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6-04-2007 13:42:36 Verdeoro2007_OK_italiano.

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Punte Alberete e Valle Mandriole i 5 chilometri di intatte dune sabbiose che fiancheggiano Cardello
il parco Il complesso palustre, che costituisce l’ecosistema di il litorale sabbioso da Lido di Dante a Lido di Classe. il parco altre aree Il parco del Cardello si estende attorno all’omonimo edifi-
maggiore importanza conservazionistica dell’intera pro- Qui è possibile osservare gli uccelli tipici delle spiagge in- cio di origine medioevale, in cui visse Alfredo Oriani. Il giar-
regionale vincia di Ravenna e uno dei più pregiati a livello nazionale contaminate, come la rara Beccaccia di mare ed il Fratino. della vena protette dino, con monumentali alberi di grande fascino, si estende
del delta ed europeo, rappresenta il fulcro della Stazione “Pineta L’Ortazzo è osservabile da una torretta e un capanno per del gesso fino al crinale, sottolineato da filari di pini e cipressi. Vicino
di San Vitale e Pialasse di Ravenna”. Si tratta di zone birdwatching posti lungo il margine della limitrofa Pineta al Cardello è il Giardino delle Erbe (7),
(7) l’orto officinale più
del po umide originate dalle esondazioni del fiume Lamone, di di Classe, raggiungibili da via Bevanella, traversa della romagnola importante d’Europa per numero di piante coltivate ed
cui rappresentano il residuo della grande cassa di colma- Statale 16 Adriatica, dopo il ponte sul Bevano. estensione, da cui parte la Strada della Lavanda.
ta, lentamente bonificata.
Punte Alberete è un bosco paludoso di Frassino ossifillo Pineta di Classe Oasi Alto Lamone e Rio Sintria
e Salice bianco, inframmezzato da bassure allagate con La Pineta di Classe è un esteso complesso boschivo Le alte valli del fiume Lamone e del torrente Sintria occu-
Il Parco regionale del Delta del Po è composto da 6 cariceti e canneti di Canna di palude e Falasco. Valle Man- dominato dal Pino domestico, piantato artificialmente Il Parco regionale della Vena
Vena del Gesso Romagnola Riserva di Alfonsine pano un’estesa area sub-montana, per lo più disabitata,
stazioni distinte, tre delle quali in provincia di Ravenna: driole presenta, invece, estesi canneti misti di Canna di sul bosco originario, costituito da querceti di climi caldi, rappresenta il sito di maggiore interesse ambientale e La Riserva Naturale di Alfonsine è composta da tre stazioni. che costituisce l’insieme di zone a quota più elevata della
“Pineta di San Vitale e Pialasse di Ravenna” e “Pineta palude, Tifa, Giunco lacustre e lamineti di Ninfea bianca, dominati dal Leccio o dalla Roverella, e di querceti di climi naturalistico dell’Appennino in provincia di Ravenna. Lo Stagno dell’ex-cava Fornace Violani è un profondo baci- provincia, vicino al confine con Firenze. Gli estesi boschi
di Classe e Salina di Cervia” per tutta la loro superficie, il tutto cinto da macchie arbustive palustri di Salicone. più freschi, dominati dalla Farnia, con Carpino bianco La Vena è costituita da un lungo affioramento gessoso no,, cinto da vegetazione ripariale, in cui nidifica lo Svasso
no sono costituiti da cedui a Carpino nero, Orniello e Roverel-
“Valli di Comacchio” solamente in parte. Le paludi ospitano la più grande garzaia d’Italia, con tutte e il raro Carpino orientale. Interessanti sono anche i prati che, assieme all’antistante sistema di calanchi, corre in maggiore e vive la Testuggine palustre. Il Tratto terminale la, alternativamente dominanti a seconda dei versanti. Vi
le specie di aironi europei, più Cormorano, Marangone aridi delle radure e le bassure allagate interne al bosco, direzione nordovest - sudest, dall’imolese fino a Brisighella. del Canale dei Mulini è una siepe alberata insediata lungo sono anche foreste più mature, dominate dal Cerro. Sono
Valli di Comacchio minore, Spatola e Mignattaio ed il più importante popola- con acque da debolmente salmastre a dolci e lembi di bo- L’emergenza gessosa del Miocene è situata nella fascia alto il tratto abbandonato dell’omonimo canale, vicino al fiume alternati a castagneti, noccioleti, coltivi abbandonati con
