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informaCaritas
P a l e r m o agosto/settembre duemilasei anno 6 - numero 7
Spedizione in abbonamento postale - Legge 662/96 - CMP Palermo
Condirettore: magistero
Giuseppe Sclafani Il sogno di un mondo diverso nel dialogo tra le religioni ........................................ 5
Rinnovare la città con la cultura dell’amore ........................................................................ 6
Direttore editoriale:
mons. Benedetto Genualdi il Punto
Indulto atto di clemenza o debolezza? ........................................................................................... 7
Redazione:
Vincenzo Bozzo, Gianluca Capone,
Katia Mammana, Fabrizio Mocciaro
caritas diocesana
Gli immigrati, nostri fratelli .............................................................................................................................. 8
Partita della speranza .................................................................................................................................................. 9
Collaboratori: Gibilmanna. La caritas si verifica e programma il lavoro in equipe ............ 10
Gabriella Ammirata, Clara Vicari, Centro anch’io 2. Campo Noto ....................................................................................................................... 11
Mouhamed Cisse, Daniela Fazio,
Veronica D’Amico, Enzo Cosentino, caritas parrocchiale
Giovanni Basile, Francesco Di Giovanni, Parrocchia S. Ambrogio la caritas anima della comunità ............................. 12
Francesco Greco, Elio Tomarchio Caritas di Bagheria ........................................................................................................................................................... 13
In ricordo del giodice Paolo Borsellino ......................................................................................... 13
Fotografie:
Franco Landino/Studio Camera caritas regionale
Educazione alla mondialità ..................................................................................................................................... 14
Progetto grafico e impaginazione: Medio Oriente. L’impegno della Caritas ............................................................................................... 14
Tony Aiello
informacaritas@caritaspalermo.it
testimonianze
Don Carmelo Maratta, una vita donata ......................................................................................... 15
Don Salvatore Vitellaro: un ministero ricco di carità ........................................... 16
Redazione e Amministrazione: Padre Giuseppe D’Amato ........................................................................................................................................ 16
Via M. Bonello, 2 - 90134 Palermo Un anno di nuove esperienze per gli anziani del Centro S. Carlo ............ 17
Tel. 091.6077261 - Fax 091.335437 Riforma normativa sulla cittadinanza:
entro il 2008 2 milioni di italiani in più .............................................................................................. 17
Stampa:
Lorenzo Cutrera. Animatore generoso, fantasioni e instancabile ............. 18
Officine Tipografiche Aiello & Provenzano
Bagheria (Palermo) attualità
Calata la richiesta di aiuti al centro unico durante le elezioni .......... 20
Spedizione in Abbonamento Postale Madre Ausilia nuova superiore generale ..................................................................................... 20
L’UMANESIMO CRISTIANO
DI FRONTE A PROBLEMI VECCHI E NUOVI
internazionale, anche se l’intelligen- scono lo sviluppo di quelle popola-
Q
uesta estate che abbiamo
ormai alle spalle ci ha ripro- ce inglese è riuscita per ora ad evita- zioni. Occorre altresì trovare strate-
posto alcuni problemi del re una tragedia che avrebbe potuto gie efficaci per ingaggiare una seria
nostro tempo e della nostra società avere conseguenze ancora più gravi lotta di contrasto alla criminalità
che ci appaiono più gravi proprio di quelle dell’11 settembre. organizzata, la quale cerca il proprio
perchè mettono maggiormente in I continui sbarchi delle carrette del profitto a danno della vita di tante
contrasto le legittime attese di mare sulle nostre terre ripropongo- povere vittime che rischiano di mori-
poterci godere un tempo di quiete, no la gravità del fenomeno migrato- re, come viene tristemente registra-
mentre si palesano più evidenti le rio dai paesi del Nord Africa, che ha to dalle cronache degli sbarchi di
contraddizioni nelle quali siamo ormai una portata epocale per l’in- questa estate.
costretti a vivere. La Chiesa, esperta trecciarsi di svariati e complessi Un altro grave problema tutto italia-
in umanità, svolge il suo ruolo di sen- fenomeni socio-economici legati ai no è stato quello dell’indulto, che
tinella vigile che aspetta il nuovo problemi della fame, delle guerre ha provocato un efficace effetto
giorno dopo la notte, costruendo dimenticate e della presenza di regi- positivo, com’era d’altronde nell’o-
operosamente “cieli nuovi e terra mi totalitari in quelle parti del biettivo prioritario del provvedi-
nuova”. mondo. La soluzione di questo pro- mento legislativo, e cioè nel favori-
In primo piano rimane ancora fonda- re la soluzione del fenomeno del
“
mentalmente irrisolta la questione sovraffollamento delle carceri ita-
della pace in Medioriente con l’acu- liane. Ma ha finito per ampliare il
tizzarzi del conflitto libanese-israe- I CONTINUI SBARCHI malessere sociale, che spesso è
liano. E mentre il parlamento italia- stato vissuto con pregiudizio nei
no si era premurato di mettere DELLE CARRETTE confonti del mondo penitenziario,
all’ordine del giorno prima della ma che a volte ha contribuito ad
pausa estiva la discussione sui temi DEL MARE aumentare situazioni di tensioni
della missione di pace dell’Italia in SULLE NOSTRE TERRE sociali. Giovanni Paolo II aveva
Afganisthan e del ritiro delle truppe auspicato che l’anno del grande
dall’Iraq, il governo italiano in piena RIPROPONGONO Giubileo del Duemila potesse provo-
estate ha dovuto affrontare con care un segno concreto di clemen-
senso di responsabilità gli effetti LA GRAVITÀ DEL za nei confronti di quei detenuti per
della risoluzione dell’ONU per la i quali si poteva pensare a uno scon-
costituzione di una forza multinazio-
FENOMENO MIGRATORIO to della pena, sempre nel rispetto
nale di pace al confine tra Libano e DAI PAESI della certezza di questa e nel
Israele. Non sono mancati gli accora- rispetto delle loro vittime. Lo stesso
ti e reiterati appelli del Santo Padre DEL NORD AFRICA Parlamento italiano, al quale lo
per cessare immediatamente il dolo-
roso conflitto nel vicino Oriente,
dove il Papa ha voluto rendersi in
qualche modo presente non solo con
la preghiera, ma anche con un suo
”
blema dipende anche da una miglio-
re legge che possa regolamentare il
fenomeno, ma questa deve tenere in
stesso Pontefice aveva rivolto un
appello in questa direzione, aveva
mostrato di consentire alla solenne
richiesta di un segno di clemenza
nei confronti dei detenuti, ma senza
Inviato speciale, proprio per attesta- conto che non è possibile una sua esiti positivi. Si accesse un vivace
re a quelle popolazioni la sua vici- efficace gestione se non in un conte- dibattito nel mondo politico e socia-
nanza e l’offerta di una concreta sto di cooperazione europea. Non le, che disquisì sui diversi pro e con-
solidarietà. può essere ulteriormente rinviato un tro, ma il governo di centrodestra
È ritornato alla ribalta drammatica- concreto impegno per la soluzione non andò oltre spegnendo ogni
mente il problema del terrorismo dei problemi che ritardano e impedi- legittima speranza. In qualche
L’
iniziativa promossa vent’anni
or sono da Giovanni Paolo II confermati ed ulteriormente illumina- “orizzontale” dei rapporti con gli altri
assume il carattere di una pun- ti dalla Parola di Dio. Già l’Antico uomini, di fondamentale importanza
tuale profezia. Il suo invito ai leaders Testamento manifesta l’amore di Dio si rivela, in questa materia, la dimen-
delle religioni mondiali per una corale per tutti i popoli, che Egli, nell’allean- sione “verticale” del rapporto di cia-
testimonianza di pace servì a chiarire za stretta con Noè, riunisce in un scuno con Dio, nel quale tutto ha il
senza possibilità di equivoco che la unico grande abbraccio simboleggiato suo fondamento. È proprio questo
religione non può che essere foriera di dall' “arco sulle nubi” (Gn 9,13.14.16) che il Papa Giovanni Paolo II, con l'i-
pace. Come ha insegnato il Concilio e che in definitiva, secondo le parole niziativa del 1986, intese ricordare
Vaticano II nella Dichiarazione dei profeti, intentde raccogliere in con forza al mondo. Egli chiese una
Nostra aetate sulle relazioni della un'unica universale famiglia (cfr Is preghiera autentica, che coinvolgesse
Chiesa con le religioni non cristiane, 2,2ss; 42,6; 66,18-21; Ger 4,2; Sal 47). l’intera esistenza. Volle per questo
“non possiamo invocare Dio come Nel Nuovo Testamento poi la rivelazio- che fosse accompagnata dal digiuno
Padre di tutti, se ci rifiutiamo di com- ne di questo universale disegno d'amo- ed espressa nel pellegrinaggio, sim-
portarci da fratelli verso alcuni uomi- re culmina nel mistero pasquale, in bolo del cammino verso l’incontro
ni creati ad immagine di Dio” (n.5). cui il Figlio di Dio incarnato, in uno con Dio. E spiegò: “La preghiera com-
Nonostante le differenze che caratte- sconvolgente atto di solidarietà salvifi- porta da parte nostra la conversione
rizzano i vari cammini religiosi, il rico- ca, si offre in sacrificio sulla croce per del cuore” (Insegnamenti di Giovanni
noscimento dell'esistenza di Dio, a cui l'intera umanità. Dio mostra così che Paolo II, 1986, vol. II, p.1253). Tra gli
gli uomini possono pervenire anche la sua natura è l’Amore. È quanto ho aspetti qualificanti dell’Incontro del
solo partendo dall’esperienza del inteso sottolineare nella mia prima 1986, è da sottolineare che questo
creato (cfr Rm 1,20), non può non Enciclica, che inizia appunto con le valore della preghiera nella costru-
disporre i credenti a considerare gli parole "Deus caritas est" (1 Gv 4,7). zione della pace fu testimoniato da
altri esseri umani come fratelli. A nes- Questa affermazione della Scrittura esponenti di diverse tradizioni reli-
suno è dunque lecito assumere il moti- non solo getta luce sul mistero di Dio, giose, e ciò avvenne non a distanza,
vo della differenza religiosa come pre- ma illumina anche i rapporti tra gli ma nel contesto di un incontro. In
supposto o pretesto di un atteggia- uomini, chiamati tutti a vivere secon- questo modo gli oranti delle varie
mento bellicoso verso altri esseri do il comandamento dell’amore. religioni poterono mostrare, con il
umani. L’incontro promosso ad Assisi dal linguaggio della testimonianza, come
Si potrebbe obiettare che la storia Servo di Dio Giovanni Paolo II pose la preghiera non divida ma unisca, e
conosce il triste fenomeno delle guer- opportunamente l’accento sul valore costituisca un elemento determinan-
re di religione. Sappiamo però che della preghiera nella costruzione te per un'efficace pedagogia della
simili manifestazioni di violenza non della pace. Siamo infatti consapevoli pace, imperniata sull’amicizia, sul-
possono attribuirsi alla religione in di quanto il cammino verso questo l’accoglienza reciproca, sul dialogo
quanto tale, ma ai limiti culturali con fondamentale bene sia difficile e tal- tra uomini di diverse culture e reli-
cui essa viene vissuta e si sviluppa nel volta umanamente disperato. La pace gioni. Di questa pedagogia abbiamo
tempo. Quando però il senso religioso è un valore in cui confluiscono tante più che mai bisogno, specialmente
raggiunge una sua maturità, genera componenti. Per costruirla, sono guardando alle nuove generazioni.
nel credente la percezione che la fede certo importanti le vie di ordine cul- Tanti giovani, nelle zone del mondo
in Dio, Creatore dell’universo e Padre turale, politico, economico. In primo segnate da conflitti, sono educati a
di tutti, non può non promuovere tra luogo però la pace va costruita nei sentimenti di odio e di vendetta,
gli uomini relazioni di universale fra- cuori. Qui infatti si sviluppano senti- entro contesti ideologici in cui si col-
ternità. Di fatto, testimonianze dell'in- menti che possono alimentarla o, al tivano i semi di antichi rancori e si
timo legame esistente tra il rapporto contrario, minacciarla, indebolirla, preparano gli animi a future violenze.
con Dio e l’etica dell’amore si registra- soffocarla. Il cuore dell'uomo, peral- Occorre abbattere tali steccati e favo-
no in tutte le grandi tradizioni religio- tro, è il luogo degli interventi di Dio. rire l’incontro.
