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Associazione Disabili Visivi Onlus

Associazione nazionale per la promozione sociale e culturale dei non vedenti e degli ipovedenti
F O N D A T A N E L 1 9 7 0

LABBATTIMENTO DELLE BARRIERE PERCETTIVE E LA SEGNALETICA TATTILOPLANTARE

Per consentire a tutti i propri cittadini di usufruire in egual misura degli edifici e degli spazi pubblici e di quelli privati aperti al pubblico, lo Stato italiano ha adottato una normativa che ne regolamenta la progettazione sia in fase di costruzione che in fase di ristrutturazione o rifacimento. Si tratta del Dm 236/1989 e del DPR 503/1996, i quali si occupano non solo delle barriere architettoniche, ma anche delle barriere percettive. La definizione di barriera percettiva, gi presente nel dm 236/89, viene ripresa dallart. 1, comma 2 punto c, del DPR 503/96 che stabilisce che costituisce barriera architettonica anche:
"c) la mancanza di accorgimenti e segnalazioni che permettono l'orientamento e la riconoscibilit dei luoghi e delle fonti di pericolo per chiunque e in particolare per i non vedenti, per gli ipovedenti e per i sordi."

Ne consegue che, se nel caso di una barriera architettonica la presenza di un elemento ad impedire lo svolgimento di unazione in autonomia e sicurezza - ad esempio, la presenza di un gradino impedisce lattraversamento di una strada a chi si trova su una sedia a ruote -, nel caso delle barriere percettive lassenza di un elemento ad impedire lagire autonomo e sicuro - ad esempio, lassenza di un segnale di "pericolo valicabile" percepibile sotto i piedi impedisce al non vedente di accorgersi del confine fra la rampa, giustamente costruita per le sedie a ruote, e la carreggiata stradale.

Nel muoversi in spazi aperti il nonvedente utilizza per il proprio orientamento quelle che vengono definite guide naturali e cio muri esterni dei palazzi, cordoli di aiuole, siepi o muretti di cinta; ma quando queste sono assenti necessario intervenire architettonicamente prevedendo delle guide ad hoc, dette segnali tattiloplantari. Dal 1996 in Italia ha cominciato a prendere piede un linguaggio di segnalazione tattiloplantare denominato LOGES (linea di orientamento guida e sicurezza), di cui si possono trovare esempi in centinaia di uffici postali, stazioni ferroviarie, aeroporti nonch sui marciapiedi e nelle piazze di moltissime citt. La sua diffusione e l"anzianit di servizio fanno s che i nonvedenti italiani ormai ne conoscano bene la simbologia e lutilizzo. Da qualche anno, in contrapposizione al precedente, apparso un nuovo prodotto tattiloplantare, brevettato dallUICI (unione italiana ciechi e ipovedenti), denominato Vettore. Tale prodotto stato testato inizialmente

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in una delle strutture di pertinenza della stessa UICI ricevendone critiche forti e aspre e tuttavia il sodalizio insiste con la promozione del suo prodotto presso tutti i Comuni italiani. E' da sottolineare che LOGES non un prodotto,ma un linguaggio i cui profili possono essere prodotti da chiunque e che quindi si trova in regime di libera concorrenza, mentre Vettore in regime di monopolio e frutta all'UICI delle notevoli percentuali sulle vendite. Qui sotto e nei documenti allegati si elencano le motivazioni per cui importante per tutti che le Amministrazioni pubbliche preferiscano LOGES a Vettore.

1. L'autorevole Istituto pubblico ISPESL dell'INAIL non ritiene idoneo il profilo di Vettore. Infatti, avendo eseguito una ricerca con metodi scientifici e apparecchiature elettroniche di ultima generazione, proprio sul segnale rettilineo "Vettore", a profilo sinusoidale, e sia su non vedenti che su persone normodotate, nelle conclusioni dichiara che: "Le modificazioni del comportamento articolare, indotto dalla pista tattile a sezione Sinusoidale durante la deambulazione di soggetti Disabili Visivi, risultano di importante entit e riguardano tutte le componenti di tutti i distretti articolari. In particolare si evidenzia una sostanziale riduzione dei ranges articolari e quindi un irrigidimento di tutte le strutture degli arti inferiori. Le alterazioni del comportamento del centro di massa e quindi della stabilit durante la deambulazione dei soggetti Disabili Visivi deambulanti su pista tattile a sezione Sinusoidale risultano essere di sostanziale entit.". Al contrario, per il sistema LOGES, che a sezione trapezoidale, dichiara che: "I dati dello studio dimostrano che la funzione vicariante svolta nei non vedenti dai segnali somatosensorialipropriocettivi forniti dal sistema a sezione Trapezoidale, .... non implica alterazioni sostanziali rispetto agli stessi. Le alterazioni riscontrate possono quindi considerarsi conformi e proporzionate al risultato cui si tende, e cio quello della riconoscibilit del percorso tramite il senso cinestetico." Questi chiari risultati strumentali confermano in pieno l'analisi clinica effettuata dai Prof. Foti e Cerulli dell'Universit di Roma Tor Vergata, secondo cui nel sistema Vettore: "l'entit del dislivello appare troppo marcata e proprio il profilo arcuato della porzione convessa, concedendo al piede un unico segmento lineare di appoggio parallelo all'asse mediano, ne compromette la stabilit"...... "andando incontro al rischio di caduta, in particolare in quei soggetti che presentano delle alterazioni della deambulazione.... Ci comporta una particolare concentrazione dell'utente fruitore, impegnato a mantenere un equilibrio, reso precario dalla instabilit del passo, che certamente lo distoglie dal compito di percepire in sicurezza le informazioni di cambio di direzione che gli provengono dal
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percorso tattile, ma anche dal contesto esterno, rendendo il suo procedere quanto mai insicuro sia nella sua componente motoria che percettiva." La perizia cos conclude: "Il sistema "Vettore" presenta in concreto dei limiti strutturali e soprattutto, le controindicazioni sopra indicate che non sono invece presenti in altro tipo di percorso tattile preesistente e diffuso in Italia." (LOGES). Alle stesse conclusioni giunta l'analisi effettuata dalla Societ Italiana di Medicina del Movimento (S.I.M.M.). (vedi documenti 1, 2 e 3)

2. E' un dato di fatto incontrovertibile che il sistema tattilo-plantare LOGES, i cui profili sono adottati nelle Linee guida delle Ferrovie dello Stato e di Poste Italiane, installato in oltre 270 stazioni ferroviarie, in oltre un centinaio di stazioni delle metropolitane, in tutti gli aeroporti, in migliaia di uffici postali, in edifici e spazi pubblici, negli attraversamenti pedonali e alle fermate dei mezzi pubblici, in decine di migliaia di luoghi con uno sviluppo di centinaia di chilometri. Inoltre adottato ufficialmente da diversi Comuni e dalle Province Autonome di Bolzano e Trento che hanno anche descritto le modalit di impiego dei codici LOGES in apposite linee guida

3. E' evidente per chiunque che una segnaletica diversa, come il Vettore, installata soltanto in 5 o 6 luoghi, di cui 3 allinterno di pertinenze dell'Unione Italiana Ciechi, violando il fondamentale principio di uniformit, indispensabile per qualsiasi tipo di segnaletica, destinata a creare

disorientamento e confusione. Inoltre il sistema Vettore non conosce il segnale di "pericolo valicabile" che il linguaggio LOGES usa per suggerire al cieco di proseguire, ma con cautela; il Vettore quindi costretto ad usare il segnale di arresto/pericolo, che per definizione il cieco non deve mai superare, anche per indicare un attraversamento pedonale o l'inizio di una scalinata. Sarebbe come se il Codice della Strada usasse un solo segnale sia per il rallentare che per la direzione vietata. La conseguenza un'informazione non univoca e quindi pericolosa.

4. E' documentata la contrariet al sistema Vettore degli stessi soci dell'UICI e addirittura dei quadri dirigenti dell'intera Regione Toscana.

5. I profili di LOGES (Linea di Orientamento,Guida e Sicurezza) costituiscono un linguaggio e possono essere riprodotti da chiunque, a differenza di Vettore, che un brevetto depositato da dirigenti dell'Unione Italiana Ciechi e per il cui uso l'UICI riceve una royalty del 22%, venendosi cos a trovare in un evidente conflitto di interessi (vedi Documento 4). L'azione amministrativa di un Ente pubblico deve essere indirizzata all'interesse della collettivit e non a quello economico di
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un'associazione: non certo nell'interesse pubblico l'installazione di una pavimentazione fastidiosa per tutti e potenzialmente pericolosa, come periziato e come chiunque pu constatare camminandoci sopra.

Oltre all'Associazione nazionale Disabili Visivi, altre associazioni rifiutano il sistema Vettore e appoggiano il sistema LOGES: Federazione Retina Italia, Associazione Nazionale Subvedenti, LEDHA (Lega per i diritti delle persone con disabilit), Associazione Italiana Ciechi di Guerra, Associazione Retinopatici e Ipovedenti, Unione Ciechi D'Europa, Federazione Italiana Superamento Handicap: tutte hanno la qualifica di ONLUS. la FISH riunisce 32 associazioni di tutte le tipologie di disabilit, con un bacino di utenza di oltre mezzo milione di persone.

Il sistema LOGES stato testato dal Centro per l'Autonomia con un campione di persone con varie tipologie di disabilit motoria e ritenuto privo di controindicazioni anche per le persone con ridotta mobilit o su sedie a ruote, con netta preferenza rispetto al "Vettore", oltremodo fastidioso e dannoso (vedi documento 5)

Il linguaggio LOGES ha ricevuto a New York il premio internazionale "Good Design Award" Assegnato dal Museum of Architecture and Design del Chicago Athenaeum insieme a "European Centre for Architecture Art Design and Urban Studies" (vedi documento 6).

Chi, dopo 20 anni di installazione dei segnali LOGES, propone l'adozione di segnali differenti, probabilmente non si ancora reso conto che i percorsi tattili sono basati su una segnaletica che ha un suo linguaggio grafico alla pari di quello della segnaletica stradale, con la sola differenza che non si legge con la vista ma con il tatto plantare o con il bastone bianco. Nello stesso modo in cui sarebbe assurdo che in certe strade o piazze fosse utilizzata una segnaletica stradale differente da quella usata nel resto della citt, ugualmente assurdo pensare che un cieco, abituato ad orientarsi con il linguaggio LOGES in tutto il resto d'Italia, venga a trovarsi sotto i piedi in una certa citt dei segni differenti e con significati diversi e ci in violazione del requisito fondamentale di ogni segnaletica, che la sua uniformit. .

