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LA RIFORMA PROTESTANTE Sintesi Nel corso del Medioevo la Chiesa diede spesso grande importanza non solo alla

sua missione spirituale, ma anche al potere, alle ricchezze, alla politica. A causa del crescente bisogno di denaro per il mantenimento della corte e labbellimento di Roma, alcuni pontefici incoraggiarono la vendita delle indulgenze. Organizzata da banchieri e affidata a spregiudicati banditori, essa divenne via via pi scandalosa. In particolare sollev forti proteste quella che ebbe luogo per finanziare la costruzione della nuova basilica di San Pietro (1517). Contro lo scandalo delle indulgenze lev la sua protesta il tedesco Martin Lutero. Egli scrisse 95 tesi contro la Chiesa di Roma. Inoltre tradusse in tedesco e fece stampare la Bibbia, per renderla comprensibile a tutti (1534). Lutero negava la possibilit di salvezza dellanima ottenuta in cambio di denaro (indulgenza) e sosteneva la predestinazione, negando perci il libero arbitrio. Inoltre Lutero sosteneva la libera interpretazione dei testi sacri e quindi linutilit della Chiesa come organizzazione. Le idee di Lutero ebbero uno straordinario successo. La Bibbia in tedesco si diffuse fra il popolo. Svariati principi tedeschi lo appoggiarono, sia contro le pretese della Chiesa cattolica in materia di tasse sia contro lautorit dellimperatore cattolico Carlo V. Ne segu una lunga guerra contro limperatore. Nel 1555 la pace di Augusta riconobbe solo per i sovrani il principio della libert di religione: i popoli dovevano adeguarsi alla scelta religiosa del proprio re. Alcuni stati della Germania abbracciarono la religione protestante, altri rimasero cattolici. In alcuni paesi ebbe successo la riforma di Calvino (1536), basata sulla dottrina della predestinazione e su un forte rigore morale. I calvinisti furono chiamati ugonotti in Francia e puritani nel mondo anglosassone. In Inghilterra il re Enrico VIII si stacc dalla Chiesa cattolica per motivi politici. Desiderava infatti ottenere il divorzio dalla moglie, la spagnola Caterina dAragona, ma il pontefice, che non voleva inimicarsi la Spagna, non lo concesse. Il sovrano inglese la consider unoffesa contro la sua autorit. Nel 1534 fece perci approvare lAtto di supremazia, con il quale decretava la separazione dalla Chiesa di Roma e la nascita della Chiesa anglicana, di cui il re era il capo. I DUE ASPETTI DELLA CHIESA CATTOLICA Per gran parte del Medioevo la Chiesa fu caratterizzata, al suo interno, da due tendenze opposte, che spesso furono in contrasto tra loro.Da un lato cera laspetto della Chiesa intesa come comunit spirituale unita dalla fede, dallobbedienza alla dottrina di Cristo, dalla carit verso il prossimo, ricca di uomini che svolgevano la loro missione con autentica religiosit profonda e vera.Dallaltro lato cera anche laspetto della Chiesa come grande istituzione, interessata al governo degli stati, e in particolare al governo del proprio stato, ricca di uomini che si erano dedicati alla vita ecclesiastica non per fede ma per opportunit politica, per motivi di convenienza o di potere. PONTEFICI COME SOVRANI Vi furono, fra Quattro e Cinquecento, de pontefici che non si potevano certo definire pastori di anime ma semmai splendidi sovrani, amanti della cultura e dellarte (come Leone X Medici) o efficienti capi militari (come Giulio II Della Rovere) o politici intriganti (come Alessandro VI Borgia). Lassegnazione di ricchezze, beni e cariche a propri parenti (nepotismo) divenne con loro una pratica abituale.Immersi nelle loro necessit di sovrani terreni, sempre pi occupati a governare il loro stato e a trovare il denaro per finanziarlo, i pontefici non seppero comprendere il grande bisogno di rinnovamento spirituale e di rigore morale avvertito dai fedeli. A Firenze contro di

