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romane
Cimiteri sotterranei formati da gallerie,
dette ambulacri. Erano su più piani
sovrapposti e lungo le pareti venivano
ricavati i loculi per le sepolture.
Gli ambulacri si aprivano ad intervalli in
piccoli ambienti detti cubicoli, destinati
ad ospitare le tombe di una famiglia. In
ambienti più vasti vi erano le cripte
contenenti, di solito, i resti di un martire.
Le principali catacombe sono:
-di S.Callisto
-di S.Valentino
-di Priscilla
-di S.Costanza
-di S.Felicita
-di Domitilla
Le prime comunità cristiane inumavano i
loro morti (fratelli) in quelle stanze, in quei
cimiteri collettivi, quasi fossero dei
dormitori, con tanti cubicoli, strette gallerie
dove si aprivano dei loculi.
Solo a Roma sono state ritrovate finora ben
60 catacombe risalenti ai primi due secoli
dell’era cristiana. Poi, non essendoci più la
necessità di nascondersi, dal 380 d.C.,le
catacombe vennero via, via abbandonate.
Da quell’anno il Cristianesimo diventerà
religione ammessa dallo stato ma non vuol
dire che il paganesimo cessò di vivere.
Anzi durò fino al VI, VII sec.
Ma chi erano i pagani? Contadini, pagàno dal latino pagus, villaggio, i cui
abitanti cioè contadini non desideravano assolutamente accettare le novità e
preferivano la vecchia religione tradizionale, con i suoi riti e le diverse divinità.
Il Cristianesimo si fonde con l’Impero Romano, mette addirittura in crisi lo stesso
Impero. L’imperatore non è più divino e i cristiani accettano lo stato romano e gli
imperatori dal 352 (Costantino) sono essi stessi dei cristiani.
Nel IV secolo si cominciano a rifrequentare le catacombe con devozione verso i
martiri che verranno ‘smembrati’ e trasportati nelle varie chiese del mondo.
(Alla morte di papa Giovanni Paolo II nell’aprile 2005, Cracovia, in Polonia,
voleva il cuore per poterlo venerare nella Cattedrale!)
Dal V secolo dopo aver
portato via tutti i martiri, le
catacombe vengono
abbandonate
completamente, fino al 1578
quando a Roma si ritrovò
per caso una piccola
catacomba ed iniziò
l’archeologia cristiana.
La lapide che chiudeva il loculo era
scolpita con epigrafi (iscrizioni) e
simboli (ancore, pesci, colombe, barca,
uva, corone, cervi, vasi, pavoni, palme).
Ogni simbolo è un racconto figurato, la
barca è la salvezza nella tempesta della
vita, il vaso ricorda frasi di Gesù, chi
berrà quest’acqua non avrà più sete per
l’eterno. L’uva ricorda il frutto divino.
Le colombe, i pavoni, i cervi sono gli
stessi cristiani, la palma e la corona
raffigurano la potenza e la vittoria di
Cristo sulla morte in attesa della
resurrezione.
Questa basilica venne fatta costruire per il culto ariano da Teodorico agli inizi del VI secolo e
dedicata a Cristo. Crollato il dominio dei Goti e impadronitisi i bizantini della città, essa passò
al culto cattolico (metà VI secolo), ma solo dal IX secolo assunse il nome attuale di S. Apollinare,
quando vi furono trasportate le spoglie del santo dalla basilica di Classe, esposta in quel periodo
ai saccheggi dei pirati.
Mausoleo di Teodorico
Fu fatto costruire da Teodorico nel 520 d.C., come tomba. La struttura è interamente costituita di pietra
istriana. E' ricoperto da un monolite in pietra d'Istria, del diametro di 10 m. e di 300 tonnellate. Da una
nicchia si accede all'ordine inferiore la cui destinazione, si presume, fosse quella di una cappella per lo
svolgimento delle liturgie funebri. Si accede al vano superiore attraverso una scaletta, all'interno è
collocata una vasca di porfido di forma circolare dove si pensa abbia trovato sepoltura lo stesso
Teodorico; le spoglie vennero rimosse durante il dominio bizantino.
S. SOFIA COSTANTINOPOLI ex Bisanzio, attuale Istanbul. Fu Costantino
che nel 330 trasforma Bisanzio in Costantinopoli, capitale dell’Impero
d’Oriente. Fu però Giustiniano nel 532 che vorrà la Basilica di Santa Sofia,
trasformata nel 1453 dai turchi, in moschea con l’aggiunta dei 4 minareti. Oggi
è un museo.