10 L'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti vorrebbe anche introdurre, in aggiunta al sistema tattile "Vettore" e con il nome pomposo di "Vettore Evolution", un sistema elettronico, denominato "Sesamonet", anche del quale si assicurata l'esclusiva, che richiede da parte dei non vedenti il
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possesso di uno speciale bastone pesante e non maneggevole (attualmente nessun cieco ne fornito) e da parte dell'Ente pubblico una notevolissima spesa aggiuntiva per la mappatura del software, del tutto ingiustificata. Infatti lo stesso risultato pu essere raggiunto, e soltanto dove ci sia necessario, con una semplice mappa a rilievo che, oltre a costare infinitamente meno, utilizzabile da "chiunque", come previsto dalla norma sopra citata, e quindi anche da persone anziane, dato che non richiede il possesso di uno strumento speciale. Inoltre il sistema proposto di gran lunga superato dai moderni localizzatori satellitari, ben pi utili ed affidabili.

Si ritiene, con quanto sopra, di aver dimostrato la necessit, pi che l'opportunit, che si prosegua con l'installazione del linguaggio LOGES L'adozione di una pratica difforme si risolverebbe in un disorientamento dei non vedenti, del tutto opposto all'esigenza di orientamento sancita dall'Art. 1.2.c) del DPR 503/1996.

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Documento 1

00040 Monte Porzio Catone (Roma) Via Fontana Candida, 1 Tel. 06 94181405-404 fax 06 94181410 e-mail: segreteria.dml@ispesl.it ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Relazione tecnica: analisi della deambulazione di soggetti Disabili Visivi con sistema optoelettronico su due differenti tipi di piste tattili Introduzione Lanalisi del cammino solo una parte di un pi moderno approccio globale al movimento umano esplorabile, nel soggetto normale e in corso di patologia, attraverso task motorie differenti, a seconda delle esigenze. Per una corretta descrizione biomeccanica del movimento, necessario conoscere i dati spazio-temporali e cinematici acquisibili in maniera integrata e sincronizzata nei Laboratori di Analisi del Movimento. Questo tipo di analisi permette di risalire allorigine biomeccanica degli scompensi (che determinano sovraccarichi funzionali) o dei compensi messi in atto qualora la fisiologia di determinati sistemi venga meno, ad esempio in caso di lesioni al sistema visivo. Nella relazione verranno presentate le principali variabili spazio-temporali e cinematiche da analizzare nellanalisi del cammino su piste tattili a sezione trapezoidale e sinusoidale in caso di normalit e di patologia del sistema visivo. Lanalisi computerizzata del movimento viene eseguita in laboratori dedicati che oggi sono denominati MAL (Movement Analysis Laboratory). In questi ultimi, possibile la quantificazione del segno della patologia legata al movimento attraverso lacquisizione, lelaborazione e linterpretazione di segnali stazio-temporali e cinematici. I differenti moduli dedicati a tali analisi lavorano in forma integrata e sincronizzata. La cinematica del movimento viene acquisita attraverso sistemi optoelettronici (Motion Capture Systems) (Medved, 2001; Cappozzo et al., 2005). Il principio fondamentale su cui si basa il funzionamento di tali sistemi, rappresentato dalla ricostruzione nello spazio dei segmenti del corpo (ritenuti rigidi) attraverso la lettura non invasiva delle posizioni istantanee che appositi marcatori (retroriflettenti passivi o attivi), posizionati su determinati punti di repere anatomici, assumono nello spazio (Cappozzo et al., 2005). Attraverso misure antropometriche e procedure analitiche possibile risalire ai centri di istantanea rotazione e quindi ai comportamenti articolari (escursioni, velocit e accelerazioni angolari) nei piani sagittale (flesso-estensioni), frontale (abdo-adduzioni) e trasverso (intra- extra-rotazioni). I punti di forza degli attuali Optoelectronic Stereophotogrammetric Systems
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(OSS) sono molteplici e facilmente individuabili in letteratura, ma importante segnalare che alcuni sistemi di ultima generazione offrono la possibilit di fruizione delle funzioni di shadowing e di riconoscimento marker in Enhanced Blob Analysis. Per shadowing di intende la possibilit di vedere limmagine realmente acquisita dalla telecamera, cio non sogliata. Tale funzione permette al medico di correlare visivamente la posizione dei marcatori posizionati sul paziente allambiente che in quel momento lo circonda. Il riconoscimento marker in Enhanced Blob Analysis permette acquisizioni in condizioni di illuminazione estreme come in piena luce solare (acquisizioni di deambulazioni su piste tattili su marciapiedi stradali), e che consentono ottime ricostruzioni in ambienti chiusi (ma con ampie finestre) e ambienti completamente aperti. I limiti che influenzano la precisione e laccuratezza di tali sistemi risiedono negli errori strumentali sistematici (minimizzati comunque da sofisticate procedure di calibrazione) e random (minimizzati da tecniche di smoothing e filtraggio) (Chiari et al., 2005). Inoltre, laccuratezza dei metodi cinematici pu essere affetta dai soft tissue artifacts che causano traslazioni dei marcatori rispetto ai segmenti ossei sottostanti (Leardini et al., 2005; Blickhan et al., 1993). Fortunatamente, principalmente nel piano sagittale, questi errori sono molto bassi rispetto alle ampiezze dei movimenti articolari. Infine, laccuratezza dei metodi cinematici pu essere inficiata da errori di posizionamento dei marcatori rispetto alle esatte indicazioni relative ai protocolli cinematici utilizzati (Della Croce et al., 2005). I protocolli cinematici utilizzati per la markerizzazione e quindi lacquisizione del paziente sono tanti e facilmente ricercabili in letteratura. Segnaliamo il protocollo Davis (1991) per la valutazione degli arti inferiori e il protocollo Rab (2002) per la valutazione degli arti superiori. Allo sviluppo sempre maggiore di questa metodica valutativa nellambito dei disturbi del movimento, corrisponde anche la nascita di Laboratori di Analisi del Movimento sempre pi specializzati, generalmente gestiti da unquipe polispecialistica che vede la collaborazione di medici del lavoro, medici fisiatri, fisioterapisti e bioingegneri. Linterpretazione clinica di un esame di gait analysis prevede che tutti i parametri relativi alla deambulazione vengano integrati con i dati clinico-anamnestici del paziente. Il primo obiettivo quello di confrontare il pattern di deambulazione del soggetto in esame con quello di gruppi di riferimento creati in base a sesso, et, caratteristiche antropometriche, patologia. Il passo successivo consiste nellinterpretare i dati ottenuti, al fine di poter individuare le cause alla base delle alterazioni evidenziate per contribuire alla scelta di determinati ausili, dispositivi o della strategia terapeutica ottimale. Tale interpretazione potr essere basata su un approccio globale o su un approccio segmentale. Nellapproccio globale, vengono considerate quelle variabili che consentono di valutare la deambulazione in termini di efficacia, efficienza, simmetria, capacit di controllo posturale e motorio ai fini del supporto, della propulsione e dellequilibrio. Nellapproccio segmentale, viene considerato il contributo di ciascuna articolazione alle stesse variabili oggetto dellanalisi globale. Effettuando entrambi i tipi di analisi, sar possibile individuare lespressione del deficit motorio segmentale e identificare lesistenza di meccanismi compensatori che ne modifichino o rendano nullo leffetto globale; in alternativa, sar possibile studiare in che modo un deficit del controllo motorio determini un riarrangiamento delle potenzialit segmentali in funzione della locomozione. La possibilit che i risultati dellanalisi della deambulazione incidano sulla scelta degli ausili, dei dispositivi o sulla scelta terapeutica non deve indurre a pensare che essa rappresenti un esame con finalit diagnostiche, anche se possibile associare alcuni pattern di alterazione del movimento a specifici quadri patologici. La gait analysis fornisce, infatti, una valutazione di carattere biomeccanico: essa consente, cio, di identificare e quantificare le ripercussioni della patologia sulle caratteristiche della deambulazione, contribuendo alla

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comprensione della patogenesi di tali alterazioni e indicando in tal modo la strategia di intervento terapeutico (farmacologico, riabilitativo, ortesico, chirurgico) pi indicata. Materiali e Metodi Sistema e protocollo: abbiamo reclutato 13 soggetti Disabili Visivi (non vedenti ed ipovedenti) ed 8 soggetti sani non abituati a deambulare su entrambi i dispositivi. Per le acquisizioni cinematiche, che ci hanno permesso di ricostruire e di misurare il movimento articolare durante la deambulazione, abbiamo utilizzato un sistema optoelettronico (BTS Spa, Milano, Italia) costituito da 8 telecamere con illuminatori allinfrarosso (frequenza di acquisizione di 120 Hz). I marcatori utilizzati (sferici, con diametro di 15 mm, e ricoperti di polvere di alluminio) sono stati posizionati sui soggetti acquisiti seguendo il protocollo Davis (1991) che prevede i seguenti punti di repere anatomici: - C7, - Acromion destro e sinistro, - ASIS destra e sinistra, - Sacro, - Grande Trocantere destro e sinistro, - Epicondilo femorale destro e sinistro, - Condilo tibiale destro e sinistro, - Malleolo esterno destro e sinistro, - Quinta testa metatarsale destra e sinistra, - Tallone destro e sinistro (solo nelle prove di standing), - 4 marcatori fuori linea per le rotazioni della coscia e della gamba. Procedure: sia i soggetti normali che Disabili Visivi sono stati acquisiti allinterno del nostro laboratorio in condizioni di luce ottimale e temperatura di benessere. Tutti i soggetti, prima delle acquisizioni, eseguivano una sessione di deambulazioni al fine di familiarizzare con lambiente e con i dispositivi installati in laboratorio. Si precisa che il test stato effettuato su un tratto di circa 4 m di indicazione di marcia rettilinea, quel componente cio che fornisce una indicazione direzionale e che pu avere uno sviluppo variabile da pochi a centinaia di metri. Non si ritenuta rilevante l'indagine sugli altri segnali dato che essi non hanno mai uno sviluppo di percorrenza superiore ai 60 cm. Il Codice rettilineo costituito da una striscia di scanalature parallele al senso di marcia, a sezione trapezoidale o sinusoidale rispettivamente. L'altezza massima delle parti rilevate di mm 3 per il dispositivo a sezione trapezoidale e di mm 5 per il dispositivo a sezione sinusoidale. Durante le acquisizioni venivano dati periodi di riposo (di 2 minuti circa) al fine di evitare problemi di affaticamento. Analisi dei dati: il software utilizzato per lanalisi dei dati l Analyzer (BTS Spa, Milano, Italia) ed il MATLAB (Matlab versione 7.4.0, MatWorks, Natick, MA, USA). I parametri estratti sono: Parametri spazio-temporali della deambulazione: Durata percentuale (in percentuale del ciclo del passo) della fase di appoggio dellarto destro e sinistro. Durata percentuale (in percentuale del ciclo del passo) della fase di volo dellarto destro e sinistro.