Rinnovare la città
con la cultura dell’amore
Messaggio alla città del Card. Salvatore De Giorgi
in occasione del Festino di S. Rosalia, Piazza Marina, 15 luglio 2006
C
ome palermitana, S. Rosalia invita noi,
suoi concittadini, a costruire “insieme” pestifero, la mafia, ma in un corpo sano, da
il presente e il futuro della nostra Città non strumentalizzare con inopportune eti-
con un rinnovato e sempre più consapevole chette commerciali di cattivo gusto; un bub-
sussulto di responsabilità, attivando le notevo- bone pestifero inconciliabile con la vita cri-
li capacità di bene che il Signore ci ha dato, stiana, tanto più subdolo e pericoloso in
ridestando, promuovendo e sostenendo le quanto, anche se decapitato, tenta di pene-
enormi potenzialità di un popolo che nel corso trare dovunque, nel mondo delle imprese,
della sua storia non si è mai rassegnato alla della politica e persino delle istituzioni.
fatalità degli eventi, ma ha saputo reagire con Come giovane, S. Rosalia si rivolge particolar-
coraggio, e da duemila anni con la luce e con mente ai giovani. Ricorda loro che la giovinez-
la forza che promanano dalla fede cristiana, le za, come primavera della vita, va vissuta con
cui radici risalgono qui in Sicilia alla predica- la gioia e con l’entusiasmo che scaturiscono
zione dell’apostolo Paolo. dalla serenità del cuore, libero da suggestioni
Come Santa, Rosalia ci ricorda che tutti, senza interne e da condizionamenti esterni, oggi
distinzioni, siamo chiamati a tendere alla san- quasi imposti dalla società dell’effimero, del
tità nelle ordinarie e comuni condizioni della provvisorio, dell’immagine, dello spettacolo,
vita, non operando cose straordinarie, ma com- della finzione, che porta inesorabilmente alla
piendo il nostro dovere, ovunque viviamo e illusione e alla delusione, al vuoto interiore,
lavoriamo, nel modo migliore possibile, per alla sfiducia, al pessimismo, alla perdita del
amore di Dio e dei fratelli, mettendo in pratica senso della vita, che Gesù Risorto, il più gran-
il comandamento nuovo dell’amore scambievo- de amico dei giovani, ha voluto rivelare per
le, che Gesù ha lasciato come tessera di ricono- tenere sempre accesa la speranza.
scimento del cristiano. S. Rosalia sa, carissimi giovani, che a spe-
Saremo così in grado di rinnovare la nostra gnere la vostra speranza è anche il dramma
Città sul fondamento della cultura della vita della disoccupazione, che non mi stanco di
e dell’amore. Ciò significa non lasciarsi avve- definire una calamità sociale dalle impreve-
lenare dagli odi, dai rancori, dalle liti, dalle dibili conseguenze.
vendette, dalle invidie, cause di sofferenze Ma anche di fronte a questa calamità S.
per sé e per gli altri, ma aprire il cuore alla Rosalia, mentre rinnova ogni anno alle forze
generosità, all’accoglienza, alla condivisio- politiche, economiche, sociali di ricercare
ne, all’ospitalità, alla solidarietà, al perdono, insieme e trovare concordemente possibili e
alla tolleranza, al rispetto degli altri, al culto indifferibili soluzioni, esorta voi giovani a
della legalità, all’amore per la verità. non scoraggiarvi, a non deprimervi, a non
Sono questi i valori autentici e perenni che scendere a compromessi con organizzazioni
fanno grande un popolo e garantiscono una malavitose, a non lasciarvi sedurre da chi vi
convivenza umana degna di questo nome. lusinga con la promessa di facili ricchezze,
Sono queste le armi migliori per combattere ma a reagire, come lodevolmente hanno
la mentalità perversa che è alla base dei fatto recentemente i giovani dell’anti-pizzo,
mali sociali che ci affliggono, a cominciare e ad essere più fiduciosi in voi stessi, met-
dalla mafia con le sue tentacolari prolifera- tendo insieme le vostre capacità e attitudini
zioni, come il racket delle estorsioni, l’usura, e competenze, come attestano non poche
il traffico della droga e la tratta delle nuove esperienze già attuate a Palermo e in Sicilia.
il Punto
di Pino Grasso
INDULTO
ATTO DI CLEMENZA O DEBOLEZZA?
secondo luogo sollecitare la presa in porto umano e psicoterapico, eseguita
I
dati del Ministero della Giustizia
parlano di 23.426 detenuti che carico con adeguati percorsi terapeu- una visita medica, offerta la possibilità
hanno beneficiato dell’indulto, dei tici in strutture idonee per quegli ex di fare la doccia, nonché la possibilità
quali poco meno di 5.000 fruivano già detenuti che necessitano di cure spe- di un pasto caldo ogni giorno. “Si trat-
di misure alternative. 8.250 gli stranie- cifiche, come malati di aids, tossicodi- ta di soggetti con problemi di tossico-
ri, oltre 6.000 i tossicodipendenti; pendenti, persone con disagi psichici dipendenza e quindi a forte rischio di
2.400 ex-detenuti soffrono di patologie e alcolisti.; in terzo uno sforzo per ricaduta – aggiunge padre Lo Bue –
psichiatriche, 2.700 hanno malattie potenziare le strutture di accoglienza che potevano finire nuovamente nelle
infettive. Tra questi una parte abba- già attive sul territorio, come i Centri grinfie degli spacciatori. A loro voglia-
stanza consistente riguarda quelli sici- d’ascolto, le mense, gli ostelli, per far mo offrire la possibilità di attivare e
liani. sì che anche chi non ha reti familiari sostenere un progetto di vita”. E’ dei
L’indulto, perorato da più parti e da di riferimento, come ad esempio i giorni scorsi la notizia di altri due loro
diversi schieramenti politici anche senza dimora o molti extracomunitari, colleghi che sono stati salvati dal per-
trasversali, dovrebbe essere non una possa comunque trovare dei punti di sonale sanitario del 118 dall’overdose.
semplice valvola di sfogo della pressio- orientamento e di sostegno, almeno Ai sanitari era stato riferito che “farsi
ne carceraria, non perdonismo unila- nella fase iniziale. Infine un incorag- il buco” era stato il loro primo pensie-
terale, ma cammino comune di cam- giamento a proseguire e potenziare i ro. E lo stesso pericolo hanno corso i
biamento, dove la libertà ridonata può percorsi e i progetti di reinserimento diciannove ospiti del Centro di acco-
costituire occasione di scelta per il già avviati. glienza a bassa soglia di accettazione
bene comune e di confronto a tutto E’ stata soltanto una goccia nel mare che garantisce un supporto anche psi-
campo sui temi della sicurezza socia- l’aiuto, seppure significativo garantito cologico. “A seguito del provvedimento
le, della funzione risocializzante della dalla “Casa dei giovani” a diciannove di grazia – riferisce I. M. palermitano
pena, dell’attenzione alle vittime dei ex detenuti tossicodipendenti usciti di 31 anni – abbiamo avuto un senti-
reati, delle condizioni carcerarie, dei dal carcere dell’Ucciardone. L’inter- mento di gioia, misto ad angoscia.
rapporti tra strutture penitenziarie e vento è stato richiesto dal Comune di Sapevamo che il rischio di tornare a
territorio, per riuscire ad avviare un Palermo al direttore, padre Salvatore “bucarsi” era dietro l’angolo. A dire la
vero cammino di riconciliazione socia- Lo Bue che gestisce il Centro di prima verità, quando mi è stato proposto di
le. Purtroppo così non è stato, ne è la accoglienza a bassa soglia di accetta- entrare nel Centro non ero affatto
riprova il ritorno repentino in carcere zione con cui è stata stipulata una entusiasta, poi ha prevalso un senso di
di decine di persone che hanno usu- convenzione per accogliere gli ex salvezza”.
fruito della grazia e di quanti in piena reclusi con problemi di tossicodipen- “Siamo convinti – afferma mons. Vitto-
estate hanno chiesto un lavoro occu- denze che non hanno fissa dimora. “Le rio Nozza, direttore di Caritas Italiana
pando la Cattedrale di Palermo, rive- persone che abbiamo accolto nella - che compito della pastorale, ma
latasi ancora una volta, un fortino nostra struttura di via Libertà a Paler- anche in primis della politica e della
senza vigilanti. mo erano uscite dal carcere e non società, è quello di creare un clima
Prima di giungere a tale provvedimen- sapevano dove andare – spiega il capace di accogliere la disponibilità al
ti occorreva innanzitutto favorire l’ac- direttore – avevano soltanto un sac- cambiamento e di promuovere una
coglienza ordinaria e il reintegro nelle chetto di plastica con pochi effetti nuova cultura. Le indicazioni prece-
comunità civili ed ecclesiali di appar- personali e con il grosso problema di denti vanno in questa direzione, così
tenenza, facilitando ed incoraggiando avere un tetto, considerato che abita- come tutto l’impegno finora profuso
dove possibile il reinserimento nei no in luoghi lontani dalla città”. Agli dalla Chiesa e, in essa, dalle Caritas
contesti familiari e lavorativi; in ex detenuti è stato subito fornito sup- nei confronti del mondo del carcere”.
È
razza, cultura, religione quando
di festa quello vissuto lo scorso conclusione di nove mesi di lezioni di incontra gli altri e fa leva su ciò che
29 giugno da una decina circa Italiano (più di cento ore di lezione) li unisce: l’Umanità, fattore comune
di immigrati (alcuni con la loro fami- che hanno consentito a 54 nostri amici che abbatte barriere e costruisce
glia), dalle cinque volontarie, da alcu- (41 uomini e 13 donne) del Pakistan, ponti.
ni operatori del Centro “Agape” e dalla Bangladesh , Eritrea, Egitto, Marocco, Un grazie alle volontarie che hanno
sottoscritta, che si occupa del coordi- Filippine, Ghana, Mauritius di acquisi- profuso tempo, energie e la loro uma-
namento dei Volontari del corso di re una conoscenza di base della nostra nità per costruire con il loro servizio la
Italiano per gli Immigrati. lingua e di avere uno scambio cultura- Civiltà dell’ Amore.
