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Aprile 2008
POLINOMIA
Polinomia srl
via Melzo, 9
20129 MILANO
FNM Ferrovie Nord Milano
NORD_ING
Ing. Roberto Ceresoli
Sistema Qualità
Polinomia srl Analisi dell’impatto sul traffico dei diversi assetti degli Sistema Certificato
Via Melzo, 9 attraversamenti stradali alla linea ferroviaria Milano-Asso nella UNI EN ISO
20129 MILANO rete urbana di Seveso 9001:2000
SC 06-892/EA 34
- INDICE -
0. Premessa ....................................................................................................................................2
La città di Seveso è tagliata centralmente dalla linea FNM, i cui attraversamenti veicolari sono
attualmente tutti a raso e regolati a pl.
Il presente studio è stato commissionato a Polinomia dalle FNM proprio per valutare l’impatto sul
traffico urbano di Seveso delle diverse opzioni di assetto degli attraversamenti veicolari della linea
ferroviaria.
Il presente rapporto fa seguito al 1° Rapporto “Analisi degli effetti del nuovo sottopasso stradale
alla linea ferroviaria Milano-Asso sul traffico della rete urbana di Seveso” di giugno 2007.
Seveso si colloca sulla direttrice di collegamento storico fra Como e Milano lungo il fiume
omonimo.
Le principali infrastrutture di trasporto che interessano l’area sono infatti orientate sulla direttrice
Nord-Sud; alle due direttrici storiche (la linea ferroviaria e la ex-Statale dei Giovi) si è aggiunta la
Superstrada Milano-Meda (1).
Le due direttrici storiche sono secanti le conurbazioni dei vari Comuni, e nel caso della ferrovia
questa taglia letteralmente in due la conurbazione di Seveso, mentre la Superstrada risulta più
disassata verso Est.
Le direttrici Est-Ovest, nella fascia territoriale di Seveso, sono unicamente di viabilità locale,
penalizzate inoltre dall’attraversamento a raso della linea ferroviaria.
1
Un tempo la Superstrada si fermava all’altezza di Meda, ma poi è stata prolungata e ora arriva fino a Cermenate.
Polinomia srl – via Melzo, 9 – 20129 MILANO 3
Figura Inquadramento territoriale dell’area (in tratteggio nero le linee ferroviarie e in viola il confine
comunale di Seveso)
Rete viaria
Come si è detto, la maglia viaria di Seveso è impostato sulle due direttrici “forti” Nord-Sud : la SP
44bis “ex-Statale dei Giovi” e la SP 35 “Superstrada Milano-Meda”.
La prima entra nella conurbazione principale di Seveso, separando la zona centrale da quella
dell’Altopiano, e presenta molti incroci con la viabilità locale.
La superstrada invece corre più ad Est, discosta dall’area centrale, con due svincoli :
Il resto della viabilità (nel comparto compreso fra le due direttrici “forti” citate) ha caratteristiche da
strada locale; si distinguono forse i due collegamenti interurbani di via Montello (da e per
Barlassina) e via San Carlo (da e per Meda).
Gli incroci urbani in questo comparto sono tutti regolati a precedenza, salvo un incrocio configurato
a rotatoria (piazza Seminario) e i tre incroci semaforizzati :
Passaggi a livello
2
In effetti il primo pl a Sud è in territorio comunale di Cesano Maderno, tuttavia serve anche traffici locali di Seveso
Polinomia srl – via Melzo, 9 – 20129 MILANO 5
1. pl di via Como (Cesano Maderno)
tratta ferroviaria Milano-Seveso
direttrice stradale Seveso Ovest – Cesano Maderno
2. pl di corso Isonzo
tratta ferroviaria Milano-Seveso
direttrice stradale Seveso Ovest (piazza Roma) – Seveso Est (Superstrada/uscita Seveso)
4. pl di via Montello
tratta ferroviaria Seveso-Camnago e Seveso-Asso (in corrispondenza del bivio ferroviario)
direttrice stradale Seveso Ovest e Barlassina – Seveso Est (Superstrada/uscita Meda)
6. pl di via S. Carlo
tratta ferroviaria Seveso-Asso
direttrice stradale Meda – Seveso Est
Nella raffigurazione che segue è riportato un riepilogo schematico della situazione attuale dei
transiti regolati a passaggio a livello, cui si aggiunge l’attuale sottopasso pedonale di stazione.
Linee e servizi
La linea Saronno-Seregno interessa solo marginalmente il territorio comunale e, data l’esiguità del
servizio ferroviario su questa linea, la linea stessa non costituisce per Seveso una barriera urbana
rilevante.
Le altre due linee (la Seveso-Camnago si dirama dalla Milano Asso subito a Nord della stazione di
Seveso) costituiscono una risorsa fondamentale per Seveso (servizi rapidi e frequenti per Milano),
ma anche un elemento di rilevante impatto ambientale ed urbanistico.
Su queste due linee funzionano i servizi passeggeri da Milano per Meda/Asso e quelli per
Camnago, e tutte le corse effettuano fermata nella stazione di Seveso.
I convogli delle FNM che transitano dalla stazione di Seveso effettuano essenzialmente due tipi di
servizi:
La linea Milano-Asso presenta un servizio che prevede la fermata in tutte le stazioni da Asso a
Seveso (con l’aggiunta – limitatamente a qualche corsa - anche di Cesano Maderno) e da Milano
Bovisa a Milano Cadorna, mentre tra Seveso e Milano Bovisa non viene effettuata alcuna fermata.
La frequenza di questo servizio – con riferimento all’orario di transito per la stazione di Seveso - è
di 2 treni/ora in direzione Milano dalle 6,30 alle 9,30 e di un convoglio/ora nel resto della giornata;
in direzione Asso il servizio è attestato su 2 treni/ora tra le 16,30 e le 20,30 e 1 treno/ora tra le 6,30
e le 16,30.
Oltre le 20,30 non esiste alcun servizio di tipo regionale.
L’orario è di tipo cadenzato.
La linea Milano-Camnago presenta un servizio di tipo omnibus, con fermata in tutte le stazioni da
Milano Cadorna a Camnago L. ed una frequenza che in entrambe le direzioni è di 2 treni/ora tra le
6,30 e le 9,30, tra le 12,00 e le 14,00 e tra le 17,00 e le 21,00 (circa), mentre nel resto della
giornata la frequenza si limita ad 1 treno/ora in entrambe le direzioni.
Oltre le 21,00 non si ha più alcun servizio su Camnago.
L’orario è di tipo cadenzato.
La linea Milano-Meda-(Mariano C.) presenta un servizio di tipo omnibus, con fermata in tutte le
stazioni da Milano Porta Vittoria a Meda (in qualche caso Mariano C.).
La frequenza in direzione Meda è di 2 treni/ora tra le 7,00 e le 8,00 e tra le 17,30 e le 22,00 e di 1
treno/ora tra le 12,00 e le 14,00, mentre nelle rimanenti ore della giornata non si ha alcun servizio.
In direzione Milano la frequenza si attesta su 2 treni/ora tra le 7,00 e le 9,00 e tra le 18,30 e le
23,30 e su 1 treno/ora tra le 12,30 e le 14,30, non presentando servizio nelle altre ore della
giornata.
L’orario è di tipo cadenzato.
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numero corse
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fascia oraria
considerando sia i convogli del servizio Regionale (linea Milano-Asso) che quelli del servizio Suburbano relativi alla
linea Milano-Seveso-Meda-(Mariano) transitanti per la stazione di Seveso emerge una buonissima frequenza in
direzione Milano tra le 7,00 e le 9,00: circa 1 treno ogni 15 minuti. Tale valore è in realtà superiore (mediamente 1
treno ogni 10 minuti) tenuto conto della linea Milano-Camnago L. riportata nella scheda successiva;
nel senso di marcia opposto, cioè in direzione Meda-Asso, la frequenza più elevata è concentrata tra le 17,00 e le
21,00 con circa 1 treno ogni 15 minuti. Anche in questo caso, tenuto conto della linea Milano-Camnago L., la
frequenza complessiva sale in realtà ad 1 treno ogni 10 minuti;
l’orario è di tipo cadenzato mnemonico;
il servizio è garantito anche la domenica e nei giorni festivi, seppure con una frequenza leggermente ridotta.
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fascia oraria
limitatamente alla sola linea Milano-Camnago, sia in direzione Milano che in direzione Camnago, la frequenza tra le
7,00 e le 9,00 e tra le 17,00 e le 19,00 è di un convoglio ogni 30 minuti. Si scende ad una frequenza di 1 treno/ora
nelle rimanenti fasce orarie tra le 6,00 e le 21,00 con qualche corsa di rinforzo tra le 12,00 e le 14,00, mentre non si
ha servizio da/per Camnago oltre le 21,00;
anche in questo caso l’orario è di tipo cadenzato mnemonico;
il servizio è garantito anche la domenica e nei giorni festivi a frequenza pressoché immutata.
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fascia oraria
poche corse ormai prevedono ancor’oggi partenza da Seveso: si tratta di 2 corse in direzione Milano prima delle
7,00 e di 1 corsa dopo le 23,00;
in senso opposto si riscontrano 7 corse limitate a Seveso, tutte dopo le 20,30;
si tratta di un servizio garantito anche la domenica e nei giorni festivi.
Analizzando sull’orario ferroviario le coppie di treni su ciascuna linea, è possibile stimare dei valori
medi di chiusura dei diversi pl.
La stima è stata verificata con valori campionari di chiusura sia forniti da FNM che rilevati in
concomitanza del rilievo dei flussi veicolari.
pl Numero medio di chiusure pl Tempo medio (mm.ss) di Tempo medio Percentuale di chiusura
nella fascia 7.00-9.00 chiusura pl nella fascia 7.00- complessivo di chiusura nella fascia 7.00-9.00
9.00 nella fascia 7.00-9.00
Via Como 11 05.00 55.00 45.8%
Via Isonzo 13 03.32 46.00 38.3%
Via Manzoni 13 03.32 46.00 38.3%
Via Montello 12 04.20 52.00 43.3%
Via Farga 9 03.47 34.00 28.4%
Via San Carlo 9 03.47 34.00 28.4%
Via Leoncavallo 7 04.17 30.00 25.0%
Via Leoncavallo
Via Farga
Via Montello
Via Manzoni
Via Isonzo
Via Como
- 20 40 60 80 100 120
L’Art. 145 PRECEDENZE del Codice della Strada al comma 3 prevede : “negli attraversamenti di
linee ferroviarie e tranviarie i conducenti hanno l’obbligo di dare la precedenza ai veicoli circolanti
su rotaie”.
Questa norma deriva in primo luogo da motivi di sicurezza nella circolazione, dando una regola
chiara e generale di accredito della priorità di transito ai convogli ferroviari.
Questa norma ha una sua giustificazione anche in termini trasportistici, se pensiamo che un treno
abitualmente trasporta alcune centinaio di persone, mentre i pedoni e le auto che, dando la
precedenza al treno, devono attendere al pl abitualmente coinvolgono solo alcune decine di
persone.
Gli altri articoli del Codice della Strada che riguardano i pl sono :
Le proposte definite ed analizzate nel presente studio partono dai seguenti assunti :
la linea ferroviaria è una risorsa fondamentale per la mobilità sulla direttrice Milano-
Meda-Asso, e per Seveso in particolare, e costituisce un fattore centrale per ogni
scenario di sviluppo della mobilità sostenibile nell’area in esame;
nei punti di incrocio a raso fra linea ferroviaria e strade urbane ed extraurbane il traffico
veicolare deve dare la precedenza al transito dei convogli ferroviari, per una serie di
ragioni normative e trasportistiche (vedi par. 1.3);
il numero di transiti di convogli ferroviari sulla linea in esame (vedi par. 1.2) e di
conseguenza il numero di pedoni e veicoli costretti all’arresto ed all’attesa ai pl a
Seveso rende indispensabile pensare alla totale o parziale risoluzione dei conflitti fra
circolazione ferroviaria e traffico veicolare.
una soluzione “gestionale” legata alla possibile riduzione e regolarizzazione dei tempi di
impegno della linea ferroviaria e quindi di chiusura dei pl nella tratta in esame;
una soluzione “infrastrutturale” legata alla eliminazione dei punti di conflitto.
Il metodo abituale di eliminazione dei conflitti fra flussi veicolari e servizi ferroviari è quello di creare
un differenziale fra quota della strade e quota della sede ferroviaria, cioè di passare con la strada
sotto o sopra la ferrovia o, in maniera complementare, con la ferrovia passare sotto o sopra la
strada.
Nel caso di ambito urbano quale quello di Seveso è opportuno eliminare “in primis” le alternative di
scavalco, che richiedono rampe e tratte fuori terra che presentano un impatto ambientale e
paesaggistico incompatibile con l’ambito urbano in esame.
Fra i due casi vi è però una sostanziale differenza nell’estensione delle rampe per le strade e per
la ferrovia per raggiungere la quota sotterranea necessaria a sottopassare rispettivamente la linea
ferroviaria o la viabilità a raso.
Nel caso di mantenimento della ferrovia a raso, è necessario disporre degli spazi nella viabilità
urbana per collocare le rampe stradali su entrambi i lati della linea ferroviaria.
I vincoli normativi e tecnologici sulla pendenza in rampa (max 8%) delle strade e sui raggi dei
raccordi verticali fra tratta orizzontale e tratta in pendenza richiedono delle rampe stradali di
estensione comunque non superiore ai 150 m.
Nel caso viceversa di interramento della ferrovia, i vincoli normativi e tecnologici sono più stringenti
(pendenza longitudinale max dell’8‰3) e quindi è necessaria, anche nelle ipotesi più favorevoli,
una rampa di oltre 500 m di estensione.
Nella tratta della linea ferroviaria che rimane in rampa non è ovviamente possibile mantenere gli
attraversamenti veicolari.
Gli attraversamenti veicolari sarebbero quindi liberi ed a raso nella tratta totalmente interrata, ma
risulterebbero concentrati in questa tratta (essendo impediti nelle tratte di risalita della ferrovia).
3
Con possibilità di deroga al 12‰, come da istruzione tecnica RFI per linee a traffico misto, e possibilità di ulteriore deroga al 16‰
come da recente realizzazione di un tratto di linea ferroviaria a Castellanza.
Polinomia srl – via Melzo, 9 – 20129 MILANO 17
1.5 Aspetti urbanistici
I diversi metodi di risoluzione dei conflitti tra flussi veicolari e ferroviari identificati nel paragrafo
precedente possono essere sottoposti a pre-analisi urbanistica che faccia emergere vantaggi e
svantaggi di ogni soluzione e che è opportuno prendere in considerazione nella valutazione
comparata delle alternative di assetto.
Gli elementi a cui prestare attenzione non possono essere pienamente valutati in termini
quantitativi come per l’impatto sul traffico, in quanto coinvolgono aspetti come la qualità dei
luoghi, la permeabilità del tessuto urbano, l’accessibilità per ogni categoria di utenti, il
paesaggio urbano ed altri che risultano difficili, se non impossibili, da misurare.
Nonostante ciò l’insieme dei fattori coinvolti influenza in misura spesso significativa la qualità della
vita delle persone appartenenti alla comunità insediata nell’area o che usano a vario modo il
territorio di Seveso, la qualità delle relazioni che lì si sviluppano, la vivibilità e la sostenibilità
dell’ambiente costruito.
Una buona soluzione che si ponga l’obiettivo di conciliare il passaggio della ferrovia con le altre
funzioni urbane dovrà evitare di generare nuovi problemi, assenti prima della sua attuazione.
Dovrà quindi scaturire, oltre che dalle valutazioni di ordine economico e trasportistico, anche dalla
preferenza di un’opzione al posto di un’altra rispetto a questioni di ordine sociale, culturale,
estetico, di rischio-opportunità, di consapevolezza dei benefici dell’opzione che non si sceglie –
inclusa l’opzione “zero”, ovvero l’assenza di qualunque intervento – e a cui la collettività è disposta
a rinunciare.
Opzioni in esame
Ai fini di questa analisi, alle soluzioni infrastrutturali complete (sistema dei sottopassi veicolari o
interramento locale della linea ferroviaria) vanno affiancate altre opzioni che mantengono intatta la
sede ferroviaria, ma prospettano soluzioni che non dovrebbero essere escluse a priori: opzioni
minime in termini di investimenti e benefici prodotti, incentrate sulla minimizzazione dei tempi di
attesa ai passaggi a livello, oppure opzioni intermedie che distinguano e realizzino soluzioni
differenziate per il traffico veicolare motorizzato e per quello pedonale e ciclabile.
Nel caso di Seveso e della linea FNM non sembrano esserci margini significativi di riduzione dei
tempi di chiusura dei pl; anzi è proprio l’opzione di eliminazione dei passaggi a livello che
permetterebbe di togliere un fattore di possibile perturbazione alla circolazione dei treni e quindi di
regolarizzare la chiusura dei pl residui.
Nell’opzione degli interventi ai pl, così come in tutti gli altri casi che escludano l’ipotesi
dell’interramento, sarebbe inoltre opportuno realizzare interventi di integrazione della ferrovia
nel tessuto urbano attraverso l’eliminazione di barriere, cancelli, percorsi obbligati, ecc…, così
come avviene in molti esempi svizzeri.
Con soluzioni di questo tipo si otterrebbero nuovi spazi intrinsecamente liberi dal traffico veicolare
motorizzato (portato sotto la ferrovia) e per questo più vivibili e più appetibili anche per investimenti
da parte del settore privato con risorse aggiuntive per la realizzazione delle opere.
Il primo parametro considerato per la valutazione riguarda la qualità dei luoghi prodotti dalla
realizzazione degli interventi per le diverse soluzioni. Una qualità legata in primo luogo alla qualità
della progettazione delle infrastrutture e dei manufatti che vengono realizzati, alla successiva
gestione in termini di manutenzione, frequentazione, cura e rispetto da parte di cittadini e utenti.
Una qualità complessiva che deriva dall’insieme dei fattori coinvolti e che, come accennato in
precedenza, influenza considerevolmente la qualità del vivere e i modi d’uso della città di Seveso.
L’aspetto della qualità urbanistica varia poi a seconda del luogo specifico; l’indicatore è stato
differenziato per i seguenti luoghi:
Un terzo aspetto riguarda l’accessibilità alla diversità delle funzioni urbane e delle forme d’uso del
territorio permessa dalle diverse soluzioni; l’accessibilità viene declinata per le diverse componenti
di mobilità.
Su questo aspetto si tornerà con le valutazioni trasportistiche presentate nei seguenti capitoli del
presente rapporto.
Aspetti anch’essi non secondari fanno poi riferimento alla cultura e al paesaggio urbano e
riguardano la capacità che i luoghi hanno di produrre e riprodurre senso di appartenenza alla
comunità insediata. In questo senso il passaggio della ferrovia nel centro di Seveso porta con sé
significati storici e di identità, che ogni soluzione adottata dovrebbe tutelare e valorizzare: la
crescita della città attorno alla ferrovia ha significato l’accumulo di memoria e la stratificazione di
elementi culturali che la sua possibile cancellazione (o nascondimento) dovrebbe in qualche modo
salvaguardare.
La seguente tabella presenta i diversi aspetti urbanistici relativi alle diverse opzioni di mitigazione
del passaggio della ferrovia a Seveso.
In rosso sono evidenziati gli aspetti problematici rispetto alla situazione attuale; in verde quelli
migliorativi; in giallo quelli che necessitano una attenzione particolare e il cui giudizio dipende
generalmente dalla qualità degli interventi.
2.1. Flussi di traffico interessanti l’area (fonte matrice o/d Regione Lombardia)
Un quadro della mobilità interessante il Comune di Seveso e gli attraversamenti veicolari della
linea ferroviaria in esame può essere desunto dai risultati della “Indagine Origine-Destinazione
regionale 2002” effettuata su base campionaria dalla Regione Lombardia.
I dati si riferiscono agli spostamenti che interessano il territorio regionale in una giornata feriale
media (anno 2002) e prendono in considerazione tutti gli spostamenti degli individui oltre i 14 anni
(escludendo quindi i bambini e gli studenti delle scuole dell’obbligo), e trascurando gli spostamenti
pedonali con durata inferiore ai 20’ (essendo l’indagine mirata a ricostruire gli spostamenti
meccanizzati).
Criteri di selezione
I criteri adottati di selezione degli spostamenti contenuti nella base dati regionale sono stati i
seguenti :
Mezzo:
o Auto (guidatore);
o Auto (guidatore) + treno e/o metrò e/o bus urbano.
Fascia oraria:
o 7.00-9.00 (selezionato sull’orario di inizio viaggio 6.45-8.45).
Zone origine/destinazione:
o Comune di Seveso;
o Comuni limitrofi a Ovest della ferrovia:
Barlassina;
Cogliate;
Ceriano Laghetto;
o Comuni limitrofi a Est della ferrovia (schematizzando l’assetto territoriale):
Meda;
Seregno;
Cesano Maderno.
o I principali poli di attrazione di mobilità ad Ovest (Saronno).
o I principali poli di attrazione di mobilità a Nord (Lentate).
o I principali poli di attrazione di mobilità a Nord-Est (Mariano e Giussano).
o I principali poli di attrazione di mobilità ad Est (Desio, Lissone e Monza).
o I principali poli di attrazione di mobilità a Sud (Milano).
Secondo i criteri di selezione sopra indicati è stata estratta la matrice origine/destinazione degli
spostamenti, per le relazioni che potenzialmente interessano l’attraversamento della linea
ferroviaria all’altezza di Seveso.
CESANO MADERNO
CERIANO LAGHETT
OVEST (SARONNO
NORD (LENTATE)
BARLASSINA
Matrice o/d
NORD-EST
COGLIATE
SEREGNO
spostamenti in auto
SEVESO
MILANO
fascia 7.00-9.00
Totale
MEDA
EST
1 SEVESO 1.221 18 14 163 328 271 399 62 72 153 185 420 3.306
2 CERIANO LAGHETTO 35 74 13 21 148 292
3 COGLIATE 41 36 90 12 171 350
4 BARLASSINA 170 60 93 46 27 116 512
5 MEDA 89 88 124 301
6 SEREGNO 208 87 38 53 386
7 CESANO MADERNO 288 92 81 49 143 653
11 OVEST (SARONNO) 10 15 12 34 72
12 NORD (LENTATE) 156 314 52 168 689
13 NORD-EST 14 27 41
14 EST 48 18 63 129
15 MILANO 37 37
Totale 2.303 141 14 509 753 335 858 150 393 212 245 855 6.768
Si tratta complessivamente di quasi 7 mila auto (valore biorario); le varie tipologie di relazioni sono
state differenziate cromaticamente, e corrispondono presumibilmente a diversi gradi di probabilità
di attraversamento della linea ferroviaria all’altezza di Seveso..
Tipo di relazione
Ovviamente per i primi due tipi di relazioni l’attraversamento della linea ferroviaria dipende se
l’origine o la destinazione in Seveso è sita ad Est o ad Ovest della ferrovia stessa.
Gli attraversamenti di breve raggio sono quelli che presumibilmente attraversano la linea all’altezza
di Seveso.
Gli attraversamenti di medio raggio hanno invece maggiori alternative di itinerario e potrebbero
attraversare la linea in un fascia territoriale diversa da Seveso.
Le relazioni con Milano possono interessare l’attraversamento della linea ferroviaria in accesso alla
superstrada Milano-Meda.
Abbiamo quindi una stima di un flusso biorario e bidirezionale di 3.750 auto in attraversamento
della ferrovia nella fascia territoriale di Seveso.
In termini di capacità tecnica di smaltimento, due sottopassi stradali (ciascuno con una corsia per
senso di marcia) sono in grado di servire la domanda di attraversamento nella fascia territoriale in
esame.
Interscambi
Gli spostamenti che prevedono interscambio auto-treno si concentrano sulle relazioni verso Milano
e rappresentano nella fascia oraria in esame quasi il 30% degli spostamenti in auto diretti al
capoluogo regionale.
Questi valori di interscambio possono aver avuto variazioni rilevanti dal 2002, in seguito
all’aumento dei servizi FNM e all’introduzione dei servizi S che utilizzano il passante ferroviario di
Milano e quindi migliorano la distribuzione dell’utenza ferroviaria nel capoluogo regionale.
In aggiunta alla campagna di indagine specificamente effettuata per il presente studio e che verrà
trattata nel successivo paragrafo si dispone altresì di altri dati di traffico; si tratta di:
dati di traffico relativi al Piano Generale del Traffico Urbano di Seveso (Centro Studi Traffico,
1998);
dati di traffico Provinciali (Provincia di Milano, 2003-2005);
dati di traffico rilevati a mezzo di “Autovelox C104” (Polizia Municipale locale, 2006);
dati di traffico tratti dal recente studio sui flussi di traffico interessanti il comune di
Barlassina (Polinomia srl, 2006).
Con riferimento in particolare alle campagne di indagini più recenti, oltre alla rilevazione effettuata
dalla Polizia Municipale locale (peraltro con una strumentazione “Autovelox” che presenta dei
“limiti” per questo tipo di applicazione, sia nel caso di rilievo in certe condizioni atmosferiche1 sia
per l’omogeneizzazione dei veicoli rilevati in veicoli equivalenti2), si può disporre del seguente
prospetto di TGM (Traffico Giornaliero Medio) su alcune delle principali arterie di traffico provinciali:
SP 35 - Superstrada Mi-Meda
(Meda)
SP 35 - Superstrada Mi-Meda
(Paderno D.)
TGM FERIALE*
Strada Postazione anno autovetture commerciali Totale veic.eq.
SP 35 - Superstrada Mi-Meda Meda 2005 39.589 3.733 43.322 48.922
SP 35 - Superstrada Mi-Meda Paderno D. 2003 91.712 7.200 98.912 109.712
SP 44bis - ex-Statale dei Giovi Barlassina 2006 12.800 1.700 14.500 17.050
SP 527 - Saronno-Monza Solaro 2003 21.908 2.277 24.185 27.601
si osserva il forte carico che caratterizza la SP 35 (Superstrada Milano-Meda) con 43.300 veicoli/giorno
(corrispondenti a 48.900 veic.eq./giorno) all’altezza di Meda e con 98.900 veicoli/giorno (corrispondenti a 109.700
veic.eq./giorno) all’altezza di Paderno;
di minore entità risultano invece i flussi lungo la SP 527 (Saronno-Monza) con 24.200 veicoli/giorno (corrispondenti
a 27.600 veic.eq./giorno) all’altezza di Solaro e sulla SP 44bis (ex-Statale dei Giovi) con 14.500 veicoli/giorno (pari a
17.000 veic.eq./giorno) a Barlassina.
1
L’”Autovelox C104” non funziona in caso di pioggia battente, grandine o neve e fornisce una possibilità di errore pari al 10% in meno
sul dato censito in fase di rilevamento.
2
L’”Autovelox C104” considera due sole classi veicolari: gli autoveicoli (nei quali rientrano ciclomotori, motocicli, autoveicoli e autocarri
fino a 35 q.li) e gli autocarri (che annoverano tutti i veicoli commerciali superiori a 35 q.li).
Ad integrazione ed aggiornamento delle informazioni già disponibili sui flussi di traffico è stato
effettuato un rilievo specifico in alcuni punti topici della viabilità urbana di Seveso, finalizzato a
ricostruire l’entità dei flussi di traffico veicolare su alcuni degli assi di maggiore interesse comunale.
Sono state effettuate due campagne di indagine rispettivamente nel mese di maggio e tra
novembre e dicembre 2007.
Numero di sezioni/incroci o
Tipo di indagine Fascia oraria
limite di area di indagine
Conteggi manovre agli incroci 5 intersezioni 7,00-9,00
Conteggi classificati ai P.L. 3 sezioni bidirezionali 7,00-9,00
Più precisamente le indagini sono state effettuate nelle giornate di martedì 8 e mercoledì 9 maggio
(quindi in giorni feriali di normale funzionamento delle attività lavorative e scolastiche), e si sono
articolate secondo il seguente calendario:
1b Manovre di svolta agli incroci corso Garibaldi-via Sprelunga mercoledì 09/05/07 7,00-9,00
3 Manovre di svolta agli incroci via San Carlo-via Vignazzola martedì 08/05/07 7,00-9,00
4 Manovre di svolta agli incroci corso Isonzo-via Europa Unita martedì 08/05/07 7,00-9,00
Conteggio classificato
11 P.L. via Manzoni mercoledì 09/05/07 7,00-9,00
manuale
Conteggio classificato
12 P.L. corso Isonzo martedì 08/05/07 7,00-9,00
manuale
Conteggio classificato
13 P.L. via Como martedì 08/05/07 7,00-9,00
manuale
rilievo dei transiti a piedi e in bicicletta ai passaggi a livello di Seveso e nel sottopassaggio
della Stazione;
conteggio classificato dei flussi veicolari in corso Garibaldi (dopo il ripristino del doppio
senso di circolazione);
rilievo dei tempi di percorrenza su alcuni circuiti di attraversamento ovest-est della
conurbazione di Seveso.
Nei paragrafi successivi sono illustrate le modalità di effettuazione dei rilievi e le informazioni
risultanti.
I conteggi agli incroci hanno in genere lo scopo di rilevare i flussi relativi alle singole manovre di
svolta alle intersezioni, per poi procedere alle verifiche del carico veicolare gravante sui principali
nodi di traffico e successivamente valutare possibili ipotesi di intervento.
Il conteggio viene svolto distinguendo tra differenti tipologie di veicoli ed è organizzato in modo tale
da ottenere valori riferiti ad intervalli di 15 minuti.
1. autovetture (private);
2. furgoni (veicoli commerciali fino a 35 q.li);
3. camion (veicoli commerciali oltre i 35 q.li);
4. autoarticolati e autotreni;
5. autobus (di linea e privati);
6. moto;
7. bici.
2. Via 3. Ora
auto furgoni camion pesanti bus bici moto auto furgoni camion pesanti bus bici moto
10 2 2 2 1 2 2 10 2 2 2 1 2 2
20 4 4 4 2 4 4 20 4 4 4 2 4 4
30 6 6 6 3 6 6 30 6 6 6 3 6 6
40 8 8 8 4 8 8 40 8 8 8 4 8 8
50 10 10 10 5 10 10 50 10 10 10 5 10 10
60 12 12 12 6 12 12 60 12 12 12 6 12 12
70 14 14 14 7 14 14 70 14 14 14 7 14 14
80 16 16 16 8 16 16 80 16 16 16 8 16 16
90 18 18 18 9 18 18 90 18 18 18 9 18 18
100 20 20 20 10 20 20 100 20 20 20 10 20 20
110 22 22 22 11 22 22 110 22 22 22 11 22 22
120 24 24 24 12 24 24 120 24 24 24 12 24 24
130 26 26 26 13 26 26 130 26 26 26 13 26 26
140 28 28 28 14 28 28 140 28 28 28 14 28 28
150 30 30 30 15 30 30 150 30 30 30 15 30 30
auto furgoni camion pesanti bus bici moto auto furgoni camion pesanti bus bici moto
10 2 2 2 1 2 2 10 2 2 2 1 2 2
20 4 4 4 2 4 4 20 4 4 4 2 4 4
30 6 6 6 3 6 6 30 6 6 6 3 6 6
40 8 8 8 4 8 8 40 8 8 8 4 8 8
50 10 10 10 5 10 10 50 10 10 10 5 10 10
60 12 12 12 6 12 12 60 12 12 12 6 12 12
70 14 14 14 7 14 14 70 14 14 14 7 14 14
80 16 16 16 8 16 16 80 16 16 16 8 16 16
90 18 18 18 9 18 18 90 18 18 18 9 18 18
100 20 20 20 10 20 20 100 20 20 20 10 20 20
110 22 22 22 11 22 22 110 22 22 22 11 22 22
120 24 24 24 12 24 24 120 24 24 24 12 24 24
130 26 26 26 13 26 26 130 26 26 26 13 26 26
140 28 28 28 14 28 28 140 28 28 28 14 28 28
150 30 30 30 15 30 30 150 30 30 30 15 30 30
i valori raffigurati in questa e nelle successive rappresentazioni si riferiscono ai flussi in veicoli equivalenti nell’ora di
punta (7,30-8,30);
nel primo tratto di corso Garibaldi tra il confine comunale con Barlassina e via Sprelunga è stato rilevato un volume
di traffico dell’ordine dei 1.300 veic.eq./ora bidirezionali, in equilibrio nelle due direzioni; tenuto conto del fatto che
per i lavori in corso per il rifacimento della fognatura lungo il tratto di SP 44bis a Sud del semaforo con via Cacciatori
delle Alpi un tratto di corso Garibaldi è stato trasformato momentaneamente a senso unico in ingresso a Seveso da
Cesano (ciò che ha certamente alterato i volumi di traffico che normalmente impegnano questa strada), tale valore è
leggermente inferiore a quello registrato nell’Ottobre 2006 nello studio dei flussi di traffico per il Comune di
Barlassina, quando fu registrato un valore di 1.400 veic.eq./ora bidirezionali (di cui 750 in ingresso a Seveso e 650
in ingresso a Barlassina); tale dato è infine inferiore anche al conteggio effettuato nel 1998 per il PGTU di Seveso,
che mise in evidenza 1.500 veic.eq./ora bidirezionali (800 in ingresso e 700 in uscita);
su via Sprelunga si sono rilevati 300 veic.eq./ora bidirezionali, sbilanciati nel senso di maggiori uscite su corso
Garibaldi rispetto agli ingressi dallo stesso, secondo un rapporto di 2:1.
il tratto di corso Garibaldi tra via Sprelunga e viale Vittorio Veneto (di fronte a largo Terragni) presenta un volume di
traffico dell’ordine dei 1.250 veicoli equivalenti/ora bidirezionali, in equilibrio nelle due direzioni;
su viale Vittorio Veneto si è rilevato un flusso di circa 600 veic.eq./ora bidirezionali, chiaramente sbilanciato nel
senso di maggiori ingressi da corso Garibaldi rispetto alle uscite secondo un rapporto di 2:1;
risulta abbastanza cospicua la manovra di svolta a sinistra di chi proviene da Barlassina in viale Vittorio Veneto,
prevalentemente verso la stazione FNM;
il tratto di corso Garibaldi a Sud dell’intersezione con viale Vittorio Veneto ha visto un carico di poco meno di 1.000
veic.eq./ora bidirezionali, con maggiori uscite dal paese rispetto agli ingressi.
i conteggi sono stati effettuati durante i lavori in corso Garibaldi (dalla sezione 2 al confine comunale con Cesano
Maderno) con l’istituzione del senso unico verso nord;
sul tratto di corso Garibaldi a Nord del semaforo con piazza Roma e via Cacciatori delle Alpi è stato rilevato un
volume di traffico dell’ordine dei 700 veic.eq./ora bidirezionali, in equilibrio nelle due direzioni: tale valore è
ampiamente inferiore a quello del ’98 quando vennero registrati più di 1.200 veic.eq./ora bidirezionali con una
leggera prevalenza dei flussi ascendenti rispetto a quelli discendenti;
il tratto di corso Garibaldi a Sud del semaforo ha messo in evidenza circa 450 veic.eq./ora in ingresso da Cesano,
mentre la componente discendente – come si è visto – è momentaneamente deviata su piazza Roma o su via
Cacciatori delle Alpi; per il PGTU del ’98 vennero contati 1.400 veic.eq./ora bidirezionali, con una componente
discendente di 750 veic.eq./ora ed una ascendente di circa 650 veic.eq./ora, decisamente superiore all’attuale;
piazza Roma ha fatto registrare un flusso di 750 veic.eq./ora bidirezionali, con una netta prevalenza degli ingressi al
centro di Seveso (550 veic.eq./ora) sulle uscite (200 veic.eq./ora); il dato del ’98 mise in evidenza 950-1.000
veic.eq./ora bidirezionali in sostanziale equilibrio;
su via Cacciatori delle Alpi sono stato registrati 750-800 veic.eq./ora bidirezionali, con prevalenza dei flussi verso
l’Altopiano rispetto alle discese; nel ’98 il dato complessivo era simile (circa 700 veic.eq./ora bidirezionali), ma
nettamente sbilanciato nel senso di maggiori provenienze dall’Altopiano, secondo un rapporto di 3:2.
su via Milano si sono registrati oltre 1.000 veic.eq./ora bidirezionali, in equilibrio nei due sensi; nel ’98 il dato era di
poco inferiore ai 1.000 veic.eq./ora bidirezionali, per cui si è registrato un incremento in ingresso a Seveso
dell’ordine del 20%;
in via Vignazzola il volume di traffico rilevato è di 800 veic.eq./ora bidirezionali, con una netta prevalenza degli
spostamenti verso gli svincoli della Superstrada (500 veic.eq./ora) sulle provenienze (300 veic.eq./ora); il dato del
’98 è complessivamente paragonabile;
via San Carlo ha fatto registrare un flusso dell’ordine dei 900 veic.eq./ora bidirezionali, con maggiori ingressi a
Seveso (550 veic.eq./ora bidirezionali) rispetto alle uscite (350 veic.eq./ora bidirezionali); il dato del ’98 è analogo.
via Europa Unita presenta un flusso di 450 veic.eq./ora bidirezionali, con maggiori arrivi su corso Isonzo (250
veic.eq./ora) rispetto agli ingressi dallo stesso (200 veic.eq./ora);
il tratto di corso Isonzo tra viale Piave e via Europa Unita ha fatto registrare un volume di traffico dell’ordine dei
1.000 veic.eq./ora bidirezionali, con una netta prevalenza degli spostamenti verso la Superstrada (600-650
veic.eq./ora) rispetto a quelli verso la ferrovia (350-400 veic.eq./ora);
il tratto di corso Isonzo ad Est dell’intersezione con via Europa Unita (verso la Superstrada) presenta un flusso di
1.150-1.200 veic.eq./ora bidirezionali, con una netta prevalenza degli spostamenti in direzione degli accessi alla Mi-
Meda. In questo tratto di corso Isonzo, rispetto al dato del ’98, si è registrata una riduzione del 30% dei volumi di
traffico verso Seveso ed un incremento del 25% di quelli diretti in senso opposto.
in via Cascina Rossa il flusso rilevato è dell’ordine dei 350 veic.eq./ora bidirezionali, con maggiori ingressi da corso
Isonzo rispetto alle uscite, secondo un rapporto di 2:1;
via Speri presenta un volume di traffico di circa 300 veic.eq./ora bidirezionali, sbilanciato nel senso di maggiori
movimenti verso Cesano secondo un rapporto di 2:1;
su via Don Sturzo l’entità del traffico rilevata si riduce a poco più di 100 veic.eq./ora bidirezionali tra loro in equilibrio;
ancora più basso il volume di traffico registrato su via Cadore, pari a circa 60 veic.eq./ora bidirezionali.
I conteggi classificati hanno lo scopo di quantificare, nelle sezioni stradali in cui vengono effettuati
e per ciascuna direzione (ingresso e uscita), il numero di veicoli transitanti distintamente per
tipologia di veicolo.
Nello specifico, per la presente analisi, sono stati condotti in corrispondenza di passaggi a livello e
nella seconda indagine lungo corso Garibaldi, in corrispondenza del confine comunale con il
Comune di Cesano Maderno.
1. autovetture (private);
2. furgoni (veicoli commerciali fino a 35 q.li);
3. camion (veicoli commerciali oltre 35 q.li);
4. autoarticolati e autotreni;
5. autobus (di linea e privati);
6. moto;
7. bici.
La scheda di rilievo (riportata di seguito) è impostata – come già per i conteggi delle manovre di
svolta agli incroci - in modo da ottenere valori riferiti ad intervalli di 15 minuti.
1. Sezione N.
2. Via 3. Direzione
10 3 3 3 3 3 3
20 6 6 6 6 6 6
30 9 9 9 9 9 9
40 12 12 12 12 12 12
50 15 15 15 15 15 15
60 18 18 18 18 18 18
70 21 21 21 21 21 21
80 24 24 24 24 24 24
90 27 27 27 27 27 27
100 30 30 30 30 30 30
110 33 33 33 33 33 33
120 36 36 36 36 36 36
130 39 39 39 39 39 39
140 42 42 42 42 42 42
150 45 45 45 45 45 45
160 48 48 48 48 48 48
170 51 51 51 51 51 51
180 54 54 54 54 54 54
10 3 3 3 3 3 3
20 6 6 6 6 6 6
30 9 9 9 9 9 9
40 12 12 12 12 12 12
50 15 15 15 15 15 15
60 18 18 18 18 18 18
70 21 21 21 21 21 21
80 24 24 24 24 24 24
90 27 27 27 27 27 27
100 30 30 30 30 30 30
110 33 33 33 33 33 33
120 36 36 36 36 36 36
130 39 39 39 39 39 39
140 42 42 42 42 42 42
150 45 45 45 45 45 45
160 48 48 48 48 48 48
170
note:
51 51 51 51 51 51
180 54 54 54 54 54 54
Nei grafici sono di seguito rappresentati gli andamenti delle medie mobili corrispondenti ai flussi
orari espressi in veicoli equivalenti.
su via Manzoni, in corrispondenza del passaggio a livello, si è registrato un flusso di circa 600 veic.eq./ora
bidirezionali, con maggiori uscite (direzione Est) rispetto agli ingressi (55% contro un 45% circa).
in direzione Nord il conteggio svolto nel corrente mese di novembre coincide con quello svolto mercoledì 9 maggio
nella precedente indagine; sei mesi or sono era stato rilevato un flusso di 447 veicoli eq. nell’ora di punta, il
conteggio recentemente realizzato è di 449 veic. eq/hp;
I flussi sono ovviamente più consistenti in direzione Sud con 482 veicoli eq. nell’ora di punta;
questo sbilancio è dovuto agli autoveicoli che in direzione Sud sono il 20% in più di quelli rilevati in ora di punta in
direzione Nord.
Modalità di rilievo
Attraverso un conteggio del numero di veicoli in sosta è possibile ricostruire la domanda di sosta
nelle aree di maggior interesse all’intorno della stazione ferroviaria:
Il conteggio viene effettuato in due diverse fasce orarie della medesima giornata (6,30-7,00 e 9,00-
9,30), tenendo in considerazione le differenti modalità di regolazione della sosta (che può essere
essenzialmente libera o a disco orario).