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Durata percentuale (in percentuale del ciclo del passo) della fase di doppio supporto per larto destro e sinistro. Durata (in secondi) del ciclo del passo dellarto destro e sinistro. Cadenza (numero di passi/minuto). Lunghezza in metri del passo destro e sinistro. Lunghezza (in metri) del ciclo del passo destro e sinistro. Larghezza (in metri) del ciclo del passo destro e sinistro. Velocit Media (in metri/sec). Tutti i parametri indicati sono messi in comparazione con indici di normalit calcolati su soggetti normali deambulanti in piano (media deviazione standard). Componenti articolari nei piani sagittale (Flesso-Estensioni), frontale (abdoAdduzioni) e trasverso (Intra-Extra Rotazioni): Tale implementazione si resa nel tempo necessaria in quanto le componenti articolari nel piano sagittale sono indicative dellefficacia dei meccanismi di propulsione e di assorbimento del carico e di eventuali meccansimi antalgici o di compenso e le componenti articolari nel piano frontale sono indicative dellefficacia dei meccanismi di stabilizzazione articolare attivi e passivi. Per la deambulazione, i comportamenti articolari allinterno del ciclo del passo sono messi in comparazione con classi di normalit per adulti (le classi di normalit vengono rappresentate riportando la media e scegliendo il numero di deviazioni standard da sottrarre ed aggiungere alla media stessa). I parametri cinematici calcolati sono i Range Of Motions (ROMs) di: - Bacino (tilt pelvico, obliquit e intra ed extra rotazione pelvica). - Anca (flesso-estensione, abdo-adduzione, intra ed extra rotazione). - Ginocchio (flesso-estensione). - Caviglia (dorsi-planta flessione e angolo di progressione del piede) Lanalisi statistica stata effettuata utilizzando SPSS versione 17.0. Per ogni soggetto e per ogni parametro spazio-temporale e cinematico, abbiamo calcolato i valori medi e le deviazioni standard a partire dai singoli cicli selezionati durante lelaborazione dati. La media del campione per ogni parametro stata calcolata mediando i comportamenti di tutti i soggetti. stato eseguito un test t di student per campioni indipendenti al fine di individuare eventuali differenze statisticamente significative tra i due campioni acquisiti. Lo stesso test stato applicato per confrontare anche i due campioni acquisiti con un campione di soggetti normali deambulanti in piano. Il livello di significativit P stato posto a 0.05. Risultati riguardanti la deambulazione su pista tattile a sezione trapezoidale In tabella 1 sono riportati i parametri spazio-temporali (media e deviazione standard) del campione dei Disabili Visivi deambulanti su pista tattile a sezione Trapezoidale (DVT), del campione dei soggetti Normo Vedenti deambulanti su pista tattile a sezione Trapezoidale (NVT) e del campione dei soggetti Normo Vedenti deambulanti in Piano (NVP). Nelle ultime 3 colonne della stessa tabella sono riportati i risultati dei test statistici relativi ai confronti DVT vs NVT, DVT vs NVP e NVT vs NVP rispettivamente. In grassetto sono evidenziate le differenze statisticamente significative.
DVT NVT NVP P DVT vs NVT P DVT vs NVP P NVT vs NVP

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Fase Appoggio Dx (%) Fase Appoggio Sn (%) Fase Volo Dx (%) Fase Volo Sn (%) Doppio Supporto Dx (%) Doppio Supporto Sn (%) Ciclo Passo Dx (sec) Ciclo Passo Sn (sec) Cadenza (Passi/min) Lunghezza Passo Dx (m) Lunghezza Passo Sn (m) Lunghezza Ciclo Dx (m) Lunghezza Ciclo Sn (m) Larghezza Passo Dx (m) Larghezza Passo Sn (m) Velocit Media (m/s)

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0.0029 <<0.01 <<0.01 68.42.9 631.4 58.52 0.0010 <<0.01 68.93.1 60.54.9 59.31.8 0.2339 0.0028 <<0.01 <<0.01 31.62.9 371.4 40.41.2 0.0010 <<0.01 0.2339 31.13.1 39.54.9 40.71.8 0.0005 <<0.01 0.4815 18.92.5 131.4 13.41.1 0.0011 <<0.01 <<0.01 18.73.7 111.4 8.30.6 <<0.01 <<0.01 1.50.2 1.4150.1 1.060.03 0.7799 <<0.01 <<0.01 1.40.2 1.40.1 1.050.1 0.6981 <<0.01 <<0.01 84.812.4 900 13014 0.4197 0.0014 <<0.01 <<0.01 0.40.1 0.540.01 0.620 0.0003 <<0.01 <<0.01 0.40.1 0.560.02 0.740.02 0.0011 0.0090 0.6706 0.90.2 1.2550.007 1.40.7 0.0006 0.0030 0.6672 0.90.2 1.270 1.40.6 <<0.01 <<0.01 0.30.03 0.290.09 0.110.03 0.1687 <<0.01 <<0.01 0.30.03 0.290.09 0.130.01 0.1687 0.00004 <<0.01 <<0.01 0.40.1 0.7150.07 1.250.16 Tabella 1: parametri spazio-temporali (media e deviazione standard) del campione dei Disabili Visivi deambulanti su pista tattile a sezione Trapezoidale (DVT), del campione dei soggetti Normo Vedenti deambulanti su pista tattile a sezione Trapezoidale (DVT) e del campione dei soggetti Normo Vedenti deambulanti in Piano (NVP). Nelle ultime 3 colonne sono riportati i risultati dei test statistici relativi ai confronti DVT vs NVT, DVT vs NVP e NVT vs NVP rispettivamente. In grassetto sono evidenziate le differenze statisticamente significative.

In tabella 2 sono riportati i ROMs di bacino, anca, ginocchio e caviglia nei tre piani dello spazio (media e deviazione standard in gradi) del campione dei Disabili Visivi deambulanti su pista tattile a sezione Trapezoidale (DVT) e del campione dei soggetti Normo Vedenti deambulanti in Piano (NVP). Nellultima colonna della stessa tabella riportato il risultato del test statistico relativo al confronto DVT vs NVP. In grassetto sono evidenziate le differenze statisticamente significative.
0.02 3.281.12 2.02.0 0.0002 4.732.11 7.02.0 7.083.36 7.252.5 0.8253 0.0008 32.817.8 40.07.0 8.163.07 8.01.5 0.7556 0.00001 12.465.76 16.12.0 56.2012.20 58.05.0 0.3266 0.0291 23.354.58 26.04.0 0.0119 9.223.92 15.08.0 Tabella 2: ROMs di bacino, anca, ginocchio e caviglia nei tre piani dello spazio (media e deviazione standard in gradi) del campione dei Disabili Visivi deambulanti su pista tattile a sezione Trapezoidale (DVT) e del campione dei soggetti Normo Vedenti deambulanti in Piano (NVP). Nellultima colonna riportato il risultato del test statistico relativo al confronto DVT vs NVP. In grassetto sono evidenziate le differenze statisticamente significative.
(gradi) Tilt Pelvico Obliquit Pelvica Rotazione Pelvica Flex-Ext Anca Abdo-Add Anca Intra-Extra Rot Anca Flex-Ext Ginocchio Planta-Dorsi Flex Cavigl Progressione Piede DVT NVP P DVT vs NVP

In tabella 3 sono riportate le escursioni del COM lungo lasse latero-laterale (media e deviazione standard) del campione dei Disabili Visivi deambulanti su pista tattile a sezione Trapezoidale (DVT), del campione dei soggetti Normo Vedenti deambulanti su pista tattile a sezione Trapezoidale (NVT) e del campione dei NVP. Nella penultima colonna della stessa tabella riportato il risultato del test statistico relativo al confronto DVT vs NVT. Nellultima colonna il confronto tra DVT e NVP. In grassetto sono evidenziate le differenze statisticamente significative.

Sede Sociale Via Lima, 22 00198 Roma E-Mail:- presidenza@disabilivisivi.it - segreteria@disabilivisivi.it Web site: www.disabilivisivi.it Tel. + 39 06 8550260 Fax + 39 06 8550254 Informazioni automatiche + 39 06 8550201 CF 97207720588

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DVT COMz

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NVP P DVT vs NVT P DVT vs NVP

NVT

<<0.01 0.0970.021 0.1090.036 0.60.01 0.41 Tabella 3: escursioni del COM lungo lasse latero-laterale (media e deviazione standard) del campione dei Disabili Visivi deambulanti su pista tattile a sezione Trapezoidale (DVT), e del campione dei soggetti Normo Vedenti deambulanti su pista tattile a sezione Trapezoidale (NVT). Nella penultima colonna riportato il risultato del test statistico relativo al confronto DVT vs NVT. Nellultima colonna il confronto tra DVT e NVP. In grassetto sono evidenziate le differenze statisticamente significative.

