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CON LA COLLABORAZIONE DI
INSIEME A
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IN PARTICOLARE, SI RINGRAZIANO:
Piera Gioda del CISV per il contributo e per il capitolo “Nel mondo” (Sezio-
ne “In viaggio”).
SI RINGRAZIANO INOLTRE:
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Se invece non hai questa passione l’impatto dei prodotti di sintesi sulla
enciclopedica, o ce l’hai, ma ti man- propria persona (detersivi per casa,
ca il tempo per coltivarla, potresti detergenti per la persona).
iniziare a dare una lettura a questa Non fosse che per riconquistare un
Guida Ragionata al Consumo Consa- equilibrio più sincero e proporzio-
pevole: per riflettere insieme in modo nato con la natura e con l’ecosi-
semplice e documentato, su che cosa stema in cui viviamo. Diminuendo
si può e si deve fare per ridurre il no- le emissione di CO2. Rifornendo
stro impatto sul pianeta. Per il bene
tuo e di tutte le generazioni presenti
e future, del nord come del sud del
mondo. In maniera concreta. Nella
vita di tutti i giorni. A casa o in mon-
tagna. Nel tempo libero o al lavoro.
A scuola o in viaggio. Mentre ti spo-
sti in metropolitana o in auto, men-
tre sei a fare la spesa o le compere
con gli amici.
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0 Ex ConPoco Intro.indd 10 28-03-2008 11:28:30
1. IN CASA 2. IN CITTÀ 3. IN VIAGGIO
L’energia in casa 1.1
Illuminazione e riscaldamento 1.2
In cucina 1.3
L’acqua 1.4
Gestire i rifiuti 1.5
In bagno 1.6
Nel guardaroba 1.7
Nell’orto e in giardino 1.8
Casa, dolce casa. Ma non basta: lute, dipende anche dalla capacità
per una migliore qualità della nostra di scegliere modalità più sane, ma
vita e di quella del Pianeta, è impor- ugualmente efficaci, per affrontare il
tante che la casa sia anche costruita, vivere quotidiano.
gestita e abitata in modo sostenibile
ed intelligente. Pensare che i comportamenti indi-
viduali e le nostre abitudini dome-
stiche possano in qualche modo
concorrere alle sorti dell’ambiente
che “abitiamo” favorisce inoltre la
consapevolezza collettiva che ognu-
no nel proprio quotidiano può fare
la differenza.
11
12
1.350
917
900
516 573 614
450 413 340
164
-
riscaldamento illuminazione elettrodomestici totale
casa ecologica casa tradizionale
(fonte: www.legambiente.com)
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14
LA SCOPERTA DELL’ACQUA
CALDA: I PANNELLI SOLARI Conviene il fotovoltaico?
II principio che sta alla base di un im-
Presentiamo una sintetica valutazione della convenienza
pianto con serbatoio d’accumulo per economica e ambientale per chi decide di installare, nella
l’acqua sanitaria è semplice ed inge- propria abitazione, un impianto fotovoltaico avvalendosi del
gnoso: il sole scalda una superficie meccanismo incentivante previsto dal conto energia in regi-
scura, attraversata da tubi contenenti me di scambio sul posto.
acqua e antigelo. L’acqua riscaldata
L’incentivo economico previsto dal conto energia dura per 20
viene poi veicolata in un serbatoio anni: quindi per questo periodo avremo un beneficio dato dal-
di accumulo. In genere il collettore è la somma del mancato pagamento della bolletta e dal cor-
ricoperto da una superficie in vetro rispettivo ricavato dal conto energia; per gli anni rimanenti
che ha la proprietà di intrappolare (presumibilmente 5-10 anni ancora di vita utile) il beneficio
sarà solo quello del mancato pagamento della bolletta.
la radiazione infrarossa, favorendo
così l’ulteriore riscaldamento della Considerando l’investimento iniziale, i costi di manutenzione e
superficie scura e dell’acqua. di esercizio e i ricavi sopra citati, il ritorno economico avviene
Alle nostre latitudini, cinque metri in circa 11 anni se non ci si avvale di un finanziamento ban-
quadri di collettori solari termici sod- cario: in quest’ultimo caso invece i tempi si allungano inevita-
bilmente di circa 3-4 anni.
disfano in un anno gran parte del
fabbisogno di acqua calda sanitaria Di seguito si riporta l’esempio di un impianto avente una po-
di una famiglia di quattro persone. tenza installata di 2 kWp ovvero una produzione di energia
Per sopperire il fabbisogno di ener- elettrica annua di circa 2.235 kWh anno ad una latitudine
gia nei mesi freddi è invece neces- pari a quella della provincia di Torino. È un impianto che può
sopperire al fabbisogno di una famiglia di circa 3 persone.
sario un sistema integrativo di tipo
Per delle valutazioni personalizzate è opportuno informarsi
tradizionale, come ad esempio una presso un installatore specializzato.
caldaia a metano.
