Net Addictions - Prigionieri della Rete
By Simone Scala and Giuseppe Lavenia
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About this ebook
Narrativa - romanzo breve (74 pagine) - Dentro un labirinto infinito, perfetto, onnipotente. Che non conosce sosta, che non dorme mai. Dipendenze da Internet: difficile smettere, difficile venirne fuori…
Angelo, Sara, Caterina. Tre persone di età diversa schiave di Internet. Vivono nello stesso quartiere, si conoscono di vista. Agosto 2011: estate piena, torrida, in una piccola città della provincia marchigiana affacciata sulla costa. Tutti vanno al mare, tutti sono al mare. Tutti, tranne loro. Perché non è possibile liberarsi dalla Rete, non lo concepiscono, non ci riescono. Dipendenza dai videogiochi online, shopping compulsivo, mania per le chat, webpornografia. Queste le trappole e gli inganni virtuali di cui sono vittime, questo l’incubo che non finisce mai.
Giuseppe Lavenia, psicologo e psicoterapeuta, dirige il Centro Polispecialistico Salus di Senigallia, è docente a contratto di Psicologia dell’Età Evolutiva presso l’Università degli Studi di Chieti; è inoltre docente di Comunicazione Interpersonale presso la stessa Università Chetina. È vice presidente dell’Ordine degli Psicologi della Regione Marche e Consigliere nazionale della cassa di previdenza Enpap. Affianca all’attività clinica, l’attività di insegnamento e formazione, la partecipazione a Congressi in ambito nazionale e internazionale ed è autore di numerosi testi e articoli pubblicati su riviste scientifiche accreditate. Cura diverse rubriche dedicate alle nuove dipendenze tecnologiche e collabora a vario titolo con numerose altre testate nazionali e internazionali.
Simone Scala nasce a Senigallia (AN) nel 1971. Laureato in Lettere Moderne, attualmente insegna Lettere presso il Liceo delle Scienze Umane ed Economico Sociale della sua città natale. Ha pubblicato I racconti della scure con la Montag Edizioni, due romanzi La ragazza di Venezia e Il badante con la 0111Edizioni, tre racconti lunghi in formato ebook Il Visitatore, Lo Sterminio, Senza sangue non c’è gloria con la Wizards & Blackholes Edizioni, un altro racconto lungo La fine con la Ventura Edizioni e cinque racconti brevi La morte del re, L’inganno, Vita da rotaia, Hikikomori, Odio e dolore con la Follieletterarie Edizioni di San Marino.
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Net Addictions - Prigionieri della Rete - Simone Scala
Giuseppe Lavenia, Simone Scala
Net Addictions
Prigionieri della Rete
ROMANZO BREVE
Prima edizione maggio 2017
ISBN 9788825402025
© 2017 Giuseppe Lavenia, Simone Scala
Edizione ebook © 2017 Delos Digital srl
Piazza Bonomelli 6/4 20139 Milano
Versione: 1.0
Font Fauna One by Eduardo Tunni, SIL Open Font Licence 1.1
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Indice
Il libro
Gli autori
Net Addictions - Prigionieri della Rete
Citazione
Introduzione
Net Addictions Prigionieri della Rete
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Bibliografia
In questa collana
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Il libro
Dentro un labirinto infinito, perfetto, onnipotente. Che non conosce sosta, che non dorme mai. Dipendenze da Internet: difficile smettere, difficile venirne fuori…
Angelo, Sara, Caterina. Tre persone di età diversa schiave di Internet. Vivono nello stesso quartiere, si conoscono di vista. Agosto 2011: estate piena, torrida, in una piccola città della provincia marchigiana affacciata sulla costa. Tutti vanno al mare, tutti sono al mare. Tutti, tranne loro. Perché non è possibile liberarsi dalla Rete, non lo concepiscono, non ci riescono. Dipendenza dai videogiochi online, shopping compulsivo, mania per le chat, webpornografia. Queste le trappole e gli inganni virtuali di cui sono vittime, questo l’incubo che non finisce mai.
Gli autori
Giuseppe Lavenia, psicologo e psicoterapeuta, dirige il Centro Polispecialistico Salus di Senigallia, è docente a contratto di Psicologia dell’Età Evolutiva presso l’Università degli Studi di Chieti; è inoltre docente di Comunicazione Interpersonale presso la stessa Università Chetina. È vice presidente dell’Ordine degli Psicologi della Regione Marche e Consigliere nazionale della cassa di previdenza Enpap. Affianca all’attività clinica, l’attività di insegnamento e formazione, la partecipazione a Congressi in ambito nazionale e internazionale ed è autore di numerosi testi e articoli pubblicati su riviste scientifiche accreditate. Cura diverse rubriche dedicate alle nuove dipendenze tecnologiche e collabora a vario titolo con numerose altre testate nazionali e internazionali.