Discussione: deambulazione su pista tattile a sezione trapezoidale I soggetti DV deambulanti su pista tattile a sezione Trapezoidale mostrano avere una durata del ciclo del passo (1.5 e 1.4 sec per destro e sinistro rispettivamente), una larghezza del passo (di circa 30 centimetri) ed una cadenza (84.8 passi al minuto) comparabile con quella dei soggetti NV deambulanti su pista tattile a sezione Trapezoidale (P>0.05). Ci implica che il dispositivo tattile a sezione Trapezoidale induce lo stesso comportamento motorio globale sia nei soggetti DV che in quelli NV per quanto concerne la aumentata durata del ciclo del passo, la aumentata base di appoggio e alla ridotta frequenza del cammino. Anche tutti gli altri parametri spazio-temporali relativi a soggetti DV deambulanti su pista tattile a sezione Trapezoidale differiscono da quelli dei soggetti NVT e NVP. Nello specifico, DVT tendono ad avere un lieve incremento della fase di appoggio (circa il 5% rispetto ai NVT e il 10% rispetto ai NVP, P<0.05), un lieve incremento della fase di doppio supporto (di circa il 5% rispetto ad entrambi gli altri due campioni, P<0.05), una lieve riduzione della lunghezza del passo e del ciclo del passo (P<0.05 per i confronti con gli altri due campioni) ed una ridotta velocit media (0.4 m/sec vs 0.71 m/sec e 1.25 m/sec dei NVT e NVP rispettivamente). Per quanto concerne lanalisi della cinematica segmentale (articolare), la deambulazione dei soggetti DVT non molto dissimile da quella dei soggetti NVP. Si evidenziano differenze statisticamente significative (P<0.05) (ma di bassa entit) solo per il tilt (3 vs 2.0) e lobliquit pelvica (5 vs 7), per la flesso-estensione (33 vs 40) e la rotazione danca (13 vs 16), e per il comportamento di caviglia sul piano sagittale (23 vs 26) e frontale (9 vs 15). Durante la deambulazione dei soggetti DVT si evidenzia un lieve incremento dellescursione del COM lungo la direzione latero-laterale rispetto a quella di soggetti NVP (9.7 cm vs 6 cm, P<0.05). Anche i soggetti NVT presentano una incrementata escursione rispetto ai NVP di circa 5 cm. Conclusioni: deambulazione su pista tattile a sezione trapezoidale Le alterazioni globali indotte sulla deambulazione dalla pista tattile a sezione Trapezoidale risultano essere di modesta intensit (vedi i parametri spazio-temporali). Le modificazioni del comportamento articolare, indotto dalla pista tattile a sezione Trapezoidale durante la deambulazione di soggetti Disabili Visivi, risultano di piccola entit e riguardano alcune componenti di non tutti i distretti articolari. Le alterazioni del comportamento del centro di massa e quindi della stabilit durante la deambulazione, dei soggetti Disabili Visivi deambulanti su pista tattile a sezione Trapezoidale, risultano essere di modesta entit. E' noto che, nell'integrazione multisensoriale, segnali tattili vicariano efficacemente, ai fini della stabilit del COM, l'assenza dell'input visivo (Dickstein e Laufer, 2004). I dati dello studio dimostrano che la funzione vicariante svolta nei nonvedenti dai segnali somatosensoriali-propriocettivi forniti dal sistema a sezione Trapezoidale, anche se non consente di
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ottenere valori di stabilit pari a quella dei soggetti normovedenti, non implica alterazioni sostanziali rispetto agli stessi. Le alterazioni riscontrate possono quindi considerarsi conformi e proporzionate al risultato cui si tende, e cio quello della riconoscibilit del percorso tramite il senso cinestetico. Risultati riguardanti la deambulazione su pista tattile a sezione sinusoidale In tabella 1 sono riportati i parametri spazio-temporali (media e deviazione standard) del campione dei Disabili Visivi deambulanti su pista tattile a sezione Sinusoidale (DVS), del campione dei soggetti Normo Vedenti deambulanti su pista tattile a sezione Sinusoidale (NVS) e del campione dei soggetti Normo Vedenti deambulanti in Piano (NVP). Nelle ultime 3 colonne della stessa tabella sono riportati i risultati dei test statistici relativi ai confronti DVS vs NVS, DVS vs NVP e NVS vs NVP rispettivamente. In grassetto sono evidenziate le differenze statisticamente significative.
DVS Fase Appoggio Dx (%) Fase Appoggio Sn (%) Fase Volo Dx (%) Fase Volo Sn (%) Doppio Supporto Dx (%) Doppio Supporto Sn (%) Ciclo Passo Dx (sec) Ciclo Passo Sn (sec) Cadenza (Passi/min) Lunghezza Passo Dx (m) Lunghezza Passo Sn (m) Lunghezza Ciclo Dx (m) Lunghezza Ciclo Sn (m) Larghezza Passo Dx (m) Larghezza Passo Sn (m) Velocit Media (m/s) NVS NVP P DVS vs NVS P DVS vs NVP P NVS vs NVP

0.0013 <<0.01 0.0036 70.24.3 61.50.7 58.52 0.0003 <<0.01 69.53.5 611.4 59.31.8 0.0653 0.0013 <<0.01 0.0022 29.84.3 38.50.7 40.41.2 0.0003 <<0.01 30.53.5 391.4 40.71.8 0.0653 0.00002 <<0.01 <<0.01 20.13.3 9.50.7 13.41.1 0.0026 <<0.01 <<0.01 20.44.7 11.52.1 8.30.6 <<0.01 <<0.01 1.40.2 1.50.2 1.060.03 0.3956 <<0.01 <<0.01 1.50.2 1.50.1 1.050.1 1 <<0.01 <<0.01 85.613.2 80.56.4 13014 0.4741 0.00009 <<0.01 0.0002 0.330.1 0.60.0 0.620 <<0.01 <<0.01 <<0.01 0.340.1 0.60.0 0.740.02 <<0.01 0,0027 0.80.1 1.30.0 1.40.7 0.7767 0.00004 0.00006 0.70.2 1.30.1 1.40.6 0.7408 <<0.01 <<0.01 0.30.03 0.30.1 0.110.03 1 <<0.01 <<0.01 0.30.03 0.30.0 0.130.01 1 0.0695 <<0.01 <<0.01 0.40.2 0.60.0 1.250.16 Tabella 1: parametri spazio-temporali (media e deviazione standard) del campione dei Disabili Visivi deambulanti su pista tattile a sezione Sinusoidale (DVS), del campione dei soggetti Normo Vedenti deambulanti su pista tattile a sezione Sinusoidale (NVS) e del campione dei soggetti Normo Vedenti deambulanti in Piano (NVP). Nelle ultime 3 colonne della stessa tabella sono riportati i risultati dei test statistici relativi ai confronti DVS vs NVS, DVS vs NVP e NVS vs NVP rispettivamente. In grassetto sono evidenziate le differenze statisticamente significative.

In tabella 2 sono riportati i ROMs di bacino, anca, ginocchio e caviglia nei tre piani dello spazio (media e deviazione standard in gradi) del campione dei Disabili Visivi deambulanti su pista tattile a sezione Sinusoidale (DVS) e del campione dei soggetti Normo Vedenti deambulanti in Piano (NVP). Nellultima colonna della stessa tabella riportato il risultato del test statistico relativo al confronto DVS vs NVP. In grassetto sono evidenziate le differenze statisticamente significative.
(gradi) Tilt Pelvico Obliquit Pelvica Rotazione Pelvica Flex-Ext Anca Abdo-Add Anca Intra-Extra Rot Anca Flex-Ext Ginocchio DVS NVP P DVS vs NVP

2.860.90 4.761.94 6.873.31 28.956.33 6.952.21 10.253.54 45.5312.37

2.02.0 7.02.0 7.252.5 40.07.0 8.01.5 16.12.0 58.05.0

0.1299 0.0002 0.6210 <<0.01 0.0273 <<0.01 <<0.01

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0.00001 20.554.54 26.04.0 0.0011 7.532.12 15.08.0 Tabella 2: ROMs di bacino, anca, ginocchio e caviglia nei tre piani dello spazio (media e deviazione standard in gradi) del campione dei Disabili Visivi deambulanti su pista tattile a sezione Sinusoidale (DVS) e del campione dei soggetti Normo Vedenti deambulanti in Piano (NVP). Nellultima colonna riportato il risultato del test statistico relativo al confronto DVS vs NVP. In grassetto sono evidenziate le differenze statisticamente significative.

In tabella 3 sono riportate le escursioni del COM lungo lasse latero-laterale (media e deviazione standard) del campione dei Disabili Visivi deambulanti su pista tattile a sezione Sinusoidale (DVS), del campione dei soggetti Normo Vedenti deambulanti su pista tattile a sezione Sinusoidale (NVS) e del campione dei NVP. Nella penultima colonna della stessa tabella riportato il risultato del test statistico relativo al confronto DVS vs NVS. Nellultima colonna il confronto tra DVS e NVP. In grassetto sono evidenziate le differenze statisticamente significative.
DVS COMz NVS NVP P DVS vs NVS P DVS vs NVP

<<0.01 0.1050.017 0.1170.04 0.060.01 0.5519 Tabella 3: escursioni del COM lungo lasse latero-laterale (media e deviazione standard) del campione dei Disabili Visivi deambulanti su pista tattile a sezione Sinusoidale (DVS), e del campione dei soggetti Normo Vedenti deambulanti su pista tattile a sezione Sinusoidale (NVS). Nella penultima colonna riportato il risultato del test statistico relativo al confronto DVS vs NVS. Nellultima colonna il confronto tra DVS e NVP. In grassetto sono evidenziate le differenze statisticamente significative.