E’ di seguito riportata la scheda utilizzata per il rilievo dell’occupazione della sosta e, nell’immagine
successiva, la delimitazione delle aree descritte nella precedente tabella.
handicap
motocicli
motocicli
riservata
riservata
riservata
riservata
bicclette
bicclette
Aree
scarico
scarico
carico /
carico /
divieto
divieto
altro o
altro o
parcheggio o
libera
libera
disco
disco
altra
altra
stalli segnati
(*)
(*)
tratta via da………..a
si no
si no
si no
si no
si no
si no
si no
si no
si no
si no
si no
si no
si no
si no
si no
si no
si no
si no
si no
si no
si no
si no
si no
si no
si no
si no
NOTE :
POLINOMIA SRL
La tabella che segue riassume i risultati del rilievo della sosta effettuato:
ad Est della ferrovia (via Sanzio, via Fantoni, via Maderna, via Longoni) la sosta libera, in
grandissima parte fatta di pendolari che utilizzano il servizio ferroviario delle FNM, ha visto un
forte incremento nell’arco di poco più di due ore passando da 46 a 154 auto in sosta,
occupando praticamente tutti gli stalli liberi a disposizione;
anche ad Ovest della ferrovia (parcheggi sterrati di piazza XXV Aprile e via Laforet) la quota di
pendolari che utilizzano le aree a parcheggio – per quanto non pavimentate – disponibili e
libere da ogni tipo di regolamentazione è particolarmente cospicua, passando in poco più di
due ore il numero di autoveicoli in sosta libera da 69 a 344;
gli stalli a disco, in particolare in piazza XXV Aprile nell’area pavimentata (1 ora) e sul lato del
condominio tra via S.Anna e piazza Mazzini (3 ore), sono prevalentemente utilizzati nel corso
della giornata a servizio del Municipio e delle attività commerciali, per lo più dislocate lungo
corso Marconi e le vie adiacenti.
21 106 234
22 71 306
23 49 165
Scopo dell’indagine è il confronto del tempo medio di viaggio in auto tra due località (una posta ad
Ovest e l’altra ad Est del centro di Seveso) seguendo due itinerari alternativi.
Un itinerario attraversa il centro di Seveso con il transito ad un passaggio a livello, mentre il
secondo itinerario passa a sud o a nord dell’abitato di Seveso evitando i pl.
Modalità di rilievo
viene percorso il circuito stradale con un autoveicolo; un passeggero (il rilevatore) registra
gli orari di transito nei punti miliari prefissati lungo l’itinerario;
l’autoveicolo deve procedere seguendo la velocità media del traffico, quindi evitando di
superare o di essere superato da altri veicoli (compatibilmente con le norme di sicurezza
della guida);
le pietre miliari (punti di registrazione del tempo) sono posizionate all’inizio e alla fine di
ciascun itinerario e in punti intermedi significativi, generalmente dopo un incrocio per
includere nel tempo di tratta anche il perditempo di attraversamento dell’incrocio stesso;
in corrispondenza dei passaggi a livello i tempi vengono rilevati sia al momento dell’inizio
dell’accodamento (nel caso di pl chiuso) sia immediatamente dopo l’attraversamento del pl;
il circuito viene ripetuto senza interruzioni per tutta la fascia oraria 7.00-9.00;
il rilievo dei tempi di ciascun circuito è stato ripetuto in due giornate feriali/scolastiche.
Il dettaglio dei circuiti con il posizionamento delle pietre miliari è riportato nelle tavole seguenti.
Per ogni circuito i dati dei tempi di percorrenza sono stati elaborati come segue:
Per i circuiti “via Seveso” il calcolo dei tempi (di cui ai punti b e d) e delle velocità (di cui ai punti c
ed e) viene effettuato sia al lordo che al netto dei tempi di accodamento/attesa ai pl.
il confronto dei tempi di percorrenza fra i due itinerari indica un sostanziale equilibrio fra itinerario 1 e 2 in direzione
Desio (ANDATA) ed una chiara convenienza ad utilizzare l’Itinerario 1 in direzione Altopiano (RITORNO);
va sottolineato che il pl di corso Isonzo è stato trovato chiuso più volte nel percorso verso Desio (ANDATA) e solo
occasionalmente nel percorso verso l’Altopiano (RITORNO); anche nelle ipotesi peggiorative (sulle probabilità di
trovare il pl chiuso) l’itinerario 1 in direzione Altopiano è comunque ottimale rispetto all’Itinerario 2;
l’Itinerario 3 (via Seveso) risulta preferibile rispetto all’Itinerario 4 (via Cesano) – anche al lordo dei tempi di attesa al
passaggio a livello – sia in direzione Seregno (ANDATA) che in direzione Altopiano (RITORNO);
in direzione Seregno (ANDATA) l’itinerario 3 è da preferirsi anche nella situazione rilevata per la quale – a causa di
lavori su corso Isonzo in corrispondenza del sottopasso della Superstrada – si è dovuto seguire una deviazione per
le vie Cascina Rossa, Don Sturzo e delle Grigne che ha comportato un allungamento dell’itinerario di circa 500 metri
rispetto alla situazione di regime ordinaria ed un conseguente incremento dei tempi di percorrenza;
ciò è dovuto alla differenza di lunghezza degli itinerari, mentre le velocità sono fra loro paragonabili.
in questo caso l’Itinerario 6 (via Superstrada) risulta nettamente preferibile rispetto all’Itinerario 5 (via Seveso) in
entrambe le direzioni (sia in ANDATA che in RITORNO);
anche in questo caso l’uso di un tratto della Superstrada nell’Itinerario 6 velocizza notevolmente i tempi di
percorrenza, pur avendo questo itinerario una lunghezza superiore a quella dell’Itinerario 5;
l’eventuale eliminazione dei tempi di accodamento e attesa al pl di via Montello non modificherebbe la preferenza
per l’Itinerario 6.
Preferenza in Preferenza in
Relazione
direzione Est direzione Ovest
Con tempi di accodamento al pl via Cesano via Seveso (1)
Altopiano-Desio
Al netto dei tempi di accodamento via Seveso (1) via Seveso (1)
Con tempi di accodamento al pl via Seveso via Seveso
Altopiano-Seregno
Al netto dei tempi di accodamento via Seveso via Seveso
Con tempi di accodamento al pl via Superstrada via Superstrada
Barlassina-Meda
Al netto dei tempi di accodamento via Superstrada via Superstrada
Le velocità medie (al lordo ed al netto dei tempi di accodamento/attesa ai pl) confermano una
situazione di viabilità urbana/suburbana con livelli di media congestione, comunque lontana dalle
velocità registrabili nelle aree urbane dense, ben inferiori ai 20 km/h.
Per poter pianificare gli interventi a favore dei transiti a piedi o in bicicletta della linea ferroviaria
Milano-Seveso-Asso si è proceduto a rilevare i transiti attuali ai sei passaggi a livello presenti sulla
linea e al sottopasso “passante” della stazione ferroviaria.
Totale 7.00-9.00 16 68 15 36
per quanto riguarda i flussi ovest<->est, sono stati complessivamente conteggiati 824
transiti a piedi o in bicicletta nella fascia bioraria in esame;
si tratta di flussi quantitativamente discreti, pari mediamente a un transito ogni 45 secondi
circa per ciascun punto di attraversamento della ferrovia;
i flussi ciclopedonali sono allo stato attuale minoritari rispetto ai flussi con autoveicoli, che
nelle medesime due ore corrispondono a circa 3.400 persone in transito;
ad una persona in transito a piedi o in bicicletta corrispondono mediamente quattro persone
che transitano in auto;
l’andamento dei valori di transito indica una rilevante concentrazione nella fascia centrale
della città; i transiti ciclopedonali nel sottopasso di stazione e al pl di via Manzoni
corrispondono ai due terzi del totale dei transiti ovest<->est;
i flussi sono sbilanciati in direzione est; trattasi in buona parte di studenti che devono
raggiungere le scuole poste ad est della linea ferroviaria;
per quanto riguarda i flussi nord<->sud la prevalenza è in direzione sud (verso le scuole e
verso il centro della città);
3
I flussi in stazione riportati in tabella sono relativi ai pedoni che percorrono l’intero sottopasso e quindi transitano sotto la ferrovia e non
utilizzano le scale per l’accesso alle banchine di stazione.
A questi 366 pedoni che transitano nel sottopasso nella fascia 7.00-9.00 si aggiungono 1.192 persone in accesso alla banchina dei
binari 2 e 3 e 244 persone in accesso alla banchina del binario 1 (peraltro accessibile da ovest senza l’uso del sottopassaggio).
La viabilità e la configurazione del traffico veicolare nel comparto in esame sono stati riprodotti in
un modello di simulazione statica basato su software QRS.
Il modello serve in primis a riprodurre statisticamente lo stato attuale del traffico, e quindi a stimare
la nuova configurazione del traffico in presenza di interventi di modifica dello schema viario (es.
inserimento di nuovi sottopassi alla ferrovia).
L’offerta di trasporto è stata riprodotta nel modello di simulazione in forma di grafo, che riproduce
le tratte di viabilità compresa nel comparto in esame (escluse le vie minori della rete locale) e i nodi
di incrocio fra queste tratte.
In particolare per gli archi che rappresentano l’attraversamento della linea ferroviaria, la capacità
della strada viene ridotta proporzionalmente alla quota di tempo di chiusura del pl, e al tempo di
percorrenza viene aggiunto il tempo medio di chiusura (moltiplicato per la probabilità di trovare il pl
chiuso).
I tempi medi di chiusura dei pl (espressi in minuti di chiusura nella fascia 7.00-9.00) sono i
seguenti:
pl Numero medio di chiusure pl Tempo medio (mm.ss) di Capacità teorica (v.e./h) Capacità effettiva (v.e./h) Extratempo (mm.ss) di transito
nella fascia 7.00-9.00 chiusura pl nella fascia 7.00- determinato dalla chiusura pl
9.00
Via Como 11 05.00 1,200 650 01.28
Via Isonzo 13 03.32 1,200 741 00.52
Via Manzoni 13 03.32 1,200 741 00.52
Via Montello 12 04.20 1,200 680 01.12
Via Farga 9 03.47 1,000 716 00.40
Via San Carlo 9 03.47 1,200 860 00.41
Via Leoncavallo 7 04.17 1,200 900 00.41
zone interne
o Seveso Est
o Seveso Ovest
zone limitrofe
o Meda
o Barlassina
o Altopiano
o Cesano Maderno
o Seregno
direttrici di media/lunga percorrenza
o Como (SS Giovi)
o Milano (SS Giovi)
o Milano (Superstrada Milano-Meda)
4
Ogni zona può essere a sua volta suddivisa in sottozone per meglio riprodurre i flussi di traffico rilevati durante le indagini
Polinomia srl – via Melzo, 9 – 20129 MILANO 59
Figura Struttura del grafo viario con i connettori delle zone origine/destinazione degli spostamenti
i conteggi di traffico (cfr par. 2.2 e 2.3), che risultano vincolanti in particolare per ricostruire i
totali dei flussi entranti/uscenti dalla zone limitrofe e dalle direttrici di media/lunga percorrenza;
le informazioni sulla struttura della mobilità (cfr par. 2.1 sull’indagine della Regione Lombardia
ed informazioni estratte dal PGTU 98-99);
i dati sull’occupazione dei parcheggi presso la stazione, che risultano vincolanti per ricostruire i
flussi attratti dalla zona centrale di Seveso.
Barlassina
Altopiano
Seregno
Meda
Il risultato della riproduzione dello stato di fatto è evidenziato nel seguente flussogramma (con riportati i valori dei veicoli all’ora per direzione).
Gli indicatori stimati dal modello di simulazione sono relativi ai flussi veicolari in ora di punta e sono
suddivisi distinguendo i flussi specifici (con origine e/o destinazione in Seveso) e i flussi di
attraversamento.
È stato effettuato il confronto tra la domanda estratta dall’indagine OD della Regione Lombardia
(cfr paragrafo 2.1), che potenzialmente attraversa la linea ferroviaria FNM nella fascia territoriale di
Seveso, e la matrice sopra presentata ricostruita sulla base dei conteggi di traffico.
Questo differenziale può essere assunto come domanda aggiuntiva in attraversamento Est-Ovest
di Seveso, nel caso di liberalizzazione dei transiti (per la realizzazione dei sottoassi veicolari o
dell’interramento locale della linea ferroviaria) e/o nel caso di minore fruibilità della superstrada
Milano-Meda per gli spostamenti di medio/breve raggio nello scenario di realizzazione
dell’Autostrada Pedemontana.
Riportando i valori estratti dall’indagine OD della Regione Lombardia ai flussi orari in veicoli
equivalenti risulta che i differenziali (attribuibili alla domanda “potenziale”) sono i seguenti:
Questa matrice “alta” è stata utilizzata per ulteriori simulazioni delle alternative di assetto, oltre a
quelle effettuate con la domanda attuale (cfr par. 3.6).
Le alternative di assetto, considerate nel presente studio, sono state definite tenendo conto degli
obiettivi di sicurezza stradale e di fluidificazione del traffico (veicolare e ferroviario) citati al par. 1.4,
e dei vincoli spaziali di inserimento delle rampe stradali o ferroviarie.
Tutte le alternative sono state esaminate con l’ausilio del modello di simulazione del traffico.
Le alternative sono raggruppate nelle alternative con sottopassi stradali e in quelle con
interramento locale della linea ferroviaria; l’elenco completo delle alternative è il seguente :
o Alternativa R “Riferimento”
o Alternativa S “Sottopassi”
o Alternativa S/V1 “Sottopassi / variante 1”
o Alternativa I “Interramento”
o Alternativa I/V1 “Interramento / variante 1”
Questa alternativa comprende gli interventi già progettati/programmati e gli interventi di minima per
mettere in sicurezza gli attraversamenti della ferrovia.
- la realizzazione del sottopasso stradale di via Como (già oggetto di valutazione nel 1°
Rapporto del presente studio) e la concomitante interruzione di transiti a raso nella
medesima via;
- la realizzazione di un secondo sottopasso ciclopedonale di Stazione all’altezza di via
Corridoni;
- l’interruzione dei transiti a raso in via Farga.
Per come è strutturata questa alternativa, essa rappresenta la Soluzione di riferimento o di minimo
intervento e contiene interventi che rimangono invarianti in tutte le alternative; questa alternativa
assume quindi il ruolo di elemento di confronto per tutte le altre alternative.
Queste due alternative prevedono il mantenimento della linea ferroviaria a quota campagna e la
realizzazione di due sottopassi stradali, quello di via Como già previsto nell’alternativa R e quello
che collega via Montello con via R.Sanzio.
In queste alternative, allo sbocco del sottopasso stradale centrale in via R. Sanzio è prevista una
minirotatoria, e la tratta sud di via R. Sanzio (fra la nuova minirotatoria e via Manzoni) viene
regolata a doppio senso di marcia.
Nella variante S/V1 viene mantenuto il transito a raso in via Montello regolato a pl, pur in presenza
del sottopasso veicolare; in questa variante non è prevista quindi l’aggiunta del sottopasso o
passerella ciclopedonale.
Queste due alternative prevedono l’interramento locale della linea ferroviaria, con la rampa di
discesa da sud che inizia dopo il sottopasso stradale di via Como (che rimane anche in queste
alternative) e la rampa di risalita che termina prima del pl di via Leoncavallo (nel ramo per
Camnago) e dopo via San Carlo (nel ramo per Asso).
corso Isonzo;
via Manzoni;
via Montello;
via Farga;
via San Carlo,
essendo questi pl collocati nella tratta di risalita della linea ferroviaria (ed essendo quindi non
proponibile né un sovrappasso né un sottopasso veicolare).
Nello scenario in esame, come nelle altre alternative, rimarrebbe comunque in funzione il pl di via
Leoncavallo.
Gli interventi previsti (oltre alla realizzazione del sottopasso stradale di via Como, assunto come
elemento invariante) sono :
Nella variante I/V1 è prevista l’interruzione dei transiti in via Manzoni (con espansione delle aree
pedonali in via Manzoni e piazza Confalonieri) e l’apertura di un nuovo collegamento stradale Est-
Ovest sopra la ferrovia interrata all’altezza di via Fantoni.
In questa variante la tratta sud di via R. Sanzio (fra lo sbocco del nuovo collegamento stradale
Zeuner-Fantoni e via Manzoni) viene regolata a doppio senso di marcia.
Numero di pl 6 4 2 3 0 0
(oltre a quello di via
Leoncavallo che rimane
in tutte le alternative)
Numero di sottopassi 0 1 2 2 1 1
stradali
Numero di 0 0 0 0 4 4
attraversamenti liberi a (uno dei quali solo (uno dei quali solo
raso ciclopedonale) ciclopedonale)
Numero di sottopassi o 1 2 5 4 2 2
passerelle ciclopedonali
Attraversamenti
della linea FNM
via S. Carlo pl pl pl pl Interruzione transiti a Interruzione transiti a
raso raso
e scavalco e scavalco
ciclopedonale ciclopedonale
via Farga pl Interruzione transiti Interruzione transiti a Interruzione transiti a Interruzione transiti a Interruzione transiti a
raso raso raso raso
e sottopasso e sottopasso e passerella e passerella
ciclopedonale ciclopedonale ciclopedonale ciclopedonale
via Montello pl pl Interruzione transiti a Sottopasso veicolare Transito libero a raso Transito libero a raso
raso, Montello-Sanzio
sottopasso veicolare
Montello-Sanzio e
sottopasso/passerella
ciclopedonale
Montello-Alighieri
via Manzoni pl pl Interruzione transiti a Interruzione transiti a Transito libero a raso Interruzione transiti
e 2° sottopasso raso raso veicolari e nuovo
ciclopedonale di e 2° sottopasso e 2° sottopasso collegamento stradale
Stazione ciclopedonale di ciclopedonale di Zeuner-Fantoni
Stazione Stazione
corso Isonzo pl pl pl pl Transito libero a raso Transito libero a raso
e e
sottopasso/passerella sottopasso/passerella
ciclopedonale ciclopedonale
via Como pl Interruzione transiti a Interruzione transiti a Interruzione transiti a Interruzione transiti a Interruzione transiti a
raso raso raso raso raso
e sottopasso veicolare e sottopasso veicolare e sottopasso veicolare e sottopasso veicolare e sottopasso veicolare
La viabilità e la configurazione del traffico veicolare nel comparto in esame sono stati riprodotti in
un modello di simulazione statica basato su software QRS.
Il modello serve in primis a riprodurre statisticamente lo stato attuale del traffico, e quindi a stimare
la nuova configurazione del traffico in presenza di interventi di modifica dello schema viario (es.
inserimento del nuovo sottopasso alla ferrovia).
L’offerta di trasporto è stata riprodotta nel modello di simulazione in forma di grafo, che riproduce
le tratte di viabilità compresa nel comparto in esame (escluse le vie minori della rete locale) e i nodi
di incrocio fra queste tratte.
L’assetto complessivo del traffico non muta in modo rilevante rispetto allo stato di fatto; gli elementi
più rilevanti appaiono i seguenti .
il sottopasso stradale sud assorbe i flussi oggi transitanti al pl di via Como e quota parte
dei flussi transitanti ai pl di corso Isonzo e via Manzoni;
lo sbocco del sottopasso sud su corso Garibaldi non presenta particolari problemi nel
suo assetto a rotatoria (con circa 1.350 veicoli equivalenti in ora di punta che
impegnano la rotatoria), mentre più problematico è lo sbocco sul versante orientale
verso corso Isonzo, dando la precedenza ai flussi abbastanza consistenti che transitano
su tale arteria;
marginale è l’impatto della chiusura al transito di via Farga, date le esigue quantità di
veicoli che attualmente transitano al pl;
in termini di indicatori complessivi, a fronte di un leggero aumento delle distanze
percorse (dovuto alla chiusura di due transiti a raso e alla ricerca dei percorsi
alternativi), si registra una più rilevante riduzione dei tempi di percorrenza e un
risultante miglioramento delle velocità medie.
In questa alternativa i transiti Est-Ovest sono concentrati in tre punti (sottopasso Como, pl di corso
Isonzo e sottopasso Montello), con una conseguente concentrazione dei flussi veicolari urbani
sulle direttrici corrispondenti ai citati punti di attraversamento della ferrovia.
le ricadute positive costituite dall’alleggerimento del traffico in via Vittorio Veneto (che
non ha più lo sbocco dell’attraversamento della linea ferroviaria per via Manzoni) e la
eliminazione in transito in via Manzoni, con la possibilità di allargare l’area pedonale
nella via medesima e in piazza Confalonieri;
i transiti al pl residuo di corso Isonzo sono alquanto contenuti (circa 500 veicoli nell’ora
di punta, computando entrambe le direzioni);
in termini di indicatori complessivi l’allungamento delle percorrenze medie è
consistente, ma comunque più che compensato dalla riduzione dei tempi, cosicché la
velocità media risultante aumenta rispetto sia allo stato di fatto che all’alternativa R;
i transiti ai pl risultano più che dimezzati rispetto allo stato di fatto.
Figura Flussogramma dell’alternativa S/V1 riprodotto nel modello di simulazione del traffico
Il mantenimento del transito veicolare al pl di via Montello (pur in presenza del sottopasso
veicolare) non comporta particolari differenze di assetto del traffico rispetto all’alternativa S, anche
perché il pl verrebbe utilizzato da soli 80 veicoli nell’ora di punta.
Ciononostante appare evidente che tale miglioramento non compensa i vantaggi della
soppressione del pl in termini di sicurezza stradale e regolarizzazione della circolazione ferroviaria;
si deduce quindi che questa alternativa è “dominata” dall’alternativa S.
L’interramento muta notevolmente l’assetto del traffico nell’area urbana di Seveso, con un effetto
indesiderato di concentrare i flussi di attraversamento nella fascia centrale della città (invece di
renderli tangenziali).
Le osservazioni sono :
Figura Flussogramma dell’alternativa I/V1 riprodotto nel modello di simulazione del traffico
Indicatori sintetici
Come già commentato nella lettura delle singole alternative, non risultano modifiche rilevanti negli
indicatori complessivi di traffico.
Si allungano (rispetto allo stato di fatto e alla soluzione R) le percorrenze medie, ma migliorano i
tempi e le velocità medie.
Le alternative S e I non presentano una differenza rilevante di risultati.
Gli indicatori sintetici di queste simulazioni (relative alle alternative R, S e I/V1 selezionate) sono
riportati nelle seguenti tabelle.
In termini di indicatori complessivi con l’aggiunta della domanda “potenziale” aumenta in tutte le
alternative il livello medio di congestione e si riducono le velocità.
Il leggero differenziale di benefici, stimati con la matrice O/D attuale, fra l’alternativa S e
l’alternativa I/V1 a vantaggio della soluzione con interramento, si riduce nelle simulazioni con la
matrice O/D “alta”.
Le diverse alternative hanno un diverso impatto anche sui flussi ciclopedonali in attraversamento
della linea ferroviaria.
Sulla base dei flussi ciclopedonali attualmente in attraversamento ai sei pl in esame sulla linea
Milano-Seveso-Asso (cfr par. 2.3), vengono calcolati per la fascia bioraria di punta mattutina i
tempi persi per l’attesa al pl e l’eventuale extratempo, nel caso di interruzione dei transiti a raso,
per raggiungere il più vicino sottopasso stradale o ciclopedonale.
Questo extratempo è calcolato in modo parametrico sulla base della distanza fra il punto di
attraversamento attuale e il punto di attraversamento (sottopasso) previsto; questa distanza viene
tradotta in tempo sulla base della velocità media dei flussi ciclopedonali (sapendo che a Seveso
risulta che ad ogni transito in bicicletta corrispondono mediamente quattro transiti pedonali) e
moltiplicato per un fattore 1,33 per tener conto che una quota parte dei flussi deve ritornare sulla
direttrice attuale di transito; a questo tempo, nel caso di utilizzo di un sottopasso, viene aggiunto
un ulteriore perditempo fisso per completare i dislivelli di accesso/uscita dal sottopasso.
Le seguenti tabelle riepilogano per ciascuna alternativa le variazioni sui punti di attraversamento
ciclopedonale della ferrovia, le distanze rispetto ai punti attuali di transito e i tempi persi da parte di
pedoni e ciclisti nella fascia 7.00-9.00; i tempi sono espressi sia in valori assoluti (ore perse) che in
valori differenziali (risparmi di tempo) rispetto all’Alternativa R di riferimento.
L’analisi sui flussi ciclopedonali peraltro non muta le gerarchie fra le alternative; si conferma quindi
la selezione delle alternative R, S e I/V1.
L’alternativa S presenta un beneficio (in termini di risparmio di tempo dei flussi ciclopedonali
rispetto all’alternativa R) minore dell’alternativa I/V1, che sfrutta le opportunità dei transiti a raso
nella fascia centrale di interramento della ferrovia e la realizzazione delle due passerelle nel
comparto nord-est (via Farga e via San Carlo).
Tempi complessivi
18,03 11,25 12,33 2,31 2,31
fascia 7.00-9.00 (h)
Risparmio tempi
- 6,79 5,71 15,72 15,72
rispetto Alternativa R (h)
(*)Tipo di transito
0=transito libero a raso
1=pl
2a=sottopasso o passerella cicloped
2b=scavalco ciclopedonale
3=sottopasso stradale
26 Giugno 2008
1
INDICE
INTRODUZIONE AL PROGETTO 4
IL MODELLO 10
INPUT GENERALI 10
I PRINCIPALI INPUT MACROECONOMICI 11
SAGGIO SOCIALE DI SCONTO 11
VALORE DEL TEMPO 11
TREND DI CRESCITA 12
COEFFICIENTI DI CONVERSIONE TRA COSTI FINANZIARI ED ECONOMICI 12
GLI SCENARI 13
LA STRUTTURA DEL MODELLO 13
I MODULI DI STIMA DEI COSTI TOTALI 15
STIMA DEI COSTI DI INVESTIMENTO E VALORE RESIDUO 15
STIMA DEI COSTI GENERALIZZATI IN FASE DI CANTIERE 15
STIMA DEI COSTI GENERALIZZATI DI SPOSTAMENTO 20
STIMA DEI COSTI GENERALIZZATI PER GLI UTENTI DELLE MODALITÀ DOLCI 23
STIMA DEL VALORE DEI TERRENI LIBERATI 23
STIMA DEL BENEFICIO IMMOBILIARE PER L’INTERRAMENTO 24
STIMA DEI COSTI DI INCIDENTALITÀ AI PASSAGGI A LIVELLO 27
STIMA DEI COSTI DI MANUTENZIONE DIFFERENZIALI 28
CALCOLO DEL VAN, ANALISI DISTRIBUTIVA E COMFP 28
I RISULTATI 29
CONCLUSIONI E COMMENTI 45
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI 46
2
3
INTRODUZIONE AL PROGETTO
Scopo della presente valutazione è quello di fornire elementi di confronto indipendenti tra due
scenari di progetto e lo scenario di riferimento, relativi al territorio del Comune di Seveso. La
tecnica usata, ampiamente applicata, seppure con varianti, in sede internazionale, è quella
dell’Analisi Costi Benefici socio-economica, i cui principi sono esposti nel capitolo successivo.
Gli scenari, che verranno descritti in seguito, rappresentano due possibili strategie di risoluzione del
problema della coesistenza dei flussi ferroviario e veicolare. Lo scenario di riferimento rappresenta
l’evoluzione dello stato di fatto per effetto di opere puntuali a soluzione di specifici attraversamenti.
Il primo scenario di progetto prevede una più incisiva azione sui sottopassi veicolari, in modo da
chiudere la maggior parte dei passaggi a livello, in particolare quelli più trafficati. Il secondo
scenario di progetto, di maggiore impegno finanziario, consiste nell’interramento locale del tratto di
linea attraversante il Comune di Seveso.
All’interno di ciascuno scenario sono possibili ulteriori sotto-scenari di intervento, che si
differenziano per dettagli specifici (come l’eventualità della chiusura di una strada, o dell’apertura
di un sottopasso pedonale aggiuntivo). Si ritiene che in questa fase e per la finalità del presente
studio, tali differenze minori non siano in grado di cambiare i risultati degli scenari base; per la
scelta di tali alternative si rimanda, quindi, ad una fase di approfondimento successiva,
eventualmente utilizzando i medesimi strumenti analitici dell’ACB.
I dati di tipo trasportistico sono stati forniti dal committente FERROVIENORD e sono frutto della
progettazione preliminare degli interventi e di specifiche simulazioni modellistiche sulla
circolazione nell’area. Per i dati economici e per le ipotesi principali, verrà data adeguata
spiegazione nel testo della presente relazione.
Il presente studio ha natura volontaria, poiché si colloca all’inizio del processo decisionale. Come
successivamente esposto, infatti, secondo la normativa italiana l’ACB sarebbe invece obbligatoria
in caso di Studio di Fattibilità e di VIA per la sola opzione scelta. Dato il carattere preliminare, esso
prende in considerazione uno spettro più ampio di alternative possibili, seppure con un livello di
dettaglio inferiore. La finalità è quindi di comprendere quale sia la strategia migliore da adottare
secondo il criterio della massimizzazione del surplus sociale. In altre parole, viene individuato per
ciascuna alternativa il bilancio tra i costi e i benefici sociali degli scenari considerati e, di
conseguenza, la migliore tra esse.
La natura preliminare di questa valutazione la rende adatta non tanto a scegliere la migliore
alternativa, quanto piuttosto ad evidenziare gli ordini di grandezza coinvolti e quindi a fornire
elementi per un dialogo e una scelta politica informati.
Si noti, infine, che alcune delle assunzioni del presente documento sono semplificazioni di calcolo,
sempre espletate ed assunte in favore di sicurezza. Pertanto, tali assunzioni, essendo indirizzate al
calcolo economico, non sono da ritenersi impegnative ai fini progettuali.
4
CENNI SULLA TEORIA DELLA VALUTAZIONE MEDIANTE ANALISI COSTI-BENEFICI
La normativa italiana sulla valutazione dei progetti può ritenersi piuttosto lontana dalla teoria e
dalle migliori pratiche internazionali.
Lo strumento base è lo Studio di Fattibilità (SdF) ed è obbligatorio dal 2000 (L144/99, art 4, c.1)
per ogni progetto pubblico il cui costo è superiore a 10M€. Lo SdF deve contenere tutte le
informazioni necessarie a supportare la decisione di investimento, e deve essere prodotto dal
proponente dell’investimento, sia esso un ente locale, un’agenzia pubblica o un privato che vuole
accedere ad un finanziamento.
L’oggetto della valutazione è lo studio di fattibilità, ed è quindi riferito ad un solo progetto. Non
sono obbligatorie per legge valutazioni ed ACB preliminari a livello di piano o di scelta preliminare,
sebbene questa pratica si presenti come la più corretta da un punto di vista teorico. Lo strumento di
valutazione obbligatoria e pubblica in Italia è lo studio di impatto ambientale (VIA), a sua volta
riferito al contenuto dello SdF e quindi con tutti i limiti di tale pratica.
Concetti generali
5
ultimi, in particolare, rappresentano effettivamente risorse consumate, ma ad essi non corrisponde
un “prezzo” e vengono quindi trattati attraverso l’uso di prezzi ombra1.
Altro concetto chiave è l’attualizzazione di costi e benefici futuri, attraverso l’utilizzo di un saggio
di sconto intertemporale. Questo concetto traduce il fatto che un beneficio goduto oggi (da un
soggetto economico razionale) è, sotto tutti i punti di vista, preferibile ad un beneficio uguale
goduto in futuro, mentre l’opposto avviene per i costi2. Il saggio di sconto, e in particolare il saggio
sociale di sconto (SSS), esprimono questa preferenza. L’analisi viene condotta attraverso il
confronto di almeno due alternative: lo scenario di riferimento e almeno uno scenario di progetto.
Tuttavia, è opportuno includere sempre diverse alternative progettuali che potrebbero risultare, ad
un’analisi numerica, preferibili.
Si traccia qui brevemente l’algoritmo alla base dell’analisi dal punto di vista operativo, per progetti
infrastrutturali di tipo generale.
1
vedi oltre
2
Questo fatto è chiaro, anche intuitivamente, per un singolo individuo. In analogia, e la letteratura teorica sul tema è
sostanzialmente allineata, questo vale anche per una società composta da più individui. In altre parole, l’attualizzazione
è un’operazione finanziaria per tenere conto della preferenza intertemporale della società, in analogia con la preferenza
individuale: è preferibile sostenere una spesa di 1€ in futuro, piuttosto che oggi ed è preferibile un beneficio di 1€ oggi
piuttosto che in futuro.
6
Definizione dello scenario di riferimento.
Al fine di analizzare la validità di un singolo progetto (o di classificare progetti alternativi secondo
la loro desiderabilità), occorre innanzitutto definire una situazione di riferimento, ovvero lo scenario
rispetto al quale è da ritenere valido un progetto di investimento. Se per un operatore privato
l'alternativa è il non investire (e depositare il denaro in banca per riscuoterne interessi), per un
operatore pubblico, invece, l’ipotesi “do – nothing” consiste nel mantenimento dello status quo, con
i costi sociali ad esso associati.
Lo scenario di riferimento rispetto a cui confrontare gli scenari di progetto deve essere quindi
definito a partire dall’ipotesi di non fare nulla, oppure, più realisticamente, tenendo conto di progetti
già in corso o non operativi ma già decisi, della possibile evoluzione economica, delle tendenze
relative alla mobilità, ecc. Sulla base di questo scenario deve essere ricostruito il quadro economico
dei costi e dei benefici complessivi che si determinano nel contesto potenzialmente influenzabile
del progetto in esame, ma in assenza del progetto stesso.
7
progetto. Se, infatti, surplus negativi significano che l’opera genera benefici negativi,
indipendentemente dai costi di investimento (ad esempio i tempi di viaggio aumentano), surplus
positivi non garantiscono però che non vi siano progetti migliori o con migliori rapporti tra benefici
e costi di investimento.
Per analizzare questo tipo di problema si utilizzano alcuni indicatori, tra cui VAN e SRI.
T
S n ( I econ Ec ) VRecon, n
VAN
n 1 1 isociale n
Il VAN (Valore Attualizzato Netto) è la somma algebrica attualizzata di tutti i costi e di tutti i
benefici generatisi entro l’orizzonte temporale T. Gli addendi della formula standard qui riportata
sono il S, cioè la variazione del surplus, così come precedentemente definito, l’investimento
economico Iecon, cioè tutti quei costi puntuali di investimento che non entrano a formare i costi
marginali e che quindi non compaiono nel grafico della variazione del surplus, le esternalità in fase
di costruzione Ec, e VRecon, ovvero il valore residuo dell’opera alla fine dell’orizzonte di analisi.
Ciascuno di questi costi o benefici va situato nell’anno in cui si genera ed attualizzato all’anno zero
attraverso l’espressione (1+isociale)n.
T T
Bn Cn
n 1 1 SRI
n
n 1 1 SRI
n
Il SRI (Saggio di Rendimento Interno) è un indice più sintetico della redditività (in senso lato, cioè
non finanziario ma generatrice di benessere sociale) dell’investimento. E’ definito come il valore
del saggio di sconto in corrispondenza del quale il VAN è nullo.
Analisi di sensitività.
Ultimo e importante momento dell’ACB è l’analisi di sensitività, attraverso la quale si verifica la
robustezza del modello impostato in merito all’attendibilità dei risultati, in funzione delle scelte
fatte e degli eventuali errori di stima. Nella sostanza, l’analisi consiste nel valutare l’andamento del
VAN in funzione delle diverse variabili introdotte. Tra queste vanno inclusi almeno il saggio
sociale di sconto, il valore del tempo, i costi di investimento e qualunque altra variabile per cui il
“numero” scelto e introdotto nell’analisi presenti incertezze o variabilità.
L’approccio precedentemente descritto implica una complessità notevole per il calcolo del surplus.
E’ infatti necessario possedere una curva di domanda che leghi i costi percepiti e le quantità
consumate e calcolare tali quantità solo attraverso tale curva e non con un modello di traffico.
In molti casi reali, tuttavia, valgono condizioni per cui è possibile seguire un approccio differente,
che permette una semplificazione nei calcoli, pur mantenendo lo stesso rigore teorico. Tale
approccio è definito “per costi totali”. Si fa notare come non si tratti di una metodologia differente,
ma di un sottocaso che comporta un diverso modo di calcolare i costi e i benefici. L’approccio è
applicabile, senza introdurre errori, se vale una delle seguenti condizioni:
La domanda è perfettamente rigida (la quantità consumata non dipende dal costo percepito);
8
i costi percepiti sono identici nei diversi casi considerati.
A differenza dell’approccio standard prima descritto, in entrambi i casi (rappresentati in Figura 1) il
surplus è il semplice prodotto della differenza tra i costi economici per la quantità consumata (che
in questi casi coincide tra scenario di riferimento e di progetto).
Figura 1. Calcolo del surplus in caso di domanda rigida (sinistra) o di invarianza dei costi percepiti (destra).
C C
Surplus Surplus
Cp2
Ce2 Ce2
q1 = q2 Q q1 = q2 Q
Se vale una delle predette condizioni, non è più necessario calcolare e utilizzare esplicitamente il
concetto di variazione di surplus come in precedenza definito (integrale della differenza dei costi
economici tra lo scenario di riferimento e ogni scenario di progetto). La variazione di surplus, dato
che la quantità consumata è fissa in entrambi i casi, sarebbe:
S = q*(Ce1-Ce2);
ma anche, ovviamente,
S = q*Ce1 – q*Ce2.
In altre parole, esso è sostituito dalla differenza tra i costi totali dello scenario di progetto e i costi
totali dello scenario di riferimento, per ogni alternativa di progetto. Se un costo è identico tra
progetto e riferimento (ad esempio il valore del tempo di viaggio al di fuori dell’area simulata), è
possibile ignorarlo, poiché al momento del calcolo del VAN si avrebbe somma zero e quindi nessun
effetto.
Operativamente, per calcolare il VAN, si definiscono quindi tutte le voci di costo che non restano
costanti tra riferimento e progetto e si calcolano i costi totali associati ad esse (ad esempio: i costi di
investimento di tutti gli scenari, i costi di viaggio di tutti gli scenari, ecc.). Alla fine, facendo la
semplice differenza della somma dei costi totali, si ottiene il valore del VAN. Esso è positivo se i
costi di progetto sono minori dei costi di riferimento, o negativo se i costi di progetto sono maggiori
dei costi di riferimento.
9
IL MODELLO
Il modello è stato costruito secondo l’approccio per costi totali, precedentemente descritto. Si è,
infatti, ritenuto che la domanda ferroviaria non cambi (a regime) anche in caso di interramento,
poiché né costi né tempi di viaggio variano significativamente.
Tutto il modello e i dati da esso utilizzati, sono costruiti in favore di sicurezza. In altre parole,
quando sono state operate semplificazioni e introdotte ipotesi, lo si è fatto sempre aumentando i
benefici e riducendo i costi dell’alternativa meno fattibile. Ciò significa che se essa risulta
comunque non fattibile, la non-fattibilità è certa. Contemporaneamente, l’alternativa vincente è stata
svantaggiata il più possibile, garantendo che il risultato possa essere, in caso di assunzioni meno
conservative, solo migliore. Maggiori dettagli sulle singole scelte operate sono contenuti nella
spiegazione successiva. Le ipotesi più significative verranno verificate attraverso l’analisi di
sensitività (da pagina 39).
INPUT GENERALI
Riguardo all’arco temporale di 18 ore di servizio ferroviario, sono state considerate come ore di
punta le fasce orarie 7.00-9.00, 13.00-14.00 e 17.00-20.00. Le rimanenti 12 ore di esercizio
comprendono anche le fasce estreme della giornata con un traffico scarso.
Le simulazioni modellistiche contenute nello studio Polinomia3 e qui utilizzate sono relative alla
sola ora di punta del mattino. E’ quindi necessario utilizzare un coefficiente di passaggio all’ora di
morbida per il calcolo dei costi e dei benefici lungo tutta la giornata. Esso è stato quantificato in
50%, cioè si assume che il costo temporale generato nell’ora di morbida sia pari alla metà di quello
dell’ora di punta. Per il traffico automobilistico, tale assunto è sicuramente in favore di sicurezza
dal momento che nella realtà in morbida si ha contemporaneamente sia un numero inferiore di treni,
sia un numero inferiore di auto a subire i disagi della chiusura del passaggio a livello4.
Si precisa che, per come è strutturato il modello di calcolo, il coefficiente 0,5 viene di fatto
applicato ai soli passeggeri automobilistici, dato che quelli ferroviari:
- nel transitorio si dispone dei conteggi della RL anche per la morbida;
- a regime non compaiono mai perché supposti invarianti tra i vari scenari.
3
Polinomia (2008), Analisi di impatto sul traffico dei diversi assetti degli attraversamenti stradali alla linea ferroviaria
Milano-Asso nella rete urbana di Seveso. Rapporto finale (vers. 1.5), Maggio 2008, Polinomia, Milano (Italia).
4
Un valore inferiore al 50% ridurrebbe i benefici di sottopassaggi e interramento. L’ipotesi di valori maggiori verrà
verificata in sede di analisi di sensitività.
10
I PRINCIPALI INPUT MACROECONOMICI
Il modello, oltre a dati di input specifici delle singole voci di costo, fa uso anche di alcune
grandezze di natura macroeconomica comuni a tutti i moduli. Il presente paragrafo ne descrive le
principali, con le relative fonti.
L’ACB si pone il problema di mettere a confronto costi e benefici che avvengono in tempi diversi.
Si è già detto che un beneficio (o un costo) lontano nel tempo è valutato dai singoli individui
“meno” dello stesso beneficio vicino nel tempo e che questa preferenza ha nome di “saggio di
sconto”. Analogamente, il saggio di preferenza intertemporale di una società formata da più
individui viene detto “saggio sociale di sconto” (“SSS”).
Il saggio di sconto sociale e quello finanziario coincidono solamente nel caso (teorico) di mercati
finanziari perfetti. Dato che questo non accade mai, il saggio sociale di sconto viene determinato dai
singoli organi internazionali o dalle singole banche centrali utilizzando diverse metodologie
teoriche. Nel caso italiano non si ha un valore obbligatorio standard.