loro si lev la predicazione di Girolamo Savonarola (vedi cap. 4). Poco dopo in tutta Europa si fece sentire la protesta di Erasmo da Rotterdam (1469-1536), filosofo e umanista. Le sue critiche vennero riprese con ben maggiore durezza dal monaco tedesco Martin Lutero (14831545).Studioso e insegnante di teologia, nel 1510 egli aveva visitato Roma ed era rimasto scandalizzato dal lusso della corte pontificia. Come tedesco sapeva che gran parte delle tasse pagate dai paesi cattolici servivano per quello. MOTIVI DEL SUCCESSO DI LUTERO Il successo di Lutero fu enorme. Non solo il popolo, ma anche molti principi ed ecclesiastici tedeschi aderirono alle sue idee. I motivi di questo successo furono vari. Certamente la sua capacit di predicatore fu notevolissima, ma ebbe grande importanza anche la questione delle tasse pagate a Roma dalle chiese tedesche. Cera per queste molto malcontento, e quando Lutero rivendic per le chiese tedesche il diritto di trattenere ed utilizzare i propri fondi, ottenne molti consensi. Svariati principi tedeschi, detti protestanti, appoggiarono Lutero per difendere il loro potere. Temevano infatti la politica del nuovo imperatore, lo spagnolo Carlo V, che accusavano di voler ricostruire in Germania un forte impero cattolico appoggiato dalla Chiesa di Roma.La predicazione di Lutero suscit nel popolo tedesco grandi speranze di rinnovamento, anche sociale. Vi fu chi chiese che tutti i beni dei signori venissero divisi tra il popolo. In molte regioni i contadini si ribellarono. Lutero, preoccupato di perdere il sostegno dei principi, si schier con loro e li invit a reprimere queste rivolte. La cosiddetta guerra dei contadini (1524-25) si concluse col massacro di quelli che si erano ribellati. La morale calvinista e il capitalismo Secondo la dottrina calvinista, il successo nel proprio lavoro era un segno sicuro della grazia di Dio. Infatti, se esisteva la predestinazione, chi si affermava dimostrava che Dio lo aveva, appunto, destinato al successo. Da questa affermazione, alcuni studiosi, e in particolare il tedesco Max Weber (1864-1920), hanno fatto derivare una teoria:la religione calvinista favor lo sviluppo economico e fece nascere quello spirito capitalistico che sta alla base dei moderni sistemi economici. In realt, come tutte le interpretazioni che gli studiosi danno della storia, anche questa interessante teoria ha i propri punti deboli e non sembra del tutto reale. In particolare, si pu dire che anche nei paesi cattolici, e ben prima del calvinismo, vi furono intraprendenti e vivaci imprenditori: i mercanti di Firenze, Milano o Venezia del Due e Trecento ne sono un chiaro esempio. Inoltre non fu sempre molto stretto il rapporto fra lo sviluppo del capitalismo e lo spirito religioso. Ad esempio, la morale religiosa fu del tutto assente da fenomeni come lo sfruttamento di certe colonie o il commercio degli schiavi che, pure, portarono un forte sviluppo economico in paesi come lInghilterra o lOlanda. Infine la stessa dottrina di Calvino non mise tanto laccento sulla ricerca del proprio interesse economico, cio sulla caratteristica tipica del capitalismo, ma sullo svolgimento del proprio lavoro come dovere verso Dio e verso la comunit dei fedeli. I protestanti Vennero chiamati protestanti i cristiani che aderirono alla riforma luteranaPi in generale si d oggi questo nome a tutti i seguaci delle varie chiese riformate che, a partire dal Cinquecento si staccarono dal cattolicesimo di Roma (quindi: non sono detti protestanti gli appartenenti alla Chiesa ortodossa greco-orientale).La parola protestanti ha unorigine storica.Nel corso di unassemblea (dieta) che si tenne nella citt di Spira nel 1529. i principi luterani firmarono un documento di protesta contro Carlo V, sostenitore intransigente del cattolicesimo.