I
l giorno 20 giugno si è festeggiata
la giornata internazionale del rifu- rispetto per la diversità delle idee.
giato. Per la prima volta la città di I rifugiati, lasciando il loro paese, la
Palermo decide di festeggiare questo loro famiglia, il loro “tutto”, intrapren-
evento importantissimo. dono il viaggio dalla speranza. Speran-
Infatti la Caritas Diocesana di Palermo, za che viene subito delusa dall’acco-
il Centro studi Giuseppina Arnao e il motivi di razza, religione, nazionalità, glienza che ricevono nella nuova terra
centro Astalli organizzano il giovedì 22 appartenenza ad un determinato d’esilio. Terra che era per loro la rap-
giugno 2006 a partire delle 18.00 (dopo gruppo sociale o per le sue opinioni presentazione di una nuova chance, il
la partita dell’Italia) una partita di cal- politiche, si trova fuori del Paese, di simbolo della giustizia, della libertà.
cio al velodromo che vedrà la partita cui è cittadino e non può o non vuole, Vengono considerati come degli ani-
ufficiale della Questura di Palermo a causa di questo timore, avvalersi mali. Il loro primo contatto è con la
affrontare una squadra fatta esclusiva- della protezione di questo Paese”. polizia di frontiera. Questa polizia nel-
mente d’immigrati. Sempre all’onore di La giornata internazionale del rifugia- l’impossibilità di conoscerli di persona
questo evento, una festa multietnica to ci permette di ricordare chi sono li maltratta, rispettando alla lettera la
sarà organizzata sabato 24 a partire realmente i rifugiati. Dal mio punto di legge razzista sull’immigrazione ema-
delle 17.00 nel cortile del Centro Agape vista , i rifugiati mi hanno insegnato il nata da Bossi e Fini.
della Caritas Diocesana di Palermo senso della difesa di una propria iden- Qui a Palermo, gli immigrati vogliono
(Piazza S.Chiara 10). tità, di un valore, lotta per la verità, testimoniare il fatto che la polizia non
Vi è mai capitato di dubitare sull’im- per una convinzione, per un ideale e è un mostro, una macchina fredda che
portanza della VITA? soprattutto per la speranza. si limita ad eseguire degli ordini.
Che senso date alle parole sacrificio, Perché non dobbiamo scordarci dei Siamo consapevoli che abbiamo tutti
verità, convinzione e speranza…? Che motivi per i quali scappano dai loro un ruolo da svolgere, però in quanto
relazione esiste tra il rifugiato e que- paesi. Si, la vita ha bisogno di essere uomini liberi e uguali.
ste parole? La convenzione di Ginevra vissuta, però i rifugiati ci hanno inse- Questa uguaglianza si è rispecchiata
del 28 luglio 1951 e il protocollo di gnato che si può anche rischiare la sull’erba del velodromo il giovedì 22 giu-
New York del 31gennaio 1067 approva- propria vita per ricercare una vita gno 2006. Il rapporto non è stato più tra
ti dall’Italia con Legge n. 095 del dignitosa, sacrificare la propria vita un richiedente il permesso di soggiorno
14.02.1970 (G.U. n. 079 del 28.03.1970) per rendere la vita della famiglia più e un poliziotto, ma tra componenti di
stipulano che è rifugiato chi “...temen- dignitosa. Battersi per un ideale in due squadre impegnate a vincere la
do a ragione di essere perseguitato per regimi dittatoriali, xenofobi, che non coppa delle “partita della speranza”.
di Clara Vicari
GIBILMANNA
La Caritas si verifica e programma il lavoro in equipe
È
un incontro di famiglia sereno e ricco di entusia-
smo quello che vede riuniti a Gibilmanna i tren-
ta operatori della Caritas Diocesana attorno al
dinamico Direttore don Benedetto. Una Caritas che,
come ogni anno, si riunisce al termine delle attività per
la verifica e la programmazione. Quest’anno l’incontro
è dal 29 giugno al 1 luglio presso il santuario di Gibil-
manna.
Ad organizzare tutto ci hanno pensato Sr Amy, Anna Culot-
ta e Raffaele D’Anna.
I lavori del primo giorno sono iniziati con la presentazione
delle relazioni prodotte dalle varie equipes di Caritas secon-
do una griglia elaborata in precedenza in cui emergevano i
dati oggettivi del lavoro svolto e la metodologia utilizzata nel
lavoro di equipe.
In Caritas si ama lavorare in squadra e le cose funzionano
meglio.
Durante il giorno poi si sono formati tre gruppi misti in cui
si è fatta una valutazione del lavoro svolto e della metodo-
logia utilizzata, prestando attenzione alle attività di forma-
zione interna ed esterna. I risultati dei lavori di gruppo
sono stati socializzati nell’assemblea plenaria del secondo
giorno in cui poi i lavori sono ripresi nell’ambito della pro-
grammazione.
Il filo conduttore è stato quello della trasversalità nell’otti-
ca di una programmazione globale che riguardasse tutta la
Caritas, ognuno cioè doveva pensare ad una programmazio-
ne che riguardasse tutti. Gli ambiti di programmazione
sono stati: la formazione, la comunicazione, l’organizzazio-
ne e le azioni verso le parrocchie.
Il giorno conclusivo nell’assemblea plenaria si sono
presentati i documenti di programmazione elaborati
nei vari gruppi, anche se non è stata detta l’ultima
parola. Si è dato l’incarico ai tre organizzatori di defini-
re le linee di programmazione tenendo in considerazio-
ne tutto l’insieme di idee e di proposte maturate duran-
te i lavori.
Tante cose si potrebbero dire su quello che si è detto, ma
mi piace tra tutto sceglierne una.
Diversi, infatti, hanno sottolineato la buona riuscita della
settimana della carità, vissuta durante la Quaresima, ed
hanno proposto di continuarla per il futuro.
O
gni essere umano possiede
delle qualità e delle abilità di della città. Dopo la condivisione del la possibilità di poter scegliere tra
cui il prossimo può giovare, ed pranzo, la sistemazione nelle rispetti- divertenti giochi in piscina organizza-
è proprio secondo questo principio ve camere, ci siamo ritrovati a bordo ti da noi operatori, e momenti di relax.
A questi momenti di gioco, si è alter-
nato un momento di incontro spiritua-
le, con un prete non vedente della Dio-
cesi di Siracusa. Il tema principale
affrontato è stato quello della Carità
verso il prossimo che non chiede con-
traccambio, e non fa distinzione di
razza.
La nostra bellissima esperienza insie-
me si è conclusa con la visita al San-
tuario della Madonna delle lacrime di
Siracusa che ci ha visti nuovamente
uniti in preghiera.
Un ringraziamento particolare al
che noi del C’entro Anch’io 2, insieme piscina, dove formando un grande cer- Direttore della Caritas Diocesana di
al C’entro Anch’io 1 e ad un gruppo chio ognuno di noi si è presentato Palermo Don Benedetto Genualdi, alla
delle Caritas Diocesane di Bergamo e all’altro. Già dalla prima sera l’approc- Responsabile del Centro Pastorale
Como, abbiamo partecipato ad un cio tra i volontari della Caritas, le per- Disabili di Palermo Rosa Foti Buzzi, ai
campo nella cittadina di Noto presso sone disabili e noi operatori, è risulta- volontari delle Caritas Diocesane di
l’Hotel “Oasi don Bosco” dall’8 all’11 to essere armonico e laborioso. Duran- Bergamo e Como.
agosto. L’idea del campo nasceva dal-
bisogno e dalla volontà di favorire l’in-
tegrazione e la socializzazione tra le
diverse generazioni, al fine di promuo-
vere le abilità e le risorse del singolo.
E’ iniziato tutto così... ...la mattina
dell’8 agosto ci siamo ritrovati a piaz-
za Durante, nell’aria si percepiva l’en-
tusiasmo che tutti noi avevamo all’i-
dea di condividere insieme questa
esperienza che ci avrebbe sicuramen-
te arricchito e nello stesso tempo
distaccato da quella che era la solita
routine quotidiana. Dopo un lungo
viaggio, scandito da canti e balli popo-
lari, siamo finalmente giunti a desti-
nazione, lo scenario che si è presenta-
to ai nostri occhi è stato quello di una
PARROCCHIA S. AMBROGIO
la Caritas anima della comunità (ceramica, ricamo, pittura, decoupa-
C
atechesi per adolescenti il mar-
tedì; catechesi settimanale per ge etc); della gestione dello sportel-
gli adulti; adorazione eucaristi- lo multifunzionale che dà informa-
ca due volte la settimana per invoglia- zioni sul mondo del lavoro; organiz-
re i giovani ad accostarsi alla Santa za, in collaborazione con il comitato
Eucaristia; (il giovedì e qualche volta giovanile parrocchiale, corsi di chi-
il sabato dalle 22,30 alle 24); momen- tarra (per i bambini dai 9 ai 15
ti di preghiera comunitaria animata anni), di informatica e di inglese per
dai giovani; la creazione di due cori padre Marti è una comunità variegata. i ragazzi ed ancora corsi di ballo e di
intitolati alla Regina della pace che “Uno dei primi obiettivi che mi sono canto.
animano le liturgie domenicali (alle prefissato all’arrivo qui”, ci spiega il Non meno prolifica è l’attività del
ore 10 e alle ore 11,30) con tanto di parroco, “ è stato quello di educare la Comitato Giovanile Parrocchiale, un
casacche con i colori dello stemma comunità al senso di appartenenza. sodalizio (nato nel 2003) interamen-
papale; l’organizzazione di campi La comunità ha capito questo: spesso te gestito dai giovani della parro-
scuola per bambini, adolescenti e nelle mie omelie in passato, ma anco- chia, ma allargato anche a coloro
adulti; la creazione dell’oratorio. ra adesso, ripeto ai miei parrocchia- che della stessa parrocchia non
Questa è una parte delle numerose ni: ‘Oggi sono qui con voi, domani i fanno parte.
attività che vedono impegnato padre miei superiori potrebbero mandarmi Tra le varie attività organizzate dal
Francesco Marti, vincenziano, da a guidare un’altra parrocchia. Voi Comitato ci sono le rappresentazioni
quattro anni alla guida della chiesa di che abitate qui, siete nati e cresciu- viventi del Natale e della Pasqua,
S. Ambrogio a Palermo. ti qui, cercate di creare e mantenere attività ludiche per i bambini e i
Ubicata nella borgata Marinella, nel bene il vostro rapporto con la chiesa’. ragazzi dai sei ai quindici anni, l’or-
quartiere di Tommaso Natale, S. Ambro- Grazie a questo ‘martellamento’ con- ganizzazione e la gestione della Fap,
gio è una piccola (si fa per dire) comu- tinuo mi ritrovo accanto numerosi festa anno parrocchiale (due giorni
nità di quasi settemila anime, ricadente collaboratori che mi affiancano nelle di giochi, intrattenimento e fuochi
nel secondo vicariato, la cui chiesa è varie attività.” pirotecnici finali per concludere in
stata edificata nel giugno del 1986. Accanto alle varie attività pastorali il bellezza l’anno pastorale) ed altro
Il dinamico e iperattivo parroco ha saputo dare l’avvio giusto ancora.
parroco ci accoglie anche all’organizzazione della Cari- Oltre allo stesso sacerdote, del comi-
davanti l’ingresso della tas. tato fanno parte: Salvo e Antonio
‘sua’ chiesa ricavata “Cerchiamo di aiutare con molta pru- Tarantino, Mariella Barbarotto, Simo-
dalla ristrutturazione e denza parecchie famiglie, circa 1250. na Sutera, Maurilio Cappello, Barba-
ammodernamento di I bambini durante le celebrazioni ra Poletti, Maria Conciauro, Laura e
alcuni magazzini (“Quando sono arri- domenicali portano ceste colme di Valentina Vassallo, Domiziano Di Gae-
vato”, ci confessa padre Marti, “dietro beni che doniamo a quanti ne hanno tano, Domenico Giacalone, Salvatore
l’altare ho trovato finanche i videoga- bisogno”. Lo Cascio, Piero Cirri, Roberta,
me”) anche se, come ci confessa lo Gestita, tra gli altri, anche dai coniu- Jolanda e Leopoldo Lo Verde, Nino
stesso sacerdote, c’è un progetto per gi Colletti – Corvaia, la Caritas di S. Borracciolo, Gianluca Ilardo, Dario
la realizzazione di un edificio religioso Ambrogio si occupa: dell’assistenza Fontana, Jessica Di Marchis e Salva-
vero e proprio. alle famiglie più bisognose; di far tore Lo Curcio.
