Professional Documents
Culture Documents
649004
LOSSERVATORE ROMANO
GIORNALE QUOTIDIANO POLITICO RELIGIOSO Non praevalebunt
mercoled 12 ottobre 2011
Unicuique suum
Anno CLI n. 235 (45.880)
.
l contraccettivo pi utilizzato nellAfrica subsahariana raddoppia il rischio di contagio del virus Hiv. quanto emerge da una ricerca scientifica pubblicata lo scorso 4 ottobre sulla rivista medica The Lancet. Le organizzazioni internazionali per non ne tengono conto e decidono di continuare a somministrare il farmaco alle donne africane, nonostante i rischi provati, confermando che la salute della donna del terzo mondo non occupa i primi posti nelle loro priorit. I numeri del rigoroso studio scientifico parlano chiaro: nelle coppie in cui un partner sieropositivo, lutilizzo da parte della donna del contraccettivo ormonale Depo-Provera prodotto dalla societ farmaceutica Pfizer e somministrato attraverso iniezione fa raddoppiare la probabilit che anche il partner sano contragga il virus: la percentuale di donne contagiate sale al 6,61 per cento in un anno, rispetto al 3,78 per cento, mentre per gli uomini la probabilit passa dall1,51 al 2,61 per cento. Lo studio, condotto per la prestigiosa rivista da unequipe internazionale e finanziato dalla Bill & Melinda Gates Foundation, ha seguito 3.790 coppie per due anni consecutivi con test clinici cadenzati ogni tre mesi. Le coppie provenivano dai Paesi con alti tassi di popolazione infetta da Aids: Botswana, Kenya, Rwanda, Sud Africa, Tanzania, Uganda e Zambia. Allinizio dello studio almeno uno dei due partner risultava sieropositivo. E il contagio risultato doppio nelle coppie in cui il controllo delle nascite era regolato attraverso la somministrazione di ormoni. Il Depo-Provera ampiamente diffuso in Africa, grazie alla sua praticit: deve essere assunto soltanto ogni tre mesi e senza lassistenza di un dottore, elementi che evitano spostamenti spesso difficoltosi in un continente dove le strut-
WELLINGTON, 11. Continua ad aggravarsi lemergenza provocata in Nuova Zelanda dal greggio che fuoriesce dalla portacontainer Rena, arenatasi mercoled scorso su una barriera corallina nella Bay of Plenty, nella parte settentrionale del Paese. Il ministro dellAmbiente neozelandese, Nick Smith, ha detto oggi che si tratta della peggiore catastrofe marittima della
storia del Paese. Circa 350 tonnellate di carburante sono gi fuoriuscite dalla nave, il cui scafo minaccia di rompersi, liberando ulteriormente 1.700 tonnellate di idrocarburi sulla barriera corallina di Astrolabio, rinomata per la ricchezza della sua fauna e della sua flora, situata a ventidue chilometri al largo della citt di Tauranga.
ture mediche qualificate sono molto scarse. Circa 12 milioni di donne africane tra i 15 e i 49 anni (il 6 per cento) utilizzano questo metodo contraccettivo. Il Depo-Provera inoltre diffuso anche in occidente: negli Stati Uniti lo usano il 3 per cento delle donne che ricorrono ai metodi contraccettivi ormonali. I risultati dello studio appena pubblicato non sono una novit: gi ad agosto Jennifer Kimball, direttore della Culture of Life Foundation, e Steven Mosher, presidente del Population Research Institute, avevano affermato che i programmi di controllo delle nascite nel terzo mondo basati su cure ormonali aumentano i rischi di trasmissione delle infezioni sessuali. Il biologo Daniel Kuebler, della Franciscan University of Steubenville, conferma come non sia sorprendente che le cure ormonali abbiano effetti indesiderati gravi come in questo caso. auspicabile quindi che vengano condotti altri studi cos rigorosi anche sugli altri tipi di contraccettivi ormonali. Isobel Coleman, direttore del Women and Foreign Policy Program del Council on Foreign Relations, molto chiara: la comunit internazionale si trova a dover affrontare una crisi di primordine nella sfida per la salute della popolazione del terzo mondo. LOrganizzazione mondiale della sanit (Oms) e le altre istituzioni delle Nazioni Unite non sembrano per essere dello stesso avviso. Vogliamo essere sicuri di allarmare solo quando c un vero bisogno di farlo, afferma al New York Times Mary Lyn Gaffield, epidemiologa dellOms. Sono tanti i commentatori che hanno lamentato come scandaloso il silenzio dellOms: nessuna comunicazione ufficiale e tanto meno alcuna azione per informare i milioni di donne africane ignare del rischio che corrono. Solo la promessa di approfondire la questione in un convegno che si terr a gennaio, dimostrando che, quando si tratta di salute della donna, lOms e le case farmaceutiche anche la Pfizer non ha voluto rilasciare commenti continuano a utilizzare due pesi e due misure nei confronti del terzo mondo. Gi nel 2005, come ricorda Susan Yoshihara, di fronte ai primi risultati scientifici che evidenziavano una relazione tra contraccezione ormonale e diffusione dellHiv, lOms rispose con un documento nel quale affermava che i benefici della contraccezione per impedire le gravidanze indesiderate avrebbero controbilanciato nella maggior parte dei casi il rischio di contagio da Hiv. Unaffermazione senza alcuna base scientifica rigorosa, che in definitiva lascia alle donne deboli del mondo tutto il prezzo da pagare causato dallideologia della pianificazione delle nascite e dai guadagni delle case farmaceutiche. Una volta di pi la scienza indipendente dagli interessi economici dimostra che la strada per elevare la dignit della donna, e al contempo risolvere gravi situazioni di salute nei Paesi in via di sviluppo, quella di promuovere uneducazione alle pratiche naturali di regolazione della fertilit: uno studio tedesco pubblicato nel 2007 sulla rivista di Oxford Human Reproduction (22, 5, pp. 13101319) ha gi ampiamente dimostrato che questi metodi sono molto pi efficaci di quelli farmacologici. Sulla strada che pi volte Benedetto XVI ha indicato parlando di sviluppo nei Paesi del terzo mondo: promuovere una cultura che metta al centro la donna e luomo come esseri liberi e portatori di una dignit infinita.