OGNUNO SEGUIR LA RELIGIONE DEL SUO PRINCIPE Carlo V scese in campo col suo esercito contro i principi protestanti. La guerra dur pi di ventanni (1529-55), ma limperatore non riusc a prevalere.Con la pace di Augusta (1555) fu stabilito il principio della libert di religione per i principi, ma non per i popoli. Gli abitanti di ciascuna regione dovevano seguire la religione del proprio sovrano, cattolico o protestante che fosse. Chi non era daccordo poteva scegliere fra convertirsi e andarsene.La Germania si divise cos in stati protestanti (come quelli settentrionali della Pomerania, Sassonia e Prussia) e stati cattolici (come quello meridionale della Baviera).Divennero in seguito protestanti anche gli stati del Nord Europa come la Svezia e la Danimarca, mentre lAustria, la Polonia e lUngheria restarono con la Chiesa di Roma. LA RIFORMA PROTESTANTE IN EUROPA La Riforma si diffuse ancora per lazione di Ulrich Zwingli (1484-1531) e Giovanni Calvino (150964): il primo oper a Zurigo e il secondo soprattutto a Ginevra.Nel suo libro, lIstituzione della religione cristiana (1536), Calvino svilupp lidea della predestinazione, gi affermata da Lutero. Poich ogni uomo deve solo alla volont di Dio la salvezza eterna, il suo destino gi segnato sin dalla nascita. Ma se Dio conosce il destino di ognuno, la salvezza o la dannazione della sua anima, gli uomini invece non lo conoscono. Essi quindi devono vivere tutti come se fossero predestinati al Paradiso. E poich a ogni individuo Dio ha dato del talento e delle capacit, costui deve utilizzarli al meglio per realizzare i disegni divini, vivendo la propria vita come un dovere religioso.Di conseguenza gli esseri umani non devono solo rifugiarsi nella preghiera, ma anzi impegnarsi nella vita terrena pur mantenendo integra la propria moralit. Il successo sar segno che la grazia di Dio li ha destinati a salvarsi.Le idee calviniste ottennero un grande successo presso la borghesia di Ginevra, nella vicina Francia (dove i calvinisti furono chiamati ugonotti) e poi nei Paesi Bassi. Col nome di puritani, i calvinisti si diffusero in Inghilterra, in Scozia e nelle colonie americane IL PROBLEMA DELLA SALVEZZA Una discussione che aveva sempre grandemente turbato i teologi cristiani riguardava il problema della salvezza dellanima dopo la morte. Come e per quali motivi lanima del credente meritava il Paradiso? Era questo alla portata di tutti i fedeli? La Chiesa aveva sostenuto, sin dagli inizi, che per ottenere la salvezza dellanima e raggiungere il Paradiso erano necessarie sia la fede in Cristo, sia le opere di carit e di misericordia a favore dei poveri, dei malati, dei pi deboli. Ciascun individuo aveva, singolarmente, la possibilit di scegliere: credere o non credere in Dio, agire rettamente seguendo i consigli e i precetti della Chiesa oppure no. In questa alternativa consisteva il libero arbitrio, cio la libert di scelta che Dio aveva lasciato agli uomini. Col sacramento della penitenza o confessione, chiunque avesse agito male, commesso dei peccati, poteva liberarsi della sua colpa. Per, dopo la morte, la sua anima avrebbe dovuto subire una pena in proporzione ai peccati commessi. Sarebbe quindi rimasta per un certo tempo in Purgatorio prima che le venissero aperte le porte del paradiso. Opere buone e indulgenze Cos come i peccati commessi prolungavano queste pene, le opere buone realizzate nella vita le diminuivano. Esse potevano andare a vantaggio della propria anima, ovvero di quella di altri defunti, che gi si trovavano in Purgatorio.La dottrina cattolica chiama indulgenza questo sconto di pena concesso a unanima, questa riduzione del suo tempo di permanenza in Purgatorio.Le opere buone, dunque, davano diritto a unindulgenza e aiutare la Chiesa nelle sue necessit materiali era sicuramente unopera buona. La Chiesa infatti doveva mantenere se stessa, dare da vivere ai parroci, sacerdoti, vescovi, assistere i poveri e gli infermi.I fedeli consideravano laiuto dato alla Chiesa come un dovere, oltre che come un modo di salvarsi lanima: i poveri davano piccole