Il cronista non può fare altro che visita agli anziani e di occuparsi dei Il comitato attualmente sta organiz-
ammirare, nel visitare la chiesa, l’a- loro bisogni; di organizzare nel zando il campo scuola che quest’anno
more e la cura che questo sacerdote migliore dei modi un servizio di cambia scenario e da quel di Santa
ha profuso per rendere il più acco- doposcuola per i ragazzi delle ele- Maria di Licodia, nel catanese, si tra-
gliente possibile quelli che prima mentari e, prossimamente, per quel- sferisce tra le ridenti vallate della
erano dei freddi ed inospitali locali. li delle medie; della creazione di Puglia, regione di origine del nostro
Quella di S. Ambrogio, come ci spiega alcuni laboratori di artigianato buon padre Marti.
CARITAS DI BAGHERIA
razie ad un contributo economi- vive con i proventi dello stipendio di mese di maggio il Comune erogò un
UN MARE DI LEGALITÀ
IN RICORDO DEL GIUDICE PAOLO BORSELLINO
luogo dove la legalità rinasce grazie nizzazione di un triangolare di calcio cui
L
a città di Bagheria ha ricordato
il giudice Paolo Borsellino e gli all’opera di questi giovani”. hanno partecipato i giovani del Movi-
agenti della sua scorta nel quat- Gaetano D’Agati ha dichiarato che le mento Umanista Ballarò Palermo, dei
tordicesimo anniversario della strage porte dell’ufficio di Presidenza saran- ragazzi di “3 P padre Pino Puglisi” di con-
di via D’Amelio con una manifestazio- no sempre aperte per ascoltare le pro- trada Monaco e i ragazzi della parroc-
ne denominata “Un mare di legalità”. poste delle associazioni bagheresi e chia di San Domenico di contrada Incor-
L’iniziativa è stata organizzata dall’as- che una priorità assoluta per il Consi- vino. La squadra della parrocchia di san
sociazione culturale, “A Testa Alta”, glio comunale sarà rappresentata Giovanni Bosco guidata da don France-
con il patrocinio del Comune di dalla lotta alla mafia e alla criminalità sco Stabile si è imposta sulla rappresen-
Bagheria ed in collaborazione con il “perché senza legalità non c’è svilup- tativa Ballarò di Palermo e del Gruppo
Movimento Umanista di Palermo, il po”. “Questa occasione è stata innega- Agisci Bagheria 3. Alla cerimonia di pre-
circolo “Il Carrubo” i gruppi scout Age- bilmente un esempio di cittadinanza miazione condotta da Emanuele Torna-
sci Bagheria 3 e Assoraider. Una tavo- attiva” - ha aggiunto l’assessore Aure- tore, che si è svolta sul lungomare di
la rotonda coordinata da Paolo Zarco- lio D’Amico - le associazioni del nostro Aspra, domenica sera hanno partecipato
ne dell’associazione “A testa alta” ha territorio devono promuovere iniziati- Manfredi Borsellino, figlio del giudice,
aperto le manifestazioni con gli inter- ve volte al bene comune ed essere l’assessore al Decentramento Aurelio
venti dei rappresentati delle varie buoni cittadini che operano il bene”. D’Amico il quale lo ha ringraziato per
associazioni, del Sindaco Biagio Scior- Il presidente dell’associazione cultu- quanto ha fatto il padre e il vice presi-
tino, del vice-presidente del Consiglio rale “A testa alta”, Emanuele Tornato- dente del Consiglio comunale Gaetano
Gaetano D’Agati, degli assessori comu- re ha puntualizzato le finalità sociali D’Agati che ha ribadito l’impegno contro
nali Leonardo Passarello, Vittoria dell’iniziativa, sottolineando come la mafia dell’amministrazione comunale.
Casa, Aurelio D’Amico e Pietro Paga- l’associazione tenda ad evitare che Il programma è proseguito con una cac-
no. “Le associazioni devono essere eventi del genere possano risolversi cia al tesoro presso la parrocchia di San
sentinelle vigili all’interno del territo- nella mera commemorazione”. Domenico e una celebrazione eucaristi-
rio - ha dichiarato il sindaco Sciortino Gli incontri sono proseguiti con l’orga- ca di suffragio per il giudice Paolo Bor-
– esse possono aiutarci nella gestione sellino e la scorta nella parrocchia di san
ed utilizzo dei beni confiscati alla Giovanni Bosco presieduta dal parroco
mafia che possono rappresentare il don Francesco Stabile.
di Vincenzo Bozzo
MEDIO ORIENTE
L’impegno della Caritas
all’inizio del conflitto in Liba- cifre al raddoppio), vale a dire almeno Caritas è chiamata a sostenere il
S
essant’anni di sacerdozio vissuti
al servizio della Chiesa e di riusciti a scambiare quattro chiacche- anche per i sofferenti nel corpo e nello
quanti hanno avuto bisogno di re con padre Carmelo che, qui di spirito. Questi operatori della carità
una sua parola di conforto e di aiuto. seguito, vi proponiamo. portavano sempre oltre il cibo materia-
Questo, in due parole, il ritratto di D: Padre Maratta, tracciamo un le anche il conforto e davano anche il
Mons. Carmelo Maratta, 84 anni ben bilancio di questi suoi primi ses- pane della Parola di Dio, dicendo che
portati, di cui 37 alla guida della par- sant’anni di sacerdozio. quel che vale di più è la vita dell’anima
rocchia Maria SS. delle Grazie in via R: Sono stati anni di intenso impegno e la sua salvezza, non solo la vita del
Conte Federico a Brancaccio. sacerdotale, personale e pastorale, in corpo. Quel “dacci oggi, o Signore, il
Lo scorso 29 giugno Mons. Maratta ha piena corrispondenza alla donazione nostro pane quotidiano” ho cercato
festeggiato sessant’anni di nozze con al Signore fatta nel giorno della ordi- sempre di non farglielo mancare.
la Chiesa e la parrocchia che lo ha nazione presbiteriale quel 29 giugno D: Lei è stato per 37 anni in questa
visto pastore di quella comunità non 1946. Non ho mai avuto momenti di parrocchia, quindi da questa comu-
ha certo dimenticato l’occasione. ripensamento e se rinascessi sceglie- nità è considerato non solo come
In una chiesa stracolma di fedeli, rei il sacerdozio. Nato nella parroc- memoria storica ma viva ed operan-
padre Carmelo ha fatto il suo ingresso chia di Maria SS. del Carmelo del mio te nel ministero di Penitenziere
nella sua ex parrocchia mentre la paese nativo, da bambino ricevetti l’a- della Cattedrale. Questa comunità
corale ha intonato il “Cristus vincit, bitino, poi chierichetto e seminarista. continua a pregare per lei?
Cristus regnat Cristus imperat” e, Sono stato educato secondo l’esempio R: Si, è esattamente così. Anch’io
dopo aver brevemente salutato i par- dei miei genitori che, lieti per la mia prego per essa.
rocchiani, e ascoltato D: Ha episodi partico-
l’indirizzo di saluto, si è larmente curiosi da rac-
preparato a guidare la contarci?
santa messa che è stata R: Si, molti che sarebbe
concelebrata dall’attuale lungo da raccontare; ma
parroco, padre Lillo non potrò mai essere suf-
D’Ugo, da padre Angelo ficientemente grato a
Burgio, oggi missionario padre Angelo Burgio e a
in Tanzania, mons. Gae- padre Lillo per il valido
tano Di Liberto, cancel- aiuto che mi hanno dato
liere della Curia Arcive- nella catechesi ai fanciul-
scovile di Agrigento, e li e ai giovani come semi-
da padre Pietro Di Rosa, naristi e allo stesso padre
gesuita, molto amato Lillo come vicario parroc-
dalla comunità di Conte chiale nell’anno 1997.
Federico, che lo scorso D: Un augurio per se
primo luglio ha festeggiato sessant’an- scelta vocazionale, con sacrifici eco- stesso e per questa sua comunità par-
ni di sacerdozio. nomici perché di numerosa famiglia, rocchiale che ancora le dimostra
Nel corso dell’omelia padre Lillo ha pagarono al Seminario la retta mensi- tanto affetto?
descritto le alte qualità morali di le fino all’ordinazione presbiteriale. R: Che il Signore mi dia di adempiere
Mons. Maratta e letto un telegramma D: In che modo la carità ha guidato sempre meglio il ministero sacerdota-
di auguri inviato dal Santo Padre, il suo ministero sacerdotale? le fin quando e come Lui vuole. A
Benedetto XVI, all’ottantaquattrenne R: Sia personalmente sia per mezzo padre Lillo auguro che la sua pastora-
sacerdote. delle organizzazioni parrocchiali come le parrocchiale sia sempre più efficace
Visibilmente commosso, padre Marat- ad esempio il “Gruppo Dame di Carità” affinché questa comunità cresca sem-
ta ha ringraziato il Santo Padre e i e i gruppi maschili e femminili della pre più nella fedeltà a Dio e nel Suo
numerosissimi fedeli presenti nei “Società S. Vincenzo de’ Paoli”. Ho amore, sotto la saggia e zelante guida
locali parrocchiali e, tra una stretta di visto sempre nei poveri l’immagine di di parroco.
