Professional Documents
Culture Documents
Oggi VIDEOINTERVISTA
Maggiani
SUL COMODINO
Giulia Innocenzi Quando Soldati
LA MEMORIA
NUMERO
ANNO XXXV
1768
SABATO 4 GIUGNO 2011 tuttoLIBRI Referendum in libreria Tra una settimana si voterà su
acqua e centrali nucleari: come avere tutte le informazioni utili
per prendere una decisione semplice su questioni complesse
IDENTITÀ EBRAICA
Sarà “semplesso”
PIERO
Due amici BIANUCCI
Il contatore Geiger è lo
e una coreana strumento più comune per mi-
surare la radioattività. Inventa-
Le voci di Jacobson to nel 1913, nelle versioni com-
e Shteyngart merciali ha le dimensioni di un
dire un sì o un no
LOEWENTHAL P. II telecomando e il prezzo di un te-
lefonino. Il modo più rapido per
acquistarne uno è ordinarlo via
Internet. Ma è inutile provarci
adesso. Tutti i fornitori avverto-
no che le scorte sono esaurite.
Se ne riparla a ottobre.
E’ uno dei tanti «effetti
Fukushima». Dagli Stati Uniti
TITOLI PER RAGIONARE
all’Europa i contatori Geiger so-
no andati a ruba. Il disastro nu- Sul prendere decisioni:
cleare giapponese ha spinto Alain Berthoz
MEMORIE molti cittadini con qualche no- LA SEMPLESSITÀ
Nell’alcova zione tecnica a cercare in pri-
ma persona una risposta alle
Codice, pp. 206, €25
Roberto Vacca
di Talleyrand proprie preoccupazioni. Procu-
rarsi un contatore Geiger è an-
SALVARE IL PROSSIMO
DECENNIO
Il vescovo libertino che il consiglio di Marco Casoli- Garzanti, pp. 220, €18,60
e camaleonte no, fisico dell’Università di Ro-
ma Tor Vergata, autore dell’in-
MARCENARO P. VI-VII stant book Come sopravvivere
alla radioattività (Cooper ed.).
Chi il Geiger l’ha comprato, Su atomo e questione
energetica:
Con un neologismo Marco Casolino
COME SOPRAVVIVERE
lo psicologo Berthoz ALLA RADIOATTIVITÀ
ci invita a decifrare Cooper, pp.130, €10
ELENA
Vann Nella Natura selvaggia, due LOEWENTHAL
L’enigma di Finkler di
verità a confronto, fino alla tragedia Jacobson e Storia d’amore ve-
ra e supertriste di Shteyn-
DAVIDE gart sono, in un certo senso,
SAPIENZA
L'isola di Sukwann è
un libro bello, e anche impor-
tante, per la letteratura ameri-
Padre e figlio, due romanzi complementa-
ri e paralleli: si completano
a vicenda, senza tuttavia
raggiungere l’obiettivo.
ritrovarsi
cana di questo nuovo secolo. E Questa vicinanza non è cer-
pensare che, parola di Vann, to apparente e men che me-
«per dodici anni nessun agente no sta nella trama e nell’am-
di mia conoscenza ha voluto bientazione messe in scena
proporlo a un editore». dai due autori – tutto è così
La storia poggia su un im-
pianto narrativo consueto: un
padre e un figlio tredicenne,
Roy, si recano sull'isola di
Sukwann, in Alaska. Jim, geni-
in Alaska diverso, da un libro all’al-
tro.
Howard Jacobson, quasi
un’icona dell’identità ebrai-
ca contemporanea, disin-
tore che esce da due divorzi, nella forza incalzante del sottote- cantata e smarrita al tempo
vuole recuperare il rapporto sto; sarà che il talento è merce stesso, racconta nel suo
con il figlio. Acquista una picco- rara e se tradotto bene come in nuovo romanzo di un’amici-
la cabin sul mare, raggiungibile questa edizione, sa cosa è essen- zia di lunga data, tutta com-
solo con l'idrovolante, immagi- ziale dire, come evitare pensieri presa dentro un’intimità di
na di vivere un'avventura di un inutili e retorici, che non avreb- luoghi e percezioni. Julian
anno con Roy ma il ragazzo è bero spazio nella mente di due Treslove e Sam Finkler si
acerbo, per niente contento di persone coinvolte nelle vicende conoscono da sempre, sono
trovarsi catapultato da Oak- raccontate: tutto questo, unito a amici o per meglio dire sono
land, California, alla solitudine una analisi psicologica delle di- l’uno il riflesso dell’altro. Gary Shteyngart e Howard Jacobson: due narratori dell’«identità ebraica»
del grande Nord. Tuttavia Roy namiche tra Jim e Roy e poi tra Finkler incarna un «fenoti-
si convince di essere contento Jim e l'ambiente nel quale cerca po» ebraico piuttosto comu-
di aiutare il padre, ascoltarne i prima una risposta, poi la reden- ne, l’altro non lo è, ma ha in
pianti e gli sfoghi notturni. E
p
p
David Vann
L'ISOLA DI SUKWANN zione, e infine la fuga, riesce a proposito una specie di os- Identità ebraica L’ironico filo conduttore
quando le cose sembrano ap- p trad.di Sergio Claudio Perroni darci un'opera profonda, avven- sessione. Lo ama e odia e in-
p Bompiani, pp. 196, €16,50 turosa e coinvolgente. vidia e ne è disgustato, tut- dei romanzi di Jacobson e Shteyngart
«L’isola di Sukwann»: E così, anche quando il letto-
re ha compiuto l'intero cammi- «L’enigma di Finkler»:
dopo due divorzi,
sfoghi e pianti,
sempre presente
no e si è reso conto della trage-
dia che a ogni latitudine lacera
l'anima dell'uomo quando non
riesce a comportarsi responsa-
una storia fatta
di ricordi, rivalità,
mogli, comparse che
Due amici fuori
la lezione di London
del mondo
bilmente con il prossimo (come
accade a Jim) e nei confronti del- fluttuano nel tempo
pianarsi tra genitore e figlio, la la Natura, il messaggio dell'Isola
tragedia arriva inattesa. di Sukwann diventa intimo, to insieme. La loro storia è
L'isola di Sukwann, sin dalle ognuno può trarne un personale fatta di ricordi, rivalità,
prime pagine, evidenzia una
narrazione fluida e intensa, do-
ve l'intreccio di pensieri pro-
fondi e universali esaltano una
forte personalità narrativa che
do a una sintesi delle diverse ve-
rità raccontate da padre e figlio.
insegnamento.
Poiché alla fine, tutto sta nell'
origine: «In principio il mondo
era un campo sterminato e la
terra era piatta. Gli animali an-
comparse che fluttuano nel
tempo, mogli. Tutto si avvi-
ta in un racconto di sé che
esclude il mondo.
Gary Shteyngart, invece,
e una coreana
si permette di cambiare tre Sarà che Vann non è esan- davano a spasso su questo cam- dopo l’esilarante Absurdi- mento di comunicazione né con i genitori si scambia delle
punti di vista, tra i quali fonda- gue scrittore da scrivania che si po e non avevano nome, e le cose stan uscito nel 2007, scrive verbale né scritta. Lui gira spassose missive. Abramov
mentale risulta il quarto, quel- immagina scenari selvaggi in grandi mangiavano le cose picco- qui un romanzo di ampio re- per il mondo, tanto è vero che dal canto suo è un tipo un po’
lo della Natura selvaggia, du- versione addomesticata, visto le, e nessuno si sentiva in colpa. spiro. Fondato, cioè, su una il romanzo si apre su un largo strano anche lui, perché gli
ra, estrema, mai dipinta come che proprio in Alaska è nato (co- Poi vennero gli uomini, e si acco- visione del mondo larga nel- scorcio italiano – torinese e piacciono i libri, o meglio l’an-
ostile, se è vero che le cose pre- me un John Ford della letteratu- vacciarono ai confini del mondo, lo spazio e nel tempo. Il pro- romano. A Roma conosce tico odore che mandano.
cipitano sempre quando è l'Uo- ra, elegge il meraviglioso paesag- pelosi e stupidi e deboli, e si mol- tagonista, Lenny Abramov, una strana tipa, una coreana Shteyngart tenta qui un
mo a non comprenderne l'im- gio insondabile dell'Alaska a tiplicarono e diventarono così vive in un non meglio identi- non bella e nemmeno in car- romanzo dell’assurdo a tutto
menso mistero e a toglierle il ri- «personaggio» chiave); sarà che tanti e insofferenti e stufi di ficato periodo futuro in cui ne, anzi. Ma molto intrapren- tondo, ci racconta un mondo
spetto. Ecco come Vann riesce nelle sue letture Jack London ha aspettare, che i confini del mon- tutto e tutti sono guidati da dente e altrettanto enigmati- bislacco e incomprensibile,
a stabilire un centro, arrivan- un ruolo centrale, e lo si avverte do cominciarono a deformarsi». un apparat, uno strano stru- ca. E’ figlia di un podologo e in un futuro decisamente non
LA STAMPA presentano
«IL CORRETTORE» DI RICARDO MENÉNDEZ SALMÓN quella particolare della sua propria esistenza. Il correttore rappresentino il reale senza possibilità di modificarlo e
(trad.di Claudia Tarolo, marcos y marcos, pp. 160, €14,50)
I demoni di Madrid si apre e si conclude con due citazioni da Correzione di
come silenzio e solitudine siano scelte da perseguire. Ma la
vicenda ha i suoi punti di svolta, e dal fondo di tanta
= Quell'11 marzo del 2004 gli attentati alle stazioni Thomas Bernhard. La prima allude all'importanza del disperazione emerge la coscienza di come l'amore sia la
madrilene, che causarono 191 morti e migliaia di feriti, segreto, e in effetti la vita di Vladimir ne nasconde uno salvezza di ognuno: stringendo a sé la moglie Zoe, Vladimir
segnarono a fuoco la storia della Spagna, e degli spagnoli. enorme, che il lettore scoprirà da solo; e anche a come la scrive: «Capii così che disponevo soltanto di quel gesto per
Ricardo Menéndez Salmón, quarantenne scrittore vanità del raccontare danneggi l'operato della persona. La ricordarle quanto la amavo. E capii anche che quel piccolo
asturiano assai amato, ne ha preso spunto per seconda indica quanto siano inutili e negative le gesto mi avrebbe redento da tutta la poesia del mondo, da
rappresentare con il suo stile essenziale e perentorio la conversazioni, i contatti umani e come la soluzione per ogni tutte le grandi, belle, inutili parole che ci circondano». Con
vicenda di Vladimir, di come l'attentato si sia introdotto cosa sia scegliere la via della solitudine. Entrambi i temi buona pace, insomma, di Villon, Seferis e Pessoa, i cui versi
prepotente nella sua vita. Mentre è al lavoro sulle bozze dei sono centrali nella narrazione di Menéndez, ma certo vi è possono soltanto «catturare l'ineffabile dell'esistenza, la sua
Demoni di Dostoevskij - Vladimir rivede e corregge testi, è il dell'altro nel suo libro. Al di là della convincente costruzione peculiare indeterminatezza, le costanti correzioni a cui ci Ricardo Menéndez Salmón
suo mestiere - apprende l'orribile notizia. Da lì s'innesca una narrativa, quel che viene indicato è come la scrittura - e la obbliga per non impazzire». ospite oggi h. 18,45 di Un'altra
dolente riflessione sulla realtà, quella generale del mondo e comunicazione in genere, soprattutto quella televisiva - Glauco Felici galassia a Napoli
Quanti fantasmi
MARI
tante.
Il romanzo di Jacobson, A passo di gambero,
che quando argomenta inve- talvolta, si va lontano. È il caso
ce di narrare è uno strepito- di Javier Calvo, classe ’73, che
so indagatore dell’animo con un balzo all'indietro final-
ebraico, soffre di troppo cari- mente convince: invece del
p
p
p
p
Howard Jacobson
L’ENIGMA DI FINKLER
trad. di Milena Z. Ciccimarra
Cargo edizioni, pp. 428, €20
co. L’ossessione va bene, ma
un conto è portarsela addos-
so un conto è raccontarla, e
va raccontata con levità.