elemosine, i ricchi donavano o lasciavano in eredit terre e palazzi, costruivano e mantenevano monasteri, conventi, ospedali, istituzioni benefiche. Tutti coloro che possedevano qualcosa pagavano delle tasse alla Chiesa in proporzione alle loro ricchezze.Oggi noi possiamo considerare sbagliata o superficiale la speranza di aiutare le anime a raggiungere il Paradiso col pagamento di somme di denaro. Tuttavia, nel sentimento religioso della gente comune la ricerca delle indulgenze fu, per molti secoli, unabitudine consolidata. LA VENDITA DELLE INDULGENZE Questo collegamento fra denaro e salvezza fin per condurre a un vero e proprio mercato delle indulgenze. Per far fronte alle proprie necessit, gi nel corso del Medioevo la Chiesa aveva consentito che la raccolta di elemosine in cambio delle indulgenze avesse luogo in modi molto discutibili. Banditori di indulgenze, propagandisti pagati in proporzione al denaro raccolto, giravano per le comunit cristiane chiedendo offerte in cambio della salvezza dellanima.Tra Quattro e Cinquecento le necessit di denaro della Chiesa crebbero ancora. Pontefici spregiudicati fecero sistematicamente ricorso alle indulgenze come mezzo per ottenere sempre pi denaro, destinato a rendere pi lussuosa la loro corte e pi splendida la citt di Roma. Lo scandalo che sollev lindignazione di Lutero e lo spinse ad agire avvenne nel 1517. Leone X era alla ricerca di finanziamenti per completare la basilica di San Pietro, la pi grande e splendida chiesa della cristianit.In cambio di una fortissima somma il pontefice nomin il ventitreenne principe Alberto di Brandeburgo arcivescovo di Magonza e primate di Germania. Costui, per recuperare il denaro speso, ebbe dal pontefice il permesso di realizzare una grande vendita di indulgenze tra i fedeli tedeschi. La banca Fugger si incaric di anticipare al papa la somma dovutagli e di organizzare tutta loperazione. Banditori percorsero la Germania rastrellando offerte e inventando slogan come: Appena il soldo in cassa si ribalta/lanima via dal Purgatorio salta. Le 95 tesi di Lutero Furibondo contro questo scandaloso stato di cose, Lutero scrisse 95 argomentazioni (tesi) contro la Chiesa di Roma e le affisse sulla porta della chiesa di Wittenberg, dove insegnava. La sua azione ebbe unenorme risonanza. Questo avvenne per dei motivi ben precisi. Sino ad allora si era scritto in latino, lingua che ormai il popolo non capiva pi. Lutero tradusse le tesi in tedesco e pubblic direttamente in tedesco le opere successive, fra le quali in particolare un Grande catechismo per gli adulti e un Piccolo catechismo per i bambini. Inoltre egli tradusse in tedesco, per la prima volta, la Bibbia che, finalmente, fu resa comprensibile a tutti. Inoltre, Lutero us per le sue opere la stampa, che consent di diffonderle in grande quantit. La sua traduzione tedesca della Bibbia fu il pi grande e strepitoso successo editoriale del Cinquecento. Migliaia e migliaia di copie furono vendute in poche settimane. Prima della sua morte ne erano uscite in totale ben 430 edizioni. LE RAGIONI DI LUTERO Che cosa sosteneva nelle sue opere Lutero? Egli negava in primo luogo la validit delle indulgenze, condannando sia lo scandaloso mercato che ne veniva fatto che, prima ancora, lidea stessa della salvezza ottenuta pagando una somma di denaro. Egli negava inoltre il libero arbitrio, dichiarando che la salvezza dellanima era gi stata decisa da Dio (predestinazione) e che quindi ogni credente poteva salvarsi solo con la fede. Sostenne anche la dottrina del libero esame: poich la verit era contenuta nelle sacre scritture, ciascuno aveva il diritto e il dovere di leggerle e interpretarle da solo e secondo la propria coscienza, in un rapporto diretto con Dio.Ma se il credente poteva salvarsi solo con la fede, la lettura diretta della Bibbia, il rapporto diretto con Dio, la Chiesa non era pi necessaria. Non servivano pi n la spiegazione delle scritture data dalla Chiesa n la sua tradizione alla quale i cristiani si erano per tanto tempo adeguati.Per questo motivo Lutero neg che la Chiesa dovesse avere unorganizzazione e dei capi, e neg anche che i sacerdoti dovessero

