cécile Aubry, da cui nel 1965 era già stata realizzata in Francia una serie
televisiva in 13 episodi in bianco e nero con attori in carne e ossa, poi
trasmessa in Italia nel 1967.

Trama
La storia inizia in un villaggio dei Pirenei, tra la Spagna e la Francia dove
Sebastien vive con il nonno e la zia. Il ragazzo non ha molti amici, perché non
ha la madre ed è quindi preso in giro dagli altri ragazzi. Ma un giorno
Sebastien incontra un enorme cane da montagna dei Pirenei bianco, accusato
ingiustamente di terribili misfatti e che tutti gli abitanti del villaggio
temono e cercano di catturare. Il cane, una femmina, verrà chiamato Belle
(Jolly nella versione giapponese) dal ragazzo e diventerà il suo migliore
amico. Per salvare il cane da un ingiusto destino, Sebastien lascerà la sua
famiglia adottiva ed inizierà un lungo viaggio verso la Spagna in compagnia di
Belle e dell'altro suo cagnolino Pucci; vivrà quindi numerose avventure
nascondendosi dalla polizia, alla ricerca della madre da lungo tempo perduta,
sicuro del fatto che sia ancora viva.

Personaggi

· Belle - È un grosso cane (Patou) bianco e coraggioso, che però


la gente teme credendo che sia "il Diavolo Bianco"; difatti i suoi tentativi
di aiutare chi ha bisogno vengono quasi sempre fraintesi. Solo alla fine
della serie tutti finalmente capiranno che Belle non è affatto pericoloso.

· Sebastien - È un bambino di 7 anni ingenuo e generoso; da


quando è nato ha sempre vissuto assieme al nonno adottivo Ceasar. È
diventato inseparabile amico di Belle e insieme a lei, per sfuggire dalla
polizia che la insegue, oltrepassa il confine con la Spagna per andar alla
ricerca della mamma, che sembra scomparsa da tanti anni.

· Pucci - È il cucciolo che corre sempre attorno a Sebastien, suo


primo amico, abbaiando a più non posso; sta spesso nella tasca della sua
giacca.

· Lena - È una ragazzina carina e simpatica, inizialmente


malaticcia, che Sebastien incontra nel suo cammino; riapparirà più volte
lungo il corso della storia per aiutarlo. Figlia di un uomo molto ricco,
diventerà la sua fidanzatina.

· Mendoza - È un ladro molto furbo, sempre in coppia con


Nunyez. Alla fine della storia si dimostrerà di animo generoso e gentile.

· Nunyez - È un altro ladro, sempre in compagnia di Mendoza. È


piuttosto stupido e viene spesso trattato male dal suo compagno.

· Ispettore Garcia - L'ispettore della polizia, vuole tentare di


catturare Belle.

· Martin - L'aiutante dell'ispettore Garcia.

· Madre di Sebastien - Appartenente al popolo degli zingari, ha


dovuto abbandonare Sebastien ancora in fasce; ha difatti infranto il loro
codice d'onore sposando uno straniero (morto poco prima della nascita
del bambino). Ha promesso a Ceasar di tornar un giorno a riprenderselo.
Altri personaggi

· Nonno Ceasar - Ha preso con sé il bambino fin da quando era


neonato, comportandosi con lui come un vero nonno.

· Angelina - La vera nipote di Ceasar; diventa una sorta di madre


adottiva di Sebastien, anche se per età risulta esser più una sorella
maggiore. Si prende cura del piccolo sgridandolo quando è necessario; è
iperprotettiva e all'apparenza un po' dura.

· Dottor Ghion - Il dottore, amico di Sebastien. Alla fine della


storia si innamorerà di Angelina.

· Gabriel - Il bambino più simpatico ed esilarante tra amici di


Sebastien.

· Nonno Cortes - È un anziano molto saggio e piuttosto


simpatico.

· Juan - Amico ed aiutante alla fattoria di nonno Cortes.

· Jehan - È un cacciatore, amico di Sebastien e Angelina e


nipote di Ceasar.

· Alberto

· Dottor Carlos

· Victorin

· Parroco

· Sig. Albert - Il padre ereditario di Lena.


Doraemon
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Doraemon è un manga giapponese di Fujiko F. Fujio, (pseudonimo del duo


mangaka Hiroshi Fujimoto e Motoo Abiko), da cui è stato poi tratto
un anime, che narra le avventure di un gatto robot giunto dal futuro
viaggiando indietro nel tempo per aiutare lo sfortunato Nobi Nobita (Nobi
Nobita, gioco di parole che significa "uno che se la prende comoda") in modo
che i suoi discendenti godano delle fortune prodotte dal successo di Nobi,
piuttosto che essere afflitti dai grossi debiti provocati dalla sua
incompetenza nella linea temporale originale. Il suo piatto preferito sono
i dorayaki, dolcetti giapponesi dei quali è particolarmente ghiotto.

Il nome Doraemon deriva da nora neko, che in giapponese significa "gatto


vagabondo", con l'aggiunta del suffisso -emon, tipico di alcuni nomi
tradizionali giapponesi.

Doraemon è uno dei personaggi più celebri in assoluto dell'animazione


giapponese, tanto da essere stato nominato nel 2008 "ambasciatore degli
anime" nel mondo dal Ministro degli Esteri giapponese Masahiko Komura per
promuovere la cultura e l'industria dell'animazione fuori dal Giappone.

Trama
Le storie seguono sempre lo stesso schema. Doraemon possiede una tasca
quadri-dimensionale, chiamata gattopone, da cui estrae ogni sorta di aggeggi
del XXII secolo che chiama "ciuski". Il pigro Nobita che non è ben
considerato dagli altri ed è oltretutto il principale bersaglio dei bulli locali,
finisce regolarmente col chiedere aiuto a Doraemon affinché trovi qualche
dispositivo in grado di attuare vendette, risolvere i suoi problemi o da
mostrare al ragazzo ricco che sfoggia i suoi nuovi acquisti.

Finisce sempre che Nobita si spinge troppo oltre e malgrado le migliori


intenzioni di Doraemon e la tecnologia del XXII secolo, si trova in situazioni
anche peggiori di quelle che voleva risolvere.

Curiosità
Ha fatto scalpore un po’ di tempo fa il falso episodio finale di Doraemon,
pubblicato da un autore di doujinshi. Il manga era disegnato e scritto
talmente bene che molti hanno pensato che fosse la vera conclusione delle
avventure dell’iperbolico gatto robot (la pancia grande, più grande che può).
Tanto che la Shogakuan ha richiesto di abbandonare la distribuzione del
lavoro.

Il finale non originale vede la batteria di Doraemon esaurirsi, rendendo


impossibile la riattivazione del robot se non con la perdita completa di ogni
memoria riguardo Nobita e di tutti i giorni trascorsi insieme. Il protagonista
del manga diventa una persona adulta, sposa l’amica d’infanzia Shizuka e
diventa un ingegnere robotico per poter riuscire a rianimare con le sue mani
l’amico della sua infanzia.

Personaggi
Come già riportato Doraemon, è un gatto proveniente dal XXII secolo, è
responsabile e avverte sempre Nobita di usare con cautela i suoi "ciuski".
Adora molto i dolci ed è disposto a tutto pur di mangiarne qualcuno a
merenda, mentre Nobita è un bambino molto pigro: spesso si mette a fare un
sonnellino, anche sulla sua scrivania mentre fa i compiti. I suoi hobby
preferiti sono guardare la televisione, andare in giro con Shizuka, di cui è
follemente innamorato e sonnecchiare. Gli altri personaggi principali sono:

 Takeshi Goda (detto Gian o Jaian in romaji:, Goda Takeshi) - un bullo il cui nome è
basato sulla parola inglese giant, irascibile ed è stonatissimo. Ha una sorella più
giovane, Jaiko, che vuol diventare una mangaka (autrice di manga). Solo con lei mostra il
suo lato buono.
 Suneo Honekawa - il millantatore che sfoggia la sua ricchezza a Nobita. Ha un fratello
più giovane, Sunetsugu, che è stato adottato in una famiglia a New York, negli USA.
 Shizuka Minamoto - amica di Nobita fin da quando erano piccoli. È molto più seria e
giudiziosa di lui, il quale ha un debole per lei.
 Dekisuji - ragazzo modello, studioso, serio, maturo e intelligente. Lo si vede meno
spesso degli altri nelle storie ed in compagnia degli altri ragazzi, ma per la sua
intelligenza, serietà e correttezza è tenuto in considerazione, specialmente da Shizuka
che a volte sembra preferirlo a Nobita.
 I genitori di Nobita - lui impiegato, lei casalinga. Il padre non compare spesso, lavora in
un ufficio fuori casa ed ha un carattere bonario; la madre è piuttosto severa col figlio
e un po' irascibile, non ama gli animali e non permette a Nobita di allevarne uno. A
volte, però, la madre si dimostra sempre sincera ed educata col figlio.
 Dorami è la sorella giovane di Doraemon che, a differenza da lui, è gialla e con le
orecchie; vive con Sewashi nel XXII secolo.

L'anime
Dal debutto avvenuto nel 1970, le avventure di Doraemon sono comparse in
varie antologie pubblicate da Shogakukan e sono state raccolte in 45 libri.
Nel 1973, la Nippon Television trasmette una prima serie animata prodotta
dalla Tokyo Movie, che però non divenne mai popolare ed ebbe vita breve,
fermandosi a 26 episodi. Doraemon rimase esclusivamente di dominio della
carta stampata fino al 1979, quando TV Asahi e Shin-Ei
Animation produssero una nuova serie animata di Doraemon che riscosse (e
continua ancora a riscuotere) un incredibile successo, ed in Giappone
cominciò la "febbre" di Doraemon.

I film
Nel 1980, uscì il primo di una serie di lungometraggi con cadenza annuale.
I film hanno un tono un po' più avventuroso, vengono presi i vari
personaggi di Doraemon e calati in situazioni esotiche ed avventurose.
Nobita ed i suoi amici hanno visitato l'era dei dinosauri, i confini della
galassia, il cuore dell'Africa nera (dove hanno incontrato una corsa di cani
bipedi senzienti), le massime profondità dell'oceano e un mondo di magia.
Alcuni dei film sono basati sulle leggende (per esempio il mito
di Atlantide) o trame letterarie (Saiyuki o Le mille e una notte). Alcuni
dei film affrontano temi 'seri', in particolare su soggetti ambientali e
sull'uso della tecnologia.

Prima edizione italiana

L'anime Doraemon fu trasmesso per la prima volta in Italia


dal novembre 1982 su Rai Due durante la trasmissione pomeridiana per
ragazzi Tandem. All'epoca, i nomi dei personaggi della serie erano stati
italianizzati: Nobita era chiamato Guglia (diminutivo per Guglielmo
Guglielminetti), Shizuka era chiamata Susi, Gian era chiamato Giangi, Suneo
era chiamato Zippo. Nel corso degli anni '80 furono trasmessi in Italia solo
109 episodi, mentre in Giappone erano stati prodotti ben 617 episodi da 10
minuti e più di 1.000 episodi da 25 minuti.
Questi i dati relativi al doppiaggio:

 Doraemon - Liù Bosisio


 Guglia - Massimo Corizza (1^ voce), Marco Joannucci (2^ voce)
 Giangi - Luca Bosisio
 Susi e Mamma di Guglia - Carla Comaschi

Seconda edizione italiana

Curata da Mediaset, la seconda edizione, censurata, successivamente,


comprende un episodio introduttivo ed episodi inediti in Italia (varie serie, in
gruppi da 26 episodi). È andata in onda su Italia 1 dal marzo 2003, lo
trasmette da giugno 2007 su Boing nelle ore serali del palinsesto. Inoltre, ha
ripristinato i nomi originali giapponesi dei protagonisti. Questi i dati relativi
al doppiaggio:

 Doraemon - Pietro Ubaldi


 Nobita - Davide Garbolino
 Gian - Luca Bottale
 Suneo - Patrizia Scianca
 Shizuka - Federica Valenti
 Dorami - Serena Clerici
 Madre di Nobita - Elda Olivieri
 Padre di Nobita - Cesare Rasini
 Madre di Gian - Rosalba Bongiovanni
 Madre di Suneo - Elisabetta Spinelli
 Madre di Shizuka - Marina Thovez
 Professore di Nobita - Sergio Romanò
 Dekisugi - Barbara Cinquatti
 Yamada - Anna Teresa Tulli

Curiosità
-Doraemon appare parecchie volte come merchandising nelle altre serie di
anime (create nello stesso periodo).

-La serie è sempre in produzione.

-Si dice che l'intero cartone sia un sogno di Nobita, fatto dal bambino
mentre era in coma. Inoltre non si potrà avere un finale certo dato che
l'autore è deceduto nel 1996, e non ha potuto ultimare il suo lavoro.
Card Captor Sakura spesso abbreviato CCS, è il titolo di un manga, scritto
dalle CLAMP tra il 1996 e il 2000. È stato pubblicato in Giappone dalla casa
editrice Kodansha, ed è composto da 12 tankōbon vendendo complessivamente 12
milioni di copie. Nel 2001 ha vinto il famoso e prestigioso premio Seiun
Award come manga dell'anno.

Ne è stato tratto anche un anime di tre stagioni, composto in 70 episodi in totale, conosciuto
in Italia come Pesca la tua carta Sakura e Sakura, la partita non è finita. La seconda stagione
ha vinto il premio Animage Anime Grand Prix nel 1999. Nel 1999 e nel 2000 uscirono due
film d'animazione basati sulla versione animata

Trama
Clow Card Arc
Card Captor Sakura (1~4) / Pesca la tua carta Sakura (1~35)
Sakura Kinomoto, vivace bambina di 10 anni (14 nella versione italiana
dell'anime), trova nella biblioteca del padre un libro dal nome The Clow. Dopo
aver aperto questo misterioso libro ed aver rotto il sigillo, compare un buffo
animaletto parlante, chiamato Kerberus, che si proclama come Guardiano del
Sigillo, cioè colui che deve proteggere il libro e le carte all'interno contenute. Ma
con la rottura del sigillo, le Clow Card sono state liberate, e ora spetta a Sakura il
compito di catturarle, aiutata da Kero-chan (soprannome di Kerberus).
Questa saga si concentra principalmente sulla cattura delle carte e
sull'introduzione di nuovi personaggi, come la migliore amica di Sakura, Tomoyo
Daidoji, e il catturacarte cinese Shaoran Lee, suo rivale.
Card Captor Sakura - The Movie

Tra la prima e la seconda stagione è ambientato un lungometraggio animato, in cui


Sakura vince un viaggio ad Hong Kong, durante le vacanze di Natale. Insieme a
Tomoyo, Touya e Yukito si recano nella città, dove incontrano Shaoran e Meiling e
la sua famiglia. La trama di basa su una vicenda di Clow Reed, il potente mago che
aveva creato le Clow Card, in cui in passato di era scontrato con una sua rivale,
una misteriosa indovina.
Card Captor Sakura (5~6) / Pesca la tua carta Sakura (36~46)

La seconda stagione animata, che è riprende vagamente gli eventi dei volumi
numero 5 e 6, prepara Sakura al Giudizio Finale, cioè alla grande prova in cui
Sakura, messa alla prova da Yue, deve dimostrare di essere all'altezza di diventare
la nuova padrona delle carte. Dopo aver catturato tutte le carte, aiutata anche da
Shaoran, la vera forma di Kero-chan viene mostrata, e compare anche Yue, il
secondo guardiano delle Clow Card, che ha il compito di giudicare il candidato.
Sakura Card Arc
Card Captor Sakura (6~12) / Sakura, la partita non è finita (47~70)

Dopo essere diventata la nuova padrona delle carte, il nuovo compito di Sakura è
quello di trasformare la carte di Clow in carte di Sakura, in modo che le carte non
usino più la magia di Clow, ma quella che Sakura aveva creato dal nulla. Intanto
nuovi problemi sorgono a Tomoeda, e Shaoran finisce per innamorarsi di Sakura.

Gli ultimi sei volumi del manga, e la terza stagione, introducono anche nuovi
personaggi, come il misterioso Eriol Hiiragizawa, la cui missione sembra essere
ostacolare Sakura. Insieme a lui compaiono Spinel Sun e Rubby Moon,
rispettivamente le contraparti di Kero-chan e Yue.

Card Captor Sakura - The Movie 2: The Sealed Card

Il secondo film, ambientato dopo la terza stagione animata, parla della relazione
di Shaoran e Sakura, che era stata appena accennata nell'ultimo episodio della
serie. Il film introduce una nuova carta, Il Nulla, la cui esistenza era stata celata
fino ad allora. La carta del nulla era stata creata per bilanciare il potere di tutte le
altre carte, rendendo questa carta potente come tutte le 52 carte messe insieme.
Dopo essersi risvegliata, inizia quindi a far scomparire nel nulla oggetti, persone e
intere parti della città.

Personaggi Principali
 Sakura Kinomoto (1 aprile): è la protagonista, una ragazzina di
aprossimatamente 10 anni che frequenta la terza media.Le sue materie
preferite sono musica ed educazione fisica, mentre ama poco la matematica.
È allegra e ottimista. Innamorata di Yukito, in seguito si infatuerà di
Shaoran.
 Kero-chan: è il custode della Carte di Clow, il cui vero nome è Cerberus. Ha
l'aspetto di un piccolo peluche dorato con due ali bianche. Ama giocare ai
videogiochi e mangiare dolciumi.
 Tomoyo Daidoji (3 settembre): la migliore amica di Sakura. Confeziona per
la ragazzina tutti i suoi vestiti che indossa durante le missioni. Tomoyo
inoltre si diletta nel riprendere con una piccola videocamera le avventure
della sua "beniamina".
 Shaoran Li (13 luglio): è un ragazzino cinese giunto in Giappone per
recuperare tutte le carte di Clow. È un lontano discendente di Clow Reed.
Entra subito in competizione con Sakura e Kero-chan, ma alla fine si
innamora della ragazzina.
Secondari
 Touya Kinomoto (29 febbraio): fratello di Sakura, di qualche anno più
grande. Anche lui possiede dei poteri magici, ed è in grado di percepire
quando la sorella si trova in pericolo. Perderà poi tutti i poteri per salvare
la vita dell'amico Yukito.
 Yukito Tsukishiro (25 dicembre): il migliore amico e compagno di classe di
Touya. Sakura ha una cotta per questo ragazzo più grande di lei, che trova
molto affascinante. In realtà Yukito non è un vero essere umano: nel suo
corpo si nasconde Yue, il secondo guardiano delle carte di Clow.
 Fujitaka Kinomoto (3 gennaio): è il padre di Sakura e Touya, che lavora
come professore di archeologia. È gentile e premuroso verso la sua famiglia.
Nella sua biblioteca Sakura trova il libro di Clow.
 Nadeshiko Kinomoto (20 maggio): è la madre di Sakura, morta ventisettenne
quando la figlia aveva solo tre anni. Era una ragazza cortese e deliziosa, ma
un po' impacciata; data la sua grande bellezza, lavorava come modella. In
casa Kinomoto c'è una cornice con una sua foto, che viene cambiata ogni
giorno.
 Sonomi Daidoji (13 ottobre): è l'affasciante madre di Tomoyo, direttrice
della "Daidoji Toys corporation", la fabbrica di giocattoli di famiglia. È la
cugina di Nadeshiko Kinomoto, la madre di Sakura.
 Eriol Hiiragizawa (23 marzo): questo ragazzino proveniente dall'Inghilterra
altri non è che la reincarnazione di Clow Leed, che mette costantemente alla
prova Sakura per decidere se la ragazzina può davvero diventare la custode
delle sue carte.
 Kaho Mizuki (11 febbraio): è la supplente di matematica della classe di
Sakura e Shaoran. È una donna molto misteriosa, figlia di un
sacerdote shintoisha. Sembra che in passato avesse avuto una storia col
fratello maggiore di Sakura.

Oggetti magici
Carte di Clow
Le carte di Clow/Le carte di Sakura: sono carte magiche, create nell'antichità da
un potente mago e stregone inglese, di nome Clow Reed. Egli creò queste carte
combinando la magia e la sapienza occidentale con quelle orientali, e dall'unione di
queste due potenti magie nacquero le carte. Esse sono contenute nel Libro di Clow,
di cui Cerberus e Yue sono guardiani. Nella seconda parte del manga,(la terza
stagione dell'anime), Sakura, dopo esserne diventata la nuova padrona, trasforma
le carte di Clow in Carte di Sakura, che traggono la loro forza direttamente da lei.
Il Libro di Clow si trasforma così nel Libro di Sakura.
Ogni carta rappresenta un oggetto o un elemento della natura, e racchiude al suo
interno uno spirito legato al nome della carta stessa. Gli spiriti racchiusi nelle carte
sono generalmente autonomi, irrequieti ed indisciplinati e di solito non amano
essere controllati, ragion per cui colui o colei che riuscirà a domarle ed ad usarle,
deve essere dotato di grande determinazione per sfruttare al meglio la loro magia e
le loro capacità.

Nel manga le Carte sono appena 19, ma diventano 52 nella versione animata. Nel
primo film compare la carta della Freccia, mentre in quello successivo vengono
aggiunte quelle del Nulla e della Speranza. Di seguito vengono elencate tutte le
carte che compaiono nel corso dell' anime, mentre quelle in grassetto erano già
presenti nel manga.

12. 花 Il
Fiore
13. 盾 Lo 34. 創 La
Scudo Fantasia
14. 時 Il 35. 替 Il
Tempo Cambiam
45. 錠 Il
15. 力 La 23. 輪 Il Cerchio ento
1. 風 Il Vento Lucchetto
Forza 36. 凍 Il
24. 眠 Il Sonno 46. 雲 La Nuvola
2. 翔 Il Volo 16. 霧 La Ghiaccio
25. 歌 Il Canto 47. 夢 Il Sogno
3. 影 L'Ombra Nebbia 37. 火 Il
17. 嵐 La 26. 小 La Piccolezza Fuoco 48. 砂 La Sabbia
4. 水 L'Acqua
Tempest 27. 鏡 Lo Specchio 38. 矢 La 49. 闇 L'Oscurità
5. 樹 Il Legno
a 28. 迷 Il Labirinto Freccia
6. 雨 La Pioggia 50. 光 La Luce
18. 浮 Il 39. 泡 La
29. 戻 Il Passato 51. 双 I Gemelli
7. 跳 Il Salto Galleggi Bolla
30. 撃 Il Bersaglio 52. 地 La Terra
8. 幻 L'Illusione amento 40. 波 L'Onda
19. 消 La 31. 甘 Lo Zucchero 53. 無 Il Nulla
9. 静 Il Silenzio 41. 秤 La
Sparizio 32. 駆 La Velocità 54. 希望 La
10. 雷 Il Fulmine ne
Bilancia
11. 剣 La Spada 33. 大 L'Ingrandiment 42. 抜 Il Speranza
20. 灯 Lo 55. La Carta
o Passaggio
Splendo Senza Nome
re 43. 雪 La
21. 移 Lo Neve
Spostam 44. 声 La
ento Voce
22. 闘 La
Lotta
Altri oggetti
Le chiavi del sigillo: hanno la forma di una piccola chiave, che diventa un bastone
o uno scettro quando evocato. Esistono due chiavi, quella di Sakura e quella di
Eriol. La chiave di Sakura, una volta diventato Scettro, viene usato per sigillare le
carte di Clow, o per usarle. Dopo aver recuperato tutte le carte di Clow, Sakura
crea un nuovo sistema di magia, e il suo scettro cambia il suo aspetto, che
rappresenta una stella, simbolo della sua magia. Nell'anime, con l'aiuto della
Campana Lunare, che si fonde al suo scettro, si viene a formare una versione più
potente. Nel manga, invece, Sakura crea il nuovo scettro da sola. La chiave di Eriol
diventa un lungo bastone, con una sole a dieci punti sulla cima. È usato per
lanciare incantesimi, visto che Eriol non possiede o utilizza le Carte di Clow

Rashinban: è una bussola magica di Shaoran. Appare come una tavola quadrata,
divisa in quattro parti, che rappresentano i quattro elementi. Al centro c'è il
simbolo dello yin e yang. Viene usata per localizzare le carte di Clow o altri
componenti magiche. Viene utilizzata anche da Yeran, infatti è tramandata dalla
famiglia Li.

O-fuda: sono talismani cartacei shinto che rappresentano un kami. Shaoran li usa
per evocare diversi elementi, come il fuoco, il vento o la luce. Possono essere usati
con la sua spada cinese, un Jian, o senza di essa.

Campana lunare: è una campana creata da Clow poco prima di morire, per
aiutare il prossimo padrone delle carte. Era custodita nel tempio shintoista
Tsukimime, fino ad arrivare nelle mani di Kaho Mizuki, ultima discendente della
famiglia che gestiva il tempio. Nella serie animata viene fusa allo scettro di Sakura,
per crearne un più potente ed aiutarla nel Giudizio Finale.

La serie
La serie completa è composta da 70 puntate più i 2 film.

I temi

Dei petali di ciliegio giapponese, motivo ricorrente della serie.

Il tema principale di Card Captor Sakura è senza dubbio l'amicizia. Sakura è una
ragazza molto dolce, che crede fortemente sia nell'amicizia che nell'amore. È
infatti sempre pronta ad aiutare tutti, compreso Shaoran, che inizialmente si
presenta come suo rivale.

Le CLAMP affermano che uno dei loro scopi era di rendere le minoranze normali
agli occhi di Sakura, ed uno dei punti principali era dunque creare un personaggio
che credesse nell'amicizia e nell'amore sotto ogni forma. Per questo motivo, la
minoranza composta da stranieri che si sono trasferiti in Giappone, non presenta
casi particolari di xenofobia, infatti sia Shaoran che Eriol, i due studenti stranieri
(uno cinese, l'altro inglese), vengono calorosamente accolti nel Paese. Anche
personaggi con evidenti tendenze omosessuali (come Yukito e Touya) o
atteggiamenti ambigui (come Tomoyo), non vengono discriminati, ma invece
accettati con normalità.

È comunque da ricordare che la xenofobia e l'omofobia sono problemi molto vivi


in Giappone, il che potrebbe spiegare la decisione delle stesse autrici di sostenere
questi temi.

Recentemente le CLAMP hanno incluso la storia di Card Captor Sakura nel


manga Tsubasa RESERVoir CHRoNiCLE, sempre delle stesse autrici.

È stato infatti rivelato che il protagonista, Shaoran, altri non è se non il figlio di
Sakura e Shaoran,[2] mandato in un altro mondo per aiutare la Principessa
Sakura. Il suo vero nome non è Shaoran, ma non è stato ancora rivelato. È stato
solamente affermato che il nome Shaoran derivi da quello del padre, Shaoran Li.

Come viene visto, Yuko Ichihara possiede lo scettro di Sakura, sia l'originale (Star
wand) che una replica precedentemente apparsa della forma base (Sealing wand).
Questo significa che Sakura non usa più il suo scettro, e che ha probabilmente
trovato un altro mondo per usare le Carte di Clow, oppure che le abbia
abbandonate. È stato inoltre rivelato che Sakura ha sin da quando era bambina
dei sogni premonitori, che aveva previsto il compito di Shaoran.

Il manga

Card Captor Sakura nasce come manga, composto da 12 tankōbon, pubblicato tra
il 1996 e il 2000 in Giappone. La casa editrice in cui è stato originariamente
pubblicato è la Kodansha, nella collana Nakayoshi. È scritto prevalentemente per
un pubblico giovanile, specialmente per studentesse delle elementari. Ne è stata
creata un versione bilingue, come è successo a molte altre opere della stessa casa
editrice, per aiutare i ragazzi ad imparare meglio l'inglese.

In Italia in manga è stato pubblicato dalla Star Comics dal 1999 al 2001, sulla
collana Kappa Extra. È composto da 12 tankōbon, come in originale, mentre la
lettura è stata ribaltata, diventando occidentale. La versione italiana è molto fedele
all'originale.

L'anime

La serie televisiva

Card Captor Sakura è diventata una serie animata, creata dallo studio
d'animazione MADHOUSE e diretta da Morio Asaka. Kumiko Takahashi ha
lavorato come character designer e come capo direttore d'animazione della serie.
Anche le autrici hanno collaborato al progetto, con Nanase Ohkawa come scrittice
della sceneggiatura, e Mokona come collaboratrice per i costumi di Sakura e il
design delle Carte di Clow. La versione animata, infatti, propone altre 34 carte, che
sommate alle 19 del manga, arrivano a 53.

La serie animata, trasmessa su NHK e in seguito su Animax, è composta da tre


stagioni:

 La prima stagione, trasmessa dall'8 aprile 1998 al 29 dicembre dello stesso


anno. È composta da 35 episodi.
 La seconda stagione, trasmessa dal 6 aprile 1999 al 13 luglio dello stesso
anno. È composta da 11 episodi.
 La terza stagione, trasmessa dal 7 settembre 1999 al 21 marzo 2000. È
composta da 24 episodi.

Le prime due stagioni di concentrano sulla cattura delle carte (i primi 6 volume
del manga), mentre la terza stagione sulla loro trasformazione (i restanti sei
volumi).

L'edizione italiana è stata trasmessa, censurata, su Italia 1 in tre stagioni, le prime


due intitolate Pesca la tua carta Sakura (i primi 46 episodi, dal novembre 1998)
e Sakura, la partita non è finita (i restanti 24, dal marzo 2001). Le sigle italiane
sono cantate da Cristina D'Avena. La terza serie è stata ritrasmessa
completamente nell'estate-autunno 2005 alle ore 16.50, ma l'ultimo episodio ("I
Sentimenti") non venne trasmesso, sebbene doppiato e trasmesso su Italia Teen
Television.

Dal 3 novembre del 2004, la prima serie è stata ritrasmessa su Italia Teen
Television alle ore 19.00 e in seguito la seconda (e terza) serie alle ore 18.30.

Adattamento in Italia

Le modifiche apportate nella versione italiana riguardano soprattutto i personaggi


principali e le relazioni tra di loro. Alcuni nomi sono stati leggermente modificati,
come Yukito in Yuki. Al personaggio Shaoran Li invece è stato invertito il nome
con il cognome, diventando Li (nome) Shaoran (cognome).

L'età della protagonista, inoltre, passa da 10 a 14 nella serie italiana. Tutte le


relazioni considerate improprie vengono tagliate: l'amore provato da Tomoyo per
Sakura viene trasformato in un semplice amicizia, così come quello provato da
Touya, fratello di Sakura, per Yukito. La cotta iniziale di Shaoran per Yukito
viene tagliata, anche se dopo si scopre che era semplice attrazione causata dai sui
poteri magici. La relazione tra Rika e il suo maestro Mr. Terada venne alleggerita,
così come l'eccessiva ammirazione di Sakura per la signorina Mizuki.

L'ultimo episodio della serie intitolato "I sentimenti", in cui Shaoran riesce
finalmente a confessare i suoi sentimenti a Sakura, è stato interamente censurato
nella prima messa in onda in chiaro, facendo credere che la serie si fosse conclusa
con l'episodio precedente. Nell'episodio, Shaoran viene raggiunto da Sakura in
aeroporto, mentre stava partendo per Hong Kong, visto che il suo compito era
finito. Mentre i due si incontrano, Shaoran dona a Sakura il pupazzo di pezza che
aveva fatto per lei, che simbologgia il suo amore. L'episodio venne totalmente
eliminato, perché doveva essere trasmesso il giorno in cui iniziava il nuovo
palinsesto autunnale di Italia 1, cioè tutti gli anime trasmessi venivano
abbandonati per far spazio a nuovi.

Adattamento in America

La serie Card Captor Sakura fu pesantemente modificata per il pubblico


americano. Il nome divenne Cardcaptors, e i primi 8 episodi non vennero mai
trasmessi. La serie cominciò così con l'arrivo di Shaoran, che divenne il
coprotagonista, insieme a Sakura. Questo taglio, secondo la rete americana, è stato
apportato per attrarre più ragazzi a guardare la serie. Infatti, il 60% degli
spettatori erano ragazzi, mentre il restante 40%, ragazze.

La cittadina immaginaria di Tomoeda, in cui si svolge la storia, diventa


Reedington. La Tokyo Tower nominata da Sakura, diventa la Radio Tower.

Tutte le relazioni inopportune furono cambiate, come nell'edizione italiana.


Perfino la sigla iniziale fu modificata, per inserire le parole Cardcaptor al posto
di Card Captor Sakura.

Successivamente la serie tv venne raccolta in 9 DVD e subito dopo venne


pubblicata in versione integrale sempre per il mercato DVD dalla Pioneer, con
l'audio in giapponese e i sottotitoli in inglese.

Tutti i nomi, eccetto Sakura e Meiling, furono cambiati in nomi tipicamente


americani. Inoltre, il cognome di Meiling divenne Rae, per cancellare ogni legame
con Shaoran, visto che i due erano promessi al fidanzamento. La seguente tabella
riporta i nomi originali e quelli americani:

Cardcaptors

Sakura Sakura Takashi


Shaoran Li Li Showron Clow Leed Clow Reed Zachary
Kinomoto Avalon Yamazaki

Touya Eriol Naoko


Tory Avalon Meiling Li Meilin Rae Eli Moon Nikki
Kinomoto Hiiragizawa Yanagisawa

Fujitaka Aiden Tomoyo Madison Yukito Chiharu


Julian Star Chelsea
Kinomoto Avalon Daidoji Taylor Tsukishiro Mihara

Nadeshiko Natasha Sonomi Samantha Layla


Kaho Mizuki Rika Sasaki Rita
Kinomoto Avalon Daidoji Taylor Mackenzie

Maki
Cerberus Keroberos Spinel Sun Spinner Sun Terada Mr. Terada Maggie
Matsumoto

I film d'animazione

Sono stati prodotti due film d'animazione, creati sulla base della serie animata.
Non trattano nessuna storia del manga.