Discussione: deambulazione su pista tattile a sezione sinusoidale I soggetti DVS mostrano avere una durata del ciclo del passo (1.4 e 1.5 sec per destro e sinistro rispettivamente), una larghezza del passo (di circa 30 centimetri), una cadenza (85.6 passi al minuto) comparabile con quella dei soggetti NVS (P>0.05). Ci implica che il dispositivo a sezione Sinusoidale induce lo stesso comportamento motorio globale sia nei soggetti DV che in quelli NV per quanto concerne la aumentata durata del ciclo del passo, la aumentata base di appoggio e alla ridotta frequenza del cammino. Anche tutti gli altri parametri spazio-temporali relativi a soggetti DVS differiscono da quelli dei soggetti NVP. I soggetti DVS tendono inoltre ad avere un sostanziale incremento della fase di appoggio (circa il 10% rispetto ai NVS e il 12% rispetto ai NVP, P<0.05 per larto destro), un sostanziale incremento della fase di doppio supporto (di circa il 10% rispetto ad entrambi gli altri due campioni, P<0.05), una modesta riduzione della lunghezza del passo e del ciclo del passo (P<0.05 per i confronti con gli altri due campioni) ed una ridotta velocit media (0.4 m/sec vs 0.6 m/sec e 1.25 m/sec dei NVS e NVP rispettivamente). Per quanto concerne lanalisi della cinematica segmentale (articolare), la deambulazione dei soggetti Disabili Visivi deambulanti su pista tattile a sezione Sinusoidale molto dissimile da quella dei soggetti Normo Vedenti deambulanti in piano. Si evidenziano differenze statisticamente significative (P<0.05) per lobliquit pelvica (5 vs 7), e per tutte le componenti delle articolazioni distali di anca, ginocchio e caviglia. Durante la deambulazione dei soggetti DV su pista tattile a sezione Sinusoidale si evidenzia un sostanziale incremento dellescursione del COM lungo la direzione latero-laterale rispetto a quella di soggetti normali deambulanti in piano (10.5 cm vs 6 cm, P<<0.01). Anche i soggetti NVS presentano una incrementata escursione rispetto ai NVP di circa 6 cm. Conclusioni: deambulazione su pista tattile a sezione sinusoidale

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Le alterazioni globali indotte sulla deambulazione dalla pista tattile a sezione Sinusoidale risultano essere sostanziali (vedi i parametri spazio-temporali). Le modificazioni del comportamento articolare, indotto dalla pista tattile a sezione Sinusoidale durante la deambulazione di soggetti Disabili Visivi, risultano di importante entit e riguardano tutte le componenti di tutti i distretti articolari. In particolare si evidenzia una sostanziale riduzione dei ranges articolari e quindi un irrigidimento di tutte le strutture degli arti inferiori. Le alterazioni del comportamento del centro di massa e quindi della stabilit durante la deambulazione dei soggetti Disabili Visivi deambulanti su pista tattile a sezione Sinusoidale risultano essere di sostanziale entit. E' noto che, nell'integrazione multisensoriale, segnali tattili vicariano efficacemente, ai fini della stabilit del COM, l'assenza dell'input visivo (Dickstein e Laufer, 2004). In definitiva, i risultati dimostrano che l'impossibilit di usare un input somatosensorialepropriocettivo, nel percorso effettuato mediante l'ausilio del sistema a sezione Sinusoidale, comporta un aumento dell'instabilit del COM e un conseguente irrigidimento dei sistemi articolari, con riduzione dei loro ROMs. Roma 19 Novembre 2009

Dr Francesco Draicchio

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Documento 2
UNIVERSIT DEGLI STUDI DI ROMA "TOR VERGATA" CATTEDRA DI OFTALMOLOGIA Direttore Prof. Luciano Cerulli Policlinico Tor Vergata - Viale Oxford, 81 - 00133 Roma Tel 06/20902972/73/0x03/20902973 e-mail:luciano.cerulli@ptvonline.it Le barriere architettoniche sensoriali e il SISTEMA di segnalazione tattile VETTORE Per barriera architettonica si intende una qualsiasi realizzazione fatta dall'uomo che impedisca o renda difficoltose la libert e la sicurezza di movimento a chiunque abbia problemi motori o sensoriali, ma anche la mancanza di accorgimenti e segnalazioni che le agevolino. La Carta di Barcellona e il Libro bianco che la accompagnava hanno segnato nel 1995 l'impegno di centinaia di citt europee ha favorire l'accessibilit delle persone disabili agli edifci, ai servizi pubblici e alla comunicazione. La Dichiarazione un documento semplice, ma denso di forza. Non ha valore di legge ma, impegnando le autorit municipali a una vasta serie di azioni, ha costituito un punto di svolta verso il cambiamento. In Italia la realizzazione di sistemi atti a favorire la mobilit, attraverso la riconoscibilit dei luoghi e delle fonti di pericolo da parte dei disabili visivi, rappresenta un obbligo di legge cos come ribadito dall'art. 1 del DPR 24 Luglio 1996 n. 503, che, con riferimento agli spazi ed edifici pubblici, specifica meglio quanto gi enunciato nella lgge n. 13 del 1989, nel relativo Regolamento n. 236 del 1989 e nella "Legge-quadro sull'handicap" del 5 febbraio 1992 n. 104, relativamente all'eliminazione delle barriere architettoniche. Da ultimo, ma certamente non ultimo per il suo valore mondiale, il diritto alla mobilit autonoma e all'accesso all'ambiente fisico "su base di eguaglianza con gli altri" delle persone con ogni tipo di disabilit stato sancito dalla Convenzione dellONU sui diritti delle persone con disabilit, ratificata dall'Italia con legge 3 marzo 2009 n. 18. Policlinico Tor Vergata - Viale Oxford, 81 - 00133 Roma Tel 06/20902972/73/0x03/20902973 e-mail:luciano.cerulli@ptvonlnteJt UNIVERSIT DEGLI STUDI DI ROMA "TOR VERGATA" CATTEDRA DI OFTALMOLOGIA Direttore Prof. Luciano Cerulli PTV La Normativa italiana D.P.R. 503 del 1996 Art 1.2 lettera e Per barriere architettoniche si intendono: la mancanza di accorgimenti e segnalazioni che permettono l'orientamento e la riconoscibilit dei luoghi e delle fonti di pericolo per chiunque e in particolare per i non vedenti, per gli ipovedenti e per i sordi. Art. 41 progetti relativi agli spazi pubblici e alle opere d urbanizzazione a prevalente fruizione pedonale devono prevedere almeno un percorso accessibile in grado di consentire con l'utilizzo di impianti di sollevamento ove necessario, l'uso dei servizi, le relazioni sociali e la fruizione ambientale anche alle persone con ridotta o impedita capacit motoria o sensoriale. Art. 7: Per le scale e le rampe valgono le norme contenute ai punti 4.1.10., 4.1.11. e 8.1.10., 8.1.11. del decreto del Ministro dei lavori pubblici 14
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giugno 1989, n. 236. Il D. M. richiamato precisa nell'art 4.1.10. 6): "Le rampe di scale devono essere facilmente percepibili anche per i non vedenti" e nell'art 8.1.10 "Un segnale al pavimento (fascia di materiale diverso o comunque percepibile da parte dei non vedenti), situato almeno 30 cm. Dal primo e dall'ultimo scalino, deve indicare l'inizio e la fine della rampa". Art. 13.3 Per gli spazi esterni di pertinenza degli stessi edifici il necessario requisito di accessibilit si considera soddisfatto se esiste almeno un percorso per l'accesso all'edificio fruibile anche da parte d persone con ridotta o impedita capacit motoria o sensoriale. La terminologia che viene di solito impiegata per esemplificare gli " accorgimenti e segnalazioni" per la deambulazione autonoma dei minorati della vista presenta un ventaglio piuttosto ampio di opzioni ricavate dalla documentazione in materia ("ITT o Indicatori Tattili a Terra", "percorsi tattili", "guide tattili", "segnalazioni sul piano del calpestio", ecc.). I segnali tattili sono strumenti estremamente utili che possono permettere ad una persona non vedente di individuare autonomamente la presenza di pericoli e di servizi: una scala, un incrocio, il punto in cui si trova un attraversamento pedonale, l'esistenza di una fermata di autobus, di una struttura sanitaria, di un esercizio pubblico o commerciale, ecc. Le guide o percorsi tattili consentono invece alle persone con disabilit visiva di orientarsi e di mantenere la corretta direzione di marcia in luoghi ampi nei quali manchino indizi utili a raggiungere dei punti di interesse (atri di aeroporti, piazzali pedonali, impianti sportivi, aree di servizio pubblico, stazioni ferroviarie e metropolitane, edifici e uffici pubblici o strutture private aperte al pubblico, accessi di sedi ospedaliere e universitarie). Le esperienze condotte in diverse parti del mondo hanno dimostrato l'efficacia di un utilizzo integrato di guide naturali (date dalle sensazioni provenienti dall'ambiente naturale e costruito) e di guide artificiali (i sistemi di pavimentazioni tattili). La positivit di questi dispositivi pu essere amplificata dal loro utilizzo integrato con altri strumenti di conoscenza, quali mappe tattili o visuotattili, messaggi acustici o vocali e indizi plurisensoriali presenti nell'ambiente. i materiali con cui le pavimentazioni tattili sono costituite sono molteplici, bande di gomma, piastrelle di gres porcellanato o pietra lavica.. Anche i colori dei vari componenti assumono particolare rilevanza, in quanto consentono anche alle persone non completamente cieche ( con problemi visivi di acuit e di percezione del colore) di usufruire di un valido e sicuro sistema di orientamento. I prodotti attualmente utilizzati in Italia sono caratterizzati da elementi percepibili mediante il senso tattile plantare, di facile apprendimento, che consentono di seguire il percorso anche mediante il bastone bianco e che non interferiscono con la deambulazione dei normovedenti. Oltre alla dimensione, la forma, la spaziatura e l'altezza del rilievo degli elementi, risulta fondamentale il corretto e coerente posizionamento degli elementi nello spazio, soprattutto nel caso di adattamenti di ambienti e luoghi gi esstenti. La adozione di questi strumenti tanto pi importante quanto pi l'ambiente presenta potenziali cause di pericolo per le persone. Per quanto concerne l'adeguamento degli spazi e degli ambienti, fondamentale l'uso di materiali che per tipologia e profili rendano le pavimentazioni e i rivestimenti conformi alle norme di eliminazione delle barriere architettoniche, conseguendo quindi i risultati prescritti, ma che, nel contempo, non creino ostacoli o disagi a tutti gli utenti.

