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Avv.Giuseppe Dilengite
Gent.mi,
a seguito di una riflessione sviluppata con un gruppo di Cittadini, di Il Consorzio “Vico Promozione”,
organismo che vede la partecipazione dei maggiori operatori del settore turistico ed enogastronomico
del ns. paese oltre che dell’Ente Comune, approfittando della prossima scadenza elettorale, vuole
avviare una riflessione sul settore partendo da un’analisi di scenario necessaria per poter allestire una
strategia che punti ad implementare, anche attraverso politiche di targettizzazione, l’arrivo di nuovi
flussi turistici.
In questo scenario si inserisce il territorio che abbraccia la Penisola Sorrentina e l’ isola di Capri: il
territorio considerato è, a livello Mediterraneo, uno dei comprensori che vanta la maggiore tradizione
turistica. Ricompreso nel primo tour offerto da Thomas Cook fin dal 1860 (gita a Sorrento con visita
della Grotta Azzurra a Capri), il comprensorio ha conservato una connotazione fortemente
internazionale per tutto il secolo scorso, beneficiando, nel tempo, anche di una rilevanza presenza di
turismo organizzato.
La fruizione balneare fa in realtà da sfondo a una varietà di motivazioni turistiche che trovano spunto
nelle numerosissime risorse dell’area. Quella climatica, anzitutto, che unita alla gradevolezza delle
ambientazioni e del paesaggio, favorisce visite e soggiorni per diversi mesi prima e oltre la stagione
prettamente estiva. Quella artistica, culturale e archeologica, che trova origine nella popolarità dei luoghi
già in epoca romana, di cui restano pregevoli vestigia sia di dimore imperiali (come nel caso di villa Jovis
a Capri) che della nobiltà patrizia (come la Villa di Pollio Felice a Sorrento).
Le risorse culturali, naturali e paesaggistiche si accompagnano, ad una dotazione di produzioni tipiche
enogastronomiche ed artigianali che forniscono diversi spunti, non sempre pienamente sfruttati, per
l’organizzazione del tempo libero e la differenziazione dei motivi di soggiorno.
Una offerta di qualità, costituita da strutture a 4 e 5 stelle, decisamente superiore alla media italiana,
circostanza che spiega in parte la capacitò di attrazione che l’area esercita nei confronti della domanda
straniera, che costituisce circa l’85% della clientela negli alberghi di tale categoria ed anche il 76% di
quelli a tre stelle..
Capacità ricettiva alberghiera in alcune località del territorio considerato, anno 2007
Località 5 stelle 4 stelle 3 stelle 2 stelle 1 stella Residenze Totale
N PL N PL N PL N PL N PL N PL N PL
Sorrento- 4 719 38 6.669 39 2.738 6 121 6 121 2 92 95 10.566
Sant’Agnello
Vico 1 85 4 393 7 531 7 367 1 24 2 26 22 1.426
Equense
Capri 6 908 17 1.280 20 724 7 191 8 146 5 239 63 3.488
PV Napoli 23 3.542 208 26.713 385 22.633 141 2.844 113 2.871 32 1.478 902 62.598
Fonte: Ente Provinciale per il Turismo di Napoli (2010) Bollettino Statistico 2007, in www.eptnapoli.it
Per quanto riguarda gli esercizi extralberghieri, la nostra zona è stata interessata, negli anni scorsi, da
una forte crescita dell’offerta di tipologie alternative quali affittacamere e bed & breakfast, riflettendo la
più ampia crescita della provincia di Napoli, nella quale il numero di questa tipologia di esercizi, pur
restando pressoché stabile la quota dei campeggi e dei villaggi, è cresciuto da 181 nel 2001 a quasi 700
nel 2007. Come osservato dal Presidente della Federalberghi di Sorrento, Costanzo Iaccarino, si tratta di
una crescita che, soprattutto nella tipologia dei bed & breakfast, che non risponde alla tipologia di
impresa ed è dunque assoggettata a un regime fiscale assai più favorevole, tende ad accentuare la
competizione di prezzo già assai forte nell’area per effetto della vasta presenza di turismo organizzato e
intermediato da operatori turistici internazionali
Capacità ricettiva extra-alberghiera in alcune località del territorio considerato, anno 2007
Località N PL
Sorrento-Sant’Agnello 84 3.732
Vico Equense 48 961
Capri 61 415
PV Napoli 696 19.222
Fonte: Ente Provinciale per il Turismo di Napoli (2010) Bollettino Statistico 2007, in www.eptnapoli.it
Ma nonostante i fattori di attrattività del ns. territorio, negli ultimi tempi si è evidenziata una perdita di
competitività nel settore dovuta da un lato ad un mercato globale caratterizzato da cambiamenti bruschi
e repentini propri dell’andamento dell’economia in generale e da un crescente grado di complessità della
domanda turistica (bisogni sempre più sofisticati, mutevoli e variegati), e dall’altro da un certo
appiattimento dell’offerta, che ha finito per divenire, piuttosto standardizzata, connotandosi su
immagine “old-oriented”, ma priva di offerte competitive ed al passo coi tempi per segmenti quali le
famiglie, i giovani, gli sportivi, che trovano in altre destinazioni risposte più confacenti alle proprie
esigenze. Tale connotazione configge peraltro con la valenza escursionistica che l’intera area assume nei
confronti della conurbazione napoletana, determinando un potenziale crescente conflitto tra la ricerca
di ambiente, relax ed attività per il tempo libero richieste dalla domanda internazionale e la fruizione
quasi prettamente balneare o di gita fuori porta dei flussi provenienti dal capoluogo partenopeo.
Una inversione di tendenza che, a partire dal rafforzamento del concetto di Territorio Eco-
sostenibile, punti decisamente all’apertura a nuovi flussi di domanda, può derivare solamente
dall’adozione di azioni direttamente finalizzate a soddisfare le esigenze di segmenti di domanda diversi
da quelli attuali. La strategia di azione deve puntare in via prioritaria ai segmenti dotati di una
significativa capacità di spesa, dando per scontato che questa debba essere – in ogni caso – la
caratteristica comune della domanda da attrarre, attraverso un miglioramento dell’offerta (necessità di
maggiore professionalità, collaborazioni interaziendali sia in senso verticale, tra fornitori e clienti, che in
senso orizzontale, tra concorrenti). Si ravvisa la necessità di rafforzare la capacità di operare in sinergia
considerando sempre più il territorio non in base ai soli confini amministrativi e territoriali ma in
relazione alla omogeneità dei prodotti da offrire. L’obiettivo è pervenire, per quanto possibile, ad
operazioni condivise, anche al fine di ottimizzare l’uso delle risorse a disposizione. Appare altresì
necessario rendere costante la collaborazione tra i rappresentanti delle autonomie territoriali e degli
operatori del settore, in modo tale da tradurre le politiche turistiche in interventi condivisi e capaci di
integrarsi con gli altri comparti economici anche in sinergia con gli strumenti di programmazione
comunitari,nazionali e regionali, anche nella prospettiva di una prima sperimentazione della riforma del
federalismo.
E’ in quest’ ottica che il Consorzio, in collaborazione con altri soggetti pubblici e privati, si pone quale
interlocutore privilegiato dell’Ente Locale per sviluppare azioni di sostegno al settore turistico ed invita,
fin d’ora, la prossima Amministrazione a promuovere, quale azione prioritaria, la convocazione degli
Stati Generali del Turismo per Vico Equense.
p. il Consorzio
la Direttrice
Marina Monaco
Gruppo di Sostegno
Antonio Abalsamo
Salvatore Dubbiosi
Giovanni Mannara
Nello Savarese