Valle Furlana è la porzione meridionale delle Valli di mento nazionale della rarissima Moretta tabaccata. sco allagato a Pioppo bianco e Ontano nero. L’elemento collinare, con spettacolari rupi di gesso orientate verso sud, Reno. Le emergenze faunistiche sono una colonia di Ferro Ginepro e Ginestra odorosa, versanti dirupati con emergen-
Comacchio, uno dei santuari italiani del birdwatching. Interessanti le presenze della Testuggine palustre e della faunistico di maggiore interesse è costituito da alcune come la Riva di San Biagio e l’imponente Monte Mauro. di cavallo maggiore ed alcune coppie di Gufo comune. ze rocciose marnoso arenacee, prati. L’area ospita le specie
Fenicottero, Spatola, Airone rosso, Gru, Volpoca, Sterna Rana di Lataste, rana rossa endemica della pianura Pada- specie di rari Chirotteri forestali. Alla pineta si accede at- È caratterizzata da importanti fenomeni carsici, da un Il Boschetto dei tre canali è un piccolo bosco allagato di tipiche dei boschi appenninici, con particolare densità di
maggiore, Falco pescatore, Aquila anatraia maggiore, na. La visita a Punte Alberete è possibile lungo il sentiero traverso la strada che, dal paese di Fosso Ghiaia, percorre vasto sistema di grotte, doline, inghiottitoi e risorgenti. Pioppo bianco, Salice bianco e Olmo campestre, sede di Capriolo e Cinghiale. Interessanti sono le nidificazioni di
sono soltanto alcune delle rarità che è possibile osserva- pedonale ad anello, attrezzato con schermature e un merse; il chiaro del Comune ospita, in primavera, elevatis- l’argine Nord dell’omonimo canale, partendo dalla Statale A nord della vena si trovano i calanchi di argille scagliose Il Carnè è raggiungibile svoltando a sinistra lungo la una piccola garzaia e di un nucleo di Campanellino, altrove Pecchiaiolo e Sparviere.
re lungo questo affascinante itinerario. La Valle Furlana capanno per il birdwatching, che parte dal parcheggio sime concentrazioni di uccelli acquatici. Ai margini della 16 Adriatica. Più a Sud si trova l’ultimo lembo dell’antica del Pliocene, con estese praterie aride, aree franose, Provinciale 23 che collega la vallata del Lamone a quella assenti in pianura. L’escursione parte dal Centro Visite
è raggiungibile, attraverso il suggestivo traghetto sul sulla Statale 309 Romea, a ridosso del canale Fossatone. laguna si trovano interessanti praterie igrofile su suoli foresta ravennate, noto come Pineta di Cervia.
Cervia Ad essa macchie arbustive e piccole zone umide di fondovalle. del Sintria. È possibile prenotare escursioni guidate alla di Casa Monti (6) che ospita anche il museo naturalistico Oasi Alto Senio
fiume Reno, dal paese di Sant’Alberto, sede del Centro Valle Mandriole è osservabile dall’alta torre panoramica salmastri, come il Prato Barenicolo, visitabile attraverso si accede da diversi punti interni alla città omonima. A sud le dorsali marnoso-arenacee, tra cui spicca Monte scoperta della flora, della fauna e degli aspetti geologici dell’area protetta. L’alta valle del Senio occupa l’area sub-montana ad ovest
Visite del Parco e del Museo Ornitologico (1),(1) nel sei- accanto alla Statale 309 Romea, appena oltre il ponte un percorso che collega via delle Valli a Marina Romea, Battaglia. della vena. del torrente, caratterizzata da un susseguirsi di crinali pa-
centesco Palazzone. Il percorso sull’argine, che comincia sul Lamone. Ambiente di grande pregio adiacente Valle o come le aree circostanti il Capanno Garibaldi, tipico Salina di Cervia Il paesaggio naturale è arricchito da una piacevole alter- Una visita speleologica è, invece, possibile prenotando Podere Pantaleone ralleli attraversati dal torrente Cestina. I boschi sono cedui
all’altezza della celebre penisola di Boscoforte, si snoda Mandriole è il Bardello,, l’ultima prateria umida dell’intero capanno lagunare con tetto in canna palustre, posto La grande salina, di origine etrusca e tuttora in attività, nanza di coltivi a seminativo, frutteti, vigneti ed uliveti. un’escursione alla Grotta della Tanaccia,
Tanaccia spettacolare L’Area di Riequilibrio Ecologico Podere Pantaleone, a a Carpino nero, Orniello e Roverella, lembi di foreste di Cer-