y(7HA3J1*QSSKKM( +#!=!"!=!$
pagina 2
LOSSERVATORE ROMANO
Gli sguardi degli investitori puntati sulla situazione delle banche continentali
Limpegno franco-tedesco a risolvere la crisi del debito europea convince anche Wall Street. Il Dow Jones ha chiuso salendo di 330,60 punti, o il tre per cento, con Bank of America in progresso del 6,4 per cento e JPMorgan del 5,2 per cento. Il Nasdaq avanzato di 86,70 punti, o il 3,5 per cento, a 2.566,05 punti. Lo S&P 500 ha messo a segno un progresso di 39,43 punti, o il 3,4 per cento, a 1.194,89 punti. Fra i singoli
titoli, Apple salito del 5,1 per cento mentre Yahoo! del 2,4. Sulla fiducia che i Governi europei riusciranno a gestire la crisi del debito anche i listini asiatici hanno segnato guadagni. Tokyo ha chiuso in progresso di quasi il due per cento, Hong Kong avanzata del 2,7 e Taiwan del 2,6. Sui listini sono volate le banche cinesi dopo che il fondo statale Central Huijin Investment ha iniziato ad acquistare azioni della Icbc e di altri tre istituti.
CUPERTINO, 11. Lemozione per la scomparsa di Steve Jobs, il fondatore della Apple, fa volare gli ordini del nuovo iPhone 4S, che inizialmente non era stato accolto con tanto entusiasmo. In sole ventiquattro ore, i preordini hanno raggiunto quota un milione, un record con cui Apple supera se stessa visto che le prenotazioni per il precedente modello, liPhone 4, avevano raggiunto quota 600 mila. E mentre attesa per luscita ufficiale, il 14 ottobre negli Stati Uniti, occhi puntati sullazienda per la trimestrale prevista il 18 ottobre mentre gli investitori iniziano a rivendicare la distribuzione dei dividendi. Siamo strabiliati dallincredibile reazione dei clienti: i preordini di iPhone 4s il primo giorno sono stati in assoluto i pi numerosi rispetto a qualsiasi nuovo prodotto mai lanciato da Apple si legge in comunicato.
LOSSERVATORE ROMANO
GIORNALE QUOTIDIANO Unicuique suum POLITICO RELIGIOSO Non praevalebunt
Servizio vaticano: vaticano@ossrom.va Servizio internazionale: internazionale@ossrom.va Servizio culturale: cultura@ossrom.va Servizio religioso: religione@ossrom.va Servizio fotografico: telefono 06 698 84797, fax 06 698 84998
photo@ossrom.va www.photo.va
Carlo Di Cicco
vicedirettore
Segreteria di redazione
telefono 06 698 83461, 06 698 84442 fax 06 698 83675 segreteria@ossrom.va segretario di redazione
Tariffe di abbonamento Vaticano e Italia: semestrale 99; annuale 198 Europa: 410; $ 605 Africa, Asia, America Latina: 450; $ 665 America Nord, Oceania: 500; $ 740 Ufficio diffusione: telefono 06 698 99470, fax 06 698 82818, ufficiodiffusione@ossrom.va Ufficio abbonamenti (dalle 8 alle 15.30): telefono 06 698 99480, fax 06 698 85164, info@ossrom.va Necrologie: telefono 06 698 83461, fax 06 698 83675
Antonio Chil
redattore capo
Piero Di Domenicantonio
redattore capo grafico
Gaetano Vallini
www.publicinque.it via Fattori 3/C, 10141 Torino telefono 011 3350411 fax 011 3828355 torino@publicinque.it via M. Macchi 52, 20124 Milano telefono 02 6695279 fax 02 6695281 milano@publicinque.it via C. A. Racchia 2, 00195 Roma telefono 06 3722871 fax 06 37512606
Intesa San Paolo Ospedale Pediatrico Bambino Ges Banca Carige Cassa di Risparmio di San Miniato Credito Valtellinese Fondazione Monte dei Paschi di Siena Banca Monte dei Paschi di Siena
LOSSERVATORE ROMANO
Il segretario generale della Nato ritiene vicina la fine delle operazioni militari
pagina 3
SANA, 11. I Paesi europei stanno intensificando le pressioni per una risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che chieda al presidente dello Yemen, Ali Abdullah Saleh, di cedere il potere. Linviato speciale dellOnu nello Yemen, Jamal Benomar, presenta oggi al Consiglio di sicurezza la situazione nel Paese e un progetto di risoluzione potrebbe essere rimesso ai Quindici Paesi membri nei giorni a venire. Molti manifestanti sono scesi nuovamente in piazza ieri a Sana per chiedere lintervento delle Nazioni Unite. I Paesi europei, con il sostegno degli Stati uniti, si preparano a redigere un progetto di risoluzione che sostenga il piano di pace dei Paesi del Consiglio di cooperazione del Golfo Persico che prevede luscita di scena di Saleh e nuove elezioni nel Paese. Venerd scorso, il presidente Saleh, al potere da 33 anni, ha annunciato che nei prossimi giorni lascer il potere. Un annuncio preceduto da numerosi appelli, nonch da scontri tra suoi sostenitori e opposi-