Shteyngart è ridondante.
Non sempre, ma neanche di
presente già sperimentato, ec-
colo azzardare, ne I Delitti del-
la Speranza, il passato. Finora
l'autore spagnolo, al di là di
certi osanna, non ha goduto di
una vera fortuna in Italia, for-
a Barcellona
rado, in quest’ultimo roman- se perché i due precedenti ro-
zo. In parole povere, sono manzi soffrivano di un'ipertro-
due libri un po’ bulimici. Un fia e di una complessità forzo-
po’ ansiosi di tutto dare e tut- se - in particolare Il Dio riflet-
to dire, nei diversi contesti in tente, dove Calvo meditava su
cui si situano, ma con il filo realtà e irrealtà inanellando
conduttore di un «atteggia- fantasie, rimandi e citazioni.
mento» ebraico verso la vita I Delitti della Speranza inve-
e la parola. ce mette in scena la Barcello-
Questo non compromette na del 1877, un fumigante gro-
del tutto la lettura, beninte- viglio urbano aggredito dalla
so, né il piacere che ne deri- rivoluzione industriale e inva-
p Gary Shteyngart va. Si tratta di una pesantez- so da marciume fisico e spiri- p Javier Calvo
p STORIA D’AMORE VERA za superabile. E forse indica- tuale, ubriaconi, malavitosi, p I DELITTI DELLA SPERANZA
E SUPERTRISTE tiva di quanto sia difficile og- sorveglianti sanguinari, loschi p trad. di Anita Taroni
p trad. di Katia Bagnoli gi come oggi cimentarsi con mediatori e bimbi sciagurati. p Dalai, pp. 261, €18
p Guanda, pp. 385, €18
un coté ebraico che non sia La derivazione ottocentesca è
gravato di terribili pendenze dichiarata: «Sono tornati i rac-
conti di fantasmi». Calvo si Il volto dello scrittore spagnolo
più progredito del nostro an- «Storia d’amore vera riappropria insomma di archi- nel suo «elblogdejaviercalvo»
che se ci vorrebbe poco. tetture del gotico senza però
L’unico spazio attendibile, in e supertriste» tra cadere nel mero riciclo; non da un difetto fisico - l'autore l'ha modelli, abitudini, misere gioie, Menelaus Roca, sia nella sua ar-
questo sgarrupato narrare, è una donna enigmatica soffoca la trama per preferirle voluto mingherlino, affetto da fede e prevaricazioni - è incalza- dita attività di studioso, sia nel
lo sfondo ebraico che a tratti l'ironia dirompente della pri- una sorta di nanismo che bilan- ta dalla modernizzazione e dal rapporto con l'assistente muta,
emerge come allusione, ri- e uno strano giramondo ma ora (e ormai normalizzata) cia (o origina) la sua maschia materialismo, da nuove povertà salvata dalla sorte che le sareb-
mando, memoria. in un bislacco futuro del postmoderno, quello ame- crudeltà; Menelaus Roca è inve- e aberrazioni. be toccata «tradizionalmente» e
In questo senso, i due ro- ricano segnatamente. ce un anatomista che vive nel- Non è secondario, così, il ruo- al contempo maltratta e costret-
manzi sono complementari, storiche o di una serietà fatta Al centro della narrazione l’ombra perché patisce la luce e ta a subire i nuovi sfregi del pro-
perché assumono l’identità di impegno etico e letterario. una scia di delitti e due prota- la folla, indefesso nello sforzo vi- Sotterranei, manoscritti, gresso. Ma ciascuno dei perso-
ebraica come riferimento, Senza ancora cadere nella gonisti tetri come il cielo, quel sionario di snidare il cosiddetto naggi, nel corso della narrazio-
vuoi in un contesto chiuso si- gag, nel comico nudo e crudo. «Soffitto delle Ombre» che in- Ragno Basale, ossia l'anima che società segrete, contese ne, viene travolto dalla lenta on-
no allo spasimo – Jacobson e Eppure, di questa letteratura combe sulla città. Il primo, lascia il corpo umano nell’avven- fra potenti nei «Delitti da che va sommergendo la ciu-
Finkler – vuoi aperto a ogni amabile, capace di far sorri- Semproni De Paola, è un vio- to della morte. dad - non per purificarla, ma per
possibilità – l’ultramondo del- dere più che sganasciare, la lento funzionario di pubblica Il duo investiga sui crimini della Speranza», imporle un volto nuovo, la ma-
la storia d’amore di Shteyn- tradizione ebraica ha più di sicurezza; il secondo, Mene- che stanno terrorizzando Bar- un gotico postmoderno schera della modernità: perciò
gart. Il punto è, alla fin fine, un esempio: dalla grande nar- laus Roca, è uno scienziato os- cellona, ma l'indagine è l'occa- non resta che imparare una nuo-
che fare di questa identità rativa yiddish dei secoli scor- sessionato dai suoi studi e sione per allargare la prospetti- lo dato da Calvo a un terzo per- va meccanica respiratoria.
nella narrativa postmoderna. si arrivando sino a un filone osteggiato, addirittura incar- va su sotterranei, manoscritti sonaggio, Aniol Almarrosa, ro- Convince, dunque, questo
In una narrativa che sfugga di materiali tratti da com- cerato e liberato dopo dieci an- antichi e misfatti, società segre- manziere da feuilleton che si ar- Calvo, per il tentativo di intra-
all’ombra della tragedia nove- menti e testi esegetici conce- ni per aiutare le autorità. I te, contese fra potenti e smotta- ricchisce grazie ai delitti e alle prendere una strada nuova; an-
centesca e sia invece in grado piti per far tirare il fiato al due, ce lo fa sapere lo stesso menti nell’ordine sociale: l'ani- nuove perversioni pubblicando ziché reclamare un ruolo nel tar-
di ricuperare una lunga tradi- lettore, portarlo anche solo Calvo, sono personaggi che ma de I Delitti della Speranza, a un'opera che sfida la morale del do postmoderno ne magnifica
zione se non proprio umori- per un momento, per qualche non suscitano immedesimazio- ben guardare, è infatti la ciudad pubblico stuzzicandola, ridefi- certe maniere, alcuni temi, pie-
stica certo di evasione, di di- pagina, in un mondo un po’ ne: Semproni De Paola è una stessa, un'arena dove la vita dei nendola. E in questo quadro, del gandoli però alla necessità e sco-
vertimento. In parole povere, più divertente del nostro. creatura brutale marchiata secoli passati - una tradizione di resto, va letta anche la figura di prendo così una voce sua.
M
ark Strand è uno dei
maggiori poeti d'oggi, Pagliarani Il felice «esordio» narrativo
e da qualche tempo è DIALOGHI IN VERSI
molto seguito e giustamente MAURIZIO CUCCHI
a 84 anni del poeta di «La ragazza Carla»
amato anche in Italia, per l'im-
peccabile esattezza dello stile e ANDREA
per la complessità del suo pen-
siero espresso nella varietà del-
la forma. Esce ora un libro rias-
suntivo dal titolo L'uomo che
Strand, un passo
CORTELLESSA
Elio
Pagliarani con Lettere Dalla Ortese a Bellezza:
la moglie Cetta
in un ritratto tra affetti, solidarietà, disaccordi
di Giorgio
Dante
.
(giorgiodantefi-
neart.blogspot.
com).
I due celebri
“Questa mia
vita, ridotta a
«Romanzi in
versi» di
Pagliarani,
«La ragazza
Carla» e «La
ballata di
Rudi» sono
riuniti in un
Oscar
Mondadori
un centimetro”
del 1997 ANTONELLA rita deve nell’arco finale della
CILENTO
sua dura esistenza l’assegnazio-
«Carissimo Dario, ne dei benefici della legge Bac-
dammi appena puoi buone no- chelli, atto d’impegno tanto più
tizie del libro. Spero che non generoso considerando le gravi
debba scoraggiarti un primo difficoltà economiche che Bel-
o un secondo no. Oggi al posto lezza con lei condivideva. I bi-
dei libri usano molto nuovi ele- glietti che si scambiano - e che
ganti tipi di sapone. Ma forse Ortese definisce, diminuendoli,
è così dappertutto - perché «note della lavandaia» - parla-
c’è un fastidio enorme del li- no dunque di questa «vita ridot-
bro. Un bene? Chissà. Il mon- ta a un centimetro», fatta di re-
l’adolescenza. Un’età luminosa perta del Soggetto, che costrui- role stampate come se fossero ria per il «corredo», il lascito do va diventando - o ritornan- lazioni lontane, di rare soddisfa-
e aerea, a Viserba e dintorni, sce se stesso accampandosi al quelle di un altro - e poi di quan- d’esperienza da riservare alla do naturale e muto, salvo il zioni (premi vinti dopo cin-
ancorché attraversata dagli centro della scena, questo sog- do per caso, «in una latteria- propria erede, declinando sem- gran rumore del niente». quant’anni di silenzio, l’apprez-
spettri della guerra che nel ’44 getto autobiografico giustifica osteria» di Milano, ascolta una pre - quell’emotività e quella Così scriveva Anna Maria zamento di Enzo Siciliano, un
raggiunge anche la Riviera. Il la sua presa di parola, al con- discussione sulla poesia finché pietà - in questa forma oggetti- Ortese da Rapallo, anno del contratto editoriale ben risol-
tono si mantiene lieve e umoro- trario, ponendosi «l’ambiziosa si rende conto che quei giovani va. Ma è una scommessa vinta Signore 1985, al suo amico fi- to), di appuntamenti telefonici
so, senza traccia di espressioni- meta di essere inesemplare». stanno parlando proprio di lui: alla grande. Al momento del dato e carissimo, tanto più mancati e anche dell’«orrore se-
smo, anche nell’episodio più an- Viene dunque bandita ogni «Commiato un po’ brusco» - giovane di lei ma che piu’ di
goscioso: quando l’adolescente traccia di soggettivismo narci- Oltre il canone nell’aggettivo, tutto il tempera- tutti l’aveva sostenuta, il poe-
Elio viene avviato ai lavori for- sistico, materia prima di ogni mento di Elio - le memorie in ta Dario Bellezza. Sembra
zati; lui crede di farla franca, autobiografia. dell’autobiografia, prosa lo fanno in versi, e quei scritta oggi, questa frase, in
per l’occhio di vetro che porta È la garanzia della pietà og- una sinfonia d’infanzia versi sono dedicati all’amore tempi in cui i libri in auge so-
dall’età di due anni, ma l’ufficia- gettiva (per citare il titolo di provato nella sua vita. Non a no ancor più commerciali de-
le tedesco non vuole sentirne una delle poesie più memorabi- e insieme un film chi quell’amore ha provato, na- gli «eleganti tipi di sapone»
parlare - nein, nein - finché Elio li di Pagliarani) che del libro è il oggettivo del Novecento turalmente, ma a coloro che ne sarcasticamente descritti da
si cava l’occhio dall’orbita e vero tono di fondo: un distacco sono stati i destinatari: «Rosa- Ortese e in cui il disprezzo
glielo mostra, tenendolo fra da sé, uno sguardo dall’esterno «ebbi una vampata di gioia e lia o Liarosa che mo’ si sposa», per il libro e per chi lo scrive
due dita. Poi si volta, lentamen- rivolto alla propria stessa sto- me ne andai subito via, quasi e infine - nell’ultimissima frase aumenta.
te si allontana dalla schiera de- ria. All’indomani per esempio scappando, quasi fossi un intru- - la moglie: «Cetta, aspetta che Bellezza addio, piccolo e fol-
gli schiavi, salva la pelle. dell’uscita del suo primo libro, so che stava ascoltando faccen- non ho finito». Liarosa che si gorante libro stampato da Ro-
Per un aspetto cruciale il Cronache e altre poesie nel ’54, de molto private che non lo ri- sposa e Cetta che aspetta sono sellina Archinto e curato con Anna Maria Ortese
Pro-memoria si distacca dal ca- racconta Pagliarani dell’emo- guardavano». rime baciate - ed è molto giu- amore da Adelia Battista, già
none dell’autobiografia moder- zione nel ricevere le bozze - è la Formula difficile, mantene- sto, direi, che un testo come autrice di Ortese segreta (mini-
na. Se essa è il luogo della sco- prima volta che legge le sue pa- re viva l’emozione e la memo- questo si congedi con due baci. mum fax), raccoglie trentano-
I lettori di Giorgio
Montefoschi troveranno
nel romanzo Eva, insieme a
Ha un rimorso Dio, ogni giorno, quando dia-
mo spazio all’amore: a questo
seme indistruttibile che Gesù
ha piantato nel mondo, e nel
ve lettere di Anna Maria Orte-
se a Dario Bellezza scritte dal
1972 al 1992: una corrispon-
denza privata, venduta nei
p Anna Maria Ortese
p BELLEZZA, ADDIO. Lettere
a Dario Bellezza (1972-1992)
p Archinto, pp. 103, €15
la bella
figure e ambienti familiari, cuore di ciascuno». suoi ultimi anni da Bellezza al-
il consueto scandaglio sulla Questo capitolo conclusi- la curatrice per i pochi spic-
fenomenologia dell’amore, vo presenta tutt’altro clima ri- cioli della sua borsa di studio,
ma la goduta fisicità appe- spetto a quello che si respira in un momento di grande diffi-
na velata di malinconia ap- nel corso del romanzo. E sol- coltà dovuto a malattia e po-
pare qui insidiata da una
pungente asprezza.