Un impianto solare termico instal- Potenza installata 2 kWp
lato a regola d’arte è garantito Producibilità lorda dell’impianto
2.794 kWh/anno
per vent’anni e può durarne trenta. (Provincia Torino)
La sua spesa si ammortizza in Producibilità netta dell’impianto
2.235 kWh/anno
circa 4 o 5 anni se sostituisce un (Provincia Torino)
boiler elettrico, circa il doppio se Numero di pannelli fotovoltaici 12
sostituisce una caldaia a gas (ma Superficie netta impianto 15,90 m2
avvalendosi della detrazione del Investimento iniziale 14.000 € circa
55% i tempi si abbreviano). Tariffa incentivante adottata (ovve-
0,44 €/kWh
ro corrisposta al proprietario)
In più, negli anni successivi l’energia Ricavo annuale derivante dal conto
983 €
prodotta è gratis e le spese di ma- energia
nutenzione dopo i primi 3 - 5 anni Risparmio annuale derivante dal
mancato pagamento dell’energia 402 €
non superano i 50/100 euro l’anno. elettrica
Ancor più conveniente è l’installazio-
Tempo di ritorno dell’investimento 11 anni circa
ne dei collettori solari già in fase di
Tempo di ritorno dell’investimento
costruzione dell’edificio: i costi si ri- (avvalendosi di un finanziamento 14 anni circa
ducono di un terzo e quindi i tempi bancario 100%)
di ritorno dell’investimento risultano Tonnellate anno
0,19
ancora minori. petrolio risparmiate
Gli impianti di collettori solari hanno Tonnellate di CO2 risparmiate 2,20
diverse tipologie: i più semplici, a cir-
(fonte: www.myenergy.it)
colazione naturale, sono molto meno
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Forno • Lasciare almeno 10 cm di spazio
• Non aprirlo frequentemente du- dalla parete per permettere l’aera-
rante la cottura zione degli apparecchi ed evitare
• Preriscaldare solo se necessario il surriscaldamento.
• Spegnerlo 5-10 minuti prima della
cottura per sfruttare il calore residuo Scaldabagno
• Pulirlo accuratamente dopo l’uso. • Installare l’apparecchio vicino al
punto di utilizzo al fine di evitare
Lavastoviglie inutili dispersioni di calore dell’ac-
• Usare la lavastoviglie solo a pie- qua calda attraverso i tubi
no carico oppure con gli appositi • Preferire lo scaldabagno a gas an-
programmi parziali ziché quello elettrico
• Evitare l’asciugatura con aria cal- • Spegnere lo scaldabagno a
da, che fa consumare il 45% di gas durante i lunghi periodi di
energia in più per ogni lavaggio assenza
• Rimuovere i residui di cibo dal- • Regolare il termostato a 38°-40° C
le stoviglie. d’estate e a 43°-47° C in inverno
• Installare gli EBF (erogatori a
Televisione, hi-fi, computer, DVD basso flusso) sul flessibile della
e videoregistratore doccia e i riduttori di flusso sui
• Collegare tutti gli apparecchi ad una lavandini per consumare meno
presa a ciabatta con l’interruttore ON/ acqua e quindi meno energia
OFF per evitare che, quando sono inu- per scaldarla.
tilizzati, rimangano in stand-by
18
Fonte: Luca Mercalli, La scoperta dell’acqua calda nel primo condominio solare,
La Repubblica - Torino e Provincia, 30 settembre 2007
19
La Legge Finanziaria 2007 ha disposto interessanti incentivi per il risparmio energetico che in molti casi
coprono più della metà dei costi che dovremmo sostenere.
In particolare si è prevista una detrazione fiscale del 55% (su base triennale) delle spese sostenute per:
• Riduzione delle dispersioni termiche degli edifici (strutture opache verticali e orizzontali, finestre com-
prensive di infissi, commi 344 e 345)
• Installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda (comma 346)
• Installazione di caldaie a condensazione (comma 347)
• Costruzione di nuovi edifici ad altissima efficienza energetica (comma 351)
La Legge Finanziaria 2008 ha prorogato gli incentivi previsti dalla Finanziaria 2007 sino a tutto il 2010
e ne ha introdotti di nuovi in particolare:
• Le detrazioni fiscali possono essere ripartite in quote annuali uguali da tre a dieci anni a scelta del contribuente
• Non è più necessario l’attestato di qualificazione (o certificazione) energetica per l’installazione di
finestre comprensive di infissi e di pannelli solari termici
• La detrazione del 55% si applica anche alla sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con
pompe di calore ad alta efficienza e con impianti geotermici a bassa entalpia
• Il rilascio di permesso di costruire dal 2009 è subordinato all’installazione di impianti per la produzione
di energia elettrica da fonti rinnovabili, alla certificazione energetica dell’edificio e a caratteristiche
strutturali finalizzate al risparmio idrico
• I comuni possono introdurre una aliquota ICI ridotta (inferiore al 4 per mille) per coloro che installano
impianti energetici da fonti rinnovabili
20
21
Opportunità e incentivi
La legge Finanziaria 2007 ha previ- • installazione di impianti geotermi-
sto la detrazione fiscale del 55% per ci a bassa temperatura, se contri-
le spese sostenute per la riqualifica- buiscono a raggiungere le presta-
zione energetica dell’edificio, ovvero: zioni di efficienza richieste.
• ristrutturazioni che diminuiscano • sostituzione di frigoriferi e conge-
il fabbisogno energetico dell’edifi- latori con modelli di classe energe-
cio (rimborso fino ad un massimo tica A+ o superiori. Detrazione del
di 100.000 euro) 20% della spesa in un’unica quota
• installazione di strutture opache e in- fino ad un massimo di 200 euro.
fissi (rimborso fino a 60.000 euro) È necessaria una autodichiarazione
• installazione di caldaie a conden- di smaltimento.
sazione e messa a punto del siste- I rimborsi, in tre quote annuali, sono
ma di distribuzione (rimborso fino vincolati alla certificazione edilizia
a 30.000 euro) dell’edificio.
• installazione di pannelli solari termi- La legge Finanziaria 2008 ha però
ci per la produzione di acqua calda semplificato l’iter per la sostituzione
su edifici esistenti (rimborso fino ad degli infissi e l’installazione dei pan-
un massimo di 60.000 euro) nelli solari: per questi due interventi
• installazione di caldaie a biomassa, non è più necessaria la certificazione
se contribuiscono a raggiungere le energetica da inviare all’Enea.
prestazioni di efficienza richieste. Il Decreto del 19 febbraio 2007 incen-
tiva la produzione di energia elettrica
da impianti fotovoltaici. Il meccanismo
premiante si basa sul riconoscimento
di una tariffa incentivante riconosciuta
per 20 anni e sul risparmio riconosciu-
to in bolletta, oltre che sull’applicazio-
ne di un’IVA al 10%.