I
l 28 luglio mons. Salvatore Vitella-
ro ha compiuto 60 anni di sacerdo- di questa esperienza, insieme ai miei mente vi è la Mensa della Comunità,
zio, anni di totale servizio soprat- collaboratori, vedevamo dei bisogno- il centro per anziani e il nuovo centro
tutto ai più bisognosi. si, che dovevano ricevere e basta, non per i senza fissa dimora e i carcerati,
Lo abbiamo raggiunto una settimana guardavamo la persona, la loro locali che lei stesso ha inaugurato…
dopo l’evento nella parrocchia di Por- voglia di esprimersi e di andare Sì, tutt’ora seguo la Caritas e sono a
tella di Mare (Misilmeri). avanti da soli, col nostro discreto conoscenza della nascita di altri
aiuto. La carità deve essere equilibra- nuovi progetti…
Padre Vitellaro, come è cominciato ta, non assistenzialista, ma diretta Ricordo che la Casa di S. Carlo l’ho
il suo impegno, durato tutti questi alla promozione umana.. Ecco perché aperta negli anni ottanta per le perso-
anni, nei confronti di tutti coloro successivamente ho voluto dedicarmi ne anziane. Allora c’erano le suore di
che ha incontrato? all’insegnamento di questo tipo di S. Teresa, abbiamo organizzato diver-
Ho avuto diversi incarichi, ma è in sensibilità anche in altre parrocchie si momenti di aggregazione con gli
Curia che ho cominciato a dedicar- per la formazione dei volontari. anziani e abbiamo acquistato i locali
mi concretamente ai più bisognosi che sporgono sul Vicolo S. Carlo,
fondando il Centro Pastorale dei Lei ha anche collaborato per il pro- ristrutturandoli.
Disabili, oggi gestito da Rosa Buzzi, getto “Missione Palermo” negli anni
primo in Sicilia e uno dei primi in settanta e ottanta. Ci può racconta- C’è un messaggio che vorrebbe dare
Italia. L’ho voluta chiamare Pasto- re qualcosa a riguardo? ai nostri lettori?
rale “dei” disabili perché lo scopo La “Missione Palermo” è nata nel 1972 Sì. Si deve aiutare l’altro con umiltà, senza
più importante, oltre al prendersi con Padre La Rosa che, insieme ai con- agire per il desiderio di aver battute le
cura di loro, era quello di fare in fratelli gesuiti hanno agito per i quar- mani. Dobbiamo sempre pensare che gli
modo che essi potessero gestire in tieri più poveri della città. Abbiamo altri sono parte di noi stessi, anche coloro
modo autonomo la loro vita: questo successivamente coinvolto non solo i che ci stanno antipatici. Il bisognoso, l’an-
al fine di rispettare le potenzialità e giovani e i minori, ma anche le fami- ziano, il disabile è parte di noi, perché
le qualità di ogni singola persona, glie, le assistenti sociali, le associazio- siamo in Gesù Cristo un solo Corpo. Quan-
disabile e non. ni, organizzando delle assemblee in do aiutiamo l’altro, aiutiamo noi stessi.
l 4 agosto il Consiglio dei Ministri ro che hanno regolarizzato la loro alla cittadinanza italiana si pone in
LORENZO CUTRERA
Animatore generoso, fantasioso e instancabile
U
n giorno di sedici anni addietro
sul treno bianco dell’Unitalsi, laborazione in questo compito. che io avevo qualche dubbio sulla
di ritorno da Lourdes, mi recai Frequentò la teologia di base, la scuola effettiva partecipazione dei fedeli, a
in visita nella vettura barellata, e, per i ministeri e la scuola di formazio- realizzare il triduo di Maria SS. di
come di consueto, a tutte le persone lì ne caritas. Fu ministro straordinario ed Pompei. Così abbiamo fatto il venerdì
ospitate rivolsi qualche parola buona accolito e se viveva ancora avrebbe 5 maggio l’adorazione, con il tema
di affetto, di consolazione, di speran- chiesto di essere ammesso alla scuola Maria donna eucaristica, il 6 la cele-
za. Così feci anche con quell’omone, di per il diaconato permanente. È andato brazione eucaristica con la Memoria
recente operato al cuore, tra gli altri lì avanti nella fede e non si dava pace di Maria donna di carità, invitando il
presente, che mi guardava dal basso in perché tanti altri fedeli non capivano Direttore diocesano della Caritas, don
alto con quei suoi occhi in quella quelle elementari nozioni di vita cri- Benedetto, la domenica avremmo trat-
situazione un po’ smarriti e desiderosi stiana ed ecclesiale che capiva lui. Se tato il tema Maria e la famiglia.
di qualcosa. Al termine del breve col- le aveva capite lui, diceva di sé, che era Effettivamente così è stato e lui, Loren-
loquio gli dissi: «Vienimi a trovare in un grosso ignorantone, potevano com- zo, ci ha voluti lasciare in questo conte-
parrocchia». prenderle tutti gli altri. Da qui nasceva sto per tornare alla casa del Padre, che
Così fece dopo il nostro ritorno a la sua ansia pastorale, che tutti fossero ha amato più di tutto, evangelicamen-
Palermo. Me lo ritrovai un pomeriggio formati, che tutti fossero preparati, che te, più della stessa sua famiglia per la
in parrocchia e non se ne è allontana- tutti crescessero nella fede, che tutti quale tra l’altro si adoperava non
to più, se non per i periodi più o meno fossero innamorati del Signore. facendo mancare nulla del necessario,
lunghi delle sue varie sofferenze. Mi Di qualunque cosa ci fosse bisogno lui di beni materiali, di affetto, di presenza
disse un giorno: «Io per la malattia del era sempre disponibile e trovava sem- e di servizi vari che ogni buon padre di
cuore ero morto. Adesso sono tornato pre la soluzione. Le mie scarpe vec- famiglia rende alla sua casa. Anche lì a
a vivere e la mia vita non è più mia, ma chie da riparare, le ostie da comprare, casa sua non conobbe le mezze misure,
del Signore, perciò la metto a sua il presbitero da cercare per sostituir- ma la pienezza, con essa ha dato i giu-
disposizione perché ne faccia ciò che mi, la carrozzina per il paralitico, l’im- sti indirizzi formativi, umani e cristiani
vuole». mondizia da buttare, la liturgia da pre- a tutti i suoi componenti.
Così ci siamo ritrovati Lorenzo in par- parare, la famiglia che non aveva da Per sé ha preparato solo quello che ha
rocchia, fedele e fraterno con me, mangiare. Non aveva mai paura di interessato la sua morte: il testamento
fedelissimo e obbediente col Signore, affrontare nulla o di non trovare rispo- spirituale, il ricordino del mese, la
innamorato e devoto con Maria SS. di sta a qualche richiesta (Forse perché liturgia, il funerale. Tutto in ogni det-
Pompei. Cominciò a crescere nella era vissuto povero ed è morto povero: taglio. Ed anche questo aveva sottopo-
PENSIERO A LORENZO ammalati parrocchiali e i loro familiari, fiducia in Lui, in Gesù Cristo; solo così
DI UN PARROCCHIANO cercando di far comprendere sempre nulla potrà mai farci paura, neanche la
quale è l’immenso significato e il motivo morte. Mi ricordo quando dicesti con
Carissimo Lorenzo, durante questi anni della comunione, anche se in alcuni casi quella dolcezza,con quel sospiro di attesa
di viva collaborazione mi hai insegnato sei stato costretto a mostrare la parte “come deve essere bello tornare al
tante cose, sei stato sempre presente più dura di te. Certo il tuo cammino non Padre”! Sì, infatti sono sicura che tu sei lì,
tutte le volte che ho chiesto il tuo aiuto. è stato semplice, spesso sei stato costret- felice e che sempre veglierai su noi tutti.
Hai sempre saputo dosare il modo di to a richiamare la nostra attenzione per- Il nostro è solo un distacco fisico, ma tu
farmi inserire nel servizio agli ammalati, ché notavi subito quando stavamo sba- sei con noi sempre e per sempre ... Grazie
dandomi sempre la giusta via per svolge- gliando, come sa fare veramente un di tutto papà; grazie nonno e arrivederci.
re il mio ministero nel pieno rispetto buon padre di famiglia. Hai voluto donar-
delle indicazioni diocesane e parroc- ci tutta la tua sapienza goccia dopo goc- DAL TESTAMENTO SPIRITUALE
chiali. Ricordo ancora, con immensa cia, ma lo hai fatto in questo modo, solo DI LORENZO
gioia quando, mi chiamasti al telefono per evitare che i tanti impegni potessero
per dirmi che avevi proposto il mio nome farci dire: “Ma chi me lo fa fare”. Il vero cristiano è quello che segue le
a Padre Giovanni per farmi frequentare Potrei continuare a scrivere ma preferi- orme di Cristo, quindi deve pensare
il corso di ministro straordinario, e da lì sco tenere qualcosa anche nel mio inti- alla propria morte ed io l’ho sempre
ebbero inizio le nostre uscite domenica- mo. Lorenzo, non posso dire di non sen- pensata, momento dopo momento,
li per spiegarmi come andava svolto il tire la tua mancanza, ma spero di riusci- approfondendo la Parola di Dio.
ministero. Ricordo i nostri pranzi e le re a tirare fuori tutta la carica spiritua- Tutto questo lo si comprende e lo metti
cene, i lavori in parrocchia, le gite, i pro- le che mi hai trasmesso, per continuare in pratica solo quando hai incontrato
getti, le nostre lunghe telefonate, i saluti a percorrere quel sentiero che tu hai veramente Cristo ed io continuo a vivere
Fraterni in Cristo Nostro Signore che mi aperto per me. E’ mio dovere dirti che, la mia vita nel nome di Cristo perché
mandavi con le e-mail, ricordo tutto e questo pensiero è espressione di tutta come dice S. Paolo «non sono io che vivo
sono felice di averti incontrato. Sei stato la comunità parrocchiale e di quanti ma è Cristo che vive in me» (Gal 2,20).
un uomo grande e coraggioso che ha hanno avuto modo di conoscerti. Tornare al Padre nella gioia è un dono
deciso di dedicare la vita al servizio di Concludo questo pensiero, chiedendo- che solo Cristo Gesù può donarci, Lui
Cristo, e qui mi vengono in mente le ti l’ultima cosa: sono certo che il buon che morendo in Croce ha ubbidito alla
parole di Papa Giovanni Paolo II, “Totus Dio Misericordioso, ti ha accolto nella volontà del Padre, infatti Dio ascolta il
Tuus Ego Suum”, sì, perché tu hai capito schiera dei suoi angeli, se puoi prega suo Unigenito con la Risurrezione così
che bisogna donarsi completamente al per tutti noi. da farne partecipi anche noi.
suo servizio. A tutta la comunità parroc- Rosolino Restano Credete fortemente anche voi tutto
chiale hai saputo trasmettere sempre questo, perché io mi allontano solo
quella immagine di Amore e Carità e SALUTO A PAPÀ LORENZO fisicamente da voi, spiritualmente
nonostante la tua salute precaria, ti sei DELLA FIGLIA MARIA sarò vicino ad ognuno di voi sempre.
sempre donato fino allo stremo delle tue Soprattutto ricordatevi le testimo-
forze per farci crescere. Ciao papi, grande papà e grande piccolo nianze che vi lascio.