tori, allindomani dellassegnazione del premio Nobel per la pace allattivista yemenita Tawakul Karman. Decine di donne sono rimaste ferite domenica sera a Taiz, la seconda citt dello Yemen, in seguito allattacco subito durante un corteo per festeggiare il Nobel per la Pace alla connazionale Tawakul Karman. Lo hanno denunciato fonti mediche del capoluogo dellomonima provincia sud occidentale. Siamo state attaccate a bottigliate e a sassate da uomini del regime, ha confermato una delle organizzatrici delliniziativa, che ha preferito restare anonima. Sempre a Taiz, epicentro da mesi delle violente proteste contro il Governo di Sana, tre persone sono rimaste ferite negli scontri scoppiati ieri mattina nel centrale quartiere di Rawdah fra truppe governative e milizie tribali ostili al presidente Saleh. Lopposizione resta per diffidente sulle dichiarazioni del presidente yemenita che pi volte ha annunciato le dimissioni per poi tornare indietro. Non credo che in-
tendesse realmente quello che ha detto, lapidario Abdulghani Al Iryani, analista politico yemenita, nel commentare le parole del suo presidente dopo lannuncio che lascer il potere nei prossimi giorni. solo lultima mossa di Saleh, ritiene Iryani, commentando le dichiarazioni rilasciate da Saleh ai deputati riuniti a Sana. Non credo che ci sia realmente qualcosa di nuovo ha proseguito lanalista . Ricordo che una volta ha detto che era pronto ad andarsene ogni giorno. Per questo non credo che intendesse realmente quello che ha detto. Da gennaio, quando nello Yemen sono iniziate le rivolte di piazza per chiedere le sue dimissioni, Saleh ha rilasciato diverse concessioni verbali, compresa la promessa di dimettersi in cambio dellimmunit. Scenario che, fino a oggi, non si mai verificato. Nel frattempo, Al Qaeda nella penisola arabica ha confermato luccisione di Anwar Al Awlaki, uno dei leader del gruppo, in un raid condotto il 30 settembre nel
sud dello Yemen da un drone statunitense. Il gruppo terroristico ha pubblicato sul suo sito web un comunicato in cui ammette luccisione di Al Awlaki era nato e cresciuto negli Stati Uniti, nel New Mexico e di altri tre militanti da parte di un aereo senza pilota della Cia e promette vendetta. Luccisione di Al Awlaki era finora stata ammessa solo da singoli esponenti di Al Qaeda e confermato, oltre che dalle autorit di Sana, anche dallAmministrazione Obama che ha puntato sui droni per combattere il terrorismo internazionale.
LIBREVILLE, 11. Si aperta oggi a Libreville, capitale del Gabon, la conferenza di tutti i responsabili delle organizzazioni delle Nazioni Unite in Africa centrale per arrivare a una concertazione pi efficace sul consolidamento della pace nella regione. La conferenza chiuder domani. Allincontro partecipano i rappresentanti speciali del segretario generale dellOnu, i direttori regionali e i coordinatori delle Nazioni Unite in Africa centrale, oltre al dipartimento degli affari politici del Palazzo di Vetro. Lincontro ha co-
me obiettivo una riflessione approfondita sulle vie e sui mezzi per meglio coordinare, a livello regionale, gli sforzi messi in campo dalle Nazioni Unite in tema di consolidamento della pace. E al termine di una visita ufficiale in Ghana, il presidente della Nigeria, Goodluck Jonathan, ha detto che labbattimento delle frontiere, il consolidamento della pace e la prosperit economica sono gli obiettivi verso cui deve tendere lEcowas, la comunit che raggruppa 15 Nazioni dellAfrica occidentale.