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1. IN CASA 2. IN CITTÀ 3. IN VIAGGIO
L’energia in casa 1.1
Illuminazione e riscaldamento 1.2
In cucina 1.3
L’acqua 1.4
Gestire i rifiuti 1.5
In bagno 1.6
Nel guardaroba 1.7
Nell’orto e in giardino 1.8
Nutrirsi secondo natura
MANGIARE SANO E RESPONSABILE • scegliere prodotti di stagione, locali
Viviamo in un mondo ben strano: e bio. Così facendo evitiamo di
i quattro quinti dell’umanità non ingerire residui di pesticidi e fito-
mangiano abbastanza e il restan- farmaci, riprendiamo contatto con
te quinto mangia troppo. il territorio e diminuiamo l’impatto
ambientale.
È il drammatico squilibrio tra il nord
e il sud del mondo, tra una maggio- A TAVOLA CON EQUILIBRIO
ranza malnutrita e una minoranza Ecco alcuni comportamenti da segui-
che soffre per gli eccessi alimentari. re per mettere in atto scelte alimenta-
ri responsabili:
Si potrebbe obiettare che questo non • preferire i prodotti di stagione e
riguarda la sfera del nostro benessere del nostro territorio
personale, essendo un problema di so- • distinguere tra i diversi tipi di agri-
lidarietà e sensibilità sociale, tuttavia coltura (e privilegiare quella biologi-
i due fenomeni sono collegati. Scelte ca o integrata)
alimentari mirate al nostro perso- • evitare dolcificanti e integratori: la
nale benessere possono essere natura ci offre tutto ciò di cui ab-
significative anche ad un livello biamo bisogno
sociale più ampio. • limitare i grassi, in particolare
quelli idrogenati, sia vegetali,
Ecco due esempi di scelte “virtuose”: sia animali
• mangiare meno carne. Non solo ci • limitare il consumo di carne e pre-
fa stare meglio, ma così riduciamo ferire un apporto proteico da pro-
l’impatto del nostro stile di vita sul- dotti vegetali quali i legumi (lentic-
l’ambiente, contribuendo alme- chie, fagioli, soia).
no un po’ a contrastare un modello
agricolo che premia l’allevamento
intensivo piuttosto che l’alimenta-
zione umana
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FRUTTA
arance, kiwi, ciliegie, albicocche, cachi,
mandarini, fragole, kiwi, angurie, fichi, castagne,
mandaranci, limoni, mele, lamponi, limoni, limoni, mele,
mele, pere, pere mirtilli, more, mirtilli, meloni,
pompelmi meloni, pesche, pere, uva
susine, uva
VERDURA
bietole, asparagi, bietole, carote, bietole,
broccoli, bietole, cetrioli, cicorie, broccoli,
carciofi, cardi, carciofi, carote, cipolle, carciofi,
carote, cavolfiori, fagiolini, cardi, carote,
cavolfiori, cavoli, cicorie, fave, insalate, cavolfiori,
cavoli, cicorie, cipolle e cipolline, melanzane, cavoli, cicorie,
cime di rapa, fagiolini, patate, finocchi,
finocchi, patate, fave, finocchi, peperoni, insalate,
porri, radicchi, insalate, patate, pomodori, melanzane,
sedani, spinaci, piselli, funghi porcini, patate,
zucche pomodori, radicchi, peperoni, porri,
porri, radicchi, ravanelli, funghi porcini,
ravanelli, rucola, sedani, radicchi,
rucola, sedani, zucchine ravanelli,
spinaci, sedani, spinaci,
zucchine zucchine,
zucche
PESCE
cefalo, acciuga, cefalo, acciuga, cefalo, acciuga, cefalo,
muggine, muggine, muggine, muggine,
merluzzo, dentice, dentice, dentice,
sardina, merluzzo, merluzzo, merluzzo, rata,
sgombro, pesce spada, orata, pesce pesce spada,
sogliola, sardina, spada, sardina, sardina,
spigola, triglia sogliola, tonno, sgombro, sogliola, tonno,
triglia sogliola, triglia
spigola, tonno,
triglia
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Mangiare biologico: cosa significa?
Polli alla diossina, “mucca pazza”, agricoltori. Oggi il modello dell’agri-
aviaria, allarme OGM… Diciamolo: coltura intensiva è stato rimesso in
oggi l’industria agroalimentare met- discussione da quella biologica, che
te un po’ di timore, e i consumatori viene tuttavia accusata di essere più
si fidano sempre meno. Si sono così costosa di quella tradizionale.
sviluppati negli ultimi anni diversi È vero, tutto ha un prezzo, e il pro-
modelli di agricolture “alternative”, dotto biologico dell’agricoltore lo-
più vicine ai cicli della natura. Nel cale può arrivare a costare il 30%
1991 l’Unione Europea ha discipli- in più rispetto ad un prodotto fuori
nato la materia e ha scelto la dicitura stagione proveniente dall’altra parte
agricoltura biologica per indicare un del mondo.
tipo di agricoltura che considera l’in-
tero ecosistema agricolo, sfrutta la na- Ma fermiamoci un attimo a conside-
turale fertilità del suolo, promuove la rare che il prodotto non biologico
biodiversità dell’ambiente ed esclude ha statisticamente il 30% in più di
l’utilizzo di prodotti di sintesi e OGM. acqua e tra il 69 e il 97% in più
di nitrati, a fronte di meno proteine
In pratica, è necessario non avere e meno acido ascorbico, potassio,
residui di fitofarmaci o concimi chi- calcio.
mici di sintesi nei prodotti, ma anche Costa di meno, ma vale di meno, per-
non scaricare nell’ambiente gli scar- ché offre acqua e nitrati al posto di
ti di produzione che causano l’in- proteine, vitamine e oligoelementi.
quinamento di acque, terreni e aria.