E’ Giovanni che si fa nar-
ratore, e tardivo interpre-
te, della sua relazione clan-
donna contesa tanto con uno sforzo di rifles-
sione possiamo riconnettere
il discorso di padre Alexan-
der al rimprovero pronuncia-
to da Eva al momento del suo
vertà. Dunque, non un freddo
repertorio, ma un libro di af-
fetti: affetto e solidarietà, an-
che nel disaccordo, come capi-
ta fra amici, fra i due grandi
destina con Eva. La passio- congedo da Giovanni. D’altra scrittori, affetto e empatia nel-
ne al suo colmo colora di sé parte, il romanzo di Montefo- la curatrice, che conobbe en-
telefonate, appuntamenti, schi vive tutto di discorsi so- trambi i corrispondenti da vi-
parole, le strade e i cieli di spesi, di significati che occor- vi e che oggi ce li restituisce Dario Bellezza
Roma che rappresentano re ricavare da un tracciato di intatti e intensi.
ogni volta il punto di forza minime fattualità, di dialoghi Mancano purtroppo le per-
di Montefoschi, della sua che si svolgono in superficie, dute risposte di Bellezza, ma greto di partecipare alla cultu-
contemplazione innamora- rimuovendo, se non per brevi il fascino del libro consiste an- ra italiana di buon livello» in cui
ta. E anche le circostanze che in questo dialogo in absen- Ortese si vede «rientrare mal-
più banali preludono, tra- «Eva»: un marito tia, che cattura la voce di un vestita e invecchiata in una ca-
sfigurandosi, alla frenesia solo interlocutore e ci costrin- sa di potenti».
dei convegni erotici. Ma che non si rassegna ge a immaginare le risposte Ma è questo libro di affetti e
Eva ha un marito, Fabri- p Giorgio Montefoschi a fare il terzo incomodo dell’altro, come nel Signor Ma- confidenze, in fine, anche un li-
zio, che non si rassegna a p EVA ni di Abraham Yehoshua. bro sulla scrittura e sul suo sen-
rappresentare la parte del p Rizzoli, pp. 274, €18,50 Giorgio Montefoschi e che d’improvviso E così possiamo interro- so profondo, che si ricava dalle
terzo incomodo e che lei, si ammala gravemente garci amaramente, come face- reciproche letture di manoscrit-
d’altronde, sembra risolu- va da sempre Ortese e come ti e libri editi che i due scrittori
ta a sacrificare: insensibile «Nella nostra vita, non gli ho sessivo. Per ciò che la riguar- spiragli, le complicazioni e da sempre continua ad acca- si scambiano. Così, non si può
ai suoi pedinamenti e ricat- dato mai nulla. A comincia- da, fine della storia. profondità dell’animo. Non ci dere, su «chi, personalmente, che aderire all’augurio che Or-
ti sentimentali, alla procla- re da un figlio». Va ripreso invece dal ro- trovi l’intenzione di aderire decide, in questo paese, che tese fa a Bellezza e che, grazie a
mata impossibilità di una Eva, che vediamo sfarfal- manzo un altro fascio temati- criticamente ai comporta- uno scrittore venga dichiara- questo delicato libro, giunge a
separazione. leggiare tra negozi di moda e co, che si snoda sottotono ma menti di una volubile e irre- to fuori, e uno dentro», o im- noi tutti: «Soprattutto ti augu-
La svolta si annuncia tavolini di bar, rivela un inso- finisce per assumere una im- sponsabile borghesia intellet- maginare Elsa Morante, de- ro di scoprire, di te stesso, ciò
quando Eva apprende che spettato spessore. Non ha portanza decisiva. Giovanni tuale. Si tratta di una cifra sti- scritta con rispetto e ammira- che hai e puoi esprimere in im-
Fabrizio è gravemente ma- niente in comune con Emma ama trascorrere le vacanze in listica che talvolta può appari- zione da Ortese come un «dra- maginazione. Di tenerti al ripa-
lato. La bella donna conte- Bovary di cui ha letto la vicen- un paese dell’Alto Adige, tro- re elusiva e criptica ma espri- go verde», senza mai farne il ro dal consumo di vita puro e
sa mette sulla bilancia un da, e sa prendere terra dalle va in quel paesaggio dalle linee me, da parte dell’autore, una nome, poiché troppo le era co- semplice, forse dilettantesco,
sussulto di responsabilità sue illusioni. Quando deve af- nette e severe un contrappun- coerente poetica del ritegno, stato seguire il suggerimento che è la sola incertezza che ti re-
morale. Predilige Giovan- frontare da sola una dura pro- to alla morbida sensualità di la propensione a lasciare che di Vittorini di nominare gli sta da superare. Pensa sempre
ni, che oppone al suo disa- va, di cui nessuno ha saputo Roma. Conosce lassù un prete siano i personaggi, anche in- scrittori napoletani ne Il mare che lo scrivere - quando si tra-
gio la promessa di un inde- cogliere i sintomi, rinfaccia ai che non si limita a istruirlo sul- volontariamente, a tradirsi. non bagna Napoli. sforma il reale, e gli si mette su
fettibile amore, ma avver- suoi uomini un egoismo che li la praticabilità dei sentieri Come Eva, come Giovanni, D’altronde, solo a Bellezza, il timbro di fuoco dell’immagi-
te che, tra i due, è il marito fa ciechi, un amore dimidiato montani, sulla scalata lungo i nei loro ambigui percorsi, nei al sostegno suo e di altri ami- nazione - scrivere, dunque, è es-
ad avere più bisogno di lei: perché esclusivamente pos- contrafforti dei Tre Signori. loro inattesi approdi. ci, un’Ortese stanca e impove- sere reali. Il resto: mah!».
VI Personaggi
I PENSIERI DI VANINI, UN «LIVRE DE CHEVET» da quelli che vi sono costretti per motivi professionali. Carparelli «ha isolato e portato alla luce del sole,
Morire da filosofi, in allegria Finché i filosofi rimangono confinati nei cortili delle
università non potranno mai far luce su questo povero
dissipando tutte le cortine fumogene nelle quali Vanini
per forza di cose aveva dovuto nasconderle, alcune delle
= C’è una rinascita di Vanini, il grande filosofo mondo ottenebrato dalla superstizione e dal pretume. tesi centrali» e le ha offerte «al lettore in tutta la loro
salentino del ’500, noto all’estero, soprattutto in Il lavoro di Carparelli serve proprio a questo, a preparare e chiarezza. Si può dire, perciò, che abbia voluto guidare il
Germania, e pressoché ignorato in Italia. L’anno scorso poi a introdurre il lettore nel gran tempio della filosofia di lettore». In breve, Carparelli è riuscito «a far parlare chiaro
uscì da Bompiani una sontuosa edizione delle sue opere. Vanini. I pensieri che egli raccoglie e commenta mettono un autore che, dati i tempi, non aveva potuto esprimersi
Ora Mario Carparelli, che di quella edizione è stato uno dei tanto appetito che si vorrebbe subito leggere l’opera chiaramente». Non si potrebbe dire di meglio.
curatori, ha piluccato alcuni dei pensieri più arditi di intera del filosofo. Ma il grande merito di Carparelli, una Mimmo Fazio è qualche cosa di più di un professore di
Vanini e li ha raccolti, con adeguato commento, nel bel giovane speranza della nostra cultura filosofica, è un altro. filosofia, è uno scrittore. E allora che cosa aspetta a
volumetto Morire allegramente da filosofi (Ed. Il Prato, Vanini non è un filosofo facile a leggersi, perché, per scrivere in toni drammatici la biografia di Giulio Cesare
pp. 188, €12), il quale è così sapido e nutriente che sfuggire all’Inquisizione, è costretto a dire quello che non Vanini, la cui uccisione fu così raccapricciante da far
meriterebbe di essere tenuto a portata di mano come livre pensa e a pensare quello che non dice. Insomma, a gridare di orrore uomini come Hölderlin e Schopenhauer?
Un busto di Vanini de chevet. Vanini dev’essere letto da tutti e non soltanto simulare. Mimmo Fazio, nella dotta introduzione, dice che Anacleto Verrecchia
L
a mitologia ha sempre co- GIUSEPPE
MARCENARO
stituito un prezioso ponte
tra interiorità dell'essere LONTANO & VICINO Courtiade, il suo came-
umano e vissuto quotidiano, tra ENZO BIANCHI riere, quando Charles-Maurice
rilettura del passato e compren- de Talleyrand sposò Catherine
sione del presente, tra universa- Grand, alzando gli occhi al cie-
le e particolare. La mente uma-
na è stata capace fin da tempi
antichissimi di cogliere l'essen-
ziale che sta dietro i piccoli e i
Lilith, il male lo, si abbandonò allo sconcerto:
«Chi avrebbe creduto che noi
commettessimo una simile
sciocchezza, noi che abbiamo
grandi eventi di ogni giorno e
della storia e di rielaborarlo at-
traverso l'invenzione di perso-
è l’indifferenza avuto le più belle dame di Cor-
te!». Courtiade era l'improprio
Leporello di un «padron mio»
naggi mai esistiti ma vicinissimi dissoluto e libertino, che per
a ciascuno di noi. E questo gra-
zie a una narrazione fantastica
Il viaggio di Violante intorno quante ne amasse non arrivò ai
vertici di don Giovanni. Eppure
che è sempre più aderente al rea- alla mitica prima moglie di Adamo furon tante. Per Talleyrand la
le di qualsiasi cronaca. «società» significava le donne.
