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Serberto 2008 “vino top” della Guida

“Cantine d’Italia 2011”: a Villa


Petriolo la terza Impronta GoWine

“L’ospitalità deve essere talmente


inventiva, regolata sull’altro e
sull’accoglienza dell’altro, che ogni
esperienza dell’ospitalità deve inventare un
nuovo linguaggio”.
Jacques Derrida

Dopo aver meritato il premio "Best of wine tourism 2011" dalla rete Great Wine Capitals, per il
terzo anno consecutivo Villa Petriolo, l’azienda vinicola di Silvia e Simona Maestrelli a
Cerreto Guidi (FI), ha ottenuto il prestigioso riconoscimento de “L’Impronta” nella
pubblicazione “Cantine d’Italia 2011”, edita da Go Wine Editore. “Le impronte di Go
Wine” vengono assegnate a quelle aziende che hanno ottenuto il più alto punteggio
complessivo nelle valutazioni su Sito, Accoglienza e Vini. Una sorta di segno ideale
che Go Wine lascia sui luoghi del vino assolutamente “da percorrere”.

La Guida, curata da Massimo Corrado e dal giornalista Massimo Zanichelli, con la


collaborazione principale dei giornalisti Francesco Falcone e Giampaolo Gravina,
rappresenta un importante volano di promozione per le attività enoturistiche di
tutta Italia. La presenza di Villa Petriolo, riconfermata anche per quest’anno tra le eccellenze
nazionali, consentirà di rafforzare l’immagine di un territorio ricco di cultura, arte, storia ed
antiche tradizioni vinicole quale il Montalbano è.
“Cantine d’Italia 2011” Verrà presentata con un grande evento presso il Devero Hotel di
Cavenago Brianza giovedì 31 marzo 2011. Dopo la presentazione sarà allestita la
degustazione dei “Vini Top”, scelti dalla Guida come maggiormente rappresentativi di
ogni azienda premiata.

Per Villa Petriolo sarà il nuovo Merlot in purezza SERBERTO 2008 a presenziare alla
premiazione di GoWine.
Serberto è stato dedicato al marito di Silvia Maestrelli Roberto Silva - da sempre, grande
amante del Merlot - e all'appellativo che, durante il Rinascimento, si applicava, in segno di
onore, ai componenti maschi della società, tra cui il padre di Leonardo Da Vinci, Ser Piero, la cui
famiglia di origine proveniva dal Montalbano sulle cui colline il Genio universale ha vissuto la
fanciullezza.

Sull’etichetta di Serberto, il simbolo


dell'abbreviazione di "Ser" utilizzato da Leonardo
Da Vinci nei suoi Codici. Un'immagine sobria,
essenziale, per un vino che vuole essere un
omaggio onesto alle potenzialità del
territorio di origine. Laddove ci si confronta
con correttezza, la terra dona, da sé, frutti
meravigliosi. Una mano dell'uomo non invasiva,
rispettosa, capace di far nascere ed emergere
dalla natura il meglio che essa può regalare.
Il Merlot, coltivato nella migliore esposizione sulle
colline di origine Pliocenica della tenuta, ha
dimostrato infatti di sapere esprimere ed esaltare
questo territorio. I terreni sabbiosi, sciolti, ma allo
stesso tempo dotati anche di una buona presenza
di limo ed argilla, consentono a questo vitigno di
produrre uve che, pur mantenendo inalterate le caratteristiche varietali, permettono di
ottenere un vino elegante ed espressivo. L’affinamento di Serberto avviene in tonneaux di
legno nuovo da 500 litri per 15 mesi, per garantire un bilanciamento tra l’irruenza del tannino e
l’invadenza del legno. “Il risultato è un vino molto piacevole, con un tannino fitto e setoso e
strettamente legato all’ossigeno. Il legno si porta a spasso questo vino nel tempo”, racconta
Federico Curtaz, autore di Serberto.

INFO Villa Petriolo: www.villapetriolo.com – www.divinando.blogspot.com

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