Il biologico, infine, utilizza circa il Anche per ciò che riguarda il trat-
30% di energia in meno, produce tamento degli animali l’agricoltura
minore erosione e mantiene migliore biologica rappresenta un netto mi-
la qualità del suolo. glioramento: se in Europa una gal-
lina ha diritto per legge a 550 cm2
Altra cosa è l’agricoltura a lotta in- di spazio (meno di un foglio A4)
tegrata, costituita da un insieme di nell’allevamento biologico le gabbie
pratiche che limitano l’uso di pro- sono vietate e ogni gallina ha alme-
dotti di sintesi, in particolare pestici- no 10 m2 a sua disposizione.
di/insetticidi, ma non di altri, come i
fitofarmaci, diserbanti e concimi.
Occhio al bio! Il marchio della UE
PERCHÉ COSTA DI PIÙ? Gli organismi di controllo certificano il prodotto biologico e
L’agricoltura intensiva che oggi rap- regolamentano l’uso delle etichette identificative.
presenta il modello dominante non A - Possono usare il simbolo a destra solo i pro-
esisteva fino agli anni Sessanta, dotti in cui almeno il 95% degli ingredienti di ori-
gine agricola è ottenuto con metodo biologico.
quando di fatto si praticava quella B - Possono indicare gli ingredienti biologici i
che oggi chiamiamo agricoltura bio- prodotti in cui almeno il 70% degli ingredienti di
logica. Le politiche di modernizza- origine agricola è ottenuto con metodo biologico, specificando
zione hanno spinto verso un aumen- la percentuale di biologico nel prodotto finale
to della produttività, che ha fatto C - Possono usare la dicitura “prodotti in conversione” quelli
che hanno un solo ingrediente di origine agricola coltivato da
crollare i prezzi e ha rapidamente almeno 12 mesi secondo le norme dell’agricoltura biologica.
creato peggiori condizioni per gli
25
I cibi economici, dunque, possono o del costo dei problemi ambientali
non essere sempre desiderabili, so- provocati dall’agricoltura.
prattutto se il prezzo indicato non tie- Alcune recenti indagini svolte in Ger-
ne conto dei sussidi agli agricoltori mania, Stati Uniti e Regno Unito, indi-
cano che ogni anno vengono pagati
Frutta e verdura: più pesticidi e meno proteine. miliardi di dollari per l’inquinamento
e per gli altri costi legati all’agricol-
Secondo uno studio dell’Università del Texas, cinquant’anni fa tura contemporanea: dalla rimozione
le verdure avevano il 6% di proteine e il 38% di riboflavine
dei pesticidi dall’acqua potabile alla
(vitamina B2) in più. Questo significativo calo è dovuto all’uso
intensivo del terreno, a cui si aggiunge l’uso di pesticidi e, pro- bonifica dei suoli, fino alla scompar-
babilmente anche l’aumento della temperatura. sa della fauna selvatica.
(Per approfondimenti: www.dietamediterranea.it)
26
28
I bambini e il cibo
Dagli USA, un decalogo per i genitori.
Lo squilibrio è palese, oltre che
1. Essere un buon modello per i figli. Se si coltivano abitudini sane allarmante: mentre nell’Africa sub-
è molto più semplice convincere i bambini a fare lo stesso.
sahariana molti bambini mostrano
2. Far sì che tutta la famiglia si mantenga attiva. Incoraggian-
do le attività all’aria aperta e lo sport, si passa tempo tutti ritardi nella crescita a causa di ca-
insieme e ci si mantiene in forma. renze alimentari, paradossalmente
3. Limitare TV, video giochi e computer. Queste abitudini con- sono vittime di un sistema alimen-
ducono ad uno stile di vita sedentario, al bombardamento tare anormale anche quel 34% di
di spot pubblicitari di junk food e bevande ipercaloriche,
bimbi italiani tra i 9 e gli 11 anni
ad un abuso di snack, determinando l’aumento del rischio
di obesità e di malattie cardiovascolari. che hanno problemi di obesità. Se
4. Incoraggiare il bimbo nelle attività fisiche che preferisce. i bambini italiani sono i più pingui
Ogni bambino è unico. Lasciare che sperimenti diverse at- d’Europa, le cause sono da ricercare
tività finché scopre quello che realmente ama fare e che in un’alimentazione troppo ricca di
praticherà più volentieri.
grassi e zuccheri.
5. Essere di sostegno. Proporre più che vietare. Chiunque
ama essere elogiato e celebrare i successi aiuta i bambini
e gli adolescenti a sviluppare una buona immagine di sé. Cibi che non vengono smaltiti da
6. Fissare obiettivi precisi e possibili. Ad esempio un’ora bambini sempre più sedentari, fermi
di moto al giorno, o non più di due dessert a settimana. davanti ai videogiochi o alla tv, che
Quando gli obiettivi sono astratti o i limiti troppo restrittivi
li bombarda costantemente di spot
le probabilità di successo diminuiscono.
7. Non ricompensare i bambini con il cibo. Dolci o snack per invitarli al consumo di cibi confe-
usati come premio inducono abitudini scorrette. zionati, non salutari e costosi.
8. Consumare i pasti con la famiglia riunita. Rende più difficili
gli eccessi e il consumo di alimenti non adatti. Il fenomeno non è solo italiano: nel-
9. Coinvolgere i bambini nelle decisioni riguardanti il
l’Europa occidentale ci sono infatti
menù e nella preparazione dei cibi. Le buone abitudini
apprese nell’ambiente familiare sono quelle che si man- oltre 5 milioni di bambini con gravi
tengono più a lungo. forme di obesità, problemi al cuore,
10. Proporre come gioco la lettura delle etichette. Così l’in- al fegato, alle articolazioni e ad altri
tera famiglia sarà consapevole della qualità dei pro- organi e apparati, oltre naturalmente
dotti consumati.
alle conseguenze psicologiche e so-
(A cura dell’American Heart Association Per approfondire: ciali che l’obesità comporta. Al tasso
www.dietamediterranea.it/decalogo.htm) attuale, si prevede che possano es-
sere oltre 300 mila in più ogni anno.