Un mito nasce perché coglie Nell'assiduità d'alcova non
ciò che non cambia nel mutare co, solo un desiderio di parlare somigliava però a un vanitoso
degli eventi, ma poi il mito cre- «della verità e della giustizia e Valmont che si prestasse ai
sce, si sviluppa, si trasforma, si della cura della vita per gli altri», «jeux d'esprit» della perversa
adatta a lingue e culture diver- perché «la lotta che insieme con madame de Tourvel, «eroina»
se, conservando gli elementi fon- Dio è necessario combattere» è sì delle Liaisons dangereuses di
damentali e variando nomi, im- «contro il male», ma il volto che Choderlos de Laclos. Con le
magini, colori, suoni. L'uomo co- questo assume è innanzitutto «l' femmine, a Talleyrand non im-
sì ritrova costantemente se stes- indifferenza che separa gli uomi- portava il piacere della conqui-
so, i propri limiti e le proprie po- ni dalla loro umanità». sta. Era soddisfatto di provare
tenzialità, si riconosce parte di In questo senso Lilith non af- a se stesso che il suo piede
un'umanità che lo supera e nel ferma cose straordinarie ma, co- storpio, costretto da uno stiva-
contempo protagonista di una me un'autentica figura mitologi- letto in acciaio, non gli preclu-
unicità irripetibile. ca, fa risuonare con accenti con- desse i trionfi amorosi. Come
È la sensazione che ho prova- Adamo e Eva dipinti da Michelangelo vincenti parole che rischierebbero un ragno appostato agguanta-
to leggendo Viaggio verso la fi- di scivolare via nel già noto della va la preda al momento giu-
ne del tempo di Luciano Vio- nostra esistenza. Chi infatti non sto. Senza mai mostrarsi
lante (Piemme, pp. 188, €16), Oltre la disuguaglianza sa, per esempio, «che il bene va co- d'averla avuta vinta, a letto co-
un'opera in versi che narra struito ora dopo ora nella durez- me nella tenzone della vita.
l'«Apocalisse di Lilith», la miti- maschio-femmina, za della vita quotidiana»? Eppu- Sapeva sorridere e tacere,
ca prima moglie di Adamo che, il desiderio di parlare re quanto spesso contraddiciamo parlare per allusioni. Nei mo-
rifiutando una posizione di sot- questo con le nostre azioni e persi-
tomissione al maschio, finisce «della verità no con le parole. Il suo fine non era
maledetta da Dio. e della giustizia» Questo straordinario viaggio
certo dire messa:
Charles-Maurice de Talleyrand, principe di Beneve
Poco importa quanto nella nell'ordinario - in cui Lilith incon-
avvincente narrazione di Vio- all'autore, così come lo esplicita tra i personaggi più diversi, dal ca- dissoluto e libertino,
lante sia stato effettivamente ri- egli stesso: «Il filo conduttore del pitano Achab alle vittime di Sta-
preso dall'immaginario che nel viaggio di Lilith è quel particolare lin e dei lager, alle donne abusate, per lui la «società» Memorie Un camaleonte che oliò le ruote de
corso dei secoli ha colorato di tin- male che consiste nell'indifferenza fino a Gesù di Nazaret sotto pro- significava le donne
te diverse la vicenda di Lilith. alla vita degli altri». cesso a Gerusalemme - terminerà vantaggio, celandosi di volta in volta negli ab
Paradossalmente mi pare persi- Violante, già magistrato e da dove è iniziato: «accanto al Si- menti gravi darsi un'aria di in-
no che la stessa tematica della ri- parlamentare, in fondo si è sem- gnore / se il male non prevarrà». differenza. Possedeva il dono
Talleyrand, il v
volta contro la disuguaglianza pre preoccupato di lotta contro il In mezzo, tutta la fatica di chi della dissimulazione. E dopo
maschio-femmina - propria del male e di ricerca del bene comune, deve giorno giorno imparare «a una vita di intrighi, nel 1816, im-
mito di Lilith - non sia al centro attraverso i due poteri statali - prendere cura dell'altro», per abi- piegando l'ozio concessogli da
di questo lavoro. Mi pare piutto- quello giudiziario e quello legisla- tare un mondo degno della gran- una momentanea disoccupazio-
sto un efficace pretesto per con- tivo - a questo predisposti. Eppu- dezza dell'uomo, un mondo dove ne politica, scrisse le sue Memo-
centrare l'attenzione del lettore re nelle sue pagine non si respira non domina «l'indifferenza nei rie. Non svelò nessun segreto.
su quanto sta davvero a cuore nulla di dogmatico o di apologeti- confronti dell'altro». Raccontò se medesimo con son-
tuoso, formalissimo distacco.
Come fosse l'esistenza di una
nullità. Eppure era stato tutto. che visse in un
Sì o no in libreria
Infingardo come un gatto,
aveva oliato le ruote della storia
a esclusivo suo vantaggio, ce-
landosi di volta in volta negli L’EDIZIONE ITALIANA IN CINQUE VOLUMI
abiti di un personaggio: accoli- L’arte della dissimulazione
PIERO BIANUCCI cambio di essa. Un diamante, al dello tsunami: grazie ai sistemi to, esorcista, suddiacono, aba-
Memoires di Charles-Maurice de Talleyrand-Perigord, principe di
contrario, non ha quasi nessun di sicurezza, mai il raffredda- te, vescovo, ministro, gran Benevento (Parigi, 1754-1838), a cura del duca di Broglie, estremo
valore d’uso; ma con esso si può mento dei reattori avrebbe do- ciambellano. Non era affatto un
p Segue da pag. I
spesso ottenere in cambio una
grandissima quantità di altri
vuto bloccarsi. Anche l’uscita
dal nucleare della Germania an-
temperamento religioso. Mai
esibì il suo agnosticismo, ma, in
depositario del manoscritto (oggi alla Biblioteca Nazionale di Parigi),
furono pubblicate per la prima volta, dopo un travagliato percorso, nel
1891-'92, cinquantaquattro anni dopo la morte del loro autore. Quando
Giuseppe Altamore, il più re- beni». nunciata da Angela Merkel, è punto di morte, disse all'abate apparvero suscitarono vivaci polemiche circa la loro autenticità. Per essere
cente edito da SugarCo. Dal Le norme che i referendum eloquente. Ma chi cerca un qua- Dupanloup che gli sommini- riedite, con una prefazione di Paul Léon, Memoires dovettero aspettare
recentissimo La grande sete di vogliono abrogare sono ispira- dro complessivo del problema strava l'estrema unzione: «Non fino al 1953-‘55.
Charles Fishman basta citare te da una visione del mondo nel- legga Il miraggio nucleare di Co- dimenticate ch'io sono vesco- Vengono adesso mirabilmente pubblicate in italiano, in cinque volumi
ciò che scriveva l’economista la quale non esistono valori ma derch e Almiron. vo». L'abate, dopo le mani, sta- dall'editore Nino Aragno, a cura, traduzione, prefazione e apparati di
Dopodiché su energia e ac- Vito Sorbello. In una Nota all'edizione si legge: «L'indignazione contro
Adam Smith nel 1776: «La pa- solo prezzi. Il prezzo dell’acqua va per ungergli la fronte. A un Talleyrand è stata una ginnastica dello spirito, lo scarico di coscienza dei
rola valore ha due differenti dovrebbe essere inversamente qua, e in generale sulle questio- vescovo l'unzione estrema è
ni tecno-scientifiche, trovere- suoi contemporanei, così pure dei
significati: talvolta esprime proporzionale al suo valore. somministrata soltanto sul dor- posteri. Tutti hanno provato il piacere
l’utilità di qualche particolare Qui, dove l’acqua è abbondan- mo sempre visioni del mondo so delle mani. Per quanto possa di infierire su di lui… Talleyrand non
oggetto e talaltra ha il potere te, possiamo anche pagarla un inconciliabili. Da un lato i pala- apparire fuor luogo per un tipo scrive le Memorie per una sorta di
dini della tecnologia: Roberto
di acquistare altri beni che il po’ più cara. In Africa, dove un come Talleyrand, non conside- rivincita postuma sulle sconfitte o
Vacca, Umberto Veronesi, sulle delusioni della vita, alla maniera
possesso di questo oggetto litro d’acqua decide tra la vita e Chiara Tonelli, e Patrick Moo- rava la mondana prelatura un'
conferisce. L’uno può essere la morte, fa orrore il solo pen- eccezione. Dovettero però dar di uno Chateaubriand o del Cardinale
re, il pentito di Green Peace, ve- di Retz. Le sue Memorie non sono un
detto valore d’uso; l’altro valo- siero di poter vendere quel litro dono in essa e nello sviluppo le nell’occhio i comportamenti
atto di confessione o di testimonianza
re di scambio. Le cose che ad un prezzo stabilito secondo premesse per un futuro miglio- niente affatto vescovili. Il suo fi- del suo tempo. Come dice Albert
hanno il massimo valore la legge della domanda e dell’of- re. Dall’altro lato i profeti della ne non era certo dire messa. Sorel, “gli uomini come Talleyrand
d’uso spesso hanno scarso o ferta. sobrietà e della decrescita – Lu- Quando il 1789 scompigliò le non compongono le loro memorie
nessun valore di scambio; e al Nel caso del nucleare Fuku- ca Mercalli, Antonio Galdo, Lui- carte di Francia, andò incontro per il piacere di dire la verità”…Tra
contrario quelle che hanno il shima aiuta a decidere, e razio- gi Sertorio – tendono a fare alla Rivoluzione con il pastorale detto e non detto, tra rivelazioni e
massimo valore di scambio nalmente, non emotivamente l’equazione tecnologia = consu- e non esitò a farsi eleggere agli silenzi, tra mezze verità e mezze p Charles-Maurice de Talleyrand
hanno frequentemente scar- come insinua qualcuno: ora mismo e attacco all’ambiente. Stati Generali. Il poeta Andrea bugie, ci si deve dunque destreggiare, p MEMORIE
so o nessun valore d’uso. Nul- sappiamo che persino un paese Chénier ricordò allora che nella quando si ha a che fare con un uomo p a cura di Vito Sorbello
Leggiamo, facciamoci
che ha fatto della dissimulazione
la è più utile dell’acqua; ma efficiente e avanzato come il un’idea stando attenti al tranel- sede vescovile di Autun Tal- p Aragno editore
un'arte e una maniera di vivere, il
con essa non si potrà acquista- Giappone è inerme e pasticcio- lo dei dogmi contrapposti. E ri- leyrand aveva avuto un prede- segno di un calcolo e di una p 5 volumi
re quasi nulla e difficilmente ne di fronte a un incidente ato- cordiamo che talvolta la semples- cessore cui Molière si era ispi- strategia». p pp. 1728, €150
si potrà ottenere qualcosa in mico. Né si dica che la colpa è sità coincide con il buon senso. rato come modello per Tartufo;
Tuttolibri
SABATO 4 GIUGNO 2011
LA STAMPA VII
LA VERA STORIA DELL’ «ITALIA S’È DESTA» RITRATTI, LETTERE E SAGGI TRA CHIESA E STATO: IL REPORTAGE DI VITTORIO GORRESIO
L’inno di Mameli e il tricolore Cavour pubblico e privato Risorgimento scomunicato
= Il canto degli Italiani, l’inno di Mameli, che Roberto = Un ritratto pubblico e privato di Cavour (Longanesi, = La via «non benedetta» all’Unità d’Italia. Sulle
Benigni ha da par suo ri-lucidato nel recente Festival di pp. 191, €17,60) secondo Piero Ottone: «La verità è che colonne del Mondo pannunziano Vittorio Gorresio
Sanremo: parole (poesia) di Goffredo Mameli, musica di non fece politica per unificare l’Italia. Fece politica, in primo ripercorse il Risorgimento scomunicato, un reportage à
Michele Novaro. Raccontano la vera storia dell’inno luogo, per trovare se stesso». Da Archinto, le lettere di rebours poi proposto in volume nel 1958 e ora di nuovo
Tarquinio Maiorino, Giuseppe Marchetti Tricamo e Cavour a Bianca Ronzani (1856-1861), l’ultima donna della in libreria per le edizioni La Zisa di Palermo (pp. 198,
Andrea Zagami in L’Italia s’è desta, Cairo ed.,pp. 319, sua vita: Amami e credimi (pp. 81, €13, prefazione di €16,90, www.lazisa.it ). Dall’abolizione dei privilegi
€16). Per poi ripercorrere la «storia avventurosa della Lucio Villari). A cura di Umberto Levra, presidente del ecclesiastici ai cardinali (e ai vescovi) in prigione. Nella
nostra bandiera», con una accurata cronologia, dal Museo nazionale del Risorgimento di Torino, Cavour, prefazione Gianni Vattimo definisce l’opera di Gorresio -
1797, quando nasce il tricolore a Reggio Emilia, al 17 l’Italia e l’Europa (Il Mulino, pp. 268, €20). Una raccolta di che fu editorialista principe de La Stampa - «un piccolo
marzo scorso, quando a Montecitorio il presidente saggi a firma, tra gli altri, di Massimo L. Salvadori, tesoro letterario-cultural-politico, per giunta
Napolitano ha celebrato i 150 anni dell’Italia unita. Francesco Traniello, Giuseppe Galasso, Georges Virlogeux. straordinariamente attuale per il nostro presente». Vittorio Gorresio
Uno strillone
Cortigiano e salottiero - «Un DIEGO
GUIDA
uomo di Stato si informa meglio
andando in società che restando Scrivere di libri e li-
nei suoi uffici» -, si traghettò dal- brerie a Napoli significa ri-
l’Ancien Régime, di cui era l'in- percorrere una storia già no-
carnazione, ai giorni della rivolu- ta sotto molti aspetti: quel-
riforniva Croce
zione che, trescando, superò in- la, cioè, di una città che non
denne, salvo qualche «inciden- rinuncia a dichiarare la pro-
te» (dovette riparare per un cer- pria specificità, a costruire
to tempo in Inghilterra e Ameri- un percorso culturale e so-
ca), trovando poi in Napoleone ciale per certi versi singola-
una perfettissima controparte. re e straordinario. E’ una
Si attraevano e respingeva- storia che risale agli opifici
no. L'uno era l'austera immagi- per la stampa, che, nel perio- pe. A Napoli, i gabinetti di let-
ne del passato, l'altro la monu- do a ridosso dell’Unità d’Ita- tura rappresentarono ritrovi
mentale vanità del parvenu. lia, tra il 1860 ed i primi del di semplici cittadini, definiti
L'uno non avrebbe però potuto ’900, riuscirono ad animare finanche come «covi» della ri-
fare a meno dell’altro, anche se il dibattito culturale. voluzione, luoghi per discute-
Napoleone gli disse in faccia «sie- La realtà napoletana si re delle idee unitarie, per que-
te merda in calze di seta». Allora esprimeva in modo del tutto sto visti con poca benevolen-
Talleyrand non si scompose. diverso dalle altre grandi za dai regnati pre unitari.