In realtà i valori utilizzati comunemente sono abbastanza simili per economie simili come quelle dei
paesi europei. La Guida NUVV (2001), unico testo di riferimento italiano per valutazioni
economiche, seppure non obbligatorio, suggerisce un tasso del 5%. Lo stesso valore viene suggerito
come benchmark internazionale dalla Guida all’Analisi Costi-Benefici della DG Regio, tra le più
autorevoli linee guida internazionali (Florio et al., 2003), sebbene la stessa riporti valori diversi nei
vari paesi.
Per questa analisi, in base al contesto in cui è affrontato e alla letteratura consultata, si è scelto di
utilizzare un saggio di sconto sociale del 5%.
Per la valutazione dei costi relativi agli interventi previsti dagli scenari presi in esame, la stima del
valore del tempo risulta decisiva in quanto tale voce, congiuntamente ai costi di investimento,
rappresenta una percentuale rilevante dei costi differenziali totali.
Con l’espressione “valore del tempo” si intende precisamente il valore del tempo risparmiato, in
questo caso del tempo di spostamento. Questo valore, quindi, risulta dalla differenza del valore del
tempo associato allo spostamento ed il valore del tempo associato all’attività a cui si allocherebbe il
tempo risparmiato (per esempio lavoro, studio, tempo libero, acquisti etc..).
La valutazione di questi parametri risulta molto complessa, Generalmente si ricorre ad indagini ad
hoc in cui si valuta la disponibilità a pagare (WTP) degli utenti per ridurre il tempo di spostamento
di un’unità. In questo contesto si è scelto di utilizzare valori presenti in letteratura.
Analogamente al saggio sociale di sconto, la fonte relativa all’Italia più recente e affidabile è la
guida DG Regio (Florio et al., 2003), che riporta un valore di 15€/h. Possono essere presi a
riferimento anche altri studi simili. Ad esempio, Cicini et al. (2005) riporta come valore utilizzato
negli studi relativi ai progetti di Ferrovie dello Stato un valore di 14,22€/h.
Per il presente studio si sceglie un valore di riferimento di 15€/h, in realtà abbastanza alto rispetto
ad altri riferimenti internazionali. A partire da questo valore, relativo ad una persona, si è attribuito
un valore del tempo a veicolo di 19,5€/h, assumendo un coefficiente di riempimento medio di 1,5
persone/veicolo.
Per avere una stima più realistica del costo totale riferito al tempo di viaggio, si è scelto di
differenziare il valore del tempo in base alla fase dello spostamento. E’ noto, infatti, che il valore
del tempo percepito associato alle attese è maggiore del valore del tempo speso viaggiando. Per
questo motivo si è aumentato il valore del tempo di attesa (per tutti i modi) del 20%.
11
Considerando tale ipotesi, i valori utilizzati sono quelli riassunti nella tabella seguente. Tutte le
assunzioni fatte (riempimento veicoli e incremento tempo di attesa) sono a favore del progetto più
impegnativo, cioè l’interramento.
Trend di crescita
Per il passaggio dai valori calcolati all’anno 1 a quelli degli anni successivi, sono stati applicati
trend di crescita5. Tali trend sono derivati da due andamenti fondamentali, in particolare il trend di
crescita del reddito (che aumenta, ad esempio, il valore del tempo e dei danni alla salute) e il trend
di crescita del traffico (che si applica a tutti i costi implicanti una misura del traffico).
I due trend, rappresentati in Figura 2, prevedono una crescita dell’1% all’anno per il traffico e del
2% all’anno per il reddito. Entrambi i trend diventano poi costanti a partire dal 2030.
1,6
1,5
1,4
1,3
Trend crescita reddito
1,2
Trend crescita traffico
1,1
1,0
0,9
0,8
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017
2018
2019
2020
2021
2022
2023
2024
2025
2026
2027
2028
2029
2030
2031
2032
2033
2034
2035
2036
2037
2038
2039
La tabella seguente riporta i coefficienti utilizzati per passare dai prezzi (o costi finanziari), al
corrispondente valore economico, cioè il costo-opportunità delle risorse consumate. In particolare, i
valori devono tenere conto della tassazione e di altre distorsioni. I valori sono stati calcolati a partire
dai valori della Guida NUVV (NUVV, 2001) e pesati sui costi di costruzione stimati nello studio
Nord_Ing6.
5
Per maggiore chiarezza, si sottolinea che l’invarianza del traffico prima postulata era riferita ai diversi scenari, in un
anno tipo. In questo caso si sta introducendo una crescita annua di alcune variabili, tra cui il traffico. In altre parole, il
traffico è invariante tra gli scenari ad un dato anno, ma ovviamente cresce di anno in anno.
6
Nord_Ing (2007), Studio di fattibilità degli interventi per Seveso. Prima fase, giugno 2007.
12
Tabella 3. Coefficienti di conversione tra costi finanziari ed economici
Costruzione 0,89
Costo di esercizio auto 0,67
Energia 0,44
Manutenzione 0,60
GLI SCENARI
Il dettaglio delle opere previste dai due scenari è fornito più oltre nel testo (Tabella 5). Per una
descrizione approfondita dei metodi di stima e di valutazione dei costi e dei benefici relativi ad ogni
singolo scenario, si faccia riferimento al paragrafo successivo.
Il modello utilizzato a supporto dell’analisi costi benefici per la valutazione dei due scenari di
progetto descritti nel paragrafo precedente è stato implementato su fogli di calcolo.
Per renderne il funzionamento il più possibile comprensibile e per una più efficace revisione, si è
definita una struttura del modello costituita da 5 moduli interconnessi, rappresentativi dei passi
logici e cronologici seguiti nello sviluppo dell’analisi. Essi sono:
Le relazioni tra i diversi moduli sono di tipo gerarchico, il primo e il secondo modulo alimentano il
terzo, il terzo il quarto e così via. La struttura e le relazioni tra i moduli del modello possono essere
visualizzate dal seguente schema a blocchi:
7
Fonte: stime Nord_Ing.
13
Figura 3: Schema a blocchi del modello
Il modulo di stima dei costi e dei benefici è costituito da diversi sottomodelli che trattano l’analisi
delle diverse aree potenziali generatrici di costi e/o benefici per la società. Considerando la natura
degli interventi previsti, si individuano le seguenti voci di costo:
Investimenti,
Costi del transitorio di cantiere,
Costi generalizzati utenti auto,
Costi generalizzati utenti modi dolci,
Costi opportunità (valore dei terreni liberati),
Rivalutazione immobiliare edifici prospicienti,
Incidentalità,
Costi differenziali di manutenzione dell’infrastruttura.
Figura 4: Schema a blocchi modulo di valutazione costi/benefici
Il modulo di input e quello degli scenari alimentano questi sotto modelli con i dati in esso raccolti.
Ciascun sottomodulo calcola il costo totale relativo ad un “anno tipo”. Tramite il modulo di
descrizione degli scenari, i costi stimati vengono distribuiti nell’arco di vita utile dei progetti
contenuti negli scenari, in funzione dell’istante della loro manifestazione, che varia di caso in caso8,
e aggiornati secondo le evoluzioni tendenziali precedentemente descritte (pagina 12).
I vettori rappresentanti il flusso dei costi per ogni anno di analisi contenute nei sotto modelli,
confluiscono nel modulo di calcolo del VAN e dell’analisi distributiva in cui vengono attualizzati
secondo il tasso di sconto scelto e assegnati ai principali gruppi (vedi oltre, da pagina 28).
Una volta determinato il VAN, si prosegue con l’analisi di sensitività per valutare la robustezza del
risultato raggiunto al variare di alcuni parametri significativi (vedi pagina 39).
8
Ad esempio, i costi di costruzione vengono attribuiti all’anno iniziale di costruzione, i costi generalizzati di viaggio
sono attribuiti ad ogni anno successivo alla stimata apertura delle opere.
14
I MODULI DI STIMA DEI COSTI TOTALI
I costi di investimento vengono tratti da stime Nord_Ing9 e vengono raggruppati nei tre scenari di
riferimento e di progetto secondo la tabella seguente.
I valori della tabella, espressi in € correnti, vengono trasformati in costi economici attraverso
l’applicazione di coefficienti di correzione descritti in precedenza. Infine, le singole voci di costo
vengono attribuite al primo anno di cantiere, secondo la tabella seguente.
Queste date costituiscono una stima del possibile cronoprogramma dei lavori e influiscono anche
sull’anno di inizio dei benefici.
Gli scenari considerati prevedono la realizzazione di alcune opere civili che, durante la loro fase di
costruzione, provocheranno disagi sia agli utenti del modo privato, sia a quelli del servizio
ferroviario. Non sono stati considerati i costi ambientali dei cantieri (rumore, inquinamento mezzi
d’opera, ecc.). Questa assunzione è chiaramente a favore di entrambi gli scenari di progetto,
proporzionalmente al loro impegno realizzativo.
9
Nord_Ing (2007), op.cit.
10
La cifra comprende i lavori per un attraversamento ciclopedonale in via S. Carlo e per la realizzazione del terminal
provvisorio a Cesano e le somme a disposizione per imprevisti, spese tecniche e generali, espropri, ecc.
15
Il modello stima l’aumento dei costi generalizzati di spostamenti aggiuntivi, calcolati per ogni
scenario11, a causa di:
Tabella 7: Schematizzazione delle fonti di incremento di costi in fase di costruzione per tipologia di utenti
Utenti ferrovia Utenti modo privato
Maggiori tempi di spostamento per
Scenario riferimento Maggiori tempi di viaggio
diversione
Maggiori tempi di spostamento per
Scenario sottopassi Maggiori tempi di viaggio
diversione
Maggiori tempi di viaggio Maggiori tempi di spostamento per
Scenario interramento Maggiori costi monetari per diversione
diversione Maggiori costi monetari per diversione
La stima di tali costi aggiuntivi è, in assenza di informazioni modellistiche dettagliate, per forza di
cose approssimativa. Per questo motivo è stata costruita nel modo più conservativo possibile. I
seguenti paragrafi riassumono le due modalità di stima, diverse per sottopassi e interramento.
Tabella 8: Valutazione perditempo per utenti del servizio ferroviario per lo scenario sottopassi in fase di
costruzione
Servizio Rit medio/movim Pax Interessati Incremento tempo Giorni/anno Incremento
ferroviario [min] (bidirezionali) (min/gg) di cantiere tempo
(ore/anno)
S2 2 14.056 28.112 7 3.280
S4 2 34.336 68.672 7 8.012
R 2 19.194 38.388 7 4.479
Totale [ore/anno] 15.770
I costi relativi agli utenti del modo privato derivano invece dalla chiusura per un periodo di tempo
più lungo dei relativi passaggi a livello per permettere la costruzione dei manufatti e degli accessi.
Per essi si è stimata una perdita di tempo standard per ogni passaggio a livello chiuso, causata dal
fatto che gli automobilisti sono costretti ad effettuare un nuovo e più lungo percorso (tempo di
diversione). Tale perditempo è quantificato in 112 minuto per veicolo. La perdita di tempo è stata
applicata al passaggio a livello di via Como13 (per lo scenario riferimento e sottopassi) e di via
Como, Montello e Farga (per lo scenario sottopassi). Per tenere conto del fatto che le chiusure dei
PL non saranno tutte contemporanee, ma distribuite nel tempo in modo da minimizzare i disagi, si
assume un periodo di chiusura di 150 giorni/anno.
11
Si noti che anche lo scenario di riferimento comporta dei cantieri)
12
Questo valore esprime una media dei disagi subiti. E’ stato necessario ipotizzare tale valore, poiché non si dispone di
una simulazione modellistica della fase di cantiere.
13
In realtà, il sottopasso di via Como non richiede la chiusura della viabilità esistente durante il cantiere, poiché il
sottopasso è a fianco della strada. Tuttavia, il disagio è stato considerato comunque e tale ipotesi è comunque
conservativa, aumentando i disagi dello scenario più favorevole (sottopassi).
16
Tabella 9: Valutazione perditempo per utenti del modo privato per lo scenario sottopassi in fase di costruzione
Perditempo standard Giorni/anno Scenario Scenario
Perditempo totale per Passaggi di cantiere
per diversione Riferimento Sottopassi
diversione [veic/hpunta]
[min/veic] [min/anno] [min/anno]
Via Como 53 1 150 1.908 1.908
Via Isonzo 928 1 150 - -
Via Manzoni 582 1 150 - -
Via Montello 440 1 150 - 237.600
Via Farga 15 1 150 - 8.100
Via San Carlo 524 1 150 - -
Via Leoncavallo 538 1 150 - -
Totale [ore/anno] 32 4.127
In conclusione, si stima che i cantieri per la costruzione dei sottopassaggi implichino un perditempo
di 15.770 ore/anno per gli utenti ferroviari e di 32 o 4.127 ore/anno, rispettivamente, per gli utenti
stradali nei due scenari Riferimento e Sottopassi.
Scenario interramento
Lo scenario interramento prevede interventi invasivi che impattano in modo sensibile sia sul traffico
ferroviario sia sul traffico viario. La costruzione del tunnel implica infatti la chiusura, sebbene non
contemporanea, di tutti i passaggi a livello che permettono l’attraversamento della linea ferroviaria
nel tratto compreso nel comune di Seveso. Inoltre, l’interramento comporta una riorganizzazione
sostanziale del servizio ferroviario a causa della riduzione di capacità della linea tra le stazioni di
Meda e Cesano Maderno durante tutta la fase di cantiere. Differentemente dai disagi agli utenti
automobilistici, i disagi per gli utenti ferroviari sono assunti estendersi per 300 giorni/anno.
I disagi degli utenti ferroviari sono dovuti sia ai maggiori tempi di viaggio dovuti alla riduzione del
servizio, sia al costo di accesso alla rete ferroviaria per tutti i comuni in cui il servizio viene
soppresso.
La riorganizzazione del servizio in fase di cantiere è così riassumibile14. Il cantiere necessita la
chiusura alternata di un binario su due, richiedendo la soppressione del servizio ferroviario S4 ed S2
per tutte le stazioni a monte di Seveso. L’unico servizio che non subisce modifiche (se non un
aumento di frequenza) è il Regionale Milano – Asso. Tale ridimensionamento comporta per la
stazione di Camnago la perdita di tutta l’offerta (treni della linea S4 attestati a Cesano Maderno che
deve essere opportunamente attrezzata), mentre le stazioni di Mariano Comense, Cabiate, Meda,
Seveso, Cesano Maderno, Bovisio Masciago e Varedo vedono l’offerta ridimensionata a causa del
riposizionamento del capolinea della linea S2 a Palazzolo Milanese (unica stazione tra Bovisa e
Seveso in cui è possibile attestare il servizio S2).
Gli utenti che subiscono questa riorganizzazione dell’offerta sono15:
14
Fonte: simulazioni FERROVIENORD.
15
Si riportano il numero di saliti alle varie stazioni, utenti dei servizi soppressi. I dati provengono da un’indagine
effettuata in un giorno feriale tipo. Fonte: Regione Lombardia.
17
Tabella 10: Passeggeri coinvolti nell'interruzione dei servizi ferroviari nello scenario interramento
Passeggeri monodirezionali coinvolti dalle
interruzioni ferroviarie [Pax/gg]
Camnago 280
Mariano Comense 99
Cabiate 43
Meda 473
Seveso 2118
Cesano Maderno 621
Bovisio Masciago 591
Varedo 460
Per la misurazione dei disagi subiti dai viaggiatori in esame, si sono costruite alcune ipotesi sulle
possibili scelte da essi effettuabili per supplire alla riduzione di offerta ferroviaria.. A tali scelte è
stata associata una percentuale di utenza. Esse risultano essere:
raggiungere la stazione di Cesano Maderno con bus sostitutivo, da cui prendere la linea S4 ivi
attestata;
effettuare un tratto dello spostamento con il modo privato per raggiungere la stazione più vicina
servita dalla soluzione di viaggio alternativa più agevole;
effettuare lo spostamento, che prima veniva effettuato in treno, con il modo privato fino a
destinazione;
utilizzare un altro treno, modificando l’orario di inizio dello spostamento e il tipo di servizio
(principalmente, passando ai Regionali).
Queste alternative non appartengono tutte al ventaglio di opzioni che hanno a disposizione gli utenti
delle varie stazioni interessate dalla riorganizzazione dell’offerta. In particolare le possibili scelte in
funzione delle stazioni di riferimento sono quelle rappresentate dalla matrice seguente:
Tabella 11: Opzioni disponibili per gli utenti colpiti dalla riduzione dell'offerta ferroviaria in funzione della
stazione di riferimento
Possibili alternative a In auto a
Auto a Cambio ora e
disposizione degli utenti della Bus Cesano M. o
destinazione treno
stazione i-esima Palazzolo
Camnago
Mariano Comense
Cabiate
Meda
Seveso
Cesano Maderno
Bovisio Masciago
Varedo
L’opzione bus si ipotizza sia disponibile per i soli utenti della stazione di Camnago e Seveso. Per
quanto riguarda l’opzione di effettuare un tratto dello spostamento in auto verso le stazioni di
Cesano Maderno o Palazzolo Milanese, questa non appartiene al dominio di scelta degli utenti delle
stazioni di Cesano Maderno, Bovisio Masciago e Varedo, dato che per loro rimane in esercizio la
linea S4.
Per ogni coppia stazione/opzione si è stimato un incremento di tempo e percorrenza (per il solo
modo privato) che grava sugli spostamenti, e una percentuale di adesione alle singole opzioni. Tali
assunzioni sono riportate nelle seguenti tabelle:
18
Tabella 12. Incremento tempi (in minuti/pax) dovuti alla riorganizzazione del servizio, per alternativa possibile.
in auto a in auto a cambio ora e
passati al bus
Cesano/Palazzolo destinazione treno
Camnago 10 5 15 0
Mariano 5 15 0
Cabiate 5 15 0
Meda 5 15 0
Seveso 5 5 15 5
Cesano 10 5
Bovisio Masciago 10 5
Varedo 10 5
Tabella 13. Incremento distanze con mezzo privato (in km/pax) dovuti alla riorganizzazione del servizio, per
alternativa possibile.
in auto a in auto a cambio ora e
passati al bus
Cesano/Palazzolo destinazione treno
Camnago 6,0 19,8
Mariano 10,5 22,8
Cabiate 7,0 19,3
Meda 4,3 17,3
Seveso 2,2 14,6
Cesano 14,7
Bovisio Masciago 10,7
Varedo 10,6
Tabella 14. Ipotesi distribuzione dei passeggeri a seguito delle interruzioni (in %)
% in auto a % in auto a % cambio ora e
% passati al bus
Cesano/Palazzolo destinazione treno
Camnago 50% 30% 20% 0%
Mariano 20% 20% 60%
Cabiate 20% 20% 60%
Meda 20% 20% 60%
Seveso 10% 20% 20% 50%
Cesano 10% 90%
Bovisio Masciago 20% 80%
Varedo 20% 80%
Applicando ai tempi e alle percorrenze incrementali il valore del tempo e il costo economico
chilometrico di uno spostamento effettuato in auto16, si ottiene il costo economico generato dallo
scenario “interramento” per gli utenti della ferrovia.
Tabella 15: Valutazione dei costi per gli utenti della ferrovia a causa della riduzione dell'offerta ferroviaria
Costo economico utenti ferrovia - scenario interramento
costo extratempi 4.450.125 [€/y]
extracosti diversione 1.645.746 [€/y]
Totale 6.095.871 [€/y]
Per quanto concerne i disagi per gli utenti del modo privato, essi derivano principalmente dalla
modifica del percorso degli spostamenti a causa della chiusura dei PL interessati dall’opera di
interramento, come si è già visto negli scenari con sottopassi.
16
Per i costi unitari si veda la successiva sezione “Stima dei costi generalizzati di spostamento”.
19
La stima di questo disagio è stata effettuata in modo simile a come si è valutato nello scenario
sottopassi, con un tempo di chiusura dei PL di 150 giorni/anno di cantiere e 1’ di tempo di
diversione.
Tabella 16: Valutazione dei perdi tempo per gli utenti del modo privato nello scenario di interramento
Perditempo standard per
Perditempo totale Interramento
Passaggi [veic/hpunta] diversione
per diversione [min/anno]
[min/veic]
Via Como 53 1 1.908
Via Isonzo 928 1 1.670.400
Via Manzoni 582 1 1.047.600
Via Montello 440 1 792.000
Via Farga 15 1 27.000
Via San Carlo 524 1 943.200
Via Leoncavallo17 538 1 -
Totale [ore/anno] 74.702
Riassunto
Riassumendo, i costi monetari associati a tali tempi persi sono riportati in tabella. Per tali costi è
stato utilizzato, coerentemente con il resto del modello, un valore del tempo pari a 15 €/h a persona
o 19,5 €/h a veicolo.
Costo per gli utenti ferroviari Costo per gli utenti automobilistici
[€/anno] [€/anno]
scenario Riferimento 307.516 620
scenario Sottopassi 307.516 80.473
scenario Interramento 6.095.871 1.456.685
Dove:
Vot rappresenta il valore del tempo medio [€/h];
rappresenta il tempo di spostamento [h];
rappresenta il costo monetario specifico dello spostamento [€/km];
rappresenta la distanza dello spostamento [km];
rappresenta il costo ambientale generato dallo spostamento [€].
17
Non comporta nessuna perdita di tempo in quanto, nello studio di fattibilità, non risulta essere interessato dall’opera
di interramento.
20
Considerando il caso specifico ed il livello di dettaglio con cui si sono descritti gli scenari di
progetto, si è ritenuto necessario utilizzare una definizione del costo generalizzato che meglio si
adattasse al contesto analizzato.
Coerentemente con la diversa percezione del tempo durante le diversi fasi del viaggio e con i
risultati modellistici, il valore del tempo di viaggio è differenziato nelle due componenti di
spostamento e di attesa. A ciascuna di esse è associato un diverso valore unitario del tempo (vedi
pagina 11). La valutazione dei costi ambientali è stata anch’essa suddivisa in due parti, una relativa
ai costi ambientali generati durante il moto dell’auto e l’altra relativa ai costi ambientali generati
durante l’attesa in corrispondenza dei passaggi a livello18.
Il costo generalizzato adattato al caso presente e usato nel modello è:
Tabella 17: Valore dei parametri caratteristici del costo generalizzato per singolo scenario
Numero
Spostamenti
[v/h] [km] [min:sec] [h] [min:sec] [h]
Riferimento 4846 1,67 02.26 0,0406 00.22 0,0061
Sottopassi 4846 1,73 02.27 0,0408 00.12 0,0033
Interramento 4846 1,72 02.28 0,0411 00.04 0,0011
18
Si ipotizza che durante l’attesa tutte le auto mantengano il motore acceso. Anche in caso di spegnimento del motore,
infatti, la valutazione dei costi risulta corretta, perché durante la riaccensione del motore, il costo ambientale causato
può essere paragonato a quello generato nel caso di motore acceso durante tutta la fase di attesa.
19
Polinomia (2008), Analisi di impatto sul traffico dei diversi assetti degli attraversamenti stradali alla linea
ferroviaria Milano-Asso nella rete urbana di Seveso. Rapporto finale (vers. 1.5), Maggio 2008, Polinomia, Milano
(Italy).
21
Come si nota dalla tabella, la percorrenza media e i tempi di viaggio degli spostamenti negli scenari
Sottopassi ed Interramento risultano leggermente maggiori, al contrario, i tempi di attesa risultano
sostanzialmente minori in entrambi gli scenari di progetto.
I valori utilizzati provengono da letteratura specifica (valore del tempo, costi di esercizio dei
veicoli 20 , costi ambientali unitari 21 ) o sono stati stimati per il presente studio (costi ambientali
veicoli in coda22).
I risultati relativi a ciascun componente del costo generalizzato e a ciascuno scenario di progetto
sono riportati nella seguente tabella:
Tabella 19: Valutazioni dei costi per singola componente del costo generalizzato, in migliaia di €.
Costo tempi di Costo tempi di Costi ambientali Costi ambientali
[migliaia di €] Costo monetario
viaggio attesa viaggio attesa
Riferimento 13.797 2.495 4.079 1.317 36
Sottopassi 13.891 1.361 4.225 1.364 20
Interramento 13.986 454 4.201 1.356 6
Come si nota dalla tabella, mentre i costi di tempo di viaggio, i costi monetari e i costi ambientali di
viaggio sono dello stesso ordine di grandezza per i tre scenari, i costi dei tempi di attesa e i costi
ambientali di attesa rappresentano differenze significative. La voce predominante in termini assoluti
è quella del tempo di viaggio, mentre le differenze più significative tra gli scenari (e quindi i
benefici degli scenari di progetto) sono, ovviamente, i tempi di attesa.
20
I costi di esercizio e i consumi derivano dai parametri ACI riportati nel database “Costi analitici di esercizio 2003”.
Tali dati sono pesati sulla flotta milanese (2002), come nella seguente tabella. Il prezzo medio del carburante usato è di
1,40 €/litro.
Costi di
Consumi unitari
manutenzione unitari
[€/km] [g/km]
Valori di mercato 0,08099 99,527
Valori ombra economici 0,0543
Tali dati determinano il valore parametrico usato nel modello, pari a 0,27 €/veicolo.km (prezzo di mercato) e 0,14
€/veicolo.km (prezzo ombra economico).
21
Stima pesata flotta Lombardia 2002, ambito urbano, scenario basso.
Fonte: Beria P. (2005), Costi sociali disaggregati delle emissioni dei mezzi stradali, TRASPOL Working Paper, Milano
(Italy), disponibile su http://www.traspol.polimi.it
22
Per la stima dei costi ambientali complessivi generati dai veicoli in attesa ai passaggi a livello (Ce,a) è stato necessario
stimare il numero di veicoli che, durante un determinato periodo di tempo, trovano chiuso il PL e che quindi saranno
costretti ad aspettare la successiva riapertura. Questa stima si è basata sul numero di veicoli transitanti mediamente nei
vari PL moltiplicati per la probabilità di chiusura caratteristica di ciascun PL. Le emissioni unitarie sono calcolate
appositamente per questo studio sulla base di emissioni da ciclo di guida reale.
22
I costi qui stimati sono relativi all’anno del modello e vengono quindi espansi fino al 30esimo anno
attraverso gli incrementi tendenziali precedentemente definiti per tutta l’analisi.
Stima dei costi generalizzati per gli utenti delle modalità dolci
La rimozione di passaggi a livello lungo la linea ferroviaria contenuta nel territorio comunale di
Seveso e la costruzione di sottopassaggi/passerelle ciclopedonali, oltre a modificare i costi
generalizzati per gli utenti del modo privato, modificano i costi generalizzati degli utenti delle
modalità dolci, precisamente i pedoni e i ciclisti. La componente del costo che subisce modifiche
sensibili al variare degli scenari in analisi è il costo del tempo di attraversamento della linea
ferroviaria.
Attraverso simulazioni modellistiche23 si è stimato il perditempo medio relativo agli spostamenti
della categoria di utenti in oggetto (Tabella 20).
Tabella 20. Ore perse al giorno per gli attraversamenti ciclopedonali, nei tre scenari.
Ore perse
[h/2hpunta]
Riferimento 18,03
Sottopassi 11,25
Interramento 2,31
Attraverso la stima del valore del tempo medio, assunto pari a quello dei viaggiatori ferroviari
(15€/h), si è ricavato il costo del tempo complessivo.
Tabella 21. Costo annuo degli attraversamenti ciclopedonali, nei tre scenari.
Ctvot
[€/anno]
Riferimento 486.810
Sottopassi 303.750
Interramento 62.370
Come si nota dalla Tabella 21 lo scenario che comporta costi minori, e quindi benefici maggiori
rispetto allo scenario di riferimento, è chiaramente quello di “interramento”. Benefici non irrilevanti
si ottengono anche con lo scenario “sottopassi”.
Come visto negli altri moduli, al fine di distribuire questi costi per tutta la vita utile degli
investimenti previsti, si corregge la stima riferita all’anno zero secondo un opportuno indice
rappresentante la crescita del traffico e l’incremento del reddito pro capite.
Con l’interramento della ferrovia viene liberato dai binari un tratto di terreno, soprattutto centrale,
dotato di un potenziale valore. Gli utilizzi di tale terreno liberato possono essere vari e comportano
un diverso valore da utilizzare come beneficio nell’analisi. In particolare, il terreno può essere
utilizzato per aree verdi, parcheggi o aree edificabili.
La redditività dei parcheggi è stata calcolata in modo parametrico utilizzando, per il parcheggio di
interscambio, una tariffa giornaliera pari a 1 € per posto (occupazione media 100%), mentre per il
23
Polinomia (2008), Analisi di impatto sul traffico dei diversi assetti degli attraversamenti stradali alla linea
ferroviaria Milano-Asso nella rete urbana di Seveso. Rapporto finale (vers. 1.5), Maggio 2008, Polinomia, Milano
(Italia).
23
parcheggio a rotazione diurna una tariffa oraria pari a 1 € (occupazione media 60%). Viene tenuto
conto, con valori parametrici, dei costi di manutenzione del parcheggio
Per la stima del valore delle aree verdi, si ipotizza che tutta la porzione di terreno che viene liberata
a seguito dell’interramento dei binari della ferrovia, tolta quella destinata a parcheggi, sia destinata
ad aree verdi. Per calcolarne il valore, a queste viene assegnato il valore agricolo medio della
Provincia di Milano, sezione di Seveso, definito dall’Agenzia del Territorio per l’anno 2008, pari a
4,54 €/mq.
Il beneficio netto dovuto alla costruzione di un edificio è assunto pari a 500€ per metro quadro di
SLP (superficie lorda di piano).
Per stimare il valore dell’area sono stati ipotizzati due casi di sviluppo, uno caratterizzato da
maggiore realismo e uno, meno cautelativo, che prevede un considerevole riuso economico
dell’area teso a massimizzarne il valore. I due casi sono costruiti come diverse combinazioni di
utilizzo del terreno stesso per aree verdi, parcheggi e aree edificabili.
Si fa notare come nessuno dei due casi rappresenta un reale progetto di sviluppo. Piuttosto, sono
stati costruiti entrambi con l’intento di esplorare la variabilità del valore del terreno liberato, in caso
di riutilizzo pubblico. Inoltre, per i calcoli successivi, si suppone che tale potenziale ricavo sia
utilizzato unicamente per concorrere al costo di investimento dell’interramento.
Per rispettare l’approccio conservativo adottato nel resto dell’ACB, si sceglie il caso “massimo”,
perché più favorevole all’alternativa di progetto più debole, cioè l’interramento.
Caso reale
In questo caso le tre modalità di utilizzo sono state prese in considerazione nel seguente modo:
parcheggio di superficie con 300 posti auto, di cui 200 destinati ad interscambio per
pendolari e 100 a rotazione diurna;
non sono previste aree edificabili;
le aree verdi rappresentano tutta la porzione di terreno “liberato” dalla ferrovia, esclusa la
parte destinata a parcheggi.
Il valore del terreno liberato è pari a 254.400€/anno per i parcheggi e di 49.577 € per il valore delle
residue aree a verde.
Caso massimo
Nel caso massimo, si è ipotizzata la localizzazione, nella porzione di terreno liberata dai binari, di:
500 parcheggi, di cui 250 destinati a park di interscambio e 250 a rotazione diurna;
un edificio di 3.000 mq di terziario e commercio, posizionato sul sedime della stazione;
aree verdi per il resto della porzione di terreno.
Il valore del terreno liberato è pari a 579.000€/anno per i parcheggi, di 38.227 € per il valore delle
residue aree a verde e 1.500.000 € di beneficio per la costruzione dell’edificio24.
24
Questo avviene indipendentemente da chi svilupperà l’edificio e dai suoi profitti.
24
Metodo dei prezzi edonici
Il metodo dei prezzi edonici è una tecnica che permette di quantificare il valore di beni che non
hanno propriamente un mercato, come i beni pubblici o i beni ambientali, attraverso lo studio di un
mercato nei quali essi sono direttamente collegati e indirettamente valutati. Solitamente il mercato
surrogato è quello immobiliare, che permette di ottenere i valori degli immobili e i prezzi impliciti
delle singole caratteristiche.
Il bene immobile è un bene composito, poiché è in grado di fornire utilità grazie alle sue
caratteristiche intrinseche, che possono essere interne (qualità e tipologia dell’immobile), esterne e
legate all’area nel quale è collocato (qualità ambientale e urbanistica) e localizzative (in funzione
della vicinanza dell’immobile al centro città o a particolari infrastrutture). Mentre la prima è insita
nel costo dell’immobile, le altre due “partecipano alla definizione del valore finale dell’immobile
rappresentando esclusivamente il puro valore della rendita fondiaria urbana” (Camagni & Capello,
2005).
L’indagine dei valori immobiliari riflette dunque la disponibilità a pagare dei singoli individui per
possedere un immobile con maggior accessibilità e centralità e con maggiore qualità ambientale. È
dunque possibile stimare questi fattori attraverso la differenza del valore di due immobili, con
caratteristiche di dimensioni e qualità simili, ma dotati di differenze relative alla sola caratteristica
in oggetto. In questo caso, si dovranno considerare edifici comparabili, ma a due distanze differenti
dalla linea ferroviaria. Il differenziale di prezzo rappresenta la maggiore disponibilità a pagare per
beneficiare dei vantaggi dati da una localizzazione simile, ma senza i disagi della ferrovia costituiti
principalmente il rumore.
Indagine immobiliare
L’analisi immobiliare rappresenta il cuore del metodo dei prezzi edonici. La letteratura identifica
una serie di indicatori utili per un’accurata indagine, che riflettono aspetti interni dei vari immobili,
aspetti di qualità urbanistica e ambientale del quartiere nel quale si collocano e aspetti inerenti la
localizzazione.
Il comune di Seveso è costituito da un territorio piccolo e pressoché omogeneo e quindi la ricchezza
e la varietà degli indicatori usati in casi più generali sembra eccessiva. Per l’analisi in oggetto è
stato dunque considerato, quale elemento discriminante principale, l’aspetto localizzativo,
individuato come differenza tra un immobile fronte ferrovia e uno non-fronte ferrovia.
L’indagine immobiliare è stata così organizzata: in prima istanza sono stati individuati degli
indicatori aggregati per la zona afferente il comune di Seveso attraverso una ricerca su documenti
ufficiali25 in grado di fornire un primo quadro della situazione, per poi procedere con un’inchiesta
puntuale sul campo ottenuta campionando quattro agenzie immobiliari del comune di Seveso26.
L’oggetto dell’indagine ha riguardato tipologie di appartamenti simili27, sia ristrutturati (R) sia di
nuova costruzione (N), per avere un quadro completo e confrontabile.
Alle agenzie immobiliari interpellate sono stati chiesti i valori degli immobili di tipo residenziale in
tre localizzazioni di Seveso: il centro, il fronte ferrovia e la periferia.
Come si nota dalla Tabella 22 sotto riportata, dal confronto tra i prezzi degli immobili si è potuto
ottenere un range di valori stimabile da un minimo di 50 €/mq ad un massimo di 200 €/mq, che
rappresenta quindi il beneficio immobiliare dato dall’interramento della ferrovia.
E’ interessante inoltre notare come dall’indagine emerge che spesso le condizioni degli immobili e
le loro finiture influenzano i valori degli appartamenti in modo più incisivo rispetto alla presenza
della ferrovia.
25
Agenzia del Territorio, Osservatorio immobiliare, Scenari Immobiliari, FIAIP e la Borsa Immobiliare di Milano.
26
Non è stato dichiarato il motivo di tale indagine, al fine di non indurre errori nella stima.
27
La tipologia di appartamenti presi in esame varia dai 60 mq ai 100 mq, dimensione ritenuta “la più vendibile” dalle
agenzie immobiliari.
25
Tabella 22. Indagine immobilare
centro storico fronte ferrovia periferia m
agenzia N R N R N R incidenza commenti
(€/mq) (€/mq) (€/mq) (€/mq) (€/mq) (€/mq) ferrovia
26
dimensione media degli appartamenti, stimata dalle stesse agenzie immobiliari tra i 60 mq e
i 100 mq. Ai fini dell’analisi costi benefici si prenderà in considerazione il valore massimo,
pari a 100 mq;
il numero di piani di ogni edificio per il numero di edifici considerati nel tratto di linea
ferroviaria preso in considerazione28, individuato a seguito di un sopralluogo in loco;
In entrambi gli scenari di progetto analizzati, l’effetto sostanziale è la sostituzione delle intersezioni
a raso tra la linea ferroviaria e la rete viaria con opere che, in diverso modo, risolvono il conflitto tra
i due tipi di traffico.
Un effetto di questo conflitto sono i fenomeni di tallonamento delle barriere dei PL che si registrano
sulla linea e che negli ultimi anni, a causa della crescita del traffico ferroviario, hanno subito un
sensibile aumento.
Ogni tallonamento genera una serie di costi, in particolare:
un costo che la società FerrovieNord deve sostenere per la riparazione del passaggio a
livello danneggiato, somma del costo della manodopera e del costo dei pezzi di ricambio.
Tale costo è valutabile in 944,36 €29 (pari ad un costo economico di 566,6 €).
la perturbazione del traffico in linea con conseguenti ritardi. In particolare un tallonamento
interessa in media 3 treni che subiscono circa 13 minuti di ritardo ciascuno30.
Nell’anno 2007 i passaggi a livello compresi nel territorio comunale di Seveso hanno subito 9
tallonamenti. Per valutare i benefici relativi ai due scenari in riferimento è stato scelto, in mancanza
dei dati relativi all’incidentalità dei singoli PL, di distribuire il numero totale dei tallonamenti ai
singoli PL. A tal fine si è individuato come parametro di proporzionalità il rapporto tra il flusso di
veicoli in attraversamento in ogni singolo PL e il numero totale di veicoli in attraversamento in tutti
i PL del territorio di Seveso.
Considerando che il numero di viaggiatori medi per singolo movimento risulta essere di 512
pax/treno31, i costi dell’incidentalità relativi ai tre scenari risultano essere quelli riportati in Tabella
23.
Come si nota lo scenario interramento genera minori costi rispetto agli altri scenari, in quanto
prevede la rimozione del maggior numero di passaggi a livello. In analogia con gli altri costi o
28
Questo valore è stato trovato contando direttamente gli edifici con dimensione pressoché pari alla tipologia di
appartamento tipo di 100 mq. Gli immobili di piccole dimensioni sono stati accorpati per arrivare alla tipologia tipo,
mentre gli edifici di grandi dimensioni sono stati scorporati in due o più unità a seconda delle grandezze.
29
Fonte: dati FERROVIENORD.
30
Fonte: nostre elaborazioni da dati FERROVIENORD per il 2007.
31
Fonte: dati Regione Lombardia.
27
benefici, anche questi verranno aumentati per gli anni futuri utilizzando i trend comuni al resto del
modello e associati solo agli anni di effettiva presenza.
Le differenti opere civili e impiantistiche tra i tre scenari, comportano diversi costi di manutenzione.
Nel caso in analisi si è ritenuto opportuno considerare, in quanto uniche voci non comuni a tutti gli
scenari:
i costi differenziali di manutenzione conseguenti alla costruzione della stazione interrata di
Seveso rispetto ai costi di manutenzione caratteristica della stazione attuale, sul piano di
campagna;
i costi di manutenzione risparmiati nel caso di rimozione dei passaggi a livello.
Per la stima dei costi di manutenzione differenziali di stazione ci si è riferiti a indicazioni presenti in
letteratura che suggeriscono di valutare questa voce in termini di una frazione dei costi di
investimento negli impianti di stazione (5% di 4.000.000€ pari a 200.000€ l’anno). Il costo di
manutenzione di un singolo passaggio a livello è stato indicato da LeNord pari a 10.000€ l’anno.
Si riporta nella Tabella 24, in funzione degli interventi contenuti negli scenari in analisi, il costo di
manutenzione complessivo previsto, che viene poi attribuito agli anni di effettiva presenza delle
opere.
In questo modulo si raccolgono le stime dei costi/benefici contenute nei moduli descritti nei
paragrafi precedenti. Esse vengono attualizzate e da esse, per differenza con lo scenario di
riferimento, viene calcolato il VAN.
Il modulo si occupa anche dell’analisi distributiva e del calcolo del VAN con Costo Opportunità
Marginale dei Fondi Pubblici.
Per i dettagli, si faccia riferimento al prossimo capitolo.
28
I RISULTATI
Come già spiegato nel capitolo di descrizione della metodologia, il modello ACB stima inizialmente
tutti i costi totali attualizzati dello scenario di riferimento (Riferimento) e di quelli di progetto
(Sottopassi e Interramento). Le voci di costo riportate nelle seguenti tabelle sono spiegate nel
precedente capitolo, sia per quanto riguarda la metodologia di stima, sia per gli input utilizzati. Non
sono riportate voci di costo significative in termini assoluti ma identiche tra gli scenari (e quindi
irrilevanti), come ad esempio il costo di ammortamento dei veicoli o gli effetti a regime sui tempi di
viaggio per gli utenti ferroviari.
Ai costi totali dell’anno di riferimento, come calcolato in precedenza, sono stati applicati dei trend
di crescita per tenere conto della possibile evoluzione di costi e traffico (vedi pagina 12).
I valori assoluti sono riportati in Tabella 29 per il solo scenario di riferimento.
In seguito, i costi totali sono stati attualizzati con un saggio di sconto sociale del 5%, come da prassi
internazionale.
A valle dell’operazione di attualizzazione, vengono calcolati i benefici relativi e i costi netti degli
scenari di progetto. Essi si ottengono semplicemente come differenza tra i costi totali dello scenario
di progetto e i costi totali dello scenario di riferimento33. Un valore negativo è un costo sociale (lo
scenario di progetto genera maggiore consumo di risorse, per quella data voce), mentre uno positivo
è un beneficio sociale (lo scenario di progetto genera un risparmio di risorse, per quella data voce).
In Tabella 30 e Tabella 31 sono riportati i costi e i benefici dei due scenari di progetto e il flusso
economico di cassa.