30
31
33
34
35
36
litri pro-capite
150
milioni di litri
0 0
1985 1995 2005
37
516 521
510 501
492
490
430
1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006
Nel nostro Paese ogni cittadino Nei secoli passati l’uomo ha sem-
ha prodotto, nel 2006, 550 kg di pre riutilizzato i rifiuti che produce-
Rifiuti Urbani, ovvero 1,50 kg al va: l’economia e le abitudini della
giorno (fonte: Apat). Circa il 65% stragrande maggioranza delle fa-
di questi rifiuti urbani è prodotto miglie che vivevano sia in città che
all’interno delle nostre mura dome- in campagna erano fondate sull’arte
stiche, il rimanente è prodotto dalle del riutilizzo e del “non spreco”: gli
attività commerciali che ci fornisco- oggetti e gli scarti da buttare erano
no i beni e i servizi quotidianamen- veramente pochi.
te (attività commerciali, Grande Dal secondo dopoguerra la quan-
Distribuzione Organizzata, uffici tità di rifiuti è aumentata vertigino-
privati e pubblici, ecc). samente, in particolare gli scarti
organici, il vetro e la carta e si è
Negli ultimi dieci anni la produzio- inoltre ampliata la tipologia di nuo-
ne pro-capite è dunque aumentata, vi rifiuti prodotti come le plastiche e
senza segnali di inversione di ten- i materiali delle industrie chimiche,
denza, del 22%. siderurgiche e tessili.
39
100%
16,0% 20,0%
90% 25,4%
29,1%
2,7%
80% 5,6% 2,9%
5,2% 17,0%
50%
17,5%
40% 8,1%
61,7% 7,3%
30%
50,0%
20% 35,0%
29,2%
10%
0
1976 CNR 1986 CNR 1997 IPLA 2005/2006 IPLA
40
41
42
250 2.400
kWh risparmiati
2.000
200
150 1.600
150
1.200
100 75 800
kg
54
50 400
16
- -
carta plastica vetro alluminio totale
materiale recuperato
43
44
Progetto: RECUPERO
La Regione Piemonte, al fine di sensi- sull’industria del recupero, con parti-
bilizzare l’opinione pubblica sull’im- colare riferimento ai rifiuti di imballag-
portanza della raccolta differenziata gio. La mappatura dei flussi dei rifiuti e
dei rifiuti e del successivo recupero la verifica che essi siano effettivamente
dei materiali, ha sviluppato, dal 2003, recuperati sono elementi importanti per
uno studio permanente, denominato incentivare il cittadino ad effettuare la
“Progetto Recupero”, che si prefigge di raccolta differenziata.
effettuare la mappatura completa dei Sul sito http://extranet.regione.pie-
flussi dei rifiuti urbani, dalla raccolta monte.it/ambiente/rifiuti/prog_recu-
differenziata al recupero, e di quantifi- pero.htm sono scaricabili tutte le infor-
care l’incidenza del rifiuto piemontese mazioni e i dati relativi al progetto.
RIFIUTI
46
I TEMPI DI BIODEGRADAZIONE
La maggior parte dei rifiuti “domesti-
ci” hanno tempi di biodegradazione
molto elevati. Nella tabella qui sotto
vengono forniti alcuni esempi.
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1 Ex ConPoco InCasa.indd 48 28-03-2008 11:34:49
1. IN CASA 2. IN CITTÀ 3. IN VIAGGIO
L’energia in casa 1.1
Illuminazione e riscaldamento 1.2
In cucina 1.3
L’acqua 1.4
Gestire i rifiuti 1.5
In bagno 1.6
Nel guardaroba 1.7
Nell’orto e in giardino 1.8
Igiene personale, salute e sostenibilità
In bagno ogni giorno ci laviamo i sostanze, quasi tutte di origine sinte-
denti, usiamo creme detergenti o tica - possano essere potenzialmente
idratanti, ci laviamo, facciamo la tossici e causare reazioni allergiche
doccia con il sapone e lo shampoo, della pelle. Senza dimenticare che a
utilizziamo cosmetici per migliorare volte anche i prodotti cosiddetti “na-
il nostro aspetto. E questo per tutta la turali” sono realizzati con sostanze
vita. Cose comuni, insomma. Quel- di sintesi e il fatto che contengano oli
lo che è straordinario (e fuori della essenziali di piante o erbe officinali
norma) è che alcune delle sostanze non li rende migliori o potenzialmen-
contenute in questi prodotti sono po- te meno tossici.
tenzialmente dannose. E non è ne- Fortunatamente negli ultimi anni è
cessario ingerirle: a volte è sufficien- aumentata la consapevolezza sui
te inalarle o toccarle. Generalmente, possibili effetti nocivi di alcuni ingre-
ad esempio, non si trovano avver- dienti e comincia a circolare un’in-
tenze riguardo a come i più diffusi formazione più corretta.
profumi in commercio - più di 4.000
49
50
Bucato e dintorni
Il bagno non è soltanto il luogo dedi- re prodotti più semplici e naturali (e
cato all’igiene personale e alla cura non per questo più costosi o meno
di sé. In bagno, o nei vani ad esso efficaci), acquisire abitudini diverse.