pagina 4
LOSSERVATORE ROMANO
Un ponte tra passato e futuro
a dignit pu essere evocata come strumento per dilatare una libert del singolo, che pu arrivare fino allarbitrio e al relativismo; o, al contrario, come strumento per imporre al singolo una conformit a certi modelli sociali, limitandone la libert. Troppe volte sentiamo evocare il concetto di dignit al solo fine di imporre schemi di ordine pubblico, di sicurezza o di conformit sociale; ovvero al solo fine di garantire un conformismo e ununiformit di comportamenti. Lalternativa (apparente e spesso pretestuosa) fra la difesa della libert e quella della dignit (che pu arri-
to era stato ricostruito nel 1929, per risolvere la cosiddetta questione romana attraverso il 11 Concordato ed i Patti Lateranensi, richiamati dalla Costituzione del 1948 nellart. 7, ma non costituzionalizzati. La Corte Costituzionale ha definito la laicit come principio supremo, immodificabile, e come uno dei profili pi significativi della forma dello Stato. un principio che emerge dallarticolo 2 della Costituzione, a proposito della sinergia tra diritti inviolabili e doveri fondamentali; dallarticolo 3, in tema di eguaglianza formale e sostanziale senza condizionamenti religiosi e, soprattutto, in tema di pari dignit sociale; dagli articoli 7 e 8 che, sia pure in modo diverso, descrivono un rapporto sempre in chiave di libert, tra Stato e Chiesa cattolica e tra Stato e altre confessioni religiose; dagli articoli 19 e 20, rispettivamente in tema di diritto alla libert religiosa e di divieto di discriminazioni e limitazioni. Secondo la sentenza della Corte del 1989, il valore di fondo della laicit e lessenza della democrazia sono espressi dalla coesistenza di pi valori, nel quadro non gi dellindifferenza o della ostilit dello Stato, ma della sua neutralit positiva e collaborativa: come garanzia di libert per tutti; come consapevolezza del ruolo e del valore della libert e dellidentit religiosa; come consapevolezza del contributo che tutte le religioni offrono alla convivenza sociale e alla coesione. Di fronte a talune difficolt, tuttora insolute, derivanti dalla cosiddetta questione romana; di fronte al rischio che si utilizzino il laicismo e il confessionalismo come una clava, o quanto meno e nella migliore delle ipotesi come una ragione di divisione e di contrapposizione, anzich di unione, la laicit mi sembra fondamentale, come principio di metodo, al pari di quello democratico; la laicit come espressione della democrazia. un principio che rappresenta il presupposto per condividere unampia gamma di valori comuni,
quelli definiti dalla Costituzione, nei quali vi sono molti profili di contatto con i valori cattolici; perch rappresenta la soglia entro cui devono essere garantiti la libert, il rispetto reciproco, il pluralismo, la dignit. Penso alla possibilit di considerare la Caritas in veritate come una risposta anche e profondamente laica alla crisi globale che stiamo vivendo. Colgo una sinergia tra lenciclica e la Costituzione, nella possibilit di interpretare la carit e la verit un binomio fondamentale per cercare di trovare risposte a quella crisi in una prospettiva anche laica: una prospettiva che non soltanto quella verticale della carit come espressione dellamore di Dio e dellincarnazione e della verit nella dimensione trascendente del rapporto tra fede e ragione. invece una prospettiva anche orizzontale, nella dimensione umana: la carit come solidariet e la verit come consapevolezza e accettazione della realt. Mi piace concludere la riflessione sulla sinergia tra il principio di dignit e quello di laicit, ricordando che questultimo assume il significato di una doverosa convivenza laica dei credenti e dei non credenti, in una comunit sociale la cui storia e cultura sono indiscutibilmente connotate dal cattolicesimo e dalla presenza della Chiesa. Penso, ad esempio, a una significativa sentenza del 1979 della Corte Costituzionale, a proposito del valore religioso del giuramento che si chiedeva allora ai testimoni in giudizio; ed a proposito della necessit di tenere separato quel valore dallimportanza morale dellatto nella sfera della societ civile. Il primo (il valore religioso) impegna la responsabilit individuale dinanzi a un Dio che legge nel cuore degli uomini e giudica i loro comportamenti; la seconda (limportanza morale dellatto nella sfera civile) connessa alla responsabilit che si assume davanti agli uomini; in altre parole, dare a Cesare ci che di Cesare e a Dio ci che di Dio.
Uno di venticinque
chele il cui capitano che aveva perso un figlio in mare poco tempo prima e si era visto negare dallirriducibile Achab ogni aiuto per la ricerca sapr fermarsi a raccogliere lorfano del Pequod. Colpisce lidea terribile del falco, creatura del cielo, trascinato nellabisso dallultimo gesto del ramponiere pellerossa Tashtego; abisso che nella ridondante simbologia di Melville davvero rappresenta lelemento caotico e primordiale, ove lacqua a un tempo segno di morte e di vita. Lelemento dellAbzu (abissus) del mito cosmogonico babilonese indisgiunto dallentit mostruosa e serpentiforme di Tiamat, qui non pu non richiamare anche lidea dellimmersione battesimale nella morte per il passaggio decisivo della risurrezione e della vita nuova. Vien fatto di pensare che unimmagine assolutamente contraria, speculare a quella melvilliana del martello impugnato dal pellerossa che cattura e trascina la creatura celeste nellabisso ci sembra di coglierla in una scena del Giudizio universale michelangiolesco della Cappella Sistina l dove un essere del cielo getta uninsperata gomena di salvataggio a un anima altrimenti destinata a sprofondare allinferno: quella corda assomiglia in modo impressionante alla corona di un rosario. Segno inequivocabile che la misericordia gratuita di Dio pu sempre cambiare le sorti perfino quando il destino delluomo appare inesorabilmente e disperatamente segnato. Purch questi attraverso la forza umile e sapiente della preghiera sappia ritrovare, anzitutto in se stesso, e poi intorno a lui, quel desiderio sincero di cambiamento e di conversione che confida in Colui che fa nuove tutte le cose.