Simone Scala nasce a Senigallia (AN) nel 1971. Laureato in Lettere Moderne, attualmente insegna Lettere presso il Liceo delle Scienze Umane ed Economico Sociale della sua città natale. Ha pubblicato I racconti della scure con la Montag Edizioni, due romanzi La ragazza di Venezia e Il badante con la 0111Edizioni, tre racconti lunghi in formato ebook Il Visitatore, Lo Sterminio, Senza sangue non c’è gloria con la Wizards & Blackholes Edizioni, un altro racconto lungo La fine con la Ventura Edizioni e cinque racconti brevi La morte del re, L’inganno, Vita da rotaia, Hikikomori, Odio e dolore con la Follieletterarie Edizioni di San Marino.
Internet è così grande, così potente e inutile,
che per alcune persone è un completo sostituto della vita.
Andrew Brown
Introduzione
di Giuseppe Lavenia
Se sto su Internet esisto
.
Così dichiara uno dei personaggi di Simone Scala in questo racconto sulle Net-dipendenze. È così: Internet può regalare un’identità, o molte identità diverse tra loro e diverse rispetto alla persona che si è, quando la vita reale non ci soddisfa abbastanza. Ma la Net-dipendenza è qualcosa di più profondo, non basta sperimentare le diverse applicazioni della Rete o appassionarsi ai giochi virtuali o ai Socialnetwork per divenirne dipendenti
. Nel contesto attuale, dove le relazioni affettive risultano sempre più complicate, dove la comunicazione passa principalmente tramite immagini e dove i luoghi reali di incontro non esistono quasi più, la Rete offre una valvola di sfogo rispetto a una realtà di solitudini sociali e di ansia da prestazione, del dover essere e del dover continuamente apparire, una realtà che può essere dura da affrontare vis-à-vis, perciò ha bisogno di luoghi altri per essere e per relazionarsi, i cosidetti iperluoghi. In questo la tecnologia e Internet, aprendo al cyberspazio, offrono un'ancora a cui aggrapparsi, divengono strumenti indispensabili di azione e di relazione, i quali possono mediare opportunità infinite di essere se stessi o anche di sperimentare aspetti di se stessi nuovi, sconosciuti, inimmaginabili. Internet diviene così una palestra di prova delle proprie dimensioni di identità. E ciò è possibile a tutte le età, da ogni luogo, senza differenze geografiche, etniche e sociali. La Rete appiana i dislivelli, avvicina, crea intimità, media le relazioni, consente di superare limiti fisici, caratteriali ed emotivi. Ed è difficile individuare il confine tra la normalità dell'uso di uno strumento dalle caratteristiche inesauribili e potenzialmente senza limiti, e l’abuso delle sue funzioni.
Come i personaggi narrati nel romanzo, spesso sono gli stessi utenti a rendersi conto che il loro modo di essere in Rete, la frequenza e durata dei loro collegamenti stanno intaccando il loro vivere quotidiano: mangiare, dormire, cura e igiene personale, rapporti familiari e sociali, lavoro o studio. A volte trovano che questa nuova vita in Rete è migliore e più soddisfacente del resto che hanno attorno. Ma non è sempre così. Da un lato distinguiamo le Net-dipendenze, quando consideriamo quelle situazioni in cui la persona è catturata da una o più applicazioni che fruisce tramite la Rete, rimanendo imbrigliata nell'eccitazione data dall'uso continuo e spesso esponenziale di una o più funzioni, come possono essere il gioco d'azzardo online, lo shopping online, la fruizione di materiale pornografico online. E tale abuso risponde a un vuoto da colmare, ma è comunque vissuto come distorto, sbagliato, con sentimenti di colpa, vergogna sociale e inadeguatezza di se stessi. Si respira un senso di vuoto di sé e la sconfitta rispetto ai propri tentativi di ricolmarsi con una fruizione patologica della Rete, associata a ulteriori fallimentari tentativi di smettere e distaccarsi da tali comportamenti vissuti come sbagliati, e verso i quali si riconosce un certo grado di dipendenza.
Ma c'è di più. Dall'altra parte troviamo un coinvolgimento totale della vita, specialmente per i più giovani: quando è difficile definire che cosa si fa tramite la Rete, poiché nulla si fa senza, la persona crea la Rete, vi partecipa attivamente e con essa crea se stessa. In altre parole non esiste se non online. Sono coloro che non si muovono da casa senza il loro smartphone, sono i ragazzi che non usano il cellulare per le telefonate, ma sono costantemente impegnati nella messaggistica istantanea, nell'aggiornamento del proprio profilo, nel caricare video e postare foto sui social, nel visionare video e profili di amici
virtuali più o meno reali, o possono essere totalmente immersi nelle realtà virtuali dei Giochi di Ruolo. Per questa generazione così coinvolta nella creazione del Web il loro essere online è il solo essere
che conoscono, non esistono dimensioni al di fuori, la loro esistenza non prescinde dal virtuale, questa è la vita. In questo caso non si hanno sensazioni negative associate al proprio essere sul Web, essere online è parte della loro vita e non ne conoscono una offline.
In entrambi i casi non è detto che Internet costituisca una trappola senza scampo, ci sono modalità diverse