Card Captor Sakura - The Movie (劇場版カードキャプターさくら Gekijōban


Kādokyaputā Sakura?) si svolge tra la prima e la seconda stagione originale della
serie animata, cioè tra l'episodio 35 e il 36. In occasione delle vacanze invernali,
una fortunata vincita porta Sakura e i suoi amici nella misteriosa Hong Kong,
dove il gruppo farà anche la conoscenza della antica famiglia del piccolo Shaoran
Li. Dovrà però affrontare una nuova sfida, e scontrarsi con la Madoushi,
un'indovina che era stata respinta da Clow Leed.

Card Captor Sakura - The movie 2: The Sealed


Card (劇場版カードキャプターさくら 封印されたカード Gekijōban Kādokyaputā
Sakura: Fūin Sareta Kādo?), inedito in Italia, Sakura è alle prese con l'ultima e
potentissima carta di Clow, che metterà alla prova il suo amore per Li Shaoran.
Sakura è ormai diventata padrona delle Carte di Clow, dopo averle trasformate in
Carte di Sakura. Una carta però, era talmente potente da poter sfuggire dal
controllo del suo creatore, e perciò fu sigillata. Con la demolizione della casa di
Eriol, la carta si è risvegliata: è The Nothing, la carta del Nulla, in grado di far
sparire oggetti, persone e le stesse carte di Sakura.

OAV

Esistono 3 OAV, chiamati You're Great, Sakura-chan! Tomoyo's Cardcaptor


Sakura Action Video Diary!
(すてきですわ、さくらちゃん! 知世のカードキャプターさくら活躍ビデオ日
記! Tomoyo no Kādokyaputā Sakura Katsuyaku Bideo Nikki!?), conosciuti anche
come Tomoyo's video diary specials, ognuno di circa 5 minuti:

Video Nikki! propone Sakura in una versione cantante, intenta (spinta da


Tomoyo) a cantare la canzone "Catch You Catch Me", siglia di apertura originale
dell'anime.

Video Nikki 2! mostra le abilità di Sakura nel preparare torte.

Nikki Special! indaga sul mistero degli occhi chiusi di Takashi. Viene infatti notato
da Meiling che Takashi non apre mai gli occhi, eccetto alcune volte. Si scopre
infatti che apre gli occhi solamente quando dice il vero, cioè raramente: la maggior
parte delle volte inventa delle storielle che tutti finiscono per credere.

Altre opere derivate

La serie Card Captor Sakura si è velocemente sviluppata col tempo, soprattutto


nella sua terra d'origine, il Giappone. Sono usciti due film d'animazione e tre
OVA, diverse raccolte di soundtrack, così come vari gadget, artbook e videogiochi.

Album

Sono stati distribuiti molti album di OST, composte da Takayuki Negishi. I primi
4 album sono composti dalle sigle iniziali e della musica di sottofondo della serie
animata. Il quinto e sesto album sono rispettivamente la musica delle due versioni
cinematografiche. Le restanti tre sono raccolte dai temi più generali. Sono stati
anche pubblicati due cd drama.

I videogiochi

La serie è stata adattata in vari videogiochi, sviluppati per PC, Game Boy,
PlayStation, WonderSwan, Dreamcast, Game Boy Advance and PlayStation 2.
Tutti i videogiochi sono stati distribuiti soltanto in Giappone.
Leave it to Kero-chan

Nella prima versione dell'anime in Giappone, Kero-chan appare alla fine di ogni
episodio, in cui svolge la funzione di guida attraverso il mondo magico Card
Captor Sakura. Questi segmenti, di circa 5 minuti, sono chiamati Leave it to Kero-
chan, (Kero's Corner nella versione americana). Dopo i titoli di coda, Kero-chan
discute infatti i vari personaggi, i lori costumi e le loro caratteristiche, spesso in
modo ironico.

Nella versione italiana, Leave it to Kero-chan non è presente.

Alla fine del secondo film di Card Captor Sakura, viene ripoprosto questo
segmento, in cui Kero-chan e Spinel Sun si rincorrono per tutte Tomoeda per un
pezzo di takoyaki. Questo segmento è stato diretto da Morio Asaka.
La piccola Chappy lascia il magico mondo di Magilandia e si trasferisce sulla
Terra con tutta la sua famiglia. Assieme ai genitori, al fratello Juno e a
Dancan, un procione parlante, Chappy comincerà quindi a vivere nel nostro
mondo come un normale essere umano, anche se le resta il potere magico di
Magilandia, al quale ricorrerà però solamente in caso di emergenza. Alla fine,
dopo tante avventure, Chappy e la sua famiglia ritorneranno a Magilandia.

Sigle

 La sigla di apertura, musica di Hiroshi Tsutsui è interpretata da Kousei Tomita;


la sigla finale, dal titolo "Don-chan no uta", musica di Hiroshi Tsutsui è
interpretata da Kousei Tomita.
 La sigla dal titolo "La maga Chappy", testo e musica di Riccardo Zara è
interpretata da I Cavalieri del Re. ANNO : 1982

La storia

La serie Una Sirenetta tra noi riscosse tanto successo incitando la Toei
a continuare la scalata, creando nel 1972 una nuova serie : Chappy. Nella
serie troviamo la nostra maga di turno, stanca delle severe regole del suo
mondo che decide assieme alla famiglia di trasferirsi sul pianeta Terra. La
magia, caratteristica del suo mondo, rimane in suo potere anche sulla Terra
e la piccola ne farà grande uso nei momenti più drastici. L’anime, guardando
l’anno di realizzazione e confrontandole con altre serie dello stesso periodo
è molto scadente nelle animazioni e anche la trama non apporta nessuna
originalità. Oltre alla tipica frase magica, viene aggiunta la figura della
mascotte (nel caso di Chappy, un panda), che accompagna e consiglia la
protagonista nelle sue avventure; questo nuovo elemento verrà riproposto
con notevole successo in altre serie majokko (es. Creamy con Posi e Nega,
Magica Emi con Moko, ecc.)
She-Ra, la principessa del potere (She-Ra: Princess of Power) è una
serie televisiva di disegni animati statunitense, realizzata
nel 1985 dalla Filmation; si tratta di una serie derivata da: He-Man e i
dominatori dell'universo, ideata per pubblicizzare, per le bambine, una
nuova serie di bambole e, per i bambini, dei nuovi pupazzi della linea
dei Masters of the Universe. È composta da due stagioni, di 65 e 28
episodi.
La protagonista di questa serie è She-Ra, potente eroina che guida
la Grande ribellione contro la tirannia di Hordak. La trama deiMasters of
the universe si è sviluppata in quattro serie animate, ma She-Ra appare
solamente in questa.

Sinossi
Questa serie, come molte altre realizzate dalla Filmation, presenta
una morale alla fine di ogni episodio: un personaggio chiamato Loo-Kee,
una sorta di piccolo furry che si mimetizza durante l'episodio negli alberi
o cespugli, e ricompare alla fine domandando agli spettatori se sono
riusciti a vederlo; dopodiché spiega la morale dell'episodio. Al di fuori
delle apparizioni cameo e durante la morale Loo-Kee partecipa soltanto in
due episodi, dove è il protagonista. Tuttavia, nel doppiaggio italiano le
morali vennero tagliate, perché la serie arrivò quando ormai avevano
deciso di non doppiare quelle della seconda stagione di He-Man: per
questo motivo sono in pochi a conoscerle, ma ora vengono proposte
sottotitolate nei dvd della Dolmen.

Trama
Il pacifico mondo di Etheria è stato demolito dall'invasione degli
Horde (traducibile come "Orda"), un feroce popolo conquistatore, già
scacciato da Eternia. Guidato dal tiranno di nome Hordak, gli Horde hanno
conquistato Etheria e costruito il loro quartier generale chiamato Fright
Zone (nel cartone animato viene chiamata anche Zona Spaventosa o Zona
della Paura) e schiavizzato il popolo. Alla conquista del pianeta fu
fondamentale una bambina di nome Adora, che viene rapita e cresciuta da
Hordak, diventando così il capitano del suo esercito di mutanti e robot.
Complice di Hordak è la Tessitrice d'Ombre, che con la sua magia nera
riesce a manipolare la mente di Adora. Un giorno Adora conosce He-Man e
scopre che gli Horde sono malvagi. Malgrado tutti gli sforzi per
convertire Adora, He-Man viene catturato, colpito a tradimento proprio
da lei, ma la Maga di Grayskull contatta Adora tramite la gemma nella
spada della protezione e le svela che fu tolta dai suoi genitori appena nata
e che ha anche un fratello gemello: He-Man!
Adora impara la formula magica e pronunciando le parole "Per
l'onore di Grayskull" con la spada alzata, in una esplosione magica si
trasforma in She-Ra la Principessa del Potere.
He-Man viene liberato e successivamente Adora torna sul suo pianeta
natale, Eternia, dove conosce i suoi genitori; presto però decide di
ritornare ad Etheria e combattere gli Horde finché il pianeta non sarà
liberato. Adora entra nella Grande Ribellione, un gruppo di guerrieri che
combattono per la libertà e si nascondono nell'unico posto inaccessibile
alla malvagia Orda: il magico Bosco dei Sussurri. Là Adora diventa la loro
guida e la ricercata numero uno di Etheria.
Punto di riferimento per She-Ra è il Castello di Cristallo, un tempio
magico situato nella montagna più alta del pianeta e protetto da uno
spirito in forma di luce chiamato Light Hope. Nelle innumerevoli avventure
di She-Ra, talvolta, compare anche He-Man, sempre pronto ad aiutare la
sorella.
I fans in USA ritengono che i poteri "fisici" (forza e agilità sovrumane)
di She-Ra le vengano dal Castello di Grayskull, presidiato dalla
Maga/Sorceress mentre i poteri "prettamente magici" (telepatia,
taumaturgia ...) le vengano dal Palazzo di Cristallo, presidiato da Light
Hope.
Lista degli episodi
Episodi di: She-Ra: Princess of Power
Stagione 1 (65 episodi)1985 Filmation Associates

· 001 - Verso Etheria "Into Etheria"

· 002 - L'Isola delle Bestie "Beast Island"

· 003 - She-Ra alla Riscossa "She-Ra Unchained"

· 004 - Riuniti "Reunions"

· 005 - Battaglia per Bright Moon "Battle For Bright Moon"

· 006 - Duello a Devlan "Duel at Devlan"

· 007 - Il Falco del Mare "The Sea Hawk"

· 008 - Il Cavaliere Rosso "The Red Knight"

· 009 - Ad Ogni Stagione il suo frutto "The Missing Ax"

· 010 - I Prigionieri "The Prisoners of Beast Island"

· 011 - Il Bosco dei Sussurri è in Pericolo "The Peril of Whispering


Woods"

· 012 - Il Drago Sorridente "The Laughing Dragon"

· 013 - Il Ritorno di Re Miro "King Miro's Journey"

· 014 - Un'Amicizia tradita "Friendship"

· 015 - Lo Specchio Lunare "He Ain't Heavy"

· 016 - Lo Sparviero del Mare "Return of the Sea Hawk"


· 017 - Le Bolle Parlanti "A Loss for Words"

· 018 - Una Vacanza Inaspettata "Horde Prime Takes A Holiday"

· 019 - Il Castello Incantato "Enchanted Castle"

· 020 - Tre Cuori Coraggiosi "Three Courageous Hearts"

· 021 - La Gemma nella Spada "The Stone in the Sword"

· 022 - Il Castello di Cristallo "The Crystal Castle"

· 023 - La Corona della Saggezza "The Crown of Knowledge"

· 024 - Le Miniere di Mondor "The Mines of Mondor"

· 025 - Piccoli Problemi "Small Problems"

· 026 - Il Falò dei Libri "Book Burning"

· 027 - Il Libro Magico "The Eldritch Mist"

· 028 - Brutti Momenti per Bow "Bow's Farewell"

· 029 - Il Prezzo della Libertà "The Price of Freedom"

· 030 - Suonala Ancora , Bow "Play It Again, Bow"

· 031 - Il Mago Ritroso "The Reluctant Wizard"

· 032 - L'Amico Robot "Friends Are Where You Find Them"

· 033 - Un Genio nei Guai "A Talent for Trouble"

· 034 - Il Sogno di Agho "Troll's Dream"

· 035 - Una Visita Tranquilla "Gateway to Trouble"

· 036 - L'Isola degli Unicorni "The Unicorn King"


· 037 - L'Apprendista Impaziente "The Anxious A*rentice"

· 038 - Avventura allo Zoo "Zoo Story"

· 039 - Dimensione Oscurità "Into the Dark Dimension"

· 040 - I Tesori degli Antenati "Treasure of the First Ones"

· 041 - Il Rapimento di Glimmer "Glimmer's Story"

· 042 - Un Nemico con il mio Volto "Enemy With My Face"

· 043 - Bentornato Kowl "Welcome Back, Kowl"

· 044 - Le Meteoriti Viventi "The Rock People"

· 045 - Un Valoroso Guerriero "Huntara"

· 046 - Spazio Interstellare "Micah of Bright Moon"

· 047 - Il Prezzo del Potere "The Price of Power"

· 048 - Siamo Tutti Uguali "Birds of a Feather"

· 049 - Il Rapimento di Swifty "For Want of a Horse"

· 050 - Proprio come me "Just Like Me"

· 051 - Il mio amico. Il mio Miglior Nemico "My Friend, My Enemy"

· 052 - Il Mago "The Wizard"

· 053 - Un Alleato Imprevisto "Unexpected Ally"

· 054 - Attacco all'Ultimo Minuto "The Light of the Crystal"

· 055 - Loo-Kee Dà una Mano "Loo-Kee Lends a Hand"

· 056 - Ombre e Teschi "Of Shadows and Skulls"


· 057 - I Guerrieri della Giungla "Jungle Fever"

· 058 - La Neve Nera Black Snow

· 059 - Su le ancore (prima parte) Anchors Aloft Part 1

· 060 - Su le ancore (seconda parte) Anchors Aloft Part 2

· 061 - Il Viaggio nel Tempo Darksmoke and Fire

· 062 - I Magigatti Magicats

· 063 - Ditelo con i Fiori "Flowers for Hordak"

· 064 - Fanciulla Selvaggia "Wild Child"

· 065 - La Magia Più Grande "The Greatest Magic"


Stagione 2 (28 episodi)1986 Filmation Associates

· 066 - "One To Count On"

· 067 - "Return Of The General"

· 068 - "Out Of The Cocoon"

· 069 - "A Lesson In Love"

· 070 - "Something Old, Something New"

· 071 - "Loo-Kee's Sweety"

· 072 - "The Pearl"

· 073 - "The Time Transformer"

· 074 - "Above It All"

· 075 - "Day Of The Flowers"


· 076 - "Brigis"

· 077 - "The Caregiver"

· 078 - "When Whispering Woods Last Bloomed"

· 079 - "Romeo And Glimmer"

· 080 - "The Perils Of Peekablue"

· 081 - "Just The Way You Are"

· 082 - "The Locket"

· 083 - "Shera Makes A Promise"

· 084 - "Bow's Magical Gift"

· 085 - "Sweet Bee's Home"

· 086 - "Glimmer Come Home"

· 087 - "The Inspector"

· 088 - "Portrait of Doom"

· 089 - "Hordak's Power Play"

· 090 - "Shades Of Orko"

· 091 - "Assault On The Hive"

· 092 - "The Bibbet Story"

· 093 - "Swifty's Baby"

Nota
Negli anni delle voci hanno sostenuto di aver visto la Seconda Stagione in
Italiano, però ancora oggi non si è reperito nessun materiale a conferma
dell'effettiva trasmissione, quindi ufficialmente la Seconda Stagione è
ancora Inedita.

Home video
La Dolmen Home Video ha pubblicato in DVD Il segreto della
spada ("The Secret of The Sword") e la Prima Stagione completa (alcuni
episodi presentano parti sottotitolate).
Inoltre She-ra appare nel film d'animazione "Speciale natale" ("A
Christmas Special") edito invece dalla MTC e distribuito in edicola.
Conte Dacula (Count Duckula) è il titolo di una serie animata realizzata
in Gran Bretagna dalla casa di produzione Cosgrove Hall e andata in onda
dal 1988 al 1993 per un totale di 65 episodi, nonché il nome del protagonista,
un papero vampiro nato come parodia del conte Dracula.

La storia
In Transilvania si erge un sinistro castello, dimora dei Dacula, una
famiglia di conti il cui solo nome basta a terrorizzare gli abitanti dei poveri
villaggi che stanno al di sotto del maniero. Questo perché si dice che i
Dacula siano una dinastia di paperi vampiri intenti a succhiare il sangue alla
povera gente.
In realtà, come viene narrato nel segmento che precede la sigla iniziale di
ogni episodio, questa credenza è errata, non perché i Dacula non siano
vampiri, ma perché non sono una dinastia... Infatti Dacula è un solo vampiro,
morto e resuscitato più volte nel corso dei secoli. Per resuscitarlo (in seguito
alle tipiche morti da vampiro, cioè esposizione alla luce solare e paletti di
legno nel cuore), i suoi servitori avrebbero dovuto seguire un complicato
rituale durante una precisa occorrenza astronomica (versione originale:
Quando la luna entra "nell'ottava casa di Acquario", versione italiana:
"Quando il Sole si trova in trigono con Urano"): a quel punto Dacula sarebbe
rinato, ma con ricordi e una personalità totalmente differenti, riuscendo
così a portare avanti la leggenda della casata Dacula.
Nel presente, un'altra di queste resurrezioni sta per avere luogo, condotta
da Igor, il fido maggiordomo di Dacula, e dalla Tata, la governante del
castello: grazie alla stupidità della Tata uno degli ingredienti fondamentali, il
sangue fresco, viene sostituito con il succo di pomodoro, e così Dacula
rinasce come vampiro vegetariano e del tutto inoffensivo, per il disgusto di
Igor che sperava di vedere il suo padrone terrorizzare gli inermi abitanti dei
villaggi.
Dacula vorrebbe diventare amico di tutti, diventare famoso e viaggiare per il
mondo: mentre le prime due opportunità non saranno mai realizzate a causa
della cattiva fama che circonda lui e i suoi servi, il tema del viaggio intorno al
mondo sarà spesso sfruttato dalla serie grazie all'introduzione della
"bara magica". Si tratta di una bara situata in un'ala del castello che
garantisce a chiunque vi entri l'abilità di teletrasportarlo in qualsiasi luogo
del mondo...con l'unico inconveniente che anche tutto il castello viene
trasportato assieme a lui!
Personaggi principali
Dacula (doppiato da Pietro Ubaldi): il protagonista, un papero
(probabilmente un germano reale) ultracentenario ma che, a causa del rituale
citato, non ha memoria delle sue vite precedenti e si comporta come un
giovanotto. Il rituale sbagliato inoltre ha cancellato una delle peggiori
sfortune per un vampiro, la debolezza alla luce solare, con il risultato che
Dacula può andare ovunque in qualunque momento della giornata senza
problemi. Vorrebbe solo stare in pace con gli altri e sé stesso, nonostante
Igor continui a ricordargli invano che il suo dovere principale è spargere
dolore e desolazione per i villaggi transilvani. Odia vivere nel suo lugubre e
malsano castello e quando può lo fa trasportare in qualche angolo soleggiato
della terra. Spesso si imbarca in spedizioni intorno al mondo e strane
avventure che però si concludono sempre con un nulla di fatto.
Igor (doppiato da Sante Calogero): il maggiordomo della "famiglia" Dacula, un
avvoltoio (in questa serie quasi tutti i personaggi sono
degli uccelli antropomorfi) che rimpiange continuamente i "bei giorni andati"
quando il nome del suo padrone generava il terrore in chiunque. Spesso
crudele, e fautore di una buona dose di umorismo nero tipicamente inglese
(vista la provenienza della serie), non riesce mai a convincere il padrone a
mordere qualche collo invece dei broccoli che abitualmente mangia. Anche lui
è ultracentenario, dato che da quello che fa intuire è stato presente a tutte
le resurrezioni di Dacula: alcune allusioni fanno pensare che abbia oltre 800
anni, ma potrebbe essere addirittura immortale.
La Tata (doppiata da Antonello Governale): una gigantesca gallina senza
nome ("Tata" indica solo quello che fa in fondo) la cui intelligenza è
inversamente proporzionale alla stazza e alla forza fisica. Infatti non solo
non capisce quasi mai quello che le viene detto (si veda l'incidente del succo
di pomodoro) ma causa tremendi disastri, non essendo capace di valutare la
propria forza. La gag ricorrente che la coinvolge è la distruzione delle mura
del castello quando deve andare da una stanza all'altra: apparentemente non
sa che esistono le porte né a cosa servano! Si comporta sempre molto
affettuosamente con il suo "Signorino Dacula" (come lo chiama lei) e lo
tratta come se fosse un bambino di pochi anni. Il suo braccio destro è
perennemente avvolto in una fasciatura, dalla quale può tirare fuori qualsiasi
oggetto.
Von Crapotten (Dr. von Goosewing in originale, doppiato da Antonio Paiola):
un cacciatore di vampiri (un'oca) pazzoide ma determinato, dal
forte accento tedesco, è il principale antagonista della serie. Perennemente
alla caccia di Dacula con un fucile di sua invenzione che spara paletti di
frassino, non sa che il suo bersaglio è del tutto inerme; spesso si serve di
altre sue bizzarre invenzioni che non funzionano praticamente mai. La sua
incapacità nel catturare Dacula non è dovuta solo a questo, ma anche alla sua
instabilità psichica: infatti, probabilmente perché si è fissato con una sua
immagine mentale di Dacula, a volte incontra il vero Dacula e inizia a
chiacchierare con lui come se niente fosse. La sua follia è confermata dal
fatto che spesso si mette a discutere con un assistente immaginario
chiamato Heinrich. Il suo mezzo di trasporto è un grosso dirigibile.
Dimitri e Vladimiro (Dimitri and Sviatoslav in originale): sono
due pipistrelli meccanici, abitanti dell'orologio che agisce come "motore"
della bara magica, il cui unico scopo è farsi vedere quando la bara entra in
funzione e raccontare terribili barzellette.
Narratore: non è un vero e proprio personaggio, ma introduce e chiude gli
episodi come se stesse presentando un film dell'orrore, con toni cupi e
cavernosi. La sua frase preferita, al termine di ogni puntata, è: Buonanotte a
tutti...qualunque cosa voi siate!

Cattivi secondari
Nel corso della serie animata compaiono numerosi antagonisti secondari che
vogliono ostacolare Dacula. Alcuni di questi sono: i Fratelli Corvi, due
gangster gemelli; l'Uovo, un supereroe cattivissimo; il Fantasma
dell'Opera; Cruel; il fortissimo Morris; Charlie il clown; i Pinguini Pirati.

Storia del personaggio


Il personaggio del Conte Dacula è in realtà uno spin-off di una serie
preesistente, Dangermouse (1981), incentrata sulle avventure di
un topo agente segreto, anch'essa prodotta dall'inglese Cosgrove-Hall. In
Dangermouse, Dacula è uno dei tanti cattivi nati per apparire in un solo
episodio, un vampiro con l'ossessione di sfondare nel mondo dello spettacolo
(un tratto che tornerà in parte nella sua successiva "incarnazione");
Dangermouse sfrutterà proprio questa sua debolezza per levarselo di torno.
Come stile di disegno, il Dacula del 1981 aveva poco a che spartire con la sua
controparte futura: era più tondeggiante, più allungato e dall'aria (un po')
più cattiva.

Dacula in fumetto
Sono state pubblicate almeno un paio di serie a fumetti sotto il nome di
Dacula. La prima, britannica, risale all'estate del 1989, e fu pubblicata dalla
defunta Celebrity Publications fino al 1992. La seconda invece risale al 1989-
91 e fu pubblicata in America dalla Marvel Comics in seguito alla comparsa
del cartone di Dacula sul celebre canale USA per ragazzi Nickelodeon.
Alcuni dei fumetti prodotti dalla Marvel sono stati tradotti in italiano e
pubblicati sul Corriere dei Piccoliagli inizi degli anni novanta, assieme ad
alcune storie create dallo staff della rivista stessa.
Gli orsetti del cuore (Care Bears) sono una famiglia di personaggi creati
da American Greetings, nel 1981, come soggetti per cartoline di auguri. Si
tratta di orsacchiotti di pezza, colorati con tinte pastello; ciascuno ha sul
petto un diverso simbolo. Esiste anche una serie di personaggi correlata,
i cugini degli orsetti del cuore, che comprendeva scimmie, leoni e altri
"animali della foresta".
In seguito, su questi personaggi furono sviluppati una linea di prodotti
commercializzata nel 1983 (che includeva gli stessi orsetti, prodotti
dallaKenner), una serie televisiva omonima (trasmessa negli USA dal 1985
al 1988 e replicata più volte anche sulle reti italiane) e tre film prodotti
daNelvana: The Care Bears Movie (1985), Care Bears Movie II: A New
Generation (1986) e The Care Bears Adventure in Wonderland (1987).
Questi film descrivono gli orsetti del cuore come una comunità felice che
abita nella città sulle nuvole di Tantamore, nel magico regno di Premura,
dove si trova anche la Foresta dei Sentimenti dove vivono i cugini degli
orsetti. Dal simbolo sul petto degli orsetti scaturisce un raggio d'amore
che sconfigge il male scaldando il cuore di chi viene colpito.

Storia
Gli Orsetti del Cuore nascono come un set di personaggi creati
nel 1981 per una serie di cartoline di auguri della American Greetings,
disegnati dall'artista Elena Kucharik. L'immensa popolarità degli orsetti
portò nel 1983 la Kenner Products a produrre una linea di peluche
sugli Orsetti del cuore.
Ogni Orsetto ha un colore differente ed un simbolo disegnato sulla
pancia, che lo contraddistingue e che è distintivo della sua personalità.
Questo simbolo viene chiamato "tummy symbol". Poco dopo il rilascio della
prima serie di orsetti vengono prodotti anche i "Cugini degli Orsetti del
cuore", dei pelouche raffiguranti un leone, una scimmia, un pinguino, un
coniglio ed altri animali con le stesse caratteristiche degli Orsetti del
cuore.
Gli Orsetti del cuore appaiono anche in una serie televisiva andata in
onda dal 1985 al 1988, e proseguita poi nella forma di tre lungometraggi
di animazione: Gli orsetti del cuore - Il film (1985), Gli orsetti del cuore 2
- La nuova generazione (1986), e Gli Orsetti del Cuore nel Paese delle
Meraviglie (1987).
Nel 2002, gli orsetti sono stati rilanciati con una nuova linea di
giocattoli. Prodotti dalla Play-Along Toys, i nuovi pelouche offrono nuove
caratteristiche, come le pance che si illuminano quando vengono premute,
orsetti che fanno aerobica, e orsetti che brillano al buio. Come parte di
questo revival, gli orsetti figurano anche in due nuovi film di
animazione: Gli orsetti del cuore - Una giornata a Giocattolandia (2004)
e Big Wish Movie (2005).
Nel 2007 vengono nuovamente rilanciati in occasione del
venticinquesimo anniversario della loro nascita. Viene quindi
commercializzata una nuova linea di giocattoli ed il filmOopsy Does It!.
Il trademark ed i copyrights degli Orsetti del cuore appartengono ancora
alla American Greetings.

I Personaggi

Nome Colore Simbolo


Tenerorso marrone cuore
Allegrorsa rosa arcobaleno
Brontolorso blu nuvoletta
Mattacchiorso giallo sole sorridente
Amororsa fucsia due cuoricini
Amicorso albicocca margherite
Segretorso arancione lucchetto
Festorso ocra torta con candelina
Campionorso oro coppa
Generorsa lilla frappé
Fortunorso verde quadrifoglio
Dormigliorso azzurro luna
Magicorsa acquamarina stella cadente
Armoniorsa viola cuore con due cuoricini
Nonna orsa grigio rosa
Baby orso celeste stellina
Baby orsa pesca stellina e cuore
Fedelorsa crema stella multicolore

Libri
Diversi libri per bambini si sono basati sui personaggi degli Orsetti del
cuore e i loro cugini. Alcune pubblicazioni particolarmente degne di nota
sono "Meet the Care Bear Cousins" (basato sulla storia del primo film),
"Sweet Dreams for Sally, " "The Witch Down the Street", "The Trouble
with Timothy," e "A Sister for Sam." . Tutti questi titoli sono stati
pubblicati dalla Parker Brothers, licenziataria del marchio. Durante gli
anni '80 sono stati venduti oltre 45 milioni di libri.

Musica
Nel corso degli anni sono stati pubblicati diversi dischi (dapprima 33
giri, in seguito CD, con canzoni ispirate (o cantate) agli Orsetti del Cuore.
Tutte le canzoni degli Orsetti sono state scritte, prodotte e spesso
anche cantate da Mark Volman e Howard Kaylan (anche conosciute come
Flo & Eddie, precedenti membri del gruppo Mothers of Invention del
periodo di Frank Zappa, cioè dal 1970 al 1972). Dischi editi dalla Kid
Stuff Records:

 Introducing the Care Bears (1983)


 The Care Bears Care For You (1983)

 Adventures in Care-a-lot (1983)

 The Care Bears' Christmas (1983)

 The Care Bears Birthday Party (1984)

 The Care Bears Movie: Original Soundtrack Album (1985)

 Care Bears Movie II: Original Soundtrack Recording (1986)

 Friends Make Everything Better (1986)


Dischi editi dalla Madacy Kids:

 Meet the Care Bears (2004)

 Journey to Joke-a-lot Soundtrack (2004)

 Care Bears Holiday Hugs (2004)

 Care Bears Karaoke: Sing Like a Star (2004)

 Care Bears Nighty-Night (2005)

 Care Bears Christmas Eve (2006)

Video giochi
Nel 2001 è stato sviluppato il primo videogioco non ufficiale degli
Orsetti del cuore, col titolo "Care Bears Volleyball", un gioco di pallavolo
per due giocatori, con protagonisti gli orsetti.
Nel 2004 vengono pubblicati Care-a-lot Jamboree e Let's Have a Ball!,
due videogiochi (stavolta ufficiali) per PC. L'anno seguente esce Catch a
Star per PC, e Care Bears Care Quest per Game Boy Advance.
Recentemente è stato pubblicato il gioco educativo per console Care
Bears: A Lesson in Caring, edito dalla V.Smile.
Giocattoli
Anche in Italia vennero commerciati pupazzetti in plastica-gomma, e
tipo-"orsacchiotto" (peluche), tra cui il raro con l'arcobaleno.

Teatro
Nel 2005, gli Orsetti del cuore sono stati protagonisti di uno spettacolo
dal vivo, chiamato "Care Bears Live," organizzato dalla VEE Corp. Il tour
ha girato gli Stati Uniti, e l'ultimo spettacolo è stato portato in scena nel
luglio 2006.

Curiosità
Alcuni elementi del franchise de Gli orsetti del cuore, sono un omaggio
alla leggenda di re Artù. Per esempio, il nome originale del posto in cui
abitano gli orsetti è "Care-a-lot", un gioco di parole che allude al
leggendario castello di re Artù Camelot. Inoltre gli orsetti si riuniscono
intorno ad una tavola rotonda, come quella usata da Artù ed i suoi
cavalieri. Il nome di Lancilotto (Lancelot in inglese, poi, ha ispirato il nome
dell'orsetto Love-a-lot. Per finire anche il nemico principale del cartone
animato, Cuore nero è in qualche modo un riferimento al cavaliere nero
sconfitto proprio da Artù.
Dr. Slump & Arale è un manga demenziale scritto e disegnato da Akira
Toriyama, da cui è stato tratto anche un anime. Il primo episodio del
manga fu pubblicato in Giappone nel 1979 sulla rivista Shōnen Jump. Il
successo fu immediato e nel 1981 viene prodotto anche l'anime.

Nel 1982 la serie vince lo Shogakukan Manga Award nella


[1]
categoria manga shonen e shojo , mentre nel 1984 esce l'ultimo episodio
del manga.

Si tratta di un fumetto decisamente surreale, in cui gli umani convivono


senza problemi con buffi animaletti antropomorfi, personificazioni di cose
(montagne, colline...) e fenomeni naturali (il sole), versioni caricaturali di
celebri personaggi della fantascienza giapponese e non solo. Le vicende
degli abitanti del villaggio in cui è ambientata la storia spesso sfidano
tutte le regole del senso comune, quando non della fisica o del fumetto
stesso (non è raro assistere ad intrusioni dell'autore sotto forma di un
robot caricato a molla, o scene in cui le vignette non sono finite oppure
sono attraversati dai personaggi gli "spazi bianchi" fra di esse).