attigui, spesso si lavano i panni, si E ambiente e salute spesso sono
carica la lavatrice, si stende e si stira. strettamente collegati, in modo che
Insomma, dalla cura e dal lavaggio certi comportamenti possono arre-
del corpo il discorso si estende ai ve- care benefici (o procurare danni)
stiti, ai tendaggi e agli arredi della ad entrambi. Pensiamo ai detergenti
casa. Le problematiche sono però per il bucato: una volta erano rap-
simili, dato che anche per quanto ri- presentati dai soli saponi, oggi sono
guarda le tipiche attività domestiche stati sostituiti da una vasta gamma di
di lavaggio e pulizia, entra in gio- detersivi utilizzati in grande quantità
co l’utilizzo dell’acqua corrente e di nelle nostre case.
prodotti (detergenti, detersivi, ecc.) Essi contengono composti chimici che
che possono essere più o meno tossi- possono arrecare danno alla salute
ci, più o meno sostenibili. umana, ma anche compromettere i
Vivere nel “rispetto dell’ambiente e delicati equilibri degli ecosistemi, a
della nostra salute” non vuol dire sot- causa della loro tossicità, della loro
tostare a rigide restrizioni. persistenza nell’ambiente e dell’alto
Piuttosto, significa consumare l’ac- potenziale di bioaccumulo.
qua in modo consapevole, utilizza-
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Abiti usati
Un tempo gli abiti passavano di mano scenti o un’associazione. Significa
in mano tra fratelli, parenti e cono- promuovere economie di scambio,
scenti. Oggi capita di buttare nella significa non buttare, ma riutilizzare
spazzatura vestiti indossati poche o riciclare.
volte, magari perché non ci stanno
più, o perché sono passati di moda. Ci sono molti modi di riciclare gli
L’abbigliamento è uno dei settori abiti, sposando esigenze etiche e
simbolo del consumismo della nostra sfizi, rispetto per l’ambiente, stile e
era, dell’ansia di possedere sempre curiosità. Negli ultimi anni alcune
più cose, di cui spesso non abbiamo indagini hanno gettato un’ombra
bisogno. Moda ed ecologia tuttavia sui cassonetti per la raccolta di abiti
possono non essere incompatibili, e usati e sul sistema della beneficen-
un’ottima idea è quella degli abiti za, in alcuni casi scarsamente con-
usati, una modalità più sobria, intel- trollato. Tuttavia proprio questo ha
ligente e spesso anche divertente di fornito la spinta a sviluppare sistemi
vestirsi. Orientarsi al mercato degli no-profit più trasparenti.
abiti usati significa non gettare nella
spazzatura le cose non più utilizza-
te, ma darle a chi può ancora trarne
vantaggio, siano questi dei cono-
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FORMICHE E BLATTE:
DETERRENTE CASALINGO
L’azione nociva di formiche e blatte
può essere neutralizzata con il pro-
fumo. Tutti gli insetti infatti detestano
gli odori intensi, come quelli degli oli
essenziali. Se non intendete coabi-
tare con loro, mettete in un piccolo
flacone spray di vetro 20 ml di al-
col etilico, o grappa, a cui dovete
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L’attenzione all’ambiente
non finisce sulla soglia di casa.
I comportamenti che assumiamo fuori in ufficio? I nostri figli a casa man-
casa, per le vie della città, in ufficio giano frutta biologica, ma a scuola
o a scuola, sono fondamentali. Pen- continuano così o si abbuffano di
siamo ad esempio al traffico: è facile merendine confezionate e piene di
lamentarsi per gli ingorghi, ma non conservanti?
sarebbe intelligente che fossimo noi i
primi a cercare mezzi alternativi per Vediamo dunque quali comporta-
i nostri spostamenti? menti si possono mettere in pratica
E ancora. A casa facciamo la raccol- per ridurre la nostra impronta eco-
ta differenziata con grande impegno logica e assumerci le nostre respon-
e cerchiamo di limitare i consumi di sabilità nei confronti dell’ambiente
energia, ma come ci comportiamo anche quando siamo fuori di casa.
In movimento
Caos, stress e pericoli per la salute: zi ecosostenibili o collettivi, ecc.) e le
fra traffico e inquinamento, la mo- nostre decisioni personali.
bilità è diventata una delle cause In Italia non abbiamo molto da van-
che rende insostenibile la vita quo- tarci: con più di un’automobile ogni
tidiana. Muoversi in città crea tanti due abitanti, siamo il Paese europeo
problemi, correlati soprattutto all’im- con il più alto tasso di motorizzazio-
patto ambientale e sociale: inquina- ne (escluso il Principato di Monaco,
mento acustico e atmosferico, con- che non è esattamente una nazione
sumi energetici, rifiuti, conseguenze come le altre!), e quello con il mag-
negative sul paesaggio e sulla salute gior traffico in rapporto all’estensio-
dei cittadini. ne della rete stradale.
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Buone Pratiche
A PIEDI, IN BICI O CON I MEZZI
Quando ci spostiamo in città di so- > 5 km
lito le distanze non sono insormon- 3 - 5 km
tabili: uno studio ha dimostrato che < 2 km
l’80% degli spostamenti motorizzati
copre una distanza inferiore a 5 km. 0% 15% 30% 45%
Per tragitti di questo tipo è davvero
necessario prendere la macchina? La bicicletta ad esempio ha innume-
Sarebbe molto meglio muoversi a revoli vantaggi, oltre a quello di con-
piedi, in bici o con i mezzi pubblici. sumare pochissima energia.
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La bicicletta: Perché?