L'imperturbabilità che oppose città d’Italia: manifestava di- Sul solco della migliore tra-
all'insulto non era soltanto l'auto- fatti quell’endemico segnale dizione napoletana, nei primi
controllo dell'educazione. Il di- di un dualismo non limitato anni del ’900 nascono nuove
stacco nasceva dalla consapevo- ai soli aspetti dell’economia, librerie in città pronte a rac-
lezza «d’avere dalla sua la storia, agli indici legati alla cosid- cogliere il testimone per la dif-
che facendosi ogni giorno più tra- detta ricchezza del PIL. fusione della lettura e delle co-
gica, ogni giorno gli dava un po' In epoca risorgimentale, stituenda nuova cultura del-
più ragione». Caduto l'astro im- il ricorso all’importazione di l’Italia unita. Ecco dunque
periale, nel marzo 1814, al culmi- libri piemontesi e la scarsa comparire sulla scena quei li-
ne del potere Talleyrand vagheg- produzione di giornali e pe- brai come i Guida, gli unici
giò, sia pur per qualche giorno, riodici costituirono per Na- con negozi sopravvissuti alle
d'essere una sorta di quasi re di poli terreno assai fertile per numerose crisi del settore.
Francia. Ex ministro di Napoleo- la diffusione delle idee unita- Libraio e poi anche edito-
re, Alfredo Guida avviò la sua
Cortigiano e salottiero Dieci anni dopo
ento, in un ritratto di Pier-Paul Proud’hon (1807) Capitale dei gabinetti
si traghettò dall’Ancien l’Unità, si contavano
Régime ai giorni della 97 esercenti tipografi, di lettura, di origine
ella storia a suo esclusivo Rivoluzione, fu l’anima 78 librai, 57 commessi francese, rivolti
del Congresso di Vienna e 45 legatori di libri al volgo dei lettori
biti di un personaggio e non agli studiosi
ne, divenne l'anima del Congres- rie che difficilmente, salvo
so di Vienna adattandosi al nuo- poche eccezioni seppur di attività con la creazione di
vescovo
vo corso e preparandosi a «forni- importante valore, trovava- una originale formula per dif-
care» con altri sovrani: Luigi no voci alternative che ne fondere il libro: nel 1909 cor-
XVIII, Carlo X, Luigi Filippo. confutassero le teorie. redatosi di un banchetto mo-
Sempre accurato, l'aspetto di Pertanto, può sostenersi bile, girava per la città propo-
un gran signore, tradiva a un con rigore storico, che come nendosi come un biblioteca-
tempo i tratti di un paggio viziato ogni attività economica, an- rio ambulante.
O
Per pochi centesimi Alfre-
do Guida noleggiava libri e di-
spensava consigli per i lettori
che non potevano permetter-
si di acquistare un libro, ma
150
giudicare gli uomini con indul- con respiro nazionale. TERZA PUNTATA che volevano leggerlo, per poi
genza e gli avvenimenti con di- Negli atti del Congresso Iniziato con Torino (sabato restituirlo. Si creò in questo
staccata freddezza. Teneva a mo- Tipografico-Librario, tenu- 14 maggio) e proseguito con modo un circolo virtuoso per
strarsi moderato perché sapeva tosi a Napoli nel 1871, si leg- Milano (sabato 28) fa tappa a educare nuovi lettori.
che le occasioni si offrono a chi sa ge che Gaspare Barbera, Napoli il nostro ciclo sulle Da questa esperienza du-
aspettare. Fervido giocatore, succeduto a Felice Le Mon- librerie italiane, dall’Unità ad rata oltre 10 anni, Alfredo
speculava in Borsa. Ed era per- nier alla presidenza dell’As- oggi, nei principali Guida, impiantò successiva-
fettamente certo come per un uo- sociazione, sosteneva che capoluoghi, per ripercorrere mente, nel 1920 una vera e
mo che si occupi di cariche pub- «pur apprezzando la capaci- artefici e luoghi della propria libreria in sede fissa,
bliche vi siano, al di là della bisca, tà degli stampatori meridio- diffusione della lettura, acquisendo i locali in Via
altre fonti di guadagno. Forse
non fu un corruttore, ma riscos-
nali a competere con i colle-
ghi del resto d’Italia, la scar-
un processo lento e faticoso
quanto decisivo nella
Librai d’Italia Port’Alba, dove ancora oggi i
figli ed i nipoti svolgono la
se enormi somme di denaro per i sa circolazione dei libri sulla formazione del Paese. Per il 2011 nobile arte del «mestiere»
servizi resi. Aveva adunato una piazza napoletana resta ri- del libraio.
raccolta di libri preziosi, quando luttante ad una convinta in- Divenuto centro promoto-
però voleva leggere qualcosa del- tegrazione nel mercato na- Cavour, Gennaro Casella alla a Napoli dal 1836, ed il leggen- re di eventi culturali, per la
la letteratura del suo tempo si ab- zionale. Il commercio libra- Strada del Molo 21, Raffaele e dario Luigi Pierro che da sem- presentazione di libri ed au-
bandonava a opere tipo Il portina- rio nell’ex capitale non è di- Luigi Saponara a San Tom- plice strillone diviene il libra- tori, medaglia d’oro della
io di Chartreux, un curioso ro- sciplinato come altrove: es- maso, Giuseppe Marghieri, io di riferimento di personag- Presidenza della Repubblica
manzo pornografico. so è in mani forse troppo de- L’Emporio Librario Parteno- gi illustri come Nicola Zani- e Bene Culturale degli italia-
Coltivò la perfidia come un'ar- boli, la città non è abbastan- peo, le botteghe di Giovanni chelli ed il giovane Benedetto ni dal 1983, la Guida resta og-
te e trasformò la vendetta in un za congiunta al resto d’Ita- Ponzoni, Antonio Morano, Pa- Croce, meritandosi finanche gi l’unica realtà ancora in vi-
esercizio di stile. Questo e altro è lia». Ciononostante, a Napo- squale Pinto e Nicola Vittorio la Croce di Cavaliere del La- ta a Napoli con circa un seco-
stata la ferina immoralità di Tal- li si contavano, in quello a San Biagio del Librai, Zeffe- voro nel 1890. lo di attività.
leyrand. In età avanzata divenne stesso anno, ben 97 esercen- rino Bianchi, Antonio Dottori Ma quel che più di tutte Oggi in città operano quasi
malinconico. Forse si era accorto ti tipografi, 78 librai, 57 com- nel cortile della chiesa di San- rappresenta una originalità un centinaio di librerie, molte
del vuoto della sua anima. Con- messi e 45 legatori di libri. ta Chiara, Vincenzo Cioffi e tutta partenopea, sono forse i specializzate in libri di scuola,
fessò allora a una vecchia amica, Si ricordano noti editori Pasquale Perrone a Via Co- cosiddetti «gabinetti di lettu- universitari, mentre le libre-
madame de Rémusat: «In questa e librai come Francesco Ros- stantinopoli. ra». Concepiti quali centri di rie di varia possono contarsi
tarda nostalgia giace la masche- si Romano, Nicola Jovene al- E ancora: Gennaro Cardo- lettura di libri e periodici nel sulle punte di una mano sola,
ra e la leggenda che si chiama la Strada Trinità Maggiore, ne in Vico Quercia 13, France- nord dell’Italia, di ideazione pur riuscendo a produrre una
Talleyrand. Voglio che per secoli Francesco e Benedetto Pel- sco De Simone alla Via Brog- francese, a Napoli si rivolsero notevole attività culturale le-
si discorra di ciò che ho fatto, di lerano a Chiaia, Gabriele gia 13, Giuseppe Fonzo alla al volgo dei lettori e non ai gata ad eventi di promozione
Catherine Noële Worlée, una delle «conquiste» ciò che ho pensato e voluto». Rondinella, Luigi Chiurazzi, strada Trinità Maggiore 7, Al- dotti ad agli studiosi, come in- alla lettura ed ai dibattiti su
di Talleyrand, in un ritratto di François Gérard Gli è riuscito. e Gabriele Regina a piazza berto Dekten libraio tedesco vece erano stati pensati oltral- tematiche politico e sociali.