Come si può verificare dalle tabelle, lo scenario Interramento genera maggiori benefici per
automobilisti, pedoni e ciclisti negli anni successivi al 2018 (anno di entrata in funzione
dell’interramento) rispetto allo scenario Sottopassi. Tali benefici sono quantificabili in poco più di
1M€/anno per i sottopassi e circa 2,5M€/anno per l’interramento, in massima parte dovuti ai minori
tempi di attesa e a fronte di minimi extracosti di viaggio. Tuttavia, i benefici dell’interramento sono
spostati avanti nel tempo di 4 anni e, soprattutto, necessitano di costi considerevoli negli anni di
costruzione. Tali costi sono principalmente gli investimenti infrastrutturali (circa 62M€ attualizzati
per l’interramento, a fronte di meno di 9M€ per i sottopassi) e dagli extracosti dovuti ai disagi di
cantiere (circa 6M€/anno per 4 anni nel caso dell’interramento a fronte di alcune centinaia di
migliaia di € per i sottopassi). I benefici ulteriori presenti nel solo scenario interramento, cioè
l’aumento dei valori immobiliari delle case prospicienti e la valorizzazione immobiliare dei terreni
liberati, sono stimati in circa 12M€ totali attualizzati. In particolare essi sono 6M€ una tantum
(aumento valore immobili), più 1,2M€ una tantum (ipotesi di costruzione di un edificio terziario e
commerciale sull’area di stazione), più circa 300.000€/anno di ricavo per parcheggi di interscambio.
32
Si rammenta che tutti i valori riportati sono espressi in prezzi-ombra, come descritto nel capitolo “Cenni sulla teoria
della valutazione mediante Analisi Costi-Benefici”.
33
Come già ricordato nella metodologia, questa operazione è possibile solo sotto l’ipotesi di invarianza del traffico
ferroviario totale. Al contrario, in caso di domanda ferroviaria generata, si dovrebbe utilizzare un diverso approccio che
utilizzi esplicitamente il concetto di surplus (si veda ad esempio, Florio et al., 2003).
29
La seguente Tabella 25 riporta per un confronto i costi e i benefici suddivisi per voce e attualizzati,
per entrambi gli scenari di progetto. La somma algebrica di tali voci rappresenta il VANe.
Il risultato è quindi positivo per lo scenario con i sottopassi e negativo per lo scenario di
interramento. In altre parole, l’interramento genera per la società nel suo complesso un costo
sociale superiore al beneficio sociale: la somma dei benefici non controbilancia la somma dei costi,
come invece avviene per i sottopassi. Ad una analisi anche solo superficiale della tabella si vede
come i benefici sui tempi di attesa (la maggiore voce di beneficio) siano considerevoli, ma solo del
50% superiori a quelli dello scenario con sottopassi. Al contrario, l’investimento è circa sette volte
maggiore e ad esso si sommano ingenti disagi di costruzione.
Ulteriori dettagli sulla distribuzione di costi e benefici sono riportati nel paragrafo seguente. La
verifica del livello di robustezza e stabilità del presente risultato avverrà nell’ultima parte.
Analisi distributiva
Il VANe indica, per definizione, la preferibilità di una opzione per la società nel suo complesso.
L’ipotesi alla base di tale indicatore è che vi sia una perfetta trasferibilità di costi e benefici tra
costituenti della società stessa, attraverso meccanismi di mercato. Ad esempio, se i proprietari di
case ottengono un beneficio a seguito di una spesa pubblica, tale beneficio dovrebbe trasferirsi
anche agli altri cittadini, ad esempio per effetto della maggiore propensione alla spesa dei primi.
Dato che questa ipotesi è, nel mondo reale, raramente verificata a causa di meccanismi distorsivi
come, ad esempio, la rendita immobiliare, è opportuno suddividere ulteriormente il VANe tra i
sottogruppi di attori costituenti la società nel complesso. Alcuni di essi saranno indifferenti a costi e
benefici, dato che ricevono e perdono in ugual misura34. Questi attori saranno esclusi dalla presente
analisi, appunto perché neutri. In altri casi, certi gruppi ottengono benefici in misura maggiore ai
costi che sopportano, o viceversa. Il VANe è quindi la somma dei costi pagati da uno o più
sottogruppi di losers (“perdenti”) e dei benefici netti goduti da uno o più sottogruppi di winners
(“vincitori”).
34
ad esempio, in prima approssimazione Ferrovienord avrebbe tra i benefici i trasferimenti statali e regionali per le
opere, e tra i costi la costruzione e manutenzione delle opere stesse, con somma zero (senza perdita o profitto).
30
È importante sottolineare che questa analisi non contiene alcun giudizio di valore, ma costituisce un
semplice strumento di supporto alla scelta politica. Il fatto che, ad esempio, il gruppo X guadagni
10 e il gruppo Y perda 100 (o qualunque altra combinazione), non implica necessariamente che la
nuova distribuzione sia ingiusta o non lecita. Tuttavia, è necessario esplicitare tali rapporti, e non
solo il totale, per rendere più trasparente la decisione.
Per il problema oggetto della presente analisi, sono stati individuati i seguenti gruppi e sottogruppi,
con l’indicazione della loro eventuale “neutralità”.
Si fa notare come questa suddivisione sia piuttosto semplificata, per ovvi motivi tecnici. Si fa notare
come un individuo appartenente ad un certo sottogruppo avrà i costi o i benefici del sottogruppo,
più i costi o benefici dei gruppi superiori. Gli insiemi sono rappresentati nella seguente figura.
35
In realtà LeNord, durante il periodo di costruzione, potrebbero avere anche un beneficio per minori costi di esercizio
dei treni. Tuttavia questo fatto viene trascurato perché verrebbe comunque neutralizzato dai minori sussidi annuali di
esercizio (calcolati a valle) e perché non è possibile calcolare qui se vi è un effettiva riduzione dei costi. Infatti, se sono
certamente veri i risparmi energetici (meno treni prodotti), non altrettanto vale per i costi del personale, che non
verrebbe ovviamente licenziato per questo e che continuerebbe quindi a ricevere una retribuzione.
31
Per la determinazione di winners e losers, sono stati attribuiti ai quattro gruppi significativi le voci
di costo o beneficio, come da Tabella 27.
I benefici dovuti al valore dei terreni liberati sono stati attribuiti ai “cittadini” in generale e non a
quelli di Seveso, poiché si è ipotizzato che tali benefici concorrano a coprire parte degli
investimenti infrastrutturali, riducendo il finanziamento pubblico dell’opera.
I risultati sono i seguenti (Tabella 28). La somma dei valori dei singoli gruppi coincide con il VANe
precedentemente trovato.
Come si vede, nel caso del progetto di sottopassi, i beneficiari sono gli utenti delle auto, che dopo la
costruzione delle opere ottengono una consistente riduzione dei tempi di viaggio. Gli utenti del
treno sono leggermente penalizzati da perditempi durante alcune limitate fasi di cantiere. I cittadini
lombardi sopportano un costo di alcuni milioni di euro, somma algebrica dei costi di costruzione e
di altri benefici vari per minori costi di manutenzione36. Il sottogruppo dei cittadini di Seveso ha dei
sostanziali benefici aggiuntivi dovuti ai minori tempi di attraversamento ciclopedonale e un bilancio
leggermente negativo in termini di inquinamento (tra i minori veicoli fermi in coda e le maggiori
percorrenze per diversione).
Nello scenario di interramento, i beneficiati sono ancora una volta gli automobilisti, in misura
leggermente maggiore. Con essi, anche i proprietari delle case prospicienti la ferrovia ottengono un
beneficio consistente in termini di riduzione del rumore/miglioramento ambientale o, dualmente, un
beneficio dato dall’incremento del valore immobiliare delle proprie case. Fortemente penalizzati
risultano invece gli utenti ferroviari: negli anni di costruzione vengono imposti loro extratempi ed
36
I risparmi di tempo di pedoni e ciclisti sono stati conteggiati qui e non come un gruppo a parte.
32
extracosti totali in misura simile (attualizzati) ai benefici totali del trasporto stradale. Infine, i
cittadini finanziano le opere con le proprie tasse, le quali sono solo parzialmente controbilanciate
dai ricavi immobiliari delle aree liberate. Anche in questo caso il sottogruppo dei cittadini di Seveso
ha un beneficio per gli attraversamenti ciclopedonali e un leggero incremento dell’inquinamento tra
risparmi dei veicoli fermi e aumento dei km percorsi.
In complesso, si ritiene che lo scenario di interramento, oltre che avere chiaramente un bilancio
negativo tra benefici e costi sociali, proponga una distribuzione degli stessi molto sbilanciata a
favore di alcuni soggetti. Se i sottopassi generano benefici locali e sono pagati da tutti i cittadini
lombardi, nel caso dell’interramento vi sono molti costi anche nell’ambito locale, a fronte di
benefici aggiuntivi di poca entità e a loro volta concentrati.
33
Tabella 29. Costo totale non attualizzato dello scenario di riferimento (REFERENCE).
scenario: REFERENCE 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 … 2039
Costi di investimento (8.548.078) - - - - - - - - - - - -
Perditempo costruzione (utenti FNM) (307.516) (316.803) - - - - - - - - - - -
Perditempo costruzione (non utenti) (620) (620) - - - - - - - - - - -
Costo tempi di viaggio - - (14.642.457) (15.084.660) (15.540.216) (16.009.531) (16.493.019) (16.991.108) (17.504.239) (18.032.867) (18.577.460) (19.138.499) (25.770.529)
Costo tempi di attesa - - (2.647.677) (2.727.637) (2.810.012) (2.894.874) (2.982.299) (3.072.365) (3.165.150) (3.260.738) (3.359.212) (3.460.660) (4.659.876)
Costo di esercizio - - (4.243.564) (4.328.435) (4.415.004) (4.503.304) (4.593.370) (4.685.238) (4.778.942) (4.874.521) (4.972.012) (5.071.452) (6.182.072)
Costi ambientali viaggio - - (1.397.603) (1.439.811) (1.483.293) (1.528.089) (1.574.237) (1.621.779) (1.670.757) (1.721.213) (1.773.194) (1.826.745) (2.459.763)
Costi ambientali veicoli fermi - - (38.159) (39.312) (40.499) (41.722) (42.982) (44.280) (45.618) (46.995) (48.414) (49.877) (67.160)
Costi di attesa e diversione bici e pedoni - - (516.657) (532.260) (548.335) (564.894) (581.954) (599.529) (617.635) (636.288) (655.503) (675.300) (909.310)
Valore dei terreni liberati - - - - - - - - - - - - -
Delta prezzo edonico case lato ferrovia - - - - - - - - - - - - -
Costi incidentalità della linea ai PL - - (49.323) (49.816) (50.314) (50.818) (51.326) (51.839) (52.357) (52.881) (53.410) (53.944) (59.588)
Costi manutenzione - - (50.000) (50.000) (50.000) (50.000) (50.000) (50.000) (50.000) (50.000) (50.000) (50.000) (50.000)
Valore residuo opera - - - - - - - - - - - - 4.274.039
35
Tabella 30. Flusso di cassa netto attualizzato dello scenario di progetto SOTTOPASSI.
scenario: SOTTOPASSAGGI 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 … 2038 2039
Costi di investimento - - - (8.915.311) - - - - - - - - -
Perditempo costruzione (utenti FNM) - - (296.028) (290.446) (284.969) - - - - - - - -
Perditempo costruzione (non utenti) (79.853) (76.050) (72.991) (69.515) (66.205) - - - - - - - -
Costo tempi di viaggio - - - - - (85.917) (84.297) (82.707) (81.148) (79.617) (78.116) (42.883) (40.841)
Costo tempi di attesa - - - - - 1.031.004 1.011.563 992.487 973.772 955.409 937.393 514.591 490.087
Costo di esercizio - - - - - (126.771) (123.149) (119.630) (116.212) (112.892) (109.666) (53.961) (51.391)
Costi ambientali viaggio - - - - - (43.017) (42.206) (41.410) (40.629) (39.863) (39.111) (21.470) (20.448)
Costi ambientali veicoli fermi - - - - - 14.852 14.572 14.297 14.027 13.763 13.503 7.413 7.060
Costi di attesa e diversione bici e pedoni - - - - - 166.439 163.300 160.221 157.200 154.235 151.327 83.072 79.116
Valore dei terreni liberati - - - - - - - - - - - - -
Delta prezzo edonico case lato ferrovia - - - - - - - - - - - - -
Costi incidentalità della linea ai PL - - - - - 15.927 15.320 14.736 14.175 13.635 13.116 5.791 5.515
Costi manutenzione - - - - - 15.671 14.924 14.214 13.537 12.892 12.278 4.859 4.628
Valore residuo opera - - - - - - - - - - - - 1.193.976
FLUSSO DI CASSA
(79.853) (76.050) (369.019) (9.275.272) (351.174) 988.188 970.028 952.208 934.722 917.563 900.724 … 497.412 1.667.701
ATTUALIZZATO
2.000.000
-
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017
2018
2019
2020
2021
2022
2023
2024
2025
2026
2027
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2030
2031
2032
2033
2034
2035
2036
2037
2038
2039
(2.000.000)
(4.000.000)
(6.000.000)
(8.000.000)
(10.000.000)
36
Tabella 31. Flusso di cassa netto attualizzato dello scenario di progetto INTERRAMENTO.
scenario: INTERRAMENTO 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 … 2038 2039
Costi di investimento 2.144.900 - - - - (64.967.173) - - - - - - -
Perditempo costruzione (utenti FNM) 307.516 301.717 - - - (5.542.389) (5.437.875) (5.335.332) (5.234.723) - - - -
Perditempo costruzione (non utenti) 620 591 - - - (1.141.351) (1.087.001) (1.035.239) (985.942) - - - -
Costo tempi di viaggio - - - - - - - - - (159.235) (156.232) (85.765) (81.681)
Costo tempi di attesa - - - - - - - - - 1.719.737 1.687.308 926.264 882.156
Costo di esercizio - - - - - - - - - (94.077) (91.389) (44.967) (42.826)
Costi ambientali viaggio - - - - - - - - - (33.219) (32.592) (17.892) (17.040)
Costi ambientali veicoli fermi - - - - - - - - - 25.023 24.552 13.478 12.836
Costi di attesa e diversione bici e pedoni - - - - - - - - - 357.607 350.864 192.610 183.438
Valore dei terreni liberati - - - - - 1.205.241 - - - 373.229 355.456 140.666 133.968
Delta prezzo edonico case lato ferrovia - - - - - 5.970.469 - - - - - - -
Costi incidentalità della linea ai PL - - - - - - - - - 25.991 25.001 11.038 10.512
Costi manutenzione - - - - - - - - - (103.137) (98.226) (38.871) (37.020)
Valore residuo opera - - - - - - - - - - - - 9.344.352
FLUSSO DI CASSA
2.453.036 302.308 - - - (64.475.202) (6.524.876) (6.370.571) (6.220.665) 2.111.919 2.064.740 … 1.096.559 10.388.695
ATTUALIZZATO
2.000.000
-
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017
2018
2019
2020
2021
2022
2023
2024
2025
2026
2027
2028
2029
2030
2031
2032
2033
2034
2035
2036
2037
2038
2039
(2.000.000)
(4.000.000)
(6.000.000)
(8.000.000)
(10.000.000)
37
VANE CON COSTO OPPORTUNITÀ DEI FONDI PUBBLICI.
Questo approccio è da ritenersi aggiuntivo rispetto alle ACB tradizionali e viene perciò presentato a
parte. Si segnala che vi sono autori che ritengono che il COMFP sia pari a 1, cioè che il VANe
calcolato nel precedente paragrafo (con la metodologia tradizionale) sia già quello corretto.
Applicando il valore precedentemente riportato di 1,15 a tutte le voci di costo che comportano un
aumento del prelievo fiscale, si ottengono i seguenti risultati.
Tabella 32. Risultati dell’analisi distributiva con l’applicazione di un COMFP del 115%.
sottogruppo: sottogruppo:
Taxpayers / sottogruppo: sottogruppo:
[€2009] VAN [totale] cittadini di proprietari
cittadini utenti treno utenti auto
Seveso case
Sottopassi (S) 9.688.943 (8.344.663) 2.752.135 - (871.442) 16.152.913
Come si vede, l’applicazione del COMFP non cambia l’indicazione già ottenuta in precedenza (e,
anzi, ne amplifica l’effetto): l’interramento non è socialmente conveniente, mentre i sottopassaggi
sì.
La procedura dell’analisi di sensitività consiste nel far variare, uno alla volta, gli input ritenuti
incerti o importanti e registrare su un grafico opportuno la variazione del risultato. In questo modo è
possibile tenere conto razionalmente di eventuali errori nelle stime.
I parametri in ingresso al modello di calcolo che verranno qui fatti variare sono:
i costi di investimento
il valore del tempo,
il coefficiente di espansione da punta a morbida
il saggio sociale di sconto
i tempi di attesa ai PL calcolati dal modello
Inoltre, verrà trattato come analisi di sensitività anche quello che si potrebbe definire “valore del
territorio sacrificato”.
I grafici successivi riportano le variazioni del VAN in funzione della variazione in positivo o in
negativo della variabile oggetto di sensitività, in entrambi gli scenari di progetto. Più le linee sono
inclinate, più il risultato è sensibile a quella variabile. Se le linee dei due scenari non si incontrano
mai, significa che non esistono valori della variabile capaci di invertire i risultati dell’analisi (e
quindi il risultato è molto robusto). Se una linea intercetta l’asse delle X, a quel valore corrisponde
39
uno “switch value”, cioè un valore soglia per cui un progetto passa da fattibile a non fattibile.
E’possibile che non esista uno switch value per una certa variabile.
Costi di investimento
Il costo di investimento è una delle variabili solitamente più significative e soggette a variazioni
(solitamente in crescita). Sono state proposte, in tabella e nel grafico, variazioni da un aumento di
due volte e mezza (250%) fino ad un valore di investimento nullo. Chiaramente nessuno di questi
due estremi è realistico e sono stati stimati per trovare i valori soglia.
VAN
VAN [€]
10000000
-30000000
-50000000
-70000000
-90000000
VAN sottopassi
-110000000
base
-130000000 VAN
interramento
Come si può apprezzare dal diagramma, lo scenario sottopassi è positivo fino ad un investimento di
2,5 volte maggiore. Per lo scenario interramento, invece, sarebbe necessario un investimento pari a
solo il 35-40% di quello reale. L’ordine dei due scenari non cambia mai, nemmeno nell’ipotesi
assurda di azzerare gli investimenti. Ciò accade per il forte peso dei costi del transitorio.
I maggiori benefici delle due opere sono dati dai risparmi di tempo di automobilisti e pedoni/ciclisti.
Anche in questo caso viene imposta una variazione da un valore del tempo nullo ad un valore di 38€.
40
variabile: Valore del tempo
Variazione VAN scenario VAN scenario
VOT [€/h] base-case sottopassi interramento
0 0% - 10.317.283 - 50.003.979
8 50% 247.191 - 42.937.196
11 75% 5.529.427 - 39.403.805
15 100% 10.811.664 - 35.870.413
23 150% 21.376.138 - 28.803.630
38 250% 42.505.085 - 14.670.065
VAN
VAN [€]
30000000
10000000
-30000000
base
-70000000 VAN
interramento
Nel caso del VOT, ovviamente le rette sono crescenti, dato che vengono aumentati i benefici.
Anche per questa variabile non esistono valori per cui i due progetti si invertono per priorità. Lo
scenario interramento non è mai positivo nel campo di variazione, cioè il VOT dovrebbe essere
ancora maggiore e pari a circa 60€/h. Con un valore di circa 6€/h anche lo scenario sottopassaggi
diventa non fattibile.
Il coefficiente con cui si sono espansi i risultati modellistica della sola punta a tutta la giornata è un
dato molto sensibile, ma incerto. Per questo, è stato sottoposto a sensitività facendolo variare tra 0
(non esiste traffico al di fuori delle punte) e 1 (il traffico di morbida è uguale a quello della punta).
41
VAN
VAN [€]
30000000
10000000
0% 20% 40% 60% 80% 100% 120% 140% 160% 180% 200%
-10000000
-30000000
base
-70000000 VAN
interramento
Il VAN dello scenario sottopassi è sempre positivo (sebbene quasi si annulli ad un valore di 0). Lo
scenario interramento invece rimane sempre negativo, anche amplificando la punta a tutta la
giornata.
Il SSS viene sempre variato per calcolare il saggio di rendimento interno del progetto (SRI). Per gli
scenari in oggetto, il SRI è di circa il 12% per lo scenario sottopassi e meno di 2% per lo scenario
interramento.
VAN
VAN [€]
30000000
10000000
-30000000
base
-70000000 VAN
interramento
42
Tempi di attesa ai PL calcolati dal modello
VAN
40000000
VAN [€]
20000000
0
0% 50% 100% 150% 200% 250%
-20000000
-40000000
VAN sottopassi
-60000000
base
-80000000 VAN
interramento
Anche la variazione dei tempi di attesa non modifica la gerarchia tra le scelte. Lo switch value per
lo scenario sottopassi è al 50% dei tempi di attesa utilizzati, mentre per lo scenario interramento è
molto più altro, a oltre il 200%.
La valutazione del valore del territorio utilizzato per un’infrastruttura non è di univoca valutazione.
Se il territorio consumato per la costruzione ha particolari valori ambientali, la valutazione potrebbe
utilizzare il concetto di prezzo edonico o quello di prezzo di non-uso. La prima metodologia è stata
utilizzata in questo studio per la stima del beneficio immobiliare dell’interramento, la seconda è
solitamente utilizzata per la valutazione di beni ambientali come i parchi o le riserve. Nel caso
presente, il territorio che sarà interessato dal sottopasso di Via Como non si inserisce in un contesto
ambientale di pregio, né si può considerare un parco.
Per questo motivo si ritiene più coerente attribuirgli anche un valore di mercato, come se fosse
edificabile. Ciò permette di valutare la scarsità di suolo nel Comune di Seveso, qualunque sia la sua
destinazione alternativa. Tra l’altro, questa scelta è coerente con l’approccio generale di portare
avanti ipotesi conservative, dato che il prezzo di mercato del terreno reso edificabile è sicuramente
maggiore di un possibile valore ambientale dello stesso.
Il problema del valore del terreno sacrificato è stato così trattato. Ai 7900 mq necessari al
sottopasso sono stati attribuiti valori aggiuntivi di 12 €/mq come se fosse destinato a parco, o
500€/mq di SLP con un coefficiente di edificabilità di 0,8 mq/mq come se fosse edificabile. Inoltre,
43
dato che il sottopasso è presente in entrambi gli scenari, si è costruito un ulteriore scenario
“interramento” senza tutto il sottopasso di Via Como.
I ristati sono i seguenti e mostrano come, ancora una volta, la gerarchia di scelta non sia modificata
dalla variazione dello scenario di interramento: esso risulta meno negativo, ma non raggiunge mai i
valori positivi.
VAN [€]
VAN
20000000
10000000
0
-10 90 190 290 390 490
-10000000
-20000000
-30000000
-40000000
44
CONCLUSIONI E COMMENTI
L’approfondita Analisi Costi-Benefici che è stata predisposta per la valutazione comparativa delle
due alternative alla soluzione dei problemi di attraversamento della ferrovia nel Comune di Seveso,
ha fornito risultati chiari e molto robusti. Dall’ACB risulta infatti che la gerarchia di preferibilità
delle tre alternative (stato di fatto, sottopassi e interramento) non viene modificata né da
significative variazioni nelle variabili principali, né dall’introduzione del concetto di COMFP.
L’ordinamento dei tre scenari in ordine di maggiore preferibilità socio-economica è:
L’alternativa sottopassi risulta sempre stabilmente positiva rispetto al non-intervento;
Il non-intervento;
L’alternativa interramento risulta sempre stabilmente negativa, cioè genera più costi sociali
che benefici, rispetto al non-intervento;
Si ribadisce che l’analisi è stata sempre condotta in modo tale da massimizzare i benefici
dell’alternativa di interramento e minimizzare quelli dello scenario sottopassi, oltre che
dettagliando il più possibile la fonte e la ratio delle scelte fatte. Essendo il risultato sempre a favore
dell’alternativa sistematicamente sfavorita (i sottopassi), essa risulta sicuramente preferibile.
A complemento dell’indicazione sintetica fornita dal Valore Attualizzato Netto, cioè del guadagno
(o perdita) della società nel suo complesso, è stata affiancata anche una cosiddetta Analisi
Distributiva. Questo tipo di approccio, oltre che molto significativo in sé, risulta essere anche un
utile strumento di dialogo con gli stakeholders. Tale analisi disaggrega il VAN tra grandi gruppi di
stakeholders, mostrando chi tra essi guadagna e chi perde dal progetto in oggetto. L’analisi mostra
che entrambi i progetti sono pagati dalla collettività, ovviamente in misura molto maggiore per
l’interramento. Entrambi i progetti danno benefici sia ai cittadini di Seveso che agli utenti delle auto,
in questo caso in misura maggiore per l’interramento. Tuttavia, lo scenario interramento favorisce
notevolmente solo il piccolo sottogruppo dei proprietari di case e danneggia pesantemente il
sottogruppo degli utenti della linea ferroviaria. Nel caso dei sottopassi, invece, entrambe le
categorie sono toccate solo marginalmente. Nel complesso, l’alternativa interramento non solo
risulta non preferibile dal punto di vista socio-economico, ma accentua anche la distanza tra gruppi
“vincenti” e “perdenti”.
45
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46
17 Novembre 2008
Pagina 11: il coefficiente di riempimento medio dei veicoli è 1,3 e non 1,5 come riportato. I calcoli sono
corretti .
Pagina 20, tabella riassuntiva
La tabella riassuntiva contiene due errori, dovuti ad un’errata attribuzione del valore del tempo.
Costo per gli utenti ferroviari Costo per gli utenti automobilistici
[€/anno] [€/anno]
scenario Riferimento 236.551 invece di 307.516 620
scenario Sottopassi 236.551 invece di 307.516 80.473
scenario Interramento 6.095.871 1.456.685
E’stato infatti erroneamente applicato il VOT di 19,5 €/ora dei veicoli invece che quello di 15€/h degli utenti
ferroviari.
L’errore modifica i valori finali come segue:
Tabella 1. Costi e benefici attualizzati totali scenari di progetto e VANe
Sottopassi Interramento
Come si può vedere, l’errore non modifica i risultati in modo sostanziale. Le conclusioni dello studio
risultano pienamente confermate.
SECONDA PARTE DELLO STUDIO DI FATTIBILITA’ PER LA REALIZZAZIONE
DEGLI INTERVENTI LUNGO LA LINEA FERROVIARIA IN CONCESSIONE A
FERROVIENORD SPA IN COMUNE DI SEVESO
INDICE
0. PREMESSE ............................................................................................................................................. 5
0.1. La seconda fase dello studio ................................................................................................................................. 5
0.1.1. Obiettivi e contenuti della seconda fase...................................................................................................... 5
0.1.2. I supporti specialistici ................................................................................................................................. 5
0.1.3. I tempi dello studio ..................................................................................................................................... 6
0.1.4. L’organizzazione del Rapporto di Sintesi ................................................................................................... 6
0.2. Le conclusioni della prima fase ............................................................................................................................ 7
0.2.1. Considerazioni di sintesi ............................................................................................................................. 7
0.2.2. FERROVIENORD e il potenziamento della linea ....................................................................................... 9
________________________________________________________________________________________________
SdF - Relazione Seconda Parte 01-2009.doc 1 di 72
Mod. 4.2-01_A Rev. 00
________________________________________________________________________________________________
SdF - Relazione Seconda Parte 01-2009.doc 3 di 72
Mod. 4.2-01_A Rev. 00
INDICE ALLEGATI
________________________________________________________________________________________________
SdF - Relazione Seconda Parte 01-2009.doc 4 di 72
Mod. 4.2-01_A Rev. 00
0. PREMESSE
________________________________________________________________________________________________
SdF - Relazione Seconda Parte 01-2009.doc 5 di 72
Mod. 4.2-01_A Rev. 00
(come peraltro a quelli di Polinomia), nell’impostazione concettuale dello studio, nelle valutazioni
delle variabili economiche in gioco, nelle analisi di sensitività e nelle valutazioni di sintesi.
La volontà è stata infatti di evitare il più possibile ogni condizionamento o interferenza che potesse
anche lontanamente essere attribuita ad atteggiamenti “pregiudiziali” di FERROVIENORD legati
alla propria posizione di concessionaria dell’esercizio.
________________________________________________________________________________________________
SdF - Relazione Seconda Parte 01-2009.doc 6 di 72
Mod. 4.2-01_A Rev. 00
costituiscono la migliore introduzione agli ulteriori passi avanti compiuti con la seconda fase dello
studio.
1
E’ opportuno sottolineare che lo scenario di abbassamento del piano del ferro è stato concepito come uno scenario
per il solo territorio comunale di Seveso; tale caratteristica, che ne costituisce al tempo stesso un punto di forza e di
debolezza, è un dato di fatto da assumere nelle valutazioni. L’ipotesi di “interramento locale” è profondamente
differente dall’ipotesi di interramento di una parte significativa della linea che è stata più volte oggetto di proposte e
studi di fattibilità nell’ultimo decennio. Nel caso, infatti, di interramento di una tratta più lunga (ad esempio Seveso -
________________________________________________________________________________________________
SdF - Relazione Seconda Parte 01-2009.doc 7 di 72
Mod. 4.2-01_A Rev. 00
Dagli elementi sintetizzati nella tabella risulta evidente come gli scenari di intervento, pur puntando
alla soluzione della medesima problematica, non sono tra loro facilmente paragonabili. (…)
Mariano Comense), sarebbe decisamente conveniente (dal punto di vista dei costi, dei disagi dei cantieri e della
continuità dell’esercizio ferroviario e della viabilità) orientarsi verso le moderne tecniche di costruzione della
galleria profonda mediante scudo meccanizzato. Qualora maturassero le condizioni per rilanciare un progetto così
ambizioso come l’interramento di tutta o parte della linea di Seveso, tale progetto non potrebbe naturalmente
limitarsi a riprodurre in sotterraneo la linea ed il servizio attuale, ma dovrebbe essere inquadrato nella realizzazione
di un nuovo asse ferroviario di accesso al nodo di Milano (…) e nell’ambito dei progetti di potenziamento del
corridoio di accesso al tunnel del Gottardo, che potrebbe rappresentare infatti, nel prossimo decennio, il fattore di
trascinamento che il collegamento ferroviario con l’aeroporto di Malpensa ha rappresentato per la rete
FERROVIENORD negli anni ’90.
________________________________________________________________________________________________
SdF - Relazione Seconda Parte 01-2009.doc 8 di 72
Mod. 4.2-01_A Rev. 00
2
I dati di avanzamento sono stati aggiornati rispetto alla relazione di giugno 2007.
________________________________________________________________________________________________
SdF - Relazione Seconda Parte 01-2009.doc 9 di 72
Mod. 4.2-01_A Rev. 00
A. LO SCENARIO INTERRAMENTO
Le principali limitazioni derivanti dalla configurazione della attuale stazione di Seveso, che dal
punto di vista ferroviario è sostanzialmente una stazione di bivio, possono essere così sintetizzate:
- uscite sui rami di bivio (verso Camnago e verso Meda) a binario unico;
________________________________________________________________________________________________
SdF - Relazione Seconda Parte 01-2009.doc 10 di 72
Mod. 4.2-01_A Rev. 00
- necessità di ingressi in deviata con limitazione di velocità (per alcuni itinerari anche a 30
Km/h) per entrambi i rami del bivio (treni dispari per Meda, treni pari da Camnago)3;
- mancanza di un ulteriore quarto binario di ricevimento, cioè attrezzato con banchina, meglio
se passante;
- limitata lunghezza delle banchine attuali (210 m) rispetto agli standard previsti per i treni
Suburbani.
E’ stata studiata pertanto una configurazione della stazione interrata di Seveso tale da consentire
una sufficiente flessibilità di esercizio, ma al tempo stesso limitare gli ingombri.
La logica di fondo ricalca impianti simili sulla rete FERROVIENORD e prevede una radice scambi
meridionale con deviate a 60 Km/h ed una radice settentrionale con scambi percorribili in deviata a
30 Km/h. Nella gestione ordinaria della circolazione la selezione dei treni sull’itinerario corretto
(per Meda o per Camnago) avverrà tramite la radice sud, mentre in caso di irregolarità nella
circolazione o per itinerari meno frequenti sarà utilizzata la radice nord.
Il piano di stazione è stato configurato in modo che i treni sul ramo di Meda (“diretti” ed S2,
numericamente preponderanti) abbiano il corretto tracciato lato Milano. Questa soluzione renderà
più snelle le movimentazioni di ingresso/uscita in stazione e ridurrà le sollecitazioni (e l’usura) sugli
scambi.
La stazione disporrà di 4 binari, tendenzialmente dedicati: due per Camnago (n. 1 e 2) e due per
Meda (n. 3 e 4) in modo da agevolare gli “incroci” in stazione previsti dall’orario.
I binari 1 e 2 potranno essere utilizzati anche dai treni per Meda - Erba - Asso con impegno della
radice nord. La presenza della curva sul ramo per Meda non rende possibile uno schema di
comunicazioni “a forbice” completo sulla radice nord (impossibilità di itinerari per Camnago dai
binari 3 e 4).
Tutti i binari di stazione saranno serviti da banchine, due laterali ed una “ad isola”. Le banchine
avranno una lunghezza utile di 250 m (modulo del Servizio Ferroviario Regionale per le linee del
Passante) ed un’altezza di 55 cm per permettere l’incarrozzamento a raso. Le comunicazioni fra le
banchine avverranno necessariamente mediante risalita al piano campagna, con leggera
penalizzazione degli utenti rispetto alla situazione odierna tramite il sottopassaggio di stazione a
causa del maggior dislivello da superare.
Per quanto riguarda infine le interferenze con il costruito, esse sono limitate, a sud della stazione a
due corpi di fabbrica minori tra i PL di via Isonzo e via Manzoni, e a nord della stazione ad un
edificio in corrispondenza del PL di via Dante Alighieri/Montello.
3
Si sottolinea che la limitazione di velocità nell’affrontare uno scambio in deviata deve essere osservata a partire dal
(o fino al) segnale di protezione della stazione, che è posto a distanza non trascurabile dalle banchine.
________________________________________________________________________________________________
SdF - Relazione Seconda Parte 01-2009.doc 11 di 72
Mod. 4.2-01_A Rev. 00
4
Con le problematiche legate ai pozzi di immissione delle “talpe”, alla lunghezza delle rampe, ecc descritte nella
prima fase dello studio, che hanno fatto optare per la soluzione di interramento locale.
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SdF - Relazione Seconda Parte 01-2009.doc 12 di 72
Mod. 4.2-01_A Rev. 00
In particolare l’assetto viabilistico del Comune di Meda è ormai consolidato su di reticolo di sensi
unici che tende a scoraggiare il convogliamento verso il centro di flussi impropri.
In questo senso l’Amministrazione si è mostrata:
- fortemente motivata alla realizzazione di un’opera sostitutiva del passaggio a livello di via
Cadorna che comporta code e disagi inaccettabili; una soluzione progettuale, per quanto
impegnativa, appare fattibile mediante la demolizione di un immobile fatiscente e la
deviazione del torrente Tarò;
- altrettanto interessata alla realizzazione a Nord di un’opera sostitutiva del passaggio a livello
di via Trento e Trieste in modo da creare un secondo itinerario di aggiramento del Centro,
indipendente dalle chiusure dei PL;
- scarsamente interessata a sviluppare ipotesi di un sottopasso veicolare in prossimità della
stazione (pur possibile impegnando soprattutto aree ferroviarie), che viene avvertito come
estraneo allo schema viabilistico consolidato;
- molto interessata alla realizzazione di un sottopasso ciclopedonale di stazione (nell’ambito
dell’adeguamento a standard della stazione) ad uso promiscuo e possibilmente prolungato
verso un nuovo intervento edilizio con dotazione di parcheggi di interscambio;
- non si è invece registrato alcun interesse all’approfondimento dell’ipotesi di realizzazione,
nel lembo meridionale del proprio territorio a sud della Superstrada, dell’opera sostitutiva
del PL di via San Carlo indicata nella prima fase dello studio come “Sottopasso Nord” di
Seveso.
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SdF - Relazione Seconda Parte 01-2009.doc 13 di 72
Mod. 4.2-01_A Rev. 00
Si tratta cioè dell’ipotesi di unificare la radice Nord della stazione di Seveso, allineando il ramo per
Meda a quello per Camnago, lungo il fascio ferroviario di appoggio esistente, e successivamente
riportarsi, con un’ampia curva che sottopassa la Milano – Meda e la linea ferroviaria internazionale,
sul tracciato della linea di Meda poco a valle del passaggio a livello di via Cadorna.
In pratica il tracciato seguirebbe, in parte in superficie e in parte in trincea, lo stesso tracciato che
era stato ipotizzato in galleria profonda nello studio della Società Norconsult.
Questa ipotesi progettuale, compatibile sia con lo Scenario Sottopassi che con lo Scenario
Interramento, presenterebbe alcuni punti estremamente interessanti:
- la possibilità di realizzare gran parte delle opere (già a doppio binario) senza interferenze
con l’esercizio sulla linea di Meda;
- un assetto della stazione di Seveso - e in particolare del bivio a Nord - più funzionale, che
non costringerebbe alla preselezione dei flussi a valle della stazione;
- la possibilità di eliminare la frattura urbana rappresentata dal ramo di Meda, ricollegando al
resto dell’urbanizzato l’attuale zona interclusa fra 3 rami ferroviari;
- l’assenza dei gravi disagi connessi alla realizzazione della rampa lungo la viabilità per Meda
nell’ipotesi di Interramento.
Peraltro questa ipotesi presenta anche alcune controindicazioni non trascurabili:
- va ad interferire per un tratto significativo con il citato corridoio infrastrutturale già
congestionato e con i relativi progetti in via di definizione;
- attraversa un breve tratto residenziale e comporta la demolizione di almeno un villino;
- comporta un tracciato complessivamente più lungo e pertanto un incremento di costi
(rispetto a quelli dei 2 Scenari), difficilmente valutabile senza approfondire le interferenze
con gli altri progetti, ma il cui ordine di grandezza può comunque essere stimato dell’ordine
di 40 M€.
5
Si rimanda alla Relazione di prima fase per una schematica descrizione della filosofia di OCSI.
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SdF - Relazione Seconda Parte 01-2009.doc 14 di 72
Mod. 4.2-01_A Rev. 00
Nella mezz’ora successiva si ripete esattamente la stessa sequenza (con partenze da Bovisa ai
minuti .47, .51, .01), per un totale orario di n. 6 treni/h per direzione.
Nelle ore di “morbida” il servizio diretto (Regionale) viene effettuato solo una volta all’ora.
Anche il servizio S2 assume frequenza oraria e viene attestato a Palazzolo Milanese (tra le ore 8.00
e le 12.00 per il verso dispari e tra le 9.00 e le 12.30 per il verso pari non si effettua il servizio S2).
Il servizio S4 mantiene frequenza piena, ma la metà delle corse viene attestata a Meda.
L’orario è inoltre impostato in modo da avere Seveso come punto di simmetria delle tracce:
- i treni S4 si incrociano in stazione a Seveso;
- i treni S4 incrociano il Regionale nella direzione opposta subito a valle di Seveso (sulla
tratta a doppio binario);
- i diretti si incrociano subito a valle di Cesano Maderno;
- i treni S2 incrociano il Regionale nella direzione opposta in stazione a Seveso.
Seveso dunque risulta un “nodo” dal punto di vista della tecnica oraristica (in particolare un nodo 0-
30). Questo significa che i treni si “danno appuntamento” ovvero “tendono a concentrarsi” nella
stazione di Seveso in un intorno dei minuti .00 e .30 di ogni ora e questo è il motivo per cui attorno
al minuto .00 e al minuto .30 di ogni ora si registrano sequenze più lunghe di chiusura dei Passaggi
a livello.
In concreto, gli intervalli tra i treni visti precedentemente in partenza da Bovisa, risultano, in arrivo
a Seveso:
(Treni dispari)
- Minuto .20 = arrivo S2 (partito da Bovisa al minuto .51)
- Minuto .29 = arrivo S4 (partito da Bovisa al minuto .01)
- Minuto .34 = arrivo Regionale (partito da Bovisa al minuto .17)
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SdF - Relazione Seconda Parte 01-2009.doc 15 di 72
Mod. 4.2-01_A Rev. 00
6
Come detto successivamente, nell’ipotesi di interramento sarebbe fortemente conveniente accelerare la realizzazione
della nuova stazione di Varedo, la cui configurazione è prevista anche per l’attestazione di linee S “barrate” (di
rinforzo).
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SdF - Relazione Seconda Parte 01-2009.doc 16 di 72
Mod. 4.2-01_A Rev. 00
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SdF - Relazione Seconda Parte 01-2009.doc 17 di 72
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SdF - Relazione Seconda Parte 01-2009.doc 18 di 72
Mod. 4.2-01_A Rev. 00
Risulta evidente che la fascia di utenti della ferrovia interessata dalla diminuzione del servizio è
molto più ampia di quella costituita dai soli cittadini del comune di Seveso.
Per quantificare il numero di viaggiatori coinvolti nei disagi causati dall’inevitabile riduzione del
servizio durante le fasi di cantierizzazione, si sono esaminati i dati di frequentazione dei treni
effettuati da LeNORD rilevati dalla Regione Lombardia.
I dati sono aggiornati al novembre 2007 e riportano saliti e discesi di S2, S4 e Regionali (cosiddetti
”diretti”) in tutte le stazioni della linea Bovisa – Asso in un giorno feriale tipo.
Per le stazioni tra Bovisa e Mariano C., cioè per quelle di interesse ai fini dello studio, i rilievi
effettuati dalla Regione Lombardia coprono l’intera giornata fino alle ore 21.
Un sintetico estratto dei dati rilevati è riportato nella tabella allegata.
7
Ovvero rinvio dell’apertura; ma tale ipotesi, prefigurata nella prima fase dello studio, non appare proponibile per i
motivi descritti al successivo punto A.5.1.
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SdF - Relazione Seconda Parte 01-2009.doc 19 di 72
Mod. 4.2-01_A Rev. 00
per un totale di 4.685 passeggeri/giorno che dovrebbero trovar posto sugli unici servizi (il “diretto”
a Nord di Cesano, il “diretto” e la S4 tra Palazzolo e Cesano) di cui è possibile l’effettuazione
durante il cantiere per l’interramento della linea a Seveso.