Volevi una comunità che potesse diven- nonno, ... quante cose potremmo dire ... Vi raccomando una sola cosa amatevi
tare l’orgoglio di tutta la Diocesi, dando Tu ci hai dimostrato che nella vita si può gli uni gli altri così come quando ero
sempre assistenza oserei dire “Professio- essere migliori, sempre!!! Pur nelle nostre con voi, io vi ho amato come il Padre ha
nale” anche ai sacerdoti che hanno cele- debolezze, fragilità ed imperfezioni pos- amato me, donandomi la vita, per met-
brato la Santa Messa nella nostra Par- siamo riuscirci con la forza dell’amore, termi al servizio del suo Unigenito
rocchia. Hai saputo assistere i nostri dell’Amore di Dio. Dobbiamo avere fede e Figlio Gesù Cristo, Salvatore del Mondo.
di Fabrizio Mocciaro
Le suore di carità del Principe di Palagonia
Caritase
carcerati
L’indulto
Tutti coloro che hanno commesso reati fino al 2 maggio 2006 possono godere di
uno sconto di pena non superiore a tre anni. La clemenza sarà applicata anche ai
reati finanziari, ai reati contro la Pubblica amministrazione, ai reati di scambio
elettorale mafioso. L’indulto non sarà applicato ai reati di terrorismo, strage, seque-
stro di persona, associazione a delinquere, associazione a delinquere di tipo mafi oso,
prostituzione minorile, pedopornografia, tratta di persone, acquisto e alienazione di
schiavi, violenza sessuale, riciclaggio, produzione, traffico e detenzione di sostanze
stupefacenti, tratta di persone, usura. Il beneficio dell’indulto non riguarderà le
pene accessorie, né temporanee né permanenti, che dovranno essere comunque sconta-
te. Lo sconto di pena sarà revocato se chi ne ha usufruito commette, entro cinque
anni dalla data di entrata in vigore della legge, un delitto non colposo per il quale
riporti la condanna a pena detentiva.
In questo SPECIALE, servizi di: Pino Sclafani, Francesco Di Giovanni, Francesco Greco
speciale
a cura di Pino Sclafani
I
LIBERARE
l mondo del carcere in Italia con
oltre 200 istituti penitenziari
sovraffollati con più di 60.000 dete-
Sintesi del documento di Caritas Italiana che dimostra l’attenzione e l’imp
40% anche all’esterno del carcere; tra
le attività più frequentemente citate
rientrano il “Colloquio, ascolto e
ro (biblioteca, sport, cineforum ecc.).
Si svolgono anche attività formative,
educative e scolastiche, tra cui corsi
nuti, è abitato da colpevoli reali, il 50% sostegno personale” (50%) e le attività di alfabetizzazione per stranieri ed
e da presunti tali, l’altro 50%. Tra i car- di “Segretariato sociale” (20%). attività culturali e artistiche.
cerati più dimenticati,‘gli ultimi’ trovia- Le attività di ascolto e sostegno sono Caritas Italiana e il quotidiano “Avve-
mo gli immigrati. Ma anche le persone orientate al reinserimento sociale e nire” hanno promosso una iniziativa in
malate di mente detenute negli oltre alla ricerca di lavoro (si tratta della tutte le carceri italiane: un abbona-
1200 Ospedali psichiatrici. Come veni- pratica delle cosiddette “dimissioni mento gratuito al quotidiano e alla rivi-
re incontro ai loro molteplici bisogni? guidate”). sta “Italia Caritas”. Un’iniziativa che è
Le Caritas diocesane in questi anni In altri casi, le attività sono orientate stata salutata con favore dai direttori
hanno sviluppato multiformi servizi ad offrire servizi in forma di “sportello degli istituti di pena: «L’accrescimento
per le persone detenute ed i loro fami- di segretariato sociale”, orientamento culturale è una delle mete del reinseri-
liari. Una recente indagine conferma nelle pratiche amministrative e nel mento sociale e il collegamento tra la
un proliferare d’iniziative sia all’inter- rilascio di documenti/certificati, ascol- vita reale e la realtà detentiva intra-
no delle carceri sia all’esterno. Dall’in- to dei bisogni, ecc. muraria», ha commentato uno di loro.
dagine si evince una maggiore capa- Alcune Caritas diocesane danno un «Quotidiani e riviste sono una finestra
cità delle comunità cristiane di “visi- aiuto per facilitare l’inserimento nel sul mondo esterno», ha aggiunto un
tare” i detenuti più che uno sforzo di carcere: lo scopo di questa attività è altro. «Siamo certi che la lettura dei
liberarli dalla necessità del carcere. “insegnare a come stare in carcere”; mezzi di informazione inviati potrà
Il 95% delle Caritas diocesane svolge allo stesso tempo, la Caritas ha avviato ampliare lo spazio del pluralismo del-
attività all’interno del carcere, solo il una serie di iniziative per il tempo libe- l’informazione all’interno dell’istitu-
QUALI ORIZZONTI…
per l’inclusione socio-lavorativa dei giovani
e l’attuazione del Diritto/Dovere all’Istruzione e alla Formazione
R
icercare “nuovi orizzonti” è sociale e lavorativa. L’occasione di ne, della specializzazione nei servizi di
diventato un impegno costante incontro è stata offerta dal progetto incontro tra domanda e offerta di lavoro,
di chi ha scelto di operare per Equal “SOLE - Sistema di Orientamen- del potenziamento e dell’adeguamento
l’inclusione sociale e lavorativa dei to Lavoro Esclusi”, un progetto finan- dei servizi di orientamento e formazione
giovani della provincia di Palermo, ini- ziato dall’Iniziativa Comunitaria professionale, del rafforzamento dei
ziando da quanti pur trovandosi ai Equal e finalizzato all’attivazione di dispositivi e degli incentivi per l’occupa-
“margini della nostra storia” li ritro- un sistema virtuoso in rete per l’inclu- zione, della riduzione della distanza tra
viamo citati nelle pagine di cronaca sione socio – lavorativa di fasce deboli gli interventi socioassistenziali e gli
dei nostri quotidiani e notiziari. nella provincia di Palermo. Tra i setto- interventi di politica attiva del lavoro.
Una grande moltitudine di giovani di ri su cui interviene il progetto “SOLE” L’iniziativa è stata promossa dal Centro
Palermo e Provincia ogni anno ingrossa vi è quello rivolto all’inclusione socia- di Iniziativa “Giustizia Minorile” del
le fila della dispersione scolastica ed le e lavorativa dei “giovani sottoposti a progetto Equal “SOLE” (costituito dal
allunga gli elenchi dei giovani presi in procedimento giudiziario” che, grazie Centro per la Giustizia Minorile per la
carico dai servizi della giustizia minorile. ad una serie di progettualità promosse Sicilia, dall’Associazione Inventare
Tanti? Troppi si potrebbe dire! dal Centro per la Giustizia Minorile Insieme, l’Associazione IRF Padre Cle-
Sono, infatti, diverse migliaia i giovani della Sicilia, sta avendo un notevole mente, l’Associazione EURO e la Coo-
che ogni anno abbandonano la scuola impulso sia nel campo di una più perativa Sociale Al Azis), dall’Istituto
(o sono abbandonati da essa), e diver- attenta analisi del fenomeno e dei Comprensivo “Peppino Impastato” di
se centinaia i giovani che ogni anno bisogni sociali e personali, che nel Palermo, dalla Rete di enti aderenti al
commettono reati di varia natura e campo del rafforzamento del sistema progetto APQ “Un posto al Sole”, dalla
che vengono sottoposti a procedimen- di inclusione che della sperimentazio- reti di enti aderenti alla Rete per lo svi-
ti giudiziari. ne di nuove modalità di intervento. luppo del territorio “Zisa–Noce” di
Quali sono i loro orizzonti? Su quali Lo scenario all’interno del quale si Palermo, dal Centro Polivalente di
strade cammineranno? Come si carat- muovono gli interventi di inclusione Aggregazione Giovanile “TAU” e dalla
terizzerà il loro futuro? Quali risposte dei giovani sottoposti a procedimenti Caritas Diocesana di Palermo.
possono dare le istituzioni? Ma soprat- giudiziari è uno scenario di “nicchia” La giornata di studio è stata suddivisa
tutto quali risposte può dare ciascuno per le politiche di welfare (e la sensa- in due sessioni, la prima, che si è svolta
di noi, quali orizzonti possiamo contri- zione che si ha è che possa diventarlo come già detto presso il Centro Agape,
buire a configurare? sempre di più”. Sono in corso diverse ha visto in apertura gli interventi di
Questi ed altri interrogativi hanno riforme che investono da vicino il Mons. Benedetto Genualdi Direttore
caratterizzato una giornata di studio nostro settore: le politiche di sociali, della Caritas, della dott.sa Rosalba
tra quanti a Palermo stanno lavorando del lavoro, dell’istruzione, della forma- Salierno, Direttrice ell’Uffficio di Servi-
per dare risposte ai tanti problemi che zione professionale. Queste riforme
zio Sociale per i Minorenni di Palermo
investono il settore del recupero sembrano non tenere conto delle pro-
(USSM), la dott.sa Rita Barbera, Diret-
sociale di giovani che “deviano” dal blematicità specifiche di una moltitu-
tore dell’Istituto Penale per i Minoren-
loro percorso di crescita regolare, che dine di giovani del nostro territorio
ni “Malaspina”, Francesco Di Giovanni
lasciano la scuola, che lavorano in che, a causa delle situazioni di degra-
nero o in attività illecite, che scelgono do ambientale, sociale, culturale ed
la criminalità come ambiente di vita. economico, vengono marginalizzati e
Ospiti del Centro Agape della Caritas privati dei più fondamentali diritti
di Palermo, oltre ottanta operatori di dell’infanzia: l’istruzione, la salute,
enti pubblici e privati si sono ritrovati, l’autodeterminazione.
giorno otto giugno, ad individuare i Nel corso della giornata di studio si è
nodi problematici che impediscono o parlato della reale attuazione del dirit-
ostruiscono i percorsi di inclusione to-dovere all’istruzione ed alla formazio-
di Francesco Greco
M www.cattolici.net e Vincenzo
Bozzo, curatore del sito
www.oramaux.diocesipa.it sono rispettiva-
Nell’occasione è stata celebrata, con una
tavola rotonda, coordinata dal diacono
Pino Grasso, direttore regionale del Cen-
mente i vincitori del concorso regionale e tro Comunicazioni sociali della C.E.Si. la
dell’Arcidiocesi di Palermo della prima 40a giornata delle Comunicazioni sociali
edizione del "Premio webmaster", orga- che quest’anno ha avuto quale tema: "I
nizzato dal Centro Pastorale per le Comu- media: rete di comunicazione, comunione
nicazioni Sociali della Conferenza Episco- mese di aprile e il mese di maggio 2006. I e cooperazione" così come indicato dal
pale Siciliana, dal Centro diocesano di siti sono stati valutate secondo il loro Santo Padre Benedetto XVI nel suo mes-
Palermo e dalla Libreria Paoline. La ceri- grado di aderenza ai parametri di qualità: saggio dello scorso 24 gennaio, nella festi-
monia di premiazione, si è svolta lo scorso comunicazione, architettura, funzionalità, vità di San Francesco di Sales, patrono dei
26 maggio nella sala "Beato Giacomo stile dei testi, gestione e contenuto. giornalisti. Alla manifestazione sono inter-
Alberione" della Libreria Paoline a Paler- venuti il vice direttore dell’Ufficio naziona-
Nella speciale classifica di merito regiona-
mo. La manifestazione è stata presieduta le delle Comunicazioni Sociali mons. Fran-
le, al secondo posto si è piazzato Giuseppe
dal cardinale Salvatore De Giorgi, il quale co Mazza, la professoressa Gianna Cappel-
Postillo con il sito della Parrocchia di San
si è compiaciuto dell’iniziativa che contri- lo dell'Università di Palermo e la giornali-
Gregorio di Agrigento e al terzo Enzo
buisce a promuovere il Vangelo con l’ausi- sta Fernanda Di Monte, responsabile del
lio dei new media. Al concorso hanno par- Madonia con il sito di servizio della Pasto- Centro Cultura e Comunicazione Paoline.