per circa 10 chilometri incontro al mare Adriatico, fino al Delta, che ospita piante molto rare e splendide fioriture lungo via Baiona. Una vista panoramica sulla pialassa chiude a Sud l’omonima Stazione del Parco. Presenta La Vena del Gesso ospita importantissime popolazioni di cavità carsica, con una grande e suggestiva apertura che Bagnacavallo, è un vecchio podere abbandonato, con ro, rimboschimenti di Pino nero. Vi sono anche castagneti,
passo di Primaro. Si raggiunge dapprima la Lavadena, con di orchidee. è possibile dalla torretta situata nella zona della bassa numerosi specchi d’acqua a diversa salinità e distese pipistrelli, tra cui, in particolare, Ferro di cavallo maggiore immette in un mondo sotterraneo ricco di sorprese. piantate e filari in cui la vegetazione naturale ha preso il macchie di Ginepro e Ginestra, rupi marnoso arenacee,
un mosaico di dossi ricoperti di vegetazione alofila su cui della Vigna, a Marina Romea. La pialassa è raggiungibile melmose soprassalate, separate da una rete di bassi e Miniottero, che si concentrano in grandi colonie ripro- Di particolare rilevanza le grandi colonie di Chirotteri e sopravvento, formando un piccolo bosco di Pioppo nero prati. La fauna è quella tipica appenninica, con abbondanza
nidificano importanti colonie di gabbiani, sterne e limi- Pineta di San Vitale anche attraverso la Pineta di San Vitale. arginelli con vegetazione alofila. Su argini e dossi nidifica- duttive nelle grotte. Interessanti anche le nidificazioni alcune specie di invertebrati adattatisi a vivere nel buio e Acero campestre in cui nidificano alcune coppie di Gufo
coli. Più oltre, le acque basse della Scorticata ospitano È il più settentrionale ed esteso dei residui delle pinete no importanti colonie di gabbiani e sterne (in particolare di Gufo reale, Albanella minore e Passero solitario e la delle grotte. comune e Assiolo.
regolarmente migliaia di anatidi, limicoli e ardeidi. che anticamente cingevano la città di Ravenna. Ricco Ortazzo, Ortazzino e foce del torrente Bevano Gabbiano corallino e Fraticello), assieme ad Avocetta, consistente presenza dell’Istrice. Punto di partenza per
di bassure umide, tra cui la lunga Bassa del Pirottolo La Stazione “Pineta di Classe e Salina di Cervia” ha il Cavaliere d’Italia e Pettegola. Migliaia di uccelli acquatici, le escursioni possono essere il Centro di Documentazio- Monte Mauro Villa Romana di Russi
Volta Scirocco che serpeggia tra i pini, alternate a “staggi”, cioè zone proprio cardine in questo integro complesso costiero, tra cui grandi stormi di Fenicottero e Piovanello panciane- ne sulla Vena dei Gessi (4) situato nella Rocca di Riolo Monte Mauro è la cima più alta della Vena dei Gessi e l’am- L’Area di Riequilibrio Ecologico Villa Romana, a Russi,
A metà del percorso, lungo l’argine delle Valli di Comac- più elevate derivate dagli antichi cordoni dunosi, il bosco uno degli ambienti più selvaggi e di maggiore valore natu- ra, vi sostano durante le migrazioni e in inverno. Terme, in cui è possibile ricevere tutte le informazioni per biente naturale più importante e suggestivo della zona. tutela l’intorno degli scavi di una villa romana alla perife-
chio, si trova Volta Scirocco, area golenale con acquitrini, di pianura su cui è stato nell’antichità imposto il Pino ralistico della provincia e dell’intero litorale adriatico. La visita alla salina parte dal Centro Visite del Parco (3) la visita oppure il Centro
entro Visite Parco naturale Carnè (5). La vegetazione è diversificata a seconda dei versanti, ria del paese. Gli ambienti naturali sono costituiti da uno
prati umidi e canneti, in cui è possibile osservare tutte domestico appare in successione umido, dominato dal La foce naturale meandriforme del torrente Bevano si sito in via Bova, traversa della Statale 16 Adriatica. Presso il Parco naturale Carnè, in comune di Brisighella, si con aspetti tipici di climi caldi e aridi nel versante esposto stagno ove nidifica il Cavaliere d’Italia, cinto da canneti,
le specie delle valli. Pioppo bianco, mediamente umido, dominato dalla immette nel mare Adriatico tra dune costiere e barre sab- Da qui è possibile accedere ad una serie di camminamenti trovano le migliori strutture per la visita, con punto infor- a meridione, con elementi tipicamente mediterranei, boschetti di salici e prati umidi con orchidee.
