You are on page 1of 33

ORGANIZZAZIONE DELLALLENAMENTO CON LA METODOLOGIA OPERATIVA

Prof. Raffaele Di Pasquale

LORGANIZZAZIONE DELLALLENAMENTO SPORTIVO


Levoluzione, lo sviluppo e la stabilizzazione del modello di gioco realizzabile mediante ladozione, nel tempo, di interventi specifici, necessitano di un progetto articolalo di utilizzazione degli stessi, secondo principi e regole scientifiche
2

IL PROCESSO DI ALLENAMENTO DELLA METODOLOGIA OPERATIVA


Organizzare significa prevedere:
Tutte le proposte operative necessarie allo sviluppo complesso della prestazione (fisica, tecnico tattica, emotiva, relazionale) I parametri di quantit e intensit che devono contraddistinguere le suddette esercitazioni

Landamento temporale delle stesse La gerarchizzazione pi efficace delle esercitazioni


3

devono essere: individuate


definite nei intensit, e densit parametri volume,

miscelate e giustapposte tra loro

precisate nella loro variabilit e nella loro alternanza le une rispetto alle altre
4

PIANIFICAZIONE
definizione della macrostruttura dellallenamento sportivo organizzato in tempi lunghi (diversi anni)

definizione della microstruttura dellallenamento sportivo organizzato in lassi di tempo pi brevi (da qualche mese a un anno)

PERIODIZZAZIONE

SUDDIVISIONI DEL CICLO DI ALLENAMENTO


CARRIERA
CICLO DI ALLENAMENTO MACROCICLO DI ALLENAMENTO
PERIODO DI ALLENAMENTO MESOCICLI DI ALLENAMENTO

MICROCICLI DI ALLENAMENTO
SEDUTA DI ALLENAMENTO FRAMMENTO ALLENAMENTO DI SEDUTA DI
6

ANDAMENTO GENERALE DEL CICLO DI ALLENAMENTO

variabilit delle esercitazioni,

alternanza di giorni grande carico e giorni di piccolo carico o di riposo adozione di periodi cosiddetti di carico con altri periodi, assai pi brevi dei primi, cosiddetti di scarico

Evoluzione del volume di lavoro durante il macrociclo invernale 1999-2000

volume

settimane
8

Rapporto volume intensit

Volume
Intensit

Periodi di allenamento

sviluppare la forma sportiva (periodo preparatorio)

esprimere la massima capacit di prestazione nelle competizioni (periodo competitivo)

favorire il passaggio ad un ciclo di lavoro pi elevato (periodo di transizione).


10

Caratteristiche dei periodi


il periodo preparatorio dura meno del periodo competitivo

gi in questo periodo lallenamento assume le caratteristiche proprie

nellambito del periodo preparatorio prevista la suddivisione in due tappe

11

Periodo Preparatorio
Fondamentale Speciale

Obiettivi

Sviluppo analitico delle capacit organico-muscolari e coordinative

Sintesi dinamica delle capacit sviluppate in precedenza

Carico

Intensit
Volume

Intensit
Volume Utilizzazione di mezzi a carattere speciale e di gara
12

Sviluppo dei mezzi a Mezzi di allenamento carattere generale

Periodo Competitivo
Competitivo Obiettivi raggiungimento, perfezionamento e mantenimento della massima capacit di prestazione; partecipazione alle competizioni Volume Intensit
Utilizzo di mezzi a carattere speciale e, soprattutto di quelli simili alla gara
13

Carico Mezzi di allenamento

Periodo di Transizione
Transizione

Obiettivi

Carico Mezzi di allenamento

Mantenimento dellefficienza fisica generale per consentire una rapida ripresa dellallenamento del ciclo successivo Diverso da quello specifico di gara con volume e intensit variabili Scelta di modelli non troppo dissimili dal modello di prestazione specifica
14

MICROCICLO DI ALLENAMENTO (circa una settimana)


Comprende un numero di unit di allenamento sufficiente a consentire la stimolazione ottimale di tutte le capacit richieste dal modello di prestazione e dal particolare periodo di allenamento Le singole unit sono collegate da una logica consequenzialit e successione temporale Alternanza tra carico e recupero, tra carichi di diversa intensit e volume
15