Come ulteriori considerazioni si può aggiungere che:
- alcuni passeggeri vedrebbero totalmente soppresso il servizio ferroviario in partenza dalla
propria stazione (è il caso dei 280 passeggeri in partenza da Camnago);
- considerando l’indice di affollamento dei “diretti” e della S4, difficilmente i passeggeri dei
servizi soppressi riuscirebbero a trovar posto sui treni che continuerebbero a circolare, a
meno di un significativo spostamento (possibile solo per pochi) dell’orario abituale di
utilizzo del treno;
- i disagi maggiori, come rilevabile dai dati allegati, si verificherebbero nell’ora di punta,
quando già oggi il “diretto” ha la massima frequenza possibile (30’), che non potrebbe
essere aumentata durante i lavori per mancanza di tracce disponibili sulla linea (a valle di
Palazzolo non vi sarebbe alcuna modifica nella frequenza dei servizi oggi programmata, che
nelle ore di punta esaurisce la potenzialità della linea per questo tipo di relazioni);
S2 S4 R Totale
Somma passeggeri Punta Resto Somma Punta Resto Somma Punta Resto Somma
in partenza dalla
stazione di
Mariano Comense 56 43 99 1092 696 1788 1887
Cabiate 23 20 43 310 150 460 503
Meda 294 84 378 0 95 95 1076 618 1694 2167
Camnago-Lentate 196 84 280 280
Seveso 541 36 577 765 776 1541 816 453 1269 3387
Cesano Maderno 539 82 621 933 1083 2016 410 12 422 3059
Bovisio Masciago 529 62 591 975 601 1576 2167
Varedo 419 41 460 1086 438 1524 1984
Palazzolo Milanese 537 129 666 1081 682 1763 2429
Paderno Dugnano 779 130 909 1318 872 2190 3099
Cusano Milanino 628 118 746 1029 630 1659 2405
Cormano-Brusuglio 410 175 585 650 650 1300 1885
Milano Bruzzano 196 8 204 463 44 507 711
Milano Affori 177 11 188 355 39 394 582
Milano Bovisa 961 0 961 554 49 603 280 25 305 1869
Milano Domodossola 205 20 225 87 22 109 334
Milano Cadorna 1358 137 1495 519 0 519 2014
Asso 148 10 158 158
Canzo 209 19 228 228
Caslino d'Erba 60 2 62 62
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SdF - Relazione Seconda Parte 01-2009.doc 20 di 72
Mod. 4.2-01_A Rev. 00
- tenuto conto che già oggi nell’ora di punta i convogli viaggiano nella massima composizione
possibile, l’unico provvedimento “tampone” attuabile potrebbe essere l’estensione della
frequenza semioraria dei diretti a tutto l’arco del servizio, provvedimento del quale
beneficerebbero peraltro solo quegli utenti per i quali è possibile anticipare/posticipare
l’arrivo a destinazione al di fuori degli orari di punta.
Tutto quanto sopra esposto fa ritenere che durante le fasi di cantierizzazione vi sarebbe un numero
significativo di cittadini, sia di Seveso sia dei comuni limitrofi, “costretto” a utilizzare l’auto privata
per raggiungere il luogo di studio o lavoro.
Con l’occasione va osservato che i disagi legati al modello di esercizio provvisorio potrebbero
essere più limitati qualora, all’inizio dei cantieri dell’interramento, fosse già disponibile la nuova
prevista stazione di Varedo, attrezzata per l’attestazione di corse “barrate”.
Il nodo di Varedo è infatti particolarmente strategico, sia per la significativa domanda generata, sia
per la prospettiva di divenire il principale nodo di interscambio per i servizi di trasporto pubblico e
per la possibilità di realizzare un importante parcheggio di interscambio.
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SdF - Relazione Seconda Parte 01-2009.doc 21 di 72
Mod. 4.2-01_A Rev. 00
Si tratterà pertanto di un assetto che garantisce uno standard di sicurezza molto più elevato
dell’attuale impianto, in cui l’assenza di sottopassaggio pedonale costringe ad attraversamenti a raso
dei binari da parte dei viaggiatori e pertanto espone a rischi in caso di mancato rispetto delle
indicazioni del personale.
Per questo motivo si ritiene comunque necessario attivare il nuovo impianto il prima possibile,
anche in anticipo rispetto alla riattivazione del servizio sulla linea Saronno - Seregno ed
indipendentemente dagli effettivi tempi di sviluppo dell’ipotesi di interramento.
In assenza di interramento la previsione progettuale è quella della dismissione della stazione attuale,
con una progressiva riduzione dei binari (compatibilmente con le esigenze di disponibilità di altre
aree per i cantieri di manutenzione lungo la linea) e la progressiva restituzione degli spazi alla città
per parcheggi o altre funzioni.
E’ inoltre fortemente auspicabile che la riduzione delle aree occupate dagli impianti consenta la
realizzazione di un’ulteriore opera di attraversamento della ferrovia, sostitutiva dell’ultimo
passaggio a livello esistente in centro a Cesano8.
8
L’eliminazione dei passaggi a livello sulle tratte intensamente trafficate è comunque un obiettivo fondamentale per
il servizio ferroviario, anche nei casi come Cesano in cui sono state realizzate alternative per l’attraversamento
veicolare e ciclopedonale che rendono meno grave per i residenti il problema delle attese ai passaggi a livello chiusi.
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SdF - Relazione Seconda Parte 01-2009.doc 22 di 72
Mod. 4.2-01_A Rev. 00
Pertanto come ipotesi progettuale di base, nel caso di interramento, si è prevista la dismissione
provvisoria - durante i cantieri di Seveso - degli impianti della nuova fermata di Cesano, con il
ritorno della fermata di tutti i treni in corrispondenza dell’impianto “storico”, opportunamente
attrezzato anche per l’attestazione della linea S4.
Questa ipotesi comporta il “sacrificio” provvisorio della possibilità di interscambio diretto con la
linea Saronno Seregno. Si è valutato tuttavia che tale sacrificio, che presumibilmente avverrebbe in
una fase ancora iniziale del servizio viaggiatori sulla linea Saronno - Seregno, risulti meno
penalizzante e causa di minori disagi all’utenza rispetto all’ipotesi di uno “sdoppiamento” della
fermata di Cesano. Per consentire tale interscambio potrebbe comunque essere previsto un servizio
provvisorio di navette su gomma.
Peraltro l’avvenuto spostamento del servizio alla nuova fermata comporterebbe il vantaggio di
rendere più semplici i lavori di modifica dell’impianto “storico” di Cesano per attrezzarlo in
funzione del servizio provvisorio.
Sono stati studiati due possibili schemi per la stazione provvisoria di Cesano Maderno.
In entrambi gli schemi, i nuovi binari tronchi si interrompono prima del Passaggio a Livello di
Corso Libertà per evitarne la chiusura ogni volta che si attesta un treno della linea S4.
Entrambi gli schemi inoltre minimizzano l’occupazione di aree esterne a quelle ferroviarie,
rimanendo l’ingombro dei quattro binari e delle relative banchine quasi totalmente all’interno del
perimetro delimitato dalle vie Monteverdi, Parini e da Corso Libertà. Fa eccezione solo un breve
tratto di via Monteverdi, per il quale le due soluzioni prevedono il restringimento con l’istituzione
di un senso unico alternato.
Si riporta di seguito la descrizione delle due alternative individuate:
Schema 1
Tale schema prevede di allargare l’interasse dei binari di corsa in stazione ad una distanza
sufficiente per collocare al suo interno i due nuovi binari tronchi e le relative banchine. Tra i binari
tronchi sono previste opportune comunicazioni prima della confluenza nei rispettivi binari di linea
in modo che arrivi/partenze da/per i binari tronchi avvengano senza tagliare il binario di linea
opposto a quello interessato. Tutti i deviatoi sono percorribili a 30 Km/h sul ramo deviato. I binari
tronchi sono dotati di tronchino di indipendenza.
Questa soluzione minimizza le interferenze con l’esercizio dei diretti qualora si verifichino
irregolarità nella circolazione (es. in caso di ritardo nella partenza dell’S4 pari consente comunque
di ricevere in stazione il diretto dispari), richiede però la deviazione provvisoria del binario dispari
di linea (che rimane in esercizio) ed un numero maggiore di deviatoi (9).
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SdF - Relazione Seconda Parte 01-2009.doc 23 di 72
Mod. 4.2-01_A Rev. 00
Richiede inoltre la realizzazione di due nuove banchine, una (ad isola) al servizio dei due binari
tronchi ed una al servizio del quarto binario (di linea).
Schema 2
Nel secondo schema i binari tronchi sono collocati entrambi sul lato occidentale della linea, Sono
previsti un tronchino di indipendenza al termine dei binari tronchi ed una comunicazione tra i binari
di linea. Tutti i deviatoi sono percorribili sul ramo deviato a 30 Km/h ed è sufficiente la
realizzazione di una sola banchina provvisoria, al servizio dei binari tronchi.
Questa soluzione presenta come potenziale limitazione il fatto che i treni S4 pari in partenza da
Cesano devono “tagliare” sistematicamente il binario di corsa dispari. I passeggeri scesi ai binari
tronchi, se diretti al parcheggio possono defluire dal PL senza attraversare i binari di corsa
(vantaggio rispetto allo schema 1) mentre quelli diretti in centro devono attraversarne 2 anziché 1.
Anche per questo motivo appare necessario prevedere un sottopasso pedonale a nord del PL.
In base alle considerazioni di cui sopra, lo schema 2 presenta minori costi in opere ferroviarie ed
una maggiore semplicità realizzativa. Inoltre la struttura dell’orario è tale da minimizzare le
interferenze nel traffico ferroviario che potrebbero generarsi con l’adozione della seconda
soluzione. Tale soluzione è quindi da preferire allo stato attuale di approfondimento progettuale e
ad essa si è fatto riferimento nella formulazione della stima economica.
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SdF - Relazione Seconda Parte 01-2009.doc 24 di 72
Mod. 4.2-01_A Rev. 00
Data l’intensità del traffico previsto, e per non degradare lo standard di sicurezza rispetto alla nuova
fermata, si ritiene irrinunciabile la realizzazione di un sottopassaggio di stazione. Il sottopasso verrà
studiato - in accordo con il Comune - come opera definitiva, che preveda l’estensione alla funzione
ciclabile, in modo da non costituire una falsa spesa, ma rimanere a lavori conclusi come opera
alternativa al PL di Corso Libertà.
Per le banchine provvisorie, che dovranno essere realizzate ad altezza 55 cm, potranno essere
previsti sistemi realizzativi prefabbricati a basso costo.
Per assicurare ai viaggiatori un minimo di riparo dalle intemperie potranno essere previste strutture
provvisorie amovibili.
Andranno infine previsti, nell’impianto di Cesano, adeguati locali sosta per il personale di bordo
che attualmente non necessitano e di cui bisogna individuare gli spazi.
Dal punto di vista del segnalamento, anche la tratta Cesano - Seveso dovrà naturalmente essere
attrezzata per la circolazione sul semplice binario. Per la regolarità della circolazione in questa fase,
sarebbe estremamente opportuno che il passaggio a livello di via Como fosse già stato eliminato.
Nella stima dei costi, si è mantenuta una riserva per i necessari interventi di adeguamento degli
impianti del sistema SCMT in corso di attrezzaggio, che consente un grande salto di qualità nel
livello di sicurezza offerto, ma costituisce inevitabilmente un elemento di complicazione rispetto a
modifiche e a soluzioni provvisorie di assetto degli impianti come quelle qui ipotizzate.
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SdF - Relazione Seconda Parte 01-2009.doc 25 di 72
Mod. 4.2-01_A Rev. 00
Questa soluzione consente di poter realizzare le necessarie paratie per la formazione delle sezioni in
trincea ed in galleria artificiale su buona parte della tratta compresa fra l’ingresso della trincea lato
Milano e la stazione di Seveso, con l’esclusione di due tratti, in cui la ridotta larghezza della strada
a fianco della sede e la configurazione del piano del ferro, impongono la formazione di alcune opere
provvisionali (berlinesi) che saranno demolite nelle successive fasi.
Pertanto, la cantierizzazione di questa prima fase prevede l’occupazione di parte di via della
Repubblica che diverrà a senso unico per l’intero tratto compreso fra via Como e C.so Isonzo,
mentre il successivo tratto da via Matteotti fino all’intersezione con via D. Chiesa dovrà essere
chiuso al traffico veicolare.
In corrispondenza della stazione di Seveso la nuova linea ricalcherà quindi, per un breve tratto, il
tracciato del terzo binario esistente, per poi staccarsene in prossimità del PL di via Manzoni. La
conformazione provvisoria della stazione di Seveso prevederà la realizzazione di un binario di
corsa, in retto tracciato, e la formazione di un binario di precedenza con interposta fra i due una
banchina provvisoria lunga 220 m.
Per garantire, anche in questa fase, seppur provvisoria, la sicurezza degli utenti saranno realizzate
delle scale di accesso alla banchina che si dirameranno dal sottopasso di stazione esistente.
Come già precedentemente richiamato, il servizio passeggeri per Camnago sarà necessariamente
interrotto, mentre in direzione Meda proseguirà, percorrendo il nuovo binario provvisorio posto ad
est dell’attuale.
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SdF - Relazione Seconda Parte 01-2009.doc 26 di 72
Mod. 4.2-01_A Rev. 00
Analogamente a quanto fatto per la tratta ferroviaria lato Milano, anche lungo questa direttrice il
nuovo binario andrà ad impegnare parte della sede stradale di via Donizetti e di via Busnelli,
rendendo necessari interventi temporanei di riordino della viabilità esistente.
Pertanto, al termine di questa prima fase il servizio ferroviario sarà svolto unicamente sul binario
provvisorio realizzato, permettendo quindi la rimozione degli impianti esistenti, lo spostamento dei
sottoservizi interferenti e la realizzazione delle opere necessarie per eseguire l’abbassamento del
piano del ferro in trincea e galleria.
Lato Camnago la comunicazione con il costruendo nuovo impianto di manutenzione treni sarà
invece assicurata provvisoriamente grazie ad un allacciamento, percorribile a bassa velocità, con un
binario del parco ferroviario, opportunamente prolungato fino al PL di via Leoncavallo e qui
raccordato con il tracciato esistente. Tale binario potrà essere utilizzato anche per alimentare i
cantieri.
In particolare si potrà realizzare completamente la nuova trincea lato Milano fino all’altezza di via
S. Michele, mentre da qui fino a via D. Chiesa dovrà essere realizzata una struttura provvisionale
(berlinese) per consentire il passaggio della nuova linea provvisoria senza interferire con gli edifici
presenti.
Per la realizzazione della nuova stazione interrata si potrà procedere realizzando interamente le
paratie lato ovest, mentre lato est saranno infisse delle strutture provvisionali che consentiranno,
una volta eseguito lo scavo, di poter realizzare in opera le strutture definitive e gli accessi (scale e
vani ascensori) alle prime due banchine di stazione.
Proseguendo, lato Camnago, la sospensione del servizio consentirà di operare quasi completamente
l’infissione delle paratie e l’abbassamento del piano del ferro, intervenendo con ulteriori opere
provvisionali solo nel tratto in corrispondenza della SSE (Sotto Stazione Elettrica) esistente e del
PL di via Leoncavallo. Lato Meda, per eseguire lo scavo della trincea, si dovrà necessariamente
prevedere la formazione, per l’intera lunghezza della trincea stessa, di berlinesi provvisorie tirantate
e/o puntellate in sommità.
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SdF - Relazione Seconda Parte 01-2009.doc 27 di 72
Mod. 4.2-01_A Rev. 00
Dove possibile, come ad esempio nella tratta lato Camnago o nella prima tratta lato Milano,
l’armamento sarà già posato nella sua configurazione definitiva.
In corrispondenza della nuova stazione sarà realizzato il secondo fronte di paratie, lato est, e quindi
completato lo scavo e la demolizione delle opere provvisionali.
Spostato l’esercizio sulla nuova linea interrata, sarà possibile dismettere il tracciato provvisorio,
consentendo la realizzazione dei restanti tratti di paratie, e dove possibile, il ripristino della sede
stradale precedentemente occupata.
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SdF - Relazione Seconda Parte 01-2009.doc 28 di 72
Mod. 4.2-01_A Rev. 00
Saranno altresì completate le coperture per i tratti in galleria artificiale e le opere civili di
completamento della stazione di Seveso, nonché il completo ripristino nella posizione finale dei
sottoservizi deviati provvisoriamente per l’esecuzione delle opere di sostegno dello scavo di trincee
e galleria.
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SdF - Relazione Seconda Parte 01-2009.doc 29 di 72
Mod. 4.2-01_A Rev. 00
9
Per le opere civili al rustico si è provveduto ad un puntuale confronto fra le voci di costo relativo ai listini sopra
menzionati adottando, in caso di duplicazione della voce, l’importo di tariffa più basso.
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SdF - Relazione Seconda Parte 01-2009.doc 30 di 72
Mod. 4.2-01_A Rev. 00
Figura 8 – Sezione tipo galleria artificiale (cfr. Tav. 4 par. VII.2.1 RFI).
Si tratta di una linea a doppio binario con interasse di 4 m affiancata da due banchine/marciapiedi di
1,20 m, per una larghezza complessiva interna di galleria di 10,20 m.
Inoltre, per evitare possibili interferenze con gli edifici prospicienti la linea ferroviaria, non si è
ritenuto opportuno realizzare tiranti di ancoraggio provvisori per il sostegno delle paratie, che
pertanto, valutata anche la profondità dello scavo a cui ci si dovrà spingere per la realizzazione
dell’intervento (circa 10 m), dovranno avere uno spessore non inferiore a 1÷1,20 m, ed un
affondamento (da piano campagna) non inferiore ad almeno il doppio della lunghezza della
profondità del fronte di scavo, ovvero 20÷22 m.
Per quanto concerne invece le opere provvisionali, si è ritenuto opportuno utilizzare delle paratie
berlinesi che tuttavia, dato il ridotto spessore strutturale, dovranno essere dotate di puntoni di
contrasto in testa (nei tratti di gallerie e dove la quota lo consenta) ovvero, dove questo non sia
possibile, di tiranti (nel caso l’affondamento della berlinese superi i 5÷6 m).
Si riportano sinteticamente nella seguente tabella la lunghezza delle diverse tratte di trincea e
galleria e la relativa larghezza interna definita in funzione degli standard di riferimento sopra
richiamati.
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SdF - Relazione Seconda Parte 01-2009.doc 31 di 72
Mod. 4.2-01_A Rev. 00
Si ritiene opportuno inoltre evidenziare che nella stima delle opere a rustico devono essere sommati
anche gli importi relativi alle strutture che saranno realizzate in opera, quali ad esempio i pilastri di
stazione da predisporre lungo la banchina centrale ed i setti centrali di sostegno della copertura di
galleria nel tratto a 4 binari a Nord della stazione.
Sommando tutte le voci che compongono questa sezione della stima si ottiene un importo
complessivo delle opere civili a rustico di € 30.984.900, di cui € 9.815.430 per la realizzazione delle
trincee, € 16.455.750 per i tratti in galleria artificiale e € 4.713.720 per l’esecuzione delle opere
provvisionali.
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SdF - Relazione Seconda Parte 01-2009.doc 32 di 72
Mod. 4.2-01_A Rev. 00
Infine sono stati inclusi in questa voce anche gli impianti elettrici di linea nonché tutti gli impianti
elettrici e meccanici relativi alla nuova stazione10.
L’importo totale degli impianti civili risulta di € 6.417.030, valutati anch’essi parametricamente in
base a progetti recentemente appaltati e realizzati da FERROVIENORD.
10
L’impianto antincendio di stazione è stato computato all’interno della voce più generale relativa agli impianti di
sicurezza.
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SdF - Relazione Seconda Parte 01-2009.doc 33 di 72
Mod. 4.2-01_A Rev. 00
A.7.4.2. Segnalamento
Per la valutazione del costo dell’impianto di segnalamento si è ritenuto corretto valutare
separatamente le due diversi componenti che contribuiscono a definire il totale della voce relativa a
questo tipo di impianto.
In particolare è stato attribuito un valore parametrico alla parte relativa all’impianto di Blocco
Automatico a correnti codificate, in funzione della lunghezza della linea, mentre è stato definito un
importo a corpo per l’impianto ACEI che, per il caso in esame, rappresenta senza dubbio la voce
incide in modo prevalente sull’importo globale dell’impianto di segnalamento.
In funzione di quanto sopra esposto è stato definito, per l’impianto di segnalamento, un importo
complessivo di € 3.280.000.
A.7.4.4. Telecomunicazioni
La valutazione dell’importo della voce relativa agli impianti di telecomunicazione contempla la
realizzazione di diverse tipologie di opere, quali ad esempio la diffusione sonora dei messaggi di
servizio ed agli utenti, l’installazione dei pannelli tele-indicatori, la telefonia selettiva, il cablaggio
della rete, la fornitura e posa dei cavi a fibra ottica per la trasmissione dati e per la remotizzazione
degli impianti.
Adottando valori parametrici dedotti da opere realizzate paragonabili a quella in oggetto, si è
stimato un importo complessivo degli impianti di telecomunicazione di € 1.150.000.
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SdF - Relazione Seconda Parte 01-2009.doc 34 di 72
Mod. 4.2-01_A Rev. 00
nella stima una quota, seppur molto ridotta, dedicata alla sistemazione superficiale dell’area che è
stata computata con la voce di costo relativa alla formazione di nuova viabilità/parcheggi.
Tale importo risulta quindi pari a € 1.833.260.
La bonifica da ordigni bellici si compone di due successive fasi operative, la bonifica superficiale e
profonda, che dovranno garantire l’assenza di ordigni inesplosi nell’ambito delle aree oggetto di
scavo, con un franco di sicurezza di un metro. È evidente che, data la tipologia delle opere in
progetto, la profondità a cui si dovrà spingere questa bonifica non è trascurabile.
Si è stimato che l’ammontare delle attività connesse alla sola bonifica da ordigni bellici è di €
345.900.
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SdF - Relazione Seconda Parte 01-2009.doc 35 di 72
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A.7.10. Espropri
Sulla base dell’analisi puntuale eseguita nel paragrafo A.6.5 in merito alla necessità di aree oggetto
di occupazione temporanea e definitiva, per la realizzazione delle nuove opere, è stata elaborata la
stima relativa all’importo degli espropri da eseguire.
In particolare, per quanto concerne le aree occupate provvisoriamente, l’indennizzo è stato calcolato
in funzione della superficie e della durata, in anni, dell’occupazione stessa (circa 4÷4,5 anni),
mentre per le occupazioni a carattere permanente l’importo dell’indennità di esproprio è calcolato in
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SdF - Relazione Seconda Parte 01-2009.doc 36 di 72
Mod. 4.2-01_A Rev. 00
funzione della diversa destinazione funzionale delle aree occupate e della disponibilità di
volumetria edificabile ovvero in base al valore di mercato del bene.
Pertanto a fronte dell’occupazione permanente di una superficie di circa 4.000÷4.500 mq e
temporanea di circa 40.000 mq, nonché della demolizione e ricostruzione di almeno 4 edifici di
importanza minore (box), si è desunto un importo di esproprio di € 1.200.000,00, pari a circa il 2%
dell’ammontare complessivo delle nuove opere.
Totale € 64.014.490
Totale € 345.900
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SdF - Relazione Seconda Parte 01-2009.doc 37 di 72
Mod. 4.2-01_A Rev. 00
Importo Lavori
A misura (Bonifica Ordigni Bellici) € 345.900
A corpo € 64.014.490
Modifiche impianti esistenti e attivazioni (sistemazione impianto Cesano) € 6.100.000
Somme a disposizione
Lavori in economia € 438.000
Adeguamento pubblici servizi € 2.688.100
Imprevisti (10% sul totale delle opere a corpo) € 6.401.450
Acquisizione aree (espropri e indennità) € 1.200.000
Accantonamenti € 2.231.470
Spese tecniche
Progettazione, coordinamento sicurezza in progettazione € 3.339.000
Direzione lavori e coordinamento sicurezza in esecuzione € 1.832.070
Spese generali e IVA € 2.574.020
Rispetto alle stime riportate nella prima fase dello studio, gli approfondimenti puntuali sulle singole
voci hanno portato ad incrementare l’importo dei lavori di circa 6 milioni di €.
Ciò è dovuto in particolare:
- all’inserimento nel computo dei costi delle opere provvisionali di sostegno necessarie per
l’esecuzione dell’intervento (es. berlinesi), evidenziate dallo sviluppo delle fasi di
lavorazione
- alla valutazione più puntuale dei costi dei binari provvisori, di linea e di stazione, necessari
per mantenere il servizio e liberare la sede;
- al fatto che sono stati computati in misura più significativa e realistica gli impianti di
sicurezza e antincendio di stazione sulla base di recenti realizzazioni simili (stazione
interrata di Milano Domodossola);
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SdF - Relazione Seconda Parte 01-2009.doc 38 di 72
Mod. 4.2-01_A Rev. 00
- per contro sono state notevolmente ridotte le opere di mitigazione ambientale, in quanto non
sono stati computati oneri per le barriere fonoassorbenti nelle tratte in trincea.
Ai fini dell‘Analisi Costi Benefici, anche per non alterare i parametri di confronto rispetto allo
Scenario Sottopassi, si è tuttavia ritenuto opportuno riassorbire la maggior parte di tale incremento
attraverso una rimodulazione delle somme a disposizione, sulla base delle seguenti considerazioni:
- la nuova soluzione studiata per la stazione di Seveso, meno invasiva di quella ipotizzata
nella prima fase, ha consentito di ridurre in maniera consistente la stima delle somme
necessarie per espropri e indennizzi; ciò ha condotto anche ad un ridimensionamento della
voce relativa ai lavori in economia, legata alla realizzazione di interventi di ripristino su aree
espropriate;
- in considerazione degli approfondimenti effettuati si è ritenuto di ridurre le somme a
disposizione per imprevisti dal 15% al 10%;
- infine, per quanto riguarda le opere a misura, pur considerando anche gli oneri relativi allo
smaltimento delle terre da scavo non previsti nella prima fase dello studio, si è ritenuto di
assumere un importo massimo di 2 M€ degli oneri per smaltimenti e bonifiche.
Sulla base di tali considerazioni pertanto si è sostanzialmente confermato l’ordine di grandezza del
costo dello Scenario di Interramento locale indicato nella prima fase dello studio, a meno
dell’incremento di 2 M€ sopra accennato.
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SdF - Relazione Seconda Parte 01-2009.doc 39 di 72
Mod. 4.2-01_A Rev. 00
B. LO SCENARIO SOTTOPASSI
Nonostante le difficoltà dovute alle modalità con le quali il tessuto urbanizzato è cresciuto a ridosso
della ferrovia senza soluzione di continuità, lo studio ha verificato che è ancora possibile realizzare,
a costi realistici, uno scenario infrastrutturale che consenta - oltre a una riduzione del numero
complessivo di passaggi a livello - l’eliminazione delle attese per i pedoni e i ciclisti e la
realizzazione di alternative per alleggerire la pressione del traffico automobilistico.
Lo scenario dei sottopassi consente la realizzazione graduale o anche parziale, in quanto ogni
singola opera realizzata comporta una riduzione dei disagi.
Ad esempio la semplice realizzazione di un sottopassaggio ciclopedonale, anche nel caso non
consenta la chiusura del passaggio a livello corrispondente (come ad esempio previsto in Corso
Isonzo), comporta con una spesa relativamente limitata l’eliminazione delle attese per pedoni e
ciclisti e costituisce un deterrente rispetto a comportamenti scorretti e molto pericolosi.
11
Il sottopasso Sud, inserito nella Soluzione di riferimento tra gli interventi invarianti rispetto ai 2 scenari, costituisce
una componente importante dello scenario “Sottopassi”. D’altra parte occorre tenere conto che anche nello scenario
interramento è indispensabile un’opera sostitutiva del passaggio a livello di via Como e che la zona a monte del
sottopasso Sud fino a Corso Isonzo sarà impegnata dalla trincea di discesa e quindi non sarà permeabile al traffico.
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SdF - Relazione Seconda Parte 01-2009.doc 40 di 72
Mod. 4.2-01_A Rev. 00
Dalla rotatoria, posta in prossimità del ponte sul torrente Seveso, si sviluppa, come sopra accennato,
anche la rampa di accesso al sottopasso veicolare che raggiunta la quota necessaria, si innesta
diagonalmente alla sede attuale di via Montello, ne percorre l’intero sviluppo e, una volta superata
la sede ferroviaria, piega verso destra cominciando la risalita verso la superficie, sfociando in una
nuova rotatoria all’intersezione con la via Fantoni dove si ricollega con l’esistente viabilità.
Il sottopasso veicolare sarà formato da un modulo compositivo costituito da due corsie di larghezza
pari a 2,75 m, affiancate da banchine di 0,50 m e da due camminamenti di sicurezza, ciascuno di
0,60 m; l’altezza netta minima di 3,50 m ne garantirà la percorribilità da parte di tutti i veicoli
leggeri ed anche dei pullman urbani.
Lo sviluppo coperto della galleria sarà pari a circa 190 m e, come detto, si svilupperà
completamente al di sotto dell’attuale sede viaria di via Montello, risalendo ad est della linea
ferroviaria con andamento circa parallelo alla linea stessa, con una pendenza massima del 7%.
Ad est, nello spazio compreso tra la rampa di accesso/risalita al sottopasso e la viabilità di
collegamento con la via Sanzio potranno essere collocati nuovi posti auto disposti diagonalmente
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SdF - Relazione Seconda Parte 01-2009.doc 41 di 72
Mod. 4.2-01_A Rev. 00
alla via a senso unico ed accessibili esclusivamente da essa, in modo da limitare il numero degli
stalli che verranno a mancare con la realizzazione della nuova viabilità.
Lavori a corpo
Opere civili a rustico
Scavo e movimenti terra € 290.000
Paratie e micropali € 2.100.000
Sottopasso e spinta manufatto € 850.000
Manufatto di aggottamento € 100.000
Opere civili di finitura € 350.000
Impianti civili € 150.000
Viabilità connessa al nuovo sottopasso € 910.000
Opere transitorie e di fase € 750.000
Lavori a misura € 200.000
All’importo lavori così definito sono stati quindi aggiunti gli oneri relativi ad espropri, indennizzi,
spese tecniche, imprevisti, ecc. come riportato nella seguente tabella:
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SdF - Relazione Seconda Parte 01-2009.doc 42 di 72
Mod. 4.2-01_A Rev. 00
Spese tecniche
Progettazione, coordinamento sicurezza in progettazione € 630.000
Direzione lavori e coordinamento sicurezza in esecuzione € 210.000
Spese generali e IVA € 205.000
Totale somme a disposizione € 2.695.000
È da sottolineare come l’ammontare delle opere sia stato opportunamente incrementato al fine di
compensare anche gli interventi di fase necessari per il completamento dei lavori, che dovranno
necessariamente prevedere lo spostamento di tutti i sottoservizi presenti lungo la via Montello ed in
attraversamento alla sede ferroviaria.
I risultati delle simulazioni di traffico hanno peraltro confermato che tale opera costituirebbe di fatto
una invariante, in quanto utile in entrambi gli Scenari, anche se i relativi effetti non sarebbero tali da
poter sostituire gli effetti dell’apertura alla circolazione del corridoio di via Montello, mediante la
realizzazione del sottopasso o l’interramento locale.
Nell’ipotesi dei Sottopassi la realizzazione del “sottopasso Nord” rappresenta la condizione per la
chiusura del PL di via San Carlo; nell’ipotesi dell’Interramento, consentirebbe di evitare alcune
diversioni di traffico veicolare generate dalla necessaria chiusura del PL stesso che risulta in
corrispondenza della rampa di risalita.
Di fatto in assenza di dati progettuali più definiti nell’Analisi Costi Benefici si è preferito omettere
la realizzazione di quest’opera in tutti gli Scenari.
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SdF - Relazione Seconda Parte 01-2009.doc 43 di 72
Mod. 4.2-01_A Rev. 00
La scelta tra sottopassi e passerelle è fortemente condizionata a valutazioni sul contesto in cui si
inseriscono.
In linea generale il sottopasso è funzionalmente preferibile in quanto comporta il superamento di un
minore dislivello (mediamente 4,0 - 4,5 metri contro i 6,5 -7,0 metri di una passerella.
Ciò significa che per le passerelle di norma è indispensabile la realizzazione di ascensori (di
adeguata dimensione se destinati anche alle biciclette), mentre per i sottopassi può essere possibile
la realizzazione di rampe.
Lo studio Polinomia manifesta una netta preferenza per la soluzione passerella rispetto ai sottopassi
per ragioni di gradimento da parte dell’utenza. L’esperienza mostra tuttavia che sottopassi di
adeguata larghezza, con buone condizioni di illuminazione e visibilità, dotati di impianti di
telesorveglianza e oggetto di un’attenzione per la pulizia e manutenzione, possono essere vissuti
molto positivamente, soprattutto se situati in aree urbane centrali e interessati da flussi non
episodici.
Nel caso poi di sottopassi che non sostituiscono il passaggio a livello, va tenuto conto dell’effetto di
sicurezza percepita dovuto all’“addensamento” dei flussi durante il ciclo di chiusura del passaggio a
livello e comunque del permanere dell’alternativa dell’attesa per il transito in superficie per quella
quota di utenza che mantenesse una forte ritrosia al percorso sotterraneo.
Per contro le passerelle costituiscono un intervento di forte visibilità e caratterizzazione dei luoghi e
pertanto debbono essere pensate come un’occasione di riqualificazione urbana (eventualmente
associando qualche funzione commerciale, per quanto compatibile con i costi delle strutture in
elevazione) e non solo come un elemento trasportistico.
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SdF - Relazione Seconda Parte 01-2009.doc 44 di 72
Mod. 4.2-01_A Rev. 00
manufatto è stata condizionata dalla presenza del collettore fognario su via della Repubblica
che non ha consentito la realizzazione dell’attraversamento della strada ad est della ferrovia;
- in via Montello, il completamento all’intervento costituito dal sottopasso veicolare
richiamato nel precedente paragrafo B.1 e dalla relativa pista ciclopedonale, è costituito
dalla realizzazione di una passerella ciclopedonale che colleghi in modo diretto via
Montello, sul lato ovest della linea ferroviaria, con via Dante Alighieri, sul fronte est.
Il progetto elaborato prevede, infatti, la realizzazione di uno sbarco su via Montello in
prossimità della rampa di risalita della pista ciclopedonale eseguita con il sottopasso
veicolare, la formazione della struttura di scavalco che sovrappassi l’incrocio fra le vie
Montello e Zeuner e quindi la sede ferroviaria, per poi giungere con il secondo sbarco in
corrispondenza delle barriere dell’attuale PL su via Dante Alighieri;
- in via Farga la conformazione delle aree poste in prossimità dell’attuale PL consentono la
realizzazione di una passerella con andamento lineare, la cui struttura può essere assimilata,
ad esempio, a quella in costruzione nell’ambito della nuova stazione di Affori. Lato nord
l’accesso è posto in prossimità dell’attuale PL, mentre a sud risulta leggermente arretrato ed
accessibile grazie ad una breve percorso con imbocco diretto su via Farga.
Nelle figure seguenti si sono riportati alcuni schemi progettuali di passerelle realizzate o in corso di
realizzazione che sono serviti anche per la stima dei costi.
Figura 10 – Prospetto tipo passerella ciclo pedonale con ascensori panoramici (rif. nuova stazione Milano-Affori)
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SdF - Relazione Seconda Parte 01-2009.doc 45 di 72
Mod. 4.2-01_A Rev. 00
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Mod. 4.2-01_A Rev. 00
Totale € 11.595.000,00
Come si è detto lo scenario sottopassi ha il pregio di poter essere realizzato per stralci e fasi
funzionali, anche in funzione della disponibilità dei finanziamenti.
In particolare gli attraversamenti ciclopedonali possono essere realizzati isolatamente ed anche
prescindendo dalla chiusura del PL corrispondente, appena raggiunto un adeguato consenso sulla
soluzione tecnica.
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SdF - Relazione Seconda Parte 01-2009.doc 47 di 72
Mod. 4.2-01_A Rev. 00
Per quanto riguarda invece i dati di incidentalità sul ramo Milano della rete FERROVIENORD che
hanno comportato danneggiamenti alle barriere e provocato significativi ritardi alla circolazione
ferroviaria, si riporta nella pagina seguente una tabella di sintesi.
Dall’esame della tabella si evince che:
- la linea Bovisa-Asso è quella che presenta il maggior numero di incidenti (30 su 66) ai
passaggi a livello della rete FERROVIENORD (ramo Milano);
- nell’ambito della linea Bovisa – Asso, il comune con il maggior numero di incidenti ai
passaggi a livello nell’anno 2007 è Seveso (con n. 9 episodi).
Tali dati rispecchiano bene sia l’elevato numero di passaggi a livelli presenti sulla Bovisa-Asso in
rapporto alla lunghezza della linea, sia le condizioni di densa urbanizzazione (e conseguente traffico
veicolare generato) del territorio attraversato.
Tabella 2 - Incidenti sulla rete FERROVIENORD con danneggiamenti alle barriere e significativi ritardi alla
circolazione ferroviaria – Anno 2007
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SdF - Relazione Seconda Parte 01-2009.doc 48 di 72
Mod. 4.2-01_A Rev. 00
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SdF - Relazione Seconda Parte 01-2009.doc 49 di 72
Mod. 4.2-01_A Rev. 00
Osservando la serie storica dei dati di incidentalità relativa al solo comune di Seveso, si può notare
che il numero di incidenti ai passaggi a livello di Seveso è cresciuto a partire dal dicembre 2004,
con l’adozione dell’orario cadenzato simmetrico (che ha reso Seveso un “nodo” in cui si
concentrano arrivi e partenze attorno ai minuti .00 e.30 di ogni ora) e con la riattivazione del
servizio su Camnago. Tali modifiche d’orario, conseguenti alla programmazione del servizio
effettuata da Regione Lombardia, hanno portato a “sequenze di chiusura” dei passaggi a livello più
concentrate attorno ai minuti di simmetria, senza possibilità di riaprire i passaggi a livello tra un
treno e l’altro a causa del loro ridotto distanziamento.
Il numero di tallonamenti può quindi essere un indice di un progressivo acuirsi della criticità nel
rapporto fra territorio ed infrastruttura ferroviaria.
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SdF - Relazione Seconda Parte 01-2009.doc 50 di 72
Mod. 4.2-01_A Rev. 00
Anno 2003:
n. Totale eventi - 1
Dicembre 11/12 Seveso Tallonamento Barriere
Anno 2004:
n. Totale eventi - 2
Marzo 10/03 Seveso Tallonamento Barriere
Marzo 17/03 Seveso Tallonamento Barriere
Anno 2005:
n. Totale eventi - 2
Maggio 03/05 Seveso Tallonamento Barriere
Maggio 27/05 Seveso Tallonamento Barriere
Anno 2006:
n. Totale eventi - 6
Marzo 01/03 Seveso Tallonamento Barriere
Luglio 12/07 Seveso Tallonamento Barriere
Settembre 05/09 Seveso Tallonamento Barriere
Settembre 24/09 Seveso Tallonamento Barriere
Novembre 28/11 Seveso Tallonamento Barriere
Dicembre 12/12 Seveso Tallonamento Barriere
Anno 2007:
n. Totale eventi - 9
Gennaio 08/01 Seveso Tallonamento Barriere
Gennaio 15/01 Seveso Tallonamento Barriere
Marzo 15/03 Seveso Tallonamento Barriere
Maggio 07/05 Seveso Tallonamento Barriere
Maggio 16/05 Seveso Tallonamento Barriere
Agosto 30/08 Seveso Tallonamento Barriere
Settembre 05/09 Seveso Tallonamento Barriere
Settembre 18/09 Seveso Tallonamento Barriere
Dicembre 11/12 Seveso Tallonamento Barriere
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SdF - Relazione Seconda Parte 01-2009.doc 51 di 72
Mod. 4.2-01_A Rev. 00
Per quanto riguarda la stima dei danni (in termini di costo per le necessarie riparazioni agli
impianti) di un incidente con tallonamento delle barriere, si riportano i seguenti dati riferitii ad un
incidente tipico in cui è stata necessaria la sostituzione di una barriera. Tali costi vengono
normalmente addebitati dal Gestore dell’infrastruttura al privato che ha causato l’incidente, qualora
sia risultato identificabile.
Tabella 4 - Anno 2007 - Minuti di ritardo alla circolazione ferroviaria provocati da incidenti al PL di Seveso.
Data Ora incidente Treno origine Altri treni interferiti Minuti ritardo
(primo treno interferito)
08/0/2007 10.30 929 (Milano – Meda) 12
15/01/2007 7.30 10915 (Milano – Camnago) 21
Milano - Asso 16
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C.2.1. Rumore
La tabella seguente sintetizza i risultati dell’indagine A.R.P.A.
Laeq Laeq
n. Postazione
Diurno Notturno
1 Via Confalonieri 1 72.0 60.5
3 Via Brennero 1 65.0 56.5
4 Via Farga 9 62.5 52.0
2 Via Brennero 35 61.0 55.5
Come rilevato da ARPA, dall’analisi dei dati “si evidenzia che il rumore generato dal transito dei
convogli ferroviari supera i valori limite, pari a 70 dB(A) per il periodo diurno e 60 dB(A) per il
periodo notturno, stabiliti all’art.5 del D.P.R. n. 459 esclusivamente nella Postazione 1”.
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SdF - Relazione Seconda Parte 01-2009.doc 54 di 72
Mod. 4.2-01_A Rev. 00
di legge, a interventi di risanamento anche sulla tratta a Sud di Seveso, sempre nei limiti di tempo
fissati dalla normativa12.
In questo caso, nello Scenario Interramento si avrebbe, nella tratta coperta, una riduzione delle
immissioni di rumore nell’ambiente (ad esclusione degli imbocchi alla galleria ove, a meno di
predisposizioni fonoassorbenti particolari, si avrebbe un’intensificazione del rumore immesso
nell’ambiente circostante) con conseguente risparmio su eventuali barriere fonoassorbenti che
fossero necessarie nello Scenario Sottopassi.