Tuttolibri
VIII La Storia «rifatta» SABATO 4 GIUGNO 2011
LA STAMPA
Qualcuno potrebbe
domandarsi perché Lucia-
no Canfora negli ultimi cin-
que anni abbia profuso tan-
Artemidoro
giù la maschera
ta attenzione e perfino osti-
nazione nello studio del co-
siddetto «Papiro di Artemi-
doro» e nella dimostrazione
della sua falsità, argomenta-
ta in libri e in una serie di ar-
ticoli scientifici oltreché le scoperte e la tenacia delle
giornalistici. argomentazioni la falsità del
La risposta è ovvia. Can- papiro è diventata communis
fora ha sentito il dovere eti- opinio per lo più tra gli addetti
co e politico di mettere a di- ai lavori ma anche tra i profa-
sposizione tutti gli strumen- ni, Canfora, coerentemente
ti del metodo critico e del con lo spirito che fin dall'inizio
mestiere di filologo per rag- ha animato la sua battaglia, ha
giungere il fine di ogni intel- voluto condensare tutta quell'
lettuale, quasi una sorta di ampia materia in un agile reso- Ritratto di Costantino Simonidis, falsario del «Papiro»
giuramento d'Ippocrate pre- conto conclusivo, aggiornato
stato all'intero organismo so- fino all'ultima novità, che sot- contenutistiche sia letterali tenuti materiali del rotolo)
ciale: distinguere il vero dal to il provocatorio titolo La me- derivanti da opere ottocente- presenta incongruenze tali
falso e rendere questa distin- ravigliosa storia del falso Arte- sche (l'Artemidoro di Kuffner, che la falsificazione dei dati
zione disponibile non solo a midoro mette ordinatamente la Geografia di Ritter) la cui co- parrebbe nota non solo al ven-
pochi ma all'intera collettivi- ogni dato a disposizione di noscenza da parte di Simoni- ditore del reperto. Ma non ci
tà. Spezzando, in questo ca- ogni lettore. dis è provata. Altrettanto lo è addentreremo qui in un argo-
so, un muro di silenzio e di Nel 2006 a Torino, in occa- la dipendenza di tutte le figure mento così delicato, così come
ipocrisia, e scongiurando il sione della mostra a Palazzo del recto dalle tavole di manua- non entreremo nel merito dei
pericolo che il falso venisse Bricherasio, per spiegare la li di disegno sette-ottocente- moltissimi altri dati oggettivi
esposto come vero ai cittadi- singolare multiformità del lun- Il ritratto schi (Jombert, De Wit, Volpa- che Canfora ha esposto in que-
go rotolo - contenente sul pri- del cosiddetto to-Morgen, Le Brun) ben noti
Un agile resoconto mo lato un testo geografico, Artemidoro al grande falsario. La prova che nessuna
una bizzarra mappa e delle ta- La «radice infetta» che in-
conclusivo, aggiornato vole da manuale di disegno - si quina la querelle, la volontà di verità può essere
fino all’ultima novità era avanzata una teoria secon- occultamento e mistificazione preconfezionata
do cui avrebbe avuto «tre vi- di questi e altri elementi da
sul rotolo che avrebbe te», cioè sarebbe stato reim- parte quanto meno di chi ha e inculcata al «popolo
avuto «tre vite» piegato tre volte tra la fine del venduto il papiro è peraltro di- che non intende»
I secolo a.C. e la fine del I d.C. mostrata dall'allestimento di
ni da parte dello stato. Canfora dimostra che non si un altro falso macroscopico: sto libro per dimostrare che
Era difficile. Più i suoi ar- tratta di «tre vite» ma di «tre la foto del cosiddetto Konvo- nessuna verità può essere pre-
gomenti si moltiplicavano - opere», ossia di tre falsi distin- pressa») per cui Simonidis do- lut, ossia dell'ipotetico ammas- confezionata e somministrata
e con ciò mettevano in crisi ti. Eseguiti nell'800 dal cele- veva avere rinunciato a far cir- so papiraceo da cui il «grande al «popolo che non intende»
l'impianto difensivo di quan- bre falsario Simonidis, rimasti colare il suo lavoro. rotolo», insieme ad altri 150 approfittando della difficoltà
ti avevano promosso nel a lungo chiusi nel fondo a lui Se l'autenticità del papiro è frammenti di papiri documen- delle competenze che richiede
2004 l'acquisto del cosiddet- dedicato nel Museo di Liverpo- dimostrata impossibile già so- tari mai resi noti, dovrebbe es- per essere sceverata. Al con-
to Papiro da parte di un'one- ol, in seguito (dopo il 1980) da lo da considerazioni filologi- sere stato estratto. Foto solo trario - anche se con molta fa-
sta e meritoria fondazione lì scomparsi, poi ricomparsi, che (macroscopica difformità tardivamente esibita in rispo- tica - tutto può (e deve) essere
bancaria per la vertiginosa acquisiti dal «mercante» ar- stilistica del cosiddetto proe- sta ai dubbi sull'autenticità e spiegato a tutti: a tutti coloro
somma di 2 milioni e 750 mi- meno Simonian, sono poi stati mio, scritto in greco tardissi- per le indagini della polizia che hanno la buona volontà di
la euro, anticipata da un im- accorpati in un unico grande mo, dalle colonne propriamen- scientifica frutto di un foto- capire, e di discernere la veri-
portante studio di avvocato rotolo, per renderli commer- te geografiche, a loro volta at- montaggio. tà dal suo contrario. Una vo-
torinese - più risultavano ar- cialmente più appetibili ma an- p Luciano Canfora tinte da un autore del IV seco- La cronologia addotta dai lontà che è pericolosissimo
dui ai profani e talora perfi- che, è pensabile, per masche- p LA MERAVIGLIOSA STORIA lo d.C., Marciano), l'ascrivibili- difensori del papiro (e spesso scoraggiare. Ed è questo il più
no alla comunità degli stu- rare il difetto di lavorazione DEL FALSO ARTEMIDORO tà dei tre falsi che lo compon- ridefinita, così come sono mu- schiacciante degli argomenti
diosi. (forse litografica: il cosiddetto p Sellerio, pp. 251, €14 gono a Simonidis è dimostrata tate nel tempo le loro versioni del libro, e il più importante
Ora che per la portata del- fenomeno della «scrittura im- da una serie di influenze sia e perfino, sembrerebbe, i con- motivo per leggerlo.
il fascismo:
essa consiste nell’esame at- all’italiana, piena di colpi di sce-
tento e sistematico di ogni ti- na, in cui i personaggi sono dav-
po di documento, nell’accerta- vero tanti, da far perdere talo-
mento della sua autenticità ra il filo al lettore.
(attraverso la «critica di pro- Una storia in scala uno a
venienza» e la «critica di resti-
tuzione», l’esame estrinseco e
quello intrinseco: insomma,
roba seria per professioni-
sti...): una pratica dirimente
falsificandolo uno, quella raccontata nel li-
bro, forse degna di altro tema,
con sovrabbondanza di docu-
mentazione, anche se la vicen-
prima dell’uso di qualsivoglia fece, per esempio, quando sma- Franzinelli ricostruisce
fonte; ed esiste una intera let- scherata la falsità dei Protocol-
teratura che lo spiega, diffon- li, ne venne distribuita l’edizio- con rigore una casalinga
dendosi in esemplificazioni. ne italiana con la Prefazione di manipolazione storica
La storia, in effetti, pullula di uno dei peggiori antisemiti
falsi, dalla Donazione di Co- d’Italia, l’ex prete Giovanni Pre- trasformatasi in
stantino ai Protocolli di Sion; ziosi, il quale sostenne che ma- una nostrana spy story
ma se per ogni falsario, per gari erano falsi, ma potevano
fortuna, esiste uno storico ve- dire il vero. Il concetto di veridi- Il disegno di copertina della «Domenica del Corriere», 21 novembre 1967 da è di indubbio interesse, co-
ro che smonta i falsi docu- cità (indimostrato) sostituiva me esempio di manipolazione
menti, rimane pur sempre il quello di autenticità della fon- chierato bibliofilo, il senatore goroso, ha ora ricostruito anali- della storia, attraverso l’impie-
fatto che i falsi fanno la loro te. Del resto, i metodologi della Marcello Dell’Utri, il quale si af- ticamente (fin troppo, sia con- go di fonti contraffatte (e con-
strada. E oggi, tanto per dire i p Mimmo Franzinelli storia ci insegnano che esisto- fanna, pateticamente, da anni sentito dire), la vicenda della traffatte senza alcuna cono-
falsissimi Protocolli dei Savi p AUTOPSIA DI UN FALSO no documenti autentici che di- per «dimostrare» l’indimostra- fabbrica del falso, istituita in scenza dei contesti storici): il
di Sion continuano indistur- p Bollati Boringhieri cono cose false, e documenti bile; ossia l’autenticità di quelle una modesta dimora di Vercel- senso dell’operazione? Mostra-
bati ad esser riediti in diversi p pp. 278, €16 non autentici in cui si possono agende su cui mani abili aveva- li, a casa Panvini Rosati, dove re che il fascismo «non era poi
Paesi del mondo. Con le con- trovare verità: l’importante è no imitato la grafia del duce, in- tutti, dal padre alla madre alla così male», e che il duce era un
seguenze che si possono im- essere informati sulla natura zeppandole di sciocchezze, co- figliola, si dedicavano, dagli An- «brav’uomo». Affermazioni
maginare. pubblicati da un editore con la del documento che usiamo, e in- piate frettolosamente dalla ni 50 in poi, a una indefessa fab- che il lettore più attento ricor-
Ora è il turno dei Diari di motivazione che sono «interes- formarne il lettore. stampa dell’epoca, sciocchezze brica del falso. Furono in parti- derà essere state, in tempi re-
Benito Mussolini, i quali, ben- santi». Ora si sa perfettamente Ora con i pretesi «diari» peraltro puntualmente smenti- colare mamma e figlia, Rosetta centi, proferite dai nuovi poten-
ché uno stuolo dei più qualifi- che anche i falsi documenti pos- mussoliniani, siamo invece al te da tutti i documenti (autenti- e Amalia (detta Mimì), a ottene- ti, di cui il senatore-bibliofilo
cati studiosi abbia inequivoca- sono (e sovente debbono) esse- cospetto di un’autentica bufala, ci e veridici) disponibili. re eccellenti risultati «d’auto- Dell’Utri (en passant: condan-
bilmente dimostrato la natu- re tenuti in considerazione, accreditata da un editore, e Mimmo Franzinelli, studio- re». Nella vicenda, complicatis- nato per associazione mafio-
ra non autentica, sono stati purché non lo si faccia come si spacciata in giro da un chiac- so prolifico, ma serissimo e ri- sima, si inseriscono servizi se- sa), è intrinseco.
Tuttolibri
Idee e società SABATO 4 GIUGNO 2011
LA STAMPA IX
PREMIO: OGGI IL SUPERVINCITORE IL FORUM DELL’UNESCO E ALTRI INCONTRI I DIALOGHI DI TRANI FESTIVAL AD ASTI
Bottari Lattes Grinzane Sul futuro dei libri Il cuore del tempo Passepartout con le donne
= Si conoscerà oggi il supervincitore del premio = Robert Darnton, di cui Adelphi ha pubblicato il = Il tempo visto da quattro prospettive: = «1911-2011: il secolo della donna.
Bottari Lattes Grinzane, prima edizione. Sarà lo saggio Il futuro del libro, sarà, con Milagros del coscienza, sentimenti, cura, impegno. E’ il tema dei Dall’esclusione alle pari opportunità» è il tema di
scrittore più votato dalle giurie scolastiche fra i tre Corral e Antonio Skàrmeta, tra gli ospiti, a Monza, «Dialoghi di Trani» (Castello Svevo, dal 9 al 12 «Passepartout», il festival diretto da Alberto
finalisti designati dalla giuria tecnica: Caterina 6-8 giugno, del secondo Forum mondiale giugno, www.idialoghiditrani.com). A inaugurare Sinigaglia in programma dall’11 al 19 giugno.
Bonvicini (Il sorriso lento, Garzanti), Valerio dell’Unesco sulla cultura e le industrie culturali. la rassegna sarà Nichi Vendola, che leggerà Odio gli Anteprima l’8, alla Biblioteca Astense, conferenza
Magrelli (Addio al calcio, Einaudi), Colum McCann Terrà quindi una lectio magistralis, il 6 giugno, a indifferenti di Gramsci, riproposto da Chiarelettere. di Stefano Zecchi su «La donna e la Bellezza». Tra
(Questo bacio vada al mondo intero, Rizzoli). MIlano (sala Buzzati, via Balzan 3, h.18, a cura delle Tra gli altri ospiti: Giancarlo De Cataldo, Paolo gli ospiti: Philippe Daverio, Inge Feltrinelli, Luciano
All’Enoteca regionale del Roero di Canale. Fondazioni Mondadori, Feltrinelli, Corriere della Flores d’Arcais, Angelo d’Orsi, Ritanna Armeni, Violante, Isabella Bossi Fedrigotti, Stella Pende,
Cerimonia finale in ottobre a Monforte d’Alba. In sera). A San Benedetto del Tronto, convegno oggi e Gabriella Turnaturi, Cesare De Seta, Alessandro Paola Mastrocola, Margherita Oggero, Sebastiano
quell’occasione sarà premiato anche (sezione La domani su «Fare libri nel XXI secolo». Tra gli ospiti Mari, Syusy Blady e Patrizio Roversi, Mario Desiati, Vassalli, Lilia Zaouali, Marta Dassù, Sandro
Quercia) lo scrittore spagnolo Enrique Vila-Matas. Alberto Rollo, Filippo La Porta, Alessandro Mari. Boris Biancheri, Riccardo Iacona, Angela Terzani. Cappelletto. Per info: www.passepartoutfestival.it
Si chiama libertà
il loro futuro
toriche del lavoro in rete. Dove
mascherato»: p Feltrinelli, pp. 283, €17 non vi è solo lavoro di conoscen-
za, ma caduta dei redditi e sfrut-
le accuse di Harvey p Carlo Formenti tamento, monopoli e insieme bal-
p FELICI E SFRUTTATI
le proposte di Duflo Capitalismo digitale ed eclissi
canizzazione del web, indipen-
del lavoro
denza ma anche collaborazione
ma è capitalismo
rato da una buona dose di reto- p Egea, pp. 156, €18 indotta. E taylorismo.