rimanere celibi (egli stesso si spos ed ebbe sei figli). Inoltre egli riconobbe solo due dei sette sacramenti cattolici: il battesimo e la comunione. Rifiut invece la confessione dei peccati, perch anchessa doveva rientrare nel rapporto diretto del fedele con Dio.Gli scritti di Lutero vennero condannati da Roma: il papa gli invi una scomunica e Lutero, in pubblico, bruci il documento in segno di sfida. Trov poi asilo presso il principe Federico di Sassonia. LA RIFORMA IN INGHILTERRA In Germania e in Svizzera la Riforma era stata, dapprima, un fatto religioso. Solo in seguito aveva avuto degli sviluppi politici. Al contrario, in Inghilterra la Riforma fu un fatto politico, realizzato dallo stesso sovrano, il re Enrico VIII. Anche in Inghilterra cera, come in Germania un forte malcontento per le tasse inviate a Roma, e per la tendenza del papa a influire su ogni decisione politica importante. Inizialmente, tuttavia, Enrico VIII si disse contrario a Lutero, tanto che il papa lo chiam difensore della fede. La rottura ebbe luogo per un fatto che pareva di scarsa importanza. Volendo ottenere dal papa lannullamento del suo matrimonio con la spagnola Caterina dAragona per sposare una dama di corte, Anna Bolena, il re ne fece richiesta a Roma. Il pontefice rifiut per non offendere n la Spagna n lo stesso imperatore Carlo V, di cui Caterina era stretta parente.Il re consider questo come un oltraggio. Accettare la decisione del papa sarebbe stato come riconoscere linferiorit dellInghilterra e del suo re. LA CHIESA ANGLICANA Enrico VIII fece allora approvare dal parlamento lAtto di supremazia (1534), con il quale decretava la separazione dellInghilterra dalla Chiesa di Roma e la nascita della chiesa anglicana, di cui il re diventava il capo.Solo in seguito, sotto Elisabetta I (vedi cap. 5), la chiesa dInghilterra realizz qualche riforma in materia di religione. Essa consent il matrimonio dei sacerdoti, abol la Messa e la confessione, promosse la lettura diretta della Bibbia e I 'adozione di un libro di preghiere in lingua inglese.Ai motivi politici che furono alla base della riforma inglese si aggiunsero quelli economici. Lo stato confisc le propriet della Chiesa cattolica e le cedette alla nobilt e alla ricca borghesia. In tal modo questi ceti si legarono ancora pi strettamente al sovrano.Il distacco da Roma e dal cattolicesimo fu profondamente sentito dal popoo inglese e svilupp lo spirito dindipendenza e il sentimento nazionale che caratterizzarono lInghilterra nei secoli seguenti. TOMMASO MORO E LA LIBERTA' DI COSCIENZA Cattolici attolici e protestanti diedero spesso provo di crudele fanatismo religioso, uccidendo gli avversari, intimandoli, obbligandoli con la forza alla conversione. Chi si oppose a questa tendenza fu perseguitato e, di frequente, pag con la vita. Come linglese Thomas More (o Tommaso Moro). More, umanista e filosofo era stato primo ministro e grande amico del re Enrico VIII. ma quando questi gli impose di giurare fedelt alla chiesa anglicana, egli rifiut di rinnegare la fede cattolica e per questo venne decapitato (1535). In questa lettera a un amico More spiega le sue ragioni, rivendicando il suo diritto alla libert di coscienza. In quanto alla coscienza degli altri, io non ne sar giudice, n mai ho spinto alcuno a prestare o a rifiutare il giura mento. Ma in quanto a me, se per sventura mi dovesse accadere di prestare il giuramento, siate certo che mi sar stato imposto ed estorto con la violenza e le sevizie. (,,). Sua Maest non crede che la causa del mio rifiuto risieda nella mia coscienza, ma pensa piuttosto che sia fruffo di una ostinata caparbiet. Mentre lunico ostacolo proprio la mia coscienza che conosce Dio, al cui volere io affido tutta questa vicenda

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