Professional Documents
Culture Documents
NON
EDIZIONI DISCESA – R.MATHESON
CHIP65C02
➜http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/3.0/
6502 & Terminetor Magnetico
➜http://mia-fantascienza.blogspot.com
Indice
3
Prefazione: omaggio IF Worlds of Science Fiction – Maggio 1954
Chip65C02
IF Worlds of Science Fiction Maggio 1954:
Discesa di Richard Matheson
Les si fermò d'impulso, parcheggiò l'auto sul lato destro del Sunset
Boulevard, in mezzo alle verdi colline che davano sul mare blu, Les
girò la chiave e spense il motore dell'auto, poi disse - Guarda
Ruth!-
-Lo so!- disse Ruth che s'avvicinò a Les e lo abbracciò, poi la donna
disse - Staremo sempre insieme, ma adesso non far caso a me,
cerchiamo di goderci questi momenti!-
_______________
Bill uscì di casa, mentre l'auto di Les arrivò nel suo giardino sino a
fermarsi proprio davanti al suo garage. Les era ancora stupefatto
dalla calma olimpionica di B ill, il quale per diciotto anni aveva
pagato il mutuo della sua casa, da pochi giorni aveva ottenuto la
piena proprietà della sua nuova casa, ma adesso la casa di B ill
sarebbe stata distrutta. Les storse leggermente la bocca e pensò
che la vita era proprio una maledetta bastarda, poi Les spense il
motore dell'auto.
Nel frattempo uscì di casa anche Mary, la moglie di Bill, nello stesso
istante Ruth pensò che dopo tutto, era una buona cosa che lei e Les
non avessero figli, era una cosa orribile portare sotto terra, anche
una bambina com'era Jeannie.
-Che cos'é?!- chiese Mary, mentre guardò il pacco che Ruth teneva
in mano.
-Perché no?! E' probabilmente l'ultima torta che sarà stata fatta,
stando fuori!- disse Ruth
-A me sembra che Ruth abbia avuto una buona idea!- disse ridendo
Bill
-Ma che diavolo sta succedendo?! Pensi davvero anche te, che
siamo davanti alla fine del mondo?!- chiese Les che poi sorseggiò
un po' di cherry dal bicchiere.
-La Metro Goldon Mayer farà sempre i cartoni animati?! Tom e Jerry
al centro della Terra?! Ci sarà sempre il business e l'economia che
conosciamo?!- chiese Les
Bill scosse la testa in senso di diniego poi disse -Hai letto i depliant,
non c'é modo di metter sotto terra, esattamente proprio tutto
quello che abbiamo in superficie!. Qualcosa, dovrà per forza
rimanere in superficie, e dovremo necessariamente rinunciare a
diverse cose-
Les prese il giornale che era ripiegato sul tavolo da The, il giornale
era vecchio di tre giorni, ma in prima pagina c'erano tutte le
informazioni sulla Discesa. I punti di entrata erano diversi: uno in
Hollywood, uno in Reseda, ed un terzo nel centro di Los Angeles.
-A volte ci sono cose che non capisco!- disse Les, che ripiegò il
giornale e lo ripose sul piccolo tavolo. - Che senso ha, promettere
alla gente che la televisione sarà un servizio che continuerà ad
esistere, se poi dovremo rinunciare a molte altre cose più
importanti!-
Poi Fred disse - Pare che gli scienziati, abbiano quasi concluso un
processo per sterilizzare le radiazioni della bomba, così potremo
ritornare a vivere in superficie!-
[…] B ill disse - E' più facile fare tanti piccoli buchi che un enorme
cratere, dato che potrebbe anche crollare il soffitto, se lo spazio
vuoto fosse troppo grande-
-Io penso che sarà orribile vivere sotto terra!- disse Grace - Non ci
saranno ristoranti, non ci saranno teatri, non potremo viaggiare,
solo gallerie e tunnell, luoghi bui o scarsamente illuminati e forse
malsani. Sarà un inferno!-
Mary disse -Concordo!, non si può chiamare vita, una vita fatta di
privazioni, vivendo sotto terra al buio ed in segregazione!-
-Grace, non andare! mostra a tutti quanto sei tosta!- disse Bill con
un tono sarcastico, mentre guardava sua sorella.
Les disse - Io penso, che ci sarà davvero molta gente che non
scenderà e preferirà rimanere in superficie.-
Les scosse la testa e disse -E' troppo tardi, avremmo però potuto e
forse dovuto farlo!-
Mary disse –Loro, non credo che abbiano dei tunnel in cui
rifugiarsi!-
-Certo!- rispose Bill - Anche loro, sono adesso seduti nelle proprie
dacie a bere voodka, ed rimuginare con astio, su come sarebbe
stato bello vivere sotto terra, se fossero esistiti dei rifugi
sotterranei, in cui nascondersi dalle esplosioni!-
Ruth e Les erano seduti nel loro salotto, quando sentirono suonare
due volte, il clacson dell'auto di Bill che era fuori di casa.
-E' meglio andare!- disse sotto voce Les, mentre guardò Ruth.
Bill svoltò per andare a casa di Fred, fermò l'auto sul piazzale e
dette un paio di colpi di clacson, uscì di corsa Grace, che aveva il
volto rosso e gli occhi pieni di lacrime.
-Che cosa c'é?!- chiese Bill che s'era subito accorto che qualcosa
non andava in sua sorella.
-Fred non vuol andare a vivere giù nei tunnel! Fred non vuol
lasciare la casa e non vuol lasciare la superficie!- disse piangendo
Grace.
Fred scosse la testa e disse -Mi dispiace!, io non vengo giù nelle
caverne! io resto qui!, in casa mia!-
-E' pazzo!, E' pazzo!- disse disperata Grace guardando suo fratello
Bill negli occhi, poi la donna si rivolse a Fred e disse -Fred!, che
cosa ne sarà di me?! Fred non puoi farmi questo!. Non posso andar
14
a vivere da sola nei rifugi!-
Intervenne B ill che chiese -Fred, perché non vuoi venir giù nei
rifugi?!-
-Ok!- disse Bill mentre storse la bocca e poi abbassò gli occhi,
contraendo la mascella.
-Mamma, perché lo zio Fred non viene con noi?!- chiese Jeannie.
-Bill! per Dio! ferma questa maledetta auto!- urlò Grace dopo aver
letto il biglietto scritto da Fred.
15
-Adesso che diavolo c'é?!- chiese Bill, che guardò sua sorella che
era seduta davanti, in mezzo tra Bill e Mary.
-Non voglio più andare sotto terra!. Non voglio andare sotto terra
da sola!.- disse Grace, che chiese di scendere dall'auto. Grace
sarebbe tornata a piedi a casa dal suo Fred, ed avrebbe aspettato il
suo destino, accanto a suo marito Fred.
Dopo due passi, Grace mo llò le due valigie in terra, poi si mise a
correre come una bambina, per raggiungere il più presto possibile
la strada che l'avrebbe riportata a casa.
-Non credi che Fred sia stato egoista?!- chiese Mary a Bill.
-Tesoro!, non lo so! Per favore non farmi altre domande, perché
non ho nessuna risposta da darti!- disse Bill, mentre Mary
accarezzò la testa di Jeannie, accennando un falso sorriso benevolo,
che era nervoso e stereotipato.
Non c'era alcun rumore nell'ascensore, stivate dentro come una
tomba collettiva, c'erano centinaia di persone, mentre l'ascensore
scendeva, scendeva, scendeva...
18
19