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CooperazioneeCodecisione UnasvoltanellefunzionidelParlamentoeuropeosicompieconl'Attounico (1986). Per rispondere alle istanze di democratizzazione delle istituzioni europee, vengonoampliatiipoteridelParlamentoeuropeo,estendendolemateriesucuiilsuo parereobbligatorioma,soprattutto,introducendoduenuoveproceduredecisionaliin cuiilParlamentovienecoinvolto.

oinvolto. La prima la procedura del parere conforme: per alcune decisioni il ConsigliononpudecideresenzaottenereilconsensodelParlamento.unaprocedura limitatainizialmenteapochequestionidavveroimportanti,comel'adesionedinuovi Statiallacomunit;maconlemodifichesuccessivedeitrattatiilparereconforme vieneprogressivamenteestesoadaltriargomentidigrandeimportanza,comel'avviodi procedure sanzionatorie nei confronti degli Stati membri che violano i principi democratici,gliaccordidiassociazionepiimportantichelaComunitstipulaconStati terzi o organizzazioniinternazionali,ladeterminazionedellenormegeneraliedegli obiettivideifondistrutturali,lecondizionidieserciziodeidirittidilibertinerentialla cittadinanza europea, determinate decisioni relative al sistema europeo di banche centraliedellaBancacentraleeuropea.unaproceduracheattribuiscealParlamento un vero e proprio diritto di veto, anche se esso resta privo del potere di proporre modificheall'attosottopostogli. La seconda procedura introdotta dall'Atto unico (1986) ha il nome di proceduradicooperazione.un'evoluzionedellaproceduradiconsultazioneacui siaggiungeunulteriorefase(chiamata,secondoillessicoparlamentare,lettura)che prendeavvioseequandoilParlamentoeuropeononesprimasubitoparerepositivo(in questo caso, infatti, il Consiglio potrebbe adottare direttamente l'atto), ma formuli emendamenti.SalvocheilConsigliononapprovituttigliemendamentipropostidal Parlamento europeo (e di conseguenza adotti l'atto), esso approva (a maggioranza qualificataesupropostadellaCommissione),unaposizionecomune,ossiauntesto dasottoporredinuovo,in secondalettura, alParlamento.importantenotarechela posizionecomunedeveesseremotivataechedeveesserespiegataanchelaposizione chehaassuntoinmeritolaCommissione. Nellaprimaletturanoncisonotempidarispettare,nellasecondainvecesi:se entrotremesiilParlamentoeuropeoapprovalaposizionecomune,oseessononsi pronunciatoentrodettotermine,ilConsiglioadottadefinitivamentel'attoinquestionein conformit alla posizione comune; ma il Parlamento europeo pu, a maggioranza assoluta,proporreemendamentiallaposizionecomuneoaddiritturarespingerla. QualorailParlamentoeuropeoabbiarespintolaposizionecomunedelConsiglio, quest'ultimopuadottareugualmentel'attoinquestionedeliberandoperall'unanimit. NelcasoincuiilParlamentoeuropeoabbiainvecepropostoemendamenti,suquesti deveesprimereunparerelaCommissione,chehaunmeseditempoperriformularela sua proposta. Spetta comunque al Consiglio l'ultima parola, ma condizionato dal pareredellaCommissione:infattipuadotttarel'attoamaggioranzaqualificatasesegue lapropostadellaCommissione,soloall'unanimit seinvecevuolediscostarsene.Ma ancheilConsigliodeverispettareunterminetassativoditremesi,trascorsoilquale l'attosiintenderespinto.

Laproceduradicooperazionestataintrodottaperrafforzarelaposizionedel Parlamento europeo e migliorare il dialogo con il Consiglio; in quest'ottica deve esserelettalanormacontenutanelregolamentodelParlamentoeuropeocheconsentedi emendare la posizione comune solo con emendamenti diretti a ripristinare quegli emendamenti precedentemente approvati in prima lettura ovvero a raggiungere un compromessoconilConsiglio.Atalenormadeveperaltro,specularmente,attenersila CommissionequandoriesaminalapropostadelParlamentoeuropeo. L'atto unico sottoponeva alla procedura di cooperazione un numero considerevoledimateriechesiprogressivamenteristrettoaseguitodeitrattatidi Maastricht (1992) e Amsterdam (1997) che hanno introdotto la procedura di codecisione.Anch'essacostruitaperaddizione:allaproceduradicooperazionesi aggiunge,infatti,unaterzaletturadelParlamento,cheserveadindividuareunmetodo persuperarelecontrapposizionitraParlamentoeConsiglioeilconseguentebloccodel procedimento decisionale. Infatti, se la seconda lettura si chiude con un voto del Parlamento europeo (a maggioranza assoluta) che respinge o emenda la posizione comune,ilConsigliononpupiadottarel'attovotandoall'unanimit(omaggioranza qualificata se la Commissione d'accordo nel respingere gli emendamenti): se il Parlamentoeuropeorespingelaproposta,ilprocedimentodichiude;seinvecepropone degli emendamenti e il Consiglio non intende accettarli (con voto a maggioranza qualificata se la Commissione li appoggia all'unanimit contro parere della Commissione),siinnescaunaterzafasechiamatadiconciliazione. IlpresidentedelConsiglio,diintesaconilpresidentedelParlamentoeuropeo, convoca entro sei settimane il comitato di conciliazione, che riunisce i membri del Consiglio e altrettanti rappresentanti del Parlamento europeo: con l'Europa a 27, il comitatocompostodunquedaben54membri.Essohailcompitodigiungereaun accordosuunprogettocomune,chedeveessereapprovatoamaggioranzaqualificatadei membri del Consiglio e a maggioranza dei rappresentanti dei rappresentanti del Parlamento europeo. Il comitato di conciliazione ha sei settimane per approvare il progettocomunechepoidovressereapprovatoamaggioranzarelativadalParlamento europeo, che non pu emendare ulteriormente, e a maggioranza qualificata dal Consiglio.Selaconciliazionefallisce,laproceduraterminaconlamancataadozione dell'atto. Dopo il Trattato di Nizza (2001) la procedura di codecisione diventata la proceduralegislativapereccellenzarilegandoallaproceduradicooperazionesolole decisionirelativeallavigilanzasullesituazionieconomichenazionali(art.99.5Tr.CE) el'attuazionedeldivietodideficiteccessivo(art.103Tr.CE).

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