LOSSERVATORE ROMANO
pagina 5
Laurea honoris causa al presidente del Pontificio Consiglio della Cultura dalluniversit di Bucarest
ra denominato Cortile dei Gentili. Si trattava di uno spazio simbolico del Tempio di Gerusalemme, destinato ad ospitare i pagani, le gentes, i popoli esterni a Israele. Sulla scia di unindicazione di Benedetto XVI, il Pontificio Consiglio della Cultura ha voluto sotto questo stesso titolo ricreare un ambito di dialogo serio e approfondito tra credenti e atei, desiderosi di confrontarsi tra loro sui grandi temi dellessere e dellesistere e sul mistero stesso di Dio. Al suo interno vogliamo idealmente collocare due figure emblematiche originarie della Romania, scelte sul versante della non credenza aperta e sensibile alle domande spi-
San Paolo in disputa con ebrei e gentili in uno smalto inglese del
XII
secolo
Emil Cioran
rituali. Il primo personaggio lo scrittore Emil Cioran (1911-1995). Io sono uno straniero per la polizia, per Dio, per me stesso: forse questa la pi lapidaria e folgorante carta didentit di Emil Cioran, nato l8 aprile 1911 a Rasinari, nella Transilvania rumena. Come noto, questo inclassificabile scrittore-pensatore nel 1937, a 26 anni, migr a Parigi, ove condusse il resto della sua vita fino alla morte avvenuta nel 1995. Straniero, quindi, per la sua patria dorigine, che aveva cancellato dalla sua anagrafe personale, abbandonandone anche la lingua. Straniero per la nazione che laveva ospitato, a causa del suo costante isolazionismo: Sopprimevo dal mio vocabolario una parola dopo laltra. Finito il massacro, una sola rimase come superstite: Solitudine. Mi risvegliai appagato. Straniero, infine, per Dio, lui che era figlio di un prete ortodosso. Talmente straniero da iscriversi alla razza degli atei, eppure con uninsonne ansia di inseguimento nei confronti del mistero divino: Mi sono sempre aggirato attorno a Dio come un delatore: incapace di invocarlo, lho spiato. per questa ragione che di lui vorrei brevemente parlare, senza pretese di travalicare il mio perimetro di teologo sconfinando nellanalisi di critica letteraria che altri faranno in questo centenario. Cioran, infatti, si appostato a pi riprese per tendere agguati a Dio costringendolo a reagire e quindi a svelarsi. Emblematico il dialogo che a distanza intavol col teologo Petre Tutea. Costui non aveva abbandonato la sua terra, nonostante tredici anni trascorsi nelle prigioni di Ceausescu, n tanto meno la sua fede, a tal punto da replicare a Cioran cos: Senza Dio luomo rimane un povero animale, razionale e parlante, che non viene da nessuna parte, e va non si sa dove. In realt, il suo interlocutore non era strettamente ateo n agnostico, tant vero che era giunto al punto di suggerire ai teologi una sua particolare via estetica per dimostrare lesistenza di Dio. Scriveva, infatti, in Lacrime e santi: Quando voi ascoltate Bach vedete nascere Dio (...) Dopo un oratorio, una cantata o una Passione, Dio deve esistere (...) Pensare che tanti teologi e filosofi hanno sprecato notti e giorni a cercare prove dellesistenza di Dio, dimenticando la sola!. Cioran accusa lOccidente di un delitto estremo, quello dellaver estenuata e disseccata la potenza generatrice del Vangelo: Consumato fino
suo Diario in briciole (1967): La Ragione la follia del pi forte, ma anche la ragione del meno forte follia. Alla base di questo pessimismo c lo stupore di una persona ferita dallimperio della stupidit, del male, della cattiveria, dellumiliazione dei piccoli e degli innocenti, della menzogna comunista dominante nel suo paese. Ed proprio da questa temperie morale che fiorisce il suo anelito verso il mistero, la sua inquietudine spirituale, la sua ricerca del Dio nascosto che non telefona mai alla sua creatura che pure in angosciosa attesa di un suo squillo. Lultima riga del suo diario , per, folgorante: Pregare Non So Chi. Spero: Ges Cristo. Proprio per questo importante anche per noi credenti seguire i percorsi di simili ricerche condotti da persone non credenti ma col viso rivolto verso linfinito e leterno.
Il loro impegno sincero e, a differenza di certi atei devoti, non ha connotazioni di altro genere, insalivate con altri sapori di tono politico o sociale. Come riconosceva uno scrittore cattolico francese, Pierre Reverdy, ci sono atei di unasprezza feroce che, tutto sommato, si interessano di Dio molto di pi di certi credenti frivoli e leggeri. Proprio per questo ritengo che il Cortile dei Gentili, voluto da Benedetto XVI, sia unesperienza culturale e pastorale significativa. Anche quellimmagine del cortile, a prima vista un po imbarazzante, mi sembra suggestiva. Non si entra negli spazi custoditi del Palazzo, ove ha sede il potere laico e si svolge la vita sociale e politica; non si penetra neppure nel Tempio coi suoi riti, il suo linguaggio, la sua atmosfera ieratica. Ci si ritrova, invece, insieme nello spazio libero della piazza ove corrono i venti dello Spirito ma anche quelli delle parole umane, delle proteste, persino delle bestemmie. L si sono incrociate in passato le spade dei duelli non sempre metaforici tra fede e ateismo; ora sincontrano pensieri e voci che cercano con cuore libero di rendere ragione dei propri dubbi, delle proprie speranze e perch no? delle proprie certezze.