tecipato decine di webmaster che curano rale giovanile di Piazza Armerina. A livello Quest’anno l’iniziativa sarà ripetuta con la
siti parrocchiali, nonché altri siti a carat- diocesano il secondo posto è andato ad seconda edizione. Chi volesse partecipare
tere cattolico. Una apposita commissione Achille Scaravalle con il sito del Santuario al concorso deve inoltrare richiesta via e-
diocesana ha monitorato i siti ammessi al diocesano della Madonna della Milicia e al mail entro il 31 ottobre al seguente indiriz-
concorso, nel periodo compreso tra il terzo posto Giuseppe Cannariato con il sito zo: ufficiostampa@diocesi.pa.it
di Vincenzo Bozzo
L’
divenne parrocchia “Maria Ausiliatrice” necessità di continuare l’attività iniziata
MAux) si trova all’interno dell’o- gestita dai Salesiani di Don Bosco. a beneficio delle fanciulle del rione, chie-
monimo Istituto di via Sampolo. Il 23 ottobre 1944 ebbe inizio anche l’ope- se alla Madre Linda Lucotti, di fondare
Era questa la “casina” di villeggiatura del ra delle Figlie di Maria Ausiliatrice con un’opera con l’oratorio festivo e quotidia-
Monastero del Cancelliere, nella Contra- l’oratorio che, anche negli anni della no e con la scuola elementare. Sua Emi-
da di “San Polo” e, secondo lo storico Vil- guerra, tennero le suore dell’istituto nenza s’interessò per avere gli ambienti
labianca, venne costruita verso il 1774. “S.Lucia” nei locali della suddetta Parroc- necessari ed ottenne, d’intesa col funzio-
L’immobile è tipicamente monastico, for- chia. Le F.M.A. costituiscono la famiglia nario dell’Ufficio delle Finanze, che si
mato da due corpi grezzi per le celle con religiosa nata dal cuore di don Bosco e usufruisse dell’ex caserma, che circonda-
al centro la grande chiesa, il cui prospet- dalla fedeltà creativa di santa Maria va la Parrocchia, adibita a deposito di
to è l’unico elemento decorativo dell’in- Domenica Mazzarello morta nel 1881. La materiale militare e ridotta dai bombar-
tera facciata. Era un tempo circondata sua opera venne portata avanti dalle damenti in pessime condizioni. Essendo
da un terreno avente la superficie di 8400 Figlie di Maria Ausiliatrice già sparse in l’edificio di proprietà del demanio, si deve
mq ca. ed in essa le monache si recavano Italia, accolte in Francia e proiettate pagare un contributo annuo. Le suore
due volte l’anno per la villeggiatura. Per verso l’allora remotissima America Lati- giunsero in un periodo difficile; affronta-
la legge di abolizione delle corporazioni na. Cessata la guerra, il cardinale, S.E. rono enormi sacrifici ed ebbero non pochi
religiose del 1866, la villa passò in potere Mons. Luigi Lavitrano, costatando la disagi. Con questo obiettivo si lavora
al Demanio dello Stato, ma le monache anche al momento presente, anche se, è
continuarono a conservare l’uso del notizia di qualche giorno fa, dopo 62 anni,
monastero e della vicina chiesa. Succes- le F.M.A. hanno lasciato l’Istituto e con
sivamente, durante la Prima Guerra esso chiude anche l’oratorio, punto di
Mondiale, la struttura venne adibita ad riferimento per centinaia di giovani del
ospedale militare. La chiesa invece quartiere.
CALCIOPOLI UN PALLONE PIEN realtà”: l’ingordigia di una inattesa mente ai giovani con parole dolciastre
P
er lunghissimi anni lo sport del
calcio ha portato avanti attraver- mafia sportiva. L’interesse proviene, ed allettanti per coprire l’indifferenza,
so il campanilismo regionale e data l’alta e indiscussa loro posizione, a volte anche il disprezzo nei loro
nazionale, l’entusiasmo e le aspirazioni dall’abuso delle proprie funzioni e riguardi.
non solo dei giovani, anche degli adulti. dalla ricerca a tutti i costi di un facile È la stessa società che, riluttante a
Numerose generazioni si sono interes- guadagno. I benpensanti, solitamente, togliere di mezzo la droga per i facili
sate alla cosiddetta “pila” degli antichi la loro mansione l’avevano ritenuta guadagni, come il coccodrillo, piange
Romani, a una palla di pelle di pecora quasi una missione a carattere sociale pubblicamente sulla sorte di chi vi
piena di farina o di stracci, formata sicché si sono affidati, ingenuamente, incappa.
pure da carta d’imballo che, avvolti vec- a persone che “apparivano” sostenitri- È la stessa società che, non riuscendo
chi giornali legati accuratamente con ci sia dei giovani che dei valori, ma ad arginare le masse dei disoccupati
spago, diveniva delizia e trastullo dei che hanno mostrato di amare solo se che bussano alle porte del mondo del
nostri nonni, i quali giocavano a piedi stessi. lavoro, richiede loro del “volontaria-
scalzi perché, a causa della povertà, Il soffermarsi unicamente al disastro to”, un servizio civile che supplisca il
non era permesso di deteriorare l’unico dovuto alle retrocessioni e alle pena- vuoto degli organici, la stessa che, con
paio di scarpe che possedevano. lizzazioni è apparsa come tematica la scusa di debellare l’ignoranza,
Quello del calcio, fino a pochi anni or unica dei buongustai, di chi fatto a allunga gli anni di formazione scolasti-
sono, veniva considerato uno sport tavolino i conti delle entrate e delle ca e apre corsi per il conseguimento
sano, un momento di crescita intellet- uscite, ha affibbiato la colpevolezza a di una mini laurea dando l’illusione di
tuale e di sviluppo fisico, una sollecita- tale o tal altro dirigente, giocatore o raggiunti traguardi, in realtà “insigni-
zione all’emulazione, alla lealtà, al arbitro. ficanti”.
rispetto dell’altro, all’ accettazione di Dei danni arrecati agli scommettitori, È l’agire di genitori incapaci a svolgere
un verdetto di vittoria e di sconfitta. chi ne ha parlato? Dei molteplici “atti adeguatamente le proprie mansioni
Coloro che praticano lo sport, normal- immorali” tracannati dai più alla pari che permette ai figli di vivere da inver-
mente, sono propensi a socializzare e di un freschissimo bicchiere d’acqua tebrati consegnando tutto alle politi-
a superare le consuete difficoltà che pura, chi ne ha fatto parola? Davanti che dei furbastri, i quali si servono di
ogni essere umano incontra nella vita. al dilagante relativismo, la maggioran- loro, da nuovi lombrichi, per ingrassa-
La sete di denaro, purtroppo, dopo za non ha inteso prenderli in conside- re la terra. La convalida ci viene da
aver trascurato contenente e contenu- razione. Il fanatismo delle curve ha Gesù: “Guardatevi dal lievito dei
ti e specificatamente gli aspetti etici, dimenticato che il “male”, in qualun- Farisei”.
si abbevera a qualsivoglia fonte pro- que momento e in qualsivoglia parte A questo atto di disonestà compiuto da
duttiva di interesse. dell’universo, rimarrà sempre tale e alcuni gestori del calcio nei confronti
Così i furbi hanno tentato di prendere che è altamente deleterio presentare della gioventù loro affidata, il minimo
in giro non solo i singoli ma le masse ai puri, soprattutto se giovani come da richiedere è un pubblico risarci-
servendosi degli idoli che le stesse medicina salutare, una bevanda avve- mento di cui possano beneficiare le
veneravano. Un gruppo di uomini senza lenata. associazioni, tra cui quelle che attin-
scrupoli, abusando della propria auto- Bisogna riconoscere che la società gono, per lo sviluppo delle opere socia-
rità, si è servito della prepotenza perso- degli adulti - carpendo l’ingenuità e li, al finanziamento del 5 per mille.
nale per calpestare diritti individuali e l’esuberanza giovanile - ancora una È una forma di restituzione, di una
collettivi. Tanti si sono limitati a parla- volta ha mostrato la sottile ipocrisia parziale compensazione per l’avvenu-
re della disonestà in senso astratto, riposta di frequente nel suo agire. I ta appropriazione indebita nei con-
ben pochi del cattivo esempio imparti- gestori di una società dedita all’arrivi- fronti dei tanti scommettitori penaliz-
to alle nuove generazioni da parte di smo, ai non valori, al profitto e allo zati e dello scandalo arrecato ai giova-
coloro a cui era stato demandato il strapotere attraverso l’accumulo dei ni dalle strutture sportive a cui era
compito di educarle e di formarle. beni materiali pur essendo estrema- stato demandato il compito di educar-
Si è manifestato il tabù di “sacre mente egoista, si rivolge caramellosa- li alla legalità.
Quale la differenza tra il calcio del elevati attraverso scorciatoie e atti Il calcio dovrebbe tornare ad essere
passato e quello attuale? illeciti che, di questo passo, rischiano soprattutto uno sport e meno indu-
Resta ben poco rispetto al calcio di una di portare allo sfascio il gioco più bello stria; ormai attorno a questo mondo
volta. Un tempo si trasferivano valori, del mondo. circolano troppi interessi, troppo spor-
oggi si tende al business più sfrenato. co denaro e nessuno è disposto a
Sponsor e diritti televisivi hanno stra- Perché il calcio continua ad essere rinunciarvi. Qualunque cosa poi suc-
volto la vera essenza del calcio, una lo sport più seguito dalla gente? ceda, il tifoso sarà sempre lì a riempi-
volta proprietà della passione della Il calcio, come dicono i tifosi, è una re gli stadi o a sottoscrivere un abbo-
gente e dei tifosi. fede. E per una fede si finisce per namento televisivo.
chiudere un occhio, a volte tutti e due.
Perché si è arrivati a tutto questo? Il calcio è anche lo sport più semplice È un problema al vertice della Fede-
Per la sete di denaro. Negli ultimi perché facile da capire. È lo sport che razione?
anni, infatti, le cifre che girano attra- ci ha fatto crescere. Lo sport del cam- La Federazione ha sicuramente le sue
verso il calcio hanno raggiunto propor- panile dove attorno ad undici ragazzi in colpe perché non ha vigilato sul mar-
zioni inaudite. Oggi per un normale pantaloncini si sfidano città e con loro cio e, in alcuni casi, è stata addirittura
giocatore si chiedono cifre pari a cin- l’orgoglio della gente di appartenervi. complice di azioni illecite.
que-dieci milioni di euro, non parlan- Il calcio è paradossalmente l’unico Il Presidente Carraro ha fatto bene a
do di Totti e Ronaldo….i grandi assi. momento di aggregazione dell’intera dimettersi, non aveva altre strade.
nazione. Non esiste altro motivo, oggi, Ora il Commissario Rossi sta cercando
Chi è il colpevole? I soldi, l’indu- che ci induce a scendere nelle piazze di rimettere insieme i cocci di questo
stria? per sventolare il tricolore. sistema, ma fin quando il calcio non
Il colpevole è la società, la sete di dimostrerà di volere davvero cambiare
potere. E’ l’innato desiderio che s’im- C’è una soluzione a questo problema? attraverso regole certe e attuabili, il
padronisce dell’uomo e che lo spinge a La soluzione ci sarebbe, ma… è una futuro del nostro sport nazionale
cercare di raggiungere i risultati più strada impraticabile. resterà avvolto dalla nebbia.