C.2.2. Vibrazioni
Per quanto riguarda le vibrazioni la Relazione A.R.P.A. indica quanto segue:
“Per quanto riguarda l’immissione di vibrazioni dovute al passaggio di convogli sulla linea
ferroviaria, si precisa che attualmente non vi è una normativa né a livello nazionale né a livello
regionale che fissi i limiti massimi consentiti quando la sorgente che provoca le vibrazioni è una
forma di traffico; infatti queste sorgenti dal Capitolo Nono Titolo II del Regolamento d’Igiene Tipo
della Regione Lombardia sono escluse. Come valori di riferimento per le misure di vibrazioni
effettuate nella presente indagine verranno tuttavia utilizzati i valori indicati dal Regolamento locale
d’Igiene Tipo della Regione Lombardia per le abitazioni e assimilabili in periodo diurno.”
Prendendo a riferimento tali valori limite, “i valori massimi dell’accelerazione quadratica media
misurata in bande di frequenza in terzi di ottava lungo i 3 assi (X,Y e Z) nella postazione 3 (via
Brennero, 1) e lungo l’asse Z nella Postazione 1 (via Confalonieri 1) superano tali valori.”
Ciò mette in evidenza come il tema vibrazioni non sia direttamente correlato all’entità del traffico
ma sia molto influenzato dalle condizioni locali:
- presenza di deviatoi;
- presenza di passaggi a livello;
- presenza di arterie stradali.
Anche questo tema, pur non esistendo un riferimento di legge specifico che indichi il valore limite
ai quali doversi attenere, è strettamente sotto osservazione da parte di FERROVIENORD.
Nello scenario Interramento, su tutta la tratta dovrebbero prevedersi alcuni accorgimenti già adottati
sulla tratta Cadorna Bovisa (in particolare il materassino sub-ballast e attacchi elastici) in aggiunta
ad altri per “tagliare” la trasmissione delle vibrazioni tra le varie strutture (paratie e fondazione di
edifici sovrastanti) che, anche a notevoli distanze, potrebbero trasmettere il rumore per via solida
cedendo energia alle particelle d’aria.
Analoghi accorgimenti dovranno comunque essere previsti in punti singolari anche nell’ipotesi di
realizzazione del Sottopasso di via Montello.
Pertanto non si considera la tematica vibrazionale rilevante ai fini della valutazione comparativa
degli Scenari, anche se necessita un maggior approfondimento in caso di interramento.
12
In tal caso i costi degli interventi di mitigazione (barriere fonoassorbenti o altro) saranno a carico di
FERROVIENORD, salvo il caso di abitazioni costruite o ristrutturate successivamente o in deroga alle distanze
legali previste dal DPR 753/80 (e cioè nella fascia di 30 metri dalla rotaia) nel qual caso l’onere degli interventi
spetta ai proprietari degli edifici.
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SdF - Relazione Seconda Parte 01-2009.doc 55 di 72
Mod. 4.2-01_A Rev. 00
2. LE ANALISI DI TRAFFICO
13
Da 142 nello stato di fatto fin quasi ad annullarsi nello scenario “sottopasso”.
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SdF - Relazione Seconda Parte 01-2009.doc 56 di 72
Mod. 4.2-01_A Rev. 00
sottopasso sarà, al contrario di quanto temuto, proprio quello di togliere traffico dal tratto di Corso
Garibaldi compreso tra il semaforo di Piazza Roma e l’innesto del nuovo sottopasso; si ridurrà cioè
della quota che prima era costretta a percorrere questo itinerario per impegnare il primo varco
disponibile, rappresentato dal PL di Corso Isonzo. Ciò è confermato dal fatto che il numero di
veicoli lungo Corso Garibaldi a sud dell’intersezione per il nuovo sottopasso non cambia in misura
percentualmente significativa tra gli scenari con e senza il sottopasso Sud.
Il modello indica cioè, che il tratto di Corso Garibaldi a sud di Piazza Roma sarà la principale via
d’accesso al sottopasso Sud per l’utenza di Seveso15, ma non per la quota di traffico di
attraversamento tra i quadranti sud ed est della città.
14
Da 237 veicoli equivavalenti/h che attualmente provenendo da C.So Garibaldi sud svoltano a destra in piazza Roma,
si passa a 28 nello scenario con sottopasso sud.
15
Infatti, nella simulazione con solo sottopasso sud (scenario R), dei 515 veic eq/h su C.so Garibaldi provenienti
dall’incrocio con P.za Roma, ben 200 si dirigono verso il nuovo sottopasso e dei 408 su C.so Garibaldi diretti verso
P.za Roma ben 186 provengono dal nuovo sottopasso.
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SdF - Relazione Seconda Parte 01-2009.doc 57 di 72
Mod. 4.2-01_A Rev. 00
Per quanto riguarda infine l’eventuale itinerario dalla zona centrale di Cesano alla Superstrada non
appare conveniente una lunga diversione sulla SP 144 per utilizzare il Sottopasso Sud, tenuto conto
che oggi la superstrada è comunque raggiungibile dalla zona nord di Cesano (via Damiano Chiesa,
via Novara, via Tito Speri) attraverso via don Sturzo.
Negli scenari di intervento si allungano le percorrenze medie (rispetto allo stato di fatto e alla
soluzione di riferimento), ma si riducono i tempi di attesa e migliorano sensibilmente le velocità
medie. Nello Scenario Interramento si azzerano i tempi di attesa ai passaggi a livello (rimane solo
via Leoncavallo).
Ciò non significa automaticamente minor traffico in transito nel centro di Seveso.
Il risultato della riduzione della pressione del traffico nel Centro, come risulta dalle simulazioni,
viene ottenuto con la realizzazione del sottopasso Sud e nell’ipotesi di un’ulteriore itinerario
“alternativo” anche a nord.
In questa ipotesi la riduzione del traffico è così consistente da poter prevedere la realizzazione di
una Zona a Traffico Limitato per residenti, in via Montello e in Via Manzoni, con reale beneficio
per la qualità della vita a Seveso.
Questi collegamenti, che sono comunque dal punto di vista dei volumi di traffico direttrici “forti”,
sono infatti a tutt’oggi affidati ad arterie, come la Via Manzoni e le vie Madonna16 - S. Martino,
aventi a mala pena le caratteristiche di strada locale, e che in altre realtà comunali sarebbero state
destinate da tempo a isola pedonale o al più a percorsi a senso unico a servizio esclusivo dei
residenti.
A Seveso questo non è possibile per la mancanza di itinerari tangenziali alternativi che portino il
traffico di attraversamento fuori dal centro.
In questa situazione le simulazioni di traffico hanno reso evidente che lo “scenario interramento”, in
assenza di itinerari alternativi tangenziali, rischia di mutare l’assetto del traffico nell’area urbana,
con l’effetto indesiderato di concentrare i flussi di attraversamento nella fascia centrale della città,
invece di renderli tangenziali. In altre parole in questo Scenario il traffico in centro aumenta anziché
diminuire.
Qualunque intervento sulla viabilità di Seveso, sia che si tratti di Interramento, sia che si tratti di
opere sostitutive degli attuali passaggi a livello, non può dunque prescindere dalla preliminare
creazione di itinerari stradali tangenziali.
In questo senso si ritiene fortemente auspicabile per la città di Seveso (più ancora che per la
“ferrovia”), la conferma della decisione della realizzazione del Sottopasso Sud come “invariante”,
indipendentemente dalla successiva scelta per l’interramento o per la realizzazione di altri
sottopassi.
16
Si consideri che con un calibro variabile tra appena 4 e 4,5 m, tale via rappresenta oggi (con più di 900 veic.eq./ora
bidirezionali) il principale collegamento tra la SP. 44, il centro di Seveso e la superstrada Milano- Meda.
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3.1. Le aspettative
I dati descritti nei capitoli precedenti hanno fornito gli input di base per l’analisi costi-benefici,
affidata all’equipe specialistica del Politecnico di Milano guidata dal prof. Marco Ponti, al fine di
cercare di “pesare” con parametri omogenei i costi e benefici diretti e indiretti e le esternalità
connesse con le due strategie, confrontandole tra loro e rispetto alla soluzione di riferimento di tipo
“do nothing”, costituita dalla realizzazione dei soli interventi “invarianti”.
E’ importante richiamare quali sono le finalità dell’Analisi Costi Benefici e di conseguenza che
cosa ci si può correttamente aspettare dai suoi risultati.
Come già precisato nelle conclusioni della prima fase dello studio, riportate al Cap.1, dall’Analisi
Costi-Benefici non ci si attende che possa scaturire “automaticamente” e “univocamente” la
strategia ottimale, quasi esautorando la fondamentale responsabilità politica della scelta tra scenari
così differenti tra loro, ma si ritiene che tale tipo di analisi possa consentire una migliore
comprensione del valore dei diversi parametri in gioco e di impostare analisi di sensitività in
funzione delle variabili critiche.
Da un’analisi costi-benefici ci si attendono risultati significativi ma non “dirimenti”, anche per le
accennate differenze di logica e di effetti (incluse le cosiddette esternalità) esistenti tra i 2 scenari.
La problematica non è infatti quella “classica” di una scelta tra modalità alternative per soddisfare
un problema di trasporti, dove la soluzione vincente è quella che minimizza il costo generalizzato
del trasporto.
L’ipotesi dell’interramento locale coinvolge infatti pesantemente aspetti di struttura del contesto
urbano e di organizzazione della vita dei residenti, non misurabili solo in termini di valore del
tempo delle attese ai passaggi a livello, che pure hanno innescato una sorta di “conflitto di interessi”
tra i residenti e la quota parte di popolazione (non solo di Seveso) che utilizza la ferrovia ed è
interessata a disporre di servizi sempre più frequenti
L’Analisi Costi Benefici può inoltre fornire utili indicazioni per tentare un’allocazione dei costi ai
diversi soggetti in funzione dell’effettiva distribuzione dei benefici (e dei disagi).
Come detto, lo scenario di interramento locale non si configura innanzi tutto come un progetto per il
potenziamento della ferrovia, ma essenzialmente come un intervento di carattere urbanistico, prima
ancora che sulla viabilità urbana.
Pertanto il montaggio finanziario dell’intervento di abbassamento del piano del ferro non può essere
ipotizzato, se non marginalmente, a carico delle fonti finanziarie normalmente impiegate per il
potenziamento della rete ferroviaria. I consistenti investimenti dello scenario dell’interramento
locale dovrebbero trovare gran parte della copertura finanziaria in ambito comunale.
3.2. I risultati
Di seguito si sintetizzano i risultati riportati per esteso nello Specifico Allegato.
Lo scenario interramento genera maggiori benefici per automobilisti, pedoni e ciclisti rispetto allo
Scenario Sottopassi, dovuti ai minori tempi di attesa.
Tuttavia i benefici dell’interramento sono spostati avanti nel tempo, ma soprattutto necessitano di
costi considerevoli negli anni di costruzione: circa 62 M€ attualizzati per l’interramento e extracosti
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Il risultato è quindi positivo per lo scenario con i sottopassi e negativo per lo scenario di
interramento.
In base all’analisi svolta, cioè, l’interramento risulta meno conveniente non solo rispetto all’ipotesi
dei sottopassi, ma anche rispetto all’ipotesi di riferimento (e cioè di non fare nulla tranne gli
interventi invarianti) in quanto “genera per la società nel suo complesso un costo sociale superiore
al beneficio sociale”. Infatti i pur consistenti benefici non controbilanciano l’entità degli
investimenti e ad esso si sommano i fortissimi disagi durante il periodo di costruzione.
Di seguito si riportano brevi commenti su specifiche voci.
- A fronte dei consistenti benefici per le minori attese ai passaggi a livello, il modello di
simulazione del traffico evidenzia anche una quota di maggiori costi dovuta a percorrenze
addizionali per le diversioni per raggiungere i “varchi” di attraversamento della ferrovia.
Questa componente compare in entrambi gli Scenari; infatti, nello scenario interramento
“locale” aumenta la permeabilità della circolazione nella parte centrale dell’abitato, tra
Corso Isonzo e via Montello, ma rimangono le “barriere” costituite dalle 3 rampe di accesso
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alla parte interrata. I costi “di diversione” che compaiono nello scenario interramento
derivano da tale situazione, che penalizza soprattutto via San Carlo. Si rimanda a tale
proposito al tema del Piano Urbano del Traffico per evitare che gli interventi (siano
l’interramento o i sottopassaggi) richiamino in Centro traffico di transito non desiderato.
- Anche la voce di beneficio ambientale connessa al minore inquinamento per veicoli fermi in
attesa ai passaggi a livello risulta poco incidente in termini numerici: in prospettiva i tempi
morti di accensione dei motori potranno essere ridotti anche perfezionando forme di
controllo e comunicazione sui tempi di attesa.
- Il costo di esercizio e manutenzione per la ferrovia risulta nel complesso alquanto più
elevato nell’ipotesi di interramento (per i maggiori costi di esercizio e manutenzione degli
impianti sotterranei), ma la differenza è poco significativa tenuto conto anche del maggior
numero di passaggi a livello eliminati.
- La voce di beneficio connessa alla minore incidentalità ai passaggi a livello risulta poco
influente. Ciò è corretto tenuto conto della bassa incidenza statistica di incidenti con danni
alle persone e del limitato costo materiale degli incidenti (invece piuttosto frequenti) che
comportano il solo “tallonamento” delle barriere.
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SdF - Relazione Seconda Parte 01-2009.doc 63 di 72
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f) Rispetto al “valore del territorio sacrificato”, è stato verificato che anche uno scenario
interramento “senza il sottopasso Sud” non modificherebbe in modo significativo le
valutazioni17.
Si evidenzia il grande divario tra i 2 scenari, soprattutto dal punto di vista degli utenti della ferrovia,
che subiscono i disagi del periodo dei cantieri ma soprattutto la riduzione del servizio prevista
durante i lavori dell’interramento. Nel complesso, come sottolineato dal Politecnico, l’alternativa
Interramento accentua la distanza tra gruppi “vincenti” e “perdenti”.
Questa analisi può fornire ai decisori anche importanti indicazioni per l’allocazione dei costi ai
diversi soggetti e in particolare dei costi addizionali qualora si opti per alternative più costose.
17
Peraltro la rampa a Est ricalca una viabilità già prevista dal PRG a raso all’interno della zona a Verde Pubblico, ma
in trincea o trincea coperta e quindi con minore impatto; la rampa ad ovest si snoda nella fascia di rispetto di
elettrodotti e quindi a basso valore paesistico.
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In altri termini, le indicazioni conclusive dello studio, nei loro ordini di grandezza, sono così nette
che non possono essere mutate da un’analisi retroattiva che porti a rivedere solamente alcuni dati di
input e pertanto si ritiene che non valga la pena dedicare, a parità di assunzioni metodologiche di
base, eccessivi sforzi in tale direzione.
E’ evidente peraltro che non sarebbe corretto utilizzare i margini di variabilità o incertezza insiti in
tutti i parametri di input solamente in una direzione, al fine di far “prevalere” o far “risultare
fattibile” uno degli scenari18.
L’analisi dei risultati ha invece suggerito che potrebbero essere utili approfondimenti nelle 3
direzioni di seguito accennate:
a) Una nuova soluzione di riferimento;
b) Un diverso approccio ai valori urbanistici;
c) Un diverso approccio al modello di esercizio ferroviario.
Il senso degli spunti di riflessione che seguono non è per nulla quello di mettere in discussione
l’impostazione o i risultati della Analisi Costi Benefici.
Al contrario si vuole sottolineare l’utilità e l’importanza dello strumento di analisi adottato, che
costringe per sua natura a riflettere sugli interessi in gioco e ad esplicitare i “pesi” che si
attribuiscono ai diversi fattori.
L’Analisi Costi Benefici - è utile ripeterlo - non intende infatti sostituirsi alla indispensabile scelta
“politica” sulla allocazione delle risorse, ma fornire elementi per rendere più consapevoli le scelte.
18
In realtà l’analisi è stata costruita dal Politecnico con importanti assunzioni in favore dell’interramento per stare “on
the safe side” sulle conclusioni.
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valore residuo) ed aggiungendo il valore del minor terreno sacrificato per le rampe veicolari (vedi
punto 3.4 precedente comma f), la differenza relativa dei Costi attualizzati tra i 2 scenari rimarrebbe
nettissima e lo Scenario interramento darebbe comunque risultati negativi.
A questo proposito, tenuto conto che la “sospensione” della realizzazione delle opere invarianti tra
cui il Sottopasso Sud è stata motivata dal diverso quadro generale connesso alla Autostrada
Pedemontana, appare logico che un’eventuale nuova iterazione della Analisi Costi Benefici basata
su una diversa Soluzione di Riferimento, venga effettuata una volta consolidato lo schema di assetto
della viabilità e sulla base di un modello di traffico opportunamente integrato e ricalibrato per
tenere conto dell’assetto finale della Pedemontana.
19
In questa logica è il territorio, e cioè sono le Amministrazioni che programmano l’assetto urbanistico e le
infrastrutture viabilistiche, a doversi preoccupare della salvaguardia di adeguati corridoi e della realizzazione
tempestiva di alternative di attraversamento della ferrovia, prima che il disagio per le attese ai passaggi a livello
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Spesso invece, rispetto alla problematica delle attese ai passaggi a livello, le Amministrazioni
comunali tendono a ribaltare i termini della questione, assumendo di fatto che il “sistema ferrovia”
abbia vincoli di bilancio deboli o assenti o giungendo fino a teorizzare a carico della ferrovia una
sorta di interruzione della viabilità ovvero dell’esercizio di un “diritto di passaggio”.
Prescindendo da posizioni “estreme”, resta il fatto che nella percezione comune esistono ormai
soglie di traffico ferroviario oltre le quali la presenza dei passaggi a livello risulta fortemente critica
e diventa pressoché intollerabile in assenza di adeguate alternative veicolari o ciclopedonali20.
I risultati dell’Analisi Costi Benefici potrebbero essere differenti qualora si assumesse come
riferimento una situazione in cui il traffico ferroviario venisse “plafonato” ad un valore ritenuto
“sostenibile” e agli interventi infrastrutturali per la eliminazione dei passaggi a livello venissero
associati tutti i benefici di ulteriori incrementi del traffico stesso.21
Si tratta di temi che rientrano pienamente nella competenza regionale di regolatore del servizio22.
divenga eccessivo. Questo approccio è stato tuttavia progressivamente messa in crisi dallo sviluppo della
urbanizzazione e della motorizzazione privata.
20
In generale si può affermare che il valore di 120-140 treni/giorno, concentrati in 18-19 ore di servizio, che di per sé
implica la presenza almeno del doppio binario, rappresenta una soglia critica, oltre la quale la presenza dei passaggi
a livello dovrebbe costituire una eccezione e comunque essere accompagnata da alternative di transito. Questa soglia
è superata a valle di Seveso e, dopo l’attivazione del servizio su Camnago, anche nel passaggio a livello di via
Montello che somma i traffici per Camnago e per Meda - Asso. I disagi vengono amplificati, come già discusso,
dall’effetto del “nodo” sulle sequenza dei tempi di chiusura.
21
Peraltro ad ogni eventuale “limitazione” del traffico ferroviario andrebbero associati i relativi maggiori costi per gli
utenti ferroviari, oggi non considerati.
22
Un approccio di questo tipo potrebbe avere conseguenze rilevanti dal punto di vista del modello di esercizio
ferroviario e potrebbe suggerire di studiare nel transitorio (fino a quando non si disponga di valide alternative alle
attese ai passaggi a livello) alcune correzioni all’orario (ad es. attenuazione effetto nodo, maggiore omotachicità,
gestione iperpunte, sostituzione con autobus di alcune corse su Camnago, ecc).
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4. CONCLUSIONI E RACCOMANDAZIONI
23
oltre che per ridurre i disagi durante i cantieri nell’ipotesi di Interramento locale.
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Più in generale si è confermato che il problema principale della viabilità di Seveso, aggravato dai
passaggi a livello ma esistente comunque, appare la mancanza di adeguati collegamenti stradali
trasversali di tipo tangenziale: ciò porta a concentrare flussi veicolari su strade con caratteristiche
più idonee a isola pedonale o a percorsi a senso unico a servizio esclusivo dei residenti.
L’eliminazione dell’”impedenza” alla circolazione rappresentata dai passaggi a livello, senza la
preventiva creazione di itinerari di scorrimento tangenziale, rischia di condurre ad un aumento del
traffico veicolare nel centro di Seveso, ossia ad un risultato opposto a quello auspicabile.
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Forse meno intuitivi risultano l’entità del divario e soprattutto il pesante risultato negativo dello
Scenario Interramento in termini assoluti.
Si potrebbe avere la sensazione, cioè, che i risultati (e pertanto le assunzioni di base) non tengano
conto a sufficienza delle “percezioni” della popolazione di Seveso in termini di:
- aspettativa di qualità urbana ottenibile dalla eliminazione, nella tratta centrale, della frattura
rappresentata dalla ferrovia;
- insostenibilità delle attese per i Passaggi a livello chiusi, sia come tempo complessivo, sia
soprattutto per la lunghezza di alcune sequenze di chiusura.
Trattandosi in larga misura di percezioni ed aspettative attinenti alla qualità della vita, è evidente la
difficoltà di ”monetizzare” in un’analisi socio-economica tali valori24.
Peraltro, come evidenziato dall’analisi distributiva, l’eventuale scelta dello Scenario a maggiore
livello di investimenti, pone in risalto il problema di “chi paga” e quindi della possibilità di allocare
i costi agli effettivi beneficiari: questa problematica influisce naturalmente sui risultati concreti
delle analisi di fattibilità.
Si ritiene pertanto che valga sicuramente la pena un approfondimento nelle direzioni accennate, che
proprio l’Analisi Costi Benefici ha permesso di mettere in risalto; sarebbe invece sbagliato
abbandonare lo strumento di Analisi a motivo dei risultati fin qui ottenuti.
24
Le scelte sugli obiettivi di qualità di vita “immateriali” da perseguire, quando richiedono di impegnare importanti
risorse, necessariamente sottratte ad altri investimenti, devono confrontarsi anche con gli attuali scenari di crisi
finanziaria.
25
A questo riguardo le simulazioni di traffico effettuate hanno dato una serie di indicazioni, ma non possono sostituirsi
alle scelte ed alle politiche di intervento di un vero Piano Urbano del Traffico.
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Analisi Costi Benefici degli interventi sulla linea
Milano – Asso nel comune di Seveso.
Risposta ai chiarimenti del comitato Sevesoviva
21 Novembre 2009
Con la presente nota diamo volentieri risposta alle domande posteci dal comitato Sevesoviva, in data 7
ottobre 2009 e a cui non abbiamo potuto rispondere contestualmente.
Chiarimento teorico
L'assunzione implicita nell'analisi costi‐benefici che tutti i mercati a monte e a valle siano perfetti (teorema
di Lipsey‐Lancaster, e critiche relative) ha determinato negli anni '70‐80 del secolo scorso, e anche più di
recente, alcuni importanti miglioramenti della tecnica. Tali miglioramenti individuano una serie di "mercati
rilevanti" dove correggere esplicitamente le distorsioni che vi appaiono, vanno sotto il nome generale di
"prezzi‐ombra", e riguardano essenzialmente le esternalità ambientali, i beni o servizi sussidiati, il costo del
lavoro, e più recentemente il costo‐opportunità dei fondi pubblici. Approcci più complessi, validi per
progetti o piani di grande entità, sono quelli che comportano modellizzazioni plurisettoriali (su cui lo
scrivente ha lavorato in sede europea) del tipo Meplan, Computable General Equilibrium e Fully Dynamic
Models. Tuttavia non va dimenticato che l'ABC è efficace essenzialmente per confrontare alternative: in
questo caso sia i prezzi ombra che gli eventuali modelli più complessi debbono necessariamente fare le
medesime assunzioni di base, e l'esperienza insegna che rarissimamente in questo contesto le gerarchie di
priorità cambiano.
Domanda 1
L’investimento è stato attribuito tutto al primo anno di costruzione, per un motivo di semplicità nella
redazione del nostro modello. Questa approssimazione introduce un errore dovuto all’attualizzazione di tali
investimenti, che si è ritenuto non fosse in grado di modificare il risultato.
In assenza di indicazioni più precise relativamente ai tempi di cantierizzazione, si procede quindi a
suddividere l’investimento in 4 anni, attribuendo a ciascun anno il 25% del costo di costruzione. I costi di
bonifica sono rimasti al solo primo anno (2014, come nella precedente simulazione).
2009 … 2012 2013 2014 2015 2016 2017
REFERENCE (8.548.078) - - - - - - -
Sottopassi (S) (8.548.078) - (10.320.587) - - - - -
Interramento (I e I/V1) (6.403.178) - - - (22.064.101) (20.284.101) (20.284.101) (20.284.101)
Il nuovo VAN per lo scenario interramento risulta pari a ‐31.612.552, mentre gli altri risultati sono identici.
Domanda 14
Questa assunzione deriva da colloqui con i redattori del progetto. Modificando la simulazione con il PL di
via Farga sempre aperto si ottiene una differenza di 8.775 euro/anno, in favore del progetto di
interramento. Il valore è molto piccolo poiché risultano dalle indagini pochi passaggi di auto al PL.
Domanda 15 e 16
Anche in questo caso i valori inseriti nel modello derivano da ragionevoli ipotesi fatte con il progettista e da
noi tradotte in modo ragionevole e gestibile dal modello utilizzando coefficienti e approssimazioni.
Il sottopasso di via Como è assunto essere chiuso per una settimana all’anno, per tutto il periodo
transitorio. Questo breve periodo rappresenta la sola fase di “spingitubo” essendo il sottopasso costruito
non in asse con l’attuale PL. Per il resto del tempo il PL rimane transitabile e non genera costi. Questo
valore è utilizzato sia per lo scenario interramento che sottopassi, dato che quei lavori sono invarianti tra gli
scenari.
Per il PL di Via Montello si assume invece una chiusura totale per complessivi 1,5 anni nello scenario
sottopassi, che vengono però “spalmati” uniformemente dal modello su un periodo di 5 anni (cioè il range
di tempo considerato per il transitorio dello scenario). Questa semplificazione della realtà non introduce
errori significativi nel modello economico. Nel caso dello scenario interramento, invece, la chiusura è di 4
anni su 4, cioè tutto il periodo di cantiere. Tuttavia, in tutti gli scenari si è ritenuto corretto ridurre i costi
delle chiusure di metà (utilizzando il coefficiente 150 giorni/anno), poiché sarebbe cura dei progettisti non
chiudere tutti i PL contemporaneamente, ma in modo selettivo per minimizzare i disagi.
Domanda 17
E’ stato utilizzato nelle simulazioni il valore di 22 secondi, come riportato nell’ultima versione in nostro
possesso dello studio Polinomia al momento delle nostre simulazioni (v1.3). La versione 1.5 riporta 23
secondi. La tabella seguente riporta i risultati con questo nuovo valore ed include anche la correzione di cui
alla domanda 1 e la modifica di cui alla domanda 14.
Domanda 18
Per la determinazione del costo sociale dell’inquinamento generato da veicoli fermi in coda, non ci risultano
disponibili fonti di letteratura. Le fonti comunemente utilizzate si riferiscono a veicoli in movimento e sono
espresse in emissioni per km. Nella realtà le emissioni di un veicolo fermo dipendono sia dal tipo di motore
che dalla temperatura del motore, risultando più inquinanti veicoli freddi rispetto a quelli avviati da tempo.
Per la determinazione di un valore parametrico sono stati utilizzati valori di letteratura di emissioni di
veicoli al banco di prova, su cicli di guida reali fatti di fasi ferme e fasi in movimento. Di queste emissioni,
espresse in portata di gas al secondo, sono state prese solo quelle con velocità zero, cioè a veicolo fermo. E’
stata poi fatta la media per tenere conto dei diversi momenti di emissione rispetto al momento di
accensione.
0,0009
0,0008
0,0007
0,0006
0,0005
0,0004
0,0003
0,0002
0,0001
0
1 10 19 28 37 46 55 64 73 82 91 100 109 118 127 136 145 154 163 172 181
Tale portata media in g/secondo per gli inquinanti principali è stata moltiplicata per un tempo standard di
coda assunto pari a 2 minuti e applicata, ovviamente, ai soli veicoli al PL.
Infine, si è passato al valore economico utilizzando valori parametrici da noi elaborati (scenario HIGH come
riportato in: Beria P. (2005), Costi sociali disaggregati delle emissioni dei mezzi stradali. TRASPOL Working
Paper, www.traspol.polimi.it) a loro volta tratti da letteratura internazionale, ottenendo il valore finale di
0,0125 [€/veic].
Comune di Seveso
Commissione interramento ferroviario locale
Revisione critica della “Analisi Costi Benefici degli interventi sulla linea Milano-
Asso nel comune di Seveso – Final report” (Prof. MarcoPonti e ing.Paolo Beria –
Dipartimento di Architettura e Pianificazione - 26 Giugno 2008) alla luce della
verifica di alcuni dati di base, rilevazioni e ipotesi progettuali fornite dal
committente, Ferrovienord.
Analisi Costi Benefici per interventi sulla linea ferroviaria Milano-Asso 1/61
Indice generale
1. Scopo e spirito del documento.........................................................................................................4
1.1. Perché una revisione.................................................................................................................4
1.2. I fondamenti della revisione.....................................................................................................5
2. Il metodo di analisi...........................................................................................................................5
3. Il modello di analisi..........................................................................................................................6
3.1. Parametri generali.....................................................................................................................6
3.1.1 Saggio sociale di Sconto....................................................................................................6
3.1.2 Valore del tempo................................................................................................................7
3.1.3 Trend di crescita del traffico e del reddito.........................................................................7
3.1.4 Tasso di conversione fra costo economico e finanziario....................................................7
3.2. Modello di analisi: sintesi.........................................................................................................8
4. Gli scenari da confrontare................................................................................................................8
4.1. Situazione di riferimento..........................................................................................................8
4.2. Gli scenari di progetto...............................................................................................................9
4.2.1 Sottopassi (come da progetto di Ferrovienord)..................................................................9
4.2.2 Interramento (come da proposta di Sevesoviva)................................................................9
4.3. Data di inizio dei progetti.......................................................................................................13
4.4. Gli scenari da confrontare: sintesi..........................................................................................13
5. Realizzazione del modello..............................................................................................................14
5.1. Struttura del modello usato per lo Studio2.............................................................................14
6. Studio2: analisi delle voci di costo e beneficio adottate.................................................................15
6.1. Investimenti............................................................................................................................15
6.2. Effetti sulla mobilità durante i lavori......................................................................................17
6.2.1 Conseguenze dei lavori sulla mobilità privata.................................................................17
6.2.2 Modello di calcolo...........................................................................................................17
6.2.3 Scenario sottopassi: calcolo dei costi di diversione.........................................................18
6.2.4 Scenario interramento: calcolo dei costi di diversione e dei benefici per riduzione del
traffico ferroviario.....................................................................................................................18
Costi di diversione...........................................................................................................18
Benefici per riduzione del traffico ferroviario.................................................................19
6.2.5 Calcolo del costo per disagi degli utenti della ferrovia....................................................20
6.2.5.1 Scenario Sottopassi...................................................................................................20
6.2.5.2 Scenario Interramento..............................................................................................20
6.3. Impatto sulla mobilità a regime..............................................................................................21
6.3.1 Impatto per utenti auto.....................................................................................................21
6.3.1.1 Impatto per utenti auto: tempo medio di attesa ai passaggi a livello.......................22
6.3.1.2 Impatto per utenti auto: velocità media per stato di fatto e sottopassi.....................24
6.3.1.3 Impatto per utenti auto: lunghezza media dei percorsi con i Sottopassi..................25
Percorsi passanti dal sottopasso Sud...............................................................................26
Da Via Montello a Via San Carlo....................................................................................27
Da via San Carlo a via Montello.....................................................................................29
Via Manzoni.....................................................................................................................30
Calcolo finale delle diversioni nello scenario sottopassi.................................................31
6.3.1.4 Impatto per utenti auto: ulteriori elementi per lo scenario Sottopassi......................32
6.3.1.5 Impatto per utenti auto: ulteriori elementi per lo scenario Interramento.................33
6.3.1.6 Impatto per utenti auto: calcoli finali.......................................................................33
6.3.2 Costo attesa e diversione per pedoni e biciclette.............................................................34
6.3.2.1 Scenario sottopassi per pedoni e biciclette...............................................................35
6.3.2.2 Scenario Interramento per pedoni e biciclette..........................................................36
Analisi Costi Benefici per interventi sulla linea ferroviaria Milano-Asso 2/61
6.4.Altri Impatti.............................................................................................................................37
6.4.1 Costi di riassetto della viabilità........................................................................................37
6.4.2 Valore dei Terreni.............................................................................................................38
6.4.2.1 Sottopassi..................................................................................................................38
6.4.2.2 Interramento.............................................................................................................38
6.4.3Impatto sul lavoro e sulle imprese....................................................................................38
6.4.3.1 Sottopassi..................................................................................................................38
6.4.3.2 Interramento.............................................................................................................41
6.5.Valore degli immobili..............................................................................................................42
6.5.1.1 Sottopassi..................................................................................................................42
6.5.1.2Interramento..............................................................................................................43
6.6. Esercizio della ferrovia a regime............................................................................................45
6.6.1 Costi di manutenzione......................................................................................................45
6.6.2 Incidenti...........................................................................................................................45
7. Risultati finali del modello.............................................................................................................46
8. Ulteriori aspetti non quantificati nel modello.................................................................................48
8.1. Flessibilità della domanda di mobilità....................................................................................48
8.2. Scenario Interramento.............................................................................................................48
8.2.1 Valutazione di costi di investimento e tempi di realizzazione per l'Interramento............49
8.2.2 Perditempo utenti ferrovia...............................................................................................49
8.2.3 Regolarizzazione del servizio..........................................................................................49
8.3. Scenario Sottopassi.................................................................................................................51
8.3.1 Opere di mitigazione ambientale per i sottopassi............................................................51
8.3.2 Costi ambientali e sul clima.............................................................................................51
8.4. Aspetti non quantificati nel modello. Sintesi..........................................................................52
9. Analisi di sensitività.......................................................................................................................53
9.1. Variazioni del tasso sociale di sconto......................................................................................53
9.2. Variazioni del traffico.............................................................................................................54
9.3. Variazione dei tempi di attesa ai PL rimasti............................................................................55
10. Appendici......................................................................................................................................56
10.1. Parametri utilizzati................................................................................................................56
10.2. Valutazione dei costi di esercizio..........................................................................................57
10.3. Valutazione del costo ambientale di viaggio.........................................................................58
10.4. Valutazione del costo ambientale di viaggio applicato al mix di veicoli osservati in
circolazione a Seveso.....................................................................................................................59
11. Valutazione realistica di Costi e Benefici.....................................................................................60
12. Riferimenti bibliografici...............................................................................................................61
13. Documenti prodotti da Ferrovienord............................................................................................61
14. Credits...........................................................................................................................................61
Analisi Costi Benefici per interventi sulla linea ferroviaria Milano-Asso 3/61
1. Scopo e spirito del documento
Questo documento, redatto da un team di ingegneri, vuole essere un contributo tecnico per chiarire i
fondamenti economici alla base di possibili interventi per risolvere il conflitto fra città e ferrovia a
Seveso.
Questo studio (indicato con l'abbreviazione di Studio2 nel seguito) adotta in modo integrale la
metodologia di analisi indicata dal prof.Ponti e dall'ing.Beria del Politecnico di Milano nello studio
elaborato su commissione di FerrovieNord datato 26 giugno 2008 (Studio1 nel seguito)
Siamo grati al prof. Ponti del Politecnico per aver applicato un metodo quantitativo per valutare
l'opportunità dei vari possibili progetti. Questo infatti costringe ad una valutazione più obiettiva
delle varie ipotesi, basata sui fatti, e, quindi, meno basata su elementi discrezionali.
Analisi Costi Benefici per interventi sulla linea ferroviaria Milano-Asso 4/61
1.2. I fondamenti della revisione.
Chiunque si avventuri in questo complesso lavoro di analisi può correre lo stesso rischio di
parzialità.
Pensiamo che ci sia un solo modo di non essere parziali, ed è quello di aderire senza compromessi
alla realtà dei fatti. E' quello che abbiamo cercato di fare e invitiamo il lettore a verificare ogni dato
che viene di seguito esposto.
I fondamenti su cui si basa lo Studio2, revisione dello Studio1, sono i seguenti.
1. Le caratteristiche dei progetti devono essere definite da chi li propone, come indicato
dallo stesso prof. Ponti a pag 5 dello Studio1. Infatti chi propone un progetto si trova
nella migliore condizione per poterne definire le caratteristiche. Al contrario chi osteggia un
progetto non ha alcun interesse a definirlo in modo ottimale.
• Le caratteristiche del progetto Sottopassi sono dunque quelle indicate da FerrovieNord,
che è il proponente di questo progetto.
• Analogamente le caratteristiche del progetto di interramento ferroviario saranno quelle
definite per linee fondamentali dal comitato Sevesoviva e dal team di ingegneri
coinvolto. Del resto è questo il progetto del quale la Delibera del Consiglio Regionale ha
chiesto di valutare le caratteristiche. Questo progetto prevede l'interramento locale della
ferrovia da Via Volta, a sud, fino a Via San Carlo, a Nord.
2. Gli scenari da comparare devono partire dallo stato di fatto.
3. I dati utilizzati devono corrispondere quanto più possibile alla realtà.
Lo Studio2 rivede criticamente lo Studio1 proprio perché, al di là della volontà degli estensori (prof
Marco Ponti e ing. Paolo Beria) esso contraddice, in molte parti, i principi qui indicati.
Proprio per la convinzione che questa revisione sia completamente aderente alla realtà, gli estensori
di questo studio sono disponibili ad illustrarlo in ogni dettaglio a chiunque ne faccia richiesta, e, in
particolare, ai consiglieri, agli assessori e ai tecnici regionali nelle cui responsabilità ricade
ultimamente la decisione di intervento.
2. Il metodo di analisi
Il metodo dell'Analisi Costi/Benefici è largamente adottato per valutare la convenienza di progetti e
per comparare tra loro progetti diversi.
La Comunità Europea ha emanato delle apposite indicazioni in merito alla sua applicazione che
rappresentano un riferimento particolarmente significativo. Questi documenti sono:
1. European Union (2008) Guide to Cost Benefit Analysis of investments Projects
2. Commissione Europea (2003) Guida all'analisi Costi Benefici per progetti di Investimento.
Sia lo Studio1 che lo Studio2 aderiscono al metodo indicato in queste guide.
Analisi Costi Benefici per interventi sulla linea ferroviaria Milano-Asso 5/61
3. Il modello di analisi.
Come ogni modello di analisi esso dipende da alcuni parametri.
Ne illustriamo i più significativi, rimandando all'appendice per una elencazione completa di tutti i
parametri utilizzati. Ricordiamo anche che tutti i dati modificati rispetto allo Studio1 e i risultati
conseguenti verranno evidenziati in colore giallo mentre dati non modificati rimarranno a sfondo
bianco.
In generale non sono state apportate modifiche ai valori di questi parametri, tranne in pochissimi
casi, nei quali le variazioni sono state ampiamente evidenziate e giustificate.
La revisione non porta alcuna variazione a questi dati se non l'ovvio aggiornamento dell'anno di
riferimento, che non è più il 2009 ma il 2010.
Analisi Costi Benefici per interventi sulla linea ferroviaria Milano-Asso 6/61
3.1.2 Valore del tempo
Il valore del tempo è un elemento essenziale nella nostra analisi Costi/Benefici. Infatti uno dei
benefici essenziali che si propongono tutti i progetti è quello di ridurre le perdite di tempo.
I valori adottati, senza variazioni rispetto allo Studio1, per il valore del tempo sono:
Tipologia di utenti Valore del tempo Variazioni
Utenti in movimento con un
19,5 Euro/Veicolo.Ora nessuna
proprio mezzo
Utenti fermi in coda 23,4 Euro/Veicolo.Ora nessuna
Utenti in treno 15 Euro/Utente.Ora nessuna
Il valore di 19,5 Euro/Veicolo.Ora deriva dall'assunzione (cfr. Studio1) che in ogni veicolo viaggino
mediamente 1,3 persone.
Il fatto che il valore del tempo di chi attende in coda sia maggiore corrisponde ad una
quantificazione (+20%) dello stress subito in questa situazione. Corrisponde anche ad una maggiore
percezione della perdita di tempo. (cfr. Studio1)
Nello Studio1 non viene spiegata la logica secondo la quale questi trend si annullano dopo 20 anni.
Questi dati vengono comunque adottati senza variazioni, ma è chiaro come questa assunzione sia
penalizzante per il progetto che porta ogni anno i maggiori benefici, cioè, come vedremo, per
l'Interramento.
Analisi Costi Benefici per interventi sulla linea ferroviaria Milano-Asso 7/61
3.2. Modello di analisi: sintesi.
Come abbiamo visto la maggior parte dei parametri utilizzati dallo Studio1 sono stati adottati senza
modifiche nello Studio2. Per una lista completa dei parametri utilizzati si veda il Capitolo 10.
Note:
1. Occorre notare che il secondo sottopasso di stazione è destinato ad essere demolito se verrà
perseguito lo scenario interramento è quindi un costo impropriamente attribuito da Ferrovienord a
tale scenario.
2. Occorre anche notare che la realizzazione del sottopasso sud è stata giustificato a carico
dell'interramento con la presunta capacità di ottenere effetti immediati di miglioramento della
viabilità. Al contrario, come risulta dal nostro studio, l'interramento ottiene benefici prima, maggiori
e più diffusi di quelli ottenibili con il sottopasso Sud.
Analisi Costi Benefici per interventi sulla linea ferroviaria Milano-Asso 8/61
4.2. Gli scenari di progetto
Gli interventi sopra elencati sono descritti nella sezione B dello studio di fattibilità presentato da
Ferrovienord.
Analisi Costi Benefici per interventi sulla linea ferroviaria Milano-Asso 9/61
parcheggi, piste ciclabili, viabilità, verde e altro.