La visita in Romania
La visita ufficiale del cardinale Gianfranco Ravasi in Romania iniziata il 10 ottobre, e proseguir fino al 13. Il presidente del Pontificio Consiglio della Cultura stato accolto dal ministro per la cultura romeno, Kelemen Hunor, e dallambasciatore di Romania presso la Santa Sede, Bogdan Ttaru-Cazaban. La cerimonia di conferimento del dottorato honoris causa delluniversit di Bucarest si tenuta nella mattina di marted. Oltre allo stesso Ravasi con la lezione magistrale su Fede, cultura e societ sono intervenuti il rettore dellateneo, Ioan Pnzaru, e lambasciatore Ttaru-Cazaban, che ha tenuto la laudatio. Nella serata di marted si svolger un incontro nellambito del Cortile dei Gentili, con la presentazione della traduzione in romeno del libro del cardinale Questioni di fede. 150 risposte ai perch di chi crede e di chi non crede (150 de ntrebri despre credin, Bucureti, Humanitas, 2011). Con loccasione, Ravasi dialogher con Horia Roman Patapievich, presidente dellIstituto culturale rumeno, sul tema Quesiti essenziali: possiamo parlare insieme di Dio?. Tra gli appuntamenti rilevanti della giornata del 12 ottobre, invece, va segnalato lincontro tra il cardinale Ravasi e il ministro rumeno per gli affari esteri, Teodor Baconschi. Successivamente il presidente del Pontificio Consiglio della Cultura si recher alla sede della Chiesa nazionale romena per far visita al patriarca Daniel. Dopo Bucarest, le prossime tappe del Cortile dei Gentili saranno Firenze (17 ottobre), Assisi (26 ottobre) e Tirana (14-15 novembre).
Eugne Ionesco
pagina 6
LOSSERVATORE ROMANO
Paradiso e inferno in un documento cattolico-luterano negli Stati Uniti
dialogo cattolico-luterano proprio alla luce della Dichiarazione comune, che ha rappresentato una speranza per rendere sempre pi visibile la comunione nella Chiesa, nella consapevolezza dellesistenza di questioni teologiche ancora aperte e della necessit di proseguire nella strada della purificazione della memoria. Il secondo capitolo, dedicato interamente al dibattito teologico sui temi in questione, si apre con la descrizione di cosa gi unisce cattolici e luterani, che condividono una comune speranza per il presente e per il futuro in Cristo, che riflettono ecumenicamente sulla natura e sulla missione di questa speranza da testimoniare e da vivere nel mondo e che ascoltano la Parola di Dio come
fonte privilegiata del cammino ecumenico. Pur in presenza di un patrimonio teologico e spirituale condiviso cattolici e luterani sono venuti elaborando riflessioni, talvolta confliggenti, nel corso della storia, tanto che, sempre nel secondo capitolo, trovano posto non solo la presentazione dellinsegnamento patristico e medievale ma anche le differenze teologiche nate nel XVI secolo. Vengono poi prese in esame il valore delle opere, il rapporto tra opere e giustificazione e infine una valutazione sulla Dichiarazione comune sulla giustificazione, secondo una metodologia che richiama il principio dellesposizione di ci che gi unisce, come premessa fondamentale, alla quale segue lindicazione di quali sono i punti sui quali permane una differenza teologica. Sempre da un punto di vista metodologico particolarmente interessanti sono le pagine dedicate allesposizione sullinferno, sulla possibilit di una pena eterna e dei termini della discussione sulla possibilit di salvezza per ciascun credente e per lintero genere umano. Si tratta di un punto sul quale il documento si sofferma presentando lo stato di un dibattito che si venuto sviluppando nella direzione di un ripensamento di queste categorie in una prospettiva non solo ecumenica ma anche interreligiosa in modo da approfondire il rapporto tra il paradiso e il Regno escatologico, toccando cos un punto sul quale forte stata per secoli la contrapposizione teologica tra cattolici e luterani. Il secondo capitolo si conclude con una riflessione sullimportanza della comune testimonianza che costituisce uno degli impegni prioritari del dialogo cattolico-luterano negli Stati Uniti. Il terzo capitolo tratta di come su alcuni temi, per esempio la questione sul purgatorio e il carattere della preghiera per i defunti, si sia sviluppata nei secoli unaspra polemica che ha pesato sui rapporti tra cattolici e luterani. Nel ripercorrere forme e contenuti di questa polemica, si sottolinea quali convergenze si sono venute scoprendo negli ultimi anni proprio grazie al dialogo ecumenico, che ha consentito il superamento di una stagione puramente apologetica. Proprio per questo la commissione ha voluto inserire alcune pagine nelle quali, in forma positiva, vengono presentate le diverse posizioni sul valore della celebrazione della messa per i defunti e sul ricorso alle indulgenze. Il documento The Hope of Eternal Life il risultato della sedicesima tappa della storia del dialogo cattolico-luterano negli Stati Uniti, che s iniziato ufficialmente nel marzo 1965, a pochi mesi dalla promulgazione del decreto conciliare Unitatis redintegratio. Proprio dalla celebrazione del Vaticano II, infatti, ha preso lavvio quel dialogo ufficiale che ha profondamente segnato la vita recente dei cattolici e dei luterani negli Stati Uniti. Spingendoli a moltiplicare non solo le occasioni di confronto teologico a partire da una presentazione positiva della dottrina dellaltro, ma anche i momenti per una preghiera e per una testimonianza comune, che si venuta sviluppando in questi anni, coinvolgendo anche altre tradizioni cristiane.