L’oasi, attrezzata con due capanni per l’osservazione Farnia, asciutto, dominato dal Leccio. La pineta è raggiun- biose, attraverso un ambiente vario formato dai meandri schermati e ad una torretta attrezzata per l’osservazione mazioni,, sentieri attrezzati, aree pic-nic e un piccolo, ma
mazioni rupi con roccia affiorante alternate a macchia e gariga.
degli uccelli, è visitabile su appuntamento. gibile attraverso tre accessi posti lungo la Statale 309 abbandonati e dalle praterie umide salmastre in cui affio- degli uccelli. interessante, museo naturalistico. Nei versanti esposti a settentrione, nelle forre e nei ver- Bosco di Fusignano
Romea, che percorre interamente il confine occidentale santi ombreggiati, la vegetazione è, invece, tipica di zone Il piccolo bosco, ripristinato nei pressi del centro di Fusignano,
del bosco. Il primo, appena fuori dalla città di Ravenna, ombrose e umide, con boschi cedui, castagneti da frutto, testimonia la presenza dell’antico Parco Calcagnini, ab- di Capriolo e Cinghiale; interessanti le nidificazioni dello
reca a Ca’ Ponticelle, da cui parte una carraia interna alla boschi particolarmente freschi in corrispondenza delle battuto durante la II Guerra Mondiale. Sparviere e di altre specie come Succiacapre, Tottavilla,
pineta che la percorre per tutta la sua lunghezza, fino alla doline. Sulle rupi di Monte Mauro si trova l’unica stazione Ortolano.
Ca’ Vecia. Il secondo accesso, a Nord del ponte sullo scolo italiana della rarissima e graziosa Felcetta persiana. Parco del Loto
via Cerba conduce alla Ca’ Nova, mentre il terzo, a Nord La visita è possibile percorrendo la provinciale 78 lungo il Il Parco del Loto occupa una cava abbandonata a pochi Oasi della Pietramora
del ponte sul canale Fossatone, porta direttamente fondovalle del Sintria e svoltando a destra un chilometro passi dal centro storico di Lugo, con uno stagno in cui La Pietramora si trova lungo l’emergenza rocciosa dello
alla Ca’ Vecia (2).. Dalla grande aia della casa pinetale, prima di Zattaglia. La carraia imboccata raggiunge la vetta vegeta il bel fiore asiatico. Lo stagno è circondato da Spungone, un sistema affiorante di calcari sedimentari.
attrezzata come aula didattica, parte un sentiero verso del monte, ove si trova il suggestivo rudere della pieve boschetti di salici, prati fioriti e canneti ove nidifica il La vegetazione di queste rupi esposte a sud presenta tipici
Est, a sinistra dell’edificio, che conduce alla Pialassa di Santa Maria in Tiberiaci. Tarabusino. aspetti mediterranei. La riva rocciosa è divisa in due dal
della Baiona. Rio Albonello e prosegue verso oriente fino alla zona di
Bacini di Conselice e Lavezzola calanchi argillosi nei pressi di Castrocaro, oltre il confine
Pialassa della Baiona ra la falda marina, alternate alla “macchia adriatica” Nei pressi dei due paesi si trovano alcune zone umide provinciale. Le rupi sono circondate da colline con coltivi a
È un’estesa laguna, aperta sull’Adriatico e soggetta dell’Ortazzino, con Ginepro comune, Olivello spinoso circondate da boschetti. seminativo e vigneto, alternati a pascoli, macchie e siepi.