Analisi Costi Benefici per interventi sulla linea ferroviaria Milano-Asso 10/61
Stazione
Analisi Costi Benefici per interventi sulla linea ferroviaria Milano-Asso 11/61
Via Dante e Via Zeuner
Note:
1. Ferrovienord ha previsto un tratto coperto più breve, da Corso Isonzo a Via Farga, e la realizzazione
del sottopasso Sud (Via Como). Riteniamo che ci siano tutte le condizioni tecniche per iniziare il
tratto in galleria coperta da via Volta e proseguire fino a Via San Carlo. L'unica obiezione a questa
diversa configurazione è la maggiore pendenza della rampa di uscita verso Meda. Riteniamo tuttavia
che esista la possibilità tecnica di realizzare questa rampa di uscita al 2,3% anziché al 1,6% data la
sua estensione limitata a soli 300 metri. Non solo infatti esistono altre linee ferroviarie, anche di
recente costruzione, con pendenze anche superiori ma la stessa linea di Ferrovienord, a Caslino
d'Erba, raggiunge pendenze del 2,6% e pendenze simili si ritrovano sulle rampe di accesso al
Passante Ferroviario di Milano.
Analisi Costi Benefici per interventi sulla linea ferroviaria Milano-Asso 12/61
4.3. Data di inizio dei progetti
Lo Studio1 assume date molto diverse per l'inizio dei progetti di Interramento e Sottopassi.
Mentre si prevede che il progetto Sottopassi inizi immediatamente, il progetto Interramento viene
previsto iniziare dopo 5 anni, sia perché esso comprende il sottopasso Sud e di via Corridoni, sia per
ragioni burocratiche.
Il metodo dell'analisi Costi/Benefici (cfr. 1) prevede che i progetti da confrontare inizino alla stessa
data.
Farli iniziare in date diverse comporta una evidente distorsione della valutazione per una serie di
ragioni:
1. I tempi di vita dei due progetti devono essere traslati. Se l'interramento parte con 5 anni di
ritardo, anche il periodo di vita utile del progetto dovrebbe essere modificato di
conseguenza. Inoltre dovrebbe essere tenuto in conto il costo della non-realizzazione nei 5
anni di attesa.
2. I tempi burocratici non sono caratteristiche dei progetti. Il metodo deve comparare i progetti
non i procedimenti decisionali, la cui lunghezza può evidentemente variare anche a seconda
della volontà politica.
3. Una corretta valutazione dei progetto può evidenziare elementi determinanti per accelerare
le procedure di realizzazione e portare motivazioni pro o contro l'urgenza di un progetto.
A ulteriore supporto di tali considerazioni di metodo ricordiamo che anche la guida di valutazione
europea (cfr. 1) afferma che la vita utile economica del progetto inizia all'atto della sua
realizzazione.
Per le ragioni indicate lo Studio2 confronta i due progetti a partire dalla stessa data, attenendosi
scrupolosamente alle linee guida metodologiche per questo tipo di analisi. (cfr. 1)
Analisi Costi Benefici per interventi sulla linea ferroviaria Milano-Asso 13/61
5. Realizzazione del modello.
Il modello di calcolo elaborato dal prof. Ponti e dall'ing. Beria, su cui si basa lo Studio1, non ci è
stato fornito nella sua forma originale con la motivazione che si tratta di una proprietà intellettuale
del PolitecnicoA.
Tuttavia, trattandosi di un modello costruito secondo criteri ben noti a chiunque si occupi della
valutazione di investimenti e progetti, è stato possibile ricostruirlo con un paziente lavoro di
reverse-engineering e con la consultazione dei documenti pubblicati.
Il modello ricostruito per lo Studio2, implementa la stessa metodologia adottata dallo Studio1 e
descritta nei riferimenti (cfr. 1 e 3). Alimentato con gli stessi dati, produce gli stessi risultati del
modello del Politecnico. Pertanto lo riteniamo equivalente.
Con esso possiamo ricalcolare i risultati in funzione di variazioni che possono essere introdotte
singolarmente o in modo combinato.
I risultati prodotti dal modello e le regole di calcolo vengono ampiamente illustrate in questo
documento.
Ciascun foglio calcola le implicazioni per entrambi i progetti. I dati così calcolati vanno ad
alimentare un foglio specifico per ogni scenario che provvede a calcolare il Valore Attuale Netto per
ciascun Costo e Beneficio in base all'anno in cui questo si manifesta e al Tasso Sociale di Sconto
adottato. La somma delle voci di costo attualizzate vengono alla fine raccolte e confrontate in un
foglio di sintesi, riportato al capitolo 7. Le singole voci di analisi sono state mantenute identiche a
quelle del modello dello Studio1, in modo da rendere più agevole un confronto puntuale.
A Lo studio è stato finanziato con risorse dei contribuenti e pertanto non comprendiamo questa limitazione.
Analisi Costi Benefici per interventi sulla linea ferroviaria Milano-Asso 14/61
6. Studio2: analisi delle voci di costo e beneficio adottate.
6.1. Investimenti
La voce Investimenti è la voce di costo più significativa e rappresenta il costo diretto per la
realizzazione di tutte le opere civili e ferroviarie necessarie.
Ogni voce è associata all'anno di competenza, operazione essenziale per il calcolo del VAN.
Le tabelle che seguono rappresentano la sintesi dei costi di investimento per ognuno degli anni in
cui si sviluppano i lavori.
Costi di Investimento Sottopassi Interramento
Anno Anno
Costo Costo
competenza competenza
Sottopasso pedonale di stazione 2010 839.142 0
Sottopasso Sud 2010 4.945.440 0
Bonifica terreni Sott. Sud e stazione 2010 126.904 0
Sottopasso Montello 2012 8.396.165 0
Attraversamenti ciclopedonali 2012 3.200.000 0
Impianti di stazione (tutti scenari) 2010 1.410.000 0
Impianti stazione (sottopassi) 2010 2.410.000 2010 0
Galleria 0 2010 91.164.500
Allungamento galleria 2010 2.168.073
Bonifica terreni interramento 0 2010 2.000.000
Costi di rifacimento viabilità per sottopassi 2012 3.000.000 0
24.327.651 95.332.572
Rispetto allo Studio1 sono state introdotte alcune variazioni, evidenziate nella tabella.
Variazione Motivazione
Il sottopasso Sud e di via Lo stato dei fatti attuale non vede realizzato né del sottopasso sud
Corridoni sono attribuiti allo né di quello di via Corridoni, come spiegato in precedenza.
scenario Sottopassi. Nessuna di queste opere è necessaria nell'ipotesi progettuale
Interramento.
I costi di realizzazione, sia dei Questa modifica è stata riconosciuta necessaria anche dal Prof.
sottopassi che dell'interramento, Ponti nell'incontro del 7.10.09 e comunicata con una revisione
sono stati distribuiti scritta dell'Analisi costi-benefici con nota di precisazione inviata
uniformemente durante tutta la a Sevesoviva il 21.11.09.
durata dei lavori.
In analogia con quanto avviene per l'interramento è stato
introdotto un costo per le bonifiche dei terreni interessati ai
Bonifica Terreni sottopasso sud sottopassi. L'entità è stata calcolata in proporzione al valore dei
e Stazione lavori nella stessa percentuale di quanto avviene per
l'interramento. Non c'è ragione per la quale la bonifica non si
renda necessaria per il territorio interessato dai sottopassi,
costituito, in gran parte, da superfici attualmente asfaltate.
Analisi Costi Benefici per interventi sulla linea ferroviaria Milano-Asso 15/61
L'interramento in galleria artificiale prosegue verso Nord fino a
Allungamento galleria
includere Via San Carlo e verso sud fino a Via Volta; pertanto è
artificiale verso sud e verso
stato inserito un costo aggiuntivo di prolungamento della galleria
nord
artificiale ricalcolato in base ai costi parametrici forniti da
Ferrovienord
Costi di rifacimento viabilità Nel caso di realizzazione dei sottopassi tutti i flussi di traffico
per sottopassi vengono pesantemente modificati. Per questo è necessario
adattare tutta la rete viaria cittadina. (Peraltro questi costi non
sono previsti a carico delle ferrovie; se ne deduce che debbano
intendersi a carico del Comune)
La cosa non avviene nel caso di interramento, che non fa altro
che rendere liberi i varchi attuali, e crearne di nuovi.
L'adeguamento della rete viaria rappresenta in questo caso
un'opportunità di miglioramento ma non una necessità.
Le stime per l'allungamento della galleria artificiale sono state effettuate secondo i dati illustrati
nella seguente tabella.
Analisi Costi Benefici per interventi sulla linea ferroviaria Milano-Asso 16/61
6.2. Effetti sulla mobilità durante i lavori
Lo svolgimento dei lavori, per entrambi i progetti, avrà conseguenze su diverse categorie di utenti.
1. Automobilisti, pedoni e ciclisti. (Indicati nello Studio1 come Utenti Privati)
2. Utenti della ferrovia. (Indicati come Utenti FNM)
Lo Studio1 assume che il percorso alternativo comporti mediamente un aggravio di 1 minuto. E'
probabile che il dato sia sottostimato per il fatto che i veicoli che trovano ostruito un PL
Analisi Costi Benefici per interventi sulla linea ferroviaria Milano-Asso 17/61
sceglieranno un altro PL, comportando una ulteriore congestione di traffico già congestionato.
Il modello non tiene conto di questo effetto.
(*) I valori indicati nello Studio1 presentato il 26.6.2008 sono stati rettificati da FerrovieNord, a
seguito dell'incontro del 7.10.09. I valori sopra riportati sono quelli contenuti nella nota di
precisazione inviata a Sevesoviva il 21.11.09.
Non apportiamo variazioni a questi dati. Nella precisazione si legge che la chiusura del PL di Via
Como è prevista per “una settimana all'anno per tutta la durata dei lavori” (prevista in due anni).
Per Via Montello la nota afferma “Per il PL di Via Montello si assume invece una chiusura totale
per complessivi 1,5 anni nello scenario sottopassi, ...” .
Per completezza ricordiamo che la costruzione del sottopasso di Palazzolo Milanese, un sottopasso
di complessità analoga, è durata oltre 4 anni. Nonostante questo anche nello Studio2 abbiamo
applicato gli stessi dati dello Studio1.
Un periodo di 1,5 anni si traduce in un valore convenzionale di 450 giorni.
Costi di diversione auto Sottopassi
Competenza
Tempo Costo
Numero veicoli Tempo di
Passaggi a livelli soggetti Tempo di sprecato in della
in ora di punta chiusura
a chiusura per tipo lavori diversione totale diversion
[Veicoli/Ora] [giorni]
[minuti] e [Euro]
Como per Sottopasso 2010 53 00.01.00 14 8.904 2.894
Montello per Sottopasso 2013 440 00.01.00 450 2.376.000 772.200
Farga per passerella 2013 15 00.01.00 150 27.000 8.775
Anno di inizio lavori 2010 Totale 783.869
Nella tabella si evidenziano i costi di diversione. Pur non avendo apportato alcuna variazioni ai
parametri dello Studio1, i risultati dei calcoli sono evidenziati in giallo poiché i calcoli indicati nello
Studio1 espongono risultati incomprensibilmente diversi.
6.2.4 Scenario interramento: calcolo dei costi di diversione e dei benefici per
riduzione del traffico ferroviario
Costi di diversione
Nel caso dell'interramento il tempo di chiusura dei PL è stato previsto da Ferrovienord in (150
giorni x 4 anni) = 600 giorni per ogni PL, distribuiti nei 4 anni di lavoro.
Prevedere che i 150 giorni di blocco si debbano ripetere per ciascuno dei 4 anni ci sembra ipotesi
infondata. Ferrovienord non ha fornito alcuna spiegazione in merito a questa stima, nemmeno nel
corso dell'incontro del 7/10/09, nel quale il problema è stato posto.
Analisi Costi Benefici per interventi sulla linea ferroviaria Milano-Asso 18/61
Abbiamo quindi provveduto a stimare questo aspetto sulla base di ragionevoli ipotesi di progetto,
confortate da alcuni esempi di realizzazioni di cui forniamo documentazione.
Nel caso dell’interramento la prima lavorazione necessaria sui passaggi a livello è lo scavo di due
serie continue di diaframmi o pali profondi 20 metri per una lunghezza totale di circa 24 metri, 12
metri per lato. Lo scavo e il getto possono avvenire in 10 giorni solari. I diaframmi, essendo in
profondità, possono maturare anche se la strada viene riaperta.
Una volta maturato il getto dei diaframmi, altri 15 giorni sono necessari per la realizzazione della
soletta. Per questo occorre lo sbancamento, la posa dell’impalcato in travi prefabbricate, la
disposizione dell’armatura e il getto del calcestruzzo.
Servono infine circa 30 giorni di maturazione della soletta e la finitura.
Si può prevedere che il passaggio a livello possa essere riaperto al traffico veicolare al massimo in
60 giorni. Pensiamo che questa stima sia anche conservativa.
Nei filmati che alleghiamo a questo scritto, si documentano in time lapse, due casi:
1. scavo, posa dell'impalcato, getto, finitura e riapertura della strada relativa al passaggio a
livello di Middleborough road sulla linea Belgrave / Lilydale nei pressi di Melbourne in
Australia. (nonché realizzazione contemporanea di 800 metri di armamento ed
elettrificazione e riapertura della ferrovia, ma esclusa la palificazione che viene realizzata
fermando la linea in weekend di 4 mesi precedenti) in soli 27 giorni;
2. posa dell'impalcato, getto, finitura e riapertura della strada a 6 corsie relativa al progetto di
separazione strada/ferrovia di Springvale Road, nei pressi di Melbourne: in soli 7 giorni
naturali mantenendo aperta l'adiacente linea ferroviaria. (Progetto del Ministero delle strade
e dei porti australiano).
La tabella che riassume i nostri calcoli è la seguente.
Costi diversione auto Interramento
Competenza
Tempo Costo
Numero veicoli Tempo di
Passaggi a livelli soggetti Tempo di sprecato della
in ora di punta chiusura
a chiusura per tipo lavori diversione in totale diversione
[Veicoli/Ora] [giorni]
[minuti] [Euro]
Isonzo per Interramento 2015 928 00.01.00 60 668.160 217.152
Manzoni per Interramento 2015 582 00.01.00 60 419.040 136.188
Montello per Interramento 2015 440 00.01.00 60 316.800 102.960
Farga per Interramento 2015 15 00.01.00 60 10.800 3.510
San Carlo per Interramento 2015 524 00.01.00 60 377.280 122.616
Anno di inizio lavori 2010 Totale 582.426
Analisi Costi Benefici per interventi sulla linea ferroviaria Milano-Asso 19/61
treni, ma utilizziamo questa stima conservativa, per la complessità di svilupparne una più adeguata.
Come descritto nel seguito, l'Interramento comporta l'annullamento totale dei tempi di attesa e il
72% di questo beneficio, il cui totale quantificheremo nel capitolo riguardante la mobilità a regime,
può essere contabilizzato nel VAN dello scenario interramento già dal momento di attivazione della
linea provvisoria che Ferrovienord colloca all'inizio dei lavori.
In altre parole, già durante i lavori per l'Interramento la chiusura dei PL si ridurrà notevolmente a
seguito della riduzione del traffico ferroviario con un beneficio ingente per il traffico veicolare e
ciclo-pedonale.
6.2.5 Calcolo del costo per disagi degli utenti della ferrovia
Anche gli utenti della ferrovia subiscono disagi durante l'esecuzione dei lavori.
Incremento
Ritardo Giorni di Costo del
Passeggeri Tempo Tempo
Tipo di treno medio cantiere per tempo Totale Sottopasso
al giorno (minuti perso (ore)
(minuti) spingitubo perso (Euro)
/giorno)
S2 2 14.056 28.112 14 6.559 98.392
S4 2 34.336 68.672 14 16.023 240.352 473.102 Via Como
R 2 19.194 38.388 14 8.957 134.358
S2 2 14.056 28.112 21 9.839 147.588
S4 2 34.336 68.672 21 24.035 360.528 709.653 Via Montello
R 2 19.194 38.388 21 13.436 201.537
Note:
Secondo Ferrovienord la durata complessiva dello spingitubo è di 14 giorni per il sottopasso di via
Como (7 giorni x 2 anni) e di 21 giorni (7 giorni x 3 anni) per quello di Via Montello. Il sottopasso
di Via Montello presenta una complessità di realizzazione superiore a quella di molti sottopassi
realizzati finora. Che l'interferenza con la ferrovia possa essere ridotta a soli 21 giorni appare del
tutto inverosimile. Tuttavia, manteniamo questa ipotesi.
Analisi Costi Benefici per interventi sulla linea ferroviaria Milano-Asso 20/61
Questi calcoli si basano su due ipotesi fondamentali:
1. la necessità di ridurre drasticamente il servizio ferroviario.
2. la lunghezza dei lavori, stimata in 4 anni.
Entrambe queste ipotesi meriterebbero una verifica adeguata ma Ferrovienord non ha fornito alcuna
documentazione del piano di progetto previsto per l'Interramento. Il presente Studio2 non applica
tuttavia alcuna variazione a questi dati e alla relativa valutazione di costo.
Analisi Costi Benefici per interventi sulla linea ferroviaria Milano-Asso 21/61
costi di trasporto rispetto allo stato attuale.
La valutazione dei costi di viaggio allo stato attuale parte dalla stima di tre dati fondamentali:
1. Il tempo medio di attesa ai PL
2. La velocità media di percorrenza.
3. La lunghezza media attuale dei percorsi.
6.3.1.1 Impatto per utenti auto: tempo medio di attesa ai passaggi a livello
Il primo elemento è il tempo medio di attesa ai passaggi a livello.
Come si legge nello Studio1 “per la stima delle caratteristiche degli spostamenti relativi ai diversi
scenari si è fatto uso di dati provenienti da simulazioni modellistiche”.
Le simulazioni a cui di riferisce lo Studio1 sono quelle fornite da Polinomia, che ha calcolato alcuni
dati che si possono trovare a pagina 88 del suo studio, allegato all'analisi fornita da Ferrovienord.
(cfr. studio Polinomia pag. 65)
Polinomia stima in 4846 complessivamente le auto circolanti a Seveso nell’ora di punta. Di queste
3080 fanno un percorso che attraversa i passaggi a livello.
Secondo Polinomia queste 4846 auto oggi percorrono in media 1,63 km nell’ambito della rete viaria
in esame impiegando 2 minuti e 28 secondi per percorrerli, a cui si aggiungono mediamente 31
secondi di attesa ai pl.
Quindi, secondo Polinomia, lo stato di fatto può essere così descritto, in termini di valori medi.
Distanza percorsa Tempo di percorrenza Tempo di attesa
medio su tutti i veicoli
1,63 Km 2':28'' (39,65 km/h) 31''
Come si legge nello Studio1 “Tali valori sono definiti come medi su tutta Seveso e risultano quindi
apparentemente bassi. Tuttavia si tratta di medie tra auto che percorrono le vie di Seveso ma non
attraversano mai la linea ferroviaria, auto che attraversano la linea ma trovano il PL aperto, auto
che giungono successivamente alla chiusura del passaggio a livello e che quindi attendono per un
tempo compreso tra 0’ e il tempo massimo di chiusura”.
Se, come dice Polinomia, 4846 auto attendono oggi mediamente 31 secondi e di queste solo 3080
sono le auto che realmente attraversano i PL, significa che, considerando solo queste ultime, esse
attenderebbero mediamente 49 secondi.
Abbiamo intrapreso una accurata verifica di questo dato filmando per 24 ore consecutive il
comportamento delle auto a ciascuno dei passaggi a livello di Seveso.
Da questi filmati abbiamo estratto i fotogrammi delle ore di punta tra le 17 e le 20, e abbiamo
individuato auto campione che sopraggiungevano ogni 5 minuti esatti. Abbiamo poi calcolato la
media dei tempi di attraversamento di queste auto campione. E' chiaro che se il passaggio a livello
era libero e non vi era alcun accodamento pregresso, il tempo di attraversamento era zero; se invece
il passaggio a livello era chiuso il cronometro veniva fermato solo quando l'auto superava il pl.
Per ogni passaggio a livello è stata poi calcolata l'attesa media di tutti i passaggi rilevati in questo
modo. Infine è stata calcolata una media pesata in base alla rilevanza (flusso del PL/flusso totale) di
ciascun PL ed è stata calcolata la media cittadina.
Il tempo medio di attraversamento è risultato essere di 67 secondi contro i 49 calcolati da
Polinomia.
Analisi Costi Benefici per interventi sulla linea ferroviaria Milano-Asso 22/61
Facciamo notare alcuni particolari.
1. I calcoli si basano su osservazioni documentabili e non su stime. Le osservazioni possono
essere ripetute facilmente da chiunque.
2. Abbiamo misurato le stesse grandezze anche con altri metodi per confortare questi risultati,
ottenendone piena conferma.
3. I giorni di osservazione sono stati scelti casualmente in periodi di apertura delle scuole, nel
maggio 2008.
4. Le misurazioni dell'ora di punta si basano su un periodo di 3 ore dalle 17 alle 20 perché
questa è risultato essere il periodo più critico. Un periodo di misurazione più lungo
conferisce anche maggiore attendibilità al dato.
Rapportato a tutti i 4846 veicoli circolanti nell'ora di punta, si ottiene una media per i tempi di attesa
di 43 secondi contro i 31 secondi utilizzati nello Studio1.
Distanza Tempo di Tempo di attesa Tempi di attesa
percorsa percorrenza medio su tutti i media per i soli
veicoli veicoli che
passano per un
PL
Polinomia 1,63 Km 2':28'' (39,65 km/h) 31'' 49”
Nostra rilevazione 43” 67”
Occorre anche precisare che la stessa Polinomia, aveva già pubblicato nel suo studio rilevazioni che
confermavano i dati da noi osservati.
A pagina 55 infatti, sulla base di limitate prove pratiche di circolazione in attraversamento ai pl fatte
da tecnici di Polinomia a Seveso tra le 7 e le 9 del mattino si erano rilevati tempi medi di attesa tra
52 e 88 secondi. Tempi che confermano le nostre osservazioni (67'') e che invece smentiscono le
stesse stime di Polinomia (49'').
Il dettaglio dei calcoli è riassunto nel prospetto seguente.
Stato di fatto
Numero veicoli Numero veicoli in Totale Distribuzione Tempo attesa
Passaggi a livello
locali * attraversamento* [veicoli/ora] traffico rilevato (secondi)
Como 53 0 53 1,7% 77
Isonzo 259 669 928 30,1% 91
Manzoni 308 274 582 18,9% 88
Montello 103 337 440 14,3% 89
Farga 15 0 15 0,5% 30
San Carlo 101 423 524 17,0% 30
Leoncavallo 26 512 538 17,5% 23
Attesa per chi attraversa 3080 100,0% 67,4
Attesa tutti 4846 42,8
*Dati Polinomia 2008
6.3.1.2 Impatto per utenti auto: velocità media per stato di fatto e sottopassi
Un altro dato utilizzato nello Studio1 e fornito da Polinomia, è la velocità media, al netto delle
attese ai PL, indicata in 39,65 km/h. Questo dato ci è parso immediatamente sovrastimato per una
Analisi Costi Benefici per interventi sulla linea ferroviaria Milano-Asso 23/61
serie di motivi:
• Si tratta di un dato che si riferisce all'ora di punta, cioè all'ora di maggior traffico.
• Nelle aree urbane c'è un limite di velocità a 50 km/h e, su molte vie (Manzoni, Marconi,
Vittorio Veneto, Eritrea, De Gasperi, Brennero e altre) di 30 km/h o 40 km/h (Martiri
d'Ungheria).
• In tutta Seveso e nei paesi limitrofi le strade sono disseminate di dossi artificiali che hanno
lo scopo esplicito di ridurre la velocità al di sotto dei 30 km/h. (Alcuni di questi dossi sono
stati realizzati di recente, dopo le rilevazioni di Polinomia).
Nello stesso studio di Polinomia, a pag. 55 ci sono i dati di percorrenza registrati su una serie di
percorsi intercomunali fatti dai tecnici di Polinomia. Se si considerano i tratti che si svolgono nel
comune di Seveso si può notare come la velocità media, pur al netto delle attese ai PL, sia intorno ai
30 km/h. La velocità risulta complessivamente più alta nei soli percorsi intercomunali, che hanno
lunghezze dell'ordine dei 4 - 5 km. Tuttavia la velocità media a cui si riferisce il dato usato nei
calcoli e nelle simulazioni è quella nella rete viaria strettamente urbana (Studio Polinomia pag. 64),
con percorsi lunghi in media 1,63 km.
Per questo abbiamo intrapreso una verifica sperimentale, percorrendo le strade cittadine e
registrando la velocità media al netto dei tempi ai PL. E' una verifica facilmente ripetibile da
chiunque. Il risultato è che la velocità media registrata è di circa 30 km/h. Un dato che conferma in
pieno le verifiche sperimentali di Polinomia, ma smentisce il valore usato nel modello.
Questo dato si riferisce allo stato di fatto. Per il nostro modello è necessario calcolare la velocità sia
nello scenario Sottopassi che nello scenario Interramento.
Polinomia calcola che con il solo sottopasso Sud (cfr. 3 scenario R) la velocità aumenti del 3,86%
rispetto allo stato di fatto.
Polinomia calcola poi che l'aggiunta del sottopasso di via Montello, e la chiusura del PL di
Montello, Manzoni e Farga, (cfr. 3 scenario Sottopassi) porti ulteriore aumento del 3% della
velocità media (da 41,18 a 42,37 km/h).
Nell'ora di punta, il traffico che utilizza il sottopasso di via Montello (912 veicoli/ora) rappresenta,
secondo Polinomia, il 18,8% dei 4846 veicoli in circolazione. Se la velocità sulla popolazione totale
aumenta del 3% significa che la velocità per i soli veicoli che percorrono il sottopasso di via
Montello (i veicoli che cambiano percorso passando dallo scenario R allo scenario Sottopassi)
dovrebbe aumentare di circa il 15,8% visto che gli altri veicoli continuerebbero a fare lo stesso
percorso che facevano nello scenario R.
Come è possibile che le auto che percorrono il sottopasso di via Montello abbiano una velocità
media del 15,8% superiore allo scenario R? Queste auto, fatta eccezione del tratto del sottopasso
stesso, percorrono le stesse vie cittadine che percorrevano nello scenario R. Anzi, sui tratti vicini
alle imboccature del sottopasso di via Montello queste vie avranno un traffico molto maggiore di
prima.
L'unica spiegazione è che la velocità aumenti proprio lungo il sottopasso, che però è lungo 400
metri e rappresenta solo il 20% della lunghezza media del percorso (1,8 km come vedremo in
seguito).
Questo vorrebbe dire che la velocità lungo il sottopasso aumenta del 15,6% / 20% = 78%.
Utilizzando i dati di Polinomia (scenario R = 41 km/h) significa che lungo il sottopasso la velocità
media passa da 40 km/h a circa 71 km/h. Molto improbabile oltre che vietato.
Anche utilizzando la nostra stima della velocità media nello stato di fatto (32 km/h) si arriverebbe
ad un valore di 57 km/h. Improbabile.
Analisi Costi Benefici per interventi sulla linea ferroviaria Milano-Asso 24/61
Si potrebbe sostenere che il cambiamento di percorso di 912 auto, rende più scorrevoli altre strade.
Ma anche questo non è sostenibile a fronte di un allungamento medio dei percorsi (secondo
Polinomia da 1,67 a 1,73), che dicono, in sostanza, che complessivamente c'è più traffico.
Il buon senso suggerisce che avviene invece il contrario.
Infatti il sottopasso di via Montello comporta una concentrazione di traffico lungo determinati
percorsi rispetto alla situazione con i PL (si noti che stiamo parlando di tempi al netto delle attese di
PL, cioè a PL aperti). Si deve anche considerare che sul lato est il sottopasso termina in una zona
ricca di attraversamenti pedonali e in prossimità di 2 scuole.
Abbiamo verificato con un simulatore di traffico la velocità media del tratto costituito dal
sottopasso e dalle sue immediate connessioni ottenendo un risultato di circa 30 km/h, cioè al di
sotto della velocità stimata per lo scenario R.
A fronte di tutte queste considerazioni assumiamo che:
• la velocità dello stato di fatto, per la rete stradale di interesse, sia di 32 km/h (un dato
verificabile sperimentalmente e pari alla velocità massima imposta su quasi tutte le vie in
centro)
• la velocità media aumenti del 3,86% (come da stime Polinomia) nello scenario R, per effetto
di una viabilità più scorrevole lungo il nuovo percorso. In base ad una velocità dello stato di
fatto di 32 Km/h si calcola una velocità nello scenario R di 33,23 Km/h.
• il completamento dello scenario sottopassi, cioè l'apertura del sottopasso di via Montello e la
chiusura dei PL di Manzoni, Montello e Farga, non comporti alcun ulteriore aumento della
velocità media, per le ragioni esposte sopra.
Pertanto assumiamo, come velocità media per lo scenario sottopassi, la stessa dello scenario R.
Variazione Velocità
Velocità media
Scenario dallo stato media fonte
(Polinomia) [km/h]
di fatto [km/h]
rilevazione
Stato di fatto 39,65 32
sperimentale
incremento scenario
Sottopasso Sud 41,18 +3,86% 33,23
sott. sud Polinomia
incremento scenario R
Sottopassi 42,37 +6,86% 33,23
di Polinomia
6.3.1.3 Impatto per utenti auto: lunghezza media dei percorsi con i Sottopassi
Nel nostro studio abbiamo rivisto un dato molto importante fornito allo Studio1 da Polinomia senza
documentare i calcoli effettuati e le ipotesi adottate: la lunghezza del percorso medio nello scenario
sottopassi.
Polinomia calcola una lunghezza media dei percorsi per lo scenario Sottopassi pari a 1,73 km,
rispetto ad una lunghezza media di 1,63 km per lo stato di fatto.
I percorsi si allungano poiché gli automobilisti dispongono di 2 soli varchi, i due sottopassi
Analisi Costi Benefici per interventi sulla linea ferroviaria Milano-Asso 25/61
appunto, per superare la ferrovia. Uno di questi varchi, il sottopasso Sud, è posto in posizione molto
periferica rispetto al centro di Seveso.
Passando dallo stato di fatto allo scenario sottopassi non ci sono casi nei quali si abbiano
abbreviazione di percorso. Esistono invece alcuni casi paradigmatici nei quali il percorso si allunga
e che vengono esaminati nel seguito sulla base dei dati di traffico forniti da Polinomia per lo
scenario sottopassi.
llustrazione 1: Stato di fatto: da Piazza Roma a corso Isonzo intersezione con Via Cascina Rossa
Analisi Costi Benefici per interventi sulla linea ferroviaria Milano-Asso 26/61
Illustrazione 2: Scenario Sottopassi: Da Piazza Roma a corso Isonzo intersezione con Via Cascina Rossa.
Quella descritta non è l'unica penalizzazione di percorso cui le auto sono soggette nello scenario
Sottopassi, seppure è quella singolarmente più significativa.
Di seguito analizziamo altre situazioni nelle quali la variazione di percorso porta ad un
allungamento dei percorsi.
Analisi Costi Benefici per interventi sulla linea ferroviaria Milano-Asso 27/61
Illustrazione 3: Stato di fatto: da via Montello a via San Carlo.
Analisi Costi Benefici per interventi sulla linea ferroviaria Milano-Asso 28/61
Da via San Carlo a via Montello
Un discorso del tutto analogo vale per il percorso da via San Carlo a via Montello. Questo percorso
interessa, secondo Polinomia, 202 veicoli/ora. Le immagini mostrano i due percorsi e la differenza.
Analisi Costi Benefici per interventi sulla linea ferroviaria Milano-Asso 29/61
Via Manzoni
Nello scenario sottopassi, tutto il traffico che, dopo la costruzione del sottopasso Sud (scenario R di
Polinomia) era rimasto sul PL di via Manzoni, si rivolgerà obbligatoriamente al sottopasso di via
Montello.
Questo traffico è un mix di traffico locale e di attraversamento.
Il traffico di attraversamento proviene da via Veneto e si dirige nella zona di via Adua, via
Redipuglia. (Se fosse diretto verso via San Carlo userebbe il PL di via Montello). Il percorso
inverso è identico.
Il traffico locale usa lo stesso percorso con penalizzazioni ancora più marcate, vista la necessità di
raggiungere le rotatorie alle estremità dei sottopassi.
La chiusura del PL di via Manzoni e l'uso del sottopasso di via Montello porta ai risultati illustrati
dalle immagini che seguono.
Illustrazione 7: Stato di fatto: da via Vittorio Veneto (oratorio Paolo VI) a via Adua.
Analisi Costi Benefici per interventi sulla linea ferroviaria Milano-Asso 30/61
Illustrazione 8: Scenario Sottopassi: da via Vittorio Veneto (oratorio Paolo VI) a via Adua.
Analisi Costi Benefici per interventi sulla linea ferroviaria Milano-Asso 31/61
Allungamento
Natura della Misura del flusso interessato Flusso Allungamento
Percorso tipo percorso
diversione (simulazioni Polinomia) [veicoli/ora] percorso [m]
[km*veicoli]
Dal semaforo di corso
Traffico da Seveso-
Tre quarti dei veicoli provenienti da Garibaldi all'incrocio tra via
ovest che si rivolge 255 1080 275,40
Seveso Cascina Rossa e corso
al sottopasso Sud
Isonzo
Traffico in Via Borromeo depurato di
Da Via Montello a chi svolta a destra in piazza
Da via Montello lato
via San Carlo verso Seminario.(Scenario R per 165 409 67,49
Barlassina a Via San Carlo
nord. escludere il traffico che si è rivolto
al sottopasso Sud)
Traffico da via San Carlo direzione
Da Via San Carlo dir Da Via San Carlo a via
sud che passa in via Dante 202 528 106,66
sud a via Montello. Montello lato Barlassina.
direzione Ovest. (Scenario R)
Traffico che utilizza
via Manzoni e che Tutto il traffico che utilizza via Da via Veneto altezza
deve utilizzare il Manzoni in entrambe le direzioni 387 Oratorio a via Manzoni 948,5 367,07
sottopasso di via nello (scenario R). incrocio via Adua.
Montello.
Totale 816,61
Che la chiusura di 3 PL possa comportare un allungamento medio dei percorsi di 170 metri su 1630
m. (il 10,4%) dei percorsi cittadini appare un dato intuitivamente sensato se si pensa alla
dislocazione dei sottopassi.
6.3.1.4 Impatto per utenti auto: ulteriori elementi per lo scenario Sottopassi
Nello scenario Sottopassi vengono chiusi i PL di Via Como, Montello, Manzoni e Farga.
Supponendo che i tempi di attesa ai PL rimangano gli stessi si possono stimare i tempi di attesa,
con lo stesso metodo adottato per lo stato di fatto, sia per i soli veicoli che attraversano i PL, sia
calcolarne la media su tutti i veicoli in circolazione.
Scenario Sottopassi
Numero veicoli Numero veicoli in Totale Distribuzione Tempo attesa rilevato
Passaggi a livello
locali * attraversamento* [veicoli/ora] traffico (secondi)
Como 0 0% 77
Isonzo 327 533 206 38% 91
Manzoni 0 0% 88
Montello 0 0% 89
Farga 0 0% 30
San Carlo 90 398 488 35% 30
Leoncavallo 32 355 387 27% 23
Attesa per chi attraversaAttesa per chi attraversa 1408 100% 51,1
Attesa tutti Attesa tutti 4846 14,8
*Dati Polinomia 2008 Incremento prevedibile tempo chiusura 20%
Attesa per chi attraversa 61,3
Attesa tutti 17,8
Tuttavia questa stima si basa una una supposizione alquanto discutibile e cioè che i tempi di attesa
ai PL rimasti rimangano gli stessi.
Il 3 Aprile 2007, in un incontro pubblico tenutosi a Seveso alla presenza di tutte le le forze politiche
ed amministrative della città, l'Assessore Cattaneo ha affermato che era intenzione di Regione
Analisi Costi Benefici per interventi sulla linea ferroviaria Milano-Asso 32/61
Lombardia aumentare di circa il 30% il traffico ferroviario sulla linea passante per Seveso.
In effetti, già oggi si osserva che alcune corse attestate a Palazzolo potrebbero raggiungere Seveso.
Nello scenario Sottopassi vengono mantenuti i PL di Corso Isonzo, Via San Carlo e Via
Leoncavallo, ed è quindi prevedibile che i loro tempi di chiusura cresceranno in modo significativo
a seguito del crescere delle concatenazioni tra passaggi di treni.
Con una stima che riteniamo molto conservativa abbiamo ipotizzato un incremento nei tempi di
chiusura di circa il 20% sui 3 PL che rimarrebbero in funzione.
Questo porta a stimare, per lo scenario sottopassi, un tempo medio di attesa di 51,1*(1+20%)
=61,3'' secondi per i veicoli che, moltiplicato per il rapporto (1408/4846) porta ad un tempo di
attesa medio di 17,8'' su tutti i veicoli in circolazione.
6.3.1.5 Impatto per utenti auto: ulteriori elementi per lo scenario Interramento
Come già detto il progetto di Interramento, prevede una galleria coperta che si estenda da via Volta
a via San Carlo.
Sul ramo verso Camnago il progetto prevede invece la chiusura del pl di Via Leoncavallo sostituito
da un accesso diretto alla rotonda di Via Montello.
In definitiva il progetto di Sevesoviva prevede l'eliminazione di tutti i 7 passaggi a livello di Seveso
compresi quelli sui confini con Meda e Cesano M. Per questo l'ipotesi di Interramento comporta
l'azzeramento dei tempi di attesa e il mantenimento della lunghezza dei percorsi alla lunghezza
attuale.
Come si può notare dalla tabella l'Interramento comporta un beneficio sui tempi di attesa di circa
4,9 Milioni di euro/anno a fronte di un beneficio per i Sottopassi di circa 2,8 Milioni di euro/anno.
Analisi Costi Benefici per interventi sulla linea ferroviaria Milano-Asso 33/61
Questo dato misura un'efficienza viabilistica nettamente superiore per l'Interramento.
Nota:
I Tempi di Viaggio sono al netto dei Tempi di Attesa ai PL, considerati separatamente.
Costi ambientali
Distanza Velocità
costo amb. Variazione costo amb. Risparmio
media Tempo medio media al Tempo medio
Scenario Viaggio annuale Viaggio annuale
percorsa di viaggio netto dei PL di attesa
[Euro/giorno] [Euro / anno] [Euro/giorno] [Euro/anno]
[Km] [km/h]
L'interramento non incrementa i costi ambientali di viaggio, perché non comporta alcun
allungamento dei percorsi, cosa che invece avviene per i sottopassi, che implicano un maggior costo
ambientale di viaggio come indicato in tabella.
Il calcolo dei costi ambientali dei veicoli in attesa, non spiegato nello Studio1, è stato da noi
effettuato nel modo seguente.
In base al valore del costo ambientale di un veicolo in movimento di 0,0452 Euro/veicolo*km,
assumendo un consumo nel ciclo urbano di 1/12 [litri/km], si può dedurre un costo ambientale
espresso in termini di carburante consumato pari a:
0,54 [Euro/veicolo*litro] = 0,0452 [Euro/veicolo*km] * 12 [km/litro].
Abbiamo assunto che il costo ambientale di un veicolo fermo si possa ritenere uguale a quello dello
stesso veicolo in movimento nel ciclo urbano quando consuma la stessa quantità di carburante.
Molte fonti (cfr. 5) concordano nello stimare intorno a 0,5 litri/ora il consumo orario di un veicolo
fermo. Sulla base di questi dati si ottiene un costo ambientale a veicolo fermo pari a 0,2712
Euro/Ora*Veicolo.
Noti i tempi di attesa, si calcolano i risultati come mostrato nella tabella sopra.
Nota: I costi ambientali considerati qui e nello Studio1 non includono tutti i costi esterni. Tra i costi esterni
considerati dalle guide di valutazione europea per l'analisi costi/ benefici vi sono i costi per incidentalità,
rumore e perdita di valori di paesaggio. Una valutazione di questi costi viene effettuata in appendice ma, in
adesione al principio di favorire il progetto più debole, non vengono contabilizzati nello Studio2.
Analisi Costi Benefici per interventi sulla linea ferroviaria Milano-Asso 34/61
Stato di fatto pedoni e bici ore 7-9 A.M.
(Polinomia pag. 58)
Numero Numero
Passaggio a livello
pedoni biciclette
Como 28 14
Isonzo 92 61
Manzoni 140 51
Montello 36 36
Farga 48 15
San Carlo 36 36
Stazione 366 0
Totale 746 213
velocità media [km/h] 4 15
Nel valutare l'impatto delle diversioni si sono ipotizzate delle velocità medie di percorrenza per
pedoni e biciclette indicate nella tabella.
o del
Passaggio
stato finale Alternativa percorso Guadagno Guadagno bici
a livello
(m.) Pedoni [minuti] [minuti]
Como chiuso Sottopasso stradale 125 -38 4
Isonzo aperto Sottopasso ciclo-pedonale (in più) 0 118 54
Manzoni chiuso Sott-cliclopedonale Via Corridoni 100 -109 29
Montello chiuso Passerella 0 -0 -54
Farga chiuso Passerella 0 -48 -38
San Carlo invariato
Totale -76 -4
Totale delta tempo Minuti uomo -81
Valore totale per giorno Euro/giorno -121
Valore totale anno Euro/anno -36.302
Analisi Costi Benefici per interventi sulla linea ferroviaria Milano-Asso 35/61
In corrispondenza di ogni PL attuale viene indicata l'alternativa più conveniente utilizzabile,
ripercorrendo il lavoro di Polinomia a pag.91 e tenendo conto di tutti i sottopassi e sovrappassi
ciclo-pedonali previsti da Ferrovienord per lo scenario in questione.
Nel caso di Via Como e Via Manzoni l'uso dell'alternativa comporta un percorso maggiore, indicato
nella colonna Distanza in metri. Un percorso maggiore comporta una penalizzazione in tempo
impiegato.
Il superamento di un sottopasso o di un sovrappasso comporta inoltre un'ulteriore penalizzazione
dovuta al dislivello da superare (da 4 a 4.5 m nel caso dei sottopassi e da 6.5 a 7 m. nel caso delle
passerelle secondo la valutazione indicata a pag. 45 dello studio di FerrovieNord). Questa
penalizzazione non è stata tenuta in considerazione nel modello dello Studio1 ma è sicuramente
rilevante. Abbiamo quantificato il tempo medio occorrente a superare queste pendenze nella
tabellina in alto.