ANDAMENTO DEL VOLUME GIORNALIERO DI LAVORO DURANTE IL MICROCICLO

4 Giorni

16

SEDUTA DI ALLENAMENTO (UNITA)


Il pi piccolo degli elementi costituenti la struttura dellintero processo di allenamento
stimoli di allenamento diversi abbinati e miscelati di volta in volta
allenarsi al massimo per 90 con intensit elevata

allenare da diversi punti di vista nella medesima seduta di lavoro

17

SEDUTA DI ALLENAMENTO (UNITA)


INTRODUZIONE: fase di preparazione al carico

MOMENTO CENTRALE: obiettivi da raggiungere


nella seduta

DEFATICAMENTO: progressivo calo dellattivit


fisica

18

FASE INTRODUTTIVA(EFFETTI)
aumento della concentrazione
vasodilatazione migliore risposta cardiaca

migliore risposta muscolare aumento della mobilit articolare aumento della funzionalit nervosa
riduzione rischio infortuni

19

RISCALDAMENTO (contenuti)
attivit aerobica esercizi di preatletismo generale allungamento esercizi di preatletismo specifico esecuzione delle gestualit oggetto dellallenamento a intensit e coefficiente di difficolt progressivi
se precede la gara non deve affaticare
20

ATTIVITA AEROBICA

21

ATTIVITA AEROBICA

22

ALLUNGAMENTO

23

DEFATICAMENTO (FINALITA)
aiutare a smaltire la fatica
tornare gradualmente alla condizione di calma

(riduzione delle tensioni)

24

DEFATICAMENTO (contenuti)
attivit aerobica blanda
allungamento

es. di rilassamento Ginnastica respiratoria doccia

25

SUCCESSIONE E PROPEDEUTICITA DEI MEZZI DURANTE UN MICROCICLO DI LAVORO


ATTIVITA AEROBICA ATTIVITA ANAEROBICA LATTACIDA
ATTIVITA ANAEROBICA ALATTACIDA

26

SUCCESSIONE E PROPEDEUTICITA DEI MEZZI NEL CORSO DELLA SEDUTA


ATTIVITA ANAEROBICA ALATTACIDA ATTIVITA ANAEROBICA LATTACIDA
ATTIVITA AEROBICA

27

CLASSIFICAZIONE DEGLI ESERCIZI


(Manno R.)

ESERCIZI A CARATTERE GENERALE esercizi che non hanno somiglianze dirette con la prestazione sportiva; ad esempio la corsa a piedi

per un ciclista o per un canottiere. Non hanno elevate influenze sulla prestazione in modo
diretto, ma sono molto validi nella costruzione generale

28

CLASSIFICAZIONE DEGLI ESERCIZI


(Manno R.)

ESERCIZI A CARATTERE SPECIALE


esercizi intermedi fra quelli generali e quelli tipici
della gara,sono quelle forme di preparazione che hanno somiglianze parziali con l'esercizio di gara, ma che al

tempo stesso ne potenziano un aspetto (es. per un saltatore in lungo, salti completi con breve rincorsa)

29

CLASSIFICAZIONE DEGLI ESERCIZI


(Manno R.)

ESERCIZI DI GARA
sono la realizzazione totale o simulata della gara ufficiale

sotto il determinato stimolo della componente agonistica


(es. partita amichevole). Sono per definizione gli esercizi che hanno pi efficacia sulla forma sportiva. Gli esercizi a

carattere generale hanno invece una determinante influenza sulle capacit organico - muscolari di base.

30

MODULAZIONE DELLE ESERCITAZIONI


Man mano che l'atleta si evolve ha sempre meno bisogno di esercizi di base e pi di pratica specifica, l'atleta giovane ha sempre bisogno di una importante quota di esercizi generali formativi

Sul piano metodologico possiamo affermare che la specificit del carico rende l'atleta sempre pi in forma, mentre il carico generico crea i presupposti ma allontana la condizione di forma (per questo il lavoro a carattere generale prevale nel periodo preparatorio quello a carattere speciale e di gara nel periodo di competizione)
31

OBIETTIVI E MEZZI NELLA CARRIERA DI UNO SPORTIVO

32

Rapporto tra preparazione speciale e generale durante le fasi della preparazione sportiva

33

You might also like