all’azione delle maree, che fanno affiorare estese velme e Fillirea. Dietro la foce, si estende lo stagno salmastro Il sito è importante per alcune specie di Chirotteri, presenti
fangose o sabbiose. Vi sono dossi emergenti con vegeta- dell’Ortazzo, con acque basse e una vegetazione molto Bacino di Massalombarda nelle cavità dello Spungone (Ferro di cavallo minore,
zione alofila, che ospitano importanti colonie di gabbiani varia, legata ai gradienti di salinità. La palude, importante Una cassa di espansione
spansione trasformata in interessante pa-
p Miniottero). Interessante l’elevata densità dell’Ortolano
e sterne (Gabbiano corallino, Gabbiano roseo, Sterna sito di sosta e svernamento per migliaia di uccelli, ospita lude naturale.
naturale e la presenza delle specie ornitiche tipiche dell’ambiente
zampenere, Fraticello, Sterna comune), con Avocetta, importanti colonie nidificanti di gabbiani, sterne e limico- aperto e asciutto dei calanchi, come Albanella minore, Suc-
Cavaliere d’Italia e Pettegola. li, nonché qualche coppia del raro Tarabuso. La foce del Le vasche di Mezzano ciacapre, Calandro, Averla piccola.
I chiari occidentali, adiacenti la pineta, hanno acque Bevano è raggiungibile attraverso via della Sacca, traver- Sono le vasche dell'ex-zuccherificio, rinaturalizzate ed
più dolci, con canneti e folti popolamenti di idrofite som- sa della Statale 16 Adriatica, oppure passeggiando lungo attrezzate per la visita e il birdwatching.
birdwatching.
appenninici e costieri. Sulle spiagge più tranquil- sime di Garzetta, Sgarza Rospo smeraldino.
e Puzzola, nei boschi tra Ravenna e Ferrara. tando colonie numerosis- gnalare, infine, il grazioso
litoranee, di Moscardino Comacchio, spostandosi importanti d’Europa, ospi- più rari d'Europa. Da se- Assessorato al Turismo
presenti nelle zone umide nidifica nelle sole Valli di d’Italia ed una delle più fosco, uno degli anfibi Provincia di Ravenna
polino delle risaie, ancora popolazione. Il Beccapesci la più importante garzaia la popolazione di Pelobate
di Arvicola d’acqua e To- con una importantissima aironi europei, a costituire Alberete. Molto importante
l’Appennino romagnolo, Sterna comune, Fraticello, ficano tutte le specie di presente solo a Punte
mente abbondante nel- tate da Sterna zampenere, le note “garzaie”. Qui nidi- padana: Rana di Lataste,
di Capriolo, particolar- le sterne, sono rappresen- le colonie di ciconiformi, crestato italiano; una
di espansione verso Nord, Gabbiano comune. Infine Mandriole sono anche Raganella italiana; Tritone
specie meridionale in fase
le popolazioni di Istrice,
Degne di nota, inoltre, tel. 0544/437312 a.s.
tola gigante, Barbastello. via della Fontana 4
Daubenton, Nottola, Not- Punta Marina Terme
Bechstein, Vespertilio di
costieri per Vespertilio di tel. 0544/447399 a.s.
nei boschi e zone umide via Po 32/B
Monticelli, Miniottero e Porto Corsini
maggiore, Vespertilio di tel. 0546/71044 a.a.
cavallo minore, Vespertilio tel. 0544/446035 a.s. corso Matteotti 40
cavallo maggiore, Ferro di viale Ferrara 7 Riolo Terme
Elleborine palustre, dei locali popolamenti. di cavallo euriale, Ferro di Gabbiano roseo ed il a Punte Alberete e Valle appenninico; due italiche: Marina Romea
cui, Orchidea delle Isole, della rappresentatività dello Spungone per Ferro nutrite colonie, poi il raro turco. Molto importanti Rana appenninica, Ululone tel. 0546/25231 a.a.