Trama

Sembee Norimaki, noto anche con il soprannome di "Dr. Slump"


(traducibile all'incirca come "dottor catastrofe"), è un inventore scapolo
di 28 anni maniaco delle donne che abita nel piccolo paese di Penguin
Village (il Villaggio Pinguino), situato sull'isola di Gengoro. Egli crea un
sacco di invenzioni più o meno utili ma quasi sempre bizzarre, la più
importante delle quali è Arale, un robottino dall'aspetto di bambina. Arale
è indistinguibile da una persona vera, al punto di soffrire persino
di miopia, e per questo Sembee la spaccia per la sua sorellina tredicenne.

L'ingenuità di Arale, dovuta al fatto che ovviamente non conosce nulla del
mondo esterno, unita alla sua incredibile forza fisica (implementata per
errore dal dottore), saranno una fonte inesauribile di guai per Sembee e
tutti gli abitanti del Villaggio Pinguino.

Con il passare del tempo la singolare famiglia si allargherà: in seguito a un


viaggio nella preistoria, dovuto alla macchina del tempo inventata da
Sembee, i nostri porteranno a casa un uovo, creduto di dinosauro e da cui
invece uscirà un esserino alato e asessuato che i due
chiameranno Gacchan. Dopo molto tempo e una lunghissima serie di
avventure strampalate, Sembee deciderà di chiedere in sposa la
signorina Midori Yamabuki, la maestra della scuola in cui il dottore aveva
mandato Arale a studiare e di cui era innamorato da sempre. I due
avranno anche un figlio, Turbo, un neonato in possesso di incredibili
capacità paranormali, donategli da alcuni alieni.

I personaggi

Famiglia Norimaki
 Sembei Norimaki ("Dr. Slump") - inventore scapolo ma amante delle
donne che passa il tempo a creare oggetti più o meno assurdi e
stravaganti.
 Arale Norimaki - un robot dalle fattezze di simpatica bambina,
creato da Sembei Norimaki e da lui spacciata per la sua sorellina. La
sua forza eccessiva unita alla sua ingenuità infantile saranno fonte
di enormi problemi per il Villaggio Pinguino.
 Gajira "Gacchan" Norimaki . Manji nel doppiaggio Mediaset -
esserino asessuato nato da un uovo trovato durante un viaggio di
Senbee e amici nella preistoria, in grado di mangiare qualunque cosa
eccetto la gomma e dotato di un formidabile appetito. Una volta
adottato dalla famiglia Norimaki diventerà la migliore amica di Arale
(per consuetudine la considerano come una bambina, anche se nel
doppiaggio italiano fatto da Mediaset è un maschietto). Il nome è un
gioco di parole tra Gamera e Godzilla (Gojira in giapponese). Più in là
nel fumetto, Gacchan tesserà un bozzolo da cui usciranno... due
Gacchan, identiche sia nell'aspetto che nell'appetito.
 Turbo Norimaki - nato dal matrimonio tra Senbee e la
professoressa Midori Yamabuki, il neonato possiede degli incredibili
poteri (che includono superintelligenza, volo e telecinesi) assunti nel
corso di un incontro troppo ravvicinato con degli alieni: l'astronave
atterrando colpisce il bimbo riducendolo in fin di vita, e nel curarlo
gli alieni lo forniscono involontariamente di facoltà sovrumane.
 Atomino - robot realizzato dal Dr. Mashirito per sconfiggere Arale,
di cui però si innamora ribellandosi al suo creatore. La sua
pettinatura, capelli ordinati ma con due curiosi ciuffi appuntiti, è un
evidente omaggio a Tetsuwan Atom, conosciuto in Italia come Astro
Boy, l'amatissimo personaggio di Osamu Tezuka di cui anche
Toriyama era appassionato.

Famiglia Soramame
 Taro Soramame - il bulletto del Villaggio Pinguino, passa il tempo a
frequentare teppistelli e ad assumere pose da duro ma con scarsi
risultati. Forse se non fosse perennemente seguito dal fratellino
Pisuke riuscirebbe nel suo intento. È amico di Akane Kimidori e
diventerà uno dei tanti amici di Arale dopo che lei gli mostrerà la
sua immensa forza. Passati i 20 anni la sua vita cambierà e da
teppista Taro diventerà poliziotto (ma solo perché può portare una
pistola e girare tutto il giorno con gli occhiali da sole).
 Pisuke Soramame - con l'aspetto perenne di un bimbo di 6 anni (che
non perderà neanche da adulto), Pisuke è il fratello minore di Taro e
qualche rara volta gli fa da voce della coscienza. Indossa sempre un
copricapo bianco con due orecchiette da gatto in cima. Colleziona
autografi sul suo blocchetto che ha sempre a portata di mano,
chiedendoli spesso a personaggi improbabili che gli capita di
incontrare nel Villaggio.
 Kurikinton Soramame - disegnato da Akira Toriyama con le fattezze
di Clint Eastwood, Kurikinton è il barbiere del villaggio con un
passato da poliziotto; ciononostante non è particolarmente sveglio,
ma sempre gioviale anche se talvolta un po' rude. Kurikinton, oltre
ad essere un gioco di parole su "Clint", è il nome di un dolce alle
castagne giapponese.
 Mame Soramame - madre di Taro e Pisuke, una casalinga
perennemente sorridente con un copricapo bianco simile a quello del
figlio minore ma con due orecchie da topo in cima.

Famiglia Kimidori
 Akane Kimidori - la "cattiva ragazza" del villaggio, una teppista che
si diverte a fare scherzi agli altri, e una volta diventata amica di
Arale cercherà di sfruttarla per giocare altre burle agli abitanti del
villaggio, ma l'ingenuità della robottina le provocherà non pochi guai.
Nonostante ciò, a differenza di Taro, non perderà mai la sua indole
di monella.
 Aoi Kimidori - sorella maggiore di Akane e proprietaria del Coffee
Pot, il bar del Villaggio Pinguino a forma di gigantesca teiera.
 Kon Kimidori - padre di Akane e Aoi e semplice comparsa nella serie.
 Murasaki Kimidori - la madre di Akane, rappresenta il
perfetto stereotipo della bionda oca e gioiosa e mostra più di una
somiglianza nel fisico e nel comportamento con la madre
di Bulma in Dragon Ball, la successiva opera di Toriyama.

Famiglia Tsun

La famiglia Tsun è una famiglia cinese in volo con una strana astronave per
raggiungere la Luna; a causa di Arale il loro mezzo precipita e si ritrovano
costretti a vivere al Villaggio Pinguino.

 Tsun Tsuruten - una sorta di controparte cinese del dott. Slump,


anch'egli è un inventore bislacco e maniaco delle donne tanto quanto
Senbee.
 Sig.ra Tsun - il suo nome è lunghissimo e impronunciabile; il suo
ruolo nella serie è tenere a bada l' "esuberanza" del marito e
mostrarsi brava nell'arte di adulare.
 Tsun Tsukutsun - figlio minore dei Tsun, è un esperto di arti
marziali ma è stato colpito da una bizzarra maledizione che lo
trasforma in una tigre antropomorfa ogni qualvolta venga toccato da
una donna. Per ritornare normale deve essere toccato da un uomo.
Diventerà l'oggetto dei sentimenti di Akane.
 Tsun Tsururin - sorella maggiore di Tsukutsun, dal fisico minuto ma
dotata di poteri paranormali inspiegati che comprendono la
levitazione e il teletrasporto. Taro si innamorerà di lei.

Scuola media
 Midori Yamabuki Yamabuki Midori?, "Arancione-giallo Verde") -
bionda, gentile e affascinante professoressa di Arale, Akane e gli
altri ragazzi del villaggio, sembra essere uno dei pochi personaggi
dotati di buon senso della comunità, ma dopo essersi sposata con il
dottor Slump e aver avuto un figlio da lui è diventata stupida
esattamente come tutti gli altri.
 Preside - un uomo di mezza età che si comporta come un ragazzino e
gira per i corridoi della scuola sui pattini.

Liceo
 Preside - un cinghiale antropomorfo con gli occhiali.
 Vicepreside - nipote di nonna Haru dalla quale ha ereditato
l'estrema miopia.
 Daigoro Kurigashira - un professore dall'enorme testa a forma
di castagna (il suo nome scritto in kanji, significa "testa di
castagna") che crede nei valori dell'onestà e della disciplina, ed è
portato a punire a testate tutti gli studenti che non gli portano
rispetto. Nel doppiaggio italiano dell'anime viene chiamato
"Professor Testa tonda" ed è doppiato da Mario Scarabelli.

Stazione di polizia
 capo della polizia - un ometto pelato e baffuto che può riposarsi
dato che il tasso di criminalità al villaggio è piuttosto basso.
 Gala e Pagos - due dei poliziotti, uno basso e di pelle nera e l'altro
alto e di pelle bianca, sembrano una parodia delle coppie di poliziotti
dei telefilm americani anni ottanta e il loro nome è un rimando alle
isole Galapagos. La gag ricorrente che li coinvolge è la continua
distruzione della loro macchina di pattuglia a opera di Arale.
 La poliziotta - Bionda, decisa e un po' troppo aggressiva, adora l'uso
delle armi e non pensa due volte prima di fare fuoco. Fiscale e
sproporzionata, nonché poco corretta, durante l'esercizio quotidiano
del proprio lavoro in strada, in un episodio si accanisce contro
Sembee. È stata vista multare il triciclo di Kinoko Sarada.
Somigliante nel carattere a Lunch (2° versione) di Dragonball, la
successiva opera di Toriyama.
 "agente Stormtrooper" - non ha un nome, ma lo si può identificare
così dato che porta constantemente un elmetto identico a quelli
indossati dagli Stormtrooper, le truppe dell'Impero in Guerre
Stellari
 Charmy Yamada - personaggio che appare solo verso la fine del
manga, è un poliziotto fin troppo efficiente che proviene dalla
"grande isola metropolitana" e finirà per arrestare a causa della sua
eccessiva solerzia tutti gli abitanti del villaggio prima di essere
"sconfitto" da Arale.

Negozi vari
 nonna Haru - energica vecchietta che gestisce una tabaccheria ed
aiuterà Midori al momento del parto.
 Makusa - venditore di takoyaki (polpette giapponesi a base di polpo),
disegnato da Toriyama sulla base di un personaggio realmente
esistente.

I "cattivi"
 Dr. Mashirito - l'unico vero cattivo del Villaggio Pinguino, è uno
scienziato acerrimo rivale del Dr. Slump che cerca in ogni modo di
eliminare lui e Arale. Il suo nome e il suo aspetto sono basati su
quelli di Kazuhiko Torishima, il redattore incaricato della rivista su
cui Toriyama pubblicava il fumetto di Dr. Slump.
 Re Nikochan - sovrano di una specie di alieni dalla bizzarra
anatomia, assieme al suo suddito senza nome si è diretto verso la
Terra per conquistarla e/o distruggerla, ma Gacchan, prelevata
insieme ad Arale, ha mangiato per merenda il loro disco volante,
costringendo i due extraterrestri a rimanere al Villaggio Pinguino.
Da allora l'illustre monarca del Pianeta Nikochan cerca in ogni modo
di costruire o acquistare una navicella spaziale per tornare a casa,
improvvisando tanti mestieri poco redditizi, con l'aiuto del suo
assistente, allo scopo di raggranellare il capitale necessario.
Nell'edizione italiana del fumetto Re Nikochan si esprime di volta in
volta in vari dialetti della Terra, o come la chiama lui "Terrazza" (nel
doppiaggio Mediaset della seconda serie la chiama Serra),
evidenziando la sua indole ben poco regale.
 la Vampira - una vampira che vive in un castello abbandonato
assieme a un servitore gobbo e a una creatura affetta
da licantropia, si reca al Villaggio Pinguino per succhiare un po' di
sangue ma purtroppo per lei finisce proprio nell'abitazione di
Senbee e Arale.
Altri
 Suppaman - parodia di Superman, un extraterrestre arrivato sulla
terra che crede di essere un grande eroe ma, oltre a non avere
alcun potere, si dimostra soltanto forte con i deboli e gli indifesi e
vigliacco con i veri criminali. Per trasformarsi usa un umeboshi, ossia
un tipo di prugna salata e sottaceto dal sapore estremamente aspro.
Il suo nome, infatti, è un gioco di parole tra il nome di Superman e
l'aggettivo suppai, che significa aspro o acido. Non potendo volare,
gira per le strade spingendosi sdraiato con la pancia su di
uno skateboard.
 Kinoko Sarada - una bambina dell'asilo con l'ossessione di essere
"alla moda" a tutti i costi (benché neppure lei abbia idea del
significato di queste parole), vive in una casa a forma
di fungo (kinoko in giapponese vuol dire proprio "fungo", il suo nome
significa letteralmente "insalata di funghi") con i suoi genitori. La
sua faccia è ispirata a quella di Paco-chan, l'illustrazione di una
bambina che pubblicizza una nota marca di caramelle giapponesi, a
cui entrambi i suoi genitori sono identici!
 Ronzaman (in originale Bubibinman, dall'onomatopea giapponese per
ronzio + "man") - alieno dall'aspetto di uomo mosca (ma dalla faccia
umana simile a quella di Suppaman), si nutre di escrementi.
 Parzan - parodia di Tarzan, è così incapace che neanche la
sua scimmia Cita lo vuole accanto a sé, costringendolo a "adottare"
una rana gigante al suo posto.
 Donbe - volpe capace di trasformarsi in qualunque cosa che usa
questa capacità per fare scherzi agli umani; diventerà amica del Dr.
Slump dopo che questi l'avrà salvata da una tagliola.
 Butarebu - un maialino che non ha un ruolo fisso ma compare in
numerose parti di contorno, a volte come animale antropomorfizzato
e altre come semplice maiale. Buta in giapponese altro non significa
che maiale.
 Chivil - diavoletto di circa tre anni che visita il Villaggio Pinguino,
cercando persone da uccidere per condurle negli Inferi, e
guadagnarsi così la paghetta. Dopo aver cercato di uccidere Arale,
che non ha nessuna paura di lui, diventerà suo amico e tornerà a
trovarla in un paio di occasioni. Ogni tanto è accompagnato dalla
sorella maggiore Moras, una strega bambina, che ha la tendenza ad
"innamorarsi" di qualunque uomo che vede, compreso il Dr. Slump!
 Il giovane motociclista - un motociclista che soffre di una singolare
malattia che lo porterebbe alla morte se dovesse scendere dalla sua
moto, ragion per cui non può fermarsi neppure per mangiare,
dormire o andare in bagno. Arale accetta di fargli da moto,
permettendogli di superare l'auto da corsa della ragazza dei suoi
sogni e così di conquistarla.
 Mostri - nessuno si stupisce se nel Villaggio pinguino compaiono dei
mostri. A volte sono cattivi, ma tutto sommato inoffensivi, con Arale
nei paraggi, spesso sono comparse e caricature dei mostri mitologici
del Giappone e di quelli della fantascienza e del cinema. Qualcuno
frequenta la stessa scuola di Arale.
 Akira Toriyama - un curioso robottino a molla che compare ogni
tanto al Villaggio, in realtà è la personificazione dell'autore della
serie che, a volte in incognito, ma di solito apertamente, interagisce
con i suoi personaggi per aiutarli (o fingere di farlo), chiedere
l'aiuto del Dr. Slump, o coinvolgerli in qualche avventura: il suo
obiettivo è quello di trovare qualcosa da disegnare senza sforzarsi
troppo nella parte ideativa. Non gode del rispetto che pensa di
meritare, soprattutto da parte di Arale, Akane e Gacchan, che non
esitano a fargli brutti scherzi.

Manga

In Giappone il manga è stato pubblicato sulla rivista Shōnen


Jump dal 1980 al 1984. In Italia è stato pubblicato integralmente
dalla Star Comics sulla rivista monografica Mitico dal novembre 1996 al
febbraio 1999. Una ristampa (pubblicata sempre sulla rivista Mitico)
iniziata nel gennaio 2003 è stata interrotta nel maggio 2003 per scarse
vendite.

Il manga è stato pubblicato anche in:

 Stati Uniti: Viz Media, su Shōnen Jump USA


 Francia: Glenat
 Spagna: Planeta DeAgostini Comics
 Germania: Carlsen Comics
 Polonia: Japonica Polonica Fantastica
 Brasile: Conrad

Esiste anche un sequel della serie a colori in otto volumi pubblicato in


Italia dalla Star Comics con il titolo di "Dr. Slump colpisce ancora". In
questo seguito viene anche introdotto un nuovo personaggio, Karte, che si
innamorerà di Arale.

Anime

Sono state tratte due serie di anime dal manga. La prima Dr. Slump &
Arale-chan venne trasmessa dal 1981 al 1986 per un totale di 243
episodi. La seconda più breve venne trasmessa dal 1997 al 1999 e fu
composta da soli 74 episodi. Oltre alla serie sono stati girati 10 film.

In Italia la prima serie è stata trasmessa su Rete 4 con il titolo Il dr.


Slump e Arale a partire dall'ottobre 1983. Doppiaggio a cura di CRC
(Cooperativa Rinascita Cinematografica); direttore del doppiaggio Bruno
Cattaneo. Furono doppiati solo 50 episodi. Nel 2001 venne trasmesso
su Italia 1 il remake(cioè la seconda serie) intititolato "What a mess
Slump e Arale" seguito da un nuovo adattamento della prima serie,
comprendente anche gli episodi non adattati negli anni 80, doppiaggio a
cura della Merak film, dialoghi di Luisella Sgammeglia, Ilaria Parini, Chiara
Serafini, Pino Pirovano, Martino Consoli, Sergio Romanò, Maria Teresa
Letizia; direzione del doppiaggio Graziano Galoforo. Entrambe le versioni
furono censurate.

L'anime è stato trasmesso anche su:

 Francia: TF1
 Catalogna: Canal 33

Cross-over

In seguito alla conclusione del manga, i personaggi di Dr. Slump fecero


un'apparizione cameo nel nuovo manga di Toriyama Dragon Ball, (capitoli
70-73, o volume 7 del manga). In questi capitoli di Dragon Ball Arale
e Goku si alleano per sconfiggere il Generale Blue. Arale fa anche una
piccola apparizione cameo nel terzo film di Dragon Ball, Mystical
Adventure (Makafushigi Dai-Bōken). Per via di questi cameo, molti fan
ritengono che le due serie siano ambientate nello stesso universo fittizio.
I personaggi della serie appaiono anche in "Chotto Kaettekita Dr. Slump".
Arale appare anche come personaggio giocabile del videogioco Dragon Ball
Z: Budokai Tenkaichi 3, mentre Goku apparirà in un episodio della serie
remake di Arale.

Cameo

Come in tutte le opere di Toriyama, anche in Dr. Slump & Arale sono
presenti delle autocitazioni ai suoi precedenti fumetti, in questo caso
a Wonder Island, la prima storia che il mangaka è riuscito a pubblicare.
Qualche esempio:

 A pagina 70 del primo volume dell'edizione italiana c'è una


panoramica con tutti i rappresentanti dei circoli studenteschi. In
mezzo ad essi c'è anche P-Man, il protagonista di Wonder
Island (un uomo baffuto con gli occhiali da sole).
 In una vignetta, sul pannello degli orari dell'autobus una delle
destinazioni segnate è Wonder Island.
 Slump e Arale si recano a Wonder Island in un episodio del manga,
per cercare gli ingredienti adatti a realizzare una pozione d'amore.
City Hunter è un popolare manga giapponese degli anni
ottanta e novanta, scritto e disegnato daTsukasa Hōjō, poi divenuto anche
un anime di notevole successo.
Racconta le avventure di Ryo Saeba e Kaori Makimura, che insieme
formano City Hunter, un gruppo indipendente, che agisce nell'ombra e che
può essere assoldato come guardia del corpo e investigatore privato.
Il fumetto non segue una trama precisa ma sono una serie di casi uno
dopo l'altro che scoprono piano piano il passato e le relazioni tra i
personaggi.
La storia è un misto di azione, avventura e humour ed ha avuto un
notevole successo in Giappone, Stati Uniti, Francia e ancheItalia.
Il successo ha convinto Hōjō a produrre uno spin-off: Angel Heart, in
cui, pur comparendo quasi tutti i protagonisti di City Hunter,
l'ambientazione diventa un universo parallelo in cui alcuni eventi si sono
svolti in modo diverso.

Personaggi - Principali

Ryo Saeba
Il protagonista di City Hunter. Ryo è un abile tiratore (la sua
arma classica è il revolver Colt Python calibro 357 Magnum con
canna da 4 pollici), un esperto nel combattimento corpo a corpo e un
eccellente pilota (guida una Mini Cooper). Ha dei riflessi prontissimi
e un udito molto sviluppato (riesce a sentire il suono di un'arma
anche a grandi distanze). Il suo passato è avvolto nel mistero, egli
stesso non conosce le sue origini e nemmeno la sua vera età. Sa solo
che, da bambino, è sopravvissuto a un incidente aereo
nell'America Centrale in cui morirono i suoi genitori; qui è cresciuto
come guerrigliero, poi si è trasferito
negliStati Uniti intraprendendo la sua professione attuale di
sweeper e infine nel quartiere di Shinjuku a Tokyo, in Giappone.
Sebbene sia un uomo molto attraente e dal fisico scultoreo, non
riesce mai a conquistare le ragazze a causa dei suoi temuti
atteggiamenti da maniaco. Infatti Ryo è un pervertito libidinoso ed
impazzisce alla vista di un paio di mutandine o di un reggiseno. Fosse
per lui accetterebbe solo incarichi da donne bellissime, ma la sua
assistente Kaori Makimura non è mai d'accordo. Quando,
inevitabilmente, nel caso è coinvolta una donna stupenda, lei fa di
tutto per impedire a Ryo di provarci, dando vita a sketch esilaranti.
Nonostante la sua fama di "cascamorto", in realtà Ryo ama solo
Kaori ed è sempre pronto a rischiare la vita per proteggerla, ma non
glielo vuole dichiarare. Il motivo per cui non le rivela mai il suo
affetto è la paura di non saper proteggerla dai criminali, i quali
venendo a conoscenza del suo sentimento, potrebbero mettere la
vita della ragazza in serio rischio. Nelle prime due edizioni italiane
dell'anime è stato rinominato "Hunter". Umibozu ha soprannominato
Ryo "lo stallone di Shinjuku" per la sua propensione a provarci con
tutte le belle donne che gli capitano sott'occhio; poiché Ryo va
puntualmente in bianco, il soprannome è una piccola vendetta da
parte del collega per essere stato a sua volta chiamato "Umibozu".
Nella conclusione dell'anime (fine quarta serie) lui e Kaori
inizieranno, finalmente, una relazione. Nelle prime due edizioni
italiane dell'anime e negli OAV è doppiato da Guido Cavalleri mentre
nella terza e quarta è doppiato daMassimo Rossi
Kaori Makimura
L'altra metà di City Hunter. Diventa l’assistente di Ryo dopo la
morte di suo fratello Hideyuki (il quale collaborava con il
protagonista dell'opera). Molte volte viene scambiata per un uomo a
causa dei capelli corti e i suoi modi da ragazzaccio, ma ciò non toglie
che sia una ragazza molto bella. Persona dal carattere permaloso,
istintivo e spesso aggressivo, si scaglia sempre con Ryo quando si
diverte a prenderla in giro e, soprattutto, quando importuna le
donne usando grossi martelli di peso variabile (di solito 100 o 250
tonnellate). A parte questi difetti, è una ragazza sensibile, altruista
ed è un valido aiuto di Saeba. Kaori è innamorata perdutamente di
Ryo, ma non riesce a dirglielo e per questo lo tiene alla larga (spesso
in maniera violenta) dalle belle ragazze. Bella, intelligente, manifesta
a volte lievi tendenze nevrotiche (causate dagli atteggiamenti idioti
di Ryo), e non si rende conto di ciò che questo prova per lei
soprattutto perché non vuole accorgersene, occupata com'è a
credere il contrario, anche se il tutto, una volta visto da una
prospettiva esterna, appare chiaro come il sole. Nella conclusione
della quarta serie intraprenderà, finalmente, una relazione con Ryo.
Nelle prime due edizioni italiane dell'anime è stata rinominata
"Kreta Mancinelli".Nelle prime due serie dell'anime e negli OAV è
doppiata da Roberta Gallina Laurenti mentre nelle ultime due serie è
doppiata da Chiara Colizzi
Umibozu
Uomo gigantesco ed energumeno, il suo vero nome è Hayato Ijuin
ed era in precedenza nemico di Ryo ai tempi della guerra (quale non
viene mai specificato), infatti entrambi erano mercenari e
combattevano su due fronti opposti ma, in seguito, divennero amici.
Il loro rapporto è di amore-odio, ma si aiutano a vicenda in caso di
bisogno. Al contrario di Ryo che usa la pistola Umibozu ha una
passione per le armi di grosso calibro, come l'RPG e la mitragliatrice.
Nonostante il suo sguardo minaccioso e il suo atteggiamento rude,
Umibozu è, in realtà, una persona di animo nobile e sempre al
servizio dei suoi amici e dei più deboli. Anche lui, come Ryo, è un
abile combattente, sia con le armi che a mani nude ed è un
professionista nel tendere trappole. Il suo unico punto debole è la
paura dei gatti, paura che spesso lo porta, addirittura, a perdere
completamente i sensi. Diversamente da Saeba, è molto timido con
le donne e diventa rosso se gli si avvicina una bella ragazza. Nel
manga diventa cieco e, anche se non disdegna mai aiuto a Ryo, si
stabilisce nel bar che ha aperto con Miki: ilCat's Eye, una citazione
da Occhi di gatto, altro manga di Tsukasa Hōjō. Si fa chiamare
anche "Falcon".Nelle prime due edizioni italiane dell'anime e negli
OAV è doppiato da Vittorio Bestoso e nelle ultime due edizioni
da Paolo Buglioni
Miki
Miki era un'orfana di guerra che Umibozu trovò in un villaggio
completamente distrutto. Contrariamente alle sue abitudini,
Umibozu decise di prenderla con sé e di insegnarle tutto quello che
sapeva perché fosse in grado un giorno di cavarsela da sola. Solo
quando Miki mostrerà l'intenzione di volersi unire alla squadra di
guerriglieri Umibozu capirà di averle cambiato radicalmente la vita,
e sentendosi in colpa tenterà di renderla di nuovo una ragazza
'normale' abbandonandola, dopo averle fatto credere che sarebbe
tornato al mondo civile con lei. Miki però non si arrende e dopo molte
ricerche riesce a ritrovare il suo Falcon e a fargli accettare un
patto: se lei riuscirà ad uccidere Ryo Saeba, Umibozu accetterà di
sposarla. Per fare ciò Miki diventerà proprietaria del Cat's Eye,
dove Ryo comincerà a recarsi sempre più spesso attratto dalla
bellezza della donna. Alla fine Miki non ucciderà Ryo, ma grazie alla
complicità di Kaori e a quella dello stesso Ryo riuscirà comunque ad
averlo accanto a sé al Cat's Eye, fino a quando non si sposeranno. Il
Cat's Eye diventerà uno dei luoghi fondamentali dell'anime e il bar
preferito dai due sweeper, dato che è lì che porteranno sempre i
loro clienti e daranno luogo alle litigate più spettacolari. Nella
seconda edizione italiana dell'anime e negli OAV è doppiata
da Elisabetta Cesone
Saeko Nogami
Bellissima e seducente detective di polizia, sfrutta il suo fascino per
assoggettare Ryo, promettendogli (con l'inganno) rapporti focosi in
cambio di missioni gratis al suo servizio, suscitando naturalmente le
furie di Kaori. Tuttavia, Saeko è una fedele alleata e aiuta Ryo nel
mantenere la sua identità nell'ombra. La sua arma preferita sono i
coltelli da lancio, che tiene nascosti nell'interno coscia, grazie ad
appositi vani ricavati nel reggicalze. È segretamente innamorata di
Saeba e prima ancora era la fidanzata del fratello di Kaori,
Hideyuki, ucciso da una banda di mafiosi giapponesi. Proprio per
questo motivo, Ryo, sebbene faccia (in apparenza) la corte spietata
a Saeko, non andrà mai oltre per rispetto del suo defunto amico e
della sua amata Kaori. Nelle prime due edizioni italiane dell'anime è
stata rinominata "Selena" o, in qualche puntata, "Selene"; in
un'occasione un poliziotto si riferisce a lei come "agente Nora".
Nelle prime due serie dell'edizione italiana e negli OAV è
doppiata da Patrizia Scianca mentre nelle ultime due serie
è doppiata da Roberta Greganti
Mick Angel
Abile killer americano, è stato compagno di Ryo quando era ancora
negli Stati Uniti. È con lui che Ryo fondò la prima agenzia di City
Hunter e proprio per questo un giorno rivendicherà il suo diritto ad
usare quel nome quanto Ryo. È sicuramente l'unico amico maschio
che ha, dato che Umibozu non si può proprio definire tale. Ciò che li
accomuna maggiormente è senza dubbio l'interesse per le belle
donne. Mick però preferisce sedurre quelle già impegnate, proprio
perché così può dimostrare a se stesso di essere sempre il migliore
e il più bello (a detta di Umibozu). Questa sua preferenza Mick la
esprime anche sul lavoro: prima di uccidere un uomo infatti, seduce
la sua donna e la fa innamorare di lui, in modo che lei non debba
soffrire troppo per la perdita del precedente compagno. È proprio
per uccidere Ryo che Mick volerà fino in Giappone e proverà subito a
sedurre Kaori, senza successo per altro, ma ottenendo un risultato
inaspettato: sarà lui a innamorarsi di lei. In seguito, dopo il brutto
incidente sulla nave di Kaibara, troverà conforto tra le braccia
dell'assistente di Doc, Kazue. Inizialmente utilizza una pistola
Desert Eagle (il calibro è ignoto; ne esistono tre per quest'arma:
357 Magnum, 44 magnum e 50), ma dopo alcuni eventi accaduti non
sarà più in grado di usare un'arma per tutta la vita. Nell'anime Mick
non compare, ma gli sceneggiatori hanno creato, prima che lui
comparisse nel manga, un personaggio di nome Robert Harrison,
anche lui collega di Ryo negli Stati Uniti; Robert accetterà di
uccidere una donna sotto la protezione di Ryo, e questo porterà i
due a battersi a morte; nella serie "City Hunter 3" la sua amante,
Sophie Silverman (a sua volta killer di professione col nome di Silver
Panther), verrà a vendicarsi di Ryo senza riuscirci, e gli lascerà la
pistola di Robert, una Walther P38.Robert Harrison, nella seconda
edizione italiana dell'anime è doppiato da Ivo De Palma
Doc
Per citare testualmente Kaori, lo si potrebbe definire 'colui che ha
fatto da maestro di porcate a Ryo', ed ha ragione. Alla veneranda
età di sessant'anni Doc era ancora perfettamente 'attivo', come ha
testimoniato lui stesso, ma anche durante lo svolgimento del manga
non si farà sfuggire la palpate occasionali sulle belle ragazze. La sua
vera età non viene mai specificata, di lui si sa solo che è un hacker
fenomenale, in grado di entrare in qualsiasi computer del mondo
senza essere scoperto; si sa che è stato medico nello stesso
squadrone di guerriglieri in cui è cresciuto Ryo, che grazie a lui Ryo
è riuscito a disintossicarsi e a riprendersi del tutto da una droga
micidiale somministratagli di nascosto mentre era ancora ragazzo,
che ha iniziato lui Ryo all'attività di sweeper e che è l'ultima risorsa
di City Hunter. Ryo prova profonda stima e rispetto di lui, ed è a
casa sua che i due sweeper si rifugiano quando hanno bisogno di
assistenza medica, scientifica, o semplicemente di armi, nelle rare
volte in cui casa loro diventa un bersaglio troppo esposto. Doc non
compare nell'anime.
Reika Nogami
Sorella di Saeko, secondogenita di casa Nogami. Anche lei comincia
come poliziotta, ma finisce per fare lo stesso mestiere di Ryo, nel
palazzo accanto per l'esattezza. Come la sorella ovviamente è
bellissima, molto intelligente, determinata e con il dono innato di
saper sfruttare gli uomini a proprio piacere. Ryo in particolare è il
suo schiavo preferito, che è ulteriormente più docile con lei dato
che tende a sfruttarlo meno della sorella maggiore. Anche lei è
innamorata di Ryo ma, a differenza di Saeko che tende a nascondere
i suoi sentimenti, Reika li dimostra senza peli sulla lingua, rendendo
furiosa la gelosissima Kaori, ma lo sweeper, anche in questo caso,
non farà nulla di concreto per amore della sua partner di lavoro. Le
terribili sorelle Nogami sono tre, in realtà: Yuka, una scrittrice di
gialli, è la terzogenita. Altre due gemelline sono ancora troppo
piccole per comparire nella storia mentre un ulteriore bambino è in
arrivo. Pare infatti che il commissario non si fermerà fino a quando
non avrà finalmente il tanto desiderato maschietto. Nelle prime due
edizioni italiane dell'anime è doppiata da Caterina Rochira
Hideyuki Makimura
Il migliore amico, nonché ex collega, di Ryo. Era il fratello di Kaori
anche se non è da considerarsi fratello carnale, poiché la ragazza
era figlia di un malavitoso ucciso durante un inseguimento e venne
adottata dalla famiglia di Hideyuki quando era ancora in fasce. In
precedenza era un detective di polizia ed era il fidanzato di Saeko.
Successivamente, abbandonò il suo lavoro e si alleò con Ryo, per
poter acciuffare i criminali che sfuggivano alla polizia, ma venne
ucciso da un'organizzazione dedita al traffico di stupefacenti
perché si rifiutò di entrare a far parte delle sue file. Maki
(diminutivo affettuoso) è stato prontamente vendicato dal suo
collega. Hideyuki aveva un carattere mite e pacifico e amava
tantissimo la sorella. Nelle prime due serie dell'anime viene
chiamato "Jeff Mancinelli". Nelle Prime due edizioni italiane
dell'anime è doppiato da Gianfranco Gamba
Kazue Natori
Kazue Natori è una giovane ricercatrice che incontra Ryo e Kaori
cadendogli letteralmente in macchina. Era scappata il giorno delle
nozze dal promesso sposo, che aveva avvicinato solo per poter
trafugare degli esemplari di vespe assassine create dal suo ragazzo,
prima che questo che venisse ucciso. Fedele alla promessa fatta al
suo uomo, Kazue ha come unico scopo trovare un antidoto al veleno
delle vespe prima che vengano vendute come arma in tutto il mondo,
e chiede a City Hunter di proteggerla fintanto che non ci sarà
riuscita. In seguito alla sventata minaccia delle vespe, Kazue rimarrà
come assistente di Doc, che aveva aiutato gli sweeper con il caso.
Kazue è innamorata di Ryo, ma non cederà alla sua corte perché
prima vuole che si sposino. Ogni volta che Kaori e Kazue si
incontrano, la ragazza non mancherà nessuna occasione per
stuzzicare la gelosia dell'amica. In seguito però, si innamorerà di
Mick Angel andando a vivere con lui e dimenticando Ryo. Nell'anime
la ragazza prende il nome di "Katia Natoli".Nella prima edizione
italiana dell'anime è doppiata da Marina Massironi
Kasumi Aso
Alias, Ladra 305. Ryo la indentifica semplicemente come 'Chiappe
volanti', dato che la prima volta che la vede di lei ha solo una
panoramica veloce del suo posteriore. Discendente di una famiglia
che ha come attività tradizionale il furto su commissione, Kasumi
chiederà aiuto a City Hunter per portare a termine un incarico
particolarmente complicato. Tre anni più tardi si rivolgerà di nuovo
allo sweeper per sfuggire a un'altra tradizione di famiglia, quella
che obbliga le donne di vent'anni a sposarsi con un candidato scelto
dagli anziani. L'aiuto di Ryo la toglierà dai guai, ma solo
temporaneamente. Infatti Kasumi si innamorerà di Ryo e verrà
incaricata dalla nonna di non tornare a casa fino a quando anche lei
non avrà 'rubato il cuore' allo sweeper. Se ci riuscirà la tradizione di
famiglia verrà tolta. Da quel momento in poi Kasumi lavorerà al Cat's
Eye al fianco di Miki e Umibozu. Nelle prime due edizioni dell'anime
è doppiata da Veronica Pivetti e nella terza edizione da Laura Lenghi
BloodyMary
Bellissima partner di Ryo quando era negli States, figlia del suo
primo partner, si è riciclata come modella utilizzando lo pseudonimo
Rosemary Moon e abbassando notevolmente la sua età. Famosa in
Giappone come la 'modella di spalle', volerà nel paese del Sol
Levante ufficialmente per promuovere una linea di abiti e farsi una
vacanza. In realtà deve uccidere Ryo, o il suo fidanzato Eric morirà.
Disinibita e provocatrice per natura, Mary porterà molto scompiglio
nella vita dei due sweeper, in particolare a Kaori che sarà
ulteriormente determinata a diventare un'assistente degna di City
Hunter. Dopo l'aiuto di Ryo, Mary risulterà ufficialmente morta per
il mondo e libera di rifarsi una vita come donna normale. Rientrerà in
scena per aiutare gli sweeper a combattere Kaibara. Nella seconda
edizione italiana dell'anime è doppiata da Marcella Silvestri
Shin Kaibara
Kaibara è il padre adottivo di Ryo. Meglio, è l'uomo che Ryo
considera come suo padre. Quando sopravvisse all'incidente aereo in
America Centrale, Ryo si affezionò a due persone in particolare: il
padre di Mary e Kaibara, che lui chiamava papà. Fu Kaibara a dare a
Ryo il nome Saeba e sempre per lui perse una gamba salvandolo da
una mina. In seguito, col protrarsi della guerra, Kaibara impazzì e
spinto dall'ossessione di terminare la guerra cominciò a studiare
metodi per affrontare le battaglie più facilmente: così sintetizzò un
nuovo tipo di droga capace di rendere gli uomini invincibili, la Polvere
degli Angeli. Kaibara testò la potentissima droga proprio sul suo
pupillo, Ryo, e gli effetti furono devastanti: sete di sangue
inestinguibile e forti crisi d'astinenza. Interessante è dire che
l'autore, Tsukasa Hojo, ci lascia su questa vicenda nel dubbio,
infatti non si sa se Kaibara volle concedere l'utilizzo della droga a
Ryo per aiutare "suo figlio" a lenire le sofferenze di una guerra
interminabile o per puro e semplice sadismo. Comunque i due si
persero di vista subito dopo la fine della guerra e Kaibara fondò
un'associazione criminale spietata, la Union Teope, specializzata in
qualsiasi tipo di crimine ma soprattutto sullo smercio della Polvere
degli Angeli. Kaibara vuol vedere un giorno Ryo a capo della sua
organizzazione, ma il suo sogno malsano resta una chimera, infatti la
Union Teope è responsabile della morte dell'amico-collega di Ryo,
Makimura, e anche il mandante di una missione suicida affidata a
Mick Angel: uccidere proprio Ryo Saeba. Nell'anime il personaggio di
Kaibara non compare. Curiosamente, esiste un altro personaggio del
tutto identico, nome compreso, nella precedente opera dello stesso
autore:Cat's eye.