La Congregazione per la Dottrina della Fede esprime profonda partecipazione al dolore dellOrdine dei Frati Minori Conventuali per la morte del
Il Ministro generale dei Frati Minori Conventuali, la Comunit del Seraphicum, la Provincia Italiana di Toscana, il Preside ed i Docenti della Pontificia Facolt Seraphicum annunciano che il 10 ottobre tornato alla casa del Padre
FRA
Fra Giovanni era ammalato da tempo e con encomiabile sopportazione aveva accettato la malattia. Le esequie di padre Giovanni verranno celebrate alle ore 10.30 di mercoled 12 ottobre 2011, presso la Cappella del Collegio Seraphicum, via del Serafico n. 1, Roma. Roma, 10 ottobre 2011
LOSSERVATORE ROMANO
Prima lettera pastorale del cardinale Angelo Scola alla diocesi di Milano
pagina 7
conoscenza di questa celebrazione e assicura la sua spirituale vicinanza, con laffetto e la preghiera. Cari fratelli e sorelle, lesperienza umana e spirituale di san Daniele Comboni una testimonianza di come lamore di Cristo, Buon Pastore, luce che illumina il senso dellesistenza e orienta la vita concreta. Dopo la sua ordinazione sacerdotale, avvenuta nel 1854, parte per lAfrica e giunge a Khartoum, in Sudan. Egli si rende conto della difficolt che la missione comporta, ma pi che farlo indietreggiare, si
sente spinto a non desistere. Infatti, san Daniele radicalmente convinto che le fatiche, le difficolt, le avversit, se vissute nellamore e per amore di Ges Cristo e per il bene delle anime pi abbandonate e povere del mondo, diventano dolci e leggere. La sua fede incrollabile nel Signore e nellAfrica lo conduce a far nascere lIstituto maschile e femminile dei suoi missionari. Nel 1880 il vescovo Comboni ritorna, per lultima volta, in Africa deciso a continuare la lotta contro la piaga dello schiavismo e a consolidare lattivit missionaria con gli stessi africani. Il 10 ottobre 1881, segnato dalla sofferenza, muore a Khartoum, cosciente che la sua opera missionaria non sarebbe finita. E la sua opera continua a vivere grazie al dono della vita di tanti uomini e donne che per amore di Cristo annunciano la buona notizia del Vangelo. Cari amici, la solennit di san Daniele Comboni sia per tutti motivo di crescita e di rinnovamento per annunciare e testimoniare il Vangelo. Non si deve dimenticare che il servizio pi prezioso che la Chiesa rende alle singole persone lannuncio e la conoscenza profonda di Cristo. Con nuovo slancio siamo chiamati a donare Cristo allumanit. Gli uomini e le donne di oggi hanno bisogno pi che mai del Vangelo. La grande illusione di poter eliminare Dio dallorizzonte della storia, iniziata con la modernit, ha prodotto un grande analfabetismo sulla verit delluomo e sul senso dei suoi giorni. La Chiesa per sua natura missionaria e oggi vive il mandato di Ges nella consapevolezza che tra le nuove povert vi quella di trovarsi di fronte a persone che, come afferma il Santo Padre Benedetto XVI nella Caritas in veritate, non riescono a comprendere chi sono e hanno sfiducia nel futuro (cfr. 78). Comprendere e accogliere senza paura i nodi pi critici della cultura contemporanea significher trasformarli in opportunit favorevoli per favorire lincontro con Cristo Risorto. In questo modo la missione stessa rinnova la Chiesa, vivifica il suo spirito apostolico, rinnova gli stessi metodi pastorali, ponendo attenzione e premura alle nuove situazioni (cfr. Giovanni Paolo II, Redemptoris missio, 2). La Chiesa nellannunciare il Vangelo non pu non dare il proprio contributo alla promozione delle condizioni di vita delle persone, soprattutto in quei Paesi in cui ci sono situazioni di povert, mancanza di istruzione, forme di oppressione, che offendono la dignit della persona umana (cfr. Paolo VI, Evangelii nuntiandi, 31-34). Vogliamo affidare alla Beata Vergine Maria il cammino delle comunit cristiane, perch non si chiudano in s, ma sentano il forte desiderio di comunicare lincontro con Cristo Risorto. E san Daniele Comboni ottenga per noi tutti di portare il lieto annuncio ai miseri, a fasciare le piaghe dei cuori spezzati, a proclamare la libert degli schiavi, la scarcerazione dei prigionieri, a promulgare lanno di grazia del Signore (Isaia, 61, 1-2), perch nostro vanto la croce di Cristo (Glati, 6, 14) e in Lui lessere nuova creatura (Glati, 6, 15) e a quanti ameranno e seguiranno il bel pastore sia pace e misericordia.