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Questi sistemi devono essere ispirati a pochi e chiari principi progettuali, quali l'uniformit segnica, almeno sul territorio nazionale, la sicurezza, la riconoscibilit e la percepibilit . Gli ultimi due requisiti presentano un notevole grado di criticit. Infatti il profilo, le spaziature e i risalti vanno progettati per ottenere una buona riconoscibilit e percepibilit con il senso tattile plantare, con quello cinestesico e con il bastone bianco, ma nel contempo devono essere tali da non pregiudicare la sicurezza della deambulazione e recare il minimo disturbo e disagio per i minorati della vista, ma anche per gli altri utenti che possono trovarsi nella condizione di dovervi camminare sopra, con particolare attenzione alle persone con problemi patologici di deambulazione o semplicemente d anzianit.. Analisi del sistema 'Vettore" La componente rettilinea e i segnali di svolta del sistema 'Vettore" sono costituiti da una serie di scanalature parallele al senso di marcia suggerito, la cui forma sinusoidale e i cui rilievi sono stati studiati soprattutto per ottimizzare una delle caratteristiche sopra indicate, quella della migliore percepibilit. il segnale di direzione rettilinea costituito da una pista larga 60 cm, contenente 4 listoni centrali e 2 laterali di dimensioni maggiori rispetto ai centrali. Si cammina all'interno del percorso facendo in modo che i piedi siano paralleli ai listoni stessi. Dall'analisi delle modalit di marcia su questo percorso da parte di soggetti non vedenti, ipovedenti e normovedenti risulta evidente la percepibilit del segnale tattile; tuttavia l'entit del dislivello appare troppo marcata e proprio il profilo arcuato della porzione convessa, concedendo ai piede un unico segmento lineare di appoggio parallelo all'asse mediano, ne compromette la stabilit. Il soggetto va cos ad alterare le fasi del passo, in particolare nella fase di appoggio - stance - nella quale il piede a contatto con il terreno che corrisponde circa al 60% dello stride (insieme dei movimenti compresi tra due successivi contatti iniziali al suolo dello stesso piede), in particolare nella Loading response (fra l'attacco calcaneare e l'inizio della fase di oscillazione dall'arto contro laterale), nella Mid-stance (tra il distacco dell'arto contro laterale e il distacco calcaneare del piede omolaterale), nella Terminal-stance (fra lo stacco del tallone omolaterale e l'appoggio dei contro laterale) e nei Preswing (tra il contatto del calcagno del lato opposto e lo stacco dell'arto omolaterale), perdendo la sua stabilit e andando incontro al rschio di caduta, in particolare in quei soggetti che presentano delle alterazioni della deambulazione (per es. soggetti con il piede cadente per deficit dei flessori di caviglia). Ci comporta una particolare concentrazone dell'utente fruitore, impegnato a mantenere un equilibrio, reso precario dalla instabilit del passo, che certamente lo distoglie dal compito di percepire in sicurezza le informazioni di cambio di direzione che gli provengono dal percorso tattile, ma anche dal contesto esterno, rendendo il suo procedere quanto mai insicuro sia nella sua componente motoria che percettiva. Si noti inoltre come nel sistema vettore i 2 listoni laterali che dovrebbero aiutare a mantenere una traiettoria rettilinea, non essendo adeguatamente distinguibili dall'intorno, fanno si che il soggetto esca spesso dal percorso. Se s usa il bastone lungo, esso pu essere utilizzato con il classico movimento pendolare per individuare eventuali ostacoli; se la punta viene fatta scorrere per terra da destra a sinistra e viceversa si avverte la presenza delle ondulazioni; ci meno netto se la pavimentazione circostante costituita da

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mattoni d cemento autobloccanti che presentano un certo spazio fra l'uno e l'altro o se si tratta di asfalto non perfettamente piano. Se si prova invece ad utilizzare le scanalature fra i listoni come binario per la punta del bastone bianco, queste non sono abbastanza profonde e sagomate da essere utili come guida: si constatato che il soggetto che tenta di utilizzarle con questa modalit, esce facilmente dal percorso. Il codice di incrocio viene posto nel punto in cui la pista tattile offre la scelta se girare a destra o a sinistra o proseguire dritti; tuttavia il disegno delle piastrelle che lo costituiscono, efficace solo visivamente, ma non offre una facile riconoscibilit, n sotto i piedi, n con il bastone; le relative piastrelle vengono spesso oltrepassate dal soggetto non vedente, a meno che questi non cammini in modo particolarmente lento. ; Il sistema "Vettore", pur partendo da presupposti che in astratto possono apparire corretti e logici, presenta in concreto dei lmiti strutturali e, soprattutto, le controindicazioni sopra indicate che non sono invece presenti in altro tipo di percorso tattile preesistente e diffuso in Italia. ProfLuciano Cerulli prof. Calogero Foti, Policlinico Tor Vergata - Viale Oxford, 81 - 00133 Roma Tel 06/20902972/73/0x03/20902973 e-mail:luciano.cerulli@ptvonlnteJt

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Documento 3

Relazione del Dott. Mariano Serrao al Convegno Nazionale: "Accessibilit dello spazio fisico e virtuale" del 7 novembre 2009, Roma Titolo Aspetti fisiologici della deambulazione di soggetti con disabilit visiva e normovedenti su due tipologie di piste tattili.
Le possibilit per le persone con disabilit visiva di orientarsi e di muoversi autonomamente ed efficacemente nell'ambiente esterno sono condizionate dalla situazione dei luoghi, che possono presentare facilitazioni o, al contrario, ostacoli all'individuazione di riferimenti utili. In assenza di situazioni favorevoli, la normativa vigente prescrive l'adozione di segnalazioni e accorgimenti sostitutivi, la cui mancanza viene definita come una barriera architettonica o pi precisamente sensoriale o percettiva. Gli accorgimenti da apporre sulle pavimentazioni o da inserire in esse a tale scopo vengono chiamati generalmente percorsi tattilo-plantari o piste tatili. Abbiamo preso in esame il comportamento di un gruppo di persone disabili visivi (DV) e di soggetti normovedenti (NV),durante la deambulazione su due differenti tipologie dipiste tattili, denominate rispettivamente "LOGES" e "Vettore", deducendone le osservazioni che seguono.

Pista tattile LOGES Dai risultati del nostro studio, sia nei soggetti Disabili Visivi (DV) che nei soggetti Normo Vedenti (NV), si rileva la presenza di moderati meccanismi di adattamento e compenso sulla pista LOGES rispetto alla deambulazione su piano. Queste deviazioni rispetto alla deambulazione su terreno piano sono poco accentuate e risultano quelle necessarie e sufficienti alla riconoscibilit tattile del percorso in esame. Tali meccanismi di compenso possono essere sintetizzati in globali (parametri spazio-temporali e comportamento del Centro di Massa (COM)) e segmentali (cinematica articolare). Per quanto
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riguarda la deambulazione dei DV, si rileva un lieve aumento della fase dell'appoggio mono e bipodalica ed una conseguente leggera riduzione della fase di oscillazione, della lunghezza del passo e della velocit media del cammino. Tali variazioni sono chiaramente finalizzate a compensare la maggiore oscillazione lungo la direzione latero-laterale del COM e a progredire con il cammino adattandosi al percorso speciale. Paragonando i due gruppi si osserva come i meccanismi di compenso siano lievemente pi accentuati nei soggetti DV rispetto ai NV. Per quanto riguarda i parametri segmentali, si osservano solo modesti meccanismi di compenso da parte dei soggetti NV finalizzati a ridurre il movimento articolare a livello di anca e caviglia.

Pista tattile VETTORE I dati da noi registrati mettono in evidenza la presenza di accentuati meccanismi di compenso nel gruppo DV rispetto a quello NV nella deambulazione su VETTORE rispetto al percorso su piano. Tali meccanismi, similmente a quanto avviene, in maniera meno marcata, su LOGES, possono essere sintetizzati in globali (parametri spazio-temporali e COM) e segmentali (cinematica articolare). Per quanto riguarda i primi si rileva, in riferimento alla deambulazione dei soggetti DV, un sostanziale aumento della fase dell'appoggio mono e bipodalica ed una sostanziale riduzione della fase di oscillazione, della lunghezza del passo e della velocit media del cammino. Tali variazioni sono chiaramente finalizzate a compensare il netto aumento dell'oscillazione del COM e a ridurre l'instabilit indotta dal percorso speciale mantenendo la progressione del cammino. Ovviamente ci avviene aumentando la durata della configurazione pi stabile (doppio supporto e appoggio) e riducendo quella meno stabile (singolo supporto e oscillazione). Paragonando i due gruppi si osserva come i meccanismi di compenso siano significativamente pi accentuati nei soggetti DV rispetto ai NV. I meccanismi segmentali di compenso si manifestano con una netta riduzione delle escursioni articolari a livello di tutte e tre le articolazioni dell'arto inferiore, sia per larto destro che per quello sinistro. Tali meccanismi sono verosimilmente finalizzati a ridurre, per quanto possibile, la marcata instabilit posturale indotta dal dispositivo e a contenere le oscillazioni del COM attraverso un "irrigidimento" sinergico di anca, ginocchio e caviglia.

Considerazioni finali L'analisi cinematica globale e segmentale indica che i meccanismi adattativi e di compenso messi in atto dai soggetti DV siano dissimili durante il cammino sulle due diverse piste tattili. In particolare, la maggiore oscillazione del COM e la presenza di una netta riduzione nell'escursione articolare di anca, ginocchio e caviglia sulla pista VETTORE rispetto a quella LOGES stanno a indicare che vi un maggiore "sforzo" adattativo e compensatorio da parte dei soggetti DV sulla pista VETTORE. In particolare, la netta riduzione del movimento angolare di anca, ginocchio e caviglia messa in atto dai soggetti DV su VETTORE indica che vi la necessit di "irrigidire" l'arto per contenere quanto pi possibile le oscillazioni del COM sullasse latero-laterale ed evitare quindi l'instabilit e possibili cadute.

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Da un punto di vista neurofisiologico tali compensi avvengono attraverso l'integrazione di informazioni propriocettive con i comandi motori discendenti. L'interazione piede-pista tattile di fondamentale importanza al fine di generare le informazioni tattili e propriocettive utili per un cammino sicuro e fluido. Si conclude dunque che le importanti perturbazioni indotte dal profilo sinusoidale della pista tattile VETTORE a livello della caviglia, generino informazioni alterate che rendono la deambulazione su VETTORE compromessa ed insicura. Il profilo trapezoidale induce per contro solo modeste (in numero ed in ampiezza) deviazioni rispetto alla deambulazione su terreno piano e le informazioni scambiate con questa pista tattile risultano quelle necessarie e sufficienti alla riconoscibilit tattile del percorso.