S
abato 17 giugno nel salone della torio di Formazione di Azione Cattoli-
Parrocchia SS. Crocifisso di Bel- ca, intitolato alla figura del mai dimen-
monte Mezzagno si è svolta la ticato Mons. Francesco Pizzo, per
cerimonia di apertura del centro diversi anni assistente di Azione Catto-
“Tabor” e del Laboratorio di Forma- lica per il Settore Adulti, “innamorato
zione “Mons. Francesco Pizzo”. Par- dell’Azione Cattolica” come amava defi-
ticolarmente significativa la presenza nirsi, che alla formazione dei laici cri-
di Mons. Salvatore Di Cristina, Vesco- stiani ha dedicato tutta la sua vita, con
vo Ausiliare dell’Arcidiocesi di Paler- amore, passione e competenza.
mo, del mio e nostro caro amico Dott. Importante, significativa, profonda,
Nino Barraco, giornalista, che mi commovente, incisiva, ricca di conte-
piace definire “Poeta dello Spirito”, di nuti, di spunti poetici, di parole che
presidenti e responsabili di varie asso- ecc.). Il centro e le attività sono realiz- diventano preghiera, come sempre, la
ciazioni, di rappresentanti dell’ammi- zate in cogestione tra l’Azione Cattoli- riflessione di Nino Barraco dal titolo
nistrazione comunale di Belmonte ca Italiana e l’associazione Apriti perfettamente aderente all’evento: La
Mezzagno, della Parrocchia e di tante Cuore Onlus con la finalità specifica Tenda del Tabor.
altre persone (fino ad esaurire tutti i di accostare le persone quanto più Il Vescovo Ausiliare, Mons. Salvatore di
posti a disposizione) inclusi quasi tutti possibile alla preghiera e alla forma- Cristina, ha poi concluso la cerimonia
i consiglieri diocesani di Azione Catto- zione, al fine di adoperarsi con mag- con una propria riflessione centrata
lica e il Direttivo dell’associazione giore consapevolezza e disponibilità al tutta sull’esperienza del Tabor, sul
“Apriti Cuore”. servizio degli altri e alla testimonianza significato della trasfigurazione e sulle
Dopo un mio breve messaggio di salu- evangelica nella quotidianità della refluenze nella vita cristiana dei laici
to e di ringraziamento a tutti gli inter- vita. Dopo la Trasfigurazione, Gesù di oggi. Dopo un breve trasferimento
venuti e, in modo particolare a quanti scende dal monte assieme ai tre disce- verso la casa, mantenendo sempre
hanno contribuito alla realizzazione poli, Pietro, Giacomo e Giovanni, per quell’atteggiamento di preghiera che
del centro, con offerte e donazioni, a continuare la sua missione in mezzo ha contraddistinto tutta la manifesta-
tutti coloro, nessuno escluso, che si agli uomini; allo stesso modo, anche zione, Il Vescovo Ausiliare ha ufficial-
sono prodigati perché questa iniziati- noi abbiamo voluto trovare un posto mente inaugurato il centro, con una
va prendesse forma e avesse vita, spe- dove contemplare il volto glorioso di solenne benedizione e la scopertura
cialmente la famiglia Romano che ha Cristo, ascoltarlo, ricevere la sua Gra- della targa posta all’ingresso dei locali.
concesso in comodato d’uso la casa, ho zia per poi scendere dal nostro Dopo aver visitato tutte le sale (inclu-
cercato di presentare al meglio l’idea, “monte” e portare agli altri ciò che sa la piccola cappella), ha infine for-
l’intendimento, l’esigenza con cui abbiamo ricevuto. Il centro “TABOR”, mulato l’augurio che il centro possa
nasce il Centro “TABOR”, ossia quella quindi, sarà un punto di partenza, il diventare punto di riferimento, di spe-
di avere un luogo dove incontrarsi per luogo dove riempirsi di ciò che vera- ranza, di fede, di comunione, di forma-
pregare, formarsi e fare comunione. Il mente serve alla vita di un uomo per zione, di spiritualità, di conversione,
centro, sito a Belmonte Mezzagno in portare a compimento l’opera di Dio per vivere in pienezza nella carità.
via Alcide de Gasperi n. 55, è alloggia- per lui ogni giorno. Esso costituirà Il centro TABOR è pertanto sin da oggi
to in una struttura a due piani ricevu- anche un momento di aggregazione e a disposizione dei gruppi, delle associa-
ta in comodato d’uso gratuito ed è di confronto per i soci delle associazio- zioni, delle parrocchie che volessero
aperta non solo ai soci delle nostre ni che non hanno modo di condividere organizzare un momento di riflessione,
associazioni, ma a tutti coloro che un cammino spirituale, vita associati- di fermata, di ritiro, un momento di pre-
vogliono vivere un momento di spiri- va ed esperienze lavorative. Il centro ghiera, riunioni di lavoro, etc, potendo
tualità, di aggiornamento professiona- sarà, perciò, aperto a chiunque vorrà dignitosamente accogliere circa 40 per-
le o di formazione spirituale (ritiri, usufruirne per questo scopo. sone in incontri diurni e fino a 12 resi-
catechesi, momenti di preghiera, corsi Nulla di più adatto, pertanto, del centro denti, in regime di autogestione.
di formazione, seminari, convegni, “TABOR” quale sede del nostro Labora-
I
n occasione del centenario dalla vero “l’inviato speciale di Dio”, che ha
nascita e del decimo anniversario parlato ai cuori e alla mente di tutti.
dalla firma della ‘Posizio super vir- Per chi volesse approfondire la cono-
tutibus’, le edizioni San Paolo hanno scenza del primo apostolo della storia
dato alle stampe recentemente la bio- della televisione consigliamo la lettu-
grafia ufficiale del servo di Dio Paolo ra dei seguenti testi: M. De Pobladura/
Roasenda, conosciuto da tutti come E. Bronzetti/M.D’alatri: “Un apostolo
padre Mariano da Torino. del nostro tempo. Padre Mariano da
Nato il 22 maggio 1906 a Torino e Torino”, Roma 1973; M.D’Alatri:
morto a Roma il 27 marzo 1972 in con- “Padre Mariano, annunciatore televi-
cetto di santità, il frate più popolare sivo del Vangelo”, Paoline, Milano,
d’Italia negli anni Sessanta era, per 1990; S.Troncarelli: “Padre Mariano”,
dirlo con le parole del cardinale Ugo Dehoniane, Roma, 1996; AA.VV.: “Pro-
Poletti, “quello della televisione! L’a- getto cristiano e comunicazione.
mico degli umili che capivano tutto Padre Mariano da Torino”, Viterbo,
quello che diceva…”.
1995; G.Fiorini: “La voce e il cuore.
Come apostolo televisivo, Padre Maria-
una delle sue numerose lettere, “cen- Padre Mariano da Torino”, relazione
no nasce sorgere stesso della televisio-
tinaia e centinaia di ritorni a Dio, di contenuta nel volume: “L’unico Salva-
ne italiana.
pacificazioni tra gli uomini, di muta- tore. Teologia e grazia”, Viterbo, 1998;
E’ stato certamente il più valido ed
menti radicali di vita, di vocazioni reli- G.Barra: “Vivere il quotidiano con
efficace promotore delle trasmissioni
giose e sacerdotali, di confessioni” e fedeltà” (selezione degli scritti di
religiose televisive in Italia ed anche
persino, scrive ancora il frate cappuc- Padre Mariano), Gribaudi, Torino,
in qualche paese estero.
cino, “un signore che ha fatto la comu- 1974.
In Italia il frate cappuccino ha dato
nione a 82 anni”. I testi principali che riportano tutti gli
inizio alla fortunata rubrica ‘La posta
Favorevole dunque all’utilizzo dei scritti o le conversazioni televisive si
di Padre Mariano’ (1955), cui si
mass media per fare apostolato, un possono leggere in: “La posta di Padre
aggiunsero nel tempo ‘In famiglia’
(1958), ‘Chi è Gesù?’ (1959), ‘L’uomo giorno ebbe a dire:”Possibile che per Mariano”, 6 volumi pubblicati dalla
moderno alla ricerca di Cristo’ (1959) far un po’ di bene ci voglia tanta tecni- casa editrice Cesca di Roma tra il 1968
e ‘Vi presento San Paolo’ (1972) che ca, tanta carta stampata, tante mac- e il ’69, oppure in Padre Mariano:
non andò mai in onda per la morte del chine organizzative? Non lo voglio cre- “Fede e vita cristiana” un libro curato
suo autore avvenuta nel marzo del ’72. dere. Dio è così semplice! Basta farsi dalla Vice Postulazione nel 1990.
L’attività di apostolato di Padre Maria- uomini con gli uomini, come Egli si è Inoltre sulla vita di Padre Mariano
no non si fermò soltanto alle trasmis- fatto uomo per noi”. sono state realizzate tre videocasset-
sioni televisive: il frate cappuccino Il volume, scritto da padre Giancarlo te: “I due volti di P. Mariano/ Pace e
incise dieci dischi contenenti le sue Fiorini (vice postulatore della causa di bene a tutti”; “P. Mariano da Torino”;
catechesi, girò una serie di cortome- beatificazione di padre Mariano, diret- “P. Mariano da Torino. Il meglio della
traggi, inventò la via crucis e il rosario tore della rivista ‘La posta di Padre sua tv”.
‘multimediali’, promosse le cosiddette Mariano’) cappuccino come il suo illu- Sono stati realizzati, infine, due siti
‘Settimane del Vangelo’, creò un ‘Cen- stre confratello, presenta al lettore internet:
tro giornalistico di azione francesca- alcuni pensieri del padre cappuccino www.cappucciniviaveneto.it/padrema-
na’ e uno ‘Contro la fame del mondo’. e ne approfondisce la persona e l’atti- riano.htm e www.associazionepacebe-
Attraverso le sue catechesi televisive vità apostolica, che hanno lasciato un ne.it (quest’ultimo curato da ‘Gli
Padre Mariano ottenne, come scrive in segno indelebile nella coscienza di amici di Padre Mariano’’).
Caritas Diocesana
www.caritaspalermo.it
UFFICIO CARITAS - Poliambulatorio sanitario
Curia Arcivescovile di Palermo - Sportello giuridico
Via Matteo Bonello, 2 - 90134 Palermo - tel. e fax 091.335437 - Servizio docce
Direzione e Segreteria amministrativa - Corsi di alfabetizzazione di 1° e 2° livello
- Giardino di Madre Teresa
FONDAZIONE ANTIUSURA SS. MAMILIANO E ROSALIA - Progetto “Emmaus”