Come si può notare complessivamente malgrado la realizzazione di 2 passerelle e di 2 sottopassi
ciclo-pedonali l'intervento si traduce in uno svantaggio complessivo per il traffico ciclo-pedonale.
allungamento Guadagno
Guadagno bici
Passaggio a livello stato finale Alternativa del percorso Pedoni
[minuti]
(metri) [minuti]
Como chiuso Via Volta 600 -216 -16
Isonzo in piano 0 139 92
Manzoni in piano 0 206 75
Montello in piano 0 54 54
Farga in piano 0 24 8
San Carlo in piano 0 18 18
Stazione in piano 0 275
Totale 500 231
Totale delta tempo Minuti uomo 730
Valore totale giorno Euro/giorno 1.096
Valore Totale anno Euro/anno 328.674
Analisi Costi Benefici per interventi sulla linea ferroviaria Milano-Asso 36/61
6.4. Altri Impatti
Un intervento così profondo nell'urbanistica cittadina e nella sua dinamica viabilistica ha una serie
di conseguenze che esulano dall'efficienza della mobilità.
Alcune di queste conseguenze sono state analizzate nello Studio1 altre no.
Si tratta di conseguenze non sempre facilmente misurabili ma non per questo poco significative.
Riassumiamo quelle da noi individuate in questa tabella indicando anche se sono state analizzate
nello Studio1.
Analisi Costi Benefici per interventi sulla linea ferroviaria Milano-Asso 37/61
6.4.2 Valore dei Terreni
6.4.2.1 Sottopassi
Il valore dei terreni sottratti alla città con lo scenario sottopassi non è il semplice valore
dell’esproprio: se nello scenario interramento si sottraggono limitate strisce di territorio in aree già
residuali, nello scenario sottopassi si sottraggono aree che potrebbero essere oggetto di edificazione,
quindi dal valore ben più rilevante rispetto a quello contabilizzato con l’esproprio.
Lo Studio1 conferma infatti che “il beneficio netto dovuto alla costruzione di un edificio è assunto
pari a 500€ per metro quadro di SLP (superficie lorda di piano)”. “Questo avviene
indipendentemente da chi svilupperà l’edificio e dai suoi profitti”. Applicando questo criterio alle
aree occupate dai due sottopassi, quello di Via Montello e quello Sud, con una copertura molto
prudenziale, si valuta l'edificazione potenziale in 3.000 mq di SLP.
Per questo, per lo scenario sottopassi occorre contabilizzare un ulteriore costo di 1,5 milioni di euro
omesso dall'analisi dello Studio1.
6.4.2.2 Interramento
Nel caso dell'Interramento si libera tutto il sedime della ferrovia da Via Volta a Via San Carlo.
Questo rende possibile la realizzazione di molte opere, a partire da possibili nuove infrastrutture
viabilistiche. Si tratta di un grande spazio che attraversa e riunisce tutto il centro cittadino.
Lo Studio1 ha prospettato due ipotesi di valorizzazione riguardanti l'area di stazione, una definita
Caso Reale e l'altra definita Caso Massimo. Il modello dello Studio1 valorizza l'ipotesi definita
Caso Massimo.
Per essere conservativi nel nostro studio valorizziamo invece la proposta definita Caso Reale, che
prevede una rendita di 252.000 Euro/anno data dai parcheggi e un valore di 49.577 Euro come
valore delle aree verdi.
Park FNM Tariffa Riempimento Park diurno Tariffa Riempimento Euro/anno
200 3 100,00% 200 0 60,00% 180.000
50 4 60,00% 250 0 60,00% 36.000
50 4 60,00% 250 0 60,00% 36.000
Totale 252.000 Euro/anno
Aree verdi 49.577 Euro
6.4.3.1 Sottopassi
Nello scenario sottopassi si chiudono i PL di Via Manzoni e Via Montello/Dante e si riduce il flusso
su via San Martino/Corso Isonzo.
Poiché la redditività di imprese di distribuzione o servizio è direttamente correlata al flusso di
persone e alla facilità nel raggiungerle, l’azzeramento dei flussi su queste vie e la riduzione di flussi
su Via San Martino/Corso Isonzo (-43%), Via San Carlo/Via Milano (-7%) e Via Leoncavallo (-
28%) porterà riduzioni di redditività più o meno marcate per almeno 69 attività di distribuzione
commerciale o di servizio.
Analisi Costi Benefici per interventi sulla linea ferroviaria Milano-Asso 38/61
Questa situazione innesca una serie di effetti:
1. la chiusura di alcuni esercizi e il ridimensionamento di altri.
2. una conseguente riduzione dei servizi disponibili in città,
3. un incremento dei costi di spostamento a carico di coloro che sono costretti a cercare
sostituti di servizio altrove a seguito della chiusura o trasferimento delle aziende.
Chiusura e ridimensionamento delle imprese.
Abbiamo esaminato 69 imprese che si trovano su direttrici il cui traffico verrà sensibilmente ridotto
nello scenario Sottopassi. Abbiamo stimato che almeno 11 aziende saranno costrette alla chiusura o
al trasferimento, e altre vedranno ridimensionato il proprio fatturato.
Abbiamo stimato una perdita minima di 34 posti di lavoro.
(I dati di dettaglio sulle singole attività esaminate non vengono pubblicati per ovvie ragioni di
riservatezza).
Impatto su Numero
Posti di lavoro
imprese e lavoro imprese
Riduzione di
Reddito (lordo) per
Sopravvivenza 58 147 reddito (3 anni)
lavoratore
[Euro/anno]
Chiusura definitiva o
11 -34 € 20.000 -€ 680.000
trasferimento
Costo unitario di
riconversione
[Euro/esercizio]
Riconversione
immobili 11 € 100.000 -€ 1.100.000
commerciali
Assumendo un reddito medio annuo di 20.000 euro per lavoratore, questo comporta una perdita di
reddito di circa 680.000 Euro/anno. Facendo una stima molto ottimistica assumiamo che questo
reddito venga perso per soli 3 anni, tempo medio per trovare un nuovo lavoro.
Il valore di molti immobili commerciali sarà, di fatto azzerato. Per questo sarà necessario
riconvertirli in abitazioni. Stimando un costo medio di 100.000 euro per immobile si può calcolare
un costo di riconversione di 1.100.000 di Euro.
Analisi Costi Benefici per interventi sulla linea ferroviaria Milano-Asso 39/61
Qui ci limitiamo ad osservare che Regione Lombardia con delibera di Luglio 2008 n.VIII/7730
investe 36 milioni di euro per “la riscoperta dell’offerta commerciale quale risorsa per la qualità
urbana in Lombardia”, “uno dei fattori più potenti ed innovativi per ripensare le politiche urbane.”
Una qualità urbana che verrebbe duramente compromessa con il progetto Sottopassi.
Maggiori cosi causati dalla diversione gli utenti dei servizi chiusi
Costi di
Parametri viaggio
Euro/anno
Maggior percorso
2 Costi ambientali -€ 11.933
[Km]
Si noti come:
• Sono stati trascurati i costi indotti su altri utenti che vengono disturbati dalla accresciuta
presenza di veicoli in circolazione.
• Si è stimato che ogni diversione comporti un percorso più lungo in media di 2 km e un
spreco di 3 minuti. Una stima che riteniamo assai prudente tenuto conto che la diversione
comporterà quasi sempre spostarsi in un diverso comune.
• Si è stimato che ogni esercizio venga visitato mediamente da 20 possibili clienti ogni giorno.
• Sono stati trascurati i costi di riselezione.
I risultati sono mostrati nella tabella.
Analisi Costi Benefici per interventi sulla linea ferroviaria Milano-Asso 40/61
Malgrado questi costi siano quantificabili, come mostra la tabella sopra, abbiamo deciso di non
contabilizzarli nel nostro modello nell'ottica di favorire lo scenario più debole.
6.4.3.2 Interramento
Nel caso dell'interramento l'intero tessuto commerciale del centro cittadino verrà valorizzato per
una serie di ragioni.
• Nessuna penalizzazione ai flussi di traffico sulle direttrici commerciali
• Maggiore disponibilità di parcheggi in centro
Esattamente all'opposto dello scenario sottopassi questo determinerà la convenienza di nuovi
insediamenti commerciali e professionali riutilizzando una serie di spazi oggi chiusi. Le
conseguenze positive saranno la generazione di nuovi servizi, nuove opportunità di lavoro e
maggiore sicurezza.
Questo notevole impatto positivo non è stato da noi valorizzato nel modello, di nuovo, per
favorire lo scenario più debole.
Analisi Costi Benefici per interventi sulla linea ferroviaria Milano-Asso 41/61
6.5. Valore degli immobili.
Un effetto importante è rappresentato dall'influenza che i due scenari determinano sul valore degli
immobili esistenti situati sia in prossimità della ferrovia che delle direttrici di traffico interessate ai
sottopassi.
La situazione che si determina è diametralmente opposta nei due scenari.
6.5.1.1 Sottopassi
Lo Studio1 trascura completamente gli effetti sul valore degli immobili per lo scenario Sottopassi,
mentre lo considera per lo scenario Interramento.
Tuttavia questa influenza esiste ed è notevole anche per lo scenario Sottopassi, perché non riguarda
soltanto le aree prospicienti la ferrovia, ma tutte le abitazioni in prossimità delle nuove direttrici di
traffico create dai due sottopassi.
Per le aree situate lungo la ferrovia si può affermare che non cambierà nulla rispetto ad ora. In
realtà cambierà la prospettiva oggi esistente di essere valorizzate a causa dell'interramento
(beneficio valutato in 7.600.000 Euro dallo Studio1). Trascuriamo questo effetto per essere
conservativi.
Per le abitazioni situate lungo le direttrici in cui si incanala il traffico dovuto ai sottopassi si
prospetta un aumento sensibile del traffico veicolare, e, di conseguenza dell'inquinamento. (Questo
effetto è misurato dai maggiori costi di esercizio e dai maggiori costi ambientali di viaggio stimati
nel modello).
A questo si aggiungono nuovi problemi di sicurezza per pedoni e ciclisti.
La peggior qualità della vita verrà misurata da un deprezzamento degli immobili che stimiamo
intorno al 5%. Per essere conservativi adottiamo la metà di questo valore, pari al 2,5%. (Un'idea
della concretezza di questi effetti si è potuta sperimentare con il disagio manifestato dagli abitanti di
Via Carducci/Masciadri dopo l'introduzione del senso unico di via Vignazzola.)
Le aree interessate sono tutte quelle dei nuovi assi di traffico ma anche le aree vicine. Elenchiamo
semplicemente le vie che ospitano i nuovi flussi di traffico indicando a quale sottopasso questi
flussi sono connessi.
Sottopasso Asse di traffico metri
Como Tutta via Don Sturzo (interessata a traffico pesante e attratto
800
in direzione Pedemontana)
Como Via Cascina Rossa 300
Como Via Europa Unita 200
Como Via Redipuglia 200
Como Montello Via De Gasperi. Scuole Medie. 300
Como Montello Via Adua Scuole Elementari 500
Como Montello Via Eritrea 400
Montello Via Maderna 200
Montello Via Sanzio 300
Montello Via Fantoni. Casa di riposo 100
Montello Via Brennero 100
Analisi Costi Benefici per interventi sulla linea ferroviaria Milano-Asso 42/61
Montello Via Stelvio 100
Montello Via Martiri d'Ungheria 300
Montello Via Vittorio Veneto 300
Montello Via Marconi – Via Zeuner 200
Sono aree, che, fatta eccezione per via Don Sturzo, quasi totalmente occupate da abitazioni e
totalmente inutilizzabili a scopo commerciale, fatta eccezione per l'area di Via Zeuner, che però
vedrebbe una valorizzazione migliore con l'Interramento, non valutata in questo studio.
Stimiamo la superficie abitativa interessata dell'ordine dei 50.000 m2.
Infine c'è un effetto che riguarda tutta l'area centrale di Seveso.
Questo effetto è conseguenza diretta dell'effetto negativo sugli esercizi commerciali e professionali
situati in centro, in prossimità delle direttrici dei 3 PL del centro cittadino descritto nel capitolo
precedente. La chiusura di molti esercizi avrà l'effetto di impoverire di servizi il centro cittadino.
Questo effetto si combinerà con una maggior difficoltà sui sottopassi della mobilità ciclo-pedonale
(misurata da un valore negativo di VAN). I due effetti inoltre tenderanno ad esaltarsi a vicenda.
Minori servizi e meno gente per strada a piedi o in bicicletta significa maggior uso dell'auto,
maggiore inquinamento e minore sicurezza. (Effetti non misurati dagli indicatori sui costi di
trasporto che non tengono conto dell'effetto delle incentivazioni ai diversi tipi di mobilità).
Questo effetto di minor attrattiva del centro (se ancora si potrà parlare di centro) stimiamo si possa
misurare, con molta prudenza con una diminuzione media di valore degli immobili del 10% circa.
Assumiamo, per prudenza la metà di questo valore pari al 5%.
L'area interessata è tutta l'area centrale di Seveso, compresa nel quadrato Via San Martino / Corso
Isonzo, via De Gasperi, Via Borromeo / Dante / Montello, Via Marconi / San Fermo.
Valutiamo la superficie abitativa interessata in circa 60.000 mq, anche tenendo conto del fatto che
gran parte delle abitazioni in quest'area sono su più piani.
I risultati sono riassunti nella tabella che segue.
Valore attuale Effetto
Ubicazione degli immobili Superficie Effetto (%) Conseguenze Sottopassi
(Euro/mq) (Euro)
Aumento del traffico veicolare.
Lungo le direttrici
50.000 2.000 2,5% -2.500.000 Minore sicurezza. Maggiore
interessate ai sottopassi
inquinamento.
Minori servizi, meno lavoro, minori
Depauperamento dei servizi
60.000 2.000 -5,0% -6.000.000 entrate per il comune, minore
in centro
sicurezza
Totale -8.500.000
Si noti che l'incremento di traffico che penalizza alcune aree è superiore al decremento in altre aree
che verranno scaricati di traffico. Questo fatto è testimoniato dall'incremento di costi ambientali, di
esercizio e dei tempi di viaggio dovuti all'allungamento dei percorsi.
6.5.1.2 Interramento.
L'interramento determina un effetto sostanzialmente opposto.
Lo Studio1 valuta questo effetto con un valore complessivo di 7.600.000 Euro. E' un valore che
corrisponde ad un incremento del 10% se si assume un incremento di valore delle superfici pari a
200 euro/mq.
Analisi Costi Benefici per interventi sulla linea ferroviaria Milano-Asso 43/61
Effetto
Ubicazione degli immobili Superficie Effetto (%) Conseguenze Interramento
(Euro)
Lungo la ferrovia 38.000 10,0% 7.600.000 Valorizzazione per l'eliminazione della ferrovia
Occorre notare che nelle stime di Ferrovienord non sono considerati i tratti tra Via Volta e Via
San Martino e tra Via Farga e Via San Carlo, che invece devono essere considerate nella nostra
ipotesi di progetto. Pertanto questa valutazione, che viene definita ottimistica nell'ipotesi di progetto
di Ferrovienord, è sicuramente conservativa nell'ipotesi progettuale che stiamo considerando.
Non vi sono invece effetti di concentrazione di traffico su particolari direttrici, al contrario si aprono
alcune vie che erano prima interrotte (da Damiano Chiesa a Cesare Battisti, da Via Zeuner a Via
Sanzio).
Vi è un effetto positivo sulla disponibilità di servizi in centro, come si è evidenziato a proposito
delle attività commerciali. E' un effetto che non quantifichiamo ma di cui si più avere un'idea
immediata immaginando la riapertura di tutti gli esercizi che sono stati chiusi negli ultimi anni in
concomitanza con l'aumento dei tempi di chiusura dei PL.
Si tratta di un notevole effetto positivo esattamente opposto a quello documentato per i sottopassi.
Analisi Costi Benefici per interventi sulla linea ferroviaria Milano-Asso 44/61
6.6. Esercizio della ferrovia a regime
6.6.2 Incidenti
Lo studio curato direttamente da Ferrovienord mette in diretta relazione il verificasi di incidenti con
la presenza di PL. Il modello dello Studio1 calcola una incidenza del costo dovuto agli incidenti
sulla linea in modo direttamente proporzionale al numero di PL presenti.
Adottiamo senza modifiche questo modello.
Tuttavia il risultato per l'Interramento cambia per il fatto che l'ipotesi progettuale adottata, che
include anche il PL di via San Carlo prevede l'eliminazione totale dei PL, di fatto azzerando il costo
per incidenti. Detto in altre parole l'Interramento crea un'infrastruttura più sicura, sicuramente di
quella attuale, ma anche di quella realizzabile con i sottopassi.
La tabella seguente riassume i dati del modello.
Incidenti PL in esercizio Euro/anno
Riferimento (stato attuale) 5 48.351
Sottopassi 3 29.011
Interramento 0 0
Analisi Costi Benefici per interventi sulla linea ferroviaria Milano-Asso 45/61
7. Risultati finali del modello.
Applicando il modello di calcolo realizzato dal prof. Ponti ai dati descritti in precedenza si
ottengono i seguenti risultati. Facciamo notare come come questi risultati siano ottenuti con ipotesi
conservative per quanto riguarda la valutazione dell'Interramento e ottimistiche per quanto riguarda
i Sottopassi, in modo da favorire l'ipotesi più debole.
Differenza
VAN VAN
Sintesi (Interramento
Sottopassi Interramento
– Sottopassi)
Costi di investimento -19.891.686 -78.975.666 -59.083.980
Perditempo costruzione (utenti FNM) -1.143.442 -23.702.409 -22.558.967
Perditempo costruzione (diversione auto) -679.891 10.987.082 11.666.973
Costo tempi di viaggio -20.015.784 19.474.192 39.489.976
Costo tempi di attesa 51.301.457 92.757.032 41.455.575
Costo di esercizio -6.532.504 0 6.532.504
Costo ambientale di viaggio -2.439.160 0 2.439.160
Costo ambientale veicoli fermi 617.473 1.128.952 511.479
Costo attesa e diversione bici e pedoni -656.939 6.252.372 6.909.310
Valore del suolo (occupato o liberato) -1.500.000 3.237.176 4.737.176
Impatto economico sulla città -9.283.485 7.620.000 16.903.485
Incidenti 262.864 698.551 435.686
Manutenzione 47.306 -1.517.904 -1.565.210
Valore Residuo 1.502.937 9.815.724 8.312.787
Valore Attuale Netto Totale -8.410.853 47.775.100 56.185.953
Analisi Costi Benefici per interventi sulla linea ferroviaria Milano-Asso 46/61
disagio (700 mila euro) dei Sottopassi. Questo significa che l'Interramento è la soluzione
che porta per prima i benefici alla viabilità. (Nel caso di revisione del piano di
limitazione temporanea del servizio ferroviario questo beneficio verrebbe ridotto a fronte di
un minore costo per gli utenti della ferrovia, con un saldo complessivo ancora migliore per
l'Interramento).
4. Costo dei tempi di viaggio. L'interramento mostra una differenza enorme (39 milioni di
Euro) in termini di tempo di viaggio (cioè al netto delle attese) rispetto ai Sottopassi.
Questo è dovuto al fatto che l'Interramento non comporta alcun allungamento dei percorsi
(potenzialmente una diminuzione, non valutata dal modello) mentre comporta minori
congestioni (velocità media al netto delle attese +5,5% secondo le stime di Polinomia).
5. Costo dei tempi di attesa. L'Interramento comporta un vantaggio enorme (oltre 41 milioni
di Euro) nei tempi di attesa rispetto ai Sottopassi. Ciò è dovuto alla totale eliminazione dei
PL.
6. Costi di esercizio. I Sottopassi comportano maggiori (6,4 milioni di euro) costi di esercizio
a causa dell'allungamento dei percorsi. L'Interramento, nella peggiore delle ipotesi, li lascia
invariati. (Molto probabilmente si riducono per la riduzione della congestione).
7. Costi ambientali (di viaggio e a veicolo fermo).
a) L'Interramento rappresenta beneficio per l'ambiente. (1,3 milioni di euro)
b) I sottopassi rappresentano un danno per l'ambiente. (-700 mila euro circa)
8. Costi di attesa per bici e pedoni.
a) L'interramento favorisce in modo significativo la mobilità ciclo-pedonale (5.5 milioni di
euro). Questo senza supporre che il numero di ciclisti e pedoni possa aumentare nel
tempo a causa dell'incentivazione.
b) I sottopassi ostacolano la mobilità ciclo-pedonale (-1,3 milioni di euro). Questo senza
tener conto del fatto che il numero di ciclisti e pedoni possa diminuire nel tempo a causa
della penalizzazione.
9. Valore del suolo occupato o liberato.
a) L'Interramento libera suolo per un valore di 3.2 milioni di euro.
b) I Sottopassi occupano suolo per un valore di 1.5 Milioni di euro.
10. Impatto economico.
a) L'interramento presenta un impatto economico positivo (7.6 milioni di euro), cioè
rappresenta un vantaggio per l'economia della zona.
b) I sottopassi comportano un impatto negativo (9 milioni di euro) cioè rappresenta un
danno per l'economia della zona.
11. Incidenti (sulla ferrovia). Sia i sottopassi che l'Interramento riducono il rischi di incidenti.
Tuttavia l'Interramento riduce il rischio in proporzione più che doppia (698/263). Si noti che
non viene stimato il valore di questo fattore per la viabilità.
12. Manutenzione (sulla ferrovia). L'Interramento richiede maggiori costi di manutenzione
(1,5 milioni di euro) rispetto ai Sottopassi. Non sono però valutati dal modello i costi di
manutenzione della rete viaria dovuti all'allungamento dei percorsi nello scenario sottopassi.
13. Valore residuo delle opere. Il valore dopo 30 anni delle opere di interramento supera di 8
milioni di euro quello dei sottopassi.
Analisi Costi Benefici per interventi sulla linea ferroviaria Milano-Asso 47/61
8. Ulteriori aspetti non quantificati nel modello.
In questa revisione critica dell'analisi costi-benefici proposta dal Politecnico di Milano abbiamo
volutamente trascurato ulteriori elementi che possono avere incidenza significativa sul risultato
finale già a favore dell’interramento.
Li citiamo rapidamente per completezza riservandocene una valutazione successiva e puntuale.
Analisi Costi Benefici per interventi sulla linea ferroviaria Milano-Asso 48/61
Piena implementazione - possibilità di aumentare le corse
della strategia di FNM di senza penalizzare il traffico privato
Nessuna stima.
eliminazione di PL. - migliore immagine dei servizi
ferroviari regionali.
Valorizzazione del
- ricucitura del tessuto urbano in
paesaggio e del tessuto Nessuna stima.
coerenza con la propria storia.
urbano
Commentiamo con maggior dettaglio alcuni degli aspetti citati nella tabella.
Analisi Costi Benefici per interventi sulla linea ferroviaria Milano-Asso 49/61
(n. 3 e 4) in modo da agevolare gli “incroci” in stazione previsti dall’orario”.
Una maggiore regolarità della linea significa treni in orario e benefici per l’utenza ferroviaria.
Ipotizzando che l'eliminazione di 7 passaggi a livello e la movimentazione di 2.000
passeggeri/giorno in una moderna stazione interrata possa abbreviare il tempo medio di percorrenza
della tratta Milano-Mariano di soli 30 secondi, pari al 6% del ritardo medio attuale della linea,
porterebbe, se valutato in 30 anni secondo i parametri del Politecnico, ad un guadagno di ben 50
milioni di euro di Valore Attuale Netto. Un valore di indubbio rilievo.
Analisi Costi Benefici per interventi sulla linea ferroviaria Milano-Asso 50/61
8.3. Scenario Sottopassi.
Conseguenze Incidenza
stimata sul
Sottopassi
V.A.N. in milioni
Costi non considerati dal modello.
di euro
Costi di esercizio auto configurati sul I costi di esercizio per il mix di veicoli -2
mix effettivamente circolante a rilevati sul campo da Polinomia
Seveso risultano più elevati rispetto a quelli
imputati per lo scenario sottopassi (vedi
appendice)
Incidentalità (Delft 2008. Handbook Costi esterni non valutati nel modello
on estimation of external costs in the
transport sector)
Rumore (Delft 2008. Handbook on Costi esterni non valutati nel modello
estimation of external costs in the
transport sector)
Costi di mitigazione ambientale. Costi per installazione di pannelli -1
fonoassorbenti
Implementazione parziale della - necessari nuovi interventi. Probabili costi
strategia di eliminazione di PL. - perdurare del conflitto fra ferrovia e per un nuovo
mobilità in auto o ciclo-pedonale. sottopasso.
Danni permanenti al paesaggio e Alterazione grave della struttura urbana Nessuna stima.
all'urbanistica e cancellazione della storia.
Il riferimento (3) (Delft 2008. Handbook on estimation of external costs in the transport sector)
indica esplicitamente tra i costi ambientali anche l'influenza sulle variazioni climatiche. Non solo
ma viene indicato (tab 27) come l'influenza di questi fattori debba essere considerata con
importanza crescente nel corso dei prossimi 40 anni.
Analisi Costi Benefici per interventi sulla linea ferroviaria Milano-Asso 51/61
8.4. Aspetti non quantificati nel modello. Sintesi.
Ci sono una serie di aspetti dei progetti che non vengono valutati dal modello, ma che potrebbero
essere valutati con approfondimenti successivi.
Tutti questi aspetti indicano però margini di ulteriore significativo miglioramento della convenienza
del progetto Interramento e margini di probabile peggioramento del progetto Sottopassi.
Analisi Costi Benefici per interventi sulla linea ferroviaria Milano-Asso 52/61
9. Analisi di sensitività
120
Millions
100
80
60
Sottopassi
Interramento
40
20
-20
3,0% 3,5% 4,0% 4,5% 5,0% 5,5% 6,0% 6,5% 7,0%
Il VAN del modello è stato calcolato con un valore del Social Discount Rate pari al 5% come
avviene nello Studio1.
Tuttavia la guida della Commissione Europea (rif.1) segnala a pag. 210 che “consensus is growing
around the social time preference rate (STPR) approach” Tale metodo calcola l'SDR sulla base delle
previsioni di crescita del singolo paese.
Secondo questo metodo di stima il valore del SDR per l'Italia è del 3,3% il che porterebbe ad un
valore del VAN per l'Interramento di circa 80 milioni di Euro.
Il progetto Sottopassi si mantiene costantemente negativo anche diminuendo sensibilmente il tasso
di sconto. Raggiunge il pareggio con un tasso di circa il 3%.
In altre parole mentre il tasso di ritorno interno per i sottopassi è intorno al 3% per l'interramento
supera l'8%.
Analisi Costi Benefici per interventi sulla linea ferroviaria Milano-Asso 53/61
9.2. Variazioni del traffico
Il modello prende come base di valutazione un incremento del traffico molto modesto, pari all'1%
all'anno. Inoltre l'effetto di questo aumento del traffico viene valutato solamente per 20 anni e non
per i 30 anni di vita utile del progetto.
Esaminiamo il comportamento dei progetti in relazione a variazioni di questo parametro.
L'Interramento rimane stabilmente l'ipotesi più conveniente e, anzi la convenienza aumenta
all'aumentare del tasso di incremento del traffico, dimostrandosi il progetto più adatto a sopportare
lo sviluppo del territorio.
E' molto interessante che l'Interramento sia anche l'unica ipotesi che incentiva il traffico
ciclopedonale. In altri termini l'Interramento supporta lo sviluppo del traffico migliorandone al
contempo la qualità e la sostenibilità ambientale.
120
Millions
100
80
60
Sottopassi
Interramento
40
20
20
0,0% 0,5% 1,0% 1,5% 2,0% 2,5% 3,0% 3,5% 4,0%
Analisi Costi Benefici per interventi sulla linea ferroviaria Milano-Asso 54/61
9.3. Variazione dei tempi di attesa ai PL rimasti
Come più volte dichiarato pubblicamente è obbiettivo di Ferrovienord intensificare il numero di
corse lungo la linea Milano-Asso e Milano-Camnago.
Per questo è lecito attendersi un incremento dei tempi di attesa ai PL in modo più che proporzionale
rispetto all'aumento del traffico ferroviario, per effetto delle concatenazioni e degli accodamenti.
Il modello assume un incremento del tempo di ostruzione del 20%.
Questo non ha alcun nell'ipotesi di Interramento, mentre influisce negativamente sul VAN dei
sottopassi.
L'Interramento ha dunque il pregio di consentire a Ferrovienord di aumentare il traffico ferroviario
secondo le proprie esigenze senza penalizzare in alcun modo il traffico veicolare e ciclo-pedonale.
60
Millions
50
40
30
Sottopassi Interramento
20
10
0
0% 5% 10% 15% 20% 25% 30% 35% 40%
-10
-20
Analisi Costi Benefici per interventi sulla linea ferroviaria Milano-Asso 55/61
10. Appendici
Conversione tra costi finanziari ed economici 0,89 nessuna Costo Economico/Costo Finanziario
Costo esercizio auto 0,67 nessuna
Costo orario
Analisi Costi Benefici per interventi sulla linea ferroviaria Milano-Asso 56/61
10.2. Valutazione dei costi di esercizio.
Lo Studio1 utilizza un valore dei costi di esercizio che rappresenta il prezzo ombra di questi costi.
Esso, secondo la valutazione dello Studio1, rappresenta solo il 51,8% del costo immediatamente
sostenuto.
La parte non ombra di questo costo non viene tenuta in conto in quanto essa, essendo
sostanzialmente costituita da imposte, si traduce, indirettamente in benefici per la collettività.
Bisogna però notare come la comunità che gode dei benefici connessi a questi costi sia
completamente diversa da quella che sostiene questi costi, che è la comunità di coloro che
viaggiano passando per Seveso. Chi appartiene a questa comunità subisce quindi il costo per intero
senza avere alcun beneficio, nemmeno indiretto, se non in proporzione infinitesima e dunque
trascurabile.
Questo costo deve essere dunque conteggiato per intero e non solo per la sua parte ombra.
Diversamente si potrebbe sostenere che un terreno che viene espropriato per costruire un'autostrada
non debba essere risarcito, poiché, complessivamente, per la comunità nazionale il beneficio
compensa il danno.
Tra l'altro, se si considerasse perfino l'intera Regione Lombardia come comunità complessiva,
anche in questo caso non ci sarebbe sostanziale proporzione fra costo e beneficio indiretto,
soprattutto tenendo conto della inefficienza del sistema di redistribuzione del beneficio.
In secondo luogo la valutazione dello Studio1 fa riferimento al 2003.
Utilizzando i dati ACI ad oggi (gennaio 2010), si ottengono i seguenti valori per il costo di esercizio
per alcune auto molto diffuse.
Modello Carburante Km/anno Costo di esercizio
(percorso misto)
[Euro/km]
Fiat NUOVA PANDA Benzina verde 20.000 0,307398
1.1 - 54CV MOD.2005 Euro4
Fiat GRANDE PUNTO Benzina verde 20.000 0,337577
1.2 - 65CV Euro4
Fiat NUOVA BRAVO 40.000 0,304089
Diesel
1.9 MULTIJET -
Euro4
120CV BERLINA
In terzo luogo è ben noto che il consumo dei veicoli è diverso a seconda delle varie situazioni di
percorso:
• Percorsi urbani
• Extraurbani
• Autostrada.
La situazione a cui facciamo riferimento nello studio è chiaramente quella dei percorsi urbani. Non
è chiaro se i costi di esercizio utilizzati dallo Studio1 facciano effettivamente riferimento a questa
situazione.
Una valutazione minima di questo costo si aggira dunque intorno al valore di 0,3 Euro/km.
Analisi Costi Benefici per interventi sulla linea ferroviaria Milano-Asso 57/61
10.3. Valutazione del costo ambientale di viaggio.
I costi ambientali nello Studio1 considerano esclusivamente i costi legati all'inquinamento
atmosferico e climalteranti.
La Comunità Europea (Delft 2008. Handbook on estimation of external costs in the transport sector
(rif. 3)) indica una serie di altre componenti di questo costo che non sembrano essere stati tenuti in
considerazione.
Natura dei costi esterni non considerati Note
La componente di questi costi che si traduce in
perdita di tempo viene già misurata nel modello
Congestione
dai tempi di percorrenza.
- Tempo perso
La componente che si traduce in maggiori costi
- Maggiori costi di esercizio
di esercizio viene analizzata nella discussione
riguardante il Costo di Esercizio.
Incidenti
Rumore
Influenza sulla natura e sul paesaggio L'influenza sul paesaggio non è tanto causata dal
traffico quanto dall'intervento delle opere civili.
Per questo lo trascuriamo.
In base al manuale della comunità europea possiamo stimare questi valori per la situazione del
traffico che stiamo considerando.
Sommando questi valori al valore utilizzato dallo Studio1 (0,0452 Euro/km) si ottiene un valore
pari a 0,103 Euro/km.
Analisi Costi Benefici per interventi sulla linea ferroviaria Milano-Asso 58/61
10.4. Valutazione del costo ambientale di viaggio applicato al mix di
veicoli osservati in circolazione a Seveso
Il set di valori per i costi esterni degli inquinanti atmosferici e climalteranti dei veicoli stradali
italiani applicato nello Studio1 è stato ricalcolato in base al mix di veicoli osservati in circolazione
con rilevazioni di Polinomia nel 2007 sui passaggi a livello di Via Manzoni e Via San Martino al
fine di determinare un costo ambientale di viaggio più aderente alla realtà di Seveso. Si è inoltre
provveduto a mettere in evidenza che i valori applicati nello Studio1 sono i valori minimi possibili
ed è stato quindi calcolato anche un valore massimo e una media aritmetica tra i due.
L'applicazione del valore medio al posto di quesllo applicato nello Studio1 comporta la riduzione
del VAN sottopassi di oltre 2 milioni di euro.
Costi esterni medi pesati flotte Provincia di Milano (2002) applicati al mix circolante in Seveso
numero* veicoli
rilevati sui pl di Costo** LOW Costo LOW
Tipo veicoli rilevati
Via Manzoni e urbano Totale
Via San Martino
CAR 2030 0,0452 91,7560
LDV 136 0,0725 9,8600
HDV 89 0,1832 16,3048
HDV 9 0,1832 1,6488
BUS 14 0,2933 4,1062
BICI 0,0000
MOTO 148 0,0190 2,8120
Totale 2426 126,4878
Costo LOW urbano medio 0,0521
numero* veicoli
rilevati sui pl di Costo** HIGH Costo LOW
Tipo veicoli rilevati
Via Manzoni e urbano Totale
Via San Martino
CAR 2030 0,0960 194,8800
LDV 136 0,2285 31,0760
HDV 89 0,6381 56,7909
HDV 9 0,6381 5,7429
BUS 14 0,8533 11,9462
BICI 0,0000
MOTO 148 0,0359 5,3132
2426 305,7492
Costo HIGH urbano medio 0,1260
Analisi Costi Benefici per interventi sulla linea ferroviaria Milano-Asso 59/61
11. Valutazione realistica di Costi e Benefici
La valutazione di costi e benefici da noi effettuata è frutto della valutazione prudenziale di molti
fattori, come spiegato nel corso dell'esposizione.
Vogliamo offrire ora un saggio dei risultati del modello alla luce di una revisione di due soli
parametri:
Parametri Valori adottati Note
Costo di esercizio di una Fiat
Costo di esercizio auto 0,3 Euro/km
Panda secondo tabelle ACI.
Include costo degli incidenti e
Costo ambientale di viaggio 1,03 Euro/veicolo*km
del rumore.
Costo ambientale a veicolo fermo
Come si può notare il modello mostra un ulteriore peggioramento dello scenario Sottopassi, un
intervento che si rivela essenzialmente dannoso per l'ambiente.
Analisi Costi Benefici per interventi sulla linea ferroviaria Milano-Asso 60/61
12. Riferimenti bibliografici
1. European Union (2008) Guide to Cost Benefit Analysis of investments Project
(http://ec.europa.eu/regional_policy/sources/docgener/guides/cost/guide2008_en.pdf)
2. Commissione Europea (2003) Guida all'analisi Costi Benefici per progetti di Investimento.
3. Delft 2008. Handbook on estimation of external costs in the transport sector
(http://ec.europa.eu/transport/costs/handbook/doc/2008_01_15_handbook_external_cost_en.
pdf)
4. Jasperts (Tallin 11-12 Spt 2008) Practical use of cost-benefit analysis in context of EU
assistance (http://www.jaspers-europa-info.org/attachments/081_080910%202%20CBA
%20workshop%20final.pdf)
5. http://www.ecodrive.org/Additional-Tipps-and-Tricks.229.0.html
14. Credits
Analisi Costi Benefici per interventi sulla linea ferroviaria Milano-Asso 61/61
Criteri di individuazione dell’investimento a carico del Comune di Seveso per l’intervento di
abbassamento locale del piano ferroviario della linea Milano-Asso/Camnago
Nel presente documento sono raccolti i criteri individuati dalla Commissione Consiliare
Interramento del Comune di Seveso per ripartire l’onere finanziario preventivato da Ferrovienord
nella “Seconda parte dello studio di fattibilità per la realizzazione degli interventi lungo la linea
ferroviaria in concessione a Ferrovienord spa in Comune di Seveso” per l’intervento di
abbassamento locale del piano ferroviario della linea Milano-Asso/Camnago.
Nella stessa analisi si legge che sono 3.080 i veicoli equivalenti che attraversano i passaggi a livello
di Seveso in ora di punta.
Nella matrice sopra esposta possiamo anche individuare, relativamente ai soli 3080 utenti dei
passaggi a livello :
il totale di veicoli con origine e destinazione Seveso
il totale di veicoli con origine Seveso e destinazione esterna
il totale di veicoli con origine esterna e destinazione Seveso
a b c d e f g h i l
Milano (susperstrada)
Flussi di veicoli
Seveso Ovest
Seveso*
Seveso Est
Barlassina
Altopiano
Seregno
Totale
Meda
Origine
1 Seveso Est 36 105 22 43 67 77 45 64 217 676
2 Seveso Ovest 23 72 22 42 80 79 72 71 91 552
3 Meda 36 36 126 43 51 31 35 11 171 540
4 Barlassina 11 39 94 48 94 29 9 68 30 422
5 Altopiano 21 51 39 24 74 85 87 58 102 541
6 Cesano Maderno 5 26 16 38 23 37 81 8 46 280
7 Seregno 6 25 29 55 16 26 86 14 257
8 Como (SS Giovi) 15 37 64 28 62 146 167 169 23 711
9 Milano (SS Giovi) 10 41 55 36 42 9 36 80 74 383
10 Milano (susperstrada) 21 57 83 25 55 89 126 27 483
Totale 148 348 557 376 374 636 541 621 490 754 4.846
La matrice Origine/Destinazione riproduce la quantità di flussi veicolari (espressi in veicoli equivalenti/ora) relativi a ciascuna coppia di zone
*** Si ipotizza che solo metà dei veicoli con origine Cesano M. (a6, b6, e6) attraversino i PL di Seveso poiché parte non incrociano la ferrovia (usano
SS35, Comasina, Via Elena Borromeo o Via Speri) e parte si rivolgono al sottopasso di Via Volta. Lo stesso vale per alcuni veicoli di Meda (a3).
Assumunta la ragionevole ipotesi che gli spostamenti con origine Seveso nell’ora di punta del
mattino siano da attribuire a cittadini residenti a Seveso mentre tutti gli altri spostamenti siano da
attribuire a cittadini non residenti a Seveso, utilizziamo il coefficiente di riempimento 1,3, utilizzato
dal Politecnico di Milano nell’ “Analisi Costi Benefici degli interventi sulla linea Milano – Asso nel
comune di Seveso” (Politecnico di Milano – Dipartimento di Architettura e Pianificazione – 2008),
per individuare il numero totale di persone transitanti ai passaggi a livello nei suddetti veicoli, sia
residenti (1140) che totali (4004).
Dallo studio suddetto ricaviamo inoltre il numero di transiti a piedi o in bicicletta (480) e
assumiamo che siano effettuati tutti da persone residenti a Seveso.
Utilizzando un coefficiente largamente utilizzato in letteratura per esprimere il rapporto tra passaggi
in ora di punta e passaggi giornalieri (15%) calcoliamo i transiti totali giornalieri ai passaggi a
livello effettuati con mezzi motorizzati (7601 residenti e 26693 totali) o in modalità dolce (3200).
Oltre che da transiti stradali i passaggi a livello sono interessati da transiti ferroviari. Calcoliamo il
loro numero assumendo che metà dei transiti giornalieri sulla linea Milano-Asso/Camnago interessi
i passaggi a livello di Seveso (16897). Quanto al sottoinsieme di utenti ferroviari residenti a Seveso
assumiamo che metà dei frequentatori medi feriali della stazione di Seveso siano residenti (1694).
La somma complessiva dei transiti ferroviari e stradali, di residenti (12494) rispetto al totale
(46790) indica che i residenti a Seveso sono fonte del 27% dei transiti sui 7 p.l. eliminabili.
Transiti ai passaggi a livello di Seveso di residenti
a Seveso tutti
Auto in transito ai p.l. in ora di punta 877 3.080
Coefficiente di riempimento 1,3
Transiti di persone in auto in ora di punta 1.140 4.004
Conclusioni
Il preventivo delle opere abbassamento locale del piano ferroviario della linea Milano-
Asso/Camnago redatto da Ferrovienord spa ha individuato tre grandi voci di costo:
L’applicazione di una ragionevole quota a carico del Comune di Seveso per le opere suddette,
calcolata in base ai criteri sopra esposti, identifica un intervallo che va da un minimo di 13 ad un
massimo di 25 milioni di euro, a seconda che si ritenga che il contributo dei cittadini di Seveso
debba essere calcolato sul preventivo delle opere civili (50 milioni di euro), su quello delle opere
civili maggiorate delle somme a disposizione (73 milioni di euro) o sul totale complessivo (95
milioni di euro).
Alla luce della vigente normativa poichè “l'onere relativo allo spostamento dell'impianto è a carico
del gestore del pubblico servizio”, “qualora comprovate esigenze della viabilità”, come nel caso di
Seveso, “rendano necessario modificare o spostare le opere e gli impianti” esercìti da titolari di
concessioni ferroviarie, si ritiene equo che il Comune di Seveso partecipi al pagamento delle opere
civili maggiorate delle somme a disposizione (73 milioni di euro) e per una quota parte del 27%
caricandosi di un valore complessivo massimo di 20 milioni di euro.
Gennaio 2011