Il Presidente Societ Italiana Medicina del Movimento SIMM Dott. Mariano

Serrao

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Documento 4
CONVENZIONE TRA: L'UNIONE ITALIANA DEI CIECHI E DEGLI IPOVEDENTI - ONLUS E LA SOCIETA' ANTONPLAST SRL Da una parte: L' Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti - Onlus (di seguito indicata come Unione), con sede e domicilio fiscale in Roma, via Borgognona n 38, C.F. 01365520582, in persona del proprio Presidente Nazionale, Prof. Tommaso Daniele, quale legale rappresentante; Dall'altra; La Societ Antonplast Srl (di seguito indicata come Antonplast) con sede legale in Via A. De Gasperi, 4 - 80035 Nola (NA) C.F. 05481271210 rappresentata per la presente convenzione dal Sig. Mariano Iervolino nato a San Paolo Bel Sito (NA) il 20/08/1978 e residente in San Gennaro Vesuviano (NA) alla Via Ferrovia 62/66 C.F. RVL MRN 78M20 I073 F. PREMESSO Che la Antonplast ha maturato significative esperienze nel campo della sperimentazione e della ricerca su materiali plastici ed in particolare sull'ottimizzazione nell'applicazione ed utilizzazione di essi, distinguendosi per le conoscenze acquisite in materia. Che la Antonplast si impegna nella progettazione e realizzazione di prototipi ed in seguito stampi atti alla produzione tramite stampaggio ad iniezione di pavimenti per non vedenti ed ipovedenti secondo le istruzioni del " Progetto Vettore". La stessa si impegna ad attuare la produzione in conto lavorazione di tali manufatti per sopperire alle urgenti esigenze di mercato entro 90 gg. lavorativi dalla data di sottoscrizione della presente convenzione; mentre il prototipo sar realizzato entro 45 gg. lavorativi dalla data di sottoscrizione della presente convenzione e sottoposto alla valutazione ed eventuale approvazione tecnica da parte dei progettisti del percorso "Vettore". Che la Antonplast intanto intenzionata a realizzare uno stabilimento ad hoc, con impianti, tecnologie e strutture organizzative adeguate a tale tipo di produzione e ricerca per il miglioramento dei prodotti il tutto per un investimento di circa 2.500.000 Euro, senza alcun onere a carico dell'Unione, esclusa sinergia ed aperta collaborazione. Che la medesima subordina la realizzazione dello stabilimento alla approvazione di un progetto ex D.L. 185/2000 la cui competenza in capo all'Agenzia Nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa. Che l'Unione, ente morale che per legge (DLCPS 1047/1947 e DPR 23/12/1978) ha il compito di tutelare i diritti e gli interessi dei ciechi e degli ipovedenti italiani, svolge da tempo continue iniziative di ricerca nel campo
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dell'autonomia e della mobilit dei non vedenti e degli ipovedenti, compresa la creazione di ausili tiflotecnici e la sperimentazione di nuove tecnologie concernenti anche percorsi tattili a terra. Che entrambe si impegnano con fiducia affinch dall'istituenda collaborazione possa derivare un approfondimento delle conoscenze ed un miglioramento significativo nella fruibilit e nell'accesso a luoghi e spazi pubblici e privati di primario interesse per le persone con difficolt fisiche e sensoriali. Che entrambe le parti attraverso la reciproca collaborazione si impegnano in una proficua ricerca teleologicamente indirizzata al superamento delle barriere architettoniche e sensoriali, puntando alla creazione ultima di percorsi tattili "Intelligenti" capaci di conferire ai soggetti "de quo" piena autonomia e completa autogestione. CONVENGONO E STIPULANO QUANTO SEGUE Art. 1. Premessa La premessa parte integrante e sostanziale della presente convenzione. Art. 2. Oggetto della collaborazione Oggetto della collaborazione fra l'Unione e la Antonplast la sperimentazione, realizzazione e produzione in esclusiva nazionale di un percorso tattile per interni e per esterni, brevettato (n. CS2005A000011 e successive modifiche) in materiale plastico atto a favorire la completa autonomia nella mobilit dei soggetti minorati della vista. Tale percorso sar realizzato con materiale oggetto di apposita ricerca scientifica dell'Istituto di Chimica e Tecnologia dei Polimeri istituito presso il C.N.R. Di Napoli, ("C.N.R." M-PVC-P for Vettore) ci al fine di concedere per tale iniziativa la produzione di un Know how appositamente brevettato, in merito alla realizzazione di tale percorso tattile: a) L'Unione provveder a fornire i requisiti e le caratteristiche necessarie affinch il prodotto risponda effettivamente alle esigenze concrete, cos come da brevetti depositati e collaudi effettuati nel rispetto delle normative vigenti in materia. b) La Antonplast provveder alla produzione materiale di tale prodotto in base alle predette istruzioni. Art. 3. Durata delle attivit Le attivit di collaborazione di cui alla presente convenzione avranno la durata di anni 9 (nove) a decorrere dalla data di stipula della convenzione stessa, alla scadenza del termine saranno tacitamente rinnovate di anno in anno salvo formale e motivata disdetta di una delle parti, da trasmettere all'altro contraente a mezzo Raccomandata A/R con un preavviso di almeno 60 gg. Art. 4. Spese relative alle attivit Ciascuna parte svolger con le proprie risorse le attivit di competenza, secondo modalit da concordarsi e senza oneri aggiuntivi per i singoli enti firmatari. In particolare la Antonplast per la vendita del materiale prodotto in base alla presente convenzione dovr avere cura di tenere una contabilit separata dalla quale sia possibile per l'Unione accertare l'entit delle royalties spettanti all'Unione in base al disposto del successivo Art. 7.

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La stessa Antonplast dovr a tal fine consentire ogni tipo di controllo diretto documentale da parte dell'Unione. Art. 5. Responsabili del contratto L'Unione e la Antonplast designano, ciascuno per la propria parte, dei responsabili per l'attuazione di quanto disposto nella presente convenzione. A tal fine le parti designano rispettivamente: - Per l'Unione, l'Arch. Giuseppe Bilotti, componente della Direzione Nazionale dell'Unione e componente della Commissione Nazionale Autonomia e Mobilit dell'Unione e il dott. Giuseppe Nobile, componente della Commissione Nazionale Autonomia e Mobilit dell'Unione e Direttore Generale della Stamperia regionale Braille dell'Unione di Catania; entrambi domiciliati presso la rispettiva residenza. - Per la Antonplast il Sig. Mariano Iervolino, domiciliato presso propria sede. Resta inteso che le parti si scambieranno ogni informazione relativa a quanto di pertinenza della presente convenzione, programmando di comune accordo, periodici incontri di staff e comunicazioni ai domicili indicati. Art. 6. Conoscenze e brevetti I diritti derivanti dalle nuove conoscenze, come la facolt di richiedere la concessione di eventuali brevetti, relativi ai know how della progettazione apparterranno unicamente all'Unione mentre tutti quelli derivanti dai Know how della fase produttiva (materia prima e processo produttivo) apparterranno esclusivamente alla Antonplast. Art. 7. Produzione e distribuzione La Antonplast si impegna a produrre e immettere sul mercato, entro 90gg. lavorativi dalla data di stipula della presente convenzione, il percorso di cui all'Art. 2, in materiale plastico non infiammabile e in vari formati, gli stessi verranno forniti con scheda tecnica della materia prima ed indicazioni per la posa in opera a regola d'arte, mediante l'uso di appositi prodotti a seconda del luogo di posa; sulle relative brochure informative verr apposto il logo dell'Unione e del C.N.R. - Per il codice rettilineo per interni al prezzo netto di vendita di ? 36,75 pi imposte come di legge, al metro lineare, f.co sito di produzione, monocolore (eventuali coloriture speciali saranno conteggiate a parte ai richiedenti); - Per ogni pezzo speciale per interni si applicano i seguenti prezzi netti di vendita,pi imposte come di legge,f.co sito di produzione, monocolore (eventuali coloriture speciali saranno conteggiate a parte ai richiedenti) : segnalazione curve: ? 33,55 incroci : ? 28,97 pericolo invalicabile( cm.30X30): ? 27,45 Eventuale pezzo speciale per interni di pericolo valicabile (dimensioni cm 30x60 / 40x60) al prezzo netto di vendita di ? 28,00 cad. pi imposte come di legge, al pezzo, f.co sito di produzione, monocolore (eventuali coloriture speciali saranno conteggiate a parte ai richiedenti); La produzione per la posa in ambienti esterni avr una maggiorazione di prezzo del 20% In caso di oscillazioni maggiori del 10% del prezzo delle materie prime dalla data di stipula della presente convenzione, sia in aumento che in diminuzione,
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sar cura della Antonplast segnalare eventuali modifiche da apportare al prezzo di vendita. La base di riferimento per tali costi sono gli indici pubblicati dalla Borsa di Londra , dal quotidiano nazionale Il Sole-24 Ore e dal Bollettino Unionplast. La Antonplast garantisce n. 3 colori di base a scelta dell'Unione. La Antonplast si impegna, su richiesta dell'Unione, in sede di progettazione dello stabilimento di cui in premessa, a progettare sia per la linea rettilinea che per i pezzi speciali una produzione bicolore ed una linea di produzione in estrusione per la linea rettilinea al fine di abbattere i costi di quest'ultima per dare valore aggiunto al prodotto e una maggiore competitivit sul mercato. L'Unione, anche attraverso le proprie strutture territoriali, provveder alla diffusione del prodotto ed al reperimento di ordinativi e le sar riconosciuta una royalty del 22% per ogni ml e-o per ogni pezzo distribuito che sar cos suddivisa: - 7% alla Presidenza Nazionale dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti - Onlus con sede in Roma, Via Borgognona, n 38; - 9% alla Sezione Provinciale dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti - Onlus che abbia procurato l'ordinativo del percorso nel proprio ambito territoriale; 5% alla Stamperia Regionale Braille di Catania, nell'ipotesi di prodotto destinato al territorio della Regione Sicilia; detta percentuale, nel caso di prodotto destinato a territorio diverso, sar attribuita al relativo Consiglio Regionale dell'Unione; - 1% ai progettisti del brevetto. Per ogni altro ordinativo del percorso, anche non sollecitato dall'Unione, sar comunque riconosciuta una royalties complessiva del 22% da suddividere come precedentemente indicato. Inoltre, solo in questo caso la Antonplast potr decidere di applicare un prezzo inferiore o superiore rispetto a quello stabilito nella presente convenzione. Sar compito della Antonplast effettuare i relativi bonifici bancari corrispondenti agli importi spettanti dalle royalties, determinati da un estratto conto vendite trimestrale inviato dalla Antonplast all'Unione per le vendite di competenza, gli importi saranno corrisposti al maturato, ossia all'atto dell'avvenuto pagamento dei futuri clienti nei confronti della Antonplast. Art. 8. Promozione del prodotto Considerato l'alto valore sociale scaturente dalla crescente diffusione dei percorsi tattilo-plantari per non vedenti ed ipovedenti sul territorio nazionale, e valutato il notevole e gravoso investimento che la Antonplast dovr affrontare per la messa in produzione del prodotto "Vettore", l'Unione si impegna formalmente ad effettuare a livello nazionale, regionale e provinciale, attraverso la sua organizzazione territoriale, la stampa associativa, la pubblicit su una rete di emittenti private che copre tutto il territorio nazionale ed interventi occasionali in radio e televisioni, la massima divulgazione informativa e promozionale del sistema "Vettore" prodotto dall'Antonplast, per tutta la durata della presente convenzione. L'Unione inoltre per l'attivit mediatico promozionale di cui trattasi, dovr dotarsi di un apposito team all'uopo costituito che si articoli in una rete provinciale di referenti tecnici, esperti in materia di mobilit e percorsi tattili, con funzione informativa e di monitoraggio per gli enti interessati, e di un organo centrale di controllo istituito presso la sede di ROMA denominato Ufficio Promozione e Sviluppo, con funzioni direttive organizzative e valutative finali. I referenti tecnici saranno nominati dalle sezioni provinciali, con cui i referenti regoleranno i rapporti di ogni tipo derivanti dall'incarico.
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Tali referenti tecnici dovranno. 1) Essere all'uopo tecnicamente formati; 2) Promuovere l'inserimento del prodotto Vettore in capitolati di appalto pubblici e-o privati ad uso pubblico; 3) Promuovere l'inserimento del prodotto Vettore in progettazioni esecutive ed in lavori gi appaltati; 4) Interamente tale attivit dovr essere documentata in un'apposita "Scheda di Appalto", che ogni responsabile provinciale sar tenuto a consegnare all'ufficio Centrale Promozione e Sviluppo; 4.1) Tale scheda dovr contenere le seguenti informazioni: - N Appalto - Ente appaltante - Progettista - Oggetto del lavoro - Importo del lavoro - Quantit dei Prodotti Vettore previsti in capitolato - Data di scadenza dell'appalto 5) Avvenuta la scadenza il responsabile provinciale dovr comunicare all'Ufficio Promozione e Sviluppo, in modo chiaro e definitivo i dati dell'impresa aggiudicataria ed il responsabile del progetto. Per quanto riguarda l'organo centrale denominato Ufficio Promozione e Sviluppo, sar dotato di 3 specifiche attribuzioni gestite in modo separato e-o co-gestite dallo stesso soggetto, tali attribuzioni daranno origine a 3 competenze: 1. L'ufficio legale che dovr provvedere alla divulgazione legale informativa della normativa di adeguamento ex D.M. N 236 del 14/06/1989 al fine di tutelare un diritto, promuovendo il prodotto Vettore come unico prodotto approvato e riconosciuto dall'Unione. Tale attivit potr essere effettuata esclusivamente attraverso mezzi di comunicazione certi e certificati e dovr rivolgersi ad enti pubblici e para pubblici. 2. L'ufficio amministrativo dovr dotarsi di un sistema telematico che funga da database degli appalti pubblici di interesse allo scopo di informare ed indirizzare l'attivit promozionale delle relative sedi provinciali; si occuper inoltre del controllo delle scadenze e delle relative comunicazioni; in fine dovr svolgere tutte le residuali funzioni di segreteria; 3. L' Ufficio Promozione e Sviluppo dovr provvedere alla direzione ed al co-ordinamento integrale delle attivit settoriali dei responsabili provinciali; Dovr indirizzare l'attivit di tutte le sedi provinciali verso l'univoco obiettivo della promozione a copertura nazionale. Con l'ufficio Promozione e Sviluppo collaboreranno congiuntamente i responsabili di cui all'art.5 della convenzione. Art. 9. Foro competente Foro competente in caso di ogni controversia si stabilisce essere il Tribunale di Roma. La presente convenzione sar registrata a tassa fissa essendo le operazioni connesse soggette a IVA. Unione Italiana dei Ciechi edegli Ipovedenti - ONLUSIl Presidente NazionaleProf. Tommaso Daniele Antonplast S.r.l.Mariano Iervolino 17 marzo 2008