CAR-SHARING
L’AUTO SOLO QUANDO SERVE Il mobility manager
Se avete bisogno dell’auto, la potete È nata una nuova professione, il mobility manager. È il profes-
prenotare e usare quando e quanto sionista che, in un ente o in un’impresa, gestisce la domanda
di mobilità dei dipendenti, conciliando i bisogni individuali
volete; poi la riportate indietro e il con le esigenze di sostenibilità, e definendo il Piano degli Spo-
gioco è fatto. È il principio alla base stamenti Casa Lavoro dei dipendenti (PSCL). Non ne avete mai
del car-sharing, che significa condi- sentito parlare? Sappiate che le imprese e gli enti pubblici con
più di 300 addetti devono adottare il PSCL: provate a chiedere
visione dell’auto: un servizio che se nel vostro luogo di lavoro è stato istituito.
da qualche anno è attivo in alcu-
ne città italiane e che può essere
un’ottima alternativa all’utilizzo del
veicolo privato, soprattutto per spo-
stamenti brevi e frequenti. La città
con il maggior numero di auto per
il car-sharing (99 nel 2007), è To-
rino, ma ad oggi hanno aderito al
progetto anche Genova, Milano, Ve-
nezia, Bologna, Firenze, Modena,
Parma, Roma e Rimini.
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Il car-sharing Perché?
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Il car-pooling Perché?
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1. metano metano
2. gpl gpl
3. benzina diesel
4. diesel benzina
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Intervento/comportamento Perché?
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Mense biologiche
La città di Grugliasco, nella prima sede delle Facoltà di Veterinaria e
cintura di Torino, è stata fra le prime Agraria. Nel complesso, le attività
in Italia a basare le proprie mense ristorative caratterizzate dal ricorso
scolastiche su derrate coltivate bio- al biologico raggiungono una pla-
logicamente. Fin dal 1993, infatti, tea di circa 3000 utenti giornalieri.
l’impianto di cottura comunale ha
prodotto e veicolato circa 2500
pasti al giorno, all’interno di uno Nelle scuole di torino arrivano
schema di menu che privilegia non i distributori di frutta e snack salutisti
solo le materie prime biologiche, ma
anche uno stile alimentare di tipo La Circoscrizione 1 della città di Torino (centro e Crocetta) ha
mediterraneo. aderito ad una proposta della Coldiretti che, in risposta al-
l’allarme lanciato dal Congresso Internazionale sull’obesità di
Alla somministrazione dei pasti il Sydney, propone alle scuole cittadine di installare eco-dispen-
Comune affianca, già da molti anni, ser di frutta e verdura. Una mela o una pesca noce (ma anche
un’intensa opera di educazione ali- una vaschetta di macedonia fresca o insalata) al posto del go-
mentare rivolta alle scolaresche, alle loso, ma certamente meno salutista, sacchetto di patatine.
Dalla primavera 2008, dunque, il Comune di Torino lancia
famiglie e agli insegnanti.
l’offensiva antimerendina, con un progetto sperimentale che
mira a affiancare alle tradizionali macchinette che distribuisco-
Dal 2004 l’Amministrazione comu- no snack confezionati, dei nuovi dispenser contenenti prodotti
nale ha costituito e reso operativa naturali, freschi e più sani.
una società partecipata che sommi-
(Fonte: Scuola. Via le merendine. Mele nelle macchinette, La Stampa
nistra pasti biologici anche alla men- - Cronaca di Torino e Provincia, martedì 18 settembre 2007)
sa del campus universitario locale,
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Dentro le confezioni:
dagli ingredienti al comportamento delle aziende
Non sempre ci si può approvvigio- sapevolezza e in modo critico:
nare presso i mercati sotto casa. basta informarsi e scegliere con
Anche in un supermarket, però, attenzione tra le innumerevoli of-
è possibile acquistare con con- ferte disponibili.
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Le immersioni subacquee
Chi pratica immersioni dovrebbe ri- • non attaccarsi a tartarughe, gran-
spettare alcune regole di base: di pesci o cetacei, ma nuotare con
• in immersione evitare il contatto con loro; non inseguire gli animali se
il fondo e con gli organismi marini ci si accorge di recare disturbo
• in prossimità del fondo bloccare • evitare di toccare organismi che
ogni movimento di mani e pinne non si conoscono o che potreb-
• evitare di passare sotto le volte o bero essere delicati; non accarez-
nelle grotte: si possono urtare e zare i pesci e altri organismi, si
danneggiare gli organismi potrebbe asportare il muco protet-
tivo che li ricopre, con il rischio di
provocare lesioni
• non raccogliere dal fondo organi-
smi vivi o morti, reperti di valore
storico o archeologico e oggetti
coperti da alghe e animali
• non acquistare souvenir prodotti
con materiali provenienti dal mare
• non buttare niente in acqua
• per la cintura da sub, preferire
i piombi “rivestiti” (di gomma,
plastica o silicone) a quelli grez-
zi, che rilasciano residui conta-
minati nell’acqua.
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Le regole base
• Nella scelta della località, privilegia- zati solo per divertimento: quad,
re le aree a Parco, dove le attività fuoristrada, elicotteri e motoslitte
sono vincolate e orientate alla ricer- usati in questo modo sono inutili
ca dell’eco-compatibilità. e dannosi, simbolo di uno scolla-
Preferire comunque i territori che mento totale con il territorio e la
hanno attuato scelte urbanistiche e natura. Se si è in macchina, perlo-
infrastrutturali compatibili con l’am- meno rispettare i divieti di acces-
biente, considerando elementi che di- so per le strade che portano agli
mostrano l’attenzione all’ecosistema alpeggi e non parcheggiare sel-
(certificazione ambientale, bandie- vaggiamente nei prati. A maggior
re arancioni TCI, Guida Bianca Le- ragione, non andare in auto o in
gambiente, ecc). Scegliere i luoghi moto fuori dalle strade carrozzabi-
che mantengono il rapporto con la li: i mezzi motorizzati servono ad
storia e la cultura delle popolazioni avvicinarsi, non ad “entrare” nel
locali, o ancora meglio i rari posti cuore della natura!
che sono raggiungibili solo con na-
vette o mezzi a basso impatto (un • Non danneggiare gli alberi e i fiori
esempio affascinante tra i tanti è e non calpestare i prati utilizzati
Chamois, in Valle d’Aosta, dove si per produrre foraggio
arriva solo in funivia o a piedi).