Manga
I volumi di City Hunter, creati da Hōjō, sono usciti per otto anni sul
periodico Shōnen Jump della Shūeisha dal 1985 al 1992, poi raccolti in
35 tankobon.
Il manga è stato pubblicato in italiano dalla Star Comics sulla
testata Starlight dal gennaio 1996 al marzo 1999, per un totale di 39
numeri (i primi volumi erano di dimensioni minori dei corrispettivi
giapponesi).
A partire dal 7 ottobre 2010 è disponibile la ristampa, edita da Panini
Comics (PlanetManga). L'edizione si differenzia da quella precedente
della Starlight perché alcune pagine (solitamente le prime di ogni
episodio) sono presentate a colori che sfumano poi verso i toni del rosso e
infine all'originaria scala di grigi, e per non irrilevanti differenze di
traduzione: ad esempio per le immancabili erezioni di Ryo è stato scelto di
mantenere l'originale "mokkori" (che nella lingua giapponese per tale
situazione ha una valenza assai buffa), mentre la Starlight lo traduceva
con buon effetto ilare in "driz". Nell'edizione Panini, anche le onomatopee
e i suoni ambientali non sono stati tradotti, per cui gli spari, il fruscio del
vento, i rumori di strada ecc. nelle vignette si riducono a dei meri
ideogrammi che i lettori italiani non conoscitori dell'idioma nipponico
difficilmente possono comprendere.
La Sunrise ha prodotto in totale 4 serie televisive di City Hunter:

City Hunter (1987), 51 episodi

City Hunter 2 (1988), 63 episodi

City Hunter 3 (1989), 13 episodi

City Hunter '91 (1991), 13 episodi


Le prime due serie furono acquistate da Fininvest, difatti
inizialmente era stata prevista la loro trasmissione su Italia 1, ma non
venendo ritenute idonee per i contenuti non furono mai trasmesse, e
vennero perciò dirottate su Europa 7, dove sono state trasmesse
in Italia per la prima volta come un'unica serie (City Hunter) a partire dal
gennaio 1997 (prima serie) e marzo 1997 (seconda serie) per un totale di
114 episodi. Successivamente sono state trasmesse su Italia Teen
Television (2003), MTV Italia (2005), Europa 7, GXT, Cultoon e su Man-
Ga(2011). Doppiaggio italiano a cura della Merak film; dialoghi di Cristina
Robustelli; direzione del doppiaggio di Adriano Micantoni e Federico
Danti. Questo doppiaggio ha censurato alcuni dialoghi e situazioni che
comparivano nella serie originale, furono inoltre effettuale moltissime
semplificazioni culturali, alterando quasi tutti i nomi dei personaggi,
adattati con nominativi italiani o anglofoni. Nella trasmissione su Europa 7
i titoli degli episodi erano lasciati in giapponese.
La serie animata era stata inclusa anche nella programmazione
futura dello scomparso canale TV Anime Gold, ma a causa della sua
prematura chiusura ciò non è avvenuto.
La terza serie e la quarta serie sono state pubblicate
su VHS da Dynamic Italia e inizialmente trasmesse su JTV ogni fine
settimana e successivamente su MTV Italia e Europa 7 nel 2005.
Entrambe le serie sono state pubblicate per la visione in streaming sul
sito internet Popcorn TV nel 2012 e sono ancora disponibili. Doppiaggio
italiano (molto più fedele all'originale rispetto a quello delle prime due
serie, con i nomi originali, anche se con voci differenti) a cura della
Cooperativa Eddy Cortese; traduzione dei dialoghi di Luciano Setti;
Ssupervisione dei dialoghi di Gualtiero Cannarsi; direzione del doppiaggio
di Fabrizio Mazzotta.
Tutte le serie e i film sono stati in seguito riproposti in DVD e BOX
da Dynit e Yamato Video.

Sigle
Quando City Hunter è stata acquistata da Mediaset per la
trasmissione su Italia 1, Enzo Draghi e Alessandra Valeri Manera hanno
realizzato una sigla italiana. Data la mancata trasmissione su Italia 1, la
sigla non è mai stata trasmessa, però la base musicale è stata utilizzata
per la sigla del cartone Transformers Generation 2 cantata da Christian
Draghi, figlio dell'autore della musica della sigla.
Nella trasmissione su Europa 7 e Italian Teen Television, come sigla
fu usato un collage di immagini della serie preceduto da un intro narrato
da Mario Cordova con in background la canzone Give me your love tonight,
scritta da Linda Hennrick e cantata da Suzuki Kiyomi, il quale in originale
è semplicemente una colonna sonora interna che si sente nei primi episodi.
Nella trasmissione su MTV invece si sono usate le sigle originali, ma
soltanto la prima sigla di apertura, Ai yo kienaide, e la prima di
chiusura, Get Wild, che sono rimaste per tutte e 4 le serie.
Nella trasmissione su Man-Ga, si usa invece la sigla italiana City
Hunter cantata da Stefano Bersola che prende il collage di immagini dai
film e dagli speciali.

Film e Special TV
Sono stati prodotti in totale sei lungometraggi, tre
film cinematografici e tre film TV speciali. Sono stati tutti adattati
da Yamato Video e pubblicati in VHS. In seguito sono stati raccolti in 5
DVD dalla stessa casa editrice. MTV Italia ha trasmesso l'adattamento
Yamato Video nel 2004, in seguiti gli stessi sono stati trasmessi sul canale
Man-Ga, i film nel2011 e gli speciali nel 2012. Doppiaggio a cura di DEA
Digital Editing Audio; traduzione di Amanda Ronzoni; dialoghi di Enrica
Minini; direzione del doppiaggio di Stefania Patruno.
Film cinematografici
Qui di seguito il primo movie di City Hunter e i 2 O.A.V.(original
animation video). "la Yamato li ha ribattezzati tutti special ma in realtà
sono: 1 movie,2 oav e 3 special".

City Hunter Special: Amore, destino e una 357 Magnum (movie) (1989)

City Hunter Special: Guerra al Bay City Hotel (oav1) (1990).

City Hunter Special: Un complotto da un milione di dollari (oav2) (1990).


Special TV
Qui di seguito gli speciali televisivi della serie:

City Hunter Special: Servizi segreti (1996)

City Hunter Special: La rosa nera (1997)

City Hunter Special: Arrestate Ryo Saeba! (1999)


"Arrestate Ryo Saeba!" fu l'unico special vietato da Yamato Video ai
minori di 14 anni (come riportato sul retro della vhs/del dvd). Tale special
è, infatti, più spinto dei precedenti a livello di battute, sangue, violenza e
humour.
Nota: nel doppiaggio della prima e seconda serie sono stati cambiati i nomi
ad alcuni personaggi:

Live film
Nel 1993 la Golden Harvest ha tratto dal manga un film live action,
prodotto in Cina, dal titolo City Hunter - Il film , con regia di Jing
Wong, Jackie Channella parte di Ryo Saeba e Joey Wong in quella di
Kaori.
Live drama
Nel 2011 il canale televisivo SBS della Corea del Sud ha realizzato
un drama live action dal titolo City Hunter , in venti episodi da 60 minuti
circa ciascuno, con Lee Min Ho nella parte di Ryo Saeba, il cui personaggio
diventa Lee Yoon Sung e Park Min-young nella parte di Kaori, in cui il
personaggio diventa Kim Na Na (vedi City Hunter (serie televisiva)).

Videogioco
Nel 1990 è stato pubblicato un videogioco da Sunsoft ispirato al manga ed
intitolato City Hunter.

Riferimenti ad altre opere

Moda fashion e gusti stilistici nel vestiario del protagonista sono


tipicamente in sintonia con tratti di moda occidentale anni ottanta e
ripescano a pieno diritto citazionistico gli stessi gusti di guardaroba
(giacca destrutturata e T-shirt monocromatica) del detective Sonny
Crockett (Don Johnson), protagonista del serial tv poliziesco Miami Vice.
Talune inquadrature, soggetti immobili (grattacieli) e momenti di regia
tratti da una delle sigle giapponesi d'apertura, richiamano momenti di
regia della stessa serie televisiva.

Alcuni espliciti riferimenti alla serie dell'Ispettore Callaghan dal


quale assume i caratteri lo stesso Ryo Saeba.

Gli aerei che appaiono frequentemente nella serie appartengono tutti


alla immaginaria compagnia Sunrise Airlines, riferimento esplicito ad una
delle compagnie che ha prodotto l'anime.

Gran parte degli hotel contengono sempre la parola "Sun", come ad


esempio il "SunCity" o il "GrandSun".
Nel manga vi sono numerose citazioni ad altri fumetti, come ad
esempio Goku di Dragon Ball (capitolo 3), Astro Boy (capitolo 6) e Ken
di Ken il guerriero (capitolo 10).

Nella prima serie, Ryo si trova alle prese con una spia di nome
Connery, che guida una Aston Martin e porta boxer con la bandiera
inglese, in riferimento a James Bond, interpretato in alcuni film proprio
dall'attore Sean Connery.

Nella serie esiste un locale di nome "Cat's Eye", citazione


dell'omonimo manga di cui è autore sempre Tsukasa Hōjō.

In ogni puntata della serie appare spesso la sigla M&M's, alcune volte su
cartelloni pubblicitari, altre volte le famose palline ricoperte di glassa
colorata fuoriescono vistosamente dalla busta della spesa di "Casa
Saeba".
Alpen Rose di Michiyo Akaishi

In una situazione di tensione generale, in un’Europa inquieta


e giustamente spaventata seppure ancora inconsapevole degli
orrori che verranno,tra Svizzera, Austria e Germania si muovono
i protagonisti di Alpen Rose: Jeudi,Lundi, il cattivissimo conte di
Goncourt,il generale Henry Guisan, Ashenbach e tutti gli altri
personaggi che di volta in volta incontreremo lungo la storia.

Jeudi ha circa 13 anni e non sa nulla dei suoi genitori in quanto è


stata trovata da piccina senza memoria; Lundi, il suo tenero ed
innamorato “fratello”, fugge con lei alla ricerca disperata di
indizi che possano portare la ragazza al ritrovamento delle sue
radici, e quindi alla sua famiglia.

La storia scorre in modo molto piacevole e divertente, questo


perché il racconto si propone di emozionare il pubblico, non certo
di dare una lezione di storia. L’autrice vuole trasmettere i
sentimenti: l’amore, la paura, il tradimento, l’angoscia, la
speranza…il tutto in assenza di noia!

Trama
La storia si svolge in Svizzera durante la Seconda
Guerra Mondiale. La famiglia Brendell è costretta a lasciare
l’Austria per rifugiarsi in Svizzera ma, durante il volo, l’aereo sul
quale viaggia precipita sul suolo tedesco : l’unica superstite è la
piccola Alicia, che viene raccolta da un ragazzino,Lundi. La
piccola ha perso la memoria, accanto alei un pappagallino ripete
le parole “Alpen Rose”: Lundi le da il nome di Jeudi e da subito
la considera come una sorella .I due crescono insieme, col
passare dagli anni si riscoprono sempre più uniti ,ma a complicare
gli eventi sopraggiunge De Gulmont, un conte tedesco alleato dei
nazisti, che rivede nella ragazza l’immagine della donna amata
(la madre di Jeudi).A causa sua i due ragazzi intraprenderanno
una drammatica fuga, durante la quale coinvolgeranno amici e
nemici.Per meglio sfuggire al conte, Jeudi si taglia i capelliper
camuffarsi da ragazzo ed è costretta a separarsi da Lundi
durante una fuga in treno.

Arrivata da sola a Vienna, ha la fortuna di trovare nel


giovane compositore Leonard Aschenbach (autore della canzone
Alpen Rose e amico di famiglia dei Brendell) la chiave per
sciogliere il mistero del suo passato: infatti costui riconosce in
lei Alicia Brendell. Mentre Jeudi crede Lundi ormai morto,
grazie a Leonard riesce a ritrovare suo padre, poco prima che
questi muoia in ospedale, e persino a riunirsi alla madre che,
quasi cieca, era rimasta vittima di Matilda, una ragazza che si
era finta Alicia per ereditare il patrimonio dei Brendell.Superato
infine l’ultimo ostacolo ordito da De Gulmont ( che assolda Jean-
Jacques, fratello di Lundi, per rapire Jeudi :il ragazzo però
rifiuterà e troverà la morte assieme al conte),Jeudi ritrova
Lundi e i due, ancora più uniti , anni dopo, celebrano la loro
unione con un matrimonio…

Il manga
La Star Comics edita in Italia il manga di Alpen Rose di
Michiyo Akaishi, pubblicato per la prima volta in Giappone nel
1983 e noto in Italia soprattutto per aver subito una selvaggia
censura nella sua trasposizione animata : fu infatti ,tra le altre
cose, eliminato ogni riferimento al nazismo e alla Seconda Guerra
Mondiale, rendendo la storia poco comprensibile.
Lalabel (Mahō Shōjo Raraberu, letteralmente, La maga Lalabel) è
un manga mahō shōjo di Eiko Fujiwara, da cui è stato tratto
un anime prodotto dalla Toei Animation (lo stesso periodo di Candy Candy e
di Lulù l'angelo tra i fiori) nel 1980 e trasmesso in Italia per la prima volta
su Italia 1 nel 1982.

Nel luglio 1980, durante la serie anime, fu mandato in onda anche uno
special tv movie di 15 minuti intitolato Mahō Shōjo Lalabel: Umi ga Yobu
Natsuyasumi (letteralmente, La maga Lalabel: il mare chiama le vacanze
estive), inedito in Italia. Lalabel è una ragazza di dieci anni che possiede
una bacchetta magica e una valigia "della magia buona" con oggetti magici. Ha
una gatta come mascotte di nome Bila. Lalabel cade nel mondo degli esseri
umani mentre insegue Biscus, un mago malvagio, che aveva rubato la valigia
"della magia cattiva". Durante il suo soggiorno nel mondo degli esseri umani,
Lalabel vive con i Tachibana (una coppia di anziani) e ha Teko (nipote dei
Tachibana) e Toko come sue amiche. Lalabel frequenta la scuola, ma al tempo
stesso deve fermare le azioni cattive di Biscus (che ha trovato nell'umano
Hokiba un complice e assistente; quest'ultimo è uno spilungone in giacca e
cravatta, con una foglia costantemente in testa e che spesso gli rimane
quando Biscus lo trasforma in vari animali per punirlo dei suoi tradimenti), il
cui unico intento è quello di guadagnare soldi anche per vie illegali pur di
rimpinzarsi di tagliatelle. Nel suo diario scrive tutte le sue esperienze sulla
Terra con l'aggiunta di un proverbio a mo' di conclusione.

Normalmente per fare le sue magie, Lalabel si serve di una bacchetta


magica a forma di paletta con impressa una stellina (che è chiusa nel suo
medaglione rimpicciolita, ma assume dimensioni maggiori quando questa viene
tirata fuori) e dicendo la formula magica "ballalalula", mentre Biscus,
pronunciando la sua formula magica "alì", può far magia con il suo cappello
cilindro, il suo bastone magico da passeggio e anche i suoi lunghi baffi (li
userà per animare una pallina da tennis nella puntata "vietata la magia al
tennis" oppure per chiudere la porta mentre Hokiba tenta di rubargli la
valiga nella puntata "Okiba cane senza padrone").
Nell'ultima puntata, Biscus esaurisce le sue scorte magiche e quindi
tenta di rubare la valigia magica a Lalabel, ma i due si combattono a vicenda
aizzandosi contro dei pupazzi di neve animati dalla magia, ma esaurendo
completamente la magia, diventano due esseri umani e Hokiba, che era stato
trasformato in pipistrello, ridiventa umano perché con l'esaurimento della
magia esauriscono anche gli effetti di quest'ultima. Biscus, divenuto un
comune essere umano, promette di diventare una persona per bene e fa la
pace con Lalabel.

Sigle

Sigla di apertura giapponese

· "Helo~Lalabell" di Mitsuko Horie

Sigla di chiusura giapponese

· "Mahou Shoujo Lalabell" di Mitsuko Horie

Sigla italiana

· "Lalabel", musica e testo di Douglas Meakin e Lorenzo


Meinardi, arrangiamento di Douglas Meakin, esecuzione e voci dei Rocking
Horsee di Roberta Petteruti (cori)

Doppiaggio
Il doppiaggio è stato effettuato presso lo studio Edis Telecine sotto
la direzione di Pieraldo Ferrante.

Episodi

Tutti gli episodi furono trasmessi in Italia, ad eccezione di 1


OAV. Nickelodeon ha trasmesso gli episodi in ordine casuale, fatta eccezione
per i primi 10, cosa già successa anche per la trasmissione su Boing che ha
anche omesso di trasmettere una puntata che era già andata in onda
su Italia 1.
Lucy-May è una serie animata giapponese prodotta dalla Nippon Animation,
che fa parte del World Masterpiece Theater ed è ispirata al
romanzo Southern Rainbow scritto da Phyllis Piddington.

L'anime ruota intorno al personaggio della piccola Lucy May Popple, che
insieme ai genitori e ai fratelli si trasferisce in Australia alla fine del XIX
secolo. La nuova vita non si rivelerà facile come la famiglia Popple si
aspettava, tuttavia grazie anche a Lucy May, le cose volgeranno per il meglio.

La serie è stata trasmessa per la prima volta in Italia su Italia 1 nel 1983.
Il 17 giugno 2010 è tornata, dopo oltre 20 anni di assenza, su Hiro. La sigla
"Lucy" è cantata da Cristina D'Avena.
Trama

L'arrivo in Australia

È il 7 novembre 1827 quando la famiglia Popple, composta


da Arthur, Annie e i figli Clara di 16 anni, Ben di 15, Kate di 10, Lucy May di
8 e Tob di 2 anni, sbarcano nel sud dell'Australia provenienti
dall'Inghilterra, dopo un lungo viaggio di tre mesi. Sono solo pochi anni che è
iniziata la colonizzazione di questo immenso territorio, e la famiglia Popple
spera di farsi una nuova vita in Australia, attratta dal miraggio di terreni
distribuiti gratuitamente dal governo ai coloni che ne facciano richiesta.
Arthur è infatti un agricoltore e il suo sogno è quello d'impiantare una
grande fattoria per poter utilizzare tecniche innovative di coltivazione e
trasformarla in breve tempo in un'azienda agricola modello.

Purtroppo fin dall'inizio la famiglia deve fare i conti con la dura realtà.
La società che trova allo sbarco in Australia, lungi da essere organizzata e
pronta ad aiutare i coloni nel loro difficile inserimento, è piuttosto carente
d'infrastrutture e rallentata dalla burocrazia.

Arthur si rende ad esempio presto conto che non potrà trasportare


dall'approdo della nave fino alla città diAdelaide l'ingombrante casa
prefabbricata che si era portato dall'Inghilterra a causa della cronica
carenza di mezzi di trasporto: sarà quindi costretto a venderla con grande
rammarico di tutti i familiari. Inoltre l'assegnazione dei terreni da parte del
governo procede a rilento e la famiglia Popple si dovrà accontentare di
vivere in una piccola casetta alla periferia di Adelaide.

Una volta completato il trasloco sarà necessario ampliare la casetta,


scavare un pozzo e costruire una casa di mattoni per Ben e il dott. Deighton.

In attesa di tempi migliori Arthur Popple dovrà accettare qualsiasi lavoro


per poter mantenere la sua numerosa famiglia: è un provetto agricoltore, ma
sarà costretto a lavorare in cave di pietra e alla costruzione delle strade.

Intanto Lucy May e sua sorella Kate vanno alla scoperta di questo nuovo
meraviglioso mondo: Lucy May ama moltissimo gli animali ed ogni giorno ha
una nuova sorpresa nel vedere creature strane e sconosciute e
nell'incontrare i misteriosi indigeni australiani. Vorrebbe poter allevare tutti
gli animali che incontra durante le sue giornate spensierate:
(koala, canguri, ornitorinchi), e finalmente riuscirà ad ottenere il permesso
dal padre di poter tenere un cucciolo di dingo che chiamerà Piccolo e che
diventerà il suo cane fedele.

Piccolo cresce in fretta e con l'addestramento di Lucy May dimostrerà la


sua fedeltà e intelligenza salvando la vita al signor Long e proteggendo più
volte l'agnellino di Lucy May dalle aggressioni del cane dei Petiwell.

Finalmente Arthur trova una fattoria da acquistare e porta la sua famiglia a


vedere il podere. Tutto va a meraviglia e persino la notizia dell'arrivo
imminente di John, il ragazzo di Clara, è di buon auspicio alla vigilia del primo
anno passato in Australia. Tuttavia nel giorno della firma del contratto, il
signor Petiwell, per vendicarsi della morte del suo cane Happy, acquista la
proprietà ad un prezzo maggiore infrangendo il sogno di costruire la più
grande fattoria dell'Australia del Sud.

Passa il tempo e lentamente la famiglia s'inserisce nella società di


Adelaide: la sorella maggiore Clara lavorerà nel panificio della signora Mac,
Ben troverà lavoro presso gli uffici della dogana e Lucy May comincerà ad
andare a scuola.
Due anni dopo

La storia si sposta nell'ottobre del 1830 in occasione


dell'inaugurazione del nuovo ponte di Adelaide. Lucy May ha ormai 10 anni,
ma nella sua vita e in quella della sua famiglia poco è cambiato. I Popple si
sono trasferiti da un anno in una casa un po' più grande in città vendendo la
proprietà terriera sulla quale sorge la clinica del dott. Deighton. L'agognata
fattoria rimane sempre un sogno più lontano da realizzare. Per uno scherzo
del destino i Popple si ritroveranno di nuovo per vicino il signor Petiwell che
non mancherà di causare problemi acquistando il pezzo di terra che era
appartenuto ai Popple per poi incendiare la vecchia casa ed abbattere la
clinica abusiva del dott. Deighton. Ad aggravare la situazione avviene un
terribile incidente nella cava dove lavora Arthur: una frana miete numerosi
morti e feriti. Arthur si salva, ma nel prestare soccorso ai suoi compagni si
rompe una gamba e deve rimanere inattivo per oltre un mese. Questa
situazione fa precipitare Arthur in uno stato di depressione che lo porta
inesorabilmente a diventare un alcolizzato. Solo con il sostegno della sua
famiglia Arthur capisce il suo errore e decide di tornare a lavorare.

I Princeton

La sfortuna si abbatte però nuovamente sulla famiglia Popple. Mentre


Arthur è in attesa di tornare a lavorare la sua famiglia si trova al verde e
per tirare avanti Arthur si trova costretto a vendere la pecora prediletta di
Lucy May, che lei aveva allevato amorevolmente per mesi e mesi; sconvolta
per la perdita la bambina si trova a camminare per la città senza meta,
immersa nei suoi pensieri. Lucy May si trova sul ponte Adelaide quando viene
coinvolta in un incidente causato da un cavallo imbizzarrito che semina
panico tra i presenti. Nella confusione Lucy May finisce per battere la testa
e ferirsi ad un braccio e giace a terra priva di sensi. Fortunatamente viene
soccorsa da Frank Princeton, che si trova a passare in quel momento con la
sua carrozza e che la porta nella sua sontuosa villa. Purtroppo Lucy May al
suo risveglio ha perduto completamente la memoria: non sa il suo nome e
soprattutto non ricorda chi siano e dove abitino i suoi familiari. Sylvia
Princeton, moglie di Frank, rimane molto colpita dalla bambina, che con la sua
bellezza e la sua dolcezza le ricorda Emily, la sua adorata figlia morta due
anni prima. La donna instaura subito verso la piccola un rapporto
condizionato da un affetto morboso: nonostante il parere negativo del
marito che sta cercando di rintracciare in tutti i modi i genitori di Lucy May,
comincia a considerarla sua figlia, la chiama Emily e le chiede di essere
chiamata mamma. Proprio quando la situazione si sta facendo insostenibile,
Piccolo, il dingo addomesticato di Lucy May riesce a rintracciare la bambina
proprio nel luogo dell'incidente e lei nel vederlo riacquista improvvisamente
la memoria.

I Princeton nutrono un grandissimo affetto verso la bambina e sono


desiderosi di aiutare la sua famiglia. Frank Princeton offre quindi un lavoro
ad Arthur Popple presso una sua grande fattoria. Arthur ha sempre sognato
di coltivare una terra di sua proprietà ed il fatto di lavorare per qualcun
altro non gli piace molto, ma dopo molte titubanze accetta il lavoro. Ma a
questo punto Sylvia Princeton, che continua a vedere in Lucy May la figlia
perduta, chiede ai Popple la possibilità di adottare la bambina. In tal modo
ella potrebbe vivere nel lusso, amata come una figlia ed avrebbe un giorno
ereditato l'enorme fortuna dei Princeton. Inoltre ai Popple sarebbe stato
dato in regalo un grande appezzamento di terreno, affinché Arthur potesse
avere finalmente una fattoria tutta sua.

Arthur è venuto in Australia inseguendo un grande sogno, ma rifiuta


l'offerta: non ha intenzione di "vendere" la sua adorata figlia in cambio di un
terreno, nonostante quello avrebbe rappresentato il realizzarsi delle
speranze di tutta la sua vita. Sentendosi offeso Arthur rifiuta l'offerta di
lavoro sia alla cava sia alla fattoria dei Princeton.

In seguito John si sposa con Clara, mentre Arthur trova lavoro come
muratore, tuttavia ben presto ricade nel vizio dell'alcool. Per il bene della
famiglia Lucy May decide di recarsi dai Princeton implorandoli di essere
adottata in cambio del terreno per suo padre. Frank Princeton capisce tutto
e ovviamente rifiuta l'offerta di Lucy May, ma rimane molto colpito
dall'estremo sacrificio che la piccola voleva compiere. Venderà quindi ad
Arthur Popple il terreno dandogli la possibilità di pagarlo a rate.

Nel mese di aprile 1832, dopo 4 anni e mezzo, il sogno si realizza e


l'intera famiglia Popple trasloca alla volta della loro nuova fattoria.

Personaggi

La famiglia Popple

· Lucy May: la protagonista della serie, all'inizio della storia ha


8 anni. Ama molto gli animali e quindi per lei questa nuova terra è un
paradiso, con animali curiosi e sconosciuti che la circondano e che
desidererebbe allevare. Ben presto troverà una capretta che darà il latte
a tutta la famiglia, le verrà regalato un agnellino che chiamerà Fiocco di
Neve e riuscirà anche ad allevare Piccolo, un cucciolo di dingo che
diventerà fedele e affettuoso come il miglior cane domestico. In seguito
ad un incidente perderà la memoria e verrà accolta dai Princeton, una
ricca famiglia che in seguito desidererà adottarla.

· Clara: è la figlia maggiore della famiglia Popple. Durante il


viaggio dall'Inghilterra in Australia, conosce John, un marinaio che in
seguito ritornerà in Australia per vivere accanto a lei. Per guadagnare
qualcosa e risollevare le misere finanze della famiglia, andrà a lavorare in
una rivendita di pane e risparmiando per anni riuscirà a comprarsi la
stoffa per confezionarsi l'abito da sposa. Verso la fine della storia si
sposerà con John lasciando la casa dei genitori, ma in seguito ritornerà a
vivere con il marito nella nuova fattoria del padre.

· Ben: è il secondogenito della famiglia Popple e desidererebbe


fare il medico, sogno al quale dovrà rinunciare per l'impossibilità di
frequentare scuole adatte. Trova lavoro presso l'ufficio della dogana e
alla fine aiuterà il padre nella nuova fattoria che finalmente sarà riuscito
ad acquistare.
· Kate: sorella e compagna di giochi di Lucy May, quando approda
nel sud dell'Australia con la sua famiglia ha 10 anni e con la sorella più
piccola vivrà straordinarie avventure alla scoperta del nuovo mondo.