specie di orchidee, tra particolare rilievo, in virtù della Vena del Gesso e il Gabbiano corallino con la Marzaiola, il Fistione niniche: Geotritone italico, tel. 0544/530117 a.s. piazza del Popolo 1
Notevoli, infine, le molte queste alcune sono di importanti nelle cavità i gabbiani, primo tra tutti ravennati, la Canapiglia, endemiche, di cui 3 appen- viale delle Nazioni 159 Faenza
nelle lagune salmastre. sulla Flora Protetta; tra Chirotteri, con popolazioni tegola. Più numerosi te nelle valli salmastre di anfibi. Ben 6 risultano Marina di Ravenna
di ciascuna specie. italiana. cie di Limonio, presenti dalla Legge Regionale interessanti sono tra i d’Italia, l’Avocetta e la Pet- sono la Volpoca, nidifican- Sono presenti 12 specie tel. 0544/993435 a.a.
esemplari più significativi del Gesso l’unica stazione fioriture delle diverse spe- due specie sono tutelate di Savi. Le specie più in particolare, il Cavaliere Altri Anatidi interessanti Anfibi tel. 0544/949063 a.s. viale Matteotti 39/41
In carta sono segnalati gli felce che trova sulla Vena mentre violette sono le specie presenti. Sessanta- comunissima Arvicola Tra i limicoli troviamo, nucleo nidificante in Italia. viale Romagna 244 Milano Marittima
casi superiori a 30 metri. Felcetta persiana, piccola giori, dai bei fiori bianchi, gira attorno a circa 1.100 ninico ed una italica, la e della Salina di Cervia. Mandriole il più rilevante Spinarello. aprile 2007 Lido di Savio
delle loro stature in molti Da ricordare, infine, la bianca e Campanelle mag- Il numero stimabile si ag- nica, il Toporagno appen- della Baiona, dell’Ortazzo ha a Punte Alberete e Valle la Cobite comune e il raro adriatica e i monti dell’Appennino tel. 0544/974400 a.s.
che dominano, dall'alto sulle dune del litorale. palustre annovera Ninfea specifica presente. endemiche, una appenni- Comacchio, della Pialassa ne a livello mondiale che ai torrenti appenninici, Grafiche MDM, Forlì tel. 0544/492106 a.s. viale dei Mille 65
di Tommasini, che vegeta pennino. La vegetazione grandezza della diversità di mammiferi, con 2 specie meridionale delle Valli di ce minacciata di estinzio- ed il Barbo canino, legati
della flora e della fauna fra la costa Stampa via Catone 10 Cervia
nel paesaggio agricolo
le dimensioni imponenti endemica è il Fiordaliso freschi e umidi dell’Ap- che fornisce l’ordine di Sono presenti 56 specie e barene della parte tabaccata, anatra tuffatri- la riproduzione, il Barbo Cartografia delle aree naturali, tel. 0546/73033 a.s. Lido di Dante
esemplari spiccano per tiche; un’altra specie localizzate in alcuni ambiti effettuare una stima Mammiferi e sterne, presenti su dossi importante è la Moretta d’acqua provinciali per Agenzia Image via Roma 48/A tel. 0544/473661 a.a.
giganti arborei, alcuni ca delle lagune nord adria- vina, invece, sono piante singole zone, è possibile ossia limicoli, gabbiani ed internazionale, la più risale annualmente i corsi in Provincia di Ravenna Progetto grafico Casola Valsenio tel. 0544/939278 a.s. (S. Apollinare in Classe)
specie diverse. Tra questi umide salmastre, endemi- Il Borsolo e la Lingua cer- anni dai diversi autori per la, l’Ortolano. le colonie di Caradriformi, tativi a livello nazionale ti, la Cheppia, specie che viale F.lli Vivaldi 51 via Romea Sud 226
specie tipica delle zone e in alcuni siti collinari. base dei dati raccolti negli la Tottavilla, l’Averla picco- internazionale sono anche
Mappa dei tesori naturalistici Lido di Classe Classe
tutelati, appartenenti a 19 nidificanti più rappresen- lagune salmastre ravenna- A. Samaritani tel. 0546/81166 a.s.