che, come ci viene suggerito nella presente agenda, verranno proposte specificatamente, si prenda coscienza personale e comunitaria degli insegnamenti del Santo Padre, soprattutto in materia di famiglia, festa e lavoro. Sempre nella prospettiva dellincontro mondiale delle famiglie, il porporato sottolinea tre elementi che considera particolarmente rilevanti. In primo luogo, il lavoro sulle dieci catechesi appositamente predisposte in vista dellincontro mondiale, radicate nella Parola di Dio, nel Catechismo della Chiesa cattolica e nel magistero dei Papi su persona, matrimonio e famiglia, le quali ci aiuteranno a comprendere quel grande s che in Ges Cristo Dio ha detto alluomo e alla sua vi-
i presuli la disgregazione famigliare, con il suo carico di separazioni, divorzi, maltrattamenti, abbandoni, che finisce per penalizzare i figli, spesso lasciati in balia di se stessi. Tanto che anche allinterno delle strutture scolastiche si registra una crescita allarmante di episodi di violenza, molestie, abusi fisici e psicologici, oltre a un sempre maggiore consumo di alcol e droga. Non dobbiamo dimenticare che leducazione non pu ridursi al solo indice di rendimento scolastico e che lo Stato, attraverso il suo sistema educativo, deve assicurare alle famiglie per i loro figli una solida formazione impregnata dai migliori valori morali e civici che ci consenta di crescere come una societ sana. Di qui lappello rivolto alle istituzioni statali, alla societ civile e ai genitori perch collaborino e uniscano sempre pi i propri sforzi per restituire alla famiglia il suo significato pi profondo, quale istituzione fondamentale e centrale nella pro-
mozione e nello sviluppo degli individui, della societ e quindi del Paese. E per garantire che le nostre famiglie siano spazi di amore, rispetto, dialogo, comprensione e tolleranza, nelle quali crescono bambini e giovani con speranza e ottimismo. In questo senso, i presuli peruviani ricordano le parole contenute nel messaggio di Benedetto XVI per la Giornata mondiale della giovent che si svolta lagosto scorso a Madrid. Voi giovani avete il diritto di ricevere dalle generazioni che vi precedono punti fermi per fare le vostre scelte e costruire la vostra vita, come una giovane pianta ha bisogno di un solido sostegno finch crescono le radici, per diventare, poi, un albero robusto, capace di portare frutto. Di qui anche linvito pressante rivolto ai club sportivi e alle istituzioni perch lavorino per garantire che il calcio, e pi in generale lo sport, siano sempre pi spazi dintegrazione e non di scontro.
pagina 8
LOSSERVATORE ROMANO
Introdotte numerose novit per aumentare lefficienza e migliorare il servizio al pubblico
numero dordine per accedere al bancone. Una lettera distingue le diverse categorie degli utenti: dipendenti muniti di ricetta interna, acquirenti esterni, religiosi. Sul display, che indica numero da servire e postazione, scorre una serie di informazioni, la prima delle quali proprio quella riferita alla circolare del ministero delle Finanze italiano.
A proposito dellelimina-code, il direttore precisa che ladozione di questo sistema, ormai in vigore in molti esercizi e uffici aperti al pubblico, si reso necessaria, dato il continuo aumento della clientela. Siamo ormai arrivati a servire oltre 1800 persone al giorno e, soprattutto nelle ore di punta, era divenuto quasi impossibile evitare disguidi e discussioni. Dopo un momento di disorientamento soprattutto tra i frequentatori ormai esercitati al colpo docchio per identificare la fila pi scorrevole il sistema entrato a pieno regime. Fra Raffaele pensa ad altre iniziative per snellire il servizio e anche per rendere meno pesante lattesa. Abbiamo in progetto spiega di trasferire lintero reparto profumeria nei locali di fianco, dove gi c un ambiente dello stesso reparto. Cos lintero spazio, oggi diviso in due, sar dedicato tutto alla farmacia. Per quanti dovranno comunque attendere, abbiamo pensato di allestire schermi televisivi sui quali far scorrere informazioni sul Vaticano e sui nostri prodotti. Ma non certamente lelimina-code lunica novit introdotta dal direttore, che spiega: tutta lorganizzazione che abbiamo cercato di migliorare per rendere pi funzionale il servizio al pubblico e per dare anche maggiore serenit al personale, garantendo un ambiente di lavo-
ro ordinato e ben organizzato. Il vero fiore allocchiello la completa ristrutturazione del laboratorio galenico. Nato con la stessa farmacia, infatti, non era per stato toccato dalle diverse ristrutturazioni. La strumentazione di cui era dotato era obsoleta e superata. Abbiamo allora deciso di ristrutturare completamente tutto e di acquisire strumenti di ultima generazione. Lintento naturalmente quello di aumentare e innovare la produzione di prodotti per i quali c un costante aumento di domanda spiega il direttore. Della preparazione si occuperanno due farmaciste, le quali tiene a precisare fra Raffaele si divideranno tra bancone e laboratorio. Un esempio della dedizione dei nostri collaboratori, sia farmacisti che impiegati. Tutti mostrano interesse e attenzione, e sono pronti ad assecondare ogni iniziativa tesa a migliorare il nostro servizio per renderlo pi adeguato possibile al luogo unico dove lo svolgiamo. (mario ponzi)
XVI
il prossimo 27 ottobre
XXIII
Mercoled 19