· Tob: al suo arrivo in Australia ha solamente 2 anni e non parla


ancora ed è il fratellino più piccolo di Lucy May. Alla fine della storia,
ormai diventato più grande, comincerà ad andare a scuola.

· Arthur: è il padre di Lucy May. Arriva in Australia spinto dalla


volontà d'impiantare una fattoria modello, ma le numerose traversie che
lui e la sua famiglia devono affrontare, gli faranno perdere col passare
del tempo ogni speranza. Costretto a fare lavori saltuari per mantenere
la famiglia e ormai senza soldi, lentamente si rifugerà nell'alcol per
disperazione.

· Annie: madre di Lucy May è una donna forte che assieme al


marito è venuta in Australia con un grande sogno. Quando lentamente la
sua famiglia si sfalderà e il marito avrà perduto ogni speranza, sarà lei a
diventare un punto di riferimento per i familiari e non abbandonerà mai la
speranza di tempi migliori.
La famiglia Princeton

· Frank: è un ricchissimo proprietario terriero e possiede una


grande fattoria che desidererebbe fosse gestita da mani più capaci di
quelle dell'attuale tenutario. Propone ad Arthur Popple di lavorare per lui
e in seguito gli venderà un grande appezzamento di terreno a condizioni di
favore dandogli modo di coronare il suo grande sogno.

· Sylvia: ha perduto da poco tempo Emily, una bimba della stessa


età di Lucy May. Quando in seguito ad un incidente Lucy May trascorrerà
un periodo nella sua grande villa, Sylvia avrà un rapporto molto
problematico con la bambina, nella quale vedrà la figlia perduta.
Altri personaggi

· Piccolo: È un dingo, un cane selvatico australiano la cui


pericolosità è simile a quella del lupo. Viene raccolto da Lucy May da
cucciolo e allevato nonostante le forti perplessità della famiglia a tenere
in casa un animale che, una volta cresciuto, avrebbe potuto diventare
pericoloso. Sarà proprio Piccolo a cercare disperatamente e a ritrovare
Lucy May dopo l'incidente che le aveva fatto perdere la memoria.

· Happy, il cane di Mr Petiwell: un bracco da caccia viziato e


dispettoso, maltrattato dall'irascibile padrone, che sfoga su di lui le sue
frustrazioni, finirà per aggredire l'agnellino Fiocco di Neve e il dottor
Deighton per venire quindi ucciso da Piccolo, ormai abituato a proteggere
e difendere i membri della famiglia Popple.

· Dottor S. Deighton: è il medico della nave che ha portato Lucy


May e la sua famiglia in Australia. Decide di non ritornare in Inghilterra e
si stabilisce ad Adelaide assieme alla famiglia Popple per esercitare la sua
professione in una terra che ha carenza di medici qualificati. Pur se
medico esperto, è purtroppo dedito all'alcol, cosa che molto spesso
limiterà le sue capacità.

· Mr Petiwell: corpulento ed arrogante possidente inglese è


l'antagonista dei Popple e causerà non pochi travagli alla famiglia Popple;
acquistando la fattoria che il proprietario aveva già promessa ad Arthur
Popple.

· John: è un marinaio che durante il viaggio tra l'Inghilterra e


l'Australia, si innamora di Clara, la sorella maggiore di Lucy May. Sarà
costretto a ripartire per l'Inghilterra, ma ritornerà con il fratello per
sposare la ragazza che ama e vivere con lei.

· Signor Parker: è un commerciante amico dei Popple che si


prenderà cura di Ben prima del suo trasferimento ad Adelaide.
· Signor Jenning: è un carpentiere che, dopo essere stato
salvato da Arthur e Ben sulla strada del ritorno da Adelaide alla spiaggia,
aiuterà i Popple a costruire la loro prima casa.

· Billy: è il figlio di Jenning, amico di Kate e Lucy May.

· Signora Jane Mac: vicina di casa dei Popple, dopo la morte del
marito, aprirà un panificio in cui lavorerà anche Clara.

· Signor Bernard: fratello di Jane, lavora nell'ufficio del


colonnello Light e assegna ai Popple il lotto di terreno accanto a que

Errori di doppiaggio

Nella puntata 29 Ben afferma che evidentemente Piccolo è stato


abbandonato dalla madre: in realtà è stato proprio Ben a raccogliere Piccolo
dopo essersi accertato della morte di sua madre. Inoltre il cane nero
Monocle del signor Long viene ribattezzato come Nerone.
Vola mio mini pony (My Little Pony, successivamente My Little Pony 'n
Friends) è una serie animata televisiva statunitenseprodotta dalla Sunbow
Production in seguito al successo della linea di giocattoli Hasbro Mio Mini
Pony.
Vennero inizialmente mandati in onda due episodi stand-alone (uno
nel 1984 e l'altro nel 1985). Tra il 1986 e il 1987 vennero poi prodotte
due stagioni televisive composte in totale da 61 episodi (My Little Pony 'n
Friends).
In Italia andò in onda su Italia 1, con il doppiaggio diretto da Paolo
Torrisi; la sigla "Vola mio mini pony" fu affidata alla voce
diCristina D'Avena ed è stata scritta da Alessandra Valeri Manera e
da Carmelo "Ninni" Carucci.
Ponyland (nella versione italiana tradotto talvolta semplicemente come
"Ponilandia", ma più spesso come "Valle della Felicità") è una terra fatata
dove abitano diverse creature magiche. Nella Villa del Paradiso (Paradise
Estate) i Mini Pony vivono una vita pacifica e serena a base di giochi
e musica. Tuttavia, non tutti gli abitanti di Ponyland sono così pacifici, ed i
pony spesso si trovano a dover affrontare streghe, troll, goblin, ed altri
mostri che vorrebbero eliminare i pony o ridurli in schiavitù. In loro aiuto
c'è una bambina umana, l'unica a cui è permesso entrare a Ponyland, di
nome Megan (doppiata prima da Donatella Fanfani). Essa vive in una
fattoria "dall'altra parte dell'arcobaleno" ed è spesso affiancata da un
fratellino di nome Danny ed una sorellina di nome Molly.

Episodi

Gli speciali natalizi (1984-1985)


Negli anni precedenti al lungometraggio e della serie animata, furono
prodotti due mediometraggi trasmessi rispettivamente nel natale
del 1984 e del 1985. In questi cartoni vengono introdotti per la prima
volta alcuni dei personaggi che ricompariranno nei cartoni successivi, tra
cui la protagonista Megan, il draghetto Spike ("Dragoberto") e
ilMoonchik ("vecchio saggio") e i Bushwoolies ("Batuffoli"). Essi sono,
nondimeno, molto diversi dai successivi episodi, sia nel disegno che
nell'"atmosfera" piuttosto lugubre.
In Italia, i due mediometraggi furono trasmessi alla fine della seconda
serie, alla stregua di prequel, con la voce di Cristina d'Avena-Megan che
apriva il cartone dicendo: "Ragazzi, volete sapere come conobbi i Mini
Pony?

1. My Little Pony (episodio pilota) (1984) - Il crudele re Tirac, una


malvagia creatura simile ad un centauro, residente nel Castello di
Mezzanotte e dotata del Potere dell'Oscurità, trasforma ogni
essere vivente in un mostro, avvolgendolo nel suo Arcobaleno
Oscuro, che porta in una bisaccia pulsante come un cuore. Alcuni
Minipony, magici cavallini abitanti del Castello dei Sogni, catturati
dagli stratadonti, esseri volanti al servizio di Tirac, rischiano di
essere trasformati a loro volta in creature mostruose. Firefly, il più
abile nel volo fra i minipony, attraversa l'arcobaleno per
raggiungere Megan, una bambina che abita in una fattoria dall'altra
parte dell'iride, e trasportarla nel mondo dei sogni. Solo lei infatti
potrà, grazie all'Arcobaleno di Luce donatogli dal Moonchik (vecchio
gnomo saggio) aiutare i pony a sconfiggere Tirac. (Originariamente
priva di titolo, questa mediometraggio è conosciuto con diversi nomi,
come My Little Pony in Dreamland, Firefly's Adventure, Rescue
from Midnight Castle orEscape from Midnight Castle nelle varie
pubblicazioni. Successivamente diviso in due parti quando fu
associato alla serie.) Trasmesso come penultimo episodio della
seconda serie in Italia.

2. Fuga da Catrina (Escape from Catrina, 1985) - Un gatto magico


costringe i Batuffoli (Bushwoolies) a lavorare per creare la pozione
stregata fonte dei suoi poteri. Quando essi fuggono, cerca di fare
dei Minipony i suoi nuovi schiavi. A salvarli sarà ancora una volta
Megan, con il suo Arcobaleno di Luce. (Diviso in due parti quando
associato alla serie; in Italia ne fu tagliata una parte, comprendente
una canzone). Trasmesso come ultimo episodio della seconda serie in
Italia.
Prima stagione

1. La Valle dei Pony Svolazzanti (The End of Flutter Valley, 10


episodi) - Le streghe del Vulcano della Malinconia decidono di
vendicarsi dei Pony Svolazzanti, eliminando la Pietra Solare, da cui
essi e la loro valle traggono la vita. Per farlo si alleano con
un'armata di api giganti, che cattura i pony imprigionandoli in un
enorme alveare e rovesciando loro addosso miele, e ruba la pietra. I
minipony, che dopo una visita ai Pony Svolazzanti, stavano tornando
a casa, vengono in parte catturati ed in parte finiscono in un mondo
sotterraneo abitato dalle Palle di Pelo, cugine dei Batuffoli. Alla
fine, tra alterne vicende, Megan, i minipony e i Pony Svolazzanti
riescono a liberarsi delle api e a scacciare le streghe dalla valle.
Questa lunga avventura è un diretto sequel di Mio mini pony - Il
film.

2. Il Fantasma di Villa del Paradiso (The Ghost of Paradise Estate, 4


episodi) - Strani rumori fanno credere ai minipony che la villa sia
infestata da fantasmi. Si tratta invece di una fenice, che li aiuterà
a sconfiggere una creatura marina che viveva nella Valle della
Felicità prima della costruzione della villa. Megan con l'Arcobaleno
di Luce ricostruirà la casa.

3. The Great Rainbow Caper (1 episode) - Un paio di scimmie con


l'hobby delle invenzioni catturano Danny e Melissa (Surprise)
chiedendo l'Arcobaleno di Luce come riscatto.

4. La Principessa degli Specchi (The Glass Princess, 4 episodes) -


Porcellina, un maiale narcisista, desidera trasformare tutto il mondo
in vetro, per poter vedere ovunque il riflesso di se stessa. Fa
catturare ai Rapaci, delle mostruose creature metà cane metà
uccello, tre Minipony, allo scopo di utilizzare le loro criniere per
riparare il suo mantello magico, fonte dei suoi poteri. Alla fine
trasforma anche tutti gli esseri viventi in vetro, ma viene tradita
dai Rapaci. I Minipony e Megan creano un falso mantello magico col
pelo dei Batuffoli e rubano quello vero.

5. Il Cucciolo (Pony Puppy, 1 episodio) - I Minipony adottano un


cagnolino abbandonato, ma ci sono alcuni problemi: il "cagnolino" è
infatti grande come un elefante.

6. Luci della Ribalta (Bright Lights, 4 episodi) - Le bambine pony sono


entusiaste quando la Rock star Knight Shade suona per loro - ma il
concerto è solo un pretesto per rubar loro le ombre e nutrirne un
Signore Oscuro! Dopo lo spettacolo vengono rapite. I Minipony,
Megan e i suoi fratellini vanno a cercarle, ma, giunti in una città
di roditori, vengono imprigionati in una enorme trappola per topi.
Liberatisi, incontrano Knight Shade che si pente dei suoi misfatti e
li aiuta a salvare le piccole pony.

7. Caccia al Tesoro (Sweet Stuff and the Treasure Hunt, 1 episodio) -


Dolcina (Sweet Stuff) non trova chi giochi con lei, e si sente
inferiore quando prova a giocare con gli unicorni e i pegasi, ma alla
fine capisce che è dotata di un talento tutto suo.

8. Il Ritorno di Tambelon (The Return of Tambelon, 4 episodi) -


L'antica città di Tambelon scomparve 500 anni fa. Adesso, essa
ritorna alla Valle della Felicità - e tutti gli unicorni svaniscono
misteriosamente. Megan, Danny e Molly si mettono alla loro ricerca,
per essere a loro volta catturati da dei mostri simili ad ovini, che
intendono trasformarli in schiavi, sfruttando il fatto che essi
possiedono le mani.
9. Un Tocco di Magia (Little Piece of Magic, 1 episodio) - Fiocco
(Ribbon) and Pallina (Button) insegnano alle bambine pony il valore
dell'immaginazione.

10. Le Monete Magiche (The Magic Coins, 4 episodi) - I


Minipony sono felici di scoprire un baule del tesoro pieno di monete
sonanti. Presto scoprono che queste monete possono esaudire
qualsiasi desiderio, ma è troppo tardi: qualcuno desidera che non
piova mai più, e Ponilandia rimane senz'acqua mettendo le loro vite
in pericolo. IlMoonchik rivela loro che per spezzare l'incantesimo è
necessario l'intervento del troll a cui il tesoro appartiene.

11. Che sbadata (Mish Mash Melee, 1 episodio) - Dopo un miscuglio


magico, Fizzy, Ombretta, Schizzo e Gustavo devono vivere ognuno
con la personalità dell'altro fino a restaurare lo stato naturale delle
cose.

12. Ahimè! (Woe Is Me, 2 episodi) - I Minipony soccorrono


lo Woebegone, un vagabondo jettatore che porta sfortuna e
disastri ovunque vada.

13. Fiori Fuggiaschi (Fugitive Flowers, 2 episodi) -


Giganteschi granchi devastano la foresta intorno alla Valle della
Felicità. L'arrivo di alcuni fiori che camminano e parlando mette i
Minipony al centro di una guerra, nella quale non sempre è chiaro da
che parte stare: i fiori, aiutati, si trasformano in mostri.

14. Cavalier voglio diventar (Would Be Dragonslayer, 1 episodio)


- Dragoberto (Spike) è rincorso da un giovane scudiero deciso a
divenire un cavaliere. I pony lo aiutano a realizzare il suo sogno
senza far del male al loro amico.

15. Il Grande Freddo (Baby, It's Cold Outside, 2 episodio) - I


Minipony si rallegrano della neve che fiocca in estate, non
comprendendo che è una trama del Re dei Pinguiniper congelare
Ponilandia e distruggere coloro che non sono in grado di
sopravvivere al freddo.

16. Crunch, cane di pietra (Crunch the Rockdog, 2 episodi) - Un


malvagio cane di pietra imperversa per Ponilandia, trasformando
qualsiasi persona che tocca in roccia. Megan e gli altri sostituiranno
il medaglione di pietra lavica che porta al collo, proveniente dal
Vulcano della Malinconia, donandogli un cuore e quindi dei
sentimenti.

17. La Rivolta (The Revolt of Paradise Estate, 2 episodi) - Con


una vernice magica, donatagli da un mago, i Minipony pensano di
restaurare la villa. Tutto al tocco della vernice si ripara
automaticamente, ma i mobili, gli oggetti e le stesse pareti
prendono vita, ribellandosi ai loro padroni e scacciandoli da casa.

18. Attraverso la Porta (Through the Door, 2 episodi) - I


Minipony trovano una porta fra le rocce, e apertala, scoprono che si
tratta delle entrata per il mondo delle fiabe, da cui
fuoriescono Robin Hood, Aladino e il suo Genio, Sharazade,
il Principe Azzurro ed Ercole. Ma quando Tobia (Heart-Throb)
attraversa la porta, un terribile drago invade Ponilandia.
Seconda stagione

1. La Ricerca delle Principesse Pony (The Quest of the Princess


Ponies, 4 episodi) - Lavan, un demone di lava, rapisce le principesse
pony e si impadronisce delle loro bacchette magiche. Con le
bacchette nelle mani di Lavan, Ponilandia precipita nel caos.
Bisognerà, con l'aiuto dei demoni di cristallo, sconfiggere Lavan e i
suoi seguaci.
2. La Ricerca di Dragoberto (Spike's Search, 1 episodio) -
Dragoberto, in cerca delle sue radici, si unisce ad una banda di
draghi, ma alla fine non apprezza i loro comportamenti crudeli..

3. I Ferri di Cavallo Dorati (The Golden Horseshoes, 2 episodi) -


Quando una misteriosa malattia colpisce l'unicorno Mimì (Mimic),
il Moonchick manda Megan e i pony Fischietto,Palmina,Polly e Stella
Polare a cercare i quattro ferri di cavallo dorati, sparsi per tutta
Ponilandia. La loro magia è l'unica speranza per guarire Mimì.

4. Il Castello Volante (Flight to Cloud Castle, 2 episodi) - I pony


pegaso Tobia,Lulù e Nontiscordardimé volano ad aiutare un principe
a salvare la sua amata, addormentata in una castello sospeso nel
cielo.

5. La Guerra dei Gelati (The Ice Cream Wars, 1 episodio) - Quando


una faida tra due cuochi lascia il negozio di dolci senza gelati, le
bambine pony decidono di ristabilire la pace.

6. Sonnambula (Somnambula, 2 episodi) - Una vecchia strega trascina i


Minipony, ipnotizzandoli, in un mondo magico in cui tutti i loro sogni
sembrano diventare realtà. In realtà, essa desidera impriginarli
laggiù per rubare loro la giovinezza. A salvarle saranno i Grandi
Fratelli Pony (Big Brothers Ponies).

7. Il Principe e i Pony (The Prince and the Ponies, 1 episodio) - I pony


vengono invitati ad una cena di gala in un palazzo reale - ma la
proprietaria, la Duchessa, è una cuoca che si è impadronita del
trono e sua figlia vorrebbe usare le Minipony neonate
come giocattoli.
Gli episodi in Italia
Come spesso è capitato per molte serie Tv, anche gli episodi di Vola mio
mini pony sono stati trasmessi con una sequenza temporale differente
rispetto alla edizione originale:
1. I fiori fuggiaschi parte 1 e 2 (Fugitive Flowers)

2. Le monete magiche parte 1, 2, 3 e 4 (The Magic Coins)

3. Il fantasma della tenuta del Paradiso parte 1, 2, 3 e 4 (The Ghost


of Paradise Estate)

4. Il cane di pietra parte 1 e 2 (Crunch the Rockdog)

5. Il cucciolo dei pony (Pony Puppy)

6. Caccia al tesoro (Sweet Stuff and the Treasure Hunt)

7. Il ritorno di Tambelon parte 1, 2, 3 e 4 (The Return of Tambelon)

8. La rivolta parte 1 e 2 (The Revolt of Paradise Estate)

9. Luci della ribalta parte 1, 2, 3, e 4 (Bright Lights)

10. Ahimé parte 1 e 2 (Woe Is Me)

11. Un tocco di magia (Little Piece of Magic)

12. Un gran parapiglia (Mish Mash Melee)

13. Che freddo fa parte 1 e 2 (Baby, It's Cold Outside)

14. La principessa degli specchi parte 1, 2, 3 e 4 (The Glass


Princess)

15. Attraverso la porta parte 1 e 2 (Through the Door)

16. L'ammazza draghi (Would Be Dragonslayer)

17. L'arcobaleno (The great rainbow caper)

18. La valle dei Pony Svolazzanti (The End of Flutter Valley.


parte 1). Questo episodio è stato suddiviso in 10 parti ed ogni
episodio, anziché avere lo stesso titolo con la sola suddivisione
in parte 1, 2, etc, ha una titolazione a sé.

19. Le Streghe (The End of Flutter Valley. parte 2)

20. I Pony Svolazzanti prigionieri (The End of Flutter Valley.


parte 3)

21. Le ciocche di pelo (The End of Flutter Valley. parte 4)

22. Tutto in fiamme (The End of Flutter Valley. parte 5)

23. In cerca di aiuto (The End of Flutter Valley. parte 6)

24. Arriva Megan (The End of Flutter Valley. parte 7)

25. Le api all'attacco (The End of Flutter Valley. parte 8)

26. Corsa contro il tempo (The End of Flutter Valley. parte 9)

27. Uniti si vince (The End of Flutter Valley. parte 10)

28. Il castello delle nuvole parte 1 e 2 (Flight to Cloud Castle)

29. La ricerca di Dragoberto (Spike's Search)

30. Il principe e i Pony (The Prince and the Ponies)

31. La ricerca delle principesse Pony parte 1, 2, 3 e 4 (The


Quest of the Princess Ponies)

32. La sonnambula parte 1 e 2 (Somnambula)

33. I ferri di cavallo d'oro parte 1, e 2 (The Golden


Horseshoes)

34. Salvataggio al castello di mezzanotte parte 1 e 2 (My Little


Pony - Pilote. 1984)
35. Fuga da Katrina parte 1 e 2 (Escape from Catrina. 1985)

Personaggi
La serie Vola mio Mini Pony (My Little Pony 'n Friends) fu creata in
seguito alla produzione della linea di giocattoli e durante gli episodi di
questa serie Tv, compaiono solo alcuni dei Pony fino ad allora prodotti. I
nomi dei Pony furono ovviamente modificati per l'edizione italiana e
talvolta, lo stesso Pony, porta nomi differenti.

Nome Nome
Tipologia Caratteristiche
originale italiano

Ragazzina di 13 anni nonché


unica umana, assieme al fratello
Megan Megan Umana Danny ed alla sorellina Molly, a
poter entrare nel regno dei
mini Pony

Sorella minore di Megan. Ha 7


Molly Molly Umana
anni.

Fratello minore di Megan. Ha


Danny Danny Umano
10 anni.

Draghetto amico dei mini Pony


Spike Dragoberto Drago e spesso presente nelle loro
avventure.

Mini Pony della Pony dal manto rosa. Criniera e


Firefly Berenice famiglia dei coda celeste. Come simbolo ha
Pegaso due saette azzurre.
Mini Pony della Pony dal mando bianco. Criniera
Surprise Melissa famiglia dei e coda verde. Come simbolo ha
Pagaso 4 palloncini rosa.

Pony dal manto bianco. Criniera


Mini Pony della
verde con una ciocca rossa.
Gusty Gustavo famiglia degli
Coda verde. Come simbolo ha 5
Unicorno
foglie rosse.

Mini Pony della Pony dal manto rosa. Criniera e


Skyflier Eva famiglia degli coda fuxia. Come simbolo ha 5
Unicorno aquiloni blu.

Pony dal manto rosa. Criniera e


Cotton Mini Pony coda rosa scuro. Come simbolo
Pinky
Candy terrestre ha delle palline bianche che
ricordano lo zucchero filato.

Mini Pony Pony dal manto rosa. Criniera e


Parasol Rosa Arcobaleno coda arcobaleno. Come simbolo
terrestre ha 4 ombrellini viola e blu.

Mini Poni
Pony dal manto bianco. Criniera
Arcobaleno
Starshine Bianco e coda arcobaleno. Come
della famiglia
simbolo ha un sole argentato.
dei Pegaso

Pony dal manto celeste.


Baby Baby Pony
Drin Drin Criniera e coda rosa. Come
Cuddles terrestre
simbolo ha un sonaglino rosa.
Pony dal manto azzurri.
Bow Tie Timmy Pony terrestre Criniera e coda rosa. Come
simbolo ha 6 fiocchi rosa.

Pony dal manto arancione.


Criniera e coda giallo tendente
Applejack Melania Pony terrestre
all'arancio. Come simbolo ha 5
mele rosse.

Pony dal manto lilla. Criniera e


Seashell Ondina Poni terrestre coda verde acqua. Come
simbolo ha 6 conchiglie verdi.

Pony dal manto bianco. Criniera


Sundance Ballerino Pony terrestre e coda rosa. Come simbolo ha 4
cuori rosa messi in cerchio.

Pony dal manto bianco. Criniera


Cupcake Golosone Pony Terrestre e coda Blu. Come simbolo ha 5
Cupcake rosa e arancio.

Pony della Pony dal manto rosa. Criniera e


Heart
Tobia famiglia dei coda Rosse. Come simbolo ha
Throp
Pegaso dei cuori alati rosa.

Pony dagli occhi Pony dal manto blu acqua.


brillanti della Criniera e coda Blu, bianco e
Fizzy Titti
famiglia degli varie tonalità di rosa. Come
unicorni simbolo ha 5 milkshakes.

Lickety Fortunato Pony terrestre Pony dal manto rosa. Criniera e


coda rosa chiaro. Come simbolo
Split ha 6 coni gelato.

Pony dal manto rosa. Criniera e


Pony della
coda blu e rosso. Come simbolo
Buttons Pallina - Lilla famiglia degli
ha 5 bottoni rossi e 2 stelle
unicorno
blu.

Pony dal manto rosa. Criniera e


Baby
coda rosa chiaro. Come simbolo
Tiddley- Linda Pony terrestre
ha un bavaglino bianco con
Winks
cuore blu.

Pony dal manto celeste.


Pony terrestre Criniera e coda rosso, porpora,
Sweet
Dolcina dagli occhi rosa e bianco. Come simbolo ha
Stuff
brillanti 3 muffins rosa e 3 muffins
porpora.

Pony dal manto blu. Criniera


Pony della
senape e arancio scuro. Coda
Ribbon Fiocco famiglia degli
senape. Come simbolo ha un
unicorno
nastro bianco legato a fiocco.

Pony dagli occhi Pony dal manto rosa. Criniera e


Trillo - brillanti della coda rosso, verde, blu e bianco.
Whizzer
Fischietto famiglia dei Come simbolo ha 3 cappellini
pegaso rosa con elica.

Pony dal manto blu. Criniera


Pony della
Baby senape e coda senape con un
Fiocchettino famiglia degli
Ribbon ciuffo rosso. Come simbolo ha
unicorno
nastro bianco legato a fiocco.
Pony dal manto rosa scuro.
Pony dagli occhi Criniera e coda rosso, rosa e
brillanti della bianco. Come simbolo ha stelle
Galaxy Galaxy
famiglia degli rosse che formano la
unicorno costellazione dell'orsa
maggiore (gran carro).

Dvd
Nel 2008 Medianetwork Comunication S.p.a ha distribuito l'intera serie
in Dvd. Sono stati prodotti due cofanetti, ognuno contenente 32 episodi
della serie TV. I Dvd riportano il solo audio in lingua Italiana in formato
Dolby Digital 2.0. ed è presente la famosa sigla Vola Mio Mini
Pony cantata da Cristina D'avena.
Gatchaman , lett. "Gruppo scientifico Ninja Gatchaman") è una serie
di anime prodotti dalla Tatsunoko, composta da tre serie televisive
consecutive, Gatchaman (105 episodi) nel 1972, Gatchaman II (52 episodi)
nel 1978 e Gatchaman F(48 episodi) nel 1979 ed un OAV, Tecno Ninja
Gatchaman, realizzato nel 1994.
La prima serie è conosciuta in Italia con il titolo La battaglia dei
pianeti, e ne sono stati trasmessi solo i primi 85 episodi: temi ricorrenti
della storia sono la conservazione della natura, l'ambientalismo e l'uso
responsabile della tecnologia a servizio del progresso e dell'avanzamento
umano.
Col termine "Gatchaman" si designa complessivamente la squadra dei
cinque supereroi protagonisti preposti a difesa del pianeta Terra:
indossano uniformi numerate che indicano il loro rango all'interno della
squadra (da G1 a G5) ed assumono la denominazione di uccelli.
Nel picchiaduro per la console Wii intitolato Tatsunoko vs. Capcom:
Ultimate All Stars, sono inclusi tre personaggi selezionabili tratti da
Gatchaman ossia Ken l'aquila, Pretty Jane il cigno e Joe il condor. Nel
2012 infine ne è stato tratto una pellicola cinematografica live
action intitolata anch'essa Gatchaman.

Informazioni generali
La serie consolida le fondamenta dell'"action team", che da quel
momento sarà una delle basi portanti delle serie d'azione negli anime.
L'"action team", solitamente composto da cinque elementi, incarna cinque
"tipi" umani, permettendo così alla maggior parte degli spettatori di avere
un personaggio in cui immedesimarsi.
Ci sono quindi il leader, forte, carismatico ed intelligente; il "bel
tenebroso", forte e intelligente quanto il leader ma più taciturno e
sarcastico; la ragazza, carina ma anche intelligente e forte e combattiva;
il grassone, goffo, un po' sempliciotto ma fortissimo e simpatico; e per
finire il bambino, il più inesperto e goffo, ma solitamente un esperto di
tecnologie e computer. Ognuno dei cinque personaggi è caratterizzato
anche con un colore specifico e con un'arma o stile di combattimento
personale.
La serie, poi, fa riferimento sin dal titolo ai Ninja e ne eredita in parte
le caratteristiche e le armi, unite al fatto che il gruppo è particolarmente
dotato nelle azioni silenziose per cogliere di sorpresa il nemico.
Ovviamente la squadra è anche dotata di un mezzo speciale con armi
micidiali, che però usa solo quando anche i nemici ne schierano uno simile,
solitamente un mecha (robottone).
Altra caratteristica della serie sono i cattivi, che di solito si muovono
nell'ombra come i Gatchman (ad eccezione della terza serie, in cui sono un
vero e proprio esercito) e sono anch'essi mascherati, un po' come
in Hurricane Polimar. Benché i soldati nemici non mostrino una grande
personalità, i capi sono figure davvero peculiari: solitamente scelti della
gelida intelligenza aliena del Generalissimo per i loro poteri peculiari,
assecondano i piani dei Galactor per gloria personale ma nel finale si
ribellano al Generalissimo, che persegue scopi a fatica intuibili e di
portata galattica. Per lui la Terra è solo una pedina sacrificabile in una
colossale partita a scacchi cosmica.
La serie animata è davvero ben realizzata per l'epoca e riesce sempre a
tenere col fiato sospeso, benché come in ogni serie giapponese ci siano un
certo quantitativo di "filler" che sono legati alla trama principale solo
debolmente.
Alla fine degli anni '90 ne è stata pubblicata una ri-edizione in 3 OAV,
modernizzata nella grafica.

La serie in Italia
I Gatchman in Italia hanno avuto un'edizione televisiva particolare:
mentre la prima serie è giunta nella forma dell'adattamento americano
con il titolo La battaglia dei pianeti, con molti tagli ed inserimenti di
scene create ex novo negli USA (quelle col robot-mascotte 7 Zark 7) e
venti puntate in meno, la seconda e la terza serie sono state adattate, con
l'aggiunta di Gatchaman nel titolo, partendo direttamente da quelle
giapponesi e sono state quindi trasmesse in maniera integrale, benché con
qualche errore di adattamento.
Nel 2006 la prima serie, sempre con l'adattamento statunitense, è stata
ripubblicata in DVD dallaYamato Video.
Nel 2005, sul canale satellitare Fox Kids, è stata trasmessa la
serie Eagle Riders, adattamento americano della seconda e terza serie; i
primi episodi di questa sono stati pubblicati anche in DVD.
La sigla italiana dal titolo Gatchaman la battaglia dei pianeti è stata incisa
dall'Orchestra e il Coro diAugusto Martelli.

Trama
L'Organizzazione scientifica internazionale (ISO) organizza un piano
d'emergenza per cercare di migliorare le condizioni ambientali della
Terra, oramai devastata dall'inquinamento. Ma la terribile banda
criminale Galactor ("Spectra" nell'edizione americana), comandata da un
misterioso alienoproveniente dal pianeta Selectol, noto
come Generalissimo X("Grande Spirito" nell'edizione americana, "Leader
X" in quella giapponese), tenta di prendere il controllo della Terra.
Il suo luogotenente è un personaggio misterioso, maestro dei
travestimenti, di nome Berg Katse("Zoltar" nell'edizione americana). Per
difendere il mondo, quindi, viene istituita un’apposita squadra di
combattenti, dotati di poteri straordinari. Il team, caratterizzato da
costumi a foggia di uccelli, viene chiamato Gatchaman ed è composto da 5
ragazzi: Ken l’aquila, il capo; Joe il condor; Pretty Jane il cigno (Pretty
Jun); Ryu il gufo e Gimpy la rondine(Jinpei).
Dopo una lunga e difficile guerra il pianeta d'origine del Generalissimo
X scompare misteriosamente (il motivo non verrà mai chiarito). Sconvolto
dall'accaduto l'alieno decide di andare ad investigare, ma prima intende
distruggere la Terra, dicendo che ormai conquistarla per lui non ha più
alcun senso. Avvia così un piano per far esplodere il pianeta colpendolo
ripetutamente al nucleo con missili, e poi parte per lo spazio.
Non c'è modo di fermare in tempo il meccanismo di lancio dei missili:
Katse, persa ogni speranza, si suicida gettandosi nella lava mentre i
Gatchaman non si arrendono e cercano una soluzione. Poi, di colpo, avviene
un'esplosione e la macchina preposta alla fine del mondo si ferma.
Nessuno saprà mai che è merito di una delle piume speciali usate come
armi da Joe, che sacrifica la propria vita per salvare La Terra.

