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In quanto strumento dotato di una tastiera e di corde, il pianoforte simile al clavicordo e al clavicembalo, dai

quali storicamente deriva. I tre strumenti differiscono nel meccanismo di produzione di suono.
Nel clavicembalo le corde vengono pizzicate da un plettro posizionato su un'asticella che si alza quando il
tasto viene abbassato, non permettendo cos di "colorire" il suono.
Nel clavicordo, le corde vengono colpite da tangenti che possono rimanere in contatto con la corda stessa
per la durata dell'azionamento del tasto.
Nel pianoforte, le corde sono colpite da martelletti che immediatamente rimbalzano, permettendo quindi alla
corda di vibrare liberamente, fino al rilascio del tasto che provoca l'intervento dello smorzatore.
[modifica] Storia

Per approfondire, vedi la voce fortepiano.


Il primo modello di pianoforte fu messo a punto da Bartolomeo Cristofori, padovano alla corte fiorentina di
Cosimo III de' Medici, a partire dal 1698. Per la precisione era un "gravicembalo col piano e forte", chiamato
verso la fine del settecento con il nome "fortepiano". La novit era l'applicazione di una martelliera al
clavicembalo. L'idea di Cristofori era di creare un clavicembalo con possibilit dinamiche controllabili
dall'esecutore; nel clavicembalo infatti le corde pizzicate non permettono di controllare la dinamica. Anche
per questo motivo, pianoforte e clavicembalo non appartengono alla stessa sottofamiglia.
Questo nuovo strumento permise ai nuovi interpreti di ottenere sonorit pi o meno forti a seconda della
pressione delle dita sui tasti, a differenza dell'organo e del clavicembalo, le cui corde sono pizzicate, non
percosse come permette di fare invece il pianoforte.
Uno dei primi problemi che si present fu quello dello scappamento che fu perfezionato da Cristofori nel
1720.
Il fortepiano non ebbe successo in Italia, ma l'idea fin molti anni dopo in Germania, dove il costruttore di
organi Gottfried Silbermann nel 1726 ricostru una copia esatta del pianoforte di Cristofori, che sottopose tra
l'altro al parere di Johann Sebastian Bach. Piacque molto invece a Federico II di Prussia, che ne compr
sette per 700 talleri, per arricchire i propri palazzi.
Alla bottega di Gottfried Silbermann si form Andr Stein, il quale - dopo essersi reso indipendente - perfezion
ad Augusta in un proprio stabilimento i sistemi dello scappamento e degli smorzatori. Nel 1777 ricevette la
visita di Wolfgang Amadeus Mozart, il quale fu molto entusiasta di come quello strumento potesse avere
infinite possibilit espressive. I figli di Stein si trasferirono in seguito a Vienna dove crearono una fabbrica di
fortepiani.
I primi "pianoforti verticali" furono creati forse nel 1780 da Johann Schmidt di Salisburgo e nel 1789 da
William Southwell di Dublino.
I costruttori francesi pi famosi furono Sbastien rard e Ignace Pleyel. Questi furono i pi grandi produttori di
pianoforti dell' Ottocento.
All'inizio del XX secolo la Steinway & Sons di New York brevett il pianoforte con il telaio in ghisa e divenne il
maggior produttore mondiale di pianoforti di qualit.
L'ultimo grande costruttore italiano di pianoforti stat

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