rica sulle libertà individuali, re- Dello stesso autore Cyberso- Dunque, un libro che associa
sponsabilità personale e virtù viet e Incantati dalla rete indignazione verso un’econo-
della privatizzazione, del libero editi da Raffaello Cortina mia del gratuito che è in realtà
mercato e del libero scambio», espropriazione e privatizzazio-
progetto che ha legittimato po- ne dei saperi personali e sociali e
litiche «mirate a ristabilire e a tanti «espropriati» - saranno l’al- imperativo categorico dell’eco- di intervento contro la povertà, produce una mutazione antro- verso i retori della wikinomics e
consolidare il potere della clas- ternativa possibile e necessaria nomia sta uccidendo ogni forma testati in India, in Africa e in pologica nei modi di fare e di della condivisione, verso tecno-
se capitalista». per modificare le «pratiche» eco- di socialità. Mentre dovrebbe es- Messico. Criteri simili forse a pensare e dove anche l’indivi- logie digitali che non ci liberano
Delocalizzazioni, deregola- nomiche dominanti? E’ pensabi- sere evidente che la competizio- quelli che dovremmo applicare dualismo si trasformerebbe e dal lavoro ma accrescono all’en-
mentazione, privatizzazioni, in- le un «nuovo comunismo»? Op- ne è concetto ambivalente, che anche a noi paesi ricchi. E ai mo- produrrebbe un «salto verso la nesima potenza tempi e ritmi di
debolimento e divisione del sin- pure l’egemonia capitalista ha ha significati e usi diversi. Che di di organizzare il lavoro. coalizione, l’unione con altri col- lavoro. Producendo lavoratori
dacato, ma anche rete e (ag- prodotto ormai irreversibilmen- non può essere usato indifferen- Lavoro che resta ancora for- leghi, per affrontare insieme i ancor più individualizzati e an-
giungiamo) società del diverti- te una società egoista, incattivi- temente per una scuola o un’im- dista in senso classico. Che di- problemi» per «vivere meglio cor meno dotati di coscienza col-
mento: il «partito di Wall Stre- ta, iper-competitiva? presa (e invece lo facciamo ogni venta immateriale ma per fasce più che per avere successo». lettiva, che cercano al più vie di
et» ha conquistato il potere. Già, la competitività. Una sor- giorno). Urgente sarebbe allora limitate dell’economia. Che si fa Ma dove porta questa logica fuga personali. Rete dove il so-
Producendo quello che Harvey ta di pandemia «che non rispar- trovare dei criteri per stabilire indipendente in forme crescenti della coalizione? E quanto è libe- gno libertario di una società
chiama il «connubio stato-fi- mia non solo nessuna impresa, se sia meglio il mercato o l’aiuto e con grandi capacità di «migra- ra o libertaria la scelta del lavoro post-capitalista si tramuta in
nanza»: un’istituzione feudale ma anche nessuna istituzione e (e quale tipo di aiuto). Su quali si- zione virtuale» grazie alla rete. in-dipendente? Certo, il co- network non sociali ma economi-
«zeppa di intrighi e di passaggi nessun essere umano» - scrive ano ad esempio i modi migliori A questo ultimo tipo di lavoro working chiede oggi non solo re- ci. Insomma, una lettura non re-
segreti che esercita un potere Luciano Gallino nella Introduzio- per diffondere istruzione e sani- dedicano un saggio Sergio Bolo- lazioni virtuali ma ancora fisi- torica e non ideologica del capi-
totalmente antidemocratico». ne a I paradossi della società com- tà. Esther Duflo, economista del- gna e Dario Banfi: Vita da free- che. E questo è offerto ad esem- talismo digitale. Che appunto le-
Che fare? Il capitalismo soprav- petitiva di Alessandro Casiccia. lo sviluppo ha utilizzato gli «stu- lance. Un «lavoro indipendente pio dalle pratiche di community, ga il mondo della rete di For-
viverà anche a questa crisi? I Paradossi, perché la competizio- di controllati randomizzati» e in postfordista» dove importanti che permetterebbero di fare re- menti con quello finanziario di
nuovi movimenti antagonisti - ne tra i poveri e tra i lavoratori I numeri per agire prova a defini- sono ancora i confini ma quelli te, gruppi di interesse, legami an- Harvey. Nel nome della «indi-
nati magari fuori dalle fabbri- non esclude l’oligopolio per i ric- re dei criteri per verificare sul (assai diversi) della «mobilità» e che se deboli. Ma bastano (chie- gnazione» che entrambi ci sug-
che, tra i nuovi «indigenti» e i chi. Perché questo suo essere un campo l’efficacia dei diversi tipi non più del mercato. Dove si diamo) per fare coalizione - se geriscono di tornare a gridare.
Premio Pulitzer
per la narrativa
«Richard Russo
è il santo patrono della letteratura
che viene dalla piccola America di provincia.
E ha scritto un grande romanzo americano.»
-The Washington Post
IN TUTTE LE LIBRERIE
www.sperling.it - www.facebook.com/sperling.kupfer
Tuttolibri
X Classifiche SABATO 4 GIUGNO 2011
LA STAMPA
S
ono le stesse di sabato scorso le stars nel cielo più al- ma se la sono costruita, unendo talento e impegno, merito e ha «inventato» la propria sorte. Compreso l’autore, che tro-
AI PUNTI to della classifica, con minimi cambi e un valore dei rischio, laboriosità e pragmatismo, come l’ingegnere di Vi- va la strada del giornalismo «dopo otto anni di collabora-
LUCIANO GENTA 100 punti calato poco sopra le 8000 copie. La prima nadio che diventa un big della Silicon Valley, il pediatra di zioni saltuarie». E come l’amico Jovanotti è un ottimista,
novità è per un soffio fuori dalla tabella dei primi 10: all’11˚ Monza che cura le leucemie, i due amici delle gelaterie «non accetta la filosofia del declino e della rinuncia», pensa
posto si accendono le stelle di Calabresi ed è facile prevede- Grom. Ecco la sfida per i giovani che non si rassegnano a positivo. A costo di passare per positivista nella radiogra-
Si stanno re che brilleranno ancor di più tra sette giorni, illuminate a
loro volta dalle luci della tv, tra il salotto di Fazio e la hall
considerare il presente vuoto di senso e di orizzonti e non
stanno a rimpiangere un passato presunta età dell’oro ma
fia di un ottocentesco Progresso, almeno per chi è cresciuto
a Leopardi e, pur ricordando con Frank Capra che «la vita
di Hotel Patria, in onda da lunedì sera su Rai Tre. Anche imparano piuttosto da anziani che nel cuore e nella mente è meravigliosa», si ostina a recitare Brecht: «Il giovane
accendendo se dovranno vedersela con l’arrivo della galassia Camille-
ri, in libreria da mercoledì scorso con una nuova indagine
non sono vecchi: come i nonni Teresa e Mario o Franca Va-
leri, Umberto Veronesi, Giuseppe De Rita. Sconosciuti o fa-
Alessandro conquistò l’India./Da solo?/ Cesare sconfisse i
Galli./Non aveva con sé nemmeno un cuoco?... Ogni dieci
100 63 61 49 46
1 2 3 4 5
Le luci Il linguaggio Dai diamanti Nessuno Carta straccia
di settembre segreto non nasce si salva Il potere inutile
dei fiori niente da solo dei giornalisti italiani
RUIZ ZAFÓN DIFFENBAUGH DANDINI MAZZANTINI PANSA
MONDADORI GARZANTI RIZZOLI MONDADORI RIZZOLI
46 45 40 40 35
6 7 8 9 10
Ave Mary Per sempre Indignatevi! Scuote Alla fine
E la chiesa inventò l’anima di un giorno
la donna mia Eros noioso
MURGIA TAMARO HESSEL SCALFARI CARLOTTO
EINAUDI GIUNTI ADD EDITORE EINAUDI E/O
2. Per sempre 45 2. Il linguaggiosegreto dei fiori 63 2. Ave Mary 46 2. La dieta Dukan 23 2. Tutto quello che gli uomini... 19 2. I Gemelli di Kuma 16
TAMARO DIFFENBAUGH MURGIA DUKAN TROISI
18,00 GIUNTI 18,60 GARZANTI 16,00 EINAUDI 16,00 SPERLING & KUPFER 1,90 NEWTON COMPTON 17,00 MONDADORI
3. Alla fine di un giorno... 35 3. Il profumo delle foglie di limone 32 3. Indignatevi! 40 3. Cotto e mangiato 12 3 Una donna libera 13 3. Amici contro 11
CARLOTTO SÁNCHEZ HESSEL PARODI STEEL GARLANDO
17,00 E/O 18,60 GARZANTI 5,00 ADD EDITORE 14,90 VALLARDI 14,90 SPERLING & KUPFER 11,00 PIEMME
4. Un filo d’olio 31 4. Angelology 31 4. Scuote l’anima mia Eros 40 4. La parigina. Guida allo chic 11 4. Bianca come il latte... 12 4. Principessa del buio 11
AGNELLO HORNBY TRUSSONI SCALFARI LA FRESSANGE; GACHET D’AVENIA STILTON
14,00 SELLERIO 18,60 NORD 17,00 EINAUDI 25,00 L’IPPOCAMPO 13,00 MONDADORI 18,50 PIEMME
5. Le sante dello scandalo 29 5. Carta bianca 28 5. Cosa tiene accese le stelle 33 5. The secret 10 5. La solitudinedei numeri primi 11 5. Diario di una schiappa 10
DE LUCA DEAVER CALABRESI BYRNE GIORDANO KINNEY
8,50 GIUNTINA 21,50 RIZZOLI 17,00 MONDADORI 18,60 MACRO EDIZIONI 13,00 MONDADORI 12,00 IL CASTORO
6. Il libro segreto di Dante 17 6. Il centenario che saltò... 26 6. Il mio ricordo degli eterni 26 6. È facile smettere di fumare... 10 6. L’ombra del vento 11 6. Top model per un giorno 9
FIORETTI JONASSON SEVERINO CARR RUIZ ZAFÓN STILTON
9,90 NEWTON COMPTON 17,90 BOMPIANI 18,50 RIZZOLI 10,00 EWI 13,00 MONDADORI 8,50 PIEMME
7. E disse 15 7. Tutto per amore 24 7. Sanguisughe. Le pensioni... 23 7. Benvenuti nella mia cucina 9 7 Danza con il diavolo 10 7. Diario di una schiappa I 8
DE LUCA DUNNE GIORDANO PARODI KENYON KINNEY
10,00 FELTRINELLI 18,00 GUANDA 18,50 MONDADORI 14,90 VALLARDI 12,90 FANUCCI 12,00 IL CASTORO
8. Gran circo Taddei... 14 8. Questo corpo mortale 23 8. Tutti santi me compreso 22 8. Le ricette della dieta Dukan 8 8. Acqua agli elefanti 9 8. Gioca con Peppa Pig! 7
CAMILLERI GEORGE DE CRESCENZO DUKAN GRUEN D’ACHILLE
14,00 SELLERIO 19,60 LONGANESI 17,00 MONDADORI 16,00 SPERLING & KUPFER 9,00 BEAT 4,90 GIUNTI
9. Un calcio in bocca... 14 9. L’atlante di smeraldo 19 9. Odio gli indifferenti 21 9. La dodicesima illuminazione 8 9. È una vita che ti aspetto 9 9. Le avventure di Re Artù 7
PRESTA STEPHENS GRAMSCI REDFIELD VOLO STILTON
16,50 EINAUDI 18,60 LONGANESI 7,00 CHIARELETTERE 18,60 CORBACCIO 12,00 MONDADORI 23,50 PIEMME
10.Manna e miele, ferro e fuoco 13 10.Il leopardo 19 10.A che serve avere le mani pulite 16 10.La felicità è qui 8 10.Venuto al mondo 9 10.Il giorno delle selezioni 7
TORREGROSSA NESBØ MILANI MORELLI; FALSIROLI MAZZANTINI GARLANDO
19,00 MONDADORI 21,00 EINAUDI 7,00 CHIARELETTERE 15,00 MONDADORI 14,00 MONDADORI 11,00 PIEMME
LA CLASSIFICA DI TUTTOLIBRI È REALIZZATA DALLA SOCIETÀ NIELSEN BOOKSCAN, ANALIZZANDO I DATI DELLE COPIE VENDUTE OGNI SETTIMANA, RACCOLTI IN UN CAMPIONE DI 1100 LIBRERIE.