Seconda serie
Il Generalissimo X torna sulla Terra per attuare un terribile piano di
vendetta e si sceglie un nuovo luogotenente: mentre entra nell'atmosfera
distrugge un'astronave e salva dal disastro un bambino dotato di poteri
psichici, che racchiude geni particolari nel proprio DNA. Lo fa crescere
artificialmente in pochi mesi, facendone un mutante che ha
caratteristiche sia maschili che femminili (proprio come era anche il suo
predecessore, Berg Katse) e ne fa il nuovo capo dei Galactor, con il nome
di Ghelsadra ("Gel Sandra" nell'edizione originale).

Terza serie
Nella Terza serie, la parte meccanica del cervello del Generalissimo X
è sopravvissuta allo scontro finale e riesce a rigenerare un corpo
gigantesco, una specie di piramide levitante chiamata Generalissimo
Z(Leader Z nell'edizione giapponese). Decide poi di aiutare il conte Ego
Bozler, capo di una potente famiglia che ha sempre sostenuto i Galactors
da dietro le quinte, nel suo desiderio di conquistare il mondo. Di nuovo si
riaccende la guerra tra i Gatchaman ed il Generalissimo, che questa volta
insanguina l'intero pianeta, sconvolto dalla guerra di conquista del conte.
Ma ben presto i veri piani del Generalissimo Z vengono alla luce: senza più
un pianeta a cui fare ritorno, avendo fallito la sua missione precedente, e
senza più nemmeno la sua parte biologica, il computer alieno ora intende
unicamente vendicarsi distruggendo la Terra con una massa
di antimateria proveniente dallo spazio profondo. Di nuovo "buoni" e
"cattivi" si uniscono contro il Generalissimo e penetrano nell'interno della
piramide. Alla fine riescono a prevalere, ma solo grazie al sacrificio dei
Gatchaman. Tuttavia, mentre la piramide esplode, si attiva un misterioso
meccanismo nelle Gatch Machine e, dopo la catastrofe, 5 luci risplendono
nel cielo...

Personaggi
Ken l'aquila/ G-1
Ken Washio (Washio Ken ) è il leader del gruppo. Dopo che il padre è
scomparso durante un volo, egli viene allevato dal dottor Nambu
cone un figlio assieme a Joe. Esperto di tattica
Joe il condor (Kondoru no Jō)/ G-2
Joe Asakura è un italo-giapponese. Pilota d'auto da corsa, è il vice
capo del gruppo: nato col nome di
George è figlio di Giuseppe e Caterina, membri di Galactor ed uccisi
da una bomba mentre cercavano di fuggire. Il dottor Nambu gli ha
salvato la vita, ribattezzandolo Joe e nascondendolo. Tiratore
scelto ed esperto d'armi.
Jane il cigno / G-3
Jun è una ragazza statunitense di origini giapponesi. Cresciuta in un
orfanotrofio, il suo cognome rimane sconosciuto; è appassionata di
motociclette ed esperta d'elettronica.
Jin la rondine/ G-4
Jinpei è il più giovane del gruppo, avendo circa 10-11 anni. Anche lui è
un orfano, trovato per strada da Jun (di qualche anno più grande) e
cresciuto assieme a lei nello stesso orfanotrofio. Anche il suo
cognome rimane sconosciuto. Addetto alle ricognizioni.
Ryu il gufo/ G-5
Ryu Nakanishi, figlio di un pescatore. Grande e grosso, gestisce un
porto turistico; è l'unica persona del team che ha una famiglia (i
genitori e un fratello minore). Pilota di navi nonché del veicolo
principale del team (God Phoenix), un aereo supersonico in grado di
viaggiar sia nello spazio che sott'acqua.
Kozaburo Nambu
ricercatore alle dipendenze dell'organizzazione internazionale per la
scienza. È lui il principale oppositore del gruppo terroristico noto col
nome di Galactor, aumentando le capacità fisiche dei Gatchaman per
consentir loro di compiere imprese sovrumane (alta velocità, salto in
volo, movimento silenzioso d'attacco): questo sistema di
combattimento viene conosciuto come "Science Ninja Technique" .
Generalissimo X
Eminenza grigia dei Galactor, un essere extraterrestre in parte
biologico ed in parte meccanico che desidera impossessarsi e
prendere il controllo delle risorse naturali del pianeta. È lui che ha
creato i Galactor, organizzazione internazionale di terroristi dotati
di tecnologia avanzata. I pochi indizi disseminati nelle serie
rivelerebbero che proviene dal lontano pianeta Selectol, ed è giunto
sulla Terra per prenderne il controllo e trasformarla in un
avamposto per una guerra galattica che la sua patria starebbe
sostenendo contro altri imperi galattici. Quando Selectol scompare
improvvisamente, X perde ogni interesse per la Terra e, avviato un
piano per distruggerla, si precipita nello spazio per scoprire cosa sia
successo al suo pianeta d'origine. Quando ritorna nella seconda
serie, avvia quello che pare un nuovo piano di conquista ma che in
realtà si rivela essere un progetto per trasformare il Sole in una
sorta di "proiettile" da lanciare nello spazio per colpire un non ben
identificato "trattato" che lui dice di non voler riconoscere: si può
solo ipotizzare (Dato che la serie non ha mai offerto alcuna
conferma) che sia una specie di "trattato di pace" riguardante la
guerra che il suo pianeta d'origine, Selectol, avrebbe evidentemente
perso. Infine, nella terza serie, torna con il nome di Generalissimo Z
(Ha cambiato nome dopo aver perso la sua parte biologica nella
seconda serie: ora, come afferma lui stesso, è rimasta solo la sua
parte meccanica) e stavolta non gli è rimasta altro che la vendetta:
vuole distruggere la Terra, responsabile secondo lui del fallimento
delle sue missioni precedenti.
Berg Katse
capo operativo del Galactor, un essere mascherato androgino, che si
rivelerà poi essere un ermafrodita mutante mutaforma. Agisce su
ordine del Generalissimo X e spedisce a ripetizione mostri giganti,
spesso d'origine animale, sulla Terra per rubare o controllare varie
risorse naturali (acqua, olio, zucchero, uranio etc.)
Red Impulse
A capo di un misterioso squadrone di piloti da combattimento che in
molte situazioni accorrono in aiuto dei Gatchaman. Si rivelerà poi
essere il padre perduto di Ken.
Mimì e la nazionale di pallavolo

Mimì e la nazionale di pallavolo ( Attack No 1) è uno spokon anime


giapponese, prodotto nel 1969 dalla Tokyo Movie Shinsha. La serie si
compone di 104 episodi ed è tratta dal fumetto di Urano Chikako. In
Italia è andata in onda dal 1981 con un primo gruppo di 25 episodi
sulle reti locali con il titolo “Quella magnifica dozzina” in cui la
protagonista viene chiamata “Ayuara”, la sigla iniziale è una
musichetta fischiettata e quella finale è “New Toy” di Lene Lovich. Il
1 agosto arrivano su Italia 1 le 25 puntate già trasmesse più le altre
con il titolo “ Mimì e la nazionale di pallavolo” e con la sigla “ La
fantastica Mimì” cantata da Giorgia Lepore. Nel 1995 viene incisa una
nuova sigla cantata da Cristina D’Avena con lo stesso nome della
serie.

Trama
Mimì Ayuhara (il nome originale è Kozue ) è una studentessa di
ginnasio appassionata di pallavolo, sport che l’aveva aiutata a guarire
da alcuni problemi di salute.Inizialmente riesce ad entrare nella
squadra della sua scuola (il fusimi) ,poi grazie alle sue doti, viene
scelta come capitano.Insieme alla sua amica Midori,porterà per 2
volte la sua squadra in finale nel torneo nazionale scolastico.

Successivamente, insieme a Midori,entra afar parte della squadra


nazionale juniores, partecipa al campionato mondiale negli Stati Uniti
nel quale il Giappone si aggiudica il secondo posto, dopo l’Unione
sovietica.Tornata in patria, Mimì ritorna a giocare con la squadra del
Fujimi ma al liceo e riesce a vincere per due volte il campionato
nazionale.Viene poi scelta per far parte della nazionale maggiore, si
reca in Bulgaria per il campionato mondiale, nel quale il Giappone,
dopo una dura lotta contro l’Unione Sovietica , vince e Mimì, viene
proclamata la migliore giocatrice!

Curiosità
Mentre la serie Mila e Shiro è molto più ironica e divertente, la
serie di Mimì risulta avere un tono più serio e drammatico ( affronta
anche il tema della morte quandi il fidanzato di Mimì ha un grave
incidente d’auto) ; inoltre per essere la migliore, la ragazza non esita
a sottoporsi a durissimi allenamenti anche dolorosi ( catene ai polsi)
oltre agli esercizi cui è sottoposta dall’allenatore della nazionale
juniores, Diego Nacchi (Inokuma) .

Una caratteristica di questa serie, sono le azioni di gioco non


attuabili nella realtà ; l’attacco invisibile ( la palla scompare nel
nulla!), la goccia di ciclone, la palla che si ingigantisce, i salti mortali
durante le schiacciate.

In Italia è andata in onda anche la serie di “Mimì e le ragazze della


pallavolo” ( Ashita e Attack ).E’ una seria diversa di soli 23 episodi e
più recente (1977) prodotta dalla Nippon Animation.

Nelle serie successiva “ Mila e Shiro, due cuori nella pallavolo” (


Attacker Yu!), prodotta dalla Knack Nel 1984,l’adattamento italiano
ha creato un collegamento a Mimì : infatti Mila sarebbe sua cugina!
CYBERNELLA

Titolo originale : Miracle Shojo Limit Chan

Autore : Shinji Nagashima

Disegni : Shinji Nagashima

Studio : Omochabako

Musiche : Shunsuke Kikuchi / Tokiko Iwatani

Rete jap : TV Asahi

Prima tv jap. :1973

Episodi : 25

Rete ital. :tv locali

Prima tv ital. : 1981

Genere : magia

Trama
Uno scienziato, dopo aver perso la moglie e la figlia in un incidente
aereo, riesce a ridare la vita alla propria bambina trasformandola in un
robot.

Cybernella, è questo il suo nome, è quindi un cyborg dai sentimenti umani


ma dotata di superpoteri che le consentono di correre velocissimo, le
conferiscono una forza enorme e le permettono di diventare adulta
quando la situazione ne richiede la necessità. Le basta girare una
manopolina posta sul suo vestitino e pronunciare la frase “ contatto
magico !”.

Inoltre il padre le costruisce una borsetta volante che consente alla


ragazza di spostarsi e viaggiare ed un cappellino dotato di microfono e
registratore con il quale può inviare dei messaggi al padre.
Lo scienziato sogna di riuscire un giorno a ridare alla figlia un corpo
umano ..intanto Cybernella cerca di svolgere una vita normale nascondendo
la verità ai suoi compagni , non esitando però di aiutarli con i suoi poteri ,
in caso di difficoltà.

L’impostazione di questo anime, è simile a quello delle maghette


tipo Chappy, Bia, Stilly : con i compagni di classe infantili e burloni, la
migliore amica con gli occhiali, il ciccione prepotente …Cybernella però non
è una maghetta ma un cyborg che soffre molto per questa sua condizione
di non-macchina e non-umana al punto di portarla a chiedersi :” che cosa
sono io ?”.

Il suo compagno di avventure è un cagnolino robot .La sigla italiana è


cantata da I Vianella e Wilma Goich.

Testo - Sigla
Con l'orsacchiotto sempre di sentinella
sta arrivando Cybernella!
super bambina che vale per tre
perche' ha un segreto che nessuno sa cos'e'.
Piccolo cuore dentro un calcolatore
forza atomica e bonta'
Ecco Cybernella,
punta su una stella
gira la rotella
guarda vola fin lassu'
Dove vai
dove vaa-ai
l'SOS seguirai
Cosa fai
cosa faa-ai
chi ti chiama salverai
Ma chi sei
ma chi see-ei
piccola non cresci mai
Cosa vuoi
cosa vuoo-oi
Diventare come voi
Se c'e' un problema se la sbriga da sola
ma non l’ ha imparato a scuola
contro i cattivi paura non ha
aiuta tutti in cambio niente chiedera'
Puo' diventare tutto quello che vuole
cyberprogrammandosi
Ecco Cybernella,
punta su una stella
gira la rotella
guarda vola fin lassu'
Dove vai
dove vaa-ai
l'SOS seguirai
Cosa fai
cosa faa-ai
chi ti chiama salverai
Ma chi sei
ma chi see-ei
piccola non cresci mai
Cosa vuoi
cosa vuoo-oi
Diventare come voi
nanana' nanana-ah
Cybernella vincerai
nanana' nanana-ah
Cybernella scaccia guai
nanana' nanana-ah
Cybernella ce la fai
nanana' nanana-ah
Cybernella scaccia guai
nanana' nanana-ah
Cybernella vincerai
nanana' nanana-ah
Cybernella ce la fai
Daitarn 3 è una serie anime televisiva giapponese di generemecha,
prodotta dalla Sunrise e creata da Yoshiyuki Tomino, autore anche
di Gundam, con il mecha design di Kunio Okawara e le musiche di Takeo
Watanabee Yuji Matsuyama.
La serie, composta di 40 episodi, è stata realizzata nel 1978, e trasmessa
per la prima volta in Italia nel 1980.
All'inizio del XXI secolo, sulla Terra iniziano ad accadere strani
avvenimenti e sparizioni misteriose di persone. Dietro a tutto ciò ci sono i
"Meganoidi", cyborgcreati su Marte dal professor Haran Sozo e poi sfuggiti
al suo controllo. A capo di questa collettività meccanica ci sono Don Zauker
(Don Zauser nell'originale giapponese), una sorta di mostro
di Frankenstein che parla in modo inintelligibile, e Koros, un'inquietante
cyborg femminile dal fascino glaciale. Scopo finale dei Meganoidi è rendere
schiavi gli esseri umani e trasformare i "migliori" in Meganoidi.
A contrastare i loro piani c'è però Haran Banjo, il figlio del professor
Sozo, che pilota il gigantesco robot trasformabile "Daitarn 3". Ad
affiancare Banjo ci sono inizialmente Garrison Tokida (maggiordomo
tuttofare) e Beauty Tachibana (bionda mozzafiato figlia di un famoso
imprenditore, ex-socio in affari del padre di Banjo). A loro presto si
aggiungono Reika Sanjo (ex agente dell'Interpol) ed il piccolo Toppi (orfano
salvato da Banjo).
I Meganoidi hanno sviluppato una tecnologia sorprendente con la quale
hanno realizzato le "Macchine della Morte" (una strana sorta di
astronavi/robot, spesso dotate di immense e improbabili mani) e che rende i
Comandanti Meganoidi in grado di trasformarsi in "Megaborg", enormi robot
da combattimento che daranno filo da torcere al Daitarn 3. La storia si
sviluppa in maniera episodica, rivelando poco a poco il passato di Haran
Banjo, la sua spettacolare fuga da Marte con i Meganoidi alle calcagna e le
ragioni del suo odio per loro. Dopo una serie di mirabolanti avventure che
spazieranno dalla fantascienza all'avventura all'horror e così via, Banjo e i
suoi compagni combatteranno la battaglia finale, nel disperato tentativo di
sventare il folle piano di Koros di far collidere Marte con la Terra.
Personaggi
Gli eroi

Haran Banjo: il protagonista. Forte, giovane, atletico, relativamente


simpatico, rappresenta una sorta d'incrocio tra gli eroi dei film di arti
marziali, delle quali si dimostra formidabile maestro (uccide una quantità
sterminata di meganoidi anche a mani nude, forte del concetto che
"l'uomo è superiore alla macchina"), e agente segreto alla 007, cosicché
gli episodi, come anche le scene d'azione, sono ispirati da entrambi i
modelli. Quello che rende Banjo interessante è però l'odio irriducibile
che ha per i meganoidi: pochissimi scampano alla sua furia distruttiva. Il
suo pensiero al riguardo è chiaro: il mio obiettivo è di uccidere il maggior
numero di meganoidi possibile.

Beautiful Tachibana detta "Beauty": la bellissima assistente. Svampita,


maggiorata, dolce biondona, ricorda non poco Marilyn Monroe, e nella
storia ha spesso ruoli assai sexy, suscitando la gelosia della meno
appariscente Reika. La doppiatrice italiana è Rosalinda Galli, la stessa
di Lamù.

Reika Sanjo: ex agente segreto dell'Interpol. Incontrata già dal primo


episodio. Sagace, intelligente, avveduta, bella e molto affascinante, anche
se non appariscente ed esuberante quanto Beauty.

Garrison Tokida: il maggiordomo tuttofare. Ricorda molto il maggiordomo


di Batman, e s'intuisce in lui un passato da persona atletica ed energica. È
il factotum della situazione, educato, gentile, discreto ed infaticabile,
sempre elegante e modesto, ma signorile in maniera addirittura aulica
(con tanto di cappello a cilindro). Più che maturo, è un signore quasi
anziano ma ancora in forma e vanta il grado di tiratore scelto.

Toppy: l'orfanello sempre nei guai, contribuisce quasi sempre alle note
divertenti della storia.
I nemici

 Don Zauker: il primo meganoide creato. Nella storia non fa altro che
emettere dei suoni atoni, Koros li interpreta e comunica con lui. Ha un
aspetto orribile, simile al mostro di Frankenstein, con una sorta di
cervello sistemato in una cupola trasparente. Nell'ultimo episodio si
capirà che non aveva alcuna coscienza di ciò che gli diceva Koros. La sua
forma di Megaborg è colossale, tanto da surclassare il Daitarn stesso.

 Koros: il Comandante Supremo dei Meganoidi. Bella, volitiva, con


lunghissimi capelli rossi a treccia, è una spietata dittatrice che solo
all'ultimo episodio mostrerà debolezza di fronte alla sua fine. Nonostante
il suo grado di Comandante, non si trasformerà mai, nemmeno nello
scontro finale, in Megaborg.

 I Comandanti Meganoidi: la caratteristica peculiare dei Comandanti, a


parte quella di poter mutare in Megaborg, è che sono molto diversi dai
tipici nemici inquadrati militarmente di molte altre serie. Spesso
terrestri divenuti cyborg volontariamente, i Comandanti sono spinti da
motivazioni egoistiche e che nulla hanno a che fare con lo scopo finale di
Koros. Come ben evidenzia Banjo, hanno rinunciato alla loro umanità per
ovviare a pecche fondamentali nel loro carattere (megalomania, estrema
insicurezza, maniacalità e così via).
Caratteristiche
A differenza di molte serie di "robottoni" sue contemporanee, in
Daitarn 3 prevale un tono "giocoso" che, pur non evitando parti drammatiche
o impressionanti, la rende decisamente atipica. Sono inoltre presenti dozzine
di citazioni da cinema, libri, fumetti e TV: ad esempio, nell'episodio 32 la
base dei Meganoidi è uguale alla Morte Nera di Guerre stellari; nell'episodio
36, dove Banjo è oggetto di tortura psicologica, uno dei cattivi si chiama
Phroid, chiara parodia di Sigmund Freud; in un altro episodio Banjo prende
parte alle riprese di un film di Kung Fu e così via. Altra caratteristica
peculiare della serie è che il Daitarn è uno dei pochi robot giganti dotati di
proprie espressioni facciali.
Il Daitarn 3 e gli altri mezzi di Banjo
La Mach Patrol
il veicolo di Haran Banjo che si trasforma: in configurazione "Auto" è
apparentemente una semplice auto, e in configurazione "Aerosistema" si
trasforma in aeromobile.
Il Daitarn 3

 Modulo Aereo: il Daitarn 3 così come compare quando arriva in volo.

 Modulo Corpo Base: il Daitarn 3 in versione robot per i combattimenti


(altezza: 119 metri, uno dei più grossi robot degli Anime giapponesi: ha
addirittura un hangar tra le gambe per la Mach Patrol), con un aspetto
vagamente (specie la testa) simile a quello delle armature giapponesi
classiche.

 Modulo Carro Armato: il Daitarn 3 trasformato in un gigantesco carro


armato con due cannoni.

 Modulo Spaziale: usato solo in un paio di occasioni per combattimenti


nello spazio, è praticamente identico alla configurazione Aereo.
Le armi del Daitarn

1. Attacco Solare e Scissione Attacco Solare

2. Daitarn Scontro

3. Daitarn Lancia Perforante o Daitarn Giavellotto

4. Daitarn Spada

5. Daitarn Laccio

6. Daitarn Ventaglio e Daitarn Scudo

7. Daitarn Stella e Daitarn Grande Stella

8. Daitarn Cannone

9. Daitarn Mazza Ferrata o Daitarn Martello

10.Daitarn Missile

11. Daitarn Ragnatela

12.Daitarn Energia

13.Daitarn Reazione Fumogena


14.Daitarn Getto d'Aria

15.Daitarn Energia Super Elettronica

16.Daitarn Missili dalle Spalle


Altri mezzi

 L'elicottero di Reika

 L'elicottero di Beauty

 Il tir di Garrison

 Il super-jumbo

 Una moto simil "Harley-Davidson"

 Il sommergibile Marine Antoinette


Tecnologia dei Meganoidi

 La Macchina della Morte: una sorta di incrocio tra un'astronave ed un


robot gigante. È un mezzo di appoggio usato da alcuni Comandanti per
spostarsi o attaccare la Terra. Spesso ha caratteristiche esagerate e
parodistiche (come, per esempio, un paio di enormi mani).

 I Megaborg: quasi tutti i Comandanti Meganoidi sono in grado di


trasformarsi in Megaborg, robot da combattimento giganti che di solito
rispecchiano le caratteristiche personali dei Comandanti stessi. Il
processo, reversibile, è di solito innescato da una particolare macchina
composta da 4 emettitori che riversano sul soggetto una grande quantità
di energia per potenziarne il fisico, producendo un caratteristico effetto
"a piramide". Nell'episodio 16, ad un gruppo di teppisti divenuti Meganoidi
viene concesso di trasformarsi, combinando i loro corpi in un unico
Megaborg. Invece, nell'episodio 39 compare un singolare Comandante
"mutaforma" che è in grado di trasformarsi senza l'aiuto della macchina
in un Megaborg di consistenza "gelatinosa". Solo chi ha lo status di
Comandante può trasformarsi in Megaborg: chiunque sia meno che
comandante deve unirsi ad altri elementi per formare un Megaborg: oltre
all'episodio 16, succede anche in altri due episodi, in cui tre sub-
comandanti devono unirsi per formare il Megaborg. È interessante notare
che il Megaborg, così costituito, mostra le tre differenti personalità dei
suoi componenti. Il "Megaborg Supremo" che compare nel 13º episodio è
però un "semplice" robot gigante pilotato da una cabina all'interno
(ovviamente è un comandante a guidarlo).
Sigle

 Sigla d'apertura giapponese: Come Here! Daitaan 3 di Makoto


Fujiwara.

 Sigla di chiusura giapponese: Toppo de Tango di Korogi '73.

 Sigla italiana: Daitarn 3 di Luigi Albertelli e Vince Tempera,


interpretata da "I Micronauti", nei quali militava Marco Ferradini.

Edizioni televisive e home-video italiane


La prima versione di Daitarn 3 è stata quella per la TV a cura della ITB
(Italian TV Broadcasting), trasmessa la prima volta nel 1980
Nel 1995 la Yamato Video pubblica la prima edizione home-video della
serie in 10 VHS con 4 episodi ciascuna.
Nel 2000 la Dynamic pubblica una nuova edizione home-video,
rimasterizzata e che affianca al doppiaggio originale uno nuovo di zecca, in
cui figura anche il famoso doppiatore Sandro Iovino, come voce dei titoli e
del protagonista Haran Banjo. Questa edizione, dal titolo L'Imbattibile
Daitarn 3 Deluxe Edition si compone di 10 VHS con 4 episodi ciascuna. Ogni
episodio è presente in 2 versioni, una col doppiaggio originale ed una con
quello nuovo.
Nel 2006 la Dynit ha pubblicato l'edizione Dynamic del 2000 in 10 DVD.
In TV sono state trasmesse entrambe le versioni, la seconda a partire
dal 2001 su La 7.
Incertezze sulla trama
Così com'è sopra esposta, la trama è aderente all'edizione italiana del
1980 - quella forse più conosciuta dal pubblico. Con il rilascio dell'edizione
della Dynamic essa è stata messa in dubbio. Nel nuovo adattamento, più
fedele all'originale, le motivazioni di Banjo si scoprono essere nettamente
più personali e legate, più che ad una oggettiva necessità di contrastare la
sete di conquista dei Meganoidi, al desiderio di Banjo di distruggere
l'operato del padre, responsabile di avere usato come primi prototipi di
Meganoide la moglie ed un figlio, privandolo così della madre e di un fratello.
I Meganoidi inoltre non avrebbero mai progettato di fare entrare in
collisione Marte e la Terra né di schiavizzare gli esseri umani. Nell'ultima
puntata infatti Koros rivela che il suo più grande desiderio era quello di
partire con Don Zauker e tutti i Meganoidi per cercare un pianeta dove
poter vivere in pace, ma che tale obiettivo era ostacolato da Banjo che aveva
giurato di sterminarli. In effetti, durante la serie, gli ordini di Koros sono
sempre quelli di distruggere il Daitarn: voler schiavizzare gli umani o
conquistare la Terra ed altre cose simili sono obiettivi che molti comandanti
perseguono unicamente per soddisfare la propria avidità personale.
L'abbandono, nell'ultima puntata, di Banjo da parte di Reika, Beauty, Toppy e
Garrison diventa più comprensibile - ma non per questo meno triste, in uno
dei finali più mesti che le serie robotiche ricordino - se interpretato come
presa di coscienza dell'inutilità della loro passata lotta contro i Meganoidi, e
di come questa sia stata, più che una lotta per la giustizia, la manifestazione
dell'ossessione di un giovane uomo. Non a caso dopo aver vinto, Banjo,
finalmente libero del suo odio, si ferma un momento a riflettere ed esclama:
"Ma che cosa ho fatto?"
Curiosità

 A riscontro della grafia giapponese Daitān, la lezione internazionale


"Daitarn" (utilizzata anche in Italia) è da ritenersi corretta.
La r postvocalica inglese viene infatti percepita e traslitterata in
giapponese come ālunga. Ciò è coerente ad esempio con le traslitterazioni
di altri nomi di robot, come Mazinger (in giapponese Majingā) o Getter (in
giapponese Gettā).

 Oltre alla presenza del già citato acciaio, nella lega del Daitarn
compare anche l'oro sottratto dalle miniere Meganoidi di Marte,
battezzato chogokin che significa "super-lega".

 L'arma "finale" del Daitarn 3 è solitamente l'Attacco Solare, con la


quale Banjo sconfigge tutti i suoi nemici. In realtà il Daitarn dispone di
un'arma ancora più potente: la Scissione Attacco Solare (Attacco Solare
a Tempesta nella versione della Dynamic) e viene utilizzata da Banjo solo
una volta (nel 39º episodio).
 La pistola utilizzata da Banjo sembra esistere realmente. Si
tratterebbe di un'arma americana prodotta nel 1970 dalla AMT, ed il
modello si chiama AUTOMAG 180 calibro 44AMT, pesa 1,925 kg ed ha un
caricatore con 7 colpi. L'originale non è trasformabile in un fucile. Una
versione di quest'arma viene regalata all'ispettore Callaghan nel
film Coraggio... fatti ammazzare.

 Banjo ha già un videofonino, addirittura da polso (per parlare con la


base, essenzialmente).

 Banjo è stato anche il protagonista di una serie di light novel, alcuni


dei quali illustrati da Haruhiko Mikimoto. Le illustrazioni furono inserite
nel libro Haruhiko Mikimoto Illustrations, uscito anche in Italia ad opera
della Granata Press.

 Il personaggio principale del fumetto Don Zauker (di Emiliano


Pagani e Daniele Caluri) deve il proprio nome all'antagonista principale di
questa serie, il già citato "Don Zauser", adottando il nome derivato dal
doppiaggio storico (Don Zauker).

 Sebbene popolarissimo in Italia, Daitarn 3 non ha mai goduto di


eccessivo apprezzamento in patria.

 Con i suoi quasi 120 metri di altezza, Daitarn 3 è uno dei mecha più alti
mai creati. Tuttavia è superato, ad esempio dal Danguard Ace e
dal Gunbuster (200 metri), dal Getter Emperor (scala planetaria) ,
dalArc-Gurren-Lagann (scala Arca).

 Il gruppo ska punk Meganoidi deve il suo nome ai cattivi dell'Anime.


Jeeg robot, uomo d'acciaio è un anime televisivo di 46 episodi prodotto
dalla Toei Animation nel 1975 su soggetto di Go Nagai. Nello stesso
anno ne fu pubblicata anche una riduzione manga in collaborazione con
Tatsuya Yasuda.
La serie è stata trasmessa per la prima volta in Italia nel 1979.
Nel nostro paese ha riscosso un notevole successo, paragonabile solo a
quello di altre grandi serie del genere, come UFO Robot Goldrake e le
serie di Mazinga. Nel 2007 è uscito in Giappone un rifacimento con un
finale alternativo, Kotetsushin Jeeg, dove il protagonista è un altro ma
Hiroshi riappare nella parte finale. Non è stata realizzata nessuna
versione italiana.
Trama
Il professor Shiba, noto scienziato giapponese, durante una ricerca
archeologica, scopre una antica campana di bronzo appartenuta all'antico
popolo Yamatai, soggetto alla perfida regina Himika. Una popolazione
che ha sempre fatto come regola di vita la sopraffazione dell'uomo
sull'uomo. Il popolo Yamatai non si è estinto, si è ibernato nella roccia
in attesa di ritornare in vita: solo la magica campana di bronzo gli
permetterebbe di conquistare il mondo: per questo il professore decide
di nascondere la campana e approfittando di un grave incidente di
laboratorio in cui viene disgraziatamente coinvolto suo figlio Hiroshi, gli
miniaturizza nel petto la campana, rendendolo invulnerabile.
Hiroshi cresce senza essere a conoscenza di tutto ciò; diventa un
grande campione di formula 1. Un giorno durante una corsa egli rimane
vittima di un grave incidente automobilistico, dal quale rimane
incredibilmente illeso: ma nulla gli lascia intuire la sua invulnerabilità. In
quegli stessi istanti rinascono dalle rocce i guerrieri Haniwa, insieme al
perfido ministro Ikima, che aggrediscono il professore ferendolo
gravemente. Miwa, la sua giovane assistente, lo ritrova e lo riporta
morente a casa della sua famiglia, dove morirà fra le braccia del figlio,
ma non prima di avergli consegnato una strana collana e un paio di
misteriosi guanti. Il professor Shiba ha però creato, prima di morire, un
computer dove ha riversato tutta la sua conoscenza: ed è questa che
rivela al figlio di potersi trasformare in un robot, Jeeg, il robot
d'acciaio, destinato a difendere l'umanità dai perfidi mostri Haniwa.
Comincia così la lunga guerra che vede il giovane Hiroshi, ribelle
e presuntuoso ma sicuramente coraggioso, combattere contro i guerrieri
della perfida regina Himika comandati dai ministri
Ikima, Mimashi e Amaso. Inizialmente inconsapevole del segreto che
porta nel suo petto, lotterà senza grande senso di umanità, ma poi, a
poco alla volta, prenderà coscienza della sua responsabilità e maturerà
nello spirito e nel carattere. Nelle battaglie il padre sarà sempre vicino
a Hiroshi, consigliandolo e aiutandolo direttamente o tramite la sua
assistente Miwa (alla guida del suo velivolo ilBig Shooter), o attraverso i
suoi scienziati, collaboratori della Base Antiatomica, il laboratorio di
ricerca da lui diretto in vita e ora gestito dal suo diretto aiutante, il
prof.Dairi.
Arriva il giorno in cui la regina Himika scopre il segreto della
campana di bronzo: riuscendo a radiografare dal petto di Hiroshi la
campana, ne interpreta le iscrizioni riportate su di essa. Grazie ad esse
invoca l' Imperatore del Drago, che si risveglierà dal sonno eterno, ma
quest'ultimo, anziché venirle in aiuto, la ucciderà e la sostituirà sul
trono.
Da allora, la guerra con Jeeg e gli umani si inasprisce: ma nello
stesso tempo, lo stato d'animo dei ministri di Himika, ancora fedeli alla
loro regina, crea malessere all'interno dell'impero Yamatai. Mimashi,
coraggioso ministro di Himika, aizza il suo popolo contro il Signore del
Drago, tentando una rivolta, ma fallisce e ne rimane ucciso. Ikima e
Amaso si assoggettano al signore del Drago ma saranno sempre
bistrattati da quest'ultimo, che presto li sostituirà con Flora, una
giovane guerriera umana che si trova molto vicina al signore del Drago,
grata per averle ridato la vita quando da piccola era stata
inavvertitamente uccisa durante una battaglia (nella quale i suoi genitori
erano rimasti uccisi) mentre cercava di salvare un cucciolo di lupo.
Flora ha sangue umano nelle vene, e non riesce a dimenticare il suo
cuore umano. Hiroshi e Flora si incontrano, e subito il giovane si accorge
dello stato d'animo di Flora, al punto da cercare di convincerla a
tornare sui suoi passi. Il signore del Drago riesce sempre ad averla
vinta sui sentimenti di Flora, in nome di quella antica gratitudine. Ma un
giorno Hiroshi viene rapito e portato nel regno Yamatai, in
quell'occasione Flora capisce i suoi errori e tradisce il suo imperatore
liberando Hiroshi. Il tradimento si paga con la morte e la giovane
guerriera viene trucidata dallo stesso Imperatore.
La guerra non ha limiti ma l'impero Yamatai, dopo le varie sconfitte,
va sempre più indebolendosi. Solo un attacco in massa può portare alla
vittoria. Jeeg si difende strenuamente ma con difficoltà al punto di
rischiare la disfatta. Il computer della base, il professor Shiba
virtuale, si schianta contro il nemico e salva Jeeg da una grave
sconfitta. Desideroso di vendicare il padre, Hiroshi riprende fiducia di
sé, trovandosi faccia a faccia con il Signore del Drago. Una dura
battaglia lo porta a vincere contro il suo acerrimo nemico.
La guerra è finita e Hiroshi è maturato, ha acquistato una grande
sicurezza di sé e una grande maturità: sarà sempre disposto a difendere
la sua famiglia e il suo popolo, in nome della pace.
La sigla italiana
La sigla della versione italiana di Jeeg fu realizzata e cantata
da Roberto Fogu, in arte Fogus, utilizzando la base della sigla iniziale
giapponese scritta da Michiaki Watanabe, resa monofonica e migliorata
con l'aggiunta di uno strumento, il minimoog, i cui suoni sono stati ideati
e sovrapposti sulla base giapponese originale dal musicista Carlo Maria Cordio.
Il brano fu pubblicato nel 1979 su 45 giri dall'etichetta
discografica CLS ed ebbe un buon successo di vendita. Una cover,
interpretata daiSuperobots con arrangiamento assai differente e con un
evidente errore nel testo ("...se dallo spazio arriverà una nemica civiltà"
è infatti errato, poiché i nemici di Jeeg Robot provengono tutti dalle
viscere della Terra, ed infatti, nella più corretta versione di Fogus, il
testo, in quel punto, dice "...se dal passato arriverà una nemica
civiltà"), fu pubblicata dalla RCA Italiana sempre nel 1979 come Lato B
del 45 giri Il Grande Mazinger.
Una curiosità è che la reinterpretazione uscì qualche mese prima del
disco originale, vendendo un altissimo numero di copie, solo allora i
produttori della CLS (Mariano Detto) si resero conto che doveva uscire
anche il disco originale.
Una leggenda metropolitana raccontava che a cantare la sigla TV
fosse stato Piero Pelù. L'artista ha smentito più volte la cosa, e d'altra
parte è facile notare che il timbro di voce di Pelù, effettivamente simile
a quello di Fogu, non poteva essere già tale all'epoca dell'incisione della
sigla, avendo egli circa 17 anni. A causa di questo tormentone, nel
2008, in occasione della registrazione dell'album Fenomeni, ha inciso una
nuova versione della famosa sigla, che non è stata inclusa nell'album ma
è disponibile in vendita sul web. Pelù a proposito dello scomparso Fogu
ha dichiarato:
Titolo italiano
Nella memoria collettiva degli spettatori italiani è rimasto il
titolo Jeeg robot d'acciaio, in realtà adottato per le diverse edizioni del
manga, dal momento che nella sigla iniziale della serie televisiva il titolo
era indicato in Jeeg Robot - Uomo d'acciaio.
I riferimenti storici