no 75 alberi monumentali La Salicornia veneta è una nelle pinete costiere di Ravenna, tuttavia, sulla i Passeriformi, il Calandro, Importantissime a livello specie con popolamenti mente abbondante nelle L. Piazza, M. Bonora, Gabolo 5
delle aree protette, vi so- dea palustre. chia mediterranea presenti getali presenti in provincia sono il Succiacapre e, tra la Schiribilla. 155 sono nidificanti. Tra le mediterranea particolar- R. Zaffi, L. Cicognani, piazzetta Porta tel. 0544/495353 a.s. tel. 0544/451539 a.a.
In provincia, all'esterno Orchidea militare, Orchi- sono elementi della mac- esaustivo delle specie ve- alle macchie di Ginepro, di Rallidi, il Voltolino e 300 specie in totale, di cui piccola specie eurialina Provincia di Ravenna, Brisighella viale Petrarca 434 (Mausoleo di Teodorico)

verdeoro
Alberi monumentali Orchidea acquatica, Il Cisto rosso e l’Alaterno Non esiste un censimento gliose ed aride, dai pascoli tino, due rarissime specie cia di Ravenna conta oltre Sono da citare il Nono, Ceroni, R. Sauli, Archivio Lido Adriano via delle Industrie 14
calanchi alle zone cespu- gnolo ed il grazioso Baset- L’ornitofauna della provin- (Ghiozzetto di laguna). M. Dracini, R. Rinaldi tel. 0545/280898 a.s.
ambienti appenninici, dai il raro Forapaglie casta- Uccelli della costa nord adriatica Fotografia piazza Libertà 13 tel. 0544/444912 a.s. tel. 0544/35404 a.a.
specie legate a diversi coli Passeriformi, tra cui (Lasca, Rovella); una Bagnacavallo via delle Viole 1/A via Salara 8/12
solitario. Altre interessanti stre, alcune specie di pic- che lungo la costa. 2 della penisola italica M. Costa Casal Borsetti Ravenna
sima in regione, il Passero domina l’ecosistema palu- sia nelle zone calanchive Savetta, Ghiozzo padano); Testo tel. 0544/987945 a.s.
specie mediterranea, raris- palude, rapace diurno che di ambienti prativi, diffusa distretto padano (Triotto, piazzale dei Pesci 1 turistiche
turistic e accoglienza turistica
del Gesso troviamo una Tarabusino, il Falco di lucertola caratteristica ben 6 endemiche: 3 del di Ravenna Tagliata Uffici informazioni Uffici informazioni
Sempre lungo la Vena localizzato, il più comune dionale; la Luscengola, 54 specie di pesci, di cui e Parchi della Provincia
zato nella Vena del Gesso. airone solitario e molto buzione tipicamente meri- provincia sono presenti Assessorato Turismo tel. 0544/988869 a.s.
il Gufo reale, raro e localiz- che il rarissimo Tarabuso, Riccioli, serpente a distri- Nelle acque interne della a cura di via Tritone 15/B
parso come nidificante, Nei canneti nidificano an- pesci; il raro Colubro di Pesci Verdeoro Pinarella
grino, recentemente com- Spatola, il Mignattaio. acquatico che si ciba di
importanti d’Italia, il Pelle- riproduttivo italiano, la ta, serpente strettamente
romagnola è una delle più minore, con l’unico sito fauna; la Natrice tessella-
nore, la cui popolazione e il rarissimo Marangone arboricolo della nostra
di rapaci, l’Albanella mi- sugli alberi il Cormorano Saettone, unico serpente
in particolare, tre specie me agli aironi nidificano in tutte le zone umide; il
ninico sono da rilevare, beri o tra i canneti. Assie- gine palustre, presente
mare. In territorio appen- Airone cenerino, sugli al- teressanti sono la Testug-
il Fratino e la Beccaccia di maggiore, Airone rosso, di rettili. Le specie più in-
la flora e del Bevano, nidificano guardabuoi, Airone bianco Sono presenti 18 specie la fauna a.s. - apertura stagionale Informazioni
le, presso le foci del Reno ciuffetto, Nitticora, Airone Rettili a.a. - apertura annuale

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