SI ASSEGNANO I 100 PUNTI AL TITOLO PIÙ VENDUTO TRA LE NOVITÀ. TUTTI GLI ALTRI SONO CALCOLATI IN PROPORZIONE. LA RILEVAZIONE SI RIFERISCE AI GIORNI DAL 22 AL 28 MAGGIO.
D U
ue trentenni, una biondi- cialista. Apre Maurizio Balistreri, no degli aspetti meno dranath Tagore». Il quale a
na molto graziosa, Silvia PROSSIMA docente a Torino, con il saggio su frequentati di Gandhi CHE LIBRO FA sua volta, come testimonia il
Viglietti, e un marcanto- «etica e enhancement»: «Stiamo corrisponde in realtà suo epistolario, trattava molto
nio bruno, Manuele Marafioti. MENTE giocando a fare Dio? Dagli inter- alla sua aspirazione più alta ...IN INDIA diversamente le donne occiden-
Lei con il suo master in editoria e MIRELLA APPIOTTI venti genetici nasceranno persone e al senso profondo della sua GIOVANNA ZUCCONI tali e le donne indiane: per
esperienze pratiche, lui filosofo, con caratteristiche e disposizioni discussa brahmacharya (celi- esempio la scrittrice argentina
entrambi con un bel coraggio, di completamente diverse dalle no- bato). Attraverso la brahma- Victoria Ocampo, e sua moglie
questi tempi (pur con l’aiuto del
Mip, ovvero «Mettersi in pro-
L’altra stre?», chi sono, o potranno essere i
Superumani? Domandissime
charya, liberandosi di ogni
traccia di desiderio maschile,
Gandhi, Mrinalini Debi. Sposata, que-
st’ultima, quando lui aveva 22
prio», supporto provvidenziale
della Provincia di Torino). Sono i
neo-fondatori di Espress, esordio
Torino (d’altronde chi, se non il filosofo
pazzo sotto i portici di via Po, soste-
neva che «l’uomo è qualcosa che de-
egli sperava che le donne
l’avrebbero considerato uno
di loro. In breve, il suo scopo
Tagore anni e lei 10.
Nelle lettere alla moglie,
pur amatissima, Tagore le chie-
in libreria a giorni, partendo dal
quadrilatero universitario subal-
Espress ve essere sorpassato»?). Comun-
que, con la piccola sigla sapiente,
era diventare una donna, nei
fatti e nella mentalità, se non
e le donne de dei figli, della casa, di paga-
menti e acquisti, tutta la con-
pino, per «andare oltre». Perché dai «superumani» si va anche ai li- nel corpo. Se ci sia riuscito o creta quotidianità. Nulla di
Espress, spiegano, «vuol dire esse- bretti «tazzina di caffè»; dal lin- no è un’altra questione: ma è personale. Con Victoria Ocam-
re e fare» ma anche «es-press, la guaggio criminale (Ricostruire il la ricerca di una vita intera». po invece parla d’amore, di ide-
stampa dell’inconscio», nonché delitto di Biagio Carrillo dell’Isti- L’affermazione, lapidaria, ali, di se stesso, e anche di fem-
«espresso, caffè letterario, pausa, tuto superiore di tecniche investiga- è in una recensione a un sag- minismo: «le donne moderne
dialogo...». 24 itinerari inediti); una doppia bi- tive dell’Arma dei carabinieri), dal- gio sui rapporti fra Gandhi e convenzionali, combattenti per non si stancano di accusarci di
Un Espress sostenuto da un blioteca, cartacea e elettronica; per la psicopatologia (Paranoia, testo le molte donne occidentali che i diritti sociali e sessuali: in violenza e tirannia, senza sape-
«business plan» che persino ogni area un comitato scientifico di controcorrente dello psichiatra ne furono discepole o amiche una parola, occidentali. Per re che sono espressioni perverse
un’impresa già matura non disde- docenti che garantisce la qualità Ugo Fornari) alla titanica impresa (Going Native: Gandhi’s Re- contro, dal punto di vista di della nostra contemplativa pla-
gnerebbe: due linee editoriali, delle opere. Tre tematiche fonda- di Vivere con i gemelli della docen- lationship with Western queste straordinarie femmine, cidità, repressa e torturata per
una di Ricerca universitaria e mentali, Etica, Psicologia, Discipli- te torinese Piera Brustia; dai Di- Women di Thomas Weber). «nell’Europa stravolta dalla il nostro obbligo ad essere mem-
una Divulgativa (in più una Va- ne forensi per la saggistica universi- sturbi alimentari di Carlo Pruneti Libro e articolo, uscito su Ou- guerra Gandhi era la risposta bri attivi della società». Poveri
ria «per rilassarci, anche divertir- taria, riprese e adattate di volta in alla Cultura che si mangia, a Una tlook, si interrogano su per- al vuoto spirituale ed emotivo. uomini, davvero. Di Tagore si
ci e divertire» e si comincia, otti- volta, dagli stessi autori e in folia- mela al giorno: ma quale? La ri- ché Gandhi si circondava di L’altro indiano che soddisface- celebra in questi giorni il cento-
mamente, con L’altra Torino in zione ridotta, per il lettore non spe- sposta sarà «espress». tante donne emancipate, non va questo bisogno era Rabin- cinquantenario della nascita.
Tuttolibri
Diario di lettura SABATO 4 GIUGNO 2011
LA STAMPA XI
Luca Doninelli
Lo scrittore “spirituale”
BRUNO pianto sul Cristo morto di Nicco-
QUARANTA
lò dell’Arca, al “dolore furiale”
Ci sono due tipi di che vi scorgerà Gabriele D’An-
cattolici. Quelli che, come nunzio».
Bernanos, anelano al vis-à- «Verde Lombardia! dove già
vis, non esitando a guardare è scesa la bruma, e le desola-
il sole negli occhi: «A nous te nevi» esclamerà l’Ingegne-
deux». E quelli che, come Ma- re viaggiatore nel «Castel-
rio Soldati, onorano la mace- lo». Da Gadda riapprodiamo
razione, il dubbio, la «croce» a Testori.
di un’intera vita rifiutando in- «Che cosa mi ha insegnato? Ad
fine ogni consolazione: «Non essere coraggioso e a impegnar-
c’è, non c’è». mi al cento per cento nelle cose
Luca Doninelli interpreta che scelgo di fare. Lo scrittore?
quest’agonia (anche) in Cat- Irraggiungibile è il critico d’ar-
tedrali, impavida flânerie nel- te. L’altro Testori è come se
le nostre rovine, nel nostro avesse bisogno di appoggiarsi a
rovinare, rotolare, così estra- qualcuno, da Pirandello a Vitto-
neo alla, così intimo della, rini, la stagione del debutto let-
pietra sepolcrale, «divina» la terario, pur essendo antisociolo-
stessa disperazione. Di capi- gico, pur disdegnando, rifuggen-
tale in capitale. A cominciare do, il quadretto del mondo».
dalla sua Milano, dal Duomo
che è solito raggiungere al- «Testori, un padre:
l’alba, meditando sull’uomo
di sempre, catafratto in una quando insegnava
finta pace, incapace di ab- ai cuori semplici
bracciare l’inquietudine del-
la Resurrezione. che il vizio della vita
Natali in terra bresciana, è la risurrezione»
esordiente nel 1990 con i rac-
conti I due fratelli (applauditi Nelle «Cattedrali», a Mila-
da Pampaloni e Fofi), docen- no, lei rammemora che «la
te di etnografia narrativa alla Morte non è un argomen-
Cattolica, un «povero cristia- to di conversazione». Men-
no» più in partibus Giussani tre Testori non esita a inta-
che ciellina, «una prospettiva volare la «Conversazione
carnalmente cristiana», lo La vita. Luca Doninelli è nato a Leno (Brescia) nel 1956. Si è laureato in Filosofia con una tesi su Foucault. Ha scritto con la morte».
identificherà Claudio Ma- anche per il teatro. Insegna etnografia narrativa all’Università Cattolica. Collabora a diverse testate giornalistiche. «Andando oltre, verso la Re-
gris, a cui Cattedrali è dedica- surrezione, che molti, a comin-
Le opere. E’ uscito da Garzanti «Cattedrali» (pp. 273, €18,60). Ha esordito nel 1990 con «I due fratelli» (Rizzoli, ciare dai preti, sembrano non
«Don Lisander è premio Berto). Da Garzanti ha pubblicato, fra gli altri titoli, «La revoca» (premio selezione Campiello), «Le decorose volere. Nei Tre lai Testori spie-
memorie», «Tornavamo dal mare» (premio Elsa Morante), «La polvere di Allah». ga a una donna semplice che
tra le fondamenta cos’è la resurrezione: è un vi-
della mia città, zio, la vita non è in primis il vi-
zio di risorgere, giorno dopo
ma non ne condivido giorno?».
l’idea di Grazia» Religiosamente, da Testori a
don Giussani...
to, fisicamente un monolite, «Non meno centrale nella mia
di quelli che si incontrano nel esistenza. Si apra o si riapra,
mondo tolstojano. Luca Doni- I PREFERITI Un collezionista di «Cattedrali», dai magazzini Harrods di don Giussani, Il senso reli-
nelli è ormai una lunga fedel- gioso, un testo sulle dinami-
tà alla letteratura, o, meglio, alle Halles, al Muro del Pianto, sempre coltivando che religiose che ha avuto una
alla parola, l’utensile special-
mente «servile» nel viaggio
f le radici religiose e letterarie di Milano e della Lombardia notevole fortuna nel mondo
musulmano».
appena terminato, un eucari- Come si porrebbe don Gius-
stico essere nelle città, per le
“I Promessi
sani di fronte alle moschee,
città, con le città, di ciascuna le temerebbe?
spugneggiando, verbo caro a «Macché. Don Giussani non co-
Emilio Cecchi, il suggello, il nosceva la paura».
giuramento, il vessillo. A lei si è accostato l’aggetti-
«Cattedrali», una galleria FEDOR DOSTOEVSKIJ vo dostoevskijano...
di città visibili... I demoni «Dosteoevskij, Kafka, epoche
sposi li leggo
«Sì, ed è subito Calvino. Il ri- fa. Gli estremi anni Ottanta.
Einaudi, pp. XX-706, €15
chiamo delle Città invisibili, il Alla Statale presentai il
libro di Calvino che prediligo. «Nessuno ha investigato Kafka di Citati. L’attenzione
Non c’è contrapposizione. Si così lucidamente il nulla. degli studenti era al diapa-
mira a rendere visibile l’invi- Il nulla da cui si viene. son. I loro epigoni non sono
sibile. A quale necessità obbe- Il nulla in cui si sprofonda» sintonizzati con simili, im-
disco, per esempio, infilando- mense voci. Sono per loro lon-
mi nei cunicoli di New York,
città mecca, città santa, tra-
guardo com’è di tutta l’uma-
nità? Le Cattedrali sono un’in-
dagine sull’invisibilità, con
Eraclito ribadendo, di stazio-
ne in stazione: non si tocche-
f in ginocchio”
straordinarie, anche dal punto lingua economica, la lingua sto- «No, anzi. Ho ideato un roman-
tane come per me i personag-
gi della Libertà di Franzen.
Quale Dostoevskij? I demoni.
Nessuno ha investigato così
lucidamente il nulla».