Documento 5
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Roma 20 ottobre 2009

TEST PERCORSI TATTILI LOGES, Vettore

Obiettivo Il test ha lobiettivo di valutare e comparare due differenti sistemi di percorsi tattili per persone con disabilit visiva, il sistema LOGES ed il sistema Vettore. In particolare si tratta di valutare lostacolo che i due sistemi possono opporre al transito di persone con disabilit motorie, sia deambulanti che non, con riferimento al senso di marcia perpendicolare al percorso tattile (attraversamento del percorso tattile) ed al senso di marcia longitudinale. Per entrambi i sistemi, il test viene effettuato sul cosiddetto codice rettilineo, quello cio che indica la direzione da seguire e che di gran lunga quello che ha pi probabilit di essere incontrato; gli altri codici, infatti, si trovano a notevole distanza gli uni dagli altri e occupano al massimo uno spazio di cm 60x60 e potrebbero in ogni caso essere facilmente evitati, oppure, come nel caso del codice di pericolo,il loro scopo proprio quello di dissuadere dall'impegnarli.

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Campione partecipante al test. - persona con difficolt motorie agli arti inferiori (paraplegia) non deambulante che utilizza autonomamente una sedia a ruote manuale - persona con difficolt motorie agli arti inferiori e superiori (tetraplegia) non deambulante che utilizza autonomamente una sedia a ruote manuale - persona con difficolt motorie agli arti inferiori e superiori (tetraplegia) non deambulante che utilizza una sedia a ruote manuale con assistenza (accompagnatore) - persona con difficolt motorie agli arti inferiori, deambulante autonomamente con/senza ausili. Per rispondere alla domanda quanto ostacola la marcia il percorso testato? si adotta la seguente scala di misura: - il percorso tattile impercettibile e non ostacola affatto la modalit di percorrenza - il percorso tattile percepibile e non influenza la modalit di percorrenza

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- occorre una maggiore attenzione e una discreta variazione nella modalit di percorrenza in termini di forza ed abilit - occorre molta attenzione ed una notevole variazione nella modalit di percorrenza in termini di forza ed abilit - la percorrenza risulta estremamente ostacolata, occorre molta forza ed abilit; la percorrenza risulta pericolosa

Commento sintetico ai dati: - il sistema LOGES viene ritenuto non ostacolante e sicuro dalle persone con difficolt motorie, deambulanti con e senza ausili; - lo stesso giudizio viene espresso dalla persona con paraplegia che utilizza autonomamente la sedia a ruote; - le stesse persone ritengono che per attraversare e per percorrere lungo il sistema VETTORE occorra maggiore o molta attenzione ed una discreta o notevole variazione nella modalit di percorrenza in termini di forza ed abilit; - le persone con tetraplegia che hanno svolto il test con e senza accompagnatore assegnano la stessa classe di valore ad entrambi i sistemi specificando in nota un giudizio personale di lieve instabilit per il sistema VETTORE e di percorso agevole e sicuro per il sistema LOGES laccompagnatore della persona con tetraplegia rileva la percepibilit senza influenza nella modalit di percorrenza del sistema LOGES ed una maggiore attenzione con discreta variazione in termini di forza ed abilit per il sistema VETTORE; - I picchi di giudizio negativo sono stati espressi dalle persone deambulanti per il sistema VETTORE;

Dalla media aritmetica risulta un giudizio complessivo di disagio pari a 0,43 per il sistema LOGES e pari a 2 per il sistema VETTORE.

Servizio gestito da Centro per l'Autonomia -Michele Iacontino- societ cooperativa sociale per conto dellAssociazione Paraplegici di Roma via Cerbara 20 - 00147 Roma - Tel. 06/51604253 - Fax 065130517 - P.I. 05185511002

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Documento 6

Loges premiato con il Good Design Award (www.chi-athenaeum.org) Si tratta del pi prestigioso premio mondiale ed stato assegnato a LOGES nella sezione "Environment". Loges, sistema per pavimentazioni e percorsi guida specificatamente studiato e realizzato da Casalgrande Padana per assicurare una maggiore autonomia e sicurezza ai disabili visivi nei loro spostamenti, stato premiato con il Good Design Award 2009. Istituito a Chicago nel 1950 da Edgar Kaufmann Jr. insieme ad alcuni tra i pi grandi designer di quegli anni, tra cui Eero Saarinen, Charles e Ray Eames, il Good Design Award premia ogni anno i designer e le aziende che rappresentano l'eccellenza nell'ambito del design a livello internazionale. Assegnato dal Museum of Architecture and Design del Chicago Athenaeum insieme a "European Centre for Architecture Art Design and Urban Studies", il prestigioso riconoscimento viene conferito a New York da una giuria autorevole e competente, formata da designer e direttori di aziende del settore, che operano valutando le proposte secondo precisi criteri di giudizio, gli stessi adottati fin dalla prima edizione: innovazione, forma, materiali, funzionalit e utilit. Il sistema Loges un linguaggio speciale, impresso su piastrelle in grs fine porcellanato Granitogres, in grado di garantire una maggiore autonomia e sicurezza ai disabili visivi nei loro spostamenti. Gli elementi modulari della pavimentazione sono articolati in codici informativi di semplice comprensione, che forniscono indicazioni direzionali e avvisi situazionali attraverso quattro differenti canali: il senso tattile plantare; il senso tattile manuale (attraverso il bastone bianco); l'udito; il contrasto cromatico, o, pi esattamente, di luminanza (per gli ipovedenti). Nel prossimo mese di giugno, Loges sar esposto a Chicago in occasione dell'annuale Good Design Show, la mostra curata dal Chicago Athenaeum Museum, dove verranno presentati gli oggetti premiati, provenienti da tutto il mondo. Il Good Design Award rappresenta un traguardo di grande prestigio che stimola a proseguire in questa direzione per raggiungere obiettivi sempre pi avanzati. (dalla pubblicazione "Percorsi in ceramica" - "Magazine of Graphics and designs" n. 21)

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