Il robot Jeeg è stato ideato con criteri commerciali, in maniera da


collegarlo alla vendita dei nuovi giocattoli assemblabili con magneti (quelli
che in Italia diventano poi i Micronauti), prodotti dalla Mego ed
importati in Italia dalla GIG, ma la trama è stata pensata con
un'attenzione non comune alla protostoria dell'antico Giappone, anche
per gli standard degli anime che generalmente contengono molte tracce
della cultura nazionale. Come in molti anime fantascientifici e come, in
generale, in molte delle produzioni di Go Nagai, anche Kotetsu Jeeg si
ispira quindi alla storia antica. Se in Mazinga Z il punto di partenza era
la leggenda degli automi dell'isola di Micene, e i nemici del Grande
Mazinger sono gli abitanti stessi, redivivi, dell'antica Micene,
trasformati in cyborgs o Mostri Guerrieri, in Jeeg è invece la preistoria
giapponese lo spunto della storia.
Il periodo della storia del Giappone che va dal III secolo
a.C. al III secolo d.C. vede svilupparsi la cd. cultura Yayoi, periodo
immediatamente precedente al periodo Yamato, con il quale, con la
nascita dell'impero, inizia in qualche modo la storia giapponese.
Della civiltà Yayoi, civiltà stanziale frutto dell'incontro tra la
antica cultura Jōmon locale e nuovi apporti continentali, sono numerosi i
ritrovamenti di bronzo, come spade e campane. Ancora negli anni
settanta devono aver avuto luogo molti ritrovamenti archeologici, e
questi devono aver ispirato Nagai.
La regina Himika
Personaggio sembra basato sulla figura della regina Himiko , che si
ritiene realmente esistita nel III secolo D.C. Il suo nome (nella forma
cinese Beimihu) compare nelle cronache cinesi della dinastia Wei, dove è
descritta come la sovrana del popolo di Yamatai che, grazie alle sue
arti magiche, era «in contatto con gli Dei».
Viveva - sempre secondo questa descrizione - in una grande abitazione
separata dal popolo, attorniata da un elevato numero di servi, che poi
l'avrebbero (secondo le usanze dell'epoca) seguita nella tomba.
Si sarebbe trattato di una regina sciamana, forse identificabile con
una monarca protostorica della linea imperiale dello stato di Yamato, che
diventerà in seguito l'Impero del Giappone. Numerosi reperti sono stati
trovati in kofun di illustri famiglie, quale quella degli Iwai che rivaleggiò
con Yamato.
Il nome dell'impero della regina Himika è stato cambiato nel
cartone animato, al pari di quello della sua regina, in Impero Jamatai ,
sfruttando un gioco di omofonie per renderne più sinistro il nome.
Curiosamente nella versione italiana è ritornato ad essere Yamatai.
Non ci è dato sapere se l'adattatore abbia svolto un buon lavoro di
ricerca enciclopedica o se semplicemente abbia errato nel trascrivere la
pronuncia della "J" secondo le regole della lingua italiana, invece che
quelle della traslitterazione corretta, che si basa sull'inglese.
Questo è un fatto che si è ripetuto molte volte nel corso
dell'adattamento di serie animate giapponesi, vedi ad esempio Koichi, il
protagonista di Babil Junior, e Chibiusa, di Sailor Moon pronunciati con
la "C" dura, nonché Sakuragi, da Slam Dunk, che dovrebbe essere
pronunciato "sacuraghi".
Le statuette Haniwa
A partire dal 250 d.C. si sviluppa in Giappone l'usanza delle Kofun,
le cosiddette tombe a tumulo, pratica che continuò anche nel periodo
Yamato, e fino al VI secolo.
Gli haniwa erano statuette in argilla raffiguranti genericamente oggetti
o animali e poi persone. I secondi dovevano svolgere una funzione
religiosa, seppure non chiarissima: forse testimoniavano la credenza in
una reincarnazione o resurrezione, o forse avevano la funzione di
proteggere il defunto. O, piuttosto, sostituivano simbolicamente -
secondo l'usanza cinese - la famiglia di servitori che doveva seguire il
sovrano. Con il progredire della civiltà, infatti, erano queste ad essere
seppellite insieme ai signori alla loro morte, al posto dei loro servitori.
Molte di queste statuette si ritrovano, in tutto e per tutto uguali, nel
cartone animato. Tra queste, i più importanti nel cartone animato sono
però gli haniwa in forma di guerrieri, che costituiscono i guerrieri della
regina nella prima parte dell'anime (nella seconda puntata dell'anime si
vede l'origine di questi dalle antiche statuine).
A partire dal V secolo si trovano anche haniwa composti da cavallo e
cavaliere (sekijin sekiba). Secondo alcune teorie il cavallo sarebbe
arrivato in Giappone proprio in questo periodo, ad opera di invasori
stranieri. Difficile non leggervi un richiamo a questo nel momento in cui
Jeeg (puntata n. 28) si unisce al cavallo magnetico Antares ed assume le
sembianze di un centauro. Queste ultime, derivanti da un modello
culturale cinese, erano infatti una stilizzazione dei soldati e dei
servitori, e li rappresentavano.
Le campane di bronzo
Di quel periodo storico sono numerosi proprio i ritrovamenti di
antiche campane di bronzo. Nel complesso se ne sono ritrovate più di
400. La campana di bronzo del prof. Shiba sarebbe una di queste, ma
con alcune caratteristiche prodigiose.
C'è da dire che mentre da noi tutte le campane sono in bronzo, in
Corea invalse poi l'usanza cinese di farle in ferro. Le più antiche e
sacre erano in bronzo, ma fino al VII secolo d.C. in Giappone i metalli
per produrle erano scarsi, ed il bronzo era dunque tanto prezioso da
assumere i connotati della sacralità.
Queste campane avevano un'importanza rituale e c'è chi ritiene fossero
collegate ai riti sciamanici di invocazione di divinità. La loro funzione
religiosa si deduce dal loro progressivo crescere di dimensioni. Non
necessariamente venivano suonate e venivano istoriate con animali sacri o
- probabilmente - antenati divinizzati.
Yamata no Orochi
Un riferimento all'antica mitologia giapponese è poi l'astronave
dell'impero Yamatai.
Questa è infatti la versione fantascientifica di Orochi , mostro della
tradizione nipponica dalle otto teste di drago (simile all'Idra
della mitologia greca).
La leggenda lo riporta come un mostro sanguinario che dominava la
provincia di Izumo e richiedeva vergini in sacrificio. Con lui si scontra
addirittura il dio Susanō appena giunto sulla Terra. Altre incarnazioni
di Yamata no Orochi si ritrovano spesso nella cultura popolare
giapponese.
Curiosità

Lo stile di Nagai, così attento a ricreare atmosfere demoniache,


viene abbinato assieme ad altre singolarità, come il fatto che il
protagonista, Hiroshi, ha un vestito bianco praticamente identico a
quello classico di Elvis Presley (non ideale per una persona intenta a
trafficare con i motori. La serie, per quanto appaia moderna in molti
aspetti, sembra tutto sommato assai più influenzata dal decennio
precedente di altre praticamente coeve, come Mazinga o Goldrake.
Anche le battaglie e le loro conseguenze sembrano esclusivamente
riguardare realtà locali.

Le Forze armate nazionali, generalmente, sono solo accennate negli


episodi degli anime giapponesi; in Jeeg sono praticamente assenti.

La testa di Jeeg, nonostante i numerosi combattimenti, è stata


leggermente danneggiata in una sola occasione. Nessuno sa cosa
sarebbe stato di Hiroshi se questo fosse accaduto.

Il ritorno di Jeeg
Nel 2006 è stato prodotto un sequel, di sole 13 puntate,
intitolato Kotetsushin Jeeg, che presenta un Jeeg completamente
rinnovato sia nello stile che nei colori: attraverso l'energia delle
campane convogliate nei guanti, una moto colore rosso, giudata dal
giovane studente Kenji Kusanagi, si trasforma nella testa del robot. La
nuova serie ha apparentemente degli errori di continuity con il vecchio
cartone (per esempio la presenza in vita del padre di Hiroshi, Senjiro
Shiba, ed il ritorno di Himika, che non è morta come narrato nella prima
serie; a tal proposito, la nuova serie ignora l'esistenza del Signore del
Drago), dovuti al fatto che questa si basa principalmente sul manga.
Alice nel Paese delle meraviglie

Titolo originale : Fushigi No Kuni No Alice

Regia :Shigeo Koshi /Taku Sugiyama

Anno :1983

Produttori :Nippon Animation

Episodi :24

Trama
Il viaggio di Alice nel Paese delle meraviglie, inizia con una giornata di
shopping a Londra, dove compra un vecchio cappello polveroso.

Dentro il cappello, vi è un coniglietto che invita Alice ad entrare nella sua


tana. Qui ha inizio il suo incredibile viaggio nel Paese delle meraviglie,
dove incontrerà personaggi fantastici e bizzarri come il bianconiglio, la
regina di cuori, lo stregato, i due fratelli gemelli Tweedledee e
Tweedledum. Nel magico mondo di Alice, la logica comune non si applica
alle cose : c’è una torta che fa crescere, una strana foresta che fa
perdere la memoria, i fiori parlanti, piccoli elefanti volanti e tantissime
incredibili sorprese!!

L’origine
Le avventure di Alice nel Paese delle meraviglie (spesso abbreviato in
Alice nel Paese delle meraviglie , titolo originale Alice’s Adventures in
Wonderland), è un’opera letteraria pubblicata per la prima volta nel 1865,
scritta dal matematico e scrittore inglese (reverendo) Charles Lutwidge
Dodgson, meglio conosciuto come Lewis Carroll.

Il libro ha un seguito : Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò.


In una soleggiata mattina estiva, durante un viaggio in barca sul Tamigi,
Carroll inventò e raccontò a tre bambine una storia, che tempo dopo mise
per iscritto e regalò ad una delle tre bimbe ( che si chiamava Alice Liddell
).La storia parla di Alice, una bimba di 7 anni che vede un coniglio bianco
con il panciotto che borbotta “è tardi, è tardi!” ; lo insegue nella sua
tana.Così cade in un mondo fantastico sotterraneo. Cresce fino a
raggiungere dimensioni assurde, partecipa a tè senza fine, gioca a croquet
con un mazzo di carte per poi trovarsi a testimoniare nel processo al
Fante di Carte….In seguito Alice viene processata e condannata dopo aver
testimoniato e prima che la decapitassero, si sveglia!
La Hanna-Barbera Productions Inc. è stata una casa di
produzione statunitense, leader nella produzione di serie televisive nel
settore del disegno animato.
Fondata nel 1956 da William Hanna e Joseph Barbera, con sede iniziale
a Hollywood presso 3400 Cahuenge Boulevard, divenne nel tempo una tra
le maggiori case di produzioni cinematografiche, contando al suo apice
circa 1000 dipendenti e, assieme alla consociata Ruby-Spears, un
magazzino di 250 serie, oltre ad un vastissimo e ricco portafoglio di
contratti per l'uso dell'immagine dei suoi personaggi (il merchandising).
Dopo la scomparsa di William Hanna avvenuta nel 2001 la casa di
produzione è andata in bancarotta per le serie TV e nel 2009 per i film.
Oggi la Warner Bros. Animation detiene al 50% i diritti delle serie della
Hanna-Barbera.

Le origini
L'incontro tra i due soci è avvenuto alla Metro-Goldwyn-Mayer
nel 1938 quando William Hanna entrava a far parte del settore fumetti
dove Joseph Barbera già lavorava come soggettista ed animatore. I due
crescevano artisticamente e per quasi un ventennio realizzavano e
firmavano oltre 200 cortometraggi della serie Tom & Jerry. Barbera ne
scriveva le storie, disegnava gli schizzi e inventava le gag, Hanna si
occupava della regia. Nel 1955 Hanna e Barbera divennero i capi
dell'equipe di animazione e firmarono i cartoons come direttori. Subito
l'anno successivo, la MGM chiuse il settore e i due decisero di fondare
una loro casa di produzione.

Le caratteristiche
Presso la MGM e nei primi anni della loro produzione Hanna e Barbera
si contraddistinsero per una grande ricerca di perfezione nell'animazione
e nell'originalità delle gags dei loro personaggi. Era il periodo d'oro dei
cartoons che seguiva all'epoca del film muto e delle comiche.
Nel corso del tempo, a causa della crescente richiesta da parte della
televisione di serie a basso costo, in particolare nella prima parte
degli anni ottanta, le realizzazioni furono caratterizzate da una serie di
tecniche atte a ridurre i costi di produzione. Si usava un disegno
bidimensionale molto semplice sia per raffigurare i personaggi che i
fondali, non si faceva ricorso al disegno tridimensionale e alla prospettiva,
non c'erano particolari inquadrature della scena (come la carrellata), né
ombre e sfumature; al contrario, si usavano colori uniformi. I movimenti
dei personaggi sono ricorrenti e le azioni e i fondali spesso si susseguono
ciclicamente. Le parti in movimento sono limitate alle gambe, alle braccia
e alla testa (solo oscillante), mentre i movimenti dei volti sono limitati alla
bocca e alla chiusura delle palpebre.
A causa della crescente necessità di ridurre i costi si arrivò così ad una
standardizzazione dei personaggi e, in buona sintesi, ad un vero e proprio
appiattimento della qualità delle serie. L'omologazione dei caratteri però
permise spesso il riutilizzo dei rodovetri usati da altre serie. Bastava
cambiare alcuni lineamenti al viso e al corpo per ottenere la sequenza di
una figura in movimento.
Nonostante il grande successo commerciale l'abbassamento della qualità
delle loro realizzazioni fu per Hanna e Barbera motivo di rimpianto degli
anni trascorsi alla MGM. Allora i due, pur essendo dei dipendenti, avevano
maggiore libertà di inventiva e tempo per curare il frutto del loro lavoro.

La cessione alla TAFT Entertainment


Pur essendo leader di mercato nell'intrattenimento televisivo i costi di
realizzazione di una serie televisiva o di un lungometraggio negli Stati
Uniti nel 1985 erano in crescente aumento, costringendo tutte le case
produttrici a subappaltare all'estero (Messico, Spagna, Corea del Sud) la
parte prettamente tecnica del prodotto, preservando in patria il solo
settore dell'ideazione e della regia. Lo studio venne alla fine assorbito dal
gruppo TAFT Entertainment.
I principali cartoon

· Ruff & Reddy, 1957

· Braccobaldo (Huckleberry Hound), 1958


Un cane della razza Bloodhound, caratterizzato da un accento
campagnolo e dalla voce nasale di Daws Butler.

· Orso Yoghi (Yogi Bear), 1958


Il goloso e pasticcione orso del Parco Nazionale di Yellowstone.

· Pixie e Dixie, 1958

· Tatino e Papino (Augie Doggie and Doggie Daddy), 1959

· Ernesto Sparalesto (Quick Draw McGraw), 1959

· Lupo de' Lupis (Loopy de Loop), 1959

· Snooper e Blabber, 1959

· Ugo Lupo (Hokey Wolf), 1960

· Gli Antenati (The Flinstones), 1960


Questi personaggi nacquero come imitazione di un famoso
spettacolo televisivo intitolato "The Honeymooner", interpretato
da Jackie Gleason e Art Carney. The Flintstones Show fu la prima
serie che negli Stati Uniti venne trasmessa alla televisione nella
fascia serale a fruizione in buona sostanza di un pubblico adulto.
Ottenne un grandioso successo.

· Top Cat, 1961

· Yakky Doodle, 1961

· Gatto Bernardo e Topo Didì (Punkin' Puss & Mushmouse)


· Wally Gator, 1962

· Luca Tortuga (Touché Turtle and Dum Dum), 1962

· I due masnadieri (Lippy the Lion), 1962

· I Pronipoti (The Jetsons), 1962


Questa serie, incentrata su una tipica famiglia americana proiettata
nel futuro, tentò di ripetere il gradimento degli Antenati ma non
ebbe in prima serata lo stesso successo e fu spostata, con successo,
al sabato mattina.

· Magilla Gorilla, 1963

· Tippete, Tappete, Toppete (Yippee, Yappee and Yahooey),


1964

· Vladimiro e Placido (Breezly and Sneezly), 1964

· Peter Potamus, 1964

· Tornado Kid e Sonnacchia (Ricochet Rabbit & Droop-a-


long), 1964

· Ughetto cane perfetto (Underdog), 1964

· Svicolone (Snagglepuss), 1964

· La Formica Atomica (Atom Ant), 1965

· Gli Impossibili (The Impossibles), 1966

· Stanlio e Ollio (A Laurel and Hardy Cartoon), 1966

· Space Ghost, 1966

· Gianni e Pinotto, 1967


· Birdman and the Galaxy Trio, 1967

· Gli Erculoidi ( The Herculoids), 1967

· Le corse pazze (Wacky Races), 1968


Serie ispirata dal film La grande corsa del 1939 ed al suo remake La
grande corsa del 1965.

· The Banana Splits, 1968

· I gatti di Cattanooga (Cattanooga cats), 1969

· Dastardly e Muttley e le macchine volanti (Dastardly and


Muttley in Their Flying Machines), 1969

· Scooby Doo, 1969


Una saga che continua ancora oggi, con altri produttori.

· Mototopo e Autogatto (Motormouse and Autocat),


1969

· Al lupo! Al lupo! (It's the Wolf), 1969

· Josie e le Pussycats, 1970

· S.P.Q.R. - Sembrano Proprio Quasi Romani, 1972

· Aspettando il ritorno di papà (Wait Till Your Father


Gets Home), 1972
Atipica serie animata caratterizzata da ambientazioni e situazioni
proprie della sit-com. La famiglia Boyle (padre, madre, un figlio
ventenne perdigiorno, una figlia adolescente mangiona e un altro
figlio preadolescente affarista) che si confronta di volta in volta
con temi sociali e politici molto dibattuti nei primi anni '70, quali
diritti civili, sessualità, minoranze ecc. ecc. Il tutto con una
animazione e una grafica davvero originali.
· Napo Orso Capo (Hair Bear), 1972

· Butch Cassidy, 1973

· Inch High l'occhio privato, 1973

· Jeannie, 1973

· Le avventure di Penelope Pitstop (The Perils of


Penelope Pitstop)

· Wheelie and the Chopper Bunch, 1974


Wheelie è una piccola Volkswagen, vive in un mondo popolato
unicamente da mezzi di trasporto e si esprime solo col suo clacson.
La sua ragazza è una Volkswagen decappottabile di nome Rota Ree, e
un gruppo di motociclette teppiste (capitanate dallo scorbutico
Chopper) non perdono mai l'occasione per metterlo in difficoltà
(senza mai averla mai vinta, ovviamente).

· Lo squalo Jabber (Jabber Jaw), 1976

· Woofer e Wimper, cani detective (Woofer &


Wimper, Dog Detectives), 1977

· Capitan Cavey e le teen angels, 1977

· Orsi radioamatori, 1977

· L'elefante segreto, 1977

· Monster Tails

· Godzilla, 1978

· I tre marmittoni (The Robonic Stooges), 1978

· Buford e il galoppo fantasma, 1979


· I Puffi (The Smurfs), 1981

· John & Solfami (Johan & Peewit), 1982

· Hazzard (The Dukes), 1983

· Snorky (Snorks), 1984

· Foofur superstar (Foofur), 1986

· La caccia al tesoro di Yoghi (Yogi's Treasure


Hunt), 1986

· Yoghi, salsa e merende (The New Yoghi Bear


Show), 1988

· Cave Kids, 1996


Science Fiction Saiyuki Starzinger è un anime di 73 episodi (64 nella
prima serie più 9 nella seconda) basato su un manga di Leiji Matsumoto e
prodotto dalla Toei Animation. È stato trasmesso inGiappone tra
il 1978 ed il 1979. È una trasposizione in chiave fantascientifica del
classico della letteratura cinese Viaggio in Occidente.

Trama
La storia ruota attorno alla Principessa della Luna, Aurora, e i suoi tre
compagni cyborg: Coog, Hakka e Gorgo, che devono raggiungere il Grande
Pianeta e ripristinare l'Energia Galattica, che si sta affievolendo a causa
dell'anzianità della sua regina: in conseguenza di questo tutte le forme di
vita di tutti i pianeti stanno diventando aggressive e sanguinarie, e la
civiltà sta regredendo.

Personaggi
Di seguito una lista dei personaggi, con il loro equivalente in Viaggio in
Occidente:

· Principessa Aurora: una dei protagonisti della serie. Principessa-


guerriera della Luna, ha perso il suo regno a causa della diminuzione
dell'Energia Galattica, ed è stata scelta dalla dottoressa Kitty per
ripristinarla, in quanto possiede gli stessi poteri della Regina del
Grande Pianeta. Nel romanzo è il monaco Sanzang.

· Jan Coog: originariamente un essere umano, ha trasformato il suo


corpo in un cyborg per proteggere l'umanità, ma da allora gli sono
sempre stati assegnati incarichi di poco conto e ha perciò sviluppato
un'attitudine ribelle: per questo è stato imprigionato in una sfera di
cristallo dalla dottoressa Kitty fino all'inizio dell'avventura, quando lo
libera per servire la principessa Aurora. Viene indotto con un trucco a
indossare una coroncina d'oro, che si rivela essere uno strumento
attraverso il quale la principessa può controllarlo. La sua arma è un
bastone allungabile, il Giavellotto Astrale, mentre il suo mezzo di
trasporto è lo Star Crow. Nel romanzo è Sun Wukong, infatti il suo
nome, traslitterato in altro modo, è Jan Kugo, che è l'anagramma
di Goku, il nome giapponese del personaggio (Son Goku).
· Don Hakka: un altro cyborg che si unisce al gruppo, di corporatura
massiccia, e fortissimo nel combattimento corpo a corpo. Ha una
catena e uno scudo che può sparare missili come armi, mentre il suo
mezzo di trasporto è lo Star Bud. Nel romanzo èZhu Wuneng, infatti il
suo nome allude a quello giapponese del personaggio, Hakkai.

· Sir Gorgo: un cyborg che Aurora e Coog incontrano strada


facendo, abilissimo a combattere in acqua. La sua arma è un fucile-
tridente, mentre il suo mezzo di trasporto è lo Star Copper. Nel
romanzo è Sha Wujing, ma qui l'allusione nel nome è nascosta nella
traslitterazione, che sarebbe dovuta essere Gorjo, alludendo a Sha
Gojyo che è il nome giapponese del personaggio.

· Regina del Cosmo: l'astronave su cui i protagonisti viaggiano,


progettata dalla dottoressa Kitty; contiene le tre navicelle che i
cyborg utilizzano per muoversi nello spazio. Nel romanzo è
il principe drago che fa da cavallo al monaco.

· Dottoressa Kitty: geniale scienziata che aiuta i protagonisti


durante il viaggio grazie alla sua abilità tecnica, pur essendo rimasta
sulla Terra. Nel romanzo è la BodhisattvaGuanyin.

· Professor Dogget: è al fianco della dottoressa Kitty ed è lui che


ha trasformato Coog in un cyborg.

Nemici principali

· Ghinghin: nemico della prima parte della storia (ep. 13-31), è un


alieno dalle fattezze scimmiesche che insieme al fratello Kinkin ha
colonizzato numerosi pianeti del sistema solare e schiavizzato gli
abitanti. Si tratta di un essere estremamente spietato che non esita a
compiere stragi per i suoi scopi. Viene sconfitto da Coog e Gorgo.

· Kinkin: fratello di Ghinghin è ancora più subdolo e malvagio di lui;


ha un aspetto poco definito (potrebbe essere l'evoluzione di un
volatile). Una volta sconfitto, si suiciderà facendosi esplodere nella sua
base.
· Solda: comandante al servizio di Kinkin e Ghinghin che viene ucciso
dai suoi stessi capi.

· Re Gyuma: nemico della seconda parte (ep. 33-56), è l'imperatore


del sistema girara che comanda un vasto esercito, il suo scopo è di
catturare la Principessa Aurora per sfruttare l'energia galattica.

· Regina Lacet: regina del pianeta Lacet, si allea con Re Gyuma per
catturare Aurora ma a missione compiuta ucciderà il re. Viene
giustiziata dai soldati di Gyuma quando scoprono il suo tradimento.

· Bel Ami: è un cyborg femminile e un abile spadaccina fedele alla


Regina Lacet che sfida Coog varie volte ma in seguito si innamorerà di
lui. Si sacrificherà nell'ep. 64 per distruggere il "mostro di luce".

· Capitano Garya: generale dell'esercito di Gyuma. Viene ucciso


nell'ep. 38 da Bel Ami.

· Principe Guima: figlio cyborg di Re Gyuma che prende il posto del


padre dopo la sua morte e diviene il nemico principale della Principessa
Aurora; la sua arma più pericolosa è la "cintura magnetica". Viene
eliminato da Coog dopo una dura lotta.

· Satana Golgoa: nemico della seconda serie, è il mostro più potente


incontrato dai protagonisti nonché capo di una tribù di demoni spaziali
del sistema golgoa. Verrà sconfitto nell'ultima puntata da Jan Coog.

· Bigmar: suddito di Satana Golgoa che come tutti i "mostri golgoa"


ha la capacità di trasformarsi.

· Saba: è la strega assistente di Satana Golgoa; appare nel


penultimo episodio.

Sigla iniziale giapponese

· Starzinger no di Isao Sasaki e Koorogi '73

· Uchuu no Senshi Starzinger di Isao Sasaki e Kamiyo Youth Chorus

· Bokura no Starzinger di Isao Sasaki e Columbia Yurika Gokai


Sigla finale giapponese

· Hime no Tame nara di Koorogi '73

· Hoshi ni Negai o di Mitsuko Horie

Sigla italiana

· Starzinger, cantata dai Superobots.


Ghostbusters (noto anche come Filmation's Ghostbusters per
distinguerlo dalle altre opere con titolo simile) è una serie
televisiva di animazione creata dalla Filmation ricalcando il medesimo
telefilm del 1975 The Ghost Busters. Negli Stati Uniti venne trasmesso
dal 1986 al 1988 sfruttando la scia di notorietà ottenuta dal film della
Columbia Pictures "Ghostbusters", mentre in Italia fu mandato in onda
dalla fine degli anni ottanta sino ai primi anni novanta. Comprendeva 65
episodi. Non va confuso con la serie animata The Real Ghostbusters,
basata sul film del 1984. La Columbia Pictures richiese alla Filmation i
diritti sul nome, per poterlo utilizzare.

Trama
Jack Kong, Eddie Spencer e il gorilla Grunt (in America noto come
"Tracy the Gorilla") sono gli "Acchiappafantasmi". Il loro quartier
generale è situato in una casa infestata situata nel centro di New York,
tra due grattacieli alti. Ci sono qui un sacco di personaggi secondari tra
cui il Teschiòfono, un telefono-teschio parlante e scorbutico; la
Schelevisione, una tv parlante a forma di scheletro, Belfrey, un pipistrello
rosa parlante; e la Fanta-Buggy, la loro automobile parlante, che viene
puntualmente disturbata dagli Acchiappafantasmi mentre sta
schiacciando un pisolino. Gli Acchiappafantasmi inoltre hanno molto spesso
l'aiuto di Futura, un'Acchiappafantasmi viaggiatrice del tempo, e di
Jessica, una reporter del notiziario locale.
Insieme hanno sempre sgominato i piani di conquista del mondo dello
stregone Malefix (in America "Prime Evil") e della sua banda di scagnozzi.
Il quartier generale di Malefix, chiamato "Fantacentrale", è situato nella
"Quinta dimensione".
Come quasi tutti i cartoni della Filmation, ogni episodio finiva con la
Schelevisione (a volte in compagnia di Belfrey) che spiegava una lezione
particolare appresa dai vari eventi dell'episodio. Col tempo non solo
Belfrey, ma anche altri personaggi "buoni" della serie avrebbero detto la
loro e parlato con la Schelevisione. In alcuni episodi, non si vede però il
simpatico utensile.
E se The Real Ghostbusters aveva il tormentone, "Who you gonna
call? Ghostbusters!", ogni episodio di Filmation's Ghost Busters aveva:
"Andiamo, Acchiappafantasmi!" (in America "Let's Go, Ghost Busters!")

Gadget
Sono state prodotte molte action-figures dalla Schaper Toys, uscite
sul mercato di pari passo con la comparsa dei personaggi nella serie (come
nel caso di He-Man). Le action-figures erano perfettamente uguali ai loro
originali di cartone e ogni confezione includeva anche un piccolo fumetto,
che era il riassunto delle prime cinque puntate del cartone. Le action-
figures includevano Jack, Eddie, Grunt, Futura, Jessica, Belfrey, Ghigno,
Malefix, Vishid, Scuotiossa, Mysteria, Fandonia e Fangster. Jack aveva
come accessori uno zaino rimovibile e uno smaterializzatore. Eddie aveva
lo zaino rimovibile e la Spettro-Corda. Grunt aveva il suo zaino rimovibile
e la Spettro-Gommina. Dovuto alle loro dimensioni ridotte, Belfry e
Ghigno venivano insieme in un'unica confezione, e potevano essere messi
sulle spalle di Grunt o Fangster. Malefix aveva un mantello rimovibile.
C'erano anche le riproduzioni dei veicoli come la Fanta-Buggy o lo Scooter
da Viaggio di Futura, ma anche il trono di ossa di Malefix. In Italia sono
state distribuite dalla GIG.

Personaggi principali
Buoni

· Jack Kong Jr.: È il protagonista della serie. Figlio del Jack Kong
di The Ghost Busters. Jack è il capo del gruppo, proprio come suo
padre. È spesso responsabile di idee per risolvere le difficoltà nel
cacciare i fantasmi. Il suo naso pizzica sempre quando i fantasmi sono
vicini. Voce: Gianfranco Gamba.
· Eddie Spencer Jr.: È il coprotagonista della serie. Figlio
dell'Eddie Spencer di The Ghost Busters. Eddie, al contrario di Jack,
ha spesso paura dei fantasmi. Al contrario del suo amico, Eddie è un
po' grassottello e goffo, ma è capace di tirare fuori il gruppo dalle
situazioni pericolose. Voce: Marco Balzarotti.