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• Non abbandonare i rifiuti, ma con- • Rispettare gli animali.
ferirli negli appositi contenitori po- Non toccare le uova nei nidi o i
sizionati presso i rifugi o a valle cuccioli di animali selvatici: alcuni
animali, se sentono l’odore del-
• Non accendere fuochi nei boschi. l’uomo, non riconoscono più i loro
Se volete fare un barbecue ci sono piccoli e li abbandonano.
le aree attrezzate e in ogni caso il Allo stesso modo, fare attenzione
fuoco va sempre sorvegliato fino a agli animali allevati, senza distur-
che non sia completamente spen- bare mandrie e greggi e tenendo
to, perché può bastare un filo di al guinzaglio il proprio cane
vento per provocare un incendio.
Attenzione alle sigarette: molti in- • Rispettare le regole stabilite nel-
cendi sono provocati da mozzico- le aree a Parco, come eventuali
ni mal spenti divieti di campeggio e di acces-
so per i cani
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La mountain bike
Alcune associazioni hanno redatto scoperti; quindi niente “derapate”
codici specifici per la pratica di que- e brusche frenate e attenzione an-
sta disciplina, che contengono indi- che nell’attraversamento dei cana-
cazioni sull’impatto ambientale. letti di scolo dell’acqua
• non spaventare gli animali
Ecco le principali: • non lasciare rifiuti
• restare sui percorsi già tracciati • evitare di utilizzare impianti di risalita
per non arrecare danni alla vege- • osservare gli eventuali divieti, pre-
tazione e limitare l’erosione del senti soprattutto nei parchi.
suolo evitando di tagliare terreni
Turismo equestre
In generale vale quanto già detto.
Il cavallo, soprattutto in salita, deter-
mina un’azione erosiva del terreno,
dunque sono da evitare gli itinerari
più “fangosi”.
In inverno
Anche per gli sport invernali, vale il tica questo sport, con l’invito ad
principio di preferire le attività che alternarlo con forme più dolci e in
richiedono solo l’energia del cor- sintonia con l’ambiente.
po, come sci di fondo, pattinaggio, • Privilegiare le piccole stazioni,
escursioni con le racchette, sci-alpini- dove la rete di impianti meglio si
smo. Gli impianti di risalita per lo sci integra con l’ambiente e dove lo
alpino, così come l’innevamento ar- sci alpino non ha portato sconvol-
tificiale, hanno un fortissimo impatto gimenti urbanistici
sull’ambiente, di cui il diboscamento • Rispettare la vegetazione, evitan-
intensivo è solo l’aspetto più visibile. do di sciare nei boschi in fase di
Consapevoli dell’importanza eco- rinnovazione e nei rimboschimenti
nomica che lo sci alpino riveste in • Rispettare la fauna selvatica, evitan-
alcuni territori, si possono comun- do rumori inutili, non avvicinando
que fornire dei criteri per chi pra- né inseguendo gli animali selvatici.
L’arrampicata e l’alpinismo
Nelle aree attrezzate per l’arrampi- mente i climber si devono impegnare
cata sportiva esistono norme specifi- al rispetto delle convenzioni specifi-
che, per evitare di arrecare disturbo che, ad asportare i rifiuti e a mante-
alla fauna, alla flora delle pareti e nere i sentieri e le zone alla base delle
agli uccelli che lì nidificano. Natural- rocce come li hanno trovati.
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Attività acquatiche
Anche in questo caso esistono I praticanti devono utilizzare gli ac-
molte attività diverse come canyo- cessi attrezzati, restare a distanza
ning, hydrospeed, rafting, canoa, da altri fruitori dei corsi d’acqua,
kayak, che hanno impatti diversi prestare attenzione ai luoghi di ac-
sull’ambiente. costamento, evitare fuoriuscite di
carburante, detersivi, rifiuti.
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1. IN CASA 2. IN CITTÀ 3. IN VIAGGIO
Al mare 3.1
In montagna 3.2
Nel mondo 3.3
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Rifiuti
10 CONSIGLI
Acqua
10 CONSIGLI
1. Installa i riduttori o gli aeratori di flus- 2. Installa gli erogatori a basso flus-
so ai rubinetti del tuo appartamento. so per la doccia.
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Mobilità
15 CONSIGLI
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Consigli “generali”
5 CONSIGLI
1. Non sprecare: compra quello 5. Prova, se ti è possibile, a “auto-
che serve. produrti” alcuni alimenti e prodotti
per la casa: pane, yogurt, birra,
2. Privilegia i prodotti “verdi” (es.
verdure, sapone di Marsiglia, de-
marchio Ecolabel) e quelli in ma-
tergenti, smacchianti, prodotti per
teriale riciclato. Per l’alimentazio-
le piante e l’orto, ecc.
ne preferisci i prodotti biologici
(certificati).
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• Sportello di Ciriè
via Don Lorenzo Giordano, 19
10073 Ciriè
tel. 011 9214938, fax 011 4308178
ciriè@movimentoconsumatori.it
Orario uffici
martedì: 15:30 - 18:30
venerdì: 9:30 - 13:30
• Sportello di Pinerolo
strada Baudenasca, 17
10064 Pinerolo
tel. 0121 376254
pinerolo@movimentoconsumatori.it
Orario uffici
mercoledì: 9:30 - 12:30
venerdì: 15:30 - 18:30
• Sportello di Rivoli
via Capra, 27
10098 Rivoli
tel. 011 9510750
rivoli@movimentoconsumatori.it
Orario uffici
martedì e giovedì: 14:30 - 17:30
• Sportello di Orbassano
via Giolitti, 6
10043 Orbassano
tel. 011 9005696
orbassano@movimentoconsumatori.it
Orario uffici
lunedì: 15:30 - 18:30
mercoledì: 14:30 - 17:30
www.movimentoconsumatori.to.it