· Grunt: Lo stesso gorilla di The Ghost Busters. Grunt è una scimmia


fuori dal comune, molto creativa e con un cervello pari a quello di un
genio della robotica: è stato lui infatti ad inventare tutte le armi degli
acchiappafantasmi e nel suo zaino si nasconde un'infinità di trucchi e
aggeggi che tirano fuori gli Acchiappafantasmi nelle situazioni di
estremo pericolo. Porta sempre un cappello, uno zaino da montagna e
pantaloncini color kaki. Adora molto le banane. Voce: Enrico Maggi.

· Futura: Una ragazza molto bella dalla pelle color violacea che viene
dal futuro, che nel suo tempo è un'Acchiappafantasmi. Viaggia su uno
scooter volante e parlante chiamato Time Hopper. Voce: Elisabetta
Cesone.

· Jessica Wray: Una reporter del notiziario locale. Molto spesso è


lei a fare le cronache delle avventure degli Acchiappafantasmi,
indagando e a volte anche accompagnandoli. Voce: Marinella Armagni.

· Belfry: Un piccolo pipistrello rosa che può emettere un urlo sonico.


Vuole sempre venire con gli Acchiappafantasmi, ma è sempre costretto
a restare a casa con la scusa di badare all'ufficio. Jack sa, infatti, che
sarebbe troppo pericoloso per lui venire con loro. Ma delle volte questo
pipistrellino pestifero disobbedisce e finisce per cacciarsi nei guai.
Belfry ricorda molto Pimpi di Winnie the Pooh. Voce: Paolo Torrisi.

· La Signora Perché (Madame Why): Una zingara veggente che vive


in una roulotte e che aiuta gli Acchiappafantasmi attraverso la sua
sfera di cristallo. Voce: Lisa Mazzotti
· Fanta-Buggy: La macchina parlante degli Acchiappafantasmi. Può
assumere molte forme a seconda del viaggio che gli Acchiappafantasmi
vogliono fare. Molte volte la vediamo dormire nel garage del quartier
generale e si infuria quando gli Acchiappafantasmi cadono di peso sui
sedili. Nutre un sentimento di amore/odio verso Grunt per il fatto di
essere il più pesante (quindi più faticoso da portare) del trio.
Voce: Antonello Governale

· Corky: Il giovanissimo figlio del fratello di Jessica. Veste una t-


shirt arancione con il logo degli Acchiappafantasmi. Voce: Dania
Cericola.

· Teschiòfono: Il telefono parlante a forma di teschio. Quando gli


Acchiappafantasmi ricevono una chiamata, questi comincia a rispondere
per loro dicendo frasi tipo: "Qui gli Acchiappafantasmi, se li cercate
siete fortunati, non sono in casa!". Voce: Sergio Masieri.

· Schelevisione: Il televisore parlante a forma di teschio. A volte


mostra le vicende che gli Acchiappafantasmi dovranno realizzare in
futuro. Lo vediamo quasi sempre alla fine di ogni episodio, con la
lezione del giorno appresa dall'episodio. Voce: Sergio Masieri

· Mattorologio: L'orologio a cucù parlante del quartier generale


degli Acchiappafantasmi. Voce: Antonello Governale.

· Brillo: L'apprendista di Mago Merlino. Quando la luna è piena, Jack


lo invoca chiedendogli di fare una magia per aiutarlo. Il problema è che
pochissime volte la magia è quella che Jack si aspettava. Voce: Paolo
Torrisi

· Jake Kong Sr. ed Eddie Spencer Sr:: I padri di Jack ed Eddie


sono gli attori originali del telefilm. O, meglio, le loro versioni animate.
Le loro voci originali sono le stesse degli attori del telefilm.
Cattivi

· Malefix (Prime Evil): Il cattivo principale, uno stregone anche se


sembra essere un robot con un teschio da androide e coperto da un
mantello rosso. Malefix è dotato di molti poteri magici, come ad
esempio quelli di scagliare palle di energia dalle dita, teletrasportare
sé stesso e i suoi seguaci (anche nel tempo) o volare. Ha sempre delle
difficoltà nel dire "Acchiappafantasmi", infatti dice sempre "Gli
Achhhhh...Achhhhh...Acchiappafantasmi!!!". Voce Raffaele Farina.

· Fandonia (Fib Face): Un mostro a due facce che è sempre in lite


con sé stesso.

· Fangster: Un lupo mannaro del futuro che porta scarpe da


ginnastica alle zampe posteriori. Voce: Marco Balzarotti.

· Scuotiossa (Scared Stiff): Uno scheletro robot che somiglia in


modo impressionante a C-3PO di Guerre stellari. È facilmente
impressionabile e spesso viene ridotto da Malefix in mille pezzi, oppure
cade all'indietro per la paura: si ricompone sempre dopo un attimo. Ha
una voce stridula.

· Vishid (Haunter): Un fantasma in tenuta da cacciatore di safari. È


chiaramente ricalcato sulla figura del colonialista britannico, come
dimostrano il suo forte accento inglesecon tanto di erre moscia, i modi
azzimati e la proverbiale flemma; spesso chiama Malefix "vecchio mio"
in modo eccessivamente confidenziale, cosa che invariabilmente fa
infuriare quest'ultimo. Il suo cappello si ingigantisce a comando
diventando un comodo mezzo di trasporto e può essere usato per
rapire qualcuno. Ha anche un monocolo dotato di poteri magici.
Voce: Giovanni Battezzato

· Ghigno (Brat-a-rat): Una specie di ratto volante dalle larghe


orecchie e dal corpo di lucertola, ma senza le gambe. È
il valletto personale di Malefix e ha una voce molto stridula. Il suo
nome è Ghigno perché appare sempre ghignando. Voce: Enrico Maggi

· Mysteria: La signora delle nebbie. Ricorda


molto Morticia della Famiglia Addams, con lunghi capelli scuri e un
vestito violaceo che le scivola lungo il corpo. Ha il potere di generare
nebbia e chiama tutti "tesoro". È molto vanitosa.

· Apparitia: Una maga che ricorda molto l'attrice Mae West e, come
suggerisce il suo nome, può far apparire spiriti. Indossa un vestito
rosso molto scollato e ha lunghi capelli verdi. Voce: Lisa Mazzotti

· Sir Trance-A-Lot: Un cavaliere non morto. Il suo destriero è un


cavallo-scheletro chiamato "Incubo". Trance-A-Lot detiene la Lancia
Trance, che spara un raggio in grado di far cadere tutti in uno stato di
trance. Il suo nome è un riferimento a Lancillotto (Sir Lancelot).
Voce: Enrico Maggi.

· Capitano Long John Spaventarazzi (Long John Scarechrome)


Un pirata fantasma che ha un uncino di metallo ed una gamba dello
stesso materiale. Parla con un accento "piratesco". Il suo nome è un
riferimento al pirata Long John Silver. Voce: Roberto Colombo.

· Floatzart: Un fantasma basso di statura, con baffi e capelli rossi e


che veste un frac a coda di rondine con tanto di papillon rosso e
bacchetta da maestro, il suo potere è la musica, infatti si definisce un
"maestro di musica della paura". Il suo nome è calcato sul modello
di Wolfgang Amadeus Mozart, ma l'aspetto fisico ricorda più quello
di Ludwig van Beethoven. Parla con un forte accento tedesco.

· Malecic (Big Evil) L'eterno rivale di Malefix, grasso, con orecchie a


punta e quattro braccia, per il resto vestito in modo pressoché
identico a Malefix. Voce: Roberto Colombo
· Cyman: Un malvagio cyborg del futuro che vuole vendicarsi di
Futura. È un cattivo indipendente da Malefix

Armi

· Smaterializzatore: Arma principale degli Acchiappafantasmi,


rispedisce i fantasmi nel Limbo, ma non sempre funziona (ad esempio,
Malefix è troppo potente per lo Smaterializzatore). A volte tende a
rompersi, togliendo così gli Acchiappafantasmi dall'avere la vittoria in
pugno.

· Fanta-Gommina: Spara un getto di una sostanza rosa incollante


che immobilizza il nemico.

· Spettro-Corda: Spara una fune fatta apposta per intrappolare un


fantasma.

· Bolla-Prigione: Spara una sostanza che sembra sapone che assume


la forma di una gigantesca bolla di sapone che può intrappolare un
fantasma.

· Rete smaterializzante: Una rete di energia che, messa lungo la


Fanta-Buggy, fa ritornare i fantasmi nel Limbo se questi vengono a
contatto con essa.

· Ghost Pack: L'equipaggiamento standard che portano Jack ed


Eddie con il loro logo. Quando è necessario, si trasforma anche in
jetpack. Grunt porta uno zaino più grande che ha mille sorprese tra cui
anche una versione portatile della camera di trasformazione.

· La Camera di Trasformazione: Un ascensore fatto di ossa


meccaniche situato nel quartier generale, dove Jack e Eddie si
trasformano in Acchiappafantasmi. L'ascensore sale verso una specie
di dimensione fantasma, dove i due vengono spogliati dei loro vestiti
(lasciando solo la biancheria intima) e vestiti delle loro uniformi e dei
Ghost-Pack. La sequenza delle trasformazioni è una serie di movimenti
acrobatici (molto fluidi quelli di Jack, un po' più goffi quelli di Eddie).
Dopo essersi trasformati, gli acchiappafantasmi prendono un trapezio
che li fa scendere lungo uno scivolo. Da lì, saltano attraverso un
vecchio materasso a molla e atterrano sulla Fanta-Buggy. Gli spettatori
vedono tutta la sequenza o parte di essa, a seconda degli episodi. Non
si vede però quando gli Acchiappafantasmi sono fuori dal loro quartier
generale.

Curiosità

· La casa degli acchiappafantasmi è una piccola abitazione antica che


si trova a New York tra due grandi torri (che somigliano tantissimo alle
torri gemelle).
The Real Ghostbusters è una serie televisiva a cartoni animati basata sul
film Ghostbusters; venne prodotta negli Stati Uniti e andò in onda
dal 1986 al 1991, composta da 140 episodi, divisi in 7 stagioni. Protagonisti
sono i quattro "acchiappafantasmi" del film omonimo (Peter Venkman, Ray
Stantz, Egon Spengler e Winston Zeddemore), impegnati a catturare
fantasmi in una New York costantemente assalita da forze soprannaturali.
Nel 1997 fu realizzata la serie Extreme Ghostbusters, come spin-off
del cartone originale.

Titolo
La serie è intitolata "The Real Ghostbusters" (I veri
acchiappafantasmi) poiché più o meno nello stesso periodo era in
produzione un'altra serie a cartoni animati intitolata The Original
Ghostbusters, ispirata ad una serie TV dal vivo degli anni
settanta intitolataGhost Busters, la quale non aveva nulla a che fare con il
quasi omonimo film del 1984. La Filmation, società produttrice della serie
dal vivo e successivamente di The Original Ghostbusters, aveva concesso
alla Columbia Pictures (produttrice del film del 1984 e co-produttrice di
The Real Ghostbusters) i diritti per l'utilizzo del nome; la Columbia
aggiunse ad ogni modo le parole "the real" al titolo sia per distinguersi
maggiormente dai rivali sia per sottolineare come la loro serie fosse "più
importante" rispetto all'altra.

Format
La serie "The Real Ghostbusters" è stata mandata in onda tra il 1986 e
il 1987; e tra il 1990 e il 1991:

 1986 - "The Real Ghostbusters"; prima stagione

 1987 - "The Real Ghostbusters"; seconda stagione e stagione


associata

 1988 - "Slimer! and The Real Ghostbusters"; terza stagione


 1989 - "Slimer! and The Real Ghostbusters"; quarta stagione

 1990 - "The Real Ghostbusters"; quinta stagione

 1991 - "The Real Ghostbusters"; sesta stagione


Per le prime tre stagioni della serie il format era quello classico
consistente in episodi di mezz'ora.
Nella terza e quarta stagione, i produttori del programma decisero che i
bambini sarebbero stati un target commerciale più conveniente, e per
questo operarono una serie di cambiamenti: la serie venne
rititolata Slimer and the Real Ghostbusters, dato che il
fantasma Slimer era uno dei personaggi più apprezzati dai bambini; la
durata dello show venne portata a un'ora, di cui la prima mezz'ora era un
"normale" episodio della serie, mentre la seconda era un episodio
interamente incentrato su Slimer. Gli episodi di Slimer si distinguevano
dagli altri per uno stile più marcatamente cartoonesco, trame semplici e
comiche, e qualsiasi elemento orrorifico totalmente rimosso. Anche le
trame degli episodi regolari vennero rese più semplici e con toni meno
cupi.
Dalla quinta stagione comunque si tornò al format originale; mentre il
franchise, esaurita ormai la spinta dei due film, iniziava a non essere più
redditizio: la serie si concluse definitivamente con una sesta stagione di
soli quattro episodi.

Confronto con i film

 I volti dei quattro protagonisti del cartone animato sono piuttosto


differenti rispetto alle loro controparti cinematografiche e questo per
una scelta precisa dovuta al fatto che l'utilizzo delle fattezze degli
attori è protetto dai diritti. Inoltre, ognuno di loro indossa una tuta di
colore differente, al contrario del film in cui sono tutte uguali, di color
grigio chiaro. Comunque negli episodi 10° e 11° della prima serie, ossia
"Avventura in aereo" ("Take Two") e "Amico fantasma" ("Citizen
Ghost"), vengono fatti dei riferimenti al primo film e tali differenze
vengono spiegate con delle motivazioni umoristiche: in "Avventura in
aereo" i Ghostbusters devono supervisionare il set in cui sta per venir
girato un film basato sulle loro avventure, e alla fine i quattro vanno a
vederne la prima proiezione al cinema. Vengono quindi mostrati alcuni
secondi del vero film, a partire dal titolo, e Peterfa un commento
sull'attore che lo interpreta (Bill Murray) lamentandosi del fatto che
non gli assomiglia per niente.

· Una parte dell'equipaggiamento di "The Real" ha delle differenze


evidenti con i lungometraggi. I fucili degli zaini protonici hanno infatti
una forma leggermente diversa da quelli dei due film così come il
dispositivo di stoccaggio che in questo caso è molto più grande rispetto
a quello visto nella prima pellicola. Nella serie animata inoltre gli
acchiappafantasmi usano nuovi veicoli come gli Ecto-2, ovvero degli
elicotteri personalizzati, e le Ecto-3, molto simili a dei go-kart.

· Il fantasmino Slimer, che mangia di tutto, in entrambi i film è tra i


cattivi (nel secondo appare anche alla guida di un autobus). Nel cartone
animato è invece buono e convive con gli acchiappafantasmi, fin dalla
prima puntata. Alla fine, nella puntata "Trading Faces" (1989), si
scoprirà che esistono in realtà due Slimer: uno buono e uno cattivo
(che abita nella dimensione parallela del mondo dei fantasmi).

· A partire dalla quinta serie (1989) è presente anche il personaggio


di Louis Tully, il timido commercialista interpretato da Rick Moranis in
entrambi i film.

· Il Marshmallow Man (la mascotte dei Marshmallow, affrontata dai


Ghostbusters nel primo film) appare in diversi episodi, in alcuni come
semplice comparsa, in altri come importante alleato degli
acchiappafantasmi. In questi ultimi casi è apparentemente diventato
socievole e li aiuta a combattere entità pericolose.
· Nel 10º episodio della terza serie, ossia "Una strana creatura"
("Big Trouble with Little Slimer"), appare Walter Peck, il personaggio
che nel primo film è stato interpretato daWilliam Atherton e ha
imposto lo spegnimento del "dispositivo di stoccaggio", l'unità di
contenimento degli spettri, provocando l'invasione di tutta New
York da parte dei fantasmi catturati fino a quel momento.

Nuovi personaggi
Nel corso delle ultime stagioni compaiono nuovi personaggi come il
Professor Dweeb, un diabolico scienziato e la sua cagnetta Elisabetta, che
cercano di sbarazzarsi del povero Slimer.

Doppiatori

· Slimer - Solvejg D'Assunta

· Peter - Oreste Rizzini

· Egon - Mario Cordova e Claudio Capone

· Ray - Sergio Di Giulio

· Winston - Gianni Bertoncin

· Janine - Cristiana Lionello

· Louis Tully - Marzio Margine

· Stay Puft Marshmallow Man - Tony Orlandi

· Professor Dweeb - Massimo Milazzo

Colonna Sonora

· "The Real Ghostbusters" (Polydor, 1986)


Per la prima serie di "The Real Ghostbusters" è stata pubblicata in
musicassetta, la colonna sonora con dieci canzoni, registrate da un gruppo,
le Tahiti, formato da due ragazze: Tyren Perry e Tonya Townsend.

Action Figures
Dal 1986 al 1990 la Kenner ha prodotto una serie di Action Figures di
successo ispirate al cartone animato. Esse comprendevano gli
acchiappafantasmi, dei fantasmi e mostri sia noti (Slimer, Marshmallow
Man) che inediti, la Fire-House e diversi veicoli, compresa la famosa Ecto-
1. Nel 1987 la stessa compagnia di giocattoli ha commercializzato anche le
riproduzioni a misura d'uomo (o di bambino in questo caso)
dell'equipaggiamento dei quattro eroi, come lo zaino protonico, il PKE
Meter e la trappola. Nel 2004 (ad opera di Neca e Joyride) e nel 2009
(ad opera di Mattel e Diamond) hanno prodotto delle ulteriori serie di
Action Figures, questa volta ispirate al film originale del 1984.
LA STORIA DEL WORLD MASTERPIECE
THEATER
Il World Masterpiece Theater (Sekai Meisaku Gekijou in originale o più brevemente Meisaku)
è una collana di cartoni animati prodotti a cadenza annuale, dal 1975 al 1997 e dal 2007 al
2009, dallo studio giapponese Nippon Animation. In quanto destinati alle famiglie, in
Giappone venivano solitamente trasmessi la domenica sera alle 19.30, sul canale Fuji TV. Il
titolo, che significa “teatro dei capolavori del mondo”, fa riferimento all’ispirazione comune
di queste serie, basate tutte su romanzi della letteratura mondiale per ragazzi di origine
occidentale. Per questa peculiarità, si possono identificare come un sottogenere ben
definito dell’animazione giapponese, che negli anni ha ottenuto grandi apprezzamenti in
tutto il mondo, al punto che molte di queste serie sono diventate dei classici. Ma vediamo
cosa può essere detto riguardo allo “stile Meisaku”.
Ciò che contraddistingue principalmente queste serie è la loro qualità complessiva,
nettamente al di sopra della media del periodo in cui sono state prodotte. Nei limiti che
può avere un prodotto televisivo, sono, infatti, tutte realizzate con elevate ambizioni
artistiche. Il pregio della fattura, anche soltanto a livello di animazione, salta agli occhi
anche delle persone meno esperte. Un’altra delle caratteristiche principali delle Meisaku,
complementare alla precedente, è il realismo. Questi anime cercano di presentare i
protagonisti mentre vivono nel loro ambiente quotidiano. Le scene di vita di tutti i giorni
sono animate con estrema cura dei dettagli e sono ricche di elementi culturali, la cui
funzione è quella di mostrare il contesto storico e sociale della narrazione (i WMT si
svolgono in varie epoche e luoghi). Una delle forze delle Meisaku è appunto la grafica di
queste piccole scene e la capacità di renderle naturali e quasi sensibili. I personaggi stessi, il
loro carattere, i rapporti interpersonali sono mostrati con grande minuzia
e approfondimento psicologico, a differenza di quanto non accada in molti altri cartoni,
anche ai giorni nostri. L’animazione si concentra sulle emozioni dei personaggi e su come
esse vengono rivelate, cogliendo le minime espressioni del viso, gli spostamenti degli occhi,
i leggeri movimenti del capo e rendendoli così assolutamente credibili e reali. L’attenzione
al movimento viene però sempre bilanciata da sapienti momenti di staticità e sospensione,
anch’essi significativi, e allo stesso modo il dialogo viene alternato al silenzio. Al
personaggio viene data centralità nella scena, spesso in un rapporto di fusione grafica con
il paesaggio, rappresentato con splendidi e spettacolari fondali.
A proposito di stile grafico, va sottolineata una cosa davvero particolare e interessante.
Ciascuna Meisaku che si rispetti ha un character design (tipo di disegno dei personaggi)
quasi standardizzato, anch’esso molto realistico, comune a quasi tutte le produzioni e che
si rifà a quello del maestro Hayao Miyazaki, autore di alcune delle prime opere del WMT,
discostandosi sensibilmente dal classico stile nipponico “super deformed” (occhi enormi,
corpo tozzo e tondeggiante, testa che occupa un terzo dell’altezza corporea). Il disegno è
morbido, il tratto semplice, ma raffinato.
Per quanto riguarda le storie raccontate, gli eroi sono quasi sempre bambini, affiancati a
volte da anziani nel ruolo di co-protagonisti. Figure “marginali” alla società, tuttavia
presentati sempre in modo assolutamente positivo. In alcuni casi i protagonisti di questi
cartoni sono personaggi allegri e spensierati, che fanno della fantasia e della serenità
interiore i loro punti di forza. Esempi di questo genere sono “Rascal, il mio amico orsetto”,
“Anna dai capelli rossi”, “Tom Story”, “Flo, la piccola Robinson”, “Lucy May”. Altre serie,
invece, sono incentrate su personaggi colpiti da grandi sventure, spesso orfani o costretti a
vivere lontano dalle loro famiglie per lungo tempo, come ad esempio in “Il fedele Patrash”,
“Peline story”, “Lovely Sara”, “Pollyanna”, “Spicchi di cielo tra baffi di fumo”. Qui
l’atmosfera è più cupa e drammatica e, piuttosto che sulla serenità interiore, il carattere dei
protagonisti si fonda sulla loro forza di volontà e sulla capacità di affrontare le difficoltà.
L’introspezione psicologica risulta più angosciante e occasionalmente vengono trattati
anche temi cruenti. Solo in un numero molto limitato di casi i protagonisti non sono
bambini. Uno di questi rari esempi è il cartone animato intitolato qui in Italia “Cantiamo
insieme” e tratto dallo stesso racconto che ha ispirato il film “Tutti insieme
appassionatamente”. Proprio le tematiche trattate hanno spesso impedito che venisse dato
a queste serie il valore che meritavano, spingendo in molti a etichettarle come prodotti per
bambini. La cosa è vera solo in parte. Il target primario è sì un pubblico molto giovane, ma
la cura nella realizzazione e il loro spessore morale ed educativo hanno fatto in modo che
molti di questi titoli potessero essere apprezzati anche da persone adulte.
È interessante notare, inoltre, come l’ambientazione iniziale delle vicende dei WMT sia,
nella stragrande maggioranza dei casi, presso le montagne o comunque in una zona di tipo
rurale. La purezza di spirito del protagonista o della protagonista era in qualche modo
influenzata dalla maestosità della natura, che infondeva in questi personaggi grande voglia
di vivere, forza interiore e spontaneità. In effetti ci sono molti esempi nella cultura
nipponica in cui l’ambiente condiziona la persona che trascorre la sua vita tra le montagne
o nelle campagne, non solo nei WMT, ma anche in moltissimi altri cartoni animati e
fumetti.
Le serie WMT, tra le produzioni giapponesi, sono quelle accolte con più entusiasmo
in Italia e che hanno avuto meno problemi con gli attacchi della censura. Essendo tratte da
libri occidentali e trattando quindi temi più vicini alla nostra cultura, sono state comprese
e adattate con più serietà. Ma quello che ha portato questi cartoni al successo è stato
soprattutto l’ingrediente principale che li costituisce, e cioè il sentimento espresso
dall’intensità delle emozioni che le storie racchiudono.
L’anno di inizio del genere Meisaku così come lo intendiamo oggi può essere considerato
il 1974, quando lo studio di animazione Zuiyo Eizo realizzò il cartone animato “Heidi”. In
realtà non si trattava di un anime “puro”, in quanto nasceva dalla collaborazione con la
casa tedesca Taurus Film e quindi la produzione era essenzialmente nippo-germanica.
Basato su un romanzo di Johanna Spyri e diretto da Isao Takahata, che si avvalse della
collaborazione di Hayao Miyazaki per le animazioni, venne realizzato precedentemente alla
nascita del progetto World Masterpiece Theater, ma fu proprio il grande successo ottenuto
(addirittura in misura maggiore in Europa che in Giappone) a dare la spinta affinché si
proseguisse con questo genere di anime.
“Heidi” venne largamente apprezzata sostanzialmente per due fattori. Il primo è legato
alla qualità delle animazioni e dei disegni, per quel periodo notevoli, il secondo è legato
alla fedeltà al testo originale, di cui non veniva mai tradito lo spirito. Ad esso, con lo scopo
di rendere la serie sufficientemente lunga ed interessante per un pubblico di giovani,
vennero affiancate piccole vicende completamente inventate, ma sempre in linea con lo
stile e con l’atmosfera del romanzo originale. Anche i WMT prodotti in seguito non
risultano quasi mai essere delle semplici trasposizioni dei libri da cui sono tratti. Infatti la
Nippon Animation ha saputo dar vita a piccoli, ma interessanti cambiamenti, che hanno
arricchito le storie e hanno rappresentato un’importante unione tra la cultura occidentale e
quella orientale.
Nonostante la fortuna di “Heidi”, la Zuiyo Eizo si ritrovò in difficoltà finanziarie, a causa
degli alti costi di produzione, non sufficientemente ripagati dalla cessione dei diritti. Così
nel 1975 essa si scisse in due entità: la Zuiyo, che assorbì sostanzialmente i debiti della
precedente società, e la Nippon Animation, nella quale confluì lo staff di produzione della
Zuiyo Eizo, inclusi Miyazaki e Takahata. La nuova casa di produzione trovò subito il
successo con le serie “L’ape Maia” e “Il fedele Patrash”, il primo capitolo ufficiale del WMT.
Fu poi la volta di “Marco” (1976), “Rascal, il mio amico orsetto” (1977) e “Peline Story”
(1978). Nel 1978 fu prodotta anche la serie “Conan il ragazzo del futuro”, dal romanzo “The
incredible tide” di Alexander Key, commissionata dalla TV di Stato NHK e diretta da Hayao
Miyazaki. Questi, tuttavia, lasciò la Nippon Animation l’anno seguente, nel bel mezzo della
produzione di “Anna dai capelli rossi”, che vedeva alla regia Isao Takahata, il quale nel 1985
si unì a Miyazaki per fondare lo Studio Ghibli.
Il 23 marzo 1997 fu trasmesso su Fuji TV l’episodio finale di “Dolce piccola Remì”, l’ultima
produzione del World Masterpiece Theater. Dopo più di venti anni, il World Masterpiece
Theater veniva chiuso, a causa del drastico calo degli indici di ascolto e della crisi finanziaria
dell’azienda. Il genere ormai appariva superato e non poteva reggere il confronto con altre
produzioni a più basso costo, ma meglio calibrate sugli interessi dei giovani. Proprio per
l’elevata qualità, queste serie erano state in verità sempre costose in confronto alle altre a
loro contemporanee, perciò già dalla fine degli anni Ottanta, quando necessità produttive e
commerciali facevano sentire sempre più il loro peso, Fuji TV aveva ridotto il budget ad
esse dedicato, che si mostrava così man mano più inadeguato alle esigenze artistiche.
Pertanto il numero degli episodi iniziò lentamente, ma inesorabilmente, a diminuire, di pari
passo con la qualità artistica.
Tutto iniziò nel 1988, con “Piccolo Lord”. Fino ad allora i WMT erano durati all’incirca 50
episodi ognuno (52 per i primissimi, cioè uno per ogni settimana dell’anno). Ma per questa
serie la Nippon Animation si dovette accontentare di produrre soltanto 43 episodi. Inoltre
molti elementi nella produzione lasciano trasparire che non c’erano più le stesse
disponibilità economiche di un tempo. L’anno seguente “Peter Pan” aveva 41 episodi ed era
molto diverso dalle Meisaku precedenti. Questo però non significa che la Nippon
Animation smise di produrre serie di qualità dopo il 1988, perché l’impegno nella
sceneggiatura e nel design rimasero alti. Le cose tuttavia precipitarono nel 1995. “Spicchi di
cielo tra sbaffi di fumo” durò solo 33 episodi. L’anno seguente “Meiken Lassie” (adattamento
della storia del famoso cane) fu frettolosamente interrotto a settembre dopo soli 25 episodi.
Fu sostituito da “Remy la bambina senza famiglia” (23 episodi), che ottenne uno share
bassissimo in Giappone e pose fine al World Masterpiece Theater.
Nel 2007, tuttavia, dopo ben undici anni di silenzio, il WMT venne rilanciato con “Il cuore
di Cosette”, adattamento animato del romanzo di Victor Hugo “I Miserabili”, in particolare
del secondo capitolo dell’opera. Questa produzione segna, dal punto di vista prettamente
tecnico e grafico, una sorta di “novità”. Il character design utilizzato è piuttosto diverso da
quello usato comunemente dai World Masterpiece Theater. Sebbene conservi ancora
qualche tratto classicheggiante, le linee, i colori e gli sfondi ci fanno capire chiaramente che
ci troviamo di fronte ad una produzione a noi contemporanea. Tra le altre cose, “Il cuore di
Cosette” opera una sostanziale revisione del romanzo originale. Poiché il pubblico che
guarda solitamente i World Masterpiece Theater è abituato a trovarsi di fronte un
protagonista o una protagonista giovane, sarebbe stato forse deleterio per la produzione
lasciare come protagonista Jean Valjean, che è un uomo di mezza età. Si è pensato perciò
di dare maggiore importanza al punto di vista di uno dei personaggi più importanti del
libro, ovvero Cosette, la piccola bambina lasciata in balia dei Thénardier, una famiglia di
meschini approfittatori e arrampicatori sociali, pronti a tutto pur di arricchirsi.
Il ritorno del WMT ha ottenuto un buon riscontro in patria, tanto che a partire da gennaio
2008 è andato in onda su BS Fuji il venticinquesimo capitolo del progetto, intitolato “Il
lungo viaggio di Porfi”. La serie, composta dai classici 52 episodi, è un adattamento del
romanzo “Les Orphelins de Simitra”, pubblicato nel 1955 dallo scrittore francese Paul-
Jacques Bonzon e ambientato nella Grecia del 1950. Nel 2009, invece, è stato prodotto
“Sorridi, piccola Anna”, prequel di “Anna dai capelli rossi” del 1979 e basato sul libro
scritto nel 2008 dall’autrice canadese Budge Wilson, con il consenso degli eredi di Lucy
Maud Montgomery, in occasione del centenario della pubblicazione del romanzo originale.
Gli episodi di questa serie erano 39 e seguivano i primi undici anni di vita della
protagonista Anna Shirley. Ad essa, tuttavia, non sono seguite altre produzioni animate
ispirate a opere letterarie per ragazzi e così il WMT ha visto una seconda interruzione,
questa volta definitiva.
Duranti gli anni sono state prodotte altre serie, che non si basano su manga usciti in
precedenza, come accade spesso per i cartoni giapponesi, bensì su opere della letteratura
mondiale e che quindi sono assimilabili ai WMT e possono essere inseriti all’interno del
genere Meisaku. Alcune sono state realizzate dalla stessa Nippon Animation,
separatamente dal progetto World Masterpiece Theater, altre ancora da case produttrici
diverse, anche sulla scia del successo del WMT.
In realtà, l’adattamento più o meno fedele di racconti e romanzi d’origine occidentale per
la realizzazione di prodotti di animazione non è stata un’innovazione del settore introdotta
dal WMT. Esso infatti avveniva frequentemente negli anni Sessanta, in quanto gli
animatori, così come pure gli autori di manga, vedevano nel proprio lavoro un fine
educativo e documentaristico, che oggi è quasi del tutto scomparso. Inoltre a quel tempo
c’era una percezione diffusa della ricchezza e del valore della narrativa europea, in
particolare di quella del Nord Europa e dei paesi anglosassoni. Perciò, mentre le opere
animate dei primordi si affidavano quasi esclusivamente a leggende e fiabe giapponesi, o in
alcuni casi cinesi, già nel 1965 la Toei Doga produsse il lungometraggio “Gulliver no uchu
ryoko” (“I viaggi spaziali di Gulliver”), un’interpretazione fantascientifica del romanzo
d’avventura “I viaggi di Gulliver” di Jonathan Swift. Nel 1969 venne prodotto dalla stessa
casa ”Nagagutsu o haita neko”, ispirato a “Il gatto con gli stivali” di Perrault, il cui
protagonista divenne il simbolo della Toei Doga e ancora oggi compare su tutti i suoi
prodotti.
Queste produzioni si contraddistinguono per la forte presenza di fiabe e favole, un genere a
cui spesso gli animatori si sono affidati per le loro opere. Passando da Esopo fino a
Perrault, i giapponesi sembrano avere un debole per Hans Christian Andersen, le cui opere
più celebri sono state oggetto di continui adattamenti animati sia per il cinema, a partire
dal 1968 con il film “Le meravigliose favole di Andersen”, sia per la televisione, con la serie
“Le fiabe di Andersen” del 1971.
Un’altra caratteristica, infine, degli anime giapponesi ispirati alle opere occidentali è
un amore “romantico” per il passato. Raramente vengono scelte storie ambientate nella
contemporaneità, perché gli sceneggiatori preferiscono ricreare “sfondi” storici, siano essi
medievali, ottocenteschi o primo novecenteschi. A questo, talvolta, può aggiungersi un
certo gusto per la rivisitazione della storia in chiave fantastica o addirittura
fantascientifica.

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